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CULTURA E NATURA - RIVISTA DI SCIENZA CULTURA E FORMAZIONE

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Centro studi per l’Evoluzione Umana“Anagrafe Nazionale delle Ricerche” (D.P.R. 11/7/1980 n.382-art.64) n.A18909G2 Ente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione - Decreto del 08.03.2006Iscritto nel “Registro delle Associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della

lotta alle discriminazioni” (d.lgs 215/2003) presso l’U.N.A.R.Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Diritti e Pari Opportunità

Costituzione e scopi

Istituzione di ricerca scientifica pluridisciplinare che adotta il metodo dell’integrazione delle Scienze per l’approccio alleproblematiche sociali ed ambientali che limitano l’evoluzione umana.Costituzione: ente eminentemente scientifico, apartitico e senza scopo di lucro, aperto a studiosi di tutte le discipline al fine direndere umana la scienza, sviluppando parametri dinamici integrati idonei a rimuovere gli ostacoli che attualmente limitanol’evoluzione umana.

Scopi: il C.E.U. si propone di raggiungere i suoi obiettivi prevalentemente attraverso:

- la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola di ogni ordine e grado;

- la formazione dei formatori nel campo dell’Educazione ai Diritti Umani;

- la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento professionale;

- l’alfabetizzazione dei Diritti Umani attraverso corsi, seminari, convegni finalizzata alla prevenzione delle micro e macroviolazionidegli stessi all’interno dei diversi ambiti professionali ed istituzionali.

Attività

Il Centro opera attraverso iniziative conformi alle sue finalità quali:

a) progetti, studi e ricerche multidisciplinari ed integrate nelle principali aree di intervento educazione, giustizia, sanità ed am-biente

b) creazione di istituti di alta formazione nelle suddette tematiche;

c) realizzazione di convegni, seminari e conferenze sulle suddette aree di intervento;

d) consulenze e collaborazioni scientifiche con organismi ed istituzioni nazionali ed internazionali.Attività scientifiche

Svolgimento di incarichi di studio per le Istituzioni nazionali e le Organizzazioni internazionali (ONU, UNESCO, UnioneEuropea, Consiglio d’Europa e OSCE) con gli strumenti forniti dagli studi integrati multidisciplinari; sviluppo di nuovemetodologie educative integrate; studi scientifici sull’applicazione dei diritti umani; studi di sviluppo sociale integrato conparticolare attenzione alla gestione funzionale fisiologica dei rapporti uomo-donna; studi e ricerche in campo psicologico, delbenessere e della salute.

Attività didattica

Corsi, seminari e conferenze relativi alle metodologie applicative del C.E.U. indirizzate alle attività nel campo della salute, del-l’educazione, dei diritti umani e dell’ambiente; progetti formativi per i formatori nei suddetti campi; corsi di aggiornamento perle scuole di ogni ordine e grado; corsi di formazione pre- e post laurea a livello nazionale ed internazionale.

Attività di documentazione

Raccolta di testi specializzati e stampa internazionale; divulgazione degli studi e delle attività del C.E.U. a livello nazionale edinternazionale.

Periodici

Cultura e Natura, periodico telematico a cadenza trimestrale a carattere tecnico scientifico. Nata nel 1985, Cultura e Naturaseleziona ed attua una divulgazione educativo-scientifica finalizzata ad offrire a tutti, e a coloro che operano nel campo delsociale, del benessere e della salute, strumenti conoscitivi utili allo svolgimento delle proprie attività.

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Periodico telematico trimestrale

a carattere tecnico scientifico del

Centro studi per l’Evoluzione Umana

AnnoII Numero 9 - luglio – settembre 2012

Direttore Responsabile

Maria Torlini

Iscrizione al Tribunale civile di Roma

n° 201/2010 – 13 maggio 2010

Per informazioni sulla pubblicità

Tel. 06.8073420 - Fax 06.8077306

[email protected]

Chi desideri sottoporre articoli a CN

per eventuale pubblicazione può inviare il

materiale alla redazione

[email protected]

L’opinione espressa dagli autori non impegna la

Direzione. I collaboratori assumono la piena re-

sponsabilità delle affermazioni contenute nei

loro scritti.

La riproduzione è consentita solo con precisa

citazione della fonte,completa di indirizzo.

Tutto il materiale ricevuto e non richiesto (testi e

fotografie), anche se non pubblicato, non sarà

restituito.

Qualsivoglia forma di collaborazione a questa

testata deve essere prestata a titolo esclusiva-

mente gratuito, in quanto intesa come adesione

spontanea alle iniziative etiche perseguite.

Webmaster: Elisabetta Gatti

4 Editoriale

5 APPROFONDITAMENTE

Il cervello riconosce la slealtà.

di Maria Torlini

11 IX Giornata Nazionale del Trekking Urbano.

12 Balbuzie e scuola, tutti i consigli utili.

15 Il lago di Tovel.

a cura di Enza Palombo

19 AFORISMI

20 POESIA

“Solo per i bianchi”,il fallimento dell’Apartheid. (N. Mandela)

a cura di Elisabetta Gatti

22 SPECIALE AMBIENTE

Orto bio sul terrazzo

24 “Spaghetti, pollo e insalatina…”.

a cura della Redazione

29 NEWS

33 EVENTI

Sommario

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luglio-settembre 2012

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EditorialeI venti di crisi soffiano forte anche d’estate. Le città non accusano più grande solitudine

a causa della fuga in massa che un tempo sanciva l’inizio delle vacanze. Chi vive in

grandi agglomerati urbani se ne rende conto dal persistere del traffico stradale.

Cose che prima parevano ovvie, come trascorrere un mese di vacanza lontano da casa,

oggi sono solo un pallido ricordo per i più. Le offerte last minute sono relative a week

end e a singole settimane. Il carburante ha raggiunto costi che superano quelli di un

litro di latte. Tutto continua ad aumentare mentre le disponibilità economiche sono ferme.

Siamo proprio sicuri che le leve del benessere debbano poggiare sul consumo senza

soluzione di continuità?

Le certezze di ieri non sono più quelle di oggi, anzi, si potrebbe dire che l’unica cosa

certa è che non ci sono certezze a tempo indeterminato. La società sta cambiando ve-

locemente, sta consumando se stessa senza rigenerarsi in un avveduto comportamento

di equilibrio. Quando si va a fare la spesa i grossi carrelli un tempo traboccanti, lan-

guono, tanto più che vengono usati i cestini con le rotelle molto più dei carrelli. Tutto ci

sta portando all’evidenza che non possiamo vivere per consumare. L’effetto di ritorno

è: riciclare è bello! Riparare è meglio, sostituire prima ancora che ve ne sia la necessità

non è più il caso. La comunità umana continua a crescere da un punto di vista degli

avanzamenti tecnologici e scientifici ma sembra che stagni dal punto di vista della qualità

della vita. La forbice tra i poveri e i ricchi sta aumentando vertiginosamente e questo

non dovrebbe essere se le risorse fossero impiegate razionalmente e gli sprechi fossero

perseguiti severamente. Una società responsabile e consapevole è sicuramente una

società più partecipativa, ovvero che cerca soluzioni attraverso il contributo di tutti e non

il conflitto fra i poteri, questa modalità è francamente obsoleta e inadeguata per affron-

tare i problemi attuali. Quando in una famiglia ci sono problemi l’impostazione di fondo

dovrebbe essere quella che ognuno contribuisca con quello che ha e faccia quello che

può in funzione di una unità di intenti. Così dovrebbero muoversi le società….. ovvero

la grande famiglia umana….

Il Direttore

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Processi decisionali, emozioni e comportamento

Le neuroscienze aprono continuamente nuovi oriz-zonti di ricerca e all’interno di quello che viene deno-minato “economia comportamentale e psicologia” cisono stati risultati interessanti. In questo campo si èdimostrato che le decisioni finanziarie sono basate supiù dimensioni piuttosto che su una semplice massi-mizzazione del ritorno economico. Un fattore impor-tante, con un impatto di rilievo sul processodecisionale, è l'influenza dei processi emotivi. I pro-cessi emotivi includono sia reazioni emotive che statiemozionali. Le reazioni emotive sono immediate edautomatiche al fine di sod-disfare le richieste di ra-pido adattamento delcontesto in cui si verifi-cano.Per converso, la rappre-sentazione di stati emotivie il controllo normativodelle emozioni riflettonoun aggiustamento piùlento, finalizzato a considerazioni di lungotermine che includono gliobiettivi finali. In altre pa-role, con le nostre funzionisuperiori (che risiedono incorteccia) possiamo mo-dulare le risposte emo-zionali ad eventi e/opensieri fino ad inibire

le reazioni istintive. Studi di brain imaging hanno suggerito che reazioni di tipo punitivoin risposta a comportamenti sleali richiedono com-plesse attività di elaborazione a livello della cortecciacerebrale. Tuttavia, il disagio di aver subito un tortocomporta anche un’istintiva risposta emotiva, rispostache viene attivata da circuiti e strutture sottocorticali,come l'amigdala.

Soldi e cervello

Un comportamento umano universale dunque, èquello di reagire istantaneamente quando un’altra per-

sona si comporta slealmente. Appare chiaro che un valorecome la lealtà non ha ori-gini culturali bensì è insitonella nostra genetica e lasocietà umana si differen-zia solo nella capacità diesprimere e concretiz-zare, a vari livelli, questovalore. Le regioni prefrontalihanno una maturazionetardiva ma anche bam-bini in età prescolarerifiutano le offerte ini-que, nonostante nonabbiano realizzato, a

livello esplicitamente mentale, il concetto di ingiusti-zia. L'evoluzione sembra dunque aver favorito l'attodi punire coloro che violano le norme di equità nei

Il cervello riconosce la slealtà.

Il nostro bagaglio genetico, oltre alle caratteristiche fisiche, ci dota di un innato

senso della giustizia fin dalla più tenera età. Recenti studi di economia comporta-

mentale hanno messo in luce che gli psicofarmaci possono interferire con questi

delicati meccanismi neuronali.

di Maria Torlini

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···ApprofonditaMente···

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confronti del singolo e del gruppo (mi viene da pen-sare che una parte dei nostri rappresentanti politicisiano in realtà alieni, o una mutazione genetica…visto che ultimamente non si contano episodi truffal-dini e di corruttela che manifestano una assoluta man-canza di lealtà verso i cittadini…n.d.r.). In un recente studio (Karolinska Institut e & Schoolof Economics di Stoccolma, pubblicato su PLoS Bio-logy Volume 9 | Issue 5 | e1001054), i ricercatorihanno messo alla prova il senso di giustizia dei par-tecipanti in un gioco di onestà monetaria e l’attivitàcerebrale dei giocatori è stata misurata simultanea-mente con la risonanza magnetica funzionale (fMRI).Il gioco (Ultimatum Game), strutturato all’internodello studio, riguardava la ripartizione di una sommadi denaro tra due persone. “Se la somma da dividere è di cento corone e il sug-gerimento è di dividerle a metà, tutti accettano poichéquesto è visto come un comportamento leale”, af-ferma Katarina Gospic, prima autrice dell’articolo. “Ma se il suggerimento è di lasciare all’altro gioca-tore 20 corone e di prenderne per sé 80, questo è chia-ramente percepito come un comportamento sleale. Incirca la metà dei casi vi è un rifiuto da parte del gio-catore, che riceverebbe la parte minore, nonostantequesta decisione comporti la perdita delle 20 corone”.

Come accennato, attività di ricerca precedenti ave-vano evidenziato che le componenti che controllanola capacità di analizzare e prendere decisioni finan-ziarie coinvolgono la corteccia prefrontale e l’insula.Questo ulteriore studio rivela che l’area del cervelloche controlla decisioni finanziarie rapide fa capo al-l’amigdala, una componente sottocorticale che si at-tiva di fronte a sensazioni come paura e rabbia al finedi attivare opportune reazioni di difesa.

Soldi, cervello e ansiolitici

Ma si sa, la ricerca non si accontenta mai e per inve-stigare ulteriormente i risultati, durante lo svolgi-mento del gioco, ad alcuni partecipanti è stato datoun tranquillante contro l’ansia (oxazepam, una ben-zodiazepina), mentre il gruppo di controllo ricevevaun placebo (finto farmaco). I recettori GABA (il GABA ovvero acido gamma-am-mino-butirrico, è un neurotrasmettitore molto impor-tante per la regolazione delle attività di trasmissionee ricezione sinaptica cerebrale), hanno una funzioneinibitoria e risultano essere abbondanti nell'amigdala.Le benzodiazepine possono potenziare l'attività inibi-toria del GABA, ridurre i segni comportamentali diaggressività e diminuire l'attività dell'amigdala incompiti emozionali. Per questo si è ipotizzato chel’uso di tale farmaco potesse inibire l'attività del-l'amigdala e, quindi, modificare il comportamento nelcorso del gioco monetario. I ricercatori hanno scoperto che coloro che avevanoricevuto il tranquillante mostravano un’attività infe-riore dell’amigdala e una tendenza maggiore ad ac-cettare una distribuzione sleale dei soldi, benché,quando veniva loro chiesto, considerassero ancorasleale il suggerimento.

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···ApprofonditaMente···

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Gospic K, Mohlin E, Fransson P, Petrovic P, et al. (2011) Limbic Justice—Amygdala Involve-ment in Immediate Rejection in the Ultimatum Game. PLoS Biol 9(5): e1001054.doi:10.1371/journal.pbio.1001054

A - Il trattamento con oxazepam abbassa le risposte neurali legate alle proposte inique.

Nel gruppo di controllo (finto farmaco), la tendenza a reagire aggressivamente e a punire il giocatore

che aveva suggerito una distribuzione sleale, era direttamente correlata all’attività dell’amigdala. Si è

osservata anche una differenza di genere, con gli uomini che rispondevano più aggressivamente delle

donne a consigli sleali, mostrando una corrispondente maggiore attività dell’amigdala. Invece, nel

gruppo che aveva ricevuto il tranquillante, non è stata rilevata alcuna differenza di genere.

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ANSIOLITICI

Appartengono a questo gruppo i farmaci (tranquillanti ed ipnotici) efficaci nel trattamento dei disturbi d’ansia.

Questi farmaci, di solito, hanno effetto nel breve termine ma assai meno nel lungo termine; talvolta, come

conseguenza del loro uso, si può avere un peggioramento della sintomatologia (il cosiddetto effetto rebound)

e lo svilupparsi di una certa dipendenza. Anche in considerazione di questi effetti, gli ansiolitici dovrebbero

essere prescritti soltanto nei casi di ansia o insonnia grave e comunque per periodi brevi.

I farmaci impiegati a tale scopo rientrano nella categoria delle benzodiazepine.

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La variazione del tasso di rifiuto indotta dal farmaconon ha comportato effetti significativi nella cortecciaprefrontale dorso-laterale (CPFDL) o l'insula, duearee precedentemente individuate essere coinvolte nelrifiuto di offerte inique nel gioco monetario. È importante sottolineare che la risposta cerebralegenerale, nel compito decisionale, è rimasta inalte-rata dal farmaco. Questi dati sono compatibili con il modello a due li-velli del processo decisionale. Nello studio sono statifarmacologicamente manipolati entrambi i livelli, cor-ticale e sub corticale. Gli effetti osservati possono essere attribuiti ad unadiretta azione farmacologica o agli effetti di intera-zione del circuito che si crea tra le varie aree nel corsodel processo decisionale. In un'altra manipolazione di questo circuito Knoch etal. hanno dimostrato che la stimolazione magneticatranscranica della CPFDL porta ad un tasso di mag-giore accettazione di proposte inique nel gioco, senza

modificare la percezione di iniquità..In altri termini il processo decisionale nel gioco mo-netario coinvolge numerose regioni cerebrali di ori-gine filogenetica diversa, e questo sottolinea lacomplessità delle risposte. Questi dati suggeriscono che la risposta di rifiuto au-tomatica, condotta dall’amigdala, ha una rappresen-tazione filogeneticamente più antica. Sistemi di condivisione più sviluppati come il com-mercio e l'obbedienza formale a regole astratte richie-dono che ogni individuo sia in grado di mantenere laconsapevolezza delle conseguenze future correlatealle decisioni presenti. Così, nel gioco monetario, entrambi i livelli, corticalie sottocortical,i possono influenzare il comporta-mento finale in entrambe le direzioni. La differenza principale è che a livello corticale si hauna rappresentazione più ricca che consente di elabo-rare in maniera più raffinata la situazione per gli esitifuturi di una decisione.

Gospic K, Mohlin E, Fransson P, Petrovic P, et al. (2011) Limbic Justice—Amygdala Involvement in Immediate Rejection inthe Ultimatum Game. PLoS Biol 9(5): e1001054. doi:10.1371/journal.pbio.1001054

B - Risultati fMRI relativi al rifiuto di una proposta ingiusta e differenza sessuale.

Nel gruppo trattato con placebo il rigetto di una proposta sleale è stata associata con una maggiore

attività nella amigdala destra. La differenza tra i sessi di fronte a proposte inique è anch’essa risultata

significativa. Sorprendentemente, i maschi hanno mostrato una maggiore attività dell'amigdala destra

rispetto alle femmine nella condizione placebo, mentre non vi era alcuna differenza tra i sessi nella

condizione oxazepam.

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La nostra società sta diventando psichicamente più

instabile…

Le interazioni a sfondo sociale poggiano sullo svi-luppo delle funzioni umane espresse dai lobi frontali.Si è dimostrato che un farmaco ansiolitico alteral'equilibrio tra reazioni emotive rapide e decisioni ba-sate su sentimenti ponderati. Si affaccia quindi un pro-blema di ordine etico: gli psicofarmaci abbassanole nostre difese psichiche e questo dato assumeuna importanza rilevante nonché preoccu-pante in quanto i consumi di psicofarmacisono in constante aumento, primi fra tuttiproprio gli ansiolitici ovvero i tranquillanti.I costi socioeconomici da parte di coloro cheutilizzano i tranquillanti, per lunghi periodi,sono considerevoli ma difficili da quantifi-care. Questi problemi potrebbero essere ri-dotti, se le prescrizioni mediche per l’utilizzo dibenzodiazepine fossero contenute in periodi piùbrevi. Spesso accade il contrario e si continuaa prescrivere benzodiazepine per lunghi pe-riodi. I fattori di dipendenza dal farmacosono arcinoti, meno si fa invece per aiutare ipazienti a ridurre i dosaggi, fino a sospenderli,in modo adeguato e funzionale, magari conun supporto psicologico. Non tutti sanno, in-fatti, che l’uso dello psicofarmaco è un inter-vento, per così dire, di ordine periferico, cioèinterviene sul sintomo. Va da sé che se non si produceanche una riorganizzazione sulle cause cognitivo-emo-zionali che hanno richiesto l’uso del farmaco, unavolta sospeso, le problematiche si possono ripresen-tare, magari anche sotto altre forme. La ricerca ha di-mostrato che il trattamento psicoterapeutico haun’incidenza molto maggiore nel mantenimento del

ripristino dell’equilibrio del paziente, a fronte di rica-dute molto più probabili da parte di chi utilizza esclu-sivamente l’apporto psicofarmacologico. L’abuso di questi farmaci può provocare seri problemidi salute, e non solo. Molti farmaci noti sono perfinocollegabili ad omicidi. A questo proposito ricordo unparticolare che a suo tempo mi colpì molto. Ero a Bar-cellona per un congresso e una mia collega fu scippata.

Ci recammo al locale posto di polizia e mentre era-vamo in attesa per la deposizione della denuncia

mi guardai attorno. In una specie di salad’aspetto, le pareti erano tappezzate da mani-festi, recanti foto segnaletiche. Manifesti

grandi 50x70 recavano la foto di un giovane ri-cercato e la didascalia recitava un messaggio del

tipo: tizio è ricercato per questo e questo, atten-zione è pericolossimo perché fa anche uso diRoipnol….(il Roipnol, flunitrazepam, appar-

tiene alla classe delle benzodiazepine, ha effettoipnotico, ansiolitico, sedativo e favorisce il ri-

lassamento muscolo-scheletrico). Sotto l'effetto del flunitrazepam (soprattutto in-

sieme ad alcolici e altre droghe), si ha una ridu-zione delle risposte emotive e della vigilanza, fino

a perdere totalmente coscienza di sé e si puòavere successivamente un'amnesia di ciò chesi è fatto (amnesia anterograda) anche a do-

saggi terapeutici. Il rischio di amnesia aumentaa dosaggi più alti. In America il flunitrazepam è

sempre stato considerato una droga di abuso, ed èbalzato agli onori della cronaca anche come drogadello stupro…

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ALCUNI COSTI SOCIOECONOMICI DERIVATI DALL’UTILIZZO DI BENZODIAZEPINE PER LUNGHI PERIODI.

● Maggior rischio di incidenti - stradali, domestici e lavorativi.

● Maggior rischio di mortalità causate da overdose se associate con altre droghe.

●Maggior rischio di tentativi di suicidio in persone depresse.

● Maggior rischio di comportamento aggressivo e aggressioni fisiche.

● Maggior rischio di furti in negozi o altri atti antisociali.

● Accrescimento dei conflitti coniugali/familiari ed aumento dei casi di separazione causati dagli effetti dan-

nosi dei farmaci sulla sfera emotiva e cognitiva.

● Maggior rischio di perdita del posto di lavoro, disoccupazione, perdita del posto di lavoro per le numerose

assenze per malattia.

● Maggiori costi ospedalieri dovuti a esami, visite e ricoveri.

● Effetti collaterali in gravidanza e sul neonato.● Dipendenza e potenziale abuso (su prescrizione terapeutica o a fini di ricreazione).● Costi dovuti alle prescrizioni dei farmaci.

● Costi derivati da conflitti legali.

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IN ITALIA L'USO DI PSICOFARMACI È RADDOPPIATO NEGLI ULTIMI 10 ANNI

Dati del Censis hanno messo in rilievo che la crescente sregolazione delle pulsioni nella popolazione italiana

ha causato un considerevole aumento dell'uso di psicofarmaci. Dal 2001 al 2009 le dosi giornaliere sono

raddoppiate, passando da 16,2 a 34,7 per 1000 abitanti. Un incremento pari al 114,2%. Il 30% degli italiani

che assume antidepressivi non porta a termine la terapia. In pratica, si sprecano farmaci perché non si sta

attenti alle indicazioni del medico. Tra gli altri fenomeni riscontrati: la crescita dei cocainomani in carico al

Sert, e l'aumento dei giovani che si ubriacano regolarmente. In Italia si registra un aumento del consumo di

ansiolitici e antidepressivi, anche quando non realmente necessari: siamo psichicamente più fragili.

L’Institute for Safe Medication Practices (Istituto per le pratiche sicure del farmaco) ha recentemente pub-

blicato uno studio dove sono evidenziati i farmaci che se non attentamente monitorati nell'uso e nel dosaggio

dagli specialisti, possono indurre a compiere atti di violenza. Nella top-ten dei medicinali più pericolosi, vi

sono gli antidepressivi .

Schematizzazione del cervello con complesso di struttre sottocorticali

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Il tradizionale appuntamento autunnale con la Gior-nata Nazionale dedicata al turismo sostenibile tornasabato 27 ottobre in oltre trenta città italiane, chehanno aderito alla IX edizione intitolata “Storie co-

muni di uomini e donne non comuni”. I Comuni che,oltre a Siena, sperimenteranno la formula autunnale delTrekking urbano sono: Amelia, Ancona, Arezzo, Ascoli Pi-ceno, Avellino, Bari, Biella, Bologna, Brescia, Cagliari,Chieti, Cosenza, Fermo, Foggia, Forlì, Mantova, Massa,Napoli, Oristano, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Pistoia,Rieti, Roma, Salerno, Spoleto, Tempio Pausania, Trento,Treviso, Urbino e Venezia. Un’esperienza di viaggio sulletracce dei tanti personaggi, reali o leggendari, che magarinon trovano spazio nei libri di storia ma che hanno datoun significativo contributo alla vita della comunità, per ri-scoprire le proprie radici e a promuovere il peculiare vis-suto del territorio.La nuova frontiera del turismo sportivo in città. Il TrekkingUrbano è uno sport dolce, adatto a tutte le età. Gli itinerarisono differenziati per lunghezza e per difficoltà, quindipossono essere percorsi sia da persone allenate che datrekker meno esperti. Il Trekking Urbano non richiede unparticolare allenamento preventivo ed è ideale per esserepraticato insieme da tutta la famiglia. Tra i benefici diquesta nuova forma di turismo slow, che trasforma la cittàin una piacevole palestra a cielo aperto, c’è la tonificazionedei muscoli. I benefici del trekking per la salute sononumerosi: camminare a passo sostenuto per almeno 20minuti consente, infatti, di bruciare circa 150 kilocalorie;di allontanare i rischi, legati a ipertensione e osteoporosi edi curare le conseguenze della vita sedentaria come stress,ansietà e depressione. Gli itinerari proposti dalle oltretrenta città che hanno aderito alla IX Giornata Nazionaledel Trekking Urbano hanno una durata media che varia dauna a quattro ore, consentendo a chi li percorre di bruciareda un minimo di 450 kilocalorie (percorso di un’ora) a unmassimo di 1.800 kilocalorie (percorso di quattro ore) pervolta. In più è un evento rivolto a tutti senza bisogno diuna preparazione fisica particolare: a famiglie conbambini, a ragazzi giovani e alle persone meno allenate,insomma a tutti quelli che hanno una grande voglia diconoscere sul serio il territorio che li ospita durante le lorovacanze.

Un’attività che fa bene a corpo e mente. Il TrekkingUrbano è un’utile alternativa per tenersi in formacamminando, alla scoperta delle bellezze architettonichee culturali dei centri storici d’Italia. Si tratta di un’attivitàche coniuga sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angolipiù nascosti e curiosi delle città, attraverso itineraricaratterizzati da forti dislivelli del suolo e da scalinate. IlTrekking Urbano non è solo uno sport, ma una forma diturismo sostenibile, per viaggiare o riposarsi, anche soloper un weekend, a prezzi accessibili a tutti. È un’attivitàche ha un impatto ambientale molto ridotto e che quindi sipartica all’insegna del rispetto per l’ambiente. Fa bene alfisico e alla mente, ma anche alle città perché permette didecongestionare le zone attraversate dai flussi turistici piùintensi, rispettando la qualità della vita dei residenti ecoinvolgendoli nell’esperienza di viaggio.

http://www.trekkingurbano.info/

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IX Giornata Nazionale delTrekking Urbano. Per chi, anche dopo le vacanze, non vuole rinunciare a momenti di attività fisica,

senza dover scegliere la montagna, arriva un evento che abbina lo sport alla sco-

perta degli angoli più suggestivi dei centri storici italiani: il Trekking Urbano.

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Balbuzie e scuola, un binomio che fa tornarealla mente alcune delle più profonde cica-trici nella memoria di chi soffre di questoproblema. Il ritorno a scuola rappresenta un

periodo delicato per i tanti ragazzi affetti dal disturbo,un momento stressante che acuisce i problemi dei di-sfluenti.Non c’è dubbio, infatti, che il disagio sia in grado dicondizionare in modo pesante i rapporti sociali, ilcarattere e il percorso formativo, soprattuttonell’infanzia e nell’adolescenza: spesso succede cheun alunno che balbetta arrivi a sviluppare la falsacredenza di non essere portato per le attivitàintellettuali oppure di non essere all’altezza di unacarriera scolastica. Una tale convinzione può portarepresto alla decisione di abbandonare gli studi.

“La scuola, come espressione massima di socialità ingiovane età, è una realtà temutissima da chi soffre diproblemi di fluenza - conferma Giovanni Muscarà, ex-balbuziente e fondatore dell’International StutteringCentre, centro specializzato nella riabilitazione dabalbuzie - . Una forte azione di sensibilizzazione, masoprattutto di informazione e preparazione del coprodocente, può davvero rappresentare uno strumentoefficace per affrontare in modo adeguato la Balbuziea scuola.”

Ecco alcuni consigli che gli insegnanti e gli stessigenitori possono osservare:

1. Dallo studente disfluente bisogna aspettarsi la stessaqualità e quantità di lavoro rispetto a chi non bal-betta.

2. È necessario educare tutti i membri della classe al-l’ascolto e al rispetto dei turni di conversazione (di-sfluente compreso che deve osservare le stesseregole e norme di comportamento). Per tutti i bam-bini - e soprattutto quelli che balbettano - è molto

più facile parlare quando ci sono poche interruzionie hanno l’attenzione dell’ascoltatore.

3. Non completare le parole o anche non parlare al suoposto, anticipandogli le parole. Questo aumenta lafrustrazione nel bambiano / ragazzo.

4. Mantenere lo sguardo e non distoglierlo: è impor-tante ciò che dice e non come lo dice.

5. Non dire all’alunno “rallenta”, “stai calmo” o sem-plicemente “prendi fiato”. Non serve a nulla e glifa sentire che si è concentrati sul suo modo di par-lare. Fondamentale è infatti ridurre la tensione nelbambino nei momenti in cui “si blocca”.

6. È importante ridurre lo stato di tensione e ansia dichi balbetta perché la balbuzie spesso comportaspasmi e contrazioni muscolari, che si accentuanoin situazioni di stress e si balbetta.

7. Iniziare la terapia da piccoli porta risultati più ef-ficienti.

8. Dare l’esempio nella comunicazione. Spesso un in-segnante che parla velocemente induce nel balbu-ziente l’idea di avere fretta per cui durante undialogo o una interrogazione egli cercherà di farein fretta. La velocità per una persona che balbettaunita all’ansia di essere interrogato può accentuareil problema. Con gli studenti che balbettano è ne-cessario parlare senza fretta, facendo buon usodelle pause.

9. Seguire il contenuto, non la difficoltà. Come? Faredelle osservazioni in modo da far capire che si staascoltando il contenuto del messaggio, non comelo si dice.

10. Avere un confronto con lo studente che balbetta

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Balbuzie e scuola, tutti i consigli utili.La balbuzie - che colpisce l’1% della popolazione, con picchi del 5% tra i bambini

se non affrontata con tatto e competenza, può portare gli studenti balbuzienti a

credere di non essere portati per gli studi e quindi ad abbandonarli.

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sulle sue esigenze, che vanno rispettate senza peròessere accomodanti. Non va trattato da diverso,quindi in definitiva comprensione e mai pena.

“I miei ricordi più tristi? – racconta GiovanniMuscarà, fondatore dell’ISC – Proprio a scuola, allemedie, quando il professore di matematica disse a miamadre che non ero abbastanza dotato per la materiaa causa dei “miei problemi”, e non semplicementeperché non studiavo abbastanza. O al ginnasio, allamia prima interrogazione: mente balbettavo noncontrollavo i movimenti della testa e del collo, eperfino l’insegnante fissava il pavimento perché lescappava da ridere..divenni lo zimbello della classe.”

Oggi Giovanni Muscarà è riuscito a trasformare ilgrave ostacolo della Balbuzie nella più grande risorsadella propria vita. Classe 82, balbuziente sin dallanascita, laureato a pieni voti all’università Cattolicadi Milano, Giovanni è riuscito non solo a superare lapropria grave disfunzione, ma, dal maggio scorso -abbandonando una carriera già avviata nella finanzaa Londra -, ha trasformato il difetto di una vita nellapropria carta vincente: apre l’ISC (InternationalStuttering Centre), centro specializzato nellariabilitazione da balbuzie

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LA BALBUZIE COLPISCE 1 MILIONE DI ITALIANI,

OLTRE 250 MILA BAMBINI.

Circa l’1%, con punte del 5% fra i bambini piccoli. In

Italia si contano quasi un milione di persone con

questo tipo di difficoltà del linguaggio, di cui circa

250 mila bambini in età prescolare. Ne hanno

sofferto intellettuali e statisti.

Demostene, per

combatterla ricor-

reva ai famosi sas-

solini in bocca,

pare ne fossero af-

flitti anche Plato-

ne e Aristotele.

Anche Winston

Churchill ne soffriva, così come Marilyn Monroe,

Jimi Hendrix, Paolo Bonolis, Roberto Cavalli, e il

film Il discorso del Re racconta la difficoltà del Duca

di York, figlio secondogenito dell’energico

Giorgio V.

Ripetizioni di parti di parole, o di intere frasi; pro-

lungamenti di suoni, blocchi e interiezioni. Il picco

maggiore si evidenzia tra i 30 e i 36 mesi e ne

soffrono più i maschi rispetto alle femmine in un

rapporto di 4 a 1.

“Parlare implica il controllo e la coordinazione di

oltre 100 muscoli contemporaneamente - spiega

Giovanni Muscarà, fondatore dell’ISC - Ecco perché

lo studioso del linguaggio, Martin Sommer, ha pa-

ragonato la balbuzie al suono prodotto da un’or-

chestra disorganizzata.

Egli spiega che il problema non è attribuibile né ai

singoli orchestrali né al cattivo funzionamento di

uno strumento in particolare: ogni orchestrale infatti

conosce la partitura e ogni strumento funziona per-

fettamente.

Il problema è nel coordinamento delle singole parti

che, attivandosi nel giusto timing, rendono possibile

il parlare.”

Profilo International Stuttering CentreFondato da Giovanni Muscarà, esperto del Body Stability Language ed ex disfluente, l’InternationalStuttering Centre fa parte delle start up insediate presso Fondazione Filarete, realtà costituita dal-l’Università degli Studi di Milano, Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo e, successivamente, Ca-mera di Commercio di Milano con l’obiettivo di promuovere e sostenere iniziative imprenditorialinel campo della biofarmacologia e della biomedicina.L’International Stuttering Centre (ISC), centro specializzato nella riabilitazione

da balbuzie, si avvale del metodo Body Stability Language, che ha come obiettivo l’imparare a parlare fluentemente at-traverso il raggiungimento di uno schema corporeo nuovo che permette di “arginare” tutti quei movimenti involontaritipici della balbuzie e stabilizza automaticamente i risultati di fluenza ottenuti, senza dover ricorrere a estenuanti alle-namenti quotidiani.

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CHE COSA È LA BALBUZIE

La balbuzie, altrimenti chiamata disfluenza verbale, è un disturbo del linguaggio in cui la fluidità è interrotta

da ripetizioni involontarie e/o prolungamenti di suoni, sillabe, parole o frasi; inoltre può essere caratterizzato

da pause involontarie o blocchi.

La denominazione balbuzie può comprendere difficoltà di parola appena percettibili, per cui il disordine è

più che altro estetico, come pure una sintomatologia grave, che può impedire la maggior parte della comu-

nicazione verbale.

La balbuzie non è un disturbo di trasformazione dei pensieri in parole, e non è conseguenza di una ridotta

intelligenza.

Le cause della balbuzie sono sconosciute; attualmente si ritiene che la sua patogenesi sia legata alla predi-

sposizione genetica e ad alterazioni neurofisiologiche.

I bambini che hanno parenti di primo grado che balbettano hanno una probabilità tre volte maggiore di

sviluppare la balbuzie, tuttavia una percentuale rilevante di balbuzienti non ha una storia familiare di di-

sfluenza.

Ci sono evidenze di differenze nell’elaborazione linguistica tra balbuzienti e normofluenti: immagini

funzionali del cervello di balbuzienti adulti hanno rivelato un incremento nell’attivazione dell’emisfero

cerebrale destro, che è tendenzialmente associato alle emozioni, rispetto all’emisfero cerebrale sinistro,

che è legato alla progettazione degli atti motori.

Recentemente, un ricercatore dell’Università di Toronto (Canada), Luc De Nil, studiando il funzionamento

del cervello dei balbuzienti con la risonanza magnetica funzionale (un esame diagnostico che mette in

evidenza le aree del cervello che si attivano sotto particolari stimoli) ha scoperto che le aree del cervello

che si occupano del linguaggio sono più attive nei disfluenti rispetto a chi non soffre di questo disordine,

mentre le zone che si occupano della percezione dei suoni sono meno attive.

Ci sono poi differenze generali più evidenti, come per esempio il fatto che i disfluenti hanno in genere più

materia grigia nelle aree legate alla produzione dei suoni, ma non è chiaro se queste differenze siano di

carattere genetico o si creino a causa delle condizioni ambientali in cui si vive.

Altre ipotesi patogenetiche chiamano in causa squilibri tra neurotrasmettitori cerebrali: studi recenti

sembrano imputare all’eccesso di dopamina le alterazioni della parola nei balbuzienti. La fluenza infatti

migliora con l’assunzione continuata di farmaci antidopaminergici.

FONTE: http://www.stutteringcentre.com

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Il lago di Tovel, le cui acque limpidissime assu-mono incredibili tonalità di blu e di verde, sitrova a quota m 1178: non è molto grande, èlungo circa 1 km, largo m 570 e la profondità

massima è di 39 metri. Il lago è popolato da alcunespecie di piccoli pesci tra cui il rinomato salmerinoalpino, il sanguinerola e il cobite barbatello. Attornoalle acque del lago si trovano anche alcuni esemplaridi biscia dal collare, un serpente non velenoso. Pressola sponda meridionale del lago è presente una stazionemeteo-idrica. Fino a pochi decenni fa era soggetto ad

un fenomeno di arrossamento naturale unico almondo per intensità di colore ed estensione. L'inspie-gabile scomparsa del fenomeno verso la metà deglianni '60 non è mai stata del tutto chiarita nonostantestudi e analisi. L'alga responsabile del fenomeno, IlGlenodium Sanguineum (chiamato anche Woloszyn-skya coronata), lungo appena 1/50 di mm, in partico-lari condizioni di stress accumula particolaripigmenti, i carotenoidi, che la fanno apparire comple-tamente rossa, con concentrazioni di 2000/3000 mi-crorganismi per centimetro cubo di acqua. Il

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Il Lago di Tovel.Nel Parco Naturale Adamello-Brenta (Trentino) è situato lo splendido Lago di To-

vel, un tempo chiamato anche lago rosso per un fenomeno naturale unico al mon-

do: l'arrossamento delle acque per via di un'alga particolare che, proliferando in

modo abnorme, affiorava in superficie durante il periodo estivo. Purtroppo questo

spettacolo naturale, che si manifestò intensamente fino alla metà degli anni '60, è

via via diminuito fino a scomparire del tutto. a cura di Enza Palombo

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microorganismo non è scomparso dal lago: è ancorapresente ma non riesce a proliferare come un tempoprovocando quegli spettacolari arrossamenti che ave-vano reso famoso il Lago di Tovel in tutto il mondo.

Quando il fenomeno dell'arrossamento, noto già allafine del 1800, iniziò a diradarsi gradualmente dopo il1964 fino a scomparire poi del tutto, furono in moltia chiedersi per quale motivo le acque non siarrossavano più. Negli anni passati furono avanzatediverse ipotesi: tutte tendevano a porreal centro dell'attenzione l'uomo qualeresponsabile dell'alterazione di unecosistema unico al mondo. 1) Si pensòche la causa potesse essere la presenza,in prossimità del lago, di attività umanein misura maggiore che non nel passato(nuova strada, alberghetti, seconde caseetc); 2) la realizzazione dell'invasoartificiale di Santa Giustina conconseguente cambiamento del clima; 3)lo svaso eccessivo delle acque del lagoeffettuato nell'estate del 1964; 4) lemodifiche dei regimi di gestione delbosco e dell'uso del sottobosco, vennero messe sottoaccusa e sospettate di aver variato l'equilibrio naturaledella valle; 5) anche la frutticoltura della Valle di Non,ed in particolare la sua intensificazione conl'aumentata necessità di impiego di fitofarmaci, chepotevano spostarsi nell'aria come una specie di"aerosol", fu ritenuta possibile responsabile. Alcuni studi scientifici hanno permesso di stabilire,

con ragionevole certezza, che il fattore determinatedel mancato arrossamento del lago di Tovel consistenei cambiamenti intervenuti nell'ultimo secolo nellagestione dell'alpeggio. Il carico estivo di nutrienti(azoto e fosforo) conseguente alla monticazione delbestiame infatti, creava i presupposti per laspettacolare fioritura algale. A metà degli anniSessanta la drastica riduzione degli apportinutrizionali ha impedito le fioriture algali, senzatuttavia pregiudicarne l'esistenza.

Gli studi hanno individuato una strettacorrelazione tra la modalità di gestionedegli animali all'alpeggio e lacomparsa delle fioriture algali. Lapresenza di nutrienti nelle acque erauna condizione necessaria perscatenare le fioriture, ma nonsufficiente in quanto dovevano poiverificarsi favorevoli condizionimeteorologiche, in particolare unabassa piovosità estiva. L'arrossamentosi presenta come un fenomeno naturalecon una razionale spiegazionebiologica. La scomparsa delle fioriture

dopo il 1964 sarebbe dunque legata alla riduzionedegli apporti nutrizionali dovuti a significativicambiamenti nelle modalità di monticazione deglianimali nella valle di Tovel. Ma vediamo in dettaglioquali sono questi cambiamenti:

1) il bosco ha occupato gradatamente le aree apascolo.

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2) nel secondo dopoguerradiminuiscono gradualmente legreggi che soggiornavano nei pascoli alti sino ascomparire del tutto anni prima dellacessazione del fenomeno dell'arrossamento. 3)il carico globale di bovini rimane sostanzialmentecostante nel tempo. 4) cambiamenti significativi nelmodo di gestire i bovini all'alpeggio: animali da latteparzialmente sostituiti da bestiame in asciutta che nonrientra alla sera in malga; vacche da latte tenute pertempi più brevi in stalla; significativa riduzione degliapporti di azoto e fosforo al lago. 5) l'arrossamentoavveniva in prossimità delle sorgenti che immettononel lago acque transitate in prossimità delle malghe.

Le questioni aperte

Anche se le cause del mancatoarrossamento sembrano ormai

definitivamente chiarite,restano tuttavia aperte alcune

questioni: il carico di nutrientiche affluiva al lago a seguito delle pratiche dialpeggio in malga pregiudicava in qualche modo laqualità delle acque del lago? È ipotizzabile un ritornoa forme di gestione del bestiame in malga simili aquelle adottate sino agli anni '60? È possibile indurrele fioriture algali senza ricorrere all'apporto dideiezioni animali? L'Istituto Agrario propone diallestire un microcosmo (cioè un "modellino" del lagodi Tovel con la presenza dell'alga) presso il centrovisitatori, che riproduca in scala ridotta il fenomenodell'arrossamento.

La leggenda del lago di Tovel

Secondo una leggenda locale anticamente vivevanella zona la principessa Tresenga, figlia dell'ultimore di Ragoli: ellaa veniva chiesta in moglie da moltipretendenti, ma costei li rifiutò tutti. Uno di loro,Lavinto re di Tuenno, non si rassegnò e quando le sueofferte vennero respinte per l'ennesima volta mandòun esercito contro Ragoli nel tentativo di indurre

Tresenga a più miticonsigli. Il caso volle chené lei, né il suo

popolo, volessero esseresottomessi dall'arrogante re di Tuenno e, pur inferioriin forza e numero, risposero all'attacco; la principessastessa non si tirò indietro e marciò alla testa della suagente. La battaglia ebbe luogo sulle rive del lago evide i paesani di Ragoli soccombere sotto i colpi deisoldati di Tuenno.Tresenga alla fine trovò la morte per mano di Lavinto,

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Salmerino alpino

Cobite barbatello

Glenodium sanguineum Fonte MSNT

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che la uccise con un colpo di spada. Alla fine dellagiornata il lago era rosso per il sangue dei morti e sidice che sia per questo che ancora oggi si colora, perricordare il coraggio degli abitanti di Ragoli e dellaloro principessa che ancora oggi, la notte, si siedesulle rive del lago a piangere per la sorte della suagente.

Come arrivare

La Val di Tovel e il Parco Naturale Adamello Brentasi raggiungono dal paese di Tuenno (posto lungo lastrada provinciale n. 73) imboccando la stradaprovinciale n. 14 della Val di Tovel che costeggia ilRio Tresenga. Nel periodo invernale la strada per Tovel viene chiusain coincidenza con le prime nevicate.

Casa del parco "lago rosso"

Sulle rive del lago di Tovel si trova una delle Case delParco Naturale Adamello Brenta, allestita incollaborazione con il museo Tridentino di ScienzeNaturali. Il centro è dedicato all’orso bruno, animalesimbolo del parco. Nel centro si possono trovarefotografie, testi didattici e illustrativi, filmati,ambienti sonori, profumi, ricostruzioni realistiche,animali naturalizzati, attività interattive, libri. È ilprimo passo per avvicinarsi al parco.

Per informazioni [email protected] e www.pnab.it

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Poesia

“Solo per i bianchi”,

il fallimento dell’Apartheid.Uno dei cartelli di avviso alla popolazione sudafricana ci mostra come la segregazione

razziale fosse ritenuta una norma di comportamento quotidiana: “QUESTI LOCALI PUB-

BLICI E LE LORO DOTAzIONI SONO RISERVATI PER L’USO ESCLUSIVO DI PERSONE BIANChE”. Oggi

è solo un ricordo, ma il processo di cambiamento è ancora da completare a cura di Elisabetta Gatti

Nel 1964 Nelson Rolihlahla Mandela, all’età di 46 anni entranel carcere di Robben Island, un isola dell’oceano Atlanticovicina a Città del Capo, per scontare la condanna all’erga-stolo in quanto colpevole di sabotaggio e alto tradimento. Neuscirà solo 27 anni dopo all’età di 71 anni grazie alle pres-sioni internazionali e al suo straordinaio carisma.Ma è proprio nell’isolamento e nelle privazioni imposte dalcarcere, che Mandela inizia un processo di trasformazionepersonale e politica che lo porterà a liberare il suo paese daun ingiustizia plurisecolare che aveva permeato ogni aspettodella vita quotidiana delle persone di colore, imprigionando,al tempo stesso, anche le vite della popolazione bianca. Infatti ciò che rende speciale il pensiero e l’azione di Man-dela, non è tanto l’aver difeso i più deboli, ma quello di avertrasformato una seppur legittima lotta di parte, in una batta-glia per la dignità dell’uomo. Un risultato che si può otteneresolo cambiando il proprio centro di osservazione che, più o

meno inconsapevolmente, è parziale e privo della visionedell’altro da noi. Non giudicare chi sbaglia, ma adoperarsi attivamente per li-berarlo dall’errore, è un principio affermato da più parti, dalungo tempo, con diverse parole - “Non giudicare…” Matteo7.1-. Un principio che è sempre valido nella vita quotidianae si conferma una scelta irrinunciabile per l’intera umanitàse vuole trovare un’alternativa all’auto-distruzione.

“Sapevo che l'oppressore era schiavo quantol'oppresso, perché chi priva gli altri della libertà è prigioniero dell'odio, è chiuso dietrole sbarre del pregiudizio e della ristretezzamentale. L'oppressore e l'oppresso sono entrambi derubai della loro umanità.”

N. Mandela

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MeditazioneLa nostra paura più profonda

non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda,

è di essere potenti oltre ogni limite.

È la nostra luce, non la nostra ombra,

a spaventarci di più.

Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante,

pieno di talento, favoloso? "

In realtà chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo,

non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato

nello sminuire se stessi cosicchè gli altri

non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,

come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta

la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi:

È in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce

di risplendere, inconsapevolmente diamo

agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure,

la nostra presenza

automaticamente libera gli altri.

Nelson Mandela

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Poesia

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Coltivare delle piantine sul balcone è un’esperienzamolto piacevole e rilassante. Si stacca la spina con iritmi frenetici e, oltre ad assaporarne i prodotti (prividi additivi vari), si ha la grande soddisfazione di ve-dere “crescere” le proprie colture. Quest’attività in-segna che la gradualità naturale permette lo sviluppodi tutte le cose senza strappi o costrizioni poiché a la-vorare in primo luogo è madre natura. Vedremo l’in-terazione di farfalline, api, ecc. che con grandemaestria e voli acrobatici svolgono alacremente il lorolavoro di impollinazione. Scopriremo che ci sonopiante diverse che piantate insieme vanno molto d’ac-cordo come, per esempio, le rose e il basilico….

ALLORA COMINCIAMO

1. Per iniziare a coltivare un orto sul balcone possiamopartire utilizzando già quello che abbiamo: vasi e/ocontenitori di varia grandezza. I vasi piccoli servirannoper le piante aromatiche, quelli un po’ più consistentiper le piantine.

2. Preparare un fondo drenante con del brecciolino odei sassolini reperibili facilmente anche nelle scam-pagnate.

3. Utilizzare, se serve, fertilizzanti non chimici, tipo ilguano.

4. Fare esperienza provando varie colture permetteràdi capire cosa cresce meglio sul vostro balcone con-siderando posizione, clima, temperature.

5. Se non vogliamo avere grosse delusioni dai nostriprimi tentativi, e abbiamo poco tempo, è consigliabileacquistare delle piantine da mettere a dimora piuttostoche organizzare dei semenzai.

6. Non illudiamoci che potremo far fronte al nostrofabbisogno di verdure con l’orto sul balcone a menoche non abbiamo terrazzi molto grandi. In ogni casoil raccolto avrà comunque un sapore del tutto parti-colare!

Il segreto è comunque un’attività gestibile e non im-pegnativa anche dal punto di vista economico.

LE ANNAFFIATURE

Le annaffiature per un ortaggio coltivato in balconesono diverse da quelle di un ortaggio piantato in un

campo a causa del ridotto spazio di cui dispongono.

Per una verdura coltivata in vaso un eccesso di

acqua può significare far marcire la pianta. Per con-

verso una scarsa annaffiatura rischia di farla secca-

re.

Un buon metodo è quello di controllare l’umidità del

terreno: prima di annaffiare occorre verificare che la

terra sia asciutta almeno per 1 cm.

Evitare i ristagni d’acqua, deleteri per ogni coltivazione

e forieri di produzione di larve di zanzara…

Si potrebbe fare uno strato drenante, anche con

argilla espansa, tra il vaso e il sottovaso per evitare

che le radici restino a contatto con l’acqua.

Si consiglia di annaffiare alla sera, dopo il tramonto,

così da evitare sprechi dovuti all’evaporazione del-

l’acqua durante il giorno.

ANTIPARASSITARI NATURALI

Per mantenere le nostre colture prive di additivi

chimici possiamo difenderle dai comuni parassiti con

una serie di preparati naturali da spruzzare sulle

piantine infestate. In rete se ne possono trovare vari

oltre a quelli qui proposti.

Decotto di aglio: prendere 4-5 spicchi d'aglio schiacciarli

un po' e farli bollire in mezzo litro d'acqua finché non

saranno completamente macerati. Filtrare questo li-

quido e spruzzarlo sulle piantine.

Macerato di aglio: prendere alcuni spicchi d'aglio e

lasciarli macerare in mezzo litro d'acqua per 3-4

giorni. Filtrare il liquido ottenuto e spruzzarlo sulle

piante.

Macerato di ortica: lasciare macerare 200 gr di ortica

essiccata o 1 kg di ortica fresca in un litro d'acqua.

Dopo 12 ore filtrare il composto e spruzzarlo. Au-

mentando i tempi di macerazione (ad esempio 15

giorni) il composto dovrà essere diluito prima di

essere spruzzato.

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Orto bio sul terrazzo SPECIALE AMBIENTE

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SPECIALE AMBIENTE

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Erba cipollina Salvia splendida

Fiore di zucca Rosmarino

Peperoncino tondo Menta piperita

Lamponi Fragole

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Ai tempi dell’antica Grecia la colazioneconsisteva in pane intinto nel vino. Nell’antica Roma andava fortissimo il“garum”, una salsa a base di interiora di

pesce, fermentate per lungo tempo sotto il sole.Anche il delfino allo spiedo finiva spesso sul menu,così come i resti degli animali che avevano parteci-pato agli spettacoli del Colosseo (tigri, ippopotami,giraffe, leoni, orsi, ecc.).Alla tavola di Enrico VIII si potevano trovare ilpavone, l’airone, la focena e il gabbiano...L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, lapopolazione in crescita e le criticità ambientali sonosolo alcuni dei problemi che le organizzazioniinternazionali, tra cui le Nazioni Unite e i Governi,hanno come preoccupazione. In Occidente molti dinoi sono cresciuti con un consumo piuttosto

abbondante di carne a basso costo ma ora si pensache, con molta probabilità, i prezzi delle carniaumenteranno vertiginosamente tanto da avere ungrosso impatto sulla dieta poiché saranno considerateun bene di lusso. Che fare? Ecco che entrano in campo i futurologi, chegià da ora stanno cercando soluzioni alternative percolmare questo gap. Una soluzione potrebbe esserel’allevamento di insetti! Secondo i ricercatori dellaWageningen University in Olanda, gli insetti sonouna grande fonte di proteine e possono rappresentareun consistente valore nutrizionale in sostituzione dellacarne ordinaria. I costi del loro allevamento sarebberoenormemente inferiori rispetto a quello degli animali,pensiamo per esempio al consumo di acqua e alminore impatto come impronta di carbonio sulpianeta.

“Spaghetti, pollo e insalatina…”

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O… hamburger in provetta, con contorno di alghette e fritturina di insettini? Con

la volatilità dei prezzi delle derrate alimentari e una popolazione in crescita dob-

biamo ripensare a quello che mangiamo, o almeno così sostengono i futurologi

alimentari. Cosa troveremo nel piatto nei prossimi vent’anni?a cura della Redazione

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Attualmente ci sono circa 1.400 specie commestibiliper l’uomo.Recentemente il governo olandese ha investito unmilione di euro nella ricerca di preparazioni a basedi insetti da inserire nelle diete tradizionali e nellastrutturazione di dispositivi legislativi che disciplinile aziende agricole di insetti. A dire il vero una larga fetta della popolazionemondiale mangia già insetti in quanto parteintegrante della propria dieta tradizionale.Bruchi e cavallette sono molto popolari in Africa, levespe sono una prelibatezza in Giappone, i grilli sonograditissimi in Thailandia. E se ci pensiamo bene, senza andare tanto lontano, siala cucina francese che quella italiana prepara gustosericette a base di lumache.. che non sono insetti, bensìmolluschi, ma che non rientrano propriamente nellacarne ordinaria… Gli insetti però presentano un considerevole problemadi termini e d’immagine, soprattutto se l’intenzione èquella di proporli alle schizzinose popolazionieuropee e nordamericane, visto che la sola idea dimangiare un “insetto” produce in non pochi individuiun franco senso di disgusto. Qualcuno allora ha prontamente suggerito dieliminare il termine insetto sostituendolo con iltermine “mini-bestiame “.Anche trasformarne l’aspetto sarà una cosa

importante: un conto è vedersi una manciata di bruchisul piatto e un altro è mangiare un preparato simile adun hamburger…..occhio non vede, cuore non duole…

Anche i suoni influenzano il sapore

Sul fronte della ricerca è ben documentato comel’aspetto del cibo e il suo odore influenzano ciò chemangiamo, ma forse non tutti sanno che anche ilsuono ha un effetto sul sapore. Un recente studio condotto da scienziati della OxfordUniversity ha scoperto che alcuni toni potrebberorendere il gusto delle pietanze più dolce o più amaro.“Nessuna esperienza è un’esperienza sensorialeunica,” dice Russell Jones, della Sonic Condimento(società Junkie) coinvolti nello studio.“Gran parte dell’attenzione è rivolta a ciò chesembra cibo e dunque appetibile e ciò che èmaleodorante e quindi repellente, ma il suono èaltrettanto importante.”Gli studi evidenziano che i suoni di ottoni bassirendono il gusto dei cibi più amaro mentre i toni acuti

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Il Bruco1: capo; 2: torace; 3: addome; 4: segmento; 5: cornettiaddominali; 6: pseudozampe; 7: spiracoli tracheali; 8: zampe;9: apparato boccale.(wikipedia)

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prodotti da pianoforti o campane rendono il gusto piùdolce.Lo studio Bittersweet, diretto da Charles Spence,professore di psicologia sperimentale all’Universitàdi Oxford, ha scoperto che il gusto del cibo potrebbeessere regolato modificando le proprietà sonore di unamusica di sottofondo.“Non siamo ancora del tutto sicuri di cosa accade nelcervello, ma qualcosa accade e questo è moltoeccitante.” dice Jones.Suono e cibo sono stati sperimentati dallo chef HestonBlumenthal. Il suo ristorante Fat Duck ha un piattochiamato il rumore del mare, che viene servito con uniPod che produce suoni marini.Pare che questi suoni conferiscano al cibo un saporepiù fresco.Un’altra corrente di ricerca si occupa di valutarel’impatto della musica al fine di eliminare dai cibi gli

ingredienti poco salutari senza che i soggetti conproblemi alimentari notino la differenza di gusto.“Sappiamo che un certo tipo di frequenza sonorarende il gusto dei cibi più dolce.” diceJones, “potenzialmente si potrebbe ridurre lozucchero in un alimento, e usare la musica per farloapparire dolce per la persona che lo mangia”.Alcune aziende stanno utilizzando l’associazione tracibo e suono riguardo la confezione di alcunialimenti.Una società produttrice di croccante ha sostituito ilmateriale usato per fare i pacchetti con uno cheproduce un suono tipo quello fatto dallo sgranocchia-mento delle patatine in modo da produrre l’effetto diun gusto più fresco per i consumatori. Potrebbero anche comparire sulle confezioni consiglisu playlist musicali che contribuiscano a migliorareil gusto del prodotto.

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Rangoon, gli electric light bug

(“cimici della luce elettrica”),

si catturano di notte, attratti dalle

lanterne, per essere serviti fritti nei

mercati locali e nei ristoranti.

(wikipedia)

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Vi sono aziende che applicano queste ricerche ancheagli elettrodomestici come ad esempio i frigoriferi,che emettendo un particolare ronzio potrebberoindurre le persone a far pensare che il loro cibo siapiù fresco…

Ciccia da laboratorio…

All’inizio di quest’anno, gli scienziati olandesi hannoprodotto con successo carne in vitro, nota anche comecarne coltivata. Strisce di tessuto muscolare sono cresciute partendoda cellule staminali prelevate da mucche. La speranzaè di creare il primo “test-tube burger” entro la finedell’anno.Il primo lavoro scientifico sulla coltivazione dellacarne in laboratorio è stato finanziato dalla Nasa.Lo scopo era quello di vedere se era possibileprodurre questo cibo per gli astronauti che dovevanotrascorrere lunghi periodi nello spazio.Da oltre dieci anni gli scienziati del settore stanno

promuovendo queste ricerche motivandole come unmodo più efficiente e rispettoso dell’ambiente permettere carne sulle nostre tavole. Un recente studio condotto dalla Oxford Universityha scoperto che la carne prodotta in laboratorio,piuttosto che la macellazione di animali, ridurrebbein modo significativo la quantità dei gas a effettoserra, insieme con l’utilizzo di energia eacqua, nonché l’uso di grandi aree territoriali perl’allevamento.Inoltre, la carne prodotta in laboratorio può esserepersonalizzata per ridurre il contenuto di grasso eaggiungere sostanze nutritive.Il Prof. Mark Post, che ha guidato la squadra olandesedi scienziati presso l’Università di Maastricht,sostiene che intende fare carne da laboratorio“indistinguibile” da quella vera, anche se potrebbe,potenzialmente, avere un aspetto molto diverso.Il dibattito su similarità o meno è tuttora in corso tragli esperti, data l’assenza totale di precedenti diquesto genere.

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Verdure del futuro? Orto marino…

Le alghe potrebbero entrare a far parte della catenaalimentare, ma potrebbero anche fornire unasoluzione ad alcuni problemi più complessi delmondo, fra cui la penuria di cibo.La futura alimentazione umana e animale potrebbeservirsi delle coltivazioni marine di alghe connotevole risparmio di acqua dolce e di suolo..

Nel mondo vi sono più di 10.000 tipi di alghe. NelRegno Unito se ne trovano circa 630 specie, ma solocirca 35 varietà sono state utilizzate in cucina. In tuttoil mondo vi sono circa 145 specie di alghe, rosse,marroni o verdi utilizzate nelle preparazioni di cibi(Alghe Health Foundation). Alcuni esponentidell’industria alimentare sostenibile, prevedono chela coltivazione delle alghe potrebbe avere una enormeespansione. Un aspetto particolarmente importante,ai fini della produzione, è che le alghe hanno un tassodi crescita fenomenale, è la pianta a crescita piùrapida al mondo, in Asia e in Giappone vi sono giàenormi “fattorie”.

In Europa, con la diffusione delle cucine orientali, èfacile trovare anche nei supermercati varie qualità dialghe pronte da cucinare. Al pari degli insetti, potrebbero essere inserite nellanostra dieta in modo più o meno occulto.Gli scienziati della Sheffield Hallam Universityhanno utilizzato alghe in granuli per sostituire il salenel pane e altri alimenti elaborati. I granuli fornisconoun sapore forte, ma hanno un basso contenuto di saleche, come sappiamo, favorisce la pressione alta,creando predisposizioni a malattie circolatorie il cuiaggravamento può provocare ictus e morti premature.I ricercatori pensano che i granuli possano essereutilizzati per sostituire il sale nei cibi precotti chetroviamo al supermercato ma anche nelle salsicce eperfino nei formaggi.Dunque, all’inizio di queste terzo millennio non restache prepararci ad una rivoluzione alimentare… buonappetito!

cultura e natura

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Alghe Kombu essiccate

Alghe Nori (wikipedia)

Alghe Wakame (wikipedia)

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Una spruzzata di profumo per dire addio ai chili di troppo

È la promessa di 'Prends-moi', la prima fragranza snellente del mondo, prodotta da Veld's e svi-luppata dalla casa francese di profumieri Robertet. Secondo i produttori la fragranza, che è com-mercializzata in GB (a 28,99 sterline per 100 ml), è basata sui principi di aromaterapia eneurocosmetica.Il profumo contiene ingredienti che rilasciano B-endorfine presenti nella pelle, scatenando un 'mes-saggio piacere' che viene trasmesso al cervello, innescando cosi' una sensazione di benessere eun aumento della soddisfazione, e riducendo il bisogno di mangiare troppo. Il 73% delle 'cavieumane' che hanno provato il profumo sulla propria pelle, ha testimoniato una sensazione di piacereal momento dell'applicazione. Inoltre, l'azione meccanica di un leggero massaggio permette allaformula, arricchita di uno speciale 'Slimming Complex' (caffeina, carnitina, estratto di alga spirulinae isoflavoni di soia), di agire su due enzimi fondamentali nel processo di scioglimento dei grassi.Uno studio condotto dal Centre of Biological Research and Cutaneous Experimentation su donne

tra i 18 ei 70 anni, che non erano a dieta, ha testimoniato che il 75% di quelle che hanno usato il profumo ha vistoridursi il bisogno di concedersi uno spuntino e il 73% ha provato una sensazione di piacere. Ma come si usa? Bastauna spruzzata generosa al mattino, con risultati maggiori grazie a un leggero massaggio sulle aree da 'scolpire', comesi legge sul 'Daily Mail'. Più complesso riuscire ad accaparrarsi la fragranza (dall'aroma di bergamotto, mandarino epompelmo): in Gran Bretagna c'è una lista d'attesa di oltre 6 mila persone. (ADUC)

Separazioni e divorzi in Italia

Nel 2010 le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160; rispetto all'anno precedente leprime hanno registrato un incremento del 2,6% mentre i divorzi un decremento pari a 0,5%.I tassi di separazione e di divorzio totale mostrano per entrambi i fenomeni una continua cre-scita: se nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010si arriva a 307 separazioni e 182 divorzi.La durata media del matrimonio al momento dell'iscrizione a ruolo del procedimento risultapari a 15 anni per le separazioni e a 18 anni per i divorzi.L'età media alla separazione è di circa 45 anni per i mariti e di 42 per le mogli; in caso di di-vorzio raggiunge, rispettivamente, 47 e 44 anni. Questi valori sono in aumento per effetto

della posticipazione delle nozze verso età più mature e per l'aumento delle separazioni con almeno uno sposo ultra-sessantenne.La tipologia di procedimento maggiormente scelta dai coniugi è quella consensuale: nel 2010 si sono concluse inquesto modo l'85,5% delle separazioni e il 72,4% dei divorzi.La quota di separazioni giudiziali (14,5%) è più alta nel Mezzogiorno (21,5%) e nel caso in cui entrambi i coniugi abbianoun basso livello di istruzione (20,7%).Il 68,7% delle separazioni e il 58,5% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. L'89,8%delle separazioni di coppie con figli ha previsto l'affido condiviso, modalità ampiamente prevalente dopo l'introduzionedella Legge 54/2006.Nel 20,6% delle separazioni è previsto un assegno mensile per il coniuge (nel 98% dei casi corrisposto dal marito).Tale quota è più alta nelle Isole (24,9%) e nel Sud (24,1%), mentre nel Nord si assesta sul 17%. Gli importi medi,invece, sono più elevati al Nord (520,4 euro) che nel resto del Paese (447,4 euro).Nel 56,2% delle separazioni la casa è stata assegnata alla moglie, mentre appaiono quasi paritarie le quote di asse-gnazioni al marito (21,5%) e quelle che prevedono due abitazioni autonome e distinte, ma diverse da quella coniugale(19,8%).(Dati ISTAT 12/07//2012 - Struttura e dinamica demografica Giancarlo Gualtieri tel. 06 4673.7356 [email protected] An-tonella Guarneri tel. 06 4673.7332 [email protected])

Allarme sugli Energy drink

L'effetto stimolante degli Energy Drink può causare un'eccessiva superficialità nella capacità di giudizio e nei compor-tamenti, alterando la percezione del proprio stato e del reale livello di ubriacatura. A lanciare l'allarme è il Dipartimento politiche antidroga che cita uno studio, pubblicato su Addictive Behaviors, dal

quale emerge che i consumatori di questi cocktail bevono di più, abbandonano più tardi ilocali, e sono quattro volte più propensi a mettersi alla guida. Le bevande energizzantirendono le persone che ne fanno uso 'allertate e ubriache', un mix che - sostiene il Dpa -può risultare letale per se stesse e per gli altri.Il Dpa ricorda che anche la Società Italiana di Farmacologia e l'Associazione Italiana delFarmaco hanno piu' volte espresso preoccupazione sui crescenti consumi e abusi di que-ste sostanze tra i giovani e la necessità di apporre sulle etichette di questi prodotti una

avvertenza che ne sconsigli l'uso a soggetti cardiopatici e ipertesi.

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'Quello che preoccupa - ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - è l'abuso crescente tra i giovani di questebevande specie d'estate. Alcuni giovani arrivano a ingurgitare anche tra gli 8 e 15 drink in una serata, immettendo nelfisico una quantità di caffeina che può arrivare fino a 1500 mg e che se unita contemporaneamente ad alcool, amfeta-mina, cocaina o cannabis può dare luogo a un mix estremamente dannoso per la salute potendo provocare la comparsadi crisi cardiache (aritmie maligne sopraventricolari) e in persone vulnerabili, anche crisi epilettiche. (ADUC)

Molecole di zucchero nello spazio

Un gruppo di ricercatori ha individuato con l'ausilio di Alma (Atacama Large Millimeter/submillimiter Array) delle molecoledi glicolaldeide, una forma semplice di zucchero, nel gas che circonda una giovane stella simile al Sole. Questa scopertapotrebbe essere molto importante perché sarebbe la testimonianza che in un altro sistema stellare sono presenti alcunidei composti chimici necessari per la vita."Nel disco di gas e polvere che circonda la stella appena formata abbiamo trovato la glicolaldeide, una semplice formadi zucchero", spiega Jes Jaorgensen del Niels Bohr Institute, Danimarca, autore principale dell'articolo che sarà pub-blicato sull'Astrophysical Journal Letters. "Questa molecola è uno degli ingredienti per la formazione del'Rna che,comeil Dna cui è legato, è uno degli elementi costitutivi della vita".La giovane stella, nota come IRAS 16293-2422, è relativamente vicina alla Terra: si trova a una distanza di 400 anniluce.Per questo motivo è un eccellente obiettivo per gli astronomi che studiano la chimica e le molecole intorno alle stellegiovani: "Le molecole di zucchero stanno cadendo verso una delle stelle del sistema", spiega Cecile Favre dell'Univer-sità di Aarhus, in Danimarca. "Le molecole di zucchero non solo sono al posto giusto per trovare la loro strada versoun pianeta, ma si stanno anche muovendo nella direzione giusta", ha aggiunto.Le nubi di gas e polvere che collassano per formare nuove stelle sono molto fredde e molti gas si solidificano comeghiaccio sulle particelle di polvere, dove si legano a formare molecole più complesse. Ma la stella, una volta che si èformata nel mezzo di una nube di gas e polvere in rotazione, riscalda le zone interne della nube circa a temperaturaambiente, facendo evaporare le molecole chimicamente complesse che formano un gas. Questo gas emette una radiazione caratteristica sotto forma di onde radio che possono essere ricostruite e rappresen-tate utilizzando il potente radiotelescopio Alma. "Una domanda cruciale è: quanto possono diventare complesse questemolecole prima di essere incorporate in nuovi pianeti? Questo potrebbe darci qualche informazione su come la vitapossa iniziare altrove; le osservazioni di Alma saranno fondamentali per sciogliere questo enigma", conclude Jes Jor-gensen. (AGI) .

Questa immagine mostra la zona di formazione stellare Rho Ophiuchi in luce infrarossa, ripresa dal satellite WISE(Wide-field Infrared Explorer) della NASA. IRAS 16293-2422 è l’oggetto rosso al centro del quadrato piccolo. L’insertoè una rappresentazione artistica delle molecole di glicolaldeide che ne mostra la struttura molecolare (C2H4O2). Gliatomi di carbonio sono in grigio, gli atomi di ossigeno in rosso e quelli di idrogeno in bianco. Nell’immagine infrarossadi WISE di Rho Ophiuchi, il blu e l’azzurro rappresentano la luce emessa a lunghezze d’onda di 3,4 e 4,6 micron, pro-veniente in modo predominante dalle stelle. Il verde e il rosso invece rappresentano la luce a 12 e 22 micron, rispetti-vamente, proveniente soprattutto dalla polvere.ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/L. Calçada (ESO) & NASA/JPL-Caltech/WISE Team

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In debito con la Terra

AMBIENTE – Il nostro Pianeta è in rosso. Dal 22 agosto, infatti, ab-biamo esaurito le risorse naturali globali dell’anno. In altre parolequello che consumiamo è maggiore di quanto la Terra riesce a rige-nerare. A fare i calcoli è il Global Footprint Network che ogni anno ela-bora una sorta di estratto conto bancario, in cui sono registrati ladomanda dell’umanità e l’offerta di risorse naturali e di servizi ecolo-gici.Il primo deficit risale al 1987. Da allora l’overshoot day della Terra ar-riva sempre prima. Se nel 2000 è stato il primo novembre, già nel 2002è stato il 3 ottobre. E quest’anno abbiamo esaurito il budget a dispo-sizione in soli 8 mesi. A pagare le spese di questo deficit ecologico

saranno principalmente le foreste, che dovranno assorbire una maggiore quantità di anidride carbonica, e la qualitàdell’aria in costante peggioramento.Chiaramente non tutti i Paesi hanno la stessa “impronta ecologica”. Se tutti gli abitanti della Terra consumassero quantoun cittadino italiano, sarebbero necessari 2,55 pianeti Terra per la sopravvivenza dell’umanità. Se guardiamo ai Paesipiù ricchi, l’impronta procapite degli Stati Uniti è pari al consumo di quattro pianeti Terra. I Paesi emergenti non sonotanto distanti, per esempio per sostenere i consumi procapite del Brasile servirebbero poco meno di due pianeti.I dati del Global footprint network parlano chiaramente: la domanda dell’uomo sulla natura supera le risorse rinnovabilidella Terra. Se per la vita che stiamo conducendo ora abbiamo bisogno di 1,5 pianeti, prima della metà del secolo ri-chiederemo risorse per due pianeti. (Laura Pulici – www.oggiscienza.wordpress.com)

Uomini e donne vedono in modo diverso

Uomini e donne vedono in modo diverso: i maschi hanno una sensibilità maggiore verso dettagli e soggetti in movi-mento, mentre le donne vedono meglio i colori. Tutto pare essere attribuibile all'ormone maschile, il testosterone, re-sponsabile anche del controllo dello sviluppo di aree neuronali della corteccia visiva durante la formazione dell'embrione,

con la conseguenza che i maschi avrebbero il 25% in più di questi neuroni rispettoalle femmine.È quanto emerge da un lavoro pubblicato sulla rivista Biology of Sex Differences,della City University di New York. Gli uomini, sottolineano gli autori della ricerca,dovrebbero avere una capacità di vedere lunghezze d'onda leggermente più ampieper sperimentare la stessa tonalità viste delle donne. Gli uomini invece si sono di-mostrati più abili a cogliere i dettagli delle barre in movimento. ''Come per altri sensi,ad esempio udito e olfatto, ci sono marcate differenze anche nel sistema visivo diuomini e donne''.

Cassazione: la scuola non è domicilio. Lecite le videoregistrazioni non autorizzate dal GIP.

La Corte di Cassazione con sentenza 3 settembre 2012, n. 33593, ha rigettato ilricorso di un'insegnante, condannata per maltrattamenti pluriaggravati commessiai danni di bambini dai sette ai dieci anni d'età, che aveva sostenuto, a sua difesa,che la raccolta d'immagini (utilizzata come prova a suo carico) doveva essere pre-viamente autorizzata dal giudice. Lamentava la ricorrente che il tribunale avrebbeillegittimamente respinto la sua richiesta di declaratoria di inutilizzabilità delle ri-prese effettuate nell'aula scolastica dove lavorava.A suo dire sarebbe stato necessario un provvedimento autoritativo di natura giu-risdizionale per fare le riprese. Secondo la donna il PM poteva disporre soltantovideoriprese in luoghi pubblici o aperti al pubblico dove la natura del luogo com-porta un'implicita rinuncia alla riservatezza. Diverso il caso, secondo la ricorrente, se le riprese avvengono in un'aulascolastica dove la maestra, durante la lezione, può esercitare il diritto di escludere qualsiasi estraneo e gode quindi diriservatezza e autonomia. La Corte di Cassazione, nel respingere il ricorso, ha fatto notare che le riprese visive sonoprove documentali quando formate fuori dal procedimento mentre se vengono acquisite mediante l'opera polizia giu-diziaria, come nel caso di specie, costituiscono prove atipiche. È vero dunque che le videoregistrazioni effettuate in ambito domiciliare sono prove atipiche acquisite illegittimamentee per questo inutilizzabili, ma la tutela costituzionale del domicilio va limitata solo a quei luoghi con cui la persona haun rapporto stabile per cui, quando si tratti di tutelare la riservatezza, la prova atipica può essere ammessa con prov-vedimento motivato dell'autorità giudiziaria.Nel caso di specie scrive la Corte si deve escludere che un'aula scolastica possa essere considerato domicilio

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trattandosi di un luogo dove può entrare un numero indeterminato di persone e va quindi qualificata come luogo apertoal pubblico. Fonte: Cassazione: la scuola non è domicilio. Lecite le videoregistrazioni non autorizzate dal GIP (www.studiocataldi.it)

Scuola. Servono i compiti a casa?

Consultare il vocabolario, risolvere equazioni, studiare poesie: dopo la scuolaci sono i compiti da fare a casa. Ma servono? Non molto per come sono con-cepiti, sostengono alcuni ricercatori e direttori d'istituto. Il loro giudizio è cherendono più deboli gli alunni in difficoltà e non è detto che migliorino i più bravi.Gli esperti dell'Università Tecnica di Dresda (Germania) hanno interpellato1.300 alunni e 500 insegnanti delle scuole a tempo pieno della Sassonia. Un terzo (33%) dei maestri riconosce di non saper valutare se i compiti ab-biano qualche effetto.In generale, i maestri non hanno rilevato benefici particolari per i tre quarti(75%) dei loro alunni. Anche gli scolari hanno molti dubbi sui meriti dei compiti a casa (e questo ècomprensibile); solo un terzo pensa d'aver migliorato i voti grazie a loro. I ri-cercatori vedrebbero di buon occhio quest'alternativa: lezioni di sostegno ascuola per alunni in difficoltà, anche perché sonoproprio quelli che in famiglia non trovano l'aiuto necessario.

Ma questa soluzione comporterebbe ulteriori aggravi di spesa pubblica. Insomma il problema rimane tutto, anche inItalia. (ADUC)

Via ai test di ammissione, valuta il tuo inglese con Universita.it.

È finita l’estate per le matricole che si apprestano ad iscriversi ad un corso universitario. Infatti, per le facoltà a numerochiuso o programmato questa settimana partono i test di ammissione all’interno del quale è richiesta, si sa, la cono-scenza della lingua inglese. Universita.it, uno dei siti più visitati dagli studenti universitari di tutta Italia (www.universita.it),per venire incontro alle esigenze degli studenti, ha creato la prima sezione di inglese. Una valutazione online del propriolivello di inglese accurata, che tiene conto della conoscenza della grammatica, della ricchezza del vocabolario, dellivello di lettura e del grado di comprensione.È semplice, pratico e gratuito il test che verifica il proprio livello di conoscenza ed è composto da due parti: una diGrammar and Vocabulary (grammatica e vocabolario) con 30 domande, l'altra di Reading and comprehension (letturae comprensione) con 5 domande.Trentacinque i quiz in totale a risposta multipla: in base al numero di risposte corrette che ciascun utente totalizzerà, 6sono i livelli di conoscenza dell’inglese: elementary (elementare), lower intermediate (pre-intermedio), intermediate (in-termedio), higher intermediate (alto intermedio), advanced (avanzato) e proficent (esperto).Ma Universita.it, con la sua professionalità e autorevolezza nell’offrire servizi agli universitari, non poteva non crearela sezione del test di inglese con la collaborazione di Kaplan, uno dei player più importanti per quanto riguarda l'inse-gnamento della lingua inglese all'estero. Kaplan International Colleges infatti è leader di mercato nell’organizzazionedi corsi d’inglese all’estero da oltre 40 anni.Offre oltre 40 destinazioni di studio, corsi d’inglese per tutti i livelli, scuole d’inglese accreditate in 8 paesi: USA, UK, Ir-landa, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Scozia e Malta.

Per provare il test di inglese: www.universita.it/category/test-di-inglese/

FONTE: www.agfreelance.it;www.universita.it

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TRIESTESPRESSO EXPO - VI EDIZIONE

Trieste dal 25 al 27 ottobre

Il più importante evento italiano dedicato esclusivamentealla filiera dell’espresso con presenze internazionaliprovenienti da 13 Paesi.TriestEspresso Expo, la fierabiennale giunta alla sesta edizione e organizzata daAries – Azienda Speciale della Camera di Commerciodi Trieste, è l’unica a focalizzarsi esclusivamente sul-l’espresso coinvolgendo tutte le categorie della filiera:dai produttori di macchine da caffè, di macchinari perla torrefazione, di tazzine e packaging ai produttori dicaffè verde, agli importatori, distributori, spedizionieri,torrefattori. Non un semplice marchio, ma un appunta-mento dall’alto valore economico, che esalta l’espresso,prodotto bandiera del Made in Italy di qualità, di paripasso alla sua dimensione internazionale. È già possibile pre-registrarsi e ottenere così una ridu-zione sul ticket d’ingresso, collegandosi al sito www.trie-stespresso.it/register.html.

Per più informazioni www.triestespresso.it.

TORNA “7.8.900 ANTIQUES & CO”:Modena 17, 18 e 24, 25 novembre

Due weekend e due eventi speciali: un outlet dedicatoagli arredi firmati dai maestri del design e un’areaall’insegna della cultura americana degli anni ‘40 e ‘50.Con i suoi 400 espositori la manifestazione è uno degliappuntamenti più importanti del settore a livello naziona-

le.●Temporary Stock Design(17-18 novembre), la nuovaarea dedicata ad arredi ecomplementi d’arredo firmatadai maestri del design, unprogetto innovativo che, con4.000 mq di esposizione miraa diventare il temporary outletdel design più importanted’Italia; ●American Vintage Fest (24-25 novembre), un weekendall’insegna della cultura ame-

ricana degli anni 40 e 50 tra vintage, auto, moto, vinili, ju-kebox, moda e lifestyle.www.7-8novecento.it,

CONFERENZA STAMPA DIPRESENTAZIONE“MONTAGNE360”, IL MENSILEDEL CAI, IN EDICOLA DA OTTO-BRE 2012 !

Milano 13 settembre

Giovedì 13 settembre alle ore 11,30 pressola Sede del Club Alpino Italiano (Via Petrella

19, Milano) si è tenuta la presentazione allastampa di “Montagne360”. La rivista mensile del ClubAlpino Italiano, a 150 anni dalla nascita del Sodalizio,si presenta in edicola dal mese di ottobre.

Sono Intervenuti:- Umberto Martini, Presidente Generale del Club AlpinoItaliano- Luca Calzolari, Direttore Responsabile di "Monta-gne360" - Alessandro Giorgietta, Direttore Editoriale di "Monta-gne360" info: http://www.distrettolaghi.it

CREATTIVA CONQUISTA ANCHE IL MEZZOGIOR-NONapoli 26-28 ottobre

Dopo l’inarrestabile percorsovincente alla Fiera di Bergamo,la manifestazione Creattiva,conquista anche il Mezzogior-no. Dal 26 al 28 ottobre la primaedizione alla Mostra d’Oltre-mare di Napoli, per soddisfarele appassionate richieste per-venute in questi anni.Creattiva, la fiera dedicata alle

arti manuali e creative ideata e organizzata da Promoberg,dopo il pieno di successi ottenuti nelle sue prime ottoedizioni andate in scena alla Fiera di Bergamo, è pronta asbarcare nel Golfo di Napoli.Dal 26 al 28 ottobre, infatti, presso la Mostra d’Oltremaredel capoluogo partenopeo, si svolgerà la prima edizionedi Napoli Creattiva. La manifestazione targata Promoberg troverà spazio inben due padiglioni (5 e 6) nel polo espositivo di Napoli. www.fieracreattiva.it

EVENTI

EVENTI

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DETENZIONI/2012

Torino 28 settembre – 20 ottobre

Con l’articolata mostra a Palazzo Barolo si riuniscono leesposizioni di arte contemporanea e gran parte deglieventi realizzati da tutte le realtà culturali che, in Italia,hanno aderito a DETENZIONI nel 2012. Sono state coin-volte diverse organizzazioni operanti all’interno ed al-l’esterno delle Case di pena ed hanno partecipato più di250 artisti.DETENZIONI si è configurato come il primo evento di re-spiro nazionale attraverso il quale l’universo della deten-zione ha incontrato i protagonisti dell’arte e della culturacontemporanea.Particolare attenzione è stata riservata agli artisti chesono stati invitati a leggere i numerosi testi di personedetenute (pubblicati su siti web autorizzati) per poter li-beramente esprimere, con la produzione di proprie operedi arte contemporanea, la loro particolare visione dellacondizione detentiva.DETENZIONI /2012 sarà dedicata alla figura di Giulia diBarolo in qualità di personaggio di rilievo che ha contribuitoal miglioramento delle condizioni di vita delle personedetenute nelle carceri della Torino di metà ottocento.Si considera inoltre Giulia di Barolo come una figura cheha incarnato perfettamente gli ideali che rappresentano

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tenere, incentivare e formare, in particolare come metaforache riproduce con facilità le dinamiche aziendali. Nelcorso delle regate, grazie al supporto dei nostri skipper,“toccheranno con mano” come un gruppo di personeche non si conoscono possa diventare in breve tempoun vero ed affiatato team insieme al personale delle piùprestigiose Dimore Storiche italiane».Per informazioni:[email protected].

HVSC – HISTORICAL VENUE SAILING CHALLENGE

Porto Ercole Argentario (GR) dal 12 al 14 Ottobre2012

Il programma si articolerà su 3 giorni: da Venerdì 12 po-meriggio a Sabato 13 sera i protagonisti saranno le prin-cipali Dimore Storiche italiane insieme a 28 rappresentantidi aziende italiane (utenti dei prodotti e dei servizi dellaMeeting Industry), i quali, divisi in quattro gruppi, si alter-neranno tra mezza giornata di regata e mezza di CookingCup. Sabato 13 e domenica 14 protagoniste saranno in-vece le agenzie, sempre con 28 rappresentanti divisi inquattro gruppi, con mezza giornata a testa di regata emezza di Cooking Cup.L’evento è stato ideato da Sailing Challenge, aziendaitaliana leader nella fornitura di servizi velici per eventiaziendali.«Partecipando a questo evento di relazione unico e ori-ginale», dichiara Oliviero Cappuccini, chairman di SailingChallenge, «gli ospiti sperimenteranno in prima personacome il mezzo "regata velica" sia straordinario per intrat-

la missione di DETENZIONI: contribuire attraverso progettidi cultura alta e il coinvolgimento delle persone detenuteall’interno del processo creativo, a mantenere viva la di-scussione sulla pena. L’esposizione ospiterà il progettoinedito “DETENZIONI 100 opere di Arte Contemporanea”realizzato in accordo con la Casa Circondariale “Lorussoe Cutugno” e il Centro Territoriale Permanente “CroceMorelli” di Torino.

CARCERE E CULTURA CONTEMPORANEAhttp://www.internoquattro.orgDETENZIONIhttp://www.detenzioni.eu/ http://www.facebook.com/pages/Detenzioni/268704486533920

EVENTI

EVENTI

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7° EDIZIONE DI “APPASSIMENTI APERTI”

Serrapontina (MC) 11-18 novembre

Serrapetrona (MC), settembre 2012 – Un eventodoc dedicato ai wine lovers, è questo e molto altro

“Appassimenti Aperti”, manifestazione enologica di granderichiamo giunta alla sua 7° edizione, che l’11 e il 18 no-vembre si terrà a Serrapetrona, incantevole borgo medievaleincastonato tra i Monti Azzurri in provincia di Macerata efamosa per la produzione della Vernaccia. Nelle due do-meniche di novembre l’appuntamento è nella piazza dellacittadina maceratese, dove un servizio bus gratuito condurrài turisti e gli appassionati alle visite nelle cantine perscoprire l’antica arte della vinificazione di questo prelibatonettare, tramandata da padre in figlio.La manifestazione organizzata dall’Istituto marchigiano ditutela vini IMT sarà l’occasione per creare un profondosodalizio tra il territorio e uno dei suoi prodotti simbolo: laVernaccia di Serrapetrona Doc e Docg in un’atmosferaunica che condurrà il visitatore nelle cantine, per l’occasioneaperte al pubblico, che sveleranno i loro “tesori”. Interepareti di grappoli di Vernaccia nera appesi ad appassiresaranno lo scenario che accoglierà i turisti mentre si la-

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DALL’’IDEA ALL’IMPRESA: AL VIA LA SECONDA FINESTRA DEL BANDO 2012PER L’’IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA

Como - 15 settembre -31 ottobre

Dal 15 settembre è aperta la seconda finestra delbando “Incubatore d’impresa 2012” rivolto a nuovie ad aspiranti imprenditori promosso dalla Cameradi Commercio di Como.Lo scopo dell’iniziativa è di aiutare a trasformareuna buona idea in una vera e propria attività imprenditoriale, attraverso un percorso assistito diquattro anni fornito dalla struttura di consulenzatecnica e manageriale del Parco Scientifico Tecno-logico ComoNExT a Lomazzo.Il supporto offerto prevede un aiuto alla stesura delbusiness plan, l’accesso a spazi lavorativi all’internodell’Incubatore d’impresa ComoNExT e il sostegnoalla crescita dell’impresa attraverso consulenza,formazione e tutoring.Il bando è rivolto ad aspiranti imprenditori e aimprese già attive da non oltre 18 mesi alla datadella presentazione della domanda. Il bando e larelativa modulistica sono disponibili sul sito webdella Camera di Commercio (www.co.camcom.it) esul sito web di ComoNExT (www.comonext.it).

sceranno sedurre dai racconti dei produttori e dalle lorostorie fatte di tradizione e passione che si ripetono da se-coli.“Questa edizione di ‘Appassimenti Aperti’- spiega il Pre-

sidente del consorzio vini marchigiani Gianfranco Garofoli- sarà un’occasione per ribadire la qualità dell’accoglienzaenoturistica che riserva la regione Marche, affiancatadall’’azione di promozione e valorizzazione del settoreenologico regionale promosso dal consorzio IMT”.

ASTER – DUE OPPORTUNITÀDI CRESCITA PER LE START UPDELL’EMILIA-ROMAGNA

Emilia Romagna, entro il 28 ottobre

Nuovi finanziamenti e possibilità di affacciarsi sulmercato estero per le giovani imprese creative e inno-

vative dell'Emilia-Romagna. L’op-portunità arriva da due percorsimessi in campo da Aster – ilconsorzio tra ricerca e impresa,coordinatore del progetto Med-Ked (Mediterranean Knowled-ge-based Entrepreneurship De-

velopment) – ai quali si può ac-cedere per selezione inviando la

candidatura entro il 28 ottobre 2012.Entrambi i percorsi prevedono una prima fase in Emi-lia-Romagna di tutoraggio, formazione e ricerca dicontatti strategici e una seconda fase che darà la pos-sibilità di partecipare a eventi internazionali, organizzatida Aster insieme agli altripartner del progetto Med-Ked (Barcelona Activa, Fon-dazione Sophia Antipolis,Parco Tecnologico di Lubianae Provincia di Milano).

http://www.aster.it/tiki-index.php?page=MedKed

EVENTI

EVENTI

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INTERVITA E SYUSY BLADY AL VIA LA CO-STRUZIONE DELL’ASILO VOLANTE, NO-MADE E A PROVA DI TERREMOTO

Palata Pepoli (BO)

La visione inizialedell’Asilo Volante na-sce dall’l’idea di ap-plicare l’esperienzamaturata rispettiva-mente da Syusy nel-l’uso della Yurta (ten-da mongola) e da An-tonio nella containerarchitetture per la costruzione di un asilo. Uno spazio“volante”, efficiente, sicuro, antisismico, costruito veloce-mente, divertente e soprattutto NOMADE.L’Asilo Volante è un edificio creato da moduli art container,completamente riciclati, e da una grande Yurta al centrodel progetto come spazio comune per i bambini. “LaYurta è la casa più eco del mondo” spiega Syusy Blady“non a caso è l’abitazione da millenni delle popolazioninomadi dell’Asia che ci vivono per tutto l’anno a 40 gradisopra e sotto lo zero. La Yurta non è solo una casa, èuno spazio di incontro, di spettacolo, di gioco e di medi-tazione. Ti restituisce una dimensione umana e collettiva.A livello pedagogico la struttura circolare favorisce la

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VI Festival Internazionale della FisarmonicaDigitale - V-ACCORDION FESTIVAL

Roma - 3 novembre 2012

Per la sesta edizione consecutiva torna il Festival inter-nazionale della Fisarmonica Digitale. Nella sala Sinopolidell’Auditorium Parco della Musica a Roma sabato 3novembre 2012 alle ore 21 ben 15 nazioni si contende-ranno l’ambito titolo in una performance musicale daivari generi e sfaccettature.Brasile, Germania, Ungheria, Polonia, Serbia, Inghilterra,Canada, Italia, Spagna, Francia, Cina, Stati Uniti, Giap-pone, Finlandia e Russia attraverso i vincitori delle finalidegli eventi che la Roland ha organizzato a livello inter-nazionale nel corso dell’anno, saranno le protagoniste diun avvincente contest che vedrà primeggiare la V-Ac-cordion, il modello di fisarmonica digitale frutto dellasinergia fra fantasia italiana e tecnologia giapponese, èuno strumento digitale dotato di un potente sistema dimodellazione del suono che, grazie ad iniziative comequesta, ha ottenuto una sempre crescente popolarità nelpanorama musicale internazionale.

UTO UGHI PER ROMA

Roma, dal 25 settembre al 10 ottobre

Di nuovo nella Capitale Uto Ughi per Roma, rassegna diconcerti-lezione gratuiti che andranno in scena dal 25settembre al 10 ottobre in alcuni dei luoghi più belli esuggestivi della città, dalla basilica di San Saba all'Aventinoalla sala accademica del conservatorio di Santa Cecilia.Con l'aggiunta, quest’anno, anche del carcere di Rebibbia,dove il 4 ottobre il maestro suonerà per i detenuti allapresenza del ministro della Giustizia, Paola Severino.Obiettivo del festival, nato 14 anni fa, è quello di “diffonderela cultura della musica classica tra i giovani, facendolaentrare nel cuore della città e nella vita quotidiana'', cosìha spiegato il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno,nel corso della presentazione in Campidoglio. A partire da martedì 25 settembre Roma sarà la capitaledella musica classica: otto appuntamenti con Mozart, Vi-valdi, Bach, Brahms, Schubert e Tchaikovsky, con laregia di uno dei più grandi maestri italiani.

maggior creatività nello svolgimento delle attività educativee di aggregazione. Sono 6 anni che sperimentiamo l’usodella yurta in Italia e insieme all’architetto Roberto Maci,l’abbiamo adattata ai nostri climi e alle esigenze direnderla a norma energetica. Per questo progetto layurta sarà modificata e - se possibile - migliorata diven-tando uno spazio pedagogicamente creativo.” ConcludeSyusy, che come pedagogista che ha insegnato in scuoledi diverso grado, con l’asilo volante realizza un sogno.

www.intervita.it

EVENTI

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Marocco - foto di Lidia Faraldi