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periodico di attualità, politica, cultura e sport sabato 22 dicembre 2012 Anno IV n. 22 Diretto da:Umberto Setola www.ideeinliberta.info Crolla parte del soffitto alla Marco Polo, restano feriti due alunni e due maestre Un anno di difficoltà per le famiglie in attesa della ripresa Frattamaggiore A PAGINA 7 Nunzio Cennamo fa un bilancio di un anno di amministrazione Crispano A PAGINA 9 I ragazzi della “Siani” intervistano il sindaco Giuseppe Cirillo Cardito A PAGINA 3 Idee in libertà Istituto scolastico Marco Polo di via Marconi

idee in liberta

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numero 22 idee

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periodico di attualità, politica, cultura e sportsabato 22 dicembre 2012 Anno IV n. 22

Diretto da:Umberto Setolawww.ideeinliberta.info

Crolla parte del soffitto alla Marco Polo,restano feriti due alunni e due maestre

Un anno di difficoltà per le

famiglie in attesa della ripresa

Frattamaggiore

A PAGINA 7

Nunzio Cennamo fa un bilancio

di un anno di amministrazione

Crispano

A PAGINA 9

I ragazzi della “Siani” intervistano

il sindaco Giuseppe Cirillo

Cardito

A PAGINA 3

Idee in libertà

Istituto scolastico Marco Polodi via Marconi

Paura alla scuola “Marco Polo”CCarditoIdee in libertà Sabato 22 dicembre 2012 2

Sono da poco passate le 10.40 del

mattino quando, un boato rompe il

silenzio e la consuetudine di una

normale giornata di scuola che precede le

festività natalizie. Nulla poteva far

presagire quello che di li a poco si è

palesato agli occhi dei primi soccorritori.

A crollare è una piccola parte

dell’intonaco del soffitto di un aula,

situata la primo piano dello stabile che

ospita l’istituto comprensivo “Marco

Polo” di via Marconi che ospitava gli

alunni della II A. Assieme all’intonaco

sono venuti giù pezzi di tavelle del

soffitto. Gli attimi che seguono sono carat-

terizzati dalla paura che il crollo possa

aver creato problemi seri ai ragazzi e

all’insegnante che in quel momento erano

presenti in aula. Per fortuna i primi

soccorsi scongiurano. A avere la peggio

sono due bambini e le due maestre che

restano leggermente feriti dalla caduta di

calcinacci caduti dal soffitto. Verranno

medicati al pronto soccorso dell’ospedale

di Frattamaggiore. Poteva andare molto

peggio, si è sfiorata la tragedia. Questo il

commento di quelli che hanno effettuato

un sopralluogo sul posto. Il sindaco,

Giuseppe Cirillo, ha seguito passo dopo

passo le operazioni di evacuazione

dell’istituto scolastico. Il primo cittadino,

appena ha avuto la notizia del crollo del

solaio nell’aula dell’istituto ‘Marco Polo’

si è recato immediatamente nell’edificio,

poi è andato all’ospedale di

Frattamaggiore per incontrare le

insegnanti e i bambini rimasti feriti nel

crollo. In tutta questa vicenda, la cosa che

lascia sconcertati è il fatto che non vi

erano segni che potessero far pensare ad

un simile incidente. Il solaio della scuola

non aveva infiltrazioni d’acqua nè il

soffitto dell’aula presentava rigonfiamenti

dell’intonato. Un evento inaspettato e

imprevedibile inoltre, la scuola di via

Marconi, come le altre presenti sul

territorio, veniva sottoposta a controlli

periodici da parte dell’ufficio tecnico

comunale e nel 2004, in seguito al

terremoto in Puglia che causò il crollo

della scuola a San Giuliano, dove persero

la vita 27 bambini, l’allora amministrazio-

ne in carica, dispose controlli su tutte le

scuole di Cardito per verificare la staticità

degli edifici che ospitavano gli alunni

carditesi. Furono effettuati carotaggi e

prove di carico da una ditta specializzata i

questo tipo di controlli investendo circa

250 mila euro per la sicurezza. In seguito

a questi controlli venne chiusa l’ex casa

del Fanciullo che ospitavo gli alunni delle

scuole medie. In totale in questi anni, sono

stati investiti più di quattro milioni di euro

nell’edilizia scolastica. Il culmine si avrà

con il completamento del nuovo plesso

scolastico di viale Kennedy (ex casa del

fanciullo) che sarà consegnata al comune

nel mese di febbraio del prossimo anno.

Tornando al crollo i tecnici parlano di un

problema causato dal tipo di solaio

costruito dall’impresa che realizzo la

scuola. Il solaio è di tipo S.AP. (Struttura

portante senza armatura provvisoria) è una

tecnica di costruzione introdotta in Italia

intorno agli anni trenta e veniva utilizzato

perché consentiva una maggiore rapidità

nella esecuzione dei lavori. Nel corso

degli anni gli studi di ingegneria edile e

soprattutto le verifiche sulle strutture

hanno portato alla luce fenomeni di

dissesto. In buona sostanza, questo tipo di

solaio, è costituito da travetti in laterizio

armato pre-assemblati mediante

l’inserimento di barre di armatura (in

genere ferro liscio dal diametro ridotto) in

tasche appositamente predisposte nel

laterizio e sigillate mediante malta.

I travetti in laterizio armato venivano

accostati tra loro per la realizzazione di un

getto di completamento. Molto spesso

detti solai erano sprovvisti di soletta di

ripartizione. All’intradosso sono in genere

visibili solo i fondi dei laterizi (quando

integri). Frequenti sono i distacchi di

intonaco e di laterizi che mettono a nudo

le barre di armatura in genere piuttosto

ossidate per effetto dei ridottissimi copri

ferri. Questo tipo di solaio ha causato gli

stessi problemi anche in altre scuole in

Italia come in quella del Comune di

Campello sul Clitunno, in provincia di

Perugia e in un istituto di Frattaminore.

Nel caso della scuola Marco Polo sembra

che il problema sia da ricondursi proprio a

questo tipo di solaio e in particolare al

cedimento della malta che ha appesantito

l’intonaco facendolo cadere. Intanto

l’edificio che ospita complessivamente

560 studenti (asilo, scuola elementare e

media inferiore) è stato dichiarato

inagibile dai vigili del fuoco che hanno

disposto sopralluoghi e controlli per

verificare lo stato in cui versano gli altri

solai della scuola. Il sindaco da parte sua

ha deciso, con un’ordinanza, di chiudere la

scuola accelerando al tempo stesso la

conclusione de lavori nel nuovo plesso

scolastico che sorgerà nell’ex casa del

fanciullo. Passata la paura ora è il

momento della riflessione per trovare le

giuste soluzioni per consentire ai piccoli

alunni di ritornare tra i banchi al più

presto. Nel frattempo, il sindaco di

Cardito, insieme all’assessore Albertina

L’assesore Giangrande: l’amministrazione non ha colpe, non era prevedibile il cedimento

Solaio S.A.P

Impagliato, hanno tenuto un vertice con i

dirigenti scolastici del territorio.

Scongiurata l’ipotesi di effettuare i doppi

turni infatti, nell’ultima riunione con i

dirigenti scolastici si è trovato una

soluzione alternativa che scongiurerebbe il

disagio dei ragazzi di andare a scuola il

pomeriggio. L’idea è quella di dividere gli

studenti in tal modo: quelli delle elementa-

ri potrebbero essere ospitati presso la

‘Rodari’ di via Prampolini; i responsabili

del della parrocchia del “Sacro Cuore”,

tramite don Marco Miele, hanno dato

invece l’assenso per ospitare i bambini

dell’asilo. Stessa situazione si dovrebbe

registrare nel centro parrocchiale

“Sant’Eufemia” di don Vincenzo Marfisa.

Infine, gli alunni della media, potrebbero

essere ospitati nella struttura del “Galilei”.

Intanto, nella mattinata di martedì, il

sindaco Giuseppe Cirillo, insieme a

ll’assessore ai lavori pubblici Antonio

Giangrande hanno fatto visita al cantiere

dell’ex Casa del Fanciullo: qui saranno

ospitati definitivamente gli studenti del

“Marco Polo”. L’assessore ha sollecitato

gli operai per lo sveltimento dei lavori (la

fine delle opere è prevista per il 28

febbraio prossimo) e forse gli stessi

potrebbero essere conclusi addirittura

prima del termine stabilito in precedenza.

Lo stesso assessore Giangrande ci ha

spiegato che cosaè successo nell’incidente

accorso alla scuola Rodari la scorsa setti-

mana: “Si è trattato di un evento impreve-

dibile. Non vi erano segnali che facessero

pressagire un simile incidente. Inoltre

voglio chiarire che la scuola iin questione

non ci ha mai segnalato non ci ha proble-

mi agli intonaci o altro che fosse ricondu-

cibile al crollo verificatosi. C’era solo

una comunicazione che ci segnalava il

malfunzionamento della caldaia peraltro

risolto tempestivamente dall’ufficio tecni-

co. Secondo il mio parere, le causa sono

tutte da ascrivere al tipo di solaio con cui

è stata costruita la scuola. Si tratta di una

tecnica di costruzione particolare che

prevede all’inteno del solaio delle interca-

pedini in cui vengono inseriti la barre di

ferro con dei ganci di creta lungo la trave.

Ed è proprio il cedimento di questi ganci

di creta, dovuta all’usura del tempo, che

ha cusato il crollo nella scuola. Con gli

anni si è capito che questo tipo di solaio

con il passare del tempo creano questo

tipo di problematiche. Pertanto la propo-

sta che porterò al tavolo della maggioran-

za sarà quella di riafare del tutto i solai

della parte superiore dello stabile poi sarà

l’ufficio tecnico a stabilire la fattibilità di

tutto ciò. Nel frattempo sono già partiti

controlli minuziosi in tutti gli altri plessi

scolastici del territorio per scongiurare

ulteriori problemi e al contempo stiamo

accelerando i lavori di completamento del

nuovo plesso scolastico così da ridurre al

minimo i disaggi per i ragazzzi e lorio

genitori. Garantiremo strutture idonee a

tutti gli alunni di Cardito.”

di una parte del soffitto nel plesso di via Marconi, garantiremo strutture idonee agli alunni

durante la lezione di italianoCCarditoIdee in libertà Sabato 22 dicembre 2012 3

La Redazione

SCUOLA SiAni CARDITO - MARTeDì INCONTRO ALLA ‘SIANI’: “FARO’ TeSORO DeLLe LORO IDee e DeLLe LORO PROPOSTe”

Giuseppe Cirillo risponde alle domande degli studentiCARDITO - Una lunga intervista a tutto campo,quella rilasciata martedì scorso mattina dal sindaco Giuseppe Cirillo agli alunni del plessoscolastico “Giancarlo Siani” a margine del progetto “a scuola di giornalismo”. I ragazziaccompagnati dalle insegnanti Bianca Nappi,Amalia Blasotti, Rosaria Rizzo e PasquaCoppeta hanno rivolto tantissime domande alprimo cittadino: dalla storia personale, all´esperienza politica e amministrativa, dallavita da cittadino a quella da sindaco, dai progetti in cantiere per Cardito, a quelli di prossima realizzazione dopo il crollo del soffittodalla scuola "Marco Polo" di via Marconi, dai

suoi primi impegni politici. Diversi anche i quesiti anche sul futuro della città, sul futuro politico di Cirillo, sul binomio scuola-territorio.Un´intervista a tutto campo, quindi, dove glialunni del plesso "Siani" hanno chiesto ancheconsigli da parte del sindaco ai giovani: uno pertutti, usare la scuola per scoprire attraverso lo studio la propria consapevolezza e la propriavocazione per il futuro. “Quello di oggi è unmomento significativo, oltre che piacevole - hadetto il sindaco Giuseppe Cirillo - perché, oltre afare la conoscenza delle insegnanti, ho dialogatocon gli alunni, ascoltare le loro idee e proposte, efarne tesoro”.

CCardito Idee in libertà Sabato 22 dicembre 2012 5

Cardito - Inaugurati i caratteri-stici mercatini natalizi in viaDaniele a Cardito organizzati

dai commercianti carditesi con ilpatrocinio del Comune di Cardito e lacollaborazione i vigili di protezionecivile. Il sindaco Giuseppe Cirillo ha“tagliato il nastro” insieme alpresidente del sodalizio organizzati-vo, Biagio Mugione e all’assessorealla pubblica istruzione Albertina

Impagliato. Una trentina gliespositori che hanno sfidato le avverseprevisioni meteo dando vita ad uncaratteristico mercatino natalzio.C’erano anche due gruppi di artimarziali. Previsto nei prossimi giorniun maggior numero di stand per lediverse categorie di arte, artigianato,cultura, sport, la seconda giornata.Il presidente del sodalizio che haorganizzato l’evento, Biagio Mugione,si è detto particolarmente soddisfattoper l’inizio del programma di attivitàdei mercatini che proseguirà tutte ledomeniche, fino al 6 gennaio dalle 9alle 22 di sera. Inaugurato anche ilgrande presepe della Solidarietà cheraffigura una natività di Pace,Amicizia e Solidarieta raffiguratadall’artista Biagio Cerbone.I visitatori potranno passeggiare e

fare shopping solidale tra i numerosistand di arte e artigianato, prodottitipici ed enogastronomici, ceramicheartistiche, oggettistica d’arte. Sonoprevisti anche punti di ristoro doc.Ci saranno, inoltre, diversi momenti dispettacolo e animazione con“Riscrivere la Città”, esibizioni canoree di danza, performance sportive e diarti marziali con il campione PasqualeStanzione e il suo Club Taekjitsu el’Asd Fit-Jitsu del M. Sossio Fusco.Diverse le associazioni divolontariato: anche l’Unicef e l’Abacoonlus per l’assistenza dei bambininelle corsie degli ospedali hannoaderito all’iniziativa dell’eproca cheha invitato tutte le associazioni delterritorio a promuovere le proprie

attività. Sul palcoscenico di viaDaniele anche la musica classica conl’Associazione Estri Armonici diAfragola e l’Accademia MusicaleVivaldi di Cardito. Così, la ormaidesolata via Daniele - un tempofamosa per “lo struscio” domenicaleoffrirà un rinnovato percorso culturale,sociale ed enogastronomico per adultie ragazzi, famiglie e bambini per un“Natale Insieme” di Pace, Amicizia eSolidarietà. Gratuita la partecipazioneper tutti gli espositori ai quali è stataofferta una “vetrina intercittadina” perpromuovere la propria attivitàcommerciale, culturale o sociale inquesto difficile periodo di crisieconomica e caduta di valori morali esocio-culturali. Il programma dimanifestazioni prevede anche unimportante ciclo-gemellaggio culturaledella cittadina di Cardito con diversecittà Campane: Frattamaggiore,Caivano, Crispano, Gumo Nevano,Arienzo, Caserta che, esprimendo “ilpiù vivo e ampio compiacimento”dell’amministrazione comunale, haconcesso il Patrocinio Moraleall’iniziativa “rivolta a gemellareculturalmente i comuni interessati inun sodalizio virtuoso di pace, amiciziae solidarietà”.

Mercatino di Natale, tradizione e folklore per le strade di Cardito per le festività

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Frattamaggiore, si chiude un anno difficileper le famiglie tra sacrifici e disagi

FFrattamaggioreIdee in libertà Sabato 22 dicembre 2012 7

L'anno che si appresta a terminare è

stato indubbiamente molto

difficile. Un anno di rinunce e di

sacrifici, un anno in cui molte famiglie

hanno dovuto stringere la cinghia e

guardare avanti, nella speranza che il

futuro abbia un colore meno nero

dell’attuale presente. Per questo, nell’anno

che verrà, vorrei un'Europa che non corra

a due velocità, che sostituisca il termine

“spread” con “solidarietà”, che al posto

delle Banche dia conto ai cittadini, e ne

aumenti i diritti invece di diminuirli.

Nell'anno che verrà vorrei che il mio

Paese, riconquisti la propria sovranità

territoriale, vorrei che i diktat della Merkel

contino meno di quelli di uno studente.

Vorrei un Paese che si presenti in massa

alle prossime elezioni per dire agli

incantatori di serpente che non è più il

tempo delle megafeste nelle megaville.

Nell’anno che verrà vorrei che la

meritocrazia non sia solo un leitmotiv,

vorrei che siano i più bravi ad andare

avanti, non i soliti raccomandati. Vorrei

che i giovani della mia terra non siano

costretti ad abbandonare i propri cari per

trovare una stabilità economica, vorrei che

fossero valorizzate le competenze, in tutti

i livelli ed in tutti gli ambiti. Vorrei per

questo, una classe politica preparata e

competente, piuttosto che organizzare

convegni senza neanche capire l’oggetto

della discussione, provi a risolvere i

problemi della gente anziché adoperarsi in

queste inutili e dispendiose passerelle che

come sempre sono a spese dei cittadini ma

non a loro vantaggio. Nell’anno che verrà

vorrei che tutti avessimo una nuova

coscienza civile, che tenga al primo posto

la tutela dell’ambiente già troppo

tartassato in questi venti anni. Vorrei che i

terreni dove le industrie del Nord hanno

sversato migliaia di litri di veleni siano

bonificati. Vorrei che il rispetto della

natura diventi pratica essenziale non solo

un concetto etereo che nasce e rimane tra i

banchi di scuola. Nell’anno che verrà

vorrei un impegno concreto dello Stato

nella lotta alla camorra, perché non è

possibile che figli volenterosi della nostra

terra come Lino Romano siano

barbaramente uccisi per un errore dei

killer. Perché non è possibile che l’esterno

di una scuola elementare si trasformi in un

far west, perché non è possibile che la mia

gente debba continuare a subire soprusi e

prepotenze. Per questo nell’anno che

verrà, vorrei una presa di coscienza

collettiva, vorrei che la gente capisse che

la camorra vive delle nostre insicurezze, si

fa forte delle nostre paure e si alimenta

anche dei nostri atteggiamenti scorretti. E

sì, perché la camorra non è solo pistole e

spacciatori, la camorra è anche e

soprattutto appalti truccati, concussione,

gestione privatistica della cosa pubblica,

la camorra è in quei colletti bianchi che

grazie al loro portafogli comprano voti e

consenso, viziando i percorsi democratici

di una intera città. Più di tutto, nell’anno

che verrà vorrei che la gente riscopra il

sapore della dignità, la bellezza di poter

camminare sempre a testa alta, l’orgoglio

dell’impegno civile quotidiano, la

consapevolezza di essere necessari al

cambiamento della società e la responsabi-

lità di doverlo attuare.

“”Idee in libertà”Aut. Trib. Napoli n° 12 del

03 febbraio 2009

Anno IV - n° 22

Editore: Associazione “ Idee in Libertà”

Direttore Responsabile: Umberto Setola

Contatti: [email protected]

tel. 3662031540

Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)

Stampa: Litografia Buonaurio

Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)

chiuso: venerdì 21 dicembre 2012

Nunzio Cennamo assessore al

Bilancio, ai tributi,

all'Innovazione tecnologica, alla

Ricerca e allo sviluppo. Nunzio Cennamo

è nato a Napoli nel 1975. Ha conseguito la

Laurea in Ingegneria Elettronica nel 2002

presso la Seconda Università degli Studi

di Napoli con votazione 110/110 e lode.

Nel 2005 ha conseguito il titolo di Dottore

di Ricerca in Ingegneria Elettronica presso

la Seconda Università degli Studi di

Napoli, dove svolge attività di Ricerca nel

settore scientifico disciplinare ING-

INF/01. E' autore di diverse decine di

articoli scientifici pubblicati su riviste

internazionali.

Assessore Nunzio Cennamo, da poche

settimane si sono tenute le primarie del

Centro-Sinistra, quale posizione assume

lei in qualità di responsabile politico di

'Libera Democrazia?

In un tempo dove la passione civile

sembra intrappolata in una ragnatela di

plastiche e oscure catene, le primarie del

Centro-Sinistra sono state un lampo di

rinascita democratica. Eppure, nell'era

complessa e veloce, c'è ancora chi

immagina una comunità con il cervello di

gallina, a cui far passare menzogne e

populismo.

Assessore Nunzio Cennamo, che idea

politica ha della sua comunità

crispanese?

La nostra comunità NON è mai stata

stupida, anzi siamo da sempre un

riferimento Politico-Culturale per tutto il

circondario. Per questa ragione è arrivata

forte e chiara la risposta a chi, da sinistra,

ha attivato politiche populiste volte a

considerare Crispano una comunità di

polli. Anche questa le primarie del

Centro-Sinistra sono state per Crispano,

come sempre, un'occasione di

partecipazione democratica e di civiltà.

Hanno partecipato quasi 1.000 cittadini,

sia al primo che al secondo turno.

A nome del Centro-Sinistra vorrei

ringraziare i tanti volontari che hanno

allestito e diretto il seggio elettorale con

impegno, trasparenza e capacità.

Per la cronaca, quali sono stati i

risultati delle primarie a Crispano?

Il Centro-Sinistra, quasi in maniera

unanime ha votato per Bersani. Infatti, il

risultato delle primarie, in entrambi i turni,

ha visto Bersani come il più votato con

una percentuale dell'84% al primo turno e

dell'87% al secondo.

Assessore Nunzio Cennamo, da mesi si

vocifera di un imminente cambio di

assessori e deleghe. Cosa c'è di vero?

Tutta l'attuale Giunta Esposito, ad

eccezione dell'Assessore Luigi Capasso,

ha rimesso il mandato nelle mani del

Sindaco, così come previsto da un

documento sottoscritto dai segretari dei

partiti del Centro-Sinistra ad inizio

consiliatura. Credo che il Sindaco

Esposito presto prenderà una posizione

netta, nel rispetto degli accordi, trovando

la giusta sintesi.

Assessore Nunzio Cennamo, come ogni

anno, le festività natalizie segnano il

tempo dei bilanci. Che voto da al suo

operato?

Il voto saranno i cittadini ad esprimerlo.

Posso solo dire che l'esperienza di questi

due anni è stata molto formativa, sia dal

punto di vista umano che politico. Voglio

ringraziare innanzitutto tutte le famiglie di

Crispano, quasi il 70% delle famiglie, che

in questi due anni hanno scritto con noi i

primi due Bilanci Partecipativi della storia

di Crispano. E' stata un'esperienza

meravigliosa. Vorrei ringraziare in

particolare gli studenti universitari che

hanno reso possibile questo esperimento

di democrazia partecipativa con le borse

lavoro.

Colgo l'occasione anche per ringraziare le

centinaia e centinaia di famiglie che hanno

creduto nella rete municipale pubblica per

la connessione gratis ad Internet. Queste

famiglie navigheranno per sempre in

Internet senza più sborsare un soldo.

Infine, voglio Augurare a tutta la

comunità di Crispano un felice Natale ed

un nuovo anno ricco di passione civile,

lavoro, salute e tanta serenità.

Dopo le festività sul tavolo rimpasto in Giunta e nuovi progetti per il rilancio dell’azione amministrativa

Nunzio Cennamo: le primarie del Pd sono state un momento di partecipazione democratica alla politica

CCrispanoIdee in libertà Sabato 22 dicembre 2012 9

Rubrica curata dagli avv.

Francesco Castaldo

e Mario Setola

Egregio Avvocato, mi chiamo Carmine, ho 50 anni e scrivo da Afragola. Sono stato licenziato qualche settimana fa

dall’azienda per la quale lavoravo da oltre 15 anni. Dal momento che credo ci siano state delle ingiustizie nei miei confronti

( non sono mai stato visto di buon occhio dalla proprietà perché da sempre impegnato nel sindacato). Vorrei perciò sapere,

quali sono i diritti di un lavoratore, impegnato nel sindacato, che sia stato licenziato dal suo datore di lavoro?

Grazie e buon lavoro.

Gentile signor Carmine, purtroppo il suo è un caso non isolato e purtroppo molto frequente, specie negli ultimi anni. Talvolta

infatti, accade che il datore di lavoro prenda di mira un lavoratore attivo sul piano sindacale, adottando nei suoi confronti

provvedimenti disciplinari anche per errori lievi che, molto probabilmente, se fossero stati commessi da un collega non impegnato

sindacalmente, non avrebbero provocato alcuna reazione. La cosa è tanto più grave se si pensa che, per somma di sanzioni anche

lievi, si può giungere, come purtroppo è accaduto a lei, al licenziamento. Ciò nonostante, il delegato sindacale non è tutelato, nei

confronti del licenziamento, più di un normale lavoratore; non è infatti prevista alcuna disciplina specifica né particolari “scudi” a

sostegno di coloro che avendo l’onere e l’onore di farsi portavoce delle istanze dei colleghi, spesso arrivano anche allo scontro con

i datori di lavoro. Tuttavia, si potrebbe utilizzare, in casi come il suo, un efficace strumento processuale (in più rispetto ai colleghi

non impegnati sindacalmente). Infatti, nel caso di licenziamento del delegato sindacale, oltre alla ordinaria causa promossa dal

lavoratore direttamente interessato, è possibile percorrere anche una strada diversa, forse più complessa, ma che può portare a

risultati difficilmente raggiungibili mediante la normale causa individuale. Più precisamente, in un caso come questo, il sindacato

potrebbe promuovere un procedimento per la repressione della condotta antisindacale, ovvero del comportamento con cui il datore

di lavoro impedisca, o limiti, l'esercizio della attività sindacale o del diritto di sciopero così come previsto dall’articolo 28 dello

Statuto dei Lavoratori. Il sindacato potrebbe, per esempio, mettere in evidenza che il licenziamento del suo delegato costituisce una

ritorsione del datore di lavoro contro l'attività sindacale profusa dal lavoratore. Per esempio, se si riuscisse a provare che mancanze

simili a quelle contestate al lavoratore sono state commesse anche da altri colleghi, che non hanno riportato alcuna conseguenza, si

potrebbe concludere - appunto - che il licenziamento ha natura discriminatoria. Analogamente si dovrebbe dire, qualora si

dimostrasse che le contestazioni, pur formalmente fondate, riguardano aspetti del tutto marginali della esecuzione del rapporto di

lavoro, così da indurre ancora una volta a concludere nel senso che il datore di lavoro può averle formulate solo per motivi

discriminatori. Ora, non conoscendo nei dettagli i motivi per cui lei è stato licenziato, non posso darle indicazioni più precise, in ogni

caso può tenere in considerazione questa “strada” ulteriore. Che, come si vede, e una strada che presenta essenzialmente due

svantaggi: il primo, è che la titolarità di promuovere l'azione non spetta al singolo lavoratore; la seconda, è che è arduo fornire la

prova della propria ragione. Tuttavia, questa stessa strada presenta il vantaggio di poter ottenere l'annullamento giudiziale del licen-

ziamento, anche qualora questo sia stato inflitto, da un punto di vista meramente formale, del tutto legittimamente. Inoltre, i tempi

della procedura ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, sono sensibilmente più rapidi rispetto a quelli di un'ordinaria causa di lavoro.

In ogni caso, fattore determinante, il fatto di aver promosso questo tipo di azione non preclude la proponibilità di esperire il

normale giudizio per impugnare il licenziamento.

Idee in libertà L’avvocato risponde Sabato 01 dicembre 201213

Calcio Serie A, stangata della disciplinare sul Napoli-2 in classifica e 6 mesi di stop per Cannavaro e Grava

Idee in libertà SSport calcio Sabato 22 dicembre 2012 15

Dopo la doppia batosta subita sul

campo dal Bologna (in campio-

nato e in coppa Italia) al San

Paolo, arriva un’altra mazzata per il

Napoli di De Laurentiis. Il Napoli passa in

poche ore da 33 a 31 punti e scende in

classifica dal terzo posto, al quinto. In due

giorni il ko col Bologna in casa, poi la

sentenza sul calcio scommesse, e dunque

la vetta della classifica è adesso più lonta-

na di addirittura 10 punti. La disciplinare

ha confermato le indiscrezioni che preve-

devano una penalizzazione in classifica

deipartenopei e la squalifica di Grava e

Cannavaro. Nessuna sorpresa: tutto come

era stato previsto. La Commissione

Disciplinare infligge 2 punti di penalizza-

zione al Napoli e 70mila euro di ammen-

da, 6 mesi di squalifica al capitano Paolo

Cannavaro e a Gianluca Grava per omessa

denuncia, 3 anni e 3 mesi all’ex portiere

Matteo Gianello, che aveva ammesso di

aver proposto ai due compagni, ricevendo

in cambio un netto rifiuto, la combine di

Sampdoria-Napoli del maggio 2010.

L’organo decisionale della Figc sconfessa

per l’ennesima volta le richieste del

procuratore federale Stefano Palazzi, che

aveva chiesto un punto di handicap e

100mila euro di multa per il club ma 9

mesi di squalifica per i due tesserati (con-

fermata la pena proposta per Gianello). La

regola della responsabilità oggettiva, che

punisce a prescindere i club per le malefat-

te dei suoi tesserati, si dimostra una volta

di più obsoleta e pericolosa. Il problema,

però, è che la regola c’è. E prima che si

decida politicamente di cambiarla, chi si

ritrova invischiato in vicende del genere

deve, purtroppo, farci i conti. Tocca anche

al Napoli, che s’è infuriato per il danno

sportivo ma anche per quello economico e

d’immagine, di cui è pronto a chiedere il

risarcimento a Gianello, l’uomo chiave di

questa triste vicenda. Sconfitto dal

Bologna, il Napoli si ritrova con l’incubo

dell’handicap in classifica e con due

calciatori in meno. Così, mentre la

Commissione presieduta dal giudice

Artico infligge uno ‘schiaffo’ al

procuratore Palazzi e ripristina la

responsabilità oggettiva, il Napoli si

ritrova schiacciato da un ingranaggio

perverso che alcuni vorrebbero cambiare e

altri vorrebbero addirittura inasprire. Non

a caso, la sentenza di ieri con aggravio

della sanzione, rappresenta forse a livello

diprocessi per illecito sportivo un caso

assolutamente unico. Per molti, quella del

procuratore della Figc somigliava a una

riforma assolutamente individuale della

responsabilità oggettiva, rimodulata per la

posizione di Gianello, autore di un tentato

illecito da tesserato del Napoli, ma ai

margini della squadra e a poche settimane

dalla scadenza del contratto. Principi

rigettati dalla Disciplinare per, si legge

nelle motivazioni della sentenza

“garantire uniformità di giudizio e par

condicio” alle varie società, ricordando

poi come “questa Commissione in tutti gli

analoghi e recenti procedimenti nel caso di

responsabilità oggettiva per illecito

sportivo commesso da calciatori tesserati

sia partita da una sanzione base di 2 punti

di penalizzazione”. Poi, per chiarire il

concetto, vengono citati i precedenti di

Torino e Sampdoria “che, nella corrente

stagione sportiva, stanno scontando una

penalizzazione di 1 punto in classifica

generale maturata in sede di applicazione

di sanzione ex art. 23 CGS”

(patteggiamento senza ammissione di

responsabilità), partendo da una

sanzione base di 2 punti di

penalizzazione”. Un messaggio chiaro a

Palazzi: quel -1 era una sorta di

“patteggiamento mascherato” Invece la

responsabilità oggettiva, si legge ancora

nella motivazione, “pur se negli ultimi

tempi ha subito una serie di attenuazioni

in via applicativa, continua a fondarsi su

criteri inderogabili”. Come a dire: inutile

forzare la mano, si potrà cambiare solo

con una riforma della giustizia sportiva.

Ed è su questo terreno che si combatte la

battaglia, anzi la guerra, che ora sta a De

Laurentiis intraprendere. Qualche apertura

è già arrivata. Dopo Abete, presidente

della Figc, ieri anche il numero uno del

Coni, Petrucci ha spiegato che “è un

discorso che facciamo da tempo. Capisco

i sentimenti a caldo delle diverse parti, ma

sarà aggiornata al termine dei processi.

Comunque questa è la sentenza, è solo il

primo tempo. Non possiamo entrare nel

merito. C'è un'autonomia della giustizia

sportiva, la rispetta la Federcalcio come il

Coni. Ci sono altri gradi di giudizio per

cui io sto al mio posto”. Ma intanto

ingiustizia è stata già fatta.