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m a g a z i n e ART FASHION MODELS bimestrale arte moda e cultura www.lismagazine.it ISSUE n12_anno3, Gennaio/Maggio 2014 Aut. n.23 Trib. di Napoli del 06.04.2012

Lislifestylemagazine N12

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New Edition, New Format Art Fashion & Models

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m a g a z i n e A R T FA S H IO N M O D E LS

bimestrale arte moda e culturawww.lismagazine.itISSUE n12_anno3, Gennaio/Maggio 2014 Aut. n.23 Trib. di Napoli del 06.04.2012

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m a g a z i n e

FASHION ISSUEn12_ann03

Gennaio / Maggio 2014

Direttore ResponsabileAntonio Corrado

Direttore EditorialeClaudio Palumbo

Direttore ArtisticoJaja Ferri

Redazione

Ci_PiRoberta TramaDiletta Brighel

Franco RanucciAdriano Rubino

Maria Neve RiemmaAlexia Rauj

Marco L. [email protected]

Progetto GraficoFabrizio Attanasio_Vivapix srl

Marketing e PubblicitàAlessio Musella_Pubblievent srl

[email protected]

Direzione generaleMU_ ADV

Napoli_Via Morghen, 187ufficio 081.587.33.34

Mobile [email protected]

Agenzia per il NordSMFashion & Marketing

ADRO (BS)[email protected]

Aut. n.23 Trib. di Napoli del 06.04.2012

StampaMarina Press

Viale Maria, 2000100 _ Fiumicino (Rm)

COVER

PhotoFrancesco Vincenti

Ph. Assistent Salvatore Pullara

StylistSilvia Song

ModelQuennie / @2 morrow model

Hair & Mua Angela Valentino

Se vuoi ricevere i prossimi numeri di LisMagazine scrivi a:

[email protected]

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ESSERE O APPARIRELA GENERAZIONE socialdi Ci_Pi

uali sono i meccanismi psicologici dietro i social network? Cosa spinge le persone ad essere costantemente online? Tra coloro che usano Facebook, in realtà, si nasconde una grossa fetta di egocentrici e di narcisisti, se è normale da bambini manifestare un certo egocentrismo, da adulti diventa un modo infantile per attirare attenzioni

su di sé, e cercare conferme.

A volte il bisogno di attenzione sfocia nell’ostentazione: si condividono tutti particolari della propria vita privata su Internet, dove riservatezza e distinzione tra individuale e collettivo non esiste più. Un modello di comunicazione che si ritrova anche in televisione: che racconta tutto di tutti.

Viviamo dunque la società dell’apparenza che ha creato un fenomeno diffusissimo: il Selfie; a Narciso sarebbe sicuramente piaciuto moltissimo: braccio teso, smartphone alla mano, un click e la propria immagine è pronta.

In effetti non ci sarebbe niente di male a condividere una foto che ritrae un momento speciale, ciò che fa riflettere, è il fatto che sempre più spesso l’immagine rappresenta una parte di sé che

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si vuol far vedere e non ciò che si è in realtà. Ma cosa si nasconde dietro al selfie?

In realtà i selfie nascondono carenze di autostima. Se per gli adolescenti l’acquisizione dell’autostima rappresenta il momento di cambiamento in una fase delicata della loro vita, per gli adulti questo atteggiamento di ostentazione può addirittura diventare patologico e il pericolo maggiore viene dall’essere condizionati dal successo o meno della propria foto.

Quando contano molto il numero dei LIKES o dei commenti, allora è il momento di preoccuparsi! Scattarsi una foto da soli e postarla, infatti non è sempre un’azione serena di cui si condivide la gioia, ma può essere un gesto dettato dall’ansia di ricevere un riscontro positivo.

La cosiddetta “Me Me Me Generation”, i “Millennials” come scrive il Time (nati tra l’80 e il 2000), costituiscono una generazione di narcisisti per eccellenza. Questi quasi trentacinquenni restano fissati alla propria immagine in una sorta di rapimento autocontemplativo, fugando i limiti e la frustrazione, non potendo reggere la ferita di un divieto, o di un rifiuto. Non sono in grado di cogliere ciò che li rende unici, perché nessuno li ha mai aiutati ad andare oltre il luccichio del placcato oro; sono persi rispetto a quale sia il loro posto nel mondo, persi rispetto all’amore. Spesso depressi nonostante tutto sia loro possibile.

Nel terrore dell’impegno e della responsabilità, vivono sull’onda di sentimenti che durano cinque minuti, tempeste emozionali da cui si fanno travolgere, e così usano le parole: un giorno amano, quello dopo sono confusi, dopo ancora sono innamorati di un altro, o forse no, e chissenefrega del fatto che tutto questo abbia delle conseguenze su chi sta loro vicino, tanto l’altro esiste solo come loro riflesso, e proprio questa è la sua funzione: fare da specchio.

L’importante è avere una bella foto profilo al giorno, che tolga “le cose pesanti” di torno,ancora non sanno quanto presto tutto questo risulterà loro insostenibile. E’opportuno ricordare che i social network non rappresentano l’unico mezzo di socializzazione. Sarebbe pertanto auspicabile non perdere il contatto con forme di relazioni più fisiche e dirette. Dunque, la prossima volta che avete un dubbio esistenziale o vi sentite un più frustrati, ricordate che una passeggiata con una persona cara dà molte più risposte di un “mi piace” a un selfie! Ultima riflessione : per l’autoscatto perfetto basterebbe scegliere quella più vera, magari non corrisponde a quella migliore, ma quella in cui appare un’emozione, più o meno bella, ma reale. Un sorriso, una faccia buffa, piena di imperfezioni ma autentica!

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Editore12

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Si è chiusa la settimana della moda e Giorgio Armani commenta la sua collezione un insieme di classico e moderno, completamente dedicata a tre colori: grigio, nero e verde lime.

Mentre la spiega, a pochi minuti dalla fine dello show, non riesce a trattenere le parole: qualcosa che non gli è piaciuto. Parla di un assente illustre: Anna Wintour, direttore di Vogue America, colpevole di aver lasciato la fashion week milanese con un giorno di anticipo.

“È una persona importante, un ingranaggio fondamentale”, commenta lo stilista. “Mi fa male sapere che non è rimasta alla mia sfilata anche se ha mandato tutta la sua squadra. In questo, però, la Camera Nazionale della moda dovrebbe aiutarmi di più, non posso essere solo a combattere quando ho scelto di chiudere la settimana della moda proprio per far restare a Milano buyers e giornalisti internazionali che altrimenti sarebbero già partiti”.

La faccenda è complicata: Vogue America, nonostante la rivoluzione di internet, continua a giocare un ruolo fondamentale

IssueFASHION

GIORGIO ARMANIIL GURU DELLA MODA

di Jaja Ferri

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negli equilibri del fashion system, anche di quello italiano. Ma il punto non è questo: forse è arrivato per tutti gli stilisti italiani il momento di stringersi davvero intorno all’istituzione che li rappresenta, la Camera Nazionale: la loro forza di squadra, infatti, brucerebbe ogni capriccio americano o internazionale sul nascere perché nessun magazine, nessun sito, nessun mezzo d’informazione di settore può lontanamente permettersi di sopravvivere senza il sostegno della moda italiana.

“Il mio stile serve per fuggire dalla moda. Io non inseguo la fantasia e la creatività facili: il mio sentiero è più silenzioso e difficile. Cerco da sempre di innovare il classico e questo lavoro è durissimo, sottile, fatto di sfumature. In questo show ho introdotto il verde lime, colore che spesso si usa nei concerti rock dal vivo per dare un’idea di modernità, di stranezza. Ma è solo la punta dell’iceberg: trovo che oggi si debba tornare a essere seri e a presentare anche in sfilata capi che le persone indossino davvero e non solo sogni deliranti che poi vengono indossati soltanto dagli addetti ai lavori”.

Come sempre, agli italiani manca solo la capacità di fare squadra: una volta stabilita l’unione, però, non ci può essere nessun capriccio di nessuna Anna Wintour. Perché alla fine, comunque la si giri, anche il diavolo veste italiano. Prada o Armani poco importa: è sempre Italia e non Francia e tantomeno America.

nel frattempo Giorgio Armani firma il guardaroba dei Negramaro per il loro Un amore così grande Tour 2014. Mette la sua arte e il suo stile al servizio della band salentina che partirà con il proprio tour il prossimo 5 luglio a Cattolica.

I modelli disegnati per i sei componenti della band capitanata da Giuliano Sangiorgi si ispirano ad uno stile metropolitano. Tra i costumi di scena ci saranno dunque giacche e pantaloni in pelle dall’irresistibile appeal rock, tutto declinato in due colori, bianco e nero.

E per dimostrare che lui sa fare squadra ci prende gusto, dopo aver realizzato la divisa formale per il Chelsea dal 2007 al 2009, lo stilista di Piacenza ha annunciato di aver siglato un accordo con il Bayern Monaco. Per i campioni di Germania in carica, Armani ha creato la linea “Made to Measure” con cui vestirà tutto lo staff bavarese per un totale di 77 uomini e 3 donne. Solo per i calciatori e Guardiola inoltre, oltre alla divisa d’ordinanza, è previsto anche un outfit da viaggio.

Lui si che sa fare squadra!!!

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Jean-Michel Basquiat, Dustheads, 1982 (foto grande). Battuta all’asta da Christie’s, New York, il 15 maggio 2013 per 48,843 milioni di dollari (ca 37,62 mln di euro) è la più alta aggiudicazione dell’anno e un record mondiale per l’artista

L’inizio dell’anno è il momento di bilanci e aspettative. Lo sapevano anche gli antichi, che hanno associato il mese di gennaio a un dio bifronte, con lo sguardo rivolto insieme al passato e al futuro. Il mondo dell’arte contemporanea non fa eccezione: e se, da un lato, è già tempo di bilanci (o quasi) per le prime fiere dell’anno – come Artefiera Bologna e Arco Madrid – e per le aste – con Phillips che apre la stagione a Londra, e Christie’s e Sotheby’s che la seguono a ruota rispettivamente; dall’altro è soprattutto il 2013 a tenere campo, grazie all’uscita degli attesi report sull’anno trascorso, come quello commissionato dalla European Fine Art Foundation (Tefaf) e quello stilato dall’agenzia Artprice.

Al secondo posto Tulips di Jeff Koons: sono stati battuti per 48,843 milioni di dollari (ca 37,62 mln di euro).

Se il primo, più completo perché attento anche al mercato primario – gallerie e fiere d’arte – uscirà a marzo, a ridosso della fiera omonima che si tiene a Maastricht, è già disponibile il report di Artprice, che si concentra sulle vendite all’asta. Secondo quest’ultimo, il mercato dell’arte sembra tenere abbastanza bene nel contesto di una crisi finanziaria prolungata e di cui ancora non si vede la fine. Al crollo del 2008 è seguita una fase di crisi, assestamento e lenta ripresa, che ha dato i risultati migliori nel 2011. Gli anni successivi hanno rivelato una certa stabilità, e se il 2013 registra una flessione, il dato non sembra preoccupare più di tanto, anche perché attribuibile in gran parte al calo nell’offerta “di alta

IssueFASHION

gamma” (più di 500 mila euro) nel settore moderno, dove i capolavori disponibili sul mercato cominciano a farsi rari. Si rafforza, invece, il settore “arte contemporanea” (convenzionalmente limitato agli artisti nati dopo il 1945), che vanta un incremento di 140 milioni di euro (15% in più rispetto allo scorso anno), producendo oltre un miliardo negli ultimi 12 mesi: un dato storico, che si spiega non tanto con un aumento delle vendite, quanto con il rafforzamento del mercato di alta gamma. Secondo Artprice, i grandi del contemporaneo nel 2013 hanno

fatto meglio dei maestri moderni: «La migliore asta di Basquiat supera quella di Claude Monet o di Pablo Pi-casso, i Tulipani di Jeff Koons valgono tre volte di più di un bronzo di Giacometti, una tela di Peter Doig supera di 2,7 milioni di euro la migliore asta dell’anno di Salvador Dalí». Tutto ciò porta il contemporaneo a conquistarsi il 13% del mercato dell’arte 2012-2013, confermandosi un settore di investimento importante e capace di performance molto interessanti.

Gattinoni sfila nella nuvola di Fuksas

Rothko alla Tate Gallery

ARte e astecontemporaneo batte moderno

a cura della redazione

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Le collezioni di questa stagione invernale 2014 /2015 confermano alcuni trend: gli stilistisi sono mostrati ancora concentrati su lavorazioni e manipolazioni materiche, tendenzialmente più artigianali, allontanandosi così dal mondo delle stampe, in precedenza più forti. A prendere sempre più piede è il trend dei motivi figurativi insieme a quello di volumi over.Le novità del prossimo inverno puntano l’attenzione verso un nuovo tipo di maglieria che si propone come total-look, oltre a un nuovo utilizzo del colore per un caos artistico alla “Art Attack”. di seguito alcune anticipazioni dalle fashion week: New York, Londra Parigi e Japan. nei prossimamente seguiteci sul blog del nostro magazine on line (www.lismagazine.it) e potrete ammirarne i dettagli.

Anteprime AI 2014'15Fashion Week: London, New York, Paris, Japana cura di Alexia Rauj

LONDONFASHIONWEEK

Burberry

Burberry

Oliver Spencer

Rake

Mulberry

Stella Jean Vivienne WestwoodMother of Pearl

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Desigual è tornata a sorprendere e conquistare gli oltre 1.000 presenti alla sua sfilata.Per questa sfilata Desigual ha potuto contare sulla celebre top model sudafricana Candice Swanepoel. Sorrisi, baci, ammiccamenti, balli dimostrano ancora una volta la freschezza e l’ottimismo delle “Desigual Happy Girls” e delle collezioni del Brand che ha conquistato nuovamente la prestigiosa passerella internazionale.

Le collezioni uomo e donna Moncler Grenoble nascono per raggiungere le vette più impervie, ma anche questa stagione riconfermano la doppia anima sportiva e metropolitana, con tecnicità da montagna pura.

Abiti tunica in total white, vestitini corti minimal e con la gonna ampia, vestiti scollati e poi top con il collo alto destrutturato, un dettaglio che conferisce al look un mood davvero originale. La nuova collezione di Victoria Beckham è molto essenziale e chic, ma nonostante questo si creano outfit e look molto glamour.

Pratica e cool, comoda e casual, ma stilosa e glamour al tempo stesso: Lacoste presenta una collezione di moda che, inevitabilmente, si ispira al golf e alla vita all’aria aperta, con un gusto aristocratico chic che si respira negli abiti con gonna fino al ginocchio o nelle francesine eleganti e chic da abbinare alle borse di pelle da portare a mano.

La Coste

Desigual

Moncler

Victoria Beckam

La Coste

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John Galliano affida la propria nuova linea al direttore creativo Bill Gaytten: un nuovo stile, che si adatta alla perfezione alla donna contemporanea. E’ una donna che vuole esaltare il proprio corpo, con abiti ricercati e ricchi di dettagli: un abito che non dovrà mai appesantire la figura femminile, ma dovrà semplicemente evidenziare la silhouette.

Sospese come fossero embrioni. Sono le modelle ‘sottovuoto’ della promettente fashion designer olandese Iris van Herpen andate in scena alla Settimana della Moda di Parigi con tanto di teli di plastica, tubi trasparenti e vestiti futuristici.

Valentino ha proposto abiti con stampe di fiori, realizzati con trasparenze, impreziosite da splendidi ricami o da jacquard laminati. Non mancano capi in pelle, come ad esempio i cappotti di pelle, così come soluzioni davvero glamour arricchite da colori che non ti aspetti per la stagione invernale, ma dei quali ringraziamo i fashion designer, come per l’abito Arlecchino di chiffon.

Louis Vuitton è un marchio senza tempo, non solo perché produce abiti e accessori che restano negli anni come icone di stile ma perché, stagione dopo stagione, è un brand che sa rinnovarsi e non ha paura di nuove sfide. Nicolas Ghesquière ha debuttato come direttore creativo presentando un’incredibile collezione autunno inverno 2014-2015 alla Paris Fashion Week.

Per la moda donna della nuova stagione lo stilista belga Raf Simons ha dimostrato di essere la persona adatta per guidare la maison francese. Ha dimostrato di saper far proprio lo stile Christian Dior, reinterpretando i suoi capi icona. Una collezione, quindi, che non si è dimenticata del passato della maison, ma che lo ha reinterpretato in chiave moderna e reso più interessante anche per le nuove generazioni.

La griffe d’alta moda ha scelto nuovamente di puntare per la sua prossima collezione sulla ricercata raffinatezza dell’ attrice Marion Cotillard, per la sua linea Lady Dior.

John Galliano Iris van Herpen Valentino

Louis Vuitton

Dior

Lady Dior

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La Japan Fashion Week diventa piu’ internazionale e si propone come vetrina non solo per i giovani creativi giapponesi, ma anche per i designer di altri Paesi asiatici. Se pure l’ospite d’onore di questa edizione primaverile che presenta le collezioni autunno/inverno 2014/2015 e’ stata Diane Von Furstenberg, la sfilata che ha inaugurato l’edizione di marzo e’ stata quella della stilista thailandese Pim Sukhahuta. Sono otto gli stilisti stranieri in calendario e per la prima volta sono arrivati due designer indonesiani nell’ambito della collaborazione appena iniziata con la Jakarta Fashion Week (uno di essi ha presentato le nuove tendenze della moda islamica). Peraltro la Japan Fashion Week – dopo la collaborazione da tempo in corso con Pitti/Firenze – ha anche aperto uno show room in Foro Bonaparte 55 a Milano presso JP Home (dove tra l’altro in aprile, in occasione del Salone del Mobile, sara’ allestita una lounge “Kitchen Library” incentrata su “food, books & furniture”).

Il governo giapponese finanzia la Japan Fashion Week nel quadro della strategia “Cool Japan” che cerca di rafforzare l attrattivita’ internazionale della cultura nipponica nelle sue varie declinazioni. A questo scopo la promozione del “Cool Japan” e stata elevata a competenza ministeriale, con un obiettivo di espansione del cosiddetto “soft power” nazionale. Tomomi Inada, ministro per le riforme amministrative, raddoppia come ministro per la strategia “Cool Japan”. “La Japan Fashion Week e’ uno dei cardini della promozione dell’immagine internazionale del Paese – afferma Inada – Al di la’ delle sfilate di moda, diventa una occasione per delineare a un pubblico anche internazionale alcune caratteristiche proprie del made in Japan, dal design ai materiali, dai colori alle tecniche produttive”. Nel palazzo Hikarie del quartiere di Shibuya dove si tengono i “catwalk”, non a caso, e’ stata allestita una mostra sulle idee e creazioni originali scaturite dalla collaborazione tra giovani designer e imprese impegnate nella realizzazione di nuovi materiali per abbigliamento e accessori.

Chanel

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Toshikazu Iwaya

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Si parte da un giovane e talentuoso fotografo con il quale la nostra redazione ha iniziato una nuova collaborazione: Francesco Vincenti.

Con la collaborazione delle Stylist Silvia Song e Chiara Caputo, il Make Up e l’Hair stylist di Federica Pisu e Angela Valentino, nonchè la preziosa assistenza alla fotografia di Salvatore Pollara ed il supporto delle modelle dell’agenzia 2morrow model seguiamo con l’occhio fotografico di Francesco Vincenti questo viaggio da Milano a Venezia.

Dentro questa bomboniera ci sono vaccini per 360 bambini, latte terapeutico per 480 neonati, kit scolastici per 300 piccole vittime di emergenze.

E, naturalmente, i tuoi confetti.

Festeggia con le bomboniere Save the Children, sarannomolti di più a far festa.

In occasione di matrimoni, battesimi, comunioni, lauree e ogni altraricorrenza, festeggia con una bomboniera Save the Children. Sarà il modopiù semplice per salvare migliaia di bambini in tutto il mondo, fornendoloro cure e assistenza. Devi solo scegliere i tuoi confetti per le nostrebomboniere: scoprirai che oltre a parenti e amici, gli invitati alla tua festasaranno molti di più.

www.savethechildren.it

Per informazioni su bomboniere, partecipazioni e liste nozze:www.savethechildren.it/bomboniere I [email protected] I N. Verde 800 989 787Fo

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Point of viewLa fotografia secondo noidi Ci_Pi

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Con questo viaggio grazie all’eleganza della modella dai lineamenti orientali, vogliamo proporvi il nostro punto di vista sulla fotografia di moda. In questi ultimi anni le immagini sono sempre state piuttosto artefatte, l’imperversare di photoshop è stato determinante nel gusto delle immagini, noi abbiamo voluto dare spazio in quest’occasione, come del resto sarà nei prossimi numeri, ad un fotografo capace di catturare la luce e le emozioni di un’immagine lavorando in esterno, abile a sfruttare le occasioni che la giornata propone e consapevole della regia della luce stessa quando in interni. Foto naturali e non ritoccate, in grado di catturare l’attenzione ed esaltare i contenuti: il nostro punto di vista!

12 IssueFASHION

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ph. Francesco VincentiStylist Silvia Song - Chiara Caputo

ph. assistant Salvatore PullaraModel Quennie/Suzanne @2morrow modelHair&Mua Angela Valentino - Federica Pisu

ph. Venezia -archivio lismagazineinfo [email protected]

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moda uomo SS15gli accessori della Primavera Estate 2015di Ci_Pi

Zaino in spalla e...via al lavoro: gli accessori andati in scena durante la fashion week dell’uomo promettono una Primavera Estate 2015 decisamente sportiva. E se nuotatori, calciatori e atleti sono le nuove icone di hotness ed eleganza, anche in ufficio e ogni giorno la moda maschile strizza sempre di più un occhio al casual, con dettagli che “sdrammatizzano” anche le più formali delle mise e il più serio dei must have da lavoro.

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1. Fashion East2. Diego Vanassibara 3. Caterina Belluardo4. Rains

5. Jeremy Scott6. Maharishi7. Oliver Spencer8. Moschino

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MODAMARE PE 2015Un evento per un catalogo a cura della redazione

Un evento per scegliere le modelle di un catalogo, questa la brillante idea di Alessio Musella, titolare di Damp e nostro partner per l’organizzazione degli eventi firmati LIS_LifeStyleMagazine.

Metti una cornice suggestiva, il Lost Paradise di Bacoli, Napoli,la presenza di più di 300 ospiti,il giovane giornalista napoletano Lorenzo Crea nelle vesti del conduttore/showman,35 modelle,Ilaria Vitagliano designer dell’omonimo brand di luxury beachwear, giurati selezionati tra esperti di moda e giornalisti e il contest è fatto. Infatti si è conclusa la selezione lanciata ad Aprile per la scelta delle modelle testimonial del catalogo beachwear 2015.

Non sono mancati i momenti di spettacolo, dalla performance live del talentuoso artista Fabio Abbreccia, ai tre set fotografici allestisti per i professionisti D’alessandro, Tosi e Morales coordinati da Flavia De Luca.

Come avviene di consuetudine negli eventi ai quali collaboriamo, il Make up della serata è stato curato dallo staff di Gil Cagnè diretto dai Antonio Riccardo e Nicola Acella che hanno reso impeccabile il look delle ragazze.

Con le acconciature di Be Cool, Joi Strong E Oltre l’immagine, le modelle hanno potuto vestire gli abiti di tre giovani stilisti emergenti e le vincitrici, Angelica Granato, Francesca Robyoni, Ornella Ferro, Fabiana Tarzia,Alessia Altieri ed Elvira Gagliano potranno finalmente essere immortalate quali splendide protagoniste della collezione di costumi primavera estate 2015.

Il nostro augurio per loro è di una ricca carriera da modella, il nostro direttore editoriale, Claudio Palumbo ha deciso di offrire loro uno spazio redazionale per conoscerle meglio sui prossimi numeri del magazine, quindi le aspettiamo sulle pagine di LIS_LifeStyleMagazine a partire da settembre.

www.damp.pro

Ci sono due categorie di spose: chi da sempre si immagina con il proprio abito da sposa indosso e chi, invece, anche volendo, non riesce proprio ad immaginarsi con uno dei tanti abiti visti su riviste e cataloghi. Antonella Russo, giovane stilista napoletana, riesce a incontrare le aspettative di tutte le future spose guidandole, passo dopo passo, nella scelta di un abito che nasce con loro e che le rappresenta esattamente come desiderano apparire per il giorno più atteso. Speciali e uniche allo stesso tempo. Prestigio stilistico e cura per il dettaglio sartoriale - anche il più piccolo - sono il biglietto da visita del suo brand (Atelier Kanto ndr) che ancor oggi ripercorre la migliore tradizione del Made in Italy.Dal prossimo numero, e sulla nostra fan page di FB (http://www.facebook.com/thelifeisstyle) Antonella ci racconterà qualcosa del suo prezioso lavoro al servizio delle donne più felici: le spose.

Appunti di Stilela wedding rubrica

a cura di Antonella Russo

Antonella Russo risponde a:+39 388 16 42 380

[email protected]

AtelierKANTO

HAUTE COUTURE

Wedding Dress

by Antone

lla Russo

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Vebo Lab: il road showLa creatività Italiana oltre la crisidi Roberta Trama

Novità, tendenze e idee nuove in vetrina si prepara la 13ma edizione del Salone della bomboniera, del regalo e della casa.

Il bilancio finale della dodicesima edizione del Vebo, il salone dedicato alla bomboniera, al regalo ed alla casa, si era chiuso in modo decisamente positivo. La fiera dedicata al mondo delle bomboniere e del regalo si è imposta sempre più come evento espositivo fondamentale del settore. A Napoli quasi 40mila presenze la dicono lunga sull’approccio sul mercato del Vebo, i numeri sono dalla parte dell’organizzatore, Luciano Paolillo: una crescita del 12% di visitatori,crescente percentuale di visitatori da fuori regione Campania,siamo all’80%, 200 aziende espositrici per circa 900 marchi provenienti da tutta Italia.

La partecipazione, e la riconferma, di alcune aziende leader più importanti del mercato italiano ed internazionale, come la toscana Sia o la Lorenzon di Torino, hanno sigillato la riuscita dell’evento, che ha smesso le vesti di fiera regionale o generalmente riferita solo al sud Italia, diventando di respiro nazionale e puntando a quello internazionale.

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Il direttore commerciale di Villa d’Este – Vincenzo De Pasquale - sintetizza così la partecipazione al Vebo 2013: “Si è venduto bene soprattutto il segmento natalizio ma anche il resto ha avuto un buon riscontro da parte di operatori del settore”.

Effettivamente non ci capitava di presenziare ad una fiera di successo sotto tutti gli aspetti da tanto tempo, qual è il segreto ce lo racconta lo stesso Luciano Paolillo dicendo che mettersi a disposizione delle esigenze di chi deve fare gli acquisti è la chiave di questo successo targato napoli. E puntale è arrivato quest’anno il Vebo Lab che ha intanto toccato tre grandi capoluoghi come anteprima dell’evento di ottobre: Catania, Palermo, Barie Napoli.

“Da sempre la Sicilia, il Lazio e la Campania hanno rappresentato una piazza di estremo interesse per il nostro segmento - conferma Luciano Paulillo, presidente di Vebo Fiera, - e quindi non mi sorprende vedere che segnali di ripresa giungano proprio da queste regioni testimoniate dalla presenza cospicua di commercianti alla nostra iniziativa. Certo è presto per dire che siamo fuori dalla crisi, ma la strada potrebbe essere finalmente quella giusta”.

L’iniziativa Anteprima Vebo “Lab”, è stato un road show realizzato proprio con l’intento di valutare ed affrontare le problematiche di un settore che da sempre rappresenta uno dei maggiori distretti produttivi del made in Italy. Gli incontri realizzati con professionisti del marketing, visual merchandising e specialisti del wedding planner e confezionamento hanno promosso la crescita professionale degli operatori di settore per apprendere nuove tecniche di vendita, con il fine di migliorare il rispettivo approccio con il compratore finale.

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Italian Fashion La moda italiana dal 1945 al 2014di Ci_Pi

Il Glamour della Moda Italiana 1945-2014, è la prima grande mostra che esamina il contributo ricco e influente che l’Italia ha dato alla moda dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.

Ospite del Victoria & Albert Museum di Londra, la storia della moda italiana viene esplorata attraverso le creazioni cardine e le case di moda che hanno contribuito alla sua reputazione per la qualità e lo stile.

In mostra sono esposti pezzi pregiati e unici da circa 100 Maison e gli accessori dalle più importanti case di moda italiane, tra cui Dolce & Gabbana, Giorgio Armani, Fendi, Gianfranco Ferré, Gucci, Missoni, Prada, Pucci e Versace, passando per alla prossima generazione di talenti tra i quali Giambattista Valli, Fausto Puglisi e il nuovo duo di designer per Valentino: Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli.

Martin Roth, direttore del V & A, ha dichiarato: “Sono entusiasta di celebrare l’immenso contributo dell’Italia contributo al mondo della moda internazionale. Il V & A ha una lunga tradizione di collaborazione con designer italiani e questa mostra completa rappresenta la cronaca dello sviluppo del leggendario stile italiano,

David Gandy e Valentino Garavani Eva Herzigova and Stefano Gabbana

Sala Bianca 1955

Liz Taylor

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considerando il significativo contributo arrecato all’economia, alle industrie della moda e del tessile, ma soprattutto sono fiero di essere riuscito a dare luce ai protagonisti meno noti, ma pur sempre geniali e le loro storie “. La mostra, che attinge dagli archivi italiani e si avvale dell’esibizione dei pezzi originali, individua nella Sala Bianca delle sfilate del 1950 a Firenze il punto di riferimento della moda internazionale e lo giudica

come la vera alternativa alla moda parigina, tanto da conquistare Hollywood e i divi dell’epoca che hanno vissuto emozionanti stagioni di successi in Italia.

Durante questo periodo, star come Audrey Hepburn e Elizabeth Taylor sono diventati ambasciatori di stile per la moda italiana, alimentando un appetito internazionale acuto per l’abbigliamento di lusso made in Italy.Il Glamour della Moda Italiana

Uno degli stilisti italiani contemporanei più apprezzati è, senza dubbio Giambattista Valli che lanciò il marchio con il suo nome nel 2005 dopo una brillante carriera da senior creative presso Fendi, Krizia e Ungaro. I suoi abiti sono stati indossati dalle donne più glamour del momento da Penélope Cruz a Sarah Jessica Parker, da Jessica Biel a Natalie Portman, anche sua Maestà la Regina Rania di Giordania preferisce le sue collezioni. Anche lui tra i protagonisti durante la settimana di inaugurazione al V&A con una lunga intervista pubblica nella quale si è confrontato con il pubblico.

mette in evidenza l’eccezionale qualità delle tecniche, materiali e competenze per le quali l’Italia è diventata famosa, e si arricchisce di una serie di interviste filmate con i protagonisti principali di tutto il settore che raccontano le sfide e le tendenze che avranno un impatto sul futuro della moda italiana.

Non ci resta altro che rendere onore a chi sa realmente apprezzare e valorizzare quanto di grande l’Italia è in grado di produrre (i curatori del V&A n.d.r.) sperando di vedere grandi eventi anche a casa nostra, di quelli che facciano sparire i falsi elogi, per lo più a pagamento, verso chi scimmiotta la vera vera moda con eventi e sfilate di quartiere.

Naomi Campbell

Tom Ford e Rita Ora

GiAmBAttista vallila moda italiana del nuovo millennio

di Jaja Ferri

Sponsored by Bulgari

a Londra fino al 27 July 2014

The V&A is open daily

from 10.00 – 17.45 and until 22.00

Photo by: (c) Nick Harvey

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WINE&WEIDDINGla filosofia degli sposi

“Wine&Wedding ha creato un network nazionale di Wine Resort qualificati – ci racconta Giovanna Dello Iacono, titolare del brand - per rappresentare l’eccellenza italiana nel campo

dell’ospitalità di charme e dell’enologia di qualità, per offrire un pacchetto servizi altamente qualificato e personalizzabile in base alle esigenze delle coppie di tutte le nazionalità, genere e religione”.

La nuova proposta lanciata da Wine&Wedding è l’idea di pensare alla scelta di un’unica location italiana nella quale passare tutti i momenti significativi dalla richiesta di matrimonio all’addio al celibato o nubilato, dalle nozze alla luna di miele, seguendo la filosofia del progetto 7Senses wedding, per godere appieno un’esperienza altamente sensoriale immersa in una delle splendide cornici delle più affascinanti realtà

paesaggistiche, architettoniche e vitivinicole italiane.

Il tutto con uno sguardo anche al futuro e all’evoluzione del brand: “Il Bel Paese è visto come il posto più romantico, con quel quid in più che lo rende meta perfetta per le proprie nozze. Un trend in crescita è quello del weddingmoon e pensando a questo abbiamo trovato delle soluzioni che possano soddisfare i desideri di tutti, puntando sempre sul meglio che l’Italia può offrire. Pensiamo, però, anche alle coppie italiane che guardano all’estero e non volendoli deludere stiamo guardando anche noi nella stessa direzione”.

a cura della redazione

Internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione: sono state queste le parole chiave del 48° Vinitaly 2014, a Veronafiere insieme a Sol&Agrifood ed Enolitech. È il più importante salone mondiale dedicato al vino

ECCELLENZE ITALIANEVinitaly si conferma evento d'eccezionedi Marco L. Palumbo

e ai distillati si conferma il punto di riferimento più dinamico e qualificato per la promozione commerciale e culturale di questi prodotti sui mercati globali. Novità assolute sono stati:Vininternational - International

Wine Production, la nuova area dedicata ai contatti di affari di Vinitaly, all’interno della quale è stato organizzato un fitto calendario di matching commerciali tra selezionati operatori esteri e cantine

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all’interno dell’area Taste&Buy.L’International Buyers’ Lounge, con Taste and Buy ha rappresentato la nuova area per il b2b wine&spirit pensata per gli operatori esteri selezionati, con l’obiettivo di favorire relazioni e scambi commerciali. È stata un’iniziativa vincente, nata dal potenziamento dell’incoming realizzato da Veronafiere in collaborazione Vinitaly International, con i suoi delegati in oltre 60 Paesi e con l’Ice e con il Ministero dello sviluppo economico; quest’ultimo ha permesso la partecipazione di buyer da Australia ed Hong Kong.Al debutto anche Vinitalybio, realizzato con la collaborazione di FederBio: salone riservato ai vini biologici certificati. L’intento

di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento UE, e di rispondere a una precisa domanda del mercato, in particolare dai Paesi del Nord Europa, dell’America del Nord e dell’Estremo Oriente è perfettamente riuscito. La soddisfazione per i risultati della 48a edizione di Vinitaly la si può leggere nelle dichiarazioni rilasciate da alcune importanti cantine espositrici e buyer esteri: Jacopo Biondi Santi, vincitore del Premio Internazionale Vinitaly 2014 per la sezione Italia e titolare

dell’omonima azienda: «Per noi è andata benissimo. Abbiamo visto tutti gli importatori, con una buona presenza dalla Cina al Brasile, dal Canada agli Stati Uniti. Anche sul piano dell’affluenza è stato un Vinitaly da record. ».«Rispetto allo scorso anno c’è stata una affluenza molto superiore e anche la qualità dei contatti è stata interessante, – dice Doriano Marchetti, presidente Terre dei Cortesi Moncaro – e si notano una maggiore positività e un interesse crescente da parte dei consumatori».

Brad Jensen, fondatore dell’americana Bon Vivant, intervistato durante una delle degustazioni di Taste & Buy,dice : «A New York ma anche in altre città i consumatori stanno scoprendo e iniziano a guardare oltre al Pinot Grigio e al Chianti. Io cerco cantine familiari, biologiche, sostenibili e di tutti i prezzi, fino al top».Per la canadese Barbara Philip, unica Master of Wine donna del Paese, già a Vinitaly nel 2012 racconta: «è un momento importante per conoscere piccoli produttori e per partecipare ai seminari organizzati da Vinitaly, perché è importante imparare e capire i prodotti».Yvonne Cheung, sommelier di Upper House di Hong Kong ha messo l’accento sulla varietà dei vini italiani: «C’è così tanto vino qui a Vinitaly che mi piacerebbe poter rimanere un mese intero. Ho trovato molti vini di tutti i tipi e di tante regioni; esplorare è stato fantastico». Di Hong Kong anche James Elliot Faber, sommelier al Yardbin/Ronin, che «cercherà di essere a Vinitaly ad ogni opportunità, perché ci sono ancora molti vini da conoscere e a cui dare visibilità».La grande varietà di territori e vini italiani è stata una scoperta anche per Esther Lee, executive director di Amber Wines, aziende distributrice con base ad Hong Kong: «Ho trovato molta più diversità di quanto mi immaginavo. Una volta eravamo orientati sulle regioni vinicole più importanti d’Italia, ma ora sappiamo molto di più delle regioni meridionali della penisola».

19 IssueFASHION

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WEDDING TIMEIL MEGLIO DELLA SPOSA NEL MONDOdi Alexia Rauj

Non poteva mancare nella nostra pubblicazione dedicata alla moda uno spazio per l’abito da sposa. In giro per le presentazioni delle collezioni sposa della prossima stagione abbiamo fatto una selezione di quello che abbiamo ritenuto più elegante e meritevole di attenzione, talvolta per la raffinatezza dei tagli, talvolta per l’emozione della presentazione. In questa carrellata che sarà approfondita nei prossimi numeri, alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama internazionale. scriveteci in redazione e saremo felici di darvi più indicazioni, più foto, e più dettagli degli stilisti di cui vi abbiamo parlato.

[email protected] Rinaudo

Alberta Ferretti

Valentini

Monique Lhuillier

Leila Hafzi

Jesús Peiró

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Marchesa Papini Si

Vincalarkbridal

Alan HannahAtelier Signore

Moschino

Uel Camilo

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Ruth Larkin

Dalin

aimee ispirato Dior Yolan Cris

Pronovias

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Jenny Packham

Renta BridalFerracuti

Reem Acra

Carolina Herrera

David Fielden

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Triplex Butter, Burro di Karité,

di Mango e di Cocco

REVLON COLORBURST™ MATTE BALMLOOK MAT EFFETTO VELLUTOBALM INCREDIBILMENTE IDRATANTEUna finitura Mat che va oltre l’eleganza. Un balm che va oltre il confort. Il nostro esclusivo complesso “Triplex Butter” con burro di Karitè, di Mango e di Cocco nutre le labbra.

7 colori vellutati… da collezionare tutti.Emma Stone indossa Revlon Colorburst ™ Matte Balm nella nuance Audacious.