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PALAZZO D’ARTE E CULTURA - PISA Storie dall’altro mondo L'universo dentro e fuori di noi 10 marzo 2012 - 1 luglio 2012 Si può buttarla sul ridere e dire che Grillo non è una sorpresa: in fondo sono vent’anni che gli italiani votano un comico. Oppure strillare contro la vittoria dell’antipolitica, come fanno i notabili del Palazzo e i commentatori che ne respirano la stessa aria viziata. Ma conosco pa- recchi nuovi elettori di Grillo e nes- suno di loro disprezza la politica. Disprezzano i partiti. E credono, a torto o a ragione, in una democrazi- a che possa farne a meno, saltando la mediazione fra amministrati e amministratori. La storia ci dirà se si tratta di un gigantesco abbaglio o se dalla ri- volta antipartitica nasceranno nuo- ve forme di delega, nuovi sistemi per aggregare il consenso. Ma intanto c’è questo urlo di dolo- re che attraversa l’Italia, alimentato dalle scelte suicide e arroganti compiute da un’intera classe diri- gente. Non si può certo dire che non fos- se stata avvertita. I cittadini stremati dalla crisi hanno chiesto per mesi alla partitocrazia di autoriformarsi. Si sarebbero accontentati di qual- che gesto emblematico. Un taglio al finanziamento pubblico, la riduzio- ne dei parlamentari, l’abolizione delle Province. Soprattutto la limita- zione dei mandati, unico serio anti- doto alla nascita di una Casta ina- movibile e lontana dalla realtà. Nel dopoguerra il grillismo meridionale dell’Uomo Qualunque venne dissol- to dalla Dc di De Gasperi nel più semplice e intelligente dei modi: assorbendone alcune istanze. Pur- troppo di De Gasperi in giro se ne vedono pochi. La limitazione dei mandati parlamentari è da anni il cavallo di battaglia dei grillini. Se il Pdl di Alfano l’avesse fatta propria, forse oggi esisterebbe ancora. Ma un partito che ai suoi vertici schiera reperti del Giurassico come Ga- sparri e Cicchitto poteva seriamen- te pensare di esistere ancora? Il Pd ha retto meglio, perché il suo eletto- rato ex comunista ha un senso forte delle istituzioni e dei corpi interme- di - partiti, sindacati - che le incar- nano. Ma se il burocrate Bersani, come ha fatto ancora ieri, continue- rà a considerare il grillismo un’ al- lergia passeggera, lo tsunami dell’indignazione popolare som- mergerà presto anche lui. La riprova che il voto grillino è meno umorale di quanto si creda? Grillo non sfonda dove la politica tradizionale riesce a mostrare una faccia efficiente: a Verona con il giovane Tosi e a Palermo con il vec- chio Orlando (percepito come un buon amministratore, magari non in assoluto, ma rispetto agli ultimi sin- daci disastrosi). La migliore smenti- ta alla tesi qualunquista di chi consi- dera i grillini dei qualunquisti viene dai loro stessi «quadri». Che asso- migliano assai poco a Grillo. Il pri- mo sindaco del movimento, eletto in un paese del Vicentino, ha trenta- due anni ed è un ingegnere infor- matico dell’Enel, non un arruffapo- poli. E i candidati sindaci di Parma e Genova non provengono dai cen- tri sociali, ma dal mondo dell’ im- presa e del volontariato. Più che antipolitici, postpolitici: non hanno ideologie, ma idee e in qualche ca- so persino ideali. Puntano sulla tra- sparenza amministrativa, sul web, sull’ambiente: i temi del futuro. A volte sembrano ingenui, a volte de- magogici. Ma sono vivi. Naturalmente i partiti possono infi- schiarsene e bollare la pratica Gril- lo come rivolta del popolo bue con- tro l’euro e le tasse. È una interpre- tazione di comodo che consentirà loro di rimanere immobili fino all’estinzione. Se invece decidesse- ro di sopravvivere, dovrebbero riu- nirsi da domani in seduta plenaria per approvare entro l’estate una riforma seria della legge elettorale, del finanziamento pubblico e della democrazia interna, così da lasciar passare un po’ d’aria. Ma per dirla con Flaiano: poiché si trattava di una buona idea, nessuno la prese in considerazione L’articolo è di Massimo Gramellini È stato pubblicato sul quotidiano La Stampa dell’ 8/05/2012 e nel sito www.lastampa.it/ 12 2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it È un “no!” ai Partiti, non alla politica. di Massimo Gramellini Il Presidente degli Stati Uniti perce- pisce meno di molti Governatori di regioni italiane. Il reddito del Capo della C.I.A. è una frazione di quanto percepisce il capo della nostra Polizia. In compenso i lavoratori dipendenti italiani sono tra i meno pagati in Eu- ropa. Chi non era già in pensione si è tro- vata - tra capo e collo - una riforma, con nuove regole: milioni di italiani verseranno di più di contributi, ma percepiranno di meno di pensione. Un minimo di equità avrebbe voluto che, quando tutti fanno grandi sacrifici nessuno possa sottrarsi. E invece no. Ci sono delle eccezioni. Ad esempio sembrava che per i gran- di burocrati di Stato la pensione non potesse superare i 300 mila euro all’anno. Ma poiché in Parlamento i “boiardi” di Stato possono contare su amicizie in tutti i Partiti, andrà a fini- re che ...

Voltana On Line n.12-2012

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Page 1: Voltana On Line n.12-2012

PALAZZO D’ARTE E

CULTURA - PISA

Storie dall’altro mondo

L'universo dentro e fuori di noi

10 marzo 2012 - 1 luglio 2012

Si può buttarla sul ridere e dire

che Grillo non è una sorpresa: in

fondo sono vent’anni che gli italiani

votano un comico. Oppure strillare

contro la vittoria dell’antipolitica,

come fanno i notabili del Palazzo e i

commentatori che ne respirano la

stessa aria viziata. Ma conosco pa-

recchi nuovi elettori di Grillo e nes-

suno di loro disprezza la politica.

Disprezzano i partiti. E credono, a

torto o a ragione, in una democrazi-

a che possa farne a meno, saltando

la mediazione fra amministrati e

amministratori.

La storia ci dirà se si tratta di un

gigantesco abbaglio o se dalla ri-

volta antipartitica nasceranno nuo-

ve forme di delega, nuovi sistemi

per aggregare il consenso.

Ma intanto c’è questo urlo di dolo-

re che attraversa l’Italia, alimentato

dalle scelte suicide e arroganti

compiute da un’intera classe diri-

gente.

Non si può certo dire che non fos-

se stata avvertita. I cittadini stremati

dalla crisi hanno chiesto per mesi

alla partitocrazia di autoriformarsi.

Si sarebbero accontentati di qual-

che gesto emblematico. Un taglio al

finanziamento pubblico, la riduzio-

ne dei parlamentari, l’abolizione

delle Province. Soprattutto la limita-

zione dei mandati, unico serio anti-

doto alla nascita di una Casta ina-

movibile e lontana dalla realtà. Nel

dopoguerra il grillismo meridionale

dell’Uomo Qualunque venne dissol-

to dalla Dc di De Gasperi nel più

semplice e intelligente dei modi:

assorbendone alcune istanze. Pur-

troppo di De Gasperi in giro se ne

vedono pochi. La limitazione dei

mandati parlamentari è da anni il

cavallo di battaglia dei grillini. Se il

Pdl di Alfano l’avesse fatta propria,

forse oggi esisterebbe ancora. Ma

un partito che ai suoi vertici schiera

reperti del Giurassico come Ga-

sparri e Cicchitto poteva seriamen-

te pensare di esistere ancora? Il Pd

ha retto meglio, perché il suo eletto-

rato ex comunista ha un senso forte

delle istituzioni e dei corpi interme-

di - partiti, sindacati - che le incar-

nano. Ma se il burocrate Bersani,

come ha fatto ancora ieri, continue-

rà a considerare il grillismo un’ al-

lergia passeggera, lo tsunami

dell’indignazione popolare som-

mergerà presto anche lui.

La riprova che il voto grillino è

meno umorale di quanto si creda?

Grillo non sfonda dove la politica

tradizionale riesce a mostrare una

faccia efficiente: a Verona con il

giovane Tosi e a Palermo con il vec-

chio Orlando (percepito come un

buon amministratore, magari non in

assoluto, ma rispetto agli ultimi sin-

daci disastrosi). La migliore smenti-

ta alla tesi qualunquista di chi consi-

dera i grillini dei qualunquisti viene

dai loro stessi «quadri». Che asso-

migliano assai poco a Grillo. Il pri-

mo sindaco del movimento, eletto in

un paese del Vicentino, ha trenta-

due anni ed è un ingegnere infor-

matico dell’Enel, non un arruffapo-

poli. E i candidati sindaci di Parma

e Genova non provengono dai cen-

tri sociali, ma dal mondo dell’ im-

presa e del volontariato. Più che

antipolitici, postpolitici: non hanno

ideologie, ma idee e in qualche ca-

so persino ideali. Puntano sulla tra-

sparenza amministrativa, sul web,

sull’ambiente: i temi del futuro. A

volte sembrano ingenui, a volte de-

magogici. Ma sono vivi.

Naturalmente i partiti possono infi-

schiarsene e bollare la pratica Gril-

lo come rivolta del popolo bue con-

tro l’euro e le tasse. È una interpre-

tazione di comodo che consentirà

loro di rimanere immobili fino

all’estinzione. Se invece decidesse-

ro di sopravvivere, dovrebbero riu-

nirsi da domani in seduta plenaria

per approvare entro l’estate una

riforma seria della legge elettorale,

del finanziamento pubblico e della

democrazia interna, così da lasciar

passare un po’ d’aria. Ma per dirla

con Flaiano: poiché si trattava di

una buona idea, nessuno la prese in

considerazione

L’articolo è di Massimo Gramellini

È stato pubblicato sul quotidiano

La Stampa dell’ 8/05/2012 e nel sito

www.lastampa.it/

12

2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it

È un “no!” ai Partiti, non alla politica. di Massimo Gramellini

Il Presidente degli Stati Uniti perce-pisce meno di molti Governatori di

regioni italiane. Il reddito del Capo della C.I.A. è una frazione di quanto

percepisce il capo della nostra Polizia.

In compenso i lavoratori dipendenti italiani sono tra i meno pagati in Eu-

ropa.

Chi non era già in pensione si è tro-

vata - tra capo e collo - una riforma,

con nuove regole: milioni di italiani verseranno di più di contributi, ma

percepiranno di meno di pensione.

Un minimo di equità avrebbe voluto

che, quando tutti fanno grandi sacrifici

nessuno possa sottrarsi.

E invece no. Ci sono delle eccezioni.

Ad esempio sembrava che per i gran-

di burocrati di Stato la pensione non

potesse superare i 300 mila euro

all’anno. Ma poiché in Parlamento i

“boiardi” di Stato possono contare su amicizie in tutti i Partiti, andrà a fini-

re che ...

Page 2: Voltana On Line n.12-2012

Immagine trovata su Internet da Valeria

“Il giovane cammina più veloce

dell'anziano, ma l'anziano conosce

la strada …”

del mantenimento delle pensioni

d’oro.

Non è stato facile trovare i nomi

dei 94. Nessuno li ha pubblicati o

diffusi, forse pensando così di oc-

cultare un dato importantissimo e

imbarazzante. Noi invece pensiamo

che gli elettori debbano sapere

come si muovono i propri rappre-

sentanti dentro il Parlamento, per-

ché è lì, nei meandri dell’attività

parlamentare, che va giudicato il

loro lavoro e non sui giochetti reto-

rici nei salotti tv. E allora ci siamo

messi al lavoro: siamo andati sul

sito del Senato, spulciato i resocon-

ti stenografici, individuato (con dif-

ficoltà) il codice della votazione e

infine elaborato questo elenco.

La notizia e l’elenco sono stati pubblicati

nel sito http://violapost.it/?p=7009

L’articolo (con i 94 nomi) è ... riproposto /

ricaricato (mirror) anche sul nr.12-2012 di

www.voltanaonline.it

Qualche giorno fa un fatto clamo-

roso ha scosso il Senato. Nella vota-

zione sui tagli alle pensioni d’oro ai

supermanager pubblici il Governo

(che voleva difenderle) è stato bat-

tuto grazie da un emendamento di

Idv e Lega. Sorprendentemente, la

maggioranza dell’Aula si è dichiara-

ta favorevole ad intervenire sul trat-

tamento pensionistico dei burocrati

di Stato che oggi godono di stipendi

favolosi e domani avrebbero goduto

di pensioni altrettanto favolose.

Forse, finalmente, si sono resi con-

to che in un momento in cui tutti gli

italiani vengono chiamati a grandi

sacrifici togliere qualche euro ai

boiardi di Stato, che oggi percepi-

scono, come il presidente dell’Inps

o quello di Equitalia, stipendi fino a

1.200.000 euro all’anno (pagati da

noi) sarebbe stato un atto minimo di

equità.

E tuttavia, in 94 si sono a favore

In Italia, su base annua, l’aumento

del prezzo della benzina (aprile

2011 - aprile 2012) è stato del 20,8

%. Sempre su base annua (aprile

2011 - aprile 2012) l’aumento del

prezzo della gasolio e del GPL è

stato del 20,5 % e del 4,4 %.

Ma rispetto ad un anno fa il prezzo

del petrolio è … diminuito dell’uno

% (sì, ora sia a meno uno % ) ...

Queste notizie mi fanno soffrire...

Pagina 2 www.votanaonline.it n. 12 - 2012

Chi vuole il cambiamento e chi lo teme

Dopo i nuovi tagli al

Servizio Sanitario

Nazionale il risultato

fu che ...

I cittadini Tedeschi od Inglesi

possono avere un conto corrente in

Svizzera. A loro le banche Svizzere

erogano regolarmente gli interessi,

ma al netto di una quota che viene data al Governo Tedesco od Ingle-

se. I cittadini Italiani possono avere

un conto corrente in Svizzera. A

loro, invece, le banche Svizzere

erogano integralmente gli interes-si. Poi, qualche volta, gli Italiani

riportano i capitali - “scudati”

dall’anonimato - in Italia.

Una situazione che si commenta da sola...

La Costituzione italiana prevede

un sistema fiscale improntato alla

progressività …

L’inflazione, l’IVA, le accise sui

derivati del petrolio, i tributi locali

costituiscono, ora, la parte rilevante

del gettito tributario e si abbattono

su tutti indistintamente, in maniera

uguale e ... proporzionale.

Chi sta tradendo la Costituzione ?

Silenzio ! Lasciateci dormire...

Ha detto il viceministro Grilli: "La

fase acuta della crisi è superata".

Inizia la fase contagiosa !

Trentun anni fa, Bobby Sands mo-

riva dopo 66 giorni di sciopero della

fame. Oggi, 2 prigionieri palestine-

si, Bilal Diab e Thaer Halahla, sono

al loro 68° giorno, e altri 2.000 sono

nella loro 3° settimana di sciopero

della fame. La giornata del 5 maggio

è diventata la "Giornata Internazio-

nale di Solidarietà" per i detenuti,

così, ovunque tu sia, mostra il tuo

sostegno per la loro condizione !

Facebook - Vittorio Arrigoni

Page 3: Voltana On Line n.12-2012

Le aliquote IMU applicate nel lughese Queste sono le aliquote IMU applicate ai fabbricati e terreni lughesi.

- TERRENI

terreni agricoli: 8,6 (1 punto in più rispetto al minimo di legge).

terreni edificabili 10,6 (3 punti in più rispetto al minimo di legge).

- FABBRICATI

ospedali, uffici e scuole pubbliche, caserme ecc... 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).

negozi cat. C/1 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).

laboratori e fabbricati per arti e mestieri (cat. C/3, C/4 ...) 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).

uffici e studi privati (cat. A/10) 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).

opifici, alberghi case di cura (cat. D- no rurali) 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).

istituti di credito (D5) 10,6 (3 punti in più rispetto al minimo di legge).

fabbricati rurali (D10) 2,0 (2 punti in più rispetto al minimo di legge).

abitazioni e pertinenze (non prima casa sfitte) 9 , se sfitte da più di due anni 10,6 (3 punti in più rispetto al mini-

mo di legge).

abitazioni e pertinenze occupate (non prima casa) 10,2 (2,6 punti in più rispetto al minimo di legge).

abitazione e pertinenze (non prima casa) date in comodato d'uso gratuito a parenti di primo grado 10,2 (2,6 pun-

ti in più rispetto al minimo di legge).

abitazioni e pertinenze (non prima casa) a canone concordato 8,6 (1,0 punti in più rispetto al minimo di legge).

abitazioni e pertinenze (prima casa) 5,0 (1,0 punti in più rispetto al minimo di legge).

Salve, non credo di poter dare un

contributo; a proposito dell'antenna

che metteranno a Voltana non ne so

molto. Voglio comunque accettare

l'offerta di poter esprimere un opi-

nione.

Qualche mese fa mi è stato chiesto

di unirmi e farmi promotrice di una

raccolta firme per evitare che un

enorme antenna telefonica venisse

fissata proprio vicino alle scuole ele-

mentari, dove i bimbi e anche i mie

figli trascorrono la maggior parte

della loro giornata. Ho appoggiato

tale iniziativa con entusiasmo e ho

raccolto tra i genitori le firme, le ho

consegnate in tempo utile, ecc.

Poi, forse, mi sono distratta! Infatti

pochi giorni fa mi hanno informata

che quell'antenna probabilmente

verrà fissata a qualche centinaia di

metri da casa mia! Sopra alla mia

testa, a quella dei miei figli, a quella

di tutti i bimbi che abitano qui, per

non parlare di quelli che andranno

ad allenarsi a calcio o a tennis o

quelli che decideranno di trascorre-

re un pomeriggio o una serata al

Centro Sociale “Ca' vecchia” …

C'è qualcosa che non mi torna …

Mi avevano chiaramente spiegato

che quel tipo di antenne sono dan-

nose per la salute e che ogni qual

volta qualcuno utilizza il suo telefoni-

no, richiama a terra onde che hanno

effetti ancora non chiari sull'organi-

smo umano, se esposto per lunghi

periodi a tale inquinamento. Avevo

anche capito che queste antenne

non possono essere posizionate vici-

no a centri di aggregazione o vicino

alle abitazioni! Forse non avevo ca-

pito … Forse ero veramente distratta

quando ho ascoltato le spiegazioni

del perché non si poteva mettere a

qualche centinaia di metri più in là

quell'antenna...

Grazie.

La comunicazione ricevuta era firmata

La nuova antenna telefonica...

Pagina 3 www.votanaonline.it n. 12 - 2012

Buon compleanno

HUBBLE !

Per i 22 anni di attività del telesco-pio spaziale pubblichiamo questa

spettacolare immagine.

È una enorme quantità di polvere e

gas nella Costellazione della Carina.

Altre immagini sono liberamente di-

sponibili in

http://hubblesite.org/

Un lavoratore dipendente od un

pensionato hanno solamente una

casa, quella di abitazione. E per

loro c’è una piccola patrimoniale.

Chi ha decine di abitazioni si co-

stituisce in società immobiliare e,

attraverso essa, “abbatte i costi”.

Chi ha milioni di euro e si arric-

chisce attraverso speculazioni …

invece non paga patrimoniali. […]

Con i “tecnici” cos’è cambiato ?!

Sono […] “nero” !!! Al Sud il Cata-

sto Fabbricati non è in ordine o

[…]; quindi in pochi pagheranno

quella che dicono … una “piccola”

patrimoniale sulla prima casa.

Al Nord la Lega invita alla disob-

bedienza fiscale di massa; se aves-

sero seguito, la riscossione di mas-

sa sarebbe … impegnativa.

Morale: a pagare saremmo sem-

pre e solamente noi. E qui, tra la

crisi dell’edilizia e l’ingrandimento

della discarica, la mia casa ha per-

so valore ...

Un poco esagerato, ma c’è del vero!

Stiamo diventando un Paese senza

futuro ! Ma che cosa stanno aspet-

tando ? Se lo sviluppo non ripren-

de, tra qualche tempo non esisterà

neanche chi sa fare l’imprenditore !

E dopo gli imprenditori non si

fanno con un Decreto Legge !!!

Proviamo con una Legge di larghe intese!

Page 4: Voltana On Line n.12-2012

Pagina 4 www.votanaonline.it n. 12 - 2012

Per un Partito la trasparenza non è uno slogan ...

È consolatorio dire che i Partiti sono tutti uguali. Se vuoi crederlo,

libero di farlo. Ma se i fatti hanno un peso, ebbene c’è - da tempo -

un partito diverso dagli altri. Ora lo sai …

Visita il sito www.partitodemocratico.it/speciale/trasparenza/home.htm

Dopo la tempesta

le onde si calmano

e l’acqua torna chiara.

È quello il momento buono

per ritrovare, là nel fondo,

quello che credevamo d’aver perso.

LÀ NEL FONDO

L’immagine e la poesia sono di Paolo Gagliardi

Dop a la timpësta

agli ònd al s’chélma

e l’aqua la s’as-céra.

L’è quel e’ mumeint boun

par artruvér, a là int e’ fónd,

quel ch’a s’cardimi d’avé pérs.

A LA' INT E' FOND

http://www.youtube.com/watch?v=MAc7h_m_QOI&feature=relmfu

Un meraviglioso viaggio nei quattro elementi naturali, nell'intera gamma dei

colori, una vera esperienza sensoriale! Non solo una presentazione di sugge-

stive fotografie, ma un'immersione totale nei più bei paesaggi di questa gio-

vane terra. Vivi le immagini attivamente, osservale in un'altra prospettiva

ruotando l'iPad, ascolta i suoni, scorri le panoramiche, ingrandisci i dettagli,

divertiti con i giochi e sfoglia il libro in modo personale e creativo. Ecco, sei

in Islanda!

32 pagine, 400 immagini di Mirco Villa (Fotografo QEP)

http://www.youtube.com/watch?v=v2NTz_oKtLQ&feature=youtu.be

Motosalsicciata Voltana 2012

Si ringraziano il Comitato Motosalsicciata, Andrea Cavina, Dario Azzolini,

Luchi Castellani, Daniele Croci, Tobias Fink.

www.mircovilla.it

www.alessiovilla.it

www.fotografodimatrimonio.info

Video realizzato da Mirco e Alessio Villa

© Mirco Villa 2012

Page 5: Voltana On Line n.12-2012

MA I PENSIONATI SONO ANCORA ESSERI UMANI ? di Carla Cantone, Segretario generale Spi-Cgil

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inviato e riprodotto nel sito e nel PDF sia

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o non coperto da copyright.

gendo giorno dopo giorno.

C’è poi la questione della non

autosufficienza, sulla quale abbia-

mo fino ad oggi registrato tante belle

dichiarazioni e tante buone intenzio-

ni, senza vedere però ancora un euro

di stanziamento per il Fondo naziona-

le che il governo Berlusconi ha ver-

gognosamente cancellato. Si deve

ritirare il blocco della rivalutazione,

riformare il fisco rendendolo final-

mente equo e potenziare il sistema

pubblico dello Stato sociale. Sono

questi gli interventi che il governo

deve approntare se non vuole ren-

dersi corresponsabile del totale de-

cadimento della condizione dei pen-

sionati italiani.

Tutti parlano di crescita e svilup-

po, nessuno che abbia ancora colto

nel welfare grandi opportunità oc-

cupazionali e di rilancio dell’ eco-

nomia. Non va dimenticato che il

welfare è un mezzo per realizzare

quella giustizia sociale di cui tanto si

dice ma su cui poco o nulla si è fatto.

Tutelare i redditi da pensione signifi-

ca inoltre far girare i consumi e quin-

di l’economia. C’è bisogno di una

vera patrimoniale, che non può esse-

re realizzata tramite una Imu che fini-

sce per colpire sempre i soliti, e an-

che in questo caso soprattutto i pen-

sionati. Che paghino i ricchi, quelli

veri e compresi quelli che sono in

pensione.

C’è chi si ostina poi a fomentare

strumentalmente un fantomatico

egoismo degli anziani con il solo

scopo di provocare uno scontro

intergenerazionale. Si dovrebbe

cominciare invece a parlare della

generosità e dell’altruismo degli an-

ziani verso i figli e i nipoti, in quanto

si privano della già modesta pensio-

ne che ricevono pur di aiutarli a so-

pravvivere in un Paese che li esclude

o li espelle dal mondo del lavoro.

Illustri economisti del Fondo Moneta-

rio Internazionale, che hanno più di

qualche responsabilità rispetto alla

crisi mondiale in atto, avvertono che

l’aumento dell’aspettativa di vita por-

terà a un insostenibile costo del wel-

fare. Una tesi secondo la quale invec-

chiare è bello purché non si gravi

troppo sull’insieme della società,

quasi come se gli anziani non ne fa-

cessero parte.

Gli anziani di oggi sono stati nel

secolo scorso la spina dorsale di

questo Paese. Sono quelli che han-

no conquistato libertà e democrazia,

sono quelli che hanno reso competi-

tivo il nostro sistema produttivo lavo-

rando e faticando. Il governo, le Re-

gioni, i Comuni e tutti i partiti devo-

no convincersi che dare dignità alla

condizione di anziano è un dovere

civile e sociale. Da una classe politi-

ca che governa l’economia, che de-

cide le sorti del Paese e che non è

sicuramente giovane ci aspetterem-

mo un’attenzione maggiore proprio

perché anche loro fanno o faranno a

stretto giro parte di questa stessa

generazione di anziani. I pensionati

non pretendono la ricchezza ma un

reddito dignitoso, un lavoro e un

futuro per i giovani perché sanno

bene che senza questi elementi sarà

difficile che la loro condizione potrà

migliorare. E per questo chiedono al

governo, tecnico o non tecnico che

sia, un progetto basato sulla giustizia

sociale che porti più uguaglianza e

meno povertà. Oggi tutti dichiarano

che è uno scandalo che le pensioni

siano così basse. Ci aspettiamo un

impegno concreto perché di parole i

pensionati (e anche io) sono stanchi.

Così Carla Cantone

Segretario generale dello Spi-Cgil

sul quotidiano l’Unità del 26/04/2012

Articolo pubblicato anche nel Blog

http://giacomosalerno.wordpress.com/

Un esercito di poveri. È ciò che

sono diventati i pensionati nel no-

stro Paese. Sette milioni e 600mila

sono quelli che ricevono un importo

medio mensile inferiore ai 1.000 eu-

ro. Due milioni e 400mila, invece,

quelli che non arrivano nemmeno a

500 euro. È stata l’Istat che ha reso

noti questi dati. Lo Spi-Cgil, però,

questi dati li conosce bene e li de-

nuncia da molto tempo. Anzi, secon-

do noi sono molti di più: quattro mi-

lioni quelli che vivono con meno di

500 euro al mese e sei milioni quelli

che non arrivano ad 800 euro. Per

anni abbiamo chiesto al governo

Berlusconi di intervenire senza che

ci sia mai stata data una risposta: e

nel frattempo il potere d’acquisto

delle pensioni è diminuito di oltre il

30%. Oggi ci troviamo a riproporre

al governo Monti questa stessa ri-

chiesta. La condizione reddituale dei

pensionati in Italia è una questione

che deve essere risolta con urgenza,

e con misure tese a tutelare il potere

d’acquisto delle pensioni, pena il

loro ulteriore e drammatico impove-

rimento.

Per farlo bisogna intervenire in

tre direzioni. Innanzitutto togliendo

il blocco della rivalutazione annu-

ale, introdotto prima da Berlusconi e

poi consolidato attraverso la riforma

Fornero, con il solo scopo di fare

cassa. Occorre poi intervenire per

ridurre il prelievo fiscale che, co-

me per il lavoro dipendente, è di-

ventato ormai insostenibile. Che pa-

ghi oggi chi non l’ha mai fatto, chi ha

evaso, chi ha dichiarato molto meno

di quanto ha guadagnato, chi ha

portato i propri incassi nelle banche

svizzere o in esotici paradisi fiscali. I

pensionati italiani non ne possono

più, schiacciati come sono dal co-

stante aumento del costo della vita,

dei prezzi, delle tariffe, della sanità e

perfino dei beni di primissima ne-

cessità. È impensabile e ingiusto che

si introducano nuovi ticket e che la

sanità pubblica sia sempre più co-

stosa, a fronte di una sempre minore

efficienza e qualità. Non ne possia-

mo più di vedere il massiccio sposta-

mento di risorse dal pubblico al pri-

vato per saziare chi ha fatto dell’ as-

sistenza socio-sanitaria un vero busi-

ness in tutti i sensi, come dimostrano

i continui scandali che stanno emer-

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Page 6: Voltana On Line n.12-2012

ti controllano... “Guarda anche tu ! Nome e cogno-

me della giornalista, titolo dell’ arti-

colo, giornale che lo ha pubblicato,

nome del politico in questione …”

È strano, ma quel motore di ricerca

- dopo qualche istante - non dà la

risposta attesa.

Come me c’è anche C., che ha

sempre con sé un cellulare con ac-

cesso alla Rete. Invece C., usando

sempre il medesimo motore di ricer-

ca, dopo un attimo, ottiene la rispo-sta attesa. “Com’è possibile !?”

“Neanche fossimo in Cina ! [= lì c’è

la censura !]”. È vero, si ha l’ impres-

sione che, in qualche modo, quel

browser riconosca “chi” è che sta

facendo quella domanda e, per qual-

che ragione, “manipola” il contenuto

della risposta che va fornendo.

Suggerimento: quando sei sulla

Rete, fingi di avere a che fare con

delle cartoline: molti vedono l’ im-

magine, ma c’è qualcuno - oltre il

destinatario - che, se vuole, può esa-

minarne tutto il contenuto. Infine,

qualche volta, anche in Rete, può

capitare di restare … vittima di dis-

servizi !

og en frodig jord.

(e un mondo in fiore)

Noen tror det ikke nytter

(Alcuni pensano che non sia impor-

tante)

Andre kaster tiden bort med prat

(Altri sprecano tempo in chiacchere)

Noen tror at vi kan leve av

(Alcuni credono che si possa vivere

di…)

plast og syntetisk mat.

(…plastica e cibo sintetico).

Og noen stjeler fra de unge

(E alcuni rubano ai giovani)

som blir sendt ut for å sloss

(che sono mandati a combattare)

Noen stjeler fra de mange (Alcuni

rubano ai molti)

som kommer etter oss

(che verranno dopo di noi)

Ritornello

Si det til alle barna!

(Ditelo a tutti i bambini)

Og si det til hver far og mor:

(E ditelo a ogni padre e madre)

Ennå har vi en sjanse

(Che abbiamo ancora la possibilità)

til å dele et håp på jord.

(di condividere la speranza nel mon-

do).

Anders Behring Breivik ha com-

piuto, l’estate scorsa in Norvegia,

due attacchi terroristici che hanno

provocato la morte di 77 persone.

Per il processo, al centro di Oslo,

nella Youngstorget, migliaia di per-

sone si sono riunite - sotto la piog-

gia scrosciante - per cantare “Barn

av regnbuen” (Bambini dell’ arco-baleno) che Breivik ha più volte

detto di odiare per i principi che

esprime. Questo è il testo della can-

zone adattata da Lillebjørn Nilsen,

da una canzone del 1973 di Peter

Seeger . Di fianco la traduzione in

italiano(più o meno corretta).

En himmel full av stjerner

(Un cielo pieno di stelle)

blått hav så langt du ser

(mari blu fin dove riesci a vedere)

En jord der blomster gror

(Un mondo dove crescono fiori)

Kan du ønske mer ?

(Puoi chiedere qualcosa di meglio?)

Sammen skal vi leve

(Insieme dobbiamo vivere)

hver søster og hver bror

(ogni sorella e ogni fratello)

Små barn av regnbuen

(Piccoli bambini dell’arcobaleno)

Pagina 6 n. 12 - 2012 www.votanaonline.it

Immagine

trovata su Internet da

Mario.

L’atto della “creazione”

concepito quale

suggestiva unione di

un’opera d’arte antica

con un’immagine del

telescopio spaziale Hubble.

Orario ambulatorio medico

c/o Centro Anziani - Voltana

di Breivik da http://fany-blog.blogspot.it/

“ Quando ero piccolo avevo paura

del buio. Ora, dopo la bolletta, ho

paura della luce ! ”

Google e Facebook In 40.000 in piazza cantano contro l'odio

Page 7: Voltana On Line n.12-2012

Dal 26 gennaio Giorgio Rossetto,

leader del Centro Sociale Askata-

suma, è in carcere per resistenza a

pubblico ufficiale.

“ Basta fatti !

Vogliamo promesse ! ”

il segreto del successo iniziale di Mr. B.

“ Vorrei renderti intelligente an-

che per un solo minuto per farti

capire quanto sei idiota ! ”

per chi ha perso ogni speranza

“ Non discutere mai con un idiota...

Ti trascina al suo livello. E ti batte

con l’esperienza ! ”

e non dire che nessuno ti aveva avvisato!

“Prova costume” alle porte,

otto donne su dieci non si sento-

no pronte al bikini ...”

ADNkronos

Si cerca la distrazione per non

pensare … Vent’anni di Berlusco-

ni & Bossi non sono trascorsi in-

vano !

La vignetta è tratta dal sito

http://fany-blog.blogspot.it/

La cronaca della crisi ha un certo

gusto del paradosso o della provo-

cazione. Per capirlo basta mettere

assieme tutti i dati sugli andamenti

dell'economia, italiana ed europe-a, e sui diversi modi in cui reagi-

scono governi e i mercati. Ma pro-

prio tutti i dati, anche quelli appa-

rentemente senza connessione. Co-

sì, mentre l'Ocse mette l'Italia in fondo alla classifica dei salari medi

e il governo pubblica un bando per

nuove auto blu.

Il settimanale l'Espresso - la fonte

è il network internazionale Ecgs

(Expert corporate governance ser-

vice) ci informa che le remunera-

zioni dei top manager italiani: dai

dati dell'agenzia risulta che gli am-

ministratori delegati (o Ceo) delle

grandi società di casa nostra quota-

te in Borsa hanno guadagnato in

media la bellezza di 5,48 milioni di euro nel 2011, secondi solo ai loro

colleghi britannici con 6,08 milio-

ni. Ben sopra i tedeschi (3,83 milio-

ni) e francesi (3,43 milioni). Il dato diventa ancora più inquietante se si

considera che questa cifra in Italia

equivale a 143 volte lo stipendio

medio di un dipendente con punte

che arrivano a 877 volte.

Tutto questo - giusto per ricordarlo -

mentre le rispettive aziende navi-

gano in pessime acque. Un esem-pio per tutti: il gruppo Fondiaria-Sai

dei Ligresti nel 2011 ha bruciato in

Borsa addirittura più dell'83% di

capitalizzazione e ha chiuso i conti

in profondo rosso e l'Ad Fausto

Marchionni è stato liquidato. Ma

con una buonuscita di 10,5 milioni di euro. Un po' diverso è il caso di

Marco Tronchetti Provera, ai ver-

tici di Pirelli, che con più di 22 mi-

lioni di euro è stato il manager più

pagato d'Italia. Ma nel 2011 la sua società ha registrato un bell'utile e il

titolo è salito del 6,27% a Piazza Af-

fari, in netta controtendenza con

l'indice generale.

dal sito http://economia.virgilio.it/

Pagina 7 www.votanaonline.it n. 12 - 2012

“La vita non è … aspettare che pas-

si la tempesta, ma è … imparare a

ballare sotto la pioggia ! ”

anche rancori, come può far così

paura al mondo della politica? Che

cosa è accaduto alla politica italiana

da farle temere che “fuori” di lei, e

fuori dalle sue stanze, allignino solo

mostri ostili, ombre malvagie? I par-

titi raddrizzino la schiena e provino a

uscire per la strada: si misurino fac-

cia a faccia con quella che chiamano

“anti-politica”, scopriranno di esse-

re di parecchie spanne più alti.

L’AMACA di Michele Serra

L’articolo di Michele Serra è stato pubblicato

sul quotidiano la Repubblica del 27/04/12 e

riportato in numerosi Blog.

Trapela, in buona parte del mondo

politico, una specie di timor panico

nei confronti del movimento di Bep-

pe Grillo. Considerando che i

“grillini”, secondo i sondaggi più

benevoli, sono accreditati del sei-

otto per cento dei voti, questo timor

panico è indecoroso. Partiti che han-

no, ciascuno, il doppio, il triplo o il

quadruplo dei voti di Grillo, che sono

bene introdotti nel mondo mediatico,

che hanno un personale politico di

lunga esperienza, che sono affiancati

da centri studi di buon calibro, non

possono inorridire e strillare come

fanciulle che scoprono un topo sotto

il letto. Non è dignitoso, e alimenta il

sospetto che il sistema dei partiti, nel

suo complesso, sia spaventato dalla

società: quella società che dovrebbe

essere, per la politica, materia pri-

ma, terreno di confronto e anche di

scontro, campo di lotta a viso aperto,

che produce umori benigni, ma an-

che maligni, che cova speranze, ma

la sanità … E posso fare a meno di 131 cacciabombardieri F-35 JSF !

Come cittadino ho diritto all’istruzione, al lavoro, alla pensione ed al-

Per info e materiali: www.disarmo.org/nof35 e www.facebook.com/taglialealiallearmi . Le e-mail a [email protected] .

Top manager/lavoratori, una forbice che si allarga

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Pagina 8 www.votanaonline.it n. 12 - 2012

Forse perché il numero dei Paesi

europei ufficialmente in recessione

cresce continuamente o forse per-

ché si pensa che a Parigi possa

cambiare qualcosa con le prossime

elezioni, il fatto è che da qualche

giorno non si sente altro che parlare

di crescita. Questa è la parola magi-

ca di tutti i politici europei, a partire

dalla signora Merkel che, fino a po-

chi giorni fa, inorridiva solo a sen-

tirla nominare.

Certamente quando si ha una Gre-

cia ormai ridotta alla fame, una Spa-

gna con una disoccupazione al 24%,

un Italia ufficialmente in recessione

e perfino una Germania ferma al

palo, qualsiasi persona di buon sen-

so capisce che qualcosa vada fatto.

Se si cerca tuttavia di passare dal-

le parole alle proposte concrete di

novità ne abbiamo ben poche.

La linea del rigore non muta, i bi-

lanci pubblici debbono tendere

all’equilibrio, le imposte non posso-

no diminuire e il pareggio deve

essere ottenuto solo tramite il magi-

co e sempre indefinito taglio delle

spese improduttive. Il tutto è molto

saggio, doveroso e certamente ca-

pace di esiti straordinariamente

positivi nel lungo periodo. Così co-

me sagge sono le dodici misure di

razionalizzazione dei mercati che la

Commissione Europea ha intenzio-

ne di mettere sul tavolo per la pros-

sima estate. Nel frattempo però

l’economia continua la sua marcia

indietro e i consumi, gli investimen-

ti e i risparmi precipitano verso il

basso.

Forse solo perché le cose vanno

così male si è dovuto finalmente

parlare di crescita: a questo punto

non resta che cercare un accordo

per metterla finalmente in atto.

Da un tale accordo siamo tuttavia

lontani oggi come lo eravamo pochi

giorni fa. Anche la proposta che

Monti aveva ripetutamente avanza-

to, e che ha potuto con più forza ri-

petere in questi giorni, cioè di pre-

vedere un trattamento particolare

per gli investimenti nel conteggio

del deficit, è stata accolta con diffu-

so scetticismo per paura che anche

quest’innovazione possa diventare

una scappatoia per sfuggire alle

regole dell’austerità.

La musica del coro europeo è in-

fatti cambiata ma la sostanza è anco-

ra la stessa.

Il problema vero è che a nessun

Paese è permesso di cantare fuori

dal coro perché se qualcuno, come

ha fatto la Spagna, si azzarda a pro-

porre di allungare i tempi di rag-

giungimento del pareggio di bilan-

cio per tenere conto delle enormi

difficoltà del presente, la specula-

zione internazionale corre subito

all’assalto dei suoi buoni del tesoro,

innalzando lo “spread” a livelli tali

da metterne in ginocchio l’ econo-

mia.

I Paesi europei vivono infatti in

libertà vigilata: la mancanza di soli-

darietà europea rende impossibile

ogni iniziativa autonoma da parte

delle politiche nazionali.

Se si vuole che la parola

“crescita” abbia un significato, bi-

sogna perciò che si passi ad un raf-

forzamento sostanzioso dei poteri

della Banca Centrale Europea e

all’emissione dei tanto citati

“Eurobonds”. Mi rendo conto che

ricordare ancora una volta queste

misure può provocare un senso di

stanchezza ma le evoluzioni

dell’economia europea dimostrano

che non vi è alternativa. O dalla cri-

si si esce tutti assieme, sostenuti da

una forza comune che ci rende inat-

taccabili dalla speculazione interna-

zionale, o non se ne esce affatto.

Il fatto che tutti parlino finalmente

di crescita diventa tuttavia un ele-

mento politico rilevante perché

questa presa di coscienza è forse

capace di spingere Francia, Italia e

Spagna ad elaborare una strategia

comune da proporre alla Germania

con la necessaria forza e con le ne-

cessarie garanzie perché possa di-

ventare una politica condivisa da

parte di tutti i Paesi europei. La lun-

ghezza e la profondità della crisi

hanno reso infatti evidente che una

politica di austerità capace di pre-

parare la crescita è possibile solo

se ci mettiamo al riparo dalla sem-

pre presente minaccia dell’ innalza-

mento degli”spread”.

Gli Stati Uniti hanno un bilancio

pubblico ed un risparmio privato

imparagonabilmente peggiore del-

la media dei Paesi dell’Euro ma,

con la forza della propria dimensio-

ne, hanno potuto impostare una po-

litica che li sta facendo uscire ben

prima di noi dalla crisi che loro

O dalla crisi si esce tutti assieme o non se ne esce affatto di Romano Prodi

“Sii sempre come il mare che

infrangendosi contro le rocce trova

sempre la forza di riprovarci .”

info: [email protected]

“Oggi il potere pubblico è, sempli-

cemente, il consiglio di amministra-

zione che sostiene gli interessi col-

lettivi della classe borghese.”

Karl Marx e Friedrich Engels, Manifesto

del Partito Comunista (1848)

Un calendario, aggiornato, degli

eventi pubblici a Voltana ? Lo trovi nel sito facendo click in

AGENDA !

Caffè letterario di Lugo

Hotel Ala d’Oro - Corso Matteotti, 56

Info: 0545 - 22388 e su Facebook

“Guardatevi dai falsi profeti che

vengono a voi in veste di pecore,

ma dentro son lupi rapaci. Dai loro

frutti li riconoscerete” Matteo 7,15-16

stessi avevano provocato con un

dissennato livello di consumo. Con

una dissennatezza infinitamente su-

periore a quella che i mercati rim-

proverano oggi a noi europei.

Cerchiamo quindi di trarre vantag-

gio dal fatto che la parola “crescita”

è ormai condivisa a Roma come a

Berlino per prendere le decisioni di

cui anche la Germania ha bisogno

per uscire da una crisi che sta ormai

snervando le strutture più profonde

delle nostre società. Solo queste

semplici azioni di politica comune

potranno infatti rendere tollerabile

quella disciplina di lungo periodo di

cui i Paesi europei hanno bisogno

per non perdere le conquiste del

passato. Anche se dobbiamo ricono-

scere che nessun Paese può adotta-

re una politica Keynesiana in modo

solitario, con altrettanta franchezza

dobbiamo infatti ammettere che un

po’ di Keynesianismo solidale con-

viene a tutti.

Articolo di Romano Prodi sul quotidiano

Il Messaggero del 29 aprile 2012