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PROGETTI PROGETTO ACCOGLIENZA “Scuola dell’infanzia” FINALITÀ L'obiettivo del progetto è di rendere piacevole l’ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della separazione e la lontananza dall’ambiente familiare, ma anche instaurare o consolidare amicizie, favorire la graduale comprensione dei ritmi della vita scolastica e consentire una sempre maggiore autonomia negli spazi della scuola. Coinvolge tutti i bambini e le insegnati fin dal primo giorno di scuola. DESTINATARI Alunni Genitori Docenti Collaboratori Scolastici Assistente OBIETTIVI FORMATIVI Rafforzare l’ identità personale e l’ autostima. Vivere in modo equilibrato i propri stati affettivi; assumere regole di comportamento sociale; istaurare prime relazioni comunicative; vivere l’ ambiente scolastico come positivo ed accogliente. COMPETENZE DA ACQUISIRE Accettare di stare a scuola senza i genitori Conoscere il nome dei compagni e degli adulti Farsi conoscere dagli altri Essere disponibile a giocare ed a conversare con tutti gli altri bambini Maturare l’ autonomia legata all’ uso dei servizi igienici, alla fruizione dei pasti ed al riordino del materiale usato Rispettare il proprio turno durante le attività Verbalizzare semplici richieste Comprendere semplici messaggi Sapersi muovere con disinvoltura nell’ ambiente scolastico Utilizzare gli spazi secondo la funzione alla quale sono destinati. ATTIVITÀ Giochi all’aperto, canzoncine mimate, girotondo; presentazione dei bambini per nome durante la conversazione; drammatizzazioni; visita alla scuola dei nuovi iscritti, accompagnati dai genitori; attività di vita pratica e quotidiana, giochi imitativi, canzoncine e filastrocche; guida alla conoscenza degli ambienti scolastici; scambi verbali: adulto - bambino, bambino-bambino; ascolto di semplici racconti; verbalizzazione delle proprie esperienze da parte di ciascun bambino; attività di vita scolastica; percorsi per osservazione e localizzazione nello spazio-ambiente di persone, oggetti e servizi; guida all’accettazione da parte del bambino del nuovo ambiente e del personale che in esso opera.

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PROGETTI

PROGETTO

ACCOGLIENZA

“Scuola dell’infanzia”

FINALITÀ

L'obiettivo del progetto è di rendere piacevole l’ingresso o il ritorno a scuola dei

bambini, superare quindi serenamente la paura della separazione e la lontananza

dall’ambiente familiare, ma anche instaurare o consolidare amicizie, favorire la

graduale comprensione dei ritmi della vita scolastica e consentire una sempre

maggiore autonomia negli spazi della scuola. Coinvolge tutti i bambini e le insegnati

fin dal primo giorno di scuola.

DESTINATARI

Alunni

Genitori

Docenti

Collaboratori Scolastici

Assistente

OBIETTIVI

FORMATIVI

Rafforzare l’ identità personale e l’ autostima. Vivere in modo equilibrato i propri

stati affettivi;

assumere regole di comportamento sociale;

istaurare prime relazioni comunicative;

vivere l’ ambiente scolastico come positivo ed accogliente.

COMPETENZE

DA ACQUISIRE

Accettare di stare a scuola senza i genitori

Conoscere il nome dei compagni e degli adulti

Farsi conoscere dagli altri

Essere disponibile a giocare ed a conversare con tutti gli altri bambini

Maturare l’ autonomia legata all’ uso dei servizi igienici, alla fruizione dei

pasti ed al riordino del materiale usato

Rispettare il proprio turno durante le attività

Verbalizzare semplici richieste

Comprendere semplici messaggi

Sapersi muovere con disinvoltura nell’ ambiente scolastico

Utilizzare gli spazi secondo la funzione alla quale sono destinati.

ATTIVITÀ

Giochi all’aperto, canzoncine mimate, girotondo; presentazione dei bambini

per nome durante la conversazione; drammatizzazioni;

visita alla scuola dei nuovi iscritti, accompagnati dai genitori;

attività di vita pratica e quotidiana, giochi imitativi, canzoncine e filastrocche;

guida alla conoscenza degli ambienti scolastici;

scambi verbali: adulto - bambino, bambino-bambino;

ascolto di semplici racconti;

verbalizzazione delle proprie esperienze da parte di ciascun bambino;

attività di vita scolastica;

percorsi per osservazione e localizzazione nello spazio-ambiente di persone,

oggetti e servizi;

guida all’accettazione da parte del bambino del nuovo ambiente e del

personale che in esso opera.

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TEMPI

t utto il mese di settembre.

Il Progetto Accoglienza prevede l’inserimento graduale dei bambini con un

orarioflessibile che dia modo di abituarsi ai ritmi della giornata scolastica, fino al

raggiungimento della frequenza.

SPAZI

Utilizzo delle sezioni, e di tutti i spazi interni ed esterni alla scuola.

MODALITA’ DI

VERIFICA

La valutazione dei bambini verrà effettuata attraverso osservazioni conversazioni,

verbalizzazione delle esperienze vissute

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PROGETTO USCITE DIDATTICHE

“Scuola dell’infanzia”

DESTINATARI Tutti gli alunni delle tre fasce di età della scuola dell’infanzia dell’Istituto

Comprensivo “C. Levi”

RISORSE UMANE Docenti, personale ATA della scuola dell’infanzia dell’Istituto

Comprensivo “C. Levi”

FINALITÀ Educare i bambini ad esplorare e conoscere le caratteristiche

stagionali dei mutamenti della natura e dei conseguenti

adattamenti degli esseri viventi, animali ed uomini.

OBIETTIVI SPECIFICI Osservare ed esplorare l’ambiente naturale;

Cogliere le caratteristiche e gli aspetti della stagionalità;

Riconoscere colori e suoni legati alle stagioni;

Scoprire mutamenti della natura nell’alternarsi delle stagioni;

Rilevare i cambiamenti della natura e del comportamento degli

esseri viventi: animali, piante e uomini;

Cogliere le modificazioni dell’ambiente naturale;

Conoscere e denominare la frutta di stagione;

Percepire gli effetti della stagionalità sugli animali: letargo e

migrazione;

ATTIVITA’ Conoscenza dei luoghi da visitare attraverso ricerche di informazioni

effettuate con l’utilizzo di materiale cartaceo (libri, riviste, depliants, ..) o

multimediale

METODOLOGIA • Realizzare una regia equilibrata per guidare il bambino nel processo di

conoscenza di sé e l’ambiente naturale che lo circonda;

• Evitare l’artificiosità ed il didatticismo, privilegiando come modalità

d’apprendimento e conoscenza l’esplorazione e la ricerca, il fare del

bambino e le sue esperienze a contatto diretto con i mezzi di

comunicazione, i materiali e l’ambiente;

• Creare un clima sociale positivo che faciliti la vita di relazione;

• Elaborazione grafica degli elementi stagionali;

• • Scomposizione delle storie in sequenze temporali;

SPAZI Interni ed esterni

Uscite sul territorio

TEMPI Tutto l’anno.

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VALUTAZIONE Rilevazione del grado di soddisfacimento delle visite effettuate mediante

conversazioni.

PRODOTTO FINALE Filmati , materiale fotografico, cartellonistica relativi ai luoghi visitati da

pubblicare sul sito della scuola.

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DAL GRANO……ALLA FANTASIA DEI PICCOLI: ARTISTI, SCRITTORI, SCIENZATI,

MATEMATECI, CUOCHI

Denominazione progetto

Continuità

Priorità cui si riferisce Definizione di un sistema di orientamento

Finalità Il progetto continuità vuole realizzare un vero

ponte di esperienze condivise e una continuità

formativa che accompagni l’alunno nel

passaggio ai diversi ordini di scuola. Questo

passaggio rappresenta un momento delicato che

necessita di supporto e attenzione, pertanto il

progetto continuità, per ciò che concerne i

docenti, vuole promuovere e favorire

esperienze di interazione didattica che seguano

principi e modalità di continuità e

verticalizzazione; per quanto riguarda gli

alunni, invece, il progetto intende rispondere

alla necessità di essere accompagnati e seguiti

nel percorso scolastico evitando, così, fratture

tra i vari ordini di scuola.

Le stesse iniziative di ACCOGLIENZA

attivate all’inizio dell’anno scolastico

rispondono a questa finalità.

Destinatari Alunni delle classi I scuola primaria e 5 anni

della scuola dell’infanzia, classi V scuola

primaria e I scuola secondaria di primo grado

Attività Per gli alunni: la continuità Scuola

dell’Infanzia-Scuola Primaria si concretizza

nell’attivazione di laboratori didattici, grafico-

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pittorici e pratico-manuali che vedono

“lavorare insieme” gli alunni delle sezioni dei

bambini di 5anni e delle prime classi della

scuola primaria.

La continuità con la scuola Media di 1° grado

vede coinvolti gli alunni delle classi V SP, i

quali accompagnati dai docenti effettueranno

attività didattiche frontali e laboratoriali, visite

guidate in loco (presso l’Istituto Alberghiero)

che gli permetteranno di sviluppare il tema

“Dal grano al…”

Per i docenti: la FS per la Continuità organizza

incontri periodici tra i docenti dei diversi ordini

di scuola affinché si confrontino sulle scelte

educativo-didattiche e su un sistema di

valutazione condiviso.

Strumenti, attrezzature e spazi I laboratori didattici saranno attivati nelle aule

multifunzionali (ove presenti) o nello spazio

aula o nelle aule laboratorio dei plessi.

Saranno utilizzati i materiali, i sussidi e le

apparecchiature tecnologiche esistenti.

Tempi Il progetto verrà promosso e sostenuto

all’interno dell’organizzazione curricolare. Il

percorso progettuale attivato presso ogni

singola realtà scolastica è sviluppato durante

l’anno secondo (tre incontri) calendario

definito con le insegnanti referenti.

Risultati attesi • Attuazione della continuità educativo–

didattica attraverso la condivisione delle scelte

educative e l’integrazione dei sistemi

valutativi.

• Successo formativo.

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Rete Nazionale “ASpNET - U.N.E.S.C.O. – Italia”

Modulo per la richiesta di associazione

Denominazione e tipologia dell’Istituto I.C. “Carlo Levi”

Indirizzo : Piazza Dell’Autonomia,

Codice postale: 95030 Città : Maniace Provincia CT

Numero telefonico : 095690457 Numero di fax : 095690926

E-mail: [email protected]

Sito Web: www.iccarlolevimaniace.gov.it

Dirigente Scolastico : Nome e Cognome Prof. Massimo Grasso

Numero telefonico : 095690457Numero di fax :095690926

E-mail: [email protected]

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Questo Istituto chiede di essere ammesso a far parte della Rete Nazionale U.N.E.S.C.O- Italia e a tal

fine si impegna a svolgere il progetto di cui all’allegata scheda tecnica, che sarà sottoposto alla prevista

valutazione.

In caso di positivo riscontro alla presente richiesta di associazione questo Istituto si impegna a

trasmettere entro il termine del 30 giugno 2017 una relazione finale via e-mail agli indirizzi seguenti:

[email protected] ; [email protected] ; [email protected]).

Si impegna inoltre a trasmettere alla C.N.I.U. ( Dott.ssa Antonella Cassisi -Ufficio Coordinamento

Scuole Associate ,Piazza Firenze n.27-00186 Roma ) la medesima relazione finale delle attività svolte

corredata dai materiali prodotti.

Firma del Dirigente Scolastico e timbro della Scuola ...........................................................................

Data : ...................................................................

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SCHEDA DI CANDIDATURA

Denominazione dell’Istituto CARLO LEVI

Indirizzo Piazza Dell’Autonomia 26

Citta MANIACE

Cap 95030

Provincia CT

Telefoni 095690457

Fax 095690926

E-Mail [email protected]

Sito Internet www.iccarlolevimaniace.gov.it

Codice Meccanografico

dell’istituto CTIC806008

Titolo del Progetto Noi e la cultura anglosassone

classi coinvolte nel progetto

(specificare anno e indirizzo)

Alunni di alcune sezioni della scuola dell’infanzia e classi I-II

scuola primaria

Classe III-IV-V scuola primaria

n° alunni coinvolti nel progetto 120 operativi e 100 coinvolti nell’informazione e uscite.

n° docenti coinvolti nel progetto 12

discipline coinvolte Tutte, ma in particolare italiano, storia, arte, lingue straniere,

tecnologia

docente responsabile/referente del

progetto Giovanna Gibilisco

materiali prodotti e trasmessi Scheda candidatura e scheda tecnica del progetto

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data di inizio e conclusione del

progetto Gennaio 2017-Giugno2017

Breve descrizione della

scuola e del contesto

territoriale

Informazioni sul contesto

socio-economico e

culturale in cui il progetto

è inserito, con riferimento

anche ai bisogni di

conoscenza e alla

diffusione delle tematiche

Unescane

Il territorio di Maniace, o ex ducea dei Nelson com’è più comunemente

conosciuta, si estende in provincia di Catania, dalle pendici dell’Etna e giù

per le valli del Saraceno e del Simeto e oltre fino alle vette dei Nebrodi. . Il

suolo di Maniace prese l’aspetto di una landa deserta e per secoli fu calpestato

prevalentemente da pastori in transumanza, fino a quando, nel 1799, fu

regalato unitamente alla città di Bronte all’ammiraglio inglese Orazio Nelson.

Dopo quasi due secoli, mediante l’opera di un Comitato Cittadino, nato nel

1967 e animato dal parroco del luogo, molte conquiste vengono raggiunte nel

campo delle strutture e dei servizi sociali e civili: costruzione di ponti,

strade, scuole, acquedotti, reti idriche e telefoniche; apertura della farmacia,

degli sportelli postale e anagrafe; una chiesa sorge per le necessità di culto

nella borgata di Petrosino mentre al centro viene costruito un salone

parrocchiale che oltre a soddisfare le esigenze del culto diventa luogo

d’incontro per la promozione delle opere civico-sociali, delle attività teatrali,

musicali, culturali ed altro. E finalmente, nel 1981, i circa 3.000 abitanti delle

varie borgate si costituiscono in comune autonomo.

Breve descrizione

dell’idea progettuale,

destinatari , finalità e

obiettivi culturali

Il progetto, vuole portare allo studio, il cimitero inglese. Visto l’interesse dei

ragazzi, verso il proprio territorio, si è deciso di approfondire l’aspetto

storico-culturale che ha dato vita alla formazione di un piccolo borgo che via

via è cresciuto all’ombra della cultura anglosassone. Questo studio oltre ad

evidenziare le trasformazioni del paese sotto il profilo storico-artistico

urbanistico sociale e politico, permette di fare nostri quei valori universali di

tutela del patrimonio pubblico che hanno permesso di far giungere fino a noi

tali beni. Quest’ultimo tema sarà oggetto di discussione critica e propositiva.

Sarà quindi il cimitero inglese con i suoi illustri ospiti, a guidare il viaggio

nella storia del paese, per offrire ai nostri giovani nuovi occhi con i quali

scoprire ed amare consapevolmente il proprio patrimonio culturale. Seguendo

sempre il tema delle origini del paese sotto il profilo storico, interviene la

proposta di alcune classi della scuola primaria che intendono affrontare lo

studio dell’influenza dei Nelson sul territorio, l’idea crea un fil Rouge di

conoscenza storico-politico e artistico della propria città, nonché del proprio

Paese che rafforza il progetto.

Articolazione e

descrizione delle attività

Fase 1: Rendere consapevoli i bambini degli obiettivi e i fini dell’Unesco,

mirati alla conoscenza , alla tutela, alla valorizzazione del Patrimonio

culturale mondiale. Fase 2: Organizzazione e progettazione: analisi del

territorio; ricerca di documentazione bibliografica e iconografica; incontri con

esperti per introdurre il contesto storico- artistico-sociale della Ducea di

Nelson. Fase 3: Elaborazione: analisi dei materiali e loro rielaborazione in

base all’ambito tematico scelto. Fase 4: Produzione:, disegni, testi scritti dai

ragazzi; realizzazione guida multimediale e cartacea con testi in italiano e in

lingua straniera; preparazione dei ragazzi alla visita guidata. Fase 5:

Diffusione e promozione: visita guidata; mostra dei lavori in una sede

significativa del Municipio.

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Modalità di realizzazione

a) Giornate di visite guidate a classi dello stesso istituto che si iscriveranno al

successivo ordine di scuola, nell’ambito della continuità scolastica (i ragazzi

della secondaria di primo grado “guideranno” gli alunni delle classi quinte

della primaria, mentre quelli della primaria “guideranno” i bambini

dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia); b) visite guidate agli alunni delle

altre scuole della rete in cui l’istituto è inserito d) il prossimo anno le visite

saranno estese ad alunni di altre scuole europee che si cercherà contattare .

Soggetti esterni alla

scuola coinvolti nel

progetto e relative

caratteristiche

Enti locali, OO.NN.GG.,

Associazioni,etc.etc.

Si prevede di contattare l’Ufficio Conservazione Monumenti e Beni Culturali

di Catania per richiedere incontri con esperti sulla tutela e conservazione.

Mons. Prade Nunzio Galate memoria storica de paese. Referenti

UNESCO??????. Presidente Proloco Maniace.

Materiali, sussidi

didattici, laboratori

utilizzati per il progetto

Modalità di utilizzo di

tecnologie avanzate,

multimedialità,

comunicazione a distanza,

laboratori linguistici,

sussidi audiovisivi o altri

strumenti innovativi

Utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (labtop,

LIM) come mezzo di ricerca, ma anche di realizzazione dei materiali

(ipertesti). Utilizzo della comunicazione a distanza (e-mail, chat,

videoconferenze) con le altre scuole della rete, e successivamente con altre

scuole europee.

Connessione con altri

progetti o programmi

Il progetto è inserito nel

quadro di altre iniziati ?

L’Istituto fa parte di un

network?

A quali altre esperienze

locali, regionali o

nazionali può fare

riferimento?

Il progetto prevede l’approfondimento dei temi in collegamento con la scuola

primaria, la scuola secondaria di I grado, il collegamento con le altre scuole

della rete in cui sarà inserito, e con rete di scuole già stipulate.

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Attività di contatto con

altre realtà scolastiche

nazionali e/o

internazionali.

Sono o saranno

organizzate esperienze di

stage, visite, scambi,

attività di cooperazione

con altri soggetti

nazionali e/o

internazionali ?

Se si, descrivere in

dettaglio

Il progetto ha senso solo in quanto rivolto all’esterno, quindi gli scambi ne

costituiscono l’essenza stessa. L’attività prevede contatti e relazioni con

alcune scuole della rete, che comprendono appunto scuole della provincia di

Catania, con utenze e situazioni profondamente diverse tra loro. In un

secondo momento si prevedono contatti con altre scuole europee

Contenuti

La programmazione

prevede la

sensibilizzazione alle altre

culture, la conoscenza del

diritto di altri paesi o del

diritto comunitario,

storia, arte,

sociologia,economia,

turismo relativi ad altri

paesi ?

Partendo dallo scambio approfondito tra i vari ordini di scuola e tra le diverse

realtà dei paesi della provincia, si passerà alla sensibilizzazione e al rispetto

delle culture dei paesi con cui le scuole entreranno in contatto.

Caratteristiche innovative

o qualificanti del progetto

Cooperative learning, attività a classi aperte, attività laboratoriali in cui gli

alunni sono protagonisti del proprio apprendimento, in una didattica orientata

al raggiungimento non solo di conoscenze, ma di reali competenze.

Approccio educativo teso all’acquisizione di un ruolo di cittadinanza attiva.

Apertura alle altre lingue e alle altre culture. Utilizzo di tecnologie innovative

per la produzione di immagini e testi, oltre che per la comunicazione con le

altre scuole.

Strumenti di

autovalutazione delle

attività

Elencare gli indicatori

che saranno presi in

considerazione per la

valutazione dei risultati

- Questionari rivolti agli alunni coinvolti, proposti all’inizio e alla fine del

progetto, sull’interesse verso le tematiche del progetto stesso - Produzione

degli elaborati - Report finale

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Prodotti realizzati

Libri, video/audio-

cassette, siti web,

spettacoli teatrali,….

Foto - File multimediali - Guida cartacea-ebook

Attività di diffusione e

sviluppi previsti

Nell’ambito del progetto

sono stati organizzati

incontri o sono previste

iniziative per far

conoscere maggiormente

l’esperienza?

Si prevede di ripetere l’

esperienza, di ampliarla o

di darle comunque un

seguito?

A quali contesti ritenete

che la vostra iniziativa

possa essere trasferita o

adattata con successo?

Con quali accorgimenti?

Gli incontri “pubblici” costituiscono parte essenziale del progetto. Tutti i

materiali saranno pubblicati sul sito dell’Istituto. Come già descritto, ci

auguriamo che l’esperienza possa proseguire l’anno prossimo con scambi a

livello europeo, in cui saranno utilizzati i materiali prodotti e sarà rielaborata

l’esperienza acquisita in questo primo anno.

Firma del dirigente scolastico e timbro

dell’Istituto…………………………………

Data…………………………………………………

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PROGETTO PROGETTO “PRENDERSI CURA DI……”

Il progetto è da considerarsi come una proposta di lavoro finalizzata ad

influire positivamente sulla qualità della vita dei "soggetti

dell’educazione" allo scopo di promuovere benessere, cultura e

socializzazione.

Gli obiettivi che s’intendono perseguire sono finalizzati a dare una

risposta adeguata alle problematiche emergenti nel contesto quotidiano,

ovvero: maturare un’immagine positiva di sé, acquisire fiducia nelle

proprie capacità, stabilire relazioni significative con gli adulti e con i

compagni nell’ambito di un gruppo, star bene a scuola con sé e con gli

altri collaborando nel lavoro, promuovere l’integrazione di alunni in

difficoltà, esprimere la propria creatività.

La scelta di questo Laboratorio si fonda sulla convinzione che far

sperimentare agli alunni delle attività manuali richiede un impegno

costante e capacità progettuali ed esecutive prolungate nel tempo.

Come obiettivo trasversale, si solleciterà in loro l’interesse e l’attenzione

verso le discipline curriculari e si stabilirà un proficuo rapporto di

collaborazione tra scuola e famiglia.

Occuparsi delle piante, inoltre, serve a far comprendere ai ragazzi come il

complesso delle operazioni necessarie alla loro coltivazione serva a

stimolare il senso di responsabilità, la necessità di darsi

un’organizzazione e porsi delle priorità.

Questo progetto, si qualifica tra l’altro, per l’arricchimento che può

portare all’offerta di attività della scuola nel suo complesso, poiché altri

alunni, oltre a quelli delle classi coinvolte direttamente, potranno

avvalersi di questa esperienza e fruire degli spunti offerti da questo micro

ecosistema. DOCENTE REFERENTE Prof. Montagno e prof.ssa Santoro

DESTINATARI Tutti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado

divisi in gruppi di quattro o cinque alunni per volta.

RISORSE UMANE Le forze coinvolte in questo progetto sono, i Docenti di Sostegno e il

Docente di Religione, anche responsabile di plesso e gli alunni delle

classi della secondaria di primo grado.

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FINALITÀ Rendere gli alunni consapevoli di essere parte integrante

dell’ambiente.

Sviluppare il senso di responsabilità verso di sé e verso l’ambiente.

Osservare e descrivere, attraverso l’esplorazione dell’ambiente, le

caratteristiche fisiche delle piante.

Utilizzare semplici strumenti e tecniche d’osservazione.

Saper ordinare semplici esperienze in sequenze logico-temporali.

Favorire l’opportunità di allacciare e consolidare il rapporto con

l’extra-scuola, la comunità locale, il territorio e le sue risorse.

La nostra scuola anche quest’anno vuole attuare il Laboratorio di

Educazione Ambientale, una proposta scaturita proprio per la pluralità di

situazioni ed opportunità che possono presentarsi e che ha come scopo

rispondere ai bisogni educativi anche degli alunni BES.

Educazione Ambientale, dunque, vista come occasione di innovazione, di

sperimentazione e interpretazione di un modello educativo.

Grazie al Laboratorio di Giardinaggio, sarà possibile dirigere il lavoro

verso obiettivi diversificati al variare delle persone coinvolte di volta in

volta e delle esigenze che emergono.

La finalità è quella di creare un contenitore flessibile che avrà il compito

di privilegiare soprattutto l’esplorazione delle motivazioni personali di

ciascun partecipante.

Ci si occuperà di coltivazioni in vaso e di piccole aiuole con tutto ciò che

comporta, imparando insieme a capire cosa significa veramente

"prendersi cura di…"; ma allo stesso tempo dare ampio spazio al valore

dell’esperienza non solo attraverso il "fare", ma anche attraverso il "dire",

"il giocare", "lo stare all’aperto".

Del resto la scuola, che tra i suoi compiti istituzionali ha quello della

formazione del futuro cittadino, non può più eludere il problema di una

corretta educazione all’uso dell’ambiente.

L’idea fondamentale del progetto è quella di potenziare i legami

trasversali e le conoscenze possedute e di aumentare le competenze

personali di ciascun allievo, soprattutto da un punto di vista pratico;

promuovere la ricerca di nuovi canali di comunicazione, favorire

l’integrazione e la cooperazione e migliorare l’adattamento all’ambiente.

Inoltre un progetto di Laboratorio di Giardinaggio può essere per gli

alunni, ma anche per gli insegnanti, uno strumento per meglio affrontare,

in modo pratico, il tema di un corretto rapporto con l’ambiente e

costituire, anche, un modesto contributo all’assunzione di scelte

responsabili per il futuro di noi tutti e un avvenire diverso per la

sopravvivenza del nostro pianeta.

Proprio perché il paesaggio in cui viviamo è un bene che appartiene a

tutti, imparare a conoscerlo e a rispettarlo significa "umanizzare" la nostra

qualità della vita considerando oltre al nostro spazio anche quello di chi ci

sta accanto, i suoi bisogni, il suo orizzonte, il suo diritto a condividere

acqua e cieli puliti del nostro pianeta.

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OBIETTIVI SPECIFICI

Acquisire e rafforzare gradualmente l’autostima.

Acquisire sicurezza.

Avere cura di sé e della propria igiene.

Migliorare l’autonomia personale.

Sviluppare l’autonomia sociale.

Promuovere la cooperazione anziché la competizione.

Migliorare la fiducia in sé stesso e negli altri.

Migliorare la capacità di ascoltare gli altri.

Migliorare la capacità di comunicare.

Saper accettare le critiche.

Saper accettare il proprio ruolo.

Sapersi relazionare in modo adeguato con i coetanei e con gli adulti.

Essere personalmente responsabile nel portare a termine gli impegni

assunti.

Accettare la presenza nel gruppo di qualsiasi compagno ed in particolare

degli alunni in difficoltà.

Avere cura delle cose comuni, proprie ed altrui.

Conoscere le caratteristiche di piante e fiori.

Realizzare un orto.

Usare strumenti di lavoro appropriati e specifici.

Svolgere attività manuali e fare esperienze riferite agli argomenti trattati.

Realizzare un ciclo produttivo con le piante coltivate.

ATTIVITA’ Il progetto si realizzerà attraverso le attività seguenti.

Inventario degli attrezzi e del materiale utilizzabile nel Laboratorio :

zappa, vanga, rastrello, ecc.

Pulizia del terreno dalle foglie e dall’erba.

Acquisizione d’informazioni sulla propagazione delle piante in natura ed

artificialmente.

Raccolta di informazioni e di osservazioni sulla fisiologia delle piante

esaminate attraverso lo studio di rami, radici, foglie e sui rapporti con

terra, acqua e luce.

Lavorazione del terreno, concimazione, semina, piantagione e

annaffiatura.

Semine in vaso.

Ripristino delle aiuole con l’aiuto degli insegnanti: sistemare il recinto,

zappare, vangare, rastrellare, innaffiare.

Stesura di appunti e schede con osservazioni che permetteranno agli

allievi di organizzare il materiale e le informazioni raccolte per poterle

poi comunicare ed applicare.

Materiale di facile consumo.

Terriccio.

Torba.

Concime tipo stallatico.

Bulbi da fiore o piantine.

Semi.

Colori, pennarelli, matite, penne, quaderni.

Attrezzature

Guanti.

Zappe.

Vanghe.

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METODOLOGIA Per raggiungere gli obiettivi prefissati e l’impostazione delle unità di

lavoro, si è ritenuto opportuno seguire alcuni criteri metodologici e

organizzativi ben precisi che verranno di seguito elencati.

Seguire sempre il principio della gradualità; iniziare dalle semplici

esperienze di esplorazione ambientale per arrivare ad esperienze più

complesse.

Puntare su un approccio euristico: una volta messo a fuoco il problema si

cercano le risposte attraverso un processo di ricerca attivo, partecipato,

che porta l’alunno al piacere dell’indagine e della scoperta.

Cercare sempre un raccordo con le materie curriculari per mezzo di una

interrelazione continua e incentivare nell’alunno l’amore e il rispetto per

la natura e l’ambiente, attraverso l’osservazione diretta del ciclo vitale di

una pianta.

Fare uso di molteplici linguaggi (verbale, fotografico, iconico, sensoriale,

manipolativo) e di tecniche linguistiche diversificate come la relazione, la

scheda, l’inchiesta, il questionario, il grafico, ecc.

SPAZI L’attività si svolge negli spazi antistanti la scuola

TEMPI Nel corso del corrente anno scolastico avrà inizio dal mese di Dicembre e

si concluderà alla fine del mese di Maggio.

VALUTAZIONE Le osservazioni riguarderanno soprattutto lo star bene a scuola,

l’interesse e la partecipazione degli alunni alle attività. In particolare,

negli alunni in situazione di handicap, si valuteranno i progressi negli

apprendimenti e soprattutto nelle abilità e nella capacità di collaborare,

l’acquisizione di conoscenze specifiche e il sapere trasmettere le proprie

esperienze, la capacità di cogliere gli elementi essenziali propri

dell’attività, l’utilizzo cosciente, rispettoso e adeguato delle attrezzature,

del materiale e dello spazio messo a disposizione.

Tali osservazioni saranno effettuate durante le attività o al termine della

stessa.

E ancora si terrà conto dell’autonomia personale, sociale, dello sviluppo

degli interessi e delle relazioni individuali.

Non da meno avranno la loro importanza lo sviluppo delle modalità di

apprendimento e delle competenze in relazione agli obiettivi educativ

PRODOTTO FINALE Le aiuole e lo spazio antistante la scuola curato e pulito.

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PROGETTO Progetto Giochi Matematici del Mediterraneo

DOCENTE

REFERENTE

Rosa Cosentino

DESTINATARI Scuola Primaria

Classi 3e, 4e e 5e

Scuola Secondaria di 1° grado

Classi 3e Categoria P3 per la classe 3a della Scuola Primaria, (numero alunni coinvolti 45);

categoria P4 per le classi 4e Scuola Primaria, (numero alunni coinvolti 37);

categoria P5 per le classi 5e Scuola Primaria, (numero alunni coinvolti 35).

Totale alunni coinvolti n°117.

RISORSE UMANE Dirigente Scolastico

-Funzione strumentale dell'area informatica

-Funzione strumentale dell'area trasmissioni dati sulla piattaforma

- Docenti

- Alunni

- Personale non docente

FINALITÀ Il Progetto “Giochi Matematici” vuole essere un’occasione per attuare un insegnamento

che risulti più stimolante, efficace e anche piacevole per i nostri alunni e,

contemporaneamente, aiutarli ad acquisire la capacità non solo di applicare regole e

ripetere procedimenti, ma soprattutto quella di pensare in modo autonomo.

La capacità di produrre pensiero è il bene più prezioso a cui l’uomo possa aspirare e

rappresenta uno degli aspetti di quella più generale capacità umana chiamata

“creatività”.

Nella scuola primaria tutte le attività di applicazione di regole e procedimenti dirette

alla conquista e alla padronanza di nuove conoscenze sono indispensabili, ma non

possono considerarsi “problemi”, bensì esercizi di addestramento o di rinforzo volti a

sollecitare la produttività di pensiero.

Insistervi oltre un certo limite ragionevole può determinare forme di fissità mentale.

Per evitare tale pericolo e allenare la capacità di pensare, sarebbe opportuno alternare le

esercitazioni consuete con attività che colgono di sorpresa, che si presentano come

“vere situazioni problematiche” e quindi che inducono a riflettere, a ricercare, mettendo

in moto autentici processi di pensiero.

Un’ ottima occasione per realizzare ciò ci è fornita dall'accademia italiana per la

PROMOZIONE DELLA MATEMATICA “ALFREDO GUIDO”, con il PATROCINIO

dell' UNIVERSITA' degli STUDI di PALERMO e del DIPARTIMENTO di

MATEMATICA e INFORMATICA dell' UNIVERSITA' degli STUDI di PALERMO

che propone annualmente una gara (individuale e facoltativa) consistente in una serie di

“giochi matematici” quali problemi, domande, quesiti (graduati nella loro difficoltà) in

funzione della classe frequentata:

categoria P3 per la classe 3a della Scuola Primaria;

categoria P4 per le classi 4e Scuola Primaria;

categoria P5 per le classi 5e Scuola Primaria.

categoria S3 per le classi 3e scuola Secondaria 1° grado

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OBIETTIVI

SPECIFICI

Promuovere la capacità degli alunni di dare senso alla varietà delle loro esperienze;

- Indirizzare gradualmente gli alunni verso il metodo razionale, che porta da

situazioni fisiche a situazioni mentali, da strutture reali a strutture astratte.

Favorire negli alunni lo sviluppo della capacità di produrre pensiero attraverso l’attività

di risoluzione di problemi non di routine, guidandoli nella ricerca di strategie diverse e

nell’acquisizione di nuovi procedimenti: “per tentativi”, “per analogia”, con l’ausilio di

griglie, tabelle, grafici, ecc

ATTIVITA’ Con il pretesto di coinvolgere gli allievi nel partecipare alla gara dei “Giochi

Matematici”, che si terrà venerdì 21 ottobre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 11,00, le

insegnanti curriculari di matematica proporranno, periodicamente e in particolare

nell’imminenza della gara, problemi logico-matematici non di routine e inviteranno gli

alunni a cercarne altri su libri appositi e tramite internet, guidandoli alla risoluzione

evitando però, quanto più possibile, di indicare passaggi già pronti che possano

provocare uno stato mentale meccanico, un atteggiamento di ripetizione.

Il calendario degli eventi è il seguente:

Scadenza Iscrizione ai Giochi: entro il 8 ottobre 2016

Qualificazioni d’Istituto: il 21 ottobre 2016 presso i locali dell'Istituto iscritto ai Giochi,

in orario scelto dal Referente.

Finali d’Istituto: il 25 novembre 2016 presso i locali dell'Istituto in orario scelto dal

Referente.

Finali Provinciali: il 17 marzo 2017 presso sedi e orari che verranno comunicati in

seguito.

Premiazioni Provinciali: le cerimonie di premiazione degli alunni qualificati alle Finali

Provinciali si svolgeranno, ove possibile, lo stesso giorno della prova. Altrimenti nei

mesi di marzo/aprile 2017 in sedi e date che saranno comunicate in seguito.

Finale Nazionale: il 6 maggio 2017 si svolgerà a Palermo presso sede e orario che

verranno comunicati in seguito.

Premiazione Nazionale: il pomeriggio del giorno della prova avrà luogo la cerimonia di

premiazione di tutti gli alunni partecipanti.

La partecipazione ai Giochi comporta la piena accettazione del Regolamento.

-Venerdì 21 ottobre 2016 dalle 9,00 alle 11,00:

le lezioni curriculari subiranno variazioni rispetto alle attività previste;

-25 novembre 2016:

finali d’istituto presso i locali della sede.

Una volta ritirati, dall’insegnante assistente, i fogli-risposta saranno consegnati alla

referente che, raccolti per categorie, li consegnerà alla funzione strumentale dell'area

trasmissioni dati per la tabulazione dei risultati delle prove e la successiva compilazione

delle classifiche d'istituto sulla piattaforma, tenendo conto dei vincoli del Regolamento.

-17 marzo 2017:

finali Provinciali.

La premiazione degli alunni avverrà o lo stesso giorno della prova o in date da

destinarsi.

-6 maggio 2017:

finali Nazionali.

Si svolgeranno a Palermo, data e ora da definire.

La cerimonia di premiazione di tutti gli alunni partecipanti avrà luogo il pomeriggio del

giorno della prova.

N° 10 quesiti per la categoria P3 tempo massimo 60 min.

N° 15 quesiti per la categoria P4 tempo massimo 90 min.

N° 20 quesiti per la categoria P5 tempo massimo 120 min.

N° 20 quesiti per la categoria S3 tempo massimo 120 m

METODOLOGIA Libri di testo ed altri

-Testi di allenamento proposti

-Fotocopie di testi scaricati da internet

SPAZI AULA E LABORATORIO INFORMATICO

TEMPI DA OTTOBRE A MAGGIO

VALUTAZIONE

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PRODOTTO

FINALE

Premiazione di tutti gli alunni partecipanti

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PROGETTO Ti racconto una storia

(Adesione progetto Libriamoci a scuola)

http://www.libriamociascuola.it

Iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività

Culturali e del Turismo (MiBACT) – attraverso il Centro per il

libro e la lettura - e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e

della Ricerca (MIUR) –Direzione generale per lo studente.

DOCENTE REFERENTE Caggegi Carmela

DESTINATARI

Alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria e gli alunni di

cinque anni della scuola dell’ Infanzia.

Il percorso che vedrà coinvolti gli alunni delle classi quinte della

scuola primaria e gli alunni di cinque anni della scuola dell’

Infanzia. Saranno organizzate alcune giornate dedicate alla lettura

di alcune favole da parte dei bambini di quinta ai bimbi più

piccoli per: creare momenti di esperienze , incentivare l’amore per

la lettura ,avvicinare gli alunni al fantastico mondo dei libri,

arricchire il pensiero e sviluppare le potenzialità espressive;

avvicinare i bambini piccoli al mondo simbolico ne sollecita le

potenzialità linguistiche, creative, logiche e affettive.

RISORSE UMANE Tutti i Docenti

FINALITÀ "Catturare" sempre nuovi lettori e dare ai nostri studenti la

possibilità di godere di una bella lettura ad alta voce, per aprirsi

all’immaginazione e senza sforzo aggiungere una tappa al proprio

personale cammino di alfabetizzazione.

OBIETTIVI SPECIFICI

Obiettivi per la scuola dell’ infanzia

sentirsi parte di una famiglia e di una comunità

partecipare a eventi della vita sociale e della comunità

acquisire la capacità di ascolto

comprendere il contenuto della storia

individuare i personaggi e gli avvenimenti principali

elaborare il proprio pensiero rispetto a quanto letto

condividere un’esperienza con gli altri

gestire il tempo di attesa e di ascolto nella conversazione

rappresentare la storia attraverso attività grafico- pittorica

ricostruire la sequenza di un’esperienza, un’azione, un fatto

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Obiettivi per la scuola Primaria

potenziare le capacità di ascolto e di attenzione;

conoscere strategie di lettura;

favorire l'immaginazione e la creatività;

incrementare il piacere di leggere, la voglia di scrivere,

l'arricchimento lessicale.

ATTIVITA’

Lettura dei segueti libri:

Capuccetto Rosso;

Biancaneve;

Cenerentola;

Il gatto con gli stivali

METODOLOGIA

Verranno attuate attività di lettura libera dei testi a loro

disposizione alternate a strategie e iniziative di “animazione della

lettura” .

Si utilizzerà:

Apprendimento cooperativo.

Valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni.

Didattica laboratoriale

Tutoring

Peer to peer

Creazione di situazioni motivanti all’ascolto, alla lettura, alla

produzione di semplici cartelloni

SPAZI Aula

TEMPI Ottobre/dicembre

VALUTAZIONE

Efficacia del progetto sulla base della risposta degli alunni

relativamente a interesse, partecipazione,

arricchimento culturale.

PRODOTTO FINALE Power Point – Relazione finale sul lavoro svolto

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PROGETTO L’ Ora del codice

DOCENTE REFERENTE Caggegi Carmela

DESTINATARI

Alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria

Con questo progetto , le classi intendono inserirsi nell’attività

del MIUR “Programma il futuro”inserito nel programma “la

Buona Scuola”, per sperimentare l’introduzione strutturale dei

concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione

(coding ), usando strumenti di facile utilizzo che non richiedono

un’abilità avanzata nell’uso del computer. Partendo da

un’alfabetizzazione digitale, si arriva allo sviluppo del pensiero

computazionale, essenziale affinché le nuove generazioni siano

in grado di affrontare la società e le tecnologie del futuro, non

come consumatori passivi, ma come utenti attivi. Il pensiero

computazionale, che è alla base del coding, è un processo

mentale per la risoluzione di problemi costituito da strumenti

concettuali utili per affrontare molti tipi di problemi in tutte le

discipline e non solo perché direttamente applicati nei

calcolatori, nelle reti di comunicazione. I benefici del “pensiero

computazionale“ si estendono a tutti gli ambiti disciplinari per

affrontare problemi complessi, ipotizzare soluzioni che

prevedono più fasi, immaginare una descrizione chiara di cosa

fare e quando farlo.

RISORSE UMANE Docenti di italiano e matematica

FINALITÀ Avviare gli alunni all’acquisizione della logica della

programmazione, sviluppando competenze logiche e capacità di

risolvere problemi in modo creativo ed efficiente;

Avviare alla conoscenza della Rete per scopi di

informazione, comunicazione, ricerca e svago;

Utilizzare consapevolmente le più comuni tecnologie,

conoscendone i principi base

CONOSCENZE Acquisire la terminologia specifica attraverso attività di “

gioco” sempre più complesse;

conoscere le tre strutture fondamentali della

programmazione;

CAPACITÀ E PROGRESSI

COGNITIVI

Sviluppare /potenziare competenze logiche e capacità di

risolvere problemi;

avviare alla progettazione di algoritmi;

favorire lo sviluppo della creatività attraverso la

molteplicità di modi che l’informatica offre per risolvere un

problema;

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sviluppare il ragionamento accurato e preciso ( scrittura di

programmi che funzionano bene richiede l’esattezza di ogni

dettaglio)

OBIETTIVI SPECIFICI

Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la

molteplicità di modi che l’informatica offre per

affrontare e risolvere un problema

Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo

risultati visibili (anche se nel mondo virtuale)

Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a

risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi

complessi in altre aree)

Sviluppare il ragionamento accurato e preciso ( la scrittura

di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in

ogni dettaglio)

ATTIVITA’

Verranno utilizzati anche materiali realizzati dal MIUR in

collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale

per l’informatica) per questo progetto. Nell’ambito dell’attività

laboratoriale i ragazzi utilizzeranno Code.org, una piattaforma

internazionale che, insegna a muovere i primi passi nel mondo

della programmazione partendo dall’attività "L'Ora del Codice".

Gli alunni utilizzeranno Minecraft e Blockley, ambienti di

programmazione grafica, in cui l’utente sposta dei blocchi, simili ai

tasselli di un puzzle, per realizzare le proprie applicazioni.

Attraverso questa attività i ragazzi impareranno a mettere ordine

tra i propri pensieri, a risolvere i problemi, o ancora meglio a

imparare a programmare. (Problem posing and solving).

METODOLOGIA

La metodologia didattica che meglio si presta a tale scopo è il

metodo Problem solving, per favorire l’analisi del problema in

modo sistematico, secondo quattro stadi: definizione dei problema

– scelta delle strategie di soluzione – implementare – verifica dell’

efficacia. Si sottolineerà che la soluzione del problema deriva dalla

sua comprensione concettuale. Inoltre, l’apprendimento del coding

è uno strumento estremamente utile ed efficace per l’alunno per

aprirsi al BYOD, ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi

elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed

efficientemente integrato.

La condivisione, la collaborazione e la capacità di esprimere il

proprio pensiero e non imporlo, la voglia di fare e imparare cose

nuove e tutti insieme, sono gli strumenti che caratterizzano la

nostra esperienza.

SPAZI Aula -

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TEMPI ottobre - dicembre partecipazione Ora del codice

– gennaio – giugno conclusione progetto

VALUTAZIONE

La valutazione del prodotto finale terrà conto della capacità degli

alunni di aver acquisito competenze nell’ uso di strumenti di

programmazione di base, attraverso il cruscotto di Controllo dell’

insegnante sul sito http://italia.code.org/ e

https://hourofcode.com/it#join

PRODOTTO FINALE Stampa degli attestati dal cruscotto dell’ insegnante

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PROGETTO Realizziamo un E-book in classe

DOCENTE REFERENTE Caggegi Carmela

L’idea di progettare e realizzare un e-book multimediale in classe

nasce dal fatto che le tecnologie digitali, se progettate e utilizzate

secondo particolari criteri, possono apportare un valore aggiunto

alla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Il “prodotto

digitale” verrà realizzato secondo principi tipici della didattica

costruttivista che mette al centro l’ alunno nella sua costruzione

coadiuvato dal docente tutor.

RISORSE UMANE Docenti di italiano – lingua inglese

FINALITÀ Uso consapevole di strumenti multimediali.

CONOSCENZE Conoscere le caratteristiche tecniche degli strumenti e dei

software specifici per la realizzazione di un prodotto

multimediale;

Acquisire tecniche e procedure informatiche;

Approfondire obiettivi curriculari attraverso l’utilizzo di

LIM e PC;

Utilizzare in modo creativo software e strumenti

tecnologici ;

Sviluppare capacità logiche, critiche, di elaborazione e di

confronto;

Imparare ad operare;

Socializzare e imparare a collaborare all’interno di un

gruppo;

Prevenire il disagio e la dispersione scolastica;

Integrare gli alunni diversamente abili.

CAPACITÀ E PROGRESSI

COGNITIVI

Attivare processi collaborativi tra i soggetti coinvolti e a

stimolare gli alunni alla lettura/studio. Il progetto avrà lo

scopo di sviluppare negli alunni il senso della

collaborazione, della creatività, della socializzazione e far

si che ognuno diventi protagonista consapevole e critico del

proprio processo di apprendimento, attraverso le attività

multidisciplinari proposte.

OBIETTIVI SPECIFICI

- Leggere e commentare e-book presenti in siti scolastici;

- Elaborare idee in classe;

- Realizzare la stesura di storie in gruppo o individualmente;

- Realizzare la cronaca di una visita guidata;

- Correggere e modificare la stesura della storia;

- Illustrare la storia in sequenze su carta o al computer;

- Usare le funzioni del sistema operativo per salvare e

trasferire dati;

- Utilizzare e organizzare documenti elettronici per realizzare

il progetto;

- Utilizzare il computer come strumento multimediale per

apprendere e comunicare;

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- Riflettere sulle procedure, sui comandi, sulle strategie,

valutando percorsi e risultati

ATTIVITA’

- Esplorazione de nuovo ambiente digitale: il libro che si

sfoglia con il mouse;

- le funzioni dei comandi del software per creare l’ e-book;

- Paint o simili (creazione / modifica di immagini);

- Word o simili (elaborazione e formattazione di un testo).

METODOLOGIA

L’ utilizzo delle tecnologie permetteranno agli alunni di imparare

non solo contenuti, ma acquisire abilità strategiche quali: saper

usare software dedicati , cercare in rete, collaborare ed interagire

con gli altri, sviluppare capacità logiche, sollecitare le potenzialità

creative con la produzione di semplici prodotti multimediali. Gli

alunni lavoreranno in cooperative learning e si utilizzerà il metodo

del Peer tutoring.

SPAZI Aula -

TEMPI tutto l’anno

VALUTAZIONE

Questionario di gradimento

PRODOTTO FINALE Libro interattivo

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PROGETTO USCITE DIDATTICHE

“ScuolaPrimaria”

DESTINATARI Tutti gli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “C. Levi”

RISORSE UMANE Docenti dell’Istituto Comprensivo “C. Levi”

FINALITÀ Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed

artistici degli argomenti

Confrontare realtà territoriali diverse con quelle del proprio

territorio approfondendone gli aspetti ambientali, culturali e

storici, cogliendone, inoltre, le trasformazioni avvenute nel corso

del tempo.

Offrire occasioni privilegiate di socialità per consolidare

l’educazione al vivere insieme

OBIETTIVI SPECIFICI Acquisizione di nuove conoscenze

Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso

l’esperienza diretta

Sviluppo della capacità di “leggere” l’ambiente circostante, nei

suoi aspetti naturali, culturali, storici

Conoscenza di luoghi ed ambienti culturali e professionali nuovi e

diversi

OBIETTIVI FORMATIVI

Acquisizione di un comportamento civilmente corretto ed

adeguato

Sviluppo della capacità di stare con gli altri rispettandoli e

socializzando le esperienze

Acquisizione di maggiori spazi di autonomia personale al di fuori

dell’ambiente vissuto

Riscoprire ed ampliare le conoscenze del territorio geografico e

politico in cui viviamo.

ATTIVITA’ Conoscenza dei luoghi da visitare attraverso ricerche di informazioni

effettuate con l’utilizzo di materiale cartaceo (libri, riviste, depliants, ..) o

multimediale

METODOLOGIA • Realizzare una regia equilibrata per guidare l’alunno nel processo di

conoscenza di sé e l’ambiente naturale che lo circonda;

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• Evitare l’artificiosità ed il didatticismo, privilegiando come modalità

d’apprendimento e conoscenza l’esplorazione e la ricerca, il fare

l’alunno e le sue esperienze a contatto diretto con i mezzi di

comunicazione, i materiali e l’ambiente;

• Creare un clima sociale positivo che faciliti la vita di relazione;

SPAZI

Uscite sul territorio ed oltre per ampliare le conoscenze del territorio

geografico e politico in cui viviamo.

TEMPI Tutto l’anno.

VALUTAZIONE valenza culturale, pari opportunità per i partecipanti

integrazione di allievi diversamente abili.

PRODOTTO FINALE Durante l’uscita gli alunni raccolgono informazioni e materiale sulla base

d’istruzioni precedentemente ricevute. Dopo l’uscita viene rielaborato il

materiale raccolto e vengono predisposti strumenti per l’illustrazione

dell’attività svolta (filmati, materiale fotografico,

cartelloni) I lavori realizzati servono anche come verifica del

raggiungimento degli obiettivi programmati.

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PROGETTO

“POTENZIAMENTO ITALIANO”

FINALITA’ GENERALI

1. Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio

2. Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare

3. Innalzare il tasso di successo scolastico

DESTINATARI

Alunni delle classi I- II- III-IV-V della Scuola Primaria

DISCIPLINE COINVOLTE

Italiano

OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI

1.Acquisire il senso del dovere.

2. Abituare alla precisione, puntualità, all’applicazione sistematica

3. Migliorare le capacità di attenzione e di concentrazione

4.Riflettere sul proprio metodo di studio e migliorarlo

5.Approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilità

TEMPI DI ATTUAZIONE

PRIMO QUADRIMESTRE ( OTTOBRE 2016 / GENNAIO 2017) SECONDO

QUADRIMESTRE (FEBBRAIO / MAGGIO 2017)

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STRUMENTI / MEZZI

Esercizi, giochi con materiale struturato e non- fotocopie con attività preparate dall’insegnante in

relazione ai bisogni degli alunni – Costruzione di cartelloni- Partecipazione a concorsi

SPAZI

Aule della scuola elementare

METODOLOGIA

Lezione frontale;

lavori individuali e di gruppo;

attività di riflessione relativa alle abilità da recuperare.

VERIFICA E VALUTAZIONE

1.Osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività di recupero

svolte

2. Prove di tipo formativo

Lingua italiana

CLASSE II

• Ascoltare e cogliere il senso globale delle comunicazioni dei compagni e degli adulti

• Ascoltare e comprendere il senso globale di semplici storie raccontate o lette

• Pronunciare in modo chiaro le parole

• Produrre frasi inerenti il vissuto personale e collettivo

• Formulare richieste in modo chiaro

• Raccontare brevi storie

•Leggere e comprendere un breve testoScrivere in modo autonomo

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CLASSE III

• Ascoltare e comprendere un messaggio orale

• Riferire oralmente vari tipi di esperienze

• Leggere a voce alta vari tipi di testo

• Comprendere le informazioni principali di semplici testi

• Scrivere un semplice testo guidato

• Riconoscere le principali convenzioni ortografiche

• operare semplici classificazioni di parole

CLASSE IV

• Ascoltare e comprendere un messaggio orale

• Fare interventi appropriati

• Leggere correttamente vari tipi di testo

• Ricostruire una storia attraverso sequenze temporali

• Rielaborare oralmente una storia letta e/o ascoltata (anche con l’utilizzo

di tecniche facilitanti )

• Produrre un semplice testo scritto realistico/narrativo

• Utilizzare le principali convenzioni ortografiche

• Individuare i fondamentali elementi grammaticali ( nome, articolo,

aggettivo/soggetto,predicato )

CLASSE V

•Ascoltare e comprendere messaggi orali (relativi ad esperienze personali e a semplici testi narrativi)

•Esprimere verbalmente le proprie esperienze o le realtà osservate,

rispettando la sequenza logico-temporale

•Leggere e comprendere un testo (narrativo,descrittivo ed espositivo) ed individuare gli elementi

espliciti

•Avviarsi ad una consultazione sempre più autonoma del vocabolario

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•Produrre semplici testi narrativi o descrittivi con tecniche facilitanti

•Rielaborare un semplice testo

•Individuare i principali elementi grammaticali:

articolo,nome,verbo,aggettivo qualificativo

•Individuare all’interno di una frase soggetto e predicato.

DESCRIZIONE: Con questo progetto si intende realizzare un percorso didattico individualizzato,

per gruppi di alunni che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro

reale e positivo sviluppo. Il progetto è rivolto anche ad altri gruppi di alunni che presentano difficoltà di apprendimento nella lingua italiana sia parlata che scritta.

Attraverso la formazione di un piccolo gruppo di lavoro si interverrà sulle potenzialità di ciascun

alunno al fine di realizzare il successo formativo e consentire il recupero ed il consolidamento delle fondamentali abilità di base. Si realizzerà un percorso didattico individualizzato che consenta di

tenere conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un reale e positivo sviluppo di ogni alunno.

Gli interventi dovranno essere caratterizzati da continuità e regolarità

1. OBIETTIVI:

Acquisire una maggiore padronanza strumentale in ambito linguistico,superare e ridurre le

difficoltà nell’apprendimento della lingua italiana.

Potenziare le strumentalità di base della letto scrittura, rafforzando la capacità di ascoltare,

comprendere e comunicare.

Acquisire il senso del dovere, abituare alla precisione, puntualità, all’applicazione sistematica,

migliorare le capacità di attenzione e di concentrazione, riflettere sul proprio metodo di studio e

migliorarlo, approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilità di problem solving.

Acquisire il senso di difesa del patrimonio naturale materiale e immateriale dell’umanità di cui i

nostri territori e le nostre tradizioni ne sono testimoni.

Saper riconoscere i valori unescani che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei

comportamenti familiari e sociali.

Saper riconoscere e identificare i diritti umani nel rispetto della pace e nel dialogo fra diversi

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PROGETTO

Giochi Sportivi Studenteschi

Il progetto prevede il coinvolgimento degli alunni della scuola media. Ha come scopo quello di

promuovere l’acquisizione di una corretta cultura motoria e sportiva e di offrire agli alunni il maggior

numero di esperienze motorie i n modo da ampliare la possibilità di scelta dello sport più rispondente

alle proprie capacità e preferenze. Favorire l’integrazione dei diversamente abili e promuovere

l’inserimento di alunni stranieri. Le iniziative verranno scelte in funzione della propria realtà e delle

proprie risorse. Sono previsti nell’arco dell’anno scolastico tornei interni, gare d’Istituto, gare sportive

tra Istituti diversi, Giochi Sportivi Studenteschi, nei limiti delle risorse e del tempo a disposizione.

Tenuto conto che lo sport aiuta i ragazzi a crescere nel rispetto degli altri e a vivere correttamente in

un conteso sociale, la nostra scuola intende aderire a progetti didattico-sportivo- culturale, promossi

da enti e associazioni sportive, sia in orario curriculare che extracurricolare. Per tutta la durata

dell’anno scolastico, con inizio delle attività da definire, si attueranno corsi pomeridiani di avviamento

allo sport con la presenza del docente di scienze motorie.

L’attività pomeridiana offrirà agli alunni ulteriore occasione di confronto e consolidamento di

esperienze motorie diversificate. Obiettivo del progetto sarà anche quello d i promuovere la pratica

sportiva tra tutti gli alunni e sensibilizzare ulteriormente gli alunni della scuola a questa realtà.

FINALITA’DEL PROGETTO:

“Acquisizione di una cultura del movimento che tenda a promuovere la pratica motoria come stile

divita”

OBIETTIVI:

Favorire la pratica sportiva e coinvolgere in modo particolare coloro che non usufruiscono di altre

opportunità.

Sviluppare attraverso esperienze di gioco sport la capacità di passare da semplici attività motorie

ad attività pre-sportive e sportive.

Essere in grado di controllare le emozioni durante il momento del confronto.

Conoscere ed applicare le regole delle discipline sportive praticate.

Promozione di uno spirito di sana competizione, sempre nel rispetto delle regole e degli avversari.

Sviluppare capacità individuali quali impegno, disciplina, fiducia in se stessi, autocontrollo e

capacità organizzativa.

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MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI:

Si rimanda il tutto alla visione del bando di prossima emanazione.

RISULTATI ATTESI: - Saper gestire autonomamente la fase di preparazione alla gara e la gara

stessa.

Dimostrare una buona preparazione dei gesti atletici.

Conoscere i fondamentali dei giochi di squadra.

-Saper interagire rispettando e confrontandosi con i compagni e con alunni di scuole diverse.

METODOLOGIA:

Nel rispetto della gradualità dei carichi, b i s o g n e r à proporre agli alunni attività avvincenti e gradite in

grado di soddisfare le loro esigenze psicofisiche e mettere in atto situazioni educative

individualizzate, idonee a colmare eventuali lacune. La metodologia appropriata sarà quella mista che

prevede la presentazione complessiva dell’attività cui segue uno studio dettagliato e frazionato delle

diverse fasi per correggere eventuali errori, per poi ritornare ad una esecuzione complessiva corretta.

VALUTAZIONE:

Valutazione di ingresso: attraverso test e informazioni preliminari;

Valutazione formativa: attraverso l’osservazione sistematica e le prove pratiche durante e al termine di

ogni unità di lavoro;

Valutazione sommativa: i n t e s a come verifica della programmazione nella sua globalità e come

accertamento del possesso da parte dei singoli alunni, di capacità più complesse, derivanti dalla somma

delle unità di lavoro, dai loro rapporti e dalle loro reciproche influenze.

Alunni coinvolti: tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di primo grado.

TEMPI PREVISTI: Anno scolastico in corso.

RISORSE UTILIZZATE: Docente di sc ienze motorie .

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MEZZI E STRUMENTI:

Le attività pratiche avranno luogo, negli spazi adibiti alla pratica sportiva, negli spazi aperti che non

compromettono l’incolumità degli allievi, al campo sportivo e in altre strutture presenti nei territori dei

vari plessi scolastici.

L’attuazione e quindi la partecipazioni ai giochi sportivi studenteschi è legata alla visione del bando di

prossima emanazione e ai criteri richiesti dallo stesso, quindi di tutto ciò ne sarà data comunicazione

tempestiva nei tempi e modi oppurtuni.

Il Docente di scienze motorie

Prof Bisicchia Gianluca

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REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Referente:Prof.Armando Montagno

Art. 1 Finalità e competenze del Consiglio Comunale dei Ragazzi

Nell'ambito del programma amministrativo rivolto alla formazione del giovane cittadino e al fine di

favorire idonea crescita socio-culturale dei giovani, nella piena e naturale consapevolezza dei diritti

e dei doveri civici, verso le istituzioni e verso le comunità, è istituito a Maniace il Consiglio

Comunale dei Ragazzi (CCR), che svolge le proprie funzioni in modo libero e autonomo: la sua

organizzazione e le modalità di elezione sono disciplinate dal presente Regolamento.

1. FINALITA’:

Promuovere una EDUCAZIONE\AZIONE alla cittadinanza attiva, nella convinzione che sia

fondamentale agire con i ragazzi, soprattutto nella scuola, attraverso una cultura del FARE.

Favorire la promozione dei diritti e lo sviluppo delle potenzialità dei ragazzi attraverso la loro

partecipazione diretta alle istituzioni e l’assunzione, anche se limitata, di responsabilità.

Avvicinare i giovani alle istituzioni, attraverso la sperimentazione concreta della “politica”

intesa nel suo significato più puro di partecipazione, per uno sviluppo ed una crescita come

cittadini responsabili.

Promuovere un rispetto della legalità, intesa come necessità collettiva, utile anche ai singoli e

non come imposizione sociale connessa a sanzioni.

Mettere in movimento la democrazia passando dalle aspirazioni spontanee (i desideri per

migliorare il territorio) all’impegno per realizzarle (il progetto e il CCR).

Creare relazioni di collaborazione e confronto fra i ragazzi a partire dai problemi reali (di cui

non si conoscono a priori le risposte) perché nella ricerca delle possibili soluzioni apprendano

ad ascoltare punti di vista diversi e a trovare insieme delle risposte.

Rientrano nella competenza del CCR specifiche attribuzioni nelle seguenti materie:

SCUOLA

AMBIENTE

TEMPO LIBERO, SPORT E CULTURA

SOLIDARIETÀ E SERVIZI SOCIALI

1. Art.2 Funzioni del Consiglio Comunale dei Ragazzi

2. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi esercita funzioni consultive e propositive

ovvero:

Esprime il proprio motivato parere su qualunque pratica gli sia trasmessa dall’ Amministrazione

Comunale o dall’ Istituzione scolastica;

Esercita funzioni propositive nell’ambito delle materie di sua competenza mediante deliberazioni;

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3. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi può essere promotore di iniziative e progetti da

sviluppare in modo autonomo. A tale scopo ricerca la collaborazione dell’

Istituzione Scolastica e delle Associazioni che operano sul territorio.

4. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, in relazione ai propri progetti

Formula proposte agli Organismi Scolastici per il miglioramento delle attività scolastiche.

Sottopone al Consiglio Comunale degli Adulti esigenze ed istanze che provengono dal mondo

giovanile.

Chiede al Sindaco degli Adulti di porre all’ordine del giorno del Consiglio Comunale un preciso

argomento per la relativa discussione.

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1. Art.3 Riunioni Consiliari

5. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi dovrà riunirsi almeno 2 volte l'anno. La sede

del Consiglio è la Sala Consiliare.

6. Ai lavori del CCR sarà data la massima pubblicità nelle procedure, identiche a

quelle seguite per il Consiglio Comunale degli Adulti. Le sedute sono pubbliche.

7.

1. Art.4 Deliberazioni e verbalizzazione

8. Le deliberazioni del CCR sono valide se adottate con i voti della maggioranza

assoluta dei votanti.

9. Le decisioni prese dal CCR sono verbalizzate da un ragazzo del Consiglio assistito

da un dipendente del Comune, presente alla seduta, e sottoposte

all'Amministrazione Comunale, la quale dovrà formulare risposta scritta circa il

problema o l'istanza espressi ed illustrare le modalità che si intendono seguire per

le eventuali relative soluzioni.

1. Art.5 Composizione del Consiglio Comunale dei Ragazzi

10. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è costituito dal sindaco e da 15 consiglieri che

possono costituirsi in maggioranza e minoranza.

11. IL sindaco è eleggibile solo due volte.

12. Il Consiglio rimane in carica per l’intero anno scolastico.

1. Art.6 Competenze del Sindaco

13.

Il Sindaco del CCR rappresenta il Consiglio Comunale dei Ragazzi a tutti gli

effetti.

14. Il Sindaco nomina i quattro componenti della Giunta, tra cui un Vicesindaco e ne

dà comunicazione nella prima seduta del Consiglio.

15. Convoca il CCR e la Giunta dei Ragazzi e, sentita la Giunta, fissa gli ordini del

giorno e determina le date delle adunanze.

16. Nel caso di assenza del Sindaco, le sue funzioni sono esercitate dal Vicesindaco; in

caso di assenza di entrambi, la seduta è presieduta dal Consigliere eletto con il

maggior numero di voti.

17. Riunisce il CCR entro 10 giorni quando lo richiedono 1/5 dei Consiglieri dei

Ragazzi o il Sindaco degli Adulti.

18. Cura i rapporti con le Autorità cittadine.

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19.

Si rapporta direttamente con il Consiglio Comunale degli adulti nel caso in cui non

siano state recepite le deliberazioni del CCR o della Giunta.

1. Art.7 Competenze della Giunta dei Ragazzi

20. La Giunta è composta da 4 Assessori e dal Sindaco.

21. La Giunta del CCR collabora con il Sindaco ed opera attraverso deliberazioni.

22. Alla Giunta spetta l’adozione di tutti gli atti e provvedimenti occorrenti per

l’esecuzione ed il controllo dell’iter delle deliberazioni del CCR.

23. La Giunta del CCR si occupa di tutti quegli atti che non siano di competenza del

Sindaco o del CCR e può proporre gli argomenti da sottoporre al Consiglio.

24. Prima della scadenza del mandato, la Giunta riferisce al CCR e al Consiglio

Comunale degli adulti sulla propria attività.

1. Art.8 Luogo delle sedute della Giunta

25. La Giunta eletta si riunirà presso la sede della scuola media per discutere e

proporre gli argomenti da sottoporre al dibattito del CCR.

1. Art.9 Tutoraggio

26. Il Sindaco del CCR e la Giunta si avvalgono, nello svolgimento della loro

funzione, di un gruppo di tutoraggio costituito da:

Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Maniace

un docente di scuola media che svolgerà la funzione di facilitatore.

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27. Il gruppo è presieduto dall'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di

Maniace.

Si servirà delle strutture comunali, di un istruttore amministrativo per il

protocollo, la verbalizzazione, la stampa, la pubblicità degli atti, l'invio delle

comunicazioni e l'archivio di ogni altro atto amministrativo, per rimuovere ogni

ostacolo di carattere burocratico che impedisca o rallenti l'attuazione delle delibere

del CCR.

1. Art.10 Facilitatore e sue competenze

28. La funzione del facilitatore è esercitata da un incaricato con competenze sulle

dinamiche di gruppo. Ha il compito di facilitare la comprensione e le prese di

decisione nelle riunioni della Giunta e del CCR e preparatorie ad esse. Deve inoltre

facilitare la comunicazione fra Consiglio Comunale dei Ragazzi e

Amministrazione Comunale. Aiuta il Sindaco del CCR a stendere gli ordini del

giorno, a convocare le sedute, a tenere i rapporti con l’Ufficio Pubblica Istruzione

per le funzioni di segretariato.

1. Art.11 Corpo elettorale ed Eleggibilità

29. Costituiscono corpo elettorale tutti gli studenti che frequentano la scuola

secondaria di primo grado.

30.

31. Possono essere eletti quali consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi gli

studenti della 1ª, 2ª, 3ª media.

1. Art.12 Commissione elettorale di vigilanza

32. Presso l’istituzione scolastica sarà costituita, a cura del Dirigente Scolastico, la

Commissione elettorale di vigilanza sulla regolarità delle procedure elettorali; tale

Commissione sarà composta da due alunni, un rappresentante del comune e un

insegnante; nominerà i membri dei seggi elettorali di ogni plesso che saranno

composti da quattro scrutatori (alunni) e un Presidente (rappresentante del

comune).

1. Art.13 Ricorsi

33. La Commissione elettorale di vigilanza avrà anche il compito di decidere, a

maggioranza, su eventuali ricorsi inerenti le procedure elettorali; i ricorsi dovranno

essere presentati entro 24 ore dal fatto per il quale si intende ricorrere e decisi

entro le 48 ore successive.

1. Art.14 Modalità e tempi delle elezioni

34. Le elezioni si svolgono secondo i seguenti tempi e modalità:

35. a) La dichiarazione di presentazione delle liste dei candidati al Consiglio

Comunale dei ragazzi e delle collegate candidature alla carica di Sindaco deve

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essere sottoscritta da almeno 10 ragazzi elettori. Ogni studente elettore può

sottoscrivere una sola lista, la stessa firma in più liste determinerà l’invalidazione

delle medesime. L’autentica delle firme può essere attuata dal Dirigente Scolastico

o da un suo delegato. Insieme alla lista dei candidati al Consiglio Comunale deve

essere presentato anche il nome e cognome del candidato/a alla carica di Sindaco

e il programma amministrativo da affiggere in copia presso le bacheche della

scuola media, e presso l’ Albo Pretorio del Comune.

36. b) Ciascuna candidatura alla carica di Sindaco è collegata ad una lista di candidati

alla carica di consiglieri comunali comprendente un numero di candidati non

superiore al numero di 15 consiglieri da eleggere e non inferiore a 10.

37. c) Ogni lista deve rappresentare al suo interno le tre classi della scuola media .

38. d) La data di svolgimento delle elezioni è fissata dal Dirigente Scolastico ed è resa

nota con almeno 15 giorni di anticipo. Tale decisione è immediatamente

comunicata alla scuola, perché provvedano agli adempimenti previsti.

39. e) La campagna elettorale ha inizio dieci giorni prima della data stabilita per le

elezioni e termina il giorno prima le votazioni.

40. f) Il diritto di voto potrà essere esercitato nella giornata stabilita dalle ore 9,00 alle

ore 11,30. Lo spoglio delle schede avrà inizio subito dopo la chiusura dei seggi.

41. g)Nella scheda è indicato a fianco del contrassegno il candidato alla carica di

sindaco.

42. h) Ciascun elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica di sindaco

segnando il relativo contrassegno. Può altresì esprimere un voto di preferenza per

un candidato alla carica di consigliere compreso nella lista collegata al candidato

alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nell’apposita riga

stampata sotto il medesimo contrassegno;

43. i) E’ proclamato eletto Sindaco il candidato alla carica che ha ottenuto la

maggioranza dei voti .

44. l) A ciascuna lista di candidati alla carica di consigliere si intendono attribuiti tanti

voti quanti sono i voti conseguiti dal candidato alla carica di Sindaco ad essa

collegata. Alla lista collegata al candidato alla carica di sindaco più votato sono

attribuiti nr. 9consiglieri, alla lista che arriva seconda sono attribuiti nr. 6

consiglieri.

45. m) Nell’ambito di ogni lista, i candidati sono proclamati eletti consiglieri comunali

secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali. A parità di cifre, sono proclamati

eletti i candidati più giovani di età.

1. Art.15 Decadenza e Dimissioni Consiglieri

46. Nel caso in cui un consigliere non partecipi a tre sedute consecutive del CCR,

senza debita giustificazione, viene considerato decaduto e si provvede alla surroga

dello stesso con il primo dei non eletti.

47. Le dimissioni alla carica di Consigliere devono essere espresse per iscritto al

Sindaco.

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48. In entrambi i suddetti casi, il Consiglio provvederà alla surroga del consigliere

decaduto o dimissionario, entro la seduta successiva, nominando consigliere il

primo dei non eletti nella stessa lista.

49. Nel caso in cui la surroga riguardi un Consigliere nominato Vicesindaco, il

Sindaco provvederà a nominarne un altro.

50. Nel caso si renda vacante la carica di Sindaco, essa sarà ricoperta dal Vicesindaco.

51. Qualora sia il Sindaco che il Vicesindaco siano entrambi dimissionari dalla carica,

si procederà alle elezioni per il rinnovo del Consiglio.

1. Art.17 Compiti della scuola

52. L’ Istituto Comprensivo disciplinerà al proprio interno e in modo autonomo, le

modalità per incentivare il confronto fra eletti ed elettori, nell'ambito del proprio

"collegio elettorale" (scuola) attraverso audizioni o dibattiti, nelle forme e sedi che

si riterranno più compatibili con l'attività didattica.