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Oramai è indiscutibile, mai vista tan-ta scalogna in una stagione singola. A Firenze piove sul bagnato, una pioggia fitta, insistente, che sta cau-sando un fastidio indicibile. Si ferma anche Behrami, il ragazzo svizzero che a gennaio ha portato una spruz-zata di ottimismo, di forza fisica, di voglia di reagire. Un infortunio con la sua Nazionale e la squadra viola si vede portare via un altro petalo. Del giglio oramai è rimasto davvero poco. Lo stesso Mihajlovic che si è sempre opposto a qualsiasi pessi-mismo e a qualsiasi ricorso ad alibi, adesso inizia a tentennare. Behrami era stato uno dei giocatori che più di ogni altro avevano caratterizzato la progressiva riscossa dell’intero gruppo. La reazione di una Fiorenti-na che da gennaio, guarda caso ap-punto il periodo nel quale è arrivato il centrocampista dai capelli impropo-nibili, aveva cambiato ritmo arrivan-do a raddoppiare la media di punti partita. Behrami aveva sì dato voglia e determinazione, pure un pizzico di simpatia, ma anche aveva chiuso il rombo che Mihajlovic aveva in testa.

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“Pantaleo forever”, con il volto del Ds viola al posto di quello del Presidente del consiglio al centro del mani-festo del film appena uscito. Sarebbe stata questa la copertina del Brivido di oggi se non avessimo dovuto fare i conti con l’attualità e con la pessima notizia dell’in-fortunio di Behrami. Lo spunto era dato, ovviamente, con le volontà di conferma dell’attuale staff tecnico che la proprietà ha espresso negli ultimi giorni, ma anche di un mio stato d’animo personale dopo essermi imbat-tuto, mentre ero in macchina, in una sorta di processo radiofonico al direttore sportivo viola, o meglio all’”a-mico Pantaleo”, come spesso veniva chiamato. I tifosi

non ne possono più, era in sintesi il messaggio, e Corvino non sa parlare e, allo stesso tempo, par-la troppo, non sa mangiare e ordina la Sguebs, non sa comprare i calciatori e non li sa vendere, e chi più ne ha, più ne metta. Chi ha la pazienza di leggermi sa che sono tutt’altro che di osservanza corviniana, così come sa che la palestra di idee che è il Brivido Sportivo ha ospitato spesso opi-nioni critiche nei confronti del suo operato. Io, poi, non ho mai avuto il piacere di parlarci se non una volta, prima dell’andata dello spareggio Perugia-Fioretnina al Curi, e solo per fargli i complimenti perché, da Ds del Lecce, aveva appena annun-ciato Zeman come allenatore. Trovo però questo fuoco di fila che si è aperto nei suoi confron-ti ingeneroso e, in generale, i passaggi dal baciamano ai bombardamenti in stile Berlu-sconi (tanto per restare in argomento) con Gheddafi mi danno fastidio. Corvino è un direttore sportivo anni ‘80, non ha fatto i cor-si nei quali si insegna anche la dizione e la recitazione, ma la scuola dei campi polverosi di provincia, non piacerà mai agli esteti e le sue esternazioni sono manna dal cielo per i burloni di Sky di “è sempre calciomercato”. Tutte queste cose le sappiamo, e non è che ce le dobbiamo ricordare se compra Cerci e dimenticare se prende Jovetic. Quello

che conta è capire se il Ds viola ha un progetto tecnico o se, invece, vive alla giornata, di im-provvisazioni e di lampi. Per capirlo facciamo mente locale al settore giovanile: ci sono già diversi giocatori pronti per la prima squadra, e le varie formazioni vanno alla grande nei rispettivi campionati, tanto da essere un serbatoio inesauri-bile per le varie Nazionali. Se questo è il progetto, non se ne può che dare un giudizio posi-tivo. Le altre cose le sappiamo:

presenzialismo, caccia al nemico mediatico, per-malosità e qualche incau-to acquisto fanno parte del gioco, e sinceramen-te non vedo in giro infalli-bili, né coi congiuntivi né, soprattutto, nelle scelte di mercato.

DIRETTORE RESPONSABILELuca [email protected]@brividosportivo.it

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La maledizione continua. L’infortunio al ginocchio patito da Behrami, uno dei giocatori più in forma, a Sofia nell’incontro Bulgaria-Svizzera, è l’ennesimo brutto colpo per la Fiorentina. Certo a Mihajlovic le alternative a centrocampo non mancano. Sono, infatti, disponibili D’Agostino e Donadel per completare il reparto insieme a Montolivo e a Vargas. Ma certo è che l’assenza per diverse partite dell’ex laziale potrebbe pesare non poco nel prosieguo della stagione. E’ un lungo sprint finale quello che attende la Fiorentina da domenica prossima, quando giocherà a Cesena, fino al 22 maggio, quando chiuderà il campionato a Brescia. Otto partite per cercare un posto in Europa League, anche se le speranze non sono molte. Ma la squadra è viva e da quando ha recuperato alcuni titolari, Mutu e Vargas in primis, ha migliorato nettamente il proprio rendimento. Basti pensare che nel girone di ritorno ha perso una sola partita, a Roma contro la Lazio. Ora purtroppo, però, è arrivata la tegola dell’infortunio di Behrami.

IL CALENDARIO. Prevede quattro partite al Franchi, con Milan, Juventus, Udinese e Bologna. Insomma la Fiorentina se la dovrà vedere con due delle prime quattro della classe, Milan e Udinese. Sarà dura, perché i viola con le “grandi” hanno sempre incontrato negli ultimi anni (anche quelli della Champions) notevoli difficoltà. E poi c’è la sfida con la Juve, da sempre ostica, anche se i bianconeri stanno disputando un campionato mediocre. Infine nell’ultimo incontro casalingo stagionale arriverà il Bologna dell’ex Malesani, una della più belle realtà della serie A. In trasferta la formazione di Mihajlovic se la vedrà con il Cesena, squadra in piena lotta per la salvezza e che perciò giocherà con

il coltello tra i denti, e il sabato di Pasqua con il Cagliari di Donadoni (in Sardegna i gigliati hanno spesso sofferto). Quindi affronterà l’Inter che chissà se l’otto maggio, alla terzultima giornata, sarà ancora in corsa per lo scudetto. L’ultimo appuntamento sarà con il Brescia che, all’ultima di campionato (ci dispiace per il tecnico Beppe Iachini) potrebbe essere già retrocesso. Il calendario nel complesso è difficile, ma le gare in trasferta, alla resa dei conti, potrebbero essere meno complicate del previsto. Toccherà comunque alla Fiorentina scendere in campo sempre con il piglio giusto.IL SETTIMO POSTO. Permette di partecipare alla prossima Europa League solo se il Palermo non andrà in finale di Coppa Italia. Se viene eliminato in semifinale dal Milan (la finale in tal caso sarebbe tra la vincente dell’altra semifinale tra Roma e Inter e i rossoneri di Allegri, tutte squadre già qualificate per le prossime coppe) la settima posizione, attualmente occupata dalla Juve, consentirebbe di giocare in Europa l’anno prossimo. Altrimenti, addio sogni di gloria.LA CLASSIFICA DEI VIOLA. Ora sono noni, a quattro punti dalla formazione di Del Neri e a due dal Palermo. Ma la Fiorentina è sicuramente più in forma delle due squadre che la precedono. E ciò fa ben sperare in vista del lungo sprint finale che si giocherà con un clima primaverile. Conterà perciò anche la condizione fisica. E sotto questo aspetto la Fiorentina ci sembra ben messa. Tuttavia, dovrà essere più cinica sotto porta. E’ l’unico appunto che ci sentiamo di fare alla squadra, che, peraltro, con la Roma è stata fermata dalla sfortuna (due traverse). Ma quando capitano tante occasioni da gol (e questo è l’aspetto positivo della cosa) bisogna anche sfruttarle e chiudere le partite. Solo così facendo la Fiorentina può nutrire delle residue di calcare nuovamente i palcoscenici europei fin dal prossimo agosto.

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Con il campionato fermo per gli impegni delle Na-zionali a tenere banco è il mercato. In casa viola, fronte di primissimo in-teresse è quello dei rin-novi: “C’è stato qualche incontro in passato, ma la proposta ufficiale ancora no - ha detto il difensore viola Gianluca Comotto -

comunque sono tranquillo, penso di aver dimostrato di aver ancora tanto da dare. All’interno del gruppo giovani devono esserci dei capisaldi e credo di poter dare l’e-sempio. Lasciare un giocatore in scadenza può servire da stimolo. In scadenza ci sono tre giocatori che hanno dimostrato valori oltre che calcistici anche umani, Do-nadel e Santana hanno fatto una grande stagione”. Dalla fiducia per un rinnovo contrattuale che potrebbe ancora arrivare, alla possibilità di raggiungere l’Europa League: “Attendo con ansia lo scontro in casa contro la Juven-tus. Essere arrivati a pensare di potersela giocare con i bianconeri per l’Europa, mentre fino a qualche tempo fa si parlava di salvezza, è già un passo avanti.

La Champions per la Fiorentina è come vincere lo scu-detto e non sempre ci si può riuscire. La Fiorentina, co-munque, ha dimostrato di poter stare nelle zone alte della classifica tranquillamente. La stagione attuale? All’inizio non era una situazione facile, mi sono rimboccato le ma-niche e ho lavorato per tornare ad essere protagonista. Questa prova mi ha rafforzato anche dal punto di vista umano. Il rammarico è quello di non essere partiti affatto bene”. Sulle recenti dichiarazioni di Diego Della Valle: “Quando dice che il futuro della Fiorentina è l’Europa significa che ci crede, che c’è la voglia di rimanere ad alto livello”. Sulla stessa linea anche Manuel Pasqual: “Sono contento che DDV si sia sbilanciato, ultimamente nessuno lo aveva fatto. Le prossime tre partite saranno decisive e comunque siamo ancora in corsa per l’Eu-ropa. Sono convinto che questa squadra può continua-re a correre per questo obiettivo. Da gennaio abbiamo ritrovato anche i giocatori importanti, se non stanno bene loro i risultati faticano ad arrivare. Ora abbiamo trovato compattezza. Purtroppo abbiamo regalato i primi sei mesi. Adesso c’è entusiasmo e la voglia di dimostra-re che possiamo ancora fare grandi cose. Mihajlovic? Dice le cose come stanno, senza aver paura di nessuno. La squadra è sempre stata con l’allenatore”.

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La sfortuna continua ad accanirsi sulla Fiorentina e sul suo tecnico Mihajlovic che, proprio quando sembrava avesse trovato un assetto abbastanza stabile per la sua squadra, ed in particolar modo per il centrocampo, deve ricominciare tutto da capo visto l’infortunio che terrà lontano dal terreno di gioco l’ex lazia-le Valon Behrami, infortunatosi sabato sera nel corso dell’amichevole giocata dalla sua Svizzera. Pare scontato che Mihajlovic confermi il centrocampo a tre con Santana trequartista dietro alle due punte anche perché gli uomini adesso sono abbastanza contati: Donadel, Montolivo, Vargas e D’Agostino a meno che il tecnico serbo non arretri Santana, vero e proprio tuttofare viola, nella linea di centrocampo dando spazio a Ljajic in appoggio alle punte. In ultima analisi ci sa-rebbero i giovani della Primavera che possono entrare in rosa, primo fra tutti quel Salifu arrivato a Firenze da Vicenza nel mercato invernale. In alternativa Agyei e l’azzurrino Taddei. Ma Mihajlovic potrebbe anche ripristinare quel 4-2-3-1 che non ha certo brillato in campionato. Il rientro a pieno titolo di Vargas potrebbe far-ci rivedere questo modulo con il peruviano a sinistra, Mutu centrale e Santana a destra sempre dietro Gilardino. In questo caso resterebbero Donadel, Montolivo e D’Agostino a giocarsi i due posti disponibili. Nell’ultima parte della stagione ci sarà anche da risolvere il dilemma su chi far giocare in porta: da una parte Artur Boruc, che non ha certo demeritato nel corso della stagione, dall’altra quel Se-bastien Frey che, guarito, reclama il suo posto da titolare perso solo per il grave infortunio capitatogli al ginocchio. Se prima dell’infortunio era Frey a giocare e partire in pole position, adesso parrebbe logico dare una chance al polacco che è cresciuto di partita in partita salvando qualche volta la squadra da situazioni difficili. Di rincalzo, pronto ad imparare il mestiere il giovane brasiliano Neto che per il momento è fuori competizione, ma che dalla prossima stagione, senza uno dei due mostri sacri davanti a lui, sarà pronto a giocarsi il posto da titolare. Chiu-diamo con la difesa: Pasqual a sinistra ha il posto da titolare assicurato dall’e-clissi totale di Gulan, sparito nei meandri della rosa viola; sulla destra Comotto e De Silvestri sono sempre pronti a battagliare per la maglia, mentre al centro, con il rientro a tempo pieno di Kroldrup, saranno in quattro a contendersi le due postazioni in campo, con Gamberini favorito in quanto unico dotato di rapidità di gambe e gli altri tre a girare. Tutto questo salvo infortuni che in casa Fiorentina non mancano mai.

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Nei giorni scorsi, a Coverciano, Firenze ha ospitato la Na-zionale di Cesare Prandelli. Sono stati giorni in cui, chi ha occhi profondi e sta attento ai particolari, ha potuto notare gli atteggiamenti diversi e i sentimenti invertiti di due attaccanti che hanno molto a che vedere con la Fiorentina: Giampao-lo Pazzini e Alberto Gilardino. Menzionando, ma solo per la cronaca, che Pazzini ha giocato da titolare la partita contro la Slovenia colpendo anche un clamoroso palo, e che Gilardino scenderà in campo solo questa sera (martedì ndr) nell’ami-chevole che gli Azzurri disputeranno a Kiev contro l’Ucraina, è giusto soffermarsi su un altro aspetto. Chi ha avuto la fortu-na di vivere Coverciano, dunque, non ha potuto non vedere i volti diversi di due bomber destinati ad incrociarsi per tutto l’arco della loro carriera. Da una parte un visino gioioso, feli-ce. Occhi e sorriso che emanavano ilarità, uno stato interiore di tranquillità assoluta di un ragazzo disponibile, desideroso di vivere appieno la sua consacrazione di grande attaccan-te. Dall’altra, un volto scuro, demoralizzato. Sguardo basso, sfuggente. Occhi tristi e mente apparentemente lontana. Un ragazzo pensieroso e intimorito da una situazione che non sente più sua. Le due facce di Coverciano avevano un nome: quella gioiosa e sorridente era di Pazzini, quella triste era di Gilardino. I due bomber stanno vivendo momenti completa-mente diversi. Si sono letteralmente scambiati i ruoli e, rispet-to a due anni fa, sono cambiati i loro scenari. Se prima Paz-zini era dietro a Gila nella scala dei valori, era il giocatore che

aveva bisogno di tran-quillità interiore, di fiducia totale dell’ambiente, di non sentire le pressioni, di non avere l’ossessione del gol che non lo face-va giocare sereno, oggi questo stato d’animo lo sta vivendo Gilardino. Il bomber di Biella, che –

per carità – i suoi gol li ha fatti anche quest’anno, non è tran-quillo. Due anni fa era il titolare indiscutibile della Fiorentina, sì, ma anche della Nazionale. Il dopo Toni era lui! Poi, dietro di lui, c’era un Pazzini di rincorsa. Era addirittura il bomber assoluto dell’Italia della doppia gestione Lippi con 15 reti (8 nella prima gestione, 7 nel Lippi bis). Oggi, invece, non è più così e pare evidente che ci sia qualcosa che lo turba sia in viola che in azzurro. Forse l’ambiente, forse le sirene bianco-nere, forse non avverte più la totale fiducia intorno a sé, forse sente il peso della responsabilità di una piazza e di una Na-zione che da lui si aspettano (o si aspettavano) il gol decisivo in ogni gara. Ma Gila non sembra lui. Fa tenerezza questa sua timidezza tramutata in tristezza, mentre inorgoglisce il mutamento di un giocatore come il Pazzo che, da giovane promettente dal volto pulito, è diventato terminale offensivo di una squadra che si chiama Inter. E niente importa se il gol non arriva. Lo ha confessato anche a Coverciano: “Adesso non ho più l’assillo del gol. Se non arriva, non mi demoralizzo perché so che arriverà. Sono cambiato, sono molto matura-to”. Ed ha ragione lui. Del resto, oggi è stimato da gente che pochi mesi fa è salita sul tetto del mondo. E arrivare in un gruppo così importante imponendo la propria presenza, non può che significare una cosa: essere all’altezza di quel grup-po. E Pazzini lo sta dimostrando. Quello che importa a noi, però, è che Gila ritrovi se stesso e che non senta l’assillo del gol. Se riesce a ritrovare se stesso, il gol arriverà di conse-guenza, insieme ad un nuovo sorriso. Noi vogliamo un bom-ber felice, non triste e diffidente. Noi vogliamo Gilagol, anche se suscita rimpianti vedere in Azzurro quel che è stato “roba nostra” perché Pazzini (e oltre a lui anche Maggio e Balza-retti), se avesse trovato il giusto sostegno, sarebbe potuto rimanere anche con Gila a Firenze. Ma i “se” e i “ma” sono il patrimonio dei bischeri. E allora auguriamoci che il sorriso di Gilardino possa presto tornare a fare concorrenza a quello di Pazzini, perché oltre ad essere due bomber veri, sono anche due bravi ragazzi e si meritano di sorridere e gioire. Entrambi!

Che vi avevo detto? Ibrahimovic ha ricevuto lo “sconti-cino” e ci sarà contro la Fiorentina. Lo so, non serviva la sfera dello “Strologo” per prevedere un futuro così la-palissiano. Peraltro, se mi tolgo per un attimo la sciarpa viola e analizzo la questione in modo oggettivo, posso constatare che tre turni di squalifica erano forse un po’ troppi per il “buffetto” del milanista che ha fatto stra-mazzare al suolo il difensore barese Rossi. Tuttavia, rimane irrisolto l’arcano su questo modus operandi tut-to italiano, in base al quale la decisione di primo grado

non è mai (o quasi) da prendere sul serio, dato che precede sistematicamente (o quasi) l’ammorbidimento in appello. E’ emblematico, in questo senso, anche il processo “Gea” che ha coinvolto fra gli altri Luciano e Alessandro Moggi. Detto questo, mi rimetto subito la sciarpa perché di cose ne son successe in ottica Fiorentina - e non tutte positive - anche nella settimana ovattata d’azzurro. Se il condono pro-Ibra non mi ha sorpreso, mi

ha invece scosso dal dor-miveglia l’improvviso star-nazzare di radiomercato. Mea culpa, pensavo inge-nuamente che a otto gior-nate dalla fine si parlasse principalmente di campio-nato. Invece, complice anche il break-Nazionale che ammoscia le tirature, è scattato il solito tam-tam che alterna scoop inverosimili a pantomime standard: il giocatore è richiestissimo da club stranieri e italiani, tali club rispondono «buon giocatore ma nessuna trattativa», il procuratore conferma «nessuna trattativa» ma fa capire che il suo assistito piace a mezzo mondo. Di chi sto parlando? Fate voi… Santana, Montolivo, Donadel, Gila, Ari-

stoteles della Longobarda…Il canovaccio più o meno è lo stesso e si estende, per proprietà com-mutativa, non solo alle operazioni in uscita, ma anche alla ridda di nomi rovesciata nel calderone dei possibili acquisti. Niente di male, per carità, è solo il gioco delle parti abbinato alla fantasia al potere. In fondo il calcio è un divertimento, concetto caro ai Della Valle, ed è divertente anche giocare con le figurine (a me piace molto). A pro-posito dei Della Valle, è bastato che il patron dicesse «la Fiorentina merita una dimensione europea» (la settimana scorsa durante una consegna di diplomi a Cologno Monzese) per riscaldare il cuore di molti tifosi gigliati. Alla faccia di chi sostiene che Firenze sia troppo insensibile nei con-fronti dei proprietari viola…Ultimo aspetto da evidenziare, purtroppo, è il nuovo flusso in infer-meria. Behrami ha fatto “crock” dopo un quarto d’ora con la sele-

zione svizzera, e le giunture di Vargas hanno ricominciato a cigolare nel ritiro della sua Nazionale. L’ottimo acquisto di gennaio manche-rà sul campo del Manuzzi e nelle gare successive. Per il peruviano, intanto, Mihajlovic in-crocia le dita: sia in chiave formazione, sia per la sicurezza stradale intorno alla sua dimora di Poggio Imperiale…

L’Angolo del tifosodi Luca Capanni ALLARME AL POGGIO IMPERIALE

Prendiamo in prestito il titolo di un romanzo di Kundera (non ce ne voglia lo scrittore ceco, siamo pronti a pagare per il plagio) per descrivere lo stato d’animo del povero tifoso viola all’approssimarsi della fine della stagione. A leggere i giornali e ad ascoltare le trasmissioni più in voga, sembra che il prossimo anno la Viola corra seriamente il rischio di ritrovarsi in una situazione definibile con un “… e poi non rimase nessuno” (Agata Christie docet). Secondo le ultime informazioni, infatti, in vista della prossima stagione la Fiorentina venderà un portiere (a scelta), un terzino (Comotto), un centrale difensivo, un paio di centrocampisti (Donadel e Montolivo?), un gruppetto di esterni (diciamo Santana, per fine contratto, Vargas, Marchionni e Cerci, se qualcuno li vuole), un attaccante (due sarebbe molto difficile, vista la rosa attuale della squadra). Per un totale di dieci nomi, quasi una squadra al completo. Certo un bel risparmio in termini d’ingaggi, dato che anche l’allenatore, che verrà probabilmente riconfermato, costa relativamente poco. Le nostre informazioni, però, finiscono qui. Tacciono sulla cosa più importante, cioè su dove la dirigenza viola troverà i giocatori per rifare la squadra. Sicuramente pochi dei nomi sopra citati spingeranno le folle a strapparsi i vestiti per ottenere la loro riconferma, ma è certo che, se in tanti se ne vanno, qualcuno dovrà pur arrivare. Certo, vedere facce nuove e fresche non sarebbe poi così deleterio, anzi potrebbe addirittura far tornare l’entusiasmo nei tifosi e ripopolare lo stadio (ultimamente piuttosto triste e abbandonato).

La parola “rivoluzione” piace moltissimo a tutti perché è considerata sinonimo di rinnovamento e di cambiamento. L’unica cosa di cui bisognerebbe tener conto è che le rivoluzioni hanno bisogno di strategie e di progetti. Poi costano moltissimo e, se non sono fatte bene, lasciano sul campo di battaglia vittime e macerie. Speriamo che i timonieri abbiano studiato bene la situazione e sappiano che cosa fare. Altrimenti, il rischio è che il valzer degli addii si trasformi in un mestissimo ballo del mattone.

Fuori Giocodi Duccio Magnelli IL VALZER dEGLI AddII

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RIGANòAveva tante offerte, perché la Rondinella?Innanzitutto perché alla Rondinella c’è un presidente che mi ha massacrato per un anno e non ne potevo più. Mi diceva di dargli una mano per cercare di portare questa squadra a lottare per i play off. Poi è la seconda squadra di Firenze, e io amo questa città. Non c’era di meglio da fare che venire a giocare qua. E terzo, perché voglio riportare la Rondinella nelle posi-zioni che merita questa società. Anche in C2, ci vorrà un po’ di tempo, ma la società è sana, nuova.Insomma, alla fine ha vinto Firenze.Si, ha vinto Firenze, ma ha vinto il martellamento di quest’uo-mo. Il mio più grande errore è stato dargli il numero di telefono.Dalla C2, quasi capocannoniere in serie A, poi Spagna, Ita-lia e ora Rondinella. Non smette mai di segnare...Devo dire che anche qui in queste partite, anche se era un anno e mezzo che non giocavo, continuo a segnare. Se gioco e non riesco più a far gol è inutile che gioco. Il mio mestiere è far gol. Nel momento in cui non segno non gioco più.Il gol che ricorda con più piacere?Io ricordo quelli particolari. Quelli che in duecento e passa gol non avevo mai fatto. Con il Cagliari in Serie B, a Como con la Fiorentina. Ricordo il mio primo in A. Quella a Como è una rovesciata al volo dopo uno stop di sinistro. Contro il Cagliari controllo di coscia destra, sombrero di coscia sinistra sulla destra e gol al volo. Gol che non faccio mai, quindi me li ricordo con piacere. Poi sai, i gol sono tutti belli.Ha qualche rito scaramantico prima di entrare in campo?Ogni domenica faccio una cosa diversa. Non ho qualcosa di particolare. Ho un carat-tere che mi porta a ridere fino a che entro in campo. Fino a quando, se sono capitano, scambio i gargliardetti.Cosa crede che manchi alla Fiorentina? Se sapessi cosa mancasse alla Fiorentina, andrei ad allenarla io. Non lo so. So solo che è un’annata disgraziata. Giocatori che negli ultimi cinque anni hanno scritto la storia di Firenze, sono mancati. Non so. Sono quelle annate disgraziate che fai fatica a sistemare. E’ successo a me nel 2005, quando ci siamo salvati all’ultima giornata. Onestamente la squadra alterna partite buone a partite scadenti, ma mi piace pensare a cosa succederà il prossimo anno. Dal prossimo anno si capiranno molte cose. Per esempio se i Della Valle, che secondo me sono una gran-dissima proprietà, avranno intenzione di continuare il progetto Fiorentina oppure no.Riganò alla Fiorentina e Cerci alla Rondinella più soldi, così da far tentennare il Venturini. Che ne pensa? E’ impossibile, perchè Riganò non è sul mercato (ride, ndr). Riganò per l’età non può tornare alla Fiorentina, che vuole puntare sui giovani. Il discor-so di Cerci poi è particolare, perché questo ragazzo anche se ha sbagliato qualche parti-ta, ormai si fischia a prescindere. Lui c’avrà messo sicuramente del suo. Io ci sono stato a Firenze, conosco i fiorentini e conosco l’attaccamento che hanno per questa squadra. Loro adorano dal primo al ventesimo giocatore della Fiorentina. Quindi non so cosa sia successo. Ma Riganò è troppo vecchio per andare alla Fiorentina.Ho saputo che da grande vuole fare l’allenatore, è vero? Sai, la Fiorentina ha spo-sato la linea giovane per la scelta del Mister... se il Venturini ti libera...Ho preso il patentino di terza categoria quest’estate. Per allenare la Fiorentina ci vuole il master. Prima devo iniziare a fare l’allenatore. Ma ho perso un anno e mezzo senza giocare, perché mi ero un po’ scoglionato, soprattutto dopo quello che ho visto negli ulti-mi anni a Terni. Però, una volta che ho rimesso le scarpette, sento che ho tanta voglia di giocare. Fai te, giocherò più o meno fino a quarant’anni. Se non mi faccio male e il fisico mi regge. E soprattutto se continuo a segnare. Perché c’ho voglia e mi diverto ancora.Telecamere negli spogliatoi. Cosa ne pensa? E le vedrebbe bene nel suo spoglia-toio? Non è una cosa che mi fa impazzire. Una cosa di spettacolo, marketing, contratti pubblicitari. Anche perché non è una telecamera che entra a sorpresa. Tutto concorda-to, quindi per me è una cavolata. Se tra primo e secondo tempo voglio litigare con qual-cuno, o se un allenatore vuole strigliare qualcuno, se a inizio partita c’è da far qualcosa, deve rimanere là, nello spogliatoio. Anche se poi gli spifferi, qualcuno che parla, nello spogliatoio ci sono sempre. Però le telecamere non mi fanno impazzire, come non mi fanno impazzire le partite alle dodici e mezzo, né quelle del lunedì. Con una a mezzo-giorno e una il lunedì, vuol dire che la domenica vediamo quattro partite.Un saluto ai lettori de Il Brivido Sportivo.Un saluto a tutti, mi ha fatto piacere questa intervista e Forza Viola sempre e co-munque. E ora ci aggiungiamo pure Forza Rondinella. So che tutti i tifosi viola sono attaccati alla Rondinella. L’amo-re per la Fiorentina è una cosa, quello ce l’ho anche io. Però dare una mano a questa socie-tà per portarla in categorie che contano può essere importante per tutti.

VENTURINICome le è venuta in mente l’idea di chiamare Christian Riganò?L’idea nasce dal progetto Fiorentina. Voglio emu-lare il progetto dei Della Valle, che hanno ripreso la squadra in C2. Della Valle è ripartito con Riga-nò. Noi vogliamo fare lo stesso. Quando ho preso la Rondinella, il presidente era Stefano Bemer, artigiano famosissimo nel mondo che fa scarpe su misura. Poi, per motivi societari, se n’è andato e spero comunque che torni con noi. Riganò era quasi anziano per la serie A, venendo dalla C2, e l’anno dopo la Fiorentina con il Messina è riu-scito a diventare quasi capocannoniere. Questa è l’idea, il motivo. Poi c’è l’amore per Firenze.Come ha fatto a convincerlo?L’ho martellato. E gli ho detto che, anche se era grosso, non mi faceva paura. Gli sono rimasto simpatico. L’ho convinto, poi, in occasione di una partita tra ex viola organizzata in piazza Signoria quando fu sostituito il calcio storico. Proposi a Ma-reggini di venire a fare il portiere e a lui di venire a fare gol. Mareggini non se l’è sentita, mentre Ri-ganò, nonostante lo volessero in tanti, dopo aver

letto il nostro progetto, ha deciso di stare con noi, spero non solo per quest’anno, ma per molti anni.Quali sono gli obiettivi di quest’anno?L’anno scorso l’obiettivo era quello di salvarsi. Quest’anno di arrivare nei play off.E per il futuro?Di arrivare quanto prima in serie D, che è la scarpa giusta per la Rondinella.Il Presidente Venturini: presidente da balaustra o più calmo?Se uno fa il presidente, in quel momento deve fare il presidente. Non può fare l’ultras, perché altrimenti lascia l’incarico e via. Anzi, il presidente deve essere un esempio per la società. E i ragazzi delle nostre cinque squadre devono seguire il comportamento, la filosofia, il rispetto che ha il presidente.So che viene spesso allo stadio, cosa pensa di questa Fiorentina?Quest’anno, secondo me, è mancato il mio pupillo, tra i giocatori della Fiorentina. Uno dei migliori nella scorsa stagione, italiano. Chi è secondo voi? Marchionni. L’anno scorso ha avuto una media di sette e mezzo, il miglior giocatore a livello nazionale, ancora meglio di Vargas.L’acquisto di Riganò è azzeccato: spesa zero e sicuro rendimento... A questo punto, cosa consiglia a Corvino?Qui si parla di cuore. Corvino è avanti al cuore. Bravissimi, professionisti, ma non ha nulla a che vedere. Qui siamo dilettanti, si lavora sul cuore e sull’entusiasmo. Il presidente scende negli spogliatoi e carica la squadra. Il carisma a volte è anche dare grinta. Posso avere tutti i difetti del mondo, ma la grinta, il cuore, l’entusia-smo, la voglia non mi mancano.Ma nella Rondinella, per Riganò, c’è un posto alla Vialli giocatore/allenatore?Io intanto sarei contento che Riganò, il prossimo anno, potesse rimanere da noi. Poi, strada facendo, che lui diventi il Vialli della situazione ci può stare.Presidente, pensa mai ad un reality stile Cervia di Ciccio Graziani?A noi le pagliacciate non piacciono - tuona Riganò entrando nella stanza (ndr). As-solutamente no, perché noi siamo la Rondinella! Non abbiamo bisogno di fare un prodotto falso. Noi abbiamo già la Rondinella da tenere alto. Perché tutti pensano che la Rondinella sia in serie D o in C2. Ora nessuno si immagina che è in promo-zione. Noi non abbiamo bisogno di bluff, abbiamo solo bisogno di dare credibilità e di dare alla Rondinella, la seconda squadra di Firenze, la serie D. E perché no la C2. Poi siamo una società pulita, che non ha debiti. Noi dobbiamo fare un buon campionato, allargare la società e renderla forte, dare allo stadio un’immagine con il campo in erba sintetica e fare il campo di calcio a sette, media a disposizione e riportare le persone allo stadio. Perché già con Riganò è raddoppiato il pubblico, così come lo spazio sui giornali.Un saluto ai lettori de Il Brivido Sportivo.Sono contento che il Brivido Sportivo continui a vivere, che per noi fiorentini è storia. Per noi fiorentini il Brivido Sportivo è sta-to il numero uno e sarà sempre il numero uno.

UNA COPPIA AMBIZIOSA Parla con medi Federico Pettini

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Questa volta, siamo ospiti nello stadio della San Fredia-no Rondinella. Ad aprirci le porte è il Presidente, Marco Venturini. Insieme a lui arriva poi Christian Riganò, indi-

menticabile bomber viola (che in questi giorni è invitato a New York per ricevere un premio dal Viola Club della città americana). Hanno deciso di lottare insieme, per

far tornare grande la San Frediano Rondinella, da sem-pre la seconda squadra di Firenze.


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Una seraa tranquilla, sen-za patemi d’animo, sen-za stranguglioni, senza smoccola’ contro un arbi-tro normale (cioè becco), ‘nsomma: “Che du’ palle!” O icche fo, poero nonno?E dice: “un c’è la naziona-

le?” e m’importa una sema! O che vo’ mettere i’pathosse di’ viola? L’emozioni che ci dà la nostra? I’nonno con l’azzurro e ci s’addormenta, e un n’ho visto nemmeno i’ go’ d’Alemagna! Come chi l’è, o un n’è quell’oriundo di Prandelli che gli ha marcao a Lubiana? Ah, e si chiama Motta? Sempre panettoni e sono, roba da milanesi!E c’era anche Caravaggio, ma anche lui, quando gli è vestio di celeste e mi sconvorge di meno. Un sono un patriota? Un n’è vero, ora un n’esageria-mo, quando le partie e le diventan serie e ci sento anch’io, ma a Lubiana, con la Slovenia, l’ami-chevoli ‘n Ucraina, o ve-nie via, e sarò un tiepido, ma le un mi fanno veni’ la febbre. Poi questi rompi-menti e ci rompano anche è giocatori! I’biondo gli è andao a riscassassi i’ gi-nocchio con la Svizzera (speriamo che sia roba da poho se no e siam cotti!) e l’Inca a ci ha rimale a i’ muscolo! Ma e si riguardi no, che lo possino, o che va a rifassi male? ‘ntanto e gli ha giocao dimorto quest’anno! Metti te che a Cesena e un ci siano e poi dimmi icche gni si

racconta! E allora in crisi d’astinenza da carcio serio e mi strasciho questo fine settimana senza nemmen sape’ icche raccontare, perché e m’immagino che vu siae tutti, voi tifosi viola, sulla medesima lunghezza d’onda. Pre-si dalla disperazione a i’cine con le mogli! Io nemmen quello, meno male, e un ci mancherebbe artro che porta’ la signora a girella’ fori! Noe, e mi chiudo ‘n cantina e mi rivedo quarche nastro vecchio. Magari e mi scergo e firme che so che sono andati a fini’bene. Ora rivedessi una che s’è perso e sarebbe da coglioni co’ i’botto! E ci ho i’ trittico delle ‘ngresi! Perché ni’ nostro piccolo e le si son massaggiae ‘n casa sua tutte e tre, i’Manchesterre (quello vero), l’Arsenalle e i’ Liverpulle! Oh, e un ce n’è miha dimorte delle strisciae che le posson di’ altrettanto. Ora e me le riguardo tutte e tre e brindo alla vittoria,

tanto questa vorta e son sihuro!Poi e mi ci addormento e mi preparo alla trasferta ro-magnolo, con piadina e lambrusco. I’lambrusco e un n’è che mi sconfinferi un gran che, ma gli è sempre quasi vino, se e si vince e mi sacrificherò.Perché l’importante gli è vincere, e un c’è Mago Gime-nezze e Parolo che tengano, tre punti e si ritorna a Fi-renze tutti contenti, i’Cesena e si sarverà un’artra vorta, tanto e c’ha tempo!Noi ‘nvece e si dee ripigliare e’ gobbi e un si po’ fa’ bi-scherate! E allora avanti tutta: Forza Violaaaaaaaaaaa!

i’ Nonno Piladedel nostro inviato in cantina I’TRITTICO dELLE ‘NGRESI


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Ci sono pareggi che hanno il sapore di una vittoria per il modo in cui sono ot-tenuti, altri che, invece, sono peggio di brutte sconfitte, come il 3-3 di Cesena del 24 ottobre 1982, nel match valido per la settima giornata di campionato. La Fiorentina che, la stagione prima ha sfiorato lo scudetto, sta vivendo un momento difficile. Quando arriva in Romagna è reduce dalla sconfitta di Avellino, che fa se-guito a quella patita al Comunale con la Juventus. Nelle quattro partite pre-cedenti ha conquistato un solo punto, pareggiando 0-0 a San Siro con l’Inter.

Insomma c’è voglia di riscatto. Il tecnico viola Picchio De Sisti manda in campo la seguente formazione: Galli; Contratto, Ferroni (Patrizio Sala dal 37’); Cuccureddu, Pin, Passarella; Daniel Bertoni (Manzo dal 79’), Pecci, Graziani, Antognoni, Massaro. E’ una squadra difensiva con il terzino Cuccureddu schierato a centrocampo. Nelle file della formazione romagnola, guidata da Bruno Bolchi, ci sono tra gli altri Filippi, Buriani e l’austriaco Schachner. La Fiorentina, comunque, dopo tredici minuti passa in vantaggio con un gol del suo centravanti Ciccio Graziani. E’ già un segnale positivo, perché nelle ultime tre partite la Fiorentina è rimasta a secco di reti. Poco prima della fine del primo tempo entra in

campo il mediano Patri-zio Sala, uno degli acqui-sti dell’ultimo mercato, al posto di Cuccureddu. Così la squadra riprende la sua fisionomia abitua-le. All’inizio della ripresa il Cesena continua ad attaccare, come aveva fatto per gran parte dei primi quarantacinque mi-nuti, ma la Fiorentina si difende con ordine e riparte spesso con pericolosi contropiedi. Al 19’ Graziani realizza il suo secondo gol. I bianconeri romagnoli si gettano in avanti con maggiore intensità, ma lasciano sguarnita la difesa. Così al 24’ Bertoni sigla il gol del 3-0. Sugli spalti i tifosi viola fanno festa. La crisi sembra davvero ormai superata. Ma il Cesena non demorde. Al 32’ accorcia le distanze con il suo centravanti Schachner. La Fiorentina, a quel punto, però perde la testa e commette una serie di errori difensivi da dilettanti. De Sisti, nel frattempo, toglie Bertoni e manda in campo il mediano Manzo per rinforzare il centrocampo. Ma tre minuti dopo il gol di Schachner va a segno il cesenate Garlini. I viola ora hanno paura, mentre i bianconeri ci credono. E al 39’ arriva la rete del pareggio con Buria-ni. In sette minuti la Fiorentina subisce tre reti e una rimonta che ha dell’incredibile. Finisce così 3-3 una partita che a Firenze i tifosi ricorderanno a lungo. Ma questo, comunque, rimane il bello del calcio.

Amarcorddi Ruben Lopes PegnaUN PAREGGIO CHE SA dI SCONFITTA

Un Brivido rosadi Dory D’Anzeo

Ci sono cose che non si possono spiegare. Una di que-ste è come mai la Nazionale di calcio fa sempre schifo, a sentire i discorsi da bar. Mai una volta che ci sia una squadra all’altezza delle nostre pretese. Perché, in fat-to di Nazionale, noi siamo abituati bene. Delle quattro volte in cui siamo stati campioni del mondo, i testimoni delle prime due vittorie si conteranno ormai sulla pun-ta delle dita, per non parlare dei testimoni oculari che, stante l’inesistenza della televisione saranno ancora meno. Le altre due volte in cui abbiamo vinto, siamo ar-rivati al mondiale stanchi, stressati, avvelenati, presen-

tati alla stampa come una sorta di armata Brancaleone, soltanto meno organizzata. Però noi siamo come quei contadini arricchiti, che assaggiano lo Champagne una volta nella vita e fanno credere in giro di non avere altro che quello nella cantina di casa. Il guaio è che poi ci credono davvero anche loro.Non è che in Europa facciamo figure barbine a caso (il primo che fa notare che l’ultima Champions l’ha vin-ta una squadra italiana sarà obbligato a spiegare cosa ha di italiano l’Inter, a parte la sede), e mica per niente negli ultimi quaranta anni solo tre italiani hanno vinto il

Pallone d’Oro. Ma si sa, noi siamo fatti così. Siccome solo in Italia sono nati Leonardo, Raffaello, Michelan-gelo, Piero Della Francesca, Guido d’Arezzo, ecc ecc ci sentiamo autorizzati a pensare di essere tutti dei geni, dei grandi artisti, dei predestinati verso luminosi e infiniti traguardi. Bisognerebbe guardare con onestà il presen-te e rendersi conto che l’Italia ha dato i natali anche a Berlusconi, Bocchino, la Bindi, D’Alema, Mastella, Bor-ghezio, Sallusti e la Santanché. I nomi da fare sarebbe-ro numerosi, ma è quasi certo che dopo questi ci siamo già ridimensionati di parecchio.

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Noi del Brivido Sportivo per un punto sulla Fiorentina e sulla Nazionale abbiamo contat-tato l’ex telecronista degli Azzurri, Bruno Pizzul. Quante possibilità dà alla Fiorentina di raggiun-gere l’Europa League? “Direi il 40% di possibilità. è molto consolante il fatto che ora i viola possono almeno sperare in un obiettivo del genere, visto che poco tempo fa si parlava solo di salvezza”. Potranno essere importanti i rientri di Frey e Jovetic? “Credo che la questione infortuni sarà gestita con oculatezza, senza forzare i tempi. è chiaro che un portiere come Frey porti tranquillità a tutta la retroguardia e che Jovetic, che a me piace tantissimo, possa fare la differenza e regalarti pun-ti preziosi per raggiungere l’Europa. è vero anche, però, che i giocatori viola che stanno scendendo in campo stanno facendo bene e perciò i due rientri possono avvenire con la giusta calma”. A Cesena che Fiorentina si aspetta? “Una Fio-rentina combattiva come tutto il girone di ritorno e che vada a Cesena per vincere, per non perdere

terreno con le dirette concorrenti. La formazione gigliata dovrà fare molta attenzione perché il Cesena è una squadra che gioca un buon calcio e dovrà fare assolutamente

punti per salvarsi. In questo momento è davvero dura incon-trare compagini che lottano per rimanere in Serie A”. Il gol di Thiago Motta avvicina la Nazionale all’Europeo? “Sicuramente. A questo punto la classifica è rassicurante. Gli Azzurri non hanno disputato una partita straordinaria, ma sono stati molto compatti e a lungo hanno mantenuto l’iniziativa del gioco mostrando un gran palleggio, in molti hanno partecipato alla manovra. Il ct Prandelli sta facendo benissimo e sta riuscen-do a eliminare il troppo nervosismo che aleggia sulla Nazionale”. Quante squadre considera nella lotta scudetto? “Lo ve-dremo dopo il derby di Milano. A mio avviso sarà una partita molto più rischiosa per i rossoneri perché rispetto ai nerazzur-ri, in caso di sconfitta, non potranno consolarsi con la Cham-pions. Il Milan dovrà fare a meno di Ibrahimovic e non sarà fa-cile, mentre l’Inter arriva alla stracittadina con un entusiasmo incredibile. Se la gara invece finirà in parità e se, sia il Napoli che l’Udinese dovessero vincere le loro partite, si parlerà di lotta a quattro per lo scudetto”.

LINEA A BRUNO PIZZUL

La vittoria dell’Italia sulla Slovenia passerà quasi inosservata agli storici, ma la cronaca ci parla di un’Italia ben messa in campo, capace di ribattere colpo su colpo, attenta quando gli avversari hanno spinto e capace di colpirli con giovanile arroganza.Certo, potrebbe obiettare qualcuno, era solo la Slovenia, dimenticando che il calcio globalizzato ha spazzato via l’immagine delle squadre materasso, senza considerare che spesso le Nazionali sono formate da giocatori che militano nei campionati più forti del mondo. D’altra parte ci sono giornalisti di Sky che su Facebook auspicano l’eliminazione delle amichevoli azzurre, cosa ci possiamo aspettare dai vari commentatori?! La buona prova degli Azzurri è pregna di messaggi importanti per il nostro calcio e il nostro futuro. Vediamone alcuni. Cesare Prandelli ha dovuto ricostruire la Nazionale da zero, ambiente, immagine, gruppo, risultati, e ci sta riuscendo egregiamente, a piccoli passi, senza proclami, ma con continuità. Recuperando giovani che il nostro calcio sembrava aver già bruciato: Aquilani per un verso, Giuseppe Rossi per un altro. Punta sulla qualità il Ct ex viola, qualità dentro e fuori del campo, preparazione atletica, tecnica e tattica, grazie anche all’ausilio della tecnologia, pare che l’Italia contro la Slovenia abbia giocato sette metri più avanti del solito… Poi ci sono le regole, comportamentali soprattutto, e quello che ha fatto Balotelli è allucinante, Redknapp l’ha definito «spaventoso e arrogante» (ma dove sono tutti gli interisti che lo difendevano solo per comodo? Mah…). Di questo passo l’attaccante del Manchester City potrebbe perdere la Nazionale per sempre e alla fine non credo che sarebbe un danno, non mi sono mai piaciuti i calciatori che giocano da fermo. De Rossi sarà sicuramente recuperato e poi c’è Cassano che non ha fatto niente. Poco anche in campo a dire la verità. La mia personale impressione è che il fuoriclasse pugliese stia esaurendo il suo talento. Mi spiego meglio. Con le “cassanate” ha buttato via i migliori anni della sua vita e con essi anche i momenti più fulgidi del suo genio, per sé e le squadre in cui ha giocato. Anche nel Milan, a parte qualche lampo, sembra più attento a svolgere il compitino e a controllare un caratteraccio, pena uscire per sempre dal calcio. Un po’ come se dentro le regole Cassano si perdesse, dispiace, ma nel calcio moderno è l’insieme che fa la differenza e lui l’ha capito troppo tardi. Su questa strada Prandelli non sta recuperando solo la Nazionale, attraverso gioco, immagine e risultati, ma anche l’amore dei tifosi verso i colori azzurri, che non dovrebbero venire mai meno (che tristezza quegli italiani che dicono di seguire solo il club per poi salire sul carro del vincitore quando l’Italia

conquista un’altra coppa del mondo, la prossima volta statevene pure a casina vostra, please…). Una domanda però è doverosa? Questa Nazionale vincerà? Se vi dico che assomiglia a quella di Vicini cosa pensate?

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L’apparente facilità di una partita potrebbe destabiliz-zare la solidità di una squadra, specialmente se hai molti giocatori importanti in Nazionale e in settimana una partita fondamentale come quella di mercoledì 30 marzo contro la Roma per la finale di Coppa Italia. Infatti la Fiorentina Primavera ha faticato non poco a Piacenza, nella partita valida per l’ottava giornata di campionato, facile solo sulla carta. Il secondo posto in classifica della squadra emiliana, che ha vinto solo 3 gare su 20, poteva far pensare a un ampio turn over nella squadra viola che comunque era già deficitaria

dei ragazzi impegnati in Nazionale come Seferovic e degli infortunati Acosty, Agyei e Piccini, e così è stato: il tecnico Renato Buso ha potuto recuperare solo ieri Taddei

e Masi, impegnati con la Nazionale Under 20. Convocati per la trasferta a Piacenza sono quindi risultati 3 giovani degli Allievi, Magheri, Capezzi e Alan. Il gol del giovane Pietro Iemmello su rigore arriva come una liberazione all’89° minuto di gara. Dopo una partita con poche emozioni da entrambe le parti e un rigore sbagliato, il bomber della Fiorentina (13 gol totali in campionato) decreta la vittoria ed, allo stesso tempo, mantiene viva la speranza viola di arrivare nei primi 4 posti in classifica, consolidando la seconda posizione momentanea nel girone A, a pari merito con le due torinesi. Peccato che il gioiellino classe ’92 sia assente per squalifica nella partita di Roma; di certo sta attraversando un ottimo momento di forma: dopo i 5 gol al Torneo di Viareg-gio, ha segnato questa settimana in Nazionale Under 19 contro l’Olanda decidendo la partita. Ci sarebbe stato bisogno della sua brillantezza e della sua rapidità nella serata romana di domani, ma siamo sicuri che chiunque prenderà il suo posto darà il massimo per portare la Coppa Italia a Firenze.

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Nato: 22 febbraio 1992Nazionalità: svizzeraRuolo: attaccantePiede: sinistroUn protagonista assicurato della finale di Coppa Italia Primavera a Roma di mercoledì 30 marzo sarà Haris Seferovic, il giovane svizzero classe ’92 prenderà posto al centro dell’attacco in sostituzione dello squalificato Iemmello. Nato nella piccola cittadina di Sursee, vicino a Zurigo, il biondo attaccante è cresciuto calcistica-mente prima nella squadra di Lucerna poi, notato per le spiccate abilità nel fare gol, nelle fila del Grasshoppers Zurigo. Il Mondiale Under 17 in Nigeria con la Naziona-le svizzera lo fece conoscere al grande pubblico attento dei settori giovanili internazionali: con 5 gol all’attivo, tra cui quello decisivo nella finalissima che permise la vittoria alla Nazionale elvetica, vinse il trofeo come mi-glior capocannoniere del torneo. Ed è proprio in questa occasione che il ds viola Pantaleo Corvino si informò di lui, e lo volle portare alla Fiorentina nel gennaio 2010 per circa 2 milioni di euro, in aiuto al reparto offensivo della prima squadra, proprio quando Adrian Mutu ven-ne pescato positivo alla sibutramina. Il primo gol in ma-glia viola arriverà però nella tournèe che la squadra di Cesare Prandelli affrontò in Canada nel maggio 2010, contro il Montréal Impact, e da allora Haris prenderà parte ai ritiri estivi e alle amichevoli insieme alla Fioren-tina maggiore. All’inzio di questo campionato però, un

altro giovane attaccante Khouma el Babacar prenderà il posto di vice Gilardino in serie A, lasciando a bocca asciutta lo svizzero che, attualmente, gioca nella Pri-mavera di Renato Buso a fasi alterne, avendo la con-correnze del compagno di reparto Iemmello. Mancino naturale, buon destro e ottimo colpo di testa sono le doti che risaltano subito agli occhi di chi lo vede giocare per la pri-ma volta. Il suo fisico possente e la sua altezza, circa 1,87 cm, sono armi a doppio taglio: si libera molto bene dei centrali difensivi avversari, ma man-ca spesso di velocità. I com-pagni di attacco in Primavera sono tutti estremamente rapidi (Acosty, Carraro, Matos) ed è per questo che Seferovic rima-ne tagliato fuori dal fraseggio dell’azione offensiva. Insom-ma, ‘Sefe’ è la classica prima punta che fa reparto da sola, ma deve migliorare nell’agilità e nel carattere, certe volte fin troppo chiuso, anche se a sua discolpa c’è la mancata cono-scenza dell’italiano. E’ notizia

di pochi giorni fa che Seferovic avrebbe chiesto di an-dare in prestito per la prossima stagione, magari in una squadra di serie B italiana, o addirittura di tornare in Svizzera, dove si sono interessate a lui FC San Gal-lo e Neuchatel Xamax. Chissà se Corvino appoggerà la richiesta del ragazzo, certo è che il miglior giovane talento svizzero del 2009 resta un giocatore chiave per l’ultima parte di stagione dei baby viola.

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Ritorna il campionato di serie A dopo una giornata di sosta. Il palinsesto è particolarmente sug-gestivo anche grazie al derby di Milano che verrà disputato sabato sera. Il Milan deve difendere il primo posto in classifica, l’Inter deve assolutamente vincere e approfittare dell’assenza di Ibra-himovic tra le file rossonere. Di sicuro assisteremo ad un incontro in cui l’agonismo reciterà un ruolo primario. Alla fine potrebbe finire in un pareggio e lasciare le cose così come stanno. Noi lo azzardiamo il segno X che ha una quota davvero discreta (3,25). Domenica pomeriggio l’Udinese farà visita al Lecce con il chiaro intento di allungare la sua splendida serie positiva. La vittoria è alla portata degli uomini di Guidolin e pertanto scegliamo il segno 2 (quota 1,80). Il Parma, dopo la bella e importante vittoria contro la Sampdoria, tenta l’allungo in casa contro il fanalino di coda Bari. I pugliesi hanno un piede e mezzo in serie B. Non vediamo altra soluzione alla vittoria bianco scudata (quota 1,50). Cesena-Fiorentina è una partita difficile da inquadrare. I romagnoli vogliono i tre punti che valgono una buona fetta di salvezza, i Viola vogliono allungare la serie positiva per inseguire l’Europa. In una gara molto tattica potrebbero esserci pochi gol, ecco quindi la nostra opzione per l’Under (quota 1,60). Chievo e Sampdoria cercheranno di non farsi troppo male. Le quote ci fanno propendere per il pareggio, ma noi non ci fidiamo e optiamo per l’Under (quota 1,57). Chiudiamo con il posticipo tra Roma e Juventus. I giallorossi vogliono approfittare di questo momento poco brillante della squa-dra di Del Neri. La vittoria di Totti e compagni viene bancata a 2,00 e merita la nostra fiducia. La nostra multipla ha una quota di 44,09. Puntandoci 10 € otteniamo una bolletta da 495,34 bonus compresi. Milan-Inter XLecce-Udinese 2Parma-Bari 1Cesena-Fiorentina UnderChievo-Sampdoria UnderRoma-Juventus 1

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LUCCHESE – Si allena da alcuni giorni con il gruppo di Indiani il centrocampista Silvestri, svincolato dal Pia-cenza, in vista di un suo ingaggio per la prossima sta-gione.VIAREGGIO – Ingaggiato, e si tratta di un ritorno, il por-tiere Arfè, svincolato dalla Fortis, cresciuto nel settore giovanile del Siena e che farà da secondo a Pinsoglio, fresco titolare della nazionale Under 21 di Ciro Ferrara.BARBAGLI – L’ex difensore dell’Arezzo e del Grosseto ha firmato un contratto di quattro mesi con l’Alessan-dria, tornando a lavorare alla corte di Maurizio Sarri che lo ha avuto alle sue dipendenze sia nella città della Chi-mera che a Perugia. Barbagli, nella passata stagione, ha militato nelle fila della Pro Patria.BONO – L’ex centrocampista del Pisa si è accasato in

serie D, firmando per il Belluno che cerca di evitare l’ingresso nei play-out del girone C.CALENZANO – A tre giornate dal termine del campionato è stato esonerato il tecnico Cavallaro, da otto stagioni in società, e al suo posto è stato chiamato Ceri, ex di Aglia-nese, Montemurlo e Impavida Vernio.GASTASINI – L’ex attaccante del Grosseto e del Poggibonsi, uno dei fedelissimi di Paolo Indiani, riparte dalla I categoria, ac-

cettando l’offerta del Castelfranco, dove milita anche l’ex portiere della Florentia Viola, della Fiorentina e del Livorno Andrea Ivan.GARBA – Il Porto Viro sodalizio di Promozione della provincia di Rovigo, ha mandato a casa, per delle di-vergenze nate con il tecnico, allontanandolo definiti-vamente dalla rosa, l’ex attaccante del Poggibonsi e dell’Aglianese ai tempi della C2.VOLPI E CIANCIULLI – L’ex tecnico e l’ex diesse del Montevarchi collaborano con il presidente del Città di Castello, sodalizio di Eccellenza umbra, Ivano Mas-setti, nella gestione del gruppo, in vista di un loro probabile ingaggio per la prossima stagione. Entrambi, essendo tesserati per il Montevarchi, possono operare sino al 30 giugno prossimo, solo da esterni.MONTEMURLO – Il difensore Magni, classe ‘90, chiuso nella rosa a disposizione di Settesoldi, ha accettato l’offerta dell’Aglianese, sodalizio di I categoria che sta riemergendo dopo la fragorosa discesa in III, dove finirà la stagione.

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CALAIO’ (SIENA) – Finalmente si toglie gli sche-letri dall’armadio siglando una doppietta, fornen-do assist nel successo casalingo con il Sassuolo e trascinando il Siena a un successo che vale mezza serie A. La continuità, purtroppo, non è il suo forte.TADDEI (TRIESTINA) – Il Mancio lo considera-va il suo figlioccio. Una lunga serie di infortuni ne hanno condizionato la carriera, ma lui non ha mai mollato. A Brescia si è ricostruito, ora a Trie-ste, come insegna la rete del pareggio in doppia rimonta siglata al 95’ con il Frosinone, cerca il rilancio, quello definitivo. Auguri, se li merita!MONDONICO (ALBINOLEFFE) – Le gare della sua squadra, vedi l’ultima casalinga con il Nova-ra, annichilito dalle sue variazioni tattiche, sono la dimostrazione che anche gli allenatori fanno la differenza, rappresentando i valori aggiunti delle singole squadre. Non sono in tanti. Il ‘Mon-do’ docet.

DIFESA DEL GROSSE-

TO – In superiorità numerica, tre contro uno, becca gol all’ultimo secondo sul colpo di testa di Gasparetto, vanificando una vittoria con il Cittadella che avrebbe lanciato il Grosseto in zona play-off. Una disattenzio-ne pagata a caro prezzo e che potrebbe essere rim-pianta a lungo in casa dei maremmani. Il presidente Camilli è imbufalito.DIFESA DELL’EMPOLI – Prestazione collettiva da in-cubo quella del reparto difensivo nella sconfitta di Cro-tone. Errori, dormite, di tutto di più nei 90’ da tragedia. Anche Vinetot, in simile contesto, diventa un fenome-no. Una giornataccia o altro? Alle prossime due partite casalinghe con Padova e Novara l’ardua sentenza.TAVANO (LIVORNO) – Come è triste ‘Ciccio–gol’. Ca-racolla in campo, non salta più l’uomo, la velocità che fine ha fatto? Sembra un altro, un ex giocatore, ha ragione il presidente Spinelli deve ritrovarsi senno è dura mantenersi a livelli dignitosi. In queste condizioni fa fatica anche in serie B. Se poi si pensa a quanto guadagna?

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E’ stata la curiosità la molla che ha spinto Andrea De Regno, nel dicembre del 2008 all’età di 11 anni, ad avvicinarsi al mondo a lui sconosciuto del Tiro a Segno. Termini come poligono, P10, linea di tiro, punteria e tanti altri, lo hanno stimolato a saperne di più e ad avvicinarsi gradualmente con entusiasmo e rispetto, ad una di-mensione nuova totalmente da esplorare. Ma è stato grazie alle persone del Tiro a Segno di Firenze se la curiosità iniziale di Andrea è diventata divertimento, interesse ed impegno sportivo, “persone che mi hanno ac-colto con gentilezza ed amicizia fin dall’inizio” dice Andrea “insegnan-domi la specialità Pistola 10 metri aria compressa, ma sopratutto fa-cendomi capire l’importanza dell’autocontrollo e della concentrazione”. Mettendo in atto gli insegnamenti di Marco Faggi, già dalle prime gare Federali del 2009, Andrea inizia ad avere ottimi risultati nella categoria Allievi, collezionando primi e secondi posti, fino a guadagnare il titolo di Campione Regionale di Categoria. Nel settembre del 2009 riceve la sua prima convocazione ai Campionati Italiani che si svolgono a Napoli, riu-scendo ad ottenere un piazzamento di tutto rispetto e a novembre parte-cipa con la squadra toscana al Trofeo delle Regioni, gara nazionale nella quale la nostra regione si colloca al quarto posto. Nel corso del 2010 gli impegni sportivi aumentano, Andrea viene regolarmente convocato dal Comitato Regionale UITS, a stage di allenamento riservati ai giovani atleti risultati migliori nella loro categoria, ed apprende nuove tecniche di allenamento. Anche nelle gare Federali del 2010 arriva sempre sul podio incrementando gradualmente il proprio rendimento. Ai Campionati Italiani di Padova, nonostante il piazzamento sia migliore dell’anno pre-cedente, Andrea rimane deluso della sua prestazione, ma la delusione è di breve durata perché pochi mesi dopo, la squadra dei giovani tiratori toscani vince il Trofeo delle Regioni, consegnando alla Toscana per la prima volta l’ambita coppa. Il 2011 inizia sotto i migliori auspici e anche se Andrea è passato alla categoria superiore dei Ragazzi, arriva primo nelle due gare Federali disputate nel 2011 “Ci sono tiratori nella mia

categoria con punteggi personali che vanno ben oltre le mie attuali possibilità”, dice l’atleta “ma non mi preoccupo, certo mi piace vincere, ma a me piace ancor di più migliorare…” e allora, forza Andrea... avanti così!

Direzione Sportiva

FIRENZE RUGBYdi Lorenzo Mossani

Il cuore di un rugbista non è mai domo, quello del leone Ippolito ruggisce ancora. La sua grinta è servita ai com-pagni per conquistare cinque punti preziosissimi in chia-ve playoff. I biancorossi fiorentini vincono con un secco 34 a 3 contro Udine, un avversario sicuramente non fa-cile: squadra atleticamente e fisicamente molto ben pre-parata. Nei primi 10’ sono gli ospiti a cercare più il gioco anche se la partita rimane di studio, con lunghi calci da una parte e dall’altra. L’unico pericolo del primo parziale nasce da un probabile avanti dei friulani non rilevato dal direttore di gara, ma uno dei primi placcaggi di Ippolito riporta gli equilibri in campo. Da qui inizia la partita del Firenze che ‘imperat’ fino alla fine del match. La classe e la concentrazione della stella Wynne, ex della partita, le ripartenze di Moss e Chiostrini, coadiuvate da tutto il grup-po, sono fatali per la difesa biancone-ra. Dopo un calcio piazzato realizzato da Wynne, al 27’ arriva la meritata meta di Centorrino che schiaccia dopo una mischia di rolling maul. Meta che sblocca ulteriormente il Consiel che dopo alcuni minuti chiude definitiva-mente la partita con le segnature di Filippini e Paoletti. Si va al riposo con il punteggio che è lo specchio fedele

della partita: 22 a 0. Si riapre il sipario del secondo tem-po. Il Consiel centra il suo obiettivo al 13’ del secondo tempo con una delle più belle mete dell’anno realizzata da Centorrino: Falleri chiama Nava all’inserimento tra i tre quarti, l’ala fiorentina trova lo spazio nella difesa avversa-ria, scarica a Rios che trova il sostegno di Centorrino, quest’ultimo schiaccia, chapeau. La reazione dell’Udine s’infrange nel muro biancorosso, fino alla meritata realiz-zazione del “man of the match” Ippolito, per lui anche gli applausi del folto pubblico accorso al Padovani. Il miglior regalo per il coach Paolo Ghelardi,da anni anima del rug-by fiorentino. “Ippo” a fine match: “Sono contento per gli applausi, fanno sempre piacere, ma sono contento so-

prattutto per i cinque punti con-quistati. Inizialmente abbiamo sofferto un po’ il carico di lavoro in prospettiva del difficile finale di campionato. Dopo la vittoria con-tro Catania e la sconfitta in casa contro il Verona, il gruppo si è an-cora più compattato, si gioisce e si piange tutti insieme. Crediamo ancora nei play-off. Ora ci atten-dono tutti finali, siamo pronti per ripeterci: grazie al pubblico che è sempre più numeroso”.

CONSIEL FIRENZE RUGBY 1931 – UDINE 34-3 (22-0) CONSIEL FIRENZE RUGBY 1931: Wynne, Nava, Rios, Beretta (19’ p.t. Diodoro), Centorrino (29’ s.t. Sordini), Falleri, Morace, Santi, Ippolito, Moss (40’ s.t. Fortunati Rossi), Filippini, Parri, Paoletti (40’ s.t. Gambineri), Fanelli (19’ s.t. Soldi), Chiostrini. A disp.: Cagna, Ben Taleb. All.: Cerchi, Sordini UDINE RUGBY: Lentini, Furlan (8’ s.t. Picogna), Stim-pson, Lo Schiavo (8’ s.t. Bombonati), Munaro, Danil, Merlo, Ursache, Du Plessis (33’ s.t. Giannangeli), Vigna (12’ s.t. Folla), Giacomini, Sala, Mazzini, Girelli (12’ s.t. Venier), Copetti. A disposizione: De Paoli, Scaviolo, Rea. All.: Dalla noraArbitro: Passacantando (L’Aquila) Giudici di linea: Corda, Poggi Pollini. Marcatori: p.t.: 18’ cp Wynne (3-0); 27’ mt Centorrino tr Wynne (10-0); 37’ mt Filippini tr Wynne (17-0); 40’ mt Paoletti (22-0); s.t.: 7’ cp Danil (22-3); 13’ mt Centorrino tr Wynne (29-3); 44’ mt Ippolito (34-3). Note: 24’ p.t. c.g. Giacomini; 9’ s.t. c.g. Fanelli; 31’ s.t. c.g. Rios Spettatori 500

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“UN’ALA ALLA dANIEL BERTONI”L’attore e regista Fulvio Cauteruccio, viola da sempre Calcio anch’io

di Enrico Zoi

Elemento stabile della compagnia Krypton di Scandicci, Fulvio Cauteruccio è attore e regi-sta di teatro, formatosi alla Bottega Teatrale di Firenze di Vittorio Gassman.Il suo rapporto con il calcio è... ? “Ottimo! Ho giocato fin da ragazzo, a Cosenza. Entrai nella squadra del mio quartiere, trovando allenatori

che bestemmiavano troppo e ur-lavano inutilmente. O forse non volevo fare il calciatore? All’ini-zio quasi mi vergognavo anche del mio tifo, poi scoprii che pure Carmelo Bene era appassionato di calcio! La mia squadra del li-ceo era vincente: eravamo molto amici e riuscivamo bene perché il nostro era un gioco serio e di squadra”.Come a teatro? “Sì, se c’è una buona direzione e attori con le stesse finalità si fanno cose im-portanti. Questo anche nel mo-mento in cui un attore è mono-logante, perché ha comunque a che fare con chi gli dà le luci o la musica o ha preparato insieme a lui lo spettacolo: non si è mai da soli. E poi c’è sempre bisogno del pubblico!”La sua squadra del cuore? “Sono venuto a Firenze a 18 anni

e mezzo da Cosenza, ma già a 11 anni ero tifoso della Fiorentina (sono quindi 33 anni!) e il mio idolo era Giancarlo Antognoni. Nella mia città c’è pure un viola club. Io giocavo ala de-stra, ma non mutai la mia preferenza, perché Antognoni non si cambia mai. Però per tutti ero Daniel, come il Bertoni di quel 1981/82 in cui ci rubarono lo scudetto! Non ero male come ala, essendo ambidestro. La mia specialità erano i rigori (ne ho sbagliato solo uno) e il diagonale, da destra e da sinistra. Invece non andavo bene di testa. Ricordo che una volta contro uno stopper ci siamo alzati tutti e due a un cross, lui per liberare, io per schiacciare nel mezzo: la palla andò via e ci demmo una testata fortissima da uscire in barella entrambi. Da allora sono allergico ai colpi di testa!”Il suo campione di oggi? “Totò Di Natale: gio-ca benissimo e mi pare una persona a posto, sincera, infatti sta a Udine, non in altre squa-dre. Il calcio come struttura non mi interessa: riempirei gli stadi solo di famiglie ed eviterei l’ingresso a chi sfoga lì mancanze e idee politi-che. Il calcio è un gioco”.Altri sport? “Ho fatto tennis, ma volentieri ora, per avere fiato, mi dedi-co al jogging: anche 12 km in un’ora e un quarto. Correndo mi sfogo, pen-so e, vedendo la natura

e le persone isolato nella musica come in un film, ho spesso le idee per i miei spettacoli”.Dal 5 al 10 aprile sarà al Teatro Studio di Scandicci con ‘Terroni d’Italia’. “Sì, poi an-dremo al Festival delle colline torinesi, a Se-ravezza e a Massa. Ho pensato questo spet-tacolo per l’Unità d’Italia. Parla dell’emigrante siciliano Pippo, che vuole fare l’attore. C’è anche una partitina di calcio nella piazza del suo paese. Gli appaiono garibaldini, ber-saglieri, Cavour, i Borboni, che si combattono in un ideale scontro attraverso il cibo e le ba-nalità e i luoghi comuni tipici del Nord e del Sud, senza farsi del male. Allo stesso tempo, Pippo, che non riesce a fare l’attore, si scon-tra con il problema dell’emigrazione, una delle conseguenze dell’Unità d’Italia per il Sud. Sic-come secondo me i Savoia non meritavano di rientrare in Italia, in ‘Terroni d’Italia’ si ride anche di loro. Lo spunto sta in due canzoni di Sanremo 2010: ‘Jamme jà’ di Nino D’Angelo e ‘Italia amore mio’ di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici”.

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Libertas2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone A. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.74 Sport e Tempo libero 22 51 2 5 89 96 92 074 Club 2001 22 51 2 5 601 05 65 034 Back in Black 22 41 1 7 611 96 74 093 Dottor Thomas 22 31 0 9 98 76 22 093 Drinking Team 22 21 3 7 88 08 8 073 Akumal travel 22 21 1 9 88 07 81 053 Negroni Fc 22 11 2 9 27 67 4- 033 Hellas San Piero 22 01 3 9 56 27 7- 042 Asf Savanasta 22 8 0 41 08 09 01- 091 Vecchia Guardia 22 6 1 51 36 86 5- 071 I Viva la Frugna 22 5 2 51 06 701 74- 04 Windball Club 22 1 1 02 54 251 701- 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone B. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.66 Le Riserve 22 22 0 0 811 33 58 075 Caffe` Dolceamaro 22 91 0 3 901 03 97 034 Antani 22 41 1 7 68 94 73 024 Atletico Beghe` 22 31 3 6 97 75 22 053 Cin Cin 22 11 2 9 901 48 52 043 Rayo Avellaneda 22 01 4 8 18 46 71 082 QGS calcio a 5 22 9 1 21 811 59 32 062 Ac Denti Revolution 22 8 2 21 07 17 1- 012 Ac Doganini 22 5 6 11 79 501 8- 071 Hellas Novoli 22 5 2 51 17 39 22- 061 Atletico Sangria 22 5 1 61 97 331 45- 00 Devil Drunk 22 0 0 22 72 032 302- 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone C. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.85 Galacticos 22 91 1 2 151 15 001 045 Ac Gaggi 22 81 0 4 311 56 84 005 I San Martino 22 61 2 4 421 17 35 034 Vecchia Guardia C/5 22 41 1 7 58 45 13 023 Gorinel Fc 22 01 2 01 47 96 5 023 Arcobaleno Fc 22 01 2 01 69 09 6 052 Real Loco 22 8 1 31 37 901 63- 032 Straccioni di Valmy 22 7 2 31 18 99 81- 012 The Losers 22 6 3 31 47 401 03- 081 Pro Evolution Centromeccanica 22 5 3 41 55 301 84- 071 I Raccattati 22 5 2 51 95 311 45- 021 Rutti Volanti 22 3 3 61 84 501 75- 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone D. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.16 Sport Club Veleciku 22 02 1 1 681 35 331 006 Shkodra 22 71 3 2 951 84 111 015 Argentina Cordoba Color 22 51 0 7 001 44 65 084 Barzotti Fc 22 51 3 4 321 94 47 073 I Liverpolli 22 21 1 9 58 29 7- 063 Forza Palas 22 01 2 01 76 06 7 063 Alpa 22 21 0 01 28 48 2- 003 Napoli Club 22 8 2 21 67 701 13- 012 Stella Rossa 22 7 0 51 47 301 92- 081 Csa Seano 22 4 0 81 75 59 83- 09 Deportivo la Corona 22 3 0 91 84 071 221- 09 San Mauro Utd 22 3 0 91 93 191 251- 0

"Champions League" Libertas C5 2^ Cat. 2010/2011, Girone 1. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Barzotti F.C. 0 0 0 0 0 0 0 00 Caffe` Dolceamaro. 0 0 0 0 0 0 0 00 I San Martino. 0 0 0 0 0 0 0 00 Sport e Tempo Libero. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Ac. Gaggi. 0 0 0 0 0 0 0 00 Argentina Cordoba Color. 0 0 0 0 0 0 0 00 Dottor Thomas. 0 0 0 0 0 0 0 00 Le Riserve. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Atletico Beghe`. 0 0 0 0 0 0 0 00 Back in Black. 0 0 0 0 0 0 0 00 Galacticos. 0 0 0 0 0 0 0 00 Shkodra Fc. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Antani. 0 0 0 0 0 0 0 00 Club 2001. 0 0 0 0 0 0 0 00 Sport Club Veleciku. 0 0 0 0 0 0 0 00 Vecchia Guardia C5. 0 0 0 0 0 0 0 0

"Europa League" Libertas C5 2^ Cat. 2010/2011, Girone 1. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Drinking Team. 0 0 0 0 0 0 0 00 Napoli Club. 0 0 0 0 0 0 0 00 Rayo Avellaneda. 0 0 0 0 0 0 0 00 Real Loco. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Alpa. 0 0 0 0 0 0 0 00 Arcobaleno F.C. 0 0 0 0 0 0 0 00 Cin Cin. 0 0 0 0 0 0 0 00 Hellas S.Piero. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Ac Denti Revolution. 0 0 0 0 0 0 0 00 Forza Palas. 0 0 0 0 0 0 0 00 Gorinel F.C. 0 0 0 0 0 0 0 00 Negroni F.C. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Akumal Travel. 0 0 0 0 0 0 0 00 I Liverpolli. 0 0 0 0 0 0 0 00 QGS calcio a 5. 0 0 0 0 0 0 0 00 Straccioni di Valmy. 0 0 0 0 0 0 0 0

"Intertoto" Libertas C5 2^ Cat. 2010/2011, Girone 1. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Asf Savanasta. 0 0 0 0 0 0 0 00 Hellas Novoli. 0 0 0 0 0 0 0 00 I Raccattati. 0 0 0 0 0 0 0 00 San Mauro United. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Ac Doganini. 0 0 0 0 0 0 0 00 Deportivo la Corona. 0 0 0 0 0 0 0 00 Pro Evolution Centromeccanica. 0 0 0 0 0 0 0 00 Windball Club. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Csa Seano. 0 0 0 0 0 0 0 00 Devil Drunk. 0 0 0 0 0 0 0 0

0 The Losers. 0 0 0 0 0 0 0 0


P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.0 Atletico Sangria. 0 0 0 0 0 0 0 00 Rutti Volanti. 0 0 0 0 0 0 0 00 Stella Rossa. 0 0 0 0 0 0 0 00 Vecchia Guardia. 0 0 0 0 0 0 0 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone A. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale25 Tomberli Francesco CAPOCANNONIERE Sport e Tempo libero54 Massari Daniele Back in Black63 Paolieri Matteo Club 200153 Dragomir Bebica Ionui Asf Savanasta82 Piselli Daniele Club 200152 Muzzillo Fedele Canio Akumal travel42 Oblocchissi Stefano Asf Savanasta22 Colzi Simone Back in Black12 Basso Mattia Negroni Fc02 Baldari Andrea Hellas San Piero02 D`Alesio Lorenzo Dottor Thomas02 Damaschino Marco Negroni Fc91 Fiaschi Stefano Sport e Tempo libero81 De Carlo Filippo Vecchia Guardia61 Esposito Marco Akumal travel51 Mange` Alessio Akumal travel41 Pomo Giovanni Club 200131 Anconitano Simone Back in Black31 Grisia Emiliano Vecchia Guardia31 Vignozzi Dario Dottor Thomas21 Barcia Alessandro Drinking Team21 Cuppolini Pietro Dottor Thomas21 La Pietra Andrea Drinking Team21 Molesti Jacopo Hellas San Piero21 Palloni Tommaso Akumal travel21 Salvatore Simone Club 200121 Stabile Alessio Back in Black11 Ciabatti Andrea Sport e Tempo libero11 Locchi Lorenzo Drinking Team11 Pappada` Giovanni Windball Club11 Sibilia Samuele I Viva la Frugna01 Carli Emiliano Dottor Thomas01 Lastrucci Dimitri Vecchia Guardia01 Passalaqua Stefano I Viva la Frugna01 Piana Leonardo Back in Black

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone A.

Giornata N. 22 RisultatoHellas San Piero I Viva la Frugna 4 - 0 Tav.Akumal travel Windball Club 4 - 2Back in Black Vecchia Guardia 1 - 4Club 2001 Sport e Tempo libero 1 - 2Dottor Thomas Asf Savanasta 4 - 0 Tav.Drinking Team Negroni Fc 3 - 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone B.

Giornata N. 22 RisultatoCaffe` Dolceamaro Cin Cin 5 - 1Ac Denti Revolution Rayo Avellaneda 6 - 3Antani QGS calcio a 5 4 - 2Ac Doganini Le Riserve 5 - 7Atletico Sangria Hellas Novoli 3 - 4Atletico Beghe` Devil Drunk 4 - 2

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone C.

Giornata N. 22 RisultatoPro Evolution Centromeccanica I Raccattati 2 - 6Ac Gaggi Vecchia Guardia C/5 5 - 3Arcobaleno Fc The Losers 2 - 4Galacticos Rutti Volanti 8 - 0Gorinel Fc Straccioni di Valmy 3 - 6I San Martino Real Loco 6 - 9

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone D.

Giornata N. 22 RisultatoStella Rossa Napoli Club 5 - 0I Liverpolli Argentina Cordoba Color 1 - 5Forza Palas Barzotti Fc 2 - 1Sport Club Veleciku Csa Seano 9 - 3Alpa Shkodra 2 - 8Deportivo la Corona San Mauro Utd 2 - 3

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone A.

Giornata N. 22 RisultatoHellas San Piero I Viva la Frugna 4 - 0 Tav.Akumal travel Windball Club 4 - 2Back in Black Vecchia Guardia 1 - 4Club 2001 Sport e Tempo libero 1 - 2Dottor Thomas Asf Savanasta 4 - 0 Tav.Drinking Team Negroni Fc 3 - 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone B.

Giornata N. 22 RisultatoCaffe` Dolceamaro Cin Cin 5 - 1Ac Denti Revolution Rayo Avellaneda 6 - 3Antani QGS calcio a 5 4 - 2Ac Doganini Le Riserve 5 - 7Atletico Sangria Hellas Novoli 3 - 4Atletico Beghe` Devil Drunk 4 - 2

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone C.

Giornata N. 22 RisultatoPro Evolution Centromeccanica I Raccattati 2 - 6Ac Gaggi Vecchia Guardia C/5 5 - 3Arcobaleno Fc The Losers 2 - 4Galacticos Rutti Volanti 8 - 0Gorinel Fc Straccioni di Valmy 3 - 6I San Martino Real Loco 6 - 9

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone D.

Giornata N. 22 RisultatoStella Rossa Napoli Club 5 - 0I Liverpolli Argentina Cordoba Color 1 - 5Forza Palas Barzotti Fc 2 - 1Sport Club Veleciku Csa Seano 9 - 3Alpa Shkodra 2 - 8Deportivo la Corona San Mauro Utd 2 - 3

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone B. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale16 Scarcella Giuseppe CAPOCANNONIERE Cin Cin34 Amodei Emanuele Atletico Sangria14 Faticuso Alessandro Caffe` Dolceamaro14 Mosconi Marco Le Riserve92 Mason Matteo Hellas Novoli82 Abrignani Mirko Ac Doganini82 Cittadini Diego Le Riserve62 Marzoli Simone Ac Doganini32 Nuti Maurizio QGS calcio a 512 Miftah Abdeloihab QGS calcio a 502 Forciniti Francesco Antani91 Baldessarri Edoardo Antani91 Bambagioni Niccolo` Antani91 Trapasso Giovanni Rayo Avellaneda81 Nucifora Stefano Atletico Beghe`71 Baroncelli Sergio Caffe` Dolceamaro71 Brunetti Domenico Ac Denti Revolution71 Martini Tiziano Ac Doganini51 Lapi Alessandro Caffe` Dolceamaro41 Simoni Josef QGS calcio a 541 Speranzi Gabriele Le Riserve31 Biagini Fabrizio Rayo Avellaneda31 Paladini Tommaso Ac Denti Revolution31 Zipoli Fabio Cin Cin21 Bandini Niccolo` Cin Cin21 Bianchi Francesco Cin Cin21 Cuko Erion Caffe` Dolceamaro21 Degli Innocenti Francesco Rayo Avellaneda21 Iacopetti Yari Atletico Beghe`21 Papi Marco Atletico Beghe`01 Loiacono Damen Ac Denti Revolution01 Mastakou Ibrahim QGS calcio a 5

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone C. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale26 Masselli Alessio CAPOCANNONIERE Galacticos74 Fiqiri Hoxha Arcobaleno Fc34 Santoni Fabio I San Martino23 Batacchi Matteo Galacticos92 Cecchi Francesco Ac Gaggi62 Cardini Andrea I San Martino62 Ceccatelli Alessio The Losers42 Compagnin Andrea Vecchia Guardia C/542 Ibraliu Alkion Gorinel Fc42 Masini Leonardo Ac Gaggi22 Cecchi Lorenzo Straccioni di Valmy12 Fabbiano Costantino Vecchia Guardia C/581 Fattori Alessandro Pro Evolution Centromeccanica71 Frilli Denis Real Loco61 Nesti Pierfrancesco Straccioni di Valmy61 Rizzo Gianluca I San Martino51 Bagnini Luca Ac Gaggi51 Berisha Gent Gorinel Fc51 Marvataj Anton Arcobaleno Fc41 Guasti Gabriele Rutti Volanti31 Bodac Constantin Real Loco31 Boghia George Iulian Real Loco31 Chiti Stefano Ac Gaggi31 Kodra Rrobert Arcobaleno Fc31 Lombardi Andrea I San Martino31 Nocerino Gianluigi Vecchia Guardia C/521 Berisha Valdrin Gorinel Fc21 Kobali Ivan I Raccattati21 Lanza Antonio Straccioni di Valmy21 Morelli Iuri Ac Gaggi21 Sechi Lorenzo Galacticos11 Cangemi Matteo Vecchia Guardia C/501 Billi Claudio Pro Evolution Centromeccanica01 Naldi Elia The Losers

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone D. Classifica marcatori.

Goals Marcatore Società attuale26 Marinaj Paulin CAPOCANNONIERE Sport Club Veleciku25 Kodra Besmir Shkodra25 Vishi Bledar Shkodra05 Pisani Mirko Barzotti Fc23 Gambacciani Gianni Alpa23 Koja Nicolin Sport Club Veleciku13 Lepanto Francesco Argentina Cordoba Color72 Raffa Gianni Argentina Cordoba Color62 Kaja Bledi Sport Club Veleciku62 Vishi Ermal Shkodra52 Maxharri Emiljan Sport Club Veleciku32 Bizzeti Jacopo Barzotti Fc12 Esposito Alex Napoli Club91 Degli Innocenti Leonardo I Liverpolli91 Gajtani Alfred I Liverpolli81 Nardi Marco Csa Seano71 Clemente Silvio Stella Rossa51 Bellincioni Gianni Forza Palas51 Malanga Matteo San Mauro Utd41 Giovacchini Elia Napoli Club31 Cafissi Gianluca Deportivo la Corona31 Lulli Matteo I Liverpolli31 Spallina Simone Stella Rossa31 Targioni Samuele Argentina Cordoba Color21 Arena Marco Napoli Club21 Lakti Gazmir Shkodra11 Manfredini Elmar Csa Seano11 Marinaj Angjelin Sport Club Veleciku11 Monciatta Roberto Forza Palas11 Nicoletti Francesco Deportivo la Corona01 Becagli Stefano Forza Palas01 Pasquetti Roberto Forza Palas01 Savarese Davide Barzotti Fc


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VECCHIA GUARdIA

Mancano 2 giornate al termine della maggior parte dei gironi Midland e uno di quelli che rimane fra i più combattuti almeno per quanto riguarda la qualificazione alle fasi finali è certamente il MONTECARLO. Gli ultimi risultati giunti in sede hanno confermato che tutto si giocherà all’ulti-mo minuto dell’ultima giornata poiché, per soli 3 posti disponibili sono 4 le formazioni che cer-cano la qualificazione: LUDUS 90, VC ALFA CURE, GALACTICOS e PROLOCO COMPIOBBI. Nelle squadre appena citate solo i blancos della Casa Matta, pareggiando 4 a 4 contro i forti ragaz-zi del CICLONE VIOLA, perdono l’occasione della certezza matematica per le fasi finali e danno così speranza alle inseguitrici (LUDUS e PROLOCO) che vincono entrambe.

Squadra 1 Squadra 2 Gol 1 Gol 2ATLETICO TANTA ROBA LA FONDIARIA 3 21PRO LOCO FUTSAL COMPIOBBI ATLETICO FIORINO 9 2NEVER WINGS PURPLE PANTHERS 3 9RUBINO LUDUS 90 3 4LO REAL VC ALFA CURE 2 11CICLONE VIOLA - COVERCIANO GALACTICOS 4 4

Da evidenziare, fra i risultati, il 9 a 3 dei PURPLE PANTHERS ai NEVER WINGS che hanno il solo demerito di non riuscire mai a fermare le avanzate del fortissimo “tuttofare” Paolo Landi che rifila ben 9 reti su 9 disponbili agli avversari di turno, stabilizzandosi in seconda posizione nella classifica marcatori con 62 reti, dietro solo all’imprendibile Ivan Fontani de LA FONDIARIA ormai a quota 88, reti delle quali, anche per lui, una decina venute fuori nell’ultimo incontro vinto per 21 a 3 contro gli ATLETICO TANTA ROBA.

Squadra P.ti Gio Vin Par Per GF GS CDLA FONDIARIA 58 20 19 1 0 208 29 5VC ALFA CURE 45 20 14 3 3 127 40 11GALACTICOS 44 20 14 2 4 136 53 16PRO LOCO FUTSAL COMPIOBBI 41 20 13 2 5 119 65 21LUDUS 90 39 20 13 0 7 121 88 46ATLETICO FIORINO 27 20 8 3 9 108 105 32CICLONE VIOLA - COVERCIANO 27 20 8 3 9 106 98 9RUBINO 22 20 6 4 10 70 111 15NEVER WINGS 15 20 4 3 13 80 173 25PURPLE PANTHERS 13 20 4 1 15 88 134 11LO REAL 10 20 3 1 16 63 167 25ATLETICO TANTA ROBA 7 20 2 1 17 52 215 7

Sicuramente fra i gironi più difficili e duri del settore, il gi-rone MONTECARLO ha comunque al suo interno forma-zioni che hanno bisogno quantomeno di essere menzio-nate per correttezza e spirito di gioco ineguagliabile come CICLONE VIOLA – COVERCIANO, ATLETICO TANTA ROBA e soprattutto LA FONDIARIA, confermato dai pun-teggi in coppa Disciplina non ancora giunti in doppia cifra! Ormai curiosi di aspettare la fine del campionato, potete comun-que seguirne gli sviluppi sul nostro sito www.midlandeuropa.com andando nell’apposita sezione del C5 “Bollettini e calendari”. Nicola Cecconi

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Prenderanno il via lunedì 4 aprile le fasi finali del calcio a 5 maschile, con le formazioni raggruppate in tre categorie diverse (Top League, Golden League e Silver League), determinate dal piazzamento finale in classifica. Nella Top League partiranno con i favori del pronostico le 7 squadre vincitrici dei rispettivi gironi: I’ Blues, Chelsea, Antella 92, Polis Multietnic C5, Deportivo Chiesanuova VP, Final Blow e Club Zio & Company C5. Ma tutte le formazioni in gara cercheranno di raggiungere il massimo traguardo nella competizione più prestigiosa: una di queste, La Seleste, è senz’altro molto motivata dopo aver conquistato il quarto posto proprio al foto-finish, come testi-monia il racconto di Daniele Francini che ripercorre tutti i momenti principali di questa cavalcata trionfale. L’impresa è fatta! La Seleste arriva 4°, di conseguenza approda alla Top League. La squadra azzurra, dopo un campionato di alti e bassi, riesce a conqui-stare quel tanto sperato e desiderato 4° posto. Un campionato nel quale i ragazzi erano partiti forte con 4 vittorie consecutive, poi però sono iniziati i primi problemi: gli infortuni e la sfortuna tanto che alla fine del 2010 la Seleste era addirittura 6°. Tutto sommato, nella prima fase del torneo, i ragazzi hanno dato vita a partite emozionanti con grande spettacolo e tanti gol. Come non ricordare, sempre nel 2010, le partite con il Real Pro-sekko e Pasqualini. Nella prima, il match è stato tirato fino all’ultimo, poi nei minuti finali i gol di Vignoli e Planchon hanno regalato una vittoria fondamentale. Contro Pasqualini, invece, la Seleste vinceva addirittura per 3 a 0, poi si è fatta rimontare, sul 3 a 3, un pò come il Milan ad Istanbul. In questa circostanza il finale è stato diverso: Francini negli ultimi cinque minuti realizza il gol vittoria e da quel momento tutti abbiamo pensato che la squadra poteva essere protagonista in campionato. Erano sulle ali dell’entusiasmo ma con il mese di dicembre i ragazzi hanno avuto un notevole calo dovuto alle sconfitte con A.S Tronzi e in Coppa Toscana. Da quel momento sembrava che i sogni gloriosi fossero sfumati. Invece, no! Al rientro in campo nel 2011 i protagonisti di questa avven-tura si sono rimboccati le maniche, hanno tirato fuori la grinta e hanno ricominciato a giocare come sempre, da Seleste. La squadra era decimata, si presentarono a quella partita solo in 5 contro i Poeti, i secondi in classifica. Sul 2 a 0 per i Poeti la partita sembrava aver preso un brutta piega per i giocatori in maglia azzurra, ma grazie alla caparbietà e ai gol di Vignoli, el Matador, Lanziello, il mago e Francini, detto Rocky, la squadra si è rialzata e ha portato a casa un importante pareggio nella continua lotta alla posizione sperata: 4 a 4. Nel girone di ritorno arriva un’altra pesante mazzata: la sconfitta con il Real Prosekko. La diretta concorrente per la posizione nella Top Le-ague. I giocatori si erano quasi rassegnati all’idea. I ragazzi dopo questa sconfitta si sono guardati negli occhi, si sono caricati e ci hanno provato fino in fondo, annientan-do, nella partita successiva, i Pasqualini per 7 a 3. Da quel momento in poi, cresceva nei giocatori la speranza di arrivare quarti. Con la fine di febbraio è arrivato anche un acquisto determinante per questa squadra: Martini Andrea che ha messo la sua classe e il suo gioco al servizio di questa squadra regalando gol e spettacolo. Arriviamo alle ultime due giornate di campionato. Real Prosekko e Seleste sono lì a pari merito di punti ed entrambe vogliono quel 4° posto. Finale al foto-finish. Calendario più favore-vole al Prosekko. La Seleste gioca la penultima giornata contro i Poeti in lotta per le posizioni nobili della classifica. La Seleste va sotto 3 a 0 e il campionato sembra ormai segnato. Invece Martini, alla fine del primo tempo, riapre la partita. Nella ripresa nei giocatori crescono la convinzione e la voglia di provarci fino in fondo. Infatti la squadra

riesce a pareggiare grazie ai gol di Guidi, Lanziello e di Martini (6 gol per lui). La Seleste vince per 9 a 6 e il Prosekko perde. Il 4° posto è ad un passo. Ultima giornata ,sfide decisive per le protagoniste verso il 4° posto: Real Prosekko-CDP, Seleste-Antella 92. Nella seconda sfida i giocatori azzurri hanno solo in mente un verbo: vincere. La squa-dra parte subito forte e sente vicino il 4° posto 2 a 0 dopo appena 15 minuti. Alla fine del primo tempo si va sul 3 a 1 per i locali. Nella ripresa l’Antella ci prova e riduce lo svantaggio a 3 a 2. Lentini, il portiere, si trasforma in super man e para veramente di tutto, anche gli spilli. La difesa in questa partita funziona grazie anche al muro Nannetti, una stagione maiuscola per lui. La Seleste vince per 5 a 2 grazie ai gol di: Martini (3) e i gol di Francini e Gargani. Dopo il triplice fischio è festa grande, la Seleste è quarta. L’Impresa, con la I maiuscola, è fatta: i giocatori azzurri raggiungono il sogno e ora se la giocano con le più forti del torneo. La Seleste è nell’olimpo delle grandi! Come è giusto che sia. Grazie ragazzi per queste emozioni, un grazie a: Matteo Lentini, spider-man, Luca Nannetti, the wall, Byron Guidi, Krasic moro, Daniele Francini, Rocky Balboa, Jean-Paul Planchon, il buldozzer, Claudio Vignoli, el matador, Alessio Lanziello, il mago e Gargani Mattero, spedy gonzales. Un ringraziamento anche a Andrea Martini, bom-ber, Danilo Ricci, fantasioso, Gennaro Delvecchio, saracinesca e Tommaso Forte, una tempesta vivente. Grazie a tutti ragazzi e ora andiamo a giocare con tutte le nostre forze e offriamo spettacolo come sempre. Conquistiamola!Daniele Francini (La Seleste)

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La scena potrebbe essere la seguente: la sera, stanchi e mezzi assonati ci dirigiamo verso il letto, ci sdraiamo ma ancora non riusciamo a dormire. E allora la mente si affolla di pensieri che piano piano assumono una forma, una sostanza, una logica. E viaggiamo con la mente, immaginando scenari che vorremmo fossimo reali ma che, la maggior parte delle volte, ci ritroviamo soltanto a sognare. Ad inizio anno ci eravamo dati

alcuni obiettivi, parlando di Castello Channel: dare un’immagine in risal-to, trasparente, diretta e funzionale di tutto ciò gira intorno a Castello e alla sua società sportiva. Ebbe-ne adesso siamo ad una svolta: il nuovo sito, proprio in questi giorni, sta per diventare operativo. Nuovis-simo, funzionale, completamente rinnovato in immagine e funzionali-tà! Una vera e propria chicca a di-sposizione di tutti! Stesso indirizzo ma nuove funzioni, tutte per i nostri utenti appassionati! Ed un progetto che adesso sta prendendo sempre più forma, in vista del prossimo

anno: trasmettere le partite del Castello in diretta con telecronaca, via streaming! Sensa-zionale! Ma di questo avremo modo di parlare in seguito. Intanto, sempre riallacciandoci al sogno iniziale, la Seconda Categoria ottiene la salvezza, vince 2-1 contro la Florence in trasferta e…sogna! Adesso mancano tre partite, due in casa (Firenze Calcio e Vinci) ed una in trasferta (Progresso Montelupo). Nove punti in palio per puntare alla zona play off e combattere fino al termine per qualcosa di magnifico, soltanto a pensarci. Volando bassi, certamente, ma con la consapevolezza che niente è impossibile per i ragazzi di Mister Giovannini, come del resto per tutte le squadre di Castello che stanno dimostran-do di sapersela giocare a viso aperto con tutte le avversarie. Insomma, tornando nel no-stro letto iniziale: sogniamo pure ma proviamo a dare concretezza a ciò che pensiamo. Dipende tutto da noi. Voi e noi formiamo Castello, nessun altro! I recapiti Segreteria: via del Pontormo 88, 501441 Firenze, tel. 055-4250989, email [email protected] www.societaatleticacastello.it

TRA SOGNO E REALTA’

Ginnasticadi Maria Consiglia GriecoLa squadra GAM oro nella seconda prova; le ginnaste GpT impegnate nella UISP

Ed è ancora podio, anzi, doppio podio per gli atleti della sezione di ginnastica artisti-ca maschile del Centro Ginnastica Firenze. La squadra A – formata da Daniele Bedini, Nicola Poeta e Niccolò Vannucchi – sale sul gradino più alto del podio al termine della seconda prova del campionato regionale di serie C, disputata sabato 19 marzo presso la società Etruria di Prato, conquistando poi anche il titolo di vicecampione regionale e l’ac-cesso alla fase interregionale, prevista per il 7 maggio prossimo proprio in Toscana. Una bellissima prova anche per quanto riguarda i singoli ginnasti: Poeta è quarto in classifica

individuale generale, Vannucchi sesto (suo lo strepitoso punteggio di 14.60 al volteggio), Bedini otta-vo, su un campo gara che ha visto sfilare oltre 60 atleti. Ottima anche la prova della squadra B della so-cietà di Sorgane – Riccardo Chi-ti, Jacopo Gaito, Simone Piseddu e Sovann Vitellozzi – che chiude la gara con il settimo punteggio a pari merito con un’altra squadra, ma è premiata come ottava per criteri di regolamento federale.Spostandoci sul fronte femminile, troviamo le ginnaste della sezione

GpT impegnate nella seconda prova del campionato regionale UISP di Miniprima 4 attrezzi, che si è svolta sempre sabato a Ponsacco (PI). Tra le allieve, in gara per il CGF Elisa Caldini (classe 2003!), Sara Corsini e Alessia Ravenni, che conquista il miglior piazzamento con il suo 13° posto; per le junior, una categoria che contava circa 70 partecipanti, Irene Badii, Arianna Giannelli, Agatha Pecchia, Annachiara Sottili; infine le senior (pure in questo caso, più di 60 le concorrenti), Bianca Aterini, Olivia Carnera ed Elena Praticò (suo il bel 13.85 al corpo libero e un 14 tondo al volteggio). Un’ottima prestazione, quella offerta dalle ginnaste fio-rentine, viziata purtroppo a monte da un paio di errori di composizione degli esercizi che sono costati qualche posizione in classifica; tuttavia, la finale del campionato è vicina e le ginnaste avranno la possibilità di dimostrare il pro-prio valore nel-la terza ed ulti-ma prova del 9 aprile a Scar-peria.

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ORGANIZZATORI DELLA FINALE 2011 DEL CAMPIONATO NAZIONALE DI SERIE A1/A2 DI GINNASTICA ARTISTICA MASCHILE E FEMMINILE E DI TRAMPOLINO ELASTICO

AL MANDELA FORUM DI [email protected]

I ginnasti di serie C con i tecnici Gensini e Alterini








SOLDI SUBITO

le allieve di Miniprima 4 attrezzi con l’istruttrice

le senior di Miniprima 4 attrezzi durante il riscaldamento le junior di Miniprima 4 attrezzi con l’istruttrice

Oggi vi regalo una bella storia d’amore. La protagonista è una moderna Carolina di Monaco (o almeno, le piacerebbe esserlo, perché, nonostante gli sforzi le restano occhi vacui e ravvicinati ed espressione da patata lessa), figlia del presidente del consiglio e proprietario del Milan. Lui, il principe in questione, è un ragazzetto il cui matrimonio precedente è durato pochi mesi, e attaccante della squadra rossonera, dalle prestazioni che

definire altalenanti è usare un eufemismo. In comune hanno la faccia insulsa e, la passione per il calcio lui, i calciatori, a quanto pare, lei. La bionda Barbara forse non era appagata dai due figli già avuti dall’ex marito e ha deciso, come fanno tanti, di “adottare un bambino brasiliano”. Non in una favela, ma al centro sportivo di MIlanello. I giornali mondani ci informano giorno dopo giorno sullo svolgimento della storia: si sono baciati, sono usciti

insieme, lei lo ama, lui la ama (questo poi deve far stare tranquilla la ragazza, visto quanto durano le relazioni di Patinho...), e giurerei che non ci libereremo tanto presto di questa “Beautiful de noantri”. Anche perché le premesse per una love story da rotocalchi ci sono tutte: il ragazzo a soli 21 anni è già divorziato da un’attrice (o qualcosa del genere), la signorina porta un cognome che fa pensare a prime pagine, intrallazzi con

adolescenti mediorientali e festini privati. Ovvio che la coppia faccia gola alla cronaca rosa e che quando, tra qualche mese si sfascerà avrà ancora più articoli. E se invece vivessero felici e contenti e fossi io una cinica che non crede alla forza dell’amore? Beh, allora forse la Fiorentina andrà in Champions League, Quagliarella azzeccherà un congiuntivo e Edoardo sarà eletto miglior portiere del decennio...

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Con Montolivo vertice basso (qualità e lancio), con Behra-mi a destra e Vargas a sinistra (pressione, contratto e cross), con Santana vertice alto (ca-pacità di entrare fra le linee avversarie e dare una mano come trequartista a Mutu e Gilardino), la Fiorentina era come rinata. Aveva, di colpo, trovato convinzione, capaci-tà di gioco offensivo e pure gol e risultati. Sembra troppo che un ragazzo che tornava da lontano sia stato capace di tanto? No, è andata proprio così. Behrami aveva portato la sua forza, la sua convinzione e il suo peso tecnico e fisico. E ora? Piangere ovviamente non serve a niente, imprecare al massimo ti aiuta a scaricare un po’ di fiele, ma poi bisogna reagire, assolutamente reagi-re. Tocca ovviamente di nuovo al tecnico serbo, uno che ha sempre assicurato di trovare dentro di se la parte migliore, più incontra difficoltà, più la strada si fa in salita, maggior-mente trova stimoli e voglia di rispondere alla malasorte. Chiamerà di nuovo in campo Donadel per le gare nelle quali saper chiudere diventa fonda-mentale (le battaglie contro Milan, Juve e Inter), chiamerà D’Agostino quando ci saranno match nei quali il lancio e l’in-tuizione tattica diventano indi-spensabili, chiamerà di nuovo Santana che oramai è davvero il tuttofare della squadra viola. Insomma, qualcosa si inven-terà perché questo finale di stagione resta importante e la difficilissima ricorsa all’Europa non è ancora finita. Ed è giusto che nonostante l’inclemente caduta di tegole sulla testa, la Fiorentina reagisca. Magari a fine stagione farà i nuovi con-ti, metterà sulla bilancia i più e i meno di questo campiona-to e recriminerà per la jella. Ora no, testa bassa e pedala-re. Perché c’è ancora un barlu-me di luce e passa comunque da Cesena. Per questo non è finita, per questo anche senza Behrami è giusto lottare e, pre-feribilmente, vincere.

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brivido sportivo n.12 del 29 marzo