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ncesca Doniselli H – L.G.S. C. Beccaria – Milano . 2009/2010

Francesca Doniselli II H – L.G.S. C. Beccaria – Milano a.s. 2009/2010

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I virus al microscopio

Caratteristiche principali dei virus

Esiti di unainfezione virale

Trasmissione dei virus

Fasi della replicazione virale

Struttura generale dei virus

Lotta contro le infezioni viraliI virus vegetali

I virus batterici

I virus animali

Vaccinazione

I vaccini

Tipi di vaccino

Poliomielite

Principali famigliedi virus animali

Approfondimento 1

Approfondimento 2

Approfondimento 3

BibliografiaSiti web - Testi

Siti web - Foto

Approfondimento 4

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Particelle virali del morbillorilasciate da una cellulaingrandite più di 41.000 volte

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I virioni sono troppo piccoli per essere visibili al microscopio ottico.In seguito alla scoperta del microscopio elettronico e

all’introduzione di particolari tecniche di colorazione e dicontrasto è stato possibile effettuare l’analisi morfologica dei virus

Le dimensioni dei virus partono da circa 10 nm, i più grandi possono

raggiungere i 450 nm e il mimivirus i 750-800 nm

Virus di Epstein-Barr

Virus dell’influenza H1N1

Virus della varicella

Mimivirus

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I virus che attaccano i batteri sono chiamati batteriofagi

Virus Batterici

Virus Batterici

Batteriofago T4

Un'alternativa agli antibiotici

Sono in corso degli studi per utilizzare i batteriofagi, modificati con l’ingegneria

genetica, per combattere le infezioni batteriche, sempre più spesso

caratterizzate da resistenza agli antibiotici

Il batteriofago T4 attacca un batterio di Escherichia coli

Il batteriofago è costituito da una molecola di DNA avvolta in una struttura proteica.Le gambe del fago si flettono al contatto con la superficie cellulare.

La coda è un bastoncino cavo avvolto in una guaina. Quando le gambe si flettono la coda fa una puntura nella membrana cellulare

e il DNA virale, dalla testa del virus, viene iniettato dentro la cellula.Ciascun fago è alto 200 nm (0,0002 mm)

Non esiste un gruppo di batteri coltivabili

in cui non siano ancora stati

scoperti batteriofagi.

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Virus Vegetali

Virus Vegetali

I virus del mosaico del tabacco sono state le prime formazioni

virali ad essere osservate dall'uomo nel 1892,

ad opera dello scienziato russo Dmitrij Iosifovic Ivanovskij

I virus sono secondi soltanto ai funghi nel provocare malattie alle piante

Le piante floreali ospitano molti tipi di virus

Le malattie virali delle patate, fave, tabacco barbabietole, canna da zucchero, cacao

e alberi da frutto rappresentano i problemipiù importanti della patologia vegetale

Virioni di virus del mosaico del tabacco

Struttura del virione del virus del mosaico del tabaccoModello al computer

Per molte malattieprovocate dai virus

vegetali non esiste cura.Grazie all’ingegneriagenetica sono state ottenute varietà di

zucchina, pomodoro,melone che risultanoresistenti al virus delmosaico del tabacco

che attacca un gran numero di

piante da raccolto

La screziatura dei tulipani è dovutaad un virus trasmesso dagli afidi

I virus vegetali possono arrestare

la crescita dellepiante o causaredanni al raccolto

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Virus Animali

Virus Animali

Gli unici invertebrati in cui sono state rilevate, per ora, malattie virali sono

gli insetti (baco da seta)

Tra i vertebrati sono state messe in evidenza malattie dei pesci (linfocistosi, tumoriinfettivi) e negli anfibi (tumore renale

della rana di origine virale), negli uccelli (malattia di Newcastle e la laringotracheite)

Nei mammiferi le malattie virali colpisconogli animali domestici e gli animali selvatici.

Le malattie virali dell'uomo, come AIDS, febbre gialla, poliomielite,

influenza, rosolia, rabbia, encefalite, rappresentano i più diffusi problemi epidemiologici

L’HIV virus dell’AIDS è un Retrovirus.

Nella cellula, usa il suo RNA come stampo

per produrre DNA. Il nuovo DNA viene

integrato nel genoma della cellula ospitante,

dove può rimanere silente per periodi di tempo

molto variabili

I virus possono mutare dando origine a nuove malattie virali. Nei virus a RNA

durante la replicazione dei genomi possono avvenire degli errori; i virus

a DNA sono invece più stabili. I nuovi ceppi virali possono colpire

anche individui che hanno già sviluppato anticorpi contro il

virus originale (come i virus influenzali)

Nuove malattie virali emergono anche da virus che passano da una specie all’altra come l’influenza aviaria o l’i. suina

Virus dell’Aids. Uscita per gemmazionedel virione dalla cellula infetta

Virus Ebola. Modello al computer

La pelle dei mammiferi è impermeabile ai virus

Gli antibiotici non funzionano contro i virus: questi farmaci uccidono i batteriaggredendo le loro pareti cellulari, ma i virus non sono costituiti da cellule

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I VIRUS SONO PRIVI DI ATTIVITA’ METABOLICA

- sono incapaci di crescere e di riprodursi; - non possiedono un sistema per l’utilizzazione

dell’energia; - i più semplici non hanno alcuna attività enzimatica

I VIRUS, PER MOLTIPLICARSI, NECESSITANO DI CELLULE VIVENTI

sono considerati parassiti obbligati che a differenza degli altri parassiti, esplicano la loro attività a livello genetico.

I virus differiscono dagli altri agenti patogeni per il fatto che

non possono essere coltivati su terreni di coltura sintetici, ma richiedono per lo sviluppo e riproduzione, il contatto con cellule viventi sia in vitro (colture di tessuti o di cellule) sia in vivo (esseri viventi, uova embrionate di pollo).

I VIRUS TRASMETTONO IL PROPRIO CODICE GENETICO

I virus contengono acido nucleico, DNA o RNA, che ne costituisce il genoma e che si replica all’interno della cellula ospite.

Virus dell’influenza H1N1Modello al computer

Caratteristiche principali dei virusCaratteristiche principali dei virus

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Struttura generale dei virus Struttura generale dei virus I componenti di tutte le particelle virali sono:

l’acido nucleico e un rivestimento proteico detto capside: l’insieme costituisce il nucleocapside.

Alcuni virioni hanno il nucleocapside racchiusoall’interno di un involucro membranoso (pericapside).Spesso dall’involucro membranoso sporgonodelle protuberanze esterne (peplomeri).

Acido nucleico: contiene una molecola di DNA o una o due molecole di RNA. Svolge la funzione di depositario del codice genetico del virus.

Capside: è un involucro costituito da proteine (capsomeri), uguali o diverse tra loro, che formano una struttura atta a contenere e proteggere il materiale genetico e ad introdurlo nella cellula ospite.

Pericapside: o envelope è una membrana lipoproteica.

Peplomeri: protuberanze esterne a forma di bastoncino o di fungo.

Rappresentazione schematica di un virus dell’influenza

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Fasi della replicazione viraleFasi della replicazione viraleFasi della replicazione viraleFasi della replicazione virale

Adsorbimento: attacco del virus allamembrana della cellula.

Penetrazione: il virus entra nella cellula.

Esposizione dell’acido nucleico: il virus viene privato del capsideliberando quindi l’acido nucleico.

Sintesi del genoma e delle proteine virali: - Trascrizione dell’informazione genica in RNA messaggero. - Traduzione dei messaggeri virali. - Replicazione del genoma virale.

Assemblaggio: i nuovi genomi e le nuoveproteine vengono assemblate per la formazione dei nuovi virioni.

Liberazione dalla cellula ospite: - per lisi cellulare (morte della cellula ospite) per i virus privi di rivestimento; - per gemmazione per i virus con rivestimento: la cellula ospite non viene uccisa e continua a produrre virus per lungo tempo.

Rappresentazione schematica di un virus a DNA e di un virus a RNA

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Trasmissione dei virus

VERTICALE(da madre in figlio)

Transplacentare(in utero)

Aids, Rosolia, Citomegalovirus

Perinatale (al parto)Herpesvirus, Aids, Epatite B

Neonatale (allattamento)Aids, Epatite B

ORIZZONTALE

DIRETTA

morsi (rabbia), contatto saliva

(raffreddore, influenza)rapporti sessuali (Aids,

Papillomavirus, Herpesvirus),

trasfusioni e trapianti(Aids, Epatite b)

INDIRETTA

VEICOLO INANIMATOoggetti contaminati

(Aids), sostanze contaminate (epatite A)

VEICOLO ANIMATOpunture di insetto

(febbre gialla)

Nello sfondo: virus dell’Aids

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Esiti di una infezione

virale

Contatto tra virus e cellula ospite

Infezione non produttivanon è prodotta la progenie virale

Infezione produttivaproduzione di progenie virale

Infezione acutala cellula muore;

produzione dinumerosi virioni;

breve periodo di incubazione(es. influenza)

Infezione cronicala cellula non muore

produzione diun numero limitato

di virioni

Infezione persistente(es. epatite B)

Il genoma viralepersiste nella cellula

Perdita del genoma virale

Infezione latentenon si ha malattia

conclamata, il virusnon viene eradicato

Trasformazione in celluletumorali

Infezione latente occultacicli di inattività e

riattività di un’infezione(es. herpes simplex,

herpes zoster)

Infezioni virali lentela malattia si manifesta

dopo lunghi periodi(es. PESS, malattia di

Creutzfeldt-Jacob)

Nello sfondo: virus della rabbia

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Bonifica dell’ambiente

Immunoprofilassi passiva

Immunoprofilassi attiva

Somministrazionedi farmaci antivirali

Contaminazione fecale dell’ambiente:

depurazione dei liquami

Presenza di insettiematofagi:

disinfestazione

Somministrazione diimmunoglobuline

(anticorpi)

In caso di immunodeficienzeo se il vaccino non

è disponibile

Durata della protezione:1-2 mesi

VaccinazioneTrattamento

delle infezioni da:Virus influenzali,

HIV,HBV (epatite b),Herpesvirus

Lotta contro le infezioni virali

Zanzara femmina Aedes aegyptitrasmette la febbre gialla Virus della Febbre gialla Virus dell’Epatite B

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I VACCINII VACCINII vaccini sono costituiti da antigeni

privi di tossicità che vengono iniettati o ingeriti per stimolare le difese specifiche contro un

particolare microrganismo

Antigene: qualunque sostanza che, venendo a contatto con un

organismo, è in grado di stimolare in questo la produzione di anticorpi

specifici e di scatenare una risposta del sistema immunitario

Il vaccino deve essere un preparato che non ha patogenicità ma che conserva

gli antigenici che inducono protezione

I vaccini contengono, oltre agli antigeni, anche sostanze aggiunte, additivi, per

migliorare la stabilità e la conservazione (es. albumina, antibiotici, antisettici).

Possono contenere altre sostanze aggiunte, adiuvanti, per rendere più valida

la risposta immunitaria (es. idrossido d'alluminio, fosfato di alluminio

Virus dell’Epatite B al microscopio elettronico.Le sfere più grandi sono le particelle virali completeLe sfere più piccole sono gli antigeni di superficie (HBsAg).L'HBsAg è contenuto nel vaccino HBV e induce una risposta anticorpale protettiva

L’unico modo perper preveniree combattere

le malattie viraliè la vaccinazione

Lotta contro le infezioni virali

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Vaccini vivi attenuatiresi meno virulenti crescendo

in coltura o in animali da esperimento. Vaccini contro

poliomielite, morbillo, parotite, rosolia.

Vaccino antipolio Sabin

Vaccini uccisi (inattivati) batteri e virus sono introdotti

nell'organismo già uccisi, non più in grado di causare malattia ma ancora sufficienti a stimolare la

produzione di anticorpi. Vaccino antipolio Salk

Vaccini batterici (tossoidi)

si utilizzano le sostanze tossiche prodotte dai

microrganismi che vengono inattivate prima

dell'introduzione nell’organismo.

Vaccino antitetanico e antidifterico

Tipi divaccino

Vaccini polisaccaridi si utilizzano componenti della

superficie dei virus o della capsula esterna dei batteri. Vaccino contro la polmonite causata dal batterio

Streptococcus pneumoniae; contro la meningite infantile causata dal

batterio Haemophilus influenzae b.; contro la meningite da Neisseria meningitidis

Vaccini DNA ricombinanti

è la tecnica seguita per la produzione dei vaccini

antiepatite B e antipertosse attualmente in uso

Vaccini contro le malattie batteriche: Difterite; Tetano; Pertosse; Haemophilus influenzae tipo B; Pneumococco; Meningococco C; Febbre tifoide

Vaccini contro le malattie virali: Poliomielite; Morbillo, Rosolia, Varicella; Epatite A; Epatite B; Influenza; Rotavirus; Febbre gialla; Colera

Lotta contro le infezioni virali

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VACCINAZIONEVACCINAZIONE

Immunità verso una malattia

Riduzione del numero di malati in una nazione

Eliminazione della malattiain una nazione

Eliminazione della malattiaa livello mondiale

(eradicazione es. il vaiolo)

Mancanza di corrispondenza

tra livello dianticorpi e immunità

Nei vaccini di virus vivi:possibile mutazione di

ceppi di vaccino debolmentevirulenti verso una maggiore

virulenza

ObiettivoObiettivo ProblemiProblemi

Nei vaccini uccisi:accertare l’assenza di virus vivi

dopo trattamenti inattivanti

Possibile presenza di batteri e virus estranei

Possibili effetti dannosi dialcune sostanze aggiunte ai

vaccini, in particolare i conservanti a base di mercurio

Effetti collaterali: febbre, infiammazioni, reazioni

allergiche, shock anafilattico

Sicurezza Efficacia

Rispostaimmunitaria debole

Lotta contro le infezioni virali

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Approfondimento – 1 Poliomielite La poliomielite è una malattia infettiva causata da poliovirus

appartenenti al genere Enterovirus,famiglia Picornavirus 

È causata da 3 tipi di poliovirus, 1, 2 e 3

I virus penetrano nell'organismo per via orale, si moltiplicano nell'intestino,

si diffondono nel sangue, si localizzano nel tessuto nervoso, in particolare nel midollo spinale,

provocando delle paralisi irreversibiliin vari distretti muscolari

(arti, muscoli respiratori, ecc.)

Il poliovirus si trasmette da uomo a uomo,

soprattutto per ingestione di cibo e acqua contaminati dal virus emesso con le feci

delle persone infette. Il contagio può avvenire anche

tramite la saliva nei primi giorni di infezione

Nei casi più lievi si osservano febbre, mal di testa,

mal di gola, mal di stomaco.

I casi più gravi di polio causano dapprima forte

dolore muscolare e successivamente paralisi con a volte l'immobilità di

gambe o braccia o, peggio, della gabbia toracica con laconseguente impossibilità direspirare senza l'aiuto di una

macchina.

La circolazione del virus è notevole dove le

condizioni igienico sanitarie sono scarse.

Il periodo di incubazione

varia da 5 a 35 giorni (in media bastano

7-14 giorni)

La maggior parte delle persone infettate non manifesta alcun sintomo (forma inapparente).

Queste persone tuttavia diventano un veicolo di contagio importante in quanto

eliminano i poliovirus attraverso le feci.

Sintomi iniziali dellamalattia sono febbre, stanchezza, vomito,

irrigidimento del collo e dolori agli arti

dal greco πολιός, grigio

e μυελός, midollo

Particelle di Poliovirusin basso: particella di Poliovirus modello al computer

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Esistono nel mondo due tipi di vaccino antipolio:

il "Sabin" e il "Salk", dal nome degli

studiosi che li hanno messi a punto

L’unica possibilità per evitare la malattia è rappresentata dalla prevenzione

attraverso la vaccinazione

Approfondimento – 2 Poliomielite Non esistono cure per la poliomielite. La terapia è solo sintomatica.

Nelle forme non paralitiche è necessario solo riposo a letto per diversi giorni e possono essere eventualmente

utilizzati dei farmaci analgesici e antipiretici

Scultura egizia del tempio di Astarte a Menfi, risalente al 1500 a.C.documenta un probabile caso di poliomielite

Il vaccino Sabin (OPV) è costituito da virus vivi, modificatiin modo da non provocare la malattia, ma capaci di stimolare la

produzione di anticorpi. Viene somministrato per bocca. Raramente, può provocare la polio post-vaccino alla prima dose

Il vaccino Salk (IPV) contiene il virus ucciso e viene somministrato attraverso un'iniezione per via intramuscolare

o sottocutanea. Non dà effetti collaterali gravi

Dal 2002 in Italia viene usato il vaccino Salk in tutte e quattro le dosi previste dal calendario di vaccinazione infantile:

tre dosi di vaccino, da praticare entro il primo anno di vita del bambinoe la quarta dose di richiamo negli anni successivi

Il virus può colpire a tutte

le età, mai più esposti

sono i bambinisotto i 5 anni

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Approfondimento – 3 Poliomielite

La poliomielite rimane, ancora oggi, presente in alcuni paesi del mondo

(Nigeria, India, Pakistan, Afghanistan)

In Italia la vaccinazione è obbligatoria dal 1966

L’ultimo caso si è registrato nel 1982

Attualmente la malattia è scomparsa

Dal 2002 l'Europa è stata dichiarata dall’OMS libera da polio

Eradicazione:eliminazione dei casi

clinici ed eliminazione degli agenti

patogeni checausano una malattia

La poliomielite è una malattia eradicabileperché non esistono vettori animali o

portatori cronici che possano perpetuarei virus selvaggi

Lanciata nel 1988, l’Iniziativa Mondiale per

l‘Eradicazione della Poliomieliteè guidata da Oms, Rotary International, Cdc, Unicef.

Nei primi vent’anni di attività, il numero di casi di

poliomielite è diminuito di oltre il 99%. Nel 2007, sono stati vaccinati

oltre 400 milioni di bambini in 27 differenti Paesi

Global Polio Eradication Initiative - www.polioeradication.org

Particelle di Poliovirus

Gli obiettivi del programma per l’eradicazione mondiale della poliomielite prevedono:

alti livelli di immunizzazione della popolazione;programmazione di giornate di immunizzazione di massa,

interventi vaccinali specifici in zone con focolai epidemici; sorveglianza della paralisi flaccida

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Approfondimento – 4 Poliomielite

Incidenza della poliomielite in Italia

1936 - 2000

1957/ 58 cominciano le prime campagne di vaccinazione con IPV

1959 raccomandazioni per l’offerta universale della vaccinazione antipolio alle persone da 0 a 20 anni

1964 OPV sostituisce IPV; continuano le campagne vaccinali di massa rivolte alla popolazione da 0 a 20

anni 1966 la vaccinazione antipolio diviene obbligatoria (L. n. 51/66)

1983/84 raccomandazioni per l’uso di IPV negli immuno- compromessi ed in altre persone a rischio

1999 introduzione della schedula vaccinale seq.le IPV-OPV

2002 passaggio a vaccinazione con solo IPV

Casi DecessiMigliaiaCasi

Anni

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Adenoviridae (DNA): Infezioni respiratorie ed oculari acute, alcune forme tumorali

Hepadnaviridae (DNA): Virus dell’epatite B

Herpesviridae (DNA): Herpes simplex (facciale e genitale), Herpes Zoster (Varicella, Fuoco di S.Antonio), Virus di Epstein-Barr (Mononucleosi infettiva)

Papovaviridae (DNA): Papillomavirus, Virus delle verruche (più di 50 tipi)

Poxviridae (DNA): Vaiolo umano, vaiolo bovino, vaiolo delle scimmie, vaiolo dei conigli

Parvoviridae (DNA): Quinta malattia del bambino

Arenaviridae (RNA): Virus di Lassa (grave malattia febbrile), Febbre emorragica argentina e boliviana

Bunyaviridae (RNA): Virus dell’encefalite della California, Virus della febbre emorragica della Crimea

Coronaviridae (RNA): Virus respiratori dell’uomo, Diarrea dei vitelli, Gastroenterite dei suini, Bronchite contagiosa dei polli, Coronavirus dei cani, Peritonite contagiosa dei gatti

Filoviridae (RNA): Virus di Marburg ed Ebola (grave febbre emorragica)

Flaviviridae (RNA): Febbre gialla, Encefalite di St. Louis, Encefalite giapponese, Virus del West Nile

Orthomyxoviridae (RNA): Virus influenzale A, B, C

Paramyxoviridae (RNA): Parotite, Morbillo, Virus parainfluenzale, Virus respiratorio acuto

Picornaviridae (RNA): Poliovirus, Enterovirus dell’uomo, Rhinovirus, Epatite A, Afta epizotica

Rhabdoviridae (RNA): Virus della rabbia

Reoviridae (RNA): Infezioni respiratorie e intestinali; Rotavius (gastroenterite infantile)

Retroviridae (RNA): HIV Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), alcune forme tumorali

Togaviridae (RNA): Alphavirus (Encefalite equina occidentale e orientale), Rubivirus (rosolia), Pestivirus (colera del cane e diarrea dei bovini)

PRINCIPALI FAMIGLIE DI VIRUS ANIMALI ED ESEMPI DI MALATTIE

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BIBLIOGRAFIA

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http://www.sciencephoto.com/images/imagePopUpDetails.html?pop=1&id=770500903&pviewid=&country=205&search=virus&matchtype=EXACT-Virus Ebolahttp://www.sciencephoto.com/images/imagePopUpDetails.html?pop=1&id=770501134&pviewid=&country=205&search=virus&matchtype=EXACTMimivirushttp://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Analizzata_la_struttura_del_mimivirus/1313325