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Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015

Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 Pagina I C.N.I. Sole 24 Ore 24/06/15 P. 14 Ingegneri: bene

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Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015

Pagina I

C.N.I.

Ingegneri: bene la riforma appaltiSole 24 Ore 24/06/15 P. 14 1

DDL CONCORRENZA

Ddl concorrenza bocciato dalle professioni tecnicheItalia Oggi 24/06/15 P. 36 Benedetta Merisi 2

MACCHINE SPECIALI

In ripresa le macchine per costruzioniSole 24 Ore 24/06/15 P. 10 Katy Mandurino 3

INGEGNERIA

"La funivia del Bianco orgoglio italiano"Stampa 24/06/15 P. 24 Enrico Martinet 4

INNOVAZIONE

La bicicletta ibrida e il cubo magico. Anche le startup sbarcano in ExpoCorriere Della Sera 24/06/15 P. 35 Fabio Sottocornola 5

A Torino, dove nasce l'energia (pulita) di domaniCorriere Della Sera 24/06/15 P. 35 Massimiliano DelBarba

7

RICERCA

Boston si avvicina: più forte il «ponte» tra Mit e PolitecnicoSole 24 Ore 24/06/15 P. 11 Luca Orlando 8

APPALTI

Anas ribassa del 7,5% il listino dei prezziSole 24 Ore 24/06/15 P. 14 Alessandro Arona 9

FATTURAZIONE ELETTRONICA

La fatturazione elettronica B2B è la strada da percorrereItalia Oggi 24/06/15 P. 37 10

IMPIANTI

Sempre più impianti nell'ediliziaSole 24 Ore 24/06/15 P. 14 Giuseppe Latour 11

DELEGA FISCALE

Delega fiscale, rinvio sul filo di lanaSole 24 Ore 24/06/15 P. 35 Marco MobiliGiovanni Parente

12

ALBO AVVOCATI

Albi forensi dettagliatiItalia Oggi 24/06/15 P. 33 Gabriele Ventura 13

MEDICI

Medici, ambulatorio e pensione al 50%Sole 24 Ore 24/06/15 P. 38 Roberto Turno 14

CONSULENTI DEL LAVORO

Per i consulenti «sgravio triennale con effetti limitati»Sole 24 Ore 24/06/15 P. 38 Mauro Pizzin 15

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PROGETTAZIONE

Ingegneri: bene

la riforma appalti

Armando Zambrano,presidente del Consiglionazionale degli ingegneriesprime «soddisfazione perl'approvazione della leggedelega sugli appalti».Servono, però, chiarimenti«su aspetti fondamentali».Il riferimento è al tema«dell'accorpamento dellestazioni appaltanti e dellaloro qualificazione».

C.N.I. Pagina 1

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Ddl concorrenza bocciatodalle professioni tecnicheAnche le professioni tecniche contro il ddl concorren-za. Dopo notai , avvocati e commercialisti è la volta delConsiglio nazionale dei periti industriali (e della Retedelle professioni tecniche ) puntare il dito contro unprovvedimento che favorisce «una concorrenza sleale,sostenendo i poteri forti a danno dei professionisti». Ilpassaggio che più preoccupa i tecnici è quello contenutonell'art. 32 «con cui il governo», sostiene la categoria inuna nota , «nel fornire un'interpretazione autentica diabrogazione del divieto di svolgimento in forma asso-ciata di attività professionali » consente l'apertura delmercato dei privati alle società di ingegneria , ossia allesocietà di capitale . E lo fa condonando l'attività illeci-tamente svolta nel passato , intervenendo su contrattie sentenze in corso , violando in sostanza il dettato co-stituzionale . «L'articolo in questione», dicono ancorai periti industriali ribattendo a una nota dell'Oiceche al contrario plaude al provvedimento , «contieneun principio ancora più grave se si considera che que-sto tipo di società , nate nel 1994 con la legge Merloni(poi sostituita dal Codice degli appalti ) e autorizzatea lavorare solo nel campo delle opere pubbliche, nonsono soggette a controlli né a regole professionali,che invece da sempre caratterizzano il lavoro delleprofessioni di area tecnica. Dunque senza alcunavergogna è stato proposto , e appoggiato dai solitipoteri forti , un principio che consentirà a qualsiasi

società di progettaree dirigere lavori al difuori di ogni controlloetico , di competenze edi qualsiasi principiodi concorrenza leale.A danno solo del citta-dino». Se il parlamen-to non modificherà lanorma, chiude il Cnpi,«ancora una volta pre-varrà quel principio se-condo il quale si con-tinuano a privilegiarediscutibili scorciatoierispetto alla necessitàdi premiare l'etica dellavoro e la qualificazio-ne professionale».

Benedetta Merisi

DDL Concorrenza Pagina 2

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Nel primo trimestre vendite nazionali in aumento del 19% - Il presidente Venturi in assemblea : nessun trionfalismo

In ripresa le macchine per costruzioniFirmato un accordo con Samoter per azioni congiunte di promozione e formazione

KatyMandurino

VERONA

Dal 2006 al 2013 il mercato in-

terno è crollato dell'8ooo. Una ba-

tosta per il settore delle macchine

per costruzioni, comparto che pro-duce ricavi per oltre 2,5 miliardi di

euro, per il70% grazie all'export, e

occupa, nelle 200 imprese nazio-

nali, 6mila addetti (3omila conl'in-

dotto). Ma nel 2014 c'è stata una in-

versione di tendenza, grazie alla

qu ale l' anno si è chiuso c on un a c r e-

scita dell'no0 delle vendite nazio-

nali. Crescita che ha trovato con-ferma anche nei primi tre mesi del

2015, che hanno realizzato un 119%.

Dato importante, accompagnato

dall'aumento del valore del-

l'export (2,53 miliardi la stimaper il

2015). Sono i numeri esposti ieri a

Verona durante l'assemblea di

Unacea, l'unione nazionale azien-

de construction equipment & atta-

chments. «I numeri a doppia cifra

non devono ingenerare trionfali-

smi- ha detto il presidente di Una-

ceaPaoloVenturi-perché ivolumi

di vendita attuali sono meno di un

quarto di quelli precrisi e non co-

prono il fabbisogno di rinnova-

mento delparcomacchine conl'at-

tuale numero di lavori. La conse-

guenza è il progressivo invecchia-

mento delle macchine in

circolazione. La nostra stima di

crescita per la fine dell'anno è in-

torno al 12%, ma la fragilità della si-

tuazione economica è tale che

qualsiasi forma d'instabilità, nel

contesto delle attuali politiche eu-

ropee,potrebberiportareilmerca-

to in stagnazione».

Unacea per il futuro punta sullagestione e la prevenzione delle

emergenze ambientali attraversol'interazione uomo-macchina. Inumeri del dissesto idrogeologicoin Italia secondo Legambiente so-no notevoli: 43 i mili ardi necessariper mettere in sicurezza il territo-rio; 69%io i comuni italiani a poten-ziale rischio; 8 i miliardi di danniper alluvioni dal 1998 ad oggi. In-tervenire su quest'ambito porte-rebbe ad un aumento divendite dimacchine e creerebbe nuovi postidi lavoro. La prevenzione dei dis-sesti e la gestione delle emergenzeambientali è anche il claim della

3oesima edizione di Samoter, inprogramma a Verona dal 22 al 25febbraio 2017, il salone internazio-nale triennale organizzato da Ve-ronafiere, unica fiera in Italia adabbracciare l'intera filiera dellemacchine da costruzioni e da can-tiere.Per darepiù sostegno al coni-parto, Unacea ha firmato con Sa-moter un accordo che prevedeazioni comuni di promozione, for-mazione e comunicazione. «È piùche mai necessario capitalizzare irisultati positivi - ha detto EttoreRiello, presidente diVeronafiere-.

Per farlo il sistema industriale,economico, associativo e politicodeve unire le forze. Fiere come Sa-moter rappresentano un assetstrategico fondamentale per il Pa-ese e le sue imprese». Unacea col-laborerà con Samoter organizzan-do convegni, mettendo a disposi-zione la propria banca dati e pro-muovendole imprese all'estero: inIndia, il prossimo novembre, l'as-sociazione parteciperà alla fiera diBangalore con Samoter e Confm-dustriaModena.

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Macchine Speciali Pagina 3

Page 6: Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 Pagina I C.N.I. Sole 24 Ore 24/06/15 P. 14 Ingegneri: bene

"La funivia del Biancoorgoglio italiano 7

aapremier Renzi ° augura l'opera: come una cattedrale

metri didislivello

Dai 1300della

partenzaai 3462 della

puntaHelbronner

minutiPer salire:4 e mezzo

da Entrèvesa Mont Fréty,

5 di passag-gio e 6per

Helbronner

ß,1kpersone

l'oraË la portata

del primotratto

(600 quelladel secondo

tronco)

Trentotto chilometri chelegano la nuova funiviadel Monte Bianco al

confine più alto d'Europa, inun cuore di ghiaccio e granito.E con la funivia silenziosa allespalle il presidente del Consi-glio Matteo Renzi, prima dipassare al taglio del nastro, di-ce: «Il pensiero va innanzi tut-to a chi ha realizzato l'impre-sa». E parla di «orgoglio italia-no», di quel «saper fare e vive-re la bellezza di cui siamo lea-der nel mondo».

Ma di fronte a un'opera cheha sposato l'eccellenza italianadel progettare e del costruire ilpremier, collegandosi al discor-so del presidente della RegioneAugusto Rollandin sulle «emo-zioni del viaggio sul Bianco» esulla «riflessione cui costringela montagna», pesca un'imma-gine del Medioevo. «La costru-zione delle cattedrali - dice - du-rava generazioni. Eppure posa-re la prima pietra dava sensoall'esistenza. Ecco cosa c'è qui:l'importanza del lavoro, la suaforza». Ancora: «Per qualcunoviviamo un'epoca in cui siamosolo codici e numeri, ma siamouomini e qui puoi sentire le ver-tigini dell'anima».

E parla di «percorso di bel-lezza», dopo che Ivette Clavel,giovane presidente della funi-via battezzata Sky Way, parla di«sogno» e della prima opera del1948, definita «eroica». Sia ilsindaco di Courmayeur, Fabri-zia Derriard, sia il presidenteRollandin ricordano il passato,quella prima funivia ora sosti-tuita dalla Sky Way. La visionedegli Anni 40 dell'ingegnereLora Totino e l'avveniristicaopera di oggi. Rollandin ricorda

che è inserita nel «piano strate-gico nazionale». E che fu il pri-mo collegamento attraverso ilBianco tra Italia e Francia, «17anni prima del traforo». Sotto-linea «i tempi di lavoro rispet-tati e l'attenzione all'ambiente.È una scommessa vinta ancheperché doveva essere prontaper l'Expo di Milano, tra rispar-mio energetico e inserimento inun luogo dove l'attenzione deveessere massima». Renzi rilan-cia la funivia «come uno deisimboli dell'Expo», ricordandola Tour Eiffel. Il suo viaggio infunivia l'ha portato sulla ter-razza panoramica di PuntaHelbronner, ultima stazioneitaliana, a quasi 3.500 metri dialtitudine. Un viaggio che ilpremier ha cominciato con il ti-more di «soffrire di vertigini»,ma le grandi cabine rotonde erotanti non gli hanno dato disa-gio: «No, niente vertigini».

A Punta Helbronner ierimattina nevicava e Renzi è sta-to accolto da un vento gelidoche l'ha costretto a ripararsicon la giacca d'una guida alpi-na. Nell'ultima stazione, doveun'ala è dedicata ai cristalli delMonte Bianco, ha ricevuto unapiccozza d'oro della «Grivel»,azienda storica di Courmayeur.Al ritorno un incontro con igiornalisti alla stazione inter-media del Pavillon, in cui ha ri-cordato che «il sistema pubbli-co ha bisogno di essere sempli-ficato: se eliminassimo i ritardiburocratici, guadagneremmoun punto di Pil». E la funivia,che definisce «un'opera incre-dibile, capace di richiamare ilpassato e annunciare il futuro»,gli ha dato modo di toccare unodei problemi del momento: laprofonda crisi dell'edilizia.«Negli anni scorsi - dice - abbia-mo perso 927 mila posti di lavo-ro. Ora ne abbiamo recuperatisolo 250 mila proprio perchél'edilizia non tira. Investire nelsettore è una necessità. E il te-ma è anche la qualità delle ope-re. Qualità che qui è tangibile».

Ingegneria Pagina 4

Page 7: Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 Pagina I C.N.I. Sole 24 Ore 24/06/15 P. 14 Ingegneri: bene

La bicicletta ibrida e il cubo magicoAnche le startup sbarcano in ExpoDal 29 giugno per una settimana incubatori e imprese ospiti a Casa Corriere

La prima bicicletta ibrida, ametà strada tra una bikeelettrica e uno scooter. Un

cubo magico (36 centimetriper lato) con dentro sensori euna stampante 3D per produr-re oggetti. E poi ancora, unapiattaforma su cui trovare ba-bysitter referenziate e affidabi-li; una mappa urbana con tem-pi e costi per usare auto o biciin sharing; la società che realiz-za dispositivi mobili per effet-tuare screening della vista inzone del mondo prive di infra-strutture hi-tech.

Queste e altre startup, tuttecon idee «born in Italy» , saran-no protagoniste a Expo dellasettimana (da lunedì 29 giugnoa domenica 5 luglio, a partiredalle ore 18.30) dedicata alle re-altà della nuova economia. Or-ganizzata da Corriere Innova-zione presso Casa Corriere,l'iniziativa avrà come protago-nisti nove incubatori d'impre-sa, uno spazio di coworking (ilmilanese Copernico) e 24 9i0-

Adesso ci sono 54 piccole im-prese, soltanto nell'ultimo an-no ne sono entrate 30». Natu-ralmente, è bassa l'età mediadegli imprenditori e uguale pertutti il sogno: sfondare nella Si-licon Valley. «Cerchiamo di fa-re capire loro che il percorso èlunghissimo - spiega il do-cente - bisogna misurarsi conil mercato, i clienti, i conti eco-nomici». Eppure, sostieneMainetti, oggi i giovani sonopiù concreti di una volta. «Aicolloqui non si presentano conun business plan tutto teorico,ma arrivano con prototipi opiccoli robot fabbricati in casa:così illustrano le loro idee».

Quelle, di certo, non manca-no. Semplice e, sulla carta, vin-cente è la soluzione inventatada eVeryride, startup nata neldicembre scorso che conta 1omila applicazioni scaricate. At-tiva nelle quattro città (Firenze,Milano, Roma, Torino) chehanno più servizi di sharing co-me auto, moto o biciclette, per-mette di avere una mappa dei

Per illustrare le proprieidee, adesso i giovaniusano prototipi oppurefabbricano piccoli robot

vani realtà imprenditoriali, at-tive in tutta Italia . Insomma, iprotagonisti del cosidetto eco-sistema startup incontrano ilpubblico , lungo il Decumano.

Sarà l'occasione per valutarelo stato di salute del settore«Dal nostro punto di vista è po-sitivo - afferma Stefano Mai-netti , consigliere delegato diPoliHub , incubatore del Poli-tecnico di Milano - dai primianni Duemila fino al 2014 ab-biamo ospitato 75 startup chepoi hanno camminato da sole:l'85% di esse è ancora in vita.

mezzi a disposizione e di cono-scere tempi e costi per il tragit-to che il cliente deve percorre-re. Gli sviluppatori di eVeryridelo stanno sperimentando in al-cune città estere. Tutto bene,ma con qualche limite. «Gua-

dagnare soldi? Per adesso nonse ne parla», sostiene il fonda-tore Lorenzo Polentes, chespiega come il modello di busi-ness prevederà una percentua-le sulle prenotazioni effettuate.«Ma occorre avere molti piùutenti. La nostra idea d'impre-sa è anche una scommessa sulfuturo: crediamo che la mobili-tà sostenibile sia destinata acrescere ancora», è convinto ilmanager.

Nella settimana in Expo cisarà spazio per conoscere lepiattaforme del fantabasketNba: si crea la squadra, si sfida-no gli amici, si vincono soldi.Oppure, sul fronte degli acqui-sti, la piattaforma Madai dove ilprezzo dei prodotti scende se ilcliente risponde a domande oesprime le sue opinioni. Idee,creatività e business sul Decu-mano, al tramonto.

Fabio SottocornolaRIPRODUZIONE RISERVATA

Innovazione Pagina 5

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Un milione di euro a Pini e centri ricercaC'è tempo fino al 30 giugno per accedere al bando della regioneLombardia aperto a enti di ricerca o imprese micro e piccolemanifatturiere, di costruzioni e servizi. In palio, un assegnototale da un milione per lanciare progetti (fino a 12.5oo giurocadauno) sulla piattaforma di Open innovation. Obiettivo,stimolare il crowdsourcing: l'azienda pone un problema (design,marketing, tecnologia) e lo risolve la comunità di esperti in Rete.

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StefanoMainetti (nettafoto sopra),consiglieredelegatodi PoliHub,l'incubatored'imprese delPolitecnicodi Milano.LorenzoPolentes(sotto) è ilgiovanefondatoredi eVeryride, unsistema chepermette diconfrontare indiverse cittàservizi sharingper auto e bici

Innovazione Pagina 6

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A TorM*O, dove nasce l'energia (pulita) di domani*Spugne antinquinamento, vetrate solari e idrogeno: accordo tra Politecnico ed Edison per la ricerca

A un certo punto è salitosul palco anche il rettoredel Politecnico di Tori-

no. Presenza, quella di MarcoGilli, non scontata per l'inau-gurazione la scorsa settimanadi un piccolo laboratorio chesta in periferia. Non scontataed estremamente eloquente.Perché se è sul centro di ricercadi Trofarello, 20 chilometri asud del capoluogo piemontese,che Edison ha deciso di punta-re per immaginare che formaavrà l'energia del futuro, del-l'impresa vuole esserne parteanche l'ateneo cittadino. «ConEdison spiega Gilli abbia-mo siglato un accordo strategi-co che faciliterà il trasferimen-

to tecnologico dal mondo acca-demico a quello dell'impresa.Si tratta per il Politecnico diuna nuova maniera di lavorare,più aperta alle esigenze del-l'iniziativa privata».

Nato all'inizio degli anni No-vanta come laboratorio per losviluppo delle tecnologie lega-te alla mobilità elettrica e allargatosi nel tempo non solo agliaspetti di accumulazione maanche a quelli della produzionedell'energia, è tuttavia solo ora,con l'inaugurazione dei labora-tori dedicati all'oil & gas, cheTrofarello ha assunto una defi-nitiva dimensione multidisci-plinare. «Bisogna ragionare sullungo periodo: parliamo di de-

cenni aggiunge il direttoredel centro, Paolo Tosco . Leattività di ricerca per noi e perla nostra capogruppo Edf sonouno strumento essenziale».

Quindici camici bianchi allavoro e una grande vetrata fo-tovoltaica al primo piano ingrado d'immagazzinare elettri-cità durante i picchi di luce perpoi restituirla quando serve,Trofarello è a tutti gli effetti lacasa dell'energia del futuro.Qui, ad esempio, si studia ladurabilità delle fuell cells, lecelle a combustibile che tra-sformano il gas in elettricità ecalore attraverso un processochimico a zero (o quasi) emis-sioni destinato a mandare in

pensione le caldaie a metano.Poi si sfruttano le nanotecnolo-gie per creare una nuova gene-razione di smart sponges, spugne intelligenti idrofobiche eoleofiliche che, calate in mare,filtrano l'acqua trattenendo so-lo gli inquinanti. E, infine, nelnuovissimo laboratorio idro-carburi, si analizzano i campio-ni di rocce prelevati nei giaci-menti di gas e petrolio per pre-vedere i comportamenti delsottosuolo durante le attività diperforazione. Insomma, unacittadella dell'energia intelli-gente. Che piace, e molto, an-che al Politecnico.

Massimiliano Dei Barba

Cos'é

Nato neglianni Novantacome centrodi ricercasulla mobilitàelettrica,oggi illaboratorioEdisondi Trofarello(Torino)svilupparicerchemultidiscipli-nari su energiarinnovabile esettore oil&gas

Nella foto(Ansa),tecnici incamicebianco allavorodentro illaboratoriodove è statacreata unanuovagenerazionedi spugneche è ingrado dicatturare gliidrocarburidiscioltinell'acqua

mar

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Innovazione Pagina 7

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Progetto Roberto Rocca al rilancia

Boston si avvicina:più forte il «ponte»tra Mit e PolitecnicoLuca Orlando

MILANO

:<Certo che mi è servito, liinse-gna Il padre fondatore della miamateria».PerAndrea,31enne"star-tupparo", nessun dubbio: l'espe-rienza al Mit di Boston è stata vin-cente. Così per Michele, ora ricer-catore per Google aMonaco diBa-viera, «quando ho infilato ilMit nelmio curriculum- spiega- sono sta-to sepolto damaib>.

Sono alcuni effetti concreti del"ponte" creato tra Politecnico diMilano e Massachusetts Instituteof Technology grazie al progettoRocca, arrivato al giro diboadel de-cimo anno e ora rinnovato fino al2020, con una dotazione finanzia-ria che sale a 28omiladollaril'anno.Risorse utilizzate nel tempo persviluppare progetti di ricerca con-giunti e consentire scambi "fisi-ci" di docenti e studenti, tra dotto-randi,post-doc egiovaniricercato-ri. «Boston- spiega il rettore del Po-litecnico di Milano GiovanniAzzone - è da anni al primo postonelle classifiche delle Università equesta collaborazione è un onore,oltre che una sfida importante: unprocesso di fertilizzazione incro-ciatanonpuòchefarbene al nostroateneo e, lo dico sommessamente,anche al Paese».

Il supporto alle attività di studioediricercasiconcretizzanell'inter-scambiotradocentie studenti,rap-porti che spesso proseguono neltempo, rafforzando la rete di rela-zioni e contatti creata negli anni.Oltre Zoo i progetti di ricerca con-giunti realizzati, con 8o soggetticoinvolti nelle iniziative di scam-bio, in percorsi che riguardano di-verse materie: dalla bioingegneriaalla scienza dei materiali, dallameccanicaall'Ict.

L'idea, avviata nel 2005, è realiz-zata attraverso la Fondazione Fra-

telliAgostino ed Enrico Rocca, cheneiprimi dieci anni diattivitàhaga-rantito un finanziamento totale di2,5 milioni di dollari. Percorso av-viato per ricordare l'esperienza diRoberto Rocca, prima laureato iningegneria al Politecnico nel 1945,poi Phd in metallurgia proprio alMit di Boston. «Questo progetto -spiega GianfeliceRocca,presiden-te diTechint e diAssolombarda- èun modo per ricordare Il nome dimio padre, ricostruendo la suaesperienza, che ora cammina sullegambe di questi giovani. In Italianon sono certo cervello e passionea mancare e credo che per tutti noi

Più fondi nei prossimi cinqueanni . Gianfelice Rocca:«All'Italia cervelli e passionenon mancano, è il momentopertutti di essere ambiziosi»

sia arrivato il momento di essereambiziosi: dobbiamo avervoglia dicambiare Il mondo, come impara-no tutti coloro che studiano a Bo-ston. Ê questo lo spirito del proget-to». I ragazzi in sala, un centinaio,ascoltano attenti. Due ore senzamessaggini, risate o distrazioni. Aocchio un record. Il progetto di unpercorsoesteroli attira,malgradoilPolitecnico di Milano, con richie-ste di iscrizione più che raddoppia-teda12oo5adoggi,presentitmtassodi occupazione che sfiora H ioo° 0 eBoston non sia certo una passeg-giata. «Il mio impegno? Esco allesetteetornoallesette-spiegaSilvia,laureanda in ingegneria energeti-ca, seduta di fianco a me - e la sera,quasisempre, studio.Un'esperien-zaaBoston? Se ciriesco, di corsa».

URIPRCD DICA E RISERVA FA

Ricerca Pagina 8

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, Decisione al cda di ieri

Anas ríoassa del Z5%il listino dei prezziAlessandro Arona

Addio ai 19 elenchi prezzi re-gionali dell'Anas, sostituiti da ununico prezzario nazionale,validoperle opere stradali intuttaltalia.E una delle prime importanti de-cisioni prese (ieri) dal nuovoConsiglio di amministrazionedell'Anas nominato il 18 maggioscorso dall'azionista Tesoro, eguidato da quella data dall'ex Addi Tema Gianni Armani.

Il CdA dell'Anas ritiene che«il nuovo prezzario 2015 com-porterà una riduzione dei costidelle nuove opere pianificate dicircail7,5°io».

I prezzari delle opere pubbli-che sonoinfattigli elenchi dituttíicosti di materie prime, semilavo-rati, costo dellamanodopera e la-vorazioni specialistiche che con-corrono al costo complessivodell'appalto di lavori, sia per lenuove opere che per la manuten-zione straordinaria. Sulla base diquesto elenco prezzi e dello spe-cifico progetto di un'opera damandare in gara (progetto che cidirà "quanto" dell e singolevoci dicosto è necessario impiegare nelsingolo lotto da appaltare) saràpoi determinata la "base d'asta".

«L'effetto - spiega Angelo DeCesare, vice-presidente Ance(costruttori) condelega alle ope-re pubbliche - non sarà necessa-riamenteun abbassamento dellebasi d'asta del7,5%. Ho verific atocon i tecnici Anas, e mi hannospiegato che il -7,5%io è un decre-mento medio dei "prezzi", cioèdelle voci nell'elenco, nell e qualici sono costi che aumentano e al-tri che scendono. A seconda del-le opere, dunque, questo potreb-be comportare un aumento ouna diminuzione».

Anas non ci ha consentito diverificare questo aspetto coni di-rigenti che hanno elaborato ilprezzario, tuttavia a livello uffi-ciale confermano che «l'analisicondivisa dai dirigenti, dal Cda edal presidente Armani è che ilnuovo prezzario avrà l'effetto di

ridurre i costi base delle opereAnas del7,5%i" circa».

«In ogni caso - commenta DeCesare (Ance) - è senz'altro unasemplificazione il fatto di esserearrivati a un prezzario unico na-zionale. Anche perché è stato ilfrutto di un lavoro approfondi-to».Anasspiega infatti che «è sta-ta effettuata una profonda razio-nalizzazione dell'elenco prezzi,aggiornandoli per tenere contodelle tecnologie più moderne,della revisione dei costi delle ma-terie prime, della revisione della

Eliminati i 19 prezzariregionali, ora l'Anas avrà ununico riferimento per le basid'asta. L'obiettivo è ancheridurre i maxi-ribassi in gara..........................................................................

produttività dell a manodopera edei mezzi d'opera e dell e valuta-zioni statistiche effettuate sui va-loridiprezzorllevati suunsignifi-cativo campione di gare di appal-to aggiudicate negli ultimi cinqueanni, anche in c on sideraz ione deisignificativi ribassi registrati inalcuni comparti».

Uno degli obiettivi dell'opera-zione è infatti anche quella di ri-durreimaxi-ribassiingara,feno-meno che negli ultimi anni è arri-vato ad eccessi del 25-30%, coneffetti in apparenza benefici perle casse pubbliche dell'ente ap-paltante, ma che spesso ha com-portato richieste di varianti incorso d'opera o di revisioneprezzi, se non crisi aziendali oblocco dei lavori.

«Secondo l'Anas - riferisceDe Cesare - il nuovo prezzarioavrà un effetto dissuasivo sui ri-bassi record, e comunque co-stringerà le imprese che fannoribassi anomalia presentare giu-stificativi più stringenti, penal'esclusione».

®RI PRODDZION E RISERVATA

Appalti Pagina 9

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nua

urazioyle elettronica B2B ê la strada tia percorrere

Anche Assosoftware, con il suo presi-dente Bonfiglio Mariotti, è stata trai protagonisti dell'Arena, il momentodi dibattito sul tema della fatturazio-ne elettronica nell'ambito del Conve-gno «Dopo la p.a., il digitale {ri}entranel business», organizzato a Milanolo scorso venerdì 19 giugno dall'Os-servatorio fatturazione elettronica edematerializzazione della School ofmanagement del Politecnico di Mi-lano, di cui l'associazione è partner.Secondo le stime del Polimi, fino aoggi le fatture inviate alla p.a. sonostate 7,7 milioni da parte di circa 300mila fornitori, a fronte di un volumeannuo atteso stimato in 50160 milionidi fatture emesse da circa 2 milioni difornitori.Viene da chiedersi, alla luce di questinumeri: la fatturazione elettronicaverso la p.a. è un fiasco o un volano perla digitalïzzazione? I benefici della fat-turazione elettronica dove sono, quan-to valgono, come si raggiungono, chi seli porta a casa? Andiamo verso il B2B,con quale ruolo per la p.a.? Queste leprovocazioni che hanno dato il via aun confronto critico sull'esperienza diquesti primi mesi. Le posizioni espres-se da Mariotti e dagli altri partecipan-ti (Umberto Bertelè, presidente dellaSchool of management; Stefano Lania,di Confindustria Bergamo; DanieleMarazzi, per l'Osservatorio; MarioCarmelo Piancaldini per l'Agenziadelle entrate; Umberto Zanini, dotto-re commercialista; Alessandro Perego,responsabile scientifico dell'Osserva-torio e arbitro dell'incontro) hannomesso in evidenza alcune criticità,nonché le opportunità non ancoracompletamente colte dal processo didigitalizzazione che vede coinvolte lep.a. e il sistema delle imprese. Allavoce criticità fanno capo le difficoltà,di ordine culturale prima e procedu-rale poi, manifestate soprattutto daipiccoli comuni, non sempre in grado difar fronte, nei tempi attesi, ad un cosìimportante cambiamento.Da parte di molte imprese la fattura-zione elettronica verso la p.a. resta,in molti casi, un binario parallelo aitradizionali processi amministrativie quindi non viene colta come stimoloper passare a quella B2B. I vantaggiderivanti dalla riduzione dei tempi dipagamento (per ora si è passati da 165a 144 giorni, rispetto all'obiettivo degli80) e dalla certificazione del credito,due obiettivi fondamentali non an-cora pienamente raggiunti, non sonoancora percepiti da molte imprese enon agiscono - quindi - come causemotrici del passaggio alla FatturaElettronica.Un impulso in tal senso è atteso dagliincentivi annunciati dal governo cheridurranno gli adempimenti contabili/

fiscali e i tempi di rimborso dell'Iva perle aziende. E proprio la leva premialela giusta soluzione per promuoverela digitalizzazione, non essendo pos-sibile introdurre l'obbligo anche nellerelazioni tra imprese. Tuttavia nonappare ancora ben chiarito il tema delservizio gratuito per la fatturazioneelettronica che lo stato vorrebbe met-tere a disposizione delle imprese per ilB2B e che vedrebbe nello Sdi (Sistemadi Interscambio) il punto di raccoltadelle fatture elettroniche. Infatti unconto è la Fatturazione elettronica,un altro è l'invio dei dati che potreb-be trovare nel tracciato fattura p.a. lostandard per assolvere alla trasmis-sione delle informazioni all'ammini-strazione finanziaria, lasciando liberele imprese di utilizzare le soluzioni difatturazione elettronica integrate aisoftware gestionali, che permettono diottenere i veri vantaggi della digitaliz-zazione dei processi aziendali.Che lo stato voglia digitalizzare laraccolta delle informazioni ai finifiscali e per il contrasto all'evasionenon significa che debba farlo in modo«peggiorativo», imponendo soluzioninon adeguate al contesto economico,dove già esistono soluzioni in grado digestire in modo completo e integratola complessità delle problematichegestionali delle imprese, realizzateda software house specializzate. In

questo senso l'intervento di Mariottiha ribadito la linea di Assosoftwareed i fattori chiave che sono alla basedella soluzione consortile SoftwareHub System promossa dall'associazio-ne in collaborazione con le softwarehouse:«Se parliamo di benefici», ha afferma-to Mariotti, «la risposta alla doman-da di semplicità e di efficienza si dàcon l'integrazione della fatturazioneelettronica con i software gestionaliutilizzati quotidianamente nelle im-prese; così si ottiene linearità nelleprocedure, continuità nel modusoperandi, abbattimento di attivitàche sottraggono valore, attivazionedi una gestione, completa e coerente,del ciclo dell'ordine e di quei servizi avalore aggiunto che producono bene-fici concreti e misurabili nei processiaziendali e che si traducono in levacompetitiva e cultura digitale. Lo sta-to a questo riguardo non ha le compe-tenze e le conoscenze per sostituirsia chi, da anni, ha affrontato e risoltocon soluzioni software la complessitàgestionale e le reali esigenze delle im-prese. Ben vengano gli incentivi alleimprese ma lo Stato resti fuori dalmercato e lasci spazio agli interme-diari che in questi anni hanno spessosupplito alle sue carenze».

a cura dell'Ufficio StampaAssosofware

Fatturazione Elettronica Pagina 10

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Giornata di confronto fra Cna, Anima-Confindustria, Angaisa e Assista[: stabilizzare gli incentivi

Sempre più impianti nel«a «al'edilizia

Cres e:113 miliardi di produzione, 760m_ila addetti (il 30% del settore)Giuseppe Latour

RONZA

Più impianti e meno mattoninegli edifici del presente e del fu-turo. Forte degli incentivi fiscali,delle manutenzioni e dei cambia-menti tecnologici, l'impiantisticaè già diventata un pianeta dalgrande peso specifico nella galas-sia delle costruzioni. Lo certificauna ricerca del Cresme che, perlaprima volta, prende le misure atutta la filiera, dalla produzioneall'installazione, passando per ladistribuzione. Ne vengono fuorinumeri sorprendenti: solo gli im-pianti degli edifici impegnano188mila imprese, 76omila addetti(il 30% del totale dell'edilizia) eproducono 113 miliardi all'anno.E, grazie alla spinta dell'innova-zione, queste cifre aumenteran-no: fino al 2018 i tassi di crescitadel settore saranno compresi trail4eil5percento.

L'analisi congiunturale delCresme è stata preparata per Ani-ma-Confindustria (meccanica),

Cna impianti (installatori), Assi-stal(costruttoridiimpianti) eAn-gaisa (distributori). E parte da unelemento: nella grande frenatache ha colpito l'edilizia, l'impian-tistica ha tenuto meglio di altrisettori e adesso, quando si mani-festa qualche segnale di ripresa, si

Il presidente dellacommissione Ambiente dellaCamera: «Sì alla stabilizzazionedell'ecobonus ma va risoltoil nodo certificazioni».............................................................................

ritrova ad avere una forza supe-riore rispetto al passato. «Possia-mo stimare - spiega il direttoredel Cresme, Lorenzo Bellicini -che attualmente gliimpianti pesi-no tra i12o e il2501, del costo direa-lizzazione di un edificio. Inoltre,dal 1991 ad oggi gli addetti di que-sto settore sono salitidal2o a13o°io

del totale delle costruzioni».Questo peso maggiore è certi-

ficato da altri numeri. I circa 113miliardi di fatturato sono, inlargaparte, divisi tra idrotermosanita-rio ed elettrotecnica: 53,5 contro46,2 miliardi.Irestanti13,8 miliar-di sono ripartiti tra le altre com-ponenti del comparto. Molto diquesto denaro arriva dall'estero.La bilancia commerciale dellaproduzione di impianti per gliedifici, infatti, presenta un saldopiù che positivo. Sempre sul fron-te degli edifici, poi, il valore dellaproduzione generato dai soli in-stallatori specializzati ammontaa quasi 5o miliardi. Per Bellicini,«siamo di fronte a uno dei grandisettori dell'economia italiana».

Tra le pieghe dei numeri, però,

emerge anche un notevole dina-

mismo. «La nostra elasticità di-

pende molto dalle dimensioni

piccole delle imprese», dice il

presidente di Cna impianti, Car-

mine Battipaglia. Se la crisi del

2009 ha inciso profondamente

(-12%), già nel biennio successivo

è tornato il segno positivo (+12,5%

nel 2o10 e +2,5% nel 2011). E, dopo

la flessione del 2012 e 2013, i fattu-

rati stanno ripartendo, anche gra-

zie alla spinta delle manutenzioni

e degli incentivi. «Stimiamo -

spiega il direttore Cresme - una

crescita dell'1,6°o nel 2015, del

4,1% nel 2016, del 4,6% nel 2017 e

del5,5%io nel 2o18». Addirittura, tra

il 2014 e il 2020, l'impiantistica in-

novativa (come la domotica) è

destinata a far segnare un +47,7

per cento.

Per il futuro la richiesta comu-ne della filiera è di stabilizzare erimodernare il sistema degli in-centivi fiscali. Ma, su questo, arri-vaun affondo delpresidente dellacommissione Ambiente della Ca-mera, Ermete Realacci: «E veroche l'ecobonus va stabilizzato edesteso all'antisismica, ma va pri-ma risolto un problema che è unaferita aperta. Le certificazioni de-vono diventare una cosa seria.Finché sarà possibile comprare

un certificato su internet gli sgra-vifiscaliavranno sempre deilimi-ti». Quella degli ecobonus, però,non èla solapartitain corso. «Ser-vono più controlli. Abbiamo cer-tificato le imprese per trattare gliF-gas ma non vengono fatte veri-fiche», denuncia il vicepresiden-te di Assistal, Pasquale Ranieri.Tema evocato anche da MauroOdorisio, presidente Angaisa:«Vorremmo un mercato più or-dinato, nel quale vendere i nostriprodotti solo a installatori certifi-cati». Per Alberto Montanini,presidente Assotermica-Anima,«bisogna puntare sull'informa-zione dell'utente finale, studian-do soluzioni come l'etichettaturaenergetica di apparecchi esisten-ti». Mentre per il segretario gene-rale di Assoclima-Anima, Giam-piero Colli, «bisognerebbe inter-venire sulla tariffa elettrica che,per come è strutturata, non ciconsente di dimostrare il rispar-mio reale ai clienti».

O RIPRODO7IONE RISERVATA

Impianti Pagina 11

Page 14: Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 24 giugno 2015 Pagina I C.N.I. Sole 24 Ore 24/06/15 P. 14 Ingegneri: bene

Il governo prende tempo fino a venerdì su cinque decreti attuativi, tra cui il riordino di sanzioni penali, contenzioso e interpello

De1ega fiscale, invio sul filo di liffiana

Si blocca la riforma del Catasto: revisione con la tassa unica nella legge di Stabilita - Stop sui giochiMarco Mobili

Giovanni Parente

ROMA

L'attuazione della delega fi-scale arriverà sul filo di lana macon qualche lacuna «pesante».La tanto annunciata riformadel catastononvedrà il traguar-do perle pressioni arrivate negliultimi giorni sui rischi di au-mento della pressione fiscalesugli immobili. E già si parla diun suo possibile approdo nellaprossima legge di stabilità in ab-binata con l'introduzione dellalocal tax. «Abbiamo scelto dinon intervenire sul catasto nonperché non sia un buon lavoroma nelle more della local tax -ha spiegato ieri Matteo Renzi inconferenza stampa - potrebbesembrare un aumento delle tas-se anche se il testo prevedeval'invarianza di gettito». Nienteda fare anche per i giochi, la cuirevisione sembra destinata (peri più ottimisti) a trasformarsi inun disegno di legge.

Entra la riscossioneMa non mancano le sorpresedell'ultim'ora come la manu-tenzione della riscossione, apartire dalla possibile rinunciaall'aggio da parte di Equitalia(si veda l'articolo in pagina).Dopo una giornata di incontri,riunioni e rifiniture dell'ultimaora, il decreto sulla riscossioneè entrato a far parte del pac-chetto di provvedimenti uffi-cialmente annunciati al primoesame del Consiglio dei mini-stridi ieri.A sorpresa, però, tut-to è stato rinviato a una nuovariunione di Governo in calen-dario per venerdì.

Dalle sanzioni ai bonusIn Cdm approderà, infatti, il de-creto attuativo sulla revisionedel sistema sanzionatorio pe-nale con la cancellazione dellasoglia di non punibilità del 3%(come confermato dallo stessoRenzi) e l'innalzamento da5omila a 15omila euro per gliomessi versamenti di Iva e ri-tenute. In più con la chance delravvedimento (a condizioneche non sia iniziata un'attività diverifica o controllo) che puòevitare lapunibilitàperi reati di

dichiarazione infedele e omes-so versamento.

Confermato anche il pianotaglia-liti (si veda Il Sole 24Ore di ieri) che poggerà su duedirettrici:

un riordino e un maggioreimpulso all'istituto dell'inter-pello che sarà addirittura decli-nato in cinque diverse modalità;

il potenziamento della con-ciliazione che sarà estesa ancheall'appello e potrà essere tenta-ta sia fuori che dentro l'udienzama soprattutto con il rilanciosulla mediazione obbligatoriafino a 20mila euro che non saràpiù limitata solo all'agenzia del-le Entrate ma varrà per tutti i tri-buti (comprese anche le contro-versie catastale che han no valo-re indefinito).

E si farà anche il decreto at-tuativo su riordino delle age-volazioni fiscali e sul monito-raggio dell 'evasione . Sotto ilprimo profilo troveranno postonella legge di stabilità le misuredi eliminazione, riduzione omodifica delle tax expenditure.In pratica sarà il Parlamentosulle indicazioni fornite dal go-verno nella nota di aggiorna-mento del Def (entro il 20 set-tembre di ogni anno) a decideredove intervenire.

Niente Dl sui dirigentiC'è poi anche la questione delriordino delle agenzie fiscali.In questo caso si dovrebbe pro-cedere con un decreto delegatoche fisserà la nuova mission, tral'altro, di Entrate e Dogane edella cornice in cui sarannochiamati a muoversi nei prossi-mi anni. Mentre, sorpresa del-l'ultima ora, la questione dei di-rigenti, dopo lo stop della Con-sulta ai funzionari «incaricati»,non dovrebbe più essere risoltacon un decreto legge, come pu-re sembrava ieri in un primomomento. A questo punto tuttala partita si giocherà con l'at-tuazione della delega Pa attesaal via libera della Camera. Il te-sto uscito dal Senato prevede,però, l'istituzione di un ruolounico dei dirigenti sotto l'aladella Presidenza del Consigliodei ministri.

0 RIP ROD UZTONE RISERVATA

Lo stato dell'attuazione

La riforma dei valori catasta lidegli immobili è saltata perchéil Governo ha scelto di nonintervenire su[catasto, nonperché non sia un buon lavoro,ma nelle more dell'introduzionedella local tax, questa sarebbepotuta apparire «un aumentodelle tasse anche se ittestoprevedeva l'invarianza digettito». A motivare la scelta dirinunciareall'attuazione delledelega è stato lo stesso premier,Matteo renzi, al termine del Cdmdi ieri. Rinuncia ormai scontataanche perla revisione dei giochipubblici che netta migliore delleipotesi sarà destinata atrsformarsi in un Ddl.

Il Consiglio dei ministri divenerdì prossimo esaminerà ildecreto attuativo sullarevisione del sistemasanzionatorio penale con lacancellazione della soglia dinon punibilità del 3% (la tantocontestata norma «salva-Berlusconi») e l'innalzamentoda 50mila a 150mila euro pergli omessi versamenti di Iva eritenute. Con le norme in arrivoil ravvedimento (a condizioneche non sia iniziata un'attivitàdi verifica o controllo)consentirà di evitare lapunibilità per i reati didichiarazione infedele eomesso versamento

II piano taglia-liti anticipatoieri dal Sole 24 Ore poggerà sudue direttrici: da un lato unriordino e un maggioreimpulso all'istitutodeltinterpello che saràaddirittura declinato in cinquediverse modalità; dall'altro ilpotenziamento dellaconciliazione che sarà estesaanche all'appelloe potràessere tentata sia fuori chedentro l'udienza masoprattutto con il rilancio sullamediazione obbligatoria fino a20mila euro che non sarà piùlimitata solo all'agenzia delleEntrate ma varrà per tutti itributi

Venerdì arriverà anche ildecreto attuativo della delegasul riordino delle agevolazionifiscali esul monitoraggiodell'evasione. Sotto il primoprofilo troveranno posto nellalegge di stabilità le misure dieliminazione, riduzione omodifica delle taxexpenditures. In sostanza, sullabase delle indicazioni fornitedalgoverno nella nota diaggiornamento del Def (entroil 20 settembre di ogni anno),sarà poi il Parlamento a doverassumere le decisioni su qualimisure bisognerà intervenireper sfoltire le oltre 700agevolazioni esistenti

un altro decreto delegatofisserà la nuova mission delleagenzie fiscali e la cornice incui sarannochiamate amuoversi nei prossimi anni.Mentre la questione deidirigenti dopo lo stop dellaConsulta ai funzionari«incaricati» non dovrebbe piùessere risolta con un decretolegge, come sembrava ieri inun primo momento. La partitaè destinata a essere giocatanell'attuazione della delegaPa. Il testo uscito dal Senatoprevede l'istituzione di unruolo unico dei dirigenti sottola Presidenza del Consiglio deiministri

It

Delega Fiscale Pagina 12

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Parere Cnf sullo schema di regolamento

Albi forensidettagliati

DI GABRIELE VENTURA

lbi forensi completi edettagliati. Con rife-rimento alle informa-ioni che riguardano

gli avvocati, gli avvocati stabi-liti e i tirocinanti. E un testoregolamentare che definiscapuntualmente le indicazionida annotare negli albi in mododa mettere gli operatori al ri-paro da dubbi e controversieinterpretative. E il parere delConsiglio nazionale forensesullo schema di decreto delministro della giustizia re-cante «Regolamento recantedisposizioni per la tenuta el'aggiornamento dell'albo, de-gli elenchi e dei registri, perl'iscrizione, trasferimento ecancellazione dagli stessi,nonché per le impugnazionidei provvedimenti adottati inmateria, a norma dell'art. 15della legge 31 dicembre 2012,n. 247». Il parere è stato forni-to dopo la consultazione con iConsigli dell'ordine degli av-vocati, l'Organismo unitariodell'avvocatura e le associazio-ni forensi, ed è stato inviato al

ministero il 18 giugno scorso.In pratica, l'indicazione del Cnfè di adottare un testo regola-mentare che entri nel dettagliodelle indicazioni da annotarenegli albi e non utilizzi la tecni-ca del «rinvio alle disposizionidi legge in quanto compatibile».Per questo, il parere suggeriscealcune modifiche volte a specifi-care le informazioni che devonoessere inserite nell'albo, quali:lo stato di nascita dell'iscritto,il titolo professionale di origi-ne, l'organismo professionaledi appartenenza nel paese diorigine nel caso di avvocatostabilito; maggiori informa-zioni nel caso di associazionimultidisciplinari. Per l'elencodei tirocinanti, invece, il Cnfritiene opportuno inserire ladata di rilascio del certificato dicompiuto tirocinio e annotarel'eventuale svolgimento conte-stuale di un rapporto di lavoro.Quanto alla tenuta informatiz-zata degli albi, il suggerimentocontenuto nel parere è stato dinon gravare i Consigli dell'or-dine con l'obbligo di adozione ditale sistema.

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Albo Avvocati Pagina 13

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. Enpam prepara un progetto di staffetta generazionale

MediciRobertoTurno

Metà stipendio e metà pensio-ne. Potrebbe arrivare presto permedici e pediatri di famiglia lapossibilità, se lo vorranno, di di-ventarepensionatiparttime. Cheper metà percepiranno quanto ri-conosce in convenzione la Asl, eperl'altrametà sivedrannoricono-sciuto dall'Enpam, il loro ente diprevidenza, un anticipo della pre-stazione pensionistica. Al tempostesso, si apriranno le porte ad al-trettanti giovani medici senza la-voro che lavoreranno gomito a go-mito col dottore "anziano", nel suostesso studio, percependo la metàdel suo stipendio exAsl.

Eunaverae propria staffettage-nerazionale in salsa sanitaria quel-la che si sta preparando in casaEnpam, che in qualche modo giàha lasciato le prime tracce nellatrattativa sull'atto di indirizzo che

bulatorio e pensione x150%porterà al rinnovo della conven-zione tra i sindacati e le regioni,con i ministeri (Salute, Lavoro edEconomia) di sicuro non semplicispettatori. «Può essere un volanovirtuoso, non la soluzione in asso-luto.Il medico anzian opuòlavora-re con più tranquillità e insegnarela professione, il giovane imparama al tempo stesso porta il suo ba-gaglio di "nativo digitale". E per lamedicina del territorio può essereuna leva per uscire dal guado»,spiega il presidente dell'Enpam,Alberto Oliveti. Che è in corsa per

Coni requisitiper la quiescenzail dottore potrà essereaffiancatoda un collega più giovane

ü rinnovo delle cariche di vertice

in calendario all'assemblea nazio-

nale di sabato 27 a Roma. Un ente,

l'Enpam, che intanto ha chiuso il

2014 con un avanzo di esercizio di

1,2 miliardi e un patrimonio netto

cresciuto inj anni da 1o a16 miliar-

di, anche a dispetto dei superpre-

lievi statali e delle note,vecchievi-

cende giudiziarie.

La scelta del pensionamentopart time sarà tutta del singolo me-dico di famiglia e pediatra di fami-glia inpossesso deirequisitineces-sari per l'accesso alla pensione (or-dinaria o anticipata). Il dottore do-vrà continuare a fare lo stessolavoro, con gli stessi assistiti e glistessi impegni sanciti dalla con-venzione conilSsn. Prenderà metàdella pensione maturata in quelmomento, che tornerà ad esserepiena quando sceglierà di andaredefinitivamente in quiescenza.

Risorse suddivise

01 1 L'INIZIATIVAL'ente nazionale di previdenzae assistenza dei medici(Enpam) sta elaborando unprogetto d i staffettagenerazionale che vedràcoinvolti medici e pediatri difamiglia. Colori i quali avrannoi requisiti perla quiescenzaordinaria e anticipatapotranno decidere di farsiaffiancare da un collega piùgiovane

02 iLAFORMULAIl medico "anziano" percepiràmetà stipendio exAsl e metàdella pensione maturata,mentre l'altra metà dellostipendio andrà al collega piùgiovane che abbia fatto iltirocinio di medicina generalee che oggi rischia di nontrovare spazi lavorativi

Percepirà però solo lametà dell'at-tuale compenso dallaAsl, che saràinvece erogato a un giovane medi-co che ne abbia diritto. Laprocedu-ra evidentemente andrà chiarita especificata nei dettagli. Spiega Oli-veti:« Il compenso che il medicoanziano non avrà più andrà a chi hafatto il tirocinio in medicina gene-rale e che oggi rischia di non trova-re più spazi per la collocazione sullavoro. Troveremo criteri di defi-nizione con un sistema regola-mentatoepreciso».

Questo il percorso di massimadell'operazione "staffetta genera-zionale" per medici e pediatri con-venzionati. Che all'Enpam si stapensando di declinare anche perlacomponente degli specialisti am-bulatorali. Un percorso che sem-bra essere già condiviso nel meri-to,ma che deve ancora scontare al-cuni passaggi essenziali. Sarà ne-

cessarlo l'accordo col ministerodella Salute e servirà il via liberadel ministero vigilante, il Lavoro,oltre che la valutazione dell'Eco-nomia. Poi dovrà esserci l'accordoin Stato-regioni con i governatori.Senza dire che l'Enpam dovrà mo-dificare il suo Regolamento (colvisto del ministero del Lavoro).«Se il medico continua a lavorare-aggiunge Oliveti - non è tecnica-mente un pensionato: per questol'Enpam dovrà modificare i suoiregolamenti per riconoscere unaprestazione anticipata pari allametà della pensione anticipata».L'acronimo ègià pronto: nel segnodella modernità, si chiamerà App(anticipo della prestazione pen-sionistica). E anche le prime simu-lazioni sono pronte: a bocce fermetra medici e pediatri entro l'annoavrebbero diritto all'App in 7.192.Come dire, 7.192 nuovi posti per igiovani medici a spasso. Semprecheglianzianisianod'accordoafa-re un (quasi) passo di lato.

CIRIPRWu'IONE RI]ERV4it,

Medici Pagina 14

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Le proiezioni della categoria

Ma uro Pizzin

Alla fine del2o15 potrebberoessere stipulati 1.150.124 contrat-ti a tutele crescenti, ma solo il13%io di essi dovrebbe essere frut-to di nuove assunzioni control'87% di stabilizzazioni. La stimaè stata effettuata dalla Fonda-zione studi dei consulenti dellavoro, che ne ha dato conto ieridurante la presentazione dellaVI edizione del Festival del la-voro, in programma a Palermoda domani a sabato 27 giugno.

Secondo i professionistiquesti numeri, elaborati pren-dendo come base i dati fornitidallo stesso ministero del La-voro per il primo bimestre 2015(303.124 contratti agevolati, peril 92% frutto di stabilizzazioni)sono la dimostrazione che percreare lavoro non bastano de-creti e sgravi, ma occorre an-che determinare, attraverso gliinvestimenti in infrastrutture eservizi reali, le condizioni peruno sviluppo economico checonsenta ai datori di lavoro diaumentare gli introiti e, graziead essi, di accrescere stabil-mente l'occupazione.

«Osservando i dati ufficialidisponibili ad oggi - ha sottoli-neato Marina Calderone, pre-sidente nazionale dei consu-lenti del lavoro - sembra chel'insieme degli sgravi previstidalla Legge di stabilità e daljobs act abbiano avuto comeeffetto in Italia un saldo positi-vo fra assunzioni e licenzia-menti di 149mila po sti di lavoroin più, ma di questi solo 4omilariguardano soggetti disoccu-pati, mentre per tutti gli altri sitratta della conversione a tem-po indeterminato di rapporti atermine, di associazioni in par-tecipazione o di contratti dicollaborazione».

Un'operazione, quella rela-tiva agli sgravi, che se ai profes-sionisti da un lato appare piut-tosto costosa (4,74 miliardi lastima dei consulenti per l'annoin corso, con una scopertura di2,94 miliardi se i numeri pre-sentati saranno tali al 31 dicem-

Per i consulenti«sgravio triennalecon effetti limitati»bre prossimo), dall'altro nonfornisce garanzie per gli anni avenire. «Le imprese - ha prose-guito Calderone - si muovonocon estrema incertezza. Lanorma sugli sgravi ha una vali-dità di un anno e già si sa che nel2016 saranno rivisti al ribassol'ammontare delle misure e laplatea dei soggetti destinatari.Inoltre, se si avverasse per inte-ro la previsione del governo di1,5 milioni soggetti beneficiaridelle riforme, abbiamo calcola-to che l'attuale copertura fi-nanziaria sarebbe inferiore dicirca 4 miliardi».

Secondo il presidente dellaFondazione studi, Rosario De

Su oltre un milionedi contratti a tempoindeterminato1'87% sarà costituitoda stabilizzazioni

Luca, è possibile che la nuovanormativa possa inoltre allar-gare, anziché assottigliare, il di-vario tra Nord e Sud. «Mentrela vecchia legge 407/90 utiliz-zata per le assunzioni - ha spie-gato - non aveva tetto di risorsee di durata e assegnava la mag-gior parte dei fondi alle piccolee medie imprese delMeridione,la nuova norma non solo poneun limite temporale, ma haesteso ibeneficiineguale misu-ra a tutto il territorio nazionalee anche alle grandi imprese,quasi tutte ubicate al Centro-Nord. Credo che un sistemaprovato dalla crisi come quellodel Sud vivrà parecchie diffi-coltà. Aziende deboli e non or-ganizzate utilizzeranno glisgravi per ridurre un costo dellavoro che non potrebbero so-stenere, ma allo scadere dei treanni che faranno? È per questoche gli sgravi hanno senso se siinterviene anche sull'econo-mia e sulle infrastrutture».

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La fotografia

Contratti agevolatiSecondo la stima cela Fondazonestudi studi dei consulenti dellavoro dovrebbero essere quelli atutele crescenti stipulati entro il 31dicembre del2015 grazie aglisgravi previsti nella legge distabilità. La fotografia offerta per ilprimo bimestre dell'anno dalministero del Lavoro parla di303.124 contratti agevolatistipulati fino a quel momento

La quota di stabilizzatiRappresenta la percentuale degliaccordi di stabilizzazione rispetto altotale degli oltre 1.150.000contratti a tutele crescenti previstidai professionisti per l'annoi n corso

Costo degli sgraviSi tratta della somma complessivaa carico dello Stato nel caso in cuia fine 2015 venissero in effettistipu lati 1.150.000 contratti atutele crescenti. Peri consu lentidel lavoro la scoperturafinanziaria ammonterebbea 2,94 miliardi

Posti di lavoroinpiùQuelli nel primo bimestre 2015com e sa ldo positivo fra assunzionie licenziamenti. Di questi,secondo i professionisti, solo40mi la riguarderebbero soggettidisoccupati, mentre il restosarebbero frutto di conversione daaltri contratti

Consulenti del Lavoro Pagina 15