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RIVISTA PUBBLICATA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE PRO CHIROPRATICA ITALIANA. SPEDIZIONE IN ABB. POST. GR. III PUBB. INF. 70% - € 2,50 - Febbraio 2009 - NUMERO 14 NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE L’artrosi dell’anca La Chiropratica e i piccoli animali Universiadi 2009 Consigli d’oro per la salute Upper X syndrome

Chiropratica Nuovo Orizzonte della Salute # 14

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Rivista dell'Associazione Pro Chiropratica Italiana

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Page 1: Chiropratica Nuovo Orizzonte della Salute # 14

rIVISTA PUBBLICATA A CUrA deLL’ASSOCIAzIONe PrO CHIrOPrATICA ITALIANA. SPedIzIONe IN ABB. POST. Gr. III PUBB. INF. 70% - € 2,50 - Febbraio 2009 - NUMerO 14

NUOVO OrIzzONTedeLLA SALUTe

L’artrosi dell’anca

La Chiropratica e i piccoli animali

Universiadi 2009

Consigli d’oro per la salute

Upper X syndrome

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edItore:Associazione Pro Chiropratica Italiana

redaZIone:ruelle Laurent revel, 2 - 11017 Morgex (AO)

Tel. 0165.800404 - Fax 0165.801349www.chiropratica.com

e-mail: [email protected] responsabile: enrica FerrI

reGIStraZIone:presso la cancelleria del tribunale civile

e penale di Aosta il 23-06-1995Pubblicità: A.P.C.I.

coMItato dI redaZIone:enrica Ferri

Louise La rueAntonio Gil

Baiju Khanchandani

IMpaGInaZIone GraFIca e StaMpa:Tipografi a Marcoz s.n.c.

Piazza e. Chanoux, 1 - 11017 Morgex (AO)Tel. e fax 0165.809640

L’editore non si assume alcuna responsabilitàcirca dati, opinioni o conclusioni espressi

dai vari collaboratori di questa pubblicazione.

di questo numero sono state stampate

14.000 copie

Sommariovi ricordo cos’è la chiropratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3L’artrosi dell’anca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 4che esercizi devo fare per il mio dolore lombare? . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 6chiropratica e personal fi tness training . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 10chiropratica per ernia del disco: cosa ne pensano i pazienti . . . . . . . . “ 13La chiropratica e i piccoli animali. L’arte di curarli . . . . . . . . . . . . . . . . “ 16universiadi 2009 harbin, cina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 21“Sbatti il mostro in prima pagina” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 29consigli d’oro per la salute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 32upper X syndrome. Quando la cervicale si fà sentire . . . . . . . . . . . . . . “ 34chiropratica e pediatria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 39rapporto chiropratico - dentista: come funziona . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 41ecu - maggio 2009 - alghero “La chiropratica: una scienza vitale” . . “ 44Il cervello e la postura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 46

cascata primaverileFoto di Pellissier eddy

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3Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009

Vi ricordo cos’è la ChiropraticaLouise La RuePresidente Associazione Pro Chiropratica Italiana

L’opinione del Presidente

In occasione del 14° numero di questa ri-vista e dopo nove anni di pubblicazioni vorrei scrivere, a beneficio dei nuovi let-tori di questa rivista, una piccola storia e spiegare cos’è la Chiropratica.La definizione proposta dall’AIC nel suo progetto di legge era la seguente: “La chiropratica è una disciplina scienti-fica olistica e un’arte curativa, nell’ambi-to del diritto alla salute. La chiropratica concerne la patogenesi, la diagnosi, la cura, la terapeutica nonché la profilas-si di disturbi funzionali; essa si occupa, altresì, delle sindromi del dolore e degli effetti neurofisiologici relativi a disordini statici e dinamici del sistema neuro-mu-scolo-scheletrico”.Senza ricorrere a termini legali e difficili la chiropratica può essere spiegata sempli-cemente così: Il dottore in chiropratica aggiusta, con le mani, tutti gli spostamenti delle 200 ossa del corpo, più specificatamente quelli della colonna vertebrale, con lo scopo di togliere le interferenze sui nervi

che sono la causa del malfunzionamen-to del corpo.Anche se questa definizione risale all’ini-zio del 1900, rimane tutt’ora valida.Oppure possiamo dire che la Chiroprati-ca è una disciplina della salute che incre-menta il recupero innato del corpo e gli permette di guarire senza l’utilizzo di far-maci o della chirurgia e che la chiropra-tica migliora la relazione fra la struttura (principalmente la colonna vertebrale) e la funzione (coordinata dal sistema ner-voso) e come questa relazione sia fonda-mentale sul mantenimento e il restauro della salute. Inoltre il dottore in Chiropratica riconosce il valore e la responsabilità di lavorare in collaborazione con gli altri professionisti della salute per il benessere del paziente, che deve essere sempre l’obbiettivo pri-mario di questa professione. La collabo-razione tra professionisti è prova di umil-tà e di grande intelligenza ed accettare la conoscenza e la collaborazione degli altri è fondamentale. (vedasi l’articolo del dottor Pellissier e del dottor Bosso)Quello che caratterizza però la chiropra-tica è la sua filosofia; un soggetto molto interessante ed anche difficile da capire ma che è stato spiegato bene nella rivi-sta numero 8 che potete trovare sul sito www.chiropratica.comVorrei anche sottolineare che la Chiropra-tica è uno dei metodi di cura naturale più diffuso al mondo, terza professione sani-taria negli Stati Uniti per numero di pra-ticanti nella flow chart del World Health Organisations (WHO) insieme ai medici e dentisti e che dal dicembre 2007 è stata riconosciuta legalmente anche in Italia.Infatti la legalizzazione della professione,

promossa e cercata dai chiropratici fin dalla fondazione dell’associazione italia-na chiropratici nel 1974, è arrivata, forse anche un po’ a sorpresa, con l’inserimen-to di un emendamento all’interno della legge finanziaria 2008.Tale emendamento (articolo 2, comma 355) legge testualmente:“È istituito presso il Ministero della Sa-lute, senza oneri per la finanza pubbli-ca, un registro dei dottori in chiropra-tica. L’iscrizione al suddetto registro è consentita a coloro che sono in pos-sesso di diploma di laurea magistrale in chiropratica o titolo equivalente. Il laureato in chiropratica ha il titolo di dottore in chiropratica ed esercita le sue mansioni liberamente come pro-fessionista sanitario di grado primario nel campo del diritto alla salute, ai sen-si della normativa vigente. Il chiropra-tico può essere inserito o convenziona-to nelle o con le strutture del Servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme previsti dall’ordinamento. Il re-golamento di attuazione del presente comma è emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, dal Ministro della Salute.”Per vostra sicurezza, visto che questa pro-fessione in Italia non è mai stata tutelata, potete rivolgervi all’Associazione Italiana Chiropratici, nata oltre 30 anni fa, per pro-teggere sia la professione sia per tutelare i pazienti, chiedendo se il chiropratico da voi scelto è regolarmente laureato. Vi auguro una buona lettura e spero che queste poche righe vi abbiano aiutato a capire cosa è la chiropratica.

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Dr. Cavedoni Elio D.C.

Chiropratica e scienza

L’artrosidell’anca

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L’artrosi dell’anca, o coxartrosi, è una patologia meccanica degenerativa che interessa la cartilagine di rivestimento delle superfici articolari, cioè della testa del femore e dell’acetabolo dell’osso coxale. Si tratta di un meccanismo che provoca una reazione della membrana sinoviale, che avvolge l’articolazione, per poi interessare la superficie cartila-ginea, che gradualmente si assottiglia, quindi quella ossea, generando osteo-fiti, sclerosi, cisti subcondrali.È una patologia relativamente frequente, anche bilaterale, mal sopportata e che ri-chiede spesso l’intervento chirurgico.

La forma primaria comincia verso i 60 anni, quella secondaria, molto frequen-te, mediamente verso i 45 (anche i più giovani presentano spesso sintomi pre-cursori). e’ la patologia più frequente a livello dell’anca ed interessa entrambi i sessi. Fra i fattori predisponenti e le cause, troviamo principalmente l’età, il sovrappeso (molto importante) e trau-mi o microtraumi ripetuti, di natura sportiva o professionale, per quanto riguarda la forma primaria; la forma secondaria può invece derivare da mal-formazioni congenite, da osteodistrofie di sviluppo (principalmente epifisiolisi

e coxa-plana), da lesioni traumatiche, osteonecrosi della testa femorale (per esempio a causa di traumi, alcolismo cronico, corticoterapia prolungata), da conseguenze di altre artropatie.Tra i primi segnali sintomatici e un ri-scontro radiografico possono passare anche 2 anni: sulla radiografia conven-zionale si osserva la riduzione dello spazio articolare (tra il profilo della testa del femore e l’acetabolo che accoglie la stessa), la presenza di formazioni calci-fiche (osteofiti, principalmente a livello dell’acetabolo), la comparsa di aree di sclerosi in prossimità delle superfici ar-ticolari, la presenza di cisti ossee all’in-terno delle strutture medesime. Non è

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5Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Chiropratica e scienza

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esclusa l’associazione di altre patologie come ad esempio l’accumulo di pirofo-sfati di calcio tra le rime articolari che arricchisce il quadro patologico.Le consultazioni legate a questo tipo di disturbo sono molto frequenti, soprat-tutto se associato a lombalgia. Princi-palmente il dolore è riferito all’inguine, sulla parte anteriore della coscia e/o su quella posteriore, sulla parte esterna e/o interna della coscia (confuso spesso con una pubalgia, o con il dolore crura-le o sciatico che hanno origine da una discopatia); è generalmente un dolore di tipo meccanico, presente durante la marcia e assente a riposo (salvo com-ponenti infi ammatorie associate), prin-

cipalmente diurno ma presente anche di notte durante il sonno nei cambi di posizione a letto. La rigidità articolare sopraggiunge dopo alcuni anni con la progressiva limitazione dei movimenti articolari. La posizione attitudinale in fl essione-rotazione esterna-abduzione della coscia (l’accavallamento delle gambe da seduti) favorisce la degenerazione articolare, oltre che a creare uno sbi-lanciamento del bacino con relativi adattamenti della colonna vertebrale a costituire un ostacolo per il fl usso san-guigno e linfatico.Questo scompenso strutturale si riper-cuote ovviamente sul complesso ap-

parato muscolo-scheletrico del corpo umano rischiando inevitabilmente di creare limitazioni a livello di altre arti-colazioni; viceversa uno squilibrio pree-sistente altrove, ad esempio a livello del bacino, può favorire la precoce compar-sa di tale patologia ed esserne pertanto concausa dell’aggravarsi della stessa.Il chiropratico con tecniche di mobiliz-zazione specifi che contribuisce al mi-glioramento della sintomatologia, al recupero funzionale, laddove consen-tito dallo stadio patologico e al rallen-tamento dell’evoluzione degenerativa dell’articolazione, nonché, in ottica pre-ventiva, a ritardare o evitare l’installarsi di tali meccanismi.

Nato a Torino nel 1972, il dr. Cavedoni elio d.C. ha studiato e conseguito la laurea in Chiropratica all’ “Istitu-to Franco europeo di Chiropratica” (IFeC) presso Parigi in Francia, scuola riconosciuta dal C.C.e. (Chiropractic Council of education) . Membro dell’ Associazione Italiana Chiropratici, esercita la professione a Torino presso la Chiropratica S.C. e dal 2006 collabora ad oggi con lo staff medico della Juventus F.C. , squadra di serie A del campionato italiano di calcio.

Breve curriculum vitae

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

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Quasi tutte le persone che soffrono di mal di schiena o lombalgia si sento-no meglio facendo certi movimenti. Alcuni migliorano da seduti (la schie-na e il bacino sono in flessione), men-tre altri si sentiranno meglio quando sono in piedi (la schiena e le anche sono in estensione). Tutti gli esercizi che vi portano verso una posizione più comoda sono generalmente quel-li che sono più indicati per trattare il vostro mal di schiena. Ad esempio, se siete più comodi mentre state seduti, gli esercizi che vi piegano in avanti, tipo flettere le ginocchia verso il pet-to, possono aiutarvi.esistono, come confermato in un ar-ticolo degli “Annals of internal medi-cine” del 2005, differenti tipi di eser-cizi per il mal di schiena. Gli esercizi di allungamento funzionano meglio nel ridurre il dolore mentre gli eser-cizi di rafforzamento migliorano la funzione della schiena.Prima di cominciare un programma di esercizi parlatene con il vostro chi-ropratico e se alcuni esercizi vi dan-no fastidio, non fateli.esercitatevi un poco tutti i giorni, co-minciando progressivamente e non volendo strafare all’inizio.Provate a fare un certo tipo di eserci-zio aerobico, come camminare, quo-tidianamente anche solo per un paio di minuti, aumentando gradatamen-te il tempo della camminata fino ad arrivare a una mezz’oretta al giorno.In tutti i casi non cominciate a cor-rere prima di aver iniziato il pro-gramma di messa in forma perchè i microtraumi generati dalla corsa po-

trebbero peggiorare la vostra situa-zione. Scegliete alcuni degli esercizi seguenti e fateli tutti i giorni, magari variando la routine in modo da non farla diventare noiosa.

evidentemente questi esercizi non sono la panacea universale ma se eseguiti con costanza ed intelligenza possono rivelarsi un ottimo aiuto al lavoro del vostro chiropratico.

Forma e salute

Che esercizi devo fareper il mio dolore lombare?Dr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P.Già Presidente Associazione Italiana Chiropratici

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contrazione dei glutei da proni - Quest’esercizio rinforza i muscoli dei glutei che sopportano la schiena e aiutano a sollevare i pesi con le gambe.• Sdraiatevi sullo stomaco appoggiando parte del peso sulle braccia.• Lentamente contraete i muscoli dei glutei e mantenete questa posizione (non il respiro) per

5 o 10 secondi. rilassate lentamente.• Se necessario mettete un piccolo cuscino sotto lo stomaco per maggior comodità.

addominali• Sdraiatevi sulla schiena con le ginocchia piegate a circa 90°. I piedi dovrebbero appoggiare

piatti sul pavimento ad una trentina di centimetri dai glutei.• Incrociate le braccia sul torace.• Lentamente contraete i muscoli addominali e sollevate le spalle dal pavimento.• Tenete la testa in linea con il resto del corpo; non portate il mento sullo sterno.• Mantenete questa posizione per 5 secondi e riportate lentamente le spalle sul pavimento.

ripetere 5-10 volte.

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7Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Forma e salute

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Inclinazione pelvica• Sdraiatevi sulla schiena con le ginocchia piegate.• Contraete i muscoli dello stomaco, potete immaginare di tirare

l’ombelico verso la colonna vertebrale. dovreste sentire la schiena che si appoggia al pavimento e le anche ed il bacino che ruotano.

• Mantenete per 10 secondi mentre respirate lentamente• Ripetere una decina di volte.

ponte sui talloni• Sdraiatevi sulla schiena con le ginocchia piegate in modo da ap-

poggiare i piedi con il tallone sul pavimento. Le ginocchia dovreb-bero essere piegate a circa 90°.

• Da questa posizione spingere sui talloni, contrarre i glutei e sol-levare le anche dal pavimento fino a che le spalle, le anche e le ginocchia siano sulla stessa linea.

• Mantenere la posizione per pochi secondi e lentamente appog-giare di nuovo le anche sul pavimento.

• Esercizio da ripetere 10 -15 volte.• Non eseguite quest’esercizio se causa o aumenta i dolori alla

schiena o alla gamba.

Ginocchio al petto• Sdraiatevi sulla schiena con le ginocchia piegate e i piedi appog-

giati al pavimento.• Portate un ginocchio verso il petto, mantenendo l’altro piede ap-

poggiato sul pavimento oppure, se preferite, con l’altra gamba allungata se causa meno dolore.

• Mantenete la schiena aderente al pavimento e state in questa po-sizione per 5 secondi.

• Rilassatevi e riportate la gamba nella posizione iniziale e ripetere poi con l’altro arto.

• Per aumentare lo stiramento potete allungare, mentre portate il ginocchio verso il petto, l’altra gamba piatta sul pavimento.

allungamento della coscia• Sdraiatevi sulla schiena davanti a una porta, con una gamba stesa

attraverso la porta aperta.• Fate scivolare la gamba su per il muro raddrizzando il ginocchio.

dovreste sentire un leggero stiramento nella parte posteriore del-la gamba; mantenete la posizione per 20 -30 secondi.

• Importante: non inarcate la schiena, non piegate le ginocchia e mantenete entrambi i talloni a contatto del pavimento e del muro.

• Ripetete con l’altra gamba.• L’esercizio dovrebbe essere fatto 5 -10 volte per ogni gamba.

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

8 Nuove frontiere della chiropratica

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9Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Forma e salute

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Chiropratico dal 1983, laurea conseguita presso il Canadian Memorial Chiropractic College, a Toron-to (Canada), dopo anni di esperienza in quel paese rientra in Italia nel 1991 e per otto anni detiene la presidenza dell’Associazione Italiana Chiropratici dal 1995 al 2003.Si specializza in chiropratica sportiva (è maestro di sci fi n dal 1975) e nel corso degli anni si occupa delle squadre nazionali italiane di Snowboard, Sci nautico, Ski-arc e Skyrunning. Nominato “Chiro-pratico dell’anno” dall’AIC nel 2000. relatore in vari congressi, da alcuni anni si occupa di scrivere articoli e diff ondere la chiropratica attraverso tutti i canali possibili tenendo anche lezioni di fi losofi a chiropratica nelle scuole di chiropratica europee.

Breve curriculum vitae

allungamentodel quadricipite• Inginocchiarsi sul pavimento

su di una gamba e il ginocchio dell’altra direttamente sul pie-de.

• Mantenere l’altro ginocchio a contatto del pavimento.

• Spingete lentamente il bacino in avanti fino a sentire l’allunga-mento del muscolo della gam-ba inginocchiata.

• Mantenete la posizione per 30 secondi e ripetete con l’altra gamba.

• Fare l’esercizio 5 -10 volte per ogni lato.

Sollevamento alternato delle braccia e delle gambe• Sdraiatevi sullo stomaco con le braccia allungate davanti a voi.• Sollevate il braccio e la gamba opposti (ad esempio la gamba de-

stra e il braccio sinistro) una decina di centimetri dal pavimento e mantenete questa posizione per 5 secondi.

• Riportateli sul pavimento e ripetere dall’altro lato.• Questo esercizi dovrebbero essere fatti 20-30 volte.

estensione della schiena• Sdraiatevi sullo stomaco con le braccia appoggiate in avanti e le

mani sotto le spalle.• Spingete sulle mani affinché le spalle si alzino dal pavimento.• Se siete comodi, fate in modo che i gomiti siano direttamente

sotto le spalle e mantenete questa posizione per una decina di secondi.

• Ripetere da cinque a 10 volte.

Sedersi contro il muro - Quest’eser-cizio rinforza i muscoli della schiena, del torace e delle cosce, aiutandovi a mantenere una schiena più in forma.• Mettevi in piedi vicino a un muro a

circa 25 -30 cm di distanza.• Appoggiate la schiena al muro.• Lentamente scivolate verso il basso

fino a quando le ginocchia siano un po’ piegate, schiacciando la parte bassa della schiena contro il muro.

• Mantenete la posizione per 10 se-condi e lentamente scivolate di nuovo verso l’alto.

• Ripetete una decina di volte provan-do a scendere con la posizione fino ad arrivare ad una posizione che as-somiglia a quella che avete quando siete seduti su di una sedia.

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10 Chiropratica e fitness

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Chiropraticae personal fitness trainingA cura di Michela Verardo e Fabio GrossiSalute In Movimento, Genova

Il Personal Fitness Trainer è una figura professionale preposta a gestire in ma-niera individualizzata l’esercizio fisico di coloro che si avvicinano o praticano at-tività fisica con l’obiettivo di migliorare il proprio stato di salute o di forma fisica (Fonte: wikipedia). Importante e nuova area di intervento del Personal Trainer è relativa all’educazione a stili di vita saluta-ri, ovvero al Lifestyle Coaching.La formazione culturale di un personal trainer è di tipo interdisciplinare, in con-tinua formazione, e si articola attraverso la fisiologia, l’anatomia, la psicologia, la medicina dello sport, l’allenamento ed i

fondamenti della nutrizione umana. Al trainer non viene chiesto semplicemente di trasmettere le sue abilità e conoscenze, ma anche di educare, organizzare, colla-borare e -soprattutto- motivare sceglien-do momento per momento ciò che è ot-timale per ogni singolo cliente. Per poter svolgere con evidenti risultati questo ruolo sono oggettivamente necessarie delle particolari doti di disponibilità, pro-fessionalità e comprensione non separate da una elevata motivazione all’aggiorna-mento continuo con lo scopo di migliora-re il proprio livello di abilità e conoscenze in tutti i campi.

Più in particolare l’attività pratica del Personal Trainer per il proprio cliente si svolge in diverse fasi: l’intervista inizia-le, la valutazione dello stato di partenza mediante tests per la mobilità articolare e la valutazione delle tensioni muscolari, l’elaborazione e l’esecuzione di un pro-gramma di allenamento assolutamente personalizzato.Ultimamente, seguendo le tendenze del settore fitness, il personal trainer ha af-fiancato, alla consueta consulenza atleti-ca, anche quella di miglioramento della sfera psicologica e motivazionale (attra-verso le ormai note tecniche di PNL), spe-cialmente nella gestione degli sportivi di alto livello. In Italia, per quanto riguarda il fitness, mancano leggi e regolamenti in grado di salvaguardare la salute del con-sumatore, ed in più le normative vigenti (cause di quello che viene definito “fede-ralismo sportivo”, contraddistinto da forti differenze da regione a regione) stanno creando soltanto grande confusione in un settore giovane ed in rapido sviluppo.Se i primi Personal Trainers erano per lo più appassionati del settore, con alle spal-le semplicemente diversi anni di allena-mento, attualmente ci si affida a trainers con una formazione universitaria. Nel cor-so di laurea in Scienze Motorie (ex ISeF), vengono insegnate materie medico-scientifiche come l’anatomia umana, la fisiologia dell’ esercizio, la biomeccanica del movimento e le basi della nutrizione.Chi non sceglie il percorso universitario deve districarsi tra le innumerevoli fede-razioni, associazioni o enti che svolgono corsi di formazione che consentano di operare in tale settore. Tra queste la più rilevante a livello mondiale è l’Interna-

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11Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009

tional Sport Sciences Association -ISSA-, fondata nel 1988 da Sal Arria e Frederick Hatfield e riconosciuta a tutti gli effetti negli Stati Uniti. La filosofia di questa as-sociazione si sintetizza nello slogan “non esiste il programma perfetto, non esiste l’esercizio perfetto, esistono solo il cliente ed il professionista che lo segue”.La brevità di molti corsi e le loro differen-ze, sommate all’assenza di pre-requisiti tra i candidati, fa sì che manchi una me-todologia formativa uniforme, essenzia-le per una categoria professionale che vorrebbe esistere, ma che di fatto ancora non c’è, in attesa di una regolamentazio-ne delle professioni sportive assente nella realtà italiana.

come opera sul campoun personal fitness trainerIl primo strumento nelle mani di un Per-sonal Trainer utile a costruire un program-ma di esercizio fisico personalizzato è l’intervista iniziale. Questa prima fase per-mette di indagare sulla storia medica, sul-le caratteristiche psicologiche individuali e sugli stili di vita di una persona. durante questa intervista vengono poste dal trai-ner domande create appositamente per conoscere in maniera approfondita la persona, in tutti i suoi aspetti: lo stato di salute, la storia medica ed eventuali trau-mi passati, l’alimentazione e in generale tutto ciò che riguarda il corpo e la motiva-zione all’esercizio fisico. La seconda parte dell’intervista è dedicata alla determina-zione degli obiettivi in relazione alle esi-genze o alle necessità di una persona, ai risultati che vorrebbe ottenere, al tempo che ha a disposizione per l’allenamento.Successivamente verranno svolti dei test di efficienza fisica allo scopo di fornire im-portanti informazioni sui livelli di funzio-nalità corporea. L’obiettivo di questa fase è avere dei feedback reali che permette-ranno al Personal Trainer di elaborare un programma adatto ad una persona e alle

sue caratteristiche specifiche. Tutta que-sta parte va a definire quello che viene chiamato fit-check del cliente.Integrando tutte le osservazioni con l’in-tervista iniziale insieme ai valori misurati per mezzo dei test di efficienza fisica, il Personal Trainer potrà elaborare il pro-gramma di allenamento personalizzato ad una persona. Questo, per l’individuo che richiede un servizio di Personal Trai-ning, si traduce sul campo nell’avere esercizi muscolari più adatti alle esigenze personali, nella modifica degli esercizi a seconda dei risultati ottenuti, in un co-stante controllo dell’efficienza fisica attra-verso ulteriori tests, nella scelta di esercizi di stretching utili ad alleviare eventuali tensioni muscolari nella persona. Negli anni ’90, in particolare, l’attenzione degli operatori nel campo del benessere si è spostata verso la prevenzione. Per prevenzione si intendono “azioni mirate a sradicare, eliminare o minimizzare l’im-patto di malattia e disabilità”. Si individua-no tre gradi di prevenzione e precisamen-te (da Petroni M., 2006):• Prevenzione primaria: ha lo scopo di

prevenire lo sviluppo di una malattia; di identificare i fattori di rischio che met-

tono l’individuo a rischio di sviluppare una malattia; di ridurre i fattori di rischio modificabili, quindi il rischio di sviluppo della malattia. Può essere effettuata a li-vello di individuo o di popolazione.

• Prevenzione secondaria: ha lo scopo di migliorare la prognosi a lungo termine di una malattia già esistente; di effettuare una diagnosi precoce di una malattia già esistente; di ridurre la comparsa di com-plicanze di una malattia già esistente.

• Prevenzione terziaria: riguarda princi-palmente la fase di riabilitazione di un individuo.

ed è proprio sulla prevenzione primaria che dovrebbe agire il personal fitness trai-ner, dal momento che la cura dei soggetti patologici spetterebbe al medico e che la parte riabilitativa sarebbe di competen-za del fisioterapista. L’attività del trainer rivolta dunque a persone “sane-sedenta-rie”, appartenenti ad ogni fascia di età. e’ da sottolineare come anche nell’ambito della prevenzione sia necessario posse-dere determinate competenze, che con-sentano al professionista di fitness di im-partire indicazioni precise e sicure nella salvaguardia della salute dei clienti.dalla nostra personale e non brevissima esperienza è emersa la necessità di con-sigliare ed inserire nei programmi un’ im-portante numero di esercizi per il miglio-ramento della mobilità articolare (specie su cervicale, spalle, bacino e tibio-tarsica) lavoro da sempre sottovalutato dagli istruttori di fitness in palestra.A tal riguardo risulta interessante la col-laborazione tra il fitness trainer ed il chi-ropratico, entrambe importanti figure operanti nel campo della prevenzione primaria. La chiropratica si adatta benissi-mo alla prevenzione, soprattutto nell’eli-minare in partenza danni da stress, fumo, alcool, vita sedentaria (Michele de Leo, da “La Stampa” del 17/11/2004).Il chiropratico che va a sbloccare -attraver-so l’utilizzo di tecniche manuali, manipo-

Chiropratica e fitness

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12 Chiropratica e fi tness

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lative e manovre specifi che- le problema-tiche osteo-articolari del cliente a breve/medio termine; il personal trainer attra-verso la somministrazione di programmi d’allenamento individualizzati che, moti-vando da vero coach il cliente all’attività fi sica ed a uno stile di vita adeguato, fa in modo che il preciso lavoro manuale del chiropratico possa assumere una valenza a medio-lungo termine, diminuendo di fatto l’incidenza di ricadute con la ricom-parsa di stati dolorosi localizzati.

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Michela verardo: Titolare dello studio Salute In Movimento, laureata in Farmacia, perfezionata in Nutrizione e Benessere presso l’Università di Milano, Personal Fitness Trainer certifi cata ISSA Top Level, sta completando il percorso triennale per il conseguimento del diploma in Counseling Pro-fessionale. A giugno interverrà come relatrice alla XI Convention Internazionale ISSA di Bellaria. e’ iscritta al Fly Program di Hrd Training Group. Si occupa di Personal Training rivolto al dimagrimento, Fitness & Nutrition Counseling, massaggio psicosomatico.Fabio Grossi: direttore tecnico di Salute In Movimento, Personal Fitness Trainer certifi cato ISSA Top Level, Acquamotricista del percorso nascita, allenatore di nuoto FIN 1°livello, NASAr Master Water rescue conseguito a San diego (U.S.A.) nel 1997, certifi cato I.A.M.A.S., è perfezionato come istrut-tore sportivo presso l’Università di Genova. Frequenta la scuola per Consulenti Grafodiagnostici del Centro ricerche “Crotti Magni” di Milano e collabora con varie riviste del settore Fitness, tra cui Fitness&Sport e Professione Fitness.

Breve curriculum vitae

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13Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Studenti in Chiropratica

La situazione della chiropratica in Italia non è mai stata facile; ancora oggi la maggior parte della popolazione italiana non sa cosa sia o che cosa faccia un chi-ropratico. La concezione di ernia del di-sco è ancora una questione abbastanza particolare e molta gente non sa quale approccio adottare.La spina dorsale umana è composta da 32 vertebre: 7 cervicali, 12 toraciche, 5 lomba-ri, 5 sacrali normalmente fuse assieme e 3 che fuse assieme formano il coccige.I dischi nella spina dorsale sono 23: 6 tra le vertebre cervicali, 12 tra le vertebre to-raciche e 5 tra le vertebre lombari; questi dischi possono essere paragonati a delle spugnette rotonde semirigide che servo-no a 3 funzioni principali:1) tengono le vertebre attaccate assieme2) agiscono da ammortizzatori contro le

forze gravitazionali quando siamo in posizione eretta

3) permettono alla spina dorsale di piegar-si e ruotare agendo da perno.

Figura 1: Anatomia della spina dorsale

Un’ernia del disco è quello che succede quando, a causa di una eccessiva pressio-ne, la parte esteriore (anulus fibrosus) si danneggia e risulta una fuoriuscita della parte interna del disco (nucleo polposo). Quando un disco si ernia può creare pres-sione su uno o più nervi che fuoriescono dalla colonna vertebrale causando dolore, debolezza, assenza di riflessi o parestesia (assenza di distinzione tra caldo e freddo o formicolio) nella zona relativa a quel ner-vo. Il termine sciatica racchiude una costel-lazione di sintomi lungo la gamba causati normalmente da un’irritazione del nervo sciatico L5/S1, che possono essere aggra-vati da un colpo di tosse o uno starnuto.

Figura 2: Anatomia vertebrale

Al giorno d’oggi la prevalenza di ernia del disco colpisce l’1-3% della popolazione di età media tra 24 e 64 anni di età e i dischi lombari si danneggiano 15 volte più di quelli cervicali e toracici.La letteratura ci suggerisce che gli uomini sono più soggetti ad ernia del disco del-le donne ma questa annotazione si basa

sulla concezione che la popolazione ma-schile normalmente esegue lavori più pe-santi e più stressanti per la muscolatura della schiena.Un’ernia puo avvenire a causa delle diverse forze che agiscono sulla colonna vertebra-le; gli errori più comuni sono sollevare pesi eccessivi in maniera sbagliata oppure mo-vimenti ripetuti che non danno tempo alla muscolatura e alle strutture della schiena di “rimodellarsi” per adattarsi a quello che si sta facendo.differenze in posture cambiano la pressio-ne sui dischi come raffigurato qui sotto

Figura 3: pressione lombare a seconda della postura

Il mal di schiena è ancora oggi uno dei principali motivi di assenza dal lavoro. Ogni anno i lavoratori stanno a casa a causa del mal di schiena, costando tempo e denaro alle compagnie. Solo in Inghilterra la NHS ha speso 22 milioni di sterline in ore di lavo-ro pagate a lavoratori a casa per malattia.La metodologia più usata in italia per il trattamento dell’ernia del disco è sempre stata l’operazione chirurgica per riparare il disco, ma questa è costosa e rischiosa quin-di con questo studio si è voluto investigare e confermare l’efficacia della chiropratica sul mal di schiena causato da ernia.Questa tesi di laurea si fonderà sulla per-cezione dei pazienti sull’effetto della chi-

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Chiropratica per ernia del disco:cosa ne pensano i pazientiJoseph LuraschiStudente in chiropratica

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

14 Studenti in Chiropratica

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ropratica sui sintomi dell’ernia del disco (in questo caso dischi lombari) e sulla facilità di compiere azioni giornaliere sof-frendo di sciatica. Per realizzare questo progetto, idealizzato all’Anglo-european College of Chiroprac-tic (AeCC) research Laboratory e realizza-to con l’aiuto dell’equipe della Sanrocco chiropratica a Como, è stato utilizzato un questionario chiamato rolland Morris di-sability Questionnaire (rMdQ) e una scala visuale analogica (VAS).Il questionario attribuisce un punteggio da 0 a 24 ai pazienti a seconda di quante si-tuazioni vengono riconosciute e cerchiate, per esempio: “per il mio dolore alla schiena evito di piegarmi o di inginocchiarmi... si o no” oppure “per il mio dolore alla schiena mi vesto più lentamente... si o no”.La scala visuale analogica non è altro che una scala da 0 a 10 dove il paziente mette una crocetta sul valore che attribuirebbe al dolore della schiena in quel momento.Questo questionario e la scala visuale ana-logica sono stati dati ai pazienti da compi-lare alla prima visita e dopo la sesta visita e i risultati sono stati analizzati e comparati.

L’anonimato e la privacy sono stati mante-nuti durante questo studio.I questionari compilati, prima e dopo, e analizzati sono stati 100, (51 uomini e 49 donne) e questo studio è stato svolto tra Maggio e Ottobre 2007. Alcuni pazienti si sono presentati alla clinica con una predia-

gnosi di ernia, confermata dal loro medico di famiglia o da una risonanza magnetica. Altri invece sono stati inseriti nello studio a discrezione del chiropratico che li trattava.I Chiropratici dell’equipe della Sanrocco si sono laureati in differenti college di chiropra-tica, alcuni in America, altri in europa quindi i trattamenti dati ai pazienti non sono stati esattamente gli stessi, ma molto simili; essi comprendevano manipolazioni vertebrali, crioterapia (freddo/caldo), lavori muscolari e tecniche quali AK (kinesiologia applicata), SOT (Tecnica Sacro Occipitale) e Gonstead.Alcuni pazienti sono stati trattati in tempi più brevi, (per esempio 2 volte alla setti-mana) altri più lentamente (1 volta alla set-timana o ogni 10 giorni) a seconda dell’in-tensità del mal di schiena e dei sintomi.I risultati sono stati davvero soddisfacenti: 94 dei pazienti hanno mostrato un inizia-le miglioramento del mal di schiena e dei sintomi della sciatica dopo i primi 6 tratta-menti, 2 pazienti non hanno mostrato un risvolto né positivo né negativo, e 4 pa-zienti hanno riportato un peggioramento delle loro condizioni.I dati sono stati analizzati singolarmente Figura 4: Equipe della SanRocco Chiropratica (Como)

Figura 5: condizioni riportate dai pazienti dopo i trattamenti sia sul RMDQ sia sul VAS

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15Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Studenti in Chiropratica

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per uomini e donne e singolarmente per i due questionari.I risultati hanno suggerito che la popola-zione femminile di questo studio ha dato risultati migliori della popolazione maschi-le, sia sul rMdQ che sul VAS.La letteratura dice che gli uomini sono più soggetti ad ernie del disco.Nei seguenti grafi ci si possono vedere il punteggio medio degli uomini e delle donne sul rMdQ e nel VAS alla prima visita e dopo le sei visite.Ci sono alcune critiche da fare su questo studio ovvero: che i valori ottenuti sono stati dedotti solo dal punto di vista dei pa-zienti, nessuna misura è stata presa sulla severità dell’ernia né prima né dopo i trat-

tamenti, solamente la facilità di compiere azioni giornaliere (rMdQ) e il dolore della schiena (VAS) in quel momento particola-re della giornata sono stati considerati.Questo studio ha preso in considerazione l’eff etto della chiropratica su un periodo di tempo ridotto (6 trattamenti) quindi po-trebbero essere considerati altri studi mi-rati ad un periodo di tempo più lungo.Le conclusioni di questo studio sono co-munque state che la chiropratica aiuta i pazienti con mal di schiena dovuto ad er-nia lombare e suggerisce che l’operazione chirurgica dovrebbe essere lasciata come ultima opzione.Molti studi sono stati fatti in passato su er-nia lombare e molti altri ancora verranno

fatti in futuro... se pensate di avere un’ernia visitate il vostro chiropratico e chiedetegli cosa potete fare, non buttatevi ad occhi chiusi nei medicinali e nella chirurgia, gli antidolorifi ci non fanno altro che nascon-dere il dolore e il dolore non è altro che la reazione del vostro corpo che sta cercan-do di dirvi cosa c’è che non va.“don’t treat the symptoms, adjust the cau-se” ovvero “Non trattate i sintomi, aggiu-state la causa”.Per maggiori informazioni, per consultare la tesi in versione completa (in lingua in-glese), per visualizzare le tavole dettagliate dei risultati e/o per compilare un questio-nario voi stessi, vi invito a visitare il sito: www.chiropratica.com

Joseph Luraschi, autore di questo studio, ha intrapreso la strada per diventare chiropratico nel set-tembre 2004 ed è ora all’ultimo anno di studi all’Anglo-european College of Chiropractic (AeCC) a Bournemouth in Inghilterra. dopo aver completato gli studi nel 2009 Joseph tornerà a lavorare in Italia. Paziente dalla nascita di grandi chiropratici, come Jean Pierre Meerssemann, grazie all’aiuto della collaborazione tra A.C. Milan e la AeCC, Joseph vorrebbe specializzarsi in chiropratica sportiva. Cresciuto tra le valli del Lago di Como, grande appassionato di sport, ha giocato a pallone a livelli semiprofessionali sia in Italia che in Inghilterra. Attualmente tratta pazienti alla clinica del college sotto la supervisione di professori ed altri chiropratici.

Breve curriculum vitae

Figura 6: punteggi RMDQ pre e post Figura 7: punteggi VAS pre e post

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

16 Chiropratica e veterinaria

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Non solo i grandi animali come cavalli, vacche ed elefanti possono essere trat-tati con la Chiropratica, ma naturalmen-te anche i piccoli animali, cani e gatti in particolare e molti altri come vedrete più avanti nelle foto. Quando dico alle persone che lavoro come Chiropratico per animali, tutti prendono per scontato che il paziente è un cavallo, visto che porta la sella ed

il Cavaliere e che deve fare una presta-zione atletica nei concorsi ippici o nelle corse. Quando l’argomento cade su ani-mali da compagnia come cane e gatto, anche i proprietari degli stessi restano a volte stupiti dal fatto che anche un pic-colo animale può avere mal di schiena. A prima vista non sembra logico in quanto il piccolo animale non porta peso e non sembra essere sottoposto

a sforzi notevoli come il cavallo. In ve-rità anche i piccoli animali soffrono di mal di schiena e addirittura di patolo-gie discali simili all’uomo. Come anche nell’uomo l’utilizzo della Chiropratica animale ha un grande valore nel rico-noscere e curare le patologie della co-lonna vertebrale. Come si fa a capire che un piccolo ani-male ha un dolore o una patologia alla colonna vertebrale? L’osservazione del comportamento da parte del proprieta-rio, avendo l’animale costantemente vi-cino, è di fondamentale importanza ed è spesso la persona più indicata a rico-noscere alterazioni del comportamento che fanno presupporre una patologia a livello della colonna vertebrale.

SIntoMI deL MaL dI SchIenaneI pIccoLI anIMaLILa prima manifestazione di un dolore alla schiena può essere la riluttanza al farsi accarezzare la schiena specialmen-te in fondo a livello dell’osso sacro. An-che un animale docile può arrivare oltre al classico cai-cai e girarsi fino a ringhia-re per avvertire il proprietario di un do-lore alla schiena o alla cervicale.In casi più gravi l’animale prenderà degli atteggiamenti antalgici, spesso di cifosi per compensare il dolore, cioè cammi-nerà con la schiena piegata verso l’alto e l’addome ritratto. Questi atteggiamenti possono essere facilmente scambiati con dei dolori addominali ovvero mal di pancia, in questi casi è sempre necessa-rio escludere un mal di schiena per fare un’adeguata diagnosi. Il cane può anche essere riluttante a camminare, fermarsi nella solita passeg-

La Chiropratica e i piccoli animaliL’arte di curarliDr. Susanne Brauner, D.C.

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17Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Chiropratica e veterinaria

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giata, anzi qualche volta anche tentare di tornare indietro. Anche le scale posso-no diventare un ostacolo, così come sal-tare nella macchina. Anche stare molte ore nella sua cuccia senza grande voglia di uscire può indirizzare verso un dolore, specialmente quando l’animale fa fatica ad alzarsi, guaisce mentre si alza o zop-pica vistosamente per i primi passi. Ti-pico di un dolore alla schiena è quando l’animale si siede storto, cioè mette tut-to il peso su un posteriore e l’altro viene tenuto rigido e lateralmente. Naturalmente è più facile vedere questi atteggiamenti nell’animale più anziano, però anche l’animale giovane può ma-nifestare, con gli stessi sintomi, un disa-gio o un dolore alla colonna vertebrale. Si può mostrare anche più irrequieto ed a volte può persino cambiare il caratte-re da buono a diffidente e diventare nervoso o agitato.

FattorI predISponentIaLLe patoLoGIedeLLa coLonna vertebraLeOgni grosso trauma può predispor-re l’animale a patologie della schiena. Ogni animale dovrebbe essere con-trollato da un Chiropratico dopo inci-denti con veicoli, anche se l’animale al momento sembra illeso, il trauma può manifestarsi a distanza di tempo come avviene anche nell’uomo.L’esperienza insegna che quando un cane viene aggredito da un altro di ta-glia maggiore, la colonna cervicale può essere danneggiata, in quanto il cane aggredito viene spesso afferrato al col-lo. Ho visto casi dove il cane è rimasto paralizzato all’istante o dove un dolore grave alla colonna cervicale si è verifica-to a distanza di mesi dall’aggressione.Nell’animale abbandonato o maltrat-tato il mal di schiena può scaturire da calci o bastonate subite. A distanza di tempo gli esiti di questi traumi si ren-

dono manifesti con alterazioni artro-siche della colonna vertebrale, visibili anche a livello radiologico e possono compromettere notevolmente la salute dell’animale. La chiropratica in questi casi offre un’ottima prevenzione del de-generare di queste patologie.Altro fattore predisponente è l’uso in-discriminato del collare a strozzo che può causare microtraumi costanti alla colonna vertebrale cervicale. Animali giovani, grandi ed esuberanti possono danneggiare la colonna di un animale più tranquillo od anziano a causa di un gioco un po’ troppo violento con salti ripetuti nella schiena. Cani da lavoro, per esempio cani da caccia, cani da agility o da difesa sono da considerarsi veri e propri atleti e pos-sono subire traumi da sforzo o micro-traumi da allenamento. Per mantenere il cane atleta in salute un trattamento chiropratico ad intervalli regolari sareb-be la migliore prevenzione per mante-nere un’ottima salute. La chiropratica può aiutare notevol-mente a mantenere un animale anzia-no in buona salute il più a lungo pos-sibile. Un grande problema nel cane anziano è la perdita della forza negli arti posteriori che può essere dovuto a fenomeni neurodegenerativi od a sublussazioni vertebrali. Nel secondo caso con il trattamento chiropratico la forza degli arti posteriori viene man-tenuta il più a lungo possibile e con questo l’autosufficienza dell’animale. La colonna vertebrale risulta più ela-stica ed i dolori da fenomeni artrosici della colonna diminuiscono, dando più voglia di vivere e di muoversi an-che all’animale anziano.

ZoppIeNell’animale possono svilupparsi zop-pie sia degli arti anteriori o posteriori, che non sono causati da una patologia

degli arti come rotture legamentose, OCd o meniscali, ma da sublussazio-ni delle vertebre cervicali o lomba-ri. Come l’uomo sviluppa dolori alle braccia o il dolore del nervo sciatico anche gli animali sviluppano zoppie. Qui con la medicina tradizionale non può essere effettuata una diagnosi in quanto mancano i segni di una pato-logia articolare in atto. In questi casi il trattamento chiropratico può risolvere la causa della zoppia con un riallinea-mento della colonna cervicale o lom-bare a seconda del caso. Le zoppie possono anche derivare da di-storsioni degli arti, che avvengono per cadute, torsioni, giocando, scivolando ecc. dopo questi traumi l’articolazione coinvolta non risulta più allineata in modo fisiologico e l’animale avverte un dolore immediato come avviene anche nell’uomo. Un riallineamento dell’arti-colazione coinvolta toglie non soltanto il dolore, ma permette all’articolazione di guarire e di ristabilire la piena funzio-nalità senza correre il rischio di recidive o future artrosi.

pareSI o paraLISI A differenza del grande animale dove paresi o paralisi degli arti sono piutto-sto rare, nel piccolo animale si vedono con una certa frequenza. Alla base sta spesso una patologia discale. Si vedo-no nelle razze cosidette “condrodistro-fiche” per esempio Bassotti, Boxer ecc. In queste razze avviene una degenera-zione discale precoce ed anche nell’ani-male relativamente giovane si possono sviluppare sindromi dolorifiche o ad-dirittura paresi o paralisi da patologie discali. Il trattamento chiropratico può sia prevenire una patologia discale, ma l’animale può anche essere, come nell’uomo, trattato quando la patologia discale è in atto.A volte prima di arrivare alla paresi/

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

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Chiropratica e veterinaria

paralisi completa l’animale può ave-re dei brevi episodi di paresi agli arti posteriori, cioè perdita della forza di sostenere il peso, mantenendo però la mobilità degli arti. Un trattamento im-mediatamente dopo o durante questi episodi acuti può prevenire una paresi o paralisi più grave. Anche traumi diretti sulla colonna vertebrale possono causare un’ernia discale. Animali con questo tipo di pa-tologia sono stati trattati con successo con la Chiropratica evitando interventi chirurgici. A volte l’intervento chirurgi-co è controindicato per patologie in-trinseche dell’animale come patologie cardiache o perché il motivo della pa-resi / paralisi non si è evidenziato con le indagini diagnostiche. Il trattamen-to chiropratico in questi casi è sempre una valida alternativa. Naturalmente è sempre auspicabile la stretta collabora-zione tra Veterinario e Chiropratico per una corretta diagnosi differenziale in quanto paresi o paralisi nel piccolo ani-male possono avere varie origini, anche p.e. di tipo tromboembolico, neoplasti-co ecc. per dare all’ animale il corretto

trattamento. Aggressioni da cani di ta-glia maggiore causano spesso violenti traumi alla colonna cervicale con con-seguente paresi/paralisi anche di tutti e 4 gli arti. Incidenti con veicoli possono causare paresi/ paralisi sia agli arti an-teriori che posteriori. Naturalmente più recente è il trauma più veloce può essere la ripresa. La voglia degli anima-li di ricuperare la propria capacità di camminare è veramente straordinaria e commovente.

IL teSt kIneSIoLoGIcoper IL rIconoScIMentodI IntoLLeranZe aLIMentarI“Noi siamo quello che mangiamo” Que-sto detto è anche vero per gli animali, con maggior ragione perché l’animale si nutre di pochi cibi per molto tempo, spesso all’animale vengono offerti uno o due mangimi. Se vogliamo che l’ani-male sia nutrito bene, dobbiamo essere sicuri che quel mangime sia adatto per quell’animale. Come nell’uomo anche negli animali c’è un costante aumento di patologie della cute o del pelo, che si manifestano con alterazione del pelo

come pelo ispido, unto o l’animale che si lecca o gratta in continuazione o che sviluppa varie forme di eczema. Alla base di queste problematiche ho tro-vato spesso la presenza di intolleranze alimentari. Le conseguenze delle quali possono essere molteplici. Perché il Chiropratico si interessa alle intolleran-ze del suo paziente a quattro zampe? Nella triade delle cause per la sublussa-zione vertebrale oltre al trauma fisico ci possono essere anche cause psicologi-che ma quella di maggior interesse é il trauma biochimico. Il trauma biochimi-co può essere causato da medicinali ma molto più frequente da una scorretta alimentazione.Oltre alle menzionate alterazioni del pelo si possono vedere nell’animale giovane una stentata crescita, ridotta vivacità e voglia di giocare. Nell’adulto come nel giovane si possono vedere sintomi gastroenterici a volte imponen-ti come gastriti, infiammazioni intesti-nali, diarrea, vomito e dolori costanti. Questi sintomi tendono a cronicizzarsi ed ad essere refrattari alle medicine tra-dizionali come antibiotici e cortisonici, perché alla base non stà un’infezione batterica o virale ma un’intolleranza alimentare. Naturalmente in tutti i casi deve essere fatto un esame clinico accu-rato per arrivare alla corretta diagnosi.Attraverso il test Kinesiologico, che consiste nel test della forza muscola-re, tecnica sviluppata da un dottore di Chiropratica di nome Goodheart, si può verificare se l’animale è intolleran-te ad un determinato alimento come le carni o ad un mangime. Questo test ha particolare importanza nell’anima-le ripeto in quanto spesso vive con uno massimo di due mangimi a dispo-sizione, perciò un’errata alimentazio-ne può portare a grandi squilibri del suo stato di salute. Spesso i proprieta-ri mi dicono, “ma ha sempre mangia-

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19Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009

Il Seggiolino Koala nest è raccomandato da osteopati, fi sioterapisti e chiropratici. Fabbricato direttamente in Italia questo prodotto è ideale per i bambini da 6 mesi a 3 anni.

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Come usare il Koala nest:Inspirare e allacciare la fascia il più strettamente possibile a livello dell’anca indiff e-rentemente dal lato sinistro o destro. Chiudere la fascia con l’apposito velcro e allac-ciare la cintura di sicurezza. Posizionare il bimbo sul seggiolino con le gambe divari-cate. Il bambino può essere posizionato anche con il corpo rivolto verso l’esterno.

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Chiropratica e veterinaria

Nata in Germania, Laurea in Medicina Veterinaria 1996, Tesi di Laurea in Chiropratica nella Medicina Veterinaria con il Professor Addis e dr. Meersseman come relatori, Corsi di Animal Chiropractic con la American Veterinary Chiropractic Association terminati con la Certifi cazione “Animal Chiropractor”. Laurea in Chiropratica all’AeCC di Bournemouth nel 2002. Utilizzo di AK, TBM, Activator. esperienze decennali nel campo equestre come Amazzone nel salto ad ostacoli e dressage con addestramento di cavalli ( Bereiter FN, 1. grado di istruttore d’equitazione tedesco).

Breve curriculum vitae

to così e non è mai successo niente”. Anche nell’uomo un’intolleranza può manifestarsi con una sintomatologia palese dopo i 35 - 40 anni, ma spesso l’intolleranza c’era già da molto tempo e diventa evidente in momenti di par-ticolare stress.Una volta stabilita un’alimentazione corretta, tanti sintomi spariscono ra-pidamente. Naturalmente ci possono essere altre cause per le patologie del-la cute e dell’apparato gastroenterico, ma una corretta alimentazione sta alla base di una vita in salute e vale sempre la pena attraverso il test kinesiologico di scoprire qual è la migliore alimenta-zione del vostro animale. Un esempio pratico: il caso di un Jack russel di 8 anni che ha avuto un episodio grave di gastroenterite emorragica. Il consi-glio dell’allevatore era l’alimentazione con scatole di quaglia. Al test risultava intollerante ad ogni forma di volatile. Con la sua dieta personalizzata adesso sta benissimo.In una delle foto vedete la coniglietta Sissi, lei aveva un arto posteriore rigido e spostato verso l’esterno e non riusci-va più a saltellare. dopo un trattamento della colonna vertebrale e del femore è tornata a saltellare come prima.Cicero è un gatto grigio che si era tra-scinato a casa probabilmente investito da una macchina, con gli arti posteriori paralizzati ed una grande ferita nella zampa. dal veterinario era stato giudi-

cato un caso senza speranza, ma dopo 2 trattamenti chiropratici ha ripreso la vita di sempre.Alessia Bovaro Bernese è la guardiana in un centro ippico. È stata trovata un giorno con una paresi di tutte e 4 gli

arti. Siccome vive libera in un cortile enorme, l’ ipotesi dell’investimento da macchina era la più probabile. dopo 4 trattamenti chiropratici sta bene di nuovo e scappa subito appena mi vede, eff etto placebo al contrario.

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21Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Studenti in Chiropratica

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Lo snowboard è sempre stata una pas-sione che oltre ad avermi regalato forti emozioni e gioie, mi ha anche permesso di viaggiare molto e vedere posti nuovi che non avrei mai immaginato di poter vedere. da questa mia premessa nasce quest’articolo.Un mese fa, mentre ero all’università a studiare chiropratica in Inghilterra, rice-vetti una notizia fantastica, mi avevano accettata per andare a rappresentare l’Italia in Cina per la 24esima edizione dei giochi universitari, le Universiadi, che si sarebbero svolte ad Harbin.Già il solo fatto di essere stata accettata alle universiadi mi fece arrivare al setti-mo cielo in più il fatto che si svolgessero in Cina proprio mi fece quasi svenire...sarei andata in Cina, spesata di tutto, a praticare la mia passione... come si dice, “meglio di così, se more!”Potete immaginare come sia stato diffi-cile continuare a studiare e mantenere la concentrazione nelle settimane suc-cessive. Tra preparativi, visti, passaporti, valigie e prenotazioni varie (il CUSI, Cen-tro Universitario Sportivo Italiano, infat-ti si occupava di tutto per il viaggio da roma alla Cina e ritorno ma fino a roma l’organizzazione era responsabilità mia) stavo sempre al computer per program-mare il tutto.Finalmente arrivò il giorno della parten-za... Parto da Bournemouth per Londra dove devo prendere l’aereo che mi por-terà a casa per recuperare la mia attrez-zatura da gara, prima di ripartire per Mi-lano e prendere l’aereo per roma!Si fa veloce a dire ma è stato decisamen-te un po’ più complicato farlo! Arrivo a

Londra per partire alle 22.00 e... sorpre-sa: la tempesta di neve peggiore degli ultimi 20 anni! Nessun aereo parte! Le 23,00, mezzanotte niente da fare. Co-minciano le telefonate da panico con mio padre e mia madre in Italia, Che faccio? Perdo la coincidenza per Milano! disastro.Finalmente rifaccio 6 ore di pullman e ritorno a Bournemouth, da dove ero partita, per prendere un aereo che mi porterà alle nove di mattina a Ginevra dove verrà a prendermi mia mamma. La trasferta è salva ma che fatica, preparo le valige e riuscire a fare stare tutto in una valigia e in 20 kg mi occupa tutta la serata e ho ugualmente 15 kg di ba-gagli extra! (dovuto all’attrezzatura da snowboard).Milano: abbiamo troppi bagagli, non vogliono lasciarci salire, AIUTO!!! Final-mente dopo enormi discussioni e, in 4 atleti, oltre 800 euro di spese per baga-gli supplementari, (ma quanto costano questi sci e queste tavole) riusciamo a partire.Ci incontriamo a roma con il resto de-gli atleti e con i dirigenti per prendere finalmente il volo roma - Pechino...Già dall’aereo abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare panorami che nem-meno potevo immaginare...Siamo passati sopra la Siberia, tutto era bianco e ricoperto di neve, poi abbiamo sorvolato il deserto del Gobi che era tut-to marroncino e uniforme, dopo di che siamo passati sopra una catena mon-tuosa che sembrava totalmente isolata dal resto del mondo, visto che per ore non c’erano strade e abitazioni... e dopo

9 ore finalmente siamo arrivati ad av-vistare Pechino. Pechino vista dall’alto non era assolutamente come me la aspettavo, la mia mente immaginava edifici enormi ovunque, colori vivaci dappertutto e soprattutto una grande confusione visibile anche dall’aereo, ma niente di tutto questo era davanti a me, anzi la città vista dall’alto era tutt’al-tro che caotica e colorata. Pechino era molto tranquilla e opaca ma, penso che questo fosse dovuto al fatto che co-munque dobbiamo essere passati sopra la periferia della città.Per quanto riguarda il tragitto svolto con il secondo aereo, da Pechino a Har-bin, non siamo riusciti a vedere molto, per i più fortunati che non si sono ad-dormentati era visibile la Grande Mu-raglia Cinese, per gli altri niente è stato visibile: il sonno e il jet lag del viaggio precedente erano troppo potenti ri-

Universiadi 2009Harbin, CinaJennissa PellissierStudentessa in chiropratica

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

22 Studenti in Chiropratica

spetto alla volontà di non dormire!Una volta arrivati ad Harbin, la città del ghiaccio, l’adrenalina si è fatta più inten-sa! Appena usciti dall’aeroporto ci sia-mo tutti resi conto di cosa volesse dire la parola “freddo”.La temperatura sfiorava i meno 26 gra-di! Il freddo non era simile al nostro, anzi questo freddo era secco e ti per-forava i polmoni, entrava nella pelle in modo terrificante; l’interno delle narici ti si congelava e si appiccicavano l’una con l’altra, un macello, insomma!I nostri pulmini, per trasportarci da un posto all’altro erano veramente un po’ vecchiotti, con gli ammortizzatori che appena prendevi un buco o ti si incassa-va la colonna o continuavi a molleggia-re per minuti e minuti... ma tutto som-mato... hihihi, faceva parte del viaggio anche questo ed è grazie a questi pic-coli momenti che è stato un’esperienza indimenticabile.Fummo portati in un albergo a 4 stel-le, con bowling, piscina, metal detector all’entrata e lì abbiamo avuto il nostro primo impatto con il vero cibo cinese.zuppetta come primo, insalata di cavo-lo e carne con una strana salsa al coc-

co sopra ravioli cinesi ed anguria, ma la cosa più strana era il bere, niente di quello che bevevamo era freddo.Tutto quello che potevamo bere dove-va essere bollito prima, per cui, a cena e pranzo si bevevano caffè o the o se proprio si voleva bere freddo si doveva comprare la bottiglietta d’acqua che costava 2 euro per solo mezzo litro. Il giorno dopo fummo trasportati a Mo-eurshan, la montagna dove si sono svolte le gare di snowboard e biathlon. durante il viaggio in pullman che è du-rato 2 ore mi sono resa conto di quanto avessi un’idea sbagliata della Cina: sa-pevo infatti che era tutt’altro che ricca ma non mi aspettavo una povertà così marcata! Le case e le fabbriche erano minuscole e veramente fatiscenti, un po’ come catapecchie da noi ma come ho detto prima questo non è stato un aspetto negativo del viaggio, anzi que-sto mi ha fatto rendere conto di quan-te diversità ci siano nel mondo e mi ha solo aperto di più mentalmente.Purtroppo per tutto il periodo delle gare non siamo riusciti a vedere mol-to della Cina, essendo tutti molto presi dagli allenamenti e anche per il fatto

che il primo villaggio da dove eravamo distava 30 minuti in pullman . era abba-stanza difficile comunque organizzare il trasporto solo per una sola nazionale, per cui per una settimana praticamente siamo rimasti chiusi in hotel.Una volta finite le gare siamo riusci-ti a farci spostare ad Harbin di nuovo nell’hotel dove ci avevano fatto stare la prima notte, così avremmo potuto ve-dere un po’ la città.Infatti il primo giorno ci siamo dati alla pazza gioia facendoci portare dalla ragazza cinese che ci accompagnava come supervisore (siamo sempre stati scortati dalla traduttrice e da un grup-po di poliziotti, almeno 4 o 5 ci sorve-gliavano costantemente) in giro per negozi, per fare regali vari e per la città, per vedere come è veramente la vita in quel paese.Il secondo giorno siamo andati a vedere la cattedrale di Santa Sofia, dove all’in-terno venivano spiegate tutte le varie conquiste che la città aveva subito e spiegava il perché di tutte le diverse ar-chitetture in una città sola (fondata dai cinesi verso il 1115 poi occupata dai rus-si ed in seguito anche dai giapponesi).dopo di che la sera siamo andati a ve-dere la città di ghiaccio! Incredibile cosa si possa costruire con il ghiaccio: edifi-ci, scivoli, strade, cose assolutamente enormi e affascinanti dal punto di vista estetico che tra l’altro rendono la città una delle mete turistiche invernali più apprezzate, anche se di turisti, a parte noi, qualche russo e qualche giappone-se, ce n’erano ben pochi.Nella città del ghiaccio è stata la prima volte che sono riuscita a prendere in braccio la volpe siberiana, un animale del tutto favoloso e bellissimo!Prima volta che guido una bicicletta con lame al posto delle ruote e una sedia con pattini anche se, essendo io nata e vissuta anche in Canada, qualche

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dimestichezza con il ghiaccio l’avevo!Ma il freddo che faceva era indefi nibile, ad un certo punto dopo mezz’oretta di visita ci siamo dovute fermare assoluta-mente a prendere un the perché pensa-vo di perdere le dita delle mani!Abbiamo potuto scivolare da una colli-netta con le ciambelle, provare le moto-slitte, c’era perfi no uno scivolo tutto di ghiaccio in cui dovevi scivolare con dei piccoli bob e dove prendevi una veloci-tà allucinante.Templi in ghiaccio e il magnifi co Bud-dha di neve...Il giorno dopo ci siamo fatti portare nel negozio della tecnologia... wow... non ho mai visto cosi tanti articoli elettroni-ci tutti insieme in tutta la mia vita!La cosa bella che ci siamo resi conto in quel negozio era che eravamo sempre scortati dalla polizia... ogni atleta aveva un poliziotto che lo controllava per la paura che ci potessimo perdere o avere qualche problema, fantastico... ci senti-vamo invincibili!In Cina si discutono i prezzi! Come in Marocco, naturalmente non nella via principale dove ci sono le grandi mar-che, ma in tutti i più piccoli negozietti delle città si deve discutere il prezzo e se non viene fatto non si è apprezzati! Per cui il tentativo era quello di farci ca-pire e di negoziare con l’interprete e il negoziante: operazione ardua ma mol-to divertente!Il giorno seguente siamo andati a vede-re il tempio di Buddha, che è stata una delle esperienze più interessanti del viaggio. Ok, non era per niente pulito, ma niente in Cina lo è, la città è sporca, veramente tanto sporca, la gente guida senza regole, i pullman vanno contro-mano, si passa con il rosso, la gente è in mezzo alla strada con bambini, carretti, moto, animali, tutto in mezzo alla strada e nessuno rallenta! Il clacson è per loro l’unica regola per la viabilità, se non hai

il clacson... ahi ahi ahi, sei perso, la gen-te non si sposta e non ti considera.Comunque vedere un tempio dal vero è stata un’esperienza culturale illumi-nante, ci sono tante piccole regole da seguire per portare rispetto a Buddha, come ad esempio non calpestare il pezzo di edifi cio sotto la porta . Vede-re la gente che porta ancora il cibo per Buddha, o che porta altri piccoli sacrifi ci ecc, risulta strano per la nostra cultura ma è aff ascinante.Comunque mai visti cosi tanti Buddha messi assieme, tutti i “buddhini” (scusa-te il gioco di parole, le rappresentazio-ni di Buddha) sono 500 e sono in due stanze diverse: 250 in una e 250 nell’al-tra inclusa una di Buddha dormiente di cui esistono solo 3 statue in Cina.Poi ci sono le varie credenze ad esem-pio se tocchi il viso di una statua ti por-terà fortuna e terrà lontano il male.e poi è fi nita e siamo ritornati a casa, altre 19 ore di viaggio e adesso sono nuovamente a studiare perché gli esa-mi si avvicinano e devo recuperare il tempo perso.Per la cronaca nel gigante di snowbo-ard sono arrivata 11°, migliore italiana,

visto che eravamo andate per le Uni-versiadi! Vorrei soprattutto ringraziare il CUSI per averci portato e un grazie enorme al signor Minervini per tutto l’aiuto e gli sforzi messi per organizzare la trasferta di tutti questi giovani atleti, sperando di poter ancora rappresenta-re l’Italia alle prossime Universiadi che si terranno in Turchia nel 2011.

Studenti in Chiropratica

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Breve curriculum vitae

Jennissa Pellissier, studia chiropratica ed attualmente è al secondo anno. Grande appassionata di sport, Jennis-sa è stata membro della Nazionale Ita-liana di snowboard, è cintura nera di karate e possiede i diplomi di bagnina e sommozzatrice. Nel 2007 è diventa-ta maestra di snowboard.

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

24 CHIROPRATICI CHE SOSTENGONO L’ASSOCIAZIONE PRO CHIROPRATICALOMBARDIA

BerTHeLOT LOIC . . . . . . . . . . . . . . . . . . MILANO - MI - Via ricasoli, 2 - Tel. 02.8690127BISANTI GIOVANNI. . . . . . . . . . . . . . MONzA - MI - Via Cavallotti, 13 - Tel. 039.3900097CeNTrO SANrOCCO . . . . . . . . . . . . . . . . COMO - CO - Via recchi, 7 - Tel. 031.574444GIL ANTONIO . . . . . . . . . . . . . . . . . BerGAMO - BG - Via Maff ei, 14/A - Tel. 035.222959

MILANO - MI - Via ricasoli, 2 - Tel. 02.8690127MISITANO eLISABeTTA . . . . . . . BUSTO ArSIzIO - VA - Viale Cadorna, 3 - Tel. 0331.620911MUrUGAN PATrICK . . . . . . . . . . . LeCCO - LC - Corso C. Alberto, 76/b - Tel. 0341.350424STeINer WAYNe . . . . . . . . . . . . SAN dONATO MIL. - MI - Via Triulziana, 1 - Tel. 02.511046

MILANO - MI - Via Frua, 22 - Tel. 02.4692205TUrGOT MArIe . . . . . . . . . . CerNUSCO S/N - MI - Piazza Matteotti, 3 - Tel. 02.92111951zWeIer rOBerT . . . . . . . . . TOSCALANO MAd. - BS - Via Benamati, 26 - Tel. 348.3129310

erBUSCO - BS - Via Iseo, 6/A - Tel. 030.7704110BreSCIA - Br - Via Sostegno, 6/B - Tel. 030.2427886

VALLE D’AOSTAPeLLISSIer COrALIe . . . . . . . . . . . . . AOSTA - AO - Loc. Borgnalle, 10 - Tel. 329.7606156PeLLISSIer eddY . . . . . . . . . . . . . . . AOSTA - AO - Loc. Borgnalle, 10 - Tel. 329.7606156

PIEMONTEALMerAS VINCeNT . . . . . . . . . . . . . . . . IVreA - TO - Corso Nigra, 52 - Tel. 0125.49225CHIrOPrATICA S.C. . . . . . . . . . TOrINO - TO - Via Vittorio Amedeo II, 24 - Tel. 011.542841GLAIN JerOMe . . . . . . . . . . . . . . . . CUNeO - CN - Via Silvio Pellico, 8 - Tel. 0171.696655MIGLIOre JeAN PHILIPPe . . . . . . . . . . . . CUNeO - CN - P.zza europa, 15 - Tel. 0171.66613PASQUeTTO SIMONA . . . . . . . . NOVI LIGUre - AL - Corso Marenco, 49 - Tel. 347.2717115PeLLISSIer eddY . . . . . . . . . . . . . . VerCeLLI - VC - Via dionisotti, 18 - Tel. 329.7606156STUdIO CeCCHI S.r.l. . . . . . . . . . . . . TOrINO - TO - Corso rosselli, 182 - Tel. 011.3850161

LIGURIAANdreSINI JOHN . . . . . . . . . . SArzANA - SP - Via Variante Aurelia, 70 - Tel. 0187.603135BerTAMINI dANIeLe . . . . . . . . GeNOVA - Ge - Via Brigata Liguria, 3/15A - Tel. 010.562018MUrUGAN PATrICK . . . . . . . . SANreMO - IM - Corso G. Garibaldi, 131 - Tel. 0184.507733PASQUeTTO SIMONA . . . . . . . . GeNOVA - Ge - Via Brigata Liguria, 3/15A - Tel. 010.562018PeLLISSIer COrALIe . . . . . . . . . . . GeNOVA - Ge - Via Maragliano, 6/5 - Tel. 010.5702516PeLLISSIer eddY . . . . . . . . . . . . . GeNOVA - Ge - Via Maragliano, 6/5 - Tel. 010.5702516zArCO YVON . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LOANO - SV - Via Aurelia, 456 - Tel. 019.673984

TOSCANAANdreSINI JOHN . . . . . . . . . . . . VIAreGGIO - LU - Via don Bosco, 193 - Tel. 0584.54635

LUCCA - LU - Viale G. Puccini, 1780 - Tel. 0583.511051ATTANASIO KOrINNA . . . . . . . . . . . PISA - PI - Via Matteucci, 38 sc.G/6 - Tel. 050.581312

CeCINA - LI - Corso Matteotti, 22 - Tel. 0586.630920BeLIG AHMeT-rALPH . . . . . . . . . . . . . FIreNze - FI - Via Passavanti, 4 - Tel. 055.574972BeNSeN GeArY . . . . . . . . . . . . . . . . LUCCA - LU - Via romana, 231 - Tel. 0583.490115BINAzzI BeTTINA . . . . . . . . . . . . . . . . . FIreNze - FI - Via Mameli, 58 - Tel. 055.576943

SCANdICCI - FI - Via Santa Maria Greve, 16 - Tel. 055.254975eSTIBAL GerArd . . . . . . . . . . . . . . . FIreNze - FI - Viale Gramsci, 12 - Tel. 055.289891

VIAreGGIO - LU - Via Cesare Battisti, 184 - Tel. 0584.943148FArNeSI ALBerTO . . . . . . . . . . . . MArINA dI PISA - PI - Via Milazzo, 92 - Tel. 050.35646

PISA - PI - Via Manzoni, 10 - Tel. 050.24124TIrreNIA - PI - Vione Vannini, - Tel. 050.39497

GIUNTOLI ALeSSIO . . . . . . . . . . . . . . . . PISA - PI - via Matteucci, 38 - Tel. 050.581312PeSCIA - PT - Via del Giocatoio, - Tel. 0572.477876PONTederA - PI - Via Valtriani, - Tel. 380.3035822

LUSTer JOSHUA rYAN . . . . . . . . . . SIeNA - SI - Viale Sardegna, 37/12 - Tel. 0577.281049rOSIGNANO S. - LI - Via rossini, 51 - Tel. 0577.281049VOLTerrA - PI - Via Porta diana, 24 - Tel. 0577.281049

SMITH STePHeN . . . . . . . . . FIreNze - FI - Via Scipione Ammirato, 102/A - Tel. 348.7446746LUCCA - LU - Via del Brennero, 344 - Tel. 348.7446746

SARDEGNAFrONTeddU SeBASTIANO . . . . . . . NUOrO - NU - Viale del Lavoro, 13 - Tel. 0784.257036

CAGLIArI - CA - Via Alziator, 15 - Tel. 070.389119PISANU rOBerT . . . . . . . . . . . . . . . . . . SASSArI - SS - Via Torino, 13 - Tel. 079.275555

LAZIOA.S.d GeNeSIS . . . . . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Via A. Corelli, 10 - Tel. 06.45438930BerNArd FrederIC . . . . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Via Cagliari, 42 - Tel. 06.8417438BrUNSTeIN FLOrIAN . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Viale dell’arte, 85 - Tel. 06.5918455deJeAN reNAUd . . . . . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Via Cagliari, 42 - Tel. 06.8417438IVeS GreGOrY . . . . . . . . . . . . . . . rIeTI - rI - VIa P. Borsellino, 18/20 - Tel. 0744.404129LIeM KAI . . . . . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Via Appia Nuova, 138 - Tel. 06.83506516NeUrAY PAUL . . . . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Viale Ippocrate, 92 - Tel. 06.44235751PeTrICONe GIOVANNA . . . . . . rOMA - rM - Via Giambattista Vico, 22 - Tel. 06.36006884rIGeL THOMAS . . . . . . . . . . . . . . . . rOMA - rM - Via Flaminia, 53 - Tel. 06.3225847/55

CAMPANIAdeJeAN reNAUd . . . . . . . . . . . . . . NAPOLI - NA - Viale Gramsci, 18 - Tel. 081.7614180IVeS GreGOrY . . . . . . . . . . . . SALerNO - SA - Corso V. emanuele, 58 - Tel. 0744.404129

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25Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009CHIROPRATICI CHE SOSTENGONO L’ASSOCIAZIONE PRO CHIROPRATICATRENTINO ALTO ADIGEGIeSe KeITH . . . . . . . . . . . . . TreNTO - TN - Largo Nazario Sauro, 22 - Tel. 0461.236756STeFANO MArIO . . . . . . . . . VILLA LAGArINA - TN - Via Salisburgo, 15 - Tel. 0464.490102

BOLzANO - Bz - Via Maso della Pieve, 4/A - Tel. 339.4616500

FRIULI VENEZIA GIULIACHIrOPrATICA eACH . . . . . . . . . . . . UdINe - Ud - Viale Venezia, 205 - Tel. 0432.233185

COrdeNONS - PN - Viale del benessere, 4 - Tel. 0434.583202

VENETOGrUeN dANIeLA MAe . . . . . VILLOrBA - TV - Viale della repubblica, 19/C - Tel. 0422.420513

MeSTre - Ve - Via Paruta, 31 - Tel. 041.989055SAN dONÀ dI PIAVe - Ve - Via Carozzani, 14 - Tel. 0421.41570

GrUeN erIC . . . . . . . . . . . VILLOrBA - TV - Viale della repubblica, 19 - Tel. 0422.420513KrAGT MICKAeL . . . . . . . . . . . . . . PAdOVA - Pd - Via Montà, 110/C - Tel. 049.8900066

MeSTre - Ve - Via daniele Manin, 91/1 - Tel. 041.972304MITCHeLL PATrICIA . . . . . . . . . . . . BeLLUNO - BL - Via per Nogaré‚ 47 - Tel. 0437.33041SOUTH STePHeN . . . . . . . . . . . . . VICeNzA - VI - Via dell’ Industria, 67 - Tel. 0444.966230SPAdON reNzO . . . . . . . . . . VITTOrIO VeNeTO - TV - Via Guerrini, 5/7 - Tel. 0438.553548

EMILIA ROMAGNAATTANASIO KOrINNA . . . . . . . . . . PArMA - Pr - Via Traversetolo, 20/d - Tel. 0521.483304BAeKKeL KrISTIAN . . . . . . . . . . TrAVerSeTOLO - Pr - Via Borsellino, 1 - Tel. 0521.842000FALINSKA JANe . . . . . . . . . . . . . . . . PIACeNzA - PC - Viale Malta, 4 - Tel. 0523.338581LONGFIeLd SAMANTHA . . . . . . . . . . . . . . PArMA - Pr - Via Farini, 9 - Tel. 0521.236799

ALTedO - BO - Via Nazionale, 83 - Tel. 329.1242486MArIANI JOHN . . . . . . . . . . . . . . . . rIMINI - rN - Viale Valturio, 20/A - Tel. 0541.785566

S. ArCANGeLO - rN - Via Cabina, 18 - Tel. 0541.625914FALCIANO - rSM - Via dei piaceri, 86/A - Tel. 0549.909299

MARCHEAGUILAr edUArdO . . . . . . . . CIVITANOVA M. - MC - Corso V. emanuele - Tel. 0733.818105BOeHNe SVeN . . . . . . . . . . . . CIVITANOVA M. - MC - Via Sonnino, 11 - Tel. 0733.784094dAUGAArd PeLLe . . . . . . . . . . . . . FerMO - AP - P.zzale Azzolino, 22 - Tel. 0734.224658deL BeNe CrISTINe . . . . . . . . . . . . . MACerATA - MC - Via Morelli, 20 - Tel. 0733.36155KHANCHANdANI BAIJU . . . . . . S. BeNedeTTO - AP - Via Mario Curzi, 29 - Tel. 0735.593074

FerMO - AP - P.zzale Azzolino, 22 - Tel. 0734.224658WILLIAMS JOHN . . . . . . . . . . . . . . . . IeSI - AN - Corso Matteotti, 20 - Tel. 0731.215750

SeNIGALLIA - AN - Via Gherardi, 70 - Tel. 071.7939649

UMBRIAALBAreLLO JOSePH . . . . . . . . . PerUGIA - PG - Via Costa di Prepo, 3A - Tel. 075.5005363IVeS GreGOrY . . . . . . . . . . . . . . . . . TerNI - Tr - Via Barbarasa, 46 - Tel. 0744.404129

ABRUZZOAGUILAr edUArdO . . . . . . . . . . . . . . PeSCArA - Pe - Via Milano, 51 - Tel. 340.8909209

PUGLIAVINCI dAVIde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LeCCe - Le - Via Parini, 21 - Tel. 347.8940276

MArTINA FrANCA - TA - Via Verga, 8 - Tel. 347.8940276

CALABRIAde LeO MICHeLe . . . . . . . . reGGIO CALABrIA - rC - Via Vito Inf., 39/A - Tel. 0965.5881799

COSeNzA - CS - Via Panebianco Trav. S. Proclo, 8 - Tel. 0984.408890OLIVA BeNITO . . . . . . . . . . . . SQILLACe LIdO - Cz - Via Nazionale, 26 - Tel. 0961.915269

PeLLArO - rC - Via Fiumarella, 20 - 0965.357334

SICILIAde LeO MICHeLe . . . . . . . . . . . . . . MeSSINA - Me - SS 114 Tremestieri - Tel. 090.6255844LONGFIeLd SAMANTHA . . . . MArINA dI rAGUSA - Via Porto Venere, 63 - Tel. 329.1242486NICHOLSON GOrdON . . . . . . . . . . . PALerMO - PA - Via Briuccia, 52 - Tel. 091.6702898

Ruelle Laurent Revel, 211017 MORGEX (AO)Tel. 0165.800404 - Fax 0165.801349

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

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Studenti in Chiropratica

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Psicologia

“Sbatti il mostro in prima pagina”Dr. Roberto VincenziPsicologo

Il potere delle parole, o meglio, il potere di chi può parlare, mentre altri possono solo ascoltare.Poter ascoltare è comunque già un privilegio, “Information is power” si di-ceva negli anni ’60. Avere accesso alle informazioni, poter scegliere tra diver-si media, giornali, canali TV, Internet, è prerogativa delle nazioni ricche.Gli altri, quelli che vivono in povertà, nel Terzo Mondo o tra di noi, sono co-munque tagliati fuori dalle informazio-ni. I loro bisogni sono primari; quando il problema è sopravvivere da un giorno all’altro, le notizie dei giornali non sono così importanti. Questa situazione, a sua volta, peggiora le condizioni dei “tagliati fuori” e ne aumenta l’emargi-nazione. roger Waters nella canzone “ Who ne-eds information” (Album “radio Kaos, 2003) descrive qualcosa di simile:

“Chi ha bisogno di informazioni

se lavori sottoterra.

Chi ha bisogno di informazioni

Se vivi in uno stato di costante paura.

Chi ha bisogno di informazioni

Se il tempo per vivere te l’hanno solo prestato”

Se invece facciamo parte dei privile-giati che possono accedere alle infor-mazioni, oggi non abbiamo nessuna garanzia che siano corrette, non pos-siamo sapere se sono complete. Qual-cun altro decide cosa farci sapere e cosa nascondere. In passato, se le informazioni riguar-davano un fatto avvenuto in una na-zione lontana, una verifica non era sempre possibile, perché viaggiare non era facile.

Oggi viaggiare è facile, ma è ancora più facile falsificare le informazioni.Sono ormai molto lontani i tempi in cui, in Unione Sovietica si riscrivevano i libri di storia e si falsificavano i ritratti ufficiali, cancellando goffamente dalle fotografie i membri del partito caduti in disgrazia. L’attuale tecnologia delle immagini consente elaborazioni perfette, dif-ficilmente identificabili anche dagli esperti. Tutto quello che apprendiamo dai media può essere falso, elaborato, truccato, costruito al computer, e non abbiamo nessuna possibilità di verifi-ca. La situazione non è cambiata, è solo peggiorata. Chi può parlare, non sempre applica lo slogan che, qualche anno fa’, contrasse-gnava la campagna pubblicitaria di un settimanale: “I fatti distinti dalle opinio-ni”. I media sono fortemente influenzati

dalla politica, in Italia come all’estero, ciascuno di loro presenta la realtà da un particolare punto di vista, ciascuno di loro omette o distorce. Le opinioni in certi casi sono più importanti dei fatti. La scelta delle parole non è casuale.Nel film “Sbatti il mostro in prima pa-gina” diretto nel 1972 da Marco Belloc-chio, il protagonista, interpretato da Gian Maria Volonté, è il caporedattore di un quotidiano milanese conserva-tore. Per interessi politici dell’editore, il quotidiano arriva a falsificare le no-tizie attribuendo la responsabilità di un omicidio, ad un giovane extrapar-lamentare di sinistra.Il caporedattore, nel film, controlla ac-curatamente le parole che vengono usate nei titoli degli articoli, e, se non è soddisfatto, modifica il titolo.Così un articolo scritto da un giovane redattore e intitolato “disoccupato di-

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sperato si uccide”, nelle mani del capo-redattore diventa “Insano gesto di un meridionale”. entrambi i titoli riportano la notizia, ma l’impatto emotivo è pro-fondamente diverso. Se dai fi lm passia-mo alla realtà, gli esempi di manipola-zione dell’informazione sono talmente tanti, che è diffi cile scegliere.Anche solo paragonando tra loro le prime pagine dei nostri quotidiani, ci si può rendere conto di quante diversità ci siano nella scelta degli argomenti da trattare e nel modo di esporli. Si consi-deri anche il fatto che normalmente le persone leggono un solo quotidiano. Può capitare che un giornale pubblichi in prima pagina una notizia alla quale invece un altro giornale dedica lo spa-zio di trafi letto in decima. Negli Stati Uniti ci sono molti canali TV che non trasmettono mai notizie; altri invece selezionano solo notizie positi-ve, o fatterelli di cronaca locale.In Italia, di fronte ad omicidi compiuti in famiglia, da italiani purosangue, madri che uccidono i fi gli, o fi glie che uccido-no le madri, le notizie apparse sui me-dia riferivano che si cercava “una banda di albanesi”.Nel mondo, poche sono state le critiche o gli interrogativi dei giornalisti, che diff ondevano la notizia del Presidente Bush, sulla presenza di “armi di distru-zione di massa” in Medio Oriente.La verità, quando il pubblico la viene a sapere, in genere non fa’ più paura a nes-suno, le decisioni sono state già prese;

con la complicità dei media, si è nasco-sto quello che si doveva nascondere.Per difendersi da questa situazione possiamo provare ad accedere a diver-si media, confrontarli, cercare di trarne delle conclusioni personali, parlare con persone che stimiamo, insomma usare il cervello per cercare di capire quello che sta succedendo.Altrimenti restiamo vittime dei padro-ni dei media e dei loro interessi. Come i protagonisti del fi lm “Matrix” (regia di Andy e Larry Wachowski, 1999), rischia-mo di non capire la realtà che stiamo vivendo, perdiamo il senso dei fatti, lasciamo che sia qualcun altro a dare il signifi cato alle parole, come ci racconta Alice, nel paese delle meraviglie:“Non capisco cosa volete intendere di-

cendo gloria” disse Alice.Humpty dumpty sorrise con aria di superiorità: “e’ naturale che tu non ca-pisca, fi nché non te lo spiegherò io. Vo-levo dirti che questo è un ottimo argo-mento per darti torto!”“Ma gloria non signifi ca un ottimo ar-gomento per darti torto” obiettò Alice.“Quando io adopero una parola” disse Humpty dumpty “essa ha esattamente il signifi cato che io le voglio dare... né più né meno”.“Bisogna vedere” disse Alice “se voi po-tete fare in modo che le parole indichi-no cose diverse”.“Bisogna vedere” disse Humpty dum-pty “chi è che comanda qui”.(L. Carrol “Alice nel paese delle meraviglie e nel

mondo dello specchio” Milano, rizzoli, 1966)

Breve curriculum vitae

Sono nato a Genova nel 1949, la psicologia mi interessava fi n da ragazzo, ed ho percorso una lunga serie di esperienze, che mi hanno portato a di-ventare Psicologo Psicoterapeuta, iscritto all’Ordine degli Psicologi della Liguria. dal 2004 sono associato al CIrS (Centro Interdisciplinare per ricerca e la Formazione in Sessuologia) diretto da Jole Baldaro Verde; assieme agli altri soci (psicologi, psichiatri, ginecologi, neurologi, medici) abbiamo elaborato uno studio sulla coppia oggi. dall’aprile 2006 sono iscritto all’Albo dei Consulenti Tecnici (CTU) del Tribunale di Genova.dal maggio 2006 sono docente presso la “Scuola di Psicoterapia Istituzionale” di Genova, dove svolgo lezioni sulla psicoterapia.Attualmente la mia principale attività è costituita dal lavoro in studio privato, rivolto a pazienti adulti aff etti da nevrosi; in collaborazione con psichiatri e neurologi, mi occupo anche di pazienti borderline o psicotici.

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Chiropratica e scienza

Consigli d’oroper la saluteDr. Mark Steele D.C.

Quando si parla di salute, si parla di una delle cose più importanti della nostra vita. C’è un famoso detto che dice “quan-do c’è la salute c’è tutto!”e devo dire che è vero.Come mai la cosa più importante del-la vita viene trascurata così profonda-mente? Ignoranza? Pigrizia? Mancanza di tempo? Si possono avere tanti motivi e anche tante scuse. Cominciamo però concretamente a ricordare le cose impor-tanti da sapere che si possono fare. Nella nostra Clinica Sanrocco vediamo tantissimi casi di mal di schiena e mal di collo. e secondo diverse ricerche i chiro-pratici sono i migliori per curarli. Tanti pa-zienti chiedono “perché la mia schiena va “fuori posto”? e come mai sono bloccato? Non ho fatto niente!”Una delle risposte corrette è questa: “e’ vero, non hai mai fatto niente!”.L’essere umano è fatto in modo che per essere sano e in equilibrio deve fare una certa attività, ha bisogno di avere certi stimoli sull’organismo per farlo crescere correttamente e per mantenere la sua forma e salute. Prendiamo un esempio per capirci. Le ossa stanno sempre decalcificando, e nello stesso momento si ricompongono. e’ un processo continuo per mantenere la forma delle ossa. Gli scienziati affermano che nell’arco di dieci anni tutte le sostanze in un osso vengono eliminate e rifatte nuove ! In-credibile! Questo processo però va stimolato e uno degli stimoli principali è la gravità ! Infat-ti cosa succede quando un astronauta va lontano dalla terra dove la gravità è quasi inesistente? Contrae osteoporosi

gravissima in solo un mese ! L’organismo continua a distruggere le ossa ma non ha lo stimolo per riformarle; la gravità è uno dei fattori principali che stimola le ossa e le fa ricostruire.L’essere umano è pensato per vivere con la gravità che c’è sulla terra. Non può es-sere sano senza. e c’è anche un’altra cosa nella natura dell’essere umano per cui non può essere sano senza: camminare! L’essere umano è semplicemente fatto per camminare, e anche tanto. Partiamo dall’inizio della vita: la gravi-danza. Lo sviluppo dell’embrione nella pancia della mamma non ha bisogno solo di nutrimento per crescere il più sano possibile; ha bisogno anche del-lo stimolo della mamma che cammi-na. La forza elettromagnetica creata nell’organismo materno camminan-do non stimola solo la fisiologia della mamma ma anche quella del bambi-no. Come la mamma deve mangiare per nutrire il bambino in gravidanza, così deve anche camminare per sti-molare lo sviluppo della sua struttura. Il bambino poi lo farà da solo quando avrà l’età. Un bambino è diverso se la mamma ha camminato tanto o quasi niente? Assolutamente. Purtroppo,

la maggior parte dei bambini nati nell’occidente ha una struttura debole già prima di nascere! e non stiamo ne-anche parlando delle grandi mancan-ze nutrizionali! Peccato.dopo la nascita il bambino dovrebbe essere portato in braccio (o marsupio o zaino) per sentire il movimento deam-bulatorio dei genitori: più tardi messo per terra dove dovrà imparare a gatto-nare per spostarsi. Questi stimoli fanno sviluppare il bambino i tutti i sensi. Il passo successivo sarà quello di tirarsi su con la sua stessa forza; prima la testa, poi a sedere, poi gattonare e finalmente in piedi!... e poi camminare. e da solo! Giusto, da solo! Per sviluppare una struttura forte, questi sforzi devono essere fatti dal bambino al momento corretto. Se il genitore lo aiuta, si vedrà un indebolimento 50 anni dopo. Tante degenerazioni precoci non sono altro che una mancanza dello sviluppo corretto nell’età infantile.I bambini devono camminare. e da soli, devono cadere e tirarsi su da soli. La na-tura è saggia come non si può immagina-re. I bambini sono gommosi e vicinissimi alla terra; devono fare qualche caduta per imparare il senso della realtà: è mol-

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to meglio imparare questo senso della realtà a quell’età che più avanti perché eventualmente dovranno trovare que-sta realtà, questi limiti più avanti, e allora sarà molto più dura. Ogni momento passato nel passeggino è una “degenerazione” mentre ogni mo-mento passato a camminare rinforza la struttura ossea .Ogni essere umano è fatto per cammi-nare; un’ora per andare a scuola e un’ora per tornare a casa. e’ un fatto fi siologico che fa sviluppare la concentrazione, sta-bilizza la glicemia, elimina l’energia ner-vosa, regolarizza l’intestino, sviluppa la struttura che diventa un dono per tutta

la vita. Povere maestre che devono gesti-re una classe di bambini che hanno tutta l’energia addosso per camminare 2 ore al giorno e non fanno neanche 5 minuti. Per questo sono nervosissimi!Infatti, lo sviluppo neurologico della con-centrazione, il ragionare, il coordinare i movimenti riceve maggior stimolo del camminare. Questa necessità continua per tutta la vita. Oggi la mamma in gravidanza si muove poco, il bambino è messo nella carroz-zina e ogni volta che cerca di tirarsi su e piange (pianto che altro non è che la sua frustrazione di non essere capace di fare ancora quello che vuole) i genitori

lo prendono in braccio; più tardi lo met-tono in un girello, poi nel passeggino; dopo arriverà la bicicletta e fi nalmente si metterà comodo in macchina per tut-to il resto della vita fi nche’ non potrà più camminare. Spero di avere illustrato chiaramente che il non muoversi è una delle principali ragioni per cui la colonna vertebrale va “fuori posto” facilmente.Però, per prima cosa bisognerebbe anda-re da un chiropratico che, correggendo eventuali problemi di deambulazione (dovuti a vecchi traumi ecc.) metterà in ordine tutta la struttura ossea dai piedi fi no alla testa, se no, solo il camminare non avrà gli eff etti desiderati e potrebbe peggiorare la situazione!Ci sono tecniche, che usiamo alla Sanroc-co, per trovare e sistemare tutti i traumi del passato che stanno ancora creando scompensi nella struttura (anche se non provocano dolore).Questi devono, per forza, essere sistema-ti in tutte le persone se no ogni passo è un danno invece di un aiuto.Poi quando tutto funziona corretta-mente, si deve cominciare a muoversi e a camminare! (e camminare! e cammi-nare!) Così si mantiene tutto a posto il più possibile, si gode una vita più sana e vitale e si evitano tanti problemi di sa-lute in futuro.

Nato negli Stati Uniti nel 1961. dopo la laurea all’università nello stato del Colorado nel 1983 in fi siologia delle piante e chimica del suolo, ottenne il suo dottorato di chiropratica all’uni-versità Palmer in California nel 1987.Il dott. Steele unisce la sua esperienza e amo-re dello sport che praticò a livello agonistico, alla chiropratica, partecipando a corsi speciali di chiropratica dello sport. Continua poi i suoi

studi coltivando la sua passione per la nutrizio-ne mentre lavora col professor Wally Schmidt, molto conosciuto negli Stati Uniti ed in europa. dal 1990 dott. Steele lavora alla clinica San-rocco; combinando le sue conoscenze di nu-trizione e chiropratica, cura allergie stagionali intolleranze alimentari e problemi di tipo fi sio-logico, nonché dolori di vario genere agendo sulla colonna vertebrale e i vari centri nervosi.

Breve curriculum vitae

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Upper X syndromeQuando la cervicale si fà sentire

Postura, postura, postura... ormai di uo-mini erectus ne sono rimasti ben pochi; la nostra generazione infatti, più che uomo erectus dovrebbe essere definita uomo sedutus e per di più uomo sedu-tus male! Ora, facciamo un piccolo test di auto-analisi e siate sinceri mi racco-mando! ah si?Come vi sedete?Come il ragazzo di sinistra o di destra?

Come state in piedi?Come il ragazzo di sinistra o di destra?

Se in una o addirittura entrambe le foto avete risposto il ragazzo di sinistra, allo-

ra forse è il caso di pensare e soprattut-to intervenire finché siamo in tempo! Ma analizziamo insieme i pro e i contro di una buona postura per rafforzare il concetto che in queste poche pagine vorrei farvi capire.

I pro dI una corretta poStura:a). Siamo molto più belli, e su questo

non ci piove. Infatti, provate ad im-maginarvi Brad Pitt tutto gobbo...beh, di certo non sarebbe il sex symbol che è ora, e Pamela Ander-son tutta gobba? Ihihi, sicuramen-te senza quel petto in fuori bello esposto alla vista di tutti non se la filerebbe nessuno! Ok, penso che questo concetto sia chiaro.

b). Il nostro baricentro è allineato e il peso viene distribuito in modo cor-retto senza affaticare i nostri mu-scoli. No ma dico, vi sembra poco? Sapevate che la testa, per ogni 2.5 cm di spostamento in avanti, au-menta il suo peso di mezzo chilo sulla muscolatura del collo e della parte alta della schiena? Questo, in poche parole, significa che più la vostra testa è in avanti rispetto alla sua posizione ottimale, più i

vostri muscoli devono sforzare per tenerla su. Sforzandosi, questi po-veri muscoli possono comprimere i nervi sub-occipitali causando mal di testa, possono sviluppare Trigger Points (ovvero punti all’interno del muscolo perennemente contratti) il che manco a dirlo provocano do-lori e contraendosi sempre di più vi danno quella sensazione di tensio-ne costante.

c). Si respira meglio. Infatti, un arroton-damento delle spalle comprime il torace riducendo l’espansione dei polmoni. Bello vero? Se siete gob-bi, respirate pure male! Figurarsi un asmatico o un fumatore accanito che già di loro hanno problemi di fiato, se in più riducono anche la loro capacità polmonare schiaccian-dola con la postura... happy days!!

d). Le spalle si muovono meglio. Una postura arrotondata in avanti im-pedisce il corretto movimento del-le spalle. Provate a sedervi con la vostra peggiore postura e alzate le braccia sul fianco più che potete. Vi bloccate mica all’altezza delle spalle per caso? Ora sedetevi diritti come se aveste un bastone piantato nel

Dr. Coralie Pellissier Ms.C.

0 kg 10 kg 20 kg

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sedere tanto per intenderci, e alzate le braccia sul fianco più che potete. Non è molto più facile??

e). devo continuare?... direi che per ora mi fermo...

I pro dI una poStura Scorretta:e). Purtroppo l’unico che mi viene in

mente è che se siamo depressi se ne accorgono tutti. I depressi cronici infatti tendono ad acquisire una po-stura ricurva in avanti con lo sguar-do basso e il corpo passivo. Volete mica apparire depressi no?

Bene, ora andiamo ad analizzare sotto il punto di vista muscolo-scheletrico ciò che accade con una postura della parte alta del corpo sbagliata.

MuScoLI teSI

Pettorale maggiore

Pettorale minore e levatore della scapola e trapezio superiore

deltoide anteriore

Sottoscapolare, latissimo dorsale, teres maggiore

Sternocleidomastoide, scaleni,rectus capitis

MuScoLI deboLI

romboidi

Trapezio inferiore e dentato spinato

deltoide posteriore

Teres minore, infraspinato

Longus colli e capitus

In rosso quelli che potete correggere meglio

sforzandovi un pò

I noStrI MuScoLIvIStI da davantIQuando parliamo di muscoli tesi o con-tratti, per immaginare la loro azione e immaginarne le conseguenze, bisogna

guardare la loro origine ed inserzione. ecco un grafico per capirci meglio.

Ora dovrebbe esservi molto più chia-ro capire il perché se il pettorale pic-colo e grande e il deltoide anteriore si contraggono avrete le spalle curve in avanti. Lo stesso vale per lo sternoclei-domastoideo che se teso porta la testa in avanti.

I MuScoLI vIStI da dIetro

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Chiropratica e scienza

I muscoli posteriori da come detto pri-ma, tendono ad essere deboli. Un mu-scolo debole tanto per intenderci, è un muscolo non abbastanza forte da contrastare il suo antagonista che tira da davanti. È un po’ come immaginarsi una gara di tiro alla fune. Se le squadre hanno la stessa forza il fiocchetto del-la fune rimarrà centrale, se invece una delle due squadre aumenta la forza il fiocco si sposta a sinistra o a destra. Con il nostro corpo l’unica differenza è che il peso si sposta in avanti o indietro. Ok, da tutto ciò ora dovrebbe essere sem-plice logica dedurre che per mantenere una postura corretta bisogna allungare pettorali, deltoide, muscoli anteriori del collo, trapezio e elevatore della scapola per mantenerli sciolti e rilassati mentre bisogna fare esercizi per rafforzare i rom-boidi e muscoli della schiena. Ma come si fa a fare tutto ciò? ecco gli esercizi che consiglio ai miei pazienti:

allungamenti:

Attaccate la vostra mano sinistra alla se-dia senza stringere con forza. Girate la testa completamente alla vostra destra e portate il mento al petto. Con l’altra mano aiutatevi ad avvicinare il mento al pet-to senza sforzare. Quando sentite tirare

mantenete la posizione per circa 5 se-condi e poi tornate alla posizione neutra di partenza. ripetere 3 o 4 volte e farlo 2 o 3 volte al giorno. dovrete sentire una sensazione di allungamento. In caso di dolore smettere il movimento e consul-tare il vostro chiropratico ihihih! Invertire tutti i movimenti per allungare il musco-lo dalla parte destra.Come prima attaccate la vostra mano sini-

stra alla sedia. Questa volta girate la testa dalla parte sinistra e cercate di toccare l’orec-chio al petto. Il resto tutto come sopra.Poggiate la mano sinistra a palmo aperto sul muro ad altezza spalla e poi cercate di voltare il busto a destra. ripetere l’azione

sia con il braccio sopra i 90° e sotto i 90°.

rafforzamenti:

Seduti immaginandosi di avere un palo nel sedere stringere le scapole al centro della schiena e mantenere la posizione per 5 se-condi e poi rilasciare. eseguire una decina di volte e farlo 2 o 3 volte al giorno.

eseguite una flessione contro il muro e ri-cordatevi di avvicinare le scapole tra loro. Questo rafforzerà i romboidi, il dentato spi-nato e il sottoscapolare. eseguire una deci-na di volte e farlo 2 o 3 volte al giorno.OK, questo è quello che potete fare voi semplicemente con un po’ di buona vo-lontà. Ora elenchiamo ciò che non potete

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Chiropratica e scienza

Coralie Pellissier, autore di questa tesi, si è laureata in chiropratica nel 2008 ed attualmente si sta spe-cializzando in chiropratica pediatrica e chiropratica sportiva. Grande appassionata di sport, Coralie è stata membro della Nazionale Italiana di snowboard, è cintura nera di karate e possiede i diplomi di bagnina e sommozzatrice.Nel 2006 è stata una dei sei studenti selezionati mondialmente a partecipare ad una “missione chiro-pratica” in Costa rica organizzata dal “North West Chiropractic College” e spera di poter rifare questa esperienza altamente formativa e gratifi cante (l’articolo sulla missione è apparso sulla rivista “Chiro-pratica numero 12”). Attualmente lavora a Genova.

Breve curriculum vitae

fare da soli e dove meglio interviene la chi-ropratica. La nostra colonna vertebrale è composta da 33 vertebre (che non sono saldate tra loro e quindi si muovono) le quali formano 4 curve, 1 lordosi cervicale, 1 cifosi toracica, 1 lordosi lombare e 1 cifosi sacrale. Alle vertebre sono attaccati i mu-scoli e all’interno della colonna vertebrale passano i nervi spinali. Se incrementiamo o diminuiamo una curva andiamo ad in-tervenire su tutto quel sistema fi no ad allora perfetto. Come dall’immagine qui sotto a destra, vedrete che se le vertebre si spostano indietro il nervo (quella cosina gialla) viene compresso e il disco interver-tebrale (quella cosina bianca in mezzo alle vertebre) viene stressato nella sua parte anteriore. Invece se la vertebre si sposta in avanti il disco vertebrale e la vertebra stessa vengono stressati anteriormente. Il peggio è che il corpo possiede un’intel-ligenza innata e quindi si adatta a tutto, cercando di fare del suo meglio per com-pensare squilibri interni, quindi se una cur-va aumenta l’altra per forza di cose deve diminuire... e via dicendo. In poche parole, quando si rompe una catena perfetta tut-to l’organismo ne subisce le conseguen-ze. e qui interviene il chiropratico il quale aggiustandovi le sublussazioni vertebrali cerca di riportare il vostro apparato sche-letrico al meglio, liberando così eventuali compressioni sui nervi che a loro volta in-teragiscono sui muscoli innervati da essi.

Che storia vero? Il corpo umano è davvero aff ascinante.Va bene, spero non avervi spaventato trop-po, perché non era il mio obbiettivo e spero di essere stata chiara nelle mie spiegazioni. Per concludere, la morale di questo breve articolo è, per favore, pensate alla vostra salute ed a quanti vantaggi otterrete se inizierete a correggere la vostra postura. È importante e lo è soprattutto con chi si sta formando... i bambini! Come li portate dal dentista, dall’oculista, ecc... pensate anche allo loro schiena e così tutti vissero felici e contenti! Spero di vedervi belli diritti ora! Un buon 2009 a tutti e grazie della lettura.

7 vertebre cervicali

12 vertebre toraciche

5 vertebre lombari

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D I S S O L V E T E N S I O N E M U S C O L A R E E S T A N C H E Z Z A • R I L A S S A E R I N V I -G O R I S C E • A I U T A A L E N I R E I L M A L D I S C H I E N A E L E C E F A L E E D O V U -T E A I P R O B L E M I C E R V I C A L I • P A R A G O N A B I L E A L L A S E N S A Z I O N E D IB E N E S S E R E D I U N M A S S A G G I O P R O F E S S I O N A L E

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39Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009Chiropratica e pediatria

Chiropraticae pediatriaDr. Sharon A. Vallone D.C., D.I.C.C.P.

Ci sono 6.4 miliardi di abitanti sul piane-ta Terra e approssimativamente il 36% è rappresentato da bambini e giovani sotto i 19 anni. I chiropratici hanno la responsa-bilità di offrire i loro servizi anche a questa popolazione speciale sia in termini di pre-venzione sia in termini di cure immediate ed è proprio per questo motivo il mondo della ricerca scientifica si sta interessando sempre più al campo pediatrico. Le ricer-che effettuate negli ultimi 20 anni si sono concentrate in particolar modo sul perio-do dell’infanzia e sono state pubblicate in varie modalità. risultati positivi sono stati riscontrati nel campo muscolo - scheletri-co specialmente dopo i trattamenti chi-ropratici. Per misurare tali effetti positivi i ricercatori hanno usato punti chiave dello sviluppo infantile come il peso, la circon-ferenza della testa, l’altezza, le capacità motorie nel camminare a quattro zampe, nel correre, nel giocare e nel succhiare; analizzando quindi tutte le tappe dello sviluppo evolutivo.. dal momento del concepimento fino all’adolescenza i bambini vengono sotto-posti a stress fisico, stress emotivo, stress tossicologico e traumi. Tutti questi fattori possono contribuire ad uno stato di “dis-ease” (malessere), nel quale il potenziale stato ottimale del corpo è compromesso a causa di un’alterazione del funzionamento dell’articolazione. Quando le articolazioni della colonna vertebrale diventano disfun-zionali, si crea un’alterazione neurologica. Quest’alterazione neurologica fa sì che meno impulsi nervosi arrivano al cervellet-to il che può far nascere problemi di equi-librio, sviluppo motorio e di carenze nelle capacità dei riflessi . Per esempio, già nel grembo della madre,

forze fisiche esterne possono modificare lo scheletro del feto e alterarne la funzio-ne. restrizioni o costrizioni dello spazio nel grembo (forma del bacino, operazioni, traumi, feti multipli) possono sfociare in

torcicollo, scoliosi, plagiocefalea e altre di-sfunzioni neurologiche come il succhiare, reflusso gastrico, coliche e crescita lenta. Un bambino neurologicamente sano do-vrebbe nella prima ora di vita succhiare il

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

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latte dal seno materno. Purtroppo ai giorni nostri molti bimbi nascono con parti ce-sari, ventose e forcipi che spesso alterano la meccanica dell’articolazione temporo-mandibolare, delle articolazioni cervicali, l’articolazione delle spalle e della clavico-la interferendo così con il primo contatto madre-fi glio in modo negativo. Un bambino che inizia a gattonare / cam-

minare e cade spesso sul suo sedere può tranquillamente soff rire di costipazione o avere diffi coltà a salire le scale dovuto ad una sublussazione del sacro o dell’articola-zione sacro-iliaca.Un bambino all’asilo / elementare può con-tinuare a fare la pipi a letto dovuto ad un trauma subito nella zona lombare quando per esempio giocava a calcio o faceva gin-nastica artistica.Un giovane adolescente può avere scarsi risultati a scuola e problemi ad integrarsi nella società dovuto a defi cit da attenzio-ne e problemi di iperattività, cambiamenti che si manifestano in sintomi sia fi sici che psicologici.Tutti questi esempi di problemi che si ri-scontrano nei bimbi spesso rispondono positivamente a trattamenti chiropratici. Il compito del chiropratico è di identifi care i problemi meccanici che derivano da alte-razioni neurologiche manifestandosi con sintomi fi sici e / o organici. L’accettazione della chiropratica sui bam-bini cresce proporzionalmente con il nu-

mero di ricerche pubblicate in proposito. L’effi cacia della chiropratica è spesso stata ignorata o sfi data dalla comunità allopati-ca, il che ovviamente và contro l’interesse della popolazione pediatrica. Una mag-gior collaborazione tra professionisti della salute sarebbe opportuna e per questo vengono pubblicate sempre più ricerche in campo chiropratico pediatrico . In que-sto modo i chiropratici che trattano bimbi vogliono informare il pubblico sui possibili trattamenti alternativi, completamente privi di medicinali e naturali al 100%.

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Chiropratica e pediatria

Breve curriculum vitae

La dottoressa Vallone, dopo essersi laureata al Palmer Chiropractic Colle-ge nel 1986 e specializzata in pedia-tria nel ’97, è diventata una delle pri-cipali esperte in pediatria chiropratica del mondo. Nel corso degli anni, oltre a esercitare nel suo studio, è stata professoressa in vari college chiropra-tici e università americane e anche la direttrice del Kentuckiana Children’s Center, Louisville, KY, una delle più prestigiose istituzioni americane che si occupano di bambini portatori di handicap. Oltre 15 dei suoi articoli sono stati pubblicati dalle maggiori riviste specializzate e nel corso della sua carriera ha tenuto oltre 50 presen-tazioni a medici e chiropratici in tutto il mondo.Può essere raggiunta a questo indiriz-zo: [email protected]

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41Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009

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Chiropratica e Odontoiatria

Rapporto chiropratico - dentista:come funzionaDr. Massimo Bosso, dentistaDr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P.

Quando un paziente si presenta dal chi-ropratico con sintomi di mal occlusione, deve essere fatta una prima diagnosi differenziale: problemi di colonna cer-vicale o di bocca?In base ai differenti test ed esami il chi-ropratico diagnostica la causa princi-pale, quindi si passa alla terapia; perso-nalmente, anche quando la causa è una malocclusione (eccetto nei casi in cui il problema di bocca sia talmente fonda-mentale da precludermi ogni possibile successo dal punto di vista dell’aggiu-stamento, casi molto rari) preferisco trat-tare il paziente almeno 3-4 volte per per-mettere alla muscolatura del collo e alle vertebre di ritrovare i giusti equilibri.Questo permette anche al dentista, qualora se ne rendesse necessario l’in-tervento, (al momento di prendere le impronte per fare un eventuale bite), di non avere il collo e la testa vincolati dalla muscolatura in posizioni di acco-modamento.Se la causa è strutturale, ovvero legata a sublussazioni - quasi sempre C1 e C2 - nel giro di pochi trattamenti si otten-gono ottimi risultati: una diminuzione

sostanziale dei sintomi e un migliora-mento dei rapporti occlusali e non è necessario quindi ricorrere alle cure del dentista - gnatologo.Nel caso in cui la malocclusione per-sista dopo i primi 3 - 4 trattamenti e i sintomi non migliorino, si dovrà ricorre-re all’odontoiatra. Non sempre si deve ricorrere ad un bite: a volte una picco-lissima limatura del dente (odontopla-stica), oppure l’estrazione degli ottavi, i famosi denti del giudizio, possono ri-solvere il problema.La cosa più importante da spiegare al paziente è che, spesso malocclusioni e sublussazioni coesistono e perciò il lavoro del chiropratico e del dentista deve procedere in parallelo: gli aggiu-stamenti del chiropratico correggono la posizione delle prime vertebre cer-vicali che a loro volta, modificando l’occlusione attraverso il sistema mu-scolo digastrico, osso oiode, mandibo-la, influiscono sui movimenti mastica-tori della bocca.Ma anche il bite influenza la posizio-ne delle prime vertebre cervicali che modificano la postura con conseguen-te contrazione e rilassamento di certi gruppi muscolari che possono infiam-marsi riacutizzando il dolore.Ne consegue che il lavoro chiropratico - dentista deve proseguire per tutto il tempo in cui si attua la correzione gna-tologica pena il non conseguimento del miglioramento definitivo; infatti il bite usato soprattutto come strumento diagnostico deve essere portato dai 4 ai 6 mesi per apprezzarne i risultati de-finitivi. durante tutto questo tempo è necessario che il chiropratico interven-

ga per correggere possibili contrazioni muscolari o sublussazioni anche solo ogni 3-4 settimane (come è necessario per il dentista verificare che i rapporti occlusali non si siano modificati ren-dendo necessari alcuni ritocchi, anche minori, del bite).a cosa serve la visita gnatologica.La visita gnatologica serve a capire se i fastidi accusati dal paziente (mal di testa, dolori facciali, dolori al collo, acu-feni, vertigini) sono in relazione ad una malocclusione. Se, dopo tutti i test e gli esami necessa-ri, la relazione dimostra che parte dei sintomi possono essere imputati alla malocclusione, il successo della terapia gnatologica è molto probabile mentre se tale relazione è assente o debole, bisogna ricorrere all’intervento di un chiropratico.Il bite viene usato con più finalità: a) curativa o terapeutica: rilassamento

dei muscoli, decompressione delle articolazioni e nuovo posizionamento della mandibola (riposizionamento)

b) diagnostica: per capire il rapporto ideale della mandibola con il cranio e le vertebre cervicali. (Tutto questo in situazione di rilassamento e de-pro-grammazione dei muscoli masticatori).

Anche per il bruxismo si usa un bite per rilassare al muscolatura .La cefalea è un disturbo molto comu-ne nella popolazione e le più frequenti sono le emicranie e le cefalee muscolo-tensive. Queste ultime possono essere in relazione sia a problemi strutturali curati dal chiropratico sia in relazione ad un disturbo occlusale e verranno trattati da dentisti esperti di gnatolo-

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

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gia. La riabilitazione o la correzione defi nitiva dovrebbero essere precedute dall’uso del bite .I bite si dividono generalmente in due categorie: bite per contrastare l’abra-sione da bruxismo (sono a basso costo) e i bite ad azione ortopedica (costi più elevati e gestione clinica più comples-sa). Questi riguardano i disordini artro-muscolari e generalmente portano alla collaborazione con il chiropratico.

Chiropratica e Odontoiatria

Ho i denti che digrignano,che cosa devo fare?

Il bruxismo, mania incosciente di stringere o di digrignare i denti, tocca dal 6 a 20% degli adulti in un momento o l’altro della loro vita. Il chirurgo dentista dott. Massimo Bosso ci spiega come e perché.a cosa è dovuto il bruxismo?Normalmente i denti vengono in contatto gli uni contro gli al-tri solo una ventina di minuti al giorno:quando mangiamo o quando deglutiamo. Ma certe persone, sotto stress, “stringerono i denti” parecchie ore al giorno e la metà di loro non ne sono coscienti. Altri digrignano soprat-tutto di notte, muovendo la mandibola avanti e indietro sen-za rendersene conto. Questo fenomeno è conosciuto sotto il nome di bruxismo.chi ne soff re?Il bruxismo si manifesta generalmente in persone stressate o angosciate. Compare spesso a seguito di un trauma psicolo-gico tipo un divorzio, un decesso o la perdita del lavoro. Diver-se studi hanno dimostrato che anche la gente introversa ne è molto soggetta. a che conseguenza porta?Questo disturbo genera un’usura prematura, incrinature, scre-polature e ad uno stadio più avanzato può anche portare frat-ture ai denti. Se non si fa nulla i denti continuano ad abradersi e fi niscono per sembrare limati. La scomparsa dello smalto e della dentina espone la parte viva del dente, la polpa, a una moltitudine di aggressioni esterne. L’usura dei denti perturba

anche la relazione tra la mandibola e mascella e può eventual-mente creare una spinta in avanti del mento.come sapere se ne soff riamo?Lo sappiamo normalmente dalle lamentele del coniuge oppu-re dal dolore alla mandibola che si sente al risveglio. Il bruxi-smo è spesso associato a un disfunzione dell’articolazione e della muscolatura della mandibola. Può anche accompagnar-si da una ipertrofi a dei muscoli che servono a stringere i denti, in questo caso il viso assume un aspetto trapezoidale e si ha diffi coltà ad aprire la bocca. I dolori possono estendersi al col-lo, alla testa e alla schiena.come trattare?Prima si deve prendere coscienza di questa patologia e provare a non farlo durante il giorno. Se questo autocontrollo non ba-sta, specialmente di notte il trattamento suggerito è l’utilizzo del bite. Il bite è realizzato dall’impronta dei denti di entrambe le arcate e ne impedisce il contato. Il bite protegge dall’usura e evita le fratture delle protesi, delle corone, dei ponti e degli impianti.Previene lo spostamento dei denti e favorisce il rilassamento dei muscoli e riduce gli episodi di bruximo . Nei casi severi oltre all’uso del byte il dentista suggerisce al paziente di consultare il chiropratico in quanto lo spostamento dei denti e delle man-dibole è strettamente collegato alla parte alta della cervicale. Questa collaborazione, dentista e chiropratico, è essenziale per risolvere tanti dei problemi di cervicalgia e mal di testa.

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43Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009

da sottolineare il ruolo di “perno” svolto dall’osso ioide (osso sesamoide a for-ma di ferro di cavallo posto nella par-te anteriore del collo, qualche cm al di sotto della mandibola), quale punto di convergenza di fasci e muscoli (sovra e sottoioidei) che legano la mandibola (unico osso mobile) con la parte poste-riore del cranio, con lo sterno, con la clavicola e con la scapola. L’Articolazione Temporo-Mandibolare si trova davanti l’orecchio dove la man-dibola e il cranio si incontrano. Questa articolazione permette alla mandibola di funzionare e muoversi ed è l’artico-lazione più costantemente usata nel corpo. Anche i denti sono importanti per il corretto funzionamento dell’ATM perché, se non si trovano in una posi-zione occlusiva corretta, possono crea-

re stress suffi ciente a dislocare il condi-lo e danneggiare i legamenti e i muscoli del menisco dell’articolazione. Questi disordini, conosciuti anche come disor-dini Mandibolari Cranio-Cervicali, van-no dal tinnito (acufeni) alla Sindrome di Ménière, perdita dell’udito, mal di testa, vertigine, disturbi dell’equilibrio, diffi coltà nella deglutizione, dolori e tensioni alle spalle.Anche le sublussazioni della cervicale possono portare a patologie dell’ATM, il che dimostra quale forte sinergia esista tra colonna cervicale e mandibola. Quin-di i problemi dell’ATM sarebbero il risul-tato delle sublussazioni o viceversa? La risposta probabilmente è diffi cile: un difetto nel sistema dell’ ATM può in-durre a problemi del tratto cervicale e la cervicale crea problemi all’ATM. Può

succedere che ci siano pazienti che non hanno sintomi al tratto cervicale ma che hanno problemi di ATM. Quando si analizzano immagini radiologiche di persone con l’Atlante sublussato si può riscontrare che la mandibola, e quindi l’ATM, sono disallineati. Posture asimmetriche del capo rispetto alla colonna cervicale possono essere presenti in un disallineamento o disarti-colazione dell’ATM. Le articolazioni non funzionano correttamente e, durante il processo normale di masticazione, il disco viene intrappolato nell’apertura e la chiusura della bocca ed i muscoli del collo e delle spalle subiscono spasmi dolorosi. Circa 165 muscoli e legamenti sono usati durante la masticazione e poiché l’uomo deglutisce 1200-1300 volte al giorno, vi è una grande interazione di forze nel compiere questi movimenti. Proprio l’equilibrio di queste forze aiuta a fi ssare la struttura della bocca e la po-sizione dei denti. Se consideriamo che quasi la metà degli input che arrivano al cervello provengono dalla zona del collo, testa e bocca, ci rendiamo conto della complessa interazione della bocca con la cervicale e che la postura che ne consegue è frutto di un delicato equili-brio che può venire a mancare Gli esami minuziosi eseguiti sia dal den-tista che dal chiropratico possono por-tare a risolvere molti di questi casi:• Patologie all’Articolazione Temporo Mandibolare• Nevralgie orali• Patologie ortodontiche• Bruxismo• Malocclusioniricordatevi dunque che se il chiroprati-co vi indirizza al dentista o viceversa, lo fa per il vostro bene e la vostra salute.

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Chiropratica e Odontoiatria

Massimo Bosso, nato a Vercelli il 21/04/1951 si è laureato in me-dicina e chirurgia ed esercita l’odontoiatria a Vercelli dal 1985.

Breve curriculum vitae

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NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

44 Chiropratica

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ECU - maggio 2009 - Alghero“La chiropratica: una scienza Vitale”Dr. Baiju A. Khanchandani D.C., I.C.S.S.D.

L’aSSocIaZIone deI chIropratIcIItaLIanI oSpIterà La convenZIonedeLL’ecu neL MaGGIo 2009

La convenzione dell’eCU si svolgerà ad Alghero (Sardegna) il 21-23 Maggio 2009, con il tema: “La chiropratica: una scienza Vitale”Molti chiropratici non sono mai stati ad una convenzione dell’eCU e la conven-zione di Alghero 2009 spera proprio di attrarre per la prima volta tutti questi chiropratici. Il programma sarà vario nel

suo contenuto e struttura spaziando da scienza, arte e filosofia della chiropra-tica. Per la prima volta le sessioni della mattina saranno sdoppiate in due pro-grammi paralleli e coinvolgeranno 27 oratori. Nel pomeriggio invece saran-no proposti dai 4 ai 6 Workshops che includeranno per la prima volta anche la chiropratica per animali. Altre inno-vazioni della convenzione di Alghero includeranno qualche mattina con lun-ghe sessioni di un oratore solamente, un seminario post- convenzione e il

Premio Jean robert research di mille e cinquecento euro rispettivamente per le due migliori ricerche che dovranno essere presentate alla sessione rese-arch. Molte altre attività si svolgeran-no in concomitanza della convenzione dell’eCU come una vasta gamma di espositori che proporranno prodotti utili per la nostra professione, la riunio-ne del consiglio esecutivo dell’eCU, il Consiglio Generale, Assemblea Gene-rale, il consiglio di ricerca, la riunione del Programma educativo dei Graduati

ECU2009

Chiropractic: A Vital Science! 21-23 May 2009 - Alghero, Sardinia, Italy

Hosted by: The Association of Italian Chiropractors

www.ecuconvention.eu

Call for

PapersThe Organizing Committee has allocated a session on the first day of the convention, where researchers and research

institutions will be given the opportunity to present accepted research papers (5-10 min. oral floor presentations).

For further information and/or submission of papers please contact: A best research paper prize, the ‘Jean Robert Research Award’, of 1000 Euros Vassilis Maltezopoulos DC, MD, FFEAC, ECU Convention Academic Organizer for the first and 500 Euros for the second papers, will be awarded by the European Academy of Chiropractic Research Council.

Jean Robert Research Award

We therefore invite interested individuals or institutions to submit their abstract(s), containing title, author(s) name(s), introduction, methods, results, discussion & conclusion, up to 450 words. Deadline for submissions: 27 February, 2009.

49 Kyprou str., 16674 Glyfada, Athens, Greece Tel/Fax: +30 2108945700, e-mail: [email protected]

Matthew Bennett, DC, FCC • Daniel Bertamini DC, ICSSD Roland Blaauw, DC, DACNB Jenni Bolton BSc, PhD, MA Ed, ILTM, FCC (Hon)S u s a n n e B ra u n e r D C , DV M • S u e B ro w n D C , LC P • M a r i a B ro w n i n g B S c , D C , M S c ( Pa e d s ) • A l f i o C a ro nt i D C , M S cAndrea Cecchi DC, ICSSD • Jane Cook DC, DACBR, MSc (APD) • Andy Dalziell BEd (Hon), MEd • John Donofrio, DC, DACNB Arlan Fuhr DC • Lise Hesbaek DC, PhD • Budgie Hussain D.MedImg., MSc, DMU, FHEA • Tammy de Koekkoek, DC, DABCO Kim Lauvring DC, DACNB • Joyce Miller BSc, DC, FACO, FCC • Peter Miller BSc, DC, MSc, FCC, FHEA, FEAC • Matteo Motterlini PhDReed Phi l ips DC,PhD, MSCM, DACBR • Sidney Rubinstein DC, PhD • Piet Seru DC, PT • Joseph Shafer DC, CCSP, DIBAK H a y m o T h i e l D C , M S c ( O r t h o ) , P h D , D i p M e d E d • S u e W e b e r H e l l s t e n i u s B S c ( H o n ) , D C ( H o n ) , M S c

Michelle Wessely BSc (Chiro), DC, DACBR, FCC (UK), DipMEd

• •

Internationally renowned Guest Speakers Include:

An exciting array of lecture topics:Chiropractic Research • The Shoulder Joint • Chiropractic Neurology • Chiropractic PaediatricsAnimal Chiropractic • TMJ and Spinal Integrity • Placebo and Consciousness • First Visit ProtocolsRationality in Evidence-Based Practice • Sports Chiropractic: local and elite • Applied Kinesiology

ECU Convention 2009 Hotel Carlos V, Lungomare Valencia, 24

Alghero, Sardinia, Italy 21-23 May 2009

Accredited for 20 CPD points by the European Academy of Chiropractic

POST CONVENTION SEMINAR, MAY 24 2009 JENS ANDERS KJERSEM, DC & EDDY PELLISSIER, DC PRESENTED: Hands-On Seminar on the Trigger Point Hammer

CONTINUING EDUCATION CREDITS: - The Canadian Memorial Chiropractic College Division of Continuing Education will provide Continuing Education Credits for all Canadian participants attending the European Chiropractic Union (ECU) Convention 2009 (Alghero, Sardinia, Italy from 21-23 May, 2009) upon presentation of an official certificate of attendance from the European Academy of Chiropractic.”

- US CE Credits applied for through CMCC-PACE.

- US CE Credits applied for through Parker College for California, Texas, Florida, Pennsylvania, New York

From this year on, we introduce the “Jean Robert research prize” of €1000 for the best research paper and €500 for the second one. Deadline for submissions: MARCH 13th 2009.

For further information and submission of papers, please contact Vassilis Maltezopoulos DC, MD, FFEAC ([email protected]) or go to the convention website at www.ecunion.eu/default.asp?pid=205.

To Register for ECU Convention 2009 go to: www.ecuconvention.eu

www.chiropratica.itearly bird ends March 1st, 2009

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45Chiropratica - N. 14 - Febbraio 2009

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Chiropratica

e l’amministrazione dell’eAC; Ci sarà an-che una riunione degli alunni dei Colle-ge e una riunione del Congresso Mon-diale delle donne Chiropratiche. Sarà anche organizzata dall’Aic un Careers event per coloro che hanno intenzione di venire a lavorare in Italia così come altre associazioni nazionali faranno lo stesso per il loro paese in modo da dare informazioni generali su cosa vuol dire essere chiropratici in europa. Per le fa-miglie e gli accompagnatori saranno organizzati dei tour pre e post conven-zione per spiegare storia e gastronomia della Sardegna. Si consiglia caldamente di prenotare al più presto in quanto Al-ghero è una meta turistica. Per maggio-ri informazioni consultare i siti web:www.chiropratica.it,www.ecuconvention.eu.

CHIROPRACTIC, A VITAL SCIENCE!• The Clinician, Science and Research• The Shoulder Joint, clinical conditions and management• TMJ, Jawlash and Spinal Integrity• Diagnostic Imaging• Research Paper Session• Chiropractic Neurology• Head and shoulders above the rest: balance and posture• Applied Kinesiology• Chiropractic Paediatrics• Sports Chiropractic: Swim, ski, canoe and conditioned movements• Bilateral Integration• Chiropractic for Animals• Role of Evidence-Based Practice in Chiropractic and other models• Activator Methods• Bio-Geometric Integration Technique System• Placebo in Practice• First Visit Protocols and Which Patients to Accept• Use of Recurrent Pain Patterns• Round Table discussion: The concluding round Table session will be chaired by world famous philosopher and cogni-tive scientist dr. Matteo Motterlini: “Introduction: Gut Feelings and Medical decision-Making: Are we Predictably Irrational?”

I membri dell’Associazione Italiana Chiropratici alla convenzione ECU del 1998a Saint-Vincent (Valle d’Aosta - Italia)

Page 46: Chiropratica Nuovo Orizzonte della Salute # 14

NUOVO OrIzzONTe deLLA SALUTe

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Leggero e dal design contemporaneo. Costruito in poliuretano espanso ad alta densità.Disponibile in vari colori (rosso, blu, azzurro, marrone, beige, grigio, tigre, serpente, cuoio e zebra).

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Chiropratica e postura

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Il cervello e la posturaseduti dritti, spalle indietro mentre giocate al sudoku!

Spesso le persone associano una postura errata al fatto di essere pigri o in sovrappe-so, ma in realtà quello che pochi sanno è che l’assumere una postura errata spesso è un evento del tutto inconscio. Per esempio, la postura di un neonato è carente perché la parte del cervello che controlla i muscoli posturali ancora si deve sviluppare. Questo sviluppo avviene con il crescere del bambino. Nelle varie fasi di cre-scita il bambino pratica azioni innate come il gattonare, il correre e il giocare, tutte azio-ni che bombardano di continuo il cervello con stimoli provenienti dalle articolazioni, dai muscoli, dagli occhi e dalle orecchie. Il progressivo accumularsi di questi stimoli sviluppa il cervelletto e la parte del cervello dedicata a governare la postura. Il cervellet-to si trova nella parte posteriore della no-stra testa ed è l’organo più importante per la coordinazione dei muscoli, per i rifl essi e per mantenerci in una posizione eretta ri-spetto al campo gravitazionale terrestre.Infatti, proprio dovuto alla forza gravitazio-nale il nostro corpo riceve continuamente informazioni dai meccanorecettori i quali sono un tipo di nervo in grado di recepire i movimenti da parte delle articolazioni e muscoli. La gravità dunque è una continua fonte di stimolo per il nostro cervello e di conseguenza per la nostra postura.Se i muscoli e le articolazioni si muovono correttamente, i meccanorecettori mande-ranno al cervelletto informazioni ottimali. Le articolazioni che in questo caso ricevono la maggior fonte di stimoli sono quelli della colonna vertebrale, struttura fondamen-tale per mantenere una postura eretta. In questo modo, mano a mano che il tempo passa, i muscoli posturali diventano più forti e riescono quindi a mantenere la nor-

male postura eretta facendo meno fatica.Ma se al contrario un determinato individuo ha un biomeccanica alterata o un malfun-zionamento di un’articolazione dovuto a trauma, stress, infi ammazione o condizioni ereditarie, i meccanorecettori riceveranno stimoli minori incitando proporzionalmen-te meno i muscoli posturali. Questo com-porta una riduzione dell’effi cacia muscolare la quale si manifesta con una postura errata. Una postura errata prolungata nel tempo può dare origine a cambi fi siologici (come l’artrite, ernie discali, scoliosi o disfunzioni somato-viscerali), problemi cognitivi e/o sensazione di malessere generale. Nella schiena ci sono diversi strati muscolari, che possiamo defi nire superfi ciali o profon-di ai quali l’esercizio fi sico fa molto bene. L’esercizio fi sico è solo una delle risposte al problema posturale in quanto esso giova maggiormente allo strato muscolare super-fi ciale. Lo strato profondo infatti è quello composto da piccoli muscoli che si trovano tra le vertebre che ci permettono i movi-menti di fl essione estensione e rotazione del busto. Questi muscoli sono direttamen-te controllati dal cervello e non possono in alcun modo essere controllati da uno stimo-lo conscio della persona stessa. detto questo, non possiamo più ignorare la funzione del cervello in relazione alla co-lonna vertebrale e dobbiamo intervenire prima che avvenga un’anticipata degene-razione vertebro-muscolare. recenti studi hanno per altro dimostrato che il cervelletto non controlla solamente la coordinazione motoria, ma contribui-sce anche in altre funzioni cerebrali come la funzione cognitiva e la funzione com-portamentale. Questo ci porta a concludere che l’inattività

mentale come l’inattività fi sica può portare ad un invecchiamento precoce del cervel-lo. Per mantenere un cervello sano, forte e giovane sono utili esercizi cognitivi come le parole crociate, gli scacchi o il Sudoku insie-me ad un corretto movimento vertebrale ed ad una dieta equilibrata. Per mantenere una postura sana dunque sono fondamen-tali tutti questi fattori. Il chiropratico è una fi gura professionale che evidenzia molto l’importante empatia tra mente e corpo. Per questo regolari controlli dal chiropratico in concomitanza con uno stile di vita sano sono gli ingredienti giusti per raggiungere la strada del benessere.

Dr. Cristine Del Bene, D.C.

Breve curriculum vitae

La dottoressa Cristine del Bene è nata a San Francisco, USA. Ha studiato Chi-mica e fi siologia all’università statale di San Francisco e si è laureata ( Ma-gna cum Laude) in Chiropratica pres-so il Life Chiropractic College West nel 1997. In seguito si specializza in neu-rologia (corso di tre anni) presso il Lo-gan Chiropractic College e passa gli esami di stato per iscriversi all’ “Ame-rican Chiropractic Neurology Board.”. La dottoressa del Bene è membro dell’Associazione Americana dei Chi-ropratici, dell’Associazione Italiana e di quella europea dei Chiropratici.

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