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news, politics
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PALAZZO D’ARTE E
CULTURA - PISA
Storie dall’altro mondo
L'universo dentro e fuori di noi
10 marzo 2012 - 1 luglio 2012
Si può buttarla sul ridere e dire
che Grillo non è una sorpresa: in
fondo sono vent’anni che gli italiani
votano un comico. Oppure strillare
contro la vittoria dell’antipolitica,
come fanno i notabili del Palazzo e i
commentatori che ne respirano la
stessa aria viziata. Ma conosco pa-
recchi nuovi elettori di Grillo e nes-
suno di loro disprezza la politica.
Disprezzano i partiti. E credono, a
torto o a ragione, in una democrazi-
a che possa farne a meno, saltando
la mediazione fra amministrati e
amministratori.
La storia ci dirà se si tratta di un
gigantesco abbaglio o se dalla ri-
volta antipartitica nasceranno nuo-
ve forme di delega, nuovi sistemi
per aggregare il consenso.
Ma intanto c’è questo urlo di dolo-
re che attraversa l’Italia, alimentato
dalle scelte suicide e arroganti
compiute da un’intera classe diri-
gente.
Non si può certo dire che non fos-
se stata avvertita. I cittadini stremati
dalla crisi hanno chiesto per mesi
alla partitocrazia di autoriformarsi.
Si sarebbero accontentati di qual-
che gesto emblematico. Un taglio al
finanziamento pubblico, la riduzio-
ne dei parlamentari, l’abolizione
delle Province. Soprattutto la limita-
zione dei mandati, unico serio anti-
doto alla nascita di una Casta ina-
movibile e lontana dalla realtà. Nel
dopoguerra il grillismo meridionale
dell’Uomo Qualunque venne dissol-
to dalla Dc di De Gasperi nel più
semplice e intelligente dei modi:
assorbendone alcune istanze. Pur-
troppo di De Gasperi in giro se ne
vedono pochi. La limitazione dei
mandati parlamentari è da anni il
cavallo di battaglia dei grillini. Se il
Pdl di Alfano l’avesse fatta propria,
forse oggi esisterebbe ancora. Ma
un partito che ai suoi vertici schiera
reperti del Giurassico come Ga-
sparri e Cicchitto poteva seriamen-
te pensare di esistere ancora? Il Pd
ha retto meglio, perché il suo eletto-
rato ex comunista ha un senso forte
delle istituzioni e dei corpi interme-
di - partiti, sindacati - che le incar-
nano. Ma se il burocrate Bersani,
come ha fatto ancora ieri, continue-
rà a considerare il grillismo un’ al-
lergia passeggera, lo tsunami
dell’indignazione popolare som-
mergerà presto anche lui.
La riprova che il voto grillino è
meno umorale di quanto si creda?
Grillo non sfonda dove la politica
tradizionale riesce a mostrare una
faccia efficiente: a Verona con il
giovane Tosi e a Palermo con il vec-
chio Orlando (percepito come un
buon amministratore, magari non in
assoluto, ma rispetto agli ultimi sin-
daci disastrosi). La migliore smenti-
ta alla tesi qualunquista di chi consi-
dera i grillini dei qualunquisti viene
dai loro stessi «quadri». Che asso-
migliano assai poco a Grillo. Il pri-
mo sindaco del movimento, eletto in
un paese del Vicentino, ha trenta-
due anni ed è un ingegnere infor-
matico dell’Enel, non un arruffapo-
poli. E i candidati sindaci di Parma
e Genova non provengono dai cen-
tri sociali, ma dal mondo dell’ im-
presa e del volontariato. Più che
antipolitici, postpolitici: non hanno
ideologie, ma idee e in qualche ca-
so persino ideali. Puntano sulla tra-
sparenza amministrativa, sul web,
sull’ambiente: i temi del futuro. A
volte sembrano ingenui, a volte de-
magogici. Ma sono vivi.
Naturalmente i partiti possono infi-
schiarsene e bollare la pratica Gril-
lo come rivolta del popolo bue con-
tro l’euro e le tasse. È una interpre-
tazione di comodo che consentirà
loro di rimanere immobili fino
all’estinzione. Se invece decidesse-
ro di sopravvivere, dovrebbero riu-
nirsi da domani in seduta plenaria
per approvare entro l’estate una
riforma seria della legge elettorale,
del finanziamento pubblico e della
democrazia interna, così da lasciar
passare un po’ d’aria. Ma per dirla
con Flaiano: poiché si trattava di
una buona idea, nessuno la prese in
considerazione
L’articolo è di Massimo Gramellini
È stato pubblicato sul quotidiano
La Stampa dell’ 8/05/2012 e nel sito
www.lastampa.it/
12
2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it
È un “no!” ai Partiti, non alla politica. di Massimo Gramellini
Il Presidente degli Stati Uniti perce-pisce meno di molti Governatori di
regioni italiane. Il reddito del Capo della C.I.A. è una frazione di quanto
percepisce il capo della nostra Polizia.
In compenso i lavoratori dipendenti italiani sono tra i meno pagati in Eu-
ropa.
Chi non era già in pensione si è tro-
vata - tra capo e collo - una riforma,
con nuove regole: milioni di italiani verseranno di più di contributi, ma
percepiranno di meno di pensione.
Un minimo di equità avrebbe voluto
che, quando tutti fanno grandi sacrifici
nessuno possa sottrarsi.
E invece no. Ci sono delle eccezioni.
Ad esempio sembrava che per i gran-
di burocrati di Stato la pensione non
potesse superare i 300 mila euro
all’anno. Ma poiché in Parlamento i
“boiardi” di Stato possono contare su amicizie in tutti i Partiti, andrà a fini-
re che ...
Immagine trovata su Internet da Valeria
“Il giovane cammina più veloce
dell'anziano, ma l'anziano conosce
la strada …”
del mantenimento delle pensioni
d’oro.
Non è stato facile trovare i nomi
dei 94. Nessuno li ha pubblicati o
diffusi, forse pensando così di oc-
cultare un dato importantissimo e
imbarazzante. Noi invece pensiamo
che gli elettori debbano sapere
come si muovono i propri rappre-
sentanti dentro il Parlamento, per-
ché è lì, nei meandri dell’attività
parlamentare, che va giudicato il
loro lavoro e non sui giochetti reto-
rici nei salotti tv. E allora ci siamo
messi al lavoro: siamo andati sul
sito del Senato, spulciato i resocon-
ti stenografici, individuato (con dif-
ficoltà) il codice della votazione e
infine elaborato questo elenco.
La notizia e l’elenco sono stati pubblicati
nel sito http://violapost.it/?p=7009
L’articolo (con i 94 nomi) è ... riproposto /
ricaricato (mirror) anche sul nr.12-2012 di
www.voltanaonline.it
Qualche giorno fa un fatto clamo-
roso ha scosso il Senato. Nella vota-
zione sui tagli alle pensioni d’oro ai
supermanager pubblici il Governo
(che voleva difenderle) è stato bat-
tuto grazie da un emendamento di
Idv e Lega. Sorprendentemente, la
maggioranza dell’Aula si è dichiara-
ta favorevole ad intervenire sul trat-
tamento pensionistico dei burocrati
di Stato che oggi godono di stipendi
favolosi e domani avrebbero goduto
di pensioni altrettanto favolose.
Forse, finalmente, si sono resi con-
to che in un momento in cui tutti gli
italiani vengono chiamati a grandi
sacrifici togliere qualche euro ai
boiardi di Stato, che oggi percepi-
scono, come il presidente dell’Inps
o quello di Equitalia, stipendi fino a
1.200.000 euro all’anno (pagati da
noi) sarebbe stato un atto minimo di
equità.
E tuttavia, in 94 si sono a favore
In Italia, su base annua, l’aumento
del prezzo della benzina (aprile
2011 - aprile 2012) è stato del 20,8
%. Sempre su base annua (aprile
2011 - aprile 2012) l’aumento del
prezzo della gasolio e del GPL è
stato del 20,5 % e del 4,4 %.
Ma rispetto ad un anno fa il prezzo
del petrolio è … diminuito dell’uno
% (sì, ora sia a meno uno % ) ...
Queste notizie mi fanno soffrire...
Pagina 2 www.votanaonline.it n. 12 - 2012
Chi vuole il cambiamento e chi lo teme
Dopo i nuovi tagli al
Servizio Sanitario
Nazionale il risultato
fu che ...
I cittadini Tedeschi od Inglesi
possono avere un conto corrente in
Svizzera. A loro le banche Svizzere
erogano regolarmente gli interessi,
ma al netto di una quota che viene data al Governo Tedesco od Ingle-
se. I cittadini Italiani possono avere
un conto corrente in Svizzera. A
loro, invece, le banche Svizzere
erogano integralmente gli interes-si. Poi, qualche volta, gli Italiani
riportano i capitali - “scudati”
dall’anonimato - in Italia.
Una situazione che si commenta da sola...
La Costituzione italiana prevede
un sistema fiscale improntato alla
progressività …
L’inflazione, l’IVA, le accise sui
derivati del petrolio, i tributi locali
costituiscono, ora, la parte rilevante
del gettito tributario e si abbattono
su tutti indistintamente, in maniera
uguale e ... proporzionale.
Chi sta tradendo la Costituzione ?
Silenzio ! Lasciateci dormire...
Ha detto il viceministro Grilli: "La
fase acuta della crisi è superata".
Inizia la fase contagiosa !
Trentun anni fa, Bobby Sands mo-
riva dopo 66 giorni di sciopero della
fame. Oggi, 2 prigionieri palestine-
si, Bilal Diab e Thaer Halahla, sono
al loro 68° giorno, e altri 2.000 sono
nella loro 3° settimana di sciopero
della fame. La giornata del 5 maggio
è diventata la "Giornata Internazio-
nale di Solidarietà" per i detenuti,
così, ovunque tu sia, mostra il tuo
sostegno per la loro condizione !
Facebook - Vittorio Arrigoni
Le aliquote IMU applicate nel lughese Queste sono le aliquote IMU applicate ai fabbricati e terreni lughesi.
- TERRENI
terreni agricoli: 8,6 (1 punto in più rispetto al minimo di legge).
terreni edificabili 10,6 (3 punti in più rispetto al minimo di legge).
- FABBRICATI
ospedali, uffici e scuole pubbliche, caserme ecc... 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).
negozi cat. C/1 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).
laboratori e fabbricati per arti e mestieri (cat. C/3, C/4 ...) 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).
uffici e studi privati (cat. A/10) 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).
opifici, alberghi case di cura (cat. D- no rurali) 9,5 (1,9 punti in più rispetto al minimo di legge).
istituti di credito (D5) 10,6 (3 punti in più rispetto al minimo di legge).
fabbricati rurali (D10) 2,0 (2 punti in più rispetto al minimo di legge).
abitazioni e pertinenze (non prima casa sfitte) 9 , se sfitte da più di due anni 10,6 (3 punti in più rispetto al mini-
mo di legge).
abitazioni e pertinenze occupate (non prima casa) 10,2 (2,6 punti in più rispetto al minimo di legge).
abitazione e pertinenze (non prima casa) date in comodato d'uso gratuito a parenti di primo grado 10,2 (2,6 pun-
ti in più rispetto al minimo di legge).
abitazioni e pertinenze (non prima casa) a canone concordato 8,6 (1,0 punti in più rispetto al minimo di legge).
abitazioni e pertinenze (prima casa) 5,0 (1,0 punti in più rispetto al minimo di legge).
Salve, non credo di poter dare un
contributo; a proposito dell'antenna
che metteranno a Voltana non ne so
molto. Voglio comunque accettare
l'offerta di poter esprimere un opi-
nione.
Qualche mese fa mi è stato chiesto
di unirmi e farmi promotrice di una
raccolta firme per evitare che un
enorme antenna telefonica venisse
fissata proprio vicino alle scuole ele-
mentari, dove i bimbi e anche i mie
figli trascorrono la maggior parte
della loro giornata. Ho appoggiato
tale iniziativa con entusiasmo e ho
raccolto tra i genitori le firme, le ho
consegnate in tempo utile, ecc.
Poi, forse, mi sono distratta! Infatti
pochi giorni fa mi hanno informata
che quell'antenna probabilmente
verrà fissata a qualche centinaia di
metri da casa mia! Sopra alla mia
testa, a quella dei miei figli, a quella
di tutti i bimbi che abitano qui, per
non parlare di quelli che andranno
ad allenarsi a calcio o a tennis o
quelli che decideranno di trascorre-
re un pomeriggio o una serata al
Centro Sociale “Ca' vecchia” …
C'è qualcosa che non mi torna …
Mi avevano chiaramente spiegato
che quel tipo di antenne sono dan-
nose per la salute e che ogni qual
volta qualcuno utilizza il suo telefoni-
no, richiama a terra onde che hanno
effetti ancora non chiari sull'organi-
smo umano, se esposto per lunghi
periodi a tale inquinamento. Avevo
anche capito che queste antenne
non possono essere posizionate vici-
no a centri di aggregazione o vicino
alle abitazioni! Forse non avevo ca-
pito … Forse ero veramente distratta
quando ho ascoltato le spiegazioni
del perché non si poteva mettere a
qualche centinaia di metri più in là
quell'antenna...
Grazie.
La comunicazione ricevuta era firmata
La nuova antenna telefonica...
Pagina 3 www.votanaonline.it n. 12 - 2012
Buon compleanno
HUBBLE !
Per i 22 anni di attività del telesco-pio spaziale pubblichiamo questa
spettacolare immagine.
È una enorme quantità di polvere e
gas nella Costellazione della Carina.
Altre immagini sono liberamente di-
sponibili in
http://hubblesite.org/
Un lavoratore dipendente od un
pensionato hanno solamente una
casa, quella di abitazione. E per
loro c’è una piccola patrimoniale.
Chi ha decine di abitazioni si co-
stituisce in società immobiliare e,
attraverso essa, “abbatte i costi”.
Chi ha milioni di euro e si arric-
chisce attraverso speculazioni …
invece non paga patrimoniali. […]
Con i “tecnici” cos’è cambiato ?!
Sono […] “nero” !!! Al Sud il Cata-
sto Fabbricati non è in ordine o
[…]; quindi in pochi pagheranno
quella che dicono … una “piccola”
patrimoniale sulla prima casa.
Al Nord la Lega invita alla disob-
bedienza fiscale di massa; se aves-
sero seguito, la riscossione di mas-
sa sarebbe … impegnativa.
Morale: a pagare saremmo sem-
pre e solamente noi. E qui, tra la
crisi dell’edilizia e l’ingrandimento
della discarica, la mia casa ha per-
so valore ...
Un poco esagerato, ma c’è del vero!
Stiamo diventando un Paese senza
futuro ! Ma che cosa stanno aspet-
tando ? Se lo sviluppo non ripren-
de, tra qualche tempo non esisterà
neanche chi sa fare l’imprenditore !
E dopo gli imprenditori non si
fanno con un Decreto Legge !!!
Proviamo con una Legge di larghe intese!
Pagina 4 www.votanaonline.it n. 12 - 2012
Per un Partito la trasparenza non è uno slogan ...
È consolatorio dire che i Partiti sono tutti uguali. Se vuoi crederlo,
libero di farlo. Ma se i fatti hanno un peso, ebbene c’è - da tempo -
un partito diverso dagli altri. Ora lo sai …
Visita il sito www.partitodemocratico.it/speciale/trasparenza/home.htm
Dopo la tempesta
le onde si calmano
e l’acqua torna chiara.
È quello il momento buono
per ritrovare, là nel fondo,
quello che credevamo d’aver perso.
LÀ NEL FONDO
L’immagine e la poesia sono di Paolo Gagliardi
Dop a la timpësta
agli ònd al s’chélma
e l’aqua la s’as-céra.
L’è quel e’ mumeint boun
par artruvér, a là int e’ fónd,
quel ch’a s’cardimi d’avé pérs.
A LA' INT E' FOND
http://www.youtube.com/watch?v=MAc7h_m_QOI&feature=relmfu
Un meraviglioso viaggio nei quattro elementi naturali, nell'intera gamma dei
colori, una vera esperienza sensoriale! Non solo una presentazione di sugge-
stive fotografie, ma un'immersione totale nei più bei paesaggi di questa gio-
vane terra. Vivi le immagini attivamente, osservale in un'altra prospettiva
ruotando l'iPad, ascolta i suoni, scorri le panoramiche, ingrandisci i dettagli,
divertiti con i giochi e sfoglia il libro in modo personale e creativo. Ecco, sei
in Islanda!
32 pagine, 400 immagini di Mirco Villa (Fotografo QEP)
http://www.youtube.com/watch?v=v2NTz_oKtLQ&feature=youtu.be
Motosalsicciata Voltana 2012
Si ringraziano il Comitato Motosalsicciata, Andrea Cavina, Dario Azzolini,
Luchi Castellani, Daniele Croci, Tobias Fink.
www.mircovilla.it
www.alessiovilla.it
www.fotografodimatrimonio.info
Video realizzato da Mirco e Alessio Villa
© Mirco Villa 2012
MA I PENSIONATI SONO ANCORA ESSERI UMANI ? di Carla Cantone, Segretario generale Spi-Cgil
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matoriale al quale non può essere appli-
cato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n.
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inviato e riprodotto nel sito e nel PDF sia
conforme alle licenze Creative Commons
o non coperto da copyright.
gendo giorno dopo giorno.
C’è poi la questione della non
autosufficienza, sulla quale abbia-
mo fino ad oggi registrato tante belle
dichiarazioni e tante buone intenzio-
ni, senza vedere però ancora un euro
di stanziamento per il Fondo naziona-
le che il governo Berlusconi ha ver-
gognosamente cancellato. Si deve
ritirare il blocco della rivalutazione,
riformare il fisco rendendolo final-
mente equo e potenziare il sistema
pubblico dello Stato sociale. Sono
questi gli interventi che il governo
deve approntare se non vuole ren-
dersi corresponsabile del totale de-
cadimento della condizione dei pen-
sionati italiani.
Tutti parlano di crescita e svilup-
po, nessuno che abbia ancora colto
nel welfare grandi opportunità oc-
cupazionali e di rilancio dell’ eco-
nomia. Non va dimenticato che il
welfare è un mezzo per realizzare
quella giustizia sociale di cui tanto si
dice ma su cui poco o nulla si è fatto.
Tutelare i redditi da pensione signifi-
ca inoltre far girare i consumi e quin-
di l’economia. C’è bisogno di una
vera patrimoniale, che non può esse-
re realizzata tramite una Imu che fini-
sce per colpire sempre i soliti, e an-
che in questo caso soprattutto i pen-
sionati. Che paghino i ricchi, quelli
veri e compresi quelli che sono in
pensione.
C’è chi si ostina poi a fomentare
strumentalmente un fantomatico
egoismo degli anziani con il solo
scopo di provocare uno scontro
intergenerazionale. Si dovrebbe
cominciare invece a parlare della
generosità e dell’altruismo degli an-
ziani verso i figli e i nipoti, in quanto
si privano della già modesta pensio-
ne che ricevono pur di aiutarli a so-
pravvivere in un Paese che li esclude
o li espelle dal mondo del lavoro.
Illustri economisti del Fondo Moneta-
rio Internazionale, che hanno più di
qualche responsabilità rispetto alla
crisi mondiale in atto, avvertono che
l’aumento dell’aspettativa di vita por-
terà a un insostenibile costo del wel-
fare. Una tesi secondo la quale invec-
chiare è bello purché non si gravi
troppo sull’insieme della società,
quasi come se gli anziani non ne fa-
cessero parte.
Gli anziani di oggi sono stati nel
secolo scorso la spina dorsale di
questo Paese. Sono quelli che han-
no conquistato libertà e democrazia,
sono quelli che hanno reso competi-
tivo il nostro sistema produttivo lavo-
rando e faticando. Il governo, le Re-
gioni, i Comuni e tutti i partiti devo-
no convincersi che dare dignità alla
condizione di anziano è un dovere
civile e sociale. Da una classe politi-
ca che governa l’economia, che de-
cide le sorti del Paese e che non è
sicuramente giovane ci aspetterem-
mo un’attenzione maggiore proprio
perché anche loro fanno o faranno a
stretto giro parte di questa stessa
generazione di anziani. I pensionati
non pretendono la ricchezza ma un
reddito dignitoso, un lavoro e un
futuro per i giovani perché sanno
bene che senza questi elementi sarà
difficile che la loro condizione potrà
migliorare. E per questo chiedono al
governo, tecnico o non tecnico che
sia, un progetto basato sulla giustizia
sociale che porti più uguaglianza e
meno povertà. Oggi tutti dichiarano
che è uno scandalo che le pensioni
siano così basse. Ci aspettiamo un
impegno concreto perché di parole i
pensionati (e anche io) sono stanchi.
Così Carla Cantone
Segretario generale dello Spi-Cgil
sul quotidiano l’Unità del 26/04/2012
Articolo pubblicato anche nel Blog
http://giacomosalerno.wordpress.com/
Un esercito di poveri. È ciò che
sono diventati i pensionati nel no-
stro Paese. Sette milioni e 600mila
sono quelli che ricevono un importo
medio mensile inferiore ai 1.000 eu-
ro. Due milioni e 400mila, invece,
quelli che non arrivano nemmeno a
500 euro. È stata l’Istat che ha reso
noti questi dati. Lo Spi-Cgil, però,
questi dati li conosce bene e li de-
nuncia da molto tempo. Anzi, secon-
do noi sono molti di più: quattro mi-
lioni quelli che vivono con meno di
500 euro al mese e sei milioni quelli
che non arrivano ad 800 euro. Per
anni abbiamo chiesto al governo
Berlusconi di intervenire senza che
ci sia mai stata data una risposta: e
nel frattempo il potere d’acquisto
delle pensioni è diminuito di oltre il
30%. Oggi ci troviamo a riproporre
al governo Monti questa stessa ri-
chiesta. La condizione reddituale dei
pensionati in Italia è una questione
che deve essere risolta con urgenza,
e con misure tese a tutelare il potere
d’acquisto delle pensioni, pena il
loro ulteriore e drammatico impove-
rimento.
Per farlo bisogna intervenire in
tre direzioni. Innanzitutto togliendo
il blocco della rivalutazione annu-
ale, introdotto prima da Berlusconi e
poi consolidato attraverso la riforma
Fornero, con il solo scopo di fare
cassa. Occorre poi intervenire per
ridurre il prelievo fiscale che, co-
me per il lavoro dipendente, è di-
ventato ormai insostenibile. Che pa-
ghi oggi chi non l’ha mai fatto, chi ha
evaso, chi ha dichiarato molto meno
di quanto ha guadagnato, chi ha
portato i propri incassi nelle banche
svizzere o in esotici paradisi fiscali. I
pensionati italiani non ne possono
più, schiacciati come sono dal co-
stante aumento del costo della vita,
dei prezzi, delle tariffe, della sanità e
perfino dei beni di primissima ne-
cessità. È impensabile e ingiusto che
si introducano nuovi ticket e che la
sanità pubblica sia sempre più co-
stosa, a fronte di una sempre minore
efficienza e qualità. Non ne possia-
mo più di vedere il massiccio sposta-
mento di risorse dal pubblico al pri-
vato per saziare chi ha fatto dell’ as-
sistenza socio-sanitaria un vero busi-
ness in tutti i sensi, come dimostrano
i continui scandali che stanno emer-
Pagina 5 www.votanaonline.it n. 12 - 2012
ti controllano... “Guarda anche tu ! Nome e cogno-
me della giornalista, titolo dell’ arti-
colo, giornale che lo ha pubblicato,
nome del politico in questione …”
È strano, ma quel motore di ricerca
- dopo qualche istante - non dà la
risposta attesa.
Come me c’è anche C., che ha
sempre con sé un cellulare con ac-
cesso alla Rete. Invece C., usando
sempre il medesimo motore di ricer-
ca, dopo un attimo, ottiene la rispo-sta attesa. “Com’è possibile !?”
“Neanche fossimo in Cina ! [= lì c’è
la censura !]”. È vero, si ha l’ impres-
sione che, in qualche modo, quel
browser riconosca “chi” è che sta
facendo quella domanda e, per qual-
che ragione, “manipola” il contenuto
della risposta che va fornendo.
Suggerimento: quando sei sulla
Rete, fingi di avere a che fare con
delle cartoline: molti vedono l’ im-
magine, ma c’è qualcuno - oltre il
destinatario - che, se vuole, può esa-
minarne tutto il contenuto. Infine,
qualche volta, anche in Rete, può
capitare di restare … vittima di dis-
servizi !
og en frodig jord.
(e un mondo in fiore)
Noen tror det ikke nytter
(Alcuni pensano che non sia impor-
tante)
Andre kaster tiden bort med prat
(Altri sprecano tempo in chiacchere)
Noen tror at vi kan leve av
(Alcuni credono che si possa vivere
di…)
plast og syntetisk mat.
(…plastica e cibo sintetico).
Og noen stjeler fra de unge
(E alcuni rubano ai giovani)
som blir sendt ut for å sloss
(che sono mandati a combattare)
Noen stjeler fra de mange (Alcuni
rubano ai molti)
som kommer etter oss
(che verranno dopo di noi)
Ritornello
Si det til alle barna!
(Ditelo a tutti i bambini)
Og si det til hver far og mor:
(E ditelo a ogni padre e madre)
Ennå har vi en sjanse
(Che abbiamo ancora la possibilità)
til å dele et håp på jord.
(di condividere la speranza nel mon-
do).
Anders Behring Breivik ha com-
piuto, l’estate scorsa in Norvegia,
due attacchi terroristici che hanno
provocato la morte di 77 persone.
Per il processo, al centro di Oslo,
nella Youngstorget, migliaia di per-
sone si sono riunite - sotto la piog-
gia scrosciante - per cantare “Barn
av regnbuen” (Bambini dell’ arco-baleno) che Breivik ha più volte
detto di odiare per i principi che
esprime. Questo è il testo della can-
zone adattata da Lillebjørn Nilsen,
da una canzone del 1973 di Peter
Seeger . Di fianco la traduzione in
italiano(più o meno corretta).
En himmel full av stjerner
(Un cielo pieno di stelle)
blått hav så langt du ser
(mari blu fin dove riesci a vedere)
En jord der blomster gror
(Un mondo dove crescono fiori)
Kan du ønske mer ?
(Puoi chiedere qualcosa di meglio?)
Sammen skal vi leve
(Insieme dobbiamo vivere)
hver søster og hver bror
(ogni sorella e ogni fratello)
Små barn av regnbuen
(Piccoli bambini dell’arcobaleno)
Pagina 6 n. 12 - 2012 www.votanaonline.it
Immagine
trovata su Internet da
Mario.
L’atto della “creazione”
concepito quale
suggestiva unione di
un’opera d’arte antica
con un’immagine del
telescopio spaziale Hubble.
Orario ambulatorio medico
c/o Centro Anziani - Voltana
di Breivik da http://fany-blog.blogspot.it/
“ Quando ero piccolo avevo paura
del buio. Ora, dopo la bolletta, ho
paura della luce ! ”
Google e Facebook In 40.000 in piazza cantano contro l'odio
Dal 26 gennaio Giorgio Rossetto,
leader del Centro Sociale Askata-
suma, è in carcere per resistenza a
pubblico ufficiale.
“ Basta fatti !
Vogliamo promesse ! ”
il segreto del successo iniziale di Mr. B.
“ Vorrei renderti intelligente an-
che per un solo minuto per farti
capire quanto sei idiota ! ”
per chi ha perso ogni speranza
“ Non discutere mai con un idiota...
Ti trascina al suo livello. E ti batte
con l’esperienza ! ”
e non dire che nessuno ti aveva avvisato!
“Prova costume” alle porte,
otto donne su dieci non si sento-
no pronte al bikini ...”
ADNkronos
Si cerca la distrazione per non
pensare … Vent’anni di Berlusco-
ni & Bossi non sono trascorsi in-
vano !
La vignetta è tratta dal sito
http://fany-blog.blogspot.it/
La cronaca della crisi ha un certo
gusto del paradosso o della provo-
cazione. Per capirlo basta mettere
assieme tutti i dati sugli andamenti
dell'economia, italiana ed europe-a, e sui diversi modi in cui reagi-
scono governi e i mercati. Ma pro-
prio tutti i dati, anche quelli appa-
rentemente senza connessione. Co-
sì, mentre l'Ocse mette l'Italia in fondo alla classifica dei salari medi
e il governo pubblica un bando per
nuove auto blu.
Il settimanale l'Espresso - la fonte
è il network internazionale Ecgs
(Expert corporate governance ser-
vice) ci informa che le remunera-
zioni dei top manager italiani: dai
dati dell'agenzia risulta che gli am-
ministratori delegati (o Ceo) delle
grandi società di casa nostra quota-
te in Borsa hanno guadagnato in
media la bellezza di 5,48 milioni di euro nel 2011, secondi solo ai loro
colleghi britannici con 6,08 milio-
ni. Ben sopra i tedeschi (3,83 milio-
ni) e francesi (3,43 milioni). Il dato diventa ancora più inquietante se si
considera che questa cifra in Italia
equivale a 143 volte lo stipendio
medio di un dipendente con punte
che arrivano a 877 volte.
Tutto questo - giusto per ricordarlo -
mentre le rispettive aziende navi-
gano in pessime acque. Un esem-pio per tutti: il gruppo Fondiaria-Sai
dei Ligresti nel 2011 ha bruciato in
Borsa addirittura più dell'83% di
capitalizzazione e ha chiuso i conti
in profondo rosso e l'Ad Fausto
Marchionni è stato liquidato. Ma
con una buonuscita di 10,5 milioni di euro. Un po' diverso è il caso di
Marco Tronchetti Provera, ai ver-
tici di Pirelli, che con più di 22 mi-
lioni di euro è stato il manager più
pagato d'Italia. Ma nel 2011 la sua società ha registrato un bell'utile e il
titolo è salito del 6,27% a Piazza Af-
fari, in netta controtendenza con
l'indice generale.
dal sito http://economia.virgilio.it/
Pagina 7 www.votanaonline.it n. 12 - 2012
“La vita non è … aspettare che pas-
si la tempesta, ma è … imparare a
ballare sotto la pioggia ! ”
anche rancori, come può far così
paura al mondo della politica? Che
cosa è accaduto alla politica italiana
da farle temere che “fuori” di lei, e
fuori dalle sue stanze, allignino solo
mostri ostili, ombre malvagie? I par-
titi raddrizzino la schiena e provino a
uscire per la strada: si misurino fac-
cia a faccia con quella che chiamano
“anti-politica”, scopriranno di esse-
re di parecchie spanne più alti.
L’AMACA di Michele Serra
L’articolo di Michele Serra è stato pubblicato
sul quotidiano la Repubblica del 27/04/12 e
riportato in numerosi Blog.
Trapela, in buona parte del mondo
politico, una specie di timor panico
nei confronti del movimento di Bep-
pe Grillo. Considerando che i
“grillini”, secondo i sondaggi più
benevoli, sono accreditati del sei-
otto per cento dei voti, questo timor
panico è indecoroso. Partiti che han-
no, ciascuno, il doppio, il triplo o il
quadruplo dei voti di Grillo, che sono
bene introdotti nel mondo mediatico,
che hanno un personale politico di
lunga esperienza, che sono affiancati
da centri studi di buon calibro, non
possono inorridire e strillare come
fanciulle che scoprono un topo sotto
il letto. Non è dignitoso, e alimenta il
sospetto che il sistema dei partiti, nel
suo complesso, sia spaventato dalla
società: quella società che dovrebbe
essere, per la politica, materia pri-
ma, terreno di confronto e anche di
scontro, campo di lotta a viso aperto,
che produce umori benigni, ma an-
che maligni, che cova speranze, ma
la sanità … E posso fare a meno di 131 cacciabombardieri F-35 JSF !
Come cittadino ho diritto all’istruzione, al lavoro, alla pensione ed al-
Per info e materiali: www.disarmo.org/nof35 e www.facebook.com/taglialealiallearmi . Le e-mail a [email protected] .
Top manager/lavoratori, una forbice che si allarga
Pagina 8 www.votanaonline.it n. 12 - 2012
Forse perché il numero dei Paesi
europei ufficialmente in recessione
cresce continuamente o forse per-
ché si pensa che a Parigi possa
cambiare qualcosa con le prossime
elezioni, il fatto è che da qualche
giorno non si sente altro che parlare
di crescita. Questa è la parola magi-
ca di tutti i politici europei, a partire
dalla signora Merkel che, fino a po-
chi giorni fa, inorridiva solo a sen-
tirla nominare.
Certamente quando si ha una Gre-
cia ormai ridotta alla fame, una Spa-
gna con una disoccupazione al 24%,
un Italia ufficialmente in recessione
e perfino una Germania ferma al
palo, qualsiasi persona di buon sen-
so capisce che qualcosa vada fatto.
Se si cerca tuttavia di passare dal-
le parole alle proposte concrete di
novità ne abbiamo ben poche.
La linea del rigore non muta, i bi-
lanci pubblici debbono tendere
all’equilibrio, le imposte non posso-
no diminuire e il pareggio deve
essere ottenuto solo tramite il magi-
co e sempre indefinito taglio delle
spese improduttive. Il tutto è molto
saggio, doveroso e certamente ca-
pace di esiti straordinariamente
positivi nel lungo periodo. Così co-
me sagge sono le dodici misure di
razionalizzazione dei mercati che la
Commissione Europea ha intenzio-
ne di mettere sul tavolo per la pros-
sima estate. Nel frattempo però
l’economia continua la sua marcia
indietro e i consumi, gli investimen-
ti e i risparmi precipitano verso il
basso.
Forse solo perché le cose vanno
così male si è dovuto finalmente
parlare di crescita: a questo punto
non resta che cercare un accordo
per metterla finalmente in atto.
Da un tale accordo siamo tuttavia
lontani oggi come lo eravamo pochi
giorni fa. Anche la proposta che
Monti aveva ripetutamente avanza-
to, e che ha potuto con più forza ri-
petere in questi giorni, cioè di pre-
vedere un trattamento particolare
per gli investimenti nel conteggio
del deficit, è stata accolta con diffu-
so scetticismo per paura che anche
quest’innovazione possa diventare
una scappatoia per sfuggire alle
regole dell’austerità.
La musica del coro europeo è in-
fatti cambiata ma la sostanza è anco-
ra la stessa.
Il problema vero è che a nessun
Paese è permesso di cantare fuori
dal coro perché se qualcuno, come
ha fatto la Spagna, si azzarda a pro-
porre di allungare i tempi di rag-
giungimento del pareggio di bilan-
cio per tenere conto delle enormi
difficoltà del presente, la specula-
zione internazionale corre subito
all’assalto dei suoi buoni del tesoro,
innalzando lo “spread” a livelli tali
da metterne in ginocchio l’ econo-
mia.
I Paesi europei vivono infatti in
libertà vigilata: la mancanza di soli-
darietà europea rende impossibile
ogni iniziativa autonoma da parte
delle politiche nazionali.
Se si vuole che la parola
“crescita” abbia un significato, bi-
sogna perciò che si passi ad un raf-
forzamento sostanzioso dei poteri
della Banca Centrale Europea e
all’emissione dei tanto citati
“Eurobonds”. Mi rendo conto che
ricordare ancora una volta queste
misure può provocare un senso di
stanchezza ma le evoluzioni
dell’economia europea dimostrano
che non vi è alternativa. O dalla cri-
si si esce tutti assieme, sostenuti da
una forza comune che ci rende inat-
taccabili dalla speculazione interna-
zionale, o non se ne esce affatto.
Il fatto che tutti parlino finalmente
di crescita diventa tuttavia un ele-
mento politico rilevante perché
questa presa di coscienza è forse
capace di spingere Francia, Italia e
Spagna ad elaborare una strategia
comune da proporre alla Germania
con la necessaria forza e con le ne-
cessarie garanzie perché possa di-
ventare una politica condivisa da
parte di tutti i Paesi europei. La lun-
ghezza e la profondità della crisi
hanno reso infatti evidente che una
politica di austerità capace di pre-
parare la crescita è possibile solo
se ci mettiamo al riparo dalla sem-
pre presente minaccia dell’ innalza-
mento degli”spread”.
Gli Stati Uniti hanno un bilancio
pubblico ed un risparmio privato
imparagonabilmente peggiore del-
la media dei Paesi dell’Euro ma,
con la forza della propria dimensio-
ne, hanno potuto impostare una po-
litica che li sta facendo uscire ben
prima di noi dalla crisi che loro
O dalla crisi si esce tutti assieme o non se ne esce affatto di Romano Prodi
“Sii sempre come il mare che
infrangendosi contro le rocce trova
sempre la forza di riprovarci .”
info: [email protected]
“Oggi il potere pubblico è, sempli-
cemente, il consiglio di amministra-
zione che sostiene gli interessi col-
lettivi della classe borghese.”
Karl Marx e Friedrich Engels, Manifesto
del Partito Comunista (1848)
Un calendario, aggiornato, degli
eventi pubblici a Voltana ? Lo trovi nel sito facendo click in
AGENDA !
Caffè letterario di Lugo
Hotel Ala d’Oro - Corso Matteotti, 56
Info: 0545 - 22388 e su Facebook
“Guardatevi dai falsi profeti che
vengono a voi in veste di pecore,
ma dentro son lupi rapaci. Dai loro
frutti li riconoscerete” Matteo 7,15-16
stessi avevano provocato con un
dissennato livello di consumo. Con
una dissennatezza infinitamente su-
periore a quella che i mercati rim-
proverano oggi a noi europei.
Cerchiamo quindi di trarre vantag-
gio dal fatto che la parola “crescita”
è ormai condivisa a Roma come a
Berlino per prendere le decisioni di
cui anche la Germania ha bisogno
per uscire da una crisi che sta ormai
snervando le strutture più profonde
delle nostre società. Solo queste
semplici azioni di politica comune
potranno infatti rendere tollerabile
quella disciplina di lungo periodo di
cui i Paesi europei hanno bisogno
per non perdere le conquiste del
passato. Anche se dobbiamo ricono-
scere che nessun Paese può adotta-
re una politica Keynesiana in modo
solitario, con altrettanta franchezza
dobbiamo infatti ammettere che un
po’ di Keynesianismo solidale con-
viene a tutti.
Articolo di Romano Prodi sul quotidiano
Il Messaggero del 29 aprile 2012