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Urti NormaliMeccanica dei Fluidi: Modulo di Fluidodinamica
AA 2013-2014
A cura di: Alessandro Di Marco, PhD
Effetto del Ma sul flusso compressibile nei condotti
Flusso Stazionario compressibile quasi unidimensionale (QU)
Condotto a sezione debolmente variabile
Valutiamo condizioni di flusso in funzione dell’area A. Dalla CdM:
constAu
Differenzio: d
dxu A 0
u
dA
dxA
du
dxu A
d
dx 0
Divido per uA:1 1 1
0A
dA
dx u
du
dx
d
dx
Ricordo che CQM: u u P
u
d u
d x
d P
d x
u
d u
d xc
d
d x 0
2
StFr,Re ,
x x x
d
dx2 3 1 1
0 0
,u2=u3=0
Effetto del Ma sul flusso compressibile nei condotti
Quindi:
Da cui:
011111111
2
0
2
2
0
c
u
dx
du
udx
dA
Adx
du
c
u
dx
du
udx
dA
Adx
d
dx
du
udx
dA
A
111 2 Ma
dx
du
udx
dA
A
Ugello Convergente-Divergente (De Laval)
• Consente di accelerare i gas oltre Mach 1;
• È una delle configurazioni più usate in alcune applicazioni aerospaziali (propulsione);
• Inventata da Gustaf de Laval nel 1888 per essere utilizzata nelle turbine a vapore;
• Utilizzata nei razzi da Robert Goddard;
• La temperatura e la pressione statica diminuiscono all’aumentare del Mach dei gas di scarico;
• Maggiore è il Mach in uscita maggiore sarà la spinta.
Ugello Convergente-Divergente (De Laval)
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
a) Pressione esterna (pe) poco inferiore a p0
Il flusso accelera nel convergente
Non raggiunge M=1 nella sezione di gola
Essendo quindi Subsonico si ricomprime nel divergente.
b) Diminuisco Pressione esterna (pe)
Il flusso accelera ma non abbiamo ancora condizioni soniche in gola.
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
c) Diminuisco pressione esterna (pe)
Si raggiunge una condizione per la quale si ha M=1 in gola.
Il flusso è ancora subsonico nel divergente.
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
j) Condizioni di progetto (pe= pj)
Il flusso si espande isentropicamente fino alla pressione pj.
Il flusso è supersonico nel divergente.
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
d-f) Condizione (pf≤pe< pc)
Abbassando la pe da pc la pressione in gola non varia più.
La portata non aumenta ulteriormente (choking).
In queste condizioni non esiste alcuna soluzione isentropica. Si verificherebbe una discontinuità!
Si ha la comparsa di un Onda D’Urto: dopo l’espansione supersonica si ha una brusca ricompressione. Poi subsonico.
Al diminuire della pe l’onda si sposta verso l’uscita. In f l’urto si verifica nella sezione di uscita.
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
g-h) Condizione (pj<pe< pf)
Il flusso è supersonico in tutto il divergente ma la pressione di uscita è inferiore a quella esterna.
La compressione si verifica all’esterno con un sistema di Urti Obliqui. Ugello sovraespanso.
Effetto del rapporto tra le pressioni sul flusso in un ugello di De Laval
k) Condizione (pe< pj)
L’espansione prosegue all’esterno del divergente. Ugello Sottoespanso.
Modello matematico per onda d’urto
Modello Matematico
Processi dissipativi quindi non si può far uso delle isentropiche. Notevoli variazioni di entropia.
Urto di spessore infinitesimo dell’ordine del cammino medio.
Ipotesi di Unidimensionalità.
2211 uu 1 1
2
1 2 2
2
2u P u P
Equazioni di partenza
Equazione di CdM Equazione di CQM
Modello Unidimensionale (U)
Si trascurano le variazioni di area, quindi:
D
D tu
0
D u
D tP
u 0
d u
d x
0 u t cos
d u
d x
d P
d x
2
0 d
d xu P
2 0 costu P2
Si trascurano:
x x x
d
dx2 3 1 1
0 0
,u2=u3=0
2211 uu 1 1
2
1 2 2
2
2u P u P
Da cui:
Onda d’urto normale
Dalla QM sostituendo l’equazione di stato:
Riarrangio con g:
Ottengo il rapporto delle pressioni monte e valle dell’urto:
PP
RTu P
P
RTu1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
Pu
RTP
u
RT1
1
2
1
2
2
2
2
1 1
g
g
g
g
P
P
M
M
1
2
2
2
1
2
1
1
g
g
Onda d’urto normale
Dalla CdM e dall’equ di stato:
Cioè:
Combinando le precedenti equazioni si ottengono:
P
P
RT
RT
u T
u T
RT
RT
T
T
M
M
1
2
1 1
2 2
2 1
1 2
2
12
1
12
1
2
2
1
g
g
P
P
T
T
M
M
1
2
1
2
12
2
1
1
1
2
2
1
2
12
1 2
2
1
g
g
M
MH M M
M
M,
T
TH M M
1
2
1 2 ,
M
M
M2
2
1
2
1
2
2
1
2
11
g
g
g
2
1
2
1
2
1
1
2
M1γ2
1γ
1M1γ
2γM
2
1γ1
.T
T
P
P
M2
1
1
22 1
1
g g
g
g
g
2
1
1
2
1
2
1
2 1
M
M
Onda d’urto normale
Dalle relazioni precedenti eliminando M1 si ottengono le relazioni di Rankine-Hugoniot:
T
T
P
P
P
P
P
P
fP
P
2
1
2
1
2
1
2
1
1
2
1
11
1
1
1
g
g
g
g
g
g
g
g
2
1
2
1
2
1
2
2
1
1
11
1
1
P
P
P
P
fP
P
P
Pf
2
1
2
1
2
1
3
2
1
1
11
1
1
g
g
g
g
Variazione dell’entropia nell’urto
Nell’urto c’è una degradazione di energia meccanica in energia termica che darà luogo ad un aumento di entropia.
La temperatura totale si conserva: T T Tt t t1 2 Che implica: C C Ct t t1 2
Variazione dell’entropia nell’urto
Ricordando che:
Si può ottenere un’equazione:
1g
Rcv
v
dvR
T
dTc
d
p
dpcdS vv
g
Integro tra due stati 1 e 2:
1
2
1
1
2
1
2
1
212 lnlnln1ln
g
g
T
Tc
v
vc
T
TcSS vvv
ggg
2
1
1
2
2
1
1
2
1
2
1
2
1
1
212 lnlnln
p
pc
T
Tc
T
TcSS vvv
S S
Cf M
MM
v
2 1
1
1
2 1
22
1
1
1
2
1
1
1
gg
g
g
g
g
g
gln ln
Variazione dell’entropia nell’urto
L’andamento dell’equazione:
S S
Cf M
MM
v
2 1
1
1
2 1
22
1
1
1
2
1
1
1
gg
g
g
g
g
g
gln ln
M1<1 non è fisicamente realizzabile
Intorno a M1=1 urti deboli
Aumentando M1 cresce l’intensità dell’urto