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LA VOCE DELLA GENTE VENETA N° 45 - maggio 2011 www.maurizioconte.it SEGUIMI SU: REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011 REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011 REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011 REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011 CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “ CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “ CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “ CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “ Sulla prima e sulla seconda scheda referendaria io vote- rò SI’. Sul primo quesito sulle modali- tà di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di ri- levanza economica e sul secon- do, quello che vuole la cancella- zione delle norme, inserite dal Governo Prodi, sulla quantifica- zione tariffaria del servizio idri- co integrato comprendente una adeguata remunerazione del capitale investito, non ho dubbi, scriverò SI’. La filosofia con cui erano impostate le norme sulla gestione idrica ha un obiettivo molto chiaro e cioè quello di mettere in competizione una pluralità di candidati gestori. In Veneto, dove la risorsa acqua è particolarmente sentita come un elemento prezioso, proprio per questo da almeno 10 anni si sta cercando di affrontare la questione del rapporto tra di- sponibilità idrica e fabbisogno. Fin dal 1989 (Legge 183) si so- no sviluppate Direttive e nor- me, comunitarie, statali ma an- che regionali, che hanno dato luogo ad azioni concrete da parte delle Regioni, tese a tutelare la risorsa idrica disponibile e a razionalizzare gli usi della stessa. Infine, con l’a- dozione e approvazione del Pia- no di Tutela delle Acque (PTA) la Regione Veneto ha fissato un chiaro ed efficace quadro nor- mativo che consente di pianifi- care l’ottimale gestione delle acque. Sono convinto che l’ac- qua sia un bene vitale e come tale non può es- sere sogget- to a logiche di mercato o di specula- zione, ma dev’essere garantito a tutti con la stessa quantità, qualità e fruibilità. Pertanto, la partecipa- zione del privato non può pre- scindere dalla garanzia del con- trollo pubblico. Se parliamo di investimenti per interventi che con risorse pub- bliche non riusciamo a realizza- re, di investimenti che garanti- scano una rete acquedottistica adeguata e che non disperda la preziosa risorsa, penso che un dialogo possa esserci con i pri- vati. Sotto questo punto di vista si può anche studiare l’inserimen- to di un’ottica imprenditoriale che non prescinde dal persegui- re l’utilità pubblica del servizio. Il popolo Veneto ha dimostrato una fortissima sensibilità per la gestione dell’acqua. La nostra Regione vuole avere un reale potere decisionale di fronte al rischio che società straniere possano farla da padrone nelle nostre gare; per la gestione ab- biamo dunque la necessità di rendere competitivi i gestori del sistema idrico. Per quanto ri- guarda poi la tariffa, in prospet- tiva l’obiettivo è di arrivare ad una tariffa unica regionale per l’acqua, nella quale possa essere inseri- ta anche una quota per il costo del de- flusso per le acque mete- oriche dai centri urbani al fine di dotare gli enti locali delle risorse per gli interventi necessari. Non servirebbero dunque refe- rendum, gli amministratori della nostra Regione e del Governo centrale hanno già ricevuto il mandato dai propri elettori per poter decidere anche in merito alla questione acqua, dove, ri- badisco, il controllo dovrà ri- manere pubblico. La politica ha il dovere di fare questa scelta che in questo ca- so dovrà essere anche di rispar- mio. Arch. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto all’Ambiente

La Voce della Gente Veneta - editoriale n° 45 maggio 2011

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La Voce della Gente Veneta - editoriale n° 45 maggio 2011

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LA VOCE DELLA GENTE VENETA

N° 45 - maggio 2011 www.maurizioconte.it

SEGUIMI SU:

REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011REFERENDUM 12 e 13 giugno 2011

CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “CONTE: “Ai due quesiti sull’acqua VOTERO’ SI’ “

Sulla prima e sulla seconda scheda referendaria io vote-rò SI’. Sul primo quesito sulle modali-tà di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di ri-levanza economica e sul secon-do, quello che vuole la cancella-zione delle norme, inserite dal Governo Prodi, sulla quantifica-zione tariffaria del servizio idri-co integrato comprendente una adeguata remunerazione del capitale investito, non ho dubbi, scriverò SI’. La filosofia con cui erano impostate le norme sulla gestione idrica ha un obiettivo molto chiaro e cioè quello di mettere in competizione una pluralità di candidati gestori. In Veneto, dove la risorsa acqua è particolarmente sentita come un elemento prezioso, proprio per questo da almeno 10 anni si sta cercando di affrontare la questione del rapporto tra di-sponibilità idrica e fabbisogno. Fin dal 1989 (Legge 183) si so-no sviluppate Direttive e nor-

me, comunitarie, statali ma an-che regionali, che hanno dato luogo ad azioni concrete da parte delle Regioni, tese a tutelare la risorsa idrica disponibile e a razionalizzare gli usi della stessa. Infine, con l’a-dozione e approvazione del Pia-no di Tutela delle Acque (PTA) la Regione Veneto ha fissato un chiaro ed efficace quadro nor-mativo che consente di pianifi-care l’ottimale gestione delle acque. Sono convinto che l’ac-qua sia un bene vitale e come tale non può es-sere sogget-to a logiche di mercato o di specula-zione, ma dev’essere garantito a tutti con la stessa quantità, qualità e fruibilità. Pertanto, la partecipa-zione del privato non può pre-scindere dalla garanzia del con-trollo pubblico. Se parliamo di investimenti per interventi che con risorse pub-bliche non riusciamo a realizza-re, di investimenti che garanti-scano una rete acquedottistica adeguata e che non disperda la preziosa risorsa, penso che un dialogo possa esserci con i pri-vati. Sotto questo punto di vista si può anche studiare l’inserimen-to di un’ottica imprenditoriale che non prescinde dal persegui-re l’utilità pubblica del servizio.

Il popolo Veneto ha dimostrato una fortissima sensibilità per la gestione dell’acqua. La nostra Regione vuole avere un reale potere decisionale di fronte al rischio che società straniere possano farla da padrone nelle nostre gare; per la gestione ab-biamo dunque la necessità di rendere competitivi i gestori del sistema idrico. Per quanto ri-guarda poi la tariffa, in prospet-tiva l’obiettivo è di arrivare ad una tariffa unica regionale per

l’acqua, nella quale possa essere inseri-ta anche una quota per il costo del de-flusso per le acque mete-oriche dai

centri urbani al fine di dotare gli enti locali delle risorse per gli interventi necessari. Non servirebbero dunque refe-rendum, gli amministratori della nostra Regione e del Governo centrale hanno già ricevuto il mandato dai propri elettori per poter decidere anche in merito alla questione acqua, dove, ri-badisco, il controllo dovrà ri-manere pubblico. La politica ha il dovere di fare questa scelta che in questo ca-so dovrà essere anche di rispar-mio.

Arch. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto

all’Ambiente

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POLITICA e TERRITORIOPOLITICA e TERRITORIOPOLITICA e TERRITORIOPOLITICA e TERRITORIO

Pagina 2 LA VOCE DELLA GENTE VENETA

“Il tavolo ‘Massicci’, che per

c o n t o d e l M i n i s t e r o

de l l ’Economia moni to ra

l’andamento dei conti sanitari

delle Regioni italiane, ha

a pp r o va t o i l b i l a n c i o

consuntivo 2010 del Veneto,

che si è chiuso, per la prima

volta da sempre, con un attivo

di 12 milioni 521mila448 euro.

Il Ministero di via XX Settembre

ha quindi certificato la

trasparenza e il rigore

gestionale con i quali abbiamo

lavorato per mettere in ordine i

conti della Sanità Veneta.

Abbiamo mantenuto la

promessa: garantire una

sanità di eccellenza senza

alcun taglio e senza introdurre

nuove tasse. Non sarà

necessario introdurre la tanto

odiata IRPEF—come certe

Cassandre di sinistra e

detrattori di professione

temevano - e non dovrà

s c a t t a r e a l c u n

commissariamento nazionale

nei riguardi della nostra

Regione”.

Governatore Zaia: Governatore Zaia: Governatore Zaia: Governatore Zaia: “Veneto, conti in “Veneto, conti in “Veneto, conti in “Veneto, conti in ordine e Sanitàordine e Sanitàordine e Sanitàordine e Sanità d’eccellenza”d’eccellenza”d’eccellenza”d’eccellenza”

GLI IMMIGRATI GLI IMMIGRATI GLI IMMIGRATI GLI IMMIGRATI E L’INETTITUDINE DEL SINDACO DI PADOVAE L’INETTITUDINE DEL SINDACO DI PADOVAE L’INETTITUDINE DEL SINDACO DI PADOVAE L’INETTITUDINE DEL SINDACO DI PADOVA

Tolstoj diceva che la calma è la vigliaccheria dell'anima. Mi pare che la questione sicurez-za, immigrati e decoro urbano sia affrontata da Zanonato con una serenità preoccupante a tal punto che di piani d’accoglienza e soluzio-ni ne tantomeno quantificazioni sul fenomeno degli immigrati del nord Africa non ne siano ancora state prodotte. Il primo cittadino di Padova ha pensato bene di evitare un incon-tro col Ministro Maroni per essere presente al tavolo sul "bottellon", una serata di ubriacatu-ra “spagnola” organizzata in Prato della Valle. Insomma, l’elefante rosso nella cristalleria sta combinando sempre più guai. Non è possibile pensare che il Ministero dell’Interno convochi a se i Sindaci per affrontare con diretta re-sponsabilità un’emergenza come quella degli extracomunitari passati per le coste libiche (che sta cambiando il volto sociale della Città del Santo) e che il Sindaco, dopo aver sbef-feggiato e schernito più volte le decisioni del Governo, non partecipi ad un tavolo così fon-damentale. Forse ,rende di più in medianicità e costa meno gestire l’alcolizzata di gruppo; per questo la priorità di Zanonato è passata dalla volata per Pisapia a Milano a questo insano momento diseducativo. Ma delle centi-naia di extracomunitari, probabilmente clan-destini, che bivaccano notte e giorno in ogni angolo della Città, non c’è menzione, Zanona-

to si sottrae a qualsiasi tipo di obbligo morale e amministrativo, e per questa vicenda arriva addirittura a calarsi nei panni del medico di famiglia dichiarando che la scabbia portata da un tunisino non è contagiosa e che si cura con una pomata e con del sano antileghismo. Bene ha fatto invece il Presidente Luca Zaia a valutare tutti gli aspetti della vicenda ascol-tando i Sindaci, interpreti delegati alle esigen-ze dei cittadini, nessuna demagogia e voglia invece di risolvere la questione con la massi-ma condivisione delle soluzioni. Sono in com-pleto accordo con il Segretario Nazionale Lega Nord Gianpaolo Gobbo, il quale chiaren-do che si devono valutare le richieste di asilo legittime, suggerisce di radunare in pochi ma grandi strutture gli interessati, ottimizzando così costi, beni, e personale evitando così di creare situazione ghettizzanti o carenti in fatto di controllo. Padova con la disinformazio-ne, la mancanza di un know how amministra-tivo e la voglia cronica di Zanonato e Co. di integrazione integralista, non sta risolvendo nulla anzi venerdì scorso ha bellamente di-chiarato “abbiamo già fatto la nostra parte” ma penso però che si riferisse al declino della Città.

Maurizio ConteMaurizio ConteMaurizio ConteMaurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega Nord

SISTEMA SISTRISISTEMA SISTRISISTEMA SISTRISISTEMA SISTRI di Maurizio Contedi Maurizio Contedi Maurizio Contedi Maurizio Conte

Apprendo con piacere che ieri è stata raggiun-ta un’intesa fra il Ministero dell’Ambiente e le principali organizzazioni imprenditoriali per rimodulare l’entrata in funzione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. Pur condividendo la valenza del Sistri quale strumento di tracciabilità e legalità nel campo di gestione dei rifiuti, tale scelta rappresenta la soluzione positiva alle proble-matiche insite nell’utilizzo iniziale dei nuovi sistemi elettronici di tracciabilità dei rifiuti (Sistri), evidenziate anche nel corso della pro-va generale di avvio definita “ click day”, e che più volte ho avuto modo di cogliere e condivi-dere in occasione di incontri con le Associazio-ni dei soggetti coinvolti. L’entrata in vigore “frazionata” del SISTRI consentirà così un progressivo collaudo della procedura, evitando di creare disfunzioni alle aziende e favorendo una progressiva confidenza delle stesse con le nuove procedure elettroniche. Confermo da parte mia l’impegno dell’Amministrazione Regionale a sostenere ogni tipo di iniziativa che nell’interesse della salute delle persone e dell’ambiente possa potare ad una corretta gestione dei rifiuti, ossia ad uno degli obiettivi primari del SISTRI . Non dobbiamo dimentica-re inoltre che l’entrata in vigore del sistema non deve aumentare la burocrazia a discapito delle nostre imprese che già vivono un mo-mento di forte crisi economica.

Assessore Regionale Veneto all’AmbienteAssessore Regionale Veneto all’AmbienteAssessore Regionale Veneto all’AmbienteAssessore Regionale Veneto all’Ambiente

Partecipa anche tu al tradizionale raduno della Lega Nord!

Vi aspettiamo numerosi!!!

Page 3: La Voce della Gente Veneta - editoriale n° 45 maggio 2011

SICUREZZA E IMMIGRAZIONESICUREZZA E IMMIGRAZIONESICUREZZA E IMMIGRAZIONESICUREZZA E IMMIGRAZIONE

Pagina 3

Il fai da te pare sia il sistema più conge-niale all’Amministrazione di Padova per affrontare le questioni legate all’emer-genza immigrati. All’ex scuola Gabelli abbiamo assistito ad una prova di alto dilettantismo da parte del Sindaco Za-nonato il quale, dopo mesi di impegno profuso nello screditare e ridicolizzare l’operato attento ed insistente del Mini-stro Maroni nel trattare il flusso umano dal nord Africa, lascia al caos e al caso la permanenza degli immigrati nella sua Città. L’amministrazione si è limitata a dare alloggio ai minori, il minimo obbligo previsto dalla legge. Caso più emblema-

tico per questa situazione è quel-lo della tendopoli autogestita che si trova nel giar-dino dell’ex scuo-la Gabelli, un i n s ed i amen t o fuori dalle regole e dal controllo dell’Amministra-zione, gestito e curato dal la

“Brigata di solidarietà attiva” e Rifonda-zione Comunista e dove il Comune pare sia intervenuto esclusivamente per la distribuzione dei pasti. E’ una situazione paradossale e ridicola, la gestione di un campo di immigrati lasciata ad un parti-to politico e al buon cuore di parrocchie, cittadini ed associazioni. A pensare che alla gestione di una tragica emergenza ci sia il partito comunista ci fa però ricor-dare che siamo a Padova dove l’improv-visazione sembra sia la linea coerente-mente più sfruttata da Zanonato per evitare assunzioni di responsabilità. La Presidente del Consiglio comunale, Ruf-

fini, dichiara che se non ci fosse Rifon-dazione a gestire questa tendopoli gli immigrati finirebbero nelle mani degli spacciatori, una dichiarazione gravissi-ma, che intende indicare una propensio-ne all’illegalità, in questo caso allo spac-cio di droga, da parte dei nordafricani. L’Assessore Regionale Stival dice che queste cose succedono solo a Padova, ed ha tristemente ragione, qui c’è un Sindaco che si affretta a commemorare Arrigoni, corre contrito al cospetto del Santo Padre e che, verba sua, nei primi momenti dell’emergenza dichiarò: “ c’è la necessità di risposte all'altezza del passaggio storico che stiamo vivendo”. Deduco quindi che la risposta alle mol-tissime presenze di immigrati clandesti-ni e non, a Padova, che non si limita dunque ai soli trenta presenti nel ex istituto Gabelli, sia quella di affidare a rifondazione comunista la patata bollen-te chiedendo aiuto alla Protezione Civile regionale, continuando magari a pren-dersela con la Lega Nord e lasciando, ancora una volta, la soluzione dei pro-blemi ai cittadini padovani.

Maurizio ConteMaurizio ConteMaurizio ConteMaurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega Nord

A PADOVA UNA TENDOPOLI GESTITA DA RIFONDAZIONE COMUNISTA A PADOVA UNA TENDOPOLI GESTITA DA RIFONDAZIONE COMUNISTA A PADOVA UNA TENDOPOLI GESTITA DA RIFONDAZIONE COMUNISTA A PADOVA UNA TENDOPOLI GESTITA DA RIFONDAZIONE COMUNISTA di MAURIZIO CONTE di MAURIZIO CONTE di MAURIZIO CONTE di MAURIZIO CONTE

LA VOCE DELLA GENTE VENETA

La stazione ferroviaria di Padova e le vie che la circondano rimangono il palcosce-nico di una della migliori opere dell’Ammi-nistrazione padovana. Scene di assurda violenza come quelle che si sono viste lo scorso martedì sono la degna rappresen-tazione della completa incapacità del Sindaco nel gestire la sicurezza in città. E non c’è da stupirsi o scandalizzarsi se chi si trova in mezzo a simili guerre etniche chieda che il Comune di Padova vada commissariato. Sono molti i cittadini che

si rivolgono agli espo-nenti della Lega Nord sfiancati da una condi-zione di vita impossibi-le. Lo hanno fatto an-che alcuni extracomu-nitari che lavorano onestamente nelle proprie attività com-merciali nella zone calde della Città. Que-sta Amministrazione, in uno stato di catales-si, non pare accorgersi che Padova ed i Pado-vani percepiscono un

limite superato. Della politica accusatoria, vuota e palesemente inefficace non ne vogliono più sapere. Sulla questione dei profughi gli unici interventi concreti di Zanonato sono stati i filmati pubblicati in facebook che citano come in un mantra le “balle della Lega”, senza mai, e sottolineo mai, proporre uno straccio di proposta. A quella c’ha pensato addirittura il Vescovo Antonio Mattiazzo garantendo accoglien-za tramite la Caritas, ma da Zanaonato il nulla! Sulla chiusura del Pedro, ha propi-

nato invece ai padovani una balla colos-sale dicendo che il Comune non può far niente per la chiusura. Sulle cronicità delinquenziale dei siti più critici ancora il vuoto. Spaccio e prostituzione dovevano essere un problema risolto con le ordinan-ze già 4 anni fa, risultato: la situazione invece è peggiorata. Sul decoro urbano poi è meglio sorvolare; accattoni, que-stuanti, clochard e clandestini sono dive-nuti ormai un totem, un biglietto da visita per una Città che sta cercando con Regio-ne e Provincia di incrementare i flussi turistici! Addirittura il Prefetto, Questore e forze dell’ordine dopo gli sketch dal dub-bio gusto di Zanonato visti nello scorso incontro del COSP, ha deciso che il Sinda-co di Padova è inadeguato a cercare ri-sposte in materia di sicurezza. Ritengo di esprimere la mia più sentita vicinanza alle forze dell’ordine che si trovano ad operare in una Padova lasciata a se stessa, con un’amministrazione più attenta alle ne-cessità dei centri sociali che a quelle dei comuni cittadini.

Maurizio ConteMaurizio ConteMaurizio ConteMaurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega NordAssessore Regionale Veneto Lega Nord

VIOLENZA E DELINQUENZA A PADOVA E’ ORA DI DIRE BASTA !VIOLENZA E DELINQUENZA A PADOVA E’ ORA DI DIRE BASTA !VIOLENZA E DELINQUENZA A PADOVA E’ ORA DI DIRE BASTA !VIOLENZA E DELINQUENZA A PADOVA E’ ORA DI DIRE BASTA ! di MAURIZIO CONTE di MAURIZIO CONTE di MAURIZIO CONTE di MAURIZIO CONTE

Page 4: La Voce della Gente Veneta - editoriale n° 45 maggio 2011

L’Editoriale di Maurizio Conte

PRIMO QUESITO

SCHEDA ROSSA

“Modalità di affidamento con gara a privati “Modalità di affidamento con gara a privati “Modalità di affidamento con gara a privati “Modalità di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici didei servizi pubblici didei servizi pubblici didei servizi pubblici di rilevanza economica”rilevanza economica”rilevanza economica”rilevanza economica”

SI

del Territorio e del Mare (che fin dal 2009 si era già espresso in risposta ad un quesito formulato dalla Regio-ne Toscana) ha stabilito che “i rifiu-ti derivanti da attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani – stante l’intervenuta abrogazione della disposizione che li sottopone-va espressamente alla disciplina dei “rifiuti speciali” - sembrano in via residuale da ricondurre alla catego-ria dei “rifiuti urbani” , e che pertan-to il gestore dell’impianto di termo-valorizzazione avrebbe dovuto op-portunamente, ed in via preventiva, rivolgersi all’Amministrazione regio-nale in modo da accertare l’esatto regime cui assoggettare la gestione dei rifiuti in questione che, per quanto detto, non appaiono chiara-mente classificabili come rifiuti spe-ciali, a prescindere dal codice CER assegnato. Da ultimo si evidenzia che in carenza dell’attivazione da parte del gestore delle verifiche ri-chiamate si è reso necessario in via

cautelativa, nell’intento di tutelare la salute pubblica e l’ambiente, dare immediata sospensione a conferi-menti di rifiuti provenienti da altre Regioni che potrebbero essere qua-lificati come rifiuti urbani nel termo-valorizzatore di Padova. In merito alla posizione di “sordità” e conve-nienza economica assunta dall’Am-ministrazione Comunale padovana, quanto emerso da rilievi e relativi provvedimenti ha dimostrato che la scelta di accettare indiscriminata-mente i rifiuti provenienti dalla Cam-pania è stata poco attenta e che forse, stabilendo un contatto con l’Ente Regionale per cercare di an-dare più a fondo nella questione, si sarebbero potute evitare decisioni azzardate i cui effetti ricadono sulla popolazione, sul territorio e sulla sana e corretta politica di sussidia-rietà.”

Arch. Maurizio ConteArch. Maurizio ConteArch. Maurizio ConteArch. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Assessore Regionale Veneto Assessore Regionale Veneto Assessore Regionale Veneto

all’Ambiente all’Ambiente all’Ambiente all’Ambiente

Il conferimento di 2.106.400 kg di rifiuti clas-sificati con CER 191212 prove-nienti dalla Re-gione Campa-nia è stato ac-certato da Arpa Veneto. Lo smaltimento di

questi rifiuti urbani/speciali non pericolosi e sanitari presso l’impian-to di termovalorizzazione di Padova gestito da ACEGAS-APS Spa, nel periodo 23/03/2011-15/04/2011, ha comportato inevitabilmente l’in-terruzione immediata dei conferi-menti in ragione dell’oggettiva pos-sibilità che i rifiuti sino ad ora perve-nuti possano essere classificati co-me rifiuti urbani. Lo stop al conferi-mento è stato deciso in quanto la vigente normativa di settore stabili-sce precisi vincoli nella gestione di questi rifiuti che devono essere prio-ritariamente avviati ad impianti si-tuati presso il territorio regionale ove sono stati prodotti o, in casi ec-cezionali, presso impianti autorizzati in altre regioni. Questo solo a condi-zione che sia stata preventivamente attivata una specifica procedura tesa all’adozione di un apposito ac-cordo tra la Regione Veneto e l’Am-ministrazione regionale dalla quale i rifiuti dovrebbero provenire. Nel caso in questione del termovalo-rizzatore padovano, tenuto conto delle lavorazioni impresse sui rifiuti, transitanti nell’impianto di Battipa-glia (Salerno), e del fatto che il Mini-stero dell’Ambiente e della Tutela

SECONDO QUESITO

SCHEDA GIALLA “Cancellazione delle norme sulla quantifica-“Cancellazione delle norme sulla quantifica-“Cancellazione delle norme sulla quantifica-“Cancellazione delle norme sulla quantifica-zione tariffaria del servizio idrico integrato zione tariffaria del servizio idrico integrato zione tariffaria del servizio idrico integrato zione tariffaria del servizio idrico integrato basata sulla adeguata remunerazione del basata sulla adeguata remunerazione del basata sulla adeguata remunerazione del basata sulla adeguata remunerazione del

capitale investito”capitale investito”capitale investito”capitale investito”

SI

TERRITORIO E AMBIENTETERRITORIO E AMBIENTETERRITORIO E AMBIENTETERRITORIO E AMBIENTE

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