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Centro Studi C.N.I. - 03 maggio 2012

Centro Studi C.N.I. - 03 maggio 2012...INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 03 maggio 2012 Pagina I LEGISLAZIONE LAVORI PUBBLICI Italia Oggi 03/05/12

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Centro Studi C.N.I. - 03 maggio 2012

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 03 maggio 2012

Pagina I

LEGISLAZIONE LAVORI PUBBLICI

Cura-trasparenza per gli appaltiItalia Oggi 03/05/12 P. 21 Andrea Mascolini 1

RISPARMIO ENERGETICO

Detrazione via webItalia Oggi 03/05/12 P. 26 Fabrizio G. Poggiani 2

OPERE PUBBLICHE

Il governo conferma opere per 4,9 mldItalia Oggi 03/05/12 P. 26 Andrea Mascolini 3

ICT

«Internet veloce per aiutare la crescita»Corriere Della Sera 03/05/12 P. 31 Antonella Baccaro 4

DECRETO LAVORO

Il Ddl Fornero supera lo scoglio delle copertureSole 24 Ore 03/05/12 P. 8 5

SUSSIDI ALLE IMPRESE

Marcegaglia: tagli ai sussidi? Allora anche meno tasseCorriere Della Sera 03/05/12 P. 10 Roberto Bagnali 6

MEDIACONCILIAZIONE

Accordi autenticati solo da notaiItalia Oggi 03/05/12 P. 37 Ernesto Fabiani,Mauro Leo

7

STUDI DI FORMAZIONE DEL PRSONALE DIPENDENTE

Studi, bando da 2 milioni di euroItalia Oggi 03/05/12 P. 29 8

DURC

Il Durc dalla cassa edileItalia Oggi 03/05/12 P. 27 Daniele Cirioli 10

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E gticrrtto prevede il cll in rrtctter°ict cli spertclirtg r"et'iett' app»°or'cæto da/ C'orrsiglio dei al irtis tri

Cura11

ras aarenza per giï appaitiPubblici valori l contratti* e nominativo altatorePF

DI ANDREA SCOLINI

aranno resi pubblici,tramite l'Osservatoriosui contratti pubblici, idati relativi agli appal-

ti di lavori, forniture e serviziinerenti il valore del contrattoe il nominativo dell'appaltatore;previste agevolazioni per chi uti-lizza le gare elettroniche, fra cuiil superamento del termine dei35 giorni per la stipula del con-tratto; saranno più trasparentile procedure di aggiudicazionedegli appalti; previsto l'obbligodi procedere ad acquisiti di benie servizi con parametri prezzo/qualità migliori di quelli previ-sti da Consip spa. Sono questialcuni dei punti del decreto-legge sulla razionalizzazionedella spesa pubblica varato dalConsiglio dei Ministri di lunedì,con il quale è stata prevista an-che la nomina di un supercom-missario, scelto nella persona diEnrico Bondi (si veda ItaliaOg-gi dell'1/5/2012).

I poteri del commissario.Il Commissario straordinarioper la razionalizzazione dellaspesa avrà un mandato annualee svolgerà «funzioni di supervi-sione, monitoraggio e coordina-mento dell'attività di approvvi-gionamento di beni e servizi daparte delle pubbliche ammini-strazioni». Per agevolare il suolavoro è previsto l'obbligo per leamministrazioni e per le societàpubbliche che svolgono compitidi centrale di committenza ditrasmettere dati e informazionial Commissario che potrà anchefissare un tetto, per ogni vocedi costo, al livello di spesa peracquisiti di beni e servizi dellediverse amministrazioni pub-bliche. Sarà possibile anche larevoca o l'annullamento d'ufficiodi procedure di acquisto, ancheper «ragioni di opportunità».Entro 15 giorni il Commissariopresenterà al Consiglio dei Mi-nistri un cronoprogramma delleattività.

I parametri prezzi/qualità.Il provvedimento varato lunedìdal Consiglio dei Ministri in-troduce l'obbligo per le ammi-nistrazioni pubbliche di appli-care parametri del rapporto traprezzo e qualità dei beni o dei

servizi acquistati sul mercato;tali parametri dovranno esse-re migliorativi rispetto a quelliprevisti dai bandi pubblicati daConsip per l'acquisito di beni eservizi simili. Se invece le am-ministrazioni pubbliche si av-valgono di centrali di commit-tenza, le acquisizioni effettuatedovranno comunque rispettarei parametri Consip che, quindi,costituiranno una sorta di livel-lo minimo al di sotto del qualenon si potrà scendere.

La trasparenza sugli ap-palti. La bozza di decreto-leggeavvia una rilevante operazionedi trasparenza sull'intero com-parto dei contratti pubblici diappalto di lavori, forniture eservizi attraverso l'Osservatoriodei contratti pubblici che dovràrendere pubblici sul proprio sitointernet i dati e le informazioniche le stazioni appaltanti de-vono già da tempo comunicareall'Osservatorio. La pubblicitàdei dati e delle informazioni do-vrà essere tale da consentire laricerca delle informazioni, «an-che aggregate», sulla stazioneappaltante, il soggetto che si èaggiudicato l'appalto e l'ogget-to dell'appalto. Saranno quin-di pubblici i dati che già oggile stazioni appaltanti devonofornire all'Osservatorio per gliappalti oltre i 150.000 euro:importo dell'aggiudicazione, no-minativo dell'affidatario e, nellafase di esecuzione del contratto,stati di avanzamento dei lavo-ri, effettuazione del collaudo eimporto finale del contratto. Ildecreto-legge, per consentire losvolgimento del monitoraggio,dell'analisi e della valutazionedella spesa pubblica, nonchédelle attività che dovrannoportare alla redazione del pro-gramma di razionalizzazionedegli acquisiti, prevede chel'Osservatorio trasmetta al Mi-nistero dell'economia, ogni seimesi, tutti i dati resi pubblici.

Mercato elettronico e at-tività di committenza tra-mite sistema informatico.Il decreto-legge dovrebbe poiprevedere l'inapplicabilità deltermine di 35 giorni decorrenti

dall'aggiudicazione definitivadell'appalto, entro il quale è vie-tato stipulare il contratto, pergli acquisti effettuati attraversoil cosiddetto mercato elettronicodella pubblica amministrazione.In sostanza, se si svolgono gareelettroniche, si potrà stipulareil contratto anche prima dei 35giorni. Un altro punto di rilievodel provvedimento è quello incui si stabilisce che il Ministerodell'economia mette a disposi-zione a titolo gratuito il propriosistema informatico di nego-ziazione secondo modalità ASP(application service provider)così da consentire alle ammi-nistrazioni che si avvalgono diConsip di utilizzarlo nelle loroprocedure di acquisto. Infine siprevede che non si applichino idiritti di segreteria per le gareindette anche dagli enti locali egestite tramite strumenti infor-matici di acquisto.

Trasparenza in fase di ag-giudicazione della gara. Adoggi le procedure di aggiudica-zione di appalti gestite tramiteil criterio della cosiddetta offertaeconomicamente più vantaggio-sa non contemplano una fasepubblica per l'apertura delle bu-ste «tecniche» che contengono lemodalità di svolgimento dell'ap-palto. Il decreto, modificando ilDpr 207/2010 (regolamento delcodice dei contratti pubblici)introduce la pubblicità della se-duta della commissione giudica-trice per l'apertura delle bustetecniche finalizzata a verificarela presenza di tutti i documentiprevisti dagli atti di gara.

-COPiproduzione riservata-

Legislazione lavori pubblici Pagina 1

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RIa7Y 4 .AI10 EVE- - GEÌ'IC,D/1qf ) sui lavoriper avere i/55%

DI FABRIZIO G. POGGIANI

ul sito dell'Enea è dispo-nibile la procedura perl'invio della documen-tazione inerente alla

detrazione del 55% per i lavoriconclusi nel corso del 2012. Conuna simile avvertenza, postatasul proprio sito (www.enea.it),l'ente ricorda che al fine di fru-ire della detrazione sulle spesesostenute per gli interventi de-stinati al risparmio energetico(detrazione del 55%), deve esse-re inviata la relativa documen-tazione, cliccando sullo specificolink. Inoltre, come indicato nelcorpo della risposta a una do-manda frequente (Faq n. 2), ilcontribuente, che vuole ottenerel'agevolazione, non deve assolu-tamente inviare alcuna richiestapreventiva ai lavori da eseguire,sulla falsariga di quanto succe-deva in passato per la detrazio-ne sulle ristrutturazioni edilizie(detrazione 36%), ma deve soloinviare, telematicamente edentro 90 giorni dall'ultimazionedei lavori, l'attestato di quali-ficazione energetica (allegato«A» al decreto edifici) e la sche-

da descrittiva degli interventirealizzati (allegato «E»); in de-terminati casi, invece, l'utentedeve inviare una documenta-zione semplificata, costituita daun solo allegato (allegato «E»)o da una scheda informativasemplificata (allegato «F»). Sultema della scheda informativa,l'Agenzia delle entrate (circo-lare n. 20/E/2011), ha chiaritoche, per quanto concerne quelleinviate dal 2009, l'Enea ha mo-dificato la procedura prevedendola possibilità, a cura dell'utente,di rettificare le schede già invia-te entro il termine della presen-tazione della dichiarazione deiredditi cui le medesime si rife-riscono, in presenza di errori e/oomissioni nell'indicazione deicosti effettivamente sostenuti.Di conseguenza, la detrazionedel 55% sulle spese non indica-te nella scheda inviata all'entepuò essere utilizzata totalmen-te, purché il contribuente abbiaproceduto nella correzione del-la stessa scheda, con discono-scimento del bonus in assenzadell'indicata correzione; la detra-zione eventualmente fruita dalcontribuente, nel caso di scheda

,

anon correttamente compilata, ri-sulta indebitamente utilizzatae sarà soggetta al recupero daparte dell'Agenzia delle entrate.Sul tema della detrazione per ilrisparmio energetico non si puòche ricordare che la recentemanovra Monti ha esteso l'ap-plicazione anche agli interventidi sostituzione degli scaldacquae ha limitato la proroga all'an-no in corso (comma 4, art. 4, dl201/2011). Infatti, dal 1° gennaiodel prossimo anno si renderan-no applicabili solo le disposizioniinserite nel nuovo articolo 16-bis, dpr n. 917/1986 (lettera h,comma 1), destinate alla messaa regime della detrazione sulleristrutturazioni edilizie (36%),che ricomprendono, con una ri-duzione di 16 punti percentuali,anche le ipotesi in precedenzaindicate per fruire della detra-zione del 55%. Da ciò emergel'ulteriore novità, destinata so-prattutto ai soggetti che deter-minano il proprio reddito con icriteri del reddito d'impresa, chea partire dal 2013 non potrannopiù beneficiare di alcuna agevo-lazione per i lavori finalizzati alrisparmio energetico.

Risparmio energetico Pagina 2

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E--, si irrlpe ;na su 41 ri lavori per 2,8 nAd

_li governo confermaopere per 4,9 mld

DI ANDREA MASCOLINI

1 governo conferma opereinfrastrutturali per 4,9 mi-liardi e si impegna a sup-portare opere dichiarate

«indifferibili» per un totale di2,8 miliardi. E questo il rile-vante impegno finanziario che ilgoverno Monti ha formalizzatonell'allegato IV bis al Def 2012,relativo al rapporto intermedioconcernente il programma diinfrastrutture strategiche, tra-smesso alla Camera il 24 aprilescorso, che approfondisce i con-tenuti delle «Linee guida infra-strutture» (vedi Italia Oggi del25 aprile 2012). Si tratta di unasorta di anticipazione dei datiche saranno contenuti nell'al-legato infrastrutture alla notadi aggiornamento al Def, a suavolta propedeutica alla legge dibilancio 2013. Dal documentoemerge chiaramente lo sforzocompiuto dal Governo attraver-so una prima due diligente sul-la strategicità e attualità dellescelte in materia di infrastrut-ture compiute sinora. Lobiettivofinale sarà quello di arrivare aduna rivisitazione programmati-ca delle opere tenendo conto che,ai sensi dell'articolo 161, comma1-ter del Codice, devono essereconsiderate prioritarie le infra-strutture già avviate, quelle chedispongono di progetti esecutiviapprovati e le opere finanziabilida privati. Il lavoro di verificasulle opere ha quindi portato inprimo luogo ad evidenziare qualiopere, fra quelle programmate eapprovate dal Cipe al 31 dicem-bre 2008, debbano ritenersi con-fermate in base all'articolo 32,comma 7 della legge 183/2011(vedi tabella). Per queste ope-re, che richiedono 4,9 miliardi

di risorse il Governo ha quindideciso di garantire la necessariacontinuità e procedere all'im-mediata cantierizzazione dellestesse. Vi sono poi altre operedichiarate indifferibili per lequali era state tolta la provvi-sta finanziaria in base al dpcm28 settembre 2011 ma che, allaluce di «motivati principi sullaloro indifferibilità» sono statenuovamente alimentate dalpunto di vista finanziario trami-te il Fondo di 2,8 milioni dell'ar-ticolo 33 della legge 18312011.Le risorse necessarie per questeopere, previste dalle tabelle 4 e5 della delibera Cipe 6/2011,ammontano a 1,56 miliardi.Con il Fondo infrastrutture pre-visto dall'articolo 32 della legge111/2011, per diverse annuali-tà, verranno invece alimentatidiversi interventi fra cui quelliper l'alta velocità (Valico deiGiovi, Brescia-Treviglio), operestradali varie, la metro di Bre-scia e gli interventi necessariper fronteggiare la ricostruzioneconseguente all'alluvione in Li-guria. A questi interventi vannopoi aggiunti quelli già deliberatidal Cipe da dicembre a oggi.

(0 I?iproduzione riservata

Sistemi metropolitani ( Milano M4,Torino, Bari, Catania)

Corridoi ferroviari (Catania, Bri/Ta-ranto , Monaco/Verona , Rho/Arona,Pontremolese, attività progettualiinterventi già deliberati)

Corridoi stradali (Lecco -Bergamo, SS106 Jonica, Accessibilità Valtellina, Vai-camonica , Malpensa , SS12, Palermo/Agrigento, aut. Asti-Cuneo, interportoFiumicino , Hub La Spezia , collega-mento area pontina , Campogalliano/Sassuolo , SS «Telesina », TangenzialiComo-Varese)

Hub portuali (Civitavecchia, Trieste,Manfredonia, Catania)

Schemi idrici (Sardegna sud orientale,bacini minori sardi , Montescuro ovest,Basso Molise , Basento -Bradano , galle-ria Pavoncelli-bis)

Ricostruzione territori Campania eBasilicata

336,38 min

232,91 min

3098,24 min

213,92

297,63

50 min

TOTALE 4.868,483

Opere pubbliche Pagina 3

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II bilancio Agcom: dovevo fare di più? Servono le regole. II rinvio per il regolamento sul web

«ntUlìet veloce per aiutare la crescita»Calabrò: il ritardo pesa per l'1%osul PA. Smartphonc, Italia leader

ROMA - «Il ritardo nellosviluppo della banda larga co-sta all'Italia tra l'i e l '1,5% delPil (prodotto interno lordo).Senza infrastrutture a banda ul-tralarga i sistemi economiciavanzati finiscono su binarimorti». Con questo monito, ri-volto al governo che deve at-tuare l 'Agenda digitale, Corra-do Calabrò ha chiuso ieri la re-lazione sui suoi sette anni allaguida dell'Autorità per le tele-comunicazioni (Agcom). Un bi-lancio personale «del tutto in-formale» con cui ha voluto evi-denziare i risultati raggiunti eprecisare le motivazioni dei tra-guardi mancati.

Tra i dati positivi , Calabròha menzionato la discesa deiprezzi dei servizi di telefoniafissa e mobile : -15%o dal 2005 al2011 , con potenziali risparmiper i consumatori di 4,5 miliar-di di euro nel mobile. «Le tele-comunicazioni - ha detto ilGarante - rimangono l'unicoservizio con una dinamica mar-catamente anti inflattiva». Il

presidente ha sottolineato an-che l'arretramento del mono-polista Telecom Italia, passatonella telefonia fissa da una quo-ta di mercato del 93% al 69% enella banda larga dal 73% al53%. Mentre nel mobile «nes-sun operatore possiede unaquota superiore al 35%». Affer-mazioni che, nell'aula dove siè svolta la relazione, non han-no trovato l'ascolto dei gestoridi telefonia Vodafone, Fa-stweb e Wind, assenti in pole-mica contro un'Authority con-siderata troppo favorevole a Te-lecom.

Proprio ai concorrenti di Te-lecom il presidente uscente haricordato che «non è vero cheabbassare il prezzo dell'unbun-dling della fibra in rame (gesti-ta da Telecom, ndr) possa costi-tuire una spinta al passaggio al-la fibra ottica».

Più deludente, secondoCalabrò, il bilancio nel settoredella tv, dove l'aumento dell'of-ferta non ha scalfito la triparti-zione nei ricavi di Rai, Media-set e Sky «che a partire dal2oog ha soppiantato il duopo-lio Rai-Mediaset». A fine 2010,Mediaset rappresentava il30,9% delle risorse complessi-ve, Sky il 29,3%, Rai il 28,5%.

Per la tv pubblica Calabròha lamentato l'inutilità dellesollecitazioni dell'Agcom per

una riforma complessiva: «So-lo i morti - ha detto - hannovisto la fine del dibattito sullaRai», parafrasando Platone.Sul punto dissente l'ex mini-stro delle Comunicazioni, Pao-lo Gentiloni (Pd): «La legge sulconflitto d'interessi conferivaall'Autorità poteri sanzionatoriche non sono stati utilizzati fi-no in fondo». Positivo inveceil giudizio sul rinvio al succes-sore del regolamento sull'usodi Internet. Una scelta che ilsottosegretario all'Economia,Gianfranco Polillo, definisce in-vece un «incomprensibile die-trofront rispetto agli impegnipubblici presi» in Parlamento.

Va registrato infine l'impe-gno del ministro dello Svilup-po economico, Corrado Passe-ra, a utilizzare per il rinnovodei vertici Agcom «meccani-smi che permettano di trovarele persone più adeguate». Traquesti, la pubblicazione deicurriculum dei candidati.

Antonella Baccaro

Comunicazioni II presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, ha fatto il bilancio di sette anni di mandato

ICT Pagina 4

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A[ Senato. Via libera della corrimissione Bilancio

Il Ddl Fornerosupera lo scogliodelle coperture

ROMA

-agi Via libera della Commissio-ne Bilancio del Senato al testodel D dl Fornero. La C ommis s io-nepresieduta daAntonio Azzol-lini (Pdl) ha votato ieri in tardaserata «parere non ostativo» al-la riforma del mercato del lavo-ro, dopo i rilievi del relatore inCommissione, ilpidiellino Cosi-mo Latronico (si veda «Il So-le-24 Ore» del i° maggio).

Un semaforo verde però«con osservazioni» che «han-no messo in evidenza alcune la-cune della relazione tecnica»,ha sottolineato il presidente Az-zollini. Il parere, quattro paginein totale, contiene anche duecondizioni «ma su'questioniprocedurali», ha aggiunto Az-zollini, che non toccano cioènella sostanza le coperture alprovvedimento (che tra nuoveentrate e maggiori spese muo-ve circa 5,2 miliardi di euro dalbilancio dello Stato).

La Commissione Bilancio,per completare il lavoro, dovràorapronunciarsisui1.048 emen-damenti presentati; e probabil-mente lo farà la prossima setti-mana, dopo quindi le elezioniamministrative in programma iprossimi 6 e 7 maggio. Un re-sponso, quest'ultimo, molto at-teso dai due relatori al Ddl For-nero in Commissione Lavorodel Senato al DdlFornero, Mau-rizio Castro (Pdl) e TizianoTreu (Pd), che intanto stannocontinuando alavorare supossi-bilimódifiche comuni daappor-fare alprovvedimento: «Conter-remo tutto in una ventina diemendamenti», ha detto Mauri-zio Castro, che saranno frutto diuna sintesi tra le richieste deipartiti e le posizioni del Gover-no. Ma nella dialettica ieri si so-no registrate nuove frizionipoli-tiche. E nonostante l'appello, «afar presto» del presidente dellaRepubblica, Giorgio Napolita-no, la Commissione Lavoro delSenato ha sconvocato tutte le se-dute della settimana, di fatto

sancendo un nuovo rinvio dellevotazioni sul Ddl.

Come detto, però, un primopasso avanti per cercare diacce-lerarel'approdo inAula di Palaz-zo Madama della riforma Forne-ro è stato il disco verde accesodalla Commissione Bilancio.

La prima osservazione postanel parere riguarda il rito spe-cialeperle controversie di lavo-ro (articoli da 16 a 20 del Ddl).Qui la Commissione chiedeche queste norme vengano ap-plicate «ad invarianza di risor-se umane, finanziarie e stru-mentali di cui l'autorità giudi-ziaria dispone alegislazionevi-gente». Si evidenzia poi chel'autorizzazione di spesa perl'una tantum" per i collabora-tori coordinati e continuatividisoccupati «rappresenti un li-mite di spesa» e che la deducibi-lità fiscale dei contributi di fi-nanziamento dei fondi bilatera-li «risulti coerente con gli equi-libri finanziari complessivi con-tenuti nella relazione tecnica».

Ilparere chiede poi maggiorechiarezza «sulla natura, ai fini fi-scali e contributivi, dell'indenni-tà da riconscersi aitirocinanti».E «non appare chiaramente evi-denziata» neppure «la copertu-ra della norma (articolo 29, com-

RINVIO PER LE ELEZIONIAppello di GiorgioNapolitano a «far presto»,ma l'esame della riforma inCommissione Lavoro slittaa dopo le amministrative........................................................................

ma 13) che estende ai lavoratorisoci di società cooperativeledi-sposizioni in materia di Aspi».

A non brillare per chiarezza,sempre secondo i tecnici dellacommissione Bilancio, è anchela metodologia di calcolo dellastima degli effetti finanziaridell'articolo 33 del DdiForneroche ridefmisce i periodi massi-mi di fruizione dell'indennitàdi mobilità. Potrebbero poi de-rivare «effetti negativi di cás-sa» dall'estensione del versa-mento unitario e della compen-sazioné «anche alle sommeche i soggetri,tenuti allarìcos-sione dell'incremento "de ll'ad-dizionale comunale sui dirittid'imbarco devono versareall'Inps». Analoga osservazio-ne viene sollevata p er l'addizio-nale comunale sui diritti di im-barco dei passeggeri.

V a valutata poi con attenzio-ne «l'opportunità di prevedereespressamente, all'articolo 52,che l'attuazione di accordi re-canti interventi in favore di la-voratori anziani.esclude, per imedesimi, soggetti l'applica-zione dell'Aspi. Mentre (ai finidelle coperture) irisparmi deri-vanti dalle riduzioni di spesa diInps, Inail e Monopoli di Stato,potrebbero essere di difficilequantificazione, visto che talienti sono già soggetti a tagliper via di altre leggi.

Ilparere dellaBilancio sicon-clude con una raccomandazio-ne, e cioè di monitorare bene lafase applicativa della riforma.Tenuto conto tuttavia che lenuove norme su apprendistato,partite Iva e co.co.co. potrebbe-ro «avere anche effetti positivisul bilancio dello Stato».

CL T.® RIPROOOZIONE RISERVATA

Decreto lavoro Pagina 5

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L Missione Turchia per industriali e autonomi

Marcegaglia: tagli ai sussidi?Allora anche meno tasse

DAL NOSTRO INVIATO

ISTANBUL - «Tagliateci pure 3 miliardi disussidi, ma ci aspettiamo una analoga riduzio-ne della pressione fiscale per le imprese». Ilpresidente di Confindustria Emma Marcega-glia si dice «felice» dell'incarico conferito dalgoverno all'economista Francesco Giavazzima della questione non rinuncia a dare unasua lettura che cambia non poco la prospetti-va. «Da tempo diciamo che le imprese italianenon hanno bisogno di sussidi - continua - pe-rò, se entriamo nel merito dei 34 miliardi dieuro di cui si parla, solo 3 sono quelli erogatiai privati cioè lo 0,2% del Pil contro lo o,5%odella media Ue, lo 0,6%o della Germania, lo0,7% della Francia». Paesi che,peraltro, hanno per le aziendealiquote fiscali molto più basse.

La Confindustria e i Professo-ri, una storia di «amore e odio».Marcegaglia, qui in Turchia perguidare una pattuglia di 16o im-prenditori alla ricerca di contrat-ti, si muove con cautela a un me-se dal «very bad» con cui avevabollato la riforma del lavoro ma-de in Fornero sul Financial Ti-mes, prendendosi una tiratad'orecchie dal premier. E, tantoper dimostrare la sua oggettivi-tà, si trova d'accordo con MarioMonti nel rifiutare la proposta

da gennaio il governo ha bloccato il bonus fi-scale del 1o% per gli straordinari e i contrattidel secondo livello».

La delusione delle imprese per l'esecutivo èpalpabile e non è solo confindustriale. Gior-gio Guerrini, presidente degli artigiani e di Re-te Italia per la prima volta in missione esterainsieme a Ice, Abi e alle altre rappresentanze,punta l'indice sul «vero problema, peraltroprevedibile, innescato dalla recessione insie-me al repentino allungamento dell'età pensio-nabile e da questa discutibile riforma del lavo-ro». Qui a Istanbul si leggono con una certainvidia i report distribuiti dall'Ice - che da ieriha in Riccardo Monti (omonimo, non paren-te) un nuovo presidente - in cui si «scopre»

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del leader pol Angelino Alfano II presidente uscente di Confindustria Emma Marcegagliadi compensare i crediti vantatidalle aziende con le imposte. «Le tasse vannopagate - spiega - l'idea del Pdl ci porterebbealla bancarotta, però quello del credito ormaivicino ai Zoo miliardi di euro è un problemavero e bisogna affrontarlo subito». Ma è l'uni-ca concessione disposta a fare. L'elenco delleaspettative mancate è piuttosto lungo. Laspending review? «Si va bene, ma si parla di4,2 miliardi quando il monte su cui inciderevale 280 miliardi... Si poteva fare di più». Lariforma del lavoro? «Le notizie che ci arrivanoda Roma non sono positive - commenta il lea-der degli imprenditori - si va verso un testofinale destinato a peggiorare la propensionedelle imprese ad assumere, senza contare che

che la Turchia nel 2011 ha avuto un Pil cre-sciuto dell'8,5%. Una macchina industriale daguerra quasi come la Cina, ma a due passi dacasa. E un'occasione storica per sfruttarne iltraino. Anche in questo caso la Confindustriasi mostra delusa visto che il governo anzichéinviare il ministro dello Sviluppo Corrado Pas-sera ha delegato il sottosegretario MassimoVari. E i turchi hanno risposto con il loro vi-ce-sottosegretario Cemalettin Damlaci. La set-timana prossima il premier turco Erdogan ar-riverà a Roma, forse era il caso di prepararemeglio il terreno.

Roberto BagnoliD RIPRODUZIONE RISERVA?A

Sussidi alle imprese Pagina 6

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cc a . 1C, _i solo da i-to a .verbale omologato forma titolo per la trascriz ione

DI ERNESTO FABIANI*

E URO LEO**

1 pubblico ufficiale au-torizzato» ad autenticarel'accordo (e non il verbale)di conciliazione è solo il no-

taio. In base all'art. 11, comma3 del dlgs n. 28/2010, il verba-le che conclude la mediazioneviene sottoscritto dalle parti edal mediatore e quest'ultimo«certifica l'autografia dellasottoscrizione delle parti o laloro impossibilità di sottoscri-

vere».

Per comprendere la naturadel potere certificativo attribu-ito al mediatore va rammen-tato che funzione principalese non esclusiva del «processoverbale» che egli redige, è didocumentare la conclusionedella procedura di mediazione,costituendone prova dell'esitoe dello svolgimento delle rela-tive fasi.

Ciò spiega perché il legisla-tore non si sia limitato a richie-dere la sottoscrizione semplicedelle parti in calce al verbale,ma abbia preteso che quelleprovenissero con «certezza»dai contendenti. Solo tale circo-stanza è infatti in grado di pro-durre il duplice effetto di con-fermare la presenza di questiall'interno del procedimento, edi attribuire alle sottoscrizioniil significato di atto di approva-zione del contenuto del verbalein relazione all'espletamentodelle fasi della procedura.

In questi precisi limiti la cer-tificazione del mediatore è unasemplice «autentica minore» (o«vera di firma») che precludealle parti che hanno sottoscrit-to il verbale di contestarnel'autenticità, come anche didisconoscere i fatti narrati deiquali tale documento costitui-sce prova.

Non potrebbero invece lestesse sottoscrizioni in cal-ce al verbale, rilevare anchequale atto di approvazione delcontenuto dell'accordo di conci-liazione per natura estraneo alcontenuto del verbale. Mentrequest'ultimo proviene dal me-diatore, l'accordo amichevole alquale giungono le parti provie-ne esclusivamente da questeultime.

Qualora le parti intendano

comunque sottoscrivere l'ac-cordo, a questa ipotesi non siapplicherà la disciplina sullacertificazione dell'autografiadelle sottoscrizioni secondoquanto previsto dal 3° commadell'art. 11, ma quella previstadal codice civile e dalla leggenotarile per l'autentica forma-le.

Al mediatore è precluso in-fatti - perché non autorizzatodalla legge - estendere l'im-piego della certificazione exart. 11 comma 3 prevista peril verbale alle sottoscrizionida apporre in calce all'accor-do. Se infatti la certificazionein parola deve ascriversi aquella particolare tipologiadi autenticazione conosciutacome «autentica minore», essanon sarebbe in grado di essereimpiegata per i negozi giuridicidi diritto privato, come appun-to quello contenuto nell'accor-do di conciliazione, allegato ocontenuto al verbale.

Se infatti le parti rivolganoal mediatore la richiesta dicertificare le sottoscrizioni incalce all'accordo, ed una o en-trambe siano impossibilitate asottoscrivere, il mediatore nonsarà autorizzato a certificaretale impossibilità - come in-vece è possibile per il verbale- dovendo le parti rivolgersi alnotaio che eseguirà un'auten-tica formale (ex art. 72 leggenotarile) alla quale applicheràla disciplina stabilita per l'at-to pubblico al quale interven-gano soggetti impossibilitatia sottoscrivere (art. 48 leggenotarile).

Il «pubblico ufficiale autoriz-zato» ad autenticare l'accordo(e non il verbale) di conciliazio-ne, stante la sua natura di ne-gozio giuridico, è quindi il solonotaio la cui autenticazione pe-raltro è idonea a consentire aquell'atto l'accesso ai pubbliciregistri immobiliari.

Né tale accesso è possibi-le utilizzando in alternativaall'autenticazione notarile,l'omologazione giudiziariaprevista dall'art. 12 del dlgs n.28/2010, prevista per far conse-guire il valore di titolo esecuti-vo al verbale di conciliazione.

Per quanto infatti i due isti-tuti possano presentare un nu-cleo comune o comunque profili

di parziale sovrapposizione,restano comunque distinti, inparticolare basandosi su diver-si presupposti e assolvendo adiverse funzioni (trascrivibi-lità, nell'un caso, ed efficaciaesecutiva/iscrivibilità nell'altrocaso), con la conseguenza che:

- tanto il notaio, in sede diautentica, quanto il giudice,in sede di omologa, dovrannoeffettuare il controllo che glicompete ancorché questo do-vesse essere stato precedutodal controllo esercitato, perquanto di competenza, rispetti-vamente dal giudice, in sede diomologa, o dal notaio, in sededi autentica;

- il «verbale di accordo» (nonautenticato ma) omologato noncostituisce titolo per la trascri-zione (ma solo per l'iscrizione diipoteca).

r0Riprcx1usioue riservata-

*professore associatodi diritto processuale civile

presso l'Universitàdel Sannio

** Componente UfficioStudi del Consiglio nazio-

nale del Notariato

Mediaconciliazione Pagina 7

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Dal cda del fondo via libera alPAvviso 03111 per l'aggiornamento sui servizi professionali

Studi , bando da 2 milioni di €Un ampio ventaglio di canali per laformazione dei dipendenti

•)rnire una concreta ri-sposta alla crisi che staduramente colpendo ilsettore delle libere pro-

fessioni . Come? Attraverso ilbando 03 /11 di Fondoprofes-sioni , che mette a disposizione2 milioni di euro per finanzia-re integralmente la formazio-ne del personale dipendente.Obiettivo : favorire la crescitadelle risorse umane che ope-rano all'interno degli studiprofessionali e delle aziendee rilanciare la competitività.

A pochi mesi di distanzadalla pubblicazione del ban-do 01/11, attraverso il qualesono finanziabili oltre 600 tracorsi e seminari sul territorionazionale , rivolti a migliaia dilavoratori del settore delle li-bere professioni e delle azien-de, il Fondo mette sul piattonuove risorse . L'ultimo ban-do segue di poche settimanela pubblicazione di un altroavviso , il numero 02/11, cheprevede un budget di 700 milaeuro per il finanziamentodella formazione a catalogo,attraverso il meccanismo deivoucher. L'obiettivo, dunque,è quello di fornire continui-tà all'erogazione di risorse epresentare nuove opportunitàalle strutture aderenti a Fon-doprofessioni.

Contenuti del bando.L'avviso 03/11 si rivolge aidipendenti degli studi pro-fessionali e delle aziendeaderenti al Fondo attraversola denuncia mensile del fius-

so Uniemens . Nel dettaglio, lestrutture interessate possonoiscriversi riportando la dicitu-ra «Adesione FPRO », seguitadal numero dei dipendenti,all'interno della denunciaaziendale mensile, nell'ambi-to della sezione «Fondointer-prof».

Il budget complessivo di 2milioni di euro , destinato alfinanziamento della formazio-ne è ripartito tra corsi e se-minari. Lo spacchettamentodi risorse prevede 1 milionedi euro destinato alle attivitàcorsuali rivolte ai dipendentidegli studi professionali e 700mila euro per il finanziamentodei corsi per il personale delleaziende. Mentre l'allocazionedi risorse per i seminari pre-vede un plafond di 300 milaeuro.

Ogni singolo piano forma-tivo potrà essere finanziatocon un massimo di 50 milaeuro , garantendo la copertu-ra integrale del costo delleattività. Si tratta, dunque, diformazione gratuita , proget-tata su misura sulle necessitàdi sviluppo provenienti daglistudi, dalle aziende e dai lorodipendenti. Grazie all'adesio-ne gratuita al Fondo si potràbeneficiare di una formazionealtamente specializzante pri-va di costi.

I corsi potranno avere unadurata dalle 16 alle 40 ore,con un minimo di 4 e un mas-simo di 16 componenti il grup-po d'aula. Mentre i seminariprevedono una durata di 4 o

8 ore con possibilità di itera-zione delle attività formativee dei relativi contenuti.

Richieste di finanzia-mento . Possono presentarerichiesta di finanziamentodella formazione per i dipen-denti i singoli studi profes-sionali, le aziende , gli studiprofessionali per aziende col-legate, i consorzi , le Ati/Ats,le organizzazioni sindacali, leassociazioni di categoria e leconfederazioni datoriali.

Per quanto riguarda il fi-nanziamento dei seminarii soli proponenti potrannoessere , nello specifico, le as-sociazioni di categoria, orga-nizzazioni sindacali e confe-derazioni datoriali.

I soggetti richiedenti do-vranno rivolgersi ad uno deglienti formatori accreditati alFondo per la progettazione egestione delle attività forma-tive. Fondoprofessioni ha una«rete » di enti formatori accre-ditati presente in maniera ca-pillare sul territorio naziona-le, per facilitare l'accesso allaformazione in tutte le aree delPaese. L'elenco degli enti for-matori accreditati , conta oltre500 strutture , ed è consultabi-le sul sito di Fondoprofessioni(www.fondoprofessioni.it).

Le attività formative saran-no, dunque, progettate, orga-nizzate , gestite e rendicontatedagli enti attuatori accredita-ti al Fondo , che definirannoobiettivi della formazione econtenuti sulla base delle ne-cessità dei richiedenti. Sog-

getti qualificati nel campodella formazione ed incarica-ti di gestire gli aspetti proce-durali/burocratici del pianoformativo , è questo il profilodegli enti formatori.

Presentare una doman-da di finanziamento. Leistanze di finanziamento dellaformazione dovranno esserepresentate entro il 10 giugno,attraverso l'inserimento delleinformazioni relative al pia-no formativo all'interno dellapiattaforma informatica pre-sente sul sito del Fondo (www.fondoprofessioni.it) e la pre-sentazione della documenta-zione prevista. Nel dettaglio,dovranno pervenire al Fondo:domanda di finanziamento,verbale di accordo tra le Par-ti Sociali, documenti relativiall'ente proponente del pianoformativo. I documenti previ-sti dovranno essere inoltratial Fondo all'indirizzo di postaPec (Posta elettronica certifi-cata) [email protected].

Sarà l'ente formatore a farsicarico delle procedure di pre-sentazione relative alla richie-sta di finanziamento del pianoformativo e dell'invio di tuttala documentazione necessariaai fini dell'ammissibilità dellarichiesta.

Per tutte le informazionirelative al nuovo bando èpossibile contattare i nume-ri 06-54210661 oppure 06-54211030, inviare una mailall'indirizzo info@fondopro-

Studi di formazione del prsonale Pagina 8

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fessioni . it o consultare il sitowww.fondoprofessioni.it.

Nuova formazione e nuo-ve opportunità . Questo ban-do rientra in un disegno piùcomplessivo del Fondo, sem-pre più orientato verso una«Nuova offerta formativa»,che consentirà di soddisfarele necessità di sviluppo dellestrutture aderenti, attraver-so una formazione finanzia-ta, che premierà criteri qualiinnovazione , rilancio di par-ticolari figure professionali esviluppo di nuove competenze.Le strutture aderenti al Fon-do potranno, dunque, attivar-si per l 'accesso ai vari bandisecondo le proprie necessità ecaratteristiche, potendo sce-gliere tra un ampio ventagliodi canali di finanziamentodella formazione (vedi arti-colo nella pagina).

Nei prossimi mesi le strut-ture aderenti avranno a dispo-sizione maggiori opportunitàdi accesso alla formazione,che andranno ad affiancarsiai tradizionali bandi per il fi-nanziamento di corsi e semi-nari (es. 03/11), formazione acatalogo (es.02/11) e formazio-ne individuale.

Pagina a, cura diFONDOPROFESSIONI

W W W. FONDOPROFESSIONI.IT

[email protected]

Studi di formazione del prsonale Pagina 9

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Il ministero chiarisce i requisiti richiesti: reciprocita e rappresentatil'ità

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ri"laseto solo se l ente ha. ,I7r e.,

DI DANIELE CIRIOLI

1 Durc è un'esclusiva dellecasse edili. Infatti, non puòessere emesso da organismioperativi al solo livello terri-

toriale, non costituiti sulla basedi ccnl comparativamente piùrappresentativi e non in posses-so di collegamento con la Cnce(che garantisce l'osservanza delprincipio di reciprocità tra le di-verse casse edili provinciali). Aprecisarlo è il ministero del la-voro nella nota protocollo n. 8367di ieri, in risposta alle richieste dichiarimenti in merito ai criteri diindividuazione delle casse edili aifini della verifica della legittima-zione al rilascio del documentounico di regolarità contributiva.

Enti bilaterali . Il ministeroribadisce, prima di tutto, che aifini della costituzione di un entebilaterale (qual è una cassa edi-le) legittimato allo svolgimentodell'attività certificativa, la fon-te normativa di riferimento èl'articolo 2, lettera h, del dlgs n.276/2003 (riforma Biagi), il qua-le individua tali organismi comequelli «costituiti a iniziativa diima o più associazioni dei datori edei prestatori di lavoro compara-tivamente più rappresentative»;nonché il dm 24 ottobre 2007, at-tuativo della legge n. 296/2006,il quale specifica che il requisitodella maggiore rappresentativitàcomparata deve essere possedutoda ciascuna organizzazione, siadatoriale sia sindacale, che con-corre alla costituzione della cassaedile (articolo 2, comma 2).

Principio di reciprocità. Insecondo luogo, aggiunge il mi-nistero, le casse abilitate sonoquelle che osservano il cosiddetto

principio di reciprocità in base alquale, al fine di armonizzare ledichiarazioni di regolarità con-tributiva rilasciate dalle diversecasse edili operanti sul territorionazionale, si ha un reciproco rico-noscimento dei versamenti ope-rati presso ciascuna di esse. Sitratta, precisa il ministero, di unrequisito imprescindibile poichéil dlgs n. 163/2006 stabilisce che«le casse edili che non applicanola reciprocità con altre case edi-li regolarmente costituite nonpossono rilasciare dichiarazioni

liberatorie di regolarità contri-butiva» (articolo 252, comma 5).Tale principio, spiega il ministe-ro,e oggi assicurato attraversola cooperazione telematica con lacommissione nazionale pariteti-ca per le casse edili (Cnce).

L'esclusiva delle casse edili.In conclusione, il ministero spie-ga che il possesso dei predetti re-quisiti è «elemento di caratterecostitutivo ai fini della possibilitàper le casse di svolgere gli adem-pimenti certificativi» legati allaregolarità contributiva (Durc).Ne deriva che gli organismi chenon ne sono in possesso, perchéoperanti al solo livello territo-riale, non costituiti da contratticollettivi stipulati dalle organiz-zazioni comparativamente piùrappresentative e non in posses-so del requisito della reciprocitàassicurato dal collegamento conla Cnce, «non possono definirsicasse edili ai sensi del dlgs n.276/2003 e, conseguentemente,non possono rilasciare il Durc».Pertanto, eventuali attestazionidi regolarità rilasciate da talicasse devono considerarsi giu-ridicamente inefficaci a tutti glieffetti di legge.

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L'ente bilaterale deve esserePrincipio costituito da organizzazioni sin-

di maggiore dacali , sia dei datori di lavoro cherappresentatività dei lavoratori , comparativamente

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Durc Pagina 10