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CaSERTa. Sindaco Del gaudio, in occasione dell’ultima chiacchie- rata, lei parlò dell’avvio di lavori in questo autunno che avrebbero permesso di far ripartire l’econo- mia a Caserta. a che punto siamo con questo progetto? «Diciamo che abbiamo mantenuto gli impegni che abbiamo preso pubbli- camente con la città. Stiamo por- tando avanti in maniera responsabile, quelli che erano i punti che avevamo fissato nel nostro pro- gramma elettorale. Sono partiti i la- vori per la realizzazione della Tuoro Garzano, sono stati completati gli in- terventi a largo Amico. A questo dob- biamo aggiungere i lavori a San Leucio e quelli per le infrastrutture per il policlinico. Rispetto al nostro ruolino di marcia, siamo in ritardo con il pagamento dei debiti del disse- sto di un paio di settimana, ma, per fine anno, provvederemo anche ad effettuare questa operazione che consentirà di mettere in circolo un bel po’ di risorse per l’economia di Ca- serta». E per il prossimo anno, cosa c’è in cantiere? «Prima di pensare al prossimo anno, pensiamo al presente. A strettissimo giro, infatti, partiranno gli interventi per l’illuminazione della Reggia e quelli per la videosorveglianza sui quali puntiamo tantissimo, dal mo- mento che, la mia amministrazione ha sempre creduto nel ruolo di Pa- lazzo Reale. A giorni, poi, presente- remo il preliminare del Puc che, rappresenta un atto storico per la città di Caserta. E’ dagli anni 80 che la città non approva uno strumento urbanistico che ne regolamenta lo sviluppo». a proposito della Reggia, da que- ste colonne la commissaria del- l’Ept Ranucci ha detto di aver avviato un dialogo con il vescovo per far celebrare la messa all’in- terno della Cappella Palatina. Lei cosa ne pensa? «Diciamo che sarebbe una cosa bel- lissima poter ascoltare la Santa Messa all’interno della Cappella Pa- latina, anche se l’unico titolato a de- cidere su questa vicenda è il vescovo. Lo sbloccaCaserta Del Gaudio: ecco il piano per rilanciare la città ATO RIFIUTI c’è l’assemblea Il 3 e 4 dicembre l’appuntamento per la costituzione dell’organismo di ge- stione. Pag.3 Finalmente. L’avverbio descrive alla perfezione l’efficacia delle parole del commissario dell’Ept Lucia Ranucci che, per la prima volta, ha avuto il coraggio di affrontare il tema Reggia in maniera disincantata, ma, nello stesso tempo concreta. Il dirigente regionale non si è lasciata intimidire dalla magnificenza e dall’imponenza del monumento, ma, anzi, ha fatto in modo di sfruttare a proprio vantaggio questi due concetti nell’interesse della città e della provincia di Caserta. Una visione open della Reggia, finalmente parte integrante della città, da rendere omogenea agli usi dei casertani e non più corpo estraneo da preservare e, per questo, da mettere sotto una campana di vetro concettuale costituisce una sorta di rivoluzione copernicana per Terra di Lavoro e per il suo bene simbolo. Poco importa, poi, se realmente si riuscirà a convincere il vescovo ad aprire la Cappella Palatina e a consentire la suggestione della Santa Messa. Sicuramente, se si continua su questa strada, lo sgradevole appellativo di cattedrale nel deserto che non genera economia per il territorio, sarà dimenticato molto presto da continua a pag.2 di Francesco Marino L’edit oriale continua a pag.2 Reggia, ora serve strutturare le idee della Ranucci Pio Del gaudio IOVINE nella lista del presidente L’ex eurodeputato pronto a candi- darsi nella lista civica del presidente del centrosinistra. Pag. 4 CICIA e la forza delle donne La consigliera: pronta per a sacrifi- carmi per le regionali se il partito lo riterrà utile. Pag.5 PUC cancellato il campo: è bufera Corsale insorge contro il piano di Terraccia: mortificati 30 anni di storia dell’Hermes. Pag.7 RICCI boccia il comitato «Solo disinformazione e dietrologia politica nell’azione del comitato Capua 3 Luglio». Pag.9 MUGNONE presto il via ai lavori L’assessore Arecchia parla anche della mensa scolstica e dell’ambito politiche sociali. Pag.10 BILANCIO il Pd punta i revisori Esposito: per le loro guerre interne hanno alimentato solo tanta confu- sione. Pag.11 Per informazioni 328.3997148 [email protected] www.casertafocus.net Anno V n. 36 15/11/2014 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me- ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Casertafocus n36

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Page 1: Casertafocus n36

CaSERTa. Sindaco Del gaudio, in

occasione dell’ultima chiacchie-

rata, lei parlò dell’avvio di lavori in

questo autunno che avrebbero

permesso di far ripartire l’econo-

mia a Caserta. a che punto siamo

con questo progetto?

«Diciamo che abbiamo mantenuto gli

impegni che abbiamo preso pubbli-

camente con la città. Stiamo por-

tando avanti in maniera

responsabile, quelli che erano i punti

che avevamo fissato nel nostro pro-

gramma elettorale. Sono partiti i la-

vori per la realizzazione della Tuoro

Garzano, sono stati completati gli in-

terventi a largo Amico. A questo dob-

biamo aggiungere i lavori a San

Leucio e quelli per le infrastrutture

per il policlinico. Rispetto al nostro

ruolino di marcia, siamo in ritardo

con il pagamento dei debiti del disse-

sto di un paio di settimana, ma, per

fine anno, provvederemo anche ad

effettuare questa operazione che

consentirà di mettere in circolo un bel

po’ di risorse per l’economia di Ca-

serta».

E per il prossimo anno, cosa c’è in

cantiere?

«Prima di pensare al prossimo anno,

pensiamo al presente. A strettissimo

giro, infatti, partiranno gli interventi

per l’illuminazione della Reggia e

quelli per la videosorveglianza sui

quali puntiamo tantissimo, dal mo-

mento che, la mia amministrazione

ha sempre creduto nel ruolo di Pa-

lazzo Reale. A giorni, poi, presente-

remo il preliminare del Puc che,

rappresenta un atto storico per la

città di Caserta. E’ dagli anni 80 che

la città non approva uno strumento

urbanistico che ne regolamenta lo

sviluppo».

a proposito della Reggia, da que-

ste colonne la commissaria del-

l’Ept Ranucci ha detto di aver

avviato un dialogo con il vescovo

per far celebrare la messa all’in-

terno della Cappella Palatina. Lei

cosa ne pensa?

«Diciamo che sarebbe una cosa bel-

lissima poter ascoltare la Santa

Messa all’interno della Cappella Pa-

latina, anche se l’unico titolato a de-

cidere su questa vicenda è il

vescovo.

Lo sbloccaCasertaDel Gaudio: ecco il piano per rilanciare la città

ATO RIFIUTI c’è l’assembleaIl 3 e 4 dicembre l’appuntamento per

la costituzione dell’organismo di ge-

stione. Pag.3

Finalmente. L’avverbio descrive

alla perfezione l’efficacia delle

parole del commissario dell’Ept

Lucia Ranucci che, per la prima

volta, ha avuto il coraggio di

affrontare il tema Reggia in

maniera disincantata, ma, nello

stesso tempo concreta. Il

dirigente regionale non si è

lasciata intimidire dalla

magnificenza e dall’imponenza

del monumento, ma, anzi, ha

fatto in modo di sfruttare a proprio

vantaggio questi due concetti

nell’interesse della città e della

provincia di Caserta. Una visione

open della Reggia, finalmente

parte integrante della città, da

rendere omogenea agli usi dei

casertani e non più corpo

estraneo da preservare e, per

questo, da mettere sotto una

campana di vetro concettuale

costituisce una sorta di

rivoluzione copernicana per Terra

di Lavoro e per il suo bene

simbolo. Poco importa, poi, se

realmente si riuscirà a convincere

il vescovo ad aprire la Cappella

Palatina e a consentire la

suggestione della Santa Messa.

Sicuramente, se si continua su

questa strada, lo sgradevole

appellativo di cattedrale nel

deserto che non genera

economia per il territorio, sarà

dimenticato molto presto da

continua a pag.2

diFrancesco Marino

L’editoriale

continua a pag.2

Reggia, ora servestrutturare le ideedella Ranucci

Pio Del gaudio

IOVINE nella listadel presidenteL’ex eurodeputato pronto a candi-

darsi nella lista civica del presidente

del centrosinistra. Pag. 4

CICIA e la forzadelle donne La consigliera: pronta per a sacrifi-

carmi per le regionali se il partito lo

riterrà utile. Pag.5

PUC cancellato ilcampo: è buferaCorsale insorge contro il piano di

Terraccia: mortificati 30 anni di storia

dell’Hermes. Pag.7

RICCI boccia il comitato«Solo disinformazione e dietrologia

politica nell’azione del comitato

Capua 3 Luglio». Pag.9

MUGNONE presto il via ai lavoriL’assessore Arecchia parla anche

della mensa scolstica e dell’ambito

politiche sociali. Pag.10

BILANCIO il Pdpunta i revisoriEsposito: per le loro guerre interne

hanno alimentato solo tanta confu-

sione. Pag.11

Per informazioni328.3997148

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Anno V n. 3615/11/2014

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Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Page 2: Casertafocus n36

segue dalla prima

«Penso però che quella della dotto-

ressa Ranucci sia stata una provoca-

zione con la quale ha voluto dire che

è giunto il momento di avere una vi-

sione differente e più aperta del mo-

numento vanvitelliano che mi vede

perfettamente in sintonia e che, tra

l’altro, è in linea con le indicazioni del

ministero. Questo approccio lo ab-

biamo portato anche nel tavolo sulla

Reggia che abbiamo istituito, tanto p

vero che, a breve, con la soprinten-

denza sigleremo un protocollo d’in-

tesa che va proprio in questa

direzione. La Reggia deve diventare

fruibile per intero alla collettività fis-

sando anche un tariffario. Noi rite-

niamo, ad esempio che,

indipendentemente dalle funzioni re-

ligiose, si debba consentire di poter

far celebrare i riti civili a Palazzo

Reale. In passato giunsero diverse

richieste in questa direzione. Il

Parco, il Palazzo, il Teatro di corte, le

cavallerizze, tutto deve poter diven-

tare fruibile per la gente, ovviamente,

con un costo che andremo a stabilire

in base ad un vero e proprio tariffario.

Attraverso questa operazione i pro-

venti ricavati andranno una parte alla

Reggia per la sua manutenzione e

l ’ a l -

tra al Comune di Caserta che li inve-

stirà per interventi per la città come,

ad esempio, le strade».

Prima parlava del policlinico, la

città attende da anni il suo ospe-

dale universitario...

«Abbiamo fatto ripartire l’opera con

la mia amministrazione. Il dato è

sotto gli occhi di tutti. Nei prossimi

giorni il prefetto ci riunirà a Palazzo

Acquaviva per analizzare lo stato di

avanzamento dell’opera. L’incontro

arriva anche dietro una mia sollecita-

zione. E’ intenzione del preftto capire

come procedono le cose con l’obiet-

tivo di abbreviare il più possibile i

tempi di completamento dell’infra-

struttura. Da parte nostra, stiamo

provvedendo al completamento,

come già detto, dei servizi circostanti

per avere un’opera che sia in grado

di rispondere alle esigenze del terri-

torio».

Nella sua amministrazione si po-

trebbe concretizzare la realizza-

zione di un’opera rincorsa da tanti

suoi predecessori come l’interra-

mento della stazione ferroviaria.

«Con il contributo dell’onorevole Pe-

trenga da un lato e del Partito demo-

cratico dall’altro, stiamo gettando le

basi per centrare un risultato impor-

tantissimo per la città di Caserta, l’in-

terramento dell’attuale stazione, la

realizzazione di una nuova stazione

in zona Saint Gobain con il manteni-

mento dell’alta velocità sul nostro ter-

ritorio».

segue a pagina 3

2 15/11/2014 CASERTA

continua da pag.1

cittadini ed addetti ai lavori.

Per quanto le visite a Palazzo

Reale siano in calo, la Reggia resta

sempre uno dei monumenti con il

più alto numero di visitatori d’Italia.

Questo particolare la rende una mi-

niera d’oro da dover sfruttare e non

un corpo estraneo in cui transita

gente a modi casello autostradale

senza che nessuno resti e si fermi a

spendere in città.

Certo, una cosa del genere sarebbe

bellissima, richiamerebbe turisti da

ogni parte d’Italia e del mondo. Si

potrebbe immaginare di costruire un

percorso di turismo religioso con

Capua e il santuario di Santa Lucia

che, a loro volta, sono già mete am-

bite che, però, non riescono a svi-

luppare un volume di economia per

il territorio perché non incardinate in

un ragionamento complessivo che

tiene dentro, servizi e strutture al-

berghiere.

La spallata alla visione conserva-

trice della Reggia di Caserta ora

deve essere supportatada

un’azione collettiva da parte delle

istituzioni che devono avere il co-

raggio e l’intelligenza di cavalcare

l’azione della Ranucci.

Bisogna accelerare quel processo

che deve portare all’allestimento di

una stagione al teatro di Corte della

Reggia perché ci sono i presupposti

affinché, nel rispetto dell’imponenza

del palazzo, si possano organizzare

degli spettacoli. Altro che arena di

Verona...

Una tragedia nel complesso vanvi-

telliano sarebbe una sorta di spetta-

colo nello spettacolo che, anche in

questo caso, diventerebbe un’attrat-

tiva imperdibile per gli amanti del-

l’opera che genererebbe un

ulteriore indotto per Terra di Lavoro.

Ma, prima di continuare a volare

con la fantasia, di immaginare la

quantità industriale di opportunità

del genere che una visione diffe-

rente della Reggia porterebbe, è

necessario dare un seguito a quelle

parole, sostanziare quegli interventi,

creare finalmente quella squadra

trasversale che abbraccia tutte le

istituzioni e che si spoglia del suo

credo politico solo ed esclusiva-

mente per fare in modo di liberare il

monumento vanvitelliano da quella

corazza che lo avvolge e lo limita. E

qui viene il difficile.

Il primo passo la commissaria del-

l’Ept l’ha fatto, ora si aspetta il se-

condo...

Solo così il sogno magico della

Reggia di Caserta può diventare re-

altà!

reggia via libera alle nozze«Protocollo con la soprintendenza per regolanentare gli spazi»

La Reggia di Caserta

Tariffarioper poteraffittaregli spazinel Palazzo

Stazioneinterratae alta velocità:siamopronti

Page 3: Casertafocus n36

segue da pagina 2

«Nelle prossime ore, abbiamo in pro-

gramma un incontro con i sindaci di

Gricignano d’Aversa e di Maddaloni

per portare avanti questo ragiona-

mento. C’è la volontà forte da parte

del territorio di ottenere questo risul-

tato».

Sindaco, non pensa che Caserta

debba cominciare a ragionare un

po’ da capoluogo, mettendosi a

capo di processi importanti per

l’intera provincia?

«Lo stiamo facendo. Il 3 e 4 dicem-

bre abbiamo l’assemblea per la co-

stituzione dell’ato rifiuti. Assieme agli

altri sindaci, abbiamo la responsabi-

lità di gestire un settore delicato per

il nostro territorio. Un’operazione si

mile si dovrebbe concretizzare per

l’ato gas, mentre qualche problemino

in più lo stiamo avendo per l’acqua.

La Regione Campania non ha previ-

sto la costituzione di un ato per la

provincia di Caserta e ha deliberato

di accorpare la nostra provincia con

Napoli. Il nostro consiglio comunale,

da questo punto di vista si è

espresso in maniera chiarissima,

cioé noi non vogliamo in nessun

modo essere inglobati a Napoli, per-

ché questa cosa comporterebbe un

aumento del costo del servizio. Per

questa ragione, se non ci sarà la

possibilità di costituire una struttura

Casertana, chiediamo di essere ac-

corpati con Benevento».

Si avvicinano le elezioni regionali.

Sono in tanti nella sua maggio-

ranza quelli che vogliono candi-

darsi.

«Le elezioni regionali sono uno cosa

serissima, perché dal loro esito di-

pende la gestione di un ente impor-

tante da cui possono dipendere le

sorti del nostro territorio.

Caldoro ha lavorato bene, perché ha

attuato un’azione di risanamento in-

dispensabile per la Campania, ma,

adesso è il momento dei programmi.

Spero che si definiscano presto i

candidati, di modo che si può iniziare

a parlare dei programmi. La pros-

sima campagna regionale deve es-

sere quella in cui si deve dire cosa si

vuole fare dei rifiuti, della sanità,

quali strategie si ha intenzione di

mettere in campo per creare occupa-

zione. Una forza responsabile come

la nostra, ovviamente non può sot-

trarsi ad un’operazione del genere».

Francesco Marino

ato rifiuti c’è l’assembleaNiente accordo sull’acqua, Caserta non vuole Napoli

315/11/2014CASERTA

Il consiglio comunale

Regionaliparliamodel pianosul lavoroe sullasanità

Page 4: Casertafocus n36

CASERTA. L’idea di farsi bollare

come una meteora della politica ca-

sertana non piace all’ex eurodepu-

tato Vincenzo Iovine che, a quanto

sembra, dopo aver saltato la finestra

per la riconferma a Bruxelles, sem-

bra pronto a rigettarsi nell’agone alle

prossime elezioni regionali. L’impren-

ditore di Francolise, sembra intenzio-

nato a candidarsi, infatti, nella lista

civica che organizzerà il presidente

del centrosinistra, chiunque esso sia.

Iovine, infatti, ha rotto ogni forma di

rapporto con Centro democratico

con cui era passato prima delle ul-

time elezioni politiche e, quindi, ha

deciso di scendere in campo con la

lista del presidente per non lasciare

il campo del centrosinistra.

Eletto con l’Italia dei valori nel 2009,

Iovine ha anche militato per un bre-

vissimo periodo nel Partito democra-

tico, con la speranza di poter

partecipare alle parlamentarie ed es-

sere eletto nella squadra del go-

verno.

Vistosi negare questa opportunità

scelse Centro democratico, con cui

però fu candidato in posizione non

utile nella circoscrizione di Campania

uno.

Con lui ci dovrebbe essere anche

Elisabetta Corvino, già candidata

come sindaco nella città di Casal di

Principe.

Passando alle liste, in questo mo-

mento, la situazione più complicata

si vive in casa Partito democratico.

L’unica che si può considerare certa

della candidatura è Lucia Esposito

in quanto uscente.

Se dovesse sciogliere la riserva, ac-

canto a lei ci potrebbe essere il pre-

sidente regionale del Pd Stefano

Graziano.

In corsa per uno scranno a Palazzo

Santa Lucia, ci sono poi il sindaco di

Villa di Briano Dionigi Magliulo, con

il sostegno dell’eurodeputato Nicola

Caputo che, in subordine potrebbe

puntare sull’ex candidato alla segre-

teria Giuseppe Roseto.

Per la cosiddetta area riformista, in

corsa, ci sono l’ex coordinatore pro-

vinciale dei democratici Dario Ab-

bate, l’ex sindaco di Marcianise

Filippo Fecondo, il sindaco di Ma-

cerata Campania Luigi Munno e l’ex

sindaco di Mondragone Achille Cen-

nami.

Della partita, poi, dovrebbe essere

l’avvocato Antonio Mirra, consi-

gliere provinciale e Raffaella Zaga-

ria, consigliera comunale a

Casapesenna. Tra le donne, poi,

qualche possibilità c’è l’ha la figlia del

presidente del consorzio idrico Pa-

squale Di Biasio e l’ex coordinatrice

femminile Rosida Baia.

Tra gli uomini, forte da Caserta arriva

la candidatura del capogruppo

Franco De Michele.

Nella partita, ci sono ancora il coor-

dinatore di Casal di Principe Carlo

Corvino, il sindaco di Piedimonte

Matese Vincenzo Cappello, il sin-

daco di Camigliano Vincenzo Cen-

name. A tutti questi nomi,

ovviamente, deve essere aggiunto

quello di Gennaro Oliviero che, allo

stato attuale, entrerebbe in quota so-

cialista all’interno della lista dei de-

mocratici in virtù del patto federativo

che c’è a livello nazionale. Questa

cosa tiene sulle spine i democrat che

vedono nel politico sessano un vero

e proprio spauracchio.

Sul risultato finale della composi-

zione della lista, ovviamente, inci-

derà in maniera forte chi sarà il

presidente. Anche Sel nel contempo

si sta organizzando per una propria

lista. Allo stato ha dato la sua dispo-

nibilità il consigliere di Falciano del

Massico Igor Prata.

iovine con il presidenteL’ex eurodeputato si rilancia alle regionali. Come si muove il Pd

CASERTA

Luigi Munno Antonio MirraVincenzo Iovine

Pasquale Di Biasio Raffaella Zagaria Giuseppe Roseto

4 15/11/2014

Page 5: Casertafocus n36

CASERTA. Consigliera Cicia, le

elezioni regionali si avvicinano.

Allora la vedremo impegnata in

prima persona?

«Le elezioni regionali sono una com-

petizione molto impegnativa perché

ciascun candidato è come se do-

vesse affrontare centoquattro comu-

nali. C’è bisogno di raccogliere

consensi in tutti i Comuni della pro-

vincia per sperare di poter concor-

rere alla conquista di un seggio. In

questa tornata sarà importante per il

successo delle liste il ruolo delle

donne. Io ho offerto a Forza Italia la

disponibilità a dare un contributo alla

lista nella speranza di affermare la

leadership del nostro partito sul ter-

ritorio. Abbiamo una vera e propria

corazzata con Nugnes, Di Costanzo,

Ventriglia e Gianpiero Zinzi che sono

una garanzia di successo. Se il par-

tito ritiene utile il mio sacrificio, io

sono qui, altrimenti... ».

Se Forza Italia non dovesse rite-

nere di candidarla, a quanto sem-

bra ci sono tante altre forze che

sono pronte ad ospitarla perché

apprezzano le sua doti politiche e

confidano nel suo successo elet-

torale come Fratelli d’Italia...

«Ringrazio Fratelli d’Italia per la

stima che ha dimostrato di avere nei

miei confronti. Ritengo che quando si

opera nell’interesse della collettività

in coerenza con un modello politico,

si guadagni il rispetto degli alleati. E’

sempre bello, però, vedere che ci

sono delle persone che apprezzano

il tuo lavoro e che ti offrono, nono-

stante la militanza in un partito diffe-

rente, l’opportunità di partecipare ad

una competizione prestigiosa come

le regionali. Per una come me che fa

politica con il cuore, gesti del genere

lasciano il segno».

Qual è lo stato di salute di Forza

Italia in questo momento?

«Noi siamo Forza Italia! Non pos-

siamo avere uno stato di salute diffe-

rente dall’ottimo. Abbiamo vissuto un

momento particolare nella nostra

storia legato a questioni personali

che hanno colpito la nostra leader-

ship provinciale e regionale che sono

arrivate in concomitanza dei pro-

blemi del presidente Berlusconi, ep-

pure, senza un candidato locale, alle

europee abbiamo raccolto oltre il

30%. Questo dato ci impone a fare di

più e meglio alle regionali così come

alle amministrative per confermare la

nostra etichetta di provincia più az-

zurra d’Italia».

E’ diventata la madrina del canile

per le sue campagne sull’ado-

zione degli animali e le sue inizia-

tive per la raccolta dei fondi,

eppure la sua interrogazione dei

giorni scorsi ha causato un ve-

spaio di polemiche. Come mai?

«Io non sono la madrina del canile.

Sono una persona che ha a cuore le

sorti della struttura, ma, soprattutto,

dei suoi ospiti. Ho dato il mio perso-

nale contributo adottando il mio

Falco e convincendo altri amici a fare

la stessa cosa. Quella del canile è

una battaglia di civiltà che intendo

portare avanti senza se e senza ma.

Con l’aperidog ho acceso i riflettori

sul problema in maniera simpatica,

dal momento che la gente non deve

essere investita dai problemi, ma

deve essere resa partecipe in ma-

niera intelligente se vogliamo otte-

nere dei risultati. Ho raccolto un po’

di soldini, assieme agli amici del Bar

Boys che sono serviti a comprare

tanta pappa per gli ospiti del canile.

Quanto alle polemiche, rivolga la do-

manda a chi le ha fatte... Io voglio sa-

pere quanti soldi sono stati destinati

al canile, quanti sono stati material-

mente erogati e come sono stati

spesi. Da amministratore è un mio di-

ritto? Qual è lo scandalo? Perché

qualcuno si è sentito tirare in ballo?».

Da qualche mese ha avviato una

contro-campagna sulla terra dei

fuochi che non è propriamente in

linea con quella dei suoi colleghi...

«Nessuna contro-campagna. La mia

è una campagna che tende a ripristi-

nare la verità. Il 2% dell’intero territo-

rio è stato ritenuto inquinato. Tra

l’altro, prima di questo screening,

una fetta consistente di quel 2%, e

sottolineo 2% era già isolata perché

si trovava a ridosso di discariche o di

impianti per lo smaltimento dei rifiuti.

Ora se questi dati ci possono far dire

che è giusto distruggere la nostra

economia, è opportuno massacrare

la mozzarella, cancellare l’agro ali-

mentare, che resta ancora, nono-

stante tutto una fetta considerevole

delle nostre entrate, io non ci sto.

Non ci sto a mortificare un prodotto

di qualità assoluta come la nostra

mozzarella per privilegiare una vol-

gare pasta filata. Non ci sto a dire

che le conserve del Nord sono supe-

riori ai nostri pomodori. Per fortuna

non sono l’unica a cercare di ripristi-

nare la verità su questo tema così

delicato. Anche il presidente della

Camera di commercio Tommaso De

Simone, esperto sia del mondo agri-

colo che conoscitore profondo del

nostro apparato economico, ha sem-

pre cercato di far prevalere la verità

anche quando il populismo dilagante

sopravanzava il buon senso».

La commissaria dell’Ept ha propo-

sto di aprire la Cappella Palatina

per celebrare la messa domeni-

cale. Secondo lei è questa la

strada per valorizzare la Reggia?

«Partirei da una considerazione, la

Reggia non ha bisogno di essere va-

lorizzata... Un capolavoro del genere

si valorizza da solo! E’ necessario

piuttosto avviare un’azione di marke-

ting intorno alla Reggia che faccia in

modo che il monumento possa pro-

durre ricchezza per la città. L’idea di

celebrare la messa, sicuramente, è

un espediente per avvicinare la Reg-

gia e i turisti alla città. E’ indiscutibile

che la domenica, una funzione reli-

giosa all’interno del palazzo richia-

merebbe migliaia di persone da tutte

le parti che verrebbero a Caserta e

che, prima e dopo la celebrazione re-

ligiosa, spenderebbero dei soldi in

città. La parola di Dio pronunciata in

un luogo magico come la Reggia, re-

galerebbe suggestioni importanti.

Credo, però, che l’idea della dotto-

ressa Ranucci debba essere estesa

anche alle altre sale del Palazzo.

S’immagini che bello se al teatro di

corte si organizzasse uno spettacolo

teatrale o, addirittura si allestisse una

mini-stagione con degli spettacoli a

tema con l’importanza del Palazzo.

Le ricadute per la città sarebbero ec-

cezionali. Dall’Ept abbiamo avuto se-

gnali di apertura che dobbiamo

cogliere».

regionali il fattore donneLucrezia Cicia: saranno loro a fare la differenza

515/11/2014CASERTA

Lucrezia Cicia

Io inlista? SeFi vuolesonopronta alsacrificio

Terra deifuochi,non serveesagerareEcco laverità

Page 6: Casertafocus n36

Nuova Hyundai Santa Fe e nuova Hyundai ix35Mille modi di essere SUV.

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Page 7: Casertafocus n36

CASAGIOVE. Dinanzi ad un centi-

naio di persone martedì pomeriggio,

nell’assemblea pubblica convocata

dall’Amministrazione al Quartiere Mi-

litare Borbonico, è andato in scena il

progetto preliminare del nuovo Piano

urbanistico comunale (Puc), che è

stato presentato con l’ausilio di varie

immagini.

Puntualmente non sono mancate le

polemiche. Nonostante l’Assessore

all’Urbanistica Ingegnere Antonio

Terraccia abbia dichiarato che l’in-

tento della manifestazione fosse

quello di coinvolgere i cittadini nella

pianificazione urbanistica, evitando

che tali procedure avvengano in ca-

mera stagna per poi essere partorite

pochi giorni prima delle elezioni

come volano politico, l’apparente am-

nesia della localizzazione del campo

sportivo cittadino ha fatto andare su

tutte le furie chi da oltre trent’anni si

dedica alla gestione della scuola di

calcio e che negli ultimi tempi è co-

stretto a far giocare le proprie squa-

dre sui terreni sportivi delle città

limitrofe. Il Consigliere Comunale

Roberto Corsale, assente alla pre-

sentazione, ha però lo stesso deciso

di dire la sua, avendone fatta sia una

questione personale che ideologica;

sulle pagine del suo profilo facebook

ha redarguito la decisione di cancel-

lare trenta anni di storia abolendo

con un colpo di spugna lo stadio co-

munale e rimpiazzandolo con un

parco di verde pubblico.

Il rammarico di Corsale è anche

quello che la società calcistica Her-

mes sia stata del tutto esclusa dal

confronto popolare.

D’altro canto l’Assessore Terraccia

ha ribadito che l’invito al Corsale sia

stato recapitato da lui stesso di per-

sona e che la scelta di delocalizzare

il campo sportivo sia stata dettata

dalle attente valutazioni della società

calcistica che ha ritenuto lo stesso

inidoneo alla pratica agonistica. La

battaglia degli sportivi casagiovesi è

maggiormente ispirata alla centralità

dello stadio, una società sportiva che

fa soprattutto scuola di calcio ha l’esi-

genza che le sue strutture siano fa-

cilmente raggiungibili da tutti i

bambini del territorio ed, inoltre, una

squadra cittadina, che gioca nel cam-

pionato di eccellenza, portando lustro

e facendo crescere il buon nome

della città di Casagiove, ha il dovere

e la necessità di giocare tra le “mura”

cittadine.

Ancor più ci si adira se si pensa che

il parco di verde pubblico c’è già:

l’Abetaia è lì, inerte ed inutilizzata;

l’immenso polmone verde, che essa

rappresenta, è interdetto ai cittadini

casagiovesi, diventando l’habitat na-

turale di ratti e serpenti.

Per di più gli alberi, a causa dell’incu-

ria e della mala gestione, stanno co-

minciando a morire, cadendo e

mettendo in serio pericolo gli abitanti

delle abitazioni adiacenti.

Ma non sono solo queste le dimenti-

canze del preliminare del Puc dell’In-

gegnere Terraccia, numerosissime

osservazioni sono state presentante

dai cittadini, tanto da far pensare che,

probabilmente, l’assessore abbia

proprio colto nel segno e le sue ap-

parenti amnesie siano state volute e

ricercate proprio per raggiungere

l’obiettivo che si era in precedenza

posto: quello di coinvolgere la cittadi-

nanza nelle decisioni dell’Ammini-

strazione con la cosiddetta

democrazia partecipativa. Anche i

Giovani Democratici di Casagiove

stanno lavorando alle proposte da in-

viare al comune per essere prese in

considerazione all’integrazione del

PUC, in particolare essi hanno notato

la carenza in città di aree verdi dedi-

cate specificamente allo sgambetta-

mento dei cani padronali. In questi

giorni stanno vagliando molti sugge-

rimenti per l’ individuazione e la suc-

cessiva necessaria gestione delle

aree verdi per cani, in molti parti d’Ita-

lia i comuni hanno intrapreso una

strada molto proficua sia per gli inte-

ressi cittadini che canini, si è proce-

duto all’affidamento delle suddette

alle libere associazioni di cittadini che

si impegnano alla loro pulizia, alla

manutenzione ed alla sorveglianza.

Luigi Di Costanzo

puc ‘cancellato’ il campoCorsale furioso: mortificati 30 anni di storia dell’Hermes

715/11/2014APPIA

Antonio TerracciaRoberto CorsaleElpidio Russo

SAN NICOLA Delli Paoli, corsa sul riequilibrioSAN NICOLA LA STRADA. Un milione e trecento-

mila euro di squilibro e l’invito, formalmente

giunto dalla Prefettura di Caserta, a provvedere

entro 20 giorni ad un riequilibrio di bilancio che si

preannuncia, per l’amministrazione targata Delli

Paoli, momento delicatissimo.

Un riequilibrio che si rende necessario a causa

del ritardo con cui si è proceduto a calcolare e

stabilire il valore dell’IMU per le seconde abita-

zioni e dell’IRPEF che sarebbero bastati, secondo

il primo cittadino, a risolvere la gran parte dei pro-

blemi.

Invece, la comunicazione ufficiale a firma del Pre-

fetto, Carmela Pagano, apre la strada alle proce-

dure previste dalla legge che, a dire la verità,

sono soltanto due di cui una, quella del dissesto

vero e proprio, non viene neanche presa in consi-

derazione dall’amministrazione dellipaoliana, data

anche l’entità della somma da recuperare. Al

primo cittadino nemmeno l’altra opzione, quella

del pre-dissesto, piace molto tanto è vero che pre-

ferisce parlare di “riequilibrio” del bilancio comu-

nale.

“Abbiamo ricevuto dalla Prefettura l’invito formale

ad avviare le procedure previste dalla legge per

sanare questo squilibrio di poco più di un milione

e trecentomila euro” – ha dichiarato Pasquale

Delli Paoli – “e entro 20 giorni sarà convocato un

consiglio comunale che dovrà avviare questo rie-

quilibrio del bilancio nel consuntivo”. E che il

passaggio in consiglio comunale non sarà una

passeggiata ne è consapevole dato l’appello al

senso di responsabilità che Delli Paoli rivolge

all’opposizione, ma anche alla maggioranza. “Se

escludiamo una parentesi negli anni ’80 possiamo

dire che San Nicola la Strada non ha mai cono-

sciuto commissariamenti e per questo mi appello

al senso di responsabilità dei consiglieri di mag-

gioranza e opposizione ad approvare il riequilibrio

che ci consentirà di uscire da questa situazione.

Purtroppo è capitato tutto a chiusura dell’anno fi-

nanziario, se fosse successo a inizio anno

avremmo certamente saputo correggere il tiro.

Voglio ricordare a tutti, consiglieri e cittadini, che

l’amministrazione è riuscita a contenere le spese

come mai prima d’ora. Chi siede in giunta lo fa ri-

nunciando alle indennità e” – conclude Delli Paoli

– “devo ringraziare i tecnici ed i funzionari del co-

mune se siamo riusciti a contenere i danni rispar-

miando ingenti somme senza ridurre i servizi alla

cittadinanza”. Con la dichiarazione di pre-disse-

sto l’amministrazione avrà la possibilità di otte-

nere finanziamenti (fino a 300 euro per abitante

residente) da utilizzare per sanare le casse comu-

nali. Ovviamente si tratta di veri e propri prestiti

da rimborsare, con un mutuo decennale. Per que-

sto motivo sarà fondamentale la programmazione

economica che, dal nuovo ciclo finanziario, dovrà

essere radicalmente reimpostata.

Nunzio De Pinto

Page 8: Casertafocus n36

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Dopo il bilancio

approvato per il rotto della cuffia, l’uscita dei socia-

listi dalla maggioranza e le tensioni tra le varie com-

ponenti dell’amministrazione di Biagio Di Muro, si

inizia a respirare aria da campagna elettorale a

Santa Maria Capua Vetere. Così, mentre a sinistra

si consolida l’asse Pd-Psi, il mondo del centrode-

stra cerca di trovare la quadratura del cerchio in

vista delle comunali che verranno (prematura-

mente?). Il Presidente del Consiglio comunale

Dario Martucci, vicino al mondo di FdI, resterebbe

al momento fuori dall’accordo tra Fi, Ncd e le tante

associazioni cittadine di orientamento destrorso.

Queste le dichiarazioni, di appena qualche giorno

fa, del capogruppo F.I. Gerardo Capitelli: «Come

prima forza politica di centrodestra in città stiamo

lavorando anche nell’intento di unire tutte le forze

politiche e associazioni civiche che si richiamano al

centrodestra e che vogliano lavorare per migliorare

la situazione in città. Per fare questo stiamo e con-

tinueremo a coinvolgere nuove persone nel mondo

della politica, è necessario valutare il buon lavoro

di ognuno, sostituire la 'vecchia politica' cioè quegli

interpreti che hanno dimostrato di pensare solo ad

interessi personali senza mai curarsi per anni dei

reali problemi di Santa Maria Capua Vetere».

Salvatore Mastroianni, coordinatore cittadino

Ncd, da oppositore dell’amministrazione comu-

nale come ha osservato la frattura tra Di Muro

e i socialisti di Leone?

«Era un qualcosa di prevedibile e che era in incu-

bazione da tempo. Questa è una maggioranza

estremamente eterogenea, tenuta insieme esclusi-

vamente da rapporti di interesse. Non vi è nulla di

politico nel rapporto tra le varie componenti che so-

stengono Di Muro e, come sempre, quando la po-

litica non fa da collante le Giunte saltano».

Crede alla possibilità che Biagio Di Muro possa

lasciare prematuramente la fascia tricolore?

«Le condizioni politiche si stanno creando, ma que-

sto è un problema che riguarda la città e non tanto

noi politici di opposizione… Dopo quattro anni di er-

rori e immobilismo sarebbe opportuno che qualche

savio stacchi la spina a questa amministrazione

che non posso che definire scandalosa e fallimen-

tare sotto ogni punto di vista».

E lei immagina chi potrebbe far cadere la mag-

gioranza?

«Purtroppo i politici che oggi governano Santa

Maria hanno già ampiamente dimostrato di non vo-

lersi schiodare dalle poltrone per nessuna ragione

al mondo. Del resto è questo interesse comune a

tenerli in piedi».

Parliamo del centrodestra, qualche giorno fa

Capitelli ha lanciato un appello al ricompatta-

mento del fronte che potremmo identificare con

la sigla “ex Pdl” intorno a Forza Italia. Il Nuovo

CentroDestra come si pone di fronte a questa

eventualità?

«Noi siamo assolutamente favorevoli a un adden-

samento delle forze cittadine che si rivedono negli

ideali della destra. Però credo che per fare ciò bi-

sogna lasciare indietro i leaderismi e le pretese di

primeggiare nella coalizione che nascerà».

Insomma, voi ci siete ma non vi accodate a Fi…

«Noi ovviamente collaboreremo con Fi, semplice-

mente credo sia inopportuno mettere le mani avanti

e parlare da un gradino che si presume essere

quello più alto. Questo vale per Fi, per noi del Ncd

e per tutti gli altri che vorranno condividere questo

percorso con noi».

Non avete paura che, qualora Di Muro dovesse

cadere prima del previsto, il centrodestra citta-

dino potrebbe trovarsi in difficoltà e preso in

controtempo?

«Non può avvenire una cosa del genere. L’attuale

classe dirigente del centrodestra è matura e pronta

a governare la città, riusciremo ad andare coesi e

compatti per offrire un’alternativa seria alla città».

Matteo Donisi

ncd i paletti a Forza ItaliaMastroianni: sì all’aggregazione, ma stop ai leaderismi

S. MARIA C.V.

Salvatore Mastroianni

Furti a raffica a CasapullaCASAPULLA. E’ di nuovo

emergenza sicurezza a

Casapulla. In questi

giorni, così come segna-

lato dagli amministratori

di condominio si sono ve-

rificati episodi di micro-

criminalità che hanno

coinvolto diversi com-

plessi abitativi del Co-

mune dell’Appia.

Presso il condominio Se-

reno, c’è stato un furto

nei garage, presso il con-

dominio Moselli lotto 7,

furto di citofoni, nel lotto

8, si sono registrati furti

di citofoni e delle auto in

sosta. Sitazione differente al condominio Mary Park, dove c’è stata

la rottura delle telecamere dei citofoni. Sull'argomento è intervenuto

il consigliere comunale di minoranza Andrea Martusciello: "Sono del

parere che la sicurezza sia un tema da porre al centro dell'attività

amministrativa, bisogna trovare le giuste soluzioni per riuscire al-

meno a limitare i danni con una presenza costante sul territorio, at-

traverso l'ausilio di telecamere di sorveglianza e perché no

prevedere a questo punto dei controllori di quartiere, il territorio è

nostro e va difeso."

Andrea Martusciello

8 15/11/2014

Page 9: Casertafocus n36

CAPUA. Sul progetto di riconversione dell’area

dell’ex campo profughi il movimento “Capua 3

luglio” ha espresso perplessità. Consigliere

Ricci, cosa dice in proposito?

«Il movimento politico “Capua 3 Luglio” disinforma

la cittadinanza, mettendo in mostra la sua anima

sinistra, attraverso annunci populistici che servono

solo a perdere tempo e a non realizzare nulla,

oltre a dimostrare di non conoscere gli atti ammi-

nistrativi. Bastava chiederli o quantomeno chie-

dere chiarimenti, questo lo avrebbe fatto un

movimento civico cittadino che ha a cuore l’inte-

resse della città e dei cittadini, senza badare ai co-

lori politici, ma evidentemente dietro al movimento

“Capua 3 luglio” si nascondono altre motivazioni».

Nel merito, come risponde alla “critiche”?

«L’area ci è stata trasferita come proprietà dalla

Regione Campania, il 19 gennaio del 2014, con la

prescrizione che se entro 3 anni non fosse stata

valorizzata, sarebbe rientrata di nuovo nel patri-

monio Regionale, dunque è utopìa ciò che afferma

“Capua 3 luglio” quando dice di far fronte al POR

Regionale 2014/2020, per finanziare la bonifica,

pur sapendo i tempi biblici della burocrazia ita-

liana, basti pensare che solo a settembre del 2014

ci sono arrivati i fondi del por 2007/2013 per inve-

stire circa 2 milioni di euro sul palazzo del Annun-

ziata, significherebbe perdere la proprietà e

restituirla alla regione. Inoltre trovo inesatto affer-

mare che l’area sarà attenzionata solo da edilizia

residenziale, infatti se avessero letto bene la deli-

bera di Consiglio si comprende perfettamente l’in-

dirizzo e la volontà».

C’è un problema legato alla bonifica. Dove si

troveranno le risorse per quest’operazione?

«Chi si aggiudicherà il bando per la realizzazione

della bonifica dei 130mila mq, verrà pagato con

l’alienazione a suo favore di 40mila mq di area ri-

spetto ai 130mila mq, sui quali 40 mila, come da

delibera di Consiglio e potrà realizzare residenze

di vario tipo, aree parco sugli standard urbanistici

e strutture collettive a servizio dei cittadini che abi-

teranno in quell’area, oltre a realizzare opere

come la rete fognaria, quella idrica, strade di ac-

cesso e la recinzione Sarà un area residenziale

modello dal punto di vista della ecosostenibilità,

come da linee guida prescritte anche nella deli-

bera di Consiglio».

C’è il timore che possa spuntare, tra l’altro,

qualche centro commerciale che potrebbe pe-

nalizzare gli esercenti locali. Può escludere

questa possibilità?

«L’ente avrà a disposizione 90mila mq di cui

45mila da destinare a strutture ricettive e commer-

ciali con il veto ai centri commerciali proprio a tu-

tela dei commercianti del centro storico. Ci sarà

spazio per parchi a tema, multisala cinematogra-

fici e sale bowling creando un turismo commer-

ciale tale da investire anche l’intero centro storico.

Altri 45 mila mq, invece, saranno destinati a strut-

ture sanitarie».

Quanto guadagnerà il Comune da quest’ope-

razione?

«Nelle casse comunali si stima una entrata di circa

7 milioni di euro, se si pensa che il valore di un

area commerciale bonificata e infrastrutturata non

potrà essere venduta a meno di 180-200 euro a

mq. Il comune creerà una grande area di sviluppo

in termini occupazionali ed economici, oltre a risa-

nare completamente un area con un forte degrado

ambientale inserita in un contesto residenziale im-

portante».

Cosa risponde a chi bolla l’operazione come

una mossa elettorale?

«Illazioni. Come sono illazioni quelle del Movi-

mento politico “Capua 3 Luglio” che identifica tali

progetti come messaggi elettorali. Non li abbiamo

realizzati prima perché l’area non rientrava nel pa-

trimonio immobiliare della città di Capua».

Mimmo Luongo

ricci sbugiarda il comitato«Capua 2 porterà sviluppo ed economia alla città»

915/11/2014CAPUA

Marco Ricci

otadcorf

Page 10: Casertafocus n36

MARCIANISE. Assessore Arec-

chia, quali sono le iniziative

messe in campo per assicurare un

efficace controllo del servizio di

refezione scolastica?

«Il sindaco Antonio De Angelis ed io,

da assessore al ramo, abbiamo

posto molta attenzione al controllo

della qualità della refezione scola-

stica, ritenendo che si tratti di un ser-

vizio particolarmente delicato

soprattutto per le fasce d’età degli

utenti coinvolti. Per questo, all’indo-

mani dell’inizio del corrente anno

scolastico, abbiamo subito riunito la

commissione mensa, composta da

una delegazione di amministratori,

genitori ed insegnanti, ed istituita lo

scorso marzo con il compito di vigi-

lare in particolare sulla quantità e

sulla qualità dei cibi serviti ai bambini

che frequentano le scuole dell’infan-

zia di pertinenza comunale. La pre-

detta commissione, della quale

anche io faccio parte, ha già effet-

tuato i primi sopralluoghi in alcuni

plessi del territorio, durante i quali ha

anche iniziato a raccogliere proposte

migliorative dell’intero servizio. Pro-

prio per mantenere alta e costante

l’attenzione sulla questione, in colla-

borazione con gli istituti scolastici in-

teressati, stiamo inoltre

predisponendo dei moduli per il ri-

scontro quotidiano della qualità della

refezione. Essi riporteranno, tra gli

altri, dati relativi alla somministra-

zione dei pasti, al rispetto delle

norme igienico-sanitarie da parte

della ditta ed alle modalità di cottura

degli alimenti. Tali format, che sa-

ranno consegnati alle direzioni didat-

tiche e da queste compilati, ci

consentiranno di intervenire in modo

mirato, puntuale e tempestivo sulle

singole ed eventuali criticità che si

dovessero manifestare. Colgo perciò

l’occasione per ringraziare, anche a

nome del sindaco, quanti tra funzio-

nari comunali, Dirigenti scolastici, ge-

nitori ed insegnanti, stanno

profondendo massimo impegno nelle

questioni».

Che fine ha fatto il teatro Mu-

gnone?

«Nonostante il restauro del teatro

Mugnone non rientri tra le compe-

tenze del mio assessorato per la col-

legialità che contraddistingue

quest’amministrazione, sono comun-

que informata sulla questione. A ri-

guardo il sindaco Antonio De Angelis,

insieme agli assessori Santoro e Go-

lino, con il supporto dell’intera giunta,

sta profondendo massimo impegno

per la conclusione dell’iter propedeu-

tico alla fase esecutiva, che potrebbe

iniziare a breve. Come noto, i lavori

dovrebbero essere finalizzati alla

messa in sicurezza dello stabile ed

alla realizzazione di un primo stralcio

funzionale, nelle more del reperi-

mento di risorse per il completa-

mento dell’opera. Siamo coscienti

del fatto che Marcianise è attraver-

sata da vividi fermenti culturali che

come amministrazione dobbiamo es-

sere in grado di valorizzare, da un

lato dotando la città di strutture ade-

guate, dall’altro semplificando e svel-

tendo le procedure per la richiesta e

per la concessione di patrocini per

manifestazioni ed eventi».

In più di una circostanza Fratelli

d’Italia ha messo in discussioni le

scelte legate all’ambito, soprat-

tutto sul coordinatore.

«Il gruppo Fratelli d’Italia non ha mai

celato di avere delle riserve sull’am-

bito C05, ma non credo sia io a dover

intervenire in merito. Al di là delle sin-

gole posizioni, è chiaro che l’ammi-

nistrazione tutta considera essenziali

i servizi assistenziali rivolti alle fasce

deboli, e per questo è particolar-

mente solerte sia nel fornire il proprio

contributo fattivo sia nell’espletare le

attività di controllo a cui è preposta».

Politiche culturali, quali i pro-

grammi del suo Assessorato?

«L’orientamento che l’amministra-

zione ha assunto a base delle politi-

che culturali prevede il

coinvolgimento, e dunque la valoriz-

zazione delle associazioni del territo-

rio. Come amministrazione, vogliamo

porci come ideale riferimento che ac-

coglie, organizza e supporta le inizia-

tive dei cittadini. E’ chiaro che,

accanto a tutto ciò, intendiamo co-

munque proseguire lungo il solco già

tracciato con le felici esperienze

delle adesioni al Giffoni Film Festival

ed al Fiabaday, promuovendo cioè la

partecipazione dei marcianisani agli

eventi nazionali ed alle manifesta-

zioni culturali più rilevanti».

Le tante fibrillazioni che si regi-

strano in maggioranza, soprat-

tutto in Forza Italia, hanno portato,

addirittura pezzi importanti della

squadra di De Angelis, vedi Paride

Amoroso, a chiedere le dimissioni

di due suoi colleghi. Le problema-

tiche politiche quanto condizio-

nano il vostro operato?

«Ho l’onore di avere assegnate de-

leghe relative a settori che si interes-

sano di questioni e di obiettivi da rag-

giungere che prescindono dal colore

politico di chi le promuove e di chi ne

beneficia».

mugnone Arecchia: ci siamoL’assessore: in dirittura d’arrivo l’iter per il via ai lavori

MARCIANISE

Anna Arecchia

10 15/11/2014

Page 11: Casertafocus n36

MADDALONI. Mentre sembrava

che i problemi economici per il

Comune di Maddaloni si fossero

risolti con lo sblocco del mutuo

per il dissesto, in queste ore si as-

sistono a polemiche e prescrizioni

sulla manovra della giunta De

Lucia. Consigliere Esposito, come

stanno le cose?

«Ad alimentare polemiche e pro-

blemi sono gli stessi revisori impe-

gnati in una guerra interna tra loro

che hanno fatto non poca confusione

sul bilancio. I tecnici hanno predispo-

sto assieme una relazione a cui due

danno parere favorevole e uno con-

trario. Delle due l’una, ho a ragione il

presidente del collegio che muove

delle critiche e boccia il bilancio, o gli

altri due che danno il via libera... In

questi giorni abbiamo assistito ad

una nota integrativa da parte degli

stessi revisori che, probabilmente, ha

l’obiettivo di avvicinare un po’ le po-

sizioni dopo la prima relazione sul bi-

lancio, nella quale vengono espressi

rilievi pesanti che alimentano ulte-

riore caos».

Rispetto a questa vicenda, come

Partito democratico, come vi state

muovendo?

«I problemi che vengono posti, non

sono da prendere sotto gamba.

L’equilibrio tra i residui attivi e pas-

sivi. L’inserimento in bilancio di cre-

diti di dubbia esigibilità che

richiamano il modo di operare di ge-

stioni passate, non possono essere

affrontate sotto gamba. Per questa

ragione, come partito ci siamo affidati

nelle mani di un tacnico al quale ab-

biamo demandato il compito di ana-

lizzare tutti questi dati, in modo da

avere un quadro risolutivo della vi-

cena che ci consente di avanzare

una proposta anche concreta nell’in-

teresse della città».

Questione Villaggio dei ragazzi, al

di la delle tante parole, sembra

che nulla si muova...

«Il grande assente è il presidente

della Regione Campania Stefano

Caldoro che non si capisce perché

non intervenga. Abbiamo celebrato

un consiglio comunale al termine del

quale abbiamo approvato un ordine

del giorno che si muoveva in questa

direzione. Tra l’altro, in questo mo-

mento, non ci sono strade alternative

dal commissariamento. Una volta ve-

nuto meno il consiglio d’amministra-

zione, la Regione Campania ha

l’obbligo di nominare un commissa-

rio. Tutto questo non avviene in ma-

niera inspiegabile con il Villaggio dei

ragazzi che sta morendo».

Quello delle interdittive antimafia

sta diventando un problema ricor-

rente anche per le aziende che

operano con il Comune di Madda-

loni.

«Come Pd abbiamo intenzione di av-

viare un’azione di monitoraggio,

anche alla luce degli arresti che ci

sono stati nell’ultimo periodo sul ter-

ritorio per capire come mai tante

aziende, poi, finiscono nella rete

dell’anfimafia, andando a bloccare

diversi appalti».

bilancio caos dei revisoriEsposito: «Caldoro sta facendo morire il Villaggio»

MADDALONI

Gaetano Esposito

15/11/2014 11

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Page 12: Casertafocus n36

12

Appello per S. AgnelloLa chiesa concorre come luogo del cuore Fai

15/11/2014 Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Teatrodilina porta in scenaBanana a “Officina Teatro”

Per la stagione teatrale “Condi-visioni” di Officina Teatro, arrivaa San Leucio di Caserta, lacompagnia “TEATRODILINA”mettendo in scena BANANE,spettacolo anticonvenzionale esperimentale reduce dalla primaassoluta di qualche settimana fapresso il Teatro dell’Orologio diRoma. L’appuntamento è sa-bato 15 e domenica 16 novem-bre. Banane (un quasi roadmovie per quattro attori, uncane e alcune casse sparpa-gliate) è la storia di alcune esi-stenze e della traiettoria stortadella loro vita. La vicenda iniziaa Roma, con l’arrivo alla sta-zione Termini di una ragazzacon un borsone a tracolla silen-ziosa e spettinata e finisce unanno dopo su un lembo di terrasolitaria, su una spiaggia d’in-verno, davanti a una nave inpartenza. In mezzo c’è il lungoviaggio di due amici a bordo diuna macchina presa in prestitoe una partita di carte andatamale. È una storia che parla diamore e di felicità vissuta dapersone che però si accorgonoa malapena di sentirne la man-canza.

Nozze in fiera, tutti gli appuntamenti con gli sposi

Cresce l’attesa per “Nozze inFiera – Salone Mediterraneodella Sposa”, che si terrà dal 5all’8 e dal 12 al 14 dicembrenell’A1 Expo (uscita autostra-dale A1 Capua). «Manca unmese all’inizio della manifesta-zione e abbiamo già raggiunto ilsold out degli spazi espositivi –ha affermato il presidente delpolo fieristico, Antimo Caturano– Segno tangibile che stiamopercorrendo la strada giusta e ilnostro evento viene vissutodalle imprese come un vero mo-mento di crescita e confronto,utile ad affrontare il futuro conmaggiore fiducia».

Eccomi, al centro socialeil libro di Simone Riccioni

Al via il primo appuntamento delprogetto “cultura” programmatodal Forum dei giovani di Casa-pesenna. Un’apertura in grandestile che vedrà sabato 15 no-vembre, alle ore 18,00 presso ilCentro sociale Antonio Can-giano, la presentazione del libro“Eccomi” di Simone Riccioni, acui farà seguito la proiezione delcortometraggio tratto dall’opera.Un incontro estremamente sti-molante per la presenza in saladell’attore- autore Simone Ric-cioni e del noto regista Alessan-dro Valori che ha firmato la regiadi Eccomi. Ad introdurre i lavorisarà Bernando Massaro, presi-dente del Forum dei giovani,che non nasconde la propriasoddisfazione per un eventoche coniuga l’arte cinematogra-fica e letteraria, ma che soprat-tutto permetterà ai presenti diconfrontarsi direttamente con ilgiovane autore. “Nel libro -spiega il presidente del Forum -Simone racconta la sua infanziain Uganda dove lui, figlio di duemissionari di origini marchi-giane, è nato e cresciuto. E poigli anni difficili del ritorno in Italiatra bambini che non capivanoquesto coetaneo così innamo-rato della libertà e lo prende-vano in giro”.

MADDALONI. Cari amici, quest’oggi giungeremo a Mad-daloni, luogo ricco di storia, cultura, tradizioni, eccellenzeartigianali ed agroalimentari, per sostenere l’impegnodegli amici della Chiesa di Sant’Agnello, quale sito –“luogo del cuore” – FAI, per il 2014, che invito tutti congrande passione a votare. La città di Maddaloni, svilup-patasi prima dell’anno mille sulla fascia pedemontana deiTifatini a seguito della decadenza della prestigiosa Ca-latia (c. VIII sec. a.C.) insediata poco distante, lungo lavia Appia, è ricca di edifici ecclesiastici: fra questi, lachiesa di Sant’Aniello è tra i più interessanti. Luogo diculto costruito al di fuori della cinta muraria del castello,citata tra le prime parrocchie erette nel centro abitato,lungo l’antichissima via Maddalena. Le prime notizie, ri-salgono ad un documento del 1105: Riccardo II, principedi Capua, conferma all’abbazia di San Lorenzo di Aversail possesso di alcuni territori del proprio demanio in Mad-daloni, e uno dei terreni in questione ha sui confini laterra di Sant’Agnello. Altra menzione storica, è nella Bolladi Senne, arcivescovo capuano, del 1113, fonte preziosa,ricca di notizie e riferimenti determinanti, nella definizionestorica della ricchezza della nostra amata terra. Lachiesa è in stile romanico con impianto paleocristiano, enavata mediana di sviluppo longitudinale pari alla lun-ghezza della chiesa, con due navate laterali minori, se-parate dalla centrale da due file composte ognuna da trecolonne di spolio provenienti, probabilmente, dai restidell’antica Calatia. La navata centrale si conclude conun’abside, mentre le due navate laterali terminanoognuna con un altare: a sinistra c’è quello dedicato allaMaddalena, a destra si trova l’altare dedicato a Sant’Au-gusto che, secondo la leggenda, venuto dall’Africa in-sieme ad altri vescovi come S. Prisco e S. Castrese,trovò rifugio prima a Calatia, allora sede vescovile (Epi-scopus Calactinus) e poi a Maddaloni dove, intorno al490 d.C. morì. Si narra, che fu poi sepolto nella chiesadella Maddalena, con annesso monastero basiliano,posta in prossimità di Sant’Aniello. L’edificio presentavarie fasi medievali (almeno tre) che si svilupparono tral’XI ed il XIII secolo, con successivamente diversi rifaci-menti, il più vistoso dei quali risale al 1721, quando fu re-staurata a spese del Monte dei morti della Congregadella Maddalena, eretto nella chiesa omonima, con a se-guito della definitiva chiusura della stessa, trasferimentonella chiesa di Sant’Aniello, dove probabilmente furonosistemate anche le reliquie di Sant’Augusto, utilizzandogli stucchi e le decorazioni del 1721, con motivo a con-chiglia, in parte, ancora oggi caratterizzanti la chiesa diSant’Aniello, copertura della facies medievale dell’edifi-cio, che è stata svelata solo a seguito del terremoto del1980, ed inoltre sostituendo le finestre circolari della fasesettecentesca alle splendide finestre gotiche a sestoacuto ancora visibili all’esterno sulla parete destra. Nel1821, all’inizio della navata sinistra, fu eretta una cap-pella dedicata alla Madonna dei Sette Dolori con altareprivilegiato in stucco. Tanti danni però subì nel tempo,specie con il terremoto del 1980, che fece crollare il tettopiù volte rifatto che in origine era a struttura lignea, conrivestimento di coppi ed embrici con voltine a botte (allasiciliana), ma allo stesso che permise, tra le macerie, lasplendida scoperta dell’originaria muratura medievaledella chiesa e ancor più che i pilastri che reggono le ar-cate divisorie delle navate nascondevano al loro internodelle colonne romane di spolio, con capitelli tutti differenti

tra di loro, ed un ciclo di affreschi tardo medioevali, che,aspetta ancora di essere restaurato. Successivamentela chiesa fu chiusa ed abbandonata al suo destino: di-versi arredi, i marmi degli altari ed anche le mattonelle incotto e maiolica del pavimento, eccellenza artigianalemaddalonese, tra le altre, sono andati perduti o giaccionoaccantonati in altri luoghi sacri. Alcune statue e la palaraffigurante Sant’Aniello collocata sull’altare maggiore,sono invece conservati nella vicina chiesa del CorpusDomini. La statua di Sant’Augusto, trasferita a Casertarestaurata, si trova oggi nella nuova parrocchia di S. Au-gusto in via Borsellino. Che dire ….ogni commento èdavvero superfluo…. Una grande ricchezza stratificata,con testimonianze di epoche diverse, che si succedono,e sovrappongono, lasciata morire in questo modo…..As-surdo davvero… Per fortuna, con grande dignità ed or-goglio, un gruppo di volontari, ha riaperto la chiesa eresa visitabile, per far godere quanti vogliono, di un viag-gio nella storia millenaria di cui il ns territorio è incredibil-mente ricca. E’ per questo motivo, nobile causa edimpegno, che la Chiesa di Sant’Agnello è stata iscritta alcensimento dei luoghi italiani da non dimenticare, pro-mosso dal Fai (Fondo Ambiente Italia) “I luoghi delcuore”, sperando nella sensibilità di tanti che hanno acuore la storia e cultura, anche come vettore e volanodel territorio. E’ fondamentale votare, poiché i tre siti piùvotati, avranno la possibilità di ricevere una sovvenzioneutile e necessaria almeno ai primi sommari lavori da ef-fettuarsi. Il primo obiettivo da raggiungere è il rifacimentodella copertura; la speranza è di riportarla al suo anticosplendore, sottraendola al degrado e all’abbandono.Nella visita al sito di qualche giorno fa, con mio grandeapprezzamento espresso per gli amici volontari ,ho po-tuto avere una chicca da loro, ammirare uno splendidopezzo di trabeazione dorica, oltre a tanti altri elementi dispolio dappertutto impiegati nella muratura della chiesa.Per questo vi invito a votare sul seguente link: http://iluo-ghidelcuore.it/luoghi/ce/maddaloni/chiesa-di-sant-agnello/27028. Visionando anche una ricca galleriafotografica e le indicazioni su come votare per il suo re-cupero su http://www.chiesasantagnello.it e su FB -sal-viamo la chiesa di S. Aniello.

Umberto Marzuillo

La chiesa di Sant’Agnello

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CASAGIOVE.

Tutto come

prima. In via

Quartier Vecchio

a Casagiove ria-

pre “Le Quattro

Fontane”, storico

locale punto di ri-

ferimento impre-

scindibile per tutti

i buongustai della

provincia di Ca-

serta e non solo.

Da venerdì è

possibile nuova-

mente gustare le

prelibatezze che

hanno reso fa-

moso il risto-

rante, con

qualche piccola novità.

Al di la del look leggermente diverso della sala che è ancora più accogliente per gli ospiti, la qualità della cucina si

arricchisce di una mano in più, quella dello chef Francesco che porterà al menù de “Le quattro fontane” una ven-

tata di freschezza che servirà a valorizzare ancor di più i piatti dello chef Michele, che negli anni ha saputo por-

tare ad altissimi livelli la cucina del locale di via Quartier Vecchio.

L’unica cosa che non cambia nel locale è la filosofia della cucina: nessun cibo precotto, nessun ritrovato chimico,

solo prodotti freschi preparati sul momento per un sapore unico nel suo genere.

E così da venerdì si torna nuovamente a mangiare la carne di bufala, il famoso baccalà de Le quattro fontane cu-

cinato nelle maniere più disparate con l’amore di sempre, il maialino nero, i piatti della tradizione popolare come

le pettole e fagioli, le specialità di mare, rese uniche dalla mano magica degli chef e da un pesce freschissimo.

Per quei pochi che nella loro vita non hanno conosciuto “Le quattro fontane”, non resta che recarsi in via Quartier

vecchio dove, sicuramente, si ritroveranno con tutti coloro che, invece, “Le quattro fontane” le hanno conosciute,

per poter gustare dopo una breve pausa sapori e pietanze da leccarsi i baffi. Buon appetito...

13

Le Quattro fontaneRiapre lo storico locale di via Quartier vecchio

15/11/2014Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Una tre giorni dedicata alla canzone napoletana

Una grande occasione di incon-tro tra studiosi, artisti ed appas-sionati. Una tregiorni di studio espettacoli su una delle più cele-bri e amate tradizioni musicali ecanore al mondo. Tutto questosarà il 1° Meeting della Can-zone Napoletana che si terrà aSuccivo, da venerdì 14 a dome-nica 16 novembre. L'evento,promosso dall'AmministrazioneComunale della cittadina atel-lana, si terrà nell'AuditoriumPaolo VI, in piazza IV Novem-bre. Il ricco programma di que-sta prima edizione del"meeting", oltre a tanti validis-simi musicisti che si alterne-ranno sul palco (tra cui spicca lasplendida voce di EMANUELALOFFREDO), vede la presenzadi: VITTORIO MARSIGLIA (ve-nerdì alle 21), GIANNI AVER-SANO (sabato alle 21), chepresenterà il nuovo disco.

Emma 3.0, al Palamaggiòil concerto della Marrone

San Potito, tutto pronto per i mercatini di Natale

"EMMA 3.0" arriva al PalaMag-giò di Caserta sabato 15 no-vembre! Il nuovo atteso tour neipalasport italiani di EMMA Mar-rone, che ha debuttato sabato 8novembre ad Acireale (Catania),vede l'artista pugliese esibirsi inuna versione live ancora unavolta rinnovata. Nel tour EMMAproporrà una scaletta tutta dacantare con i suoi successi e ibrani che da sempre proponelive (da "Amami" a "La miacittà", da "Calore" a "Cercavoamore", da "Schiena" a "Non èl'inferno", a molti altri), unita-mente a brani che quasi mai in-terpreta in tour e che sarannodelle vere e proprie "chicche"per i fan (da "Sembra strano" a"Meravigliosa", da "Cullami" a"Con le nuvole", da "Folle para-diso" a "Non sono solo te"). Sulpalco di "EMMA 3.0" l'artistasarà accompagnata da unaband di 7 elementi.

Ci siamo quasi. Prosegue senzasosta l’organizzazione della 26°edizione del Mercatino di Nataledi San Potito Sannitico in pro-gramma per i giorni 6 e 7 di-cembre. La presentazioneufficiale si svolgerà all’Ente Pro-vinciale per il Turismo di Ca-serta il giorno 26 novembre apartire dalle ore 11:00. Comesempre tra i primi eventi adinaugurare le festività natalizie ilMercatino di Natale di San Po-tito Sannitico anche quest’annoregalerà ai visitatori un pro-gramma sempre più ricco. Lanovità assoluta sarà la pista dipattinaggio su ghiaccio sinteticoche sarà allestita presso "l'An-golo del Caffè". Per entrambi i giorni è inoltreprevista l’animazione per bam-bini a cura di "Dream Anima-tion". Una Mostra Mercato delTartufo del Matese sarà il fioreall’occhiello legato all’aspetto dipromozione del territorio in-sieme a tutti i prodotti di eccel-lenza dell’Alto Casertano graziealla collaborazione del Gal AltoCasertano. L’organizzazione è acura della Pro Loco Genius Locidi San Potito Sannitico che nondeluderà neppure quest’annoquanti vorranno visitare il pae-sino matesino che si prepara alNatale.

Le Quattro fontane

Arte e cultura nel borgo di Castel di SassoCASTEL DI SASSO - Vallata Castel di Sasso - Vallata

s.r.l. in collaborazione con l'Associazione "Terra del

Sole" che si occupa di promuovere l’arte, la cultura

del territorio, organizza, nei giorni 22 e 23 novem-

bre, una mostra di pittura e fotografia a cura della

giornalista Laura Ferrante e la critica della dott.ssa

Adriana Lepore, giovane laureata in storia dell’Arte

e grande scoperta dell’Associazione TDS: un'idea

gratificante e creativa per tutti. La giornata continua

con il laboratorio teatrale e di animazione alla let-

tura, indicato per i bambini dai 3 agli 11 anni, curato

dalla prof.ssa Serafina Ragozzino. Un progetto, ca-

pace di diventare valido strumento educativo, e gra-

zie alla maestria dell'organizzatrice può trasformarsi

in una grande opportunità che consente di esplo-

rare e stimolare le capacità di vivere e lavorare in

gruppo. Il programma si concluderà con: "Favola

Mia", gruppo esperienziale affidato alle competenze

della dottoressa, Marilena Negri, Psicologa - Psico-

terapeuta. Il Borgo Vallata può definirsi un museo a

cielo aperto, in cui vengono organizzate, mostre ed

eventi, laboratori per adulti e bambini, con percorsi

tematici che rievocano il passato: dalla lavorazione

artigianale al racconto. Tanto per non perdere l'abi-

tudine vi invitiamo a questo "MAGICO" appunta-

mento! 22 novembre ore 15 nel borgo delle favole,

per far rivivere un borgo incontaminato, massima

espressione di una cittadinanza attiva.

Gli artisti che prenderanno parte al progetto: Nina

Esposito, Paola Paesano, Ivana Storto, Silvia Zaza

D’Aulisio, Angela Santoro, Lena Lanca, Gaetano Im-

parato (fotografo).

Il borgo di Castel di Sasso

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NAVONE-IDINI: BOTTA E RISPOSTA. SOLO PARI COL TARANTO

I falchetti scendono in campo con

la chiara voglia di riscattare la

sconfitta di misura della setti-

mana precedente, maturata sul

terreno di gioco del Rende. La

gara valevole per la nona gior-

nata di campionato vede al Pinto

la compagine pugliese del Ta-

ranto. Tacchi e compagni partono

forte mettendo sotto assedio la

retroguardia ospite. La grossa

mole di gioco prodotta si concre-

tizza al 29’ quando il direttore di

gara concede un calcio di rigore alla formazione di casa: dal dischetto si

porta lo specialista Navone che non fallisce l’occasione per portare la pro-

pria squadra in avanti. A questo punto la reazione da parte della rappre-

sentativa tarantina non si lascia attendere. Al 38’ infatti Idini riesce a

liberarsi del diretto marcatore e depositare la sfera alle spalle dell’estremo

difensore Porrino. La ripresa viene combattuta ad armi pari dalle due squa-

dre in campo. Il punteggio di uno ad uno conclusivo fotografa in pieno l’an-

damento complessivo del match.

IACOBELLI, ATTUALE ALLENATORE

DEGLI ALLIEVI DELLA FIORENTINA

Agostino Iacobelli, originario di Torre

del Greco, comincia la trafila delle gio-

vanilI del Napoli nel 1978. Con la ca-

sacca azzurra collezionerà dodici

presenze in massima serie fino al

1983. Dopo un anno in serie B alla Pi-

stoiese, si trasferisce al Catanzaro. A

questo punto inizia un lungo girova-

gare per lo stivale per il centrocampista

partenopeo. Veste infatti nell’ordine le

casacche di Empoli, Avellino, Cremo-

nese, Siena, Piacenza, Ancona, Reg-

gina. Raggiunge la Casertana nel

1996. Alla corte dei falchetti colleziona soltanto sette presenze divenendo

una delle prestigiose meteore rossoblu. Chiude la carriera da atleta nella

stagione successiva al Tricase.

Parte immediatamente l’avventura da allenatore. Fa da vice a Vincenzo

Guerini a Terni, Catania e Siena. La prima esperienza autonoma è alla

Berretti dell’Arezzo. Attualmente è il responsabile della rappresentativa Al-

lievi della Fiorentina.

CASERTA. Ennesima prova di ma-

turità per la compagine diretta da mi-

ster Gregucci.

Nonostante la sconfitta in terra san-

nita si è vista una formazione d’as-

salto capace di mettere sotto per

larghi tratti la maggiore pretendente

al salto di categoria. L’atteggiamento

tattico dei falchetti e soprattutto la vo-

glia espressa da ogni singolo inter-

prete ha messo in evidenza la

possibilità del gruppo di poter gio-

care senza assilli fino al termine della

stagione con grosse ambizioni. Il

quarto posto potrebbe concedere la

possibilità di giocarsi la chance dei

play-off.

Alla luce delle recenti prestazioni,

questo traguardo non costituisce

un’impresa impossibile.

Attualmente in alto le tre campane

Juve Stabia, Benevento e Salerni-

tana stanno dimostrando di correre

con determinazione verso la cadet-

teria oltre al Lecce, partito anche

quest’anno con leggero ritardo ri-

spetto alla corsa promozione. I fal-

chetti avranno il compito di

mantenere costante l’andamento in

termini di risultati positivi ed approfit-

tare dei momenti di tensione del

poker di testa, senza trascurare le in-

seguitrici che potrebbero inserirsi alla

distanza. Dal Vigorito, tranne per il

punteggio finale, sono arrivati segnali

decisamente positivi.

Cissé sta crescendo in maniera

esponenziale, diventando leader del

reparto offensivo, e non disde-

gnando un deciso apporto in fase di

pressing all’altezza della linea me-

diana, caratteristica mancante ad ini-

zio della stagione.

Il centrocampo comincia a benefi-

ciare stabilmente della sapienza tec-

nica di Carrus, destinato a diventare

il faro nel cuore del terreno di gioco.

Domani pomeriggio al Pinto arriva il

Martina Franca.

La cautela è sempre obbligato ma la

Casertana di questi tempi ci per-

mette di ipotizzare una domenica po-

meriggio tranquilla.

Nicola Maiello

casertana subito il riscattoContro il Martina per dimenticare la sfortuna di Benevento

14 15/11/2014 SPORT/Casertana

Accadde oggi... 1981Chi l’ha visto

Mister Gregucci

CLASSIFICA

Benevento 28

Juve Stabia 25

Salernitana 25

Lecce 24

Casertana 21

Vigor Lamezia 21

Foggia 20

Catanzaro 19

Matera 18

Lupa Roma 17

Paganese 15

ACR Messina 13

Melfi 12

Barletta 11

Martina 10

Savoia 8

Cosenza 8

Ischia Isolav. 7

Reggina 6

Aversa 5

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CASERTA. La pessima sconfitta in-

terna contro Cremona (la 5° in altret-

tante partite) chiude, nel suo piccolo,

un'epoca, perchè è una sconfitta che

provoca un piccolo terremoto all'in-

terno della Juve Caserta. In sala

stampa il g.m. Marco Atripaldi ri-

mette il suo mandato nelle mani della

società, società che, nella persona di

Raffaele Iavazzi, decide di confer-

mare l'ex Biella al suo posto, respin-

gendo, quindi, le dimissioni. Non

finisce qui, perchè nella giornata di lu-

nedì 10 Novembre la società comu-

nica ad Emanuele Molin che il suo

lavoro, come allenatore della Juve

Caserta, è terminato, causa scarsi ri-

sultati fin qui prodotti. Paga il coach di

Mestre, paga per tutti, come succede

spesso in questi casi, paga, probabil-

mente, il non essere riuscito ad im-

porsi, soprattutto a livello mentale e

caratteriale, su un gruppo di giocatori

che, soprattutto nella sconfitta di do-

menica scorsa, appare svogliato,

senza cuore nè anima, quasi come se

dovesse fare un piacere a qualcuno a

scendere sul parquet. Molin termina

la sua avventura in bianconero con 35

panchine in poco più di una stagione,

15 vittorie e 20 sconfitte, la stagione

scorsa chiusa ad una tripla dai play

off, un lavoro comunque, nel com-

plesso, non malvagio, ma i 25 anni da

assistente si sono fatti sentire in tante

piccole cose, non solo tecniche (la

squadra, fin qui, non ha fatto vedere

nulla di costruito a parte il contro-

piede), ma anche, e soprattutto, ca-

ratteriali e gestionali. A Molin, grande

professionista e persona per bene, va

il più grande in bocca al lupo per il

proseguimento della sua carriera, alla

Juve il compito di guardare avanti e di

riscostruire un gruppo capace non

solo di vincere le partite, ma di rial-

zarsi, mentalmente e caratterial-

mente, per uscire da questa

situazione complicata. Il compito di ri-

partire è assegnato a Zare Markov-

ski, che è il nuovo allenatore della

Juve Caserta. Nato a Skopje (Mace-

donia) il 28 Ottobre del 1960, esordi-

sce col Rabotnicki, appena 28enne,

squadra con cui vince il campionato

nel 1990/1991. Nell’estate del 1991 il

primo trasferimento in Italia: lo prende

la Dinamo Sassari, allora in A2, dap-

prima come supervisore delle giova-

nili, poi come allenatore. In Sardegna

resta tre stagioni, centrando due sal-

vezze ed un esonero. Nella stagione

1994/1995 resta in Italia, a Reggio

Emilia, dove esordisce in A1 con la re-

trocessione. Nell’estate del 1995 va in

Svizzera, al Bellinzona, dopodiché

torna in Macedonia, al MZT Skopje,

dove resta due stagioni e vince la

coppa nazionale nel 1997. La sta-

gione 1998/1999 lo vede, contempo-

raneamente, in Turchia, come head

coach del Durussufaka Istanbul, ma

anche come commissario tecnico

della nazionale macedone, che guida

fino al Dicembre del 1999. Torna,

quindi, in Svizzera, ai Lugano Tigers,

dove resta fino al 2002: vince 3 scu-

detti e 2 coppe nazionali. L’estate del

2002 è quella del ritorno in Italia: lo in-

gaggia la Scandone Avellino. In Irpi-

nia resta fino al 2005, conquistando,

nonostante i budget risicati, tre sal-

vezze insperate, che gli valgono,

nell’estate del 2005, la prestigiosa

chiamata della Virtus Bologna. Due

stagioni con le V Nere, nel 2006/2007

arriva fino alla finale scudetto, persa

contro la Mens Sana Siena. La sta-

gione 2007/2008 la inizia alla guida

dell’Olimpia Milano, ma 5 sconfitte

nelle prime 6 partite gli costano l’eso-

nero. Nell’estate del 2008 torna ad

Avellino, dove guida l’allora Air alla

prima avventura in Eurolega della sua

storia: la seconda vita avellinese di

Markovski dura, però, una sola sta-

gione, visto che, nel Giugno del 2009,

non c’è il rinnovo del contratto. Resta

fermo una stagione, un “cammeo”

francese al Limoges anticipa l’enne-

simo ritorno in Italia: nel 2011/2012 al-

lena la Biancoblu Bologna in

Legadue, sfiorando l’accesso ai play

off. Nel 2012/2013 subentra a Giam-

piero Ticchi alla guida della Scavolini

Pesaro, un ingaggio in corsa, come

quello della scorsa stagione, quando

sostituisce Andrea Mazzon alla guida

della Reyer Venezia, dove sfiora,

anche in questo caso, l’accesso ai

play off. Markovski si lega alla Juve

con un contratto fino a Giugno, con

opzione per la prossima stagione.

Queste le prime parole del neo head

coach bianconero: «Sono particolar-

mente soddisfatto di essere stato

chiamato in una piazza storica come

questa e posso assicurare il mio mas-

simo impegno per cercare di uscire al

più presto da una situazione che si è

messa male. Ora bisogna guardare

solo avanti». L'esordio di Markovski

avverrà nella delicata trasferta di

Capo d'Orlando, contro una diretta

concorrente per la salvezza, che ora

come ora diventa l'obiettivo primario

della Juve Caserta. La squadra di

Giulio Griccioli presenta, in regia,

Jonny Flynn, pezzo pregiato della

campagna acquisti siciliana, anche

se, complice un infortunio, ancora non

ha espresso il suo indiscusso poten-

ziale. Play maker americano classe

1989, prodotto di Syracuse, 6° scelta

assoluta al Draft del 2009, ha alle

spalle 163 partite in NBA, con le ca-

sacche di Twolves, Rockets e Bla-

zers, con 9.2 punti, 4 assist e 2

rimbalzi di media complessivi. Flynn

è un giocatore che, se sta bene, in

questi contesti fa tutta la differenza

del mondo: rapido, abile in campo

aperto, ottimo realizzatore al tiro e in

penetrazione, bravo anche a servire i

compagni, l'unico neo è la condizione

fisica, non sempre ottimale, ma que-

sto è un lusso a queste latitudini. In

posizione di guardia troviamo Austin

Freeman: 25 anni, americano di na-

scita ma in possesso di passaporto

cotonou (Liberia), l'abbiamo già visto,

in Italia, a Forlì, nel 2011/2012, prima

stagione senior dopo gli anni al col-

lege, a Georgetown. Discreto impatto

sulla serie A, Freeman è, in preva-

lenza, un tiratore dalla lunga distanza,

bravo in uscita dai blocchi e sugli sca-

richi. Il perimetro lo completa Brad-

ford Burgess: ala piccola americana

classe 1990, 198 cm per 100 kg, pro-

dotto di VCU, ultime due stagioni in

Belgio, nel Leuven. Burgess è la clas-

sica ala piccola americana, ottimo

atletismo, abile ad attaccare il ferro,

non proprio un tiratore affidabile dalla

lunga distanza. Dalla panchina Gric-

cioli può contare su tutta l'esperienza

del trio Andrea Pecile-Gianluca Ba-

sile-Matteo Soragna: 112 anni in tre,

ma questi non mollano mai. Pecile è

un play da ritmi alti, contropiede e

tanta corsa. La penetrazione è il suo

pane quotidiano, non sdegna il tiro da

3 punti, ma è in campo aperto che

può far male. Che dire di Basile: do-

menica toccherà quota 353 presenze

in serie A, il tiro "ignorante", apprez-

zato negli anni di Bologna e con la

Nazionale (dove le presenze sono

209, con un oro e un bronzo agli Eu-

ropei ed un argento olimpico), resta il

piatto forte di questo campione intra-

montabile che, alla soglia dei 40 anni,

sa essere ancora micidiale da dietro

l'arco dei 3 punti. Soragna è il classico

giocatore che, pur non essendo gio-

vanissimo, ogni allenatore vorrebbe

avere in squadra: le presenze in serie

A diventano 438, gli anni, il prossimo

26 Dicembre, saranno 39 per un gio-

catore che incarna, alla perfezione, il

ruolo di gregario. Difensore arcigno,

attaccante ordinato, con un buon tiro,

importante per mantenere gli equilibri

in campo. Dominique Archie è l'ala

grande: 202 cm per 95 kg, confer-

mato dopo l'ottima stagione scorsa,

quando Giuseppe Sindoni l'ha pe-

scato in Romania, anche in serie A si

sta facendo rispettare, con 16.2 punti

e 5.8 rimbalzi di media. Pur non es-

sendo un totem, è un giocatore di

buona presenza, mano molto educata

e buonissima tecnica di base, può

adattarsi anche da ala piccola in si-

tuazione di quintetto alto. Il centro è

Dario Hunt: 25 anni, 206 cm per 110

kg, prodotto di Nevada University,

Ucraina e Austria nel suo primo anno

da senior, è un'altra delle note liete del

rooster orlandino. Pivot verticale se ce

n'è uno, grande presenza a rimbalzo,

intimoritore, grande interprete del pick

& roll e del post basso, non un buon

tiratore di tiri liberi, tallone d'Achille di

questo ragazzo. Dalla panchina San-

dro Nicevic: un altro dei confermati,

assieme a Basile, Soragna e Archie,

della passata stagione, un altro di

quelli che si avvicina, inesorabil-

mente, ai 40 anni, ma un altro di quelli

che offre un apporto sempre sicuro.

Già visto in Italia con Treviso e Mon-

tegranaro, grande esperienza euro-

pea, tante presenze anche con la

nazionale croata, Nicevic è un auten-

tico professore di post basso, un gio-

catore che, entro i 4 metri, sa essere

pericoloso, anche perchè dotato,

come tutti coloro che provengono

dalla zona Adriatica dell'Europa, da

mani da pianista. I giovani Corrado

Bianconi, Sedin Karavdic e Marco

Strati completano una squadra che,

in quintetto, inizia con Flynn, Free-

man, Burgess, Archie e Hunt.

Francesco Padula

1515/11/2014SPORT/Juvecaserta

JUVE la cura MarkovskiIl coach macedone per risollevare la squadra dopo i 5 ko

Zare Markovski

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