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Sono stati inoltre presentati i dati eco- nomici e le tempistiche del progetto con particolare attenzione alla definizione delle spese e dei tempi tecnici autorizzativi tra- scorsi. L’obiettivo resta quello di offrire una gamma più ampia di servizi, che sinora sono mancati nel territorio. Il progetto di ricostruzione e ampliamento della struttura residenziale sarà completato entro i prossi- mi tre anni ed è stato predisposto il progetto per la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti, già sottoposto all’esame delle competenti autorità regionali e per il quale si attende l’imminente autorizzazione alla realizzazio- ne. Inoltre è stato completato il recupero di una porzione dell’edificio dove era ospitata un tempo la casa di riposo: qui saranno di- sponibili 10 posti per anziani autosufficienti e quattro appartamenti protetti. La nuova segreteria Pd si confronta con Adesso Cavarzere Politica pag. 12 Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 12 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Cavarzere PARISOTTO-TOMMASI: DUE PUNTI DI VISTA OPPOSTI Sala quasi piena giovedì 30 genna- io per la presentazione al pubblico dei risultati degli scavi archeologici condotti in Via dei Martiri e che hanno richiesto due anni e mezzo di lavoro, segno dell’interesse per il tema. pag. 6 I RESTI CHE RACCONTANO IL PASSATO DI CAVARZERE A proposito di bilanci, in particolare sull’anno concluso, il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto non ha dubbi: oltre alla crisi economica generale, i cavarzerani avrebbero dovuto affrontare anche la ”spremitura Tommasi” pag. 16 EDITORIALE Amarezza metropolitana di Nicola Stievano I l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’an- no nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di es- sere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, ren- dere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i note- voli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario me- tropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento L a lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consuma- tore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare. Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova di Giovanni Taliana* Via Circonvallazione, 3/bis - 30014 CAVARZERE (VE) Tel. 0426 311698 - cell. 328.8633014 e-mail: [email protected] APERTO TUTTI I GIORNI dalle ore 5:30 alle ore 20:00 CHIUSO LA DOMENICA Biglietteria Pullman SPACCIO DI FABBRICA: VIA BRUNACCI, 10/C MARGHERA (VE) ZONA PANORAMA TEL. 041 922692 marghera@dormiflex.it FABBRICA: VIA A. GRANDI, 13 SANTA MARIA DI SALA (VE) TEL. 041 5730800 www.dormiflex.it Sedi operative: PEGOLOTTE DI CONA (VE) : Via Stazione, 13 CARTURA (PD) : Via Pozzetto Nespolari, 76 • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi AMBULATORIO VETERINARIO PEGOLOTTE Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137

Cavarzere gen2014 n12

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Cavarzere gen2014 n12

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Autostrade e treni, aumentano i prezzi. Cittadini adirati

Mobilità

pagg. 4-5

Rinnovo del contratto di lavoro, ancora contrasti

Ipab Danielato

pagg. 8-9

pag. 10

Decolla il nuovo progetto della Casa di riposoLa ricostruzione e l’ampliamento della struttura residenziale saranno completati entro i prossimi tre anni

Decolla il progetto della nuova casa di riposo Danielato, presentato uf-ficialmente al pubblico domenica 2

febbraio. Di fronte ad una platea che ha visto presenti cittadini e familiari dei resi-denti della struttura, assieme alle autorità locali e regionali, sono stati illustrati oltre al percorso burocratico gli accorgimenti tecnici e la filosofia del progetto, improntati anche alla realizzazione di uno spazio aperto e in comunicazione con l’esterno, utile in primis a restituire dignità e qualità di vita a chi vive

nella struttura. Sono stati inoltre presentati i dati eco-

nomici e le tempistiche del progetto con particolare attenzione alla definizione delle spese e dei tempi tecnici autorizzativi tra-scorsi.

L’obiettivo resta quello di offrire una gamma più ampia di servizi, che sinora sono mancati nel territorio. Il progetto di ricostruzione e ampliamento della struttura residenziale sarà completato entro i prossi-mi tre anni ed è stato predisposto il progetto

per la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti, già sottoposto all’esame delle competenti autorità regionali e per il quale si attende l’imminente autorizzazione alla realizzazio-ne. Inoltre è stato completato il recupero di una porzione dell’edificio dove era ospitata un tempo la casa di riposo: qui saranno di-sponibili 10 posti per anziani autosufficienti e quattro appartamenti protetti.

La nuova segreteria Pd si confronta con Adesso Cavarzere

Politica

pag. 12

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 12 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

Parisotto-tommasi: due Punti di vista oPPosti

Sala quasi piena giovedì 30 genna-io per la presentazione al pubblico dei

risultati degli scavi archeologici condotti in Via dei Martiri e che hanno richiesto

due anni e mezzo di lavoro, segno dell’interesse per il tema.

pag. 6

i resti che raccontano il Passato di cavarzere

A proposito di bilanci, in particolare sull’anno concluso, il capogruppo del

Pdl Pier Luigi Parisotto non ha dubbi: oltre alla crisi economica generale, i

cavarzerani avrebbero dovuto affrontare anche la ”spremitura Tommasi”

pag. 16

EDITORIALE

Amarezza metropolitana di Nicola Stievano

Il 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto

prenderà forma e fi nalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’an-no nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di es-sere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più effi cienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, ren-dere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i note-voli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario me-tropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale.

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consuma-tore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa

della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare.

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia

*Presidente della Sezione alimentari di Confi ndustria Padova

di Giovanni Taliana*

continua a pag. 8

L’Intervento

La lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consuma-tore sono troppo importanti per essere oggetto di dema-gogia e di polveroni mediatici. Siamo da

sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare.

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia

*Presidente della Sezione alimentari di Confi ndustria Padova

di Giovanni Taliana*

Via Circonvallazione, 3/bis - 30014 CAVARZERE (VE)Tel. 0426 311698 - cell. 328.8633014

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Cartura (Pd) : Via Pozzetto Nespolari, 76

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349 1202137

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Eventi LiveEventi LiveSabato 22 febbraio

frenetik a 100%

italiano

Venerdì 28 febbraio

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Domenica 29 febbraio

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Sabato 8 marzo

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Venerdi 14 marzo

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Page 3: Cavarzere gen2014 n12

Cavarzere Provincia Regionescuole

pag. 10

Questione pulizie, il sindaco: “Cerchiamo un rimedio”

infrastrutture

pag. 13

Parisotto “benedice” la nuova Romea commerciale

amministrazione

pag. 14

Cavarzere adotta il piano anticorruzione

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 gennaio 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Scuole“una legge sPeciale Per il classico”

Una legge spe-ciale per tutelare il liceo Classico. E’ la proposta dell’assessore provinciale

alla pubblica istruzione Claudio Tessari. “Lancio - dice Tessari - alcune proposte prevedere per il liceo classico una sorta di “specialità”. Siamo a Venezia, c’è una legge speciale per Venezia, ci dovrebbe essere una legge speciale per quanto con-cerne l’autonomia scolastica del classico. Il dimensionamento scolastico viene vissuto drammaticamente soprattutto a Venezia: ridurre tutto a una questione di numeri e di risparmio è un macigno nel nostro territorio. C’è necessità quindi di non con-siderare la fatidica soglia di 600 studenti per garantire l’autonomia scolastica di un istituto”.

Territoriola Provincia chiede i danni del maltemPo

La Provincia di Venezia ha inviato in Regione la relazione con una prima stima dei danni causati dal maltempo subiti dai Comuni del Veneziano. “Gli eventi meteo dal 30 gennaio – spieda la presidente Francesca Zaccariotto- hanno interessato anche il territorio veneziano, con situazioni di criticità concentrate in particolare nell’a-rea del Veneto Orientale, dove i comuni hanno provveduto ad emanare ordinanze di evacuazione. Ben 10 mila sacchi di sabbia sono stati forniti dalla Provincia per far fronte alle diverse emergenze del territorio”.

Biblioteche venete. Lo studiovenezia, una Provincia

di buoni lettori

Venezia, una provincia di buoni lettori o quanto meno attrezzata per la lettura. E’ quanto emerge dal rapporto “Le bibliote-che di pubblica lettura nel Veneto” curato

dalla Regione Veneto, che ha condotto un monitoraggio sulle 589 biblioteche di pubblica lettura del territorio. Da questo

monitoraggio risulta infatti che il 100 per cento dei Comuni della provincia di Vene-zia è dotato di biblioteca pubblica e che le biblioteche della provincia veneziana

hanno il più elevato numero medio di riviste del Veneto: 28.273 nel 2012.

Grandi eventiexPo 2015, Per il veneziano

il tema conduttore è l’acqua

Expo 2015: per Venezia il filo conduttore che legherà tutti gli eventi e le iniziative in programma è l’acqua. E’ quanto ha

ribadito il delegato del sindaco di Venezia per i grandi eventi Laura Fincato lo

scorso 6 febbraio nella seduta della Sesta commissione provinciale.

“Quello dell’acqua - ha detto Fincato - è un tema unificante per un Expo di area vasta. Andremo ad esporre un tema che porta con sè una grande progettualità. Il nostro obiettivo è che il territorio sia del

tutto visibile, in modo unitario. E’ vero che dobbiamo portare il visitatore a Venezia

ma anche ad una visitazione di altri luoghi d’eccellenza”.

EDITORIALE

Amarezza metropolitana Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione

di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”.

Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non fi nire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della cit-tà metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari.

Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffi co sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

viaggio in Provincia

pag. 20

La dipendenza dal gioco d’azzardo, un’epidemia

maltemPo

pag. 21

Allagamenti, agricoltura messa in ginocchio

eventi

pag. 27

Intervista all’assessore Fontolan

urbanistica

pag. 30-31

Piano Casa: L’ultima parola ai sindaci

società

pag. 33

La violenza in famiglia non è un reato d’altri tempi

cultura

pag. 34

Salgado a Venezia presenta la nuova mostra “Genesi”

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Page 4: Cavarzere gen2014 n12

4 Argomento del mese

focus come funzionano le agevolazioni

Per avere gli sconti indispensabile il Telepass

Le agevolazioni sono applicate a Tutti i possessori di Telepass (con contratti family, business e ricaricabili, abbinati a persone fi siche ed a veicoli di classe A) che

abbiano effettuato la registrazione e che utilizzino l’auto-strada come pendolari tra due stazioni predefi nite, con per-corso massimo di 50 chilometri. La percentuale di sconto è proporzionale al numero dei viaggi e non alla loro lunghez-za. Sino a 20 transiti mensili non viene applicato nessuno

sconto. A partire dal 21° transito lo sconto (per tutti e 21 i viaggi effettuati) sarà dell’1% e crescerà linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23 viaggi…) fi no al 20% del pedaggio complessivo che scatta dopo il 40° transito. Chi fa 41 viaggi, cioè, avrà su tutti e 41 e sino al 46° viaggio (i giorni lavorativi in un mese sono al massimo 23) lo sconto del 20%. Per i transiti successivi al 46° viaggio si paga la tariffa intera. Lo sconto è applicato per un massimo di due viaggi al giorno, compresi i festivi. Per registrarsi basta andare, a partire indicativamente dal 25 febbraio 2014 (gli sconti sono comunque validi dal 1° febbraio) sul sito Telepass (www.telepass.it) o sul sito/uffi cio della Concessionaria interessata, defi nendo il percorso che si utilizza abitualmente, indicando il casello di entrata e quello di uscita. Per il sistema aperto, in cui il cliente non effettua la transazione che permette di stabilire da dove si proviene e/o dove si è diretti, il cliente indicherà il casello o la barriera di attraversamento. Lo sconto verrà calcolato al termine del mese in cui vengono effettuati i transiti.

Dopo un mese di polemiche di fuoco sul caro pedaggio ecco la “soluzione Lupi”: uno sconto progressivo per i pendolari che usano l’autostrada quasi tutti i giorni fi no ad un massi-

mo del 20 per cento. L’annuncio arriva direttamente da ministro dei trasporti con l’intento di mettere fi ne alle polemiche, specie in Veneto, regione in cui le tariffe autostradali hanno conosciuto i rincari più elevati, e andare incontro ai lavoratori pendolari. Sarà così? Staremo a vedere perché qualche ora dopo la pubblicazione delle modalità per ottenere gli sconti (almeno 20 viaggi mensili sulla stessa tratta, sconto progressivo dall’1 al 20 per cento fi no ad un massimo di 46 viaggi, su una percorrenza non superiore ai 50 chilometri) gli automobilisti già iniziavano a sbizzarrirsi sui diversi “scenari”, constatando che alla fi ne la soluzione è il solito com-promesso all’italiana, congegnato da una parte per accontentare i clienti e dall’altra per non scontentare le concessionarie autostra-dali, assai restie ad allentare i cordoni della borsa. PENDOLARI AGEVOLATI? Se sulla carta nel nostro Veneto sarebbero qualche decina di migliaia gli automobilisti in possesso dei requisiti per ot-tenere gli sconti dall’altra, osservano in parecchi, i veri benefi ci li vedrà solamente chi prenderà l’autostrada tutti i giorni per almeno cinque volte la settimana, sullo stesso percorso, andata e ritorno.

Poca cosa dunque rispetto a quanto si paga in più sulle nostre autostrade dall’inizio dell’anno. Piuttosto che niente, osservano invece altri, si tratta almeno di un primo passo che porterà un benefi cio a chi effettivamente percorre l’autostrada tutti i giorni per recarsi al lavoro. Considerando che tra andata e ritorno sulla Padova - Venezia o sul Passante, per citare due delle autostrade più frequentate dai nostri pendolari, con le tariffe attuali si arrivano a spendere anche 6-7 euro al giorno, lo sconto massimo che si potrà ottenere in un mese, per chi usa l’autostrada tutti i giorni, può arrivare anche a 30 euro. Basterà a convincere migliaia di automobilisti ad accantonare l’idea di percorrere la viabilità loca-le, con il rischio di congestionare il già diffi cile traffi co locale? Il ministro Maurizio Lupi ha cercato di portare a casa la soluzione più vantaggiosa possibile, facendola applicare retroattivamente dal primo febbraio. “Abbiamo voluto dare un segnale chiaro ai pendolari, - spiega - una categoria che oggi soffre la crisi econo-mica e sulla quale l’impatto degli aumenti dei pedaggi si faceva sentire in modo signifi cativo”. IL NODO DELLE CONCESSIONI. Dietro alla questione degli sconti si gioca una battaglia ancor più delicata e controversa, quella della proroga delle concessioni auto-stradali. Tant’è che qualche ora dopo l’annuncio del ministro sia il

Presidente veneto Zaia che l’assessore Chisso si sono affrettati a sottolineare la necessità di prolungare le concessioni, visto che gli sconti, almeno per i primi mesi, ricadranno sulle concessionarie. “Vediamo raggiunto un obiettivo che abbiamo fortemente voluto e perseguito. - afferma Chisso - Un traguardo che è anche nostro. Ora il prossimo passo è il prolungamento della concessione”. In questo periodo il Ministero si è impegnato a trovare delle “com-pensazioni” a tutela dei bilanci delle concessionarie e a studiare la percorribilità di un allungamento delle concessioni. Un aspetto que-sto che l’Unione Europea non vede proprio positivamente, anche se i concessionari faranno di tutto per ottenerlo. Il confronto politico è aperto, anche perché in Veneto verranno costruite altre arterie stradali a pedaggio. Operazioni che si ripercuoteranno sulla defi -nizione delle tariffe di pedaggio, con le immancabili proteste dei cittadini. Diego Bottacin, consigliere regionale del gruppo misto, si scaglia contro l’allungamento delle concessioni. “Questo non farà che scaricare i costi dei mini sconti applicati oggi sugli utenti di domani, che pagheranno un prezzo ben superiore. L’unica via d’uscita è invece introdurre criteri di concorrenza nel sistema. Il Mi-nistero deve riscattare tutte le concessioni e organizzare delle gare a evidenza pubblica a cui possano partecipare i potenziali gestori”.

di Nicola Stievano

Zaia e Chisso plaudono al provvedimento:

“ora la proroga delle concessioni

autostradali”

Critico Bottacin “Questo non farà

che scaricare i costi sugli automobilisti,

meglio fare le gare”

CARO PEDAGGIIl ministro Lupi annuncia

le agevolazioni fi no al 20% per chi percorre l’autostrada tutti i giorni,

con effetto retroattivo dal primo febbraio. non mancano però

le perplessità su un meccanismo che rischia di escludere comunque

migliaia di automobilisti e di bloccare la realizzazione della città

metropolitana Padova - Venezia - Treviso proprio in uno dei suoi aspetti più importanti, il sistema dei trasporti Sconti ai pendolari, per molti ma non per tutti

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Page 5: Cavarzere gen2014 n12

5Argomento del mese

di Nicola Stievano

“Gli aumenti delle tariffe si ripercuotono sulla viabilità” Il confronto politico Critici sulla gestione locale Peraro e Valdegamberi

Veneto con le autostrade più care d’Italia: questo lo scenario che andrà a delinearsi con la realizzazione dei nuovi tratti a pedag-gio, dalla Nogara - mare in polesine, alla regionale 10 nella Bassa Padovana, dalla pedemontana Veneta alla nuova Romea Commerciale, e tutto con il meccanismo della fi nanza di progetto, come è stato per il Passante di Mestre. E’ in gioco non solo

l’assetto della viabilità e dei trasporti all’interno di aree nevralgiche della città metropolitana Padova - Venezia - Treviso, che rischia di essere messa in discussione proprio dalla diffi coltà e dagli alti costi di spostamento, ma anche una politica di intervento che avrà conseguenze concrete sulle tasche dei cittadini. Nella Bassa Padovana, ad esempio, già monta la protesta per l’esenzione del pedaggio lungo la nuova Regionale 10 ridotta a solo due anni, con la conseguenza che una volta scaduto questo termine i residenti del territorio saranno costretti a pagare anche per andare nel nuovo ospedale all’uscita della superstrada. Non va meglio in Polesine né nella Riviera del Brenta, alle prese con il caro pedaggi sul già costoso Passante. Il terreno di scontro è infuocato soprattutto intorno alle concessioni, che lasciano alle società carta bianca sulle politiche dei prezzi. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, parla di cortocircuito poli-tico - tecnico. “Politico, perché il Presidente Zaia sulle tariffe critica i presidenti delle concessionarie da lui nominati o appartenenti al suo stesso partito. Tecnico, perché con gli aumenti si riducono i fl ussi di traffi co lungo le autostrade, che si riversano o nella viabilità ordinaria o nel trasporto pubblico locale, settori che non se la passano bene nella nostra regione. Di certo non servono i 52 milioni di euro previsti dal bilancio 2014, dopo 3 anni di assenza di investimenti regionali, a cambiare le sorti della viabilità veneta”. Per Stefano Valdegamberi di Futuro Popolare “le tariffe potrebbero scendere del 15-20 per cento facendo luce e pulizia nella gestione delle società concessionarie. Basta evitare di gestire le autostrade come è stato fatto negli ultimi anni”.

Sconti ai pendolari, per molti ma non per tutti

Infrastrutture

Gruppo del PD in Consiglio regionale “Al pettine vent’anni di politiche sbagliate”Sempre caldo il fronte dei trasporti in Veneto, in un crescendo di disagi ai danni

dell’utenza, tanto nei collegamenti ferroviari che lungo le strade. A dominare in questo periodo le questioni legate all’introduzione del nuovo orario cadenzato

e al rincaro dei pedaggi autostradali. Due emergenze per le quali il gruppo del Pd in Consiglio regionale è sul piede di

guerra, in un pressing costante sulla Giunta Zaia perché assuma decisioni concrete.“Sono giunti al pettine i nodi di un ventennio di politiche sbagliate su mobilità

e infrastrutture: il Veneto si trova ad essere la prima regione in Italia per aumento delle tariffe autostradali e agli ultimi posti per effi cienza del trasporto pubblico loca-le, su gomma e su ferro”, riassume così il quadro il consigliere democratico e vice presidente della Commissione Trasporti, Bruno Pigozzo.

“Zaia dovrebbe chiedere scusa ai veneti – rincara la dose il capogruppo Lucio Tiozzo. Se siamo arrivati a questo punto, persino con un’indagine dell’Authority sui disservizi dei trasporti ferroviari, è colpa di chi doveva svolgere ben prima una vigi-lanza ed un controllo rigoroso su quanto avveniva. Aveva tutto il tempo per interveni-re direttamente nel corso di questi anni, segnati da montagne di denunce di cittadini, dai richiami e dalle nostre sollecitazioni ad investire più risorse e trovare soluzioni ai disagi sempre più crescenti”.

Dunque, che fare? Secondo Tiozzo “Già con il bilancio 2014 è necessario che la Regione inserisca risorse massicce per l’integrazione dei trasporti ferro-gomma, per il rinnovo del materiale rotabile e la manutenzione, senza agitare lo spauracchio della nuova gara e garantendo davvero il diritto alla mobilità di tutti i veneti. Tra l’altro – evidenzia da parte sua il democrat Franco Bonfante – nei giorni scorsi Trenitalia ha smascherato la Giunta regionale dimostrando come il Veneto sia inadempiente per alcuni pagamenti di importo rile-vante e per altri servizi aggiuntivi già concessi e di cui la Regione non ha ancora assicurato la copertura. A testimonianza del fatto che le responsabilità politiche di questo governo di centrodestra per l’insuffi cienza dei servizi ferroviari sono pesanti”.

E per quanto riguarda il salasso delle tariffe autostradali, i consiglieri regionali del PD non hanno dubbi nel dire che “i rincari sono fi gli di una politica di investimenti infrastrutturali che ha privilegiato la fi nanza di progetto.

Ora, complice la crisi e la contrazione dei fl ussi di traffi co, i veneti si ritrovano a pagare il conto di ingenti investimenti infrastrutturali come il Passante di Mestre, co-stato mille milioni, e rimasto oltretutto privo delle cosiddette ‘opere complementari’ per carenza di risorse. La cosa da fare con urgenza è non solo garantire all’utenza locale forme di agevolazione e sconti, ma rivedere nel complesso un piano regio-nale dei Trasporti che, a 10 anni dalla sua approvazione, sta mostrando tutti i suoi drammatici limiti”.

Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Franco Bonfante

Tiozzo: “nel bilancio 2014 vengano stanziate risorse per l’integrazione dei trasporti ferro-gomma”

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6 Cavarzere

A proposito di bilanci, in particolare sull’anno concluso, il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto non ha dubbi:

oltre alla crisi economica generale, i cavar-zerani avrebbero dovuto affrontare anche la ”spremitura praticata dalla giunta Tommasi con tasse e tariffe tutte al massimo”, ricor-dando che entro il 24 gennaio i proprietari di prima casa sono stati obbligati a versare il saldo della cosiddetta mini Imu. Questo per-ché a suo dire “la giun-ta Tommasi nel 2013, avendone facoltà, ha aumentato l’aliquota sulla prima casa dallo 0,4 allo 0,6%”. Parisotto fa presente che sui 44 comuni della provincia veneziana Cavarzere sia uno dei pochissimi ad avere l’aliquota al massimo. “Altro che 2013 più che positivo!” incalza Parisotto.

Quest’ultimo rintraccia un ulteriore “spreco” in alcune scelte della giunta Tom-masi, sia per alcune opere pubbliche “inutili,

oltre che pericolose per i ciclisti e costose come in Via Dei Martiri (costo di 400 mila euro)”, sia per alcune decisioni tra le quali ricorda l’aumento delle indennità del 30 % a sindaco e assessori “ guarda caso a loro insaputa, come cercò di chiarire il sindaco stesso nel corso del 2013, per giustificarsi di fronte all’allibita opinione pubblica e a una imbarazzata maggioranza monocolore

Pd e Sel”.Lapidario il giu-

dizio del leader del Pdl: “pur avendo già percorso metà del suo mandato ammi-nistrativo, la giunta

Tommasi continua imperterrita nella più totale inefficienza e mancanza di trasparen-za assegnando proroghe su proroghe, tutte ovviamente illegittime, anche per contratti di durata decennale, come ad esempio l’il-luminazione pubblica e votiva o l’assistenza domiciliare, impegnando ed esponendo pe-ricolosamente l’amministrazione comunale

per milioni di euro”. Parisotto ricorda un altro progetto

non ancora avviato, ossia il centro cottura, voluto e ideato dalla sua giunta e aggiudi-cato con gara d’appalto pubblica nell’aprile 2011, che avrebbe già dovuto aprire i bat-tenti, senza ancora alcun passo in avanti.

Lo stesso varrebbe per il ponte sul Gorzone a Boscochiaro: “già nel 2011 gli lasciammo in eredità il progetto preliminare pagato dalla Provincia di Venezia, con tre proposte di progetto definitivo da scegliere e anche qui hanno impiegato quasi 2 anni per approvarlo, peccato che sia ancora pri-vo dei pareri obbligatori per legge degli enti preposti, con il rischio di vanificare tutto il lavoro fin qui fatto”.

Per concludere nella sua analisi Parisot-to si sposta sul campo sociosanitario. “Tom-masi cerca di attribuirsi dei meriti che non gli competono anche nel settore sanitario, per un presunto accordo con la V commissione, dimenticando che la programmazione regio-nale, dopo la costituzione della bella realtà

della Cittadella sociosanitaria, aveva già previsto per la nostra Asl 25 nuovi posti, di cui 12 a Cavarzere per l’ospedale di comuni-tà. Nel sociale, invece, riferendosi al nuovo progetto approvato della nostra casa di ripo-so, farebbe bene, oltre a fornirci copia dei progetti e i documenti richiesti ancora nel novembre scorso, a preoccuparsi seriamen-te e verificare se il bilancio ordinario della nostra casa di riposo può sostenere il costo

previsto di 8,2 milioni di euro per la sua ri-strutturazione, che spalmati in 25 anni fan-no un rateo annuo di quasi 400 mila euro. Lui mi obbietterà che l’Ipab è un soggetto giuridicamente autonomo ed indipendente dall’amministrazione comunale, ma resta comunque la responsabilità politica delle nomine dei 5 componenti del consiglio fatte da lui nel 2011 con la sua maggioranza di sinistra”.

di Melania Ruggini

Parisotto accusa il primo cittadino di aver applicato tasse e tariffe alla massima aliquota

Il bilancio dell’attività amministrativa visto dall’opposizione Il capogruppo del Pdl contesta e contraddice il resoconto fatto dal sindaco nello scorso numero

La giunta Tommasi, una “spremitura” per i cittadini

“E’ facile sparare a zero in un mo-mento in cui i comuni sembra-no essere diventati agli occhi

dei cittadini dei semplici esattori per conto di altri”. Si sfoga con queste parole il primo cittadino Henri Tommasi in rapporto alle ultime critiche di Parisotto sulla mini Imu.

“Questa tassa è stata la ciliegina sul-la torta, poiché l’Imu non doveva proprio essere applicata ma al suo posto è comparsa la mini Imu di fine anno. Come ho già pre-cisato, non è vero che a Cavarzere si paga di più rispetto ai comuni limitrofi; anche se l’Imu è al massimo delle aliquote, la rendita catastale del nostro co-mune è molto bassa, per cui la tassa effet-tiva risulta essere più bassa rispetto ad altri comuni confinanti”.

Rispetto alle critiche dell’opposizione su Via dei Martiri, Tommasi precisa che “questi soldi erano già stati previsti nel finanziamento richiesto dall’amministra-zione Parisotto, dato che la nostra giunta non può contrarre nuovi mutui, mentre lui

ne ha contratti per 18 milioni. Perciò la sua critica cade nel vuoto”. “Sull’aumento delle indennità del 30 % al sottoscritto e assesso-ri - prosegue - per l’ennesima volta torno a ripetere che percepisco 1/5 rispetto al suo compenso passato e a quello presente”.

In materia di centro di cottura, Tommasi rassicura: “abbiamo risolto tutti i problemi burocratici e sottoscritto il contratto, per cui

il centro partirà quanto prima, e nei prossimi mesi sarà operativo”. Ritornando sulla que-stione del Ponte del Gorzone, Tommasi ribatte: “i soldi, che

sono risorse siglate con i patti territoriali, sono arrivati dopo la nostra elezione, per cui si tratta dell’ennesimo attacco propa-gandistico di Parisotto”. E sulla cittadella socio-sanitaria interviene: “non sarà merito nostro tale accordo, ma i demeriti certamen-te sono i suoi. La Regione infatti ha dato l’assenso ad un ospedale di comunità e noi ci faremo in quattro per attivare questo fon-damentale servizio “.

TOMMASI “CRITIChE SCONTATE ChE SI SMONTANO DA SOLE”

M.R.

Il sindaco Henri Tommasi

I lavori in via Dei Martiri, le indennità, il Centro unico di Cottura, il ponte di Boscochiaro: sono fra i temi più contestati

Sulla sanità Parisotto commenta: “Tommasi cerca di attribuirsi dei meriti che non gli competono”

In alto il capogruppo del Pdl, Pier Luigi Parisotto

Il sindaco: “Mini Imu: è facile sparare a zero, ma i cavarzerani non pagano una tassa elevata per le basse rendite catastali”

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8 Cavarzere

Continuano i contrasti tra i dipendenti dell’Ipab e la dirigenza per il mancato accordo sul rin-novo del contratto. Le organizzazioni sindacali

attive presso l’Ipab “A. Danielato” di Cavarzere e un rappresentante dei lavoratori hanno incontrato, a fine gennaio, la stampa per rendere note le decisioni prese dall’assemblea dei dipendenti dell’ente. Fran-cesco Malin per la Cisl e Sergio Chiloiro per la Cigl hanno illustrato lo stato di agitazione in cui i lavora-tori della struttura sono da alcuni mesi, nel corso dei quali le organizzazioni sindacali hanno partecipato a diversi incontri in Prefettura con i rappresentanti dell’Ipab, nello specifico il segretario direttore Mauro Badiale.

I principali punti di rottura tra le parti, come hanno precisato Malin e Chiloiro, sono l’organizza-zione dei turni di lavoro e il fondo di produttività, la cui parte stabile è passata dai 107mila euro del 2006 ai 47mila attuali. L’assemblea dei lavoratori dell’Ipab ha chiesto alle rappresentanze sindacali di interrompere le trattative, dando loro mandato di programmare un primo sciopero di due ore e di ricorrere alle vie legali per difendere le condizioni di lavoro e di salario. La stessa assemblea ha prodotto un documento, nel quale sono precisate le motiva-zioni di tale scelta ed evidenziati i parametri sui quali i lavoratori non intendono fare passi indietro.

“Vi è una chiusura della delegazione trattante di parte pubblica nelle tematiche fondamentali nel rapporto con il sindacato e con i lavoratori – scrive l’assemblea dei dipendenti dell’Ipab – specifica-tamente nel confronto, assumendo una logica di comando autoritario e impositivo in un ambiente di lavoro particolare come quello dell’assistenza e della cura degli anziani”.

I dipendenti definiscono poi impossibile la con-clusione della vertenza sul nuovo contratto integra-

tivo senza la definizione corretta del fondo e delle risorse per la contrattazione aziendale, nonché la conferma della decorrenza del nuovo contratto dal primo gennaio dello scorso anno. Chiedono inoltre che venga erogata una quota di salario di produt-tività e si soffermano quindi ad affrontare un altro motivo di contrasto tra lavoratori e dirigenza, os-sia l’organizzazione dei turni di lavoro, definendo quella attualmente applicata come “completamente incompatibile” con le esigenze della vita quotidiana, soprattutto del personale femminile che ha una fami-glia. Secondo i dipendenti, è necessario concordare una turnistica rispettosa del contratto che garantisca la fruibilità del servizio da parte dell’utenza e l’otti-

mizzazione dell’attività lavorativa. “Chiediamo alla Rsu e alle segreterie sindaca-

li – conclude l’assemblea dei dipendenti Ipab – di informare i familiari degli ospiti, il Cda dell’ente, il sindaco e l’amministrazione comunale di Cavarzere, le forze politiche locali, la stampa e la cittadinanza tutta”.

Richiesta alla quale le organizzazioni sindacali hanno già dato corso, chiedendo nuovamente, dopo la richiesta non accolta di qualche mese fa, un incon-tro al Cda dell’ente e prendendo contatti con tutte le parti, senza escludere anche manifestazioni pubbli-che a sostegno dei dipendenti.

di Nicla Sguotti

Rinnovo del contratto I lavoratori chiedono ai sindacati di interrompere le trattative e di programmare il primo sciopero

Dipendenti e dirigenza, ancora contrasti

L’Ipab Danielato.Dipendenti in stato di agitazione per il mancato accordo sul rinnovo del contratto

L’organizzazione dei turni di lavoro e il fondo di produttività passato da 107mila a 47mila euro sono i principali punti di rottura tra le parti

Ipab Danielato

Sulla situazione di contrasto si discuterà anche in Consiglio comunale. Sono infatti state protocol-late a metà gennaio due interrogazioni su tale

argomento da parte della consigliera comunale del Par-tito democratico Marzia Tasso, indirizzate al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e all’assessore alle Politiche del lavoro Heidi Crocco. Nella prima in-terrogazione, la consigliera Tasso cita alcune frasi del documento emesso dalle Rsu dell’Ipab, nel quale si fa

riferimento alle motivazioni della contrapposizione tra lavoratori e dirigenza del centro residenziale. “Le Rsu – si legge nel testo dell’interrogazione – rilevano la persistenza di un atteggiamento anomalo, di comando autoritario e impositivo in un ambiente di lavoro par-ticolare come quello dell’assistenza e della cura agli anziani, e denunciano l’ingiustificato depauperamen-to del fondo destinato ai lavoratori di 60mila euro. Inoltre, il Cda dell’Ipab non ha ritenuto di incontrare

una delegazione sindacale, dimostrando carenza di re-sponsabilità gestionale per la condizione lavorativa del personale”. Alla luce di quanto scritto, Marzia Tasso chiede al sindaco, al quale spetta la nomina dei con-siglieri di amministrazione, se abbia intenzione di in-tervenire revocando incarichi e responsabilità direttive. L’oggetto dell’altra interrogazione, rivolta all’assessore Crocco, riguarda invece le proteste da parte del perso-nale dell’Ipab per l’organizzazione dei turni di lavoro.

“Le lavoratrici dell’Ipab – scrive Tasso – ritengono che la turnistica prevista sia completamente incompatibile con le esigenze di una vita quotidiana di donna, già in passato l’organizzazione del lavoro così strutturata aveva comportato un’ispezione da parte della direzione provinciale del lavoro, con erogazione di sanzioni pecu-niarie pesanti che, se confermate, andranno a pesare sulla situazione economico-finanziaria dell’ente”.

focus Il caso approderà in Consiglio comunaledue interrogazioni di marzia tasso (Pd) al sindaco sulle questioni Più sPinose della trattativa

“Sulla nostra casa di riposo qualche luce e troppe om-bre”. Esordisce così Nadia Bonato, vicepresidente dell’associazione Adesso Cavarzere, intervenendo

sulla situazione di rottura creatasi tra il personale e la dirigenza dell’ente.

Bonato parla positivamente del progetto di ristrutturazione ma evidenzia gli aspetti gestionali che non condivide. “Ci sono inspiegabili ritardi e inadempienze dei vari Cda – così Bonato – che sono costate a Cavarzere la perdita di oltre un milione di euro di finanziamento regionale a fondo perduto, cui si deve sommare circa un altro milione di euro per progetti non utilizzati, in quanto non conformi alle norme, per esempio antisismiche. Inoltre, la formazione delle decisioni, l’istruttoria dei provvedimenti e le fasi del processo sono più volte state oggetto di rilievi per poca trasparenza e difetto di controllo”.

Bonato critica anche le ultime decisioni dell’ente. “Con l’ul-timo progetto, già costato altri 200mila euro – afferma vi è un impegno di spesa che ha già ampiamente superato gli 8milioni di euro, il Cda espone l’Ipab a un indebitamento che pare spro-porzionato per le sue dimensioni. Ci si domanda, quindi, qualora i rinnovi degli affitti non permettessero la copertura dei costi, con quali risorse si onorerebbe l’impegno economico, forse con la svendita forzosa del patrimonio?”.

Parla poi di “oscurantismo” che a suo avviso riguarderebbe la gestione del personale, il riconoscimento dei diritti e del ruolo della contrattazione delle organizzazioni dei lavoratori. “Gli at-tuali componenti del Cda – queste le parole di Bonato – sono stati nominati dal sindaco Tommasi e rappresentano il Pd, Sel e Rifondazione comunista, registriamo perciò con sorpresa il loro rifiuto di incontrare il sindacato. Ci sono dei comportamenti, soprattutto nei livelli di rappresentanza istituzionale, che non possono sottrarsi a valori di riferimento, tanto enunciati dal no-stro stesso partito, e che non devono più rimanere sulla carta, ne va della possibilità di cambiamento e dell’onore stesso del Pd”.

La vicepresidente di Adesso Cavarzere conclude il suo inter-vento facendo una richiesta direttamente alla Regione Veneto. “A garanzia di tutti – chiosa Bonato – chiediamo, relativamente all’Ipab di Cavarzere, che la Regione Veneto intervenga attraver-so la nomina di un commissario”.

focus

Nadia Bonato (Adesso Cavarzere)“iPab, una gestione con qualche luce e troPPe ombre”

N.S.

N.S.

Page 9: Cavarzere gen2014 n12

Quattro dei cinque consiglieri di amministra-zione dell’Ipab – il presidente Fabrizio Ber-gantin, Michele Bolzenaro, Michela Ronchi

e Paolo Vallese (in foto) – sono intervenuti sui contrasti tra dipendenti e dirigenza Ipab, affidando il loro pensiero a un comunicato. Appare invece non allineato il quinto consigliere di amministrazione, Gianni Franzoso, che si è detto vicino ai lavoratori e pronto a sostenerli. I quattro consiglieri scrivono nella loro nota che, fin dal proprio insediamento, il Cda si è dovuto impegnare “per la salvaguardia del futuro stesso dell’ente e del suo personale”, alla luce del fatto che mancava allora l’autorizzazione all’esercizio ed erano in corso progetti di trasferi-mento che “avrebbero potuto comportare cambia-menti gestionali” e un “possibile deterioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori”. Nello specifico, affermano che il Cda ha ritenuto di inter-rompere la strada del ricorso a forme contrattuali deboli o precarie in carico ai lavoratori, avviando un percorso di “virtuosa garanzia” attraverso la stabi-lizzazione e assunzione di personale direttamente alle dipendenze dell’Ipab.

“Questo ha consentito, oltre che un migliora-mento del reddito e della condizioni contrattuali dei lavoratori – scrivono i quattro consiglieri – maggiori possibilità di crescita, formazione e professionaliz-zazione per chi quotidianamente opera con i resi-denti, comportando considerevoli sforzi e un’atten-ta applicazione per far quadrare i conti, entrambi giustificati e ripagati dall’importanza degli obiettivi raggiunti assieme”.

Nel comunicato viene poi sottolineato che il Cda intende mantenere “corrette e proficue relazio-ni sindacali” nell’interesse dei lavoratori e dell’ente stesso, evidenziando che l’incontro richiesto al Cda dalle rappresentanze sindacali non si è fatto perché la richiesta è stata formalizzata a ridosso della data di convocazione per un incontro in Prefettura e rela-tiva comunicazione dello stato di agitazione.

“Pur avendo pienamente volontà di procedere

con un incontro, ma solo in maniera ufficiale – così Bergantin, Bolzenaro, Ronchi e Vallese – abbiamo accettato il trasferimento della trattativa innanzi all’attività conciliativa del rappresentante del Pre-fetto. Come dimostrano le decine di riunioni e i numerosi consigli di amministrazione, con relative delibere, abbiamo convenuto di dar seguito alla trattativa sindacale secondo le indicazioni concor-date fra le parti. La commissione trattante di parte pubblica nominata dal Cda, così come previsto dalla legge, ha incontrato le rappresentanze sindacali in quattro occasioni per discutere della stipula di un nuovo contratto decentrato”.

I quattro consiglieri esprimono poi la speranza che la trattativa possa concludersi a breve e in ma-niera vantaggiosa per le parti e sottolineano che la trattazione di questioni relative all’organizzazione del lavoro esula dall’oggetto specifico degli incontri, finalizzati invece alla conclusione del nuovo contrat-to decentrato. Rimandano quindi la discussione di altre tematiche, quali appunto l’organizzazione del-la turnistica, a una fase successiva alla conclusione della trattativa inerente in contratto.

9Cavarzere

di Nicla Sguotti

I quattro membri rivendicano l’impegno di aver fin dal loro insediamento favorito migliori condizioni per i lavoratori e ribadiscono la volontà di dialogare con i sindacati. Gianni Franzoso invece prende le distanze dal Cda

Ipab, rinnovo del contratto Bergantin, Bolzenaro, Ronchi e Vallese del Cda rispondono ai lavoratori

Il Cda ha stabilizzato i contratti prima precari

I gruppi consiliari Pd e Sel hanno sempre sostenuto convinta-mente che l’Ipab Danielato dovesse rimanere nella sua sede storica di Corso Europa, senza essere snaturata con “illogiche

trasformazioni o accorpamenti con la cittadella socio sanitaria”. “Al contrario abbiamo creduto, e crediamo tuttora – dicono - che le due strutture andassero tutelate e potenziate per le loro caratteristiche peculiari e per le potenzialità che potranno in futuro esprimere proprio mantenendole distinte. Non abbiamo mai cambiato idea su questo punto e, a differenza di altri, lo ab-biamo continuato a sostenere con coerenza e determinazione”. La recente approvazione del progetto della nuova casa di riposo da parte della commissione tecnica regionale è dunque per loro un successo di vasta portata. “Lo scopo di tale opera proget-tuale è prima di tutto quello di migliorare la qualità dei servizi forniti ai propri ospiti, che si concretizza attraverso prestazioni assistenziali e sanitarie qualificate. In secondo luogo il proget-to permetterà di aumentare il numero dei posti a disposizione, rappresentando una nuova e concreta risposta alle richieste sempre più numerose che negli ultimi anni si sono manifestate, non solo dal nostro territorio ma anche dai comuni limitrofi”. La realizzazione di tale opera avrà, per i due gruppi politici, una fondamentale importanza per il futuro della città, sia sul piano socio-assistenziale che economico. “Questa maggioranza politica che governa Cavarzere non intende fermarsi qui: stiamo lavorando con determinazione per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità nella struttura del vecchio Ospedale Civile e l’avvio di un centro diurno presso la struttura Ipab di Corso o Europa”.

neWs

Sel e Pd sull’Ipab e la Cittadella sociosanitaria“abbiamo semPre sostenuto che le

due strutture andassero Potenziate”

Melania Ruggini

Bolzenaro, Ronchi, Vallese

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Disagio nelle scuole della città a causa dei tagli applicati anche a Cavarzere sul personale addetto

alle pulizie e agli addetti alla sorveglian-za.

Dopo che Manutencoop si è ag-giudicata l’appalto per le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, è stato applicato infatti un ribasso anche del 50% sul personale, per abbassarne i costi, reclutando anche lavoratori social-mente utili dalle liste di mobilità e cassa integrazione, tagliando invece le ore dei dipendenti anche di 3 o 4 a settimana, arrecando enorme disagio a locali impie-gati nelle scuole.

L’appalto indetto dal Ministero dell’istruzione nel giugno scorso per ren-dere questi servizi esterni ha apportato

dunque numerose difficoltà anche nelle scuole locali.

Ne hanno dato l’allarme in primis i sindacati, grazie alla mobilitazione dei quali sono state stanziate alcune risor-se per prorogare fino a fine febbraio le posizioni lavorative in essere, ma regna l’incertezza sui fondi effettivamente di-sponibili.

Il primo cittadino Henri Tommasi manifesta preoccupato il problema ed evidenzia come siano stati fatti dalla sua giunta diversi passaggi con i sindacati, anche durante le festività natalizie, as-sieme all’incontro con dipendenti e ope-ratori scolastici per trovare utili strategie al fine di porre un rimedio tangibile a questo problema.

“Di recente c’è stato anche un in-contro in prefettura per affrontare questa reale diminuzione del personale. Il pro-blema, purtroppo, è ancora aperto e stia-mo cercando di trovare delle soluzioni a tutela dei lavoratori” precisa il sindaco.

“Si assiste infatti ad un duplice pro-blema, a scapito sia dei lavoratori, sia degli alunni, per la pulizia delle scuole. Ovviamente il taglio non dipende certo dal nostro comune, ma dal ministero, tuttavia ci stiamo attivando per trovare un rimedio per entrambe le parti”.

10 Cavarzere

Decolla il progetto della nuova casa di riposo Danielato, presentato uf-ficialmente al pubblico domenica 2

febbraio. Di fronte ad una platea che ha visto presenti cittadini e familiari dei resi-denti della struttura, assieme alle autorità locali e regionali, sono stati illustrati oltre al percorso burocratico gli accorgimenti tecnici e la filosofia del progetto, improntati anche alla realizzazione di uno spazio aperto e in comunicazione con l’esterno, utile in primis a restituire dignità e qualità di vita a chi vive nella struttura. Sono stati inoltre presentati i dati economici e le tempistiche del progetto con particolare attenzione alla definizione delle spese e dei tempi tecnici autorizzativi trascorsi. L’obiettivo resta quello di offrire una gamma più ampia di servizi, che sinora sono mancati nel territorio. Il progetto di ricostruzione e ampliamento della struttura residenziale sarà completato entro i prossi-mi tre anni ed è stato predisposto il progetto per la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti, già sottoposto all’esame delle competenti autorità regionali e per il quale si attende l’imminente autorizzazione alla realizzazio-

ne. Inoltre è stato completato il recupero di una porzione dell’edificio dove era ospitata un tempo la casa di riposo: qui saranno disponibili 10 posti per anziani autosuffi-cienti e quattro appartamenti protetti. Nel frattempo la struttura è stata allineata alla normativa regionale in materia di assistenza a persone anziane, in attesa della realizza-zione dei lavori di costruzione della nuova struttura, è stata ottenuta l’autorizzazione all’esercizio (da anni mancante), in attesa dell’atto di accreditamento istituzionale, che consentirà di ospitare un maggior numero di ospiti con impegnativa di residenzialità, per dare maggior respiro sotto il profilo economico all’ente. Assieme al presidente

del cda Fabrizio Bergantin, la vice Michela Ronchi ha presentato, cifre alla mano, la storia, la mission e l’andamento della cen-tro servizi per anziani. Il progetto è stato presentato dall’architetto Boscolo in qualità di assistente al RUP che ha accompagnato l’Ipab Danielato nell’iter progettuale svoltosi finora. L’assessore regionale Remo Serna-giotto nel suo intervento ha confermato la bontà della scelta ricaduta sulla proposta di Cavarzere nella distribuzione dei 4,5 milioni di euro del fondo di rotazione regionale, che andava a premiare i progetti più innovativi e che avessero garantito le migliori garanzie di eseguibilità. Soffermandosi sull’apprez-zamento anche all’introduzione di servizi

innovativi residenziali, quali i 10 microal-loggi, i 4 appartamenti e il centro diurno, ha voluto confermare la piena fiducia e la qualità del lavoro svolto da amministrazione regionale, cda, personale e territorio. L’as-sessore regionale Lucio Tiozzo ha sottoline-ato come le istituzioni, al di là del colore politico, debbano mettere da parte ogni po-lemica agendo per il bene del territorio, un territorio svantaggioso, avvicinandosi così agli standard regionali. Nel loro intervento il sindaco Tommasi e l’assessore ai servizi sociali Crocco hanno voluto ringraziare per il lavoro e per l’opera sul territorio che quoti-dianamente svolgono i dipendenti della casa di riposo soffermandosi sulla necessità della nuova struttura e sul plauso per il punto al quale questo cda è giunto. Intervento oltre la polemica politica con alcuni accenni alle polemiche locali degli ultimi giorni anche da parte del segretario provinciale del Pd Marco Stradiotto che non ha mancato di sottoline-are come sia importante l’assunzione di re-sponsabilità della politica di fronte la comu-nità che non può che tradursi nella politica del fare e non solo del rifiuto o della rissa.

di Melania Ruggini

La ricostruzione e l’ampliamento della struttura residenziale saranno completati entro i prossimi tre anni, in progetto anche la realizzazione di un centro diurno per anziani non autosufficienti con 16 posti

Il caso La presentazione ufficiale lo scorso 2 febbraio

Decolla il progetto della nuova Casa di riposo Danielato

“Con la presentazione del progetto di ricostruzio-ne della nostra struttura per anziani abbiamo condiviso con tutta la comunità il percorso di

realizzazione di un’opera che da tanto tempo, forse troppo tempo, si attendeva a Cavarzere”.

Così esordisce il presidente dell’Ipab, Fabrizio Ber-gantin, molto soddisfatto del risultato. “Potremmo dibat-tere su molti aspetti di quanto andremo a realizzare, ma credo che nessuno possa negare l’urgenza di dare una ri-sposta, non più rinviabile, alle persone anziane della nostra comunità che chiedono un luogo adeguato per una digni-tosa accoglienza in quegli anni della vita dove la fragilità del fisico e della mente rischiano di diventare un grave problema di povertà, emarginazione, mancanza di cure, mancato accesso ai servizi che le istituzioni offrono. Ciò è importante non solo per loro, ma anche per quei membri delle loro famiglie che si dedicano al lavoro di cura della persona anziana a casa propria”.

“Viviamo ora in un’epoca nella quale l’allungamento dell’aspettativa di vita assume proporzioni tali da dover ripensare interamente le risposte abitative per gli anziani - prosegue il presidente - Non solo finalizzate alla non-au-tosufficienza, quanto piuttosto all’insieme delle esigenze

di una larghissima fascia di popolazione che entra nella soglia dell’anzianità con la prospettiva di un ulteriore lungo periodo di vita attiva, quindi residenzialità, semiresidenzia-lità, domiciliarietà. Voglio ricordare che la percentuale della popolazione anziana a Cavarzere da anni risulta significa-tivamente più elevata rispetto a quella che si registra in molti comuni della provincia di Venezia”.

Il presidente Bergantin sottolinea come la realizzazio-ne della nuova struttura nel sito di Corso Europa sia stato l’impegno forse più importante e ambizioso che l’attuale amministrazione abbia assunto. “Abbiamo trovato una si-tuazione abbastanza critica per le prospettive del centro, del tutto incerte e solo ipotizzate in un atto, un accordo di programma, che dopo un anno circa dall’approvazione (luglio 2010) non aveva di fatto partorito alcuna concreta

azione. In questi due anni, questo cda ha intrapreso un percorso virtuoso, certo non privo di ostacoli e tensioni, che ci ha portato oggi a dare nuove prospettive alla nostra casa di riposo”.“Desidero sottolineare che abbiamo otte-nuto una valutazione del 95% da parte della competente commissione dell’Asl 14 nei requisiti di accreditamento. Questo grazie alla professionalità dei nostri operatori e alla competenza dei nostri uffici. Abbiamo rinnovato la certifica-zione del nostro sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO 9001 e questo per dare garanzia e fiducia sulla bontà dei servizi che eroghiamo. Il tutto in un proces-so di adeguamento alla normativa sulla trasparenza e sulla valutazione dell’attività amministrativa. Non sono risultati che si sono potuti ottenere senza sforzo e che richiedono costante impegno e una prospettiva di medio-lungo perio-do per una completa attuazione. Non posso tralasciare di menzionare il meritorio lavoro svolto in coordinamento fra Ulss di riferimento, Regione Veneto e le altre ammini-strazioni che hanno collaborato a questo risultato con noi. Questi conoscono già la nostra riconoscenza e quella del territorio cavarzerano ed è giusto che condividano con noi il merito di questo risultato”.

neWs

La soddisfazione del presidente del Cda

FABRIZIO BERGANTIN: “ANDIAMO A DARE uNA RISPOSTA NON PIù RINvIABILE ALLE PERSONE ANZIANE”

M.R.

Il presidente del Cda Fabrizio Bergantin

“Il problema è duplice perché riguarda i lavoratori della Manutencoop e i ragazzi a scuola”

Pulizia nelle scuoleil sindaco tommasi: “ci stiamo attivando

Per trovare un rimedio”

M.R.

Disagio anche nelle scuole della città

L’incontro pubblico di presenta-zione del progetto

Page 11: Cavarzere gen2014 n12

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Page 12: Cavarzere gen2014 n12

La segreteria locale del Partito democra-tico si è presentata alla città, lo ha fatto con una conferenza stampa nella quale

sono state delineate le linee programmati-che del partito per i prossimi mesi.

Il gruppo è formato dal segretario Pao-lo Vallese, Fabrizio Bergantin, Elisa Fabian, Marco Longhin e Nazareno Gradara in quali-tà di tesoriere. Nell’incontro con la stampa, che si è svolto nella mattinata del 18 genna-io, sono state anticipate le scelte strategiche che il Pd locale intende portare avanti.

Il segretario Vallese ha parlato anche di politica interna al Pd cavarzerano, minato negli scorsi mesi da una spaccatura che sten-ta a ricomporsi, definendo il Partito demo-cratico locale aperto alle posizioni critiche.

“La segreteria – queste le parole del segretario – è aperta a tutte le anime del partito, vi è però il netto rifiuto di valutazio-ni derivanti da questioni personali, che nulla hanno a che fare con la politica, chi vuole

essere del Pd deve partecipare alle riunioni, altrimenti non può dirsi parte di esso”.

Ha poi detto che, fin dalla sua elezione, avvenuta a ottobre, il suo lavoro è stato fina-lizzato al dialogo con la parte non allineata del partito. Una mediazione che Vallese ha detto di voler portare avanti, con l’obiettivo di ricompattare i democratici cavarzerani.

Il segretario ha poi allargato l’orizzonte della discussione, dicendo di voler impron-tare l’azione democratica sulla trasparenza, nella gestione e soprattutto nelle decisioni da prendere, e sulla partecipazione, allar-

gando il dialogo le realtà del mondo agrico-lo, produttivo e delle associazioni.

“Anche a Cavarzere – così Vallese – dobbiamo promuovere la crescita del cittadi-no, coinvolgendolo nella discussione su temi etici, istituzionali e diritto di cittadinanza, evitando di pensare che un partito a livello locale non trovi la propria giustificazione anche nella partecipazione alla collettività politica nazionale. È necessaria un’apertura vera alla società civile, così da diventare non un luogo di rivendicazione ma di ela-borazione di proposte politiche, cercando di

mettere in pratica le intuizioni del tessuto economico”.

Il segretario ha parlato poi dello svilup-po del settore agroalimentare. “Vogliamo convocare gli stati generali dell’agricoltura – ha detto – facendo partecipi tutti gli attori del territorio, siano essi istituzionali, econo-mici e di categoria, allo scopo di individuare alcuni punti fermi e una politica per lo svilup-po di questo settore, che risulta strategico a livello locale”.

Si è quindi soffermato su alcuni temi che riguardano Cavarzere, accennando alla

posizione del suo partito su sanità e salute, città metropolitana e Romea commerciale.

“Vanno salvaguardate le strutture e le eccellenze del territorio – queste le sue parole – penso per esempio alla Cittadella sociosanitaria, con un’azione pragmatica di recupero del divario storico del Cavarzerano, attivandosi in modo che i progetti, sempre promessi ma mai realizzati, quali l’ospeda-le di comunità, l’hospice e il centro diurno, possano diventare una realtà. Per quanto riguarda la Romea commerciale, non vi è un rifiuto aprioristico da parte nostra ma sia-mo del parere che debba essere pianificata affinché si vada a integrare con la logistica cavarzerana”.

Ha, infine, accennato alla necessità di parlare, anche a livello locale, in maniera più approfondita della città metropolitana, spiegando le potenzialità che essa può ave-re anche per Cavarzere.

di Nicla Sguotti

Il segretario Paolo Vallese: “Agricoltura, sanità, salute, città metropolitana e Romea commerciale sono i temi prioritari per il territorio, ma guardiamo anche ai temi etici, istituzionali e del diritto per diventare cittadini partecipi alla collettività politica nazionale”

Politica La segreteria locale del Partito democratico si presenta alla città

“Siamo aperti a tutte le anime del partito, non ai personalismi”

Il neo segretario Paolo Vallese

“Vanno salvaguardate le eccellenze del territorio attivandosi in modo che i progetti, mai realizzati, diventino realtà”

12 Cavarzere

L’associazione Adesso Ca-varzere, gruppo che pro-muove le idee di Matteo

Renzi e non ha partecipato ai lavori congressuali di ottobre, è stata molto critica nei con-fronti della nuova segreteria fin dal suo insediamento. In occasione della presentazione alla stampa dei componenti della segreteria democratica locale, il presidente di Adesso Cavarzere Giuseppe Bergantin (in foto) ha rilascia-to alcune sue dichiarazioni, ribadendo di non sentirsi rappresentato dalla nuova se-greteria. “Lo sparuto gruppo che gestisce il marchio Pd – così Bergantin – dimostra la ristrettezza del proprio orizzonte politi-co e la grave distonia che lo caratterizza rispetto alle scelte e gli orientamenti degli iscritti e degli elettori che hanno espresso alle primarie grande consenso a Matteo Renzi. Chi, compreso il segretario, si è speso nel sostegno di altri candidati, ri-sultati perdenti, e qualche altro salito sul carro del vincitore per puro opportunismo, anziché costituire la segreteria, avrebbero dovuto trarre le dovute conclusioni, rasse-gnando il proprio mandato per carenza di rappresentatività”.

Bergantin prosegue sostenendo che a Cavarzere nel Pd vi sarebbe una “fuga de-gli iscritti”, in quando in molti non avrebbe-ro rinnovato la tessera, trovando invece un “punto di riferimento politico e un luogo di

confronto democratico” nella sua associazione. Il presiden-te di Adesso Cavarzere ha poi definito “risibili” le dichiara-zioni del segretario Vallese in ordine alla situazione interna del Partito democratico. “Non

c’è un gruppo di aderenti esterno al Pd che si deve allineare, come afferma Valle-se – queste le parole di Bergantin – ma un segretario che, aldilà dei formalismi, semplicemente non rappresenta l’elet-torato del Pd, il disallineato è lui con la sua segretaria. Non si tratta, da parte del segretario, di essere tolleranti e accettare le posizioni critiche di una minoranza, gli elettori alle primarie hanno parlato chiaro dando ragione a Renzi e a chi nel territorio per lui si è speso”.

Bergantin dichiara, infine, che Adesso Cavarzere continuerà la sua azione affin-ché si affermi una concezione della poli-tica come sostanza della coscienza civile e democratica. “L’opinione dei cittadini, degli elettori e degli iscritti appare del tutto irrilevante – conclude Bergantin – mentre si effettuano scelte amministrative discutibili, opache e clientelari e disarmo-niche rispetto agli orientamenti nazionali proposti dal Pd. Il fatto che Vallese sia detentore pro tempore del marchio Pd di-mostra unicamente che l’abusivismo, oltre che nel campo dell’edilizia, esiste anche in politica”.

Giuseppe Bergantin, “Adesso Cavarzere, critica la segreteria Pd“non raPPresentano l’elettorato del Partito democratico”

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Page 13: Cavarzere gen2014 n12

Sono passati tre mesi da quando il Cipe di Roma ha approvato il progetto preliminare della Romea Commercia-

le, l’importante opera viaria infrastrutturale da anni tanto attesa. Soddisfatto è il ca-pogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto, che sottolinea come lui stesse aspettando da anni questo fatidico giorno. E finalmente è arrivato.

“Ora si potrà aprire una nuova e impor-tante fase di sviluppo non solo per Cavar-zere avendo un casello a disposizione, ma anche per tutta l’area sud della provincia di Venezia con il nuovo collegamento diretto per Chioggia, oltre che per il Veneto, trat-tandosi di un asse viario che collega l’Italia dal centro al Nord fino all’Europa”. Il primo ringraziamento di Parisotto è rivolto all’as-sessore Renato Chisso, “un politico che per anni ha lavorato su questo progetto e che oggi vede ripagato questo sforzo, con l’avvio della gara internazionale per l’ag-giudicazione della concessione in progetto di finanza”.

E a livello di impatto ambientale? Pa-risotto non nega come essa sicuramente avrà un impatto ambientale con il territorio attraversato, ma è altrettanto certo che le nuove tecniche di trasporto che verranno applicate sapranno mitigarlo fino a renderlo accettabile.

“Sono più che convinto che i vantag-gi che si avranno saranno molto maggiori degli svantaggi. Questa sì è l’unica vera lampadina che si è accesa in fondo al buio tunnel della crisi economica cavarzerana, che da sola ridà speranza alla nostra co-munità” prosegue il capogruppo del Pdl. “La Romea commerciale cambierà i valori d’uso del territorio, le sue valenze sociali, economiche e altro ancora e quindi bisogna avere la capacità amministrativa e la forza di programmare per cogliere il cambiamen-to positivo che arriverà”.

Tuttavia l’ex sindaco lancia una freccia-ta al suo successore poiché nè quest’ultimo nè la sua giunta “hanno speso una parola, pro o contro, su questa importante opera infrastrutturale viaria attesa da anni. Nes-sun segretario o rappresentante politico renziano dei due Pd che abbiamo a Cavar-zere ha sentito la necessità , troppo occu-pati a scontrarsi nell’ombra, di dire qualche cosa su questa grande opera. Troppa paura di esporsi a reprimende interne di qualche iscritto o consigliere comunale, più interes-sati a soddisfare unicamente i loro bisogni e desideri personali, o molto meglio come ha fatto la giunta Tommasi, assecondare in silenzio i comitati del No Romea, con-cedendo loro la sala pubblica gratis, perché possano parlarsi addosso e darsi ragione.”.

di Melania Ruggini

“Rappresenta un importante asse viario che collega l’Italia dal centro al nord fino all’Europa” commenta e quindi attacca giunta e maggioranza: “dal sindaco e dal Pd nessun commento su questo importante traguardo”

Infrastrutture L’ex sindaco Pier Luigi Parisotto esprime soddifazione per l’approvazione del Cipe al progetto preliminare

“Con la Romea Commerciale si apre una nuova fase di sviluppo per Cavarzere”

Il primo citta-dino Henri T o m m a s i

risponde alle cri-tiche mosse dal capogruppo del Pdl, Pier Luigi Parisotto.

“La Romea commerciale ha rappresentato il volano dell’ultima campagna elettorale di Pari-sotto, che aveva coinvolto anche più vol-te l’assessore Chisso per fargli da spalla, tanto che sembrava che quest’opera dovesse essere operativa dopo qualche mese. Parisotto ci critica del passato incontro pubblico con l’associazione dei Comitati sfavorevoli al progetto, ma tengo a precisare che il dovere della de-mocrazia è dare voce a tutti i cittadini, e dunque sia ai pro che ai contro, e che si

trattava di un tour pubblico alla presen-za dei cittadini per esprimere i vari punti di vista e le diverse campane”.

Il sindaco puntualizza che “quando la Romea commerciale diventerà un pro-getto concreto, allora anche noi saremo pronti a dire la nostra e ad interagire attivamente per avviare il confronto con la cittadinanza, cosa che Parisotto non ha mai fatto”.

E ancora: “E’ logico che il progetto rappresenta un’occasione di sviluppo per il nostro paese e che può aprire il merca-to del nostro territorio, ma di fatto esso non è ancora operativo, dato che ad oggi non ci è stata data nessuna comu-nicazione ufficiale. Pertanto l’intervento di Parisotto è un atto di propaganda inutile”.

Tommasi conclude precisando che in data 29 gennaio, durante un incon-tro con Confindustria, si è parlato anche dello sviluppo del piano della Romea commerciale; tuttavia si attende un nuo-vo incontro che dovrà chiarire i prossimi passaggi con l’assessore Chisso.

neWs

Il sindaco henri Tommasiromea commerciale, Parisotto fa solo ProPaganda

M.R.

13Cavarzere

“Stiamo ascoltando favorevoli e contrari, come si fa in democrazia: siamo abituati a consultare i cittadini”

Henri Tommasi

Page 14: Cavarzere gen2014 n12

Sabato 25 gennaio scorso nella sala conferenze di Palazzo Danielato si è svolta la premiazione degli studenti dell’Ipsia “G. Marconi” che nell’anno sco-

lastico 2012/2013 hanno conseguito i risultati migliori per quanto riguarda il rendimento.

Le borse di studio, offerte dallo Studio Tdp di Ca-varzere, dall’Avis di Cavarzere e Cona e dalla famiglia Guarnieri, sono state consegnate davanti ad una sala gremita di studenti delle classi prime e seconde dell’isti-tuto superiore cavarzerano, al fine di stimolare gli alunni dei primi anni a seguire le orme dei vincitori.

“È dall’anno scolastico 1999/2000 che premiamo i ragazzi più bravi – ha detto la vice preside Frediana Fecchio – e quest’anno abbiamo invitato i sindaci dei paesi di provenienza dei premiati perchè si congratulino con i concittadini”.

La cerimonia, infatti, ha visto la partecipazione del sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto, dell’assessore alla Cultura di Chioggia Narciso Girotto, del vicesindaco di Cona Antonio Bottin, mentre il sindaco di Codevigo ha inviato una lettera di congratualazioni alla vincitrice; oltre ai rappresentanti dei comuni di residenza

dei vincitori, c’erano anche Cinzia Frezzato, consigliera comunale, in rappresentanza dell’amministrazione co-munale di Cavarzere, Demis Tiengo dello Studio Tdp, il presidente dell’Avis Luigi Sturaro, nonché il dirigente dell’Istituto “G. Veronese – G. Marconi” Luigi Zennaro e la vicepreside Frediana Fecchio: quest’ultima ha anche ringraziato i figli del dottor Guarnieri, impossibilitati ad essere presenti alla cerimonia, a causa del lutto che li ha colpiti recentemente con la perdita della loro madre, che è stata ricordata con un minuto di silenzio in sala.

Dopo i saluti e le congratulazioni di Sturaro, Bottin, Campalto, Girotto e Frezzato, Zennaro è intervenuto dicendo di essere orgoglioso di premiare i ragazzi del Marconi, da quest’anno accorpato al “G. Veronese” di Chioggia; tuttavia il dirigente scolastico ha tenuto a sot-tolineare che l’Ipsia di Cavarzere non deve perdere la sua specificità e il suo radicamento al territorio.

Il preside ha inoltre affermato che l’istituto cavar-zerano è una scuola di serie A e che gli attuali studenti sono più preparati di quelli diplomati vent’anni fa e ha

promesso che nel giro di dieci anni i torni a disposizione del laboratorio della scuola saranno tutti sostituiti con macchinari più moderni, cercando di reperire i fondi, attualmente scarsi, attraverso i buoni rapporti con gli enti locali; Zennaro ha infine sottolineato il lavoro svolto dagli insegnanti, che ha definito “eroi” per la dedizione e la passione che impiegano nell’educare le giovani ge-nerazioni, e ha invitato gli studenti a fidarsi di loro e di puntare a traguardi ambiziosi.

Al termine degli interventi, sono stati premiati, con una borsa di studio di 250 euro ciascuno, i cinque studenti che l’anno scorso hanno ottenuto la media più alta: Martina Zennaro di Codevigo (Pd), che attualmen-te frequenta la 4 D indirizzo Produzione Industriale e Artigianale, Tommaso Coccato, residente a Bojon di Campolongo Maggiore, della 4 C Apparati Impianti e Servizi Tecnici industriali e civili, Davide Boscolo di Sotto-marina della 4 D Produzione Industriale ed Artigianale, Riccardo Destro di Sant’Anna di Chioggia, frequentante la 3 A Manutenzione e Assistenza Tecnica e Giacomo Canato di Correzzola (Pd) della 2 A Manutenzione e Assistenza Tecnica.

di Nicola Ruzza

Presenti anche sindaci e amministratori dei Comuni di provenienza dei ragazzi premiati

Scuola Cinque borse di studio offerte da Avis Cavarzere e Cona, Studio Tdp e dalla famiglia Guarnieri

Premiati gli studenti più bravi dell’Ipsia

La cerimonia di premiazione

Il dirigente scolastico Luigi Zennaro: “L’istituto cavarzerano è una scuola di serie A”

14 Cavarzere

Sono aperte dal 3 febbraio le iscrizioni all’istituto “G. Marconi” di Cavarzere per le classi prime: i ragazzi interes-

sati avranno tempo fino al 28 febbraio per compilare il modulo di iscrizione on line, presente nel sito del Ministero della Pubblica Istruzione.

Infatti all’indirizzo www.iscrizioni.istru-zione.it è presente un applicativo grazie al quale coloro che si sono registrati al sito en-tro il 27 gennaio, riceveranno sulla propria casella di posta elettronica il codice persona-le indispensabile per effettuare l’iscrizione; dopo di che gli studenti dovranno digitare il codice della scuola alla quale la domanda è indirizzata (che, nel caso del “G. Marconi” è VERI002017) e completare una scheda anagrafica seguendo la procedura guidata messa a disposizione dal sistema.

L’offerta formativa dell’istituto cavarze-rano è composta da tre percorsi di 5 anni, due tecnici ed uno professionale: il corso tecnico in Biotecnologie sanitarie è orientato a fornire all’alunno competenze in ambito farmaceutico, alimentare, medico/sanitario e a metterlo in condizione di saper identifi-care e prevenire fattori di rischio, contribuen-do alla promozione della salute individuale e collettiva, mentre l’altro indirizzo tecnico, in Elettrotecnica, si pone l’obiettivo di far ac-quisire all’allievo conoscenze sulla progetta-zione degli impianti elettrici, con attenzione particolare alle fonti rinnovabili, ai sistemi e dispositivi per l’automazione e la robotica e

ad essere in grado di programmare micro-processori, microcontrollori e PLC; infine il percorso professionale in Manutenzione e Assistenza Tecnica insegna allo studente a gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione, diagnosti-ca, riparazione e collaudo nei settori dell’e-lettronica, dell’elettrotecnica, della meccani-ca e della termotecnica.

Vi è poi una novità di quest’anno costi-tuita da percorso professionale di 3 anni che punta a far acquisire allo studente la qualifi-ca di operatore alla riparazione dei veicoli a motore, fornendogli gli strumenti per inter-venire nel processo di riparazione di veicoli a motore con autonomia e responsabilità: un tentativo di formare una professionalità spendibile nel mondo del lavoro ma che offre comunque la possibilità di accedere ai corsi quinquennali, dopo aver ultimato il triennio.

Per coloro che non fossero in possesso di un computer o che si trovassero in difficol-tà nella compilazione on line, il personale di segreteria del Marconi è disponibile a fornire qualsiasi chiarimento e ad aiutare nell’inse-rimento della domanda di iscrizione on line.

Info allo 0426-51151, chiedere della vice preside Frediana Fecchio o delle signore Alessia Berto e Roberta Candian dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, il sabato dalle 8 alle 12 e nei pomeriggi di lunedì (dalle 14.30 alle 16) e di giovedì (dalle 16 alle 18.30).

Istituto G. MarconiaPerte fino al 28 febbraio Prossimole iscrizioni on line

N.R.

Il Comune di Cavarzere è uno dei primi in Italia ad adottare la delibera operativa nell’ambito della prevenzione alla corruzione. Con delibera-zione del 26 marzo 2013, infatti, il Comune ha approvato, nelle more

dell’approvazione del piano nazionale, la legge 6 novembre 2012, n. 190 recante le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della cor-ruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” dando atto che la programmazione delle misure di prevenzione sarebbe stata adeguata al futuro piano nazionale anticorruzione. Il consiglio comunale ha inoltre incaricato la giunta comunale di adottare le azioni di esecuzione del piano comunale anticorruzione, nel rispetto delle competenze del funzionario comunale anticorruzione e dei responsabili degli uffici comunali. Il piano nazionale anticorruzione, come predisposto dal Dipartimento della funzio-ne pubblica, in data 6 settembre 2013, è stato definitivamente approva-to con la deliberazione n. 75/2013 dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche – autorità nazionale anticorruzione.

Venerdi 24 gennaio 2014 la giunta comunale di Cavarzere ha conclu-so il processo di programmazione delle misure di prevenzione della corru-zione, attraverso l’approvazione del piano comunale per la prevenzione della corruzione, per il triennio 2014 -2015 – 2016, in adeguamento alle linee guida nazionali. Nella stessa seduta della giunta sono stati ap-provati il codice di comportamento dei dipendenti comunali e il program-ma triennale della trasparenza del comune, che integrano e completano le azioni di prevenzione dell’illegalità.

L’attuazione delle misure programmate, che saranno pubblicate sul sito web istituzionale del Comune di Cavarzere, nella sezione “ammini-strazione trasparente”, è affidata al segretario comunale, Gerlando Gibi-laro, responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ai dirigenti comunali ed ai responsabili degli uffici. L’amministrazione co-munale intende pertanto conseguire 3 obiettivi, oggi più che mai urgenti e prioritari, in un contesto di grave allarme sociale generato dalla diffusione della illegalità e corruzione nel nostro paese. Si tratta nello specifico di ridurre le possibilità che si manifestino casi di corruzione attraverso idonee misure di prevenzione e controllo, aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione ed illegalità e infine creare un clima e un contesto sfavore-vole alla corruzione.

Amministrazioneil comune di cavarzere adotta fra i Primi il Piano anticorruzione

Melania Ruggini

Grande cordoglio a Ca-varzere ha suscitato la notizia della scompar-

sa di fra Arturo Seno, giunta improvvisamente qualche settimana fa da Fonzaso (Bl), dove il canossiano svolgeva attualmente la sua missione religiosa.

Fra Arturo era molto conosciuto ed amato a Cavarzere in quanto aveva opera-to nel Patronato “S. Pio X” prima negli anni Ottanta poi a metà degli anni Novanta, trascorrendo assieme ai giovani e i ragazzi tanto tempo e spendendo molte energie per la loro educazione. Molti ne ricordano l’impegno umile ed al tempo stesso appassionato nella vita quotidiana dell’oratorio e nella gestione di molte iniziative, il carattere schivo ma bonario, la passione per il calcio (era tifosissimo dell’Inter), la sua dedizione nell’organizzazione dai tornei di calcetto, di pallavolo e del Cicloverde. Tuttavia Padre Arturo (come tutti lo chiamavano) riservava molto tempo anche alla cura dell’aspetto religioso della sua missione: grande era infatti la sua attenzione per il catechismo e per l’animazione dei “fioretti” nel mese di maggio.

Dando voce ai sentimenti della comunità cavarzerana, la quale ha avuto la sensazione di perdere una persona davvero speciale, il vicesindaco Paolo Fontolan ha inviato un messaggio di condoglianze al Padre Generale della Congregazione dei Canossiani, in cui si legge: “A nome dell’Amministrazione Comunale, nella certezza di interpreta-re i sentimenti della cittadinanza cavarzerana, esprimo alla Vostra congregazione le più vive condoglianze, che vi prego di estendere anche ai parenti. Nell’occasione rinnovo i sensi della stima e della gratitudine di Cavarzere e di tutti i Cavar-zerani per l’opera che da quarantacinque anni i Padri svol-gono con tanto amore al servizio della nostra comunità”.

Lutto cordoglio a cavarzere Per la scomParsa di Padre arturo

Fra Arturo Seno

N.R.

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Page 15: Cavarzere gen2014 n12

NEI NEGOZI WIND DI ROVIGO - CORSO DEL POPOLO, 88ADRIA - CORSO VITTORIO EMANUELE II,151

Page 16: Cavarzere gen2014 n12

16 Cavarzere

Sala quasi piena giovedì 30 gennaio per la pre-sentazione al pubblico dei risultati degli scavi archeologici condotti in Via dei Martiri e che

hanno richiesto due anni e mezzo di lavoro, segno dell’interesse per un tema che ha diviso fortemente l’opinione pubblica cavarzerana tra i sostenitori del-la soluzione adottata dall’amministrazione comuna-le di procedere alla valorizzazione dei resti in situ e i detrattori che ritengono la struttura che ospita i reperti ingombrante e dispendiosa.

Insieme al sindaco Henri Tommasi e all’asses-sore ai Lavori Pubblici Renzo Sacchetto, che hanno difeso la scelta effettuata di utilizzare una struttura di mantenimento atta a mettere in rilievo i ritrova-menti, hanno partecipato alla conferenza, fornendo spiegazioni tecniche del lavoro svolto, Alessandro Asta, Stefano Buson e Diego Malvestio della So-praintendenza dei Beni Archeologici del Veneto, Lu-igi Cerocchi, ex dipendente della Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Pro-vince di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, Paola Sfameni e Davide Busato della Arcomai S.n.c.

In particolare i tecnici hanno ripercorso la storia dei lavori partendo dai reperti di incerta datazione

(tra i quali delle ossa umane) venuti alla luce nella zona tra via Danielato e Via dei Martiri: gli arche-ologi hanno ipotizzato che facessero parte della antica chiesa della Maddalena e dell’annessa area cimiteriale, tuttavia la compromissione dei resti e la difficoltà di procedere ad una datazione hanno consigliato di procedere all’interramento; invece nella zona adiacente a Piazza Vittorio Emanuele sono state scoperte delle pietre che servivano come base della torre e del muro di un castello dell’XI secolo – in quanto Cavarzere e Loreo erano gli unici centri fortificati dell’area sud del dogado della Sere-nissima – abbandonato nel Settecento e dei resti di una struttura carceraria del XIX secolo (demolita nel 1925), come risulta da un mappale austriaco del 1841 che testimonia la presenza di un palazzo pretorio, situato nell’attuale sede del Municipio, af-fiancato da una torre che fungeva da orologio e dal-

le prigioni. Nell’ottobre del 2011 l’amministrazione ha deciso di mantenere i resti nel luogo nel quale sono stati scoperti ed è stata utilizzata la struttura di mantenimento, già installata per garantire l’assetto di Via dei Martiri e l’apertura della strada al traf-fico, come iniziale protezione ai lavori di restauro che si sono svolti nel corso del 2012 fino al primo semestre 2013, quando i tecnici hanno proceduto al consolidamento applicando una recinzione e le pompe contro l’acqua di risalita.

A completamento dell’opera i relatori hanno preannunciato che presto verranno installati dei pannelli esplicativi per illustrare i reperti e che ver-rà pubblicato un opuscolo, nella realizzazione del quale saranno coinvolti gli storici locali, che tente-rà di far luce sulla storia di Cavarzere nel periodo medievale e rinascimentale e di far conoscere alla cittadinanza il valore dei ritrovamenti.

di Nicola Ruzza

Cultura Scavi archeologici in via dei Martiri

I resti di un castello e di una torre raccontano il passato di Cavarzere

È tradizione al centro residenziale per anziani “A. Danielato” di Cavarzere festeggiare i compleanni degli ospiti che ricorrono ogni mese con un momento di festa. Anche a fine gennaio all’Ipab

di Cavarzere si è fatto festa e questa volta i festeggiamenti hanno ri-guardato anche quelli per un compleanno davvero speciale, la signora Gemma Begolo ha infatti festeggiato i suoi cento anni. La signora ha compiuto gli anni lo scorso 12 gennaio ma ha voluto festeggiare nella giornata di sabato 25 gennaio, insieme agli altri ospiti del centro residenziale che hanno compiuto gli anni nel corso del mese. Nonna Gemma è residente all’Ipab “A. Danielato” dal 1974, inizialmente come collaboratrice e poi come ospite, e nella struttura residenziale di Cavarzere è un vero e proprio punto di riferimento, ciascun ospite la conosce e apprezza per la sua disponibilità e anche tutto il personale le è particolarmente affezionato. Per festeggiare il suo compleanno, si sono ritrovati all’Ipab, oltre ai familiari e agli amici della signora, i rap-presentanti della Cgil di Cavarzere e dell’associazione dei Bersaglieri. Presente anche Paolo Vallese in rappresentanza del Cda dell’ente e l’assessore alla cultura di Cavarzere Paolo Fontolan, che le ha portato gli auguri ufficiali da parte dell’amministrazione comunale. Davvero bella e allegra l’atmosfera del pomeriggio di festa, animato dalla mu-sica di Michele ed Elena.

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All’Ipab Danielatogrande festa Per i 100 anni della signora gemma

N.S.

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Gennaio 2014 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 - www.asl14chioggia.veneto.it

call center: 848 800 997

Gennaio 2014 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Ulss 14 inform

a

Speciale

SpecialeInform

a

A guardare la rassegna fo-tografi ca allestita nell’atrio dell’ospedale della Navi-cella, a Chioggia, si fa fati-ca a credere che le foto del “prima” e quelle del “dopo” raffi gurino la stessa struttu-ra. E invece, a distanza di meno di due anni dal primo intervento di ristrutturazione, l’ala ovest del monoblocco clodiense ha cambiato com-pletamente faccia. Due anni in cui la Direzione Generale dell’Ulss 14, in accordo con la Regione Veneto, ha com-pletamente rivisto gli spazi, le attrezzature e il persona-le, per creare un ospedale all’altezza della sesta città del Veneto. Con il completa-mento del reparto di Day Sur-gery, al primo piano del mo-noblocco (distribuito su una superfi cie di 600 metri qua-drati, con un punto prelievi, tre ambulatori, cinque posti letto e undici poltrone) si met-te la parola fi ne alla prima fase dei lavori, con una ce-rimonia in cui erano presenti il governatore Luca Zaia e il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel febbraio del 2011 e hanno interessato in prima battuta il sesto pia-no dove è stata trasferita la Fisioterapia. Poi, in questo biennio, hanno riguardato

tutti gli altri piani: il quinto (Geriatria), il quarto (Medi-cina), il terzo (Ginecologia-Ostetricia), il secondo (Chi-rurgia) fi no a raggiungere oggi il primo (Day Surgery). Ferme restando le peculiari-tà di ogni reparto, la fi loso-fi a che ha ispirato i lavori è stata quella di creare reparti moderni ed accoglienti. Ca-mere singole o doppie con servizi privati e climatizzate, sale d’attesa, reception, sale per le riunioni multidisciplina-ri ad ogni piano, ambulato-ri. Ma l’accoglienza è stata declinata anche all’ingresso dell’ospedale, con una siste-mazione dei parcheggi, una passeggiata protetta verso le

porte, spazi pedonali, una rotatoria che smista ordina-tamente il traffi co, un nuovo e più riconoscibile accesso al Pronto Soccorso. Anche al di là delle porte girevoli che immettono nel nosocomio si registrano tante novità: una postazione per il personale dedicato all’accoglienza de-gli utenti, un nuovo CUP con un’ampia sala d’attesa e mo-nitor taglia code. Il rinnova-mento ha riguardato anche il personale, con l’arrivo di sei nuovi primari e molti me-dici e infermieri. L’evoluzione dei lavori è stata raccontata in diretta sulla pagina Face-book del direttore generale, all’insegna di quel “patto di

trasparenza” annunciato due anni fa, e che ha permesso a sempre più cittadini di essere informati e interagire con la direzione. «Oggi è un momento impor-tante – ha commentato Dal Ben – perché raccogliamo i frutti di un lavoro duro e intenso, portato avanti con impegno e determinazione da parte della mia squadra. Ma non ci culleremo sugli al-lori: per il 2014 abbiamo in serbo un’altra scommessa e intendiamo vincerla: comin-ceremo i lavori per l’amplia-mento del Pronto Soccorso e la realizzazione delle quattro nuove sale operatorie».

CHIOGGIA INAUGURA L’OSPEDALE “DELL’ACCOGLIENZA”Ristrutturata l’ala ovest del monoblocco, sfi da futura l’ampliamento del Pronto Soccorso e le nuove sale operatorie

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

A Chioggia i bambini si fanno male soprattutto perché cado-no dallo scivolo, mentre gli adolescenti perché non guidano con prudenza la bicicletta. E i traumatismi causati da queste cadute sono decisamente in aumento nel comune clodiense rispetto alle grandi città, fi no a toccare il 40% dei casi in più. A sostenerlo con preoccupazione è il primario di Pediatria Mario Lattere che si è insediato nella struttura ospedaliera la scorsa estate. “Non ho mai visto nulla del genere – ha detto il pediatra – soprattutto durante il periodo estivo o quando co-munque le temperature lo permettono, si nota immediatamente un crescere di questo tipo di traumi. Le parti più colpite sono le braccia, le mani e gli arti inferiori (omero, radio, tibia)”. “Nei casi più fortunati – spiega – si procede con l’ingessatura, ma talvolta è necessario intervenire chirurgicamente quando ri-scontriamo delle fratture scomposte”. Durante la scorsa estate il primario ha riscontrato una incidenza di questi traumatismi con puntate del 30-40%, per poi scendere nei periodi più freddi al 16%. Ma come mai? “A giocare un brutto scherzo su queste giovani vittime – ha continuato Lattere – è l’impru-denza. I ragazzini sfrecciano in bici a tutta velocità come se stessero guidando una motocicletta. Per loro non esiste il co-dice della strada. Non conta se ci sono le auto o i pedoni. Ho assistito a piroette e a zig zag con macchine in corsa, che non avevo mai visto”. E per i più piccoli le cose non vanno meglio. “Se possiamo rivolgerci direttamente ad un quindicen-ne e suggerirgli di fare più attenzione e di non scherzare con la velocità quando è in sella alla bici, per i più piccoli (dai

3 ai 6 anni) mi rivolgo ai genitori. E’ bene certo far sentire liberi i nostri bambini quando li portiamo al parco, ma non dimentichiamoci che sono piccoli, ancora inesperti e che il desiderio di giocare li può far mettere i piedi in fallo, anche quando meno ce lo aspettiamo. In particolare dico: attenzione allo scivolo. Quando il bambino sta salendo le scale, stategli dietro, accompagnatelo e, attendete che si sieda bene, prima di lasciarlo scivolare felice”. “Si cura anche e soprattutto con la prevenzione”, ha aggiunto il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, che ha annuncia come per la prossima estate anche questo tema di educazione stradale rivolto ai più giovani sarà oggetto di attenzione, perché anche una minima distrazione può costare la vita.

CHIOGGIA, PEDIATRIA INVITA ALLA PREVENZIONE“Troppi i bambini che si fanno male cadendo dallo scivolo o dalla bici”

SEMAFORO VERDE PER LA CHIRURGIA DI CHIOGGIA - IL REPARTO VIENE PROMOSSO DAL SITO ONLINE INTERNAZIONALE WWW.DOVEECOMEMICURO.IT PER IL TRATTAMENTO DEL TUMORE DEL COLON RETTO E DELLA MAMMELLA

“Sto male, dove mi curo?” Nasce una “gui-da” online. Oggi qualsiasi cittadino può trovare la struttura più adatta per curare la patologia di cui soffre, con un click sul sito internet: www.doveecomemicuro.it. Si trat-ta di un sito altamente qualifi cato (si rifà ai dati Agenas, Agenzia Nazionale per i Ser-vizi Sanitari Regionali), facile da consulta-re, il cui comitato scientifi co è rappresen-tato da illustri personalità italiane, ma non solo. Oltre all’italiano Ferruccio Fazio (già Ministro della Salute), infatti, compaiono Sir Muir Gray (già Direttore del Servizio Nazionale per la Conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale inglese), Walter Ric-ciardi (presidente della Società Europea di Sanità Pubblica), Antoine Flahault (già Pre-side della Scuola Nazionale di Sanità Pub-blica di Francia) e altri ancora. E’ facile da consultare e permette ai cittadini di trovare e scegliere l’ospedale più adatto alle loro esigenze, dove cioè quel tipo di patologia

di cui sono affetti presenta i migliori esiti. Nel sito viene promossa la Chirurgia dell’Ospedale di Chioggia che si classifi ca al terzo posto fra gli ospedali della provin-cia di Venezia per quanto riguarda la cura dei tumori del colon retto e della mammel-la. “Viene confermato che la Chirurgia di Chioggia è perfettamente in linea con alcuni centri di eccellenza”, afferma sod-disfatto il primario Salvatore Ramuscello. “Questi ottimi risultati – ha continuato il pri-mario – sono il frutto di un’attenta riorga-nizzazione del servizio, fortemente voluta dalla direzione generale, che prevede un impegno multidisciplinare, cioè un lavoro di squadra tra gli specialisti che sono coin-volti a diagnosticare e curare una determi-nata malattia come può essere il tumore”. Nel sito internet www.doveecomemicuro.it viene data una pagella agli ospedali ita-liani in fatto di cura con lo strumento del semaforo: il colore verde indica le strutture

sanitarie con valore dell’indicatore miglio-re rispetto al riferimento nazionale; il color giallo indica le strutture sanitarie con valo-re dell’indicatore simile al valore di riferi-mento nazionale; infi ne, il color rosso indi-ca strutture sanitarie con valore peggiore. “Nel caso del tumore del colon retto, ad esempio – spiega Ramuscello – il punteg-gio è buono: risulta verde sia per quanto riguarda il trattamento chirurgico che per il tasso di mortalità, bassissimo. Stessa cosa se si va a verifi care come si tratta a Chiog-gia il tumore alla mammella”. “Ciò che sta accadendo – ha concluso il primario – è perfettamente in linea con le direttive del nuovo Piano Socio Sanitario che evidenzia come ci sarà l’ospedale “sotto casa” che sarà dedicato alle acu-zie e alle urgenze e alcuni ospedali, che si qualifi cheranno centri di eccellenza per il trattamento di alcune patologie”. Il primario

Salvatore Ramuscello

Un’immagine dell’inaugurazione

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Gennaio 2014 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

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A guardare la rassegna fo-tografi ca allestita nell’atrio dell’ospedale della Navi-cella, a Chioggia, si fa fati-ca a credere che le foto del “prima” e quelle del “dopo” raffi gurino la stessa struttu-ra. E invece, a distanza di meno di due anni dal primo intervento di ristrutturazione, l’ala ovest del monoblocco clodiense ha cambiato com-pletamente faccia. Due anni in cui la Direzione Generale dell’Ulss 14, in accordo con la Regione Veneto, ha com-pletamente rivisto gli spazi, le attrezzature e il persona-le, per creare un ospedale all’altezza della sesta città del Veneto. Con il completa-mento del reparto di Day Sur-gery, al primo piano del mo-noblocco (distribuito su una superfi cie di 600 metri qua-drati, con un punto prelievi, tre ambulatori, cinque posti letto e undici poltrone) si met-te la parola fi ne alla prima fase dei lavori, con una ce-rimonia in cui erano presenti il governatore Luca Zaia e il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel febbraio del 2011 e hanno interessato in prima battuta il sesto pia-no dove è stata trasferita la Fisioterapia. Poi, in questo biennio, hanno riguardato

tutti gli altri piani: il quinto (Geriatria), il quarto (Medi-cina), il terzo (Ginecologia-Ostetricia), il secondo (Chi-rurgia) fi no a raggiungere oggi il primo (Day Surgery). Ferme restando le peculiari-tà di ogni reparto, la fi loso-fi a che ha ispirato i lavori è stata quella di creare reparti moderni ed accoglienti. Ca-mere singole o doppie con servizi privati e climatizzate, sale d’attesa, reception, sale per le riunioni multidisciplina-ri ad ogni piano, ambulato-ri. Ma l’accoglienza è stata declinata anche all’ingresso dell’ospedale, con una siste-mazione dei parcheggi, una passeggiata protetta verso le

porte, spazi pedonali, una rotatoria che smista ordina-tamente il traffi co, un nuovo e più riconoscibile accesso al Pronto Soccorso. Anche al di là delle porte girevoli che immettono nel nosocomio si registrano tante novità: una postazione per il personale dedicato all’accoglienza de-gli utenti, un nuovo CUP con un’ampia sala d’attesa e mo-nitor taglia code. Il rinnova-mento ha riguardato anche il personale, con l’arrivo di sei nuovi primari e molti me-dici e infermieri. L’evoluzione dei lavori è stata raccontata in diretta sulla pagina Face-book del direttore generale, all’insegna di quel “patto di

trasparenza” annunciato due anni fa, e che ha permesso a sempre più cittadini di essere informati e interagire con la direzione. «Oggi è un momento impor-tante – ha commentato Dal Ben – perché raccogliamo i frutti di un lavoro duro e intenso, portato avanti con impegno e determinazione da parte della mia squadra. Ma non ci culleremo sugli al-lori: per il 2014 abbiamo in serbo un’altra scommessa e intendiamo vincerla: comin-ceremo i lavori per l’amplia-mento del Pronto Soccorso e la realizzazione delle quattro nuove sale operatorie».

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3 ai 6 anni) mi rivolgo ai genitori. E’ bene certo far sentire liberi i nostri bambini quando li portiamo al parco, ma non dimentichiamoci che sono piccoli, ancora inesperti e che il desiderio di giocare li può far mettere i piedi in fallo, anche quando meno ce lo aspettiamo. In particolare dico: attenzione allo scivolo. Quando il bambino sta salendo le scale, stategli dietro, accompagnatelo e, attendete che si sieda bene, prima di lasciarlo scivolare felice”. “Si cura anche e soprattutto con la prevenzione”, ha aggiunto il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, che ha annuncia come per la prossima estate anche questo tema di educazione stradale rivolto ai più giovani sarà oggetto di attenzione, perché anche una minima distrazione può costare la vita.

CHIOGGIA, PEDIATRIA INVITA ALLA PREVENZIONE“Troppi i bambini che si fanno male cadendo dallo scivolo o dalla bici”

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VIAGGIo In PRoVInCIAVEnEZIA

Al Servizio Tossicodipendenze dell’Asl 13 (Mirano, Dolo e Noale) le persone in trattamento sono una sessantina, ma

è solo la punta di un iceberg: i giocatori com-pulsivi il più delle volte non sono disposti a farsi curare e in genere sono i loro familiari a chiedere aiuto. “E l’impegno clinico che essi richiedono – spiega il dottor Nicola Gentile, responsabile del SerT di Mirano-Dolo - è mag-giore di quello per i pazienti con dipendenze da eroina”.

Bastano questi due dati per compren-dere quanto sia grave il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, a cui tutte le Amministrazioni comunali del Miranese hanno voluto dedicare una serata informa-tiva nell’ambito “Manifesto” approvato da tutti i consigli comunali del comprensorio, che prevede una serie di azioni di sensibi-lizzazione e di contrasto, come ha spiegato il vice sindaco di Martellago, Marco Garbin, introducendo l’incontro pubblico tenutosi lo scorso 23 gennaio in auditorium San Salva-tore a Martellago: all’iniziativa sono inter-venuti numerosi amministratori locali, tra cui i sindaci di Martellago, Monica Barbiero, di Salzano, Alessandro Quaresimin, la vice sindaco di Mirano, Anna Maria Tomaello, il presidente della Conferenza dei Sindaci

dell’Asl 13, Fabio Livieri, e i due esperti dottor Nicola Gentile e la psicologa Annalisa Da Ros, del SerT.

Ma le testimonianze più forti sono state senza dubbio quelle di due persone che van-no vissuto - e vivono ancora - sulla propria pelle quest’esperienza, in rappresentanza dei Giocatori Anonimi e dei Familiari dei Gio-catori Anonimi, e anche il fatto che ormai da tempo siano sorti in tutto il territorio questi fondamentali gruppi di autosostegno, come per gli alcolisti, dice tutto della diffusione della ludopatia.

“Essere giocatore voleva dire rubare, sperperare, non amare la famiglia e questa non è vita” ha raccontato un ex giocatore compulsivo che due anni fa ha intrapreso il lungo e diffi cile percorso di recupero nei GA.

“Il danno più grave che provoca la dipendenza da gioco d’azzardo in una fa-miglia, più ancora della rovina economica, è quello emotivo: il giocatore cambia carat-tere, si isola in un mondo dove non esiste niente e nessuno se non il gioco” ha aggiun-to la moglie di un giocatore.

“Gli amministratori locali fanno bene a preoccuparsi e devono fare qualcosa in fretta, soprattutto nei piccoli centri dove il problema è ancora più grave” ha ribadito

il dottor Gentile, che ha fornito altri numeri allarmanti (l’1,4 per cento degli italiani gio-ca ogni giorno) e approfondito vari aspetti del fenomeno e del giocatore compulsivo. Che spesso ha già altre dipendenze, come quella del bere (sulla popolazione cosid-detta normale il 2 per cento sviluppa la dipendenza da gioco, dove sussistono altre dipendenze la percentuale sale tra il 14 e il 20 per cento), così come tra i giovani è più facile diventare dipendenti se si appartiene a una famiglia con adulti che giocano fre-quentemente. Gentile ha anche raccontato delle diffi coltà del Servizio a far fronte agli impegnativi trattamenti: “un anno fa il Mi-nistero della Sanità ha stabilito che si tratta di una vera e propria malattia e la Regione ha deciso che siano i SerT a occuparsene, ma senza darci risorse”. Infi ne, il respon-sabile del SerT, alla luce di una delle più gravi ripercussioni del fenomeno, il dissesto fi nanziario, ha indicato una delle possibili e auspicabili azioni che potrebbero mettere in atto i comuni attraverso i Servizi Sociali, l’istituzione di una sorta di servizio o spor-tello per aiutare il giocatore compulsivo a “gestire” il proprio debito. Annalisa Da Ros ha quindi approfondito nel dettaglio il tratta-mento che viene offerto dal SerT a chi soffre

di ludopatia.Tutti d’accordo, gli amministratori

locali, nel combattere questa piaga, ma il problema è che hanno a disposizione armi “spuntate” e che devono lottare contro un business enorme che fa gola anche allo Stato (non sono mancate parole dure per l’atteggiamento morbido dei vari Governi), che non si limita più al mondo delle slot ma-chine ma ormai imperversa anche on line e che, altro punto inquietante, vede spesso i tentacoli della malavita organizzata.

“In Veneto si spendono per il gioco d’azzardo 503 milioni di euro l’anno, seconda regione italiana dopo la Lombar-dia con 1.284 milioni, con una spesa per abitante di 103 euro annui; si tratta della terza industria italiana con il 4% del PIL na-zionale, oltre cinquemila aziende e 120mila addetti, 400mila slot machine, 6.181 locali e agenzie autorizzati: l’Italia rappresenta il 15% del mercato europeo e il 4% del mer-cato mondiale. Sono 15 milioni i giocatori abituali, tre quelli a rischio patologico, circa 800mila i giocatori già malati. Lo Stato in-cassa di tasse 8 miliardi l’anno, ma deve

spenderne 5-6 per curare i dipendenti da gioco” ha concluso Livieri, snocciolando al-cune cifre del fenomeno.

I Comuni di concreto possono fare ben poco. Ma possono fare molto per sensibi-lizzare la popolazione e soprattutto chi governa.

“Chiediamo e ci batteremo affi nché venga rivisto tutto l’impianto legislativo e affi nché i Comuni abbiamo maggiori possibi-lità di azione e controllo sul territorio, anche alla luce del fatto che poi i problemi econo-mici - e non solo - legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo si scaricano sui nostri servi-zi sociali: a tal fi ne è in atto una raccolta di fi rme per cambiare la legge - ha concluso il presidente della conferenza dei sindaci - E mi auguro che quanti più Comuni possibile approvino il documento già votato da tutti quelli del Miranese perché dobbiamo dare un segnale forte a un Governo da cui conti-nuano ad arrivare segnali inquietanti, come l’emendamento approvato prima di Natale e nel quale si arriva a prefi gurare sanzioni per le Amministrazioni che prendono provvedi-menti contro il gioco d’azzardo”.

di Ornella Jovane

Dipendenze Comuni del Miranese uniti per contrastare una vera malattia che distrugge centinaia di famiglie

Gioco d’azzardo, epidemia che “prolifera” nella crisi

Si moltiplicano in tutta l’area del veneziano le iniziative con-tro il proliferare nei bar delle slot machine, una peste sociale che crea dipendenza patologica. Il partito Italia dei Valori ha

organizzato una raccolta di fi rme contro gioco d’azzardo e per una legge di iniziativa popolare che lo abolisca. ”Le persone che soffrono di dipendenza da gioco - spiega Michele Lionetti referen-te nel veneziano di Idv - giocano almeno 3-4 volte alla settimana e questo dall’arrivo della crisi 5 anni fa, è un atteggiamento che è cresciuto sempre più. Queste persone sono attratte più che dai

Casinò, dalle slot machine di bar, trattorie e tabaccherie. I giocatori più incalliti sono anziani, giocano con frequenza anche a Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto. Ma ci sono anche un migliaio di per-sone che hanno sviluppato una patologia di forte dipendenza dal gioco d’azzardo”. Ora per Idv è ora di porre un freno alla piaga sociale. “Queste persone - continua Lionetti referente provincia-le dell’Idv - hanno provocato danni economici enormi alle loro famiglie, hanno dilapidato tutto e messo in crisi rapporti coniu-gali e familiari. Questa piaga va fermata”. I banchetti sono stati

presenti al mercato di Marghera al mercato di Mirano in Piazza Martiri, al mercato di Mira, e a quello del venerdì di Dolo. Con tutti questi banchetti sono stati raccolte oltre mille sottoscrizioni. Sia il comune di Venezia, che quelli della Riviera del Brenta e del Miranese, sono intenzionati a mettere un freno alla diffusione delle macchinette mangiasoldi nei bar. Per la creazione di loca-li liberi dalle macchinette e per azioni più decise contro il gioco d’azzardo, si sono già pronunciati i comuni e i consigli comunali di Mira, Campagna Lupia, Stra, Santa Maria di Sala. A.A.

LE INIZIATIvE RACCOLTA DI FIRME E BAR LIBERI DALLE SLOT

un’epidemia che tro-va terreno fertile nella crisi economica

L’incontro pubblico che si è svolto a Martellago

FAI UNA CROCE SUL QUADRATOPER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI SCHEDA D’ISCRIZIONE

NOME DATA DI NASCITAINDIRIZZOTELEFONO

DATA FIRMA

COGNOME ASSOCIAZIONE VOLONTARIITALIANI DEL SANGUE

ASSOCIAZIONE ITALIANADONATORI ORAGANI

ASSOCIAZIONE DONATORIMIDOLLO OSSEO(limite età 18-37 anni) consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)

Page 21: Cavarzere gen2014 n12

21Spazi aperti 3Spazi aperti

Coldiretti stima danni per 6-7 milioni di euro. Disastro per cereali ortaggi e vini pregiati di Alessandro Abbadir

Maltempo Le piogge di inizio febbraio hanno provocato disagi in tutto il Veneziano

Le piogge copiose di inizio febbraio hanno manda-to in tilt il territorio veneziano, soprattutto le aree del Veneto orientale con tracimazione di fi umi nel

portogruarese e a San Donà, ma non solo. Problemi per la tenuta di canali e reti idriche si sono avuti anche nel miranese nell’area di Martellago e Mirano e in Riviera del Brenta, e anche nell’area di Chioggia dove a cau-sa del livello del Gorzone, sono state evacuate diverse famiglie. Sotto accusa per l’ennesima volta sono fi niti i Consorzi di bonifi ca, ma stavolta colpe sembrano non essercene. La quantità di pioggia caduta per giorni e giorni, unita alle grandi nevicate in montagna avrebbe messo comunque in crisi i sistemi idrici provinciali gestiti dai consorzi e dal Genio Civile. Nel Veneto Orientale si chiede il rialzo delle arginature per i tratti che già nel passato hanno evidenziato le maggiori criticità, in particolare lungo il fi ume Meolo in località Madonna delle Prese e Ca’Corner, vicino il fi ume Vallio a monte del ponte di via Ca’Tron e sul fi ume Palumbo. La siste-mazione degli argini da sola probabilmente non basta a scongiurare nuove alluvioni, ma è necessario anche lo scavo dell’alveo dei fi umi che non avviene da decine di anni. I residenti nelle località a cavallo tra San Donà

e Noventa, chiedono interventi per prevenire esonda-zioni del Circogno. Il canale è tracimato in alcuni punti richiedendo l’intervento della Protezione Civile. Tra le richieste, c’è quella di intervenire sulla chiusa in località Brian che, essendo uno dei punti principali del sistema dei canali della zona, dovrebbe garantire benefi ci anche sul Circogno in caso di piena. I danni si contano per mi-lioni di euro e un settore che più rischia di pagare degli altri è quello agricolo. Si stimano infatti tra i sei e i sette milioni di euro, i danni complessivi al comparto. Nel veneziano si concentra oltre la metà dei danni subiti a livello regionale (l’altra metà è concentrata in provincia di Padova colpita anche questa dalle disastrose inon-dazioni che hanno fatto fi nire sott’acqua Montegrotto e Tribano). I conti da fare in agricoltura nel veneziano

sono molti. Alle colture andate distrutte vanno infatti sommati, i costi che le imprese agricole dovranno soste-nere per coprire i danni alle strutture per le lavorazioni che si renderanno necessarie per ripristinare i campi allagati. Quali sono state le colture più colpite? Per Col-diretti ad esempio le coltivazioni a seminativo di cereali con tutta la pioggia caduta, hanno sofferto asfi ssia e il raccolto è compromesso. Male pure gli ortaggi che stanno marcendo nei campi che sono stati sommersi dall’acqua. La zona più colpita è anche dal punto di vista dei danni in agricoltura, è quella del Veneto Orien-tale. I pregiati vigneti Doc del Piave sono stati sommersi dall’acqua, mentre nelle serre a causa dell’umidità le muffe stanno distruggendo le coltivazioni. A.A.

Allagamenti, agricoltura in ginocchio

Un aiuto dalla Cassa di Risparmio di Venezia per chi ha subito danni dalle recenti alluvioni. L’isti-tuto di credito infatti ha messo a disposizione 5

milioni di euro per la ricostruzione. A chi è rivolto il fon-do? Ne potranno usufruire aziende e famiglie dell’inte-ra provincia e le condizioni per avere il denaro potranno essere decisi a seconda dei casi, cioè a discrezionalità della banca. Così per gli imprenditori ci potranno essere fi nanziamenti fi no a 18 mesi ma anche con durata fi no a cinque anni, spese d’istruttoria scontate del 50 per cento e la possibilità di benefi ciare della moratoria Abi per sospendere le rate dei mutui e la proroga, fi no a un massimo di 120 giorni, delle scadenze degli anticipi dei crediti. Per le famiglie colpite dal maltempo ci sarà la possibilità di avere dei fi nanziamenti con durata sino ai sei anni. Per accedere ai servizi, basterà rivolgersi a uno degli sportelli e presentare l’autocertifi cazione del danno. Insomma le banche fi nalmente provano a dare un contributo ad un’area già colpita dalla crisi degli ultimi anni e ora dal maltempo.

Banche

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ADOTTAMIPaco. Maschio di 4 anni, labrador puro.

Aveva un grande recinto dove era libero di correre e giocare poi è stato spostato in un recinto più piccolo. Era penalizzato e sofferente. Vuole correre. Ora è un ospite

a.p.a. Paco ha bisogno di spazio e attenzioni ma solo da persone esperte.

Mafalda. Simil pastyore belga. Arrivò in rifugio circa 7 mesi fa. Fu subito adottata da una bravissima famiglia. Poi iniziò ad avere comportamenti di gelosia e non era più gestibile. Mafalda ha circa 5 anni, sterilizzata, carattere peperino ma con un grande bisogno di essere considerata.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus3289620233

Rassel. Meticcio maschio giovane, circa 4 anni, da 3 e mezzo in rifugio. Arrivato cucciolo e molto impaurito.

E’ stato adottato poi riportato in rifugio. Lui ama la libertà, scavalca le recinzioni... Per Rassel servirebbe

una persona paziente che lo accogliesse in casa

Punto. Maschio, taglia medio-piccola circa kg.10, di 8-10 anni. Il suo corpo e segnato dalla sofferenza Recuperato sempre nella stessa strada, quella che porta dritto in rifugio! Punto ha il corpo curvo per due grosse ernie perianali. Il suo intervento è urgentissimo e verrà fatto quanto prima poi tornerà un cane normale e fi ero.

Orlando. Setter maschio di circa 6-7 anni. Recuperato vagante in aperta campagna. Ora è nostro ospite. Odia la reclusione e abbaia se messo in spazio molto piccoli.

Ama vedere persone e rimanere sdraiato al sole. Cerchia-mo per lui un posticino dove riprendere le forze

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Page 22: Cavarzere gen2014 n12

5Mondo scuola

Le ore di scienze motorie “palestra” per migliorare le performance nello studio e presentarsi con una marcia in

più sul mercato del lavoro. Banco di prova per testare le proprie capacità sono gli sport nautici (canoa, dragone, kayak, voga alla veneta): “a tavolino” si creano per gli stu-denti situazioni per stimolare in loro quelle abilità che non fanno strettamente parte del curriculum scolastico, ma sono utili nella vita, all’università come nel lavoro: assumere deci-sioni in gruppo, reagire a un cambio di programma improvviso, af-frontare la competizione...

Il progetto si chiama “Sport Natura e Storia: Palestra di competenze” e vede la collaborazione fra Università, impresa e scuola: il Competency Centre di Ca’ Foscari (CFCC), laboratorio per sviluppare le com-petenze trasversali, Venezi@Opportunità, Azienda Speciale della Camera di Commer-cio di Venezia, e Up Sport Veneto, associa-

zione sportiva, culturale e formativa.L’iniziativa è stata presentata alla stam-

pa il 29 gennaio, nella sede camerale di Mestre, presenti Roberto Crosta, segretario generale della Camera di Venezia, Alberto Capuzzo, direttore di Venezi@Opportunità, Fabrizio Gerli, direttore del CFCC, Laura Di Lucia Coletti e Odino Franceschini, di Up

Sport Veneto, e Gian-franco Bettin assessore alle Politiche Giovanili di Venezia.

Settecento studen-ti all’anno delle supe-riori di Mestre stanno

“allenando” le loro competenze trasversali, come fl essibilità, lavoro di gruppo, orienta-mento al risultato, durante le ore di sport nautici svolti in orario scolastico. L’attività è proposta in due momenti. Un primo gruppo ha iniziato a novembre e fi nirà a febbraio, un secondo inizierà a marzo e fi nirà a giu-gno, per un totale di mille studenti parte-cipanti (700 “attivi” e 300 del gruppo di controllo).

A inizio semestre è stato somministrato a 500 studenti un questionario di auto ed etero valutazione, messo a punto dal CFCC: in 30 domande, i ragazzi hanno valutato le loro competenze trasversali (capacità di ascoltare gli altri, affrontare situazioni stressanti…). Una parte di questi studenti, 350, è stata quindi coinvolta nel progetto. Ogni studente, a fi ne attività, compila un diario personale in cui valuta i comporta-menti adottati nelle situazioni proposte, il risultato, e cosa avrebbe dovuto fare di diverso. A fi ne semestre a tutti gli studenti sarà riproposto lo stesso questionario compi-lato inizialmente. Al termine il Competency Centre traccerà la fotografi a iniziale e fi nale, potendo così comparare il gruppo coinvolto e il gruppo di controllo.

“Grazie alla collaborazione con Vene-zi@Opportunità il Competency Centre di Ca’ Foscari esce dai confi ni universitari e si allarga dalle scuole al mondo del lavoro – spiega Fabrizio Gerli - E’ un segnale della “trasversalità” delle competenze che insegniamo e dell’importanza che esse ri-

coprono nelle fasi della vita dallo studio al lavoro. L’ambito sportivo si dimostra un’ot-tima palestra, e il CFCC persegue anche qui la sua mission: aumentare la competitività degli studenti, prepararli alle sfi de più im-portanti”.

“Abbiamo cercato di fornire un contribu-to al progetto, in linea con la nostra mission aziendale, stimolando un più stretto rappor-to tra Università e mondo scolastico – ag-giunge Alberto Capuzzo - I ragazzi hanno bisogno di fare esperienze che siano loro utili a comprende le dinamiche del mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo”.

“L’idea di usare lo sport come “spazio” per educare è da sempre il nostro punto di partenza – conclude Odino Franceschini - e

questo sviluppo verso una palestra di com-petenze trasversali nasce da uno scambio prezioso con Venezia@Opportunità, che ha sostenuto il progetto riconoscendone il valore ed ha agito per connettere il mon-do della scuola con la ricerca universitaria. Un’esperienza che si avvale dell’apporto dei docenti dei vari istituti superiori di Mestre e degli istruttori delle società sportive coinvol-te del Polo Nautico di San Giuliano, Canoa Club Mestre e del G.S. Voga Veneta Mestre, che agisce per contaminare realtà diverse, in cui continua a credere il Comune di Venezia, e per il quale, per il suo valore formativo, anche la Direzione Regionale del Miur ha mostrato molto interesse”.

di Ornella Jovane

Problem solving, role playing, mastery learning...: attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche della didattica le ore di scienze motorie diventano occasione per migliorare le proprie performance nello studio, nel lavoro e nella vita

Il progetto per gli istituti superiori “Sport, natura e storia: palestra di competenze” nato dalla collaborazione tra Competency Center di Ca’Foscari, Up Sport Veneto e Camera di Commercio

Voga e canoa, lo sport allena gli studenti alla vita

La conferenza stampa di presentazione del progetto

Attraverso gli sport si creano “a tavolino” situazioni per stimolare negli studenti quelle abilità che aiutano nella vita

22 Mondo scuola

Page 23: Cavarzere gen2014 n12

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Limena

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VillafrancaPadovana

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Tensioni all’interno

del Partito Democratico

Porto Tolle

pag. 17

Potranno avere inizio già entro la

fi ne dell’anno i lavori di riqualifi cazione

del quartiere Norge di Rosolina che

permetteranno ai residenti di potersi

godere al meglio gli spazi all’aperto del

centro della frazione

ROSOLINA, RIQUALIFICAZIONE

DEL QUARTIERE NORGE

pag. 18

Taglio delle Province,

Delrio fa partire

il countdown

Enti locali

pag. 34

pagg. 4-5 e 6

Casa di cura di Porto Viro,

non è più presidio ospedaliero

Con l’approvazione delle schede ospedaliere

è stata declassata la struttura

Il coro delle forze politiche bassopolesane

si è alzato unanime e trasversalmente

contro la perdita decretata dalla schede

ospedaliere regionali del presidio ospedalie-

ro della casa di cura Madonna della Salute

di Porto Viro, appellativo che permetteva di

porre il nosocomio in posizione di assoluta

parità rispetto alla sanità pubblica e che nel

rapporto annuale di Agenas (Agenzia Nazio-

nale per i servizi sanitari) ha indicato come

il secondo miglior centro del Veneto nel trat-

tare gli infarti del miocardio. Per discutere

in merito alla questione, la sala consiliare

portovirese è stata recentemente teatro

dell’incontro pubblico “L’ospedale di Porto

Viro mutilato da Venezia: pronto soccorso al

pronto soccorso” promosso dal capogruppo

di Uniti per Porto Viro Thomas Giacon e a

cui hanno partecipato diversi rappresentanti

istituzionali compresi i consiglieri regionali

Cristiano Corazzari e Graziano Azzalin, oltre

all’onorevole Diego Crivellari, tutti accomu-

nati da un unico scopo dopo il declassa-

mento avvenuto con le schede ospedaliere

predisposte dalla Giunta ed approvate dalla

V commissione regionale. Geremia Gennari,

ricordando l’ordine del giorno approvato ad

agosto all’unanimità in consiglio comunale

per il mantenimento del presidio ospedalie-

ro, ha voluto ancora una volta precisare che

“Porto Viro non arretrerà di un millimetro:

se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia,

lo faremo.

Assolti i 25 attivisti

di Greenpeace

Centrale Enel

pag. 14

La struttura del costo di 500.000 euro

circa è stata fi nanziata con 250.000 euro

provenienti da un contributo regionale e il

rimanente sarà addebitato con ammorta-

mento nel piano Tia/Tares. Tra le novità del

centro, spiccano le modalità di accesso e di

conferimento dei rifi uti

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EDITORIALE

Davanti al “dio palanca”

così fan tutti di Nicola Stievano

“Davanti al dio palanca non ci

sono fratelli, amici o parenti”:

è una delle frasi pronunciate

in una delle decine di intercettazioni della

recente inchiesta sulla rete di corruzione

legata agli appalti pubblici. Poche parole

che sintetizzano, ancora una volta se ce ne

fosse il bisogno, qual è il criterio adottato

da funzionari pubblici infedeli e da impren-

ditori complici. Il denaro, ovviamente, che

giustifi ca i favori piccoli e grandi, gli “ag-

giustamenti” di gare e procedure, il ritocco

in corso d’opera, sempre a danno del pub-

blico e, di conseguenza, di ciascuno di noi.

Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche

banconota da 50-100 euro di tanto in

tanto, che sottoforma di “regali” come

il viaggio esotico ma anche una mano di

bianco in casa o qualche piccolo lavoretto

“extra”. E’ la corruzione nostrana, di pic-

colo cabotaggio e piccola pezzatura, quella

che alimenta una zona grigia di cui nessuno

conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo

passo che poi giustifi ca tutti gli altri, fi no ad

arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome

del “dio palanca”, ovviamente, ma anche

di una distorta concezione di moralità e di

senso civico. Perché dunque scandalizzarsi

se “così fan tutti”?

continua a pag. 3

continua a pag. 10

L’Intervento

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto

e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito

le raccomandazioni europee della Convenzione

del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente

allarme sociale determinato dai delitti contro le donne.

Violenza sulle donne, il decreto

legge sullo stalking

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di Silvia Giuriato*

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Il Parco forse è stato salvato da una rana

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Dalla crisi non si esce, sindacati preoccupati

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CARCERE, IL SERT MIGLIORA LE CONDIZIONI SANITARIE

Passa da 110 a 70 km orari il limite della velocità nell’arteria stradale strategica S.S. 434 meglio nota come

Transpolesana. La decisione è stata presa dall’Anas. Polemico Corazzari

che ha indicato nelle voragini aperte sul manto stradale il vero problema per gli

automobilisti che transitano.

pag. 10

SULLA S.S. 434 SI VIAGGIA A 70 CHILOMETRI L’ORA

C’è stato un taglio considerevole di risorse, soprattutto di fornitura di

certi farmaci, che se vogliono devono procurarsi pagando, quindi alle persone

detenute oltre alla libertà viene tolta loro anche la salute.

Fondamentale l’intervento prestato dal Sert.

pag. 12

La guida alla nuova mostra del Roverella

Arte

pag. 26-27

pagg. 4-5

Serve un cambio di rotta per il Cen.Ser?In molti credono possibile un rilancio ma non esclusivamente legato alle fi ere

Malato grave aveva defi nito il Cen.Ser la presidente della Provincia, qualche anno fa. I costi di gestione

molto alti avevano di fatto portato ad uno stato debitorio importante, si parlava di oltre un milione di euro che lo stesso ente aveva cercato di abbattere indicendo un bando di vendita per alcuni dei propri immobili. Va detto, e lo conferma il neodeputato Diego Crivellari, che negli ultimi anni si è compiuto un importante lavoro di risanamento dei con-ti. “Di questo – ha spiegato - va dato atto

agli amministratori”. Infatti per tentare di rientrate dallo stato debitorio lo scorso anno è stato fatto un piano di rientro che prevede-va un accordo con RovigoExpò, una società partecipata, in larga parte, dalla Regione Ve-neto e dalla Camera di commercio di Rovigo, al quale fu affi dato il compito di organizzare eventi (fi ere, convegni, presentazioni, ecc...) prevalentemente, ma non esclusivamente, presso il Centro Servizi di Rovigo. Lo scopo prefi sso era, ed è tuttora, quello di far sì che il Cen.Ser di Rovigo diventasse luogo di riferi-

mento per lo svolgimento di manifestazioni, anche specifi che e settoriali; il fi ne, inoltre, era quello di far conoscere il Polesine e di renderlo soggetto ospitante di eventi rilevanti al livello nazionale e internazionale. L’attività svolta lo scorso anno, tuttavia, non sembrata essere così signifi cativa per il rilancio della struttura dell’ex zuccherifi cio e in molti oggi pensano che una nuova vita della struttura potrebbe essere garantita da un totale cam-bio di rotta.

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 25 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Rovigo

EDITORIALE

La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*

Dalle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero ine-stricabile, o perlomeno diffi cilmente

risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Pro-prio quello che non ci voleva in una situa-zione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fi ne.

Il ciclone o tsunami (come lo defi nisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata.

Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di par-titi che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa par-te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord.

Due partiti che fi no a due anni fa ave-vano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elet-torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.

continua a pag. 3*[email protected]

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L’Intervento

Come tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun-ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi

è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune.

Benedetto Papa…

*Parroco Chioggia

di Don Angelo Busetto*

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Tensioni all’interno

del Partito Democratico

Porto Tolle

pag. 17

Potranno avere inizio già entro la

fi ne dell’anno i lavori di riqualifi cazione

del quartiere Norge di Rosolina che

permetteranno ai residenti di potersi

godere al meglio gli spazi all’aperto del

centro della frazione

ROSOLINA, RIQUALIFICAZIONE

DEL QUARTIERE NORGE

pag. 18

Taglio delle Province,

Delrio fa partire

il countdown

Enti locali

pag. 34

pagg. 4-5 e 6

Casa di cura di Porto Viro,

non è più presidio ospedaliero

Con l’approvazione delle schede ospedaliere

è stata declassata la struttura

Il coro delle forze politiche bassopolesane

si è alzato unanime e trasversalmente

contro la perdita decretata dalla schede

ospedaliere regionali del presidio ospedalie-

ro della casa di cura Madonna della Salute

di Porto Viro, appellativo che permetteva di

porre il nosocomio in posizione di assoluta

parità rispetto alla sanità pubblica e che nel

rapporto annuale di Agenas (Agenzia Nazio-

nale per i servizi sanitari) ha indicato come

il secondo miglior centro del Veneto nel trat-

tare gli infarti del miocardio. Per discutere

in merito alla questione, la sala consiliare

portovirese è stata recentemente teatro

dell’incontro pubblico “L’ospedale di Porto

Viro mutilato da Venezia: pronto soccorso al

pronto soccorso” promosso dal capogruppo

di Uniti per Porto Viro Thomas Giacon e a

cui hanno partecipato diversi rappresentanti

istituzionali compresi i consiglieri regionali

Cristiano Corazzari e Graziano Azzalin, oltre

all’onorevole Diego Crivellari, tutti accomu-

nati da un unico scopo dopo il declassa-

mento avvenuto con le schede ospedaliere

predisposte dalla Giunta ed approvate dalla

V commissione regionale. Geremia Gennari,

ricordando l’ordine del giorno approvato ad

agosto all’unanimità in consiglio comunale

per il mantenimento del presidio ospedalie-

ro, ha voluto ancora una volta precisare che

“Porto Viro non arretrerà di un millimetro:

se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia,

lo faremo.

Assolti i 25 attivisti

di Greenpeace

Centrale Enel

pag. 14

La struttura del costo di 500.000 euro

circa è stata fi nanziata con 250.000 euro

provenienti da un contributo regionale e il

rimanente sarà addebitato con ammorta-

mento nel piano Tia/Tares. Tra le novità del

centro, spiccano le modalità di accesso e di

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pag. 10

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EDITORIALE

Davanti al “dio palanca”

così fan tutti di Nicola Stievano

“Davanti al dio palanca non ci

sono fratelli, amici o parenti”:

è una delle frasi pronunciate

in una delle decine di intercettazioni della

recente inchiesta sulla rete di corruzione

legata agli appalti pubblici. Poche parole

che sintetizzano, ancora una volta se ce ne

fosse il bisogno, qual è il criterio adottato

da funzionari pubblici infedeli e da impren-

ditori complici. Il denaro, ovviamente, che

giustifi ca i favori piccoli e grandi, gli “ag-

giustamenti” di gare e procedure, il ritocco

in corso d’opera, sempre a danno del pub-

blico e, di conseguenza, di ciascuno di noi.

Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche

banconota da 50-100 euro di tanto in

tanto, che sottoforma di “regali” come

il viaggio esotico ma anche una mano di

bianco in casa o qualche piccolo lavoretto

“extra”. E’ la corruzione nostrana, di pic-

colo cabotaggio e piccola pezzatura, quella

che alimenta una zona grigia di cui nessuno

conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo

passo che poi giustifi ca tutti gli altri, fi no ad

arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome

del “dio palanca”, ovviamente, ma anche

di una distorta concezione di moralità e di

senso civico. Perché dunque scandalizzarsi

se “così fan tutti”?

continua a pag. 3

continua a pag. 10

L’Intervento

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto

e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito

le raccomandazioni europee della Convenzione

del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente

allarme sociale determinato dai delitti contro le donne.

Violenza sulle donne, il decreto

legge sullo stalking

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Il Parco forse è stato salvato da una rana

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Dalla crisi non si esce, sindacati preoccupati

Lavoro

pag. 8

CARCERE, IL SERT MIGLIORA LE CONDIZIONI SANITARIE

Passa da 110 a 70 km orari il limite della velocità nell’arteria stradale strategica S.S. 434 meglio nota come

Transpolesana. La decisione è stata presa dall’Anas. Polemico Corazzari

che ha indicato nelle voragini aperte sul manto stradale il vero problema per gli

automobilisti che transitano.

pag. 10

SULLA S.S. 434 SI VIAGGIA A 70 CHILOMETRI L’ORA

C’è stato un taglio considerevole di risorse, soprattutto di fornitura di

certi farmaci, che se vogliono devono procurarsi pagando, quindi alle persone

detenute oltre alla libertà viene tolta loro anche la salute.

Fondamentale l’intervento prestato dal Sert.

pag. 12

La guida alla nuova mostra del Roverella

Arte

pag. 26-27

pagg. 4-5

Serve un cambio di rotta per il Cen.Ser?In molti credono possibile un rilancio ma non esclusivamente legato alle fi ere

Malato grave aveva defi nito il Cen.Ser la presidente della Provincia, qualche anno fa. I costi di gestione

molto alti avevano di fatto portato ad uno stato debitorio importante, si parlava di oltre un milione di euro che lo stesso ente aveva cercato di abbattere indicendo un bando di vendita per alcuni dei propri immobili. Va detto, e lo conferma il neodeputato Diego Crivellari, che negli ultimi anni si è compiuto un importante lavoro di risanamento dei con-ti. “Di questo – ha spiegato - va dato atto

agli amministratori”. Infatti per tentare di rientrate dallo stato debitorio lo scorso anno è stato fatto un piano di rientro che prevede-va un accordo con RovigoExpò, una società partecipata, in larga parte, dalla Regione Ve-neto e dalla Camera di commercio di Rovigo, al quale fu affi dato il compito di organizzare eventi (fi ere, convegni, presentazioni, ecc...) prevalentemente, ma non esclusivamente, presso il Centro Servizi di Rovigo. Lo scopo prefi sso era, ed è tuttora, quello di far sì che il Cen.Ser di Rovigo diventasse luogo di riferi-

mento per lo svolgimento di manifestazioni, anche specifi che e settoriali; il fi ne, inoltre, era quello di far conoscere il Polesine e di renderlo soggetto ospitante di eventi rilevanti al livello nazionale e internazionale. L’attività svolta lo scorso anno, tuttavia, non sembrata essere così signifi cativa per il rilancio della struttura dell’ex zuccherifi cio e in molti oggi pensano che una nuova vita della struttura potrebbe essere garantita da un totale cam-bio di rotta.

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di Rovigo

EDITORIALE

La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*

Dalle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero ine-stricabile, o perlomeno diffi cilmente

risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Pro-prio quello che non ci voleva in una situa-zione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fi ne.

Il ciclone o tsunami (come lo defi nisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata.

Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di par-titi che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa par-te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord.

Due partiti che fi no a due anni fa ave-vano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elet-torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.

continua a pag. 3*[email protected]

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L’Intervento

Come tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun-ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi

è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune.

Benedetto Papa…

*Parroco Chioggia

di Don Angelo Busetto*

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Page 26: Cavarzere gen2014 n12

26 Personaggio

QUESTO PERSONAGGIO NON VA SU CHIOGGIA PERCHé è GIà NELLE PAGINE INTERNE

CHIOGGIA NON HA LA PAGINA PROVINCIALE DEL PERSONAGGIO

FOTO NELLA RACCOLTA DATI DI CHIOGGIA

6 Personaggio

Era il dicembre 1974 quando anche a Chioggia si costituiva la locale sezione della Gioventù Musicale d’Italia e con il

concerto del Trio Jazz Cesare Poggi si dava l’avvio l’11 gennaio 1975 alla prima stagio-ne concertistica. Da allora sono stati organiz-zati circa 400 concerti con la partecipazione di artisti di alto livello provenienti da tutte le parti del mondo e nello stesso tempo si è lavorato per intrecciare rapporti di collabora-zione con le scuole, gli Enti Pubblici ed altre associazioni.

La Gioventù Musi-cale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, è la sezione italiana della Federation Internationale des Jeunesses Mu-sicales, un’organizzazione internazionale, creata a Bruxelles nel 1945, di cui fanno parte paesi in tutto il mondo, con lo scopo comune di diffondere la musica - in partico-lare presso i giovani - senza distinzioni di cultura, razza, lingua. La sua vastissima at-tività spazia dalla musica classica al jazz, al

folk, alla musica etnica, fi no alle più recenti espressioni musicali.

“Ascoltare musica, fare musica, formare i giovani alla musica”: questi i propositi dei fondatori e l’avvicinare il pubblico dei giova-ni e dei giovanissimi alla conoscenza degli aspetti più veri della musica, e della musica classica in particolare, è un compito reso an-cora più attuale dalla necessità di salvaguar-

dare e trasmettere alle nuove generazioni un inestimabile patrimo-nio di civiltà e cultura.

E con l’intento di portare la musica tra la gente, tra i giovani, tra

gli anziani e a tutte le categorie socialmen-te deboli, da gennaio del 1978 la sezione chioggiotta della Gioventù Musicale colla-bora nell’organizzare Corsi di Orientamento Musicale di Tipo Bandistico. Ed è proprio da questi corsi che rinascerà a Chioggia la Ban-da Musicale Cittadina e poco dopo anche il Coro Popolare Chioggiotto.

Considerato lo scopo promozionale e

formativo la G.M.I. ha da sempre tenuto bassi prezzi degli abbonamenti e biglietti, permettendo a tutti gli strati sociali, in modo particolare agli allievi e genitori della scuola di musica gestita dalla Banda Cittadina e dal Coro Popolare Chioggiotto e a tutte le asso-ciazioni di volontariato compresa l’Università Popolare, di usufruire di un così elevato livel-lo artistico.

Oltre alla consueta stagione concerti-stica primaverile effettuata in Auditorium comunale, la Gioventù Musicale ha pro-mosso concerti anche nelle frazioni di Valli, Sant’Anna e Cavanella d’Adige (dal 1994 al 2009) ed ha partecipato alla rassegna estiva Inchiostro, insieme ad Arteven, l’Asso-ciazione lirico Clodiense e Veneto Jazz, dal 1998 al 2008.

Il Presidente a Chioggia, dalla fondazio-ne, è il professor Loris Tiozzo inserito tra i Soci Promotori della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia.

La XL Stagione Concertistica 2014 prenderà il via domenica 13 aprile con il Quintetto Verona Concentus Ottoni. Segui-

rà domenica 20 aprile Emanule Buono (I premio al Concorso Internazione Pittaluga di Alessandria 2013), domenica 27 aprile Alessandro Chioappetta Quartet, domenica 4 maggio Ipanema Duo, domenica 11 mag-gio “L’eredità”, opera da camera con testo di Paolo Padoan e musiche di Luigi Donorà, domenica 18 maggio “Rifrazioni” con Rita Poli, violno, e Francesca Feola, chitarra. Ulti-mo appuntamento domenica 25 maggio con

le musiche popolari proposte dal Complesso vocale-strumentale Città di Chioggia.

Tutti i concerti si terranno all’Auditorium comunale S. Nicolò a Chioggia con inizio alle ore 17,15. L’abbonamento costa 15,00 euro (biglietto per concerto 3,00euro). I biglietti e gli abbonamenti sono in vendita presso la sede della Gioventù Musicale a pa-lazzo Ravagnan in Riva Vena o la sera di cia-scun concerto all’ingresso dell’Auditorium.

di Eugenio Ferrarese

Anniversari La sezione locale della italiana Federation International des Jeunesses

Quaranta stagioni in musica per la Gioventù musicale di Chioggia

L’esordio nel dicembre 1974: da allora sono stati organizzati circa 400 concerti con artisti da tutto il mondo

Gmi con Gazzelloni nel 1980, Luigi Donorà e Tiziana Scandaletti 1993, Ensamble Oswald Von Volkenstein 1995, Verona Concentus ottoni 2013

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27Cultura provinciale

Dal 15 febbraio al 4 marzo arriva l’attesissimo appuntamento con il carnevale di Venezia. Per l’edizione di

quest’anno la proposta sarà varia e per tutti i gusti e coinvolgerà anche la terra ferma. Direttore artistico di questa edizione è Da-vide Rampello che ha titolato la kermesse: La Natura Fantastica.

Il Carnevale di quest’anno sarà ispira-to al fi abesco, del me-raviglioso e del fanta-stico legato alla natura animale e vegetale; il Carnevale della fantasia e della natura. Un Carnevale globale perché ogni cultura ha, fi n dalle proprie origini, colto dal patrimonio del fantastico e del fi abesco come metafora nar-rativa della vita. Un Carnevale dell’attualità perché il fi abesco naturalistico è il modo con cui affrontare, nella festa, i temi profondi del rapporto tra il genere umano e l’ambien-te: i boschi, le valli, i mari, i monti, le lagune e le misteriose creature animali e vegetali

che li abitano. Venerdì 14 Febbraio si apre la ker-

messe veneziana, con spettacoli teatrali, conferenze, mostre, proiezioni, e in diversi luoghi simbolo di Venezia quali: il teatro Fondamenta Nuova; proiezioni alla Casa

del Cinema; mostre a Palazzo Grimani, Col-lezione Peggy Guggen-heim, Museo di Storia Naturale, Fondazione Querini Stampalia; conferenze all’istitu-

to Veneto di Scienze Lettere e Arti; e una pista di pattinaggio sul ghiaccio in campo san Polo. Non mancheranno i tradizioni ap-puntanti del volo dell’angelo e il concorso delle Marie accompagnato da concorsi per la maschera più bella.

Tra gli appuntanti tradizionali: sabato 22 Febbraio, alle ore 14.30, l’attesissimo appuntamento con la Festa delle Marie in Piazza San Marco. Domenica 23 Febbraio, alle ore 12, il Volo dell’Angelo dal campa-

nile di San Marco. Domenica 2 marzo, alle ore 12, in Piazza Ferretto a Mestre il Volo dell’Asino e, sempre alle ore 12, il Volo dell’Aquila in Piazza San Marco. Martedì 4 marzo, alle ore 16.30, la premiazione della Maria più bella del carnevale in Piazza San Marco.

“L’immagine di Giorgio Cavazzano, fumettista Disney, per il Carnevale 2014, comunica una grande gioia di far festa per-ché è irriverente e fi lologica al tempo stesso - dice il direttore artistico Davide Rampello

- il gabbiano vestito da doge è un piccolo capolavoro e le citazioni artistiche e architet-toniche contestualizzano il momento della festa nell’unicum veneziano. Un’immagine molto scenografi ca, in grado di parlare ai bambini come agli adulti: sono certo che darà molte suggestioni a chi è in cerca di un’idea per la propria maschera”.

Quest’anno per la prima volta, l’Arsena-le di Venezia, aprirà le porte al carnevale, con un nuovo decoro scenografi co realiz-zato in collaborazione con la Fenice per

accogliere le maschere e, tutte le sere, da Giovedì Grasso a Martedì Grasso, sfi leranno imbarcazioni caratterizzate con la grafi ca uffi ciale del Carnevale fi rmata da Giorgio Cavazzano.

Per maggiori informazioni sul program-ma del carnevale si può visitare il sito: www.carnevale.venezia.it o seguire gli aggiorna-menti nei social network facebook e twitter, youtube, instagram, pinterest e foursquare.

di Roberta Pasqualetto

La kermesse quest’anno è ispirata al fi abesco, al meraviglioso, al fantastico legato alla natura animale e vegetale, ispirati da una dimensione globale

Eventi Dal 15 febbraio al 4 marzo

Il carnevale di Venezia celebra La Natura Fantastica

La presentazione uffi ciale dell’immagine del “Carnevale di Venezia 2014” realizzata da Giorgio Cavazzano. Il presidente di Vela. Piero Rosa Salva e il direttore artistico del Carnevale Davide Rampello, hanno consegnato al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, una copia autografata del manifesto

Per la prima volta quest’annol’Arsenale di Venezia aprirà le porte al carnevale

Musica La Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia in sinergia

La Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione di Venezia hanno presentato “L’Opera Metropoli-tana”, un progetto per la diffusione della cultura

musicale e concertistica nel territorio della provincia di Venezia. Il cartellone è ricco di eventi e appuntamenti musicali che dall’11 febbraio al 17 maggio interesserà le aree della Riviera Miranese, San Donà di Piave, Je-solo, Chioggia e Portogruaro, grazie alla collaborazio-ne delle Fondazioni comunitarie locali (Terra d’Acqua di San Donà di Piave-Jesolo, Clodiense, Santo Stefano di Portogruaro e Riviera Miranese) che già operano attivamente in questi territori.

L’offerta culturale prevede cicli di conferenze e ascolti guidati, videoproiezioni di opere liriche e con-certi pianistici dei vincitori del prestigioso Premio Vene-zia, considerato ormai uno dei più importanti concorsi pianistici ed giunto quest’anno alla XXX edizione.

Tra gli appuntamenti, anche le esibizioni dell’Or-chestra della Fenice che inaugurerà il Progetto Mozart, iniziativa che, nell’arco temporale di alcuni anni, porte-rà il celebre Teatro veneziano all’esecuzione integrale di tutte le sinfonie del compositore salisburghese.

“Quest’iniziativa – afferma Giuliano Segre, pre-sidente della Fondazione di Venezia – rafforza l’antico legame di collaborazione tra la Fondazione di Venezia e il Teatro La Fenice, e parte dal presupposto che sia ormai anacronistico suddividere la realtà territoriale metropolitana tra centro e periferie. Mobilità e circo-lazione sono le parole chiave di un nuovo modo di intendere le dinamiche culturali del nostro territorio.

Condividiamo con la Fenice l’obiettivo di uscire dalle logiche, ormai stantie, della centralità lagunare, per aprire a zone geografi che per nulla marginali. Forma-zione e veicolazione delle conoscenze sono da sempre tra gli obiettivi prioritari delle nostre due Fondazioni”.

In piena sintonia Cristiano Chiarot, sovrintenden-te del Teatro La Fenice, che sottolinea come “questo progetto, pensato insieme alla Fondazione di Venezia, ci permetta di raggiungere nuovi pubblici, attraverso un’operazione allo stesso tempo formativa e artistica. Negli ultimi anni abbiamo sentito forte l’esigenza di divenire punto di riferimento per tutta l’area regionale, e quest’iniziativa ci permette di esportare, dal punto di vista informativo, formativo e spettacolare, le linee

guida delle nostre attuali stagioni lirica e sinfonica. È un’occasione unica per allargare il nostro pubblico, fa-vorendo quella circolazione di saperi necessaria alla buona salute della musica d’arte, di ieri e di oggi”.

A partire dall’11 febbraio e fi no al 17 maggio 2014, ventiquattro momenti d’incontro scandiscono il fi tto calendario, che va dall’analisi della Traviata alla proiezione del Barbiere di Siviglia – per citare soltanto due dei molti appuntamenti – costruendo una rete ine-dita di palcoscenici nell’obiettivo di rendere la grande musica, e l’arte del vivo in genere, sempre più alla portata di tutti.

S.B.M.

L’Opera metropolitana, eventi e progetti di musica per il territorio

Il Sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot e il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre presentano il progetto l’Opera Metropolitana

(Photo Michele Crosera)

neWs

DOGI E DOGARESSE AI TEMPI DELLA SERENISSIMA

Dogi e Dogaresse ai tempi della Serenissima, è la mostra allestita a Pa-lazzo Ducale a Venezia che inaugurata il 10 gennaio scorso rim-marrà aperta al pubblico

fi no al prossimo 30 giugno. Allestita nei rinnovati spazi dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, l’espo-sizione intende narrare – attraverso opere provenienti dalle prestigiose raccolte del Museo Correr, della sua Biblioteca e dei suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica – l’evoluzione storica di questo simbolo che ritorna in dipinti, sculture, codici miniati, monete, medaglie e nelle insegne tradizionali del potere, a me-moria della vicenda straordinaria di un mondo crollato nel 1797 e poi eternato nella dimensione del mito.Ampio spazio in mostra è dedicato alla fi gura delle dogaresse, in particolare a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un Ritratto attribuito a Palma il Giovane e una tela celebrativa della sua inco-ronazione e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima sposa di un Serenissimo a ricevere uffi -cialmente una pubblica investitura. Info: Email:[email protected]. Call center 848082000www.visitmuve.it

9Cultura provinciale

Un anno di grandi soddisfazioni sul pia-no culturale si è concluso. L’assessore Paolo Fontolan, da noi intervistato,

traccia un bilancio di ciò che è stato il 2013 e preannuncia le novità per l’anno da poco iniziato.

Importanti sono le aspettative, no-nostante le difficoltà economiche sempre più marcate da parte dei Comuni, grazie anche al vivace tessuto culturale e asso-ciazionistico di Cavarzere.

Assessore Fontolan, che bilancio si sente di stilare dell’anno tra-scorso per ciò che riguarda la cultura a Cavarzere?

“Decisamente positivo e mi dichiaro molto soddisfatto dei risultati ottenuti, in quanto l’amministrazione ha offerto ai cavarzerani parecchi appuntamenti all’inse-gna della varietà e della qualità: alcuni even-ti tradizionali sono stati mantenuti e conso-lidati, come la stagione teatrale (realizzata in collaborazione con Arteven – Regione

Veneto e Adriatica Lng), la stagione di tea-tro amatoriale, il concerto di Natale e, con-temporaneamente, sono state offerte delle proposte innovative come il ciclo denomina-to “Cari cantautori”, la rassegna musicale “Giovani note” (che ha visto la presenza di importanti orchestre giovanili di assoluto prestigio), il concerto sinfonico “Omaggio a Giuseppe Verdi” (in foto) del luglio scorso, con il quale è stato celebrato il bicentena-rio della nascita del grande compositore, il concerto di fine anno in collaborazione con

la Fondazione Teatro La Fe-nice, nel quale si è ricordato il centenario dell’Arena di Verona. Tutti

questi appuntamenti hanno ottenuto un considerevole successo di critica, a riprova ulteriore della loro qualità, ma anche di pub-blico, non soltanto cavarzerano.

Assieme a questi eventi, voglio ricorda-

re l’opera, non meno importante, di tutte le realtà cavarzerane che si adoperano per produrre e divulgare la cultura: la Banda cittadina, che riscuote successi ovunque si esibisca, l’Università Popolare, che prosegue nella sua preziosa opera, il coro-orchestra Tullio Serafin, il Fotoclub, il circolo Tullio Se-rafin di Rottanova, Concetto Armonico, Athe-sis Art e molte altre che si fanno e ci fanno onore, assieme ai singoli artisti come, ad esempio, il giovane organista Filippo Turri”.

Cosa riserverà il 2014 a Cavarzere dal punto di vista culturale? È in grado di anticipare qualcosa?

“Posso dire che l’assessorato alla Cultu-ra cercherà, nonostante gli inevitabili tagli di bilancio, di mantenere questo equilibrio tra tradizione ed innovazione.

Ci sarà sicuramente la stagione teatrale e spero che anche la stagione di teatro ama-toriale, visto il grande successo ottenuto, possa essere riproposta, così pure i concerti lirico-sinfonici saranno mantenuti, nei limiti del possibile e delle disponibilità economi-

che. Si cercherà inoltre di portare qualche

appuntamento in più nelle frazioni, oltre al tradizionale bel concerto di Grignella e il concerto gospel di quest’anno a Ca’Briani, entrambi molto apprezzati, per evitare che le frazioni si sentano emarginate dal punto di vista culturale”.

di Nicola Ruzza

Cultura Intervista all’assessore Paolo Fontolan

Appuntamenti culturali vari e di qualità nel 2013

“Cercheremo di portare qualche appuntamento culturale in più nelle frazioni”

L’assessore alla Cultura Paolo Fontolan

Page 28: Cavarzere gen2014 n12

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Lo SPoRT in PRIMo PIAno

Ottimi risultati in campionato per il Ca-nossa Basket Cavarzere, infatti nella categoria Under 17(in foto), i cestisti

cavarzerani si trovano al 3° posto alla vigilia della terza gara del girone di ritorno: una po-sizione in classifica che lascia ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo, programmato ad inizio stagione, dei play off.

“È una squadra molto giovane, ma di valore – afferma Davide Giraldo, allenatore degli Under 14 e degli Aquilotti - , infatti alcu-ni degli atleti militano anche in prima squadra, inoltre quest’anno il Canossa si è affidato ad un nuovo allenatore molto preparato, Giusep-pe Augusti, che ha permesso anche la collabo-razione con la Scuola Basket Polesine – Ro-solina, che condivide con noi il coach e con la quale c’è un fruttuoso scambio di giocatori”.

I ragazzi di Augusti stanno attraversando un periodo di forma smagliante, in quanto hanno inanellato una serie di 5 vittorie con-secutive, nella quale hanno sconfitto la Palla-canestro Lendinara per 76-45, il Basket San

Martino per 66-50, la Pallacanestro Adria per 104-60, la Pallacanestro Montagnana per 68-34 e il Monselice Basket per 76-59 e si apprestano ad ospitare in casa la capolista So-lesino, in una gara che si preannuncia molto equilibrata.

Anche la prima squadra è una formazio-ne nuova, la quale ha raggiunto nello scorso campionato i play off della seconda divisio-ne, la qual cosa ha permesso al Canossa di richiedere il passaggio in Promozione, che la Federazione ha accordato: ovviamente il sal-to di categoria ha portato a confrontarsi con squadre molto ben attrezzate, dunque, per ora, alla fine del girone d’andata, il Canossa occupa la parte bassa della classifica e dunque l’obiettivo da raggiungere è la salvezza, il che

significa evitare la retrocessione automatica e giocarsi la permanenza in Promozione nei play out.

Pieno per gli Under 14: i ragazzi allenati da Giraldo hanno conquistato quattro vittorie in altrettanti incontri disputati, sconfiggendo squadre titolate come la Virtus Padova e il Vigonza; anche gli Aquilotti (i piccoli cestisti dai 9 agli 11 anni) stanno disputando un buon campionato - alla luce del fatto che la squadra cavarzerana è formata da atleti che hanno mediamente uno o due anni in meno degli avversari - e sperano di arrivare a fine stagione tra le prime due squadre, per poter così qualificarsi nella fase successiva, dove si scontreranno le prime classificate dei rispettivi gironi. Canossa Basket ha poi una squadra di amatori: si allenano insieme “vecchie glorie” quarantenni e 25enni alle prime esperienze, tutto all’insegna dell’amicizia e della passione sportiva. Anche gli appassionati partecipano ad un campionato che sta riservando loro del-le soddisfazioni e dei buoni risultati.

Il Canossa in forma smagliante

Nuovi obiettivi e cambio di mentalità sono le parole d’ordine che Stefa-no Boscolo, l’allenatore dell’Asd

Pallavolo San Marco subentrato ad ot-tobre a Martina Tezzon, vuole infondere nella mente delle ragazze dell’Under 16 e della prima squadra. “Fin dal mio arrivo, ho fatto capire alle atlete cosa significa essere una squadra, sia in pale-stra che all’esterno – afferma il tecnico – infatti, mettendo a frutto la mia ven-tennale esperienza di allenatore, ho ten-tato di far superare alle ragazze il livello amatoriale, motivandole e rinnovando le ambizioni della for-mazione, puntando soprattutto sulle più giovani”.

Il lavoro di Bo-scolo ha dato ben presto i frutti sperati: infatti grazie alla dedizione e all’impegno delle giocatrici (alcune delle quali abita-no fuori Cavarzere e per allenarsi sono costrette a percorrere parecchi chilometri in auto) la prima squadra della Pallavo-lo San Marco è al 4°posto nell’ultima giornata del girone d’andata della terza divisione.

Ripercorrendo il campionato iniziato a metà novembre, le ragazze di Bosco-lo, dopo un avvio promettente, in quanto hanno battuto per 3-1 l’Asaf F.lli Cecchet-ti, sono incappate in un periodo difficile

che le ha viste perdere contro L’Ellepi San Giusto Volley, l’Unione sportiva Virtus e la Volley Ariano, ma il duro lavoro in allena-mento ha dato in seguito i risultati sperati. Tra metà dicembre e metà gennaio, la formazione cavarzerana ha inanellato tre vittorie consecutive, battendo tra le mura amiche la Polisportiva San Bortolo e inflig-gendo due secchi 3-0 alla Gsd Papozze Elettrocostruzioni e alla Gs Commenda.

L’obiettivo dichiarato della stagione è raggiungere i play off che permettereb-bero alla Pallavolo San Marco di lottare per cambiare categoria approdando alla

2ª divisione, tuttavia questo si vedrà ad aprile quando finirà la regular season, in ogni caso ciò che conta sono i progres-si nel gioco sia delle

singole giocatrici (alcune delle quali pos-sono compiere un salto di qualità impor-tante come la centrale Martina Menotti) sia della squadra collettivamente.

Un capitolo a parte merita invece l’Under 16, dove l’allenatore ha dovuto ricostruire dalle fondamenta le basi tecni-che, alla luce della giovanissima età delle ragazze, tutte nate nel 2000 o nel 2001. “Ci vuole pazienza – dice Stefano Bosco-lo – ma prima o poi anche loro riusciranno a raccogliere risultati soddisfacenti”.

volleycambio di mentalità e nuove ambizioni Per la Pallavolo san marco

N.R.

Basket Categoria under 17. Davide Giraldo commenta con entusiasmo il campionato

di Nicola Ruzza

Al termine del girone d’andata, il Gordige Calcio registra un bilancio veramente lu-singhiero: 7 vittorie, 2 pareggi e soltanto

3 sconfitte, a cui si aggiunge l’imbattibilità esterna. Davvero un bottino importante per le ragazze allenate da Trevisanello.

Il campionato ha visto esordire la compagine cavarzerana con un pareggio nella tra-sferta di Jesi, che ha poi infilato quattro vittorie consecutive contro il New Team di Cento, il Castelvecchio, il Mestre (vittoria davvero prestigiosa, alla luce della qualità della squadra veneziana) e le udinesi del Bearzi. Soltanto il San Zaccaria, attuale capolista, è riuscita a frenare il ruolino di marcia del Gordige, battendo la squadra cavazerana per 1-0, ma le ragazze hanno metabolizzato velocemente la sconfitta, strapazzando prima la Virtus Romagna, con un pesante 5-0 casalingo, poi la Net. Uno Venezia Lido con un sonoro 4-0. Dicembre, sebbene iniziato sotto i migliori auspici con una vittoria esterna per 3-1 contro il Foligno, ha registrato una battuta d’arresto per le cavarzerane: prima sconfitte in casa dal Vittorio Veneto, poi costrette ad un pareggio con l’Imolese, per poi perdere all’ultima giornata del girone di andata per 2-0 contro la Stella Azzurra. Il girone di ritorno è iniziato con una sconfitta per 2-1 ma, smaltito il passo falso casalingo d’inizio anno con la Jesina, le ragazze del Gordige hanno battuto per 4-3 le ferraresi del New Team, grazie anche alla bravura del portiere Maniezzo. Al termine della 2ª giornata di ritorno, la squadra cavarze-rana si trova al 3°posto della classifica di serie B con ben 26 punti, un risultato notevole per una compagine che, secondo le previsioni di inizio campionato, sembrava destinata alla lotta per la salvezza.

neWs

Calcio femminile. Il bilancio del Girone di andatale ragazze del gordige vanno ben oltre le asPettative con 7 vittorie, 2 Pareggi e solo 3 sconfitte

N.R.

L’obiettivo è raggiungere i Play off che permetterebbero l’approdo alla seconda divisione

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IL VEnEToin PRIMo PIAno

Non sarà più quel disastro che poteva essere. Lo pensano sicurametne i primi cittadini del veneto che, per la

maggior parte, avevano dichiarato guerra all’ultimo piano casa cui la Regione Veneto aveva dato il via libera sul fi nire del 2013. Il terzo da che la crisi è iniziata ma il più pe-ricoloso, a detta loro, perché privo di vincoli urbanistici certi.

Una situazione talmente grave che il Consiglio dei Ministri aveva impugnato la legge in cinque punti davanti alla Corte Co-stituzionale. A fi ne gennaio, però, durante un vertice al dipartimento degli Affari regio-nali tra i capi degli uffi ci legislativi del Mi-nistero dei beni culturali, del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente e il vicepresidente della Regione Veneto, Marino Zorzato, i tecnici veneti si sono impegnati a riscrivere alcuni contenuti della Legge Regionale 32/2013.

In quell’occasione, infatti, Marino Zor-zato, “padre” del piano casa ter, ha fi rmato un impegno di dieci righe in cui si afferma che dovrà essere rivista la possibilità di rea-lizzare interventi di ampliamento a distan-za non superiore a 200 metri dal lotto di pertinenza e dovranno essere chiariti altri aspetti relativi ai centri commerciali nei cen-tri storici. Modifi che che riconoscerebbero ai Comuni la possibilità, attraverso le pro-cedure della variante semplifi cata dei piani urbanistici, di apporre limiti al nuovo Piano

casa della Regione.L’impegno sottoscritto esplicita, inoltre,

che gli interventi previsti dal Piano casa non troveranno applicazione per quegli edifi ci oggetto di specifi che norme di tutela ur-banistica e territoriale anche in relazione a quegli strumenti che saranno approvati dai Comuni dopo l’entrata in vigore della sud-detta legge. Rimane quindi fermo l’ordina-rio potere urbanistico dei Comuni interessati dalle disposizioni del nuovo Piano Casa. L’abrogazione, con la nuova legge regiona-le, delle norme del prece-dente Piano casa relative ad un generalizzato potere di bloc-co da parte dei Comuni viene quindi com-pensata dalla precisazione che rimangono fermi gli ordinari poteri urbanistici dei Co-muni. Ad oggi ( mentre scriviamo) restano impugnate l’art. 7 e l’art. 10 comma 6 che estende gli interventi edilizi anche alle aree a rischio idrogeologico e l’art. 11 comma 1 e 2 che elimina l’obbligo, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di rispettare la sagoma esistente sulle quali si attenderà un pronunciamento della Corte costituzionale.

A ben vedere la risposta che potrebbe arrivare a questo proposito non potrà non tener conto del fatto che il Decreto del Fare 69/2013 ha già stabilito che possono es-sere considerate ristrutturazioni le demoli-zioni e ricostruzioni con cambio di sagoma.

Intanto, però, si va avanti e il vicepre-sidente Zorzato si dice pronto a riaprire il

di Germana urbani

Trovato l’accordo Governo-Regione: i Comuni potranno porre limiti al nuovo piano casa attraverso varianti dei piani urbanistici

Marino Zorzato: “Incongruenti certe posizioni dei primi cittadini”

dialogo con i Comuni per concordare insie-me tutti i chiarimenti necessari da apportare alla legge. Una disponibilità che c’era già stata a parole ma che non si era poi ve-rifi cata. Anche perchè Zorzato aveva più volte ben sottolineato quanto, a suo parere fossero incongruenti certe posizioni dei pri-mi cittadini. “Si può stimare che il Piano Casa nel Veneto valga dai 6 agli 8 milioni di metri cubi – aveva detto durante una con-ferenza esplicativa sul Piano Casa ter – che corrispondono appena a un valore tra il 5 e il 7 per cento dei 100 milioni di metri cubi di nuova espansione edilizia prevista nel Ve-neto. Con quale coraggio, quindi io chiedo, alcuni sindaci puntano l’indice accusatore

sul Piano Casa, quando città come Venezia prevede nel suo Pat un’espansione di oltre 6 milioni di metri cubi per il residenziale e di 3 per il produttivo; quando Padova ha aggiunto ai 2,6 milioni che residuavano dal vecchio Piano Regolatore per la residenza, il direzionale e il commerciale, ulteriori 2 mi-lioni di metri cubi con il Pat? Non possono certo questi amministratori a venirci a dare lezioni di tutela del territorio”.

Zorzato non ha mai smesso di difen-dere lo spirito e gli obiettivi della norma supportando questa sua posizione con i dati relativi agli effetti prodotti dalle precedenti edizioni del Piano Casa nel Veneto, forniti dalle stesse associazioni di categoria che

operano nel settore edile: “Utilizzando questo strumento – ha detto Zorzato – 7 mila aziende del comparto hanno evitato la chiusura, 11 mila posti di lavoro sono stati salvati e altrettante famiglie hanno potuto contare su un’entrata preziosa in tempo di crisi, sono stati realizzati interventi per 2,8 miliardi con un aumento degli investimenti pari al 5,8% nel campo delle ristrutturazio-ni: il tutto grazie ai 60 mila casi di recupero edilizio che hanno migliorato anche esteti-camente i nostri centri abitati”. E nel sot-tolineare questi aspetti ricordava anche che l’edilizia veneta muove un indotto compo-sto da oltre 80 settori merceologici diversi.

Marino Zorzato

Piano casa: l’ultima parola ai sindaci

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31Il Veneto in primo piano 11Il Veneto in primo piano

La disputa sul Piano casa, secondo Dario Bond e Piergior-gio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapo-gruppo del Pdl in Consiglio regionale, si ridurrebbe ad

una lotta che vede da una parte progressisti con l’obiettivo di liberare investimenti per miliardi di euro e dall’altra vete-rocomunisti e pseudo-ambientalisti che frenano l’economia. I due consiglieri, infatti, all’indomani dell’impugnazione del Piano Casa ter da parte dell’Esecutivo Letta avevano ribadito l’opposizione senza se e senza ma a questo Governo che a sentir loro non faceva l’interesse del Veneto e dei vene-ti. “L’impugnazione di un provvedimento simbolo come il Piano Casa ter è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso - hanno detto i consiglieri - e che ci costringe a chiedere a tutti i parlamentari veneti, che si riconoscono nei valori del centrodestra, di staccare la spina a questo Governo a chiara trazione Pd. Il mandante politico di questa operazione è il Partito democratico e la soluzione della “impugnazione

parziale” è un compromesso al ribasso inaccettabile, perché rende ancora più incerto il quadro giuridico nel quale cittadini e operatori possono muoversi”.

I consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia, Leo-nardo Padrin, Mauro Mainardi, Davide Bendinelli e Remo Sernagiotto dichiarano, invece di attendere “di vedere la nota di Palazzo Chigi – affermano – che parla di “punto di equilibrio trovato tra le esigenze regionali di sviluppo del territorio e le competenze comunali sulla tutela delle proprie zone” e poi ci esprimeremo, ricordando a Zorzato che il suo interlocutore non è il Governo, ma il Veneto, e che la legge deve rispondere alle necessità dei suoi cittadini. Ben venga il confronto e l’impegno fi rmato dal vice-presidente a Roma – concludono i quattro consiglieri di FI - ma a niente serve continuare a girare attorno al problema per sostenere la leg-ge se ciò che occorre per andare incontro alle necessità dei cittadini è, di fatto, la sua modifi ca”.

A cantar vittoria sono sicuramente i regionali del Partito Democratico che a metà gennaio avevano presentato una proposta di legge per rimediare a quello che defi niscono “l’errore madornale” del terzo Piano casa, cioè lo scontro istituzionale tra Regione e Comuni sulle competenze piani-fi catorie del territorio.

“Dall’incontro di Roma con i tecnici dei ministeri - ha dichiarato il consigliere regionale e vice presidente della com-missione Urbanistica, Bruno Pigozzo - Zorzato ha avuto la conferma che da parte nostra non c’è stata alcuna strumen-talizzazione o boicottaggio sotterraneo del Piano Casa: solo la richiesta di modifi care alcuni punti critici”. “Attorno a que-sto nodo – precisa - c’erano semplicemente due posizioni opposte: quella dell’assessore, che punta a far prevalere su tutto il diritto soggettivo di chi vuole fare interventi edilizi e quella del PD, che sostiene la tutela dell’interesse collettivo, evitando il confl itto tra le competenze programmatorie della

Regione e quelle dei Comuni, in una visione d’insieme del territorio. Il governo ha confermato che quella individuata da noi è la strada da seguire: ora dunque ci si confronti ra-pidamente per correggere e migliorare subito una legge che abbiamo sempre ritenuto uno strumento utile per l’economia veneta, purché usato nel modo giusto, come avvenuto dal 2009 ad oggi”.

di Germana urbani

Bon e Cortellazzo chiedono ai parlamentari veneti Pdl di uscire dal Governo, i consiglieri di Forza Italia favorevoli alla modifi ca della legge

Il Pd esulta: avevamo ragione

inu

All’indomani dell’approvazione anche la sezione veneta dell’Istituto Nazionale di Ur-banistica aveva espresso la sua preoccupazione di fronte al piano casa regionale nel suo complesso, che veniva giudicato come un tentativo di superare la pianifi cazione

del territorio dando soluzione al singolo caso. L’istituto dichiarava che “pur condividendo la scelta di intervenire sulla città costruita rigenerando il tessuto urbano esistente, desta poi forte perplessità la possibilità di applicazione anche nei centri storici”. Secondo l’INU il centro storico va tutelato in quanto insieme urbano e non in riferimento ai singoli edifi ci. “Si dimentica che in Veneto - si leggeva in una nota - come nelle altre Regioni si producono

piani e strumenti di pianifi cazione votati dai Consigli Comunali ed approvati poi da Regione e Province sulla base di una legge regionale. Il Presidente Zaia ha più volte dichiarato la sua contrarietà a nuovo consumo di suolo, ma poi vengono approvati questi provvedi-menti che collocano gli interventi edilizi al di fuori della normale prassi di pianifi cazione urbanistica formata dalla Regione. Se la Regione - concludeva l’Istituto - ritiene che sia superato questo sistema di pianifi cazione, provveda ad avviare velocemente una revisione della legge urbanistica regionale: INU Veneto è pronta a collaborare alla revisione della normativa urbanistica, che è del 2004”.

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Page 32: Cavarzere gen2014 n12

32 Il Veneto in primo piano12 Il Veneto in primo piano

Piccola e media impresa, in attesa di una ripresa dei consumi nei mercati interni, l’internazionalizzazione rap-

presenta la strada maestra per poter soprav-vivere e, magari, anche crescere.

E’ questa la via tracciata per la ripresa del Made in Veneto. Un percorso che hanno intrapreso stabilmente già oltre 6mila im-prese manufatturiere venete con almeno 10 addetti, su un totale di 11.248 (in base ai dati Istat sul Censimento dell’Idustria 2011).

Emerge dallo scenario che nel 2013 ha caratterizzato l’andamento economi-co italiano e Veneto nello specifi co, viene confermato nelle traiettorie tracciate per il 2014: la recessione - sostiene il Centro Stu-di di Confi dustria Padova - è fi nita, ma non i suoi effetti. La ripartenza economica sarà lenta e diffi cile a causa della ridotta capacità

produttiva, intaccata dalla prolungata cadu-ta della domanda interna, dagli ostacoli del credit crunh, dalla minore competitività e di perdita di occupazione.

Tuttavia i primi segnali di una inversione di tendenza sono già emersi nella seconda metà dello scorso anno e vengono confer-mati dalle previsioni per il 2014.

Al calo del PIL dell’1,8 per cento nel 2013 seguirà, a livello nazionale, un incre-mento nel 2014 dello 0,7 per cento che sarà lievemente superiore per alcune regioni fra cui il Veneto, per il quale la stima è di +8 per cento, anche grazie ai benefi ci deri-

vanti dalla ripresa delle esportazioni (+4,1 per cento rispetto al +3,7 per cento in Ita-lia). Nei primi 9 mesi del 2013 il Veneto, in controtendenza rispetto all’Italia, aveva già manifestato una moderata vivacità nella crescita dell’export (+2 per cento il dato re-gionale rispetto al - 0,3 per cento in Italia, secondo l’Istat). Un recupero che nel 2014 si stima ancora più sostenuto, tale da co-locare la nostra regione al secondo posto , dopo Lombardia (+4,4 per cento) e insieme a Emilia Romagna, per variazione positiva dell’export.

di Ornella Jovane

nel 2014 stimata una ripartenza economica, in Veneto più consistente grazie anche ai benefi ci effetti della ripresa delle esportazioni

Economia I dati e le conclusioni del Centro studi di Confi ndustria Padova

L’export, via maestra per il Made in Veneto che vuole uscire dalla crisi

neWs

Tra le provincie di Padova, Treviso e Vi-cenza si concentra un’area con oltre 4.100 imprese esportatrici, che gene-

ra il 65,8 per cento dell’export regionale (33,6 miliardi di euro).

Per sostenere ed incentivare l’interna-zionalizzazione delle piccole emedie im-prese venete le Confi ndustrie di Padova, Vicenza e Treviso hanno messo a punto un servizio integrato, FarExport, con lo scopo di supportare il crescente numero di aziende che vuole esportare e soprattut-to, allargare la platea di Pmi che intende reagire alla crisi affacciandosi ai mercati mondiali.

L’obiettivo è di allargare la platea di impr4ese che, da sole o in rete, esportano di almeno altre 3mila unità, realtà che fi no ad oggi hanno operato eslusivamente o in prevalenza sul mercato domestico.

“Il progetto vuole offrire un aiuto co-stante anche alle aziende che non hanno una grande frequentazione dei mercati internazionali e che per svilupparla hanno necessità di individuare i migliori canali di-stributivi e commerciali - osserva Giusep-pe Zigliotto, presidente di Confi ndustria Vicenza -. Tutto ciò senza dimenticare chi

già esporta e lo fa in modo strutturato”.“Allargare i confi ni dei mercati - di-

chiara Massimo Pavin, presidente di Con-fi dustria Padova - soprattutto dove è più intensa la domanda di prodotti italiani, è uno dei driver per stimolare la ripresa”.

“I mercati internazionali sono un ine-luttabile obiettivo per le nostre aziende, per questo mettiamo insieme le rispettive conoscenze e competenze - commenta Alessandro Vardanega, Presidente diu Unindustria Treviso - per poter dare soste-gno alle imprese, particolarmente a quelle che hanno minore o poca esperienza nell’affrontare i mercati esteri”.

un servizio integrato delle Confi ndustrie di Padova, Treviso e vicenzafarexPort, Per Portare all’estero 3mila nuove imPrese venete

Zigliotto, Pavin e Vardanega

In Veneto sono già 6mila le imprese che hanno intrapreso la via dei mercati esteri

Mentre “in tutte le principali eco-nomie esistono piani strategici”, in Italia “la politica industriale è

tuttora assente”. E non si può più perde-re tempo. Lo sottolinea il Centro Studi Confi ndustria spiegando in un’analisi che così, l’Italia è “meno competitiva” mentre, avvertono gli industriali, “gli altri principali Paesi avanzati sostengono la manifattura con domanda pubblica, incentivi alla ricerca, regolamentazione e formazione”.

Usa, Francia, Germania e Uk tu-telano la manifattura. “L’evidenza internazionale non lascia dubbi: in tutte le principali economie avanzate esistono piani strategici, di medio-lungo periodo, a supporto dell’industria, che passano anche attraverso l’individuazione selettiva di aree di intervento ritenute chiave per la crescita” rileva il CsC, che descrive le misure messe in campo dall’amministrazione Obama negli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna. “In Italia, invece, la

politica industriale è tuttora assente - ma, avverte Confi ndustria - per rimanere al passo degli altri, il Paese deve individuare le idee di cambiamento, nei bisogni della società e nelle tecnologie, e costruire intor-no ad esse una strategia d’intervento che, con un approccio di sistema, massimizzi le potenzialità del suo tessuto produttivo”.

Non bastano misure spot. Servono “interventi mirati a tamponare gli effetti distruttivi della recessione economica -, ma - l’obiettivo ultimo deve essere intercettare le nuove opportunità di sviluppo, offerte da una domanda in crescita nel mondo emer-gente e dalle rivoluzioni tecnologiche in atto, ed evitare che esse vadano perse, a benefi cio di altre aree del mondo. Ovunque la politica industriale appare uno strumento normale di politica economica, ma non in Italia”. E “non c’è più tempo da perdere” sottolineano gli economisti di Viale dell’A-stronomia.

CONFINDuSTRIA: IN ITALIA MANCA uNA POLITICA INDuSTRIALE, NECESSARIO CAMBIARE PASSO

La sede di Confi ndustria in via dell’Astrono-mia

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Page 33: Cavarzere gen2014 n12

33Il Veneto in primo piano 13Il Veneto in primo piano

Violenza in famiglia. Se ne sente parlare spesso an-che perché non passa giorno che le cronache ripor-tino episodi di maltrattamenti tra le mura domesti-

che. Il commento più diffuso è sempre lo stesso: “Cose d’altri tempi”. Eppure, gli episodi sono attualissimi. Le vittime nella maggior parte dei casi sono le mogli, i fi gli e per quanto validissimi psicologi tentino di ravvisarne le cause nelle tensioni, nelle frustrazioni e nello stress del vivere moderno, il rimando o il paragone rimane rivolto a epoche passate. Quasi non si riuscisse ad accettarlo come un problema della contemporaneità. Si è portati a ritenere che questi reati avvengano in realtà remote, certo disagiate, da persone abominevoli senza cultura, senza valori, senza gentilezza. Non è così, non sempre. La precisazione è d’obbligo per sfatare il luogo comune sul quale sarebbe fi n troppo semplice riparare, ritenendo che queste cose accadono in famiglie che vengono da altri luoghi (magari dal Sud), in famiglie che hanno altre culture (magare legate ad altri credi religiosi), in fami-glie che hanno altri problemi (alcol, droghe, a-socialità). Ritenere questo equivale a credere che la violenza in famiglia sia “roba” d’altri tempi. Il tema è importante e infatti in questo giornale ne abbiamo già parlato, tuttavia in questo articolo abbiamo preso in considerazione gli aspetti legali chiedendo un parere all’avvocato Fulvia Fois.

Avvocato, quanti sono i casi di maltrattamento che fi niscono davanti un giudice?

“Il reati endo – familiari, ovvero che si consumano all’interno delle mura domestiche tra soggetti general-mente legati da un vincolo coniugale o parentale riman-gono spesso nell’ombra, è diffi cile farli emergere.

Statistiche ormai risalenti a qualche anno fa, ma ancora atten-dibili, riferiscono che il numero di donne, tra i 16 e 70 anni, oggetto di violenza supera abbondantemen-te i 6 milioni di unità e che il 90% di queste non denuncia il fatto alle autorità giudiziarie. I casi che fi niscono in Tribunale rap-presentano quindi una minima parte rispetto a quanto rimane sotto silenzio tra le mura domestiche”.

Certo i dati che riguardano i maltrattamenti ri-volti alle donne sono fi n troppo e tristemente noti. Ma nel caso dei fi gli, come si fa a capire che ci si trova davanti a un reato di maltrattamenti in fami-glia? Prendiamo il caso di un genitore che ha un fi -glio minorenne particolarmente “diffi cile”, ossia che questo giovane congiunto sia solito cacciarsi in situa-

zioni particolari per le quali un semplice rimbrotto non possa essere ritenuto suffi ciente a persuaderlo dal tenersene a debita distanza. Insomma una volta il “ceffone” era ritenuto educativo, due erano una vera e propria lezione. Oggi è reato?

“Ha parlato di lezione. Va detto che il reato di mal-trattamenti in famiglia, ancorché si collochi generalmen-te tra i reati a tutela delle relazioni familiari, per il suo tenore letterale, tende ad avere una portata espansiva che travalica i limiti della famiglia ravvisandosi, ad esem-

pio, anche nei rapporti tra docente ed allievo o tra datore di lavoro e dipendente.

Questo reato può essere com-messo non da chiunque ma solo da parte di soggetti che rivestono un determinato ruolo all’interno della

famiglia od unione di fatto, o una posizione di autorità o peculiare affi damento nelle aggregazioni comunitarie as-similate alla famiglia (esempio organismi di istruzione, custodia…) con qualsiasi comportamento commissivo od omissivo fi nalizzato a maltrattare la vittima ingene-rando nella stessa una sofferenza fi sica, morale o psichi-ca con effetti di prostrazione e avvilimento.

A proposito dell’elemento soggettivo richiesto dal reato in esame questo si ravvisa nella coscienza e vo-lontà del soggetto agente di sottoporre la propria vittima

in modo continuativo e sistematico a sofferenze fi siche, morali e psicologiche e che i singoli atti vessatori sono per lo stesso espressione di una condotta già posta in essere cui si ricollegano”.

Avvocato, mi dica la verità, le norme che il no-stro stato ha adottato per contrastare e sanzionare il reato legato ai maltrattamenti verso familiari sono buone leggi? Ossia costituiscono un valido deterrente a questi reati, purtroppo così diffusi?

“Il reato nell’agosto del 2013 è stato interessato da una consistente modifi ca legi-slativa a seguito della conversione in legge (L. 119/2013) del D.L. 93/2013 per dare maggiore tutela alle vittime.

In quest’ottica è stato abrogato il II comma dell’art. 572 del c.p. – che prevedeva un’aggravante speciale - e contestual-mente la previsione di un’aggravante comune con suo inserimento all’art. 61 n. 11 quinquies del c.p. c.d. aggravane della violenza assistita”.

Avvocato, mi faccia capire meglio “Si tratta di un’aggravante con un maggior raggio

di azione rispetto alla precedente che si applica oltre che per il reato di maltrattamenti in famiglia anche nei de-litti non colposi contro la vita e l’incolumità personale quando il reato è “commesso in presenza o in danno di

un minore di anni diciotto ovvero di persona in stato di gravidanza”.

Vittima è anche chi assiste ai maltrattamenti? Poniamo come esempio il fi glio che vede i genitori litigare in modo violento.

“Affi nché si possa ritenere sussistente l’aggravante della c.d. “violenza assistita”, intesa come l’insieme delle conseguenze comportamentali e psicologiche su minori che assistono ad episodi di violenza su fi gure di riferimento, è necessario che il minore assista ad una pluralità di atti di maltrattamento non essendo suffi cien-te l’aver assistito ad un singolo episodio.

Dunque, fatti episodici ed occasionali, pur essendo penalmente rilevanti in relazione ad altre fattispecie di reato quali ad esempio il reato di minacce, ingiuria, lesioni non potendo essere collocati all’interno di un intento unitario non consentono di qualifi care gli stessi nella fattispecie del reato di maltrattamenti in famiglia con la conseguenza che detto reato sarà da ritenersi non sussistente”.

Nel caso lo sia, invece, che cosa succede?“La commissione di reati che pregiudicano l’incolu-

mità fi sica della persona offesa o dei suoi prossimi con-giunti è il presupposto affi nché il giudice possa adottare la misura cautelare dell’allontanamento del soggetto vio-lento dalla casa familiare o altre misure consimili (artt. 282 bis e 282 ter c.p.p.).

Tale provvedimento può assumere contenuti diversi atteso che il giudice può anche ordinare al soggetto di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, quali il luogo di lavoro o altri luoghi la cui fre-quentazione sia necessaria per motivi di lavoro”.

Il giudice può disporre che a essere allontanato sia il fi glio, nel caso sia vittima di maltratta-menti?

“L’allontanamento del minore è una misura estrema che il giudice può adottare ove questa risponda

al supremo interesse del minore. In tal senso la legge (artt. 330 e 331 Codice civile) è chiara nello stabilire che l’allontanamento del minore dalla residenza fami-liare potrà essere disposto nei casi in cui la permanenza presso la stessa sia pregiudizievole per il minore.

Non vi è dubbio che i maltrattamenti posti in essere da uno dei genitori a danno dell’altro o, ancor più, del fi glio minore potrà verosimilmente rappresentare quel grave pregiudizio che legittima l’allontanamento di quest’ultimo dalla casa dei genitori”.

di Fortunato Marinasta

Si è portati a ritenere che questi crimini avvengano in realtà remote, certo disagiate, da persone abominevoli senza cultura, senza valori, senza gentilezza. non è così, non sempre

Una piaga purtroppo e tristemente sempre più diffusa nella nostra società

La violenza in famiglia non è un reato d’altri tempi

I casi che fi niscono in Tribunale sono una minima parte rispetto a quanto rimane nel silenzio

Il numero di donne, tra i 16 e 70 anni, oggetto di violenza supera di molto i 6 milioni

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Page 34: Cavarzere gen2014 n12

34 Cultura veneta16 Cultura veneta

Vicenza Palazzo Leoni Montanari

Nel parlare di agenzie fotografi che nel mondo, il sinonimo più usato per rappresentarle ruota attorno alla Magnum Photos per l’importanza

assunta a livello planetario. Fu fondata nel 1947 da George Rodger, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e Robert Capa con lo scopo di proteggere la traspa-renza d’informazione e il diritto d’autore in ambito fotografi co. Il perno della fi losofi a dell’Agenzia verte nel considerare le immagini scattate di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse ven-gono pubblicate, permettendo all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per rendere omaggio a tale lavoro fotografi co che ha segnato l’attualità di questi due secoli, il polo muse-ale di Intesa Sanpaolo, a Vicenza, propone presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari “Magnum Contact Sheet” fi no all’11 maggio. La mostra, in collabora-zione con Magnum e Forte di Bard sede della prima esposizione, è suddivisa in sette sezioni con circa 150

opere: una per ogni decennio dell’agenzia fotografi ca Magnum. Sessanta sono i provini a contatto (contact sheets) esposti accanto ai propri “scatti fi nali” per riper-correre la realizzazione d’immagini ricche di patos. Un processo in cui il fotografo scatta più volte, sviluppa il proprio supporto, sceglie un’istantanea fra tante, elabo-ra l’immagine con cui vuole comunicare al mondo e alla fi ne crea. Nascono immagini celebri come per esempio l’invasione di Praga di Josef Koudelka, i carri armati in piazza Tienanmen di Stuart Franklin, Che Guevara im-mortalato da René Burri, Martin Luther King da Leonard Freed e lo sbarco in Normandia testimoniato da Robert Capa. Ogni decade, partendo dal dopo guerra, porta il visitatore a rivivere ciò che è successo nel mondo e la sua attualità fi no al 2010, perché l’Agenzia Magnum è tempo passato ma anche presente. In quest’ambito a conclusione della mostra tre fotoreporter Magnum della nuova generazione Jerôme Sessini, Paolo Pellegrin e Alex Majoli narrano la loro scelta per la foto. Una mo-stra dunque da non perdere.

Agenzia Magnum: fotografi e di garanzia

La notizia ha avuto scalpore internazionale e neanche l’ide-atore della serie Jurassic Park poteva prevederlo: da dicem-bre “Dinosauri in carne e ossa” si fanno notare a Palazzo

Bonaguro e nelle strade di Bassano del Grappa. Ovviamente in questo piccolo gioco di parole non vi è nulla da temere, perché fi no al 4 maggio è accessibile il mondo degli antichi abitanti della terra estinti a causa di due eventi simultanei, come da recenti teorie. All’impatto comprovato di un mega asteroide rinvenuto in un’area della penisola dello Yucatan tra terra e oceano in Messico circa 66.038.000 anni fa, si associano dei cambiamenti climatici già in atto che stavano già decimando la popolazione dei dinosau-ri. Due eventi catastrofi ci congiunti come questo meteorite così enorme che alla prima parte di esso, in contatto con il suolo, si contrapponeva un’intera area estesa ben al di sopra dell’atmosfe-ra. A Bassano i dinosauri sono intesi come esseri immortali, dai quali non possiamo che essere affascinati. Una chiave di lettura emotiva e di cultura vero fi lo rosso per questa riproduzione a

grandezza naturale. Si possono così osservare il tranquillo Glyp-todonte, il possente Mammut, il temibile Tirannosauro, i minu-scoli Jinfengopteryx e Scipionyx in contrapposizione agli enormi Diplodoco, Allosauro e Indricoterio. L’idea dell’allestimento e la ricostruzione è made in Italy all’interno di un curato lavoro di squadra, che s’innesta nella suggestiva sezione del Museo Civico Mondo Animale all’interno della mostra zoologica permanente, caratterizzata da una straordinaria collezione di mammiferi natu-ralizzati. L’esposizione è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco mentre il comitato scientifi co è composto da affermati studiosi del panorama nazionale e internazionale tra cui spicca John Horner, paleontologo del Museum of the Rockies in Montana, che ha ispirato il personaggio del cult Jurassic Park essendo stato anche consulente scientifi co della trilogia. Un’occa-sione unica da non perdere, facendo sempre attenzione a non essere troppo invadenti perché il loro risveglio, scherzosamente parlando, non sarebbe troppo amichevole.

Archeologia

Al.Ch. Al.Ch.

Ha viaggiato per i deserti dell’Africa e dell’America, ha visto i ghiacciai dell’Antartide, le foreste pluviali dell’Indonesia, la nuova Guinea, il Congo e l’Amazzonia fi no alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile

“Lo scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modifi casse fi no quasi a sfi -gurarlo” così il fotografo brasiliano Sebastião Salgado pre-

senta la sua ultima tematica artistica “Genesi” tradotta nell’attuale mostra. Fino all’undici maggio, è possibile ammirare 240 fotografi e in bianco e nero scattate dal sessantenne Maestro sud americano presso la Casa dei Tre Oci di Venezia, isola della Giudecca. Un percor-so fortemente voluto e sentito da Salgado che l’ha visto immortala-re, in numerosi click, le terre del pianeta Terra dai deserti dell’Africa e dell’America, dai ghiacciai dell’Antartide, dalle foreste pluviali dell’In-donesia, Nuova Guinea, Congo e Amazzonia fi no alla taiga dell’A-laska e alle montagne della Siberia e del Cile. Dunque un percorso espositivo che si sviluppa in cinque sezioni ripercorrendo i rispettivi continenti: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Nel trovare gli scenari migliori Seba-stião è entrato in simbiosi con gli elementi naturali e le popolazioni autoctone, trascorrendo molti mesi con esse al fi ne d’evidenziare la migliore armonia con la natura. E’ stato con i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, le tribù Himba del deserto namibico, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale e le tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Inoltre è migrato assieme a elefanti e zebre tra

il Kenya e la Tanzania. Solo in questo modo, partendo dalla nostra società contemporanea, è possibile carpire atmosfere uniche da im-pressionare sulla pellicola. Come spiega il Maestro “questo progetto è inteso come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto pos-sibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme pri-migenie d’insediamenti e organizzazione umane. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfi no d’innocenza. Con il mio lavoro intendo testimoniare com’era la natura senza uomini e donne, e come l’u-manità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi defi niamo equilibrio ambientale”. Un percorso iniziato nel 2003 e che ora si presenta alla società che fa parte del sistema distruttivo dei vari ecosistemi. Una denuncia tramite la pellicola su ciò che stiamo perdendo. A livello biografi co Salgado (1944) arriva alla fotografi a nel 1973 dopo aver lavorato come economista. Il suo impegno per la terra natia è apprezzatissimo tanto da aver ricreato e rigenerato, con il suo Istituto Terra, migliaia di chilometri di foresta amazzonica in estinzione.

di Alain Chivilò

Casa dei Tre Oci di Venezia Sebastião Salgado presenta il suo ultimo lavoro fotografi co

Genesi: la Terra com’era in origine

Alcuni degli scatti in mostra

BASSANO ASSEDIATA DAI DINOSAuRI

Page 35: Cavarzere gen2014 n12

16 Cultura veneta

Vicenza Palazzo Leoni Montanari

Nel parlare di agenzie fotografi che nel mondo, il sinonimo più usato per rappresentarle ruota attorno alla Magnum Photos per l’importanza

assunta a livello planetario. Fu fondata nel 1947 da George Rodger, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e Robert Capa con lo scopo di proteggere la traspa-renza d’informazione e il diritto d’autore in ambito fotografi co. Il perno della fi losofi a dell’Agenzia verte nel considerare le immagini scattate di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse ven-gono pubblicate, permettendo all’autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per rendere omaggio a tale lavoro fotografi co che ha segnato l’attualità di questi due secoli, il polo muse-ale di Intesa Sanpaolo, a Vicenza, propone presso le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari “Magnum Contact Sheet” fi no all’11 maggio. La mostra, in collabora-zione con Magnum e Forte di Bard sede della prima esposizione, è suddivisa in sette sezioni con circa 150

opere: una per ogni decennio dell’agenzia fotografi ca Magnum. Sessanta sono i provini a contatto (contact sheets) esposti accanto ai propri “scatti fi nali” per riper-correre la realizzazione d’immagini ricche di patos. Un processo in cui il fotografo scatta più volte, sviluppa il proprio supporto, sceglie un’istantanea fra tante, elabo-ra l’immagine con cui vuole comunicare al mondo e alla fi ne crea. Nascono immagini celebri come per esempio l’invasione di Praga di Josef Koudelka, i carri armati in piazza Tienanmen di Stuart Franklin, Che Guevara im-mortalato da René Burri, Martin Luther King da Leonard Freed e lo sbarco in Normandia testimoniato da Robert Capa. Ogni decade, partendo dal dopo guerra, porta il visitatore a rivivere ciò che è successo nel mondo e la sua attualità fi no al 2010, perché l’Agenzia Magnum è tempo passato ma anche presente. In quest’ambito a conclusione della mostra tre fotoreporter Magnum della nuova generazione Jerôme Sessini, Paolo Pellegrin e Alex Majoli narrano la loro scelta per la foto. Una mo-stra dunque da non perdere.

Agenzia Magnum: fotografi e di garanzia

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Bonaguro e nelle strade di Bassano del Grappa. Ovviamente in questo piccolo gioco di parole non vi è nulla da temere, perché fi no al 4 maggio è accessibile il mondo degli antichi abitanti della terra estinti a causa di due eventi simultanei, come da recenti teorie. All’impatto comprovato di un mega asteroide rinvenuto in un’area della penisola dello Yucatan tra terra e oceano in Messico circa 66.038.000 anni fa, si associano dei cambiamenti climatici già in atto che stavano già decimando la popolazione dei dinosau-ri. Due eventi catastrofi ci congiunti come questo meteorite così enorme che alla prima parte di esso, in contatto con il suolo, si contrapponeva un’intera area estesa ben al di sopra dell’atmosfe-ra. A Bassano i dinosauri sono intesi come esseri immortali, dai quali non possiamo che essere affascinati. Una chiave di lettura emotiva e di cultura vero fi lo rosso per questa riproduzione a

grandezza naturale. Si possono così osservare il tranquillo Glyp-todonte, il possente Mammut, il temibile Tirannosauro, i minu-scoli Jinfengopteryx e Scipionyx in contrapposizione agli enormi Diplodoco, Allosauro e Indricoterio. L’idea dell’allestimento e la ricostruzione è made in Italy all’interno di un curato lavoro di squadra, che s’innesta nella suggestiva sezione del Museo Civico Mondo Animale all’interno della mostra zoologica permanente, caratterizzata da una straordinaria collezione di mammiferi natu-ralizzati. L’esposizione è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco mentre il comitato scientifi co è composto da affermati studiosi del panorama nazionale e internazionale tra cui spicca John Horner, paleontologo del Museum of the Rockies in Montana, che ha ispirato il personaggio del cult Jurassic Park essendo stato anche consulente scientifi co della trilogia. Un’occa-sione unica da non perdere, facendo sempre attenzione a non essere troppo invadenti perché il loro risveglio, scherzosamente parlando, non sarebbe troppo amichevole.

Archeologia

Al.Ch. Al.Ch.

Ha viaggiato per i deserti dell’Africa e dell’America, ha visto i ghiacciai dell’Antartide, le foreste pluviali dell’Indonesia, la nuova Guinea, il Congo e l’Amazzonia fi no alla taiga dell’Alaska e alle montagne della Siberia e del Cile

“Lo scopo di questo progetto è di ricongiungerci con il mondo com’era prima che l’uomo lo modifi casse fi no quasi a sfi -gurarlo” così il fotografo brasiliano Sebastião Salgado pre-

senta la sua ultima tematica artistica “Genesi” tradotta nell’attuale mostra. Fino all’undici maggio, è possibile ammirare 240 fotografi e in bianco e nero scattate dal sessantenne Maestro sud americano presso la Casa dei Tre Oci di Venezia, isola della Giudecca. Un percor-so fortemente voluto e sentito da Salgado che l’ha visto immortala-re, in numerosi click, le terre del pianeta Terra dai deserti dell’Africa e dell’America, dai ghiacciai dell’Antartide, dalle foreste pluviali dell’In-donesia, Nuova Guinea, Congo e Amazzonia fi no alla taiga dell’A-laska e alle montagne della Siberia e del Cile. Dunque un percorso espositivo che si sviluppa in cinque sezioni ripercorrendo i rispettivi continenti: il Pianeta Sud, i Santuari della Natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Nel trovare gli scenari migliori Seba-stião è entrato in simbiosi con gli elementi naturali e le popolazioni autoctone, trascorrendo molti mesi con esse al fi ne d’evidenziare la migliore armonia con la natura. E’ stato con i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica, gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana, le tribù Himba del deserto namibico, i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo settentrionale e le tribù delle più remote foreste della Nuova Guinea. Inoltre è migrato assieme a elefanti e zebre tra

il Kenya e la Tanzania. Solo in questo modo, partendo dalla nostra società contemporanea, è possibile carpire atmosfere uniche da im-pressionare sulla pellicola. Come spiega il Maestro “questo progetto è inteso come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto pos-sibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme pri-migenie d’insediamenti e organizzazione umane. Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfi no d’innocenza. Con il mio lavoro intendo testimoniare com’era la natura senza uomini e donne, e come l’u-manità e la natura per lungo tempo siano coesistite in quello che oggi defi niamo equilibrio ambientale”. Un percorso iniziato nel 2003 e che ora si presenta alla società che fa parte del sistema distruttivo dei vari ecosistemi. Una denuncia tramite la pellicola su ciò che stiamo perdendo. A livello biografi co Salgado (1944) arriva alla fotografi a nel 1973 dopo aver lavorato come economista. Il suo impegno per la terra natia è apprezzatissimo tanto da aver ricreato e rigenerato, con il suo Istituto Terra, migliaia di chilometri di foresta amazzonica in estinzione.

di Alain Chivilò

Casa dei Tre Oci di Venezia Sebastião Salgado presenta il suo ultimo lavoro fotografi co

Genesi: la Terra com’era in origine

Alcuni degli scatti in mostra

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Page 37: Cavarzere gen2014 n12

37Cultura veneta18 Cultura veneta

Alberto Caeiro, Álvaro de Campos, Ri-cardo Reis non sono semplicemente gli eteronimi quali era solito servirsi

il poeta Fernando Pessoa (nato il 13 giu-gno 1888 e morto il 30 novembre 1935 a Lisbona) per fi rmare i suoi scritti, ma rappresentano le molteplici sfaccettature dell’anima dell’artista a cui non bastava un solo “cambio abito” per vivere il proprio tempo. Del resto, come scrive Tabucchi, “Nel cuore di tenebra che è l’umano senti-re, misterioso, profondo, che appartiene ai precordi, Pessoa, come tutti i grandi poeti, fonda la sua poesia”.

Mettere in musica il “sentire”, cioè l’essenza stessa del poeta che incarna alla perfezione la “saudade” della sua terra che trova sfogo nelle melodie del “fado”, è impresa assai ardua e richiede estrema padronanza del linguaggio musicale.

Ci è riuscito magistralmente il compo-sitore Mirco De Stefani, noto soprattutto per essere stato l’unico Maestro che abbia collaborato per oltre un trentennio con il po-eta Andrea Zanzotto, mettendo in musica

e trasformando in nuove opere molte delle sue poesie.

La nuova sfi da è vinta, come testimo-niano i numerosi commenti critici del setto-re, grazie al CD “De la musique”, per l’e-tichetta Rivoalto (2013), che contiene una “Suite” in nove movimenti per fl auto solo. Il lavoro discografi co è stato inciso dalla ce-lebre fl autista coneglianese Anna Tirindelli, molto nota sia nel campo del concertismo internazionale, sia nel campo dell’inse-gnamento (dal 1999 è stata titolare di Cattedra di Flauto presso il Conservatorio di Vibo Valentia, con trasferimento defi nitivo nel 2011 allo “Steffani” di Castelfranco Veneto).

In questo CD l’ascoltatore trova nove brani che compongono una “Suite” organi-ca, che si sviluppa quale fi ume in piena par-tendo da una sola nota per poi presentare l’intera scala cromatica nella “Giga” fi nale: “polifonia nell’unità a cui tende la poetica di Pessoa”.

Tutti i nove movimenti della compo-

di vesna Maria Brocca

Mirco De Stefani ha composto una “Suite” in nove movimenti per fl auto solo. Il lavoro discografi co è stato inciso dalla celebre fl autista coneglianese Anna Tirindelli

Poesia e musica Un lavoro che ha dato una nuova voce alla poesia del grande Portoghese

Nel suono di un fl auto le identità poetiche di Pessoa

“De la musique”; poesia che riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine

Nelle due foto Mirco de Stegani e Anna Tirindelli

sizione interpretano in musica, secondo il sentire del compositore, la poesia titolata “De la musique”; poesia che a sua volta riprende il primo verso dell’ “Art poétique” di Verlaine.

Come spiega il compositore pievigino De Stefani, “con queste composizioni per fl auto solo, realizzate nel 2004, si è ten-tata un’incursione nell’universo - anzi, negli universi - di Fernando Pessoa servendosi del linguaggio musicale come fonte di luce: una minima traccia luminosa attraverso il labirinto creato dal poeta portoghese per nascondere a sé e agli altri la sua stessa vita, per confondere le sue plurime impos-sibili esistenze.

La poesia che dà il titolo alla “Suite” per fl auto solo - “De la musique” - descri-ve l’incontro possibile/impossibile tra due fi gure sognate: l’immagine del poeta e di una misteriosa presenza femminile, forse personifi cazione della musica, che emerge “a poco a poco, tra gli alberi antichi”. Trac-ce di presenze/assenze reperibili attraverso “lettere e segni irregolari che s’aprono alla meraviglia”.

Così Àlvaro de Campos, uno degli etero-nimi (sorta di alter ego dotati di una propria personalità e biografi a) creati dalla fantasia del poeta per affi dare la voce dei suoi versi, una delle moltiplicazioni/divisioni di un io che si vede attraverso gli specchi deforman-ti della coscienza”.

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Page 39: Cavarzere gen2014 n12

“Credo che il nostro successo sia stato proprio questa propensione nel dotarsi di strumenti sia di esecuzione - vedi il laser e di altri macchinari di rifi nitura - che di progettazione con il modellatore tridimensionale SOLID EDGE che offre la possibilità al cliente di “vedere” il pezzo prima della sua esecuzione. Ogni anno spendiamo oltre 300 mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature per far fronte alle continue esigenze del mercato”.Quanti operai avete attualmen-te?“Dagli 8 che aveva nel 2006 ora la METAL PROJECT s.r.l. annovera 25 operai tutti veramente validi e appas-sionati del loro lavoro. Posso dire che in azienda si respira un clima di com-pleta collaborazione”Quando, secondo lei, la METAL PROJECT s.r.l. ha fatto il vero sal-to di qualità?“Quando ho deciso di creare l’attuale uffi cio di progettazione. Con Sabrina, Albero e Andrea siamo in grado di soddisfare il cliente dalla progettazio-ne fi no al prodotto fi nito assicurando la più alta qualità”.

Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

Il titolare Fabio Bizzo investe molto sull’innovazione.L’ufficio progettazione il fiore all’occhiello dell’azienda

Un’azienda viva, partecipata da tut-ti, operai e tecnici, con un apporto da parte del titolare a 360°. Questa l’impressione che si ha nel visitare la METAL PROJECT di via Meucci, 29 a Piove di Sacco. Azienda specializzata nella lavorazione dei vari tipi di lamie-re e profi lati con macchine operatrici a controllo numerico quali piegatrici, punzonatrici e taglio laser. Nata nell’89 grazie all’intuizione del titolare Fabio Bizzo, METAL PROJECT s.r.l. si è viepiù sviluppata fi no a giungere ad un fatturato di ol-tre 3 milioni di euro. Fabio Bizzo 52 anni, sposato con una fi glia, è nel set-tore della lavorazione della lamiera da 25 anni. Dapprima assieme al fratello nella sede di Valli di Chioggia, poi nel 2006 è approdato in zona industriale piovese dove ha dato l’impulso in-novativo e commerciale alla METAL PROJECT s.r.l. “Non è facile districarsi

nel mercato in questo momento – ci ha dichiarato Fabio Bizzo – ma posso contare sul prezioso apporto dei miei collaboratori. I componenti dell’uffi cio tecnico, Sabrina collaboratrice “tutto fare”, Alberto, Andrea; della segre-teria Erica ed Anna e di mia moglie Adriana Bassan che mi aiuta nell’am-ministrazione dell’azienda e per i vari contatti con gli enti”.Verso che tipologia di clienti si rivolge la METAL PROJECT s.r.l.? “Noi lavoriamo per i più svariati set-tori, dalla climatizzazione all’esigenza del singolo privato, realizzando pro-dotti sia di serie che di nicchia. Come terzisti ci rivolgiamo alle aziende che commerciano con l’estero”.La METAL PROJECT s.r.l. è co-nosciuta come azienda tecnolo-gicamente avanzata, pertanto investe molto sulla ricerca e sull’innovazione.

Certifi cata Iso 2001 sorge in Zona Industriale piovese

METAL PROJECT, azienda leader nella lavorazione della lamiera

L’intervista

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la METAL PROJECT

fattura oltre 3 milioni di euro

A sinistra il titolare Fabio Bizzo, sotto la moglie

Adriana Bassan e a fi anco Alberto, Sabrina e Andrea dell’uffi cio Progettazione

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8 Sì, viaggiare

Santo Stefano è minerale sulfurea, radioattiva e ipo-termale. Viene impiegata anche per arricchire il fango utilizzato a scopi terapeutici. Le sue proprietà benefi che, già note ai tempi dei Romani (l’Istria era compresa nei territori della X Regio di età augustea e a quell’epoca risale anche la costruzione dell’Arena di Pola) furono certifi cate già nel 1858 dal balneologo e chimico au-striaco Karl Ritter von Hauer. Negli ambienti scienti-fi ci quest’acqua era ritenuta fra le migliori dell’Impero Austroungarico. Oggi viene utilizzata con effetti positi-vi anche nella riabilitazione post traumatica e post operatoria. Il personale di Istarske Toplice è altamente qualifi cato.

Negli ultimi anni il centro termale è stato ammoder-nato e dotato di nuovi servizi, tanto da fare dell’Istarske Toplice uno dei fi ori all’occhiello del turismo croato. An-che perchè sorge in mezzo al verde, immerso nella na-tura intatta della valle del Quieto, dove il silenzio regna

La leggenda vuole che le terme istriane di Bagni Santo Stefano (in croato Istarske Toplice) siano sorte laddove una fanciulla, ingiustamente accusata,

si gettò nel vuoto dall’alto della rupe di Pietrapelosa (oggi Gorostas) per provare la propria innocenza. Un sal-to di 85 metri fi nito fatalmente nel punto stesso in cui, anni dopo, fu trovata la fonte dell’acqua “miracolosa”. Quella che contribuisce a guarire i reumatismi, le artriti, le malattie della pelle, quelle dell’apparato respiratorio e alcune infezioni ginecologiche. Lo testimonia anche uno scritto del 1650 del vescovo Tomassini (allora la località istriana era compresa nei territori della Serenis-sima): “Nei boschi di Montona sgorga un’acqua calda sulfurea il cui corso sfocia nel fi ume Quieto. i contadini si lavano con quest’acqua e curano così i reumatismi e varie malattie della pelle”.

Siamo in Istria, nella parte settentrionale della penisola, vicino a Levade, patria del tartufo bianco istriano e sotto il piccolo borgo di Stridone, dove alla presenza di Vittorio Sgarbi qualche anno fa un gruppo di artisti sottoscrisse il manifesto del Cromatismo Ermetico. I Bagni di Santo Stefano, oggi moderno stabilimento balneo-terapico con tanto di Centro Wellness e attrezzati ambulatori policlinici, si trovano poco lontano da Monto-na, Pinguente e Buie, cittadine storiche di grande sugge-stione perchè arroccate sulla sommità di colline. Anche il luogo dove sorgono le terme è pregevole dal punto di vista ambientale: la rupe di Pietrapelosa sembra abbrac-ciare il complesso termale istriano. L’acqua dei Bagni di

NELLA FOTO DI COPERTINA LE TERME ISTRIANE (ISTARSKE TOPLICE) DOMINATE DALLA RUPE DI PIETRAPELOSA. A DESTRA IN ALTO LA CHIESETTA

DI SANTO STEFANO SOPRA LA RUPE E ARRAMPICATA LIBERA SULLA PARETE DI PIETRAPELOSA; SOTTO: IL MODERNO POLIAMBULATORIO, GINNASTICA

RIABILITATIVA, LA SAUNA, UNA CAMERA E UN BALCONE DELL’HOTEL SANTO STEFANO; ATTIVITÀ NELL’AMBULATORIO ODONTOIATRICO.

NELLA SCHEDA: MONTONA E UN’ESCURSIONE IN BICICLETTA

GLI ANTICHI BAGNI DI SANTO STEFANOGIÀ NOTI AI TEMPI DEI ROMANI E LANCIATICOME LUOGO DI VACANZA, DI CURA E DI RIPOSODAGLI AUSTRIACI A METÀ DEL 19° SECOLOSORGONO NELLA PARTE SETTENTRIONALE DELL’ISTRIAAI PIEDI DELLA SPETTACOLARE RUPE DI PIETRAPELOSAIMMERSI NELLA NATURA E NEL SILENZIOLE ACQUE CURANO REUMATISMI, ARTRITIINFEZIONI RESPIRATORIE E MALATTIE DELLA PELLEIL CENTRO WELLNESS E IL POLICLINICOPROPONGONO ATTIVITÀ E INTERVENTIA PREZZI DECISAMENTE COMPETITIVI

ESCURSIONI / QUEI BORGHI STORICI CHE RICORDANO VENEZIA

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sovrano. Insomma, una piacevole oasi per riposare fi si-co e spirito. Il complesso dispone di 270 camere, suddi-vise fra la struttura Santo Stefano (4 stelle) e Mirna (3 stelle). Gli ospiti hanno a disposizione il ristorante, due caffè bar, la sala banchetti, la cappella, il parrucchiere, la biblioteca, la linea internet wi fi , piscine coperta e sco-perta con acqua termale, il reparto terapia per i fanghi, i massaggi, l’elettroterapia, le inalazioni, i bagni nelle vasche e la palestra. La ristorazione per ora è del tipo self service, ma il direttore Vedran Velenik ha annuncia-to la creazione di un ristorantino gourmet da dedicare alle tante tipicità istriane, in primis olio, vini e tartufi . Il centro dispone anche di servizi wellness (con sauna

fi nlandese, bagno turco, trattamenti cosmetici e fi tness) e di ambulatori. Questi ultimi concentrati in un moderno Policlinico. Richiestissime le prestazioni dell’ambulato-rio odontoiatrico, anche per la convenienza dei prezzi e la vasta gamma di tipologie di intervento proposte, che si estendono anche all’implantologia. Della serie: andare in vacanza e tornare con i denti nuovi. Singolare (ma effi cace) la cura della psoriasi effettuata immer-gendo le parti del corpo lesionate in una vasca dove minuscoli pesciolini la “puliscono” dalle squamature della pelle. E’ possibile richiedere interventi di chirur-gia estetica e plastica. Le Terme di Santo Stefano sono aperte tutto l’anno, perchè l’Istria... è bella tutto l’anno.

Una vacanza in Istria offre molte opportunità. Per chi non vuole spostarsi troppo dalle Terme di Santo Stefa-no c’è la possibilità di effettuare escursioni in biciclet-

ta, fra cui percorrere l’itinerario ciclabile lungo il tragitto della leggendaria ferrovia Parenzana, costruita dagli austriaci ai primi del ‘900 e dismessa negli anni Trenta in epoca italiana. Per chi ama il trekking c’è la possibilità di salire sulla rupe di Pietrapelosa e visitare poi l’antica chiesetta di Santo Stefa-no, godendo del magnifi co panorama sull’Istria. Da visitare anche i vicini borghi di Montona (in cui tronchi venivano utilizzati dall’Arsenale di Venezia per costruire solide navi), Grisignana (oggi diventato borgo degli artisti, con tanto di atelier e gallerie), Stridone, Portole, Levade, Hum (dove si trovano delle antiche iscrizioni glagolitiche). A distanze comunque accessibili si trovano anche le perle dell’Istria: Parenzo (con la sua basilica eufrasiana), Rovigno (il cui magnifi co promontorio è dominato dalla cuspide di Santa Eufemia) e Pola, con la sua arena romana. Da vedere anche borghi pittoreschi come Valle, Sanvincenti e Orsera, il cui stile ricorda il lungo periodo di presenza veneziana in Istria.

40 Sì, viaggiare

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Page 42: Cavarzere gen2014 n12

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• Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’o-rologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.”• Carabiniere sul tre-no chiede al control-lore: “Come mai ci sono tanti scossoni?” “Perché questa e’ la vettura di coda.” “Ma insomma le Ferrovie potevano sopprimer-la.”• Carabinieri: “Ieri ho fatto un esame e mi hanno bocciato.” “E con che voto?” “Rh negativo!”• Un carabiniere fissa da 2 ore una camera in un hotel: un colle-ga, meravigliato, gli chiede cosa stia fa-cendo. “Il capo mi ha detto: vai a fissarmi una camera all’hotel.”• Carabinieri al posto di blocco: “Non lo sa signora, che non è consentito portare cani in auto?” “Ma è di pelouche!” “Guardi

che non le ho chiesto la razza.”• Tra carabinieri: “Io faccio le ferie a caval-lo tra luglio e agosto.” L’altro risponde: “An-che io, però vado via in treno.”• Un carabiniere dice al commissario: “At-tento a quel cemen-to” E il commissario: “Perché?” Il carabinie-re: “E’ armato.”• “Cosa ci fa un cuc-chiaino sulla cappotta della macchina dei ca-rabinieri?” “Imbocca-no l’autostrada.”• Il giorno dopo l’acqui-sto di un acquario la moglie chiede al mari-to carabiniere: “Caro, hai cambiato l’acqua ai pesci?” “No! Non hanno ancora bevuto quella di ieri.”• “Perché i carabinieri corrono sempre con una mano davanti al berretto?” “Per non spegnere la fiamma.”

Soluzioni:Aforismi Divertenti

• Ho il corpo come quello di una divinità. Sfortunatamente si tratta di Buddha.• Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che le ascol-tino.

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CINEMA - FESTIVALFILM - IOMA

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Chiave (9) - Ha recitato nel film....................................................................................

l’INTARSIO Inserite all’interno dello schema le parole elencate in modo da completare il cruciverba.

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Tra Carabinieri

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46 oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO POSSIBILE UN

RITORNO DI FIAMMA CON UN EX TORNATO ALLA RIBALTA

TRA SCUSE E COMPLIMENTI, SE CI TE-NETE... · SALUTE IL LOOK VA CURATO MA DALL’INTERNO: NERVOSISMO, PAL-LORE, BORSE SOTTO GLI OCCHI RIVELANO SQUILIBRIO

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO CON-

CENTRATEVI SUGLI AFFETTI IN TUTTE LE

SFUMATURE POSSIBILI: PARTNER, FI-GLI, FAMIGLIA E ANIMALI · SALUTE IL SISTEMA NERVOSO ALTERATO: ECCO LA CAUSA DELL’INSONNIA E DELLA MAN-CANZA DI APPETITO. CALMATEVI!

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12FASCINO VIA LIBERA AI

RAPPORTI GIOCOSI E DI-SIMPEGNATI, TUTTO FILA FINCHÈ RESPONSABILITÀ E

SENTIMENTI RESTANO FUORI SALUTE IL FEGATO È L’ORGANO PIÙ DELICATO A INIZIO PRIMAVERA: È ORA DI “LAVARLO” CON INSALATE E TISANE DEPURATIVE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01FASCINO MO-MENTI DI TENSIONE

ANCHE PER CHI NON SI PRENDE CERTE LIBERTÀ FACENDOSI STREGARE DA SIRENE O PIRATI · SALUTE SOTTO CONTROLLO DENTI, GINOCCHIA E OSSA IN GENERE: OCCHIO A NON SCON-VOLGERE QUESTO PRECARIO EQUILIBRIO

ACQUARIODAL 21/01

AL 19/02FASCINO SFIDA, AVVEN-TURA E FORTI EMOZIONI IL SOGNO DEL MOMENTO. IM-

PEGNO PER UNA STORIA IMPORTANTE CONSOLIDATA · SALUTE CURIOSI DI SPERIMENTARE UNA NUOVA

DIETA ACQUISTATE RICETTARI E INGREDI-ENTI CON ENTUSIASMO E FATE BENE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO A SOR-PRESA UN’AMICIZIA ESPLODE IN PASSIONE,

IMPOSSIBILE INVECE IL CONTRARIO: AMORE CHE RIPIEGA SULL’AMICIZIA · SALUTE UNICO NEO LA RITENZIONE ID-RICA: LA VITA SEDENTARIA VI GONFIA, LE VOSTRE PREFERENZE ALIMENTARI FANNO IL RESTO

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ATTENZIONE

S E PER UNA SCIOCCHEZZA VE NE DITE DI TUTTI I COLORI, ARRIV-ERETE A GRAFFIARVI IL CUORE · SALUTE LAVORARE DISTRAE E CONSOLA, PRESI DAI PROBLEMI CONCRETI DIMENTICATE IL VOSTRO MALUMORE, RECUPERANDO SERENITÀ

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO AF-

FIDATEVI AL DIA-LOGO, CON MANO

FERMA COME IL BISTURI: PER RISOLVERE IN FRETTA OGNI TENSIONE · SALUTE SIETE A RISCHIO DI INFIAMMAZIONI, CIS-TITI, REAZIONI CUTANEE, NELLA SECONDA METÀ DEL MESE INFLUENZA E TOSSE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO COMPLICA-TISSIME LE STRADE DEL

CUORE, CON POSSIBILI SCAMBI TRA AMICIZIA E AMORE: VIAGGI E AV-VENTURE · SALUTE BRONCHI, SPALLE E CERVICALE A RISCHIO: RICOSTITUENTI IDEALI FRUTTA SECCA E SPEZIE, OTTIME ANCHE LE ZUPPE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO CON L’ATTEGGIAMENTO GIUSTO

LA COPPIA FUNZIONA SENZA SCOSSE: OTTIMISMO E TOLLE-

RANZA GENERANO TENEREZZA · SALUTE BEN PROTETTI SUL FRONTE DELLA SA-LUTE, REGISTRATE TUTT’AL PIÙ QUALCHE TENSIONE ALLO STOMACO: NO ALLO STRESS

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO OPPORTU-NITÀ SENTIMENTALI OVUNQUE, IN VIAGGIO, A SCUOLA, LE MIGLIORI SUL LAVORO: ATTENTI

ALLA TESTA · SALUTE SOTTO PRESSIONE OCCHI E COLONNA, SFAVORITI DALLE BASSE TEMPERATURE: IL FREDDO NON VI VA A GENIO

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NEBBIE E COM-PLICAZIONI SUL FRONTE DEL CUORE INDECISO DA CHE

PARTE STARE: DOSATE BENE LA FIDUCIA · SALUTE FISICO DELICATO, PENALIZZATO DA UN SISTEMA IMMUNI-TARIO PIUTTOSTO IMPIGRITO, ANCHE L’INTESTINO NE RISENTE

OroscopoIL MESE DELL’AMORE VI COSTRINGE

AD UN BRACCIO DI FERRO TRA RIGIDITÀ

E MORBIDEZZA

22

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