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Centro Studi C.N.I. 16 settembre 2016

Centro Studi C.N.I. 16 settembre 2016 · 2016-09-16 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 16 settembre 2016 Pagina I SISMA AMATRICE Stampa 16/09/16

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 16 settembre 2016

Pagina I

SISMA AMATRICE

"Al lavoro per i terremotati Casette in tre settimane"Stampa 16/09/16 P. 19 Franco Giubilei 1

LINEE GUIDA ANAC

Affidatari con scelta dettagliataItalia Oggi 16/09/16 P. 28 Andrea Mascolini 3

APPALTI PUBBLICI

Concessioni, doppia garanziaItalia Oggi 16/09/16 P. 40 4

Rinnovo del contratto, la rotazione va motivataItalia Oggi 16/09/16 P. 40 5

DECRETO MISE

Installatori in regola col tirocinioItalia Oggi 15/09/16 P. 38 6

MANOVRA CRESCITA

«Manovra, risorse mirate sullo sviluppo»Sole 24 Ore 16/09/16 P. 2 Gianni Trovati 7

ILVA

La filiera spinge anche l'IlvaSole 24 Ore 16/09/16 P. 9 Domenico Palmiotti 9

INVESTIMENTI

Flessibilità Ue per innescare investimenti e competitivitàSole 24 Ore 16/09/16 P. 5 Lorenzo Codogno 10

IRAP

Irap, studi associati nel mirino del FiscoSole 24 Ore 16/09/16 P. 35 Rosanna Acierno 11

LINEE GUIDA ANAC

Servizi non sostituibili, in garaItalia Oggi 16/09/16 P. 40 Andrea Mascolini 12

MOSE

La sabbia rallenta le dighe del MoseSole 24 Ore 16/09/16 P. 10 13

OBIETTIVO CRESCITA

Investimenti molla principale della crescitaSole 24 Ore 16/09/16 P. 2 Rossella Bocciarelli 14

PA DIGITALE

Versare alla p.a. sarà sempliceItalia Oggi 16/09/16 P. 42 Angelo Pozzebon EdEnzo Buso

15

PREVIDENZA

Dure sentinella contro i fallimentiItalia Oggi 16/09/16 P. 34 Simona D'Alessio 16

SICUREZZA STRADALE

Sicurezza stradale, Friuli-Venezia Giulia investe 2 milioniItalia Oggi 16/09/16 P. 41 17

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 16 settembre 2016

Pagina II

RISPARMIO ENERGETICO

Risparmi energetici, 2,2 milioni alle PmiSole 24 Ore 16/09/16 P. 41 Francesco Petrucci 18

START UP

Il Mise: avanti sulle start-up senza notaioItalia Oggi 16/09/16 P. 33 Luigi Chiarello 19

I venture capital investono solo nel 5% delle startupSole 24 Ore 16/09/16 P. 29 Alessandro Longo 20

SISMA

Sisma, aiuti al Servizio civileItalia Oggi 16/09/16 P. 41 Massimiliano Finali 22

DIRITTO D'AUTORE

Diritto d'autore, negozianti salviItalia Oggi 16/09/16 P. 33 Paolo Bozzacchi 23

RAPPORTO EDUCATIO AT GLANCE 2016

Ocse: l'istruzione tecnica crea meno disoccupatiSole 24 Ore 16/09/16 P. 22 Alessia Tripodi 24

PROGRAMMA HORIZON

Horizon, il 2017 vale 8,5 miliardiSole 24 Ore 16/09/16 P. 41 Maria Adele Cerizza 25

MERCATO IMMOBILIARE

Bologna e Milano trainano le compravendite di caseSole 24 Ore 16/09/16 P. 11 Paola Dezza 28

CONTO TERMICO

Il conto termico 2.0 sbarca nel mercato elettronicoItalia Oggi 16/09/16 P. 38 Cinzia De Stefanis 29

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"Al lavoro per i terremotatiCasette in tre settimane"

Nel consorzio edile di Bologna: "Strutture simili solo negli Usa"

Q

uestione di giorni e leSoluzioni abitativeemergenziali, cioè le ca-

sette dove troveranno alloggiogli sfollati del terremoto incentro Italia, potrebbero en-trare in produzione: per mon-tarle nelle aree individuate pergli insediamenti basterannomeno di tre settimane, ma itempi complessivi di allesti-mento saranno più lunghi, per-ché oltre all'assemblaggio ser-vono le opere di urbanizzazio-ne, e queste spettano alle am-ministrazioni locali che devo-no bandire gare ad hoc per i la-vori. Quanto alla costruzionedei moduli, fra le aziende che sisono aggiudicate il bando in-detto due anni fa dalla Prote-zione civile, e che ora aspetta-no il via libera delle regioni col-pite dal sisma, c'è il Consorzionazionale servizi, un colossocon sede a Bologna che rag-gruppa 192 cooperative.

Due anni fa il Cns è statolambito dall'inchiesta Mafiacapitale - la cooperativa 29Giugno di Buzzi ne faceva par-te e Buzzi in persona era pre-sente nel consiglio di sorve-glianza, finché non è scoppiatolo scandalo ed è scattatal'espulsione -, ma da un anno aquesta parte, assicurano i re-sponsabili, il consorzio ha nuo-vi vertici e nuovo statuto: «Ab-biamo chiarito la nostra totaleestraneità a quelle vicende esiamo regolarmente iscritti al-la White list (l'atto della procu-ra che attesta l'assenza di ten-tativi di infiltrazione mafiosa,ndr)», spiega Sergio Zaccarel-li, responsabile Cns del pro-getto dei moduli abitativi. Il di-

rigente conosce per esperien-za diretta le problematiche diun terremoto, per aver vissutoil sisma dei 2012 in Emilia:«Sono di Rolo, nel Reggiano,uno dei paesi dei cratere. Socosa vuol dire quando le perso-ne rimaste senza casa aspetta-no una soluzione: non bisognaalimentare false aspettative.Quindi alla domanda "quantoci vorrà per allestire i moduli"rispondo che, dal momento incui ci daranno il via, noi siamopronti per ottimizzare i tempi:abbiamo un termine di 7 mesiper completare l'ultima casa -il numero massimo è 850 -,sulla base delle indicazioni sulnumero dei campi e sulle me-todologie, altrimenti scatte-rebbero le penali. Siamo ingrado di montare un modulosul posto nel giro di 15-20 gior-ni, ma la realizzazione non di-pende solo da noi: perché il la-voro sia completo occorronole infrastrutture, le opere diurbanizzazione, e queste di-pendono dagli enti pubbliciche dovranno fare appalti ap-positi, e dalle imprese dei ter-ritorio che li eseguiranno».

Le caratteristiche delle ca-sette progettate dal consorzioprevedono una struttura d'ac-ciaio che verrà trasportata ne-gli insediamenti, dove sarannopoi assemblati gli altri elemen-ti: bagni, impianti, pareti diviso-rie, tamponamenti e coperturein pannelli isolati e verande

esterne in legno, per apparta-menti da 40, 60 0 80 metri qua-dri, secondo le esigenze: «Nien-te a che vedere con i container oi monoblocchi, questi sono stru-menti mai visti prima in Italiacon un tale livello di finitura.Esiste qualcosa di simile negliUsa», precisa Zaccarelli. Siste-mazioni confortevoli, almenosulla carta, pensate per far pe-sare il meno possibile la condi-zione di sfollati e concepite conattenzione alle persone con dif-ficoltà di movimento: «Sonofruibili anche dai disabili, e sonotutte dotate di arredi ed elettro-domestici di classe A++. Quan-to all'impiantistica, abbiamoscelto di non usare una pompadi calore, ma una caldaia a con-densazione con corpi radiantiin ghisa, per dare l'idea diun'abitazione definitiva».

Ora si aspetta solo che le re-gioni danneggiate dal terre-moto decidano come muover-si: «Saranno loro a sceglierequali ditte dovranno occuparsidella fornitura, e a stabilire laquantità dei moduli necessa-ri», aggiunge Zaccarelli. Nelfrattempo, lo spettro dell'in-chiesta è più lontano: «Erauscita un'illazione perché c'erauna cooperativa del consorzio(quella di Buzzi, ndr) coinvoltain vicende poco edificanti, ma inostri requisiti morali non so-no mai stati in discussione».

O —C NDPLCUNI DIRITTI RISERVATI

i-i iÈ il numero

massimoche il Con-

sorzio nazio-nale servizi

potrà co-struire

i e'ìquadratiLa dimen-sione dei

moduli piùgrandi.

Sono tuttiaccessibiliai disabili

Sisma Amatrice Pagina 1

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Es -i n legno

La strutturaportante è diacciaio e sarà

trasportatadalla fabbri-

ca. Gli im-pianti verran-no assemblati

sul posto

Le coopHa sede aBologna e

raggruppa192 coopera-tive di tutto il

territorionazionale.

Due anni fa siè aggiudicatoil bando della

ProtezioneCivile

Sisma Amatrice Pagina 2

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Il parere del (>onsi,lio di stato sulle linee guida Anac sugli appalti di lavori e servizi

Affidatari con scelta dettagliataPer la procedura negoziata basta motivazion e i si tesi

DI ANDREA MASCOLINI

e linee guida Anac pergli appalti di lavori,forniture e servizi sottola soglia Ue non sono

vincolanti e le amministrazio-ni possono discostarsene; giàsufficientemente dettagliatala disciplina del codice dei con-tratti; obbligo di motivazionesintetica per la scelta dellaprocedura negoziata ma moti-vazione dettagliata per la sceltadell'affidatario. E quanto affer-ma il Consiglio di stato nel pa-rere del 30 agosto 2016 emessodalla commissione speciale sul-le linee guida che l'Anac, comegià avvenuto per le altre lineeguida, ha inviato a palazzoSpada, pur non obbligata. Dopoavere apprezzato che l'Autoritàabbia comunque ritenuto op-portuno trasmettere l'atto perun parere, i giudici chiarisconoin premessa che le linee guidasull'affidamento dei contrattipubblici sotto-soglia «possonoessere annoverate tra le lineeguida dell'Anac non vincolan-ti, le quali sono anch'esse attiamministrativi generali», con

conseguenziale «applicazionedello statuto del provvedimen-to amministrativo e perseguo-no lo scopo di fornire indirizzie istruzioni operative alle sta-zioni appaltanti»; da ciò deriva,si legge nel parere, l'opportunominore rigore nell'enuclea-zione dell'indirizzo impartitoall'amministrazione. Inoltre lestazioni appaltanti si potrannodiscostare dalle linee guida conun «atto che contenga una ade-guata e puntuale motivazione,anche a fini di trasparenza, cheindichi le ragioni della diversascelta amministrativa». Per lacommissione speciale esiste giànel nuovo codice una disciplinadettagliata in materia di affi-damento di contratti di importoinferiore alla soglia comunitaria(articolo 36) che non necessita,pertanto, di linee di indirizzo dicarattere «integrativo», che ap-pesantirebbero inutilmente ilquadro regolatorio. Questa tesiviene supportata dalla discipli-na transitoria prevista all'art.216 che, in attesa delle lineeguida, indica come si debbanoregolare le stazioni appaltanti(scelta degli aflidatari tramite

elenchi o attraverso indaginidi mercato con pubblicità dialmeno 15 giorni e richiesta direquisiti minimi). Nel merito, ilConsiglio di stato dà atto della«mei.°itevole e non facile operadi bilanciamento tra esigenzedi semplificazione e doverosorispetto, in ogni caso, dei princi-pi di concorrenza, trasparenza,non discriminazione, pubblicitàe proporzionalità», ma eviden-zia alcune criticità. In partico-lare viene segnalato che apparepoco conciliabile col principio disemplificazione, «imporre unostringente onere motivazionalefinanche "in merito alla sceltadella procedura seguita", comenel caso degli affidamenti aldi sotto di 40.000» e si sugge-risce che si distingua far fasedi scelta della procedure (oneremotivazionale sintetico) e scel-ta dell'aggiudicatario (oneredi dettagliata motivazione). Sisuggerisce poi di fare chiarezzafra «preliminare indagine, sem-plicemente esplorativa del mer-cato», «indagine di mercato» e«consultazioni preliminari dimercato» previste dall'art. 66del codice.

Linee guida Anac Pagina 3

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Dalle banche, nell'interesse pubblico

Concessioni,doppia garanzia

Legittimo richiederedue referenze ban-carie quando l'affida-mento di una conces-

sione deve garantire la tuteladi esigenze imperative di in-teresse pubblico e sociale chepossono prevalere sulla ga-ranzia della massima concor-renza. E quanto ha affermatola Corte di giustizia Ue sezio-ne seconda dell'8 settembre2016 n. C-255/15, rispetto auna vicenda relativa a un ap-palto per l'affidamento di unaconcessione per la scommes-se su eventi sportivi, inclusiquelli ippici. Veniva eccepitoche l'imposizione, da partedelle autorità italiane, di ri-gidi requisiti di partecipazio-ne alla gara avrebbe dovutonecessariamente conciliarsicon il principio della massimapartecipazione alla gara.

La sentenza afferma che, invia generale, l'obbligo di for-nire dichiarazioni da parte didue istituti bancari è «atto agarantire che l'operatore eco-nomico possegga una capacitàeconomica e finanziaria chegli consenta di far fronte agliobblighi che potrebbe contrarrenei confronti dei vincitori dellescommesse». Su questo puntola Corte si era già espressa inpassato affermando che il re-quisito della disponibilità di

un capitale sociale di una certaentità può rivelarsi utile per ac-certare la capacità economica efinanziaria di un concorrente.

Nel caso esaminato (scom-messe e gioco d'azzardo, set-tore non armonizzato dalledirettive Ue), la Corte europeaha precisato che, premesso chele autorità nazionali hannomolta discrezionalità nel de-terminare i requisiti a tuteladel consumatore e dell'ordinesociale, l'obbligo di presentaredue dichiarazioni provenientida due istituti bancari distinti«non eccede quanto necessa-rio per raggiungere l'obiettivoperseguito laddove ciò risultida una valutazione che deveessere effettuata alla luce de-gli obiettivi perseguiti dalleautorità e del livello di tutelache esse intendono assicura-re». Dunque, è la conclusione,tenuto conto della natura delleattività economiche dei giochid'azzardo, il requisito impostoagli offerenti costituiti da menodi due anni, e i cui ricavi com-plessivi dell'attività di opera-tore di gioco fossero inferiori a2 min di euro negli ultimi dueesercizi, di fornire dichiarazionida almeno due istituti banca-ri, non risulta eccedere quantonecessario per raggiungerel'obiettivo perseguito.

© Riproduzione riservata

Appalti pubblici Pagina 4

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Se l'impresa già affidataria è esclusa dalla procedura negoziata

Rinnovo del contratto,la rotazione va motivata

Legittimo applicare il principio di rota-zione per non invitare il titolare delcontratto alla procedura di rinnovo,ma la scelta deve essere motivata. E

quanto ha affermato l'Autorità nazionale anti-corruzione con la delibera n. 917 del 31 agosto2016 diffusa in questi giorni. In particolare,all'Autorità veniva chiesto di esprimersi inrelazione alla possibilità di escludere dallaprocedura negoziata la ditta già affidatariadel precedente contratto, in applicazione delcriterio di rotazione previsto nel nuovo codicedei contratti all'articolo 36, comma 2, lett. b),che ha riprodotto una disposizione già presen-te nel precedente e abrogato codice del 2006(art. 125, comma 11, dlgs 163/2006).

Sul punto la disciplina vigente non si espri-me con chiarezza, ma si limita a specificareche l'amministrazione aggiudicatrice procedaalla «previa consultazione, ove esistenti, di al-meno cinque operatori economici individuatisulla base di indagini di mercato o tramiteelenchi di operatori economici, nel rispettodi un criterio di rotazione degli inviti». Daciò non si ricava che il precedente affidatariodel contratto debba essere necessariamenteescluso dalla procedura negoziata. La deliberafa presente che, in sede giurisprudenziale, dauna parte si è affermato che è consentito allastazione appaltante di invitare soggetti di-versi dal precedente aggiudicatario e, dall'al-tro, che l'invito rivolto anche al precedenteaggiudicatario e l'eventuale affidamento delcontratto a quest'ultimo non inficia l'affida-mento.

Si trattava quindi di chiarire se invo-care l'applicazione del principio di rota-zione per non invitare il titolare del contrat-

to potesse essere legittimo; anche su questol'Anac fa riferimento alla giurisprudenza delConsiglio di stato che si è espresso nel sensoche se anche in base al criterio di rotazioneall'amministrazione non è imposto di invitareil precedente affidatario del servizio, «costitu-isce regola di buona amministrazione quelladi prendere atto della circostanza che, laddovequesti richieda di partecipare non v'è ragionealcuna che legittimi l'amministrazione a nonrispondere chiarendo le ragioni del mancatoinvito (foss'anche richiamando la norma dilegge, in teoria)».

Da questo , la delibera fa discendereche è sempre facoltà dell 'amministra-zione di non invitare l'impresa già affi-dataria del precedente contratto in virtù dellamera applicazione del criterio di rotazione,fatti salvi casi particolari in cui l'esclusionedell'impresa non sarebbe legittima in quantonon coerente con le modalità di espletamentodella procedura o con l'oggetto del contrattoin affidamento (es. il precedente affidatario èuno dei pochi operatori economici sul mercatoin grado di eseguire correttamente il contrattonello specifico settore di riferimento).

Tutto questo però deve poggiare su unaadeguata motivazione, per cui la deliberachiude affermando che applicando il criteriodi rotazione nella procedura negoziata pergli affidamenti di servizi e forniture di valoreinferiore alla soglia comunitaria, è possibilenon invitare l'operatore economico affidatariodel precedente contratto, fermo restando chela scelta compiuta deve essere motivata ovel'operatore economico escluso chieda di par-tecipare alla selezione.

- © Riproduzione riservata

Appalti pubblici Pagina 5

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DECRETO MISE

Installatorìin regola

col firoemio

Per operare in Italia sugliimpianti tecnologici degliedifici i lavoratori comu-nitari non in regola con irequisiti previsti dalle leggivigenti, dovranno compieretirocini professionali nonsuperiori a tre anni o pro-ve attitudinali organizzatedalle regioni, con esamiteorici e pratici. Con il dm27 luglio 2016, il Mise (inattesa di essere pubblicatoin Gazzetta Ufficiale) hachiarito gli step che devonoessere seguiti dai lavora-tori provenienti dai paesidell'Unione europea che in-tendono operare in Italia eche non hanno tutte le cartein regola con la normativavigente. La prova attitudi-nale prevista dall'art. 23,comma 2 del decreto legi-slativo 9 novembre 2007,n. 206, si articola in unaprova pratica e teorica, ein una prova orale. Lesameteorico-pratico sarà orga-nizzato dalla regione ter-ritorialmente competente,la quale cura l'istituzionedelle relative sessioni d'esa-me dinanzi a commissioniesaminatrici, presso strut-ture autorizzate. La regionepuò avvalersi di rappresen-tanti del comitato italianogas (Cig) e di funzionaridella Asl settore prevenzio-ne infortuni. Il tirocinio diadattamento, consistente

in un percorso formativo,della durata non superio-re a tre anni, dovrà esseresvolto presso una strutturaautorizzata individuatadall'autorità regionale ter-ritorialmente competente.A conclusione del periodostabilito, la struttura pres-so cui il tirocinio si è svoltocomunica l'esito con apposi-to verbale all'autorità regio-nale, la quale lo trasmetteal ministero dello sviluppoeconomico. La prova attitu-dinale mira a verificare laconoscenza dell'attività diinstallazione degli impian-ti disciplinata dall'articolo1, comma 2, lettere c), d) ede) del dm n. 37 /2008, concui lo sviluppo economicoha riordinato l'attività diinstallazione degli impian-ti negli edifici. Si tratta inparticolare degli impiantidi riscaldamento, climatiz-zazione, condizionamento erefrigerazione, degli impian-ti idraulici e degli impiantidel gas. Per ognuna di que-ste materie il Mise indica gliargomenti da conoscere e lenormative di riferimento, leattività da svolgere nellaprova pratica e le materiedel colloquio.

Decreto Mise Pagina 6

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mirate sullosuuo svilisorsensorse mirate uppPadoan: a giorni le stime del governo, migliori di quelle delle imprese grazie alle policy in arrivo

Gianni TrovatiROMA

La legge di Bilancio con-centrerà le risorse al «soste-gno di investimenti, produtti-vità e competitività», conti-nuando nel «percorso di ab-bassamento delle tasse».

Intervenendo alla presen-tazione delle nuove stime delCentro studi Confindustria, ilministro dell'Economia PierCarlo Padoancitiene asottoli-neare la «prospettiva di me-dio periodo» a cui devonoguardare le misure di politicaeconomica, in un «orizzontetemporale più ampio possibi-le, anche se il ciclo politico èpiù breve». Il tutto nella con-vinzione che «le riforme pro-durranno un effetto molla»sulla dinamica economica,anche se illoro calendario nonguardale scadenze della poli-tica perché i risultati arrivanoquando «dopo le norme co-minciano a cambiare anche icomportamenti».

Sui numeri del Pil, il titolaredell'Economia spiega che lestime del Governo in arrivo

p,il del CsC."f l l

«saranno migliori » rispetto aquelle targate Confindustria,che fissa allo 0 ,7% la crescita diquest ' anno e mette in preven-tivo un ancora più modestoo,6% per il prossimo . La forbi-ce tra i numeri di Viale del-l'Astronomia e quelli del Go-verno, che saranno presentatiall'indomani della pubblica-zione dei conti economici na-zionali dell 'Istat in calendario

Secondo Padoan «le riformeprodurranno un effetto molla»sulla dinamica economica se«dopo le norme cambianoanche i comportamenti»

per il 23 settembre, dovrebbedivaricarsi in particolare sul2017, alla luce del fatto che «lastima del centro studi Confin-dustria si basa su prospettivedi policy diverse da quelle cheil Governo intende proporre».

In quest'ottica diventa cru-ciale il ruolo della manovra. La

Per il ministro è prioritario il «sostegnol

Confermati il superammortamento («le impresedi investimenti, produttività e competitività» I lo considerano utile») ci] taglio dell'Ines

strategia ribadita da Padoannon si traduce per ora nel-l'elenco delle misure, ma vanella direzione del menu anti-cipato nei giorni scorsi. Unacitazione esplicita, accanto al-la conferma del taglio Ires peril 2017 che è stato scritto nel-l'ultima l egge di stabilità e nonsarà oggetto di ripensamenti,arriva in realtà anche per il su-perammortamento degli inve-stimenti in beni strumentali:«Le imprese lo consideranoutile - spiega Padoan - e questaè un'indicazione importanteper il policy maker».

L'«effetto-molla» evocatoda Padoan non è atteso solodagli interventi fiscali, che sulversante produttività dovreb-bero passare anche da un al-largamento della detassazio-ne dei premi, ma guarda ancheagli interventi "amministrati-vi", apartire dalnuovo Codiceappalti che «deve entrare infretta a regime», e alle riformecostituzionali a cui ieri il mini-stro dell'Economia ha dedica-to un passaggio diretto. Fino-ra, a giudizio di Padoan, nel di-

Sostegno agli investimentiSulversante produttività si

dovrebbe arrivare a unallargamento della detassazionedei premi. Poi ci saranno interventiamministrativi, a partire da l nuovoCodice appalti che «deve entrare infretta a regime», e le riformecostituzionali

battito sul referendum «nonha ottenuto abbastanza atten-zione» l'effetto economicodella riforma, che oltre al «ta-glio dei costi della politica»punta ad aumentare «l'effi-cienza del processo legislati-vo e la stabilità del sistemapo-litico» tagliando l'enorme«contenzioso fra Stato e Re-gioni che per il solo fatto diesistere comporta dei costi daeliminare».

Fisco, riforma costituziona-le e ridisegno dei processi am-ministrativi servono nell'otti-ca del Governo per spezzare ilcircolo vizioso alimentato an-che da «prospettive interna-zionali frenate da rischi e in-certezze geopolitiche». Il ci-clo internazionale debole nonpuò però trasformarsi nel «re-sponsabile esterno da addita-re» per «scusare» le perfor-mance italiane, schiacciate danodi strutturali che risalgonofino agli anni pre-crisi e molti-plicano gli effetti domesticidelle gelate globali.

[email protected]

Abbassamento delle tasseSul fronte fiscale, oltre a

ribadire il taglio Ires per il 2017che è stato scritto nell'ultimalegge di stabilità e non saràoggetto di ripensamenti, arrivauna conferma per ilsuperammortamento degliinvestimenti in beni strumentali

Strategie perla crescita . Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan

Manovra crescita Pagina 7

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(,dopoire cali annuali consecutivi4.8r'%cumictat0).

Le indicazioni del Centro studi Confindustria

ALTA LA PROPENSIONE ALL'INVESTIMENTO DELL'INDUSTRIA% investimenti su valore aggiunto manifatturiero, prezzi correnti

Italia Usa Francia Germania - Regno Unito30.....................................

LE ATTESE DI PRODUZIONE INDICANO LA FRENATAVariazioni % congiunturali e saldi delle risposte

1,0

0,5

Attese

di produzione15

a3mesi

10

'00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15

-0,5

-1.0

5

'14 II III IV '15 II III IV '16 II III

Nota: 3° trim. 2016: media luglio-agosto Fonte: elaborazioni estime Cscsu dati Istat

Nota: 2015 stime Ihs-Marldt Fonte: elaborazioni Cscsu dati Ihs-Marát

Manovra crescita Pagina 8

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Produzione verso sei milioni di tonnellate grazie anche al ritorno delle commesse auto

La filiera spinge anche l'Ilva

Domenico Palmiotti

TARANTO

L'Ilva risale piano, riaggian-cia l'automotive con una previ-sione di2oomilatonnellate, epro-va a lasciarsi alle spalle i tormen-tati periodi dei 2012 e i12o13 quan-do l'inchiesta giudiziaria, isequestri e gli arresti l'hanno at-terrata. A luglio l'azienda ha pro-dotto 481.814 tonnellate, il 23,5 percento della produzione naziona-le di acciaio. Rispetto a luglio del2015, c'è un aumento del 27,8 percento. Sullabase di questo trend èprobabile che a fine anno la pro-duzione complessiva del siderur-gico di Taranto ritorni a 6 milioniditonnellate così come i commis-sarihanno previsto qualche mesefa e quindi in aumento sui 4,9 mi-lioni del 2015. Oltre ad un miglio-ramento della produzione, si se-gnala un riposizionamento dellastessa, ora orientata su una fasciadi qualità maggiore rispetto alpassato. L'Ilva è infatti tornata sulmercato dei tubi - anche se qui,annotano i sindacati, per il mo-mento non ci sono ordini -, hariacquistatoi clienti persi a segui-to dello «tsunami» degli anniscorsi, ma soprattutto è presentenell'industria dell'auto. Che è unsettore tra i più esigenti, a mag-gior valore aggiunto, e che avevaallontanato l'azienda ponendoun problema di affidabilità. Ora

l'obiettivo del 2017 è incrementa-re le 2oomila tonnellate previstenel2o16 per essere maggiormen-te presenti in questo mercato. At-traverso lo stabilimento di NoviLigure, vengono già fornite leprincipali case automobilisticheeuropee. In particolare si operacon la linea di zincatura 4, alta-mente automatizzata e dotata de-gli strumenti per il morritoraggiodella qualità del prodotto sia intermini di caratteristiche dimen-sionali che meccaniche. Ma ci so-no novità anche per i listini delleproduzioni aziendali: dall'i otto-bre debuttano quelli nuovi.

Di un'Ilva in ripresa produtti-va, malgrado le tante difficoltà, sierano già avuti segnali quandoemerse che il valore medio deiprimi 4 mesi dell'anno era di16mila tonnellate al giorno - e lospedito inlincaconlaproduzione- contro le 13,5milatonnellate del-l'analogo periodo del 2015. L'an-damento dell'Ilva in questa fasedel 2016 si riflette anche sulla ca-pacità produttiva della siderur-gia nazionale. A luglio, infatti, se-condo World Steel Association,c'è un aumento del settore del 6,2per cento sullo stesso mese dei2015 con una produzione globaledi2,05 milioni di tonnellate.

Attualmente l'Eva marcia contre altiforni: l'1, Il 2 e il4. Il quinto èancora spento in atteso di capireche piega prenderà il piano indu-striale dell'azienda in base agliesiti della gara in corso conle duecordate in campo: Arcelor Mittalcon Marcegaglia da un lato e dal-l'altro Arvedi, Cdp e Delfin di Le-

onardo dei Vecchio acui si aggre-gherebbero anche gli indiani diJindal. E proprio il riavvio dell'al-toforno ida agosto 2015 edunase-rie di interventi sia gestionali chedi adeguamento alle prescrizioniambientali dell'Aia hanno per-messo all'Ilvadiriprendereilpas-so. Negli ultimi giorni, poi, il Go-verno, proprio in Puglia, ha mar-cato la necessità per il Paese di ri-lanciare e risanare l'Eva. Lo hadetto il premier Matteo Renzi allaFiera del Levante, a Bari, lo hannoribadito a Taranto sia il ministrodell'Ambiente, Gian Luca Gallet-ti, che il vice ministro allo Svilup-po economico, Teresa Bellano-va. Quest'ultimahaanche annuociato che si è al lavoro sulla conti-nuità degli ammortizzatorisociali con misure da inserireprobabilmente nella nuova leggedi Stabilità visto che i contratti disolidarietà per i dipendenti Ilvascadono abreveper quelli di Cor-nigliano e a marzo prossimo perquelli di Taranto (3.500 la plateaqui interessata). «E fondamenta-le che venga affrontata anche laquestione del mantenimento de-gli attuali livelli occupazionali»dice la Fiom Cgil in vista dell'au-dizione mercoledì 21 alla Cameradei commissariIlva, Piero Gnudi,Corrado Carrubba ed Enrico La-ghi. «Ribadiamo l'importanzache - sottolinalaFiom Cgil - rive-ste l'intervento pubblico, attra-verso Cassa depositi e prestiti,necessaria a garantire un realepiano di risanamento ambientalee di innovazione tecnologica».

C) RI P RODUIIONE RISERVATA

ILVA Pagina 9

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LorenzoCodogno

Flessibilità Ueper innescareinvestimentie competitività

orire d'austerità?No grazie». Que-sto sembra esse-

re il leitmotif che regolarmen-te emerge ogni autunno con ladiscussione sui nuovi obietti-vidi finanza pubblica. Etutto ilcapitale politico viene poispeso sui tavoli europei perottenere qualche spicciolo diflessibilità in più, spingendoverso il limite la capacità diprendere tempo, di posticipa-re, di rimandare le scelte piùdifficili ad un futuro improba-bile nel quale laripresaecono-mica, come per magia, faràtornare nell'oblio queste di-scussioni pedanti. Ma se sivuole flessibilità, questadev'essere utilizzata bene.

Ci sono certamente moti-vazioni serie che potrebberogiustificare una politica fi-scale più accomodante. Ve-diamo la prima.

L'economia mondiale è sci-volata da tempo su un crinale dibassa crescita e di inflazione vi-cina allo zero, e lapoliticamone-taria ha sempre più le armispuntate.I capi distato recente-mente riuniti nel G2o hannodetto che anche la politica fisca-le devegiocare ilsuo ruolo nellostimolare la crescita mondiale

«per far sì che la tassazione e laspesa pubblica diventino più fa-vorevoli alla crescita, dandopriorità agli investimenti di qua-lità elevata». Anche il Presiden-te della BCE, Mario Draghi, purribadendo l'importanza delleregole di bilancio europee, hachiaramente indicato che la po-litica di bilancio deve sopporta-re la ripresa economica. I paesiche hanno margini nei loro bi-lancili devono usareeipaesichehanno dei surplus nei loro conticon l'estero li devono trasfor-mare in supporto alla domandainterna. L'Italia dovrebbe cer-care unacrescitapiùbilanciataalivello europeo, cioè conpiù do-manda interna in Germania. Pa-esi come l'Italia, che non hannospazio di manovra a causa del-l'elevato debito pubblico, do-vrebbero concentrarsi su unaricomposizione del loro bilan-cio più favorevole alla crescita.Negli ultimi anni la spesa cor-rente è diminuita in Italia, mameno che in altri paesi. Conse-guentemente, le tasse non si so-no sostanzialmente ridotte e laspesa per investimenti è scesanotevolmente. Anche la più re-cente positiva inversione di ten-denzanonè statamolto pronun-ciata, soprattutto rispetto ad al-tri paesi come la Spagna.

E ragionevole «prendere aprestito» i quattrini della flessi-bilità, soprattutto se in presenzaditassidiinteressevicinialloze-ro, per investire nel futuro delpaese, con infrastrutture, for-mazione scolastica e universita-ria, ricerca e innovazione. Ma inpassato, numeri alla mano, laflessibilità sembra abbia aiutatoben poco in questo senso e mol-to dev'essere ancora fatto perrendere la spesapubblicapiùfa-vorevole alla crescita.

Una seconda motivazione ri-guarda più squisitamente la sfe-ra politica. In sostanza si argo-menta che, per continuare losforzo delle riforme e compen-sarne i loro costi, bisogna man-tenere la pace sociale e il con-senso per l'esecutivo, evitandoderive populiste. Tuttavia, an-che in questo caso i conti nontornano pienamente. Le inizia-tive del governo non hanno aiu-tato molto a rendere la societàitaliana più inclusiva e limitare ilvoto di protesta delle personelasciate ai margini a causa dellaglobalizzazione e dalla crisi eco-nomica. L'abolizione della TA-SI favorisce chila casa cel'hagià,mentre le misure per contrasta-relapovertà sono state piùvolterimandate e le risorse messe adisposizione sono state poche(è pur vero che a volte la prote-sta arriva anche da chi avrebbemeno ragione di protestare).Eppure, la riduzione della po-vertàestremanonè solo unami-sura di solidarietà e di inclusio-ne sociale, ma anche un ottimoinvestimento economico. Con-sente infatti di mantenere «im-piegabile» una fascia di popola-zione che rischia di scivolare aldi fuori del mercato dellavoro.Eprobabilmente riduce anche ilvoto di protesta.

Inoltre, le riforme sul merca-to dei prodotti sono state di-menticate. Aumenterebberola concorrenza e quindi il pote-re d'acquisto delle famiglie e

Gli interventi di stimolodella domanda hannoeffetti solo temporanei.Ora servono più sforzisul lato dell'offerta

permetterebbero di compen-sare, almeno in parte, i costi so-ciali ed economici delle rifor-me. Ma la legge annuale sullaconcorrenza, pur già ampia-mente annacquata, è stata la-sciata giacere in Parlamentoper due anni. E queste, peral-tro, sono riforme che non pese-rebbero molto sul bilanciopubblico. Inoltre, avrebbero sìdei costi elettorali specifici, madarebbero benefici diffusi atutti i cittadini, e probabilmen-te contribuirebbero anch'essea ridurre il voto di protesta.

In sostanza, non sembra chelo spazio fiscale preso a prestitocon la flessibilità sia stato preva-lentemente utilizzato per l'in-clusione sociale, per ricucireuna società sempre più disillusadalla politica e dilaniata dalleconseguenze della crisi, e chequindi è potenziale preda delpopulismo dilagante.

Infine, indubbiamente l'Italiasoffre ancora per la grandestretta sulla domanda aggregatadel 2012 e 2013. Basta questo pergiustificare l'utilizzo della fles-sibilità semplicemente per dareun supporto alla domanda?

Il supporto alla domanda hain genere effetti solo tempora-nei e poche esternalità positive.Varrebbe dunque la pena af-frontare di petto i problemi dallato dell'offerta: perché gli inve-stim enti privaticontinuan o ala-titare e rimangono quasi il 300i,al di sotto del livello pre-crisi?Perché la produttività rimanedepressa anche nellafase inizia-le della ripresa? Queste sono levere domande a cuibisogna da-re risposta.

L . Codogno©a lse.ac.ukD RIPRO D0D0 NE RISERVATA

Investimenti Pagina 10

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Tra le strategie di reazione la presentazione dell'istanza di adesione per rideterminare la pretesa dell'Ufficio o, in alternativa, il ricorso

Irap, studi associati nel miri o del FiscoDopo le Sezioni unite della Cassazione le Entrate recuperano l'imposta regionale non versata

PAGINAACURA DI

Rosanna Acierno

non Dopo le pronunce delle Sezio-ni Unite che escludono l'esonerodall'Irap, numerosisonogli avvisiche le Entrate stanno emettendonei confronti degli studi associa-tiper pretenderne il pagamentodal ton e per gli altri anni di impo-sta ancora accertabili. Si ricorda,infatti, che con le recenti sentenzea Sezioni Unite n. 7291/2016 e n.7371/2016, la Cassazione, basan-dosi sul dato letterale della normae ribaltando unprecedente orien-tamento, ha affermato che le asso-ciazioni professionali, gli studi as-sociati e le società semplici eser-centi attività di lavoro autonomosono sempre soggetti aIrap, indi-pendentemente dalla strutturaorganizzativa della quale si avval-gono per l'esercizio dell'attività.

Così, richiamando nelle moti-vazioni dell'atto impositivo il ra-gionamento dei giudici di legitti-mità, l'agenzia delle Entrate de-terminailvàlore dellaproduzionenetta degli studi associati, accer-tando di conseguenzal'Irap dovu -ta, i relativi interessi e le sanzioniper infedele dichiarazione (pari al9oa%o dell'imposta dovuta).

Ovviamente, la questione è as-sai rilevante giacché numerosi so-no quegli studi associati che, in as-senza di un'autonoma organizza-zione di strutture e mezzi e di red-diti derivanti dal solo lavoroprofessionale, non hanno versato

l'Irap in forza del precedente

orientamento giurisprudenziale

di legittimità. In tal caso, diverse

possono essere le strategie difen-

sive che si possono approntare,

anche se tutte in salita.

t, infatti, possibile presentareinnanzitutto un'istanza di accer-tamento con adesione per tentaredi ottenere una rideterminazionepiù bassa del valore della produ-zione da assoggettare alrap.Intalcaso, attraverso una memoria, oc-correrà dimostrare che lo studioassociato non ha sostenuto alcuncosto per il personale dipendentee che il reddito conseguito e di-chiarato è derivato esclusiva-mente dall'attività professionalesvolta dai singoli professionisti enon dalla struttura (immobili,mobili, macchinari e così via).

Qualora l'adesione non vada abuon fine, rimarrebbe comunquela possibilità di impugnare l'attoimpositivo al fine di non renderlodefinitivo nel caso diun eventualeripensamento daparte dei giudicidi legittimità.

In tal caso, occorrerà contesta-re, in diritto, l'erroneità dell'accer-tamento, da un lato evidenziandoche lo svolgimento di attività pro-fessionale in forma associata rap-presenta una mera presunzionedell'esistenza di un'autonoma or-ganizzazione e, dall'altro richia-mando la prevalente giurispru-denza di legittimità che ammettecomunque lapossibilità in capo al

contribuente di fornire la provacontraria. Anche nel caso di eser-cizio dell'attività informa associa-ta,vi è, infatti, esclusione dalrap seil reddito dichiarato deriva esclu-sivamente dal lavoro professio-nale svolto dai singoli associati enon è stato potenziato e derivatodalla struttura (tra le altre, CorteCassazione, sentenze n.1662/2015, n. 4578/2015 e n.27007/2014). Nel merito, invece,occorrerà dimostrare la carenzadel requisito dell'autonoma orga-nizzazione. In particolare, ancheattraverso la presentazione di bi-lanci, occorrerà dimostrare che lostudio associato non ha sostenutoalcuncostoper H personaledipen-dente e che il reddito è stato conse-guito esclusivamente conl'eserci-zio dell'attività dei singoli profes-sionisti.Atalfine, potrebbe essereutile far rilevare ad esempio chetra i componenti positivi del red-dito dello studio sono stati conteg-giati esclusivamente i compensiderivanti da incarichi di compo-nenti del collegio sindacale c/odallo svolgimento di altre attivitàstrettamente personaliebasate sumandati fiduciari. Infine, in viameramente subordinata potreb-be comunque essere opportunochiedere, in sede di ricorso, la di-sapplicazione delle sanzioni perobiettive condizioni di incertezzadella norma ai sensi dell'articolo 6del Dlgs. n.472/1997.

C) RIP RODO ZIO NF RISERVATA

Irap Pagina 11

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Divieto di af fi,darrten.t.o a trat.tativaprivat.a nelle linee gnída Anac all Csarrv delparlarnento

Servizi non S Ostltl:11 J1 1, 111 garaS tazion i appaltanti obbligate a consultare il mercato

Pagina a curaDI ANDREA MASCOLINI

ietato affidare a tratta-tiva privata un appaltoper forniture e serviziinfungibili (non sosti-

tuibili) perché di proprietà diun solo operatore economico;necessario sondare sempre ilmercato e dare conto nella mo-tivazione dell'esito dell'indaginedi mercato. Sono questi alcunidei contenuti delle linee guidaapprovate dall'Autorità nazio-nale anticorruzione (Anac) etrasmesse alle commissioniparlamentari per il parere (an-corché non prescritto).

Le linee guida dell'Auto-rità nascono dall'esigenza ditenere sotto controllo una ti-pologia di affidamenti conno-tati dall'esistenza di privative,dall'infungibilità dei prodotti oservizi da acquistare, dai costieccessivi che potrebbero deri-vare dal cambio di fornitore.Tutte situazioni che si veri-ficano soprattutto nel settoresanitario, in quello delle ac-quisizioni di servizi e fornitureinformatiche, di servizi di ma-nutenzione e nel campo degliacquisti di materiali di consu-mo per determinate forniture-macchinari; una parte di quelmercato (procedure negoziatesenza bando di gara) che vale,dice la stessa Anac, 15 miliardidi euro (nel 2014), e che riguar-da soprattutto le forniture.

enunciate nel Codice ed è con-sentita soltanto in caso di in-fungibilità del bene, l'Autoritàha chiarito che da un puntodi vista giuridico ed economi-co, i concetti di infungibilità edesclusività non sono sinonimi.L'esclusiva attiene all'esisten-za di privative industriali,mentre un bene o servizio èinfungibile se è l'unico che puògarantire il soddisfacimento diun certo bisogno. L'infungibi-lità può essere dovuta all'esi-stenza di privative industrialiovvero essere la conseguenzadi scelte razionali del cliente odei comportamenti del forni-tore; l'effetto finale è comun-que un restringimento dellaconcorrenza, con condizioni diacquisto meno favorevoli perl'utente.

L'Anac ha chiarito chenon esiste una soluzioneunica per prevenire e supe-rare fenomeni di infungibi-lità , ma è necessario procederecaso per caso al fine di trovaresoluzioni in grado di favorirela trasparenza, la non discri-minazione e l'effettiva concor-renza nel mercato.

Una volta individuata lafattispecie , la linea guidaaffronta il tema dell'affi-damento e invita le stazio-ni appaltanti a procedere adun'attenta programmazione eprogettazione dei propri fabbi-sogni così da prevenire le con-seguenze negative derivanti daacquisti effettuati per beni oservizi ritenuti infungibili mache poi non lo sono.

Necessarie , poi, le con-sultazioni preliminari dimercato che devono esseresvolte in ossequio ai princi-pi di trasparenza e massimapartecipazione, al fine di nonfalsare la concorrenza e i cuirisultati devono essere riporta-ti nella determina a contrarre.Per quel che riguarda il rischiodi rimanere legati ad un unicofornitore (c.s. lock-in) l'Anacsuggerisce alle stazioni appal-tanti di prevedere che un sin-golo affidamento possa essereassegnato a due o più fornito-ri (multi-sourcing); oppure diagire sulle specifiche tecniche,mediante gare su standard enon su sistemi prioritari.

Lo schema della determi-nazione, da adottare ai sen-si dell'articolo 213, comma 2,del decreto 50/2016, riguardaquindi procedure che hanno adoggetto beni o servizi infungi-bili perché, a causa di ragionidi tipo tecnico odi privativa in-dustriale, non esistono possibi-li sostituti degli stessi, oppurea causa di decisioni passateda parte del contraente che lovincolano nei comportamentifuturi o, infine, a seguito didecisioni strategiche da partedell'operatore economico.

Premesso che l'appli-cazione delle procedurenegoziate senza bando digara costituisce una derogaalle procedure di affidamento

Linee guida Anac Pagina 12

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Il test ha confermato (fra le polemiche di chi si oppone al progetto) la necessità di soluzioni contro l'accumulo di depositi sottomarini

La sabbia rallenta le dighe del MoseVENEZIA

L'accumulo di sabbia non

era occasionale ma è unproble-ma strutturale da risolvere conun aumento dei costi: a questo ègiunto fra polemiche e conte-stazioni il nuovo test condottodal Consorzio Venezia Nuovasulle paratoie del Mose, la digamobile che difenderà Veneziadall'acqua alta e dal solleva-mento del mare prodotto daicambiamenti climatici.

Il Mose, dopo le inchieste chedue anni fa hanno azzerato e por-

tato aprocesso il vertice del con-sorzio, è in fase di completamen-to sotto la guida di tre commissa-ri nominati dallo Stato sotto ilcontrollo della magistratura edell'Autorità anti-orruzione di

Continua il processoper le tangenti sull'operamentre l'attenzione tornaal progetto di separareMestre da Venezia

Raffaele Cantone. Secondo ilcronoprogramma, sarà prontonell'estate 2018. Consisterà diquattro serie di paratoie mobiliche alzandosi chiuderanno fuoridalla laguna l'acqua alta. La pri-ma delle quattro dighe mobili ègià s tata montata (fra Punta Sab-bioni e il Baccàn) e una seconda èin allestimento (Malamocco).

I problemi del testLa diga già costruita è stata alza-ta per sperimentarne il funzio-namento e ha confermato che

trattiene l'acqua alta però haconfermato anche i problemi ri-levati in un test precedente. Inparticolare, la sabbia del fondotrafila nei basamenti e quando,dopo l'uso,leparatoie sono statefatte scendere a riposo negli al-loggiamenti sottomarini, alcunedi queste non si sono richiuseperfettamente. Della quaranti-na di enormi elementi d'acciaio,alcuni sono rimastifuori allinea-mento di qualche centimetro acausa della sabbia che era entra-ta nell'alloggiamento.

Contestazioni e costi1 contestatori del progetto hannogioito: su alcuni giornali locali esui sitiweb di opposizione alMo-se è stato titolato che iltest è falli-to e che le dighe non funzionano.

Il problema si era già manife-stato, e quindi il nuovo test hachiarito che il fenomeno non èoccasionale ma ricorrente: aogni utilizzo sarà necessariopulire dalla sabbia gli alloggia-menti sottomarini, con un au-mento dei costi. Secondo i tec-nici, il test ha avuto «esito sod-disfacente dal punto di vistadell'operatività del sistema edelle indagini eseguite», cioè ilrilievo batimetrico con tecno-

logia di dettaglio e il prelievo dicampioni di sedimenti.

Il processo tangentiIeri intanto è continuato il pro-cesso per le tangenti. L'inchiestaMose, con le tangenti, i fondi ne-ri, gli arresti e gli indagati eccel-lenti tra Veneto e Lombardia, èstata sottovalutata, secondo ilgrande accusatore PiergiorgioBaita (ex amministratore dele-gato della Mantovani, una delleaziende socie del Consorzio Ve-nezia Nuova) perché «non è uncaso locale. Tutto parte daRomaperché la salvaguardia di Vene-zia è un caso nazionale». Baita loha detto ieri mattina uscendodall'aula del Tribunale di Vene-zia, al termine del controesamedel processo.

Il referendum VenexitE intanto ieri a Venezia è conti-nuato il dibattito sull'ipotesi Ve-nexit, cioè l'ennesimo referen-dumper separare Mestre dal Co-mune di Venezia. Potrebbe esse-re il quinto; le consultazioni dal'79 al 2003 hanno dato sempreesito negativo. Dopo il via liberadella Regione alla consultazio-ne, ieri il consiglio comunale diVenezia ha respinto il progettodi voto in autunno.

J.G.ORI PRO DI ZIO NE RISERVATA

Mose Pagina 13

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Investimenti mollaprincipale della crescitaRossetta Bocciarelli

na condizione necessariaper irrobustire la crescitaè rappresentata dagli in-

vestimenti, privati epubblici, che«sono la cerniera fra la domandadi oggi el'offerta didomani». Sesivuole sfuggire alla trappola dellabassa crescita (per cui la crescitapotenziale si abbassa, si riducel'aumento effettivo del prodottoequindi calaulteriormentelo svi-luppo potenziale, in una spirale alribasso) occorre puntare su que-stavariabile.A ribadirlo ieri è sta-to, nel corso della discussione sulrapporto del CsC, l'economistadella Banca d'Italia Stefano Sivie-ro,cheharicordato comegli inve-stimenti, pur previsti in aumentodalle imprese, oggi siano un pun-to al di sotto della media storica.Siviero ha anche sottolineato chealcuni degli strumenti identifica-ti dal governo, come il superam-mortamento, si sono rivelate effi-caci e stanno funzionando.

Il rapporto del Centro studichiarisce inoltre che alle impreseitaliane non fa certo difetto lapro-pensione a investire: il tasso di in-vestimento (ossia acquisti dimacchinari e attrezzature in %del valore aggiunto) del manifat-turiero in tali beni è in Italia di ol-tre il 14% contro l'8,5° O in Germa-nia e i1 7° o in Francia e Spagna. Mal'accumulazione risente negati-vamente delle prospettive della

domanda attesa. Se ci si aspettauna domanda più bassa, gli inve-stimenti non si fanno. Negli ulti-mi mesi ci sono stati molti timorisugli effetti della Brexit che, perfortuna, per ora non si sono rea-lizzati: semmai, è stato osservatoieri, i tassi sono scesi, grazie allapolitica monetaria decisa a Fran-coforte. Invece si sono rivelatepeggiori delprevisto le prospetti-ve del commercio mondiale.

Un altro elemento che incidemoltissimo è l'incertezza. E non èche in questo momento i rischigeopolitici scarseggino, insiemeall'incertezza sull'esito delle nu-merose elezioni in programmasulle due sponde dell'Atlantico;senza contare le condizioni di ac-cesso al credito non particolar-mente agevoli.

Se il rilancio degli investimen-ti, pubblici e privati, è la cura perrilanciare la domanda e sostene-re la competitività, non bisognadimenticare, sostiene il CsC, co-me resti essenziale migliorare labassa dinamica della produttivi-tà, causa principale della lentacrescita ital iana. Sudi essa, spiegailrapporto,possono agire diversepolitiche, tra le quali un ruolo es-senziale spetta alla necessità difar corrispondere gli aumenti re-tributivi agli aumenti diprodutti-vità, con il decentramento dellacontrattazione.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Produttività piatta in Italia

Italia, produttività oraria del lavoro, totale economia. Indici 2000=100

Germania - Spagna Francia

120................Italia

'00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16

Nota: 2016 1° semestre Fonte: elaborazioni a stirpe Csc su dati Eurostat

Obiettivo Crescita Pagina 14

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E uua delle uovitfl del uuovo Codice dell arnrrrínistra ione digitale varato dal governo

Versare alla p.a . sarà sempliceGrazie al sistema di pagamenti elettronici PagoPa

DI ANGELO POZZEBON

ED ENZO Buso

el processo avviatoda tempo per unariforma «in digitale»della pubblica ammi-

nistrazione è stato aggiunto,di recente, un nuovo tassello:il 10 agosto 2016 il consigliodei ministri ha approvato inesame definitivo il decretolegislativo che definisce lenorme di attuazione per lemodifiche al Codice dell'am-ministrazione digitale. Sitratta dell'ok definitivo alnuovo Cad che porterà, perusare l'espressione adotta-ta nel comunicato ufficialedel cdm, un «cambiamentostrutturale» del rapporto tracittadini e pubblica ammini-strazione. Per poter interagi-re con la p.a. ogni cittadinosarà dotato di due strumentidigitali che lo identifiche-ranno in modo univoco: unaidentità digitale (Spid), chetramite accesso protetto lofarà accedere ai servizi ero-gati in rete dalle p.a., e undomicilio digitale, vale a direun indirizzo on line dove po-ter essere raggiunto, quandonecessario, dalle p.a.

Le strade del cittadino equella della p.a. hanno smes-so di essere due paralleledestinate a non incontrarsie sempre nuovi strumentivengono realizzati per gesti-re i flussi di informazioni trai due attori co-protagonisti diquesta storia.

Un altro esempio in questadirezione è il Sistema per ipagamenti elettronici verso le

pubbliche amministrazioni, ilcosiddetto PagoP.a., che tuttigli enti pubblici dovranno at-tivare entro la fine del 2016.L'adesione formale da partedelle p.a. alla nuova piatta-forma dei pagamenti è giàavvenuta, o per lo meno sa-rebbe dovuta avvenire, entroil 31 dicembre 2015 in mododa avere a disposizione unanno di tempo, fino a dicem-bre 2016 appunto, per rende-re operativi i primi servizi dipagamento gestiti tramite ilPagoP. a.

Si tratta di un progettoambizioso e impegnativo, per

attuare il quale l'Agenzia perl'Italia digitale (Agid) ha re-alizzato una specifica infra-struttura tecnologica pubbli-ca, il Nodo dei pagamenti-Spc,che sarà la strada attraversola quale transiteranno i flus-si dei pagamenti elettroniciinviati dai cittadini alle p.a.e presi in carico dai gesto-ri accreditati dei servizi dipagamento, principalmentebanche e istituti di credito.

Due sono le tipologie diincassi gestibili tramite Pa-goPa. Sono possibili sia i pa-gamenti spontanei, per i qualiil cittadino si attiva in modoautonomo effettuando unversamento a favore di unaPubblica amministrazione(ad esempio, per pagare il tra-sporto scolastico, una multao un contributo di costruzio-ne) sia i pagamenti su avvisoinviato dall'ente (Tari/Tares,acquedotto ecc.).

Le imprese e i cittadiniutilizzatori della piattaformaPagoPa potranno avvalersi divari canali di pagamento: ilpagamento sarà effettuatoprincipalmente tramite il sito

web della p.a. o attraverso lestrutture messe a disposizio-ne dalle banche accreditatenel nodo PagoPa (Sportellifisici, Atm).

Per i cittadini il metodo dipagamento tramite PagoPadarà garanzia sulla correttez-za degli importi da pagare ela sicurezza di una ricevutaimmediata della transazio-ne effettuata; inoltre restaa discrezione dell'utente lascelta del prestatore del ser-vizio di pagamento (la banca)da utilizzare così come dellostrumento di pagamento daadottare. Anche per la p.a. ilsistema PagoPa si traduce inuna serie di vantaggi, bastipensare alla velocizzazionenella riscossione degli incas-si con gli esiti in tempo realeo alle riconciliazioni che ven-gono effettuate in modo au-tomatico.

Per non rendere troppoonerosa l'attivazione dei ser-vizi di incasso, le singole p.a.saranno libere di sceglierequali pagamenti far transita-re tramite il sistema PagoPain base agli specifici obiettivi

che si daranno e alla risorsedisponibili per l'attuazionedel progetto.

A questo proposito l'entepuò affidarsi a società spe-cializzate per essere suppor-tato nell'adesione al sistemaPagoPa e nell'attivazione deiservizi di incasso, comprese leincombenze tecnico-funziona-li. Inoltre, in un periodo di ri-dotta disponibilità economica,gli enti possono minimizzarei costi di avviamento e impo-stazione del sistema di paga-mento, integrando nei proprisiti soluzioni già sviluppate.Alcune società infatti offronogratuitamente le componentitecnologiche per la connessio-ne all'infrastruttura del Nododei pagamenti e l'attivazionedei servizi di incasso. I costi,in questo caso, sono legati aduna percentuale delle transa-zioni reali che avvengono nelNodo. Si tratta quindi di unnotevole vantaggio per l'enteche può usufruire di una so-luzione PagoPa a costi mini-mi, liberandosi da ogni oneredi impianto o investimentostrutturale.

PA Digitale Pagina 15

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Dure sentinella contro i falli entiIl Dure, Documento unico di regola- prestazione pensionistica , ndr), dà al

rità contributiva , in veste di «sentinel - dipendente la possibilità di comunica-la», per evitare che le imprese scivolino re all 'Inps se c'è qualcosa non va», ha( inesorabilmente) verso il fallimento , puntualizzato Boeri.dando alla banca dati dell 'Inps La stretta collabo-un ruolo basilare nel segnala - razione fra i commer-re un 'allerta agli Organismi di cialisti e la pubblicacomposizione della crisi ( Occ), amministrazione si staqualora «l'Istituto riscontrasse caratterizzando permancati versamenti di importo costanti passi in avan-rilevante rispetto alla dimensio - ; ti, hanno poi tenuto ane aziendale». sottolineare il diretto-

E la proposta formulata ieri re dell 'Ispettorato na-pomeriggio dal Consiglio nazio - zionale del lavoro, Pa-—0nale dei commercialisti , duran - olo Pennesi (e propriote il convegno dell 'area lavoro ieri mattina , ha riferitodella categoria a Roma , grazie alla platea, si è tenutoalla quale , ha messo in luce il il primo consiglio dipresidente Gerardo Longobar- amministrazione delladi insieme al consigliere Vito Jacono, nuova Agenzia ispettiva ) il vicario del-potrebbero esser evidenziate «con con- la direzione centrale Rapporto assicu-gruo anticipo » informazioni importan - rativo dell 'Inail Alfredo Nicifero e lati su eventuali situazioni di difficoltà responsabile della direzione centraledi una realtà produttiva che, per delle Entrate dell'Inesesempio , sta omettendo di ver- Gabriella Di Michele.sare i contributi previdenziali In mattinata , infine,dei suoi dipendenti da un de- era stato il ministro delterminato lasso di tempo . L'idea welfare Giuliano Polettiha incassato immediatamente il a lanciare l'appello allaplauso del numero uno dell'Inps, categoria (che contaTito Boeri, che ha replicato ai 118 . 000 iscritti , di cuiprofessionisti snieLlando come noco meno di 20.000l'Istituto abbia «tutto l'interes- ¢ si occupano di materiase di salvare le imprese sane, lavoristica per oltreaiutando e assistendo quelle che 860.000 aziende ): «Capi-hanno prospettive di uscire dal- sco che un 'impresa ten-ie irregolarità contributive»; la da a cercare scorciatoie,richiesta, pertanto , ha aggiunto, perché i vincoli son tanti«è perfettamente coerente con il nostro e pesanti», ma «i piccoli escamotage nonlavoro». E «già la stessa busta arancione sono giustificabili », ha detto . E Longo-(lo strumento che consente di simulare bardi ha ribattuto : i commercialisti com-e conteggiare online, attraverso il sito battono già «le poche mele marce».dell 'Istituto , l'ammontare della futura Simona D 'Alessio

Previdenza Pagina 16

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DOMANDE IL 4/10'9 1Sicurezza 9. . .Giulia-

• 0 ,9 0 •

La regione Friuli -Venezia Giulia ha stan-ziato 2 milioni di euro a valere sul Pianoregionale della sicurezza stradale . Il bandoè rivolto ai comuni e finanzia la messa insicurezza dei punti critici . Questi possonoessere relativi alle strade comunali e agliattraversamenti delle strade provinciali,regionali e statali entro i centri abitati ealla messa in sicurezza delle utenze debolisulla base dei dati d'incidentalità del cen-tro di monitoraggio della sicurezza stra-dale. Il bando è finalizzato a interveniresulle situazioni critiche della rete stradaleclassificate in ordine all'incidentalità, allapresenza di percorsi ciclopedonali dellestrade comunali e delle traverse urbanedi strade regionali e provinciali. Il comunepotrà candidare una sola proposta relati-va a una specifica intersezione . Ai singolicomuni possono essere associati in parte-nariato altri organismi , pubblici o privati,interessati al miglioramento della sicurez-za stradale , che partecipano direttamentealla definizione e attuazione della propostadi intervento e contribuiscono ad attuarlae a sostenerne gli oneri . L'entità massimadel cofinanziamento, compresa la proget-tazione e le quote massime di cofinanzia-mento ammontano al 50% fino a 500 milaeuro per i comuni capoluogo di provinciae al 70% con un massimo di 600 mila europer gli altri comuni . Le domande, firmatedal sindaco o da un suo delegato che abbiai poteri per impegnare l'amministrazionecomunale, dovranno pervenire presso l'Uf-ficio protocollo della direzione centraleinfrastrutture e territorio della regioneFriuli -Venezia Giulia in busta chiusa entroil 4 ottobre 2016.

Sicurezza stradale Pagina 17

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msParmi 9

2 ,2Francesco Petrucci

La Lombardia spingesull'efficientamentoenergetico delle Pmi . È stato,infatti, approvato un bandoregionale con decretodirettoriale 8 settembre 2016,n. 8675 (Bur 13 settembre 2016,n. 37) in base del decretolegislativo 102/2014 edall'avviso pubblico del Mise12 maggio 2015 chedisciplinano i programmi dicofinanziamento Stato-Regioni per aiutare le Pmi arealizzare diagnosienergetiche o sistemi digestione dell'energia conformialla norma Iso 50001. Se per legrandi imprese fare la diagnosienergetica è un obbligo dilegge, per le Pmi è attivitàvolontaria ma che può aiutarel'impresa a migliorare gli usidell'energia nei suoi processiproduttivi, ridurre i consumi e

diventare più competitiva.Il bando lombardo stanzia

risorse pari a 2.271.132 euro dicui il Sodo regionali e il 5o%statali. Le spese ammissibilimassime al netto di Iva sonopari a 10.000 euro per ciascunadiagnosi energetica e 20.000euro per ciascuna adozionedel sistema digestionedell'energia conforme allanorma Iso 5ooo1.I contributicoprono il 5o% delle speseammissibili.

Le domande vannopresentate a partire dal 28settembre 2016 per viatelematica usando il sistemainformativo "Siage"(http://www.agevolazioni.regione.lombardia.it). I contributiverranno assegnati secondol'ordine cronologico dipresentazione delle domandee fino a esaurimento dellerisorse disponibili.

Risparmio energetico Pagina 18

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Mise: avanti sulle start-up senza notaio«Unioncamere mi ha dato indicazione di

andare avanti e di applicare la normativa chefacilita la costituzione di una start-up innova-tive senza notaio; il ministero dello sviluppoeconomico ha dato lo stesso esplicito mandatoal Registro imprese»: così Leonardo Bassili-ehi, presidente della Camera di commercio diFirenze, commenta a ItaliaOggi la costituzionedella prima start-up innovativa senza notaio,nel capoluogo toscana E ha aggiunto: «Siamosoddisfatti di contribuire alla digitalizzazionee alla semplificazione del paese».

Dunque, il governo ha chiesto esplicitamen-te agli enti camerali e al Registro imprese diapplicare fino in fondo il decreto del ministerodello sviluppo economico del 17 febbraio 2016,che consente la costituzione di start-up innova-tive senza notaio e su cui pende il giudizio delTar Lazio, a seguito di un ricorso del Consiglionazionale del notariato. L'udienza, secondoquanto indicato dal giudice amministrativo(che non ha disposto alcuna sospensiva delprovvedimento), è attesa per il 15 febbraio 2017(si veda ItaliaOgggi del 31 agosto). Qualora ilricorso del Notariato dovesse essere accolto, ri-

conoscendo l'illegittimità del decreto Mise, tuttigli atti costitutivi di srl nel frattempo redat-ti e iscritti al registro imprese, risulterebbero«nulli». La nullità, tuttavia, non pregiudiche-rebbe la validità degli atti fino ad allora postiin essere dalla società (si veda ItaliaOggi delprimo settembre 2016). Tornando alla Cdc delcapoluogo toscano, ieri, con una nota, ha sotto-lineato come un'impresa abbia usufruito dellaprocedura semplificata (operativa dal 20 luglio2016), registrandosi sulla piattaforma startup,registroimprese.it. A livello nazionale, secondoquanto rivelato da Unioncamere a ItaliaOggi,sono in tutto 17 le start-up innovative costitu-ite senza notaio e iscritte al Registro impresenazionale, alla data del 10 settembre 2016. Laprima è stata costituita a Lecco, con scritturaprivata; seguono due imprese, una a Milano euna a Padova, le prime ad essere autenticate daconservatore. A livello nazionale, l'ente camera-le fiorentino, invece, ha quantificato in 6.506 lestart-up e pini innovative, complessivamentecostituite finora su tutto il territorio nazionale.Di queste, 425 in Toscana.

Luigi Chiarello

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I venture capitai investonosolo nel 5% delle startup

occoni: gli industriali nel capitale del 31% delle societàAlessandro Longo

Le startup italiane sono unmondo in cui poche di loroprendono (quasi) tuttii soldi. Ein cui solo pochissime (il5 percento) è partecipato da ventu-re capital o private equity. Dicontro, «si rileva la crescentepresenza di società industrialitra i soci, ora nel 31 per centodelle startup», nota CarmeloCennamo, docente dell'uni-versità Bocconi di Milano. Edel suo gruppo di ricercatori lostudio, per ora inedito, chemette in luce perla prima voltaquesti dati e queste caratteri-stiche, molto particolari, delmercato italiano.

Il campione sono i bilanci2014 delle 3.179 aziende regis tra-te come "startup innovative"nel registro imprese. «Ad oggi idati 2015 sono disponibili soloper 1.795 delle attuali 5 mila star-tup in registro», aggiunge Cen-namo. Nel 2014, il totale dei fi-nanziamenti raccolti (nell'an-no) dalle startup nel campione è

149 milioni di euro, 93 milioni incapitale e 56 milioni in debito,secondo lo studio Bocconi.

Certo ilvalore 2oi5 sarà diver-so, «ma quello che conta è iltrend, che resta confermato»,dice Cennamo. E cioè un ele-mento è che lamaggior parte deifinanziamenti finisce in pochestartup (nel 2o14, dei 149 milioni,l'89 per cento è andato a unquarto di loro).I195 per cento diloro ha almeno un individuo trai soci e solo il 5,1 per cento ha al-meno un venture capitai. Il 31per cento delle startup ha un'al-tra società tra i soci.

Altri punti interessantiemergono se analizziamo que-ste startup di successo (finan-ziario): la quota detenuta daiventure capital è solo del 20.3per cento in media, afronte del46.6 per cento in mano a socie-tà industriali.

Il 25 per cento delle startupche raccolgono più finanzia-menti operanel settore diattivi-tà manifatturiere, dato più alto

della media del campione. Ha inmedia nove soci e due dipen-denti, contro rispettivamentequattro e uno nel restante 75 percento. Il 43 per cento ha ottenu-to un utile nel 2014, ma in mediail risultato netto è negativo: me-no 23.420 euro. Le migliori per-formance sono delle startup chehanno un rapporto passività/at-tività tralo zero e il 5o per cento.

Altri indiziarrivano dall'ana-lisi del debito. I141.5 per centodel campione fa ricorso al debi-to bancario. Chi lo fa ha ricavi easset maggiori, più dipendenti;stesse caratteristiche dellestartup che hanno ricevuto piùfinanziamenti. Ma anche lemaggiori perdite. Anche tra lestartup che ricorrono alle ban-che c'è una maggiore presenzadi società industriali nell'azio-nariato (con un peso del 46.2per cento in media, contro il 26per cento nelle altre aziende,quelle che nonhanno debito).Il32 per cento di queste startupopera nel settore delle attività

manifatturiere (contro uname-dia del 18 per cento).

Insomma, «sembra che leaziende meglio integrate con iltessuto industriale italiano, cheè in buona parte manifatturiero,riesce a raccogliere più finan-ziamenti e supporto dalle ban-che; ha maggiori ricavi e assetpiù forti», riassume Cennamo.Si conferma il bisogno di foca-lizzare, ancora di più, la strate-giagovernativastartup sulle ca-ratteristiche del made in Italy,senza farsi influenzare dalle ca-ratteristiche di altri- più impor-tanti- mercati esteri (molto piùdipendenti dagli investimentiventure). «Bisogna creare unponte più forte trai due mondi,le società industriali tradiziona-li e le startup innovative», diceCennamo. Ci sarà probabil-mente anche questo nel pianoIndustry 4.0 che il ministerodello Sviluppo economico pre-senterà la prossima settimana.

startup @i lso le24ore. comVa RI P RODD lION RISE RVAIA

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Gli investimenti nel mondo startup

DAL 2002 AL 2015 GLI INVESTIMENTI NELLE STARTUPDati Aifi in milioni di euro e numero di operazionizoo..................................................................................................................................................................................... .

Numero di operazioni

150- Ammontare (milioni di €)

115

I NUMERI

Il totale dei finanziamentiraccolti (nell'anno)dalle startup nel campione

Capitale Debito

dei 129 milioni è andatoa un quarto delle startup

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

La quota detenuta dai venturecapitai in media , a frontedel 46,6% in mano a societàindustriali

Fonte: AIFIPwC

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Palazzo Chigi ha aperto un canale dedicato per il terremoto in Centro Italia del 24 agosto

Sisma, aiuti al Servizio civileFondi per progetti dedicati a sostenere le popolazion i*

Pagina a curaDI MASSIMILIANo FINALI

-focalizzato sugli aiutidelle aree terremotateil bando nazionale 2017per l'attuazione dei pro-

getti di servizio civile. A fiancodel normale canale di finanzia-mento dei progetti nazionali,il dipartimento della gioventùe del Servizio civile nazionalepresso la presidenza del con-siglio dei ministri ha infattiaperto un canale dedicato perraccogliere progetti di serviziocivile strettamente legati alterremoto del 24 agosto 2016.La scadenza per presentareprogetti è fissata al 17 ottobre2016.

Manifestazioni di interes-se per le aree terremotate

Possono accedere ai fondi glienti iscritti all'Albo nazionaleed agli albi delle regioni e delleprovince autonome, aventi sedidi attuazione progetto nelleprovince colpite dal sisma. Glienti accreditati possono inviaremanifestazioni d'interesse perla realizzazione di progetti diservizio civile nazionale nellearee terremotate, fi-nalizzati alla ripresadella vita civile dellecomunità colpite ea favorire il ritornodelle popolazioni alla«normalità».

Nelle manifesta-zioni d'interessedovranno essereindicate le localitàove si prevede di in-tervenire, le attivitàda effettuare coerenti con lefinalità innanzi individuate,gli eventuali enti in co-pro-gettazione, con l'indicazionedell'ente capofila, il numero in-dicativo dei volontari da coin-volgere nei singoli interventi.Il dipartimento, con successivoavviso, comunicherà i tempi ele modalità di presentazionedei progetti esecutivi. L'avvisosarà comunque rivolto esclu-sivamente agli enti che hannopresentato la manifestazionedi interesse.

Bando standard per iprogetti non legati al ter-remoto

Gli enti di servizio civileiscritti all'albo nazionale e agli

albi regionali e delle provinceautonome possono presentareprogetti di servizio civile nazio-nale da realizzarsi in Italia eall'estero, da finanziare con lerisorse relative all'anno 2017.Gli enti iscritti nell'albo na-zionale devono far pervenirei progetti esclusivamente aldipartimento della gioventùe del servizio civile nazionale.Gli enti iscritti agli albi regio-nali e delle province autonomedevono far pervenire i progettiesclusivamente alle regioni ealle province autonome dovesono dislocate le sedi di attua-zione dei progetti presentati.

I progetti di Servizio civi-le nazionale da realizzarsi

all'estero devonopervenire esclu-sivamente al di-partimento, indi-pendentementedall'albo al qualesono iscritti gli entiche li presentano.I progetti possonoriguardare l'assi-stenza alle perso-ne, la protezionecivile, l'ambiente,

il patrimonio artistico e cultu-rale, l'educazione.

Domande e manifestazio-ne di interesse entro il 17ottobre 2016

Gli enti iscritti all'albo nazio-nale e agli albi regionali e delleprovince autonome devono farpervenire i progetti entro e nonoltre le ore 14,00 del 17 ottobre2016. L'istanza di presentazio-ne dei progetti deve essere fir-mata digitalmente dal legalerappresentante dell'ente o dalresponsabile del servizio civi-le nazionale indicati in sede diaccreditamento e trasmessavia Pec al dipartimento o alleregioni e province autonome.

Necessario essere accre-

______________________________

ditatiLa presentazione di proget-

ti di servizio civile è riservataad enti accreditati. Possonocomunque iscriversi agli albigli enti pubblici e privati qua-li ministeri, altri organi dellapubblica amministrazione,comuni, università, associa-zioni non governative (ong),ordini religiosi, organizzazioninon profit, cooperative e altri.Nell'albo nazionale possonoessere iscritti gli enti con sedidi attuazione di progetto in piùdi quattro regioni, indipenden-temente dal numero delle sedidi attuazione all'estero.

Nell'albo regionale o dellaprovincia autonoma possonoessere iscritti gli enti di ser-vizio civile nazionale con sedelegale nella regione/provinciaautonoma presso la quale vie-ne chiesto l'accreditamento eche abbiano sedi di attuazionedi progetto in non più di altretre regioni d'Italia. L'accredita-mento resterà sempre aperto e,pertanto, le istanze potrannoessere presentate in qualsiasidata senza alcun vincolo tem-porale.

Sisma Pagina 22

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Una sentenza della (.Porte di giustizia esonera dalla responsabilità i liberi esercizi

Diritto d'autore, negozianti salviIl gestore che offre il i- non paga violazioni dei clienti

DI PAOLO BOzzAccm

eno rischi di re-sponsabilità perviolazione del dirit-to d'autore per chi

offre servizi di wi-fi. A patto cheil servizio sia protetto da pas-sword. La Corte Ue di giustiziaha emesso ieri la sentenza n.99/2016 per la causa 0484/14tra il gestore di un negozio dimateriali audio e d'illumina-zione (Tobias Mc Fadden) ela Sony Music EntertainmentGermany, e ha stabilito che «ilgestore di un negozio che offregratuitamente al pubblico unarete wi-fi non è responsabiledelle violazioni dei diritti d'au-tore commesse da un utente».La controversia nasce nel 2010,quando grazie alla rete inter-net a libero accesso del negozioè stata scaricata della musicadal sito di vendita online del-la Sony. La Corte ha precisatoche «tuttavia a tale gestore puòessere imposto di proteggerela propria rete mediante unapassword, allo scopo di porre

termine a queste violazioni oprevenirle». Con questa deci-sione Lussemburgo ha preci-sato i contorni della direttivaUe sul commercio elettronico,ai sensi della quale «mettereuna rete wi-fi a disposizionedel pubblico gratuitamente alfine di attirare l'attenzione deipotenziali clienti sui prodotti oservizi di un negozio costituisceun servizio della società dell'in-formazione». E dunque «nonpuò sorgere alcuna responsa-bilità di un prestatore come ilMc Fadden». Così il titolare didiritti d'autore (in questo casola Sony) «non può chiedere alprestatore un risarcimento peril motivo che tale rete è statautilizzata da terzi in violazionedei suoi diritti». La direttiva2000/31 esclude infatti respon-sabilità dei prestatori inter-mediari per un'attività illecitainiziata da un terzo, anche nelcaso di prestazione di «semplicetrasporto» («mere conduit») diinformazioni. Ma pone tre con-dizioni: il prestatore non devedare origine alla trasmissione,selezionare il destinatario del-la trasmissione o modificarele informazioni trasmesse. Lostesso provvedimento non ostaa che «il titolare di diritti chie-da a un'autorità o a un organo

giurisdizionale nazionale diordinare al prestatore di porrefine a ogni violazioni dei dirit-ti d'autore commessa dai suoiclienti o prevenire violazionisimili». Per questo la Corte hastabilito che Mc Fadden pro-

tegga la connessione a inter-net mediante una password.Ciò «realizza un equilibrio trai diritti di proprietà intellet-tuale, da un lato, e dall'altro ildiritto alla libertà d'impresa deifornitori di accesso e il dirittoalla libertà d'informazione degliutenti della rete». Per ulterioriinformazioni è possibile con-sultare il testo integrale dellasentenza all'indirizzo InternethttpJ/curia. europa.eu.

Diritto d'autore Pagina 23

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La spesa dell'Italia resta bassa ma i dati non contengono l'effetto «buona scuola» - Università in ritardo: pochi laureati e borse di studio limitate

Ocse: l'istruzione tecnica crea meno disoccupatidi Alessia Tripodi

- giovani italiani che escono dagliistituti tecnici e professionali han-no più opportunità lavorative deicolleghi degli altri paesi. Lo rivela

l'Ocse nell'edizione 2016 del consuetorapporto «Education at a glance», cheogni anno mette a confronto i sistemieducativi di 35 Paesi. E per l'Italia scattauna fotografia tutt'altro che rosea: spe-sa pubblica per l'istruzione tra le piùbasse dell'area, record di professori an-ziani e di Neet, cioè di giovani che nonstudiano e non lavorano, poche matri-cole, lauree che "rendono" poco sul

mercato e borse di studio ridotte quasi aunrniraggio. C'è da dire, però, che ilrap-porto è costruito ingranparte su dati an-teriori al varo della «Buona scuola». Inprimis quelli sulla spesa complessiva.L'Ocseparla diuntaglio de114% degli in-vestimenti perl'istruzione tra il 20o8 e il

I professori italiani sono inlarga maggioranza donne (80%)e sono i più anziani tra quellidei Paesi industrializzati: quasi7 su 10 hanno più di 50 anni2013, pari a quasi il doppio del calo delPilnel periodo (-8%). Nel 2013 il nostro Pa-ese ha stanziato per tale capitolo solo il7% della spesa pubblica complessiva -contro l'li% in Ocse - percentuale piùbassa dopo l'Ungheria. Iprof italiani so-no i più anziani - quasi 7 su 1o sono ultra-cinquantenni, 8 su io sono donne - e nel-le scuole c'è un rapporto studenti/do-centi tra i più bassi dell'Ocse (nella pri-maria 12 alunni per professori, a frontedi una media di 14 negli altri Paesi).

Ma il fronte dell'istruzione tecnica èquello che, secondo l'Ocse, dà all'Italiauna marcia in più: contrariamente aquanto accade negli altri Paesi, chi pos-siede un titolo tecnico o professionalehaun tasso di disoccupazione inferiore aquello degli altri diplomati. Rispetto aiprogrammi con un indirizzo simile neglialtri Paesi, spiega ancora il rapporto, unodei vantaggi degli istituti italiani è quellodi consentire anche l'accesso all'univer-sità dopo il titolo.

Ma i (pochi) che si affacciano al-l'università debbono fare i conti conun quadro piuttosto problematico. In-tanto, il tasso di ingresso nei corsitriennali è del 37%, contro una mediaOcse del 59 per cento. Una scarsa at-trattività dovuta probabilmente, diceil rapporto, a un tasso di occupazione

per i laureati 25-34enni che nel nostroPaesenonsuperail 62%, afronte diunamedia Ocse dell'83 per cento. Infatti iltasso di rendimento della laurea inIta-lia - calcolato sulla base dei costi perconseguire il titolo, i mancati guada-gni rispetto a chi è entrato prima nelmercato del lavoro e i benefici in ter-mini di retribuzione - è fermo al 9%,mentre in Ocse arriva al 14 per cento.

Nonva meglio sul fronte del diritto al-lo studio: secondo i dati l'8o% degli uni-versitari non riceve alcun tipo di aiuto fi-nanziario per le tasse d'iscrizione e ap-pena uno su cinque ha una borsa di stu-dio, nonostante il livello delle tasse siatra i più alti dell'area Ocse. Forse (an-che) per questo inItalia solo i118% dei25-64enni è laureato, mentre la media Ocseè del 35 per cento.

OC RI PROOOZIONE RISERVATA

Rapporto Educatio at glance 2016 Pagina 24

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Il piano di lavoro peri I prossimo anno del programma quadro per ricerca e innovazione

Horizon, il 2017 vale 8,5 miliardiPubblicato lo schema delle call: si va dall'ict all'energia ai trasporti

Maria Adele Cerizza

Nei prossimi mesi andranno ascadenza gli ultimi inviti a pre-sentare progetti relativi al 2o16 e-grazie allapubblicazione dapar-te della Commissione europeadellaversione definitiva della an-nualità2o17 delprogrammadila-voro Horizon 2020 - sono ai na-stri di partenza i nuovi inviti per ilprossimo anno, dotati di un bud-get complessivo paria 8,5 miliardidi curo. Con l'approvazione dellaversione aggiornata del Pro-gramma di lavoro 2017 è disponi-bile lo schema degli inviti e i ri-spettivi importi assegnati relativiai tre ipilastri del programma: ec-cellenza scientifica, leadershipindustriale, sfide della società.

Come è noto i destinatari deifi-

nanziamenti Horizon 2020 sono

inlineaprioritariaimprese,istitu-

ti di ricerca, università, enti na-

zionali e locali e ad un progetto

devono partecipare almeno tre

persone giuridiche indipendenti

stabilite in tre diversi StatiUe o in

un Paese associato in partenaria-

to tra di loro. Le modalità di finan-

ziamento rimborsano rispettiva-

mente il ioo0ao per progetti di ri-

cerca e innovazione (Ria) ed il

70% (la) per azioni innovative.

Nell'ambito del pilastro "sfidedellasocietà" digrande attualitàiltema "salute,benessere e cambia-mento demografico" che finan-zierà progetti relativi alla med ici-n a personalizzata, con l'obiettivodi aiutare l'Europa ad affrontarel'invecchiamento della popola-zione e tutti i problemi sociali chederivano dalle malattie croniche.Nell'ambito del tema" società in-clusive, innovative e riflessive",l'obiettivo prioritario è quello diridurre le disuguaglianze, punta-re ad una crescitapiù inclusiva c apromuovere uno spazio pubblicoe culturale europeo.

Sempre quadro del pilastro"sfide della società" per i temi"energia sicura, pulita ed efficien-te" verranno finanziati progettinel campo dell'energia a bassaemissione di carbonio e delle cittàintelligenti e sostenibili . Perquanto riguarda l' "azione per ilclima, ambiente, efficienza dellerisorse e materie prime" le tema-tiche prioritarie riguardano

l'economiaverde e industria2o2onell'economia circolare. Tra lepriorità per il 2017 figurano solu-zioni innovative nel settore del-l'acqua; sviluppo di batterie al li-tio di nuovagenerazione; più fles-sibilità della rete energetica perintegrare una quota crescentedelle fonti rinnovabili.

Gli inviti di prossima aperturanel quadro del pilastro "leader-ship industriale" peri settori "te c-nologie dell'informazione e co-municazione (Ict)" riguarderan-no una ampia ros a di tematiche: larobotica, agli appalti elettronici einternet degli oggetti. Il settore"nanotecnologie, materiali avan-zati, biotecnologie, tecnologieproduttive avanzate (Nmbp)" sioccuperà in particolare degli edi-fici ad alta efficienza energetica.

Il programma Horizon 2020continuerà anche il prossimo an-no ad erogare - grazie allo stru-mento per le Pmi (Sme Instru-ment) -438milioni di curo abene-ficio di piccole e medie impresealtamente innovative. Per ottene-re finanziamenti da questo stru-mento è richiestala partecipazio-ne di una sola persona giuridicastabilita in uno Stato Ue o in unPaese associato . Gestito in ma-niera centralizzata dall'Easme(agenziaper le Pmi) lo strumentosi rivolge esclusivamente alle im-prese innovative che mostranouna forte ambizione a sviluppar-si, crescere ed internazionaliz-zarsi.IPunti di contatto nazionali(Ncp) offrono un servizio, atitologratuito, di informazione e assi-stenza su le priorità tematiche o iprogrammi di ricerca; gli stru-menti finanziari; le procedureamministrative; la preparazionedella proposta. L'Agenzia per lapromozione della ricerca euro-pea (Apre) ospita i Punti di con-tatto nazionale (Ncp) di Horizon2020 inltalia.

Intanto, il ministero dello Svi-

luppo economico ha pubblicato

un decreto di rettifica al bando

Horizon 2020-Pon I&C 2014-20.I1

provvedimento, emanato ieri, ri-

vede i requisiti di ammissibilitàfi-

nanziaria, ipunteggi sulle catego-

rie di rating e le condizioni di am-

missibilità degli spin-off.

® RI PRO DD 7 A NE RISERVA FA

Programma Horizon Pagina 25

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Gli inviti Horizon 2020 per il 2017

InvitiImporto in

milioni di

Consiglio europeo Ricerca (Cer) 4 1.767,4)()

Tecnologie future ed emergenti (Tef) 3 I(2.8()

Azioni MarieSklodowska-Curie 5 840.20

Infrastrutture di ricerca (Ir) incluse eInfrastructures

Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Ict)

Nanotecnologie , materiali avanzati , biotecnologie , fabbricazionee trasformazione avanzate

5

2

2

2i>1,Ofl)

63 3 ,50

313.'5

Spazio 3

Accesso al capitale di rischio e strumenti finanziari

Innovazione nelle Pmi (Smeinstr) 2 463,41

Salute, cambiamento demografico e benessere 2 ---- 331.76---------------

Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile , ricerca marina/marittima,bioeconomia

-

4 416,44

Energia sicura , pulita ed efficiente 2----

526,89------------------

Trasporti intelligenti , verdi e integrati--

3 409,70

Azione per il clima, efficienza delle risorse e materie prime 1--

223.61)----------

L'Europa in un mondo che cambia - Società inclusive, innovative e riflessive 4 126,4)3

Società sicure - Protezione della libertà e della sicurezza dell'Europae dei suoi cittadini

3 706.1-

Diffondere l'eccellenza e ampliare la partecipazione 1 111,.78

Scienza con e perla società 1

Attività trasversali 3 475.45

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Bando da 62,5 milioniper l'accesso al creditoSi accendono i motori per gliinterventi di accesso al creditodelle imprese laziali. La Pisanaha lanciato il bando di gara perla gestione di 62,5 dei 95 milionidella programmazione 2014-2020 destinati agli interventisul credito e sulle garanzie perle imprese laziali. La garaeuropea ("Fare Lazio") è apertaa banche e intermediarifinanziari che avranno tempofino al 25 ottobre perpresentare la propriacandidatura.

Il bando ha individuatoquattro strumenti oggettodell'affidamento: Fondorotativo piccolo credito chevale 38,4 milioni e che erogheràprestiti fino a 5omila euro;Fondo di riassicurazione con11,5 milioni di stanziamento cheandranno ai prestiti oggetto digaranzia dei confidi; Garanziaequity, del valore di 9,6 milioniper il consolidamento

patrimoniale delle imprese;Voucher garanzia da 3 milioniper rafforzare l'accesso allegaranzie dei confidi. «Questerisorse - fa sapere la RegioneLazio in una nota - potrannopotenzialmente produrre circa250 milioni di finanziamentiper le imprese».

Individuati anche i requisitiobbligatori che il gestore dovràgarantire nella gestione dellerisorse, comel'assistenza alleimprese, modalità divalutazione trasparenti,decisione rapide (45 giorni peril piccolo credito, 15 perriassicurazione e voucher, 60per la garanzia equity).L'assessore allo SviluppoGuido Fabiani, commentandola misura, ha anche annunciatol'avvio di «una serie di bandiche portano, oltre a questisoldi, 150 milioni perlareindustrializzazione e 100milioni per le Startup».

energetici,

• • • •2 ' mitiom alle jr-ml

Francesco Petrucci

La Lombardia spingesull'efficientamentoenergetico delle Pmi. È stato,infatti, approvato un bandoregionale con decretodirettoriale 8 settembre 2016,n. 8675 (Bur 13 settembre 2016,n. 37) in base del decretolegislativo 102/2014 edall'avviso pubblico del Mise12 maggio 2015 chedisciplinano i programmi dicofinanziamento Stato-Regioni per aiutare le Pmi arealizzare diagnosienergetiche o sistemi digestione dell'energia conformialla norma Iso 50001. Se per legrandi imprese fare la diagnosienergetica è un obbligo dilegge, per le Pmi è attivitàvolontaria ma che può aiutarel'impresa a migliorare gli usidell'energia nei suoi processiproduttivi, ridurre i consumi e

diventare più competitiva.Il bando lombardo stanzia

risorse pari a 2.271.132 euro dicui il 5o% regionali e il 5o%ostatali. Le spese ammissibilimassime al netto di Iva sonopari a 10.000 euro per ciascunadiagnosi energetica e 20.000euro per ciascuna adozionedel sistema di gestionedell'energia conforme allanorma Iso 5ooo1.I contributicoprono il 5o-,. delle speseammissibili.

Le domande vannopresentate a partire dal 28settembre 2016 per viatelematica usando i1 sistemainformativo "Siage"(http://www.agevolazioni.regione.lombardia.it).I contributiverranno assegnati secondol'ordine cronologico dipresentazione delle domandee fino a esaurimento dellerisorse disponibili.

Programma Horizon Pagina 27

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Nel secondo trimestre dell'anno crescita totale del 22,9%

Bologna e Milano trainanole compravendite di casePaola DezzaMILANO

I bassi tassi di interesse suimutui e le quotazioni del metroquadro ridimensionate da anni dicrisi mettono in ombra, per il mo-mento, la scarsa fiducia sulla sta-gnazione dell'economia e itimoriderivanti dalle tensioni geopoliti-che alivellomondiale.Espingonogli italiani a rivalutare l'acquisitodella casa, anche come investi-mento vista l'assenza di assetclass alternative redditizie.

L'ultimo Osservatorioimmobi-liare reso noto ieri dall'agenziadelle Entrate fotografa compra-vendite residenziali in aumentode122, 9% nel c or s o del secondo tri-mestre 2016 al traino delle ottomaggiori città e dei capoluoghi delNord. Maintutto il Paese il merca-to immobiliare ha dato segni di vi-vacità.Ilreal estateingenerale, checomprende oltre al residenziale isegmenti terziario, commerciale,produttivo ha messo a segno un+21,8% di transazioni.

Da aprile a giugno si sono ven-dute quindi 143.245 case, che som-mate alle 115.135 abitazioni passatedi mano nel primo trimestre del2016 portano aoltre258milaleuni-tà compravendute nei primi seimesi dell'anno in corso contro le211.980 dei primi sei mesi del 2015.

Il dato «è in controtendenza -sottolinea l'Osservatorio -, so-prattuttoperlasuaintensitàe per

l'accelerazione che imprime alladinamica tendenziale, rispettoalle informazioni sull'andamen-to complessivo dell'economiaitaliana e degliindici di fiducia diimprese e famiglie fornite recen-temente dall'Istat».

«Il mercato ha fatto un salto -spiega Gianni Guerrieri, direttoredell'Osservatorio - le famiglie cheerano rimaste inattesa, pur avendolerisorseper acquistare,hannove-rificato che èilmomento di massi-

Oltre 258mila le casevendute nei primi sei mesidell'anno, di queste 143.245da aprile a giugno : nel primotrimestre erano 115.135...........................................................................

ma convenienza. Prima che tassi eprezzi delle case tornino a salire».

Tornando ai dati, al Nord, areache rappresenta oltre la metà delmercato complessivo, si è inne-scata una dinamica positiva cheha portato a una crescita dellecompravendite di abitazioni a untasso vicino al 25%. Qui i capoluo-ghi hanno fatto la parte del leone:+26,9 gio. Anch e al Centro e al Sud lacrescita dei volumi di compra-vendita supera il 20%. «t un otti-mo dato perché il secondo trime-stre è decisamente significativo -

dice Luca Dondi, direttore gene-rale di Nomisma -. Si confermauna tendenza favorevole che po-trebbe indurre a una revisione alrialzo sulle stime per la chiusurad'anno». Da verificare sarà so-prattutto l'ultimo trimestre. «Ri-mangono però elementi che po-trebbero incidere negativamentesulfuturo -dice Dondi-, inprimisil rallentamento della crescita delPil rispetto alle previsioni, e i fat-tori Brexit da un lato e referen-dumitali ano dall'altro,perviadel-l'instabilità che potrebbe scaturi-re dallavittoria del no».

Tra i grandi centri meno dina-miche Palermo e Roma, unichedue tra le otto maggiori città ita-lianeperpopolazione aregistrarevendite di case in aumento del12% circa. Per il resto i tassi sonosuperiori al 20%: da Bologna, lamigliore con un -F33,5% a Milano(+29,7oA, crescita che dura ininterrottamente dal terzo trimestre2013). Bene anche Genova(+27,6%) e Napoli (+25,3%).

Nel secondo trimestre 2016 i

settori non residenziali sono in

aumento complessivamente del

16,4% rispetto allo stesso periodo

del 2015. E il settore produttivo,

pur con scambi contenuti, a mo-

strare ilrialzo piil elevato:29% cir-

ca. Crescono anche le transazioni

nel terziario (+14,7%) e nel com-

merciale (+12,9%).

C RIPRODl1ZION E RISERVATA

Mercato Immobiliare Pagina 28

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Il conto termico 2.0 sbarcanel mercato elettronico

Gli incentivi del conto termico 2 .0 sbarcano sul mer-cato elettronico della pubblica amministrazione. Ilconto termico 2.0 è un meccanismo incentivante, cheriserva 200 milioni di curo annui alla pubblica ammi-nistrazione per interventi di incremento dell 'efficien-za energetica dei propriedifici e la produzione dienergia termica da fontirinnovabili.Questo è quanto ha co-municato il 12 settembrescorso il gestore dei ser-vizi energetici , che sot-tolinea come nell 'ambitodel bando Free (Fonti rinnovabili ed efficienza ener-getica) del mercato elettronico , le pubbliche ammini-strazioni possono già procedere all'acquisto dei benie servizi elencati nella «tabella prodotti capitolatispeciali conto termico 2.0» e accedere agli incentiviattraverso il Portaltermico , secondo le modalità diaccesso diretto o tramite prenotazione.L'incentivo è concesso dal Gse fino a un massimo del6596 dei costi ammissibili . Per le pubbliche ammini-strazioni è inoltre prevista la cumulabilità con altriincentivi in conto capitale , anche statali, fino a unmassimo del 100% delle spese ammissibili.

Cïnzia De Stefanis

Conto termico Pagina 29