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1995 10 Ronago 95

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Giornalini della Parrocchia: 1992-1999 Don Sergio Tettamanti

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  • RONAGO '95 - N. 5

    L'invito

    ULTIMANOTIZIA...Invito alla... Buona Notizia.

    Viviamo ogni giorno 'bombardati' da notizie.Tante, contraddittorie, vere, false, importanti omeno; notizie che si rincorrono, che si acca-vallano nella mente, che imprimono nei cuoriopposti sentimenti, angosce, dubbi, aspettati-ve.Notizie e poi ancora notizie... ma ben pochedi esse portano con s il sapore della gioia. Ingran parte brutte notizie: violenze, dolori, crisi,fallimenti, delusioni.... Quante, troppe, bruttenotizie. Ed la nostra quotidiana esistenza aportarne le conseguenze: col sentir solo cosebrutte, si fa brutta pure la vita; ansia, males-sere, insoddisfazione, incertezza e paura, in-vadono lentamente il nostro vivere, assorbonoi nostri pensieri, invadono il nostro cuore e tut-to si tinge di brutto, di nero....Eppure tra le tante notizie, noi, cristiani, ab-biamo tra le mani la Buona Notizia per eccel-lenza. Noi cristiani dovremmo essere capacidi non lasciarci vincere da messaggi di morte,avendo riposto fiducia su parole di vita.Vangelo: cio buona, lieta, gioiosa notizia.Chi, se non il cristiano, ha diritto di poter affer-mare che questa buona notizia gliappartiene? Chi, se non il cristiano, pu guar-dare alla vita con occhi tersi di speranza, di fi-ducia? Chi, se non coloro che sono stati rag-giunti dalla Buona Notizia?Lo sappiamo: la buona notizia del Vangelo Lui: Ges. Una persona che con la sua vita ela sua parola entrato nella nostra storia perportare tra le tante notizie l'unica Notizia checonta: Dio dalla parte dell'umanit. Dio amaquesta umanit. Lui, questo Ges, ha manife-stato a tutti il volto vero di Dio. La sua vita e ilsuo messaggio dunque sono la grande, unicaBuona Notizia che ancora oggi gli uomini pos-sono sentire.Ma quanto conosciamo il Vangelo? Quantoper noi Ges conta nella nostra vita? vera-mente cos importante per noi il suo messag-gio?Noi, i fortunati, coloro che hanno tra le mani la

    buona notizia, non rischiamo forse di non co-noscerla nemmeno e di lasciarci travolgeredalle tante insulse notizie? Non corriamo for-se il rischio di sciupare un enorme tesoro checi stato affidato?Lasciamo di nuovo risuonare l'invito alla Buo-na Notizia; l'invito a riscoprire e rileggere (oleggere) i Vangeli per scoprire di nuovo, comeper la prima volta, Ges, buona notizia perciascuno di noi. La comunit parrocchiale ten-ter di essere di aiuto attraverso proposte, in-contri, momenti di riflessione, ascolto e pre-ghiera. Ma dipende da ognuno di noi voler ac-cogliere e lasciar spazio alla Buona Notiziache ancora oggi risuona perch tutti "abbianola Vita e l'abbiano in abbondanza" (Gv.).

    DON SERGIO

    Hanno detto di Lui:"Se Ges non fosse vissuto, allora la no-stra vita non avrebbe senso, nonostantetutti gli esseri umani che conosciamo, ve-neriamo, amiamo". (D. Bonhoeffer)"Ges ama, chiama ciascuno di noi allapienezza di vita. Penetra dolcemente le te-nebre del nostro mondo - il nostro mondointeriore e il nostro mondo esterno - e di-sperde il nostro orgoglio, le nostre paure e inostri blocchi, per far risplendere la luceche in ognuno do noi". (J. Vanier)"Se dovessi scegliere tra Cristo e la verit, Cristo che sceglierei" (Dostoevskij)"Nessuno ha mai parlato comequest'uomo!" (dal Vangelo)

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Calendario

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Il cammino parrocchiale

    RISCOPRIRE IL VANGELODELLA CONFERMAZIONE

    'Che cosa dobbiamo fare ?'La Parola di Dio ci dice:

    'Ricevete il dono dello Spinto Santo e siate miei testimoni'. (Atti)Lo Spirito di Ges che nel Battesimo ci haresi figli di Dio, viene confermato in noinel sacramento della Cresima perch ab-biamo ad essere e a vivere da discepoli etestimoni di Ges, collaborando alla co-struzione del suo Regno.Per riflettere:Gli Atti e le Lettere degli Apostoli ci tramanda-no che gli aderenti alla fede in Cristo erano traloro diversificati dai servizi e dai doni ricevutidallo Spirito per il bene comune: c'erano apo-stoli, profeti, dottori, vescovi, evangelisti, col-laboratori, inviati, sposati, diaconi, presbiteri.Ma di tutti questi primi cristiani lo scrittore sa-cro mette continuamente in evidenza la loroidentit pi che le differenze, le caratteristicheche li uniscono pi di quelle che li diversifica-no: tutti sono DISCEPOLI di Ges e suoi TE-STIMONI.1. Discepoli di Ges.Essere discepolo di Cristo era la scelta fonda-mentale di ogni vero credente che si impe-gnava personalmente a trasformare progres-sivamente la propria vita a imitazione semprepi fedele di Cristo Ges. Il loro sguardo eraquindi costantemente puntato sul volto diGes, con un sentimento di ammirazione e diamicizia. E l'amicizia autentica conduce ne-cessariamente a desiderare ci che l'amicodesidera, a volere o a rifiutare le medesimecose.Era quindi indispensabile conoscerlo. I vange-li sono nati anche per il bisogno dei primi cri-stiani di sapere sempre di pi sulla persona diGes. Per diventare discepoli bisogna viverein intimit con il Maestro, ricevere le sue con-fidenze, acquistare il suo modo di pensare edi amare, condividere le sue fatiche e gioie,vivere come Lui. I primi cristiani avevano im-presso nella memoria della mente e del cuorel'insegnamento di Ges, e lo ripetevano, lo

    comunicavano, lo sperimentavano insieme.2. Testimoni di Ges.Il vero discepolo di Ges diventa naturalmen-te l'eco delle parole del Maestro, il ricordo deisuoi gesti, l'imitatore del suo stile, il riflessodella sua vita: " testimone di Cristo", con lavita pi che con le parole. Il testimone cristia-no colui che vive ogni esperienza alla ma-niera di Ges; con Lui ritrovato nel Vangelo,nell'Eucaristia e nei fratelli; per Lui fa il benealla gente che incontra; in Lui lavora, fatica,soffre, ama e salva.3. Collaboratori per edificare il Regno.I doni dello Spirito devono portare frutto. Il di-scepolo-testimone (battezzato-cresimato) nondeve chiedersi "Che vantaggio ne ho?", mapiuttosto: "Dove c' bisogno di me?". Il cristia-no infatti confermato per il mondo, nel qualedeve diventare messaggero della vicinanza diDio, costruttore del suo Regno.N.B.. Per prevenire le delusioni e gli scora-menti opportuno ricordare che, nonostanteil nostro impegno e i nostri sforzi, non tutti icristiani della nostra Chiesa riusciranno adaderire a Cristo, ad essere subito e piena-mente discepoli e testimoni suoi, con spirito ecoerenza. Non dimentichiamo che anche nel-la Chiesa primitiva ci sono stati Anania e Saf-fira, gli ellenisti malcontenti e Simon magoche voleva comprare i doni divini, gli individuiche tenevano discorsi perversi per trascinarei discepoli dietro a loro e i traditori del Vange-lo. Questi non potranno turbare la nostrapace interiore, distruggerci la fede, affievolirela nostra missione se avremo la certezza as-soluta che Cristo vivo con noi, fedele a noipi di quanto noi lo siamo a Lui. E una pa-ziente perseveranza, unita a quella di Cristo,permetter alla Parola di dare a suo tempofrutti.(Brani tratti da : Card. Martini, Mons. Maggiolini)

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Il cammino parrocchiale

    PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONEDEGLI OBIETTIVI PREVISTI PER L'ANNO '95-'96

    Dall'Assemblea parrocchiale del 2 ottobreObiettivo 1LA FORMAZIONE: per essere e vivere da discepoli di Ges.Sono due i percorsi formativi che si vogliono privilegiare:

    - una formazione generale, per tutti, secondo l'et delle persone;- una formazione specifica, per i singoli gruppi

    li cammino di formazione generale, per tutti, privilegia i tempi forti dell'anno liturgico(avvento-quaresima-tempo pasquale). Gli incontri specifici per i gruppi sono inveceprevisti negli altri periodi.A. IL CAMMINO PER TUTTI:GRUPPO ANZIANI: ritrovo ogni MARTED alle ore 14.30; un marted al mese incontro dicatechesi.ADULTI (dai 36 anni in poi): al LUNED sera ore 21.00, nei mesi di dicembre, marzo emaggioGIOVANI-ADULTI (dai 22 ai 35 anni): al VENERD sera ore 21.00, a iniziare da Venerd3/11 ogni 15 giorniGRUPPO 18-21 anni: al LUNED sera ore 21.00, nei mesi di dicembre, marzo e maggio.GRUPPO 2-4 SUPERIORE: al LUNED sera ore 21.00, nei mesi di dicembre, marzo emaggio.GRUPPO DI PRIMA SUPERIORE: incontri settimanali ogni luned alle ore 20.30CLASSI MEDIE: catechismo al LUNED pomeriggio.CLASSI ELEMENTARI: catechismo al GIOVED pomeriggio per 2-3-4-5; per 1 elementa-re al mercoled, ore 15.B. IL CAMMINO FORMATIVO DEI SINGOLI GRUPPI:PER I GIOVANI (classi superiori) impegnati nei vari servizi (catechismo, oratorio, vo-lontariato...): incontro formativo quindicinale al VENERD alle ore 18.00.

    NB. A quanti non sono impegnati nei vari servizi parrocchiali verranno rivolte altreproposte di incontroPER I CATECHISTI adulti (elem. e medie): incontro ogni 1 MARTED del mese alle ore16.30 e poi, ogni mese, per tutti i catechisti, la S. Messa alle ore 20.00 ogni terzo marted.PER LA CARITAS: incontro ogni ultimo LUNED del mese alle ore 20.45.PER LE FAMIGLIE: sono state definite alcune domeniche, organizzate secondo il se-guente programma: ore 10.00 S. Messa; ore 11.00 momento di riflessione e dialogo; ore12.30 condivisione del pranzo; eventuale pomeriggio in Oratorio con i ragazzi. Le date de-gli incontri sono le seguenti: DOMENICA 12 novembre; 17 dicembre; 4 febbraio; 24 mar-zo; 21 aprile (Festa delle famiglie) e 16 giugno.PER IL GRUPPO LITURGICO: incontro al secondo MARTED del mese alle ore 20.45.AZIONE CATTOLICA: incontri mensili da definirsi.A LIVELLO ZONALE sono da prendere in considerazione le seguenti proposte:

    - corso per Animatori dei giovani e dell'Oratorio (un sabato al mese)- corso di formazione al volontariato promosso dalla Caritas- incontri zonali per i catechisti (in primavera)

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Il cammino parrocchiale

    Proposte per la realizzazionedegli obiettivi previsti per l'anno '95-'96Obiettivo 2L'APERTURA MISSIONARIA: per essere e vivere da testimoni di Ges.Tutti siamo chiamati ad assumere un atteggiamento di maggior apertura verso ogni perso-na diventando sempre pi capaci di assumere atteggiamenti di accoglienza, non giudizio,rispetto delle diversit di idee e scelte, comprensione reciproca.inoltre tutti siamo chiamati a sostenere l'attivit e le iniziative del G.A.M. con particolare at-tenzione all'ottobre missionario, al banco vendita, alla quaresima missionaria.In particolare:- come CATECHISTI e animatori dell'ORATORIO:

    / educare all'accoglienza, alla fraternit, al non far distinzioni.../ educare all'apertura e alla sensibilit verso i problemi mondiali e missionari/ un'attenzione particolare in Oratorio ai 'lontani' e a chi fa pi fatica./ la possibilit dell'apertura pomeridiana oltre che la continuit dell'apertura serale

    del gioved e del sabato.- come CARITAS:

    / organizzare incontri a tema su problematiche mondiali in collaborazione conla Biblioteca e la scuola;/ continuare a sostenere la situazione di emergenza della ex-Jugoslavia/ gestione dei locale d'accoglienza./ organizzazione del doposcuola per casi particolari.

    - come FAMIGLIE:/ apertura a nuove famiglie e coinvolgimento delle stesse attraverso:

    . le domeniche per le famiglie

    . il gruppo giovani-adulti

    . la partecipazione all'Oratorio e l'attivit nella caritasObiettivo 3IL CAMMINO DELLA CRESIMA E DEL DOPO CRESIMA.Sono interessati direttamente i ragazzi di 5 elementare e di prima media che si prepara-no alla Cresima e i ragazzi di 2-3 media/ 1 superiore per quanto concerne il dopo-Cresima.Si prester attenzione alle proposte diocesane, in particolare al sussidio per il coinvolgi-mento dei GENITORI dei cresimandi.Ogni gruppo poi pu dare il proprio apporto:- CATECHISTI:

    / di 5 el. e 1 Med. = attraverso le revisione del cammino di preparazione allaCresima/ di 2-3 Med e 1 sup.= delineando meglio un cammino continuativo anche peri prossimi anni

    - ORATORIO:/ favorendo maggior occasioni di incontro per questi gruppi/ oratorio pomeridiano con iniziative specifiche (es. teatro.....)

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Il cammino parrocchiale

    Proposte per la realizzazionedegli obiettivi previsti per l'anno '95-'96- CARITAS:

    / sostenere proposte di avvio al volontariato in parrocchie e fuori;- FAMIGLIE:

    / disponibilit di alcune coppi per incontri di educazione all'amore da definirecon i catechisti;

    / presenza dei genitori in Oratorio alla domenica.

    Obiettivo 4LA LITURGIA e il gruppo liturgico. importante recuperare maggior attenzione alla liturgia arrivando anche (coscome chiede il Vescovo nel Piano Past.) alla costituzione del Gruppo Liturgico.Per avviare questa proposta si sono incontrati per la prima volta MARTED 17 otto-bre alle ore 20.45 coloro che per motivi diversi sono sensibili o gi impegnati nelcampo liturgico (lettori, cantori, organisti, ministri straordinari dell'Euc., confratelli econsorelle, animatori preghiere dei fedeli....).Si continuer poi con incontri mensili previsti al secondo marted del mese.I singoli gruppi possono collaborare:- CATECHISTI:

    / educando ragazzi e giovani a una pi corretta e attiva partecipazione alla li-turgia;

    / intervenendo con i ragazzi alle celebrazioni festive;/ prestando maggior cura alla preparazione dei sacramenti/ collaborando per l'animazione delle messe festive.

    - ORATORIO:/ favorendo la partecipazione dei ragazzi ai momenti comunitari;/ coinvolgendo i ragazzi per la Messa delle 10.00.

    - CARITAS:aiutare a dare un volto di sobriet e di vera carit alle celebrazioni(in particolare: matrimoni, prime comunioni e cresima, battesimi, feste par-

    rocchiali)A tutti si ricordano i seguenti appuntamenti mensili:

    - Primo gioved: preghiera per le vocazioni (adorazione e vespri)- Terzo mercoled: rosario missionario

    I Battesimi :si celebrano in forma comunitaria, normalmente al pomeriggio, secondo le date in-dicate nel calendario. I genitori interessati devono mettersi in contatto col Parrocoalmeno un mese prima per i necessari incontri di preparazione.A LIVELLO ZONALE:

    - Ogni mese, al mercoled (cfr. calendario) Scuola di preghieraper i giovani a Somaino/Olgiate.

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Scuola Materna

    UNA SCUOLA CHE APPARTIENE A TUTTI.La festa del XXanniversario dell'Ente Scuola Materna

    Si svolta, nei giorni 23 e 24 settembre la Festa del XX Anniversario del nostroAsilo, come Ente morale gestito dai genitori. Sono state due giornate piene di mo-menti di gioia, festa e preghiera. C' stata una risposta pronta e attiva e un'attenzio-ne da parte di tutti, in particolare dei genitori dei bambini della Scuola materna.Sabato mattina si svolto il lavaggio delle auto con una presenza e un impegno daparte di molti genitori. E una e due e tre, alla fine erano tante le auto lavate, ma lafatica di chi ha lavorato stata premiata dall'incasso pi che buono a favore dellaScuola materna, ben 1.180.000 lire. Alla sera festa per tutti, rallegrata dal comples-so musicale composto dai genitori dei bambini. I Foc e Fiam hanno dato un ottimosapore (come sempre) alla festa con i loro piatti tipici, compresa una cotizzata fina-le per tutti.La S. Messa della domenica, preparata dai genitori, stata un momento di preghie-ra e di riflessione puntualizzata in ogni momento dal nostro don Sergio. Siamo statiinoltre tutti contenti, in quanto, otre a una rappresentanza delle Suore, che hannoaiutato il nostro Asilo, c' stata la gradita presenza della Madre Generale, nostraospite per tutta la giornata. Dopo la S. Messa, presso la Scuola Materna c' statoun momento di gioia per tutti i bambini con il lancio dei palloncini e con la possibilitdi visitare la Mostra fotografica allestita nel salone. Nel pomeriggio, dopo il pranzo,giochi per tutti in piazza.Possiamo proprio dire che stata una bellissima festa, sia per l'organizzazione,che per la partecipazione; sicuramente la giornata servita a farci ricordare l'impor-tanza della Scuola Materna che, svolgendo un'azione educativa nei confronti deinostri bambini, li prepara ad entrare con facilit nei mondo della scuola e nella so-ciet.Un grazie dunque a tutti, anche per il contributo economico che ha raggiunto un to-tale di .4.680.000; contributo che sicuramente di aiuto per continuare a sostene-re un'opera cos importante per tutta la comunit.

    ERNESTO.

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Un esempio

    PENSIONATI ... TUTTOFARE!Grazie!

    Da alcuni mesi un gruppetto di 'pensio-nati' ha deciso di occupare il tempo libe-ro venendo in Oratorio.... E l cosa fan-no? Vi chiederete. Giocano a carte,dama o scacchi oppure a tombola, murao che so io.... ? Niente di tutto questo: inOratorio imbiancano, puliscono, rimetto-no a nuovo aule, porte e finestre, siste-mano i tabelloni del basket, ridipingono(per l'ennesima volta - e speriamo sial'ultima....) il portichetto antistante lachiesa, aggiustano, cuciono pure.... echi ne ha pi ne metta...! Mai visti pen-sionati cos attivi... Certo poi non mancaun buon bicchierino... tanto per cacciarvia la polvere e la sete..., ma sicuramen-te ben meritato. A questa "squadra" dipronto intervento-tutto fare un GRAZIEda tutta la Comunit, unito all'invito affin-ch altri pensionati ne seguano l'esem-pio!

    Non vogliamo poi dimenticare persone,in questo caso donne (e non solo pen-sionate, ma anche mamme in 'piena' at-tivit), che, con impegno ammirevole,assicurano settimanalmente la puliziadella Chiesa, dell'Oratorio, la sistemazio-ne dei fiori e dei lumini della chiesa,.....;anche a loro un GRAZIE da parte di tut-ti....mentre a tutti ricordiamo che c'sempre posto e lavoro per tutti!

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Solidariet

    IN MEMORIA DI JONATHALUn'iniziativa a sostano del 118

    In luglio, in occasione dell'anniversario di Jonathal, i genitori hanno voluto destinare le offerteraccolte nella S. Messa per aiutare e sostenere il 118 - Servizio sanitario urgenza-emergenza.Da queste pagine gli stessi vogliono ringraziare quanti hanno dato la loro offerta e informare cir-ca la conclusione dell'iniziativa attraverso la lettera pervenuta dal Coordinatore del 118.

    Como, 17 agosto 1995Gentili coniugi Lambrughi,

    sono sinceramente commosso del prezioso contributo cheavete deciso di destinare a questo servizio unitamente a parenti, amici e conoscenti.Gi dallo scorso anno avevo avuto modo di seguire la Vostra dolorosa esperienza grazie all'inte-ressamento della comune amica dott.ssa Castelli che mi aveva partecipato dell'incredibile trage-dia che Vi aveva colpito.Quotidianamente purtroppo, per il tipo di attivit che svolgo unitamente ai miei collaboratori, sonocostretto ad assistere a episodi che a volte conducono alle conseguenze pi estreme e ho con-statato ripetutamente di persona l'incredulit e il dolore dei genitori a cui improvvisamente vienestrappato dal destino l'affetto pi caro. In quei momenti poco contano, seppur siano indispensabi-li, le manifestazioni di solidariet e d'affetto di quanti si prodigano per essere presenti. Certamen-te vale l'amore per chi non c' pi e soprattutto per chi resta e a cui indispensabile rivolgersiper ritrovare motivo di vita.Dal colloquio avuto con la Signora Katia ho imparato molte cose e al di l dell'ammirazione perquesta mamma che vuole continuare a vivere senza poter mai comunque dimenticare, ho ulte-riormente confermato la necessit che questi tristi avvenimenti diventino patrimonio di riflessioneper tutti, allo scopo di imparare ancora di pi da un lato i valori dell'amore e della vita e dall'altroinsegnare a meglio valutare, a scopo preventivo, i pericoli e gli incerti che, costantemente in ag-guato, possono strapparci l'affetto dei nostri cari.Un elemento costante per chi si occupa di soccorso territoriale che raramente qualcuno contri-buisce economicamente allo sviluppo di questo servizio, anche perch tale attivit dovrebbe es-sere degnamente sostenuta dall'Ente Pubblico, e Vi posso assicurare che quanto pervenuto ciconsentir di acquisire certamente attrezzature e tecnologie indispensabili che consentiranno unmiglioramento della prestazione.Ma l'aspetto pi importante l'averci dedicato la Vostra attenzione e questo ha scaldato molto ilcuore di quanti, con passione e sacrificio, si prodigano quotidianamente in silenzio, per affrontarei dolorosi eventi che in ogni minuto si evidenziano drammaticamente nella nostra attivit. Normal-mente veniamo considerati solo quando qualche intervento di soccorso viene contestato e Vi la-scio immaginare quanto siamo stati piacevolmente stupiti dalla Vostra donazione che ci consenti-r certamente di migliorare e ci incoragger a perseverare con costruttiva determinazione nel no-stro impegno.Grazie a Voi e a quanti altri ci hanno offerto un concreto aiuto e un insegnamento di vita.

    IL COORDINATORE DEL S.S.U.EM. "118" D! COMO E LECCO,DOTT. MARIO LANDRISCINA.

    Prot. n, 1368/95Oggetto: contributo per il S.S.U.Em. "118" di Como e Lecco.Unitamente alla presente invio assegno circolare non trasferibile del Banco AmbrosianoVeneto di Como n. 209476607/02 di .1.531.000, destinato all'acquisizione di materiali edattrezzature di Soccorso come da corrispondenza allegata.

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Un ricordo

    IL MARTIN...l Martin...non lo incontreremo pi per le strade di Ronago, al volante della sua vecchia 112bordeau o della Y10 che non ha fatto in tempo a consumare.Fuori dalla scuola, a recuperare i suoi nipotini e i loro amici, a fare la spesa, ad ac-compagnare qualcuno da qualche parte, a far commissioni per qualcun altro. Lotrovavi a piedi e si offriva di portarti le borse della spesa. Lo trovavi in cooperativa odal bar Graziella e ti chiamava a bere il caff.Si interessava dei tuoi figli, della scuola (solamente di due anni fa una sua intervi-sta con gli alunni di quinta), dello sport e del calcio nostrano in particolare, e anchedelle altre realt ronaghesi, attento ai giovani e alle loro attese.Stava bene insieme ai bambini e loro stavano bene con lui. Aveva tante cose da in-segnargli: lui reduce della Russia, che era ancora capace di vedere il mondo ancheattraverso i loro occhi. Lui, alla recente sfilata degli alpini, con quello stesso cappel-lo consunto e glorioso che abbiamo visto sulla sua bara.La sua ultima battaglia l'ha combattuta da solo, con i suoi familiari. Ronago intantochiedeva, aspettava e sperava di rivederlo.Il nemico che stavolta l'ha colpito lui non l'aveva sottovalutato, anzi. Ma ugualmenteha cercato di tenerlo a bada, di affrontarlo, alla sua maniera: da uomo abituato apensare pi agli altri che a se stesso. Da uomo che ha amato la sua famiglia, la suagente il suo Paese.Ha dovuto arrendersi, ma anche se era lontano, anche se non lo abbiamo pi potu-to rivedere, tutti quelli che lo hanno conosciuto gli si sono stretti intorno, commossie partecipi, insieme alle tante 'penne nere', nell'ultimo saluto: per affidarlo a Chi,lass, gli sar certamente andato incontro con tutti i tanti amici che aveva da ritro-vare.Ciao Martin. Ci mancherai.

    ANNA

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Pagina del G.A.M.

    GIORNATA ANNUALE DEL G.A.M.Domenica 1 ottobre

    L'ottobre parrocchiale ha debuttato con la Giornata Annuale del G.A.M., il Gruppo Appog-gio Missionario che da pi di 20 anni si interessa ed opera a favore dei missionari rona-ghesi (di nascita o di adozione) mantenendo con loro un costante contatto epistolare e spi-rituale ed intervenendo a sostegno delle necessit che man mano si presentano nel porta-re avanti il loro lavoro di evangelizzazione e promozione umana nei Paesi pi poveri. Lanostra Giornata Annuale un appuntamento ormai consolidato dal tempo e dall'affetto deironaghesi, ed questo il suo punto di forza perch, pur presentandosi con una coreografiapiuttosto scarna (in sintonia con lo spirito missionario) pu contare sulla vostra generosit,che quest'anno ha contribuito ad aumentare sensibilmente il nostro fondo cassa a favoredei missionari a cui la nostra comunit particolarmente legata: suor Amelia, P. Egidio,suor Caterina, P. Philip e Ambrogio.L'edizione 1995 ha infatti fruttato:

    . 3.002.000 adesioni annuali e offerte;.200.000 camminata;a cui va aggiunto l'impegno mensile o trimestrale sottoscritto da una ventinadi persone. GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!

    Ci sembra giusto fare una breve cronistoria della giornata, approfittando di questo spazio,per fare un po' di pubblicit supplementare al G.A.M.Gi al sabato sera il nostro "banchetto" di raccolta fondi era attivo e frequentato, coscome alla messetta di domenica, quando stata una gioia vedere tutte le donne che giavevano preparato la loro offerta e che la introducevano nella cassettina, riempiendola ra-pidamente e in modo consistente. La Messa grande stata anche animata dalla proces-sione offertoriale durante la quale abbiamo portato all'altare degli oggetti che simboleggia-vano la vocazione, l'impegno, o le necessit dei missionari nostri amici. Essere soci delG.A.M. non vuol dire limitarsi a dare la propria offerta, ma un impegno che deve coinvol-gerci anche nella preghiera e nella scelta di uno stile di vita missionario.Un impegno che ben si identifica quindi con la proposta della "camminata" organizzata peril pomeriggio e in cui tutti, piccoli e grandi, potevano esprimere simbolicamente questa vo-lont di cammino personale e comunitario. In quest'ottica, e con la complicit della dolcis-sima e soleggiata domenica, la camminata ha avuto uno straordinario successo, anche sela partecipazione avrebbe potuto essere pi numerosa. E se siamo riuscite a organizzarlacos bene stato merito di don Sergio, del Gruppo Oratorio e della Pro-Loco, che si sonofatti carico di delineare il tracciato, di commentarlo argutamente nei punti cruciali, di "pian-tonare" gli incroci, permettendoci cos di conquistare sportivamente la vetta del Serafino, epoi di scendere fino al campo sportivo, gi fino a Roncaccio, poi su di nuovo per la stradadella Vignaccia e, dulcis in fundo, di affrontare la scarpinata Sassello fino a raggiungere dinuovo la piazza. Il tempo era ideale e anche il panorama e gli scorci ronaghesi invitavanoa gustare fino in fondo la passeggiata. S, perch di passeggiata si trattato, almeno per ilnostro nutrito gruppetto di donne, attorniate da Daniele, Nadia e Andrea che scorrazzava-no avanti e indietro segnalandoci il percorso segnato dalle strisce colorate. I ragazzini pigrandi ci hanno letteralmente "bruciato", arrivando al traguardo molto prima di noi. Ad at-tenderci c'erano la Alda, la Luisa e la Rita con il pentolone fumante del t e con le squisitetorte preparate dalle mamme e dalle nonne. Detto fra noi, prevedendo di dover avere ache fare con una folla stanca e affamata, avevano pensato di doverci magari cimentarecon la .... moltiplicazione dei dolci. Non stato necessario, ma comunque le ... fatidiche

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Pagina del G.A.M.La giornata annuale

    ceste per la Scuola Materna sono avanzate. Lo sforzo dei camminatori stato de-gnamente riconosciuto sul campo: ciascuno infatti ha ricevuto la decorazione di "vi-siera verde" e poi, fra tutti, a seconda delle fasce d'et, sono stati sorteggiati alcunipremi in tema con la giornata. In ognuno c'era comunque la gioia di aver cammina-to a fianco dei nostri missionari, portandoli idealmente con noi, dalle piste dell'Africaai sentieri di Ronago.La giornata si chiusa con la preghiera missionaria che stata resa drammatica-mente attuale ma, ci crediamo, cristianamente viva e feconda, dalla notiziadell'uccisione dei tre missionari in Burundi. anche per questa loro testimonianza eper quella di coloro che spendono e donano la propria vita in terra di missione, chenoi, tutti, dobbiamo continuare a "camminare" col G.A.M.Ancora un grosso grazie!!!

    ANNA, ANTONIETTA E ROSANNA.

    PS. E il cammino continua!Il nostro prossimo appuntamento per: VENERD 8, SABATO 9 e DOMENICA 10dicembre : BANCO VENDITA a favore dei missionari.

    Vi aspettiamo!Chi volesse collaborare con lavoretti o disponibilit alla preparazione o coi turni di pre-senza, pu telefonarci: 980048 Antonietta; 980029 Rosanna; 980275 Anna.Dio solo pu dare la fede

    tu, per, puoi dare testimonianza.Dio solo pu dare la speranza

    tu, per, puoi infondere fiducia.Dio solo pu dare l'amore

    tu, per, puoi insegnare all'altro ad amare.Dio solo pu dare la pace

    tu, per, puoi seminare l'unione.Dio solo pu dare la forza

    tu, per, puoi dare sostegno ad uno scoraggiato.Dio solo la via

    tu, per, puoi indicarla agli altri.Dio solo luce

    tu, per, puoi farla brillare agli occhi di tutti.Dio solo la vita

    tu, per, puoi fare rinascere negli altri il desideriodi vivere.

    Dio solo pu fare ci che appare impossibiletu, per, potrai fare il possibile.

    Dio solo basta a se stesso: Egli, per, preferisce contaresu di te

    Vivi la "tua"missione...in famiglia...in parrocchia.

    (Preghiera di una comunitcristiana del Brasile)

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Caritas

    VERSO PALERMO :CINQUE VIE PER UN'UNICA META.

    Dal 20 al 25novembre il Convegno ecclesiale: 'II Vangelo della carit per una nuova societ in Italia'

    Nel prospettare la meta di una nuova societ in Italia, i vescovi hanno proposto alcune vieda percorrere. La prima riguarda la cultura e la comunicazione sociale: quando si parladi cultura, bisogna stare attenti a non pensare subito a biblioteche, convegni di studiosiche si capiscono solo fra loro. La cultura che scaturisce dal vangelo della carit fatta diatteggiamenti, comportamenti, gesti concreti: credere nella vita, nella libert, nell'onest,nel rispetto dell'altro. Crederci con i fatti, e sempre.L'impegno sociale e politico il percorso indicato nella seconda via. Un tema attuale escottante: pensiamo a tangentopoli e alle sue conseguenze, ai cattolici che tutti cercano ditirare dalla loro parte, ai problemi economici e istituzionali del Paese. Bisogna confrontarsicon i problemi: si tratta di legalit, di bene comune, di priorit da dare ai problemi dellagente, di politiche sociali, del lavoro che non c', soprattutto per i giovani, dell'amministra-zione della giustizia, di ambiente e protezione civile. I cristiani che si occupano o si occu-peranno di politica, quanto e come pensano a queste cose? per essi chiara la centralitdel bene comune? Sono disposti a fare politica senza fare carriera?L'amore preferenziale per i poveri la terza via. Abbiamo bisogno tutti di essere sco-modati un po' di pi dai poveri, di vedere messa in crisi qualcuna delle nostre certezze. Seci che celebriamo e annunciamo attrae e convince poco, non dipende forse dall'incapaci-t di tradurlo in termini di condivisione e di solidariet? La meta la carit comunitaria,una chiesa cio che non delega la carit a qualcuno dei suoi membri, ma la esprime attra-verso ogni cristiano, ogni famiglia, ogni parrocchia, ogni comunit religiosa con l'accoglien-za dell'altro, l'ospitalit allo straniero, il perdono per chi sbaglia, la condivisione con il pove-ro, l'ansia di giustizia dell'oppresso. Poi la famiglia, quarta via. In famiglia si impara adamare, perdonare, accogliere, solidarizzare ma a condizione che la famiglia sia messa ingrado di assolvere ai suoi compiti. Il diffondersi della povert colpisce in primo luogo le fa-miglie (disoccupazione, mancanza di case, problemi per seguire i familiari infermi o anzia-ni...) La comunit cristiana, talvolta detta un po' idealisticamente famiglia di famiglie, chiamata in causa per valorizzare al meglio la risorsa famiglia: la preparazione dei fidanza-ti al matrimonio, il coinvolgimento dei genitori nei sacramenti dell'iniziazione cristiana, igruppi di spiritualit familiare... sono altrettante occasioni per sviluppare l'apertura e lacondivisione, l'accoglienza e la disponibilit a fare famiglia con chi non l'ha (minori, anzia-ni, immigrati....). Infine, i giovani che attendono la comunicazione viva di una fede incar-nata, tanto pi affascinante quanto pi si spende per i poveri, indica mete di giustizia, mo-stra con i fatti che la vita va spesa per gli altri. La comunit deve avere particolarmente acuore i giovani ai margini, quelli che fanno fatica e finiscono nella devianza. Proprio il fattodi avere nelle nostre comunit giovani generosi e creativi, disponibili al servizio e testimonitra i loro coetanei, ci dice che vale la pena di rafforzare l'attenzione verso le giovani gene-razioni: si tratta di investire sul futuro. Tante esperienze di volontariato giovanile, comepure il servizio civile degli obiettori di coscienza e l'anno di volontariato sociale, diventanooccasioni per una presa di coscienza che segna gli impegni di vita (lavoro, professione,politica).

    DON ANTONIO CECCONI VICE-DIRETTORE DELLA CARITAS ITALIANA

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    Caritas

    CORSO-BASEdi

    PREPARAZIONEe

    SOSTEGNOal

    VOLONTARIATOPerch un Corso-Base:Per comprenderecosa significa un impegno di volontaria-to.Per orientare la propria disponibilitvalutando le diverse possibilit di impe-gno.Per acquisire la consapevolezza che deci-dere di fare il volontario un dono che facrescere la persona in quanto risposta auna chiamata a farsi dono, ma ancheimpegno e fatica.

    A chi si rivolge:in particolare a chi si accostaper la prima volta al volontariato;aperto tuttavia anche a coloroche desiderano rimotivare la propria scel-ta.

    INCONTRI E RELATORI1. Marted 21 novembre, ore 21.00:

    Le motivazioni all'azione,e in particolare al volontariato, entroi fattori di conoscenza e di stima di s.Dott.sa Sign.ra Gabriela Moschioni

    2. Marted 28 novembre, ore 21.00:Dai bisogni alle risposte.Le ragioni del volontariato oggi.Dott. Mario Mozzanica

    3. Marted 5 dicembre, ore 21.00:La comunicazione:il rapporto interpersonale e l'ascolto.Don Annino Ronchini

    4. Marted 12 dicembre, ore 21.00:Il volontariato come stile di vita.Don Battista Galli

    5. Marted 9 gennaio '96, ore 21.00:Il gruppo: un luogo per comunicare elavorare insieme,Dottsa Dighera Bruna

    6. Marted 16 gennaio, ore 21.00:Il rapporto con le istituzioni e la co-noscenza delle leggi.Dott. Giordano Vidale

    7. Marted 23 gennaio, ore 21.00:I bisogni del territorio, le risposte, laformazione permanente.Tavola rotonda:esperienze di volontariato sul territorioCoordinatrice: Sig.ra Fernanda Osti-nelli.

    Dove si svolge: la sede del Corso a OLGIATE COMASCO presso la Sala 'Aurora'Per informazioni rivolgersi al 031/980044

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    Caritas

    LA SOLIDARIET CONTINUA'Vecchi' e nuovi progetti per non dimenticare la ex-Jugoslavia

    Pur continuando l'iniziativa delle adozioni di bambini di Sarajevo che finora ha portato lanostra comunit a sostenere per un anno intero (con . 2.400.000) due ragazzi di cui dia-mo in queste pagine le notizie, vogliamo proporre per i prossimi mesi un gesto pi accessi-bile, soprattutto per i ragazzi: l'adozione in un intero campo profughi. Si tratta del campo diDubrova nella zona di Mostar (vedi cartina).La proposta viene dal Gruppo Giovani per la pace di cui presentiamo di seguito il loro invi-to e la loro lettera. Tra essi opera anche la nostra Elisabetta; un motivo dunque in pi checi porta a sostenere questa tra le tante proposte di aiuto verso la ex-Jugoslavia.

    "Ci occorre il vostro aiuto: 400persone hanno ancora bisogno di voi...L'impegno che ci vogliamo prendere quello di adottare il campo profughi di Dubrova

    (in zona Mostar). Vorremmo cio assicurare alle persone del campo,per un periodo almeno di sei mesi, un piatto caldo al giorno.

    Vi chiediamo allora di donare, una volta al mese, la modesta somma di . 10.000(provvedemmo personalmente al ritiro delle quote) con la quale potremo comprare

    (all'ingrosso) i viveri necessari a soddisfare almeno in parte le esigenzedella cucina comune

    del campo. Effettueremo noi, ogni mese, la consegna del materiale. Al ritorno da ogniviaggio, vi porteremo un resoconto e notizie dal campo...

    Sicuri di non avere sciolto tutti i dubbi e le domande con queste poche righevi invitiamo a contattarci "

    I Giovani per la PaceResoconto dei viaggio di Agosto:Con Il vostro aiuto siamo riusciti a raccogliere 20 quintali di viveri, .3.500.000, destinatiper la maggior parte all'acquisto di viveri e di materiale di prima necessit, da portare inBosnia Erzegovina ai profughi di guerra che si trovano nella zona della citt di Mostar, eun furgone Volkswagen da lasciare alla Caritas di Citlk per riuscire a raggiungere e a di-stribuire il materiale raccolto a tutti i campi profughi della zona.il nostro viaggio iniziato marted 15 agosto e si concluso domenica 20 agosto, percor-rendo circa 2500 Km., attraversando l'Italia, la Slovenia, la Croazia e la Bosnia Erzegovi-na. Parte degli alimentari raccolti sono stati scaricati nel magazzino Caritas del paese diCitlk, per essere poi distribuiti ai profughi accolti nel paese e a quelli che vivono nella cittdi Mostar.Un'altra parte di alimentari, quella pi consistente stata portata al campo profughi di "Du-brova". Quest'ultima stata l'esperienza pi importante del nostro viaggio, perch ci haportato a diretto contatto con i profughi di guerra provenienti dal centro della Bosnia Erze-govina, la zona pi colpita dal conflitto nei Balcani. Qui siamo stati accolti dal responsabiledel campo profughi designato dalla Croce Rossa Internazionale, dai due responsabili UN-CHR (sezione delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati e dei profughi di guerra), daun Sacerdote e dai numerosi bambini accolti nel campo. Dopo una chiacchierata in cui cihanno illustrato la situazione del campo, abbiamo scaricato, con l'aiuto dei bambini,

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    Caritas'Vecchi' e nuovi progetti per non dimenticare la ex-Jugoslavia

    i furgoni pieni di viveri nella dispensa ormai vuota del campo, che ospita 400 perso-ne e che ne aiuta altre 2000 che vivono nella zona. Nel campo esiste un'unica cuci-na comunitaria che assicura un piatto caldo ad ogni persona presente, la cucinaviene gestita dai responsabili del campo e da alcuni profughi, che si occupano prin-cipalmente di cucinare e di mantenere pulita la cucina. Ad ogni nucleo familiareinoltre vengono distribuiti, tenendo conto del numero di persone che lo compongo-no, dalle necessit e dalle scorte di magazzino, generi per l'igiene personale: sapo-ne, assorbenti, detersivo per bucato, ecc.Ma il momento pi bello per noi di questa esperienza, quello che ci rimarr sempreimpresso nel cuore, stato quando abbiamo improvvisato dei giochi coinvolgendo ibambini presenti. Abbiamo notato nei loro sguardi un lampo di felicit, un entusia-smo crescente, una voglia di evadere anche se solo per un momento da quel mon-do in cui i grandi li hanno rinchiusi. Gli sguardi di questi bambini, che parlano pernoi una lingua incomprensibile, hanno scatenato in noi la voglia di spendere un po'del nostro tempo per loro, per aiutarli ad affrontare giorno dopo giorno la vita chehanno davanti. E loro aspettano fiduciosi il nostro ritorno...GRAZIE per tutto quello che avete fatto e per tutto quello che farete per loro!Grazie!

    GIOVANI PER LA PACE.

    Verranno in seguito presentate le varie opportunit per aderire a questa iniziativa,cercando di coinvolgere in particolare i ragazzi e le loro classi di catechismo; per gliadulti e le famiglie si suggerisce di continuare a sostenere l'impegno di adozionedei bambini: lo si pu fare versando la cifra che si ritiene utile in casa parrocchiale odirettamente sul C/C 1325/61 (conto caritas) presso la Banca Briantea (specifican-do: per adozioni). Le offerte pervenute, una volta raggiunta la cifra dell'adozione an-nuale, verranno fatte pervenire all'Associazione "Sprofondo".

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    Caritas

    ANCHE LORO FANNO PARTEDELLA NOSTRA COMUNIT...

    Le notizie dei due bambini da noi 'adottati'

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Caritas

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Spazi aperti

    DOVE VA' L'AMERICARiflessioni dopo la visita del Papa

    Confesso di essere da tempo un attento osservatore delle vicende americane peralmeno due buone ragioni. La prima che l'America, nel bene e nel male, anticipaspesso mode, riti collettivi, tendenze, gusti, perfino miti che noi italiani facciamopropri; la seconda di carattere "familiare", avendo uno zio paterno che l vive daoltre venticinque anni, che diventato cittadino americano e che mi ha fatto visita lascorsa estate.Le cronache ed i servizi dei corrispondenti di televisioni e giornali tratteggiano ulti-mamente il profilo di un' America violenta, cinica, arrivista; l'America delle pistole fa-cili, dei processi spettacolari, che sembra avere smarrito i principi e i valori chel'hanno resa grande in campo scientifico e potente in campo economico; l'Americache sapeva accettare chiunque avesse talento e voglia di fare. Ci sono i segnali diun preoccupante ripiegamento su se stessa, l'avanzare di progetti di "egoismo so-ciale", come l'abolizione di ogni aiuto ai malati di AIDS o la proposta di abolirel'insegnamento delle altre lingue accanto a quella inglese, o ancora, come ha scrittoun noto commentatore, il suggerimento alle donne di partorire meno per non grava-re sulla spesa pubblica. in questo contesto che si inserita la visita di Giovanni Paolo II nel Stati Uniti.Ci che ha profondamente colpito stata la massiccia e calorosa partecipazionedella gente credente e non credente alla sua Messa in Central Park a New York.Eppure il Papa ha parlato di argomenti che sono attualmente in ribasso nella socie-t USA, molto impopolari nel momento storico in cui sembrano prevalere grettezzae difesa delle proprie sicurezze. Ha parlato della straordinaria integrazione tra le di-verse culture, che ha fatto degli USA un vero capolavoro sociale, della necessitdella reciproca tolleranza tra le varie etnie, dell'attenzione verso i malati di AIDS,della solidariet verso i pi poveri che sono in aumento, ha chiesto di anteporrel'uomo nella sua integralit alla ricerca del profitto ad ogni costo.Qualcuno ha scritto che con questo programma un politico oggi perderebbe le ele-zioni ovunque, ma come si spiegano l'attenzione e la spontanea adesione di miglia-ia di persone alle sue parole in Central Park? Sembra quasi che la gente si siaidentificata in un progetto che sa guardare oltre il ristretto orizzonte delle cose ma-teriali, che sa avere un respiro pi ampio anche nella quotidianit che spesso ci op-prime o ci fa indifferenti a tutto. Il carisma di questo vecchio e instancabile viaggia-tore ha trasformato per un giorno la New York delle mille e vacue luci, dei miti e del-le stars, regalandole il sogno di provare a ritrovarsi guardandosi senza sospetto.Una New York conquistata dal coraggio e dalla totale indipendenza delle parole delPapa, che si lasciata coinvolgere da un uomo che parla un linguaggio diretto eimmediato, senza troppi calcoli diplomatici. Chiss se, passata la spettacolarizza-zione dell'evento, qualcuno penser alle sue parole per provare ancora ad esseremigliori. E se riuscir a diventare una moda anche da noi, una moda che finalmenteci faccia, una volta tanto, pi liberi.

    MAURIZIO.

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    Diocesi

    VERSO LA VISITA DEL PAPARiflessioni e indicazioni per prepararci a questo evento

    "Nella primavera del prossimo anno (5 mag-gio) vivremo il grande evento della visita pa-storale del Papa alla nostra Chiesa locale.Sar questa un'occasione particolarmentepropizia per sentirci innestati nella Chiesauniversale, in comunione con le chiese so-relle di Lombardia, dell'Italia, del mondo in-tero. passato molto tempo (pi di 900 anni) daquando un altro Papa, Urbano II, si soffer-m nella sede episcopale della nostra Dio-cesi per dare conferma e incoraggiamento aun rinnovamento ecclesiale gi in atto. Oggimolte cose sono cambiate: il Papa deveprendersi cura di interi continenti, affrontan-done i problemi con i vari organismi interna-zionali e nazionali; deve orientare milioni dicattolici, con prese di posizione che sonoguardate con attenzione dal mondo intero.Perch 'perdere tempo' per una piccola Dio-cesi qual' quella di Como?Per rispondere a questa domanda, dobbia-mo riscoprire il fondamento di fraternit e dicomunione presente nella vita ecclesiale, edunque presente anche nei rapporti chehanno i Vescovi tra loro e con il Papa. IlPapa, pastore universale, quando si reca invisita a un Vescovo e alla comunit a luiunita, non compie affatto una formale 'visitadiplomatica' o di cortesia, ma riconosce nel-la chiesa locale l'unica chiesa di Cristo, for-mata dal popolo nuovo che Dio si stabilitonella Spirito Santo; celebra per questol'Eucaristia, il vincolo sacramentale dell'uni-t, di cui la chiesa continuamente cresce evive; esorta a essere fedeli al SignoreGes, proseguendo nei cammino intrapre-so.I Vescovi e le loro comunit, siano essegrandi o piccole, vicine o lontane rispetto aRoma, hanno tutte la stessa dignit, la stes-sa importanza. La visita del successore diPietro conferma di questa dignit e insie-

    me stimolo a;vivere nell'unit con tutte le al-tre chiesa, partecipando all'unica missionedi salvezza che Cristo ha affidato agli apo-stoli e ai loro successori. in questo oriz-zonte che andr ricercato il frutto spiritualedi questa visita straordinaria".

    MONS. MAGGIOLINI, VESCOVO DI COMOAnche la nostra comunit parrocchiale, uni-tamente a tutta la Diocesi, si prepara a vive-re questo evento:* innanzitutto con la preghiera (riportatasull'immagine distribuita insieme al giornali-no);* in secondo luogo con una maggior atten-zione al magistero di questo Papa (vedi gliincontri promossi dall'Azione Cattolica zo-nale);* infine con la partecipazione diretta allegiornate di maggio. In particolare si potrpartecipare alla Messa celebrata dal Papa,si prevede, nel pomeriggio della domenica5 maggio. Occorre per prenotarsi e ottene-re l'apposito "pass"; questo avviene attra-verso la parrocchia di appartenenza.Nel prossimo numero troverete il moduloper la prenotazione e la conferma dell'orariodella Santa Messa; si prevede comunque diorganizzare per quella domenica un pull-man per permettere e favorire la partecipa-zione di quanti lo desiderano.

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Iniziative zonali

    L'Azione Cattolica della nostra Zona organizza una serie di incontri inpreparazione alla visita del Papa fissata per la domenica 5 maggio 1996Giovanni Paolo II grande protagonista del nostro tempo

    Credere oggi: gli attrezzi del mestiereMarted 14 novembre - oratorio di Maccio, ore 20,45Rileggiamo insieme la "Christifideles laici"relatore: Luciano Galfetti, delegato regionale A.C.Gioved 14 dicembre - oratorio di Uggiate, ore 20,45''La lettera del Papa ai bambini. "Realtore: don Italo Mazzoni, assistente diocesano A.C.Venerd 12 gennaio 1996 - Teatro Aurora di Olgiate C, ore 20,45Proiezione e commento al film "La rosa bianca" del regista Michael VerhoevenRelatrice: Grazia Villa cofondatrice dell'associazione Rosa Bianca ItalianaVenerd 9 febbraio - oratorio di Par, ore 20,45"L'enciclica Evangelium vitae; la cultura della vita in Giovanni Paolo II"Relatrice: Lucia Angelini, centro nazionale di A.C. (Roma) e vicepresidente set-tore giovani A.C. ComoVenerd 8 marzo - oratorio di Albiolo, ore 20,45"La figura della donna nel magistero del Papa"Relatrice: Franca Aiani, C.I.F. ComoVenerd 12 Aprile ore 20,45 oratorio di Gaggino"La Centesimus Annus: 100 anni di magistero sociale della Chiesa"Relatore: don G. Corti, responsabile della pastorale sociale e del lavoro di Como

    Gli incontri sono aperti a tutti;dopo la relazione introduttiva

    si terr un approfondimento in gruppiDomenica 19 novembre

    GIORNATA DI RITIRO DI A.C.Albiolo ore 9,00

    relatore: don Italo Mazzoni

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Famiglia

    INCONTRI PER FAMIGLIEUna proposta del Gruppo Famiglia

    Quando famiglie diverse si trovano insieme ogni singola famiglia trova beneficio el'intera comunit diventa pi famiglia. con questa convinzione che crediamo op-portuno promuovere, durante l'anno, momenti diversi di incontro per le famiglie chelo desiderano. Abbiamo pensato ad alcune domeniche (non forse la domenica ilgiorno della famiglia?) organizzate con un programma semplice, 'familiare': ci si ri-trova a Messa alle ore 10.00, segue poi dalle 11 a mezzogiorno un momento di in-contro e dialogo (nel frattempo i figli vengono accuditi in oratorio); si pranza insiemecon sobriet e in amicizia alle 12.30. Quanti poi lo desiderano possono rimanere,nel pomeriggio, a condividere con i ragazzi le attivit di Oratorio.Queste le date che sono state scelte: Domenica 12 novembre; domenica 17dicembre; domenica 4 febbraio; domenica 24 marzo; domenica 21 aprile (fe-sta della famiglia e degli anniversari di matrimonio) e infine domenica 16 giu-gno. Vi aspettiamo numerosi!Ricordiamo solo che necessario (per organizzare il pranzo), almeno nella settima-na precedente la domenica, dare la propria adesione presso la casa parrocchiale(anche tramite telefono: 980044). Grazie!

    IL GRUPPO FAMIGLIA

    UN PRESEPIO TRA LE CASEIn occasione del Natale, l'ORATORIO intende promuovere l'iniziativa dell'allesti-mento del PRESEPIO in diverse localit del paese, invitando le famiglie dellastessa zona a collaborare insieme per la realizzazione.Si sono gi rese disponibile diverse famiglie delle seguenti localit: Mulini, Condo-mini nuovi (v. Moro), Via Serafino, Ronaghino, Merlina/Lampona, Ronago centro.NB. Altri gruppi di famiglie, in localit diverse, possono benissimo aggiungersi a quelli indicati sopra.Durante l'Oratorio domenicale poi, i ragazzi prepareranno diverse stelle, quantisono i presepi che verranno allestiti; la notte dei Natale si terr una Veglia itineranteche passer per tutti i presepi portando ad ognuno la stella preparata; ad ogni pre-sepio si terr un breve momento di preghiera, poi le famiglie del luogo possonounirsi alla 'camminata' che si concluder in chiesa con la Messa della Mezzanotte.L'iniziativa non vuole certo essere un 'gara' tra famiglie, bens un'occasione per ri-trovarsi insieme, lavorare, pensare il mistero del Natale, proporre a tutti (attraversoil presepio pubblico) uno spunto di riflessione. I diversi presepi possono essere rea-lizzati con qualunque tecnica, anche la pi semplice: lo scopo infatti non la ricer-catezza, o il fare meglio degli altri, ma unicamente il lavorare e ritrovarsi insiemecome famiglie. A tutti dunque buon lavoro...NB. Ogni gruppo di famiglie buona cosa che si organizzi trovando un responsabile-coordinatore e poi dan-do la conferma della realizzazione del presepio e del luogo preciso in Oratorio nella settimana precedente ilNatale.

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  • RONAGO '95 - N. 5

    Oratorio

    RICORDI ESTIVI...Frasi famose e scontate (saldo 30%)per raccontare un'avventura semplice ma speciale.

    Avevamo una casetta piccolina in una pineta e nel mezzo del cammin della nostraestate ci ritrovammo a cercare il sentiero per raggiungerla. Quella era la nostrabase di misericordia (piet: fateci dormire!), di vita (riflessioni), di dolcezza (preliba-tezze di Davor, Rosanna e Luisa), di speranza (quella di sopravvivere): a casa cor-revamo noi esuli figli di Eva, gementi e piangenti (distrutti dalla fatica) in quella valledi Arnoga.Ne rimpiango la spensieratezza di quei giorni guardando ora ai miei vecchi scarpo-ni: quanto tempo passato, quante illusioni fan rivivere (non si mai in cima),quante canzoni sul loro passo ho cantato che non scordo pi. Lass sulle bianchecime di nevi eterne e immacolate al sole, cogliemmo le stelle alpine (veramente)per farne dono a .... mia mamma.Batto batto le manine se ripenso ai clima di servizio e simpatia, aspettando il pros-simo appuntamento sugli stessi schermi: non cambiamo canale, stiamo sempresintonizzati sulla frequenza dell'amicizia!

    ANNA M.Prossimi appuntamento, perle superiori:

    a Geroladal 26 al 29 dicembre

    Un'occasione di amicizia, divertimento, crescita, insieme: tra un po' di fuoco (efumo... della stufa), neve e ghiaccio, aria buona e fresca (mt. 1360), buoni pie-tanzini e tanta voglia (speriamo) di servire, pregare, camminare .....Usciremo con un volantino pi preciso: si presume che la spesa si aggirer at-torno alle 80.000 lire : incominciate allora a risparmiare, per non perderviquesta ottima occasione i vacanza insieme.

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    Oratorio

    PROPOSTE:elementari e medie

    Dopo la Settimana dell'Oratorio e laCastagnata, riprendono le DOMENI-CHE in Oratorio per tutto novembree dicembre.L'appuntamento ogni domenica alleore 14.30: il programma del pomeriggioprevede un momento di gioco insieme,poi dalle ore 15 alle 16 attivit varie(teatro per le medie, biglietti d'auguri peri piccoli, costruzione stelle per i presepi,canto, ecc...) e gioco libero. Alle 16l'appuntamento con la merenda; seguo-no poi tornei organizzati (calcetto, ping-pong....: attenti al volantino in circolazio-ne!!!!)La conclusione prevista per le ore17.30 con il momento di preghiera inchiesa.

    Vi aspettiamo tutti!

    Invito alla lettura:pag. 1 Ultima Notizia...pag. 2 I principali appuntamenti dei prossimi mesipag. 3 Riscoprire il Vangelo della Confermazionepag. 4 Proposte per l'anno '95 - '96pag. 7 Una scuola che appartiene a tutti.pag. 8 Pensionati... tuttofare!pag, 9 In memoria di Jonathalpag. 10 II Martin...pag. 11 Giornata annuale del G.A.M.pag. 13 Verso il Convegno di Palermopag. 14 Corso-base di preparazione al volontariatopag. 15 La solidariet continuapag. 17 Anche loro fanno parte della nostra

    comunitpag. 19 Dove va' l'America...pag. 20 Verso la visita dei Papapag. 21 Proposte dell'A.C.pag. 22 Incontri per famigliepag. 23 Ricordi estivi...pag. 24 Proposte dell'Oratorio

    superiori e giovaniOgni GIOVED e SABATO sera ci ritrovia-mo dalle ore 20.45 alle 23.00.Per novembre e dicembre sono previsti: tor-nei di basket (al gioved sera) e tornei 'inter-ni'....Al sabato sera si propone:

    in novembresabato 4, andiamo a pattinare sul ghiaccio,

    ritrovo alle 20.30 in piazza;sabato 11, tombola organizzata dalla ProLoco;sabato 18, serata di diapositive del CAIsabato 25, cena insieme e proiezione di unfilm.

    in dicembresabato 2, serata di giochisabato 9, gita di tutta la giornatasabato 16, andiamo tutti al concertodei Nomadi...Si ricordano pure le diverse proposte di

    VOLONTARIATO:* il lavoro settimanale presso la Casa Allog-gio di Olgiate, alla sera;

    * l'allestimento e la realizzazione del merca-tino dei prodotti equo-solidali(Domenica 26 novembre)

    * le iniziative a favore degli anziani.LUNED' 20 novembre ci ritroviamoalle ore 20.45 per definire meglio

    tutte queste proposte.

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