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FUTURISMO è stato un movimento d’avanguardia italiano che ha coinvolto tutte le espressioni artistiche: poesia, arti visive, musica e spettacolo …. I.C.S. Zanellato A cura della prof.ssa Cancian Giovanna

Il Futurismo

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FUTURISMOè stato un movimento d’avanguardia italiano che ha coinvolto tutte le

espressioni artistiche: poesia, arti visive, musica e spettacolo ….

I.C.S. Zanellato A cura della prof.ssa Cancian Giovanna

1909 manifesto futurista• Iniziatore e animatore del

gruppo fu l’intellettuale e poeta Filippo Tommaso Marinetti che da Parigi lanciò un programma di rinnovamento della cultura e dell’arte, la rottura con la tradizione e la necessità di una nuova concezione della vita.

Letteratura, Arte, Musica

Cinema e fotografia

Intona rumori, di Luigi Russolo

Pentagrammi futuristi

Il manifesto• Noi vogliamo cantare l’amor del

pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.

• Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

• La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

• Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità.

• (Incipit del “Manifesto del Futurismo” di Filippo Tommaso Marinetti)

Manifestazione interventista, di Carlo Carrà, 1914

• Tra il 1870 e il 1914 l’Europa vive un periodo di notevole crescita economica cui si accompagna un imponente incremento demografico che porta il numero di abitanti a 450 milioni. L’industria galoppa e con essa il numero delle invenzioni: la radio, l’automobile, i primi aeroplani. Per la prima volta nella storia le conquiste sociali, ma soprattutto quelle tecniche e scientifiche, assicurano all’uomo una discreta forza nel controllo degli eventi e della natura. In Italia si passa da 22 milioni a 33 milioni di abitanti e la crescita economica accelera in linea con l’espansione dell’economia mondiale. Durante “l’età giolittiana” nonostante tensioni politiche e sociali, aumentano i redditi, si ha una maggiore industrializzazione e cresce anche il risparmio. Nel nostro paese, come nel resto d’Europa si diffonde un forte sentimento di orgoglio nazionale, in particolare con l’Associazione Nazionale Italiana. Al fervore economico si accompagna anche una notevole vivacità culturale. In tale contesto gli artisti di ogni disciplina si fanno portavoce di un sentimento crescente di potenza ed entusiasmo quasi infantile nei confronti della orgogliosa e vittoriosa supremazia dell’uomo, delle sue macchine, delle sue costruzioni.

I futuristi scelgono i loro soggetti tra gli elementi emergenti della città: strade, edifici ma anche manifestazioni e assembramenti, come si vede per esempio in dipinti come “I funerali dell’anarchico Galli” di Carrà o nella “Città che sale” di Boccioni. Già in queste opere si vede come il soggetto, in realtà, sia il dinamismo e l’attività umana. Tutto questo in una rappresentazione che si sfalda e si scompone. Altri temi centrali sono la velocità e i mezzi di trasporto. Penso a “Ciò che mi ha detto il tram” di Carrà o a “Dinamismo di un’automobile” di Russolo. Non è tanto l’estetica della macchina a colpire i futuristi quanto piuttosto il senso di movimento e la potenza che essa regala all’uomo. Nelle opere di Balla le automobili sono quasi impercettibili, si ha piuttosto la sensazione del loro rapido passaggio. Egli indaga il movimento anche in rapporto al corpo, come avviene in “Dinamismo di un cane al guinzaglio”.

“I funerali dell’anarchico Galli” di Carrà

“Città che sale” di Boccioni

“Ciò che mi ha detto il tram” di Carrà

“Dinamismo di un’automobile” di Russolo

“Dinamismo di un cane al guinzaglio” di Balla

Le linee forza• La realtà è interpretata come

la materializzazione di energie e di forze che intergiascono, si completano e sono simultanee. Nella pittura e nella scultura con le linee-forza, gli artisti hanno cercato di individuare le forze che modellano i corpi e che hanno delle direzioni quanto questi si muovono . Gli oggetti rappresentati sono scomposti secondo linee che rappresentano la tensione interna della materia.

GIACOMO BALLA, LINEE-FORZA DEL PUGNO DI BOCCIONI, 1912

La scomposizione del movimento

• Giacomo Balla nel 1912 dipinge “dinamismo di un cane al guinzaglio”, in cui si riproduce, scomposto in una sequenza di posizioni, il trotterellare di un bassotto e il passo di una donna. E’ un dipinto molto importante e innovativo che ha un riferimento nelle fotografie dinamiche di Antonio Giulio Bargaglia.

La visione simultanea

• La visione simultanea da più punti di vista e la compenetrazione dei corpi sono caratteri comuni al Cubismo analitico e al Futurismo. Mentre però il Cubismo dà una rappresentazione statica degli oggetti, il Futurismo accentua l’aspetto dinamico della realtà.

“Visioni simultanee”, di Umberto Boccioni, 1911

• In questo dipinto, la città vista dall’alto è investita da linee oblique e vortici elicoidali che le imprimono un movimento rotatorio

“La danseuse”di Gino Severini,1911

• La danza fu uno dei soggetti preferiti da questo artista, che scompose l’immagine per renderla più dinamica. Anche la tecnica puntinista della scomposizione del colore sottrae compattezza all’immagine, frammentandone la superficie.

“Forme uniche nella continuità dello spazio”, Boccioni, 1913

• Il concetto di dinamismo lo troviamo anche nella scultura, il soggetto è scomposto i piani dall’andamento curvo, che si compenetrano inglobando le trasformazioni che il soggetto subisce nei suoi spostamenti. Boccioni diceva: “tu vedi là una manata di polpacci in tensione presi e buttati in avanti……. uno svolgersi vorticoso di muscoli, come una solidificazione della scia atmosferica che lascia una forma materiale in fuga……”

“Un uomo che salta” di Eadweard Muybridge

• La realizzazione di un’immagine del movimento umano fu un sogno lungamente accarezzato dagli artisti di ogni tempo, ma solo con gli strumenti ottici più perfezionati, e in particolare con la fotografia, è stato possibile e cogliere e riprodurre i movimenti del corpo. Pioniere della fotografia in questo campo fu l’inglese Eadweard Muybridge, vissuto nell’Ottocento: Egli realizzò sequenze di fotogrammi su lastra, nei quali impressionò le varie fasi del movimento, con una tecnica che si chiamò cronografia (fotografia a tempo).

“Rotazione di ballerina e pappagalli”di Fortunato Depero

“I miei balli plastici” di Fortunato Depero

La città nuova, progetto di Antonio Sant Elia