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Supplemento 9/2010 PROGETTI . DETTAGLI . MATERIALI . IMPIANTI Anno 5 – Supplemento al n. 47 – Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, com. 1, DCB Milano, mensile Sostenibilità costruita/4

supplemento 47 basso - multimedia.b2b24.itmultimedia.b2b24.it/Flipit/bui_sos_1010211149/megazine/pdf/bui_sos... · Supplemento 9/2010 PROGETTI . DETTAGLI . MATERIALI . IMPIANTI

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P R O G E T T I . D E T T A G L I . M A T E R I A L I . I M P I A N T I

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Sostenibilità costruita/4

15 Echi dal Web. Le novità in Internet

16 Protocolli di certificazione. CasaClima Itaca ed ESIt LEED BREEAM PassivHaus

26 Rassegna di progetti. Casi emblematici certificati

76 Contributi a cura di - Gli inserzionisti

Rubriche Progetti. Sostenibilità costruita/4

38 Campus Quicksilver St. Jean de Luz, Francia Patrick Arotcharen

42 Solar Decathlon 2009 Washington D.C., USA TU Darmstadt

46 Nido d’infanzia Vignola, Italia CCD Studio

[Sommario Supplemento 9/10

42 46

38

50 Green Lighthouse Copenhagen, Danimarca Christensen & Co Architects

54 E3 Residenza bifamigliare Bergamo, Italia Atelier2

58 Rifugio alpino Monte Rosa Zermatt, Svizzera ETH Studio Monte Rosa ETH Zurich

]

50

Software 66 Rassegna

12 soluzioni per la redazionedell’Attestato di Qualificazione Energetica

54

58

Direttore Responsabile/Editor-in-chief: Donatella BollaniDirettore/Editor: Giuseppe TurchiniComitato Scientifico/Scientific Committee: Vladimir Bazjanac, Mario Botta, Gianfranco Carrara, Colin Davidson, Gabriele Del Mese, Nicholas Grimshaw, Fulvio Irace, Emilio Pizzi, Christer Sjöström

Direzione artistica e realizzazione/Artistic and creative director:Eleonora Lanati (Emmegi PrePress)

Collaborazione redazionale/Editorial staff:Simone Stefano Deugenio, coordinamento sezione Materiali e Sistemi, sito webFederica Gasparetto, coordinamento sezione ProgettiSabrina Piacenza, coordinamento redazione, sezione Impianti e CantiereConsulenza scientifica/Scientific consulting services:Laura Elisabetta Malighetti, Gabriele Masera, Matteo Ruta

Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this issue: Agenzia CasaClima, Stefano Bernuzzi, Matteo Brasca, Luca Pietro Gattoni, Silvia Ghiacci, Liz Meddings, Italo Meroni, Andrea Moro, Sabrina Piacenza, Graziano Salvalai,Marta Maria Sesana, Alessandro Speccher

Foto di/Photos: Atelier2, Mathieu Choiselat, Stéphanie Marie Couson,Fabio Mantovani, Vincent Monthiers, Adam Mørk, ETH Zürich - Studio Monte Rosa/Tonatiuh Ambrosetti, TU Darmstadt, Hans Zurniwen

Editing testi/Text editing: Rosy VietriTraduzioni/Translations: Barbara Marino

Supplemento de Il Sole 24 ORE Arketipo n. 47/2010 - ottobre

Il Sole 24 ORE ArketipoDirezione/Management: Via Monte Rosa 91 - 20149 MilanoRedazione/Editing: Via Girardo Patecchio 2 - 20141 MilanoRegistrazione presso il Tribunale di Milano, decreto n. 57 del 7 febbraio 2006

Proprietario ed Editore/Proprietor and Publisher: Gruppo 24 ORE S.p.A.Tutti i diritti sono riservati.Presidente/President: Giancarlo CeruttiAmministratore Delegato/Managing Director: Donatella TreuSede legale/Registered Offices: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano

Abbonamento Italia annuale (10 numeri)/Annual subscription in Italy (10 issues): gli abbonamenti possono essere sottoscritti telefonando direttamente al servizio clienti periodici e inviando una fotocopia della ricevuta di pagamento sul c.c.p. n. 31481203. La ricevuta di pagamento tramite c.c.p. può essere inviata per posta a Gruppo 24 ORE S.p.A. - Via Tiburtina Valeria km 68,700, 67061 Carsoli (AQ) oppure via fax ai numeri 02 o 06 30225406Abbonamento Italia annuale/Annual subscription in Italy: 79,00 € (10 numeri, CD rom annate, servizio on-line)Copia singola/Single issue: 9,00 €Arretrati/Back issues: 18,00 € ogni copiaAbbonamento annuale per l’estero/Annual international subscription: 120,00 €Servizio Clienti Periodici/Magazine customer service: Gruppo 24 ORE S.p.A. - Via Tiburtina Valeriakm 68,700, 67061 Carsoli (AQ) - Tel. 02 4587010 - [email protected]

Concessione per la pubblicità/Advertising concession: Il Sole 24 ORE Business Media S.r.l.Sede operativa/Business premises: Via Goito, 13 - 40126 Bologna - Tel. 051 6575889, 051 6575859 - [email protected]

I testi e i progetti ricevuti dalla redazione vengono sottoposti in forma anonima al Comitato Scientifico che ne valuta la possibile pubblicazione. Il Direttore e i consulenti scientifici segnalano al Comitato Scientifico testi e progetti con dignità di pubblicazione/ Texts and projects received by the editors are submitted in anony-mous form to the Scientific Committee that decides the possible publication. The Editor and the Scientific Consultants serve to call the attention of the Scientific Committee to texts and projects worthy of publication

Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici, quali la fotori-produzione e la registrazione. Manoscritti e fotografie su qualsiasi supporto veicolati, anche se non pub-blicati, non si restituiscono. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana, 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org

Fotocomposizione/Phototypesetting: Emmegi PrePress, Via F. Confalonieri 36, 20124 MilanoStampa/Printing: Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 S.p.A., Corso della Vittoria 91, 28100 Novara

In copertina: Rifugio alpino Monte Rosa, ETH Zürich - Studio Monte Rosa

Il Sole 24 ORE Arketipo international review of architecture and building engineering

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ECHI DAL WEBa cura di Stefano Bernuzzi

A M I S U R A D I B A M B I N O

www.indire.it/aesse “Abitare la Scuola” è un progetto ideato da Indire, Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’Autonomia Scolastica. Attraverso immagini e testi, presenta una galleria di casi di edilizia scolastica di qualità, ritenuti interessanti sia dal punto di vista dello spazio che del progetto educativo. A integrazione una serie di documenti di professionisti ed esperti e la possibilità di scari-care tutta la normativa.

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[Echi dal web] 41/10 15

ECHI DAL WEBa cura di Stefano Bernuzzi

[A B I T A R E S O S T E N I B I L E E C E R T I F I C A Z I O N E

www.casaqualita.it/casaecoFederabitazione, con l’obiettivo di sostenere e incoraggiare la realizzazione, sotto uno stesso marchio, di iniziative edilizie con alta qualità ambientale su tutto il territorio nazionale, ha promosso la costituzione di una “Rete delle Cooperative per l’Abitare Sostenibile”. Nel 2002 è così nato il progetto “La Casa Ecologica”, ba-sato su un protocollo d’intesa con Legambiente, Istituto di Bioarchitettura e Banca Etica, con il fi ne di diffondere interventi edilizi residenziali caratterizzati da una dimensione insediativa signifi cativa, da un’alta qualità ecologica e realizzativa e da costi contenuti e di mercato. Il sito, rivolto in particolar modo agli operatori del comparto edilizio e immobiliare, offre tutte le informazioni per aderire alla Rete, le modalità per ottenere le certifi cazioni e il “Marchio di Qualità & Sostenibilità”, la normativa vigente a livello regionale, nazionale e comunitario, slideshow su mate-riali e tecnologie e una sezione news in costante aggiornamento.

www.jm-techtex.comCestec, società di Regione Lombardia, organismo di accreditamento per la certifi -cazione energetica degli edifi ci, ha avviato il progetto “CENED” (Certifi cazione Ener-getica degli Edifi ci) come proprio organo operativo nell’ambito dell’accreditamento, monitoraggio normativo, creazione di software per il calcolo del consumo energe-tico degli edifi ci e la creazione di un catasto energetico. Il portale riporta informa-zioni, news, progetti inerenti la tematica della certifi cazione a livello regionale con sezioni legate a eventi, formazione, convegni, fi scalità e fi nanziamenti per le PMI. Per gli utenti registrati la possibilità di partecipare al forum, ai seminari di forma-zione e scaricare il software CENED+ con la relativa manualistica. A disposizione di tutti gli utenti un’aggiornata sezione dedicata alla normativa e il materiale video e fotografi co della “Casa CENED”, prototipo di casa energeticamente effi ciente di classe A+, presentato al Salone “Ecoabitare”, di Artigiano in Fiera 2009.

P R O G E T T I I N E U R O P A

[Echi dal web] S 9/10 15

www.powerhouseeurope.euCECODHAS - Housing Europe, il Comitato Europeo per l’abitare sociale e cooperati-vo, è un network che riunisce oltre 4500 organizzazioni pubbliche e private e cir-ca 28.000 cooperative di housing sociale in tutta l’Unione Europea. Da pochi mesi ha avviato il progetto Power House Europe, legato al programma internazionale “Energia Intelligente-Europa”, che servirà ad accelerare la responsabilizzazione degli inquilini e ad aggiornare le competenze dei professionisti dell’edilizia sociale al fi ne di ridurre l’impronta ecologica del settore. Il sito, in cinque lingue (italiano compreso), diventa il principale punto informativo per organizzazioni pubbliche e privati fornendo risorse per i professionisti, un forum on-line, informazioni su stra-tegie, misure legali, istituzionali e fi nanziarie dell’UE, partenariati transnazionali. Tra le sezioni più interessanti, un database di Case Studies, esempi di riabilitazione di edifi ci esistenti e di nuove tecniche di costruzione a basso consumo energetico, reperibili attraverso un articolato e intuitivo motore di ricerca grafi co.

www.pass-net.netBasato sullo stesso programma “Energia Intelligente-Europa” è il progetto PASS-NET con l’obiettivo di diffondere in Europa, soprattutto nel Nord e nei Pae-si dell’Est recentemente entrati nella UE, la conoscenza e la pratica della Casa Passiva sia negli edifi ci di nuova costruzione, sia nelle ristrutturazioni, grazie a un network di esperti e organizzazioni nazionali. A disposizione informazioni tecniche, normative, legislative sull’edilizia “passiva”, contatti e attività delle singole associazioni operative, forum e materiale divulgativo, tra cui un kit per organizzare un seminario di due giorni per professionisti e una raccolta di accu-rate schede progetto degli edifi ci realizzati nei Paesi associati.

16 S 9/10 [Protocolli di certificazione]

Il protocollo di certifi cazione energetica Casa-Clima nasce nel 2002 nella Provincia Autonoma di Bolzano e viene formalizzato successivamente a livello legislativo con l’integrazione nella legge urbanistica provinciale (L.P. 11 agosto 1997, n. 13, art. 127, comma 8). Con il decreto del Presidente della Provincia n. 34 del 29 settem-bre 2004 si introducono le categorie minime di fabbisogno energetico per le nuove costru-zioni e l’obbligatorietà del certifi cato CasaClima per l’ottenimento del certifi cato di abitabilità. L’Agenzia CasaClima, nata nel maggio 2006 e oggi al 100% società di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, è l’ente unico designato per la certifi cazione energetica degli edifi ci nella Provincia di Bolzano. La stessa Agenzia provvede anche alla certifi cazione CasaClima al di fuori del territorio provinciale, che rimane invece di tipo volontario. Il successo del progetto CasaClima anche al di fuori della Provincia Autonoma di Bolzano è di-mostrato dalla rete di ben 21.000 professionisti che hanno seguito almeno un corso di forma-zione CasaClima e dalla nascita di due agenzie “sorelle”, a Firenze e a Udine, che, con l’ausilio dell’Agenzia di Bolzano, coprono le richieste di certifi cazione e formazione di una larga fetta del territorio nazionale.

Il successo della certifi cazione CasaClima an-che a scala nazionale è dovuto a più ragioni. La presenza di un ente di controllo indipendente, non coinvolto nel processo di progettazione e costruzione dell’edifi cio, com’è l’Agenzia Casa-Clima, assicura la massima trasparenza e impar-zialità di giudizio ed è quindi una garanzia per l’utente fi nale. CasaClima non nasce infatti per tutelare l’amministrazione pubblica, gli investi-tori o i progettisti, bensì il cittadino, l’acquirente fi nale, ovvero la parte più debole del settore im-mobiliare. I criteri chiari, trasparenti e misurabili espressi con il certifi cato di qualità CasaClima e relativa targhetta consentono in modo sem-plice anche a chi non è esperto del settore di determinare quali saranno i consumi energetici dell’edifi cio e quindi di valutare con obiettività l’investimento.L’utilizzo di un programma di calcolo di sem-plice utilizzo ma di comprovata validità, come attestano i risultati di consumo reale di migliaia di edifi ci CasaClima già costruiti, si dimostra un valido aiuto per i progettisti che si confrontano con la progettazione di edifi ci energeticamente effi cienti e sostenibili, in quanto consente di va-lutare rapidamente la bontà delle scelte operate.Il controllo accurato della documentazione di progetto e del calcolo energetico da parte

I protocolli italiani: CasaClimaCon più di 2500 edifi ci certifi cati su tutto il territorio italiano, CasaClima è oggi una delle realtà più consolidate e riconosciute nel campo della certifi cazione energetica degli edifi ci. Il certifi cato di qualità CasaClima e la relativa targhetta consentono in modo semplice anche ai non addetti ai lavori di determinare quali saranno i consumi energetici dell’edifi cio e quindi di valutare con obiettività l’investimento. Una tutela importante per il cittadino, una garanzia di qualità per l’acquirente fi nale

Testo di Agenzia CasaClima

La certificazioneCasaClima prevedeuna classificazionedegli edifici in classidi prestazione energetica in base al fabbisogno calcolato di calore annuo per riscaldamento

CERTIFICAZIONE CASACLIMA

• Controllo geometrico del progetto (dwg)

• Controllo valori di trasmittanza dei vari elementi

• Controllo documentazione• Richiesta di integrazioni o correzioni

al progetto• Controllo documentazione fotografi ca

di cantiere• Controllo corrispondenza materiali

dichiarati con materiali installati• Sopralluoghi in cantiere per verifi care

anche i sistemi di posa (minimo 2)• Avvisi di non regolarità nell’esecuzione• Impossibilità di avere ponti termici• Certifi cazione su: Involucro; Involucro

+ Impianti; Compatibilità ambientale

[Protocolli di certificazione] S 9/10 17

dell’Agenzia CasaClima e le verifi che dirette in cantiere per ogni singolo edifi cio assicurano che la qualità non sia solo progettata, ma anche effet-tivamente realizzata.

Il protocollo di certifi cazione CasaClimaIl protocollo CasaClima prevede una classifi ca-zione degli edifi ci in classi di prestazione ener-getica in base al fabbisogno calcolato di calore annuo per riscaldamento riferito alla superfi cie netta riscaldata o indice termico (dalla classe B - indice termico ≤ 50 kWh/m²a alla classe Gold - indice termico ≤ 10 kWh/m²a). Questa classi-fi cazione privilegia la scelta di interventi che, al fi ne di contenere i fabbisogni di riscaldamento e climatizzazione, vanno ad agire in primis sull’ef-fi cienza energetica dell’involucro edilizio, ossia sull’isolamento termico. Neanche la migliore e più moderna tecnologia impiantistica è infatti in grado di compensare le carenze energetiche dell’involucro.Oltre all’indice termico, il protocollo di certifi -cazione prevede anche il calcolo del rendimento energetico complessivo del sistema edifi cio-im-pianti espresso in fabbisogno annuo di energia primaria per riscaldamento, acqua calda, illumi-nazione, raffrescamento (in kWh/m²a) e in indice di emissione di CO2 equivalente (in kg/m²a).La certifi cazione energetica CasaClima può es-sere richiesta per tutte le tipologie costruttive, dalle abitazioni monofamiliari agli uffi ci, alle scuole ecc. Per il calcolo è disponibile su piat-taforma on-line il programma ProCasaClima. A questo si affi anca una direttiva tecnica che de-fi nisce in modo preciso le modalità di calcolo di superfi ci e volumi riscaldati, le modalità di risoluzione dei ponti termici strutturali, le pre-stazioni richieste alle strutture in termini di er-meticità all’aria e di protezione termica estiva, le modalità di calcolo dell’effi cienza nel recu-pero di calore delle macchine di ventilazione e altro ancora. Dal 1° marzo 2010 la certifi cazione energetica CasaClima per abitazioni e uffi ci di nuova costruzione richiede obbligatoriamente la verifi ca di ermeticità all’aria con Blower Door Test. Accanto alla certifi cazione energetica degli edifi ci vengono offerti anche due strumenti di valuta-zione e certifi cazione degli impatti ambientali di una costruzione.Il sigillo CasaClimapiù, introdotto sin dal 2005, viene rilasciato in base al soddisfacimento di quat-tro criteri fondamentali: • indice termico inferiore ai 50 kWh/m²a;• uso di fonti energetiche rinnovabili;• materiali ecologici e innocui per la salute (esclu-

sione di materiali termoisolanti sintetici, PVC, impregnati chimici e solventi, legno tropicale);

• accorgimenti per la tutela dell’ambiente (es. re-cupero acque piovane, tetti verdi ecc.).

Da quest’anno, per valutare gli edifi ci dal punto di vista della loro sostenibilità ambientale, è stata introdotta la certifi cazione CasaClima nature. Ac-

canto alle prestazioni energetiche, il programma di calcolo permette di valutare quantitativamente al-cuni parametri ambientali minimi relativi ai mate-riali utilizzati per la costruzione. Gli indicatori di impatto ambientale presi in considerazione sono il fabbisogno di energia primaria (PEI), il potenziale di acidifi cazione (AP), il potenziale di effetto serra (GWP). La presenza di materiali ad alto impatto ambientale prevede un aggravio del punteggio fi nale. Nella valutazione complessiva si considera anche l’indice di impatto idrico della struttura, ossia l’effi cienza nell’utilizzo della risorsa acqua e l’impatto dell’edifi cio sul ciclo idrico naturale.

L’iter di certifi cazioneLa certifi cazione con sigillo di qualità CasaClima attesta l’effi cienza energetica, ma anche l’elevato standard qualitativo della costruzione. Non sem-pre un buon progetto si risolve necessariamente in una buona costruzione. Per questo è necessario controllare attentamente che tutto ciò che viene dichiarato sia anche poi correttamente realizzato in cantiere. Tutta la certifi cazione avviene a costi trasparenti. L’Agenzia CasaClima, dopo aver vagliato attenta-mente la documentazione di progetto (compresi i dettagli costruttivi) e di calcolo presentata dai richiedenti, procede alla nomina di un proprio Auditore autorizzato. Questi effettuerà i controlli in cantiere (almeno 2) durante le fasi più signifi ca-tive della costruzione e procederà a stilare un re-soconto completo sulla corrispondenza o mancata corrispondenza con i dati di progetto e su even-tuali criticità riscontrate. Solo a edifi cio concluso, e con verifi ca fi nale positiva, l’Agenzia CasaClima rilascerà il certifi cato e la targhetta CasaClima, da appendere vicino all’ingresso per comunicare il basso consumo energetico e l’elevata qualità dell’edifi cio.Per permettere il controllo del fabbricato e garan-tire la qualità e lo standard costruttivo CasaClima, è opportuno presentare tutta la documentazione prima dell’inizio dei lavori. Nel dettaglio:• Modulo di richiesta;• Lettera d’impegno;• Calcolo CasaClima: utilizzo del programma

ProCasaClima;• Progetto CasaClima: planimetria con indica-

zione del nord geografi co, planimetria di tutti i piani con evidenziate le superfi ci riscaldate, pro-spetti delle facciate con indicazione elementi strutturali, sezioni quotate, con evidenziate zone riscaldate, dettagli stratigrafi e;

• Dettagli costruttivi dei principali ponti ter-mici con indicazione materiali utilizzati;

• Dati impianto di ventilazione meccanica controllata (se esistente);

• Certifi cati di prova di materiali, porte, fi nestre; • Crono-programma fase di cantiere;• Accurata fotodocumentazione della fase di

cantiere; • Check-list contenente i presupposti per otte-

nere la targhetta CasaClima.

Il programma di calcolo di semplice utilizzosi dimostra un valido aiuto per i progettistidi edifici energeticamente efficienti e sostenibili e consente di valutare rapidamente la bontà delle scelte operate

18 S 9/10 [Protocolli di certificazione]

Solo un’azione di sistema che coinvolga tutti i portatori di interesse del settore dell’edilizia può raggiungere l’obiettivo di far evolvere l’attuale prassi costruttiva verso una maggiore sostenibilità. Professionisti, imprese, pubblica amministrazione, università devono agire in maniera coordinata al fi ne di intraprendere azioni sinergiche ed effi cienti. Disporre di sistemi per “misurare” e certifi care la sostenibilità degli edifi ci in modo da determinare un punto di riferimento tecnico comune è un aspetto imprescindibile per stabilire e monitorare gli obiettivi a cui il sistema deve tendere. Ma se il tema della sostenibilità ambientale è una questione di interesse internazionale, locale invece deve es-sere l’approccio operativo verso un’evoluzione della prassi costruttiva. È quindi necessario che gli strumenti di misura e analisi del grado di soste-nibilità di un edifi cio siano in grado di prendere in esame le peculiarità relative al contesto politico geografi co e sociale dei diversi ambiti di applica-zione. Ma come? Nel 1996 il processo di ricerca internazionale denominato Green Building Chal-lenge si è posto proprio questo obiettivo, ovvero defi nire uno standard che fosse comune a livello internazionale e insieme adatto a una completa contestualizzazione rispetto ai singoli ambiti locali di applicazione. Con questo si enfatizza l’impor-tanza di un approccio globale verso il tema della sostenibilità, valorizzando al tempo stesso le spe-cifi cità ambientali, sociali e politiche di ogni Paese. L’esito di tale processo di ricerca è la defi nizione di una metodologia nota come SBMethod. Insieme a oltre 20 Paesi, anche l’Italia ha aderito al processo di ricerca Green Building Challenge e, nel 2000, viene sviluppata e testata la prima applicazione della metodologia al contesto italiano dando vita allo strumento operativo SBTool IT.Le caratteristiche di trasparenza e oggettività di valutazione di tale strumento, la natura prestazio-nale e non prescrittiva dei suoi criteri di valuta-zione, l’aderenza alla normativa tecnica nazionale dei metodi di calcolo e la semplice comunicazione del risultato fi nale sono gli aspetti che, nel 2002, inducono l’associazione delle Regioni Italiane (ITACA) ad adottare la metodologia SB come base per la realizzazione di uno strumento di valuta-zione di natura pubblica e di riferimento nazio-nale. Nasce quindi il Protocollo ITACA.

SBMethod per la valutazione internazionaleIl principio fondamentale su cui si basa l’SBMe-thod è la quantifi cazione del livello di sostenibi-lità di un edifi cio rispetto alla prassi costruttiva tipica dell’area geografi ca in cui si opera. L’ana-lisi della prestazione degli edifi ci avviene attra-verso una matrice di riferimento articolato in aree di valutazione, categorie e criteri seguendo una struttura a livelli gerarchici. Le aree di valutazione tengono in considera-zione le principali problematiche ambientali quali la qualità del sito, il consumo di risorse, i carichi ambientali, la qualità dell’ambiente in-door, la qualità del servizio, gli aspetti economici e sociali, gli aspetti culturali e percettivi. Attra-verso la valutazione dei singoli criteri, viene preso in esame un particolare aspetto dell’edifi -cio riferito a uno specifi co tema (energia, acqua, materiali, comfort, impatto sul sito, qualità del servizio ecc.) verifi cando se, per quel determi-nato aspetto, l’edifi cio raggiunge l’obiettivo di sostenibilità richiesto e quanto si discosta dalla prassi costruttiva corrente. Ogni criterio riceve un punteggio da -1 a 5, dove lo zero rappresenta la prestazione standard e il 3 la miglior pratica. I punteggi ottenuti per ciascun aspetto valutato vengono aggregati attraverso una somma pesata fi no a defi nire un unico punteggio fi nale com-plessivo, anch’esso espresso sulla scala da -1 a +5.Quindi un edifi cio che ottiene un punteggio zero su tutti i criteri, corrisponde concettual-mente a un edifi cio standard per il quale sono stati rispettati i limiti normativi vigenti, senza mettere in atto alcuno specifi co sforzo proget-tuale in risposta agli obiettivi di sostenibilità prefi ssati. Più la progettazione è avanzata in ter-mini di sostenibilità, più il livello ottenuto si in-

I protocolli italiani: ITACA ed ESItIl Protocollo ITACA e SBTool sono strumenti basati entrambi sulla medesima metodologia e si completano in un sistema integrato per la certifi cazione degli edifi ci di tipo istituzionale e di mercato. Per la certifi cazione dei risultati ottenuti dall’applicazione di tali strumenti di valutazione è nato il marchio di qualità per la sostenibilità degli edifi ci ESIt (Edilizia Sostenibile Italia) attraverso il quale sarà possibile certifi care gli immobili di qualsiasi destinazione d’uso e per ogni fase del ciclo di vita

Testo di Andrea Moro e Italo Meroni

ITACA e l’SBToolvalutano tutti gli aspettidi sostenibilità dell’edificio e premiano, grazie al sistemadi aggregazionedei punteggi e delle scale prestazionali lineari,ogni minimo incremento

Schema della struttura prevista dalla metodologia SBMethod: aree di

valutazione, categorie, criteri

[Protocolli di certificazione] S 9/10 19

crementa positivamente verso una prassi di ec-cellenza, ovvero verso il 5. La metodologia SBMethod è gestita e aggiornata a livello internazionale da iiSBE (international initia-tive for a Sustainable Built Environment) e, a livello nazionale, è a uso esclusivo di iiSBE Italia che, con il supporto di ITC-CNR, cura la predisposizione di strumenti operativi contestualizzati.

Protocollo ITACA, SBTool IT ed ESItIl Protocollo ITACA è il sistema di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifi ci elabo-rato dalle Regioni Italiane. È basato sulla meto-dologia SBMethod messa a disposizione da ii-SBE Italia che, insieme a ITC-CNR e ITACA, gestisce il Protocollo ITACA a livello nazionale. Attualmente è presente una versione nazionale del Protocollo aggiornata al 2009 e una serie di versioni regionali tra le quali quelle di Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Veneto (Biover), Friuli-Venezia Giulia (VEA), Puglia e Umbria. La maggior parte dei protocolli regionali trova applicazione all’interno di bandi, gare d’appalto, programmi di incentivazione (Programma Casa per edilizia residenziale pubblica) e nei Piani Casa pubblici, basati su meccanismi di premialità fi nanziaria e volumetrica in base ai risultati della valutazione.L’SBTool IT è lo strumento di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifi ci, anch’esso basato sull’SBMethod e rivolto al mercato. È stato fi no a ora impiegato per attestare la presta-zione di edifi ci commerciali, uffi ci, edifi ci sco-lastici e grattacieli. Come il Protocollo ITACA l’SBTool IT è completamente allineato alla normativa energetica nazionale, funzionando in sinergia con DOCETpro, software di diagnosi e certifi cazione energetica nazionale. I soggetti attualmente preposti al rilascio delle at-testazioni basate sui Protocollo ITACA regionali sono identifi cati dalle singole Regioni, mentre a livello nazionale sono iiSBE Italia e ITC-CNR. Quest’ultimi due soggetti, insieme a IRcos, ge-stiranno la certifi cazione nazionale ESIt per gli edifi ci valutati secondo lo strumento SBTool. Numerose sono le caratteristiche che distin-guono il Protocollo ITACA e SBTool IT rispetto ad altri sistemi di valutazione impiegati in Italia: sono basati su un metodo internazionale (SB-Method) sviluppato nell’ambito del processo di R&D del Green Building Challenge, ma sono

di proprietà e gestione italiana (iiSBE Italia, l’Istituto per le tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e ITACA). L’unicità del soggetto gestore (ESIt) degli stru-menti di valutazione garantisce il controllo e la qualità tecnica degli strumenti.Sono realizzati in quanto è possibile declinarli in base allo specifi co contesto geografi co-econo-mico-ambientale di riferimento, e sono coerenti con il contesto legislativo e normativo italiano. iiSBE Italia e ITC–CNR lavorano al conti-nuo aggiornamento degli strumenti sulla base dell’evoluzione della normativa e legislazione nazionale sul tema della sostenibilità ambientale degli edifi ci.Valutano tutti gli aspetti di sostenibilità dell’edi-fi cio senza possibilità di escludere quelli legati a prestazioni più diffi cili da ottenere e premiano, grazie al sistema di aggregazione dei punteggi e delle scale prestazionali lineari, ogni minimo in-cremento di prestazione. Inoltre, si tratta di un sistema scientifi co neutro che restituisce risultati oggettivi e scientifi camente validi. Questo av-viene in quanto gli indicatori e la relativa proce-dura di calcolo si basano sulla prassi costruttiva e sulla normativa e letteratura tecnico-scientifi ca.Le peculiarità degli strumenti di valutazione della sostenibilità energetico ambientale Pro-tocollo ITACA e SBTool IT consentono loro di essere il riferimento a livello nazionale per la certifi cazione energetica e ambientale delle costruzioni rendendoli elementi chiave per ot-tenere un’effi cace e misurabile trasformazione della pratica costruttiva verso edifi ci sostenibili di maggiore qualità e di una conseguente risposta del mercato immobiliare.

L’SBMethod si basasulla valutazionedel livello di sostenibilitàdi un edificio rispettoalla prassi costruttiva tipica dell’area geografica in cui si opera

Scala di prestazione prevista dall’SBMethod

CONTESTO INTERNAZIONALE

Il Protocollo ITACA e l’SBTool IT fanno parte di una rete europea di sistemi di certifi cazione basati sull’SBMethod che comprende Verde (Spagna), SBTool PT (Portogallo), SBTool CZ (Repubblica Ceca) e dal 2008 fanno parte della Su-stainable Building Alliance. Quest’ulti-ma è un’organizzazione internazionale volta a promuovere un’armonizzazione tra i sistemi di certifi cazione nazionali come il BREEAM, l’HQE, il DGNB. È infatti in fase di sviluppo la defi nizione di un set di indicatori comuni che tutti gli stru-menti di valutazione dovranno adottare e che saranno integrati e visualizzati in tutti i certifi cati in modo da poter con-frontare le prestazioni di edifi ci valutati con sistemi differenti, soddisfacendo in tal senso le necessità degli stakeholder internazionali. L’obiettivo è di giungere nel medio periodo a un’armonizzazione di tutti i sistemi di rating, anche alla luce delle norme europee CEN.

Esempio di attestato della sostenibilità di un edificio secondo il

Protocollo ITACA 2009

20 S 9/10 [Protocolli di certificazione]

Sono ormai passati quasi sei mesi dal lancio di LEED Italia Nuove Costruzioni e Ristruttura-zioni e già sono in arrivo i protocolli LEED per le Scuole, LEED per gli Involucri e GBC Italia Home per il residenziale sotto i quattro piani fuori terra.Vi sono almeno quattro buoni motivi che spie-gano questo successo: il primo riguarda il processo di certifi cazione che prevede una fi gura terza, il Green Building Certifi cation Institute (GBCI), quale ente certifi catore super partes rispetto all’ente normatore (US GBC e GBC Italia) e agli attori coinvolti nel processo di progettazione/realizza-zione (fi gura 1). Il secondo è la non esistenza di un unico proto-collo LEED, ma di una serie di protocolli acco-munati da uno schema concettuale comune che si declina in modo diverso in funzione della tipologia dell’edifi cio che si vuole certifi care (nuovi edifi ci, scuole, involucri, case, interni commerciali ecc.). Il terzo motivo è l’aver vinto la sfi da di coniugare e far dialogare tra loro le tre grandi sfere del mercato, del pianeta e delle persone, individuando la soste-nibilità come quell’area dove si sovrappongono, in un processo in continua evoluzione, tutela dell’am-biente, profi tto e cultura (fi gura 2).Il quarto è legato alla diffusione internazionale di tutto il sistema LEED-GBC.

LEED è lo strumento che permette di tradurre in punteggio la complessa matrice di interrelazioni che vi sono tra le grandi aree dell’energia e atmo-sfera, della gestione dell’acqua, della sostenibilità del sito, dei materiali e le risorse, della qualità dell’ambiente in-terno e dell’innovazione (fi gura 3); per fare questo, tutti i protocolli, che sono accomunati dallo stesso schema concettuale, identifi cano in ciascuna delle aree sopra menzionate alcuni aspetti che sono rite-nuti primari e di estrema importanza, chiamati Pre-Requisiti. Se tutti questi non vengono soddisfatti non è possibile certifi care l’edifi cio in alcun modo. Un esempio può essere la prevenzione dell’in-quinamento dalle attività di cantiere all’interno dell’area Siti Sostenibili, oppure la riduzione del consumo di acqua potabile indoor nell’area Ge-stione delle Acque o il raggiungimento di presta-zioni energetiche minime nell’area Energia e At-mosfera. In concomitanza ai pre-requisiti obbligatori, vi sono aspetti facoltativi, chiamati Crediti, che ven-gono scelti dalla committenza e dal gruppo di pro-gettazione/costruzione in funzione degli obiettivi di sostenibilità che si vogliono raggiungere. Un esempio può essere la bonifi ca di un sito conta-minato (area Siti Sostenibili), oppure l’utilizzo di materiali rapidamente rinnovabili (area Materiali e Risorse) o l’ottimizzazione della luce naturale

La release italiana di LEEDNel panorama internazionale, ma da quest’anno più che mai nazionale, LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) si sta imponendo come il sistema di certifi cazione della sostenibilità ambientale degli edifi ci, che viene percepito dal mercato come tra i più seri, applicabili e in grado di misurare il reale valore aggiunto di un immobile

Testo di Alessandro Speccher

LEED è lo strumentoche permette di tradurre in punteggio la complessa matrice di interrelazioni che vi sono tra le grandi aree tra cui energia, atmosfera, sostenibilità del sito e dei materiali

Figura 1. Il processo di certificazione LEED Figura 2. Le 6 aree tematiche

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(area Qualità dell’Ambiente Interno). Ogni cre-dito è associato a un punteggio, la somma di tutti i punteggi ottenibili è pari a 110. L’ottenimento dei crediti (e del punteggio associato a ciascuno di essi) avviene dopo verifi ca da parte dell’ente certifi ca-tore (GBCI), il quale controlla la documentazione fornita dal gruppo di progettazione/costruzione.Tutti i protocolli LEED identifi cano 4 livelli di certifi cazione in funzione della somma del pun-teggio dei crediti raggiunti: • certifi cato (40 punti)• argento (50 punti)• oro (60 punti)• platino (80 punti o più) Uno dei vantaggi legati a questo schema sta nella possibilità di raggiungere un livello (certifi cato, ar-gento...) attraverso differenti combinazioni di cre-diti. Alla domanda “È più sostenibile un edifi cio che consuma poca energia, oppure un edifi cio che con-suma poca acqua o un edifi cio che non ha richiesto materie prime vergini per la sua costruzione?” la risposta più corretta è “Dipende”. Il livello di cer-tifi cazione voluto (ad esempio argento) può essere raggiunto per mezzo di svariate combinazioni di crediti. La fl essibilità del protocollo sta nella pos-sibilità di misurare l’ottimizzazione dell’edifi cio in funzione della specifi cità del luogo e delle esigenze della committenza, permettendo l’ottenimento del livello di certifi cazione voluto quale conseguenza di una progettazione e realizzazione a tutto tondo che nei contenuti richiede un approccio ben più approfondito e completo di quanto richiesto a li-vello normativo, sia in termini di soglie che di nu-mero di aspetti trattati (fi gura 4).La certifi cazione LEED permette di misurare e considerare aspetti che saranno gli imperativi di domani, un esempio sarà la modalità con la quale è trattata la materia energetica: si valutano tutti i reali consumi dell’edifi cio cercando di legare questi con un punteggio incrementale in funzione del livello di risparmio ottenibile. Le Direttive CE 2002/91 e 2010/31 trovano nel metodo proposto in LEED una naturale forma di

applicazione; la certifi cazione energetica nazionale viene in LEED integrata con tutti i consumi le-gati all’utilizzo dell’edifi cio. Si evince come, nuo-vamente, l’approccio di LEED anticipa quello che sarà obbligatorio domani (anche la certifi cazione energetica dovrà evolversi considerando tutti i consumi all’interno di un edifi cio), rispettando quanto richiesto dagli obiettivi europei. Anche in materia di risparmio idrico, LEED fi ssa nuovi pa-rametri, anticipando una normativa che non è an-cora presente. In materia di sostenibilità del sito, il protocollo mette in relazione scelte della pubblica amministrazione con scelte del gruppo di proget-tazione/costruzione, enfatizzando ancora come sia necessaria una logica integrata, specialmente in materia di riduzione delle emissioni legate all’uti-lizzo dell’automobile. In materia di qualità dell’ambiente interno, LEED impone la necessità di considerare quel trade-off tra qualità dell’aria, consumi energetici, scelta di pro-dotti atossici ed ergonomia degli spazi. Nonostante i molti crediti contenuti nel protocollo, può anche capitare che un particolare aspetto considerato e trattato dal gruppo di progettazione/costruzione non trovi possibilità di misura; l’area Innovazione permette di avere un protocollo aperto e sempre in grado di premiare quella parte di professionisti il cui ingegno non trova misurabilità in un credito già defi nito. Il certifi care un edifi cio con i protocolli LEED permette di confrontarsi con i più alti livelli di standard e di qualità internazionali, lasciando la possibilità di scegliere la propria strategia e di misurarla in modo oggettivo e pragmatico. Vi sono più di 40.000 edifi ci (sono esclusi quelli residenziali di piccola cubatura) in corso di cer-tifi cazione nel mondo, in più di 110 Paesi; più di 5000 sono gli edifi ci già certifi cati; ancora una volta, il sistema Italia ha la possibilità di comuni-care la propria qualità al mondo: grazie al lavoro di GBC Italia, molti dei protocolli sono disponi-bili in lingua italiana e con i riferimenti norma-tivi europei e italiani.

Tutti i protocolli LEED identificano 4 livellidi certificazionein funzione della somma del punteggio dei crediti raggiunti

Figura 3. I protocolli LEEDFigura 4. Punteggio massimo ottenibile per categoria nel protocollo Nuove Costruzioni-Ristrutturazioni

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Sviluppato nel 1990 dal BRE Global Limited, BREEAM è un sistema britannico di valutazione ambientale che, a oggi, ha già certifi cato circa 3650 edifi ci in tutto il Regno Unito. Ma esiste una ver-sione del BREEAM anche in Italia, dove fi no a ora sono stati registrati 5 edifi ci, 3 dei quali sono stati già certifi cati. BREEAM è l’acronimo di Building Research Establishment Environment Assessment Method e fornisce un sistema di qualità indipendente, va-lutato da professionisti, che è conforme ai sistemi ISO 9001 e 14001 per la revisione e valutazione delle prestazioni.I crediti attraverso i quali un edificio è valu-tato sono raggruppati nel seguente numero di categorie:• Gestione• Salute e benessere• Energia• Trasporti• Sistemi idrici• Materiali• Rifi uti• Utilizzo del suolo ed ecologia• Inquinamento• InnovazioneQueste categorie sono poi divise ulteriormente a seconda della tipologia di edifi cio valutato. Tutti gli edifi ci possono essere valutati, ma sono disponibili degli schemi valutativi specifi ci per tipologia: uffi ci, scuole ed edifi ci per l’istruzione, strutture sanitarie, industriali, giuridiche, residen-ziali, istituti carcerari ed edifi ci commerciali. EcoHomes e Code for Sustainable Homes sono schemi usati per valutare le residenze, per altre tipologie di edifi ci viene quindi fatta una valuta-zione specifi ca.La categoria gestionale riguarda sia come il pro-gresso di progettazione e costruzione viene ge-stito, sia come l’edifi cio è stato progettato tenendo conto anche della sua funzione futura. Durante la progettazione, i crediti vengono forniti se si con-sulta la comunità locale (cioè coloro che utilizze-ranno l’edifi cio), se si considera la manutenzione e tematiche di sicurezza e se si guarda al costo di vita utile delle diverse opzioni. Crediti vengono assegnati durante la fase di costru-zione se le imprese limitano l’impatto dei lavori

sull’ambiente circostante, come ad esempio mini-mizzare l’inquinamento di aria e acqua, il monito-raggio dell’energia utilizzata, delle emissioni di ani-dride carbonica e l’uso dell’acqua stessa. Alla fi ne dei lavori di costruzione, alcuni crediti vengono dati se il collaudo viene affi dato a un’impresa com-petente. Per assicurare che l’edifi cio venga valutato correttamente esistono dei manuali d’uso da con-sultare sia per i tecnici competenti, sia per le im-prese di gestione e manutenzione e per gli utenti, che garantiscono l’assegnazione di crediti corretti.La salute e il benessere degli occupanti di un edifi -cio è un elemento che, come spesso dimostrato da varie prove, ha un impatto sulla produttività futura. Fornire un piacevole ambiente di lavoro è una ca-ratteristica fondamentale di un edifi cio sostenibile. Il sistema britannico BREEAM fornisce crediti se l’edifi cio include anche caratteristiche che possano facilitare quanto sopra. Queste caratteristiche si concentrano nelle seguenti aree:• Buoni livelli di illuminazione naturale e di ac-

cesso ad aperture verso l’esterno• Buona qualità di illuminazione artifi ciale• Buona qualità dell’aria e possibilità di ventila-

zione naturale• Controllo da parte degli utenti della temperatura

e dell’illuminazione naturale• Buoni livelli di acustica internaStrategie di illuminazione e ventilazione effi cienti possono contribuire al guadagno di crediti nella categoria Energia. Altri crediti sono guadagnati se si valuta che l’edifi cio ha bassi livelli di emissione di biossido di carbonio, o per l’inclusione di tec-nologie a basso o zero emissione di anidride car-bonica come i boiler a biomassa o i pannelli fo-tovoltaici. Infi ne, crediti vengono anche assegnati per l’inclusione del monitoraggio di energia e per le specifi cazioni di ascensori e sistema di illumina-zione esterna effi ciente.La posizione di un edifi cio ha un impatto sulle sue prestazioni ambientali. Ciò infl uisce su altre due categorie: trasporti e utilizzo del suolo ed ecologia. Gli edifi ci che hanno un facile accesso a sistemi di trasporto pubblico o che incoraggiano sistemi di circolazione sostenibile come l’utilizzo di biciclette o camminare, e che nel contempo scoraggiano l’utilizzo individuale della macchina, ottengono un punteggio molto alto in questa categoria.

BREEAM, il protocollo ingleseBREEAM è un sistema britannico di valutazione ambientale, sviluppato nel 1990 dal BRE Global Limited, specifi co per diverse tipologie di edifi ci. La versione più recente del sistema è applicabile agli edifi ci di tipo residenziale, commerciale, industriale e a uso uffi cio, sia di nuova realizzazione, sia esistenti. È un metodo di valutazione fl essibile che prevede una scala di punteggi che va da “Pass” a “Outstanding”

Testo di Liz Meddings

EcoHomes e Codefor Sustainable Homes sono schemi usatiper valutare le residenze, per altre tipologiedi edifici viene quindi fatta una valutazione specifica

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Per quanto riguarda la categoria utilizzo del suolo ed ecologia, la posizione dell’edifi cio infl uisce relativamente al numero di crediti se l’edifi cio stesso viene costruito su un territorio reclamato e/o contaminato. La scelta di un’area a basso valore ecologico e che non subirà un cambio in negativo, una volta costruito l’edi-fi cio, porterà a un ulteriore numero di crediti. Altri crediti sono ottenibili per la valorizzazione del potenziale ecologico di un’area e per la ge-stione a lungo termine dell’impatto dell’edifi cio sull’ecologia dell’area stessa.La riduzione dell’uso di acqua al di sotto della pra-tica comune, per esempio tramite l’installazione di wc, rubinetti e docce con fl usso controllato così come la raccolta di acqua piovana, aiuta ad ac-cumulare crediti. Se l’uso dell’acqua è misurato tramite l’utilizzo di un contatore che controlla la presenza di perdite e chiude l’approvvigionamento di acqua al wc quando non utilizzato, porta alla somma di ulteriori crediti.BRE Global Limited non solo ha sviluppato il si-stema BREEAM, ma anche la “Green Guide to Specifi cation”. Questa guida valuta i materiali da costruzione comuni usati nei pavimenti e nelle loro fi niture, nelle pareti, nelle fi nestre, nei tetti, nell’isolamento, nella protezione di confi ne e nelle opere esterne per capire la loro prestazione am-bientale. La Green Guide usa un approccio basato sul ciclo di vita utile e valuta i materiali dalla loro estrazione alla loro lavorazione, fi no al loro utilizzo e smal-timento. I materiali hanno un punteggio da A+ fi no a E, dove A+ simbolizza il minore impatto. Ulteriori crediti sono accumulati dagli edifi ci che massimizzano l’uso dei materiali con il punteggio maggiore.In aggiunta alla specifi cazione di materiali con un impatto ambientale ridotto, i crediti sono anche as-segnati ai materiali che vengono procurati respon-sabilmente, per esempio il legno FSC o prodotti simili. Gli altri materiali dovrebbero essere estratti

e lavorati da compagnie che operano sotto la certi-fi cazione ISO 14001. Si incoraggia inoltre il riuso di strutture e materiali già esistenti.L’ultima categoria si occupa della riduzione del ri-schio di inquinamento. Il modo in cui l’edifi cio ri-duce il suo impatto su una serie di tipi di inquina-mento è soggetto a valutazione. Questi includono il riscaldamento globale, il rischio di inondazioni, inquinamento di fonti idriche, rumore e inquina-mento luminoso notturno.Ciascuna delle categorie descritte sopra si traduce in extra crediti disponibili che premiano quella progettazione innovativa che va oltre i criteri di base. Questi includono crediti extra per gli edifi ci a emissioni zero, alti livelli di illuminazione diurna e una percentuale signifi cativa di materiali A+ o recuperati da fonti sostenibili. Sono anche disponibili crediti aggiuntivi quando un professionista accreditato BREEAM è coin-volto fi n dall’inizio della fase progettuale. Il pro-fessionista fornisce supporto durante tutta la fase di progettazione e costruzione per far sì che l’edifi cio raggiunga gli obiettivi prefi ssati. Il professionista completa un pre-esame del progetto incontrando i progettisti e il committente e verifi cando le va-rie problematiche. Insieme, poi, decidono se i vari crediti possono essere raggiunti e un obiettivo di classifi cazione viene così stabilito. Dopo questo passaggio, il professionista collabora con il team di progettazione e costruzione per far in modo che tale obiettivo venga raggiunto. Questo fa sì che il team di progettazione si focalizzi e che i prin-cipi di sostenibilità siano incorporati fi n dall’inizio nell’edifi cio.Gli edifi ci vengono valutati in due fasi, alla fi ne della progettazione e alla fi ne della costruzione, ma sempre con i medesimi criteri. I crediti sono poi attribuiti e viene assegnato un punteggio fi nale.Le classifi cazioni raggiungibili sono: suffi ciente (pass), buono, molto buono, eccellente ed eccezio-nale. L’esame è condotto da un valutatore abilitato e il certifi cato è dato dallo stesso BRE.

La categoria gestionale riguarda sia comeil progressodi progettazionee costruzione viene gestito, sia come l’edificio è stato progettato tenendoconto anche dellasua funzione futura

Horizon House a Bristol. Vincitore del BREEAM Award 2010 nella categoria uffici (Progetto di Alec French Architects e Arup)

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Durante gli ultimi quindici anni circa, il termine tedesco Passivhaus (letteralmente “casa passiva”) è entrato diffusamente nel dibattito sull’effi cienza energetica trascinando con sé il ricorso alle de-clinazioni nazionali di tale espressione. Tra que-ste, è l’infl azionato e versatile aggettivo “passivo” a ricorrere con grande frequenza e, spesso, a ge-nerare una certa confusione (di “sistemi passivi” si parlava già negli anni Settanta con accezione diversa). Infatti, a seconda degli accoppiamenti con i quali si presenta, esso può assumere signifi -cati e rappresentare concetti anche molto distanti fra loro. La premessa è doverosa per circoscrivere l’ambito unicamente allo standard Passivhaus in senso stretto e ai criteri che lo ispirano e non a una generica “casa passiva”. Passivhaus è infatti un modo preciso di concepire gli edifi ci dal punto di vista energetico, codifi cato dall’omonimo istituto (il Passivhaus Institut di Darmstadt in Germania) come standard di certifi cazione. Ciò non toglie che i criteri ispiratori dello standard Passivhaus siano stati ripresi, modifi cati e interpretati da altri soggetti e successivamente riproposti, come stan-dard (cogente o volontario), sotto altra veste e de-nominazione. Per Passivhaus si intende un edifi cio all’interno del quale, durante tutto l’anno, sono raggiunte e mantenute condizioni di comfort ter-moigrometrico senza ricorrere all’installazione di

impianti di riscaldamento o climatizzazione. Da ciò deriva, ed è a questo punto evidente, la con-notazione di “passivo”: è l’edifi cio in sé, e non la presenza di un impianto dedicato (e quindi “at-tivo” con fi nalità di climatizzazione), a garantire condizioni di benessere termoigrometrico.La defi nizione può risultare generica, ma sottin-tende, per essere materializzata, l’applicazione di un approccio molto preciso e con poche varianti. L’istituto di Darmstadt ha defi nito la Passivhaus in modo aperto e descrittivo (edifi cio senza im-pianto di riscaldamento), ma di fatto privilegia un approccio concettuale tra i diversi possibili. Ma come è possibile nella pratica evitare l’in-stallazione di un impianto di riscaldamento (e/o climatizzazione) e al tempo stesso raggiungere condizioni di benessere? Il prerequisito è la pre-senza di un involucro estremamente isolato ed ermetico: secondo lo standard Passivhaus, la via maestra verso l’effi cienza energetica è il conte-nimento (quasi) totale degli scambi di energia attraverso l’involucro dell’edifi cio. Un involu-cro così ermetico richiede la presenza di un im-pianto di ventilazione meccanica per garantire i ricambi d’aria necessari per la salubrità degli am-bienti interni. Tale impianto garantisce ricambi d’aria continui, controllati e senza sprechi, per-ché il calore dell’aria espulsa viene recuperato

Passivhaus, il protocollo tedescoPassivhaus è un modo preciso di concepire gli edifi ci dal punto di vista energetico, codifi cato dall’omonimo istituto tedesco (Passivhaus Institut di Darmstadt) come standard di certifi cazione. Con questo termine si identifi cano gli edifi ci all’interno dei quali, durante tutto l’anno, sono raggiunte e mantenute condizioni di comfort termoigrometrico senza ricorrere all’installazione di impianti di riscaldamento o climatizzazione

Testo di Luca Pietro Gattoni

L’ermeticità e l’isolamento dell’involucro sonoi requisiti fondamentalidi una Passivhaus perché consente di ridurreal massimo le dispersioni di energia verso l’esterno

Sopra e nella pagina affianco un esempio di edificio certificato Passivhaus: Energon a Ulm, Germania

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in larga parte a favore dell’aria immessa (cosa diffi cilmente realizzabile se la ventilazione degli ambienti è affi data alle infi ltrazioni o all’apertura regolare delle fi nestre). In virtù delle ridottis-sime perdite, sia per trasmissione (grazie all’ipe-risolamento dell’involucro), sia per ventilazione (effetto del recupero di calore), e giovandosi in modo opportuno della captazione e dello sfrut-tamento degli apporti di origine gratuita (carichi interni e solari), è possibile affi dare all’aria im-messa il compito di veicolare il calore necessa-rio per chiudere in parità il bilancio energetico dell’edifi cio. In questo modo, l’impianto di ven-tilazione, già presente per soddisfare l’esigenza di salubrità dell’aria interna, assolve anche il com-pito d’impianto di riscaldamento/raffrescamento senza che si rendano necessari un incremento di portata rispetto alle esigenze igieniche o un impianto convenzionale, proprio perché il carico energetico richiesto è decisamente ridotto.

I requisiti della PassivhausIl concetto sopra espresso rappresenta il fonda-mento per giungere alla realizzazione di una Pas-sivhaus ritenuta “corretta” dal punto di vista tec-nico-economico dai sostenitori dello standard. Indubbiamente è una via che dalla sua proposi-zione ha ottenuto un successo sempre crescente, ma è bene sottolineare che non rappresenta, ov-viamente, l’unica modalità per ottenere come ri-sultato un edifi cio effi ciente dal punto di vista energetico. Tuttavia, queste strategie sono tal-mente chiare e lineari che, con l’imposizione di un numero limitato di specifi che tecniche, sono state convertite in un sistema certifi cativo vero e proprio e non sono rimaste unicamente indica-zioni di buona prassi costruttiva. Ciò che rende una generica costruzione una Pas-sivhaus è appunto il rispetto rigoroso dei pochi requisiti elencati in seguito (essi sono validi per le residenze, altre destinazioni potrebbero richie-dere requisiti aggiuntivi):• fabbisogno di potenza per il riscaldamento in-

feriore a 10 W/m2;• ermeticità dell’involucro (quando sottoposto

a una differenza di pressione di 50 Pa) n50 < 0,60 h-1;

• fabbisogno energetico di energia primaria com-plessivo inferiore a 120 kWh/m2a.

Il fabbisogno di energia primaria va inteso per i seguenti utilizzi fi nali di energia: riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, ausiliari elettrici, illuminazione ed elettrodomestici.

Alcuni numeriTutte le quantifi cazioni si riferiscono, quando non indicato diversamente, al contesto nel quale i concetti a base dello standard Passivhaus si sono radicati con questo nome all’inizio degli anni Novanta (prima realizzazione a Darmstadt Kra-nichstein, Germania, nel 1991). Essi hanno tro-vato terreno fertile dopo un timido migrare di realizzazioni più o meno sperimentali basate su

concetti analoghi (Passivhaus ante litteram sono segnalate in Nord America e Scandinavia a par-tire dagli anni Settanta).Quando parliamo di involucro iperisolato si in-tendono trasmittanze da 0,10 a 0,15 W/m2K per l’involucro opaco (cioè mediamente 30 cm uti-lizzando isolanti convenzionali) e intorno a 0,80 W/m2K per l’involucro trasparente (valore valido considerando l’accoppiamento telaio-vetro), che di fatto implica l’impiego di vetri tripli con fat-tore solare intorno a 0,50. La forma dell’edifi cio e la posizione delle fi nestre non sono ininfl uenti: sono privilegiati la compattezza e l’orientamento a sud delle aperture. Oltre all’applicazione dei valori di isolamento indicati, se l’impianto di ventilazione meccanica (40 m3/h pers) consente un recupero di calore non inferiore all’80% e se l’involucro è pressoché ermetico (n50 < 0,6 h-1) ed esente da ponti termici (Ψ < 0,01 W/mK), è possibile raggiungere un fabbisogno di energia utile per il solo riscaldamento pari a 15 kWh/m2a (valore inferiore dell’80-90% rispetto al pa-trimonio esistente). Troppo spesso viene demandato al rispetto dei 15 kWh/m2a la prova del raggiungimento dello standard, dimenticando però due aspetti fonda-mentali. Da un lato, che ciò che rende praticabili i concetti fondanti validi indipendentemente dal contesto climatico è solo il fabbisogno di potenza termica, che deve risultare inferiore ai 10 W/m2. I 15 kWh/m2a sono solo la corrispondenza tra potenza e fabbisogno emersa per il clima tedesco, altri climi portano a risultati diversi. Dall’altro, che lo standard Passivhaus richiede anche il ri-spetto di ulteriori requisiti non solo legati al ri-scaldamento, ma a un ampio ventaglio di utilizzi fi nali di energia. Infatti, oggi, limitarsi a vincolare un solo utilizzo fi nale, come il riscaldamento ad esempio, è assolutamente inadeguato per qual-siasi standard energetico: lo standard Passivhaus comprese correttamente quest’esigenza fi n dalla sua nascita, benché diffusosi sullo slogan dei 15 kWh/m2a.

In un involucro estremamente isolatoun impiantodi ventilazione meccanica soddisfa l’esigenzadi salubrità dell’ariae può assolvereil compito dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento

WWW.PASSIV.DE

Sul sito www.passiv.de è possibile trova-re informazioni più dettagliate in merito all’applicazione dello standard: concetti base, elenchi di prodotti certifi cati, risul-tati di monitoraggi, documentazione tec-nica su aspetti di dettaglio, linee di svi-luppo più interessanti dello standard (destinazioni d’uso sempre più svariate e soprattutto il risanamento energetico degli edifi ci esistenti).

26 S 9/10 [Rassegna progetti certificati]

RASSEGNA PROGETTI CERTIFICATI[PO.LIN.S

LOCALITÀ: Portogruaro (Venezia)

PROGETTISTA: Arch. Marco Acerbis

COMMITTENTE: Pirelli Re / Fondo Spazio Industriale / Comune di Portogruaro

CERTFICAZIONE: CasaClima

All’interno di Eastgate Park, il più grande parco integrato logistico industriale e artigianale del nord-est orientale, è stato costruito il Polo per l’Innovazione Strategica. L’edificio è certi-ficato Classe A+ secondo gli standard di CasaClima e utilizza materiali ecosostenibili come la fibra di legno e fonti di energia rinnovabile quali geotermico e fotovoltaico. Le grandi arcate in abete lamellare, con luce di 33 m, coprono l’intero volume accogliendo il visitatore fin da fuori e al contempo creano spazi ospitali e scenografici ricchi di dinamismo e lumi-nosità. Le arcate, spingendosi agilmente verso l’esterno, non solo completano la geometria dell’arco, tanto importante per la struttura, ma servono anche da supporto per i frangisole in cui sono inseriti i pannelli fotovoltaici. L’edificio ospita al suo interno una serie di uffici e una sala conferenze per 150 persone, il tutto articolato in modo chiaro e lineare così da semplificarne l’utilizzo in ogni occasione. La sala conferenze è stata studiata nei minimi dettagli per massimizzare l’assorbimento acustico dei muri e del soffitto; per quest’ultimo, in particolare, si è deciso di utilizzare dei pannelli in alluminio anodizzato e microforato che, essendo cavi all’interno, fungono da assorbitori delle onde sonore. L’esposizione pre-valente a sud del complesso permette di mitigare le condizioni climatiche invernali con un notevole apporto solare passivo, che è invece ridotto nei mesi estivi, grazie alla presenza di frangisole con pannelli fotovoltaici integrati. Le pareti perimetrali sono costituite da uno strato di cartongesso a doppia lastra (25 cm di CA, 25 cm di fibra di legno). Le facciate ventilate sono rivestite con lastre in grès porcellanato di colore nero che proteggono dalle intemperie e che permettono il naturale defluire dell’aria, mantenendo i muri perimetrali in ottime condizioni termiche. Il tetto è costituito da una struttura di pannelli di legno di abete spessi 5 cm, supportata su orditura primaria e secondaria in abete lamellare con 30 cm di fibra di legno e un rivestimento di lamiera di alluminio. Sopra il vano tecnico, il tetto è costi-tuito da un solaio in CA e da uno strato di terra ed erba, essendo il vano esterno all’edificio e quindi non da coibentare. La produzione di energia termica e frigorifera è affidata a una pompa di calore geotermica terra/acqua alimentata elettricamente, atta a produrre acqua calda a 45 °C e acqua fredda a 7 °C. La produzione di acqua calda sanitaria avviene tramite un preriscaldamento dell’acqua di rete mediante la pompa di calore; nel caso di picchi dei consumi, un boiler elettrico integrerà la produzione di acqua calda.

a cura di Sabrina Piacenza

Casa Zero Energy

LOCALITÀ: Udine

PROGETTISTA: Arch. Pier Paolo Stelo e Arch. Arnaldo Savorelli

COMMITTENTE: Le Ville Plus

CERTIFICAZIONE: GBC Italia - LEED

Una sintesi perfetta tra comfort, vivibilità e basso impatto ambientale. Il progetto nasce dallo studio bioclimatico del territorio per determinare sia la posizione della casa nel terreno, sia il suo orientamento. La casa è posizionata verso il lato nord del terreno, in modo da lasciare il maggior spazio possibile a sud per il giardino e per gli spazi interni più vissuti come soggiorno, cucina, camere da letto.La facciata sud ha un’ampia vetrata che fa entrare luce e calore d’inverno e che viene schermata d’estate per evitare il surriscaldamento. La facciata nord, invece, presenta una serie di finestrature di piccole dimensioni che, d’estate garantiscono la ventila-zione notturna. Casa Zero Energy utilizza un insieme integrato di strategie bioclimatiche e di elementi passivi sia per il riscaldamento invernale, sia per la ventilazione e il raffrescamento d’estate, senza bisogno di impianti di climatizzazione. Il sistema costruttivo utilizzato per Casa Zero Energy è brevettato da Gruppo Polo Le Ville Plus e utilizza una struttura portante di travi e pilastri di legno lamellare di grossa sezione, tagliati su misura, sagomati e assemblati in cantiere mediante colle-gamenti a incastro che agiscono per contatto o mediante carpenterie. Le pareti sono “leggere”, realizzate con pannelli di legno ed elementi isolanti. Verso l’interno hanno un isolamento di fibra di legno naturale, mentre nella parte esterna sono interamente ricoperte dal rivestimento di sughero.La casa non utilizza nessun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili ed è autonoma, cioè auto-produce energia da fonti alternative e non inquinanti (pannelli solari, fotovoltaici, pompa di calore).

[Rassegna progetti certificati] S 9/10 27

28 S 9/10 [Rassegna progetti certificati]

Fabbricato produttivo Novello

LOCALITÀ: Oggiona con S. Stefano (Varese)

PROGETTISTA: Studio Associato Ing. Franco e Arch. Antonio Rabuffetti, Geom. Vittorio Colombo

PROGETTO STRUTTURE DI LEGNO LAMELLARE: Holzbau Spa

COMMITTENTE: Novello Srl

Con la nuova sede di Oggiona, la Novello Srl apre le porte a una nuova cultura edilizia e a una nuova sensibilità ambientale. L’obiettivo principale era quello di generare l’energia sufficiente per la produzione a costo e impatto zero, ma l’intera filosofia del progetto, dalla scelta del sito a quella dei materiali e degli impianti, si basa su un profondo intento di rispet-to per il territorio e di ottimizzazione delle risorse. In un’ottica di totale ecocompatibilità la scelta del legno lamellare è parsa dunque la più appropriata, utilizzandolo come materiale strutturale sia per la copertura sia per la struttura portante. La scelta di realizzare pilastri di legno lamellare ha generato nel contempo alcune proble-matiche. Innanzitutto, il tema dei carroponti: il carroponte con portata massima di 40 t ha comportato uno studio accurato sul tipo di mensola da realizzare. Inoltre, il fatto che sullo stesso pilastro insistessero 2 corsie di carroponte, da un lato quello di 40 t e dall’altro quel-lo da 20 t, ha comportato una valutazione di varie combinazioni di carico sullo stesso. La soluzione adottata per la mensola è stata quella di ricavare una sede nel pilastro che acco-glie un profilo metallico, saldato alla mensola, per assorbire il carico verticale direttamente per contatto sul legno (che, nel caso del carroponte di 40 t, era di 560 kN); le eccentricità sono poi assorbite con collegamenti con bulloni passanti. L’entità delle azioni alla base dei pilastri ha costretto l’abbandono della possibilità di ancorare i pilastri alle fondazioni con attacchi metallici. Si è quindi passati alla soluzione che caratterizza l’intero intervento, ovvero l’inserimento dei pilastri direttamente nel plinto di fondazione. In tutto, sono stati costruiti 87 pilastri di legno lamellare, con 5 diverse sezioni, che variano da 72x72 cm a 88x109 cm, per altezze comprese tra 9,5 e 13 m. La scelta della forma a shed della strut-tura di copertura è stata dettata dal posizionamento di un impianto fotovoltaico integrato che garantisce l’autosufficienza energetica. Le superfici inclinate delle singole campate del capannone sono state realizzate con travi parallele in legno lamellare, con interasse di 5 m in appoggio semplice, che scaricano i pesi sulla briglia superiore da un lato delle travi reticolari e sulla briglia inferiore dall’altro. Le travi reticolari con luce di 25 m a briglie parallele e diagonali tese hanno base di 32 cm e altezza statica di 3,85 m.

[Rassegna progetti certificati] S 9/10 29

Elios Residence

LOCALITÀ: Castel del Piano (Perugia)

PROGETTO ARCHITETTONICO: Arch. Mauro Zucchetti

COMMITTENTE: Isoalpi Costruzioni Srl

CERTIFICAZIONE: CasaClima

In Umbria stanno nascendo residenze che mettono in pratica le più moderne tecniche costruttive e impiantistiche per realizzare delle abitazioni all’avanguardia in fatto di risparmio energetico, di sostenibilità ambientale e di comfort abitativo. Elios Residence, composto da 6 villette di questo tipo, è un progetto unico, il primo complesso realizzato in Umbria e nel centro-sud Italia certificato “CasaClima Oro”. Per far tendere a zero il fabbisogno energetico, si è puntato prima di tutto su un involucro edilizio altamente isolato, sull’orientamento a sud delle ampie vetrate e dei pannelli fotovoltaici per ottenere guadagni solari gratuiti, su un sistema di ricambio d’aria controllato con recupero del calore. La parete esterna tipo ha una trasmittanza termica U= 0,14 W/mqK, ed è composta da intonaco interno, blocco termico in laterizio, isolante EPS grigio con grafite, laterizio, intonaco esterno. La copertura, con struttura di legno a vista, è provvista di intercapedine ventilata, ha una trasmittanza U=0,22 W/m2K con un isolamento di 16 cm di fibra di legno. Le finestre di legno e alluminio raggiungono ottime prestazioni, hanno una vetrocamera con rivestimento basso-emissivo con gas argon (Uw= 1,1 W/m2K).Per le ampie vetrate della loggia solare si utilizza tra i migliori serramenti che può offrire attualmente il mercato per questo tipo di superfici. Le grandi vetrate, inoltre, hanno un sistema di schermatura solare e di protezione dagli sguardi indiscreti realizzati con tende veneziane automatizzate poste esternamente. Per offrire un comfort superiore e per limitare ulteriormente le perdite di calore dovute alla ventilazione degli ambienti è stata installata una ventilazione meccanica controllata (V.M.C.). Si tratta di un impianto che permette il dovuto ricambio dell’aria senza perdite di calore (l’aria viziata espulsa cede il calore all’aria pulita entrante), abbinando quindi risparmio energetico e qualità dell’aria sempre ottimale, pulita e filtrata. Queste case non utilizzano nessun tipo di energia proveniente da fonti non rinnovabili e sono autonome, ovvero auto-producono energia da fonti alternative e non inquinanti: 45 m2 di pannelli fotovoltaici architettonicamente integrati per una potenza di 6 KWp. Grazie al sistema domotico, inoltre, l’edificio percepisce le variazioni di luminosità, temperatura e umidità per attivare in modo autonomo l’accensione e la regolazione di riscaldamento, climatizzazione, apertura e chiusura delle schermature solari.

30 S 9/10 [Rassegna progetti certificati]

Horizon House

LOCALITÀ: Bristol, Inghilterra

COMMITTENTE: Westmark Developments Limited

PROGETTO ARCHITETTONICO: Alec French Architects

PROGETTO STRUTTURE: Arup

CERTIFICAZIONE: BREEAM

Horizon House è un edificio per uffici occupato dall’Environmental Agency, l’agenzia britannica volta alla protezione dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo soste-nibile. La struttura ha vinto il premio BREEAM 2010 per il raggiungimento del più alto punteggio, 85,06%, per un’architettura destinata a uso ufficio.Il team progettuale ha fatto propri i principi del sistema BREEAM fin dalle prime scelte del processo. Lo sviluppo planimetrico di Horizon House prevede l’inserimento di un atrio in uno spazio con pianta aperta. Il sistema di ventilazione prevede l’utilizzo di ventilazione meccanica con recupero del calore durante l’inverno e ventilazione naturale durante l’estate, la primavera e l’autunno: una soluzione determinante per ottenere un elevato punteggio nella categoria BREEAM energia e in quella di salute e benessere. La produzione di anidride carbonica per Horizon House relativa al riscal-damento, raffrescamento, ventilazione e illuminazione è stata ridotta notevolmente grazie ai buoni livelli di isolamento e tenuta all’aria, coadiuvati da un sistema impian-tistico efficiente.L’edificio è riscaldato da pompe di calore al suolo, l’acqua calda è fornita grazie ai pannelli solari mentre i pannelli fotovoltaici suppliscono alla produzione di energia elettrica. L’impiego d’acqua è stato minimizzato grazie alla previsione di utilizzo di wc a flusso ridotto, così come lavandini e docce. Un sistema di raccolta dell’acqua piovana recupera l’acqua dal tetto e la immagazzina per l’utilizzo nei wc.Horizon House ha inoltre ottenuto un buon punteggio anche nella categoria materiali, grazie alle loro caratteristiche e provenienza. La struttura dell’edificio è in calcestruz-zo post-teso gettato in opera. La posizione dell’edificio nel centro cittadino ha fatto sì che l’impatto sul contesto naturale fosse minimo, anche se la valorizzazione ambien-tale del sito si è rivelata molto complessa, viste le ridotte dimensioni dello spazio. Questo ostacolo è stato superato introducendo aree di vegetazione sia nel parcheggio che nella terrazza sul tetto.

[Rassegna progetti certificati] S 9/10 31

Villa in Val Venosta

LOCALITÀ: Val Venosta, Alto Adige

PROGETTISTA: Kerschbaumer Pichler & Partner

COMMITTENTE: Privato

CERTIFICAZIONE: CasaClima

Fra i filari di alberi da frutto della Val Venosta si nasconde una CasaClima A+ che sorprende per le moderne forme scultoree, ma anche per l’elevato comfort a impatto zero. Ritagliata su misura per le esigenze di privacy e comfort dei committenti, l’inedita abitazione unifamiliare si sviluppa su due livelli, chiaramente distinguibili anche dall’esterno per la scelta di forme e materiali. Il corpo inferiore, un volume basso e allungato, accoglie alcuni ambienti riscaldati, quali l’ingresso principale, le stanze per la musica e per gli ospiti con relativi servizi, e ambien-ti non riscaldati, come la cantina e il garage. A questo basamento, che occupa ampia parte del lotto, è “appeso” il volume scultoreo dell’abitazione vera e propria, completamente rivestito anche in copertura con pannelli in fibrocemento color grafite. Tutte le scelte costruttive e impiantistiche sono state finalizzate a garantire elevati stan-dard di benessere con ridotte ricadute sull’ambiente sia in termini di consumi di energia e risorse, che di conseguenti emissioni di gas clima-alteranti. Per l’edificio è stato per questo studiato un involucro altamente coibentato e senza ponti termici integrato con una impian-tistica altamente efficiente. L’isolamento termico da 24 cm in fibra di roccia è completato verso l’esterno con un telo antivento, un’intercapedine ventilata e pannelli di facciata in fibrocemento. Le ampie finestre che si aprono su tutti i lati hanno telai di legno d’abete all’interno e in alluminio color bronzo all’esterno e sono dotate in gran parte di vetri fissi. Per proteggere l’edificio nei confronti di un possibile surriscaldamento durante la stagione più calda, si sono previsti opportuni ed efficaci sistemi di ombreggiamento, sia fissi, sia mobili. Il ricambio d’aria è garantito in tutto l’edificio da un impianto di ventilazione controllata. La produzione di calore per riscaldamento e acqua calda avviene con pompa di calore geoter-mica da 2,72 kW con 5 sonde verticali da 80 m ciascuna collocate nel giardino. Il sistema di distribuzione del riscaldamento a bassa temperatura è a pavimento e a soffitto. Pannelli solari termici piani inseriti in copertura integrano la produzione di acqua calda sanitaria e vengono sfruttati in estate anche per il riscaldamento dell’acqua della piscina. Anche la produzione di energia elettrica avviene in loco mediante impianto fotovoltaico integrato in copertura. Il limitato fabbisogno per riscaldamento dell’edificio (inferiore ai 20 kWh/m²a) e lo sfruttamento efficiente di fonti energetiche rinnovabili, fa sì che le emissioni annue di CO2 calcolate siano praticamente nulle e che quindi l’edificio raggiunga la classe CasaClima Gold per quanto riguarda l’efficienza complessiva.

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Il suono del silenzio

NUOVO SISTEMA COMFORT ACUSTICO

Un sistema innovativo, completo e unico nel suo genere, un in-sieme di 95 soluzioni certifi cate per rispondere a ogni esigenza di fonoisolamento e fonoassorbimento. Da un’esperienza trenten-nale e da continui investimenti in ricerca&sviluppo nasce il nuovo, Sistema Comfort Acustico Knauf: gamma completa di sistemi co-struttivi dalle elevate prestazioni fonoisolanti e fonoassorbenti per eliminare fastidiosi rumori di diversa natura provenienti dall’ester-no o dall’interno degli edifi ci e garantire il massimo comfort abi-tativo, oltre al rispetto della privacy.Grazie alla produzione di lastre e pannelli di natura diversifi ca-ta (gesso rivestito, gesso rivestito preaccoppiato, GessoFibra Vidi-wall®, cemento fi bro-rinforzato Aquapanel®, fi bra minerale AMF, gesso alleggerito Sofi pan, gesso rivestito Danoline, GessoFibra Brio e Gifafl oor®) e alla collaborazione con Knauf Insulation, produttore leader di materiali isolanti (lana di vetro, lana di roccia e polistirene), l’azienda propone un’ampia gamma di sistemi co-struttivi continui e modulari, leggeri, di rapida esecuzione, dalle elevate prestazioni di potere fonoisolante per eliminare i fastidiosi fenomeni di riverbero negli ambienti: pareti, contropareti, contro-soffi tti continui, controsoffi tti modulari, sottofondi a secco e pavi-menti sopraelevati. Le soluzioni per il comfort acustico interessano integralmente l’edifi cio.Innovativo e all’avanguardia, il Sistema Knauf è la soluzione ide-ale sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, per un perfetto comfort acustico degli ambienti, operando sia su superfi ci verticali, realizzando pareti e contropareti, sia su superfi ci orizzon-tali, quali soffi tti o pavimenti.In particolare, la tecnologia stratifi cata a secco adottata da Knauf consente, unitamente a un’adeguata progettazione e realizzazione, di ridurre ai minimi livelli l’inquinamento acustico negli ambienti, in linea con la normativa vigente, e migliorare il comfort abitativo.Attualmente, in Italia gli edifi ci vengono progettati secondo il D.P.C.M. 5 dicembre 1997, ma la normativa acustica in edilizia sta cambiando. L’UNI ha redatto una norma volontaria che permette-rà di qualifi care acusticamente gli edifi ci.

La classifi cazione acustica avverrà sulla base di misurazioni in opera effettuate da tecnici competenti in acustica. Le valutazioni vanno fatte su tutti gli elementi tecnici acusticamente verifi ca-bili, in conformità alle norme tecniche applicabili. Sulla base della verifi ca acustica, a ogni requisito è associato un valore utile, che corrisponde al valore misurato, corretto con l’incertezza di misura. La classifi cazione acustica globale si calcola sulla base della me-dia matematica dei singoli descrittori; nella classifi cazione delle unità immobiliari, oltre al valore globale, vanno sempre indicati gli indici per i singoli requisiti.I requisiti che devono necessariamente essere verifi cati sono:a) indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato

di facciata;b) indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di par-

tizioni verticali e orizzontali fra differenti unità immobiliari;c) indice di valutazione del livello di pressione sonora di cal-

pestio normalizzato fra ambienti sovrapposti e/o adiacenti appartenenti a differenti unità immobiliari;

d) livello sonoro immesso da impianti a funzionamento con-tinuo;

e) livello sonoro immesso da impianti a funzionamento discon-tinuo.

Tecnologia e prestazione, senza dimenticare l’aspetto estetico: le forme e le finiture che si possono realizzare con un sistema a secco sono infinite, senza perdere le prestazioni acustiche ri-chieste. La tecnologia stratificata a secco riduce sensibilmente la pre-senza di ponti acustici e offre eccellenti prestazioni di isola-mento acustico consentendo al contempo l’agevole installazio-ne delle reti impiantistiche nelle intercapedini.Con il sistema Comfort Acustico, Knauf, sinonimo di innova-zione e qualità, offre in un’unica soluzione tutti gli strumenti necessari per assicurare al progettista, e di conseguenza all’utente fi nale, i massimi livelli di isolamento acustico degli edifi ci.

Knauf - Sistemi Costruttivi Loc. Paradiso 56040 Castellina Marittima (PI)Tel. 050 69211Fax 050 692301 [email protected] www.knauf.itLastra Knauf Silent Board

Sostenibilità, abitabilità, comfortLa progettazione sostenibile secondo Autodesk®

Graziano Lento, Autodesk® Italia

Siamo ormai invasi dovunque, anche per certi versi in modo maniacale, dall’idea di rendere sostenibile il mondo. Un concetto molto vasto e che abbraccia tutte le attività che ciascuno di noi svolge nel quotidiano. Si va dalla gestione differenziata dei rifi uti all’utilizzo di una piccola cella al sili-cio per produrre energia solare, per caricare un cellulare, tutto viene visto nell’ottica di evitare l’abuso di risorse e di energia effettuato negli ultimi anni a danno del pianeta.Su questo argomento segnaliamo i vari interventi di Jeremy Rifkin, Al Gore e la sua fondazione e tanti altri che si battono per vedere un mondo di-verso. Meritano un cenno, allo stesso modo, le teorie (non sempre teorie) sul GreenWashing, neologismo indicante l’ingiustifi cata appropriazione di virtù ambientaliste da parte di aziende, industrie, entità politiche o orga-nizzazioni, fi nalizzata alla creazione di un’immagine positiva di proprie attività (o prodotti).Secondo la defi nizione tradizionale di sostenibilità, contenuta nel rap-porto del 1987 della Commissione Brundtland, con questo termine si in-tende una pratica fi nalizzata a “soddisfare le esigenze delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze”. Noi di Autodesk® ci siamo spinti oltre que-sta defi nizione. La nostra defi nizione di sostenibilità è la pratica intesa a “soddisfare le esigenze delle generazioni presenti aumentando la possi-bilità delle generazioni future di soddisfare le proprie”.Per Autodesk®, la sostenibilità equivale a garantire ai nostri fi gli un mon-do migliore, e non solo a preservarlo.Ritornando a una dimensione più legata al progetto e alle realizzazioni, che è il mondo che ci accomuna da anni con clienti e aziende, potremmo riportare il concetto di progettazione sostenibile su un piano più pragma-tico; la progettazione sostenibile è il punto d’incontro tra la sostenibilità e l’innovazione nella progettazione. La progettazione sostenibile è quella pratica che integra, analizza e otti-mizza i fattori ambientali, sociali ed economici per la durata del prodotto.

La progettazione sostenibile contribuisce a rendere il mondo un posto mi-gliore per le generazioni future.Il progetto dovrà essere pensato già dalle sue prime fasi con criteri di so-stenibilità, dal capire i temi del tessuto sociale in cui si inserisce fi no al ciclo di vita fi nito dell’edifi cio progettato.Oggi esistono tecnologie tali per cui si può conoscere vita, morte e mi-racoli di qualunque posto nel mondo. Si va dal soleggiamento e ombreg-giamento di un qualunque edifi cio, ai dati climatici utilizzabili (piovosità, ventosità, umidità e così via per tutte le serie storiche disponibili), è pos-sibile conoscere il consumo di CO2, quanto combustibile fossile utilizzerà e molto altro ancora.Non si può arrivare in fasi evolute del progetto e poi scoprire che la rota-zione di pochi gradi dell’edifi cio avrebbe consentito un risparmio energe-tico notevole.Purtroppo non c’è nessuna legge o norma che obbliga alla buona progetta-zione, abbiamo una certifi cazione energetica (molto basata sull’impianto e poco sull’edifi cio) che può e deve essere migliorata; ma, per fortuna, abbiamo una serie di certifi cazioni energetiche volontarie che permettono di qualifi care i molteplici aspetti di un progetto nell’interesse di chi poi andrà a vivere in quel contesto. Mi riferisco alle certifi cazioni LEED, Ca-saclima® e Itaca.Non è questa la sede per spiegare le peculiarità e le differenze tra i vari si-stemi di certifi cazione, ma si può affermare che queste classifi cazioni di merito danno molte più garanzie a chi acquista casa e dimostrano anche l’esistenza di committenze illuminate.Queste tre classifi cazioni obbligano i progettisti a pensare in largo anti-cipo alla sostenibilità del progetto, andando a creare un vero e proprio modello energetico che permetterà, dopo un’attenta analisi, di scegliere i materiali, le tipologie di pareti, infi ssi, isolamenti ecc. e che consentirà simulazioni energetiche e calcoli per verifi care l’appartenenza o meno ai criteri di classifi cazione.

Il BIM (Building Information Modeling) entra in gioco proprio in questo momento, quando c’è da portare su piattaforma grafi ca le idee concet-tuali o preliminari su un database. Vi è già, per esempio, una serie di materiali pronti per utilizzare su Revit® il metodo Casaclima®, disponibili sul sito di Xclima® (il portale di Casacli-ma®), che permettono di velocizzare il lavoro in tutte le fasi, partendo da template specifi ci e coprendo in toto il processo di progettazione prima e di richiesta di certifi cazione successivamente.Lo stesso iter sta seguendo anche la certifi cazione inerente al protocollo Itaca. Autodesk® è presente in un gruppo di studio che comprende, tra gli altri, anche il Politecnico di Torino e che sta per pubblicare i primi risul-tati di una ricerca che intende “legare” il database BIM alle richieste del protocollo Itaca.Per quanto riguarda invece LEED, siamo anche più avanti, nel senso che sia Autodesk® che LEED si sono già incrociati e interagiscono a livello mondiale, partendo soprattutto dagli Stati Uniti. Si tratta solo di portare in Italia le esperienze già maturate oltreoceano e trasformarle in mate-riale da utilizzare localizzato.Il BIM, secondo Autodesk®, si declina soprattutto su prodotti basati su Revit®, ma non solo. Per esempio, alcune delle funzionalità sono dispo-nibili per tutti su Autodesk® Labs, dove si trovano tutti i software o pez-zi di software in preview tecnologica, oppure non ancora “promossi” a funzionalità dei software stessi. Uno su tutti presenti nel labs è il “solar radiation tool” che installa, su Revit®, una funzione che permette di ana-lizzare, su massa concettuale, l’irraggiamento solare dell’edifi cio.A riprova che non si parla solo di Revit®, citiamo Autodesk® Ecotect® Analysis, software acquisito qualche anno fa e che è il più conosciuto a livello universitario mondiale.Si tratta di uno strumento che tratta la progettazione sostenibile a 360 gradi, considerando anche aspetti molto legati a materie specifi che, ma di sicuro interesse.A fi anco di questi prodotti fi sicamente installabili sui vari computer, se-gnaliamo il servizio web Autodesk® Green Building Studio®, che permette di effettuare dei calcoli in diverse fasi di avanzamento della progetta-zione.Detti calcoli si riferiscono al consumo di CO2, alla richiesta annuale di combustibile, all’analisi dei venti ecc. riferiti nel periodo di un ciclo di vita di 30 anni.Questo strumento, se utilizzato in fase preliminare, riesce a dare dei ri-sultati che possono migliorare tantissimo le performance energetiche e far cambiare le strategie progettuali quando il costo del cambiamento non è ancora elevato nella fi liera di progetto.La novità sta nel fatto che detto strumento è fruibile in modalità Cloud Computing, cioè l’analisi viene svolta da una serie di computer legati tra loro (da cui il concetto di nuvola) che si trovano nei laboratori Autodesk®, e i risultati pubblicati sui computer che ne hanno richiesto l’analisi.Dunque una rivoluzione, la potenza di calcolo è offerta da Autodesk® e l’utente sarà in grado di continuare a lavorare senza interruzioni sulle prestazioni del proprio computer; i dati verranno presentati sotto forma di report alla fi ne dell’analisi.Questa funzionalità viene resa disponibile in Revit®, al momento solo per gli abbonati e solo in inglese (ma per fi ne ottobre anche in italiano), tra-mite l’Autodesk® Subscription Advantage Pack, programma che permette di ricevere degli aggiornamenti di prodotto in anticipo sul rilascio annua-le tipico dei prodotti Autodesk®.Il nome preciso di questa funzionalità, con cui cercarla sui motori di ricer-ca per informazioni più approfondite, è Revit® Conceptual Energy Analy-sis (CEA).Gli strumenti a disposizione oggi sono tanti e forniscono possibilità pres-soché infi nite per progettare secondo criteri di sostenibilità, abitabilità e comfort.Autodesk® è da sempre alla ricerca di nuove tecnologie e, grazie alla di-visione di Ricerca e Sviluppo, tenta di portarle tutte a parlare la stessa lingua: quella del progettista.Per approfondire il discorso sulla progettazione sostenibile, Autodesk® sarà presente al SAIE di Bologna dal 27 al 30 ottobre al Pad. 33 per mo-strare da vicino i prodotti citati, ma dopo il SAIE non perdetevi tutti i pros-simi eventi, seminari on-line e il resto.Buona progettazione sostenibile a tutti.

Autodesk BIM Experience Award

Autodesk è lieta di annunciare lo Studio di Architettura e De-sign “Antonio Citterio Patricia Viel & Partners” (ACPV) come vin-citore del premio Autodesk BIM Experience Award. Un riconosci-mento, che ha visto illustri predecessori nel palmares, viene dato a quelle aziende che si contraddistinguono nell’uso degli strumenti e delle tecnologie Autodesk per il Building Informa-tion Modeling. Il premio, fi rmato dal CEO di Autodesk Carl Bass, è stato conse-gnato al rappresentante di ACPV, Ing. Paolo Emilio Serra, duran-te la BIM Conference tenutasi a Milano il 7 ottobre 2010 ed è stato motivato dalla scelta fatta da ACPV di dotarsi, dal 2009, di strumenti BIM che hanno permesso in poco tempo la realizza-zione completa di cinque progetti. I progetti scelti e utilizzati dallo studio sono stati in particolare:• Progetto Milano Centro Culturale, via Varesine• Progetto Residenze Locatelli ex-Enel, Bergamo

Autodesk® ItaliaMilanofi ori - Strada 4 Palazzo A520090 Assago - Milanowww.autodesk.it

Sostenibilità costruita/4

P R O G E T T I

Campus Quicksilver, St. Jean de Luz, FranciaPatrick Arotcharen

Solar Dechatlon 20 09, Washington D.C., USATU Darmstadt

Nido D’infanzia, Vignola, Italiaccd studio

Green Lighthouse, Copenhagen, DanimarcaChristensen & Co Architects

E3 residenza bifamigliare, Bergamo, ItaliaAtelier2

Rifugio alpino Monte Rosa, Zermatt, SvizzeraETH Monte Rosa, ETH Zürich

Il gruppo americano Quicksilver aveva, da più di vent’anni, la sua sede europea sulla costa basca di Saint Jean de Luz, sui Pire-nei, ma, per far fronte a un’ottica di sviluppo, nel 2008 chiese al medesimo architetto della sede principale, Patrick Arotcharen, di pro-gettarne la sua estensione al fine di raggrup-pare tutte le marche del gruppo in un solo luogo. Oltre alla riorganizzazione spaziale, tra gli obiettivi dell’azienda c’era quello di creare spazi comuni non solo lavorativi, ma anche di svago e d’incontro con la natura. L’architetto ha accolto queste aspettative, tanto che, più che progettista dell’edificio, assunse il ruolo di paesaggista, riuscendo a creare un rapporto complice e dolce tra la

natura e il costruito. Se la sede originaria ri-corda i grandi altopiani limitrofi per la sua forma monolitica, il nuovo campus mira, invece, a mimetizzarsi nel contesto naturale, demistificando il concetto di ufficio come spazio chiuso per renderlo un luogo di con-templazione della natura. L’idea generatrice è stata la realizzazione di una vera e propria foresta dove costruire gli uffici, la cui tipolo-gia più consona, idealmente a metà strada tra le cabine da spiaggia e le baite di montagna, non poteva che essere la capanna. L’intento è quello di far prevalere l’elemento vegetale rispetto all’architettura. I pilastri struttu-rali delle capanne, ad esempio, sono pensati come tronchi d’albero all’interno del bosco

e l’orditura dei solai è enfatizzata per offrire, anche ai non addetti, il piacere di scoprirne il metodo e la tecnica costruttiva. Il campus comprende 5 edifici satelliti collegati tra di loro da passaggi e corridoi che si snodano ad arco intorno al cuore del complesso: un’Agorà, luogo per eccellenza di comuni-cazione ed eventi e punto di convergenza di tutti i collegamenti. In essa sono presenti anche il bar e la caffetteria, dove, grazie a un maxi schermo, è possibile rimanere aggior-nati sulle migliori performance dei team Quicksilver nel mondo. Completano il com-plesso una palestra, un centro polivalente, uno skatepark, un orto, un Design Center e un Graphic Arts Center.

Testo di Marta Maria SesanaFoto di Mathieu Choiselat e Vincent Monthiers

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CAMPUS QUICKSILVER - PATRICK AROTCHAREN - WWW.AROTCHAREN-ARCHITECTE.FR

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Sezione verticale di una delle capanne. Scala 1:20

1. copertura:- membrana impermeabile di PVC - isolante di lana minerale 140 mm- assito di legno di abete, 39 mm2. struttura: travi e pilastri di legno lamellare3. sporto aggettante: doghe di pino trattato in autoclave, 40x80 cm4. chiusura verticale trasparente fissa:- sistema di oscuramento esterno:

tenda di pvc- vetrocamera stratificato- sistema di oscuramento interno:

tenda di pvc5. chiusura verticale apribile:- serramento apribile di alluminio

accoppiato con isolante - rivestimento interno di lastra

di compensato- rivestimento esterno di lastre

di fibrocemento6. chiusura opaca con rivestimento di legno

[Sostenibilità costruita/4] S 9/10 41

La costruzione è perfettamente rispettosa e integrata nell’ambiente circo-stante: architettura, materiali, tecnologia costruttiva e sistemi impiantistici si fondono in un processo armonioso che permette di raggiungere alti standard qualitativi ed ecocompatibili. Oltre al rispetto per la natura, la scelta del legno, materiale a bilancio energetico nullo, è stata dettata dalla volontà di costruire a secco, per ottimizzare i tempi e ridurre i rifiuti di cantiere. In abbinamento al legno, per le facciate, è stato utilizzato un vetro altamente performante e schermato sia con brise-soleil esterni integrati nella facciata, sia da tende interne contro l’abbagliamento. Al momento della realizzazione, il consumo energetico annuale non era tra i più performanti (87 kWh/m2), ma rispettava la normativa vigente. Così il team ha ritenuto necessario monitorare i consu-mi e il comfort effettivi, per valutare poi le migliori soluzioni di ottimizzazione delle prestazioni energetiche. Il cliente stesso ha chiesto di individuare tutte

le soluzioni innovative possibili, ma di integrarle progressivamente attraver-so un programma controllato su più anni, in base al confronto delle stime con i risultati dei monitoraggi. Le pompe di calore reversibili sia per il riscaldamen-to che il raffrescamento sono così state posizionate in un unico luogo per consentire, nel futuro, l’introduzione di una caldaia a legna che provvederà alla produzione di calore necessaria per il loro funzionamento. Un’ulteriore integrazione prevista nei prossimi anni sarà l’impiego dei PCM per compensa-re la mancanza di inerzia termica, avendo escluso il calcestruzzo dai materiali utilizzati, perché non ecocompatibile come il legno. I progressi più rilevanti, secondo i progettisti, arriveranno dallo sfruttamento della ventilazione natu-rale. L’uso di finestre basculanti con aperture regolabili, di porte scorrevoli e lo sfruttamento dell’effetto camino nella hall e nei vani scala sono alcune delle soluzioni impiegate per favorire questa strategia passiva.

Un processo sostenibile in divenire

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La facciata di una delle capanne

Testo di Graziano Salvalai Foto di Team Germany e TU Darmstadt

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SOLAR DECATHLON 2009 - TU DARMSTADT - WWW.TU-DARMSTADT.DE

Il Dipartimento americano per l’energia ospita a Washington D.C., con cadenza bien-nale, il Solar Decathlon, competizione uni-versitaria in cui studenti provenienti da tutto il mondo si fronteggiano nella progettazione e realizzazione di edifici residenziali inno-vativi, efficaci e autonomi dal punto di vista energetico, utilizzando come unica fonte il sole. L’edizione 2009 ha visto riconfermato vincitore il team della TU Darmstadt (già pre-miato nel 2007) con il progetto SurPLUS-home. La visione di progetto del team ha in-trodotto il concetto di efficienza energetica e sostenibilità ambientale come elemento essenziale della vita quotidiana generando un nuovo modo di abitare. Il prototipo, svi-

luppato su due piani, è stato costruito con elementi modulari di legno dalle elevate prestazioni energetiche, in grado di facili-tare il trasporto e il montaggio. L’abitazione è stata progettata per sfruttare al meglio lo spazio interno, produrre la massima quantità di energia possibile e garantire un buon adat-tamento al contesto climatico. Cuore pul-sante del progetto è il corpo centrale multi-funzionale, sviluppato a tutt’altezza. Questo ospita sia il collegamento verticale che le funzioni primarie di un’abitazione (cucina, bagno, elettrodomestici e locali tecnici). La zona giorno occupa la maggior parte dello spazio all’interno dell’abitazione: lo spazio a doppia altezza e la grande apertura scorrevole

sul lato sud definiscono uno spazio arioso ed estremamente luminoso. È possibile, inoltre, l’estensione di questa verso l’esterno e verso la zona notte, creando una continuità spaziale piacevole nel caso di eventi o feste. La zona notte è organizzata al livello più basso nel lato sud est del modulo abitativo. Come gli altri ambienti della casa, anche questa risulta estremamente flessibile: nel dislivello tra zona giorno e quella notte sono collocati i letti (una o due piazze a seconda della necessità). L’arredamento è stato studiato nel dettaglio cercando di ottimizzare la forma in relazione alla funzione: le pedate dei gradini, quando i letti sono estratti, diventano i contenitori per la biancheria.

[Sostenibilità costruita/4] S 9/10 43

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Pianta piano primo. Scala 1:400

Sezione trasversale. Scala 1:400 Sezione longitudinale. Scala 1:400

Il soggiorno e la zona a soppalco

Il sistema modulareè studiato per facilitareil trasporto e l’assemblaggio/smontaggio

Pianta piano terra. Scala 1:400

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LOCALIZZAZIONE: WASHINGTON D.C., USACOMMITTENTE: THE U.S. DEPARTMENT OF ENERGY SOLAR DECATHLONPROGETTO ARCHITETTONICO E TECNOLOGICO: TU DARMSTADT, DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E COMUNICAZIONE;COORDINAMENTO: MANFRED HEGGER, HANS DREXLERPROJECT MANAGER: JOHANNA HENRICHRICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO: MARTIN ZEUMERENERGIE RINNOVABILI E SISTEMI FOTOVOLTAICI: THOMAS HARTKOPF, ARNAUD HOFFMANNPERIODO DI REALIZZAZIONE: 2009PREMI: SOLAR DECATHLON 2009SUPERFICIE DI PAVIMENTO: 75 M² (LOTTO 3000 M²)COSTO: 500 MILA EURO

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Le lamelle orientabili integrate con fotovoltaico di silicio amorfo tipo CIGS (rame, indio, gallio, selenite)

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Il nido d’infanzia a Vignola rappresenta una fra le prime definizioni dello sviluppo sostenibile: rispondere ai bisogni attuali, senza compro-mettere le capacità delle generazioni future di fare lo stesso. Il progetto, infatti, è la prima risposta concreta del programma di ricerca avviato per realizzare nidi d’infanzia con forti contenuti sia architettonici che pedagogici. Il leitmotiv dei progettisti è quello di inda-gare forme di linguaggio spaziali non solo commisurate alle funzioni ospitate, ma altresì adeguate al benessere degli utenti. Colori, materiali, luce, paesaggio naturale e costru-ito; questi i cardini del progetto, che risulta un ambiente a misura di bambino. Il processo costruttivo si basa sul binomio “architettura

- gioco” che, coniugando l’esperienza cogni-tiva alla sensibilità pratica propria dei bimbi, conferisce all’architettura stessa un ruolo pe-dagogico. L’opera è perfettamente integrata nel contesto: partendo dallo spalto collinare del Poggio, emergenza geografica vignolese, al fine di contenere al minimo l’impatto vo-lumetrico, gli spazi sono articolati sotto un unico piano inclinato, una sorta di “grande strada urbana”, e distribuiti da un percorso attrezzato. Il luogo di passaggio diviene così anche luogo d’incontro e sosta, scandito late-ralmente dalle pareti delle aule e dalle quinte sceniche dei laboratori che schermano gli invasi retrostanti, lasciando, tuttavia, scoprire visuali più lunghe verso l’esterno, tra cui

quella del teatro naturale all’aperto. Il centro bambini, subito dopo l’entrata, è uno spazio flessibile costituito da una superficie piegata, rivestita in alluminio preverniciato, che, di volta in volta, diviene solaio, parete e coper-tura. Separato da questo dal blocco scale/ascensori, il sistema delle quattro sezioni, di-segnato sui bisogni delle diverse fasce d’età dei bimbi, si presenta anch’esso necessaria-mente flessibile. L’asilo nido è collocato nella fascia principale del complesso: sul fronte ovest, quasi nascosto dalla collina e interval-lato da spazi gioco all’aperto, mentre il fronte est è concepito come una scacchiera colorata in cui si alternano colori pastello che richia-mano le tinte del paesaggio.

Testo di Marta Maria SesanaFoto di Fabio Mantovani

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NIDO D’INFANZIA A VIGNOLA - CCD STUDIO - WWW.CCDSTUDIO.EU

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LOCALIZZAZIONE: VIGNOLA (MO), ITALIA PROGETTO ARCHITETTONICO, DEFINITIVO ED ESECUTIVO: CCDSTUDIO - LUCA CIAFFONI, MICHELE CIUTTI,ANTONIO DI MARCANTONIO con la supervisione artistica e architettonica di ALDO BENEDETTICOMMITTENTE:CONSORZIO VIGNOLAZEROSEIPROGETTO STRUTTURALE: UMBERTO CIANCI, MARCELLO DI DOMENICANTONIOPROGETTO IMPIANTISTICO: ILIR SHEHUDIREZIONE LAVORI: DANIELE ZOBOLI, WILLIAM ZIRONIRESPONSABILE DEL PROJECT FINANCING: MASSIMILIANO PAOLETTI IMPRESA: CIPEA - MD COSTRUZIONIPREMI: XVIII CONCORSO INTERNAZIONALE SISTEMA D’AUTORE METRA, SEZIONE TECNOLOGIE INNOVATIVE, 2010SUPERFICIE LORDA COSTRUITO: 1158 M2

COSTO: 2,54 MILLIONI DI EURO

Vista del complesso

Pianta piano terraScala 1:600

Sezione trasversaleScala 1:600

Il teatro all’aperto

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1. ingresso2. attesa genitori3. ufficio4. centro bambinie genitori5. spazio comune6. laboratorio7. sezione8. teatro naturale

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La coerente attuazione dei principi insediativi, cardine del progetto architet-tonico, si è riflessa anche nella scelta tipologica e nella connotazione mate-rica della struttura. La logica del modello strutturale si riflette direttamente nell’impianto architettonico: l’unico piano inclinato sotto cui si articolano le funzioni è realizzato con un setto di calcestruzzo armato, a contenimento del pendio a monte, che introduce gli utenti all’interno degli spazi e, allo stesso tempo, diaframma i setti dei laboratori. Il resto dell’ossatura, su cui insistono i tramezzi, è composto da due telai: travi e pilastri organizzati secondo maglie con luci di media grandezza. La diversa impronta materica della componente portante viene scoperta all’interno dei laboratori: l’impal-cato di copertura è stato realizzato con travi e ordito di legno lamellare. Il sistema edificio - impianto garantisce il soddisfacimento dei requisiti pre-stazionali e del comfort attraverso l’abbinamento di soluzioni iperisolate per

l’involucro con strategie impiantistiche sia attive che passive. Il pacchetto di copertura delle sezioni, ad esempio, presenta una soluzione a manto erboso per garantire un naturale isolamento degli ambienti.L’impianto di riscaldamento è costituito da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore geotermica reversibile con diversi terminali: pannelli radianti a pavimento, con tubazioni di polietilene reticolato per il piano terra e radiatori tubolari di acciaio al piano seminterrato. Il sistema di ventilazione meccanizzata, funzionante nel periodo estivo, è del tipo a doppia fonte (gruppo frigorifero-geotermia) ed è abbinato alla ventilazione naturale. Il complesso presenta anche altre strategie impiantistiche a energie rinno-vabili: l’impianto fotovoltaico e solare sulla copertura del centro bambini e un sistema di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione dei giardini e per usi sanitari del complesso.

Integrazione paesaggistica e sostenibilità ambientale

Lo spazio comuneFa

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Testo di Graziano Salvalai Foto di Adam Mørk

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GREEN LIGHTHOUSE - CHRISTENSEN & CO ARCHITECTS - WWW.CHRISTENSENCO.DK

Nel 2009 la città di Copenhagen ha lanciato un ambizioso programma per ridurre drasti-camente le emissioni di CO2 della città entro il 2025. Gli obiettivi sono sostanzialmente tesi all’indipendenza dai carburanti fossili attra-verso il raggiungimento di una quota di ener-gie rinnovabili pari ad almeno il 30% entro il 2025 e al risparmio energetico per uso civile del 75% entro il 2020. Uno dei primi esempi concreti delle azioni in atto verso l’obiettivo prefissato è il Green Lighthouse: inaugurato il 20 ottobre 2009 in occasione della confe-renza mondiale sui cambiamenti climatici, è il primo edificio pubblico a emissioni zero della città e coniuga un buon equilibrio fra

efficienza energetica, comfort termico e illu-minazione naturale. La sua forma cilindrica garantisce condizioni ideali tra il massimo volume e la minima superficie d’involucro e massimizza lo sfruttamento della radiazione solare durante l’anno.L’edificio, denominato anche “il faro”, è col-locato all’interno della Facoltà di Scienze dell’Università di Copenhagen e ospita il club dei ricercatori e il centro di consulenza stu-dentesco. Gli spazi di lavoro sono sviluppati radialmente attorno al nucleo centrale che, ol-tre a fornire lo spazio per l’interazione sociale e per gli elementi di risalita verticale, permette la diffusione della luce naturale attraverso i lu-

cernari di copertura a tutti i piani dell’edificio. La leggerezza architettonica del Green Ligh-thouse deriva dall’uso di materiali compositi costituiti da vetro e polimeri naturali. Le tre diverse tonalità di rivestimento traslucido che compongono la facciata, grazie alla loro ap-plicazione casuale, permettono di rompere la perfetta circolarità dell’edificio, proponendo un gioco dinamico di colori e riflessi, variabili in funzione della posizione del sole. La zona d’ingresso e la terrazza panoramica sono messe in evidenza grazie al cambio di materiale, una superficie liscia e bianca che determina un contrasto con la parte traslucida aumentan-done la riconoscibilità funzionale.

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Sezione AA. Scala 1:200

LOCALIZZAZIONE: COPENHAGEN, DANIMARCAPROGETTO ARCHITETTONICO DEFINITIVO ED ESECUTIVO: CHRISTENSEN & CO ARCHITECTS, COPENHAGENPARTNER DI PROGETTO: UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN, CITTÀ DI COPENHAGEN, VELUX, VELFACCOMMITTENTE: DANISH UNIVERSITY AND PROPERTY AGENCYPERIODO DI COSTRUZIONE:OTTOBRE 2008-NOVEMBRE 2009PREMI: DANISH INDUSTRY’S “BUILDING MATERIAL - INNOVATION PRICE”; PROGETTO SELEZIONATO PER IL 2010 WORLD ARCHITECTURE AWARD DI BARCELLONASUPERFICIE COPERTA: 950 M² COSTO: 5 MILIONI DI EURO

La zona di incontro per gli studenti all’ultimo piano

Pianta piano secondoScala 1:400

Pianta piano primoScala 1:400

Pianta piano terraScala 1:400

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1. spazio per gli studenti2. reception3. uffici4. sala stampa5. sala riunioni6. locale tecnico

7. guardaroba8. segreteria9. redazione10. help desk11. cucina12. terrazza

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La strategia impiantistica Chris

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1. sonde geotermiche2. pavimento radiante ad attivazione termica di massa3. serbatoio di accumulo4. pompa di calore5. materiali a cambiamento di fase6. ventilazione naturale attraverso lucernari in copertura7. pannelli fotovoltaici8. collettori solari termici9. ventilazione ibrida con recupero di calore10. isolamento ad alta densità11. schermature solari esterne

Grazie alla presenza dei lucernari,lo spazio centrale garantisce

un buon livello di illuminazione naturale in tutti gli ambienti Ad

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La strategia energetica alla base del Green Lighthouse consiste nello sfruttamento dell’energia solare come fonte principale di approvvigio-namento e nell’uso bilanciato di strategie passive, attive e di nuove tecnologie a basso consumo energetico in grado di massimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. L’accurata integrazione architettonico-impiantistica ha permesso una notevole riduzione dei con-sumi, pari a soli 3 kWh/m² anno. L’edificio è stato studiato per interagire con le forzanti ambientali e trarne il massimo vantaggio. L’orientamento e la geometria della struttura tengono conto dell’incidenza dei raggi solari durante l’anno. L’involucro è costituito da uno strato isolante dello spessore di 30 cm che ne determina la quasi adiabaticità, riducendone la trasmittanza a 0,095 W/m2K. Le componenti trasparenti hanno una trasmittanza pari a 1,0 W/m2K e la loro distribuzione in facciata è pro-gettata per assicurare un ottimo rapporto tra l’energia dispersa e quella

captata e garantire un’elevata quantità di luce naturale. La copertura, inclinata verso sud, è caratterizzata dalla presenza di 22 collettori solari termici in grado di fornire l’acqua calda sanitaria e integrare l’impianto di riscaldamento radiante. Sempre in copertura sono posti 44 m² di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica destinata all’illuminazio-ne artificiale, alla ventilazione forzata e al funzionamento della pompa di calore. Nei periodi di massima richiesta di energia, una pompa di calore geotermica, accoppiata a sistemi radianti ad attivazione termica della massa, permette di ottenere condizioni interne confortevoli. Nei periodi intermedi, il raffrescamento dell’edificio è reso possibile grazie alla pre-senza dell’inerzia termica artificiale dei controsoffitti, in grado di assor-bire il calore prodotto all’interno e di rilasciarlo in un tempo dilazionato, e della ventilazione naturale. Quest’ultima s’innesca nell’atrio centrale, grazie all’effetto camino, attraverso l’apertura dei lucernari di copertura.

Sinergie con l’ambiente

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Sezione verticale lungo il lato sud-ovest. Scala 1:50

1. solaio piano terra:- finitura interna di gomma, 2,5 mm- massetto di calcestruzzo armato, 80 mm- soletta di calcestruzzo con sistema

radiante, 120 mm- isolamento di polistirene, 250 mm2. solaio piano primo:- finitura interna di gomma, 2,5 mm- massetto di calcestruzzo armato, 80 mm- doppio materassino acustico- struttura portante: pannelli cavi di

calcestruzzo armato, 180 mm- controsoffitto in PCM (materiali a

cambiamento di fase), 30 mm3. solaio terrazzo:- assi di larice, 32x125 mm- guaina impermeabile- isolamento a spessore variabile,

250-350 mm- struttura portante: pannelli cavi

di calcestruzzo armato, 180 mm- controsoffitto di PCM (materiali

a cambiamento di fase), 30 mm4. chiusura verticale opaca:- pannelli di materiale composito colore

verde standard- staffa di montaggio, 25 mm- lastra di fibrocemento, 8 mm- isolamento, 300 mm- compensato, 9 mm- guaina impermeabile/barriera al vapore- isolamento, 150 mm- doppia lastra di cartongesso, 2x13 mm5. serramenti di alluminio e legno con vetro stratificato, intercambiabile con gas krypton, 4/12/12/4 mm, Uw=0,93 W/m2K,Ug=0,72 W/m2K, g value=0.5

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Il rivestimento di facciata in materiale composito(vetro e polimeri naturali)

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Le nuove direttive del comune di Bergamo in materia di risparmio energetico e l’intenzione della committenza di mostrare tecniche co-struttive alternative, dotate di forti contenuti ecologici e di sostenibilità, hanno condotto alla progettazione di un Edificio Energetica-mente Efficiente (E³), il primo in Lombardia certificato Casa Clima Classe Oro (consumo annuo pari a 6 kWh/m2 anno). Il volume ben orientato, un ottimo rapporto S/V (super-ficie/volume), la corretta disposizione e di-mensionamento delle aperture vetrate e delle schermature solari, un involucro iperisolato, l’impiego adeguato di materiali innovativi leggeri o inerziali per lo sfasamento dell’onda

termica, l’introduzione di serre bioclimatiche e gli effetti della ventilazione naturale trasver-sale nord-sud definiscono il comportamento bioclimatico dell’edificio. Il manufatto non punta alla mimesi ma a un’integrazione con l’intorno nel rispetto della tradizione co-struttiva lombardo-bergamasca, reinterpre-tata e riadattata attraverso nuove tecnologie costruttive e raffinati principi di efficienza energetica. I criteri progettuali riprendono gli stilemi delle cascine lombarde: aperte al sole sul fronte principale e con logge, lignee e dal ritmo regolare, che creano una varia-zione volumetrica e materica sul fronte sud. Verso nord, invece, il prospetto si presenta

più compatto sia dal punto di vista compo-sitivo che prestazionale (involucro a elevato isolamento).L’edificio si sviluppa su due piani e culmina con una copertura a doppia falda simme-trica. I due alloggi in esso contenuti (per un totale di 400 m2 abitabili) sono dispo-sti su due livelli fuori terra e uno interrato: al piano d’ingresso sono previste le zone giorno con gli spazi tecnici e i servizi (con-centrati sul lato nord in modo da permettere ai soggiorni e agli spazi di vita di sfruttare i possibili guadagni solari durante la stagione fredda), mentre al piano primo sono state di-stribuite le zone notte.

Testo di Matteo BrascaFoto di Atelier 2

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E3 RESIDENZA BIFAMIGLIARE A BERGAMO - ATELIER 2 - WWW.ATELIER2.IT

[Sostenibilità costruita/4] S 9/10 55

LOCALIZZAZIONE: COLOGNOLA (BG), ITALIAPROGETTO ARCHITETTONICO E TECNOLOGICO: ATELIER2 - VALENTINA GALLOTTIE MARCO IMPERADORI ASSOCIATI COMMITTENTE: VANONCINI SPA, PREZZATE DI MAPELLO (BG)PROGETTO STRUTTURALE: STUDIO TECNICO GIAN PIETRO IMPERADORI,DARFO BOARIO TERME (BS)PROGETTO IMPIANTI: STUDIO TECNICO CARLINI - M. CARLINI, M. GRAIFF, BOLZANO DIREZIONE LAVORI: MARCO IMPERADORIIMPRESA: VANONCINI SPA PERIODO DI COSTRUZIONE:SETTEMBRE 2006-GIUGNO2008PREMI:1° PREMIO CATEGORIA EDIFICI RESIDENZIALIAL CONCORSO “SUSTAINABLE ENERGY EUROPE” - COMUNE DI LODI E DALLA RIVISTA “COSTRUIRE”

Vista del fronte esposto a sud

Le logge protette da una struttura a doghe di legno

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Planimetria. Scala 1:500

Pianta piano primoScala 1:200

Pianta piano terraScala 1:200

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1. pannelli solari termici con accumulatore collegato alla caldaia a condensazione2. trattamento e deumidificazione dell’aria con recuperatore entalpico del calore3. recupero delle acque piovane4. riscaldamento radiante a pavimento alimentato dalla caldaia a condensazione5. copertura ventilata6. serra

L’edificio è progettato come un sistema tecnologico costruttivo “ibrido” in grado di reagire in relazione alle specifiche condizioni contestuali stagionali. Gli impalcati portanti sono realizzati con lamiera grecata e getto collaborante per garantire un’opportuna inerzia termica e fun-gere, strutturalmente, da diaframmi orizzontali collegati ai nuclei di controvento.L’involucro, al contrario, è progettato e costruito con tecnologie leg-gere, secondo i principi della costruzione stratificata a secco a doppia struttura, cioè con un guscio interno (isolante e pannelli di gesso rive-stito) e un rivestimento esterno completamente desolidarizzati tra loro, in modo da ridurre al minimo i ponti termici e quelli acustici, nonché le coazioni e le tensioni date dalle dilatazioni differenziali. L’intercapedine che ne risulta viene utilizzata per i passaggi impiantistici e saturata

con importanti spessori di isolamento: pannelli di fibra di legno ad alta densità affiancati a lana minerale, permettono di raggiungere valori di sfasamento dell’onda termica superiori alle 8 ore. Stratigrafie d’involucro studiate per composizione di layers funzional-mente specializzati consentono di ottenere un coefficiente medio di trasmissione termica =0,09 W/m2K e complessivamente = 0,21W/m2K, nonché buoni valori acustici (indice di valutazione di isolamento normalizzato tra appartamenti adiacenti: 69 dB per la parete came-ra/camera, 63 dB per quella bagno/bagno e 45 dB per la facciata). L’involucro, nella sua porzione più esterna, è realizzato con pannelli sottili di calcestruzzo (1,5 cm), protetti da un cappotto isolante tinteg-giato, in modo da inserirsi armonicamente nel contesto storico. Le ampie aperture vetrate sul fronte sud (serramenti di legno con triplo

Tecnologia stratificata a secco

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Schema del comportamento energetico invernale ed estivo

Schema del funzionamento impiantistico invernale ed estivo

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[Sostenibilità costruita/4] S 9/10 57

1. copertura:- laterizio posati su cantinelle di legno- pannello sandwich metallico, coibentato

e nervato- intercapedine d’aria statica a spessore

variabile- isolamento: lana di roccia- controsoffitto con doppia lastra

di cartongesso su sottostruttura autoportante di acciaio zincato

2. chiusura verticale: - cappotto di EPS intonacato - lastra di calcestruzzo rivestito da fibra

di vetro- struttura di acciaio rivestita da zinco-

alluminio- isolamento: lana di roccia e fibra di legno- lastra di gesso- isolamento: lana di roccia e poliestere - doppia lastra di cartongesso su sottostruttura di acciaio zincato3. serramento di legno con triplo vetroe doppia camera con gas krypton4. solaio piano primo:- parquet- sottofondo di calcestruzzo additivato

con pavimento radiante - lamiera grecata e getto collaborante- controsoffitto con doppia lastra

di cartongesso su sottostruttura autoportante di acciaio zincato

vetro e doppia camera con gas krypton, con U = 0,6 W/m2K per la por-zione vetrata e U medio = 0,95 W/m2K) sono protette da un sistema di schermature fisse, che si compone di doghe lignee su telaio metallico a livello della copertura, e pannelli di lamiera stirata a protezione delle serre (utilizzati come piano di calpestio per le terrazze al primo piano). Nella chiusura opaca delle serre è applicata sperimentalmente una tipo-logia di lastre di gesso rivestito con microcapsule di PCM (Phase Change Materials) integrate, che trasformano la parete leggera in una parete captante invernale (sfruttando l’irraggiamento solare) e assorbente estiva (calmierando i picchi termici). L’impiantistica prevista è costituita da un sistema di produzione del calore con caldaia a gas metano a condensazione ad alto rendimento (rendimento di produzione dichiarato a carico parziale 30%, pari a 109%

> 89+3 logPn) abbinata a un impianto di riscaldamento radiante a bassa temperatura (temperatura di mandata tra 28 °C e 40 °C modulata tramite sonda esterna e regolazione in ogni singolo locale). Per contenere al massimo i consumi energetici e per garantire le necessarie condizioni igieniche all’interno degli ambienti, è previsto un impianto di ventilazio-ne meccanica autonomo per ognuna delle due unità immobiliari. Ogni unità di ventilazione è dotata di sistema di recupero del calore costituito da uno scambiatore a flusso incrociato con recupero termico maggiore del 90%. Sono, inoltre, previsti due impianti solari termici autonomi, con superficie captante pari a 6,9 m2 ciascuno, costituiti da collettori solari piani con assorbitore di rame, posizionati in copertura sul piano di falda. Gli impianti solari sono in grado di fornire più del 50% del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria.

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Sezione verticale tipo. Scala 1:20

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Fasi del cantiere

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È stato inaugurato nel settembre 2009 il nuovo rifugio sul Monte Rosa: l’edificio, morfologicamente e tecnologicamente in-novativo, è dotato di strategie energetiche e impiantistiche avanzate. Il rifugio, di pro-prietà del Club Alpino Svizzero, è stato co-struito in occasione del 150° anniversario del Politecnico di Zurigo. Il risultato della lunga ricerca interdisciplinare, iniziata nel 2006, è una costruzione di sei piani localizzata nella Svizzera Vallese su un pendio a 2883 metri di altezza, nel mezzo di un paesaggio spetta-colare tra i ghiacciai del Gorner, del Grenz e del Monte Rosa. La sua ossatura, essen-zialmente di legno, poggia su fondamenta di

acciaio e calcestruzzo ancorate nella roccia. L’immagine architettonica, caratterizzata da una spigolosa struttura rivestita di alluminio (scelto per la durata nel tempo e per aumen-tare la visibilità dell’edificio), condensa in sé le caratteristiche dell’integrazione ambien-tale, della funzionalità, delle nuove tecnolo-gie e dell’efficienza energetica nella forma di uno scintillante cristallo di roccia dalla parti-colare forma poligonale. Attraverso le aper-ture della scala, che collega i quattro piani del rifugio, lo scenario è davvero mozzafiato, un paesaggio vissuto a 360°. Al piano interrato si trovano la zona deposito, i magazzini e i locali tecnici; al piano terra c’è un luminoso

ristorante panoramico con 120 posti a se-dere e una terrazza all’aperto da 60 posti e, infine, ai tre piani superiori sono localizzate le 18 camere da letto. Gli interni, realizzati in legno a vista, ricreando quell'atmosfera di sicurezza e calore tipica dei vecchi rifugi alimentando un interessante dialogo tra mo-dernità e tradizione. Per la realizzazione di quest’architettura futuristica sono stati uti-lizzati solo elementi prefabbricati (pareti e solai), leggeri e facilmente trasportabili con piccoli elicotteri. Tale soluzione costruttiva ha permesso, infatti, sia di rispettare il budget prefissato sia di ultimare la costruzione in un breve arco di tempo.

Testo di Graziano Salvalai Foto di ETH Zurich - Studio Monte Rosa/Tonatiuh Ambrosetti, Hans Zurniwen, Stéphanie Marie Couson

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RIFUGIO ALPINO MONTE ROSA - ETH MONTE ROSA - ETH ZÜRICH - WWW.DEPLAZES.ARCH.ETHZ.CH

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Il fabbisogno energetico annuo del rifugio, stimato intorno a 30.900 kWh, è per il 90% garantito dal ricorso all’energia solare. Attraverso gli 84 m2 di celle fotovoltaiche monocristalline posizionate sulla facciata sud, in grado di erogare una potenza di picco di 16 kW, è prodotta l’energia necessaria per il funzionamento degli apparecchi elettrici. L’energia in esubero viene immagazzinata in batterie in grado di garantire una disponibilità continua di energia anche nelle giornate con cielo coperto o durante le ore notturne. La produzione di acqua calda per usi sanitari è garantita da 60,5 m² di pannelli solari termici, posizionati a terra di fronte alla facciata sud-ovest dell’edificio. Una centrale termica alimentata con olio di colza, abbinata con un recupero dell’aria viziata, permette di far fronte ai periodi di maggiore consumo e alle condizioni meteorologiche sfavorevoli. L’acqua, derivante dallo scioglimento estivo della neve nei dintorni del rifugio, viene accumu-lata in un grande serbatoio di 200 m³ posizionato nel sottosuolo, per per-mettere l’approvvigionamento anche nei mesi invernali. Tutti gli impianti,

infatti, sono stati progettati per evitare sprechi e puntare al risparmio: ad esempio, l’acqua di scarico delle cucine viene usata come scarico nei bagni. La capacità di “gestione” degli impianti di riscaldamento e di ventilazione è stata determinante per il raggiungimento di un alto grado di autosufficien-za energetica: non sono solo i singoli componenti a garantire il risparmio energetico, ma è soprattutto la loro interazione che rende l’edificio ottimiz-zato. Assieme all’analisi dei dati climatici (temperatura e irraggiamento) e dei diversi parametri dell’edificio (energia e acqua accumulate), vengono introdotti nel sistema anche dati quali le previsioni atmosferiche, le pre-notazioni e le previsioni sul numero degli ospiti. Questo permette una pre-cisa regolazione di tutto il sistema edificio-impianto, oltre che un’effettiva crescita della sua efficienza, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 di circa un terzo per notte per ogni utente. Il rifugio Monte Rosa è un modello d’avanguardia che apre scenari affascinanti e confortanti per il futuro dell’architettura alpina.

Autonomia energetica

Schemi del funzionamento impiantisticoSezione verticale della facciata fotovoltaica. Scala 1:20

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1. chiusura inclinata fotovoltaica:- alluminio anodizzato, 50 mm - strato di ventilazione, 30 mm - membrana impermeabile- tavole di abete rosso, 27 mm- montanti di legno per contenimento isolante,

300 mm - isolante di lana minerale, 300 mm- pannello di abete a tre strati, 30 mm - legno strutturale di abete rosso, 1° e 2° piano

120x140 mm, 3° piano 120x180 mm - isolamento di lana minerale, 140 mm - legno strutturale di abete rosso,

140x140 mm- lastra di cartongesso, 15 mm 2. serramento di legno con triplo vetro,44 mm, Ug 0,7 W/m2K, Uw 1,2 W/m2K,g value 0,27-0,50 secondo l’orientamento 3. solaio interpiano:- pavimentazione di legno con doppio assito

di abete rosso, 39 mm- pannello di legno di abete a tre strati, 30 mm- legno strutturale di abete rosso, 1° e 2° piano

120x140 mm, 3° piano 120x180 mm - isolante di lana minerale, 180 mm- pannello di abete a tre strati a vista, 30 mm4. chiusura esterna verticale:- lastra di alluminio anodizzato

con doppia graffatura, 50 mm - assito di legno di abete rosso, 27 mm- strato di ventilazione, 30 mm - membrana impermeabile- assito di legno di abete rosso, 27 mm- montanti di legno per contenimento isolante,

300 mm - isolante di lana minerale, 300 mm- legno strutturale di abete rosso, 1° e 2° piano

120x140 mm, 3° piano 120x180 mm - pannello di legno di abete a tre strati, 30 mm 5. letto con struttura di legno St

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Una delle terrazze che si aprono sul paesaggio La scalinata interna

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Sezione verticale in corrispondenza delle camere. Scala 1:20

Built sustainability/4

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ENGLISH TEXT

Campus Quiksilver - Patrick Arotcharen - www.arotcharen-architecte.fr

Nursery in Vignola - ccd studio - www.ccdstudio.eu

Solar Dechatlon 2009 - TU Darmstadt - www.tu-darmstadt.de

The American group Quicksilver had for more than twenty years its European he-adquarters on the Basque coast of Saint Jean de Luz on the Pyrenees; however to respond to the growth requirements of the organisation the same architect of the main headquarters, Patrick Arotcharen, was asked to design its extension in order to merge all the brands of the group in one single location. The firm’s objectives included the spatial reorganisation but also the creation of communal areas for recreation and relation with nature. The architect met these expectations to the point of becoming the landscape designer for the project in order to create a soft and accomplice relation between the nature and the built environment. If the original building with its monolithical form reminds of the large surrounding plateau, the new campus aims instead at blending with the surrounding context while demystifying the concept of office as a closed environment to transform in to place where to admire nature. The driving idea was the creation of a proper forest where to build the offices whose type is mid way between beach cabins and mountain huts. The objective is for the natural element to prevail against architecture. The hut’s structural columns for example are designed as tree trunks within the forest and the floor’s structure is enhanced to offer to pleasure of understanding the construction method and technique. The campus includes 5 satellite buildings connected with each other via passageways and corridors that are arranged over an arch-shape around the centre of the complex: an agora, the place by excellence for communication and events and hub for all the connections. This includes the bar and cafeteria where thanks to a maxi screen it will be possible to be kept updated on the best performance of the Quicksilver teams around the globe. The complex is completed by a gymnasium, a multi-functional centre, a skatepark, allotments, a Design Centre and a Graphic Arts Centre.

The nursery centre in Vignola represents one of the first definitions of sustainable development: to satisfy current requirements without compromising the needs of future generations. The design is indeed the first concrete response to the research programme initiated to create nurseries with both architectural and educational strong contents. The designers’ leitmotiv is to investigate spatial language forms not simply measured against the functions of the building, but also adequate in relation to the users’ wellbeing. Colours, materials, light, natural and built landscape: these are the main points of the project which is transformed in a child-like environment. The construction process is based on the combination “architecture-play” which gives to architecture an educational role while combining the knowledge experience with the practical sensibility which is typical of children. The project is perfectly integrated with the context: starting from the Poggio hill, which is a geographical feature of the Vignola region, the spaces are arranged over one single inclined level in order to contain the volumetric impact, this becomes a sort of large urban road where areas are distributed off a serviced corridor. The passageway here becomes also a gathering point and it is marked by the classrooms’ walls and by the back walls of the laboratories that cover the storage spaces at the back however leaving longer views towards the outside including the natural landscape theatre. The children centre, right after the entrance, is a flexible space composed of a bent surface ad clad by pre-painted aluminium which becomes floor, wall and roof. The four nursery classes are separated by the children centre via the list-stairs core and they have been designed on the basis of the different requirements related to the different age groups making it a very flexible space. The day care centre is located in the central part of the complex: the west elevation is almost hidden by the hill and incorporating outdoor play areas while the east elevation if conceived like a coloured chess board in which pastel colours are alternated and they recall the landscape’s tones.

The US department for Energy hosts every two years in Washington DC the Solar Decathlon which is a university competition where students from all over the world compete in the design and construction of residential buildings that are innovative, efficient and independent from the energy point of view while using the sun as sole energy source. The 2009 event was successful once again for the TU Darmstadt team (who won the award in 2007) with the SurPLUShome project. The team’s vision for the project introduced the concept of energy efficiency and environmental sustainabi-lity as an essential element in our everyday life while generating a new way for efficient living. The two-storey prototype has been built using wooden modular elements with high energy performance and easy to transport and to install. The house has been desig-ned to maximise the internal space, to produce the maximum amount of energy and to ensure a good adaptation to the climatic context. The pulsing core is represented by the multi-functional central volume which is developed at full-height. This houses the vertical connections and the main residential functions (kitchen, bathroom, utilities and plant room). The living area occupies most of the internal space of the house: the double-height space and the large sliding opening on the south side define a very bright and airy space. It is also possible to extend this area towards the outside and towards the bedrooms areas creating a pleasant spatial continuity for events and parties. The bedrooms area is arranged on the lower level of the south east side of the house. This is very flexible like all the other rooms of the house: the beds are located in the gap between the living and the bedrooms area (single or double beds depending on the requirements). The furniture has been studied in details trying to optimise the shape in relation to the sun: the steps, once the beds are pulled out, become the linens’ containers.

Location ST. JEAN DE LUZ, FRANCEDetail and construction design

CABINET PATRICK AROTCHARENwhith A. GUIRAUD

Client QUICKSILVER EUROPEConstruction period 2008-2010Cost of new buildings 15.8 MILLIONS EUROCost of refurbishment works 1.2 MILLIONS EURO

Location VIGNOLA (MO), ITALY

Detail and construction design

CCDSTUDIO - LUCA CIAFFONI, MICHELE CIUTTI,ANTONIO DI MARCANTONIO with

A. GUIRAUD and ALDO BENEDETTIClient CONSORZIO VIGNOLAZEROSEIStructural design UMBERTO CLANCI, MARCELLO DI DOMENICANTONIOService design ILIR SHEHUCost 2.54 MILLIONS EURO

Location WASHINGTON D.C., USAArchitectural and technological design

TU DARMSTADT, DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E COMUNICAZIONE

Client THE U.S. DEPARTMENT OF ENERGY SOLAR DECATHLONRenewable energies and photovoltaics THOMAS HARTKOPF, ARNAUD HOFFMANN

Construction period 2009Cost 500 THOUSAND EURO

[Sostenibilità costruita/4] S 9 /10 63

Green Lighthouse - Christensen & CO Architects - www.christensenco.dk

E3 residenza plurifamigliare A Bergamo - Atelier 2 - www.atelier 2.it

Monte Rosa Alpine Hut - ETH Monte Rosa - ETH Zürich - www.deplazes.arch.ethz.ch

The city of Copenhagen launched in 2009 an ambitious programme to drastically reduce CO2 emissions by 2005. The objectives are essentially aiming at getting independence from fossil fuels reaching a level of renewable energies of at least 30% by 2025 and a 75% energy saving for domestic use by 2020. The Green Lighthouse represents one of the first concrete examples of this policy: it was opened on the 20th October 2009 for the world conference on climate change and it is the first zero emission public building of the city. Its cylindrical shape ensures ideal conditions because of the ratio maximum volume and minimum envelop surface and it maximises the use of solar radiation throu-ghout the year. The building is also called the “lighthouse” and it is located inside the Faculty of Science of the Copenhagen University and houses the researchers club and the student council centre. The workspaces are arranged in a radius around the central core which, in addition to providing spaces for social interaction and for vertical connection, allows the diffusion of natural light to all the building’s floors via the skylights installed on the roof. The Green Lighthouse’s architectural lightness derives from the use of composite materials made of glass and natural polymers. Three different tones of translucent cladding compose the facade which, thanks to their random application, allows to break the perfect circle of the building proposing a dynamic pattern of colours and shades which can vary depending on the position of the sun. The entrance area and the panoramic terrace are enhanced thanks to the change in material with a white and smooth surface which determines a contrast with the translucent part while increasing its functional recognition.

The new town planning regulations for energy savings and the client’s objective of showcasing alternative construction techniques yet provided with strong ecological and sustainability contents, lead to the design of Energy Efficient building (E³), the first in Lombardy to be certified Casa Clima Classe oro (gold class) (with an annual consum-ption of 6 kWh/m2. The bioclimatic performance of the building is defined by the good orientation of the volume, an ideal ratio surface/volume, the correct dimension and arrangements of the glazed openings and of the solar screens, a hyper-insulated envelop, the appropriate use of light or massive innovative materials to shift the thermal wave, the introduction of bioclimatic greenhouses and the effects of north-south cross ventilation. The building doesn’t aim at the mimesis but at an integration with the surrounding context while respecting the construction tradition typical of the Lombardy region and the Bergamo area but reinterpreting and readapting it using new construction technologies and refined principles of energy efficiency. The design criteria follow the style of the Lombardy farm houses (cascine) and therefore opened to sun light on the main elevation on the south and with loggia and large openings that create a considerable material and volumetric variation and the building is marked by the regular intervals of the timber frame. The north elevation is instead more compact both from the compositional and performance point of view (high insulation envelop). The building is arranged over two floors and finishes with a symmetrical double-pitched roof. The two residential units included (for a net of 400 m2) are arranged over two storey above ground and one below ground: at the entrance level there are the living areas with services and bathrooms (clustered on the north side to allow the living rooms to use at best the solar gains during the winter season) while the bedrooms are located on the first floor.

The new Monte Rosa hut was opened in September 2009: the building is morpho-logically and technologically innovative and it is provided with advanced services and energy strategies. The Swiss Alpine Club is the owner of the property and it was built to celebrate the 150th anniversary of the Zurich Polytechnic. This project is the result of a long multi-disciplinary research started in 2006 and it is arranged over 6 floors in the valise Swiss on a 2883 m high slope between the spectacular landscape provided by the Gorner, Grenz and Monte Rosa glaciers. Its structural frame is essentially made of wood and rests over steel and concrete foundations which are anchored to the rock. The architectural image, characterised by a sharp-edged structure clad with aluminium (which was chosen for its durability and to enhance the building’s visibility), groups all the characteristics of the environmental integration, of functionality, or new technology and energy efficiency within the shape of a sparkling rock crystal with a peculiar polygonal profile. The scenery, which can be seen from the openings of the staircase that connects the four floors of the buildings, is truly breath-taking and it is lived at 360°. The lower ground floor includes the storage area and the plant rooms; on the ground floor there is a bright panoramic restaurant with 120 seats and an outdoor terrace for 60 people and 18 bedrooms are located on the three top floors. The inside is finished with wood and it gives a sense of warmth and security which if typical of old mountain huts and creates an interesting dialogue between contemporary and tradition. For the construction of this futuristic structure only prefabricated elements were used (walls and slabs) and these were light and easy to lift with small helicopters. This solution has to allowed to comply with the budget limits and to complete the project in a short time frame.

Location COPENHAGEN, DENMARKDetail and construction design CHRISTENSEN & CO ARCHITECTS, COPENHAGEN

Project partners COPENHAGEN UNVERSITY, COPENHAGEN MUNICIPALITY, VELUX, VELFAC

Client DANISH UNIVERSITY AND PROPERTY AGENCYConstruction period OCTOBER 2008-NOVEMBER 2009Area 950 M²

Cost 5 MILLIONS EURO

Location COLOGNOLA (BG), ITALYArchitectural and technological deisgn

ATELIER2 - VALENTINA GALLOTTIAND MARCO IMPERADORI ASSOCIATI

Client VANONCINI SPA, PREZZATE DI MAPELLO (BG)Construction period SEPTEMBER 2006-JUNE 2008

Location ZERMATT MUNICIPALITY, VALLESE "PLATTJE"AMONG GORNER GLACIER, GRENZ AND MONTE ROSA

Altitude 2883.50 M S.L.M.

Detail and construction design

ETH STUDIO MONTE ROSA, FACULTY OF ARCHITECTURE, ETH ZURICH, ANDREA DEPLAZES, MARCEL BAUMGARTNER

(PROJECT HEAD), KAI HELLAT; BEARTH & DEPLAZES ARCHITEKTEN AG, CHUR/ZURICH, DANIEL LADNER

Client SWISS ALPINE CLUB (SAC)Area 1154 M²Cost 4.6 MILLIONS EURO

In partnership with the Swiss Federal Institute of Technology

(ETH Zurich), Switzerland; the Massachusetts Institute of

Technology, Cambridge, USA; Tongji University, Shanghai, China;

Universidad Iberoamericana, Mexico City; and the Ecole Supérieure

d’Architecture de Casablanca, Morocco. The universities lead the

independent juries in five regions of the world. Entries at

www.holcimawards.org close March 23, 2011.

The Holcim Awards competition is an initiative of the Holcim

Foundation for Sustainable Construction. Based in Switzerland,

the foundation is supported by Holcim Ltd and its Group companies

and affiliates in more than 70 countries. Holcim is one of the

world’s leading suppliers of cement and aggregates as well

as further activities such as ready-mix concrete and asphalt

including services.

Develop new perspectives for our

future: 3rd International Holcim

Awards competition for projects

in sustainable construction. Prize

money totals USD 2 million.

www.holcimawards.org

Luigi Centola, Architect, Rome, Italy: Winner of the Global Holcim

Awards Silver 2006.

“Sustainability will become natural.”

This competition is proudly supported

by Holcim (Italia) S.p.A. www.holcim.it

66 S 9/10 [Rassegna Software]

DESCRIZIONE

Il Certificato N.011 del C.T.I. attesta che la versione del software 2.0.0 è conforme alle norme UNI-TS 11300 (parti 1 e 2), come previsto dal D.Lgs. 115/08. I risultati, verificati secondo quanto riportato nel D.P.R. 59/09 (Linee Guida Nazionali per la certifica-zione energetica), possono essere analogamente utilizzati per compilare gli ACE in linea con le procedure regionali di Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Friuli Venezia Giulia.TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Sulla base delle caratteristiche costruttive specifiche dell’edificio, si determinano i fabbisogni di energia termica e primaria e i rendi-menti secondo i metodi di valutazione (di progetto, standard e in condizioni effettive di utilizzo) e i metodi di calcolo (semplificati e/o analitici) previsti nella UNI-TS 11300 (parti 1 e 2). Un database precompilato e completamente modificabile, procedure assistite e valori tabellari da normativa semplificano l’inserimento dei dati in tutte le casistiche di intervento. AMBITI DI IMPIEGO

Redazione della relazione tecnica progettuale (ex Legge 10/91); produzione degli attestati di qualificazione e di cer-tificazione; classificazione automatica degli edifici secondo tabelle nazionali, regionali e personalizzate; determinazione trasmittanza di strutture e infissi in modo diretto (da scheda tecnica) e analitico (in base alla stratigrafia/caratteristiche

DIECI 2K NITRO 888 SOFTWARE PRODUCTS SRLViale Combattenti Alleati d’Europa 35 45100 RovigoTelefono 0425471240Fax [email protected] www.888sp.com

12 soluzioni per la redazione dell’Attestato di Qualificazione Energetica

A cura di Silvia Ghiacci

SOFTWARE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI[

costruttive); verifica igrometrica (diagramma di Glaser) in base a caratteristiche costruttive e dati climatici.REQUISITI DI SISTEMA

Windows XP/Vista/Seven con configurazione Pentium IV (o superiore), 1 GB RAM minimo e spazio libero di 350 MB su HD. Per Macintosh il sistema operativo necessario è OS X 10.5 o successivo, PPC G4, G5, Mac Intel, 1 GB RAM minimo e spazio libero di 350 MB su HD.

DIECI 2K NITRO888 SOFTWARE PRODUCTS SRL WWW.888SP.COM

TERMUSACCA SOFTWARE SPAWWW.ACCA.IT

ARCHLINE.XP® ENERGYCADLINE SOFTWARE SRLWWW.ARCHLINE.IT

EC705 CERTIFICATO ENERGETICOEDILCLIMA SRLWWW.EDILCLIMA.IT

BM® CLIMA ENERGIABM SISTEMI SRLWWW.BMSISTEMI.COM

DESIGNBUILDEREVOLVENTE SRLWWW.EVOLVENTE.IT

EUCLIDE CERTIFICAZIONE ENERGETICAGEO NETWORK SRLWWW.GEONETWORK.IT

EXCELLENT ENERGIAINNOVARE24 SPA U.S. - BUSINESS UNIT STRWWW.STR.IT

TERMOLOG EPIX 2LOGICAL SOFT SRLWWW.LOGICAL.IT

L10IMPIANTIMC4SOFTWARE ITALIA SRLWWW.MC4SOFTWARE.COM

EBA 2 – EFFICIENT BUILDING ANALYSISROCKWOOL BUILDING SCHOOLWWW.RW-BUILDINGSCHOOL.IT

XCLIMA EUROPEWHIZZY SRLWWW.XCLIMA.COM

[Rassegna Software] S 9/10 67

DESCRIZIONE

Software con inputazione a oggetti già adeguato al D.Lgs. 192/2005, al D.P.R. 59/2009 e alle più recenti norme UNI in materia di risparmio energetico (UNI/TS 11300-1 e UNI/TS 11300-2). Il programma è stato il primo ad aver ottenuto la certificazione da parte del C.T.I. per la conformità alle meto-dologie di calcolo definite dalle norme UNI TS 11300:2008 (parte 1 e 2), come previsto dal D.Lgs. 115/2009 e confer-mato dal D.P.R. 59/2009. L’ultima versione del programma è aggiornata alle indicazioni dell’errata corrige alla norma UNI/TS 11300 (Parte1), pubblicata il 22 luglio 2010. In particolare, cambiano la valutazione della temperatura esterna e il valore dell’irradiazione solare da utilizzare nel calcolo. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Tecnologia Input Object Draw. Progettazione anche a partire da DXF o DWG. Modifiche e ricalcoli in tempo reale. Termografia. Archivi interni. Help funzionale e normativo in linea con funzioni di diagnostica. Word processor interno. Analisi del comfort termodinamico integrabile allo studio dell’isolamento acustico. Moduli specifici per procedere alle verifiche delle prestazioni energetiche e alla certificazione degli edifici seguendo le norme emanate in materia dalle Regioni, per gli impianti di riscaldamento, per il carico termico estivo e per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. AMBITI DI IMPIEGO

Tutti i tecnici abilitati alla progettazione di edifici e impianti

TERMUS ACCA SOFTWARE SPAVia M. Cianciulli - 83048 Montella - AVTelefono 082769504 Fax [email protected] www.acca.it

ARCHLINE.XP® ENERGY CADLINE SOFTWARE SRLVia Pelosa 78 - 35030 Selvazzano Dentro - PDTelefono 0498974121 Fax [email protected] www.archline.it

DESCRIZIONE

Il software offre una serie di caratteristiche uniche nella soluzione della certificazione o semplice determi-nazione del fabbisogno energetico di un edificio. L’input grafico, vero CAD architettonico (disponibile anche nella sua versione free), consente di gestire in modo automatico, completo ed esatto le forme architettoni-che tipiche che soluzioni a input numerico tabellare o semi-cad non sono in grado di affrontare. Energy Design e il componente per la progettazione energe-tica. Sviluppata in collaborazione con il dipartimento di Fisica Tecnica dell’università di Cagliari consente al progettista di valutare in modo completo, interattivo e immediato il bilancio energetico dell’involucro edilizio-architettonico e di intervenire su esso applicando criteri di ottimizzazione energetica. Acoustic Design, coerente con le indicazioni normative, integra le fun-zionalità di determinazione del fabbisogno energetico a quelle di determinazione e classificazione acustica degli edifici secondo le specifiche della nuova nor-mativa. Energy Certificato è un componente in grado di realizzare la certificazione energetica secondo le disposizioni delle norme UNI-EN e tutte le più recenti

normative di settore. Il programma provvede auto-maticamente al controllo delle condizioni di verifica dell’indice di prestazione energetica e al calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria. Verifica rispetto alle trasmittanze limite, del rischio della formazione di condensa e dei rendimenti energetici prescritti dalla legge. Redazione, a partire dal progetto, della relazione ex Legge 10, dell’Attestato di Qualificazione Energetica e della Certificazione Energetica validata dal CTI.TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

La tecnologia BIM. Allineato alla sempre più necessaria richiesta di integrazione tra le diverse competenze pro-gettuali, utilizza la tecnologia Gear, basata sullo standard XML, quale anello di congiunzione intelligente tra le diver-se componenti.REQUISITI DI SISTEMA

Sistema operativo Pentium IV o altro processore equi-valente o superiore; RAM, minimo 1024 MB, raccoman-data 2048 MB (in caso di Windows Vista); Hard Disk di 400 MB; scheda grafica con risoluzione minima di 1280x1024; monitor minimo 17 pollici con risoluzione 1280x1024; Microsoft Office Excel 2007 o superiori.COSTO. 490 euro (+IVA).

iscritti agli ordini professionali possono utilizzare il software per la verifica delle prestazioni degli edifici e della loro relativa certificazione energetica. Inoltre è possibile anche predisporre la pratica di detrazione fiscale per le spese sostenute in interventi di riqualificazione energetica degli edifici sia parziali che totali con il software Praticus-Energia. Per le fonti rinnovabili e per il loro cor-retto sfruttamento è possibile utilizzare GeoTerMus per impianti geotermici a bassa entalpia, Solarius-PV, per il solare fotovoltaico e Solarius-T per il solare termico.

68 S 9/10 [Rassegna Software]

DESCRIZIONE

Software per la valutazione delle dispersioni termiche e del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, secondo gli adem-pimenti previsti da D.Lgs. 115/08, UNI EN 13790:2008 e UNI/TS 11300 1-2:2008. Aggiornato al D.P.R. n. 59/09 e al D.M. 158/09, il programma è stato dichiarato conforme alle norme dal CTI.TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Il programma consente di controllare le condizioni di verifica dell’EPI; calcolare e verificare la prestazione energetica EPe,invol; calcolare il fabbisogno mensile specifico di acqua calda sanitaria (ACS), compresa la

percentuale prodotta da fonti rinnovabili; verificare il rispetto delle trasmittanze limite, del rischio alla formazione di condensa e dei rendimenti energetici prescritti dalla legge; verificare la trasmittanza ter-mica periodica per pareti opache verticali ed oriz-zontali; calcolare le prestazioni termiche dell’edifi-cio in regime dinamico (UNI EN ISO 13786:2008); compilare automaticamente la documentazione da allegare al progetto; redigere, a partire dal progetto, l’Attestato di Qualificazione Energetica e l’Attestato di Certificazione Energetica, secondo le Linee guida nazionali (D.M. 26 giugno 2009 n.158); redigere le pratiche per le Detrazioni Spese Riqualificazione Energetica del 55% secondo la Finanziaria 2008, aggiornata ai parametri del 1° gennaio 2010; elabora-re l’Attestato di Qualificazione Energetica degli edifici in ottemperanza alle norme emanate in materia dalle Regioni Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Lombardia.

BM® CLIMA ENERGIABM SISTEMI SRLVia Sacro Cuore 114/C - 97015 Modica - RGTelefono 0932763691 Fax [email protected] www.bmsistemi.com

EC705 CERTIFICATO ENERGETICOEDILCLIMA SRLVia Vivaldi 7 - 28021 Borgomanero - NOTelefono 0322835816 Fax 0322841860 [email protected] www.edilclima.it

DESCRIZIONE

Il software consente la compilazione e la stampa dell’attestato di certificazione energetica dell’edificio o della singola unità immobiliare, in conformità alle Linee guida per la certificazione energetica degli edifici (D.M. 26/06/2009). Il programma può essere utilizzato autonomamente senza l’ausilio di altri software e, con un unico input, permette di effettuare il calcolo: della poten-za invernale; dell’energia invernale conforme alle norme UNI/TS 11300 parti 1 e 2; dell’energia utile estiva dell’in-volucro edilizio conforme alla norma UNI/TS 11300. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

La modellazione dell’impianto con il software, consente di gestire qualsiasi tipologia impiantistica. E’ inoltre possibi-le calcolare il fabbisogno di energia primaria dell’edificio, tenendo conto di eventuali impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica o elettrica. Il programma è corredato da archivi di supporto esaurienti, costantemente aggiornati e aggiornabili anche a cura dell’utente. E’ pos-sibile utilizzare anche i moduli opzionali EC780 - Regione Lombardia, per la compilazione automatica del file .XML da elaborare con il software CENED+ ed EC712 - Solare Termico, per il calcolo del contributo dei pannelli solari effet-

tuato tramite metodo analitico in conformità alla norma EN 15316-4-3.REQUISITI DI SISTEMA

Sistema operativo Windows XP, Vista, Seven; computer con processore compatibile Intel Pentium o superiore; 512 MB di RAM; CD Rom. Scheda video VGA 1024x768 o superiore. Spazio su disco fisso: da 10 MB a 500 MB in funzione dei moduli acquistati.

[Rassegna Software] S 5/09 69

DESCRIZIONE

Strumento di analisi energetica principalmente utiliz-zato per edifici grandi e complessi. Il software, grazie al motore di calcolo Energy Plus (E+), riesce a soddi-sfare i requisiti dettati dalla normativa vigente per la certificazione energetica prevedendo, per gli edifici di volumetria superiore ai 10.000 m3, l’utilizzo di stru-menti basati su calcoli di tipo dinamico. L’azienda, che da oltre 5 anni è distributore unico per l’Italia di Design Builder, oltre a tradurre il software ha curato la pubblicazione di una guida all’utilizzo scaricabile dal web-site e, con cadenza mensile, organizza corsi per fornire una conoscenza di base sull’uso corretto del pacchetto. Il software verrà completato dal modulo HVAC (in previsione di lancio) e si andrà ad aggiunge-re al modulo CFD ormai conosciuto e apprezzato fra gli utenti e ricercatori italiani.

TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Il software offre la possibilità di scambiare dati dai sistemi CAD al motore di calcolo Energy Plus tramite vari formati tra cui gbXML. Grazie a questi standard internazionali è possibile realizzare il modello tridi-mensionale dell’edificio senza alcun tipo di model-lazione, importando direttamente il modello in tre dimensioni. È possibile inoltre importare anche file bidimensionali in formato DWG per poi estruderli e modellarli a piacimento per ottenere l’edificio voluto. Il software permette di simulare diverse situazioni in regime dinamico, per poter così scegliere la migliore, diventa quindi lo strumento ideale di collegamento fra il progettista edile e il progettista impiantista.

DESIGNBUILDER EVOLVENTE SRLVia Dalton 56 - 41100 Modena - MOTelefono 059260925 Fax [email protected] www.evolvente.it

EUCLIDE CERTIFICAZIONE ENERGETICA GEO NETWORK SRL Via Mazzini 64 - 19038 Sarzana - SPTelefono 0187622198 Fax [email protected] www.geonetwork.it

DESCRIZIONE

Software per la verifica delle dispersioni termiche, il cal-colo del fabbisogno termico invernale ed estivo e per la certificazione energetica secondo le ultime disposizioni di legge. Con la nuova versione 2011, l’effettuazione di tutti i calcoli, la redazione e stampa delle relazioni tecniche e degli altri documenti, ivi compresi i calcoli connessi alla climatizzazione estiva (UNI/TS 11300-3) e gli sgravi fiscali è ancora più intuitiva, con l’interfaccia d’uso “user friendly”. Il software è certificato dal C.T.I., conforme alle norme UNI/TS (parte 1 e 2) e viene utilizzato a fini didattici. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Sulla base della tipologia di intervento selezionata, il sof-

tware effettua tutti i calcoli e le verifiche richieste secon-do le ultime leggi e norme tecniche di riferimento (UNI/TS 11300 - Parte 1, 2 e 3). È inoltre conforme alla normativa di diverse leggi regionali (es. regione Piemonte, Liguria ecc.). Due diverse modalità di imputazione dei dati per-mettono di analizzare gli elementi disperdenti necessari per i calcoli: input tabellare o input grafico (per importare le planimetrie dell’edificio o dei locali). Il software prov-vede automaticamente ai controlli, alle verifiche e alla redazione e la stampa (personalizzabile) di tutta la docu-mentazione richiesta quali: relazione tecnica, relazioni di calcolo, attestato di qualificazione o di certificazione energetica, autodichiarazione, schede dei componenti e delle strutture, disegni della stratigrafia, diagramma di Glaser, scheda informativa per le detrazioni fiscali ecc.). AMBITI DI IMPIEGO

Tutti i tecnici abilitati alla progettazione di edifici e impianti agli stessi asserviti. OPTIONAL

Windows 95 e versioni successive, 512 MB di memoria RAM, 40 MB di spazio libero su HD. Altro: lettore di CD- ROM, Porta USB, Internet Explorer. Aggiornamenti costanti scaricabili dal sito web.COSTO

325 euro (+IVA) fino al 31 dicembre 2010 con la garan-zia “soddisfatto o rimborsato” entro 30 giorni dalla data di attivazione della relativa licenza.

70 S 9/10 [Rassegna Software]

DESCRIZIONE

Software per il calcolo dell’isolamento termico, per la redazione della relazione tecnica (D.P.R. 59/2009) e per la certificazione energetica degli edifici con riferimento alle linee guida e alle procedure regionali. Il modulo Impianti esegue il calcolo degli impianti di riscaldamen-to, il modulo Sfasamento valuta l’inerzia termica delle strutture opache, i moduli Solare e Fotovoltaico eseguo-no il dimensionamento dei pannelli solari termici e foto-voltaici. Grazie al servizio gratuito Logical Autoupdate, il programma viene costantemente aggiornato via internet ad ogni variazione Normativa.TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Il software adotta un’interfaccia grafica intuitiva, in modo che il progettista abbia sempre visibile lo stato di avan-zamento della relazione. Esegue secondo normativa (D.Lgs. 192/2005, D.Lgs. 311/2006, D.P.R. 59/2009) le verifiche dei fabbisogni termici invernale ed estivo dell’involucro, delle trasmittanze delle strutture e dei rendimenti dell’impianto termico per riscaldamento e acqua calda sanitaria. La procedura di calcolo è stata sviluppata con riferimento alle UNI TS 11300.AMBITI DI IMPIEGO

Soluzione completa per la stesura della relazione tecnica per

gli edifici nuovi, la certificazione e la qualificazione energetica per gli edifici esistenti. Grazie allo strumento Confronta è possibile comparare diversi stati di calcolo e valutare i tempi di ritorno di un possibile intervento di ristrutturazione.REQUISITI DI SISTEMA

Sistema operativo Microsoft Windows 7/Vista/XP a 32 e 64 bit. Processore Pentium o superiore con almeno 1 Gb di RAM. Spazio libero 1 GB di spazio libero sull’Hard Disk. Lettore DVD, scheda Video SVGA 1024x768 o superiore, Mouse Microsoft Windows compatibile. COSTO. Da 680 euro (+IVA) compresa assistenza tele-fonica e manutenzione del software.

TERMOLOG EPIX 2 LOGICAL SOFT SRLVia Garibaldi 253 - 20033 Desio - MBTelefono 0362301721 Fax [email protected] www.logical.it

EXCELLENT ENERGIA INNOVARE24 Spa u.s. - Business Unit STRVia Gramsci 36 - 46020 Pegognaga - MNTelefono 03765521Fax [email protected] http://excellent.str.it

DESCRIZIONE

La nuova versione del software eXcellent Energia è aggiornata agli ultimi provvedimenti normativi e legislativi in material di calcolo e redazione della certificazione energetica, e ha ottenuto dal C.T.I. il cer-tificato di conformità alla norma UNI TS 11300:2008 del motore di calcolo AxEnergia 2010. Il software, in combinazione con le soluzioni Autodesk, si integra perfettamente con Autodesk Revit Architecture 2010 e Autodesk AutoCAD 2010. Ciò consente ai progettisti di recuperare i dati architettonici direttamente dal progetto elaborato attraverso l’input grafico, oppure, attraverso eXcellent Architect, permette di trasforma-re automaticamente i dati di AutoCAD immessi in un disegno tridimensionale. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Nato per gestire la tematica della certificazione energetica secondo il D.Lgs. n. 311/2006 e modi-fiche successive, il software consente il calcolo

e la redazione del certificato energetico, grazie all’aggiornamento al D.P.R. n. 59 del 2 aprile 2009 (Linee Guida per la certificazione energetica), in vigore dal 1° luglio, ed è applicabile anche a tutte le Regioni che hanno legiferato su questa materia con dispositivi propri, come il Piemonte e l’Emilia Romagna. Con pochi passaggi, in modo chiaro e preciso, eXcellent Energia (powered by AxEnergia) permette di determinare i fabbisogni energetici e di energia primaria specifici dell’involucro esterno degli edifici, quello per la climatizzazione invernale (Epinv), per la produzione di acqua calda sanitaria (Epacs) e globale (Eptot), nonché la classe di consumo globale, con la stampa del relativo atte-stato o certificato e il calcolo delle trasmittanze termiche e del diagramma di Glaser, la verifica dei limiti di legge, il calcolo della detrazione fiscale del 55% e l’emissione dell’allegato A ed E. Inoltre, la stampa della relazione tecnica richiesta dal D.Lgs. n. 311/2006 e la stampa in Excel persona-lizzabile con grafici, macro o semplici informazioni aggiuntive.AMBITI DI IMPIEGO

PC Pentium o processore equivalente; 512 MB RAM (consigliati 1024); HD 200 MB liberi; Interfaccia video SVGA (risoluzione consigliata 1024x768 con carat-teri piccoli); Monitor a colori; Mouse compatibile; Stampante compatibile con Windows XP, Windows Vista.

DESCRIZIONE

Software completamente tridimensionale certificato dal Comitato Termotecnico Italiano. Nato come applicativo di AutoCAD© è caratterizzato da un input interamente grafi-co che vi permette in ogni istante di verificare facilmente la correttezza del progetto realizzato. Dalla definizione della geometria dell’edificio, alla esplicitazione dell’im-pianto di riscaldamento ogni aspetto della certificazio-ne viene trattato in maniera grafica. Inoltre gli archivi completamente personalizzabili permettono all’utente di creare un modello il più possibile fedele alla realtà.TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

I calcoli relativi alla certificazione energetica sono conformi alla specifiche tecniche UNI/TS 11300 parti 1 e 2, nonché all’errata corrige della parte 1 rilasciata il 22 luglio 2010. Sviluppato in ambiente AutoCAD©, il software tridimensionale vi permette di disegnare sia l’edificio che l’impianto termico in esso installato, garantendo all’utente la possibilità di rea-lizzare la certificazione di un edificio conforme all’originale.AMBITI DI IMPIEGO

Il software può essere utilizzato per eseguire la certifi-cazione energetica di edifici conformemente alla linee guida nazionali o alle disposizioni delle regioni Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna. Inoltre è possibile eseguire le verifiche di legge conformi al D.Lgs. 192/05 e S.M.I. ed alle suddette Leggi Regionali, compreso il dimen-

sionamento di un campo di collettori solari termici per la riduzione del fabbisogno termico come previsto dalle leggi in vigore. Il modulo inoltre permette di calcolare il carico termico per la climatizzazione estiva e invernale dell’edi-ficio e di dimensionare l’impianto ad acqua (radiatori, fan-coil, pannelli radianti) per il trattamento dello stesso.REQUISITI DI SISTEMA

Processore Intel Pentium 4 o AMD Athlon da 2.2 GHz o superiore oppure Processore Intel o AMD Dual Core da 1.6 GHz o superiore. Sistemi operativi Microsoft Windows Vista (32/64 bit), Windows XP SP3.COSTO

L10Impianti Std di 1700 euroL10Impianti Pro di 2500 euro

L10IMPIANTI MC4SOFTWARE ITALIA SRLCorso Corsica 7/53 - 10134 Torino - TOTelefono 0113032370Fax [email protected]

EBA 2 - EFFICIENT BUILDING ANALYSIS ROCKWOOL BUILDING SCHOOLVia Londonio 2 - 20154 MilanoTelefono 0234613241Fax [email protected]

DESCRIZIONE

Il nuovo software può essere utilizzato per diversi scopi: corretta impostazione del progetto architettonico attra-verso utili consigli (calcolo Multi zona); certifica-zione energetica e Legge 10; diagnosi energetica; calcolo del pay-back period sugli interventi di miglio-ramento. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

L’impostazione del progetto è duplice: grafica, con importazione diretta di file CAD e tabellare attraverso l’utilizzo di semplici schede. Il software di calcolo si basa sulle metodologia di calcolo delle UNI/TS 11300 (parte 1 e 2) ed è stato sviluppato in collaborazione con il Dipartimento B.E.S.T. del Politecnico di Milano. AMBITI DI IMPIEGO

Il software procede nell’analisi dell’edificio secondo la logica progettuale di un edificio ad alta efficienza: inseriti i dati d’involucro è possibile fare uno scre-ening dettagliato delle prestazioni ed effettuare il percorso a ritroso migliorando alcune scelte (posi-zionamento e prestazione degli infissi, miglioramen-to delle strutture opache, orientamento). Si osserva in tempo reale il cambiamento del fabbisogno utile, comprendendo fino in fondo il senso delle scelte progettuali. Conclusa questa prima fase sull’involu-cro si procede con l’analisi impiantistica, strutturata per guidare anche gli utenti meno esperti fino alla stampa dell’attestato e della Legge 10. È possibile inoltre effettuare una diagnosi, utilizzando i parame-tri reali d’utilizzo dell’edificio e una stima economica

degli interventi di miglioramento calcolando il loro pay-back period. Assieme ai documenti ufficiali viene prodotto anche un report con tutti i dati e grafici del progetto, personalizzabile dagli utenti con loghi e colori. Il software è accompagnato da un manuale che oltre a contenere la spiegazione d’uso di affronta molti aspetti della progettazione energeticamente efficiente.

DESCRIZIONE

Piattaforma web aperta a molteplici realtà (istituti di ricerca, università, produttori e professionisti del settore edile) e in grado di presentarsi come luogo d’incontro e condivisione di know-how. Nell’ambiente web, le diverse esperienze e competenze professionali si incontrano e si concretizzano in strumenti applica-tivi di analisi e calcolo, relativi al tema del risparmio energetico negli edifici, all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e più in generale alla tutela dell’ambiente. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO

Per utilizzare la piattaforma si deve semplicemente disporre di una connessione internet e di un browser compatibile (preferibilmente Google Chrome, Firefox e Safari). Non è necessaria alcuna installazione: il sistema è sempre aggiornato, immediatamente ope-rativo, utilizzabile da un qualsiasi sistema operativo e sicuro grazie alla modalità di lavoro criptata. È possibile accedere da qualunque luogo utilizzando vari supporti. L’iscrizione e l’utilizzo di vari applicativi e funzionalità di base è gratuito. L’ambiente è in continua evoluzione ed ogni aggiornamento viene reso disponibile senza necessità di alcuna azione da parte dell’utente.AMBITI DI IMPIEGO

Gli applicativi disponibili sono molteplici. DOCETpro 2010: strumento di simulazione a bilanci mensili finalizzato alla certificazione energetica degli edifici di nuova costruzione ed esistenti, per tutte le desti-nazioni d’uso riportate nel D.P.R. 26 agosto 1993,

n. 412. ProCasaClima 2009: strumento di analisi per effettuare il calcolo dell’efficienza complessiva dell’edificio (energia primaria), che tiene conto anche del fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria. Nel caso di utilizzo di materiali edili particolarmente ecologici, lo strumento permette anche la valutazione CasaClima Nature. StratiX: appli-cativo di calcolo che consente la creazione di strati-grafie composte da strati termicamente omogenei. MatiX: strumento che consente di creare vari archivi di materiali personalizzati. Sono presenti inoltre una serie di archivi tra cui: Materiali UNI, database di materiali costruttivi, suddivisi per categorie; Materiali Röfix; dati climatici Province Italia.

XCLIMA EUROPEWHIZZY SrlVia Castel Villsegg 14 - 39042 Bressanone - [email protected]

Contributi a cura di

STEFANO BERNUZZILaureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Pavia, ha ottenuto un Master di specializzazione all’Accademia di Belle Arti di Brera. Giornalista dal 2007, cultore della materia in Sto-ria dell’Architettura Contemporanea al Politecnico di Milano, è sta-to responsabile del portale di architettura e design www.archinfo.it, redattore dei siti www.domusweb.it, della rivista Domus e www.undo.net, collaboratore free lance del settore architettura della rivi-sta Mousse Magazine e curatore di mostre di arte contemporanea.

MATTEO BRASCAIngegnere edile-architetto e dottore di ricerca in Sistemi e Processi Edilizi, lavora come libero professionista nel campo dell’innovazione sostenibile. Collabora con società di ingegneria e produttori di siste-mi per facciate ventilate in qualità di progettista e project manager. É autore di pubblicazioni tecnico-scientifi che e del manuale “Proget-tare e costruire con il fi brocemento” edito da Il Sole 24 ORE.

LUCA PIETRO GATTONIIngegnere e Dottore di ricerca. Dirige la società Flux Studio SA [www.fl uxstudio.ch] che si occupa di consulenza e progetto sui temi am-bientali, energetici e acustici per interventi che richiedono presta-zioni elevate ed un approccio integrato e armonioso tra le diverse competenze. Docente incaricato e Assegnista di ricerca presso il BEST al Politecnico di Milano. Docente presso la SUPSI [Scuola Uni-versitaria Professionale della Svizzera Italiana], DACD [Dipartimen-to Ambiente Costruzioni e Design], Lugano.

SILVIA GHIACCIArchitetto, titolare dello Studio di Pianifi cazione Urbana, esercita la propria attività in Milano nel campo della progettazione architetto-nica e urbanistica. Si occupa di riqualifi cazione urbana e di Piani ur-bani del Traffi co, ha pubblicato libri e articoli su riviste specializzate. Dal 1998 collabora con il Politecnico di Milano e con alcune società private in qualità di docente di corsi di formazione sul software Au-toCAD di Autodesk.

LIZ MEDDINGSIngegnere meccanico, professionista accreditato e perito per la valu-tazione e certifi cazione secondo il sistema BREEAM. Lavora per Ove Arup & Partners con sede a Bristol, Gran Bretagna. La sua attività è specializzata in particolare sul low carbon design e progettazione so-stenibile. La sua esperienza lavorativa si è sviluppata in settori diver-si quali l’istruzione, gli sviluppi residenziali e ad uso misto.

ITALO MERONIResponsabile del Reparto di Fisica delle Costruzioni di ITC-CNR (Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricer-che), Capo Progetto Dipartimento Sistemi di Produzione del CNR, Pre-sidente di IRcCOS (Istituto di Ricerca e certifi cazione per le Costruzioni Sostenibili) e membro del board di SBA (Sustainable Building Alliance).

ANDREA MOROArchitetto, svolge la propria attività professionale e di ricerca nel cam-po della certifi cazione dell’edilizia sostenibile. È Presidente dell’asso-ciazione iiSBE (international iniziative for a Sustainable Built Environ-ment) del suo chapter nazionale iiSBE Italia. È membro dello Steering Committee Protocollo ITACA come referente tecnico scientifi co. Parte-cipa alle attività di gruppi di lavoro internazionali promossi dall’UNEP (United Nations Environmental Program) e dalla Sustainable Building Alliance. È promotore e referente del marchio di certifi cazione nazio-nale ESIt (Edilizia Sostenibile Italia). È stato il coordinatore esecutivo delle linee guida per la sostenibilità ambientale dei villaggi olimpici in occasione dei giochi invernali di Torino 2006.

SABRINA PIACENZAArchitetto, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel 2002, presso il quale, dal 2005, è cultore della Materia di Storia dell’Architettura Contemporanea. Dal 2004 svolge attività redazio-nale collaborando con alcune riviste quali d’Architettura, Recupera-re l’Edilizia, Arketipo-Il Sole 24 ORE e con il portale di architettura e design www.archinfo.it. Ha pubblicato con Motta Architettura la collana Architetture d’autore e, in particolare, i volumi Interni, Loft e Attici, Ville e Cottage, Giardini e piscine.

GRAZIANO SALVALAIIngegnere e dottore di ricerca in Ingegneria dei sistemi edilizi. Il suo campo di ricerca riguarda l’innovazione tecnologica sostenibile con particolare attenzione all’integrazione edifi cio – impianto e alle strategie di raffrescamento naturale in clima mediterraneo. Collabora con diverse società d’ingegneria nel campo dell’effi cienza energetica e della sostenibilità ambientale. Partecipa inoltre alla realizzazione di edifi ci sperimentali sviluppati dal Politecnico di Mi-lano. È esperto in simulazioni energetiche dell’edifi cio.

MARTA MARIA SESANALaureata in Ingegneria Edile-Architettura nel 2006 presso il Po-litecnico di Milano, Polo regionale di Lecco. Iscritta al dottorato di ricerca in Ingegneria dei Sistemi Edilizi presso il Dipartimento Best, Politecnico di Milano, attualmente è Ph.D. student researcher pres-so il Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, all’interno del gruppo Solar Buildings, dove opera nel campo dell’innovazione tec-nologica sostenibile in ambito residenziale.

ALESSANDRO SPECCHERCollabora con il Green Building Council Italia da quando il progetto era ancora in fase embrionale, attualmente copre il ruolo di respon-sabile sviluppo e formazione dell’associazione. Vanta numerosis-sime collaborazioni sia in campo formativo: università e aziende leader nel settore dell’edilizia, che informativo: partecipazione a conferenze nazionali e internazionali. Il suo lavoro lo porta molto spesso a Washington, USA, sede di USGBC. In collaborazione ad un team statunitense ha analizzato le performance energetiche della prima scuola LEED certifi cata in Europa.

ADESITAL SPAVia XX Settembre 12/1441040 Ubersetto di Fiorano (Modena)Tel. 0536927511www.adesital.it

AUTODESK SPAMilanofi ori - Strada 4 Palazzo A520090 Assago (Milano) Tel. 0257519909www.autodesk.it

BRIANZA PLASTICA SPAVia Rivera 5020048 Carate Brianza (Monza-Brianza)Tel. 036291601 www.brianzaplastica.it

DIASEN SRLZona Industriale Berbentina 5 60041 Sassoferrato (Ancona) Tel. 07329718www.diasen.com

EDILCLIMA SRLVia Vivaldi 7 28021 Borgomanero (Novara)Tel. 0322835816www.edilclima.it

Gli inserzionistiEDILTECO SPAVia dell’Industria 71041038 San Felice S/P (Modena)Tel. 053582161www.edilteco.com

ERACLIT VENIER SPA Via dell’Elettricità 1830175 Portomarghera (Venezia) Tel. 041929188 www.eraclit.biz

FASE ENGINEERING SRLVia Talete 10/10 47122 Forlì (Forlì-Cesena) Tel. 0543798472www.fasenet.it

GRUPPO IMAR SPA Via Statale 82 25010 Ponte S. Marco (Brescia)Tel. 0309638111 www.gruppoimar.it

HABITAT LEGNO SPAVia G. Sora 22 25048 Edolo (Brescia)Tel. 0364773511 www.habitatlegno.it

HOLCIM ITALIA SPAVia Volta 122046 Merone (Como)Tel. 031616111www.holcim.it

HOLZBAU SPAVia A. Ammon 1239042 Bressanone (Bolzano)Tel. 0472822666www.holzbau.com

LATERLITE SPAVia Correggio 320149 Milano Tel. 0248011962 www.leca.it

KME ITALIA SPAVia dei Barucci 2 50127 Firenze Tel. 05544111 www.kme.com

INFINIT Y MOTION SRLPiazza Risorgimento 120048 Carate Brianza (Milano) Tel. 0362992018 www.infi nitymotion.com

IVAS INDUSTRIA VERNICI SPA – GRUPPO IVASVia Bellaria 4047030 San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) Tel. 0541815811 www.gruppoivas.com

KNAUF – SISTEMI COSTRUTTIVILocalità Paradiso56040 Castellina Marittima (Pisa)Tel. 05069211www.knauf.it

MAPEI SPAVia Cafi ero 2220158 MilanoTel. 02376731www.mapei.it

MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V.Via Colleoni 720041 Agrate Brianza (Milano)Tel. 03960531www.mitsubishielectric.it

NEMETSCHEK ITALIA SRLVia Brennero 32238121 TrentoTel. 0461430430www.nemetschek.it

NOVELIS ITALIA SRLVia Vittorio Veneto 10620091 Bresso (Milano)Tel. 02614541www.novelis.com

SIK A ITALIA SPAVia Luigi Einaudi 620068 Peschiera Borromeo (Milano)Tel. 0254778111www.sika.it

SOLAVA SPAVia della Fornace 18 - Loc. Matassino52026 Piandiscò (Arezzo)Tel. 0559156556 www.solava.it

UMICORE BUILDING PRODUCTS ITALIA SRLVia Riccardo Lombardi 19/1620153 Milano Tel. 024799821www.vmzinc.it

WIENERBERGER SPAVia Ringhiera 1 40027 Mordano - Fraz. Bubano (Bologna) Tel. 054256811 www.wienerberger.it