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DIREZIONE DIDATTICA DI CORCIANO SCUOLA PRIMARIA “ALDO CAPITINI” – SAN MARIANO PROGETTO DI PLESSO Anno scolastico 2011/2012

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DIREZIONE DIDATTICA DI CORCIANO SCUOLA PRIMARIA “ALDO CAPITINI” – SAN MARIANO

PROGETTO DI PLESSO

Anno scolastico 2011/2012

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“Quando penso al nonno Ottaviano, non dimentico mai quel giorno in cui mi ha insegnato ad ascoltare il respiro degli

alberi.”

Angela Nanetti, Mio nonno era un ciliegio

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Meta del progetto di plesso “TU ERI…NOI SIAMO…IO SARO’-

generazioni a confronto” è quella di strutturare percorsi di

insegnamento/apprendimento orientati verso una “Conoscenza

pertinente” (Edgar Morin).

La scelta di recuperare la relazione con il passato, in particolare

con la generazione dei nonni è dettata dal voler valorizzare quella

connessione vitale che arricchisce la vita del bambino di esperienze,

saggezza e amore incondizionato. Questi elementi svolgono la

funzione di forze propulsive alla capacità di apprendimento e

contribuiscono significativamente ad educare e a potenziare

l’intelligenza sociale, quella emotiva e quella rispettosa che

“…registra ed accoglie con favore le diversità che esistono tra i

singoli individui e le comunità umane, si sforza di capire i diversi e di

operare efficacemente con loro…” perché “…in un mondo in cui tutti

sono interconnessi l’intolleranza e l’assenza di rispetto sono opzioni

non più concepibili” (H. Gardner)

Lo sfondo culturale che sottende il progetto di plesso di questo

anno scolastico, in linea con le scelte educativo-didattiche delineate

nel Piano dell’Offerta Formativa, trova come contesto di

riferimento:

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� Le Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio d’Europa

del 18 dicembre 2006 che definiscono le otto competenze

chiave, in particolare IMPARARE AD IMPARARE,

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE, CONSAPEVOLEZZA ED

ESPRESSIONE CULTURALE;

� l’anno europeo dell’ “Invecchiamento attivo e della

SOLIDARIETÀ TRA LE GENERAZIONI”.

Il percorso formativo delineato all’interno del nostro progetto

di plesso si propone di educare in prospettiva le “menti ben fatte”

(E. Morin) e di “allenare” l’intelligenza sociale per ricercare in modo

attivo e costruttivo il dialogo con l’altro.

Pertanto si cercherà di fornire chiavi che possano rendere gli

studenti capaci di:

� aprire le porte della consapevolezza e delle abilità sociali,

� scegliere ed integrare idee e conoscenze diverse,

� sintetizzarle in un insieme coerente

per

SAPER AFFRONTARE PROBLEMI

e per

APPRODARE A SOLUZIONI NUOVE ED ORIGINALI.

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SCUOLA PRIMARIA “ALDO CAPITINI” SAN MARIANO

e-mail: [email protected]

ORGANIZZAZIONE SCUOLA Classi prime L’equipe pedagogica è composta da:

• tre docenti prevalenti e una docente per l’area matematico-scientifica, su tre classi parallele;

• una docente di religione cattolica. Classi seconde L’equipe pedagogica è composta da:

• due docenti prevalenti e due docenti per l’area matematico-scientifica, su due classi parallele;

• una docente di religione cattolica. Classi terze L’equipe pedagogica è composta da:

• tre docenti prevalenti su tre classi parallele;

• due docenti per l’area matematico-scientifica;

• una docente di religione cattolica: Classi quarte e quinte l’equipe pedagogica è composta da:

• tre docenti su due classi parallele;

• una docente di religione cattolica. Nel plesso operano sei docenti specializzate L. 517 (sostegno).

TEMPO SCUOLA 30 ORE (27+3) antimeridiane in sei giorni

SPAZI E RISORSE STRUMENTALI Spazi interni:

• N. 12 aule per attività di classe

• N. 2 aule per attività laboratoriali

• Aula multimediale

• Biblioteca per ragazzi

• Biblioteca magistrale

• Palestra

• Salone polivalente Spazi esterni:

• Cortile Spazi attigui alla scuola:

• boschetto didattico e campo da calcetto

SERVIZI AGGIUNTIVI Trasporto, ingresso anticipato, orario prolungato con servizio mensa.

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ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

Indicazioni per il curricolo

ATTIVITÀ OPZIONALI E FACOLTATIVE

Delibera Collegio dei Docenti

PERCORSI PROGETTUALI NELLE CLASSI

Delibera del Collegio dei Docenti

• Progetto accoglienza-continuità

• Progetti e unità formative nelle singole classi

• Progetto di ricerca-azione sulla dislessia

• Progetto teatrale in lingua inglese

• Progetto intercultura (progetto emozionale e lingua italiana per alunni stranieri)

• Educazione stradale

• Cittadinanza e costituzione

• Consiglio Comunale dei Ragazzi

• Giochi sportivi

• Musica e canto corale

• Educazione ambientale

• Educazione alla sicurezza

• Educazione alla pace e alla solidarietà

• Progetto lettura

• Pallavolo

• Laboratori in collaborazione con il Centro Diurno Alzheimer

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SCELTE EDUCATIVE

• Orientamento e sostegno dei processi educativi e formativi di alunni/e per coesistere nel mondo e creare le condizioni per l’esercizio di una cittadinanza attiva;

• sviluppo di un’etica della responsabilità;

• promozione di processi creativi per lo sviluppo personale e sociale;

• valorizzazione dell’esperienza di bambini/e;

• scoperta delle proprie potenzialità: emozionali, conoscitive, interpretative, comunicative, relazionali;

• co-costruzione della conoscenza.

• sviluppo della competenza.

SCELTE METODOLOGICHE

• Contratto formativo per un impegno personale ed una condivisione sempre più attiva con le famiglie;

• strategie che valorizzino i vissuti personali e le diversità;

• didattica dell’accoglienza e dell’incontro;

• attività laboratoriali;

• attenzione a ritmi e stili individuali di apprendimento;

• studio cooperativo;

• ricerca e scoperta;

• problem solving(problematizzazione, comprensione, pianificazione, soluzione e verifica).

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OBIETTIVI TRASVERSALI DELLA PROGETTUALITÀ DI PLESSO

a. RESPONSABILITA’

Assumere responsabilità rispetto ai propri impegni

scolastici, alla progettualità prevista e messa in atto, al

lavoro di gruppo svolto per uno scopo comune.

b. COMUNICAZIONE

Scoprire ed utilizzare le potenzialità comunicativo-

espressive dei vari linguaggi (verbali, iconici, sonori e

corporei).

c. CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Comprendere la funzione della regola; acquisire

atteggiamenti e pratiche quotidiane coerenti; attivare

comportamenti di prevenzione e tutela.

d. Sollecitare lo sviluppo della CONSAPEVOLEZZA SOCIALE

intesa come presa di coscienza della propria e delle altrui

identità, e dell’ABILITA’ SOCIALE intesa come capacità di

interagire per il raggiungimento di uno scopo comune.

e. Saper integrare e sintetizzare idee e conoscenze per

riuscire ad affrontare problemi e per approdare a

SOLUZIONI INNOVATIVE.

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PROGETTO “ADOZIONI A DISTANZA”

MOTIVAZIONI

L’educazione è uno dei diritti fondamentali dell’infanzia. L’articolo 26

della Carta Internazionale dei diritti dell’uomo precisa che “…tutte le persone

hanno diritto all’educazione, la quale comprende non solo una vera

formazione morale, spirituale e religiosa, ma anche una formazione

professionale che permetta un inserimento utile ed equilibrato nella

società…”.

In questo spirito, nel rispetto di quanto stabilito nella Convenzione

Internazionale sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’Assemblea Generale

delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, la scuola può impegnarsi

concretamente per assicurare a bambini in difficoltà, in particolare a quelli

che hanno perso i genitori, un alloggio, una famiglia, l’alimentazione, le cure

mediche e l’istruzione di base e professionale.

Pertanto si deve porre un particolare impegno nell’educare alla “civiltà”

del rispetto dei diritti umani, del valore della vita, del servizio,

dell’accoglienza, della solidarietà, dell’amore e della pace.

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Questa proposta di viva solidarietà umana si inserisce nel quadro delle

iniziative che il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi rivolge a

tutte le persone sensibili per perseguire l’affratellamento dei Popoli e la

concordia sovranazionale.

Aiutare l’infanzia in difficoltà, in qualsiasi punto dell’universo, è un

dovere di tutti. Ogni bambino ha il sacrosanto diritto di vivere, crescere,

essere educato, avere una famiglia. Si può aiutare un bambino facendolo

restare nella sua terra. Il Centro opera da anni in diversi Paesi quali Perù,

Eritrea, Brasile, Palestina, che sono già stati oggetto di iniziative del plesso di

San Mariano e di numerosi altri.

L’accresciuta sensibilità verso le necessità altrui ha portato infatti gli

alunni, le famiglie e gli insegnanti alla ricerca di forme di solidarietà verso i

bisogni che l’esperienza di tutti i giorni, la stampa e i mezzi di comunicazione

pongono alla nostra attenzione. Gli interventi precedenti sono stati realizzati

sostenendo le opere dei Padri salesiani, prima, e le attività del centro per la

Pace tra i popoli di Assisi poi.

L’attività viene riproposta anche per l’anno scolastico 2011/2012.

OBIETTIVI GENERALI:

- valorizzare l’esperienza degli allievi;

- esplicitare i valori presenti nell’esperienza quotidiana;

- riconoscere la diversità delle persone e delle culture come ricchezza.

OBIETTIVI FORMATIVI:

- vivere e comprendere il valore dell’accoglienza;

- individuare e mettere in atto comportamenti sociali.

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METODOLOGIA: collegamento con il progetto di Musica, affidato agli

insegnanti Luigi Franceschelli e a Marzia Pollini.

MANIFESTAZIONE: concerto che si svolgerà in occasione delle festività

natalizie.

ISTITUZIONI COINVOLTE: plesso di San Mariano, Comune di Corciano, Centro

per la Pace tra i Popoli di Assisi.

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LLAABBOORRAATTOORRIIOO TTEEAATTRRAALLEE

IINN LLIINNGGUUAA IINNGGLLEESSEE

PREMESSA

La lingua è la comunicazione, è un ponte che permette la relazione tra

parlante e ascoltatore. È strumento per comunicare la propria interiorità e

aprirsi verso gli altri.

Le Indicazioni per il Curricolo promuovono l'interazione tra le discipline

per favorire percorsi didattici unitari e vicini alle esigenze formative dei

bambini.

L'area linguistico-artistico-espressiva riconosce pari dignità educativa

alla lingua italiana, alle lingue comunitarie, alla musica, all'arte-immagine ed

al linguaggio del corpo, in quanto contribuiscono allo sviluppo della creatività

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e della comunicatività dello studente, favorendo la formazione globale della

sua persona.

Il percorso teatrale rappresenta una sintesi dinamica di linguaggi

diversi, ma complementari, il testo letterario è affiancato dalla corporeità,

dalla voce, dalla musica e dalla danza. Il teatro è un'azione educativa

innovativa che opera su uno sfondo di razionalità collaborativa tra i soggetti

e che permette l'integrazione delle diverse capacità e individualità. Con il

laboratorio teatrale si rendono possibili in ambito scolastico esperienze

formative di vita di gruppo e di partecipazione sociale. Permette, inoltre, lo

sviluppo di abilità e competenze che aiutano il bambino a:

• valutare le proprie capacità,

• riconoscere e valutare diversità,

• condividere le regole.

TRAGUARDI DI COMPETENZA

• L'alunno collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di

attività collettive o di gruppo dimostrando interesse e fiducia verso

l'altro;

• l'alunno interagisce e comunica in modo comprensibile, con espressioni

e frasi memorizzate attraverso la lingua inglese, la gestione del corpo e

dello spazio.

OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

• Scoprire le potenzialità comunicative ed espressive di linguaggi verbali

e non verbali;

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• condividere attività motivanti e ludiche che non siano solo linguistiche,

ma che tengano conto del rapporto tra culture e tra linguaggi;

• acquisire consapevolezza delle modalità comunicative proprie e degli

altri.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

• ASCOLTARE: comprendere istruzioni e frasi pronunciate chiaramente e

lentamente;

• LEGGERE: comprendere brevi messaggi, cogliendo parole e frasi con cui

si è familiarizzato oralmente;

• INTERAGIRE: interagire con i compagni utilizzando espressioni e frasi

memorizzate adatte alla situazione.

METODOLOGIA

Il metodo è strettamente legato alla comunicazione che fa riferimento

al TOTAL PHYSICAL RESPONSE (approccio affettivo-umanistico che utilizza un

coinvolgimento totale audio-orale-visivo-motorio ed affettivo).

Le attività laboratoriali utilizzano testi teatrali motivanti, pensati in

situazioni significative da un punto di vista linguistico e affettivo.

Si fa riferimento a modelli linguistici autentici grazie alla presenza

dell'esperto in tecniche teatrali madrelingua inglese. I contenuti proposti

saranno vicini agli interessi dei bambini e legati alle tematiche dei progetti di

plesso delle classi coinvolte.

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Uno spettacolo sarà il prodotto finale del laboratorio perché il

palcoscenico è il luogo in cui l'alunno/attore esprime la sua fisicità e vive

processi di comunicazione-comunione con il pubblico e i compagni.

VERIFICA/VALUTAZIONE

La valutazione dei risultati sarà indirizzata verso le reazioni e gli

atteggiamenti degli alunni relativamente alle tematiche , ai rapporti con i

compagni, con gli insegnanti e con l'esperto.

Saranno utilizzati paramentri di osservazione per valutare le dinamiche

di gruppo e prove di controllo delle conoscenze acquisite.

TEMPI

PROGETTAZIONE: il progetto di laboratorio teatrale viene predisposto

all'inizio scolastico dalle insegnanti specialiste del circolo in collaborazione

con l'esperto Oliver Page, anche se il progetto viene contestualizzato

all'interno delle singole realtà scolastiche e secondo un approccio unitario

con il team pedagogico.

ATTUAZIONE: il laboratorio si realizza per 8 ore in ciascuna classe con la

presenza dell'esperto e per due mesi con l'insegnante d'inglese della classe

che lavora al progetto.

VERIFICA: risulta strumento di verifica l'indice di gradimento dello spettacolo

finale dal punto di vista del bambino, delle famiglie e del territorio.

RISORSE

• Esperto in tecniche teatrali Oliver Page;

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• Insegnanti di lingua inglese delle classi coinvolte;

• Insegnanti delle classi coinvolte.

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PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI NEOARRIVATI

FINANZIAMENTO: L.18/90 REGIONE UMBRIA

L’INTEGRAZIONE LUOGO PRIVILEGIATO PER COSTRUIRE L’IDENTITA’

PREMESSA

Una componente significativa della popolazione scolastica presente

attualmente nel nostro territorio proviene da altre tradizioni culturali.

Nel nostro POF l'educazione interculturale fa da sfondo integratore: la

scuola raccoglie la sfida al come creare società inclusive e differenziate dal

punto di vista culturale.

Si parla di inclusione affinché la convivenza sia dialogo e non solo

convivenza passiva. L'acquisizione e l'apprendimento dell'italiano

rappresentano una componente essenziale del progetto di inclusione:

costituiscono la condizione di base per sentirsi parte della comunità.

Pertanto la Scuola Primaria di San Mariano anche quest'anno vuole realizzare

un percorso laboratoriale finalizzato all'inclusione dei bambini neoarrivati

attraverso un progetto strutturato di alfabetizzazione emozionale che si terrà

all'interno delle classi coinvolgendo gli alunni per creare situazioni di full

immersion nella lingua italiana.

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FINALITÀ

• Offrire spunti di riflessione sulla percezione differente che ciascuno di

noi ha nella realtà, valorizzando la diversità come risorsa positiva;

• favorire l'interazione, la relazione, la socializzazione valorizzando le

competenze piuttosto che i contenuti;

• accrescere l'autostima attraverso il mutuo riconoscimento e il rispetto

delle identità culturali.

OBIETTIVI relativi a

Empatia per

• migliorare la capacità di

ascoltare gli altri

• aumentare la sensibilità verso

i sentimenti altrui

Gestione rapporti per

• aumentare i comportamenti

amichevoli con i compagni di

classe

• aumentare la disponibilità alla

collaborazione nel gruppo

METODOLOGIA

• Metodologia di tipo laboratoriale, attiva e ludica per favorire la

partecipazione di tutti;

• coinvolgimento globale della persona (cuore, sensi, cervello, corpo).

STRATEGIE

• L'insegnante avrà cura di utilizzare rinforzi positivi o negativi.

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Comunicazioni verbali, come riconoscimento e comunicazioni non verbali

quali sorridere e avvicinarsi, in quanto possono incrementare, grazie alle

conseguenze positive che producono la competenza sociale dei ragazzi.

Ricevere un rinforzo positivo per un comportamento socio-affettivo e

socio-operativo attuato positivamente, aumenta la possibilità che questo

venga emesso di nuovo. Allo stesso tempo, confronti o rinforzi negativi di

fronte a comportamenti distruttivi possono aiutare gli allievi a rendersi conto

degli effetti che certe modalità interattive producono negli altri aiutandoli,

mediante questa accresciuta consapevolezza, a migliorare.

• Creare, con il laboratorio, un contesto per un uso produttivo della

lingua italiana.

• Giochi di ruolo.

VALUTAZIONE

Osservazione/valutazione da parte dei docenti dei comportamenti degli

alunni relativamente a partecipazione, interesse, socializzazione, inclusione

utilizzando indicatori desunti dagli obiettivi proposti.

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MOTIVAZIONE

La lettura va intesa e sollecitata anche:

-come emozione immediata e bisogno-piacere inesauribile,

-come scoperta di un libro che stimola la ricerca di altri libri.

SCOPO

- Offrire alla fantasia dei bambini storie che “aprano la porta” di nuovi

mondi e consentano di gettare un’occhiata dall’altra parte, magari

condividendo gioia, paura, commozione;

- motivare bambini/e alla conoscenza delle strutture delle lingue

attraverso il piacere per la lettura.

OBIETTIVI

- Creare un clima ambientale stimolante;

- vivere spazi e tempi dedicati alla lettura;

- favorire l’incontro con il libro;

- gustare il fascino di una voce narrante;

- promuovere il gusto dell’ascolto;

- promuovere il piacere della lettura;

- sviluppare la memoria uditiva.

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TESTI SCELTI

I testi saranno indicati nelle programmazioni di classe.

PLANNING

Durata, calendario e modalità organizzative verranno coordinate

dall’insegnante referente del progetto integrato a livello di Circolo.

MONITORAGGIO-VALUTAZIONE

Verranno utilizzate le schede elaborate a livello di Circolo.

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Promuove:

� La conoscenza di sé

� La conoscenza dell’ambiente

� La conoscenza delle proprie possibilità di movimento

E’ condizione per lo sviluppo di tutti gli ambiti della personalità. Comprende la prevenzione di patologie connesse all’ipocinesia, la valorizzazione delle esperienze motorie e sportive extra scolastiche, i principi essenziali di una corretta condotta alimentare, una puntuale informazione sugli effetti di sostanze che inducono dipendenza.

Genera competenze:

� operative � comunicative � espressive � relazionali

L’EDUCAZIONE AL CORPO, AL MOVIMENTO, ALLO SPORT

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Le attività di pallavolo e giochi sportivi studenteschi rispondono ai

traguardi previsti per lo sviluppo delle competenze della scuola primaria

nelle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO.

“IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY”

Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di numerosi

giochi di movimento e pre-sportivi, individuali e di squadra e, nel contempo,

assumere un atteggiamento di fiducia verso il proprio corpo, accettando i

propri limiti cooperando ed interagendo positivamente con gli altri,

consapevoli del VALORE delle regole e dell’importanza di rispettarle.

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PERCORSI PERCORSI PERCORSI PERCORSI

DIDATTICIDIDATTICIDIDATTICIDIDATTICI

Attività di Attività di Attività di Attività di

classeclasseclasseclasse

Concerti nel Concerti nel Concerti nel Concerti nel

territorioterritorioterritorioterritorio

Canto Canto Canto Canto

coralecoralecoralecorale

FlautoFlautoFlautoFlauto

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“La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e

dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio

all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di

strumenti di conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della

creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a

una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse.” (Indicazioni per il

curricolo)

L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze e, nella

nostra scuola, si articola su due livelli:

• livello della produzione con azione diretta, attività corale, musica

d’insieme;

• livello della fruizione consapevole con l’ascolto e la riflessione critica;

per

• favorire lo sviluppo della musicalità;

• promuovere l’integrazione delle componenti percettivo-motorie,

cognitive e affettivo-sociali della personalità di ogni bambino/a;

• contribuire al benessere fisico.

OBIETTIVI

- Educare all’espressione attraverso il canto, gli strumenti e le tecniche

specifiche;

- sviluppare la capacità di ascolto critico;

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- sollecitare l’intelligenza emotiva;

- prendere coscienza della propria appartenenza ad una tradizione

culturale;

- creare una cultura musicale;

- confrontarsi con la altre tradizioni culturali.

METODOLOGIA

- Scoperta del patrimonio naturale del bambino;

- strategie fondate sul bambino e le sue esigenze di apprendimento;

- esperienza musicale globale e collegata ai diversi campi di

apprendimento;

- scoperta del fenomeno musicale sonoro;

- approccio a percorsi di carattere tecnico-musicali;

- tecniche elementari di esecuzione;

- canto corale;

- pratica dell’ascolto sul piano del significato, dell’emozione personale,

del contesto e sul piano tecnico strutturale.

Cognitivo-culturale linguistico-comunicativa emotivo-affettiva Identitaria-interculturale relazionale critico-estetica

FUNZIONI FORMATIVE

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ha valore

• COGNITIVO acquisizione di CONTENUTI per raggiungere

conoscenze e abilità specifiche.

• FORMATIVO acquisizione di COMPETENZE per modificare il

comportamento.

BISOGNI RILEVATI

Ambito cognitivo

- conoscere le norme

- interpretare i simboli stradali

- organizzare le conoscenze

- trasferire le conoscenze in altri ambiti

- sperimentare le conoscenze

Ambito psicomotorio

- muoversi

- sapersi orientare

- saper coordinare i movimenti nello spazio

- sapersi muovere nella realtà strada

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- utilizzare lo spazio a fini conoscitivi e relazionali

Ambito affettivo-relazionale

- sicurezza

- autorealizzazione

- autostima

- approvazione sociale

- appartenenza

- cittadinanza

SECONDO BIENNIO

FINALITÀ

- Educare alla convivenza democratica;

- prendere consapevolezza della necessità e dell’importanza delle norme

volte a regolare la vita associativa;

- acquisire autonomia personale e il correlato senso di responsabilità;

- acquisire capacità di tradurre in comportamenti coerenti le

informazioni assunte;

- acquisire la capacità di problematizzare, di ipotizzare soluzioni

particolari.

COMPETENZE DA ACQUISIRE

- Conoscere l’organizzazione sociale del proprio contesto;

- conoscere ed interpretare i diversi linguaggi legati al Codice Stradale

(gesti, simboli, segni, colori, mappe, carte,…);

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- conoscere e rispettare i diritti-doveri del pedone, del ciclista, del

passeggero;

- conoscere ed applicare le norme di conduzione ed il funzionamento del

mezzo meccanico (bicicletta) ai fini della massima sicurezza d’uso;

- saper mettere in atto comportamenti opportuni in caso di incidente;

- saper valutare le varie situazioni di traffico e sapersi muovere in esso

senza rischi per se stessi e per gli altri.

STRATEGIE E METODOLOGIA

- Operatività;

- esperienze dirette;

- interdisciplinarietà;

- uso strumentale delle discipline (concetti chiave, operazioni mentali);

- contributi di esperti;

- collaborazione dei genitori;

- dati di conoscenza;

- materiali di documentazione.

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PROGETTO DI RELIGIONE CATTOLICA

a.s. 2011-2012

TITOLO: Così i nostri padri: per amico un Libro,anziano e saggio come un

nonno

DESTINATARI: alunni di tutte le classi

FINALITÀ: educare all’ascolto, ad una prima conoscenza di un Testo sacro e

della storia che contiene.

DURATA DEL PROGETTO: l’intero anno scolastico, non si prevedono esperti

esterni e uscite specifiche.

PREMESSA:

Provate a chiudere gli occhi. Andate indietro con la memoria allo scorso

Natale. Dove eravate? Che cosa avete fatto? Adesso lasciate andare la vostra

mente ancora più indietro nel tempo. Fate uno sforzo, pensate al mondo

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prima della vostra nascita!Potete immaginare com’era la vita quando i nonni

avevano la vostra età?

Era diversa da oggi? Probabilmente sì. Lasciamo andare la nostra

immaginazione ancora più indietro, quando non c’era il computer, la

televisione e nemmeno il telefono. Facciamo finta di percorrere una strada a

piedi camminando all’indietro. Cammina, cammina, si arriva ai tempi di Gesù.

Gesù lo conosciamo, il Nuovo Testamento ci racconta quello che ha detto e

quello che ha fatto.

E prima della nascita di Gesù? Andiamo dunque ancora più indietro per

scoprire come era la vita ai tempi dell’Antico Testamento. Seguiamo una

carovana che con i cammelli carichi di spezie attraversa il deserto sotto il sole

cocente. Facciamo la conoscenza di una grande famiglia che si raccoglie sotto

la tenda. Ma come si viveva sotto le tende?

Un viaggio dentro la Bibbia è un po’come un’avventura in un misterioso

castello.

Entrate e trovate cinquanta porte:ogni porta si apre su una stanza diversa. In

ogni stanza scoprirete vari aspetti di un mondo remoto che pian piano vi

apparirà più vicino. Ecco la chiave che apre la porta … della scuola di quei

tempi!

Provate ad aprire quella porta, andate a vedere se esistevano libri e

quaderni. C’è poi la chiave apre la porta di una casa dove non c’e’ acqua

corrente e si dorme con gli animali. Entriamo in un’altra stanza e

percorriamo insieme le vie strette e tortuose di Gerusalemme fino ad

arrivare al tempio bianco e splendente.

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Il popolo della Bibbia, cioè il popolo del libro più importante che sia mai stato

scritto, è di certo un po’ diverso da noi. Ha però qualcosa di fondamentale

che ce lo rende vicino. Il popolo della Bibbia ha imparato a conoscere e ad

amare Dio proprio come noi.

Persone celebri testimoniano il grande interesse che ruota intorno alla

Bibbia, aiutano a comprendere che non si tratta di un libro come gli altri,

ogni pagina porta l’impronta dello Spirito di Dio, il Vero Autore parla agli

uomini di ogni tempo:

• “Nei Libri Sacri il Padre che è nei cieli viene incontro ai suoi figli e

discorre con essi”( DV 21)

• “Mediante la Sua Parola, Dio vuole comunicare tutta la verità su se

stesso e sul progetto di salvezza per l’umanità” (dal messaggio di papa

Benedetto inviato al presidente della Commissione biblica, 5 maggio

2011)

COMPETENZE:

Classe 1: essere in grado di considerare la vita come un dono di Dio.

Classe 2: essere in grado di comprendere il significato dell’Alleanza che Dio

ha stabilito con l’uomo.

Classe 3: conoscere la Bibbia per comprendere la nostra storia.

Classe 4: cogliere nella figura dei Profeti l’annuncio dell’avvento del Messia.

Classe 5: essere in grado di individuare, riconoscere e interpretare

personaggi importanti nell’Antico e Nuovo Testamento.

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Discipline coinvolte: italiano, storia, geografia, arte e immagine, educazione

all’affettività, musica.

Punti di forza del progetto sono:

• La valorizzazione dell’esperienza quotidiana degli alunni

• L’interdisciplinarietà

• L’approccio e una prima conoscenza degli elementi che costituiscono il

Testo Sacro

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PERCORSO DI ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA

EDUCAZIONE ALLA PACE

come CONSAPEVOLEZZA CONSAPEVOLEZZA DI DIRITTI DI DOVERI -Studio e approfondimento -Riflessioni a supporto della sui DIRITTI dei BAMBINI costruzione del CONTRATTO (convenzione O.N.U.) FORMATIVO della classe di appartenenza Per educare e sviluppare -L’INTELLIGENZA -L’INTELLIGENZA “RISPETTOSA” “ETICA” (Howard Gardner)

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PERCORSO DELLE CLASSI: IA, IB, IC, IIA, IIB, IIIA, IIIB, IIIC, IVA

Anno scolastico 2011/2012

PREREQUISITI

I bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica,

che frequentano le classi prime e seconde lavoreranno sulle regole

(individuazione di Diritti e Doveri in classe) come inizio di costruzione del

“Contratto formativo di classe”.

Questo costituirà un prerequisito per il percorso che affronteranno i bambini

delle classi terze e della classe quarta (studio dei “Diritti dei bambini

secondo la convenzione O.N.U.”)

OBIETTIVI

1)-Approfondimento sullo studio dei “Diritti dei bambini secondo la convenzione O.N.U” 2)-Individuazione di diritti e doveri a supporto della costruzione del “Contratto formativo della classe di appartenenza”

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METODOLOGIA

-Riflessioni individuali -Conversazione partecipata -Metodologia della ricerca-scoperta -Lavoro in gruppo

MATERIALI E STRUMENTI -carta in formato A4 -cartoncino bristoll -pennarelli, pastelli -forbici colla -lettore di videocassette vhs

FONTI DOCUMENTARIE DI RIFERIMENTO

-testo “Lo zio Diritto” di Roberto Piumini -videocassette “Diritti al cuore” I CICLO II CICLO (Collezione di film di animazione ispirati alla convenzione O.N.U. sui diritti dei bambini Distribuita in esclusiva da “Telefono Azzurro”) PRODOTTO FINALE -Costruzione di una monografia sui “Diritti dei bambini” (classi terze e quarta) e di una monografia sui diritti-doveri in classe (classi prime e seconde) da realizzare per tutti i compagni delle classi di appartenenza.

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La ricaduta del prodotto all’interno del gruppo-classe potrà essere attuata in gruppi che prevederanno gli alunni attori del percorso come “esperti” al fine di valorizzarne le competenze acquisite.

TEMPI

Due ore settimanali per le classi prime e terze; un’ora settimanale per le classi seconde e quarta per un totale di 14 ore settimanali.

VERIFICA-VALUTAZIONE Si articolerà su tre livelli : -quella effettuata dai bambini protagonisti (questionario) -quella effettuata dai bambini della classe di appartenenza (questionario) -quella effettuata dalle insegnanti (osservazioni e griglia di rilevazione)

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PROGETTO DELLE CLASSI PRIME E SECONDE

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IL PROGETTO DELLE CLASSI NEL POF

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IL PROGETTO

Il progetto viene proposto alle classi prime e seconde ed è ispirato a due

macro tematiche che connotano l’intero percorso: scoprire, conoscere e

salvaguardare il proprio territorio attraverso la memoria delle persone

adulte. L’esplorazione del passato favorirà nei ragazzi una maggiore

consapevolezza di sé per vivere il quartiere di oggi e progettare quello di

domani.

L’alunno viene coinvolto nel progetto tenendo presenti tutte le dimensioni

della sua personalità, da quella cognitiva a quella affettivo-relazionale, da

quella corporea a quella etica. Gli alunni avranno modo di essere i veri

protagonisti di questo percorso di apprendimento tramite un viaggio nei

ricordi, nel passato, nelle emozioni.

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INCONTRIAMOCI… NEL QUARTIERE

Tempi: intero anno scolastico

Metodologia/Strumenti: Ricerca-Scoperta (attraverso escursioni sul

territorio, incontri ed interviste ad agenzie educative locali),

Brainstorming/Writestorming (prima con la costruzione di una mappa

individuale del quartiere, poi la registrazione dell’esperienza attraverso la

costruzione di una mappa collettiva della matrice cognitiva della classe),

Frame cognitivo, Script.

Informazioni selezionate: (vaglio delle fonti raccolte da): Biblioteca Rodari,

documenti portati dall’insegnante, contatti con Enti del Territorio (Centro

Alzheimer, Centro Anziani di Ellera, Telefono d’Argento), ricerche fatte dai

ragazzi.

Materiali e strumenti: computer, carta, matita, immagini,…

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PERCORSO DI ALFABETIZZAZIONE EMOZIONALE

Classi I A, I B, I C

Classi II A, II B

MOTIVAZIONI E BISOGNI:

Dall’analisi della situazione di partenza sono emersi bisogni di tipo affettivo-

relazionale in tutti e cinque i gruppi-classe:

• Conoscersi reciprocamente;

• Identificare se stessi attraverso l’analisi delle proprie emozioni;

• Mediare i conflitti;

• Distinguere le emozioni vissute da quelle agite;

• Favorire senso di responsabilità;

• Migliorare l’attenzione e la concentrazione;

• Condividere regole per star bene insieme.

APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE:

Favorire lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva in relazione a sé e

agli altri

COMPETENZA

Imparare a conoscersi ed a star bene insieme

OBIETTIVI

Dalla mappa di tutto il percorso pluriennale, sono stati scelti dalle insegnanti

alcuni obiettivi ritenuti prioritari:

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1) Autoconsapevolezza emozionale

2) Utilizzo delle emozioni in senso produttivo

ABILITÀ

-1a) Migliorare la capacità di riconoscere emozioni e denominarle

-1b) Favorire la capacità di riconoscere la differenza tra sentimenti ed azioni

-1c) Migliorare la capacità di comprendere quali sono le cause dei nostri

sentimenti

-2°) Favorire lo sviluppo di un maggior senso di responsabilità

-2b) Favorire le capacità attentive

-2c) Favorire la capacità di concentrarsi sul compito che si ha di fronte

• PROGRAMMAZIONE PER RETI O QUADRI CONCETTUALI

• Problematizzazione:

messa a fuoco dei problemi da investigare

• Rilevazione e analisi delle rappresentazioni mentali:

idee spontanee o copioni( A. Gardner) del bambino da

organizzare sulla base di reti concettuali

• Attenzione agli stili cognitivi individuali

• Setting:

insegnante come mediatore, interazione sociale tra pari che

favorisce la co-costruzione di conoscenze e il cambiamento

cognitivo

• Contenuti:

vedi fasi operative ed obiettivi (D. Goleman, D. Novara)

• Metodo:

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prevalentemente non direttivo (C. Rogers, T. Gordon) centrato

sulle

- metodologie euristiche (gioco della riscoperta-scoperta)

- problem posit, problem solving

- interazione alunno-alunno, alunno-adulto, adulti-adulti

(metodo “Insegnanti efficaci” T. Gordon)

• Tempi:

- Ogni classe focalizzerà i percorsi in un’ora alla settimana

specifica

- Le insegnanti sono tutte coinvolte metodologicamente

- Le attività vengono realizzate a livello di classe e

periodicamente in intergruppo

• Verifica-valutazione:

- Da parte dei bambini: per rilevare l’indice di gradimento

dell’attività e autovalutare il percorso

- -da parte degli insegnanti: valutazione del percorso e dei

processi di apprendimento e maturazione globali

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Ipotesi del tempo: da ottobre ad aprile.

Modi: modi interni al compito, uscite didattiche, testi selezionati

dall'insegnante, ricerca in Biblioteca, contatti con Enti e Agenzie del

territorio, ricerca personale.

Informazioni selezionate: sono ricavabili dalla mappa.

Prodotto: dépliant divulgativo per invitare i turisti a conoscere l'Umbria

preistorica.

Materiali e strumenti: carta, colori, computer, dvd, pubblicazioni varie,

macchina fotografica, immagini.

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Scienze - Conoscenza dei passaggi di stato della

materia e dei cicli dell'acqua;

- Conoscenza dell'acqua come risorsa

indispensabile per gli esseri viventi;

- Osservazione di un ecosistema del

territorio.

Italiano - Riflessione e conversazione sull'ambiente;

- Lettura, decodifica e comprensione di varie

tipologie testuali;

- Conoscenza di linguaggi specifici;

- Rielaborazione e sintesi delle informazioni

raccolte;

- Elaborazioni scritte relative al compito.

Geografia – Storia - Conoscenza dell'importanza

dell'acqua nel tempo;

- Localizzazione di fonti idriche nel

territorio;

- Conoscenza dell'uso delle fonti

idriche nel tempo;

- Comprensione del legame fra risorse

idriche, sviluppo agricolo, industriale

ed economico del territorio;

- Interpretazione, ricostruzione e

comparazione delle fonti dirette

(testimonianze) ed indirette (testi

scritti, uscite didattiche, foto, cd...).

Arte e Immagine - Lettura e produzione di

immagini secondo il codice

del linguaggio visuale,

finalizzato anche alla

costruzione di un prodotto

finale.

Educazione alla

cittadinanza

-Riflessione sulle cause

dell’inquinamento idrico

- comprensione

dell’importanza del risparmio

idrico

- conoscenza delle

conseguenze della mancanza di

Matematica - Raccolta ed elaborazione di dati;

- Conoscenza, uso ed interpretazione dei

vari grafici.

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:

Ipotesi del tempo:

• un anno scolastico

Modi :

• Ricerca Azione

• Problem solving

• Mappe concettuali

Informazioni selezionate:

• Sono ricavabili dalla mappa

Prodotto:

• Prodotto finale formato da parti testuali e grafiche

Materiali e strumenti:

• Vario materiale di facile consumo

• Biblioteca “Gianni Rodari” di San Mariano

• LIM

• Internet

• Testi selezionati dall’insegnante

• Testimonianze

• Fotografie

• Uscite didattiche

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