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PROGETTI — PROJECTS
032
ANTEDA MANNAHATTA
A MANHATTAN
— FROM MANNAHATTA
TO MANHATTAN
038
HYPAR PAVILION DILLER SCOFIDIO + RENFRO
048
CAMPBELL SPORTS CENTER STEVEN HOLL ARCHITECTS
060
BROOKLYN BOTANIC GARDENVISITOR CENTER WEISS/MANFREDI
ARCHITECTURE/LANDSCAPE/
URBANISM
072
BEEKMAN TOWER GEHRY ASSOCIATES
082
BIG U - REBUILD BY DESIGN BIG TEAM
RUBRICHE — INDEX
010
BOOKSHOP
012
FOCUS PRODOTTO
ENERGIA
TECNOLOGIA
INNOVAZIONE
020
SOLUZIONI
CANTIERE — UNDER CONSTRUCTION
025
COLUMBIA UNIVERSITYMEDICAL CENTERDILLER SCOFIDIO
+ RENFRO
MATERIALI E SISTEMI — MATERIALS AND SYSTEMS
097
PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO
100
RASSEGNA
IMPIANTI— INSTALLATIONS
107
SISTEMI DI SICUREZZA
110
RASSEGNA
114
DESIGNERS, CONTRACTORSAND SUPPLIERS
118
INSERZIONISTI
NEW YORK
Les
ter
Ali
architectural design:
Gehry Associates façade design:
Permasteelisa Groupclient:
Forest City Ratner FCRCconstruction period: 2006-2011overall area: 102,193 m2
cost: 502 million euros
Pianta del 22° livello
22nd level plan
Pianta del 37° livello
37th level plan
Scala 1:800
Scale 1:800
Geh
ry A
sso
ciat
es
Pianta del 50° livello
50th level plan
Pianta del 75° livello
75th level plan
Les
ter
Ali
Vista da sud-est
con il ponte
di Brooklyn
in primo piano
View from
south-east with
the Brooklyn bridge
in the foreground
ARKETIPO76
Vista da nord-ovest
View from north-westLest
er A
li
siche dei grattacieli newyorkesi e le regole tradizionali sulle
rientranze, creando una configurazione che varia secondo
i piani. Queste linee guida, basate sulle normative e sulle
proporzioni, lo hanno portato a individuare l’iniziale quan-
tificazione degli spazi dell’edificio per poi decidere come
sviluppare gli affacci e, infine, l’involucro.
La pianta dell’edificio è una T un po’ tozza che permette
di massimizzare gli orientamenti delle residenze. Gli appar-
tamenti hanno diversi tagli, variano da 50 a 200 metri qua-
dri e saranno tutti destinati alla locazione, non alla vendita.
La struttura è puntiforme, di calcestruzzo armato, con il
core centrale di calcestruzzo prefabbricato, tipico del siste-
ma costruttivo nord americano.
recesses, creating a configuration that changes from one floor to another. These guidelines, based on standards and on proportions, lead him to identify the initial size of the building’s spaces to then decide how to develop the elevations and ultimately the envelop.
The plan of the building is a bit stocky T-shaped which allows to maximize the orientations of the residences. The apartments have different sizes, the range from 50 to 200 square meters and they will all be to let and not for sale.
The structure is made of individual elements made of reinforced concrete with the central core made of prefabricated concrete, typical of the North American construction system.
ARKETIPO78
Il volume
dell’auditorium spicca in
aggetto dalle facciate
The auditorium’s
volume projects from the
facades
The design of the envelop required to break down into components its surface to design and build the single panels.
Permasteelisa Group, manufacturer of the façade system, have therefore collaborated with the designers Gehry Associates from the onset of the envelop’s design when the developable areas were being studied, allowing to move from a free form to a structure which is finished in its shape, performance and cost. The development of these areas has been studied through a Gaussian curve which defined the points of the façade which are separated from the surface and the curve’s degrees. The success of this study lead to defined surfaces with a single curve for about the 90% of the envelop.
In the particular project from the Beekman Tower, this process started right from the envelop, the most articulated and complex part, to then expand to the design of the floor again designed following the shape and type of the cladding cells and therefore irregular. As a result of the optimization of the cladding panels, the site maintained an average production rate of five days per floor completely watertight.
ZOOM 1: REGOLARE L’IRREGOLABILE: LA DISCRETIZZAZIONE DEL PROGETTO — CONTROLLING THE UNCONTROLLABLE: DISCRETE DESIGN COMPONENTS
Il disegno dell’involucro ha richiesto una discretizza-
zione completa della sua superficie per progettare e co-
struire i singoli pannelli.
Permasteelisa Group, responsabile del sistema di fac-
ciata, ha perciò partecipato con i progettisti Gehry Asso-
ciates fin dalle prime fasi della progettazione dell’involu-
cro, quando sono state studiate superfici “developable”,
che permettono cioè di passare da una forma libera a una
struttura finita, nella forma, nelle prestazioni e nei costi.
Lo sviluppo di queste superfici viene studiato attraverso la
curva gaussiana, che definisce i punti in cui l’involucro si
distacca dal piano e i gradi di curvatura. Il successo dello
studio ha portato a definire superfici a singola curvatura
per circa il 90% del rivestimento.
Nello specifico del progetto di Beekman Tower, la di-
scretizzazione è iniziata proprio dall’involucro, la parte
più articolata e complessa, per poi impattare sul disegno
dei solai, progettati secondo la forma e la tipologia delle
cellule del rivestimento e perciò irregolari.
Secondo l’ottimizzazione dei pannelli del rivestimen-
to, il cantiere ha tenuto un ritmo medio di cinque giorni
per piano, finito e chiuso dal rivestimento.
Il rivestimento in
lamiera di acciaio
curvata
The cladding made of
curved steel sheeting
Les
ter
Ali
81GEHRY ASSOCIATESBEEKMAN TOWER PROGETTI
La torre nelle fasi finali
del cantiere
The tower in the final
stages of the construction
In the design of the facades the opaque parts and the glazed portions are at full-height, in some cases double-height, and they alternate without a pre-determined pattern. The borders marking each floor, made with C-shaped metallic elements, highlight the top and the base of the volumes and in some cases even the division of the internal levels.
The transparent enclosures are in part aligned with the cladding and in part they set back to create niches (sometime terraces), which give movement to the south-west elevation on the Broadway.
The intrados of the cantilever volumes, or anyway raised from the ground floor, is clad with blue panels. This colour choice increases the effect of the urban scale colonnade’s width towards the Baker sports complex.
The volumes of the external ramps consistently contribute to the definition of the external image with the exception of the elevation overlooking the New York’s subway: this elevation, character-ised by large opaque and transparent portions, it the only with a sloped roof to follow the inclination of the stage of the internal auditorium.
INVOLUCRO: LEGGERI PANNELLI DI ALLUMINIO E DI VETRO — THE ENVELOP: LIGHTWEIGHT ALUMINIUM AND GLASS PANELS
Nel disegno dei prospetti le parti opache e le porzio-
ni vetrate sono a tutta altezza, in alcuni casi a doppia al-
tezza, e si alternano senza un ritmo prestabilito. Le fasce
marcapiano, realizzate con un elemento a C metallico,
segnano la sommità e la base dei volumi, in alcuni casi
anche la divisione tra i livelli interni.
Le chiusure trasparenti in parte sono allineate con il
rivestimento, in parte rientrano a creare sfondati (talvol-
ta delle terrazze), che movimentano il fronte sud-ovest
sulla Broadway.
Gli intradossi dei volumi a sbalzo, o comunque sopra-
elevati dal piano di campagna, sono rivestiti con pannelli
di colore blu. Questa scelta cromatica accresce l’effetto di
ampiezza del portico a scala urbana verso il complesso
sportivo Baker.
Nella definizione dell’immagine esterna intervengo-
no in modo consistente i volumi delle rampe esterne, che
mancano solo sul fronte affacciato sulla linea ferroviaria
di New York: caratterizzato da grandi porzioni opache e
trasparenti, è l’unico con la copertura in pendenza, a se-
guire l’inclinazione della platea dell’auditorium interno.
Lest
er A
li
IMPIANTI
PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO
La posa a secco di elementi costruttivi è sempre un tema molto interessante in quanto può includere anche tanti altri sottotemi più attuali, quali la velocità di posa, il “fai da te”, l’assenza di attività di preparazione di collanti in cantiere ecc. Tutti elementi che devono sempre essere valutati con attenzione e nel sistema organico generale dell’edi cio speci co. La posa in esterno, inoltre, presuppone l’analisi di quali possano essere gli agenti presenti in relazione al contesto, soprattutto di tipo climatico, anche in connessione alla tipologia d’uso, al ne di evitare danni sia agli
utilizzatori, sia alla pavimentazione stessa. I materiali normalmente utilizzati sono il legno, le lastre e i masselli di calcestruzzo, le piastrelle, le lastre e i cubetti di pietra, gli elementi di laterizio. Molti di essi, qualora le caratteristiche meccaniche ne impongano la necessità, vengono supportati anche da un ulteriore elemento (in genere, non di pregio). La posa può essere fatta adagiando completamente l’elemento a un supporto (ad esempio, su sabbia) oppure su piedini, che possono essere di plastica o di acciaio, generalmente sempre regolabili.
TESTO MATTEO FIORI
MATERIALI E SISTEMI
98 ARKETIPO
ZOOM: MENO COLLE, PIÙ VELOCITÀ DI ESECUZIONE
Due sono gli elementi caratterizzanti il titolo del presente documento: posa a secco ed esterno. La posa a secco è una prerogativa di alcune tipologie di prodotto che consente di evitare l’utilizzo di collanti e che può o meno presupporre utilizzo di sistemi di fissaggio meccanici. Nel primo caso, in genere, la posa è molto veloce, ma si ha la necessità che gli elementi posati possano, o mediante una geometria specifica e/o mediante il peso proprio, essere stabili alle azioni dovute all’uso (ad esempio, azione antropica, azione di macchinari) o ad agenti atmosferici (ad esempio, vento, neve).
In genere, l’entità delle azioni è individuabile nel D.M. 14 gennaio 2008 - Norme tecniche sulle costruzioni, cap. 3 (facendo attenzione non solamente ai carichi uniformemente distribuiti, ma anche a quelli concentrati che possono generare instabilità locale). Un’ulteriore attenzione, rispetto alla corretta definizione dei carichi, è che alcune tipologie di azioni, ad esempio vento e neve, localmente, possono essere molto più intense rispetto a una generica sezione corrente.
In particolare, per il vento, per valutare queste specifiche azioni locali,
Per sostituire i vecchi pavimenti non è più necessario ricorrere a demolizioni difficoltose e spesso anche molto invasive; grazie alle nuove tecnologie in commercio, è possibile adottare sistemi di posa a secco facili e veloci, ideali per qualsiasi tipologia di ambiente.
è necessario considerare anche quanto indicato nelle UNI EN 1991-1-4. La posa mediante fissaggi meccanici deve essere progettata
individuando, oltre che le azioni di cui sopra, anche la connessione fissaggio/elemento resistivo. Infatti, le azioni devono essere riportate, tramite una connessione, a un elemento resistivo che, in genere, è l’elemento portante. Difficilmente massetti alleggeriti permettono una capacità di connessione compatibile con le normali azioni del vento.
La posa in esterno presuppone, ovviamente, la valutazione anche delle azioni dovute agli agenti atmosferici, quali acqua (nei vari stati), vento e agenti aggressivi in genere. Del vento si è già scritto; per quanto riguarda l’acqua, l’attenzione principale è rivolta a valutare la resistenza al gelo, che è valutata in numero di cicli di gelo-disgelo ai quali il materiale resiste senza fratturarsi, e a valutare l’assorbimento d’acqua. In quest’ultimo caso, minore è l’assorbimento, maggiore sarà la capacità (in ogni caso) di resistere ai cicli di gelo e disgelo.
Per le piastrelle di ceramica, valori molto buoni sono, indicativamente, inferiori allo 0,2% (UNI EN ISO 10545.3). Per le lastre di calcestruzzo, il valore deve essere inferiore a 1 kg/m2 (UNI EN 1339).
Altri requisiti importanti da valutare sono:Resistenza meccanicaIn modo differente da pavimentazioni posate in completa adesione,
la resistenza meccanica di elementi di rivestimento che non siano posati in modo solidale o che siano sospesi rispetto allo strato di supporto è molto importante in quanto le azioni indotte (di tipo antropico o dovuto a macchinari) possono provocare sollecitazioni locali superiori. Si pensi, ad esempio, a un’azione puntuale in corrispondenza della zona centrale di una pavimentazione sospesa su quattro supporti angolari. Certamente si hanno momenti che attivano flessioni su tale pavimentazione e che devono essere correttamente comparati con le risorse proprie dello specifico prodotto. Di conseguenza, deve essere controllata la resistenza a flessione del prodotto (per le piastrelle UNI EN 10545.4).
Resistenza allo scivolamentoLa resistenza allo scivolamento è essenziale quando le superfici
possono essere potenzialmente bagnate, anche per necessità lavorative, oppure essere semplicemente esposte alla pioggia. I metodi di prova sono molti e dipendono dalla tipologia di materiale. In genere, indicano l’angolo massimo sotto il quale una persona (a piedi nudi oppure con le scarpe) non scivola. Le normative, di conseguenza, non sono univoche e non sono comparabili. Il metodo di cui si parla nel D.M. 236/89 prevede che venga trascinata un’apparecchiatura sulla superficie in questione e ne venga determinato il coefficiente di attrito.
Un valore superiore a 0,40 indica che la pavimentazione supera la prova. Valori più alti indicano un maggior attrito e, quindi, una migliore caratteristica. A livello di normazione, esistono altri metodi di prova, che, tuttavia, formalmente, non possono sostituire quello sopra indicato. Per le piastrelle è in uso la DIN 51130, ove il valore più elevato è R13 (angolo di inclinazione maggiore di 35°). Per le pavimentazioni di calcestruzzo è in vigore il metodo detto “USRV”, indicato nella UNI EN 1339, che viene utilizzato anche per le piastrelle di ceramica. Valori usuali sono superiori a 60.G
ran
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Fia
nd
re S
pa
99PAVIMENTI A SECCO PER ESTERNO ZOOMMATERIALI E SISTEMI
è differente e, di conseguenza, non è facile fare confronti diretti. Ad esempio, per le piastrelle viene misurato attraverso la norma UNI EN 10545-5, valori elevati sono intorno allo 0,80. Per le pavimentazioni viniliche è maggiormente interessante la valutazione dell’impronta residua, misurata in millimetri, secondo la UNI EN 433, valori molto elevati sono intorno ai decimi di millimetro. Per le pavimentazioni di legno, la UNI EN 1534 (durezza Brinnel) che compara la forza applicata con l’impronta provocata, purtroppo poco utilizzata.
Ulteriori caratteristiche particolari devono essere richieste a seconda del materiale: per il legno, la durabilità. Le norme UNI EN 350-1, UNI EN 350-2 e UNI EN 460 contengono importanti informazioni rispetto alla durabilità di specie legnose che possono essere utilizzate per confrontare fra di loro i vari possibili tipi di legname impiegati. Una modalità di valutazione della durata presunta di impiego consiste nel confrontare la durabilità della specie legnosa che si intende usare con quella di specie legnose ben conosciute poste in opera in analoghe condizioni di ubicazione, in strutture di analogo progetto e manutenzione e di cui è nota la durata in opera. A titolo informativo, una classe di rischio compatibile è la 3 (fuori dal contatto con il terreno, non riparato), oppure la 4 (a contatto col terreno o con acqua dolce).
UN ELEMENTO DA NON SOTTOVALUTRE: L’ACQUA
Si tenga sempre presente che, nel caso di posa a secco, e con presenza di acqua di origine meteorica, è necessario tenere in conto che l’acqua penetra in modo quasi completo al di sotto della superficie della pavimentazione stessa. Lo strato di supporto (o, in ogni caso, strati sottostanti) deve fungere anche da strato di pendenza, al fine di potere allontanare in modo adeguato l’acqua evitando ristagni che, oltre a portare degrado alla pavimentazione, possono comportare anche lo sviluppo di organismi biologici e fare da culla a insetti (zanzare o simili). Per questo motivo sono anche da evitare, in corrispondenza dell’intercapedine che si viene a formare in una pavimentazione sospesa, materiali con ritenzione idrica (ad esempio, geosintetici non tessuti).
UNI 11241. Istruzioni per la progettazione e la posa di rivestimenti di pavimenti con elementi autobloccanti in calcestruzzo.UNI EN 1338. Masselli di calcestruzzo per pavimentazione. Requisiti e metodi di prova.UNI 1339. Lastre in calcestruzzo per pavimentazione. Requisiti e metodi di prova.1341. Lastre in pietra naturale per pavimentazioni esterne. Requisiti e metodi di prova.1342. Cubetti in pietra naturale per pavimentazioni esterne. Requisiti e metodi di prova.1344. Elementi in laterizio. Requisiti e metodi di prova.12825. Pavimenti sopraelevati.UNI 11493. Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione.
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO
Pir
cher
Ob
erla
nd
Sp
a
Resistenza all’abrasioneLa resistenza all’abrasione è la capacità di resistere alle azioni
di usura connesse con il movimento di corpi, superfici o materiali a contatto con la superficie dell’oggetto. Anche in questo caso, l’abrasione della superficie non rappresenta solamente un danno estetico, ma anche funzionale in quanto il danneggiamento degli strati superficiali dell’oggetto, in genere trattati con lavorazioni aggiuntive proprio per renderli inizialmente più resistenti, porta a lasciare “scoperti” quelli più profondi, maggiormente sensibili all’azione di usura. Una elevata resistenza all’abrasione è certamente consigliata in casi in cui ci sia un’azione ciclica, soprattutto se localizzata: si pensi all’azione delle ruote di una sedia. Per le piastrelle, la resistenza all’abrasione viene misurata tramite la UNI EN ISO 10545.6 (piastrelle non smaltate) e la EN ISO 10545.7 (Metodo PEI) (piastrelle smaltate). Nel primo caso, è necessario comparare i prodotti e valutare quelli con minore volume rimosso, nel secondo caso è necessario comparare i prodotti e valutare quelli con un numero maggiore di giri senza mostrare danneggiamento visibile (valori PEI intorno a 5). Per le pavimentazioni di legno fare riferimento alla EN 13329. Per le pavimentazioni in calcestruzzo con rivestimento di resina, la norma di riferimento è la UNI 8298-9 che valuta i milligrammi asportati (pochi milligrammi costituiscono una elevata prestazione); per le pavimentazioni viniliche la UNI EN 660-1 o 2 (valori elevati sono intorno a 1 mm3).
Resistenza agli urtiLa resistenza agli urti è la capacità di potere subire azioni, in
genere, concentrate senza subire alterazioni irreversibili quali rotture, fessurazioni, distacchi di materiale ecc. che possono provocare anche la caduta di persone. Quando ciò avviene il danno non è solo estetico, ma anche funzionale, in quanto viene compromessa l’integrità del componente e in particolare la sua superficie, che potrebbe comportare l’attivazione di altri guasti. Si ricorda che la prestazione di resistenza all’urto dipende anche dalle modalità con cui il componente è inserito nella pavimentazione e dalla natura e costituzione degli strati sottostanti. Per ogni tipologia di prodotto, la modalità di prova
100 ARKETIPO
RASSEGNA: PRATICI, FUNZIONALI, BELLI
I dati pubblicati nelle schede sono stati forniti dalle aziende e sono indicativi. Per una corretta stima dei costi è necessario un contatto diretto con i loro uffi ci commerciali.
TUTTI I CONTATTI
CASALGRANDE PADANA SPA
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www.casalgrandepadana.it
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42013 Casalgrande - RE
Tel. 0522 9901 - Fax 0522 841010
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Il sistema è formato da lastre di gres porcellanato di produzione standard e
da un supporto ceramico, anch’esso di gres porcellanato, uniti da una miscela
di speciali resine termoindurenti. È ideale per essere installato su terrazzi, por-
ticati, camminamenti, bordi piscina ecc.
Caratteristiche tecniche > I due elementi ceramici così accoppiati sono
successivamente rettifi cati per garantire la regolarità dimensionale delle
lastre. Il piano pavimentale rimane rialzato creando un’intercapedine tec-
nica di altezza variabile, facilmente ispezionabile per qualsiasi intervento di
assemblaggio, di manutenzione e di pulizia sia delle coperture sia delle reti
impiantistiche, assicurando inoltre un regolare defl usso delle acque meteo-
riche. Oltre ai necessari requisiti di resistenza al gelo e all’azione degli agenti
atmosferici, le lastre presentano adeguate prestazioni di sicurezza (nelle
versioni antiscivolo) ed elevate caratteristiche di resistenza alla rottura (700
kg circa). Prodotto nel formato standard 60x60 cm (ma, su richiesta, si pos-
sono produrre anche altri formati), propone una differenziata gamma di su-
perfi ci, colori e fi niture, che, interagendo e combinandosi trasversalmente,
consentono ampie possibilità applicative.
Dati per la voce di capitolato > Pavimentazione galleggiante Twin Sy-
stem per esterni a transito pedonale, composta da due lastre di gres porcel-
lanato incollate fra loro a formare un unico elemento di spessore 19/21 mm,
con superfi cie antiusura e antimacchia, ingelive, in prima scelta, pressate, pie-
namente vetrifi cate come da norme UNI EN 14411-G ISO 13006 - Gruppo BIa
- con assorbimento d’acqua ≤ 0,1%, ottenute da miscele selezionate di argille,
quarzi e feldspati cotte a temperatura di 1250 °C.
101RASSEGNAPAVIMENTI A SECCO PER ESTERNOMATERIALI E SISTEMI
— AEXTRA20
CAERAMICHE CAESAR
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Tel. 0536 817111 - Fax 0536 817298
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Sistema di lastre monolitiche in gres porcellanato perfettamente squa-
drate e rettifi cate. Le pregiate fi niture estetiche e il vasto corredo di colori
e pezzi speciali consentono di andare incontro a ogni esigenza di progetta-
zione di pavimenti esterni.
Caratteristiche tecniche > Piastrelle di gres porcellanato ad alto spes-
sore (20 mm) caratterizzate da elevata resistenza ai carichi e alle solleci-
tazioni. Le collezioni disponibili sono sei: e.motions, Roxstones, Life, Gate,
Absolute e Pierre Bleue, con le seguenti fi niture: strutturato, grip, mark e
naturale. Tutta la gamma può essere realizzata nelle seguenti colorazioni:
e.motions Trendy Black, e.motions Urban Grey, e.motions Warm Beige,
e.motions Sandy White, Roxstones White Quartz, Roxstones Golden Stone,
Roxstones Silver Gray, Life Oak, Life Moro, Life Noce, Pierre Bleue, Abso-
lute Beola Bianca, Gate Greige, Gate Tube. La collezione vanta una vasta
gamma di pezzi a supporto di qualsiasi tipo di progettazione. Ogni prodotto
risponde anche alle moderne normative che tutelano l’uomo e l’ambiente.
Assorbimento d’acqua dello 0,05% (ISO 10545-3), sforzo di rottura (S) >
10000 N, resistenza all’abrasione profonda ≤ 145 mm3, resistente agli sbalzi
termici secondo la ISO 10545-9, resistente al gelo secondo la ISO 10545-12,
resistente all’attacco chimico secondo la ISO 10545-13.
Dati per la voce di capitolato > Le piastrelle sono disponibili nello
spessore di 20 mm e nei formati 60x60, 60x120, 75x75 cm. Quattro le di-
verse soluzioni di posa: su ghiaia, su erba, sopraelevata su supporti e con
colla, ideali per le varie tipologie di pavimentazione.
enThinking, simbolo del concreto impegno dell’azienda nei confronti della na-
tura, e dal marchio made in Italy. La serie ha il valore relativo all’assorbimento
d’acqua praticamente nullo.
Dati per la voce di capitolato > Le lastre sono disponibili nei formati da
60x60, 75x75, 30x120, 45x90 cm, strutturato RT 20 mm. Grazie all’impiego di
supporti di polipropilene (fi ssi, regolabili o autolivellanti), può essere anche uti-
lizzata in contesti dove sia utile la posa sopraelevata su copertura piana (con
altezze variabili da 12 a 100 mm), offrendo la possibilità di una rapida e puntua-
le manutenzione degli eventuali impianti sottostanti (elettrici, idrici ecc.). Le
lastre possono anche essere posate a secco direttamente su ghiaia, sabbia o
fondi erbosi per ottenere un pavimento immediatamente calpestabile senza la
necessità di massetto e l’uso di colle o malte. In alternativa, può essere posata
con posa tradizionale su massetto, garantendo un’elevatissima resistenza ai
carichi di rottura, rendendo la superfi cie carrabile. È bene prevedere le oppor-
tune pendenze trasversali e longitudinali da realizzare durante il livellamento
o la compattazione per ottenere un drenaggio ottimale del piano di calpestio.
— K2
CERAMICHE KEOPE
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Collezione di pavimenti per esterno di gres porcellanato, con spessore
di 20 mm che risponde alle esigenze progettuali di continuità tra interno ed
esterno. Permette sia la posa del pavimento sopraelevato, sia a secco, su sab-
bia, ghiaia o fondi erbosi, oltre alla tradizionale posa a colla su massetto.
Caratteristiche tecniche > Il sistema assicura alta resistenza ai carichi di
rottura, agli sbalzi termici, al sale, alle muffe, ai muschi e ai trattamenti verde-
rame, caratteristiche fondamentali per le pavimentazioni da esterno. Ingeliva,
antiscivolo ed estremamente facile da pulire, è contrassegnata dal logo Gre-
102 ARKETIPO
ale per essere utilizzata in ambienti umidi quali piscine e SPA. La piastrella a
spessore 20 mm unisce le caratteristiche di resistenza e durata del gres por-
cellanato Refi n a molteplici possibilità di installazione. Può essere posato a
secco su massetto, ghiaia ed erba, oppure in modalità sopraelevata grazie ai
supporti di polipropilene di altezza variabile dai 15 ai 75 mm. OUT2.0 è facile e
veloce da installare e rende la pavimentazione immediatamente fruibile.
Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione ha uno spessore di 20
mm ed è disponibile nei formati 60x60, 75x75 e 45x90 cm, in un’ampia gam-
ma di collezioni, colori e fi niture. Può essere posata in tre modalità differenti:
posa su ghiaia o terreno, pratica, veloce, facilmente amovibile e riutilizzabile;
posa sopraelevata, sempre ispezionabile semplicemente sollevando le lastre,
ideale per le applicazioni che necessitano di un vano tecnico sotto al piano di
calpestio, e, infi ne, posa tradizionale a colla, di altissima resistenza, ideale an-
che per i passi carrabili in esterno. Il sistema di posa a secco è rapido e pulito, in
quanto non richiede l’utilizzo di collanti e stucchi. Le lastre spessorate di gres
sono facilmente removibili e riutilizzabili.
— Out 2.0
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Piastrella di gres porcellanato caratterizzata da un’elevata resistenza alle
sollecitazioni e ai carichi, adatta per pavimenti esterni sia sopraelevati che tra-
dizionali, sia pubblici che privati. La soluzione coniuga performance, estetica e
versatilità di utilizzo ed è perfetta per la pavimentazione di ambienti residen-
ziali e commerciali e per la realizzazione di terrazzi, giardini, percorsi pedonali
e carrabili, piscine.
Caratteristiche tecniche > Il sistema è ignifugo, resistente agli attacchi
chimici, all’abrasione e al gelo e quindi adatto alle pavimentazioni esterne e a
molteplici destinazioni d’uso. Possiede elevate prestazioni antiscivolo, è ide-
qualità-prezzo lo rende un legno ideale per i progetti di grandi dimensio-
ni. Densità di 0,80 g/cm3; carico di rottura a compressione assiale di 67
Mpa; carico di rottura a fl essione statica di 117 Mpa; ritiro radiale del 4,9%;
coeffi ciente di ritiro volumetrico di 0,67%; ritiro tangenziale dell’8,3%.
Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione è disponibile nella
larghezza di 90 mm per una lunghezza compresa tra i 950 e i 5550 mm,
con spessore di 19 mm. Per conferire il massimo della stabilità alla pavi-
mentazione, il materiale va fi ssato con viti a vista, su una struttura di ma-
gatelli di legno durevole tipo larice impregnato o legno massello tropicale
avente interasse non superiore a 40 cm, da fi ssarsi a sua volta a soletta di
cemento stabile, piana e forabile, avente dislivello di circa 2% per permet-
tere lo scorrimento dell’acqua piovana.
— Angelim Amargoso
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Via XXV Aprile, 8/10
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Tel. 035 526209 - Fax 035 526209
www.decodecking.it
Angelim Amargoso è un legno che cresce spontaneo nelle foreste del
sud America, caratterizzato da una colorazione giallo-marrone che, con
l’esposizione al sole, assume in tempi brevi una calda e piacevole tonalità
rossiccio-marrone. Legno dall’aspetto elegante, è un’essenza ideale per
essere installata in qualsiasi ambiente e contesto climatico, rappresen-
tando una delle soluzioni più affi dabili nel campo del decking.
Caratteristiche tecniche > Il pavimento ha un’ottima stabilità e un
impatto gradevole e delicato nell’ambiente naturale. L’ottimo rapporto
103RASSEGNAPAVIMENTI A SECCO PER ESTERNOMATERIALI E SISTEMI
vimentazione”. Resistenza alla fl essione in Classe 2 - Val. T, carico di rottura
in Classe 110 - Val. 11. Coeffi ciente di scivolosità con fi nitura strutturata R11.
Assorbimento d’acqua 0,04% ÷ 0,06%, resistenza alla fl essione 50 N/mm2
(ISO 10545.4), resistenza all’abrasione profonda 131 mm3 (ISO 10545.6), re-
sistenza agli sbalzi termici secondo la ISO 10545.9, resistenza al gelo secondo
la ISO 10545.12. Colorazioni disponibili: pietra sonora, quarzite brasil, pietra
latina, pietra friulana e pietra carnica. La collezione possiede spessore e mas-
sa atti a garantire le prestazioni di resistenza meccanica e longevità richieste
dalle diverse situazioni di rivestimento outdoor: pavimentazione sopraelevata
su supporti regolabili e fi ssi, pavimentazione carrabile con posa tradizionale su
massetto, posa a secco su ghiaia, sabbia ed erba.
Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione è disponibile nei for-
mati 60x60 cm con spessore di 20 mm. Il materiale deve essere prodotto con
argille nobili sinterizzate a 1250 °C, costituito da impasto unico, compatto, in-
gelivo, inassorbente e resistente agli attacchi chimici e fi sici. Il materiale deve
essere privo di additivi di protezione estranei sulla superfi cie.
— Newstone 2CM
GRANITIFIANDRE SPA
Via Radici Nord, 112
42014 Castellarano - RE
Tel. 0536 819611 - Fax 0536 827097
info@granitifi andre.it
www.granitifi andre.com
Collezione di lastre di gres porcellanato tecnico disponibile in cinque varianti
cromatiche con formato 60x60 cm. La fi nitura strutturata, che richiama la ru-
gosità della pietra viva, e lo spessore di 2 cm ne fanno un prodotto ideale per
applicazioni in esterno, con destinazione d’uso sia pubblico che privato.
Caratteristiche tecniche > Facile da posare, estremamente agevole per
l’ispezione di eventuali impianti e riposizionabile rapidamente in caso di varia-
zioni di posa o di modifi cazioni del sottofondo. I materiali della collezione sono
conformi alla norma EN 1339:2005 relativa alle “lastre di calcestruzzo per pa-
za di un trattamento di fi nitura valorizzano l’aspetto naturale ed elegante del
legno. Il trattamento termico del legno rappresenta la fase fi nale di una fi liera
produttiva che valorizza l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili e una gestione
sostenibile delle foreste. Il sistema sottoposto a varie fasi di controllo miglio-
ra le caratteristiche fi siche del legno. L’azione naturale del vapore, utilizzato
durante il trattamento termico, viene rigorosamente gestita e controllata da
un sofi sticato impianto di ultima generazione. Il processo di trattamento ter-
mico comporta lo sviluppo di una serie di reazioni molecolari della struttura
del legno producendo il cambiamento del punto di saturazione delle fi bre e la
conseguente minore affi nità del legno nei confronti dell’umidità. Il legno trat-
tato termicamente risulta più resistente all’attacco di insetti e funghi xilofagi.
Dati per la voce di capitolato > Il pavimento spazzolato e con fi nitura di
legno grezzo è disponibile nello spessore di 21 mm e nei formati di 90, 120 e
145 mm di larghezza per una lunghezza di 1200, 1600, 2000, 2400, 2800 e
3000 mm. La posa in opera viene facilitata da un sistema di fi ssaggio invisibi-
le, rapido e duraturo (clips di acciaio inox A2 – AISI 304).
— Decking da esterno
LISTONE GIORDANO -
GRUPPO MARGARITELLI SPA
06089 Miralduolo di Torgiano - PG
Tel. 075 988681 - Fax 075 9889043
www.listonegiordano.com
Pavimentazione di frassino trattato termicamente che, grazie alle caratte-
ristiche intrinseche di questo particolare legno, è ideale per essere inserita in
ambienti esterni con alto tasso di calpestabilità.
Caratteristiche tecniche > Il frassino presenta caratteristiche ottimali di
resistenza meccanica. Il trattamento termico mediante vapore, senza l’impie-
go di prodotti chimici, migliora le caratteristiche di durabilità e stabilità dimen-
sionale necessarie per l’impiego in esterno. La superfi cie spazzolata e l’assen-
104 ARKETIPO
dimensionale dello 0%, peso pannello dim. 60x60 ± 20,5 kg, conduttività
termica (λ) di 0,3741 W/mK, resistenza termica (R) di 0,0668 m2K/W, alta
resistenza al gelo e agli sbalzi termici.
Dati per la voce di capitolato > Pannello composto da un’anima di ma-
teriali inerti e inorganici, ad altissima densità (2200 kg/m3), sinterizzato ad
altissime temperature, spessore 15 mm. Resistente agli sbalzi termici, as-
sorbimento d’acqua pari allo 0,05%, ingelivo; rivestito superiormente con
gres porcellanato o materiali lapidei. Dimensioni nominali 600x600x25
mm; speciale lavorazione tronco-conica dei bordi perimetrali per favorire
il defl usso delle acque meteoriche e la risalita dell’umidità. Supporti di ma-
teriale plastico dotati di 4 distanziatori che permettono di realizzare la fuga
tra i pannelli per il defl usso delle acque piovane. Costituiti nella versione
regolabile da una testa a martinetto nervata nella parte inferiore. Base di
appoggio concava nella parte inferiore e antisdrucciolo, ghiera per una mil-
limetrica regolazione in altezza del supporto e perfetto livellamento fi nale
della pavimentazione.
— Twin Floor Outdoor
NESITE - TRANSPACK GROUP SERVICE SPA
Via San Marco, 11
35129 Padova
Tel. 049 8072536 - Fax 049 773067
www.nesite.com
Pavimento sopraelevato per esterno caratterizzato da alte prestazioni
meccaniche, che garantisce stabilità dimensionale in presenza di umidità,
acqua e cambiamenti di temperatura, ideale per atri esterni, terrazze anche
ad alto traffi co o di particolare pregio.
Caratteristiche tecniche > Il sistema è costituito da un pannello di soli
25 mm di spessore, compresa la fi nitura di gres o di materiale lapideo, ab-
binato a una struttura di materiale plastico resistente agli sbalzi di tempe-
ratura, alle soluzioni acide e basiche ed agli agenti atmosferici. Variazione
— Pavimentazioni di larice spazzolato
PIRCHER OBERLAND SPA
Via Rienza, 43
39034 Dobbiaco - BZ
Tel. 0474 971111 - Fax 0474 972270
[email protected] - www.pircher.eu
Pavimento per esterno con fi nitura di larice spazzolato che dona più vigo-
re alla pavimentazione; grazie alla particolare lavorazione, infatti, la superfi -
cie risulta ruvida al tatto e mette in rilievo le naturali venature del legno.
Caratteristiche tecniche > Il prodotto grezzo ha una colorazione iniziale
dal piacevole colore giallo-rossastro, con striature o fi ammature tendenti al
rossastro. Il larice ha una discreta resistenza all’attacco di funghi e insetti e
non va mai messo a contatto diretto con il terreno, ma distanziato con sotto-
listelli. È un ottimo materiale per le pavimentazioni e non richiede particolare
cura. Essendo una conifera, il larice presenta venatura non uniformi, contiene
resina ed è caratterizzato dalla presenza di nodi, che danno a questo materia-
le un aspetto caldo e affascinante. Un’ulteriore conferma verso la qualità del
prodotto è la certifi cazione PEFC per la gestione forestale sostenibile.
Dati per la voce di capitolato > Le tavole antiscivolo e i listelli (magatelli) di
sottostruttura vanno stabilizzati sul posto prima della posa, immagazzinandoli
in zona aerata e asciutta, al riparo dagli agenti atmosferici e ancora confezio-
nati (legati). Occorre predisporre una leggera inclinazione alla pavimentazione
e posare la sottostruttura in modo che l’acqua possa facilmente defl uire da
sotto. Sottostruttura e pavimento devono essere posati su un materiale che
consenta il drenaggio dell’acqua. Tra tavola e tavola, la distanza varia tra 4 e 8
mm, a seconda della larghezza delle tavole stesse e dell’umidità dei materiali
al momento della posa. Per la sottolistellatura, utilizzare come listello della sot-
tostruttura legno, alluminio o altro materiale che abbia una classe di durabilità
pari o superiore a quella utilizzata sul decking. Bisogna prevedere un fi ssaggio
adeguato sia del sottolistello alla superfi cie sottostante, sia delle tavole antisci-
volo al sottolistello (doppia vite dall’alto, fi ssata su ogni sottolistello).
105RASSEGNAPAVIMENTI A SECCO PER ESTERNOMATERIALI E SISTEMI
648; resistenza abrasione Classe IV; carico statico in Classe 1.
Dati per la voce di capitolato > Sistema di pavimentazione sopraelevato
(sp. 20 mm) che prevede l’utilizzo di supporti portanti di polipropilene di tipo
fi sso, regolabile e autolivellante. Il sistema permette la realizzazione di piani
di posa con altezze variabili comprese tra 12 e 600 mm. Il sistema, con le
fughe aperte, consente un facile defl usso dell’acqua piovana evitando ogni
rischio di accumulo. La posa permette il passaggio di impianti di cablaggio e
tubazioni strutturali attraverso una pratica fruizione dell’intercapedine tra il
piano posato e il piano di supporto. Le lastre sono posabili a secco anche su
sabbia, ghiaia o erba. L’indipendenza della posa dai relativi supporti garan-
tisce un ottimo assorbimento dei movimenti strutturali. Il sistema soprae-
levato non necessita del massetto di calcestruzzo. Tale sistema garantisce
una consistente diminuzione del peso sulla struttura portante. La presenza
dell’intercapedine tra la pavimentazione sopraelevata e il piano d’appoggio
sottostante favorisce un costante passaggio d’aria, aumentando impermea-
bilizzazione e isolamento termico.
— Wire System
TAGINA CERAMICHE D’ARTE SPA
Via Flaminia - Zona Ind.le Nord
06023 Gualdo Tadino - PG
Tel. 075 91471 - Fax 075 9141375
[email protected] - www.tagina.it
Progetto nato dalla collaborazione tra Simone Micheli e Tagina, è ideale
per applicazioni indoor e oudoor. La versione di spessore 12 mm è di grande
espressività materica, mentre la versione compact 20 mm è ideale per pavi-
mentazioni sopraelevate e per applicazioni a secco su sabbia, ghiaia o erba.
Caratteristiche tecniche > Le fi niture della versione 20 mm si distin-
guono per l’elevata resistenza allo scivolamento, l’ottima durata nel tempo
e l’inalterabilità strutturale in qualsiasi condizione climatica. Assorbimento
acqua ≤ 0,2% (ISO 10545-3); resistente al gelo; resistenza alla fl essione di
56,7 N/mm2 (ISO 10545-4); carico di rottura medio conforme alla ASTM C
sbalzi termici DI -15 °C/+105 °C, variazione dimensionale in peso dopo im-
mersione in acqua per 24 ore 0%; reazione al fuoco anima in Classe 0 (D.M.
26/06/84) e Classe A1 (EN 13501-1); reazione al fuoco copertura in Classe 0
(D.M. 26/06/84) e Classe A1 (EN 13501-1); resistenza allo scivolamento co-
pertura R11; carico di rottura a centro lato di 4.0 kN; carico di rottura a centro
pannello di 6.3 kN; carico distribuito con freccia 1 mm di 20 kN/m2.
Dati per la voce di capitolato > La pavimentazione sopraelevata da
esterni è caratterizzata da un modulo di dimensione 60x60 cm. Il pannello
è ottenuto per incollaggio della copertura sull’anima e non è applicato alcun
rivestimento inferiore né bordo plastico perimetrale. Il supporto è un pannel-
lo di gres, strutturale, monostrato e omogeneo di densità ≥ 2200 kg/m3 e di
spessore nominale di 15 mm. Il rivestimento superiore è di gres colorato in
massa a venatura passante di sp. 10,5 mm.
— Unifl air Access Floor
UNIFLAIR SPA SCHNEIDER ELECTRIC SE
Viale della Tecnica, 2
35026 Conselve - PD
Tel. 049 5388211 - Fax 049 5388212
unifl airaccessfl [email protected]
www.unifl air.com
Pavimento sopraelevato da esterni di gres ceramico, altamente perfor-
mante, ideale per ambienti esterni e privo di sostanze inquinanti o tossiche.
Caratteristiche tecniche > La copertura è realizzata in gres fi ne porcel-
lanato colorato in massa a venatura passante. Disponibile come standard in
due colori, ebano e faggio, la copertura ha una scansione in 6 doghe e una
superfi cie striata in senso longitudinale che la valorizza esteticamente e ne
aumenta la resistenza allo scivolamento. Su richiesta, possono essere appli-
cate anche altre colorazioni di gres con caratteristiche da esterno. Resistenza