1993 06 Ronago 93

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Giornalini della Parrocchia: 1992-1999 Don Sergio Tettamanti

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  • RONAGO 93 N. 4

    Un anno a Ronago.Poche parole che racchiudono una ricchezzadi pensieri, di sentimenti, di incontri; unbisogno enorme di dire "Grazie" al Signore e aciascuno di voi per quanto, in questo annotrascorso insieme, mi avete dato con la vostracomprensione, amicizia, collaborazione. Sonovenuto timoroso, perch ogni compito che ilSignore affida comporta responsabilit echiama in causa tutto te stesso. Ma ho avutomodo di accorgermi che il Signore semprevicino a colui che chiama; mi sono reso contodi questo grazie a voi tutti che mi aveteaccolto con affetto e accompagnato condiscrezione all'inizio di questo cammino perme nuovo. Grazie, prima ancora di quello cheavete fatto e continuerete a fare, per ci chesiete: amici, fratelli e sorelle, prezioso aiutoper un continuo confronto e per una continuacrescita.Non faccio bilanci; ma davanti al Signore edavanti a voi riconosco di dover fare meglioed essere ancor pi prete per Lui e per voi,per poter cos rispondere adeguatamente allaricchezza dei Suoi e dei vostri doni... percontinuare a camminare insieme.

    DON SERGIO

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  • RONAGO 93 N. 4

    Auguri!

    ORDINAZIONI SACERDOTALI E ANNIVERSARIIl mese di giugno da sempre caratterizzatodalle nuove ordinazioni sacerdotali nellanostra Diocesi.Anche quest'anno il Signore ci fa dono di settegiovani che sono stati ordinati preti sabato 12.Ma ogni mese di giugno anche mese dianniversari di ordinazione: quest'anno lanostra comunit parrocchiale vuole stringersiattorno a due suoi sacerdoti: Mons.Costantino Stefanetti che ricorda ilquarantesimo di sacerdozio (28 giugno 1953)e don Albino Bernasconi che festeggia ilventesimo (sebbene lanniversario ricorra il 19dicembre).

    Giunga toro l'augurio di tutta la comunit unitoalla preghiera, affinch non venga meno colpassare degli anni l'entusiasmo degli inizi,anzi, arricchito dall'esperienza edall'instancabile offerta di se stessi, porti aprodurre frutti ancor pi ricchi a servizio diCristo e della Chiesa.

    All'augurio e alla preghiera uniamo poi lasperanza di poter avere tra noi Mons.Costantino e don Albino per festeggiare contutta la comunit di Ronago questasignificativa ricorrenza.

    Auguri !

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    Comunit...

    I PRIMI PASSIDEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE.

    Domenica 30 maggio stato presentato alla comunit e per la prima volta si riunito il nuovoconsiglio pastorale parrocchiale. Nel precedente numero del giornalino abbiamo presentato ilsignificato e la funzione dello stesso, ora facciamo conoscere a tutti le persone che locompongono, secondo i criteri stabiliti insieme nell'assemblea parrocchiale del 19 aprile. In base aquesti criteri di nomina, il Consiglio si formato non tramite delle pubbliche votazioni ma attraversola nomina, da parte di coloro che operano nei diversi gruppi di impegno, di persone che nerappresentino il gruppo stesso. Inoltre si lasciato al Parroco la possibilit di nominare altre 4persone, sempre che lo ritenga opportuno, cos che oltre ai gruppi siano rappresentante anche lediverse zone geografiche della parrocchia. nato cos il seguente Consiglio pastoraleparrocchiale:

    Membri di diritto: nome indirizzo telefonoParroco d. Sergio Tettamanti v. Milano 11 980044Rappresentante Religiose Sr. Elena Vallotto v. Asilo 9 980129Rappr.Ministri Eucaristia Somaini Antonietta v. Lugano 980048Rappr. C. Amministrativa Marchette Angelo v. Milano 63 980210Rappr. Scuola Materna Grisoni Agostino v. Ambrosoli 36 980468

    Membri scelti dai gruppi:Catechisti ragazzi Bianchi Silvana v. Sassello 20 980109Catechisti giovani Bernasconi Tina v. Serafino 25 980485Caritas Ghielmetti Marco v. Ambrosoli 34 980296

    Grisoni Erminia v. Milano 18 980343Liturgia Bianchi Alessia v. Sassello 20 980109GAM Grisoni Rosanna Alberto v. Lugano 4 980029Terza et Ivagnes Mariuccia Somaini v. Lugano 4/b 980107Gr. Famiglia Grisoni Agostino e Luisa v. Ambrosoli 36 980468Oratorio ragazzi Poncia Silvana v. Ambrosoli 43 980091Oratorio giovani Grisoni Vittorina v. Milano 18 980343Azione Cattolica Grisoni Arnoldo v. Milano 18 980343Mov. Focolari Capiaghi Giancarlo v. Lugano 5 980119Membri nominati dal Parroco (per un massimo di 4):1. Zona dei Mulini Ceccato Rita Fomasi v. Mulini 66 980426

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    II 3 giugno 1963 moriva Papa Giovanni XXIII, dopo un pontificato durato poco meno di 5 anni. Un pontificatopiuttosto breve, che ha per rappresentato uno dei momenti pi significativi per la vita non solo della Chiesama di tutta l'umanit. Un pontificato definito di "transizione", soprattutto in considerazione dell'et delPontefice, vicino agli 80 anni. Desta sorpresa rilevare, a 30 anni dalla sua scomparsa, il contrasto tra ilgiudizio storico che oggi viene dato sul suo operato e i commenti apparsi sui giornali l'indomani della suaelezione. Ho ritrovato la copia del "Corriere della sera" del 29 ottobre 1958, che annunciava la sua elezioneal soglio pontificio. I commenti sottolineavano il suo attaccamento alla tradizione, la sua abilit diplomatica,persino la singolare coincidenza del giorno della sua elezione con il giorno della vittoria di Costantino suMassenzio, dopo che gli era apparsa la croce con la scritta "in hoc signo vinces", quasi che Giovanni XXIIIdovesse testimoniare la sua fede con chiss quali intenzioni bellicose. Nessun commento lasciava presagireche il suo pontificato sarebbe stato invece di profondo rinnovamento, di apertura e di dialogo verso tutti. Nonvoglio qui fare la cronistoria o trarre giudizi di carattere storico o teologico sul suo pontificato, che non sareiall'altezza di dare e che hanno gi dato autorevoli commentatori. Vorrei invece sottolineare come ilquinquennio giovanneo ha cos radicalmente modificato il modo della Chiesa di rapportarsi agli uomini. UnaChiesa non solo preoccupata di pronunciare, magari un po' asetticamente, la sola dottrina, ma consapevoledi avere un ruolo fondamentale nell'orientare le coscienze, nel condividere le sofferenze degli uomini,nell'annunciare la speranza. Mi pare che lo spazio temporale angusto di quel pontificato sia stato sufficientea rendere "profetico" quel messaggio. Spesso accade che la preoccupazione del contingente non ci lascisubito intuire le profezie; ma come definire altrimenti l'ultima enciclica "Pacem in terris" che Giovanni XXIIIscrisse poco prima di morire, in cui delineava con la "saggezza del cuore" il tema poi divenutodrammaticamente attuale della pace? O l'analisi sulla necessit per tutti i popoli di essere liberi eindipendenti? Mi piace qui sottolineare poi il suo appello agli uomini di buona volont per la costruzione di un mondo nuovo, chesembra oggi, davanti al disorientamento morale dellanostra societ, di cos stringente attualit. Scrivevatempo fa lo scrittore cattolico Valerio Volpini: " Ognitempo chiede, direttamente o indirettamente, alladisponibilit della Chiesa una qualche supplenza".Credo che l'autorevolezza della Chiesa, in questonostro tempo, rappresenti un punto di riferimentoinsostituibile di fronte alle difficolt del mondoeconomico e politico. lo stesso mondo laico,disorientato nelle sue contraddizioni, che chiede allaChiesa un contributo importante per uscire da unacrisi che rischia di stravolgere i presupposti stessi diuna civile ed ordinata convivenza.Riscoprire il messaggio di Papa Roncalli significa oggiper tutti non lasciarsi sopraffare dall'indifferenza, mafare del momento presente la stagione dellasperanza.

    MAURIZIO

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    Cronaca

    LA FESTA DELPERDONOPer la prima volta, quest'anno, di comuneaccordo con i catechisti e i genitori,abbiamo anticipato la celebrazione delsacramento della Riconciliazione (laConfessione) in seconda elementare.Questo per permettere, in particolarenell'anno di terza, una preparazione piadeguata alla prima Comunione. Inoltreanche per educare" con pi attenzione aidue Sacramenti che hanno una propriacaratteristica e un proprio significato, cherischia di andare perso vivendoli in fretta,uno dopo l'altro, nel medesimo anno. Coni catechisti e anche con i genitori si poiverificato che la scelta risultata positivae quindi anche nel prossimo anno terremodistinta la preparazione e la celebrazionedi questi due importanti Sacramenti dellavita cristiana.Pubblichiamo ora alcuni semplicipensieri dei bambini di secondaelementare che si sono accostati per laprima volta alla confessioneDOMENICA 18 APRILE.

    "...quando ero seduta sulla panchinatremavo dall'emozione; poi, quando sonoandata dal don Sergio, ero contenta e nontremavo pi. Poi sono andata al postocontentissima e perdonata"."...era domenica e c'era moltissima gentein chiesa; era un momento molto bello.Siamo andati uno per uno dal don Sergio,ci siamo confessati e poi siamo andati afare festa"."...dopo che ho fatto la confessione hoprovato tanta felicit. All'inizio abbiamofatto il segno della croce, poi abbiamocantato il grazie e alla fine siamo andati insalone a fare festa"."...Il giorno della festa del perdono ero unpo' emozionato, mi batteva forte il cuore,per quando mi sono avvicinato a donSergio ero contento di ricevere il perdonodi Dio. Quando sono tornato al mio postoho ringraziato Ges ed ero contentoperch i miei genitori mi erano vicini e hopotuto stringere loro la mano"."...quando sono arrivato sull'altare eromolto felice perch Ges mi haperdonato. Dopo che abbiamo detto inostri peccati, don Sergio ha dato aciascuno un crocifisso".

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    Cronaca...

    LA PRIMACOMUNIONELe impressioni dei bambini

    "Domenica 9 maggio ho ricevuto Ges per!a prima volta. Ho fatto un passo moltoimportante. Ges ci da tanta forza"."La mattina della mia Prima Comunioneero molto emozionato, ma dopo lacomunione mi sono sentito tranquillo efelice"."Quando ho ricevuto Ges nel mio cuoreho provato una forte emozione. Per fare lacomunione bisogna essere amici e volersibene"."Il giorno della mia Prima Comunione eromolto emozionata. Ho ricevuto molti regali"In quel giorno ho provato emozioni forti eil battere del cuore. Ho sentito Ges vicinoche mi aiutava e sono stata molto felice"."Quando ho ricevuto Ges per la primavolta ero emozionato e mi tremavano lemani. Quando don Sergio distribuival'ostia, mi sentivo tranquillo. Finita laMessa, siamo andati a festeggiare".

    LE GIORNATEEUCARISTICHE

    Nelle giornate tra il 10 e il 13 giugno la nostracomunit ha vissuto le "Quarant'ore": momentidi preghiera e di adorazione attorno a Geseucaristia. Queste giornate eucaristiche sonostate contrassegnate da una particolareattenzione alla famiglia: le preghiere e leriflessioni infatti ci hanno aiutato a riscoprire lostretto legame esistente tra famiglie edEucaristia. nell'incontro con Ges nellaMessa infatti che ogni famiglia devecontinuamente attingere la capacit di vivereunita e di realizzare un amore fedele,generoso, gratuito fino al dono di s all'altro.Cos ci ama Ges: donandosi a noi comepane che sostiene il nostro cammino di vita.Per le famiglie abbiamo dunque pregato,chiedendo al Signore poi, anche il dono didiventare sempre pi uniti, famiglia confamiglia, fino ad essere una sola grandecomunit che si riconosce nella propriaparrocchia. I momenti diversi di preghiera e inparticolare la S. Messa e la processioneeucaristica di domenica 13, ci hanno fattogustare la gioia che nasce dal ritrovarciinsieme attorno a Ges, per riscoprirecontinuamente la sua presenza con noi eritrovare cos, in Lui, la gioia e l'entusiasmoper continuare il nostro cammino.

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    Cronaca..

    CONFERMATI NELLO SPIRITO SANTODomenica 23 maggio, i ragazzi di prima media hanno confermato il dono dello Spirito Santo ricevuto nelBattesimo, attraverso il Sacramento della Cresima loro amministrato da Mons. Valerio Modenesi a nomedel nostro Vescovo.Ecco le impressioni e le riflessioni di alcuni di loro:

    "Il 23 maggio ho ricevuto la Cresima e ho rinnovato lo Spirito del Battesimo. Spero che questo Spirito miaiuti a seguire di pi la Parola di Dio".

    (Alessandro L.)"Io ho voluto ricevere la Cresima perch sono cattolico e cerco di confermare sempre pi la mia fede. Sonoandato a catechismo e a Messa e cercher di continuare a fare cos e a credere in Dio".

    (Gregorio C.)"Io ho deciso di ricevere la Cresima perch senza questo sacramento non potrei essere cristiano: infatti orainizia il vero cammino a tempo pieno, cercando di entrare a far parte della comunit. Sono stato moltocontento di aver passato un bellissimo anno di catechismo in preparazione alla Cresima e in compagnia ditutti i miei compagni. Spero che lo Spirito Santo mi aiuter a mantenere i miei impegni e a riuscire adaccogliere tutti senza fare distinzioni ".

    (Giovanni A.)"Il giorno della Cresima ho provato molta emozione, ma subito dopo ho capito che non bisogna esserepaurosi di Dio, ma essergli sempre fedeli perch siamo come tralci attaccati alla vite. Con questo sacramentoho capito che Dio ci vuole bene e ci invita a pregare e aiutare soprattutto le persone che scappano dallaguerra; ho capito anche che non dobbiamo essere pigri e tentati dalle cose inutili, ma dobbiamo ascoltare laparola di Dio".

    (Andrea de R.)"Con la Cresima ho iniziato un nuovo cammino e mi impegno ad andare sempre a messa e al catechismo;voglio anche essere sempre amico di Ges e impegnarmi ad andare all'oratorio".

    (Aldo C.)"Il sacramento della Cresima non la fine, ma l'inizio di una nuova vita di impegno e fedelt verso Dio. L'"eccomi" pronunciato nella celebrazione un avvio alla vita cristiana, con l'aiuto dei doni dello SpiritoSanto. Io sento qualcosa di diverso, spiritualmente".

    (Andrea R.)"Lo Spirito Santo mi ha donato tutti i suoi doni e mi ha fatto diventare una vera cristiana, capace dicontinuare il mio cammino di gioia e di fede. Con il libricino che ci hanno regalato, intitolato "Lodate ilSignore con gioia" cercher di lodare sempre il Signore e pregher per Ileana, suor Elena e don Sergio chemi hanno aiutato in questo cammino".

    (Paola M.)"Quando ho ricevuto la Cresima ho provato tanta gioia, ma nello stesso tempo un po' di timore perch misentivo piccolo di fronte a tutti. Poi per col dono dello Spirito ho avuto forza. Noi dobbiamo aprire il cuorea Dio: Lui la vite, noi i tralci che devono stare attenti a non staccarsi mai. La vita una cosa bella e nonbisogna sprecarla".

    (Daniele C.)"Mi sono preparato alla Cresima frequentando il catechismo; in quel giorno ero tesissimo, ma poi mi sonotranquillizzato perch ho ricevuto la confermazione".

    (Saverio C.)"Ho ricevuto la Cresima ed ero contento. Sono sempre andato a catechismo e spero che lo Spirito Santo miaiuti a crescere. Io ringrazio Dio per lo Spirito Santo".

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    (Francesco R.)Cronaca..

    Il mese di MaggioCon Maria preghiamo per la pace e la giustizia nel mondo.

    Questo stato l'invito rivolto a tutta la comunit per il mese di maggio. E cos insieme aMaria, regina della pace, ci siamo ritrovati, giorno dopo giorno, per chiedere il dono dellapace nella ex-Jugoslavia e per imparare a diventare costruttori di pace attraverso unamaggiore solidariet e giustizia. Ogni giorno i bambini e i ragazzi, ritrovandosi alpomeriggio per la preghiera mariana, non hanno mancato di allenarsi al dono: e cos,giorno dopo giorno, l'altare della Madonna si riempiva di pasta, riso, pelati, tonno, piselli,sapone, pannolini.... Una gara di generosit perch la preghiera diventasse vita,solidariet, impegno verso chi soffre. Sicuramente la Madonna stata contenta di vederevicino a lei qualcosa di diverso: non i soliti fiori, ma i "fioretti" di bambini e adulti che conquel gesto esprimevano la voglia di pace e l'impegno a costruirla.Momenti belli e ricchi di partecipazione e di generosit sono stati gli incontri di preghieradel marted nelle diverse localit della parrocchia (a Ronaghino, ai Mulini, presso le casenuove, a Merlina e poi al campo sportivo). Anche se il tempo non sempre ci ha favoriti,tuttavia in questi momenti si vista la generosa ed entusiastica partecipazione dellefamiglie direttamente interessate per preparare l'altare per la messa, le preghiere e leletture, la raccolta delle offerte (sempre per i profughi della guerra). Un'esperienzasicuramente significativa e bella, da continuare e arricchire, che ha avuto la suaconclusione gioved 3 giugno, quando con i ragazzi di terza, quarta elementare e alcunidelle medie, con l'aiuto di Paolo, obiettore di coscienza in servizio a Caversaccio e dialcuni genitori, abbiamo portato tutto il cibo e il materiale raccolto da don Renzo per laspedizione del 59 T.I.R. verso l'isola di Hvar. Insieme agli alimenti abbiamo unitoun'offerta del denaro raccolto in questo mese per un totale di . 1.400.000. La speranzaora che, con l'arrivo dell'estate, non venga meno la nostra attenzione e il nostro impegnoverso popolazioni che, nonostante le vacanze, continuano ad essere provate dalla guerra,dalla fame, dalla povert.

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    Romeo '93 - M4Cronaca

    ESPERIENZAMOL014

    Dai ragazzi di terza media

    Tutti i quattordicenni della diocesi di Comosi sono incontrati domenica 9 maggio aSagnino. Il tema del raduno era il Molo 14,quattordici quanti i nostri anni. L'"ammiraglio" dell'imbarco era il VescovoAlessandro Maggiolini.Prima di questo "ritiro", abbiamo fatto degliincontri di catechismo per prepararequesto pomeriggio: in base alle nostrequalit, ognuno di noi diventato unmembro di un equipaggio. Ma ognuno dinoi aveva anche una "malattia", cherappresentava un po i nostri difetti. Lagiornata di domenica comprendeva varigiochi, poi la presentazione di un attestatoche riassumeva le nostre esperienze diquesti ultimi anni. Tutto si concluso conun discorso del Vescovo che ci ha datodei consigli per poter ripartire "alla grande"verso il cammino che ci attende.I punti si possono riassumere neiseguenti:- non abbandonare il cammino intrapresoin parrocchia;- impegnarsi nella scuola nonostante ledifficolt derivanti dalle nostre scelte;- avere il coraggio di scegliere un direttorespirituale.Questa giornata ci servita per avere una"panoramica" delle nostre posizioni;abbiamo cos capito che dobbiamo"partire" per un lungo viaggio e nonfermarci di fronte alle difficolt.

    Inizia l'estate, si parte per le vacanze: atutti l'augurio di un periodo di veradistensione e di arricchimento spirituale,gustando i doni di Dio nella natura, nellepersone che si incontrano, rimanendoaperti e sensibili a coloro che questi doninon li possono, per motivi diversi, gustare.Buona estate anche a color cherimangono a casa: nella comunit ci sonospazi, iniziative occasioni per ritrovarciugualmente insieme. Vi aspettiamo!E per non perdere quel legame che ci fasentire famiglia, condividiamo le nostreesperienze estive anche con lo scriverciuna semplice CARTOLINA, segno diunamicizia che continua anche quando si lontani...

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    Una voce amica...INTERVISTA A

    MONS. DANTE LAFRANCONIRiportata sulla rivista "Preti" n. 2/93

    poco pi di un anno che eserciti il ministeroepiscopale. Siamo curiosi di sapere come stai ecome vivi.Devo dire anzitutto che mi trovo bene e che non hofatto fatica ad inserirmi. I rapporti con i sacerdoti econ la gente sono cordiali e schietti. Poi ho lafortuna di avere una vita familiare perch c' conme mia sorella e qualche persona amica che restacon noi. Per dare una prima idea di come vivopotrei riferire lo svolgersi di una giornata standard.Il mattino, dopo la preghiera, che ha gli stessitempi di quando ero a Como, destinato in granparte alle udienze. Il pomeriggio dedicato allavoro di ufficio: corrispondenza, qualche problemada studiare, preparazione di omelie e conferenzeecc., spesso delle riunioni... Dopo cena, adifferenza che a Como, esco piuttosto raramente.E tempo di lettura, di relax, di studio.

    Quali sono le differenze tra gli impegni di Comoe quelli di Savona?A Como gli impegni si svolgevano in ambitispecifici e l'orizzonte in cui mi muovevo era pilimitato. Questo mi faceva sentire pi a mio agio eanche pi sicuro nel muovermi. A Savona gliimpegni spaziano su tutti i settori della pastorale.Alcuni di questi per me sono nuovi e fuori della miaesperienza. Mi rendo conto di sapere poco e diaver bisogno di ascoltare molto e di imparare.E poi soprattutto in parecchi casi gli altri (uffici dicuria, sacerdoti, organismi pastorali...) aspettano ladecisione del Vescovo per muoversi. Certo siesaminano insieme le questioni, si discute, ci siconfronta, ma poi alla fine: "Veda lei. Mi facciasapere che cosa decide".Una grossa differenza avverto nel taglio cheassumono i rapporti con le persone. A Como sitrattava in gran parte di rapporti personali(confessione, accompagnamento spirituale,disamina di problemi soggettivi o familiari...). Qui sitratta in gran parte di rapporti d'ufficio. Non vuoldire che non siano cordiali, schietti, ancheamichevoli. In ogni caso per non riguardanodirettamente la vita delle persone, ma le situazionidi parrocchie, i problemi organizzativi, le iniziativepastorali...

    Tra Liguri e Comaschi pensiamo che ci sianosensibili diversit. E vero?

    Ce ne sono, ma non vanno esagerate. Mi era statodetto, per esempio, che i Liguri sono tipi moltochiusi. Direi che i Comaschi non sono di meno.Una diversit che mi colpisce molto anche perchla riscontro con frequenza, l'individualismoaccentuato che spesso porta la gente, i gruppi, leparrocchie a preferire di fare da soli piuttosto dimodificare i propri programmi o il proprio punto divista per accordarsi con gli altri nel promuovereiniziative insieme.

    I problemi di fede e di vita cristiana sonogenerali. Ce n' qualcuno in particolare che siriscontra nella realt savonese?Non saprei dire se ci sono problemi particolari.Semmai vedo l'accentuazione di certi problemi cheper credo siano diffusi, Per ricordarne qualcuno:- la difficolt della catechesi dopo la Cresimacollegata al fatto che sono poche le strutture, leiniziative per !a formazione degli adolescenti e deigiovani;- una religiosit "orizzontale" nel senso che, permolti cristiani impegnati, privilegia espressionisocio-caritative e per altri -in maggior numero - sistempera in espressioni di culto folkloristico e ditradizione;- il turismo induce poi due fenomeni che incidononotevolmente sulla fede e sulla pratica religiosa:quello della speculazione sulle abitazioni (siaffittano case e appartamenti a prezzi altissimitendendo a guadagnare molto in poco tempo);quello del vivere, nella stagione estiva, in funzionedel turista trascurando ogni impegno religioso.

    Hai qualche nostalgia?Forse quella pi sentita la vita del seminario. Eraveramente bello trovarci insieme per pregare, per ipasti, per scambiare opinioni sui fatti del giorno,sulla scuola, sui criteri di formazione deiseminaristi...Poi sento la nostalgia della condivisione con lemolte famiglie impegnate nella pastorale familiare.Era una condivisione straordinariamente ricca sututti i piani: della fede, dell'amicizia, della creativitpastorale, della comunicazione spirituale, delloscambio spontaneo tra i valori del ministerosacerdotale vissuto nel celibato e i valori delministero coniugale.

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    Lavori in corso

    LA MENSA DELLA PAROLA E DEL PANENella festa di S. Vittore, patrono della nostra Parrocchia, abbiamo potuto inaugurare e benedire ilnuovo altare e il nuovo leggio (sebbene ancora in posizione provvisoria). I lavori, che si sono svoltiprima delle previsioni, erano tuttavia gi stati decisi e approvati dopo una serie di incontri dellaCommissione Amministrativa e dopo ben due assemblee parrocchiali; in questa sede, in data 9febbraio, stato presentato a tutti il progetto dei lavori e il preventivo della spesa. Il progetto opera di un sacerdote, che ha pure lavorato per la sistemazione del presbiterio del Duomo diComo, l'architetto Don Gaetano Banfi. Prima di essere presentato all'assemblea, il progetto statodiscusso dalla stessa amministrazione parrocchiale con l'architetto stesso e poi presentato in Curiavescovile per ottenere la relativa approvazione sia dall'ufficio di Arte Sacra sia dall'ufficioamministrativo per quanto concerne la spesa prevista. Quanti erano presenti all'assemblea difebbraio dunque sono stati interpellati circa l'attuazione o meno di lavori pensati e valutati in pisedi; ricevuta l'approvazione dell'assemblea (e dispiace che le nostre assemblee siano cos poconumericamente partecipate!) stato dato il via alla realizzazione dei lavori, previsti per la met delmese di giugno. L'opera stata affidata alla competente ditta dei fratelli Bernasconi "mosaici" diComo che ha presentato un preventivo si spesa di circa diciotto milioni per la sistemazionedell'altare e del leggio e di altri quindici per il restauro delle balaustre e il rifacimento del gradinoche abbraccia i due altari laterali e l'altare centrale. La disponibilit della ditta Bernasconi asvolgere la prima parte dei lavori ha portato ad anticipare i tempi previsti, per cui ci siamo trovati aiprimi di maggio con met dei lavori conclusi; ora, in luglio si provvedere ad ultimarli. La prima partedell'opera ha portato all'eliminazione dei supporto in legno e moquette su cui poggiava l'altareprovvisorio; il tutto stato sostituito da un ampio gradino che permette facilit di movimento e offrepi respiro a tutto il presbiterio. stata poi recuperata l'antica mensa staccandola dall'altaremaggiore insieme alle colonnine e alle lesene che la reggevano. Questo materiale quindi statoutilizzato per la realizzazione dell'attuale altare: la vecchia mensa che poggia sulle due colonninegi esistenti e su altre due nuove. Le quattro lesene poi sono state utilizzate per la parte inferioredel leggio, realizzato come una piccola mensa della parola, fino al punto da richiamare la stessamensa dell'eucaristia. Questo lavoro di recupero e di fusione tra vecchio e nuovo ha portatoall'attuale realizzazione che permette inoltre di rivedere in piena luce il prezioso e bellissimopaliotto dell'altare maggiore (pure bisognoso di restauri). La seconda parte dei lavori invececomporta il rifacimento di tutto il grande gradino che unisce gli altari della Madonna, di sanGiuseppe con l'altare maggiore: attualmente in gran parte a pezzi e lo stesso marmo consumato e reso irrecuperabile dall'umidit. Insieme a quest'opera saranno restaurate le solebalaustre davanti all'altare maggiore, le uniche ancora in uno stato di accettabile conservazione.Le altre balaustre invece non sono affatto recuperabili in quanto trovate in uno stato di gravedecomposizione a causa anche dell'approssimativa collocazione con cui erano precedentementestate sistemate. Tutti questi lavori, la commissione amministrativa parrocchiale ha ritenutoopportuno attuarli mentre non si presentano alla parrocchia altri interventi pi urgenti e gravi; nelcontempo si porta cos a conclusione l'opera di sistemazione interna della chiesa iniziata negli anniprecedenti con il rifacimento di tutti gli affreschi e degli altari laterali. Non solo, ma l'attuale operapermette anche di conformare l'edificio alle indicazioni liturgiche conciliari che suggeriscono, daanni, l'unica mensa, segno di Cristo punto di incontro e di unit di tutta la comunit, e dell'ambonefisso, mensa della Parola altrettanto importante quanto la mensa eucaristica; Parola e pane: sonogli elementi essenziali e i segni sacramentali della presenza di Ges tra noi e del nostro diventaresua comunit. Con la speranza che i lavori svolti favoriscano la comprensione di questi profondi efondamentali significati.

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    Note di liturgia...

    Da "Principi e norme del Messale Romano":* L'importanza della Parola di Dio esige che vi sia nella chiesa un luogo adatto dal quale essavenga annunciata, e verso il quale durante la liturgia della parola, spontaneamente si rivolgal'attenzione dei fedeli. Conviene che tale luogo generalmente sia un ambone fisso e non unsemplice leggio mobile. Dall'ambone si proclamano le letture, l'omelia e la preghiera universale.

    * L'altare, sul quale si rende presente nei segni sacramentali il sacrificio della croce, anche lamensa del Signore, alla quale il popolo di Dio chiamato a partecipare quando convocato per laMessa; l'altare il centro dell'azione di grazie che si compie con l'Eucaristia. Secondo un uso e unsimbolismo tradizionali nella Chiesa, la mensa dell'altare fisso sia di pietra, e pi precisamente dipietra naturale.

    Dal Nuovo Rituale per la Benedizione dell'ambone e dell'altare.O Dio, che chiami gli uomini dalle tenebre alla tua ammirabile luce, accogli il nostro inno dibenedizione e di lode; tu non ci lasci mai mancare il nutrimento dolce e forte della tua parola econvocandoci in quest'aula ecclesiale continui a ricordare le meraviglie da te annunciate ecompiute. Risuoni dunque, o Padre, ai nostri orecchi la voce del tuo Figlio risorto, perchcorrispondendo all'azione inferiore dello Spirito, possiamo essere non solo ascoltatori, maoperatori fervidi e coerenti della tua parola. Da questo ambone i tuoi messaggeri ci indichino ilsentiero della vita, perch camminando sulle orme di Cristo, possiamo giungere alla gloria eterna.

    Benedetto sei Tu, Dio grande e misericordioso, che per la redenzione del genere umano haigradito il sacrificio del tuo Cristo a te offerto sull'altare della croce. Per celebrarne il memorialeriunisci il tuo popolo con amore di Padre intorno alla mensa del tuo Figlio. Guarda, o Signore,questo altare, preparato per celebrare i tuoi misteri: sia il centro della nostra lode e del nostrorendimento di grazie; sia l'ara sulla quale offriamo nei segni sacramentali il sacrificio del tuo Figlio;sia la mensa su cui spezziamo il pane della vita e beviamo al calice dell'unit; sia la fonte da cuisgorga perenne l'acqua di salvezza. Dona a noi tuoi fedeli che ci accostiamo al Cristo pietra viva diessere in Lui edificati in tempio santo, per offrire sull'altare del nostro cuore in sacrificio spirituale lanostra vita realmente vissuta a lode della tua gloria.

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    Missioni

    Notizie G.A.M.GRAZIE P. PHILIP!Nella prima settimana del mese di maggio P.Philip Zema venuto tra noi. Semplicemente, macon grande gioia e trepidazione, ha celebratol'Eucarestia per la prima volta con noi. Davvero ilSignore ci ha fatto un grande dono! Ora P. Philipsta bene e il 20 giugno ripartir per l'Africa, inuna nuova missione. Lo accompagniamo con ilnostro affetto e la nostra preghiera, affidandolo alCuore di Ges. (Nella foto: P. Philip con ibambini della Prima Comunione)

    BENTORNATA, SUOR AMELIA!In questo mese di giugno, con sorpresa, arrivata suor Amelia. bello averla con noi per qualchetempo e lasciarci contagiare dalla sua gioia. Accogliamo volentieri il suo saluto e la sua parola:

    Siccome non ho potuto scrivervi dal Messico come era mio desiderio per l'anniversario diPadre Giuseppe e dato che invece della lettera sono arrivata io, approfitto del Giornalino persalutare e ringraziare tutti e ciascuno anche se ho gi avuto la gioia di incontrarepersonalmente alcuni di voi. lo dopo aver fatto una bellissima esperienza in quel Messicoinquinato, ma accogliente: pieno di allegria, di creativit, di ospitalit, di generosit, dibellezze, ora sto godendo moltissimo della pulita e fresca aria di Ronago, del bel verde che cicirconda e di voi, ma di pi: di voi. Di voi che col vostro appoggio e sostegno, col vostrointeresse e la vostra preghiera mi rinvigorite. Per tutto questo voglio ringraziarvi tantissimopregando il Signore perch esaudisca ogni vostro desiderio e perch vi doni di sentirvi "ilgrande valore che siete, che siamo per Lui!" Lui che pensa con molto Amore ai passeri chevalgono poco, ai nostri capelli che cadono inosservati, quanto non segue, non pensa, non amanoi suoi figli? Inoltre Gli chiedo che ci dia sempre il tempo per approfondire e godere di questagrande realt al punto che ognuno non possa fare a meno di predicarla "sui tetti" realizzandocos la nostra medesima vocazione missionaria, sebbene dovremo vivere e testimoniare inluoghi diversi. Auguroni per questo e per tutto. Certa del vostro continuo ricordo per il Messico,per il Kenia, per tutto il mondo e per me con tanto affetto vi saluto,

    VOSTRA AFF.MA SR. AMELIA

    GIORNATA DEL G.A.M.Ormai ufficiale: il 5 settembre 1993 ci sar l'annuale GIORNATA DEL G.A.M., ovvero delGruppo Appoggio Missionario di Ronago. Per accontentare tutti, grandi e piccoli, ci saranno poipremi per tutti i partecipanti.

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    DA KALONGO RICEVIAMOVia Fax, grazie al signor Paolo Ambrosoli, Padre Tocalli d scrive:

    16-5-93"Abbiamo ora in mano il documento del medico distrettuale di Lira che ci autorizza, ilprossimo anno, in marzo, la riesumazione del corpo di Padre Giuseppe onde riportarlo qui.Vogliamo che diventi anche per la nostra gente un "evento religioso" che aiuti adapprofondire la fede: a tale scopo sceglieremo un apposito comitato formativo. Dal cielo P.Giuseppe ci dice di fare le cose con semplicit, nella lode a Dio".

    23-5-93Oggi per noi la festa dell'Ascensione di Ges e abbiamo pregato in chiesa affinch ilnostro desiderio di riportare qui le spoglie del caro P. Giuseppe sia benedetto da Dio conla Pace e sia un avvenimento che ci aiuti a benedire Dio per il dono della fede e dei suoitestimoni. Fate pregare anche voi la parrocchia e gli amici di P. Giuseppe a tale scopo.Sono felice di informarvi che il Fiat ribaltabile entrato "ieri" nel cortile! Appena possofaccio le foto. Intanto ringrazio don Enrico e amici. La burocrazia ugandese non peggioredella nostra; sentiamo con tristezza e "speranza" le notizie della nostra cara Italia epreghiamo per un vero rinnovamento morale.

    8-6-93"Mi trovo a Kampala. Ritorner a Kalongo tra due giorni. La suora e l'autista, venerdscorso, tra Kitgun e Gulu, si sono incontrati con i ladroni armati che li hanno derubatiassieme alla gente della corriera che seguiva.... Dodici donne hanno dovuto seguirli nelbosco, sotto la pioggia, portando la refurtiva... povera Uganda! lo torno passando da Lira epregando la Madonna e Padre Giuseppe".

    Da queste notizie d sono per noi molti motiviper riflettere e pregare.

    DA ROMA A RONAGO

    Questa una delle foto che il signor PaoloAmbrosoli ci ha mostrato. Documenta il lavoro,prestato gratuitamente, dello scultore prof.Verroca di Roma. Egli sta completando il modelloin creta necessario per realizzare la Statua, inbronzo, dedicata a P. Giuseppe. Sar un dono,voluto dalla signora Annamaria Ambrosoli,all'ospedale di Kalongo per perpetuare nel tempola figura e l'opera del Fratello. Vi raffigurato unnegro anziano (simbolo di saggezza) mentreaddita il Padre Ambrosoli che stringe tra lebraccia un bambino: un segno che celebral'amore per la vita, un invito eloquente ad amarecome lui.

    ROSANNA E ANTONIETTA

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    Flashback

    Ricordi 2Ho davvero dimenticato qualcuno nel novero dei commercianti ronaghesi del precedente articolo. Comepromesso, rimedio in questo numero anche perch si tratta di una persona che non ha avuto la fortuna diveder crescere e fiorire il proprio lavoro. Parlo di Bruno Pastori, che aveva rilevato da Piubellini l'attivitdi fornaio: il destino per gli ha concesso solo pochi anni e soprattutto gli ha impedito di realizzare il suosogno di avere una casa e un forno per conto suo.

    I ricordi sono come le ciliege e,appena ne assaggi uno, subito unaltro ti si affaccia alla mente. Perquesto corro il rischio di farvi fareindigestione, ma mi vienespontaneo rievocare alcunepersone che hanno lasciato unsegno nei cuori "anta" di Ronago.E non facile, perch figure enomi si affollano e si intrecciano.Scelgo perci di cominciare daquelli che mi sono tornati allamente mentre scrivevo dellaZeffera, di quelli cheappartengono al passato dei mieiMulini. Parlavo del coro che sialzava nelle sere d'estate alloStallone e proprio da l emergonoalcune figure caratteristiche, il cuiricordo resta indelebilmentelegato agli anni fuggenti maeterni dell'infanzia.C'era il Celestino Tavasci,incaricato ufficiale perl'approvvigionamento viveri allafinanza. Il carretto ondeggiavasulle buche della strada che dalloStallone portava alla Caserma.Lui, seduto a cassetta, col toscanoo la pipa in bocca, con il "brentel"sulle spalle, portava viveri e latteai finanzieri e da loro ritirava gliscarti che poi dava al suobestiame.L vicino c'erano il Carlin e laCaterina Franchi, il primo nucleodi quello che sarebbe diventata lalatteria. Raccoglievano il latte daicontadini e lui gi all'epoca loportava, col carretto e il cavallo,

    fino al Carnini di Villaguardia.Tra i suoi maggiori fornitoriricordiamo il "Luisot" Curti,mentre, affiancato dall'Angelina(sempre operosa col fuso o loscalfino) coltivava con manoesperta viti e terreni, oppureaccompagnava le mucche a bereal "fontanone".Nella stessa contrada c'era ilGiuvan Tavasci: faceva lostradino ma nel contempo tenevain modo del tutto personale lecosiddette pubbliche relazioni.Quando lo incontravi intento atogliere le erbacce dal ciglio dellastrada o a sistemare una cunetta,ti salutava scostandosi il cappellodalla fronte e, appoggiandosi allazappa, ti guardava dritto con isuoi occhi chiari. Il discorsoveniva fuori subito, arricchitodalla sua esperienza ed eloquenza,sempre per contrassegnata da untratto di rispetto e di riguardo.Forse per questo lo avevanosoprannominato "gentilezza", ma indubbio che avesse una suasensibilit speciale, quasiaffascinante.Altri nomi si affacciano. Quellodel Carlu Pata, imbianchino-artista unico e personalissimo.Solitario e paziente cacciatore,nelle brume mattutine d'autunnosi appostava in attesa dellaselvaggina che puntualmente"centrava", lasciando come unicatraccia sul terreno un mucchiettodi mozziconi accanto alle

    cartucce vuote.Dovrei cominciare a salire versoil Roncaccio, ma allo Stallone c'un altro grande ricordo che miferma. L'Angelo Dino, anima esostenitore dei cori estivi. Insiemea lui rivedo anche le sue zie, Gesae Meneghina che, pur non avendofigli, sono state presenzepreziosissime e pienamentematerne per i nipoti orfani. Giallora, l'entusiasmo del Dinoarrivava ben oltre la "cappelletta"(costruita in occasione del 50modi matrimonio dei nonni Tavasci eormai da parecchia anni affidataalle premurose cure dell'Erminia)e contagiava tutti quelli che loincontravano. Lo stessoentusiasmo che ha poi mantenutosempre durante i tanti anni comemesso comunale, insieme allaFausta. Attorno a loro duegravitava tutta la nostra vitaanagrafica e burocratica,addolcita per dal tocco umanotipico degli interventi del Dino.Su di lui si potrebbe e dovrebbescrivere di pi, lo so, per lovoglio ricordare nel canto, perchcredo che nel canto lui abbiasaputo esprimere tutto il suoamore e la sua tenerezza verso lavita: da quando intonava la suaamata " Paloma" fino a quandonell'ultima festa degli Alpini aRonago lui, alpino nel coro, hamesso tutta l'anima nelle note del"Signore delle cime".

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    Arrivo al Roncaccio, ma il Paulinera universale e lo rivedo alto,magro e austero - con la borsa dicuoio a tracolla - percorrere a piedile strade dei Mulini per distribuirela posta, dopo essersi gi"macinato" tutto il tragitto Ronago-Trevano. La borsa non erastracolma perch fortunatamenteallora non imperversavano depliantse concorsi.C'erano le lettere dei parenti lontanie qualche volta ne spuntavanoanche i colori del "Corrierino deiPiccoli". Lui lo portava, ma nonsempre potevamo comperarlo.Forse ci bastava sapere che c'era,come bastava sapere che il PaulinPustin sarebbe passato ogni giorno,silenzioso e puntuale come lestagioni.A casa ad attenderlo c'era la Paolinadi cui ricordo il sorriso timido edolcissimo.E l al Roncaccio anche la Pina,nella cucina grande e antica,aspettava alla sera il ritorno delVicenz. Lui lavorava fuori, magarianche lontano dal paese, comemuratore. Per la sua giornata nonfiniva certo l. C'erano le bestie daregolare, il fieno, la legna, la foia enon di rado lo vedevi lavorare neicampi o portare a casa il fieno cheera gi notte, col tipico passodell'uomo stanco ma contento delsuo lavoro.Mi fermo qui perch siamo in salita.Dal Roncaccio si domina la valle esi a met strada dal paese,attraverso sentieri antichi che peruniscono, come credo faccianoquesti ricordi e gli altri che"bussano" e che spero mi lasceretecontinuare a scrivere. Allaprossima.

    ANNA B.

    Opinioni...

    L'AEROBICA MENTALELa stravagante idea dell'aerobica mentale, essendo nata amotivo delle sconcezze televisive, fa d'uopo presentarla con ilproprio "slogan": quando accendi la TV, accendi anche ilcervello! Solo a cervello acceso possibile "vedere"mistificazioni, raggiri, falsit.. Ecco, quindi, una primaaccensione,Noi tutti esigiamo citt, monti, laghi e mari puliti, anche perchsono santuari della natura, ma poi ci smentiamo ignobilmentericompensando nientemeno che lo Stato, maneggione edisonesto perch porti fin dentro casa, santuario della famiglia,per mezzo delle sue TV, inquinamento, degrado, manipolazioni...L'aerobica mentale pu aiutare a comprendere quanto sia dairresponsabili, oltre che profondamente non cristiano, soggiacereall'idolo TV ed alla sua armata brancaleone di dissacranti o ateiimbonitori che spruffano ogni giorno invereconde bubbolate,spocchiosi stultiloqui!Seconda accensione.In Tv ho seguito una predica incentrata sulle parole diGes:"date a Cesare quello che di Cesare"...Sappiamo dasempre come le prediche tradizionali siano in genere...generiche, dottrinali, teologiche, ideologiche, ideali, preparate sulibri, altrimenti non ci si spiegherebbe come regolarmentepossano ignorare che noi cristiani della domenica non siamo nasceti, n colti, n tanto meno fatti di solo spirito... Anche quellapredica pur in tempi moderni si sviluppata e conclusa neltradizionale ineffabile dogmatico cattedratico sentenziosomodo... senza "compromissioni"! dall'anno della mia cresimache non ricordo d'aver mai udito, mai ascoltato una, una solapredica che abbia spiegato, ad esempio, il significato di "quelloche di Cesare" oppure a quanto debba corrispondere il "date aCesare" o ancora quali siano i limiti del pretendere, o meglio,dell' "estorcere" di Cesare imperante! In nessuna predica, poi,sono mai, mai state replicate ( ad esclusione di quelle di un certodon Zeno Saltini di Nomadelfia) n risuonate le veementi furioseinvettive di Ges:"Guai a voi, farisei ipocriti!..." Nemmeno oggi!!!Forse che oggi siano illimitati i limiti immorali della sopraffazione,delle estorsioni, della spudoratezza di chi sgoverna esibendopseudo-ideali cristiani? Eppure Ges ha ordinato ai suoi: "IIvostro parlare sia si si, no no"!!! Misteri, non solo della Fede!San Paolo spiega che "ogni autorit viene da Dio"; San Giovanniapostolo afferma: " Chi non opera nella giustizia non da Dio".L'aerobica mentale cerca risposte, non bla bla... blandizie!

    GIUSEPPE GAVIOLI

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    L'estate di quest'anno sar ricca diiniziative per permettere anche a chirester a casa di non annoiarsi.Durante tutto il MESE DI LUGLIO l'Oratoriosar aperto quattro pomeriggi allasettimana; due giorni (marted e mercoled)saranno dedicati al gioco, un giorno (ilgioved) alla gita, e infine il venerd per ilavoretti per la Casa Alloggio. Sarannopresenti dei responsabili e ci si dedicheranche all'allestimento della pesca dibeneficenza.I primi giorni di AGOSTO prevedono,invece, due turni in Val Gerola. Dal primo alsei agosto per i ragazzi dalla quartaelementare alla prima media; dall'otto alquattordici agosto per i ragazzi dallaseconda media in poi. Sar sicuramenteun'esperienza utile per conoscerci di pi eper godere il paesaggio della montagna.E non possono mancare le TRESETTIMANE DI GREST che inizierannosubito dopo la festa della Madonna. Il temadi quest'anno "Guarda che ti riguarda",una storia dalla trama interessante che cifar scoprire la bellezza delle leggi e delvivere in societ.Come vedete le occasioni per divertirsi estare insiemenon mancano di certo: vi

    aspettiamo numerosi per condividerevacanze alla grande, compresi tutti coloroche vogliono dare una mano per qualcheattivit proposta.

    MARIA E ANNA

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    Invito alla lettura :pag. 2 Grazie!Pag. 3 Ordinazioni sacerdotali e anniversaripag. 4 I primi passi del Consiglio pastorale parrocchialepag. 5 Spazi aperti: Papa Giovanni XXIIIpag. 6 La Festa del perdonopag. 7 La Prima Comunione

    Le giornate eucaristichepag. 8 Confermati nello Spirito

    pag. 9 II mese di maggiopag. 10 Esperienza Molo 14pag. 11 Intervista a Mons. Dante Lafranconipag. 12 La mensa della Parola e del Panepag. 14 Notizie G.A.M.Pag. 16 Ricordi 2pag. 17 L'aerobica mentalepag. 18 luvenilia: Estate in Oratoriopag. 20 Grest: modulo di adesione.

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