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Centro Studi C.N.I. - 11 novembre 2015

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Centro Studi C.N.I. - 11 novembre 2015

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 11 novembre 2015

Pagina I

CATASTO

Catasto trasparente ininfluente sulle tasseItalia Oggi 11/11/15 P. 34 Sergio Trovato 1

SICUREZZA LAVORO

Sicurezza, corsi o docenze per i formatoriItalia Oggi 11/11/15 P. 36 Daniele Cirioli 2

EDILIZIA

Pesa molto la caduta verticale dell'ediliziaSole 24 Ore 11/11/15 P. 11 Luca Orlando 3

Ok al maxi-piano di recupero alloggiSole 24 Ore 11/11/15 P. 14 4

APPALTI

Comuni, Cantone ferma gli appalti non aggregatiSole 24 Ore 11/11/15 P. 17 Mauro Salerno 5

La Dama nera confessa "Tutti pagano tangenti per avere appalti Anas"Repubblica 11/11/15 P. 19 Fabio Tonacci MariaElena Vincenzi

6

SEMPLIFICAZIONI

Al lavoro per la semplificazioneItalia Oggi 11/11/15 P. 38 7

LEGGE DI STABILITÀ

Il costo del lavoro più leggeroItalia Oggi 11/11/15 P. 33 Giovanni Galli 9

Amianto, tutele ampliateItalia Oggi 11/11/15 P. 36 Daniele Cirioli 10

RICERCA

Nuovo mega acceleratore cineseItalia Oggi 11/11/15 P. 17 Angelica Ratti 11

«L'app che mi ha emozionato? Quella del figlio di un operaio»Corriere Della Sera 11/11/15 P. 8 Paolo Ottolina 12

ECONOMIA

Le partite Iva ripartono con +0,2% in settembreItalia Oggi 11/11/15 P. 30 15

OCCUPAZIONE

Inps, meno lavori precari. Aumentano i posti stabiliSole 24 Ore 11/11/15 P. 14 Giorgio Pogliotti,Claudio Tucci

16

REVISIONE SPESA

Ecco perché in Italia la spending review è una missione impossibileStampa 11/11/15 P. 3 Paolo Baroni 17

AVVOCATI

Nuovo esame da avvocato, operazione trasparenza in corsoItalia Oggi 11/11/15 P. 37 Gabriele Ventura 19

NOTAI

Notariato garanzia di sicurezzaItalia Oggi 11/11/15 P. 37 Beatrice Migliorini 20

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Catasto trasparente ininfluenteluente sulle tasseLa pubblicazione in catasto delle superficidegli immobili e l'accesso a queste infor-

ioni per tutti i cittadini è un utile ele-mento di trasparenza dell'amministrazionepubblica, ma non ha alcuna rilevanza sulpagamento di imposte e tasse. Solo la rifor-ma del catasto e la revisione delle rendite

to attualmente presenti nell'im-posizione immobiliare. Anche l'utilizzo dellasuperficie catastale per il calcolo della tassarifiuti, che in futuro sarà generalizzato pergli immobili a destinazione ordinaria, noncomporterà significativi risparmi fiscali. Loha precisato l'Anci ieri dopo l'annuncio daparte delle Entrate della messa a disposi-zione dei dati sugli immobili anche in metriquadri. Per l'Associazione dei comuni, l'ac-cesso agli archivi catastali a tutti i cittadini el'acquisizione delle superfici degli immobili«ha un'influenza pressoché nulla sui prelievifiscali». Solo con la riforma del catasto sipotranno eliminare le diseguaglianze nellatassazione degli in mobili. Per l'Anci «la ge-nerale revisione delle rendite catastali e ilsuperamento delle attuali disparità di trat-

tali potranno eliminare le disparità di

Lamento fiscale ai fini dell'Imu e della Tasi(oltre che del registro) necessita dell'attua-zione della riforma del catasto, prevista dal-la delega fiscale, ma non attivata dal gover-no». Anche l'utilizzo generalizzato in futurodelle superfici catastali per la Tari avrebbe«modestissimi effetti redistributivi », poichéquesto prelievo «è strettamente legato alcosto del servizio di raccolta e smaltimen-to rifiuti sostenuto da ciascun comune».Peraltro, molte p.a. fanno ricorso già datempo alle superfici catastali per il calcolodel tributo. La Tari si paga sulle superficicalpestatili degli immobili fino a quando icomuni non avranno la possibilità di fareriferimento alle superfici catastali. Comeper la Tares è stata rinviata sine die l'appli-cazione dell'80% della superficie catastale,come parametro per la determinazione dellatassa rifiuti. Considerato che per una quo-ta consistente di immobili a destinazioneordinaria non esiste ancora la superficiecatastale, viene consentito ai comuni diutilizzare le superfici calpestabili già de-nunciate per Tarsu, Tia e Tares.

Sergio Trovato

Catasto Pagina 1

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Sicurezza. corsi o docenze per i formatoriChi insegna la sicurezza in azienda è

libero di aggiornarsi optando tra la fre-quenza di corsi e convegni oppure lo svol-gimento di attività di docenza. Qualunquesia la scelta, deve farlo per almeno 24 orea cadenza triennale . Lo precisa la commis-sione degli interpelli sulla sicurezza dellavoro nella nota n. 912015.

Aggiornamento libero . La Federazionesindacale italiana dei tecnici e coordina-tori della sicurezza ha chiesto chiarimentisulle modalità con cui il docente -formatorein materia di sicurezza in azienda può ag-giornarsi , alla luce dei criteri fissati daldecreto 6 marzo 2013. Tale decreto, invigore dal 18 marzo 2014 ( in attuazionedell'art . 6, comma 8, lett. m-bis, del dlgs n.8112008 ), nel definire i criteri di qualifica-zione della figura di formatore per la salutee sicurezza sul lavoro , stabilisce l'obbligodi aggiornamento , con cadenza triennaledecorrente : dalla data di applicazione (12mesi dopo la pubblicazione in G. U.) per chiè già qualificato a tale data; ovvero dalladata di effettivo conseguimento della qua-lificazione per gli altri . L'aggiornamentopuò avvenire con due diverse modalità:

1. La frequenza per almeno 24 ore com-plessive nell'area tematica di competenzadi seminari , convegni , corsi di aggiorna-

mento organizzati dai soggetti accreditati(ex comma 4 dell'art. 32 del Tu sicurezza),di cui almeno 8 ore relative a corsi di ag-giornamento.

2. Lo svolgimento di almeno 24 ore diattività di docenza nell 'area tematica dicompetenza.

Il decreto 6 marzo 2013 stabilisce chetali modalità sono alternative: con ilquesito è stato chiesto se con tale ter-mine (alternative) si deve intendere chenell'arco di tre anni il docente -formatoredeve effettuare sia attività di docenza cheseguire corsi di aggiornamento ovvero èda considerarsi valevole quale aggiorna-mento se per i primi tre anni effettua soloattività di docenza , per almeno 24 ore, eper i tre anni successivi frequenta solocorsi e convegni per non meno di 24 ore.La commissione precisa che con il termine«alternativamente» il legislatore ha intesodare la possibilità al formatore-docentedi scegliere liberamente la tipologia diaggiornamento più confacente alla suafigura e non ha, viceversa , inteso che ledue modalità vadano alternate nei con-secutivi trienni.

La formazione di Rspp e Aspp . Con in-terpello n. 612015 la commissione ha pre-cisato che ai fini dell 'individuazione dei

moduli di formazionedel responsabile ser-vizio di prevenzione eprotezione (Rspp) e de-gli addetti a servizio diprevenzione e protezio-ne (Aspp ) è necessarioverificare la corrispon-denza tra la versioneattuale dei codici Ate-co (Ateco 2007 ) e quel-la precedente . I modulisono classificati dall'ac-cordo Stato-Regioni del26 gennaio 2006.

Daniele Cirioli

Sicurezza Lavoro Pagina 2

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L'ANALIS I

LucaOrlando

Pesa moltola cadutaverticaledell'edilizia

e cartucce stanno peresaurirsi. Non che

f settembre sia statoproprio un colpo avuoto mainumeri dell'output registratidall'Istat non possono certoessere classificati come"centro" pieno. A meno di unultimo trimestreimprevedibilmentespumeggiante, il 2015 saràricordato per l'industria comel'anno dell'inversione dirotta,non certo del rimbalzo.

A festeggiare per ora è lafiliera dell'auto, con numeroseimprese tornate ai massimistorici in termini di ricavi,soprattutto se ancorate allecommesse di Fca. Indottovasto, che però non esauriscel'intero panoramamanifatturiero, dove troppisettori, purtroppo, stentanoancora a ritrovare la stradadell a crescita. Dal lato delladomanda interna, che pure hainnestato un "avanti adagio",pesa ancorala cadutaverticaledell'edilizia. Che non si traducesolo in cemento e mattoni, omagari commissioni per leagenzie immobiliari. Ma anchepiastrelle e parquet, valvole erubinetti, mobili edelettrodomestici, infissi ecaldaie. E naturalmente imacchinari che servono perprodurre tutto questo.

Sul fronte dell'exportpesano invece le incognite deiPaesi emergenti, protagonistinegli ultimi mesi di una

preoccupante retromarcianegli acquisti di made in Italy,come testimoniano leperformance di Cina, Brasile,Turchia, India. Aree didebolezza che si aggiungonoallo shock in arrivo dallaRussia, convolumi di exportquasi dimezzati in due anni.Nodi che pesano sulleprospettive del Paese, e chedevono invitare il Governo anon esitare sulla strada delleriforme e della spendingreview, principale carburantea cui attingere per ridurre ilpeso del fisco restituendocompetitività alle imprese epotere d'acquisto all e famiglie.Una strada che pare ancoralunga e accidentatama che nondeve farci dimenticare ilcammino percorso.

Guardarsi indietro ognitanto non guasta, se non altroper ricordare a noi stessil'abisso in cui eravamo.Appena dodici mesi fa, quandola produzione cedeva su baseannua quasiil3%,lafiduciadelle imprese si trovava 15punti al di sotto del livelloattuale, le vendite al dettagliosegnalavano un calo del 3%,mentre oggi crescono dell'1,3%,l'indice dei direttori d'acquistosi portava ai minimi da nmeri,mentre ora è datre trimestrioltre lo spartiacque (50) trasviluppo e frenata. Oggi, forse,il bicchiere è mezzo vuoto. Unanno fa, però, si pativa la sete.

C) RIP RODD ZION E RISERVATA

Edilizia Pagina 3

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Ok al maxi-pianodi recupero alloggiSi risveglia il piano per ilrecupero degli alloggiinagibili di Comuni, Iacp eAziende casa. Il Mit hacomunicato l'avvenutaregistrazione del Dm cheassegnale risorse alleregioni. La comunicazionemette in moto ilcronoprogramma del pianoavviato con il decreto leggen.47 del marzo 2014. Entro30 giorni le Regionidovranno approvare ecomunicare a Comuni eIacp il provvedimento diconcessione delfinanziamento; ed entro isuccessivi 6o giorni vannocompletati gli interventiche riguardano almeno4.500 alloggi, per una spesadi 67,9 milioni di euro.Si mette in moto an cheseconda parte del pian o, perspendere 400 milioni perinterventi di manutenzionestraordinaria su almeno8mila alloggi.

Edilizia Pagina 4

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Speffing. Nei municipi non capoluogo vietati i contratti in proprio

Mauro SalernoROMA

Ima Niente manutenzionestradale o acquisti di mate-riale d'ufficio in autonomia.L'entrata in vigore dell'ob-bligo di aggregare gli appalti- in risposta agli obiettivi del-la spending review - ora ri-schia di inceppare davverola macchina dei piccoli co-muni, bloccandola possibili-tà di ricorrere agliappaltiperle cittànon capoluogo. L'Au-torità Anticorruzione, pre-sieduta da Raffaele Cantone,ha sospeso il rilascio dei co-dici di identificazione dellegare (Cig) necessari all'av-vio delle procedure di asse-gnazione dei contratti daparte degli enti locali chenon ricorrono a una delleformule di aggregazione de-gli appalti (soggetti aggrega-tori, province, Consip, unio-ni o consorzi di comuni) pre-vista dal codice. Il rifiuto ari-lasciare i codici è un attodovuto da parte dell'Anac,dopo che il primo novembreè finalmente entrato in vigo-re l'obbligo di aggregazionedegli appalti dei comuni noncapoluogo, rinviato per benseivolte consecutive a causadei ritardi accumulati nelprocesso di aggregazionedelle gare da parte delle am-ministrazioni (vedi l'antici-pazione sul«Sole 24 Ore» del28 ottobre).

È questo uno dei capitolidella spending review chepunta all'aggregazione deisoggetti appaltanti. Un altro

Comuni, Cantoneferma gli appaltinon aggregaticapitolo che sta per decolla-re è quello che individua 35«soggetti aggregatori» dellaspesa pubblica cui è affidatoil compito di gestire tutte legare perbeni e servizi in spe-cifiche categorie individua-te da un Dpcm che la Presi-denza del Consiglio sta pervarare. Nello schema diDpcm messo a punto dallatask force guidata da YoramGutgeld e da Palazzo Chigi siindividuano - oltre agli ac-quisti che riguardano il set-tore sanitario - tre categoriedi acquisti che dal l° gennaiodovranno passare peri«sog-getti aggregatori»: pulizie,assicurazioni e facility ma-nagement. Anche su questofronte haun ruolo importan-te l'Anac che ha selezionato i35 «soggetti aggregatori» eora ne dovrà verificare ilmantenimento dei requisitinecessari per restare iscrittial relativo albo.

Sugli appalti dei comuni

non capoluogo un comuni-

cato spiega la decisione del-

l'Anac. Per questiscattalata-

gliola prevista dal Governo

Monti nel 2012 e poi sempre

rinviata: per risparmiare e

permettere di controllare

meglio la spesale gare vanno

accorpate, mentre ai singoli

comuni è vietato di promuo-

vere appalti in autonomia.

Un principio, corretto da ul-

timo con il decreto Irpef (Dl

66/2014), che vale per beni e

servizi, ma anche per i lavori

pubblici. Nel Paese degli

8mila campanili però finora

poco o nulla si è mosso sul

fronte della centralizzazio-

ne degli appalti.Da oggi (ma il comunicato

fa riferimento al primo no-vembre) il blocco riguardadue tipologie di appalti. I1 co-dice necessario ad avviare leprocedure non sarà rilascia-to ai comuni non capoluogoche tenteranno di bandiregare in autonomia per valorisuperiori a4omila euro. Allostesso modo saranno rispe-dite almittentele richieste diavviare le procedure di affi-damento sotto i 4omila euroda parte dei comuni con me-no di diecimila abitanti. Unblocco, quest'ultimo, che re-sterà in vigore però solo duemesi,visto chelalegge diSta-bilità cancella (a partire dalprimo gennaio 2016) ilvinco-lo di centralizzare le garesotto i 40mila euro per i pic-coli comuni.

Questo doppio binario,che rischia di mandare in tiltanche l'attività ordinaria(per non dire spicciola) deipiccoli enti, era alla base an-che dell'ultima richiesta di

Ilgoverno ha evitato di rinviarela settima voltala norma volutada Monti che impone agli entilocali minori di passare per unacentrale di committenza

SPRINT10 Il - _ _I IDecollano due delleprincipali misure chemirano a razionalizzarela spesa per appalti delleamministrazioni pubbliche

proroga sollecitata dai co-muni per bocca del presi-dente dell'Anci Piero Fassi-no. L'obiettivo: spostare alprimo gennaio 2016 l'obbli-go di aggregazione delle ga-re oltre 40mila euro per alli-neare le due scadenze, senzarischiare di fermare per duemesi imicrocontratti dei co-muni sotto i iomila abitanti.Il veicolo per inserire unaproroga era stato individua-to nel decreto sulla Finanzalocale varato venerdì scorsodal Governo. Alla fine laproroga annunciata non èpassata. Ma non è detto chenon rispunti nel corso del-l'esame parlamentare perconvertire in legge il prov-vedimento.

Non c'è nessuna possibili-tà di aggirare gli obblighi. Inossequio alle norme anti-cri-minalità, il codice di gara de-ve infatti essere inserito inogni fattura per permetterela tracciabilità dei pagamen-ti. E come ricorda lo stessopresidente Anac nel comu-nicato «il mancato rilasciodel codice identificativo digara, comporta quale sanzio-ne accessoria espressamen-te prevista dalla legge136/2010 in tema di lotta allacriminalità organizzata, lanullità assoluta dei contrattistipulati per violazione delladisposizioni sulla tracciabi-lità dei flussi finanziari».

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Appalti Pagina 5

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La laneraan,

1,,,,

/ / e an

LaAccroglianò ai pm: non c'è imprenditore che non l'abbia fattoIl funzionario: spesi 65mila euro di mazzetta in trenini e francobolli

Chiedemmo150 milaeuro. 1 miei

7Omila liportai a casadì mia madre

La nuora diMeduri fuassunta dauna societàcontrollatadaAnas

Meduriavevaprocuratoa Costanzoun incontro

con Delrio

FABIO TONACCIMARIA ELENA VINCENZI

R.MA. Le tangenti le ha prese, e lo ammet-te. Ma davanti ai magistrati che l'hanno fat-ta arrestare, la "Dama Nera" Antonella Ac-croglianò ha messo a verbale una riflessio-ne che allarga, e di molto, il buco nero dellemazzette all'Anas. «Non c'è imprenditoreche non possa dire che non ha pagato peravere l'aggiudicazione di una gara». Duenuovi atti istruttori, l'interrogatorio dellaAccroglianò del 3 novembre e quello delfunzionario Oreste De Grossi del 6 novem-bre, sono stati depositati al Tribunale delRiesame, che deciderà se rimettere in liber-tà gli indagati dell'inchiesta sulla corruzio-ne che ha travolto l'Anas. Dodici paginettein tutto che irrobustiscono le accuse dei pmFrancesca Loye Maria Calabretta.

L"I TE I I TI F e N _'«Ammetto gli addebiti per i fatti indica-

ti nell'ordinanza cautelare - è la premes-sa della Accroglianò, dirigente del Coordi-namento tecnico-amministativo - manon avevo nessuna capacità decisionale».E gli appalti che finivano sempre ai soliti?«Il gruppo Tecnis ha vinto molte gare, conribassi tante volte pilotati e indotti, so cheè stata supportata dall'onorevole Meduri(l'ex sottosegretario alle Infrastrutture,ai domiciliari)». Sui lavori stradali a Poten-za da 15 milioni di euro: «De Grossi avevapattuito con Bosco (Concetto, imprendito-re Tecnis) 150 mila euro, ne ha avuti 97mi-la eli abbiamo divisi a metà. Servivano per-ché De Grossi sistemasse i numeri, cioè irequisiti, per fargli vincere la gara. I 70mi-la euro trovati a casa di mia madre sonoquelli avuti da lui». I favori non era rivoltisolo alle gare. «A Natale dell'anno scorso- racconta la Dama Nera - arrivò un'in-terdittiva antimafia per Tecnis, che si deci-se di tenere nascosta. Fu deciso da Bajo (Al-fredo, condirettore generale tecnico diAnas) ».

LARETED _1 _i ENon si limita a questi episodi, la Accro-

glianò. «Ho ricevuto pagamenti da altri im-prenditori, tra cui Lauro spa, i cui titolari so-no Paolo e Ambrogio Tarditi di Borgo Se-sia». Indica anche la cifra, «20 0 25 mila eu-ro per una richiesta di pagamento di inte-ressi su espropri». Non è finita. «Ci sono an-che 10mila ricevuti dall'Ing. Misseri, im-prenditore siciliano. Mi è stato promessodel denaro anche da Cerasi Emiliano, peruna gara che va avanti da circa un annoall'Aquila. La commissione voleva aggiudi-carla ad Astaldi, lasciando fuori Cerasi e To-to. A Diemoz (uno dei commissari) venne-ro dati 10mila euro dai Cerasi, se avesserovinto ci sarebbe stato un riconoscimentoeconomico anche per noi».

I POSTI A l FAMILIARISul ruolo dell'ex sottosegretario alle In-

frastrutture Meduri, i due pro, chiedono piùvolte se sia stato coinvolto nella corruzione.«Non so se ci siano stati passaggi di denarotra lui e Tecnis, però Meduri ottenne l'as-sunzione della nuora nella società Quadrila-tero, partecipata di Anas». Il politico, stan-do alle dichiarazioni della Dama Nera, fun-geva da trait d'union: «Procurò un incontroa Costanzo di Tecnis con il ministro Del Rioa Palermo».

ICO LLAUDATOR I NON TIMa è dal successivo interrogatorio del re-

sponsabile dei collaudi Oreste De Grossiche emergono altri dettagli sul "sistemaAnas". A cominciare da chi siede nelle com-missioni di collaudo. «La mancanza dellalaurea - spiega a proposito di Fausto DeSantis - era ostativa alla nomina». Quindi

si sono inventati una regola interna per sca-valcare il divieto. «Fu introdotta perché ungruppo di dirigenti Anas non laureati vole-va essere inserito nelle commissioni», DeGrossi rivela anche cosa ha fatto con quei«65mila euro in tutto» di mazzette: «Li ho

subito spesi. Ho comprato una decina dimodelli di trenini, di cui faccio collezione,che costano 300 euro l'uno. Avrò speso10mila euro di francobolli, ho comprato ve-stiti...un giaccone...1 Omila euro».

Appalti Pagina 6

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In prograrrtrna. a Písa il 13 rtoverrtbre il VII Convegno nazi.íonale organí.wat.o dall'Anc

Al lavoro per la semplificazionei essi sti íl peso delle scelte delle istituti i

untuale, torna anchequest'anno il consue-to appuntamento deiprofessionisti a Pisa

con il convegno nazionale diincontro e confronto con la po-litica e le istituzioni. Il prossi-mo 13 novembre si apre, infat-ti, la XII edizione, organizzatadall'Associazione NazionaleCommercialisti, dell'inizia-tiva «Obiettivo Futuro: Pro-fessioni, Politica, Istituzionia confronto» che si svolgerànell'arco dell'intera giornatapresso l'Auditorium Concordedell'Hotel Galilei.

L'iniziativa, realizzata incollaborazione con Italia Oggie con l'Ordine dei dottori com-mercialisti e degli esperti con-tabili dei Pisa, gode del patroci-nio del senato della repubblica,della camera dei deputati, delConsiglio di presidenza dellagiustizia tributaria, dei comu-ni e delle province di Pisa e diLivorno, della regione Toscana,della Conferenza delle regionie delle province autonome,dell'Anci, dell'Università diPisa, delle Fondazioni Buozzi eNenni, del Consiglio naziona-le dei dottori commercialisti edegli esperti contabili, dell'Or-dine dei dottori commerciali-sti e degli esperti contabili diLivorno, della Cassa nazio-nale previdenza ragionieri,dell'Ordine degli avvocati diPisa, della Confprofessioni edel Coordinamento interpro-fessionale delle associazionisindacali dei Commercialistie dei Consulenti del lavoro.Nutrito il parterre di relato-ri e fitto il programma dellagiornata, articolato in quat-tro tavole rotonde i cui temispazieranno dalla previdenzaal diritto allo sciopero, dallamediazione e sovraindebita-mento al processo tributario,dalla riforma fiscale alla leggedi Stabilità. Anche quest'annonon mancano gli argomenti daapprofondire e da discutere, ecome sempre accade a Pisa, leprofessioni saranno protagoni-ste di un confronto aperto conla classe dirigente, che intendeessere costruttivo e propositi-vo. Per il loro ruolo e per le lorocompetenze, i professionistipossono dare molto al paesesul piano del rilancio e dellacrescita. Di tutto questo e altroancora abbiamo parlato con ilpresidente dell'Associazione

nazionale commer-cialisti, Marco Cu-chel.

chiarazione precompilata.Secondo i commercialisti ilfisco sta diventando vera-mente più semplice?

Risposta : La semplifica-zione dovrebbe tradursi inun fisco più trasparente edequo nell'interesse di tutta lacollettività, e credo che i pro-fessionisti intermediari sianoi primi, visto che hanno quo-tidianamente a che fare conle criticità e le storture delnostro sistema fiscale, a vo-lere la semplificazione, quellavera però. Il problema è chemolto spesso i provvedimentiadottati si limitano a caricaresulle spalle dei professionistiresponsabilità e incombenze,praticamente a costo zero perla pubblica amministrazione,senza dare ai cittadini e alleimprese reali benefici e van-taggi. Tornando quindi alladomanda iniziale, la mia ri-sposta è no. Se consideriamo lemisure recentemente adottatedal governo in materia fiscale,non credo che si possa parlaredi semplificazione.

D. Cosa, a suo parere, iprofessionisti vivono oggicon maggiore disagio e in-soddisfazione?

R. Con il suo agire la Pub-

blica Amministrazione, in nu-merosi casi, dà prova di scarsa

considerazione nei riguardidel lavoro dei professionisti,svilendone ruolo e funzione. Èquesto disconoscimento di pro-fessionalità che evidentemen-te determina per i professioni-sti una condizione di disagioe insofferenza. Un esempio èrappresentato dall'informatiz-zazione, processo che è statointensificato, negli ultimi anni,da tutte le amministrazionipubbliche e che comporta ilmoltiplicarsi di adempimentitelematici e responsabilità incapo ai professionisti, senzache sia dato loro alcun tipodi riconoscimento. Tale situa-zione non è più sostenibile el'Anc rivendica la necessità diun profondo cambiamento, cherestituisca dignità al lavorodei professionisti economici.

D. Anche quest'anno il di-battito farà spazio al temadei diritti dei professioni-sti?

R. Certamente. Il confrontoe la discussione, che grazie

all'autorevolezza e alla com-petenza dei relatori presenti,sapranno essere densi e ricchidi spunti per tutti, toccheran-no anche il tema dei dirittidei professionisti, e dunque lacomplessa e articolata tema-tica previdenziale, la regola-mentazione delle professionie poi anche lo sciopero. È tra-scorso, infatti, oltre un annodall'approvazione e dall'en-trata in vigore del codice diautoregolamentazione delleastensioni collettive dalle at-tività svolte dai Dottori com-mercialisti e dagli Esperticontabili, e l'adozione di questostrumento normativo è per lanostra categoria una sorta dirivoluzione.

D. Addirittura una rivo-luzione...

R. So che questa parola èspesso usata a sproposito, manon è questo il caso. L'esisten-za del codice che regolamental'astensione collettiva dall'at-tività degli iscritti all'albo deiDottori commercialisti e de-gli Esperti contabili segna il

Semplificazioni Pagina 7

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cambiamento radicale di unacondizione che fino ad oggipresupponeva per la categorial'impossibilità di esercitare ildiritto di sciopero. Ciò che èstato ottenuto lo scorso anno,è dunque una rivoluzione,che si è resa possibile grazieall'impegno comune dell'Anc edelle altre sigle nazionali, chefanno parte del tavolo di coor-dinamento delle associazionidi categoria, le quali hannolavorato insieme per raggiun-gere questo traguardo. E purvero, come spesso accade alleconquiste importanti, che oc-corre tempo perché il codice,attraverso la sua conoscenzadiffusa e approfondita tra icolleghi, sia parte della cul-tura della categoria, solo cosìquest'ultima potrà esercitare,responsabilmente, un dirittoche oggi le viene riconosciuto.

D. Quest'anno ricorre il65° anniversario dell'Ance l'appuntamento di Pisaprobabilmente ha perl'Associazione un valorespeciale . È così?

R. È proprio così. Vorremmoche l'evento di quest'anno fos-

se anche l'occasione per ricor-dare un traguardo importantedell'Associazione, motivo peril quale a Pisa abbiamo volu-to ritrovarci insieme a quanti,negli anni, hanno dedicato illoro tempo e le loro energiealla nostra Associazione, per-mettendole di diventare ciòche è oggi.

D. All'Anc che festeggiaquest'anno il65° complean-no, il suo presidente cosa sisente di augurare?

R. Auguro alla nostra As-sociazione di saper semprevivere le sfide del presentee di restare in sintonia con iproblemi e le difficoltà di tuttii colleghi, dando loro ascolto eattenzione. Le auguro, inoltre,di essere animata sempre dauna grande progettualità epropositività, senza mai di-menticare la propria storia. Ilvissuto di quanti si sono spe-si e continuano a spendersinell'impegno associativo co-stituisce, infatti, il patrimoniodell'Anc ed è anche grazie allasua storia, forte delle espe-rienze di tanti, che la nostraAssociazione può guardare alfuturo con passione ed entu-siasmo sempre nuovi.

Semplificazioni Pagina 8

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La prec°iscz1 íone sulla legge cli :5'tczbilità del rninistero dell'econorrnicz ai rilievi del Senato

I1 costo del lavoro più leggeroAssunzioni indeterminate, lo sgravio ë di 2 . 150 enro

DI GIOVANNI GALLI

osto del lavoro più leg-gero. L'importo dellosgravio contributivo

medio unitario per leassunzioni a tempo indetermi-nato è di circa 2.150 euro. Èla stima indicata dagli ufficidel ministero dell'economianel documento di risposta airilievi del Servizio Bilanciodel Senato sulla legge di Sta-bilità in cui si ipotizzava unosgravio contributivo unitariodi 1.700 euro.

I tecnici del Senato avevanochiesto chiarimenti al gover-no in merito alla misura diproroga della decontribuzio-ne al 40% per le assunzionia tempo indeterminato, e inparticolare sul valore dellosgravio medio, per determina-re se questo «possa ritenersiispirato a criteri di sufficienteprudenzialità».

Canone Rai. Sono 16 mi-lioni i contribuenti che versa-no il canone Rai a fronte di 23milioni di famiglie italiane. Itecnici del ministero dell'eco-nomia rispondendo ai rilievi

del servizio studi del bilancioosservano che «la norma è vol-ta a incrementare il numerodei contribuenti rispetto aquelli che, attualmente, paga-no il canone di abbonamento»,sottolineando che, visti i nu-meri, «è più che prudenzialeritenere che la disposizionesia suscettibile di generaremaggiori entrate». Il getti-to che arriverà con la nuovaforma di versamento sarà «al-meno pari a quello che viene

attualmente introitato comecanone, tassa di concessionegovernativa e Iva».

Voluntary disclosure.prudenza sul gettito dellacollaborazione volontaria. Laclausola di salvaguardia rela-

tiva al gettito della voluntarydisclosure «ha finalità mera-mente prudenziale» scrivonodal ministero dell'economiaed è «volta soprattutto a dareun'ulteriore garanzia ai compe-tenti organismi a livello euro-peo, tenuto conto che il gettitoin questione concorre ad assi-curare gli equilibri della leggedi Stabilità 2016». Gli uffici delMef rispondono così ai rilievidel servizio Bilancio del Senatosulla legge di Stabilità.

Comuni e Tasi . Il meccani-smo di rimborso ai comuni delmancato gettito Tasi si basasu aliquote 2015 e non sullealiquote massime potenzialie porterà maggiore liquiditànelle casse dei sindaci. E la ri-sposta dagli uffici del Mef airilievi del Servizio Bilancio delSenato sulla legge di Stabilità.I tecnici del Senato, avevanoosservato che, l'aumento delladotazione del fondo di solida-rietà comunale in sostituzionedel gettito Tasi per l'abitazio-ne principale, e del gettito Imuper i terreni agricoli, «può de-terminare un irrigidimentodei bilanci comunali».

Legge di Stabilità Pagina 9

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Al via la sperimentazione, del/ una tantum prevista dalla legge 190/2014

Amianto , tutele ampliateIndenníta anche per. ®

.S ®zl. ®indírettaDI DANIELE CIRIOLI

ria libera alle richie-ste dell'indennità unatantum all'Inail (5,6mila euro) per chi s'è

ammalato di mesotelioma.Con circolare n. 7602015,l'isti-tuto approva il modello dautilizzare e detta le istruzionioperative. La domanda può es-sere presentata soltanto dagliaventi diritto, a partire dal 1°gennaio 2015.

Nuova tutela . Le istruzioniriguardano l'estensione di tu-tela del Fondo amianto previ-sta dalla legge Stabilità 2015(n. 190/2014), in via sperimen-tale per gli anni 2015, 2016 e2017, a chi si è ammalato dimesotelioma per esposizioneall'amianto, diretta o indiretta.L'Inail ha stimato in 5.140 ilnumero di soggetti beneficiai inel triennio di sperimentazio-ne, di cui 3.200 nell'anno 2015e 970 in ciascuno degli anni2016 e 2017. Di conseguenza,inoltre, l'istituto ha stanziatoanche le risorse necessarie allacopertura degli oneri per il to-tale di 28.783.164 euro.

Aventi diritto. Gli aventidiritto alla prestazione sonoquei soggetti che, indipen-dentemente dalla loro cittadi-nanza, nel periodo 201502017risultino affetti da mesotelio-ma contratto per esposizionefamiliare a lavoratori impie-gati in Italia nella lavorazio-ne dell'amianto ovvero peresposizione ambientale avve-nuta sul territorio nazionale.Poiché il diritto può esserefruito dal 1° gennaio 2015,nell'ipotesi di decesso del ti-tolare del diritto stesso, anchese avvenuto successivamentealla predetta data, l'una tan-tum può essere corrispostaagli eredi, su richiesta deglistessi, solo nell'ipotesi in cuiil de cuius abbia presentatola necessaria istanza primadella morte.

La prestazione . La pre-stazione è economica e pari a5.600 euro. È corrisposta unatantum su istanza dell'aven-te diritto e entro i limiti dellostanziamento di risorse. Laprestazione non è cumulabilecon la prestazione aggiuntivaerogata dallo stesso Fondo ailavoratori vittime di amiantoper esposizione di natura pro-fessionale.

L'esposizione . L'Inail pre-cisa ancora che, per il dirittoall'una tantum, l'esposizioneall'amianto deve esserci statasul territorio italiano. I perio-di di esposizione, in ogni caso,devono risultare compatibili,data la lunga latenza dellapatologia, con l'insorgenzadella malattia. A tale riguar-do, sulla base delle evidenzedella letteratura scientifica,l'Inail ritiene di poter con-siderare utile, ai fini del ri-conoscimento della nuovaprestazione «una latenza dialmeno dieci anni dall'iniziodell'esposizione».

Pt, ! !C)CtiJ t-Tl i)t i 1-1U CC ; i OelÌf:rtUfd.+;

Anno 2015 1;'.919.48C.? euro 3e200 soggetti

Anno 201 6 5.43.1.842 euro 9 F 0 sogg. ett.i

Anno 2017 5.431.842 euro 970 soggetti

Totali 28. 783.164,00 euro 5.140 soggetti

Legge di Stabilità Pagina 10

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a

E in corso di pro. •ettavione da parte dell'Tslituty di fisica delle alle energie di' Pechino

Nuovo mega acceleratore cineseAvrà a potenza s e' re a quella del er di Ginevra

DI ANGELICA RATTI

a Cina potrà supera-re l'Europa e il Cern(Centro europeo per la

_ricerca nucleare) nellaconoscenza delle particelle ele-mentari? È la domanda che sifanno alcuni scienziati europeidopo l'annuncio dei progettidell'Istituto di fisica delle alteenergie di Pechino, rivelati dalsuo direttore Yifang Wang,membro dell'accademia cine-se delle scienze, al quotidianoChina Daily.

Nei programmi c'è lavolontà di costruire il piùgrande acceleratore di par-ticelle (da 50 a 100 chilometridi circonferenza) entro il 2020-25 a 300 chilometri a est di Pe-chino, dove, è l'auspicio, dovràessere ospitato, in una secon-da fase, anche il supercollisoreprotone-protone. Sarà così chele particelle potranno esserviaccelerate con l'energia di100 Tev (migliaia di miliardidi elettronvolt), un livello mairaggiunto prima. Sarà l'ap-parecchiatura più potente almondo capace di produrre ingrande quantità dei bosoni diHiggs che conferiscono la mas-sa alle particelle elementari.La Cina potrà allora guidarela ricerca verso le nuove par-

ticelle al di là del modello tra-dizionale della fisica.

terà di studiare meglio questeparticelle. Attraverso un in-vestimento supplementare diun miliardo di euro (ai quat-tro miliardi iniziali del Lhc)il numero di collisioni saràdecuplicato verso il 2025, cosache aumenterà il potenziale discoperte dell'acceleratore. Perarrivare a queste perfoi manceil centro per la ricerca nuclearedi Ginevra conta di ingrandi-re la zona di incontro dei fascidurante le collisioni. A questoscopo, enormi magneti conceramiche superconduttricia alte temperature, superiorialla temperatura dell'azotoliquido, cioè a -196 gradi cen-tigradi, sono in corso di proget-tazione. Si tratta di materialiche lasciano passare la cor-rente senza alcuna resistenzaelettrica, cosa che permettedi creare dei campi magneticiintensi. L'energia dell'Lhc perle collisioni di protoni sarà por-tata a 14 Tev.

Il Cern correrà in testanella sfida con i cinesi, maquesti sono molto seri nelcampo della fisica fondamen-tale delle alte energie. E que-sto perché sono stati capaci disviluppare accanto alla cen-trale nucleare di Daya Bayun'esperienza che ha dato ilmiglior risultato al mondosulla misura dell'oscillazionedei neutrini. E questa espe-rienza ha chiuso la diasporacinese degli scienziati attaver-so accordi di cooperazione. Perrispondere a chi sostiene chela Cina non ha competenzeriguardo i grossi magneti, ilpaese ha già ingaggiato scien-ziati di alto livello.

Infine, il primo progetto ci-nese di acceleratore giganteavrà un costo stimato di 2,4miliardi, due volte meno cheil costo totale dell'Lhc ad alta

Al Cern di Ginevra bol-lano i programmi cinesicome «effetto annunci»e scommettono che entro il2025-2030 il grande collisonedi adroni (Lhc), l'acceleratoredi particelle nella versione evo-luta ad alta luminosità sarà lasola macchina al mondo a pro-durre bosoni di Iliggs. Finora èstata prodotto soltanto l'1% diquanto programmato al Cernè c'è ancora molta strada dafare. L'istituzione ginevrinapuò contare su tre pilastri: lacooperazione internazionaleper gestire questa apparec-chiatura nella fisica delle alteenergie, l'evoluzione program-mata dell'acceleratore Lhc eun progetto più a lungo termi-ne, l'Fcc, ultima generazionedi acceleratore di particelleche sarà paragonabile, quantoa energia, a quello ipotizzatodai cinesi. Dal Cern si è fattosapere che l'Lhc ad alta lu-minosità produrrà ogni anno15 milioni di bosoni di Higgscontro i 1,2 milioni prodotti trail 2011 e il 2012 che permet-

II più grande acceleratore di particelle dei mondo al Cern di Ginevra

luminosità del Cern.cC Riproduzione riservata

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TIM COOK«L'app che mi ha emozionato?Quella del figlio di un operaio»

a umanadi Paolo Ottolina

«Se è vero che mando la prima email ai mieicollaboratori alle 4.3o di mattina? No, alle 3.45!»Poi Tim Cook, il numero uno di Apple, esplodein una risata. Ma l'impressione è che i suoi colla-boratori non possano ridere granché se non ri-spondono a quei messaggi antelucani. Rilassato,amichevole ma estremamente concentrato, l'uo-mo che ha preso l'eredità di una leggenda comeSteve Jobs, ha concesso al Corriere un'intervistaesclusiva, la prima a un media italiano. Un collo-quio in cui è tornato sui temi del suo discorso al-l'università di Bocconi di Milano: dai diritti civilialla privacy alla responsabilità sociale diun'azienda. Apple ha il più alto valore in Borsadel mondo grazie ai suoi prodotti (iPhone in te-sta), ma Cook sta cambiando profondamentel'azienda. Dalla chiusura e dalla segretezza del-l'era Jobs ora la Mela è passata a un impegno atti-vo su molti fronti non strettamente legati al bu-siness. «L'azienda migliore è quella che serve ilbene comune» ha detto alla platea bocconiana.

In Italia la disoccupazione giovanile restasopra il 4o%. Apple ha contribuito a creare 8omila nuovi posti di lavoro ,75 mila dei quali le-gati alle applicazioni per i vostri smartphone e

tablet. È una possibile risposta alla crisi a cui iragazzi possono guardare?

«La cosiddetta "App Economy" è in molti Pae-si il settore in cui i posti di lavoro crescono piùrapidamente. Molti possono imparare a fareapp: puoi esprimere una passione e vendere latua idea in tutto il mondo. Prima dovevi creareun prodotto e andare a lavorare con i rivenditoriin ogni singola nazione. L'App Store ha permes-so a chiunque di premere un bottone e creareun'offerta globale. Ci sono giochi ovviamente,ma ci sono app per news, shopping o educative.Ero in Cina un paio di settimane fa e ho visitatouno sviluppatore: il padre era un carpentiere egli ha insegnato l'arte del legno e lui ha creatoun'applicazione per trasmettere ad altri come sifa un intarsio. Storie simili sono motivanti».

Ma molti sono spaventati da questo cam-biamento . Pochi mesi fa Bill Gates ha detto:«La gente non si rende conto di quanti lavorisaranno presto rimpiazzati da software e al-goritmi». 11 fondatore di Microsoft si sbaglia?

«Non giudico se abbia torto o ragione. Però ilcambiamento nel mondo è una costante. C'è sta-ta un'epoca in cui dovevi saper cavalcare e porta-re le carrozze. Poi sono arrivati i treni e le auto eabbiamo avuto bisogno di ingegneri. I lavori va-riano ma il lavoro resta. Vedo questi fenomeni incontinuazione in Paesi differenti. Figure profes-

sionali che spariscono e altre che nascono. L'im-portante è che aziende e governi preparino lepersone a questo nuovo mondo. Il tuo atteggia-mento mentale deve essere di apertura».

Nel 2007 avete lanciato l 'iPhone e l'anno do-po l'App Store per le applicazioni : all'epocaimmaginavate un impatto così profondo nonsolo sul mercato dei telefonini ma anche sulmondo del lavoro , sulle nostre abitudini e piùin generale sulle nostre vite?

«Sapevamo che l'iPhone era un prodotto dav-vero buono, ci lavoravamo da circa 3 anni. Maimmaginare il seguito no... Non lo avevamo inte-ramente previsto. Con l'App Store, che in effetti èarrivato un anno dopo, è cambiato il modo di fa-re innovazione. All'inizio veniva da Apple, attra-verso l'iPhone. E ne facciamo ancora molta con inostri prodotti. Ma in aggiunta a questo ora cisono 12 milioni di sviluppatori che innovano aun ritmo incredibile. L'ecosistema è molto forte.L'unico limite adesso è l'immaginazione».

Uno dei temi su cui torna spesso è la pri-vacy: «È un diritto fondamentale dell'uomo»,sostiene. Ma siamo nell 'epoca della «nuvola»di Internet , del cloud computing . Privacy ecloud possono andare davvero d 'accordo?

«Sì, penso ci possa essere privacy nel cloud.Ma voglio spiegare alcune cose sul mio approc-cio. Intanto in Apple progettiamo i prodotti inmodo da mantenere la privacy delle persone. Cisono cose relative a te che sono criptate all'inter-no del dispositivo e non permettiamo che questidati vadano nel cloud. Non lo facciamo perché cisembra sia qualcosa che non abbiamo il dirittodi sapere. Noi non leggiamo le vostre email né ivostri messaggi. Si possono fare grandi prodottie insieme avere un'adeguata protezione dei datipersonali. Cloud non significa "fine della pri-vacy". Significa solo prestare più attenzione a co-me i prodotti sono concepiti per garantirla» .

Lei sostiene che Apple in questo è diversa daaltre aziende del digitale , come Google o Face-book: ma la gente è ricettiva su questo tema?

«È difficile comunicarlo. Alcuni sono moltosensibili se si parla di riservatezza dei dati perso-

CUPERTINO

Ë una città californianaritenuta il cuore della SiIi-con Valley : qui ha sede ilquartiere generale del co-losso Apple (11.5 mila dipen-denti) C RIPRCDU71ONE RISERVATA

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nali. Ma io sono convinto che lo diventerebberopraticamente tutti se solo conoscessero la pro-fondità con cui pezzi della loro vita sono presen-ti nei vari archivi online. Ci sono così tante infor-mazioni... Ma in molti casi la cosa importante èche cosa queste informazioni suggeriscono.Non necessariamente quello che dicono preseindividualmente. Ad esempio, se io sapessi checosa tu fai in diversi momenti della giornata, sesapessi cosa compri, quanto denaro spendi, do-ve vai a mangiare, con chi parli e cosa scrivi neituoi messaggi...».

Il tuo stato di salute...«Sì, certo, i dati sanitari. E quello dei tuoi inve-

stimenti. Se avessi tutti questi dati su di te, potreielaborare molti altri ragionamenti sulla tua per-sona. Molte cose orribili succedono se si arriva aquesto secondo livello, quando le persone han-no dato il permesso a chiunque di sapere cose disé. Io credo che un giorno succederà qualcosa didisastroso. E allora faremo una pausa e diremo:"Perché abbiamo permesso tutto questo? Comeè potuto accadere?". Io sono ottimista per naturae spero non si avveri, ma è per questo che insistosulla privacy. Non è qualcosa di separato dal ri-spetto e dalla dignità umana. E un modo moltodiverso di vedere rispetto ad altre aziende».

Più volte la stampa ha registrato il suo im-pegno nella lotta alle discriminazioni di ognitipo . Ma lei ha messo in prima linea anche lasua azienda: queste prese di posizione fannobene anche agli affari?

«Credo davvero che l'azienda più eterogeneaal suo interno sia anche l'azienda più forte. La di-versità crea prodotti migliori. C'è un risvolto dibusiness in quello per cui mi batto. Ma non ècerto il principale motivo. Quello vero è che è lacosa giusta da fare».

Lei si è esposto personalmente : l'anno scor-so ha fatto pubblicamente coming out dichia-randosi «orgoglioso di essere gay» e che que-sto è «un dono di Dio».

«Mi sono esposto perché non puoi essere unleader se non sei autentico. Ci sono cose orribiliche accadono soprattutto a bambini e ragazzini.Bullismo a scuola, essere trattati come cittadinidi seconda classe, essere ostracizzati persino infamiglia. Ho sentito una responsabilità tremen-da e ho dovuto dire qualcosa. Prima davo cosìtanto valore al mio privato che non volevo farlo.Sapevo che ci sarebbero state ripercussioni. Ma aun certo punto, dopo essere diventato eco di Ap-ple, mi è diventato chiaro che avrei potuto fare ladifferenza, anche se magari solo per piccoligruppi di persone. Così ho messo da parte la pri-vacy e ho dichiarato chi sono».

Parlando di prodotti , Steve Jobs profetizzòl'inizio dell '«era post-pc». Ma i tablet fatica-no. L'iPad non fa eccezione. Era solo una mo-da passeggera?

«Io ho profonda fiducia nell'iPad e nei tablet.Questa settimana stiamo lanciando l'iPad Pro.Attirerà attenzione nel segmento business equello dei creativi a cui diamo una penna digita-le dalle caratteristiche uniche. E anche per ilmultimedia è uno strumento fantastico. Moltisostituiranno il loro vecchio iPad, altri lo impie-

N

E come per le carrozzequando inventaronoil treno : la tecnologiacambíerá le professioni

il lavoro resteràgheranno al posto di un pc».

Ha usato un iPad Pro qui in Bocconi. Ha ab-bandonato il computer portatile MacBook?

«Amo ancora moltissimo il Mac. Ma in questigiorni sono in viaggio e ho con me solo iPad Proe iPhone».

Siamo a Milano . Finora come azienda nonavete confermato l'arrivo di un Apple Store incentro città: succederà?

«Sì, lo faremo. E lo Store avrà un design incre-dibile. Sarà un simbolo di apprezzamento versola vostra cultura. Sarà un grande negozio e assu-meremo molte persone. Vogliamo essere dentrola vita della comunità di cui ci mettiamo al servi-zio».

L'a emko

In alto, il ceodi Apple, TimCook, conMario Monti,già rettore eora presidentedella Bocconi

Ho scelto di espormifacendo coming out 13perché credo che non mm

tuoi essere leaderGli universitariiscrittinell'anno

se non sei autentico 2014-2015

25Percento

I laureatidell'ateneoche lavoranoall'estero

/- '1

Percento

Gli studentiinternazionaliattualmentealla Bocconi

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Faremo uno Store a Milano e avrà un design incredibile: sarà un simbolodi apprezzamento della vostra cultura

Nel 2007 sapevamo che l'iPhone era un prodotto buono, ma non avevamoprevisto tutto il successo che avrebbe avuto in seguito

Abbiamo 12 milioni di sviluppatori: l'ecosistema è molto forte, l'unicolimite adesso è l'immaginazione

Chi è

Tim Cool,55 anni, èamministratoredelegato diApple dal 24agosto 2011

La sua sceltaera statafortementevoluta dalcofondatoreSteve Jobs(foi o in basso)che lo hadesignatoquando la suamalattia eraarrivataall'ultimostadio

Cool< era

entrato nella

società della

mela nel 1998

per occuparsi

della divisione

dedicata a

distribuzione

e manifattura.

Qui si è

conquistato la

fiducia di Jobs

raggiungendo

risultati

straordinari.

Non a caso,

prima del

2011, aveva

già sostituito lo

storico guru di

Apple per due

mesi nel 2004

e poi per alcuni

mesi nel 2009

1111_ TTim Cool< ieriall'Università«LuigiBocconi»,non si ésottrattoalle fotografiecon decinedi studentidell'ateneomilanese(foto Caprese)

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Le partite Iva ripartonocon +0, 2% in settembre

Istruzione, sanità e sesso maschile spingono a rialzo lepartite Iva di settembre. Anello debole della catena siriconfermano le società di persone, affiancate dal calodel settore dei trasporti e dell'edilizia. Dopo un agostodalle cifre scarne, settembre torna a essere mese diripresa per l'apertura di nuove partite Iva, con 41.763rilevazioni, in crescita dello 0,2% rispetto al medesimoperiodo dello scorso anno.L'Osservatorio sulle partite Iva del dipartimento delleFinanze ha evidenziato ieri come, nel mese di settem-bre, gli avviamenti da parte di società di capitali (chepesano il 20% del totale) siano cresciuti dell'1%, conun +0,7% per le persone fisiche (il 74,7% del totale);negativo il dato sulle società di persone, dove un 8,8%in meno ha deciso di aprire una partita Iva. Un dato,quest'ultimo, che conferma l'andamento calante degliultimi anni e che ha portato la categoria a pesare peril 4,5% delle aperture d'insieme. Riguardo alla ripar-tizione territoriale, il 42,4% delle nuove aperture hainteressato località del Nord Italia, il 23% del Centroe il 34,4% del Sud e Isole. Dal confronto con lo stessoperiodo dell'anno precedente, rilevano apprezzabiliincrementi in provincia di Trento (+14,4%), Sardegna(+8,6%) e Toscana (+7,1%), mentre le flessioni piùconsistenti si sono osservate in Molise (-9,7%), nelleMarche (-7,9%) e in Campania (-5,7%).In base alla classificazione per settore produttivo, ilcommercio ha continuato a registrare il maggior nu-mero di avviamenti di partite Iva (circa un quarto deitotale), seguito dalle attività professionali (con circa il13%) e dall'agricoltura (con il 9,3%). Rispetto al mesedi settembre 2014 e analogamente a quanto rilevatogià lo scorso agosto, si osserva un sensibile aumentonel comparto dell'istruzione (+35,1%) e movimentipiù contenuti nell'agricoltura (+10,2%), nella sanitàe nell'assistenza sociale (+9%). Flessioni di nuoveaperture hanno riguardato invece trasporti (-12,6%),attività immobiliari (-5,6%) e edilizia (-5,1%).In termini di genere, il 62,4% delle nuove partite Ivaappartiene a uomini, il 47,7% proviene da giovani fino a35 anni e circa il 34% da soggetti compresi nella fasciadai 36 ai 50 anni . Rispetto al corrispondente mese delloscorso anno, significativo l'aumento (oltre il 9%) perla classe da 51 a 65 anni.

Economia Pagina 15

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I Nei primi nove mesi dell'anno 1 ,7 milioni di assunzioni e 1,2 di cessazionido doInps, meno lavori precariAumentano i posti stabiliL'esonerocontributivoha interessato906mila contratti

Giorgio Pogliotti

Claudio TucciROMA

Continuala crescita dei rappor-ti di lavoro stabile: nei primi novemesi dell'anno si sono registratepoco più di1,7milioni di assunzionia tempo indeterminato (compresele trasformazioni di contratti a ter-mine e di apprendisti) a fronte dicirca 1,2 milioni di cessazioni, conun saldo positivo di 469mila con-trattifissi in più (agennaio-settem-bre 2014 la variazione netta dei rap-porti a tempo indeterminato si fer-mava a +98mila). L'esonero contri-butivo triennale previsto dallalegge di stabilità 2015 sta producen-do i suoi frutti: fino a settembre hainteressato 9o6mila c ontratti, di cui202mila trasformazioni di rapportitemporanei e 7o4mila assunzioni atempo indeterminato, torna a salireil ricorso al lavoro full time, a testi-monianza di una prima, seppur len-ta, ripresa degli orari di lavoro (sultotale dei nuovi rapporti si passa dal61,8% del 2014 al 62,7%).

L'osservatorio dell'Inps foto-grafa un mercato del lavoro un pòmeno precario: l'incidenza delleassunzioni stabili sultotale deirap-porti di lavoro attivati/variati pas-sa dal 32% dei primi nove mesi del2014, al 38,1% dello stesso periodo2015 (nella fascia d'età fino a29 anniloscostamentoè dal244% diunan-no fa al 31,3% di quest'anno). Sitrat-ta di dati amministrativi (relativi aidipendenti del privato, compresi ilavoratori somministrati, quelli achiamata, e per la Pa gli enti pubbli-

ci economici, esclusi i lavoratoridomestici egli operai agricoli), chedescrivono i flussi, ovvero i movi-menti dei rapporti di lavoro, diver-samente dall'indagine campiona-ria dell'Istat che riguarda invecel'intero mercato del lavoro (com-prese le partite Iva, finora in con-trazione). Per il premier, MatteoRenzi, i dati diffusi dall'Inps «sonoil segno di una novità», all'internodella maggioranza si vede il bic-chiere mezzo pieno: «Sta diven-tando prevalente il lavoro stabile -sottolinea l'economista del Lavo-ro, Carlo Dell'Aringa (Pd) -. E leaziende, che durante la crisi hannofatto ricorso a cassa integrazione epart-time, stanno lentamente re-cuperan do forza lavoro».

Complessivamente, nei priminove mesi dell'anno le nuove assun-zioni hanno sfiorato quota4,1 milio-ni. Le cessazioni sono state quasi 3,5milioni, con un saldo positivo di cir-ca 6oomila posizioni (nello stessoperiodo del 2014 ci si attestava a3lomila unità in più, il miglioramen-to di 290mila rapporti di lavoro).Inoltre le stabilizzazioni di contrattia termine e apprendisti sono state371mila (contro le314mfa del 2014).A trainare il mercato del lavoro è ilterziario (1,2 milioni di assunzioninerl commercio), segnali positiviarrivano anche dalle attività mani-fatturiere (587mila assunzioni) edalle costruzioni (395mila). L'incre-mento di assunzioni stabili più ele-vato tra il 2014 e il 2015 si ha in FriuliVenezia Giulia (+82%), Umbria(+59,6%) e Piemonte (+544%), il piùbasso al Sud, ovvero in Sicilia(+10,8%), Puglia (+15,8%) e Calabria(+17,1%). Allo stesso tempo è in fortecrescitail ricorso aibuonilavoro;neiprimi 9 mesi sono stativenduti oltre81,3 mili oni divoucher per pagare leprestazioni accessorie che, rispettoai 48 milioni del 2014, equivalgonoad un incremento del 69,3 per cento.

C) RIPRODDZION E RISERVATA

Nuovi rapporti di lavoro

Attivazioni e trasformazioni nei mesi di gennaio-settembre.Dati in migliaia

Assunzioni a tempo indeterminato Assunzioni a termine

Assunzioni in apprendistatoI

TOTALE

3.612 3.768 4.094

2013 2014 2015

Nota: sono stati rilevati tutti i rapporti di lavoro attivati ne( periodo, anche quelli in capo

a uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso

il lavoro somministrato eil lavoro intermittente. Fonte: Inps,elaboraz.al10Nov. i , e2015

Occupazione Pagina 16

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Ecco perché in Italia la spending review111è una missione impossibile

In otto anni sono cambiati 4 esperti incaricati di ridurre la spesa pubblica. Ma alla fine la politicasi è sempre messa di traverso perché i tagli sono impopolari o costringono ad aumentare le tasse

PAOLO BARONIROMA

Arriva sempre un momento incui anche il più esperto degliesperti finisce su un binariomorto e alla fine lascia. Oppu-re viene congedato. E' così ne-gli ultimi 8 anni abbiamo cam-biato ben 4 commissari allaspending review. «In questafase non mi sento molto utile»,ha spiegato l'altra sera Rober-to Perotti, prof della Bocconi,entrato appena nemmeno seimesi fa nello staff di PalazzoChigi ed ultimo in ordine ditempo a gettare la spugna. Ilsuo «coming out» in tv è servi-to a mettere la parola fine adun tira e molla che durava or-mai da settimane.

La ricetta « inglese» di TpsIl termine inglese «spendingreview», ovvero «revisionedella spesa» introdotto nelgergo politico italiano nel2006 da Tommaso PadoaSchioppa, all'epoca ministrodel Tesoro nel governo Prodi,significa analisi delle spese edel funzionamento dei vari ap-parati allo scopo di migliorarela performance della macchi-na pubblica con la possibilità,anche, si risparmiare qualco-sa. Da noi, invece, è semprestata interpretata in manierapiù brutale: tagli.

1100 miliardi di GiardaIl primo tentativo di mettereordine ai conti risale al 2012quando il governo Monti, chein fatto di tagli veri micascherzava (basti pensare cosaè successo alle pensioni), affi-da ufficialmente il dossier aPiero Giarda. Grande espertodi spesa pubblica, l'allora mi-nistro per i Rapporti col Parla-mento, individua circa 100 mi-liardi di «spesa aggredibile nelbreve periodo» e ipotizza dasubito circa 5 miliardi di ri-sparmi. Non si fa in tempo a

mettere in pratica il piano cheMonti lo sostituisce con Bondi.

Bondi mani di forbice«Monti aveva bisogno di qual-cosa di più concreto da presen-tare a Bruxelles», raccontano lecronache di quei giorni. E cosìarriva l'ex commissario Parma-lat, il tagliatore forse più famosod'Italia. Al suoi fianco altri duepezzi da novanta: GiulianoAmato, al quale viene affidato ilcompito di analizzare i costi del-la politica, e Francesco Giavaz-zi, che invece deve cercare disfrondare i sussidi alle imprese,impresa che si rileva impossibi-le. Bondi passa ai raggi «X » mi-nistero per ministero, regioneper regione, comune per comu-ne, analizza spese e sprechi, escodella un piano da 4,2 miliardidi risparmi immediati destinatia salire a 10 l'anno seguente. Ainizio 2013 però anche Bondi la-scia: Monti, che si fidava cieca-mente di lui, gli aveva infatti af-fidato anche il compito di sele-zionare i profili dei candidatidel suo nascente partito e i dueincarichi erano diventati ogget-tivamente incompatibili. Dopoun breve interregno affidato alRagionerie generale Canzio, adaprile si insedia il governo Lettache vuol prendere il toro per lecorna e per questo richiama daWashington Carlo Cottarelli.

L'uomo dei FondoIl supertecnico del Fondo mo-netario, incarico triennale a 250mila euro l'anno (ovviamentesubito oggetto di polemiche), siinsedia a ottobre e a inizio 2014scodella un piano monstre: su-bito 7 miliardi di risparmi, quin-di 18,1 nel 2015 (poi ridotti a 16) eaddirittura 33,9 (quindi scesi a32) nel 2016. Cottarelli vuolchiudere 2 mila partecipate, ac-corpare i centri di spesa, taglia-re sanità, pensioni, province,corpi di polizia, fondi per le im-prese e auto blu.

Con Renzi strada in salitaDopo Letta arriva Renzi ed il la-voro di Cottarelli, appena ab-bozzato nei mesi precedenti,potrebbe finalmente decollaree invece si affloscia. PalazzoChigi, che nel frattempo ha pre-so più potere rispetto al Tesoro,per prima cosa cassa i progettisulle pensioni e stoppa il tagliodi 85 mila dipendenti pubblici.E i risparmi? Si continua con lavecchia prassi dei tagli lineari(o semilineari) introdotti daTremonti. Ma da 16 ci si devefermare a quota 8,5 miliardi.Naturale che anche Cottarelligetti la spugna mentre dallostaff del premier lo accompa-gna l'accusa di «scarsa collabo-razione».

L'ultima staffettaDa allora è passato un anno esiamo da capo. Adesso lasciaanche Perotti, subentrato loscorso marzo nell'ingrato com-pito in tandem con Yoram Gut-geld, uno degli strateghi dellaprima ora della Renzonomics.Perotti spinge per intervenireinnanzitutto sulla montagna dispese fiscali (detrazioni, scontie bonus vari) ma Renzi lo fermaperché non vuole aumentare inalcun modo le tasse. E così laspending review 2016 che pun-tava a al solito obiettivo ambi-zioso (16 miliardi) frana: primascende a quota 10 e poi va addi-rittura sotto i 5. Per far quadra-re i conti Renzi preferisce l'au-mento del deficit. Profetico untweet dell'economista RiccardoPuglisi del 19 agosto: «Ma Pe-rotti - commissario alla spen-ding review - mangerà il panet-tone?». Gutgeld resta, il Prof in-vece torna alla Bocconi e laco-nico spiega: «La spending re-view non è una priorità del go-verno». 0 forse, suggeriscequalcuno, questa non è la sta-gione adatta per vedere all'ope-ra dei liberisti veri come lui eCottarelli.

Revisione Spesa Pagina 17

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Gli ex mani di forbice•

Piero Giarda,Nel 2012individuacirca 100miliardi di«spesaaggredibilenel breveperiodo» eipotizzacirca 5 mi-liardi dirisparmi.Non fa intempo amettere inpratica il suopiano cheMonti losostituiscecon Bondi

Carlo

Fa un pianomonstre: 7 mi-liardi di risparminel 2014,16nel 2015 e33,9 nel2016. Mapoi Lettalascia earrivaRenzi. Laspendingreview siferma a8,5miliardicontro i16previsti

chi, e scodellaun piano da

4,2 miliardi dirisparmi

destinati asalire a 10

miliardi l'an-no seguente.

Questi taglivengono

realizzati maa inizio 2013Bondi lascia

perché gliviene chiesto

da Monti diselezionare icandidati diScelta Civica

A marzo spingeper tagliareministeri e

spese fiscali maRenzi lo ferma

perché nonvuole aumenta-

re le tasse. Ecosì la spen-

ding re-view 2016

che pun-tava a al

solitoobiettivoambizio-

so(16miliardi)

f rana:prima

scende a

i 5 miliardi

quota 10e poi va

sotto

Revisione Spesa Pagina 18

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Dal ministero della giustizia tracce scritte via Pee un'ora prima della prova

Nuovo esame da avvocato,operazione trasparenza in corso

DI GABRIELE VENTURA

O perazione trasparenza sull'esa-Aff la me da avvocato. La provala 0 scritta sarà inviata via Pec dal

ministero della giustizia almassimo un'ora prima dell'inizio dellaprova. Mentre all'orale le domande ledeciderà un database. Con un sistemainformatico centrale controllato da viaArenula che estrarrà a sorte i quesiti dasottoporre al candidato. È la strategiapensata dal ministero della giustizia, econtenuta nello schema di dm che disci-plina le modalità e le procedure per losvolgimento dell'esame da avvocato, perridurre al minimo il rischio "imbrogli"allo scritto, e le disparità di trattamentodei candidati all'orale da città a città.Un fenomeno, quest'ultimo, che ha rag-giunto ormai il suo apice: basti pensareche nel 2013 alla Corte d'appello di Na-poli oltre il 99% dei candidati all'oraleè diventato avvocato , con 9 bocciati suoltre 1.700 aspiranti. Al distretto diTorino, invece, ne sono passati 457 su640 (61,42%), e a Milano 698 su 1.076(64,87%). Per non parlare di Potenza,dove sia nel 2012 che nel 2013, l'oralel'hanno passato tutti. Entrando nel det-taglio, lo schema di decreto, che ieri hacominciato il suo iter in commissioneGiustizia della Camera per il relativoparere (insieme al regolamento recantedisposizioni per l'accertamento dell'eser-cizio della professione forense), prevede

che la prova scritta venga inviata viaPec dal ministero della giustizia al pre-sidente della commissione distrettualein un arco temporale compreso tra ledue ore e i sessanta minuti precedentil'ora fissata per l'inizio dello scritto. Ilfile contenente la chiave priva di decrit-tazione è inserito da via Arenula in unaarea riservata del proprio sito internet,nel lasso temporale compreso tra i 60 ei 30 minuti precedenti l'inizio dell'esa-me. All'ora fissata, infine, la commissio-ne procede alla decrittazione del temainviato via Pec e redige un verbale in cuidà atto che la decrittazione è avvenuta.Per quanto riguarda lo svolgimento delle

prove scritte, i candidati possono portareesclusivamente i testi di legge stampa-ti e pubblicati a cura di un editore, iviincluso l'Istituto poligrafico e zecca del-lo stato e hanno a disposizione sei oredi tempo. Mentre le prove orali hannoinizio tra il ventesimo e il trentesimogiorno successivo alla avvenuta corre-zione delle prove scritte. Il database,infine, è alimentato dalle commissionie sottocommissioni distrettuali, che for-mulano un congruo numero di domandeper ciascuna materia di esame. Pressovia Arenula è istituita una commissionepermanente ad hoc.

Gabriele Ventura

Corte d'appello

Potenza

Le n,ieno se.lettive, Reggio Calabria

Le più selettive

Catanzaro

Palerrno

Torino

Brescia

% candidati ammE-ssfall'orale e dichiarati

idonei

100%

99,60%

99.53%

59,69%

6 1,4 ?%

6 2. C-7 ,Xlruin i)i.i

Avvocati Pagina 19

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DAL CONGRESSO`

Notariatogaranzia

di sicurezzaDI BEATRICE MIGLIOR1NM

otariato è garanziadi sicurezza. Questoil messaggio emerso achiare lettere nel corsodel 50° Congresso na-zionale di categoria cheha avuto luogo a Milanoa partire dallo scorso 8novembre e che ha vistola partecipazione di piùdi 1.800 professionistiprovenienti dal tuttoil territorio. Un eventonato con l'obiettivo dioffrire ai professionistidel settore un momento

rione e confronto'l attenzio-

ne sull'importanza deglilevati standard di sicn-

rezza giuridica garantitida sempre dal notariato.E ancora, per conceder-i un momento di rifles-

sione per buttare le basidell'autoriforma annun-ciata dal presidente delCnn Maurizio D'Errico(si veda ItaliaOggi diieri). Ed è proprio il ne-

ro uno del Consiglionazionale a esprimeresoddisfazione per il risul-tato conseguito nel corsodell'evento. «Come Con-siglio non possiamo cheritenerci soddisfatti dellapartecipazione e della ri-sposta che abbiamo avutodai colleghi», ha spiega-

vo a ItaliaOggi D'Errico,

«ma siamo soprattuttocontenti del fatto che a li-vello istituzionale è statoriconosciuto l'alto livellodi sicurezza offerto dagliatti notarili. Siamo unacategoria che garantiscesicurezza e controllo equesto è emerso a chia-re lettere». E il prossimopasso è mettersi all'ope-ra per gettare le basi diuna autoriforma dellacategoria. «Siamo con-vinti dell'importanza delprogetto», ha conclusoD'Errico, «ma siamo allostesso modo convinti delfatto che questa è unadirezione verso la qualedovrebbero andare tuttigli ordini. E per farlo,il primo passo dovrebbeessere quello di deline-are bene le competenzedi ciascuna professioneattraverso il confrontoreciproco». Nel corsodei lavori è stata, inol-tre, presentata la Gui-da gratuita «Abitare efare impresa in Italia»,un lavoro realizzato dalNotariato italiano, e tra-dotto in 13 lingue, conl'obiettivo di informarei cittadini stranieri resi-denti in Italia sulle ope-razioni che necessitanoper legge dell'interventodel notaio.

Notai Pagina 20