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Poncarale. Dal 1° marzo un nuovo partner per la raccolta e smaltimento rifiuti Il kit che verrà distribuito dal Comune è composto da tre secchielli di medie dimensioni, 30 litri circa, per carta, plastica, vetro e lattine, e di un secchiello sottolavello per la raccolta della frazione umida Il servizio a pag. 9 Inchiesta Lavoro o ambiente? Dopo mesi di polemiche sui due punti più controversi della questione “macello di Manerbio”, l’imprenditore sembrerebbe aver rinunciato all’iniziativa. Ma non tutti ci credono Editoriale Calvisano I Servizi sociali comunali in campo per contrastare due gravi problematiche •• pag. 10 Sport Ghedi capitale degli scacchi. Al rovatese Mattia Barucco i Campionati provinciali •• pag. 14 Riciclare tutto, questo è l’imperativo La Voce della Bassa Bresciana WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO IV - FEBBRAIO 2013 2 n. Il servizio a pag. 2-3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Che maceIlo... di Luciano Zanardini J Macello sì, macello no. Molto spesso le posizioni in campo pur es- sendo diametralmente opposte por- tano in seno alcuni aspetti di ragio- nevolezza. Piero Pini, imprenditore valtellinese già proprietario di altri due macelli di grandi dimensioni in Ungheria e in Polonia, sceglie la Bas- sa per collocare un nuovo insedia- mento produttivo non lontano dal casello autostradale di Manerbio. Se ne parla dal 2011, ma adesso è lo stesso Pini – dopo le resistenze regi- strate soprattutto tra le associazio- ni ambientaliste – a dire la parola fine. Forse ritornerà sui suoi passi. Certo non può bastare la proposta allettante (considerato il bisogno la- vorativo di una zona ostaggio ormai di fabbriche dismesse) di centinaia di posti di lavoro se non si accom- pagna a un piano che rispetti anche l’impatto ambientale della struttura. Non a caso la Provincia, in assenza di alcuni documenti, aveva bloc- cato la procedura di Valutazione dell’impatto ambientale. Il rischio molte volte è quello di scivolare sul terreno insidioso delle polemiche sterili, le stesse che in questi mesi sono state protagoniste del dibat- tito politico a Manerbio e non solo. Per fare chiarezza è necessario fare un passo indietro e cercare di com- prendere la genesi del problema. Il compito della politica è di verificare se sussistono tutte le condizioni ne- cessarie per un determinato proget- to e non limitarsi agli annunci. Non si può giocare con la pelle e con i sentimenti delle persone che già pre- gustavano una nuova opportunità. Non si può, quindi, sprecare tempo propizio piuttosto che analizzare e verificare la fattibilità dell’operazio- ne. Questo è quello che emerge an- che dalla nostra inchiesta, dove una volta di più i cittadini che erano sta- ti coinvolti in diverse assemblee si sentono smarriti.

La Voce della Bassa bresciana 2013 02

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Dopo mesi di polemiche sui due punti più controversi della questione “macello di Manerbio”, l’imprenditore sembrerebbe aver rinunciato all’iniziativa. Ma non tutti ci credono

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Page 1: La Voce della Bassa bresciana 2013 02

Poncarale. Dal 1° marzo un nuovo partner per la raccolta e smaltimento rifiuti

Il kit che verrà distribuito dal Comune è composto da tre secchiellidi medie dimensioni, 30 litri circa, per carta, plastica, vetro e lattine, e di un secchiello sottolavello per la raccolta della frazione umida

Il servizioa pag. 9

Inchiesta

Lavoro o ambiente?Dopo mesi di polemiche sui due punti più controversi della

questione “macello di Manerbio”, l’imprenditore sembrerebbe aver rinunciato all’iniziativa. Ma non tutti ci credono

Editoriale

Calvisano

I Servizi sociali comunaliin campo per contrastaredue gravi problematiche

•• pag. 10

Sport

Ghedi capitale degli scacchi.Al rovatese Mattia Baruccoi Campionati provinciali

•• pag. 14

Riciclare tutto,questo è l’imperativo

La Vocedella Bassa Bresciana

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO IV - FEBBRAIO 2013

2n.

Il servizioa pag. 2-3

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Che maceIlo...di Luciano Zanardini

Macello sì, macello no. Molto spesso le posizioni in campo pur es-sendo diametralmente opposte por-tano in seno alcuni aspetti di ragio-nevolezza. Piero Pini, imprenditore valtellinese già proprietario di altri due macelli di grandi dimensioni in Ungheria e in Polonia, sceglie la Bas-sa per collocare un nuovo insedia-mento produttivo non lontano dal casello autostradale di Manerbio. Se ne parla dal 2011, ma adesso è lo stesso Pini – dopo le resistenze regi-strate soprattutto tra le associazio-ni ambientaliste – a dire la parola fine. Forse ritornerà sui suoi passi. Certo non può bastare la proposta allettante (considerato il bisogno la-vorativo di una zona ostaggio ormai di fabbriche dismesse) di centinaia di posti di lavoro se non si accom-pagna a un piano che rispetti anche l’impatto ambientale della struttura. Non a caso la Provincia, in assenza di alcuni documenti, aveva bloc-cato la procedura di Valutazione dell’impatto ambientale. Il rischio molte volte è quello di scivolare sul terreno insidioso delle polemiche sterili, le stesse che in questi mesi sono state protagoniste del dibat-tito politico a Manerbio e non solo. Per fare chiarezza è necessario fare un passo indietro e cercare di com-prendere la genesi del problema. Il compito della politica è di verificare se sussistono tutte le condizioni ne-cessarie per un determinato proget-to e non limitarsi agli annunci. Non si può giocare con la pelle e con i sentimenti delle persone che già pre-gustavano una nuova opportunità. Non si può, quindi, sprecare tempo propizio piuttosto che analizzare e verificare la fattibilità dell’operazio-ne. Questo è quello che emerge an-che dalla nostra inchiesta, dove una volta di più i cittadini che erano sta-ti coinvolti in diverse assemblee si sentono smarriti.

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Primo piano2 La Voce della Bassa bresciana

febbraio 2013Sito:

www.lavocedelpopolo.it

Approfondimento. Il progetto del macello di suini a Manerbio e le criticità collegate e mai risolte

Posti di lavoro (incerti) o tutela dell’ambiente e della salute?

di Mario Leombruno

La questione era stata presentata per la prima volta in un incontro pub-blico il 20 gennaio 2012 al Piccolo Te-atro di Manerbio. Il progetto preve-deva la realizzazione, sul territorio di Manerbio, di un nuovo impianto pro-duttivo per la macellazione delle carni suine. Se l’iter burocratico fosse pro-ceduto senza intoppi il macello sareb-be sorto in via Milzanello (a ridosso del casello autostradale). L’impianto, che si sarebbe chiamato “Hamburger Pini”, avrebbe occupato un’area di cir-ca 100 mila mq di cui 40 mila destinati allo stabilimento vero e proprio.Il progetto è stato depositato nel Co-mune di Manerbio a fine 2011, in at-

tesa dei via libera di Regione e degli altri organi competenti. Non sono mancati momenti pubblici per pre-sentare i “pro” dell’impianto (in parti-colare per le ricadute occupazionali) e i “contro” (con i movimenti ambien-talisti a parlare di vera “devastazione del territorio”).Tra le questioni centrali e che più ha fatto discutere, quella relativa all’am-

biente, alla depurazione delle acque e allo smaltimento dei rifiuti (il macello sarebbe stato ovviamente dotato di un impianto di depurazione, collocato pe-rò a ridosso del fiume Mella). Contrario al progetto vi è stato in par-ticolare il “Movimento beni comunali bassa bresciana”, che ha espresso fin dall’inizio le sue perplessità. In un co-municato il Movimento ha fatto una

breve analisi del progetto e posto alcu-ni interrogativi tra i quali la quantità di acque prelevate, la superficie di terra occupata, l’inquinamento che avreb-bero potuto portare 300 autotreni di maiali alla settimana e, da ultimo, la questione sanitaria: come sarà con-trollata? Volendo entrare ancor più nelle criticità ci sarebbero le migliaia di suini macellati ogni giorno: da dove arriverebbero, dalla Bassa bresciana, da allevamenti nazionali o dall’estero (qualcuno parla di Brasile, altri di Po-lonia e Ungheria)? L’imprenditore, da parte sua, ha sempre posto l’accento sui nuovi posti di lavoro in tempi di cri-si (sui quali però né lui né il suo staff si sono mai espressi chiaramente) e sul fatto che per lui non avrebbe avu-to senso importare a Manerbio suini polacchi o ungheresi visto che in quei Paesi già dispone di siti di macellazio-ne all’avanguardia. Insomma, la questione è complessa e di non facile lettura, e al momen-to non sembrerebbe ancora chiusa. Quello che è certo è che a fronte di tanti ostacoli – più che altro verbali – l’imprenditore ha deciso di rinunciare al progetto; che molti abbiano soste-nuto che se ci fossero stati chiarezza e trasparenza il macello sarebbe già operativo; e che per alcuni la vicen-da potrebbe avere ancora un futuro.

La politica. Favorevole alla realizzazione del macello il candidato al Consigio regionale Renato Zaltieri

Renato Zaltieri (nella foto), per quasi 20 anni si è occupato nella Cisl dei salariati e braccianti agricoli, pri-ma come operatore e poi come diri-gente. Dal 1999 al 2010 è stato alla gui-da della Cisl bresciana. Il suo obiettivo come candidato al Consiglio regionale è proprio difendere l’occupazione e il lavoro. Nei confronti della questione macello, Zaltieri si è così espresso: “L’annuncio del Gruppo Pini di voler abbandonare il progetto di un insedia-mento produttivo a Manerbio può far felice solo degli irresponsabili. In una

situazione economica e occupazio-nale come quella che stiamo vivendo, fare le barricate contro chi vuole cre-are opportunità di lavoro è inconce-pibile. Io per primo chiedo al Gruppo Pini un piano industriale dettagliato e garanzie non solo sul numero dei po-sti di lavoro potenziali ma anche sulla natura dei contratti di lavoro che in-tenderebbe applicare. Si mettano da parte i fanatismi e i processi alle in-tenzioni, e ci si confronti sulla realtà delle cose. L’insediamento produttivo a Manerbio sarebbe anche un valore

Evitare le barricate in tempi come quelli che stiamo vivendo

L’imprenditore ha sempre posto l’accento

sui numerosi nuovi posti di lavoro creati in tempi di crisi (sui quali

però né lui né il suo staff si sono mai espressi

chiaramente)

aggiunto per gli allevatori suinicoli bresciani, alle prese con costi pesanti per l’adeguamento dei loro impianti alle normative più recenti in materia di benessere animale. Per tutte queste ragioni mi faccio promotore di un ap-pello al Gruppo Pini perché riveda la decisione di abbandonare il progetto del macello a Manerbio. Invito e solle-cito le Istituzioni e la politica brescia-na a mettere da parte le divisioni e a unire le forze per rendere possibile, in tempi certi e a condizioni chiare, la realizzazione dell’opera”.

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3La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

E-mail:bassabrescianavocemedia.it

Il tema è sotto i riflettori fin dalla sua comparsa: realizzare un impianto di macellazione per suini a Manerbio. La struttura prevista è di dimensioni vera-mente notevoli e tanti sono i posti di lavoro che verrebbero ipoteticamente creati. Su questi due aspetti, ambiente e occupazione, si è innescato un corto circuito che ha alimentato dubbi e malumori fino a spingere l’imprenditore che aveva ipotizzato il progetto a rinunciarvi. In queste pagine diamo conto, dopo una generica introduzione alla tematica, dei diversi punti di vista che si sono sviluppati sia a livello politico che di cittadinanza. Le posizioni sono ben chiare ma la questione, per qualcuno, pare non sia definitivamente chiusa.

Il macello della discordia e dei tanti dubbi

La politica. Contrario alla realizzazione, il sindaco di Leno e segretario provinciale del Pd, Pietro Bisinella

Considerato dall’imprenditore Pie-tro Pini, ma anche dal vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi e dal candidato al consiglio regionale Renato Zaltieri, co-lui al quale sia da attribuire la respon-sabilità principale della bocciatura del progetto, Pietro Bisinella, sindaco di Leno e segretario provinciale del Pd, nel corso di una conferenza stampa ha esposto la sua visione dei fatti. “Chi aveva il potere di promuovere o boc-ciare la proposta di costruzione del megamacello – ha precisato Bisinella – non è certo il Comune di Leno, ma

ovviamente quello di Manerbio e, so-prattutto, la Provincia di Brescia. È evidente che si sta cercando un capro espiatorio per mascherare le lacune e le imprecisioni che hanno portato alla bocciatura. Io ho fatto il mio dovere, presentando in Conferenza di Servizi un memoriale nel quale chiedevo ga-ranzie e certezze rispetto alla compa-tibilità ambientale dell’impianto e alle ricadute sulla salute dei cittadini, sulla viabilità e sulla dimensione occupa-zionale, come del resto avevano fatto Arpa e Asl. Se le risposte non sono ar-

rivate e il signor Pini ha deciso di an-darsene la colpa è di chi ha sbagliato l’iter procedurale (Giunta Pdl-Lega di Manerbio) e di chi non ha saputo forni-re i doverosi dettagli tecnici (il signor Pini stesso e la sua equipe). Sono fe-lice che tale ennesima ‘porcata’ nella Bassa non si realizzi. Non sono mai stato contrario a priori, ho semplice-mente agito chiedendo chiarezza; se qualcuno pensa che la Bassa possa essere facile terra di conquista per af-fari mascherati con l’offerta di posti di lavoro, si sbaglia di grosso”.

Attenzione all’ambiente e alle ricadute negative sulla salute

Opinioni. Dalle interviste emerge che ai cittadini non interessa assegnare colpe, quanto valutare il risultato

Forte e diffusa delusioneper il no al megamacello Pini

di Lara Ortolani

Che sia per il meccanismo del rim-pianto – quello per cui un’occasione persa sembra sempre la migliore – o per la speranza che il mega macello portasse davvero lavoro e una spinta all’economia manerbiese, certo è che il blocco del progetto della Hambur-ger Pini ha lasciato l’amaro in bocca tra la gente.“Era da fare assolutamente. Sono sta-ti pazzi i responsabili che non l’hanno fatto realizzare”; “il macello si deve fa-re a tutti i costi. In primis viene il lavo-ro per la gente”. Volevamo conoscere il “sentiment” dei cittadini e abbiamo scoperto che le persone sono ben informate sulla questione: scrivono

che “di acqua ce n’è più di quanta ne serviva alla Marzotto”, accennano ai problemi di localizzazione e ricorda-no le promesse di Pini, parlano delle questioni ambientali e hanno letto sui giornali della resa di Pini che, dopo il commissariamento di Manerbio, ha dato forfait per i troppi intoppi buro-cratici. Mentre la politica, dopo il via libera del Ctr ( comitato tecnico regio-

nale) pare speranzosa in un ripensa-mento dell’imprenditore valtellinese, per i manerbiesi invece ormai l’occa-sione è sfumata.Tra lo sconforto – “tanto ormai non si fa più, che importa cosa ne pensia-mo noi?” – e la rabbia – “mi chiedo se non abbia scrupoli di coscienza chi ha impedito la realizzazione, eviden-temente non ha disoccupati in casa”

Le persone sono ben informate sulla

questione, accennano ai problemi di

localizzazione e ricordano le promesse

di Pini, parlano delle questioni ambientali

– qualcuno azzarda giudizi di respon-sabilità – “Adesso chiederemo lavoro al Sindaco di Leno, se è vero che è lui ad averlo bloccato” oppure “sono sta-ti i verdi a fermare tutto!”. Dalle inter-viste emerge però che ai manerbiesi non interessa tanto assegnare colpe, quanto piuttosto valutare il risultato: “La politica esasperata distrugge le possibilità delle persone di migliora-re e progredire” scrive un pensionato. “Deve vergognarsi chi l’ha bloccato, il nostro territorio ha bisogno di questo investimento” aggiunge un altro.Insomma a parte poche voci soddi-sfatte – “Avrebbero lavorato solo le cooperative” scrive qualcuno; “Sono contenta non lo facciano, avrebbe se-guito la logica del consumismo, nei mega macelli si uccidono più bestie di quante servono”, “avrebbe dato la-voro solo agli extracomunitari perché le donne e i manerbiesi non lo avreb-bero fatto”, – e qualche indeciso – “A me non piacciono i macelli, ma se non lo fanno qui, lo fanno altrove quin-di almeno avrebbe portato lavoro”. La maggioranza ha la sensazione di “un’occasione persa per lo sviluppo di un paese che sta morendo”.Manerbio, di occasioni ne avrà proba-bilmente altre, ma, persa o recupera-ta, quella del mega macello ha lasciato delusione in una cittadinanza.

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5La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Bassa bresciana”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

La parolaai lettori

LLETTERE

Per una medicinadifensiva

Egr. direttore,l’annuncio via twitter del Comune di Castelnuovo Garfagnana la notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio, dopo un comunicato della locale Protezio-ne civile, che paventava un rischio di sisma con epicentro nella zona, ha spinto la popolazione a non rientra-re in casa. Il terremoto non c’è stato. Eccesso di zelo? È certo che i sismo-logi sono meno sereni dopo la sen-tenza del Tribunale dell’Aquila che ha condannato penalmente sette membri della Commissione naziona-le grandi rischi. È un po’ quello che succede quando i medici eccedono nelle prescrizioni di indagini diagno-stiche per tutelarsi dal rischio di es-sere coinvolti in cause penali o civili per errori o omissioni che – nella mi-gliore delle ipotesi – rappresentano una perdita di tempo e un notevole esborso economico. Sia chiaro, non ci si riferisce ai veri casi di malasani-tà, ma alle occasioni in cui un medi-co non riesce a individuare la ragione di qualche problema di salute e, per tutelarsi, cerca di dimostrare di aver fatto tutto il possibile per individuare la causadi sintomi poco chiari. Il risul-tato? Per il cittadino – probabilmen-te – una falsa sicurezza; per il Sistema sanitario – sicuramente - costi enormi da sostenere per tutelare non la sa-lute del paziente, ma la tranquillità del medico. Non sarebbe meglio cer-care di ricostruire quella fiducia che un tempo la popolazione nutriva nei confronti della categoria medica e di far comprendere che, nostro malgra-do, in medicina è impossibile elimina-re totalmente il rischio che non tutto vada per il verso giusto? È quello che noi medici iscritti all’Umi, Unione me-dici italiani, auspichiamo e cerchiamo di perseguire, sostenendo che l’erro-re dei medici, quando avviene nono-stante operino in scienza e coscienza e nel pieno rispetto della deontolo-gia professionale, vada depenalizza-to, senza inficiare l’eventuale diritto a indennizzo in sede civile.

Francesco Falsetti,presidente Umi Brescia

E-mail:[email protected]

IL PEGGIO DELLA BASSA

A Capriano la crisi morde e i negozi chiudono

La crisi si fa sentire e pochi resistono. Con il 2012 se n’è andata anche la videoteca

che lascia l’ennesima vetrina vuota. Non è un paese privo di vitalità, ma sempre più spesso gli abitanti si spostano per lavoro

e i negozi chiudono o sono in affanno. Solo gli alimentari resistono. I centri

commerciali dei paesi limitrofi di certo non aiutano le piccole imprese locali. Molte

sono state le iniziative “in piazza” volute dall’Amministrazione comunale, ma negozi

e abitanti si stanno sempre più spostando verso la periferia del paese attratti dai

nuovi quartieri residenziali in costruzione.

IL MEGLIO DELLA BASSA

Attivo in marzo il nuovo punto acquaAnche Capriano avrà il suo punto per la distribuzione dell’acqua pubblica. Di fronte all’oratorio di San Domenico Savio, l’ampio parcheggio che ospita anche il mercato è uno spazio ideale per la sosta a piedi o in auto. Posizionato nelle scorse settimane, non è ancora attivo a causa del freddo, ed entrerà probabilmente in funzione con i primi di marzo. Il comune ha scelto la veste tradizionale, una fontana in marmo con le tre opzioni di acqua. Una scelta ecologica che permette il risparmio di tonnellate di plastica e che sfrutta al meglio le risorse dell’ambiente.

Giornali della comunità

L’editoriale del numero di gennaio del bollettino parrocchiale di Borgo San Giacomo “Cammino di una comunità” è intitolato “Quaresima, tempo di li-berazione” ed è firmato da don Rena-to. L’invito del Parroco è a vivere que-sto “tempo favorevole” con impegno ed entusiasmo.

Radio VoceSpazio all'intrattenimento e all'informazio-ne nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3 - 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tra-mite il canale streaming via internet all'indi-rizzo www.radiovoce.it

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

Quando non si capisce che non è il momento

Egr. direttore,ho letto con attenzione l’articolo a fir-ma Guido Costa apparso recentemente sul settimanale diocesano “La Voce del Popolo”. Credo di poterlo condividere per intero anche se sul finale rilevo uno scivolone: (“... una chiara differenzia-zione delle culture sindacali in campo, quella antagonista e quella partecipa-tiva...”) dove l’autore tenta di allargare il discorso (condivisibile) sul populismo di Grillo (esecrabile) ad altri “rompisca-tole”. A me, che non sono diffidente di carattere e perciò devo essere un po’ prudente, infastidisce Grillo, mette nel-la più cupa desolazione Berlusconi, tro-vo inconcepibile che l’Italia che ha avu-to Salvemini e Gobetti, Gramsci e De Gasperi, Berlinguer e Pertini, continui a scegliere Brunetta e Gasparri... Ma ciò che più mi fa rabbia, è l’atteggiamento rissaiolo – da capponi portati al macel-lo – di chi non capisce il “momento”...

Omero Sala

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Bassaoccidentale

Padernello. L’iniziativa grazie alle due fondazioni “Cogeme” e “Nimphe”

“Pianura sostenibile”

Insieme per salvaguardare e pro-muovere la Bassa e le sue specificità. Protagoniste di questa unione le fon-dazioni “Nymphe. Castello di Pader-nello” e “Cogeme onlus”, che hanno presentato un calendario comune di attività per il 2013 che ha come obiet-tivo la promozione di una “Pianura sostenibile”. Le due fondazioni da tempo perseguivano questo intento: la fondazione Nymphe ha creato nel tempo un sistema culturale locale incentrato sul Castello di Padernello

che diventa la cornice di numerose iniziative artistiche e culturali lega-te alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. La fondazione Cogeme ha promosso un percorso di valutazione e gestione sostenibile del territorio, oltre a un’azione di educazione al-la sostenibilità portata avanti con le scuole e i centri di ricerca. Dallo scor-so anno, i rapporti tra le due realtà si sono intensificati con l’acquisizio-

La conferenza stampa di presentazione

ne da parte di Cogeme onlus dell’1% del Castello, gettando le basi per un lavoro comune. In questo contesto si inserisce il calendario di attività comuni, presentato nel corso di una conferenza stampa nella quale sono intervenuti Ignazio Parini e Domeni-co Pedroni, rispettivamente presiden-te e vice di Nymphe, e Giovanni Fras-si con Simone Mazzata, presidente e segretario di Cogeme Onlus.

7La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

E-mail:bassabrescianavocemedia.it

di Francesco Uberti

Grazie all’intensificazione

dei rapporti maturata l’anno scorso, presentato un calendario di attività

per la promozione del territorio

“Abbiamo suggellato – ha affer-mato Parini, presidente di Nym-phe – un accordo tra due realtà, in armonia con quello che è scrit-to nel nostro statuto, cioè la salva-guardia di siti di importanza stori-ca e ambientale. Abbiamo tarato dei parametri per arrivare ad ave-re un territorio che risponda a ca-noni culturali e paesaggistici, per questo motivo raccogliamo le in-dicazioni del territorio, ad esem-pio accogliendo in questi giorni una mostra dedicata alle tele del Tiepolo conservate nella Basilica di Verolanuova”. Per Frassi, presi-dente di Cogeme Onlus: “È impor-tante per una fondazione restitu-ire ai cittadini i soldi versati per i servizi sotto forma di progetti di sostenibilità. Operiamo per mette-re in rete le specificità del territo-rio ed evitare che si creino sovra-strutture inutili. Il nostro marchio, Pianura sostenibile, verrà concesso in uso ad alcune iniziative del Ca-stello”. Tra i prossimi progetti di Nymphe, in febbraio si terrà una tavola rotonda per le associazioni che operano in pianura, per condi-videre risorse e obiettivi. Verrà poi presentato un progetto di “alber-go diffuso”, per attivare una ricet-tività turistica a Padernello. (f.u.)

Padernello.Accordo e iniziative

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Bassacentrale

Flero. Amministrazione comunale da una parte, dall’altra commercianti e residenti

È vera sfida sulla piazza

La suggestione di un nuovo volto per piazza 4 novembre fa nascere a Flero una polemica. Da un lato l’Am-ministrazione guidata dal sindaco Na-dia Pedersoli che ha avviato la proce-dura di osservazione per l’adozione di un Piano particolareggiato, dall’altro commercianti e residenti che hanno ri-sposto con una raccolta firme per dire no all’ipotesi del Comune. Materia del contendere è l’idea di un rifacimento generale urbanistico e architettonico della Piazza. Il Comune ha conferito a

un urbanista l’incarico di tracciarne il nuovo volto della Piazza in un piano particolareggiato (dunque non in un progetto vero e proprio) e il tecnico ha delineato non solo l’allineamento del-le facciate delle case che si affacciano sulla piazza, permettendo nello speci-fico ai proprietari di alzare le case tutte al terzo piano per “allinearle”, ma ha anche ridisegnato i volumi e gli spazi per creare una vera piazza. Il tutto con

La piazza

94 parcheggi, più di quelli esistenti. Tra i particolari più contestati la posa di una fontana a raso, testimonianza di un corso d’acqua esistente nel sot-tosuolo. Quanto basta per far solleva-re gli scudi della protesta. Il Comune spiega che il Piano è solo un passag-gio tecnico e che i 4,5 milioni di costo stimati vanno “spalmati” in almeno 10 distinte fasi, gli oppositori rilanciano richiamando altre priorità.

8 La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

Sito:www.lavocedelpopolo.it

di Emma Bettinardi

Tra i particolari più contestati del Piano

particolareggiato c’è la posa di una fontana a raso, testimonianza

di un corso d’acqua esistente nel sottosuolo

A Flero, per la sua 5ª edizione, la Sagra del Tagliere raddoppia. Il 20 e 21 aprile la sezione locale degli alpini, l’associazione Mondo Bam-bino e il Lions Club, storici organiz-zatori della sagra a sfondo bene-fico, si sono uniti ai commercianti per proporre in un unico fine set-timana la Sagra e la Notte bianca. Con il patrocinio del Comune, nel-la splendida cornice di Villa Gras-seni, agricoltori, allevatori e viti-coltori si danno appuntamento all’insegna della beneficenza, il ricavato del banchetto di prodot-ti artigianali a offerta libera verrà interamente devoluto all’Abe, as-sociazione che sostiene economi-camente il reparto di Onco-ema-tologia pediatrica e il centro tra-pianti di midollo osseo “Monica e Luca Folonari” degli Spedali civili di Brescia. Ma per fare un salto in più nelle radici della cultura popo-lare bresciana, in quest’edizione verranno proposti anche i giochi antichi, come a esempio gli scac-chi. L’associazione scacchi di Ghe-di sarà infatti presente con la scac-chiera gigante per un torneo. Co-me ogni anno, infine, il pizza par-ty, con la collaborazione del birrifi-cio Trani, ristorerà per la merenda grandi e piccini. (em. b.)

Torna la Sagradel tagliere

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9La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

E-mail:bassabrescianavocemedia.it

Riciclare sempre, riciclare tutto, è l’imperativo del Comune

Fino al 1972 i rifiuti a Poncarale li ritirava una volta alla settimana, per delibera, un uomo con carretto e cavallo che percepiva uno stipen-dio di 360mila lire l’anno.Lo ha scoperto il sindaco Giuseppe Migliorati, mentre lavorava al nuo-vo piano di raccolta rifiuti che con-sentirà al paese di raggiungere la quota prevista del 65% di raccolta differenziata.Dal 1° di marzo, infatti, Poncarale avrà un nuovo partner per la raccol-ta e smaltimento che ha già raggiun-to e superato con successo in altri Comuni la quota richiesta per legge. Si tratta di Ideal Service, subentra-to, per scadenza del contratto, ad Aprica, racconta con entusiasmo il Sindaco che da un po’ di tempo cer-cava un partner capace di guidare il

paese verso questo traguardo.“Un’occasione per dare una svolta che sia in grado di aiutare i cittadi-ni a capire il valore di quello che, solo all’inizio, sembrerà un sacrifi-cio, ma che presto diverrà una sana abitudine”.Di valore anche il lavoro già fatto, in quanto il Comune vanta una rac-colta pari al 45%. Non sarà dunque

un’impresa ardua arrivare ai livel-li richiesti. Molte le serate che la Giunta ha dedicato a incontrare e formare la popolazione al valore della raccolta differenziata.Era d’obbligo il confronto tra le 360mila lire del 1975 e i 460mila euro che il Comune ha speso per lo smaltimento delle 2500 tonnel-late di rifiuti urbani nel 2011. L’au-

Poncarale. Dal 1° marzo un nuovo partner per la raccolta e smaltimento dei rifiuti con l’obiettivo del 65%

di Emma Bettinardi

Il kit che verrà distribuito dal Comune

è composto da tre secchielli di medie

dimensioni, 30 litri circa, per carta, plastica, vetro

e lattine

mento ha rappresentato la leva che il Sindaco ha scelto di usare con i cittadini perché è certo che all’ini-zio la raccolta differenziata costerà un po’ di più, ma abbatterà di misura la spesa dovuta per lo smaltimento dell’indifferenziato, un guadagno economico nell’immediato e sulla salute e il benessere dell’ambiente sul lungo periodo.Spariranno, dal primo marzo, i vec-chi cassonetti (cosa che più pre-occupa gli abitanti) che verranno sostituiti da un kit di raccolta di-stribuito dallo stesso Comune che prevede l’obbligo di differenziare tutto, riducendo così al minimo il secco che verrà bruciato.“I cassonetti erano divenuti una co-sa vergognosa – dice ancora Miglio-rati –, dentro si buttava ben oltre il rifiuto domestico, probabilmen-te anche da chi di passaggio verso la città”.La differenziata permetterà un cor-poso risparmio, anche perché il 95% del rifiuto urbano è composto dall’umido, che non inquina ed è ri-utilizzabile come compost agricolo.Il kit che verrà distribuito dal Co-mune è composto da tre secchielli di medie dimensioni, 30 litri circa, per carta, plastica, vetro e lattine. Inoltre ogni casa verrà dotata di un secchiello sottolavello per racco-gliere l’umido.

D I F F E R E N T I P E R S C E L T A .

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Bassaorientale

Calvisano. I Servizi sociali del Comune scendono decisamente in campo per contrastare due problematiche

No a droghe e violenza su donne

Lotta alle droghe e alla violenza contro le donne.Su queste due delicate tematiche il Comune di Calvisano ha deciso di scendere in campo con progetti innovativi.“Abbiamo costituito un ‘Tavolo inter-istituzionale’ rappresentati-vo delle realtà locali che si occu-pano di adolescenti e giovani – il-lustra l’assessore Cinzia Candrina riferendosi alla prima casistica – perché vogliamo la massima col-

laborazione e l’impegno comune di combattere una piaga così disa-strosa quale la droga.Sono state create, pertanto, tre

aree di intervento che riguardano rispettivamente i genitori, le asso-ciazioni e gli adolescenti.Nel primo caso va infatti rilevato

L’assessore Cinzia Candrina

10 La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

Sito:www.lavocedelpopolo.it

di Federico Migliorati

Un Tavolo inter-istituzionale, e mirate

campagne informative e di sensibilizzazione

a tutti i livelli possibile su due delicati fronti di

convivenza civile

che si assiste spesso a una man-canza di coerenza educativa e di coesione tra gli adulti ed è quindi opportuno mettere in campo azioni di supporto alla genitorialità trami-te percorsi di formazione sul tema della prevenzione in famiglia.Ma è rilevante anche il settore delle associazioni, specie quelle sporti-ve e culturali: a tal proposito nello scorso novembre è stato istituito un Forum delle associazioni loca-li per mantenere in collegamento i ragazzi a tali realtà del territorio”. Analoga attenzione è posta anche nell’ambito della prevenzione del-la violenza sulle donne: a tal fine il Comune di Calvisano ha sottoscrit-to un protocollo d’intesa, assieme agli altri paesi del distretto numero 10, che consentirà di prendere in carico le donne vittime di violenze familiari e aiutarle nel percorso di superamento del problema.“È nostro fine – conclude Candri-na – promuovere una mirata cam-pagna informativa e di sensibilizza-zione su tale problematica, a tutti i livelli possibili”.

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11La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

E-mail:bassabrescianavocemedia.it

Montichiari. I battenti del Museo risorgimentale verranno riaperti al pubblico domenica 3 marzo alle ore 11

Lions Club Colli Morenicie Comune per la riapertura

L’impegno congiunto del Comune di Montichiari e dei Lions Club Colli Morenici ha dato i suoi frutti: dome-nica 3 marzo alle 11, infatti, riapre il Museo risorgimentale di Montichiari, uno dei poli culturali cittadini. Ubi-cato nel complesso ospitante anche la seicentesca chiesa del Suffragio, è nato per volontà delle associazioni combattentistiche nel secondo dopo-guerra ed è intitolato al maestro Ago-stino Bianchi che ne è stato l’anima. Accoglie numerosi e interessanti re-perti delle tre guerre d’indipendenza e delle due guerre mondiali: armi, tra cui due carabine federali svizzere, un

fucile Winchester tipo militare della guerra italo-turca del 1911, divise, el-metti, attestati e ancora bollettini bel-lici e medaglie commemorative. Uno spazio specifico è riservato a cinque apparecchi stereoscopici i quali, con 60 diapositive ciascuno, permettono di visualizzare in 3D i vari settori del fronte della guerra 1915/18 dando all’osservatore la sensazione di tro-varsi in trincea, tra il fango e gli spa-ri, insieme ai soldati. “Questo museo – ricorda il sindaco Elena Zanola – fa parte della storia della nostra città e a esso siamo molto legati; rappresenta l’ultimo tassello della proficua attivi-tà che ha visto la nascita del sistema museale monteclarense, riconosciuto da Regione Lombardia. Ringrazio in modo particolare i Lions Colli More-nici e in particolare il suo presidente Alfredo Lamperti e Renato Bianchi, figlio del maestro Agostino, per la determinazione e la collaborazione dimostrate. Grazie anche a Emanue-le Cerutti per il prezioso lavoro di catalogazione e archiviazione della documentazione inerente il patrimo-nio presente e a tutto lo staff di Mon-tichiari Musei per il supporto presta-to”. Il Museo sarà aperto, a ingresso libero, tutte le domeniche dalle 15 alle 18; negli altri giorni su richiesta chiamando la segreteria di Palazzo Tabarino allo 0309650455.

di Federico Migliorati

Dalla collaborazione tra due associa-zioni bresciane di promozione sociale, “La magnolia è fiorita” (per il suppor-to alle famiglie in disagio per motivi alcolcorrelati) e “TeatrOggi” (fondata dalla drammaturga e regista Graziel-la Pizzorno, si occupa di teatro di im-pegno civile), nasce il progetto Ethyli-con, per un ‘teatro di comunità’ inte-so come strumento per aggregare pa-role e persone in questo caso intorno al tema dell’assunzione di bevande al-coliche e ai grossi problemi personali, sociali e familiari che inevitabilmente trascina con sé. Tutti coloro che amano

chi lotta e a volte perde contro que-sto nemico della serenità e soprattut-to dei rapporti interfamiliari, sanno quante implicazioni si trascina dietro, spesso occulte agli stessi protagonisti, ma sanno anche che aprendo le fine-stre giuste si aprono nuovi orizzonti. Il nucleo centrale dello spettacolo Ethyli-con sarà sempre fisso, mentre nel cor-so delle repliche si presenteranno nuo-vi volti, nuovi personaggi e nuovi testi, le parole in diretta del disagio, che ri-veleranno ai protagonisti nuovi obiet-tivi di salute. Appuntamento per il 22 febbraio alle 20.30 all’Auditorium Bcc.

Ghedi. Ethylicon, a teatro per sperare

Il museo fa parte della storia della città e a esso

i cittadini sono molto legati; rappresenta

l’ultimo tassello della proficua attività che

ha visto la nascita del sistema museale

monteclarense

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Cultura

Montichiari. Il gran finale del Bonoris per il 2012/2013 è tra prosa e musica

Chiusura di Stagione

Si avvia alla conclusione la Sta-gione teatrale 2012/2013 del Teatro Bonoris di Montichiari. Nell’ambi-to della prosa e cabaret venerdì 1° marzo alle 21 Raffaele Pisu e Ninì Salerno portano in scena “Se de-vi dire una bugia, dilla ancora più grossa”, di Ray Cooney per la regia di Gianluca Guidi. Sabato 23 marzo alle 21 è in programma “Raptus”, di Daniele Falleri per la regia di Claudio Giacobini, con la partecipazione di Mina Ferrara e Mariangela Damiano

mentre sabato 6 aprile alle 21 il Café di Piöcc avrà l’onore di far calare il sipario sull’intera rassegna con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Sem-plicemente donna”, spettacolo che vedrà protagonista le donne della compagnia dialettale.In ambito musicale, domenica 3 mar-zo alle 17 la Bottega della Lirica pre-senta “La serva padrona” di Giambat-tista Pergolesi, sabato 9 alle 21 sarà

L'interno del teatro

la volta del concerto pianistico “Ali del vento” con il m° Severino Curotti, mentre sabato 16 alle 21 “Vedremo un giorno sorgere la luna”, brani e arie dall’Irlanda del Nord. Pianofor-te protagonista domenica 17 alle 17 con un concerto a quattro mani dei Maestri Daniela Piovani e Manuela Dalla Fontana.Informazioni su biglietti e prenota-zioni allo 030961115.

13La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

E-mail:bassabrescianavocemedia.it

di Federico Migliorati

Il Café di Piöcc farà calare il sipario

sull’intera rassegna con uno spettacolo con protagoniste le

donne della compagnia dialettale

In “Django unchained” è preso di mira lo schiavismo nel Sud degli Stati Uniti prima della guerra civi-le. È un film “di genere” che non assomiglia a nessun altro: a co-minciare dal geniale personaggio che sovrasta tutti, il dottor King Schultz di Christoph Waltz, un cac-ciatore di taglie che libera lo schia-vo Django (Jamie Foxx) perché è in grado di riconoscere i tre crimina-li che sta cercando. Schultz aiuterà Django a ritrovare la moglie Bro-omhilda (Kerry Washington). La ricerca li porta a Candyland, dove Calvin Candie (Di Caprio) domina con sadismo sulla sua vasta pian-tagione, sensibile solo ai consigli perfidi dello schiavo più anziano (Samuel L. Jackson). In quasi tre ore si dispiega il marchio di fabbri-ca tarantiniano, con dialoghi lun-ghi e ben scritti conclusi, nei mo-menti fatali, da scoppi fulminei di violenza; la mescolanza di “alto” e “basso”; un divertimento nel qua-le non si annulla il pensiero.

"Django" incanta!

ProgrammazioneIDEAL - CASTENEDOLO: Django sabato 23 febbraio 21; domenica 24 febbraio 21. Le avventure di Fiocco di Neve domenica 24 febbraio 17. Lincoln sabato 2 marzo ore 21; domenica 3 marzo 21. Sammy 2 domenica 3 marzo 17. Die hard un buon gior-no per morire sabato 9 marzo 21; domenica 10 marzo 21. Ernest & Celestine dome-nica 10 marzo 17. Il principe abusivo sabato 16 marzo 21; domenica 17 marzo 21. Zambezia domenica 3 marzo 17. Gangster squad sabato 23 marzo 21; domenica 24 marzo 21. Pinocchio domenica 24 marzo 17. PAVONE MELLA - AURORA: Pinocchio (3D) sabato 9 marzo 20.45; domenica 10 marzo 16.30, 18.30, 20.45; lunedì 11 marzo 20.45. Cirque du Soleil (3D) domenica 17 marzo 15.30, 20.45; lunedì 18 marzo 20.45.

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Sport

Scacchi. La vittoria è andata al rovatese Mattia Barucco che accede alle finali nazionali

Ghedi: colpaccio franciacortino

Si è concluso regalando un dop-pio week end di intense sfide il Cam-pionato Provinciale di scacchi che è stato ospitato dall’omonimo Circolo di Ghedi nell’accogliente sala riunio-ni della Casa di riposo di via X Gior-nate dal 26 al 27 gennaio e dal 2 al 3 febbraio scorsi. La manifestazione ha richiamato numerosi scacchisti da di-verse zone della provincia di Brescia ed ha riservato un occhio di riguardo ai giovani, visto che parecchi concor-renti erano al di sotto dei 18 anni. Al-la fine il successo è andato al rovate-se Mattia Barucco dell’Associazione Scacchi Franciacorta, che ha ricevuto l’ambito alloro dalle mani del sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, e dall’Asses-sore allo sport, Gianmario Messa, do-po aver relegato al secondo posto il giovane e sorprendente Prince Mon-dal della Scuola Torre & Cavallo. In terza posizione si è piazzato Nicola Onger, che ha preceduto Cesare Cri-

stiani classificato quarto. Il primo dei non classificati è stato il ghedese Mi-chele Migliorati, mentre Jordan Peli ha vinto negli Under 18. Per i migliori della prova provinciale si aprono ora le porte della fase regionale, con una rinnovata speranza di poter prolunga-re il loro cammino sino a raggiungere

le finali del 73simo Campionato Ita-liano. Al termine della manifestazio-ne, il presidente del Circolo Scacchi Ghedi, Angelo Paglia, ha così potuto esprimere la sua soddisfazione: “Rin-grazio innanzitutto chi ci ha ospitato, il Comune di Ghedi che ci è stato mol-to vicino e la sezione locale dell’Avis

di Lorenzo Romano

14 La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

Sito:www.lavocedelpopolo.it

per la collaborazione che ci ha offer-to. Un grazie, naturalmente, spetta anche a tutti gli scacchisti che han-no partecipato e ai circoli che hanno condiviso questa bella esperienza. Senza dubbio questo Campionato Provinciale ha ribadito nel migliore dei modi l’interesse che suscita una disciplina come gli scacchi che è in costante ascesa. Per la nostra socie-tà, impegnata nei corsi e in diverse iniziative per diffondere e valorizzare sempre di più questo sport, uno sti-molo importante per proseguire nel cammino intrapreso e portare un’at-tività di particolare significato come gli scacchi ad occupare il posto meri-tato”. Un concetto che è stato ripreso dal sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, che nel momento di calare il sipario sulla manifestazione ha sottolineato “l’importanza di una disciplina come gli scacchi che non solo rappresenta una ginnastica preziosa per la men-te, ma che coinvolge indistintamente persone di tutte le età e, proprio per questo, merita un sostegno concreto ed attento da parte dell’Amministra-zione comunale ghedese”.

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Page 15: La Voce della Bassa bresciana 2013 02

15La Voce della Bassa brescianafebbraio 2013

E-mail:bassabrescianavocemedia.it

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

ANNO IV

NUMERO 02 - FEBBRAIO 2013

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 20/2010 del 24-05-2010

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

tel.: 03044250 - fax: 0303757897

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Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia

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Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52

25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

La Voce della Bassa bresciana

ACQUALUNGA S. Maria Maddalena: Festivo 10 ALFIANELLO Ss. Ippolito e Cassiano: Pref.18.30; fest. 8-10.30-18.30AZZANO MELLA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: ore 18.00; Festivo 7.30-10-18.30BAGNOLO MELLA Visitazione Maria Vergine: 18.30; Festivo: 7.30-9-10-11.30-18.30BARBARIGA S. Vito, Modesto e Crescenzia: Prefe-stivo: 18.30; Festivo: 7 – 10.30 – 18.30BARGNANO S. Pancrazio: Prefestivo 19.00; Festivo 10BASSANO BRESCIANO S. Michele Arcangelo: Pre-festivo 18; Festivo: 8 – 10 – 18BORGO PONCARALE Purificazione di Maria Ver-gine: Festivo: 10 - 18BORGO SAN GIACOMO S. Giacomo maggiore: Prefestivo 18.00; Festivo 7.30-9.30-11.00-18.00BORGOSATOLLO S. Maria Annunciata: Prefestivo: 19; Festivo: 7 – 8.30 – 9.45 – 11 – 18.30BRANDICO S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00; Festivo: 8 – 10.30 – 18CADIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 19.30; Prefestivo 10.30 - 18CALVISANO S. Silvestro: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 – 10 – 11 – 18.30 CAPRIANO DEL COLLE S. Michele Arcangelo: Fe-stivo 10.30 – 18.30CARPENEDOLO S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.; Festivo: 7.15-8.30-9.45-11-15.30-18CASTELCOVATI S. Antonio Abate: Prefestivo 18.30; Festivo 7-8-9.30-11-18.30CASTENEDOLO S.Bartolomeo Apostolo: Prefesti-vo 19; Festivo 7 – 9 – 10 – 11 – 18 CASTREZZATO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Fe-stivo: 8-9.30-11-18CIGOLE S.Martino: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 10.30CIZZAGO S. Cuore di Gesù e S. Giorgio: Prefestivo 18; Festivo 8 - 10.30 – 18COMELLA S. Maria Annunciata: Festivo 16 COMEZZANO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18; Festivo 8 - 10 – 18.30CORTICELLE PIEVE S. Giacomo: Prefestivo 18; Fe-stivo 10 - 17

CREMEZZANO S. Giorgio: Prefestivo 20; Festivo 8.30 – 11 – 18DELLO Giorgio: Prefestivo 19; Festivo 8 – 11 – 19 FARFENGO S. Martino: Prefestivo 18; Festivo 10FENILI BELASI Ss. Trinità: Prefestivo 18; Festivo 8 – 11 – 18FLERO Conversione di S.Paolo: Prefestivo: 18; Fe-stivo: 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 18FRONTIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 18; Festivo 11 – 18GAMBARA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Fe-stivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30GHEDI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10 - 11 – 18.30GOTTOLENGO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 20.30; Festivo 8 – 9.30 – 11 - 18ISORELLA S. Maria Annuciata: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10 – 18.30LENO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10 – 11 – 18.30LOGRATO Ognissanti: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 - 11 – 18LUDRIANO S. Filastio: Prefestivo 18.30; Festivo 8 – 11 – 18.30MACLODIO S. Zenone: Festivo: 8 – 10.30 – 18MAIRANO S. Andrea apostolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8.30 – 11 – 18.30MANERBIO S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 - 11.15 - 18.30MEZZANE DI CALVISANO S. Maria Nascente: Fe-stivo: 7.30 - 10.30 . 18 MILZANELLO S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18; Festivo 7.30 - 10.30 - 18MILZANO S. Biagio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18MONTICHIARI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 – 11 – 18.30MONTIRONE S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30NOVAGLI S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 - 11.15 – 18.30 OFFLAGA S. Imerio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 11ORZINUOVI S.Maria Assunta: Prefestivo: 18; Festi-vo: 7 - 8.30 - 9.45 - 11 - 17 - 18

ORZIVECCHI Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festi-vo: 7.30 – 10.30 – 18PADERNELLO S. Maria di Valverde: Festivo 18PAVONE MELLA S. Benedetto Abate: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18POMPIANO S. Andrea Apostolo: Prefestivo 18; Fe-stivo: 8 – 9.30 – 11 – 18PONCARALE Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18; Festivo 9 – 10.30PONTEVICO Ss. Tommaso ed Andrea Apostoli: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 11 - 18PORZANO S. Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo 8 – 10.30 – 18.30PRALBOINO S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 17.30; Festivo 8 – 10 – 17.30QUINZANO D’OGLIO Ss. Faustino e Giovita: Prefe-stivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30REMEDELLO SOPRA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 10.30 – 18.30ROCCAFRANCA Ss. Gervasio e Protasio: Prefesti-vo: 18.30; Festivo: 8 - 10 - 18.30RUDIANO Natività di Maria Vergine: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 8.30 – 9.30 – 10.45 – 18SAN GERVASIO BRESCIANO Ss. Gervasio e Pro-tasio: Prefestivo: 18.30, Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30SAN PAOLO S. Paolo Apostolo: Prefestivo: 19; Fe-stivo: 7.30 – 10.30 – 18.30SCARPIZZOLO S. Zenone: Prefestivo: 18; Festivo 9.30SENIGA S. Vitale: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.45TRENZANO S. Maria Assunta: Prefestivo 18; Festivo 8 – 9.30 – 11 – 18URAGO D’OGLIO S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 – 11 –18VEROLANUOVA S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18VEROLAVECCHIA Ss. Pietro e Paolo Apostoli: Pre-festivo: 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18VIGHIZZOLO S. Giovanni Evangelista: Prefestivo: 19; Festivo 8 – 10 – 18VILLACHIARA S. Chiara: Prefestivo: 18; Festivo 11 - 18 VISANO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festi-vo: 7.30 – 10.30 – 18.30

DISTRETTI SANITARI

OSPEDALE DI MANERBIOVia G.Marconi, 7, telefono 030/99291

OSPEDALE DI LENOPiazza Donatori di sangue, 1, Telefono 030/90371

OSPEDALE DI MONTICHIARIVia Ciotti, 154, Telefono 030/99631

OSPEDALE DI ORZINUOVIVia Crispi,2, Telefono 030/99441

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

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