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Rivista arti marziali cintura nera budo international luglio agosto 2014

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Di sicuro non è stato semplice essere “VanDamme” e quell’esperienza, unica, di fama esuccesso comporta delle pressionisull’individuo che nessuno può comprenderemeglio di lui stesso. Con ammirazione perl’attore, ma soprattutto con simpatia erispetto verso l’essere umano che c’è dietro,con questo articolo abbiamo voluto rendereil giusto omaggio a JCVD, alla persona.

CINEMA MARZIALE

Migliaia di oggettiordinari possono essereutil izzati come armiimprovvisate per difendersiin caso di emergenza.Tuttavia, è ovvio chesarebbe impossibileallenarsi con ognuno diessi. Inoltre, non avrebbesenso praticare conoggetti che non sonodisponibil i in qualsiasimomento.

COMBAT HAPKIDO

Panantukan Concept è“arte della lotta senzalimiti”, è il mio modo divedere l’autodifesa senzaarmi. Il nome vuol dire“concetto della lottasenza limiti”.

PANANTUKAN CONCEPT

Sono passati 8 annida quando hoconosciuto ShidoshiJordan e ShidoshiJuliana. Da allorahanno scritto moltosulla nostra rivista ei n s e g n a t oprofondamente le ArtiMarziali del popoloShizen; ma da allora,molti sono anche inuovi lettori eabbiamo pensato chequesto mese sarebbesplendido se questi

potessero avere qualche cenno generaledella loro scuola e del loro lineage. Perciòabbiamo deciso di riproporre i l primoarticolo che venne pubblicato nel 2006 nelquale veniva introdotto il loro lavoro e dovepresentammo il primo di molti video e librisull’argomento.

KAZE NO RYU

Gli insegna-menti delle ArtiMarziali fannosi che mi fac-cia molte do-mande sulla vi-ta, poichè leArti Marzialisono lo studiodella vita – do-ve la maggiorparte dei veriGrandi Maestri

sono i più grandi stupidi. Se fossero stati piùintelligenti, avrebbero trovato qualcosa dimeglio da fare e senz’altro più redditizio.

KAPAP

Negli ultimin u m e r ia b b i a m opresentato iSistemi diCombattimentotattico di PeterW e c k a u fdistinti tra loro.Questo mese

andremo a dare un’occhiata più da vicino atutti i suoi sistemi di combattimento e agliobbiettivi, alle idee e ai traguardi dei suoiconcetti di attacco e difesa. Questi sistemisono il risultato di anni e anni di esperienza edi ricerca.

METER WECKAUF

“Non esiste uno stile, se sicomprendono totalmente leradici del combattimento”.La vera genialità del JKD èevidente nel cambiamento esi può osservare nellametamorfosi che hannosubito sia Bruce Lee che lasua arte.

JEET KUNE DO

Budo International cipresenta i suoi migliori 10DVD

TOP 10 BESTBUDO-VIDEOS

UN GIORNALE SENZA FRONTIEREBudo International è senza alcun dubbio la rivista diArti Marziali più internazionale del mondo. Siamoconvinti di vivere in un mondo aperto. Gli unici confinisono quelli che la nostra mente vuole accettare. Cosìcostruiamo, mese dopo mese, una rivista senzafrontiere, dove ci sia spazio per tutte le informazioniche interessano ai praticanti, qualunque sia il loro stile.

BUDO INTERNATIONAL NEL MONDOBudo International è un gruppo editoriale internazionale che lavora nell’ambitodelle Arti Marziali. Raggruppa le migliori aziende che lavorano nel settore ed èl’unica rivista al mondo pubblicata in sette lingue diverse e che viene diffusa inoltre 55 Paesi di tre continenti tra cui: Italia, Francia, Spagna, Portogallo,Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Australia, Svizzera, Olanda, Belgio,Croazia, Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Messico, Perù, Bolivia,Marocco, Venezuela, Canada, Senegal, Costa d’Avorio…

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Allenarsi più vicini allarealtà. i l KMRED è ungruppo di ricerca su KravMaga, difesa personale esport da combattimento, ela sua priorità è quella diriunire in un programmacoerente di Krav Maga, lelinee tecniche in cui i suoi

membri credono.

KRAV MAGA RED

“Solo se sis amaneggiareun coltellop o s s i amod i fenderc ida esso”. Sesiete deicombattenticon coltelloaddestrati,

semplicemente avrete maggiorivantaggi contro un esperto di coltello econtro qualcuno che vi staaggredendo con un’arma affilata.

ESCRIMA

Le armi del Hwa Rang Do®:Studio tradizionale ecombattimento sportivo. IlHwa Rang Do® è un’arte cheabbraccia entrambi glielementi marziali (Mu Sool)tecniche di guarigione (Sool).Il Monaco Suahm Dosa, 57°successore della tradizioneHwarang, ha insegnatoqueste tecniche al Dr. JooBang Lee e a suo fratello,

Joo Sang Lee, a partire dal 1942 durante il suo isolamentotra le montagne della Corea.

HWA RANG DO®

Trova dentro di TE, con lapratica di un’arte ancestralee l’auto scoperta che nascedalla pratica delle ArtiMarziali, quella sensazioneunica che ti provocal’andare alla ricerca disensazioni, di comprensionee conoscenza di un’ARTEche è un autentico TESORO

della Cultura Orientale, per questa e le molte altregenerazioni che verranno.

WINGTSUN

A cavallo tra la fine diMaggio e l’inizio di Giugno,la nostra redazione è stataospite di un eventoparticolare e unico nel suogenere. Si trattad e l l ’ I N T ERNAT IONALMARTIAL ARTS DAY, giuntoalla sua XI° edizione,

svoltosi all’interno del “Tempio Delle Arti Marziali”, la bellae accogliente sede dell’Accademia di arti tradizionalifondata e diretta da Sifu Alessandro Colonnese, situata alleporte di Roma.

ALESSANDRO COLONNESE

Le 16 strategie dicomba t t imen todella tradizionedella Barca Rossadel Weng Chun sibasano sui primiquattro di essi, ilLoi Lau Hoi Song: ilpraticante di WengChun da al suoa v v e r s a r i ol’opportunità diattaccare espingere in avanti, e prende in prestito la suaforza per guadagnare maggior impulso per ilproprio contrattacco (Loi Lau).

WENG CHUN KUNG FU

Gentile e affabile, si èconcesso senza esitazioniai nostri microfoni percondividere con noi, esoprattutto con tutti voifedeli lettori, la sua visionedel mondo delle artimarziali che lo vedesempre in prima linea,pronto a dare il suocontributo di esperienza edi innovazione,i m p r e z i o s e n d oulteriormente la sempre piùfolta schiera di personaggidi l ivello internazionaleintervenuti sulle pagine diCINTURA NERA e sulcanale streaming diMARZIALE NETWORK.

WILLIAM CHEUNG

Fuoco. I colpi ripetitivi(colpi a catena) rapidi,diretti e bilanciati,simboleggiano laproprietà esplosiva delfuoco e il caloreardente con il qualealimenta se stesso.L’elemento fuoco èrelazionato con il cuoree l’intestino tenue.

SHAOLIN HUNG GAR KUNG FU

Direttore editoriale: Alfredo Tucci, e-mail: [email protected]. Facebook:http://www.facebook.com/BudoInternationalItalia. Traduttore: Leandro Bocchicchio. Pubblicità eRedazione: Nicola Pastorino, e-mail: [email protected] Hanno collaborato: Don Wilson, YoshimitsuYamada, Cass Magda, Antonio Espinós, Jim Wagner, Coronel Sanchís, Marco de Cesaris, Lilla Distéfano,Maurizio Maltese, Bob Dubljanin, Marc Denny, Salvador Herraiz, Shi de Yang, Sri Dinesh, Carlos Zerpa, OmarMartínez, Manu, Patrick Levet, Mike Anderson, Boulahfa Mimoum, Víctor Gutiérrez, Franco Vacirca, BillNewman, José Mª Pujadas, Paolo Cangelosi, Emilio Alpanseque, Huang Aguilar, Sueyoshi Akeshi, MarceloPires, Angel García, Juan Díaz. Fotografi: Carlos Contreras, Alfredo Tucci.

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mmersi nel marasma del quotidiano, schiacciatidalle urgenze, lì dove le foglie sono tutto il boscoche possiamo immaginare, nel regno dellaconfusione, non troveremo mai risposta alcuna.Molte volte non solo abbiamo bisogno di uscire daquest’ambiente, ma necessitiamo qualcosa di più

complesso. Che sia quest’ambiente a uscire da noi! Unamanovra energetica molto più complessa.

Per la maggioranza degli studiosi della spiritualitàl'energia corporale è la sintesi delle irradiazioni dell'anima;ma questa non abita in una nube estranea a qualunquealtra realtà; per tanto che essa sia la parte sostanziale delnostro io, quando incarnata, sta vivendo un'esperienzamateriale. Come il pesce nell'acqua è bagnato, o l'uccelloè esposto ai venti e alle inclemenze del suo ambiente, lospirito e la materia che conformano la nostra realtà,interagiscono con ciò che li circonda.

Queste riflessioni sono inevitabilmente un linguaggioombroso ma, cosa c’è di chiaro nell’invisibile, se nonquello che deriva dalla propria esperienza personale? E,che è ancora più importante, cosa diavolo ha a che vederetutto ciò con le Arti Marziali? Tenterò di rispondere aentrambe le domande, ma permettetemi di proseguirenelle mie riflessioni sull'importante questione che haaperto il primo paragrafo.

Gli antichi dicevano che l'energia dell’ambienteincrociava costantemente il nostro uovo o bolla luminosa,avvolgendola, attraversandola e finalmente imponendosisu di essa incorporandosi nell’incontrare nella nostra sferadi luce frequenze affini, dove si "attaccavano" per simpatiain cumuli vibratori. Questo processo di accumulazione esaturazione di frequenze specifiche, tanto in positivo comein negativo, si polarizza bruscamente ogni volta chearrivava al suo estremo.

Un mio Maestro diceva che contaminazione era: moltodi qualcosa in un posto; non conosco migliore definizione.Quest’ammucchiamento di "qualcosa" è di conseguenzasempre negativo. Ci fa diventare densi all’estremo e ciconduce al collasso.

Gli antichi Miryoku Shizen definirono l'Universo personalecome una trama di energie e tensioni che sottomettevano ilnostro mondo, come una tela di ragno sospesa ai suoiestremi. Quando una corda sostentava molto peso, siproduceva un crollo dell'essere che alla fine portava aun’inversione nei piani energetici, in modo che i Chakrasinferiori incominciavano ad agire fuori dal loro assenaturale, portando l'individuo a uno stato disarmonico e diconfusione. Il nostro Universo di tensioni sprofonda comelo spazio tempo all’avvicinarsi di un buco nero, e tutto ciòche va vicino a questa persona, tende in questo modo adessere assorbito, come risucchiato in una spiralediscendente, tale e quale l'acqua che va nel canale discolo.

Le corde che sottomettono il nostro Universo di tensioninon sopportano il peso di tutto quello che continua acadere in questo vuoto e le legature si rompono,manifestandosi attraverso avvenimenti inquadrati tra quellidi tipo estremofilo. Il proverbio spagnolo dice chedall'albero caduto tutto fa schegge, o che al cane deboletutto fa pulci, e così in molte altre culture troverete proverbisimili o che esprimono la stessa idea. Per primo cadeun'area della loro vita, dopo la seguente, e così via. Lecure spirituali e personali si occupano di evitare questaaccumulazione e di riallineare le sfere luminose, seguendociò che incontrano nelle nostre vite.

Il processo naturale della vita è il logoramento; colpassare degli anni e la frizione che implica il fatto stesso divivere, l'incontro con gli altri, l'interazione col mondo e lamanifestazione delle nostre nature con i nostri destini, leacque dei nostri fiumi si mescolano e fondono; a voltes’inquinano, altre sono assorbite da fiumi maggiori,discendono per gole, o cadono in vertiginose cascate,dove si rivivificano o si volatilizzano.

Sono molte le culture antiche nelle quali gli sciamani siprendevano cura delle persone "pulendo" quello che lecircondava, i loro corpi spirituali. L'idea che ciò che siamofinisca lì alla frontiera del visibile, è solo un altro ingannodei sensi. Legami invisibili uniscono la madre col figlio, ilmarito con la moglie, la mascotte col suo padrone, legamipercettibili per chi possiede la sensibilità sufficiente e che,molti sono i casi, si intrecciano in avvenimenti straordinariche superano ogni spiegazione materialista.

Siamo bolle di energia, uova luminose concatenate inlinee di tensione con quello che ci circonda, avvolticostantemente in sfere maggiori che possiedono la loropropria identità e circondati da ogni tipo di forze ecoscienze. Carichiamo i nostri ricordi e sopportiamol'interferenza della forza di chi ci pensa o di chi ci sente.Siamo esposti costantemente a ricevere le frecce chelanciammo nel passato verso il futuro e che inevitabilmenteci incontreranno, perché tutto ritorna, come le onde delsasso in uno stagno che colpendo i suoi bordi, riverberanodi nuovo al punto di origine.

Il mondo invisibile si caratterizza per questo, per nonessere visibile agli occhi. Nemmeno lo è il caldo, mapossiamo percepirlo con altri mezzi o la luce ultraviolettache oggigiorno possiamo misurarla. L'ignorare qualcosanon conferma la sua inesistenza. Per coloro che miconoscono poco o non mi hanno letto molto (se questa èla sua prima volta, benvenuto!) necessito e devo chiarireche tutto questo ha a che vedere con le Arti Marziali. Benesignori: tutto e niente. Dalla mia esperienza tutto, perchéper me le Arti Marziali sono state sempre un'esperienzainiziatica, una porta di accesso alla comprensione di altrerealtà coscienziali ed energetiche e proprio qui radica il suoprincipale valore. Il resto, senza demerito di altre posizioni

"Se non alzi gli occhi, crederai che sia il punto più alto”.

Anónimo

"Un solo desiderio mi pervade: quello di scoprire ciò che sinasconde dietro l’invisibile, di perforare il mistero che mi dà la vita eme la toglie, e di sapere se una presenza invisibile ed immutabile sinasconde oltre il flusso incessante del mondo"

Nikos Kazantzakis

I

Traduzione: Chiara Bertelli

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che rispetto e m’interessano, io l’ho visto riassunto in una solafrase più propria di un annuncio di detergenti: "Questo uccidemeglio." Dato che non era tra i miei interessi primordialiandare ad ammazzare qualcuno, (forse più simbolicamenteme stesso, e la mia stessa stupidità), comprenderete chenon mi prese mai quell'aspetto del tema. Ho percepitosempre la via del guerriero come l'anticamera diqualcosa di maggiore, come un mezzo peracquisire disciplina, esperienza ed energiasufficienti che mi permettessero diinteragire con piani di realtàestremamente più complessi eindubbiamente più pericolosi.

Frattanto questo è il mio destino,fare ogni mese una rivista cheriunisca il meglio che trovo sumodelli, tradizioni, Maestri e stiliche tanto oggi quanto nelpassato, tracciarono strade einsegnamenti sulla via delguerriero. Spero, desidero emi sforzo sempre che il miolavoro sia ben fatto, perché ilmio compito è servire i nobiliguerrieri nei loro più altipropositi, tante voltediminuiti da una societàcome quella moderna cheinnalza solo chi accumuladenaro, e che intende distoglierelo sguardo da tutto ciò che toccaquegli istinti primari che ogniguerriero deve vincere perconsacrare la sua grandezza. Se perme inoltre, tutto questo è l'anticamera diuna conoscenza maggiore e invisibile,questo è solo il mio modo di viverlo; nonvuol dire che sia migliore o peggiore.

Alla fine tutto è personale in questavita e ognuno costruisce il propriouniverso a colpi di preferenze. Partendoda questo, il vero rispetto sta sopra aqualsiasi dubbio, diversamente unostarebbe arrogante e pretenzioso. Milimito qui, in questa vedetta mensileche la vita ha messo nelle mie mani, acondividere con voi le mie riflessioni,senza pretendere di convincere, macon convinzione; senza pretendere dinegare, ma scegliendo. Il mioobiettivo con la rivista, qualunque siala tua preferenza nell'Universo delleArti Marziali, è che troviate quiinsegnamenti utili, suggestiveproposte, ricche riflessioni cheingrandiscano la vostra visione di untema tanto esteso quantoappassionante.

Alfredo Tucci è Managing DirectorBUDO INTERNATIONAL PUBLISHING CO.e-mail: [email protected]

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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Punti Vitali

“I migliori video suiPunti Vitali del mondo,tutti attraverso l’operadi un grande Maestro”

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La Grande rivelazione degli ultimi due decenni

El Maestro Pantazi nos presenta en esta ocasión un video especial, puramenteeIn questa occasione il Maestro Pantazi ci presenta un video speciale,puramente focalizzato sulla difesa personale, tramite la selezione dei 10 puntiKyusho più comuni ed efficaci localizzati nel corpo umano. A seconda del tipo diaggressione, presa o colpo, Pantazi ci mostra un paio di applicazioni per ciascunpunto, impiegando tecniche rapide, con uno o due semplici movimenti chepermetteranno di affrontare con successo situazioni di questo genere, sia per gliuomini che per le donne. Inoltre, l’impiego di questi punti di pressione prevedel’aspetto legale, usando tecniche che non causano danni visibili, nonostantepossano provocare disfunzioni e traumi in grado di annullare l’aggressore e checi consentono così di sfuggirgli. Un vero e proprio manuale pratico che èintegrato da un libro nel quale si spiegano approfonditamente tutti i dettagli, eche consentirà anche ai principianti di incrementare le loro capacità di difesa.Molti dei suoi DVD sono tra i più venduti di tutti i tempi. Per la sua qualità e

serietà, il Maestro Pantazi ha portato le tecniche e le conoscenze sui punti vitalia un altro livello tra i praticanti di tutto il mondo delle Arti Marziali.

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Il Gran Maestro

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Karate

La grande figura del Karate moderno

Kanazawa è il Maestro vivente di maggior spicco del Karate Shotokan. La suapersonalità e la sua statura umana lo hanno reso una figura di livello mondiale,un riferimento imprescindibile di ciò che rappresenta il vero Karate. Questovideo è stato realizzato con lo scopo di andare ben oltre ciò che altri DVD hannoportato alla luce di questo grande Maestro. Un Kanazawa maturo, ma ancora neisuoi panni migliori, è conservato per sempre in questo video che è stato moltoapprezzato dai nostri amici amanti del Karate per moltissimi anni. Altri videodidattici vennero redatti dopo, ma questo si è sempre distinto tra tutti.In “Kanazawa, la leggenda del Karate-do”, troverete un’opportunità unica per

scoprire il Maestro, l’uomo e il guerriero, senza limiti ne ostacoli. Kanazawa, chesi esprime correttamente in inglese, ha risposto su nostra richiesta nella sualingua madre, in modo che potesse sentirsi più a suo agio e certo di trasmettereil senso esatto del proprio messaggio, che poi è stato tradotto in tutte e sei lelingue in cui esce la rivista. Oltre all’intervista esclusiva, non perdeteviKanazawa che pratica Tai Chi, Kata e Bunkai-Kumite in mezzo alla natura.Un video per sempre che ogni amante del Karate deve custodire nella propria

collezione e goderne il più possibile.

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Documentari

Un documentario eccezionale che apre gli occhi versol’altro Bruce Lee, verso la persona e il suo lascito.Questa fu la seconda produzione realizzata in quel momento da Budo

International per la Universal Pictures, attraverso la sua divisione europea. Undocumento eccezionale sul lascito di Bruce Lee, la stella più splendente delfirmamento marziale di tutti i tempi. In questo programma portiamo alla lucequel Bruce Lee che era aldilà della star del cinema e che era alla portata di pochieletti. Alcune delle personalità più importanti della sua vita appaiono in questovideo, purtroppo alcune già scomparse come il grande Ted Wong. Allievi di primae seconda generazione parlano del Jeet Kune Do e del suo creatore. Neldocumentario si raccontano aneddoti, si rivisitano i suoi scritti, i suoi allievi, lasua eredità come insegnante, filosofo e vero rivoluzionario delle Arti Marzialimoderne.Il successo di questo lavoro ha permesso che si continui a venderlo anche

oggi e occupi dunque un posto privilegiato tra i nostri amici lettori. Se ancoranon lo avete…non perdetelo!

“Undocumentarioche ha fatto

la storia, la migliore

ricercasull’ereditàdel Piccolo

Drago”

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Taekwondo: I migliori campioni, nel miglior collage di video!

Dall’opera della pluricampione squadraspagnola di Taekwondo, varie volteCampione del Mondo e con ilriconoscimento ufficiale dellaFederazione Spagnola, famosa per isuoi successi nel settore, questi duevideo insegnano tutte le forme che sistudiano nel Taekwondo WTF. Per gliinteressati esistono anche dei librisullo stesso argomento in 6 lingue.

POOMSAE Volume da 1 a 8

In quanto sequenze di movimenti etecniche, le “forme” sono il catalogofondamentale di ogni stile,l’espressione basilare di tutta l’ArteMarziale, nelle quali troviamo i ritmi,l’estetica e i modelli ottimali.Anticamente erano anche il modoprincipale per conservare ilpatrimonio tecnico di uno stile eper quello la pulizianell’esecuzione è così valutatanella loro realizzazione. I Poomsaeche presentiamo in questo2°DVD, dal Taeguk 1°Jang al 8°,sono quelli definiti di base,indispensabili per i primi gradifino alla cintura nera. E perciònon potevamo contare sumigliori esponenti degli stessi:

gli atleti della pluridecoratasquadra SPAGNOLA di tecnica e Poomsae, la più alta

espressione di questa Arte Marziale.

POOMSAE Volume da 9 a 17

Tecnica, plasticità, resistenza, potenza, coordinazione,concentrazione, visualizzazione, equilibrio, tutto ciò fa del Poomsaela vera anima del Taekwondo. In questo lavoro, sotto lasupervisione della Federazione SPAGNOLA di Taekwondo, senzadubbio una delle più importanti e decorate a livello mondiale,vengono insegnati i cosiddetti Poomsae avanzati: Koryo,Keumgang, Taebaek, Pyongwon, Sipjin, Jitae, Chonkwon, Hansue Ilyeo. Campioni del mondo, d’Europa e di Spagna, sia almaschile che al femminile, e di tutte le fasce d’età eseguono leforme ufficiali così come devono essere realizzate secondo glistandard d’eccellenza all’interno della W.T.F. FederazioneMondiale di Taekwondo.

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Preparazione Fisica

Una stella del Ciname Marziale, un’atleta fuori dall’ordinario

Cinthya Rothrock, la Regina del Kung Fu e stella indiscutibile del cinemad’azione di Hollywood, ci presenta in questo video il lavoro di stretching con tuttiquegli esercizi che l’hanno aiutata a raggiungere il suo straordinario livello discioltezza. Fate di questo video il vostro manuale di allenamento e tenete contoche gli esercizi di stretching che piacciono di meno sono quelli che portano piùbenefici, quelli che il corpo necessita per rafforzarsi.Seguite gli esercizi con lei, sceglietene un paio per lavorarli e quando vi

riusciranno bene, sceglietene altri due. Studieremo molti esercizi nelle loroversioni per principianti e lentamente, via via che andate a progredire, Cinthya viguiderà verso i livelli più avanzati. Un video che è diventato un classico delle ArtiMarziali a prescindere dallo stile che si pratica, l’elasticità è sempre una cosaimportante.

“Stretchingprofessionale

con la regina delKung Fu!”

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Kung Fu

Un Gran Maestro di Kung Fu insegna il Chin Na

Due volumi per analizzare una delle tecniche più letali e meno conosciute delleArti cinesi. Ma per Sifu Cangelosi esiste solo un Kung Fu, nel quale gli stili sonosolo i rami di uno stesso albero e un vero artista marziale deve studiarli tutti.In questa occasione, ci presenta un lavoro sul Chin Na, l’Arte della presa e del

controllo dell’avversario. Non si tratta di un metodo tradizionale dicombattimento, ma di un sofisticato ed esteso bagaglio tecnico presente in tuttigli stili dell’Arte Marziale cinese, tra i quali soprattutto il Tang Lang, il Pa Kua o ilTai Chi Chuan. Col passare dei secoli ha subito un’evoluzione tecnica includendotecniche di leve articolari, pressioni sui punti nervosi, blocco di tendini e muscoli,strangolamenti respiratori e sanguinei, proiezioni e alcuni colpi e percussioni.Al suo livello più avanzato, il Chin Na cerca sempre la via dell’energia, del Chi,

e si trasforma in un’arma formidabile la cui potenza ed efficacia possono esseremodulate, mantenendo così il più completo rispetto verso l’avversario. Unaeccellente alternativa per risolvere senza danni uno scontro. In questo primovolume Sifu Cangelosi affronta le leve alle articolazioni dalla spalla al polso,dando particolare risalto alle dita delle mani.La scuola del Sifu Cangelosi è presente in tutta Europa e possiede il

riconoscimento di serietà e massimo livello del settore. Infatti, il suo lavoro perridare lustro al Kung Fu in Occidente, dopo anni di disinformazione, è qualcosadi impagabile. Estremamente didattico, spiega con una visione ampia ciascuna

tecnica dalle diverse prospettive,dimostrando il grande talento diinsegnante che lo ha semprecaratterizzato.

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WingTsun

Il Gran Maestro di WingTsun sale in cattedra

Fu la prima volta nella storia che la EWTO pubblicò un DVD ufficiale con laprima e la seconda sezione dell’uomo di legno e le sue applicazioni. Il leaderdella EWTo, il Gran Maestro Dr.Keith R. Kernspecht e il suo team di Maestriesperti di WingTsun, presentano le due prime parti della forma all’uomo di legno,le applicazioni classiche delle due prime parti (Uomo di Legno, Chi Sao), e leserie di combattimento e le loro applicazioni per il combattimento reale. Potreteanche trovare alcune scene dal castello di Langenzell, dove il Gran MaestroKernspecht insegna come combinare liberamente le tecniche, senza un ordineprestabilito, qualcosa che nessuno prima di allora aveva mostrato attraversodelle immagini. Un classico del WT mondiale in un lavoro che tutti devono avere,

diretto dal Maestro più influente nell’arte di Yip Man degli ultimidecenni.

“La grandefigura del

rinascimentodel

WingTsunmoderno”

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Kick Boxing & Muay Thai

Il Grande Arjan che ha cambiato la storia della Muay Thai

Arjan Marco de Cesaris possiede il più alto grado concesso dalle massimeistituzioni thailandesi. Il suo lavoro come recuperatore della Muay Thai Boran, laparte più antica e tradizionale delle arti da combattimento della Thailandia, gli hagarantito il riconoscimento in tutto il mondo come uno degli indiscutibilimaggiori esperti in materia.In questo video, Arjarn Marco de Cesaris sviluppa per voi una routine che vi

permetterà di rafforzare il vostro corpo ed evitare i traumi. Molti dei più grandimaestri e campioni hanno fatto i loro primi passi nella loro disciplina marzialecolpendo, più o meno correttamente, un sacco nel garage di casa propria,attaccato a un albero, o fissato a un muro in maniera arrangiata. In questo video,per la prima volta e per mano di Arjarn Marco de Cesaris, troverete un approcciosistematico all’uso di questo elemento indispensabile: conoscerete tra l’altro,come sviluppare la resistenza cardiaca e l’esplosività muscolare per i vostri colpidi braccia e di gamba, come condizionare le vostre ossa e come allenare le

tecniche di difesa econtrattacco con il

sacco in movimento.Il video comprendeuna sezione specialed e d i c a t aall’allenamento alsacco delle tecnichetradizionali dellaMuay Boran, Mae Maie Look Mai.

“Un grandeMaestro

internazionaleche ha

stregato laThailandia”

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Kapap

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Autodenfesa Professionale

Il riferimento indispensabile delle Arti Marziali di Israele

Il Maggiore Avi Nardia, uno dei principali istruttori ufficiali per l’esercito e lapolizia israeliana nel campo della lotta al terrorismo e CQB, e Ben Krajmalnikhanno realizzato un nuovo DVD basilare sulle armi da fuoco, la sicurezza e letecniche di allenamento derivate dal IPSC.Il Tiro Istintivo da Combattimento (Instinctive Point Shooting Combat – IPSC) è

un metodo di tiro basato sulle reazioni istintive e cinematiche per sparare acorta distanza, in situazioni rapide e dinamiche.Una disciplina di difesa personale per sopravvivere in una situazione di

minaccia per la vita, dove c’è bisogno di grande velocità e precisione; ènecessario estrarre la pistola e sparare a corta distanza, senza mirare. In questoprimo volume studieremo: il maneggio dell’arma (revolver e semi-automatica);pratica di tiro a secco e sicurezza; “Point Shooting” o tiro istintivo a cortadistanza e in movimento; esercizi di ritenzione dell’arma, sotto stress emolteplici aggressori; esercizi di ricarica, con caricatore, con una mano,… e allafine, pratica al poligono con pistole, fucili AK-74, M-4, mitragliatrice M-249 eanche lancia-granate M-16.Avi Nardia, studioso di stili tradizionali e mentore e preparatore di gruppi

speciali in vari paesi, passa la propria vita viaggiando e dirigendo seminari,ultimamente sta lavorando con le tribù del Nord del Canada.

“Ci sono moltiesperti…

ma di Avi Nardiauno solo…”

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Grappling

Uno straordinario livello tecnico diGrappling

“COMBAT SUBMISSION WRESTLING VOL.1”. ERIK PAULSONIn questo video potrete approfittare degli

insegnamenti di Erik Paulson, primo occidentale checonquistò il titolo di campione del mondo Shooto inGiappone e attualmente istruttore nell’accademia diDan Inostanto. Erik Paulson, uno dei più stimatiallenatori nel mondo delle MMA, ha raffinato leproprie tecniche di grappling usando la definizionedi Combat Submission Wrestling, grazie a unimpressionante bagaglio che include Judo, Boxe,Taekwondo, Muay Thai, Shootwrestling, Jeet KuneDo (Dan Inostanto) e Brazilian Jiu Jitsu (Machado).Un eccellente video didattico col quale impareretei dettagli che tutti i lottatori di competizioni“senza regole” devono conoscere.

“COMBAT SUBMISSION WRESTLING VOL.1”.ERIK PAULSON

In questo video potrete approfittare degliinsegnamenti di Erik Paulson, primooccidentale che conquistò il titolo dicampione del mondo Shooto in Giappone eattualmente istruttore nell’accademia di DanInostanto. Erik Paulson, uno dei più stimatiallenatori nel mondo delle MMA, ha messo apunto le proprie tecniche di grapplingusando la definizione di CombatSubmission Wrestling, grazie a unimpressionante bagaglio che includeJudo, Boxe, Taekwondo, Muay Thai,Shootwrestling, Jeet Kune Do (Dan

Inostanto) e Brazilian Jiu Jitsu (Machado). In questosecondo video vi mostra due tipi di strategie: una improntata per icolpi di pugno e di calcio, tramite esercizi di sparring che viconsentiranno di reagire in maniera “quasi” automatica allareplica del vostro avversario, e un’altra orientata allafinalizzazione nella lotta a terra, e focalizzata, in questaoccasione, nell’esecuzione della tecnica Chicken Wing da diverseposizioni.

“Forse ilmiglior

tecnico einsegnante del

mondo inmateria”

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Più che letale

Ora conoscete i rischi, ma doveteanche ricordare che il coltello in se non èpericoloso, è solo uno strumento. I lcoltello in effetti si utilizza nella vita di tuttii giorni per diversi scopi, come giàsapete. Con un coltello spalmo il burro sulmio panino, come fate tutti, ma questostrumento può essere un’armapericolosa. La persona che staimpugnando un coltel lo può esserepericolosa e imprevedibile quando lui o leihanno intenzioni bellicose. Le ricerchesulla violenza di strada mostrano che lepersone che portano con se un coltellospesso si feriscono. Secondo l’FBI, cheha investigato sui casi di violenza in cui èstato fatto uso del coltel lo, è statodimostrato che solo nel 2011 il coltello èstato causa di violenza mortale cinquevolte di più che le pistole o i fucili. È buffoche la gente negli USA protestiprincipalmente contro il possesso di armida fuoco. In Gran Bretagna, il numero dicasi di violenza nei quali è stato usato uncoltello è stato di 60.000 in un solo anno,pari a circa 160 incidenti ogni giorno. Levittime sono soprattutto uomini e lamaggior parte hanno tra i 10 e i 25 anni.

A Londra sono 1000 i casi denunciatiogni giorno. Sui giornali si può leggereche “un ragazzo di 19 anni, camminandoper strada a tarda ora della notte, è statoattaccato con violenza e pugnalato amorte. È stato attaccato per unadiscussione con un altro gruppo digiovani e all’improvviso è stato aggredito.Un luccichio letale di metalli e pochiminuti dopo giaceva sanguinando sulmarciapiede, pugnalato al cuore (Londra2009). Ci sono molti esempi di violenzamortale nei quali si impiegano i coltelli.

Fattore psicologicoÈ innegabile quanto pericolosi siano i

coltelli quando sono nelle mani sbagliate.Il coltello, realizzato con fini di autodifesa,spesso si ritorce contro la persona che loimpugna. Nell’allenamento con i coltelli siimpara ciò che un coltello può fare.L’addestramento ci insegna i suoi rischi ecome agire quando uno si trova in unasituazione pericolosa. Cercate di evitare

lo scontro o fuggite dal vostro avversario.Se non si può evitare lo scontro,l’addestramento di base potrebbe darciuna miglior opportunità di sopravvivenza.In altre parole, chi si trova in talesituazione, in genere, si ferisce. Laviolenza si può prevedere. Quasi inqualsiasi gruppo, qualcuno porta con seun’arma, e 8 volte su 10 sarà un coltello.In quella situazione la sopravvivenza èl’unica meta, prima che la violenzacominci ad aumentare è necessariostimare come si intensificherà per poterlaevitare in tempo. Nell’esempioprecedente, si legge come un ragazzo di19 anni si sia messo in una situazione diquesto tipo e non sia sopravvissuto.Credo che il poveretto non abbia vistoarrivare l’attacco. Non so cosa realmentesia accaduto, ne come sia iniziata acrescere la violenza, ma quello si sa è chela violenza si amplif ica nei gruppi. Igiovani si incitano l’un l’altro e poi lasituazione va fuori controllo. Esiste unfattore psicologico nella situazione cheviene rafforzato dall’uso di alcool edroghe, a causa delle quali la gente perdedi vista la realtà. Le indagini mostrano cheil consumo di alcool si associa in manierasignificativa alla violenza, oltre ad unaumento nel consumo di 1 litro a personaall’anno, che vuol dire un incremento del8% del tasso di violenza. Questo è ciòche ci dice la matematica, direi. Ci sonodei giovani che fuori o dentro casaconsumano una grande quantità di alcool.Si istigano reciprocamente, c’è unadiscussione con un altro gruppo, quantorapidamente apparirà la volontà violenta?Questo è molto facile da prevedere.Inoltre, una dose sufficiente di adrenalinali aiuta a scatenare la situazione e adaumentare la violenza che sfocia in uncomportamento triviale che può portarealla violenza più cruenta. Ciò che la gente– che non ha mai tenuto un coltello inmano o che non possiede unaddestramento di base – non capisce èche i l fattore psicologico nelcombattimento, acquistaimprovvisamente una nuova dimensionequando uno tira fuori un coltello. Peresempio, diciamo che un pugile benallenato nel combattimento senza armi eche può difendersi adeguatamente,probabilmente vincerebbe in una

situazione nella quale non si lotta con uncoltello. Però se lo stesso pugile devecombattere contro un avversario armatodi coltello, il risultato sarà incerto. Anchese l’avversario non sarà in gran forma,non è allenato nelle tecniche della boxeed è armato solo di coltello, deve faresolo un piccolo movimento per infliggereun serio danno. Questo genere di armi inmano a persone insicure rendonoquest’ultime imprevedibili perché essendoarmate, si r itrovano con una falsasensazione di fiducia. Le persone confiducia in se stesse di solito non portanocon se un coltello. Non sempre possiamoessere sicuri per le strade, ma lapossibilità di usare un coltello aumentanel momento in cui esci di casa con uncoltel lo in tasca. Assumersi laresponsabilità come maestro e metterel’accento più volte sul fatto che ci sonodelle conseguenze se si usano dei coltellinon è così diff ici le da capire e nonbisogna essere particolarmenteintelligenti. Chi vuole andare in galera peraver usato il coltello in uno scontro?Questo è ciò che dico ai miei allievi.

Coltelli proibiti dallalegge

Coltell i (anche chiamati “coltel l iretrattili” o “coltelli automatici”) – nei qualila lama è nascosta all’interno del manicoe scatta quando si preme un bottone

Coltelli a farfalla – dove la lama sinasconde all’interno di un manico che sidivide in due intorno ad esso, come dueali; le al i ruotano intorno al coltel loaprendosi o chiudendosi

Coltelli mascherati – per esempio,quando la lama è nascosta dentro lafibbia di una cintura o un falso telefonocellulare.

Coltelli “gravity”Spade di legnoSpade samurai (con alcune eccezioni,

incluse quelle antiche e le spaderealizzate con i metodi tradizionali primadel 1954)

Artigli per i piedi o per le maniDaghe da spintaKubotan (portachiavi a forma di

cilindro) con le punte taglientiShuriken (anche conosciuti come

“stelle della morte” o “stelle da lancio”)

Eskrima

Dalle colonne precedenti sulla lotta con il coltello ho evidenziato che quest’ultima èun elemento indispensabile nella moderna difesa all’interno delle Arti Marziali. Lalotta col coltello diventa ogni giorno più popolare e sempre più insegnanti sonod’accordo col mio punto di vista sull’autodifesa contro un coltello: “solo se si samaneggiare un coltello possiamo difenderci da esso”. Se siete dei combattenti concoltello addestrati, semplicemente avrete maggiori vantaggi contro un esperto dicoltello e contro qualcuno che vi sta aggredendo con un’arma affilata.

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Guardate il mio calendario suHYPERLINK "http://www.scseskrima.nl"www.scseskrima.nl HYPERLINK "http://www.scseskrima.nl" http://www.scseskrima.nl, se mi trovo nella vostra zona per

un seminario, potete venire apraticare con noi, non ve nepentirete. Vi do il benvenuto nel miomondo, il mondo dell’Eskrima.

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Kusari gama (falcetto legato a unacorda, a un cavo o a uno spago)

Kusari (peso attaccato a una corda,cavo o spago)

Karambit

Coltelli per divertimentoIl combattimento con coltello è molto di

più che una difesa personale. Èsoprattutto divertente da praticare.Conferisce ai riflessi un qualcosa che nonsi può ottenere con un allenamentoordinario e senza coltel l i . Lacoordinazione occhio-mano vienefortemente sviluppata, ed è ancheimportante aumentare la coordinazione, lavelocità e il timing. Un altro aspetto moltoimportante è che aiuta a migliorarenotevolmente nel combattimento a mano

nuda. La lotta col coltello migliora i riflessie la coordinazione. Inoltre è moltocompetit iva e divertente e aiuta apadroneggiare e a costruire la fiducia inse stessi. Si impara a disarmare e a comefare degli ottimi esercizi. Basti pensare atutte le possibilità, mani nude controcoltello, coltello contro coltello, prese,ecc., e non bisogna dimenticarsi di tuttele altre armi, come il karambit, il machetee l’ascia da guerra, assolutamentedivertenti.

Morte istantaneaLo sparr ing è un’altra parte

dell’allenamento. Bisogna proteggersicon un caschetto, un coltello sicuro daallenamento e ovviamente con dellebuone regole da rispettare! Ogni cosa

deve essere fatta in sicurezza. Perquesto ho di recente introdotto un nuovometodo di sparring. Si tratta di un minutodi combatt imento e le regole sonosemplici: (1) Non si può tirare pugni ocalci, (2) ci si focalizza principalmente sulcombattimento col coltello. Come simaneggia il coltello, sia tecnicamenteche tatticamente e la più importante ditutte (3) quando si subisce un disarmo osi perde il coltello, il combattimentofinisce e si viene eliminati. Agli allievipiace molto questa variante, pensanoche sia veramente valida e divertente,tutto si riduce a quel minuto. E provocasia gioia che delusione. Ho provatoquesta variante in Olanda, Belgio eGermania, e questo metodo risulta moltopopolare e assai fatt ibi le per lecompetizioni di close combat.

Defensa Personal

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Responsabilità deiMaestri

I Maestri hanno una granderesponsabilità, dopotutto essi allenano gli

allievi e spesso sono dei modelli per questi.Ci sono Maestri nel combattimento con coltelloche non sono buoni ad insegnare o le cui

capacità sono insufficienti; con laconoscenza di pochi esercizi non si

diventa ottimi fighters con il coltello,tantomeno dei validi maestri. La lotta col

coltel lo non si

impara solo daimaterial i didattici, i

DVD sono soltanto uncompletamento. Non si può

imparare da un DVD in una sola giornata,semmai lo si può intendere come una piccola

introduzione all’uso del coltel lo. Se voletetrasformarvi in abili combattenti con il coltello, dovrete

imparare tutti gli aspetti dello stesso e allenarvi in manieraresponsabile in modo che possiate anche offrire unaddestramento efficace alle generazioni successive.

Pugnalare e tagliareQuindi il combattimento con il coltello non è solopugnalare o tagliare, è molto di più. E’ divertente da

praticare ed è un ottimo sistema di allenamento peracquisire resistenza, velocità, coordinazione e moltoaltro. Se volte sapere di più sul combattimento con ilcoltello o sull’addestramento, o se desiderateorganizzare un seminario, non dovete far altro chemettervi in contatto con me.

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Il termine “Difesa Personale” ha una connotazionenegativa che già dal principio può portare alfallimento per l’individuo. Il problema è che questaetichetta si rispecchia nell’immagine che la personaè vittima di un atto violento o di un’aggressione equindi deve realizzare un’azione difensiva. Questapremessa di agire dopo che è avvenuto il fattoviolento, è la ragione per la quale la maggioranzadelle persone soccombe alle azioni dell’aggressoree non recupera mai completamente dall’attaccoiniziale o dalla paura che induce tale situazione. Ladonna non deve mettersi sulla difensiva; deveessere cosciente della propria situazione e nonsottostimare o ignorare le possibili minacce. Elladeve essere propositiva, prendere l’iniziativa eavere l’impeto di provocare confusione nellamentalità dell’attaccante, per poter avere qualchevantaggio. “Autoprotezione Kyusho” è un processodi allenamento che offre agli individui più deboli,più lenti, più anziani o meno aggressivi, dellechance contro il più grande, più forte o piùaggressivo degli attaccanti. Tramite l’uso degliobbiettivi anatomici più sensibili del corpo,collegati alle proprie azioni e inclinazioni naturalidel corpo, puoi proteggere facilmente te stessa o glialtri, anche in situazione di stress o di limitazionifisiche quando la tua adrenalina si scatena.Attraverso un lavoro graduale e progressivo delletue innate abilità motorie (invece che delle tecnichealtrui), le tue possibilità di vittoria sono notevoli.

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Ref. 10150Karate-gi.

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cotone

Ref. 10162 KKarate "Style".Cotone 16 oz

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Competición. Lona 10 oz

Ref. 10165Karate "Elegant".Cotone ritorto16 oz.

Maestro

Ref. 10132Karate-gi Rojo.Competición

Ref. 10131Karate-gi Azul

Ref. 10105Karate Allenamento.

Tergal

KIMONOS - KARATE

KARATE KEMPO

JIU-JITSU

Ref. 10179Pantalone Karate.Bianco. Cotone

KARATE COLOR

Ref. 10360Judo allenamento. Bianco

Ref. 10241

Dobok. Blu

Ref. 10240

Dobok. Rosso

Ref. 10261Dobok "FUJI".

Collo nero

Ref. 10221Taekwon-do I.T.F..Cotone. Ricamo espalda ITF

Ref. 10223Taekwon-do I.T.F.Cinture Nero

JUDO

Ref. 10340Master Judo. Blu.Competizione

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Bianco

TAEKWONDO ITF

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Jiu-Jitsu Brasilian. Bianco

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Do-Bock Fuji Cuello Negro

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REF.: • KYUSHO20 REF.: • KYUSHO20 Tutti i DVD prodotti da Budo

International vengono identificatimediante un’etichetta olografica distintivae realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX osimili). Allo stesso modo, sia le copertineche le serigrafie rispettano i più rigidistandard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questirequisiti e/o la copertina non coincide conquella che vi mostriamo qui, si tratta diuna copia pirata.

Budo international.netORDINALA A:

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“MOLTIPLICATORI DI FORZA” – 2° Parte – Come abbiamo già detto nella prima parte di questo

articolo, migliaia di oggetti ordinari possono essere utilizzaticome armi improvvisate per difendersi in caso di emergenza.

Tuttavia, è ovvio che sarebbe impossibile allenarsicon ognuna di esse. Inoltre, non avrebbe sensopraticare con oggetti che non sarebbero disponibiliin qualsiasi momento.Per esempio, se qualcuno entra in casa vostra e vi

attacca, una robusta padella potrebbe essere usataefficacemente come un’arma improvvisata per difendersi.Ma visto che non è probabile che, camminando per la

strada, andando a lavorare o a fare la spesa, ci portiamodietro una padella, un allenamento di “tecniche con la padella”non sarebbe utile. Solo gli oggetti che si possono, legalmente,possedere in ogni momento e in tutti i posti meritano diinvestire il tempo richiesto da un allenamento adeguato especialistico. Un altro dei criteri che devono essere utilizzatinella selezione di oggetti con applicazionidi autodifesa che dobbiamo studiare,è assicurarsi che l’oggetto inquestione sia in l inea con il“principio di sostituzione”. Ciòvuol dire che se non aveteaccesso immediato a

Grandi Maestri

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quell’oggetto esatto, può esseresostituito da uno molto simile eimpiegato allo STESSO modo,utilizzando le stesse tecniche. (Vi faròdegli esempi precisi di questoimportante principio nel corso del nostroriassunto dei Moltiplicatori di Forza delCombat Hapkido). Pertanto è di vitaleimportanza scegliere gli oggetti chehanno molte somiglianze con altr i(persino identici), il che permette disostituire uno con un altro in manieranaturale e senza sforzo.Ora siamo finalmente arrivati al

punto in cui condividerò con voigli aspetti specifici che abbiamoscelto come Moltiplicatori diForza del Combat Hapkido. Lostudio e l’addestramento diquesti oggetti non è obbligatorionel nostro sistema; sta al singoloistruttore in ciascuna scuoladecidere quale deimoltiplicatori di forzaincludere nelprogramma di studio, irequisiti specifici e laquantità di tempo dadedicare al suoallenamento. La ragionedi questa flessibilità si

deve al fatto che le nostre scuole sitrovano in aree geografiche assaidistinte e bisogna far fronte ad un’ampiavarietà di condizioni demografiche,come l’età degli allievi, la cultura, lasituazione economica, l’abbigliamento ele capacità fisiche. Non tutti gli oggettisono ugualmente appropriati perchiunque.

I Moltiplicatori di forzadel Combat Hapkido

sono:La cintura – (Principio disostituzione, oggetti: corda,spago, cavo) – tutti possonousare una cinturalegalmente, in qualsiasi

posto e a qualsiasi

ora. La cintura è un oggettoestremamente versatile e utile. Si puòutilizzare per parare dei colpi, calci eattacchi con armi. Si può impiegare percolpire (quasi come una frusta); avvoltointorno al vostro pugno per colpire conpiù forza; per afferrare e per strangolare.Si può usare per legare e sottomettereun individuo e, in caso di emergenza,può servire anche come laccioemostatico. Pertanto, anche se nonavete bisogno di una cintura per tenervi ipantaloni, portatela con voi, non si puòmai sapere!I l portachiavi – (Non qualsiasi

portachiavi, solo quell i disegnatiappositamente per le applicazioni didifesa personale come il Munio e ilPRO-TEK). Qui abbiamo un altroesempio di qualcosa che potete portarecon voi in qualsiasi momento e inqualsiasi luogo. Il tipo appropriato diportachiavi è utilizzato per colpire i puntidi pressione e le aree anatomiche piùdeboli. In maniera limitata, si può ancheutilizzare per volteggiarlo e per colpirecon le chiavi, soprattutto gli occhidell’aggressore. Il portachiavi è unmoltiplicatore di forza a corta distanzache verrà usato nelle prese, nelgrappling, negli strangolamenti…ci sonomolti prodotti in commercio checombinano portachiavi con diversi tipi di“spray al peperoncino”, piccoli coltelli ealtre armi di difesa personale e, sebbenequesti siano efficaci, non è legaleportarl i con se in molte zone e

vengono sequestrati secercate di portarli inaereo. Ricordate:se appare comeun’arma e sivende comeun’arma, è a tutti

gli effetti un’arma!Portate con voi solo

quegli inconfondibil iportachiavi semplici,concepiti unicamente cometali. Le applicazioni diautodifesa dipendonodall’addestramento, nondalla forma.

Il Bastone – (Oggettiprincipali di sostituzione:ombrelli) – I diversi tipi dibastoni, canne e bastonida passeggio esistonoda migliaia di anni.Secondo i nostriobbiettivi, possiamo

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prendere solo in considerazione bastoni semplici,moderni e funzionali.Ripeto, se osservate una spada-bastone del

XVIII secolo, quella è un’arma! Il bastone puòessere usato come moltiplicatore di forza dalunga distanza ed è particolarmente efficace perparare e colpire. Con l’allenamento adeguato, sipossono effettuare proiezioni, strangolamenti etecniche di bloccaggio abbastanza complesse.Come sempre, bisogna usare i l buonsenso erendersi conto che il bastone deve essere adattoall’età della persona. Non è normale per un bambino di12 anni camminare per strada con un bastone (almenoche non ci siano reali motivazioni mediche), mentrenessuno farebbe caso a un uomo o a una donna oltre i50 che camminano appoggiandosi ad uno di questi. Dalmomento che è legale avere un bastone ed è permesso inqualsiasi posto (anche in aereo), se non vi sentitecomunque a vostro agio, lo potete sostituiresicuramente con un ombrello (anche sepuò essere ugualmente complicatospiegare perché si va in giro con

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un ombrello in una bella giornata di sole). E, anche se qualsiasiombrello può servire al caso, si deve optare per uno di quelliprodotti appositamente per la difesa personale (ne hosempre uno nella mia auto!). Sembrano normalissimiombrelli, non armi. Tuttavia sono più robusti e più resistenti (ecostano molti più soldi) degli altri.

Il Dan Bong – Qui il principio di sostituzione è necessarioperché è probabile che non si porti mai l’arma da allenamentoreale da nessuna parte. Dan Bong è il termine coreano che staper “bastone corto”, che è quello che usiamo per allenarci: unbastone di legno tra i 20 e i 35 cm di lunghezza e 3 di diametro. IlDan Bong è ideale per l’allenamento, ma non si può portare perstrada. Questo è il moltiplicatore di forza con più oggetti disostituzione disponibili: un righello, una torcia, un ombrello corto, unportachiavi di tipo Kubotan, una rivista arrotolata, una penna dimetallo, ecc… Gli oggetti alternativi possono variare molto dimisura, forma e materiale. L’obbiettivo finale è contaresu un Moltiplicatore di forza robusto e maneggevole,che permetta di eseguire colpi rapidi e di grandefattibilità verso i punti deboli dell’aggressore. Seoptate per realizzare un allenamento avanzatocon il Dan Bong, potete anche imparare adeseguire tecniche di lussazione moltodolorose.Quindi, questi sono i 4 oggetti (e i loro

supplenti ) che i l Combat Hapkidoinclude nel suo programma. Offriamoanche un addestramento con armi realicome coltel lo tatt ico e bastonetelescopico e incitiamo i nostri allieviad imparare i l più possibi le,tenendo conto che le leggi e lenormative del la loro areapotrebbero impedire diesercitarsi o persino dipossedere tal i armi. Comepromesso, vado a elencarealcuni siti in cui potete trovarealcuni dei moltiplicatori diforza che abbiamo descrittoin questo articolo:

www.SafeAndStylish.com PROTEK – Portachiavi da

difesa personale: www.protekkey.com BASTONI DA AUTODIFESA: www.canemasters.com O M B R E L L I

I N D I S T R U T T I B I L I :www.stadion.com DAN BONG E DVD DI

ALLENAMENTO: www.combathapkido.comPuò essere che il Moltiplicatore

di Forza sia con voi!

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Le 16 strategie di combattimento delWeng Chun Kung Fu – 2° Parte

Huen Lau Kao DaLa giunca rossa del WengChun (in cinese: BanChung Weng Chun)

Le 16 strategie di combattimento dellatradizione della Barca Rossa del WengChun si basano sui primi quattro di essi, ilLoi Lau Hoi Song: il praticante di WengChun da al suo avversario l’opportunità diattaccare e spingere in avanti, e prende inprestito la sua forza per guadagnaremaggior impulso per i l propriocontrattacco (Loi Lau). L’avversario nonpuò ritirarsi di nuovo per combattere alunga distanza e ricaricare la sua forza,poichè lo si sta incalzando (Hoi Song)obbligandolo a r imanere nelcombattimento a corta distanza nellaquale lo si sta controllando.Nella seconda definizione, le seguenti

strategie forniscono al praticante di WengChun dei procedimenti efficaci per questoobbiettivo: Huen (circolare) Lau (spirale)Kao (presa) Da (pugno). Se un avversario,per esempio, attacca con un pugno diretto,il suo obbiettivo viene ostacolato con uncerchio. Inoltre si mette automaticamentein una peggiore posizione di azione, perchè

Testo: Andreas Hoffmann, Christoph FußFotos: Archiv Andreas Hoffmann, Gabriela Hoffmann

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Weng Chun

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i l cerchio fa si che sia facileintercettare la sua linea di forzalateralmente, o anche girargli allespalle. Da questa situazionevantaggiosa è facile per il praticantedi Weng Chun applicareimmediatamente le tecniche di presausando le mani, i piedi o altre partidel corpo. In questa maniera si evitache l’avversario recuperi la distanza,o detto in altr i termini lo si starisucchiando, sfruttando l’impulsoaddizionale a proprio vantaggio. Nelfarlo, è importante colpire (Da)l’avversario con colpi circolari o aspirale, perchè i diretti loallontaneranno e renderebbero quasiimpossibile mantenerlo a unadistanza molto corta. Solo quando èintrappolato a corta distanzapossiamo allora utilizzare anche lecombinazioni di colpi diretti. Lau(spirale, semicerchio, la strategia chefluisce) entra in gioco quando i colpivengono bloccati dall’avversario. Laforza della sua parata si raccoglie esi utilizza a spirale o circolarmenteper guadagnare un miglior controllosul contendente e continuare acolpirlo mentre si fluisce in avanti.

Questo concetto di fluire in aventi(Lau) è cruciale, perchè con questol’avversario tenderà asovraccaricarsi, mantendolo cosìtotalmente occupato nella propriadifesa o facendogli perdere labussola. Decisamente conosciuta èla Lin Wan Kuen, la catena di colpidel Weng Chun che si applica dallacorta distanza. I pugni nelcombattimento a corta distanza (Da),la strategia in cerchio (huen), lastrategia della spirale – o del fluire inavanti (Lau) o dell’agganciarsiall’avversario (Kao), si combinanocon buoni risultati. Seguendo lemedesime strategie, si utilizzanoanche i calci Weng Chun dellatradizione della Barca Rossa perattaccare le tibie, le ginocchia el’ inguine. Inoltre le gambedell’avversario si agganciano (kao),bloccando o attaccandocostantemente utilizzando tecniche acatena (Lao). Il GM Fung Siu Chingportò il Weng Chun della barca rossadalle Giunche Rosse di Foshan e lotramandò al GM Tang Suen. Diseguito, si è aperto la strada versoHong Kong attraverso di lui. Suo

figlio, i l GM Tang Yick, vennereclutato come istruttore capo dallafamosa scuola di Weng Chun DaiDuk Lan dal GM Way Yan, uno deiMaestri dell’occidentale AndreasHoffmann che anch’egli si è allenatolì. Il GM Way Yan unificò il WengChun della Barca Rossa con loShaolin Weng Chun e oggi,nell’Associazione di Weng Chun KunFu Internazionale, questa è lacorrente che viene tramandata. Gliesponenti più conosciuti del WengChun della Barca Rossa in Cinaerano il GM Pak Cheung (Foshan) e ilGm Tam Pui Chyun (Zhaoqing). I loroallievi insegnano ancora l’Arte nelsud della Cina, tra gli altri il GMLeung Wai Choi a Zhaoqing e il GmYau Chi a Foshan.Può darsi che queso patrimonio

unico delle Arti Marziali e culturalicinesi, sorto dalla tradizione Shaoline dal movimento della Barca Rossa,resista al passare del tempo. Puòdarsi che possa aiutare moltepersone a dare forma alle lorocapacità in molti modi, perproteggere gli altri e se stessi controdei nemici esterni e interni.

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Weng Chun

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Le armi del Hwa RangDo®: studio tradizionalee combattimento sportivo

IntroduzioneL'evoluzione delle tecniche di

combattimento coreane _ iniziata circa5000 anni fa, nel periodo KoChoSundella storia coreana. Nel KoChoSun sisvilupp_ una forte tradizione militareguerriera, tanto che il territorio annessosi allarg_ velocemente includendo laManciuria e parte della Cina.Le radici dell'Arte Marziale Hwa Rang

Do® organizzata formalmente efondata dal Dr Joo Bang Lee (Do JooNim, 10° Dan di Hwa Rang Do® e tra iprincipali Gran-Maestri che hannoinfluenzato la creazione dell'Hapkido) sitrovano nelle tecniche dicombattimento dei Hwarang, cavalieridell'antico reame coreano Silla delperiodo dei tre regni, fondato nel 57Avanti Cristo. Tali regni erano incostante conflitto ed inoltre minacciatidall'invasione cinese nonch_ dalleinvasioni delle trib_ barbariche deiconfini esterni. Il trattato “HwarangSegi” documenta le vite di oltre 100cavalieri Hwarang vissuti in taleperiodo, le loro battaglie ed epopee edanche le conquiste e le perdite inbattaglia. E' incredibile pensare che uncavaliere Hwarang spendeva pi_ del70% della sua vita militare, delle suacarriera, in battaglia. Solo una profondamotivazione individuale, un rigidocodice etico guerriero ed una profondaspiritualit_ potevano reggere un tipo divita come questo. Queste tecnichesegrete di combattimento, denominateUm Yang Kwon (misto di tecniche duree morbide), sono state tramandatesenza interruzioni per 58 generazionisopravvivendo, cos_, per secoli.I l Hwa Rang Do® _ un'arte che

racchiude sia elementi marziali (MuSool) che tecniche di guarigione (InSool). Il Monaco Suahm Dosa, 57°successore della tradizione Hwarang,insegn_ tali tecniche al Dr. Joo BangLee ed a suo fratello Joo Sang Lee apartire dal 1942 in isolamento sullemontagne della Corea. In particolare glielementi marziali Mu Sool sono statiorganizzati, nel Hwa Rang Do®, inquattro parti fondamentali:Nae Gong - sviluppo, il controllo e la

direzione della propria energia interna (Ki);

Wae Gong - sviluppo e controllodella forza esterna che prende forma inpi_ di 4000 tecniche a mani nudecodificate nel programma di studidell'Arte;Moo Gi Gong - uso offensivo e

difensivo di circa 108 armi tradizionalisuddivise in 20 categorie di metodi;Shin Gong - studio, sviluppo e

controllo della mente umana.In questo articolo si prende in

considerazione i l Moo Gi Gong:impiego offensivo e difensivo dellearmi tradizionali ed il Moo Gi DaeRyun, evoluzione sportiva delcombattimento armato del Hwa RangDo®.

Il Hwa Rang Do® Moo GiKong (Armi tradizionali)Nel Hwa Rang Do® si insiste

nell'impiego di un grande numero diarmi il pi_ possibile nella loro formaorginale ed efficace, ad esempio lelame sono d'acciaio e per i gradi pi_alti sempre affilate, i bastoni sono inlegno pieno per colpire a meno chenon vengano usati a scopodimostrativo ed acrobatico, e cos_ diseguito.L'impiego dell'arma in acciaio

resistente ed affilato _ determinantenegli esercizi individuali sia perch_cambia totalmente il livello di attenzionedel praticante che in relazioneall'acquisizione di cattive abitudininell'impiego dell'arma stessa (bisognaricordare che in una situazione realel'acquisizione di automatismi sbagliatiporta a risultati molto negativi). Unclassico esempio _ quello del pugnaleche deve essere conosciuto in ogni suopi_ piccolo aspetto: peso,bilanciamento, curva del taglio,lunghezza della lama e del manico,forma, ecc. Questo pu_ essere ottenutosolo maneggiandolo frequentemente,rispettandolo, pulendolo edallenandocisi costantemente. Bisognaadattarsi poi, alla pratica di differenti tipidi pugnali al fine di impararevelocemente come impiegarne almassimo le diverse caratteristiche incombattimento. Un discorso moltosimile si pu_ fare per la spada e per imetodi di taglio (Be Gi Sool).Per iniziare ad impiegare le armi il

Hwa Rang Do® insegna innanzituttodegli esercizi di base a solo e da fermi(drill), ad esempio la tecnica di tagliodall'alto in basso con la spada o il

colpo circolare con i l pugnale.Successivamente si abbina i lmovimento delle e le posizioni pi_complesse realizzando delle short-form; esse riproducono i vari metodi diattacco e difesa che possono essererealizzati tramite pugnale. Si inizia inuna direzione fissa, ripetendo a destrae sinistra per poi passare ai cambi didirezione. Si deve sottolineare che ilFondatore Dr. Joo Bang Lee tendeinizialmente a privilegiare l'impiego delsolo braccio pi_ in uso del praticante equindi il destro per il destrimano ed ilsinistro per il mancino. In tal senso letecniche sono asimmetriche. Soloquando l'abil it_ del praticante _sufficientemente alta si passaall'impiego dell'altro braccio, clonandotutto ci_ che si riesce (bene) a fare conl'arto principale.Gli esercizi a solo racchiudono

ovviamente dei segreti strutturali checonsentono, una volta svelati, ditrasformarli in esercizi di coppia e poiin esercizi di gruppo. Pi_ precisamentesi individuano:• Tecniche di difesa da attacco

armato (Hoshin Sool): diverse diqueste sono un prerequisito gi_ perl'ottenimento della cintura nera 1° dandi Hwa Rang Do®;• Tecniche di attacco con arma

contro persona disarmata: _ la partedel repertorio inerente le tecnicheSulsa, si tratta dei metodi di attaccoveloce al fine di uccidere o procurareprecise infermit_ (si studiano a livellomolto alto, dal 5° dan di Hwa RangDo® vengono combinati gli studi diagopuntura, digitopressione e dimedicina orientale in genere a quelli dimolte variet_ di armi al f ine diaumentarne l'efficacia anche offensivae non solo difensiva);• Tecniche di combattimento

armato: ogni arma contro diversetipologie di altre armi tra cuiovviamente primeggia spesso i lpugnale per la sua praticit_ d'impiego(chi viene ammesso al Military Trainingdel Hwa Rang Do® viene addestratonel settore della difesa/offesa armatatra cui soprattutto il combattimentobastone contro bastone e pugnalecontro pugnale). In questo settore _stato ed _ pi_ che famoso il Sergentedei Ranger Micheal D. Echanis, uno deipi_ grandi e primi allievi diretti del Dr.Joo Bang Lee (Fondatore del HwaRang Do®) che cre_ la prima scuola dimetodi di guerrigl ia tattici non

Corea

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convenzionali dell'esercito americano(gruppi speciali). Tale scuola _ divenutapunto di partenza per tutte le altrescuole similari per gruppi speciali chenel tempo si sono poi sviluppate. IlSergente Echanis _ stato i l primoamericano a cui sia stato dato il titolodi “Sulsa” (esperto tecnico) ed _ unvero eroe mil itare americanooccidentali, egli mor_ nel 1979(Nicaragua) mentre addestrava letruppe della Guardia Nazionale delNicaragua.

A questo va aggiunto quantoanticipato all'inizio ossia che lo studiotradizionale delle armi (Moo Gi Kong)riguarda l'uso offensivo e difensivo dicirca 108 armi tradizionali suddivise in20 categorie:• armi da taglio;• armi per dividere;• armi per spaccare;• armi con punta;• armi da lancio;• armi per afferrare e bloccare;• armi per battere;

• armi da fuoco;• armi per spruzzare;• armi pesanti per martellare;• bastoni di vario genere;• armi multi-sezione;• armi collegate;• ventagli;• armi uncinate;• armi ruotanti ed a forma di palla;• lance di vario genere;• armi piccole come aghi;• f ionde ed armi elastiche per

lanciare;

Corea

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• armi a forma di disco.L'apprendimento di tali sistemi di combattimento armato

consente al praticante di impiegare la maggioranza deglioggetti comuni come armi, obiettivo questo primariodell'addestramento marziale. L'uso delle armi tradizionali,inoltre, rafforza la struttura corporea e ne migliora lecapacit_ di coordinazione motoria.Il Hwa Rang Do® individua, di base, diverse traiettorie di

attacco e difesa da realizzare con il pugnale. L'idea di dover“disegnare” delle traiettorie con il pugnale durante la pratica_ molto utile per lo studente alle prime armi che riescemeglio a ricordare le possibili applicazioni dell'arma anchesenza dover necessariamente interagire con altri praticanti(fonte questa inizialmente di possibil i incidenti). Siriconoscono, negli esercizi, traiettorie lineari, circolari,incrociate e ad onda. Le prime formano una linea retta trapunto di partenza ed obiettivo del colpo (tipiche di punta)sia in senso orizzontale che verticale, le seconde formanocurve seguendo la conformazione dell'arto che mantiene

l'arma (tipiche ad esempio delle tecniche di taglio), le terzecombinano 2, 3, o pi_ volte traiettorie lineari e/o circolari alfine di ottenere un numero elevatissimo di combinazioni attea difesa o attacco, di punta o di taglio, tutto seguendomovimenti ad otto ed infine le traiettorie ad onda in cuil'arma segue fondamentalmente un dondolamento. Taliprincipi di movimento permettono attaccare massimizzandol'impiego della forza centrifuga e della propria energiainterna (KI) ottenendo delle combinazioni di difficilecomprensione da parte dell'avversario e quindiestremamente efficaci in combattimento.

Il Hwa Rang Do® Moo Gi Dae Ryun(Combattimento armato sportivo)Il Gran-Maestro Taejoon Lee (8° dan), Presidente della

World Hwa Rang Do® Association e figlio pi_ anziano delFondatore dell'Arte (attuale Chairman dell'Associazione), hacodificato, negli ultimi 20 anni, un rivoluzionario metodo di

Corea

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combattimento armato sportivo che coinvolge l'uso dispade di bamb_ (singola e doppia) e di bastoni (lungosingolo e doppio corto).Lo scopo fondamentale di tale metodo di combattimento

competitivo _ incrementare l'attenzione e la capacit_ direazione dello studente attraverso le armi. La precisione diesecuzione richiesta per ottenere punteggio in gara, lacomplessit_ delle tecniche impiegabili e l'incredibileversatilit_ degli attacchi possibili ne fanno un mezzo dielevazione spirituale e della coscienza. Vincere o perderepassano in secondo piano cos_ come la necessit_ di pararei colpi. Si focalizza tutto su un attacco veloce, unico e“teoricamente” mortale che non bada alla propria incolumit_ma fonda tutto sull'andare sempre avanti (“forward only”).Vengono impiegate delle tradizionali armature da Gum Do

in attesa che siano pronte nuove armature tipicamentecoreane. Sebbene tali armature siano state concepite per ilKendo giapponese, questa applicazione sportiva _ similare atale arte da cui il loro impiego risulta valido. Ad ogni modo,per evitare confusione da parte del pubblico tra il

combattimento armato sportivo del Hwa Rang Do®ed il Kendo (Gumdo in coreano), si _ usato il termineGumtoogi: Gum = spada; Too Gi = tecnica dicombattimento. I principi del combattimento sonosimili in prima apparenza, ma il Gumtoogi permettecolpi alle gambe cos_ come colpi con il corpo inrotazione. Questo generalmente non accade nelKendo/Gumdo. Il Hwa Rang Do® _ stato concepitocome un'Arte che rappresenta armonia eprecisamente vuole rappresentare l'armoniadell'universo naturale delle cose. La teoria si cui sibasa tale idea _ Um-Yang (Yin-Yang in cinese) chestabilisce l'esistenza di forze equalitarie ed oppostein natura che hanno contribuito e contribuiscono acreare e far funzionare il tutto. Nello stesso modo ilGumtoogi applica tale principio con movimenti chenon sono solo lineari ma anche circolari, non sicolpisce solo la parte alta del corpo ma anche quellabassa. L'obiettivo _ rendere pi_ completo possibile ilmetodo e quindi, in definitiva, dare allo studente la

possibilit_ di massimizzare il suo potenziale umano in ognidirezione. Bisogna ricordare che fondamentalmente il HwaRang Do® non _ uno sport ma piuttosto una via di vita ed intal senso i suoi metodi sportivi non si limitano a sviluppareefficacia ma soprattutto completezza. Lo scopo verodell'essere umano _ comprendere come tutti funzioni innatura al fine di poter arrivare ad utilizzare la sua armadefinitiva, quella pi_ grande: il suo intelletto.E' importante sottolineare che, al fine di consentire degli

attacchi anche alle gambe, sono stati creati dei dispositivi diprotezione specificamente progettati dal Gran-MaestroTaejoon Lee (Hache Hogu) che sono una reale innovazionenell'arte orientale del combattimento con spada e sonosottoposti ad un U.S. Patente Protection. Gli attacchi allegambe e gli spin-attack (attacchi con rotazione) sono i vericapisaldi innovativi di questa metodologia di combattimentocompetitivo (vedere l'esempio nelle foto di questo articolo).Questi aspetti assieme alla enorme disciplina richiesta nelcombattimento, ricco di etichetta ed auto-controllo, rendonol'esperienza del combattimento un momento di forte

Stili Tradizionali

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crescita personale, non solo un momentocompetitivo. La vittoria _ vista nei confronti dei proprilimiti nell'impiego delle armi e la sconfitta come unmomento di apprendimento.I combattimenti sono possibili con arma singola o

arma doppia. Pi_ specificamente, i combattimenti(match) emulano l'uso di vere spade di diversedimensioni. In generale il combattimento armato delHwa Rang Do® viene indicato con il termine coreano“Mugi Daeryun” ed _ strutturato in diverse parti chesi vanno a descrivere di seguito. La primadifferenziazione _ tra armi con lama (spade) ed armiper battere (bastoni), nel primo caso si tratta del“Gumtoogi”, nel secondo di “Bongtoogi”. In

entrambe queste categorie si hanno armi di diverselunghezze possibili (vedere di seguito) ma sempre sicombatte lama contro lama e bastone controbastone.Tipi di armi che si usano nei match:Gumtoogi - spade di bamb_:1) Jang Gum = spada lunga;2) Jung Gum = spada media;3) Ssang Gum = spade gemelle (doppia spada);4) LanciaBongtoogi - bastoni di rattan:1) Jang Bong = bastone lungo;2) Jung Bong = bastone medio;3) Ssang Bong = bastoni gemelli (doppio bastone).

Corea

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4. ConclusioniLe armi del Hwa Rang Do® (Moo Gi Gong) costituiscono un

campo di studi affascinante in cui gli strumenti “affilati” qualispada, pugnale, ecc. eccellono per presenza e ricchezza ditecniche. L'abbondanza dell'impiego delle armi in questa Arte sigiustif ica in primo luogo attraverso l'aumento dellacoordinazione motoria e della potenza fisica che tale praticadetermina. In secondo luogo si deve a quella particolaresimbiosi che si determina tra praticante ed arma quandol'impiego _ fatto secondo elevati canoni fisici, mentali e spirituali.Condizione indispensabile, comunque _ che il praticante sia in

grado di impiegare bene almeno il proprio corpo prima di volerusare appropriatamente una qualsiasi arma ed _ per questo cheil programma di studi del Hwa Rang Do® prevede il trainingintensivo armato solo per i gradi pi_ alti mentre uno elementaredi base per i gradi minori.Il Moo Gi Dae Ryun in particolare consente di addestrare

l'impiego delle armi contro avversari in competizioni sportive alfine di sperimentare i proprio limiti di utilizzo e reazione e ditenersi umili capendo che a qualsiasi livello di conoscenzadell'arma si arrivi c'_ sempre qualcuno in grado di superarlo. Sicombatte sportivamente per capire se stessi e per comprenderela necessit_ di migliorarsi continuamente, fino alla fine dellapropria vita.

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • TAOWS-2REF.: • TAOWS-2

Il Wing Tsun è un eccellente stile di Boxe Cinese, chepermette di dedicare tutta una vita alla pratica e alla

crescita integrale del praticante. Idee, tecnica,filosofia, ecc… tutto fa parte di un’ARTE

ancestrale e deve essere studiata ecompresa come un TUTTO. Sifu Salvador

Sanchez, nel suo secondo DVD, parladell’uomo di legno e di come questoinfluisca nella pratica del Wing Tsun.Dato che nel sistema attuale la Formasi impara ai livelli più avanzati dellostile, molti praticanti cheabbandonano non hannol’opportunità di conoscere le sueidee, le tattiche e le strategie, e nonpossono includerle nella loropratica. Per la TAOWS Academy èmolto importante che il praticantecomprenda che è questo è ciò che fain tutti i suoi aspetti della pratica, e

quindi in questo DVD seguiremo lastessa impostazione che seguiamo in

qualsiasi lezione, seminario oallenamento. La nostra impostazione

comprende 6 passi: il primo è l’idea dasviluppare, ciò che vogliamo ottenere. La

seconda parte sono le forme (Siu Nim Tao,Chum Kiu, Biu Jee, Uomo di legno, ecc…) a

seconda dei livelli; la terza sono gli spostamenti, lamobilità. Il quarto pilastro è il Chi Sao – Chi Gerk, l’aderenza,

l’anima del nostro sistema. Il quinto elemento è la non aderenza, il noncontatto, sapere cosa fare per arrivare al contatto con l’avversario inmodo sicuro. Alla fine, il sesto settore è lo Sparring, il combattimento oLat Sao. Bruce Lee diceva che s’impara a combattere combattendo ed èla cosa più esatta che un artista marziale abbia mai detto.

Come renderemo il Wing Chun un Arte Marziale efficace e rispettata?Praticando esercizi di sparring che ci avvicinino al combattimento inmaniera progressiva, fino a che ciascuno di noi ottenga il massimo,come fighter, che questo meraviglioso sistema ci può offrire.

Budo international.netORDINALA A:

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Discover your Greatness…Scopri la tua grandezza!Quando ormai tre anni fa decisi di fondare la

TAOWS Academy scelsi un modo diverso di farele cose. Decisi di prestare attenzione ai piccoliparticolari. Di cominciare a trattare il mondodelle Arti Marziali con la professionalità e laserietà che merita. In pratica decisi di percorrerela mia strada in una maniera differente a quella

della maggior parte delle scuole e associazioni diWing Tsun attuali. Tutti i grandi cambiamenti devonocominciare da se stessi.Sono oltre 20 anni che pratico WingTsun. Ho

avuto la grande fortuna di conoscere e praticare conalcuni dei più importanti maestri di WingTsun delmondo. Senza ombra di dubbio fu il mio Sifu VictorGutierrez colui che più ha influenzato il mio modo divedere il Wing Tsun e le Arti Marziali in genere,sebbene sia stato condizionato in buona parteanche da altri che hanno segnato il mio modo dicomprendere le Arti Marziali. Quando il miomaestro decise di abbandonare l’insegnamentodel Wing Tsun per concentrarsi nel la suaevoluzione personale di questo sistema el’applicazione per le MMA, io optai perproseguire nel cammino di questa Artecentenaria che tanto mi ha dato a livellopersonale e marziale. Ho ricevuto molteofferte da differenti associazioniinternazionali per diventare responsabile inSpagna di quest’ult ime. Alcune moltointeressanti e invitanti per la grandezza dellestesse associazioni e i grandi nomi dei loroleader. Il mio lavoro come direttore della

OEWT Levante (sudest della Spagna) per quindicianni non era passato inosservato a molti: in quei 15anni, ho avuto l’onore di formare oltre mille allievi e ilmerito di essere stato l’insegnante che ha attribuitopiù gradi tecnici (cinture nere) in tutta la Spagna. Madevo anche sottolineare che alcune di questecinture nere che ho formato quando eroresponsabile della OEWT Levante, oggi sonoreferenti e direttori di grandi organizzazioni di WingTsun in tutto i l mondo. Quest’ult imo aspettoprodusse in me una enorme soddisfazione. Maarrivato a un certo momento, decisi di avviare ungrosso cambiamento nel metodo di pratica e ditrasmissione del Wing Tsun e per quello non potevopermettermi di avere un “capo” che mi indicasse lelinee da seguire. Volevo cambiare davvero tutto ciòche non mi piaceva e che a mio avviso non erabuono per l’ARTE.Sono stati molti e importanti i cambiamenti che

dall’origine della TAOWS Academy (The Art Of WarSociety) sono stati inseriti in ognuno degli aspettirelazionati alla pratica, allo studio e all’insegnamentodel Wing Tsun e dei sistemi di Arti Marziali chevengono studiati nella nostra associazione. Sonostati tre anni nei quali, con un duro lavoro, abbiamoottenuto grandi risultati, e questo ci da moltasoddisfazione. Sono stati necessari tanto impegno ededizione, ma i risultati stanno arrivando.

Alcuni cambiamenti…E’ assai frequente negli stili classici la diatriba

dialettica tra praticanti che difendono laconservazione degli stili senza evolverli, lasciandolicosì come sono arrivati a noi, e altri che propongono

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cambiamenti e modifiche per adattarliai nostri tempi. Sin dal primo giorno,ho deciso di svincolarmi totalmente daquesta sterile discussione nella qualenessuno sarà mai d’accordo suqualcosa. Per me, stare nel mezzo vuoldire mettere in pratica i precetti delTAO. Adoro ciò che è antico,tradizionale, quello che ha un sapored’annata. Ma allo stesso modo voglioche l’arte sia viva, dinamica, utile,adattabile, ecc… Pertanto, non ci restaaltra via che cercare di scegliere ilmeglio da ciascuna di quelle tendenze.

Giorni fa, in una famosapubblicazione di Wing Tsuninternazionale, leggevo un famosomaestro che derideva coloro checercavano di “reinventare la ruota”. Nonè questo il punto, ma sarete d’accordocon me che la ruota che fu inventatavari secoli prima di Cristo, fatta in legnoe metallo rudimentale, non ciservirebbe a molto se vogliamo fare uncoast to coast degli Stati Uniti con unveicolo…Rifletteteci per favore…Il secondo cambiamento per ciò che

concerne l’insegnamento, supponeva

una rottura TOTALE con la politicapseudo commerciale che utilizzano igrandi nomi del Wing Tsun in Europa.Pseudo in senso letterale, perché lamaggior parte di essi, in certeoccasioni, trattano gli allievi come talirichiedendo fedeltà totale e assoluta almaestro/guru e in altre gli danno unpeso relativo, come se importasse solodella loro quota o del loro impegnoeconomico.Io che mi dedico professionalmente

all’insegnamento delle Arti Marziali nonho altra risorsa che far pagare per le

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mie lezioni e i miei seminari (vivo diquesto), ma credo fermamente che cisia un’altra maniera di fare le cose.Una maniera nella quale la PRATICA diun ARTE ANCESTRALE è la cosa piùimportante di tutte. Questa è e deverimanere al di sopra di tutto. E mai sideve mescolare la pratica con lequestioni commerciali. Tantomeno laprogressione tecnica all’interno dellosti le deve essere collegata allacapacità economica perché questo, amio avviso, creerebbe un problemagrave per la stessa arte.

In terzo luogo, combattere contro ilSETTARISMO che professano moltiinsegnanti di Wing Tsun cheimpediscono ai loro all ievi diconoscere, condividere e studiare ciòche propongono altri insegnanti. Hosentito non meno di 100 insegnantiaffermare di praticare il WingTsunoriginale, autentico e migliore…Fino alì potrei anche accettarlo, ma dopocontinuano dicendo che il resto, aparte loro, non sanno minimamentecosa sia l’arte! Andiamo gente, sololoro possiedono la verità!

Riconosco che questo argomento misuona un po’ comico oggi, ma permolti anni mi ha tormentato. Come puòaccadere tutto questo nel XXI secolo,in un mondo globalizzato e che sisuppone abitato da liberi individui?Beh, sono certo che molti di coloroche leggono sanno di cosa parlo.Il quarto dei cambiamenti importanti

che la TAOWS Academy propone agliappassionati del Wing Tsun è la ricercacostante dell’applicazione per la difesapersonale o per il combattimento.Tutto ciò sembra ovvio, ma devo

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rimarcarlo perché a mia opinione, moltirami e scuole si sono così perse nellaricerca delle origini o nel sapere se èvenuto prima l’uovo o la gallina, chehanno dimenticato che il Wing Tsun èun sistema di Boxe Cinese che è natocome uno sti le di combattimentocompleto per SCONFIGGERE unnemico! Dimenticare tutto ciò significasnaturare così tanto un sistema datrasformarlo in qualcosa di totalmentediverso dall’obbiettivo originario. Nonsi tratta di diventare “i l migliorcombattente del mondo”. Si tratta diriscattare i VALORI, LE CONOSCENZEe LE PERLE DI SAGGEZZA di un’arteantica per, dopo averla adattata aseconda delle necessità, trasformarlain un serio sistema di lotta. Un sistemache ci permetta di allenare in manierametodica, profonda e appassionataquesta Arte, per cercare di dare ilmeglio di sé. Il risultato delle battaglie?Dipende sempre dall’avversario che haidi fronte…Questo modo di lavorare, che

adesso ci sta dando eccellenti risultati,è stato, senza ombra di dubbio, ilmotivo principale per cui ho creatoquesta associazione.Questi argomenti e altri sono stati

esposti in un piccolo libro che hoscritto per la rivista Budo International,a mò di critica del Wing Tsun, che haavuto grande successo e ripercussioninella comunità dei praticanti di WingTsun.(“Alto Livello”. Sifu Salvador

Sanchez. Ed.Budo International)Dopo questi tre anni di lavoro che

han voluto dire grandi obbiettivi alivello organizzativo (Creazione di unDipartimento nella FederazioneSpagnola di Lotta Olimpionica eDiscipline Affini, avviamento di unprogramma di studio in una universitàeuropea - Università di Alicante - chepremia gli studenti con dei crediti

uff icial i , apertura di 50 scuole inSpagna e in altri paesi, ecc…) alcunedelle nostre scuole ci hanno propostodi creare un motto. Uno slogan cherif letta la fi losofia della WingTsunEurope e della TAOWS Academy. Nonci siamo affidati a nessuna azienda dicomunicazione o marketing. Abbiamogenerato un “brainstorm” alla nostramaniera che obbligasse i nostriistruttori e scuole a dimostrare cosasuscitava in loro la pratica nellanostra/sua stessa scuola. In pocotempo lo abbiamo creato: “Discoveryour Greatness…” “Scopri la tuaGrandezza…”Trova dentro di TE, con la pratica di

un’arte ancestrale e l’auto scopertache nasce dalla pratica delle ArtiMarziali, quella sensazione unica che tiprovoca l’andare alla ricerca disensazioni, comprensione econoscenza di un’ARTE che è unautentico TESORO della CulturaOrientale per questa e le molte altregenerazioni che verranno.Per concludere, ringrazio per la

grande quantità di messaggi disupporto provenienti da tutto i lmondo. E’ molto piacevole riceverel’appoggio e l’approvazione di alcunidei maestri più importanti diquest’arte. Non mancano i critici delnostro progetto, ma vogliamougualmente ringraziarli. Ci stimolano alavorare più duramente e meglio. Daqueste pagine voglio invitare gl iappassionati del Wing Tsun aconoscere i l nostro lavoro e acondividere le esperienze percominciare la ricerca che sicuramenteci porterà a “scoprire la nostragrandezza” (è una ricerca individuale).Vi assicuro che sarete trattati comedevono essere trattati i praticanti diArt i Marzial i : con RISPETTO eUMILTA’!!Saluti a tutti!!

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Allenarsi più vicini alla realtà

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Come abbiamo già dettonei nostri articoli

precedenti, il KMRED èun gruppo di ricerca su

Krav Maga, difesapersonale e sport dacombattimento, e la

nostra priorità è quelladi riunire in un

programma coerente diKrav Maga, le linee

tecniche in cui crediamo.

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Questo programma è in costante evoluzione esceglie ciò che permette agli all ievi che ciseguono di praticare un Krav Maga moderno,pragmatico e basato sulla realtà delcombattimento.Abbiamo notato spesso che aldilà della

controversia delle opzioni tecniche, in molti casi,i metodi di allenamento utilizzato nella maggiorparte dei centri, erano in qualche modo “asettici”e generalmente più adatti per una dimostrazioneche per la realtà. Osserviamo anche, altrettantospesso, che le persone che insegnano hannoseguito un programma di studi molto breve e/o sisono vantati del numero di iscritti confidandonell’effetto del trend passeggero del Krav Maga.Da parte nostra, abbiamo constatato da un po’

di tempo che l’eff icacia di un metodo di

autodifesa da strada non è compatibile con unabella coreografia di combattimento. Pertanto, inostri metodi di allenamento rispondono allenecessità reali degli allievi che addestriamo.Util izziamo una propedeutica specifica esperimentata da molti anni per permettere aipraticanti di fare fronte alla dura realtà diun’aggressione.Utilizziamo nelle lezioni una progressione

graduale, adatta a ognuno di loro, conesercizi sul la r iproduzione del lesituazioni molto frequenti ,pr iv i legiando l ’aspettocombattivo e r if lessivo.Non bisogna dire bugieagli allievi quando sitratta di difesa

Allenarsi più vicini alla realtà

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personale, perchè è in gioco la loro integrità fisica o laloro vita.

Alcuni esempi:Quando addestriamo qualcuno a difendersi da uno

strangolamento frontale, mettere le mani attorno al suocollo, gridando e spingendolo senza stringere, èsufficiente? Per noi non lo è! Aumenteremo gradualmentela forza e la violenza della presa.Quando diamo dei pugni in faccia a una persona,

bisogna codificare il tipo di colpo, la traiettoria, ecc., ognivolta? Non per noi! Il colpo con il bastone si deve

sferrare allo stesso modo che per la strada,

iniziando con un bastone diplastica per condizionare ilgesto, passando poirapidamente a uno più duro.Il realismo e il cambiamento

continuo degli scenari nellariproduzione delle situazioni distress, devono essere le nostre priorità. Tuttavia,indipendentemente dai metodiche utilizziamo per i nostriesercizi, è imperativo garantire che

questi si svolgano in condizioniottimali di sicurezza.

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Infatti, è diff ici le riprodurreun’aggressione reale con un coltello, peresempio, perchè avremmo troppe ferite oanche di peggio! Ma per avvicinarsimeglio a tutto ciò, possiamo utilizzare deicoltel l i “duri”, coltel l i con impulsoelettrico, equipaggiamento di protezionecome maschere, scudi, ecc., esoprattutto preparare il meglio possibilela persona che farà da aggressore!Per ultimo, vogliamo mettere l’accento

su una cosa importante! Non ci si può“improvvisare” istruttori di difesa personalee mettere in pratica gli esercizi di gestione

dello stress e del combattimento. Sidevono conoscere i limiti da nonoltrepassare in questo genere di esercizi!Nel gruppo KMRED, abbiamo una

lunga esperienza nell’insegnamento e sulcampo. Tuttavia, questo non ci impediscedi allenare e seguire i consigli dellepersone che provengono dagli ambientiprofessionali, come la polizia e i militari(di alcuni servizi speciali), per selezionaree proporre i nostri esercizi.Esperienza! Solo le esperienze reali

dalle quali abbiamo imparato una lezionepossono darci dei benefici.

Allenarsi più vicini alla realtà

“Esperienza! Solole esperienze

reali dalle qualiabbiamo

imparato unalezione possono

darci deibenefici”

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Tutti i DVD prodotti da BudoInternational vengono identificatimediante un’etichetta olograficadistintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD,DivX o simili). Allo stesso modo, siale copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard diqualità.

Se questo DVD non soddisfaquesti requisiti e/o la copertina noncoincide con quella che vimostriamo qui, si tratta di una copiapirata.

REF.: • MIAOZHI-1REF.: • MIAOZHI-1

Shifu Shi Miaozhi, uno dei migliori Maestri sortidalla più importante generazione di Shaolin e

allievo dello stimato Maestro Shi De Yang, inquesto DVD presenta una delle forme piùcaratteristiche dello stile Shaolin, laXiao Hong Quan. L’origine di questoTao Lu è a metà strada tra la realtàstorica e la leggenda. Antica disecoli, tutt’oggi il suoinsegnamento è ritenutoimprescindibile in questa ArteMarziale, grazie al fatto checontiene l’essenza stessa delloShaolin Gong Fu ed è un ottimostrumento per imparare il GrandeMetodo del Palmo, Zhang Fa(Tecniche di Palmo). Una dellecaratteristiche che la rendonofamosa è che risulta molto adattaal combattimento reale. ShaolinHong Quan la si potrebbe definire

come un Tao Lu il cui sviluppo èperfetto e ritmato, la tecnica è forte e

potente, ma se viene eseguitocorrettamente potremmo dire che è “come il

vento”. Questo Tao Lu possiede i movimenti e leposizioni base di altri tipi di Gong Fu. Possiede un

completo sistema delle combinazioni di mani, gambe,occhi e spostamenti, così come di un intero sistema di teoriae pratica sulle proiezioni offensive e difensive. Il DVDcomprende gli esercizi di riscaldamento, la routine deimovimenti a diverse velocità di esecuzione e angoli, la formasequenza per sequenza e le applicazioni tecniche per la difesapersonale. Una forma che tutte le persone interessate adimparare questa arte marziale dovrebbero conoscereprofondamente.

Budo international.netORDINALA A:

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Cinema Marziale

Poche stel le hanno bri l lato con questa forzanell’Olimpo del Cinema Marziale. Jean Claude CamilleFrançois Van Varenberg (Van Damme), nato in Belgionell’Ottobre del 1960 ha sviluppato una carriera unicanel suo genere; una carriera che continua ad essereviva (ha appena terminato il suo ultimo film mentrediamo queste informazioni) e che ha spostato molto inalto l’asticella di un genere che non solo ha acquisito unpropria dimensione, ma ha influito in maniera decisiva nellarealizzazione di tutti i film d’azione del cinemamoderno.Una carriera fantastica, piena di titoli

indimenticabili per i suoi molti fans, loha consacrato la superstar che è oggi.12 milioni di fans in tutto il mondoseguono il suo profilo su facebook e ilsuo nome è garanzia di successo ecredibilità nel mondo del cinema.Ma questi dati e molti altri sono noti a

tutti; poche sono le persone che tuttaviapossono parlare dell’altro Van Damme; gentecome l’autore di questo articolo, MikeLeeder, scrittore e produttore di Hong Kongche lo conosce da 25 anni, o come DonWarrener, il nostro editore negli USA che loconosce bene da almeno 15 anni, che oggicondivideranno con voi i loro aneddoti e lavisione dell’altro uomo, la persona, l’essereumano che si nasconde sempre dietro lamaschera dell’attore.I personaggi pubblici sono (ognuno al suo

livello) sottoposti alla pressione e al giudiziodella gente, che è incapace di distinguere tra

la persona e il personaggio. Averesempre gli obbiettivi puntati addosso,mettersi in prima linea, li trasforma nelbersaglio dei pensieri e dell’energie, deisogni e delle fantasie di una moltitudine dipersone. Di sicuro non è stato sempliceessere “Van Damme” e quell’esperienzaunica di fama e successo comporta dellepressioni sull’individuo che nessuno può

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L’altro Van Damme

comprendere meglio di lui stesso. Con ammirazione perl’attore, ma soprattutto con simpatia e rispettoverso l’essere umano che c’è dietro, con questoarticolo abbiamo voluto rendere il giustoomaggio a JCVD, alla persona. Quelli che, esono dappertutto, hanno la lingua lunga e lacritica facile, attraverso questo pezzo neconosceranno un’altro lato e forseimpareranno ad apprezzarlo da un diversopunto di vista, nel quale non viene primaquello che desiderano gli altri, ciò che tuttivorrebbero vedere, bensì l’uomo.

Mr. Van Damme, è sempre un onoreaverla in copertina!

Alfredo Tucci

Teto: Mike LeederFotos: Don warrener

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Cinema Marziale

Ho avuto i l piacere diconoscere Jean Claude VanDamme per oltre unquarto di secolo, l ’hointervistato un sacco divolte in vari paesi e in variset conematografici, e hoavuto i l piacere diapprezzarlo meglio nelcorso di questi anni.Infatti, mentre scrivoquesto pezzo, stoancora terminandola coproduzione delsuo ult imoprogetto, unt h r i l l e rd ’az ione

diretto da Ernie Barbarash,che abbiamo girato negliultimi mesi in Cina. Durantequesti anni JC è statoseguito moltissimo daimedia ed è apparso sullecopertine di svariate riviste,ma tuttavia c’è un lato chepoche persone conoscono. Egrazie al nostro stimatoeditore Don Warrener, questomese abbiamo l’opportunità diparlare di un Jean Claude Van

Damme decisamenteinedito.

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Il Jean Claude VanDamme che nessuno conosce!L’ho conosciuto per la

prima volta negli uff ici diLondra della compiantaCannon Films, dove eraorganizzata la proiezione di“Senza esclusione di colpi”.Entrai nell’ufficio ed era sedutonella reception, era un giovaneassai carismatico cheimmediatamente mi resi conto diaverlo già visto in azione nel film“Kickboxers-Vendetta personale”,nel quale interpretava il lottatorerusso che combatteva contro i lprotagonista. Il segretario mi disse chec’era da aspettare per la proiezione ecosì colsero l’occasione per presentarmiil giovane Jean Claude, che sembrava untantino sorpreso nel sapere che iol’avevo già visto all’opera (Kickboxers –Vendetta Personale fu un grandesuccesso in VHS nel Regno Unito alla finedegli anni ’80, e lo scoprimmo in Europamolto prima che negli States!)Sembrava che ci fossimo messi

d’accordo fin dall’inizio e così cominciò aparlarmi dei diversi alti e bassi e del fattoche la realizzazione di “Senza esclusionedi colpi” non era stata facile, oltre che lasua uscita fu sul punto di esserecancellata tanto che lui stesso entrò insala di montaggio per lavorare sullariedizione delle scene di combattimentoe recuperare tutta l’emozione e la magiache avevano. La proiezione andò bene enoi andammo in un bar li vicino per fareun’intervista rapida e sincera, con lapromessa che ci saremmo tenuti incontatto. Adesso si sente spessonell’ industria, ma è raro incontrarequalcuno che mantenga la parola; un pò ditempo dopo, quando Jean Claude era di

ritorno nel Regno Unito per i ldebutto di Kickboxer, mi riconobbee trovò i l momento per fareun’intervista e da alloraprobabilmente l’ho intervistatoalmeno una volta all’anno, arrivandoa conoscerlo sempre meglio. Holavorato con lui dietro le quinte perun paio di cose e più di recente hocoprodotto il suo ultimo film, nelquale ho potuto aggiungere ancora

L’altro Van Damme

“Senza perderetempo JC tirò fuori ilsuo cellulare e chieseall’uomo il numero delpadre e così gli diede

il telefono perchiamarlo”

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una cosa alla mia personale lista,quando mi sono trovato in una scenadi combattimento proprio faccia afaccia con lui. Bene, quando dicoscena di combattimento, lui è almenosette gradini sopra di me, parlo di unascena di combattimento di altissimoimpatto con la coreografia di John

Salvitti, il coordinatore delle scene diDonnie Yen.Col passare degli anni JC ha fatto

parlare molto di se, a volte per i suoifilm e altre, in un modo molto menogentile, per qualche contrattempoavuto o mancanza di giudizio, anchese non accade spesso ad essere

sincero. Ma esiste un altro JeanClaude Van Damme rispetto all’eroeche siamo abituati a vedere sulloschermo, e in questo articolo faccioriferimento ad alcuni momenti chepotrebbero farvelo vedere sotto unaluce più positiva. JC ha fatto più di 50film e ha lavorato con tanti staff e

“JC si è sempre messo nei guaicon sua moglie portando a

casa cani randagi dagli angolipiù remoti del mondo”

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squadre negli utlimi anni, ma quando qualcuno di loro ha avutodei problemi, egli è sempre stato il primo a dargli il proprioappoggio, sia morale che di altro tipo. I l mio vecchiocompagno di piano a Hong Kong era un attore australiano diArti Marziali, Mike Miller, il cui curriculum comprende ditutto un po’, da “Once Upon a Time in China II” con Jet Li,“The Black Sheep Affair” con Chiu Man-Cheuk (VincentZhao) e la commedia di azione di Tsui Hark “Double team– Gioco di squadra” nella quale si trovò faccia a facciacon Jean Claude, durante una scena di combattimentodi grande impatto che vide Mike visitare più di una voltail pronto soccorso per aver ricevuto dei colpi duri edessere caduto in malomodo per la buona riuscita di unabella scena di lotta. Mike era ed è ancora un grande fandi Van Damme, quindi combattere con il suo eroe eracome un sogno divenuto realtà, perciò la prendeva con

filosofia. Ma circa un anno e mezzo dopo ilfilm, Mike dovette interrompere la sua carrieradi stuntman a causa di una insufficienzarenale che lo costrinse a tornare in Australiaper ricevere un trapianto e ad allontanarsi

dal grande schermo.Siamo sempre rimasti in contatto ein due occasioni, quando ha subitodei brutti colpi in serie, il primoquando i suoi genitori morironoin rapida successione e, piùrecentemente, quando hasofferto una ricaduta deisuoi problemi renali, JeanClaude è stato felicissimodi registrare un videomessaggio per Mike,dicendogli che sperava ilmeglio per lui eincitandolo a nonmollare. Entrambi imessaggi venneroa c c o l t icalorosamente da

Mike e lui mi ha dettoche lo hanno aiutato a

tirarsi su di morale in unmomento alquanto triste.JC ha risollevato l’animo

anche di uno dei registi conil quale ha lavorato all’iniziodella sua carriera pocotempo fa, quando gli riferiiche ad Albert Pyun di

“Cyborg” avevanodiagnosticato la sclerosi multipla

ed aveva grossi problemi di saluteche minacciavano non solo la suacarriera, ma anche la sua vita.

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Cinema Marziale

“Quanti di voi sannoche JC è un ferventesostenitore della“Make a WishFoundation”?

Senza contare levolte che ha aiutatola gente senza chenessuno lo abbia mai

saputo”

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“Van Damme, che haottenuto presto la

Cintura Nera di Karate(Shotokan),

ha studiato danza, dalla quale senza

dubbio ha preso la suacoordinazione e flessibilità,

qualità che lo hannoreso celebre.

La sua forza fisica sideve inoltre al suoallenamento daculturista,

che lo portò a diventareMr. Belgio”

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Cinema Marziale

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Cinema Marziale

Allora JC non si fece pregare pertendergli una mano e offrirgli ancora unavolta i l suo appoggio. Io stesso hosperimentato un momento di veraamicizia poco dopo la morte di miamadre, alla fine del 2001, quando tornaidi corsa nel Regno Unito da Hong Kongper il suo funerale e qualche giorno dopoil mio arrivo c’era un messaggio di postaelettronica di JC che chiedeva dov’ero,poichè lui stava cercando di mettersi incontatto con me. Gli r isposi chepurtroppo avevo avuto un lutto infamiglia e non sarei stato davvero ingrado di contattarlo adeguatamente finoa che non fossi tornato nel Regno Unito.Nel giro di pochi istanti arrivò unarisposta di JC con il suo numero ditelefono in Belgio, chiedendomi dichiamarlo. Lo feci e lui non solo mi porsele sue condoglianze, ma mi disse ancheche lui era in Belgio e che se avevobisogno di qualcosa lo dovevo chiamareperchè si trovava vicino. Quell’uomo erauna stella del cinema e tuttavia avrebbefatto tutta quella strada per me, come unamico, ed è qualcosa che mi fece moltopiacere e tutt’oggi ricordo volentieri.Penso che l’editore di questa rivista, DonWarrener sarebbe d’accordo con me suJean Claude, perchè lui mi parlavaspesso dei suoi incontri con Mr.VanDamme.“Fu un grande piacere conoscere Jean

Claude Van Damme una quindicina dianni fa. Ho avuto la fortuna di conoscerlobene quando mi trasferii a Hoolywoodgrazie al mio amico e socio IsaacFlorentine, che aveva bisogno di unosceneggiatore e mi chiamò per dirmi sepotevo parlare con JC di un progettochiamato “La Torre”, ma io ero l’uomo

sbagliato per quel lavoro. Cosìlo chiese allo scrittore originalee quindii riuscirono a farlo. Mamentre andavo verso la porta,lui mi chiamò di nuovo einiziammo a parlare dicomputer e videocamere, ecc.e di Arti Marzial i . Le ArtiMarziali sono tutto ciò cheveramente conosco. Hopersino avuto il coraggio di

dirgli che poteva migliorare il suo calciocircolare, che arrogante che sono.In ogni caso, una volta sparsa la voce

che io avevo scritto alcuni articoli su dilui, mi contattò un amico in Inghilterra,John Jepson, che mi chiese se potevodire a JC se sarebbe stato disposto adandare nel suo paese e quindi JCaccettò di andare a insegnare in alcuniseminari organizzati da lui. Fece ungrande lavoro, tanto che tutti eranodavvero emozionati di esserne coinvolti.Fu durante questo viaggio che hoconosciuto un JC Van Damme chenessuno conosce.Stava facendo una lezione a

Birmingham, fermò tutti quanti e chieseloro di sedersi, poi disse: “voi pensateche sono forte e un gran combattente,però non lo sono, perciò voglio checonosciate un vero e duro combattente”.Poi si avvicinò a questo bambino di diecianni su una sedia a rotelle con unventilatore e uno di quei tubi che entranonella gola. “Questo, signore e signori, èun vero e duro combattente”, quindi siinginocchiò a fianco del ragazzino einiziò a parlargli domandandogli cosapoteva fare per lui. Il ragazzino disse:“Vorrei che facessi uno di quei tuoi calcispettacolari per me”. JC scattò in piedi eportò il suo proverbiale e perfetto calciogirato. Il giovane sorrise e JC tornò alsuo seminario insegnando stretching atutti gli altri.Dopo il seminario, ci sedemmo in una

sala aspettando che arrivassero le autoche ci portavano a quello seguente.Mentre aspettavamo chiamarono allaporta e l’assistente di Jc andò ad apriree si trovò davanti Jimmy con la suafamiglia per chiedere un autografo. JCera così emozionato di vedere i lragazzino, che li invitò a entrare nellasala. Parlarono per almeno un’ora e allafine JC mi chiese di assicurarmi che alnostro ritorno a L.A. avessimo inviato aJimmy il suo computer personale, unMac Pro portatile 17” e dunque lo feci.Credo che da allora Jimmy abbiaricevuto almento 5 nuove sedie a rotelleda JC durante la sua crescita.Un’altra bella storia accadde quando

ci trovavamo seduti in una caffetteria inuna piazza di Valencia e un barbone siavvicinò a lui e disse:” Beh, lei è l’attoreJean Claude Van Damme vero?” JC faappena in tempo a dire “si, sono io”.Allora l’uomo disse “se dicessi a miopadre che stavo parlando con lei, midarebbe del bugiardo”.Senza perdere tempo JC tirò fuori il

suo cellulare e chiese all’uomo il numerodel padre e così gli diede il telefono perchiamarlo. Il padre all’altro capo rimasesorpreso quando il figlio gli disse che eralì con JC, il quale poi gli prese il telefonoe disse al padre del tizio: “ Si, sono JeanClaude Van Damme e sono qui con suofiglio John e mi sembra che stia bene eabbastanza in salute pur vivendo perstrada”. Lui sapeva che suo padredoveva chiedersi spesso come stava ilfiglio. Poi riattaccò. Il senzatetto Johnnon perse tempo e allora tornò da Jc elo ringraziò...Poi sono stato io ad imparare

qualcosa da JC che non dimenticheròmai. John disse: “Ehi Jean Claude, orache siamo amici puoi prestarmi 20dollari?” JC si voltò verso di lui e glidisse semplicemente: “No, questo non tiaiuterebbe, ciò di cui hai bisogno è diavere un po’ di assistenza medica”. Johnsi allontanò. Se aveste visto gli occhi diJean Claude per come si sentivasapendo che non poteva aiutare quellapersona, avreste pianto all’istante.Quanti di voi sanno che JC è un

fervente sostenitore della “Make a WishFoundation”? Senza contare le volte cheha aiutato la gente senza che nessuno loabbia mai saputo.JC è anche molto amante degli

animali, spesso l’ho visto nei suoimomenti di relax o in quelli più feliciquando è circondato dagli animali ointeragendo con loro, specialmente con icani, poichè è l’animale con cui pareessere più in sintonia. JC ha una bellacollezione di cani ripartiti tra le sue casein Belgio e a L.A., tra loro anche deirandagi che ha salvato dalla strada invarie parti del mondo, cani feriti che hacurato e altri ancora. Penso che abbiacirca 12 cani al momento a casa sua e

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L’altro Van Damme

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Cinema Marziale

sua moglie li ama tanto come del resto JC, ma nonriesco a immaginarmi tutto il lavoro che si deve fareper il loro mantenimento.Abbiamo chiesto al famoso regista di Arti Marziali,

Isaac Florentine (“Undisputed II – Last Man Standing”,“The Sheperd: pattuglia di confine”) se potevacondividere i suoi aneddoti su Jean Claude e ci ha dettoquanto segue:“Eravamo nella palestra di Muay Thai a North

Hollywood. Durante uno sparring con MalaipatRajadamnern, campione a Bangkok in Thailandia, cheha al suo attivo oltre 150 match, JC portò il calciocircolare rovesciato più perfetto che si possaimmaginare, sfiorando appena la guancia di Malaipat.Lo avrebbe potuto colpire facilmente, ma non lo feceper il suo totale rispetto. Dopo circa 3 giorni ero a casasua che parlavo di una sceneggiatura e come sempre laconversazione virò verso le Arti Marziali e il combattimento,poichè lui sa che adoro allenarmi. Entrati in cucina mi chiese dirimanere fermo e calmo in piedi, quindi portò un calcio circolareassolutamente perfetto, rapido e potente che mi pizzicò appena ilnaso, lasciandomi impressionato dal grande controllo chepossedeva”.La stella emergente Scott Adkins, che ha lavorato con Jean

Claude in quattro film fino ad oggi, compresi “I Mercenari 2” e“Universal Soldier 4: Il Giudizio Finale”, in una recenteintervista ha parlato di JC per congratularsi con lui del suomatrimonio. Sebbene ci sia chi si aspetta certe rivalità tra unastella consacrata come Jean Claude e uno che potrebbeessere visto come un concorrente per ruoli simili, JC lo haaccolto bene e gli ha dato i l suo appoggio eincoraggiamento.C’è anche una storia che Don sarebbe

probabilmente il primo a raccontare. Don ora èresidente fisso a Los Angeles, ma in realtà è

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canadese. E quando egli si trasferì negliUSA una quindicina di anni fa, non aveva ilsuo certificato di residenza ne altro delgenere. Ma nella compilazione dellereferenze per richiedere la residenza,domandò a JC se poteva scrivergli unalettera di raccomandazione. Lui non era indovere di farlo, non doveva nulla a Don, malo fece lo stesso e adesso Don vive e lavoraa Hollywood. E quando parlò con i ldipartimento di immigrazione, dissero chefu quella lettera che li convinse a dare aDon la “Green Card”. Questa è solo unaparte di ciò che nessuno sa di Jean ClaudeVan Damme...Ci piacerebbe ascoltare alcune delle

vostre storie nel caso che abbiateincontrato o interagito con Jean ClaudeVan Damme, non fatevi problemi ainviarci una e-mail o a contattarcitramite Facebook per raccontarci ivostri aneddoti.

L’altro Van Damme

Potete trovare Jean Claude Van Damme in rete su HYPERLINK"http://www.jcvdonline.com" www.jcvdonline.com,

Seguirlo su Twitter a @JCVDonline o su HYPERLINK"http://www.facebook.com/JCVDonline" www.facebook.com/JCVDonline

Mike Leeder è uno scrittore/produttore residente a Hong Kong. I suoi successicinematorafici comprendono “Fearless” con Jet Li, “Rush Hour 3”, con JackieChan, “Pound of Flesh” con Jean Claude Van Damme, “Man of Tai Chi” con KeanuReeves e molti altri. E’ stato l’editore di Impact, HYPERLINK"http://www.impactonline.co" www.impactonline.co per più di dieci anni e hariunito elementi per diverse uscite in DVD e Blu-Ray di cinema asiatico e Culturamondiale e film d’azione per compagnie come la Hong Kong Legends, DragonDynasty, Shout Factory, Media Blasters, Premier Asia e molte altre.

Per mettervi in contatto con lui scrivete a: HYPERLINK"mailto:[email protected]" [email protected]

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o avuto poche volte l'occasione diincontrare un Maestro cosìpreparato nella propria Arte enella cultura di riferimento comequello di cui parleremo oggi.Shidoshi Jordan, arrivato di

recente in Europa dopo diversi anni di lavoronel suo paese nativo, il Brasile, ha conosciutoi l Giappone e la sua cultura, ne provaammirazione, la apprezza, la vive con intensitàe la sa trasmettere. Non a caso l'eredità dellascuola che dirige si basa molto sulle radici delGiappone guerriero e Samurai. Come nel casodel Conte Koma e dei Gracie, una tradizionegiapponese si stabilì e si tramandò fuori delloro paese natale, con una forza ed unradicamento notevoli. La storia che avvolgequesta tradizione è tanto appassionantequanto spettacolare. Le Arti che include, sonotanto varie quanto letali. Nell'Ogawa Ryu glial l ievi non studiano solo le forme dicombattimento più svariate e complete che si

possa immaginare: mani nude, shuriken,Katana, Bo, Jo, ecc…ma vi è anche unaformazione completa in storia, costume ecultura tradizionali. Un lungo studio al terminedel quale l'adepto deve dare un esame, la cuimancata approvazione lo esclude per sempredalla scuola. Questi requisiti hanno avvoltoquesta scuola di un alone di serietà e diimpegno che non hanno paragoni nel panoramaMarziale dei giorni nostri. Ovviamente i suoipraticanti non sono così tanti come quelli dialtri stili, ma quelli che ci sono possiedono unalto livello di impegno. Maese Jordan è venutoin Europa, accompagnato dalla sua incantevolemoglie Juliana, anch’ella parte integrante del

Sono passati 8 anni da quando ho conosciuto Shidoshi Jordan e ShidoshiJuliana. Da allora hanno scritto molto sulla nostra rivista e insegnatoprofondamente le Arti Marziali del popolo Shizen; ma da allora molti sonoanche i nuovi lettori e abbiamo pensato che questo mese sarebbe splendidose potessero avere qualche cenno generale della loro scuola e del lorolineage. Perciò abbiamo deciso di riproporre il primo articolo che vennepubblicato nel 2006 nel quale veniva introdotto il loro lavoro e dovepresentammo il primo di molti video e libri sull’argomento.Rileggendo l’introduzione che gli scrissi in quel momento, vi troviamoplasmato, in maniera intuitiva, il germe di un lavoro che si è protratto neltempo e che si è intensificato ed è maturato all’insegna dell’amicizia edell’impegno. Non sbagliai a giudicare allora quegli aspetti, però mai misarei immaginato, tantomeno loro, quello che poi avremmo fatto assiemeper la diffusione e la conservazione della cultura Shizen, che nel mio caso silega alla tradizione spirituale di quel popolo conosciuta come e-bunto e sullaquale ho già scritto 3 libri.

Alfredo Tucci

H

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loro sogno comune come potrete immaginare,per rimanervi ed insegnare. Sono bravepersone, predisposte al lavoro duro edintenso, alla positività e a condividere le loroconoscenze con altri budoka! E non è pocoquello che hanno da offrire! In questo loroprimo lavoro per Budo International, senzadubbio il primo di una lunga serie, sia conl’articolo che con il video, Shidoshi Jordan havoluto presentare i diversi aspetti che la suatradizione guerriera include, quali il maneggiodi armi multiple e le tecniche con un supportoe una radice comune, un lavorointeressantissimo e vario. Jordan, un vero Samurai all'antica, professala stessa riverenza per le forme di Musashi e,come lui, divide la sua anima tra la spada e lapiuma, offrendo generosamente le proprieconoscenze nel suo sito internet con unarticolo nuovo quasi ogni settimana.Quest’alta produzione lo ha portato nel corsodegli anni a pubblicare l'enciclopedia del Bugeie molti altri libri sullo Zen, sulla filosofia esulla tradizione giapponese, la maggior partein formato PDF, testi che dimostrano la suaprofonda conoscenza dell'Arte e della culturaMarziali. Non mi resta che raccomandare a tutti gliamanti del la tradiz ione giapponese siaquest’Arte che questo Maestro, erede direttoe ufficialmente documentato di un'autenticascuola Guerriera del Giappone eterno.

Alfredo Tucci

BU (militare, guerra)... GEI (arte) Il Bu è relazionato al militarismo, alla marzialità; il

Gei, a sua volta, significa arte o performance. Quindi,il BuGei è un collegamento del kanji che ha comeinterpretazione l’“arte o performance della guerra",denotando un aspetto più generico, ovvero include edingloba le diverse specializzazioni non solo delBujutsu, ma anche le sue sub-specializzazioni. IlBujutsu, a sua volta, denota la strategia o lafunzionalità di queste arti della guerra, la forma per laquale le pratiche raggiungono i loro obiettivi. Il Bugei o Arte Militare ebbe la sua origine nel

Giappone antico, benché fosse studiata solo per finibell ici. Oggigiorno la relativa ideologia ècompletamente rivolta alla Tradizione dell'Arte. Perquesto motivo tutte le discipline hanno un punto incomune: la ricerca della realtà e dell’efficacia, fattoreprincipale nella formazione di un guerriero. La cultura militare raggiunse il suo apogeo storico e

tecnico nell'Era Tokugawa (conosciuta anche comePeriodo Edo - 1603 d.C. al 1868 d.C.). La popolazionefu divisa in quattro classi sociali: samurai, agricoltori,artigiani e commercianti. I samurai rappresentavano laclasse dominante. Detenevano il potere assoluto sulpaese e sulle terre e avevano la spada ed il cognomecome proprio simbolo. Possedevano un codiced’onore chiamato Bushido. Approssimativamente nove secoli di espressione

del potere militare in Giappone dimostrano che lanazione fu influenzata da ideali ed etiche tipiche diquei guerrieri, con un impressionante senso dellamissione. Quegli elementi, che spinsero il bushi adagire negli scenari della storia giapponese, furonofortemente intrisi di una salda credenza dell'originedivina del Giappone, con una determinazione checonferma la credenza nella forza delle armi, anche se

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ciò implica la morte. Ilcodice comportamentalerichiedeva un’immediataed indiscutibileobbedienza agli ordinidei propri superiori, aiquali veniva attribuitouna sorta di anello dicongiunzione con i lpassato divino. Il Bugei si insegnava

nelle scuole mil itari -Bujutsu Ryu -, eranosparse in tutto i lGiappone, tanto che èimpossibile precisarne il numero esatto. Yorike Mizuguchi, che cambiò in seguito il proprio

nome con Manabo Ogawa, fu il capostipite di tuttol'albero genealogico della famiglia Ogawa. Yorike eraun sacerdote e credeva nel messaggio degli dei comeforma iniziale del proprio innalzamento.Successivamente Manabo venne riconosciuto daisacerdoti come Kokeisha (successore) diretto dellastirpe originaria del villaggio Kawa. Si pensa che ilnome adottato - Ogawa - sia senza dubbio unomaggio al suo rinascere nelle acque del “piccolofiume” che bagnava il villaggio. Il Kaze nel Ryu Bugei arrivò in Brasile attraverso la

famiglia Ogawa che sbarcò nel porto di Santosstabilendosi nello Stato di Paraná, nel sud del Brasile,in una data incerta che ha come riferimento il 1935.Shidoshi Jordan Augusto iniziò il suo percorso nelBugei attraverso Kazuo Ogawa e Kibashi Hirayama.Successivamente, sotto la guida di Roberto KunioAraki, ricevette dalle mani di Ogawa Hiroshi il grado diShidoshi ed assieme ad esso il permesso di insegnare

la tradizione della famiglia. Ci sono indizi storici

dove si fa riferimento allosviluppo delle tecnichedello stesso OgawaHiroshi. Si dice anche chein Brasile, fino alla decadedegli anni ‘70, il nostrolignaggio veniva chiamatoOgawa Ryu, in quanto sisviluppò molto dal puntodi vista dell’eff icaciagrazie al nostro soke. Èpertanto possibile vederele differenze, per quanto

concerne il Kakuto nel Bujutsu (forma reale dellaguerra), quando si paragona al Kaze nel Ryu delBrasile e di altri paesi. All’interno degli studi del Bugei, del lignaggio

Ogawa, sono comprese le arti nel Kobujutsu e nelTaijutsu. Tradotto letteralmente come “arte vecchia della

guerra” (Ko - Vecchio; Bu - Guerra; Jutsu – Arte)questa parola è stata utilizzata molto quale riferimentoalle pratiche con le armi. In realtà, nel corso degli anni,si è creata una grande confusione sulle arti marziali. Ècomune che le arti giapponesi utilizzino espressioniuniformi al la l ingua natale. In questo modo,logicamente, molti termini r isulteranno simil i .Determinati stili classici del Jujutsu, per esempio,definiscono comunemente la pratica con le armiKobujutsu, non includendo però la pratica dideterminate armi antiche come Sai, Tonfa, Kama,ecc... Per questo motivo è corretto affermare che inquei casi il termine Kobujustu viene utilizzato comeriferimento per le pratiche con armi classiche, come il

All’interno degli studi delBugei, del lignaggio Ogawa,sono comprese le arti nelKobujutsu e nel Taijutsu.

Tradotto letteralmente come

“arte vecchia della guerra”

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Jo, Bokuto, Tanto ecc., essendo usato solamente perindicare l’“arte vecchia della guerra”. Sono molte le arti del Kobujutsu praticate nell'Ogawa Ryu,

tra le quali: Kenjutsu, Iaijutsu, Battojutso, Jujutsu, Bojutsu,Tanbojutsu, Tantojutsu, Yarijutsu (Sojutsu), Naginatajutsu,Saijutsu, Kamajutsu, KusariFundo, Nawa no Gikko, Kyujutsu,per citarne alcune. Tai Jutsu è un termine giapponese che identifica le arti

marziali corporali, l'arte corporale. Tai significa corpo e Jutsuarte. Nonostante sia un vocabolo abbastanza indeterminato,ovvero che determina poco le proprie caratteristichepredominanti, il Tai Jutsu è una forma di lotta molto antica,che cercava di perfezionare e preparare gli allievi in modo dapoter affrontare qualsiasi situazione nella quale non sidisponesse di armi o di qualunque altro tipo di protezionediversa dal proprio corpo. Con questa consapevolezza l'arteacquisì dimensioni molto ampie, dovute alle infinite edifferenti situazioni di lotta corporale. Così come molte armi sono state sviluppate per produrre

dei vantaggi durante i combattimenti -e dobbiamo convenireche nel corso degli anni e con le diverse culture ne è statacreata un’immensa varietà, con le più svariate finalità-, ancheil corpo umano ha migliorato le forme di utilizzo dei propricomponenti strutturali, la testa, il tronco e le membra, confinalità di attacco e di difesa. In Giappone, come per altri paesi guerrieri, le tecniche di

combattimento senza armi divennero così tanto efficaci daessere studiate ed applicate contro qualunque tipo diavversario, armato o meno. Lo studio degli angoli, delletrazioni, degli impatti e delle leve che si possono realizzarecon il proprio corpo e i danni che si possono produrre indeterminate parti, sono stati esaustivamente approfonditiaffinché le arti senz’armi potessero avere gli stessi vantaggiche poteva avere un avversario con la più pericolosa dellearmi. Si possono trovare, ad esempio, applicazioni tecnichesenz’armi contro un avversario in possesso di un coltello(Tanto Dori) o di una spada (Shinken Shiraha Dori).

Il Tai Jutsu è essenzialmente diviso in tre arti di contattocorporale. La parte che studia il modo di afferrare(immobilizzazioni e strangolamenti) è il Jujutsu - arteabbastanza antica che proviene dal Kumi-Uchi (Yoroi Kumi-Uchi nel caso in cui venga utilizzata l'armatura), lotta checercava di portare gli avversari al suolo, di grandeefficacia per lo sviluppo del binomio corpo-mente.All’interno del Jujutsu inoltre, per la sua infinità ditecniche e di immobilizzazioni, si studia con uncerto impegno la lotta in piedi, ma con unaconnotazione più legata alla presa. Un'altra componente del Tai Jutsu è il

Kenpo. Un’arte che analizza l'aggressivitàe il rinvigorimento corporale. La filosofiadel Kenpo è quella di cercare lanaturalezza del corpo in unione con lasua aggressività. Questa violentaforma di lotta corporale fusviluppata per fini bellici. A completamento del Tai Jutsu,

abbiamo l'Aiki Ju Jutsu. E’ unalotta molto antica, basatasull'armonia e sull'uti l izzodell'energia interna, conosciutacome Ki. Alcune sequenze

caratteristiche del Jujutsu e delAikiJuJutsu vengono tuttaviautilizzate all’interno di essa, comele forme di Seiteigata. Quest'arteè conosciuta come Koppojutsued enfatizza l'attacco alle ossa.Un altro fattore che rende il TaiJutsu estremamente efficace èl'utilizzo di leve ed angoli di chiavi,fratture e torsioni di articolazioni,conosciute con i l nome di

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Kansetsu no Gikko. Diverse versioni storichespiegano il perché di tante tecniche rivolte allearticolazioni. La versione più nota risale all'originedell'armatura, che si narra essere stata creata peressere flessibile e che lasciava scoperte solamente learticolazioni, bersaglio per gli attacchi.

MAKIMONO, DOCUMENTI TRADIZIONALI Se analizziamo bene la composizione di un

documento, per quanto buono sia il testo in essocontenuto, non esprimerà mai veramente le conoscenzeprogrammatiche del professionista. Per i maestri piùtradizionali di Bugei, le posizioni rappresentate in testi edocumenti non possono essere così significative comel'analisi delle tecniche e la loro esecuzione. Sebbene siail maggior punto di riferimento o lascito di un maestro adun allievo, per quanto concerne la sua tradizione, i suoipensieri e le sue origini. Anticamente, i valori di un apprendistato in Koryu

erano cuciti in documenti che avevano il nome diKaiden, di modo che nomenclature relative siestendevano a Menkyo Kaiden, Densho, Kaidensho,Makimono, Ryusho e a tutta una serie di altripersonaggi. Benché esistano studi che provano ledifferenze tra ognuno di essi e le rispettiveapplicazioni, con l'arrivo del Gendai Budo, un fortedubbio sorse di fronte ai gradi e ai titoli che venivanoattribuiti. Con l'ascensione delle arti moderne cheutilizzano il sistema DanKyu di gradi, le informazionidel passato sono andate un po' alla deriva e sonostate soffocate dall’evoluzione delle nuove arti e dallaloro divulgazione.

Il sistema di Kaiden è conosciuto in Occidentecome una specie di “l icenza” per trasmetteredeterminate conoscenze. Nelle scuole piùtradizionali, oltre al Kaiden, si consegna il Makimono,documento che contiene le specifiche necessarie diogni Ryu e le specifiche della sua genealogia. Per decadi, molte furono le specifiche redatte

attraverso documenti. I contenuti si valorizzavano inbase alla continuità della direzione di un determinatoRyu – flusso, corrente, nagare, che si riferisce allignaggio - che, in sostanza, determinava i reali eredie detentori della conoscenza di tale scuola. Ishino Shihan, in una palestra nella Società

Brasiliana di Bugei, presentò la traduzione deidocumenti che rappresentano la Società Brasiliana diBugei nella persona dello Shidoshi Jordan Augusto,come Daihyosha o rappresentante delle tecnicheOgawa, in Koryu Seiteigata (forme stabilite per undeterminato ordine). Lo Shidoshi Jordan Augusto, riferendosi al

Makimono, in un'intervista, affermò: “Ogni cosa equalunque documento deve essere visto solo comeun ricordo del fatto che fai o hai fatto parte diqualcosa di importante nella tua vita. Qualcosa che tiha fatto del bene. Nient'altro”. E si spinge oltre: “Ildocumento non ti rende particolarmente speciale, alcontrario, ogni simbolo diventa un bersaglio. Perquanto riguarda il fatto che molti si rifanno aidocumenti per conquistare uno spazio di cui credonodi aver bisogno, dobbiamo ricordare che tutti noi, inun punto determinato dentro di noi, siamo fragili epiccoli. Il mondo illusorio è lì e tutti partecipiamo adesso. Il rispetto deve venire dall’interno versol’esterno e non dall’esterno verso l’interno”.

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Due Arti Sorelle/ Due Maestri FratelliI miei primi passi nel mondo delle arti marziali risalgono

agli anni ’60. Essendo nato a Santiago del Cile, dall’età di15 anni ho iniziato a manifestare un grande interesseverso i diversi stili coreani, cinesi e giapponesi. Così sonoentrato in contatto con diversi praticanti di Judo,Boxe, Karate, Tae-kwon-Do, Hwarang Do eKenpo.Dopo essere stato in Argentina,

Messico, Brasile, Panama, Perù ed ElSalvador e aver vissuto varieesperienze con praticanti, istruttori eMaestri, nel 1976 mi trasferìdefinitivamente in Spagna. Allorain Europa il Kenpo Americanoera quasi del tuttosconosciuto. Ho avutomolta fortuna perché inquegli anni ci fu granf e r m e n t o ,

diffusione e sviluppo di tutte le arti e degli sport dicontatto. Così nel 1978 iniziai Full Contact e Kick Boxingper mano dei più grandi dell’epoca: Dominique Valera,“The King”, Jan Plas e Johan Vos di Amsterdam, Olanda.Bill “Superfoot” Wallace e Benny “The Jet” Urquidez degliStati Uniti.

Kenpo

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Nelle arti del Kenpo ho iniziato conClaudio Chaparro e Arturo Petit del Cile.Dopo ho continuato con il Gran MaestroRobert Trias, Frank Trejo e Ed Parker daPasadena, California. Jorge Vazquez delKenpo Polinesiano e Jeff “Perfect Weapon”Speakman, a Newark, Utah e in altri svariaticorsi in Spagna. Il mio incontro principaleavvenne nel 1982 quando Robert Trias mipresentò il Gran Maestro Thomas BarroMitose, 22°discendente del Clan dei monaciKosho-Mitose. A quell’epoca sia il GMMitose, che i suoi figli, Mark, Debbie edElisabeth, erano al loro apice essendo lorodei grandi e magnifici atleti. Io stesso hogareggiato nelle stesse divisioni del GranMaster Mitose durante i mondiali USKA,svoltisi a Miami, in Ohio, a Chicago eHouston, Texas.Dal nostro primo incontro con il Gran

Maestro Thomas Mitose, le nostre anime sisono legate con ammirazione, rispetto elavoro congiunto. All’inizio io insegnavo aimiei allievi Kosho-Ryu Kenpo e Fu-ShihKenpo separatamente. Per il fatto che sonodue arti diverse e per rispetto e prudenzaverso la famiglia Mitose. Dopo le ho unite inun solo programma e poi col passare deglianni le ho di nuovo divise. Spesso il SokeMitose, scherzando simpaticamente esenza malizia, dichiarava che il Kosho èun’arte di pace e che il Fu-Shih ed io, siamo

la parte tigre del Kenpo. Ovvero la parteaggressiva, selvaggia e violenta. Tuttavia, alui è sempre piaciuto il mio modo di sentireed esprimere i l Kenpo alla ricercadell’eff icacia e della semplicità dimovimento.Quando ho conosciuto Soke Mitose, ho

iniziato subito a pubblicizzarlo. Così lointervistai, gli feci un’infinità di foto e video.Realizzai anche dei l ibri e pubblicaimateriale nelle principali riviste specializzatein Spagna. L’ho portato per la prima volta aMadrid nel 1985. in seguito lo abbiamoinvitato in molte altre occasioni fino ad oggi.L’ho portato anche in Inghilterra, Argentina,Portogallo, Cile e Messico. Molti dei suoiattuali rappresentanti all’estero, sono stati inprecedenza addestrati dal sottoscritto o damiei delegati in tutto mondo. Nei mieiprogetti futuri c’è quello di portarlo inNorvegia, Italia e in altri paesi ancora nonconquistati dal Kenpo.Il Soke Thomas Barro MItose, ha

affermato pubblicamente e attraverso varimezzi di comunicazione come video, riviste,interviste o conferenze stampa, che i nostristili non si scontrano tra loro, ma piuttostosono complementari. Siamo come lo Yin elo Yang. Ci appoggiamo sempre senza maientrare in conflitto. Nella sua recente visita aSegovia, Spagna, lo scorso Maggio 2014, inuna conferenza ripresa di fronte a una

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platea di allievi e di pubblico,dichiarò apertamente esinceramente che mi consideracome quel “fratello che non hamai avuto”. E che adesso nonsono soltanto un all ievo o unMaestro di Kosho-Ryu Kenpo, maun Membro in più della famigliaMitose.Allo stesso modo, io l’ho sempre

ammirato e rispettato. Infatti l’hosempre dimostrato in questi ormai32 anni di pacifica e piacevoleconvivenza (1982/ 2014). Adoro lasua maniera umile e nobile di esseree di vivere, la sua arte e la staturaspirituale e umana.E’ quindi giunto, forse, il momento di

unire le nostre forze per dare vita a un progettoche già avevamo negli anni 80, nel quale volevamo fondereentrambi gli stili, ma che alla fine non è mai stato portato atermine per diversi motivi, sempre indipendenti da noistessi. Unificando il Kosho, il suo aspetto tradizionale e lasua arte, e il Fu-Shih Kenpo, la difesa personale, le armi eil combattimento.Non sono mai stato geloso di ciò che è mio. Piuttosto

credo che “l’unione fa la forza”. Pur non avendoconosciuto James Masayoshi Mitose, mi sonosempre sentito attratto dalla sua figura e dalla suastoria. Lo sentivo così vicino, che mi sentivo partedella sua famiglia. Famiglia nella quale l’attualeSoke mi ha accolto con affetto, amicizia,ammirazione e rispetto.Entrambe le arti mi hanno dato una enorme

formazione umana e marziale. Ed entrambe mihanno mantenuto vivo e forte persino nei peggiorimomenti della mia esistenza. Credo che grazie aquelle ho sempre tenuto accesa la fiamma eternadelle mie motivazioni, la forza che muove verso dime, ogni volta con più semplicità, armonia etranquillità spirituale.Due arti, il Kosho-Ryu Kenpo e il Fu-Shih

Kenpo, due sorelle, sue fratelli. Un saluto alnostro Soke Thomas Barro Mitose e atutta la famiglia MIKKA Mondiale.Abbiamo ancora molto da fare a favoredei nostri giovani allievi, istruttori emaestri.“Vivete in pace, armonia e

onestà”. SIATE FELICI…Raul Gutierrez10°Dan Fu-Shih Kenpo – 9°Dan

Kosho-Ryu Kenpo

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“Mi è piaciutamolto la bellapresentazionedella mia

esperienza qui inItalia fatta dal

MaestroColonnese e mipiace molto lamodalità da lui

ideata per questamanifestazione”

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Intervista

Quando lo abbiamoincontrato la prima voltanel 2007 in quel d iFoshan (sud della Cina), in occasione di un eventoper la f irma del“Manifesto per lasalvaguardia del W ingChun” organizzato dallaChin Woo Ist itute ofFoshan, non potevamocerto immaginarci che ungiorno lo avremmointerv istato. I l pr imoapproccio con lui avvenne

nell’ascensore dell’albergoin cui allora alloggiavamoe c i colp ì col suo fareistrionico e la sua vogliad i stupire, a l la sogl ia de i settant ’anni . Adistanza di sette anni, orache i settanta l i haa b b o n d a n t e m e n t esuperati, il GM WilliamCheung sembra averfermato le lancette del tempo: instancabile,p ieno di passione, conl ’entusiasmo di un

ragazzino e un sorrisosempre pronto ad aprirsisul suo volto. Lo abbiamointercettato al recente“Internat ional Mart ia lArts Day” di Roma, doveera impegnato in unaserie di seminari compresiall’interno del suo tourmondiale 2014, che lo ha v isto transitare per la “c ittà eterna”e successivamente aPalermo, le due tappetenute sul suolo italico.

Articolo a cura di: Leandro Bocchicchio e Nicola Pastorino

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Grandi Maestri

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Quando lo abbiamoincontrato la prima voltanel 2007 in quel di Foshan(sud della Cina), inoccasione di un evento perla firma del “Manifesto perla salvaguardia del WingChun” organizzato dallaChin Woo Istitute ofFoshan, non potevamocerto immaginarci che ungiorno lo avremmointervistato. Il primoapproccio con lui avvennenell’ascensore dell’albergoin cui allora alloggiavamo eci colpì col suo fareistrionico e la sua voglia distupire, alla soglia deisettant’anni. A distanza di sette anni, ora che i settanta li haabbondantemente superati,i l GM Will iam Cheungsembra aver fermato lelancette del tempo:instancabile, pieno dipassione, con l’entusiasmodi un ragazzino e un sorrisosempre pronto ad aprirsisul suo volto. Lo abbiamointercettato al recente“International Martial ArtsDay” di Roma, dove eraimpegnato in una serie diseminari compresiall’ interno del suo tourmondiale 2014, che lo havisto transitare per la “città eterna”e

successivamentea Palermo, le duetappe tenute sulsuolo italico.

Un personaggio carismatico che daoltre 40 anni occupa le copertine dellepiù importanti riviste del settore (e nonsolo), compresa la nostra. Colui chepresentò Bruce Lee al suo Maestro, ilgrande Yip Man, e che a sua volta èdiventato un vero e proprio pezzo distoria vivente di uno degli stili di KungFu più praticati al mondo, il WingChun. Gentile e affabile, si è concessosenza esitazioni ai nostri microfoni percondividere con noi, e soprattutto contutti voi fedeli lettori, la sua visione delmondo delle arti marziali che lo vedesempre in prima linea, pronto a dare ilsuo contributo di esperienza e diinnovazione, impreziosendoulteriormente la sempre più foltaschiera di personaggi di l ivellointernazionale intervenuti sulle paginedi CINTURA NERA e sul canalestreaming di MARZIALE NETWORK. Un doveroso ringraziamento lodobbiamo a Claudio Fabbricatore perla sua preziosa opera di traduzione,che ha reso fattibile la realizzazione diquesta breve, ma significativa, perladella nostra redazione.

L’intervista:Cintura Nera: Come sta andando

la sua esperienza qui in Italia

all’International Martial Arts Day,ennesima tappa del suo TourMondiale 2014?GM William Cheung: Sono arrivatocirca tre giorni fa e devo dire che misto divertendo molto. Mi è piaciutamolto la bella presentazione della miaesperienza qui in Italia fatta dalMaestro Colonnese e mi piace molto lamodalità da lui ideata per questamanifestazione nella quale metteinsieme tanti personaggi di stili elignaggi differenti, senza alcunadistinzione. E’ molto bella questa cosa!

C.N.: Giunto quasi al termine diquesta sua fatica che lo ha vistoprotagonista in giro per il mondo,qual è la cosa o l’evento chericorda con più soddisfazione?GM W.CH.: Ce n’è uno inparticolare. Lo scorso 9 Novembresono stato invitato a Shaolin perreintrodurre il Wing Chung nelmonastero e per l’occasione è stataeretta una stele commemorativa in mioonore e in onore dello stile che è

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Grandi Maestri

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finalmente tornato nel tempio. Il tutto èavvenuto davanti a migliaia di persone.

C.N.: Qual è il livello complessivodei praticanti che ha trovato qui inItalia?GM W.CH.: Vedo dei praticanti pienidi grande entusiasmo e passione chesi prodigano molto. Il livello è buono ecredo che col passare del tempo nonpossa che andare a migliorare.

C.N.: Parlando in prospettiva,come vede il futuro del Wing Chunanche in funzione dei cambiamentiin atto nel mondo delle arti marziali?GM W.CH.: Il futuro per il WingChun vuol dire estenderlo alle forzespeciali tramite la difesa personalemil itare e a l ivello sportivo perprodurre dei campioni mondialiattraverso lo studio di questo sistema.Questo è il progetto che ho in mente eche sto già attuando. Infatti, holavorato con due campioniprofessionisti di pugilato, uno deiquali si è appena ritirato dall’attività loscorso anno. Un altro progetto chesto sviluppando riguarda dei corsi dilaurea a livello universitario in Cina e aCipro. Inoltre sono stati messi a

disposizione 250 ettari di terra inTasmania (Australia) nei quali nasceràun’università che includerà dei corsisul Wing Chun. Secondo me operarea livello universitario innalzerà il livellogenerale del Kung Fu e sarà i ltrampolino ideale per coloro chevorranno dedicarsi professionalmentealle arti marziali.

C.N.: Quindi come vede lospostamento dell’interessegenerale di alcuni praticanti emaestri verso l’aspetto piùsportivo? Non c’è il rischio dioscurare le antiche tradizioni dellearti marziali?GM W.CH.: Le Arti Marziali nasconoper il combattimento e anticamentevenivano usate prevalentemente suicampi di battaglia. Il 98% delle artimarziali sono sorte nel monasteroShaolin e io non vedo tutto questopericolo nel riadattare le tecniche perun utilizzo che poi è quello per cuisono nate. Ad esempio nelle MMA cisono tre livelli di combattimento:scherma in piedi, lotta in piedi e lottaa terra. Le tecniche di leva articolare ogli strangolamenti usati traggonogrande beneficio dalla pratica degli

stili tradizionali, in quanto ne possonomigliorare l’angolo di esecuzione e farcomprendere al meglio labiomeccanica rendendole più efficaci.

C.N.: Abbiamo già avuto modo diincontrarci nel 2007, in occasionedi un evento internazionale aFoshan (Guangdong, Cina). Sonopassati sette anni e la vediamosempre pieno di energia e divitalità: qual è il suo segreto?GM W.CH.: (Sorride) Beh, perchè infondo sono anche un medico…Per stare bene sono importanti 5fattori: mangiare le cose giuste,dormire abbastanza e bene, se c’èqualcosa che non va bisogna curarlosubito e non lasciarlo peggiorare,gestire lo stress (che è una delle cosepiù importanti) e fare esercizio nelmodo corretto. Spesso, infatti,succede che la gente si allena inmaniera scorretta procurandosi deidanni invece di avere dei benefici.

C.N.: Non le rubiamo altro tempoMaestro, è stato un piacere averlacon noiGM W.CH.: Grazie a voi, il piacere èstato mio.

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Postura 15 “Seduta primordiale” RajaPuranasana

Dopo che l’energia liberata è ascesa dalla parte posterioredel corpo ed è trascesa alla corona e al terzo occhio, neiquali potrebbero, naturalmente, coagularsi e causare iproblemi citati in precedenza, tuttavia, assestando i chakrafrontali e facendo scendere queste energie dalla testa versoil sesto chakra nell’addome inferiore (Dan Tien in cinese eHara nelle tradizioni giapponesi), offriamo una via per darmodo ad esse di fluire verso il basso, lontane dal cervello.

Tuttavia non abbiamo ancora raggiunto un completoassestamento del circuito energetico come vuole la leggenaturale. L’energia è soltanto scesa verso il sesto chakra edobbiamo tirarla fuori totalmente verso la radice, o settimochakra, per completare detto circuito principale. Mettendociin questa posizione dopo le due precedenti, adesso

possiamo realizzare questo completo circuito originale. Ilnostro coccige e il perineo ora sono in contatto diretto con ilsuolo, il che serve a portare l’energia verso il chakra dellaradice...e in ultima istanza verso la terra.

Inoltre, possiamo vedere che anche la parte posteriore dellegambe entra in contatto indiretto con la terra, abbassandoulteriormente l’energia della Kundalini dal chakra della radiceattraverso la parte posteriore delle gambe e dei talloni. Le ditadei piedi si puntano in avanti per dare ulteriore enfasi al talloneo per l’assestamento di una delle nostre principali struttureanatomiche a terra. In ogni caso, questa postura non è soloper l’assestamento, ma anche per lo sviluppo completo delcircuito energetico. Quando le dita dei piedi sono posizionate,intanto stiamo assestando contemporaneamente le energietrasversali nei chakra frontali, alla radice e alle gambe, così dapermettere che le energie trascendano attraverso l’interno

Dopo il rilascio o l’apertura della Kundalini nella “Posizione sulla punta dei piedi”,Angusthasana, abbiamo lavorato per collegare alla terra le energie che fluiscono nelle trelinee principali di Shushuma, Ida e Pingala con la seguente “Posizione dell’arco”,Dhanurasana. Questo è servito ad evitare problemi di salute o emozionali, poichè l’eccessodi rilascio di energie represse può causare molte volte tutto questo. Come abbiamo visto,il freddo della terra a contatto con i Chakra frontali dissipa queste energie travolgenti permantenere l’equilibrio, senza però interrompere la notevole apertura di questi. Nella“Posizione seduta primordiale”, Raja Puranasana, lo scopo ulteriore è quello che questeenergie liberate assicurino ancora più equilibrio, armonia e coscienza.

Kyusho (il punto vitale) dello sviluppo dell’energia

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Punti Vitali

Testo: Evan PantaziIstruttrice di Yoga: Carolina Lino

Ponta Delgada, AzzorreFoto: Tiago Pacheco Maia

Ponta Delgada, Azzorre

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coscia verso il perineo o i punti di unione/di incrocio più inbasso. Non solo il coccige è connesso alla terra, ma anche laschiena, che è dritta, consente all’energia di ascendere versola parte interna delle gambe incrociando quella del perineo eattraversare di nuovo verso la colonna vertebrale e le tre vieenergetiche. Le mani posizionate sulle ginocchia mantengonol’energia nel corpo invece che farla salire, il che accadrebbe sefossero poste a terra. Anche questa posizione si deveestendere e apre i chakra tra le scapole, rendendo possibileche nuove energie si ramifichino anche verso le zoneperiferiche delle braccia. Con questa postura le energiesalgono e si supportano attraverso il circuito completo econducono a una coscienza equilibrata e alla totalefunzionalità energetica.

“Seduta primordiale” Raja PurasanaUna volta che abbiamo terminato la postura dell’arco,

facciamo la transizione verso questa posizione seduta erilassata. Questa distende i muscoli della schiena, poichètutto il corpo si rilassa e si appoggia in posizione naturale e acontatto con il suolo. Mentre ci mettiamo con le gambedistese a terra e il palmi sulle rispettive ginocchia, sentiamola colonna vertebrale, specialmente a livello della regionelombare inferiore. Naturalmente, si tende di inarcarsiall’indietro poichè il peso del torso ricade su di essa. Allora,puntando le dita dei piedi in avanti, si sentirà una leggeratrazione e stiramento di questa area vitale. Ciò consente chel’ intera colonna vertebrale in seguito si raddrizzi,permettendo un’adeguato passaggio di energia. Se non sisentisse tutto il raddrizzamento della colonna vertebrale,tirate le dita dei piedi e riposate per sentire quel’è il problemadella colonna, poi posizionate nuovamente le dita dei piedi econcentrate la coscienza su come raddrizzareprogressivamente ciascuna vertebra in successione.Permettete che questo raddrizzamento nella vertebracervicale faccia tutto il percorso verso il cranio.

Una volta che percepite questa completa distensione el’aumento dell’energia posteriore, prestate attenzione allasensazione delle spalle e delle braccia, a come l’energia circolaanche attraverso di esse. Con la conoscenza delle energie dellegambe, del corpo, della testa e delle braccia, si è raggiunto uncircuito completo e cosa più importante, la conoscenza disuddetto circuito. Una volta che si ottiene con facilità questapiena coscienza e lo sentiamo ogni volta che adottiamo questapostura, di seguito, bisogna concentrare ulteriormente questacoscienza nello schema a spirare del flusso di energia. Cisaranno due grandi circuiti energetici di tipo elicoidale o a formadi simbolo dell’infinito che si possono sentire.

La prima elica è il grande circuito energetico in cui si sentel’energia salire dalla parte interna della gamba, attraversarela colonna vertebrale passando per i l perineo,successivamente dalla colonna verso l’alto sulla corona dellatesta e verso il basso dalla linea media frontale (e daichakra), nel perineo e verso i talloni.

L’elica secondaria sarà l’energia che si espande dallacolonna vertebrale (tra le spalle) e verso il basso dalla parteinterna delle braccia fino alle mani e poi di ritorno verso lacolonna vertebrale fino alla parte esterna delle braccia. Unconsiglio importante è concentrarsi sul grande circuito fino asentirsi comodi e naturali pirma di aggiungere il bracciosecondario, o circuito completo.

Respirazione e IntenzioneQuando adottate la postura seduta, respirate profondo e

lentamente per sentire le vibrazioni e il peso che gravano

sulla parte posteriore delle gambe e a terra. Poi espiratelentamente e profondamente per rilassare tutto il corpo eaprire tutte le vie energetiche. È possibile che sentiate ildesiderio di ripetere questo ciclo di respirazione, alloraconcentratevi fino al perineo, in particolare, in modo chepossiate sentire i movimenti energetici nelle respirazionisuccessive.

Ora, mentre inspirate profondamente,concentratevi lentamente sull’energia della coronaattraverso la linea centrale e sui chakra dellacroce attraverso i l perineo, nella parteposteriore delle gambe e dei talloni a terra.Espirate lentamente per sentire l’energiache scende attraverso la parte internadelle gambe fino alla pianta dei piedi,incrociando l’el ica nel perineo esalendo dalla colonna fino allacorona.

Ripetete di nuovo l’inspirazione,lavorando con lo stessoapproccio di prima con i piedirivolti indietro, per lasciarescendere completamentel’energia verso terra. Dopoespirate come prima, mamentre cominciate a farlo,ponete anche le dita deipiedi in maniera chesentiate la spintadell’energia dallapianta del piede (inun punto chiamatoR e n e 1n e l l ’ a g o p u n t u r acinese), nel senso in cuiquesta attraversa i lperineo e trasversalmentela colonna vertebrale finoalla corona, ma in questocaso, poichè arriva anchealla corona, si sentono anchele sensazioni vibratorie chealtresì viaggiano nella parteinterna delle braccia, fino aipalmi delle mani. Nel lungo eprofondo respiro sentite levibrazioni che salgono dallaparte interna delle braccia, eanche dal Chakra della Coronaverso quello della Radice dallaparte posteriore delle gambe edella terra.

Questo completa i l grandecircuito e offre il più ampio flussoenergetico per la coscienza el’illuminazione. Per favore, assicuratevidi consentire che l’inspirazione espandal’addome inferiore, perchè non si devemai espandere l’addome in avanti. Questoritarderebbe i l f lusso attraverso i lperineo...assicuratevi sempre di estenderel’inspirazione nel perineo e verso il bassoperchè si abbia un flusso potenziale edenergetico completo.

Prossima posizione 16 “Postura pelvica”Katikasana.

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Intervista

A cavallo tra la f ine diMaggio e l’inizio di Giugno, lanostra redazione è stataospite di un eventoparticolare e unico nel suogenere. Si trattad e l l ’ I N T E R N A T I O N A LMARTIAL ARTS DAY, giuntoalla sua XI° edizione, svoltosial l ’ interno del “Tempio Delle Arti Marzial i”, la bel la e accogl iente sededell ’Accademia di artitradizionali fondata e direttada Sifu AlessandroColonnese, situata alle portedi Roma. Una kermesse cheha riunito vari personagginoti nel mondo delle disciplinetradizionali cinesi di livellonazionale e internazionale,organizzata proprio da colui

che è oggetto della nostraintervista odierna.

All’interno del parco della strutturache ospitava il tutto, si sono alternatimaestri di svariati stili: dal wing chuncon i l grande Wil l iam Cheung, alBaguazhang con tre Grandmastercinesi, dal l ’Hung Gar, al Tai Chi,Danza del Leone e Difesa Personale,o l t re a d isc ip l ine aff in i come laScherma Medievale e i l Tiro Conl ’Arco Tradiz ionale stat ico edinamico, nel quale c i s iamopersonalmente c imentat idivertendoci molto.

Una “tre giorni” che ha dato modo atutti gli appassionati accorsi qui dipartecipare liberamente a lezioni eseminari senza distinzioni di lignaggioo di provenienza, all’insegna dell’unicacosa che davvero fa la differenza: lapratica.

E noi di Cintura Nera non potevamomancare all’appuntamento!

Ringraziamo sentitamentel’organizzazione che ci ha concesso diappropriarci della reception dellastruttura per allestire la nostrapostazione, nella quale abbiamorealizzato le numerose interviste, tra cuila presente, che speriamo quanto primadi potervi proporre attraverso le nostrepagine e il sempre più seguito canalestreaming di MARZIALE NETWORK.

Questo è i l resoconto dellamanifestazione raccontato dalle paroledel suo instancabile promotore, SifuAlessandro Colonnese (Presidente incarica della U.I.K.T – Unione ItalianaKung Fu Tradizionale).

Cintura Nera: Anzitutto Sifu, grazieper l’ospitalità che ci avete offerto inquesti tre giorni dell’IMAD.

Sifu Colonnese: Grazie e voi per esse-re venuti. Era doveroso invitarvi, in quan-to rappresentate una testata giornalisticadi spicco nel mondo delle arti marziali, siaa livello nazionale che internazionale.

Articolo a cura di: Leandro Bocchicchio e Nicola Pastorino

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C.N.: Parlaci un po’ dell’eventoche si è appena concluso, appuntol’International Martial Arts Day.

S.C.: Certo. Questo evento, che siorganizza qui nel “Tempio delle ArtiMarziali” e giunto alla sua XI°edizione,è ormai ben conosciuto nell’ambitodelle Arti Marzial i Tradizionali. Citeniamo molto a sottolinearlo in quantoè un po’ il fiore all’occhiello dellaU.I.K.T. perché rivolto esclusivamentealle nobili Arti Guerriere. Abbiamoavuto ospiti internazionali di grandelivello come il GM William Cheung.Sono state tre giornate dedicate adiscipline importanti, come il “JeetKune Day”, con la presenza dipersonaggi come James Tee Bekdall’Olanda, Pierre Hartmann daGinevra, oltre naturalmente alsottoscritto, che hanno tenuto lezioni eseminari sull’arte del “Piccolo Drago”.Abbiamo svolto la seconda edizionedel “Baguazhang Day”, replicando laprima edizione tenutasi durante l’annoe ch in questa occasione è statoimpreziosito dalla presenza di treGrandmaster cinesi: Kong Chen daPechino, Zhang Du Gan da Shanghai eZhao Min Hua che era già quidall’Italia. Essi hanno rappresentato almeglio questo sti le di incredibilebellezza e lo hanno fatto in unagiornata e esso dedicata insieme aoltre 20 docenti italiani provenienti datutto il paese. Abbiamo altresì avutol’opportunità di ospitare altri svariatii l lustri maestri della nostraorganizzazione, in rappresentanza deivari stili tradizionali e dei rispettivilignaggi. L’IMAD quest’anno ha dinuovo dimostrato di avere quelloscopo che noi ci siamo prefissi didargli: essere una vetrina di primolivello nel panorama delle Arti MarzialiTradizionali. La nostra mission èproprio quella di divulgare, attraverso

eventi culturali, oltre che con seminariconoscitivi e altro, gli antichi valori diun tempo. Tra l’altro colgo l’occasioneper annunciare il prossimo “Festivaldella Cultura Cinese” che faremoall’Auditorium di Roma tra i mesi diFebbraio e Marzo.

C.N.: Ci puoi spiegare il perchédella scelta di organizzare l’IMAD inquesta particolare location?

S.C.: Il “Tempio delle Arti Marziali”oltre ad essere la sede dell’accademiada me fondata da circa 11 anni, è unluogo particolarmente strutturato per lapratica delle discipline tradizionali. Cioccupiamo solo di quello, nonfacciamo altro qui. Abbiamo sceltoquesta location fuori dalla città proprioper offrire quello che è lo spirito verodelle Arti Marzial i Tradizionaliattraverso il contatto con la natura, congli elementi. Abbiamo sfruttato tuttociò che poteva trasportarci inun’autentica atmosfera marziale, perdare la possibilità a tutti i marzialisti disvolgere le pratiche in un contestoappropriato.

C.N.: In questa occasione c’è stataanche la presentazione del tuoprimo libro “Jun Fan Jeet Kune Do –La Via del Pugno Intercettore”. Cene vuoi parlare?

S.C.: Approfittando del fatto di avereillustri ospiti nell’ambito del Jeet KuneDo, durante la conferenza stampa diapertura dell’evento, ho fortementevoluto presentare il mio primo libro.Questo libro lo avevo già in cantiere dadiversi anni, con il proposito di parlaredi Bruce Lee non solo come attore delcinema marziale, ma come artistamarziale-filosofo. Fondamentalmentela sua disciplina si basa molto suldiscorso filosofico; a volte si confondel’ immagine di Bruce Lee solo in

funzione della filmografia solo perchétutti lo hanno conosciuto attraverso lesue pellicole. E’ a lui che dobbiamo laconoscenza del Kung Fu e delle ArtiMarziali cinesi. Il testo del libro trattaappunto di alcuni aspetti del suopercorso filosofico, diviso in diverseepoche nelle quali lui ha imparato dadiversi maestri di differenti disciplineanche interiori. Questo suo lato non èmolto conosciuto, anche perché letestimonianze che ho raccolto eriportato sul libro le ho ricevute da suoiallievi di prima generazione che mihanno raccontato le esperienze diBruce Lee come all ievo diGrandmaster di stili interni di Kung Fue quindi l ’aspetto interiore è benpresente anche nel Jeet Kune Do. Inqueste pagine tratto, ovviamente,anche di tecnica e di storia,raccontando vari aneddoti tra cuiun’intervista importante con LarryHartsell, suo all ievo di primagenerazione e mio Sifu e mentore delmio percorso marziale. Infatti io praticoJKD da oltre 25 anni, la nostraassociazione nasce nel 1990 come“Jun Fan Jeet Kune Do Academy” cheinsieme alla “Akea” di RobertoBonomelli” è stata la prima in Italia aoccuparsi del sistema ideato da BruceLee. Vi ringrazio di avermi dato mododi parlare di questa mia umile opera,che vi dono con molto piacere.

C.N.: Come organizzatore e comePresidente della U.I.K.T. oltre allasoddisfazione e a una comprensibilestanchezza, cosa lasciano alla fineeventi come questo nell’animo tuo edi chi vi ha partecipato?

S.C.: Questa è una cosa che spessoracconto a posteriori e mi interessatrasmettere a tutti gli appassionati diArti Marziali, cioè che tutto quello chesi cela dietro a queste discipline èl’appagamento di una ricchezzainteriore e spirituale. Le Arti MarzialiTradizionali sono cultura, non sono unosport e questo l’ho sempre ripetutonegli anni, perciò vanno studiate perquello che sono sempre state inorigine. Dopo un evento di questogenere, in qualità non solo di promoter,la cosa che mi rimane dentro è questosapore “marziale” che mi fa sentirevincitore, non perché abbiamopromosso solo delle discipline, maperché ho visto negli occhi deipartecipanti la soddisfazione di essereriuscito a comunicare a loro la filosofiache caratterizza le arti marziali. Da oltre10 anni provo questa sensazione espero di essere sempre in grado dimigliorare, di crescere e di dare allepersone il messaggio che vogliamo.

C.N.: Grazie ancora Sifu, allaprossima!

S.C.: Grazie a voi!

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Ref. 11210Armatura da Kendo.

Origine asiatica

Ref. 11220Armatura Kendo. Giappone.

Ref. 11160Hakama Giapponese.

Nero

Ref. 11170Hakamas. Japón. 100 %polyester. Azul

Ref. 11140Keikogi.

Giacca Blu Marine

Ref. 11109Hakama Nero

Ref. 11152Chaqueta de Aikido.

Algodón

10171Kimono

de Kobudo

Ref. 10816Kimono Tai Chi. Grigio

Ref. 10630Kung Fu filettato bianco

Ref. 10610Kung Fu rosso/nero. Cotone

Ref. 10650/51/52Giacca da Kung FuBlu, Nero, Rosso

Ref. 10671Pantalón de Kung Fu. Algodón

Ref. 10632Kung Fu saten negro

con ribete rojo

Ref. 10620Kung Fu Wu Shu. Cotone

Ref. 10820Kimono Tai Chi.

Allenamento. NeroRef. 10830

Kimono Tai Chi.Allenamento.

Bianco

Ref. 10821Pantalone Tai Chi Nero

Ref. 10815Kimono Tai Chi.

Avena

Ref. 11150Giacca Aikido Bianca

Ref. 10611Chaqueta Kung Fu negra. Botones

Negros

KOBUDO

Ref. 10870Divisa bianca da Tai Chi con ricamo

Ref. 10175Ref. 10190

Ref. 10920Kimono Ninja. Nero.

Con rinforzi

Ref. 10910

Ref. 13651

Ref. 13351

Ref. 13311

Ref. 13400

AIKIDO/KENDO/IAIDO

Ref. 11153Giacca Aikido. Bianca.

Speciale "grana di riso".Estate

NINJA/PENJACK SILAT

Ref. 10840Kimono Tai Chi.

Allenamento. Arancio

Ref. 11230Borsa Armatura. Giappone

Ref. 11151Kimono Aikido

Ref. 11145Giacca Kendo.

Tessuto speciale Giappone

Ref. 11141Keikogi.

Ref. 10612Giacca da Kung Fu.

Bottoni bianci. Bianca

Ref. 10831Pantalone Tai Chi Bianco

YOSEIKAN/SHIDOKAN

Ref. 11800

Ref. 10640Kung Fu rojo/negro.

Algodón

KUNG-FURef. 11231Tenugui (fascia)

TAICHI

Ref. 13652

Ref. 11234Cintura "Obi" Iaido.

Bianco o Nero.320cm. x 8 cm.

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PETER WECKAUFIntegral Martial Artist and system developer

Negli ultimi numeri abbiamo presentato i Sistemi diCombattimento tattico di Peter Weckauf distinti traloro. Questo mese andremo a dare un’occhiata più davicino a tutti i suoi sistemi di combattimento e agliobbiettivi, alle idee e ai traguardi dei suoi concetti diattacco e difesa. Questi sistemi sono il risultato dianni e anni di esperienza e di ricerca.

Sin da giovane, Peter Weckauf iniziò a costruirele proprie abilità nelle Arti Marziali. L’esperienzache ha acquisito lo ha ispirato a includere i propriconcetti nei sistemi di difesa esistenti. Le suelezioni lo hanno stimolato a sviluppare il proprioapproccio ai metodi di allenamento, agli scenari eai diversi aspetti della difesa personale.

Testo: Irmi Hanzal & Thomas E. SchimmerlFotos: Thomas Suchanek

Se avessi un Euro per ogni volta che mi hannodomandato, in qualità di direttore di questa rivista da27 anni, cosa è necessario per avere successo inquesto settore, sarei milionario. Non dirò come un miocaro amico che mi risponde sempre che non sa ciò chefa funzionare una scuola, ma che invece sa cosa NONla fa funzionare, però non mi posso arrogare il dirittodi conoscere la verità su un tema così particolare.

Farò diversamente, vi dirò quello che è SEMPREnecessario per arrivare al successo e rimanerci:conoscenza, serietà, perseveranza e organizzazione,sono senza dubbio virtù sine qua non, ma non lo sonomeno il possedere un proprio prodotto e una buonacampagna di promozione costante. Sebbene i secondisiano fattori esterni, è nei primi che uno si poned’innanzi al mondo. I fattori citati possono essereacquisiti, ma ce n’è uno che è personale, o ce l’hai o nonce l’hai: carisma, magnetismo, intensità interiore,leadership, chiamatelo come volete.

Ho conosciuto questo austriaco eccezionale qualche annofa e quanto più ho a che fare con lui, più mi convinco che egliriunisce tutti quanti i suddetti fattori. I fatti, che sonoincontrovertibili, parlano da soli e Peter da allora non hasmesso di migliorare, di crescere e di avere successo. Le sueperiodiche collaborazioni in questa rivista non sono fruttodella casualità, aldilà del professionista, si intravedonosempre gli altri fattori, la maggior parte dei quali, come tuttiquelli importanti invisibili, che caratterizzano i rapporti a lungotermine. Mettere ogni mese i suoi testi alla portata di tuttivoi, è sempre motivo di soddisfazione per me. Professionale,diretto, incisivo, Peter è un grande comunicatore e unricercatore sensato, pratico e concreto, senza ambiguitàne false promesse. Bravo Peter!

Alfredo Tucci

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L’ARTISTA MARZIALE INTEGRALE

“Vi dirò ciò che è SEMPREnecessario per arrivare al

successo e rimanerci:conoscenza,

serietà, perseveranza eorganizzazione,

sono senza dubbio virtù sine qua non”

Alfredo Tucci

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“Sulla base di concetti di provata efficacia,Peter Weckauf ha sviluppato dellecapacità per l’uso di questa arma

arcaica, tenendo sempre conto del suopeculiare maneggio”

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Il SDS-ConceptUna delle prime cose che ho notato è stata che molte Arti Marzialiutilizzano armi, ma nessuna arriva a sviluppare tutto il suo potenziale.Alcune tecniche, d’altro canto, sono così elaborate che non sipotrebbero mai usare in un combattimento reale. Il successivo logicopasso del Sig.Weckauf è stato realizzare un sistema indipendenteper l’uso degli oggetti quotidiani con fini di autodifesa, che, o sipossono allenare con un sistema distinto o possono completare isistemi con le armi esistenti. Il termine “SDS-Concept” si riferivainizialmente al Kubotan, anche conosciuto come “Bastone daDifesa Personale”, ma adesso Peter Weckauf utilizza elementidi uso quotidiano per il suo sistema di difesa personale come

bottiglie, torce elettriche, cucchiai, penne,cinture, sciarpe, libri, borse… Grazie allacreatività di Peter Weckauf, la lista si fasempre più lunga ogni anno, perchéinventa nuove tecniche con e per idistinti oggetti e le insegna neiseminari e nei corsi. Rispettare iprincipi e i concetti ha la massima

priorità per lo sviluppo di questeapplicazioni altamente innovative.

Allenamento con il coltelloLa difesa contro gli attacchi da coltello e altre

armi bianche è un altro argomento che PeterWeckauf affronta e discute all’interno del suo TCSConcetto di Lotta con Coltello. Essere capaci dimaneggiare il coltello con la base delle ArtiMarziali è alquanto necessario per la difesacontro gli attacchi dagli stessi. Lo sport dacombattimento è un’altra maniera di provare,per esempio, come negli eventi annuali deitornei di Combattimento con Coltello. PeterWeckauf è molto esperto nell’uso del coltello,due coltelli in contemporanea e nel Karambit.

Ascia e TomahawkLe asce e i tomahawk sono armi che non si

vedono tutti i giorni. Il TCS Tomahawk Fighting

L’ARTISTA MARZIALE INTEGRALE

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“Il successivo logico passo del Sig.Weckauf è statorealizzare un sistema indipendente per l’uso degli oggetti

quotidiani con fini di autodifesa, che, o si possono allenare con un sistema distinto o possono

completare i sistemi con le armi esistenti”

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“Il termine “SDS-Concept” si riferiva inizialmente alKubotan, anche conosciuto come

“Bastone da Difesa Personale”, ma adesso Peter Weckaufutilizza elementi di uso quotidiano per il suo sistema di

difesa personale come bottiglie, torce elettriche, cucchiai, penne, cinture, sciarpe, libri, borse…”

“Rispettare i principi e i concetti ha la massimapriorità per lo sviluppo di queste applicazioni

altamente innovative”

L’ARTISTA MARZIALE INTEGRALE

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Concept (Concetto di combattimentocon il Tomahawk) presenta i vantaggidi questa speciale arma, la più anticaconosciuta dall’umanità. Sulla base diconcetti di provata efficacia, PeterWeckauf ha sviluppato delle capacitàper l’uso di questa arma arcaica,tenendo sempre conto del suopeculiare maneggio.

Difesa a mani nudeSiccome le armi non sono sempre aportata di mano, pare una buona ideapoter contare anche su strategie didifesa senza di esse. Il PanantukanConcept è l’idea di Peter Weckauf diun sistema integrale per la difesaradicale. I l Panantukan Conceptcontiene elementi dello sport dacombattimento, delle Arti Marziali edella difesa personale. Una grandequantità di tecniche, applicazioni emetodi di al lenamento fanno diquesto sistema uno dei piùinteressanti nella “lotta di stradadelle Fil ippine”, che, in sensostretto, arriva dagli USA. I lPanantukan Concept è in realtàun sistema di auto difesacompleto per gli Artisti Marziali ei praticanti di sport dacombattimento che sentono lanecessità di migliorare eperfezionare le proprie abilità etecniche per i l loro uso incombattimento.

Metodi e strutturedi allenamentoI l Sig.Weckauf ha sempreconsiderato i metodi diallenamento come una cosamolto importante e perciò licontinua ad adattare e aevolvere su una base regolare. Imetodi di allenamento sono siimportanti per lui, ma lo sonoanche le abilità e le qualità chepermettono e rendono possibilel’uso corretto delle sequenze didifesa e attacco. È per quello chenelle lezioni del sistema dicombattimento tattico, la praticadelle capacità di coordinazione ècosì importante come quella degliaspetti fisici e mentali del sistemastesso.La disposizione razionale deidistinti livelli di addestramento è unadel le pr ior i tà personal i del Sig.Weckauf. Tutti i suoi sistemi sonocomprensibili e sono ben costruiti. Leidee che egli insegna di continuo –sia in seminari per istruttor i oattraverso la sua piattaforma diaddestramento on line – rendonoovvie le chiare strutture deiprogrammi di studio.

Per maggiori informazioni suseminari e corsi, visitate HYPERLINK" h t t p : / / w w w . s a m i -international.com"

www.sami-international.com

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PANANTUKAN CONCEPTHYPERLINK "http://www.panantukan-concept.com"

Nell’articolo di questo mese tratterò un’altra parte del nostro sistema SAMI: Il TCSPanantukan Concept è un sistema indipendente al 100% e altamente efficace nelcombattimento corpo a corpo senza armi, con base nei concetti e nei principi di lotta. Moltedelle sue tecniche derivano dal Kali Filippino, dalla boxe olimpica occidentale, dal Silatindonsiano e da altri stili.

La parola “Panantukan” è di origine filippina e significa semplicemente “Colpo” o“lotta”. Al giorno d’oggi, il Panantukan è uno stile a se stante. Il pugilato ha sempreavuto una forte influenza nel Panantukan, per cui nel mondo esso è conosciutocome “Boxe Filippina” o “Boxe sporca”, nel quale si distingue chiaramentel’elemento più evidente del sistema che sono i pugni. La più grande differenzatra il Panantukan e la boxe “regolare” è ovviamente il fatto che nel primo non cisiano delle regole restrittive, il che permette l’uso di tutte le armi del corpo,come i colpi sui punti vulnerabili dell’avversario, le prese, gli atterramentie la manipolazione del corpo.

Le differenze e i concetti dei distinti stili di Panantukan si basanoprincipalmente sui diversi punti di vista e sulle idee implicite. Alcunisistemi mostrano una inclinazione verso il Silat, mentre altri sonochiaramente influenzati dal Jeet Kune Do.

Testo: Peter Weckauf, Mag. Irmi Hanzal, Thomas SchimmerlFotos: Thomas Suchanek

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Che cos’è il PanantukanConcept?

Panantukan Concept è “arte dellalotta senza limiti”, è il mio modo divedere l’autodifesa senza armi. Il nomevuol dire “basato sul concetto della lottasenza l imiti”. Quando ho ideato i lPanantukan Concept, ho soltantoadattato i programmi di studio,l’insegnamento di metodi, tecniche edesercizi per il nostri istruttori e scuoleSAMI.

L’Arte della lotta senzalomiti

I l Panantukan Concept non siconcentra esclusivamente sullaboxe “sporca”, ma abbracciatutte le aree della difesa

personale. Ciò che la maggior partedella gente trova affascinante delsistema è la varietà illimitata di opzionidi addestramento. Le contempliamotutte: a partire dalle tecniche di pugilato,all’uso di tutte le armi del corpo (maniaperte, avambraccia, pugni, gambe,ginocchia, testate, spallate) concetti didistruzione, essere in grado dicombattere, protezione di terzi, difesacontro uno o più aggressori, concettooffensivo e – molto importante! – difesaa oltranza senza restrizioni.

Perchè PanantukanConcept?

Così come per tutti i nostri sistemi,utilizziamo il termine “Concept” perchèsia chiaro che il Panantukan può essereinsegnato come un sistema integrale eindipendente. Condivido la filosofia diBruce Lee che non dobbiamo essereobbligati ad usare forme e schemi fissi,ma dovremmo essere in grado diadattarci al le necessità e creare

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qualcosa di nuovo. Concetti, che possonoessere impiegati quando è necessario seguiretale filosofia ed evidenzano anche la nostraindipendenza e la singolarità dell’approccio. Iconcetti del Panantukan Concept sono ipilastri di questa efficace Arte Marziale e larendono così unica e potente. A seconda diogni situazione, i concetti possono essereusati singolarmente o combinati ad altri.Permettetemi di spiegare dettagliatamentealcuni di questi.

Concetti sulle armi nelPanantukan Concept

Sono sempre stato affascinato dai concettidelle armi, li trovo molto interessanti eabbiamo sempre cercato di svilupparliulteriormente. Molti sistemi insegnano primala difesa senza armi e solo più tardimostrano ai loro allievi come utilizzare ciòche hanno imparato contro quest’ultime. NelPanantukan, insegniamo la“sperimentazione” della mano armata(ovvero, presa e controllo tipico della lottacontro le armi) sin dall’inizio, per cui divieneuna cosa naturale per la difesa reale controle armi nelle tappe successive. Questoapproccio è una chiara indicazione dicome il Panantukan sia davvero unsistema per usare e difendersi dalle armi.

Distruzione

La parola dice tutto. Basata sutecniche di combattimento con armi,l’idea è distruggere o danneggiare leestremità dell’avversario in modo chenon possa usarle o che perda persino ilcontrollo della sua arma. Questo concetto è

soprattutto rivolto verso la mano armata delcontendente. Nel Panantukan

Concept, andiamo

un passo oltre e utilizziamo queste tecnichenon solo contro le braccia del nemico, maanche contro le sue gambe (distruzione dellagamba) minando la sua agilità. I Concettispeciali di addestramento per attaccare la

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testa del’avversario e il collo, fannoanch’essi parte del PanantukanConcept.

Manipolazione del corpoLa manipolazione del corpo è uno dei

principali pi lastri del PanantukanConcept. Si uti l izza per metterel’avversario in una posizione sfavorevoleper lui e buona per noi, così come perrompere i l suo equil ibrio. Lamanipolazione del corpo si usaprincipalmente in contemporanea contecniche di attacco, come percussioni,calci, e bloccaggi. La manipolazione delcorpo funziona per spingere, premere etirare, o come una combinazione diquesti tre elementi. Braccia, gambe,spalle, collo o testa possono esserel’obbiettivo delle tecniche dimanipolazione del corpo. Unamanipolazione efficace richiede ladistanza corretta, che è la distanza diperforazione.

La manipolazione del corpo è unadelle più affascinanti tecniche delPanantukan e, ovviamente, si utilizzaanche nella lotta con le armi. Si usanomolti degli esercizi e dei metodi speciali

di addestramento per migliorare letecniche di manipolazione del corpo.

Difesa da stradaIl Panantukan è fondamentalmente

una difesa contro pugni e calci. Per ilPanantukan Concept comunque,abbiamo creato un programma checomprende anche divincolamenti dalleprese, tecniche per minacce a manoarmata (coltelli, armi da fuoco) difesacontro più aggressori, difesa incondizioni particolari (in auto, seduti atavola...) e la protezione di terzi. Perquesto noi usiamo, naturalmente, iconcetti del Panantukan, ma alleniamoanche metodi e strategie estratti damoderni sistemi di difesa personale. Ciòè piuttosto logico, se vogliamopreparare i nostri allievi a eventi di ognigenere e migliorare le loro tecniche diautodifesa.

Formazione degliIstruttori

La diversità e l’uso illimitato sono ciòche rendono il Panantukan Conceptcosì interessante per istruttori di altre

Arti Marziali, sia come un’estensionedel la propria discipl ina osemplicemente come disposit ivoeducativo. SAMI International offrecorsi per istruttori, in particolare, per gliistruttori di altri stili che desideranomigliorare la loro conoscenza passodopo passo. Ovviamente, seguiamo lanostra strada quando insegniamo aifuturi istruttori di Panantukan Conceptattraverso elementi come le lezionipratiche di supporto on line. Una dellequestioni più importanti , tuttavia, è capire i concett i didatt ici ,l ’aggiornamento metodico deiprogrammi di studio e l’accesso benstrutturato ai programmi di abilitazione.Per il momento, il Panantukan Conceptviene insegnato in un gran numero dipaesi europei, quindi lo st iamosvi luppando in più posti conl’obbiettivo di consentire che semprepiù persone possano accedere alnostro sistema unico nelcombattimento corpo a corpo.

Per maggiori informazioni su seminarie corsi istruttori, visitate la paginaHYPERLINK

" h t t p : / / w w w . p a n a n t u k a n -concept.com"

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“Il viaggio più difficile è quello cheuno fa con se stesso...”

Hanshi Patrick Mc.Carthy

Appena un anno fa un gruppo dipraticanti di Krav Maga ha cercato diguadagnarsi la sua fetta di mercato conl’unica capacità di cui era dotata: lacalunnia. Hanno cercato di piegare lamia personalità utilizzando menzogne eaffermazioni senza senso. Hanno usatoun paio di soggetti che avevo espulsodal KAPAP: uno un criminale di guerrache una volta scoperto non ho potutofare altro che espellerlo. L’altro venneespulso dall’esercito Israeliano perassenza senza permesso, aldilà delfatto che io mi sono rifiutato di fargli farela prova di ingresso per entrarenell’unità YAMAM. Uno di loro eramembro della YAMAM e ha cercato didiventare istruttore, ma non erasufficientemente valido e al posto suol’unità YAMAM ha scelto me. Uno uomovenne dimesso dall’esercito israeliano acausa di problemi mentali soltanto dopo3 settimane di servizio. Diceva di averel’addestramento del Servizio SegretoIsraeliano, ma in realtà si erasemplicemente allenato con un tizio cheuna volta era stato un pilota militare. Ilsecondo era un tecnico della ForzaAerea e l’ultimo ha prestato servizionell’Esercito e aveva il profilo militarepiù basso del FDI, che voleva dire chese avesse avuto ancora un punto inmeno sarebbe stato sbattuto fuori dalleForze Armate. Tuttavia questo “grandeteam” che ha conosciuto il vero Kapap,è apparso dopo 15 anni per sostenereche non esisteva Kapap, ma da quandoil Kapap ha guadagnato popolarità,adesso che tutti i prodotti più vendutidel Krav Maga si stanno trasformandoin KAPAP, questo “team” ha affermatoche Kapap era il sistema della YAMAM,ma si sono dimenticati di dire che sonostato io colui che lo ha fondato e lo haintrodotto nella YAMAM, insieme alTenente Colonnello Chaim Peer. Questo“team” sta insieme a un pedofilo che èstato condannato 6 volte in un tribunaleIsraeliano per aver usato violenza suisuoi allievi. Ma “ora” si proclamanodepositari de “l’autentico”!Un giorno mio figlio arrivò a casa da

scuola e mi chiese perchè quandoalcuni suoi compagni cercavano il mionome su Google, veniva fuori che ioero un truffatore! Quello è stato uno deimomenti più inquietanti della mia vita.Come si può sconfiggere la cattiveria?Questi criminali hanno anche usato ilpotere di internet e dei forum on lineper cercare di diffondere malelinguesul mio defunto padre. E’ stato allorache ho deciso di ribellarmi.Mio padre mi ha insegnato un sacco

di cose, ma la prima e la più importanteè il rispetto. Qual’è il significato delrispetto? Mio padre non parlava maidel suo passato, delle guerre, malgrado

avesse partecipato a ben 5 e sia statouno dei pochi uomini che potevanoindossare l’uniforme Red Wings inIsraele! Appena due settimane primadella sua morte, gli chiesi di parlarmidel suo passato, ma lui mi disse“facemmo ciò che dovevamo fare, nonper ricompensa, ma per difendere ciòin cui credevamo, per il nostro paese,per quello che ho costruito e per lenostre famiglie, nulla di più.”Mio padre perse i suoi genitori

quando aveva 11 anni. Si trasferì avivere in Israele e non ebbe una vitafacile. Ricordo che quando visitai e poiandai a vivere in Giappone, mio padreandava a lavoro alle 5 del mattino e inun giorno gelido compresi ciò che midisse molti anni prima: “ Dovròlavorare molto, ma farò di tutto permandarvi nelle migliori scuole eottenere la migliore istruzione perchèpossiate avere successo nella vita”. Glidevo sicuramente il mio successo,anche perchè sono diventato unufficiale dell’esercito, nonostante nonfossi molto interessato ad esso, ma luimi spinse a sciegliere sempre le strademigliori nella vita.Dopo che mio padre è morto ho

capito capito quante persone loamavano e lo rispettavano, allora misono reso conto di quanto fossedavvero “ricco”. In questo articoloproverò a condividere alcune idee sulperchè continuo a disprezzare e astare lontano dalle cose non buone.Dalla gente spregevole e dai mieinemici: i nemici non sono miei amici,così come le persone cattive sonopersone cattive. Tutto questo mi haaperto gli occhi per studiare econoscere ancora di più. Il fatto che ioabbia ricevuto molte calunnie, mi hainsegnato molto e mi ha reso unapersona migliore. Posso anche direche mi ha mostrato tante cose su mieiamici, come disse Martin Luther King:“ Alla fine non ricorderemo le paroledei nostri nemici, ma il silenzio deinostri amici”. Eh si, i miei amici sonorimasti in silenzio come coloro a cuipiace arrivare più in alto calpestandogli altri.Faccio il possibile per insegnare con

amore e pace, mantenendo l’ego adistanza. Nel Machado BJJ si usa undetto che recita: “lasciate l’ego fuoridalla porta quando entrate in questodojo”. Io sono della vecchia scuola.Cerco di inculcare dei valori positivi, lebuone abitudini e la buona educazione,non solo le capacità tecniche e fisiche.Nella mia scuola non c’è spazio perl’intimidazione o l’arte marziale a finiegoistici. Questo mi riporta a una bellacitazione di Hanshi Patrick Mc Carthyda condividere con voi:“La gente dimenticherà ciò che hai

detto. La gente dimenticherà ciò chehai fatto, ma non dimenticherà maicome l’hai fatta sentire.”

Ho sognato di aver intervistato Dio:“Entra pure” disse Dio “Quindi vorrestiintervistarmi?”“Se ha del tempo” gli dissiDio sorrise e disse: “Il mio tempo è

l’eternità ed è sufficiente per fare tutto,che cosa hai in mente di chiedermi?”“Cosa la sorprende di più degli

esseri umani?”Dio rispose: “ Che si stancano di

essere bambini, fanno le corse percrescere e poi cercano disperatamentedi tornare di nuovo bambini. Perdonola propria salute per fare soldi e poiperdono i loro soldi per recuperare lasalute. Che per pensare con ansia alfuturo, si dimenticano del presente, inmodo che essi non vivono ne per ilpresente, ne per il futuro. Che vivonocome se non dovessero mai morire, emuoiono come se non avessero maivissuto...”Le mani di Dio presero la mia e

rimanemmo in silenzio per un attimo,poi gli domandai: “Come padre, qualisono alcune delle lezioni di vita chevorrebbe che imparassero i suoi figli?Dio rispose con un sorriso: “Che

imparino che non possono costringerequalcuno ad amarli. Ciò che possonofare è lasciarsi amare. Per sapere checiò che è più prezioso non è quello chepossiedono nelle proprie vite, ma lepersone a cui tengono. Che imparino anon paragonarsi agli altri. Tutti sarannogiudicati individualmente per i proprimeriti e non come un gruppo sulla basedi un metro di valutazione. Che sappia-no che una persona ricca non è quellache ha di più, ma quella che necessitadi meno cose. Che imparino che civogliono solo pochi secondi per ferireprofondamente le persone che amiamoe che ci vogliono molti anni per guarir-le. Che imparino a perdonare, pratican-do il perdono. Per essere consapevoliche ci sono persone che li amanomolto, ma che semplicemente nonsanno come esprimere o dimostrare ipropri sentimenti. Che capiscano che ildenaro può comprare tutto meno che lafelicità. Che comprendano che duepersone possono guardare la stessacosa e vederla totalmente differente.Per sapere che un vero amico è qualcu-no che sa tutto di loro...ma lo accettasenza condizioni. Che apprendano chenon sempre è sufficiente essere perdo-nati dagli altri, ma che devono perdo-nare se stessi.”Mi sedetti lì a godere del momento.

Lo ringraziai per il suo tempo e pertutto ciò che ha fatto per me e la miafamiglia e Lui rispose: “Quando vuoi. Iosono qui 24 h al giorno. Tutto ciò chedevi fare è chiedere ed io risponderò.”“La gente dimenticherà quello che

hai detto. La gente dimenticherà quelloche hai fatto, ma mai dimenticheràcome l’hai fatta sentire.”Cerco di fare in modo che i miei

allievi guardino più dentro se stessi che

Kapap

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non agli altri – “Il viaggio più difficile èquello che devi fare dentro te stesso...”Negli ultimi anni ho viaggiato quasi

senza sosta per insegnare il KAPAP eoggi lo vediamo in tutto il mondo, dalpolo nord all’Antartide. Io non ricercogente ricca, ne ho alcun interesse avedere le ricche signore di Beverly Hillsche praticano nei loro bei pantaloncini“i l feroce sistema dell’esercitoisraeliano”.Voglio insegnare alle comunità e alle

persone povere e per dare alla gentequalcosa in più nelleArti Marziali, non lo

faccio per vantarmi. E tutto questo miha trasformato in un “Sensei nella via”– e dove termina la strada, inizial’avventura.Ho iniziato a insegnare alle tribù

native, a viaggiare e a fare lezioni allecomunità che insegnano davvero dellavita, ma mi ritrovo più a studiare e aguardare me stesso. Ho imparato chequando vedi il leader dellatribù che vive col suo popoloe i l suo popolo rimane astento a galla, anche la suacasa fa lo stesso. Questomi dimostra che il nostro modo di

vivere, con i nostri leader che vivono intempli dorati, è lontano da tutti noi...Gli insegnamenti delle Arti Marziali

fanno si che mi faccia molte domandesulla vita, poichè le Arti Marziali sonolo studio della vita – dove la maggiorparte dei veri Grandi Maestri sono i piùgrandi stupidi. Se fossero stati piùintelligenti, avrebbero trovato qualcosadi meglio da fare e senz’altro piùredditizio.Che cos’è l’insegnamento?L’insegnamento viene dal cuore –

non ci sono parole per descriverlo.Trovare le parole per spiegare il

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“Do”, è come tirare sassi alla Luna. Negli ultimi mesi sonostato impegnato ad insegnare in un nuovo progetto per gliindios nativi delle tribù Cree e Inuit ed essi hanno dunqueiniziato il grande studio sulla vita dal loro punto di vista.Da bambino mi sono sempre piaciuti i film sui cowboys,

ma stavo sempre dalla parte degli indiani. Più vado avanticon gli anni, più capisco il perchè. Potevo sentire il loro

spirito e mi hanno parlato sinceramente in merito alle ideeoccidentali sul denaro e sulle loro prospettive di vita. Qui cisono alcuni detti ispiratori, dai quali tutti possiamo imparare,offerti dalle tribù indie native – che continuano ad esserevalidi al giorno d’oggi e che sono nuovi messaggi diispirazione e guida per il sottoscritto, e spero che lo sianoanche per voi.

Kapap

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“Sono povero e sono nudo, ma sono il capo della nazione.Non vogliamo ricchezza, ma vogliamo educarecorrettamente i nostri figli. Quello che ci da la ricchezza nonè buono per noi. Non la possiamo portare con noi nell’aldilà.Non vogliamo ricchezza. Vogliamo la pace e l’amore.”

Nuvola Rossa

“Solo dopo che l’ultimo albero sarà stato tagliato. Solodopo che l’ultimo fiume sarà stato avvelenato. Solo dopoche l’ultimo pesce sarà stato catturato. Solo dopo scoprireteche il denaro non si può mangiare”

Proverbio Indio Cree“Il nostro primo Maestro è il nostro cuore” Proverbio dei Nativi Americani

“Quando il sangue delle vostre vene ritornerà al mare, e laterra delle vostre ossa tornerà alla terra, forse ricorderete chequesta terra non vi appartiene, voi appartenete a questa terra”

Anonimo

“Tratta bene la terra: non ve la diedero i vostri padri, vela prestarono i vostri figli. Non ereditiamo la Terra dainostr i Antenati , la prendiamo in prestito dai nostr idiscendenti.”

Antico proverbio Indio Americano

“Ci sono molte cose che attirano l’attenzione, ma bisognacercare solo quelle che arrivano al cuore”

Antico detto Indio

“Quando sei nato hai pianto e il mondo ne era felice. Vivila tua vita in modo che quando morirai il mondo piangerà etu sarai felice”

Espressione Cherokee

“Perdi le staffe e perderai un amico; menti e perderai testesso.”

Hopi

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“Dobbiamo proteggere le foreste peri nostri figli, nipoti e figli che stanno pernascere. Dobbiamo proteggere leforeste per coloro che non possonoparlare per se stessi, come gli uccelli,gli animali, i pesci e gli alberi.”

Qwatsinas, Nazione Nuxalk

Qui di seguito, un riassunto e ladichiarazione d’intenti che ho fornitoper presentare il mio programma:Dichiarazione del Progetto della

Missione“Attraverso questo progetto, i

bambini svilupperanno comportamentisalutari e capacità sociali tramitel’attività fisica specifica, interagendocon i loro compagni. Grazie all’esito delprocesso di acquisizione delle differenti

capacità e attività che sono incluse inquesto progetto, i bambinisvilupperanno fiducia in se stessi ecostruiranno un’immagine positivaattorno a loro. Sport e attività fisicadiminuiscono in gran misura il livello diaggressività, ovvero, la canalizzanonella partecipazione creativaall’esercizio fisico. Nello sviluppo diquesto progetto, il focus è la situazioneattuale della società e tutti i problemirelativi che affliggono la famiglia, igiovani, come la paranoia, la violenzadomestica e tra compagni, l’impattodella pressione dei mezzi dicomunicazione e di internet, le droghe...poichè i bambini hanno bisogno diessere allenati per ottenere delleconoscenze obbiettive e realistiche.

“Ci sono moltecose che attiranol’attenzione, mabisogna cercaresolo quelle che

arrivano al cuore”

Antico detto indio

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Con questo progetto di Arti Marzialivogliamo realizzare una strategia cheaiuterà i bambini e i giovani nellacomprensione più ampia di ciò che licirconda e del loro contesto, del lororuolo nella famiglia e nella società. Igiovani di questa età non sonoabbastanza maturi per comprenderecerti problemi e possono ancora essereinfluenzati in maniera positiva attraversoi valori sociali. Una soluzione potrebbeessere quella di promuovere e renderepopolare lo sport e crediamo che laScuola di Arti Marziali sia una dellemaniere per inculcare i valori umani eaumentare il livello delle aspirazionisportive nella popolazione giovanile.Obbiettivi da raggiungere con

l’ implementazione del progettoproposto:Il progetto ha come obbiettivo

introdurre gli sport e le Arti Marziali aglialunni delle scuole primarie e secondarie,in modo che il loro interesse sia direttoverso attività che li aiutino a raggiungeredelle migliori condizioni di vita, apromuovere lo sviluppo fisico e mentale.La pratica sportiva in adolescenzacontribuisce alla prevenzione della

violenza e dell’abuso di droghe e creacoscienza dei buoni valori tra i giovani.Attività dei progetti di educazione

non formale:All’interno del progetto e aldilà delle

attività sportive, si sviluppa il ruolo dellosport nel contesto più ampio dellerelazioni interpersonali e dellacomunicazione. Attraverso diverseforme di attività sportiva, oltreall’educazione fisica, gli studentisviluppano spirito sportivo e attitudinipositive all’apprendimento della vita edi valori come la fiducia tra le persone,a identificare e risolvere problemi dicomunicazione e fraintendimenti, cosìcome una visione costruttiva delladiversità e la tolleranza. La crescitadella fiducia tra le persone è essenzialeper il reciproco rispetto, la mentalitàaperta, la comprensione e l’empatia. Inquesto modo si può promuovere losviluppo delle abilità comunicative, lacooperazione di squadra e lavalutazione positiva della diversità. Ilraggiungimento della fiducia, lacomunicazione, la competenza e latolleranza, permette di facilitare lacrescita della personalità, le modifiche

nel comportamento e la prevenzione dipossibili conflitti in famiglia e in società.Obiettivo delle attività informali ed

educative:La sensibilizzazione della percezione

sociale, ovvero, la coscienza che l’esat-tezza delle osservazioni degli altri dipen-de dalla precisione con la quale possia-mo evidenziare (cogliere, percepire) certeinformazioni (verbali e non verbali).Questa conoscenza sperimentale miglio-ra le osservazioni personali e aumenta lafiducia nelle situazioni di comunicazioneinterpersonale. Il progetto ha comeobbiettivo far convergere gli sport giova-nili verso i loro interessi in attività che glipermettano di avere delle migliori condi-zioni di vita, promuovere lo sviluppo fisicoe mentale e di accedere a un’informazio-ne aggiuntiva e a uno stimolo che parte-cipi allo sviluppo della stessa.

“La conoscenza di se stessi è i lprincipio di tutta la saggezza.”

Aristotele

“Conosci te stesso e vincerai tutte lebattaglie”

Sun Tzu

Kapap

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Fuoco:

I colpi ripetitivi (colpi a catena) rapidi,diretti e bilanciati, simboleggiano la pro-prietà esplosiva del fuoco e il caloreardente con il quale alimenta se stesso.L’elemento fuoco è relazionato con ilcuore e l’intestino tenue.

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L’elemento fuoco è uno dei cinqueelementi del sistema Hung Gar. Latecnica del fuoco trova nella maggiorparte dei casi la sua strada versol’obbiettivo in maniera diretta, abruciapelo, come ad esempio conuno dei cosiddetti colpi a catena (oanche catena di pugni). In generale, letecniche del fuoco simboleggiano laproprietà esplosiva di questo

elemento e sono in relazione con lostile della tigre, ovvero quelle tecnichedella tigre note a tutti. Se osserviamoil tipo di attacco della tigre, vediamocome questa sia diretta, attaccafrontalmente e con artigli affilati comeun coltel lo. Naturalmentenell’esecuzione delle tecniche delfuoco ha una grande importanza illavoro con il Qi, l’energia interna, visto

che qui si utilizza anche una sorta diforza esplosiva. Se osserviamo unpraticante di Hung gar che esegue letecniche tipiche del fuoco, vedremo lafigura di un guerriero indomito digrande temperamento che combattecon tecniche dirette. Nel mondo dellamedicina tradizionale, l’elementofuoco è fortemente legato agli organicuore (organo Yin) e intestino tenue

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(organo Yang). Negli antichi insegnamenti, al cuore vieneassegnato, in maniera simile alla medicina moderna, il ruolodel re. Provvede alla circolazione del sangue per gli altriorgani del corpo tramite sostanze vitali, prendendo così unaposizione centrale nel regno degli organi interni. Comesappiamo, senza cuore non ci sarebbe vita, ovvero, nonpotremmo vivere. Come abbiamo detto in generalenell’ultimo articolo sui cinque elementi, non esiste un HungGar Kung Fu soltanto duro o morbido. Anche se le tecnichedel fuoco sono di norma dirette e frontali, possonopresentarsi come un raggio distruttore o muoversi comefiamme leggere seguendo i l vento o gli ostacoli. Èimportante capire che qui non si tratta solo di meretecniche da combattimento, ma che dobbiamo partire dadifferenti strategie, forme e forze. Si deve far in modo che, aseconda di ciascuna situazione, l’allievo praticante di HungGar utilizzi le più adeguate. Per gli allievi occidentaliaggiungere il fuoco e la tigre è di solito la conclusionefinale. Anche il cuore, un organo al quale si attribuisconosentimenti forti come l’allegria e l’amore, sembra perfettoper lo stile della tigre e il suo elemento fuoco. Forse è per

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questo motivo che questo collegamento lo scopronosoprattutto gli allievi affamati di sapere, piuttosto che inovizi che praticano da poco tempo. Ma andiamo alnucleo della questione. Ovvero il combattimento: quandonel combattimento la soluzione migliore è l’attacco direttoe frontale, si può parlare di tecniche del fuoco.Naturalmente questo non è così facile da intendere comeda dire, poichè dietro un elemento nell’Hung Gar, comeabbiamo detto, non c’è solo una tecnica, ma si nascondeun piccolo sistema completo. Un sistema che fa parte ditutto l’Hung Gar Kung Fu. L’allievo avido di imparare e conuna forte volontà saprà sempre, senza dubbio, trovare lastrada per acquisire migliori capacità al fine di svelarequesto segreto. Sempre che provi a guardare aldilà delbordo del proprio piatto, continui ad imparare e diventi unbuon maestro.

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Metallo:I movimenti del metallo che dividono (colpi forti e

rovesciati ) , che imitano i colpi di un’ascia, sonointimamente legati con i polmoni e l’intestino crasso. Ilmetallo è un altro dei cinque elementi facenti parte delsistema Hung Gar e pare sia causa di confusione tra gliallievi più appassionati. Spesso si ricercano rispostenell’insegnamento delle cinque-parti, dove l’elementometallo (come gli altri) viene descritto in cicli differenti e

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gli si attr ibuiscono diverseinterpretazioni (per esempio: “L’asciache divide il legno, ma che dall’altrolato, può essere impugnata da esso”).A causa del fatto che in natura,paragonandolo al legno o alla terra,abbiamo poca relazione con questomateriale, ciò può sembrareinizialmente sconcertante perl’allievo. In ogni caso, a partire dal

mio ult imo art icolo sui cinqueelementi, in generale sappiamo chenell’Hung Gar, per ciò che riguarda glielementi, si tratta puramente dicombattimento. O per dirla con leparole del mio saggio Sihing: “Just todestroy the human body” (solo perdistruggere il corpo umano). Se sitratta di tecniche di combattimento,facendo riferimento all’ immagine

dell’ascia che divide, si esegue comeuna distensione o come un dividerequalcosa. Al principio metal lopiacciono le tecniche da cortadistanza e queste si legano tra glialtri, allo stile del leopardo. Col tipicopugno del leopardo, un pugno mezzoaperto, si può, a corta distanza eattraverso il loro limitato punto dicontatto (le nocche delle dita), colpire

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i l bersaglio con grande forzadistruttrice.

A parte il combattimento e la difesa,l’elemento metallo ha ovviamenteanche la sua corrispondenza nellamedicina tradizionale cinese:

Gli organi che competono a questoelemento sono i polmoni (Yin) el’ intestino crasso (Yang). Comeabbiamo visto nel cuore enell’ intestino tenue, la funzionedell’organo Yin ha spesso unafunzione più importante rispetto aquella dell’organo Yang, perciòquest’ult imo lo si nomina persecondo. Non solo nelle medicina

tradizionale cinese, ma anche nellamedicina moderna, oggi sappiamoanche, per esempio, che i polmonisono lo specchio della pelle. Pertantol’origine di diverse malattie della pellerisiede in uno squilibrio dei polmoni eperciò si ritrova nell’elemento metallo.Un esempio significativo per ciò cheriguarda questo tema è il fumare, cheinsieme ad altri inconvenienti, si puònotare come influisca negativamentesoprattutto sulla pelle. Ma torniamo alpunto centrale che ci riguarda, ovverol’autodifesa e i l combattimento:nonostante l’allievo assiduo all’inizioforse non veda alcuna relazione

diretta con l’elemento metallo, speroche acquisti, attraverso questoarticolo e la pratica costante delletecniche del metallo, più chiarezza suquesti elementi e i loro interessantiprincipi. Così come negli altr ielementi, la profondità dellaconoscenza del metallo dipende dalcontinuo esercitarsi, dal domandare edal progredire insieme ad un buonmaestro. E spero che in futuro moltial l ievi proseguano i l cammino dimaestro di Hung Gar e possanoscoprire tutto il potenziale del sistemae dei suoi sotto-sistemi e ne imparinoogni segreto.

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Bruce Lee

Testo e Foto: Harinder SinghPresidente Esecutivo e Istruttore Ufficiale Senior del PSF (Sistemi Progressivi di Combattimento)

Per Bruce Lee il Jeet Kune Donon era uno sti le. Era unprocesso di auto-scoperta e

crescita costante. Gli stili diArti Marzial i di tutto i lmondo hanno le proprieforme, movimenti etecniche, e i professionisti

di ciascuno di essicombattono credendo di

avere tutte le risposte. BruceLee si rifiutò di chiamare stileil Jeet Kune Do, poiché sentiva

che farlo avrebbe volutodire limitarlo. Spesso

diceva: “Non esisteuno sti le, se si

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Jeet Kune Do

comprendono totalmente le radici del combattimento”. La veragenialità del JKD è evidente nel cambiamento e si può osservarenella metamorfosi che hanno subito sia Bruce Lee che la sua arte.Dai suoi inizi classici nel Wing Chun, si è trasformato in tecnichemilitari e di polizia efficaci che adesso nel PSF(Sistema Progressivo di Combattimento)si insegna in tutto il mondo. Percapire veramente il JKD, dobbiamoguardare la progressione el’evoluzione che ha avuto Bruce Leeda quando era un adolescente di 13anni che studiava Wing Chun con illeggendario maestro Ip Man, fino adessere riconosciuto come il nonnodelle MMA dal presidente della UFCDana White.

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Jeet Kune Do

L’evoluzione del JeetKune Do

Wing Chun – Il nucleoDi tutti gli stili di Kung Fu che si

insegnavano a Hong Kong nel 1950,perché Bruce Lee scelse il Wing Chun?Malgrado Bruce Lee avesse una certaconoscenza dei movimenti fluidi del TaiChi dello stile Wu del padre, la suapratica seria nelle arti marzial icominciò a 13 anni. Quando si iscrissealla scuola diretta dal Gran Maestro IpMan, l’unico obbiettivo di Lee era diessere capace di sopravvivere aipericolosi combattimenti di strada neiquali si cimentava nei vicoli e sui tettidi Hong Kong. Quando era unadolescente, Bruce ebbe degli alterchicon membri di alcune gang e iniziò aguadagnarsi una reputazione comelottatore di strada. Per la suaincolumità, Lee passò innumerevoli orea sviluppare le sue abilità con Ip Man ei suoi allievi principali. Bruce imparò letre forme classiche. “La forma dellapiccola idea” Si Lim Tao, Chum Kiu“cercare i l ponte” e “Le dita checolpiscono” Biu Jee. Da questa base,imparò poi i l Chi Sao – maniappiccicose – e 60 dei 108 movimential Mook Jong (l’uomo di legno). Il WingChun è stato l’unico addestramentoformale alle Arti Marziali che Bruce haricevuto e forma il nucleo del JeetKune Do. Le idee dell’economia dimovimento, del parare e attaccarecontemporaneamente, la teoria dellalinea centrale, l’intercettazione, lapressione costante in avanti el’allenamento della sensibilità, sono ifondamentali di base del JKD. Anchein questa prima fase, Bruce aveva unamente assai curiosa e critica. Eglicercò i Maestri degli altri stili e con loroi segreti delle Arti Marziali. Incluseanche i principi della scherma praticatadal fratello. Partecipò e vinse anche untorneo di boxe occidentale quandofrequentava la scuola secondaria. A 18anni lasciò Hong Kong e arrivò negliUSA, dove cominciò immediatamentead aggiustare i l suo sistema dicombattimento per adattarsi al suonuovo contesto e agli avversari piùgrossi. Tenendo conto della “tropparigidità” della forma tradizionale, Bruceiniziò a sistemare gli angoli, le posturee il gioco di piedi del Wing Chun. Sirese conto che il Wing Chun mettevatroppa enfasi alle tecniche di mano acorta distanza a discapito dei calcidalla lunga.

Jun Fan Gung FuUna svolta importante nella

metamorfosi di Bruce Lee fu il suoconfronto con il tristemente celebreMaestro di Kung Fu, Wong Jak Man.Bruce mise fine al combattimento in

pochi minuti e lasciò il suo avversariofuori combattimento. Dopo l’incontroBruce analizzò le sue azioni ed eratutt’altro che impressionato dallaperformance. Sentiva che avrebbedovuto concludere lo scontro in pochisecondi.Il legame col suo stile, gli impedì di

adattarsi alle tecniche del del LawHorn Kuen del suo avversario. Rimaseanche stranamente senza fiato alla finedell’incontro e comprese di non esserein perfetta forma. Questo incontrointensificò la ricerca di Bruce dellarealtà assoluta nel combattimento.Grazie a questo obbiettivo, alla fineriuscì a vedere i limiti del Wing Chun esi rese conto dell’importanza dellacondizione fisica, della forza funzionalee dello sviluppo delle qualità. BruceLee divenne un fanatico del suosviluppo generale come atleta – tant’èche i principi e le strategie diaddestramento che impiegò negli anni’60 e all’inizio degli anni ’70 sonoancora all’avanguardia quasi 50 annidopo. Jun Fan Gung Fu prende il suonome da una variazione del nomecinese di Lee. È una forma ibrida nellaquale i l Wing Chun era parte delnucleo principale e un insieme di 26stili ruotavano intorno ad esso. Fudurante lo sviluppo del Jun Fan cheBruce Lee trovò il suo particolaremodo di portare i calci, basato suglistili del nord della Cina e sulla Savatefrancese. Questa era una materia cheveniva insegnata nelle scuole di Seattlee Oakland nel decennio degli anni ’60.Fino a quando nel 1967 Bruce Lee eDan Inosanto dissezionarono le 26 Artinella loro ricerca delle verità universalidel combattimento, e tramitel’evoluzione di alcune delle lororicerche e dell’allenamento di queste,si trasformò nell’Arte conosciuta comeJun Fan Gung Fu.

I VENTISEI ELEMENTIDEL COMBATTIMENTODEL JUN FAN

Wing ChunMantide religiosa del NordMantide religiosa del SudChoy Li FutTai Chi Chuan

(Stile della famiglia Wu)Pa KuaHsing-iBak-Hoo Pai (Gru Bianca), Bak Fu Pai (Tigre bianca)Artiglio dell’AquilaNg Ga Kuen (sistema delle 5 familglie)Ng Ying Ga (Sistema delle inque famiglie)Bak Mei Pai (Sopracciglio Bianco)Shaolin del NordShaolin del SudBok PaiLaw Horn KuenChin NaStile della ScimmiaStile dell’UbriacoScherma OccidentaleBoxe OccidentaleLotta libera occidentaleJujutsuEskrimaSikaran FilippinoMuay Thai (Boxe Thailandese)

Jeet Kune DoNell’ultima pagina de “Il tao del Jeet

Kune Do”, Bruce Lee scrisse che JeetKune Do era solo un nome e che nondobbiamo concentrarsi su questo. Èun dato di fatto, il Jeet Kune do fuconiato nel 1968 quando Bruce Lee eDan Inosanto stavano andando acasa dopo una sessione diallenamento intenso. Dan Inosantodisse a Bruce Lee che “è arrivato adessere così efficace che ci colpisciprima che possiamo fare qualsiasicosa”. Bruce rispose che ciò chestava facendo era intercettare oparare il colpo dell’avversario primache questo fosse capace di portare ilsuo attacco. Dan gli chiese: “Come sichiama questo metodo in cinese?”Bruce rispose: “Jeet Kune Do” – la viadel pugno intercettore. Il Jun FanGung Fu, ovviamente, si trasformò nelJeet Kune Do. Il suo obbiettivo eraintrodurre i principi basilari e fornirglile necessarie caratter ist iche direalismo nel combattimento. Principicome quello del colpire per 3 volte, i 4livelli del combattimento, i 5 modi diattaccare e le 6 infermità mentali.Partendo da tutto ciò, era ciascunindividuo che doveva ampliare taleconoscenza, per trovare la propriaespressione personale e scoprire leproprie verità. Il Jeet Kune Do non èun prodotto, ma un processo atto ascoprire la causa del la propriaignoranza. Solo conoscendo lapropria forza e le proprie debolezzepossiamo attaccare i punti vulnerabilidell’avversario e tenersi lontani daquelli forti. Il JKD è molto di più cheun insieme di tecniche e strategie distili e sistemi differenti. Piuttosto, ilJKD unisce diversi stili identificando i

“Bruce Lee scrisseche Jeet Kune Doera solo un nome

e che nondobbiamo

concentrarsi suquesto”

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temi centrali come rompere il ritmo, il controllo della lineacentrale, mantenere il flusso ritmico e la capacita di saper“incastrare” le tecniche dell’avversario.Bruce Lee sfidava di continuo degli Artisti Marziali per

crescere, cambiando ed evolvendosi in base ai tempi e allesituazioni. Parlava anche di trovare la migliore tecnica per unadata situazione e poi di trovare il modo di ingannare con l’Arte.Dopotutto, quando si lotta per la vita non c’è niente diantisportivo nell’attaccare gli occhi, dare un calcio all’inguine omordere la faccia. Prima che Bruce Lee andasse ad Hong Kongper fare i film, riconobbe a un solo uomo il III livello nel Jeet KuneDo, Dan Inosanto, lasciandolo con la qualifica di IstruttoreResponsabile nella scuola di Chinatown a L.A. Dopo la mortedi Bruce nel 1973, Dan Inosanto ereditò il patrimonio delJeet Kune do. Continuò ad insegnare e a svilupparel’Arte come voleva Bruce Lee, aprendo la KaliAcademy. Viaggiò per tutto il mondo per oltre35 anni perpetuando l’Arte e la filosofia diBruce Lee. Grazie all’opera di Inosantonegli utlimi 35 anni, ci sono istruttoriqualificati di JKD in tutto il mondo.La bellezza del JKD sta nellasua capacità di cambiare eadattarsi. Con gli anni, DanInosanto e Paul Vunakhanno aggiunto il BrazilianJiu Jitsu e i morsi e lepunture del KIno Mutaiper far fronte ai pericolidella lotta a terra. Seavete a che fare conqualcuno che pesamolto più di voi, ocon unoscenario conpiù aggressori,la capacità digestirvi aterra eritornare inpiedi èfondamentale peril successo in unaoperazione militareo in strada.

Il Jeet Kune DoContemporaneo – l’in-fluenza delle MMADal momento che i l JKD

continua a cambiare e adevolversi, anche i nostri metodidi allenamento lo fanno. Sel’Arte vuole essere considerataattuale e funzionale, in

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qualsiasi epoca temporale, allora deve cimentarsi con latecnica più forte di questo preciso momento che noiconsideriamo essere le MMA. Perché noi non realizziamo lenostre tecniche da un punto di vista statico – le realizziamoin combattimento. Praticare le tecniche con la minaccia diun pugno in faccia o di un calcio sulla gamba ci mantieneonesti e rappresenta al meglio la realtà del combattimentonel mondo moderno. Se avete avuto la fortuna di entrare inuna lezione di JKD alla fine degli anni 70 e 80, nella Kali

Academy di Dan Inosanto, vi sareste allenati come unpugile completo. Avreste dovuto saper combatterein tutti i settori del combattimento, fluendo nellaBoxe thailandese e nella Savate in piedi e poi nel

Jiu Jitsu per lottare a terra, nel Wing Chun pergli afferraggi e nel Kali Eskrima percombattere con le armi. L’idea di esserecome l’acqua ed essere capaci diadattarsi a una tazza vuota, assomigliamolto all’ idea di venire presi ecatapultati nel più povero eripugnante vicolo buio più pericolosoal mondo.Solo attraverso l’adattamento alla

situazione sarete in grado disopravvivere a qualsiasi tipo discontro che può accadere perstrada, sia in piedi che a terra, conarmi o contro vari aggressori. Nel1993 l’UFC si presentò al mondo. Inquel momento non c’eranocategorie di peso, ne l imiti ditempo. Si vedevano stili distinti chesi intrecciavano tra loro: la lottacontro la boxe, Jiu Jitsu vsKickboxing, Karate vs Judo. In quasitutti i casi lo scontro si riduceva acolpitori contro grapplers. Nel 2010la UFC aveva assunto un’importanzaglobale e l’MMA diviene lo sport dimaggior crescita a livello planetario.Sono state introdotte le categorie dipeso e i rounds a tempo, e gli ArtistiMarzial i ora comprendono lanecessità di dover contare sia sullavoro dei colpi che delle prese.Quando vediamo Lyoto Machidanell’ottagono, abbiamo l’opportunità diosservare i principi del JKDContemporaneo, dimostrati al lorolivello più alto. Machida utilizza le suequalità nel gioco di gambe, la distanza,la familiarità con la linea e la percezionedello spazio per controllare e attaccare ilsuo contendente. Lui non si limita a starein un angolo cercando di colpire e parare

dei pugni. Lyoto comprende la struttura delcombattimento MMA – essenzialmente la boxe

thailandese in piedi e il Brazilian Jiu Jitsu a terra.Lyoto sa che i suoi avversari non si metteranno in

una posizione bassa e si avvicineranno a lui con uncolpo di pugno rovesciato – come farebbero alcuni suoicolleghi stilisti del karate tradizionale. Al suo posto,useranno movimenti della boxe e porteranno jab e ganci.Lui sa che i suoi avversari non porteranno dei calci laterali

alla testa, ma useranno i calci circolari tailandesi. E sa ancheche in qualsiasi momento il suo avversario ha l’opzione di

lanciarsi ai suoi piedi per atterrarlo. Dopotutto, è per questo che haottenuto la cintura nera in Brazilian Jiu Jitsu. Questa comprensione dellastruttura del combattimento MMA gli permette di applicare le qualità cheha sviluppato dalla sua formazione tradizionale nel Karate. Intercetta isuoi avversari alla maniera di Bruce Lee, il che gli permette di eseguirespettacolari colpi da KO mentre egli non viene mai colpito. In un modo

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molto JKD, ha adattato il suo Karateper emergere nella struttura deicombattimenti di MMA, ha evoluto ilsuo modo di combattere per renderlocontemporaneo. Gli Artisti Marzialitradizionali devono prendere esempioda uno come Machida.

Il Jeet Kune DoContemporaneo – trucchiper combattere in stradaLa nostra strategia di combattimento

a terra è, in poche parole, mettere intrappola. Per quello impieghiamo il

Brazilian Jiu Jitsu e l’arte filippina delKino Mutai. Il Kino Mutai è l’antica artedi mordere senza sosta e il pizzicare cheGuro Dan Inosanto ha incluso per lesituazioni estreme di scontro stradale:quelle in cui la nostra vita o quella di unnostro caro sono in serio pericolo. Ne ilKino Mutai, ne il Brazilian Jiu Jitsu,erano tra i 26 elementi di combattimentooriginari di Lee e sono stati aggiunti piùtardi da Dan Inosanto e Paul Vunak, perfronteggiare il pericolo di molti scontristradali che finiscono a terra. Vorreisoffermarmi un momento per dire che letecniche che utilizziamo del Kino Mutai

sono ciò che di più brutale, barbaro ecruento l’uomo conosca. Ci sono solodue ragioni plausibili per infliggere talebrutalità a un altro essere umano:dovere militare o difesa della famigliadavanti a una minaccia mortale.Chiunque può mordere, ma bisognasaper mordere efficacemente, saperecome e dove. Dovete essere capaci dimordere il vostro attaccante per untempo tra i 5 e gli 8 secondi senzainterruzione, con il fine di fare un dannosufficiente per creare lo spazio perscappare. Dovete essere capaci dimordere in combinazione e fintare un

Jeet Kune Do

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morso al vostro attaccante. Dovete sapere comefingere un morso in una direzione per aprirvi unbersaglio più facile, una tecnica chiamata“mordere indiretto e progressivo”. Il mordere epizzicare nel Kino Mutai è come la punta di uniceberg; il restante 90% è sott’acqua e non lovedete. Pertanto, il segreto del Kino Mutai stanella sua integrazione con il Brazilian Jiu Jitsu enello sviluppo di una mente e un corpo unitodalla coordinazione, orientato soprattutto allaconservazione dell’energia fisica, mentale espirituale.Il BJJ è come un carro armato che fornisce

mobilità al suolo, l’equilibrio e la postura cheporta da una posizione a un’altra con una baseappropriata. Nel combattimento stradale senzaquartiere quando un uomo più grosso vi sbattea terra, è necessario mettersi subito in guardiae attaccarsi a lui. Lui vi afferrerà di nuovo e vicolpirà ripetutamente. Vi colpirà in faccia.Dovete afferrarlo, aspettate che si stanchi emordetelo quando rimane senza fiato. Esausto,non sarà in grado di muoversi o di difendersi. Icannoni di questo carro armato sono i morsi e igraffi. Se cercate di mordere l’attaccante primache sia sfiancato, la sua adrenalina entrerà incircolo e si libererà. Avrete svelato la vostraarma segreta e sarà molto difficile morderlo dinuovo. Dovete essere furbi! E magari dirgliqualcosa di osceno nelle orecchie, di eccessivoe poi afferrarlo. Smettete di lottare mentre virilassate e aspettate. Lasciate che porti i suoipugni, intanto resistete e aspettate. Laresistenza o la capacità di conservare la vostraenergia è la qualità più importante che si puòsviluppare per uno scontro in strada. Quandoun uomo grande e grosso vi ha bloccato a terrasiete finiti, se non sapete come respirare emantenere la vostra energia. Sarà necessarioattivare la risposta Kino Mutai prima che scoppila tempesta. Per conservare l’energianecessaria a sviluppare un comportamentofunzionale e a mantenere sempre il controllodella respirazione. Per lavorare questi strumenti

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Jeet Kune Do

impieghiamo la metodologia diallenamento del JKD Contemporaneo,conosciuta come “forza d’azione”. LaForza D’Azione utilizza i Kettlebells, TaiChi e Malavidya (esercizi di pesocorporeo degli antichi indiani) e il Gada(la Mazza indiana) per aiutare i modernipraticanti di Jeet Kune Do a migliorarele proprie capacità per il ring e lastrada.Dovete sviluppare forza isometrica allo

scopo di conservarla il tempo sufficienteper sopravvivere al vostro aggressore. Losviluppo isometrico è rivolto ai tendini,poiché quest’ultimi sono 500 volte piùforti dei muscoli. I benefici sono eterni:una volta che lo avete, lo avete! BruceLee e la maggior parte dei sistemitradizionali di Arti Marziali, che siano essicinesi, giapponesi, indiani o filippini,erano a conoscenza della necessitàdell’allenamento isometrico, grazie aisuoi benefici funzionali. Mordere egraffiare come lo facciamo noi, lo si fasenza sosta. Bisogna attaccarsiall’aggressore come un Alien e morderlotra i 5 e gli 8 secondi, causando danniirreparabili. Questo consente chel’attaccante venga inibito fisicamente eemotivamente. Considerate la maggiorparte delle posizioni a terra del BJJ,come la guardia, la guardia chiusa, ilcontrollo laterale, la monta e la montacompleta. Osservate quanto i punti vitalisono vicini alla vostra bocca, come le

orecchie, gli occhi, la gola, i capezzoli, idorsali, i bicipiti, le dita dei piedi, il talloned’Achille e l’inguine. Dopo aver studiatole scimmie ed essersi allenato con iGracie, Sifu Paul Vunak ha evolutoulteriormente l’arte attraverso l’aggiuntadi oltre 144 tipi di morsi, combinando ilKino Mutai con le posizioni del BJJ.Questa è una parte fondamentaledell’allenamento del Jeet Kune Docontemporaneo negli scenari piùestremi.

SintesiL’arte di Bruce Lee si è evoluta ed è

cambiata per adattarsi al contesto eagli avversari che ha dovuto affrontare.Questo è chiaro sia dalla suaprogressione dal Wing Chun al Jun Fane alla fine al Jeet Kune Do. Ed è altresìchiaro nella sua evoluzione fisica. Eglicostruì un fisico di prima categoria incui tutto era parte di una muscolaturafunzionale, senza parti in eccesso.Bruce Lee ha ispirato milioni di personein tutto i l mondo, perché ci hadimostrato ciò che è possibile se uno siesprime realmente e onestamente almassimo del proprio potenziale. Le suetrasformazioni sono la prova chel’uomo, in quanto essere vivente, èmolto più importante che qualsiasischema prestabilito o sistema stilizzato.Il Jeet Kune Do Contemporaneo è

progredito fino a modificarsi attornoalla crescita atletica delle MMA e si èmodificato anche in base alle esigenze,ogni volta più cruente, dell’attuale lottastradale. Il Kino Mutai e il Brazilian JiuJitsu, le arti 27 e 28, permettono diadattarsi ai vostri avversari quando unasituazione arriva alla peggiore delleipotesi, a terra. Questi vi permettono diadattarvi ai movimenti di un attaccante,e far si che le sue tecniche siano levostre tecniche. “Il risultato finaledell’allenamento del Jeet Kune Do è lanascita di un Artista Marziale che nonpossieda nessuna struttura o forma.Per questo, egli possiede tutte lestrutture e tutte le forme. Egli è in gradodi adattarsi a qualsiasi situazione,come l’acqua lo fa con qualsiasirecipiente. In grado, per esempio, diriempire una tazza vuota” –. Paul Vunak

Harinder Singh è i l presidenteesecutivo e Responsabiledell’Addestramento di Livello Superioredel PSF (Sistemi Progressivi diCombattimento). Si recherà nel RegnoUnito i l prossimo Nevembre perinsegnare i l Jeet Kune DoContemporaneo di Paul Vunak. Per maggiori informazioni, contattate

il Direttore regionale del Regno Unito,Michael Wright, tramite la pagina web:HYPERLINK"http://www.thepfsevent.co.uk"

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Il DVD "Krav Maga Ricerca e Sviluppo" sorgè

dalla voglia di quattro esperti di Krav Maga e

sport da combattimento: Christian Wilmouth,

Faustino Hernandez, Dan Zahdour e Jerome

Lidoyne. Ad oggi, loro dirigono molti club e

conducono un gruppo di una ventina di

professori e istruttori di molteplici

discipline, dalla Krav Maga alle

MMA, Mixed Martial Arts.

Questo lavoro non è destinato

a mettere in evidenza un

nuovo metodo nè una

corrente specifica di Krav

Maga. Il suo scopo è

semplicemente quello di

presentare un

programma di Krav

Maga messo a fuoco

sull'importanza del

" c o n t e n u t o " ,

condividendo in questo

modo le nostre esperienze.

REF.: ¥ KMRED1REF.: ¥ KMRED1

Tutti i DVD prodotti da Budo

International vengono identificati

mediante un’etichetta olografica distintiva

e realizzati in supporto

DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o

simili). Allo stesso modo, sia le copertine

che le serigrafie rispettano i più rigidi

standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi

requisiti e/o la copertina non coincide con

quella che vi mostriamo qui, si tratta di

una copia pirata.

Budo international.netORDINALA A:

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La Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei (ZNTIR) èl'organismo che attualmente, una volta rivisti e adattati iconcetti e la metodologia di una scuola proveniente da unsistema di combattimento reale, vuole preservare questatradizione e le forme originali tramite un metodo che unisce

corpo, mente e spirito in maniera realistica edefficace. Questo DVD è stato creato a cura dei

praticanti della Filiale Spagnola della ZenNihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei (ZNTIR

- Spain Branch) per far conoscere atutti uno stile di combattimento, con

una vera spada, creato nello scorsoXX secolo e con radici nelleantiche tecniche di guerra delGiappone feudale. Qui potretetrovare la struttura basilare dellametodologia che vieneapplicata nello stile, dagliesercizi codificati per ilriscaldamento e lapreparazione, passando per gliesercizi di taglio, le guardie, ikata della scuola, il lavoro incoppia e l'introduzione alla

pietra miliare su cui si basa ilToyama-Ryu: il Tameshigiri, o

esercizio al taglio su un bersaglioreale. Ci auguriamo che la

conoscenza dell'esistenza di uno stilecome il Toyama-Ryu Batto Jutsu sia

una riscoperta di un modo tradizionale eallo stesso tempo differente dalle attuali

discipline da combattimento, che attraggacoloro che desiderano andare più lontano nella

pratica delle arti marziali. Gli appassionati della spadagiapponese e i neofiti, troveranno questo DVD utile come puntodi riferimento e supporto al proprio apprendimento.

REF.: • TOYAMA1REF.: • TOYAMA1

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengonoidentificati mediante un’etichetta olografica distintiva erealizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allostesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano ipiù rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, sitratta di una copia pirata.

Budo international.netORDINALA A:

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REF.

: DVD

/JKD

TIM

TITOLO: JEET KUNE DO

REF.

: DVD

/JKD

TIM

2

TITOLO: JEET KUNE DOELEMENTS OF

ATTACK

REF.

: DVD

/JKD

TIM

4

TITOLO: JEET KUNE DOBRUCE LEE’S

YMCA BOXING

REF.

: DVD

/JKD

TIM

3TITOLO: JEET KUNE

DO UNLIMITED

REF.: DVD/BURTON TITOLO: JEET KUNE

DO UNLIMITED

REF.: DVD/BURTON2 TITOLO: BRUCE LEE: L’UOMO E LA SUA

EREDITA

REF.: DVD/TV2

TITOLO:HOMENAJE

A BRUCE LEEAUTORE:

TED WONG & CASS MAGDA

REF.

: DVD

/BL

AUTORE:TIM TACKETT

AUTORE: SALVATORE OLIVAAUTORE: B. RICHARDSON

TITOLO: JKD STREET DEFENSE TACTICS:

TITOLO: EXPLOSIVE DUMOG

TITOLO: JKD STREET TRAPPING”

REF.: DVD/SALVA • DVD/SALVA2• DVD/SALVA3 • DVD/SALVA4• DVD/SALVA5 • DVD/SALVA6 • DVD/SALVA6• DVD/SALVA7

TITOLO: J.K.D. STREETSAFE:

TITOLO: KNIFE FIGHTING:

TITOLO: PROFESSIONALFIGHTING SYSTEM:

TITOLO: PROFESSIONALFIGHTING SYSTEMKINO

MUTAI:

TITOLO: WINGCHUN KUNG FU:

SIU LIM TAOinglés/Español/Italiano

REF.: DVD/RANDY1TITOLO: WING

CHUN KUNG FU:CHUM KIU

inglés/Español/Italiano

REF.: DVD/RANDY2

TITOLO: WINGCHUN KUNG FU:

BIU JEE

inglés/Español/Italiano

REF.: DVD/RANDY3

TITOLO: JKDTRAPPLING

TO GRAPPLING

REF.: DVD/ALM2TITOLO: FILIPINOMARTIAL ARTS

REF.: DVD/ALM3TITOLO: STREET-

FIGHTING!JEET KUNE DO

REF.: DVD/ALM4

TITOLO: JKD “EL CAMINO DEL PUÑO

INTERCEPTOR”

AUTORE:RANDY WILLIAMS

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F.: M

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TITOLO: THE WOODEN DUMMY INGLES/ITALIANO

INGLES

TITOLO: CONCEPTS &PRINCIPLES

DVD/RANDY4

AUTORE:JOAQUIN ALMERIA

TITOLO: ESPADA Y DAGATITOLO: PENTJAK SILAT

TITOLO: BUKA JALAN SILAT

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: DVD

/SIL

AT3

REF.

: DVD

/SIL

AT

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: DVD

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AT4

TITOLO: YAWARA KUBOTAN

AUTORE:MASTER PEREZ

CARRILLO

REF.: DVD/YAW2TITOLO: 5 EXPERTS- EXTREME STREET

ATTACKS AUTORI: VICTOR

GUTIERREZ,SERGEANT JIM

WAGNER MAJOR AVINARDIA, J.L. ISIDRO& SALVATORE OLIVA

REF.: DVD/DP1

ALTRI STILI

AUTORE: BOB DUBLJANIN

TITOLO: JKD EFS KNIFE SURVIVALAUTORE: ANDREA ULITANO

REF.

: DVD

/EFS

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Questo libro è il primo che parla apertamente diuna tradizione Sciamanica giapponese che dalSecolo XII rimase segreta. Si tratta della culturaspirituale degli Shizen ("i naturali"), un popoloche raggiunse la sua massima espressioneintorno al Secolo XIV sull'Isola di Hokkaido, alNord del Giappone. La cultura apparteneva allapopolazione Aino, culla di guerrieri e sacerdoti,gli abitanti originari delle Isole, di razzacaucasica e in perenne lotta con gli invasoriYamato. Oggigiorno solo un tre percento dei

giapponesi possiede geni Aino, tuttavia la suasaggezza sul mondo spirituale fu tale che,nonostante l'essenza fu mantenuta segreta,"contaminò" intensamente la cultura giapponesee la sua influenza si può percepire in aspettidello Shinto, nello Shugendo, nelle Arti Marzialie nelle tradizioni e abitudini di tutto ilGiappone. I saggi Miryoku, gli Sciamani delpopolo Shizen, erano temuti e ricercati persinodallo stesso Shogun per via del loro potere edelle loro conoscenze.L'e-bunto è rimasto talmente segreto che

anche digitando il suo nome su Google, non neesce niente. La ricchezza della sua eredità èenorme e le sue conoscenze del mondospirituale e delle interazioni con esso sonosorprendenti e poderose. Filosofia,psicologia, strategia, alimentazione, medicinaspirituale ... le materie che compongono l'e-bunto sono molto vaste e ricche mentre lasua Cosmogonia possiede la finezza, laprofondità e la raffinatezza della Greciaclassica.Questo lavoro è dunque una primizia

storica, ma anche una fonte d'ispirazioneper comprendere come i popoli antichiesplorarono l'ignoto, interagendo in modosorprendente con le forze dell'Universo, apartire dall'analogia e dal linguaggio deifatti, giungendo a conclusioni chesolamente ora la scienza modernaincomincia ad intravvedere. Unaconoscenza che lontano dal rimanere unqualcosa d'informativo o sterile, fuutilizzata come medicina spirituale,trasmettendoci un bagaglio immensamentericco che solo ora, finalmente, incominciaad aprirsi al resto dell'umanità, trovando inquesto modo il suo giusto riconoscimento.

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