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CaSERTa. Sindaco Del gaudio, in
occasione dell’ultima chiacchie-
rata, lei parlò dell’avvio di lavori in
questo autunno che avrebbero
permesso di far ripartire l’econo-
mia a Caserta. a che punto siamo
con questo progetto?
«Diciamo che abbiamo mantenuto gli
impegni che abbiamo preso pubbli-
camente con la città. Stiamo por-
tando avanti in maniera
responsabile, quelli che erano i punti
che avevamo fissato nel nostro pro-
gramma elettorale. Sono partiti i la-
vori per la realizzazione della Tuoro
Garzano, sono stati completati gli in-
terventi a largo Amico. A questo dob-
biamo aggiungere i lavori a San
Leucio e quelli per le infrastrutture
per il policlinico. Rispetto al nostro
ruolino di marcia, siamo in ritardo
con il pagamento dei debiti del disse-
sto di un paio di settimana, ma, per
fine anno, provvederemo anche ad
effettuare questa operazione che
consentirà di mettere in circolo un bel
po’ di risorse per l’economia di Ca-
serta».
E per il prossimo anno, cosa c’è in
cantiere?
«Prima di pensare al prossimo anno,
pensiamo al presente. A strettissimo
giro, infatti, partiranno gli interventi
per l’illuminazione della Reggia e
quelli per la videosorveglianza sui
quali puntiamo tantissimo, dal mo-
mento che, la mia amministrazione
ha sempre creduto nel ruolo di Pa-
lazzo Reale. A giorni, poi, presente-
remo il preliminare del Puc che,
rappresenta un atto storico per la
città di Caserta. E’ dagli anni 80 che
la città non approva uno strumento
urbanistico che ne regolamenta lo
sviluppo».
a proposito della Reggia, da que-
ste colonne la commissaria del-
l’Ept Ranucci ha detto di aver
avviato un dialogo con il vescovo
per far celebrare la messa all’in-
terno della Cappella Palatina. Lei
cosa ne pensa?
«Diciamo che sarebbe una cosa bel-
lissima poter ascoltare la Santa
Messa all’interno della Cappella Pa-
latina, anche se l’unico titolato a de-
cidere su questa vicenda è il
vescovo.
Lo sbloccaCasertaDel Gaudio: ecco il piano per rilanciare la città
ATO RIFIUTI c’è l’assembleaIl 3 e 4 dicembre l’appuntamento per
la costituzione dell’organismo di ge-
stione. Pag.3
Finalmente. L’avverbio descrive
alla perfezione l’efficacia delle
parole del commissario dell’Ept
Lucia Ranucci che, per la prima
volta, ha avuto il coraggio di
affrontare il tema Reggia in
maniera disincantata, ma, nello
stesso tempo concreta. Il
dirigente regionale non si è
lasciata intimidire dalla
magnificenza e dall’imponenza
del monumento, ma, anzi, ha
fatto in modo di sfruttare a proprio
vantaggio questi due concetti
nell’interesse della città e della
provincia di Caserta. Una visione
open della Reggia, finalmente
parte integrante della città, da
rendere omogenea agli usi dei
casertani e non più corpo
estraneo da preservare e, per
questo, da mettere sotto una
campana di vetro concettuale
costituisce una sorta di
rivoluzione copernicana per Terra
di Lavoro e per il suo bene
simbolo. Poco importa, poi, se
realmente si riuscirà a convincere
il vescovo ad aprire la Cappella
Palatina e a consentire la
suggestione della Santa Messa.
Sicuramente, se si continua su
questa strada, lo sgradevole
appellativo di cattedrale nel
deserto che non genera
economia per il territorio, sarà
dimenticato molto presto da
continua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Reggia, ora servestrutturare le ideedella Ranucci
Pio Del gaudio
IOVINE nella listadel presidenteL’ex eurodeputato pronto a candi-
darsi nella lista civica del presidente
del centrosinistra. Pag. 4
CICIA e la forzadelle donne La consigliera: pronta per a sacrifi-
carmi per le regionali se il partito lo
riterrà utile. Pag.5
PUC cancellato ilcampo: è buferaCorsale insorge contro il piano di
Terraccia: mortificati 30 anni di storia
dell’Hermes. Pag.7
RICCI boccia il comitato«Solo disinformazione e dietrologia
politica nell’azione del comitato
Capua 3 Luglio». Pag.9
MUGNONE presto il via ai lavoriL’assessore Arecchia parla anche
della mensa scolstica e dell’ambito
politiche sociali. Pag.10
BILANCIO il Pdpunta i revisoriEsposito: per le loro guerre interne
hanno alimentato solo tanta confu-
sione. Pag.11
Per informazioni328.3997148
www.casertafocus.net
Anno V n. 3615/11/2014
distribuzione gratuita
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
segue dalla prima
«Penso però che quella della dotto-
ressa Ranucci sia stata una provoca-
zione con la quale ha voluto dire che
è giunto il momento di avere una vi-
sione differente e più aperta del mo-
numento vanvitelliano che mi vede
perfettamente in sintonia e che, tra
l’altro, è in linea con le indicazioni del
ministero. Questo approccio lo ab-
biamo portato anche nel tavolo sulla
Reggia che abbiamo istituito, tanto p
vero che, a breve, con la soprinten-
denza sigleremo un protocollo d’in-
tesa che va proprio in questa
direzione. La Reggia deve diventare
fruibile per intero alla collettività fis-
sando anche un tariffario. Noi rite-
niamo, ad esempio che,
indipendentemente dalle funzioni re-
ligiose, si debba consentire di poter
far celebrare i riti civili a Palazzo
Reale. In passato giunsero diverse
richieste in questa direzione. Il
Parco, il Palazzo, il Teatro di corte, le
cavallerizze, tutto deve poter diven-
tare fruibile per la gente, ovviamente,
con un costo che andremo a stabilire
in base ad un vero e proprio tariffario.
Attraverso questa operazione i pro-
venti ricavati andranno una parte alla
Reggia per la sua manutenzione e
l ’ a l -
tra al Comune di Caserta che li inve-
stirà per interventi per la città come,
ad esempio, le strade».
Prima parlava del policlinico, la
città attende da anni il suo ospe-
dale universitario...
«Abbiamo fatto ripartire l’opera con
la mia amministrazione. Il dato è
sotto gli occhi di tutti. Nei prossimi
giorni il prefetto ci riunirà a Palazzo
Acquaviva per analizzare lo stato di
avanzamento dell’opera. L’incontro
arriva anche dietro una mia sollecita-
zione. E’ intenzione del preftto capire
come procedono le cose con l’obiet-
tivo di abbreviare il più possibile i
tempi di completamento dell’infra-
struttura. Da parte nostra, stiamo
provvedendo al completamento,
come già detto, dei servizi circostanti
per avere un’opera che sia in grado
di rispondere alle esigenze del terri-
torio».
Nella sua amministrazione si po-
trebbe concretizzare la realizza-
zione di un’opera rincorsa da tanti
suoi predecessori come l’interra-
mento della stazione ferroviaria.
«Con il contributo dell’onorevole Pe-
trenga da un lato e del Partito demo-
cratico dall’altro, stiamo gettando le
basi per centrare un risultato impor-
tantissimo per la città di Caserta, l’in-
terramento dell’attuale stazione, la
realizzazione di una nuova stazione
in zona Saint Gobain con il manteni-
mento dell’alta velocità sul nostro ter-
ritorio».
segue a pagina 3
2 15/11/2014 CASERTA
continua da pag.1
cittadini ed addetti ai lavori.
Per quanto le visite a Palazzo
Reale siano in calo, la Reggia resta
sempre uno dei monumenti con il
più alto numero di visitatori d’Italia.
Questo particolare la rende una mi-
niera d’oro da dover sfruttare e non
un corpo estraneo in cui transita
gente a modi casello autostradale
senza che nessuno resti e si fermi a
spendere in città.
Certo, una cosa del genere sarebbe
bellissima, richiamerebbe turisti da
ogni parte d’Italia e del mondo. Si
potrebbe immaginare di costruire un
percorso di turismo religioso con
Capua e il santuario di Santa Lucia
che, a loro volta, sono già mete am-
bite che, però, non riescono a svi-
luppare un volume di economia per
il territorio perché non incardinate in
un ragionamento complessivo che
tiene dentro, servizi e strutture al-
berghiere.
La spallata alla visione conserva-
trice della Reggia di Caserta ora
deve essere supportatada
un’azione collettiva da parte delle
istituzioni che devono avere il co-
raggio e l’intelligenza di cavalcare
l’azione della Ranucci.
Bisogna accelerare quel processo
che deve portare all’allestimento di
una stagione al teatro di Corte della
Reggia perché ci sono i presupposti
affinché, nel rispetto dell’imponenza
del palazzo, si possano organizzare
degli spettacoli. Altro che arena di
Verona...
Una tragedia nel complesso vanvi-
telliano sarebbe una sorta di spetta-
colo nello spettacolo che, anche in
questo caso, diventerebbe un’attrat-
tiva imperdibile per gli amanti del-
l’opera che genererebbe un
ulteriore indotto per Terra di Lavoro.
Ma, prima di continuare a volare
con la fantasia, di immaginare la
quantità industriale di opportunità
del genere che una visione diffe-
rente della Reggia porterebbe, è
necessario dare un seguito a quelle
parole, sostanziare quegli interventi,
creare finalmente quella squadra
trasversale che abbraccia tutte le
istituzioni e che si spoglia del suo
credo politico solo ed esclusiva-
mente per fare in modo di liberare il
monumento vanvitelliano da quella
corazza che lo avvolge e lo limita. E
qui viene il difficile.
Il primo passo la commissaria del-
l’Ept l’ha fatto, ora si aspetta il se-
condo...
Solo così il sogno magico della
Reggia di Caserta può diventare re-
altà!
reggia via libera alle nozze«Protocollo con la soprintendenza per regolanentare gli spazi»
La Reggia di Caserta
Tariffarioper poteraffittaregli spazinel Palazzo
Stazioneinterratae alta velocità:siamopronti
segue da pagina 2
«Nelle prossime ore, abbiamo in pro-
gramma un incontro con i sindaci di
Gricignano d’Aversa e di Maddaloni
per portare avanti questo ragiona-
mento. C’è la volontà forte da parte
del territorio di ottenere questo risul-
tato».
Sindaco, non pensa che Caserta
debba cominciare a ragionare un
po’ da capoluogo, mettendosi a
capo di processi importanti per
l’intera provincia?
«Lo stiamo facendo. Il 3 e 4 dicem-
bre abbiamo l’assemblea per la co-
stituzione dell’ato rifiuti. Assieme agli
altri sindaci, abbiamo la responsabi-
lità di gestire un settore delicato per
il nostro territorio. Un’operazione si
mile si dovrebbe concretizzare per
l’ato gas, mentre qualche problemino
in più lo stiamo avendo per l’acqua.
La Regione Campania non ha previ-
sto la costituzione di un ato per la
provincia di Caserta e ha deliberato
di accorpare la nostra provincia con
Napoli. Il nostro consiglio comunale,
da questo punto di vista si è
espresso in maniera chiarissima,
cioé noi non vogliamo in nessun
modo essere inglobati a Napoli, per-
ché questa cosa comporterebbe un
aumento del costo del servizio. Per
questa ragione, se non ci sarà la
possibilità di costituire una struttura
Casertana, chiediamo di essere ac-
corpati con Benevento».
Si avvicinano le elezioni regionali.
Sono in tanti nella sua maggio-
ranza quelli che vogliono candi-
darsi.
«Le elezioni regionali sono uno cosa
serissima, perché dal loro esito di-
pende la gestione di un ente impor-
tante da cui possono dipendere le
sorti del nostro territorio.
Caldoro ha lavorato bene, perché ha
attuato un’azione di risanamento in-
dispensabile per la Campania, ma,
adesso è il momento dei programmi.
Spero che si definiscano presto i
candidati, di modo che si può iniziare
a parlare dei programmi. La pros-
sima campagna regionale deve es-
sere quella in cui si deve dire cosa si
vuole fare dei rifiuti, della sanità,
quali strategie si ha intenzione di
mettere in campo per creare occupa-
zione. Una forza responsabile come
la nostra, ovviamente non può sot-
trarsi ad un’operazione del genere».
Francesco Marino
ato rifiuti c’è l’assembleaNiente accordo sull’acqua, Caserta non vuole Napoli
315/11/2014CASERTA
Il consiglio comunale
Regionaliparliamodel pianosul lavoroe sullasanità
CASERTA. L’idea di farsi bollare
come una meteora della politica ca-
sertana non piace all’ex eurodepu-
tato Vincenzo Iovine che, a quanto
sembra, dopo aver saltato la finestra
per la riconferma a Bruxelles, sem-
bra pronto a rigettarsi nell’agone alle
prossime elezioni regionali. L’impren-
ditore di Francolise, sembra intenzio-
nato a candidarsi, infatti, nella lista
civica che organizzerà il presidente
del centrosinistra, chiunque esso sia.
Iovine, infatti, ha rotto ogni forma di
rapporto con Centro democratico
con cui era passato prima delle ul-
time elezioni politiche e, quindi, ha
deciso di scendere in campo con la
lista del presidente per non lasciare
il campo del centrosinistra.
Eletto con l’Italia dei valori nel 2009,
Iovine ha anche militato per un bre-
vissimo periodo nel Partito democra-
tico, con la speranza di poter
partecipare alle parlamentarie ed es-
sere eletto nella squadra del go-
verno.
Vistosi negare questa opportunità
scelse Centro democratico, con cui
però fu candidato in posizione non
utile nella circoscrizione di Campania
uno.
Con lui ci dovrebbe essere anche
Elisabetta Corvino, già candidata
come sindaco nella città di Casal di
Principe.
Passando alle liste, in questo mo-
mento, la situazione più complicata
si vive in casa Partito democratico.
L’unica che si può considerare certa
della candidatura è Lucia Esposito
in quanto uscente.
Se dovesse sciogliere la riserva, ac-
canto a lei ci potrebbe essere il pre-
sidente regionale del Pd Stefano
Graziano.
In corsa per uno scranno a Palazzo
Santa Lucia, ci sono poi il sindaco di
Villa di Briano Dionigi Magliulo, con
il sostegno dell’eurodeputato Nicola
Caputo che, in subordine potrebbe
puntare sull’ex candidato alla segre-
teria Giuseppe Roseto.
Per la cosiddetta area riformista, in
corsa, ci sono l’ex coordinatore pro-
vinciale dei democratici Dario Ab-
bate, l’ex sindaco di Marcianise
Filippo Fecondo, il sindaco di Ma-
cerata Campania Luigi Munno e l’ex
sindaco di Mondragone Achille Cen-
nami.
Della partita, poi, dovrebbe essere
l’avvocato Antonio Mirra, consi-
gliere provinciale e Raffaella Zaga-
ria, consigliera comunale a
Casapesenna. Tra le donne, poi,
qualche possibilità c’è l’ha la figlia del
presidente del consorzio idrico Pa-
squale Di Biasio e l’ex coordinatrice
femminile Rosida Baia.
Tra gli uomini, forte da Caserta arriva
la candidatura del capogruppo
Franco De Michele.
Nella partita, ci sono ancora il coor-
dinatore di Casal di Principe Carlo
Corvino, il sindaco di Piedimonte
Matese Vincenzo Cappello, il sin-
daco di Camigliano Vincenzo Cen-
name. A tutti questi nomi,
ovviamente, deve essere aggiunto
quello di Gennaro Oliviero che, allo
stato attuale, entrerebbe in quota so-
cialista all’interno della lista dei de-
mocratici in virtù del patto federativo
che c’è a livello nazionale. Questa
cosa tiene sulle spine i democrat che
vedono nel politico sessano un vero
e proprio spauracchio.
Sul risultato finale della composi-
zione della lista, ovviamente, inci-
derà in maniera forte chi sarà il
presidente. Anche Sel nel contempo
si sta organizzando per una propria
lista. Allo stato ha dato la sua dispo-
nibilità il consigliere di Falciano del
Massico Igor Prata.
iovine con il presidenteL’ex eurodeputato si rilancia alle regionali. Come si muove il Pd
CASERTA
Luigi Munno Antonio MirraVincenzo Iovine
Pasquale Di Biasio Raffaella Zagaria Giuseppe Roseto
4 15/11/2014
CASERTA. Consigliera Cicia, le
elezioni regionali si avvicinano.
Allora la vedremo impegnata in
prima persona?
«Le elezioni regionali sono una com-
petizione molto impegnativa perché
ciascun candidato è come se do-
vesse affrontare centoquattro comu-
nali. C’è bisogno di raccogliere
consensi in tutti i Comuni della pro-
vincia per sperare di poter concor-
rere alla conquista di un seggio. In
questa tornata sarà importante per il
successo delle liste il ruolo delle
donne. Io ho offerto a Forza Italia la
disponibilità a dare un contributo alla
lista nella speranza di affermare la
leadership del nostro partito sul ter-
ritorio. Abbiamo una vera e propria
corazzata con Nugnes, Di Costanzo,
Ventriglia e Gianpiero Zinzi che sono
una garanzia di successo. Se il par-
tito ritiene utile il mio sacrificio, io
sono qui, altrimenti... ».
Se Forza Italia non dovesse rite-
nere di candidarla, a quanto sem-
bra ci sono tante altre forze che
sono pronte ad ospitarla perché
apprezzano le sua doti politiche e
confidano nel suo successo elet-
torale come Fratelli d’Italia...
«Ringrazio Fratelli d’Italia per la
stima che ha dimostrato di avere nei
miei confronti. Ritengo che quando si
opera nell’interesse della collettività
in coerenza con un modello politico,
si guadagni il rispetto degli alleati. E’
sempre bello, però, vedere che ci
sono delle persone che apprezzano
il tuo lavoro e che ti offrono, nono-
stante la militanza in un partito diffe-
rente, l’opportunità di partecipare ad
una competizione prestigiosa come
le regionali. Per una come me che fa
politica con il cuore, gesti del genere
lasciano il segno».
Qual è lo stato di salute di Forza
Italia in questo momento?
«Noi siamo Forza Italia! Non pos-
siamo avere uno stato di salute diffe-
rente dall’ottimo. Abbiamo vissuto un
momento particolare nella nostra
storia legato a questioni personali
che hanno colpito la nostra leader-
ship provinciale e regionale che sono
arrivate in concomitanza dei pro-
blemi del presidente Berlusconi, ep-
pure, senza un candidato locale, alle
europee abbiamo raccolto oltre il
30%. Questo dato ci impone a fare di
più e meglio alle regionali così come
alle amministrative per confermare la
nostra etichetta di provincia più az-
zurra d’Italia».
E’ diventata la madrina del canile
per le sue campagne sull’ado-
zione degli animali e le sue inizia-
tive per la raccolta dei fondi,
eppure la sua interrogazione dei
giorni scorsi ha causato un ve-
spaio di polemiche. Come mai?
«Io non sono la madrina del canile.
Sono una persona che ha a cuore le
sorti della struttura, ma, soprattutto,
dei suoi ospiti. Ho dato il mio perso-
nale contributo adottando il mio
Falco e convincendo altri amici a fare
la stessa cosa. Quella del canile è
una battaglia di civiltà che intendo
portare avanti senza se e senza ma.
Con l’aperidog ho acceso i riflettori
sul problema in maniera simpatica,
dal momento che la gente non deve
essere investita dai problemi, ma
deve essere resa partecipe in ma-
niera intelligente se vogliamo otte-
nere dei risultati. Ho raccolto un po’
di soldini, assieme agli amici del Bar
Boys che sono serviti a comprare
tanta pappa per gli ospiti del canile.
Quanto alle polemiche, rivolga la do-
manda a chi le ha fatte... Io voglio sa-
pere quanti soldi sono stati destinati
al canile, quanti sono stati material-
mente erogati e come sono stati
spesi. Da amministratore è un mio di-
ritto? Qual è lo scandalo? Perché
qualcuno si è sentito tirare in ballo?».
Da qualche mese ha avviato una
contro-campagna sulla terra dei
fuochi che non è propriamente in
linea con quella dei suoi colleghi...
«Nessuna contro-campagna. La mia
è una campagna che tende a ripristi-
nare la verità. Il 2% dell’intero territo-
rio è stato ritenuto inquinato. Tra
l’altro, prima di questo screening,
una fetta consistente di quel 2%, e
sottolineo 2% era già isolata perché
si trovava a ridosso di discariche o di
impianti per lo smaltimento dei rifiuti.
Ora se questi dati ci possono far dire
che è giusto distruggere la nostra
economia, è opportuno massacrare
la mozzarella, cancellare l’agro ali-
mentare, che resta ancora, nono-
stante tutto una fetta considerevole
delle nostre entrate, io non ci sto.
Non ci sto a mortificare un prodotto
di qualità assoluta come la nostra
mozzarella per privilegiare una vol-
gare pasta filata. Non ci sto a dire
che le conserve del Nord sono supe-
riori ai nostri pomodori. Per fortuna
non sono l’unica a cercare di ripristi-
nare la verità su questo tema così
delicato. Anche il presidente della
Camera di commercio Tommaso De
Simone, esperto sia del mondo agri-
colo che conoscitore profondo del
nostro apparato economico, ha sem-
pre cercato di far prevalere la verità
anche quando il populismo dilagante
sopravanzava il buon senso».
La commissaria dell’Ept ha propo-
sto di aprire la Cappella Palatina
per celebrare la messa domeni-
cale. Secondo lei è questa la
strada per valorizzare la Reggia?
«Partirei da una considerazione, la
Reggia non ha bisogno di essere va-
lorizzata... Un capolavoro del genere
si valorizza da solo! E’ necessario
piuttosto avviare un’azione di marke-
ting intorno alla Reggia che faccia in
modo che il monumento possa pro-
durre ricchezza per la città. L’idea di
celebrare la messa, sicuramente, è
un espediente per avvicinare la Reg-
gia e i turisti alla città. E’ indiscutibile
che la domenica, una funzione reli-
giosa all’interno del palazzo richia-
merebbe migliaia di persone da tutte
le parti che verrebbero a Caserta e
che, prima e dopo la celebrazione re-
ligiosa, spenderebbero dei soldi in
città. La parola di Dio pronunciata in
un luogo magico come la Reggia, re-
galerebbe suggestioni importanti.
Credo, però, che l’idea della dotto-
ressa Ranucci debba essere estesa
anche alle altre sale del Palazzo.
S’immagini che bello se al teatro di
corte si organizzasse uno spettacolo
teatrale o, addirittura si allestisse una
mini-stagione con degli spettacoli a
tema con l’importanza del Palazzo.
Le ricadute per la città sarebbero ec-
cezionali. Dall’Ept abbiamo avuto se-
gnali di apertura che dobbiamo
cogliere».
regionali il fattore donneLucrezia Cicia: saranno loro a fare la differenza
515/11/2014CASERTA
Lucrezia Cicia
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CASAGIOVE. Dinanzi ad un centi-
naio di persone martedì pomeriggio,
nell’assemblea pubblica convocata
dall’Amministrazione al Quartiere Mi-
litare Borbonico, è andato in scena il
progetto preliminare del nuovo Piano
urbanistico comunale (Puc), che è
stato presentato con l’ausilio di varie
immagini.
Puntualmente non sono mancate le
polemiche. Nonostante l’Assessore
all’Urbanistica Ingegnere Antonio
Terraccia abbia dichiarato che l’in-
tento della manifestazione fosse
quello di coinvolgere i cittadini nella
pianificazione urbanistica, evitando
che tali procedure avvengano in ca-
mera stagna per poi essere partorite
pochi giorni prima delle elezioni
come volano politico, l’apparente am-
nesia della localizzazione del campo
sportivo cittadino ha fatto andare su
tutte le furie chi da oltre trent’anni si
dedica alla gestione della scuola di
calcio e che negli ultimi tempi è co-
stretto a far giocare le proprie squa-
dre sui terreni sportivi delle città
limitrofe. Il Consigliere Comunale
Roberto Corsale, assente alla pre-
sentazione, ha però lo stesso deciso
di dire la sua, avendone fatta sia una
questione personale che ideologica;
sulle pagine del suo profilo facebook
ha redarguito la decisione di cancel-
lare trenta anni di storia abolendo
con un colpo di spugna lo stadio co-
munale e rimpiazzandolo con un
parco di verde pubblico.
Il rammarico di Corsale è anche
quello che la società calcistica Her-
mes sia stata del tutto esclusa dal
confronto popolare.
D’altro canto l’Assessore Terraccia
ha ribadito che l’invito al Corsale sia
stato recapitato da lui stesso di per-
sona e che la scelta di delocalizzare
il campo sportivo sia stata dettata
dalle attente valutazioni della società
calcistica che ha ritenuto lo stesso
inidoneo alla pratica agonistica. La
battaglia degli sportivi casagiovesi è
maggiormente ispirata alla centralità
dello stadio, una società sportiva che
fa soprattutto scuola di calcio ha l’esi-
genza che le sue strutture siano fa-
cilmente raggiungibili da tutti i
bambini del territorio ed, inoltre, una
squadra cittadina, che gioca nel cam-
pionato di eccellenza, portando lustro
e facendo crescere il buon nome
della città di Casagiove, ha il dovere
e la necessità di giocare tra le “mura”
cittadine.
Ancor più ci si adira se si pensa che
il parco di verde pubblico c’è già:
l’Abetaia è lì, inerte ed inutilizzata;
l’immenso polmone verde, che essa
rappresenta, è interdetto ai cittadini
casagiovesi, diventando l’habitat na-
turale di ratti e serpenti.
Per di più gli alberi, a causa dell’incu-
ria e della mala gestione, stanno co-
minciando a morire, cadendo e
mettendo in serio pericolo gli abitanti
delle abitazioni adiacenti.
Ma non sono solo queste le dimenti-
canze del preliminare del Puc dell’In-
gegnere Terraccia, numerosissime
osservazioni sono state presentante
dai cittadini, tanto da far pensare che,
probabilmente, l’assessore abbia
proprio colto nel segno e le sue ap-
parenti amnesie siano state volute e
ricercate proprio per raggiungere
l’obiettivo che si era in precedenza
posto: quello di coinvolgere la cittadi-
nanza nelle decisioni dell’Ammini-
strazione con la cosiddetta
democrazia partecipativa. Anche i
Giovani Democratici di Casagiove
stanno lavorando alle proposte da in-
viare al comune per essere prese in
considerazione all’integrazione del
PUC, in particolare essi hanno notato
la carenza in città di aree verdi dedi-
cate specificamente allo sgambetta-
mento dei cani padronali. In questi
giorni stanno vagliando molti sugge-
rimenti per l’ individuazione e la suc-
cessiva necessaria gestione delle
aree verdi per cani, in molti parti d’Ita-
lia i comuni hanno intrapreso una
strada molto proficua sia per gli inte-
ressi cittadini che canini, si è proce-
duto all’affidamento delle suddette
alle libere associazioni di cittadini che
si impegnano alla loro pulizia, alla
manutenzione ed alla sorveglianza.
Luigi Di Costanzo
puc ‘cancellato’ il campoCorsale furioso: mortificati 30 anni di storia dell’Hermes
715/11/2014APPIA
Antonio TerracciaRoberto CorsaleElpidio Russo
SAN NICOLA Delli Paoli, corsa sul riequilibrioSAN NICOLA LA STRADA. Un milione e trecento-
mila euro di squilibro e l’invito, formalmente
giunto dalla Prefettura di Caserta, a provvedere
entro 20 giorni ad un riequilibrio di bilancio che si
preannuncia, per l’amministrazione targata Delli
Paoli, momento delicatissimo.
Un riequilibrio che si rende necessario a causa
del ritardo con cui si è proceduto a calcolare e
stabilire il valore dell’IMU per le seconde abita-
zioni e dell’IRPEF che sarebbero bastati, secondo
il primo cittadino, a risolvere la gran parte dei pro-
blemi.
Invece, la comunicazione ufficiale a firma del Pre-
fetto, Carmela Pagano, apre la strada alle proce-
dure previste dalla legge che, a dire la verità,
sono soltanto due di cui una, quella del dissesto
vero e proprio, non viene neanche presa in consi-
derazione dall’amministrazione dellipaoliana, data
anche l’entità della somma da recuperare. Al
primo cittadino nemmeno l’altra opzione, quella
del pre-dissesto, piace molto tanto è vero che pre-
ferisce parlare di “riequilibrio” del bilancio comu-
nale.
“Abbiamo ricevuto dalla Prefettura l’invito formale
ad avviare le procedure previste dalla legge per
sanare questo squilibrio di poco più di un milione
e trecentomila euro” – ha dichiarato Pasquale
Delli Paoli – “e entro 20 giorni sarà convocato un
consiglio comunale che dovrà avviare questo rie-
quilibrio del bilancio nel consuntivo”. E che il
passaggio in consiglio comunale non sarà una
passeggiata ne è consapevole dato l’appello al
senso di responsabilità che Delli Paoli rivolge
all’opposizione, ma anche alla maggioranza. “Se
escludiamo una parentesi negli anni ’80 possiamo
dire che San Nicola la Strada non ha mai cono-
sciuto commissariamenti e per questo mi appello
al senso di responsabilità dei consiglieri di mag-
gioranza e opposizione ad approvare il riequilibrio
che ci consentirà di uscire da questa situazione.
Purtroppo è capitato tutto a chiusura dell’anno fi-
nanziario, se fosse successo a inizio anno
avremmo certamente saputo correggere il tiro.
Voglio ricordare a tutti, consiglieri e cittadini, che
l’amministrazione è riuscita a contenere le spese
come mai prima d’ora. Chi siede in giunta lo fa ri-
nunciando alle indennità e” – conclude Delli Paoli
– “devo ringraziare i tecnici ed i funzionari del co-
mune se siamo riusciti a contenere i danni rispar-
miando ingenti somme senza ridurre i servizi alla
cittadinanza”. Con la dichiarazione di pre-disse-
sto l’amministrazione avrà la possibilità di otte-
nere finanziamenti (fino a 300 euro per abitante
residente) da utilizzare per sanare le casse comu-
nali. Ovviamente si tratta di veri e propri prestiti
da rimborsare, con un mutuo decennale. Per que-
sto motivo sarà fondamentale la programmazione
economica che, dal nuovo ciclo finanziario, dovrà
essere radicalmente reimpostata.
Nunzio De Pinto
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Dopo il bilancio
approvato per il rotto della cuffia, l’uscita dei socia-
listi dalla maggioranza e le tensioni tra le varie com-
ponenti dell’amministrazione di Biagio Di Muro, si
inizia a respirare aria da campagna elettorale a
Santa Maria Capua Vetere. Così, mentre a sinistra
si consolida l’asse Pd-Psi, il mondo del centrode-
stra cerca di trovare la quadratura del cerchio in
vista delle comunali che verranno (prematura-
mente?). Il Presidente del Consiglio comunale
Dario Martucci, vicino al mondo di FdI, resterebbe
al momento fuori dall’accordo tra Fi, Ncd e le tante
associazioni cittadine di orientamento destrorso.
Queste le dichiarazioni, di appena qualche giorno
fa, del capogruppo F.I. Gerardo Capitelli: «Come
prima forza politica di centrodestra in città stiamo
lavorando anche nell’intento di unire tutte le forze
politiche e associazioni civiche che si richiamano al
centrodestra e che vogliano lavorare per migliorare
la situazione in città. Per fare questo stiamo e con-
tinueremo a coinvolgere nuove persone nel mondo
della politica, è necessario valutare il buon lavoro
di ognuno, sostituire la 'vecchia politica' cioè quegli
interpreti che hanno dimostrato di pensare solo ad
interessi personali senza mai curarsi per anni dei
reali problemi di Santa Maria Capua Vetere».
Salvatore Mastroianni, coordinatore cittadino
Ncd, da oppositore dell’amministrazione comu-
nale come ha osservato la frattura tra Di Muro
e i socialisti di Leone?
«Era un qualcosa di prevedibile e che era in incu-
bazione da tempo. Questa è una maggioranza
estremamente eterogenea, tenuta insieme esclusi-
vamente da rapporti di interesse. Non vi è nulla di
politico nel rapporto tra le varie componenti che so-
stengono Di Muro e, come sempre, quando la po-
litica non fa da collante le Giunte saltano».
Crede alla possibilità che Biagio Di Muro possa
lasciare prematuramente la fascia tricolore?
«Le condizioni politiche si stanno creando, ma que-
sto è un problema che riguarda la città e non tanto
noi politici di opposizione… Dopo quattro anni di er-
rori e immobilismo sarebbe opportuno che qualche
savio stacchi la spina a questa amministrazione
che non posso che definire scandalosa e fallimen-
tare sotto ogni punto di vista».
E lei immagina chi potrebbe far cadere la mag-
gioranza?
«Purtroppo i politici che oggi governano Santa
Maria hanno già ampiamente dimostrato di non vo-
lersi schiodare dalle poltrone per nessuna ragione
al mondo. Del resto è questo interesse comune a
tenerli in piedi».
Parliamo del centrodestra, qualche giorno fa
Capitelli ha lanciato un appello al ricompatta-
mento del fronte che potremmo identificare con
la sigla “ex Pdl” intorno a Forza Italia. Il Nuovo
CentroDestra come si pone di fronte a questa
eventualità?
«Noi siamo assolutamente favorevoli a un adden-
samento delle forze cittadine che si rivedono negli
ideali della destra. Però credo che per fare ciò bi-
sogna lasciare indietro i leaderismi e le pretese di
primeggiare nella coalizione che nascerà».
Insomma, voi ci siete ma non vi accodate a Fi…
«Noi ovviamente collaboreremo con Fi, semplice-
mente credo sia inopportuno mettere le mani avanti
e parlare da un gradino che si presume essere
quello più alto. Questo vale per Fi, per noi del Ncd
e per tutti gli altri che vorranno condividere questo
percorso con noi».
Non avete paura che, qualora Di Muro dovesse
cadere prima del previsto, il centrodestra citta-
dino potrebbe trovarsi in difficoltà e preso in
controtempo?
«Non può avvenire una cosa del genere. L’attuale
classe dirigente del centrodestra è matura e pronta
a governare la città, riusciremo ad andare coesi e
compatti per offrire un’alternativa seria alla città».
Matteo Donisi
ncd i paletti a Forza ItaliaMastroianni: sì all’aggregazione, ma stop ai leaderismi
S. MARIA C.V.
Salvatore Mastroianni
Furti a raffica a CasapullaCASAPULLA. E’ di nuovo
emergenza sicurezza a
Casapulla. In questi
giorni, così come segna-
lato dagli amministratori
di condominio si sono ve-
rificati episodi di micro-
criminalità che hanno
coinvolto diversi com-
plessi abitativi del Co-
mune dell’Appia.
Presso il condominio Se-
reno, c’è stato un furto
nei garage, presso il con-
dominio Moselli lotto 7,
furto di citofoni, nel lotto
8, si sono registrati furti
di citofoni e delle auto in
sosta. Sitazione differente al condominio Mary Park, dove c’è stata
la rottura delle telecamere dei citofoni. Sull'argomento è intervenuto
il consigliere comunale di minoranza Andrea Martusciello: "Sono del
parere che la sicurezza sia un tema da porre al centro dell'attività
amministrativa, bisogna trovare le giuste soluzioni per riuscire al-
meno a limitare i danni con una presenza costante sul territorio, at-
traverso l'ausilio di telecamere di sorveglianza e perché no
prevedere a questo punto dei controllori di quartiere, il territorio è
nostro e va difeso."
Andrea Martusciello
8 15/11/2014
CAPUA. Sul progetto di riconversione dell’area
dell’ex campo profughi il movimento “Capua 3
luglio” ha espresso perplessità. Consigliere
Ricci, cosa dice in proposito?
«Il movimento politico “Capua 3 Luglio” disinforma
la cittadinanza, mettendo in mostra la sua anima
sinistra, attraverso annunci populistici che servono
solo a perdere tempo e a non realizzare nulla,
oltre a dimostrare di non conoscere gli atti ammi-
nistrativi. Bastava chiederli o quantomeno chie-
dere chiarimenti, questo lo avrebbe fatto un
movimento civico cittadino che ha a cuore l’inte-
resse della città e dei cittadini, senza badare ai co-
lori politici, ma evidentemente dietro al movimento
“Capua 3 luglio” si nascondono altre motivazioni».
Nel merito, come risponde alla “critiche”?
«L’area ci è stata trasferita come proprietà dalla
Regione Campania, il 19 gennaio del 2014, con la
prescrizione che se entro 3 anni non fosse stata
valorizzata, sarebbe rientrata di nuovo nel patri-
monio Regionale, dunque è utopìa ciò che afferma
“Capua 3 luglio” quando dice di far fronte al POR
Regionale 2014/2020, per finanziare la bonifica,
pur sapendo i tempi biblici della burocrazia ita-
liana, basti pensare che solo a settembre del 2014
ci sono arrivati i fondi del por 2007/2013 per inve-
stire circa 2 milioni di euro sul palazzo del Annun-
ziata, significherebbe perdere la proprietà e
restituirla alla regione. Inoltre trovo inesatto affer-
mare che l’area sarà attenzionata solo da edilizia
residenziale, infatti se avessero letto bene la deli-
bera di Consiglio si comprende perfettamente l’in-
dirizzo e la volontà».
C’è un problema legato alla bonifica. Dove si
troveranno le risorse per quest’operazione?
«Chi si aggiudicherà il bando per la realizzazione
della bonifica dei 130mila mq, verrà pagato con
l’alienazione a suo favore di 40mila mq di area ri-
spetto ai 130mila mq, sui quali 40 mila, come da
delibera di Consiglio e potrà realizzare residenze
di vario tipo, aree parco sugli standard urbanistici
e strutture collettive a servizio dei cittadini che abi-
teranno in quell’area, oltre a realizzare opere
come la rete fognaria, quella idrica, strade di ac-
cesso e la recinzione Sarà un area residenziale
modello dal punto di vista della ecosostenibilità,
come da linee guida prescritte anche nella deli-
bera di Consiglio».
C’è il timore che possa spuntare, tra l’altro,
qualche centro commerciale che potrebbe pe-
nalizzare gli esercenti locali. Può escludere
questa possibilità?
«L’ente avrà a disposizione 90mila mq di cui
45mila da destinare a strutture ricettive e commer-
ciali con il veto ai centri commerciali proprio a tu-
tela dei commercianti del centro storico. Ci sarà
spazio per parchi a tema, multisala cinematogra-
fici e sale bowling creando un turismo commer-
ciale tale da investire anche l’intero centro storico.
Altri 45 mila mq, invece, saranno destinati a strut-
ture sanitarie».
Quanto guadagnerà il Comune da quest’ope-
razione?
«Nelle casse comunali si stima una entrata di circa
7 milioni di euro, se si pensa che il valore di un
area commerciale bonificata e infrastrutturata non
potrà essere venduta a meno di 180-200 euro a
mq. Il comune creerà una grande area di sviluppo
in termini occupazionali ed economici, oltre a risa-
nare completamente un area con un forte degrado
ambientale inserita in un contesto residenziale im-
portante».
Cosa risponde a chi bolla l’operazione come
una mossa elettorale?
«Illazioni. Come sono illazioni quelle del Movi-
mento politico “Capua 3 Luglio” che identifica tali
progetti come messaggi elettorali. Non li abbiamo
realizzati prima perché l’area non rientrava nel pa-
trimonio immobiliare della città di Capua».
Mimmo Luongo
ricci sbugiarda il comitato«Capua 2 porterà sviluppo ed economia alla città»
915/11/2014CAPUA
Marco Ricci
otadcorf
MARCIANISE. Assessore Arec-
chia, quali sono le iniziative
messe in campo per assicurare un
efficace controllo del servizio di
refezione scolastica?
«Il sindaco Antonio De Angelis ed io,
da assessore al ramo, abbiamo
posto molta attenzione al controllo
della qualità della refezione scola-
stica, ritenendo che si tratti di un ser-
vizio particolarmente delicato
soprattutto per le fasce d’età degli
utenti coinvolti. Per questo, all’indo-
mani dell’inizio del corrente anno
scolastico, abbiamo subito riunito la
commissione mensa, composta da
una delegazione di amministratori,
genitori ed insegnanti, ed istituita lo
scorso marzo con il compito di vigi-
lare in particolare sulla quantità e
sulla qualità dei cibi serviti ai bambini
che frequentano le scuole dell’infan-
zia di pertinenza comunale. La pre-
detta commissione, della quale
anche io faccio parte, ha già effet-
tuato i primi sopralluoghi in alcuni
plessi del territorio, durante i quali ha
anche iniziato a raccogliere proposte
migliorative dell’intero servizio. Pro-
prio per mantenere alta e costante
l’attenzione sulla questione, in colla-
borazione con gli istituti scolastici in-
teressati, stiamo inoltre
predisponendo dei moduli per il ri-
scontro quotidiano della qualità della
refezione. Essi riporteranno, tra gli
altri, dati relativi alla somministra-
zione dei pasti, al rispetto delle
norme igienico-sanitarie da parte
della ditta ed alle modalità di cottura
degli alimenti. Tali format, che sa-
ranno consegnati alle direzioni didat-
tiche e da queste compilati, ci
consentiranno di intervenire in modo
mirato, puntuale e tempestivo sulle
singole ed eventuali criticità che si
dovessero manifestare. Colgo perciò
l’occasione per ringraziare, anche a
nome del sindaco, quanti tra funzio-
nari comunali, Dirigenti scolastici, ge-
nitori ed insegnanti, stanno
profondendo massimo impegno nelle
questioni».
Che fine ha fatto il teatro Mu-
gnone?
«Nonostante il restauro del teatro
Mugnone non rientri tra le compe-
tenze del mio assessorato per la col-
legialità che contraddistingue
quest’amministrazione, sono comun-
que informata sulla questione. A ri-
guardo il sindaco Antonio De Angelis,
insieme agli assessori Santoro e Go-
lino, con il supporto dell’intera giunta,
sta profondendo massimo impegno
per la conclusione dell’iter propedeu-
tico alla fase esecutiva, che potrebbe
iniziare a breve. Come noto, i lavori
dovrebbero essere finalizzati alla
messa in sicurezza dello stabile ed
alla realizzazione di un primo stralcio
funzionale, nelle more del reperi-
mento di risorse per il completa-
mento dell’opera. Siamo coscienti
del fatto che Marcianise è attraver-
sata da vividi fermenti culturali che
come amministrazione dobbiamo es-
sere in grado di valorizzare, da un
lato dotando la città di strutture ade-
guate, dall’altro semplificando e svel-
tendo le procedure per la richiesta e
per la concessione di patrocini per
manifestazioni ed eventi».
In più di una circostanza Fratelli
d’Italia ha messo in discussioni le
scelte legate all’ambito, soprat-
tutto sul coordinatore.
«Il gruppo Fratelli d’Italia non ha mai
celato di avere delle riserve sull’am-
bito C05, ma non credo sia io a dover
intervenire in merito. Al di là delle sin-
gole posizioni, è chiaro che l’ammi-
nistrazione tutta considera essenziali
i servizi assistenziali rivolti alle fasce
deboli, e per questo è particolar-
mente solerte sia nel fornire il proprio
contributo fattivo sia nell’espletare le
attività di controllo a cui è preposta».
Politiche culturali, quali i pro-
grammi del suo Assessorato?
«L’orientamento che l’amministra-
zione ha assunto a base delle politi-
che culturali prevede il
coinvolgimento, e dunque la valoriz-
zazione delle associazioni del territo-
rio. Come amministrazione, vogliamo
porci come ideale riferimento che ac-
coglie, organizza e supporta le inizia-
tive dei cittadini. E’ chiaro che,
accanto a tutto ciò, intendiamo co-
munque proseguire lungo il solco già
tracciato con le felici esperienze
delle adesioni al Giffoni Film Festival
ed al Fiabaday, promuovendo cioè la
partecipazione dei marcianisani agli
eventi nazionali ed alle manifesta-
zioni culturali più rilevanti».
Le tante fibrillazioni che si regi-
strano in maggioranza, soprat-
tutto in Forza Italia, hanno portato,
addirittura pezzi importanti della
squadra di De Angelis, vedi Paride
Amoroso, a chiedere le dimissioni
di due suoi colleghi. Le problema-
tiche politiche quanto condizio-
nano il vostro operato?
«Ho l’onore di avere assegnate de-
leghe relative a settori che si interes-
sano di questioni e di obiettivi da rag-
giungere che prescindono dal colore
politico di chi le promuove e di chi ne
beneficia».
mugnone Arecchia: ci siamoL’assessore: in dirittura d’arrivo l’iter per il via ai lavori
MARCIANISE
Anna Arecchia
10 15/11/2014
MADDALONI. Mentre sembrava
che i problemi economici per il
Comune di Maddaloni si fossero
risolti con lo sblocco del mutuo
per il dissesto, in queste ore si as-
sistono a polemiche e prescrizioni
sulla manovra della giunta De
Lucia. Consigliere Esposito, come
stanno le cose?
«Ad alimentare polemiche e pro-
blemi sono gli stessi revisori impe-
gnati in una guerra interna tra loro
che hanno fatto non poca confusione
sul bilancio. I tecnici hanno predispo-
sto assieme una relazione a cui due
danno parere favorevole e uno con-
trario. Delle due l’una, ho a ragione il
presidente del collegio che muove
delle critiche e boccia il bilancio, o gli
altri due che danno il via libera... In
questi giorni abbiamo assistito ad
una nota integrativa da parte degli
stessi revisori che, probabilmente, ha
l’obiettivo di avvicinare un po’ le po-
sizioni dopo la prima relazione sul bi-
lancio, nella quale vengono espressi
rilievi pesanti che alimentano ulte-
riore caos».
Rispetto a questa vicenda, come
Partito democratico, come vi state
muovendo?
«I problemi che vengono posti, non
sono da prendere sotto gamba.
L’equilibrio tra i residui attivi e pas-
sivi. L’inserimento in bilancio di cre-
diti di dubbia esigibilità che
richiamano il modo di operare di ge-
stioni passate, non possono essere
affrontate sotto gamba. Per questa
ragione, come partito ci siamo affidati
nelle mani di un tacnico al quale ab-
biamo demandato il compito di ana-
lizzare tutti questi dati, in modo da
avere un quadro risolutivo della vi-
cena che ci consente di avanzare
una proposta anche concreta nell’in-
teresse della città».
Questione Villaggio dei ragazzi, al
di la delle tante parole, sembra
che nulla si muova...
«Il grande assente è il presidente
della Regione Campania Stefano
Caldoro che non si capisce perché
non intervenga. Abbiamo celebrato
un consiglio comunale al termine del
quale abbiamo approvato un ordine
del giorno che si muoveva in questa
direzione. Tra l’altro, in questo mo-
mento, non ci sono strade alternative
dal commissariamento. Una volta ve-
nuto meno il consiglio d’amministra-
zione, la Regione Campania ha
l’obbligo di nominare un commissa-
rio. Tutto questo non avviene in ma-
niera inspiegabile con il Villaggio dei
ragazzi che sta morendo».
Quello delle interdittive antimafia
sta diventando un problema ricor-
rente anche per le aziende che
operano con il Comune di Madda-
loni.
«Come Pd abbiamo intenzione di av-
viare un’azione di monitoraggio,
anche alla luce degli arresti che ci
sono stati nell’ultimo periodo sul ter-
ritorio per capire come mai tante
aziende, poi, finiscono nella rete
dell’anfimafia, andando a bloccare
diversi appalti».
bilancio caos dei revisoriEsposito: «Caldoro sta facendo morire il Villaggio»
MADDALONI
Gaetano Esposito
15/11/2014 11
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Appello per S. AgnelloLa chiesa concorre come luogo del cuore Fai
15/11/2014 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Teatrodilina porta in scenaBanana a “Officina Teatro”
Per la stagione teatrale “Condi-visioni” di Officina Teatro, arrivaa San Leucio di Caserta, lacompagnia “TEATRODILINA”mettendo in scena BANANE,spettacolo anticonvenzionale esperimentale reduce dalla primaassoluta di qualche settimana fapresso il Teatro dell’Orologio diRoma. L’appuntamento è sa-bato 15 e domenica 16 novem-bre. Banane (un quasi roadmovie per quattro attori, uncane e alcune casse sparpa-gliate) è la storia di alcune esi-stenze e della traiettoria stortadella loro vita. La vicenda iniziaa Roma, con l’arrivo alla sta-zione Termini di una ragazzacon un borsone a tracolla silen-ziosa e spettinata e finisce unanno dopo su un lembo di terrasolitaria, su una spiaggia d’in-verno, davanti a una nave inpartenza. In mezzo c’è il lungoviaggio di due amici a bordo diuna macchina presa in prestitoe una partita di carte andatamale. È una storia che parla diamore e di felicità vissuta dapersone che però si accorgonoa malapena di sentirne la man-canza.
Nozze in fiera, tutti gli appuntamenti con gli sposi
Cresce l’attesa per “Nozze inFiera – Salone Mediterraneodella Sposa”, che si terrà dal 5all’8 e dal 12 al 14 dicembrenell’A1 Expo (uscita autostra-dale A1 Capua). «Manca unmese all’inizio della manifesta-zione e abbiamo già raggiunto ilsold out degli spazi espositivi –ha affermato il presidente delpolo fieristico, Antimo Caturano– Segno tangibile che stiamopercorrendo la strada giusta e ilnostro evento viene vissutodalle imprese come un vero mo-mento di crescita e confronto,utile ad affrontare il futuro conmaggiore fiducia».
Eccomi, al centro socialeil libro di Simone Riccioni
Al via il primo appuntamento delprogetto “cultura” programmatodal Forum dei giovani di Casa-pesenna. Un’apertura in grandestile che vedrà sabato 15 no-vembre, alle ore 18,00 presso ilCentro sociale Antonio Can-giano, la presentazione del libro“Eccomi” di Simone Riccioni, acui farà seguito la proiezione delcortometraggio tratto dall’opera.Un incontro estremamente sti-molante per la presenza in saladell’attore- autore Simone Ric-cioni e del noto regista Alessan-dro Valori che ha firmato la regiadi Eccomi. Ad introdurre i lavorisarà Bernando Massaro, presi-dente del Forum dei giovani,che non nasconde la propriasoddisfazione per un eventoche coniuga l’arte cinematogra-fica e letteraria, ma che soprat-tutto permetterà ai presenti diconfrontarsi direttamente con ilgiovane autore. “Nel libro -spiega il presidente del Forum -Simone racconta la sua infanziain Uganda dove lui, figlio di duemissionari di origini marchi-giane, è nato e cresciuto. E poigli anni difficili del ritorno in Italiatra bambini che non capivanoquesto coetaneo così innamo-rato della libertà e lo prende-vano in giro”.
MADDALONI. Cari amici, quest’oggi giungeremo a Mad-daloni, luogo ricco di storia, cultura, tradizioni, eccellenzeartigianali ed agroalimentari, per sostenere l’impegnodegli amici della Chiesa di Sant’Agnello, quale sito –“luogo del cuore” – FAI, per il 2014, che invito tutti congrande passione a votare. La città di Maddaloni, svilup-patasi prima dell’anno mille sulla fascia pedemontana deiTifatini a seguito della decadenza della prestigiosa Ca-latia (c. VIII sec. a.C.) insediata poco distante, lungo lavia Appia, è ricca di edifici ecclesiastici: fra questi, lachiesa di Sant’Aniello è tra i più interessanti. Luogo diculto costruito al di fuori della cinta muraria del castello,citata tra le prime parrocchie erette nel centro abitato,lungo l’antichissima via Maddalena. Le prime notizie, ri-salgono ad un documento del 1105: Riccardo II, principedi Capua, conferma all’abbazia di San Lorenzo di Aversail possesso di alcuni territori del proprio demanio in Mad-daloni, e uno dei terreni in questione ha sui confini laterra di Sant’Agnello. Altra menzione storica, è nella Bolladi Senne, arcivescovo capuano, del 1113, fonte preziosa,ricca di notizie e riferimenti determinanti, nella definizionestorica della ricchezza della nostra amata terra. Lachiesa è in stile romanico con impianto paleocristiano, enavata mediana di sviluppo longitudinale pari alla lun-ghezza della chiesa, con due navate laterali minori, se-parate dalla centrale da due file composte ognuna da trecolonne di spolio provenienti, probabilmente, dai restidell’antica Calatia. La navata centrale si conclude conun’abside, mentre le due navate laterali terminanoognuna con un altare: a sinistra c’è quello dedicato allaMaddalena, a destra si trova l’altare dedicato a Sant’Au-gusto che, secondo la leggenda, venuto dall’Africa in-sieme ad altri vescovi come S. Prisco e S. Castrese,trovò rifugio prima a Calatia, allora sede vescovile (Epi-scopus Calactinus) e poi a Maddaloni dove, intorno al490 d.C. morì. Si narra, che fu poi sepolto nella chiesadella Maddalena, con annesso monastero basiliano,posta in prossimità di Sant’Aniello. L’edificio presentavarie fasi medievali (almeno tre) che si svilupparono tral’XI ed il XIII secolo, con successivamente diversi rifaci-menti, il più vistoso dei quali risale al 1721, quando fu re-staurata a spese del Monte dei morti della Congregadella Maddalena, eretto nella chiesa omonima, con a se-guito della definitiva chiusura della stessa, trasferimentonella chiesa di Sant’Aniello, dove probabilmente furonosistemate anche le reliquie di Sant’Augusto, utilizzandogli stucchi e le decorazioni del 1721, con motivo a con-chiglia, in parte, ancora oggi caratterizzanti la chiesa diSant’Aniello, copertura della facies medievale dell’edifi-cio, che è stata svelata solo a seguito del terremoto del1980, ed inoltre sostituendo le finestre circolari della fasesettecentesca alle splendide finestre gotiche a sestoacuto ancora visibili all’esterno sulla parete destra. Nel1821, all’inizio della navata sinistra, fu eretta una cap-pella dedicata alla Madonna dei Sette Dolori con altareprivilegiato in stucco. Tanti danni però subì nel tempo,specie con il terremoto del 1980, che fece crollare il tettopiù volte rifatto che in origine era a struttura lignea, conrivestimento di coppi ed embrici con voltine a botte (allasiciliana), ma allo stesso che permise, tra le macerie, lasplendida scoperta dell’originaria muratura medievaledella chiesa e ancor più che i pilastri che reggono le ar-cate divisorie delle navate nascondevano al loro internodelle colonne romane di spolio, con capitelli tutti differenti
tra di loro, ed un ciclo di affreschi tardo medioevali, che,aspetta ancora di essere restaurato. Successivamentela chiesa fu chiusa ed abbandonata al suo destino: di-versi arredi, i marmi degli altari ed anche le mattonelle incotto e maiolica del pavimento, eccellenza artigianalemaddalonese, tra le altre, sono andati perduti o giaccionoaccantonati in altri luoghi sacri. Alcune statue e la palaraffigurante Sant’Aniello collocata sull’altare maggiore,sono invece conservati nella vicina chiesa del CorpusDomini. La statua di Sant’Augusto, trasferita a Casertarestaurata, si trova oggi nella nuova parrocchia di S. Au-gusto in via Borsellino. Che dire ….ogni commento èdavvero superfluo…. Una grande ricchezza stratificata,con testimonianze di epoche diverse, che si succedono,e sovrappongono, lasciata morire in questo modo…..As-surdo davvero… Per fortuna, con grande dignità ed or-goglio, un gruppo di volontari, ha riaperto la chiesa eresa visitabile, per far godere quanti vogliono, di un viag-gio nella storia millenaria di cui il ns territorio è incredibil-mente ricca. E’ per questo motivo, nobile causa edimpegno, che la Chiesa di Sant’Agnello è stata iscritta alcensimento dei luoghi italiani da non dimenticare, pro-mosso dal Fai (Fondo Ambiente Italia) “I luoghi delcuore”, sperando nella sensibilità di tanti che hanno acuore la storia e cultura, anche come vettore e volanodel territorio. E’ fondamentale votare, poiché i tre siti piùvotati, avranno la possibilità di ricevere una sovvenzioneutile e necessaria almeno ai primi sommari lavori da ef-fettuarsi. Il primo obiettivo da raggiungere è il rifacimentodella copertura; la speranza è di riportarla al suo anticosplendore, sottraendola al degrado e all’abbandono.Nella visita al sito di qualche giorno fa, con mio grandeapprezzamento espresso per gli amici volontari ,ho po-tuto avere una chicca da loro, ammirare uno splendidopezzo di trabeazione dorica, oltre a tanti altri elementi dispolio dappertutto impiegati nella muratura della chiesa.Per questo vi invito a votare sul seguente link: http://iluo-ghidelcuore.it/luoghi/ce/maddaloni/chiesa-di-sant-agnello/27028. Visionando anche una ricca galleriafotografica e le indicazioni su come votare per il suo re-cupero su http://www.chiesasantagnello.it e su FB -sal-viamo la chiesa di S. Aniello.
Umberto Marzuillo
La chiesa di Sant’Agnello
CASAGIOVE.
Tutto come
prima. In via
Quartier Vecchio
a Casagiove ria-
pre “Le Quattro
Fontane”, storico
locale punto di ri-
ferimento impre-
scindibile per tutti
i buongustai della
provincia di Ca-
serta e non solo.
Da venerdì è
possibile nuova-
mente gustare le
prelibatezze che
hanno reso fa-
moso il risto-
rante, con
qualche piccola novità.
Al di la del look leggermente diverso della sala che è ancora più accogliente per gli ospiti, la qualità della cucina si
arricchisce di una mano in più, quella dello chef Francesco che porterà al menù de “Le quattro fontane” una ven-
tata di freschezza che servirà a valorizzare ancor di più i piatti dello chef Michele, che negli anni ha saputo por-
tare ad altissimi livelli la cucina del locale di via Quartier Vecchio.
L’unica cosa che non cambia nel locale è la filosofia della cucina: nessun cibo precotto, nessun ritrovato chimico,
solo prodotti freschi preparati sul momento per un sapore unico nel suo genere.
E così da venerdì si torna nuovamente a mangiare la carne di bufala, il famoso baccalà de Le quattro fontane cu-
cinato nelle maniere più disparate con l’amore di sempre, il maialino nero, i piatti della tradizione popolare come
le pettole e fagioli, le specialità di mare, rese uniche dalla mano magica degli chef e da un pesce freschissimo.
Per quei pochi che nella loro vita non hanno conosciuto “Le quattro fontane”, non resta che recarsi in via Quartier
vecchio dove, sicuramente, si ritroveranno con tutti coloro che, invece, “Le quattro fontane” le hanno conosciute,
per poter gustare dopo una breve pausa sapori e pietanze da leccarsi i baffi. Buon appetito...
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Le Quattro fontaneRiapre lo storico locale di via Quartier vecchio
15/11/2014Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Una tre giorni dedicata alla canzone napoletana
Una grande occasione di incon-tro tra studiosi, artisti ed appas-sionati. Una tregiorni di studio espettacoli su una delle più cele-bri e amate tradizioni musicali ecanore al mondo. Tutto questosarà il 1° Meeting della Can-zone Napoletana che si terrà aSuccivo, da venerdì 14 a dome-nica 16 novembre. L'evento,promosso dall'AmministrazioneComunale della cittadina atel-lana, si terrà nell'AuditoriumPaolo VI, in piazza IV Novem-bre. Il ricco programma di que-sta prima edizione del"meeting", oltre a tanti validis-simi musicisti che si alterne-ranno sul palco (tra cui spicca lasplendida voce di EMANUELALOFFREDO), vede la presenzadi: VITTORIO MARSIGLIA (ve-nerdì alle 21), GIANNI AVER-SANO (sabato alle 21), chepresenterà il nuovo disco.
Emma 3.0, al Palamaggiòil concerto della Marrone
San Potito, tutto pronto per i mercatini di Natale
"EMMA 3.0" arriva al PalaMag-giò di Caserta sabato 15 no-vembre! Il nuovo atteso tour neipalasport italiani di EMMA Mar-rone, che ha debuttato sabato 8novembre ad Acireale (Catania),vede l'artista pugliese esibirsi inuna versione live ancora unavolta rinnovata. Nel tour EMMAproporrà una scaletta tutta dacantare con i suoi successi e ibrani che da sempre proponelive (da "Amami" a "La miacittà", da "Calore" a "Cercavoamore", da "Schiena" a "Non èl'inferno", a molti altri), unita-mente a brani che quasi mai in-terpreta in tour e che sarannodelle vere e proprie "chicche"per i fan (da "Sembra strano" a"Meravigliosa", da "Cullami" a"Con le nuvole", da "Folle para-diso" a "Non sono solo te"). Sulpalco di "EMMA 3.0" l'artistasarà accompagnata da unaband di 7 elementi.
Ci siamo quasi. Prosegue senzasosta l’organizzazione della 26°edizione del Mercatino di Nataledi San Potito Sannitico in pro-gramma per i giorni 6 e 7 di-cembre. La presentazioneufficiale si svolgerà all’Ente Pro-vinciale per il Turismo di Ca-serta il giorno 26 novembre apartire dalle ore 11:00. Comesempre tra i primi eventi adinaugurare le festività natalizie ilMercatino di Natale di San Po-tito Sannitico anche quest’annoregalerà ai visitatori un pro-gramma sempre più ricco. Lanovità assoluta sarà la pista dipattinaggio su ghiaccio sinteticoche sarà allestita presso "l'An-golo del Caffè". Per entrambi i giorni è inoltreprevista l’animazione per bam-bini a cura di "Dream Anima-tion". Una Mostra Mercato delTartufo del Matese sarà il fioreall’occhiello legato all’aspetto dipromozione del territorio in-sieme a tutti i prodotti di eccel-lenza dell’Alto Casertano graziealla collaborazione del Gal AltoCasertano. L’organizzazione è acura della Pro Loco Genius Locidi San Potito Sannitico che nondeluderà neppure quest’annoquanti vorranno visitare il pae-sino matesino che si prepara alNatale.
Le Quattro fontane
Arte e cultura nel borgo di Castel di SassoCASTEL DI SASSO - Vallata Castel di Sasso - Vallata
s.r.l. in collaborazione con l'Associazione "Terra del
Sole" che si occupa di promuovere l’arte, la cultura
del territorio, organizza, nei giorni 22 e 23 novem-
bre, una mostra di pittura e fotografia a cura della
giornalista Laura Ferrante e la critica della dott.ssa
Adriana Lepore, giovane laureata in storia dell’Arte
e grande scoperta dell’Associazione TDS: un'idea
gratificante e creativa per tutti. La giornata continua
con il laboratorio teatrale e di animazione alla let-
tura, indicato per i bambini dai 3 agli 11 anni, curato
dalla prof.ssa Serafina Ragozzino. Un progetto, ca-
pace di diventare valido strumento educativo, e gra-
zie alla maestria dell'organizzatrice può trasformarsi
in una grande opportunità che consente di esplo-
rare e stimolare le capacità di vivere e lavorare in
gruppo. Il programma si concluderà con: "Favola
Mia", gruppo esperienziale affidato alle competenze
della dottoressa, Marilena Negri, Psicologa - Psico-
terapeuta. Il Borgo Vallata può definirsi un museo a
cielo aperto, in cui vengono organizzate, mostre ed
eventi, laboratori per adulti e bambini, con percorsi
tematici che rievocano il passato: dalla lavorazione
artigianale al racconto. Tanto per non perdere l'abi-
tudine vi invitiamo a questo "MAGICO" appunta-
mento! 22 novembre ore 15 nel borgo delle favole,
per far rivivere un borgo incontaminato, massima
espressione di una cittadinanza attiva.
Gli artisti che prenderanno parte al progetto: Nina
Esposito, Paola Paesano, Ivana Storto, Silvia Zaza
D’Aulisio, Angela Santoro, Lena Lanca, Gaetano Im-
parato (fotografo).
Il borgo di Castel di Sasso
NAVONE-IDINI: BOTTA E RISPOSTA. SOLO PARI COL TARANTO
I falchetti scendono in campo con
la chiara voglia di riscattare la
sconfitta di misura della setti-
mana precedente, maturata sul
terreno di gioco del Rende. La
gara valevole per la nona gior-
nata di campionato vede al Pinto
la compagine pugliese del Ta-
ranto. Tacchi e compagni partono
forte mettendo sotto assedio la
retroguardia ospite. La grossa
mole di gioco prodotta si concre-
tizza al 29’ quando il direttore di
gara concede un calcio di rigore alla formazione di casa: dal dischetto si
porta lo specialista Navone che non fallisce l’occasione per portare la pro-
pria squadra in avanti. A questo punto la reazione da parte della rappre-
sentativa tarantina non si lascia attendere. Al 38’ infatti Idini riesce a
liberarsi del diretto marcatore e depositare la sfera alle spalle dell’estremo
difensore Porrino. La ripresa viene combattuta ad armi pari dalle due squa-
dre in campo. Il punteggio di uno ad uno conclusivo fotografa in pieno l’an-
damento complessivo del match.
IACOBELLI, ATTUALE ALLENATORE
DEGLI ALLIEVI DELLA FIORENTINA
Agostino Iacobelli, originario di Torre
del Greco, comincia la trafila delle gio-
vanilI del Napoli nel 1978. Con la ca-
sacca azzurra collezionerà dodici
presenze in massima serie fino al
1983. Dopo un anno in serie B alla Pi-
stoiese, si trasferisce al Catanzaro. A
questo punto inizia un lungo girova-
gare per lo stivale per il centrocampista
partenopeo. Veste infatti nell’ordine le
casacche di Empoli, Avellino, Cremo-
nese, Siena, Piacenza, Ancona, Reg-
gina. Raggiunge la Casertana nel
1996. Alla corte dei falchetti colleziona soltanto sette presenze divenendo
una delle prestigiose meteore rossoblu. Chiude la carriera da atleta nella
stagione successiva al Tricase.
Parte immediatamente l’avventura da allenatore. Fa da vice a Vincenzo
Guerini a Terni, Catania e Siena. La prima esperienza autonoma è alla
Berretti dell’Arezzo. Attualmente è il responsabile della rappresentativa Al-
lievi della Fiorentina.
CASERTA. Ennesima prova di ma-
turità per la compagine diretta da mi-
ster Gregucci.
Nonostante la sconfitta in terra san-
nita si è vista una formazione d’as-
salto capace di mettere sotto per
larghi tratti la maggiore pretendente
al salto di categoria. L’atteggiamento
tattico dei falchetti e soprattutto la vo-
glia espressa da ogni singolo inter-
prete ha messo in evidenza la
possibilità del gruppo di poter gio-
care senza assilli fino al termine della
stagione con grosse ambizioni. Il
quarto posto potrebbe concedere la
possibilità di giocarsi la chance dei
play-off.
Alla luce delle recenti prestazioni,
questo traguardo non costituisce
un’impresa impossibile.
Attualmente in alto le tre campane
Juve Stabia, Benevento e Salerni-
tana stanno dimostrando di correre
con determinazione verso la cadet-
teria oltre al Lecce, partito anche
quest’anno con leggero ritardo ri-
spetto alla corsa promozione. I fal-
chetti avranno il compito di
mantenere costante l’andamento in
termini di risultati positivi ed approfit-
tare dei momenti di tensione del
poker di testa, senza trascurare le in-
seguitrici che potrebbero inserirsi alla
distanza. Dal Vigorito, tranne per il
punteggio finale, sono arrivati segnali
decisamente positivi.
Cissé sta crescendo in maniera
esponenziale, diventando leader del
reparto offensivo, e non disde-
gnando un deciso apporto in fase di
pressing all’altezza della linea me-
diana, caratteristica mancante ad ini-
zio della stagione.
Il centrocampo comincia a benefi-
ciare stabilmente della sapienza tec-
nica di Carrus, destinato a diventare
il faro nel cuore del terreno di gioco.
Domani pomeriggio al Pinto arriva il
Martina Franca.
La cautela è sempre obbligato ma la
Casertana di questi tempi ci per-
mette di ipotizzare una domenica po-
meriggio tranquilla.
Nicola Maiello
casertana subito il riscattoContro il Martina per dimenticare la sfortuna di Benevento
14 15/11/2014 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1981Chi l’ha visto
Mister Gregucci
CLASSIFICA
Benevento 28
Juve Stabia 25
Salernitana 25
Lecce 24
Casertana 21
Vigor Lamezia 21
Foggia 20
Catanzaro 19
Matera 18
Lupa Roma 17
Paganese 15
ACR Messina 13
Melfi 12
Barletta 11
Martina 10
Savoia 8
Cosenza 8
Ischia Isolav. 7
Reggina 6
Aversa 5
CASERTA. La pessima sconfitta in-
terna contro Cremona (la 5° in altret-
tante partite) chiude, nel suo piccolo,
un'epoca, perchè è una sconfitta che
provoca un piccolo terremoto all'in-
terno della Juve Caserta. In sala
stampa il g.m. Marco Atripaldi ri-
mette il suo mandato nelle mani della
società, società che, nella persona di
Raffaele Iavazzi, decide di confer-
mare l'ex Biella al suo posto, respin-
gendo, quindi, le dimissioni. Non
finisce qui, perchè nella giornata di lu-
nedì 10 Novembre la società comu-
nica ad Emanuele Molin che il suo
lavoro, come allenatore della Juve
Caserta, è terminato, causa scarsi ri-
sultati fin qui prodotti. Paga il coach di
Mestre, paga per tutti, come succede
spesso in questi casi, paga, probabil-
mente, il non essere riuscito ad im-
porsi, soprattutto a livello mentale e
caratteriale, su un gruppo di giocatori
che, soprattutto nella sconfitta di do-
menica scorsa, appare svogliato,
senza cuore nè anima, quasi come se
dovesse fare un piacere a qualcuno a
scendere sul parquet. Molin termina
la sua avventura in bianconero con 35
panchine in poco più di una stagione,
15 vittorie e 20 sconfitte, la stagione
scorsa chiusa ad una tripla dai play
off, un lavoro comunque, nel com-
plesso, non malvagio, ma i 25 anni da
assistente si sono fatti sentire in tante
piccole cose, non solo tecniche (la
squadra, fin qui, non ha fatto vedere
nulla di costruito a parte il contro-
piede), ma anche, e soprattutto, ca-
ratteriali e gestionali. A Molin, grande
professionista e persona per bene, va
il più grande in bocca al lupo per il
proseguimento della sua carriera, alla
Juve il compito di guardare avanti e di
riscostruire un gruppo capace non
solo di vincere le partite, ma di rial-
zarsi, mentalmente e caratterial-
mente, per uscire da questa
situazione complicata. Il compito di ri-
partire è assegnato a Zare Markov-
ski, che è il nuovo allenatore della
Juve Caserta. Nato a Skopje (Mace-
donia) il 28 Ottobre del 1960, esordi-
sce col Rabotnicki, appena 28enne,
squadra con cui vince il campionato
nel 1990/1991. Nell’estate del 1991 il
primo trasferimento in Italia: lo prende
la Dinamo Sassari, allora in A2, dap-
prima come supervisore delle giova-
nili, poi come allenatore. In Sardegna
resta tre stagioni, centrando due sal-
vezze ed un esonero. Nella stagione
1994/1995 resta in Italia, a Reggio
Emilia, dove esordisce in A1 con la re-
trocessione. Nell’estate del 1995 va in
Svizzera, al Bellinzona, dopodiché
torna in Macedonia, al MZT Skopje,
dove resta due stagioni e vince la
coppa nazionale nel 1997. La sta-
gione 1998/1999 lo vede, contempo-
raneamente, in Turchia, come head
coach del Durussufaka Istanbul, ma
anche come commissario tecnico
della nazionale macedone, che guida
fino al Dicembre del 1999. Torna,
quindi, in Svizzera, ai Lugano Tigers,
dove resta fino al 2002: vince 3 scu-
detti e 2 coppe nazionali. L’estate del
2002 è quella del ritorno in Italia: lo in-
gaggia la Scandone Avellino. In Irpi-
nia resta fino al 2005, conquistando,
nonostante i budget risicati, tre sal-
vezze insperate, che gli valgono,
nell’estate del 2005, la prestigiosa
chiamata della Virtus Bologna. Due
stagioni con le V Nere, nel 2006/2007
arriva fino alla finale scudetto, persa
contro la Mens Sana Siena. La sta-
gione 2007/2008 la inizia alla guida
dell’Olimpia Milano, ma 5 sconfitte
nelle prime 6 partite gli costano l’eso-
nero. Nell’estate del 2008 torna ad
Avellino, dove guida l’allora Air alla
prima avventura in Eurolega della sua
storia: la seconda vita avellinese di
Markovski dura, però, una sola sta-
gione, visto che, nel Giugno del 2009,
non c’è il rinnovo del contratto. Resta
fermo una stagione, un “cammeo”
francese al Limoges anticipa l’enne-
simo ritorno in Italia: nel 2011/2012 al-
lena la Biancoblu Bologna in
Legadue, sfiorando l’accesso ai play
off. Nel 2012/2013 subentra a Giam-
piero Ticchi alla guida della Scavolini
Pesaro, un ingaggio in corsa, come
quello della scorsa stagione, quando
sostituisce Andrea Mazzon alla guida
della Reyer Venezia, dove sfiora,
anche in questo caso, l’accesso ai
play off. Markovski si lega alla Juve
con un contratto fino a Giugno, con
opzione per la prossima stagione.
Queste le prime parole del neo head
coach bianconero: «Sono particolar-
mente soddisfatto di essere stato
chiamato in una piazza storica come
questa e posso assicurare il mio mas-
simo impegno per cercare di uscire al
più presto da una situazione che si è
messa male. Ora bisogna guardare
solo avanti». L'esordio di Markovski
avverrà nella delicata trasferta di
Capo d'Orlando, contro una diretta
concorrente per la salvezza, che ora
come ora diventa l'obiettivo primario
della Juve Caserta. La squadra di
Giulio Griccioli presenta, in regia,
Jonny Flynn, pezzo pregiato della
campagna acquisti siciliana, anche
se, complice un infortunio, ancora non
ha espresso il suo indiscusso poten-
ziale. Play maker americano classe
1989, prodotto di Syracuse, 6° scelta
assoluta al Draft del 2009, ha alle
spalle 163 partite in NBA, con le ca-
sacche di Twolves, Rockets e Bla-
zers, con 9.2 punti, 4 assist e 2
rimbalzi di media complessivi. Flynn
è un giocatore che, se sta bene, in
questi contesti fa tutta la differenza
del mondo: rapido, abile in campo
aperto, ottimo realizzatore al tiro e in
penetrazione, bravo anche a servire i
compagni, l'unico neo è la condizione
fisica, non sempre ottimale, ma que-
sto è un lusso a queste latitudini. In
posizione di guardia troviamo Austin
Freeman: 25 anni, americano di na-
scita ma in possesso di passaporto
cotonou (Liberia), l'abbiamo già visto,
in Italia, a Forlì, nel 2011/2012, prima
stagione senior dopo gli anni al col-
lege, a Georgetown. Discreto impatto
sulla serie A, Freeman è, in preva-
lenza, un tiratore dalla lunga distanza,
bravo in uscita dai blocchi e sugli sca-
richi. Il perimetro lo completa Brad-
ford Burgess: ala piccola americana
classe 1990, 198 cm per 100 kg, pro-
dotto di VCU, ultime due stagioni in
Belgio, nel Leuven. Burgess è la clas-
sica ala piccola americana, ottimo
atletismo, abile ad attaccare il ferro,
non proprio un tiratore affidabile dalla
lunga distanza. Dalla panchina Gric-
cioli può contare su tutta l'esperienza
del trio Andrea Pecile-Gianluca Ba-
sile-Matteo Soragna: 112 anni in tre,
ma questi non mollano mai. Pecile è
un play da ritmi alti, contropiede e
tanta corsa. La penetrazione è il suo
pane quotidiano, non sdegna il tiro da
3 punti, ma è in campo aperto che
può far male. Che dire di Basile: do-
menica toccherà quota 353 presenze
in serie A, il tiro "ignorante", apprez-
zato negli anni di Bologna e con la
Nazionale (dove le presenze sono
209, con un oro e un bronzo agli Eu-
ropei ed un argento olimpico), resta il
piatto forte di questo campione intra-
montabile che, alla soglia dei 40 anni,
sa essere ancora micidiale da dietro
l'arco dei 3 punti. Soragna è il classico
giocatore che, pur non essendo gio-
vanissimo, ogni allenatore vorrebbe
avere in squadra: le presenze in serie
A diventano 438, gli anni, il prossimo
26 Dicembre, saranno 39 per un gio-
catore che incarna, alla perfezione, il
ruolo di gregario. Difensore arcigno,
attaccante ordinato, con un buon tiro,
importante per mantenere gli equilibri
in campo. Dominique Archie è l'ala
grande: 202 cm per 95 kg, confer-
mato dopo l'ottima stagione scorsa,
quando Giuseppe Sindoni l'ha pe-
scato in Romania, anche in serie A si
sta facendo rispettare, con 16.2 punti
e 5.8 rimbalzi di media. Pur non es-
sendo un totem, è un giocatore di
buona presenza, mano molto educata
e buonissima tecnica di base, può
adattarsi anche da ala piccola in si-
tuazione di quintetto alto. Il centro è
Dario Hunt: 25 anni, 206 cm per 110
kg, prodotto di Nevada University,
Ucraina e Austria nel suo primo anno
da senior, è un'altra delle note liete del
rooster orlandino. Pivot verticale se ce
n'è uno, grande presenza a rimbalzo,
intimoritore, grande interprete del pick
& roll e del post basso, non un buon
tiratore di tiri liberi, tallone d'Achille di
questo ragazzo. Dalla panchina San-
dro Nicevic: un altro dei confermati,
assieme a Basile, Soragna e Archie,
della passata stagione, un altro di
quelli che si avvicina, inesorabil-
mente, ai 40 anni, ma un altro di quelli
che offre un apporto sempre sicuro.
Già visto in Italia con Treviso e Mon-
tegranaro, grande esperienza euro-
pea, tante presenze anche con la
nazionale croata, Nicevic è un auten-
tico professore di post basso, un gio-
catore che, entro i 4 metri, sa essere
pericoloso, anche perchè dotato,
come tutti coloro che provengono
dalla zona Adriatica dell'Europa, da
mani da pianista. I giovani Corrado
Bianconi, Sedin Karavdic e Marco
Strati completano una squadra che,
in quintetto, inizia con Flynn, Free-
man, Burgess, Archie e Hunt.
Francesco Padula
1515/11/2014SPORT/Juvecaserta
JUVE la cura MarkovskiIl coach macedone per risollevare la squadra dopo i 5 ko
Zare Markovski