37

CN N. 8 2012

Embed Size (px)

DESCRIPTION

CULTURA E NATURA - RIVISTA DI SCIENZA CULTURA E FORMAZIONE

Citation preview

Page 1: CN N. 8 2012
Page 2: CN N. 8 2012

Centro studi per l’Evoluzione Umana“Anagrafe Nazionale delle Ricerche” (D.P.R. 11/7/1980 n.382-art.64) n.A18909G2

Ente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione - Decreto del 08.03.2006

Iscritto nel “Registro delle Associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della

lotta alle discriminazioni” (d.lgs 215/2003) presso l’U.N.A.R.

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Diritti e Pari Opportunità

Costituzione e scopi

Istituzione di ricerca scientifica pluridisciplinare che adotta il metodo dell’integrazione delle Scienze per l’approccio alle

problematiche sociali ed ambientali che limitano l’evoluzione umana.

Costituzione: ente eminentemente scientifico, apartitico e senza scopo di lucro, aperto a studiosi di tutte le discipline al fine di

rendere umana la scienza, sviluppando parametri dinamici integrati idonei a rimuovere gli ostacoli che attualmente limitano

l’evoluzione umana.

Scopi: il C.E.U. si propone di raggiungere i suoi obiettivi prevalentemente attraverso:

- la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola di ogni ordine e grado;

- la formazione dei formatori nel campo dell’Educazione ai Diritti Umani;

- la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento professionale;

- l’alfabetizzazione dei Diritti Umani attraverso corsi, seminari, convegni finalizzata alla prevenzione delle micro e macroviolazioni

degli stessi all’interno dei diversi ambiti professionali ed istituzionali.

Attività

Il Centro opera attraverso iniziative conformi alle sue finalità quali:

a) progetti, studi e ricerche multidisciplinari ed integrate nelle principali aree di intervento educazione, giustizia, sanità ed am-

biente

b) creazione di istituti di alta formazione nelle suddette tematiche;

c) realizzazione di convegni, seminari e conferenze sulle suddette aree di intervento;

d) consulenze e collaborazioni scientifiche con organismi ed istituzioni nazionali ed internazionali.

Attività scientifiche

Svolgimento di incarichi di studio per le Istituzioni nazionali e le Organizzazioni internazionali (ONU, UNESCO, Unione

Europea, Consiglio d’Europa e OSCE) con gli strumenti forniti dagli studi integrati multidisciplinari; sviluppo di nuove

metodologie educative integrate; studi scientifici sull’applicazione dei diritti umani; studi di sviluppo sociale integrato con

particolare attenzione alla gestione funzionale fisiologica dei rapporti uomo-donna; studi e ricerche in campo psicologico, del

benessere e della salute.

Attività didattica

Corsi, seminari e conferenze relativi alle metodologie applicative del C.E.U. indirizzate alle attività nel campo della salute, del-

l’educazione, dei diritti umani e dell’ambiente; progetti formativi per i formatori nei suddetti campi; corsi di aggiornamento per

le scuole di ogni ordine e grado; corsi di formazione pre- e post laurea a livello nazionale ed internazionale.

Attività di documentazione

Raccolta di testi specializzati e stampa internazionale; divulgazione degli studi e delle attività del C.E.U. a livello nazionale ed

internazionale.

Periodici

Cultura e Natura, periodico telematico a cadenza trimestrale a carattere tecnico scientifico. Nata nel 1985, Cultura e Natura

seleziona ed attua una divulgazione educativo-scientifica finalizzata ad offrire a tutti, e a coloro che operano nel campo del

sociale, del benessere e della salute, strumenti conoscitivi utili allo svolgimento delle proprie attività.

Page 3: CN N. 8 2012

Periodico telematico trimestrale

a carattere tecnico scientifico del

Centro studi per l’Evoluzione Umana

AnnoII Numero 8 - Aprile – Giugno 2012

Direttore Responsabile

Maria Torlini

Iscrizione al Tribunale civile di Roma

n° 201/2010 – 13 maggio 2010

Per informazioni sulla pubblicità

Tel. 06.8073420 - Fax 06.8077306

[email protected]

Chi desideri sottoporre articoli a CN

per eventuale pubblicazione può inviare il

materiale alla redazione

[email protected]

L’opinione espressa dagli autori non impegna la

Direzione. I collaboratori assumono la piena re-

sponsabilità delle affermazioni contenute nei

loro scritti.

La riproduzione è consentita solo con precisa

citazione della fonte,completa di indirizzo.

Tutto il materiale ricevuto e non richiesto (testi e

fotografie), anche se non pubblicato, non sarà

restituito.

Qualsivoglia forma di collaborazione a questa

testata deve essere prestata a titolo esclusiva-

mente gratuito, in quanto intesa come adesione

spontanea alle iniziative etiche perseguite.

Webmaster: Elisabetta Gatti

4 Editoriale

5 APPROFONDITAMENTE

La forza della natura e la forza della mente: eventi sismici e terremoti mentali.

di Maria Torlini

11 CouchSurfing, in vacanza sul divano.

a cura di Elisabetta Gatti

13 Veramente difficile.

14 Il compostaggio e la riduzione dei RUB in discarica.

15 Escursionismo fai date? Si, ma senza rischiare.

17 Sotto il solleone: il vero e il falso.

19 AFORISMI

20 POESIA

Un Faro nel Tempo (O. Wilde).

a cura di Elisabetta Gatti

22 SPECIALE AMBIENTE

Ricette per la dieta della nostra pattumiera.

24 Biomasse, l’oro “arcobaleno”.

a cura di Elisabetta Gatti

30 Quando Fido si rivolge all’avvocato.

a cura di Enza Palombo

33 NEWS

35 EVENTI

Sommario

CN n. 8 20123

aprile-giugno 2012

Page 4: CN N. 8 2012

4CN n. 8 2012

Editoriale

La giovinezza.

La giovinezza non è un periodo della vita,

essa è uno stato dello spirito,

un effetto della volontà,

una qualità dell’immaginazione,

un’intensità emotiva,

una vittoria del coraggio sulla timidezza,

del gusto dell’avventura sulla vita comoda.

Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni;

si diventa vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale.

Gli anni aggrinziscono la pelle,

la rinuncia al nostro ideale aggrinzisce l’anima.

Le preoccupazioni, le incertezze,

i timori, i dispiaceri,

sono nemici che lentamente ci fanno piegare verso la terra

e diventare polvere prima della morte.

Giovane è colui che si stupisce e si meraviglia,

che si domanda come un ragazzo insaziabile ” e dopo?”,

che sfida gli avvenimenti e trova la gioia al gioco della vita.

Voi siete così giovani come la vostra fede,

così vecchi come la vostra incertezza.

Così giovani come la vostra fiducia in voi stessi,

così vecchi come il vostro scoramento.

Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi.

Ricettivi di tutto ciò che è bello, buono e grande.

Ricettivi al messaggio della natura, dell’uomo e dell’infinito.

Se un giorno il vostro cuore

dovesse essere mosso dal pessimismo

e corroso dal cinismo,

possa Dio avere pietà della vostra anima di vecchi.

Generale Douglas Mac Arthur ai cadetti di West Point, 1945

Page 5: CN N. 8 2012

cultura e natura

Quando si sperimenta la perdita o la distruzionedi persone o cose a livello improvviso ci sitrova dinanzi a qualcosa di più grande di noi.

L’uomo continua a imporre la propria presenza suiterritori spesso senza tenere in giusto conto lecaratteristiche vitali del sistema in cui si inserisce. Ilpianeta segue leggi fisiche di movimenti micro emacroscopici. Questi movimenti possono essere impercettibili oimprovvisamente violenti e imprevedibili. In questo

secondo caso la sensazione è quella di essere unosparuto formicaio che viene totalmente sconvolto dapotenze energetiche incontenibili.Nel mondo naturale il concetto di “stabilità” siconcretizza tramite fenomeni che si controbilancianomantenendo, attraverso una serie di eventi, un certo“equilibrio”. Dunque, stabilità intesa come equilibrio. In natural’equilibrio è dinamico, nel nostro sistema mentalerischia spesso di trasformarsi in “statico”, cioè“fermo”. Ovviamente questo contrasta fortemente conun ambiente che, volenti o nolenti, ha dinamiche chenoi spesso “ignoriamo” anche per comoditàimmediate. Attraverso l’esperienza l’uomo continua a raffinare lesue conoscenze. In campo antisismico si sono fattigrossi passi avanti ed è possibile convivere con questifenomeni a patto di integrarne le caratteristiche conscelte progettuali e tecnologiche adeguate. Chi scriveha sperimentato personalmente un evento sismicodurante l’adolescenza e per di più nel giorno in cuiricorreva il quindicesimo compleanno: è stato uno deiregali più importanti. Questo evento ha aperto tutta una serie di riflessioniche, nella mente di un adolescente, sono veramentepotenti e possono determinare lo sviluppo di unaconsapevolezza improvvisa di forza, mista adimpotenza, del singolo individuo. La determinazione ad andare avanti, risollevarsi,ricostruire, parte dalla grande forza di volontàapplicata ad un progetto importante di ricostruzione…Già, ricostruzione… ma di cosa?Le strutture materiali sono più facili da ricostruire, mail senso della vita, la capacità di resilienza, sono fattoriprettamente individuali e potenziali che possonoessere rinforzati ed espressi solo sulla base di principifondamentali.

La forza della natura e la forza della mente:eventi sismici e terremoti mentali

I recenti eventi sismici che hanno interessato diverse parti del mondo, hanno riporta-

to alla ribalta una serie di considerazioni che, spesso, stentiamo a mantenere pre-

senti nelle nostre valutazioni quotidiane

di Maria Torlini

CN n. 8 2012

···ApprofonditaMente···

5

Page 6: CN N. 8 2012

Tali principi, in prima istanza, non si identificano,giocoforza, nei beni materiali, ma in qualcosa dimolto più materialmente inconsistente e per conversomolto più potente: la forza interiore dell’essereumano, un valore senza scadenza, seppur con alti ebassi. In questi contesti l’essere umano è davvero esposto a“tutti i venti” e si trova a dover riconsiderare ilsignificato della vita sotto diversi profili perché “tuttoè andato perduto”, si “deve ricominciare tuttodaccapo”. Le famiglie, come gli individui, come tutta lacomunità, si trovano a dover affrontare il senso dellapaura, cercando di non amplificarla con pensieri cheinnescano automaticamente reazioni psicofisiche intal senso. Bisogna cercare di mettere insieme idee ed energieper far fronte alle prime emergenze. Bisogna dareforza e darsi forza a vicenda. Bisogna guardare al futuro con la tenacia di chi sa chese ce la mette tutta può anche subire tentativi diarresto, in un primo momento, ma non potrà esserefermato per sempre e raggiungerà l’obiettivo.Viviamo in un momento storico difficile, in realtàcolmo di terremoti di tutti i tipi, familiari, sociali,naturali, tecnologici, politici, economici. Occorre identificarne le sorgenti ed intervenire con

metodo, costanza e risolutezza. Occorre agire perpriorità e la priorità, oltre l’emergenza, è uno stato disalute psicofisica della persona. In questo senso l’insorgenza di comportamentialtruistici e di solidarietà, insieme all’intelligenza ealle competenze organizzative, sono una componentepreziosissima e mettono in risalto le caratteristicheevolutive dell’essere umano nella sua espressionemigliore: propositiva, generosa, disinteressata,amorevole. Spiace intravedere questi aspetti soltanto di fronte ademergenze gravi, dovremmo tutti sforzarci ditrattenere e spendere queste energie anche nellaquotidianità di tutti i giorni ed invece assistiamo adun impoverimento di queste qualità, con ilconseguente smarrimento e ricerca di benessere informe artificiose di divertimento, assunzione disostanze stupefacenti, abuso di alcolici a scopoliberatorio ma che di liberatorio non hannoassolutamente nulla e scrivono invece pagine nerenella vita di chi le assume.Il concetto di benessere, è noto a tutti, non è solo larisultanza di una mera stabilità materiale, ma divieneun’imprescindibile priorità ristabilire un equilibriointeriore che non sottragga del tutto all’individuo leproprie energie, affogandolo nel torrente impetuosodella sofferenza.

cultura e natura

CN n. 8 2012

···ApprofonditaMente···

6

Me

ssa

in

sic

ure

zza

de

l ca

mp

an

ile d

ell'

Ora

tori

o d

ella

Ma

dd

on

a d

ella

Po

rta

(1

60

2-1

60

4)

aM

irandola

(M

O)

Page 7: CN N. 8 2012

Condividere i propri timori ci fa sentire più vicini gliuni agli altri, ma attenzione a non venire assorbiti daun senso di impotenza e vittimismo, per rialzarsibisogna darsi da fare, con ottimismo e intelligenza, ibambini ci guardano e imparano dai nostriatteggiamenti di fronte alle difficoltà, i ragazzi sonomolto ricettivi e cercano una guida autorevole che glidia il là per sperimentarsi, sentirsi utili, e intervenirecon entusiasmo anche in presenza di dolore esofferenza. Non si possono anestetizzare le difficoltà della vita,esse vanno vissute nella dimensione giusta, senzaenfatizzarle né sminuirle. La parola d’ordine dovrebbe sempre essere “cosa

possiamo fare”, per andare oltre, nel migliore deimodi. Ognuno deve essere coinvolto e reso partecipe diquesto processo, altrimenti rischiamo di creare formedi impotenza appresa perché si rischia di dedicareparticolare attenzione alle memorie del vissutodrammatico e non si aiutano le persone a crearenuove esperienze che diano forza, incentivino unarisposta costruttiva e attivino l’energia giusta per laripresa.

cultura e natura

CN n. 8 20127

L’ormone dello stress

Il corisolo è un ormone prodoto dalle cellule della fascicolata

del surrene in risposta all’ormone ipofisario ACTH. L’ACTH è dun-

que un precursore del corisolo.

Il corisolo viene spesso definito “ormone dello stress” perché

la sua produzione aumenta, appunto, in condizioni di stress

psico-fisico severo, per esempio dopo esercizi fisici molto intensi

o interveni chirurgici o trumi psico-fisici. Con la sua azione que-

st’ormone tende ad inibire le funzioni corporee non in-

dispensabili nel breve periodo, garantendo il massimo

sostegno agli organi vitali.

Per questo moivo il corisolo: induce un au-

mento della gitata cardiaca, aumenta la glice-

mia, incrementando la gluconeogenesi

epaica (conversione di alanina in glucosio),

simolando la secrezione di glucagone e ri-

ducendo l’aività dei recetori insulinici.

Riduce le difese immunitarie diminuendo, di conse-

guenza, anche le reazioni infiammatorie (inibizione della fosfo-

lipasi A). Diminuisce la sintesi di collagene e della matrice ossea,

accelerando l’osteoporosi. Favorisce il catabolismo proteico (si-

mola la conversione delle proteine in glucosio e la glicosintesi).

Favorisce la mobilitazione e l’uilizzo degli acidi grassi, ma in al-

cuni distrei simola la litogenesi.

Un aumento del corisolo in circolo si manifesta

anche in caso di digiuno prolungato o abitudini

alimentari scorrete.

Ad esempio, saltare la prima colazione e/o man-

giare molto in un unico pasto giornaliero favo-

risce infai l’ipercorisolismo (cioè l’aumento del

corisolo).

Modello3D dell’ormone cortisolo. (Wikipedia)

Il D

ala

i Lam

a a

Mirandola

(fo

to D

avi

de M

anto

vani)

Page 8: CN N. 8 2012

Riferimenti

Yehuda R, Teicher MH, Seckl JR, Grossman RA, Morris A, Bierer LM. (2007) Parental Disturbo Post-traumatico da stress come fattore di vulnerabilità

per Trait cortisolo basso nella progenie dei sopravvissuti all'Olocausto. Arch Gen Psychiatry 1040-1048.

Yehuda R, SM Engel, marca SR, Seckl J, Marcus SM, Berkowitz GS. (2005) effetti transgenerazionali del disturbo da stress post-traumatico nei

neonati di madri esposte agli attacchi del World Trade Center durante la gravidanza. J Clin Endocrinol Metab 90 (7) :4115-4118.

Kuehn B. (2008) Scienziati sonda effetti DPTS, i trattamenti. JAMA 299 (1) :23-26.

Binder EB, RG Bradley, Wei L, et al. (2008) Associazione FKBP5 polimorfismi e abuso dell'infanzia con il rischio di sintomi post-traumatici da stress

negli adulti. JAMA 1291-1305.

Goenjian AK, Noble EP, Walling DP, Goenjuian HA, Karayan IS, T Ritchie, Bailey JN. (2008) ereditabilità dei sintomi di disordine da stress post-

traumatico, ansia e depressione in famiglie armene esposte nel terremoto. Genetica psichiatrica 18 (6) :261-266.

Terri Tanielian e Lisa H. Jaycox. (2008) Le ferite invisibili della guerra: danni psicologici e cognitivi, le loro conseguenze, e servizi per assistere

Recovery . Rand Corporation.

GS. JAMA. 2008; 299 (1) :23-26.Gli scienziati della sonda DPTS effetti, trattamenti. Kuehn B. JAMA. 2008; 299 (1) :1291-1305.Associazione FKBP5

polimorfismi e abuso dell'infanzia con il rischio di sintomi post-traumatici da stress negli adulti.

cultura e natura

CN n. 8 2012 8

Disturbo Post Traumatico da Stress

La maggior parte delle persone che sopravvivono a disastri naturali, guerre, attacchi fisici violenti, incidenti gravi, e altri eventi

traumatici sono in grado di ristabilirsi entro poche settimane o mesi. Ma per gli altri, paura, ansia, impotenza, e altre emozioni

intense sperimentate durante l'evento persistono, causando una condizione psichiatrica debilitante nota come disturbo post-

traumatico da stress (DPTS). Perché alcune persone sono più sensibili di altre? Nuove ricerche in campo genetico e neurobiologico

stanno contribuendo a fare chiarezza in quest’ambito per fornire trattamenti più efficaci.

I pazienti con DPTS presentano livelli di superiori di noradrenalina, una sostanza chimica

coinvolta nella eccitazione e nello stress. Alti livelli di noradrenalina intensificano la risposta

neurobiologica delle reazioni emotive dell'amigdala, una regione del cervello coinvolta

nella risposta alla paura, producendo una ridotta attività della corteccia prefrontale, che

normalmente ci consente di sopprimere i ricordi e pensieri preoccupanti.

Non tutti coloro che sperimentano un trauma psicologico e/o fisico in presenza di eventi

disastrosi, catastrofi naturali, guerre o incidenti, sviluppa un Disturbo Post Traumatico da

Stress. Attualmente nel campo della ricerca sta emergendo che almeno una parte del

rischio per il DPTS sia genetica. Queste risultanze emergono da uno studio

multigenerazionale condotto su una popolazione armena sopravvissuta a un terremoto

devastante nel 1988.

L'identità dei geni coinvolti nella suscettibilità ai sintomi del DPTS rimane un mistero, anche

se un candidato probabile è un gene chiamato FKBP5. La proteina prodotta da questo gene

aiuta gli ormoni dello stress, i quali si legano con i loro recettori alle cellule cerebrali e, pertanto, aiutano a regolare la risposta

del cervello allo stress. Uno studio condotto su adulti, che hanno subito abusi durante l'infanzia, ha evidenziato che individui, con

specifiche variazioni di questo gene legato allo stress, avevano una suscettibilità maggiore di sviluppare un DPTS rispetto agli

adulti che avevano subito abusi ma non presentavano tali variazioni.

Si sa che i bambini possono ereditare alcuni fattori di rischio di DPTS dai loro genitori. Ad esempio, i neonati di madri che hanno

sviluppato un DPTS in seguito agli eventi dell'11 settembre 2001 con gli attacchi al World Trade Centre, presentavano livelli di

cortisolo inferiori alla media. Il cortisolo (ormone dello stress) è un fattore associato con DPTS . I figli adulti di madri che hanno

sviluppato DPTS dopo essere sopravvissute all'Olocausto, sono stati colpiti in misura simile.

In passato, gli scienziati hanno rilevato che le persone con DPTS tendevano a presentare un ippocampo più piccolo della media.

Questa porzione cerebrale è coinvolta nei processi che riguardano la memoria. Ad esempio, si è riscontrato che alcuni veterani

della Guerra del Vietnam con DPTS da combattimento presentavano un ippocampo di dimensioni ridotte rispetto ai veterani senza

i sintomi. E 'un cambiamento della dimensione dell'ippocampo causata da stress o un fattore di rischio preesistente? Un recente

studio ha rivelato che entrambi i veterani del Vietnam con DPTS e i loro fratelli gemelli non combattenti avevano ippocampi piccoli.

Ma solo i veterani DPTS presentavano variazioni in un'altra zona del cervello (la corteccia rostrale cingolata anteriore) attiva

nell'inibire la risposta di paura. Questa scoperta mostra come fattori ereditari ed esperienza (lo stress di un evento traumatico),

siano componenti entrambi presenti nell’insorgenza di un DPTS.

Altre ricerche hanno scoperto che l'amigdala, una regione del cervello coinvolta nella risposta alla paura può, in alcune condizioni,

diventare iperattiva nei reduci di guerra con DPTS. Questa scoperta potrebbe spiegare perché le persone con DPTS sembrano

incapaci di imparare a dimenticare le intense emozioni che hanno accompagnato il loro trauma iniziale. Gli scienziati hanno

identificato gruppi di cellule dell'amigdala, conosciuti come neuroni intercalari, che sembrano essere essenziali per questo oblio.

I farmaci che prendono di mira queste cellule potrebbero rivelarsi utili nel trattamento di DPTS.

Un farmaco promettente è il D-cicloserina, un antibiotico che viene utilizzato anche sperimentalmente per il trattamento di

vertigini. Utilizzato in combinazione con una terapia comportamentale, la D-cicloserina sembra migliorare il processo di estinzione

paura. Un altro farmaco, il beta-bloccante Propranololo ha mostrato, in alcune prove, di essere in grado di prevenire lo sviluppo

di talune caratteristiche DPTS quando viene somministrato entro poche ore da una esperienza traumatica.

Page 9: CN N. 8 2012

cultura e natura

CN n. 8 2012

�Quando il terremoto continua�Strategie per gestire la paura e lo stress

durante lo sciame sismico

Questo opuscolo è rivolto alle persone che abitano nelle zone interessate dallo sciame sismicoiniziato a maggio 2012 nel Nord Italia. Una sequenza di scosse sismiche che continua pergiorni o settimane può essere stressante a livello fisico e psicologico. Ad ogni scossa sismicaabbiamo una repentina risposta automatica di allarme chiamata �lotta o fuga� caratterizzatada cambiamenti corporei (es., accelerazione battito cardiaco) ed emozioni di paura.

Le persone stanno facendo fronte a questo periodo di sciame sismico in modo diverso: alcunesono calme o indifferenti, altre moderatamente tese e preoccupate, altre mostrano un�ansiamolto intensa. Eccoti una serie di reazioni comuni che potresti aver vissuto o che forse staivivendo tuttora:

�Non riesco a dormire��Ho gli incubi��Sono sempre allerta, teso, come sul filo del rasoio��Ho come la sensazione che le scosse non finiscano mai� �Non ne posso più di queste scosse��Mi sento impotente, sfinito� �Penso che ogni vibrazione sia una scossa di terremoto��Mi sono venuti in mente ricordi di terremoti passati� �Mi ritorna in mente il boato del terremoto��Ho paura che venga una scossa ancora più forte��In casa mi sento insicuro��Mi sento come travolto dagli eventi, in preda al panico��Ho la nausea, ho lo stomaco chiuso, non ho fame��Ho il tremore alle gambe��Mi gira la testa, come se stessi per cadere��Mi viene da piangere��Ho difficoltà a concentrarmi�

Tutte queste sono reazioni legittime e comprensibili. Ogni persona ha le sue strategie perfronteggiare questa situazione inconsueta e minacciosa.Esistono semplici accorgimenti che ti possono aiutare a gestire la paura e lo stress di questoperiodo. Alcune di queste indicazioni ti sembreranno difficili da attuare specie adesso, altreti sembreranno scontate. Valuta quale può essere la più congeniale per te.Racconta la tua esperienza. Racconta cosa pensi e cosa senti alle persone vicino a te, potrestiscoprire che molte reazioni sono più comuni di quello che pensi. Scrivi quello che staivivendo su un foglio o condividilo su un social network. Ti aiuterà a capire ciò che staiprovando e renderà queste sensazioni più sopportabili.Ricerca informazioni accurate sul terremoto. Dopo un terremoto, possono diffondersi vociinfondate sul terremoto, sulle cause e sulle future scosse. Purtroppo non è possibileprevedere il momento e l�intensità di una scossa futura. Fidati solo delle fonti ufficiali comela Protezione Civile, l�Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia o le autorità locali.Documentati su cosa puoi fare in caso di terremoto per ridurre il rischio di essere ferito. Maevita gli eccessi: se passi tutto il tempo leggendo o cercando le notizie riguardo al terremotosu giornali, TV o Internet, potresti non riuscire a �staccare mai la spina� e aumenteresti cosìsoltanto l�ansia e le preoccupazioni.

9

Page 10: CN N. 8 2012

CN n. 8 2012

Alcuni consigli su come cercare di dormire meglio I problemi di sonno (difficoltà ad addormentarsi, sveglie improvvise e frequenti) sono un problema comune durante uno sciame sismico. Per aumentare la qualità del riposo: - Cerca di andare a dormire e svegliarti regolarmente alla stessa ora- Riduci o elimina il consumo di alcool- Elimina il consumo di caffeina (caffè, coca-cola, tè, cioccolato); è meglio bere acqua, succhi di frutta e tisane- Fai esercizio fisico durante il giorno evitando di farlo la sera- Rilassati con attività che aiutano a calmarsi (es., farsi un bagno caldo) ed evita di stare al pc prima di mettersi a letto- Non fare sonnellini pomeridiani lunghi più di 15� e non dopo metà pomeriggio- Se non riesci a dormire, è preferibile non rimanere a letto, ma alzarsi e dedicarsi ad attività rilassanti (es., lettura di un libro, guardare la tv)- Informati dal tuo medico rispetto a vantaggi e svantaggi delle �pillole per dormire�

Per approfondimenti

Pietrantoni L., Prati G. (2009). Psicologia dell�emergenza. Mulino, Bologna. Pietrantoni L., Prati G., Palestini L. (2008). Il primo soccorso psicologico nella maxi-emergenze e nei disastri. CLUEB,Bologna.Roberts N. et al. (2012) Early psychosocial interventions to treat acute traumatic stress symptoms. Cochrane review.

Pensa agli aspetti che danno speranza in questa situazione tragica. Anche se è difficile,cerca di vedere gli sforzi che le persone stanno realizzando in questo momento perintervenire nella situazione. Nei paesi colpiti dal terremoto, molte persone non si sono arresema hanno voglia di ricostruire e andare avanti. Una donna ha detto che le persone del suopaese �hanno la scorza dura�. Uno striscione è stato appeso con la scritta �barcolliamo manon crolliamo�.Mantieni le tue abitudini. Cerca di mantenere le routine che per te sono importanti come ipasti, gli orari del sonno e della sveglia, i tempi per i compiti e per lo svago.Dedicati ad attività piacevoli. Cerca di distrarti durante il tuo tempo libero. Trova il tempodi fare un�attività che ti fa stare bene: leggere un libro, portare a spasso il cane, passare unpo� di tempo con gli amici o i familiari.Fai attività fisica. L�esercizio fisico è in grado di alleviare l�ansia e la depressione,migliorando l�umore. Se le strutture sportive sono danneggiate o hai paura a stare al coperto,ci sono molte possibilità per fare attività fisica all�aperto. Esci per una camminata o fai ungiro in bicicletta. Scegli l�attività che più ti è congeniale e goditela.Prova qualche esercizio di rilassamento. Quando stai riposando o ti stai addormentando,puoi cercare di respirare profondamente. Inspira lentamente, pensa a colori o immagini cheti calmano, ascolta musica rilassante, pronuncia mentalmente frasi come �il mio corpo si stariempiendo di calma� o �il mio corpo si sta svuotando di tensione�.Dedicati ad attività di aiuto agli altri. Aiutare le persone del tuo paese e della tua comunitàpuò aumentare la sensazione di controllo su quello che ti sta accadendo. Una mano tesa puòfare la differenza per gli altri e per te.Cerca l�aiuto degli altri. Resisti alla tentazione di isolarti. Alcune persone non chiedono aiuto agli altri perché pensano �che si diventi un peso o che le persone non ti capiscano�. Chiedere aiuto non significa essere deboli ma significa comprendere i propri bisogni. Rivolgiti a uno psicologo o un medico nei casi in cui lo stress stia interferendo con la tua qualità di vita e se ti sembra che le paure e le ansie stiano peggiorando.

A cura del gruppo ricerca in Psicologia dell�Emergenza e della Sicurezza dell�Università di Bologna composto da Luca Pietrantoni, Gianluca Pescaroli, Elisa Saccinto, Alice Papi, Gabriele Prati

Giugno 2012 - sito web: emergenze.psice.unibo.it

cultura e natura

10

Page 11: CN N. 8 2012

11

Cos'è CouchSurfing? Con milioni di membriin più di 230 Paesi in tutto il mondo, Cou-chSurfing apre nuove strade verso un mondomigliore e più aperto, in cui persone differenti

l'una dall'altra possano trovare le loro somiglianze.

Come funziona CouchSurfing?Iscrivendosi a CouchSurfing, si entra in una rete di acco-glienza mondiale. Puoi offrire la tua ospitalità e vedere latua città con occhi nuovi offrendo ai viaggiatori un postodove stare durante il loro viaggio. Puoi bypassare la tipicaesperienza in hotel stando a casa di una persona del postoe imparando qualcosa sulla cultura locale. Puoi parteciparealle Attività CouchSurfing, da un giro in bicicletta, ad unafesta, e conoscere persone interessanti, a casa tua o in viag-gio, con cui condividere esperienze avvincenti e nuoveamicizie.

CouchSurfing è impegnato a favore della comprensioneinterculturale.Il loro obiettivo non è niente di meno che cambiare ilmondo. Ecco perché sono classificati come B Corporation:B sta per Benefica. E' un nuovo segmento dell'economiadedicato alla creazione del bene. “Come B Corporation,

siamo legalmente responsabili per l'avanzamento della no-

stra visione di un mondo migliore. Non importa come la

nostra organizzazione cambi o cresca nel tempo, la nostra

missione rimarrà sempre la nostra priorità. “

La Visione CouchSurfingIl sogno è quello di creare un mondo in cui ognuno sia sti-molato ad interessarsi dell'altro e ad aiutarlo, senza guar-dare alle differenze culturali o ideologiche. Più vediamo ilmondo come un incredibile mix di persone uniche, più sa-remo motivati a preservare e proteggere la diversità.

La Missione CouchSurfingCreare Esperienze Illuminanti

CouchSurfing International vuole un mondo in cui chiun-que possa esplorare e creare legami significativi con i postie le persone che incontra. Costruire legami significativicon persone di culture differenti ci permette di risponderealla diversità con curiosità, rispetto e apprezzamento. L'ap-prezzamento della diversità diffonde tolleranza, e crea unacomunità globale.

Come far diventare questa visione una solida realtà?

Le "Esperienze che Ispirano" sono esperienze divertenti,emozionanti e accessibili che stimolano le persone ad im-parare e a crescere. Esperienze di questo tipo incoraggianole persone ad esplorare e ad entrare in connessione con per-sone e località diverse da quelle a cui siamo abituati.Se un numero abbastanza grande di noi facesse questo tipodi esperienze, potremmo iniziare a vedere un mondo in cuile persone si sentissero più in connessione le une con lealtre, a dispetto delle differenze. Questi legami permette-rebbero di apprezzare la diversità e costruire una comunitàmondiale che cercherebbe l'armonia anche quando sorges-

cultura e natura

CN n. 8 2012

CouchSurfing, in vacanza sul divano. Immaginate di avere un amico interessante dovunque andiate, che sia a 2000 miglia

di distanza o proprio nella tua città. E’ il CouchSurfing, un nuovo modo di viaggiare,

economico, ma ricco per il pieno di esperienze personali. E’ per tutte le età, per tutte

le professioni, per tutte le nazioni... conta solo ciò che si è. a cura di Elisabetta Gatti

Page 12: CN N. 8 2012

sero dei conflitti.

Conoscenza Attraverso le Esperienze

Il modo migliore per acquisire e mantenere conoscenzepassa per esperienze fatte in prima persona. Infatti "Creare

Esperienze Significative", spinge chi partecipa a questa or-ganizzazione a ricercare esperienze diverse, di vita reale,che siano divertenti e contribuiscano ad una crescita per-sonale.

SicurezzaI membri di CouchSurfing sono partecipanti attivi della si-curezza della comunità. Condividendo informazioni con ilsistema, educandosi l'un l'altro alla fiducia e alla sicurezza,e decidendo attentamente chi incontrare e chi no, i Cou-chSurfer si tengono sicuri a vicenda.

Profili onesti portano esperienze positive

Un profilo non deve vincere una gara di popolarità. Rima-nere se stessi aumenta le possibilità di incontrare personeche piaceranno. I profili su CouchSurfing sono pensati perincoraggiare i membri ad essere onesti e diretti sulle pro-prie idee, personalità, stile di vita e identità offline. Noncensuriamo i profili dei membri perché ogni informazioneè utile al momento di scegliere chi incontrare.

La reputazione è il fondamento di una comunità sicura.

Le città più piccole non sono più sicure perché sono pienedi cittadini fantastici: sono più sicure perché le persone siconoscono e si rispettano vicendevolmente. Referenze e

garanzie aiutano a rendere la nostra comunità mondiale si-cura quanto una cittadina ed eccitante quanto ogni grandecittà.

La prospettiva del singolo non può competere con vari

punti di vista.

L'organizzazione di CouchSurfing è una, ma non l'unica,fonte di informazioni sulla sicurezza di rilievo per la nostracomunità. Gli annunci, i consigli e le allerte che condivi-diamo sono un completamento delle comunicazioni damembro a membro che sosteniamo attraverso il nostro si-stema.

Infine un’ultima osservazione dedicata agli aspiranti cou-chsurfer italiani che desiderano ospitare persone straniere.Non bastano gli spaghetti, serve anche l’Inglese, è un ot-timo viatico per il CS ed è il principale requisito per avere,praticamente, tutto il mondo a casa tua. Grazie a questa lingua di “scambio” si possono stabilire le-gami profondi, avere informazioni sulle altre culture e dareinformazioni utili sul nostro Paese. Per gli ospiti infatti ,per quanto aperti mentalmente, l’Italia è - a volte - l’equi-valente di un altro pianeta, molto bello ma difficile da ca-pire... e come dare loro torto?

cultura e natura

CN n. 8 2012

Testimonial Membri

"CouchSurfing è una rete dalla comunità vivace.

Credo che arricchisca la vita di chiunque lo utilizzi. Spazzando

via stereotipi, inibizioni e pregiudizi, possiamo vivere in armonia,

vivere il mondo fuori dal nostro guscio e fare amicizia in tutto il

mondo. La vita non sarà mai più la stessa: sarà interessante e

piena di nuove esperienze e amicizie."

Anthony Sibbald (United Kingdom)

QuotidianiNew York Times

Prende l'antica nozione di ospitalità e la

colloca in un paradigma moderno.

Time CouchSurfing non è un modo per trovare unalloggio: è un modo completamente nuovo

di viaggiare.

The New YorkerMi sono iscritto per risparmiare dei soldi. Ma

adesso pagherei molto volentieri per

incontrare queste persone ed avere questi

tipi di esperienze

NPRAbbiamo visto e imparato molto di più che

se avessimo preso una camera d'albergo.

Puoi evitare di essere "quella persona" che

esplora la città con la cartina aperta.

12

Page 13: CN N. 8 2012

cultura e natura

CN n. 8 2012

Quale delle seguenti linee aiuterebbe ad acqui-sire le informazioni in maniera più efficace?Quale linea è più facile da leggere?

Una nuova ricerca dimostra che la linea 1 è più facile daleggere, ma che le linee 2,3 e 4 sono più facili da ricordare.I ricercatori della Princeton University e dell’IndianaUniversity hanno condotto due esperimenti perdeterminare se cambiare gli stili del carattere dei testi dastudiare potrebbe migliorare la memoria e dunqueintervenire sui processi di apprendimento. Nel primo studio, persone appartenenti ad un range che vada 18 a 40 anni, hanno avuto 90 secondi di tempo permemorizzare informazioni scritte in caratteri diversi.Quindici minuti dopo è stato chiesto loro di riferire ciò chericordavano.I soggetti hanno ottenuto il 72,8% di recupero diinformazioni corrette quando hanno memorizzatoinformazioni tratte da un testo di facile lettura (carattereArial, linea 1), ma il punteggio è stato significativamentemigliore (86,5% ) quando hanno memorizzato leinformazioni scritte presentate con il carattere piùcomplesso da leggere (carattere Comic Sans MS linea4).

Nel secondo studio, i ricercatori hannostudiato il carattere del testo in aula.

Hanno cambiato il tipo di carattere nei fogli di lavoro enelle presentazioni di diapositive in Powerpoint in seidiverse classi delle scuole superiori (AP inglese, Honorsinglese, Honors Fisica, Storia degli Stati Uniti e HonorsHonors Chimica), successivamente hanno esaminato leprestazioni di 222 studenti delle scuole superiori. E’ emerso che il rendimento degli studenti in tutte le classiè stato significativamente migliore quando gli studenti

hanno appreso utilizzando materiali di difficile letturarispetto ai materiali scritti con stili più semplici. Inoltre non sono emerse differenze nelle prestazioni diprova tra i diversi stili di carattere complessi.

Questi dati suggeriscono che un semplicecambiamento del carattere tipografico puòinfluenzare, migliorandolo, l’apprendimento

e la memoria. Una spiegazione proposta dai ricercatori per questi risultatiè che la difficoltà di leggere un testo tipograficamente piùcomplesso promuove “strategie di elaborazione piùprofonde”. In altre parole, il materiale che presenta una decodificatipografica più complessa ci spinge a soffermarci e apensare meglio perché allunga i tempi di concentrazioneed attenzione. Questi esperimenti dimostrano anche come un piccolocambiamento anche formale nel materiale didattico possaintervenire nei raffinati processi di apprendimento.

BIBLIOGRAFIA

Eric H. Chudler, University of Washington Neuroscience For KidsDieman-Yauman, c. Oppenheimer, DM e Vaughan, EB, Fortune favorsthe bold (and the Italicized): Effects of disfluency on educationaloutcomes (Cognition 118:111-115, 2011).

13

Page 14: CN N. 8 2012

���� ����� ��� ����� ���� ��������������� � � ����� ��� ��������

����� ����� �� ��� �� ������ ��� ������ �� ��� ��������� ����

������� ��� ������ ��� ���� ������������ �� �� �� ��

�������� �������� ��� �������������! ������ �� �"��������

� ����� ��� ��#� � � ����� ���� ������� � � ��������� ��������

�����������������������������$�������!������������������

������������������ ���������� � $��� ��� ���������

� �� ��� ���� %���� �&'())��� ���� ���������� �� ����� %�������

*������� �� ���� �� �� ��� ���� �� �� ������� � ������� ���

����� ��� �� ������ ��� ���� �++,� �� ���� ������� ����� �-�

� �����. ��()�/����!���0��� ����������123���

� � �������� �� �� ������� ��� ����� ������� �������������

����� ���� ������� � � ������ ����!���� "#��� �� �� �����

������� �� ������������ ����� �� $������ ��� �������� ���

�������������%���������� ��� ��� ��������&�'(� �0��� ���

��� ������� � �� ��� ������ ���� ��� ��� ������������ ��

�� ���!����� �� � ���������� �� ���������� ��� �$� � ���

)�����������������������"���������������������������

4� � � ����� ������ 4� ���� �� ��� ��*� ���� ���� ��� ����

���! �������������������������� ������!����"#�+���

���� ���� ���� �� �%� ����.��� ���� 5� ������� ��� �� �� �������

��� ����� ���� �������� �� ���������� ����� ���!����� ����

6� ����� ���� 2�� �� �� 1'1�� ������ �� �� �� �� �� �� ��� ������

��������!���� ��.� ��� �� ���� ��� �������� ��� ��� ������ �� ������

���� �)7�,#� � � ������ � � ���� ������� �� �� �����

����� �� �� � �87����� � ���� ��������� ���� ���� ��� 9� ��� ���

9*:� 1�!�� ��� �� � ���� ����� �.�������� � ���!� ��� � ����;�

���� �� ���� ������� �����������������"� ���<�������������������

�� � ����� � ���� � �� �� � ����� ����� � ��� !�������!����

�� �� ��� ���"� ��������������������� ����������� ��

� .� ������� �� ������������������������������.���������

�%��������� �� �������������"����������������������������

���&/#�����"� ���������������������

�����������������������������������������������������������

�$� ������$���������������,�����-���������

��#

�/#

&#

.��,/#

��� � �!�������!� �� $�����3�� �������������6�����

��������9������������9�����9��� �� 1������������ ����2������� �*�!�� �� ��9�9��������1�01�

,����/�)����������������%�###�'� $�������������������������������������

��������������������$� ���������������0������

��(�"+

�#(�"+

.(���

�###

)

(�)))

-�)))

&�)))

/�)))

�)�)))

�(�)))

�-�)))

�&�)))

�/�)))

()�)))

����% � ��������������' ���1�����������%"#��'

����

����-����

�������

���������

�����������

����"#���

����;�������� � �� ������������ �� ��������������������%��������� �� �����

93:�*93����������7������ ������������������������

��2�3$ �����1�3�-��$� ��������������������������

) ,) �)) �,) ()) (,) �))

3����"###�"##�

3�������.�����

����� 9�� 0����� 0���7�������� 6���� :����� $�������� ��� �

����� ���

�"#4��� ����

���������(

"��4��� ����

�>� ��;� 9*:�1�!�� ���� 9�9�� >� � �� �� �%�1�� ?� �� ������� ����.������� � �

����������� �!���@��()�(��9� ���

cultura e natura

14CN n. 8 2012

Il compostaggio e la riduzione del Rifiuto UrbanoBiodegradabile in discarica.

Una specifica Direttiva Europea 99/31/CE richiede agli Stati membri la riduzione del 65%

del RUB da avviare a discarica, rispetto ai valori del 1995. La raccolta differeniata degli

scarti organici e il settore del compostaggio danno un contributo tangibile al raggiungi-

mento di tale obiettivo europeo, trasformando in compost le frazioni organiche da raccolta

differenziata. Ecco i dati del Consorzio Italiano Compostatori.

ATO: Ambito Territorliale Ottimale

Page 15: CN N. 8 2012

cultura e natura

CN n. 8 2012

In tutte le attività svolte in ambiente montanoquello che manca, spesso, è la capacità di per-cepire e soprattutto prevedere una situazione dipericolo. Eescursionisti meno esperti, a volte in-

consapevoli delle difficoltà dell'itinerario scelto, op-pure impreparati ai repentini cambiamenti del tempoin montagna, o semplicemente perché non posseg-gono un adeguato equipaggiamento (il tipo di calza-tura o l'abbigliamento possono essere fondamentali)possono andare incontro a rischiose disavventure...

Cosa portare?Come regola base dobbiamo considerare che un minimodi effetti personali bisogna sempre averli al seguito, ancheper le passeggiate di un paio d'ore. La prima cosa cuipensare è quindi lo zaino. Per le gite "in giornata" (anchese di poche ore), lo zaino piùversatile ha una capienza di 30, almassimo 40 litri. Quest'ultimopotrebbe andare bene anche pertutto un week end... Ma per untrekking di 3 o più giornidobbiamo per forza preferirneuno da 55-60 litri.Un primo consiglio: evitare dicomprare uno zaino moltogrande, per usarlo in tutte leoccasioni, perché quando è vuotoè scomodo da portare. Il pesorimane tutto nella zona lombareprocurando fastidi alla schiena.Poi una selezione naturale è datadagli zaini da donna o da uomo (anche se non tutte lemarche producono prodotti differenti). Infine non resta cheprovare qualche modello per vedere quale di questi risultail più comodo.Un altro consiglio: provare uno zaino con della cartadentro non serve a nulla: solo quando contiene qualchecosa di pesante possiamo renderci conto se il modello èadatto a noi. Basta chiedere al negoziante di riempirlo con

una corda, scarponi ... qualunque cosa possa renderlopesante a sufficienza e capire se gli spallaci sono pocoimbottiti o se il peso è mal distribuito sulla schiena.Per le gite brevi, mettiamo nello zaino qualche cosa damangiare e, soprattutto, da bere. Oltre le borracce, vannobenissimo le bottigliette d'acqua di plastica, anche se ilcontenuto risente della temperatura esterna. Oggi vannoper la maggiore le camel bag, “sachetto del cammello”:sono un ottima soluzione per avere a disposizione la"poppata" senza bisogno di fermarsi e recuperare laborraccia. Tutto sommato serve anche per bere di piùdurante l'escursione.

Cosa bere? Sono da evitare le bibite gasate: gonfiano e soprattutto nondissetano ed è meglio contenersi con gli integratori saliniche vanno bene, ma per una "passeggiata" possono essere

anche esagerati. L’acqua, anche quella delrubinetto, è la miglioresoluzione (od un thermosdi the caldo, nel casofacesse freddo).

E per mangiare ?Si dovrrebbero evitarecibi troppo salati (ilprosciutto cotto è megliodi quello crudo), esoprattutto pocodigeribili. Il concetto èche non bisogna

appesantirsi: occorre solo integrare per non finire l'energia;la sera poi potremmo sempre rifarci:● la cioccolata può essere risolutiva soprattutto verso lafine della fatica, perché gli zuccheri danno energiaimmediatamente disponibile all'organismo; ● i carboidrati (intesi come zuccheri complessi come ilpane, per intenderci), sono più adatti ad uno sforzoprolungato;● la frutta secca è ricca di potassio ed aiuta a prevenire i

15

Escursionismo fai-da-te? Si, masenza rischiare.

Prima di partire per le escursioni in montagna, è bene informarsi, soprattutto per chi

non ha esperienza. Sul sito http://www.montagnapertutti.it, Carlo Gozzi dà consigli

utili per la sicurezza e il benessere durante le passeggiate, sia lunge che corte.

Page 16: CN N. 8 2012

crampi.

Ma come mi vesto ?Indipendentemente da quello che indossiamo alla mattina,nell'arco della giornata possono cambiare tante cose, anchesolo perché il percorso si sviluppa su più versanti: ad untratto esposto al sole ne segue un altro in cui il vento o lastessa ombra determinano sensazione di freddo. L'ideale(restando in ambito escursionistico, perchè in alpinismo cisono altre teorie) è essere dotati di un abbigliamento astrati, tipo cipolla! In questo modo ci si può vestire ospogliarsi a seconda delle condizioni meteo che, come giàdetto, possono cambiare in fretta.Molto dipende, ad esempio, dalle quote che raggiungiamo(in teoria al salire di 1000 m corrisponde una diminuzionedella temperatura di circa 6°), o dalle condizioni meteo (ilvento contribuisce a far calare la temperatura corporea).In commercio ormai si trovano vari tessuti che permettonouna corretta traspirazione della pelle e che asciugano inpoco tempo: magliette in capilene, tute in terinda (odupont), maglioni di pile (magari anche wind stopper!),microfibre, giacche di goretex..... Spesso dipendesoprattutto dal nostro portafogli. In generale bisognerebbe evitare assolutamente ipantaloni di jeans: non tengono assolutamente il vento,non mantengono la temperatura corporea, in caso dipioggia (o neve) asciugano molto lentamente e diventanodelle zavorre. Ecco una lista essenziale:● guanti● cappello (dalla testa si ha la maggior dispersione dicalore!)● poncho (magari di quelli larghi che coprono anche lozaino) ● un ricambio (calze, pantaloni e maglietta).Il ricambio lo si può lasciare in macchina, ma anche nellozaino non guasta. Può accadere che anche nell'escursionein giornata ci colga un acquazzone. Un piccolosuggerimento: il ricambio, è meglio tenerlo dentro unsacchetto di plastica.... in caso di pioggia si può bagnare lozaino.

Cos'altro? Una giacca che ci ripari dal vento e dall'umido: unagiornata di nubi basse persistenti (quindi con altapercentuale di umidità), è quasi equivalente alla pioggia.I wind-stopper? Davvero ottimi per proteggere dal vento(evitando al massimo la dispersione di calore) maattenzione: non sono il massimo per il freddo (specie seintenso). Per quest'ultimo non c'è niente di meglio di unmaglione (vecchio stile ... ) o di un pile (senz'altro piùleggero)

Avrò bisogno di aiuto ?L'importanza di avere in tasca un fischietto: può capitaredi trovarsi improvvisamente in mezzo alla nebbia,perdendo di vista i compagni di gita: gridare aiuto asquarcia gola affatica ed il fiato a disposizione si esaurisce

in fretta. Segnalare la propria posizione utilizzando unfischietto, oltre a permettere di farci udire a distanzemaggiori, è sicuramente meno stancante.Dentro lo zaino, poi, non dovrebbe mancare un minipronto soccorso: ● qualche cerotto (compresi quelli per le vesciche ai piedi),● qualche goccia di disinfettante non sono certo di troppo● una bandana, la stessa può anche essere impiegata perfare una fasciatura d'emergenza (se proprio non vogliamoportare una benda od una garza!). ● un piccolo coltellino in una tasca .....e lo zaino è fatto.

Non resta che metterci le scarpe e...La pedula, per l'escursionismo, è la calzatura migliore:permette di avere una buona aderenza in qualsiasi tipo diterreno, non è troppo pesante e, non essendo rigida,consente di avere un'ottima sensibilità del piede. Spesso,ma non sempre, un prezzo troppo basso è sinonimo dimateriale scadente, soprattutto in termini di suola (ilmarchio "vibram", in genere, è una garanzia).Avere una calzatura goretex (almeno la pedula) non èindispensabile; ma senza dubbio rappresenta un vantaggioin caso di pioggia o in presenza di piccoli guadi o brevitratti su neve.Lo scarpone, invece, è rigido, decisamente più pesante (ascapito della sensibilità), un pò più costoso. In compenso,rispetto alla pedula, presenta grossi vantaggi in caso di gitesulla neve o lungo i corsi d'acqua. Al momentodell'acquisto, utilizzate dei calzettoni spessi e poi calzategli scarponi quanto più potete. Scoprire che vi fanno malequando siete su per i monti.....è tardi! Infatti non esistecosa peggiore che avere il mal di piedi durante la giornata!Un'ultima cosa, rispetto agli scarponi: se il vostro scopo èl'escursionismo, non fatevi infinocchiare dal negozianteche vi rifila scarponi rigidi a lamina intera (la suola èdavvero rigida: fate presto a distinguerli da un mezzalamina), magari ramponabili ... quelli sono scarponi daalpinismo e costano un botto in più degli altri !

cultura e natura

CN n. 8 2012 16

Page 17: CN N. 8 2012

cultura e natura

CN n. 8 201217

SOLO LE RADIAZIONI UVB SONO DANNOSE, LE UVAINVECE FANNO SOLO ABBRONZARE

FALSO. I raggi UV sono radiazioni luminose comprese nellaporzione dello spettro elettromagnetico che va dai 100 ai 400nanometri. I raggi UVA hanno una lunghezza d’onda compresatra i 315 e i 400 nanometri e si trovano quindi appena al di sottodelle radiazioni visibili (che hanno una lunghezza d’ondacompresa tra 400 e 800 nanometri). Sono capaci di penetrare inprofondità nella pelle, raggiungendo anche il derma, lo stratocutaneo che si trova sotto l’epidermide e in cui arrivano i vasisanguigni. Queste radiazioni dal punto di vista dell’esposizionesolare sono state ignorate per lungo tempo, e ritenutepraticamente innocue per la pelle. Oggi invece si sa che sonoproprio gli UVA ad essere responsabili dell’invecchiamentoprecoce e della comparsa di danni cellulari, che predispongonoai tumori cutanei. Assieme agli UVB, inoltre, contribuiscono aprovocare eritema e scottature. E’ chiaro, quindi, che proteggersidai raggi UVA è altrettanto importante quanto farlo dai piùconosciuti UVB. Questi ultimi hanno una lunghezza d’ondacompresa tra 280 e 315 nanometri, penetrano nella pelle, ma nonin profondità come gli UVA: si fermano infatti a livellodell’epidermide, provocando danni immediati, come eritemasolare e scottature.

LE CREME SOLARI NON POSSONO ESSEREABBRONZANTI, PERCHE’ BLOCCANO I RAGGISOLARI NEGATIVI PER LA PELLEVERO. Le creme protettive, di per sé, sono fatte apposta perbloccare i raggi UV, che provocano l’abbronzatura. Due sono lecomponenti principali (e complementari) dei prodotti solari: iprincipi attivi, i cosidetti filtri, (che proteggono la pelle dai raggiUV) e il veicolo o eccipiente (crema, latte...) che permette didistribuire in modo uniforme il principio attivo sulla pelle. Iprincipi attivi possono essere chimici, costituiti cioè da sostanzeche bloccano con differente efficacia e specificità i raggi UV chearrivano alla pelle; oppure fisici, ossia polveri minerali cheriflettono come uno specchio la maggior parte degli UV. Ilfattore di protezione di un prodotto solare è calcolato conmetodologie diverse a seconda che ci si riferisca ai raggi UVA eUVB (per questo sulla confezione dei solari attivi sia controUVA e UVB devono essere riportati entrambi i valori) e dipendedalla quantità e dalla qualità del filtro presente.

A PARITA’ DI FATTORE DI PROTEZIONE LE CREME

SOLARI SONO UGUALIFALSO. Infatti le creme solari , oltre a proteggere dagli UVB edagli UVA, devono essere fotostabili, cioè possedere un’efficaciaduratura, non alterata dall’esposizione solare. In genere i filtriUVA sono quelli più “difficili” da questo punto di vista e ineffetti quelli veramente stabili sono pochi. In ogni caso, bisognasottolineare che l’azione della luce e il fatto che i filtri piùavanzati si fermano negli stati superficiali della pelle, rendononecessarie nuove applicazioni del prodotto ogni 2-3 ore, perrenderlo veramente protettivo. Le creme solari devono ancheessere resistenti all’acqua, altrimenti i bagni in mare e in piscina,ma anche il sudore, possono diminuirne l’efficacia e favorirel’arrossamento della pelle in tempi brevi.

LA RADIAZIONE E’ SEMPRE UGUALE SIA CHE CI SIESPONGA AL MARE CASALINGO, AI TROPICI O INMONTAGNA.FALSO. Ai tropici e in alta montagna è necessaria unaprotezione maggiore. Questo essenzialmente perché la quantitàdi radiazioni UV è collegata all’angolo di elevazione del sole(cioè quanto il sole è alto sull’orizzonte). Si tenga presente cheanche il cielo terso aiuta il passaggio di maggiore radiazione.Così come il sole di mezzogiorno (alto in cielo) è molto piùintenso di quello delle 9-10 del mattino. L’atmosfera assorbe unaelevata quantità di radiazioni, soprattutto per opera dello stratodi ozono. Nubi e particelle di polvere sono un filtro ulteriore. Sesi prende il sole in città si ha un minor bisogno di protezionerispetto all’alta montagna. Per fare una proporzione tra marenostrano e montagna, si può dire che il sole di inizio primaverain montagna corrisponde al sole di maggio-giugno al mare.

SE SI USANO SOLARI CON INDICI DI PROTEZIONETROPPO ELEVATI NON CI SI ABBRONZA. FALSO. L’abbronzatura appare più lentamente e meno intensa,ma ci si abbronza anche con fattori di protezione elevati. Inquesto modo l’abbronzatura che si ottiene è più uniforme e duradi più.

SE SI HA LA PELLE SCURA NON SERVONOPROTEZIONI ALTE. FALSO. Nei primi giorni di esposizione al sole, la pelle deveessere ben protetta anche se è olivastra, per ridurre al minimo idanni da UVA, meno visibili di quelli UVB, ma capaci di colpirein profondità. Per questo anche chi ha la pelle scura per i primigiorni dovrebbe usare una protezione media o se si ha la pelle

Sotto il solleone: il vero e il falso.

“Stendersi al sole è un piacere. A patto però che si usino le dovute precauzioni, cioè

ci si protegga con una crema solare idonea al tipo di pelle, non si rimanga esposti

troppo a lungo e si evitino sempre le ore più calde della giornata.” Altroconsumo fa

chiarezza sulle credenze più diffuse e le distingue in vere e false.

Altroconsumo

Page 18: CN N. 8 2012

molto scura anche bassa.

ANCHE SE SI È ABBRONZATI, BISOGNACONTINUARE A USARE I PRODOTTI SOLARI. VERO. La cute abbronzata non è protetta dall’azione degli UVAe dai danni al DNA e alle fibre elastiche della pelle che questipossono provocare. Bisogna quindi continuare a utilizzare iprodotti solari finché ci si espone al sole.

ABBRONZARSI TROPPO IN FRETTA FA MALE. VERO. Le abbronzature accelerate, tipiche da week-end,danneggiano maggiormente la pelle, perché una grande quantitàdi raggi UV colpisce la cute in poco tempo. Il primo giornobisognerebbe esporsi per non più di tre quarti d’ora, 20 minutise la radiazione è intensa. L’abbronzatura ottenuta in modoveloce, poi, anche se può apparire più intensa all’inizio, è menoduratura, e soprattutto meno protetta contro le scottature

I PRODOTTI SOLARI SERVONO ESCLUSIVAMENTE ANON SCOTTARSI. FALSO. La protezione UVB serve fondamentalmente a evitarescottature, ma i solari devono proteggere anche contro gli UVA,responsabili dei danni più profondi e più rischiosi per la pelle,come il fotoinvecchiamento.

PER PROTEGGERE LA PELLE È IMPORTANTESEGUIRE ANCHE UNA DIETA ADEGUATA. VERO. L’esposizione al sole favorisce la formazione di radicaliliberi, sostanze derivate dall’ossigeno che possono favorirel’invecchiamento e le alterazioni cellulari. Consigliamo diconsumare alimenti ricchi di antiossidanti (vitamina C, vitaminaE, beta-carotene, zinco, selenio e glutatione) a scopo preventivo,anche nei 30-40 giorni che precedono l’esposizione al sole.Meglio una dieta quindi di frutta e verdura e moderazione con igrassi, che possono favorire la formazione di radicali liberi. E’utile bere molti liquidi, acqua, spremute e succhi di frutta.

LE LAMPADE UVA PREPARANO LA PELLEALL’ESPOSIZIONE AL SOLE. FALSO. Queste lampade ossidano esclusivamente la melaninasuperficiale e la colorazione che danno dura solo poche ore.L’abbronzatura da lampada non è quindi sufficiente a proteggerela pelle durante l’esposizione solare.

E’ NORMALE CHE LA PELLE SI ARROSSI PRIMA DIABBRONZARSI. FALSO. L’arrossamento della pelle è indice di irritazione.L’abbronzatura che si instaura su una pelle già irritata non èomogenea e tende a svanire rapidamente perché l’organismocerca di liberarsi velocemente delle cellule danneggiate mediantel’esfoliazione e l’apoptosi (morte cellulare programmata).

LE ACQUE SOLARI NON HANNO UN’ELEVATAAZIONE PROTETTIVA. VERO. La maggior parte dei filtri solari è liposolubile: significache si sciolgono male nell’acqua, che dunque difficilmente puòcontenere filtri a elevata protezione. Inoltre le modalità diutilizzo fanno sì che lo strato di prodotto applicato sulla pellesia molto sottile, riducendo anche a un terzo il fattore diprotezione indicato sulla confezione. Infine, l’acqua evaporavelocemente facendo evaporare anche i liquidi presenti nellapelle e favorendo quindi la disidratazione.

SPELLARSI QUANDO SI TORNA DALLE VACANZE ÈNORMALE. FALSO. È un’evenienza comune solo quando la pelle ètraumatizzata. Se l’abbronzatura è stata presa in modo gradualee utilizzando la giusta protezione, l’esfoliazione della pelle èlenta e impercettibile, esattamente come quando la pelle non èesposta al sole. Per limitare i traumi alla pelle, applicate dopol'esposizione una crema idratante per ammorbidire la pelle erestituirle l'idratazione persa durante il giorno. Inutili invece idocciaschiuma che vantano i claim di proteggere l'abbronzaturao doposole, dal nostro test non puliscono abbastanza.

UNA VOLTA CHE CI SI E’ SCOTTATI SI PUO’ FARE AMENO DI USARE I PRODOTTI SOLARIFALSO. La pelle arrossata dalla scottatura non è altro che laprova che la pelle è stata danneggiata dal sole. Se continuiamoa non usare protezione, non facciamo altro che stressareulteriormente una pelle già provata e che probabilmente non èpiù in grado di difendersi da sola.

SE SI STA AL SOLE SOLO PER IL FINE SETTIMANA SIPUO’ FARE A MENO DI USARE I PRODOTTI SOLARI.FALSO. E’ noto che sono proprio le gite brevi, in cui si sta(erroneamente) di più al sole e con meno attenzione perabbronzarsi prima, a provocare i danni maggiori. La maggiorparte dei casi di eritemi e di scottature si verifica proprio neiweek-end. Anche se si sta al sole per brevi periodi, bisognaquindi utilizzare solari con un indice di protezione indicato alproprio fototipo.

OGNI PARTE DEL CORPO HA UNA DIVERSASENSIBILITÀ AL SOLE.VERO. Le pelli più sottili, come quella del viso e del collo,hanno una difesa inferiore dai raggi UV, mentre quelle piùconsistenti sono più difese, ma solo dai raggi UVB: quando siabbronza, la pelle s’ispessisce provvedendo così ad aumentarela protezione naturale. Assieme all’abbronzatura, l’ispessimentoè una reazione di difesa della pelle che però per funzionare habisogno di giorni di adeguamento. Il viso, il decolleté e le bracciasono le zone che si scoprono per prime e che quindi si possonoscottare più spesso, ma sono anche quelle più abituate alla lucedel sole e che quindi traggono maggior vantaggio daun’esposizione continuativa.

LA DURATA DELL’ABBRONZATURA VARIA ASECONDA DELLE PARTI DEL CORPO.VERO. La durata dell’abbronzatura dipende dalla velocità delrinnovo cellulare cutaneo, che varia a seconda delle parti delcorpo. Le cellule del viso, ad esempio, si rinnovanocompletamente nel giro di 2-3 giorni ed è per questo che ilcolorito si attenua prima qui rispetto ad altre parti, dove puòlasciare un “ricordo” anche da una stagione all’altra.

I TESSUTI (DELLA MAGLIETTA,DELL'OMBRELLONE...) RIPARANO DAI RAGGI UVVERO. Ma dipende anche dal tipo di tessuto: quelli di cotone odi lana sono decisamente più protettivi di quelli sintetici. Sebagnato, il tessuto è più permeabile ai raggi UV, visto che l'acquamodifica struttura e comportamento fisico delle fibre di tessuto.

BUONE VACANZE!!!

cultura e natura

18CN n. 8 2012

Page 19: CN N. 8 2012
Page 20: CN N. 8 2012

CN n. 8 2012CN n. 8 2012

Poesia

Un faro nel Tempo

Oscar Wilde (1854 - 1900) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo irlandese. Oltre

che per la straordinaria produzione letteraria, Oscar Wilde si è distinto per il suo stile

di vita impudente, provocatore e contrario alle regole del tempo. a cura di Elisabetta Gatti

Oscar Fingall O'Flahertie Wills Wilde nacque a Dublino, in

Irlanda, il 16 ottobre 1854.

Suo padre, Sir William Wilde, era un noto chirurgo, sua

madre, Jane Francisca Elgee Wilde, scrisse poesia popolare

e prosa con lo pseudonimo di Speranza. Per tre anni Wilde

fu educato nei classici al Trinity College di Dublino, dove

iniziò ad attirare l'attenzione del pubblico attraverso l'eccen-

tricità della sua scrittura e il suo stile di vita .

All'età di 23 anni Wilde entrò nel Magdalen College, Oxford.

Nel 1878 fu insignito del Premio Newdigate per il suo poema

"Ravenna". Attrasse a sé un gruppo di seguaci, educandoli

al culto della personalità.

La sua iconoclastia andava in contraddizione con gli stereo-

tipi devozionali dell'epoca vittoriana.

Wilde pubblicò le sue poesie nel 1881 che ebbero una buona

accoglienza. I successivi sei anni furono i pià freneticivi. Tra-

scorse un intero anno a fare conferenze negli Stati Uniti e

poi tornò ad insegnare in Inghilterra. Chiese invano una po-

sizione come un ispettore scolastico. Nel 1884 sposò Con-

stance Lloyd ed ebbero due figli nel 1885 e nel 1886. Wilde

divenne un omosessuale praticante nel 1886. Credeva che la

sua sovversione del codice morale vittoriano fosse l'impulso

per la sua scrittura. Si considerava un criminale che sfidava

la società, creando scandalo. Prima della sua condanna per

omosessualità nel 1895, infatti, lo scandalo morale era es-

senzialmente privato.

I suoi drammi

Tra il 1892 e il 1895 Wilde fu un drammaturgo prolifico. Le

sue opere, che egli stesso definifa come "commedie banali

per gente seria", divennero popolari, grazie allo stile epi-

grammatico dei dialoghi, così sconcertanti ed efficaci per

l’intelligenza dei giochi di parole. Il 2 marzo 1895, Wilde

avviò una causa per diffamazione contro il marchese di

Queensberry, che aveva contestato l'amicizia di Wilde con il

figlio, Lord Alfred Douglas. Fu condannato per cattiva con-

dotta omosessuale a 2 anni di carcere e ai lavori forzati.

La prigione trasformò radicalmente Wilde come l’entrata

dell’omosessualità nella sua vita nel 1886.

In un certo senso si era preparato per il carcere e la trasfor-

mazione della sua arte fu rappresentata in De Profundis ,

una commovente lettera ad un amico che Wilde scrisse in

prigione. L’opera fu pubblicata la prima volta integralmente

nel 1905. Nel testo difendeva se stesso, in quanto non era di-

verso da altri uomini, e affermava di essere stato un capro

espiatorio. Trascorse gli ultimi anni della sua breve vita in

povertà, tra stenti, stratagemmi per sbarcare il lunario,

sbronze e malattie. Morì a Parigi il 30 novembre, 1900 la-

sciano al mondo il meglio di sé con le sue opere e i suoi

aforismi.

.Fonte: Wikipedia; Encyclopedia of World Biography

20

Page 21: CN N. 8 2012

Se noi non avessimo amato

Se noi non avessimo amato,

chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape

nel suo grembo dorato,

se quella pianta di rose avrebbe ornato

di lampade rosse i suoi rami!

Io credo non spunterebbe una foglia

in primavera, non fosse per le labbra degli amanti

che baciano. Non fosse per le labbra dei poeti

che cantano.

Oscar Wilde

CN n. 8 2012

Poesia

21

Page 22: CN N. 8 2012

QUANDO SOLO IL 10% OGGI NON è RICICLABILE…

La prima cosa che si vede quando metti il naso in una pat-tumiera è che, a guardarci bene, la pattumiera non do-vrebbe esistere, infatti dovrebbe contenere solo il pattume,ma pattume significa “miscuglio di cose peste e infradi-ciate, che serve per concio a ingrasso della terra” e quindinon carta, non ferro, non plastica, che alla terra rischia difarle male. Pattume deriva dal francese patouillage che si-gnifica sudiciume, che a sua volta deriva da “pat – piedeonde poi il senso di calpestare, e indi quello di cosa pesta,trita”.

Le pattumiere sono come le nostre impronte digitali: ciidentificano, sono il nostro codice genetico dell’inefficienzae a volte anche della maleducazione. La pattumiera è uncadavere, perché un sacchetto abbandonato, pieno di ognisorta di materiale è condannato alla morte, definitiva,senza possibilità di rinascere in niente.

Il tecnico dei rifiuti, il “rifiutologo”, seziona il sacchetto escopre che quella pattumiera ha un’anima, anzi diverseanime, che convivono. Un’anima di plastica, una di vetro,una di metallo ecc. anime che, liberate dalla pattumiera,sono destinate a continuare a vivere.

Il rifiutologo alla lavagna sentenzia che, grossolanamente,possiamo suddividere la nostra pattumiera in questo modo:- gli scarti della cucina e quelli del giardino sono un terzodella pattumiera (30-33%);- le plastiche il 15% circa;- il vetro l’8%;- il legno il 5%;- i tessuti il 3%;- i metalli, come il ferro l’alluminio, il 3%Solo il 10% non siamo riusciti a suddividerlo tra i vari muc-chi del tavolo ed è rimasto mescolato. Oggi, solo di questo10% non sappiamo davvero cosa fare.I 541 chili prodotti in media ogni anno da ogni italiano si-gnificano poco più di 10 chili alla set-timana, 45 kg peruna famiglia di4 persone.

COME POSSIAMO RIDURRE I NOSTRI RIFIUTI

Vi sono 5 flussi principali di scarti: i rifiuti biodegradabili, irifiuti di natura cartacea, i rifiuti da imballaggio, i rifiuti in-gombranti o beni durevoli, i materiali usa-e-getta.Azioni come il compostaggio domestico o comunitario, lariduzione degli sprechi alimentari delle mense o nei su-permercati o un’attenta gestione dei parchi può ridurre, inmedia, i rifiuti di 40 chilogrammi per abitante all’anno.

Interventi di dematerializzazione negli uffici con le tecnologieinformatiche, l’eliminazione della posta anonima indesideratao la sostituzione della carta da cucina usa-e-getta- conmateriale lavabile e riusabile permettono di ridurre diulteriori 15 chilogrammi per abitante all’anno.

Gli imballaggi possono essere contenuti promuovendo ilconsumo di acqua pubblica, come quella del rubinetto,con la vendita di prodotti con vuoto a rendere o sfusi o allaspina, sostituendo borse in plastica usa-e-getta riutilizzabili,arrivando a risparmiare 25 chilogrammi per abitante al-l’anno.

La stessa quantità può essere evitata incentivando la ri-parazione di beni ancora in buono stato, promuovendo loscambio di oggetti, o gli acquisti in comune, sostituendoprodotti durevoli a quelli usa-e-getta, come per esempio ipannolini.

Alcune autorità locali italiane hanno incominciato a redigeree mettere in pratica piani di prevenzione come la Lombar-dia:Azione1: vendita di prodotti liquidi e solidi sfusi o alla spi-na.Azione 2: promozione e sollecitazione all’acquisto da partedei clienti di prodotti poco imballati.Azione 3: recupero cibo invenduto non scaduto per mensesociali.Azione 4: acqua alla spina.

Azione 5: carta negli uffici.Azione 6: carta nelle cassette postali.

Azione 7: vendita diretta in cascina (Farmdelivery).Azione 8: filiera corta.Azione 9: compostaggio domestico.Azione 10: pannolini riutilizzabili.Azione 11: recupero ingombranti.

Ecofeste: utilizzo di prodotti e stoviglieria usa-e-getta bio-degradabili al posto della plastica.

cultura e natura

CN n. 8 2012

Ricete per la dieta della nostra patumiera SPECIALE AMBIENTE

22

Page 23: CN N. 8 2012

IN BAGNO E IN LAVANDERIA

L’Italia è il maggior consumatore di prodotti per l’igiene inEuropa. Tra gli imballaggi in plastica, dopo le bottiglie perbevande, i più numerosi in quantità, in volume e in peso,sono i flaconi per detersivi e detergenti. Il detersivo allaspina è una pratica molto utile per l’ambiente e dopo laquarta, quinta ricarica, i benefici aumentano in modo espo-nenziale. Digitate ‘detersivi alla spina’ su google troveretei punti vendita più vicini a voi. Sostituire i rasoi usa e getta,sostituire gli spazzolini da denti con quelli a testina di ri-cambio, non usando rasoi, spazzolini e assorbenti usa-e-getta si riduce la produzione di altri due chili di rifiuti pro-capite all’anno che finirebbero in discarica.

LA CUCINA

Usare borse per la spesa riutilizzabili. Scegliere confezioniche hanno una quantità di imballaggio inferiore per unitàdi prodotto (confezioni familiari, prodotti in dispenser). Uti-lizzare acqua del rubinetto che è di buona qualità, sicura econtrollata. Se riuscissimo a produrci anche le bevandearomatizzate (al supermercato vi sono aromatizzanti pertutti i gusti), il risparmio in plastica potrebbe arrivare a 20chili di rifiuti in meno all’anno per famiglia. Potremmoanche dotarci di un bicchiere tascabile, e ricorrere allefontanelle pubbliche senza comprare le bottigliette chespesso vediamo abbandonate in giro. Nei supermercati stanno comparendo i dispenser perprodotti secchi sfusi (pasta, cereali, frutta secca, caramelle,ecc.)con lo scopo di poter ridurre gli imballaggi. Ci sono

punti che, oltre ad alimenti secchi, vendono anche olio,vino, latte, in modo sfuso, il tutto prodotto entro 70 km dalpunto vendita, abbinando al risparmio di imballaggi ancheun minor impatto ambientale per la riduzione dei trasporti.Acquistare insalata fresca è meglio: è dimostrato chequella confezionata ha una carica microbica molto più altadi quella fresca e si raccomanda comunque di lavarla.

LA STANzA DEI BAMBINI

Scambio di giochi e vestiti (meno 14 chilogrammi). ALondra esistono le biblioteche dei giocattoli. I genitori pos-sono prendere in prestito un gioco, soprattutto i giochieducativi, per un periodo di 6 settimane. Stanno sorgendoanche punti di vendita e scambio di abiti, giochi e attrezzaturededicate all’infanzia.

COMPOSTAGGIO DOMESTICO

Possiamo produrci un ammendante e fertilizzante con inostri stessi scarti, ci sono in commercio compostiere o sipossono realizzare da sé. E’ facile anche reperire infor-mazioni di base in internet per la messa in opera.

Tratto da: “Meno di 100 chili” - ricette per la dieta dellanostra pattumiera di Roberto Cavallo, Edizioni AmbienteFonte iconografica: http://www.zeroemission.eu

SPECIALE AMBIENTE

cultura e natura

CN n. 8 2012

23

Page 24: CN N. 8 2012

cultura e natura

Se il petrolio è definito l’oro nero, allora le bio-masse possono essere definite “l’oro arcobaleno”per la grande varietà di fonti e di prodotti ener-getici che offrono. Con questo termine infatti si

possono raggruppare tutte le fonti energetiche che derivanodalla fotosintesi clorofilliana presenti sul pianeta ad ecce-zione dei combustibili fossili e delle plastiche di originepetrolchimica.Utilizzate dall’uomo fin dalla notte dei tempi - anche lalegna da ardere appartiene a questa categoria - le biomasseentrano nella nostra era tecnologica con un po’ didifficoltà. Infatti sono soprattutto i paesi in via di sviluppo,con bassi consumi energetici e con poco sviluppotecnologico, che utilizzano percentuali maggiori del loropotenziale. Ad esempio l’Africa trae da questa fonte mediamente il60% dell’energia consumata. Invece i paesi industrializzatiraggiungono solo il 3% degli usi energetici primari. InEuropa, sono i paesi del nord (18% in Finlandia e 17% inSvezia), che sfruttano al meglio questa variegata tipologiadi rinnovabili. L’Italia è ancora in una fase di basso sfruttamento,nonostante il suo potenziale sia il doppio di quelloattualmente utilizzato. Secondo il Biomass Energy

Executive Report 2012 se riuscissimo a sfruttarlointeramente, entro il 2020 l’Italia produrrebbe 29.236GWhe di energia elettrica equivalente a 5.467 ktep(5.467.000 Tonnellata Equivalente di Petrolio) e 17.870GWhth di energia termica equivalente a 1.537 ktep.

CHE COSA SONOIl termine biomassa è l’ abbreviazione di "massabiologica". In base alla recente normativa introdotta dalDecreto Legislativo 28/2011, che recepisce le disposizionieuropee sulla promozione dell'uso dell'energia da fontirinnovabili, per biomassa si intende: “la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui

di origine biologica provenienti dall'agricoltura

(comprendente sostanze vegetali e animali), dalla

silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca

e l'acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal

verde pubblico e privato, nonché la parte biodegradabile

dei rifiuti industriali e urbani:”

LE TIPOLOGIE DI BIOMASSE Ci sono diversi criteri di classificazione di questi fonti.Alcuni prendono in considerazione il contenuto dell’acquao l’origine (vegetale, animale).

In Africa, nella sola zona sub-sahariana, 730 milioni di persone consumano meno

di 20 milioni di cittadini europei mentre a livello globale il 48,8% di tutta la produzio-

ne energetica mondiale è destinata ai 30 Paesi industrializzati aderenti all’OCSE, la

percentuale rimanente, al resto del mondo. a cura di Elisabetta Gatti

Biomasse, l’oro “arcobaleno”.

24

Fonte:Biomass Energy Report 2009

Page 25: CN N. 8 2012

Altri la vitalità (se ci sono microorganismi vivi o morti) oil prodotto finale (gassoso, liquido solido). Un ulteriore criterio di classificazione, è dato dal processodi conversione. In base a quest’ultima categorizzazionepossiamo individuare principalmente tre diversi tipi diconversione: termochimico, biochimico, meccanico-

chimico:

IL PROCESSO TERMOCHIMICOIl processo termochimico si basa sull’azione del calore chedà origine a quelle reazioni utili per la trasformazione dellabiomassa in combustibile. In questo processo sono utilizzati fonti cellulosiche elegnose il cui rapporto carbonio/azoto è superiore a 30 el’umidità contenuta fino al 30%. La massa biologica più idonea per la trasformazionetermochimica è costituita principalmente da:

● legna e tutti i suoi derivati (segatura, trucioli, etc.); ● i più comuni sottoprodotti colturali di tipolignocellulosico (paglia di cereali, residui di potature, etc.);● scarti della lavorazione del riso, dei cereali (lolla e pula);● noccioli e gusci derivati dalla lavorazione di frutta secca(mandorle, nocciole, noci, pinoli).

Nell’ambito di questo processo e si utilizzano diversimetodi applicativi, i principali sono:

♦ la combustione diretta,

♦ la carbonizzazione,

♦ la gassificazione,

♦ la pirolisi.

COMBUSTIONE DIRETTA

In questo procedimento viene utilizzato soprattutto il legnoin tutte le sue varietà (tronchetti, pellets, segatura, chips),residui e prodotti agricoli (paglia, semi, erba, ecc.) eresidui agroalimentari (sanse di olive, lolla, panelloproteico).La tecnologia è molto ben sviluppata (con rendimenti finoall’80/85%) e conveniente. Grazie alle diverse tagliedisponibili nell’impiantistica di stufe e caldaie, questosistema è il più flessibile perché si adatta a tutti gli usi,come ad esempio quello domestico (riscaldamento), quellocollettivo (teleriscaldamento, distribuzione attraverso unarete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda, acqua

surriscaldata o vapore) o industriale (energia elettrica).

Da un punto di vista tecnologico le caldaie sonoprincipalmente di due tipi:

• letto fisso con griglia mobile per le biomasse conpezzature diversificate e combustione a temperatura tra850°C e 1450°C;

• letto fluido per le biomasse con pezzature minoriche bruciano a una temperatura massima di 850°C – (comead esempio la Centrale di Bando Ferrara e ilTermovalorizzatore di Hera Ferrara).Oltre alla combustione diretta, le biomasse trovanoapplicazione anche nella co-combustione, ovvero lacombustione simultanea di combustibili differenti. Infatti la co-combustione di biomasse e/o residui solidiurbani insieme al carbone permette di sfruttare impiantigià esistenti apportando modifiche tecniche noneccessivamente costose. Un esempio di impianti a co-combustione è la Centrale Enel del Sulcis in Sardegna.I risultati sono incoraggianti perché si riduce la necessità

di approvvigionamento del carbone e il tasso di emissioninocive. Inoltre consente di smaltire la parte solida organicadei rifiuti urbani. Riguardo alla combustione diretta, va detto che se la fonteè di origine legnosa, le emissioni inquinanti possonoessere anche maggiori di quelle prodotte dal gasolio o dalgas. Pertanto gli impianti vanno dotati di sistemi di

cultura e natura

CN n. 8 201225

Fonte: M. Morini, M. Pinelli Dip. di Ingegneria Università degliStudi di Ferrara

Page 26: CN N. 8 2012

abbattimento e controllo dei fumi nocivi.

CARBONIZZAZIONE

Uno dei più tradizionali metodi di carbonizzazione dellegno è costituito dalla carbonaia all’aperto, cioè unaspecie montagnola dalla forma tipicamente conica, con uncamino centrale ed altri cunicoli di sfogo laterali, usati conlo scopo di regolare il tiraggio dell'aria. Il principio si basasull’eliminazione dell'acqua e delle sostanze volatili dallamateria vegetale mediante l’azione del calore in ambienticon ridotta presenza di ossigeno. Oltre a questa formatradizionale di sfruttamento, la tecnologia ha sviluppatoforni speciali per la gestione del processo in grado diraccogliere anche i sottoprodotti (catrame e acido dipirolisi) e controllare i gas di scarico.

GASSIFICAZIONE

Questo metodo consente la conversione del carbone incomposti gassosi di diverso tipo (ad esempio: ossido dicarbonio, anidride carbonica, metano, idrogeno e miscelegassose).Grazie all’ossidazione della fonte energetica ad elevatetemperature (900÷1.000°C) si ottiene un gas combustibiledetto di gasogeno (SYNGAS o gas povero o gas di sintesi).Poiché il potere calorifico è medio-basso, il suo uso direttoè poco conveniente. Tuttavia può essere trasformato inalcool metilico (metanolo) ed usato per alimentare motori.Inoltre se ulteriormente raffinato si può ottenere benzinasintetica.

PIROLISI

E’ un processo che si basa sulla decomposizionetermochimica di materiali organici che avviene a

temperatura comprese tra 400-1000°C, in assenza diossigeno o in ridottissima percentuale. I prodottiutilizzabili per la decomposizione sono molteplici: legname in tutte le sue forme; paglie di cereali; residui diraccolta di legumi secchi; residui di piante oleaginose(ricino, cartamo, ecc.); residui di piante da fibra tessile(cotone, canapa, ecc.); residui legnosi di potatura di pianteda frutto e di piante forestali; residui dell’industria agro-alimentare. A seconda del metodo di combustione (convenzionale,lento e veloce) con il pirolizzatore è possibile estrarre trediversi tipi di combustibile: liquido (bio-olio), solido (char)e gas (gas di pirolisi o Syngas - gas di sintesi).Gli impianti di pirolisi sono da preferire agli impianti diincenerimento nei termovalorizzatori, in quanto, nonessendoci combustione diretta, si eliminano le emissioniin atmosfera di nanoparticelle che, recenti studi, hannoindicato come particolarmente insidiose per la salutepubblica.

IL PROCESSO BIOCHIMICOGrazie all’azione di enzimi, funghi e micro-organismi èpossibile ricavare combustibili gassosi. Le fonti chepossono essere utilizzate sono quelle il cui rapportocarbonio/azoto è inferiore a 30 e il cui tasso di umidità èsuperiore al 30%. Rientrano in queste caratteristiche:colture acquatiche, sottoprodotti colturali (foglie e steli dibarbabietola, ortive, patata, ecc.), reflui zootecnici, scartidi lavorazione (borlande, acqua di vegetazione, ecc.),FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani),reflui urbani ed industriali.I principali processi biochimici sono: la digestione

anaerobica, la digestione aerobica e la fermentazione

alcolica.

DIGESTIONE ANAEROBICA

Il processo avviene in assenza di ossigeno. In questo statoi micro-organismi demoliscono le sostanze organichecomplesse (lipidi, glucidi e protidi) sia di origine vegetaleche animale e producono biogas composto da metano (50-80%) e anidride carbonica. I residui di questatrasformazione possono essere utilizzati come fertilizzantiin quanto contengono fosforo, potassio e azotodemineralizzato.

DIGESTIONE AEROBICA

Come indicato dalla definizione stessa, questo processochimico si verifica in presenza di ossigeno, che consenteai batteri di convertire le sostanze complesse in più

cultura e natura

CN n. 8 2012 26

Page 27: CN N. 8 2012

27 CN n. 8 2012

cultura e natura

semplici (anidride carbonica e acqua). Grazie al grandelavorio di questi microorganismi, viene prodotto calorenella massa sottostante che deve ancora essere digerita.Tale calore viene quindi prelevato con degli appositiscambiatori e trasferito all’esterno. Il sistema è ideale perla depurazione dei liquami e delle acque di scarico.

FERMENTAZIONE ALCOLICA

Consente di trasformare i glucidi in bioetanolo (alcooletilico). Le fonti utilizzate sono materiali zuccherini (cannada zucchero, sorgo, bietole, barbabietole, etc) o amidacei(grano, mais, patate granoturco, orzo, riso, cereali ingenere).Il bioetanolo così estratto può essere utilizzatodirettamente come combustibile per autotrazione in motoridual-fuel. Oppure, in combinazione con un altroidrocarburo petrolifero, l’isobutene, può produrre uncarburante alternativo come l’ETBE (Etil-TerButilEtere).

IL PROCESSO MECCANICO-CHIMICO

Con questo metodo di conversione è possibile estrarrecombustibile attraverso la semplice spremiturameccanica di piante oleaginose (soia, colza, girasole,palma) e utilizzare gli oli direttamente come combustibileper motori adattati. Una volta estratto l’olio, lo si puòsottoporre ad un’ulteriore trasformazione chimica,denominata trans-esterificazione. Quest’ultimo processo sfrutta la reazione degli oli inpresenza di alcool metilico grazie alla quale possono essereprodotti la glicerina (per le case farmaceutiche) e ilbiodiesel. Quest’ultimo tipo di carburante, se puro, (contrassegnatocon le sigle BD100 o B100 - Biodiesel al 100%) può essereutilizzato in qualsiasi motore Diesel a petrolio, anche seviene più comunemente utilizzato in concentrazioniinferiori. Rispetto al gasolio, il biodiesel riduce nettamentele emissioni di ossido di carbonio del 50% circa e dianidride carbonica del 78,45%; infatti il carbonio delle sueemissioni è pari a quello che era stato fissato dalla piantadurante la sua crescita nell'atmosfera terrestre.

PROSPETTIVEAttualmente lo sviluppo delle biomasse avanza piccolipassi a causa delle barriere economiche e tecnologiche,nonostante gli innumerevoli vantaggi. Da un punto di vista ecologico, l’utilizzo delle biomasseper il riscaldamento e per l’energia elettrica, riducesensibilmente l’emissioni di gas serra, per le maggioranzadei casi, con percentuali che vanno dal 55% al 98%. Unodei maggiori rischi di questo settore produttivo è dato dalcambiamento d’uso dei terreni agricoli e, per quantoriguarda le colture energetiche, dalla riduzione dellabiodiversità che potrebbe causare in seguitoall’intensificazione delle coltivazioni.

In Europa i consumi termici ed elettrici basati sullebiomasse sono arrivati a 800 TWh. Il livello raggiunto si dimostra ancora basso rispetto altarget fissato nel 2020, che punta al raddoppio con unaquota di 1.650 TWh. Tra i paesi europei più all’avanguardia in questo settoredelle rinnovabili, spicca la Danimarca, per l’intensosfruttamento delle fonti provenienti dai residui agricoli.Secondo l’ultimo rapporto europeo sulle Biomasse,(Biomass for heat and power – Opportunity andeconomics) l’uso di tali fonti dovrebbe essere indirizzatocon urgenza verso il bio-carburante. I vantaggi di sostituire il carburante tradizionale con quelloproveniente da biomasse sarebbero di tale portata che sidovrebbe perseguire come priorità sul resto dellaproduzione energetica. Anche nel resto d’Europa il settore particolarmentesviluppato è rappresentato dalle fonti ligneo-cellolusiche,provenienti soprattutto dall’industria forestale. Quindi,come per l’Italia, l’uso diretto delle fonti primarie siafferma sul mercato sia per i piccoli impianti sia per quellipiù grandi. Rispetto allo sviluppo futuro, è fondamentale chel’implementazione della produzione di biomasse vada dipari passo con la tutela dell’ambiente e non sia incompetizione con la produzione alimentare destinata alsostentamento delle popolazioni. A questo proposito, alcuni studi hanno dimostrato che sul

Colture Energetiche Fonte: M. Morini, M. Pinelli Dipartimento di Ingegne-ria Università degli Studi di Ferrara

Page 28: CN N. 8 2012

nostro continente, ci sarebbe abbastanza massa biologicaper il raggiungimento dell’obiettivo del 2020 di 1.650TWh, senza intaccare la produzione per il fabbisognoalimentare e minacciare l’esistenza delle foreste vergini. In un ottica a lungo termine, sarebbe necessario innalzarela quantità disponibile delle biomasse in modo da poterabbassare i costi e ammortizzare le flessione dellaproduzione di energia. In questo modo il settore dellebiomasse diverrebbe più competitivo nei confronti dellefonti tradizionali e sarebbe particolarmente utile perl’alimentazione delle centrali termiche a carbone.

ITALIA A TRE VELOCITA’Per quanto riguarda la situazione italiana, Energy &Strategy Group del Politecnico di Milano nel suo rapportoannuale sulle bioenergie (Biomass Energy Report 2012)ha fatto un’istantanea con luci e ombre piuttosto nette.Lo studio del Politecnico, analizzando il mercato dellebioenergie del 2011, ha rilevato che il nostro paese: “ha

mostrato di muoversi a "tre velocità":

(i) con una crescita "sostenuta", soprattutto nel caso del

biogas agricolo con nuove installazioni per oltre 200 MW

(il doppio rispetto all'installato dell'anno precedente), ma

anche per le caldaie a pellet che ormai da qualche anno

fanno registrare un numero costante di nuove installazioni,

nell'ordine di 150.000 unità l'anno;

(ii) con una crescita "appena accennata", come nel caso

del teleriscaldamento e delle biomasse agroforestali

(scarti legnosi e agricoli impiegati per la produzione di

energia elettrica) che hanno visto percentuali di crescita

dell'installato complessivo nell'ultimo anno nell'ordine di

4-5 punti;

(iii) sostanzialmente con crescita "zero", come nel caso

degli impianti per la valorizzazione energetica dei rifiuti

o, qui addirittura con un calo del 75% rispetto alle nuove

installazioni del 2010, della produzione di energia da oli

vegetali.”

Secondo il gruppo di Energy & Strategy, l’origine diquesto andamento asincrono può essere dato da diversimotivi. In primo luogo il rapporto costi/rendimenti non èper tutti uguale e varia in base alla tecnologia; ecco perchévanno bene i segmenti di mercato (da quello residenzialea quello industriale) per i quali esiste una offertatecnologica. In secondo luogo gli scarsi incentivi e gli iterburocratici-autorizzativi troppo complessi o confusi,scoraggiano gli investimenti delle imprese.Tra le luci il report evidenzia come, malgrado la mancanzadi incentivi, le biomasse siano prossime alla grid-parity,ovvero alla parità di costi con le altre fonti energetichetradizionali. In particolare la produzione di energia termicaè già ora conveniente senza incentivi. Un’altra piacevole sorpresa che riserva il settore è latecnologia tutta italiana che si afferma con una quota parial l’85% su tutte le imprese operanti nel settore. Infine,made in Italy sono anche la maggior parte dei progettisti,degli installatori e delle ditte di manutenzione.

CONCLUSIONINonostante i risultati interessanti e gli sviluppi promettenti,purtroppo, la legislazione non sembra essersene accorta el’ultimo schema di Decreto Interministeriale del 13 aprile2012, rischia di affossare qualsiasi slancio migliorativo.Infatti se non interverranno modifiche alla legge, il settoresubirà una contrazione del 40% rispetto del potenzialedisponibile perché fissa un tetto massimo di nuova potenzaincentivabile, per il prossimo triennio 2013-2015, pari 880MW contro i 1500 MW installati nel 2009-2011.Inoltre si appesantiscono gli iter autorizzativi e si imponel’abbattimento delle tariffe del biogas pari al 30% chesicuramente deprimerà il settore che si stava espandendo.In sostanza anche qui si replica una delle dicotomie tipiche

cultura e natura

28CN n. 8 2012

Fo

nte

Bio

ma

ss E

ne

rgy

Exe

cutiv

e R

ep

ort

20

12

.

Page 29: CN N. 8 2012

CN n. 8 201229

cultura e natura

del nostro bel paese, la società e le forze produttiveevolvono verso una direzione mentre le strategie politichesi dirigono verso un’altra. Un errore che nell’attuale congiuntura dovremmoassolutamente evitare e di cui speriamo il legislatoreprenda coscienza per attuare i correttivi necessari.

FONTI BIBLIOGRAFChE E INCONOGRAFIChE

www.enel.it;

Dipartimento di Ingegneria Università degli Studi di Ferrara ;

www.nextville.it;

Biomass Energy Executive Report 2012;

Dipartimento di Chimica dell'Università di Siena.(N. Graniglia);

http://www.infobuildenergia.it;

Biomass for heat and power – Opportunity and economics

wikipedia;

Bio

mas

s fo

r he

at a

nd p

ower

– O

ppor

tuni

ty a

nd e

cono

mic

s

Page 30: CN N. 8 2012

cultura e natura

30CN n. 8 2012 30

PRIMO CHIARIMENTO: IL CONCETTO DIANIMALE "DA COMPAGNIA" E DI ANIMALE"DOMESTICO"

L'animale da compagnia (o "da affezione") è, per la leggeitaliana, "ogni animale tenuto, o destinato

ad essere tenuto, dall'uomo, per compagnia

o affezione senza fini riproduttivi od

alimentari, compresi quelli che svolgono

attività utili all'uomo, come il cane per

disabili, gli animali da pet-therapy, da

riabilitazione, e impiegati nella pubblicità.”

(vedi DPCM 6/2/2003). Anche a livelloeuropeo c'è una definizione, più specifica,che fa riferimento all'animale "domestico"includendo nella categoria "ogni animale

tenuto, o destinato ad essere tenuto

dall’uomo, in particolare presso il suo alloggio domestico,

per suo diletto e compagnia." (vedi Convenzione diStrasburgo del 13/11/87). Entrambe escludono dallacategoria gli animali selvatici o comunque quelli che nonpossono adattarsi alla cattività.

TENUTA DEGLI ANIMALI DOMESTICIQueste le regole basilari a cui deve attenersi chi convivecon un animale: - non causargli inutilmente dolore, sofferenza o angosce(in breve, non maltrattarlo);- non abbandonarlo; - occuparsi della sua salute e benessere fornendogli cureed attenzioni tenendo conto dei suoi bisogni e della suarazza e specie (tutte precise responsabilità del possessoredell'animale); - rifornirlo di quantità sufficienti di cibo ed acqua;- procurargli adeguate possibilità di esercizio; - prendere tutti i ragionevoli provvedimenti per impedireche fugga.Se un animale da compagnia viene selezionato per lariproduzione, si deve tener conto delle sue caratteristicheche potrebbero mettere a repentaglio la progenitura ol'animale femmina.

L'eventuale addestramento dell'animale da compagniadeve esser fatto adottando metodi che NON danneggino ocompromettano la sua salute e il suo benessere, inparticolare è vietato costringere l'animale a superare leproprie capacità di forza naturale ed utilizzare mezzi

artificiali che causino ferite, dolori osofferenze inutili. L'animale dacompagnia non può essere venduto adun soggetto minore di 16 anni senza ilconsenso dei genitori o di chi ne fa leveci. Le Regioni dovrebbero anchepromuovere programmi rivolti ascoraggiare, in generale, il dono dianimali da compagnia ai minori di 16anni se non vi èil consenso dei genitorio comunque il dono di animali dacompagnia come premio o ricompensa.

Da sapere anche che per chi possiede un cane c'è l'obbligo,dal 2005, di registrarlo all'anagrafe canina nel secondomese di vita, tramite l'applicazione di un microchip. Si puòprovvedere rivolgendosi alla Asl o ad un veterinario.

UCCISIONE O MALTRATTAMENTO DI ANIMALI L'uccisione di un animale è reato punibile con la reclusioneda quattro mesi a due anni, se avviene per crudeltà e senzanecessità. Se vengono uccisi o danneggiati animali cheappartengono ad altri può scattare, a querela della personaoffesa, la reclusione fino ad un anno o una multa di 309euro. Se il fatto è commesso su tre o più capi di bestiameraccolti in gregge o mandria, ovvero su bovini od equini(anche non raccolti in mandria) la reclusione varia da seimesi a quattro anni. Fa eccezione il caso di chi colpiscavolatili sorpresi nel proprio fondo che gli rechino danno.

E' prevista la reclusione datre a diciotto mesi oppureuna multa di importovariabile da 5.000 a 30.000euro, invece, per chi:- cagiona lesioni ad unanimale; - sevizia un animale o lo

Quando Fido si rivolge all’avvocato.Già dal 2004 il codice penale prevede pene e sanzioni pecuniarie per chi uccide o

maltratta gli animali. La legge 201/2010 ha poi finalmente reso esecutiva la Con-

venzione di Strasburgo del 13/11/1987 inerente le norme di protezione degli anima-

li domestici. La convenzione è entrata in vigore in Italia il 1/11/2011, dopo vari iter

burocratici di ratifica.a cura di Enza Palombo

Page 31: CN N. 8 2012

cultura e natura

CN n. 8 2012

31

sottopone a comportamenti, fatiche o lavori nonsopportabili per le sue caratteristiche; - somministra ad un animale sostanze stupefacenti ovietate o lo sottopone a trattamenti che procurano dannialla salute;Se da tali fatti deriva la morte dell'animale la pena èaumentata della metà.Secondo la legge italiana costituiscono deroga alle regoledi cui sopra (purtroppo) le attività regolate da leggispeciali, come la caccia, la pesca, l'allevamento, iltrasporto e la macellazione di animali, la sperimentazionescientifica, l'attività circense, i giardini zoologici, etc.,nonché le manifestazioni storiche e culturali autorizzatedalle Regioni. Si ricorda che il divieto di maltrattare educcidere riguarda anche gli animali randagi (cani, gatti). Ovviamente, le normative penali di cui sopra riguardano,in generale, tutti gli animali domestici. Ci sono tuttavia dei casi in cui l'uccisione è consentita, sedecisa da un veterinario o necessaria per porre fine allesofferenze dell'animale dovute a malattie o lesioniincurabili. La soppressione in generale può avvenire soloper mano di un veterinario o di altra persona competente,tranne i casi di urgenza nei quali si rende necessario porrefine alle sofferenze dell'animale e non si può ottenererapidamente l'assistenza di un veterinario. L'uccisione deveavvenire con la minima sofferenza fisica e moraledell'animale, con un metodo che ne garantisca la certezzaapplicato dopo aver provocato la perdita di coscienza eun'anestesia. NON si può procedere con metodi"sacrificali" come l'annegamento, l'asfissia, l'utilizzazionedi un veleno o droga di cui non sia possibile controllare ildosaggio, nonché l'elettrocuzione (a meno che noneseguita dopo aver provocato la perdita di coscienza).

ABBANDONO DI ANIMALI Dal 2004 anche l'abbandono di animali è reato. Chiunqueabbandoni animali domestici o animali che abbianoacquisito abitudini della cattività è punibile con l'arrestofino ad un anno o con il pagamento di un'ammenda diimporto variabile da 1.000 a 10.000 euro.

Stesse pene per chi tiene gli animali in condizioni disofferenza o comunque non compatibili con la loro natura(vi rientra il caso di utilizzo del collare elettrico sui cani).L'abbandono di animali domestici (tenuti nella propriaabitazione) è punibile anche col pagamento di unasanzione amministrativa di importo variabile da 154,94 a516,46 euro. L'abbandono, quindi, perseguibile siacivilmente che penalmente.

UTILIZZO DI ANIMALI DOMESTICI AI FINICOMMERCIALI DI PELLI E PELLICCEE' vietato l'utilizzo di cani e gatti per produrre oconfezionare pelli, pellicce, capi di abbigliamento dipelletteria, così come è vietato il commercio di tali pelli opellicce. La pena è l'arresto da tre mesi ad un anno conpagamento di un'ammenda variabile da 5.000 a 100.000euro. Anche la foca è protetta in tal senso, perché le stessepene sono previste anche per chi produce commercializza,esporta o introduce in Italia qualunque prodotto derivatodalla foca. A tali pene sono collegate anche la confiscadella merce ed alcune pene accessorie come la sospensionedell'attività.

SPETTACOLI, MANIFESTAZIONI E' vietato organizzare o promuovere spettacoli omanifestazioni che comportino sevizie o strazio per glianimali. Chi lo fa è punibile con la reclusione da quattromesi a due anni e con una multa di importo variabile da3.000 a 15.000 euro. Se l'evento ha il fine di trarre profitto(per sé o per altri) oppure se è collegato ad attività discommesse clandestine la pena è aumentata da un terzoalla metà. Stessa cosa se dall'evento ne deriva la mortedell'animale.E' anche vietato promuovere od organizzare combattimentio competizioni non autorizzate tra animali che possanometterne in pericolo l'integrità fisica. Chi lo fa è punibilecon la reclusione da uno a tre anni e con una multa diimporto variabile tra 50.000 e 160.000 euro.La pena è aumentata da un terzo alla metà se: - le attività sono compiute con il coinvolgimento diminorenni o di persone armate;- le attività sono promosse utilizzando video riproduzionio materiale di qualsiasi tipo contenente scene od immaginidell'evento;- il promotore od organizzatore riprende o registra inqualsiasi modo l'evento.Chiunque alleva od addestra animali con lo scopo didestinarli, anche tramite terzi, ai suddetti eventi(combattimenti o competizioni) è punito con la reclusioneda tre mesi a due anni e con una multa di importo variabileda 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena colpisce anche iproprietari degli animali che partecipano ai suddetti eventi,se consenzienti.Chi, invece, organizza o effettua scommesse collegate aicombattimenti e alle competizioni è punibile con lareclusione da tre mesi a due anni e con una multa diimporto variabile da 5.000 a 30.000 euro.

Page 32: CN N. 8 2012

In caso di condanna l'animale viene confiscato, salvo cheappartenga a persona estranea al reato.

ANIMALI DOMESTICI Oltre a quanto sopra, per gli animali domestici sonopreviste particolari norme protettive. Possono essereutilizzati per pubblicità, spettacoli, esposizioni,competizioni SOLO se adeguatamente tenuti (curati,nutriti, mantenuti in esercizio, etc.) con attenzione alla lorosalute, al loro benessere e alla loro sicurezza. In particolareè vietato somministrare loro sostanze o trattamenti peraumentare o diminuire il livello naturale delle sueprestazioni.

INTERVENTI CHIRURGICI SU ANIMALIDOMESTICISono vietati gli interventi chirurgici sugli animali dacompagnia che siano finalizzati a modificare il loro aspettoo ad altri scopi NON curativi. In particolare è vietato: - il taglio della coda; - il taglio delle orecchie; - la recisione delle corde vocali; - l'esportazione delle unghie e dei denti.Uniche eccezioni sono: - gli interventi, anche se non prettamente curativi, ritenuti

necessari dal veterinario nell'interesse dell'animale;- gli interventi volti ad impedire la riproduzione.In ogni caso, se l'intervento è doloroso dovrà essereeffettuato sotto anestesia, da un veterinario o sotto il suocontrollo.

COSA PUO' FARE IL CITTADINO CHE RILEVAUNA VIOLAZIONE?Un cittadino che rilevi la violazione di norme penalirelativamente agli animali (quindi uccisione,maltrattamento, violenza, etc.) può senz'altro denunciareil fatto ad un organo di polizia giudiziaria, quindi ai Vigiliurbani, alla Polizia, ai Carabinieri, al Corpo forestale, etc. In caso di urgenza può bastare una telefonata, altrimentioccorre redigere una segnalazione scritta, raccontando ifatti, specificando i propri dati e sottoscrivendo il tutto. Siricorda che in alternativa e se non vi sono particolariurgenze, può esser fatta una segnalazione scritta (esposto)direttamente alla locale Procura della Repubblica,consegnata di persona o inviata per raccomandata a/r.

RIFERIMENTI NORMATIVI - Codice penale art.dal 544 bis al 544sexies, e art.638 e727 introdotti o modificati dalla Legge 189/2004 e dallaLegge 201/2010. - Legge 281/1991 "Legge quadro in materia di animali diaffezione e prevenzione del randagismo" - DPCM 28/2/2003 "Recepimento dell'accordo recantedisposizioni in materia di benessere degli animali dacompagnia e pet-therapy" stipulato il 6/2/2003 tra ilMinistero della salute, le Regioni e le province autonomedi Trento e Bolzano- Legge 189/2004 "Disposizioni concernenti il divieto dimaltrattamento degli animali, nonché di impiego deglistessi in combattimenti clandestini o competizioni nonautorizzate. "- Legge 201/2010 "Ratifica ed esecuzione dellaConvenzione europea per la protezione degli animali dacompagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987,nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno"Normative europee ratificate- Convenzione di Strasburgo del 13/11/1987 in vigore inItalia dal 1/11/2011 grazie alla Legge 201/2010Qui il testo originale e lo schema dell'entrata in vigore inEuropa- Art.13 Trattato sul funzionamento dell'Unione Europeamodificato dal Trattato di Lisbona del 13/12/2007 invigore dal 1/12/2009.LINK UTILI - Sito del Ministero della Salute con informazioni edapprofondimenti- Sito Federazione italiana associazioni diritti animali eambiente

cultura e natura

32CN n. 8 2012

Page 33: CN N. 8 2012

TAC: rischio per i bambini

L'utilizzo della tomografia computerizzata in dosi cumulative di 50 mGy può triplicarenei bambini il rischio di leucemia e intorno ai 60 mGy può aumentare di tre volte ancheil rischio di tumori cerebrali. Il Gray (Gy) è l'unità di misura di cessione di energia aitessuti. In genere si usa il milli Gy (mGy). Un esame radiografico dà, in media, circa 1mGy, la TAC anche 6-8 mGy, un esame medico nucleare, in media, 4-5 mGy. Nel sintetizzare e commentare i risultati delle analisi statistiche, gli autori ricordano che,trattandosi di neoplasie piuttosto rare, l'aumento di rischio relativo, per i bambini e gliadolescenti, sottoposti alle radiazioni da Tac non corrisponde a un rischio assoluto ele-vato. Tuttavia, concludono i ricercatori, anche se i benefici di questi esami superano irischi complessivi, è necessario fare il possibile per mantenere le radiazioni al livellopiù basso possibile e prendere in considerazione procedure alternative che non com-portino l'assorbimento di radiazioni ionizzanti.

Insomma, cautela si impone, soprattutto nella richiesta che viene dai cittadini (sembra che farsi un Tac sia di moda) eanche nel sottoscrivere il consenso informato ad indagini mediche. Meglio essere ben informati sui potenziali rischi ditaluni accertamenti diagnostici.Fonte: The Lancet, Early Online Publication, 7 June 2012

Prezzi dei distributori di benzina a quando il monitoraggio?

Già l'art. 55 della L. n. 99/2009 prevedeva l'istituzione di un servizio di raccolta e pubblicizzazione dei prezzi praticatidai singoli distributori di carburante, ma tale attività, sino ad oggi, non è stata mairealizzata.Tale ritardo è stato opportunamente sottolineato dall'Autorità Antitrust con una co-municazione al Presidente del Consiglio ed al Ministero dello Sviluppo Economicodel 1° giugno scorso, in cui si sottolinea l'importanza di un monitoraggio che co-stituirebbe un “elemento di forte stimolo concorrenziale nel settore della distribu-zione del carburante”.Come ulteriormente sottolineato dal Garante del Mercato, infatti, contrariamentea quanto succede negli Stati Uniti d'America, in Francia o in Spagna, dove sonostati aperti siti istituzionali in cui sono raccolti e pubblicizzati tali dati raccolti condiverse modalità, “la mancata realizzazione di una banca dati istituzionale, cheraccolga e pubblicizzi i prezzi praticati da tutti gli impianti presenti sul territorio,rappresenta un elemento di ostacolo ad un maggiore sviluppo delle dinamicheconcorrenziali in questo settore”, oltretutto, dove “per anni era radicata la convin-zione di un'estrema rigidità della domanda al prezzo” e dove, sin dal 2007, “non esistono più prezzi consigliati unici alivello nazionale”.Ai consumatori, peraltro, sottolinea infine il Garante, potrebbe essere riservata una parte importante di tale monitoraggio,nel momento in cui potrebbero verificare e segnalare direttamente all'Autorità l'autenticità dei dati che i gestori sarebberoobbligati a comunicare. ( ADUC)

Le spiaggie italiane sono sempre piu’ biocompatibili e tecnologiche

Passerelle in materiale riciclato, cabine e ombrelloni fotovoltaici, pozzi geotermici e im-pianti eolici per sfruttare mare, vento e sole. Per un tratto della costiera romagnola, acquarefrigerata gratis e collegamento a internet illimitato. Sono questi alcuni dei punti di forzadelle spiagge ecosostenibili italiane, stabilimenti balneari che possono sventolare, oltre aquella del mare pulito, anche le bandiere del risparmio energetico e del rispetto ambien-tale. Una pioggia d’investimenti lungo tutto lo Stivale, tra gestori, aziende e organi provin-ciali, per sfruttare le fonti rinnovabili e migliorare le strutture turistiche. Con risultatid’eccellenza e biocompatibili in tutto il Mediterraneo. Da Rimini, fino alla Sicilia. Tra le regioni più sensibili, sotto il profilo del rispetto ambientale e dell’accesso alle nuove

tecnologie spicca l’Emilia Romagna. Un amore per l’ecologia, cominciato già una decina di anni fa con i primi finanzia-menti per la sostenibilità negli stabilimenti balneari della provincia di Rimini. Aiuti pratici ai gestori, come la fornituragratuita dei riduttori di flusso per il risparmio idrico e la creazione di isole ecologiche per la raccolta differenziata. Trale operazioni di maggior rilievo, quella appena terminata lungo 9 chilometri della costa romagnola tra Cervia, MilanoMarittima e Tagliata che ha coinvolto nel processo di rinnovamento 223 stabilimenti. Un investimento, quasi obbligato,per rinnovare le vecchie reti ormai fatiscenti di acqua e di gas che ha permesso, oltre a eliminare il sistema delle vecchie

CN n. 8 201233

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

Page 34: CN N. 8 2012

bombole, anche di cablare ininterrottamente con la fibra ottica tutto il percorso. Con la conse-guenza, di rendere Cervia la spiaggia wi-fi più estesa d’Italia. Una svolta verso il progresso, maanche un freno allo spreco delle risorse naturali. Grazie al collegamento diretto al sistema idrico,ogni stabilimento può mettere a disposizione dei turisti l’acqua fresca, anche quella gasata, evi-tando lo stoccaggio e lo smaltimento dei contenitori vuoti. Risparmiando almeno una tonnellatadi plastica per ogni stabilimento. Alcuni stabilimenti di nuova generazione, poi, sono molto avan-zati per quello che riguarda lo spreco hanno anche una struttura per l’accumulo dell’acqua pio-vana. Inoltre sono state inserite passerelle, interamente di materiale riciclato fatto da pvc enoccioli d’oliva, studiate per essere facilmente accessibili a disabili e a non vedenti, riduttori diflusso e il riciclo dell’acqua per l’innaffiamento ed inserimento di impianti fotovoltaici. In provinciadi Agrigento vi è uno stabilimento dalla forma di scafo totalmente alimentato dalle rinnovabiliprovvisto di impianto minieolico per l’illuminazione dei pontili e di docce riscaldate con i raggi

solari. (Corriere della Sera del 21 giugno 2012)

Droghe, cannibalismo e differenze di genere

Recenti fatti di cronaca accaduti in America hanno portato allaribalta una sostanza stupefacente nota come "Bath Salt" (Salida bagno) che sta provocando fenomeni di cannibalismo. Lasostanza è venduta negli stores e nei mini-maket come salida bagno o come fertilizzante. Questa tipo di droga può essere ingerita, sniffata, disciolta nel-l'acqua e iniettata. Il principio attivo della sostanza è il metile-nedioxypyrovalerone. Il neuro farmacologo, Gian Luigi Gessa (Univ.di Cagliari), so-stiene che la sostanza può fare da 'detonatore' di tendenzegià presenti, ma da sola non può spingere a mangiare altri es-seri umani, in questi individui non sono solo presenti gli istintiviolenti, ma anche la perversione. L'effetto delle droghe - spiega Gessa – è quello di rendere ma-

nifesta la loro condizione, ma non esiste ancora una droga che possa far diventare una persona un cannibale".La sostanza assunta in questo caso è un mix di tre molecole sintetiche simili ad una anfetamina naturale che si trovanel Khat, una pianta africana: "In Africa questa pianta è' molto diffusa - sottolinea l'esperto -. Tutte queste droghe, come la loro 'parente stretta' cocaina, spesso sono proprio assunte allo scopo di esaltare la vio-lenza innata, perché chi le assume si sente 'Rambo', non ha fame, non ha sonno e non ha freni inibitori". La principale di queste droghe, il mefedrone, ha una grande diffusione in nord Europa, al punto che in Gran Bretagnasi stima che la usi fino al 4,4% dei giovani, ma si trova anche da noi: "La globalizzazione nel mondo della farmacologiadi strada è più veloce di quella economica - afferma Gessa - c'è solo da riflettere se associare una sostanza ad uneffetto come questo non serva solo a renderla più 'mitica', e quindi più popolare”.In Italia è attivo un attento monitoraggio, più di 150 nuove molecole sono state registrate dal Sistema Nazionale diAllerta Precoce (N.E.W.S.) del Dipartimento Politiche Antidroga (la cui delega è affidata al ministro Andrea Riccardi),con 127 segnalazioni provenienti da tutta Italia e dall'Osservatorio Europeo (OEDT).Tra le nuove droghe identificate, 36 sono cannabinoidi sintetici, 30 catinoni sintetici, 23 fenetilamine. Nel 2011 si sono registrati casi di intossicazione acuta dovuti al consumo delle nuove droghe, correlati all'assunzionedi miscele di erbe vendute come profumatori ambientali in Internet o in smart shops, ma risultate contenere cannabinoidisintetici, o catinoni sintetici.Altro dato inquietante è che le donne che si avvicinano all'uso di cocaina sono in aumento colmando un divario nelconsumo di droga e raggiungendo quasi un'equità tra i sessi, anche in questo campo.L'allarme arriva da Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento politiche antidroga (Dpa), secondo cui le donne, 'chehanno sempre avuto un fattore di resistenza all'addiction maggiore rispetto agli uomini, contando su una resilienza chele ha contraddistinte' lo hanno perso negli ultimi tempi mostrando interesse verso delle sostanze tipicamente di usomaschile come la cocaina. Altro dato è che in Italia tra le ragazze, appartenenti alla fascia d’età tra i 15 e i 19 anni, sta emergendo un aumentodi abuso di farmaci non prescritti. (ANSA – ADUC).

CN n. 8 2012 34

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

Page 35: CN N. 8 2012

CN n. 8 201235

XXII EDIZIONE FESTA MEDIEVALE DI

MONTERIGGIONI -

Monteriggioni (SI) 6 -8 e 13 -15 luglio

La XXII edizione della FestaMedievale torna a illuminareil centro storico di Monterig-gioni, splendido borgo a norddella città di Siena, attraver-sato dalla Via Francigena efamoso al mondo per la cita-zione dantesca che ne esaltala tonda cerchia muraria e lapreziosa corona di torri. Iprimi due weekend di lugliodecine di eventi animerannoil cuore della città fortificatatra performance dal vivo, musica, danza, teatro e antichisapori. Sulle note del tema “Inferno e Paradiso”, nellepiazze e nei giardini del borgo andrà in scena un riccoprogramma di spettacoli selezionati dal direttore artisticoGabriele Tozzi di Jobel Teatro con l’obiettivo di ricrearel’atmosfera e l’ambientazione di un villaggio medievalecon le sue guarnigioni militari, gli artigiani, i nobili e i po-polani. Come ogni anno, la formula articolata su dueweek-end con temi diversi ma collegati è stata pensataper offrire una duplice occasione per raggiungere leTerre di Siena e vivere la Festa: una sorta di percorso atappe in cui rimane stabile il tema dello scontro tra benee male, luce e ombra, angeli e demoni, sempre incontinua lotta tra loro.

ASTROSUMMER 2012Roma - 30 giugno- 1 settembre

Per il quinto anno consecutivo il Planetario e MuseoAstronomico di Roma accenderà le stelle dell’estatecon Astrosummer 2012, una grande rassegna dispettacoli in orario serale – unica fra i Musei Civici -che inizierà il 30 giugno e terminerà il 1 settembre.

Tutti i giorni (tranne il lunedì)alle 21 e 22.30 i migliori spettacoliastronomici del Planetario diRoma vi proietteranno fra le stel-le, per regalarvi ogni seraun’emozione nuova, un diversoviaggio nello spazio. Il sabato ela domenica sono in programmaaltri due spettacoli alle 17 e alle18. Oltre ai più apprezzati spettacolidel repertorio di oltre 60 showastronomici, gli astronomi del

Planetario proporranno nuove produzioni e ospitidal mondo della scienza e della cultura, secondo uncalendario organizzato in ben 48 differenti seratetematiche.info: www.planetarioroma.it.

14° CAMPIONATO MONDIA-

LE DI FUOCHI D'ARTIFICIO!

LAGO MAGGIORE, LAGO

D'ORTA, OSSOLA

8 luglio - 26 agosto

500.000 spettatori nel 2011, sette show,tre continenti in gara, Fiori di Fuoco è

l'evento pirotecnico dell'estate 2012.Dal Lago Maggiore al Lago d’Orta, fino alle incon-taminate vallate dell’Ossola, le notti dell’estate si il-luminano di luci e colori proposti dalle migliorisquadre mondiali. Le migliori aziende pirotecnicheinternazionali si contenderanno il trofeo “Fiori diFuoco 2012”, in una sequenza di spettacoli coin-volgenti ospitati in location naturali suggestivei.info: http://www.distrettolaghi.it

MUSICHE DA UN ALTRO MONDO - CONCERTI IN

CAVAOrnavasso 28 giugno - 30 agosto

Esperienze musicali da terre lontane e non solo, interpretatesotto terra nell'antica cava di Marmo di Ornavasso, dal XIVsec. utilizzato anche per il Duomo di Milano. Nonostante ilcaldo qui la temperatura è sempre di 8 gradi...

http://www.anticacava.it/eventi_19.html

EVENTI

EVENTI

Page 36: CN N. 8 2012

CN n. 8 2012 36

AGRITURISMI.IT PER L’EMILIA ROMA-

GNA ESTATE - 2012

Gli agriturismi dell'EmiliaRomagna non si ar-

rendono al terremoto. Questo è il messaggioche emerge dall'in-dagine condotta da

Agriturismi.it tra i ge-stori delle strutture convenzionate presenti nellezone colpite dai recenti eventi sismici. Grande è la voglia di ricominciare, nonostante uncalo sensibile delle prenotazioni e un numero rilevantedi cancellazioni per i mesi estivi. A fronte di un'infor-mazione che spesso appare imprecisa e incompleta,emerge la necessità di rilanciare e sostenere ilturismo in questa regione, all'apertura della stagioneestiva.

Occorre sottolineare che la maggior parte dellestrutture situate in zone non direttamente coinvoltenon ha subito alcun tipo di danno o disagio, né in-terruzioni dell'attività. Il fatto che diversi agriturismiabbiano dato la loro disponibilità ad ospitare personesfollate dalle loro case dimostra la sicurezza delle

NEL BOSCO DELLE SFERE PER GIO-

CARE E IMPARARE LE LEGGI DELLA

FISICA

Austria - Regione Hall - Wattens Tirolo Estate

2012

Per l’estate 2012 il Glungezer siarricchisce di un’interessante no-vità: il “Bosco delle Sfere”. Unparco giochi di 7000 metri quadratiposizionato a 1.500 metri di alti-tudine. Case sugli alberi e variestazioni di gioco, costruzioni so-stenibili e attività sportive integratenella natura. Legno locale, manodopera a ki-lometro zero, alleanza fra enteturistico e associazione agricoltorisono alla base del progetto. 600ore di lavoro offerto gratuitamentedagli artigiani della regione per larealizzazione di un'opera ecoso-stenibile e completamente immer-sa nella natura dalla quale prendeforma.Il leit motiv è il legno, comemateriale ludico, ma anche didat-tico: l’attrazione principale è laKugelbahn, una pista di legno di

pino cembro che, con i suoi 200 metri di lunghezza,è nel suo genere la più grande al mondo.

XVII EDIZIONE FONTANONESTATE

Roma - Giardino della Fontana dell’Acqua

Paola al Gianicolo 26 giugno - 9 settembre

2012

Rassegna dedicata a teatro e musica di qualitàideata e promossa dall’Associazione Teatro Studio,con la direzione artistica di Enzo Aronica, RiccardoBarbera e Roberto Della Casa. Saranno rappresentati capolavori e personaggi dellaletteratura classica e moderna, nazionale ed inter-nazionale. Anche la musica, dalla classica al varietà, sarà parte integrante del cartellone estivo di que-st’anno.

info: http://www.fontanonestate.it

strutture stesse per l'accoglienza degli ospiti.Molte e diversificate sono le iniziative e le offerteproposte dagli agriturismi emiliano-romagnoli, chepuntano sulla promozione dei prodotti locali, sullaristorazione e su pacchetti speciali. E' di primaria importanza che la disinformazionenon arrechi ulteriori danni economici a un territoriogià così duramente colpito, rassicurando turistiitaliani e stranieri sulla reale entità dei rischi, e in-centivandoli a trascorrere le prossime vacanzepresso gli agriturismi dell'Emilia Romagna.

EVENTI

EVENTI

Page 37: CN N. 8 2012

37

Friuli, Grotte carsiche

CN n. 8 2012