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CaSERTa. Vent’anni di sofferenze e mortificazioni sportive potrebbero es- sere cancellate con un colpo di spu- gna domanica. Anche se in città c’è grande cautela, più per mera scara- manzia che perché si pensi che ci siano problemi, domenica la Caser- tana potrebbe conquistare con sei giornate d’anticipo la promozione in Lega Pro unica, la vecchia serie C1. Per centrare questo risultato, i Fal- chetti si devono imporre sull’Arza- nese allo Stadio Pinto, all’andata finì 2 a 2, e devono sperare che Chieti, Tuttocuoio e Aversa Normanna non vincano. Quello che sembra un gioco delle combinazioni molto complesso, di- venta una sfida alla portata dei Fal- chetti se si analizza il calendario. Gli unici che hanno la partita in casa sono gli uomini del Chieti che, però, devono affrontare la capolista Co- senza. Per la altre due compagini, in- vece, si tratta di giocare in trasferta, dal momento che il calendario pre- vede Poggibonsi-Tuttocuoio e Vigor Lamezia Aversa Normanna. Ovvia- mente, per fare in modo che la festa sia possibile è necessario che i Fal- chetti conquistino i tre punti. Risultato tutt’altro che proibitivo contro una for- mazione che occupa il penultimo posto in classifica. Il presidente Lombardi, convinto di poter festeggiare la promozione, do- menica ha chiesto lo stadio pieno. L’ingresso, infatti, sarà gratuito per tutte le donne, mentre i ragazzi trai quindici e i diciotto anni pagheranno il “tagliando dimezzato”. La tensione e, nel contempo, l’atmo- sfera di festa, in città, è palpabile anche se i tifosi rossoblù non hanno ancora appeso una bandiera, in at- tesa di tirarle fuori domenica alle 16,30 per festeggiare la promozione liberatoria in serie C1. Già, perché, di una vera e propria li- berazione si tratta per il popolo ros- soblù che non vede la vecchia terza serie dal lontano campionato 1992/1993. In quell’anno, in un torneo a due punti a diciotto squadre, la Caser- tana chiuse con un decoroso sesto posto grazie ai trentasette punti rea- lizzati nelle trentaquattro partite di campionato. Finalmene C siamo Casertana pronta al salto ufficiale di categoria PATTO Romano Nicola Cosentino Forza Campania e Nuovo centrode- stra pronti a stringere un’alleanza in Regione. Pag.3 Il futuro sindaco di Casal di Principe deve essere Renato Natale. Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio, la fiction di questi giorni sulla vita di don Peppe Diana, lo ha sciolto. Per la prima volta nella storia d’Italia, un amministratore di un comune di provincia, riceve la sua consacrazione da un film. Paradossale, surreale, ma è così. Del resto, Casal di Principe non è un paese come tutti gli altri. E’ il paese dove hanno vissuto e convissuto il diavolo e l’acqua Santa, Sandokan e don Peppe Diana. Per ridare prestigio e credibilità alla politica, azzerata dalle inchieste della magistratura, c’è bisogno di una persona al di sopra di ogni sospetto e di ogni illazione, di una chioccia che possa far crescere nuove generazioni nelle mani delle quali affidare il futuro dei casalesi, un popolo e non più un clan. Con questo non vogliamo dire che a Casal di Principe, non ci siano altre persone della risma e del rigore morale di Renato Natale. Anzi, ma non sono Renato Natale. Oggi, infatti, il sindaco del 1994 è un simbolo, è l’emblema di quella Casale che ha voglia di rinascere e di dimostrare che la camorra è un puntino nero di una tavolozza a colori. continua a pag.2 di Francesco Marino L’edit oriale continua a pag.2 Un solo uomo per Casale, Renato Natele I tifosi della Casertana DIOCESI CASERTA D’Alise vescovo Era già stato in procinto di venire a Capua, ma poi gli fu preferito monsi- gnor Visco. Pag. 5 OCCASIONE Centro Turistico Caprio illustra tutti i servizi che la struttura che sorgerà in viale Ellittico porterà alla città Pag.6 CONTROMISURE per l’amianto L’assessore Di Rienzo predispone il bando dopo le ultime polemiche a Santa Maria. Pag.8 ANTROPOLI apre il caso Ncd Il sindaco netto: bisogna aprire un dialogo, è una forza che deve stare nel centrodestra. Pag.10 DE LUCIA ‘liquida’ Antonio Cerreto Il sindaco-coordinatore netta: è sem- pre stato di Forza Campania, noi siamo Forza Italia. Pag.11 PASTICCIO finanziamenti Affondo della Frattolillo: rischiamo di perdere risorse importanti sui Paes e sull’Outlet. Pag.12 Per informazioni 328.3997148 [email protected] www.casertafocus.net Anno V n. 10 22/03/2014 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me- ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Casertafocus n10

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settimanale in distribuzione gratuita a caserta e provincia

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Page 1: Casertafocus n10

CaSERTa. Vent’anni di sofferenze e

mortificazioni sportive potrebbero es-

sere cancellate con un colpo di spu-

gna domanica. Anche se in città c’è

grande cautela, più per mera scara-

manzia che perché si pensi che ci

siano problemi, domenica la Caser-

tana potrebbe conquistare con sei

giornate d’anticipo la promozione in

Lega Pro unica, la vecchia serie C1.

Per centrare questo risultato, i Fal-

chetti si devono imporre sull’Arza-

nese allo Stadio Pinto, all’andata finì

2 a 2, e devono sperare che Chieti,

Tuttocuoio e Aversa Normanna non

vincano.

Quello che sembra un gioco delle

combinazioni molto complesso, di-

venta una sfida alla portata dei Fal-

chetti se si analizza il calendario. Gli

unici che hanno la partita in casa

sono gli uomini del Chieti che, però,

devono affrontare la capolista Co-

senza. Per la altre due compagini, in-

vece, si tratta di giocare in trasferta,

dal momento che il calendario pre-

vede Poggibonsi-Tuttocuoio e Vigor

Lamezia Aversa Normanna. Ovvia-

mente, per fare in modo che la festa

sia possibile è necessario che i Fal-

chetti conquistino i tre punti. Risultato

tutt’altro che proibitivo contro una for-

mazione che occupa il penultimo

posto in classifica.

Il presidente Lombardi, convinto di

poter festeggiare la promozione, do-

menica ha chiesto lo stadio pieno.

L’ingresso, infatti, sarà gratuito per

tutte le donne, mentre i ragazzi trai

quindici e i diciotto anni pagheranno

il “tagliando dimezzato”.

La tensione e, nel contempo, l’atmo-

sfera di festa, in città, è palpabile

anche se i tifosi rossoblù non hanno

ancora appeso una bandiera, in at-

tesa di tirarle fuori domenica alle

16,30 per festeggiare la promozione

liberatoria in serie C1.

Già, perché, di una vera e propria li-

berazione si tratta per il popolo ros-

soblù che non vede la vecchia terza

serie dal lontano campionato

1992/1993.

In quell’anno, in un torneo a due

punti a diciotto squadre, la Caser-

tana chiuse con un decoroso sesto

posto grazie ai trentasette punti rea-

lizzati nelle trentaquattro partite di

campionato.

Finalmene C siamoCasertana pronta al salto ufficiale di categoria

PATTO RomanoNicola CosentinoForza Campania e Nuovo centrode-

stra pronti a stringere un’alleanza in

Regione. Pag.3

Il futuro sindaco di Casal di

Principe deve essere Renato

Natale. Se qualcuno avesse

ancora qualche dubbio, la fiction

di questi giorni sulla vita di don

Peppe Diana, lo ha sciolto. Per la

prima volta nella storia d’Italia, un

amministratore di un comune

di provincia, riceve la sua

consacrazione da un film.

Paradossale, surreale, ma è così.

Del resto, Casal di Principe non è

un paese come tutti gli altri. E’

il paese dove hanno vissuto e

convissuto il diavolo e l’acqua

Santa, Sandokan e don Peppe

Diana. Per ridare prestigio e

credibilità alla politica, azzerata

dalle inchieste della magistratura,

c’è bisogno di una persona al di

sopra di ogni sospetto e di ogni

illazione, di una chioccia che

possa far crescere nuove

generazioni nelle mani delle quali

affidare il futuro dei casalesi, un

popolo e non più un clan. Con

questo non vogliamo dire che a

Casal di Principe, non ci siano

altre persone della risma e del

rigore morale di Renato Natale.

Anzi, ma non sono Renato

Natale. Oggi, infatti, il sindaco del

1994 è un simbolo, è l’emblema

di quella Casale che ha voglia di

rinascere e di dimostrare che la

camorra è un puntino nero di una

tavolozza a colori.

continua a pag.2

diFrancesco Marino

L’editoriale

continua a pag.2

Un solo uomo per Casale, Renato Natele

I tifosi della Casertana

DIOCESI CASERTAD’Alise vescovoEra già stato in procinto di venire a

Capua, ma poi gli fu preferito monsi-

gnor Visco. Pag. 5

OCCASIONE Centro TuristicoCaprio illustra tutti i servizi che la

struttura che sorgerà in viale Ellittico

porterà alla città Pag.6

CONTROMISURE per l’amiantoL’assessore Di Rienzo predispone il

bando dopo le ultime polemiche a

Santa Maria. Pag.8

ANTROPOLI apreil caso NcdIl sindaco netto: bisogna aprire un

dialogo, è una forza che deve stare

nel centrodestra. Pag.10

DE LUCIA ‘liquida’Antonio CerretoIl sindaco-coordinatore netta: è sem-

pre stato di Forza Campania, noi

siamo Forza Italia. Pag.11

PASTICCIO finanziamentiAffondo della Frattolillo: rischiamo di

perdere risorse importanti sui Paes

e sull’Outlet. Pag.12

Per informazioni328.3997148

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Anno V n. 1022/03/2014

distribuzione gratuita

Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Page 2: Casertafocus n10

continua da pagina 1

Quella era la squadra dell’ultimo

Campilongo, uno degli idoli più amati

dalla torcida del Pinto, che disputò

appena quattro partite prima di an-

dare via.

Non mancavano, comunque, gli ele-

menti di livello come il portiere Pa-

stine, che, successivamente, ha

giocato stabilmente in serie A con il

Torino, Cerbone, Fermanelli, il bom-

ber Gigi Di Baia, Solimeno.

Nonostante il risultato sportivo, la

Casertana del presidente Cuccaro,

fu travolta dal ciclone del fallimento.

L’anno successivo, sotto la denomi-

nazione di Casertana Footbal club

cominciò la trafila tra i dilettanti.

La prima serie D vedeva una società

guidata da Tilli e Bovienzo, mentre

a difendere i pali dei Falchetti c’era

l’attuale presidente Giovanni Pasca-

rella, sindaco di Valle di Maddaloni.

Fortunatamente tra la Casertana del-

l’ultima seria C e quella della nuova

Lega Pro c’è un abisso.

I venti anni di distanza tra le due so-

cietà segnano anche una differenza

abissale di progetti e prospettive.

Quella di Cuccaro era una società

che aveva esaurito il suo percorso

con la promozione in serie B e con la

sfortunata retrocessione.

Quella di Lombardi, invece, è una

compagine con il vento in poppa che

sta lavorando per costruire una

grande Casertana.

Al di la dei risultati sportivi, ascrivibili

sì agli sforzi economici del club, ma,

soprattutto alla capacità di mister

Ugolotti di amalgamare in corsa un

gruppo che era stato costruito su mi-

sura per un altro allenatore, i meriti

di questa Casertana sono fuori dal

campo.

Per la prima volta, infatti, la società

riesce a sbattere i pugni con le istitu-

zioni che, dall’altra parte, sono dispo-

nibili a venire incontro alle esigenze

dei Falchetti come nel caso della

questione stadio.

Per i prossimi cinque anni, infatti,

l’impianto di viale Medaglie d’oro do-

vrebbe essere gestito dalla Caser-

tana grazie ad una delibera di giunta

che ratifica il passaggio.

La società, dal canto suo, si è impe-

gnata a realizzare un campo in erba

sintetica più adatto alla categoria su-

periore.

Resta ora il nodo dei tornelli e dei

piccoli lavori di adeguamento al

campo che devono essere comple-

tati prima dell’inizio del prossimo tor-

neo se non si vuole correre il rischio

di non avere una casa dove giocare.

Le diplomazie sono al lavoro soprat-

tutto con Pasquale Corvino e l’am-

ministratore delegato Antonio

Maiello, nella loro doppia veste di

uomini della Casertana e di consi-

glieri comunali che stanno pres-

sando il sindaco Pio Del Gaudio per

ottenere subito il lasciapassare per i

lavori che farebbe stare tutti più tran-

quilli.

Non ci dovrebbero essere particolari

problemi in merito, anche se prima di

esprimersi è sempre bene attendere

gli atti ufficiali.

Ma, per il momento, pensiamo alla

festa.

Domenica pomeriggio la città si po-

trebbe colorare di rosso e di blù per

celebrare l’impresa di una compa-

gine da troppo tempo lontana dal cal-

cio che conta.

Altri servizi con le rubriche Chi

l’ha visto e Accadde oggi a cura di

Nicola Maiello a pagina 14.

Francesco Marino

2 22/03/2014 CASERTA

continua da pag.1

Il film su don Diana ha esasperato,

per certi versi, questo concetto, ren-

dendo anche sul piano nazionale, la

candidatura di Renato Natale una

necessità per un paese che ha vo-

glia di cambiamento.

Natale non è l’incarnazione dell’am-

ministratore ideale, non ha guada-

gnato le luci della ribalta per i

risultati o per le alchimie che è stato

in grado di realizzare sul Comune di

Casal di Principe: non gli è mai

stata data la possibilità reale di

farlo.

Natale è l’uomo delle battaglie anti-

camorra, è l’amico di don Peppe

Diana, è quel Franco Aversa che

nella fiction riesce a vincere le ele-

zioni nonostante i clan siano al-

l’apice del loro potere con una lista

civica.

Per questa ragione, oggi più che

mai, per esplicitare quella voglia di

cambiamento, i casalesi devono

puntare su di lui, tenendo fede a

quel progetto che era stato messo

in campo due anni fa e, poi, tramon-

tato dopo il nuovo commissaria-

mento.

Nessuno sfidante, nessun simbolo,

destra e sinistra tutti assieme in una

sola lista per far ripartire Casale con

un progetto a termine di cinque anni

dal quale far nascere la nuova

classe dirigente del paese.

Mai come in questo caso, siamo di

fronti ad un film già visto che sa-

rebbe bello riproporre di nuovo il 25

maggio…

pinto il nodo dei lavoriDa definire il discorso dei tornelli e della gestione

Antonio Maiello

Giovanni PascarellaMister UgolottiPio Del Gaudio

Pasquale CorvinoIl presidente Lombardi

Page 3: Casertafocus n10

CASERTA. «Siamo pronti a un patto

federativo con il Nuovo centrodestra

per imprimere una svolta all'azione di

governo della Regione». Lo annun-

cia Paola Raia, capogruppo in Con-

siglio regionale di “Forza Campania”.

«La posizione di Ncd, espressa dal

presidente Paolo Romano, sulla ne-

cessità di un accordo di fine legisla-

tura, è la stessa che anima il nostro

gruppo e che, nel gennaio scorso, ha

portato alla sua costituzione – ha

continuato –.

Di fronte a una riflessione comune e,

soprattutto, nell'ottica di rilanciare fi-

nalmente l'attività politico-ammini-

strativa dell'Ente, un “patto di

consultazione” tra “Forza Campania”

e “Nuovo centrodestra” rappresente-

rebbe una convincente e autorevole

risposta politica al clima di immobili-

smo che, a un anno dal ritorno alle

urne, vive l'Amministrazione regio-

nale.

Nuovi obiettivi e una nuova squadra

per raggiungerli – specifica la consi-

gliera Raia – sono le condizioni im-

prescindibili per proseguire questa

legislatura».

Il capogruppo di Forza Campania

non nasconde che l’intesa con il

Nuovo centrodestra non sia solo un

qualche cosa di circoscritto a Pa-

lazzo Santa Lucia e, quindi, liquida-

bile come una sorta di ripicca contro

il governatore Stefano Caldoro.

«Sarebbe l'avvio di un percorso con-

giunto – ha concluso il capogruppo

di FC – che nascendo nell'ambito del

Consiglio regionale della Campania

potrebbe poi maturare ed evolversi in

vista delle prossime elezioni ammini-

strative».

Dopo il grande rifiuto di Angelino Al-

fano alla candidatura di Nicola Co-

sentino che, poi, ha determinato

l’arresto dell’ex coordinatore regio-

nale del Pdl, ci potrebbe essere,

quindi, un clamoroso accordo tra i

gruppi legati ai due leader.

L’intesa, prevedrebbe, tra l’altro, un

altro clamoroso riavvicinamento,

quello tra Paolo Romano e Nicola

Cosentino che hanno viaggiato a

braccetto sul piano politico negli ul-

timi quindici anni (sia con Forza Italia

che con il Popolo delle libertà) e che,

invece, si sono rotti in occasione

dell’ultimo congresso del Pdl quando

Cosentino sostenne l’elezione della

coppia Pasquale Giuliano Angelo

Polverino, mentre il presidente del

consiglio regionale, scelse la linea

dell’astensionismo, sottolineando

come, a breve, come poi si è verifi-

cato, il Pdl avrebbe avuto uno svi-

luppo differente da quello che si

stava cercando di andare ad organiz-

zare.

Tutto questo fa parte del passato.

All’orizzonte si stanno determinando

nuove intese tanto inaspettate

quanto imprevedibili. Dove possono

arrivare insieme Nuovo centrodestra

e Forza Campania? E quanto pos-

sono viaggiare assieme senza

creare degli squilibri? Nelle prossime

ore se ne saprà di più...

patto Romano-CosentinoForza Campania pronta a federarsi con il Ncd

322/03/2014CASERTA

Nicola Cosentino

Page 4: Casertafocus n10

CASERTA. Hanno affisso una vera

e propria preghiera di vegliare su

Casal di Principe i familiari di don

Peppe Diana con lo striscione attac-

cato al balcone di casa lo scorso 19

marzo, giorno della commemora-

zione del ventennale dell’omicidio.

«Hai dato la vita per amore di tutti, e

tutti hanno sempre vivo il tuo ricordo.

Noi li ringraziamo e tu veglia su di

loro. Grazie», hanno scritto i familiari

rappresentando quello che è lo stato

d’animo dell’intero paese. «Don

Peppe Diana è stato un autentico

eroe civile. Il suo coraggio è risultato

determinante per risvegliare le co-

scienze della popolazione di Casal di

Principe e di un intero territorio, che

ha deciso di opporsi alla prepotenza

criminale della camorra. Oggi, a di-

stanza di vent’anni dal suo brutale

assassinio, il suo ricordo e il suo

messaggio sono più vivi che mai e

rappresentano un monito soprattutto

per le giovani generazioni, chiamate

a proseguire un percorso di legalità

già avviato da diversi anni». A di-

chiararlo è stato il presidente della

Provincia di Caserta, Domenico

Zinzi, intervenuto a Casal di Prin-

cipe, dove ha partecipato alla marcia

di commemorazione del sacerdote

ucciso dalla camorra il 19 marzo

1994. «Don Diana – ha proseguito

Zinzi – è un simbolo di riscatto so-

ciale non solo per la nostra terra. Il

suo esempio, la sua tenacia e il suo

amore per la sua terra e la sua gente

resteranno patrimonio di tutti nonché

un incoraggiamento a portare avanti

il suo messaggio». «La ricorrenza

dell'anniversario della barbara ucci-

sione di don Peppe – afferma Giu-

seppe Spiezia, responsabile

Legalità, Giustizia e Sicurezza della

Federazione Sel Caserta – non deve

trasformarsi in una semplice giornata

della commemorazione, ma deve di-

ventare un momento di lotta e di ri-

vendicazione per tutta la comunità.

Dobbiamo far rivivere le parole di

don Peppe, e da queste ripartire con

una seria riflessione su quanto è

stato fatto e ancora c'è da fare per

sconfiggere la camorra e le crimina-

lità organizzate che dissanguano il

Mezzogiorno. Il riscatto della nostra

terra si potrà ottenere solo colpendo

duramente la cultura camorristica e

‘camorriosa’ che costituisce il terreno

fertile delle organizzazioni criminali».

«Aveva ragione don Peppe – conti-

nua Spiezia – quando affermava che

«la camorra riempie un vuoto di po-

tere dello Stato, che nelle ammini-

strazioni periferiche è caratterizzato

da corruzione, lungaggini e favoriti-

smi». Questo stato delle cose, a di-

stanza di vent’anni, continua a

perdurare, anzi forse ad attecchire

con maggiore insistenza a causa di

una crisi economica che rende più

deboli i deboli e più forti i forti ,e a

esso ci si oppone solo restituendo

credibilità alle istituzioni». Gianni

Cerchia, Coordinatore della Federa-

zione Sel Caserta, rinsalda il ricordo

di Don Peppe: «Era un uomo del Sud

che lottava per la propria terra. Ricor-

darlo e dare il nostro piccolo contri-

buto quotidiano è il nostro modo per

onorare quel sacrificio e quello stra-

ordinario coraggio, da cittadini nor-

mali che amano l’Italia e la

Costituzione della Repubblica». “Son

vent’anni dal giorno dell’uccisione di

Don Peppe Diana. Forte e chiaro è il

sussulto civile e alta la voce che,

oggi, racconta perché nessuno di-

mentichi e perché continui la rifles-

sione e l’impegno per estirpare la

camorra dalla società e ancor più

dalle coscienze di coloro che non rie-

scono a leggerla come il male asso-

luto delle nostre terre.

La guerra contro le camorre ha se-

gnato importanti battaglie vinte. Ma

assicurare alle patrie galere i vertici

non uccide un organismo malefico

che riesce subito a riempire i vuoti e

a compiere metamorfosi che ne

cambiano, anche profondamente, la

struttura e la riadattano a nuove re-

altà”. Comincia così la nota della se-

greteria provinciale del Partito

Democratico casertano che ricorda il

sacrificio di Don Peppe Diana: “Un

uomo, quello che ricordiamo oggi

con questa manifestazione colorata

e piena di giovani- scrive Raffaele Vi-

tale- che ha urlato la sua voglia di li-

bertà e di legalità in nome del suo

popolo, ha scosso le coscienze, ha

rafforzato l’esercito della legalità, ha

unito tante persone in opere con-

crete di contrasto, ha fatto avanzare

il dubbio anche in coloro che con le

camorre hanno convissuto e fatto af-

fari. Ma se quella grande testimo-

nianza, quel coraggio, quel martirio

non diventano patrimonio di tutti e da

tutti speso quotidianamente, il mo-

stro non sarà cancellato”.

Una linea, quella del segretario pro-

vinciale, condivisa da Carlo Comes,

responsabile del Dipartimento Cul-

tura del Pd che aggiunge: “In tutto il

Paese si sono insediate organizza-

zioni mafiose e si incuneano nella

economia e nel tessuto civile avvele-

nandoli. Nel giorno del ricordo di Don

Diana, che è anche il giorno del ri-

cordo delle tante vittime innocenti

delle mafie, i democratici di Terra di

Lavoro sono consapevoli che non

esiste futuro se non si cancellano le

camorre, se esse non si isolano dal

contesto civile, se non si rompono

complicità e connivenze, se non si in-

vertono tendenze nichiliste che im-

pediscono l’affermarsi di una cultura

ricca dei valori della legalità e della

solidarietà, se la politica non fa emer-

gere lo spirito di servizio e non tronca

nettamente ogni legame, costi quel

che costi, con l’universo mafioso”. Il

PD di Terra di Lavoro ha piena la

consapevolezza del ruolo da svol-

gere. Troppi i fatti che in Terra di La-

voro hanno indicato un radicamento

delle camorre nella politica e nella

pubblica amministrazione e troppo

poche e deboli le reazioni: “L’impe-

gno primario del PD- conclude la

nota- è quello di costruire regole e

compiere coraggiose scelte che per-

mettano lo sviluppo dei necessari

anticorpi capaci di creare le condi-

zioni per il rigetto immediato delle

intrusioni mafiose e la deriva della

corruzione. L’avvio di una fase di ri-

nascita per Terra di Lavoro e per l’in-

tero Paese non può non avere come

priorità l’affermazione della legalità e

della verità, sulle quali costruire, in

un’economia sanata, molte occasioni

di lavoro per ridare dignità e libertà

dal bisogno a chi la crisi le ha tolte, e

riconsegnare ai giovani, rinnovando

il ricordo di Don Peppe Diana e dei

tanti che hanno dato la vita nel con-

trasto alle camorre, non solo la spe-

ranza ma una concreta aspettativa di

un futuro che sa di solidarietà, di cul-

tura, di civiltà, di giustizia sociale”.

Il popolo di don peppInoMobilitazione per il ventennale della morte di don Diana

4 22/03/2014 CASERTA

Zinzi alla marcia di Casal di Principe

Page 5: Casertafocus n10

CASERTA. Monsignor Giovanni

D'Alise sarà il nuovo vescovo di Ca-

serta. L’annuncio ufficiale in queste

ore, anche se la curia di Caserta è

già pronta ad accogliere il suo nuovo

pastore che raccoglierà l’eredità di

monsignor Pietro Farina scomparso

la scorsa estate.

Giovanni D'Alise è nato Napoli il 14

gennaio 1948. Il 5 giugno 2004 è no-

minato vescovo di Ariano Irpino-La-

cedonia. Riceve l'ordinazione

episcopale il 17 luglio 2004 dall'arci-

vescovo Paolo Romeo (coconsa-

cranti: vescovo Salvatore Giovanni

Rinaldi, vescovo Gennaro Pasca-

rella). Prende possesso canonico

della diocesi il 12 settembre dello

stesso anno. Gia in tenera eta sente

la chiamata al sacerdozio, frequenta

le scuole nei seminari di Acerra,

Capua, Benevento e Posillipo (Na-

poli). Viene ordinato sacerdote il

23.09.1972. Dopo due anni di per-

manenza al Seminario minore di

Acerra come prefetto di disciplina,

esercita il suo ministero, come vice

parroco prima (1974 – 1993) e come

parroco poi (1993 – 2004) nella Par-

rocchia Sant’Alfonso Maria de’ Li-

guori in Cancello Scalo in Diocesi di

Acerra. Sensibile alle problematiche

dell’evangelizzazione nel nostro

tempo, cerca sempre di calare l’an-

nuncio della Parola nella realta so-

ciale e culturale della parrocchia.

Negli anni del suo sacerdozio inco-

raggia tutti a vivere il cristianesimo

mettendosi a servizio della Chiesa e

cercando di costruire una Comunita

viva e missionaria. Ricopre nella Dio-

cesi di Acerra incarichi di responsa-

bilita: formatore e direttore della

Scuola di Formazione per Operatori

Pastorali, direttore dell’Ufficio Scuola

Insegnanti di Religione, responsabile

per la Catechesi e l’Evangelizza-

zione, vicario foraniale. Da inoltre

prova di grandi capacita organizza-

tive nella preparazione di 23 Conve-

gni Diocesani ed e Docente di

Religione nelle scuole medie fino alla

sua nomina a Vescovo. Nel 2003 la

Diocesi di Nocera Inferiore – Sarno

lo incarica della formazione dei pro-

pri diaconi permanenti. Se c’e un

aspetto che, piu di ogni altro, Mons.

D’Alise ha avuto a cuore, e stato la

Pastorale Familiare. Animato da

fede, energia, speranza e fantasia in-

dicibili, ha riversato un amore parti-

colare e fecondo su tantissime

coppie e famiglie della Diocesi, e non

solo. Il Santo Padre il 05 giugno

2004 ha nominato don Giovanni

D’Alise, Vescovo di Ariano Irpino –

Lacedonia.

Il 17 luglio 2004 e stato ordinato Ve-

scovo nella Cattedrale di Acerra da

S. E. Mons. Paolo Romeo, Nunzio

apostolico in Italia. Il 12 settembre

2004 Mons. D’Alise, accolto da una

folla enorme ed entusiasta, ha ini-

ziato il suo ministero pastorale nella

Diocesi di Ariano - Lacedonia. Nel-

l’omelia di inizio ministero mons.

D’Alise ha esposto il suo programma

pastorale consistente nell’attuare, ad

ogni livello ecclesiale, una svolta pa-

storale di taglio missionario ossia

una nuova evangelizzazione. In que-

sti primi di anni di ministero episco-

pale ha cominciato a realizzare,con

miriadi di iniziative concrete, questo

impegnativo e necessario pro-

gramma pastorale. A partire dal 2005

ha promosso la Missione diocesana

al Popolo in quattro tappe (2006 in

Ariano, 2007 nella zona Fortore, nel

2008 nelle zone Ufita e Baronia). La

suddetta missione, affidata ai frati

francescani dell’Umbria, ha compor-

tato un risveglio della fede e la pro-

mozione di percorsi formativi e

spirituali destinati ai giovani e alle fa-

miglie. Nel maggio 2005 ha indetto

l’anno di San Liberatore per ricordare

il XVII centenario del martirio del pro-

tovescovo della Chiesa Arianese.

Questo evento e culminato con la vi-

sita in Ariano del Cardinale Raffale

Renato Martino quale Inviato Spe-

ciale del Papa Benedetto XVI e con

una lettera da questi indirizzata al

Vescovo e ai fedeli della Diocesi. Dal

2005 Mons. D’Alise, svolge una ca-

techesi settimanale rivolta agli adulti

e alle famiglie che vede una parteci-

pazione molto numerosa. L’amore

profondissimo per il Signore e il de-

siderio di annunciarlo a tutti lo ha

spinto a cercare di sfruttare adegua-

tamente i mezzi di comunicazione di

massa; infatti il giornale diocesano In

cammino e stato completamente rin-

novato assumendo cadenza mensile

e raggiungendo notevolissima diffu-

sione tra la gente quale voce autore-

vole della chiesa locale. Da circa

cinque anni, inoltre, mons. D’Alise

cura una rubrica televisiva settima-

nale di catechesi sul vangelo della

domenica, dal titolo “l’appuntamento

con il vescovo”, trasmessa da una

emittente locale a carattere provin-

ciale. Questo programma e molto se-

guito dai telespettatori. Cosciente

che la nuova evangelizzazione

passa attraverso la formazione e la

cura pastorale dei laici, nel 2007 ha

fondato la Scuola Diocesana di For-

mazione per i laici e gli operatori pa-

storali che ha avuto, nel suo primo

anno di funzionamento, oltre due-

cento iscritti. Dal 2006 Mons. D’Alise,

ha avviato un progetto diocesano di

preparazione alla Cresima di taglio

catecumenale per aiutare i giovani a

maturare una scelta di fede consape-

vole. Nel 2007 la Conferenza Episco-

pale Campana ha scelto mons.

D’Alise quale vescovo delegato del

settore di pastorale sociale e del la-

voro.

Monsignor D’Alise è stato anche in

lizza per occupare la diocesi di

Capua, ma, poi, gli è stato preferito

Monsignor Visco.

d’alise vescovo di CasertaE’ napoletano: arriva dalla diocesi di Ariano Arpino

522/03/2014CASERTA

Giovanni D’Alise

Elezioni alla Jean MonnetCASERTA. L’associazione studentesca Universo, nell’ambito delle

elezioni studentesche per il rinnovo del Consiglio di Dipartimento

di Scienze Politiche “Jean Monnet” della Seconda Università degli

Studi di Napoli, intende chiarire la propria posizione politica all’in-

terno della lista denominata “Un’Idea Moderata”. A causa di una

palese inagibilità politica che ha portato al naufragio del progetto

della lista Universo, complice la regola che prevede la candidatura

di almeno un dottorando all’interno della suddetta e che impedisce

a qualsiasi associazione di poter “emergere”, al fine di garantire

una più ampia e democratica partecipazione studentesca possi-

bile. Alla luce dei fatti avvenuti, l’intera associazione ha ritenuto

opportuno stringere un accordo puramente elettorale con l’asso-

ciazione Un’Idea Moderata. Riteniamo giusto, garantire ad una

considerevole parte dell’elettorato una rappresentanza all’interno

del Dipartimento, frutto di un lavoro incessante. La nostra posi-

zione quindi è ben definita, anche nel momento in cui i candidati

venissero eletti, rivendicheremo e garantiremo la nostra identità e

la nostra linea politica, pur con spirito di collaborazione con

chiunque voglia lavorare per migliorare la qualità della vita univer-

sitaria e della didattica offerta dalla nostra università, accanto-

nando velleità ed aspirazioni personali che nulla hanno a che

vedere con il nostro modo di fare politica e che sempre respinge-

remo con forza. Il candidato Andrea Mennitto auspica che futili po-

lemiche campanilistiche di appartenenza vengano messe da parte

per far spazio a temi che riguardano da vicino gli studenti, augu-

rando a tutti una sana e corretta competizione elettorale, basata su

idee e proposte piuttosto che su gossip di corridoio e vane pro-

messe.

Page 6: Casertafocus n10

CASERTA. «Per garantire sviluppo

sia alle imprese che al territorio,

l’unica strada da percorrere è quella

del turismo».

Con queste parole Ubaldo Caprio

della Casertana costruzioni spiega le

ragioni che lo hanno spinto a presen-

tare il project financing al comune di

Caserta per la realizzazione del

punto turistico Re Ferdinando I in

viale Ellittico.

CHE COSA E’

RE FERDINANDO I

«Sarà un punto di accoglienza per i

turisti che avranno l’opportunità di

usufruire di un centro informazioni

aggiornatissimo sia sugli alberghi del

territorio sia sulle attività e le attra-

zioni che ci sono in quel momento a

Caserta e provincia – ha spiegato

Caprio – tutti questi servizi saranno

assolutamente gratuiti.

Inoltre, il centro di accoglienza si im-

pegnerà ad organizzare con bus pro-

pri mini-itinerari turistici per le

bellezze della provincia in modo da

evitare il mordi e fuggi che, in questi

anni, si è avuto con i visitatori della

Reggia.

Nel nostro punto turistico è previsto

anche un punto ristoro».

Il presentatore del progetto che, per

essere operativo attende il via libera

del consiglio comunale, dal momento

che ha già incassato il sì della soprin-

tendenza ai Beni culturali, sottolinea

come la struttura sarà anche uno

strumento di promozione per le ec-

cellenze del territorio.

LA PROMOZIONE DELLE

ECCELLENZE CASERTANE

«Dalla mozzarella alla seta, pas-

sando per i nostri vini – ha detto –

all’interno del centro turistico sarà

possibile trovare tutte le nostre eccel-

lenze.

Sono previsti, inoltre dei punti ven-

dita con i gadget della Casertana e

della Juvecaserta oltre, ovviamente

che della Reggia (questa sarebbe

una novità assoluta dal momento

che, ad oggi, a Caserta, non esiste

alcun oggetto collegato al monu-

mento simbolo del nostro territorio

ndr)».

Per completare la sfera dei servizi of-

ferti, nell’area è previsto un parcheg-

gio a raso della capienza di

centocinquanta posti e un punto

dove è possibile prendere le famose

biciclette elettriche per girare per la

città.

I COSTI DEL PROGETTO

E IL RISPARMIO PER IL COMUNE

Ma, quanto costa questa opera-

zione?

Caprio non si nasconde e illustra le

cifre.

«Il progetto ha un costo di quattro mi-

lioni di euro di cui l’80% sarà coperto

attraverso un mutuo trentennale che

ci è stato già accordato e la restante

parte a nostro carico – ha spiegato

l’imprenditore – gestiremo l’area

dove sorgerà la struttura per i pros-

simi trent’anni, prendendo in carico

anche la manutenzione ordinaria e

straordinaria del parco Maria Caro-

lina.

Dopo trent’anni, ci sarà data l’oppor-

tunità di rilevare l’area.

Questa operazione, al di la dei bene-

fici per la città, consentirà al Comune

di Caserta di risparmiare 2 milioni di

euro».

La struttura, secondo le previsioni

della Casertana costruzioni garantirà

almeno settanta assunzioni a tempo

indeterminato.

«Siamo convinti – ha concluso Ca-

prio – che, con il nostro centro, il tu-

rismo sul nostro territorio aumenterà

almeno del 30%».

Occasione centro turisticO70 assunzioni, risparmio per il Comune, 30% di visitatori in più

6 22/03/2014 CASERTA

Ecco tutti i servizi offertiInformazioni sulla città e dintorni;

deposito bagagli;

vendita di biglietti visite guidate;

vendita materiale informativo e pubblicitario

vendita libri di interesse turistico;

vendita gadgets Casertana F.C.;

vendita gadgets Juve Caserta S.C.;

assistenza al turistica;

biglietteria circuito nazionale ticket One;

prenotazione alberghiera gratuita;

vendita merchandising;

noleggio bicilette;

check point bus turisti;

vendita manifesti e cartoline di Caserta e siti di interesse limitrofi;

promozione enogastronomica delle eccellenze del territorio;

promozione delle eccellenze dell’arte, della moda e dell’artigianato

locale e campano in generale;

visite guidate multilingua;

noleggio bici auto scooter;

area wi fi;

visite nelle masserie;

bici tour;

visita guidata in bici con aperitivo;

trenino panoramico;

servizi per i portatori di handicap;

audioguide attraverso un palmare con GPS integrato;

assistenza al turista nella ricerca di disponibilità ricettiva ed even-

tualmente effettuare la prenotazione di strutture ricettive;

assistenza al turista per l’inoltro all’autorità competente di reclami

per disservizi, mettendo a disposizione specifici modelli e aiutando

nella specifica compilazione;

materiale informativo a disposizione e/o disponibile:

piantine delle località comprese nell’ambito di appartenenza, con

l’indicazione delle principali attrattive e servizi;

carte stradali della regione;

annuari delle strutture turistico-ricettive dell’ambito di apparte-

nenza;

stampe di materiale informativo reperito mediante la rete telema-

tica;

schede di valutazione per i visitatori sul servizio richiesto, e per

eventuali suggerimenti per il miglioramento dei servizi;

informazioni sull’offerta del territorio del comune dove ha sede l’uf-

ficio o in generale sull’offerta turistica nell’ambito territoriale;

internet point per autoconsultazione informazioni;

verifica gratuita disponibilità appartamenti in affitto; affittacamere;

Page 7: Casertafocus n10

CASAGIOVE. L'Associazione di Vo-lontariato Mezzaluna Onlus di Mad-daloni ha aperto uno sportello diconsulenza pedagogica gratuitapresso l'Impresa Sociale SynergiaScuola Serena S.N.C., Via Sardegna53, Casagiove, rivolto ai genitoridegli alunni e al personale educativo,in merito a problematiche di naturapedagogico-educative. A coordinareil progetto "Telemaco" è la trentu-nenne, laureata in Scienze dell'Edu-cazione, esperta in Pedagogia eCriminologia, Mediatore FamiliareAIMeF (Associazione Italiana Media-tori Familiari), Valeria Della Porta.L'Associazione di Volontariato consede a Maddalon, che ha come pre-sidente l'avv. Armida Cudillo, dal2011 con il progetto “Penelope”, staoperando sul territorio per la preven-zione al disagio familiare e sostegnogenitoriale per le coppie in conflitto eper i loro figli, attraverso l'attivazionedi sportelli “SOS Famiglia” c/o il pa-lazzo della Provincia di Caserta incorso Trieste e c/o il “centro serviziPeppino Castiello” in Piazza degliEroi a Casagiove. Il servizio è total-mente gratuito, grazie al sostegno difigure professionali volontarie qualimediatori familiari, psicologi, peda-gogisti, assistenti sociali e avvocati,che accolgono, presso lo sportello, iminori e le famiglie in situazione diconflitto, promuovendo la bi-genito-rialità, evitandone la marginalità el'esclusione sociale, attraverso l'in-centivazione della mediazione fami-liare. All'interno del progetto“Penelope” si inserisce il progetto“Telemaco”, uno sportello gratuito diascolto e consulenza pedagogica c/ola scuola materna Serena, via Sarde-gna, 53 di Casagiove. Dott. Della Porta, perché “Tele-

maco”?

«Il nome dello sportello richiamal'Odissea di Omero, il quale cominciail poema con la “Telemachia” raccon-tando del passaggio di Telemaco dal-l’adolescenza alla virilità. È la storiadi un’educazione perfetta, unasomma di esperienze tali da formareuna personalità completa ed esem-plare, universalmente sviluppata intutte le sue possibilità».

Perché ha sentito la necessità di

istituire sul territorio casagiovese

tale servizio?

«Insieme alla famiglia, la scuola è laprincipale agenzia di formazione e disocializzazione del bambino, uno dei

poli primari su cui agire per promuo-vere il benessere integrale (fisico,psicologico, relazionale) dei minori.La scuola dell’infanzia, quindi, puòrappresentare per il bambino il primocontatto con la società, diventandoper lui, non solo un contesto educa-tivo e di apprendimento, ma ancheun luogo di vita in cui apprendere lacapacità di entrare in relazione conl’altro e nel quale fare esperienza diaccoglienza e fiducia. Può pertantorappresentare le fondamenta per unindividuo, sia dal punto di vista dellosviluppo cognitivo e psicologico maanche dello sviluppo relazionale edaffettivo. Inoltre il rapporto educativo,come tutte le relazioni interpersonali,è delicato e complesso e ciò com-porta che le figure adulte (genitori edinsegnanti) si trovino costantementenella necessità di comprendere e de-codificare le modalità con cui i bam-bini esprimono ciò che provano(paure, disagi, il non sentirsi accet-tati, ecc.). La socializzazione e i pro-cessi di apprendimento sono talvoltaostacolati da atteggiamenti conflit-tuali o violenti che i minori mettono inatto a casa e/o a scuola. Ogni geni-tore, nel corso della propria vita, at-traversa delle difficoltà nellarelazione con i figli spesso legate aprecisi eventi o momenti di passag-gio. Se è vero che genitori non sinasce ma si diventa, altrettanto veroè che in questo percorso di matura-zione la possibilità di confronto conesperti costituisce una preziosa ed ir-rinunciabile risorsa».

Cosa ne pensa dei giovani d'oggi?

«Si diventa adulti attraverso un pro-cesso di crescita formativa ed edu-cativa che porta progressivamentealla piena maturità e all’età adulta.L'adolescenza si caratterizza per unacrisi di identità che tende a un mi-gliore assestamento della persona-lità. È un momento evolutivo ditransizione ricco di nuovi stimoli e in-teressi, teso a scoprire spazi diespressione esterni alla famiglia, es-sere giovane oggi, non indica piùtanto un’età biologica, ma soprattuttouna condizione sociale. In questo pe-riodo è presente un forte senso di in-dividualizzazione, che porta allacostituzione del senso d'identità, pro-cesso che è accompagnato da sen-timenti di isolamento, solitudine,disorientamento, segnando l'abban-dono dell'infanzia e la pressionedegli impegni stringenti, per cui al-

cuni adolescenti cercano di rimanerein questa fase di transizione chia-mata "adolescenza prolungata".Essa è, tra tutte le fasi dell’età evo-lutiva, la più attraversata dai fattorieducativi, quelli specificatamenteaperti alla cultura etnica, relazionale,affettiva, sentimentale e sociale. Lapercezione di una propria identitàpsicologica aiuta a riconoscersi esentirsi diversi dagli altri, un’espe-rienza essenziale per il graduale pro-cesso di autonomia dalla famiglia.Negli ultimi anni si sono avvertiti iprimi effetti problematici della cosid-detta sindrome del ritardo, che hacolpito la società italiana, spostandoin avanti, in maniera quasi patolo-gica, l’età dell’assunzione di respon-sabilità. Alla base di ogni scelta, equindi di ogni comportamento visono delle forze dotate d’intensità eorientamento e tendenti alla soddi-sfazione. Quando ciò non avviene oè causato dalla privazione ambien-tale o da un’adeguatezza individuale.Questa ultima è dovuta o alla dispa-rità tra il livello di aspirazione e atti-tudine o per un conflittomotivazionale causato dall’azione si-multanea di più forze. Se questo ac-cade, l’individuo tende a lasciare ilcampo poiché si trova tra due forzemotrici. Il mondo degli adulti ha sem-pre avuto una forte esigenza di con-trollo sulle nuove generazioni, poichéne temeva l’energia, che se non fre-nata e incanalata, avrebbe messo indiscussione alcuni equilibri già con-solidati. Eppure oggi si tende a tra-scurare il fatto che proprio i giovanisono ad esprimere più facilmentequella creatività che può e deve es-sere considerata motore propulsoredell’innovazione e dello sviluppo».

La microcriminalità giovanile: una

questione di educazione?

«Il disagio, inteso non solo comeespressione di situazioni problemati-che relative all'evasione scolastica,alle tossicodipendenze, ai suicidi gio-vanili, alla criminalità, alle malattiepsicosomatiche, alle violenze, cosìcome ci forniscono i dati allarmantitrasmessi dal Ministero dell'Interno,di Grazia e Giustizia ed il Tribunaledei Minori, diviene indicatore di unacrisi generale che coinvolge la so-cietà nel suo complesso. La famiglia,la scuola, gli organismi associativi edi referenti istituzionali dei contesti diappartenenza si trovano così a fron-teggiare problemi per i quali non

sono sempre preparati. Bisogne-rebbe dare risposte esaurienti e mi-rate a favorire il processo di crescitadelle nuove generazioni in una di-mensione di attiva e responsabilepartecipazione alla costruzione dinuovi e più rispondenti modelli di vitasociale. Risulta quindi urgente e ne-cessaria una riflessione sulla centra-lità degli interventi preventivi erieducativi rispetto ad una condizionedi disagio e di rischio che tende a di-ventare capillare e diffusa nell'attualecontesto sociale».

La figura del pedagogista è previ-

sta dall'Amministrazione Comu-

nale? Sarebbe necessaria?

«Purtroppo non c’è, e questo è piùche evidente, in quanto a mio avvisonon vi è nessun interesse verso i bi-sogni dei giovani che si sentonosempre più abbandonati a se stessi.Fortunatamente stanno nascendoassociazioni aggregative come ilForum dei Giovani di Casagiove, incui i ragazzi possono scambiarsiidee ed elaborare e proporre inizia-tive e progetti che soddisfino i loro bi-sogni. Io sono membro dellaCommissione Pari Opportunità delcomune di Casagiove, precisamentedella sezione socio-psico-pedagogica e assieme alle mie col-leghe stiamo cercando con grandidifficoltà a sopperire a questa man-canza, lavorando alla progettazionedi interventi a favore anche di questafascia di età. Fortunatamente sem-bra che ci sia una speranza che tuttoquesto possa avere un esito, inquanto il nuovo assessore alle politi-che sociali del comune di Casagiove,Marianna Falace, essendo una col-lega, è molto attenta e sensibile aquesto tipo di dinamiche».

Luigi Di Costanzo

I “poteri” di... telemacoDisagio, nasce lo sportello di assistenza in via Sardegna

722/03/2014APPIA

Valeria Della Porta

Page 8: Casertafocus n10

SANTA MARIA CAPUA VETERE.

Periodicamente a Santa Maria

Capua Vetere si torna a parlare di

“emergenza amianto”. Spesso, in-

fatti, segnalazioni di associazioni o di

semplici cittadini mettono in allarme

la città del foro. L’ultimo caso note-

vole fu quello degli imballaggi di

amianto lasciati all'interno del cortile

della scuola “Matarazzo”, un plesso

da 150 alunni tra scuola elementare

e materna. In quell’occasione furono

le mamme a sollevare il polverone

minacciando che avrebbero smesso

di accompagnare i figli a scuola, sol-

lecitazione sufficiente visto che dopo

“sole” 24h l’amministrazione comu-

nale si occupò di autorizzare lo smal-

timento del materiale pericoloso.

Tornando indietro nel tempo (era il

2012) è possibile ricordare il caso del

Liceo Classico “Cneo Nevio”, quella

volta furono gli studenti che, nel

corso di un’occupazione studente-

sca, denunciarono la presenza di

una pericolosa tettoia di amianto. La

protesta degli alunni, che arrivarono

a “occupare” il cortile del Comune,

obbligò l’Ente a effettuare un imme-

diato sopralluogo che, successiva-

mente, consentì di accertare che in

realtà la tettoia in amianto faceva

materialmente parte della chiesa

“Dei Santi Angeli Custodi” posizio-

nata su Corso Garibaldi. Ne fece se-

guito un'ordinanza comunale a firma

del sindaco Biagio Di Muro con la

quale si chiedeva l'assunzione, da

parte della Curia locale, di provvedi-

menti immediati finalizzati alla messa

in sicurezza dell'area.

Caso non dissimile da quello dell’ex

macello comunale, 30.000 euro di la-

vori per il corretto smaltimento del-

l’eternit che ricopriva parte della

struttura. Spesa che rientrava già nel

bilancio comunale del 2012.

A questi “casi noti” si aggiungono le

tante segnalazioni di chi, passeg-

giando per le aree agricole che cir-

condano il centro cittadino, si

imbatteva in mastodontici cumuli di

eternit illecitamente smaltiti. Una in-

chiesta fotografica di Caserta Focus

datata maggio 2012 descriveva lo

stato di degrado in cui versava (e

versa tutt’ora) la periferia della Città

del Foro. E’ quantificabile nell’ordine

delle tonnellate l’amianto illecita-

mente sversato nelle campagne

sammaritane. Oggi è l’assessore

all’Ambiente Donato Di Rienzo che

torna a far parlare dell’affaire

amianto. A seguito delle numerose ri-

chieste dei cittadini, infatti, l’assesso-

rato all’Ambiente di Palazzo Lucarelli

ha previsto, attraverso un pubblico

avviso, la creazione di un elenco

delle ditte specializzate nella bonifica

di amianto da mettere a disposizione

dei sammaritani che ne hanno biso-

gno. «La sensibilizzazione circa una

tematica così delicata - ha dichiarato

l'assessore Di Rienzo - rappresenta

un primo passo concreto che questa

amministrazione intende compiere.

La bonifica dell'amianto, come è

noto, riserva una miriade di proble-

matiche inerenti sia i costi per lo

smaltimento che la trafila burocratica

richiesta dall'individuazione alla riso-

luzione del problema».

Donato Di Rienzo, però, nega la cri-

ticità della situazione e rassicura i cit-

tadini: «Le denunce pervenute finora

riguardano esclusivamente edifici

privati e in alcune circostanze il so-

pralluogo effettuati dai funzionari del-

l'Asl ha scongiurato pericoli». «Sul

nostro territorio comunale – ha di-

chiarato l’assessore - non si regi-

strano situazioni di emergenza».

Rassicurazioni che cozzano irrime-

diabilmente con quello che è il sen-

tore comune.

La Giunta, però, non sottovaluta il

problema e prosegue la sua azione

di monitoraggio del territorio: «Ab-

biamo intensificato i controlli - ha

spiegato l'assessore Di Rienzo -

provvedendo anche a mettere in si-

curezza l'amianto che abbiamo tro-

vato abbandonato in strade

pubbliche. Senza voler fare riferi-

mento ai costi esorbitanti che l'Ente

deve addossarsi per compiere que-

ste operazioni è certo che il cammino

verso la totale sensibilizzazione è

ancora molto lungo». Insomma, no-

nostante le rassicurazioni il problema

c’è ed è reale. Una questione an-

nosa che troverà soluzione solo

quando si deciderà di intraprendere

soluzioni strutturali e non occasio-

nali.

Matteo Donisi

amianto le contromosseBando per le aziende che si occupano della bonifica

8 22/03/2014 S. MARIA C.V.

Donato Di Rienzo

Traffico, chiude via OrsomandoCASAPULLA. Sono entrati nel vivo i lavori per la realizzazione

della strada di collegamento tra via Peccerillo e via Orsomando a

Casapulla. In questi giorni, il sindaco Ferdinando Bosco ha ordi-

nato la chiusura del tratto viario fino all’ultimazione dell’opera.

Dopo l’assegnazione della gara d’appalto, gli operai della ditta in-

caricata hanno iniziato a lavorare. Gli addetti hanno aperto il varco

che consentirà di collegare le due arterie di Casapulla ed hanno

realizzato degli scavi per effettuare i collegamenti alla rete idrica,

del metano ed elettrica. L’importo complessivo dell’opera pub-

blica sarà di 141675,40 euro. I lavori saranno finanziati da un

mutuo con la Cassa dei depositi e prestiti, assistito da contributi

regionali. La realizzazione di questa strada, voluta fortemente

dall’amministrazione diretta dal sindaco Ferdinando Bosco, mi-

gliorerà sicuramente la viabilità interna alla città. Infatti, la nuova

arteria determinerà il collegamento di due importanti quartieri del

paese: quello di via Peccerillo, con quello in cui si trova la villa co-

munale e l’ufficio postale.

La strada, inoltre, consentirà di alleggerire il traffico veicolare

sulla Nazionale Appia; le auto, infatti, non saranno più costrette a

percorrere la popolare strada statale per passare da una zona al-

l’altra di Casapulla. Dopo l’inaugurazione del prolungamento di via

I Maggio, che collega via Peccerillo con via Circumvallazione,

l’apertura della strada di collegamento tra l’Appia e l’Appia Antica,

e la costruzione del passaggio pedonale tra via Brodolini e via

Gramsci, adesso l’amministrazione comunale si appresta a realiz-

zare questo nuovo ed importante progetto, con l’unico obiettivo di

migliorare la viabilità interna alla città.

Page 9: Casertafocus n10
Page 10: Casertafocus n10

CAPUA. Dopo due esperienze nel

consiglio provinciale e due mandati di

sindacatura a Capua, per Carmine

Antropoli, “politico rampante” della

nostra provincia è arrivato il meritato

riconoscimento per l’impegno che ha

sempre profuso per il partito. Da

pochi giorni il noto chirurgo del Car-

darelli, è il nuovo Coordinatore pro-

vinciale di Forza Italia insieme ai

“colleghi” sindaci di Maddaloni Rosa

De Lucia e di Caserta Pio Del Gau-

dio. «E’ una nuova tappa – ci dice –

di un percorso iniziato ben venti anni

fa quando sono entrato a far parte del

movimento voluto da Silvio Berlu-

sconi e nella mia città ne sono stato

il fondatore». A differenza di altri poli-

tici che, nel corso degli anni, hanno

cambiato “bandiera”, Antropoli è stato

come un carabiniere, “fedele nei se-

coli”, al vessillo berlusconiano. Una

fedeltà che, alla fine, lo ha premiato.

«Sono stato un militante della prima

ora – prosegue – ed è noto a tutti l’im-

pegno che ho dedicato, senza rispar-

mio, alla crescita del partito sul

territorio». Nonostante le spaccature

interne, l’eterna rivalità con Paolo

Romano, nell’ambito capuano Antro-

poli ha sempre conseguito grossi

successi, anche quando alle ultime

elezioni provinciali ha puntato sul cu-

gino Giancarlo Della Cioppa. Archi-

viati i successi ora è il tempo di

lavorare ancor più intensamente per

il partito nel quale, come si è visto

negli ultimi tempi, non mancano i pro-

blemi. «Nei prossimi giorni – afferma

– insieme a Del Gaudio e a De Rosa,

incontrerà il coordinatore regionale

De Siano, proprio per mettere a

punto le strategie da perseguire nel-

l’immediato, con una particolare at-

tenzione alle elezioni europee, per

un’ulteriore rafforzamento territoriale

del partito che passa necessaria-

mente per l’unità delle sue compo-

nenti». Antropoli, lo sguardo, non lo

rivolge solo all’interno del suo partito,

ma anche verso quelli che natural-

mente dovrebbero essere i possibili

alleati alle politiche, i vari partiti del

centrodestra ed in particolare l’Ncd.

Qui le cose si complicano perché il

Nuovo Centro Destra è al governo

con il Pd e, come nel caso di Capua,

sembra trovare più sintonia con il

centrosinistra. Nell’ambito locale,

però, pesano e peseranno sempre i

“peccati originali”, quella eterna con-

trapposizione con il gruppo di Paolo

Romano ed è così che, oggi, la più

accesa opposizione ad Antropoli sin-

daco e alla sua maggioranza, arriva

proprio dall’Ncd. Il sindaco preferisce

non entrare in questioni prettamente

locali e fa un analisi complessiva

della situazione. «E’ chiaro – afferma

– che la naturale collocazione di forza

come l’Ncd, Forza Italia e Fratelli

d’Italia, solo per citarne alcuni, è la

casa comune del centrodestra, la

casa dei moderati. Credo che per il

futuro dovremmo lavorare molto su

questo campo. Ma anche per questo

si aprirà una discussione con il Coor-

dinamento regionale per studiare

tutte le strategie da seguire». In città,

intanto, fioccano i complimenti e le

congratulazioni per il nuovo ed impor-

tante incarico. «Credo che questa no-

mina – conclude – rappresenti un

dato positivo per tutta la città di

Capua».

Mimmo Luongo

antropoli apre il caso ncdIl neo segretario di Fi: la loro collocazione è nel centrodestra

CAPUA

Carmine Antropoli

Gli undici “esuli” dell’Anastasio ImpiantiCAPUA. Da un mese presidiano il piazzale della Dsm, la multinazionale del farmaco, perché per loro il

cancello “è rimasto – dicono – inspiegabilmente chiuso”. Si tratta degli undici lavoratori della “Anasta-

sio Impianti Tecnologici”, società napoletana che, fino a qualche tempo fa, ha svolto la manutenzione

degli impianti. Una protesta ferma e pacifica per difendere il proprio posto di lavoro. “Inspiegabilmente

– ci dice il responsabile dell’azienda Leonardo Anastasio – non ci hanno fatto più lavorare”. A nulla,

fino ad oggi, sono serviti gli incontri tra le parti promossi a più riprese dai rappresentanti sindacali.

“Ad oggi - ci dice - non

conosciamo le vere

motivazioni con le

quali ci impediscono di

lavorare. Non ci fanno

lavorare e non sap-

piamo il perché Questo

è un lavoro che andava

avanti da ben trent'anni

quando questo stabili-

mento si chiamava

Pierrel. Per la mia

azienda hanno lavorato

anche cittadini di

Capua. Non sembra es-

serci una spiegazione

plausibile anche per-

ché il lavoro, all'interno

dello stabilimento non manca. Voglio precisare che non abbiamo nulla contro la Dsm come azienda ma

chi ha un ruolo dirigenziale dovrebbe darci risposta e trovare insieme a noi una soluzione”. Potreb-

bero esserci, come si apprende da indiscrezioni, problemi relativi alla documentazione aziendale, che

avrebbero compromesso il rapporto di lavoro ma su questo punto il titolare è chiaro: “Se il motivo è

questo - afferma - può essere facilmente superato perché c'è pronta un’altra mia azienda a sostituirsi o

come abbiamo prospettato, la costituzione di una cooperativa di lavoratori, ma anche su questa solu-

zione non sono arrivati riscontri positivi. Quello che è importante, a mio avviso, è la salvaguardia dei

posti di lavoro. Dietro questi operai ci sono famiglie che devono vivere. Questo lo abbiamo più volte ri-

badito nel corso dei vari incontri e lo hanno sottolineato anche i nostri legali”. Intanto il presidio dei la-

voratori va avanti nella speranza che all'inizio della prossima settimana possa aprirsi uno spiraglio per

il loro futuro. “Vogliamo - conclude Leonardo Anastasio - continuare a fare semplicemente quello che

abbiamo fatto fino ad oggi, ovvero lavorare”. Intorno alla protesta di questi operai c'è un'attenzione

sempre più crescente e si spera che presto possa arrivare una soluzione positiva.

M.L.

I lavoratori dell’Anastasio impianti

10 22/03/2014

Page 11: Casertafocus n10

MADDALONI. Sindaco De Lucia,

perché Forza Italia si è affidata a

voi primi cittadini per guidare il

partito?

«In questo particolare momento sto-

rico, c’è bisogno che siano gli ammi-

nistratori a guidare il partito perché

solo coloro che hanno il contatto più

diretto con la popolazione e con

quelle che sono le sue problemati-

che. Senza voler sminuire il lavoro di

nessuno, quando ho avuto il pro-

blema con gli Lsu che hanno bloc-

cato le scuole, al mio fianco ho avuto

solo i sindaci, nonostante abbia aller-

tato tutti i parlamentari per cercare di

risolvere il problema. Comunque,

non ci sono solo i sindaci, ma anche

i consiglieri comunali ad essere coin-

volti nella nostra struttura nella con-

sulta degli amministratori».

In queste settimane, soprattutto

da parte di alcuni parlamentari,

abbiamo assistito sulla gestione

del partito ad una polemica quasi

del tipo “o Cosentino, o morte”...

«Con tutto il rispetto e la gratitudine

per tutti, noi siamo un partito e dob-

biamo seguire le metodologie e i va-

lori che sono propri della nostra

organizzazione. Non possiamo fossi-

lizzarci sugli uomini, per quanto pre-

stigiosi ed importanti essi siano e per

quanto abbiano dato un contributo

determinante ai successi degli anni

precedenti. Oggi c’è la necessità di

dare spazio agli amministratori e ai

club per allargare la base del partito.

Solo così riusciamo a coinvolgere

quel 50% di elettorato che, oggi, a li-

vello nazionale, non vota».

A proposito di club, la sua nomina

a segretario di Forza Italia, creerà

qualche problemino a chi ha sem-

pre cercato di delegittimarla?

«Il sindaco Cerreto probebilmente è

nato di Forza Campania. Forza Italia

è un’altra cosa. I club devono essere

delle strutture di supporto all’ammini-

strazione no che ne demoliscono

l’operato. Comunque, per noi vale

sempre lo stesso concetto: disconti-

nuità, discontinuità, discontinuità... ».

Questione cimitero, a Maddaloni

si è verificata una cosa al limite

del grottesco che mortifica le fa-

miglie delle salme profanate.

«Sulla questione cimitero si è verifi-

cato qualcosa di strano. C’è una

gara che si deve svolgere in piena

regolarità e senza condizionamenti

esterni. Ci sono quattro dipendenti

che si occupavano della manuten-

zione del verde e che, forse, in pas-

sato, hanno anche svolto altre

mansioni che, a tutti i costi vogliono

stare lì dentro.

Per quale ragione? Ho allertato, co-

munque, le forze dell’ordine che

stanno indagando su quello che è

successo domenica scorsa e che

spero, quanto prima mi diano delle ri-

sposte concrete».

La moglie di uno di quei dipen-

denti di cui lei parla, era, però,

una sua candidata...

«E’ che significa? Mica è un deme-

rito. Avevo oltre duecento candidati

nelle mie liste, questo non significa

che li dovevo accontentare tutti... Eu-

genio Manfredonia è un mio amico,

eppure non abbiamo revocato i con-

tratti di fitto dai suoi locali... L’ho detto

in campagna elettorale, con me ci

sarebbe stata la discontinuità e lo sto

dimostrando».

de lucia “liquida” cerretoIl sindaco-coordinatore: lui è da sempre di Forza Campania

MADDALONI

Rosa De Lucia

22/03/2014 11

Page 12: Casertafocus n10

MARCIANISE. Nonostante ci sia

più o meno la convergenza di tutti,

architetto Frattolillo, sembra che il

discorso ampliamento dell'Outlet

stenti a decollare...

«La responsabilità di questo ritardo

non è di certo da attribuire a noi, in

quanto abbiamo già sollecitato il

piano di lottizzazione che era tra l'al-

tro già stato certificato dal commis-

sario.

I tempi dell'amministrazione hanno

portato un doppio danno: in primo

luogo quando si è deciso di appro-

vare l'ampliamento, la società che

doveva investire non era più disposta

a farlo, in secondo luogo nel bilancio

2013, molte opere erano state finan-

ziate con la monetizzazione della lot-

tizzazione Outlet, di conseguenza tali

opere non hanno più avuto copertura

finanziaria.

Quella dei tempi burocratici è sempli-

cemente una scusa di comodo adot-

tata da chi ha il potere di agire ma

probabilmente non vuole, posso per-

mettermi di fare tale osservazione in

quanto ai tempi della prima lottizza-

zione, io ero assessore all'urbani-

stica e il progetto fu organizzato in

soli 60 giorni, si fa presto a parlare di

processo di "sburocratizzazione" se

alle idee non vengono corrisposte le

azioni».

Dopo un inizio "soft", il Pd ha co-

minciato a fare un'opposizione

serrata all'amministrazione De An-

gelis. Da cosa è dipesa questa ac-

cellerata?

«E questo è solo l'inizio.... come

gruppo e come partito abbiamo de-

ciso di cambiare attegiamento, noi

non crediamo nell'opposizione a pre-

scindere, e abbiamo dimostrato nei

primi mesi che la nostra politica era

quella dell'opposizione costruttiva

che era ben lontana dal dire sempre

no a qualsiasi proposta della mag-

gioranza. In risposta però a questo

atteggiamento di grande apertura e

collaborazione ci sono state solo

porte sbattute in faccia, qualsiasi

proposta veniva bocciata per il sem-

plice fatto di provenire dalla mino-

ranza.

Le critiche sono dunque iniziate a

partire da tematiche di importanza

fondamentale come il PAES, si ri-

schia di perdere finanziamenti di im-

portanza fondamentale sia sul piano

ambientale che su quello economico

e lavorativo. Se il PAES non verrà re-

datto entro una determinata sca-

denza verrà escluso dai finanzia-

menti europei. Ad un anno dalle ele-

zioni l'ultimo manifesto del Pd

recitava lo slogan: "non c'è più

tempo". E di tempo ne è rimasto ve-

ramente molto poco, Marcianise sta

morendo sul piano ambientale e su

quello occupazionale. Si sta snatu-

rando quello che era il progetto ini-

ziale, partendo ad esmpio dal ring

verde.

L'amministrazione De Angelis, così

come la precedente, ha iniziato la va-

riazione del progetto senza capirne

l'importanza, stanno trasformando

un parco urbano di 300000 metri

quadrati di terreno, che ha l'obbiet-

tivo di dividere la zona urbana dalla

parte industriale, progetto totalmente

finanziato dalla regione nel 2013 per

5 milioni di euro, in una squallida

piazzetta con tanto di chiosco an-

nesso.

La legge che nel 2013 prevedeva la

realizzazione di polmoni verdi a ri-

dosso dei centri urbani, era stata in

un certo senso anticipata da noi che

già nel 2005 insieme all'ufficio tec-

nico e con la collaborazione della fa-

coltà di botanica di Portici avevamo

selezionato le essenza arboree da

piantare sul terreno.

Tra le iniziative all'interno del pro-

getto, c'era quella di destinare la ge-

stione dell'area al Wwf che ha il

compito di ripristinare la flora e la

fauna autoctona. C'è inoltre da dire

che dei 300000 metri quadrati circa

40000 sono stati tolti perchè qual-

cuno non era d'accordo che venis-

sero utilizzati e altrettanti sono stati

destinati alla realizzazione della piaz-

zetta e del chiosco».

Pd e Udc hanno presentato una

mozione di sfiducia all'assessore

Tartaglione. Perché?

«Il motivo scatenante è stato sicura-

mente la sua dichiarazione in merito

alla chiusura degli uffici del giudice di

pace. L'assessore ha dichiarato che

questa non ha rappresentato una

grande perdita per la città. Forse Tar-

taglione non si rende conto che la

funzionalità e il valore di una città si

misura in base ai servizi che questa

offre. Bene Marcianise da questo

punta di vista è estremamente ca-

rente.

Andiamo per ordine il giudice di pace

rappresentava sicuramente sia un in-

dotto che una possibilità occupazio-

nale, senza dimenticarsi che questa

sconfitta arriva all'indomani di altre

due perdite gravissime subite dalla

città il tribunale e l'università. Un altro

comportamento dell'assessore da

condannare riguarda il fatto che lui in

un momento di crisi occupazionale

così forte, alimenta speranze e fa

promesse occupazionali che sa be-

nissimo non sono poi così facili da

realizzare, portando la gente all'esa-

sperazione di comportamenti che poi

si traducono in quello che è succ-

cesso durante lo scorso consiglio co-

munale quando alcuni lavoratori

disperati hanno occupato il consi-

glio».

Nonostante la sconfitta elettorale,

il Pd ha raccolto un enorme nu-

mero di consensi. La fase di ri-

strutturazione del partito è

completata?

«Il Pd ha dalla sua il risultato eletto-

rale, risultato che ci vede come primo

partito della città. Marcianise crede

sia nel programma che negli espo-

nenti del partito, il Pd rappresenta un

punto di riferimento, la forza del par-

tito è rappresentata sicuramemte

dalla coesione dei membri che fanno

si che il clima interno sia sereno e si

lavori su un fronte comune. Ci stiamo

impegnando per continuare a cre-

scere sul territorio per raggiungere

all'obiettivo di vincere le prossime

elezioni.

Se l'intenzione dell'attuale ammini-

strazione è quella di continuare a se-

guire l'attuale linea governativa, che

vede beghe interne, continui cambi

di giunta, e vertici di maggioranza

che hanno l'unico scopo di sedare le

continue crisi interne, allora liberino

la città».

Sono anni che a Marcianise si as-

siste al tormentone ospedale.

Cosa si deve fare per sbloccare la

situazione?

«Su richiesta dell'intera opposizione,

il prossimo lunedì 24 marzo si terrà

un consiglio comunale monotema-

tico.

Dobbiamo pretendere che vengano

rispettati gli atti regionali che preve-

dono che l'ospedale di Maddaloni

venga accorpato a quello di Marcia-

nise e non, come si sta seriamente

rischiando, che avvenga il contrario.

L'ospedale di Marcianise è una strut-

tura senza paragoni, sia dal punto di

vista strutturale, sia perchè accoglie

un bacino di utenza enorme, con

questi presupposti non si può per-

mettere che venga declassato. Si

parla tanto di problemi legati al certi-

ficato di agibilità, per prima cosa vo-

glio sottolineare che è già da un paio

di settimane che sono iniziati i lavori

dei vigili del fuoco per provvedere a

rimuovere questo intoppo, ma a me,

come diceva un comico, la domanda

nasce spontanea: se l'ospedale di

Marcianise manca dei requisiti per

l'agibilità, quello di Maddaloni invece

li possiede?».

Rosa Orlando

Pasticcio finanziamentiFrattolillo: a rischio i fondi Paes, caos sull’Outlet

MARCIANISE

Telia Frattolillo

12 22/03/2014

Page 13: Casertafocus n10

CASERTA. Al Teatro Civico 14 di Caserta è ancora

Sciapò, rassegna di teatro a cappello. Domenica 23

marzo (ore 19.00) andrà in scena 'Il bambino che verrà'

con Soledad Agresti e Raffaele Furno entrambi, ri-

spettivamente, drammaturga e regista della piéce, pro-

dotta da Imprevisti e Probabilità. Due figure in scena.

Sembrano gemelli.

Forse perché sono vestiti nello stesso identico modo,

con un tessuto che li fa assomigliare ad una carta da

parati o ad un inutile suppellettile passata di moda. Ma

a volte sembrano uno, questi due. Perché si immer-

gono l’uno nell’altro, si intrecciano fino a che le gambe

dell’uno sono le gambe dell’altro, le braccia dell’uno

sono le braccia dell’altro, il torso dell’uno è il torso

dell’altro. Forse una leggera differenza tra questi due

esiste, nonostante il loro vestiario, nonostante il loro

essere gemelli.

Uno è maschio, l’altro è femmina, dovrà pure esserci

una differenza.

Uno è dominante, l’altro è dominato, dovrà pure esserci

una differenza. Ma non c’è equazione tra maschio =

dominante, femmina = dominato, potrebbe essere l’op-

posto.

A ben guardare poi, questi due non sono affatto inutili.

Anzi. Sono molto operose queste due figurine un po’

caricaturali, un po’ grottesche, un po’ paradossali. Ope-

rose perché costruiscono muri, spingono complicati

marchingegni, producono energia, raccolgono cibo, ma

soprattutto in cuor loro e nei loro dialoghi aspettano.

Aspettano un salvatore, un redentore, nella forma di un

bambino che li solleverà finalmente da tutte queste gra-

vose quotidiane incombenze di costruire muri, spingere

marchingegni, produrre energia.

E se il bambino che verrà non venisse? O se fosse

monco e menomato allora chi aiuterebbe questi due

gemelli a lavorare?

13

Sciapò al Civico 14Domenica in scena “Il bambino che verrà”

22/03/2014Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Doppia personale alla galleria d’arte Nicola Pedana

Vernissage sabato 22 marzoalle ore 19, presso la galleriaNicola Pedana Arte Contempo-ranea in via Don Bosco 7 a Ca-serta, per la doppia personale diDonald Baechler e Paolo Bini,dal titolo Contaminazioni, a curadi Enzo Battarra. Baechler,americano, è uno degli artistipiù affermati sul piano interna-zionale, con le sue semplifica-zioni iconografiche. Bini,italiano, è un giovane alle sueprime esperienze importanti. Lasua pittura è materia com-plessa, policroma. L'esposi-zione sarà visitabile fino al 20aprile 2014. Nel testo il curatorecosì scrive: "Le mostre sonocontaminazioni. Si contamina lospazio. Il vuoto accoglie ilpieno. La mostra invade le pa-reti nude portando colore eforme, l'arte si infiltra nell'am-biente.

Il sentiero tra poesia e architettura di Vargas

A Roccamonfina “Dipingi le piazze di pace”

Da Mangiafoglie a MangiamaccheroniCASERTA. Venerdì 28 Marzo, dalle ore 20.30,

presso Il Palazzo del Gusto, in Via C.Battisti 5 a

Caserta, la redazione di Campaniaslow.it presenta

la cena evento “Da Mangiafoglia a Mangiamacche-

roni”. Si Affronterà un viaggio nella trasforma-

zione delle abitudini culinarie dei napoletani tra il

‘400 e l’800, descrivendo la nascita della cultura

della pasta, la Regina della Dieta Mediterranea,

proclamata patrimonio culturale immateriale del-

l’umanità dall’Unesco. Ci condurrà per sentieri an-

tichi, e ancora non del tutto riesplorati, lo chef

Nunzio Bugetto. Ospite d’onore sarà il ragù cuci-

nato secondo la ricetta tramandata da Eduardo De

Filippo. Nel corso della serata sarà presentata la

ristampa del libro di Emilio Sereni I napoletani da

“Mangiafoglia a Mangiamaccheroni”, curata dal-

l’associazione “Oltre il Giardino”, che racconterà

spaccati di storia dell’alimentazione nel Mezzo-

giorno. Un racconto orale e una narrazione senso-

riale che procederanno intersecandosi.

Parteciperanno: Gianfranco Nappi, Presidente as-

sociazione “Oltre il Giardino”, Corrado Martinan-

gelo componente segreteria politica del Ministro

Politiche Agricole e Forestali, Michele Mezza gior-

nalista e dirigente Rai, Fabrizio Mangoni gastro-

nomo, Antonio Lucisano direttore Consorzio

Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Menù dello Chef Nunzio Bugetto

Antipasto con salumi di nero casertano

La Regina “Mozzarella”

Ziti spezzati a mano con ragù

Pasta e patate in bianco alla napoletana

La carne del ragù

Pastiera napoletana

Sarà servito spumante Asprinio di Aversa dop e

Pallagrello nero di Vestini Campagnano

Comunicazione e segreteria organizzativa : due-

piuduecinque srl, Partner e sponsor: Cillo Carni e

Vestini Campagnano.

Prenotazione Obbligatoria e info: campania-

[email protected].

Il secondo appuntamento di VI-SIVA, rassegna di mostre sullearti visive e applicate, organiz-zate dall’ESAGONO di Franca eGianni Bo e a cura di GiuseppeAlbanese, si terrà, da giovedì 20marzo al 3 aprile 2014 presso loshowroom di Viale della Libertàad Aversa e presenterà i lavoridell’architetto Davide Vargas.Se una relazione esiste tra ar-chitettura e poesia, ne rimaneuna significativa testimonianzanel lavoro svolto negli ultimitrent’anni da Davide Vargas.Aversano, classe 1956, DavideVargas è certamente una dellementi più innovative tra i profes-sionisti della nostra città. Intel-lettuale, architetto-letterato,come lo ha definito Mendini.

L'Ordine Francescano Secolare(O.F.S.) di Roccamonfina orga-nizza un percorso chiamato DI-PINGI LE PIAZZE DI PACE.Tale iniziativa vuole essere unconcreto atto di collaborazione«nello sforzo di passare dallatentazione di sfruttamento alfrancescano concetto di fratel-lanza universale» (cfr. RegolaOFS, 18). Nella Diocesi diTeano-Calvi, dove la natura è dicasa e deve essere sempre piùsalvaguardata e tutelata, il pro-getto dell'OFS Regionale Cam-pania vuole fare conoscere ilruolo, lo stile e la consapevo-lezza dei doni preziosi della vitatrattando di ambiente, giustizia,sociale, giovani generazioni, so-lidarietà, ecc. Si inizia il pros-simo sabato 22 marzo 2014,con inizio alle ore 17.00, pressola sala Sant'Ignazio di Loyoladella Casa Parrocchiale di Roc-camonfina in via Ausoni - con ilseminario sul tema “Creato exnihilo - Per una teologia dellacreazione in dialogo con il sa-pere scientifico” di Don Giadode Biasio, dottore in ScienzeAmbientali e dottorando allaPontificia Università Gregoriana.Seguiranno altri tre eventi tema-tici: il 26 aprile 2014 Fra Pio Avi-tabile o.f.m (ordine frescanominore) sarà il relatore esclu-sivo dell'incontro dal titolo “Ri-conciliati con il creato”; mentre il24 maggio 2014 l'appuntamentoè con Alliegro, consigliere regio-nale dell'Ordine Francescano.

Lo spettacolo al Civico 14

La copertina del libro

Page 14: Casertafocus n10

PARI SENZA RETI NELLA TANA DEL GROSSETO

La capolista Caser-

tana scende in

campo con la chiara

intenzione di inten-

zione di collezionare

due punti preziosi per

continuare la scalata

verso la conquista

della serie C1.

Reduci dal successo

casalingo contro la

compagine dell’Avez-

zano, i falchetti af-

frontano la trasferta

di Grosseto senza

alcun timore reveren-

ziale. I toscani scendono in campo convinti di non voler recitare il ruolo di

vittima sacrificale di turno.

Di Maio e compagni assediano letteralmente la retroguardia di casa senza

riuscire però a sbloccare la situazione di stallo di partenza.

La prima frazione di gara si chiude con lo zero a zero di apertura. Nella se-

conda parte della contesa, Tacchi si carica il peso dell’intero attacco e

cerca in qualsiasi modo di portare i rossoblu in avanti. Nonostante gli

sforzi, la gara non vede variazioni di punteggio.

Alla fine punto resta un bottino magro per la rappresentativa di Terra di La-

voro.

DANIELE TANI DA MEDIANO AD ALLENATORE

Daniele Tani, originario di Savignano

sul Rubicone, comincia l’iter da cal-

ciatore in una piccola scuola calcio

del paese di origine in Provincia di

Forlì. Successivamente muove i primi

passi in Serie C.

Arriva a Caserta ad appena ventuno

anni.

Nella prima stagione 1980-81 conqui-

sta praticamente la maglia di titolare

inamovibile vestendo la casacca dei

falchetti in trentadue occasioni e rea-

lizzando anche una rete.

Nel torneo successivo scende in

campo ventuno volte, riuscendo a

mettere la propria firma a referto una

sola volta.

Successivamente decide di fare un’esperienza lontanto da Terra di Lavoro

approdando alla Turris. Nella cittadina partenopea conquista ben presto la

simpatia della tifoseria locale.

Dopo anni brillanti, torna a Caserta nel 1986 ma non riesce a trovare molto

spazio nella formazione titolare. Interrotta la carriera da calciatore si dedica

al percorso da allenatore.

Dopo una prima esperienza alla Sanvitese, riesce ad approdare al Ric-

cione, ultima formazione diretta.

CASERTA. E’ arrivato il momento

del grande salto.

Dopo un ventennio di attesa la Ca-

sertana si prepara a staccare mate-

maticamente il biglietto per la Lega

Pro Unica, anticamera della Serie B,

che da queste parti si è vissuta in

due storiche occasioni. Domani po-

meriggio lo stadio Pinto sarà pronto

per la festa che dovrebbe arrivare,

salvo rinvio straordinario di una set-

timana. Il popolo rossoblu è però

pronto ad accorciare i tempi e comin-

ciare a fantasticare sulla prossima

campagna acquisti. Un successo nel

derby contro l’Arzanese spianerebbe

la strada verso la conquista della me-

ritata promozione.

Parallelamente occorreranno le

mancate affermazioni di Chieti, Tut-

tocuoio ed Aversa Normanna. Il pa-

reggio di domenica scorsa a Foggia

ha di fatto consentito di apporre un

altro tassello importante ad un’im-

presa che porta la firma indelebile

del tecnico Ugolotti. L’allenatore ex

Benevento ha di fatto preso in corso

d’opera la squadra ed ha avuto l’abi-

lità di trarre il meglio da tutti i gioca-

tori a propria disposizione. La

testimonianza della inconfutabile ca-

pacità di gestire la rosa è testimo-

niata dall’ultima gara nella quale è

andata a segno Bacio Terracino, ta-

lento rossoblu che in qualche occa-

sione ha avuto modo di osservare i

propri compagni dalla tribuna. Il pas-

saggio nella categoria che i nostal-

gici chiamano ancora C1 costituisce

un’affermazione corale autentica.

Giocatori di esperienza e ragazzi

dalle brillanti aspettative sono stati i

protagonisti di un’impresa che pas-

serà agli annali della storia sportiva

cittadina.

Non c’è stato un leader indiscusso

probabilmente per merito della pre-

senza di parecchi atleti di pari livello

dal punto di vista carismatico. Cal-

ciatori come Fumagalli, D’Alterio,

Mancino, Correa, Cruciani hanno

dato corpo ad una struttura compatta

, capace di confrontarsi con qualsiasi

avversario e primeggiare. Unico nero

dello scorso weekend è stato il de-

classamento al secondo posto, il se-

guito al sorpasso del Cosenza.

Archiviata la pratica promozione, i

falchetti punteranno decisamente a

chiudere il torneo in testa.

Nicola Maiello

casertana l’ultimo sforzoContro l’Arzanese si gioca per la matematica promozione

14 22/03/2014 SPORT/Casertana

Accadde oggi... 1981Chi l’ha visto

Bacio Terracino

CLASSIFICA

Cosenza 50

Casertana 49

Teramo 48

Foggia 44

Ischia Isolav. 43

ACR Messina 42

Melfi 40

Vigor Lamezia 39

Tuttocuoio 35

Chieti 35

Aversa 34

Castel Rigone 34

Martina 33

Sorrento 33

Aprilia 30

Poggibonsi 30

Arzanese 29

Gavorrano 25

Page 15: Casertafocus n10

CASERTA. Ottavo posto a quota 22, distanziato il gruppone a quota 20 e zona

playoff raggiunta. C’è di che essere felici in quel di Caserta, dopo anche gli sci-

voloni di Avellino e Venezia. Juve Caserta finalmente cinica, oltre che spetta-

colare. Contro questa Montegranaro era imprescindibile una solidità mentale

ben diversa da quella mostrata contro Brindisi, e il team di Molin ha dimostrato

di esser capace di imparare dai propri errori. I marchigiani, guidati da Recalcati

(alla panchina numero 850 in serie A, tributata da una standing ovation da brividi

del Palamaggiò, ad uno dei personaggi che ha fatto la storia della nostra pal-

lacanestro), sono stati in grado di riprendere una partita che sembrava ormai

chiusa. I locali però, hanno saputo resistere e ricacciare gli ospiti, grazie agli

uomini che più sono mancati a Brindisi: Mordente (premiato per la sua 500°

presenza in Serie A) e Michelori. Il duo italico è senza dubbio l’MVP di questa

partita, ben oltre la loro abnegazione difensiva: se il lungo ha deciso la gara

con alcune giocate di pura tecnica, Mordente ha segnato il piazzato da due e

la tripla che hanno risollevato punteggio e morale nel momento di maggior bril-

lantezza per i gialloblù. In due hanno chiuso con il 100% da 2 (5/5 per Michelori,

1/1 la guardia) e 2/3 dall’arco dei 6.75 per Marco, per una perfezione dal campo

che da un bel pò mancava ad entrambi. Ancora degni di menzione Jeff Brooks,

migliore per valutazione e con una continuità disarmante, che rende lo statuni-

tense sempre più un giocatore di ben altro livello, e Carleton Scott, sempre

più idolo incontrastato del Palamaggiò e seriamente candidato a miglior sesto

uomo dell’intero campionato, oltre che ad assoluta "steal" dello scorso mercato.

La partita inizia con una cospicua grandinata di triple da ambo le parti: partono

Brooks e Mordente, seguono Skeen (due volte) e Kudlacek (ex di serata), ma

la disputa la chiude Moore con altre due bombe, per il 18-16 all’8’. Botta e ri-

sposa ai liberi, ma è Sakic allo scadere a trovare la parità a quota 22 dopo i

primi 10’. La partita diventa decisamente in discesa per la Juve, che con tanto

spettacolo e azioni in cui la palla viaggia a velocità siderali, allungano sul 37-

28 al 18’, con un parziale di 15-6 aperto da una schiacciata di Scott e chiuso

da un’altra schiacciata, questa volta di Roberts in contropiede, una roba da

Slam Dunk Contest. Sakic e Mazzola provano a ricucire, ma all’intervallo lungo

il punteggio è 41-35. Terzo quarto che decisamente sorride alla Juve Caserta.

La Sutor tira fuori tutte le energie rimaste e, con Sakic e Mitrovic, tenta la ri-

monta, fermata allo scadere da un ottimo Scott che ripristina il +13, 60-47 al

30’. Ultimo quarto in cui, invece, c’è il massimo sforzo degli ospiti, che ammu-

toliscono il Palamaggiò con una prova balistica e d’intensità di alto livello. Per

Caserta invece, il canestro diventa tabù. Mazzola e Mitrovic trovano punti facili,

ma è Mordente a salire in cattedra con 5 punti in fila che permettono ai bianco-

neri di respirare. Scott allunga, ma un encomiabile Campani, con la tripla del -

4, e i liberi di Mazzola del -2, riaprono la gara. Caserta torna però in partita e

con Brooks e Moore, ma soprattutto Michelori, ritrova il bandolo della matassa

e conquista così i due punti in palio. Domenica la Juve bissa in casa, sulla

strada dei bianconeri arriva una Cantù lanciata dalla vittoria, contro Brindisi,

che ha permesso ai brianzoli di agganciare il secondo posto in classifica. A 7

giornate dal termine della Regular Season è inutile dire quanto sarebbe impor-

tante battere i lombardi, soprattutto considerando gli assist del calendario (Avel-

lino in trasferta a Siena, Reggio Emilia ospita Sassari). Una vittoria della Juve

potrebbe farla ritrovare al settimo posto, solitario, in classifica, all'indomani delle

due trasferte di fila a Bologna e Varese. La settimana che anticipa il caldissimo

match con Cantù è stata movimentata da una serie di notizie: secondo un gior-

nalista bolognese (tale Daniele Labanti) ci sarebbero alcune società di serie

A, tra le quali la Juve Caserta, in ritardo coi pagamenti o, addirittura, a rischio

chiusura. Una bordata che non ha fatto piacere allo staff bianconero, che, per

voce del general manager Marco Atripaldi, ha prontamente smentito le frec-

ciate arrivate da Bologna. «Noi non stiamo bene, ma benissimo. Noi abbiamo

chiuso in attivo, i parametri sono positivi ma non vuol dire che è tutto a posto,

perché tolti i due patron non si sa come sopravvivere. La situazione è diversa

rispetto all'anno scorso, stiano lavorando per nuovi soci». Poi la stoccata della

Juve, con un comunicato: «la Juvecaserta basket srl precisa ancora una volta

di non essere tra le destinatarie di provvedimenti Comtec in merito a presunte

inadempienze e di aver rispettato e rispettare tutti i parametri previsti dalla vi-

gente normativa in materia. Ciò premesso, diffida chiunque dal riportare notizie

false che ledono l’immagine che la società sta cercando di ricostruire con

enormi sacrifici e sforzi economici. Si ri-

serva, nel contempo, di intraprendere

tutte le iniziative in ogni sede, compresa

quella giudiziaria, per difendere la sua

immagine ed il suo buon nome». Tor-

nando al campo, e alla partita contro

Cantù, la prima cosa che risalta agli

occhi è, ovviamente, la presenza, sulla

panchina dei brianzoli, di Stefano Sa-

cripanti. Per 4 stagioni sulla panchina

della Juve (una semifinale scudetto, un

preliminare d'Eurolega, un quarto di fi-

nale d'Eurocup e due salvezze miraco-

lose sulla panchina bianconera),

Sacripanti guida un gruppo reduce che

presente, in regia, uno dei confermati

della scorsa stagione, vale a dire Joe Ragland: americano di nascita, ma libe-

riano di passaporto sportivo, Ragland è un giocatore molto pericoloso, play

maker che sa attaccare bene, sia al tiro che in penetrazione, ma che sa giocare

anche con la squadra, visto che sa coinvolgere sia gli esterni che i lunghi. In

posizione di guardia Michael Jenkins: 27 anni, 191 cm per 84 kg, arriva da

Brescia dove, nella scorsa stagione, ha sfiorato la promozione in serie A per-

dendo la finale play off contro Pistoia. La sua stagione è stata di alto livello (15.8

punti, 4.3 rimbalzi e 2.1 assist di media) e, dopo un breve periodo di adatta-

mento, è riuscito a trovare la sua dimensione anche nella massima serie. E'

principalmente un tiratore, ma sa anche attaccare il canestro essendo dotato

di un discreto atletismo. Il back court lo completa un altro volto noto, Pietro

Aradori: sicuramente, l'esterno più pericoloso dei canturini, lo "squalo" è giunto

alla sua totale maturazione dopo il buon Europeo disputato con la Nazionale.

Tiratore mortifero, col tempo si è completato aggiungendo la penetrazione e il

"jumper" dalla media tra le sue armi offensive, non va fatto esaltare. Dalla pan-

china un altro ex di turno, Stefano Gentile: esploso a Caserta (10.1 punti e 2.5

assist di media) la scorsa stagione, dove ha raggiunto una salvezza quasi mi-

racolosa, il maggiore dei figli di "Nandokan" conferma quelle che sono le sue

caratteristiche principali, cioè i ritmi alti, la corsa in campo aperto e, soprattutto,

il tiro da 3 punti, soprattutto fuori dagli schemi, una giocata estemporanea che

serve quando il gioco stazione e la sirena dei 24" si avvicina inesorabile. Sem-

pre dalla panchina troviamo Marcel Jones: ala piccola di 203 cm, nativo di Los

Angeles ma in possesso di passaporto neozelandese, è quello che sta convin-

cendo meno nel rooster brianzolo, non a caso il suo minutaggio supera, di poco,

i 10 minuti. E' un buon atleta, preferisce il tiro alla penetrazione, non attivissimo

a rimbalzo, sulla carta è quello che preoccupa meno. Sotto canestro la posi-

zione di ala grande è occupata da Maarten Leunen: ormai cittadino onorario

di Cantù (5° stagione di fila in Brianza), è un giocatore che va tenuto d'occhio

perchè, oltre alle indiscusse qualità tecniche, è molto intelligente, sa leggere

bene il gioco, passa bene la palla e anche in difesa sa farsi sentire in difesa e

a rimbalzo. In posizione di centro un altro confermato, Marco Cusin: pivot di

211 cm per 110 kg, è migliorato molto sotto l'aspetto dell'attenzione, suo punto

debole negli anni scorsi. Ottimo rimbalzista ed interprete del pick & roll, la sua

qualità principale resta la stoppata, con cui, in difesa, si erge a muro spesso in-

valicabile. Dalla panchina una delle note positive, tra i volti nuovi, dell'Acqua

Vitasnella, ovvero Adrian Uter: centro di origine giamaicana, 29 anni, non al-

tissimo (200 cm), ma fisicamente impostato (112 kg), si aggiunge alla folta

schiera di giocatori provenienti dal campionato israeliano (ultime due stagioni

col Maccabi Rishon). Centro muscolare, di posizione, occupa l'area ed assicura

presenza, a rimbalzo, sui due lati del campo, oltre ad essere un buon stoppa-

tore ed intimoritore. I giovani Roberto Rullo e Awudu Abass (campione d'Eu-

ropa con l'Under 20 in Lettonia la scorsa estate), e il confermato Denis

Marconato (inizialmente preso con contratto bimestrale, poi prolungato fino al

30 Giugno, 39 anni a Luglio, stagione numero 19 in serie A, esperienza e so-

stanza da vendere sotto le plance) completano un rooster che, in quintetto, ini-

zia con Ragland, Jenkins, Aradori, Leunen e Cusin.

Francesco Padula

1522/03/2014SPORT/Juvecaserta

JUVE il ritorno di SacripantiCantù al Palamaggiò per conquistare il settimo posto

Marco Atripaldi

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