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MERCATI CINESI I «segreti» per un dialogo commerciale Non è un’avventura facile aprire un dialogo commerciale con la Cina, e anzi, gli esperti sconsigliano le pic- cole imprese che singolarmente e non in forma consorziata tentino quest’avventura. A parlare di ap- proccio al mercato cinese, di out- sourcing, ovvero affidamento a ter- zi di specifiche funzioni o servizi, e di delocalizzazioni è stato Franz Cannizzo, responsabile del turismo di Sviluppo Mezzogiorno, nel qua- dro di una iniziativa interregionale del sodalizio che ha fatto tappa a Catania, dove si sono confrontati gli esperti e alcune imprese Siciliane. «Il mercato cinese –ha spiegato Can- nizzo - non va visto solo come mer- cato di approvvigionamento di pro- dotti a basso costo, o meta di deloca- lizzazioni produttive, ma anche e forse soprattutto come mercato di sbocco, quindi non si tratta solo di andare a produrre in Cina per ripor- tare un prodotto che costa meno ma di produrre in Cina per vender in Cina, che non è più un paese conve- niente, perché se si vuol andare a produrre a basso costo meglio il Vietnam, il Madagascar, il Sud Ame- rica». Perché a Shangai, la zona industria- le più attrezzata, un capannone ha ormai i prezzi di una grande area industriale del nord Italia. Cannizzo spinge a considerare il mercato potenziale di 150 milioni di abitanti,su una popolazione com- plessiva di un miliardo e 300 milio- ni di Cinesi,che possono acquistare prodotti occidentali,specie di fascia alta. Un mercato in enorme cresci- ta,dunque, ma anche un mercato molto dif-ficile». «Sconsiglio alla piccola impresa di affrontare delocalizzazioni in Cina, meglio affrontare un mercato an- dando ad acquistare e a creare atti- vità produttive, bisogna essere rea- listi ed evitare i bagni di sangue. E’ un mercato molto comptetitivo, non abbiamo solo concorrenti cinesi ma tedeschi, francesi, giapponesi e sta- tunitensi che da 15 anni investo- no,in modo sistematico e scientifico. Esige molto impegno e risorse non solo finanziarie ma umane, che sono carenti all’interno della piccola e media impresa per la quale dedica- re due o tre persone ad un progetto Cina è molto difficile». A fianco di Franz Cannizzo hanno preso parte ai lavori il legale Antonio Arena e Giuseppe Leonardini. omnibus Unesco, il prof. Bondin ospite dell’ateneo catanese Domenico Monteforte all’Art Nuvò L’azione dell’Unesco, lo sviluppo del terri- torio e il ruolo del Centro a Catania, è sta- to il tema affrontato nel corso di un incon- tro che ha avuto luogo dell’Aula Magna dell’università alla presenza del prof. Ray Bondin, presidente del Comitato interna- zionale Unesco per la tutela delle città e si- ti storici, del presidente del Comitato Une- sco di Catania Bruno Di Stefano, autorità ed accademici. Il prof. Giuseppe Vecchio, preside della Facoltà di Scienze Politiche, nel portare il saluto della facoltà, ha volu- to ricordare la compianta prof. Maria Eli- sa Brischetto, "donna di straordinaria vita- lità, molto nota degli ambienti internazio- nali, che ha voluto e saputo portare avan- ti i programmi dell’Unesco, in particolare quelli della nostra città e della Sicilia orientale". Il prof. Antonio Pioletti, Pro-Rettore, ha dichiarato che ospitare l’incontro nell’Au- la Magna è la prova della grande conside- razione che l’università ha per questa pre- stigiosa organizzazione. L’ateneo è aperto alla società civile che si interessa del recu- pero e la valorizzazione del nostro patri- monio artistico e culturale. Il presidente Di Stefano ha,quindi, fatto un dettagliato ex- cursus sulla nascita e costituzione del Co- mitato a Catania, avvenuta nell’ottobre del 1992, e che è formato da un consiglio direttivo, da un comitato scientifico e da un comitato di esperti. Tra le numerose attività che il Comitato Unesco svolge vi è il dossier sull’Etna, con la qale si propone il riconoscimento del nostro vulcano come "patrimonio dell’umanità". La documen- tazione è già pronta e sarà quanto prima inoltrata alla Segreteria Generale dell’Une- sco, tramite il Ministero dei Beni culturali. ANTONIO DI PAOLA E’ la struttura interiore delle ope- re a trasformare la razionalità estetica in impressione, in sugge- stione pregnante, per dichiararne “l’essenza”, scissa in totale libertà dal processo intellettuale illustra- tivo e identificativo. A ciò tende l’arte moderna con il concetto di “opera aperta” ad un illimitato universo di significati. Ed è ciò a cui mira la matericità delle opere pittoriche di Monteforte che sono state esposte nel nuovo spazio espositivo elegante ed aerodina- mico della Galleria Art Nuvò al Centro Ulisse (la mostra prose- guirà dal 6 al 17 febbraio in Galle- ria di via Giaconia 2). Interessanti opere queste che, co- me Vittorio Sgarbi considera in un suo giudizio critico sull’autore, mostrano “ la tensione vibrante del gioco delle parti tra allusività del vero e liricità di un’apparenza sfuggente”. Artista che torna a Catania dopo un esordio nel 2003 all’Art Nuvò, Domenico Monteforte (Pietrasan- ta-Lu 1966) può vantare impor- tanti mostre in Italia e all’estero, da Colonia a Siviglia, da Madrid. a NewYork, mentre tre sue opere. in Roma , a Palazzo Madama, fanno parte della collezione del Senato della Repubblica. Attraverso la matericità che si compone e scompone in cromie, nello stratificarsi del pigmento, accorpandosi, distinguendosi in giuochi di assonanze, accordi, contrasti, dicotomie, fughe e teo- rie, ora delicate e sognate ora ac- cese e gustose, mai arroganti, sa- pientemente plastiche e prospet- tiche in alternanza di piani, la na- tura della creatività di Montefor- te assume le forme dell’essenza, dell’idea, dell’archè che si univer- salizza esprimendosi nella cifra del bello e del sublime, dell’impe- rituro e dell’eterno. E ciò in un paesaggismo in cui manca la con- taminazione della figura umana e che appare reale nella matericità delle cromie e delle forme, ma che è utopico, nella globalità del suo essere “tutto, parte di tutto, qui e ovunque” nell’esaltazione di un particolare rappresentati- vo, un albero, una pianta, un caso- lare, la luna, che lo compendia nella sua totalità, o lo universaliz- za nella rappresentazione delle fioriture improvvise dalle cromie calde e smaglianti, nelle macchie di colore che si susseguono tra i campi a chiazze e striature a crea- re bizzarri geometrismi, nell’in- canto di luci lunari che si rifletto- no soffuse, in cieli azzurri. MILLY BRACCIANTE Visita del governatore del Distretto 108 Yb Francesco Salmè ai quattro Lions della Zona 10 La visita ufficiale ai club service del Go- vernatore è certamente un evento parti- colare che viene festeggiato solenne- mente. Nei giorni scorsi, allo Sheraton, quattro Lions della Zona 10 ( Catania Host, Catania Etna, Catania Bellini e Ca- tania Faro Biscari) hanno avuto il privile- gio della visita del Governatore del Di- stretto 108 Yb avv. Francesco Salmè. Al tavolo della presidenza oltre al Governa- tore Salmè vi erano: il Vice Governatore avv. Salvatore Giacona, la Delegata della Zona 10 dott. Licia Aresco Sciuto, il dott. Michelangelo Di Salvo, presidente del Catania Host, il dott. Paolo Nicotra presi- dente del Catania Etna, la dott. Maria Grazia Tomasello Spitaleri presidente del Catania Bellini, e il dott. Mario Scan- dura presidente del Catania Faro Biscari. I quattro presidenti hanno sintetica- mente esposto l’attività svolta in questa prima metà dell’anno sociale e quanto intendono svolgere sino a fine mandato. La Delegata di Zona Licia Aresco Sciuto ha presentato al Governatore, ai nume- rosissimi soci Lions e invitati, i quattro club facendone per ognuno la storia det- tagliata dalla loro nascita ad oggi e ricor- dando le più alte cariche della gerarchia Lions che alcuni prestigiosi uomini han- no ricoperto, lasciando segni indelebili nel Lions. Il Vice Governatore avv. Giaco- na ha messo in evidenza la grande ar- monia che si riscontra tra i club, dove l’a- micizia vera e sentita dà un senso e va- lore alla via. Bisogna migliorare- ha con- cluso- i valori della nostra esistenza e riaffermarli per il nostro bene e per quel- lo del prossimo. Siamo uomini liberi ed abbiamo il coraggio delle nostre azioni. Il Governatore Salmè ha confessato che lo scorso anno, al momento del suo inse- diamento, era piuttosto scettico. Col pas- sare delle settimane, dei mesi, però, si è accorto che il suo impegno verso il Lions è stato molto agevolato dai Delegati di Zona e dai Presidenti dei vari club e da tutti i soci. «Con mia somma soddisfazione- ha dichiarato- ho visto che tutto il nostro apparato funziona alla perfezione e in modo esemplare, e ciò mi rende orgo- glioso. Abbiamo un traguardo ambizio- so da raggiungere: dare la vista ai ciechi di tutto il mondo. E’ una scelta che ab- biamo fatto volontariamente, senza al- cun obbligo, che porteremo avanti con entusiasmo e dedizione». Il Governatore ha, quindi, consegnato due prestigiosi premi internazionali uno, il "Melvin Jones Hallow", al Past Presi- dente del Catania Host , avv. Filippo Ana- stasi, e l’altro, il "Premio Excellent", alla dott. Licia Aresco Sciuto. All’inizio della manifestazione sono stati ammessi i se- guenti nuovo soci: per il Catania Faro Bi- scari l’attrice Maria Grazia Malagoli e l’avv. Pistorio; per il Catania Bellini il dott. Michele Bufo; per il Catania Host la dott. Lidia Claudia D’Amico, il dott. Da- niele Di Maria e il dott. Alberto Pedalino. A. D. P. da sinistra S. Giacone, M. G. Tomasello, M. Di Salvo, F. Salmè, P. Nicotra, M. Scandura, L. Aresco Sciuto CORSI PER RAGAZZI Come divertirsi col riciclaggio Su proposta della Biblioteca comuna- le Rosario Livatino, l’assessorato al Decentramento e la XII Direzione Servizi demografici e Decentramen- to promuovono corsi per i bambini tra i 5 e i 12 anni. «L’obiettivo, sostiene l’Istruttore Di- rettivo Culturale Maria Luisa San- tangelo, ideatrice del progetto, è quello di stimolare lo spirito d’osser- vazione dei bambini e la loro innata creatività attraverso il recupero di materiali di riciclo». I bambini verranno invitati a portare oggetti di varia natura, quali bicchie- ri sparigliati, bottiglie di plastica, car- toni vuoti del latte, cornici mal ri- dotte, giornali e giocattoli vecchi, bottoni di indumenti in disuso e sa- ranno in grado, grazie alla guida di un’esperta insegnante, di realizzare oggetti nuovi e bizzarri. Ritagliare, incollare, dipingere sarà un grande divertimento. Il corso si terrà ogni lunedì presso la Biblioteca Centro Culturale R. Livati- no, Via Leucatia 68, per quattro in- contri dalle ore 17 alle 19 e avrà inizio il 19 febbraio. Sono aperte le iscrizio- ni. Qualora le adesioni fossero in esube- ro si aprirà un altro corso il martedì a partire dal 20 Febbraio sempre dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Per informa- zioni ci si può mettere in contatto con Maria Luisa Santangelo o Patrizia Musumeci ai numeri 095/221039- Fax 095/223208 tutte le mattine, tranne il venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13 e solo i pomeriggi del merco- ledì e venerdì dalle 15.30 alle ore 19. Trasparenza e tutela della privacy nei rapporti tra banca e cliente al Lions Catania Gioeni Il cliente deve avere fiducia cieca del- la sua banca? Esiste veramente la tra- sparenza e la privacy di cui tanto si parla? La banca ti può tendere dei tra- bocchetti quando fai un deposito o chiedi un prestito? Queste ed altre domande si sono posti i presenti al meeting organizzato all’Hotel Excel- sior dal Lions Club Catania Gioeni. I relatori della serata sono stati: il dott. Carlo Cavallero Capo Area Sicilia orientale della Nuova Banca, l’avv. Carmelo Calì Segretario Federconsu- matori Sicilia e l’avv. Matteo Licari, che è stato moderatore e stimolatore del dibattito. Il presidente del Lions Catania Gioeni prof. Carmela Gimmil- laro Matalone, nell’introdurre il tema, ha dichiarato che l’istituto di credito è un intermediario che da un canto prende il denaro dai correntisti e dal- l’altro lo eroga sotto forma di prestito o mutuo ad altri clienti. La trasparenza è l’insieme di garanzie che la banca deve dare al cliente. Se- condo Licari molto spesso la banca manca di trasparenza. Esiste nelle banche un ufficio di informazione o "di spionaggio", dove si cercano noti- zie sullo stato di salute delle altre ban- che e su tutti i clienti possibilmente "equivoci". Per Cavallero la trasparenza serve per rendere noti gli elementi bancari ai clienti. Le variazioni unilaterali da par- te delle banche sono assolutamente vietate dalle vigenti legge. Il cliente deve essere avvisato trenta giorni pri- ma di eventuali variazioni regolar- mente motivate. Quando le variazioni si riferiscono ai tassi, questi debbono essere aumentati sia quelli passivi che quelli attivi. La trasparenza comun- que è tuttora in evoluzione. Calì riba- disce che le banche non applicano la trasparenza. Grazie alla giurispruden- za che è cambiata, i consumatori oggi possono avere dei grossi contributi. Nel passato alcune multinazionali hanno truffato i consumatori anche con l’aiuto delle banche. Grazie al re- cente "Codice del consumo" del 2005 vi è una tutela del consumatore molto più ampia. Licari ribadisce che il clien- te ha troppa fiducia nelle banche e fa male; bisogna stare attenti alle trap- pole che vengono tese grazie a postil- le microscopiche, che dovrebbero leg- gersi con una lente speciale, e che l’impiegato vi invita a sottoscrivere. L’ing. Alfio Maccarone, Delegato di Zo- na dei Lions, dopo aver portato il salu- to del Governatore Salmè ed essersi congratulato con il presidente del Lions prof. Gimmillaro Matalone, ha dichiarato che l’argomento è stato par- ticolarmente interessante, ma l’espe- rienza negativa del passato ci consiglia di essere più attenti sia sulle operazio- ni che sulle offerte della banca. ANTONIO DI PAOLA Traumi cranici e l’importanza della prevenzione al Rotary Etna Sud Est All’Hotel Excelsior, su invito del Rotary Club Etna Sud-Est, il prof. Fausto Ventu- ra, direttore dell’Uoc di Neurochirur- gia dell’Azienda Ospedaliera Cannizza- ro, ha tenuto una interessante confe- renza su "Epidemiologia e Prevenzione dei Traumi cranici". Dopo i saluti di rito da parte dei pre- sidenti dei tre club Maurizio Passanisi, Igo La Mantia e Irene Fatuzzo, il Presi- dente del R.C. Etna Sud-Est Maurizio Passanisi di Granvilla, neurochirurgo presso l’Azienda Ospedaliera Cannizza- ro, ha introdotto il tema della serata, sottolineando l’importanza dell’argo- mento trattato e la necessità di organiz- zare un programma di conferenze nel- le scuole al fine di far conoscere ai gio- vani i rischi legati ai traumi cranici de- rivanti da incidenti stradali e l’impor- tanza della prevenzione degli stessi mediante l’uso del casco e delle cintu- re di sicurezza e il contenimento della velocità dei ciclomotori e delle automo- bili. Il prof Fausto Ventura ha brillante- mente illustrato l’argomento, soffer- mandosi sulla classificazione dei trau- mi cranici, sulla clinica, la diagnosi e il trattamento degli stessi; ha inoltre fo- calizzato l’attenzione dei numerosi pre- senti sulle statistiche riguardanti i trau- mi cranici ribadendo l’importanza del- la prevenzione mediante l’uso del casco e delle cinture di sicurezza. La conferenza si è conclusa con l’ac- cordo tra i Rotary Club di organizzare un programma di prevenzione con una serie di conferenze sui traumi cranici diretti ai giovani delle scuole medie e superiori, per diffondere fra loro l’edu- cazione stradale e l’uso del casco, con la collaborazione e il supporto scientifico della U.O.C. di Neurochirurgia dell’A- zienda Ospedaliera Cannizzaro. IL TAVOLO DEI RELATORI DELL’INCONTRO UNESCO SVOLTOSI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ «Civitates Iconae» di Camano e Giuffrida A spiegare le ragioni che sono alla ba- se di una fede - di un’amore come quello per Sant’Agata che ogni anno da tempi immemorabili chiama a scendere per le strade i catanesi - ma anche di un’antica arte popolare, è il libro "Civitates Iconae", curato dalle socie fidapine Concita Camano e Francesca Giuffrida, pubblicato con il patrocinio dell’Assessore delle Politi- che Sociali di Catania e di recente pre- sentato al Convitto Cutelli. «Il lavoro si realizza oggi con la pub- blicazione - racconta la Camano una delle autrici - dopo tre anni di conti- nua ricerca. Sfogliando le sue pagine è possibile riscoprire le icone religio- se conservate nelle varie e innumere- voli edicole votive della città dal cui continuo raffronto e analisi emerge l’antica fede per Sant’Agata e la cultu- ra di un diffuso sentire religioso». «Un’area - spiega il prof. Francesco Scialfa - in cui sono visibili i frutti di un’arte popolare di grande rilevanza culturale. Alcune icone sono soprav- vissute, altre si sono sbiadite, altre non esistono più. Un tempo referenti di un colloquio quotidiano tra la gen- te semplice e il santo». «Una vicinanza e una fede che proprio nella Civita, nella sua gente semplice e povera, ricca di dignità, nobiltà d’a- nimo, lungimiranza e altruismo - sot- tolinea mons. Giovanni Perni - è ra- gione di conforto e di speranza». Grazie all’aiuto di Angelo Cirnigliaro e Pippo Puglisi, cultori delle tradizioni e consiglieri della prima municipalità, delle socie della commissione cultu- rale fidapina, dell’architetto Carmen Rizzo, della vicepresidente della Fida- pa Maria Pettinato, di mons. Giovan- ni Perni e grazie al Comune, la sezio- ne Fidapa di Catania realizza, dun- que, "Civitates Iconae". Un’opera ca- pace di riscoprire il sociale, la fede, la memoria con la speranza che si possa lasciare un sentimento di apparte- nenza nei giovani, come si augurano i più interventi dalle autorità politiche all’arch. Rizzo alle parole della stessa presidente Fidapa Dora Coco Spitale- ri, che ha curato la presentazione del volume e che annuncia il restauro della prestigiosa edicola votiva di piazza San Francesco di Paola. KATIA TERI La XII Charter Night al Lions Catania Est Allo Sheraton è stata celebrata la XII "Char- ter Night" del Lions Catania Est, alla presen- za di numerose autorità lionistiche. All’ini- zio della serata è stato presentato il nuovo socio, avv. Silvio Di Napoli. Quindi il Presi- dente del Club, dott. Giuseppe Capuani, ha tracciato una breve cronistoria del club, fon- dato nel 1995, illustrandone i principi ispi- ratori e le principali attività svolte, fra le quali: la campagna pluriennale "Sight First" a favore dei bambini non vedenti, per la quale l’Associazione ha conferito al Lions Catania Est il riconoscimento di "Club Mo- dello" unico in Sicilia; la tradizionale mani- festazione di beneficenza "Un Natale anche per loro", svoltasi quest’anno al Metropoli- tan, il cui ricavato è stato devoluto alle "Suo- re di Madre Maria Teresa di Calcutta"; il convegno su "Il cinese a Catania, problema od opportunità"e l’incontro-proposta su "Istituti di partecipazione popolare - la pre- senza del cittadino nella vita democratica della città". Il Presidente ha poi annunciato, tra le iniziative in programma, un convegno sui termovalorizzatori e uno sull’eutanasia. Successivamente, sono state assegnati ri- conoscimenti al dott. Giuseppe Lo Cascio, Presidente del Club gemellato Palermo Me- diterraneo e all’ing. Giovanni Zappulla, socio onorario, per la meritevole attività di colla- borazione. Hanno concluso gli interventi il delegato di Zona, ing. Alfio Maccarrone, e l’addetta al Coordinamento delle attività dei Lions Club di Catania, avv. Elda Pucci. LA SICILIA Catania LUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2007 48.

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MERCATI CINESI

I «segreti»per un dialogocommerciale

Non è un’avventura facile aprire undialogo commerciale con la Cina, eanzi, gli esperti sconsigliano le pic-cole imprese che singolarmente enon in forma consorziata tentinoquest’avventura. A parlare di ap-proccio al mercato cinese, di out-sourcing, ovvero affidamento a ter-zi di specifiche funzioni o servizi, edi delocalizzazioni è stato FranzCannizzo, responsabile del turismodi Sviluppo Mezzogiorno, nel qua-dro di una iniziativa interregionaledel sodalizio che ha fatto tappa aCatania, dove si sono confrontati gliesperti e alcune imprese Siciliane.«Il mercato cinese –ha spiegato Can-nizzo - non va visto solo come mer-cato di approvvigionamento di pro-dotti a basso costo, o meta di deloca-lizzazioni produttive, ma anche eforse soprattutto come mercato disbocco, quindi non si tratta solo diandare a produrre in Cina per ripor-tare un prodotto che costa meno madi produrre in Cina per vender inCina, che non è più un paese conve-niente, perché se si vuol andare aprodurre a basso costo meglio ilVietnam, il Madagascar, il Sud Ame-rica». Perché a Shangai, la zona industria-le più attrezzata, un capannone haormai i prezzi di una grande areaindustriale del nord Italia.Cannizzo spinge a considerare ilmercato potenziale di 150 milionidi abitanti,su una popolazione com-plessiva di un miliardo e 300 milio-ni di Cinesi,che possono acquistareprodotti occidentali,specie di fasciaalta. Un mercato in enorme cresci-ta,dunque, ma anche un mercatomolto dif-ficile». «Sconsiglio alla piccola impresa diaffrontare delocalizzazioni in Cina,meglio affrontare un mercato an-dando ad acquistare e a creare atti-vità produttive, bisogna essere rea-listi ed evitare i bagni di sangue. E’un mercato molto comptetitivo, nonabbiamo solo concorrenti cinesi matedeschi, francesi, giapponesi e sta-tunitensi che da 15 anni investo-no,in modo sistematico e scientifico.Esige molto impegno e risorse nonsolo finanziarie ma umane, che sonocarenti all’interno della piccola emedia impresa per la quale dedica-re due o tre persone ad un progettoCina è molto difficile».A fianco di Franz Cannizzo hannopreso parte ai lavori il legale AntonioArena e Giuseppe Leonardini.

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Unesco, il prof. Bondin ospite dell’ateneo catanese Domenico Monteforte all’Art Nuvò

L’azione dell’Unesco, lo sviluppo del terri-torio e il ruolo del Centro a Catania, è sta-to il tema affrontato nel corso di un incon-tro che ha avuto luogo dell’Aula Magnadell’università alla presenza del prof. RayBondin, presidente del Comitato interna-zionale Unesco per la tutela delle città e si-ti storici, del presidente del Comitato Une-sco di Catania Bruno Di Stefano, autoritàed accademici. Il prof. Giuseppe Vecchio,preside della Facoltà di Scienze Politiche,nel portare il saluto della facoltà, ha volu-to ricordare la compianta prof. Maria Eli-sa Brischetto, "donna di straordinaria vita-lità, molto nota degli ambienti internazio-nali, che ha voluto e saputo portare avan-ti i programmi dell’Unesco, in particolarequelli della nostra città e della Siciliaorientale".Il prof. Antonio Pioletti, Pro-Rettore, hadichiarato che ospitare l’incontro nell’Au-

la Magna è la prova della grande conside-razione che l’università ha per questa pre-stigiosa organizzazione. L’ateneo è apertoalla società civile che si interessa del recu-pero e la valorizzazione del nostro patri-monio artistico e culturale. Il presidente DiStefano ha,quindi, fatto un dettagliato ex-cursus sulla nascita e costituzione del Co-mitato a Catania, avvenuta nell’ottobredel 1992, e che è formato da un consigliodirettivo, da un comitato scientifico e daun comitato di esperti. Tra le numeroseattività che il Comitato Unesco svolge vi èil dossier sull’Etna, con la qale si proponeil riconoscimento del nostro vulcano come"patrimonio dell’umanità". La documen-tazione è già pronta e sarà quanto primainoltrata alla Segreteria Generale dell’Une-sco, tramite il Ministero dei Beni culturali.

ANTONIO DI PAOLA

E’ la struttura interiore delle ope-re a trasformare la razionalitàestetica in impressione, in sugge-stione pregnante, per dichiararne“l’essenza”, scissa in totale libertàdal processo intellettuale illustra-tivo e identificativo. A ciò tendel’arte moderna con il concetto di“opera aperta” ad un illimitatouniverso di significati. Ed è ciò acui mira la matericità delle operepittoriche di Monteforte che sonostate esposte nel nuovo spazioespositivo elegante ed aerodina-mico della Galleria Art Nuvò alCentro Ulisse (la mostra prose-guirà dal 6 al 17 febbraio in Galle-ria di via Giaconia 2).Interessanti opere queste che, co-me Vittorio Sgarbi considera inun suo giudizio critico sull’autore,mostrano “ la tensione vibrantedel gioco delle parti tra allusivitàdel vero e liricità di un’apparenzasfuggente”.Artista che torna a Catania dopoun esordio nel 2003 all’Art Nuvò,Domenico Monteforte (Pietrasan-ta-Lu 1966) può vantare impor-tanti mostre in Italia e all’estero,da Colonia a Siviglia, da Madrid. aNewYork, mentre tre sue opere. inRoma , a Palazzo Madama, fannoparte della collezione del Senatodella Repubblica.Attraverso la matericità che si

compone e scompone in cromie,nello stratificarsi del pigmento,accorpandosi, distinguendosi ingiuochi di assonanze, accordi,contrasti, dicotomie, fughe e teo-rie, ora delicate e sognate ora ac-cese e gustose, mai arroganti, sa-pientemente plastiche e prospet-tiche in alternanza di piani, la na-tura della creatività di Montefor-te assume le forme dell’essenza,dell’idea, dell’archè che si univer-salizza esprimendosi nella cifradel bello e del sublime, dell’impe-rituro e dell’eterno. E ciò in unpaesaggismo in cui manca la con-taminazione della figura umana eche appare reale nella matericitàdelle cromie e delle forme, mache è utopico, nella globalità delsuo essere “tutto, parte di tutto,qui e ovunque” nell’esaltazionedi un particolare rappresentati-vo, un albero, una pianta, un caso-lare, la luna, che lo compendianella sua totalità, o lo universaliz-za nella rappresentazione dellefioriture improvvise dalle cromiecalde e smaglianti, nelle macchiedi colore che si susseguono tra icampi a chiazze e striature a crea-re bizzarri geometrismi, nell’in-canto di luci lunari che si rifletto-no soffuse, in cieli azzurri.

MILLY BRACCIANTE

Visita del governatore del Distretto 108 Yb Francesco Salmè ai quattro Lions della Zona 10La visita ufficiale ai club service del Go-vernatore è certamente un evento parti-colare che viene festeggiato solenne-mente. Nei giorni scorsi, allo Sheraton,quattro Lions della Zona 10 ( CataniaHost, Catania Etna, Catania Bellini e Ca-tania Faro Biscari) hanno avuto il privile-gio della visita del Governatore del Di-stretto 108 Yb avv. Francesco Salmè. Altavolo della presidenza oltre al Governa-tore Salmè vi erano: il Vice Governatoreavv. Salvatore Giacona, la Delegata dellaZona 10 dott. Licia Aresco Sciuto, il dott.Michelangelo Di Salvo, presidente delCatania Host, il dott. Paolo Nicotra presi-dente del Catania Etna, la dott. MariaGrazia Tomasello Spitaleri presidentedel Catania Bellini, e il dott. Mario Scan-dura presidente del Catania Faro Biscari.

I quattro presidenti hanno sintetica-mente esposto l’attività svolta in questaprima metà dell’anno sociale e quantointendono svolgere sino a fine mandato.La Delegata di Zona Licia Aresco Sciutoha presentato al Governatore, ai nume-rosissimi soci Lions e invitati, i quattroclub facendone per ognuno la storia det-

tagliata dalla loro nascita ad oggi e ricor-dando le più alte cariche della gerarchiaLions che alcuni prestigiosi uomini han-no ricoperto, lasciando segni indelebilinel Lions. Il Vice Governatore avv. Giaco-na ha messo in evidenza la grande ar-monia che si riscontra tra i club, dove l’a-micizia vera e sentita dà un senso e va-lore alla via. Bisogna migliorare- ha con-cluso- i valori della nostra esistenza eriaffermarli per il nostro bene e per quel-lo del prossimo. Siamo uomini liberi edabbiamo il coraggio delle nostre azioni.Il Governatore Salmè ha confessato chelo scorso anno, al momento del suo inse-

diamento, era piuttosto scettico. Col pas-sare delle settimane, dei mesi, però, si èaccorto che il suo impegno verso il Lionsè stato molto agevolato dai Delegati diZona e dai Presidenti dei vari club e datutti i soci.

«Con mia somma soddisfazione- hadichiarato- ho visto che tutto il nostroapparato funziona alla perfezione e inmodo esemplare, e ciò mi rende orgo-glioso. Abbiamo un traguardo ambizio-so da raggiungere: dare la vista ai ciechidi tutto il mondo. E’ una scelta che ab-biamo fatto volontariamente, senza al-cun obbligo, che porteremo avanti con

entusiasmo e dedizione». Il Governatore ha, quindi, consegnato

due prestigiosi premi internazionali uno,il "Melvin Jones Hallow", al Past Presi-dente del Catania Host , avv. Filippo Ana-stasi, e l’altro, il "Premio Excellent", alladott. Licia Aresco Sciuto. All’inizio dellamanifestazione sono stati ammessi i se-guenti nuovo soci: per il Catania Faro Bi-scari l’attrice Maria Grazia Malagoli el’avv. Pistorio; per il Catania Bellini ildott. Michele Bufo; per il Catania Host ladott. Lidia Claudia D’Amico, il dott. Da-niele Di Maria e il dott. Alberto Pedalino.

A. D. P.

da sinistra S.Giacone, M. G.Tomasello, M. DiSalvo, F. Salmè, P.Nicotra, M.Scandura, L.Aresco Sciuto

CORSI PER RAGAZZI

Come divertirsicol riciclaggioSu proposta della Biblioteca comuna-le Rosario Livatino, l’assessorato alDecentramento e la XII DirezioneServizi demografici e Decentramen-to promuovono corsi per i bambinitra i 5 e i 12 anni. «L’obiettivo, sostiene l’Istruttore Di-rettivo Culturale Maria Luisa San-tangelo, ideatrice del progetto, èquello di stimolare lo spirito d’osser-vazione dei bambini e la loro innatacreatività attraverso il recupero dimateriali di riciclo».I bambini verranno invitati a portareoggetti di varia natura, quali bicchie-ri sparigliati, bottiglie di plastica, car-toni vuoti del latte, cornici mal ri-dotte, giornali e giocattoli vecchi,bottoni di indumenti in disuso e sa-ranno in grado, grazie alla guida diun’esperta insegnante, di realizzareoggetti nuovi e bizzarri. Ritagliare,incollare, dipingere sarà un grandedivertimento.Il corso si terrà ogni lunedì presso laBiblioteca Centro Culturale R. Livati-no, Via Leucatia 68, per quattro in-contri dalle ore 17 alle 19 e avrà inizioil 19 febbraio. Sono aperte le iscrizio-ni.Qualora le adesioni fossero in esube-ro si aprirà un altro corso il martedì apartire dal 20 Febbraio sempre dalleore 17.00 alle ore 19.00. Per informa-zioni ci si può mettere in contattocon Maria Luisa Santangelo o PatriziaMusumeci ai numeri 095/221039-Fax 095/223208 tutte le mattine,tranne il venerdì, dalle ore 9.30 alleore 13 e solo i pomeriggi del merco-ledì e venerdì dalle 15.30 alle ore 19.

Trasparenza e tutela della privacy nei rapporti tra banca e cliente al Lions Catania GioeniIl cliente deve avere fiducia cieca del-la sua banca? Esiste veramente la tra-sparenza e la privacy di cui tanto siparla? La banca ti può tendere dei tra-bocchetti quando fai un deposito ochiedi un prestito? Queste ed altredomande si sono posti i presenti almeeting organizzato all’Hotel Excel-sior dal Lions Club Catania Gioeni. I relatori della serata sono stati: il dott.Carlo Cavallero Capo Area Siciliaorientale della Nuova Banca, l’avv.Carmelo Calì Segretario Federconsu-matori Sicilia e l’avv. Matteo Licari,che è stato moderatore e stimolatoredel dibattito. Il presidente del LionsCatania Gioeni prof. Carmela Gimmil-laro Matalone, nell’introdurre il tema,ha dichiarato che l’istituto di credito èun intermediario che da un cantoprende il denaro dai correntisti e dal-l’altro lo eroga sotto forma di prestitoo mutuo ad altri clienti. La trasparenza è l’insieme di garanzieche la banca deve dare al cliente. Se-condo Licari molto spesso la bancamanca di trasparenza. Esiste nellebanche un ufficio di informazione o"di spionaggio", dove si cercano noti-zie sullo stato di salute delle altre ban-

che e su tutti i clienti possibilmente"equivoci". Per Cavallero la trasparenza serve perrendere noti gli elementi bancari aiclienti. Le variazioni unilaterali da par-te delle banche sono assolutamentevietate dalle vigenti legge. Il clientedeve essere avvisato trenta giorni pri-ma di eventuali variazioni regolar-mente motivate. Quando le variazionisi riferiscono ai tassi, questi debbonoessere aumentati sia quelli passivi chequelli attivi. La trasparenza comun-que è tuttora in evoluzione. Calì riba-

disce che le banche non applicano latrasparenza. Grazie alla giurispruden-za che è cambiata, i consumatori oggipossono avere dei grossi contributi.Nel passato alcune multinazionalihanno truffato i consumatori anchecon l’aiuto delle banche. Grazie al re-cente "Codice del consumo" del 2005vi è una tutela del consumatore moltopiù ampia. Licari ribadisce che il clien-te ha troppa fiducia nelle banche e famale; bisogna stare attenti alle trap-pole che vengono tese grazie a postil-le microscopiche, che dovrebbero leg-

gersi con una lente speciale, e chel’impiegato vi invita a sottoscrivere. L’ing. Alfio Maccarone, Delegato di Zo-na dei Lions, dopo aver portato il salu-to del Governatore Salmè ed essersicongratulato con il presidente delLions prof. Gimmillaro Matalone, hadichiarato che l’argomento è stato par-ticolarmente interessante, ma l’espe-rienza negativa del passato ci consigliadi essere più attenti sia sulle operazio-ni che sulle offerte della banca.

ANTONIO DI PAOLA

Traumi cranici e l’importanza della prevenzione al Rotary Etna Sud EstAll’Hotel Excelsior, su invito del RotaryClub Etna Sud-Est, il prof. Fausto Ventu-ra, direttore dell’Uoc di Neurochirur-gia dell’Azienda Ospedaliera Cannizza-ro, ha tenuto una interessante confe-renza su "Epidemiologia e Prevenzionedei Traumi cranici".

Dopo i saluti di rito da parte dei pre-sidenti dei tre club Maurizio Passanisi,Igo La Mantia e Irene Fatuzzo, il Presi-dente del R.C. Etna Sud-Est MaurizioPassanisi di Granvilla, neurochirurgopresso l’Azienda Ospedaliera Cannizza-ro, ha introdotto il tema della serata,sottolineando l’importanza dell’argo-

mento trattato e la necessità di organiz-zare un programma di conferenze nel-le scuole al fine di far conoscere ai gio-vani i rischi legati ai traumi cranici de-rivanti da incidenti stradali e l’impor-tanza della prevenzione degli stessimediante l’uso del casco e delle cintu-re di sicurezza e il contenimento dellavelocità dei ciclomotori e delle automo-bili.

Il prof Fausto Ventura ha brillante-mente illustrato l’argomento, soffer-mandosi sulla classificazione dei trau-mi cranici, sulla clinica, la diagnosi e iltrattamento degli stessi; ha inoltre fo-

calizzato l’attenzione dei numerosi pre-senti sulle statistiche riguardanti i trau-mi cranici ribadendo l’importanza del-la prevenzione mediante l’uso del cascoe delle cinture di sicurezza.

La conferenza si è conclusa con l’ac-cordo tra i Rotary Club di organizzareun programma di prevenzione con unaserie di conferenze sui traumi cranicidiretti ai giovani delle scuole medie esuperiori, per diffondere fra loro l’edu-cazione stradale e l’uso del casco, con lacollaborazione e il supporto scientificodella U.O.C. di Neurochirurgia dell’A-zienda Ospedaliera Cannizzaro.

IL TAVOLO DEI RELATORI DELL’INCONTRO UNESCO SVOLTOSI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ

«Civitates Iconae»di Camano e GiuffridaA spiegare le ragioni che sono alla ba-se di una fede - di un’amore comequello per Sant’Agata che ogni annoda tempi immemorabili chiama ascendere per le strade i catanesi - maanche di un’antica arte popolare, è illibro "Civitates Iconae", curato dallesocie fidapine Concita Camano eFrancesca Giuffrida, pubblicato con ilpatrocinio dell’Assessore delle Politi-che Sociali di Catania e di recente pre-sentato al Convitto Cutelli.«Il lavoro si realizza oggi con la pub-blicazione - racconta la Camano unadelle autrici - dopo tre anni di conti-nua ricerca. Sfogliando le sue pagineè possibile riscoprire le icone religio-se conservate nelle varie e innumere-voli edicole votive della città dal cuicontinuo raffronto e analisi emergel’antica fede per Sant’Agata e la cultu-ra di un diffuso sentire religioso». «Un’area - spiega il prof. FrancescoScialfa - in cui sono visibili i frutti diun’arte popolare di grande rilevanzaculturale. Alcune icone sono soprav-vissute, altre si sono sbiadite, altrenon esistono più. Un tempo referentidi un colloquio quotidiano tra la gen-te semplice e il santo».«Una vicinanza e una fede che proprionella Civita, nella sua gente semplicee povera, ricca di dignità, nobiltà d’a-nimo, lungimiranza e altruismo - sot-tolinea mons. Giovanni Perni - è ra-gione di conforto e di speranza».Grazie all’aiuto di Angelo Cirnigliaro ePippo Puglisi, cultori delle tradizioni econsiglieri della prima municipalità,delle socie della commissione cultu-rale fidapina, dell’architetto CarmenRizzo, della vicepresidente della Fida-pa Maria Pettinato, di mons. Giovan-ni Perni e grazie al Comune, la sezio-ne Fidapa di Catania realizza, dun-que, "Civitates Iconae". Un’opera ca-pace di riscoprire il sociale, la fede, lamemoria con la speranza che si possalasciare un sentimento di apparte-nenza nei giovani, come si augurano ipiù interventi dalle autorità politicheall’arch. Rizzo alle parole della stessapresidente Fidapa Dora Coco Spitale-ri, che ha curato la presentazione delvolume e che annuncia il restaurodella prestigiosa edicola votiva dipiazza San Francesco di Paola.

KATIA TERI

La XII Charter Nightal Lions Catania EstAllo Sheraton è stata celebrata la XII "Char-ter Night" del Lions Catania Est, alla presen-za di numerose autorità lionistiche. All’ini-zio della serata è stato presentato il nuovosocio, avv. Silvio Di Napoli. Quindi il Presi-dente del Club, dott. Giuseppe Capuani, hatracciato una breve cronistoria del club, fon-dato nel 1995, illustrandone i principi ispi-ratori e le principali attività svolte, fra lequali: la campagna pluriennale "Sight First"a favore dei bambini non vedenti, per laquale l’Associazione ha conferito al LionsCatania Est il riconoscimento di "Club Mo-dello" unico in Sicilia; la tradizionale mani-festazione di beneficenza "Un Natale ancheper loro", svoltasi quest’anno al Metropoli-tan, il cui ricavato è stato devoluto alle "Suo-re di Madre Maria Teresa di Calcutta"; ilconvegno su "Il cinese a Catania, problemaod opportunità"e l’incontro-proposta su"Istituti di partecipazione popolare - la pre-senza del cittadino nella vita democraticadella città". Il Presidente ha poi annunciato,tra le iniziative in programma, un convegnosui termovalorizzatori e uno sull’eutanasia.Successivamente, sono state assegnati ri-conoscimenti al dott. Giuseppe Lo Cascio,Presidente del Club gemellato Palermo Me-diterraneo e all’ing. Giovanni Zappulla, socioonorario, per la meritevole attività di colla-borazione. Hanno concluso gli interventi ildelegato di Zona, ing. Alfio Maccarrone, el’addetta al Coordinamento delle attività deiLions Club di Catania, avv. Elda Pucci.

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2007

48.

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 30 Gennaio 2007 - N. 018

R.c. ACI CASTELLO (CT)– Il tirassegno e le sue tantesfaccettature, di questo haparlato il Rotary club Aci Ca-stello, presieduto da Igor LaMantia, durante uno dei suoitanti incontri. Relatore dellaserata Carlo Rossitto, medicolegale.

«L’Unione italiana ti-rassegno ha due aspetti fonda-mentali – dice Carlo Rossitto– uno prettamente sportivo edun altro istituzionale, infatti,esso riveste contempora-neamente la veste di entepubblico e di federazionesportiva regolarmente affiliataal Coni.

«Nel consiglio nazionaledell’Unione italiana ti-rassegno, oltre ai cinquemembri eletti dalla Con-ferenza dei presidenti disezione, ci sono anche tremembri ministeriali: un rap-presentante del ministerodella Difesa, uno del mi-nistero dell’Economia e dellefinanze ed uno del ministerodell’Interno.

«L’Unione nazionale ha deicompiti specifici che ri-guardano soprattutto la for-mazione del personale che peresigenze professionali devegirare armato e che, quindi,ha il bisogno di frequentareannualmente un duplice corsodi lezione che faccia in mododi renderli periti espertinell’uso delle armi. I Vigiliurbani e le Guardie giuratesono i due grossi nuclei ob-bligati a frequentare questicorsi.

«È stata emanata un’ap-posita legge, la 206/81, cheobbliga queste due categoria afrequentare un corso dilezioni teoriche e pratiche.Tra gli elementi fondamentalidi queste lezioni vi è la si-curezza con cui si deve ma-neggiare l’arma, essa, infatti,non è pericolosa di per sé, ma

lo diventa se maneggia ed uti-lizzata impropriamente. Pernoi sportivi, invece, è un at-trezzo sportivo come tantialtri. La prima cosa che inse-gniamo ai soci è il modo diutilizzare lo strumento in si-curezza.

«Il tirassegno nasce nel1861 – continua il relatore –su indicazione di Giuseppe

Garibaldi per addestrare allearmi i giovani che dovevanoandare in guerra e su questascia si è andati avanti durantetutto il ventennio fascista,quando fu istituita la scuolapre e post militare.

«L’Unione italiana ti-rassegno durante il periodobellico era regolarizzata dalleleggi del ministero dellaGuerra. Nel 1947 essa fusciolta, commissariata e rico-stituita in un primo momentosotto forma di società sportivae sotto il controllo del mi-nistero della Difesa, come loè tutt’oggi».

Se un libero cittadinovolesse intraprendere questosport, deve per prima cosapassare una visita medica cheaccerti che il soggetto èesente da vizi e pregiudizipsicofisici che possano al-terare la sua capacità di uti-lizzare un’arma.

«Quando si parla di vizi –specifica – ci si riferisce aquelli mentali e non a quellifisici. Non dimentichiamociche lo sport del tirassegno èaperto ai diversamente abili,anzi è importante ricordareche i diversamente abili

facile e successivamente sipuò passare all’arma da fuocosia corta che lunga, vale a direpistola o carabina.

«La cosa importante è ac-costarsi con la mentalitàsportiva. Il tirassegno, contra-riamente a quanti moltipensano, è uno sport che ri-chiede calma interiore, grandeconcentrazione, grande se-

renità ed una buona prepa-razione fisica, molto più diquanto si possa immaginare».

I costi da sostenere sonoquasi irrisori: l’iscrizioneannua per le categorie adulteè di circa 44 euro che com-prendono la rivista mensile el’assicurazione.

La spesa dell’arma varia aseconda del tipo che si scegliee comunque non è necessarioavere l’arma propria nonappena ci si iscrive, infatti iltirassegno ha delle armi chemette a disposizione degliiscritti.

Il porto d’armi non è ne-cessario, per l’acquisto del-l’arma basta il nullaosta rila-sciato dalle autorità diPolizia; per il trasporto visono due possibilità: la leggeLo Bello 85/1986, checonsente il trasporto in Italiadi armi sportive con unasemplice autorizzazione dellaPolizia, e il porto d’armi pertiro a volo.

Istituito da tre anni, il portod’armi per tiro a volo, che inpratica è diventato un portod’armi per armi sportive,consente il trasporto del-l’arma chiusa in custodia di-sgiunta dalle munizioni.

Monica Colaianni

italiani si sono fatti sempreonore alle Paraolimpiadi,vincendo parecchie medaglied’oro».

Dopo aver passato la visitamedica, ci si reca in unasezione tirassegno (in Siciliave ne sono 12, tra queste lapiù grande è quella di Cataniache risale al 1897) periscriversi. Tempo fa bi-sognava esibire anche i certi-ficati penali che oggi sonostati sostituiti dall’autocertifi-cazione dove ci si assume laresponsabilità di affermare dinon avere carichi pendenti.

«La sezione di Catania –dice il relatore – come delresto la gran parte dellesezioni, ha sia impianti ad ariacompressa sia impianti afuoco.

«Ovviamente, convieneiniziare con l’aria compressa,infatti, non c’è una grandedifferenza tra sparare ad ariacompressa e sparare a fuoco,quindi per imparare convienel’aria compressa perché è più

Tirassegno: uno sport, una passioneRotary Aci Castello organizza un’incontro sulla storia di un’attività sportiva dalle tante sfaccettature

L’Unione italiana tirassegno ha due aspetti fondamentali, uno prettamente sportivo ed uno istituzionale

Lions club Palermo dei Vespri di scena con la “Cumedia nova”

R. C. DI GELA – Il Rotaryper la cultura. Con l’inizio delnuovo anno, il Rotary club diGela, presieduto da ElisaNuara, ha aperto le porte alleiniziative di presentazionedelle pubblicazioni a cura deirotariani. Nel caso specifico,l’uditorio ha fatto un passo in-dietro nel tempo per sapereciò che accadeva non solo nelterritorio di Enna, dove si svi-luppa lo spaccato raccontatoda Eugenio Amaradio, legaleennese con la passione perstoria, ma anche nel vicinoterritorio di Gela. Perché,quando si parla di facili costu-mi, “tutto il mondo è paese”.

“La ribellione di Castrogio-vanni contro il vescovo di Ca-tania, un episodio di storia si-ciliana del 1627” è il titolo dellibro pubblicato e arricchitodalle interpretazioni iconogra-fiche di Bruno Caruso. «È unlibro molto accattivante – hadetto il presidente Nuara – chemette in luce i costumi liberidel 1600 ad Enna come a Ge-la. Abbiamo voluto presentareil lavoro dell’amico rotarianonella nostra città di Gela perfar conoscere una parte oscuradella storia di una città vicina,qual è quella di Enna, di cui siconosce ben poco. E conl’aiuto degli amici rotarianidel club ennese abbiamo potu-to godere di un episodio distoria ancora non approfondi-

to».“Viscuvu in Catania si stet-

ti, Innocenziu Massimu Ro-manu… regnando a Roma Pa-pa VIII Urbanu. Fici la curti digenti imperfetti”: con questeparole si dava notizia dell’in-sediamento del vescovo cir-condato da gente “imperfet-ta”. Così comincia ilmanoscritto inedito compostoda fra Geronimo pane e vino,poeta dialettale del tempo. Ilvescovo è Innocenzo Massi-mo, uomo avido di denaro,che arrivò a Castrogiovanni,l’odierna Enna, sotto la giuri-sdizione della diocesi di Cata-nia, per correggere i costumileggeri del popolo che usavagiacere prima del matrimonio,contravvenendo alle normereligiose dettate dal Conciliodi Trento, a suon di pene de-tentive e pecuniarie. Il vesco-vo Innocenzo “fece fare unanuova inquisizione su tutti co-loro i quali avessero praticatoprima dello sposalizio”.

Non solo, il XXI secolo èquello dei costumi slegati daogni deterrente di natura reli-giosa, il secolo dei pacs: ilsesso è il rompicapo di tanteepoche storiche. Dal tempodei greci che praticavanol’omosessualità con assolutadisinvoltura, alla civiltà deiRomani avvezzi ai baccanali,al XVII secolo apparentemen-te morigerato, ma in realtà in-

cline a dimenticare i dettamidella religione. E qui si inseri-sce l’azione del vescovo che,secondo le fonti, “fici cosimai visti né ‘ntisi. L’ominid’onuri ijeru carcerati, preni elattanti nelli fossi misi”. «Vie-ne intaccata l’immagine dellacittà “inexpugnabilis – diceAttilio Bruno nella prefazione– ombelico della Sicilia, tea-tro del ratto di Proserpina;l’autore riferisce eventi che ri-guardano i costumi sessualinella città di Enna, descriven-do comportamenti che eranolargamente diffusi tra gli en-nesi, in evidente contrasto conla morale codificata del tem-po. In questo clima il vescovofaceva il suo mestiere, cercan-do di far osservare le regoledella chiesa. Nel racconto del-la rivolta della città contro ilvescovo si preannuncia, dopoil tempo del dolore e della sof-ferenza, il tempo della libertàe della gioia».

Nel 1627, quindi, Castro-giovanni organizzò una rivol-ta contro il vescovo e fu sco-municata dal Papa. Su questoperiodo della storia di Enna ècalato il silenzio da parte deglistudiosi, ma l’autore ha con-dotto una ricerca accurata at-traverso la traccia del frate en-nese e gli scritti degli archivivaticani. Il tutto è reso conparticolari ora drammatici oragustosi e con il gusto del-

l’aneddotica. «La storia del-l’avvenimento che sconvolseCastrogiovanni – dice Euge-nio Amaradio – e di tutte le vi-cissitudini successive, ha avu-to, nei secoli, la sorteparticolare di essere stataignorata o quantomeno trascu-rata.

Le fonti rinvenute sono po-chissime: la prima è una lette-ra del 14 agosto 1627 con laquale il segretario di Stato,cardinale Bandini, in riscontroad una nota dello stesso ve-scovo Innocenzo, aveva datonotizia della rivolta; una rela-zione del 1629 del vescovo incui dichiara di “essersi sforza-to di reprimere il noto delittodella città”. Poi c’è la “Rela-zione veridica di tutto quelche successe nella ribellionecontro il vescovo...”, in ottavarima siciliana del poeta fraGeronimo. Bisogna aspettareun altro secolo, perché padreGiovanni dei Cappuccini neriparli nel 1720».

Nel futuro, Amaradio pub-blicherà la traduzione integra-le del poemetto che in alcuneparti si presenta licenzioso co-me erano i costumi del tempo,di fronte ai quali il vescovonon risparmiò nessun uomo dinobili natali o donna incinta aseguito di un’unione non an-cora benedetta.

Liliana Blanco

L.c. CATANIA FARO BI-SCARI (CT) – L’Etna, vulcanoamato e temuto dalle popolazio-ni che l’hanno antropizzato, conun atteggiamento di protezionee punizioni verso i propri figli(figli dell’Etna), si lascia ammi-rare da quanti, dopo lunghiviaggi, lo visitano con garbo ediscrezione. Tuttavia, soltantochi lo vive da sempre può dareuna descrizione dettagliata deisuoi umori, della popolazioneche vive su di esso, dei territoriche ci offre, delle inquietudiniumane e delle manifestazionisacre e profane che vi si svolgo-no attorno.

L’“Aetna suite” nasce da que-sti presupposti, descrivendo inmusica vitalità, paesaggi, sagre,umori di quanti vivono il vulca-no come madre-matrigna.L’ispirazione è stata dettata an-che dall’encomiabile lavoro cheEnzo Stroscio, presidente delcomitato distrettuale Lions,Vulcano Etna: Patrimonio davalorizzare, sta conducendo peril distretto siciliano e ai fini disensibilizzare tutti sulla grandecapacità mediatica che l’Etnada sempre emana nel mondo vi-sitatore, sulle sue musicalità esulle sue rappresentazioni perimmagini.

Nella composizione ho citatoindegnamente alcuni fra i piùnoti autori catanesi, per megliodescrivere l’animus dei sicilianie le inquietudini fra i popoli(vedi “Casta diva”, il canto bel-liniano che esorta alla pace fra ipopoli e che meglio descrive lareligiosità dei catanesi). I suonie i ritmi rispecchiano la sponta-neità di esecutori non professio-nisti che si possono incontrarenelle bande paesane e nelle vec-chie sale da barba, luoghi di an-tica cultura musicale.

La suite è stata registrata in-teramente in uno studio musica-le alle pendici dell’Etna per mo-tivi di tempo, in previsione diessere eseguita e registrata dal-l’Orchestra filarmonica sicilia-na. Le splendide immagini foto-grafiche sono state realizzate daFabrizio Villa, noto foto giorna-lista che, oltre a collaborare conle più note testate nazionali, èinviato speciale per l’Unicef intutto il mondo. La competenzafotografica e l’interpretazionedi Fabrizio Villa hanno permes-so di realizzare “Aetna suite”,che lo stesso ha sapientemente

Rotary Gela presenta La ribellione di Castrogiovanni contro il vescovo di CT

La cultura, cibo dell’animaSuoni e immagini per descrivere la vitalità e i paesaggi del vulcano siciliano

“Aetna suite”: l’Etna in musica

Un momento della rappresentazione (bc)

Catrogiovanni: il castello di Lombardia nel 1920

Da sx: Bruno, Nuara, Amaradio (lb)

Da sx: Rossitto, La Mantia, Scacco (mc)

L.c. PALERMO DEI VESPRI (PA) – Anche quest’anno, il Lions club “Palermo dei Vespri”di scena con la “Cumedia Nova” di Claudio Russo, allo scopo di raccogliere fondi per sostenereiniziative umanitarie promosse dagli stessi clubs. Il denaro raccolto in occasione dello spet-tacolo è stato, infatti, devoluto al fondo di solidarietà Sodalis, che raccoglie contributi da de-stinare alle famiglie, al fine di rendere effettivamente libera la scelta educativa in campo sco-lastico.

Sale piene al teatro Politeama di Palermo dove la “Compagnia dei Vespri”, formata in granparte dai soci e dai familiari dei soci, ha brillantemente dato vita al copione in lingua siciliana,suddiviso in cinque atti e sei cantica, che «non è la traduzione dei “Menaechmi” del poeta latinoTito Maccio Plauto – come precisa Giusto Monaco, docente di Filologia classica e presidentedell’Inda, Istituto nazionale del dramma antico – ma un testo teatrale che, dalla fabula di Plauto,desume la trama, i personaggi, la successione delle scene e che, tuttavia, è impostato in modoautonomo e certamente più adatto al lettore e allo spettatore moderno».

“Menaechmi” è commedia degli equivoci che si inserisce nel filone del doppio plautino:Miniccu I e Miniccu II sono due gemelli, separati da piccoli, perfettamente simili. Miniccu II,capitano, giunge ad Epidammo nel corso di un viaggio alla ricerca del fratello. Qui Carizia,amica di Minicco I, il suo parassita Cilanca e la stessa moglie sono vittime di una serie diequivoci esilaranti. Nessuno capisce più niente e i due Miniccu vengono ritenuti pazzi fino aquando si trovano finalmente uno davanti all’altro di fronte alla casa di Carizia e tutto sichiarisce. Una commedia dal ritmo frenetico e dalla comicità irresistibile, in cui peripezie ebattute si susseguono senza pausa. Il tema dell’identità di due persone era già stato trattato dallacommedia greca e diventerà un classico, dal rinascimento alla commedia degli equivoci di Sha-kespeare. Lo stesso tema è ripreso da Plauto anche nell’“Amphitruo”, l’unica commedia latina asoggetto mitologico, che narra l’avventura di Giove, innamorato di Alcmena. Il Dio, per ot-tenere l’amore della donna, prende le sembianze del marito Anfitrione. Una volta svelatol’arcano, l’uomo si dichiara onorato di essere stato gabbato dagli dei e tutto si risolve feli-cemente.

Autore, regista, attore protagonista, nonché unico professionista della compagnia, ClaudioRusso per il terzo anno consecutivo ha guidato i soci-attori nell’impresa, aiutandoli a superarele difficoltà che si sono presentate per studiare le parti e recitare in dialetto siciliano, tra-sformando il gruppo, in poco tempo, in una vera e propria compagnia teatrale. Dalla collabo-razione tra il Lions club “Palermo dei Vespri” e il fondo Sodalis è nato il “Progetto Sodalis”,che si è potuto avvalere anche della sponsorizzazione di una grande azienda come la Fiat.

Barbara Cardella

Nasce nel 1861su indicazione

di Giuseppe Garibaldi

Occorre calma interioreconcentrazione

e preparazione fisica

montato in video.Il connubio musica e imma-

gini nasce quasi per caso.Quando – visto il libro di Fabri-zio “Etna colonna del cielo” –

gli ho chiesto di fotografare lamia composizione, nasceva ap-punto “Aetna suite”. In primavisione nazionale è stato proiet-tato il nostro lavoro, durante il

meeting “Un Ponte sull’Etna...luci, suoni e percorsi dal mitoal futuro” dell’ottobre scorso.

Nuccio D’Urso

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaGiovedì 5 Aprile 2007 - N. 065

CATANIA – «Viaggiare aitempi di Internet: trasporti eferrovie in un’economiamoderna», questo il tema cheè stato affrontato in un in-terclub del Rotary, al qualehanno preso parte il club diAci Castello, presieduto daIgor La Mantia, ed il club diPaternò Alto Simeto, pre-sieduto da Saro Valenti.

Relatore della serata il pre-sidente delle Ferrovie delloStato, Innocenzo Cipolletta.

«Il progresso tecnologico –dice Cipolletta – ha sempli-ficato molti dei processi chequotidianamente svolgiamodurante il giorno. Al giornod’oggi, sicuramente, graziealla tecnologia moderna, itempi impiegati nei viaggi sisono ridotti, tempo fa ancheper percorrere brevi tratti siimpiegavano diverse ore perarrivare a destinazione.Viaggiare è anche un processodi informazione, infatti ci sisposta per affari, per co-noscere, per scambiare idee enoi stessi, spostandoci, rap-presentiamo dei mezzi di in-formazione. Oggi si è coniatauna nuova parola, vale a direl’infomobilità, dove il sistemadi mobilità e l’informazionerappresentano i due poli in cuisi sviluppa il viaggiare stesso.La domanda di mobilitàcresce in maniera consistente,per cui è necessario dare dellerisposte. In termini di mezzi edi infrastrutture e, quindi, perfare ciò, vi è la necessità dicapire bene quali siano i flussidi spostamento delle persone.Sappiamo, però, che occorredel tempo per organizzare leinfrastrutture e quindi bisognaprevedere quali saranno iprocessi di spostamento;nasce la necessità, quindi, diun processo di informazioneper capire quali siano ibisogni delle persone, qual èla loro domanda, per poi orga-nizzare i sistemi di mobilità e

le infrastrutture adeguate asoddisfare la domanda. L’in-fomobilità è un aspetto relati-vamente banale, ma è unsistema che sta occupandogran parte della tecnologia.Un tempo, per sapere qualifossero gli spostamenti dellepersone si ricorreva ai cen-simenti, mediante la compi-lazione di apposite schede.Ora il sistema è molto piùveloce, perché ognuno di noiè identificato tramite ilsistema di telecomunicazione;ad esempio a Roma è statacostruita una mappa deglispostamenti, grazie al rile-vamento degli operatori DItelefonia mobile che hannofornito le strisciate dei te-lefoni cellulari.

«Le Ferrovie dello Stato –continua Cipolletta – hannomesso in funzione un sistemadi rilevamento che deriva datutte le pratiche che sono statefatte. Oggi, ad esempio, siviaggia senza biglietto, bastaavere un semplice codice cheil controllore inserisce in unpalmare collegato col sistemacentrale per verificare la pre-notazione. Oggi il 10 percento dei biglietti è prenotatotramite Internet ed un altro 10per cento tramite le colonninepresenti nelle stazioni ferro-viarie, evitando così le lunghefile agli sportelli. A partire dalmese di giugno, questosistema sarà esteso anche aitreni regionali, anzi, nel bi-glietto che si potrà stampareda casa, tramite Internet, saràinserito un codice a barre che,una volta sul treno, verrà ri-levato dal controllore tramiteuna semplice penna.

Anche le stazioni ferro-viarie si stanno trasformando,infatti ormai sono diventatedei veri e propri centri com-merciali. Un’altra inno-vazione è il “Sistema cercatreno”: tramite il colle-gamento web, scrivendo il

numero del treno o il luogo dipartenza e la destinazione nelsito delle Fs, si può sapere seil treno è partito in orario,l’orario di arrivo, se porteràritardo e dove si trova in quelpreciso momento. Questesono solo alcune delle inno-vazioni apportate dalleFerrovie dello Stato, ma ve nesono anche molte altre chenon sono visibili al cittadini,ma che servono a dare unservizio migliore».

«Il sistema d’alta velocità –continua – che partirà dal Sudal Nord e da Est ad Ovest,sarà una linea totalmentediversa da quelle normali,perché non si incrocia conaltre linee. L’alta velocità nonsolo consentirà di accorciare itempi degli spostamenti, maconsentirà di liberare comple-tamente le grandi città metro-politane dalle sedi dei binari.Il treno diagnostico è un’altradelle novità dei nostri tempi.Esso fa la diagnosi delsistema ferroviario cam-minando a 200 all’ora, inquesto modo si può inter-

venire prima che si verifichiun guasto».

Alla fine della relazione diCipolletta, si è aperto un vivodibattito, concentrato, so-prattutto, sulle problematichedel collegamento ferroviariodella nostra Isola.

«Un progetto in cantiereche deve essere finanziato–dice Cipolletta – è, adesempio, la linea velocizzataMessina-Catania, ovviamentegli interventi da fare sonomolti, visto che la rete ferro-viaria risale all’800/primi del900; occorre, però, fare delle

scelte ed individuare gli in-terventi significativi. Taliscelte devono essere fattedalla Regione che deve de-cidere le priorità. È miaopinione che bisogna farefunzionare, soprattutto, le vieche sono realmente ne-cessarie, perché bisogna tenerpresente che si devono faredegli investimenti abbastanzaonerosi e quindi bisogna im-pegnarli nel migliore deimodi e più funzionali alleesigenze della comunità».

Monica Colaianni

Viaggiare in treno ai tempi di InternetTrasporti e ferrovie in un’economia moderna: oggi si è coniata una nuova parola, vale a dire l’infomobilità

dove il sistema di mobilità e l’informazione rappresentano i due poli in cui si sviluppa il viaggiare stesso

Pasqua: Adusbef e Federconsumatori, “Rischio rincari”

«Se, secondo le stime di Federalberghi, per l’imminente ponte pasquale si prevede un calo dituristi in Italia, ma anche una crescita del fatturato del settore, ciò significa che verranno praticatiprezzi molto pi alti del tasso d’inflazione». A lanciare l’accusa sono Adusbef e Federconsumatori,che evidenziano gli aumenti senza freni degli alberghi italiani, fra i più cari in Europa.

Federalberghi stima infatti che per il weekend di Pasqua saranno 7 milioni gli italiani maggiorenniche pernotteranno almeno un giorno fuori casa (14,8% della popolazione adulta), in leggero calo ri-spetto ai 7,15 milioni del 2005. Tra questi 6 milioni resteranno in Italia (l’85% rispetto all’87% del2006), mentre 1 milione (il 14% rispetto al 12% del 2006), andrà all’estero. Chi sceglie il Belpaeseprivilegerà la vacanza al mare (43% delle preferenze, rispetto al 44% del 2006), seguita dallamontagna al 24% (come nel 2006). Significativa ascesa per le località d’arte maggiori e minori chetoccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8% del 2006. Per chi invece andrà all’estero, il47,6% (rispetto al 59% del 2006) soggiornerà in località di mare, preferendo soprattutto le aree deldollaro. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% della domanda (rispetto al 27,4% del 2006).

“Adusbef e Federconsumatori - dichiarano le due associazioni - nel richiedere ancora una volta alministro del Turismo maggiore attenzione per far rientrare in Italia quei milioni di turisti stranierifuggiti in altri lidi più economici, come Spagna, Grecia, Slovenia, addirittura Sud della Francia, ecc.con incentivi economici, bonus benzina ed autostrade, auspicano che si arresti la corsa sfrenata agliaumenti di alberghi, già tra i più cari d’Europa, e venga inaugurata una politica di ribassi ed offertesui listini, dal 20 al 30%”.

Auguri di Pasqua al Rotary Paternò Alto Simeto

R. c. PATERNÒ ALTO SIMETO (CT) –Nei giorni scorsi, il Rotary Paternò AltoSimeto, presieduto da Saro Valenti, si èriunito per il consueto scambio degliauguri di Pasqua in una piccola cappella diun noto Monastero di Paternò.

«Aspettare tutti insieme il precetto pa-squale in questa piccola cappella – dice ilpresidente Valenti – che invita al racco-glimento ed alla preghiera, è stato, sicu-ramente, il miglior modo di festeggiare laPasqua. Una Pasqua di speranza, di libertà,di solidarietà, di pace, di amicizia, per unpassaggio dalla mediocrità all’impegno,dalla noia alla gioia, dal male al bene,dalla morte alla vita, perché possa sempreprevalere la Resurrezione».

La serata è stata anche occasione di in-signire Salvo Sarpietro, governatore eletto per l’anno 2007-2008, della “Paul Harris”. «Il club hapensato di dare l’onorificenza a Salvo Sarpietro, nostro consocio che grande lustro ha dato al club diPaternò e a tutto il Rotary. “Paul Harris” è la massima onorificenza e mi preme fare presente chequesta è la nona che Salvo Sarpietro riceve». A consegnare la “Paul Harris” è stato l’assistente delgovernatore, Salvatore Bonaventura.

«Ringrazio tutti voi per questa “Paul Harris”, sono particolarmente felice e soddisfatto – dice Sar-pietro – dell’attività svolta dal club, che ha avuto nel Distretto un ruolo di primo ordine. Il nostroRotary è stato in un certo senso particolare, perché ha avuto sempre, anche, l’Inner Wheel ed il Ro-taract. Quest’anno abbiamo un bellissimo motto: “Rotary Shares”, vale a dire il Rotary è condi-visione ed è quello che mi ripropongo di attuare. Durante quest’anno non voglio apportare grandi in-novazioni, ma è mia intenzione lavorare, soprattutto, sul patrimonio che già abbiamo e portare avantii progetti che ci sono in cantiere. Infine, mi preme sottolineare l’importanza della Rotary Foundation,uno “strumento” che considero rilevante per tutti noi».

M.C.

SIRACUSA – “Al Centrodell’attenzione”, ovvero “por-re al centro i bisogni dell’al-tro”: è questo il titolo dell’ini-ziativa presentata nella sala“Costanza Bruno” del Palazzodella Provincia di Siracusa invia Malta.

Il progetto, organizzato dal-l’Avis comunale e dal Parcocommerciale Belvedere diMelilli e patrocinato dallastessa Provincia regionale diSiracusa, dai Comuni di Me-lilli e Siracusa, oltre che daigiornali “Libertà” ed “Il pon-te” e dall’emittente “VideoRegione”, è stato presentatodall’assessore provincialeGiuseppe Galletta; dall’asses-sore alla Pubblica istruzionedel Comune di Siracusa Vin-cenzo Vinciullo; dall’assesso-re alla Pubblica istruzione delComune di Melilli GiovanniDi Battista; da Maurizio Gat-to, presidente dell’Avis comu-nale di Siracusa; da AngeloPirò, direttore dell’Ipermerca-to Auchan; da Gaetano Mau-geri, direttore del Parco com-merciale di Belvedere, e daEmanuela Ponzo, responsabi-le Pubbliche relazioni Avis.

Sarà proprio il Parco commer-ciale Belvedere di Melilli ilteatro dell’iniziativa, sul cuipalco andranno in scena attoricome la promozione della cul-tura, lo sviluppo sostenibile,la gestione oculata delle risor-se, il rispetto per l’ambiente,la partecipazione attiva e poiancora solidarietà, rispetto pergli altri, tutela della Pace e deidiritti umani e benessere col-lettivo.

Questi e tanti altri i “pila-stri”, così definiti dagli addet-ti ai lavori, dell’importanteprogetto di carattere altamen-te sociale che sicuramente de-sterà l’interesse dei cittadini.Si tratta di un vero e propriomega progetto che compren-derà cinque eventi che dure-ranno per il tutto il 2007…una vera maratona di promo-zione sociale. Infatti, da orasino a maggio vi sarà il pre-mio nazionale “La città chevorrei”, un progetto-concorsorivolto ai giovani cittadini na-to per affrontare le grandi ecomplesse questioni della so-stenibilità, della vivibilità edell’ecologia urbane. Nel me-se di aprile, il progetto princi-

pe sarà “A Pasqua ne vedretedelle belle”; si tratta di un’ini-ziativa di solidarietà, ovvia-mente a favore dell’Avis e na-ta per regalare a tutti unaPasqua diversa, all’insegnadella riflessione, creatività eriscoperta della manualità,unite ai valori dell’etica e del-la pace. Tra luglio ed agostoandrà di scena “Di cotte e dicrude: sapori, profumi, parole,musiche… e non solo”, unmodo per offrire ai visitatori ilmeglio della nostra splendida

Sicilia, dall’arte all’enogastro-nomia, dalla musica alla dan-za. Infine, l’autunno regaleràl’iniziativa “Campioni si di-venta”, dove si deve valoriz-zare la competizione sportiva,attraverso una reale “palestradi vita” in grado di trasmette-re valori chiave come l’amici-zia, il rispetto delle regole, lacondivisione di regole e il per-seguimento degli obiettivi co-muni.

Alla presentazione del pro-getto, massiccia la presenza dialcune scuole della Provinciadi Siracusa, tra cui Melilli ePalazzolo Acreide, che hannodato l’adesione anche per lapartecipazione alle iniziativeche divertiranno i ragazzi ditutte le età. Manifestazioneche nella sua complessità ènata per trovare i fondi perl’acquisto da parte dell’Aviscomunale di Siracusa di unanuova autoemoteca (unità diraccolta mobile del sangue),ma nello stesso tempo è statadata una forte impronta capa-ce di conquistare tutti e sensi-bilizzare grandi e piccoli suitemi “forti” del momento,quei temi, come la solidarietàed il rispetto per gli altri cheoggi in certi angoli delle no-stre città sembrano passati dimoda. Così il parco commer-ciale di Belvedere si trasformad’incanto in una Agorà delXXI secolo, dove i cittadinipotranno incontrarsi, discuteree, perché no, anche confron-tarsi nella pace più assoluta...eh sì, cose che non succedonospesso ultimamente!

Rosario Sortino

Presentato un progetto-concorso promosso dall’Avis di Siracusa

Va di scena... la solidarietà

Saranno 7 milioni gli italiani in vacanza per Pasqua, il 14,8% della popolazione, in leggerocalo rispetto al 2006 (7,15 milioni). Circa 6 milioni di persone (l’85%) resteranno in Italia, men-tre il 14%, circa 1 milione di persone, andrà all’estero. Le previsioni sono di Federalberghiche, con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche, ha intervistato dal 26 al 30 marzo 3.979italiani. Intanto, cresce il giro d’affari, come osserva il presidente della Federalberghi-Conftu-rismo, Bernabò Bocca: «L’incremento del giro d’affari, pari all’8% - dichiara - porta ad unasomma totale di 2,6 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi di euro del 2006 e rappresenta unsegnale incoraggiante, che però, se affiancato al minor numero di italiani in vacanza a Pa-squa e al non buon andamento delle ormai trascorse settimane bianche e weekend sulla ne-ve, muta il quadro complessivo della situazione».

Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (43% delle preferenze, rispetto al44% del 2006), seguita dalla montagna al 24% (come nel 2006). Crescono in modo cospicuole località d’arte maggiori e minori che toccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8%del 2006. Per chi invece preferirà l’estero, il 47,6% (rispetto al 59% del 2006) andrà in locali-tà di mare, preferendo soprattutto le aree del dollaro, valuta che continua ad attirare flussi dituristi a causa del suo deprezzamento. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% delladomanda (rispetto al 27,4% del 2006).

La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) que-st’anno si attesterà oltre i 350 euro: ogni italiano spenderà infatti 367 euro in media rispettoai 332 Euro del 2006, generando un giro d’affari di 2,6 miliardi di euro (rispetto ai 2,4 miliardidi euro del 2006). Nel dettaglio chi resterà in Italia spenderà in media 272 Euro (rispetto ai 268euro del 2006), mentre chi andrà oltreconfine spenderà addirittura una media di 872 euro apersona (rispetto ai 715 euro del 2006, con un incremento del 22%).

Previsioni Federalberghi: Pasqua 2007saranno 7 milioni gli italiani in vacanza

Da sx: Milazzo, Cipolletta, Consoli, Valenti, La Mantia (mc)

Da sx: Bonaventura e Sarpietro (mc)

Da sx: M. Santonocito, Valenti, A. Santonocito (mc)

Da sx: Ponzo, Gatto, Di Battista, Galletta, Vinciullo, Maugeri, Pirò (rs)

7TTeerrzzoo sseettttoorree

R.c. MESSINA PELORO(ME) – Dieta, benessere,principi nutrizionali, asso-ciazione ottimale di alimenti,quantità giornaliere consi-gliate, “nuovi alimenti”,quanto siamo informati suquesti temi? Di questo si èparlato nel corso di un inte-ressante incontro, organizzatodal Rotary Messina Peloro,presso l’Hotel Liberty diMessina. A relazionare sultema “Dieta e benessere”,Franco Salvo, docente dellaFacoltà di Chimica dell’Uni-versità degli Studi di Messina.«Abbiamo voluto invitare unprofessionista del settore – haspiegato il presidente delRotary, Sebastiano Drago –per parlare di un tema che ri-guarda la tutela della nostrasalute e per avere da lui deiconsigli sulla corretta alimen-tazione. Il nostro interesse èquello di dare una possibilitàai soci che fanno parte diquesta associazione di di-vulgare il concetto di soli-darietà». «La relazione – haaffermato il professore Salvo– riguarda la dieta e il be-nessere non solo fisico maanche psicologico. Quando siparla di alimenti, infatti, nonsi deve parlare solo di un sod-disfacimento fisiologico maanche della soddisfazionepsico-fisica. Quando si parladi dieta, si immagina qualcosadi restrittivo ma, in realtà, nonè così. Per dieta si intendeuno stile di vita alimentare efisico».

È stato chiarito che nonesiste una dieta valida pertutti; ciascuna dieta deveessere forgiata sull’individuo,tenendo conto delle caratteri-stiche del soggetto (età, at-tività fisica, ecc.) in modo dafarlo stare bene con se stessoe con gli altri. La dieta è de-terminata da tre fattori: la re-peribilità di sostanze nutritivenel proprio ambiente di vita;le culture sviluppate in quelterritorio (ad es. la cultura deimusulmani vieta di mangiare

carne di maiale); le con-dizioni di vita e le abitudinialimentari (vegetariani, sa-lutisti, ecc.).

L’Istituto nazionale diRicerca per gli Alimenti haredatto le seguenti linee guidada seguire per una correttaalimentazione: controllarespesso il proprio peso esvolgere attività fisica; con-sumare più cereali, legumi,frutta e ortaggi, meno grassi,bevande zuccherate, dolci,alcool e sale; bere moltaacqua (almeno 2 litri algiorno); variare spesso lescelte a tavola; regolare ladieta secondo l’età. At-traverso un excursus detta-gliato, sono stati presi inesame i principi nutrizionalidegli alimenti (proteine,lipidi, sali minerali, ecc.), permostrarne le associazioni ot-timali nell’alimentazionegiornaliera, tenendo presentela composizione del corpoumano (16 per cento proteine,13 per cento lipidi, 1 percento glucidi, 65 per centoacqua, 5 per cento sali mi-nerali e piccole quantità di vi-tamine). Il docente haspiegato l’importanza di unadieta equilibrata. In Italia il34 per cento della popo-lazione con più di 18 anni è insoprappeso, il 9 per cento èobesa.. Problema ancora piùsentito, quello dell’obesità pe-diatrica. I bambini che inItalia soffrono di questa pa-tologia, a causa della cattivaalimentazione, del consumoeccessivo di alimenti ricchi dicarboidrati semplici e grassi edella scarsa attività fisica,sono tantissimi (35 per centoin soprappeso, 12 per centoobesi). Bisogna poi tenereconto che i bambini portanoquesta problematica nell’etàadulta, con conseguenze amedio-lungo termine. L’altrafaccia della medaglia, nei di-sturbi alimentari, è l’ano-ressia, una grave patologiache colpisce maggiormente leadolescenti, bersagliate dai

pressione la sanguigna, pro-teggono da infezioni interneed esterne. Rispetto agliomega 3, gli omega 6 hannoanche effetti malefici perchécausano un aumento dellereazioni allergiche e dellapressione sanguigna. Tuttaviasono necessari per bilanciarel’effetto degli omega 3. Ilrapporto consigliato traomega 6 e omega 3 è 5/1 (lanostra dieta mediterranea siavvicina molto a questorapporto, mentre quella ame-ricana è di 10/1 con graviconseguenze per la popo-lazione che soffre di disturbicardiocircolatori e di obesità).Gli omega 3 si trovano in ab-bondanza nel pesce azzurro enell’olio di semi di lino, gliomega 6 nel regno vegetale.L’illustre ospite, dopo averapprofondito le tematiche ri-guardanti l’alimentazione“tradizionale”, ha poiconcluso il suo intervento condei riferimenti al “cibo delterzo millennio”. «Si tratta dialimenti funzionali, prodottiin laboratorio, – ha chiarito –

a cui ci dobbiamo abituare. Icibi del futuro saranno tecno-logici. È una nuova linea diricerca che sta venendo fuorinegli ultimi anni, per con-trastare l’invecchiamentodella popolazione, la dimi-nuzione delle superfici col-tivate, l’aumento della popo-lazione mondiale. Riguardagli alimenti “fortificati” cioèrinforzati con l’aggiunta dialtre componenti che ne mi-gliorano le caratteristiche nu-trizionali. Quello che siproduce deve essere in gradodi fornire più proteine, vi-tamine, sali minerali, di quellicontenuti in un determinatotipo di alimento: latte addi-zionato di ferro; frutta secca,pasta e yogurt all’omega 3;cereali vitaminizzati, addi-zionati con antiossidanti,ecc». Nessun timore, però,non si tratta di alimenti “ge-neticamente modificati”.

Valeria Zingale

messaggi trasmessi dai massmedia. Le diete drastichesono le più pericolose.Occorre tenere presentesempre le quantità giornaliereconsigliate dagli specialistiper ciascun alimento: cereali,pane, pasta, riso, minimo 6porzioni al giorno; legumi efrutta secca, almeno 5porzioni al giorno, con unocchio alle calorie apportatedalla frutta secca; verduraminimo 4 porzioni al giorno;frutta fresca almeno 2porzioni al giorno), grassi(olio, margarina, maionese) 2porzioni al giorno. Glialimenti energetici an-drebbero consumati nellaprima parte della giornata.Importante anche l’as-sunzione di omega 3 e omega6, raggruppati come vitaminaF. Si tratta di acidi grassi es-senziali che svolgono mol-teplici funzioni benefiche:forniscono energia, limitanol’aggregazione delle piastrine,tengono sotto controllo il co-lesterolo, hanno una funzioneantiossidante, regolano la

Tutelare la salute con la dietaL’alimentazione è alla base di un corretto stile di vita, varia a seconda dell’età e delle esigenze della persona

Questo il tema dell’incontro dal titolo “Dieta e benessere” organizzato dal Rotary club Messina Peloro

Gli screening sanitari a Valverde

L.c. CATANIA FARO BISCARI (CT) – Tra maggioe novembre 2006 si sono svolti degli screening sa-nitari, organizzati dal Lions Club Catania Faro Biscari.La sede scelta dalla direzione generale dell’Ausl 3 diCatania, è stata individuata nella locale sede diValverde (Ct), sita in Via Seminara. A maggio, si ètenuto lo screening cardiologico, che ha consentito dipoter anche usufruire da parte degli utenti intervenuti,dell’elettrocardiogramma. Un caso sospetto è stato in-dividuato ed il paziente è stato invitato a recarsi inospedale, per un controllo più approfondito.

Nella norma gli altri pazienti visitati. Oltre 20 levisite svolte comprensivi di elettrocardiogramma. Insettembre si è invece svolto lo screening dermato-logico, eseguito dai medici della Clinica dermatologicadell’Università di Catania, diretta da Giuseppe Micali imedici Francesco La Carubba e Valentina Longo. Vi-sitati oltre 75 persone, per un controllo legato so-prattutto ai nei della pelle, che spesso senza saperlosono causa di mali incurabili. In ottobre, assistito daDaniela Orofino, Domenico Arcoria coordinatore re-gionale della Fand, associazione nazionale diabetici,ha testato il valore glicemico ad oltre 90 persone,trovando che i valverdesi godono di buona salute ed

avendo riscontrando solo pochissimi casi di valori alti.Nella giornata mondiale della vista, che ogni anno iLions di tutto mondo organizzano, la prevenzione fattaa Valverde ha dato modo di poter applicare il servicedei Lions, sapendo che la retinopatia diabetica è unadella cause principali delle cecità.

In novembre, con oltre 150 prenotazioni, si è svoltolo screening senologico. La Pettinato, dirigente medicoU.O di senologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima diCatania, distribuendo in due giorni le pazienti, ha vi-sitato oltre 100 donne.Grazie ad altri due medici, loscreening ha avuto un successo enorme. Ad alcunedonne, è stata prenotata una mammografia, per un con-trollo più approfondito. Un service completo che hadato modo di poter meglio capire le dinamiche per af-frontare gratuitamente e nelle forme adeguate altriscreening. Il patrocinio degli screening è stato affidatoal coordinamento e all’organizzazione del socioRosario Tomarchio, che si è avvalso della collabo-razione della locale Misericordia e di alcuni cittadinivalverdesi come Stefano Garozzo, Franco Di Bartolo,Elda Ferrante, Alessio Ferioli, Vania Cascio e LuciaTuccitto, che si sono resi disponibili a dare una mano,per rendere un servizio ai loro cittadini.

Il carcere tra tutela della legalità e recupero della devianza

L.c. CATANIA HOST (CT) –Il Lions Club Catania Host haorganizzato un’incontro per fareluce su ciò che accade nellecarceri e su quale futuro attendei reclusi al di fuori di esse.

Parlando di tematiche legateal carcere la prima cosa cheviene in mente di questi tempi èla parola “indulto”; concesso nelnostro Paese a circa 17.000 car-cerati il 31 luglio scorso, è statoper molti mesi uno degli ar-gomenti prediletti dalla stampae all’opinione pubblica. Sapereche le strade si sono ripopolatein pochi giorni di scippatori,spacciatori e ladri, di certo nonè un bella notizia per la popo-lazione; nello stesso tempo peròin pochi si sono chiesti in quale stato erano co-stretti a vivere prima dell’indulto non solo i car-cerati ma anche il personale che per tutto ilgiorno sorveglia su di loro. In occasione di unincontro organizzato dal Lions Club CataniaHost il 29 novembre presso lo Sheraton Hotel diCatania è stato affrontato il tema “Il carcere tratutela della legalità e recupero della devianza”,per capire, attraverso la voce dei professionistiche operano nel settore, cosa accade dietro lesbarre e su quale futuro attende i reclusi al difuori di esse.

Giovanni Tinebra, procuratore generale pressola corte di Appello di Catania ed ex direttore deldipartimento amministrazione penitenziariapresso il ministero della Giustizia, ha offerto unquadro molto chiaro dello stato in cui versanogli istituti di reclusione: «L’indulto ha rappre-sentato il primo passo verso un processo d’inno-vazione complessiva del sistema carcerarioitaliano – afferma Tinebra. Abbiamo a dispo-sizione due anni per migliorare le cose, pertrovare misure alternative al carcere, per formareil personale, per realizzare il maggior numero diposti letto, per costruire nuove strutture». Ilmomento della rieducazione rappresenta per ireclusi un’occasione per capire se, una voltafuori, desiderano proseguire nella strada delladevianza o se dirigersi verso la via della legalitàe, in ogni caso, è fondamentale offrire loro glistrumenti per reintegrarsi nella società e pertrovare un lavoro onesto. In tal senso all’internodegli istituti di reclusione sono previsti deipercorsi formativi che partono dall’istruzioneelementare fino ad arrivare all’università, graziealle convenzioni stipulate con tutte le maggioriFacoltà italiane che, attraverso collegamentivideo, consentono ai reclusi di seguire le lezionie di affrontare gli esami. Per chi non volesse de-dicarsi allo studio esiste la possibilità di lavorareall’interno delle carceri come addetti alle pulizieo alle cucine, (circa 10.000 hanno scelto questaopportunità), mentre 3.000 detenuti nelle carceridi Roma e Milano hanno avuto l’opportunità dilavorare per ditte esterne che commissionano la

riparazione di computer. Presso la casa circon-dariale di Piazza Lanza, istituto deputato adospitare sogetti in attesa di giudizio, avente unacapienza regolare di 220 persone, prima del-l’indulto erano presenti circa 400 detenuti, moltidei quali erano costretti a dormire in dieci in unasola cella. «In questo momento ospitiamo circa280 reclusi – spiega Rosario Tortorella, dirigenteCasa circondariale Piazza Lanza – ma il trend èdecisamente in crescita. In momenti di sovraffol-lamento non è sempre facile per gli operatorimonitorare i soggetti soprattutto coloro cheentrano per la prima volta in carcere, chepertanto attraversano un momento partico-larmente traumatico e che hanno bisogno diessere seguiti costantemente da psicologi e psi-chiatri». Per quanto riguarda le attività educativee formative che offre la casa circondariale diPiazza Lanza, i detenuti sono stati occupati nellaristrutturazione di un’intera area abbandonatadell’istituto che è stata adibita allo svolgimentodi corsi e attività formative di avviamento allavoro.

Ha partecipato all’incontro anche Patrizia Ga-rofalo Rubino, dirigente dell‘Ufficio Esecuzionepenale esterna: «Il nostro compito – afferma Ga-rofalo Rubino – è porci davanti al soggetto chedetiene la pena con numerose risposte co-struendo per lui una pena che derivi daun’attenta analisi della persona coinvolta e dallasua motivazione al cambiamento, con il nostrolavoro pertanto miriamo al reinserimento socialedel soggetto attraverso dei percorsi individua-lizzati». L’Uepe ogni anno riesce ad inserire nelmondo del lavoro una media di 20 soggetti cheottengono contratti regolari condizioni di lavorocontinuative, soprattutto nel terzo settore. Deinumeri apparentemente piccoli che, se conte-stualizzati nella realtà della nostra regione, ri-specchiano nel concreto dei grossi risultati, so-prattutto in un settore come quello del reinse-rimento sociale, fatto di pregiudizi e di muri diignoranza molto difficili da abbattere.

Sara Malatino

La figura della madre come fulcro della famiglia nella società moderna

I. Wheel c. GELA (CL) – I versi diFoscolo hanno echeggiato potentementenella sala convegni del Museo archeo-logico regionale di Gela, dove lascrittrice Silvana Grasso ha disquisitosul tema “Cuore di madre – la madredegli scrittori”. L’iniziativa è stata dellasezione gelese dell’Inner Wheel diGela, diretto da Graziella Morselli, cheha voluto puntare sulla figura dellamadre come fulcro della famiglia chedeve ripensarsi per fronteggiare leemergenze della società. «Il tema scelto– ha detto la presidente Morselli – siinnesta perfettamente nelle linee guidadel club internazionale che quest’anno sioccupa della famiglia. E nell’ambitodella famiglia quale personaggio chiave è elemento determinante,se non la madre? La madre come responsabile dell’educazione deifigli che tanto hanno bisogno di riferimenti certi che la società avolte non riesce ad individuare. Riproporre la figura della madrecome garante della famiglia in crisi». La manifestazione è statapossibile grazie alla collaborazione della direzione del Museo ar-cheologico regionale di Gela. «Il Museo è aperto alle attività cul-turali della città – ha detto il direttore Luigi Maria Gattuso – chefanno rivivere anche i prestigiosi reperti del Museo in un binomio“singolare” fra antico e attuale». La serata è stata aperta dalla por-tavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco che ha tracciato un breveprofilo della scrittrice presente nella società gelese dal punto divista professionale e sociale in tutta la sua verve. Poi è stata lavolta della presidente Morselli e del direttore Gattuso. La Grassoha aperto la sua relazione viva e sentita con i versi di Foscolo incui piange la morte di uno dei fratelli e in questo caso la madre èl’elemento unificante di fronte al dolore. Una declamazione cheha aperto la lunga e vibrante passeggiata fra i prosceni dellatragedia greca dove la scrittrice ha passato in rassegna varie figuredi madri. Silvana Grasso ha fatto rivivere le immagini vive delmito in cui la madre assume connotazioni diverse: da Ghea, lamadre terra. «Dall’unione fra Ghea e Uranos nasce il mondo –dice la Grasso – ma è la terra che rappresentano l’utero materno ela terra accoglie le spoglie mortali dell’uomo. Ogni donna –madre è prima di tutto madre che moglie e come tale il suo istintoè quello di salvare il figlio. Nel mito infatti il padre può essere in-vidioso del figlio maschio primogenito che può minare il suopotere; la donna greca, seppure considerata una “cosa” o in latino

“res”, è disposta a tutto pur disalvare il figlio come le donne diKabul o della Palestina: le lorolacrime sono uguali a quelle delmondo antico, uguali ai cori chepregano Teseo di restituire allemadri i corpi morti dei loro figlimorti in guerra, solo l’intercessionedella madre lo fa tornare sui suoipassi. Il dolore non ha tempo néluogo. E ancora esiste un’altrafigura di madre quella che io de-finisco con un termine di mio conio“pedofaga” ovvero quella chesoffoca i figli con un amore smi-surato ed egoista: è la madre diSeneca che lo costringe a vivere un

rapporto morboso e gli impedisce di andare a nozze; poi quandoSeneca è condannato all’esilio gli scrive lettere strazianti e lui lerisponde “madre i morsi del tuo amore mi hanno raggiuntoovunque, non potrei mai dimenticarti: ho abbandonato il sognod’amore per te. Il tuo bambino di 50 anni”, con una punta diamarezza». Dal mito un volo pindarico verso Bufalino chepropone un’altra figura di madre “pedofaga”, Mariannina: figliosi sposa dopo 40 anni di fidanzamento e impone alla moglie diandare a vivere con la madre molto anziana. E ancora l’amoredella madre che va oltre la morte con Leonida che racconta di unamadre morta che parla ancora con occhi lucidi del figlio che ha la-sciato sulla terra. Momenti di commozione si sono registrati nellasala quando la Grasso ha descritto con toni vibranti la scena diOreste che deve uccidere la madre per volere del Dio, deve ven-dicare il padre che è stato ucciso da lei. Ma al momento di af-fondare la spada sul suo petto la madre si strappa la veste greca e,senza circumlocuzioni gli dice: “Figlio guarda il petto che ti ha al-lattato e tu ti addormentavi con una goccia di latte che ti sgorgavadalla bocca”. Oreste arretra e la spada gli scivola di mano. Unfiglio non può uccidere con freddezza la madre: lo farà solo dopol’incitamento di Pelade. Solo la madre perdona come quella diSerse che accoglie il figlio vinto dopo la battaglia di Salamina,solo per il fatto di essere tornato vivo. L’ultimo quadro riguarda lastoria vera di una madre che dopo avere visitato per quattro annila tomba del figlio morto viene trovata esanime sulla sua lapide.

L. B.

Iniziative musicali per le festività natalizie

GELA (CL) – Con questa iniziativa i club ser-vice hanno avviato le attività natalizie. Il concer-to di Natale si è svolto il 7 dicembre nell’audito-rium del Liceo ginnasio “Eschilo” di Gela, suiniziativa del Rotary club e l’Inner Weehl di Ge-la. La manifestazione si inserisce fra le iniziativedei club service ed è stata realizzata in collabora-zione con l’associazione “Amici della Musica”Giuseppe Navarra di Gela diretto dal maestroGiuseppe Pastorello. La serata introdotta dallaportavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco; è sta-ta avviata dalla presidente dell’Inner GraziellaMorselli che ha sottolineato l’importanza dellamusica come veicolo di cultura nel panorama so-ciale gelese. Ha presenziato la presidente del Ro-tary club, Elisa Nuara. Sul palco della scuola si èesibito il duo composto dal soprano Anna MariaBonelli accompagnata al pianoforte da EnricoMaida. Anna Maria Bonelli soprano di origine niscemese si è diplo-mata nel 1988 in canto all’istituto Bellini di Caltanissetta con il mas-simo dei voti, ha interpretato “Il lamento delle Ninfe” alla rassegna in-ternazionale della Scuola civica di Milano. Vincitrice del concorso“Katia Ricciarelli”, segue l’Accademia sotto la giuda della stessa can-tante; nel 95 ha vinto il primo premio al concorso internazionale “Vo-ci nuove per l’operetta” a Torino. L’artista ha interpretato magistral-mente arie tratte dal repertorio classico di Puccini, Verdi, Dvorak,

Tosti e Giordani, passando dalle note meste diManon Leascaut a quelle allegre tratte dall’opera“Il paese dei campanelli”. Enrico Maida, compa-gno nella vita e nell’arte si è diplomato in piano-forte presso il conservatorio “Bellini” di Palermosotto la giuda del maestro Gaetano Cellizza. Nel1988 segue ad Ischia il seminario internazionale diinterpretazione musicale tenuto dal maestro Ser-gio Fiorentino. È membro di giuria in concorsi in-ternazionali ed internazionali. Nella seconda partedel concerto si sono esibite due giovanissime,Chiara Musumeci al pianoforte e Chiara D’Aparoal violoncello. Chiara Musumeci ha vinto numero-si concorsi nazionali: è pronipote del maestro Giu-seppe Navarra che da il nome al Liceo musicale diGela. Chiara D’Aparo con il suo violoncello è sta-ta una rivelazione per il pubblico presente in salafra cui figuravano i rappresentanti dei club servi-

ce di Gela. Il dirigente scolastico del Liceo Ginnasio Eschilo, Corra-do Ferro ha avuto il piacere di consegnare alle due ragazze un attesta-to rilasciato dai due club service, in quanto le rilevazioni sono anchestudentesse del liceo “Eschilo”. Prossimo appuntamento dell’InnerWheel il 17 dicembre alle 10 con la bancarella di beneficenza in cor-so Vittorio Emanuele.

Li. Bl.

R.c. ACICASTELLO (CT)– Nei giorni scorsi il club Ro-tary Aci Castello, presiedutoda Igor La Mantia, ha organiz-zato una serata sul tema “Lapeste del 2000: La depressio-ne ed i disturbi affettivi”. Re-latore della serata lo psichiatraLuca Nicotra.

Oggi giorno si usa spesso iltermine depressione, ma chisono i veri depressi? Quandosi è realmente malati? Comebisogna intervenire? A questeed ad altre domande ha rispo-sto Luca Nicotra.

«La depressione psichiatri-ca – dice Nicotra – è quellache la psichiatria consideracome una vera e propria ma-lattia mentale che provoca, achi ne è colpito, gravi soffe-renze. Questa malattia si puòcurare con i giusti interventi.Il termine depressione oggi èmolto abusato, perché si usageneralmente per indicare si-tuazioni che la psichiatria nonconsidera come una vera epropria malattia depressiva.Proprio per questa cattiva in-formazione sarebbe necessa-

ria una campagna informativaper chiarire di cosa si tratta re-almente».

«I sintomi depressivi fannoparte dell’esperienza umana –spiega lo psichiatra – L’umoreè quella tonalità affettiva difondo che condiziona tutte le

percezioni e da una colorazio-ne, positiva o negativa alla vi-ta. L’umore “filtra” le espe-rienze esterne e inoltre simanifesta in maniera palese.Lo scorrere delle sensazioniaffettive durante le giornate,produce il senso dello “scorre-re del tempo”, il cosiddettotempo interno. La psiche nonriesce a sperimentare il doloreper tanto tempo senza chie-dersi come mai e perchè sof-fre. Il depresso allora entra inuna spirale di colpa, agitazio-ne psicomotoria e disturbineuro-vegetativi. Tali sintomipossono anche portare allamorte, se non adeguatamentee prontamente curati».

La vita di tutti i giorni sicu-ramente incide sul nostro sta-to d’animo ma questo nonvuol dire che tutti gli stressatisono affetti dalla malattia de-pressiva.

«Se per lungo tempo si av-vertono dei cambiamenti diumore – dice Luca Nicotra –questo può essere sicuramenteun campanello d’allarme, maquando si è colpiti da malattiadepressiva i sintomi sono pa-lesi quindi è necessario ricor-rere ad un medico specialista.Purtroppo la famiglia, anchese senza colpa alcuna, potreb-be influenzare il soggetto sianel bene che nel male, infatti,a volte proprio per una que-

stione culturale che vede ladepressione come qualcosa dicui vergognarsi, la risposta aquesto grave problema da par-te di chi ci sta vicino non av-viene in maniera adeguatacomplicando la situazione.Non bisogna avere prevenzio-ni ideologiche nei confrontidel ricovero dei malati in ap-posite strutture».

«Di fronte ad un depressooccorre sempre evitare di uti-lizzare le solite frasi di circo-stanza, moralistiche e banali,perchè si potrebbero aggrava-re le situazioni già difficili. Lecause sono molteplici: psichi-che, biologiche, genetiche, so-ciali e tant’altro. La depres-sione è una malattia senzadubbio grave dalla quale, pe-rò, si può guarire ma solo se siricorre alle giuste terapie;inoltre, i farmaci utilizzati so-no sicuri ed hanno dato ottimirisultati».

Si può essere colpiti da de-pressione a qualsiasi età; talemalattia è più frequente nellafascia d’età media; le più col-pite sono le donne, probabil-mente per questioni legate al-l’aspetto ormonale, agli sbalzidovuti al ciclo, alla gravidan-za, alla menopausa. Le donnehanno una predisposizionebiologica a questa malattia ri-spetto agli uomini.

La depressione è diventataun fattore sociale. La maggiorparte dei casi di suicidi o diomicidi del proprio bambino odel proprio coniuge sono cau-sati da questa grave patologia.Spesso non ci si accorge di es-serne affetti da depressione osi fa finta di non saperlo evi-tando di curarsi, ma da ciòcon il passare del tempo sca-turiscono le tragedie. Alloranon è meglio rivolgersi ad unospecialista senza far passaredel tempo prezioso evitando ilpeggio, intervenire propriocome quando si avverte qual-siasi altro disturbo che puòmettere a repentaglio la nostrasalute? Basta convincersi chela malattia depressiva è unamalattia come tante altre enon bisogna vergognarsene.

Monica Colaianni

Incontro organizzato dal Rotary Aci Castello con lo psichiatra Luca Nicotra

La depressione si può curare

Il disturbo depressivo è associato ad una elevata mortali-tà. Fino al 15 per cento degli individui con un disturbo de-pressivo grave muore per suicidio. Altri disturbi mentali so-no frequentemente presenti contemporaneamente aldisturbo depressivo (per es., panico, disturbo ossessivo-compulsivo, anoressia nervosa, bulimia nervosa, borderlinedi personalità). Fino al 20 per cento-25 per cento degli indi-vidui con certe condizioni mediche generali (per es., diabe-te, infarto del miocardio, carcinomi, ictus) svilupperanno ildisturbo depressivo nel corso della loro condizione medicagenerale.

D’altra parte, il trattamento della condizione medica ge-nerale è più complesso, e la prognosi è meno favorevole, seè presente il disturbo depressivo.

Gli studi sul disturbo depressivo hanno riportato una va-sta gamma di valori riguardo alla proporzione della popola-zione adulta affetta dal disturbo. Il rischio nel corso della vi-ta per il disturbo depressivo in campioni di comunità variadal 10 per cento al 25 per cento per le donne, e dal 5 percento al 12 per cento per gli uomini. Il tasso di malattia sem-bra non essere in relazione con l’etnia, l’educazione, il red-dito o lo stato coniugale.

Il disturbo depressivo può esordire ad ogni età, con un’etàmedia di esordio intorno ai 25 anni. Alcuni hanno episodiisolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri han-no gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre piùfrequenti con l’aumentare dell’età.

M.C.

Un grave disturboche può esordire ad ogni età

6 QQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 19 Dicembre 2006 - N. 233

Da sinistra: Nicotra e La Mantia (mc)

Da sinistra: Tortorella, Tinebra, Di Salvo, Garofalo, Guarnera (sm)

Da sinistra: Gattuso, Morselli, Grasso e Blanco (lb)

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 20 Marzo 2007 – N. 053

L. c. CATANIA HOST(CT) – Recentemente ilGoverno nazionale ha varatoun disegno di legge sullariforma degli ordini profes-sionali per venire incontroalle esigenze di una societàmoderna, all’interno dellaquale un’organizzazione delleprofessioni risalente agli inizidel ‘900 appare decisamenteanacronistica. Questo, insintesi, il tema di cui si è di-scusso nel corso di un in-contro in cui M. Samperi e M.Contento, membri della Com-missione di Giustizia, si sonoconfrontati con alcuniesponenti del Lions clubCatania Host.

Samperi ha cercato dichiarire le motivazioni di taleriforma, sottolineandol’esigenza di modernizzarel’organizzazione degli ordiniprofessionali per adeguarlialla complessità di unasocietà profondamentesegnata dall’ingerenza del-l’Unione europea nei processidecisionali, dall’innovazionetecnologica e da profondicambiamenti del mercato dellavoro. Diversi gli elementiche entrano in gioco nella tra-sformazione del ruolo deiprofessionisti: la globaliz-zazione dei mercati e deisaperi, che rende necessariauna notevole professionalità;lo sviluppo di processi di out-sourcing, per cui le imprese (ein parte anche la P.A.) scor-porano i servizi interni, affi-dandoli a soggetti esterni; ilmutamento dei modelli diconsumo delle famiglie, chespendono più in servizi chenon in beni; la crescente au-tonomia dei processi for-mativi nelle università.Oggi ilmercato del lavoro, in Italia, ècostituito per il 20% dalleprofessioni intellettuali, cheproducono dunque quasi 1/4del Pil complessivo: la pro-fessionalità costituisce

dunque “un marchio” dellamodernità, per questo è ne-cessario che punti mag-giormente sulla qualità. Pur-troppo l’Italia è diventataterra di conquista da parte digrandi studi professionali eaziende straniere, nei con-fronti dei quali il nostro Paeseappare scarsamente compe-titivo: la riforma delle pro-fessioni, nel rispetto dellenorme dettate a riguardodall’Ue, diventa dunque indi-spensabile per stare al passocon gli altri Paesi. In parti-colare l’Ue preme, affinchésiano maggiormente garantitela libera concorrenza e lalibertà di circolazione. Altroobiettivo prioritario che lariforma deve perseguire èquello di garantire la salva-guardia della libertà del pro-fessionista.

Contento ha illustrato i con-tenuti controversi dellediverse proposte di riformadiscusse in Parlamento. Egli,consapevole che tale riformanon possa più essere posti-cipata a causa delle pressionidell’ Ue, ritiene che il nostroPaese debba tuttavia salva-guardare alcune tradizioninormative consolidate. Perfare un esempio, l’Ue, alivello normativo, non di-stingue il professionista dal-l’impresa; la legge italianainvece dovrebbe mantenetetale distinzione. Partico-larmente controversa la possi-bilità di abolire gli ordini pro-fessionali e/o abolire l’esamedi stato obbligatorio per ac-cedere ad alcuni di essi:secondo Contento, la moder-nizzazione degli ordini nonnecessariamente ne implical’abolizione; l’eventuale abo-lizione dell’esame di statoimplica invece il problema ditrovare un modo alternativodi rafforzare e legittimare leprofessionalità. L’Ue va-lorizza la creazione di asso-

ciazioni professionali, so-prattutto per le nuove profes-sionalità: a giudizio delContento, poco cambierebbese gli attuali ordini venisserotrasformati in associazioni e,allo stesso tempo, sarebbe pa-radossale smontare gli ordinitradizionali e contestualmentecreare nuove associazioni dicategoria per le nuove pro-fessioni.

Un’altra questione riguardai tempi di accesso alla pro-fessione: in Italia l’età mediain cui i professionisti inizianoa lavorare è alta rispetto allamedia europea, fattore cherende il nostro Paese pococompetitivo. Una soluzioneper accorciare i tempi po-trebbe essere quella di in-serire i tirocini formativi (ob-bligatori per l’accesso adalcune professioni) all’internodel percorso universitario.Oltre alla formazione profes-sionale, importante è anche laformazione professionale, chedovrebbe sganciarsi dalsistema dei cosiddetti creditiformativi (spesso ottenuti par-tecipando o fingendo di parte-

cipare a convegni e seminari),permettendo al professionistadi scegliere autonomamentemodalità e tempi per ag-giornarsi. Le varie proposte diriforma hanno inoltre preso inconsiderazione: la creazionidi società professionali, che inItalia non hanno mai avuto

particolare sviluppo, e lacreazione di norme a tuteladei clienti. Entra quindi ingioco anche la questione delletariffe: secondo Contento, ègiusto stabilire tariffeminime, evitando però cheesse siano troppo rigide.

Grazia Ippolito

Ddl su riforma ordini professionaliUn’incontro organizzato dal Lions club Catania Host: durante la serata sono stati illustrati i contenuti della proposta

Si è parlato dei tempi di accesso alla professione: in Italia l’età media in cui si inizia a lavorare è la più alta in Europa

Cdm, via libera riconoscimento figli legittimi come naturali

Il Consiglio dei ministri ha approvato il riconoscimento dello stesso stato giuridico ai figli le-gittimi e naturali.

La parificazione di tutte le forme di filiazione – spiega una nota del Governo – quale che siala fonte di formazione del legame giuridico, trova, infatti, il suo fondamento nel nostro im-pianto costituzionale che, sulla scorta dell’articolo 30 della Costituzione, tutela la filiazionecome valore in sé, originale e non dipendente.

In materia di adozioni il provvedimento approvato dal Consiglio attribuisce al ministro dellepolitiche per la famiglia nuovi compiti di vigilanza e controllo nei confronti degli enti auto-rizzati e una nuova composizione della Commissione per le adozioni internazionali.

Oltre ai compiti istituzionali già fissati dalla legge, il nuovo regolamento prevede che laCommissione stabilisca i criteri di idoneità per la concessione delle autorizzazioni agli enti au-torizzati.

Tali misure non solo rendono la Commissione più qualificata da un punto di vista politico etecnica, ma ne snelliscono l’operatività rendendo più certe ed efficaci le adozioni internazionali.

25esima edizione del concorso di poesia “Terra d’Agavi”

R. c. di GELA (CL) – Il Rotary club di Gela ha organizzato la 25esima edizione del concorsodi poesia “Terra d’Agavi”.

Il premio è articolato in quattro sezioni: poesia in lingua siciliana edita a partire dal 2000;poesia inedita in lingua siciliana; produzione in cortometraggio su Gela; poesia in linguaitaliana.

Ogni concorrente può partecipare con una sola poesia inedita per la sezione B, un solo corto-metraggio della durata massima di 15 minuti su Gela per la sezione C con un solo volume per lesezioni A e D.

I poeti che sono stati premiati con il primo premio in una delle precedenti edizioni per unasezione del concorso possono partecipare quest’anno per altre sezioni.

La giuria con giudizio inappellabile proclamerà la poesia vincitrice per la sezione B, il corto-metraggio vincitore per la sezione C ed il volume edito (dall’anno 2000 alla scadenza del bandodi concorso), le sezioni A e D con l’assegnazione dei premi.

I primi classificati per ogni singola sezione riceveranno un premio di 500 euro. I lavori do-vranno essere presentati in busta chiusa e senza mittente in otto copie di volume per le sezioniA e D; otto copie per il cortometraggio Dvd.

Nello stesso plico si deve accludere in un’altra busta chiusa i dati anagrafici, l’indirizzo, il re-capito telefonico eventuale curriculum, entro il 20 aprile a questo indirizzo: Rotary club, casellapostale 145, 93012 Gela.

I premi devono essere ritirati personalmente o per delega scritta. Ad ogni concorrente verràconsegnato un attestato di partecipazione.

La cerimonia di partecipazione si terrà il 10 giugno presso il club Nautico di Gela alle ore19.30. Le poesie e i Dvd non verranno restituiti e verranno pubblicati nei periodici rotarianisenza pretesa alcuna di diritto di autore.

Liliana Blanco

R. c. ACI CASTELLO(CT) – Durante una serata or-ganizzata dal Rotary club AciCastello, Catena Fiorello hapresentato il suo libro “Picci-ridda”, un romanzo ambienta-to nell’Italia degli anni ‘50 e‘60, nel periodo della depres-sione. Protagonista è Lucia,una bambina affidata alla non-na mentre i genitori emigranoin cerca di fortuna. Ma mentrei genitori attendono un futurolontano, c’è un’altra attesa chesi consuma: quella di un ritor-no, piena di lacrime, nostalgiae speranze indicibili. Luciaconduce una vita piena di sa-crifici, ma poi da personasemplice e sfortunata riesce aemanciparsi. È Lucia che nel-le sue lunghe passeggiate ri-corda il passato, anche solomettendo i piedi nella sabbia,una ragazzina che ha saputoritrovare quella parte di sé cheaveva taciuto a lungo per nonsoffrire più. L’introduzione allibro è stata curata dal giorna-lista Alfio Patti.

Durante la serata, il prima-rio Carmelo Mignosa e Massi-mo Mazzamuto, medico chi-rurgo dell’Unità operativa diCardiochirurgia pediatricadell’ospedale di San Vincenzodi Taormina, hanno presentatoil progetto di “Cardiochirurgiaumanitaria” di cui catena Fio-rello è sostenitrice.

«Il progetto è nato – spiegaCarmelo Mignosa – per ap-portare dei miglioramenti allacondizione umana, costruendoun ponte con quelle comunità,come appunta quella albanese,bisognose di aiuto. In campomedico è usuale spostarsi inéquipe per dare degli aiuti in

altri Paesi. Quando parliamodi medicina umanitaria, i pun-ti da sviluppare sostanzial-mente sono tre: effettuare pro-cedure in loco; trasferire ipazienti nei centri di riferi-mento e, cosa molto importan-te, formare personale locale(medici, infermieri, tecnicietc.). C’è stato richiesto dicollaborare con l’ospedaleMadre Teresa di Tirana perpoter portare servizi, mezzitecnologici, competenze spe-cifiche per il trattamento dicasi complessi che ancora og-gi non trovano soluzione inquel paese, così che spesso siè costretti a trasferimenti delpaziente. Abbiamo cercato diformare un’équipe il più omo-genea possibile.».

«Com’è vero che ci sonodelle gravi carenze strutturali– conclude Mignosa – è anchevero che vi sono delle profes-sionalità eccellenti di personedel luogo che hanno studiatoall’estero per poi portare il lo-ro aiuto ai loro concittadini».

«Già da tempo mi occupo dimissioni umanitarie – diceCatena Fiorello –, un giornosono venuta a sapere che a Ta-ormina vi era questo centro dicardiologia pediatrica edavendo conosciuto CarmeloMignosa ho deciso di dare ilmio contributo a questo im-portante progetto. Il mio ro-manzo racconta proprio delledifficoltà che ha dovuto af-frontare una bambina di 11anni che ad un certo puntadella sua vita si ritrova senza igenitori, perché costretti ademigrare. Nella logica di unabambina, ovviamente, nonesiste l’immigrazione, non

esiste la necessità di viaggiareper trovare un lavoro e nonesiste alcun motivo valido percui i genitori debbano andarevia. Questo romanzo raccontauna storia di immigrazionepassiva: negli anni ‘40, ‘50 e‘60 spesso chi era costretto alasciare il luogo dove vivevaper andare a cercare fortunafuori lasciava i bambini a casacon gli adulti che decidevanodi rimanere. Lucia appartienead una di queste famiglie co-strette a partire e viene lascia-ta alla nonna, dura e severa. Illibro narra il contesto socialein cui la bambina vive. Uncontesto depresso, ostile, tri-ste, ma, nonostante tutto, Lu-cia riesce a reagire. Molte levicissitudini che deve affron-tare questa bambina. Nel libroho messo anche il tema del-l’abuso sessuale, perché, pri-ma di scrivere il libro, parlan-do con molti immigrati, hoconstatato che vi erano molticasi di abuso sui minori daparte di familiari o comunquedi persone vicine alla fami-glia; quindi, anche a quei tem-pi vi era questa triste realtà,però succedeva una cosa mol-to strana, perché quando ibambini parlavano degli abusidi cui erano vittime eranoconsiderati pazzi, nevrotici,per cui erano costretti a starezitti. Quindi, mi è sembratoimportante mettere in lucequesto aspetto. Anche il dolo-re è affrontato in maniera di-versa dai poveri, è come unasorte di accettazione per cui sideve soffrire in silenzio.Quando ho raccontato il dole-

re di questa bambina, ho cer-cato di renderlo il più veropossibile. Alla fine del librotroviamo una persona grandeche, davanti alla tomba di unapersona, sta raccontando quel-lo che le è accaduto. Il mio in-tento era quello di far capire lasofferenza di questa bambi-na».

Dopo la lettura di alcunibrani del libro, da parte Ema-nuela Calvo, il commento diMassimo Maugeri, accompa-gnati dalle note musicali suo-nate da Alfio Patti.

«Quando ho letto il libro diCatena Fiorello – dice Massi-mo Maugeri – ho constatatoche la maggior parte dei librihanno trattato il tema del-l’emigrazione come un fattosociale, invece nel libro di Ca-tena c’è anche il tema delladoppia partenza di chi parte echi rimane.

«Uno degli aspetti più bellidel libro – continua – a mioparere, è il rapporto che sicrea tra la bambina e la nonna,chiamata “la generala”, dalcarattere molto forte, che tienele redini della famiglia.

«Un’altra parte toccante,molto lirica – conclude Massi-mo Maugeri – è la parte fina-le del libro dove troviamo Lu-cia, donna realizzata, cheparla con la nonna attraversouna sorta di lettera aperta, ècome se stesse cercando di fa-re i conti col passato, ritornan-do, ancora una volta, ad af-frontare il temadell’emigrazione».

Monica Colaianni

Durante una serata del Rotary Aci Castello, Catena Fiorello presenta il suo libro

“Picciridda”, figlia di emigranti

Da sx: Samperi, Di Salvo, Contento (gi)

Da sx: La Mantia, Passanisi, Valenti, Fiorello (mc)

16 TTeerrzzoo sseettttoorree QQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 3 Ottobre 2006 - N. 178

R.c. ACICASTELLO –Durante un incontro orga-nizzato dal Rotary Acica-stello, presieduto da Igor LaMantia, il socio AntonelloMancuso, veterinario dell’Asl3 di Catania ha raccontato lasua meravigliosa esperienzain Perù. Mancuso, infatti, hapreso parte al progetto delgrande recordman-scienziatoAngelo d’Arrigo, portatoavanti dalla moglie Laura, perla reintroduzione dei Condornel loro habitat naturale. Allaserata rotariana ha preso parteanche la moglie di D’Arrigo.

Il progetto “Wings ofcondor” è stato sponsorizzatodall’Asl 3 di Catania.

Presente all’incontro il Di-rettore Generale dell’AziendaSanitaria Locale, AntonioScavone, «Ringrazio il pre-sidente ed i soci del RotaryAci Castello – dice AntonioScavone- per avere invitatome in rappresentanza dell’Asle uno dei nostri veterinari araccontare questa bellissimainiziativa che ha permesso diportare a compimento ilgrande progetto di AngeloD’Arrigo. L’Asl, inoltre, hadedicato a questo grande per-sonaggio un centro di raccoltadi fauna situata nel settore ve-terinario dell’Azienda sa-nitaria locale di Catania».

«Angelo D’Arrigo – sot-tolinea il direttore generale - èconosciuto da molti, so-prattutto, per la spettacolaritàdelle sue azioni; certamente lesue imprese hanno richiamatol’attenzione del mondo intero,quest’uomo è riuscito a rea-lizzare il progetto diLeonardo da Vinci, infatti, ildeltaplano di fatto era un’in-tuizione di Leonardo e rea-lizzato a distanza di cin-quecento anni da D’Arrigo.Con questo strumento, cheoggi si trova esposto alMuseo delle scienze diTorino, D’Arrigo ha superatol’Everest, è diventato un“uomo volatile” che ha saputosorvolato le vette più alte delmondo. Oggi abbiamo portato

a compimento uno dei suoiprogetti, nato solamente amaggio dell’anno scorso,D’Arrigo aveva portato aCatania due piccoli esemplaridi Condor che aveva raccoltonel centro di riproduzione aVienna, per insegnarli avolare e poi riportarli nel lorohabitat naturale, in Perù, sulleAnde. Grazie a lui abbiamoappreso come un uomo abbiainsegnato a due volatili avolare in maniera cosìperfetta. Questi due volatilisono stati presi in cura dainostri veterinari e sono statiprotetti, soprattutto, nelperiodo in cui in Italia c’èstato il rischio dell’influenzaaviaria».

«Tengo a precisare –continua Scavone – che il pe-ricolo di questa epidemia èstato rilevato proprio dai vete-rinari dell’Asl 3, che ritenevache anche l’Italia fosse arischio di epidemia, in par-ticolar modo il cuore del Me-diterraneo, cioè la costaionica e tirrenica della Sicilia.Il ministero, invece, ritenevache i flussi migratori fosserolontane dalle coste dellaSicilia. Abbiamo sostenuto anostre spese e con grande sa-crificio dei nostri veterinari, ilmonitoraggio degli animali».

Antonello Mancuso ha ac-cettato di far parte dell’equipeche ha portare avanti il

suo deltaplano), in cabina conil gruppo che li assistiva,chiuse in apposite gabbie.

«Quando siamo arrivati –spiega Antonello Mancuso –abbiamo avuto serie difficoltàperché il nostro territorio erastato colpito dall’influenzaaviaria, per cui la gente delluogo aveva paura che sipotesse diffondereun’epidemia. Nonostantedalle cartelle cliniche di Incae Maya risultassero sani, ilSenasa, il Servizio di sanitànazionale che fa capo al mi-nistero dell’Agricoltura, li hamessi in quarantena».

«Inoltre – continuaMancuso – ignorando le certi-ficazioni sanitarie europee,sono state richieste analisi alsangue per malattie giàpresenti nel territorio,un’inutile stress ed anche unpericolo per i due condor.Fare un prelievo da un’ala diun condor è pericoloso perchési rischia di fargli male. Perevitare ciò si poteva fare untampone cloacale, cosa chegià era stata fatta a Catania,ma i responsabili del luogonon hanno sentito ragioni enon hanno preso in conside-razione le certificazioni cheavevamo presentato. Hannopreteso di eseguire un’analisial sangue ai due animali, nonriuscendoci infine hannodeciso di fare un tamponecloacale che poi è scomparsomisteriosamente. Ciò di-mostra che la loro era solo

una presa di posizione». Il campo base era situato

nella zona del Machu Picchue la località dell’Urubamba,che si trova a 70 chilometri daCuzco, era la zona scelta daAngelo D’Arrigo da ripo-polare, perché la pressioneambientale sta spingendo lecoppie di condor ad allon-tanarsi da questi posti. A Pac-carictambo la FondazioneAngelo d’Arrigo sta co-struendo un centro di acco-glienza per i bambini piccoli.Le donne lavorano tutto ilgiorno nei campi e portanocon sè i bambini che sonoquindi sottoposti alle in-temperie e non accuditi comesi dovrebbe.

«Dopo tutte queste vicissi-tudini, - continua AntonelloMancuso - finalmente, glispecialisti veterinari delluogo, insieme al direttore delSenasa di Cuzco, hanno co-municato a Lima la loroopinione favorevole alla libe-razione. Con il professoreCalderon, dell’Università diCuzco, si pensava di costruireun centro di riproduzione inloco».Oggi Inca e Maya sonoliberi e volano nella meravi-gliosa vallata dove AngeloD’Arrigo li aveva imma-ginati. Il racconto di questaavventura di AntonelloMancuso è stato correlato dabellissime immagini fatte sulluogo.

Monica Colaianni

progetto di D’Arrigo. Questoprogetto, voluto dalla mogliedi D’Arrigo, non solo ha con-sentito di liberare i due vo-latili nel loro habitat naturale,ma anche di richiamare, sullavoro fatto a Catania, l’at-tenzione dell’Università SanAntonio di Cuzco, infatti, iperuviani hanno chiesto diportare avanti gli studi che ri-guardano i condor.

Il team, al quale ha presoparte anche la mogli diAngelo D’Arrigo, LauraMancuso, è partito dall’Ae-roporto Fontanarossa diCatania con un volo Alitalia.La compagnia di bandiera hapermesso di portare Inca eMaya (così si chiamano i duecondor che D’Arrigo avevaallevato insegnando loro avolare protetti dalle ali del

Reinserire i condor nel loro habitatUn progetto denominato “Wings of condor” portato avanti dalla moglie del recordman-scienziato Angelo D’Arrigo

Il Rotary di Acicastello ha organizzato un incontro, presente anche l’Asl 3 di Catania, sponsor dell’iniziativa

Cuzco, uno dei più interessanti siti dell’America meridionale

Cuzco ( “l’ombelico” in lingua chuecha ). Circondata da alte montagne e dominante una splendida valle fu lacapitale dell’antico impero Inca. Voluta dall’imperatore Manco Capac nel XII secolo. Nel corso dei secoli siabbellì dell’opera di altri grandi imperatori, tra i quali Pachacutec, che conquistò tutta la regione fino al lago Ti-ticaca al Sud e fino alle foreste dell’Amazzonia ad Est. Fu quest’ultimo a dotare la città di una pianta a scacchieraancora in parte rintracciabile oggi. Gli spagnoli al seguito di Pizarro raggiunsero la città nel 1533, dopo aversconfitto in battaglia l’imperatore Atahualpa a Cajamarca. Non trovando alcuna resistenza saccheggiarono e di-strussero la città in poco tempo. L’ultimo imperatore Inca Tupac Amaru, cercò di riorganizzare la resistenza ma fugiustiziato nel 1572.Oggi la città si compone essenzialmente di una architettura moderna, con solo alcune traccedell’antica struttura urbana Inca; il paesaggio mozzafiato e la salubre aria la rendono uno dei posti più suggestivial mondo.

M.C.

Chi era Angelo D’Arrigo

Angelo D’Arrigo è stato il primo ad attraversare il Sahara in deltamotore e in deltaplano e,sempre in veste di deltaplanista, è stato il primo sorvolare l’Everest, ad attraversare la Siberia ele Ande. Nel 2002 si alzò il volo con il suo del-taplano dal Circolo Polare Artico e, seguito da unostormo di gru siberiane, insegnò loro la rotta mi-gratoria che le portò lungo 5.500 chilometri fino inMedio Oriente, sopra l’Iran.

D'Arrigo era l'uomo che volava a passo di condor,dai rapaci aveva imparato qualcosa di vitale, conloro ha vissuto, con loro ha imparato a volare e leaquile che gli sono volate accanto fin sopral’Everest e le gru lo avevano seguito in volo dalCircolo Polare Artico fino al Mar Caspio, forse,anche loro hanno imparato qualcosa da lui.

Grande estimatore e studioso di Leonardo DaVinci, D’Arrigo ha studiato per anni il volo deigrandi rapaci,fino a realizzare una Piuma legge-rissima identica nella struttura a quella contenutanel Codice Madrid I, che, grazie ai nuovi materialiha conservato la robustezza necessaria al volo, ar-rivando pero a pesare solo un quarto del prototipocinquecentesco dimostrando l'esattezza delle in-tuizioni aerodinamiche di Leonardo.

E proprio lui che aveva sorvolato le vette più alte con il suo deltaplano, muore in un tragico in-cidente il 26 marzo 2006 a soli 45 anni, a Comiso su un ultraleggero precipitato durante una di-mostrazione poco dopo il decollo e dopo aver firmato gli ultimi autografi. L'aereo è precipitatoda una altezza di circa 200 metri.

M.C.

Realizzato un caseificio in Bosnia, grazie all’associazione “Luciano Lama”

ENNA – La Bosnia Herzegovina vede la realizzazione di un caseificio grazie all’associazione di volontariato “Luciano Lama” diEnna che si è fatta promotrice di una campagna di solidarietà a favore della popolazione bosniaca. Un percorso iniziato quattro anni fache adesso vede finalmente i suoi frutti lo scorso 19 settembre con il taglio ufficiale del nastro all’apertura della struttura. L’iniziativaumanitaria ha visto la collaborazione della Regione siciliana che ha contribuito stanziando una somma pari a 45 mila euro, della Pro-vincia Regionale di Ragusa che con un aiuto economico di 25 mila euro ha reso possibile l’acquisto delle prime attrezzature. “Il con-tributo della Regione siciliana - dichiara il presidente dell’Associazione “Luciano Lama”, Giuseppe Castellano – viene concesso per unprogetto specifico volto alla cooperazione decentrata allo sviluppo internazionale” . “A questo si deve aggiungere – continua il Pre-sidente dell’associazione “Luciano Lama” – il grosso sforzo fatto dal Comune di Vicegrad. Tutti hanno dato un apporto per la co-struzione del più grande caseificio di tutta la Bosnia Herzegovina”.

Il caseificio è posto nella città di Vicegrad della Repubblica Serba è costituita da una struttura avente una capacità di lavorazione di10 mila litri di latte al giorno e di 27 tonnellate di formaggio al mese. La produzione è iniziata alla vigilia dell’inaugurazione, il 18 set-tembre. «Notevole l’impegno e il contributo – dichiara Giuseppe Castellano – dell’esercito italiano , il cui intervento e la presenza attivanel territorio hanno permesso di poter realizzare i lavori con tranquillità».

Anche il mondo imprenditoriale ha partecipato all’iniziativa benefica. Tra questi l’imprenditore ennese, Giovanni Nicoletti. Impren-ditori, esperti e tecnici in materia casearia, stanno programmando la seconda fase del progetto. Un programma di commercializ-zazione dei prodotti con l’Italia e soprattutto con la regione Sicilia.

Quaranta lavoratori in maniera stabile saranno occupati all’interno della struttura. A questi occorre aggiungere l’indotto ed un cen-tinaio di piccole aziende agricole che allo stato attuale sono costretti a disperdere il latte prodotto di ottima qualità , e che in tal modopotrebbero convogliare nella struttura casearia ,che nella zona è l’unica.

Tante le autorità che sono intervenute all’inaugurazione. Tra questi il Vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Monsignore MichelePennini, il metropolita ortodosso Nikolaj, e l’Iman musulmano Kadric. Hanno partecipato , inoltre, i rappresentanti della Regione si-ciliana , del Ministero del Lavoro e degli Affari Esteri italiani, ed in rappresentanza dello stato Italiano, il comandante generale del con-tingente militare italiano in Bosnia , colonnello Giovannini. Presenti i rappresentanti sindacali tra cui il segretario regionale della FlaiCgil siciliana, Cesare Lo Balbo ed alcuni imprenditori siciliani del settore caseario. «Un risultato importante – dichiara il presidente del-l’associazione regionale “Lucino Lama “ di Enna , Giuseppe Castellano – quello ottenuto dall’associazione che da oltre dieci anni operain attività di volontariato rivolta soprattutto ai bambini in questo Stato balcanico che vive una forte crisi.Con l’inaugurazione del ca-seificio – commenta Castellano abbiamo chiuso una prima parte del nostro programma ridando una prospettiva di lavoro a tante fa-miglie. Ma adesso però resta la parte più difficile. Quella fase volta alla commercializzazione del loro prodotto». A tal proposito sono inatto delle indagini di mercato e progetti di marketing per la penetrazione dei loro prodotti nei mercati italiani e nello specifico in quellisiciliani.

S’intensificano i rapporti tra Paesi Esteri come la Bosnia e l’Italia nello specifico la Sicilia. Un ponte culturale ed economico afavore dello cooperazione tra stati di culture ed istituzioni differenti. In tale direzione va collocata l’azione della delegazione che nelcorso della sua permanenza in Bosnia ha avuto modo di mettere in campo degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali. In-contri volti ad incrementare la cooperazione e la collaborazione.

La delegazione visita, inoltre , il museo della memoria Sbrenica cittadina tristemente famosa per le tragiche scene di guerra civilenegli anni ’90. Ritorna alla memoria un tragico passato che non si può non dimenticare.

Prossima iniziativa promossa dall’Associazione “Luciano Lama” sarà quella finalizzata all’organizzazione dell’accoglienza nataliziadei bambini bosniaci, giunta ormai alla ventottesima edizione, che si terrà a cavallo tra i mesi di dicembre e gennaio.

Marilisa Cannarozzo

Cioccolato artigianale in piazza per aiutare “Telefono Azzurro”

Il 7 e l’8 ottobre, in collaborazione con Eurochocolate, sa-ranno distribuite 140 mila tavolette di cioccolato nelle prin-cipali piazze italiane. I bambini e le loro famiglie troverannoil cioccolato artigianale, al latte e fondente, prodotto dall'An-tica Dolciaria Perugina, azienda di produzione artigianale dicioccolato di qualità, in una confezione di cartone a forma dipiccola casa, decorata con disegni che richiamano i dirittidell'infanzia. La casetta, oltre a contenere due tavolette da100 gr. l’una, racchiude un semplice e divertente percorso lu-dico sul tema dei principi della Convenzione Onu del 1989.

Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazionedi nuovi Centri Polivalenti di Telefono Azzurro e all’amplia-mento di quelli esistenti.

L’Associazione intende infatti implementare il centro Poli-valente di Palermo e aprire nuovi centri a Firenze e Napoli.

Grazie ai fondi raccolti verranno infatti decentrate le rispo-ste e le consulenze per un migliore intervento di rete; apertenuove ludoteche e nidi nelle carceri, creati sportelli di ascol-to e attivati laboratori didattici nelle scuole.

La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi all'inse-gna del cacao prosegue, dal 14 al 22 ottobre, con Eurocho-colate, dove Telefono Azzurro sarà presente con uno stand.E, nella stagione invernale, si trasferisce sui campi da scicoinvolgendo note stazioni turistiche e scuole.

L.C. CATANIA AGATA –Il Lions club Catania Agata il29 settembre 2006 ha festeg-giato la sua prima CharterNight.

Durante la cerimonia sonostati presentati due nuovi soci,Antonino D’Agostino con lamoglie Pinella e GiovanniLombardo con la moglie Ro-sanna.

«Questa sera – sottolinea ilpresidente Giusi Bua – nonsolo festeggiamo la nostra pri-ma Charter, ma diamo inizioalle attività del club per il se-condo anno sociale, abbiamogià pronto il programma delleattività da svolgere durantel’anno. Tra le tante ne citodue: la prima sarà la chiusuradel service che abbiamo ini-ziato lo scorso anno in colla-borazione con il Comune diCatania e l’Unione italianaciechi, per la prevenzione del-la cecità previa visita mediaed oculistica ai bambini delleprime e seconde classi di tuttele scuole della città. Conse-gneremo venti paia di occhia-li ai bambini che ne hanno bi-sogno; la seconda è lagiornata mondiale per la pre-venzione della malattia del re-ne che si svolgerà a Catanianel mese di marzo. Noi comesoci lions vorremmo essere didisponibili ad aiutare il prossi-mo, a costruire un futuro mi-gliore, essere utili alla nostracomunità con il lavoro e l’im-pegno e rappresentare degna-mente l’organizzazione deilions».

«Anche quest’anno – conti-nua il presidente - abbiamodeciso all’unanimità di devol-vere in beneficenza la sommadi denaro destinate a all’ac-quisto di targhe da consegnarea ricordo della serata alle va-rie autorità lionistiche ».

Il club lions Catania Agata -dice Alfio Maccarrone, dele-gato di zona – anche se soloda un anno è entrato a fareparte del firmamento dei clubcon la guida del suo presiden-te Giusi Bua, ha raggiuntobrillanti traguardi sionistici intutte le attività portate avantiper consolidare la presenzasionistica nel territorio e nelcampo della formazione. Vivocon emozione questo momen-to in quanto, un anno fa, come

presidente del club sponsorCatania Est, ho partecipato al-la cerimonia di consegna alCatania Agata della Charterda parte del Governatore Raf-faele Tommasini. Oggi comedelegato della zona undici,nominato dal GovernatoreFrancesco Salmè, inizio que-sta nuovo esperienza lionisti-ca. Sono certo che durantequesto nuovo anno sociale ilclub Catania Agata continueràla sua attività e raggiungerànuovi e brillanti traguardi.Noi lions, rifacendoci al mes-saggio del presidente interna-zionale Ross, dobbiamo cer-care di crescere nel percorsodi relazione con la comunitàin cui ci troviamo, dobbiamorivitalizzarci per recuperareenergie da dedicare non soloai soci, ma anche agli uominied alle donne che hanno biso-gno di una comunità rinnova-ta. Cerchiamo di passare daun lionismo parlato ad unovissuto, inoltre è necessarioallargare l’informazione versol’esterno, in quanto il lioni-smo va promosso fuori del-l’associazione attività di ser-vizio d’alto spessore sociale edi lunga durata che aumenti ilnumero delle persone coinvol-te nelle attività».

«Oggi ci ritroviamo qui afesteggiare l’anniversario del

lions club Catania Agata – di-ce il Governatore SalvatoreGiacona – Generalmente per inuovi club il primo anno rap-presenta un periodo di rodag-gio. Il Catania Agata non haavuto tale periodo quasi stati-co, perché il nucleo portantedel club è costituito da lions diprovata esperienza, d’apparte-nenza a famiglie che da sem-pre si respirava aria sionistica.Ha iniziato le attività sin dallasua nascita integrandosi per-fettamente con gli altri club ecostituendo una realtà nel fir-mamento lionistico catanese».

«La presenza dei vertici delDistretto – conclude Giacona– rappresenta la testimonianzaevidente dell’attenzione chel’Associazione ripone neiconfronti di questo club. Unapresenza voluta proprio peraffermare che il lionismo con-ta molto sull’entusiasmo, sul-la voglia di servire, la gioia difare qualcosa per gli altri daparte dei loro club. Io esorto isoci del Catania Agata a pro-seguire la strada che hanno in-trapreso, andando avanti conarmonia e con amicizia com’èstato fatto fino ad ora».

A concludere la serata è sta-to il Governatore FrancescoSalmè, «Noi dobbiamo tantoai club del distretto – sottoli-nea Salmè – per la dedizione

dei suoi soci ed di colore cheli guidano. Impegno sociale esolidarietà, questo è il miomotto, due parole che sonoimportanti per un lions. Sonoovvie ma a volte devono esse-re ricordate, devono diventareparte integrante del nostro Io edel nostro essere lions. Noiabbiamo bisogno d’impegnosociale e di solidarietà ora piùche mai».

«Qualche giorno fa parlava-mo di crisi del lionismo – con-tinua Salmè – in realtà non so-no in crisi i valori dellionismo e quello che espri-me, ma in crisi siamo noi edora dobbiamo uscirne. Noipercorriamo una strada che èdiventata piena d’ostacoli, oradobbiamo ripararla e per fareciò occorre l’aiuto e la solida-rietà di tutti i lions del distret-to».

«Abbiamo grossi traguardida creare e poi da raggiungeree per fare ciò bisogna ascolta-re gli scopi del lionismo ed es-sere attivi», conclude Salmè.

A conclusione degli inter-venti il presidente Giusi Buaha consegnato gli stendardidel club agli intervenuti.

M.C.

Una cerimonia per festeggiare il primo anno di attività e iniziare il nuovo

1a Charter Night per Ct Agata

Da sinistra: Mancuso - La Mantia - Scavone

Da sinistra: Maccarrone, Salmè, Bua, Di Salvo, Giacona

Fidapa di Catania e Giarre in visita alla città

IL SOLE: sorge alle 6,35 e tramonta alle16,52.LA LUNA: sorge alle 22,26 e tramonta alle12,26.PREVISIONI DEL TEMPO: cielo sereno opoco nuvoloso, temperature stabili, ventideboli. I SANTI: San Martino. Fu il primo ad esserproclamato Santo dalla Chiesa cattolica pur nonessendo martire e ad essere onorato dallaLiturgia. Nacque a Salaria, in Ungheria, versol’anno 315. Il padre lo chiamò Martino che vuoldire «piccolo Marte» diminutivo del nome del

dio della guerra. La sua famiglia era originariadell’Italia Settentrionale. Ancora bambinogiunse a Pavia, dove suo padre era statodestinato e iniziò il corso degli studi classici. A15 anni si arruolò come soldato. In Gallia ungiorno, ad Amiens, durante una ronda, di notteed in pieno inverno, divise il suo mantellomilitare con un povero che gli chiedeval’elemosina. A 18 anni abbandonò la milizia,ricevette il Battesimo e fece vita eremiticafondando diversi monasteri. Fece diversimiracoli risuscitando due morti e guarendo unagiovinetta ungendola con l’olio benedetto.

MESSE DELLE VIGILIE DI FESTA: Cattedrale ore 18 • Sacra Famiglia ore 18 •Salette ore 18 • S. Maria della Mercede ore 18 •Cristo Re sabato ore 18;30, domenica ore18,30-19,30 • S. Teresa ore 19 • S. Francescoall’Immacolata ore 19 • Santi Pietro e Paolo ore19 • Santuario del Carmine ore 18,30 • Istituto«Madonna delle Lacrime» a Trappeto ore 19 • S.Maria della Guardia ore 19 • S. Agostino ore 19• Nostra Signora di Monserrato ore 18,30 •Cuore Immacolato di Maria ore 18,30 • S.Agata al Borgo ore 18,30 • S. Francesco di Paolaore 18 • Santa Maria di Gesù ore 19 • Crocifisso

Maiorana ore 18,15 • Crocifisso dei Miracoli ore18,30 • S. Maria in Ognina ore 19,30 • SantaMaria della Consolazione ore 19 • S. GiovanniApostolo ore 19 • Minoriti ore 18 • SanGiuliano ore 19,30 • San Domenico ore 19 • S.Michele ai Minoriti ore 19 • Santuario NostraSignora di Lourdes ore 19 • Nostra Signora SS.Sacramento ore 19 • S. Agata la Vetere ore 20.FARMACIE APERTE DI TURNO SABATO11 NOVEMBRE 2006: Del Bosco (via delBosco, 70) • Giuffrida (via S.G. alle Grotte, 40) •Guarnaccia C. s.n.c. (via Umberto, 254) •Guarnaccia S. s.n.c. (v.le Vitt. Veneto, 135) •

Monserrato (via Gabriele D’Annunzio, 1) •Nettuno (p.zza Nettuno, 34) • Plebiscito (viaGaribaldi, 328) • Rizzo (via Plebiscito, 116) •Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le MarioRapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) •Zerbo (via Galermo, 270).FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE13 ALLE ORE 16: Guarnaccia C. s.n.c. (viaUmberto, 254) • Monserrato (via GabrieleD’Annunzio, 1) • Rizzo (via Plebiscito, 116) •Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le MarioRapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) •Zerbo (via Galermo, 270).

FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via DelBosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa(via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400)• Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (viaG. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt.Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) •Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov.Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) •Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (viaGaribaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) •Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).

LE SOCIE DELLA FIDAPA DI CATANIA E GIARRE COL PROF. SCIALFA DURANTE LA VISITA

Nel corso di un’interessante visitaguidata (realizzata con la collabo-razione della Sovrintendenza ai Be-ni Culturali ed ambientali e dell’as-sessorato alla Cultura) la Fidapa diCatania, presieduta dalla prof: DoraCoco Spitaleri, e quella di Giarre -Ri-posto, insieme con la presidenteprof. Santa Maccarrone Cardillo, èandata alla ricerca del centro storicodi Catania, ovvero di quei siti e mo-numenti del periodo greco-romanoche, hanno costituito il nucleo prin-cipale da cui le installazioni con-temporanee hanno potuto svilup-parsi.A guidare il nutrito gruppo di parte-

cipanti, il prof. Francesco Scialfa, ar-tista, cultore di storia dell’arte che,attraverso un’inedita trattazione, hamostrato le valenze che fanno dellapiazza Duomo (la Platea Magna deiRomani) il fulcro storico, culturale emistico della città. Poi tappa alle Terme Achilleane oDionisiache, all’ex Tempio di Miner-va, oggi occupato dalla chiesa di S.Francesco all’Immacolata e stretta-mente correlata col tempio di Bacco,sito dell’attuale Chiesa di S. Placido(con le annesse Terme Dionisiache)è stato dato spazio alla leggenda chevuole che proprio al Teatro romanoe all’Odeon.

Rotary Acicastelloincontro sul tirassegnoLa pratica del tiro a segno e la legisla-zione relativa all’uso delle armi” è sta-to l’argomento di un’interessante rela-zione svolta al Rotary di Aci Castellodal dr. Carlo Rossitto, medico-legale epresidente Tiro a Segno Nazionale diCatania. Il presidente La Mantia, pre-sentando il relatore, ha introdotto il te-ma della serata; una storia prestigiosa,che pone la pratica sportiva a metà stra-da tra le discipline olimpiche e quellemilitari. Il relatore, appassionato tirato-re da più di un trentennio, si è distintocome esperto balistico nel corso di im-portanti processi penali; egli con preci-se informazioni ha accompagnato l’at-tenta platea attraverso la storia del tiroa segno. La legislazione italiana, rece-pendo la normativa europea, è all’a-vanguardia; l’attenzione del legislatoreè stata volta a garantire elevati livelli siasul rilascio dei porto d’armi sia perquello che concerne il loro trasporto,garantendo elevati livelli di sicurezza alcittadino. Il Tiro a Segno di Catania, unodei presidi italiani ultracentenari, van-ta rappresentanti in tutte le categorie ditiro, con pluricampioni nazionali e in-ternazionali e uno staff di istruttori digran livello, per una pratica aperta aivolenterosi, dai 10 anni in sù.

Il «Goal della prevenzione»questa sera al PalaCannizzaroQuesta sera appuntamento con la solidarietà al PalaCanniz-zaro. Organizzato dall’associazione «Agata donna per le don-ne», con inizio alle 20,30, al Palacannizzaro si svolgerà infat-ti la manifestazione «Goal della prevenzione: cancro al senosconfitto dalla diagnosi precoce». Interverranno il prof. Pao-lo Veronesi dell’Ieo di Milano e il prof. Sergio Orefice dell’Isti-tuto Humanitas. Ci sarà uno spettacolo di cabaret, un mo-mento musicale, una sfilata di moda, sorteggio di premi e laconsegna di una targa ai personaggi distintisi nel campodella solidarietà. Obiettivo della manifestazione (confidandosu una grande e solidale risposta del pubblico, il bigliettod’ingresso costa solo 6 euro) è l’acquisto di un mammografoportatile necessario per avviare uno screening itineranteper la diagnosi precoce.

Il 25 novembre giornata nazionale della colletta alimentare Da dieci anni si ripete l’appuntamento per l’ultimo sabato dinovembre della Colletta Alimentare, promossa dalla Fonda-zione Banco Alimentare, Società San Vincenzo, AssociazioneNazionale Alpini, Federazione dell’Impresa Sociale dellaCompagnia delle Opere. In Sicilia 800 supermercati sarannopresidiati per l’intera giornata del 25 novembre da più 10.000volontari che inviteranno i clienti a donare gli alimenti richie-sti - olio, omogeneizzati, carne e tonno in scatola, legumi -che saranno successivamente distribuiti agli enti assistenzia-li convenzionati. In preparazione dell’evento lunedì 13 alle19.30, al Nuovo Teatro S. Orsola di via Macallè 3/a, il giorna-lista Gianluigi Da Rold presenterà il suo nuovo libro «Quel sa-bato di novembre… storie quasi vere di carità».

«L’agricoltura mediterranea» in un interclub del Rotary Nord Il Rotary, mettendo in atto il suo programma rivolto al socia-le ha focalizzato la problematica della “Realtà e prospettivedell’agricoltura mediterranea” che deve assumere la consa-pevolezza del rinnovato ruolo da svolgere nell’economia na-zionale in rapporto all’ambiente. A tale scopo risulta indi-spensabile che si formi una nuova classe imprenditorialeche sappia superare l’eccessiva frammentazione fondiaria esia in grado di valorizzare i prodotti di nicchia.Questo, in sintesi, quanto discusso all’Excelsior nell’interclubpromosso dal Rotary Club di Catania Nord, il cui presiden-te Valerio Abbate ha introdotto i lavori, e che ha visto la par-tecipazione dei Rotary Club di Catania, Catania Est, CataniaOvest , Catania 4 Canti Centenario, rappresentati rispettiva-mente al tavolo della presidenza da Vincenzo Consoli, Lin-da Zangara Russo, Piero Todaro e Francesco Milazzo. Il pre-sidente del club organizzatore dell’incontro, Valerio Abba-te, nella qualità anche di docente presso la facoltà di Agra-ria dell’Università di Catania, ha sottolineato la funzioneeconomico-produttiva e sociale che riveste l’agricoltura nel-la nostra regione, ma anche e soprattutto le sue finalità diprotezione e conservazione dell’ambiente, nonché il suoruolo paesaggistico. Tra i relatori. Giusi Carrà, docente diEconomia agraria nell’Università, Giovanni Chiofalo, presi-dente della Federazione Regionale dell’Ordine degli Agrono-mi, Andrea Scoto imprenditore di un’azienda cerealicola, Se-bastiano Cosentino, vice presidente dell’Associazione nazio-nale esportatori importatori ortofrutticoli ed agrumari. In-terventi di Sergio Sollima e Sebastiano Spoto Puleo. Haconcluso i lavori Giovanni La Via, assessore regionale all’A-gricoltura.

MILLY BRACCIANTE

Omnibus

BIGOLI IN SALSAINGREDIENTI 800 g di bigoli al torchio, due cipol-

le, 80 g di sarde salate, un bicchire d’olio, pepe,sale.

PREPARAZIONE: Lavare bene e pulire le sarde sala-

te. Tagliarle a pezzetti e affettare le cipolle.

Soffriggerle lentamente insieme nell’olio.

Aggiungere due cucchiai d’acqua. Quando il com-

posto sarà ammorbidito e le cipolle inbiondite,

mescolare in continuazione per qualche minuto,

per sciogliere cipolle e sarde. Cuocere i bigoli in

abbondante acqua salata. Scolarli al dente.

Condirli con questa salsa, aggiungendo un filo di

olio crudo.

Nessun altro aroma vene aggiunto a questa sempli-ce composizione tradizionalmente popolare, inquanto di estrema economicità e di facile prepara-zione. Si può sostituire la cipolla con due o tre spic-chi di aglio, ben pestati. Il piatto risulterà più sapo-rito, anche se di gusto più pesante.

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30FESTA DI SAN MARTINO

MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, peco-rino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate,olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsicciasecca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanza-ne sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porci-ni dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi:costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pit-tinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichid’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite.Acqua minerale, vino rosso novello, caffè.

E’ gradita la prenotazione 77 20,00 a personaMMuussiiccaa ee ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn iill mmaaeessttrroo AAnnggeelloo GGrriilllloo

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13

FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVOMenù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’a-livi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu,alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, car-ciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, sup-pizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcid-duzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acquaminirali, vinu russu novu patrunali.E’ gradita la prenotazione obbligatoria 77 15,00 a persona

MMuussiiccaa,, bbaallllii ee ttaannttoo ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn AAnnggeelloo GGrriilllloo

LA SICILIA

Catania. CalendarioSABATO 11 NOVEMBRE 2006

46.

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 13 Febbraio 2007 - N. 028

CATANIA – «Ma poi, checos’è un bacio? Un giu-ramento fatto un poco più dapresso, un più preciso patto,una confessione che sigillar sivuole, un apostrofo rosamesso tra le parole t’amo»,così Edmond Rostand de-scrive il bacio nel suo Cyranode Bergerac ed è proprio diquesto dolcissimo “apostroforosa” che hanno parlato in uninterclub il Rotary Aci Ca-stello, presieduto da Igo LaMantia, il Rotary Catania SudEst, presieduto da MaurizioPassanisi, ed il RotaryCatania, presieduto daVincenzo Consoli. Relatricedella serata Lucrezia Vitetta,medico chirurgo e specialistain psichiatria.

Dopo il benvenuto da partedei presidenti, LucreziaVitetta ha iniziato la sua re-lazione accompagnata da pia-cevoli immagini. «Il baciorappresenta l’intera storia del-l’umanità. Racchiude il signi-ficato dell’eterno e del-l’anima. Per ognuno di noi –dice la relatrice – baciare èqualche cosa di unico. È conle labbra che si trasmettonodiverse sensazioni. Ogni si-nergia sessuale parte propriodal bacio che può suggellarel’inizio di un rapporto maanche la fine. Non esistonolabbra uguali quindi le sen-sazioni che si trasmettono nonsono mai le stesse».

La relatrice ha spiegatocosa avviene anche dal puntodi vista ormonale, muscolare,le sensazioni che si tra-smettono al cervello e quelloche accade al nostro corpoquando due persone siscambiano un “semplice”bacio. L’atto del baciare mettein moto 34 muscoli facciali,senza contare quelli del collo,delle spalle e della schiena.Quando è molto appassionato,può provocare fino a 120battiti cardiaci al minuto.

Baciare, inoltre, fa smaltirecirca 6,4 calorie al minuto.

Il bacio agisce da antide-pressivo naturale: quando cibaciamo, anche sempli-cemente sfiorandoci leguance, ci sentiamo meno solie appaghiamo il nostro de-siderio di conoscenza. Il bacio“vero”, quello erotico, stimolala produzione di liquidiumorali (come accade durantel’atto sessuale) e per questomotivo baciare è una fonda-mentale fonte di piacere. Edancora, il bacio produceeffetti antidolorifici: infattiquando due labbra si ac-costano appassionatamentel’una all’altra il cervellolibera endorfine, sostanze en-dogene dotate di proprietàbiologiche analgesiche.Aumenta contempora-neamente il battito cardiaco,la pressione sanguigna e lasudorazione e tutto questo cifa sentire agitati, emozionati ein qualche modo “stressati”(naturalmente si tratta di unaforma di stress molto pia-cevole!).

«Nell’antichità le mammesvezzavano i loro figli ma-sticando il cibo e passandololoro a piccoli bocconi at-traverso la bocca, un po’come fanno gli uccelli con iloro piccini – spiega ancoraLucrezia Vitetta –. Secondomolti studiosi, il bacioavrebbe origine proprio dallatrasformazione di questo attomaterno di nutrimento dellaprole. Freud afferma che “ilbacio è, per animali ed esseriumani, portatore di cibo: senon baciamo chi amiamo, alivello simbolico gli togliamoun nutrimento fondamentale,il nutrimento dell’anima.

«Esistono diversi tipi dibacio – continua – a secondoanche delle proprie origini. Ilbacio “alla francese” è ilbacio dell’anima, con labocca aperta e generalmente

prevede il contatto tra lelingue. Questa tipologia, sicu-ramente, è la più diffusa inOccidente. Gli eschimesi,invece, si strofinano il naso. Igiapponesi del Nord si mor-dicchiano, mentre a Bali èabitudine diffusa accostare ivolti, guardarsi intensamentee annusarsi per assaporare ilcalore e il profumo della pelledell’altro. Nell’isola Tro-briand, nell’Oceano Pacifico,prevede un lungo strofi-namento di nasi e bocchesenza baciarsi, ma mordic-chiandosi prima delica-tamente e via via in modo piùenergico, fino a che il labbroinferiore comincia a san-guinare. Poi vi è il bacio fattodi sguardi intensi e di leggerisoffi sulle labbra. Il baciodella farfalla si pratica con gliocchi, “spazzolando” le cigliadel partner. L’effetto è unasensazione di solletico, comequella che si prova quandouna farfalla sbatte le sue ali

sulla pelle. Quello a distanzaè quando si bacia la propriamano e con un soffio simanda il bacio al destinatario.Il succhiotto è un baciotalmente profondo che lasciaun marchio sulla pelle, si ap-poggiano le labbra sulla pellesucchiando profondamente.Quando si bacia, solitamentegli occhi si tengono chiusi,chi non si lascia mai coglieredi sorpresa li tiene aperti, cosìfacendo magari non andràmai incontro a delusioni, maforse non conoscerà mai lavera passione. Questo tipo dipersona, sicuramente, ci devedare un po’ da pensare. Poi viè il “bacio della morte”, che sidava ai condannati; l’ultimobacio è quello dell’ultimavolta. L’uomo o la donna chenon baciano hanno seriproblemi con se stessi, nonriescono ad accettare il loroio, hanno paura della partepiù profonda della loro animaed è molto difficile che

riescano a cambiare». In un sondaggio, si è sta-

bilito che il 63% degli italianiha dichiarato di conservare unricordo vivissimo del primobacio. Il 42% delle donne pre-ferisce baciare il propriopartner, mentre il 47% degliuomini preferisce che sia lacompagna a prendere l’ini-ziativa. Il 5 aprile del 1999 aTel Aviv una coppia israelianasi è baciata per 30 ore e 45minuti, stabilendo il primatodel bacio più lungo delmondo. Un argomento cosìsingolare non poteva che su-scitare curiosità nei presentiche hanno posto tanti interro-gativi alla relatrice. Chi di noinon vorrebbe essere coccolatoda dolci e teneri baci dallapersona che ci fa sognare e cifa battere forte il cuore? Ilbacio è la più bella manife-stazione d’affetto ed a volte ilpreludio all’amore.

Monica Colaianni

L’alchimia della vita: il bacioDi quell’“apostrofo rosa tra le parole t’amo” si è parlato all’interclub tra Rotary Aci Castello, Rotary Ct Sud Est e Rotary Ct

Relatrice della serata è stata Lucrezia Vitetta, medico chirurgo e specialista in psichiatria. Grande la curiosità dei presenti

Gela: bando di concorso in memoria del rotariano Mangione

R. c. DI GELA (CL) – Un altro appuntamento con la scienza e la cultura per il club servicegelese che ogni due anni ricorda la figura del ginecologo che ha seguito migliaia di donne gelesie ha fatto nascere altrettanti bambini, oggi uomini e donne impegnati nel sociale.

La fondazione Rotary Paolo Mangione, club di Gela, Rotary club di Gela, con il patrociniodell’ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Caltanissetta,ha indetto un bando di concorso per onorare la memoria del socio rotariano Paolo Mangione eper promuovere la ricerca e gli studi nel campo dell’ostetricia e ginecologia, della bioetica ed inparticolare nel campo della tutela e del rispetto della vita. La fondazione bandisce un concorsoper l’anno rotariano 2006-07. Il concorso ha per oggetto un lavoro nel campo della medicinagenerale, dell’ostetricia e della ginecologia e bioetica. La partecipazione è riservata a laureati,laureandi, in Medicina e chirurgia e lauree affini e gli specializzandi e specializzati in Ostetriciae ginecologia nell’anno accademico 2001-02.

Al vincitore sarà assegnato un premio di 2.700 euro. Per partecipare al concorso il con-corrente dovrà spedire un lavoro in quattro copie a mezzo posta in plico raccomandato alla se-greteria della fondazione Mangione o presso la segreteria del Rotary, entro il 31 marzo 2007.

È necessario esibire il certificato di laurea ed autocertificazione attestante l’assegnazionedella tesi di laurea. Il tema da sviluppare è “Endometrosi ed infertilità”. I partecipanti sono in-vitati a presentare argomenti di recentissima acquisizione scientifica sul tema proposto. I premisaranno assegnati in occasione di una manifestazione rotariana e le spese di viaggio sono acarico della fondazione.

Asta di beneficenza per acquistare materiale per i disabili

CAPO D’ORLANDO (ME)– Attraverso la vendita di unpallone da basket, il Comunedi Capo d’Orlando ha ac-quistato materiale destinato adanziani e diversamente abili. Isoldi sono stati raccolti graziead un’asta di beneficenza or-ganizzata da un’emittente tele-visiva locale e dalla squadra dibasket paladina, l’Upea Capod’Orlando.

Nel dicembre scorso, infatti,era stato venduto per 1.800euro un pallone da basket, au-tografato da tutti i giocatoridell’Upea.

La somma è stata con-segnata all’assessore co- munale ai Servizi sociali, Teresa

Restifo, e adesso è stata utilizzataper l’acquisto di una carrozzina pie-ghevole ad autospinta, con accessorie di un rollator quattro ruote concestino. Il materiale acquistato èstato già messo a disposizione di chine avrà bisogno, presso il centroanziani di via Torrente Forno.

Secondo quanto ha dichiarato l’as-sessore Restifo, «Queste cose ser-viranno anche per dare la possibilitàa chi ha problemi legati alla deambu-lazione, di poter fruire del centro e dipartecipare a tutte le attività che quisono organizzate. Il resto dei soldiraccolti grazie alla generosità dellapersone saranno utilizzati per daresollievo ad alcune persone e adiverse famiglie che manifestanobisogni particolari».

Barbara Conti

Vaccini, Italia capofila del progetto “Amc” in aiuto dei Paesi più poveri

Salvare milioni di vite neiPaesi più poveri del mondo fi-nanziando lo sviluppo di unnuovo vaccino contro lo pneu-mococco, batterio respon-sabile della morte di oltre 1milione di bambini ogni anno.È questo l’obiettivo delprogetto Amc for Vaccines,presentato a Roma presso ilministero dell’Economia edelle Finanze e promosso daun primo gruppo di Paesi do-natori: Italia, Regno Unito,Canada, Norvegia e Russia.

Con un impegno finanziarioper 635 mln di dollari, l’Italiaè il capofila dell’iniziativa checomporterà un investimentocomplessivo per il vaccinocontro il pneumococco pari a 1,5 miliardi di dollari.

Il vaccino contro lo pneumococco che sarà prodotto at-traverso l’Amc sarà di nuova generazione e permetterà dicoprire le più recenti esigenze di protezione immunitaria ri-scontrate nei Paesi meno sviluppati. Il progetto pilota con-sentirà di vaccinare nel tempo fino a circa 70-100 milioni dipersone e già entro il 2030 potrà salvare quasi 5 milioni emezzo di vite.

A lanciare ufficialmente il progetto sono stati, oltre al mi-nistro dell’Economia e delle finanze Tommaso Padoa-Schioppa e al ministro della Salute Livia Turco, anche i rap-presentanti dei governi degli altri paesi che hanno lanciato

l’iniziativa, il presidente dellaBanca mondiale Paul Wol-fowitz e la regina Rania Al-Abdullah di Giordania, di-fensore emerito per i bambinidell’Unicef.

«L’Amc è un approccio as-solutamente innovativo – haspiegato Tommaso Padoa-Schioppa – che coniugastrumenti di mercato e in-tervento pubblico, che aprenuove frontiere al finan-ziamento della lotta contro lapovertà e le malattie en-demiche».

Lo sviluppo dei vaccini peralcune malattie, infatti, è ri-tardato non solo da motiviscientifici, ma anche dalla

carenza di specifici investimenti del settore privato. Grazieall’Amc, i Paesi donatori si impegnano all’acquisto dei nuovivaccini, una volta scoperti e certificati come efficaci da unpanel di esperti, e le imprese sono così motivate ad impegnarsiulteriormente nella ricerca e sviluppo dei vaccini contro le ma-lattie individuate.

Una volta esaurito il sussidio, perché è stato acquistato ilnumero di dosi previsto dall’Amc, le case farmaceutiche si im-pegnano a fornire ai Paesi beneficiari il vaccino ad un prezzoprossimo al costo marginale, in modo che le campagne di im-munizzazione possano continuare con costi abbordabili ancheper i Paesi più poveri.

L. c. CATANIA STESICO-RO CENTRUM (CT) – Il fe-nomeno del randagismo inquesti ultimi anni si è accen-tuato sempre di più e le istitu-zioni stanno cercando di farvifronte. Il Lions club CataniaStesicoro Centrum, presiedutoda Giuseppe Santangelo, hadedicato una serata per analiz-zare tale problema. RelatoriPier Paolo Niutta, della facol-tà di Medicina veterinaria del-l’Università di Messina, cheha trattato il problema se “Glianimali rappresentano un ri-schio per l’uomo”; SantoCristarella, della facoltà diMedicina veterinaria del-l’Università di Messina, hatrattato il tema del “controllodelle nascite della popolazio-ne canina”; Francesco Puglie-si, direttore del Servizio diigiene urbana veterinaria del-l’Asl 3 di Catania; StefanoLuigi Argiolas, medico veteri-nario responsabile dell’unitàdi soccorso servizio 118 diRoma, che ha parlato del mo-dello attuato nella città di Ro-ma. Inoltre, sono intervenuti,per dare un indirizzo di saluto,il deputato regionale SalvoPogliese, il direttore servizioveterinario dell’Asl 3 di Cata-nia Antonino Salina e l’asses-sore ai Servizi sociali del Co-mune di Catania, GiuseppeZappalà. Moderatore MauroMazzari, medico veterinario.

«Gli argomenti trattati inquesto meeting – dice il presi-dente Giuseppe Santangelo –sono fortemente sollecitatidall’evoluzione sociale e cul-turale del nostro Paese. Lasensibilità dell’opinione pub-blica include ormai un rappor-to di stretta convivenza conl’animale, considerato mem-

bro della famiglia. Anche glianimali non conviventi deb-bono essere considerati meri-tevoli, non solo di protezione,ma anche di diritto alla vita incondizioni di benessere.

«Come tutte le relazioni –continua il presidente – peròanche quella con l’animale èesposta a tradimenti ed abban-doni. Nei canili, sempre piùaffollati, si osservano condi-zioni di vita, di rapporto, digestione, di alimentazione e diigiene inaccettabili. Per caren-ze organizzative sono purtrop-po incomplete anche le infor-mazioni epidemiologichesulla popolazione canina. Og-gi possiamo osservare unacrescente offerta di assistenzae di cura medico-veterinariaspecialistica, ma la ricerca èin ritardo nell’affrontare leproblematiche che riguardanol’invecchiamento e la segre-gazione animale.

«Per far fronte alle nascitedella popolazione canina –spiega Santo Cristarella – lemetodiche più comuni di ste-rilizzazione sono di due tipi,quella farmacologia e quellachirurgica, la prima ha un’in-vasività minore rispetto aquella chirurgica, anche se visono delle tecniche mini inva-sive. Le tecniche farmacologi-che, però, raramente possonoessere applicate sui cani ran-dagi, perché richiedono un ci-clo di terapie alle quali l’ani-male deve essere sottopostoed, inoltre, è importante cono-scere l’attività periodica delsoggetto e intervenire nel giu-sto periodo, perché altrimentil’animale rischierebbe di in-correre a delle neoplasie. Neicani randagi, quindi, preferia-mo agire con la chirurgia mi-

ni invasiva, vale a dire con unsemplice intervento di endo-scopia o laparoscopia. Nellafemmina agiamo a livello disalpinge e nel maschio a livel-lo del deferente e del funicolo,effettuando una bruciatura cheneutralizza la fuoriuscita dinemasperma e il concepimen-to. Però si è constatato che,pur effettuando questa chirur-gia meno invasiva, l’animalepuò andare incontro a deter-minate patologie per la man-canza di alcuni ormoni, così siè pensato di ricorrere al-l’esportazione delle gonadi.Nel canile municipale di Mes-sina, ad esempio, nell’arco didue anni il numero delle na-scite si è ridotto notevolmentegrazie appunto alla sterilizza-zione».

«È piuttosto scontato chegli animali possono rappre-sentare un rischio per l’uomo– dice Paolo Niutta – la cosaimportante è conoscere qualipossono essere i patogeni edin particolare quelli che colpi-scono sia gli animali che gliuomini, in modo tale che cisia un controllo attento suquelle che sono i potenzialiaspetti di trasmissione di ma-lattie da parte di questi anima-li randagi all’uomo. Oltre a te-nere sotto controllo le nascite,è necessario controllare inmaniera costante anche i co-siddetti cani di quartiere, inmodo tale da prevenire le ma-lattie che possono essere tra-smesse all’uomo. Il controllodei cani randagi spetta alle Aslcon le quali collaborano ancheassociazioni di volontariato el’Università stessa per ridurrei rischi, soprattutto prevenen-doli».

«L’Asl 3 di Catania – diceTonino Salina, direttore servi-zio veterinario Asl 3 – ha isti-tuito un servizio con veterina-ri specializzati e con struttureadeguate alla lotta al randagi-smo. Quello che occorre è unaprogrammazione seria, un im-pianto di prevenzione fatto datutti gli enti preposti ed unacollaborazione che può porta-re alla soluzione di questoproblema oramai divenuto an-noso».

«L’Asl può agire solo sudue fronti – ci spiega il diret-tore del Servizio di igiene ur-bana, veterinario dell’Asl 3 diCatania, Francesco Pugliesi –vale a dire l’educazione nellescuole, per cercare di infor-mare gli insegnanti di tuttequelle che sono le problemati-che dell’animalismo; la steri-lizzazione – ed in merito aciò, nella città di Catania ci ri-scontrano maggiori problemi,soprattutto a causa dei costidei canili che aggravano que-sto tipo di attività, infatti il ca-ne che viene operato e steriliz-zato gratuitamente dall’Asldeve rimanere per circa unmese in un canile a spese delComune alle quali questo nonpuò fare fronte. L’anagrafe ca-nina a Catania è ben organiz-zata, per cui riusciamo a rin-tracciare con facilità i cani chesi perdono e grazie ad un mi-crocip elettronico possiamodenunciare le persone che ab-bandonano i propri animali. Isindaci di tutte le città devonocapire che il randagismo è di-ventato un problema sociale esanitario».

M.C.

Tema affrontato dal Lions club Ct Stesicoro Centrum con esperti nel settore

Randagismo, problema annoso

Con il Patrocinio del Comune di Regalbuto

1° CONVEGNO AREA TERRE DI CERERE Turismo … come, dove, quando

Regalbuto – Domenica 25 Febbraio 2007

Coordinamento organizzativo Programma Francesco Paolo Orlando Teatro aurora Assistente del Governatore ore 9.30 registrazione onore alle bandiere preghiera del rotariano Presidenti saluti Sergio Lilla Relatori Rotary club Enna Mariano Bruno Armando Glorioso Sindaco di Lipari – Isole Eolie Rotary club Nicosia Enza Cilia Salvatore Bevilacqua Soprintendente BB.CC.AA di Ragusa Rotary club Piazza Armerina Giovanni Arcidiacono Santo La Bruna Scrittore del turismo - Catania Rotary club Regalbuto Silvana Raffaele Professore titolare Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Catania Conclusioni Programma alternativo per i/le consorti On. Salvatore Misuraca Assessore Turismo e Territorio Passeggiata nel centro storico con visita Regione Siciliana dei principali monumenti della Città Ristorante Miralago ore 13.30 colazione di lavoro Comunicare, per favore, la presenza a : Vito Felici 0935 77711 - 338 7560148

Vito La Bruna 0935 71316 - 339 1914949

Colazione di lavoro Euro 20.00 p. p.

ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 Sicilia e Malta

Anno Rotariano 2006-2007 Governatore Alfred Mangion

Area Terre di Cerere

Straordinario viaggio a

LOURDES Montecatini Terme - Principato di Monaco

Montecarlo - Costa Azzurra - Cannes - Carcassone Betharram - Nimes - Sanremo - Lucca - Salerno

da sabato 31 marzo 2007 a domenica 8 aprile 2007

Coordinamento organizzativo Francesco Paolo Orlando Assistente del Governatore tel - 335 6121925 email: [email protected]

Quota di partecipazione Euro 800.00 p.p. Collaborazione più Euro 50.00 per assicurazione ed iscrizione Lucia Giunta Tutto compreso escluso extra, ingressi, mance Delegato Rotary Foundation tel - 0935 682015 328 8603608 Prenotazioni entro il 4 Marzo 2007 Patrocinio ad esaurimento posti in pullman C.A.S.A. Centro Armerino Studi Amministrativi Cultura e turismo –Piazza Armerina tel - fax 0935 682450 Euro 100.00 alla prenotazione

ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 Sicilia e Malta

Anno Rotariano 2006-2007 Governatore Alfred Mangion

AREA TERRE DI CERERE

Da sx: Passanisi, La Mantia, Vitetta (mc)

Da sx: Argiolas, Puglisi, Aresco, Sciuto, Santangelo, Cristarella, Niutta, Mazzari (mc)

MUSEO DIOCESANO

Integrazionesociale

e lavorativaAl Museo Diocesano di Catania, allapresenza dai rappresentanti istitu-zionali di comuni di Catania, Paternòe dei 13 Pedemontani, dei rappre-sentanti dell’ASL 3 e dei distretti so-cio-sanitari di Catania, Gravina di CTe Paternò, si è svolto l’incontro dipresentazione del progetto: "CentroDistrettuale per l’Integrazione socio- lavorativa" finanziato dall’assesso-rato raegionale della Famiglia, dellePolitiche sociali e delle AutonomieLocali , attraverso fondi della L.309/90 all’Opera Diocesana (ODA)di Catania. Dopo il saluto di mons.Alfio Russo, presidente dell’ODA, èstato presentato il progetto nelle li-nee essenziali dal Responsabile Gior-gio Buggiani. Partner del progettosano: l’ASL 3 di Catania, dipartimen-to dipendenze, il Consorzio di Coo-perative di Tipo B "Il lavoro Solidale",la comunità alloggio per minori "So-le e Gioia" e la cooperativa Psycome-te.Il progetto, mediante l’attuazione dipercorsi formativi di inserimento la-vorativo ed integrazione sociale disoggetti svantaggiati, intende realiz-zare una rete interistituzionale trasoggetti del privato sociale, del pub-blico e delle categorie datoriali, al fi-ne di costituire un punto di collega-mento tra chi vive in situazione disvantaggio ed il mondo del lavoro,per un inserimento lavorativo sta-bile, consolidando buone prassi diintegrazione.I fruitori degli inserimenti formati-vo/lavorativi, saranno accompagna-ti da esperti "mediatori al lavoro",che avranno il compito di garantireun corretto iter degli inserimenti,sostenendo allo stesso tempo leaziende, le cooperative e gli artigia-ni che vorranno ospitare la formazio-ne, attraverso un servizio di "media-zione al lavoro" costante nel tempo.In particolare gli obiettivi sono divi-si per categorie. Per i fruitori degli in-serimenti lavorativi si prevede unaccompagnamento al lavoro, la valo-rizzazione delle capacità creative ecognitive , l’ attivazione di coopera-tive o attività auto-imprenditorialiper divenire autosufficienti. Per leaziende: supporto e consulenza e lacreazione di buone prassi di lavoro.Aspetti questi su cui si è soffermatala dott. Rosa Leonardi, vice presiden-te della coop. Psycomete, Salvo Fal-letta, presidente del consorzio "Il la-voro Solidale". Obiettivo comune:"Produrre benessere sociale".

Omnibus

Infomodalità, ovvero viaggiare al tempo di Internet. Il prof. Cipolletta al Rotary Potere alle donne per lo sviluppo del Sud«La Sicilia è agli ultimi posti inItalia per l’occupazione femmini-le e noi dobbiamo lottare controle fragilità sociali sostenendo lanascita di presidi socio assisten-ziali per favorire l’occupazionefemminile». Il direttore nazionaledel turismo di Sviluppo Mezzo-giorno Franz Cannizzo ha aperto ilavori del convegno “Donne sici-liane al timone” organizzato aCatania dal sodalizio, sostenendol’importanza di sviluppare un si-stema economico che punti al-l’occupazione femminile. Duran-te il convegno,moderato da Anto-nio Privitera giornalista economi-co,si è parlato dell’esperienza del-la L.215/92 in Sicilia, dei program-mi 2007-2013 a sostegno dell’im-prenditoria femminile nella re-gione e del contributo dei comu-ni dell’Isola a sostegno dell’im-prenditoria femminile e delle pa-ri opportunità. «Occorre intervenire in manieraincisiva anche perché nel 2006 èstata registrata una riduzione dicirca 300 imprese rispetto ai datirilevati nel periodo precedente -ha affermato il direttore del turi-smo Cannizzo -, la tipologia diimprese guidate da donne staperò cambiando: non più solocommercio ma anche servizi alleimprese,settore in cui le donne

sono orientate». Sono comunquetante le imprese siciliane guidateda donne che grazie alla legge215/92 hanno raggiunto risultaticoncreti nell’ambito delle pari op-portunità. Manifatturiero, agri-coltura, commercio, servizi al tu-rismo: le nuove imprenditricihanno messo radici in ogni setto-re.Il ministero delle Attività produt-tive ha infatti messo a disposizio-ne dell’imprenditoria femminileitaliana la legge 215/92, un ottimostrumento di finanziamento chepermette la nascita ed il consoli-damento di imprese al femminile.La legge opera col meccanismodei bandi e permette di accoglie-re numerose domande progettua-li. Per quanto riguarda la Sicilia,nel IV e V bando sono state finan-ziate complessivamente un mi-gliaio di imprese, mentre per il VI(che ha una dotazione finanziariadi circa 10 milioni di euro) risulta-no ammesse e finanziabili circaun centinaio di imprese.La regio-ne siciliana non ha però,a diffe-renza di altre,ha stabilito propricriteri di priorità legati alle speci-fiche esigenze di sviluppo del pro-prio territorio,non privilegiandocosi i progetti d’impresa nei setto-ri che potrebbero risultare strate-gici per lo sviluppo della regione.

La nuova marina di Catania: confronto tra club services. La controversa questione della cinta ferrataDel progetto “La nuova marina di Cata-nia nel 2000”, si è parlato all’Excelsiorin un interclub organizzato dall’ InnerWheel Club di Catania con l’InnerWheel di Paternò Alto Simeto, i RotaryClub di Catania Ovest e Catania Est, ilLions Catania Est, il Soroptmist di Cata-nia e la Fidapa di Acicastello. Relatorel’arch. Antonio Pavone. Sono intervenu-ti l’on. Cinzia Dato, il dott. Luigi Passa-nisi, assessore all’urbanistica del Co-mune di Catania e dell’arch. GesualdoCampo, soprintendente Beni ambienta-li culturali. Erano presenti all’interes-sante serata introdotta dalla presiden-te dell’ Inner Wheel di Catania, Marili-sa Sciuto, i presidenti dei rispettivi so-dalizi , Piero Todaro, Linda Russo Zan-gara, Giuseppe Capuani, Luisa Scelfo,Agatella Santonocito, autorità civili emilitari e numerosi ospiti.Dalla relazione dell’arch. Antonio Pavo-ne, che si è accompagnata ad una signi-ficativa serie di immagini urbanistichedella città nella sua storia, è emersocome il progetto per la nuova marina diCatania consenta il beneficio di non

demolire il centro storico, offrendo aicittadini una migliore qualità della vitacon un percorso pedonale e ciclabile di3 Km lungo la costa. Facendo una cronistoria, della marinadi Catania, dai disegni di Tiburzio Span-nocchi con le mura sul mare., alla pian-ta dell’Ittar dopo la colata lavica ad-dentata sul mare nel 1669, fino alla fi-ne dell’’800 , all’arrivo della ferroviacon gli archi e il passatore, il relatore hasottolineato come questa nuova solu-zione sia una risposta valida per recu-perare, dismessa la struttura ferrovia-ria, un percorso fruibile dai catanesi, da

piazza Europa agli archi della marina,fino a piazza Federico di Svevia. Verreb-be, così conservata e valorizzata la fon-te storica di Gammazita lungo le muradi Carlo V, eliminato il degrado di viaSan Calogero, riqualificato il tessuto ur-bano lungo la trincea ferroviaria fino al-la stazione di Acquicella. La vista sulmare, nella passeggiata sugli archi, sa-rebbe coperta dalla Vecchia Dogana ,dalla Capitaneria di porto e dal nuovoporto affiancato alla diga foranea, an-che se Catania abbisogna di un portoper imbarcazioni da diporto che an-drebbe realizzato più avanti sulla costa.

L’assessore all’Urbanistica Antonio Pas-sanisi ha sottolineato la sensibilità mu-tata nella fruizione del mare con la con-danna alla cementificazione selvaggia,le linee guida del protocollo d’intesatra Comune, Ferrovie dello Stato e Au-torità Portuale per il fronte mare, con larestituzione del porticciolo di Ognina,passeggiata pedonale, lungomare com-merciale, piazza Europa con parco e la-ghetto, porto turistico. L’on Cinzia Da-to ha invitato i cittadini ad incidere conintelligenza e responsabilità sulle scel-te che determinano le future sorti del-la città. Il soprintendente Campo ha ri-percorso la storia della ricostruzionearchitettonica di Catania dopo il 1693con la volontà della Chiesa e del Princi-pe di Biscari di edificazione sulle mu-ra di Carlo V e sulla demanialità frontemare; quindi, nell’800, il viadotto dellaferrovia e gli archi della marina cui lacittà si ribellava, ed ancora nel 1960 ilraddoppio degli archi e la cancellazionedel rapporto della città con il suo porto.

M. B.

QUASI 50000 VISITATORI

Nauta ha chiusoin forte crescitaSi è conclusa ieri la 12ª edizione diNauta, Salone Nautico Mediterraneo,che quest’anno ha sfiorato i 50.000 vi-sitatori (nonostante le avversità delcattivo tempo, placatosi solo nella par-te finale della manifestazione), e haincrementato il volume di affari: letrattative avviate - dice una nota degliorganizzatori - quest’anno sono au-mentate del 15% con un target socio-economico di un certo spessore; la fa-scia di interesse infatti, va dai 600 mi-la euro ai 3 milioni. Lo yacht più getto-nato è stato quello da 72 piedi. In cre-scita anche il comparto delle barche avela: le trattative avviate sono aumen-tate quest’anno del 30% rispetto alloscorso anno.

Complessivamente, tra pontili ebanchime, lo spazio espositivo è statotriplicato, con un naturale aumento diimbarcazioni esposte. Obiettivo della13° edizione - sempre nel Porto di Ca-tania -, sarà quello di ampliare l’espo-sizione a mare ed ospitare così 200imbarcazioni (quest’anno sono stateun centinaio), allungandosi sino al Mo-lo Foraneo, ed aumentare anche l’e-sposizione a terra, realizzando due pa-diglioni.

Il Nauta ha registrato tra i visitatorila presenza di autorità istituzionali. Ilsindaco Umberto Scapagnini, durantela cena di gala organizzata dalla societàEurofiere, per ringraziare gli esposito-ri e i collaboratori, ha dichiarato chequesto Salone «è un regalo per la cittàdi Catania», e si è personalmente im-pegnato affinché possa aumentare lacassa di risonanza anche al di fuoridella Sicilia.

La Costituzione sessant’anni dopo: di cosa ha bisogno per essere più efficace? Incontro al Lions GioeniA sessant’anni di distanza dalla gran-diosa elaborzione dell’AssembleaCostituente, la Costituzione italianapresenta segni di stanchezza. Sullanecessità di ritoccarla c’è consensounanime, ma quali siano i punti ecome debba essere ritoccata rimaneil problema attuale. Il tema in propo-sito e dal titolo stimolante come "Isessanta anni della Costituzione:quale lifting?" è stato scelto ad og-getto di una conviviale dalla presi-dente del Lions Club Gioieni Carme-la Gimmillaro Matalone a cui hannopartecipato le più alte cariche civiliquali il questore di Catania dott. Ca-pomacchia, il presidente del TARdott. Vincenzo Zingales, il presiden-te della Corte di Assise d’appello dott.Lucchese, il presidente del Tribunaledi Sorveglianza dott. Puglisi oltre ilgovernatore del Distretto 108Y Fran-cesco Salmè e altre cariche lionisti-che. "E’ una Costituzione nata bene" haaffermato il prof. Luigi Arcidiacono,preside della facoltà di Giurispru-denza di Catania e ordinario di dirit-to Costituzionale " a cui però sin daisuoi esordi sono stati apportati dei ri-

tocchi quali quelli per il ritardo dellaistituzione della Corte Costituziona-le, del Consiglio Superiore della ma-gistratura, dell’ordinamento regio-nale" "E’ necessario riflettere anchesui testi normativi dei quali ci si ac-corge forse che sono da ritoccare an-che. Inoltre è sotto gli occhi di tuttiche dagli anni ’80 ossia dal tempodel governo Spadolini ci fu questaidea di limarla da qualche parte ma leesperienze relative alle tre commis-sioni bicamerali andarono a vuoto". Ilnoto relatore ricorda inoltre la revi-sione nel 2001 del quinto titolo del-la Costituzione sulle regioni mentre

stava per scadere la legislatura e lariforma costituzionale del centro-de-stra bloccata poi dal voto referenda-rio del giugno dell’anno scorso."Emergono a questo punto" conti-nua il professore Arcidiacono " di-fetti non di costruzione ma di età percui alcuni punti da rivedere ci sono.Sulla prima parte contrasto un pococon chi afferma di salvare la costitu-zione poiché per fare ciò la si deve in-terpretare ma quale organo è depu-tato a farlo? Forse il parlamento macon quale interpretazione sui valoripresenti in Costituzione e altamenteaggreganti secondo lo spirito dei pa-

dri costituenti?". Si sofferma poi sul-la parte riguardante l’organizzazioneche presenta non pochi problemiquali la questione del Senato, il go-verno che dovrebbe uscire da unequivoco di fondo che è nascosto nel-l’art.95 della Costituzione, il chiari-mento sullo scioglimento delle Ca-mere, il bicameralismo la cui spia delprecario funzionamento è dato dallasituazione dei senatori a vita. "Lega-to al bicameralismo " prosegue ilprof. Arcidiacono "è anche il proble-ma delle autonomie locali". Quali ri-tocchi dunque si chiede il relatoreanalizzando in seguito le eventualisoluzioni come quella di una nuovacommissione bicamerale che, dopo ilfallimento delle tre precedenti, nonconvince affatto, di una assembleacostituente che è pur sempre un’as-semblea costituente. "Occorrerebbeuna forza solidaristica" sostiene av-viandosi alle conclusioni "di tutte leforze politiche per vedere ciò che ne-cessita rivedere tenendo conto ancheche molto c’è da fare proprio sui va-lori".

IDA SCANDURA

LIONS VALLIS VIRIDIS: INTERCLUB A PIAZZA ARMERINANell’ambito della attività culturali e di socializzazione previste dal programma delleattività del corrente anno sociale del Lions club Catania «Vallis viridis» è stataorganizzata una gita a Piazza Armerina, col supporto del Lions club locale, grazie alladisponibilità del presidente dott. Ornella Salemi e del segretario dott. Rodolfo Carcione.La gita ha avuto il suo momento principale nella visita alla villa romana del Casale,risalente al III secolo d.C. la più importante testimonianza archeologica in fatto dimosaici, unica al mondo per dimensioni e bellezza artistica, tale da meritarsil’inserimento dall’Unesco tra i siti considerati patrimonio dell’umanità. I partecipantihanno avuto modo di apprezzare le peculiarità del sito grazie alla approfonditaspiegazione del prof. Alfonso Garofalo e dell’ing. Giuseppe Roccaforte, soci del club diPiazza Armerina, ma soprattutto appassionati e profondi conoscitori della storia dellavilla. Dopo una pausa conviviale, a cui hanno partecipato numerosi soci del club diPiazza Armerina, durante la quale si è subito creato un clima di cordialità, la gita ècontinuata con la visita del centro storico della città.

INNOCENZO CIPOLLETTA

Festa delle museper le malattie «orfane»È nel mese di marzo che Catania di-venta ancora una volta scenario disolidarietà mentre abbraccia con ge-nerosa partecipazione l’evento del-la "Festa delle Muse", un consuetomomento di riflessione dedicato al-la difficile realtà delle malattie "or-fane". Dalle stime della UNIAMO ri-sultano essere 5.000 le malattie ra-re fino ad oggi scoperte in tutto ilmondo, colpiscono il 6% della popo-lazione complessiva e per questosono trascurate dalle istituzioni edalla ricerca farmaceutica. Tra le pa-tologie in cerca di soluzioni curativevi è la Lam, malattia che causa unalenta costante degenerazione deitessuti polmonari sino portare allostadio finale dell’insufficienza re-spiratoria. Al fine di sensibilizzarel’opinione e di garantire accesso al-l’informazione sulla patologia dellaLam, l’Associazione Italiana Linfa-gioleiomiomatosi A.I.LAM Onlus or-ganizza diversi incontri culturali. Traquesti la "Festa delle Muse", chequest’anno ha preso palco al TeatroErwin Piscator con la partecipazionedel soprano Daniela Rossello (Callio-pe, musa della poesia lirica), delleartiste Giovanna Giardina (Clio, mu-sa della storia) e Federica Cavalli(Erato, musa della poesia amorosa),delle pianiste Valerie Condorelli eMatilde Frangipane, della violinistaEmilia Belfiore. Le tende si aprono ed è la musa Clio,Giovanna Giardina, a leggere convoce toccante e profonda la storia-testimonianza di Simona Morini(dal momento della diagnosi sinoal trapianto). "Oggi posso dire diavercela fatta - scrive Morini - con-tinuo a lottare, consapevole che lanatura insieme alla vita ci ha dato ildolore, ma anche il coraggio per af-frontarlo". Un pathos che diventa poi voce liri-ca con il soprano Daniela Rossellocatturando il pubblico con le piùbelle arie d’amore, diventa ancoravoce nelle toccanti letture poeticheaffidate a Federica Cavalli, il tutto in-tervallato da intermezzi musicaliofferti dalle pianiste Valerie Condo-relli e Matilde Frangipane e dallaviolinista Emilia Belfiore.

KATIA TERI

“Viaggiare ai tempi di Internet: traspor-ti e ferrovie nell’economia moderna” è iltema dell’incontro con prof. InnocenzoCipolletta, presidente delle Ferrovie del-lo Stato e preside di Facoltà dell’Univer-sità di Trento. Incontro tenutosi allo She-raton Hotel, su invito del presidente delRotary Club di Catania, Vincenzo Conso-li, in interclub con i Rotary di Catania 4Canti, Acicastello e Paternò Alto Simeto.Dopo il saluto del presidente VincenzoConsoli, anche a nome dei presidentidegli altri sodalizi - Francesco Milazzo,Ignazio La Mantia, Rosario Valenti - ri-cordando l’amicizia che lo lega ad Anto-nio Mauri e a Catania, il prof. Cipollettaha precisato come oggi si viaggi in tem-pi velocissimi ovunque e dappertuttocon Internet. La tecnologia infatti rendesemplici le cose complesse e veloci quel-le che una volta richiedevano tanto tem-po. L’informatica è tecnologia pervasivache entra in tutto e riguarda tutto facen-do viaggiare l’informazione, laddoveviaggiare è conoscere, comunicare,scambiare informazioni e fare forma-zione. Infomobilità è l’intersecarsi del bisognodi mobilità che sia ottimale. Rappresen-ta i due poli su cui si cresce viaggiando.La domanda di mobilità, come ha anco-ra precisato il relatore, cresce sempre dipiù e nasce la necessità di una rispostaadeguata in termini di infrastrutture.Occorre prevedere la domanda adope-rando tecnologie atte a fornire la mi-

gliore risposta. Tutti noi, oggi, siamoidentificati telematicamente, nelle no-stre abitudini, preferenze, percorsi abi-tuali, consumi. Su tali dati la tecnologiacrea mappature e dispone nuovi per-corsi. Le Ferrovie dello Stato, ad esempio,hanno un sistema di rilevazione tecnolo-gica per indagini di ogni tipo e per servi-zi di ogni tipo : i biglietti telematici conprenotazioni e controllo palmare con-nesso al sistema Gsm, abbonamenti con

codice a barre, programmi collegati, tre-no ed altri mezzi di trasporto, fino a de-stinazione con catena di biglietti con si-stema telematico alla base, il sistema“cerca treno” di Web per notizie in viatelematica. E soprattutto, il sistema altavelocità ed alta capacità che si basa sutecnologie informatiche. Ad esempioSCMT è un sistema automatico che rego-la la velocità del treno. La regolazione deltraffico è sistema centralizzato con cal-coli di marcia e percorsi ottimali. Un tre-no diagnostico con 57 calcolatori, misu-ra correndo lo stato degli scambi, delletraversine e consente una manutenzio-ne preventiva sulle linee.“Il viaggiatore telematico, oggi, conoscei dati meteo, usa il cellulare, scatta foto ele invia, adopera il portatile, crea e rice-ve segnali lasciando traccia di sé conuna massa di informazioni. Ma non sia-mo giunti al traguardo, ha commentatoinfine il prof. Cipolletta, il mondo accele-rerà sempre di più nel futuro ed anchenoi, forse, rimpiangeremo come Proust,i viaggi in carrozza”.E’ seguito animato dibattito che ha solle-vato le problematiche (che più premonoai siciliani) delle tratte ferroviarie locali,della lentezza dei percorsi, dei ritardi,dei vari disagi cui e costretto a sotto-porsi un viaggiatore che voglia trasferir-si da un posto all’altro dell’isola o rag-giungere il continente.

MILLY BRACCIANTE

Da sinistra il governatoredistrettualeFrancesco Salmè,la presidente del club CarmelaGimmillaroMatalone, il prof. LuigiArcidiacono

«La ragionevole durata del processo penale»Un convegno sulla durata del processopenale e su «Le vere cause dei tempimorti delprocesso» è stato annunciatodalla Camera penale e dal consiglio del-l’ordine degli avvocati di Catania. Sisvolgerà il 20 e 21 aprile alla Baia Verde,introdurrà il prof. Delfino Siracusano,interverranno come relatori magistrati,docenti di diritto, esponenti delle Ca-mere penali di vari distretti giudiziari(Milano, Roma, Napoli, Messina). Du-rante il convegno sarà cobnsegnato ilpremio biennale «Serafino Famà».

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 2 APRILE 2007

48.

Martedì 18 luglio 2006 — QQQQUUUU OOOOTTTT IIIIDDDDIIIIAAAANNNNOOOO DDDDIIII SSSSIIIICCCCIIII LLLLIIII AAAA — PAGINA 9

R.c. ACI CASTELLO – Nei giorni scorsi,presso un noto hotel di Aci Castello, ha avutoluogo la cerimonia del passaggio delle campanadel Rotary club di Aci Castello. Ignazio LaMantia è subentrato al presidente Michele PiazzaRoxas.

Dopo aver assolto ai rituali convenevoli il pre-sidente uscente ha fatto il suo discorso dichiusura di anno sociale.

«Il passaggio della campana – dice MichelePiazza Roxas – è un momento molto importanteper un club, perché segna la fine di un anno tra-scorso all’insegna di tante iniziative portateavanti sempre con quello spirito rotariano che ca-ratterizza ognuno di noi e l’inizio di un nuovoanno. Per ricordare tutto ciò che il nostro club harealizzato durante questo anno in cui sono statopresidente e con la partecipazione assidua di tuttii soci, abbiamo realizzato un Dvd dove sonoraccolte le immagini più belle di questo periodotrascorso insieme».

«La nostra attività è iniziata a luglio dell’annoscorso – continua il presidente Piazza – con ilpassaggio della campana dal presidente uscenteSalvatore Consoli al sottoscritto. Da non dimen-ticare le varie serate di agosto periodo in cuiabbiamo organizzato diverse attività con il CataniaOvest. L’anno rotariano si è svolto all’insegna del con-solidamento della presenza e dell’azione dei soci sulterritorio e a servizio della comunità locale. Nell’ambitodelle attività svolte, un ruolo primario lo hanno avuto lescuole, verso le quali è stato avviato un programma di

incontri informativi e formativi in collaborazione con lascuola media statale G. Verga presso la quale sisvolgono degli incontri con gli alunni, il personaledocente ed i genitori, consistenti in conversazioni con inostri soci medici che hanno messo a disposizione laloro professionalità e le loro conoscenze in tale campo.Noi crediamo nella nuova generazione perché i ragazzi

rappresentano il futuro ed è proprio perquesto che ci siamo impegnati a portareaventi diversi progetti, ad esempio, abbiamoistituito anche un premio alla memoria delsindaco di Aci Castello, Michele Toscano, tra-gicamente scomparso; infatti abbiamo banditoun concorso fotografico per i ragazzi dellescuole. Quest’anno il premio è stato vinto daquattro studentesse della scuola G. Verga diAci Castello, alla prima classificata è stata as-segnata una borsa di studio con la quale haavuto l’opportunità di fare uno stege al-l’estero per il perfezionamento della cono-scenza della lingua inglese. Inoltre sono statiregalati dei libri per accrescere la Bibliotecadella scuola».

«Un’attività da non dimenticare – aggiunge– è l’istituzione della giornata rotariana delladonazione del sangue che si svolge in PiazzaCastello nel mese di maggio per sensibi-lizzare la comunità al dono di questa com-

ponente essenziale per la vita di ogni uomo. Èin corso da anni, il progetto integrautismo persostenere un bambino castelliano colpito datale patologia; inoltre non dimentichiamo lacollaborazione con Padre Merlino, la par-rocchia di Aci Castello e la Caritas castelleseper le iniziative del Banco alimentare, infattiun giorno della settimana due nostri soci aturno ritirano i generi alimentari destinati allefasce più deboli e sfortunate della società ca-stellese e non. Queste iniziative si affiancanoall’azione internazionale del “maiching grant”avviato con un distretto indiano che consistenell’adozione a distanza di un bambino ni-geriano; da non dimenticare le iniziative dellaRotary Foundation quali il Progetto polioplus,Madagascar e tanti altri. È stato organizzatoanche un ballo per la raccolta di fondi da de-stinare alla fondazione. Tanti, poi, sono statigli incontri di quest’anno rotariano da me pre-sieduto, duranti i quali sono statti trattati inte-ressanti argomenti di vario tipo tra i quali: “Ilrapporto tra contribuenti ed il fisco”; “Lecarceri: arrivo o paretenza”; l’incontro conPaolo Veronesi sul “Tumore al seno, l’im-portanza del trattamento microinvasivo”; “La

tutela e la gestione dell’ambiente: aspetti sociali e giu-ridici” dove sono intervenuti Anna Abramo, avvo-catessa specializzata in tematiche ambientali, Mario In-telisano, maggiore della Guardia di Finanza nucleo diPolizia tributaria e Giuseppe Spina, direttore del Parcodell’Etna; l’incontro sulla pedofilia con Don FortunatoDi Noto, presidente dell’Associazione Meter e MarcelloLa Bella, dirigente responsabile della Polizia Postale edelle comunicazioni di Catania; l’incontro con una dele-gazione argentina».

«L’amicizia all’interno del club deve essere sempreattenzionata – sottolinea Michele Piazza Roxas – unacosa che tengo a sottolineare è la presenza sempre co-stante di Michele Fardella, assistente del governatoreArcangelo Lacagnina. Lo ringrazio per esserci statovicino e per i suoi consigli e suggerimenti che ci hannopermesso di non commettere errori. Ringrazio a tutti isoci del club per il loro affetto e la loro costante parteci-pazione e voglia di fare; tutto il consiglio direttivo chemi ha aiutato durante il mio mandato e tutti i preisdentidelle commissioni istituite».

Durante la cerimonia il presidente uscente, MichelePiazza Roxas ha consegnato le prime “Paul Harris” delclub a Franco Giuliano e Salvo Consoli, per la loro de-dizione al club.

Monica Colaianni

Le consegne al Rotary Aci CastelloIl passaggio della campana tra il presidente uscente Michele Piazza Roxas e il neo presidente Ignazio La Mantia

Un anno pieno di iniziative all’insegna della solidarietà e del servizio “al di sopra di ogni interesse personale”

«Il programma che intendo intra-prendere e realizzare – dichiara ilneo presidente del Rotary Aci Ca-stello, Ignazio La Mantia – si ba-serà, soprattutto, sulla scia diquello che è stato fatto durantequest’anno da Michele PiazzaRoxas; è mia ferma intenzione co-struire le attività di questo anno so-ciale sui successi e sulle esperien-ze passate. Voglio continuare aportare avanti le iniziative intrapre-se insieme alla comunità di Aci Ca-stello. Infine è mia intenzione con-tinuare a sostenere ed aiutare laRotary Foundation che, a mio avvi-so, è un organismo importante peril Rotary. Non dobbiamo dimenti-care mai di cercare sempre di vive-re secondo i valori del Rotary».

Il Rotary club di Aci Castello, an-che se ancora un club giovane, conle sue iniziative e con il suo spiritoha adempito ai principi ed i valorifondamentali del Rotary. Tutti inuovi soci, ricordiamo, sono avvia-ti alle iniziative rotariane solo dopoessere stati ripetutamente infor-mati dei principi etici, morali e civiliche reggono questa grande archi-

tettura di popoli e persone che èpresente in tutti gli angoli della ter-ra. L’istruttore del club, che è unpast-president, è incaricato di for-nire ai nuovi soci le informazioninecessarie per comprendere afondo l’azione verso la quale il Ro-tary è indirizzato. Questa collabo-razione si integra con il sostegnoche è dato al socio presentatore canello di raccordo indispensabileall’integrazione di nuovi soci nellafamiglia rotariana.

Durante l’anno sono stati orga-nizzati dai soci anche diversi Cami-netti. Il Rotary club Aci Castello havarato varie iniziative che mirano agarantire la maggiore visibilità aiprogetti che sono approntati nel-l’anno sociale.

Dopo il breve ma efficace discor-so il neo presidente ha presentato ilsuo consiglio direttivo ed, in fine,l’assistente del governatore, Gio-vanni Ianora ha fatto un breve in-tervento per porgere i saluti del go-vernatore ai soci del Rotary Aci Ca-stello.

M.C.

Il presente sulla scia delgli anni passati

PALERMO – Giorno 20 luglio 2006alle ore 16, presso l’Università di Pa-lermo, Palazzo Steri, “Sala dei Ba-roni” si svolgerà l’incontro sul tema“Le ragioni del sì per il Ponte sulloStretto”, in tale occasione sarà pre-sentato il volume “Un collegamentoper lo sviluppo”.

La manifestazione è promossadalla Fondazione Angelo Curella,dal distretto Lions Sicilia 108 YB edal diste Consulting srl.

I lavori saranno introdotti da Pie-tro Busetta, presidente FondazioneCurella, il moderatore sarà Carlo Al-berto Tregua, direttore del Quoti-diano di Sicilia.

Le conclusioni della manifesta-zione saranno tratte da RaffaeleTommasini, governatore del Di-stretto Lions 108 YB per l’anno so-ciale 2005-2006.

Seguiranno numerosi interventi.

Le ragioni del sì per il Ponte sullo stretto:un incontro all’Università di Palermo

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(da martedì a sabato)

L.c. CATANIA EST – Una suggestiva cornice quella dello Sheraton Hotel diCatania per salutare, in occasione dell’Incontro Conviviale, il passaggio dellaCampana. Con questo gesto il presidente del Lions club Catania Est Alfio Mac-carrone saluta il neo presidente Giuseppe Capuani. Con un gesto che conservatutto il senso della amicizia e della convivialità che contraddistingue il Lions.«L’anno sociale che ha interessato la mia presidenza – ha detto Maccarrone – èstato molto faticoso. Il nostro club è stato eletto club modello. La campagnapromossa dal Lions ha lo scopo di ridurre la cecità prevenibile e reversibile inalcune aree del mondo, prevalentemente in Oriente. Oltre a questa importante ini-ziativa abbiamo realizzato un importante progetto che permettesse di analizzare einteragire con le problematiche del territorio etneo. Principalmente nella città diCatania. Su questo argomento un incontro importante è stato fatto con il Prefettosullo smaltimento dei rifiuti solidi”. Sempre in tema di territorialità il Lions clubCatania Est ha portato alla luce l’importante questione del patrimonio rurale del-l’Etna».

1La ruralità è una delle nostre ricchezze – continua Maccarrone – per questaragione abbiamo sostenuto con fervore il progetto Lions di inserire il nostro pa-trimonio rurale nell’Unesco. Ma il nostro anno sociale ci ha guidati soprattuttonel raggiungimento dei fini lionistici, quali la tutela di quanti vivono uno stato didisagio.Per questo motivo il ricavato della stagione teatrale di quest’anno sarà de-voluto al popolo rumeno. Altro importante aspetto legato ai nostri principi è statoquello di migliorare la conoscenza tra i soci, a tale scopo abbiamo incentivato lacollaborazione tra i vari club. Un esempio è stata la giornata enogastronomicapresso una villa dell’Etna per valorizzare il territorio e allo stesso tempo di-vulgare quei principi di amicizia che ci contraddistinguono».

A testimoniare della realizzazione degli scambi tra i vari club, e quindi della ri-valutazione del senso dell’amicizia, ormai offeso dagli abusi di una quotidianitàglobale e violenta, la presenza di diversi altri club: Catania Biscari, club di Palermo

Mediterranea e Messinaper citarne qualcuno.«La cerimonia – so-stiene Tiberio Mantiasegretario Palermo Me-diterranea – ha so-prattutto lo scopo di per-mettere di incontrarsi edi rivalutare il sensodell’amicizia. Ma non èsolo questo. Oggi ilruolo del Lions è di-ventato quello dipungolo, siamo passatida un ruolo assistenzialead uno di denuncia neiconfronti delle Pub-bliche Amministrazioniche operano male. Perqueste ragioni il Lionsha realizzato una seriedi convegni e gruppi distudio sulle tematichepiù variegate, percitarne una la questionedell’immigrazione.Abbiamo cercato di rea-lizzare degli incontri attia sollecitare le isti-tuzioni a dare supportoagli immigrati. Ad e-

sempio a Palermo presso i locali di S. Chiara siamo riusciti a creare una moschea peril culto». Il presidente del Lions Palermo Mediterranea pone invece l’accento sulruolo del gemellaggio. «Nel corso degli anni- ha esordito Giuseppe Lo Cascio pre-sidente del club palermitano- il gemellaggio e i tanti progetti comuni sono serviti asminuire la storica rivalità tra Catania e Palermo. Nel corso dell’ultimo anno socialeabbiamo creato diverse possibilità di incontro, ad Agrigento per esempio. Tutti questiimportanti appuntamenti ci hanno permesso di approfondire la conoscenza ed eli-minare qualsiasi inutile contrasto».

Dopo l’ascolto dei tre inni: indiano, europeo, e italiano la cerimonia prosegue conil solenne passaggio della campana, un atto che racchiude in sé tutta la simbologia e ivalori Lions. Viene fatto il passaggio di distintiti tra Maccarrone e Capuani, e conesso il trasferimento di carica. «Cercheremo di curare l’armonia tra i soci – ha detto ilneo presidente Capuani – soprattutto lavoreremo sul piano della solidarietà. Il nuovoprogramma sarà all’insegna della continuità con il lavoro fino ad ora svolto dal pre-sidente uscente e sarà il frutto di un lavoro coordinato col direttivo. Oltre ai principisolidi dell’amicizia cercheremo di portare avanti il gravoso principio di sviluppare tratutti i popoli uno spirito comunitario. Certamente non mancherà il progetto Nataleanche per loro, che lo scorso anno ci ha permesso di dare un Natale a chi non potevapermetterselo. Credo che l’importante è che ognuno con il proprio ruolo si debbasentire coinvolto, penso che la solidarietà quella vera ci debba guidare sempre».

L’intervento del Governatore e responsabile per gli scambi giovanili Melita Furnariinvece si è incentrato sul ruolo dei giovani e sull’importanza del viaggio comestrumento di conoscenza di nuove culture.

«Vorrei porre alla vostra attenzione – ha affermato – il problema che riguarda i ge-mellaggi in Sicilia. Lo scopo di questo istituto è quello di realizzare il principio difratellanza con tutte le sedi Lions del mondo. Mi rammarica dire che la Sicilia non hala cultura dello scambio giovanile. Infatti il service permette ai nostri figli di arric-chirsi e poi di arricchirci con i viaggi all’estero e poi con lo strumento dell’ospitalitàdei giovani venuti dall’estero. Per quest’anno la Sicilia ne manderà cinque ma nonospita nessuno. Vorrei che la presenza di questa giovane austriaca, stasera ci dia lostimolo per superare questo problema».

Laura Galesi

Lions: “Per chi suona la campana?”Giuseppe Capuani è il nuovo presidente del club Catania Est per l’anno 2006/2007

Da sinistra: Lo Cascio, Tomasello, Mantia e Capuani.

Da sinistra: La Mantia e Piazza Roxas

Da sinistra: La Mantia, Piazza Roxas e Scacco

Il consiglio direttivo

CONVEGNO GEOMETRI

Catasto, attiin trasmissione

telematicaIl Collegio dei geometri della provin-cia di Catania ha organizzato per ve-nerdì 9 marzo alle 9 all’Hotel Shera-ton Catania, un convegno sulle te-matiche nascenti dalla trasmissionetelematica degli atti di aggiorna-mento catastali; interverranno i di-rigenti responsabili dell’Agenzia delTerritorio. È una delle iniziative pro-mosse dal Collegio per la formazio-ne continua del geometra, al fine dimantenere costantemente aggior-nata la preparazione professionale;aggiornamento che l’attuale consi-glio direttivo del Collegio dei Geo-metri (in carica sino al 2009, ed elet-to sulla scia del nuovo corso intra-preso nel 2003) articola mediantecorsi, convegni, giornate di studio,nonché l’utilizzo degli strumenti te-lematici, quali il sito web del Colle-gio (www.geometrict.it) e le perio-diche comunicazioni inviate per po-sta elettronica.

Misurare, progettare e stimare,oggi come nei secoli trascorsi, è risa-

puto, costituiscel’essenza dellaprofessione digeometra. «Ma lanostra - dice ilgeom. RosarioCucuccio, presi-dente del Colle-gio di Catania - èanche una pro-fessione in corsodi evoluzionesotto la spintadelle nuove esi-genze della so-cietà e della glo-balizzazione delmercato che of-

fre sempre nuove opportunità. Maproprio perché si tratta di una pro-fessione che viene da molto lontanointendiamo fortemente salvaguar-dare per il futuro le peculiari caratte-ristiche della figura del geometraitaliano quale esperto conoscitoredel proprio territorio e delle diffuseesigenze da esso scaturenti».

A proposito di futuro, basterà an-cora il diploma per esercitare la libe-ra professione? «Attualmente sì - ri-sponde Cucuccio - Al di là poi delledecisioni governative in merito allariforma delle professioni nonché al-la rivalutazione degli istituti tecniciper geometri, la nostra categoria hagià compiuto dei passi avanti. Il nuo-vo Codice deontologico approvatodal Consiglio Nazionale prevede laformazione continua del geometra,quale strumento per mantenere co-stantemente aggiornata la prepara-zione professionale attraverso losvolgimento e la frequenza alle atti-vità certificate di informazione, diformazione e di aggiornamento».

Il convegno di venerdì 9 marzo vain questa direzione. Recentemente,con provvedimento del direttoredell’Agenzia del Territorio, pressol’Ufficio del Catasto di Catania è sta-to attivato il servizio di invio telema-tico dei documenti di aggiornamen-to del catasto terreni "Pregeo" (fra-zionamenti e mappali) che si ag-giunge a quello già in funzione, degliatti di aggiornamento "Docfa" delcatasto dei fabbricati. «Questo servi-zio - dice il geom.Cucuccio - agevo-la enormemente i professionisti chepotranno inviare dal proprio studioi documenti catastali di aggiorna-mento. Il convegno di venerdì con-sentirà di conoscere meglio le nuo-ve procedure e di risolvere eventua-li dubbi».

omnibus

Alla Fidapa di S. Agata li Battiati omaggio a Turi Ferro

Per iniziativa della Fidapa di Sant’AgataLi Battiati con la presidente Stella Attar-di, è stata organizzata una tavola roton-da in onore di Turi Ferro, l’attore teatra-le, recentemente scomparso, che haemozionato generazioni di spettatori intante parti del mondo. Nella Bibliotecacomunale "Giovanni Verga" di Sant’Aga-ta Li Battiati, il sindaco Sebastiano Augu-sto Motta ha rivolto i saluti alla famigliaFerro - per 30 anni residente nel Comu-ne - alla presenza di Sarah Zappulla Mu-scarà ed Enzo Zappulla, studiosi del Tea-tro siciliano e biografi autori di una mo-numentale monografia su Turi Ferro. Figlio d’arte, fin da ragazzo calca le scenedel glorioso Teatro Coppola col padre epoi con una propria compagnia per ilCircolo Artistico, la Brigata d’Arte, Capo-scuola appena trentenne e fondatore delTeatro Stabile di Catania, riscuote grande

successo nelle tournée a Londra, a Mosca,a Berlino, a Parigi e negli Stati Uniti. Turi Ferro ha dato una personale dimen-sione psicologica nell’interpretazione dipersonaggi quali Liolà, il mago Cotrone eCiampa, offrendo un’impronta originalee una rilettura delle opere letterarie, co-me auspicava Luigi Pirandello, diventan-done co-autore. Il pittore e scenografoFrancesco Contrafatto ha rievocato lememorie sentimentali della Catania an-ni ’50, in cui fiorivano le speranze dellegiovani generazioni, si saldava tra lorouna profonda amicizia nel lungo viaggiodella vita. A conclusione della serata, è stata conse-gnata una targa a Ida Carrara, attrice ecompagna di Turi. Il figlio Guglielmo, re-gista, ha mostrato le immagini del padrerecitante con le musiche di MassimilianoPace.

La «Picciridda» di Catena Fiorello per raccontare la Sicilia e per aiutare l’ospedale San Vincenzo di TaorminaPer iniziativa del Rotary Club di Pa-ternò Alto Simeto, in interclub con iRotary di Acicastello, Etna Sud Est,Inner Wheel Club di Catania e InnerWheel di Paternò Alto Simeto, è statopresentato all’Hotel Excelsior il volu-me “ Picciridda” di Catena Fiorello.

Presentata dal presidente Saro Va-lenti anche a nome dei presidenti de-gli altri sodalizi, Ignazio La Mantia,Maurizio Passanisi, Marilisa Sciuto eAgatella Santonocito, l’autrice sicilia-na di Letojanni che lavora nello spet-tacolo e che ha già pubblicato nel2003 “Nati senza camicia”, promo-trice di un programma di interviste dalei condotto su Rai3, ha chiarito ainumerosi convenuti come la sua pro-duzione letteraria sia finalizzata a so-stenere l’intero reparto di Cardiochi-rurgia infantile dell’Ospedale San Vin-cenzo di Taormina, oltre ad un pro-

getto sanitario in Albania per il qualefunge da intermediario il segretariodel Rotary di Paternò, dott. MassimoMazzamuto, dell’équipe medica del-la Cardiologia infantile del San Vin-cenzo diretta dal dott. Carmelo Mi-gnosa.

Presentato da Massimo Maugeri,

critico letterario, “Picciridda”, am-bientato negli anni Cinquanta- Ses-santa , racconta la storia di una bam-bina, Lucia, nata a Leto un villaggio dipescatori tra Messina e Catania. Figliadi siciliani costretti ad emigrare incerca di lavoro, la piccola rimane in Si-cilia con la nonna Maria, mentre suofratello Pietro parte con i genitori. Lavita solitaria con l’anziana donna, ri-gida e incapace di esternare i suoisentimenti, trascorre monotona inuno scenario di personaggi ed usanzedi paese, le zitelle Evelina e Nora, don-na Peppina, la figlia Dida, la compa-gna di classe Rita. E ci sono anche gliuomini, misteriosi, in un contesto so-ciale che non è quello del “MulinoBianco”, come ha sottolineato il rela-tore, ma dove l’amico di famiglia èautore di abusi. Un mondo da cui sta-re alla larga, come avverte la nonna;

un mondo tutto da scoprire come, in-vece, immagina Lucia. Uno di quegliuomini nasconde un terribile segretoche affascina la bambina, costretta apagare con prezzo molto alto la suacuriosità.

Un racconto realistico ed emozio-nante con cui l’autrice illustra la suaterra e la sua gente mettendone a fuo-co i disagi e le verità nascoste con ir-ridente ironia. La stessa ironia, lo stes-so sarcasmo che Catena Fiorello hausato con gli intervenuti alla seratache è stata allietata dal poeta cantau-tore Alfio Patti, fondatore del GruppoAllakatalla per ricerche e manifesta-zioni folkloristiche, autore di gustosesillogi tra cui “La parola ferma in gola”(2003) e “Nudi e crudi” (2006). Alcu-ni passi di “Picciridda” sono stati let-ti in sintonia con i brani musicali.

M. B.

CATENA FIORELLO

La cultura della legalità può fermare la «mattanza» sulle strade, dibattito al Lions GioeniUna nuova cultura della sicurezzastradale potrebbe abbassare in modoconsiderevole l’alto numero di inci-denti mortali soprattutto di giovaniche ogni giorno avvengono sulle no-stre strade. L’importante tema, sem-pre più attuale per la sua natura so-ciale, è stato ripreso e rimesso in di-scussione dal Lions Club CataniaGioeni, durante un meeting - coordi-nato dal dott. Nicola Gangemi - cheha registrato presenze autorevoli. «Già in tempi passati il club si è fattocarico con una serie di manifestazio-ni - ha detto la presidente CarmelaGimmillaro Matalone - utili per met-tere in luce i punti più deboli di un si-stema di sicurezza della vita che nonpuò prescindere dal rispetto delle re-gole». «Infatti il legislatore - ha affer-mato il comandante della polizia stra-dale di Siracusa, Giuseppa Pirrello -all’art. 1 del Codice della strada stabi-lisce che la sicurezza è la priorità del-l’ordinamento per le ragioni che loStato risparmia, garantisce il benesse-re e la fludità di circolazione». La situazione, secondo gli ultimi dati,continua ad essere preoccupante per-ché ogni giorno in Italia si verificanoben 617 incidenti stradali che deter-minano 860 feriti, 15 morti di cui 5 suveicoli a due ruote e quindi preva-lentemente giovani. «Il che vuol dire -ha sottolineato il comandante Pirrel-

lo - che in un intero anno si hannaopiù di 2000 incidenti e più di 5000morti». Una leggera inversione di ten-denza - ha continuato la relatrice - siavverte dal 2003, poiché la percen-tuale è scesa per la introduzione del-la patente a punti, l’intensità dei con-trolli e le campagne di sensibilizza-zione nelle scuole. Altri dati. L’80 per cento degli inci-denti avviene in città, e il 18 per cen-to nelle strade extraurbane, e il 6,2per cento nelle autostrade con unapercentuale di morti del 10 per cento.I tabulati illustrati hanno messo inevidenza anche l’importanza del me-se, poiché in maggio avvengono piùsinistri, mentre l’incidenza nel mesedi febbraio si abbassa. In quanto al

giorno e agli orari, il venerdì si regi-stra il maggior numero di incidenti ela domenica il maggior numero di de-cessi, mentre gli orari a rischio vannodalle 8 alle 9 del mattino, dalle 12 al-le 13. A causare più incidenti sono gliuomini e non le donne, con una ternadi motivazioni che indicano la guidadistratta, la precedenza non rispetta-ta e l’alta velocità, cause che fissanoalte percentuali quale il 76 per centodi scontri frontali e il 20 per cento diincidenti autonomi. Su questa realtà si muove il delicatolavoro della polizia municipale che,secondo il comandante dei vigili ur-bani di Giarre, Maurizio Cannavò, in-contra sempre «grandi difficoltà» chesi potrebbero risolvere con la collabo-

razione delle famiglie dei giovani edella scuola.Non è migliore la situazione a Cataniasecondo quanto emerso dagli inter-venti del sostituto procuratore di Ca-tania, Lucio Setola: «E’ un problemaculturale nel senso della debole cultu-ra della legalità - ha detto - che deter-mina la perdita di efficacia della nor-ma e del potere della autorità. Spessosi verificano anche condizioni para-dossali nelle famiglie colpite da unlutto per un incidente stradale: per ilsol fatto di avere subito il lutto pre-tendono la ragione a tutti i costi. E’ oradi prendere coscienza che sulle stradesi può morire e che quindi bisogna ri-spettare le regole».

IDA SCANDURA

Pupi siciliani da Catania a Budapest, una tradizione senza confini

DA SINISTRA GUGLIELMO FERRO, SARAH ZAPPULLA MUSCARÀ, IDA CARRARA, STELLA ATTARDI

Da New York a Cataniail mondo di HipwellSi è conclusa con successo la mostradedicata alle opere di Philip Hipwellche si è tenuta nell’ex Cucine del Refet-torio dei Benedettini.Philip Hipwell è un buddista osservan-te, pacifista convinto, per alcuni aspet-ti religiosamente antiamericano. Con-duce la sua esistenza con una sua stra-na filosofia che lo colloca, a volte, lonta-no dal mondo reale, e come artista ro-mantico e idealista, ripudia ogni logicamercantile. Molti anni addietro lasciaNew York e vaga pellegrino per il mon-do. Dieci anni fa approda a Catania e vimette radici inestricabili, divenendo uncatanese anomalo solo perché conti-nua a parlare inglese, non per vezzo maperché tutti quelli che lo avvicinano siripropongono di esercitare con lui laloro modesta conoscenza della lingua,impedendoli di imparare bene la nostra.Dei catanesi ha preso le abitudini e ab-bacinato dalla luce del sole e del mare,all’Etna riserva un amore primordiale.Nel segreto del suo studio non rinunciaal suo passato. Sul filo della memoria ri-vive emozioni mai cancellate: le forestedi Woodstock, la musica afro-america-na, i musicisti che ha conosciuto e ama-to appartengono ancora al suo sogno erivivono sulle tele con la forza prorom-pente della vita: a quelli morti riservaancora il brandello di immortalità cheloro aspetta di diritto. Tra gli artisti ita-liani dimostra di avere predilizione perPasolini che ha ritratto molte volte. Leforeste, gli alberi, gli uomini, con i loromisteri, fanno parte integrante dellamemoria che alimenta il sogno.L’America è ormai lontana e non nesente nostalgia. In questi anni vissuti aCatania egli ha conosciuto la città, i suoimonumenti, i suoi anfratti più recondi-ti e la città ha imparato a riconoscerlo.Infatti è popolarissimo per la sua aria"americana" trasognata, per la sua esi-stenziale disponibilità, per il suo sorri-so, per la sua modestia. Philip Hipwelldipinge solo quello che sente e quelloche vuole, senza nessun possibile con-dizionamento. Nei suoi paesaggi inbianco e nero egli esalta luci e ombredel ricordo nostalgico e inconsciamen-te doloroso, al punto che essi sono dive-nuti la cifra del suo operare, il segno di-stintivo del suo lavoro. Per questo nellesue opere è possibile ritrovare le conno-tazioni romantiche del pittore d’altritempi.

Al Rotary Club di Catania per iniziati-va del presidente Vincenzo Consoli, ladott. Maria Grazia Branciforti, sovrin-tendente ai Beni culturali e ambien-tali, ha tenuto una conferenza su te-ma “Il recupero del patrimonio cultu-rale e di una memoria dimezzata”.

L’attitudine a collezionare oggettid’arte di antichità, ha anzitutto chia-rito la dott. Branciforti, nasce dal fa-scino che essi esercitano come testi-monianza del passato, dalla curio-sità, dall’ammirazionee dal diletto personale.Ma sottrarre tali ogget-ti agli studiosi e nonmetterli a disposizionedegli altri, nell’orgogliodi possederli tutti persé, costituisce reato perle norme di legge e im-pedisce le possibilità diidentificazione storicae la ricerca archeologica a testimo-nianza delle civiltà che si sono susse-guite nel nostro territorio. A seguitodi azioni promosse dall’autorità giu-diziaria e dalle forze dell’ordine conazioni di investigazione e di recupe-ro, molti oggetti di antichità che perdiritto primario sono patrimonio in-disponibile dello Stato - e in Sicilia, invirtù dello Statuto speciale, della Re-gione -vengono, oggi, restituiti al“pubblico godimento”.

In questo programma generalerientra l’iniziativa “Flavae FlammaeCustodes Antiquitatis”, la mostra de-gli oggetti di antichità recuperati dalComando provinciale della Guardiadi Finanza, allestita nella Chiesa diSan Francesco Borgia, in via Crociferi,nell’attesa di disporre dell’istituendoMuseo Archeologico.

Tali oggetti recuperati dalla Guar-dia di Finanza sono stati ripuliti, re-staurati, studiati, classificati e catalo-

gati, anche se di essinon si conosce la prove-nienza certa e il luogodi rinvenimento. La rac-colta - che costituiscegià il primo nucleo dibeni archeologici damettere in mostra co-me bene pubblico - poi-ché problematico appa-re l’accertamento del-

l’autenticità di alcuni reperti, saràoggetto di ulteriori analisi, in sinergiacon l’Università di Catania, dove ilprof. Giuseppe Pappalardo dell’Infncon il “Pixe-Alfa” di sua invenzione èin grado di analizzare i pigmenti edeterminarne, per similitudine, la da-tazione, l’origine e quindi l’autenti-cità.

La mostra, infatti, comprende sta-tuette fittili del tipo “tanagrina” didubbia antichità e una” vetrina del

falso” dove tra le contraffazioni certedi busti e statuette sicelioti, di Deme-tra e Kore e similari, spicca un Tetra-dramma di argento della zecca di Ka-tane del 405-402 e un Tetradrammadella zecca di Leontinoi, con pseudofirma di Herakleidas i cui esemplariautentici sono noti grazie a rinveni-menti e altre collezioni.

Il patrimonio archeologico, ha infi-ne concluso la Sovrintendente, resti-tuisce una grande quantità di infor-mazioni scientifiche e storiche al pa-trimonio culturale. E una forte e con-divisa volontà di tutela dei valori cul-turali, combattendo gli scavi abusivie il commercio clandestino, ne per-mette la più idonea conservazione,divenendo questi stessi tesori porta-tori di un messaggio culturale chedeve essere messo a disposizione ditutti i cittadini.

All’incontro erano presenti, tra glialtri, il col. Sergio Pascali, comandan-te provinciale Carabinieri, il col. Aga-tino Serra Fiore, comandante provin-ciale Guardia di Finanza, il ten. col.Giuseppe Pisano, comandante Nu-cleo Polizia Tributaria, il dott. Vin-cenzo D’Agata, procuratore della Re-pubblica di Catania, il dott. UmbertoSpigo, dirigente Servizio Archeologi-co, e il prof. Giovanni Rizza, archeolo-go di chiara fama.

MILLY BRACCIANTE

Al tavolo da sinistra:sost. proc. LucioSetola, Com. vigiliurbani di GiarreMaurizio Cannavò,Com. Polizia stradaledi Siracusa GiuseppaPirello, CarmelaGimmillaroMatalone, ass.polizia municipale diGiarre Ing. AlfioMaccarrone

I beni culturali memoria di una nazione, la Branciforti al Rotary Catania

LA DOTT. BRANCIFORTI

Nei giorni scorsi presso "l’Istituto Ita-liano di Cultura" a Budapest, sotto l’e-gida dell’Amministrazione provincia-le di Catania l’associazionie «I paladini»con i pupi del maestro puparo Salvato-re Pulvirenti, ha magistralmente rap-presentato la morte di Orlando a Ron-cisvalle. Era presente l’ambasciatored’Italia Guido Paolo Spinelli, e un nu-meroso pubblico, che ha applaudito alungo lo spettacolo. Ancora una volta,i pupi siciliani, si rendono ambasciato-ri della Sicilia in un Paese estero. Il di-rettore dell’istituto dr. Dante AmaldoMarinacci, si e’ a lungo congratulato

per l’alta qualita’ dello spettacolo, chemalgrado le difficolta’ linguistiche, haaffascinato il popolo magiaro. L’asso-ciazione I Paladini di Aciplatani, cheopera da appena otto mesi, con i pupicatanesi da 130 cm, del puparo Salvo

Pulvirenti, ha dimostrato ancora unavolta come l’opera dei pupi, sia ancoraoggi uno spettacolo affascinante e at-tuale. Anche la stampa locale ha datogrande risalto all’avvenimento.

GIANNI ARCIDIACONO

Ladelegazionecatanese cheha portato aBudapest latradizione eil fascino deipupi siciliani

«BENI CULTURALI E PIANIFICAZIONI URBANE»Avrà luogo domenica, dalle 9.30 alle 13.30 nell’auditorium dei Benedettini, unincontro-dibattito organizzato da Italia Nostra, Università di Catania, Universitàdi Enna, Confindustria - Ance Catania, Lions Host Catania sul tema "Beni culturalie pianificazioni urbane in Sicilia". Interverranno, tra gli altri: avv. Marco Parinivicepresidente di Italia Nostra, dr. Giuseppe Giliberti consigliere nazionale diItalia Nostra, arch. Leandro Janni presidente regionale di Italia Nostra, prof.Fausto Carmelo Nigrelli dell’Università di Catania, prof. Filippo Gravagno delDau Università di Catania, dr. Carlo Alberto Tregua direttore "Quotidiano diSicilia", on. Fabio Granata, già assessore regionale ai Beni Culturali, on. CinziaDato, commissione Affari Costituzionali, dr. Agata Consoli, assessore regionaleai Lavori Pubblici, avv. Rossana Interlandi assessore regionale al Territorio eAmbiente, on. Lino Leanza assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali, ilsindaco Umberto Scapagnini, il presidente della Provincia Raffaele Lombardo, laprof. Piera Busacca del Dipartimento Urbanistica Università di Catania.

Notizie LieteCulle

Francesco e Valeria

Maccarrone annunciano con

gioia a parenti e amici la

nascita della loro primoge-

nita Anna Ludovica.

Si ringraziano il dott.

Placido Borzì e la sua équi-

pe dell’ospedale Cannizzaro

per l’affettuosa assistenza.

Catania, 5 marzo 2007.

Rosario Cucuccio,presidente delCollegioprovinciale deigeometri

LA SICILIA

CataniaMARTEDÌ 6 MARZO 2007

36.

ALLE CIMINIERE

Si conclude domanila mostra della stilografica

Chiuderà domani 9 gennaio alle Ciminiere la mostrainternazionale della penna stilografica che sta otte-nendo dei consensi e apprezzamenti mai avuti nelleprecedenti edizioni: il volume messo a disposizionedegli organizzatori, di 1000 pagine circa nell’angolodedicato alla scrittura è già stato totalmente riempi-to con messaggi, dediche, complimenti, autografi diogni genere, soprattutto rivolti agli organizzatori e al-l’ente promotore (la Provincia regionale). Molti mes-saggi sono rivolti alla città di Catania e alla originalitàe alla fantasia dei catanesi in genere. «Tengo a sotto-lineare - dice Salvo Panebianco, del Club internazio-nale penna stilografica - a differenza delle preceden-ti edizione un gran numero di visitatori stranieri che

anch’essi hannolasciato dei mes-saggi in linguamadre come adesempio: gruppidi Cinesi - tede-schi - artisti olan-desi - francesi(molti) - spagnoli -russi - australiani -indiani - respon-sabili di Casa Sici-lia in America ecc.

Molte sono state le scuole e i docenti in visita: scola-resche intere di ogni ordine e grado che puntualmen-te e in modo organizzato riceviamo ed educhiamo al-la visita della nostra mostra: tutti in ordine hanno la-sciato il loro messaggio nel libro firme attraverso l’u-so della penna stilografica da noi messa a disposizio-ne per gli alunni e per i visitatori in genere. Sottolineopure la presenza di molti milanesi che hanno lascia-to commenti superlativi all’iniziativa e l’invito a rea-lizzare il progetto nelle loro città del nord; molti to-scani sono rimasti sorpresi dall’iniziativa e dell’origi-nalità della manifestazione stessa soprattutto hannotutti apprezzato il percorso della storia dell’uomo at-traverso lo strumento penna».

Aggiunge Panebianco: «Bellissimi sono i messag-gi in lingua indiana e cinese. Tutte le dediche ed imessaggi per il presidente della provincia e quelli ri-volti in generale all’ente promotore saranno da noi ri-prodotti e inviati agli uffici di competenza: questavuol essere una prova reale e tangibile dei risultati edegli sforzi realizzati con la compartecipazione ditutti».

In prospettiva c’è la creazione, a Catania, di unmuseo della scrittura.

omnibus

Ricorre il trentennale della scomparsadel compositore e poeta catanese Ore-ste Maria Vassallo. La figura umana eprofessionale di questo autore non vadimenticata. Vassallo visse a Roma l’ul-tima parte della sua vita, e fu composi-tore di successo nel panorama dellamusica leggera. La canzo-ne“Come te non c’è nessu-no”, su testo del noto paro-liere Franco Migliacci, nel1964 ottenne uno strepi-toso “lancio” discograficograzie alla personalissimainterpretazione della can-tante Rita Pavone. Segui-rono poi le versioni di Mi-na, Iva Zanicchi e di artisti stranieri.Oreste Vassallo era nato a Catania il 20novembre del 1912. Conseguita la lau-rea in Lettere classiche, pochi anni do-po si diplomò in pianoforte al Conser-vatorio di musica di Palermo. Fre-quentò assiduamente gli ambienti cul-turali catanesi; suoi grandi amici emaestri furono il critico d’arte EnzoMaganuco e soprattutto Francesco Pa-stura, del quale fu attivo collaboratore

nella direzione del complesso coralefolclorico “Canterini Etnei”. Si stabiliìpoi a Roma, dove insegnò nelle scuolestatali, e affermò le raffinati doti dimusicista e un apprezzabile talentoletterario. Nella raccolta di liriche “Sot-to gli archi della marina” edita a Mila-

no nel 1972 per i tipi di Al-bano editore, scriverà construggente vena nostalgicail suo autentico testamen-to d’amore per la città na-tale: «Qualcosa di me/vivenella mia città/dove è l’Et-na bianca,/i giardini d’a-ranci/ e il mare/ Che sbattesu rocce nere/dai capelli

verdi./La’ è la mia casa dei miei sognifanciulli/ che sa del mio amore/piùgrande tempo!/ Qualcosa di me/vivenella mia città». La salma del poeta-musicista, per tan-to tempo rimasta al cimitero di Roma,per volere dei familiari da due anni èstata trasferita a Catania, dove attual-mente riposa.

SANTO PRIVITERA

Ricordo di Vassallo, «Come te non c’è nessuno» Don Mario, salesiano instancabileC’è un coraggioso e dinamico salesiano che, quasi ogni gior-no, percorre centinaia di chilometri di strade per portaremassaggi di pace, fratellanza ed aggregazione, nonché gli au-guri e i sacramenti, alle forze dell’ordine. Si tratta di don Ma-rio Arestivo che è il cappellano della polizia di Stato della Si-cilia orientale, e al quale fanno capo ben 95 reparti. Tra que-sture, commissariati, caserme della polizia stradale, ferrovia-

ria, aeroportuale,reparti mobili e cosìvia. La parola di donMario tocca e e lie-vita tutti. Dai diri-genti agli ultimi ar-rivati o aggregati. Lesue omelie calzanoalla perfezione conla vita sociale di og-

gi, ma non sono rimproveri per nessuno. Ma solo stimoli difede cristiana. E così molti poliziotti, soprattutto in un perio-do di festa come l’attuale fanno a gara per averlo tra loro alpiù presto. E forse qualcuno si chiederà: quando finisce la suamissione giornaliera di pastore di...tutori dell’ordine si ripo-sa? Niente affatto, perché al pomeriggio don Mario Arestivoè pronto ad aprire a Catania le porte dell’oratorio di Cibali ea quei tanti giovani e giovanissimi che lui attenziona ormaida tanti ani, alla maniera dolcissima di don Bosco.

AGATINO ZIZZO

Rotary Club Aci CastelloScacco eletto presidenteL’assemblea dei Soci del Rotary Club Aci Castello ha elet-to presidente per l’anno rotariano 2008-09 il socio Anto-nio Scacco. L’assemblea ha inoltre eletto il consiglio diret-tivo che per l’anno rotariano 2007-2008 affiancherà ilpresidente incoming Elio Signorelli. Nella foto da sinistraMichele Piazza Roxas (consigliere), Ignazio La Mantia(presidente uscente), Sergio Sportelli (consigliere), Fran-cesco Lenzo (tesoriere), Roberta Judica (prefetto), GinoMughini (segretario), Elio Signorelli (presidente), Pietro LoGiudice (consigliere), Antonio Scacco (vice presidente).

Incontro alla «Cavour sulla lingua e la cultura tedescaL’Ambasciata della Repubblica federa-le di Germania e l’Acit (associazioneculturale italo-tedesca) di Cataniahanno organizzato un convegno datitolo “La lingua tedesca tra istruzione,cultura e mondo del lavoro" che siterrà giorno mercoledì 10 gennaio al-le ore 16,00 presso la Scuola Media"Cavour" di Catania in Via Carbone, 6.

L’obiettivo del convegno - informauna nota - è quello di partecipare a unlargo pubblico l’importanza non soloculturale ma anche strategica dalpunto di vista del turismo della linguae della civiltà tedesca nella nostra pro-vincia. Relatori, oltre al preside dellascuola media Cavour, prof. Santo LiGresti, saranno Karin Spiller, presi-dente della Acit; Gabriele Scheel, pri-mo segretario per gli affari culturalidell’Ambasciata della Repubblica fe-derale di Germania a Roma; UlrikeTietze, direttrice in Italia delle sezionidi cooperazione linguistica e didatti-ca e vicedirettrice del Goethe Institutdi Roma; Gerdis Chiede, coordinatri-ce per la promozione del tedesco nel-

le scuole italiane del Goethe Institut;Filippo Santonocito, dirigente dellaScuola media statale “Guzzardi” diAdrano; Giovanni Torrisi, dirigentedel Liceo scientifico statale “BoggioLera” di Catania; Maria Vittoria D’A-mico, docente ordinario di Lingua eletteratura Anglo-americana della Fa-coltà di lingue di Catania; Salvo Drago,dirigente dell’Azienda provinciale tu-rismo di Catania.

Concluderà il presidente dell’Act diCatania Petra Köhler, consulente perla lingua tedesca del Servizio centra-le per le scuole all’estero e UlrikeStepp del Servizio per lo scambio uni-versitari e direttrice del Centro infor-mazione.

Alla fine dei lavori saranno offerti,com’è nella tradizione mitteleuropea,“Deutsche Kaffee mit Kuchen”, men-tre la riduzione teatrale dell’ “Operada tre soldi” di Bertolt Brecht, propo-sta dagli alunni del Liceo Scientifico“Boggio Lera” di Catania, «mostreràla modernità e l’avanguardia della let-teratura tedesca in Europa».

I successi di Gea, cantante-baby catanese alunna di terza elementareUna banbina catanese, Gea Livia Zarba,7 anni (nella foto) ha portato al succes-so la canzone «Fanny del West» allaprima edizione del «Ducato d’oro»,nuovo festival nazionale di canzoni ine-dite per bambini che si è svolto a Gravi-na di Puglia; la canzone ha musiche diFlavio Fulgoni e testo di Dora Vuolo Fa-miglietti. La bimba catanese, che fre-quenta la terza elementare, ha già vin-to in altre manifestazioni nazionali: havinto il Premio nazionale «Mariele Ven-tre» 2006 cantando «Il mio fratellino adistanza», brano del 46° Zecchino d’O-ro; nell’ambito della manifestazione

dello Zecchino d’Oro è stata tra le settefinaliste siciliane. Nel 2004 ha cantatoil celeberrimo brano di Modugno «Nelblu dipinto di blu» e le è stato assegna-to il primo premio assoluto al secondoFestival Nazionale dei Giovani Artisti.

A Gravina hanno partecipato allamanifestazione diciotto bambini pro-venienti da altrettante regioni, che han-no cantato le loro canzoni in lingua ita-liana e nel proprio dialetto. Presidentedella giuria era il maestro Fasano, notoautore anche di canzoni per bimbi. Pre-sentatore il mitico Cino Tortorella cheha animato le tre serate del Concorso.

ORESTE MARIA VASSALLO

PROPOSTA DI LIMOLI ALL’ARS

Un limite all’«importazione»di rifiuti da altre regioni

Porta la firma dell’on. Pippo Limoli, deputato catane-se di Forza Italia all’Aassemblea regionale siciliana,il disegno di legge che mira a disciplinare lo smalti-mento dei rifiuti prodotti al di fuori della Sicilia de-stinati ad impianti siti nel territorio siciliano.

L’obiettivo della proposta - spiega lo stesso parla-mentare in una nota - è quello di ridurre la movi-mentazione dei rifiuti allo stretto necessario nel ri-spetto del principio secondo il quale gli stessi devo-no essere smaltiti in luoghi prossimi a quelli di pro-duzione. Le norme prevedono, infatti, che lo smalti-mento può avvenire in impianti ubicati nel territo-rio siciliano solo a condizione che quest’ultimi sia-no gli unici impianti "appropriati" più vicini al luo-go di produzione e ciò previo rilascio da parte del-le autorità extraregionali di idonea certificazione at-testante l’assoluta inesistenza o inoperatività, nei ri-spettivi territori, di impianti, nonché della relativaattestazione tecnica positiva allo smaltimento, rila-sciata dai sindaci siciliani ove sono ubicate le disca-riche e/o impianti. L’omessa richiesta delle certifica-zioni - secondo quanto prevede il disegno di leggedell’on. Limoli - equivale a smaltimento di rifiuti inassenza di autorizzazioni in violazione delle leggipenali vigenti in materia..

«FINANZIARIA PREOCCUPANTE»

Farmaci, come tutelareil lavoro degli informatori

Tutelare al massimo grado i posti di lavoro degliinformatori scientifici del farmaco: è questo l’obiet-tivo che persegue la Federisf soprattutto alla luce del-la nuova Finanziaria che minaccia molti tagli nella ca-tegoria. In una riunione a Catania la Federazione (cheha quale presidente del consiglio regionale il catane-se Raffaele Panebianco e vice presidente del consiglionazionale Riccardo Noto anch’egli di Catania) ha de-lineato le azioni da porre in atto a tal fine con un in-tenso programma volto a rappresentare al meglio gliinformatori medesimi presso le varie commissionidell’assessorato regionale della Sanità, delle unitàsanitarie, delle aziende ospedaliere, dell’Ordine deimedici e dell’università. Alla presenza del vice presi-dente regionale Angelo Sciascia, del segretario Miche-le Vitale, del tesoriere Michele Vanni e dei consiglie-ri Tino Policardi e Alfio Cariola lo stesso consiglio re-gionale della Federisf (federazione che rappresentaanche le associazioni degli informatori scientifici delfarmaco) ha deciso anche di incrementare le iniziati-ve a carattere sociale sia attraverso la sensibilizzazio-ne al corretto uso dei farmaci come pure con campa-gne di sensibilizzazione alla donazione. A quest’ulti-mo proposito è stata indetta una Settimana delladonazione del sangue dal 29 gennaio al 5 febbraio.

A. T.

Interventi per i non vedentiUn corso di informatica per alunni non vedenti e un sostegnoper la realizzazione di un laboratorio «dall’occhio alla mano»che trasforma in bi-trimensionale monumenti, beni cultura-li e disegno tratti da testi scolastici per alunni non vedenti:sono interventi della Provincia regionale per i non vedenti,annunciati dal presidente Raffaele Lombardo alla recente as-semblea dei quadri dirigenti dell’Unione italiana ciechi.Lombardo ha altresì comunicato di avere autorizzato il cen-tro diurno per gli anziani ciechi che vivono da soli, ribaden-do il suo forte impegno nel sostenere i problemi dei non ve-denti e ipovedenti. All’assemblea è intervenuto altresì pre-sente il direttore generale dell’ASL3 dott. Antonino Scavonecui è andato il ringraziamento dall’avv. Giuseppe Castrono-vo (nella foto), presidente regionale dell’UIC e dal cav. Anto-nino Gemmellaro presidente della sezione provinciale del-l’UIC per il rinnovo dell’importanteconvenzione sulla prevenzione eriabilitazione visiva, riabilitazioneche consente in particolare agli ipo-vedenti una certa e sicura autono-mia. Nella sua veste di presidente del-l’assemblea lo stesso Castronovo hasvolto un’ampia relazione soffer-mandosi in particolare sull’inseri-mento scolastico degli alunni nonvedenti e ipovedenti, su un più concreto diritto al lavoro deinon vedenti, sull’ importanza del servizio civile, sull’impegnoper la prevenzione della cecità; infine ha indicato un nuovomodello associativo che possa di più e meglio rispondere ainuovi bisogni dei ciechi e ipovedenti siciliani bambini, gio-vani, anziani o pluriminorati.L’assemblea si è articolata attraverso le varie relazioni dei re-sponsabili dell’Unione Ciechi di tutte le province siciliane peril resoconto di quanto realizzato durante l’anno che si con-clude e dei programmi che si intendono svolgere nell’imme-diato futuro mentre unanime è stato il riconoscimento neiconfronti di Castronovo per la sua azione instancabile, appas-sionata e competente che svolge in favore di tutti i non ve-denti e ipovedenti e in favore della prevenzione della cecità.

A.TOR.

Interclub del Rotary Paternò Alto Simeto con Inner Wheel e Rotaract

NOZZE DI DIAMANTEI coniugi LorenzaSpampinato e GiuseppeSciuto, rispettivamente di 79e 83 anni, hanno festeggiatonei giorni scorsi i 60 anni dimatrimonio con unacerimonia nel Santuario dellaMadonna del Carmine,circondati dall’affetto deiloro 5 figli, 11 nipoti e 3pronipoti. Il signor Sciuto hapartecipato alla II guerramondiale come mitraglierecannoniere della Marinamilitare.

Una gradevole e documentata storiadel presepe in Sicilia è stata illustra-ta ai soci del Rotary club Paternò Al-to Simeto in una serata alla Jonica ininterclub con Inner Wheel e Rota-ract da Enzo Avolio, socio del mede-simo club, il quale ha utilizzato an-che il supporto di alcune bellissimeimmagini di preziosi presepi anti-chi. Avolio ha ricordato le origini, con lacostruzione di presepi in ceroplasti-ca con figure di piccole dimensioni,prima nelle chiese e poi nelle ricchecase private. La ceroplastica è un’ar-te molto antica, la cui facile manipo-lazione permetteva di ottenere ma-nufatti caratterizzati da grande reali-smo e notevole forza espressiva. InSicilia il presepio si sviluppò nell’am-bito della Compagnia del Gesù, sottoil diretto influsso del modello napo-letano, dal quale si distacca per unamaggiore sobrietà ed essenzialità eper la presenza di elementi origina-li di derivazione dal teatro dei pupi.Tra la metà del seicento ed il sette-cento, emergono veri e propri artisticome il ceroplasta Giulio Zummo,Anna Fortino, Fra Ignazio Macca, ilmessinese Giovanni Rosselli, la scuo-la di Erice con i suoi Bambinelli. Ven-gono riprodotti in miniatura figurerappresentanti pastori, contadini,soldati, mercanti, ripresi nelle loroattività quotidiane. Il presepio vieneallestito con figurine in cera in unabacheca a vetri, la scaffarata o scara-battola, in cera sono anche le piante,le architetture, le rocce della grotta,gli animali domestici. La grande pro-

duzione dei presepi in cera, nei seco-li XVIII e XIX assume carattere popo-lare, di minore pregio, con nuove fi-gure come "u spaventatu da stidda,jnnaru". Nella storia del presepe po-polare Caltagirone occupa un postodi primissimo piano: qui fra la finedel settecento e la prima metà del-l’ottocento, operano Giacomo Bon-giovanni e Giuseppe Vaccaro, zio enipote, maestri dell’uso dell’argilla,

che realizzano singole figurine e in-teri gruppi familiari, scene campe-stri, e bozzetti di attività domestica. La serata è stata aperta dai saluti deipresidenti dei club Rosario Valenti,Elena Parisi, Agatella Santonocito(nella foto) e dell’aassistente del Go-vernatore Turi Bonaventura, e dallapresentazione di due nuovi soci rota-riani: Ketty Pavone e Domenico Mio.

Una Messa per le regine d’ItaliaIeri mattina a Catania l’Associazione Culturale Tricolore el’Associazione Internazionale Regina Elena hanno organizza-to una Messa presso l’Arciconfraternita dei Bianchi - ChiesaSan Martino di Tours in Via V. Emanuele, in memoria delle re-gine d’Italia, nell’ottantesimo anniversario della morte (5gennaio 1926) di Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia,prima Regina d’Italia, moglie di Umberto I, secondo Re d’Ita-lia: la regina alla quale, peraltro, si deve il nome dell’omoni-ma pizza, così battezzata dai napoletani nel 1889 quando laregina apprezzò una pizza guarnita con i colori del Tricolore:mozzarella, pomodoro e basilico. Oggi 8 gennaio è anche l’an-niversario della nascita (1873) di Elena di Savoia, moglie diVittorio Emanuele III e madre di Umberto II, nota come la re-gina della Carità, particolarmente impegnatasi nel 1908 neisoccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto di Messina.

Malati terminali ed eutanasiaE’ giusto "staccare la spina" ai malatiterminali per non far patire loro atrocisofferenze o bisogna seguire i dettamidella morale, cioè far morire il malatolentamente, rifacendoci al vecchio ada-gio che dice: " finchè c’è vita c’è spe-ranza"? E’ quanto si è chiesto il presi-dente del Lions Club Acitrezza Vergaprof. Lo Castro, nel corso di un meetingal quale hanno preso parte il prof. An-gelo Chiara, direttore della Scuola dispecializzazione di medicina legale delnostro ateneo, don Mario Torraca me-dico chirurgo, vicedirettore diocesanodella Pastorale della salute, e il dott.Manlio Leonardi, presidente del comi-tato distrettuale di bioetica. Il dott. Leo-nardi, che è stato il moderatore del di-battito, ha asserito che in Italia ogginon esiste alcuna legge in materia dieutanasia, mentre per le persone in-guaribili la morte provocata o facilita-ta è ammessa in Olanda e in Belgio. Inaltri Paesi, invece, è accettata la vo-lontà del paziente. In Svizzera e Ger-mania è consentito il suicidio assistito.Il prof. Chiara ha fatto degli esempi dieutanasia che ci provengono dalla Bib-bia e da antichi documenti legislativi.Anche l’imperatore Augusto aveva di-chiarato che non avrebbe accettato disoffrire prima di morire. Nel ’700 nascel’eutanasia come concetto di "buonamorte". Oggi esistono correnti che ap-poggiano la morte assistita, e chi sirifà, invece, ai dettami della legge divi-na, che prevedono l’utilizzo di tutti imezzi pur di salvare la vita. "Noi- haconcluso- siamo chiamati per salvare enon per far morire un individuo anchese in fase terminale". Don Torraca ha ri-cordato che nell’era primitiva il padrevecchio e ammalato veniva ucciso pernon farlo soffrire e le sue carni veniva-no mangiate. Era una forma di eutana-sia, un gesto di pietà. Nell’era modernaesiste l’eutanasia attiva e quella passi-va, cioè quando la morte è provocataattraverso farmaci che alleviano le sof-ferenze, o determinata dall’interruzio-ne delle tecniche che mantengono invita il malato. La Chiesa, però, non am-mette nessun intervento che provochila morte e condanna ogni forma di eu-tanasia. Per la legge divina la vita di unessere umano non può essere in alcuncaso distrutta. (A. D. P.)

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 8 GENNAIO 2007

56.

MERCATI CINESI

I «segreti»per un dialogocommerciale

Non è un’avventura facile aprire undialogo commerciale con la Cina, eanzi, gli esperti sconsigliano le pic-cole imprese che singolarmente enon in forma consorziata tentinoquest’avventura. A parlare di ap-proccio al mercato cinese, di out-sourcing, ovvero affidamento a ter-zi di specifiche funzioni o servizi, edi delocalizzazioni è stato FranzCannizzo, responsabile del turismodi Sviluppo Mezzogiorno, nel qua-dro di una iniziativa interregionaledel sodalizio che ha fatto tappa aCatania, dove si sono confrontati gliesperti e alcune imprese Siciliane.«Il mercato cinese –ha spiegato Can-nizzo - non va visto solo come mer-cato di approvvigionamento di pro-dotti a basso costo, o meta di deloca-lizzazioni produttive, ma anche eforse soprattutto come mercato disbocco, quindi non si tratta solo diandare a produrre in Cina per ripor-tare un prodotto che costa meno madi produrre in Cina per vender inCina, che non è più un paese conve-niente, perché se si vuol andare aprodurre a basso costo meglio ilVietnam, il Madagascar, il Sud Ame-rica». Perché a Shangai, la zona industria-le più attrezzata, un capannone haormai i prezzi di una grande areaindustriale del nord Italia.Cannizzo spinge a considerare ilmercato potenziale di 150 milionidi abitanti,su una popolazione com-plessiva di un miliardo e 300 milio-ni di Cinesi,che possono acquistareprodotti occidentali,specie di fasciaalta. Un mercato in enorme cresci-ta,dunque, ma anche un mercatomolto dif-ficile». «Sconsiglio alla piccola impresa diaffrontare delocalizzazioni in Cina,meglio affrontare un mercato an-dando ad acquistare e a creare atti-vità produttive, bisogna essere rea-listi ed evitare i bagni di sangue. E’un mercato molto comptetitivo, nonabbiamo solo concorrenti cinesi matedeschi, francesi, giapponesi e sta-tunitensi che da 15 anni investo-no,in modo sistematico e scientifico.Esige molto impegno e risorse nonsolo finanziarie ma umane, che sonocarenti all’interno della piccola emedia impresa per la quale dedica-re due o tre persone ad un progettoCina è molto difficile».A fianco di Franz Cannizzo hannopreso parte ai lavori il legale AntonioArena e Giuseppe Leonardini.

omnibus

Unesco, il prof. Bondin ospite dell’ateneo catanese Domenico Monteforte all’Art Nuvò

L’azione dell’Unesco, lo sviluppo del terri-torio e il ruolo del Centro a Catania, è sta-to il tema affrontato nel corso di un incon-tro che ha avuto luogo dell’Aula Magnadell’università alla presenza del prof. RayBondin, presidente del Comitato interna-zionale Unesco per la tutela delle città e si-ti storici, del presidente del Comitato Une-sco di Catania Bruno Di Stefano, autoritàed accademici. Il prof. Giuseppe Vecchio,preside della Facoltà di Scienze Politiche,nel portare il saluto della facoltà, ha volu-to ricordare la compianta prof. Maria Eli-sa Brischetto, "donna di straordinaria vita-lità, molto nota degli ambienti internazio-nali, che ha voluto e saputo portare avan-ti i programmi dell’Unesco, in particolarequelli della nostra città e della Siciliaorientale".Il prof. Antonio Pioletti, Pro-Rettore, hadichiarato che ospitare l’incontro nell’Au-

la Magna è la prova della grande conside-razione che l’università ha per questa pre-stigiosa organizzazione. L’ateneo è apertoalla società civile che si interessa del recu-pero e la valorizzazione del nostro patri-monio artistico e culturale. Il presidente DiStefano ha,quindi, fatto un dettagliato ex-cursus sulla nascita e costituzione del Co-mitato a Catania, avvenuta nell’ottobredel 1992, e che è formato da un consigliodirettivo, da un comitato scientifico e daun comitato di esperti. Tra le numeroseattività che il Comitato Unesco svolge vi èil dossier sull’Etna, con la qale si proponeil riconoscimento del nostro vulcano come"patrimonio dell’umanità". La documen-tazione è già pronta e sarà quanto primainoltrata alla Segreteria Generale dell’Une-sco, tramite il Ministero dei Beni culturali.

ANTONIO DI PAOLA

E’ la struttura interiore delle ope-re a trasformare la razionalitàestetica in impressione, in sugge-stione pregnante, per dichiararne“l’essenza”, scissa in totale libertàdal processo intellettuale illustra-tivo e identificativo. A ciò tendel’arte moderna con il concetto di“opera aperta” ad un illimitatouniverso di significati. Ed è ciò acui mira la matericità delle operepittoriche di Monteforte che sonostate esposte nel nuovo spazioespositivo elegante ed aerodina-mico della Galleria Art Nuvò alCentro Ulisse (la mostra prose-guirà dal 6 al 17 febbraio in Galle-ria di via Giaconia 2).Interessanti opere queste che, co-me Vittorio Sgarbi considera inun suo giudizio critico sull’autore,mostrano “ la tensione vibrantedel gioco delle parti tra allusivitàdel vero e liricità di un’apparenzasfuggente”.Artista che torna a Catania dopoun esordio nel 2003 all’Art Nuvò,Domenico Monteforte (Pietrasan-ta-Lu 1966) può vantare impor-tanti mostre in Italia e all’estero,da Colonia a Siviglia, da Madrid. aNewYork, mentre tre sue opere. inRoma , a Palazzo Madama, fannoparte della collezione del Senatodella Repubblica.Attraverso la matericità che si

compone e scompone in cromie,nello stratificarsi del pigmento,accorpandosi, distinguendosi ingiuochi di assonanze, accordi,contrasti, dicotomie, fughe e teo-rie, ora delicate e sognate ora ac-cese e gustose, mai arroganti, sa-pientemente plastiche e prospet-tiche in alternanza di piani, la na-tura della creatività di Montefor-te assume le forme dell’essenza,dell’idea, dell’archè che si univer-salizza esprimendosi nella cifradel bello e del sublime, dell’impe-rituro e dell’eterno. E ciò in unpaesaggismo in cui manca la con-taminazione della figura umana eche appare reale nella matericitàdelle cromie e delle forme, mache è utopico, nella globalità delsuo essere “tutto, parte di tutto,qui e ovunque” nell’esaltazionedi un particolare rappresentati-vo, un albero, una pianta, un caso-lare, la luna, che lo compendianella sua totalità, o lo universaliz-za nella rappresentazione dellefioriture improvvise dalle cromiecalde e smaglianti, nelle macchiedi colore che si susseguono tra icampi a chiazze e striature a crea-re bizzarri geometrismi, nell’in-canto di luci lunari che si rifletto-no soffuse, in cieli azzurri.

MILLY BRACCIANTE

Visita del governatore del Distretto 108 Yb Francesco Salmè ai quattro Lions della Zona 10La visita ufficiale ai club service del Go-vernatore è certamente un evento parti-colare che viene festeggiato solenne-mente. Nei giorni scorsi, allo Sheraton,quattro Lions della Zona 10 ( CataniaHost, Catania Etna, Catania Bellini e Ca-tania Faro Biscari) hanno avuto il privile-gio della visita del Governatore del Di-stretto 108 Yb avv. Francesco Salmè. Altavolo della presidenza oltre al Governa-tore Salmè vi erano: il Vice Governatoreavv. Salvatore Giacona, la Delegata dellaZona 10 dott. Licia Aresco Sciuto, il dott.Michelangelo Di Salvo, presidente delCatania Host, il dott. Paolo Nicotra presi-dente del Catania Etna, la dott. MariaGrazia Tomasello Spitaleri presidentedel Catania Bellini, e il dott. Mario Scan-dura presidente del Catania Faro Biscari.

I quattro presidenti hanno sintetica-mente esposto l’attività svolta in questaprima metà dell’anno sociale e quantointendono svolgere sino a fine mandato.La Delegata di Zona Licia Aresco Sciutoha presentato al Governatore, ai nume-rosissimi soci Lions e invitati, i quattroclub facendone per ognuno la storia det-

tagliata dalla loro nascita ad oggi e ricor-dando le più alte cariche della gerarchiaLions che alcuni prestigiosi uomini han-no ricoperto, lasciando segni indelebilinel Lions. Il Vice Governatore avv. Giaco-na ha messo in evidenza la grande ar-monia che si riscontra tra i club, dove l’a-micizia vera e sentita dà un senso e va-lore alla via. Bisogna migliorare- ha con-cluso- i valori della nostra esistenza eriaffermarli per il nostro bene e per quel-lo del prossimo. Siamo uomini liberi edabbiamo il coraggio delle nostre azioni.Il Governatore Salmè ha confessato chelo scorso anno, al momento del suo inse-

diamento, era piuttosto scettico. Col pas-sare delle settimane, dei mesi, però, si èaccorto che il suo impegno verso il Lionsè stato molto agevolato dai Delegati diZona e dai Presidenti dei vari club e datutti i soci.

«Con mia somma soddisfazione- hadichiarato- ho visto che tutto il nostroapparato funziona alla perfezione e inmodo esemplare, e ciò mi rende orgo-glioso. Abbiamo un traguardo ambizio-so da raggiungere: dare la vista ai ciechidi tutto il mondo. E’ una scelta che ab-biamo fatto volontariamente, senza al-cun obbligo, che porteremo avanti con

entusiasmo e dedizione». Il Governatore ha, quindi, consegnato

due prestigiosi premi internazionali uno,il "Melvin Jones Hallow", al Past Presi-dente del Catania Host , avv. Filippo Ana-stasi, e l’altro, il "Premio Excellent", alladott. Licia Aresco Sciuto. All’inizio dellamanifestazione sono stati ammessi i se-guenti nuovo soci: per il Catania Faro Bi-scari l’attrice Maria Grazia Malagoli el’avv. Pistorio; per il Catania Bellini ildott. Michele Bufo; per il Catania Host ladott. Lidia Claudia D’Amico, il dott. Da-niele Di Maria e il dott. Alberto Pedalino.

A. D. P.

da sinistra S.Giacone, M. G.Tomasello, M. DiSalvo, F. Salmè, P.Nicotra, M.Scandura, L.Aresco Sciuto

CORSI PER RAGAZZI

Come divertirsicol riciclaggioSu proposta della Biblioteca comuna-le Rosario Livatino, l’assessorato alDecentramento e la XII DirezioneServizi demografici e Decentramen-to promuovono corsi per i bambinitra i 5 e i 12 anni. «L’obiettivo, sostiene l’Istruttore Di-rettivo Culturale Maria Luisa San-tangelo, ideatrice del progetto, èquello di stimolare lo spirito d’osser-vazione dei bambini e la loro innatacreatività attraverso il recupero dimateriali di riciclo».I bambini verranno invitati a portareoggetti di varia natura, quali bicchie-ri sparigliati, bottiglie di plastica, car-toni vuoti del latte, cornici mal ri-dotte, giornali e giocattoli vecchi,bottoni di indumenti in disuso e sa-ranno in grado, grazie alla guida diun’esperta insegnante, di realizzareoggetti nuovi e bizzarri. Ritagliare,incollare, dipingere sarà un grandedivertimento.Il corso si terrà ogni lunedì presso laBiblioteca Centro Culturale R. Livati-no, Via Leucatia 68, per quattro in-contri dalle ore 17 alle 19 e avrà inizioil 19 febbraio. Sono aperte le iscrizio-ni.Qualora le adesioni fossero in esube-ro si aprirà un altro corso il martedì apartire dal 20 Febbraio sempre dalleore 17.00 alle ore 19.00. Per informa-zioni ci si può mettere in contattocon Maria Luisa Santangelo o PatriziaMusumeci ai numeri 095/221039-Fax 095/223208 tutte le mattine,tranne il venerdì, dalle ore 9.30 alleore 13 e solo i pomeriggi del merco-ledì e venerdì dalle 15.30 alle ore 19.

Trasparenza e tutela della privacy nei rapporti tra banca e cliente al Lions Catania GioeniIl cliente deve avere fiducia cieca del-la sua banca? Esiste veramente la tra-sparenza e la privacy di cui tanto siparla? La banca ti può tendere dei tra-bocchetti quando fai un deposito ochiedi un prestito? Queste ed altredomande si sono posti i presenti almeeting organizzato all’Hotel Excel-sior dal Lions Club Catania Gioeni. I relatori della serata sono stati: il dott.Carlo Cavallero Capo Area Siciliaorientale della Nuova Banca, l’avv.Carmelo Calì Segretario Federconsu-matori Sicilia e l’avv. Matteo Licari,che è stato moderatore e stimolatoredel dibattito. Il presidente del LionsCatania Gioeni prof. Carmela Gimmil-laro Matalone, nell’introdurre il tema,ha dichiarato che l’istituto di credito èun intermediario che da un cantoprende il denaro dai correntisti e dal-l’altro lo eroga sotto forma di prestitoo mutuo ad altri clienti. La trasparenza è l’insieme di garanzieche la banca deve dare al cliente. Se-condo Licari molto spesso la bancamanca di trasparenza. Esiste nellebanche un ufficio di informazione o"di spionaggio", dove si cercano noti-zie sullo stato di salute delle altre ban-

che e su tutti i clienti possibilmente"equivoci". Per Cavallero la trasparenza serve perrendere noti gli elementi bancari aiclienti. Le variazioni unilaterali da par-te delle banche sono assolutamentevietate dalle vigenti legge. Il clientedeve essere avvisato trenta giorni pri-ma di eventuali variazioni regolar-mente motivate. Quando le variazionisi riferiscono ai tassi, questi debbonoessere aumentati sia quelli passivi chequelli attivi. La trasparenza comun-que è tuttora in evoluzione. Calì riba-

disce che le banche non applicano latrasparenza. Grazie alla giurispruden-za che è cambiata, i consumatori oggipossono avere dei grossi contributi.Nel passato alcune multinazionalihanno truffato i consumatori anchecon l’aiuto delle banche. Grazie al re-cente "Codice del consumo" del 2005vi è una tutela del consumatore moltopiù ampia. Licari ribadisce che il clien-te ha troppa fiducia nelle banche e famale; bisogna stare attenti alle trap-pole che vengono tese grazie a postil-le microscopiche, che dovrebbero leg-

gersi con una lente speciale, e chel’impiegato vi invita a sottoscrivere. L’ing. Alfio Maccarone, Delegato di Zo-na dei Lions, dopo aver portato il salu-to del Governatore Salmè ed essersicongratulato con il presidente delLions prof. Gimmillaro Matalone, hadichiarato che l’argomento è stato par-ticolarmente interessante, ma l’espe-rienza negativa del passato ci consigliadi essere più attenti sia sulle operazio-ni che sulle offerte della banca.

ANTONIO DI PAOLA

Traumi cranici e l’importanza della prevenzione al Rotary Etna Sud EstAll’Hotel Excelsior, su invito del RotaryClub Etna Sud-Est, il prof. Fausto Ventu-ra, direttore dell’Uoc di Neurochirur-gia dell’Azienda Ospedaliera Cannizza-ro, ha tenuto una interessante confe-renza su "Epidemiologia e Prevenzionedei Traumi cranici".

Dopo i saluti di rito da parte dei pre-sidenti dei tre club Maurizio Passanisi,Igo La Mantia e Irene Fatuzzo, il Presi-dente del R.C. Etna Sud-Est MaurizioPassanisi di Granvilla, neurochirurgopresso l’Azienda Ospedaliera Cannizza-ro, ha introdotto il tema della serata,sottolineando l’importanza dell’argo-

mento trattato e la necessità di organiz-zare un programma di conferenze nel-le scuole al fine di far conoscere ai gio-vani i rischi legati ai traumi cranici de-rivanti da incidenti stradali e l’impor-tanza della prevenzione degli stessimediante l’uso del casco e delle cintu-re di sicurezza e il contenimento dellavelocità dei ciclomotori e delle automo-bili.

Il prof Fausto Ventura ha brillante-mente illustrato l’argomento, soffer-mandosi sulla classificazione dei trau-mi cranici, sulla clinica, la diagnosi e iltrattamento degli stessi; ha inoltre fo-

calizzato l’attenzione dei numerosi pre-senti sulle statistiche riguardanti i trau-mi cranici ribadendo l’importanza del-la prevenzione mediante l’uso del cascoe delle cinture di sicurezza.

La conferenza si è conclusa con l’ac-cordo tra i Rotary Club di organizzareun programma di prevenzione con unaserie di conferenze sui traumi cranicidiretti ai giovani delle scuole medie esuperiori, per diffondere fra loro l’edu-cazione stradale e l’uso del casco, con lacollaborazione e il supporto scientificodella U.O.C. di Neurochirurgia dell’A-zienda Ospedaliera Cannizzaro.

IL TAVOLO DEI RELATORI DELL’INCONTRO UNESCO SVOLTOSI NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ

«Civitates Iconae»di Camano e GiuffridaA spiegare le ragioni che sono alla ba-se di una fede - di un’amore comequello per Sant’Agata che ogni annoda tempi immemorabili chiama ascendere per le strade i catanesi - maanche di un’antica arte popolare, è illibro "Civitates Iconae", curato dallesocie fidapine Concita Camano eFrancesca Giuffrida, pubblicato con ilpatrocinio dell’Assessore delle Politi-che Sociali di Catania e di recente pre-sentato al Convitto Cutelli.«Il lavoro si realizza oggi con la pub-blicazione - racconta la Camano unadelle autrici - dopo tre anni di conti-nua ricerca. Sfogliando le sue pagineè possibile riscoprire le icone religio-se conservate nelle varie e innumere-voli edicole votive della città dal cuicontinuo raffronto e analisi emergel’antica fede per Sant’Agata e la cultu-ra di un diffuso sentire religioso». «Un’area - spiega il prof. FrancescoScialfa - in cui sono visibili i frutti diun’arte popolare di grande rilevanzaculturale. Alcune icone sono soprav-vissute, altre si sono sbiadite, altrenon esistono più. Un tempo referentidi un colloquio quotidiano tra la gen-te semplice e il santo».«Una vicinanza e una fede che proprionella Civita, nella sua gente semplicee povera, ricca di dignità, nobiltà d’a-nimo, lungimiranza e altruismo - sot-tolinea mons. Giovanni Perni - è ra-gione di conforto e di speranza».Grazie all’aiuto di Angelo Cirnigliaro ePippo Puglisi, cultori delle tradizioni econsiglieri della prima municipalità,delle socie della commissione cultu-rale fidapina, dell’architetto CarmenRizzo, della vicepresidente della Fida-pa Maria Pettinato, di mons. Giovan-ni Perni e grazie al Comune, la sezio-ne Fidapa di Catania realizza, dun-que, "Civitates Iconae". Un’opera ca-pace di riscoprire il sociale, la fede, lamemoria con la speranza che si possalasciare un sentimento di apparte-nenza nei giovani, come si augurano ipiù interventi dalle autorità politicheall’arch. Rizzo alle parole della stessapresidente Fidapa Dora Coco Spitale-ri, che ha curato la presentazione delvolume e che annuncia il restaurodella prestigiosa edicola votiva dipiazza San Francesco di Paola.

KATIA TERI

La XII Charter Nightal Lions Catania EstAllo Sheraton è stata celebrata la XII "Char-ter Night" del Lions Catania Est, alla presen-za di numerose autorità lionistiche. All’ini-zio della serata è stato presentato il nuovosocio, avv. Silvio Di Napoli. Quindi il Presi-dente del Club, dott. Giuseppe Capuani, hatracciato una breve cronistoria del club, fon-dato nel 1995, illustrandone i principi ispi-ratori e le principali attività svolte, fra lequali: la campagna pluriennale "Sight First"a favore dei bambini non vedenti, per laquale l’Associazione ha conferito al LionsCatania Est il riconoscimento di "Club Mo-dello" unico in Sicilia; la tradizionale mani-festazione di beneficenza "Un Natale ancheper loro", svoltasi quest’anno al Metropoli-tan, il cui ricavato è stato devoluto alle "Suo-re di Madre Maria Teresa di Calcutta"; ilconvegno su "Il cinese a Catania, problemaod opportunità"e l’incontro-proposta su"Istituti di partecipazione popolare - la pre-senza del cittadino nella vita democraticadella città". Il Presidente ha poi annunciato,tra le iniziative in programma, un convegnosui termovalorizzatori e uno sull’eutanasia.Successivamente, sono state assegnati ri-conoscimenti al dott. Giuseppe Lo Cascio,Presidente del Club gemellato Palermo Me-diterraneo e all’ing. Giovanni Zappulla, socioonorario, per la meritevole attività di colla-borazione. Hanno concluso gli interventi ildelegato di Zona, ing. Alfio Maccarrone, el’addetta al Coordinamento delle attività deiLions Club di Catania, avv. Elda Pucci.

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2007

48.

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 6 Febbraio 2007 - N. 023

CATANIA – Durante un in-terclub tra il Rotary CataniaEst, Rotary Aci Castello,Catania quattro Canti cen-tenario, Catania Ovest, RotaryCatania e Catania Nord si èparlato di alfabetizzazione.Relatori della serata RaffaeleZanoli, provveditori agli studidel Csa di Catania, la presidedella “Manzoni” di CataniaZina Bianca e GiuseppeCantone, delegato distrettualetask force alfabetizzazione.

Dopo l’introduzione diValerio Abate, presidente delRotary Catania Nord, il prov-veditore agli studi, RaffaeleZanoli, ha presentato la suarelazione basata sul fenomenoche si sta verificando in questianni della presenza di extra-comunitari nelle nostrescuole. «Negli ultimi anni –dice Zanoli – il fenomeno del-l’immigrazione in Italia si staevolvendo, soprattutto per lapresenza di una gran parte diextracomunitari. I dati dimo-strano che nel 2004-2005nella provincia di Catania cisono 1.031 bambini extraco-munitari. Un dato rilevante èche i 1.640 bambini che fre-quentano le nostre scuole ap-partengono a 61 Paesi diversi,la maggior parte provengonodalla Romania, dalla Cina, dalMarocco. Senza dubbio –continua Zanoli – l’inse-rimento di questi ragazzi nonsolo non è semplice, ma non èsufficiente, perché occor-rerebbe una vera e propria in-tegrazione. Spesso, però, ipreconcetti della nostrasocietà rendono le cose piùdifficili di quanto già lo sono.Il Csa non è stato indifferentea questa problematica, infatti,già da due anni ha avviato unprogetto dal titolo “Unascuola a misura di bambinoanche per gli emigrati”, cheha riscontrato un buonsuccesso nelle nostre scuole.A prenderne parte anche lafacoltà di Scienze politiche, la

facoltà di Lettere, l’asses-sorato alla Previdenza socialeed all’immigrazione, l’asses-sorato alle Politiche scola-stiche, la facoltà di Scienzedella formazione, il dipar-timento di Scienze bio-mediche, la Sissis dell’Uni-versità di Catania ed il RotaryCatania Est».

Il progetto è destinato adalunni e genitori italiani estranieri dei diversi istitutiscolastici coinvolti, essoprevede la realizzazione deiseguenti obiettivi specifici:promozione della conoscenzalinguistica dell’italiano neiminori e negli adulti siaitaliani che stranieri; sostegnoai processi di apprendimento,corsi di promozione allasalute, alfabetizzazione infor-matica e attività musico-espressive, volti allacreazione di occasioni dicrescita, arricchimento cul-turale e scambio sociale; for-mazione di operatori cheaiutino gli alunni nello svol-gimento dei compiti, speri-mentazione di un’attività diaccompagnamento e sostegnosociale per gli alunni im-migrati o figli d’immigratiche presentino situazioni didisagio. Il progetto è statoorientato a mettere in campoun’iniziativa in grado di mi-gliorare le condizioni d’ap-prendimento degli alunni, rin-saldando il problematicorapporto scuola-famiglia e fa-vorendo la realizzazione dioccasioni e luoghi di inte-grazione sociale anche per gliadulti. «Le attività che sonostate svolte durante questi dueanni - spiega il provveditore –erano rivolte non solo aglialunni ma anche alle loro fa-miglie. Durante il secondoanno abbiamo fatto ricorsoalla figura del mediatore cul-turale. La scuola sta dimo-strando che sta facendo ditutto per avviare una vera in-tegrazione culturale e sociale

sociale; senza dubbio lascuola è il primo luogo doveavviene questa integrazione.In un mondo sempre più “glo-balizzato”, capire e farsicapire è diventato un fattoredi fondamentale importanza. Iflussi di emigrazione portanoun numero sempre maggioredi persone a spostarsi da unpaese all’altro e a confrontarsicon lingue e culture diverse.La realtà italiana si configuraormai come multietnica emulticulturale ed evidenzia ilcarattere di permanenza delprogetto migratorio dei cit-tadini stranieri che popolanole nostre città. Il nostro ter-ritorio, in quanto ampiamenteindustrializzato, risente for-temente del fenomeno del-l’immigrazione, fenomenoche ha fatto emergereproblemi nuovi e non di facilesoluzione, fra i quali resta inprimo piano quello del-l’urgenza di una com-

prensione reciproca nella vitae nei bisogni quotidiani. Ilprogetto sull’alfabetizzazionedel Rotary ha come scopoprincipale di gestire questocambiamento, cercando so-luzioni per attenuare ilproblema della barriera lin-guistica. Il progetto si ponequindi come strumento dipromozione della linguaitaliana nei confronti deglistranieri e come mezzo di pre-venzione della qualità di unapermanenza già resa difficileda condizioni spesso dram-matiche. Una aumentata ca-pacità di dialogo, infatti, sipresenta (unitamente ad unaattenzione alla molteplicitàdei bisogni) come la miglioreprevenzione contro il rischiodi esclusione e come la baseper la costruzione di unasocietà inevitabilmentediversa ma comunque solidalee pacifica.

Monica Colaianni

tra le diverse etnie presentinella nostra provincia».

Giuseppe Cantone, de-legato distrettuale task forcealfabetizzazione, ha illustratoun progetto di cui si sono fattipromotori i Rotary sull’inte-grazione e l’avvio dei giovaninel mondo del lavoro. «Il pro-gramma di alfabetizzazione –dice Cantone – presentato emesso a punto dai Rotary clubvuole essere un contributoconcreto, affinché gli im-migrati abbiano a dispo-sizione gli strumenti che per-mettano di avere una cono-scenza di base della realtà incui si preparano a vivere esiano così in grado di operaree di integrarsi nell’ambiente».

Zina Bianca ha parlatodella sua esperienza comepreside di un circolo sco-lastico, delle difficoltà che siincontrano per cercare di in-serire questi bambini e le lorofamiglie nel nostro tessuto

Alfabetizzazione e integrazioneDurante un interclub si è parlato di un fenomeno in crescita, quello della presenza di extracomunitari negli istituti scolastici

Ciò rende necessaria la realizzazione di iniziative volte a promuovere la conoscenza dell’italiano e l’integrazione culturale

Tutti gli strumenti del progetto

Vertice dei Carabinieri e delle associazioni contro il racket

PALERMO – È stato organizzato a Palermo dall’Arma dei Carabinieri un vertice che ha vistola partecipazione delle associazioni antiracket.

Il messaggio che ne è venuto fuori e che rappresenta il leit motiv delle forze dell’ordine nel-l’elenco delle richieste alle categorie produttive ed economiche è lo stesso, ma è stato rilanciatocon forza: contro il racket delle estorsioni è necessaria la collaborazione di commercianti e im-prenditori. Le categorie produttive devono essere consapevoli di essere affiancate dallo Stato edalle istituzioni, di poter ottenere la massima tutela e pieno sostegno.

Lo stesso generale dell’Arma in Sicilia, Arturo Esposito, ha insistitosu questo aspetto “della collaborazione tra imprenditori e forze del-l’ordine nella lotta al fenomeno delle estorsioni che affligge il tessutoeconomico e sociale del territorio”.

All’incontro ha partecipato il prefetto di Palermo, Giosuè Marino, icomandanti provinciali dei carabinieri, i leader della lotta al pizzo TanoGrasso e i vertici della federazione antiracket italiana, GiuseppeScandurra e Mario Caniglia, ma anche delegati delle associazioni si-ciliane contro le estorsioni e l’usura. Unanime l’invito a denunciare.

«L’obiettivo di questo incontro – ha specificato il generale ArturoEsposito – è quello dell’acquisizione di una maggiore conoscenza deivari aspetti del fenomeno, ma anche quello di una maggiore vicinanzaalla gente.

«Nel corso del 2006, infatti, si è registrato un calo delle denunce siaper quanto attiene le denunce sia per quello che concerne l’usura. Il calo è stato stimato del 10%e questo ci deve far riflettere e deve spingerci a dare ancora di più per combattere questi due fe-nomeni che turbano l’ordine sociale ed economico del territorio».

Per il prefetto Giosuè Marino «occorre creare una sinergia tra istituzioni ed associazioni pertentare di fronteggiare il fenomeno del racket delle estorsioni, ma l’impegno della magistraturae delle forze dell’ordine non basta. Serve la collaborazione di commercianti ed imprenditori».

Unanime il riconoscimento all’iniziativa di Addiopizzo che ha coinvolto tanti giovani nel-l’opera di sensibilizzazione sul tema e alle ultime dichiarazioni del presidente regionale di Con-findustria sulla necessità di dare un contributo nella lotta alla mafia.

Per Tano Grasso, «le associazioni devono convincere i propri aderenti a denunciare, assi-stendoli nel percorso di collaborazione. Si è infatti ridotta l’esposizione personale dell’impren-ditore che decide di collaborare e di denunciare».

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Mario Caniglia, componente del direttivo del Fai, per ilquale «l’imprenditore che paga il pizzo è destinato al fallimento della propria attività o, ancorapeggio, è destinato a divenire complice o socio della criminalità organizzata».

Alfonso Lo Sardo

Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare la tradizione di solidarietà

R. C. DI GELA (CL) – Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare nel tempo la tradizione di presenza sociale edi solidarietà che da oltre un secolo lo contraddistingue nel mondo e da quasi cinquant’anni a Gela. La nuova compagine è giàpronta per i prossimi due anni. Le elezioni per il futuro hanno decretato queste cariche sociali. Il Consiglio direttivo per il 2007-2008 è così composto: presidente Manlio Galatioto; segretario Anna Giudice; vice president Salvatore Comunale; tesoriere VitoCaci; prefetto Marco Caterini. Consiglieri: Maurilio Alecci, Francesco Giudice e Carlo Napoli; past president Elisa Nuara; pre-sidente eletto Anna Giudice. Il consiglio direttivo per l’anno 2008-2009 del Rotary Club di Gela è così composto: Anna Giudi-ce presidente; Francesco giudice segretario; Marco Caterini vice presidente; Carlo Napoli tesoriere; Maurilio Alecci prefetto. Iconsiglieri saranno: Biagio Parisi ed Elisa Nuara; Manlio Galatioto past president.

Anche il Rotary club di Niscemi si è riunito in assemblea per eleggere il presidente dell’anno sociale 2008-2009 ed il direttivodell’anno 2007-2008. Il direttivo 2007-2008 sarà così composto: presidente Salvatore Contrafatto; vicepresidente VincenzoPolizzi; segretario Gaetano Barbagallo; tesoriere Pino Erba. I componenti consiglieri saranno: Giacomo Ferrato, SebastianoPalmeri, Loredana Ragusa e Mario Parrimuto. Presidente dell’anno sociale 2008-09 è Vincenzo Polizzi. Il Rotary di Niscemi,presieduto attualmente da Mario Parrimuto, sta per mettere in campo una nuova iniziativa: i medici rotariani ed altri medicicoinvolti dai rotiariani apriranno le porte a quanti non hanno assistenza sanitaria nelle diverse branche specialistiche: dalla pe-diatria, alla medicina interna, alla cardiologia, alla ginecologia. «Basterà presentarsi nei nostri studi medici – ha detto il pre-sidente Parrimuto – per ottenere assistenza gratuita: non ci sono preclusioni, né modalità di accesso. Inoltre, stiamo organizzandoun corso di italiano per extracomunitari grazie alla collaborazione delle scuole. Stiamo preparando un convegno sui figli diNiscemi che hanno dato lustro alla città ed un convegno con la collaborazione dello psicologo Iacono, sull’utilizzazione dellapsicologia nelle patologie tumorali».

Liliana Blanco

“La belle époque”: guardando al passato con un pizzico di ironia...

R. C. DI GELA (CL) – Untuffo nel passato per gustareun clima ridanciano che, in pe-riodo di festività, è adeguato.Il Rotary club di Gela, presie-duto da Elisa Nuara, ha volutooffrire ai soci una serata dedi-cata alla storia, al costume e airicordi più dolci di un’epocache fu.

“La belle epoque” è stato iltema della conferenza tenutada Gino Alabiso, protagonistadi numerosi interventi orga-nizzati dal club service. A pre-siedere la serata è stato il se-gretario del Rotary, GiuseppeMorselli, che ha sottolineato l’impegno dei rotariani nel mon-do sociale e culturale. Alabiso ha descritto con dovizia di par-ticolari “La belle epoque”: una carrellata di ricordi storici, diavvenimenti che caratterizzarono quegli anni, ma anche unasorta di “carnevale” inteso come una premonizione inconscia,per godere di un lasso di tempo che precedeva il primo conflit-to mondiale, iniziato come una battaglia che sarebbe durata po-che settimane e che invece si protrasse per quattro anni e chespazzò via un milione di persone.

«“La belle epoque” ebbe come epicentro la Francia – diceAlabiso – che risentì di tanto benessere per il suo vivace com-mercio, per le sue attrazioni artistiche, per il teatro e per i fa-mosi cabarets. Parigi fu un faro di cultura e di progresso perl’Europa. Fu un binomio affascinante di progresso e diverti-mento. L’inizio del XX porta un enorme progresso tecnologi-co: la lampada elettrica che ha sconfitto il lume a petrolio.L’Europa celebra l’ingresso del nuovo secolo con l’inaugura-zione dell’Esposizione universale di Parigi. La torre Eiffel sierge imponente a Parigi, attirando l’attenzione di migliaia dituristi. In Italia sono in espansione le ferrovie, la navigazionea vapore, il telegrafo, il telefono. Cresce l’alfabetizzazione edi quotidiani ed i periodici conquistano il pubblico. Sono i tem-pi della monarchia in Italia e in Europa. Sale sul trono del Re-gno d’Italia Vittorio Emanuele III che ha appena sposato Ele-na di Montenegro».

Il 9 marzo del 1900 viene inaugurata a Torino la Fiat ed an-che questo segna un’epoca ed un uso generalizzato, come lacarrozza che lascia il passo all’automobile. Le signore passeg-giano mollemente coperte dall’ombrellino. «Il primo gennaiodel 1900, Guglielmo Marconi getta un ponte sull’Atlantico –continua Alabiso – con il “telegrafo senza fili”. Nasce la foto-

grafia a 70 anni dall’esperi-mento di Niepce che aveva ot-tenuto il dagherrotipo: adessoarriva la foto istantanea conuna posa che dura diversi mi-nuti. Pierre e Marie Curie sco-prono il radio ed ottengono ilNobel per la fisica. A frontedelle scoperte tecnologiche escientifiche destinate a cam-biare il mondo, la società sinutre di vacuità. A Vienna, sot-to il regno di Francesco Giu-seppe, impera il valzer, laFrancia è la patria del Moulinrouge e del can can. La vita deibenestanti si divideva fra raffi-

nati ristoranti, locali da ballo e ritrovi artistici di scanzonati pit-tori e musicisti».

Famoso il ristorante “chez Maxim’s” che riassumeva tutte leabitudini gaudenti del popolo godereccio francese a cui si ispi-rava la classe nobiliare delle altre nazioni, fra cui quella italia-na: fiumi di champagne, generose scollature e donnine allegre.La civilitation du plaisir: la chiamavano così a Parigi! Ed ave-va tutti i connotati dell’epoca dell’apparire, un po’ come i no-stri tempi, dove al posto dei gioielli preziosi di Cartier si mo-strano i tatuaggi e dove alle scollature sono stati sostituiti itanga; mentre per “sfondare” nel mondo dello spettacolo è ne-cessario un lifting integrale.

Alabiso, poi, alza la tenda dei privé più famosi del tempo,descrivendo una per una le “cortigiane” dell’epoca, in Italia.Da Cléo Merode, di cui si innamorò il re Leopoldo del Belgio,a Liane de Puogy che concluse la sua vita dissoluta fra le mu-ra di un convento in odor di santità ed ancora Lina Cavalieri,pioniera del cinema italiano; a Carolina Otero, per la qualemolti principi russi si suicidarono e che morì in povertà, per fi-nire con Emilienne d’Alencon che, dopo tanti successi, morìsconfitta dalla droga. Ed ancora si parla dei vestiti sontuosi, deiventagli, dello stile Liberty, dell’aristocrazia che viaggia sul ri-cercatissimo Oriente Express, mentre nel 1912 viene inaugura-to il Titanic ed il cinema muto.

Ma quelli furono anche gli anni del terremoto di Messina eReggio Calabria, con i suoi 100.000 morti; dello scoppio deldirigibile Zeppelin in Germania e dei primi movimenti femmi-nili guidati da Rosa Luxemburg. Un’epoca d’oro che prelude ilconflitto mondiale.

L.B.

L. c. CATANIA AGATA(CT) – Il Lions club CataniaAgata, presieduto da GiusyBua Di Salvo, ha organizza-to un meeting sul tema “Ilruolo della postura nelle pa-tologie muscolo-scheletri-che”, relatore Riccardo Mi-lici, doctor of chiropraticUsa, doctor of osteopathyUsa e medico sportivo.

Milici ha fatto vedere tra-mite delle immagini vari ti-pi di patologie ed il modoper curarli.

«Alcune persone con unapostura normale – spiegaMilici – non hanno proble-matiche dal punto di vistadella funzione articolari. Al-tri soggetti che invece pre-sentano delle problematichedi tipo articolare possono ave-re anche delle problematichedi postura.

«Ci sono delle tecniche pro-prio per cercare di curare al-cuni problemi della postura, ilprimo a parlarne è stato Ippo-crate che nel capitolo 10 delsuo “Corpus ippocraticum” dàdiverse indicazioni sulla tera-pia, ma dice anche che una opiù parti della colonna verte-brale possono andare fuori po-sto e procurare gravi proble-mi».

Riccardo Milici ha concen-trato la sua relazione sulla chi-ropratica. La chiropratica con-cerne la patogenesi, ladiagnosi, la cura, la terapeuti-ca nonché la profilassi di di-sturbi funzionali; essa si occu-pa, altresì, delle sindromi deldolore e degli effetti neurofi-siologici relativi a disordinistatici e dinamici del sistemaneuro-muscolo-scheletrico.

Il midollo spinale, che rap-presenta la maggiore via dicomunicazione del nostro si-stema nervoso, è situato nelcanale midollare all’internodelle vertebre. Il midollo tra-smette gli ordini impartiti dalcervello al resto del corpo etutti i movimenti, funzioni esensazioni sono controllati dalsistema nervoso.

«Un problema a livello del-la colonna può interferire coni nervi che fuoriescono dalla

colonna; tale disallineamentoo blocco è chiamato sublussa-zione.

«Le sublussazioni possonocreare vari sintomi quali maldi schiena, male al collo, cefa-lea, dolori alle spalle, pareste-sia agli arti, sciatalgie ed unamiriade di altri problemi.Queste sintomatologie posso-no essere originate dallo“schiacciamento” o interfe-renza con i nervi al momentodi uscire dalla colonna e anda-re verso il resto del corpo.

«Alcune persone – spiegaMilici – anche in giovane etàhanno problemi di ernia al di-sco, dolori muscolari, dovutiad un enorme carico sullestrutture preposte al movi-mento ed al sostegno che por-ta inevitabilmente non solo adegenerazioni precoci, ma atutta una serie di patologie.Alcuni casi sono reversibilicon una cura adeguata, mentrevi sono altri casi irreversibili edegenerativi. Molte volte ildolore è dovuto a diversi mo-tivi ed è difficile fare una ve-ra e propria diagnosi.

«Nel sistema nervoso cen-trale – continua – e nella co-lonna vertebrale ci sono unaserie di controlli motorio-sen-sitivo. La colonna vertebraledeve essere ben allineata per-ché, se non fosse così, ancheuna banale problematica nellaprima vertebra cervicale puòportare tutta una serie di di-sturbi dovuti al mal posiziona-

mento. A volte i dolori posso-no essere causati dallo sposta-mento di una vertebra.

«La postura può avere delleproblematiche anche causateanche dalle alterazioni del-l’occhio e della bocca, che so-no sistemi integrati che dannoinformazioni al sistema ner-voso. L’apparato della masti-cazione, ad esempio, mette inrelazione il corpo umano contutti i muscoli. La semplicechiusura della blocca, se nonavviene in modo corretto, puòportare anche diversi sintomi,come la lombalgia».

Il medico ha illustrato va-ri casi di pazienti colpiti dadiverse patologie e il tipo diterapie adottate.

Alla fine della relazionesono intervenuti GiovanniAlongi, addetto all’orienta-mento ed all’informazionedell’area di Catania, e AlfioMaccarrone, delegato di zo-na in sede.

«Una riflessione su que-sto tema – dice Maccarrone– ci aiuta a difenderci damolti malesseri dai qualisiamo affetti, proprio per lecattive posture che assumia-mo durante le attività chesvolgiamo.

«Negli ultimi anni, la me-dicina dello sport ha rivolto

molta attenzione al problema,causa dell’incremento di pato-logie infiammatorie e degene-rative. Questa tematica è diestrema importanza, perchéuna cattiva postura, come ab-biamo visto dalla relazione diMilici, può portare anche gra-vi problemi. Mi congratulocon il presidente Giusy Buaed con il club per la scelta deltema e per l’impegno che di-mostrano in tutte le iniziativeportate avanti».

M.C.

Incontro del Lions Ct Agata su un problema che affligge giovani ed anziani

Effetti di una postura sbagliata

Arturo Esposito (als)

Da sx: Bianca, Consoli, Cortinovis, Cantone, Russo Zangara (mc)

Da sx: Morselli, Alabiso (lb)

Gli strumenti pensati per realizzare il progetto sono rivolti ai mediatori culturali (istituzioni, scuole, par-rocchie...) sono: sito internet comprendente il vocabolario della lingua italiana e glossario di attività profes-sionale, sociale e internazionale, con gli indirizzi degli uffici di riferimento ed ogni altra informazione utileper conoscere ed approfondire i temi trattati, tradotti in dieci lingue; volumi illustrati; corsi di inse-gnamento a distanza; Dvd Rom e Cd Rom interattivi.

Tali strumenti hanno una sequenza logica di utilizzo che è la seguente: dapprima dovranno essere uti-lizzati i volumi (ecco la necessità di prenotarne un certo numero) che sono certamente lo strumento piùutile ed immediato a far comprendere il progetto e le sue finalità, poi indirizzare gli utenti verso il sito in-ternet da cui scaricare gli stessi contenuti in una modalità più economica e mirata. Sarebbe infatti inutileconsegnare libri multilingue a persone che a malapena conoscono l’italiano con un aggravio economicoche sicuramente affosserebbe il progetto. Da Internet i mediatori culturali potranno stampare solo quelloche serve nella lingua dello straniero in difficoltà che si è rivolto a loro. Sul sito internet saranno possibiliinterazioni con gli utilizzatori a cui sarà consentito ma anche caldamente consigliato di inviare sugge-rimenti, implementazioni secondo le utilità e/o le necessità che si evidenzieranno. Questo consentirà alprogetto di mantenere un aggancio alle esigenze che via via si evidenzieranno consentendo alla com-missione di aggiornare il servizio svolto a favore della comunità.

Il progetto (sviluppato in dieci lingue, utilizza per la sua diffusione volumi, Cd/Dvd Rom, ed è un sitointernet) si occupa delle seguenti problematiche: comunicare in italiano (problematica di base utile a tutti eparticolarmente nelle scuole, dove la presenza di bambini stranieri raggiunge ormai punte vicine al 20%; ilmediatore culturale “scuola”, attraverso la stampa di dispense per i ragazzi potrà essere utile alle famiglie,in quanto mamme o nonne non hanno l’opportunità di frequentare corsi di italiano); avviamento al lavoro(in questo caso il glossario figurato si occupa dei vocaboli e delle frasi più utilizzate nelle aree industriali osociali individuate, con particolare attenzione ai problemi antinfortunistici); area sanitaria (è in fase di ulti-mazione un cd “medico”) che ha come scopo quello di migliorare la comprensione fra medico e paziente,in modo da poter fare diagnosi appropriate, favorendo il processo di anamnesi; tale Cd conterrà anche le in-dicazioni per le fasi di ricovero in ospedale).

M.C.

Da sx: Alongi, Bua Di Salvo, Milici, Maccarrone (mc)

16 TTeerrzzoo sseettttoorree QQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 17 Ottobre 2006 - N. 188

Nei giorni scorsi il RotaryCatania Est, il Rotary 4 cantiCentenario ed il Rotary AciCastello hanno organizzatouna serata in occasione dellavisita del Governatore del Di-stretto 2110, Alfred Mangion,per parlare dei programmi edelle iniziative che i clubhanno portato a termine e diquelle che intendono rea-lizzare durante questo annosociale.

«Ringrazio il Governatoreper la sua presenza», diceLinda Russo Zangara, pre-sidente del Rotary CataniaEst. «Le attività intraprese dainostri club – continua LindaRusso Zangara – sono tante,ma ne sottolineo in parti-colare due, perché ritengonosiano le più importanti ancheperché innovative, una diqueste è quella di fare inmodo che l’Etna sia ricono-sciuta patrimonio del-l’Unesco. Questa iniziativa èportata avanti dal Rotaryinsieme con altri club service,come i lions, la Fidapa, ilKivanis, l’Inner wheel, ed alSoroptimist. Catania Est hacoinvolto gli altri club perfare in modo di aiutare gliabitanti dello Sri Lankavittime dello tsunami.Abbiamo organizzato unconcerto alla vigilia di questograve disastro ed il ricavato(dodicimila euro) è stato de-voluto in favore di queste po-polazioni, dandogli così lapossibilità di costruire cinquecase, dove ha potuto di-morarvi un intero villaggio».

«Il nostro club sta cercandodi crescere – dice il presidentedel Rotary 4 canti Centenario,Francesco Milazzo – ognigiorno sempre di più, graziesoprattutto alla volontà deisoci. Ho il piacere di rilevareche durante questi primi mesi

dell’inizio del nuovo annosociale il nostro club sta au-mentando del 20 per cento ilnumero dei soci. Io ringraziola comunità rotariana cataneseperché è vicina a questo club,la cui costituzione è statavoluta da Nando Testoni».

«A ventidue anni conobbiMalta proprio grazie alRotary – infatti, nel ‘68 il Di-stretto celebrò lì il congressoe ricordo a disposizione delDistretto vi era una squadrache è rimasta a disposizionedurante la nostra permanenza,ricordo con piacere questimomenti e sono contento diquesto legame che c’è conMalta».

«Il Rotary Aci Castello è unclub molto giovane – dice ilpresidente Igor La Mantia –io insieme a tutti i sociabbiamo in mente tantiprogetti e speriamo di portarlitutti a compimento. Tutti isoci del club hanno una granvoglia di accompagnare il

Ringrazio il Rotary che mi hadato la possibilità di intra-prendere questa avventura diGovernatore, che mi permettedi fare questi viaggia inquesta meravigliosa isola perstare insieme a tutti voi.Cercherò di fare in modo chepossa trascorrere, durantequest’anno, molto tempo convoi. Durante la mia per-manenza a Catania ho visitatotre bellissimi club, che hannovoglia di fare tanto per lanostra società, che hanno tantiprogrammi da portareavanti».

«Il club di Aci Castello equattro Canti Centenario sonogiovani, con tanta voglia dicrescere, con tante idee e pro-grammi da portare avanti. Si-curamente questi club riu-sciranno nel loro intentoanche perché hanno delle lea-dership forti che riusciranno aportarli presto al successo. Ilclub Catania Est esiste già davent’anni, ma a vederlo

sembra che ne abbia molti dipiù perché ha una leadershiptanto forte, ma anche pastpresident e soci con tanto en-tusiasmo e voglia di fare. Nonmi resta che fare i miei com-plimenti a tutti questi club edaugurargli i miei miglioriauguri».

«Il programmi che i clubstanno portando avanti –conclude il Governatore –sono tutti in linea con i pro-grammi del presidente inter-nazionale, che vedono cometematiche da affrontare quelladell’acqua, della salute, dellafamiglia, l’analfabetismo e lapace mondiale. Tutte te-matiche molto importanti perla nostra società e per questoche il Rotary si è impegna adaffrontare le problematicheinerenti a questi importantitemi. Ci siamo impegnati, adesempio, a fare in modo cheentro il 2015 tutti i bambinidel mondo possa frequentarela scuola elementare, senzache esista più la disparità tramaschi e femmine; ogni anno11 milioni di bambinimuoiono a causa dellamancanza di acqua pulita ed acausa delle malattie, il Rotarysi impegnerà a cercare di di-minuire la mortalità».

«La Rotary fondation si èprefisso di riuscire a debellarela poliomelite entro il 2007.Dopo, sicuramente, con lacollaborazione anche deglistati si prefiggerà altri im-portanti traguardi, i fondiraccolti serviranno ad aiutarei popoli più sfortunati e piùbisognosi, e siete proprio voirotariani ad aiutare il Rotaryfondation a portare avantiqueste importante iniziative».

Monica Colaianni

Governatore in quest’anno ro-tariano apportando anche ilnostro contributo».

A conclusione degli in-terventi dei tre presidenti ha

preso la parola il Governatoredel Distretto 2110, AlfredMangion «Sono contento diessere qui a Catania – sot-tolinea Alfred Mangion – Laprima volta che visitai laSicilia avevo ventidue anni ene fui veramente colpito perle sue bellezze naturali. Aquei tempi i collegamenti traMalta e la Sicilia non esi-stevano, oggi fortunatamentele cose sono cambiate e i col-legamenti tra le due Isole.

Programmi e iniziative dell’annoRotary Catania Est, Rotary 4 Canti Centenario e Rotary Aci Castello insieme per far riconoscere l’Etna patrimonio dell’Unesco

Un’altra iniziativa è quella di aiutare i popoli più sfortunati e bisognosi come le popolazioni colpite dallo tsunami in Sri Lanka

I Florio mecenati dello sviluppo musicale e culturale

La camerata dei Bardi, le note di Berio, di Donadoni, Stockhausen eBoulez: questa la musica all’epoca dei Florio, la più importante famiglia diimprenditori siciliani tra Ottocento e Novecento.

Spesso ricordati per lo splendore di palazzi e ville presenti sul territorio si-ciliano, i Florio contribuirono in modo decisivo anche allo sviluppo musicalee culturale della città di Palermo. Ed è proprio di questo intreccio tra lamusica e gli abitanti del capoluogo siciliano che tratta il libro di ConsueloGiglio La musica nell’età dei Florio, edito dalla Lepos. La scrittrice e musi-cologa siciliana ripercorre nella sua opera un periodo caratterizzato da intensicambiamenti, rievocato attraverso la raccolta di immagini e materiale ineditodel tempo. «La memoria di straordinarie donne rimane ancora vivissima -afferma Consuelo Giglio - come nel caso della violinista e pittrice AngelinaFatta del Bosco, la cui nipote ha messo a disposizione bellissime immaginiinedite di feste con tanta musica a palazzo Gangi, e di cui si parla nel librograzie alle ricostruzioni e ai racconti molto dettagliati dei giornali del-l’epoca». La bella violinista di cui si fregia la copertina del libro (ovaledipinto dallo zio Gustavo Mancinelli) è, invece, Giulietta Damiani LoJacono, pittrice oltre che musicista, donna dotata di quel talento versatile cheaffonda le sue radici nelle tradizioni di famiglia.

Obiettivo del libro è quello di suscitare nel lettore curiosità e interesse,mettendo insieme luoghi e pratiche musicali che hanno caratterizzato quegli anni: dal Conservatorio aicircoli, dalla pratica Hausmusik (con quella tipica commistione di dilettantismo aristocratico e profes-sionismo borghese) all’editoria musicale e ai gruppi cameristici. L’autrice dedica, inoltre, un’attenzioneparticolare alla formazione di un pubblico per i concerti sinfonici o da camera, ricostruendo l’attività del-l’Associazione palermitana concerti sinfonici attiva dal 1922 al 1931. Il quadro d’insieme svela un pa-norama in fermento, percorso da personalità di altissimo livello professionale ed artistico e con un attentosguardo al moderno. Come ha ricordato il Direttore dell’orchestra Sinfonica Siciliana Alberto Veronesi,commentando il libro, il periodo dei Florio contribuì in modi diversi alla “sprovincializzazione dellapratica musicale”. «La Palermo dei Florio –ha spiegato Veronesi- si adoperò per la creazione di istituzioniconcertistiche sinfoniche e cameristiche; fu da supporto per giovani musicisti che ebbero una straordinariacarriera; accolse personalità di spicco tra cui alcuni monumenti della storia musicale mondiale comeWagner e Puccini; favorì, inoltre, l’emancipazione di artiste femminili». Il conservatorio di Palermo vide,infine, un significativo aumento degli allievi: da circa 70 nel 1876, a 180 nei primi anni del ‘900. Alla di-rezione di questa istituzione si alternarono figure di spicco come Alberto Favara, che oggi viene ricordatoper la sua opera etnomusicologica, Francesco Cilea e Michelangelo Abado.

Sidney Cardella

L.c. PALERMO HOST –La celebrazione dei cinquan-t’anni di presenza dei lions inSicilia è appena cominciata. Illibro che racconta tante pagi-ne scritte al servizio del terri-torio e in nome del sodalizio,lo ha sfogliato, con un toccodi campana, il presidente dellions club Palermo Host, TotiCottone, in occasione del-l’apertura dell’anno sociale ecelebrazione della charternight con la visita ufficiale delgovernatore Francesco Salmè.Presenti il past governatoreValerio Contrafatto, il vicegovernatore Salvatore Giaco-na, officer distrettuali e diclub, officer dei Leo club. Ilpresidente Cottone è il qua-rantanovesimo lions a guidareil club che per la prima voltaha portato su questa Isolal’impegno umanitario secon-do l’organizzazione dell’asso-ciazione internazionale piùgrande del mondo.

A una sala gremita di socicon 45 anni di servizio e di re-cente appartenenza, il presi-dente ha voluto ricordare lospirito che animò i primi lionsin quel lontano 1957, quandoa Palermo si sentì il primotocco di campana che diede ilvia alla mission voluta inAmerica dal fondatore MelvinJones. Oggi in Sicilia i clubsono 103 e contano oltre cin-quemila soci. La celebrazionedel cinquantenario si terrà conuna cerimonia distrettuale so-lenne il 5 febbraio del 2007,per ricordare l’omologazione

del club che av-venne il 5 febbraio1957 e la consegnadella charter avve-nuta il 24 apriledello stesso anno.

«La celebrazio-ne del cinquante-nario – ha detto ilpresidente – si po-ne tra gli eventiche fanno la storiadel nostro sodali-zio, per questo èimportante riper-correre le fulgidetappe di un’intensavita associativa,caratterizzata dal-l’aver saputo intra-prendere il serviziocon intelligenza,coraggio, entusia-smo e dedizione. Inquesta occasione un pensierova rivolto a quel gruppo dieminenti soci che si sono pro-digati per la costituzione delnostro sodalizio. Ricordiamocon riverente ossequio anche iquattro governatori palermita-ni Giacalone, Paderni, Ponte,De Giacomo e tutti coloro chesi sono alternati alla guida diquesto club con sacrificio ededizione. Il nostro pensiero eringraziamento è rivolto an-che a coloro che in questi lun-ghi anni hanno partecipato econtribuito a dare lustro aquesta associazione con con-vegni, dibattiti ed iniziative,per far sì che di Palermo Hostsi parlasse sempre in sensopositivo».

Poi il presidente ha presen-tato il suo staff: il past presi-dente Antonio Dagnino, il se-gretario Luigi Licata, iltesoriere Francesco Ferro, ilcerimoniere Nicola Calcara edi consiglieri Eugenio Consoli,Vincenzo Lo Jacono, Cristia-no Raimondo, Antonio Rai-mondo di Vernagallo. L’orga-nizzazione del cinquantenarioè stata affidata ad un comitatodi past presidenti che sarannoaffiancati dai due vice presi-denti, Claudio Carletta e Sal-vatore De Rosa. Questi i co-mitati di studio istituiti perl’anno sociale 2006-007: i ser-vizi pubblici e i cittadini; igiovani e la società; l’ammini-strazione finanziaria ed il con-tribuente; il lionismo e la so-cietà contemporanea; lapartecipazione femminile neiclub di servizio; i servizi e lestrutture sanitarie del nostroterritorio; le infrastrutture perl’incremento del turismo nelnostro territorio; i rapportiistituzionali. Una manifesta-zione sarà dedicata al premio“Paolo Giaccone”, medico le-gale e socio lions di PalermoHost, ucciso dalla mafia.

Il presidente, infine, ha sa-lutato i presenti riportandouna parte del discorso interna-zionale del presidente interna-zionale Jimmy Ross: «Nuoveidee devono sostituire quelleche non funzionano più e que-

sto può avvenire solo quandoi soci del club partecipano auna nuova programmazione inmodo aperto e costruttivo.Questo è il sentiero del rinno-vamento e dello sviluppo checi dovrà coinvolgere e cosìogni club, nell’ambito dellapropria autonomia, dovrà fis-sare i propri obiettivi sia a li-vello di attività da svolgereche di crescita».

Il governatore FrancescoSalmè, durante il suo inter-vento, ha parlato degli stru-menti per uscire dalla crisi cheattraversa il lionismo in tuttoil mondo. «Si dice che il lioni-smo è in crisi, ma noi nondobbiamo fermarci – ha detto– C’è una strada per uscirne epuò essere quella del miomotto “impegno sociale e so-lidarietà”. L’impegno socialelo abbiamo e non si discute, lasolidarietà dobbiamo averlacon tutti, con i soggetti chehanno una parte passiva inquesta società e tra noi lions.Dobbiamo andare avanti congioia e determinazione». Ilclub ha ricevuto due premi, ri-spettivamente per l’incremen-to soci dello scorso anno e perla raccolta in favore del servi-ce per l’Africa.

Giovanna Naccari

L.c. NISCEMI (CL) – “Diocreò gli angeli/ perchè fosse-ro, dalla culla alla tomba, cu-stodi dei suoi figli...” . Sono iversi di un illustre niscemese,di un unico uomo in cui han-no confluito diverse compo-nenti: di un sacerdote, di uneducatore, di un preside, di unpoeta. Niscemi non dimenticai suoi figli migliori, non di-mentica e consegna il ricordoalle generazioni future. Il Co-mune di Niscemi ed il Lionsclub hanno organizzato unagiornata di studi sulla figuraeclettica di Mons. Cosimo Fe-derico, che si è tenuta merco-ledì 4 ottobre nella sede delCentro socio-culturale di viaCarlo Alberto Dalla Chiesa acui è seguita l’inaugurazionedella piazza adiacente al Cen-tro sociale di Niscemi cheporterà per sempre il suo no-me. La giornata si è apertacon l’accoglienza al centro so-ciale di Niscemi, il luogo na-turale per ricordare un uomoche ha speso tutta la sua vitanell’educazione dei ragazzisecondo gli insegnamenti im-prontati sulle teorie pedagogi-che e del messaggio cristiano.«L’impegno dell’amministra-zione comunale - ha detto ilcommissario straordinario delComune di Niscemi, PaoloGuglielman – è indirizzato al-la valorizzazione di personag-gi della cultura che imprezio-siscono la tradizione di unacittà; per questo abbiamo vo-luto realizzare questa iniziati-va insieme al Lions club. Esi-stono delle persone, la cuiesistenza, anche al di là delsuo epilogo terreno, permanesaldamente nella memoriadella gente. Mons. CosimoFederico rappresenta per Ni-scemi una di tali figure».«Questo illustre nostro concit-tadino e socio onorario delLions club – ha detto il presi-dente del Lions club di Nisce-mi, Pino Stefanini – era unapersona autorevole e mite nel-lo stesso tempo, dotata digrande potere morale e cultu-rale. Determinante è stato ilruolo che ha ricoperto nellasocietà. Il Lions club vuole ri-cordare questa prestiogiosa fi-

gura della nostra comunità co-me modello a cui far riferi-mento per rivalutare gli aspet-ti della vita che sonoessenziali per il vivere civile».Cosimo Federico è nato a Ni-scemi nel 1930; nel ‘55 è sta-to ordinato sacerdote dal Ve-scovo di Piazza Armerina,Mons Catarella; nello stesso

anno ha conseguito il titoloteologico presso il seminariodi Piazza Armerina. Dieci an-ni dopo ha conseguito il diplo-ma in Scienze Pastorali conspecializzazione odegetico-sociale presso la PontificiaUniversità lateranense edl’anno dopo si laurea in Sacrateologia nella stessa universi-tà. Nel 1970 si laurea in Filo-sofia presso l’Università diPalermo. Nella Diocesi diPiazza Armerina ha insegnatoscienze teologiche e ha rico-perto l’incarico di Direttoredell’Ufficio catechistico dio-cesano e di Vicario episcopaleper la cultura e la catechesi.Nel 1982 vince il concorso or-

dinario a Preside: ha diretto illiceo scientifico “Leonardo daVinci” fino al 1995. Nellaconsapevolezza che il cammi-no di riscatto della comunitàniscemese disagiata social-mente e culturalmente, doves-se iniziare dalla diffusionedella cultura, ha sollecitatol’idea che nell’unico istitutosuperiore dei Niscemi vi fosseuna pluralità di indirizzi, alloscopo di dare ai giovani lapossibilità di soddisfare in lo-co le loro differenziate esigen-ze di istruzione e di studio.Negli ultimi tre anni della suavita prestò anche servizio co-me assistente ai tossicodipen-denti ospitati nella struttura diDon Gelmini di contrada Prio-lo. Nel corso del convegnouna relazione è stata pronun-ziata da Don Giuseppe Giu-gno: «Il filo conduttore unicodella sua vita è stata la paroladi Dio. La parola per noi cri-stiani è la sapienza eterna e lastoria più reale, la parola pernoi è una persona, è Gesù Cri-sto, Verbo di Dio. Così la vitadi Mons. Federico trova la suaidentità in Gesù Cristo ed èvissuto su questa lunghezzad’onda». Alla cerimonia han-no presenziato i familiari del-l’illustre prelato. La famigliaha finanziato un premio dedi-cato al Monsignore: è stata

premiata la tesi di laurea alcorso di scienze teologiche re-datta da Rita Damante. Il ni-pote di Mons. Federico, LirioConti, gip del Tribunale diGela, ha sottolineato le dotimorali del sacerdote-studiosoche si esplicavano nella fun-zione educativa che ha eserci-tato in tutta la sua vita, non di-menticando la carica d’amoreche ha saputo infondere neisuoi familiari ed in tutti i suoiallievi. «Sono stata una sua al-lieva – ha ricordato RossanaInterlandi, assessore regionaleal territorio ed ambiente – edin me resta indelebile il ricor-do di un educatore scrupolosoed attento ai bisogni dei gio-vani».

Nel corso del convegno èstato distribuito un libretto daltitolo “Mons. Cosimo Federi-co l’uomo, il sacerdote, l’edu-catore” ed alla fine la scoper-tura del segnale della strada.«È stata una presenza fonda-mentale nella vita della nostraDiocesi per tutti gli incarichiche ha ricoperto in manieraineccepibile» – ha detto il Ve-scovo della Diocesi di PiazzaArmerina Mons. MichelePennisi.

Liliana Blanco

Si celebrerà il prossimo 5 febbraio ‘07 in ricordo di quel lontano 1957

50° anniversario: preparativiOrganizzata una giornata di studio sulla figura di Cosimo Federico

Una vita per l’educazione

La crescita del clubvoluta e sostenuta

dai soci

Un modellodi riferimento

del vivere civile

Da sinistra: Di Pietro, Cottone, Salmè, Giacona, Speciale, Trombetta (Gi.na.)

Da sinistra: Conti, Stefanini, Mons. Pennisi, Guglielman, Federico, Federico Conti, Federico (L.B.)

Da sinistra: Calcara, Salmè, Cottone, Ferro, Licata (Gi.na.)

Da sinistra: Milazzo - Zangara - Mangion - La Mantia - Cottini - Scacco (M.C.)

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 27 Febbraio 2007 - N. 038

R. c. ACI CASTELLO(CT) – Nei giorni scorsi, in unnoto albergo di Catania, ilRotary Aci Castello, pre-sieduto da Igor La Mantia, haorganizzato un interclub perparlare di “Trauma cranicoepidemia silenziosa”, relatoreFausto Ventura, primario neu-rochirurgo dell’U.O. com-plessa di Neurochirurgia del-l’Azienda ospedaliera Can-nizzaro.

Alla serata hanno parte-cipato anche i ragazzi dell’In-teract, proprio per sentire daun esperto quali gravi conse-guenze si possono avere conuna caduta dal motorino, senon si indossa il casco inmodo tale da proteggere latesta da eventuali traumi chepossono essere gravi o menogravi e che a volte possonocausare la morte.

«Abbiamo organizzatoquesto incontro – dice il pre-sidente del Rotary Aci Ca-stello – con i ragazzi dell’In-teract proprio per fargli capireche portare il casco quando siva in motorino è molto im-portante. I traumi cranici oggisono veramente diventataun’epidemia, soprattutto tra igiovani che non si rendonoconto dei pericoli che corronoandando in moto senza casco,che a volte può salvargli lavita».

Fausto Ventura ha correlatola sua relazione con delle dia-positive, alcune delle qualimolto crude, ma che facevanovedere realmente cosa accadese in un incidente si hannodelle lesioni al cranio.

«La scatola cranica –spiega Ventura – è compostadalla teca cranica, vale a diredalla parte ossea, sotto vi è ladura madre, la membrana cheavvolge il cervello, poi vi è lapia madre, una membranasottile che aderisce alla su-perficie dell’asse nervosa.Questa membrana, che è la

più interna, riveste i vasi de-stinati all’encefalo nella partein cui penetrano nel tessutonervoso e contribuisce aformare la barriera emato-en-cefalica. L’aracnoide è unamembrana che segue tutte lecirconvoluzioni del cervello;il cefalorachidiano è unliquido prodotto dal cervellosu cui esso galleggia; infineabbiamo l’encefalo.

«Ogni zona del cervello hauna sua funzione – continua–. All’interno della scatolacranica ci sono tre parti chedevono essere sempre equi-librati, se una di queste treparti si altera, si possono sca-tenare diverse patologie».

«I dati che abbiamo su itraumi cranici sono preoc-cupanti – spiega Ventura –.Colpiscono 6 abitanti su1.000. Il 40 per cento deisoggetti coinvolti in incidentistradali riporta il traumacranico ed il 75 per cento deidecessi di motociclisti senzala protezione del casco èdovuto proprio al traumacranico. Al Cannizzaro,l’anno scorso, nella Neurochi-rurgia sono stati ricoverati548 soggetti per traumacranico, tra cui 18 ematomiacuti, 14 ematomi sub acuti.Le cause per traumi cranicisono in primo luogo per in-

cidenti stradali, seguono leaggressioni, le cadute, leferite da arma da fuoco, corpipenetranti, lesioni da attivitàsportive ed infortuni sullavoro che rappresentano unagrossa parte di incidenti.

«Esistono tre tipi di lesioni– spiega –: le lesioni delcuoio capelluto, le lesionidella teca cranica e le lesioniintra craniche. Le lesioni delcuoio capelluto possonoessere abrasioni, contusioni,ferite escoriate, ferite lacero-contuse ed ematoma sottoga-leatico. Le lesioni della tecacranica possono esserefrattura cranica lineare osemplice, frattura plurifram-mentaria, frattura aperta oesposta, frattura depressa conassociata lacerazione durale,frattura a ping pong e fratturaad espansione dell’infanzia».

Le fratture lineari sonousualmente benigne e non ri-chiedono alcun trattamento.Se attraversano il decorso del-l’arteria meningea media odei seni venosi, devonoindurre il sospetto di unematoma epidurale per rotturadel vaso. Maggiore cautela sirichiede negli adolescenti, incui l’incidenza di compli-cazioni emorragiche èmaggiore.

Si presuppone l’infos-

samento di uno dei marginiossei. Ciò si osserva spessonelle fratture composte, amosaico. Circa la metà dellefratture depresse sono a sedefrontale. Se la parete po-steriore del seno frontale è le-sionata e vi è liquorrea percontemporanea lacerazionedurale, è necessario un in-tervento riparativo precoceper scongiurare contami-nazioni settiche cerebrali.

Le indicazioni al trat-tamento chirurgico sono: unadepressione di almeno 8-10mm o che sopravanzi la tecainterna del contorno cranico;deficit neurologico da com-pressione del parenchima sot-tostante; lacerazione duralecon perdita di liquor; fratturaesposta per lacerazione delsovrastante scalpo

«Le lesioni intracraniche –spiega il professore – si clas-sificano in commozione ce-rebrale, ematoma extradurale, ematoma sotto duraleed ematoma intracerebrale.La commozione cerebrale è lalesione cerebrale più lieve, simanifesta con perdita di co-scienza di breve durata; èlegata ad una disattivazionefunzionale della sostanza reti-colare del tronco encefalicosenza danno organico; è re-versibile e si accompagna adisturbi della memoria.L’ematoma extra durale è laraccolta ematica tra tecacranica e dura madre, accadein genere nel punto di impattoed è legato nell’80 per centodei casi a frattura temporale elesione dell’arteria meningeamedia. Si manifesta con unperiodo iniziale di inco-scienza seguito da breve mi-glioramento, a cui segue unrapido deterioramento dellostato di coscienza. L’ematomasotto durale è la raccoltaematica tra dura madre edaracnoide, di frequente non incorrispondenza del punto di

impatto. Non è legato afrattura cranica che puòessere presente sul latoopposto del cranio.L’ematoma intraparenchimaleè la raccolta ematica intrapa-renchimale e si manifestaquando l’emorragia conse-guente ad una lacero con-tusione cerebrale assume i ca-ratteri di preminenza. Sipossono avere delle otori-norragie, fuoriuscita disangue dall’orecchio, otorino-liquorrea, fuoriuscita disangue dal naso, emorragiabuccale, esoftalmo e infil-trazioni ecchimotiche con-giuntivo-palpebrali, ec-chimosi mastoidea, pneumo-encefalo, deficit dei nervicranici».

I sintomi dei traumi cranicisono: progressiva comparsa disonnolenza, deficit motoriocontro laterale al trama, fuo-riuscita di sangue dal-l’orecchio o dal naso, alte-razioni oculari.

Trattamento iniziale: con-trollo delle vie respiratorie,valutazione della respi-razione, valutazione dellafunzionalità circolatoria,esame neurologico orario.

Gli accertamenti neurora-diologici sono: radiografia delcranio e del rachide cervicale,Tac encefalo, R.M.N. en-cefalo, angiografia.

Venturi ha concluso la suarelazione, che ha suscitato trai presenti non solo tantedomande, ma anche diverseriflessioni, con una “buonaraccomandazione”: «Se non sivuole portare il casco, in qua-lunque caso fare un assegnoin bianco alla banca do-nazione organi, in modo chetutti quelli che non voglionoutilizzare il loro cuore,polmone, fegato, potremo uti-lizzarlo noi altri».

Monica Colaianni

Trauma cranico, epidemia silenziosaNell’incontro organizzato dal Rotary Aci Castello, Ventura, primario dell’U.O. complessa di Neurochirurgia del Cannizzaro

ha parlato delle gravi conseguenze che può causare una caduta dal motorino, se si sbatte la testa e non si indossa il casco

Piazza Armerina: elezioni consiglio direttivo al Circolo di cultura

CATANIA – I Lions clubCatania Gioieni, Catania Por-to Ulisse, Catania Est, presie-duto da Giuseppe Capuani,Catania Agata, presieduto daGiusy Bua Di Salvo, hannocelebrato la visita ufficiale delgovernatore Francesco Salmé.

Erano presenti il vice go-vernatore distrettuale Salvato-re Giacona, il past governato-re distrettuale, SilvioCavallaro, il segretario del di-stretto Sebastiano Di Pietro, iltesoriere del Distretto, Trom-betta, il cerimoniere del Di-stretto, Nuccio Rapisarda, ildelegato di zona in sede, AlfioMaccarrone, ed il presidentedel Leo club Catania Gioieni,Elisabetta Leanza.

Dopo le presentazioni di ri-to ed i vari inni, sono stati pre-sentati i nuovi soci che sonoentrati a far parte della grandefamiglia dei Lions club.

La manifestazione ha avutoseguito con gli interventi deipresidenti dei vari club chehanno esposto le loro idee, iprogrammi portati avanti econclusi e quelli futuri.

«Il Leo club – dice il presi-dente – è molto attivo nel ter-ritorio, soprattutto nel camposociale: sono diverse, infatti,le attività che svolgiamo inquesto settore. Sicuramentenon saremmo riusciti ad esse-re oggi un club di 29 soci tut-ti attivi, volenterosi ed ambi-ziosi, se non avessimo avuto ilsostegno del club CataniaGioieni. Sono onorata di dareil nostro guidoncino al Gover-natore».

«Nel nostro sodalizio – diceil presidente del Catania Aga-ta, Giusy Bua Di Salvo — glielementi indispensabili e fon-damentali sono l’armonia,l’amicizia, la stima e l’unioneche ci legano e che hannocontribuito alla potenzialità edalla fattibilità del club; faccia-mo di tutto, affinché i nuovisoci diventino parte integran-te, sposando i valori cardinidel lionismo. Sono particolar-mente felice per l’ingresso deinuovi soci che fanno crescerlanostra famiglia lionistica ed inparticolare per il ritorno diConcetta Bernardini, che ci ri-porta la presenza di AlfredoBernardini, nostro socio, dicui continueremo a seguire i

consigli e gli insegnamenti digrande Lions che ci ha tra-smesso e che non dimentiche-remo mai. Il nostro club in unsolo anno e mezzo di vita haaffrontato tematiche quotidia-ne e di grande rilevanza. Con-tinueremo ad adeguarci allarealtà sempre mutevole ed incostante rinnovamento, at-tuando service che possanofarci sempre più conoscere».

Il presidente del Lions clubCatania Est, con grande ram-marico, ha espresso un certomalessere che a volte si perce-pisce nei club.

«Quando qualche sera fapensavo tra me e me a cosaavrei detto durante questo in-contro – dice Capuani – in unprimo momento avevo pensa-to di esporre le tante cose cheabbiamo fatto dall’inizio del-l’anno fino ad ora e poi maga-ri parlare di quelle che inten-diamo portare avanti nellaseconda parte dell’anno. Peròpoi mi è sembrato molto ridut-tivo fare solo l’elenco delleiniziative in un’occasione co-me questa in cui sono presen-ti tanti Lions, il governatore ele varie autorità; volevo, inve-ce, approfittarne per raccon-tarvi un po’ il mio malessere econdividerlo con tutti voi. Unmalessere che nasce dal fattoche il nostro club inizialmenteha avuto delle difficoltà e no-tevoli disagi, soprattutto per ilfatto che molti soci hanno de-ciso di lasciare il club. L’al-

lontanamento di questi socimi ha molto rammaricato, sulpiano personale e su quellolionistico, ma poi mi sono re-so conto che la medesima co-sa è avvenuta anche in altriclub e non solo nel mio, allo-ra mi sono chiesto il perché diquesto. Com’è possibile inpersone come noi, che sentia-mo l’etica lionistica, gli scopidei Lions, che poi nei com-portamenti ci sia questa formadi diversità. Non nascondoche sono ancora amareggiato,perché non sono riuscito an-cora ad esorcizzare questo sta-to di malessere. Io non ho lasoluzione a tale problema, masono fermamente convintoche tutti noi dovremmo sfor-zarci per fare in modo chequesta crepa si possa arginare,prima che poi diventi un'irri-mediabile voragine dalla qua-le è difficile uscirne. Questomio intervento potrebbe sem-brare una nota stonata in uncoro di “alleluia meeting”, pe-rò ho preferito dire quello chesento realmente nel cuore,perché l’altro tipo di interven-to che avevo intenzione di fa-re non sarebbe stato sufficien-te».

A concludere la serata, ilgovernatore del distretto 108YB Francesco Salmé: «Caripresidenti – ha detto il gover-natore — vi ringrazio per que-sto incontro che mi avete de-dicato. Ho appreso da voi tuttilezioni di lionismo. Quando in

un distretto come il nostro siriacquista il valore dell’amici-zia, l’allontanamento di alcunisoci non ci deve amareggiare,perché rimangono amici puresprimendo il loro essereLions in altri club. Io parlosempre della solidarietà e pen-so che il nostro distretto ècampione in questo ed io desi-dero che vi sia spirito di soli-darietà non solo verso l’ester-no, ma anche tra di noi soci;una solidarietà che parte so-prattutto dall’amicizia che cilega. Noi tutti stiamo percor-rendo una strada, vale a direquella del lionismo.

«Voglio infine ricordare –dice il governatore Salmé – lanostra Fondazione che svolgeun ruolo importante in tutto ilmondo, grazie ad essa sonostati costruiti ospedali e moltihanno potuto riacquistare lavista o l’udito. Durante laConferenza d’inverno in Tuni-sia, si è costruito un ponteverso l’Africa; un momentod’incontro che ha dato luogoad un nuovo lionismo».

Il governatore ha consegna-to a tutti i presidenti ed alleautorità lionistiche presenti ilsuo guidoncino e i club, daparte loro, gli hanno regalatoun quadro raffigurante il “lio-tru”, in ricordo della nostraCatania.

M.C.

I Lions club celebrano la visita del governatore distrettuale Francesco Salmé

L’ospite d’onore fa visita ai LionsCATANIA – Il libro “Il cri-

tico in poltrona. DomenicoDanzuso. Cinquant’anni diteatro lirico a Catania e…inaltri siti”, è una raccolta, in or-dine antologico, delle princi-pali recensioni teatrali fruttodell’attività critica di Danzusosvolta per ben mezzo secolo alTeatro Bellini e in altre presti-giose istituzioni musicali.

La presentazione ufficialedel volume è avvenuta nell’af-follatissima sala, proprio a luiintitolata, del Teatro Sangiorgidi Catania: una testimonianzapalpabile della stima e dell’af-fetto dei catanesi per questafigura di cui oggi non resta so-lo una memoria storica flebilee destinata a scomparire, maun pensiero destinato a perpe-tuarsi attraverso le 500 paginedel volume, con riferimenti aben 51 autori, un appendice diricordi ed un indice analitico.

L’iniziativa è stata resa pos-sibile grazie all’entusiasmo ealla volontà di due istituzioni,il Lions Club Host e alla So-cietà amici della musica(Scam), con le quali Danzusointrattenne in vita un intensolegame di amicizia e che han-no così voluto rendere omag-gio a questa figura di illustregiornalista e critico di opera,oltre che di teatro di prosa,

che grazie al suo esempio ci-vile e morale ha legato il suonome al periodo d’oro delTeatro Massimo Bellini di Ca-tania, lo stesso che portò nellacittà etnea personaggi illustricome il grande Vittorio Gui.

«Il libro – ha spiegato Anto-nio Maugeri, che ha curato ilvolume – non nasce daun’idea partorita a priori e nonsegue uno schema prestabili-to. Possiamo considerarlo unwork in progress che ha as-sunto una forma ben precisasoltanto durante la sua realiz-

zazione. Work in progress an-che perché esso si propone didare un input vivace ed imme-diato, senza dilungarsi troppo,e ciò costituisce un buon mo-tivo per proporne quanto pri-ma una seconda edizione.

«Abbiamo scelto di proce-dere per autore: tale scelta nonpermette di focalizzare l’at-tenzione sull’evoluzione delpensiero di Danzuso; tuttavia,la forma antologica si proponedi avvantaggiare, attraversouna lettura semplice e forma-tiva, coloro che non hannouna grandissima esperienza infatto di teatro. Il nostro inten-to, non a caso, era quello direndere fruibile, soprattutto aigiovani, il pensiero di ungrande uomo, di un serio pro-fessionista e, in ultima analisi,di un punto di riferimento al-tissimo per Catania. Senzaquesto libro probabilmentemolti giovani non saprebberoneanche chi era Danzuso néquale sia stato il suo contribu-to alla nostra città. E ciòavrebbe significato fargli untorto imperdonabile».

Un’operazione squisita-mente culturale, dunque, enon economica; un’opera diconsultazione che si proponedi gettare una luce nuova sul-l’attività critica di Danzusoche copre mezzo secolo: dal1951, anno della sua prima re-censione su “La Norma” con

la grande Maria Callas, finoad arrivare al 2000, anno del-la morte che lo colpì proprionel dicembre di quello stessoanno. Quella che emerge dallasua prosa equilibrata ed ocula-ta è un’immagine a tutto ton-do di Danzuso come uomo,della sua competenza e dellasua onestà intellettuale nel-l’esercizio della sua missioneculturale.

Lo spessore umano ed intel-lettuale di “Micio” Danzusopassa anche attraverso il ricor-do di un’amica, Sara Patera,raffinata clavicembalista, non-ché critica teatrale della rivi-sta “L’Opera”, che frequentòDanzuso sia al Teatro Bellinidi Catania sia a Taormina inoccasione delle manifestazio-ni estive: «Uno dei meriti diDanzuso non era tanto quellodi sapere ma di “capire” lamusica e io ho potuto consta-tarlo di persona. Ricordo chenegli ultimi mesi le sue condi-zioni fisiche erano precarie,ma non ho mai visto nei suoiocchi e nel suo sguardoun’ombra di stanchezza. Haconservato grande lucidità,partecipazione ed interesseper il suo lavoro fino alla fine,fino a pochissimi mesi primadella morte».

Patrizia Penna

Presentato a Catania un libro sull’attività svolta da “Micio” per ben 50 anni

Danzuso, “Il critico in poltrona”

Da sx: Fatuzzo, Ventura, Passanisi, La Mantia (mc)

Da sx: Salmé, Capuani, Bua Di Salvo (mc)Da sx: Maugeri, Gualerzi, Andò, Nicastro, Anastasi (pp)

Il Teatro “Vincenzo Bellini” a Catania

PIAZZA ARMERINA (EN) – Nel bellissimo salone del Circolo di cultura, con la parteci-pazione di un grande numero di soci, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del consiglio di-rettivo. Sono state le elezioni più emozionanti e combattute degli ultimi anni.

Due i contendenti alla carica di presidente, Pietro. Minacapilli e Roberto Crescimanno, pre-sidente uscente. Dai voti riportati dai due candidati è risultato eletto Crescimanno e con luiquattro dei sei candidati a consigliere: Raffaele Gianuario, Fernando Granato, Filippo Miroddi,Vincenzo Chiappetta; gli altri due eletti, Emanuele Lo Giudice e Filippo Gamuzza, fanno partedel gruppo Minacapilli.

Il Circolo di cultura per Piazza Armerina ha rappresentato un luogo di confronto ove le perso-nalità di cultura e scienza si sono sempre riunite per discutere di problemi inerenti la politica el’amministrazione del bene pubblico: una fucina di idee dalla quale, tante volte, sono venutefuori proposte che hanno fatto grande la nostra città.

Nel primo direttivo tenuto il giorno 23 febbraio, Filippo Miroddi ha presentato le sue di-missioni, accettate perché molto valide le motivazioni. Il consigliere dimissionario è stato sur-rogato con il primo dei non eletti, Emanuele Marino.

Il presidente ha affidato nella stessa seduta gli incarichi di segretario, tesoriere, addetto infor-matico; ha inoltre affidato al socio Matteo Mulé l’incarico di addetto stampa e a Paolo Alessil’incarico di addetto alla biblioteca.

Il consiglio, pertanto, risulta così composto:Crescimanno Roberto presidenteGranato Fernando segretarioGianuario Raffaele tesoriereMarino Emanuele addetto informaticoChiappetta VincenzoGamuzza FilippoLo Giudice EmanuelePer dare al lettore un’idea dell’importanza che il Circolo di cultura ha avuto ed ha nella città

di Piazza Armerina, è necessario dare qualche notizia storica su di esso.Nel 1814 a Piazza Armerina fu fondato il “Circolo Unione” che, in periodo borbonico, rap-

presentava un centro di cultura e di incontro dove si discutevano, tra l’altro, i problemi di unacittà che già allora era capocircondario della provincia di Caltanissetta.

Un altro circolo col nome di “Circolo Progresso” fu fondato a Piazza nel 1835, con l’intentodi raggruppare gli intellettuali che furono poi gli ideologi dei moti rivoluzionari del 1848.

I due circoli piazzesi si fusero nel 1914 e presero il nome di “Circolo Indipendenza”. Dal1922, con l’avvento del fascismo, fu denominato “Circolo fascista”.

Solo nel 1944, il circolo fascista prese la denominazione attuale di “Circolo di cultura”.

Vincenzo Chiappetta

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 30 Gennaio 2007 - N. 018

R.c. ACI CASTELLO (CT)– Il tirassegno e le sue tantesfaccettature, di questo haparlato il Rotary club Aci Ca-stello, presieduto da Igor LaMantia, durante uno dei suoitanti incontri. Relatore dellaserata Carlo Rossitto, medicolegale.

«L’Unione italiana ti-rassegno ha due aspetti fonda-mentali – dice Carlo Rossitto– uno prettamente sportivo edun altro istituzionale, infatti,esso riveste contempora-neamente la veste di entepubblico e di federazionesportiva regolarmente affiliataal Coni.

«Nel consiglio nazionaledell’Unione italiana ti-rassegno, oltre ai cinquemembri eletti dalla Con-ferenza dei presidenti disezione, ci sono anche tremembri ministeriali: un rap-presentante del ministerodella Difesa, uno del mi-nistero dell’Economia e dellefinanze ed uno del ministerodell’Interno.

«L’Unione nazionale ha deicompiti specifici che ri-guardano soprattutto la for-mazione del personale che peresigenze professionali devegirare armato e che, quindi,ha il bisogno di frequentareannualmente un duplice corsodi lezione che faccia in mododi renderli periti espertinell’uso delle armi. I Vigiliurbani e le Guardie giuratesono i due grossi nuclei ob-bligati a frequentare questicorsi.

«È stata emanata un’ap-posita legge, la 206/81, cheobbliga queste due categoria afrequentare un corso dilezioni teoriche e pratiche.Tra gli elementi fondamentalidi queste lezioni vi è la si-curezza con cui si deve ma-neggiare l’arma, essa, infatti,non è pericolosa di per sé, ma

lo diventa se maneggia ed uti-lizzata impropriamente. Pernoi sportivi, invece, è un at-trezzo sportivo come tantialtri. La prima cosa che inse-gniamo ai soci è il modo diutilizzare lo strumento in si-curezza.

«Il tirassegno nasce nel1861 – continua il relatore –su indicazione di Giuseppe

Garibaldi per addestrare allearmi i giovani che dovevanoandare in guerra e su questascia si è andati avanti durantetutto il ventennio fascista,quando fu istituita la scuolapre e post militare.

«L’Unione italiana ti-rassegno durante il periodobellico era regolarizzata dalleleggi del ministero dellaGuerra. Nel 1947 essa fusciolta, commissariata e rico-stituita in un primo momentosotto forma di società sportivae sotto il controllo del mi-nistero della Difesa, come loè tutt’oggi».

Se un libero cittadinovolesse intraprendere questosport, deve per prima cosapassare una visita medica cheaccerti che il soggetto èesente da vizi e pregiudizipsicofisici che possano al-terare la sua capacità di uti-lizzare un’arma.

«Quando si parla di vizi –specifica – ci si riferisce aquelli mentali e non a quellifisici. Non dimentichiamociche lo sport del tirassegno èaperto ai diversamente abili,anzi è importante ricordareche i diversamente abili

facile e successivamente sipuò passare all’arma da fuocosia corta che lunga, vale a direpistola o carabina.

«La cosa importante è ac-costarsi con la mentalitàsportiva. Il tirassegno, contra-riamente a quanti moltipensano, è uno sport che ri-chiede calma interiore, grandeconcentrazione, grande se-

renità ed una buona prepa-razione fisica, molto più diquanto si possa immaginare».

I costi da sostenere sonoquasi irrisori: l’iscrizioneannua per le categorie adulteè di circa 44 euro che com-prendono la rivista mensile el’assicurazione.

La spesa dell’arma varia aseconda del tipo che si scegliee comunque non è necessarioavere l’arma propria nonappena ci si iscrive, infatti iltirassegno ha delle armi chemette a disposizione degliiscritti.

Il porto d’armi non è ne-cessario, per l’acquisto del-l’arma basta il nullaosta rila-sciato dalle autorità diPolizia; per il trasporto visono due possibilità: la leggeLo Bello 85/1986, checonsente il trasporto in Italiadi armi sportive con unasemplice autorizzazione dellaPolizia, e il porto d’armi pertiro a volo.

Istituito da tre anni, il portod’armi per tiro a volo, che inpratica è diventato un portod’armi per armi sportive,consente il trasporto del-l’arma chiusa in custodia di-sgiunta dalle munizioni.

Monica Colaianni

italiani si sono fatti sempreonore alle Paraolimpiadi,vincendo parecchie medaglied’oro».

Dopo aver passato la visitamedica, ci si reca in unasezione tirassegno (in Siciliave ne sono 12, tra queste lapiù grande è quella di Cataniache risale al 1897) periscriversi. Tempo fa bi-sognava esibire anche i certi-ficati penali che oggi sonostati sostituiti dall’autocertifi-cazione dove ci si assume laresponsabilità di affermare dinon avere carichi pendenti.

«La sezione di Catania –dice il relatore – come delresto la gran parte dellesezioni, ha sia impianti ad ariacompressa sia impianti afuoco.

«Ovviamente, convieneiniziare con l’aria compressa,infatti, non c’è una grandedifferenza tra sparare ad ariacompressa e sparare a fuoco,quindi per imparare convienel’aria compressa perché è più

Tirassegno: uno sport, una passioneRotary Aci Castello organizza un’incontro sulla storia di un’attività sportiva dalle tante sfaccettature

L’Unione italiana tirassegno ha due aspetti fondamentali, uno prettamente sportivo ed uno istituzionale

Lions club Palermo dei Vespri di scena con la “Cumedia nova”

R. C. DI GELA – Il Rotaryper la cultura. Con l’inizio delnuovo anno, il Rotary club diGela, presieduto da ElisaNuara, ha aperto le porte alleiniziative di presentazionedelle pubblicazioni a cura deirotariani. Nel caso specifico,l’uditorio ha fatto un passo in-dietro nel tempo per sapereciò che accadeva non solo nelterritorio di Enna, dove si svi-luppa lo spaccato raccontatoda Eugenio Amaradio, legaleennese con la passione perstoria, ma anche nel vicinoterritorio di Gela. Perché,quando si parla di facili costu-mi, “tutto il mondo è paese”.

“La ribellione di Castrogio-vanni contro il vescovo di Ca-tania, un episodio di storia si-ciliana del 1627” è il titolo dellibro pubblicato e arricchitodalle interpretazioni iconogra-fiche di Bruno Caruso. «È unlibro molto accattivante – hadetto il presidente Nuara – chemette in luce i costumi liberidel 1600 ad Enna come a Ge-la. Abbiamo voluto presentareil lavoro dell’amico rotarianonella nostra città di Gela perfar conoscere una parte oscuradella storia di una città vicina,qual è quella di Enna, di cui siconosce ben poco. E conl’aiuto degli amici rotarianidel club ennese abbiamo potu-to godere di un episodio distoria ancora non approfondi-

to».“Viscuvu in Catania si stet-

ti, Innocenziu Massimu Ro-manu… regnando a Roma Pa-pa VIII Urbanu. Fici la curti digenti imperfetti”: con questeparole si dava notizia dell’in-sediamento del vescovo cir-condato da gente “imperfet-ta”. Così comincia ilmanoscritto inedito compostoda fra Geronimo pane e vino,poeta dialettale del tempo. Ilvescovo è Innocenzo Massi-mo, uomo avido di denaro,che arrivò a Castrogiovanni,l’odierna Enna, sotto la giuri-sdizione della diocesi di Cata-nia, per correggere i costumileggeri del popolo che usavagiacere prima del matrimonio,contravvenendo alle normereligiose dettate dal Conciliodi Trento, a suon di pene de-tentive e pecuniarie. Il vesco-vo Innocenzo “fece fare unanuova inquisizione su tutti co-loro i quali avessero praticatoprima dello sposalizio”.

Non solo, il XXI secolo èquello dei costumi slegati daogni deterrente di natura reli-giosa, il secolo dei pacs: ilsesso è il rompicapo di tanteepoche storiche. Dal tempodei greci che praticavanol’omosessualità con assolutadisinvoltura, alla civiltà deiRomani avvezzi ai baccanali,al XVII secolo apparentemen-te morigerato, ma in realtà in-

cline a dimenticare i dettamidella religione. E qui si inseri-sce l’azione del vescovo che,secondo le fonti, “fici cosimai visti né ‘ntisi. L’ominid’onuri ijeru carcerati, preni elattanti nelli fossi misi”. «Vie-ne intaccata l’immagine dellacittà “inexpugnabilis – diceAttilio Bruno nella prefazione– ombelico della Sicilia, tea-tro del ratto di Proserpina;l’autore riferisce eventi che ri-guardano i costumi sessualinella città di Enna, descriven-do comportamenti che eranolargamente diffusi tra gli en-nesi, in evidente contrasto conla morale codificata del tem-po. In questo clima il vescovofaceva il suo mestiere, cercan-do di far osservare le regoledella chiesa. Nel racconto del-la rivolta della città contro ilvescovo si preannuncia, dopoil tempo del dolore e della sof-ferenza, il tempo della libertàe della gioia».

Nel 1627, quindi, Castro-giovanni organizzò una rivol-ta contro il vescovo e fu sco-municata dal Papa. Su questoperiodo della storia di Enna ècalato il silenzio da parte deglistudiosi, ma l’autore ha con-dotto una ricerca accurata at-traverso la traccia del frate en-nese e gli scritti degli archivivaticani. Il tutto è reso conparticolari ora drammatici oragustosi e con il gusto del-

l’aneddotica. «La storia del-l’avvenimento che sconvolseCastrogiovanni – dice Euge-nio Amaradio – e di tutte le vi-cissitudini successive, ha avu-to, nei secoli, la sorteparticolare di essere stataignorata o quantomeno trascu-rata.

Le fonti rinvenute sono po-chissime: la prima è una lette-ra del 14 agosto 1627 con laquale il segretario di Stato,cardinale Bandini, in riscontroad una nota dello stesso ve-scovo Innocenzo, aveva datonotizia della rivolta; una rela-zione del 1629 del vescovo incui dichiara di “essersi sforza-to di reprimere il noto delittodella città”. Poi c’è la “Rela-zione veridica di tutto quelche successe nella ribellionecontro il vescovo...”, in ottavarima siciliana del poeta fraGeronimo. Bisogna aspettareun altro secolo, perché padreGiovanni dei Cappuccini neriparli nel 1720».

Nel futuro, Amaradio pub-blicherà la traduzione integra-le del poemetto che in alcuneparti si presenta licenzioso co-me erano i costumi del tempo,di fronte ai quali il vescovonon risparmiò nessun uomo dinobili natali o donna incinta aseguito di un’unione non an-cora benedetta.

Liliana Blanco

L.c. CATANIA FARO BI-SCARI (CT) – L’Etna, vulcanoamato e temuto dalle popolazio-ni che l’hanno antropizzato, conun atteggiamento di protezionee punizioni verso i propri figli(figli dell’Etna), si lascia ammi-rare da quanti, dopo lunghiviaggi, lo visitano con garbo ediscrezione. Tuttavia, soltantochi lo vive da sempre può dareuna descrizione dettagliata deisuoi umori, della popolazioneche vive su di esso, dei territoriche ci offre, delle inquietudiniumane e delle manifestazionisacre e profane che vi si svolgo-no attorno.

L’“Aetna suite” nasce da que-sti presupposti, descrivendo inmusica vitalità, paesaggi, sagre,umori di quanti vivono il vulca-no come madre-matrigna.L’ispirazione è stata dettata an-che dall’encomiabile lavoro cheEnzo Stroscio, presidente delcomitato distrettuale Lions,Vulcano Etna: Patrimonio davalorizzare, sta conducendo peril distretto siciliano e ai fini disensibilizzare tutti sulla grandecapacità mediatica che l’Etnada sempre emana nel mondo vi-sitatore, sulle sue musicalità esulle sue rappresentazioni perimmagini.

Nella composizione ho citatoindegnamente alcuni fra i piùnoti autori catanesi, per megliodescrivere l’animus dei sicilianie le inquietudini fra i popoli(vedi “Casta diva”, il canto bel-liniano che esorta alla pace fra ipopoli e che meglio descrive lareligiosità dei catanesi). I suonie i ritmi rispecchiano la sponta-neità di esecutori non professio-nisti che si possono incontrarenelle bande paesane e nelle vec-chie sale da barba, luoghi di an-tica cultura musicale.

La suite è stata registrata in-teramente in uno studio musica-le alle pendici dell’Etna per mo-tivi di tempo, in previsione diessere eseguita e registrata dal-l’Orchestra filarmonica sicilia-na. Le splendide immagini foto-grafiche sono state realizzate daFabrizio Villa, noto foto giorna-lista che, oltre a collaborare conle più note testate nazionali, èinviato speciale per l’Unicef intutto il mondo. La competenzafotografica e l’interpretazionedi Fabrizio Villa hanno permes-so di realizzare “Aetna suite”,che lo stesso ha sapientemente

Rotary Gela presenta La ribellione di Castrogiovanni contro il vescovo di CT

La cultura, cibo dell’animaSuoni e immagini per descrivere la vitalità e i paesaggi del vulcano siciliano

“Aetna suite”: l’Etna in musica

Un momento della rappresentazione (bc)

Catrogiovanni: il castello di Lombardia nel 1920

Da sx: Bruno, Nuara, Amaradio (lb)

Da sx: Rossitto, La Mantia, Scacco (mc)

L.c. PALERMO DEI VESPRI (PA) – Anche quest’anno, il Lions club “Palermo dei Vespri”di scena con la “Cumedia Nova” di Claudio Russo, allo scopo di raccogliere fondi per sostenereiniziative umanitarie promosse dagli stessi clubs. Il denaro raccolto in occasione dello spet-tacolo è stato, infatti, devoluto al fondo di solidarietà Sodalis, che raccoglie contributi da de-stinare alle famiglie, al fine di rendere effettivamente libera la scelta educativa in campo sco-lastico.

Sale piene al teatro Politeama di Palermo dove la “Compagnia dei Vespri”, formata in granparte dai soci e dai familiari dei soci, ha brillantemente dato vita al copione in lingua siciliana,suddiviso in cinque atti e sei cantica, che «non è la traduzione dei “Menaechmi” del poeta latinoTito Maccio Plauto – come precisa Giusto Monaco, docente di Filologia classica e presidentedell’Inda, Istituto nazionale del dramma antico – ma un testo teatrale che, dalla fabula di Plauto,desume la trama, i personaggi, la successione delle scene e che, tuttavia, è impostato in modoautonomo e certamente più adatto al lettore e allo spettatore moderno».

“Menaechmi” è commedia degli equivoci che si inserisce nel filone del doppio plautino:Miniccu I e Miniccu II sono due gemelli, separati da piccoli, perfettamente simili. Miniccu II,capitano, giunge ad Epidammo nel corso di un viaggio alla ricerca del fratello. Qui Carizia,amica di Minicco I, il suo parassita Cilanca e la stessa moglie sono vittime di una serie diequivoci esilaranti. Nessuno capisce più niente e i due Miniccu vengono ritenuti pazzi fino aquando si trovano finalmente uno davanti all’altro di fronte alla casa di Carizia e tutto sichiarisce. Una commedia dal ritmo frenetico e dalla comicità irresistibile, in cui peripezie ebattute si susseguono senza pausa. Il tema dell’identità di due persone era già stato trattato dallacommedia greca e diventerà un classico, dal rinascimento alla commedia degli equivoci di Sha-kespeare. Lo stesso tema è ripreso da Plauto anche nell’“Amphitruo”, l’unica commedia latina asoggetto mitologico, che narra l’avventura di Giove, innamorato di Alcmena. Il Dio, per ot-tenere l’amore della donna, prende le sembianze del marito Anfitrione. Una volta svelatol’arcano, l’uomo si dichiara onorato di essere stato gabbato dagli dei e tutto si risolve feli-cemente.

Autore, regista, attore protagonista, nonché unico professionista della compagnia, ClaudioRusso per il terzo anno consecutivo ha guidato i soci-attori nell’impresa, aiutandoli a superarele difficoltà che si sono presentate per studiare le parti e recitare in dialetto siciliano, tra-sformando il gruppo, in poco tempo, in una vera e propria compagnia teatrale. Dalla collabo-razione tra il Lions club “Palermo dei Vespri” e il fondo Sodalis è nato il “Progetto Sodalis”,che si è potuto avvalere anche della sponsorizzazione di una grande azienda come la Fiat.

Barbara Cardella

Nasce nel 1861su indicazione

di Giuseppe Garibaldi

Occorre calma interioreconcentrazione

e preparazione fisica

montato in video.Il connubio musica e imma-

gini nasce quasi per caso.Quando – visto il libro di Fabri-zio “Etna colonna del cielo” –

gli ho chiesto di fotografare lamia composizione, nasceva ap-punto “Aetna suite”. In primavisione nazionale è stato proiet-tato il nostro lavoro, durante il

meeting “Un Ponte sull’Etna...luci, suoni e percorsi dal mitoal futuro” dell’ottobre scorso.

Nuccio D’Urso

Martedì 18 luglio 2006 — QQQQUUUU OOOOTTTT IIIIDDDDIIIIAAAANNNNOOOO DDDDIIII SSSSIIIICCCCIIII LLLLIIII AAAA — PAGINA 9

R.c. ACI CASTELLO – Nei giorni scorsi,presso un noto hotel di Aci Castello, ha avutoluogo la cerimonia del passaggio delle campanadel Rotary club di Aci Castello. Ignazio LaMantia è subentrato al presidente Michele PiazzaRoxas.

Dopo aver assolto ai rituali convenevoli il pre-sidente uscente ha fatto il suo discorso dichiusura di anno sociale.

«Il passaggio della campana – dice MichelePiazza Roxas – è un momento molto importanteper un club, perché segna la fine di un anno tra-scorso all’insegna di tante iniziative portateavanti sempre con quello spirito rotariano che ca-ratterizza ognuno di noi e l’inizio di un nuovoanno. Per ricordare tutto ciò che il nostro club harealizzato durante questo anno in cui sono statopresidente e con la partecipazione assidua di tuttii soci, abbiamo realizzato un Dvd dove sonoraccolte le immagini più belle di questo periodotrascorso insieme».

«La nostra attività è iniziata a luglio dell’annoscorso – continua il presidente Piazza – con ilpassaggio della campana dal presidente uscenteSalvatore Consoli al sottoscritto. Da non dimen-ticare le varie serate di agosto periodo in cuiabbiamo organizzato diverse attività con il CataniaOvest. L’anno rotariano si è svolto all’insegna del con-solidamento della presenza e dell’azione dei soci sulterritorio e a servizio della comunità locale. Nell’ambitodelle attività svolte, un ruolo primario lo hanno avuto lescuole, verso le quali è stato avviato un programma di

incontri informativi e formativi in collaborazione con lascuola media statale G. Verga presso la quale sisvolgono degli incontri con gli alunni, il personaledocente ed i genitori, consistenti in conversazioni con inostri soci medici che hanno messo a disposizione laloro professionalità e le loro conoscenze in tale campo.Noi crediamo nella nuova generazione perché i ragazzi

rappresentano il futuro ed è proprio perquesto che ci siamo impegnati a portareaventi diversi progetti, ad esempio, abbiamoistituito anche un premio alla memoria delsindaco di Aci Castello, Michele Toscano, tra-gicamente scomparso; infatti abbiamo banditoun concorso fotografico per i ragazzi dellescuole. Quest’anno il premio è stato vinto daquattro studentesse della scuola G. Verga diAci Castello, alla prima classificata è stata as-segnata una borsa di studio con la quale haavuto l’opportunità di fare uno stege al-l’estero per il perfezionamento della cono-scenza della lingua inglese. Inoltre sono statiregalati dei libri per accrescere la Bibliotecadella scuola».

«Un’attività da non dimenticare – aggiunge– è l’istituzione della giornata rotariana delladonazione del sangue che si svolge in PiazzaCastello nel mese di maggio per sensibi-lizzare la comunità al dono di questa com-

ponente essenziale per la vita di ogni uomo. Èin corso da anni, il progetto integrautismo persostenere un bambino castelliano colpito datale patologia; inoltre non dimentichiamo lacollaborazione con Padre Merlino, la par-rocchia di Aci Castello e la Caritas castelleseper le iniziative del Banco alimentare, infattiun giorno della settimana due nostri soci aturno ritirano i generi alimentari destinati allefasce più deboli e sfortunate della società ca-stellese e non. Queste iniziative si affiancanoall’azione internazionale del “maiching grant”avviato con un distretto indiano che consistenell’adozione a distanza di un bambino ni-geriano; da non dimenticare le iniziative dellaRotary Foundation quali il Progetto polioplus,Madagascar e tanti altri. È stato organizzatoanche un ballo per la raccolta di fondi da de-stinare alla fondazione. Tanti, poi, sono statigli incontri di quest’anno rotariano da me pre-sieduto, duranti i quali sono statti trattati inte-ressanti argomenti di vario tipo tra i quali: “Ilrapporto tra contribuenti ed il fisco”; “Lecarceri: arrivo o paretenza”; l’incontro conPaolo Veronesi sul “Tumore al seno, l’im-portanza del trattamento microinvasivo”; “La

tutela e la gestione dell’ambiente: aspetti sociali e giu-ridici” dove sono intervenuti Anna Abramo, avvo-catessa specializzata in tematiche ambientali, Mario In-telisano, maggiore della Guardia di Finanza nucleo diPolizia tributaria e Giuseppe Spina, direttore del Parcodell’Etna; l’incontro sulla pedofilia con Don FortunatoDi Noto, presidente dell’Associazione Meter e MarcelloLa Bella, dirigente responsabile della Polizia Postale edelle comunicazioni di Catania; l’incontro con una dele-gazione argentina».

«L’amicizia all’interno del club deve essere sempreattenzionata – sottolinea Michele Piazza Roxas – unacosa che tengo a sottolineare è la presenza sempre co-stante di Michele Fardella, assistente del governatoreArcangelo Lacagnina. Lo ringrazio per esserci statovicino e per i suoi consigli e suggerimenti che ci hannopermesso di non commettere errori. Ringrazio a tutti isoci del club per il loro affetto e la loro costante parteci-pazione e voglia di fare; tutto il consiglio direttivo chemi ha aiutato durante il mio mandato e tutti i preisdentidelle commissioni istituite».

Durante la cerimonia il presidente uscente, MichelePiazza Roxas ha consegnato le prime “Paul Harris” delclub a Franco Giuliano e Salvo Consoli, per la loro de-dizione al club.

Monica Colaianni

Le consegne al Rotary Aci CastelloIl passaggio della campana tra il presidente uscente Michele Piazza Roxas e il neo presidente Ignazio La Mantia

Un anno pieno di iniziative all’insegna della solidarietà e del servizio “al di sopra di ogni interesse personale”

«Il programma che intendo intra-prendere e realizzare – dichiara ilneo presidente del Rotary Aci Ca-stello, Ignazio La Mantia – si ba-serà, soprattutto, sulla scia diquello che è stato fatto durantequest’anno da Michele PiazzaRoxas; è mia ferma intenzione co-struire le attività di questo anno so-ciale sui successi e sulle esperien-ze passate. Voglio continuare aportare avanti le iniziative intrapre-se insieme alla comunità di Aci Ca-stello. Infine è mia intenzione con-tinuare a sostenere ed aiutare laRotary Foundation che, a mio avvi-so, è un organismo importante peril Rotary. Non dobbiamo dimenti-care mai di cercare sempre di vive-re secondo i valori del Rotary».

Il Rotary club di Aci Castello, an-che se ancora un club giovane, conle sue iniziative e con il suo spiritoha adempito ai principi ed i valorifondamentali del Rotary. Tutti inuovi soci, ricordiamo, sono avvia-ti alle iniziative rotariane solo dopoessere stati ripetutamente infor-mati dei principi etici, morali e civiliche reggono questa grande archi-

tettura di popoli e persone che èpresente in tutti gli angoli della ter-ra. L’istruttore del club, che è unpast-president, è incaricato di for-nire ai nuovi soci le informazioninecessarie per comprendere afondo l’azione verso la quale il Ro-tary è indirizzato. Questa collabo-razione si integra con il sostegnoche è dato al socio presentatore canello di raccordo indispensabileall’integrazione di nuovi soci nellafamiglia rotariana.

Durante l’anno sono stati orga-nizzati dai soci anche diversi Cami-netti. Il Rotary club Aci Castello havarato varie iniziative che mirano agarantire la maggiore visibilità aiprogetti che sono approntati nel-l’anno sociale.

Dopo il breve ma efficace discor-so il neo presidente ha presentato ilsuo consiglio direttivo ed, in fine,l’assistente del governatore, Gio-vanni Ianora ha fatto un breve in-tervento per porgere i saluti del go-vernatore ai soci del Rotary Aci Ca-stello.

M.C.

Il presente sulla scia delgli anni passati

PALERMO – Giorno 20 luglio 2006alle ore 16, presso l’Università di Pa-lermo, Palazzo Steri, “Sala dei Ba-roni” si svolgerà l’incontro sul tema“Le ragioni del sì per il Ponte sulloStretto”, in tale occasione sarà pre-sentato il volume “Un collegamentoper lo sviluppo”.

La manifestazione è promossadalla Fondazione Angelo Curella,dal distretto Lions Sicilia 108 YB edal diste Consulting srl.

I lavori saranno introdotti da Pie-tro Busetta, presidente FondazioneCurella, il moderatore sarà Carlo Al-berto Tregua, direttore del Quoti-diano di Sicilia.

Le conclusioni della manifesta-zione saranno tratte da RaffaeleTommasini, governatore del Di-stretto Lions 108 YB per l’anno so-ciale 2005-2006.

Seguiranno numerosi interventi.

Le ragioni del sì per il Ponte sullo stretto:un incontro all’Università di Palermo

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(da martedì a sabato)

L.c. CATANIA EST – Una suggestiva cornice quella dello Sheraton Hotel diCatania per salutare, in occasione dell’Incontro Conviviale, il passaggio dellaCampana. Con questo gesto il presidente del Lions club Catania Est Alfio Mac-carrone saluta il neo presidente Giuseppe Capuani. Con un gesto che conservatutto il senso della amicizia e della convivialità che contraddistingue il Lions.«L’anno sociale che ha interessato la mia presidenza – ha detto Maccarrone – èstato molto faticoso. Il nostro club è stato eletto club modello. La campagnapromossa dal Lions ha lo scopo di ridurre la cecità prevenibile e reversibile inalcune aree del mondo, prevalentemente in Oriente. Oltre a questa importante ini-ziativa abbiamo realizzato un importante progetto che permettesse di analizzare einteragire con le problematiche del territorio etneo. Principalmente nella città diCatania. Su questo argomento un incontro importante è stato fatto con il Prefettosullo smaltimento dei rifiuti solidi”. Sempre in tema di territorialità il Lions clubCatania Est ha portato alla luce l’importante questione del patrimonio rurale del-l’Etna».

1La ruralità è una delle nostre ricchezze – continua Maccarrone – per questaragione abbiamo sostenuto con fervore il progetto Lions di inserire il nostro pa-trimonio rurale nell’Unesco. Ma il nostro anno sociale ci ha guidati soprattuttonel raggiungimento dei fini lionistici, quali la tutela di quanti vivono uno stato didisagio.Per questo motivo il ricavato della stagione teatrale di quest’anno sarà de-voluto al popolo rumeno. Altro importante aspetto legato ai nostri principi è statoquello di migliorare la conoscenza tra i soci, a tale scopo abbiamo incentivato lacollaborazione tra i vari club. Un esempio è stata la giornata enogastronomicapresso una villa dell’Etna per valorizzare il territorio e allo stesso tempo di-vulgare quei principi di amicizia che ci contraddistinguono».

A testimoniare della realizzazione degli scambi tra i vari club, e quindi della ri-valutazione del senso dell’amicizia, ormai offeso dagli abusi di una quotidianitàglobale e violenta, la presenza di diversi altri club: Catania Biscari, club di Palermo

Mediterranea e Messinaper citarne qualcuno.«La cerimonia – so-stiene Tiberio Mantiasegretario Palermo Me-diterranea – ha so-prattutto lo scopo di per-mettere di incontrarsi edi rivalutare il sensodell’amicizia. Ma non èsolo questo. Oggi ilruolo del Lions è di-ventato quello dipungolo, siamo passatida un ruolo assistenzialead uno di denuncia neiconfronti delle Pub-bliche Amministrazioniche operano male. Perqueste ragioni il Lionsha realizzato una seriedi convegni e gruppi distudio sulle tematichepiù variegate, percitarne una la questionedell’immigrazione.Abbiamo cercato di rea-lizzare degli incontri attia sollecitare le isti-tuzioni a dare supportoagli immigrati. Ad e-

sempio a Palermo presso i locali di S. Chiara siamo riusciti a creare una moschea peril culto». Il presidente del Lions Palermo Mediterranea pone invece l’accento sulruolo del gemellaggio. «Nel corso degli anni- ha esordito Giuseppe Lo Cascio pre-sidente del club palermitano- il gemellaggio e i tanti progetti comuni sono serviti asminuire la storica rivalità tra Catania e Palermo. Nel corso dell’ultimo anno socialeabbiamo creato diverse possibilità di incontro, ad Agrigento per esempio. Tutti questiimportanti appuntamenti ci hanno permesso di approfondire la conoscenza ed eli-minare qualsiasi inutile contrasto».

Dopo l’ascolto dei tre inni: indiano, europeo, e italiano la cerimonia prosegue conil solenne passaggio della campana, un atto che racchiude in sé tutta la simbologia e ivalori Lions. Viene fatto il passaggio di distintiti tra Maccarrone e Capuani, e conesso il trasferimento di carica. «Cercheremo di curare l’armonia tra i soci – ha detto ilneo presidente Capuani – soprattutto lavoreremo sul piano della solidarietà. Il nuovoprogramma sarà all’insegna della continuità con il lavoro fino ad ora svolto dal pre-sidente uscente e sarà il frutto di un lavoro coordinato col direttivo. Oltre ai principisolidi dell’amicizia cercheremo di portare avanti il gravoso principio di sviluppare tratutti i popoli uno spirito comunitario. Certamente non mancherà il progetto Nataleanche per loro, che lo scorso anno ci ha permesso di dare un Natale a chi non potevapermetterselo. Credo che l’importante è che ognuno con il proprio ruolo si debbasentire coinvolto, penso che la solidarietà quella vera ci debba guidare sempre».

L’intervento del Governatore e responsabile per gli scambi giovanili Melita Furnariinvece si è incentrato sul ruolo dei giovani e sull’importanza del viaggio comestrumento di conoscenza di nuove culture.

«Vorrei porre alla vostra attenzione – ha affermato – il problema che riguarda i ge-mellaggi in Sicilia. Lo scopo di questo istituto è quello di realizzare il principio difratellanza con tutte le sedi Lions del mondo. Mi rammarica dire che la Sicilia non hala cultura dello scambio giovanile. Infatti il service permette ai nostri figli di arric-chirsi e poi di arricchirci con i viaggi all’estero e poi con lo strumento dell’ospitalitàdei giovani venuti dall’estero. Per quest’anno la Sicilia ne manderà cinque ma nonospita nessuno. Vorrei che la presenza di questa giovane austriaca, stasera ci dia lostimolo per superare questo problema».

Laura Galesi

Lions: “Per chi suona la campana?”Giuseppe Capuani è il nuovo presidente del club Catania Est per l’anno 2006/2007

Da sinistra: Lo Cascio, Tomasello, Mantia e Capuani.

Da sinistra: La Mantia e Piazza Roxas

Da sinistra: La Mantia, Piazza Roxas e Scacco

Il consiglio direttivo

7TTeerrzzoo sseettttoorree

R.c. MESSINA PELORO(ME) – Dieta, benessere,principi nutrizionali, asso-ciazione ottimale di alimenti,quantità giornaliere consi-gliate, “nuovi alimenti”,quanto siamo informati suquesti temi? Di questo si èparlato nel corso di un inte-ressante incontro, organizzatodal Rotary Messina Peloro,presso l’Hotel Liberty diMessina. A relazionare sultema “Dieta e benessere”,Franco Salvo, docente dellaFacoltà di Chimica dell’Uni-versità degli Studi di Messina.«Abbiamo voluto invitare unprofessionista del settore – haspiegato il presidente delRotary, Sebastiano Drago –per parlare di un tema che ri-guarda la tutela della nostrasalute e per avere da lui deiconsigli sulla corretta alimen-tazione. Il nostro interesse èquello di dare una possibilitàai soci che fanno parte diquesta associazione di di-vulgare il concetto di soli-darietà». «La relazione – haaffermato il professore Salvo– riguarda la dieta e il be-nessere non solo fisico maanche psicologico. Quando siparla di alimenti, infatti, nonsi deve parlare solo di un sod-disfacimento fisiologico maanche della soddisfazionepsico-fisica. Quando si parladi dieta, si immagina qualcosadi restrittivo ma, in realtà, nonè così. Per dieta si intendeuno stile di vita alimentare efisico».

È stato chiarito che nonesiste una dieta valida pertutti; ciascuna dieta deveessere forgiata sull’individuo,tenendo conto delle caratteri-stiche del soggetto (età, at-tività fisica, ecc.) in modo dafarlo stare bene con se stessoe con gli altri. La dieta è de-terminata da tre fattori: la re-peribilità di sostanze nutritivenel proprio ambiente di vita;le culture sviluppate in quelterritorio (ad es. la cultura deimusulmani vieta di mangiare

carne di maiale); le con-dizioni di vita e le abitudinialimentari (vegetariani, sa-lutisti, ecc.).

L’Istituto nazionale diRicerca per gli Alimenti haredatto le seguenti linee guidada seguire per una correttaalimentazione: controllarespesso il proprio peso esvolgere attività fisica; con-sumare più cereali, legumi,frutta e ortaggi, meno grassi,bevande zuccherate, dolci,alcool e sale; bere moltaacqua (almeno 2 litri algiorno); variare spesso lescelte a tavola; regolare ladieta secondo l’età. At-traverso un excursus detta-gliato, sono stati presi inesame i principi nutrizionalidegli alimenti (proteine,lipidi, sali minerali, ecc.), permostrarne le associazioni ot-timali nell’alimentazionegiornaliera, tenendo presentela composizione del corpoumano (16 per cento proteine,13 per cento lipidi, 1 percento glucidi, 65 per centoacqua, 5 per cento sali mi-nerali e piccole quantità di vi-tamine). Il docente haspiegato l’importanza di unadieta equilibrata. In Italia il34 per cento della popo-lazione con più di 18 anni è insoprappeso, il 9 per cento èobesa.. Problema ancora piùsentito, quello dell’obesità pe-diatrica. I bambini che inItalia soffrono di questa pa-tologia, a causa della cattivaalimentazione, del consumoeccessivo di alimenti ricchi dicarboidrati semplici e grassi edella scarsa attività fisica,sono tantissimi (35 per centoin soprappeso, 12 per centoobesi). Bisogna poi tenereconto che i bambini portanoquesta problematica nell’etàadulta, con conseguenze amedio-lungo termine. L’altrafaccia della medaglia, nei di-sturbi alimentari, è l’ano-ressia, una grave patologiache colpisce maggiormente leadolescenti, bersagliate dai

pressione la sanguigna, pro-teggono da infezioni interneed esterne. Rispetto agliomega 3, gli omega 6 hannoanche effetti malefici perchécausano un aumento dellereazioni allergiche e dellapressione sanguigna. Tuttaviasono necessari per bilanciarel’effetto degli omega 3. Ilrapporto consigliato traomega 6 e omega 3 è 5/1 (lanostra dieta mediterranea siavvicina molto a questorapporto, mentre quella ame-ricana è di 10/1 con graviconseguenze per la popo-lazione che soffre di disturbicardiocircolatori e di obesità).Gli omega 3 si trovano in ab-bondanza nel pesce azzurro enell’olio di semi di lino, gliomega 6 nel regno vegetale.L’illustre ospite, dopo averapprofondito le tematiche ri-guardanti l’alimentazione“tradizionale”, ha poiconcluso il suo intervento condei riferimenti al “cibo delterzo millennio”. «Si tratta dialimenti funzionali, prodottiin laboratorio, – ha chiarito –

a cui ci dobbiamo abituare. Icibi del futuro saranno tecno-logici. È una nuova linea diricerca che sta venendo fuorinegli ultimi anni, per con-trastare l’invecchiamentodella popolazione, la dimi-nuzione delle superfici col-tivate, l’aumento della popo-lazione mondiale. Riguardagli alimenti “fortificati” cioèrinforzati con l’aggiunta dialtre componenti che ne mi-gliorano le caratteristiche nu-trizionali. Quello che siproduce deve essere in gradodi fornire più proteine, vi-tamine, sali minerali, di quellicontenuti in un determinatotipo di alimento: latte addi-zionato di ferro; frutta secca,pasta e yogurt all’omega 3;cereali vitaminizzati, addi-zionati con antiossidanti,ecc». Nessun timore, però,non si tratta di alimenti “ge-neticamente modificati”.

Valeria Zingale

messaggi trasmessi dai massmedia. Le diete drastichesono le più pericolose.Occorre tenere presentesempre le quantità giornaliereconsigliate dagli specialistiper ciascun alimento: cereali,pane, pasta, riso, minimo 6porzioni al giorno; legumi efrutta secca, almeno 5porzioni al giorno, con unocchio alle calorie apportatedalla frutta secca; verduraminimo 4 porzioni al giorno;frutta fresca almeno 2porzioni al giorno), grassi(olio, margarina, maionese) 2porzioni al giorno. Glialimenti energetici an-drebbero consumati nellaprima parte della giornata.Importante anche l’as-sunzione di omega 3 e omega6, raggruppati come vitaminaF. Si tratta di acidi grassi es-senziali che svolgono mol-teplici funzioni benefiche:forniscono energia, limitanol’aggregazione delle piastrine,tengono sotto controllo il co-lesterolo, hanno una funzioneantiossidante, regolano la

Tutelare la salute con la dietaL’alimentazione è alla base di un corretto stile di vita, varia a seconda dell’età e delle esigenze della persona

Questo il tema dell’incontro dal titolo “Dieta e benessere” organizzato dal Rotary club Messina Peloro

Gli screening sanitari a Valverde

L.c. CATANIA FARO BISCARI (CT) – Tra maggioe novembre 2006 si sono svolti degli screening sa-nitari, organizzati dal Lions Club Catania Faro Biscari.La sede scelta dalla direzione generale dell’Ausl 3 diCatania, è stata individuata nella locale sede diValverde (Ct), sita in Via Seminara. A maggio, si ètenuto lo screening cardiologico, che ha consentito dipoter anche usufruire da parte degli utenti intervenuti,dell’elettrocardiogramma. Un caso sospetto è stato in-dividuato ed il paziente è stato invitato a recarsi inospedale, per un controllo più approfondito.

Nella norma gli altri pazienti visitati. Oltre 20 levisite svolte comprensivi di elettrocardiogramma. Insettembre si è invece svolto lo screening dermato-logico, eseguito dai medici della Clinica dermatologicadell’Università di Catania, diretta da Giuseppe Micali imedici Francesco La Carubba e Valentina Longo. Vi-sitati oltre 75 persone, per un controllo legato so-prattutto ai nei della pelle, che spesso senza saperlosono causa di mali incurabili. In ottobre, assistito daDaniela Orofino, Domenico Arcoria coordinatore re-gionale della Fand, associazione nazionale diabetici,ha testato il valore glicemico ad oltre 90 persone,trovando che i valverdesi godono di buona salute ed

avendo riscontrando solo pochissimi casi di valori alti.Nella giornata mondiale della vista, che ogni anno iLions di tutto mondo organizzano, la prevenzione fattaa Valverde ha dato modo di poter applicare il servicedei Lions, sapendo che la retinopatia diabetica è unadella cause principali delle cecità.

In novembre, con oltre 150 prenotazioni, si è svoltolo screening senologico. La Pettinato, dirigente medicoU.O di senologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima diCatania, distribuendo in due giorni le pazienti, ha vi-sitato oltre 100 donne.Grazie ad altri due medici, loscreening ha avuto un successo enorme. Ad alcunedonne, è stata prenotata una mammografia, per un con-trollo più approfondito. Un service completo che hadato modo di poter meglio capire le dinamiche per af-frontare gratuitamente e nelle forme adeguate altriscreening. Il patrocinio degli screening è stato affidatoal coordinamento e all’organizzazione del socioRosario Tomarchio, che si è avvalso della collabo-razione della locale Misericordia e di alcuni cittadinivalverdesi come Stefano Garozzo, Franco Di Bartolo,Elda Ferrante, Alessio Ferioli, Vania Cascio e LuciaTuccitto, che si sono resi disponibili a dare una mano,per rendere un servizio ai loro cittadini.

Il carcere tra tutela della legalità e recupero della devianza

L.c. CATANIA HOST (CT) –Il Lions Club Catania Host haorganizzato un’incontro per fareluce su ciò che accade nellecarceri e su quale futuro attendei reclusi al di fuori di esse.

Parlando di tematiche legateal carcere la prima cosa cheviene in mente di questi tempi èla parola “indulto”; concesso nelnostro Paese a circa 17.000 car-cerati il 31 luglio scorso, è statoper molti mesi uno degli ar-gomenti prediletti dalla stampae all’opinione pubblica. Sapereche le strade si sono ripopolatein pochi giorni di scippatori,spacciatori e ladri, di certo nonè un bella notizia per la popo-lazione; nello stesso tempo peròin pochi si sono chiesti in quale stato erano co-stretti a vivere prima dell’indulto non solo i car-cerati ma anche il personale che per tutto ilgiorno sorveglia su di loro. In occasione di unincontro organizzato dal Lions Club CataniaHost il 29 novembre presso lo Sheraton Hotel diCatania è stato affrontato il tema “Il carcere tratutela della legalità e recupero della devianza”,per capire, attraverso la voce dei professionistiche operano nel settore, cosa accade dietro lesbarre e su quale futuro attende i reclusi al difuori di esse.

Giovanni Tinebra, procuratore generale pressola corte di Appello di Catania ed ex direttore deldipartimento amministrazione penitenziariapresso il ministero della Giustizia, ha offerto unquadro molto chiaro dello stato in cui versanogli istituti di reclusione: «L’indulto ha rappre-sentato il primo passo verso un processo d’inno-vazione complessiva del sistema carcerarioitaliano – afferma Tinebra. Abbiamo a dispo-sizione due anni per migliorare le cose, pertrovare misure alternative al carcere, per formareil personale, per realizzare il maggior numero diposti letto, per costruire nuove strutture». Ilmomento della rieducazione rappresenta per ireclusi un’occasione per capire se, una voltafuori, desiderano proseguire nella strada delladevianza o se dirigersi verso la via della legalitàe, in ogni caso, è fondamentale offrire loro glistrumenti per reintegrarsi nella società e pertrovare un lavoro onesto. In tal senso all’internodegli istituti di reclusione sono previsti deipercorsi formativi che partono dall’istruzioneelementare fino ad arrivare all’università, graziealle convenzioni stipulate con tutte le maggioriFacoltà italiane che, attraverso collegamentivideo, consentono ai reclusi di seguire le lezionie di affrontare gli esami. Per chi non volesse de-dicarsi allo studio esiste la possibilità di lavorareall’interno delle carceri come addetti alle pulizieo alle cucine, (circa 10.000 hanno scelto questaopportunità), mentre 3.000 detenuti nelle carceridi Roma e Milano hanno avuto l’opportunità dilavorare per ditte esterne che commissionano la

riparazione di computer. Presso la casa circon-dariale di Piazza Lanza, istituto deputato adospitare sogetti in attesa di giudizio, avente unacapienza regolare di 220 persone, prima del-l’indulto erano presenti circa 400 detenuti, moltidei quali erano costretti a dormire in dieci in unasola cella. «In questo momento ospitiamo circa280 reclusi – spiega Rosario Tortorella, dirigenteCasa circondariale Piazza Lanza – ma il trend èdecisamente in crescita. In momenti di sovraffol-lamento non è sempre facile per gli operatorimonitorare i soggetti soprattutto coloro cheentrano per la prima volta in carcere, chepertanto attraversano un momento partico-larmente traumatico e che hanno bisogno diessere seguiti costantemente da psicologi e psi-chiatri». Per quanto riguarda le attività educativee formative che offre la casa circondariale diPiazza Lanza, i detenuti sono stati occupati nellaristrutturazione di un’intera area abbandonatadell’istituto che è stata adibita allo svolgimentodi corsi e attività formative di avviamento allavoro.

Ha partecipato all’incontro anche Patrizia Ga-rofalo Rubino, dirigente dell‘Ufficio Esecuzionepenale esterna: «Il nostro compito – afferma Ga-rofalo Rubino – è porci davanti al soggetto chedetiene la pena con numerose risposte co-struendo per lui una pena che derivi daun’attenta analisi della persona coinvolta e dallasua motivazione al cambiamento, con il nostrolavoro pertanto miriamo al reinserimento socialedel soggetto attraverso dei percorsi individua-lizzati». L’Uepe ogni anno riesce ad inserire nelmondo del lavoro una media di 20 soggetti cheottengono contratti regolari condizioni di lavorocontinuative, soprattutto nel terzo settore. Deinumeri apparentemente piccoli che, se conte-stualizzati nella realtà della nostra regione, ri-specchiano nel concreto dei grossi risultati, so-prattutto in un settore come quello del reinse-rimento sociale, fatto di pregiudizi e di muri diignoranza molto difficili da abbattere.

Sara Malatino

La figura della madre come fulcro della famiglia nella società moderna

I. Wheel c. GELA (CL) – I versi diFoscolo hanno echeggiato potentementenella sala convegni del Museo archeo-logico regionale di Gela, dove lascrittrice Silvana Grasso ha disquisitosul tema “Cuore di madre – la madredegli scrittori”. L’iniziativa è stata dellasezione gelese dell’Inner Wheel diGela, diretto da Graziella Morselli, cheha voluto puntare sulla figura dellamadre come fulcro della famiglia chedeve ripensarsi per fronteggiare leemergenze della società. «Il tema scelto– ha detto la presidente Morselli – siinnesta perfettamente nelle linee guidadel club internazionale che quest’anno sioccupa della famiglia. E nell’ambitodella famiglia quale personaggio chiave è elemento determinante,se non la madre? La madre come responsabile dell’educazione deifigli che tanto hanno bisogno di riferimenti certi che la società avolte non riesce ad individuare. Riproporre la figura della madrecome garante della famiglia in crisi». La manifestazione è statapossibile grazie alla collaborazione della direzione del Museo ar-cheologico regionale di Gela. «Il Museo è aperto alle attività cul-turali della città – ha detto il direttore Luigi Maria Gattuso – chefanno rivivere anche i prestigiosi reperti del Museo in un binomio“singolare” fra antico e attuale». La serata è stata aperta dalla por-tavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco che ha tracciato un breveprofilo della scrittrice presente nella società gelese dal punto divista professionale e sociale in tutta la sua verve. Poi è stata lavolta della presidente Morselli e del direttore Gattuso. La Grassoha aperto la sua relazione viva e sentita con i versi di Foscolo incui piange la morte di uno dei fratelli e in questo caso la madre èl’elemento unificante di fronte al dolore. Una declamazione cheha aperto la lunga e vibrante passeggiata fra i prosceni dellatragedia greca dove la scrittrice ha passato in rassegna varie figuredi madri. Silvana Grasso ha fatto rivivere le immagini vive delmito in cui la madre assume connotazioni diverse: da Ghea, lamadre terra. «Dall’unione fra Ghea e Uranos nasce il mondo –dice la Grasso – ma è la terra che rappresentano l’utero materno ela terra accoglie le spoglie mortali dell’uomo. Ogni donna –madre è prima di tutto madre che moglie e come tale il suo istintoè quello di salvare il figlio. Nel mito infatti il padre può essere in-vidioso del figlio maschio primogenito che può minare il suopotere; la donna greca, seppure considerata una “cosa” o in latino

“res”, è disposta a tutto pur disalvare il figlio come le donne diKabul o della Palestina: le lorolacrime sono uguali a quelle delmondo antico, uguali ai cori chepregano Teseo di restituire allemadri i corpi morti dei loro figlimorti in guerra, solo l’intercessionedella madre lo fa tornare sui suoipassi. Il dolore non ha tempo néluogo. E ancora esiste un’altrafigura di madre quella che io de-finisco con un termine di mio conio“pedofaga” ovvero quella chesoffoca i figli con un amore smi-surato ed egoista: è la madre diSeneca che lo costringe a vivere un

rapporto morboso e gli impedisce di andare a nozze; poi quandoSeneca è condannato all’esilio gli scrive lettere strazianti e lui lerisponde “madre i morsi del tuo amore mi hanno raggiuntoovunque, non potrei mai dimenticarti: ho abbandonato il sognod’amore per te. Il tuo bambino di 50 anni”, con una punta diamarezza». Dal mito un volo pindarico verso Bufalino chepropone un’altra figura di madre “pedofaga”, Mariannina: figliosi sposa dopo 40 anni di fidanzamento e impone alla moglie diandare a vivere con la madre molto anziana. E ancora l’amoredella madre che va oltre la morte con Leonida che racconta di unamadre morta che parla ancora con occhi lucidi del figlio che ha la-sciato sulla terra. Momenti di commozione si sono registrati nellasala quando la Grasso ha descritto con toni vibranti la scena diOreste che deve uccidere la madre per volere del Dio, deve ven-dicare il padre che è stato ucciso da lei. Ma al momento di af-fondare la spada sul suo petto la madre si strappa la veste greca e,senza circumlocuzioni gli dice: “Figlio guarda il petto che ti ha al-lattato e tu ti addormentavi con una goccia di latte che ti sgorgavadalla bocca”. Oreste arretra e la spada gli scivola di mano. Unfiglio non può uccidere con freddezza la madre: lo farà solo dopol’incitamento di Pelade. Solo la madre perdona come quella diSerse che accoglie il figlio vinto dopo la battaglia di Salamina,solo per il fatto di essere tornato vivo. L’ultimo quadro riguarda lastoria vera di una madre che dopo avere visitato per quattro annila tomba del figlio morto viene trovata esanime sulla sua lapide.

L. B.

Iniziative musicali per le festività natalizie

GELA (CL) – Con questa iniziativa i club ser-vice hanno avviato le attività natalizie. Il concer-to di Natale si è svolto il 7 dicembre nell’audito-rium del Liceo ginnasio “Eschilo” di Gela, suiniziativa del Rotary club e l’Inner Weehl di Ge-la. La manifestazione si inserisce fra le iniziativedei club service ed è stata realizzata in collabora-zione con l’associazione “Amici della Musica”Giuseppe Navarra di Gela diretto dal maestroGiuseppe Pastorello. La serata introdotta dallaportavoce dell’Inner Wheel Liliana Blanco; è sta-ta avviata dalla presidente dell’Inner GraziellaMorselli che ha sottolineato l’importanza dellamusica come veicolo di cultura nel panorama so-ciale gelese. Ha presenziato la presidente del Ro-tary club, Elisa Nuara. Sul palco della scuola si èesibito il duo composto dal soprano Anna MariaBonelli accompagnata al pianoforte da EnricoMaida. Anna Maria Bonelli soprano di origine niscemese si è diplo-mata nel 1988 in canto all’istituto Bellini di Caltanissetta con il mas-simo dei voti, ha interpretato “Il lamento delle Ninfe” alla rassegna in-ternazionale della Scuola civica di Milano. Vincitrice del concorso“Katia Ricciarelli”, segue l’Accademia sotto la giuda della stessa can-tante; nel 95 ha vinto il primo premio al concorso internazionale “Vo-ci nuove per l’operetta” a Torino. L’artista ha interpretato magistral-mente arie tratte dal repertorio classico di Puccini, Verdi, Dvorak,

Tosti e Giordani, passando dalle note meste diManon Leascaut a quelle allegre tratte dall’opera“Il paese dei campanelli”. Enrico Maida, compa-gno nella vita e nell’arte si è diplomato in piano-forte presso il conservatorio “Bellini” di Palermosotto la giuda del maestro Gaetano Cellizza. Nel1988 segue ad Ischia il seminario internazionale diinterpretazione musicale tenuto dal maestro Ser-gio Fiorentino. È membro di giuria in concorsi in-ternazionali ed internazionali. Nella seconda partedel concerto si sono esibite due giovanissime,Chiara Musumeci al pianoforte e Chiara D’Aparoal violoncello. Chiara Musumeci ha vinto numero-si concorsi nazionali: è pronipote del maestro Giu-seppe Navarra che da il nome al Liceo musicale diGela. Chiara D’Aparo con il suo violoncello è sta-ta una rivelazione per il pubblico presente in salafra cui figuravano i rappresentanti dei club servi-

ce di Gela. Il dirigente scolastico del Liceo Ginnasio Eschilo, Corra-do Ferro ha avuto il piacere di consegnare alle due ragazze un attesta-to rilasciato dai due club service, in quanto le rilevazioni sono anchestudentesse del liceo “Eschilo”. Prossimo appuntamento dell’InnerWheel il 17 dicembre alle 10 con la bancarella di beneficenza in cor-so Vittorio Emanuele.

Li. Bl.

R.c. ACICASTELLO (CT)– Nei giorni scorsi il club Ro-tary Aci Castello, presiedutoda Igor La Mantia, ha organiz-zato una serata sul tema “Lapeste del 2000: La depressio-ne ed i disturbi affettivi”. Re-latore della serata lo psichiatraLuca Nicotra.

Oggi giorno si usa spesso iltermine depressione, ma chisono i veri depressi? Quandosi è realmente malati? Comebisogna intervenire? A questeed ad altre domande ha rispo-sto Luca Nicotra.

«La depressione psichiatri-ca – dice Nicotra – è quellache la psichiatria consideracome una vera e propria ma-lattia mentale che provoca, achi ne è colpito, gravi soffe-renze. Questa malattia si puòcurare con i giusti interventi.Il termine depressione oggi èmolto abusato, perché si usageneralmente per indicare si-tuazioni che la psichiatria nonconsidera come una vera epropria malattia depressiva.Proprio per questa cattiva in-formazione sarebbe necessa-

ria una campagna informativaper chiarire di cosa si tratta re-almente».

«I sintomi depressivi fannoparte dell’esperienza umana –spiega lo psichiatra – L’umoreè quella tonalità affettiva difondo che condiziona tutte le

percezioni e da una colorazio-ne, positiva o negativa alla vi-ta. L’umore “filtra” le espe-rienze esterne e inoltre simanifesta in maniera palese.Lo scorrere delle sensazioniaffettive durante le giornate,produce il senso dello “scorre-re del tempo”, il cosiddettotempo interno. La psiche nonriesce a sperimentare il doloreper tanto tempo senza chie-dersi come mai e perchè sof-fre. Il depresso allora entra inuna spirale di colpa, agitazio-ne psicomotoria e disturbineuro-vegetativi. Tali sintomipossono anche portare allamorte, se non adeguatamentee prontamente curati».

La vita di tutti i giorni sicu-ramente incide sul nostro sta-to d’animo ma questo nonvuol dire che tutti gli stressatisono affetti dalla malattia de-pressiva.

«Se per lungo tempo si av-vertono dei cambiamenti diumore – dice Luca Nicotra –questo può essere sicuramenteun campanello d’allarme, maquando si è colpiti da malattiadepressiva i sintomi sono pa-lesi quindi è necessario ricor-rere ad un medico specialista.Purtroppo la famiglia, anchese senza colpa alcuna, potreb-be influenzare il soggetto sianel bene che nel male, infatti,a volte proprio per una que-

stione culturale che vede ladepressione come qualcosa dicui vergognarsi, la risposta aquesto grave problema da par-te di chi ci sta vicino non av-viene in maniera adeguatacomplicando la situazione.Non bisogna avere prevenzio-ni ideologiche nei confrontidel ricovero dei malati in ap-posite strutture».

«Di fronte ad un depressooccorre sempre evitare di uti-lizzare le solite frasi di circo-stanza, moralistiche e banali,perchè si potrebbero aggrava-re le situazioni già difficili. Lecause sono molteplici: psichi-che, biologiche, genetiche, so-ciali e tant’altro. La depres-sione è una malattia senzadubbio grave dalla quale, pe-rò, si può guarire ma solo se siricorre alle giuste terapie;inoltre, i farmaci utilizzati so-no sicuri ed hanno dato ottimirisultati».

Si può essere colpiti da de-pressione a qualsiasi età; talemalattia è più frequente nellafascia d’età media; le più col-pite sono le donne, probabil-mente per questioni legate al-l’aspetto ormonale, agli sbalzidovuti al ciclo, alla gravidan-za, alla menopausa. Le donnehanno una predisposizionebiologica a questa malattia ri-spetto agli uomini.

La depressione è diventataun fattore sociale. La maggiorparte dei casi di suicidi o diomicidi del proprio bambino odel proprio coniuge sono cau-sati da questa grave patologia.Spesso non ci si accorge di es-serne affetti da depressione osi fa finta di non saperlo evi-tando di curarsi, ma da ciòcon il passare del tempo sca-turiscono le tragedie. Alloranon è meglio rivolgersi ad unospecialista senza far passaredel tempo prezioso evitando ilpeggio, intervenire propriocome quando si avverte qual-siasi altro disturbo che puòmettere a repentaglio la nostrasalute? Basta convincersi chela malattia depressiva è unamalattia come tante altre enon bisogna vergognarsene.

Monica Colaianni

Incontro organizzato dal Rotary Aci Castello con lo psichiatra Luca Nicotra

La depressione si può curare

Il disturbo depressivo è associato ad una elevata mortali-tà. Fino al 15 per cento degli individui con un disturbo de-pressivo grave muore per suicidio. Altri disturbi mentali so-no frequentemente presenti contemporaneamente aldisturbo depressivo (per es., panico, disturbo ossessivo-compulsivo, anoressia nervosa, bulimia nervosa, borderlinedi personalità). Fino al 20 per cento-25 per cento degli indi-vidui con certe condizioni mediche generali (per es., diabe-te, infarto del miocardio, carcinomi, ictus) svilupperanno ildisturbo depressivo nel corso della loro condizione medicagenerale.

D’altra parte, il trattamento della condizione medica ge-nerale è più complesso, e la prognosi è meno favorevole, seè presente il disturbo depressivo.

Gli studi sul disturbo depressivo hanno riportato una va-sta gamma di valori riguardo alla proporzione della popola-zione adulta affetta dal disturbo. Il rischio nel corso della vi-ta per il disturbo depressivo in campioni di comunità variadal 10 per cento al 25 per cento per le donne, e dal 5 percento al 12 per cento per gli uomini. Il tasso di malattia sem-bra non essere in relazione con l’etnia, l’educazione, il red-dito o lo stato coniugale.

Il disturbo depressivo può esordire ad ogni età, con un’etàmedia di esordio intorno ai 25 anni. Alcuni hanno episodiisolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri han-no gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre piùfrequenti con l’aumentare dell’età.

M.C.

Un grave disturboche può esordire ad ogni età

6 QQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 19 Dicembre 2006 - N. 233

Da sinistra: Nicotra e La Mantia (mc)

Da sinistra: Tortorella, Tinebra, Di Salvo, Garofalo, Guarnera (sm)

Da sinistra: Gattuso, Morselli, Grasso e Blanco (lb)

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 13 Febbraio 2007 - N. 028

CATANIA – «Ma poi, checos’è un bacio? Un giu-ramento fatto un poco più dapresso, un più preciso patto,una confessione che sigillar sivuole, un apostrofo rosamesso tra le parole t’amo»,così Edmond Rostand de-scrive il bacio nel suo Cyranode Bergerac ed è proprio diquesto dolcissimo “apostroforosa” che hanno parlato in uninterclub il Rotary Aci Ca-stello, presieduto da Igo LaMantia, il Rotary Catania SudEst, presieduto da MaurizioPassanisi, ed il RotaryCatania, presieduto daVincenzo Consoli. Relatricedella serata Lucrezia Vitetta,medico chirurgo e specialistain psichiatria.

Dopo il benvenuto da partedei presidenti, LucreziaVitetta ha iniziato la sua re-lazione accompagnata da pia-cevoli immagini. «Il baciorappresenta l’intera storia del-l’umanità. Racchiude il signi-ficato dell’eterno e del-l’anima. Per ognuno di noi –dice la relatrice – baciare èqualche cosa di unico. È conle labbra che si trasmettonodiverse sensazioni. Ogni si-nergia sessuale parte propriodal bacio che può suggellarel’inizio di un rapporto maanche la fine. Non esistonolabbra uguali quindi le sen-sazioni che si trasmettono nonsono mai le stesse».

La relatrice ha spiegatocosa avviene anche dal puntodi vista ormonale, muscolare,le sensazioni che si tra-smettono al cervello e quelloche accade al nostro corpoquando due persone siscambiano un “semplice”bacio. L’atto del baciare mettein moto 34 muscoli facciali,senza contare quelli del collo,delle spalle e della schiena.Quando è molto appassionato,può provocare fino a 120battiti cardiaci al minuto.

Baciare, inoltre, fa smaltirecirca 6,4 calorie al minuto.

Il bacio agisce da antide-pressivo naturale: quando cibaciamo, anche sempli-cemente sfiorandoci leguance, ci sentiamo meno solie appaghiamo il nostro de-siderio di conoscenza. Il bacio“vero”, quello erotico, stimolala produzione di liquidiumorali (come accade durantel’atto sessuale) e per questomotivo baciare è una fonda-mentale fonte di piacere. Edancora, il bacio produceeffetti antidolorifici: infattiquando due labbra si ac-costano appassionatamentel’una all’altra il cervellolibera endorfine, sostanze en-dogene dotate di proprietàbiologiche analgesiche.Aumenta contempora-neamente il battito cardiaco,la pressione sanguigna e lasudorazione e tutto questo cifa sentire agitati, emozionati ein qualche modo “stressati”(naturalmente si tratta di unaforma di stress molto pia-cevole!).

«Nell’antichità le mammesvezzavano i loro figli ma-sticando il cibo e passandololoro a piccoli bocconi at-traverso la bocca, un po’come fanno gli uccelli con iloro piccini – spiega ancoraLucrezia Vitetta –. Secondomolti studiosi, il bacioavrebbe origine proprio dallatrasformazione di questo attomaterno di nutrimento dellaprole. Freud afferma che “ilbacio è, per animali ed esseriumani, portatore di cibo: senon baciamo chi amiamo, alivello simbolico gli togliamoun nutrimento fondamentale,il nutrimento dell’anima.

«Esistono diversi tipi dibacio – continua – a secondoanche delle proprie origini. Ilbacio “alla francese” è ilbacio dell’anima, con labocca aperta e generalmente

prevede il contatto tra lelingue. Questa tipologia, sicu-ramente, è la più diffusa inOccidente. Gli eschimesi,invece, si strofinano il naso. Igiapponesi del Nord si mor-dicchiano, mentre a Bali èabitudine diffusa accostare ivolti, guardarsi intensamentee annusarsi per assaporare ilcalore e il profumo della pelledell’altro. Nell’isola Tro-briand, nell’Oceano Pacifico,prevede un lungo strofi-namento di nasi e bocchesenza baciarsi, ma mordic-chiandosi prima delica-tamente e via via in modo piùenergico, fino a che il labbroinferiore comincia a san-guinare. Poi vi è il bacio fattodi sguardi intensi e di leggerisoffi sulle labbra. Il baciodella farfalla si pratica con gliocchi, “spazzolando” le cigliadel partner. L’effetto è unasensazione di solletico, comequella che si prova quandouna farfalla sbatte le sue ali

sulla pelle. Quello a distanzaè quando si bacia la propriamano e con un soffio simanda il bacio al destinatario.Il succhiotto è un baciotalmente profondo che lasciaun marchio sulla pelle, si ap-poggiano le labbra sulla pellesucchiando profondamente.Quando si bacia, solitamentegli occhi si tengono chiusi,chi non si lascia mai coglieredi sorpresa li tiene aperti, cosìfacendo magari non andràmai incontro a delusioni, maforse non conoscerà mai lavera passione. Questo tipo dipersona, sicuramente, ci devedare un po’ da pensare. Poi viè il “bacio della morte”, che sidava ai condannati; l’ultimobacio è quello dell’ultimavolta. L’uomo o la donna chenon baciano hanno seriproblemi con se stessi, nonriescono ad accettare il loroio, hanno paura della partepiù profonda della loro animaed è molto difficile che

riescano a cambiare». In un sondaggio, si è sta-

bilito che il 63% degli italianiha dichiarato di conservare unricordo vivissimo del primobacio. Il 42% delle donne pre-ferisce baciare il propriopartner, mentre il 47% degliuomini preferisce che sia lacompagna a prendere l’ini-ziativa. Il 5 aprile del 1999 aTel Aviv una coppia israelianasi è baciata per 30 ore e 45minuti, stabilendo il primatodel bacio più lungo delmondo. Un argomento cosìsingolare non poteva che su-scitare curiosità nei presentiche hanno posto tanti interro-gativi alla relatrice. Chi di noinon vorrebbe essere coccolatoda dolci e teneri baci dallapersona che ci fa sognare e cifa battere forte il cuore? Ilbacio è la più bella manife-stazione d’affetto ed a volte ilpreludio all’amore.

Monica Colaianni

L’alchimia della vita: il bacioDi quell’“apostrofo rosa tra le parole t’amo” si è parlato all’interclub tra Rotary Aci Castello, Rotary Ct Sud Est e Rotary Ct

Relatrice della serata è stata Lucrezia Vitetta, medico chirurgo e specialista in psichiatria. Grande la curiosità dei presenti

Gela: bando di concorso in memoria del rotariano Mangione

R. c. DI GELA (CL) – Un altro appuntamento con la scienza e la cultura per il club servicegelese che ogni due anni ricorda la figura del ginecologo che ha seguito migliaia di donne gelesie ha fatto nascere altrettanti bambini, oggi uomini e donne impegnati nel sociale.

La fondazione Rotary Paolo Mangione, club di Gela, Rotary club di Gela, con il patrociniodell’ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Caltanissetta,ha indetto un bando di concorso per onorare la memoria del socio rotariano Paolo Mangione eper promuovere la ricerca e gli studi nel campo dell’ostetricia e ginecologia, della bioetica ed inparticolare nel campo della tutela e del rispetto della vita. La fondazione bandisce un concorsoper l’anno rotariano 2006-07. Il concorso ha per oggetto un lavoro nel campo della medicinagenerale, dell’ostetricia e della ginecologia e bioetica. La partecipazione è riservata a laureati,laureandi, in Medicina e chirurgia e lauree affini e gli specializzandi e specializzati in Ostetriciae ginecologia nell’anno accademico 2001-02.

Al vincitore sarà assegnato un premio di 2.700 euro. Per partecipare al concorso il con-corrente dovrà spedire un lavoro in quattro copie a mezzo posta in plico raccomandato alla se-greteria della fondazione Mangione o presso la segreteria del Rotary, entro il 31 marzo 2007.

È necessario esibire il certificato di laurea ed autocertificazione attestante l’assegnazionedella tesi di laurea. Il tema da sviluppare è “Endometrosi ed infertilità”. I partecipanti sono in-vitati a presentare argomenti di recentissima acquisizione scientifica sul tema proposto. I premisaranno assegnati in occasione di una manifestazione rotariana e le spese di viaggio sono acarico della fondazione.

Asta di beneficenza per acquistare materiale per i disabili

CAPO D’ORLANDO (ME)– Attraverso la vendita di unpallone da basket, il Comunedi Capo d’Orlando ha ac-quistato materiale destinato adanziani e diversamente abili. Isoldi sono stati raccolti graziead un’asta di beneficenza or-ganizzata da un’emittente tele-visiva locale e dalla squadra dibasket paladina, l’Upea Capod’Orlando.

Nel dicembre scorso, infatti,era stato venduto per 1.800euro un pallone da basket, au-tografato da tutti i giocatoridell’Upea.

La somma è stata con-segnata all’assessore co- munale ai Servizi sociali, Teresa

Restifo, e adesso è stata utilizzataper l’acquisto di una carrozzina pie-ghevole ad autospinta, con accessorie di un rollator quattro ruote concestino. Il materiale acquistato èstato già messo a disposizione di chine avrà bisogno, presso il centroanziani di via Torrente Forno.

Secondo quanto ha dichiarato l’as-sessore Restifo, «Queste cose ser-viranno anche per dare la possibilitàa chi ha problemi legati alla deambu-lazione, di poter fruire del centro e dipartecipare a tutte le attività che quisono organizzate. Il resto dei soldiraccolti grazie alla generosità dellapersone saranno utilizzati per daresollievo ad alcune persone e adiverse famiglie che manifestanobisogni particolari».

Barbara Conti

Vaccini, Italia capofila del progetto “Amc” in aiuto dei Paesi più poveri

Salvare milioni di vite neiPaesi più poveri del mondo fi-nanziando lo sviluppo di unnuovo vaccino contro lo pneu-mococco, batterio respon-sabile della morte di oltre 1milione di bambini ogni anno.È questo l’obiettivo delprogetto Amc for Vaccines,presentato a Roma presso ilministero dell’Economia edelle Finanze e promosso daun primo gruppo di Paesi do-natori: Italia, Regno Unito,Canada, Norvegia e Russia.

Con un impegno finanziarioper 635 mln di dollari, l’Italiaè il capofila dell’iniziativa checomporterà un investimentocomplessivo per il vaccinocontro il pneumococco pari a 1,5 miliardi di dollari.

Il vaccino contro lo pneumococco che sarà prodotto at-traverso l’Amc sarà di nuova generazione e permetterà dicoprire le più recenti esigenze di protezione immunitaria ri-scontrate nei Paesi meno sviluppati. Il progetto pilota con-sentirà di vaccinare nel tempo fino a circa 70-100 milioni dipersone e già entro il 2030 potrà salvare quasi 5 milioni emezzo di vite.

A lanciare ufficialmente il progetto sono stati, oltre al mi-nistro dell’Economia e delle finanze Tommaso Padoa-Schioppa e al ministro della Salute Livia Turco, anche i rap-presentanti dei governi degli altri paesi che hanno lanciato

l’iniziativa, il presidente dellaBanca mondiale Paul Wol-fowitz e la regina Rania Al-Abdullah di Giordania, di-fensore emerito per i bambinidell’Unicef.

«L’Amc è un approccio as-solutamente innovativo – haspiegato Tommaso Padoa-Schioppa – che coniugastrumenti di mercato e in-tervento pubblico, che aprenuove frontiere al finan-ziamento della lotta contro lapovertà e le malattie en-demiche».

Lo sviluppo dei vaccini peralcune malattie, infatti, è ri-tardato non solo da motiviscientifici, ma anche dalla

carenza di specifici investimenti del settore privato. Grazieall’Amc, i Paesi donatori si impegnano all’acquisto dei nuovivaccini, una volta scoperti e certificati come efficaci da unpanel di esperti, e le imprese sono così motivate ad impegnarsiulteriormente nella ricerca e sviluppo dei vaccini contro le ma-lattie individuate.

Una volta esaurito il sussidio, perché è stato acquistato ilnumero di dosi previsto dall’Amc, le case farmaceutiche si im-pegnano a fornire ai Paesi beneficiari il vaccino ad un prezzoprossimo al costo marginale, in modo che le campagne di im-munizzazione possano continuare con costi abbordabili ancheper i Paesi più poveri.

L. c. CATANIA STESICO-RO CENTRUM (CT) – Il fe-nomeno del randagismo inquesti ultimi anni si è accen-tuato sempre di più e le istitu-zioni stanno cercando di farvifronte. Il Lions club CataniaStesicoro Centrum, presiedutoda Giuseppe Santangelo, hadedicato una serata per analiz-zare tale problema. RelatoriPier Paolo Niutta, della facol-tà di Medicina veterinaria del-l’Università di Messina, cheha trattato il problema se “Glianimali rappresentano un ri-schio per l’uomo”; SantoCristarella, della facoltà diMedicina veterinaria del-l’Università di Messina, hatrattato il tema del “controllodelle nascite della popolazio-ne canina”; Francesco Puglie-si, direttore del Servizio diigiene urbana veterinaria del-l’Asl 3 di Catania; StefanoLuigi Argiolas, medico veteri-nario responsabile dell’unitàdi soccorso servizio 118 diRoma, che ha parlato del mo-dello attuato nella città di Ro-ma. Inoltre, sono intervenuti,per dare un indirizzo di saluto,il deputato regionale SalvoPogliese, il direttore servizioveterinario dell’Asl 3 di Cata-nia Antonino Salina e l’asses-sore ai Servizi sociali del Co-mune di Catania, GiuseppeZappalà. Moderatore MauroMazzari, medico veterinario.

«Gli argomenti trattati inquesto meeting – dice il presi-dente Giuseppe Santangelo –sono fortemente sollecitatidall’evoluzione sociale e cul-turale del nostro Paese. Lasensibilità dell’opinione pub-blica include ormai un rappor-to di stretta convivenza conl’animale, considerato mem-

bro della famiglia. Anche glianimali non conviventi deb-bono essere considerati meri-tevoli, non solo di protezione,ma anche di diritto alla vita incondizioni di benessere.

«Come tutte le relazioni –continua il presidente – peròanche quella con l’animale èesposta a tradimenti ed abban-doni. Nei canili, sempre piùaffollati, si osservano condi-zioni di vita, di rapporto, digestione, di alimentazione e diigiene inaccettabili. Per caren-ze organizzative sono purtrop-po incomplete anche le infor-mazioni epidemiologichesulla popolazione canina. Og-gi possiamo osservare unacrescente offerta di assistenzae di cura medico-veterinariaspecialistica, ma la ricerca èin ritardo nell’affrontare leproblematiche che riguardanol’invecchiamento e la segre-gazione animale.

«Per far fronte alle nascitedella popolazione canina –spiega Santo Cristarella – lemetodiche più comuni di ste-rilizzazione sono di due tipi,quella farmacologia e quellachirurgica, la prima ha un’in-vasività minore rispetto aquella chirurgica, anche se visono delle tecniche mini inva-sive. Le tecniche farmacologi-che, però, raramente possonoessere applicate sui cani ran-dagi, perché richiedono un ci-clo di terapie alle quali l’ani-male deve essere sottopostoed, inoltre, è importante cono-scere l’attività periodica delsoggetto e intervenire nel giu-sto periodo, perché altrimentil’animale rischierebbe di in-correre a delle neoplasie. Neicani randagi, quindi, preferia-mo agire con la chirurgia mi-

ni invasiva, vale a dire con unsemplice intervento di endo-scopia o laparoscopia. Nellafemmina agiamo a livello disalpinge e nel maschio a livel-lo del deferente e del funicolo,effettuando una bruciatura cheneutralizza la fuoriuscita dinemasperma e il concepimen-to. Però si è constatato che,pur effettuando questa chirur-gia meno invasiva, l’animalepuò andare incontro a deter-minate patologie per la man-canza di alcuni ormoni, così siè pensato di ricorrere al-l’esportazione delle gonadi.Nel canile municipale di Mes-sina, ad esempio, nell’arco didue anni il numero delle na-scite si è ridotto notevolmentegrazie appunto alla sterilizza-zione».

«È piuttosto scontato chegli animali possono rappre-sentare un rischio per l’uomo– dice Paolo Niutta – la cosaimportante è conoscere qualipossono essere i patogeni edin particolare quelli che colpi-scono sia gli animali che gliuomini, in modo tale che cisia un controllo attento suquelle che sono i potenzialiaspetti di trasmissione di ma-lattie da parte di questi anima-li randagi all’uomo. Oltre a te-nere sotto controllo le nascite,è necessario controllare inmaniera costante anche i co-siddetti cani di quartiere, inmodo tale da prevenire le ma-lattie che possono essere tra-smesse all’uomo. Il controllodei cani randagi spetta alle Aslcon le quali collaborano ancheassociazioni di volontariato el’Università stessa per ridurrei rischi, soprattutto prevenen-doli».

«L’Asl 3 di Catania – diceTonino Salina, direttore servi-zio veterinario Asl 3 – ha isti-tuito un servizio con veterina-ri specializzati e con struttureadeguate alla lotta al randagi-smo. Quello che occorre è unaprogrammazione seria, un im-pianto di prevenzione fatto datutti gli enti preposti ed unacollaborazione che può porta-re alla soluzione di questoproblema oramai divenuto an-noso».

«L’Asl può agire solo sudue fronti – ci spiega il diret-tore del Servizio di igiene ur-bana, veterinario dell’Asl 3 diCatania, Francesco Pugliesi –vale a dire l’educazione nellescuole, per cercare di infor-mare gli insegnanti di tuttequelle che sono le problemati-che dell’animalismo; la steri-lizzazione – ed in merito aciò, nella città di Catania ci ri-scontrano maggiori problemi,soprattutto a causa dei costidei canili che aggravano que-sto tipo di attività, infatti il ca-ne che viene operato e steriliz-zato gratuitamente dall’Asldeve rimanere per circa unmese in un canile a spese delComune alle quali questo nonpuò fare fronte. L’anagrafe ca-nina a Catania è ben organiz-zata, per cui riusciamo a rin-tracciare con facilità i cani chesi perdono e grazie ad un mi-crocip elettronico possiamodenunciare le persone che ab-bandonano i propri animali. Isindaci di tutte le città devonocapire che il randagismo è di-ventato un problema sociale esanitario».

M.C.

Tema affrontato dal Lions club Ct Stesicoro Centrum con esperti nel settore

Randagismo, problema annoso

Con il Patrocinio del Comune di Regalbuto

1° CONVEGNO AREA TERRE DI CERERE Turismo … come, dove, quando

Regalbuto – Domenica 25 Febbraio 2007

Coordinamento organizzativo Programma Francesco Paolo Orlando Teatro aurora Assistente del Governatore ore 9.30 registrazione onore alle bandiere preghiera del rotariano Presidenti saluti Sergio Lilla Relatori Rotary club Enna Mariano Bruno Armando Glorioso Sindaco di Lipari – Isole Eolie Rotary club Nicosia Enza Cilia Salvatore Bevilacqua Soprintendente BB.CC.AA di Ragusa Rotary club Piazza Armerina Giovanni Arcidiacono Santo La Bruna Scrittore del turismo - Catania Rotary club Regalbuto Silvana Raffaele Professore titolare Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Catania Conclusioni Programma alternativo per i/le consorti On. Salvatore Misuraca Assessore Turismo e Territorio Passeggiata nel centro storico con visita Regione Siciliana dei principali monumenti della Città Ristorante Miralago ore 13.30 colazione di lavoro Comunicare, per favore, la presenza a : Vito Felici 0935 77711 - 338 7560148

Vito La Bruna 0935 71316 - 339 1914949

Colazione di lavoro Euro 20.00 p. p.

ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 Sicilia e Malta

Anno Rotariano 2006-2007 Governatore Alfred Mangion

Area Terre di Cerere

Straordinario viaggio a

LOURDES Montecatini Terme - Principato di Monaco

Montecarlo - Costa Azzurra - Cannes - Carcassone Betharram - Nimes - Sanremo - Lucca - Salerno

da sabato 31 marzo 2007 a domenica 8 aprile 2007

Coordinamento organizzativo Francesco Paolo Orlando Assistente del Governatore tel - 335 6121925 email: [email protected]

Quota di partecipazione Euro 800.00 p.p. Collaborazione più Euro 50.00 per assicurazione ed iscrizione Lucia Giunta Tutto compreso escluso extra, ingressi, mance Delegato Rotary Foundation tel - 0935 682015 328 8603608 Prenotazioni entro il 4 Marzo 2007 Patrocinio ad esaurimento posti in pullman C.A.S.A. Centro Armerino Studi Amministrativi Cultura e turismo –Piazza Armerina tel - fax 0935 682450 Euro 100.00 alla prenotazione

ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 Sicilia e Malta

Anno Rotariano 2006-2007 Governatore Alfred Mangion

AREA TERRE DI CERERE

Da sx: Passanisi, La Mantia, Vitetta (mc)

Da sx: Argiolas, Puglisi, Aresco, Sciuto, Santangelo, Cristarella, Niutta, Mazzari (mc)

16 TTeerrzzoo sseettttoorree QQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 3 Ottobre 2006 - N. 178

R.c. ACICASTELLO –Durante un incontro orga-nizzato dal Rotary Acica-stello, presieduto da Igor LaMantia, il socio AntonelloMancuso, veterinario dell’Asl3 di Catania ha raccontato lasua meravigliosa esperienzain Perù. Mancuso, infatti, hapreso parte al progetto delgrande recordman-scienziatoAngelo d’Arrigo, portatoavanti dalla moglie Laura, perla reintroduzione dei Condornel loro habitat naturale. Allaserata rotariana ha preso parteanche la moglie di D’Arrigo.

Il progetto “Wings ofcondor” è stato sponsorizzatodall’Asl 3 di Catania.

Presente all’incontro il Di-rettore Generale dell’AziendaSanitaria Locale, AntonioScavone, «Ringrazio il pre-sidente ed i soci del RotaryAci Castello – dice AntonioScavone- per avere invitatome in rappresentanza dell’Asle uno dei nostri veterinari araccontare questa bellissimainiziativa che ha permesso diportare a compimento ilgrande progetto di AngeloD’Arrigo. L’Asl, inoltre, hadedicato a questo grande per-sonaggio un centro di raccoltadi fauna situata nel settore ve-terinario dell’Azienda sa-nitaria locale di Catania».

«Angelo D’Arrigo – sot-tolinea il direttore generale - èconosciuto da molti, so-prattutto, per la spettacolaritàdelle sue azioni; certamente lesue imprese hanno richiamatol’attenzione del mondo intero,quest’uomo è riuscito a rea-lizzare il progetto diLeonardo da Vinci, infatti, ildeltaplano di fatto era un’in-tuizione di Leonardo e rea-lizzato a distanza di cin-quecento anni da D’Arrigo.Con questo strumento, cheoggi si trova esposto alMuseo delle scienze diTorino, D’Arrigo ha superatol’Everest, è diventato un“uomo volatile” che ha saputosorvolato le vette più alte delmondo. Oggi abbiamo portato

a compimento uno dei suoiprogetti, nato solamente amaggio dell’anno scorso,D’Arrigo aveva portato aCatania due piccoli esemplaridi Condor che aveva raccoltonel centro di riproduzione aVienna, per insegnarli avolare e poi riportarli nel lorohabitat naturale, in Perù, sulleAnde. Grazie a lui abbiamoappreso come un uomo abbiainsegnato a due volatili avolare in maniera cosìperfetta. Questi due volatilisono stati presi in cura dainostri veterinari e sono statiprotetti, soprattutto, nelperiodo in cui in Italia c’èstato il rischio dell’influenzaaviaria».

«Tengo a precisare –continua Scavone – che il pe-ricolo di questa epidemia èstato rilevato proprio dai vete-rinari dell’Asl 3, che ritenevache anche l’Italia fosse arischio di epidemia, in par-ticolar modo il cuore del Me-diterraneo, cioè la costaionica e tirrenica della Sicilia.Il ministero, invece, ritenevache i flussi migratori fosserolontane dalle coste dellaSicilia. Abbiamo sostenuto anostre spese e con grande sa-crificio dei nostri veterinari, ilmonitoraggio degli animali».

Antonello Mancuso ha ac-cettato di far parte dell’equipeche ha portare avanti il

suo deltaplano), in cabina conil gruppo che li assistiva,chiuse in apposite gabbie.

«Quando siamo arrivati –spiega Antonello Mancuso –abbiamo avuto serie difficoltàperché il nostro territorio erastato colpito dall’influenzaaviaria, per cui la gente delluogo aveva paura che sipotesse diffondereun’epidemia. Nonostantedalle cartelle cliniche di Incae Maya risultassero sani, ilSenasa, il Servizio di sanitànazionale che fa capo al mi-nistero dell’Agricoltura, li hamessi in quarantena».

«Inoltre – continuaMancuso – ignorando le certi-ficazioni sanitarie europee,sono state richieste analisi alsangue per malattie giàpresenti nel territorio,un’inutile stress ed anche unpericolo per i due condor.Fare un prelievo da un’ala diun condor è pericoloso perchési rischia di fargli male. Perevitare ciò si poteva fare untampone cloacale, cosa chegià era stata fatta a Catania,ma i responsabili del luogonon hanno sentito ragioni enon hanno preso in conside-razione le certificazioni cheavevamo presentato. Hannopreteso di eseguire un’analisial sangue ai due animali, nonriuscendoci infine hannodeciso di fare un tamponecloacale che poi è scomparsomisteriosamente. Ciò di-mostra che la loro era solo

una presa di posizione». Il campo base era situato

nella zona del Machu Picchue la località dell’Urubamba,che si trova a 70 chilometri daCuzco, era la zona scelta daAngelo D’Arrigo da ripo-polare, perché la pressioneambientale sta spingendo lecoppie di condor ad allon-tanarsi da questi posti. A Pac-carictambo la FondazioneAngelo d’Arrigo sta co-struendo un centro di acco-glienza per i bambini piccoli.Le donne lavorano tutto ilgiorno nei campi e portanocon sè i bambini che sonoquindi sottoposti alle in-temperie e non accuditi comesi dovrebbe.

«Dopo tutte queste vicissi-tudini, - continua AntonelloMancuso - finalmente, glispecialisti veterinari delluogo, insieme al direttore delSenasa di Cuzco, hanno co-municato a Lima la loroopinione favorevole alla libe-razione. Con il professoreCalderon, dell’Università diCuzco, si pensava di costruireun centro di riproduzione inloco».Oggi Inca e Maya sonoliberi e volano nella meravi-gliosa vallata dove AngeloD’Arrigo li aveva imma-ginati. Il racconto di questaavventura di AntonelloMancuso è stato correlato dabellissime immagini fatte sulluogo.

Monica Colaianni

progetto di D’Arrigo. Questoprogetto, voluto dalla mogliedi D’Arrigo, non solo ha con-sentito di liberare i due vo-latili nel loro habitat naturale,ma anche di richiamare, sullavoro fatto a Catania, l’at-tenzione dell’Università SanAntonio di Cuzco, infatti, iperuviani hanno chiesto diportare avanti gli studi che ri-guardano i condor.

Il team, al quale ha presoparte anche la mogli diAngelo D’Arrigo, LauraMancuso, è partito dall’Ae-roporto Fontanarossa diCatania con un volo Alitalia.La compagnia di bandiera hapermesso di portare Inca eMaya (così si chiamano i duecondor che D’Arrigo avevaallevato insegnando loro avolare protetti dalle ali del

Reinserire i condor nel loro habitatUn progetto denominato “Wings of condor” portato avanti dalla moglie del recordman-scienziato Angelo D’Arrigo

Il Rotary di Acicastello ha organizzato un incontro, presente anche l’Asl 3 di Catania, sponsor dell’iniziativa

Cuzco, uno dei più interessanti siti dell’America meridionale

Cuzco ( “l’ombelico” in lingua chuecha ). Circondata da alte montagne e dominante una splendida valle fu lacapitale dell’antico impero Inca. Voluta dall’imperatore Manco Capac nel XII secolo. Nel corso dei secoli siabbellì dell’opera di altri grandi imperatori, tra i quali Pachacutec, che conquistò tutta la regione fino al lago Ti-ticaca al Sud e fino alle foreste dell’Amazzonia ad Est. Fu quest’ultimo a dotare la città di una pianta a scacchieraancora in parte rintracciabile oggi. Gli spagnoli al seguito di Pizarro raggiunsero la città nel 1533, dopo aversconfitto in battaglia l’imperatore Atahualpa a Cajamarca. Non trovando alcuna resistenza saccheggiarono e di-strussero la città in poco tempo. L’ultimo imperatore Inca Tupac Amaru, cercò di riorganizzare la resistenza ma fugiustiziato nel 1572.Oggi la città si compone essenzialmente di una architettura moderna, con solo alcune traccedell’antica struttura urbana Inca; il paesaggio mozzafiato e la salubre aria la rendono uno dei posti più suggestivial mondo.

M.C.

Chi era Angelo D’Arrigo

Angelo D’Arrigo è stato il primo ad attraversare il Sahara in deltamotore e in deltaplano e,sempre in veste di deltaplanista, è stato il primo sorvolare l’Everest, ad attraversare la Siberia ele Ande. Nel 2002 si alzò il volo con il suo del-taplano dal Circolo Polare Artico e, seguito da unostormo di gru siberiane, insegnò loro la rotta mi-gratoria che le portò lungo 5.500 chilometri fino inMedio Oriente, sopra l’Iran.

D'Arrigo era l'uomo che volava a passo di condor,dai rapaci aveva imparato qualcosa di vitale, conloro ha vissuto, con loro ha imparato a volare e leaquile che gli sono volate accanto fin sopral’Everest e le gru lo avevano seguito in volo dalCircolo Polare Artico fino al Mar Caspio, forse,anche loro hanno imparato qualcosa da lui.

Grande estimatore e studioso di Leonardo DaVinci, D’Arrigo ha studiato per anni il volo deigrandi rapaci,fino a realizzare una Piuma legge-rissima identica nella struttura a quella contenutanel Codice Madrid I, che, grazie ai nuovi materialiha conservato la robustezza necessaria al volo, ar-rivando pero a pesare solo un quarto del prototipocinquecentesco dimostrando l'esattezza delle in-tuizioni aerodinamiche di Leonardo.

E proprio lui che aveva sorvolato le vette più alte con il suo deltaplano, muore in un tragico in-cidente il 26 marzo 2006 a soli 45 anni, a Comiso su un ultraleggero precipitato durante una di-mostrazione poco dopo il decollo e dopo aver firmato gli ultimi autografi. L'aereo è precipitatoda una altezza di circa 200 metri.

M.C.

Realizzato un caseificio in Bosnia, grazie all’associazione “Luciano Lama”

ENNA – La Bosnia Herzegovina vede la realizzazione di un caseificio grazie all’associazione di volontariato “Luciano Lama” diEnna che si è fatta promotrice di una campagna di solidarietà a favore della popolazione bosniaca. Un percorso iniziato quattro anni fache adesso vede finalmente i suoi frutti lo scorso 19 settembre con il taglio ufficiale del nastro all’apertura della struttura. L’iniziativaumanitaria ha visto la collaborazione della Regione siciliana che ha contribuito stanziando una somma pari a 45 mila euro, della Pro-vincia Regionale di Ragusa che con un aiuto economico di 25 mila euro ha reso possibile l’acquisto delle prime attrezzature. “Il con-tributo della Regione siciliana - dichiara il presidente dell’Associazione “Luciano Lama”, Giuseppe Castellano – viene concesso per unprogetto specifico volto alla cooperazione decentrata allo sviluppo internazionale” . “A questo si deve aggiungere – continua il Pre-sidente dell’associazione “Luciano Lama” – il grosso sforzo fatto dal Comune di Vicegrad. Tutti hanno dato un apporto per la co-struzione del più grande caseificio di tutta la Bosnia Herzegovina”.

Il caseificio è posto nella città di Vicegrad della Repubblica Serba è costituita da una struttura avente una capacità di lavorazione di10 mila litri di latte al giorno e di 27 tonnellate di formaggio al mese. La produzione è iniziata alla vigilia dell’inaugurazione, il 18 set-tembre. «Notevole l’impegno e il contributo – dichiara Giuseppe Castellano – dell’esercito italiano , il cui intervento e la presenza attivanel territorio hanno permesso di poter realizzare i lavori con tranquillità».

Anche il mondo imprenditoriale ha partecipato all’iniziativa benefica. Tra questi l’imprenditore ennese, Giovanni Nicoletti. Impren-ditori, esperti e tecnici in materia casearia, stanno programmando la seconda fase del progetto. Un programma di commercializ-zazione dei prodotti con l’Italia e soprattutto con la regione Sicilia.

Quaranta lavoratori in maniera stabile saranno occupati all’interno della struttura. A questi occorre aggiungere l’indotto ed un cen-tinaio di piccole aziende agricole che allo stato attuale sono costretti a disperdere il latte prodotto di ottima qualità , e che in tal modopotrebbero convogliare nella struttura casearia ,che nella zona è l’unica.

Tante le autorità che sono intervenute all’inaugurazione. Tra questi il Vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Monsignore MichelePennini, il metropolita ortodosso Nikolaj, e l’Iman musulmano Kadric. Hanno partecipato , inoltre, i rappresentanti della Regione si-ciliana , del Ministero del Lavoro e degli Affari Esteri italiani, ed in rappresentanza dello stato Italiano, il comandante generale del con-tingente militare italiano in Bosnia , colonnello Giovannini. Presenti i rappresentanti sindacali tra cui il segretario regionale della FlaiCgil siciliana, Cesare Lo Balbo ed alcuni imprenditori siciliani del settore caseario. «Un risultato importante – dichiara il presidente del-l’associazione regionale “Lucino Lama “ di Enna , Giuseppe Castellano – quello ottenuto dall’associazione che da oltre dieci anni operain attività di volontariato rivolta soprattutto ai bambini in questo Stato balcanico che vive una forte crisi.Con l’inaugurazione del ca-seificio – commenta Castellano abbiamo chiuso una prima parte del nostro programma ridando una prospettiva di lavoro a tante fa-miglie. Ma adesso però resta la parte più difficile. Quella fase volta alla commercializzazione del loro prodotto». A tal proposito sono inatto delle indagini di mercato e progetti di marketing per la penetrazione dei loro prodotti nei mercati italiani e nello specifico in quellisiciliani.

S’intensificano i rapporti tra Paesi Esteri come la Bosnia e l’Italia nello specifico la Sicilia. Un ponte culturale ed economico afavore dello cooperazione tra stati di culture ed istituzioni differenti. In tale direzione va collocata l’azione della delegazione che nelcorso della sua permanenza in Bosnia ha avuto modo di mettere in campo degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali. In-contri volti ad incrementare la cooperazione e la collaborazione.

La delegazione visita, inoltre , il museo della memoria Sbrenica cittadina tristemente famosa per le tragiche scene di guerra civilenegli anni ’90. Ritorna alla memoria un tragico passato che non si può non dimenticare.

Prossima iniziativa promossa dall’Associazione “Luciano Lama” sarà quella finalizzata all’organizzazione dell’accoglienza nataliziadei bambini bosniaci, giunta ormai alla ventottesima edizione, che si terrà a cavallo tra i mesi di dicembre e gennaio.

Marilisa Cannarozzo

Cioccolato artigianale in piazza per aiutare “Telefono Azzurro”

Il 7 e l’8 ottobre, in collaborazione con Eurochocolate, sa-ranno distribuite 140 mila tavolette di cioccolato nelle prin-cipali piazze italiane. I bambini e le loro famiglie troverannoil cioccolato artigianale, al latte e fondente, prodotto dall'An-tica Dolciaria Perugina, azienda di produzione artigianale dicioccolato di qualità, in una confezione di cartone a forma dipiccola casa, decorata con disegni che richiamano i dirittidell'infanzia. La casetta, oltre a contenere due tavolette da100 gr. l’una, racchiude un semplice e divertente percorso lu-dico sul tema dei principi della Convenzione Onu del 1989.

Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazionedi nuovi Centri Polivalenti di Telefono Azzurro e all’amplia-mento di quelli esistenti.

L’Associazione intende infatti implementare il centro Poli-valente di Palermo e aprire nuovi centri a Firenze e Napoli.

Grazie ai fondi raccolti verranno infatti decentrate le rispo-ste e le consulenze per un migliore intervento di rete; apertenuove ludoteche e nidi nelle carceri, creati sportelli di ascol-to e attivati laboratori didattici nelle scuole.

La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi all'inse-gna del cacao prosegue, dal 14 al 22 ottobre, con Eurocho-colate, dove Telefono Azzurro sarà presente con uno stand.E, nella stagione invernale, si trasferisce sui campi da scicoinvolgendo note stazioni turistiche e scuole.

L.C. CATANIA AGATA –Il Lions club Catania Agata il29 settembre 2006 ha festeg-giato la sua prima CharterNight.

Durante la cerimonia sonostati presentati due nuovi soci,Antonino D’Agostino con lamoglie Pinella e GiovanniLombardo con la moglie Ro-sanna.

«Questa sera – sottolinea ilpresidente Giusi Bua – nonsolo festeggiamo la nostra pri-ma Charter, ma diamo inizioalle attività del club per il se-condo anno sociale, abbiamogià pronto il programma delleattività da svolgere durantel’anno. Tra le tante ne citodue: la prima sarà la chiusuradel service che abbiamo ini-ziato lo scorso anno in colla-borazione con il Comune diCatania e l’Unione italianaciechi, per la prevenzione del-la cecità previa visita mediaed oculistica ai bambini delleprime e seconde classi di tuttele scuole della città. Conse-gneremo venti paia di occhia-li ai bambini che ne hanno bi-sogno; la seconda è lagiornata mondiale per la pre-venzione della malattia del re-ne che si svolgerà a Catanianel mese di marzo. Noi comesoci lions vorremmo essere didisponibili ad aiutare il prossi-mo, a costruire un futuro mi-gliore, essere utili alla nostracomunità con il lavoro e l’im-pegno e rappresentare degna-mente l’organizzazione deilions».

«Anche quest’anno – conti-nua il presidente - abbiamodeciso all’unanimità di devol-vere in beneficenza la sommadi denaro destinate a all’ac-quisto di targhe da consegnarea ricordo della serata alle va-rie autorità lionistiche ».

Il club lions Catania Agata -dice Alfio Maccarrone, dele-gato di zona – anche se soloda un anno è entrato a fareparte del firmamento dei clubcon la guida del suo presiden-te Giusi Bua, ha raggiuntobrillanti traguardi sionistici intutte le attività portate avantiper consolidare la presenzasionistica nel territorio e nelcampo della formazione. Vivocon emozione questo momen-to in quanto, un anno fa, come

presidente del club sponsorCatania Est, ho partecipato al-la cerimonia di consegna alCatania Agata della Charterda parte del Governatore Raf-faele Tommasini. Oggi comedelegato della zona undici,nominato dal GovernatoreFrancesco Salmè, inizio que-sta nuovo esperienza lionisti-ca. Sono certo che durantequesto nuovo anno sociale ilclub Catania Agata continueràla sua attività e raggiungerànuovi e brillanti traguardi.Noi lions, rifacendoci al mes-saggio del presidente interna-zionale Ross, dobbiamo cer-care di crescere nel percorsodi relazione con la comunitàin cui ci troviamo, dobbiamorivitalizzarci per recuperareenergie da dedicare non soloai soci, ma anche agli uominied alle donne che hanno biso-gno di una comunità rinnova-ta. Cerchiamo di passare daun lionismo parlato ad unovissuto, inoltre è necessarioallargare l’informazione versol’esterno, in quanto il lioni-smo va promosso fuori del-l’associazione attività di ser-vizio d’alto spessore sociale edi lunga durata che aumenti ilnumero delle persone coinvol-te nelle attività».

«Oggi ci ritroviamo qui afesteggiare l’anniversario del

lions club Catania Agata – di-ce il Governatore SalvatoreGiacona – Generalmente per inuovi club il primo anno rap-presenta un periodo di rodag-gio. Il Catania Agata non haavuto tale periodo quasi stati-co, perché il nucleo portantedel club è costituito da lions diprovata esperienza, d’apparte-nenza a famiglie che da sem-pre si respirava aria sionistica.Ha iniziato le attività sin dallasua nascita integrandosi per-fettamente con gli altri club ecostituendo una realtà nel fir-mamento lionistico catanese».

«La presenza dei vertici delDistretto – conclude Giacona– rappresenta la testimonianzaevidente dell’attenzione chel’Associazione ripone neiconfronti di questo club. Unapresenza voluta proprio peraffermare che il lionismo con-ta molto sull’entusiasmo, sul-la voglia di servire, la gioia difare qualcosa per gli altri daparte dei loro club. Io esorto isoci del Catania Agata a pro-seguire la strada che hanno in-trapreso, andando avanti conarmonia e con amicizia com’èstato fatto fino ad ora».

A concludere la serata è sta-to il Governatore FrancescoSalmè, «Noi dobbiamo tantoai club del distretto – sottoli-nea Salmè – per la dedizione

dei suoi soci ed di colore cheli guidano. Impegno sociale esolidarietà, questo è il miomotto, due parole che sonoimportanti per un lions. Sonoovvie ma a volte devono esse-re ricordate, devono diventareparte integrante del nostro Io edel nostro essere lions. Noiabbiamo bisogno d’impegnosociale e di solidarietà ora piùche mai».

«Qualche giorno fa parlava-mo di crisi del lionismo – con-tinua Salmè – in realtà non so-no in crisi i valori dellionismo e quello che espri-me, ma in crisi siamo noi edora dobbiamo uscirne. Noipercorriamo una strada che èdiventata piena d’ostacoli, oradobbiamo ripararla e per fareciò occorre l’aiuto e la solida-rietà di tutti i lions del distret-to».

«Abbiamo grossi traguardida creare e poi da raggiungeree per fare ciò bisogna ascolta-re gli scopi del lionismo ed es-sere attivi», conclude Salmè.

A conclusione degli inter-venti il presidente Giusi Buaha consegnato gli stendardidel club agli intervenuti.

M.C.

Una cerimonia per festeggiare il primo anno di attività e iniziare il nuovo

1a Charter Night per Ct Agata

Da sinistra: Mancuso - La Mantia - Scavone

Da sinistra: Maccarrone, Salmè, Bua, Di Salvo, Giacona

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaGiovedì 5 Aprile 2007 - N. 065

CATANIA – «Viaggiare aitempi di Internet: trasporti eferrovie in un’economiamoderna», questo il tema cheè stato affrontato in un in-terclub del Rotary, al qualehanno preso parte il club diAci Castello, presieduto daIgor La Mantia, ed il club diPaternò Alto Simeto, pre-sieduto da Saro Valenti.

Relatore della serata il pre-sidente delle Ferrovie delloStato, Innocenzo Cipolletta.

«Il progresso tecnologico –dice Cipolletta – ha sempli-ficato molti dei processi chequotidianamente svolgiamodurante il giorno. Al giornod’oggi, sicuramente, graziealla tecnologia moderna, itempi impiegati nei viaggi sisono ridotti, tempo fa ancheper percorrere brevi tratti siimpiegavano diverse ore perarrivare a destinazione.Viaggiare è anche un processodi informazione, infatti ci sisposta per affari, per co-noscere, per scambiare idee enoi stessi, spostandoci, rap-presentiamo dei mezzi di in-formazione. Oggi si è coniatauna nuova parola, vale a direl’infomobilità, dove il sistemadi mobilità e l’informazionerappresentano i due poli in cuisi sviluppa il viaggiare stesso.La domanda di mobilitàcresce in maniera consistente,per cui è necessario dare dellerisposte. In termini di mezzi edi infrastrutture e, quindi, perfare ciò, vi è la necessità dicapire bene quali siano i flussidi spostamento delle persone.Sappiamo, però, che occorredel tempo per organizzare leinfrastrutture e quindi bisognaprevedere quali saranno iprocessi di spostamento;nasce la necessità, quindi, diun processo di informazioneper capire quali siano ibisogni delle persone, qual èla loro domanda, per poi orga-nizzare i sistemi di mobilità e

le infrastrutture adeguate asoddisfare la domanda. L’in-fomobilità è un aspetto relati-vamente banale, ma è unsistema che sta occupandogran parte della tecnologia.Un tempo, per sapere qualifossero gli spostamenti dellepersone si ricorreva ai cen-simenti, mediante la compi-lazione di apposite schede.Ora il sistema è molto piùveloce, perché ognuno di noiè identificato tramite ilsistema di telecomunicazione;ad esempio a Roma è statacostruita una mappa deglispostamenti, grazie al rile-vamento degli operatori DItelefonia mobile che hannofornito le strisciate dei te-lefoni cellulari.

«Le Ferrovie dello Stato –continua Cipolletta – hannomesso in funzione un sistemadi rilevamento che deriva datutte le pratiche che sono statefatte. Oggi, ad esempio, siviaggia senza biglietto, bastaavere un semplice codice cheil controllore inserisce in unpalmare collegato col sistemacentrale per verificare la pre-notazione. Oggi il 10 percento dei biglietti è prenotatotramite Internet ed un altro 10per cento tramite le colonninepresenti nelle stazioni ferro-viarie, evitando così le lunghefile agli sportelli. A partire dalmese di giugno, questosistema sarà esteso anche aitreni regionali, anzi, nel bi-glietto che si potrà stampareda casa, tramite Internet, saràinserito un codice a barre che,una volta sul treno, verrà ri-levato dal controllore tramiteuna semplice penna.

Anche le stazioni ferro-viarie si stanno trasformando,infatti ormai sono diventatedei veri e propri centri com-merciali. Un’altra inno-vazione è il “Sistema cercatreno”: tramite il colle-gamento web, scrivendo il

numero del treno o il luogo dipartenza e la destinazione nelsito delle Fs, si può sapere seil treno è partito in orario,l’orario di arrivo, se porteràritardo e dove si trova in quelpreciso momento. Questesono solo alcune delle inno-vazioni apportate dalleFerrovie dello Stato, ma ve nesono anche molte altre chenon sono visibili al cittadini,ma che servono a dare unservizio migliore».

«Il sistema d’alta velocità –continua – che partirà dal Sudal Nord e da Est ad Ovest,sarà una linea totalmentediversa da quelle normali,perché non si incrocia conaltre linee. L’alta velocità nonsolo consentirà di accorciare itempi degli spostamenti, maconsentirà di liberare comple-tamente le grandi città metro-politane dalle sedi dei binari.Il treno diagnostico è un’altradelle novità dei nostri tempi.Esso fa la diagnosi delsistema ferroviario cam-minando a 200 all’ora, inquesto modo si può inter-

venire prima che si verifichiun guasto».

Alla fine della relazione diCipolletta, si è aperto un vivodibattito, concentrato, so-prattutto, sulle problematichedel collegamento ferroviariodella nostra Isola.

«Un progetto in cantiereche deve essere finanziato–dice Cipolletta – è, adesempio, la linea velocizzataMessina-Catania, ovviamentegli interventi da fare sonomolti, visto che la rete ferro-viaria risale all’800/primi del900; occorre, però, fare delle

scelte ed individuare gli in-terventi significativi. Taliscelte devono essere fattedalla Regione che deve de-cidere le priorità. È miaopinione che bisogna farefunzionare, soprattutto, le vieche sono realmente ne-cessarie, perché bisogna tenerpresente che si devono faredegli investimenti abbastanzaonerosi e quindi bisogna im-pegnarli nel migliore deimodi e più funzionali alleesigenze della comunità».

Monica Colaianni

Viaggiare in treno ai tempi di InternetTrasporti e ferrovie in un’economia moderna: oggi si è coniata una nuova parola, vale a dire l’infomobilità

dove il sistema di mobilità e l’informazione rappresentano i due poli in cui si sviluppa il viaggiare stesso

Pasqua: Adusbef e Federconsumatori, “Rischio rincari”

«Se, secondo le stime di Federalberghi, per l’imminente ponte pasquale si prevede un calo dituristi in Italia, ma anche una crescita del fatturato del settore, ciò significa che verranno praticatiprezzi molto pi alti del tasso d’inflazione». A lanciare l’accusa sono Adusbef e Federconsumatori,che evidenziano gli aumenti senza freni degli alberghi italiani, fra i più cari in Europa.

Federalberghi stima infatti che per il weekend di Pasqua saranno 7 milioni gli italiani maggiorenniche pernotteranno almeno un giorno fuori casa (14,8% della popolazione adulta), in leggero calo ri-spetto ai 7,15 milioni del 2005. Tra questi 6 milioni resteranno in Italia (l’85% rispetto all’87% del2006), mentre 1 milione (il 14% rispetto al 12% del 2006), andrà all’estero. Chi sceglie il Belpaeseprivilegerà la vacanza al mare (43% delle preferenze, rispetto al 44% del 2006), seguita dallamontagna al 24% (come nel 2006). Significativa ascesa per le località d’arte maggiori e minori chetoccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8% del 2006. Per chi invece andrà all’estero, il47,6% (rispetto al 59% del 2006) soggiornerà in località di mare, preferendo soprattutto le aree deldollaro. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% della domanda (rispetto al 27,4% del 2006).

“Adusbef e Federconsumatori - dichiarano le due associazioni - nel richiedere ancora una volta alministro del Turismo maggiore attenzione per far rientrare in Italia quei milioni di turisti stranierifuggiti in altri lidi più economici, come Spagna, Grecia, Slovenia, addirittura Sud della Francia, ecc.con incentivi economici, bonus benzina ed autostrade, auspicano che si arresti la corsa sfrenata agliaumenti di alberghi, già tra i più cari d’Europa, e venga inaugurata una politica di ribassi ed offertesui listini, dal 20 al 30%”.

Auguri di Pasqua al Rotary Paternò Alto Simeto

R. c. PATERNÒ ALTO SIMETO (CT) –Nei giorni scorsi, il Rotary Paternò AltoSimeto, presieduto da Saro Valenti, si èriunito per il consueto scambio degliauguri di Pasqua in una piccola cappella diun noto Monastero di Paternò.

«Aspettare tutti insieme il precetto pa-squale in questa piccola cappella – dice ilpresidente Valenti – che invita al racco-glimento ed alla preghiera, è stato, sicu-ramente, il miglior modo di festeggiare laPasqua. Una Pasqua di speranza, di libertà,di solidarietà, di pace, di amicizia, per unpassaggio dalla mediocrità all’impegno,dalla noia alla gioia, dal male al bene,dalla morte alla vita, perché possa sempreprevalere la Resurrezione».

La serata è stata anche occasione di in-signire Salvo Sarpietro, governatore eletto per l’anno 2007-2008, della “Paul Harris”. «Il club hapensato di dare l’onorificenza a Salvo Sarpietro, nostro consocio che grande lustro ha dato al club diPaternò e a tutto il Rotary. “Paul Harris” è la massima onorificenza e mi preme fare presente chequesta è la nona che Salvo Sarpietro riceve». A consegnare la “Paul Harris” è stato l’assistente delgovernatore, Salvatore Bonaventura.

«Ringrazio tutti voi per questa “Paul Harris”, sono particolarmente felice e soddisfatto – dice Sar-pietro – dell’attività svolta dal club, che ha avuto nel Distretto un ruolo di primo ordine. Il nostroRotary è stato in un certo senso particolare, perché ha avuto sempre, anche, l’Inner Wheel ed il Ro-taract. Quest’anno abbiamo un bellissimo motto: “Rotary Shares”, vale a dire il Rotary è condi-visione ed è quello che mi ripropongo di attuare. Durante quest’anno non voglio apportare grandi in-novazioni, ma è mia intenzione lavorare, soprattutto, sul patrimonio che già abbiamo e portare avantii progetti che ci sono in cantiere. Infine, mi preme sottolineare l’importanza della Rotary Foundation,uno “strumento” che considero rilevante per tutti noi».

M.C.

SIRACUSA – “Al Centrodell’attenzione”, ovvero “por-re al centro i bisogni dell’al-tro”: è questo il titolo dell’ini-ziativa presentata nella sala“Costanza Bruno” del Palazzodella Provincia di Siracusa invia Malta.

Il progetto, organizzato dal-l’Avis comunale e dal Parcocommerciale Belvedere diMelilli e patrocinato dallastessa Provincia regionale diSiracusa, dai Comuni di Me-lilli e Siracusa, oltre che daigiornali “Libertà” ed “Il pon-te” e dall’emittente “VideoRegione”, è stato presentatodall’assessore provincialeGiuseppe Galletta; dall’asses-sore alla Pubblica istruzionedel Comune di Siracusa Vin-cenzo Vinciullo; dall’assesso-re alla Pubblica istruzione delComune di Melilli GiovanniDi Battista; da Maurizio Gat-to, presidente dell’Avis comu-nale di Siracusa; da AngeloPirò, direttore dell’Ipermerca-to Auchan; da Gaetano Mau-geri, direttore del Parco com-merciale di Belvedere, e daEmanuela Ponzo, responsabi-le Pubbliche relazioni Avis.

Sarà proprio il Parco commer-ciale Belvedere di Melilli ilteatro dell’iniziativa, sul cuipalco andranno in scena attoricome la promozione della cul-tura, lo sviluppo sostenibile,la gestione oculata delle risor-se, il rispetto per l’ambiente,la partecipazione attiva e poiancora solidarietà, rispetto pergli altri, tutela della Pace e deidiritti umani e benessere col-lettivo.

Questi e tanti altri i “pila-stri”, così definiti dagli addet-ti ai lavori, dell’importanteprogetto di carattere altamen-te sociale che sicuramente de-sterà l’interesse dei cittadini.Si tratta di un vero e propriomega progetto che compren-derà cinque eventi che dure-ranno per il tutto il 2007…una vera maratona di promo-zione sociale. Infatti, da orasino a maggio vi sarà il pre-mio nazionale “La città chevorrei”, un progetto-concorsorivolto ai giovani cittadini na-to per affrontare le grandi ecomplesse questioni della so-stenibilità, della vivibilità edell’ecologia urbane. Nel me-se di aprile, il progetto princi-

pe sarà “A Pasqua ne vedretedelle belle”; si tratta di un’ini-ziativa di solidarietà, ovvia-mente a favore dell’Avis e na-ta per regalare a tutti unaPasqua diversa, all’insegnadella riflessione, creatività eriscoperta della manualità,unite ai valori dell’etica e del-la pace. Tra luglio ed agostoandrà di scena “Di cotte e dicrude: sapori, profumi, parole,musiche… e non solo”, unmodo per offrire ai visitatori ilmeglio della nostra splendida

Sicilia, dall’arte all’enogastro-nomia, dalla musica alla dan-za. Infine, l’autunno regaleràl’iniziativa “Campioni si di-venta”, dove si deve valoriz-zare la competizione sportiva,attraverso una reale “palestradi vita” in grado di trasmette-re valori chiave come l’amici-zia, il rispetto delle regole, lacondivisione di regole e il per-seguimento degli obiettivi co-muni.

Alla presentazione del pro-getto, massiccia la presenza dialcune scuole della Provinciadi Siracusa, tra cui Melilli ePalazzolo Acreide, che hannodato l’adesione anche per lapartecipazione alle iniziativeche divertiranno i ragazzi ditutte le età. Manifestazioneche nella sua complessità ènata per trovare i fondi perl’acquisto da parte dell’Aviscomunale di Siracusa di unanuova autoemoteca (unità diraccolta mobile del sangue),ma nello stesso tempo è statadata una forte impronta capa-ce di conquistare tutti e sensi-bilizzare grandi e piccoli suitemi “forti” del momento,quei temi, come la solidarietàed il rispetto per gli altri cheoggi in certi angoli delle no-stre città sembrano passati dimoda. Così il parco commer-ciale di Belvedere si trasformad’incanto in una Agorà delXXI secolo, dove i cittadinipotranno incontrarsi, discuteree, perché no, anche confron-tarsi nella pace più assoluta...eh sì, cose che non succedonospesso ultimamente!

Rosario Sortino

Presentato un progetto-concorso promosso dall’Avis di Siracusa

Va di scena... la solidarietà

Saranno 7 milioni gli italiani in vacanza per Pasqua, il 14,8% della popolazione, in leggerocalo rispetto al 2006 (7,15 milioni). Circa 6 milioni di persone (l’85%) resteranno in Italia, men-tre il 14%, circa 1 milione di persone, andrà all’estero. Le previsioni sono di Federalberghiche, con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche, ha intervistato dal 26 al 30 marzo 3.979italiani. Intanto, cresce il giro d’affari, come osserva il presidente della Federalberghi-Conftu-rismo, Bernabò Bocca: «L’incremento del giro d’affari, pari all’8% - dichiara - porta ad unasomma totale di 2,6 miliardi di euro rispetto ai 2,4 miliardi di euro del 2006 e rappresenta unsegnale incoraggiante, che però, se affiancato al minor numero di italiani in vacanza a Pa-squa e al non buon andamento delle ormai trascorse settimane bianche e weekend sulla ne-ve, muta il quadro complessivo della situazione».

Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (43% delle preferenze, rispetto al44% del 2006), seguita dalla montagna al 24% (come nel 2006). Crescono in modo cospicuole località d’arte maggiori e minori che toccano il 14% della quota di mercato, rispetto all’8%del 2006. Per chi invece preferirà l’estero, il 47,6% (rispetto al 59% del 2006) andrà in locali-tà di mare, preferendo soprattutto le aree del dollaro, valuta che continua ad attirare flussi dituristi a causa del suo deprezzamento. Le grandi capitali europee attireranno il 38,5% delladomanda (rispetto al 27,4% del 2006).

La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) que-st’anno si attesterà oltre i 350 euro: ogni italiano spenderà infatti 367 euro in media rispettoai 332 Euro del 2006, generando un giro d’affari di 2,6 miliardi di euro (rispetto ai 2,4 miliardidi euro del 2006). Nel dettaglio chi resterà in Italia spenderà in media 272 Euro (rispetto ai 268euro del 2006), mentre chi andrà oltreconfine spenderà addirittura una media di 872 euro apersona (rispetto ai 715 euro del 2006, con un incremento del 22%).

Previsioni Federalberghi: Pasqua 2007saranno 7 milioni gli italiani in vacanza

Da sx: Milazzo, Cipolletta, Consoli, Valenti, La Mantia (mc)

Da sx: Bonaventura e Sarpietro (mc)

Da sx: M. Santonocito, Valenti, A. Santonocito (mc)

Da sx: Ponzo, Gatto, Di Battista, Galletta, Vinciullo, Maugeri, Pirò (rs)

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 20 Marzo 2007 – N. 053

L. c. CATANIA HOST(CT) – Recentemente ilGoverno nazionale ha varatoun disegno di legge sullariforma degli ordini profes-sionali per venire incontroalle esigenze di una societàmoderna, all’interno dellaquale un’organizzazione delleprofessioni risalente agli inizidel ‘900 appare decisamenteanacronistica. Questo, insintesi, il tema di cui si è di-scusso nel corso di un in-contro in cui M. Samperi e M.Contento, membri della Com-missione di Giustizia, si sonoconfrontati con alcuniesponenti del Lions clubCatania Host.

Samperi ha cercato dichiarire le motivazioni di taleriforma, sottolineandol’esigenza di modernizzarel’organizzazione degli ordiniprofessionali per adeguarlialla complessità di unasocietà profondamentesegnata dall’ingerenza del-l’Unione europea nei processidecisionali, dall’innovazionetecnologica e da profondicambiamenti del mercato dellavoro. Diversi gli elementiche entrano in gioco nella tra-sformazione del ruolo deiprofessionisti: la globaliz-zazione dei mercati e deisaperi, che rende necessariauna notevole professionalità;lo sviluppo di processi di out-sourcing, per cui le imprese (ein parte anche la P.A.) scor-porano i servizi interni, affi-dandoli a soggetti esterni; ilmutamento dei modelli diconsumo delle famiglie, chespendono più in servizi chenon in beni; la crescente au-tonomia dei processi for-mativi nelle università.Oggi ilmercato del lavoro, in Italia, ècostituito per il 20% dalleprofessioni intellettuali, cheproducono dunque quasi 1/4del Pil complessivo: la pro-fessionalità costituisce

dunque “un marchio” dellamodernità, per questo è ne-cessario che punti mag-giormente sulla qualità. Pur-troppo l’Italia è diventataterra di conquista da parte digrandi studi professionali eaziende straniere, nei con-fronti dei quali il nostro Paeseappare scarsamente compe-titivo: la riforma delle pro-fessioni, nel rispetto dellenorme dettate a riguardodall’Ue, diventa dunque indi-spensabile per stare al passocon gli altri Paesi. In parti-colare l’Ue preme, affinchésiano maggiormente garantitela libera concorrenza e lalibertà di circolazione. Altroobiettivo prioritario che lariforma deve perseguire èquello di garantire la salva-guardia della libertà del pro-fessionista.

Contento ha illustrato i con-tenuti controversi dellediverse proposte di riformadiscusse in Parlamento. Egli,consapevole che tale riformanon possa più essere posti-cipata a causa delle pressionidell’ Ue, ritiene che il nostroPaese debba tuttavia salva-guardare alcune tradizioninormative consolidate. Perfare un esempio, l’Ue, alivello normativo, non di-stingue il professionista dal-l’impresa; la legge italianainvece dovrebbe mantenetetale distinzione. Partico-larmente controversa la possi-bilità di abolire gli ordini pro-fessionali e/o abolire l’esamedi stato obbligatorio per ac-cedere ad alcuni di essi:secondo Contento, la moder-nizzazione degli ordini nonnecessariamente ne implical’abolizione; l’eventuale abo-lizione dell’esame di statoimplica invece il problema ditrovare un modo alternativodi rafforzare e legittimare leprofessionalità. L’Ue va-lorizza la creazione di asso-

ciazioni professionali, so-prattutto per le nuove profes-sionalità: a giudizio delContento, poco cambierebbese gli attuali ordini venisserotrasformati in associazioni e,allo stesso tempo, sarebbe pa-radossale smontare gli ordinitradizionali e contestualmentecreare nuove associazioni dicategoria per le nuove pro-fessioni.

Un’altra questione riguardai tempi di accesso alla pro-fessione: in Italia l’età mediain cui i professionisti inizianoa lavorare è alta rispetto allamedia europea, fattore cherende il nostro Paese pococompetitivo. Una soluzioneper accorciare i tempi po-trebbe essere quella di in-serire i tirocini formativi (ob-bligatori per l’accesso adalcune professioni) all’internodel percorso universitario.Oltre alla formazione profes-sionale, importante è anche laformazione professionale, chedovrebbe sganciarsi dalsistema dei cosiddetti creditiformativi (spesso ottenuti par-tecipando o fingendo di parte-

cipare a convegni e seminari),permettendo al professionistadi scegliere autonomamentemodalità e tempi per ag-giornarsi. Le varie proposte diriforma hanno inoltre preso inconsiderazione: la creazionidi società professionali, che inItalia non hanno mai avuto

particolare sviluppo, e lacreazione di norme a tuteladei clienti. Entra quindi ingioco anche la questione delletariffe: secondo Contento, ègiusto stabilire tariffeminime, evitando però cheesse siano troppo rigide.

Grazia Ippolito

Ddl su riforma ordini professionaliUn’incontro organizzato dal Lions club Catania Host: durante la serata sono stati illustrati i contenuti della proposta

Si è parlato dei tempi di accesso alla professione: in Italia l’età media in cui si inizia a lavorare è la più alta in Europa

Cdm, via libera riconoscimento figli legittimi come naturali

Il Consiglio dei ministri ha approvato il riconoscimento dello stesso stato giuridico ai figli le-gittimi e naturali.

La parificazione di tutte le forme di filiazione – spiega una nota del Governo – quale che siala fonte di formazione del legame giuridico, trova, infatti, il suo fondamento nel nostro im-pianto costituzionale che, sulla scorta dell’articolo 30 della Costituzione, tutela la filiazionecome valore in sé, originale e non dipendente.

In materia di adozioni il provvedimento approvato dal Consiglio attribuisce al ministro dellepolitiche per la famiglia nuovi compiti di vigilanza e controllo nei confronti degli enti auto-rizzati e una nuova composizione della Commissione per le adozioni internazionali.

Oltre ai compiti istituzionali già fissati dalla legge, il nuovo regolamento prevede che laCommissione stabilisca i criteri di idoneità per la concessione delle autorizzazioni agli enti au-torizzati.

Tali misure non solo rendono la Commissione più qualificata da un punto di vista politico etecnica, ma ne snelliscono l’operatività rendendo più certe ed efficaci le adozioni internazionali.

25esima edizione del concorso di poesia “Terra d’Agavi”

R. c. di GELA (CL) – Il Rotary club di Gela ha organizzato la 25esima edizione del concorsodi poesia “Terra d’Agavi”.

Il premio è articolato in quattro sezioni: poesia in lingua siciliana edita a partire dal 2000;poesia inedita in lingua siciliana; produzione in cortometraggio su Gela; poesia in linguaitaliana.

Ogni concorrente può partecipare con una sola poesia inedita per la sezione B, un solo corto-metraggio della durata massima di 15 minuti su Gela per la sezione C con un solo volume per lesezioni A e D.

I poeti che sono stati premiati con il primo premio in una delle precedenti edizioni per unasezione del concorso possono partecipare quest’anno per altre sezioni.

La giuria con giudizio inappellabile proclamerà la poesia vincitrice per la sezione B, il corto-metraggio vincitore per la sezione C ed il volume edito (dall’anno 2000 alla scadenza del bandodi concorso), le sezioni A e D con l’assegnazione dei premi.

I primi classificati per ogni singola sezione riceveranno un premio di 500 euro. I lavori do-vranno essere presentati in busta chiusa e senza mittente in otto copie di volume per le sezioniA e D; otto copie per il cortometraggio Dvd.

Nello stesso plico si deve accludere in un’altra busta chiusa i dati anagrafici, l’indirizzo, il re-capito telefonico eventuale curriculum, entro il 20 aprile a questo indirizzo: Rotary club, casellapostale 145, 93012 Gela.

I premi devono essere ritirati personalmente o per delega scritta. Ad ogni concorrente verràconsegnato un attestato di partecipazione.

La cerimonia di partecipazione si terrà il 10 giugno presso il club Nautico di Gela alle ore19.30. Le poesie e i Dvd non verranno restituiti e verranno pubblicati nei periodici rotarianisenza pretesa alcuna di diritto di autore.

Liliana Blanco

R. c. ACI CASTELLO(CT) – Durante una serata or-ganizzata dal Rotary club AciCastello, Catena Fiorello hapresentato il suo libro “Picci-ridda”, un romanzo ambienta-to nell’Italia degli anni ‘50 e‘60, nel periodo della depres-sione. Protagonista è Lucia,una bambina affidata alla non-na mentre i genitori emigranoin cerca di fortuna. Ma mentrei genitori attendono un futurolontano, c’è un’altra attesa chesi consuma: quella di un ritor-no, piena di lacrime, nostalgiae speranze indicibili. Luciaconduce una vita piena di sa-crifici, ma poi da personasemplice e sfortunata riesce aemanciparsi. È Lucia che nel-le sue lunghe passeggiate ri-corda il passato, anche solomettendo i piedi nella sabbia,una ragazzina che ha saputoritrovare quella parte di sé cheaveva taciuto a lungo per nonsoffrire più. L’introduzione allibro è stata curata dal giorna-lista Alfio Patti.

Durante la serata, il prima-rio Carmelo Mignosa e Massi-mo Mazzamuto, medico chi-rurgo dell’Unità operativa diCardiochirurgia pediatricadell’ospedale di San Vincenzodi Taormina, hanno presentatoil progetto di “Cardiochirurgiaumanitaria” di cui catena Fio-rello è sostenitrice.

«Il progetto è nato – spiegaCarmelo Mignosa – per ap-portare dei miglioramenti allacondizione umana, costruendoun ponte con quelle comunità,come appunta quella albanese,bisognose di aiuto. In campomedico è usuale spostarsi inéquipe per dare degli aiuti in

altri Paesi. Quando parliamodi medicina umanitaria, i pun-ti da sviluppare sostanzial-mente sono tre: effettuare pro-cedure in loco; trasferire ipazienti nei centri di riferi-mento e, cosa molto importan-te, formare personale locale(medici, infermieri, tecnicietc.). C’è stato richiesto dicollaborare con l’ospedaleMadre Teresa di Tirana perpoter portare servizi, mezzitecnologici, competenze spe-cifiche per il trattamento dicasi complessi che ancora og-gi non trovano soluzione inquel paese, così che spesso siè costretti a trasferimenti delpaziente. Abbiamo cercato diformare un’équipe il più omo-genea possibile.».

«Com’è vero che ci sonodelle gravi carenze strutturali– conclude Mignosa – è anchevero che vi sono delle profes-sionalità eccellenti di personedel luogo che hanno studiatoall’estero per poi portare il lo-ro aiuto ai loro concittadini».

«Già da tempo mi occupo dimissioni umanitarie – diceCatena Fiorello –, un giornosono venuta a sapere che a Ta-ormina vi era questo centro dicardiologia pediatrica edavendo conosciuto CarmeloMignosa ho deciso di dare ilmio contributo a questo im-portante progetto. Il mio ro-manzo racconta proprio delledifficoltà che ha dovuto af-frontare una bambina di 11anni che ad un certo puntadella sua vita si ritrova senza igenitori, perché costretti ademigrare. Nella logica di unabambina, ovviamente, nonesiste l’immigrazione, non

esiste la necessità di viaggiareper trovare un lavoro e nonesiste alcun motivo valido percui i genitori debbano andarevia. Questo romanzo raccontauna storia di immigrazionepassiva: negli anni ‘40, ‘50 e‘60 spesso chi era costretto alasciare il luogo dove vivevaper andare a cercare fortunafuori lasciava i bambini a casacon gli adulti che decidevanodi rimanere. Lucia appartienead una di queste famiglie co-strette a partire e viene lascia-ta alla nonna, dura e severa. Illibro narra il contesto socialein cui la bambina vive. Uncontesto depresso, ostile, tri-ste, ma, nonostante tutto, Lu-cia riesce a reagire. Molte levicissitudini che deve affron-tare questa bambina. Nel libroho messo anche il tema del-l’abuso sessuale, perché, pri-ma di scrivere il libro, parlan-do con molti immigrati, hoconstatato che vi erano molticasi di abuso sui minori daparte di familiari o comunquedi persone vicine alla fami-glia; quindi, anche a quei tem-pi vi era questa triste realtà,però succedeva una cosa mol-to strana, perché quando ibambini parlavano degli abusidi cui erano vittime eranoconsiderati pazzi, nevrotici,per cui erano costretti a starezitti. Quindi, mi è sembratoimportante mettere in lucequesto aspetto. Anche il dolo-re è affrontato in maniera di-versa dai poveri, è come unasorte di accettazione per cui sideve soffrire in silenzio.Quando ho raccontato il dole-

re di questa bambina, ho cer-cato di renderlo il più veropossibile. Alla fine del librotroviamo una persona grandeche, davanti alla tomba di unapersona, sta raccontando quel-lo che le è accaduto. Il mio in-tento era quello di far capire lasofferenza di questa bambi-na».

Dopo la lettura di alcunibrani del libro, da parte Ema-nuela Calvo, il commento diMassimo Maugeri, accompa-gnati dalle note musicali suo-nate da Alfio Patti.

«Quando ho letto il libro diCatena Fiorello – dice Massi-mo Maugeri – ho constatatoche la maggior parte dei librihanno trattato il tema del-l’emigrazione come un fattosociale, invece nel libro di Ca-tena c’è anche il tema delladoppia partenza di chi parte echi rimane.

«Uno degli aspetti più bellidel libro – continua – a mioparere, è il rapporto che sicrea tra la bambina e la nonna,chiamata “la generala”, dalcarattere molto forte, che tienele redini della famiglia.

«Un’altra parte toccante,molto lirica – conclude Massi-mo Maugeri – è la parte fina-le del libro dove troviamo Lu-cia, donna realizzata, cheparla con la nonna attraversouna sorta di lettera aperta, ècome se stesse cercando di fa-re i conti col passato, ritornan-do, ancora una volta, ad af-frontare il temadell’emigrazione».

Monica Colaianni

Durante una serata del Rotary Aci Castello, Catena Fiorello presenta il suo libro

“Picciridda”, figlia di emigranti

Da sx: Samperi, Di Salvo, Contento (gi)

Da sx: La Mantia, Passanisi, Valenti, Fiorello (mc)

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 6 Febbraio 2007 - N. 023

CATANIA – Durante un in-terclub tra il Rotary CataniaEst, Rotary Aci Castello,Catania quattro Canti cen-tenario, Catania Ovest, RotaryCatania e Catania Nord si èparlato di alfabetizzazione.Relatori della serata RaffaeleZanoli, provveditori agli studidel Csa di Catania, la presidedella “Manzoni” di CataniaZina Bianca e GiuseppeCantone, delegato distrettualetask force alfabetizzazione.

Dopo l’introduzione diValerio Abate, presidente delRotary Catania Nord, il prov-veditore agli studi, RaffaeleZanoli, ha presentato la suarelazione basata sul fenomenoche si sta verificando in questianni della presenza di extra-comunitari nelle nostrescuole. «Negli ultimi anni –dice Zanoli – il fenomeno del-l’immigrazione in Italia si staevolvendo, soprattutto per lapresenza di una gran parte diextracomunitari. I dati dimo-strano che nel 2004-2005nella provincia di Catania cisono 1.031 bambini extraco-munitari. Un dato rilevante èche i 1.640 bambini che fre-quentano le nostre scuole ap-partengono a 61 Paesi diversi,la maggior parte provengonodalla Romania, dalla Cina, dalMarocco. Senza dubbio –continua Zanoli – l’inse-rimento di questi ragazzi nonsolo non è semplice, ma non èsufficiente, perché occor-rerebbe una vera e propria in-tegrazione. Spesso, però, ipreconcetti della nostrasocietà rendono le cose piùdifficili di quanto già lo sono.Il Csa non è stato indifferentea questa problematica, infatti,già da due anni ha avviato unprogetto dal titolo “Unascuola a misura di bambinoanche per gli emigrati”, cheha riscontrato un buonsuccesso nelle nostre scuole.A prenderne parte anche lafacoltà di Scienze politiche, la

facoltà di Lettere, l’asses-sorato alla Previdenza socialeed all’immigrazione, l’asses-sorato alle Politiche scola-stiche, la facoltà di Scienzedella formazione, il dipar-timento di Scienze bio-mediche, la Sissis dell’Uni-versità di Catania ed il RotaryCatania Est».

Il progetto è destinato adalunni e genitori italiani estranieri dei diversi istitutiscolastici coinvolti, essoprevede la realizzazione deiseguenti obiettivi specifici:promozione della conoscenzalinguistica dell’italiano neiminori e negli adulti siaitaliani che stranieri; sostegnoai processi di apprendimento,corsi di promozione allasalute, alfabetizzazione infor-matica e attività musico-espressive, volti allacreazione di occasioni dicrescita, arricchimento cul-turale e scambio sociale; for-mazione di operatori cheaiutino gli alunni nello svol-gimento dei compiti, speri-mentazione di un’attività diaccompagnamento e sostegnosociale per gli alunni im-migrati o figli d’immigratiche presentino situazioni didisagio. Il progetto è statoorientato a mettere in campoun’iniziativa in grado di mi-gliorare le condizioni d’ap-prendimento degli alunni, rin-saldando il problematicorapporto scuola-famiglia e fa-vorendo la realizzazione dioccasioni e luoghi di inte-grazione sociale anche per gliadulti. «Le attività che sonostate svolte durante questi dueanni - spiega il provveditore –erano rivolte non solo aglialunni ma anche alle loro fa-miglie. Durante il secondoanno abbiamo fatto ricorsoalla figura del mediatore cul-turale. La scuola sta dimo-strando che sta facendo ditutto per avviare una vera in-tegrazione culturale e sociale

sociale; senza dubbio lascuola è il primo luogo doveavviene questa integrazione.In un mondo sempre più “glo-balizzato”, capire e farsicapire è diventato un fattoredi fondamentale importanza. Iflussi di emigrazione portanoun numero sempre maggioredi persone a spostarsi da unpaese all’altro e a confrontarsicon lingue e culture diverse.La realtà italiana si configuraormai come multietnica emulticulturale ed evidenzia ilcarattere di permanenza delprogetto migratorio dei cit-tadini stranieri che popolanole nostre città. Il nostro ter-ritorio, in quanto ampiamenteindustrializzato, risente for-temente del fenomeno del-l’immigrazione, fenomenoche ha fatto emergereproblemi nuovi e non di facilesoluzione, fra i quali resta inprimo piano quello del-l’urgenza di una com-

prensione reciproca nella vitae nei bisogni quotidiani. Ilprogetto sull’alfabetizzazionedel Rotary ha come scopoprincipale di gestire questocambiamento, cercando so-luzioni per attenuare ilproblema della barriera lin-guistica. Il progetto si ponequindi come strumento dipromozione della linguaitaliana nei confronti deglistranieri e come mezzo di pre-venzione della qualità di unapermanenza già resa difficileda condizioni spesso dram-matiche. Una aumentata ca-pacità di dialogo, infatti, sipresenta (unitamente ad unaattenzione alla molteplicitàdei bisogni) come la miglioreprevenzione contro il rischiodi esclusione e come la baseper la costruzione di unasocietà inevitabilmentediversa ma comunque solidalee pacifica.

Monica Colaianni

tra le diverse etnie presentinella nostra provincia».

Giuseppe Cantone, de-legato distrettuale task forcealfabetizzazione, ha illustratoun progetto di cui si sono fattipromotori i Rotary sull’inte-grazione e l’avvio dei giovaninel mondo del lavoro. «Il pro-gramma di alfabetizzazione –dice Cantone – presentato emesso a punto dai Rotary clubvuole essere un contributoconcreto, affinché gli im-migrati abbiano a dispo-sizione gli strumenti che per-mettano di avere una cono-scenza di base della realtà incui si preparano a vivere esiano così in grado di operaree di integrarsi nell’ambiente».

Zina Bianca ha parlatodella sua esperienza comepreside di un circolo sco-lastico, delle difficoltà che siincontrano per cercare di in-serire questi bambini e le lorofamiglie nel nostro tessuto

Alfabetizzazione e integrazioneDurante un interclub si è parlato di un fenomeno in crescita, quello della presenza di extracomunitari negli istituti scolastici

Ciò rende necessaria la realizzazione di iniziative volte a promuovere la conoscenza dell’italiano e l’integrazione culturale

Tutti gli strumenti del progetto

Vertice dei Carabinieri e delle associazioni contro il racket

PALERMO – È stato organizzato a Palermo dall’Arma dei Carabinieri un vertice che ha vistola partecipazione delle associazioni antiracket.

Il messaggio che ne è venuto fuori e che rappresenta il leit motiv delle forze dell’ordine nel-l’elenco delle richieste alle categorie produttive ed economiche è lo stesso, ma è stato rilanciatocon forza: contro il racket delle estorsioni è necessaria la collaborazione di commercianti e im-prenditori. Le categorie produttive devono essere consapevoli di essere affiancate dallo Stato edalle istituzioni, di poter ottenere la massima tutela e pieno sostegno.

Lo stesso generale dell’Arma in Sicilia, Arturo Esposito, ha insistitosu questo aspetto “della collaborazione tra imprenditori e forze del-l’ordine nella lotta al fenomeno delle estorsioni che affligge il tessutoeconomico e sociale del territorio”.

All’incontro ha partecipato il prefetto di Palermo, Giosuè Marino, icomandanti provinciali dei carabinieri, i leader della lotta al pizzo TanoGrasso e i vertici della federazione antiracket italiana, GiuseppeScandurra e Mario Caniglia, ma anche delegati delle associazioni si-ciliane contro le estorsioni e l’usura. Unanime l’invito a denunciare.

«L’obiettivo di questo incontro – ha specificato il generale ArturoEsposito – è quello dell’acquisizione di una maggiore conoscenza deivari aspetti del fenomeno, ma anche quello di una maggiore vicinanzaalla gente.

«Nel corso del 2006, infatti, si è registrato un calo delle denunce siaper quanto attiene le denunce sia per quello che concerne l’usura. Il calo è stato stimato del 10%e questo ci deve far riflettere e deve spingerci a dare ancora di più per combattere questi due fe-nomeni che turbano l’ordine sociale ed economico del territorio».

Per il prefetto Giosuè Marino «occorre creare una sinergia tra istituzioni ed associazioni pertentare di fronteggiare il fenomeno del racket delle estorsioni, ma l’impegno della magistraturae delle forze dell’ordine non basta. Serve la collaborazione di commercianti ed imprenditori».

Unanime il riconoscimento all’iniziativa di Addiopizzo che ha coinvolto tanti giovani nel-l’opera di sensibilizzazione sul tema e alle ultime dichiarazioni del presidente regionale di Con-findustria sulla necessità di dare un contributo nella lotta alla mafia.

Per Tano Grasso, «le associazioni devono convincere i propri aderenti a denunciare, assi-stendoli nel percorso di collaborazione. Si è infatti ridotta l’esposizione personale dell’impren-ditore che decide di collaborare e di denunciare».

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Mario Caniglia, componente del direttivo del Fai, per ilquale «l’imprenditore che paga il pizzo è destinato al fallimento della propria attività o, ancorapeggio, è destinato a divenire complice o socio della criminalità organizzata».

Alfonso Lo Sardo

Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare la tradizione di solidarietà

R. C. DI GELA (CL) – Il Rotary si rinnova nelle cariche sociali per continuare nel tempo la tradizione di presenza sociale edi solidarietà che da oltre un secolo lo contraddistingue nel mondo e da quasi cinquant’anni a Gela. La nuova compagine è giàpronta per i prossimi due anni. Le elezioni per il futuro hanno decretato queste cariche sociali. Il Consiglio direttivo per il 2007-2008 è così composto: presidente Manlio Galatioto; segretario Anna Giudice; vice president Salvatore Comunale; tesoriere VitoCaci; prefetto Marco Caterini. Consiglieri: Maurilio Alecci, Francesco Giudice e Carlo Napoli; past president Elisa Nuara; pre-sidente eletto Anna Giudice. Il consiglio direttivo per l’anno 2008-2009 del Rotary Club di Gela è così composto: Anna Giudi-ce presidente; Francesco giudice segretario; Marco Caterini vice presidente; Carlo Napoli tesoriere; Maurilio Alecci prefetto. Iconsiglieri saranno: Biagio Parisi ed Elisa Nuara; Manlio Galatioto past president.

Anche il Rotary club di Niscemi si è riunito in assemblea per eleggere il presidente dell’anno sociale 2008-2009 ed il direttivodell’anno 2007-2008. Il direttivo 2007-2008 sarà così composto: presidente Salvatore Contrafatto; vicepresidente VincenzoPolizzi; segretario Gaetano Barbagallo; tesoriere Pino Erba. I componenti consiglieri saranno: Giacomo Ferrato, SebastianoPalmeri, Loredana Ragusa e Mario Parrimuto. Presidente dell’anno sociale 2008-09 è Vincenzo Polizzi. Il Rotary di Niscemi,presieduto attualmente da Mario Parrimuto, sta per mettere in campo una nuova iniziativa: i medici rotariani ed altri medicicoinvolti dai rotiariani apriranno le porte a quanti non hanno assistenza sanitaria nelle diverse branche specialistiche: dalla pe-diatria, alla medicina interna, alla cardiologia, alla ginecologia. «Basterà presentarsi nei nostri studi medici – ha detto il pre-sidente Parrimuto – per ottenere assistenza gratuita: non ci sono preclusioni, né modalità di accesso. Inoltre, stiamo organizzandoun corso di italiano per extracomunitari grazie alla collaborazione delle scuole. Stiamo preparando un convegno sui figli diNiscemi che hanno dato lustro alla città ed un convegno con la collaborazione dello psicologo Iacono, sull’utilizzazione dellapsicologia nelle patologie tumorali».

Liliana Blanco

“La belle époque”: guardando al passato con un pizzico di ironia...

R. C. DI GELA (CL) – Untuffo nel passato per gustareun clima ridanciano che, in pe-riodo di festività, è adeguato.Il Rotary club di Gela, presie-duto da Elisa Nuara, ha volutooffrire ai soci una serata dedi-cata alla storia, al costume e airicordi più dolci di un’epocache fu.

“La belle epoque” è stato iltema della conferenza tenutada Gino Alabiso, protagonistadi numerosi interventi orga-nizzati dal club service. A pre-siedere la serata è stato il se-gretario del Rotary, GiuseppeMorselli, che ha sottolineato l’impegno dei rotariani nel mon-do sociale e culturale. Alabiso ha descritto con dovizia di par-ticolari “La belle epoque”: una carrellata di ricordi storici, diavvenimenti che caratterizzarono quegli anni, ma anche unasorta di “carnevale” inteso come una premonizione inconscia,per godere di un lasso di tempo che precedeva il primo conflit-to mondiale, iniziato come una battaglia che sarebbe durata po-che settimane e che invece si protrasse per quattro anni e chespazzò via un milione di persone.

«“La belle epoque” ebbe come epicentro la Francia – diceAlabiso – che risentì di tanto benessere per il suo vivace com-mercio, per le sue attrazioni artistiche, per il teatro e per i fa-mosi cabarets. Parigi fu un faro di cultura e di progresso perl’Europa. Fu un binomio affascinante di progresso e diverti-mento. L’inizio del XX porta un enorme progresso tecnologi-co: la lampada elettrica che ha sconfitto il lume a petrolio.L’Europa celebra l’ingresso del nuovo secolo con l’inaugura-zione dell’Esposizione universale di Parigi. La torre Eiffel sierge imponente a Parigi, attirando l’attenzione di migliaia dituristi. In Italia sono in espansione le ferrovie, la navigazionea vapore, il telegrafo, il telefono. Cresce l’alfabetizzazione edi quotidiani ed i periodici conquistano il pubblico. Sono i tem-pi della monarchia in Italia e in Europa. Sale sul trono del Re-gno d’Italia Vittorio Emanuele III che ha appena sposato Ele-na di Montenegro».

Il 9 marzo del 1900 viene inaugurata a Torino la Fiat ed an-che questo segna un’epoca ed un uso generalizzato, come lacarrozza che lascia il passo all’automobile. Le signore passeg-giano mollemente coperte dall’ombrellino. «Il primo gennaiodel 1900, Guglielmo Marconi getta un ponte sull’Atlantico –continua Alabiso – con il “telegrafo senza fili”. Nasce la foto-

grafia a 70 anni dall’esperi-mento di Niepce che aveva ot-tenuto il dagherrotipo: adessoarriva la foto istantanea conuna posa che dura diversi mi-nuti. Pierre e Marie Curie sco-prono il radio ed ottengono ilNobel per la fisica. A frontedelle scoperte tecnologiche escientifiche destinate a cam-biare il mondo, la società sinutre di vacuità. A Vienna, sot-to il regno di Francesco Giu-seppe, impera il valzer, laFrancia è la patria del Moulinrouge e del can can. La vita deibenestanti si divideva fra raffi-

nati ristoranti, locali da ballo e ritrovi artistici di scanzonati pit-tori e musicisti».

Famoso il ristorante “chez Maxim’s” che riassumeva tutte leabitudini gaudenti del popolo godereccio francese a cui si ispi-rava la classe nobiliare delle altre nazioni, fra cui quella italia-na: fiumi di champagne, generose scollature e donnine allegre.La civilitation du plaisir: la chiamavano così a Parigi! Ed ave-va tutti i connotati dell’epoca dell’apparire, un po’ come i no-stri tempi, dove al posto dei gioielli preziosi di Cartier si mo-strano i tatuaggi e dove alle scollature sono stati sostituiti itanga; mentre per “sfondare” nel mondo dello spettacolo è ne-cessario un lifting integrale.

Alabiso, poi, alza la tenda dei privé più famosi del tempo,descrivendo una per una le “cortigiane” dell’epoca, in Italia.Da Cléo Merode, di cui si innamorò il re Leopoldo del Belgio,a Liane de Puogy che concluse la sua vita dissoluta fra le mu-ra di un convento in odor di santità ed ancora Lina Cavalieri,pioniera del cinema italiano; a Carolina Otero, per la qualemolti principi russi si suicidarono e che morì in povertà, per fi-nire con Emilienne d’Alencon che, dopo tanti successi, morìsconfitta dalla droga. Ed ancora si parla dei vestiti sontuosi, deiventagli, dello stile Liberty, dell’aristocrazia che viaggia sul ri-cercatissimo Oriente Express, mentre nel 1912 viene inaugura-to il Titanic ed il cinema muto.

Ma quelli furono anche gli anni del terremoto di Messina eReggio Calabria, con i suoi 100.000 morti; dello scoppio deldirigibile Zeppelin in Germania e dei primi movimenti femmi-nili guidati da Rosa Luxemburg. Un’epoca d’oro che prelude ilconflitto mondiale.

L.B.

L. c. CATANIA AGATA(CT) – Il Lions club CataniaAgata, presieduto da GiusyBua Di Salvo, ha organizza-to un meeting sul tema “Ilruolo della postura nelle pa-tologie muscolo-scheletri-che”, relatore Riccardo Mi-lici, doctor of chiropraticUsa, doctor of osteopathyUsa e medico sportivo.

Milici ha fatto vedere tra-mite delle immagini vari ti-pi di patologie ed il modoper curarli.

«Alcune persone con unapostura normale – spiegaMilici – non hanno proble-matiche dal punto di vistadella funzione articolari. Al-tri soggetti che invece pre-sentano delle problematichedi tipo articolare possono ave-re anche delle problematichedi postura.

«Ci sono delle tecniche pro-prio per cercare di curare al-cuni problemi della postura, ilprimo a parlarne è stato Ippo-crate che nel capitolo 10 delsuo “Corpus ippocraticum” dàdiverse indicazioni sulla tera-pia, ma dice anche che una opiù parti della colonna verte-brale possono andare fuori po-sto e procurare gravi proble-mi».

Riccardo Milici ha concen-trato la sua relazione sulla chi-ropratica. La chiropratica con-cerne la patogenesi, ladiagnosi, la cura, la terapeuti-ca nonché la profilassi di di-sturbi funzionali; essa si occu-pa, altresì, delle sindromi deldolore e degli effetti neurofi-siologici relativi a disordinistatici e dinamici del sistemaneuro-muscolo-scheletrico.

Il midollo spinale, che rap-presenta la maggiore via dicomunicazione del nostro si-stema nervoso, è situato nelcanale midollare all’internodelle vertebre. Il midollo tra-smette gli ordini impartiti dalcervello al resto del corpo etutti i movimenti, funzioni esensazioni sono controllati dalsistema nervoso.

«Un problema a livello del-la colonna può interferire coni nervi che fuoriescono dalla

colonna; tale disallineamentoo blocco è chiamato sublussa-zione.

«Le sublussazioni possonocreare vari sintomi quali maldi schiena, male al collo, cefa-lea, dolori alle spalle, pareste-sia agli arti, sciatalgie ed unamiriade di altri problemi.Queste sintomatologie posso-no essere originate dallo“schiacciamento” o interfe-renza con i nervi al momentodi uscire dalla colonna e anda-re verso il resto del corpo.

«Alcune persone – spiegaMilici – anche in giovane etàhanno problemi di ernia al di-sco, dolori muscolari, dovutiad un enorme carico sullestrutture preposte al movi-mento ed al sostegno che por-ta inevitabilmente non solo adegenerazioni precoci, ma atutta una serie di patologie.Alcuni casi sono reversibilicon una cura adeguata, mentrevi sono altri casi irreversibili edegenerativi. Molte volte ildolore è dovuto a diversi mo-tivi ed è difficile fare una ve-ra e propria diagnosi.

«Nel sistema nervoso cen-trale – continua – e nella co-lonna vertebrale ci sono unaserie di controlli motorio-sen-sitivo. La colonna vertebraledeve essere ben allineata per-ché, se non fosse così, ancheuna banale problematica nellaprima vertebra cervicale puòportare tutta una serie di di-sturbi dovuti al mal posiziona-

mento. A volte i dolori posso-no essere causati dallo sposta-mento di una vertebra.

«La postura può avere delleproblematiche anche causateanche dalle alterazioni del-l’occhio e della bocca, che so-no sistemi integrati che dannoinformazioni al sistema ner-voso. L’apparato della masti-cazione, ad esempio, mette inrelazione il corpo umano contutti i muscoli. La semplicechiusura della blocca, se nonavviene in modo corretto, puòportare anche diversi sintomi,come la lombalgia».

Il medico ha illustrato va-ri casi di pazienti colpiti dadiverse patologie e il tipo diterapie adottate.

Alla fine della relazionesono intervenuti GiovanniAlongi, addetto all’orienta-mento ed all’informazionedell’area di Catania, e AlfioMaccarrone, delegato di zo-na in sede.

«Una riflessione su que-sto tema – dice Maccarrone– ci aiuta a difenderci damolti malesseri dai qualisiamo affetti, proprio per lecattive posture che assumia-mo durante le attività chesvolgiamo.

«Negli ultimi anni, la me-dicina dello sport ha rivolto

molta attenzione al problema,causa dell’incremento di pato-logie infiammatorie e degene-rative. Questa tematica è diestrema importanza, perchéuna cattiva postura, come ab-biamo visto dalla relazione diMilici, può portare anche gra-vi problemi. Mi congratulocon il presidente Giusy Buaed con il club per la scelta deltema e per l’impegno che di-mostrano in tutte le iniziativeportate avanti».

M.C.

Incontro del Lions Ct Agata su un problema che affligge giovani ed anziani

Effetti di una postura sbagliata

Arturo Esposito (als)

Da sx: Bianca, Consoli, Cortinovis, Cantone, Russo Zangara (mc)

Da sx: Morselli, Alabiso (lb)

Gli strumenti pensati per realizzare il progetto sono rivolti ai mediatori culturali (istituzioni, scuole, par-rocchie...) sono: sito internet comprendente il vocabolario della lingua italiana e glossario di attività profes-sionale, sociale e internazionale, con gli indirizzi degli uffici di riferimento ed ogni altra informazione utileper conoscere ed approfondire i temi trattati, tradotti in dieci lingue; volumi illustrati; corsi di inse-gnamento a distanza; Dvd Rom e Cd Rom interattivi.

Tali strumenti hanno una sequenza logica di utilizzo che è la seguente: dapprima dovranno essere uti-lizzati i volumi (ecco la necessità di prenotarne un certo numero) che sono certamente lo strumento piùutile ed immediato a far comprendere il progetto e le sue finalità, poi indirizzare gli utenti verso il sito in-ternet da cui scaricare gli stessi contenuti in una modalità più economica e mirata. Sarebbe infatti inutileconsegnare libri multilingue a persone che a malapena conoscono l’italiano con un aggravio economicoche sicuramente affosserebbe il progetto. Da Internet i mediatori culturali potranno stampare solo quelloche serve nella lingua dello straniero in difficoltà che si è rivolto a loro. Sul sito internet saranno possibiliinterazioni con gli utilizzatori a cui sarà consentito ma anche caldamente consigliato di inviare sugge-rimenti, implementazioni secondo le utilità e/o le necessità che si evidenzieranno. Questo consentirà alprogetto di mantenere un aggancio alle esigenze che via via si evidenzieranno consentendo alla com-missione di aggiornare il servizio svolto a favore della comunità.

Il progetto (sviluppato in dieci lingue, utilizza per la sua diffusione volumi, Cd/Dvd Rom, ed è un sitointernet) si occupa delle seguenti problematiche: comunicare in italiano (problematica di base utile a tutti eparticolarmente nelle scuole, dove la presenza di bambini stranieri raggiunge ormai punte vicine al 20%; ilmediatore culturale “scuola”, attraverso la stampa di dispense per i ragazzi potrà essere utile alle famiglie,in quanto mamme o nonne non hanno l’opportunità di frequentare corsi di italiano); avviamento al lavoro(in questo caso il glossario figurato si occupa dei vocaboli e delle frasi più utilizzate nelle aree industriali osociali individuate, con particolare attenzione ai problemi antinfortunistici); area sanitaria (è in fase di ulti-mazione un cd “medico”) che ha come scopo quello di migliorare la comprensione fra medico e paziente,in modo da poter fare diagnosi appropriate, favorendo il processo di anamnesi; tale Cd conterrà anche le in-dicazioni per le fasi di ricovero in ospedale).

M.C.

Da sx: Alongi, Bua Di Salvo, Milici, Maccarrone (mc)

NARRATIVA E POESIA

Stasera i premidel concorso«V. Brancati»

Oggi pomeriggio alle ore 18.30, nellaSala Polifunzionale del Museo Diocesa-no di Catania, si terrà la premiazionedel Concorso Nazionale "VitalianoBrancati" per Narrativa e Poesia.

Organizzata da Bianca Brancati Car-levani, pittrice, grafica, scultrice e poe-tessa, nipote del celebre scrittore cata-nese, la prima edizione della manife-stazione si aprirà alla presenza dell’on.Fabio Fatuzzo e del direttore del MuseoDiocesano don Santino Salamone; lacommissione, presieduta dall’on. Ange-lo Moschetto e composta dal prof. Ma-rio Alberghina, dalla prof.ssa Rosa Ma-ria Monastra, dalla dott.ssa Dora Coco edalla prof.ssa Nuccia Di Franco Lino,consegnerà i riconoscimenti nel corsodella serata.

Anna Proclemer, attrice di teatro emoglie di Brancati, parteciperà in qua-lità di madrina. Interverrà inoltre ilprof. Sergio Collura ad illustrare la figu-ra di Giovanni Verga al quale è dedica-ta la mostra della stessa Bianca Branca-ti Carlevani, che resterà aperta all’inter-no del Museo fino al 10 febbraio. Se-guirà il concerto del Quartetto d’Archidi Catania che aprirà la stagione con-certistica 2007 del Museo Diocesano.

omnibus

Il bacio? Fa anche bene alla salute. Interclub Rotary sui molteplici e complessi impulsi di questo atto d’amoreC’è bacio e bacio, naturalmente: c’èquello-tenero-di madre in figlio e trafamiliari, c’è quello «di saluto» (di cui inquesti ultimi anni si fa uso e abuso),quello «di circostanza» che si risolve inun atto autonomo e c’è il bacio , appas-sionato, di chi si ama e si desidera. Edè proprio quest’ultimo che scatena unvero e proprio «terremoto» nel cervel-lo con tutta quella in-finita serie di pulsionipsico-fisiche che han-no quale stazione dipartenza le labbra equali punti di arrivo-araffica - tutti indistin-tamente (e incoscia-mente) gli organi edistretti organici, dalcuore alle arterie, ainervi periferici più in-finitesimali, ai pol-moni, alle ghiandolesurrenali e financo alla colonna verte-brale e al pancreas con conseguenteaumento della frequenza cardiaca erespiratoria nonché della pressione ar-teriosa e contestuale secrezione di ta-luni ormoni quale a esempio quei fero-moni che sono potenti vettori di desi-derio.

A analizzare e descrivere per filo eper segno – ai numerosissimi soci delRotary «Catania», «Acicastello» e «EtnaSud» – tutto questo «trambusto» elet-trochimico e emotivo che è del resto

oggetto di studio daparte di fisiologi e disessulogi è stata, allo

Sheraton, la dott. Lucrezia Vitetta diri-gente medico di Psichiatria dell’ospe-dale San Vincenzo di Taormina che èstata presentata dal prof. Ignazio LaMantia. Il bacio come premesso dallastudiosa-è in ogni caso un potentemezzo di comunicazione interperso-nale e un messaggio di reciproca attra-zione e quello dettato dalla passione ècapace di sviluppare reazioni che re-stano purtuttavia subordinate natu-ralmente alla intensità del rapportodei due. Pensate: c’è persino chi ha

quantificato le calorie che esso consu-ma :esse si aggirano intorno alle 6,4 alminuto. Inoltre: i battiti del cuore pos-sono financo raddoppiarsi e quasi tri-plicarsi, la pressione aumenta mentreaumenta notevolmente il rilascio del-l’ossitocina, un ormone questo che èsotto il dominio delle endorfine. Nonsolo:baciare – come affermato dallaVitetta – «fa diventare più bello il visoe rende più tonici i muscoli facciali»,raggiungono il loro apice il neurotra-smettitore della vigilanza e della pron-tezza fisica e del piacere. Ancora: sibaciano anche taluni animali (soprat-tuttuto i pesci) e esistono vari tipi di

bacio tra uomo e donna: quello eschi-mese che si pratica strofinando la pun-ta dei nasi, quello platonico, a distanzatra i partner che viene dichiarato attra-verso il telefonino o per sms; si bacia-no anche i capi di stato nei Paesi euro-pei in segno non solo di saluto ma an-che di disponibilità e collaborazione, erituale

C’è il bacio dei co-celebranti la mes-sa solenne e quello che viene appostoalla mano dei cardinali e dei vescovicome gesto di riverenza.

Ma c’è anche l’aspetto opposto delbacio: in alcuni paesi dell’Africa lo sievita nel timore di perdere l’anima

che fugge con il respiro, e nelle tribùdel Niger chi si bacia in pubblico vieneflagellato; i pigmei del Mozambicoconsiderano il bacio un attentato all’i-giene e così la pensano anche talunefrange di cinesi.

«Al di là di ogni considerazione e diogni eccesso – ha concluso la dott. Vi-tetta – il bacio è l’atto più bello e spon-taneo tra due persone che si amano ela prima importante espressione di fi-ducia, di confidenza e di assenso :enessun altro gesto riesce a esprimeregli sentimenti di tenerezza, amore epassione».

ANGELO TORRISI

La dott. Lucrezia Vitetta dirigente medico di Psichiatria dell’ospedale SanVincenzo di Taormina ha parlato del bacio. Nell’immagine accanto, Cary Grant eIngrid bergman nel famosissimo film di Hitchcock «Notorious»; altre due scene dibaci e, infine, lo splendido dipinto di Francesco Hayez, artista veneziano dell’800

Rotary e giovaniprogetto sorriso in corsiaPrima di iniziare una serata dedicata aigiovani del Rotaract ed Interact di Cata-nia, palestra di leadership per diventa-re rotariani, il presidente del RotaryClub di Catania Vincenzo Consoli ha,dopo il saluto dei presidenti del Rota-ract di Catania Giusepe Guzzardi e del-l’Interact Irene Fatuzzo, Daria De Mau-ro del Rotaract, presentato il “Progettosorriso in corsia”. E’ la distribuzione aipiccoli degenti di tre nosocomi, il Can-nizzaro, il Policlinico e il Garibaldi, di ungiornalino edizione San Paolo, per allie-tare le loro giornate e distrarli dallamalattia. Iniziativa, questa portataavanti da tutti i Rotary italiani.

Il presidente del Rotaract CataniaGiuseppe Guzzardi ha ricordato che ilClub è nato nel 1968, terzo in Sicilia do-po Palermo, deputato ad accogliere igiovani dai 18 ai 30 anni, nell’obiettivoformativo della personalità e della lea-dership attraverso l’amore per lo sport,la musica, la natura, e la realizzazionedi progetti utili al sociale. Il Club mettein atto in collaborazione con le scuole,progetti per la raccolta di fondi da de-stinare in beneficenza, gare di gastro-nomia, tombole, mostre di fotografia,indagini sul quartiere, iniziative di aiu-to ai diversabili con il sostegno di unapsicologa, iniziative antiracket con ilsostegno della presidente del RotaryEst Linda Russo Zangara, concerti con laScam per i non vedenti, adoperandosiad unire il “service” al divertimento eallo svago con cabaret, musica, scambigiovani, gemellaggi, raduni per cono-scersi e scambiarsi le idee su progettiutili. Di ciò è esempio il Ryla, corso perla leadership e politica del lavoro, mo-mento di aggregazione e di esperienzaformativa che si rivela unico, nel desi-derio di aiutare gli altri nel “dare e nonaspettarsi nulla”.

Il presidente dell’Interact Irene Fa-tuzzo ha ricordato che il Club nasce nel1962 per accogliere giovani dai 14 ai 18anni, per aiutarli ad acquisire i requisi-ti per essere membri produttivi dellasocietà. In 15 anni di vita il club conta 4governatori effettivi, un incoming R.D., 23 soci. Mette in atto progetti per lalotta contro i linfomi, assistenza aglianziani in case di riposo, il progetto“sorriso in corsia”, nella voglia di met-tersi in gioco e confrontarsi.

Sono intervenuti al dibattito: Car-melo Carrabba (il salto generazionaledel Rotaract e la possibilità di parteci-parvi offerta a tutti); Claudio Molina(importante è essere insieme nono-stante Internet); Ernesto D’Agata (vali-da attività di servizio nella parte opera-tiva del Rotary); Mattia Branciforti (at-tenzione ai diversabili e azione positi-va del Ryla); Vincenzo Consoli (lo spor-tello per i diversabili gia funzionante alRotary Catania aiuta per i bisogni an-che di ordine legale); Marco Mirone(rapporto con i ragazzi, aiuto dell’ippo-terapia); Antonio Mauri (dare a tutti lapossibilità di partecipare con program-mi economicamente accessibili); Artu-ro Georgiani (incontrarsi per conoscer-si, diventare amici per essere rotaria-ni).

MILLY BRACCIANTE

Le metafore della vita nelle poesie intimistiche di Giusy Verbaro presentate alla FidapaÈ in quest’isola, terra ricca di storia,tradizione e memoria, che quasitrent’anni fa approdarono i versi dellacalabrese Giusy Verbaro. "La Sicilia hariverberato da subito la simbologia delritorno, della terra e della bellezza del-la Calabria e qui la mia poesia ha volu-to irrompere tentando un linguaggiodiverso".

Sono trascorsi molti anni. Giusy Ver-baro è oggi finalmente riconosciutapoetessa di spicco nel panorama con-temporaneo. La sua poesia, che si com-pone di pensieri intimi, di isole-mon-di, di ricordi, di approdo e di straordi-narie architetture dell’essere, apre leporte a nuove strade e a nuovi percor-si.

Un viaggio, il suo, nei meandri diracconti in e di poesia dalla grande va-lenza, come sottolinea Margherita Gu-lisano, presidente nazionale Fidapa erelatrice dell’incontro "La bellezza del-

la poesia" organizzato all’Excelsior dal-la sezione di Catania.

A tessere le fila l’ultima pubblicazio-ne della Verbaro "L’isola". Un volumeche ripercorre il motivo del viaggioquale metafora della vita in cerca del-l’approdo. Ma l’isola non riconoscibilecome entità geografica lo è piuttostocome entità dell’interiorità di ogni es-sere umano. In accordo con la criticache la definisce "poetessa dello scavo"

e dalla cui lettura si possono scandirei passi della ricerca introspettiva, Giu-sy Verbaro punta ad estendere gli spa-zi emozionali dei suoi versi. Realizzacosì un video-poema in cui si unisconoi versi con le immagini catturate alpaesaggio calabrese in omaggio allaterra natia (la Calabria), a quella d’ado-zione (la Sicilia) e alla bellezza.

Oltre al numeroso pubblico eranopresenti all’incontro molte autorità

civili e fidapine. Tra gli intervenuti an-che il vicepresidente della Provinciaregionale di Catania Angelo Sicali cheha colto occasione per sottolinearel’importanza delle attività e degli in-contri culturali, quali strumenti capa-ci di favorire la nascita di nuove sensi-bilità, e la necessità di avere un rappor-to di collaborazione tra associazionied istituzioni.

K. T.

al tavolo dasinistra: IppolitaLo Russo, AnnaPlaca, MargheritaGulisano, DoraCoco Spitaleri,Giusy Verbaro,MarisaMoltisanti, EnyPlatania, VeraPulvirenti

«Se l’Islam fosse cinema», incontro al SoroptimistUn affondo nel «turath», l’insieme delpassato culturale, storico e politicodell’Islam comparato a quello italianodel secolo scorso. Un rivivere di aned-doti, situazioni, pregiudizi che hannocostruito la strada del presente. Il tut-to intercalando riflessioni e battutesagaci consumate in un incontro «Sel’Islam fosse cinema» curato dal rela-tore il giornalista Rai Piero Isgrò e or-ganizzato dal sodalizio Soroptimist,presidente la prof.ssa Maria LuisaScelfo Caprino.

«Se l’Islam fosse cinema» lascia letracce di un excursus intrigante, che fatappa su differenze e convergenze inun balistico incrocio di mondi, traOriente ed Occidente, mentre si deli-neano in una stretta comparazione leanalogie tra Islam e Sicilia.

E considerato che la storia, comediceva Montale, non è poi la deva-stante ruspa che si dice, Isgrò cesellanei tratti salienti il quadro di ieri (oc-cidentale) e di oggi (orientale) lascian-do che sia la somiglianza di due so-cietà ad aprire la riflessione. Ne emer-ge che il primo non è altro che l’anti-cipazione dell’altro. E così i sicilianicome i mussulmani, le donne mussul-

mane come le donne siciliane. Dueculture che seppure in modalità diffe-renti, tranne che nella sostanza, si so-no mosse lungo la linea di chiusura al-l’emancipazione femminile. Bastipensare a come non poco tempo fa ledonne non potessero affacciarsi aibalconi, uscire fuori casa senza lascorta di genitori e parenti, per nonparlare dei matrimoni combinati e dialtre forme di sottomissione femmi-nile.

«Forse saranno necessari altri cin-quant’anni – dichiara Isgrò – ma l’I-slam cambierà, così come è cambiatoil tessuto culturale siciliano. Il cinema– continua – avrebbe certamente po-tuto favorire questo processo nell’I-slam se solo avesse permesso il suoingresso nel tessuto culturale. La si-tuazione sarebbe stata molto diversaoggi. Le donne avrebbero smesso diindossare il burka, si sarebbe schiusala libertà soffocata e oggi avrebberopotuto cantare di essere libere comeSharazad, la protagonista femminiledi “Mille e una Notte”, che deve salvala vita grazie alla sua forza e a quelladell’immaginazione».

KATIA TERI

PERSONAGGI

Ricordo dell’attoreTuri PuglisiIeri ricorreva l’ottantesimo anniversa-rio della nascita di Turi Puglisi (nellafoto), l’indimenticato attore catanesescomparso otto anni fa. Nato, appunto,il 21 gennaio del 1927 era figlio di "tea-tranti", il padre era l’attore Angelo Pu-glisi Grasso, nipote del grande Giovan-ni Grasso. Cominciò sin da piccolo acalcare le tavole del palcoscenico. Purdedicandosi con profitto allo studio,era laureato in Economia e Commercioe svolgeva l’attività professionale, ma ilsuo vero amore, oltre alla moglie Fran-

ca ed al figlio An-gelo, era e rimasesempre il teatro. I meno giovani loricorderanno si-curamente per leserate che anima-vano il "Club dellunedì" al Lido deiCiclopi, insiemeall’inseparabilecompagno di sce-

na e amico di vita Nino Balsamo, scom-parso anche lui da qualche anno, e adAlberto La Torre. Fondò e animò lacompagnia del Piccolo Teatro di Siciliacon la quale mise in scena vari lavoriteatrali collaborando anche la "brigatad’Arte Martoglio" di Belpasso e con lacooperativa teatrale "Comedia" direttadall’amico Francesco Geracà. Esilaran-ti le sue interpretazioni di Otello nel"Grand’Otello" di Enzo Ferrara e da ri-cordare inoltre le sue interpretazioni diMalerba ne "La Lupa" di Verga e di San-to nell’"Eredità dello zio canonico" diAntonino Russo Giusti, oltre che la par-tecipazione allo spettacolo "Varietàmon amour" con il quale assieme aMinnie Minoprio girò l’Italia. Uomo di rara modestia e garbo riusci-va ad abbinare le sue doti artistichecaratterizzate dalla sua mimica faccia-le ad una sensibilità caratteriale che netengono tutt’ora vivo il ricordo in chi loha conosciuto sia come uomo che co-me attore.

GIUSEPPE LEANZA

L’arte per due pozzi e un asilo in Tanzania“Arts x World 2007”. È il titolo dellamostra d’arte itinerante che sarà alle-stita con opere di artisti di rilievo perrecuperare i fondi necessari per larealizzazione di due pozzi ed un asiloin Tanzania. La somma necessaria daraccogliere è stimata in 63.000 europer l’escavazione-costruzione di unpozzo a Vikawe e un asilo con pozzo aIssua.L’iniziativa, promossa dall’associazio-ne Onlus "Arts x World" coinvolgenumerose città, tra le quali Catania,nell’allestimento di mostre - da mar-zo a luglio - in cui saranno esposteopere di Bruno Donzelli, Carla Accar-di, Concetto Pozzati, Enrico Manera,Gian Battista Rotella, Giuliano Ghelli,Marco Lodola, Lucio Del Pezzo, Mim-mo Paladino, Pier Domenico Magri,Renato Mambor, Sandro Chia, Tom-maso Cascella e Ugo Nespolo. Alleopere di quest’artisti - che sarannoesposte a Benevento, Napoli, Roma ea Telese Terme - vanno aggiunte an-che quelle donate, per iniziativa delpresidente Fortunato Orazio Signo-rello, dall’Accademia Federiciana diCatania. Si tratta di opere di artisticatanesi (Antonio D’Amico, Carmelo

Marchese, Elisabetta Russo, Giuseppi-na Martinez, Nelly D’Urso, VittorioRibaudo, Mariella Sapienza, PasqualeViscuso, Ciro Mozzillo, Giovanni Gre-co, Angela Maria Viscuso, Anna MariaLa Torre, Carmelo Cafici, Amalia Cin-quemani) che negli ultimi anni al-l’impegno dei temi affrontati hannosempre associato intensità e novitàdella ricerca espressiva.

«SULLA BATTIGIA», DI NELLY D’URSO

Costituito il Gruppo Giovani del Sovrano Militare Ordine di Malta della Delegazione di CataniaIl consiglio "delegatizio" del Smom (So-vrano Militare Ordine di Malta) di Cata-nia, presieduto dal delegato granpriora-le, il nobile Ferdinando Testoni Blasco, hanominato il dott. Marco Consoli Magna-no di San Lio, «Donato di Devozione delSmom», presidente del gruppo giovanidella delegazione granpriorale di Cata-nia. L’assistente spirituale è p. ValerioDi Trapanid, direttore della Caritas dio-cesana; vicepresidente dott. StefanoReggio d’Aci, segretario dott. GiovanniRiccioli, tesoriere dott. Irene Castro, con-sigliere dott. Federico Nicolosi.

I gruppi giovanili - sottolinea un co-municato - rappresentano per il SovranoOrdine non solo un valido mezzo attra-verso cui diffondere le tradizioni, la cul-tura e la storia millenaria dei Cavalieri di

San Giovanni di Gerusalemme ma an-che un’ occasione per i futuri membridell’Ordine di mettere in pratica la rego-la "Tuitio fidei et obsequium pauperum".La difesa della fede cattolica e l’acco-glienza, l’aiuto e l’assistenza dei SignoriAmmalati e degli Indigenti sarà il puntonodale su cui verrà improntato l’impe-gno del gruppo giovani del SMOM di

Catania. Il programma delle attività so-ciali 2006/2007 prevede tra l’altro la di-stribuzione viveri presso la Chiesa diSanta Teresa, la consegna di doni natali-zi ai bambini ricoverati presso il repartodi oncologia pediatrica del Policlinico,attività di volontariato presso l’ HelpCenter della Caritas diocesana».

Questi i membri fondatori: dott. Ales-

sia Aguglia, avv.Emanuele Biancarosa,dott. Ninì Caramagna, dott. Laura Carbo-naro, dott. Antonio Castiglione, ing. Pa-squale Cutore, dott.Irene Coco, avv. Chia-ra Consoli, m.llo Cc. Massimiliano Conti-no, dott. Luigi Di Benedetto, dott. ElenaDi Mauro, avv.Giorgio Gangemi, AlfredoLaudani, dott. Alfredo Licciardello, dott.Lighea Lipani, dott. Mario Lo Faro, dott.Alberta Maglitta, dott. Matteo Marchese,dott. Margherita Milazzo, dott. AnnaMingiardi, dott. Cetty Mingiardi, ing. Do-menico Paternò del Toscano, dott. Ric-cardo Paternò del Toscano, dott. MariaPaternò del Toscano, ing. Melita PennisiCutore, avv. Marco Pulvirenti, dott. Do-menico Rasà, dott. Andrea Rumasuglia,dott. Elisa Sciuto, dott. Giovanni Torrisi,dott. Laura Veutro.

Il Gruppo Giovanidel SovranoMilitare Ordine diMalta

CHIESA S. MARIA DI GESÙ

Il festivalorganisticoDomani martedì 23, alle 20, nellachiesa di Santa Maria di Gesù,aCatania, in occasione del festivalorganistico «Per vocem, instru-menta et organum», organizzatodall’Ersu (Ente regionale per il di-ritto allo studio universitario) diCatania, si esibiranno in concerto ilsassofonista Dario Miano e l’orga-nista Salvatore Reitano. Verrannoeseguiti brani di W. A. Mozart, B.Marcello, G. Bovet, C. M. Widor, T.Ross, S. Reitano, M. Duprè e J. W.Coltrane.

LA SICILIALUNEDÌ 22 GENNAIO 2007

.59Catania

RANDA GHAZY A CATANIA

Una scrittricenel mezzo

di due cultureLa incontriamo a Catania in una li-breria. Si chiama Randa Ghazy. Ilsuo nome è uno dei più celebri inambito letterario. Vent’anni, italo-egiziana, conta già nel palmares lasua terza pubblicazione. Dall’esor-dio, appena quindicenne, con "So-gnando Palestina", salutato dalla cri-tica come entusiastica novità edito-riale e tradotto in quindici lingue,poi, il successo nel 2005 con "Provaa sanguinare", Ghazy ritorna con unnuovo romanzo "Oggi forse non am-mazzo nessuno - Storia di una gio-vane mussulmana stranamente nonterrorista".

Pagine che abbattono il muro del-lo stereotipo, che creano filo e ana-logia tra la parte occidentale e arabadel mondo, e raccontano del trava-glio interiore di una ragazza, appesoal filo di due culture. Da un lato, ilbagaglio di valori e di storia dellaterra d’origine, dall’altro, il vivere,plongée, nella società occidentale.Vera e propria dicotomia che nonmanca di popolare, prepotentemen-te e interiormente, pensieri e rifles-sioni di ogni suo scritto. La ricercadell’identità è qui la più grande mis-sione dell’io. "Non nascondo - di-chiara Ghazy - di sentirmi diversadagli altri miei coetanei. Vivo nelmezzo delle due culture, in equili-brio tra due mondi, mi sento un ibri-do. Non mi riconosco appieno in unsolo blocco monolitico. Giusto perspiegarmi, sento di essere più italia-na quando sono in Egitto e più egi-ziana quando ritorno. Ed è questoquello accade dopo che, maturando,ho accettato la mia duplice identità.Un travaglio lungo e sofferto, esor-cizzato dentro e fuori di me, lascia-to esplicarsi nelle storie e nell’inte-riorità dei personaggi. Ritengo che

scrivere aiuti ariflessioni inter-ne, è terapeuticoin un certo sen-so, risponde amessaggi incon-sci. C’è chi hadetto di me chericonosce questostesso connubiodi culture anchenello stile, spe-cialmente nellapunteggiatura,nell’impronta li-rica di ereditàpoetica orienta-le e al tempostesso nell’im-piego della prosadi chiaro influssooccidentale".

-Una commi-stione che viene

fuori innata, come lo scrivere. Il tuolibro è molto forte e molto ironicogià ad incipit. Sottotitoli il romanzo"Storia di una giovane mussulmanastranamente non terrorista", noncredi sia difficile per un pubblicoadolescente comprendere temati-che forti come il terrorismo?

"Credo che quando si scriva di at-tualità è fondamentale non usarefiltri. Anche se il target di riferimen-to è quello degli adolescenti, ritengoche se il mondo è questo, questo è ilmondo che si deve esprimere. Trovoche non è corretto lasciare che i gio-vani crescano dentro una sfera dicristallo e che non vengano prepara-ti al mondo e alle sue problemati-che. Ricordo ancora a scuola il gior-no dopo l’11 settembre. Malgrado lagravità di quanto era successo, nonci fu un docente che affrontò l’argo-mento. Allora mi chiedo cosa puòvenirci incontro se non una letturache permetta di creare pensiero cri-tico. Proprio la scuola, che dovrebbeessere il primo luogo dove impararea capire il mondo, appare oggi fossi-lizzata sugli stessi programmi, inve-ce di aprire un filone alternativo, unapproccio sperimentale, come ac-costare autori del passato con quel-li contemporanei, promuovere di-battito e confronto tra studenti edocenti e, perché no, anche incenti-vare alla lettura. Se oggi sono unascrittrice devo tutto ai tanti libri let-ti, agli innumerevoli pomeriggi pas-sati in biblioteca e soprattutto a miamadre, mia grande maestra di vita edi penna".

KATIA TERI

omnibus

Fondato il sesto Club Rotary metropolitano, il Catania Sud Festa di fine anno all’Intercultura ClubL’Associazione Internazionale Onlus che da cinquant’anni si occupa di scambi cul-turali giovanili, si adopera attraverso la sua rete capillare di volontari, di assistere conaffetto e competenza sia gli studenti che le famiglie, aiutandoli e sostenendoli in que-sto difficile percorso di dialogo e confronto tra diverse culture.

Al Centro Intercultura della nostra città, si è svolta la festa di fine anno. La mani-festazione è nata anni fa come saluto agli studenti stranieri, che per un anno hannovissuto nella comunità, ospiti di famiglie che li hanno accolti come figli, e delle scuo-le che li hanno guidati sia nell’apprendimento della lingua che delle altre discipline.La manifestazione ha un significato più profondo: riunire sia gli studenti stranieri ele loro famiglie ospitanti, che tutti gli studenti catanesi e le loro rispettive famiglieche si accingono a partire per un programma all’estero. Il messaggio che è venutofuori dalla manifestazione, in un mix di culture ed esperienze diverse, è che gli uo-mini del mondo possono convivere bene abbattendo barriere di pregiudizi, consa-pevoli che la diversità è sempre un arricchimento. Quest’anno in Sicilia l’Associazio-ne, con l’impegno maggiore degli anni precedenti, ha ospitato sessanta ragazzi edaltrettanti ragazzi siciliani sono in procinto di partire per l’estero. I giovani affronta-no con entusiasmo i naturali disagi a cui vanno incontro, mettendo in discussioneun anno della loro vita per comprendere e sperimentare culture diverse e costrui-re, con la comunicazione, i presupposti di un futuro di pace tra i popoli del mondo.

A. D. P.

Allo Sheraton ha avuto luogo, con la consegna della Carta co-stitutiva da parte del governatore Alfred Mangion al presiden-te Ivana Termine, l’avvio ufficiale dell’ultimo nato Rotary Club,il Catania Sud. Presenti numerose autorità rotariane tra lequali: il governatore dell’anno 2007-2008, Salvo Sarpietro, ilpast governor Ferdinando Testoni Blasco, il segretario distret-tuale, nonché tutor del nuovo Club, Emilio Cottini e il presiden-te del Club sponsor Catania EST, Linda Russo Zangara.

Il Rotary Club Catania Sud nasce per volontà del governato-re, concretizzata dall’impegno del past governor Testoni Bla-sco attraverso l’individuazione di 21 giovani soci fondatori, ac-comunati dallo scopo rotariano di "diffondere l’ideale del ser-vire". A tal proposito, il presidente Ivana Termine, nel corso delsuo intervento ha tracciato le linee del suo programma incen-trato sulla valorizzazione delle potenzialità turistiche del ter-ritorio per promuoverne le diverse forme: museale, archeolo-gico, congressuale, paesaggistico-ambientale, enogastronomi-co. Ha evidenziato come Il turismo rappresenti "un vero e pro-prio comparto industriale che merita di essere affrontato conuna visione di sistema, per le importanti ricadute che ha sul-

la nostra economia". Infine, ha manifestato l’impegno dei so-ci fondatori nell’individuare i progetti da realizzare per un mi-glioramento dei servizi a favore dei cittadini. "La linea guida -ha detto Termine - è quella di incidere sui ragazzi delle scuo-le medie per creare educazione civica nelle future generazio-ni. Nello specifico la salvaguardia dei litorali e del patrimonioboschivo dell’Etna". Al nuovo Club gli auguri di buon lavoro daparte degli oltre 130 convenuti, rotariani e relativi ospiti.

Passaggio della Campana all’Inner Wheel: Aurora Razza subentra a Marilisa SciutoSull’elegante terrazza a mare dello Yach-ting Club, si è svolta la cerimonia deltradizionale passaggio della campanafra la presidente uscente dell’InnerWheel Club di Catania, Marilisa Sciuto ela subentrante presidente, per l’anno2007-2008, Aurora Razza.

Nel suo discorso di commiato, la pre-sidente uscente ha lasciato alle belle im-magini del video affidato alla regia del-l’editor Rosalba Licata - con un contribu-to del regista Elio Gimbo sul corso di re-gia su”L’Opra dei pupi e la famiglia Na-poli” sostenuto dall’Inner per giovanistudenti - il compito di illustrare l’iterprogrammatico del Club. Marilisa Sciutoha ricordato le molteplici iniziative, rea-lizzate dalle varie Commissioni, rivolte alsociale: dai non vedenti, al Premio bontà,dal pasto caldo ai poveri di Madre Tere-sa, agli ospiti del Ventimiglia. Ha quindisottolineato che "l’attività di club do-vrebbe essere più concreta e pressanteverso le istituzioni poco sensibili ai biso-gni della città e dei cittadini. Mentre l’e-

sperienza del contatto diretto con il Di-stretto ed i rapporti con i Club rotarianifratelli, e la collaborazione con l’Inner diPaternò Alto Simeto, hanno permessodi approfondire i valori della socialità,della fraternità, della disponibilità e del-l’amicizia nel rapporto umano". Sentitiringraziamenti sono stati indirizzati alConsiglio direttivo, alle Commissioni, al-

le socie onorarie per il loro contributo eda Rosalba Licata per l’amore e l’impegnonel realizzare il bollettino del Club.

Infine, il passaggio del collare ha sug-gellato l’inizio dell’anno della presiden-za di Aurora Razza che ha ringraziato lesocie e le componenti del Comitato ese-cutivo: Lella Pavone vicepresidente,Eleonora Rodonò segretaria, Lucrezia

Carnazza tesoriera, Valeria Zipper editor,Karin Signorelli servizio internazionale,Rosaria Carpinteri, Maria Luisa Catanuto,Mirella Cavallaro, Anna Delfa, Pina Lom-bardo, Edoarda Santoro consigliere, San-ta Bonfiglio, Nuccia D’Agata, Maria Pia Li-pani, Graziella Puglisi e la socia onorariaMariela Fallica.

MILLY BRACCIANTE

Il prof. Majoranaricordato al RotaryAl Rotary Club di Catania, su iniziativadel presidente Vincenzo Consoli, è sta-to ricordato il prof. Angelo Majorana,past president rotariano, scomparso loscorso 7 gennaio all’età di 97 anni, pre-stigioso maestro di medicina e di vita.Alla presenza della moglie, signora Ina,dei figli, dei nipoti, dei parenti e diquanti nel conoscerlo ne apprezzaronola caratura di studioso e la grande uma-nità, Vincenzo Consoli ha fatto riviverela figura e l’opera del prof. Majorana.Quindi la testimonianza di conoscenzadiretta del suo allievo prof. Santo DiNuovo il quale, ha sottolineato che ilprof. Majorana non va commemorato,ma citato e ricordato per l’attualità del-la sua opera di ricercatore e di studiosoe per la sua personalità carismatica, lafigura di maestro “pioniere” nel campodella psicologia applicata alla clinica.«"Un Ulisse dantesco” - ha detto Di Nuo-vo - nella sete di conoscenza, nella inda-gine e nella scoperta scientifica, antici-patore ed assertore dell’importanzadella componente psicosomatica nellacura del malato, di cui bisogna occupar-si mettendone al centro la persona nel-le sue componenti psicofisiche. Con-cetti di base che il prof. Majorana misein opera nell’Istituto di Psicologia del-l’Università di Catania (rappresentandol’Ateneo catanese nel laboratorio delCnr), nell’Istituto di Psicologia Fisiologi-ca dell’Università di Roma e nella catte-dra di Psicologia della Facoltà di Scien-ze Politiche di Catania. La nostra città glideve la fondazione della Scuola Magi-strale Ortofrenica regionale e l’Orienta-mento, assieme all’Opera Universitaria(Opsu). Iniziative che, negli anni Cin-quanta, videro Catania all’avanguardianei confronti della comprensione delledisabilità da osservare e trasformare indiversabilità». Infine, il prof. BenedettoMatarazzo ne ha tratteggiato l’autore-volezza da luminare, nella maniera uni-ca di porre l’interlocutore come sog-getto e non come oggetto d’indagine.

M. B.

L’intervento dellapresidenteuscente MarilisaSciuto; alla suasinistra la nuovapresidenteAurora Razza

Incontro rotariano sui «Test genetici» Chiusura d’anno per le attività di «Stelle e Ambiente»A conclusione di un anno di intensa attività di divulgazione astromica e am-bientalistica, "Stelle e Ambiente" ha riunito soci e simpatizzanti, una sessan-tina circa, in un agriturismo di Acicastello sul vecchio tracciato della ferrovia,per partecipare a una cena preceduta e seguita dall’illustrazione del firmamen-to visibile a fine giugno e nel prossimo luglio.

L’iniziativa ha raccolto il più cordiale successo. Gli intervenuti hanno segui-to un’ampia descrizione dei fenomeni celesti del mese e della presentazionedei pianeti, a cura del giornalista Luigi Prestinenza, sulla traccia di un dettaglia-to power point del prof. Giuseppe Sperlinga, per raccogliersi poi, sotto la gui-da del dott. Alberto Petralia, attorno al Celestron dell’associazione e al rifratto-re manovrato dal giovanissimo Adriano Giunta per osservare la Luna e i piane-ti Giove e Saturno, che hanno offerto vedute altamente suggestive, con gran-de soddisfazione di chi magari si accostava ad uno strumento astronomico perla prima volta. Simpatica e informale conclusione per un anno di attività inten-sa su entrambi i versanti, con gli appuntamenti mensili col cielo al Parco Gioe-ni, gli interventi nelle scuole e, per la parte naturalistica, le visite ad ambientidi grande attrattiva come le lave etnee a pillow di Acicastello, la Timpa di Aci-reale, la valle dei Sieli sotto Motta S. Anastasia, la riserva naturale Grotta Palom-bara e il museo naturalistico di Melilli, guidate dai prof. Sperlinga e SalvatoreArcidiacono, e dalla dott. Giovanna Marletta. Tale attività è destinata a conti-nuare col prossimo anno scolastico, da ottobre in poi, mentre saranno onora-ti per tutta questa estate gli appuntamenti col cielo del mese al Gioeni in oc-casione del primo quarto di Luna.

Nei locali dell’Excelsior Hotel a Catania siè svolto un interessante incontro, orga-nizzato dai Rotary Club Catania Est ed AciCastello, dal titolo: “La nuova frontieradella medicina: i test genetici”, relatore ilprof. Gastone Veroux, ordinario di Chi-rurgia Generale nella Facoltà di Medici-na e Chirurgia Università degli Studi diCatania. Dopo una breve introduzionedel socio Guglielmo Scammacca dellaBruca, il relatore ha accompagnato laplatea in un veloce excursus sulle tema-tiche dei Test Genetici, materia delicata edi frontiera che rappresenta il presenteed il futuro della ricerca medica.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità,per test genetico si intende l’analisi ascopo clinico di Dna, Rna, cromosomi,proteine, metaboliti o altri prodotti geni-ci, effettuata per evidenziare genotipi,mutazioni, fenotipi o cariotipi correlati omeno con patologie ereditabili umane.Questa definizione include gli screeningprenatali, neonatali e dei portatori, non-chè i test sulle famiglie a rischio. I risul-tati di queste indagini si possono appli-care alla diagnosi ed alla prognosi di ma-lattie ereditarie, alla predizione del ri-schio - malattia, all’identificazione deiportatori sani, alle correlazioni fenotipo- genotipo. Le preoccupazioni riguarda-no il fatto che i test genetici individuano

le malattie che possono essere connesseal nostro corredo genetico; possono inol-tre aiutare a riconoscere le malattie ere-ditarie, ad adeguare le terapie al patri-monio genetico ed a mettere a puntonuovi farmaci. Ma il ricorso ad essi ha an-che importanti implicazioni a livello eti-co. Le raccomandazioni riguardano laqualità dei test genetici, la necessità diuno screening genetico delle malattierare e gravi, questioni relative all’origineetnica, la tutela e la riservatezza delleinformazioni genetiche e le conseguen-ze economiche e sociali dei test geneticie del loro impatto sui sistemi sanitari. Il25 aprile 1953, l’articolo di Watson eCrick sulla rivista inglese Nature rivelavaal mondo come il manuale di costruzio-ne di ogni essere vivente fosse scritto suuna molecola dalla forma inverosimile:due nastri legati che si rincorrono, avvol-gendosi attorno a uno stesso asse, for-mando una sorta di scala a chiocciola.Una storia fatta di ingenuità e ambizione,di colpi di genio e cinismo. L’acido desos-siribonucleico diveniva per sempre e pertutti il Dna. E si apriva l’era genomica.Adesso dopo cinquant’anni, il mondodella medicina deve riflettere sull’utiliz-zo di questi dati: non sono più i tempidell’abate Gregory Mendel (1822-1884).

MICHELE PIAZZA ROXAS

«Le Reti complesse», conferenza per il Rotary 4 Canti - Centenario

Charter night al Lions Stesicoro, con passaggio di consegne tra Santangelo e Burrello

Per il Rotary Catania Quattro Canti - Cen-tenario, introdotto dal presidente prof.Francesco Milazzo, il consocio prof. Ales-sandro Pluchino, membro del "CactusGroup" presso il Dipartimento di Fisicadell’Università di Catania, ha tenuto unaconferenza su "La nuova scienza delleReti complesse: quando piccole causepossono produrre grandi effetti". Un te-ma difficile su un argomento complesso,di cui l’oratore ha però fatto subito ap-prezzare l’indubbia rilevanza con unatrattazione semplice e accattivante.

Fino dagli anni ’60 dello scorso secolo,i sociologi avevano mostrato che due in-dividui qualsiasi sul nostro pianeta sonoconnessi, mediamente, da soli sei legami

di amicizia intermedi ,sebbene solo nel1998 si riuscì a dare una spiegazionematematica a questo strano fenomeno,che venne chiamato "Effetto SmallWorld" e costituì la conferma scientificadel vecchio adagio "quant’è piccolo ilmondo". Da allora centinaia i ricercatoriin tutto il mondo si occupano di quellache è diventata oggi una vera e propriabranca della fisica con il nome di teoriadelle Reti complesse. Questa teoria sibasa sulla scoperta che i nodi di una re-te, sociale, biologica o artificiale, si posso-no collegare in un modo non perfetta-mente ordinato ne’ completamente ca-suale, e - cosa ancor più sorprendente -che tutti i sistemi a rete del mondo rea-

le funzionano nello stesso modo.In sostanza, la nuova scienza delle re-

ti sta cominciando a decifrare la struttu-ra organizzativa sottesa al funzionamen-to della società, della comunicazione cel-lulare, dell’ecosistema globale, di inter-net, delle reti neuronali, del sistema stra-dale e ferroviario di una nazione o del si-stema mondiale dei collegamenti aerei,mostrando come tutti questi sistemi agi-scano secondo gli stessi schemi e gli stes-si principi nascosti. Ma la cosa forse piúinteressante, ed allarmante al tempostesso - ha avvertito il prof. Pluchino - éche ci si sta rendendo conto di come lapeculiare struttura delle reti complessele renda tavolta estremamente instabili.

Nella suggestiva cornice del parco del-l’Hotel Villa Paradiso dell’Etna, ha avutoluogo la celebrazione dell’XI Charter Ni-ght del Lions Club Catania Stesicoro Cen-trum e il "passaggio della campana" trail presidente uscente dott. Giuseppe San-tangelo e il neo presidente dott. France-sco Paolo Burrello. Presenti alla manife-stazione il governatore eletto avv. Salva-tore Giacona, il delegato di zona LiciaAresco Sciuto, i rappresentanti di tutti iLions della Circoscrizione, autorità civi-li e militari, soci ed invitati. Il presidenteSantangelo, dopo aver ringraziato i pre-senti intervenuti alla serata, ha breve-mente accennato alla vulcanica attivitàsvolta nel corso dell’anno sociale che si èconcluso.

"Le attività che sono scaturite - ha di-

chiarato Santangelo - non potevano enon sono solo frutto della solerzia delpresidente, bensì segnale di impegno ditutti i soci che hanno contribuito a con-cretizzare l’attività di servizio, alla basedel nostro essere Lions". Santangelo haricordato il Trofeo velico organizzato dalclub, il "miglior poster sulla corretta ali-mentazione", la partecipazione agliscreening durante la campagna contro lacecità, la solidarietà verso i più deboli, legite socio- culturali e ,infine, i sette mee-ting tra i quali quello sulla "Sicurezzadei cittadini", "Sul randagismo", "Suicombustibili del futuro", sul "Termali-smo lavico", sul "Fare impresa a Catania","Il ruolo dei Lions nelle patologie ocula-ri invalidanti" e "Alla ricerca della bellez-za". E’ stato poi ammesso il nuovo socio

dott. Michele Nicosia. Dopo la consegnadi riconoscimenti ai membri del diretti-vo, ha avuto luogo il passaggio dellacampana. Il dott. Burrello ha dichiarato:"E’ un grande onore per me, uno dei so-ci fondatori, diventare presidente di que-sto prestigioso club, che ha annoveratopresidenti di grande carisma. Santange-lo è stato un presidente eccezionale perla sua operosità. Cercherò, con l’aiutodel direttivo, di fare il possibile per con-correre al miglioramento della societàcivile. Il mio motto - ha concluso - sarà:conoscersi bene per operare meglio".

Dopo il presidente Burrello, che hapresentato il nuovo direttivo, ha preso laparola Licia Aresco, la quale nel suo bre-ve intervento ha avuto parole di elogioper Santangelo, "che ha portato avanti

con entusiasmo, affetto e amore la suamolteplice e ammirevole attività", ed haaugurato al presidente Burrello ulterio-ri esaltanti affermazioni. L’avvocato Gia-cona ha dichiarato che a giugno, nei qua-si 45 mila Lions club sparsi nel mondo, sifesteggia il "Passaggio della campana",che rappresenta il proseguimento deivalori profondi che sono l’asse portante

del lionismo. "Santangelo ha lottato - hadetto Giacona - per migliorare la vitadella nostra società. Non posso cheesprimere il mio profondo apprezza-mento. Al presidente Burrello dico che ilsuccesso coronerà il suo lavoro, e che lafiducia che i soci hanno riposta in luinon andrà certamente delusa."

ANTONIO DI PAOLA

il governatoredistrettualeAlfred Mangion ela presidente delnuovo club IvanaTermine

Da sinistrail governatore

Giacona,il pres. uscente

Santangelo, il nuovo presidente

Burrelloe il delegato Licia

Aresco Sciuto

Un momentodella seratainterclub RotaryCatania Est e AciCastello

È nata inItalia, è di

origineegiziana, havent’anni,già autricedi tre libri

LA SICILIA

CataniaMARTEDÌ 3 LUGLIO 2007

32.

ALLE CIMINIERE

Si conclude domanila mostra della stilografica

Chiuderà domani 9 gennaio alle Ciminiere la mostrainternazionale della penna stilografica che sta otte-nendo dei consensi e apprezzamenti mai avuti nelleprecedenti edizioni: il volume messo a disposizionedegli organizzatori, di 1000 pagine circa nell’angolodedicato alla scrittura è già stato totalmente riempi-to con messaggi, dediche, complimenti, autografi diogni genere, soprattutto rivolti agli organizzatori e al-l’ente promotore (la Provincia regionale). Molti mes-saggi sono rivolti alla città di Catania e alla originalitàe alla fantasia dei catanesi in genere. «Tengo a sotto-lineare - dice Salvo Panebianco, del Club internazio-nale penna stilografica - a differenza delle preceden-ti edizione un gran numero di visitatori stranieri che

anch’essi hannolasciato dei mes-saggi in linguamadre come adesempio: gruppidi Cinesi - tede-schi - artisti olan-desi - francesi(molti) - spagnoli -russi - australiani -indiani - respon-sabili di Casa Sici-lia in America ecc.

Molte sono state le scuole e i docenti in visita: scola-resche intere di ogni ordine e grado che puntualmen-te e in modo organizzato riceviamo ed educhiamo al-la visita della nostra mostra: tutti in ordine hanno la-sciato il loro messaggio nel libro firme attraverso l’u-so della penna stilografica da noi messa a disposizio-ne per gli alunni e per i visitatori in genere. Sottolineopure la presenza di molti milanesi che hanno lascia-to commenti superlativi all’iniziativa e l’invito a rea-lizzare il progetto nelle loro città del nord; molti to-scani sono rimasti sorpresi dall’iniziativa e dell’origi-nalità della manifestazione stessa soprattutto hannotutti apprezzato il percorso della storia dell’uomo at-traverso lo strumento penna».

Aggiunge Panebianco: «Bellissimi sono i messag-gi in lingua indiana e cinese. Tutte le dediche ed imessaggi per il presidente della provincia e quelli ri-volti in generale all’ente promotore saranno da noi ri-prodotti e inviati agli uffici di competenza: questavuol essere una prova reale e tangibile dei risultati edegli sforzi realizzati con la compartecipazione ditutti».

In prospettiva c’è la creazione, a Catania, di unmuseo della scrittura.

omnibus

Ricorre il trentennale della scomparsadel compositore e poeta catanese Ore-ste Maria Vassallo. La figura umana eprofessionale di questo autore non vadimenticata. Vassallo visse a Roma l’ul-tima parte della sua vita, e fu composi-tore di successo nel panorama dellamusica leggera. La canzo-ne“Come te non c’è nessu-no”, su testo del noto paro-liere Franco Migliacci, nel1964 ottenne uno strepi-toso “lancio” discograficograzie alla personalissimainterpretazione della can-tante Rita Pavone. Segui-rono poi le versioni di Mi-na, Iva Zanicchi e di artisti stranieri.Oreste Vassallo era nato a Catania il 20novembre del 1912. Conseguita la lau-rea in Lettere classiche, pochi anni do-po si diplomò in pianoforte al Conser-vatorio di musica di Palermo. Fre-quentò assiduamente gli ambienti cul-turali catanesi; suoi grandi amici emaestri furono il critico d’arte EnzoMaganuco e soprattutto Francesco Pa-stura, del quale fu attivo collaboratore

nella direzione del complesso coralefolclorico “Canterini Etnei”. Si stabiliìpoi a Roma, dove insegnò nelle scuolestatali, e affermò le raffinati doti dimusicista e un apprezzabile talentoletterario. Nella raccolta di liriche “Sot-to gli archi della marina” edita a Mila-

no nel 1972 per i tipi di Al-bano editore, scriverà construggente vena nostalgicail suo autentico testamen-to d’amore per la città na-tale: «Qualcosa di me/vivenella mia città/dove è l’Et-na bianca,/i giardini d’a-ranci/ e il mare/ Che sbattesu rocce nere/dai capelli

verdi./La’ è la mia casa dei miei sognifanciulli/ che sa del mio amore/piùgrande tempo!/ Qualcosa di me/vivenella mia città». La salma del poeta-musicista, per tan-to tempo rimasta al cimitero di Roma,per volere dei familiari da due anni èstata trasferita a Catania, dove attual-mente riposa.

SANTO PRIVITERA

Ricordo di Vassallo, «Come te non c’è nessuno» Don Mario, salesiano instancabileC’è un coraggioso e dinamico salesiano che, quasi ogni gior-no, percorre centinaia di chilometri di strade per portaremassaggi di pace, fratellanza ed aggregazione, nonché gli au-guri e i sacramenti, alle forze dell’ordine. Si tratta di don Ma-rio Arestivo che è il cappellano della polizia di Stato della Si-cilia orientale, e al quale fanno capo ben 95 reparti. Tra que-sture, commissariati, caserme della polizia stradale, ferrovia-

ria, aeroportuale,reparti mobili e cosìvia. La parola di donMario tocca e e lie-vita tutti. Dai diri-genti agli ultimi ar-rivati o aggregati. Lesue omelie calzanoalla perfezione conla vita sociale di og-

gi, ma non sono rimproveri per nessuno. Ma solo stimoli difede cristiana. E così molti poliziotti, soprattutto in un perio-do di festa come l’attuale fanno a gara per averlo tra loro alpiù presto. E forse qualcuno si chiederà: quando finisce la suamissione giornaliera di pastore di...tutori dell’ordine si ripo-sa? Niente affatto, perché al pomeriggio don Mario Arestivoè pronto ad aprire a Catania le porte dell’oratorio di Cibali ea quei tanti giovani e giovanissimi che lui attenziona ormaida tanti ani, alla maniera dolcissima di don Bosco.

AGATINO ZIZZO

Rotary Club Aci CastelloScacco eletto presidenteL’assemblea dei Soci del Rotary Club Aci Castello ha elet-to presidente per l’anno rotariano 2008-09 il socio Anto-nio Scacco. L’assemblea ha inoltre eletto il consiglio diret-tivo che per l’anno rotariano 2007-2008 affiancherà ilpresidente incoming Elio Signorelli. Nella foto da sinistraMichele Piazza Roxas (consigliere), Ignazio La Mantia(presidente uscente), Sergio Sportelli (consigliere), Fran-cesco Lenzo (tesoriere), Roberta Judica (prefetto), GinoMughini (segretario), Elio Signorelli (presidente), Pietro LoGiudice (consigliere), Antonio Scacco (vice presidente).

Incontro alla «Cavour sulla lingua e la cultura tedescaL’Ambasciata della Repubblica federa-le di Germania e l’Acit (associazioneculturale italo-tedesca) di Cataniahanno organizzato un convegno datitolo “La lingua tedesca tra istruzione,cultura e mondo del lavoro" che siterrà giorno mercoledì 10 gennaio al-le ore 16,00 presso la Scuola Media"Cavour" di Catania in Via Carbone, 6.

L’obiettivo del convegno - informauna nota - è quello di partecipare a unlargo pubblico l’importanza non soloculturale ma anche strategica dalpunto di vista del turismo della linguae della civiltà tedesca nella nostra pro-vincia. Relatori, oltre al preside dellascuola media Cavour, prof. Santo LiGresti, saranno Karin Spiller, presi-dente della Acit; Gabriele Scheel, pri-mo segretario per gli affari culturalidell’Ambasciata della Repubblica fe-derale di Germania a Roma; UlrikeTietze, direttrice in Italia delle sezionidi cooperazione linguistica e didatti-ca e vicedirettrice del Goethe Institutdi Roma; Gerdis Chiede, coordinatri-ce per la promozione del tedesco nel-

le scuole italiane del Goethe Institut;Filippo Santonocito, dirigente dellaScuola media statale “Guzzardi” diAdrano; Giovanni Torrisi, dirigentedel Liceo scientifico statale “BoggioLera” di Catania; Maria Vittoria D’A-mico, docente ordinario di Lingua eletteratura Anglo-americana della Fa-coltà di lingue di Catania; Salvo Drago,dirigente dell’Azienda provinciale tu-rismo di Catania.

Concluderà il presidente dell’Act diCatania Petra Köhler, consulente perla lingua tedesca del Servizio centra-le per le scuole all’estero e UlrikeStepp del Servizio per lo scambio uni-versitari e direttrice del Centro infor-mazione.

Alla fine dei lavori saranno offerti,com’è nella tradizione mitteleuropea,“Deutsche Kaffee mit Kuchen”, men-tre la riduzione teatrale dell’ “Operada tre soldi” di Bertolt Brecht, propo-sta dagli alunni del Liceo Scientifico“Boggio Lera” di Catania, «mostreràla modernità e l’avanguardia della let-teratura tedesca in Europa».

I successi di Gea, cantante-baby catanese alunna di terza elementareUna banbina catanese, Gea Livia Zarba,7 anni (nella foto) ha portato al succes-so la canzone «Fanny del West» allaprima edizione del «Ducato d’oro»,nuovo festival nazionale di canzoni ine-dite per bambini che si è svolto a Gravi-na di Puglia; la canzone ha musiche diFlavio Fulgoni e testo di Dora Vuolo Fa-miglietti. La bimba catanese, che fre-quenta la terza elementare, ha già vin-to in altre manifestazioni nazionali: havinto il Premio nazionale «Mariele Ven-tre» 2006 cantando «Il mio fratellino adistanza», brano del 46° Zecchino d’O-ro; nell’ambito della manifestazione

dello Zecchino d’Oro è stata tra le settefinaliste siciliane. Nel 2004 ha cantatoil celeberrimo brano di Modugno «Nelblu dipinto di blu» e le è stato assegna-to il primo premio assoluto al secondoFestival Nazionale dei Giovani Artisti.

A Gravina hanno partecipato allamanifestazione diciotto bambini pro-venienti da altrettante regioni, che han-no cantato le loro canzoni in lingua ita-liana e nel proprio dialetto. Presidentedella giuria era il maestro Fasano, notoautore anche di canzoni per bimbi. Pre-sentatore il mitico Cino Tortorella cheha animato le tre serate del Concorso.

ORESTE MARIA VASSALLO

PROPOSTA DI LIMOLI ALL’ARS

Un limite all’«importazione»di rifiuti da altre regioni

Porta la firma dell’on. Pippo Limoli, deputato catane-se di Forza Italia all’Aassemblea regionale siciliana,il disegno di legge che mira a disciplinare lo smalti-mento dei rifiuti prodotti al di fuori della Sicilia de-stinati ad impianti siti nel territorio siciliano.

L’obiettivo della proposta - spiega lo stesso parla-mentare in una nota - è quello di ridurre la movi-mentazione dei rifiuti allo stretto necessario nel ri-spetto del principio secondo il quale gli stessi devo-no essere smaltiti in luoghi prossimi a quelli di pro-duzione. Le norme prevedono, infatti, che lo smalti-mento può avvenire in impianti ubicati nel territo-rio siciliano solo a condizione che quest’ultimi sia-no gli unici impianti "appropriati" più vicini al luo-go di produzione e ciò previo rilascio da parte del-le autorità extraregionali di idonea certificazione at-testante l’assoluta inesistenza o inoperatività, nei ri-spettivi territori, di impianti, nonché della relativaattestazione tecnica positiva allo smaltimento, rila-sciata dai sindaci siciliani ove sono ubicate le disca-riche e/o impianti. L’omessa richiesta delle certifica-zioni - secondo quanto prevede il disegno di leggedell’on. Limoli - equivale a smaltimento di rifiuti inassenza di autorizzazioni in violazione delle leggipenali vigenti in materia..

«FINANZIARIA PREOCCUPANTE»

Farmaci, come tutelareil lavoro degli informatori

Tutelare al massimo grado i posti di lavoro degliinformatori scientifici del farmaco: è questo l’obiet-tivo che persegue la Federisf soprattutto alla luce del-la nuova Finanziaria che minaccia molti tagli nella ca-tegoria. In una riunione a Catania la Federazione (cheha quale presidente del consiglio regionale il catane-se Raffaele Panebianco e vice presidente del consiglionazionale Riccardo Noto anch’egli di Catania) ha de-lineato le azioni da porre in atto a tal fine con un in-tenso programma volto a rappresentare al meglio gliinformatori medesimi presso le varie commissionidell’assessorato regionale della Sanità, delle unitàsanitarie, delle aziende ospedaliere, dell’Ordine deimedici e dell’università. Alla presenza del vice presi-dente regionale Angelo Sciascia, del segretario Miche-le Vitale, del tesoriere Michele Vanni e dei consiglie-ri Tino Policardi e Alfio Cariola lo stesso consiglio re-gionale della Federisf (federazione che rappresentaanche le associazioni degli informatori scientifici delfarmaco) ha deciso anche di incrementare le iniziati-ve a carattere sociale sia attraverso la sensibilizzazio-ne al corretto uso dei farmaci come pure con campa-gne di sensibilizzazione alla donazione. A quest’ulti-mo proposito è stata indetta una Settimana delladonazione del sangue dal 29 gennaio al 5 febbraio.

A. T.

Interventi per i non vedentiUn corso di informatica per alunni non vedenti e un sostegnoper la realizzazione di un laboratorio «dall’occhio alla mano»che trasforma in bi-trimensionale monumenti, beni cultura-li e disegno tratti da testi scolastici per alunni non vedenti:sono interventi della Provincia regionale per i non vedenti,annunciati dal presidente Raffaele Lombardo alla recente as-semblea dei quadri dirigenti dell’Unione italiana ciechi.Lombardo ha altresì comunicato di avere autorizzato il cen-tro diurno per gli anziani ciechi che vivono da soli, ribaden-do il suo forte impegno nel sostenere i problemi dei non ve-denti e ipovedenti. All’assemblea è intervenuto altresì pre-sente il direttore generale dell’ASL3 dott. Antonino Scavonecui è andato il ringraziamento dall’avv. Giuseppe Castrono-vo (nella foto), presidente regionale dell’UIC e dal cav. Anto-nino Gemmellaro presidente della sezione provinciale del-l’UIC per il rinnovo dell’importanteconvenzione sulla prevenzione eriabilitazione visiva, riabilitazioneche consente in particolare agli ipo-vedenti una certa e sicura autono-mia. Nella sua veste di presidente del-l’assemblea lo stesso Castronovo hasvolto un’ampia relazione soffer-mandosi in particolare sull’inseri-mento scolastico degli alunni nonvedenti e ipovedenti, su un più concreto diritto al lavoro deinon vedenti, sull’ importanza del servizio civile, sull’impegnoper la prevenzione della cecità; infine ha indicato un nuovomodello associativo che possa di più e meglio rispondere ainuovi bisogni dei ciechi e ipovedenti siciliani bambini, gio-vani, anziani o pluriminorati.L’assemblea si è articolata attraverso le varie relazioni dei re-sponsabili dell’Unione Ciechi di tutte le province siciliane peril resoconto di quanto realizzato durante l’anno che si con-clude e dei programmi che si intendono svolgere nell’imme-diato futuro mentre unanime è stato il riconoscimento neiconfronti di Castronovo per la sua azione instancabile, appas-sionata e competente che svolge in favore di tutti i non ve-denti e ipovedenti e in favore della prevenzione della cecità.

A.TOR.

Interclub del Rotary Paternò Alto Simeto con Inner Wheel e Rotaract

NOZZE DI DIAMANTEI coniugi LorenzaSpampinato e GiuseppeSciuto, rispettivamente di 79e 83 anni, hanno festeggiatonei giorni scorsi i 60 anni dimatrimonio con unacerimonia nel Santuario dellaMadonna del Carmine,circondati dall’affetto deiloro 5 figli, 11 nipoti e 3pronipoti. Il signor Sciuto hapartecipato alla II guerramondiale come mitraglierecannoniere della Marinamilitare.

Una gradevole e documentata storiadel presepe in Sicilia è stata illustra-ta ai soci del Rotary club Paternò Al-to Simeto in una serata alla Jonica ininterclub con Inner Wheel e Rota-ract da Enzo Avolio, socio del mede-simo club, il quale ha utilizzato an-che il supporto di alcune bellissimeimmagini di preziosi presepi anti-chi. Avolio ha ricordato le origini, con lacostruzione di presepi in ceroplasti-ca con figure di piccole dimensioni,prima nelle chiese e poi nelle ricchecase private. La ceroplastica è un’ar-te molto antica, la cui facile manipo-lazione permetteva di ottenere ma-nufatti caratterizzati da grande reali-smo e notevole forza espressiva. InSicilia il presepio si sviluppò nell’am-bito della Compagnia del Gesù, sottoil diretto influsso del modello napo-letano, dal quale si distacca per unamaggiore sobrietà ed essenzialità eper la presenza di elementi origina-li di derivazione dal teatro dei pupi.Tra la metà del seicento ed il sette-cento, emergono veri e propri artisticome il ceroplasta Giulio Zummo,Anna Fortino, Fra Ignazio Macca, ilmessinese Giovanni Rosselli, la scuo-la di Erice con i suoi Bambinelli. Ven-gono riprodotti in miniatura figurerappresentanti pastori, contadini,soldati, mercanti, ripresi nelle loroattività quotidiane. Il presepio vieneallestito con figurine in cera in unabacheca a vetri, la scaffarata o scara-battola, in cera sono anche le piante,le architetture, le rocce della grotta,gli animali domestici. La grande pro-

duzione dei presepi in cera, nei seco-li XVIII e XIX assume carattere popo-lare, di minore pregio, con nuove fi-gure come "u spaventatu da stidda,jnnaru". Nella storia del presepe po-polare Caltagirone occupa un postodi primissimo piano: qui fra la finedel settecento e la prima metà del-l’ottocento, operano Giacomo Bon-giovanni e Giuseppe Vaccaro, zio enipote, maestri dell’uso dell’argilla,

che realizzano singole figurine e in-teri gruppi familiari, scene campe-stri, e bozzetti di attività domestica. La serata è stata aperta dai saluti deipresidenti dei club Rosario Valenti,Elena Parisi, Agatella Santonocito(nella foto) e dell’aassistente del Go-vernatore Turi Bonaventura, e dallapresentazione di due nuovi soci rota-riani: Ketty Pavone e Domenico Mio.

Una Messa per le regine d’ItaliaIeri mattina a Catania l’Associazione Culturale Tricolore el’Associazione Internazionale Regina Elena hanno organizza-to una Messa presso l’Arciconfraternita dei Bianchi - ChiesaSan Martino di Tours in Via V. Emanuele, in memoria delle re-gine d’Italia, nell’ottantesimo anniversario della morte (5gennaio 1926) di Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia,prima Regina d’Italia, moglie di Umberto I, secondo Re d’Ita-lia: la regina alla quale, peraltro, si deve il nome dell’omoni-ma pizza, così battezzata dai napoletani nel 1889 quando laregina apprezzò una pizza guarnita con i colori del Tricolore:mozzarella, pomodoro e basilico. Oggi 8 gennaio è anche l’an-niversario della nascita (1873) di Elena di Savoia, moglie diVittorio Emanuele III e madre di Umberto II, nota come la re-gina della Carità, particolarmente impegnatasi nel 1908 neisoccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto di Messina.

Malati terminali ed eutanasiaE’ giusto "staccare la spina" ai malatiterminali per non far patire loro atrocisofferenze o bisogna seguire i dettamidella morale, cioè far morire il malatolentamente, rifacendoci al vecchio ada-gio che dice: " finchè c’è vita c’è spe-ranza"? E’ quanto si è chiesto il presi-dente del Lions Club Acitrezza Vergaprof. Lo Castro, nel corso di un meetingal quale hanno preso parte il prof. An-gelo Chiara, direttore della Scuola dispecializzazione di medicina legale delnostro ateneo, don Mario Torraca me-dico chirurgo, vicedirettore diocesanodella Pastorale della salute, e il dott.Manlio Leonardi, presidente del comi-tato distrettuale di bioetica. Il dott. Leo-nardi, che è stato il moderatore del di-battito, ha asserito che in Italia ogginon esiste alcuna legge in materia dieutanasia, mentre per le persone in-guaribili la morte provocata o facilita-ta è ammessa in Olanda e in Belgio. Inaltri Paesi, invece, è accettata la vo-lontà del paziente. In Svizzera e Ger-mania è consentito il suicidio assistito.Il prof. Chiara ha fatto degli esempi dieutanasia che ci provengono dalla Bib-bia e da antichi documenti legislativi.Anche l’imperatore Augusto aveva di-chiarato che non avrebbe accettato disoffrire prima di morire. Nel ’700 nascel’eutanasia come concetto di "buonamorte". Oggi esistono correnti che ap-poggiano la morte assistita, e chi sirifà, invece, ai dettami della legge divi-na, che prevedono l’utilizzo di tutti imezzi pur di salvare la vita. "Noi- haconcluso- siamo chiamati per salvare enon per far morire un individuo anchese in fase terminale". Don Torraca ha ri-cordato che nell’era primitiva il padrevecchio e ammalato veniva ucciso pernon farlo soffrire e le sue carni veniva-no mangiate. Era una forma di eutana-sia, un gesto di pietà. Nell’era modernaesiste l’eutanasia attiva e quella passi-va, cioè quando la morte è provocataattraverso farmaci che alleviano le sof-ferenze, o determinata dall’interruzio-ne delle tecniche che mantengono invita il malato. La Chiesa, però, non am-mette nessun intervento che provochila morte e condanna ogni forma di eu-tanasia. Per la legge divina la vita di unessere umano non può essere in alcuncaso distrutta. (A. D. P.)

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 8 GENNAIO 2007

56.

MUSEO DIOCESANO

Integrazionesociale

e lavorativaAl Museo Diocesano di Catania, allapresenza dai rappresentanti istitu-zionali di comuni di Catania, Paternòe dei 13 Pedemontani, dei rappre-sentanti dell’ASL 3 e dei distretti so-cio-sanitari di Catania, Gravina di CTe Paternò, si è svolto l’incontro dipresentazione del progetto: "CentroDistrettuale per l’Integrazione socio- lavorativa" finanziato dall’assesso-rato raegionale della Famiglia, dellePolitiche sociali e delle AutonomieLocali , attraverso fondi della L.309/90 all’Opera Diocesana (ODA)di Catania. Dopo il saluto di mons.Alfio Russo, presidente dell’ODA, èstato presentato il progetto nelle li-nee essenziali dal Responsabile Gior-gio Buggiani. Partner del progettosano: l’ASL 3 di Catania, dipartimen-to dipendenze, il Consorzio di Coo-perative di Tipo B "Il lavoro Solidale",la comunità alloggio per minori "So-le e Gioia" e la cooperativa Psycome-te.Il progetto, mediante l’attuazione dipercorsi formativi di inserimento la-vorativo ed integrazione sociale disoggetti svantaggiati, intende realiz-zare una rete interistituzionale trasoggetti del privato sociale, del pub-blico e delle categorie datoriali, al fi-ne di costituire un punto di collega-mento tra chi vive in situazione disvantaggio ed il mondo del lavoro,per un inserimento lavorativo sta-bile, consolidando buone prassi diintegrazione.I fruitori degli inserimenti formati-vo/lavorativi, saranno accompagna-ti da esperti "mediatori al lavoro",che avranno il compito di garantireun corretto iter degli inserimenti,sostenendo allo stesso tempo leaziende, le cooperative e gli artigia-ni che vorranno ospitare la formazio-ne, attraverso un servizio di "media-zione al lavoro" costante nel tempo.In particolare gli obiettivi sono divi-si per categorie. Per i fruitori degli in-serimenti lavorativi si prevede unaccompagnamento al lavoro, la valo-rizzazione delle capacità creative ecognitive , l’ attivazione di coopera-tive o attività auto-imprenditorialiper divenire autosufficienti. Per leaziende: supporto e consulenza e lacreazione di buone prassi di lavoro.Aspetti questi su cui si è soffermatala dott. Rosa Leonardi, vice presiden-te della coop. Psycomete, Salvo Fal-letta, presidente del consorzio "Il la-voro Solidale". Obiettivo comune:"Produrre benessere sociale".

Omnibus

Infomodalità, ovvero viaggiare al tempo di Internet. Il prof. Cipolletta al Rotary Potere alle donne per lo sviluppo del Sud«La Sicilia è agli ultimi posti inItalia per l’occupazione femmini-le e noi dobbiamo lottare controle fragilità sociali sostenendo lanascita di presidi socio assisten-ziali per favorire l’occupazionefemminile». Il direttore nazionaledel turismo di Sviluppo Mezzo-giorno Franz Cannizzo ha aperto ilavori del convegno “Donne sici-liane al timone” organizzato aCatania dal sodalizio, sostenendol’importanza di sviluppare un si-stema economico che punti al-l’occupazione femminile. Duran-te il convegno,moderato da Anto-nio Privitera giornalista economi-co,si è parlato dell’esperienza del-la L.215/92 in Sicilia, dei program-mi 2007-2013 a sostegno dell’im-prenditoria femminile nella re-gione e del contributo dei comu-ni dell’Isola a sostegno dell’im-prenditoria femminile e delle pa-ri opportunità. «Occorre intervenire in manieraincisiva anche perché nel 2006 èstata registrata una riduzione dicirca 300 imprese rispetto ai datirilevati nel periodo precedente -ha affermato il direttore del turi-smo Cannizzo -, la tipologia diimprese guidate da donne staperò cambiando: non più solocommercio ma anche servizi alleimprese,settore in cui le donne

sono orientate». Sono comunquetante le imprese siciliane guidateda donne che grazie alla legge215/92 hanno raggiunto risultaticoncreti nell’ambito delle pari op-portunità. Manifatturiero, agri-coltura, commercio, servizi al tu-rismo: le nuove imprenditricihanno messo radici in ogni setto-re.Il ministero delle Attività produt-tive ha infatti messo a disposizio-ne dell’imprenditoria femminileitaliana la legge 215/92, un ottimostrumento di finanziamento chepermette la nascita ed il consoli-damento di imprese al femminile.La legge opera col meccanismodei bandi e permette di accoglie-re numerose domande progettua-li. Per quanto riguarda la Sicilia,nel IV e V bando sono state finan-ziate complessivamente un mi-gliaio di imprese, mentre per il VI(che ha una dotazione finanziariadi circa 10 milioni di euro) risulta-no ammesse e finanziabili circaun centinaio di imprese.La regio-ne siciliana non ha però,a diffe-renza di altre,ha stabilito propricriteri di priorità legati alle speci-fiche esigenze di sviluppo del pro-prio territorio,non privilegiandocosi i progetti d’impresa nei setto-ri che potrebbero risultare strate-gici per lo sviluppo della regione.

La nuova marina di Catania: confronto tra club services. La controversa questione della cinta ferrataDel progetto “La nuova marina di Cata-nia nel 2000”, si è parlato all’Excelsiorin un interclub organizzato dall’ InnerWheel Club di Catania con l’InnerWheel di Paternò Alto Simeto, i RotaryClub di Catania Ovest e Catania Est, ilLions Catania Est, il Soroptmist di Cata-nia e la Fidapa di Acicastello. Relatorel’arch. Antonio Pavone. Sono intervenu-ti l’on. Cinzia Dato, il dott. Luigi Passa-nisi, assessore all’urbanistica del Co-mune di Catania e dell’arch. GesualdoCampo, soprintendente Beni ambienta-li culturali. Erano presenti all’interes-sante serata introdotta dalla presiden-te dell’ Inner Wheel di Catania, Marili-sa Sciuto, i presidenti dei rispettivi so-dalizi , Piero Todaro, Linda Russo Zan-gara, Giuseppe Capuani, Luisa Scelfo,Agatella Santonocito, autorità civili emilitari e numerosi ospiti.Dalla relazione dell’arch. Antonio Pavo-ne, che si è accompagnata ad una signi-ficativa serie di immagini urbanistichedella città nella sua storia, è emersocome il progetto per la nuova marina diCatania consenta il beneficio di non

demolire il centro storico, offrendo aicittadini una migliore qualità della vitacon un percorso pedonale e ciclabile di3 Km lungo la costa. Facendo una cronistoria, della marinadi Catania, dai disegni di Tiburzio Span-nocchi con le mura sul mare., alla pian-ta dell’Ittar dopo la colata lavica ad-dentata sul mare nel 1669, fino alla fi-ne dell’’800 , all’arrivo della ferroviacon gli archi e il passatore, il relatore hasottolineato come questa nuova solu-zione sia una risposta valida per recu-perare, dismessa la struttura ferrovia-ria, un percorso fruibile dai catanesi, da

piazza Europa agli archi della marina,fino a piazza Federico di Svevia. Verreb-be, così conservata e valorizzata la fon-te storica di Gammazita lungo le muradi Carlo V, eliminato il degrado di viaSan Calogero, riqualificato il tessuto ur-bano lungo la trincea ferroviaria fino al-la stazione di Acquicella. La vista sulmare, nella passeggiata sugli archi, sa-rebbe coperta dalla Vecchia Dogana ,dalla Capitaneria di porto e dal nuovoporto affiancato alla diga foranea, an-che se Catania abbisogna di un portoper imbarcazioni da diporto che an-drebbe realizzato più avanti sulla costa.

L’assessore all’Urbanistica Antonio Pas-sanisi ha sottolineato la sensibilità mu-tata nella fruizione del mare con la con-danna alla cementificazione selvaggia,le linee guida del protocollo d’intesatra Comune, Ferrovie dello Stato e Au-torità Portuale per il fronte mare, con larestituzione del porticciolo di Ognina,passeggiata pedonale, lungomare com-merciale, piazza Europa con parco e la-ghetto, porto turistico. L’on Cinzia Da-to ha invitato i cittadini ad incidere conintelligenza e responsabilità sulle scel-te che determinano le future sorti del-la città. Il soprintendente Campo ha ri-percorso la storia della ricostruzionearchitettonica di Catania dopo il 1693con la volontà della Chiesa e del Princi-pe di Biscari di edificazione sulle mu-ra di Carlo V e sulla demanialità frontemare; quindi, nell’800, il viadotto dellaferrovia e gli archi della marina cui lacittà si ribellava, ed ancora nel 1960 ilraddoppio degli archi e la cancellazionedel rapporto della città con il suo porto.

M. B.

QUASI 50000 VISITATORI

Nauta ha chiusoin forte crescitaSi è conclusa ieri la 12ª edizione diNauta, Salone Nautico Mediterraneo,che quest’anno ha sfiorato i 50.000 vi-sitatori (nonostante le avversità delcattivo tempo, placatosi solo nella par-te finale della manifestazione), e haincrementato il volume di affari: letrattative avviate - dice una nota degliorganizzatori - quest’anno sono au-mentate del 15% con un target socio-economico di un certo spessore; la fa-scia di interesse infatti, va dai 600 mi-la euro ai 3 milioni. Lo yacht più getto-nato è stato quello da 72 piedi. In cre-scita anche il comparto delle barche avela: le trattative avviate sono aumen-tate quest’anno del 30% rispetto alloscorso anno.

Complessivamente, tra pontili ebanchime, lo spazio espositivo è statotriplicato, con un naturale aumento diimbarcazioni esposte. Obiettivo della13° edizione - sempre nel Porto di Ca-tania -, sarà quello di ampliare l’espo-sizione a mare ed ospitare così 200imbarcazioni (quest’anno sono stateun centinaio), allungandosi sino al Mo-lo Foraneo, ed aumentare anche l’e-sposizione a terra, realizzando due pa-diglioni.

Il Nauta ha registrato tra i visitatorila presenza di autorità istituzionali. Ilsindaco Umberto Scapagnini, durantela cena di gala organizzata dalla societàEurofiere, per ringraziare gli esposito-ri e i collaboratori, ha dichiarato chequesto Salone «è un regalo per la cittàdi Catania», e si è personalmente im-pegnato affinché possa aumentare lacassa di risonanza anche al di fuoridella Sicilia.

La Costituzione sessant’anni dopo: di cosa ha bisogno per essere più efficace? Incontro al Lions GioeniA sessant’anni di distanza dalla gran-diosa elaborzione dell’AssembleaCostituente, la Costituzione italianapresenta segni di stanchezza. Sullanecessità di ritoccarla c’è consensounanime, ma quali siano i punti ecome debba essere ritoccata rimaneil problema attuale. Il tema in propo-sito e dal titolo stimolante come "Isessanta anni della Costituzione:quale lifting?" è stato scelto ad og-getto di una conviviale dalla presi-dente del Lions Club Gioieni Carme-la Gimmillaro Matalone a cui hannopartecipato le più alte cariche civiliquali il questore di Catania dott. Ca-pomacchia, il presidente del TARdott. Vincenzo Zingales, il presiden-te della Corte di Assise d’appello dott.Lucchese, il presidente del Tribunaledi Sorveglianza dott. Puglisi oltre ilgovernatore del Distretto 108Y Fran-cesco Salmè e altre cariche lionisti-che. "E’ una Costituzione nata bene" haaffermato il prof. Luigi Arcidiacono,preside della facoltà di Giurispru-denza di Catania e ordinario di dirit-to Costituzionale " a cui però sin daisuoi esordi sono stati apportati dei ri-

tocchi quali quelli per il ritardo dellaistituzione della Corte Costituziona-le, del Consiglio Superiore della ma-gistratura, dell’ordinamento regio-nale" "E’ necessario riflettere anchesui testi normativi dei quali ci si ac-corge forse che sono da ritoccare an-che. Inoltre è sotto gli occhi di tuttiche dagli anni ’80 ossia dal tempodel governo Spadolini ci fu questaidea di limarla da qualche parte ma leesperienze relative alle tre commis-sioni bicamerali andarono a vuoto". Ilnoto relatore ricorda inoltre la revi-sione nel 2001 del quinto titolo del-la Costituzione sulle regioni mentre

stava per scadere la legislatura e lariforma costituzionale del centro-de-stra bloccata poi dal voto referenda-rio del giugno dell’anno scorso."Emergono a questo punto" conti-nua il professore Arcidiacono " di-fetti non di costruzione ma di età percui alcuni punti da rivedere ci sono.Sulla prima parte contrasto un pococon chi afferma di salvare la costitu-zione poiché per fare ciò la si deve in-terpretare ma quale organo è depu-tato a farlo? Forse il parlamento macon quale interpretazione sui valoripresenti in Costituzione e altamenteaggreganti secondo lo spirito dei pa-

dri costituenti?". Si sofferma poi sul-la parte riguardante l’organizzazioneche presenta non pochi problemiquali la questione del Senato, il go-verno che dovrebbe uscire da unequivoco di fondo che è nascosto nel-l’art.95 della Costituzione, il chiari-mento sullo scioglimento delle Ca-mere, il bicameralismo la cui spia delprecario funzionamento è dato dallasituazione dei senatori a vita. "Lega-to al bicameralismo " prosegue ilprof. Arcidiacono "è anche il proble-ma delle autonomie locali". Quali ri-tocchi dunque si chiede il relatoreanalizzando in seguito le eventualisoluzioni come quella di una nuovacommissione bicamerale che, dopo ilfallimento delle tre precedenti, nonconvince affatto, di una assembleacostituente che è pur sempre un’as-semblea costituente. "Occorrerebbeuna forza solidaristica" sostiene av-viandosi alle conclusioni "di tutte leforze politiche per vedere ciò che ne-cessita rivedere tenendo conto ancheche molto c’è da fare proprio sui va-lori".

IDA SCANDURA

LIONS VALLIS VIRIDIS: INTERCLUB A PIAZZA ARMERINANell’ambito della attività culturali e di socializzazione previste dal programma delleattività del corrente anno sociale del Lions club Catania «Vallis viridis» è stataorganizzata una gita a Piazza Armerina, col supporto del Lions club locale, grazie alladisponibilità del presidente dott. Ornella Salemi e del segretario dott. Rodolfo Carcione.La gita ha avuto il suo momento principale nella visita alla villa romana del Casale,risalente al III secolo d.C. la più importante testimonianza archeologica in fatto dimosaici, unica al mondo per dimensioni e bellezza artistica, tale da meritarsil’inserimento dall’Unesco tra i siti considerati patrimonio dell’umanità. I partecipantihanno avuto modo di apprezzare le peculiarità del sito grazie alla approfonditaspiegazione del prof. Alfonso Garofalo e dell’ing. Giuseppe Roccaforte, soci del club diPiazza Armerina, ma soprattutto appassionati e profondi conoscitori della storia dellavilla. Dopo una pausa conviviale, a cui hanno partecipato numerosi soci del club diPiazza Armerina, durante la quale si è subito creato un clima di cordialità, la gita ècontinuata con la visita del centro storico della città.

INNOCENZO CIPOLLETTA

Festa delle museper le malattie «orfane»È nel mese di marzo che Catania di-venta ancora una volta scenario disolidarietà mentre abbraccia con ge-nerosa partecipazione l’evento del-la "Festa delle Muse", un consuetomomento di riflessione dedicato al-la difficile realtà delle malattie "or-fane". Dalle stime della UNIAMO ri-sultano essere 5.000 le malattie ra-re fino ad oggi scoperte in tutto ilmondo, colpiscono il 6% della popo-lazione complessiva e per questosono trascurate dalle istituzioni edalla ricerca farmaceutica. Tra le pa-tologie in cerca di soluzioni curativevi è la Lam, malattia che causa unalenta costante degenerazione deitessuti polmonari sino portare allostadio finale dell’insufficienza re-spiratoria. Al fine di sensibilizzarel’opinione e di garantire accesso al-l’informazione sulla patologia dellaLam, l’Associazione Italiana Linfa-gioleiomiomatosi A.I.LAM Onlus or-ganizza diversi incontri culturali. Traquesti la "Festa delle Muse", chequest’anno ha preso palco al TeatroErwin Piscator con la partecipazionedel soprano Daniela Rossello (Callio-pe, musa della poesia lirica), delleartiste Giovanna Giardina (Clio, mu-sa della storia) e Federica Cavalli(Erato, musa della poesia amorosa),delle pianiste Valerie Condorelli eMatilde Frangipane, della violinistaEmilia Belfiore. Le tende si aprono ed è la musa Clio,Giovanna Giardina, a leggere convoce toccante e profonda la storia-testimonianza di Simona Morini(dal momento della diagnosi sinoal trapianto). "Oggi posso dire diavercela fatta - scrive Morini - con-tinuo a lottare, consapevole che lanatura insieme alla vita ci ha dato ildolore, ma anche il coraggio per af-frontarlo". Un pathos che diventa poi voce liri-ca con il soprano Daniela Rossellocatturando il pubblico con le piùbelle arie d’amore, diventa ancoravoce nelle toccanti letture poeticheaffidate a Federica Cavalli, il tutto in-tervallato da intermezzi musicaliofferti dalle pianiste Valerie Condo-relli e Matilde Frangipane e dallaviolinista Emilia Belfiore.

KATIA TERI

“Viaggiare ai tempi di Internet: traspor-ti e ferrovie nell’economia moderna” è iltema dell’incontro con prof. InnocenzoCipolletta, presidente delle Ferrovie del-lo Stato e preside di Facoltà dell’Univer-sità di Trento. Incontro tenutosi allo She-raton Hotel, su invito del presidente delRotary Club di Catania, Vincenzo Conso-li, in interclub con i Rotary di Catania 4Canti, Acicastello e Paternò Alto Simeto.Dopo il saluto del presidente VincenzoConsoli, anche a nome dei presidentidegli altri sodalizi - Francesco Milazzo,Ignazio La Mantia, Rosario Valenti - ri-cordando l’amicizia che lo lega ad Anto-nio Mauri e a Catania, il prof. Cipollettaha precisato come oggi si viaggi in tem-pi velocissimi ovunque e dappertuttocon Internet. La tecnologia infatti rendesemplici le cose complesse e veloci quel-le che una volta richiedevano tanto tem-po. L’informatica è tecnologia pervasivache entra in tutto e riguarda tutto facen-do viaggiare l’informazione, laddoveviaggiare è conoscere, comunicare,scambiare informazioni e fare forma-zione. Infomobilità è l’intersecarsi del bisognodi mobilità che sia ottimale. Rappresen-ta i due poli su cui si cresce viaggiando.La domanda di mobilità, come ha anco-ra precisato il relatore, cresce sempre dipiù e nasce la necessità di una rispostaadeguata in termini di infrastrutture.Occorre prevedere la domanda adope-rando tecnologie atte a fornire la mi-

gliore risposta. Tutti noi, oggi, siamoidentificati telematicamente, nelle no-stre abitudini, preferenze, percorsi abi-tuali, consumi. Su tali dati la tecnologiacrea mappature e dispone nuovi per-corsi. Le Ferrovie dello Stato, ad esempio,hanno un sistema di rilevazione tecnolo-gica per indagini di ogni tipo e per servi-zi di ogni tipo : i biglietti telematici conprenotazioni e controllo palmare con-nesso al sistema Gsm, abbonamenti con

codice a barre, programmi collegati, tre-no ed altri mezzi di trasporto, fino a de-stinazione con catena di biglietti con si-stema telematico alla base, il sistema“cerca treno” di Web per notizie in viatelematica. E soprattutto, il sistema altavelocità ed alta capacità che si basa sutecnologie informatiche. Ad esempioSCMT è un sistema automatico che rego-la la velocità del treno. La regolazione deltraffico è sistema centralizzato con cal-coli di marcia e percorsi ottimali. Un tre-no diagnostico con 57 calcolatori, misu-ra correndo lo stato degli scambi, delletraversine e consente una manutenzio-ne preventiva sulle linee.“Il viaggiatore telematico, oggi, conoscei dati meteo, usa il cellulare, scatta foto ele invia, adopera il portatile, crea e rice-ve segnali lasciando traccia di sé conuna massa di informazioni. Ma non sia-mo giunti al traguardo, ha commentatoinfine il prof. Cipolletta, il mondo accele-rerà sempre di più nel futuro ed anchenoi, forse, rimpiangeremo come Proust,i viaggi in carrozza”.E’ seguito animato dibattito che ha solle-vato le problematiche (che più premonoai siciliani) delle tratte ferroviarie locali,della lentezza dei percorsi, dei ritardi,dei vari disagi cui e costretto a sotto-porsi un viaggiatore che voglia trasferir-si da un posto all’altro dell’isola o rag-giungere il continente.

MILLY BRACCIANTE

Da sinistra il governatoredistrettualeFrancesco Salmè,la presidente del club CarmelaGimmillaroMatalone, il prof. LuigiArcidiacono

«La ragionevole durata del processo penale»Un convegno sulla durata del processopenale e su «Le vere cause dei tempimorti delprocesso» è stato annunciatodalla Camera penale e dal consiglio del-l’ordine degli avvocati di Catania. Sisvolgerà il 20 e 21 aprile alla Baia Verde,introdurrà il prof. Delfino Siracusano,interverranno come relatori magistrati,docenti di diritto, esponenti delle Ca-mere penali di vari distretti giudiziari(Milano, Roma, Napoli, Messina). Du-rante il convegno sarà cobnsegnato ilpremio biennale «Serafino Famà».

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 2 APRILE 2007

48.

I travagli di Cervantes perseguitato dalla giustizia

IL SOLE: sorge alle 7,08 e tramonta alle18,22.LA LUNA: sorge all’1,38 e tramonta alle15,55.PREVISIONI DEL TEMPO: cielo moltonuvoloso con precipitazioni diffuse a prevalentecarattere di temporale; temperature senzavariazioni di rilievo; venti moderati con rinforzida est a nord-est; mare Jonio molto mosso.I SANTI: Margherita Maria Alacoque - Nacqueil 22 agosto dell’anno 1647, nella Borgogna, dagenitori poveri ma nobili. Il padre di Margheri-ta era giudice e notaio e quando morì prematu-

ramente lasciò la figlia ancora giovinetta. Cosìella conobbe l’umiliazione del bisogno, allamercè di parenti poco generosi e per nulla pro-pensi ad assecondare il desiderio di chiudersi inconvento. All’età di 24 anni vestì l’abito dellemonache della Visitazione, fondato sessant’an-ni prima da San Francesco di Sales, a Paray leMonial, nella diocesi di Autun, offrendosi dalgiorno del suo ingresso come «vittima al Cuoredi Gesù». Nell’anno 1675 Gesù le si manifestòcol petto squarciato e, additando con la mano ilsuo cuore, esclamò: «Ecco quel cuore che hatanto amato gli uomni da non risparmiare nien-

te fino ad esaurirsi e consumarsi per dimostra-re loro il suo amore, e in riconoscenza non rice-vo dalla maggior parte di loro altro che ingrati-tudine». Margherita si spense dolcemene al-l’età di 43 anni, il 17 ottobre dell’anno 1690.(Nota a cura di Benigno De Marco).

FARMACIE APERTE DALLE 13 ALLE16,30: Cibali (p.zza Bonadies, 20) • DeGaetani (via V. Emanuele, 114) • Faranda (c.soIndipendenza, 255) • Giunta (via Plebiscito,391) • Leone (via Vagliasindi, 25) • Peluso (v.leJonio, 62) • Tuccari (via P. dell’Ova, 123).FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del

Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa(via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400)• Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (viaG. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt.Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) •Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov.Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) •Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (viaGaribaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) •Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).DISTRIBUTORI NOTTURNI (DALLE 22

ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S.114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo Belpasso: S.P. - S.S. 121 km. 11 - Piano Tavola• Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip -S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. -S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 -viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi,500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - viaMessina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria,8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L.Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S.Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca:

Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - viaBalilla - S P 28 Santa Venerina: Esso viaStabilimenti, 191 - 4/1 km. 0,500 Trecastagni:SP via Luigi Capuana.CARABINIERI PRONTO INTERVENTO112 - Comando Provinciale via San Giuseppealla Rena, 89 - 095-340117 • Nucleo OperativoPiazza G. Verga, 8 • 095/537840-537999 •Compagnia Catania P. Dante via Teatro Greco,111 - 095/326666-326800 • CompagniaCatania Fontanarossa via Zia Lisa, 251 -095/574148-573598 • Stazione CataniaOgnina via Petrella 59 - 095-383413.

Da sinistra Pina Grasso (Ande), Ignazio Lamantia (Rotary Acicastello), MarilisaSciuto (Inner Wheel), la prof. Emma Montanos Ferrin, il prof. Manlio Bellomo,Dora Coco Spitaleri (Fidapa)A spada tratta contro "mostruosi" mu-lini a vento. Più di ogni altra è questal’immagine che evoca il nome di Mi-guel de Cervantes, autore del celebre"Don Chisciotte", in cui racconta le ro-cambolesche avventure del buonAlonso Quejana. Il celebre Cervantes, narratore e dram-maturgo, ad oggi ampiamente rico-nosciuto come il padre dell’opera-mo-numento della letteratura spagnola,torna, dunque, sulla scena. Tenendo daparte le argomentazioni letterarie ela produzione operistica, la professo-ressa Emma Montanos Ferrìn, docen-te di storia presso l’Università Colum-bia in Galizia e membro corrispon-dente dell’Accademia Reale, ha tenutoconferenza all’Hotel Excelsior. Il temaè stato il "Cervantes perseguitato dal-la giustizia". Affiancando all’excursusstorico-giuridico, analizzato dal XV alXVII secolo, la relatrice pone la vitacervantina come tema e spunto argo-mentativo dell’incontro. Scrutato sot-to la lente, nella sua dimensione diuomo più che di scrittore, non viene

fatto cenno ad opere o scritti se non alDon Chisciotte. Dalla vita, quindi, allastoria, ma anche dalla vita al dirittoqui esplorato alla luce delle continuesituazioni che più volte portarono Cer-vantes a subire l’onta della prigionia.Una "strada" che lascia già traccia nel-l’età giovanile (una prima condannarisale infatti all’età di ventidue anni),percorre gli anni della maturità (car-cere a causa di errori giudiziari su que-stioni fiscali) e si conclude intorno al1580 con la liberazione dalla prigioniaad Algeri. La conferenza nata da un’i-dea di Marilisa Sciuto, presidente del-l’Inner Wheel, è stata realizzata dal-l’Inner in interclub con la Fidapa diCatania, presidente Dora Coco Spitale-ri, l’Ande, presidente Pina Grasso, ilRotary Club di Aci Castello, presidenteIgnazio Lamantia e con la partecipa-zione del prof. Manlio Bellomo, catte-dratico di diritto alla Facoltà di Giuri-sprudenza e doctor honoris laurea inCordova.

KATIA TERI

Anche a Catania«Hina libera tutti» Approda anche a Catania la campa-gna nazionale "Cittadine dello stes-so paese. "Hina libera tutti", pro-mossa dall’associazione "AnnaLindh". Con un sit-in annunciato invia Etnea il coordinamento provin-ciale catanese dell’associazionefemminile che porta il nome dellaministra svedese (Anna Lindh) ucci-sa da un fanatico alla vigilia del refe-rendum per l’adozione dell’euro inSvezia, intende alimentare il dibat-tito sulla questione dell’integrazionesocio-culturale in Italia analizzandoun recente drammatico fatto di cro-naca nel Bresciano: la triste storia diHina, la ragazza pachistana uccisadal padre perché non accettava chela propria figlia avesse un fidanzatoitaliano e un modo di vivere fuoridalle regole, come una occidentale. "Con questa iniziativa vogliamo por-re all’attenzione dei catanesi un te-ma di grande attualità - dice AdeleTrovato, coordinatrice provincialedi Anna Lindh - Catania è ormai unarealtà multi culturale che deve farei conti con l’integrazione tra le di-verse culture. Sabato distribuiremovolantini e materiale informativoper affrontare una questione spino-sa con la determinazione che carat-terizza il gruppo di giovani donneche si riunisce nel nome di AnnaLindh.

SALVO SIDOTI

Corso di astronomia al «Marconi»del Gruppo Astrofili CatanesiAnche quest’anno il corso teorico-pratico di astrono-mia, del Gruppo Astrofili Catanesi, si svolgerà all’Istitu-to Tecnico Industriale "Marconi" di Catania. La proget-tazione a priori degli interventi, l’uso delle nuove tec-nologie multimediali e il lavoro di gruppo, insieme al-la tradizionale osservazione al telescopio, hanno con-sentito negli ultimi anni un netto salto di qualità. Lapossibilità di interagire con gli altri corsisti e con i rela-tori attraverso un apposito "portale" Internet, come nel-le ultime edizioni, stimolerà l’apprendimento e lo spi-rito collaborativo, creando relazioni che in numerosi ca-si si sono protratte ben oltre la conclusione del corso.Per gli studenti delle scuole l’attestato finale sarà valu-tabile ai fini del "credito formativo". Gli incontri, che prenderanno il via il 28 ottobre, sisvolgeranno il sabato pomeriggio dalle ore 16, per unadurata di circa due ore, e prevedono anche attività pra-tiche e osservative all’aperto. Per le attività pratiche icorsisti saranno divisi in 6 gruppi fissi - ciascun grup-po con la propria dotazione di telescopi e fotocamere.Tre incontri saranno tenuti da astronomi dell’IstitutoNazionale di Astrofisica (INAF - Osservatorio Astrofisi-co di Catania). Le iscrizioni si ricevono il giovedì a Catania, in via Mi-lo 28 dalle 16 alle 19, oppure in via Imbriani 9 ad orariodi negozio (escluso il sabato). Informazioni ai numeri3290835865, 095-436563 (anche fax) o all’indirizzowww.astrofilicatanesi.it. Questo il programma defini-tivo: 28 ottobre - "Il Sistema solare nell’era spaziale"; 4novembre - "Nascita e morte delle stelle"; "L’osserva-zione astronomica"; 11 novembre - "Riconoscere stel-le e costellazioni"; 18 novembre - "Astrosoftware";"Telescopi: l’acquisto e l’uso"; 25 novembre - "La ViaLattea e le galassie"; "Osservare al telescopio"; 2 dicem-bre: "Nel cosmo alla ricerca della vita"; "Fotografare gliastri"; 9 dicembre: "Riprendere il cielo in digitale e viaInternet"; 16 dicembre: "Big Bang e fine dell’universo".

La «Charter» al Lions AcicastelloIl Lions Club Acicastello- Riviera dei Ciclopi ha festeggiato so-lennemente allo Sheraton la sua 21° Charter night con la par-tecipazione delle autorità del Distretto; presenti, tra gli altri,il governatore dott. Francesco Salmè, il vice governatore avv.Salvatore Giacona, il past governatore avv. Silvio Cavallaro, idelegati di zona dott. Salvatore Toscano e prof. Licia ArescoSciuto, il dott. Nunzio Rapisarda cerimoniere distrettuale,l’avv. Cettino Trombetta tesoriere distrettuale, dott. Salvato-re Di Pietro segretario distrettuale., autorità civili e invitati. Ilpresidente del club, dott. Salvatore Arciarito, si è detto ono-rato per la visita del governatore e per la presenza di tante au-torità. "Il Lionismo è un modo di vivere - ha detto - una scel-ta di vita che abbiamo fatto, la quale ci consente di andareavanti con entusiasmo e operare nel migliore dei modi a fa-vore della nostra società". Il presidente ha, quindi, consegna-to al dott. Scimè un contributo finanziario a favore dellaFondazione Lions. Il dott. Toscano, nel presentare il club alGovernatore, ha fatto presente che il 5 ottobre del 1985, pervolontà di 41 soci, è stato firmato l’atto di nascita del LionsAcicastello - Riviera dei Ciclopi. Il club nel corso degli anni haannoverato prestigiosi presidenti come il giornalista Massi-mo Caporlingua, l’avv. Salvatore Giacona, il dott. Salvatore Ar-ciarito e molti altri, e si è distinto sempre nel recepire le istan-ze provenienti dal sociale. Il Vice Governatore Giacona ha di-chiarato che la visita del Governatore è un forte segnale digrande stima e di profonda amicizia per il club, la qualcosa ciesalta e ci inorgoglisce. Siamo fieri - ha aggiunto - di essereLions e viviamo il sentimento dell’amicizia con grande entu-siasmo. Il governatore Salmè ha definito l’incontro comeuna visita di un amico ad amici. "Il club, che annovera soci digrande spessore e di altissima personalità - ha dichiarato - hadato e darà al Distretto un sensibile impegno nei confrontidella società di cui siamo parte essenziale. Con la nostra Fon-dazione il Lions viene in concreto aiuto ai poveri e ai degen-ti in tutto il mondo. Noi tutti dobbiamo essere protagonisti,con profonda umiltà, per raggiungere un grande e ambizio-so traguardo: servire chi ha più bisogno di noi".

ANTONIO DI PAOLA

omnibus

Risotto con la salsicciaINGREDIENTI: 300 g. di riso, 150 g. di salsiccia di maiale, 50

g. di burro, 50 g. di parmigiano reggiano, 1/2 cipolla,quattro cucchiai di salsa di pomodoro, 1 l. di brodo, 1/2bicchiere di vino rosso secco, sale.

PREPARAZIONE: In una larga casseruola sciogliere una partedei 50 g. di buro, poi aggiungere la cipolla tritata. Rosolarlae versarvi il riso e mescolare a lungo perché si insaporiscabene. Bagnare il riso col vino, da fare poi evaporare a fuocoalto. Versare un poco alla volta il brodo caldo, poi aggiusta-re di sale. Quando il riso sarà a metà cottura, aggiungere lasalsiccia sminuzzata e la salsa di pomodoro. Toglierlo dalfuoco al dente, unire il burro residuo e il parmigiano reg-giano, mescolare e servire subito in tavola.

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA

La protezione civile «laurea» tredici nuovi sub per le situazioni di emergenza in acquaSono 13 i volontari che hanno ricevuto il bre-vetto di operatore sub della protezione civi-le che abilita ad intervenire nelle situazioni diemergenza in acqua.

La consegna di tali titoli è stata effettuatadall’assessore alla Protezione Civile Santo Li-gresti e dal responsabile operativo del grup-po Gesta, Salvatore Zattara, nella sede dellaProtezione Civile di via Felice Fontana 23.Presenti alla cerimonia anche l’ing. CarmeloCoco direttore del servizio, Dario Polimeni,responsabile del servizio di protezione civiledel comune, la signora Agata Marinella Mon-terosso, presidente dell’associazione Gesta eil consigliere comunale Marco Belluardo.

Il corso è stato tenuto dal docente sig. Ric-cardo Leonardi e ha avuto come obiettivo la

sicurezza in acqua èd ha saputo coniugareparte teorica e parte pratica.

Il brevetto conseguito permette di operare,nelle attività della Protezione Civile, insiemeai vigili del Fuoco ed ai Carabinieri, secondoun "protocollo d’intervento" che potenzia edamplia il rapporto di collaborazione con sog-getti appartenenti al volontariato. Il corso èstato promosso dall’associazione Gesta(Gruppo Etneo Soccorso Terranova in Ac-qua), facente parte del Coordinamento Co-munale del Volontariato di Protezione Civile,ed organizzato con il contributo del Diparti-mento Nazionale della Protezione Civile e lacollaborazione della FIPSAS ( FederazioneItaliana Pesca e attività Subacquea).

«Il dato più significativo di questo corso che

si è appena concluso, permettendo di conse-guire il brevetto di "Operatore sub di prote-zione civile", - ha affermato l’assessore co-munale alla Protezione Civile prof. Santo Li-gresti - " è quello di aver assunto ed adottatola procedura operativa propria degli specia-listi dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco,realizzando nel concreto l’uniformità dei lin-guaggi e dei comportamenti necessari all’a-zione di salvataggio».

I sub che hanno ottenuto il brevetto sono:Samuele Bastone, Maurizio Fangano, AgataFiamingo, Nunzio Giardinaro, Francesco Leot-ta, Claudio Lino, Emanuele Mangione, Clau-dio pellegrino, Cristina Puleo, Marco Spallet-ta, Giancarlo Tatoli, Marianna Vecchio, Gio-suè Vizzarri.

LA SICILIALUNEDÌ 16 OT TOBRE 2006

.57Catania. Calendario

CONVEGNO GEOMETRI

Catasto, attiin trasmissione

telematicaIl Collegio dei geometri della provin-cia di Catania ha organizzato per ve-nerdì 9 marzo alle 9 all’Hotel Shera-ton Catania, un convegno sulle te-matiche nascenti dalla trasmissionetelematica degli atti di aggiorna-mento catastali; interverranno i di-rigenti responsabili dell’Agenzia delTerritorio. È una delle iniziative pro-mosse dal Collegio per la formazio-ne continua del geometra, al fine dimantenere costantemente aggior-nata la preparazione professionale;aggiornamento che l’attuale consi-glio direttivo del Collegio dei Geo-metri (in carica sino al 2009, ed elet-to sulla scia del nuovo corso intra-preso nel 2003) articola mediantecorsi, convegni, giornate di studio,nonché l’utilizzo degli strumenti te-lematici, quali il sito web del Colle-gio (www.geometrict.it) e le perio-diche comunicazioni inviate per po-sta elettronica.

Misurare, progettare e stimare,oggi come nei secoli trascorsi, è risa-

puto, costituiscel’essenza dellaprofessione digeometra. «Ma lanostra - dice ilgeom. RosarioCucuccio, presi-dente del Colle-gio di Catania - èanche una pro-fessione in corsodi evoluzionesotto la spintadelle nuove esi-genze della so-cietà e della glo-balizzazione delmercato che of-

fre sempre nuove opportunità. Maproprio perché si tratta di una pro-fessione che viene da molto lontanointendiamo fortemente salvaguar-dare per il futuro le peculiari caratte-ristiche della figura del geometraitaliano quale esperto conoscitoredel proprio territorio e delle diffuseesigenze da esso scaturenti».

A proposito di futuro, basterà an-cora il diploma per esercitare la libe-ra professione? «Attualmente sì - ri-sponde Cucuccio - Al di là poi delledecisioni governative in merito allariforma delle professioni nonché al-la rivalutazione degli istituti tecniciper geometri, la nostra categoria hagià compiuto dei passi avanti. Il nuo-vo Codice deontologico approvatodal Consiglio Nazionale prevede laformazione continua del geometra,quale strumento per mantenere co-stantemente aggiornata la prepara-zione professionale attraverso losvolgimento e la frequenza alle atti-vità certificate di informazione, diformazione e di aggiornamento».

Il convegno di venerdì 9 marzo vain questa direzione. Recentemente,con provvedimento del direttoredell’Agenzia del Territorio, pressol’Ufficio del Catasto di Catania è sta-to attivato il servizio di invio telema-tico dei documenti di aggiornamen-to del catasto terreni "Pregeo" (fra-zionamenti e mappali) che si ag-giunge a quello già in funzione, degliatti di aggiornamento "Docfa" delcatasto dei fabbricati. «Questo servi-zio - dice il geom.Cucuccio - agevo-la enormemente i professionisti chepotranno inviare dal proprio studioi documenti catastali di aggiorna-mento. Il convegno di venerdì con-sentirà di conoscere meglio le nuo-ve procedure e di risolvere eventua-li dubbi».

omnibus

Alla Fidapa di S. Agata li Battiati omaggio a Turi Ferro

Per iniziativa della Fidapa di Sant’AgataLi Battiati con la presidente Stella Attar-di, è stata organizzata una tavola roton-da in onore di Turi Ferro, l’attore teatra-le, recentemente scomparso, che haemozionato generazioni di spettatori intante parti del mondo. Nella Bibliotecacomunale "Giovanni Verga" di Sant’Aga-ta Li Battiati, il sindaco Sebastiano Augu-sto Motta ha rivolto i saluti alla famigliaFerro - per 30 anni residente nel Comu-ne - alla presenza di Sarah Zappulla Mu-scarà ed Enzo Zappulla, studiosi del Tea-tro siciliano e biografi autori di una mo-numentale monografia su Turi Ferro. Figlio d’arte, fin da ragazzo calca le scenedel glorioso Teatro Coppola col padre epoi con una propria compagnia per ilCircolo Artistico, la Brigata d’Arte, Capo-scuola appena trentenne e fondatore delTeatro Stabile di Catania, riscuote grande

successo nelle tournée a Londra, a Mosca,a Berlino, a Parigi e negli Stati Uniti. Turi Ferro ha dato una personale dimen-sione psicologica nell’interpretazione dipersonaggi quali Liolà, il mago Cotrone eCiampa, offrendo un’impronta originalee una rilettura delle opere letterarie, co-me auspicava Luigi Pirandello, diventan-done co-autore. Il pittore e scenografoFrancesco Contrafatto ha rievocato lememorie sentimentali della Catania an-ni ’50, in cui fiorivano le speranze dellegiovani generazioni, si saldava tra lorouna profonda amicizia nel lungo viaggiodella vita. A conclusione della serata, è stata conse-gnata una targa a Ida Carrara, attrice ecompagna di Turi. Il figlio Guglielmo, re-gista, ha mostrato le immagini del padrerecitante con le musiche di MassimilianoPace.

La «Picciridda» di Catena Fiorello per raccontare la Sicilia e per aiutare l’ospedale San Vincenzo di TaorminaPer iniziativa del Rotary Club di Pa-ternò Alto Simeto, in interclub con iRotary di Acicastello, Etna Sud Est,Inner Wheel Club di Catania e InnerWheel di Paternò Alto Simeto, è statopresentato all’Hotel Excelsior il volu-me “ Picciridda” di Catena Fiorello.

Presentata dal presidente Saro Va-lenti anche a nome dei presidenti de-gli altri sodalizi, Ignazio La Mantia,Maurizio Passanisi, Marilisa Sciuto eAgatella Santonocito, l’autrice sicilia-na di Letojanni che lavora nello spet-tacolo e che ha già pubblicato nel2003 “Nati senza camicia”, promo-trice di un programma di interviste dalei condotto su Rai3, ha chiarito ainumerosi convenuti come la sua pro-duzione letteraria sia finalizzata a so-stenere l’intero reparto di Cardiochi-rurgia infantile dell’Ospedale San Vin-cenzo di Taormina, oltre ad un pro-

getto sanitario in Albania per il qualefunge da intermediario il segretariodel Rotary di Paternò, dott. MassimoMazzamuto, dell’équipe medica del-la Cardiologia infantile del San Vin-cenzo diretta dal dott. Carmelo Mi-gnosa.

Presentato da Massimo Maugeri,

critico letterario, “Picciridda”, am-bientato negli anni Cinquanta- Ses-santa , racconta la storia di una bam-bina, Lucia, nata a Leto un villaggio dipescatori tra Messina e Catania. Figliadi siciliani costretti ad emigrare incerca di lavoro, la piccola rimane in Si-cilia con la nonna Maria, mentre suofratello Pietro parte con i genitori. Lavita solitaria con l’anziana donna, ri-gida e incapace di esternare i suoisentimenti, trascorre monotona inuno scenario di personaggi ed usanzedi paese, le zitelle Evelina e Nora, don-na Peppina, la figlia Dida, la compa-gna di classe Rita. E ci sono anche gliuomini, misteriosi, in un contesto so-ciale che non è quello del “MulinoBianco”, come ha sottolineato il rela-tore, ma dove l’amico di famiglia èautore di abusi. Un mondo da cui sta-re alla larga, come avverte la nonna;

un mondo tutto da scoprire come, in-vece, immagina Lucia. Uno di quegliuomini nasconde un terribile segretoche affascina la bambina, costretta apagare con prezzo molto alto la suacuriosità.

Un racconto realistico ed emozio-nante con cui l’autrice illustra la suaterra e la sua gente mettendone a fuo-co i disagi e le verità nascoste con ir-ridente ironia. La stessa ironia, lo stes-so sarcasmo che Catena Fiorello hausato con gli intervenuti alla seratache è stata allietata dal poeta cantau-tore Alfio Patti, fondatore del GruppoAllakatalla per ricerche e manifesta-zioni folkloristiche, autore di gustosesillogi tra cui “La parola ferma in gola”(2003) e “Nudi e crudi” (2006). Alcu-ni passi di “Picciridda” sono stati let-ti in sintonia con i brani musicali.

M. B.

CATENA FIORELLO

La cultura della legalità può fermare la «mattanza» sulle strade, dibattito al Lions GioeniUna nuova cultura della sicurezzastradale potrebbe abbassare in modoconsiderevole l’alto numero di inci-denti mortali soprattutto di giovaniche ogni giorno avvengono sulle no-stre strade. L’importante tema, sem-pre più attuale per la sua natura so-ciale, è stato ripreso e rimesso in di-scussione dal Lions Club CataniaGioeni, durante un meeting - coordi-nato dal dott. Nicola Gangemi - cheha registrato presenze autorevoli. «Già in tempi passati il club si è fattocarico con una serie di manifestazio-ni - ha detto la presidente CarmelaGimmillaro Matalone - utili per met-tere in luce i punti più deboli di un si-stema di sicurezza della vita che nonpuò prescindere dal rispetto delle re-gole». «Infatti il legislatore - ha affer-mato il comandante della polizia stra-dale di Siracusa, Giuseppa Pirrello -all’art. 1 del Codice della strada stabi-lisce che la sicurezza è la priorità del-l’ordinamento per le ragioni che loStato risparmia, garantisce il benesse-re e la fludità di circolazione». La situazione, secondo gli ultimi dati,continua ad essere preoccupante per-ché ogni giorno in Italia si verificanoben 617 incidenti stradali che deter-minano 860 feriti, 15 morti di cui 5 suveicoli a due ruote e quindi preva-lentemente giovani. «Il che vuol dire -ha sottolineato il comandante Pirrel-

lo - che in un intero anno si hannaopiù di 2000 incidenti e più di 5000morti». Una leggera inversione di ten-denza - ha continuato la relatrice - siavverte dal 2003, poiché la percen-tuale è scesa per la introduzione del-la patente a punti, l’intensità dei con-trolli e le campagne di sensibilizza-zione nelle scuole. Altri dati. L’80 per cento degli inci-denti avviene in città, e il 18 per cen-to nelle strade extraurbane, e il 6,2per cento nelle autostrade con unapercentuale di morti del 10 per cento.I tabulati illustrati hanno messo inevidenza anche l’importanza del me-se, poiché in maggio avvengono piùsinistri, mentre l’incidenza nel mesedi febbraio si abbassa. In quanto al

giorno e agli orari, il venerdì si regi-stra il maggior numero di incidenti ela domenica il maggior numero di de-cessi, mentre gli orari a rischio vannodalle 8 alle 9 del mattino, dalle 12 al-le 13. A causare più incidenti sono gliuomini e non le donne, con una ternadi motivazioni che indicano la guidadistratta, la precedenza non rispetta-ta e l’alta velocità, cause che fissanoalte percentuali quale il 76 per centodi scontri frontali e il 20 per cento diincidenti autonomi. Su questa realtà si muove il delicatolavoro della polizia municipale che,secondo il comandante dei vigili ur-bani di Giarre, Maurizio Cannavò, in-contra sempre «grandi difficoltà» chesi potrebbero risolvere con la collabo-

razione delle famiglie dei giovani edella scuola.Non è migliore la situazione a Cataniasecondo quanto emerso dagli inter-venti del sostituto procuratore di Ca-tania, Lucio Setola: «E’ un problemaculturale nel senso della debole cultu-ra della legalità - ha detto - che deter-mina la perdita di efficacia della nor-ma e del potere della autorità. Spessosi verificano anche condizioni para-dossali nelle famiglie colpite da unlutto per un incidente stradale: per ilsol fatto di avere subito il lutto pre-tendono la ragione a tutti i costi. E’ oradi prendere coscienza che sulle stradesi può morire e che quindi bisogna ri-spettare le regole».

IDA SCANDURA

Pupi siciliani da Catania a Budapest, una tradizione senza confini

DA SINISTRA GUGLIELMO FERRO, SARAH ZAPPULLA MUSCARÀ, IDA CARRARA, STELLA ATTARDI

Da New York a Cataniail mondo di HipwellSi è conclusa con successo la mostradedicata alle opere di Philip Hipwellche si è tenuta nell’ex Cucine del Refet-torio dei Benedettini.Philip Hipwell è un buddista osservan-te, pacifista convinto, per alcuni aspet-ti religiosamente antiamericano. Con-duce la sua esistenza con una sua stra-na filosofia che lo colloca, a volte, lonta-no dal mondo reale, e come artista ro-mantico e idealista, ripudia ogni logicamercantile. Molti anni addietro lasciaNew York e vaga pellegrino per il mon-do. Dieci anni fa approda a Catania e vimette radici inestricabili, divenendo uncatanese anomalo solo perché conti-nua a parlare inglese, non per vezzo maperché tutti quelli che lo avvicinano siripropongono di esercitare con lui laloro modesta conoscenza della lingua,impedendoli di imparare bene la nostra.Dei catanesi ha preso le abitudini e ab-bacinato dalla luce del sole e del mare,all’Etna riserva un amore primordiale.Nel segreto del suo studio non rinunciaal suo passato. Sul filo della memoria ri-vive emozioni mai cancellate: le forestedi Woodstock, la musica afro-america-na, i musicisti che ha conosciuto e ama-to appartengono ancora al suo sogno erivivono sulle tele con la forza prorom-pente della vita: a quelli morti riservaancora il brandello di immortalità cheloro aspetta di diritto. Tra gli artisti ita-liani dimostra di avere predilizione perPasolini che ha ritratto molte volte. Leforeste, gli alberi, gli uomini, con i loromisteri, fanno parte integrante dellamemoria che alimenta il sogno.L’America è ormai lontana e non nesente nostalgia. In questi anni vissuti aCatania egli ha conosciuto la città, i suoimonumenti, i suoi anfratti più recondi-ti e la città ha imparato a riconoscerlo.Infatti è popolarissimo per la sua aria"americana" trasognata, per la sua esi-stenziale disponibilità, per il suo sorri-so, per la sua modestia. Philip Hipwelldipinge solo quello che sente e quelloche vuole, senza nessun possibile con-dizionamento. Nei suoi paesaggi inbianco e nero egli esalta luci e ombredel ricordo nostalgico e inconsciamen-te doloroso, al punto che essi sono dive-nuti la cifra del suo operare, il segno di-stintivo del suo lavoro. Per questo nellesue opere è possibile ritrovare le conno-tazioni romantiche del pittore d’altritempi.

Al Rotary Club di Catania per iniziati-va del presidente Vincenzo Consoli, ladott. Maria Grazia Branciforti, sovrin-tendente ai Beni culturali e ambien-tali, ha tenuto una conferenza su te-ma “Il recupero del patrimonio cultu-rale e di una memoria dimezzata”.

L’attitudine a collezionare oggettid’arte di antichità, ha anzitutto chia-rito la dott. Branciforti, nasce dal fa-scino che essi esercitano come testi-monianza del passato, dalla curio-sità, dall’ammirazionee dal diletto personale.Ma sottrarre tali ogget-ti agli studiosi e nonmetterli a disposizionedegli altri, nell’orgogliodi possederli tutti persé, costituisce reato perle norme di legge e im-pedisce le possibilità diidentificazione storicae la ricerca archeologica a testimo-nianza delle civiltà che si sono susse-guite nel nostro territorio. A seguitodi azioni promosse dall’autorità giu-diziaria e dalle forze dell’ordine conazioni di investigazione e di recupe-ro, molti oggetti di antichità che perdiritto primario sono patrimonio in-disponibile dello Stato - e in Sicilia, invirtù dello Statuto speciale, della Re-gione -vengono, oggi, restituiti al“pubblico godimento”.

In questo programma generalerientra l’iniziativa “Flavae FlammaeCustodes Antiquitatis”, la mostra de-gli oggetti di antichità recuperati dalComando provinciale della Guardiadi Finanza, allestita nella Chiesa diSan Francesco Borgia, in via Crociferi,nell’attesa di disporre dell’istituendoMuseo Archeologico.

Tali oggetti recuperati dalla Guar-dia di Finanza sono stati ripuliti, re-staurati, studiati, classificati e catalo-

gati, anche se di essinon si conosce la prove-nienza certa e il luogodi rinvenimento. La rac-colta - che costituiscegià il primo nucleo dibeni archeologici damettere in mostra co-me bene pubblico - poi-ché problematico appa-re l’accertamento del-

l’autenticità di alcuni reperti, saràoggetto di ulteriori analisi, in sinergiacon l’Università di Catania, dove ilprof. Giuseppe Pappalardo dell’Infncon il “Pixe-Alfa” di sua invenzione èin grado di analizzare i pigmenti edeterminarne, per similitudine, la da-tazione, l’origine e quindi l’autenti-cità.

La mostra, infatti, comprende sta-tuette fittili del tipo “tanagrina” didubbia antichità e una” vetrina del

falso” dove tra le contraffazioni certedi busti e statuette sicelioti, di Deme-tra e Kore e similari, spicca un Tetra-dramma di argento della zecca di Ka-tane del 405-402 e un Tetradrammadella zecca di Leontinoi, con pseudofirma di Herakleidas i cui esemplariautentici sono noti grazie a rinveni-menti e altre collezioni.

Il patrimonio archeologico, ha infi-ne concluso la Sovrintendente, resti-tuisce una grande quantità di infor-mazioni scientifiche e storiche al pa-trimonio culturale. E una forte e con-divisa volontà di tutela dei valori cul-turali, combattendo gli scavi abusivie il commercio clandestino, ne per-mette la più idonea conservazione,divenendo questi stessi tesori porta-tori di un messaggio culturale chedeve essere messo a disposizione ditutti i cittadini.

All’incontro erano presenti, tra glialtri, il col. Sergio Pascali, comandan-te provinciale Carabinieri, il col. Aga-tino Serra Fiore, comandante provin-ciale Guardia di Finanza, il ten. col.Giuseppe Pisano, comandante Nu-cleo Polizia Tributaria, il dott. Vin-cenzo D’Agata, procuratore della Re-pubblica di Catania, il dott. UmbertoSpigo, dirigente Servizio Archeologi-co, e il prof. Giovanni Rizza, archeolo-go di chiara fama.

MILLY BRACCIANTE

Al tavolo da sinistra:sost. proc. LucioSetola, Com. vigiliurbani di GiarreMaurizio Cannavò,Com. Polizia stradaledi Siracusa GiuseppaPirello, CarmelaGimmillaroMatalone, ass.polizia municipale diGiarre Ing. AlfioMaccarrone

I beni culturali memoria di una nazione, la Branciforti al Rotary Catania

LA DOTT. BRANCIFORTI

Nei giorni scorsi presso "l’Istituto Ita-liano di Cultura" a Budapest, sotto l’e-gida dell’Amministrazione provincia-le di Catania l’associazionie «I paladini»con i pupi del maestro puparo Salvato-re Pulvirenti, ha magistralmente rap-presentato la morte di Orlando a Ron-cisvalle. Era presente l’ambasciatored’Italia Guido Paolo Spinelli, e un nu-meroso pubblico, che ha applaudito alungo lo spettacolo. Ancora una volta,i pupi siciliani, si rendono ambasciato-ri della Sicilia in un Paese estero. Il di-rettore dell’istituto dr. Dante AmaldoMarinacci, si e’ a lungo congratulato

per l’alta qualita’ dello spettacolo, chemalgrado le difficolta’ linguistiche, haaffascinato il popolo magiaro. L’asso-ciazione I Paladini di Aciplatani, cheopera da appena otto mesi, con i pupicatanesi da 130 cm, del puparo Salvo

Pulvirenti, ha dimostrato ancora unavolta come l’opera dei pupi, sia ancoraoggi uno spettacolo affascinante e at-tuale. Anche la stampa locale ha datogrande risalto all’avvenimento.

GIANNI ARCIDIACONO

Ladelegazionecatanese cheha portato aBudapest latradizione eil fascino deipupi siciliani

«BENI CULTURALI E PIANIFICAZIONI URBANE»Avrà luogo domenica, dalle 9.30 alle 13.30 nell’auditorium dei Benedettini, unincontro-dibattito organizzato da Italia Nostra, Università di Catania, Universitàdi Enna, Confindustria - Ance Catania, Lions Host Catania sul tema "Beni culturalie pianificazioni urbane in Sicilia". Interverranno, tra gli altri: avv. Marco Parinivicepresidente di Italia Nostra, dr. Giuseppe Giliberti consigliere nazionale diItalia Nostra, arch. Leandro Janni presidente regionale di Italia Nostra, prof.Fausto Carmelo Nigrelli dell’Università di Catania, prof. Filippo Gravagno delDau Università di Catania, dr. Carlo Alberto Tregua direttore "Quotidiano diSicilia", on. Fabio Granata, già assessore regionale ai Beni Culturali, on. CinziaDato, commissione Affari Costituzionali, dr. Agata Consoli, assessore regionaleai Lavori Pubblici, avv. Rossana Interlandi assessore regionale al Territorio eAmbiente, on. Lino Leanza assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali, ilsindaco Umberto Scapagnini, il presidente della Provincia Raffaele Lombardo, laprof. Piera Busacca del Dipartimento Urbanistica Università di Catania.

Notizie LieteCulle

Francesco e Valeria

Maccarrone annunciano con

gioia a parenti e amici la

nascita della loro primoge-

nita Anna Ludovica.

Si ringraziano il dott.

Placido Borzì e la sua équi-

pe dell’ospedale Cannizzaro

per l’affettuosa assistenza.

Catania, 5 marzo 2007.

Rosario Cucuccio,presidente delCollegioprovinciale deigeometri

LA SICILIA

CataniaMARTEDÌ 6 MARZO 2007

36.

GUARDIA DI FINANZA

Accademia, domandeper l’ammissioneUn’opportunità concreta di lavoro e di carriera per i giova-ni. Ai cittadini italiani che abbiano compiuto, entro il pri-mo gennaio 2007, il diciassettesimo anno di età e non su-perato il ventiduesimo (nati, cioè, nel periodo compresotra il 1° gennaio 1985 e il 1° gennaio 1990 - estremi inclu-si) e siano in possesso del diploma di istruzione seconda-ria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di lau-rea previsti dal decreto interministeriale 12 aprile del2001, l’Accademia della Guardia di Finanza offre un’occa-sione per intraprendere una interessante carriera al servi-zio del Paese.

Possono partecipare anche coloro che, pur non essendoin possesso del previsto diploma alla data di scadenza perla presentazione delle domande, lo conseguano nell’annoscolastico 2006-2007.

Sulla Gazzetta Ufficiale – 4ª serie speciale – del 30 gen-naio 2007, numero 9 sono state pubblicate le norme delconcorso, per esami, per l’ammissione di 12 allievi ufficia-li del «ruolo aeronavale» al 1° anno del 6° corso dell’Acca-demia della Guardia di Finanza – anno accademico 2007-2008 – sono state, invece, pubblicate sulla Gazzetta ufficia-le – 4ª serie speciale – numero 11 del febbraio 2007. Le do-mande dovranno essere presentate entro giovedì prossi-mo, 8 marzo 2007.

La domanda di partecipazione al bando di concorso vapresentata a mano, oppure va inviata, a mezzo racco-mandata con ricevuta di ritorno, al comando provincialedella Guardia di Finanza. Essa deve redigersi esclusiva-mente su apposito modello, riproducibile anche in fotoco-pia e disponibile presso tutti i reparti della Guardia di Fi-nanza.

LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE

Una «RaDio» sul webper incontrare i giovaniIl prossimo 24 marzo nell’Istituto Maria Ausiliatrice, in via Ca-ronda, 224 a Catania, sarà inaugurata, ufficialmente, la web ra-dio delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia. Per l’occasionesarà presente la responsabile mondiale per la comunicazionedella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suoraGiuseppina Teruggi; interverranno anche la superiora regiona-le delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia suora GiuseppinaBarbanti, e la responsabile ambito comunicazione per le Figliedi Maria Ausiliatrice di Sicilia, suora Carla Monaca.

La web radio (che sarà presentata da allievi e allieve del cor-so webmaster Ciof-Fp di Acireale) è la più recente delle inizia-tive realizzate nell’ambito della comunicazione in Sicilia dal-le Figlie di Maria Ausiliatrice: «RaDio for you» è un periodicoquotidiano radiofonico telematico, registrato al Tribunale diCatania.

Perché una web radio? «Come Figlie di Maria Ausiliatrice,che hanno a cuore la vita dei giovani - dice suor Carla Monaca- abbiamo scommesso su questo strumento come luogo dovepossiamo educare evangelizzando ed evangelizzare educando,incontrando i giovani sulle loro strade "virtuali". Siamo stimo-lati dalle parole di Giovanni Paolo II: "Internet permette a mi-liardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il

mondo. Da questa galassia diimmagini e suoni, emergeràil volto di Cristo? Si udirà lasua voce? Perché solo quandosi vedrà il suo volto e si udiràla sua voce il mondo cono-scerà la "buona notizia" dellanostra redenzione. Questo è ilfine dell’evangelizzazione equesto farà di internet unospazio umano autentico, per-ché se non c’è spazio per Cri-sto, non c’è spazio per l’uo-mo" (Giovanni Paolo II, mes-saggio per la giornata delle co-municazioni sociali del2002)».

"Radio for you" vuole esse-re: uno spazio culturale per offrire una lettura educativa delcontesto sociale e culturale cogliendone il bene, il vero e il bel-lo… è il nostro modo di incontrare Dio tra le pieghe della sto-ria; un’opportunità di comunione creando rete tra le comunitàeducanti; un servizio alla Chiesa e alla società creando siner-gie e mettendo a disposizione strumenti e competenze perchéil "bene" sia sempre più "comune"; un "luogo" di incontro conquanti, pur appartenendo ad altre confessioni cristiane, con-dividono la stessa fede in Gesù e lo stesso impegno per la co-struzione di un mondo nuovo; una possibilità di evangelizza-zione per quanti vogliono essere testimoni di vita e di speran-za.

«La nostra radio - aggiunge a suor Carla Monaca - non vuo-le essere una radio di "intrattenimento" ma di formazione pergiovani ed educatori. Stiamo creando rete con diverse realtà:anzitutto la scuola attraverso delle rubriche realizzate daglistudenti su temi vari (Pianeta giovani, Il punto di vista, ecc.);con gruppi presenti nei nostri oratori o nelle nostre realtà pa-storali (Together, Feedback); con il Sae (Segretariato attivitàecumeniche) con i quali vogliamo portare avanti un camminodi collaborazione con le altre confessioni cristiane; con l’Acat(Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) con iquali vogliamo realizzare alcune rubriche sul fenomeno dell’al-colismo e altre collaborazioni che stiamo cercando o con lequali stiamo ideando alcuni progetti. Sul sito della web-radio(www.radioforyou.pcn.net) è possibile trovare, in archivio,quanto abbiamo già realizzato. È un evento importante per lanostra congregazione e, anche, per la società civile impegna-ta, a volte, solo a "parlare" dei giovani e raramente ad offrire lo-ro opportunità per crescere.

Le suore salesiane, da sempre, alle parole hanno sostituito ifatti e, con sacrificio e impegno, hanno creato luoghi di aggre-gazione dove i ragazzi potessero crescere sanamente. La webradio è un’altra frontiera di impegno che dimostra come le re-ligiose sanno essere audaci e aperte ai tempi quando c’è in gio-co la vita di tanti ragazzi»..

omnibus

Kiwanis Catania Centro, coinvolgente conferenza dell’on. Enzo Trantino sulla violenza come «malattia sociale»Una conversazione sulla violenza potrebbeessere piuttosto barbosa, ma se l’oratore èun principe del foro catanese, un veterano diMontecitorio, un uomo che ha ricoperto in-carichi a livello internazionale, un giornali-sta molto accreditato, un fine dicitore cheavvince con la sua ineguagliabile oratoria ilpubblico che lo ascolta, allora anche un temacome la violenza può diventare affascinan-te, coinvolgente e stimolante. Ebbene alloYachting, l’on. Enzo Trantino ha letteral-mente deliziato il numeroso uditorio forma-to da soci del Kiwanis Club Catania Centro einvitati, trattando il tema: "Violenza: malat-tia sociale oltre che delitto?".

Il presidente del Kiwanis Catania Centrodott. Giambattista Di Mauro, dopo aver pre-sentato (si fa per dire, visto che Trantino èstato anche presidente di questo club) l’ora-tore, ha introdotto il tema di grande attua-

lità. Entrando subito in argomento Trantinoha affermato che la violenza può essere do-vuta al comportamento di persona che, conminacce o cattiveria, vuole riuscire ad otte-nere qualcosa anche con la forza; può esse-re violenza sessuale se costituisce l’attenta-to o la libertà sessuale di una persona; vio-lenza sportiva se si tratta di atti violenti ef-fettuati in occasioni di manifestazioni spor-tive, e purtroppo Catania è stata recente-mente teatro di una miserabile e vergogno-sa aggressione alle forze dell’ordine.

Perché la violenza cresce? L’uomo si sen-te più arrogante - ha spiegato il relatore - ,per lui la violenza è un atto virile. Oggi nonesistono ideologie, viviamo in un paese are-ligioso. La violenza si manifesta attraversocadute di costume. L’assunzione di alcol, didroga, la disoccupazione, la necessità di farsoldi ad ogni costo e con qualunque mezzo,

anche criminale, portano inesorabilmentealla violenza. Una recente statistica riportache in Italia vi sono state in dieci anni 12 mi-lioni di violenze sessuali. Una cosa vergo-gnosa, indegna anche per una nazione delTerzo mondo.

Cosa dire dei pedofili? Queste persone,

quando vengono arrestate, rischiano di esse-re linciate dagli stessi carcerati. Questi esse-ri non si rendono conto dei traumi che un at-to del genere procurerà al piccolo adescato.Tra i delitti - ha continuato Enzo Trantino - èil più orrendo possibile. E cosa dire di quel-le donne che vengono violentate da un bran-co di sconosciuti o debbono cedere alle vo-glie dei proprio datore di lavoro per nonperdere il posto? Contrastare la violenza ècosa alquanto difficile, visto che siamo di-nanzi a una vera e propria malattia sociale.

È seguito un interessante e seducente di-battito, al quale, tra gli altri, hanno dato unnotevole contributo il presidente del Clubdott. Giambattista Di Mauro, il past luogote-nente governatore arch. Alfio Privitera, ilprof. Giuseppe Restuccia, presidente eletto,e il geom. Salvatore Iozzia.

ANTONIO DI PAOLA

Rotary Acicastello, serata di beneficenza antipoliomielite con la danza di Roberto ZappalàSono stati i "24 Préludes", performance didanza firmata dal coreografo Roberto Zap-palà, sulle musiche di Frédéric Chopin, ad al-lietare la serata che i soci del Rotary Club Aci-castello hanno organizzato per la Rotary Foun-dation.

Come ogni anno, infatti, non viene meno nelprogramma delle attività rotariane l’appunta-mento per la raccolta fondi da destinare allaFondazione. Così la scelta del presidente Igo LaMantia, sostenuta da tutto il consiglio diretti-vo, è caduta su uno spettacolo innovativo che“tocca temi come l’amore, la pazzia e la mor-te con le svariate corde della sua danza” .

L’esibizione ha richiamato a Scenario

Pub.bli.co, centro per le arti performative di-retto da Roberto Zappalà, tantissimi soci che aloro volta hanno coinvolto amici e parenti peruna serata all’insegna del divertimento masenza dimenticare il fine benevolo. Anchequesta volta, infatti, un buon contributo è an-dato dal nostro sodalizio alla Rotary Founda-tion, che si è prefissata, tra i tanti obiettivi, diriuscire a debellare la poliomielite entro il2007 con l’aiuto dei fondi raccolti grazie alleiniziative dei rotariani.

Un’ora di danza affidata proposta dallacompagnia "Zappalà danza", compagine con-siderata oggi dalla critica europea una dellepiù interessanti nel panorama della danza

contemporanea in Italia. “La pace dei sensi”,che conclude il progetto sulla percezione deisensi dal titolo “Corpi incompiuti”, è stataportata in scena da 8 danzatori attraverso illinguaggio dei corpi, attorcigliati tra loro, qua-si fino a fondersi, in movimenti eleganti e si-nuosi ma nello stesso tempo dinamici e avvin-centi.

Ultima tappa del percorso intorno alle atti-vità percettive è proprio la pace dei sensi, per-corso con il quale Zappalà ha indagato il mu-tismo e il linguaggio dei segni in “Ascoltandoi pesci” del 2003, la vista in “Rifarsi gli occhi”del 2004, il gusto in “Ragout” del 2005 e “Sfo-catura dei corpi” del 2006".

Amni, accanimenti terapeutici e libertà del paziente Medici cattolici, i rischi reali del «relativismo»Il progressivo, irrefrenabile sovvertimento ditaluni principi etici e sociali quali la famiglia,la religione, il comune senso del pudore, ilmatrimonio, la procreazione, hanno travoltola sfera più intima di ogni persona favorendoil sorgere di una filosofia che non riconoscealcunché di definitivo tra i tradizionali valo-ri della vita sicché tutto diventa soggettiva-mente opinabile, tollerabile e cioè a dire"re-lativo" nella sua essenza. E deriva da ciò il ter-mine di “relativismo” che oltretutto finiscecon il turbare e porre magari in imbarazzo as-sai spesso i cristiani: ed è proprio quest’ulti-mo risvolto a sollecitare i dibattiti che si van-no susseguendo anche a livello territoriale,come quello che l’Associazione medici catto-lici di Catania (presidente il prof. SalvatoreCastorina e vice il dott. Ar-mando Galletta) ha tenutocon largo consenso di presen-ti e relativi interventi nel salo-ne delle suore domenicanenell’ambito di un ricco pro-gramma di iniziative da rea-lizzare quest’anno.

Ed è stato il sacerdote donVittorio Rocca (docente pres-so l’Istituto Teologico SanPaolo) a approfondire la com-plessa quanto delicata tema-tica. Il relativismo - ha spiega-to il teologo dopo un’ampiaintroduzione del dott. Gallet-ta - è la struttura portante delcosiddetto "pensiero debole", che assumesfaccettature solo apparentemente cangian-ti, come indifferentismo, nichilismo, mobili-smo, pirronismo, soggettivismo, individuali-smo. Tendenze di pensiero che sta portandoa un consequenziale e inesorabile indeboli-mento dei valori.

«La questione del relativismo ha soggiun-to don Vittorio - appare sempre di più comeil filo rosso anche del pontificato di Benedet-to XVI. In ogni circostanza (persino quandoparla di pace o solidarietà verso i malati dimente) il Papa sottolinea come sia decisivooggi non chiudere il cielo sopra di sé. Lapreoccupazione costante di Benedetto XVI èdi far ritrovare il fondamento ultimo di tutto».

Come dunque comunicare il Vangelo inquesto mondo secolarizzato? «Prima di tuttoè necessario ribadire il diritto della Chiesa dinon tacere sui temi morali che sottostanno aimeccanismi generali e ai modi dell’agire po-litico: non tanto per la Chiesa quanto per tu-telare dal pericolo incombente la natura stes-sa del costume sociale che sta alla base dellademocrazia. In una società pluralista com’èquella di oggi occorre poi una sapiente gra-dualità nel parlare: non basta aggredire i pro-blemi con dichiarazioni di principio, se non siindividuano strumenti di traduzione praticache possono essere condivisi utilizzando unlinguaggio al positivo, indicando valori vivi-bili e appetibili per tutti giacché se ci si chiu-de sempre e solo nei no, alla lunga si diventa

sterili».Don Vittorio ha poi indica-

to tra i più attuali e scabrosiesempi di relativismo la que-stione dei Dico. «Se i cattolicisono in prima linea nella lorobattaglia contro i Dico - ha af-fermato - ciò non dipende daldesiderio di difendere un be-ne confessionale, ecclesiale enemmeno, a ben vedere, spi-rituale: ciò che si difende di-cendo no è uno specifico beneumano, che caratterizza tuttele epoche e tutte le culture eche non a torto è ritenuto, da-gli etnologi, alla stregua di

una struttura antropologica fondamentale».Per quanto riguarda inoltre la vicenda

Welby la liceità o meno dell’eutanasia, per lostesso don Vittore bisogna laicamente rico-noscere che la persona umana ha una di-gnità intangibile, una preziosità incommen-surabile, che dipende dal suo stesso esserci enon dal suo esercitare determinate attività odalle sue condizioni di vita: perciò non puòmai essere ammessa l’eutanasia.

Per il prof. Castorina il relativismo scaturi-sce ormai da tutti i problemi più ambigui coiquali siamo costretti a misurarci giorno pergiorno, minuto per minuto e dai quali ricavia-mo un disturbo del nostro equilibrio psichico.

A. T.

Accanimento terapeutico, testamento bio-logico, eutanasia: sono tutti problemi cheinquietano i medici e, per riflesso, anche lemogli dei professionisti. Deriva da ciò l’at-tenzione che la sezione catanese dell’Am-mi (Associazione mogli dei medici italia-ni) dedica a tali tematiche attraverso in-contri quale quello che si è svolto nel salo-ne del Circolo unificato, presidio e che haavuto quali relatori mons. Francesco Scri-bano cappellano del Policlinico, il dott.Marco Di Salvo giornalista e il dott. Car-melo Denaro primario della divisione diAnestesia e Rianimazione del Cannizzaro.

Al quesito posto dalla presidente, dott.Giovanna Santisi Veroux, circa la liceità omeno che deriva al paziente di disporredella propria vita e di quel-la degli altri, mons Scribanoha risposto con tutta unaserie di argomentazioni cheesprimono l’atteggiamentodella Chiesa e che si con-densano, in pratica, in que-sti principi: inopportunitàdi ricorrere agli accanimen-ti terapeutici, si all’applica-zione anche in Italia del te-stamento biologico e no as-soluto all’eutanasia.

Di Salvo ha stigmatizzatola persistente assenza inItalia di una normativa dilegge sul testamento biolo-gico e tanto meno sull’eutanasia attiva epassiva

«Eppure - ha aggiunto lo stesso relatore- nel 1997 ad Oviedo nel corso dei lavoridella conferenza sui diritti dell’uomo edella persona è stato stabilito che la vo-lontà espressa anteriormente da un pa-ziente vada presa in considerazione (deci-sione ratificata dal Parlamento italianonel 2001) e una ricerca presentata al con-vegno della Sivice riferisce che su 259anestesisti e rianimatori intervistati il 3,6per cento ha dichiarato di aver sommini-strato volontariamente farmaci letali».

Inoltre, secondo un sondaggio condot-to dall’associazione “A buon diritto”, il 26

per cento di 266 oncologi e anestesistioperanti in 19 ospedali italiani, ha dichia-rato che l’acceleramento di un decesso,comunque inevitabile, è pratica di routine.

Infine, secondo i dati dell’Eurispes, l’84per cento delle persone intervistate haespresso parere favorevole al testamentobiologico.

Il dott. Denaro, da parte sua ha sottoli-neato i poteri d’interventi sulla vita e sulprocesso del morire oggi offerti dal pro-gresso tecnico-scientifico, donde la na-scita di una medicina improntata ancheall’approccio bioetica del paziente.

Nel contesto sanitario il principio dellarelazione medico-paziente rappresentaoggi una particolare forma di relazione in-

tersoggettiva in cui l’auto-nomia del medico e quelladel paziente si confrontanonell’esperienza della curadella malattia e della morte.Il medico deve far rientrarefra i criteri necessari per de-cidere quale trattamento èappropriato in quella speci-fica situazione, la volontàespressa dal paziente conle sue convinzioni morali ereligiose. Con ciò si realiz-zerebbe quel sano ed effica-ce “attivismo terapeutico”che consiste in un approc-cio terapeutico avanzato

ancora in via di definizione, spesso assaicostoso, grazie al quale vengono salvatevite che fino a pochi anni or sono veniva-no perdute.

E’ indispensabile che tutti i sanitari chehanno un ruolo importante nel percorsodecisionale che la malattia impone nelsuo evolversi, intervengano attivamentenel processo di informazione e di sup-porto decisionale favorendo la collabora-zione del paziente nel definire la pianifica-zione anticipata delle cure in relazionealle possibili future evoluzioni della ma-lattia. Il problema così non si porrebbe piùnelle fasi finali della malattia.

ANGELO TORRISI

S. Agata Li Battiati: i vincitori del premio letterario «Paternò Tedeschi». Prima edizione del memorial «Salvo Nibali»Si è svolta nell’auditorium dellabiblioteca comunale “G.Verga” diSant’Agata li Battiati, la cerimoniaconclusiva della nona edizione delconcorso letterario “Vincenzo Pa-ternò-Tedeschi”. Quest’anno unanovità: il memorial giornalisticodedicato al giornalista Salvo Ni-bali, che per lungo tempo fu capo-redattore del settimanale cattolico“Prospettive”. Presenti la vedovaNibali, signora Gabriella e il figlioGiuseppe; sono stati premiati gliarticoli giornalistici di GiorgioGuarnaccia di Siracusa, “Stupro”; eAngelo Grimaldi di Regalbuto,“Spazzatura giornalistica”.

La manifestazione è stata pre-sentata da Elisa Gruccione, con lacollaborazione di Valentina Pelle-grino e Sabrina Messina. Trofei,targhe, pergamene e libri (questiultimi offerti dalla Provincia re-gionale di Catania) sono stati con-segnati ai vincitori.

La giuria (presidente prof. Cinzia

Emmi, componenti: Maria Con-cetta Passero, Antonio Nicolosi,Nello Pappalardo, Letizia Di Stefa-no, Carlo Trovato, Ninni Magrì eCelina Maccarone) ha assegnato iseguenti premi: sezione in linguaitaliana: 1° Augusto Mancini De

Lucis, 2° Fabrizio D’Agata, 3° Ange-la Palmieri Beltrami; segnalazio-ne: Melania Vinci Sciabò, CaterinaDe Martino, Adriana Di Grazia,Nunzio Spitaleri. Sezione linguasiciliana: 1° Salvo Carlucci, 2° NicoConiglione, 3° Costanza Isaja; se-

gnalazione: Angelo Catania, TuriMarchese. Sezione narrativa: 1°Silvana Calanna, 2° Paolo Ziino, 3°Grazia Annalisa Guerrera; segna-lazione: Caterina Carbone. Sezionefiabe: 2° Francesco Sabatini; 3° Ro-sa Maria Di Salvatore. A Sara Man-

gano (12 anni), è stato attribuito iltrofeo per la sezione ragazzi.

Premi speciali per le sezioni An-tonello Germanà Di Stefano, sonoandati inoltre a Marisa TubertiBonfiglio e Gaetano Petralia. Leopere vincitrici, sono state recita-te, col commento musicale delmaestro Gaetano Bonfiglio, daGuendalina Finocchiaro, Antonel-la Torrisi e Carmelo Cantarella.

Nel corso della serata è stato an-che presentato al pubblico: “Il Ra-glio”, un “esile” volumetto che saràpubblicato con cadenza mensiledai collaboratori del Centro cul-turale “Paternò-Tedeschi”. La sera-ta è stata arricchita dalla esibizio-ne di due gruppi musicali: il duoCalì D’arrigo che ha proposto bra-ni tratti dalla antica tradizione ca-nora italiana, e la coppia formatada Vincenzo Maugeri (chitarra) eSofia Sapienza (violino) che hannoeseguito alcuni celebri brani dimusica classica.

ORGANIZZATORI, GIURATI E CONCORRENTI PREMIATI AL CONCORSO INDETTO DALL’ASSOCIAZIONE « PATERNÒ TEDESCHI»

SICILIA: 47 CASE Le Figlie di MariaAusiliatrice furonofondate da San GiovanniBosco e da Santa MariaDomenica Mazzarello aMornese (AL) il 5 agosto1872 per educare lagioventù. Sono presentinei 5 continenti e in 89nazioni. L’Istituto conta16.000 membri. InSicilia ci sono 47 case econ 820 membri.

L’ON. ENZO TRANTINO

Da sinistra Roberto Zappalà e Igo LaMantia

Di eutanasiae di testamento

biologicosi è parlato

alla conferenzapromossa

dall’Associazionedelle mogli dei medici

italiani

Don Vittorio Roccaha spiegato il

«pensiero debole»e le conseguenze

nella società e nella politica:

«La Chiesaha il diritto

di non taceresui temi morali»

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 5 MARZO 2007

56.

Il «motoscrittore» Vallone arriva sul cratere centrale dell’Etna

IL SOLE: è sorta ieri e tramonta alle 16,51.LA LUNA: sorge alle 23,29 e tramonta alle13,23.PREVISIONI DEL TEMPO: nuvoloso conpossibilità di pioggia, temperature indiminuzione, venti moderati, mare mosso. I SANTI: Luigi Versiglia, vescovo; CallistoCaravario, protomartiri salesiani - LuigiVersiglia: nacque ad Oliva Gessi (Pavia)nell’anno 1873. Accolto a dodici anninell’oratorio di San Giovanni Bosco divennesacerdote nell’anno 1895 e fu nominatomaestro dei novizi a Genzano di Roma.

Nell’anno 1906 guidò la prima spedizionemissionaria salesiana in Cina e a Macau stabilìla casa madre salesiana. Callisto Caravario: nacque a Courgnè (Torino)nell’anno 1903. Ordinato sacerdote da monsi-gnor Vermiglia nell’anno 1929, animato dauna carità sempre più ardente, partì missiona-rio per la Cina e accompagnò monsignor Ver-miglia nella sua visita pastorale nel distretto diLiu Chow insieme a due maestri, due catechi-ste e un’allieva. In un tratto iusolato del fiumeLiu Chow nell’anno 1930 vennero assaliti daipirati comunisti. Nel tentativo di proteggere le

giovani, che riuscirono a fuggire, don Vermigliae don Caravario furono percossi brutalmente epoi fucilati, in odio alla fede cristiana, il 25 feb-braio a Lin Thau. Giovanni Paolo II li ha procla-mati santi il 1° ottobre dell’anno 2000. (Nota acura di Benigno De Marco).

FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE13 ALLE ORE 16: Crocerossa (via Etnea, 274)• Della Guardia (via Duca degli Abruzzi, 7) • LaCorte (via P. Novelli, 104) • Lincoln (via S. diSangiuliano, 109) • Monciino (via Garibaldi,74) • Nesima (via Pacinotti, 104).FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del

Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) •Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (viaEtnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) •Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli(via Vitt. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia,111) • Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S.Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224)• Galermo (via Galermo, 308)• Monciino(via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti,104) • Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).DISTRIBUTORI NOTTURNI (DALLE 22

ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S.114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo Belpasso: S.P. - S.S. 121 km. 11 - Piano Tavola• Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip -S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. -S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 -viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi,500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - viaMessina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria,8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L.Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S.Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca:

Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - viaBalilla - S P 28 Santa Venerina: Esso viaStabilimenti, 191 - 4/1 km. 0,500 Trecastagni: SP via Luigi Capuana.CARABINIERI PRONTO INTERVENTO112 - Comando Provinciale via San Giuseppealla Rena, 89 - 095-340117 • Nucleo OperativoPiazza G. Verga, 8 • 095/537840-537999 •Compagnia Catania P. Dante via Teatro Greco,111 - 095/326666-326800 • CompagniaCatania Fontanarossa via Zia Lisa, 251 -095/574148-573598 • Stazione CataniaOgnina via Petrella 59 - 095-383413.

Spettacolare impresa dello scrittore Giovanni Vallone chea bordo della motocicletta sta girando l’entroterra isolanonell’ambito di un tour chiamato UccellieCastelli. Scortatodalla guida del Parco dell’Etna Orazio di Stefano, Giovan-ni ha fatto tappa sul cratere centrale dell’Etna per la me-raviglia dei turisti che guardavano la moto imbandieratadella trinacria destreggiarsi sulla terra lavica.E periodo migliore lo scrittore motociclista non potevascegliere dato che da qualche giorno, come noto, unanuova frattura si è aperta sul vulcano più alto d’Europa."Quanta gente che ho incontrato lungo la salita!" ha det-to sorpreso Vallone. "Camminatori venuti da tutto il mon-do per ammirare questo Mondo Nero, un’eterna primave-ra lavica. Ho intervistato turisti della Guyana francese, delBrasile, del Mozambico… E l’Etna, la regina, a farsi fare lecoccole".Vallone, da oltre 6 mesi e fino a Marzo 2007, è in viaggionell’entroterra siciliano dove: sta realizzando interviste aanziani, agricoltori e pastori nell’orbita di un progetto ra-diofonico internazionale; sta mettendo in risalto luoghiarcheologici e sentieri desueti del centro Sicilia per lagioia dei turisti di tutto il mondo; sta proiettando, duran-te i numerosi incontri in enti pubblici e privati, un diver-tente video delle sue passeggiate."A Torre del Filosofo, 2920 mt, sommersa dalla lava e conil solo tetto che spunta, ho incontrato tre turisti francesiche bivaccavano la da tre giorni. Proprio ad un passo dal-la nuova frattura!" Vallone è stato ospite del Parco dell’Et-na che insieme agli altri tre parchi siciliani (Nebrodi, Ma-donie ed Alcantara) è patrocinatore della missione. Il pre-sidente Cettino Bellia, e il direttore Giuseppe Spina hannosimbolicamente consegnato le chiavi del vulcano alloscrittore. Questo viaggio rientra in una serie di registrazio-

ni audio e filmati che lo scrittore sta realizzando per i tu-risti di tutto il mondo.Vallone sta preparando un’altra grande tappa siciliana: larisalita del Fiume Alcantara."Non solo acqua - ha scherzato Giovanni. Ma castelli, cittàgreche, chiese bizantine e natura pura. Viva la Sicilia". Oggi lunedì allo Sheraton Vallone in compagnia di Giusep-pe Spina (presidente Parco Etna) sarà ospite del RotaryAcicastello presieduto dal dott Ignazio La Mantia.

Corso di formazionesulla salute mentaleMell’ambito del programma Equal«Ex aequo» per l’inclusione sociale eoccupazionale dei disabili mentali epsichici, si èsvolto un corso di forma-zione manageriale di «project mana-gement mella salute mentale» orga-nizzato dall’Anfe di Catania insiemecon Ausl 3, Aprindustrie, Sco, Efal, ealtri. Relatori sono stati i dott. Giovan-ni Serpelloni, Elisabetta Simeoni, An-nalisa Zambianchi; direttrice del cor-so la dott. Annunziata Sciacca (diret-tore sanitario Ausl 3), direttore scien-tifico il dott. Roberto Ortoleva.

Pennisi di nuovo nonnoNella clinica Villa Flaminia di Roma,assistita dal ginecologo professor Cor-rado Monteneri, Monica Pennisi con-sorte dell’avvocato Gaetano Caprino,ha dato alla luce il suo secondogenito,Gianmaria Caprino. Gianmaria allanascita pesa oltre 3 chilogrammi e adetta di Salvo Pennisi (nonno mater-no) e della moglie Rita Maricchiolo edella nonna paterna Rosanna Italia, èbellissimo. Al piccolo Gianmaria i no-stri auguri di un futuro luminoso. Aigenitori e ai nonni (in particolare aSalvo Pennisi, ex dipendente del gior-nale), vivissime felicitazioni.

L’assessore Interlandi agli Istituti femminili riuniti

L’assessore regionale al Territorio. dott.ssa Rossana Interlandi, su invito del di-rettore della struttura, si è recata in visita presso l’Ipab Istituti femminili riu-niti Provvidenza e S.M. del Lume, a salutare l’autorevole ospite erano presen-ti, oltre lo stesso direttore, dr. Ignazio De Luca, il consigliere comunale dr. Mar-co Forzese. La riunione, animata dalla presenza dei minori ospiti in istituto, havoluto rappresentare - dice un comunicato - una presa di contatto delle realtàsocio-assistenziali specializzate negli interventi a favore della fascia di popo-lazione immigrata. L’assessore Interlandi ha affermato che l’Ipab rappresen-ta una punta avanzata nel ruolo che tali strutture dovranno svolgere in un pri-mo futuro nel quadro delle aziende di servizio alla persona ed il suo impegnosi manifesterà attraverso una collaborazione per la realizzazione di un proget-to di soggiorno climatico da realizzarsi in tempi brevissimi. Marco Forzese havoluto ribadire, nel suo intervento di saluto, il rapporto tra amministrazioneregionale e amministrazione locale che deve puntare verso lo sviluppo dell’au-tonomia locale e del ruolo dei servizi secondo principi di sussidiarietà. A con-clusione della visita il dott. De Luca ha consegnato all’assessore Interlandi unapreziosa ceramica prodotta nel laboratorio dello stesso istituto e realizzata gra-zie al gruppo docente, da minori che frequentano le attività di specializzazione.

omnibus

BRASCIOLEINGREDIENTI: 800 g di fettine di cavallo del peso di

circa 100 g ciascuna, capperi, pecorino grattugiato,

aglio, 100 g di olio, un bicchiere di vino rosso, 300 g

di passata di pomodoro, pepe, sale.

PREPARAZIONE: Stendere le fettine sul tagliere e

mettere su ognuna di esse abbondante pepe,

aglio, prezzemolo, un cucchiaino di capperi,

un cucchiaio di pecorino grattugiato (o un

pezzettino intero). Avvolgere le fettine e fer-

marle con uno stuzzicadenti. Farle rosolare in

olio insieme ad una cipolla affettata.

Aggiungere un bicchiere di vino rosso e aspet-

tare che evapori prima di aggiungere la passa-

ta di pomodoro. Le brasciole si lasciano cuo-

cere a fuoco bassissimo. Servire con insalata o

verdure sott’olio. Per la stessa preparazione

può essere utilizzata anche carne di vitello o di

maiale.

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30FESTA DI SAN MARTINO

MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, peco-rino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate,olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsicciasecca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanza-ne sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porci-ni dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi:costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pit-tinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichid’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite.Acqua minerale, vino rosso novello, caffè.

E’ gradita la prenotazione 77 20,00 a personaMMuussiiccaa ee ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn iill mmaaeessttrroo AAnnggeelloo GGrriilllloo

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13

FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVOMenù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’a-livi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu,alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, car-ciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, sup-pizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcid-duzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acquaminirali, vinu russu novu patrunali.E’ gradita la prenotazione obbligatoria 77 15,00 a persona

MMuussiiccaa,, bbaallllii ee ttaannttoo ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn AAnnggeelloo GGrriilllloo

SERVIZIO CATERING - RICEVIMENTIMATRIMONI - COMPLEANNI - KARAOKE

I nostri antipasti: parmigiana, caponata,cozze al gratin, polpo in agrodolce, insalata diarance, insalata di pere e peperoni e... tantealtre. I nostri primi: al tonno e ricotta fre-sca, al pesto di mandorle e gamberetti, alnero di seppia e... tanti altri.Inoltre pesce gratinato e fritture di paranza.

LA SICILIALUNEDÌ 13 NOVEMBRE 2006

.55Catania. Calendario

Il «motoscrittore» Vallone arriva sul cratere centrale dell’Etna

IL SOLE: è sorta ieri e tramonta alle 16,51.LA LUNA: sorge alle 23,29 e tramonta alle13,23.PREVISIONI DEL TEMPO: nuvoloso conpossibilità di pioggia, temperature indiminuzione, venti moderati, mare mosso. I SANTI: Luigi Versiglia, vescovo; CallistoCaravario, protomartiri salesiani - LuigiVersiglia: nacque ad Oliva Gessi (Pavia)nell’anno 1873. Accolto a dodici anninell’oratorio di San Giovanni Bosco divennesacerdote nell’anno 1895 e fu nominatomaestro dei novizi a Genzano di Roma.

Nell’anno 1906 guidò la prima spedizionemissionaria salesiana in Cina e a Macau stabilìla casa madre salesiana. Callisto Caravario: nacque a Courgnè (Torino)nell’anno 1903. Ordinato sacerdote da monsi-gnor Vermiglia nell’anno 1929, animato dauna carità sempre più ardente, partì missiona-rio per la Cina e accompagnò monsignor Ver-miglia nella sua visita pastorale nel distretto diLiu Chow insieme a due maestri, due catechi-ste e un’allieva. In un tratto iusolato del fiumeLiu Chow nell’anno 1930 vennero assaliti daipirati comunisti. Nel tentativo di proteggere le

giovani, che riuscirono a fuggire, don Vermigliae don Caravario furono percossi brutalmente epoi fucilati, in odio alla fede cristiana, il 25 feb-braio a Lin Thau. Giovanni Paolo II li ha procla-mati santi il 1° ottobre dell’anno 2000. (Nota acura di Benigno De Marco).

FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE13 ALLE ORE 16: Crocerossa (via Etnea, 274)• Della Guardia (via Duca degli Abruzzi, 7) • LaCorte (via P. Novelli, 104) • Lincoln (via S. diSangiuliano, 109) • Monciino (via Garibaldi,74) • Nesima (via Pacinotti, 104).FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via Del

Bosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) •Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (viaEtnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) •Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli(via Vitt. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia,111) • Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S.Giov. Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224)• Galermo (via Galermo, 308)• Monciino(via Garibaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti,104) • Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).DISTRIBUTORI NOTTURNI (DALLE 22

ALLE 7): Acireale: Erg (S. M. Ammalati) - S.S.114 - km. 77,398 - n. 5 • S.P. -via C. Colombo Belpasso: S.P. - S.S. 121 km. 11 - Piano Tavola• Erg - S.S. 121 km. 14+331 Catania: Agip -S.G. Galermo - Largo Abbeveratoio, 1 • S.P. -S.S. 114 km. 106 Stradale Primosole • Q8 -viale V. Veneto, 115 • Agip - viale M. Rapisardi,500 • Agip - viale Kennedy, 4 • Agip - viaMessina n. 646/648/650 • Agip, viale A. Doria,8 • Agip - Gelso Bianco, 8 Giarre: Agip - via L.Sturzo - S.S.114 • Q8 - via Ruggero, I, 74 • S.Maria La Strada SP - via Luminaria Trepunti Gravina: Q8 - SP 10 km 1 + 330 Ramacca:

Agip - SS417 - km. 49,6 Scordia: Esso - viaBalilla - S P 28 Santa Venerina: Esso viaStabilimenti, 191 - 4/1 km. 0,500 Trecastagni: SP via Luigi Capuana.CARABINIERI PRONTO INTERVENTO112 - Comando Provinciale via San Giuseppealla Rena, 89 - 095-340117 • Nucleo OperativoPiazza G. Verga, 8 • 095/537840-537999 •Compagnia Catania P. Dante via Teatro Greco,111 - 095/326666-326800 • CompagniaCatania Fontanarossa via Zia Lisa, 251 -095/574148-573598 • Stazione CataniaOgnina via Petrella 59 - 095-383413.

Spettacolare impresa dello scrittore Giovanni Vallone chea bordo della motocicletta sta girando l’entroterra isolanonell’ambito di un tour chiamato UccellieCastelli. Scortatodalla guida del Parco dell’Etna Orazio di Stefano, Giovan-ni ha fatto tappa sul cratere centrale dell’Etna per la me-raviglia dei turisti che guardavano la moto imbandieratadella trinacria destreggiarsi sulla terra lavica.E periodo migliore lo scrittore motociclista non potevascegliere dato che da qualche giorno, come noto, unanuova frattura si è aperta sul vulcano più alto d’Europa."Quanta gente che ho incontrato lungo la salita!" ha det-to sorpreso Vallone. "Camminatori venuti da tutto il mon-do per ammirare questo Mondo Nero, un’eterna primave-ra lavica. Ho intervistato turisti della Guyana francese, delBrasile, del Mozambico… E l’Etna, la regina, a farsi fare lecoccole".Vallone, da oltre 6 mesi e fino a Marzo 2007, è in viaggionell’entroterra siciliano dove: sta realizzando interviste aanziani, agricoltori e pastori nell’orbita di un progetto ra-diofonico internazionale; sta mettendo in risalto luoghiarcheologici e sentieri desueti del centro Sicilia per lagioia dei turisti di tutto il mondo; sta proiettando, duran-te i numerosi incontri in enti pubblici e privati, un diver-tente video delle sue passeggiate."A Torre del Filosofo, 2920 mt, sommersa dalla lava e conil solo tetto che spunta, ho incontrato tre turisti francesiche bivaccavano la da tre giorni. Proprio ad un passo dal-la nuova frattura!" Vallone è stato ospite del Parco dell’Et-na che insieme agli altri tre parchi siciliani (Nebrodi, Ma-donie ed Alcantara) è patrocinatore della missione. Il pre-sidente Cettino Bellia, e il direttore Giuseppe Spina hannosimbolicamente consegnato le chiavi del vulcano alloscrittore. Questo viaggio rientra in una serie di registrazio-

ni audio e filmati che lo scrittore sta realizzando per i tu-risti di tutto il mondo.Vallone sta preparando un’altra grande tappa siciliana: larisalita del Fiume Alcantara."Non solo acqua - ha scherzato Giovanni. Ma castelli, cittàgreche, chiese bizantine e natura pura. Viva la Sicilia". Oggi lunedì allo Sheraton Vallone in compagnia di Giusep-pe Spina (presidente Parco Etna) sarà ospite del RotaryAcicastello presieduto dal dott Ignazio La Mantia.

Corso di formazionesulla salute mentaleMell’ambito del programma Equal«Ex aequo» per l’inclusione sociale eoccupazionale dei disabili mentali epsichici, si èsvolto un corso di forma-zione manageriale di «project mana-gement mella salute mentale» orga-nizzato dall’Anfe di Catania insiemecon Ausl 3, Aprindustrie, Sco, Efal, ealtri. Relatori sono stati i dott. Giovan-ni Serpelloni, Elisabetta Simeoni, An-nalisa Zambianchi; direttrice del cor-so la dott. Annunziata Sciacca (diret-tore sanitario Ausl 3), direttore scien-tifico il dott. Roberto Ortoleva.

Pennisi di nuovo nonnoNella clinica Villa Flaminia di Roma,assistita dal ginecologo professor Cor-rado Monteneri, Monica Pennisi con-sorte dell’avvocato Gaetano Caprino,ha dato alla luce il suo secondogenito,Gianmaria Caprino. Gianmaria allanascita pesa oltre 3 chilogrammi e adetta di Salvo Pennisi (nonno mater-no) e della moglie Rita Maricchiolo edella nonna paterna Rosanna Italia, èbellissimo. Al piccolo Gianmaria i no-stri auguri di un futuro luminoso. Aigenitori e ai nonni (in particolare aSalvo Pennisi, ex dipendente del gior-nale), vivissime felicitazioni.

L’assessore Interlandi agli Istituti femminili riuniti

L’assessore regionale al Territorio. dott.ssa Rossana Interlandi, su invito del di-rettore della struttura, si è recata in visita presso l’Ipab Istituti femminili riu-niti Provvidenza e S.M. del Lume, a salutare l’autorevole ospite erano presen-ti, oltre lo stesso direttore, dr. Ignazio De Luca, il consigliere comunale dr. Mar-co Forzese. La riunione, animata dalla presenza dei minori ospiti in istituto, havoluto rappresentare - dice un comunicato - una presa di contatto delle realtàsocio-assistenziali specializzate negli interventi a favore della fascia di popo-lazione immigrata. L’assessore Interlandi ha affermato che l’Ipab rappresen-ta una punta avanzata nel ruolo che tali strutture dovranno svolgere in un pri-mo futuro nel quadro delle aziende di servizio alla persona ed il suo impegnosi manifesterà attraverso una collaborazione per la realizzazione di un proget-to di soggiorno climatico da realizzarsi in tempi brevissimi. Marco Forzese havoluto ribadire, nel suo intervento di saluto, il rapporto tra amministrazioneregionale e amministrazione locale che deve puntare verso lo sviluppo dell’au-tonomia locale e del ruolo dei servizi secondo principi di sussidiarietà. A con-clusione della visita il dott. De Luca ha consegnato all’assessore Interlandi unapreziosa ceramica prodotta nel laboratorio dello stesso istituto e realizzata gra-zie al gruppo docente, da minori che frequentano le attività di specializzazione.

omnibus

BRASCIOLEINGREDIENTI: 800 g di fettine di cavallo del peso di

circa 100 g ciascuna, capperi, pecorino grattugiato,

aglio, 100 g di olio, un bicchiere di vino rosso, 300 g

di passata di pomodoro, pepe, sale.

PREPARAZIONE: Stendere le fettine sul tagliere e

mettere su ognuna di esse abbondante pepe,

aglio, prezzemolo, un cucchiaino di capperi,

un cucchiaio di pecorino grattugiato (o un

pezzettino intero). Avvolgere le fettine e fer-

marle con uno stuzzicadenti. Farle rosolare in

olio insieme ad una cipolla affettata.

Aggiungere un bicchiere di vino rosso e aspet-

tare che evapori prima di aggiungere la passa-

ta di pomodoro. Le brasciole si lasciano cuo-

cere a fuoco bassissimo. Servire con insalata o

verdure sott’olio. Per la stessa preparazione

può essere utilizzata anche carne di vitello o di

maiale.

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30FESTA DI SAN MARTINO

MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, peco-rino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate,olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsicciasecca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanza-ne sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porci-ni dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi:costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pit-tinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichid’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite.Acqua minerale, vino rosso novello, caffè.

E’ gradita la prenotazione 77 20,00 a personaMMuussiiccaa ee ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn iill mmaaeessttrroo AAnnggeelloo GGrriilllloo

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13

FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVOMenù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’a-livi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu,alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, car-ciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, sup-pizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcid-duzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acquaminirali, vinu russu novu patrunali.E’ gradita la prenotazione obbligatoria 77 15,00 a persona

MMuussiiccaa,, bbaallllii ee ttaannttoo ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn AAnnggeelloo GGrriilllloo

SERVIZIO CATERING - RICEVIMENTIMATRIMONI - COMPLEANNI - KARAOKE

I nostri antipasti: parmigiana, caponata,cozze al gratin, polpo in agrodolce, insalata diarance, insalata di pere e peperoni e... tantealtre. I nostri primi: al tonno e ricotta fre-sca, al pesto di mandorle e gamberetti, alnero di seppia e... tanti altri.Inoltre pesce gratinato e fritture di paranza.

LA SICILIALUNEDÌ 13 NOVEMBRE 2006

.55Catania. Calendario

Rotary: il governatore distrettuale Mangion incontra tre club catanesi

IL SOLE: sorge alle 7,03 e tramonta alle18,30.LA LUNA: sorge alle 20,36 e tramonta alle11,02.PREVISIONI DEL TEMPO: cielo irregolar-mente nuvoloso con possibili precipitazioni.Temperature stabili.I SANTI: San FrancescoBorgia - San Daniele. San Francesco Borgia,duca di Gandia, fu anche vicerè della Catalo-gna in Spagna. Da giovane imparò le normecavalleresche e studiò filosofia. Fu paggiopresso la corte imperiale di Carlo V, ma poientrò in convento a far parte dei terziari fran-

cescani. Per condiscendenza verso il poten-tissimo imperatore, sui cui regni "non tra-montava mai il sole", sposò la principessaportoghese Eleonora di Castro dalla qualeebbe otto figli. Dopo la morte della moglieabbracciò la vita religiosa entrando nell’an-no 1546 a far parte della Compagnia di Gesù.Venne ordinato sacerdote nell’anno 1551,poi, nonostante tutte le sue riluttanze, fueletto come terzo successore di Sant’Ignaziodi Lodola e cioè Superiore Generale dell’Or-dine a cui infuse nuova vita. Oggi la Chiesa ri-corda anche San Daniele. (Nota a cura di Be-

nigno De Marco).FARMACIE APERTE ORE 13-16,30: Aquileia (c.so Italia, 270) • Bartolotta (p.zzaC. Alberto, 18) • Fisichella (via Plebiscito,224) • Quattro Canti (via Etnea, 39) •Sacro Cuore (via D’Angiò, 43) • S. Agata(Vill. S. Agata) • Sicilia (via Carrubella, 8/C).FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via DelBosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) •Coffa (via C. Colombo, 25) • Consoli (viaEtnea, 400) • Crocerossa (via Etnea, 274) •Croceverde (via G. D’Annunzio, 43) • Cutelli(via V. Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia,

111) • Finocchiaro (S. Giov. Galermo) •Fisichella (via Plebiscito, 224) • Galermo (viaGalermo, 308)• Monciino (via Garibaldi, 74)• Nesima (via Pacinotti, 104) • Pantano (viaBeccaria, 79) • Risorgimento (via V.Emanuele, 631) • S. Agata (vill. S. Agata).DISTRIBUTORI DI CARBURANTEDIURNI: Sp, piazza Galatea • Ip, via V.Giuffrida,156 • Tamoil, piazza Duca diCamastra • Agip, piazza Spirito Santo •Agip, piazza dei Miracoli • Agip, viale V.Veneto • Q8, viale Ulisse • Erg, vialeRapisardi 395 • Esso, S.S. 114 c.da Villalegra

• Esso, via Messina 684 • Esso, via Del Bosco• Esso, piazza S. Cristoforo • Esso, via P.Gravina, 279 • Sp, corso Indipendenza •Indip., via Palermo 628 • Indip., viaAcquicella Porto • Sp, via D. Tempio • Erg,via Pietra dell’Ova 190/A • Agip, via D.Abruzzi 64 • Agip, via Galermo, 260 • Ip,piazza Palestro • Agip, piazza Cavour • Q8,via D’Angiò - ang. via Milo • Erg, piazza Eroid’Ungheria • Erg, viale Bolano • Q8, viaImbriani - ang. via della Carvana Agip,piazza Manganelli • Agip, via Beccaria •Agip, viale Fontana 10 • Agip, viale Kennedy

4 • Agip, largo Badiella • Agip, via Messina650 • Q8 via V. Casagrandi 2 • Agip, piazzaA. Lincoln • Agip viale M. Polo • Esso, viaS.G. La Rena 22 • Esso, corso Indipendenza260 • Esso, viale O. da Pordenone 42 • Esso,viale M. Rapisardi 356 • Esso, largo Pascoli •Indip., largo R. Pilo • Indip., piazza Alcalà •Indip., via D. Consoli • Agip, largoAbbeveratoio - S.G. Galermo • Agip, vialeLibertà - ang. via P. Mascagni • Ip, viaVentimiglia 16 • Ip, viale Bolano 50 • Q8,viale Kennedy 44 • Tamoil, via Plebiscito -ang. via Torre Vesc. • Erg, via Zia Lisa.

UN MOMENTO DELL’INTERVENTO DEL GOVERNATORE DISTRETTUALE ALFRED MANGION

Il Governatore del Distretto 2110 Si-cilia - Malta del Rotary Internatio-nal, Alfred M. Mangion, è stato in vi-sita ufficiale ai Rotary Club CataniaEst, Catania Quattro Canti e Aci Ca-stello. Nel pomeriggio, Mangionaveva incontrato, nella sede di Pa-lazzo Biscari, i soci del Rotary ClubCatania Est, presieduto da LindaRusso Zangara, e del Rotaract ClubCatania Est, presieduto da PasqualeCutore. In serata il Governatore hapresenziato al Conviviale interclubtenutosi in suo onore al Grand HotelExcelsior di Catania. Il dottor Mangion è nato e risiede aMalta, ha 62 anni e vanta un inten-sissimo curriculum come profes-sionista, imprenditore ed esponen-te delle istituzioni maltesi. Laurea-to in Farmacia, è stato professoreed è attualmente direttore del St.Edward’s College di Malta, nonchèpresidente della A.M. MangionGroup of Companies. Inoltre è pre-sidente del Malta and Lybia Busi-ness Council, Ambasciatore di Mal-ta in Turchia, vice presidente dellaMalta Maritime Authority e diretto-re del Malta Environment and Plan-ning Authority. Ma la grande voca-zione di Alfred Mangion è il Rotary,il suo spirito umanitario e le sueiniziative in campo sociale. Nel cor-so della sua attività rotariana, ini-ziata nel 1984, è stato più volte insi-gnito della più alta onorificenza, laPaul Harris Fellowship, e si impegnaquotidianamente nelle attività deiclub maltesi e siciliani, senza tra-scurare, nel contempo, i suoi ruoli di

Il percorso dell’adozione internazionaleparrebbe concludersi con l’ingresso inItalia della famiglia e del minore adotta-to; in realtà è proprio quando si "spengo-no" le luci della festa con cui parenti edamici accolgono il minore appena arriva-to, che la coppia adottiva assume vera-mente il ruolo genitoriale. Bisogna pre-pararsi a gestire la "dimensione etnica"del figlio adottivo nel processo di inseri-mento nella famiglia e nella società ed inquesto senso il "post-adozione" rappre-senta la scommessa educativa, formati-va e di sostegno che l’ente Agapè ha vo-luto "giocare" insieme alle coppie nelrispetto dell’unicità e dell’irripetibilità

di ciascun sistema familiare che si è ac-costato alla scelta adozionale.

È proprio in questo clima di condivi-sione e di reciproco arricchimento che siè svolto a Catania nei giorni scorsi l’in-contro con tutti i bambini provenientidalla Lettonia e dall’El Salvador ed i ri-spettivi genitori adottivi. In questa occa-sione, in un clima di grande serenità, èstato possibile verificare, ancora una vol-ta, che l’integrazione del minore adotta-to necessita di un accompagnamentosollecito ed attento e soprattutto di unimpegno graduale, coeso, come quello digenitori, operatori ed insegnanti, impe-gnati nell’interesse esclusivo del minore.

«L’Etna, il vulcano dal mito al futuro»"Un ponte sull’Etna- Luci, suoni, percorsi dal mito al futuro",è stato l’interessante argomento del meeting di apertura delLions Catania Faro Biscari, realizzato allo Sheraton. Erano pre-senti, tra gli altri, il Past Governatore Silvio Cavallaro, la De-legata di Zona Licia Aresco Sciuto, il Comandante Carlo Ca-stelli, Capo di Stato Maggiore Marisicilia di Augusta, il viceComandante della Capitaneria di Porto Capitano di VascelloAntonino Zanghì, il Dirigente del Commissariato di LibrinoCorrado Fatuzzo, e il Direttore del Dip. Ambiente della Pro-vincia Nello Russo. Il presidente del Club Mario Scandurra,dopo aver presentato i relatori della serata, la prof. Elena DiBlasi, Associato di Geografia nella Facoltà di Scienze Politichedi Messina, l’arch. Gesualdo Campo, già Assessore alla Cultu-ra della Provincia, il col. Enzo Stroscio, presidente del Comi-tato "Vulcano Etna- Patrimonio da valorizzare", il composi-tore prof. Nuccio D’Urso e il fotogiornalista Fabrizio Villa, haconsegnato il 1° Premio Faro Biscari alla Fondazione AngeloD’Arrigo con questa motivazione: "Ad Angelo D’Arrigo chesorvolando le vette della terra ha proiettato l’impronta del-la Sicilia fin dove finisce il mondo". Ida Carrara ha letto unatoccante poesia che Enzo Stroscio ha dedicato a D’Arrigo.L’arch. Campo si è soffermato lungamente sulla mitologiadell’Etna. «Il Lions - ha detto il col. Stroscio - ha in program-ma il raggiungimento di una meta: che l’Etna venga ricono-sciuta dall’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità». Quindi laprof. Di Blasi ha iniziato la sua erudita lezione partendo dal-la tragica eruzione del 1669 che investendo le mura di Cata-nia, finì la sua corsa a mare. Il dott. Scandura, il quale fa par-te di diversi organismi nazionali che studiano e monitoranoil vulcano, ha affermato che tra i rischi che può provocare l’Et-na vi sono: il rischio sismico, le colate laviche, l’ esplosioni, lafuoriuscita di anidride solforosa e acido solforico. Infine,con belle diapositive del fotogiornalista Villa, ha dimostratocome le stupende immagini del vulcano possono ispirare etrasformarsi in una musica melodiosa e toccante. Infine laprof.ssa Aresco Sciuto e l’avv. Cavallaro hanno concluso la se-rata, all’inizio della quale sono stati ammessi i nuovi soci Ma-rina Palmeri e Claudio Quattrocchi, mentre sono stati conse-gnati al Col. Stroscio tre alti riconoscimenti Lions.

ANTONIO DI PAOLA

«Il verde a Catania, da potenziare»Per iniziare il suo anno di presidenza del Rotaract Catania,Giuseppe Guzzardi ha invitato il biologo Giuseppe Consolan-te, appassionato di botanica, a relazionare su “ Il patrimonioverde della nostra città”. Il verde urbano: ha molteplici fun-zioni: proteggere con le radici e con le fronde, i terreni dall’e-rosione delle acque piovane; abbattere l’inquinamento dasmog, grazie alla fotosintesi clorofilliana; abbellire il paesag-gio, esaltarne le peculiarità e ricreare lo spirito con funzionedidattico-educativa e terapeutica (distensione del sistemanervoso, benessere della psiche). In percentuale di fruibilità,come ha sottolineato il dott. Consolante, il verde a Catania, ri-sulta però essere inadeguato al fabbisogno ed alla densitàdella popolazione urbana. Sono ancora pochi i parchi e le areedi nuova concezione destinate al verde. La Catania settecen-tesca poteva già vantare il verde del “ Labirinto” del Princi-pe Ignazio Paternò Castello di Biscari. Verde urbano che suc-cessivamente si ampliò nella Villa Bellini nella concezione digiardino all’italiana degli architetti Ignazio Landolina e Fila-delfo Fichera, con elementi architettonici di abbellimento,scale, fontane, un chiosco moresco, con la sua flora esoticae subtropicale , palme nane, palme Phoenix, ficus dalle radi-ci aeree e con i suoi viali fiancheggiati da oleandri e da ibri-di di platani. Mentre Villa Pacini con le sue aiuole fiorite, giàsi offriva nell’Ottocento, con i suoi sedili sotto la frescura difronde e zampilli del vicino Amenano, al ristoro e al riposodegli anziani. Di più recente impianto il Parco Gioieni, nel fe-lice connubio tra macchia mediterranea e piante esotiche,presenta un lussureggiare di buganvillea, dracene-drago,carrubi, lentischi, olivi. Quindi il Parco Falcone con le sue mi-mosacee, il falso pepe, il ficus, l’ibiscus, si dipinge in untrionfo di colori tra il verde. Fondato nell’Ottocento dal bota-nico benedettino Tornabene, l’Orto Botanico, oggi dell’Uni-versità di Catania, costituisce vanto per la città etnea. Con ilsuo itinerario verde permette la conoscenza di piante seco-lari( tra cui la Phytolacca dioica), provenienti da tutti i con-tinenti (hortus generalis) e di piante esclusive dell’isola ( hor-tus siculus), oltre a mostrare pregiate collezioni di palme, displendide felci ( tra cui la Dicksonia antartica e la Cyatheacooperi), e di vari esemplari di piante medicinali.

MILLY BRACCIANTE

TIRO A SEGNO «SCUDETTO»A DUE VIGILI URBANI CATANESIIl sindaco Umberto Scapagnini ha ricevuto aPalazzo degli Elefanti la squadra di vigili urbaniche ha vinto il 38° campionato nazionale di tiroa segno riservato alle Polizie Municipali elocali, svoltosi a Eboli in settembre. A ricevere icomplimenti del primo cittadino, presente ilcomandante Aldo Torrisi, i due componentidella squadra, ispettori Claudio Bazzano eSalvatore Manola (foto a fianco).«L’importante risultato che avete raggiunto inquesta competizione - ha detto Scapagninirivolgendosi ai due "scudettati" - è indice dellacapacità dei catanesi e in particolare dellaprofessionalità della Polizia Municipale».

omnibus

Post adozione: così l’integrazione nel contesto sociale e familiare

rappresentanza nell’ambito dellaRotary Foundation e del Rotary In-ternational. Durante la sua breve visita, Man-gion ha mostrato grande interesseai vari progetti che i club catanesi glihanno esposto ed ha promesso ilfattivo interessamento del Distrettoe suo personale alla loro attuazione.Inoltre ha esposto all’attento udito-rio dei soci le attività rotariane inambito internazionale, sottolinean-do in particolare l’impegno nellalotta alla poliomielite ed all’analfa-betismo, nonchè nella fornitura diacqua potabile alle popolazioni delterzo mondo e nell’assistenza aiprofughi extracomunitari prove-nienti dalle coste nordafricane. Alla fine della serata, il Governatoreha ringraziato i presidenti dei clubper l’accoglienza e per le donazionia lui consegnate e destinate alla Ro-tary Foundation.

GGUUAARRDDIIEE DDEELL PPAANNTTHHEEOONN

Si riunirà sabato 25 novembrel’assemblea elettiva delle «Guardiedel Pantheon», chiamata a eleggereil nuovo delegato provinciale. Le candidature dovranno esserepresentate, presso la sede legale,entro e non oltre trenta giorniprima della data dell’assemblea,attraverso lettera raccomandata.Presso la delegazione provincialedell’Istituto nazionale per laGuardia d’onore alle reali tombedel Pantheon è consultabile la notadel ministero della Difesa ed ilregolamento per le elezioni.I soci delle Guardie del Pantheonche volessero esercitare il dirittoall’elettorato attivo e passivo per leprossime elezioni del delegatoprovinciale dovranno essere inregola con la quota sociale.

Stufato di maialeINGREDIENTI: 1 kg e mezzo di lombo o lonza di maiale o cinghiale, tre carote, un

cucchiaio d’olio, 40 g di burro, 30 g di pancetta, un bicchierino di grappa, ½ l

abbondante di Barbera forte, sei grani di pepe, tre foglie di lauro, sale.

PREPARAZIONE: Steccare la carne con le carote pulite e tagliate per il lungo e un pez-

zetto di pancetta rossa, e metterla in un recipiente di terraglia o inossidabile con

le spezie e il vino. Dopo ventiquattro ore scolarla, asciugarla, legarla, infarinarla e

rosolarla nel burro. Quando è colorita, bagnare con la grappa e fare evaporare.

Passare la carne nel tegame dove è stata in infusione, sciacquare con un altro poco

di vino quello in cui è rosolata e aggiungerlo. Coprire, chiudere l’interstizio con un

rotolino di pasta da pane, e cuocere lentamente per quattro ore. Accompagnare

con polenta e Barbera.

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA

LA SICILIA

Catania. CalendarioMARTEDÌ 10 OT TOBRE 2006

40.

GUARDIA DI FINANZA

Accademia, domandeper l’ammissioneUn’opportunità concreta di lavoro e di carriera per i giova-ni. Ai cittadini italiani che abbiano compiuto, entro il pri-mo gennaio 2007, il diciassettesimo anno di età e non su-perato il ventiduesimo (nati, cioè, nel periodo compresotra il 1° gennaio 1985 e il 1° gennaio 1990 - estremi inclu-si) e siano in possesso del diploma di istruzione seconda-ria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di lau-rea previsti dal decreto interministeriale 12 aprile del2001, l’Accademia della Guardia di Finanza offre un’occa-sione per intraprendere una interessante carriera al servi-zio del Paese.

Possono partecipare anche coloro che, pur non essendoin possesso del previsto diploma alla data di scadenza perla presentazione delle domande, lo conseguano nell’annoscolastico 2006-2007.

Sulla Gazzetta Ufficiale – 4ª serie speciale – del 30 gen-naio 2007, numero 9 sono state pubblicate le norme delconcorso, per esami, per l’ammissione di 12 allievi ufficia-li del «ruolo aeronavale» al 1° anno del 6° corso dell’Acca-demia della Guardia di Finanza – anno accademico 2007-2008 – sono state, invece, pubblicate sulla Gazzetta ufficia-le – 4ª serie speciale – numero 11 del febbraio 2007. Le do-mande dovranno essere presentate entro giovedì prossi-mo, 8 marzo 2007.

La domanda di partecipazione al bando di concorso vapresentata a mano, oppure va inviata, a mezzo racco-mandata con ricevuta di ritorno, al comando provincialedella Guardia di Finanza. Essa deve redigersi esclusiva-mente su apposito modello, riproducibile anche in fotoco-pia e disponibile presso tutti i reparti della Guardia di Fi-nanza.

LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE

Una «RaDio» sul webper incontrare i giovaniIl prossimo 24 marzo nell’Istituto Maria Ausiliatrice, in via Ca-ronda, 224 a Catania, sarà inaugurata, ufficialmente, la web ra-dio delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia. Per l’occasionesarà presente la responsabile mondiale per la comunicazionedella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suoraGiuseppina Teruggi; interverranno anche la superiora regiona-le delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia suora GiuseppinaBarbanti, e la responsabile ambito comunicazione per le Figliedi Maria Ausiliatrice di Sicilia, suora Carla Monaca.

La web radio (che sarà presentata da allievi e allieve del cor-so webmaster Ciof-Fp di Acireale) è la più recente delle inizia-tive realizzate nell’ambito della comunicazione in Sicilia dal-le Figlie di Maria Ausiliatrice: «RaDio for you» è un periodicoquotidiano radiofonico telematico, registrato al Tribunale diCatania.

Perché una web radio? «Come Figlie di Maria Ausiliatrice,che hanno a cuore la vita dei giovani - dice suor Carla Monaca- abbiamo scommesso su questo strumento come luogo dovepossiamo educare evangelizzando ed evangelizzare educando,incontrando i giovani sulle loro strade "virtuali". Siamo stimo-lati dalle parole di Giovanni Paolo II: "Internet permette a mi-liardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il

mondo. Da questa galassia diimmagini e suoni, emergeràil volto di Cristo? Si udirà lasua voce? Perché solo quandosi vedrà il suo volto e si udiràla sua voce il mondo cono-scerà la "buona notizia" dellanostra redenzione. Questo è ilfine dell’evangelizzazione equesto farà di internet unospazio umano autentico, per-ché se non c’è spazio per Cri-sto, non c’è spazio per l’uo-mo" (Giovanni Paolo II, mes-saggio per la giornata delle co-municazioni sociali del2002)».

"Radio for you" vuole esse-re: uno spazio culturale per offrire una lettura educativa delcontesto sociale e culturale cogliendone il bene, il vero e il bel-lo… è il nostro modo di incontrare Dio tra le pieghe della sto-ria; un’opportunità di comunione creando rete tra le comunitàeducanti; un servizio alla Chiesa e alla società creando siner-gie e mettendo a disposizione strumenti e competenze perchéil "bene" sia sempre più "comune"; un "luogo" di incontro conquanti, pur appartenendo ad altre confessioni cristiane, con-dividono la stessa fede in Gesù e lo stesso impegno per la co-struzione di un mondo nuovo; una possibilità di evangelizza-zione per quanti vogliono essere testimoni di vita e di speran-za.

«La nostra radio - aggiunge a suor Carla Monaca - non vuo-le essere una radio di "intrattenimento" ma di formazione pergiovani ed educatori. Stiamo creando rete con diverse realtà:anzitutto la scuola attraverso delle rubriche realizzate daglistudenti su temi vari (Pianeta giovani, Il punto di vista, ecc.);con gruppi presenti nei nostri oratori o nelle nostre realtà pa-storali (Together, Feedback); con il Sae (Segretariato attivitàecumeniche) con i quali vogliamo portare avanti un camminodi collaborazione con le altre confessioni cristiane; con l’Acat(Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) con iquali vogliamo realizzare alcune rubriche sul fenomeno dell’al-colismo e altre collaborazioni che stiamo cercando o con lequali stiamo ideando alcuni progetti. Sul sito della web-radio(www.radioforyou.pcn.net) è possibile trovare, in archivio,quanto abbiamo già realizzato. È un evento importante per lanostra congregazione e, anche, per la società civile impegna-ta, a volte, solo a "parlare" dei giovani e raramente ad offrire lo-ro opportunità per crescere.

Le suore salesiane, da sempre, alle parole hanno sostituito ifatti e, con sacrificio e impegno, hanno creato luoghi di aggre-gazione dove i ragazzi potessero crescere sanamente. La webradio è un’altra frontiera di impegno che dimostra come le re-ligiose sanno essere audaci e aperte ai tempi quando c’è in gio-co la vita di tanti ragazzi»..

omnibus

Kiwanis Catania Centro, coinvolgente conferenza dell’on. Enzo Trantino sulla violenza come «malattia sociale»Una conversazione sulla violenza potrebbeessere piuttosto barbosa, ma se l’oratore èun principe del foro catanese, un veterano diMontecitorio, un uomo che ha ricoperto in-carichi a livello internazionale, un giornali-sta molto accreditato, un fine dicitore cheavvince con la sua ineguagliabile oratoria ilpubblico che lo ascolta, allora anche un temacome la violenza può diventare affascinan-te, coinvolgente e stimolante. Ebbene alloYachting, l’on. Enzo Trantino ha letteral-mente deliziato il numeroso uditorio forma-to da soci del Kiwanis Club Catania Centro einvitati, trattando il tema: "Violenza: malat-tia sociale oltre che delitto?".

Il presidente del Kiwanis Catania Centrodott. Giambattista Di Mauro, dopo aver pre-sentato (si fa per dire, visto che Trantino èstato anche presidente di questo club) l’ora-tore, ha introdotto il tema di grande attua-

lità. Entrando subito in argomento Trantinoha affermato che la violenza può essere do-vuta al comportamento di persona che, conminacce o cattiveria, vuole riuscire ad otte-nere qualcosa anche con la forza; può esse-re violenza sessuale se costituisce l’attenta-to o la libertà sessuale di una persona; vio-lenza sportiva se si tratta di atti violenti ef-fettuati in occasioni di manifestazioni spor-tive, e purtroppo Catania è stata recente-mente teatro di una miserabile e vergogno-sa aggressione alle forze dell’ordine.

Perché la violenza cresce? L’uomo si sen-te più arrogante - ha spiegato il relatore - ,per lui la violenza è un atto virile. Oggi nonesistono ideologie, viviamo in un paese are-ligioso. La violenza si manifesta attraversocadute di costume. L’assunzione di alcol, didroga, la disoccupazione, la necessità di farsoldi ad ogni costo e con qualunque mezzo,

anche criminale, portano inesorabilmentealla violenza. Una recente statistica riportache in Italia vi sono state in dieci anni 12 mi-lioni di violenze sessuali. Una cosa vergo-gnosa, indegna anche per una nazione delTerzo mondo.

Cosa dire dei pedofili? Queste persone,

quando vengono arrestate, rischiano di esse-re linciate dagli stessi carcerati. Questi esse-ri non si rendono conto dei traumi che un at-to del genere procurerà al piccolo adescato.Tra i delitti - ha continuato Enzo Trantino - èil più orrendo possibile. E cosa dire di quel-le donne che vengono violentate da un bran-co di sconosciuti o debbono cedere alle vo-glie dei proprio datore di lavoro per nonperdere il posto? Contrastare la violenza ècosa alquanto difficile, visto che siamo di-nanzi a una vera e propria malattia sociale.

È seguito un interessante e seducente di-battito, al quale, tra gli altri, hanno dato unnotevole contributo il presidente del Clubdott. Giambattista Di Mauro, il past luogote-nente governatore arch. Alfio Privitera, ilprof. Giuseppe Restuccia, presidente eletto,e il geom. Salvatore Iozzia.

ANTONIO DI PAOLA

Rotary Acicastello, serata di beneficenza antipoliomielite con la danza di Roberto ZappalàSono stati i "24 Préludes", performance didanza firmata dal coreografo Roberto Zap-palà, sulle musiche di Frédéric Chopin, ad al-lietare la serata che i soci del Rotary Club Aci-castello hanno organizzato per la Rotary Foun-dation.

Come ogni anno, infatti, non viene meno nelprogramma delle attività rotariane l’appunta-mento per la raccolta fondi da destinare allaFondazione. Così la scelta del presidente Igo LaMantia, sostenuta da tutto il consiglio diretti-vo, è caduta su uno spettacolo innovativo che“tocca temi come l’amore, la pazzia e la mor-te con le svariate corde della sua danza” .

L’esibizione ha richiamato a Scenario

Pub.bli.co, centro per le arti performative di-retto da Roberto Zappalà, tantissimi soci che aloro volta hanno coinvolto amici e parenti peruna serata all’insegna del divertimento masenza dimenticare il fine benevolo. Anchequesta volta, infatti, un buon contributo è an-dato dal nostro sodalizio alla Rotary Founda-tion, che si è prefissata, tra i tanti obiettivi, diriuscire a debellare la poliomielite entro il2007 con l’aiuto dei fondi raccolti grazie alleiniziative dei rotariani.

Un’ora di danza affidata proposta dallacompagnia "Zappalà danza", compagine con-siderata oggi dalla critica europea una dellepiù interessanti nel panorama della danza

contemporanea in Italia. “La pace dei sensi”,che conclude il progetto sulla percezione deisensi dal titolo “Corpi incompiuti”, è stataportata in scena da 8 danzatori attraverso illinguaggio dei corpi, attorcigliati tra loro, qua-si fino a fondersi, in movimenti eleganti e si-nuosi ma nello stesso tempo dinamici e avvin-centi.

Ultima tappa del percorso intorno alle atti-vità percettive è proprio la pace dei sensi, per-corso con il quale Zappalà ha indagato il mu-tismo e il linguaggio dei segni in “Ascoltandoi pesci” del 2003, la vista in “Rifarsi gli occhi”del 2004, il gusto in “Ragout” del 2005 e “Sfo-catura dei corpi” del 2006".

Amni, accanimenti terapeutici e libertà del paziente Medici cattolici, i rischi reali del «relativismo»Il progressivo, irrefrenabile sovvertimento ditaluni principi etici e sociali quali la famiglia,la religione, il comune senso del pudore, ilmatrimonio, la procreazione, hanno travoltola sfera più intima di ogni persona favorendoil sorgere di una filosofia che non riconoscealcunché di definitivo tra i tradizionali valo-ri della vita sicché tutto diventa soggettiva-mente opinabile, tollerabile e cioè a dire"re-lativo" nella sua essenza. E deriva da ciò il ter-mine di “relativismo” che oltretutto finiscecon il turbare e porre magari in imbarazzo as-sai spesso i cristiani: ed è proprio quest’ulti-mo risvolto a sollecitare i dibattiti che si van-no susseguendo anche a livello territoriale,come quello che l’Associazione medici catto-lici di Catania (presidente il prof. SalvatoreCastorina e vice il dott. Ar-mando Galletta) ha tenutocon largo consenso di presen-ti e relativi interventi nel salo-ne delle suore domenicanenell’ambito di un ricco pro-gramma di iniziative da rea-lizzare quest’anno.

Ed è stato il sacerdote donVittorio Rocca (docente pres-so l’Istituto Teologico SanPaolo) a approfondire la com-plessa quanto delicata tema-tica. Il relativismo - ha spiega-to il teologo dopo un’ampiaintroduzione del dott. Gallet-ta - è la struttura portante delcosiddetto "pensiero debole", che assumesfaccettature solo apparentemente cangian-ti, come indifferentismo, nichilismo, mobili-smo, pirronismo, soggettivismo, individuali-smo. Tendenze di pensiero che sta portandoa un consequenziale e inesorabile indeboli-mento dei valori.

«La questione del relativismo ha soggiun-to don Vittorio - appare sempre di più comeil filo rosso anche del pontificato di Benedet-to XVI. In ogni circostanza (persino quandoparla di pace o solidarietà verso i malati dimente) il Papa sottolinea come sia decisivooggi non chiudere il cielo sopra di sé. Lapreoccupazione costante di Benedetto XVI èdi far ritrovare il fondamento ultimo di tutto».

Come dunque comunicare il Vangelo inquesto mondo secolarizzato? «Prima di tuttoè necessario ribadire il diritto della Chiesa dinon tacere sui temi morali che sottostanno aimeccanismi generali e ai modi dell’agire po-litico: non tanto per la Chiesa quanto per tu-telare dal pericolo incombente la natura stes-sa del costume sociale che sta alla base dellademocrazia. In una società pluralista com’èquella di oggi occorre poi una sapiente gra-dualità nel parlare: non basta aggredire i pro-blemi con dichiarazioni di principio, se non siindividuano strumenti di traduzione praticache possono essere condivisi utilizzando unlinguaggio al positivo, indicando valori vivi-bili e appetibili per tutti giacché se ci si chiu-de sempre e solo nei no, alla lunga si diventa

sterili».Don Vittorio ha poi indica-

to tra i più attuali e scabrosiesempi di relativismo la que-stione dei Dico. «Se i cattolicisono in prima linea nella lorobattaglia contro i Dico - ha af-fermato - ciò non dipende daldesiderio di difendere un be-ne confessionale, ecclesiale enemmeno, a ben vedere, spi-rituale: ciò che si difende di-cendo no è uno specifico beneumano, che caratterizza tuttele epoche e tutte le culture eche non a torto è ritenuto, da-gli etnologi, alla stregua di

una struttura antropologica fondamentale».Per quanto riguarda inoltre la vicenda

Welby la liceità o meno dell’eutanasia, per lostesso don Vittore bisogna laicamente rico-noscere che la persona umana ha una di-gnità intangibile, una preziosità incommen-surabile, che dipende dal suo stesso esserci enon dal suo esercitare determinate attività odalle sue condizioni di vita: perciò non puòmai essere ammessa l’eutanasia.

Per il prof. Castorina il relativismo scaturi-sce ormai da tutti i problemi più ambigui coiquali siamo costretti a misurarci giorno pergiorno, minuto per minuto e dai quali ricavia-mo un disturbo del nostro equilibrio psichico.

A. T.

Accanimento terapeutico, testamento bio-logico, eutanasia: sono tutti problemi cheinquietano i medici e, per riflesso, anche lemogli dei professionisti. Deriva da ciò l’at-tenzione che la sezione catanese dell’Am-mi (Associazione mogli dei medici italia-ni) dedica a tali tematiche attraverso in-contri quale quello che si è svolto nel salo-ne del Circolo unificato, presidio e che haavuto quali relatori mons. Francesco Scri-bano cappellano del Policlinico, il dott.Marco Di Salvo giornalista e il dott. Car-melo Denaro primario della divisione diAnestesia e Rianimazione del Cannizzaro.

Al quesito posto dalla presidente, dott.Giovanna Santisi Veroux, circa la liceità omeno che deriva al paziente di disporredella propria vita e di quel-la degli altri, mons Scribanoha risposto con tutta unaserie di argomentazioni cheesprimono l’atteggiamentodella Chiesa e che si con-densano, in pratica, in que-sti principi: inopportunitàdi ricorrere agli accanimen-ti terapeutici, si all’applica-zione anche in Italia del te-stamento biologico e no as-soluto all’eutanasia.

Di Salvo ha stigmatizzatola persistente assenza inItalia di una normativa dilegge sul testamento biolo-gico e tanto meno sull’eutanasia attiva epassiva

«Eppure - ha aggiunto lo stesso relatore- nel 1997 ad Oviedo nel corso dei lavoridella conferenza sui diritti dell’uomo edella persona è stato stabilito che la vo-lontà espressa anteriormente da un pa-ziente vada presa in considerazione (deci-sione ratificata dal Parlamento italianonel 2001) e una ricerca presentata al con-vegno della Sivice riferisce che su 259anestesisti e rianimatori intervistati il 3,6per cento ha dichiarato di aver sommini-strato volontariamente farmaci letali».

Inoltre, secondo un sondaggio condot-to dall’associazione “A buon diritto”, il 26

per cento di 266 oncologi e anestesistioperanti in 19 ospedali italiani, ha dichia-rato che l’acceleramento di un decesso,comunque inevitabile, è pratica di routine.

Infine, secondo i dati dell’Eurispes, l’84per cento delle persone intervistate haespresso parere favorevole al testamentobiologico.

Il dott. Denaro, da parte sua ha sottoli-neato i poteri d’interventi sulla vita e sulprocesso del morire oggi offerti dal pro-gresso tecnico-scientifico, donde la na-scita di una medicina improntata ancheall’approccio bioetica del paziente.

Nel contesto sanitario il principio dellarelazione medico-paziente rappresentaoggi una particolare forma di relazione in-

tersoggettiva in cui l’auto-nomia del medico e quelladel paziente si confrontanonell’esperienza della curadella malattia e della morte.Il medico deve far rientrarefra i criteri necessari per de-cidere quale trattamento èappropriato in quella speci-fica situazione, la volontàespressa dal paziente conle sue convinzioni morali ereligiose. Con ciò si realiz-zerebbe quel sano ed effica-ce “attivismo terapeutico”che consiste in un approc-cio terapeutico avanzato

ancora in via di definizione, spesso assaicostoso, grazie al quale vengono salvatevite che fino a pochi anni or sono veniva-no perdute.

E’ indispensabile che tutti i sanitari chehanno un ruolo importante nel percorsodecisionale che la malattia impone nelsuo evolversi, intervengano attivamentenel processo di informazione e di sup-porto decisionale favorendo la collabora-zione del paziente nel definire la pianifica-zione anticipata delle cure in relazionealle possibili future evoluzioni della ma-lattia. Il problema così non si porrebbe piùnelle fasi finali della malattia.

ANGELO TORRISI

S. Agata Li Battiati: i vincitori del premio letterario «Paternò Tedeschi». Prima edizione del memorial «Salvo Nibali»Si è svolta nell’auditorium dellabiblioteca comunale “G.Verga” diSant’Agata li Battiati, la cerimoniaconclusiva della nona edizione delconcorso letterario “Vincenzo Pa-ternò-Tedeschi”. Quest’anno unanovità: il memorial giornalisticodedicato al giornalista Salvo Ni-bali, che per lungo tempo fu capo-redattore del settimanale cattolico“Prospettive”. Presenti la vedovaNibali, signora Gabriella e il figlioGiuseppe; sono stati premiati gliarticoli giornalistici di GiorgioGuarnaccia di Siracusa, “Stupro”; eAngelo Grimaldi di Regalbuto,“Spazzatura giornalistica”.

La manifestazione è stata pre-sentata da Elisa Gruccione, con lacollaborazione di Valentina Pelle-grino e Sabrina Messina. Trofei,targhe, pergamene e libri (questiultimi offerti dalla Provincia re-gionale di Catania) sono stati con-segnati ai vincitori.

La giuria (presidente prof. Cinzia

Emmi, componenti: Maria Con-cetta Passero, Antonio Nicolosi,Nello Pappalardo, Letizia Di Stefa-no, Carlo Trovato, Ninni Magrì eCelina Maccarone) ha assegnato iseguenti premi: sezione in linguaitaliana: 1° Augusto Mancini De

Lucis, 2° Fabrizio D’Agata, 3° Ange-la Palmieri Beltrami; segnalazio-ne: Melania Vinci Sciabò, CaterinaDe Martino, Adriana Di Grazia,Nunzio Spitaleri. Sezione linguasiciliana: 1° Salvo Carlucci, 2° NicoConiglione, 3° Costanza Isaja; se-

gnalazione: Angelo Catania, TuriMarchese. Sezione narrativa: 1°Silvana Calanna, 2° Paolo Ziino, 3°Grazia Annalisa Guerrera; segna-lazione: Caterina Carbone. Sezionefiabe: 2° Francesco Sabatini; 3° Ro-sa Maria Di Salvatore. A Sara Man-

gano (12 anni), è stato attribuito iltrofeo per la sezione ragazzi.

Premi speciali per le sezioni An-tonello Germanà Di Stefano, sonoandati inoltre a Marisa TubertiBonfiglio e Gaetano Petralia. Leopere vincitrici, sono state recita-te, col commento musicale delmaestro Gaetano Bonfiglio, daGuendalina Finocchiaro, Antonel-la Torrisi e Carmelo Cantarella.

Nel corso della serata è stato an-che presentato al pubblico: “Il Ra-glio”, un “esile” volumetto che saràpubblicato con cadenza mensiledai collaboratori del Centro cul-turale “Paternò-Tedeschi”. La sera-ta è stata arricchita dalla esibizio-ne di due gruppi musicali: il duoCalì D’arrigo che ha proposto bra-ni tratti dalla antica tradizione ca-nora italiana, e la coppia formatada Vincenzo Maugeri (chitarra) eSofia Sapienza (violino) che hannoeseguito alcuni celebri brani dimusica classica.

ORGANIZZATORI, GIURATI E CONCORRENTI PREMIATI AL CONCORSO INDETTO DALL’ASSOCIAZIONE « PATERNÒ TEDESCHI»

SICILIA: 47 CASE Le Figlie di MariaAusiliatrice furonofondate da San GiovanniBosco e da Santa MariaDomenica Mazzarello aMornese (AL) il 5 agosto1872 per educare lagioventù. Sono presentinei 5 continenti e in 89nazioni. L’Istituto conta16.000 membri. InSicilia ci sono 47 case econ 820 membri.

L’ON. ENZO TRANTINO

Da sinistra Roberto Zappalà e Igo LaMantia

Di eutanasiae di testamento

biologicosi è parlato

alla conferenzapromossa

dall’Associazionedelle mogli dei medici

italiani

Don Vittorio Roccaha spiegato il

«pensiero debole»e le conseguenze

nella società e nella politica:

«La Chiesaha il diritto

di non taceresui temi morali»

LA SICILIA

CataniaLUNEDÌ 5 MARZO 2007

56.

7TTeerrzzoo sseettttoorreeQQuuoottiiddiiaannoo ddii SSiicciilliiaaMartedì 20 Febbraio 2007 - N. 033

ROTARY ACI CASTELLO (CT) – Il Rotary AciCastello ha organizzato un incontro per parlare di“Rotary” e dei doveri che ogni socio ha nei con-fronti del club. Relatori della serata Gino Mughini,commissario della Rotary Foundation e vice pre-sidente del club, che ha parlato della Rotary Foun-dation, e Michele Piazza Roxas, istruttore del club epast presidente.

«A mio avviso – dice ilpresidente Igor La Mantia –la Rotary Foundation, dalpunto di vista umanitario, èl’organismo più importantedel Rotary international, perquesto è importante saperneun po’ di più ed è anche im-portante che si organizzinoquesti incontri tra noi sociper parlare di rotarismo».

«Invece di parlare di cosanoi dobbiamo fare per laFondazione, come donarecontributi – dice Mughini – parliamo di quello chela fondazione può fare per noi o per persone dinostra conoscenza. Essa, infatti, presuppone nel-l’ambito educativo ed umanitario alcuni tipi di sov-venzione.

«Nei programmi educativi assumono una parti-colare rilevanza le sovvenzioni degli ambasciatoridel Rotary che consistono in borse erogate a non ro-tariani. Le borse di studio possono essere annuali,pluriennali e culturali. Le prime hanno una do-tazione finanziaria che si aggira tra i 14 mila ed i 26mila dollari. Il sussidio può essere usato per corsi diformazione professionale; i beneficiari delle borsedevono conoscere in maniera sufficiente la linguadel Paese in cui si recano a studiare. Il sussidiocoprirà le seguenti spese: viaggio d’andata e ritorno,corso intensivo di lingua della durata di un mese (seapprovato dalla Fondazione), tasse scolastiche, vittoe alloggio, materiale didattico.

«Le borse pluriennali, di durata triennale, hannouna disponibilità di 11.500 dollari l’anno e sono fi-nalizzate al conseguimento di un diploma di laurea,le spese eccedenti e che non fanno parte della for-mazione sono a carico del partecipante. Le borseculturali hanno una durata di tre o sei mesi, sono fi-nalizzate alla frequenza di un corso intensivo dilingua e cultura all’estero. I beneficiari devono averfrequentato almeno due anni di studio della linguain questione.

«Le domande degli ambasciatori devono essereinoltrate tra il marzo ed il luglio dell’anno pre-cedente a quello a cui si intende partecipare. I finan-

ziamenti sono erogati unaparte dal distretto edun’altra parte dalla RotaryFoundation nel momentoin cui ha approvato ladomanda del distretto».

«Lo scopo delle sov-venzioni per i docenti uni-versitari – continua GinoMughini – è quello di pro-muovere la comprensionee lo sviluppo interna-zionale, ma anche di so-stenere l’istruzione alivello universitario neiPaesi in via di sviluppo,nonché promuovere la dif-fusione di materie di utilitàeconomica, scientifica esociale nel Paese ospite.

«Le sovvenzioni vannodai 12.500 dollari per unperiodo di 3-5 mesi, ai22.500 dollari per 6-10mesi. Nel sito del Rotaryinternational c’è un elencodei Paesi dov'è attiva unaconvenzione tra il Rotary el’università. I candidatidevono essere docenti uni-versitari, anche rotariani, purché abbiano rivestito laqualifica di docente universitario per almeno treanni. Le scadenze sono sempre tra il marzo ed illuglio dell’anno precedente».

Michele Piazza Roxas ha parlato del regolamentodel Rotary ed in particolaredell’articolo 5 che trattadelle riunioni e dell’articolo13 che tratta dell’am-missione al club.

«Il regolamento delRotary e quindi anche delnostro club – dice MichelePiazza Roxas – impone lapartecipazione al 60 percento delle serate; lasanzione consiste, in unprimo momento, in un ri-chiamo da parte del con-siglio direttivo previalettera, dopo il consiglio direttivo può decidere lasospensione del socio. Chi presenta un nuovo sociodeve essere garante della persona che porta nelclub.

«Per ammettere un nuovo socio – continua – perprima cosa si deve individuare una persona cheabbia le qualità rotariane. L’ammissione del sociodipende in primo luogo dal fatto che sia disponibilea frequentare.

«Si presenta un curriculum dettagliato, vale a direindicativo sia per quanto riguarda le qualità profes-sionali sia personali. Questo curriculum (che do-vrebbe essere fatto senza far capire al nuovo socioche si ha l’intenzione di farlo entrare nel club) siconsegna al segretario il quale lo consegna al con-siglio direttivo che lo esamina e successivamenteviene passato alla commissione delle ammissioniatta a valutarlo.

«Questo procedimento deve durare massimo 30giorni. Nel momento in cui il socio è ammesso, sene dà comunicazione a tutti i soci, al ché i socipossono anche esprimere il loro parere entro diecigiorni. Se i soci danno, per qualche motivo, il lorodiniego, la commissione blocca l’ammissione delnuovo socio».

Monica Colaianni

Parliamo un po’ di “Rotary”Rotary Aci Castello ha organizzato un incontro per parlare di rotarismo. Relatori Gino Mughino, commiss. Rotary Foundation

e vice presidente del club, che ha parlato della Rotary Foundation, e Michele Piazza Roxas istruttore del club e past presidente

Un libro terrà viva la memoria storica della frana di Niscemi

R.. c. DI GELA (CL) – Te-muta e bistrattata, attaccatama rincorsa; strapagata peruna piccola minoranza eletta ericattata per la maggior parte.È la categoria dei giornalisti;quella che esercita il quintopotere, come recita un luogocomune, ma che a volte deveobbedire a logiche subdolerappresentate dal manteni-mento di equilibri subdoli.Perché, quando non vengonoriconosciuti i diritti del lavo-ratore, ogni penna, anche lapiù sottile, può vacillare!

La presentazione del testouniversitario dal titolo “Gior-nalismo – teoria e pratica” èstata l'occasione giusta per ilRotary club di Gela per orga-nizzare un incontro-dibattitoche si è tenuto il 27 gennaionell’auditorium del liceo gin-nasio “Eschilo” di Gela, gra-zie alla collaborazione di no-mi illustri del giornalismosiciliano, e non solo, che han-no sviscerato il tema in tutte lesue sfaccettature, di fronte aduna platea numerosa.

«C’è opinione pubblica seun evento diventa notizia,passando attraverso i media –

ha detto la presidente del Ro-tary club di Gela, Elisa Nuara– ma giornalisti non si nasce:c’è dietro ad ogni professioni-sta un sostrato culturale edesperienziale lungo e faticoso.Con questo incontro e il testoche presentiamo vogliamo co-noscere questo mondo con ilquale ci misuriamo ogni gior-no». Il testo sul giornalismo èfirmato dal salesiano Giusep-pe Costa, docente di teoria etecnica del giornalismo al-l’Università pontificia salesia-na di Roma e dal giornalistaprofessionista Angelo Paoluz-zi che insegna “Tecnica delgiornalismo di base” allaLumsa. «Il giornalismo è unmestiere che si impara – diceDon Costa – sul piano delleconoscenze concrete nel qua-dro generale di riferimento,dell’ambito etico nel quale ilprofessionista si muove». «Illinguaggio deve essere accul-turato – dice Paoluzzi –, perquesto è fondamentale l’ap-profondimento della lingua elo studio dei giornali che igiovani che si apprestano adentrare in questo mondo sco-noscono». «La democrazia at-

tuale ci porta ad un pluralismovariegato – ha detto il sindacoRosario Crocetta –, si pensialla nascita delle radio privateo delle Tv che contribuisconoad arricchire il panorama del-l’opinione pubblica creata daimezzi di comunicazione dimassa».

Al tavolo della presidenzasi sono poi alternate una seriedi figure di spicco coordinatedal direttore del Tg 3 Sicilia,Vincenzo Morgante, che hasottolineato il ruolo fonda-mentale delle redazioni localida cui arrivano le notizie ognigiorno. La prima testimonian-za diretta è stata fornita dal di-rettore de “Il corriere di Ge-la”, Rocco Cerro, presente da25 anni nel panorama edito-riale di Gela. Cerro ha solle-vato la questione della sicu-rezza dei giornalisti a Gela,spesso oggetto di minacce, edelle difficoltà economichecon cui i giornalisti e le testa-te sono costretti a destreggiar-si. La libertà di informazionee di critica è un diritto fonda-mentale del giornalista, sanci-ta dalla Costituzione e regola-ta dalla legge n. 69 del 1963.Ma in cosa consiste la libertàdi informazione, quando siscontra con il diritto di priva-cy? «Il giornalista deve dif-fondere le notizie secondo lasua percezione e se ritiene sia-no utili alla collettività, obbe-dendo ad un concetto non diverità, ma di veridicità e di at-tendibilità», ha detto il presi-

dente dell’ordine dei Giornali-sti di Sicilia, Franco Nicastro.Ma quale libertà, se poi ilgiornalista spesso non è stabi-lizzato nel suo lavoro e vienericattato dagli editori? «Ab-biamo superato il 700esimogiorno di vacazio contrattuale– continua Nicastro –. Di cer-to, il giornalista che pubblicaintercettazioni segrete chepossano inficiare un’indaginein corso commette reato – di-ce il Gip del Tribunale LirioConti – altra cosa è, invece,non divulgare in tempi nonsospetti una notizia che puòtornare utile in particolari mo-menti contingenti, come quel-li precedenti alle elezioni, perfini utilitaristici e personali,ugualmente deprecabili».

A rappresentare le donne èstata la docente di giornalismoMaria Lombardo: «Io sonouna pioniera, in quanto sonostata la prima donna assuntain un giornale regionale; pre-siedo il comitato per le pariopportunità, ma devo consta-tare che non c’è spazio per ledonne giornaliste nei posti dicomando».

La serata è stata arricchitadall’esperienza sul campo didon Carmelo Petrone, diretto-re del settimanale “La vocedel popolo” di Agrigento. Lasperanza è che, come ha dettoCarlo Azeglio Ciampi, il gior-nalista abbia la schiena dritta!

L.B.

Rotary Gela ha presentato il testo universitario di don G. Costa e A. Paoluzzi

Giornalismo... “ai raggi x”L. c. DI CARINI (PA) –

“La riscoperta della catacom-ba di Villagrazia di Carini”non poteva sfuggire all’atten-zione del club di Carini, se sipensa quale interesse rivestal’evidenza di un patrimoniocosì remoto nel proprio terri-torio.

Infatti, già dal 1989, Salinasaveva intercettato l’esistenzadei cunicoli paleocristiani nelterritorio di Carini, attivandosin d’allora una serie d’inizia-tive volte al recupero ed allaconservazione del sito archeo-logico.

Il convegno, promosso conestremo entusiasmo dal presi-dente Gabriella Giacinti colpatrocinio dei Comuni di Ca-paci e Carini, ha cercato dipromuovere non solo la cono-scenza di un bene culturale dinotevole valore, ma anche lanecessità di attivare successivisforzi, affinché gli scavi pro-cedano e si arrivi ad una com-pleta fruibilità della catacom-ba che, purtroppo, è chiusa alpubblico.

Relatori d’eccezione sonostati Rosa Maria BonacasaCarra, ordinario di Archeolo-gia cristiana presso l’Univer-sità degli Studi di Palermo, eil Pdg Amedeo Tullio, ispetto-re onorario della Pontificiacommissione archeologia sa-cra nonché archeologo e do-cente presso l’Università degliStudi di Palermo.

L’iniziativa ha riscosso no-

tevole consenso, vista l’af-fluenza e l’interesse di quantisono intervenuti a seguire ledue giornate nelle quali si èsviluppato l’evento.

La prima, a carattere forma-tivo, si è svolta a Capaci, nel-la cornice di Palazzo Pilo,messo a disposizione dal sin-daco Vincenzo Longo; la se-conda, presso il sito della ca-tacomba a Villagrazia diCarini, ha realizzato una “vi-sita guidata ed esclusiva” neicunicoli sinora percorribili.Dal dire al fare, le slides cheRosa Maria Bonacasa Carraaveva mostrato il giorno pre-cedente sono divenute realtà el’architettura e la pittura dei

luoghi antichi e sconosciuti, sisono mostrati nella specificabellezza.

In gruppi regolari, i nume-rosi visitatori, tra i quali il sin-daco di Carini Gaetano La Fa-ta e le autorità religiose, sonoscesi nella catacomba accom-pagnati dalla instancabile Car-ra, disponibile ad evidenziaree commentare gli elementi di-stintivi del sito.

Le impressioni, che abbia-mo raccolto dopo la visita, sipossono riassumere in due di-rezioni: da un lato, chiare edevidenti affermazioni di mera-viglia e soddisfazione perl’esperienza fatta, dall’altro ildisappunto per la lentezza dei

lavori di recupero. In tal sen-so, Carra ha sottolineato lenotevoli difficoltà incontratein questi anni nel reperire lerisorse indispensabili ad acce-lerare il proseguimento degliscavi.

Queste parole, pronunciatein un contesto così prezioso,hanno attivato una sorta direazione positiva tra i lionspresenti, nel senso che è venu-ta fuori l’idea di promuovereun’iniziativa volta ad incenti-vare, in qualche modo, gliscavi archeologici.

Certamente ci vorrà tempoper tradurre in progetto quan-to detto sull’onda di una spin-ta emozionale, ma la mollasembra scattata, quasi a riba-dire un concetto ricorrentenelle parole di Tullio: «Spessola possibilità di conoscere edammirare beni culturali sco-nosciuti provoca emozioni lacui intensità è paragonabileall’innamoramento».

Il tempo darà ragione e no-tizia di queste promesse; nel-l’attesa, ci piace pensare che,magari con regolarità, potre-mo tornare a respirare quel-l’aria sotterranea piena di ri-cordi, sperando di scoprire, divolta in volta, ulteriori tesoriche, attraverso un lavoro dili-gente ed accurato, mani esper-te riporteranno alla luce.

Vittorio Di Carlo

Scopo del convegno, promuovere iniziative volte ad accelerare gli scavi

I lions e la catacomba di Carini

Da sx: Ravalli, Piscopo, Monelli, Interlandi, Stefanini (lb)

Un momento del convegno (vdc)

Un momento del convegno (vdc)

Un momento del convegno (vdc)

Da sx: Conti, Costa, Crocetta, Nuara, Morgante, Paoluzzi, Nicastro (lb)

Igor La Mantia

Michele Piazza Roxas

L. c. NISCEMI (CL) – La memoria storica della frana di Niscemi non verrà perduta. Le immagini, iricordi, le emozioni trasferite su documenti del tempo saranno raccolti in un libro. Questo è quanto emersonel corso di una conferenza stampa indetta dalla sezione niscemese del Lions club, diretta da Giuseppe Ste-fanini, alla presenza dell’assessore regionale al Territorio ed ambiente, Rossana Interlandi, del vice pre-sidente Rosario Piscopo, del segretario Franco Mongelli e del socio Salvatore Ravalli. È stato infatti grazieall’assessorato regionale che ha erogato un contributo di 30.000 euro che sarà possibile realizzare ilprogetto ideato dal Lions club e presentato un anno fa a Palermo, in vista del decennale della frana checade il 12 ottobre prossimo.

Tutto nasce il 12 ottobre 1997, quando un evento calamitoso rade al suolo il quartiere storico e la chiesadelle Sante croci. Decine di fabbricati furono distrutti, lasciando sul lastrico centinaia di famiglie e con essel’antica chiesa delle Sante croci. «In quell’occasione, al socio Salvatore Ravalli, fotoamatore – racconta ilpresidente Stefanini – la soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Caltanissetta e la procura dellaRepubblica di Caltagirone concesse, in via eccezionale, di accedere nella zona della frana e di riprendere edocumentare fotograficamente il triste evento». Tutto il materiale – documenti, manifesti, articoli distampa, fotografie, testimonianze di geologi – sono stati conservati e catalogati dal nostro socio Ravalli.Un anno dopo fu allestita una mostra per rendere possibile a tutti i cittadini di visionare quanto era ac-caduto in quelle terribili ore a Niscemi e che aveva sconvolto l’opinione pubblica e soprattutto chi avevaperso la propria abitazioni, andando incontro a disagi e sacrifici.

Sin dal ‘98 esisteva un impegno formale da parte dell’amministrazione comunale e provinciale per rea-lizzare una pubblicazione nel segno della memoria, ma non fu finanziata. «Il materiale dell’archivio per-sonale realizzato da Ravalli – continua Stefanini – potrebbe offrire un’occasione irripetibile per lasciaretracce alle generazioni future di quell’evento, con una pubblicazione indispensabile per studenti e studiosiche volessero prendere atto di quanto accaduto». Adesso, l’assessorato regionale al Territorio ed ambienteha deliberato lo stanziamento di un contributo di 30.000 euro per la pubblicazione di un libro in 1.000copie che conterrà elaborati fotografici, testimonianze scientifiche sul disastro del ‘97 che può costituire unutile esempio per documentare lo stato di buona parte del territorio siciliano ed un valido strumento persensibilizzare i territori all’uso più razionale del suolo e alla sua difesa. «Abbiamo ritenuto valida questa ri-chiesta – ha detto l’assessore Interlandi – per lasciare ai posteri uno strumento scientifico utile a non ri-petere gli errori già commessi e pagati a caro prezzo dai nostri concittadini. Lo spazio dove sorgeva lachiesa potrebbe divenire un parco urbano dove potere ospitare una mostra allestita grazie al materialeraccolto dal socio Ravalli». L’assessore di origine niscemese ha vissuto in prima persona quei giorni ter-ribili della città ed ha partecipato da cittadina attiva alle manifestazioni che si tennero di lì a poco per la ri-costruzione della zona, dove un centinaio di edifici furono ridotti a scheletri senza possibilità di utilizzo edabbandonati all’incuria.

La delibera prevede inoltre l’istituzione di un concorso di idee di restauro urbano del luogo della chiesacon premi da distribuire agli studenti concorrenti: per questo, sono stati chiamati a collaborare i presididelle facoltà di Architettura degli Atenei di Palermo e Siracusa, dove sarà distribuito il testo “A misura dinatura”. Il libro uscirà il prossimo ottobre in concomitanza con il decennale della frana che segnò il cuoredei niscemesi. «In quella data – ha detto Salvatore Ravalli, grazie a cui è stata possibile l’iniziativa – ilLions ha pensato di integrare le manifestazioni per la ricorrenza con un’altra manifestazione: indiremo unconcorso fotografico ad hoc per completare il quadro del ricordo ancora vivo nella popolazione che hasofferto momenti davvero tragici e che ha segnato numerose famiglie. Dal punto di vista culturale, la città èstata privata di un elemento fondamentale del suo patrimonio storico, la chiesa delle Sante Croci, il cherappresenta un depauperamento irreparabile .

Liliana Blanco

RANDA GHAZY A CATANIA

Una scrittricenel mezzo

di due cultureLa incontriamo a Catania in una li-breria. Si chiama Randa Ghazy. Ilsuo nome è uno dei più celebri inambito letterario. Vent’anni, italo-egiziana, conta già nel palmares lasua terza pubblicazione. Dall’esor-dio, appena quindicenne, con "So-gnando Palestina", salutato dalla cri-tica come entusiastica novità edito-riale e tradotto in quindici lingue,poi, il successo nel 2005 con "Provaa sanguinare", Ghazy ritorna con unnuovo romanzo "Oggi forse non am-mazzo nessuno - Storia di una gio-vane mussulmana stranamente nonterrorista".

Pagine che abbattono il muro del-lo stereotipo, che creano filo e ana-logia tra la parte occidentale e arabadel mondo, e raccontano del trava-glio interiore di una ragazza, appesoal filo di due culture. Da un lato, ilbagaglio di valori e di storia dellaterra d’origine, dall’altro, il vivere,plongée, nella società occidentale.Vera e propria dicotomia che nonmanca di popolare, prepotentemen-te e interiormente, pensieri e rifles-sioni di ogni suo scritto. La ricercadell’identità è qui la più grande mis-sione dell’io. "Non nascondo - di-chiara Ghazy - di sentirmi diversadagli altri miei coetanei. Vivo nelmezzo delle due culture, in equili-brio tra due mondi, mi sento un ibri-do. Non mi riconosco appieno in unsolo blocco monolitico. Giusto perspiegarmi, sento di essere più italia-na quando sono in Egitto e più egi-ziana quando ritorno. Ed è questoquello accade dopo che, maturando,ho accettato la mia duplice identità.Un travaglio lungo e sofferto, esor-cizzato dentro e fuori di me, lascia-to esplicarsi nelle storie e nell’inte-riorità dei personaggi. Ritengo che

scrivere aiuti ariflessioni inter-ne, è terapeuticoin un certo sen-so, risponde amessaggi incon-sci. C’è chi hadetto di me chericonosce questostesso connubiodi culture anchenello stile, spe-cialmente nellapunteggiatura,nell’impronta li-rica di ereditàpoetica orienta-le e al tempostesso nell’im-piego della prosadi chiaro influssooccidentale".

-Una commi-stione che viene

fuori innata, come lo scrivere. Il tuolibro è molto forte e molto ironicogià ad incipit. Sottotitoli il romanzo"Storia di una giovane mussulmanastranamente non terrorista", noncredi sia difficile per un pubblicoadolescente comprendere temati-che forti come il terrorismo?

"Credo che quando si scriva di at-tualità è fondamentale non usarefiltri. Anche se il target di riferimen-to è quello degli adolescenti, ritengoche se il mondo è questo, questo è ilmondo che si deve esprimere. Trovoche non è corretto lasciare che i gio-vani crescano dentro una sfera dicristallo e che non vengano prepara-ti al mondo e alle sue problemati-che. Ricordo ancora a scuola il gior-no dopo l’11 settembre. Malgrado lagravità di quanto era successo, nonci fu un docente che affrontò l’argo-mento. Allora mi chiedo cosa puòvenirci incontro se non una letturache permetta di creare pensiero cri-tico. Proprio la scuola, che dovrebbeessere il primo luogo dove impararea capire il mondo, appare oggi fossi-lizzata sugli stessi programmi, inve-ce di aprire un filone alternativo, unapproccio sperimentale, come ac-costare autori del passato con quel-li contemporanei, promuovere di-battito e confronto tra studenti edocenti e, perché no, anche incenti-vare alla lettura. Se oggi sono unascrittrice devo tutto ai tanti libri let-ti, agli innumerevoli pomeriggi pas-sati in biblioteca e soprattutto a miamadre, mia grande maestra di vita edi penna".

KATIA TERI

omnibus

Fondato il sesto Club Rotary metropolitano, il Catania Sud Festa di fine anno all’Intercultura ClubL’Associazione Internazionale Onlus che da cinquant’anni si occupa di scambi cul-turali giovanili, si adopera attraverso la sua rete capillare di volontari, di assistere conaffetto e competenza sia gli studenti che le famiglie, aiutandoli e sostenendoli in que-sto difficile percorso di dialogo e confronto tra diverse culture.

Al Centro Intercultura della nostra città, si è svolta la festa di fine anno. La mani-festazione è nata anni fa come saluto agli studenti stranieri, che per un anno hannovissuto nella comunità, ospiti di famiglie che li hanno accolti come figli, e delle scuo-le che li hanno guidati sia nell’apprendimento della lingua che delle altre discipline.La manifestazione ha un significato più profondo: riunire sia gli studenti stranieri ele loro famiglie ospitanti, che tutti gli studenti catanesi e le loro rispettive famiglieche si accingono a partire per un programma all’estero. Il messaggio che è venutofuori dalla manifestazione, in un mix di culture ed esperienze diverse, è che gli uo-mini del mondo possono convivere bene abbattendo barriere di pregiudizi, consa-pevoli che la diversità è sempre un arricchimento. Quest’anno in Sicilia l’Associazio-ne, con l’impegno maggiore degli anni precedenti, ha ospitato sessanta ragazzi edaltrettanti ragazzi siciliani sono in procinto di partire per l’estero. I giovani affronta-no con entusiasmo i naturali disagi a cui vanno incontro, mettendo in discussioneun anno della loro vita per comprendere e sperimentare culture diverse e costrui-re, con la comunicazione, i presupposti di un futuro di pace tra i popoli del mondo.

A. D. P.

Allo Sheraton ha avuto luogo, con la consegna della Carta co-stitutiva da parte del governatore Alfred Mangion al presiden-te Ivana Termine, l’avvio ufficiale dell’ultimo nato Rotary Club,il Catania Sud. Presenti numerose autorità rotariane tra lequali: il governatore dell’anno 2007-2008, Salvo Sarpietro, ilpast governor Ferdinando Testoni Blasco, il segretario distret-tuale, nonché tutor del nuovo Club, Emilio Cottini e il presiden-te del Club sponsor Catania EST, Linda Russo Zangara.

Il Rotary Club Catania Sud nasce per volontà del governato-re, concretizzata dall’impegno del past governor Testoni Bla-sco attraverso l’individuazione di 21 giovani soci fondatori, ac-comunati dallo scopo rotariano di "diffondere l’ideale del ser-vire". A tal proposito, il presidente Ivana Termine, nel corso delsuo intervento ha tracciato le linee del suo programma incen-trato sulla valorizzazione delle potenzialità turistiche del ter-ritorio per promuoverne le diverse forme: museale, archeolo-gico, congressuale, paesaggistico-ambientale, enogastronomi-co. Ha evidenziato come Il turismo rappresenti "un vero e pro-prio comparto industriale che merita di essere affrontato conuna visione di sistema, per le importanti ricadute che ha sul-

la nostra economia". Infine, ha manifestato l’impegno dei so-ci fondatori nell’individuare i progetti da realizzare per un mi-glioramento dei servizi a favore dei cittadini. "La linea guida -ha detto Termine - è quella di incidere sui ragazzi delle scuo-le medie per creare educazione civica nelle future generazio-ni. Nello specifico la salvaguardia dei litorali e del patrimonioboschivo dell’Etna". Al nuovo Club gli auguri di buon lavoro daparte degli oltre 130 convenuti, rotariani e relativi ospiti.

Passaggio della Campana all’Inner Wheel: Aurora Razza subentra a Marilisa SciutoSull’elegante terrazza a mare dello Yach-ting Club, si è svolta la cerimonia deltradizionale passaggio della campanafra la presidente uscente dell’InnerWheel Club di Catania, Marilisa Sciuto ela subentrante presidente, per l’anno2007-2008, Aurora Razza.

Nel suo discorso di commiato, la pre-sidente uscente ha lasciato alle belle im-magini del video affidato alla regia del-l’editor Rosalba Licata - con un contribu-to del regista Elio Gimbo sul corso di re-gia su”L’Opra dei pupi e la famiglia Na-poli” sostenuto dall’Inner per giovanistudenti - il compito di illustrare l’iterprogrammatico del Club. Marilisa Sciutoha ricordato le molteplici iniziative, rea-lizzate dalle varie Commissioni, rivolte alsociale: dai non vedenti, al Premio bontà,dal pasto caldo ai poveri di Madre Tere-sa, agli ospiti del Ventimiglia. Ha quindisottolineato che "l’attività di club do-vrebbe essere più concreta e pressanteverso le istituzioni poco sensibili ai biso-gni della città e dei cittadini. Mentre l’e-

sperienza del contatto diretto con il Di-stretto ed i rapporti con i Club rotarianifratelli, e la collaborazione con l’Inner diPaternò Alto Simeto, hanno permessodi approfondire i valori della socialità,della fraternità, della disponibilità e del-l’amicizia nel rapporto umano". Sentitiringraziamenti sono stati indirizzati alConsiglio direttivo, alle Commissioni, al-

le socie onorarie per il loro contributo eda Rosalba Licata per l’amore e l’impegnonel realizzare il bollettino del Club.

Infine, il passaggio del collare ha sug-gellato l’inizio dell’anno della presiden-za di Aurora Razza che ha ringraziato lesocie e le componenti del Comitato ese-cutivo: Lella Pavone vicepresidente,Eleonora Rodonò segretaria, Lucrezia

Carnazza tesoriera, Valeria Zipper editor,Karin Signorelli servizio internazionale,Rosaria Carpinteri, Maria Luisa Catanuto,Mirella Cavallaro, Anna Delfa, Pina Lom-bardo, Edoarda Santoro consigliere, San-ta Bonfiglio, Nuccia D’Agata, Maria Pia Li-pani, Graziella Puglisi e la socia onorariaMariela Fallica.

MILLY BRACCIANTE

Il prof. Majoranaricordato al RotaryAl Rotary Club di Catania, su iniziativadel presidente Vincenzo Consoli, è sta-to ricordato il prof. Angelo Majorana,past president rotariano, scomparso loscorso 7 gennaio all’età di 97 anni, pre-stigioso maestro di medicina e di vita.Alla presenza della moglie, signora Ina,dei figli, dei nipoti, dei parenti e diquanti nel conoscerlo ne apprezzaronola caratura di studioso e la grande uma-nità, Vincenzo Consoli ha fatto riviverela figura e l’opera del prof. Majorana.Quindi la testimonianza di conoscenzadiretta del suo allievo prof. Santo DiNuovo il quale, ha sottolineato che ilprof. Majorana non va commemorato,ma citato e ricordato per l’attualità del-la sua opera di ricercatore e di studiosoe per la sua personalità carismatica, lafigura di maestro “pioniere” nel campodella psicologia applicata alla clinica.«"Un Ulisse dantesco” - ha detto Di Nuo-vo - nella sete di conoscenza, nella inda-gine e nella scoperta scientifica, antici-patore ed assertore dell’importanzadella componente psicosomatica nellacura del malato, di cui bisogna occupar-si mettendone al centro la persona nel-le sue componenti psicofisiche. Con-cetti di base che il prof. Majorana misein opera nell’Istituto di Psicologia del-l’Università di Catania (rappresentandol’Ateneo catanese nel laboratorio delCnr), nell’Istituto di Psicologia Fisiologi-ca dell’Università di Roma e nella catte-dra di Psicologia della Facoltà di Scien-ze Politiche di Catania. La nostra città glideve la fondazione della Scuola Magi-strale Ortofrenica regionale e l’Orienta-mento, assieme all’Opera Universitaria(Opsu). Iniziative che, negli anni Cin-quanta, videro Catania all’avanguardianei confronti della comprensione delledisabilità da osservare e trasformare indiversabilità». Infine, il prof. BenedettoMatarazzo ne ha tratteggiato l’autore-volezza da luminare, nella maniera uni-ca di porre l’interlocutore come sog-getto e non come oggetto d’indagine.

M. B.

L’intervento dellapresidenteuscente MarilisaSciuto; alla suasinistra la nuovapresidenteAurora Razza

Incontro rotariano sui «Test genetici» Chiusura d’anno per le attività di «Stelle e Ambiente»A conclusione di un anno di intensa attività di divulgazione astromica e am-bientalistica, "Stelle e Ambiente" ha riunito soci e simpatizzanti, una sessan-tina circa, in un agriturismo di Acicastello sul vecchio tracciato della ferrovia,per partecipare a una cena preceduta e seguita dall’illustrazione del firmamen-to visibile a fine giugno e nel prossimo luglio.

L’iniziativa ha raccolto il più cordiale successo. Gli intervenuti hanno segui-to un’ampia descrizione dei fenomeni celesti del mese e della presentazionedei pianeti, a cura del giornalista Luigi Prestinenza, sulla traccia di un dettaglia-to power point del prof. Giuseppe Sperlinga, per raccogliersi poi, sotto la gui-da del dott. Alberto Petralia, attorno al Celestron dell’associazione e al rifratto-re manovrato dal giovanissimo Adriano Giunta per osservare la Luna e i piane-ti Giove e Saturno, che hanno offerto vedute altamente suggestive, con gran-de soddisfazione di chi magari si accostava ad uno strumento astronomico perla prima volta. Simpatica e informale conclusione per un anno di attività inten-sa su entrambi i versanti, con gli appuntamenti mensili col cielo al Parco Gioe-ni, gli interventi nelle scuole e, per la parte naturalistica, le visite ad ambientidi grande attrattiva come le lave etnee a pillow di Acicastello, la Timpa di Aci-reale, la valle dei Sieli sotto Motta S. Anastasia, la riserva naturale Grotta Palom-bara e il museo naturalistico di Melilli, guidate dai prof. Sperlinga e SalvatoreArcidiacono, e dalla dott. Giovanna Marletta. Tale attività è destinata a conti-nuare col prossimo anno scolastico, da ottobre in poi, mentre saranno onora-ti per tutta questa estate gli appuntamenti col cielo del mese al Gioeni in oc-casione del primo quarto di Luna.

Nei locali dell’Excelsior Hotel a Catania siè svolto un interessante incontro, orga-nizzato dai Rotary Club Catania Est ed AciCastello, dal titolo: “La nuova frontieradella medicina: i test genetici”, relatore ilprof. Gastone Veroux, ordinario di Chi-rurgia Generale nella Facoltà di Medici-na e Chirurgia Università degli Studi diCatania. Dopo una breve introduzionedel socio Guglielmo Scammacca dellaBruca, il relatore ha accompagnato laplatea in un veloce excursus sulle tema-tiche dei Test Genetici, materia delicata edi frontiera che rappresenta il presenteed il futuro della ricerca medica.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità,per test genetico si intende l’analisi ascopo clinico di Dna, Rna, cromosomi,proteine, metaboliti o altri prodotti geni-ci, effettuata per evidenziare genotipi,mutazioni, fenotipi o cariotipi correlati omeno con patologie ereditabili umane.Questa definizione include gli screeningprenatali, neonatali e dei portatori, non-chè i test sulle famiglie a rischio. I risul-tati di queste indagini si possono appli-care alla diagnosi ed alla prognosi di ma-lattie ereditarie, alla predizione del ri-schio - malattia, all’identificazione deiportatori sani, alle correlazioni fenotipo- genotipo. Le preoccupazioni riguarda-no il fatto che i test genetici individuano

le malattie che possono essere connesseal nostro corredo genetico; possono inol-tre aiutare a riconoscere le malattie ere-ditarie, ad adeguare le terapie al patri-monio genetico ed a mettere a puntonuovi farmaci. Ma il ricorso ad essi ha an-che importanti implicazioni a livello eti-co. Le raccomandazioni riguardano laqualità dei test genetici, la necessità diuno screening genetico delle malattierare e gravi, questioni relative all’origineetnica, la tutela e la riservatezza delleinformazioni genetiche e le conseguen-ze economiche e sociali dei test geneticie del loro impatto sui sistemi sanitari. Il25 aprile 1953, l’articolo di Watson eCrick sulla rivista inglese Nature rivelavaal mondo come il manuale di costruzio-ne di ogni essere vivente fosse scritto suuna molecola dalla forma inverosimile:due nastri legati che si rincorrono, avvol-gendosi attorno a uno stesso asse, for-mando una sorta di scala a chiocciola.Una storia fatta di ingenuità e ambizione,di colpi di genio e cinismo. L’acido desos-siribonucleico diveniva per sempre e pertutti il Dna. E si apriva l’era genomica.Adesso dopo cinquant’anni, il mondodella medicina deve riflettere sull’utiliz-zo di questi dati: non sono più i tempidell’abate Gregory Mendel (1822-1884).

MICHELE PIAZZA ROXAS

«Le Reti complesse», conferenza per il Rotary 4 Canti - Centenario

Charter night al Lions Stesicoro, con passaggio di consegne tra Santangelo e Burrello

Per il Rotary Catania Quattro Canti - Cen-tenario, introdotto dal presidente prof.Francesco Milazzo, il consocio prof. Ales-sandro Pluchino, membro del "CactusGroup" presso il Dipartimento di Fisicadell’Università di Catania, ha tenuto unaconferenza su "La nuova scienza delleReti complesse: quando piccole causepossono produrre grandi effetti". Un te-ma difficile su un argomento complesso,di cui l’oratore ha però fatto subito ap-prezzare l’indubbia rilevanza con unatrattazione semplice e accattivante.

Fino dagli anni ’60 dello scorso secolo,i sociologi avevano mostrato che due in-dividui qualsiasi sul nostro pianeta sonoconnessi, mediamente, da soli sei legami

di amicizia intermedi ,sebbene solo nel1998 si riuscì a dare una spiegazionematematica a questo strano fenomeno,che venne chiamato "Effetto SmallWorld" e costituì la conferma scientificadel vecchio adagio "quant’è piccolo ilmondo". Da allora centinaia i ricercatoriin tutto il mondo si occupano di quellache è diventata oggi una vera e propriabranca della fisica con il nome di teoriadelle Reti complesse. Questa teoria sibasa sulla scoperta che i nodi di una re-te, sociale, biologica o artificiale, si posso-no collegare in un modo non perfetta-mente ordinato ne’ completamente ca-suale, e - cosa ancor più sorprendente -che tutti i sistemi a rete del mondo rea-

le funzionano nello stesso modo.In sostanza, la nuova scienza delle re-

ti sta cominciando a decifrare la struttu-ra organizzativa sottesa al funzionamen-to della società, della comunicazione cel-lulare, dell’ecosistema globale, di inter-net, delle reti neuronali, del sistema stra-dale e ferroviario di una nazione o del si-stema mondiale dei collegamenti aerei,mostrando come tutti questi sistemi agi-scano secondo gli stessi schemi e gli stes-si principi nascosti. Ma la cosa forse piúinteressante, ed allarmante al tempostesso - ha avvertito il prof. Pluchino - éche ci si sta rendendo conto di come lapeculiare struttura delle reti complessele renda tavolta estremamente instabili.

Nella suggestiva cornice del parco del-l’Hotel Villa Paradiso dell’Etna, ha avutoluogo la celebrazione dell’XI Charter Ni-ght del Lions Club Catania Stesicoro Cen-trum e il "passaggio della campana" trail presidente uscente dott. Giuseppe San-tangelo e il neo presidente dott. France-sco Paolo Burrello. Presenti alla manife-stazione il governatore eletto avv. Salva-tore Giacona, il delegato di zona LiciaAresco Sciuto, i rappresentanti di tutti iLions della Circoscrizione, autorità civi-li e militari, soci ed invitati. Il presidenteSantangelo, dopo aver ringraziato i pre-senti intervenuti alla serata, ha breve-mente accennato alla vulcanica attivitàsvolta nel corso dell’anno sociale che si èconcluso.

"Le attività che sono scaturite - ha di-

chiarato Santangelo - non potevano enon sono solo frutto della solerzia delpresidente, bensì segnale di impegno ditutti i soci che hanno contribuito a con-cretizzare l’attività di servizio, alla basedel nostro essere Lions". Santangelo haricordato il Trofeo velico organizzato dalclub, il "miglior poster sulla corretta ali-mentazione", la partecipazione agliscreening durante la campagna contro lacecità, la solidarietà verso i più deboli, legite socio- culturali e ,infine, i sette mee-ting tra i quali quello sulla "Sicurezzadei cittadini", "Sul randagismo", "Suicombustibili del futuro", sul "Termali-smo lavico", sul "Fare impresa a Catania","Il ruolo dei Lions nelle patologie ocula-ri invalidanti" e "Alla ricerca della bellez-za". E’ stato poi ammesso il nuovo socio

dott. Michele Nicosia. Dopo la consegnadi riconoscimenti ai membri del diretti-vo, ha avuto luogo il passaggio dellacampana. Il dott. Burrello ha dichiarato:"E’ un grande onore per me, uno dei so-ci fondatori, diventare presidente di que-sto prestigioso club, che ha annoveratopresidenti di grande carisma. Santange-lo è stato un presidente eccezionale perla sua operosità. Cercherò, con l’aiutodel direttivo, di fare il possibile per con-correre al miglioramento della societàcivile. Il mio motto - ha concluso - sarà:conoscersi bene per operare meglio".

Dopo il presidente Burrello, che hapresentato il nuovo direttivo, ha preso laparola Licia Aresco, la quale nel suo bre-ve intervento ha avuto parole di elogioper Santangelo, "che ha portato avanti

con entusiasmo, affetto e amore la suamolteplice e ammirevole attività", ed haaugurato al presidente Burrello ulterio-ri esaltanti affermazioni. L’avvocato Gia-cona ha dichiarato che a giugno, nei qua-si 45 mila Lions club sparsi nel mondo, sifesteggia il "Passaggio della campana",che rappresenta il proseguimento deivalori profondi che sono l’asse portante

del lionismo. "Santangelo ha lottato - hadetto Giacona - per migliorare la vitadella nostra società. Non posso cheesprimere il mio profondo apprezza-mento. Al presidente Burrello dico che ilsuccesso coronerà il suo lavoro, e che lafiducia che i soci hanno riposta in luinon andrà certamente delusa."

ANTONIO DI PAOLA

il governatoredistrettualeAlfred Mangion ela presidente delnuovo club IvanaTermine

Da sinistrail governatore

Giacona,il pres. uscente

Santangelo, il nuovo presidente

Burrelloe il delegato Licia

Aresco Sciuto

Un momentodella seratainterclub RotaryCatania Est e AciCastello

È nata inItalia, è di

origineegiziana, havent’anni,già autricedi tre libri

LA SICILIA

CataniaMARTEDÌ 3 LUGLIO 2007

32.

Fidapa di Catania e Giarre in visita alla città

IL SOLE: sorge alle 6,35 e tramonta alle16,52.LA LUNA: sorge alle 22,26 e tramonta alle12,26.PREVISIONI DEL TEMPO: cielo sereno opoco nuvoloso, temperature stabili, ventideboli. I SANTI: San Martino. Fu il primo ad esserproclamato Santo dalla Chiesa cattolica pur nonessendo martire e ad essere onorato dallaLiturgia. Nacque a Salaria, in Ungheria, versol’anno 315. Il padre lo chiamò Martino che vuoldire «piccolo Marte» diminutivo del nome del

dio della guerra. La sua famiglia era originariadell’Italia Settentrionale. Ancora bambinogiunse a Pavia, dove suo padre era statodestinato e iniziò il corso degli studi classici. A15 anni si arruolò come soldato. In Gallia ungiorno, ad Amiens, durante una ronda, di notteed in pieno inverno, divise il suo mantellomilitare con un povero che gli chiedeval’elemosina. A 18 anni abbandonò la milizia,ricevette il Battesimo e fece vita eremiticafondando diversi monasteri. Fece diversimiracoli risuscitando due morti e guarendo unagiovinetta ungendola con l’olio benedetto.

MESSE DELLE VIGILIE DI FESTA: Cattedrale ore 18 • Sacra Famiglia ore 18 •Salette ore 18 • S. Maria della Mercede ore 18 •Cristo Re sabato ore 18;30, domenica ore18,30-19,30 • S. Teresa ore 19 • S. Francescoall’Immacolata ore 19 • Santi Pietro e Paolo ore19 • Santuario del Carmine ore 18,30 • Istituto«Madonna delle Lacrime» a Trappeto ore 19 • S.Maria della Guardia ore 19 • S. Agostino ore 19• Nostra Signora di Monserrato ore 18,30 •Cuore Immacolato di Maria ore 18,30 • S.Agata al Borgo ore 18,30 • S. Francesco di Paolaore 18 • Santa Maria di Gesù ore 19 • Crocifisso

Maiorana ore 18,15 • Crocifisso dei Miracoli ore18,30 • S. Maria in Ognina ore 19,30 • SantaMaria della Consolazione ore 19 • S. GiovanniApostolo ore 19 • Minoriti ore 18 • SanGiuliano ore 19,30 • San Domenico ore 19 • S.Michele ai Minoriti ore 19 • Santuario NostraSignora di Lourdes ore 19 • Nostra Signora SS.Sacramento ore 19 • S. Agata la Vetere ore 20.FARMACIE APERTE DI TURNO SABATO11 NOVEMBRE 2006: Del Bosco (via delBosco, 70) • Giuffrida (via S.G. alle Grotte, 40) •Guarnaccia C. s.n.c. (via Umberto, 254) •Guarnaccia S. s.n.c. (v.le Vitt. Veneto, 135) •

Monserrato (via Gabriele D’Annunzio, 1) •Nettuno (p.zza Nettuno, 34) • Plebiscito (viaGaribaldi, 328) • Rizzo (via Plebiscito, 116) •Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le MarioRapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) •Zerbo (via Galermo, 270).FARMACIE APERTE ANCHE DALLE ORE13 ALLE ORE 16: Guarnaccia C. s.n.c. (viaUmberto, 254) • Monserrato (via GabrieleD’Annunzio, 1) • Rizzo (via Plebiscito, 116) •Russo (str.le S.Teodoro, 6) • Stadio (v.le MarioRapisardi, 61) • Vieni (p.zza Duomo, 16) •Zerbo (via Galermo, 270).

FARMACIE NOTTURNE: Barriera (via DelBosco, 282) • Battiati (via F. Crispi, 195) • Coffa(via C. Colombo, 25) • Consoli (via Etnea, 400)• Crocerossa (via Etnea, 274) • Croceverde (viaG. D’Annunzio, 43) • Cutelli (via Vitt.Emanuele, 54) • Europa (c.so Italia, 111) •Finocchiaro (via S. Giov. Battista, 8 - S. Giov.Galermo) • Fisichella (via Plebiscito, 224) •Galermo (via Galermo, 308)• Monciino (viaGaribaldi, 74) • Nesima (via Pacinotti, 104) •Pantano (via Cesare Beccaria, 79) •Risorgimento (via Vitt. Emanuele, 631) • S.Agata (vill. S. Agata - Zona A 26).

LE SOCIE DELLA FIDAPA DI CATANIA E GIARRE COL PROF. SCIALFA DURANTE LA VISITA

Nel corso di un’interessante visitaguidata (realizzata con la collabo-razione della Sovrintendenza ai Be-ni Culturali ed ambientali e dell’as-sessorato alla Cultura) la Fidapa diCatania, presieduta dalla prof: DoraCoco Spitaleri, e quella di Giarre -Ri-posto, insieme con la presidenteprof. Santa Maccarrone Cardillo, èandata alla ricerca del centro storicodi Catania, ovvero di quei siti e mo-numenti del periodo greco-romanoche, hanno costituito il nucleo prin-cipale da cui le installazioni con-temporanee hanno potuto svilup-parsi.A guidare il nutrito gruppo di parte-

cipanti, il prof. Francesco Scialfa, ar-tista, cultore di storia dell’arte che,attraverso un’inedita trattazione, hamostrato le valenze che fanno dellapiazza Duomo (la Platea Magna deiRomani) il fulcro storico, culturale emistico della città. Poi tappa alle Terme Achilleane oDionisiache, all’ex Tempio di Miner-va, oggi occupato dalla chiesa di S.Francesco all’Immacolata e stretta-mente correlata col tempio di Bacco,sito dell’attuale Chiesa di S. Placido(con le annesse Terme Dionisiache)è stato dato spazio alla leggenda chevuole che proprio al Teatro romanoe all’Odeon.

Rotary Acicastelloincontro sul tirassegnoLa pratica del tiro a segno e la legisla-zione relativa all’uso delle armi” è sta-to l’argomento di un’interessante rela-zione svolta al Rotary di Aci Castellodal dr. Carlo Rossitto, medico-legale epresidente Tiro a Segno Nazionale diCatania. Il presidente La Mantia, pre-sentando il relatore, ha introdotto il te-ma della serata; una storia prestigiosa,che pone la pratica sportiva a metà stra-da tra le discipline olimpiche e quellemilitari. Il relatore, appassionato tirato-re da più di un trentennio, si è distintocome esperto balistico nel corso di im-portanti processi penali; egli con preci-se informazioni ha accompagnato l’at-tenta platea attraverso la storia del tiroa segno. La legislazione italiana, rece-pendo la normativa europea, è all’a-vanguardia; l’attenzione del legislatoreè stata volta a garantire elevati livelli siasul rilascio dei porto d’armi sia perquello che concerne il loro trasporto,garantendo elevati livelli di sicurezza alcittadino. Il Tiro a Segno di Catania, unodei presidi italiani ultracentenari, van-ta rappresentanti in tutte le categorie ditiro, con pluricampioni nazionali e in-ternazionali e uno staff di istruttori digran livello, per una pratica aperta aivolenterosi, dai 10 anni in sù.

Il «Goal della prevenzione»questa sera al PalaCannizzaroQuesta sera appuntamento con la solidarietà al PalaCanniz-zaro. Organizzato dall’associazione «Agata donna per le don-ne», con inizio alle 20,30, al Palacannizzaro si svolgerà infat-ti la manifestazione «Goal della prevenzione: cancro al senosconfitto dalla diagnosi precoce». Interverranno il prof. Pao-lo Veronesi dell’Ieo di Milano e il prof. Sergio Orefice dell’Isti-tuto Humanitas. Ci sarà uno spettacolo di cabaret, un mo-mento musicale, una sfilata di moda, sorteggio di premi e laconsegna di una targa ai personaggi distintisi nel campodella solidarietà. Obiettivo della manifestazione (confidandosu una grande e solidale risposta del pubblico, il bigliettod’ingresso costa solo 6 euro) è l’acquisto di un mammografoportatile necessario per avviare uno screening itineranteper la diagnosi precoce.

Il 25 novembre giornata nazionale della colletta alimentare Da dieci anni si ripete l’appuntamento per l’ultimo sabato dinovembre della Colletta Alimentare, promossa dalla Fonda-zione Banco Alimentare, Società San Vincenzo, AssociazioneNazionale Alpini, Federazione dell’Impresa Sociale dellaCompagnia delle Opere. In Sicilia 800 supermercati sarannopresidiati per l’intera giornata del 25 novembre da più 10.000volontari che inviteranno i clienti a donare gli alimenti richie-sti - olio, omogeneizzati, carne e tonno in scatola, legumi -che saranno successivamente distribuiti agli enti assistenzia-li convenzionati. In preparazione dell’evento lunedì 13 alle19.30, al Nuovo Teatro S. Orsola di via Macallè 3/a, il giorna-lista Gianluigi Da Rold presenterà il suo nuovo libro «Quel sa-bato di novembre… storie quasi vere di carità».

«L’agricoltura mediterranea» in un interclub del Rotary Nord Il Rotary, mettendo in atto il suo programma rivolto al socia-le ha focalizzato la problematica della “Realtà e prospettivedell’agricoltura mediterranea” che deve assumere la consa-pevolezza del rinnovato ruolo da svolgere nell’economia na-zionale in rapporto all’ambiente. A tale scopo risulta indi-spensabile che si formi una nuova classe imprenditorialeche sappia superare l’eccessiva frammentazione fondiaria esia in grado di valorizzare i prodotti di nicchia.Questo, in sintesi, quanto discusso all’Excelsior nell’interclubpromosso dal Rotary Club di Catania Nord, il cui presiden-te Valerio Abbate ha introdotto i lavori, e che ha visto la par-tecipazione dei Rotary Club di Catania, Catania Est, CataniaOvest , Catania 4 Canti Centenario, rappresentati rispettiva-mente al tavolo della presidenza da Vincenzo Consoli, Lin-da Zangara Russo, Piero Todaro e Francesco Milazzo. Il pre-sidente del club organizzatore dell’incontro, Valerio Abba-te, nella qualità anche di docente presso la facoltà di Agra-ria dell’Università di Catania, ha sottolineato la funzioneeconomico-produttiva e sociale che riveste l’agricoltura nel-la nostra regione, ma anche e soprattutto le sue finalità diprotezione e conservazione dell’ambiente, nonché il suoruolo paesaggistico. Tra i relatori. Giusi Carrà, docente diEconomia agraria nell’Università, Giovanni Chiofalo, presi-dente della Federazione Regionale dell’Ordine degli Agrono-mi, Andrea Scoto imprenditore di un’azienda cerealicola, Se-bastiano Cosentino, vice presidente dell’Associazione nazio-nale esportatori importatori ortofrutticoli ed agrumari. In-terventi di Sergio Sollima e Sebastiano Spoto Puleo. Haconcluso i lavori Giovanni La Via, assessore regionale all’A-gricoltura.

MILLY BRACCIANTE

Omnibus

BIGOLI IN SALSAINGREDIENTI 800 g di bigoli al torchio, due cipol-

le, 80 g di sarde salate, un bicchire d’olio, pepe,sale.

PREPARAZIONE: Lavare bene e pulire le sarde sala-

te. Tagliarle a pezzetti e affettare le cipolle.

Soffriggerle lentamente insieme nell’olio.

Aggiungere due cucchiai d’acqua. Quando il com-

posto sarà ammorbidito e le cipolle inbiondite,

mescolare in continuazione per qualche minuto,

per sciogliere cipolle e sarde. Cuocere i bigoli in

abbondante acqua salata. Scolarli al dente.

Condirli con questa salsa, aggiungendo un filo di

olio crudo.

Nessun altro aroma vene aggiunto a questa sempli-ce composizione tradizionalmente popolare, inquanto di estrema economicità e di facile prepara-zione. Si può sostituire la cipolla con due o tre spic-chi di aglio, ben pestati. Il piatto risulterà più sapo-rito, anche se di gusto più pesante.

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA - RICETTARIO DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

Sabato 11 novembre 2006- ore 20.30FESTA DI SAN MARTINO

MENU’ - Antipasti: Bruschette col pomodoro, peco-rino arrostito, caciocavallo, olive bianche schiacciate,olive nere al forno, suppizzata, gelatina, salsicciasecca, capicollo, pancetta, pomodori secchi, melanza-ne sott’olio, funghetti. Primi: risotto ai funghi porci-ni dell’Etna, maccherroni di casa al sugo. Secondi:costoletta di maiale arrosto, salsiccia di ramacca, pit-tinicchio al sugo, insalata mista. Dolce, frutta: fichid’india, cannolo alla ricotta, castagne arrostite.Acqua minerale, vino rosso novello, caffè.

E’ gradita la prenotazione 77 20,00 a personaMMuussiiccaa ee ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn iill mmaaeessttrroo AAnnggeelloo GGrriilllloo

Paradiso della ZagaraRISTORANTE - PIZZERIA - SALA RICEVIMENTI - HOTEL***RAMACCA Piazza Ten. S. Di Fazio, 8 - Tel. 095653279 - Fax 0957932491

1-5-12-19-26 NOVEMBRE 2006 - ORE 13

FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NUOVOMenù: pani cunzatu cull’ogghiu novu u ‘ riunu e l’a-livi janchi scacciati, picurinu ‘rrustutum caciu cavallu,alivi nivuri ‘rrustuti, chiappiri di pumaduru sicchi, car-ciufina, lliatina di maiali, mulinciani sutt’ogghiu, sup-pizzata, sasizza sicca, capicoddu, fungiteddi, ricotta‘nfurnata, pani di casa di Ramacca. Pasta di casa co’sucu de pittinicchi, pasticciu di lasagni. Pittinicchi co’sucu, sasizza di Ramacca ‘rrustuta, custata di purcid-duzzu. Castagni ‘rrustuti, cannolo ca ricotta. Acquaminirali, vinu russu novu patrunali.E’ gradita la prenotazione obbligatoria 77 15,00 a persona

MMuussiiccaa,, bbaallllii ee ttaannttoo ddiivveerrttiimmeennttoo ccoonn AAnnggeelloo GGrriilllloo

LA SICILIA

Catania. CalendarioSABATO 11 NOVEMBRE 2006

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