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Rivista Arti Marziali Cintura Nera 296 Settembre 2 parte

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La rivista internazionale di Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online 296 Settembre - 2 parte Anno XXIV

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • KYUSHO 23REF.: • KYUSHO 23

Il lavoro contenuto in questi DVD mostra la differenzatra il Kyusho e il Dim Mak, per quanto non sono basati

sugli stessi obiettivi. Si tratta di unacontinuazione dei lavori precedenti sul

tema "I 6 Mani Ji" e "La Camicia diFerro" con Budo International. I 6

Mani Ji prevalgono in un'artechiamata Pangai-Noon o Uechi

Ryu, uno dei pochissimi modelliche contengono e siconcentrano su questeposizioni specifiche di manoper raggiungere i tessuti piùprofondi del corpo. QuestiDVD mostrano l'uso dellemani, non come mazze,ma piuttosto come pugnalicon la potenza ditransizione della torsioneutilizzata nelle 6 mani Ji,

per essere correttamenteapplicate al Kyusho... e

questa è una sfaccettaturaassente nelle competenze della

maggioranza dei praticanti diKyusho. Otto KO (compresi i KO

per compressione e sanguigni).Questo insieme di due DVD si concentra

su una forma apparentemente semplicecome Kata Sanchin, attraverso otto fasi di abilità

di combattimento. Un sistema marziale completo in unKata, anche compresi i metodi di "Camicia di Ferro".

Vol.1: Introduzione, Obiettivi nelle braccia, la testa e ilcorpo.

Vol.2: Obiettivi nelle gambe, Grappling, Tuite e difesacontro coltelli.

Budo international.comORDINALA A:

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ento frequentemente i maestri di oggigiornolamentarsi dei propri alunni. Questi lamentisogliono essere riferiti a mancanza di lealtà,costanza, serietà e assenza di carattere. I piùsi rassegnano a convertirsi in professori

invece che maestri, e ad avere alunni, o clienti, invece chediscepoli. Ma la verità è che la gente accorre incantata,cercando qualcosa di più nelle arti marziali e finiscefirmando un contratto di servizi. La figura del Maestrosvanisce, perché non ci sono discepoli ma solo personeche contrattano i suoi servizi per imparare alcunetecniche. La sua frustrazione è analoga alla sua mancanzadi compromesso, alla sua superficialità, o alla sfortuna diavere trovato un cattivo maestro.

C'è uno scontro enorme, un abisso insuperabile, tral'idea originaria di un Maestro d'antica usanza e quella diun professore tipo "Martedì e Giovedì dalle 20 alle 22". Male necessità individuali cambiano in un nuovo contesto,dove gli individui e le società si trasformano... e tuttavia, leArti disciplinari continuano. Questo si deve principalmenteall'universalità del tema che ha saputo accompagnarel'uomo durante tutta la sua storia, perché fa parte dellasua natura essenziale.

La guerra è il territorio e la forza di trasformazionedell'uomo, perché lo obbliga spietatamente a prendereposizione di fronte ad essa. Ciononostante, è logicopensare che molte contraddizioni saltino qui e là, perchéper tanto che alcuni vogliano modernizzare la situazione,parliamo di archetipi eterni che non sentono ragioni. Laguerra e il suo territorio di azione, sarà sempre una forzamotrice e tutto quello che la riguarda (Arti di Marte... il diodella guerra... Budo... da "bu" arti guerriere, ecc...), saràimmerso nella bolla della sua stessa natura, con le sueregole, le sue tendenze, i suoi affetti, le sue abitudini...

È indubbio che il mondo sia sottoposto ad un processodi trasformazione accelerata e vertiginosa, dove moltedelle migliori cose degli antichi rimangono lungo la strada.Ed è che, i tempi sono cambiati e molte cose che soloalcuni anni fa erano date per certe, oggi sono solo polvereal vento. In questo cambiamento, oltrepassato il confine,l'umanità sta vivendo trasformazioni di tale profondità chela maggioranza di noi contempla attonita la deriva dellecose; mentre un cupo futuro spunta all'orizzonte, alcuni siaggrappano a valori esterni transitori che sono veramentescaduti già da tempo.

Gli anacronismi vanno molto più in là delle forme eaffondano nei contenuti. Non è logico aspettarsi dallenuove generazioni gli stessi atteggiamenti di quelle deipredecessori. Eppure, contrariamente a quello chepossiamo credere, non c’è nulla di nuovo. Socrate già silamentava: “Oggigiorno, i giovani sono dei tiranni.Contraddicono i loro genitori, divorano il loro cibo emancano di rispetto ai loro maestri". Le cose si ripetonoperché noi ci ripetiamo; è giusto riconoscere ilcontraccambio del destino nella frase di Le Luthier:"Qualunque tempo passato... fu anteriore”.

Il mondo non è quieto, viaggia nello lo spazio a milionidi chilometri collocandosi in parametri energeticicompletamente distinti, ricevendo influenze e incrociandosettori con cariche completamente diverse. Bande dienergia che propiziano, come al viaggiatore, i paesaggi,altri pensieri, altri atteggiamenti, altri modi di fare. Ognigenerazione arriva con nuove proposte, nuove visioni; semolto si perde durante il cammino, molto si guadagna colcambiamento; l'evoluzione continua.

In questo viaggio intorno al centro, alcuni cicli tuttaviatoccano nuovamente fasi della trasformazione, checreeranno paralleli con altri cicli precedenti e allora risorgeun nuovo risveglio di cose antiche. La spirale che cimuove, fa si che sul pianeta tutti passiamo per una fasesimile in quanto a posizione relativa ai grandi riferimenti,come i cicli intorno all'asse centrale della galassia, però lanostra posizione relativa, è già diversa rispetto a quellache successe anteriormente. Eraclito aveva ragione inquesto caso, non ci bagniamo due volte... nella stessafase Universale nella quale eravamo stati.

Questa verità si realizza anche nel marziale e l’anticodeve convivere con il completamente nuovo. Ma... c'èqualcosa di veramente nuovo sotto il sole? Specialmentese parliamo di cose di radice antica come la guerra? NelleArti Marziali e nient’altro, la condizione di "Classici" siacquisisce facilmente. Solo il resistere alla scommessa deltempo concede detto titolo, perché il rimanere richiedesolidità e profondità o, che è la stessa cosa, efficienza eUniversalità.

Sono tempi di tempeste, di violenti terremoti e ventiburrascosi, dove l’unica cosa che ci potrà tratteneresaranno ferme e forti radici, quelle che, profondamenteinfossate nel terreno, possiedono il vigore capace digenerare una forza di carattere e una determinazione

"Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamoUniverso, una parte limitata nel tempo e nello spazio. È

convinto che egli stesso, i suoi pensieri e i suoisentimenti, siano qualcosa d’indipendente dagli altri, una

specie di illusione ottica della sua coscienza. Questa illusione è una prigione per noi, limita i nostri

desideri personali e il sentire affetto per i pochi cheabbiamo più vicini. Il nostro compito deve essere quello

di liberarci da questa prigione, ampliando il nostro circolo di compassione per abbracciare tutti gli

esseri viventi e tutta la natura”.Albert Einstein

"La vita di un uomo senza religione non ha senso; nonsolo lo trasforma in un infelice, bensì in un essereincapace di vivere. Ammettere che esiste Qualcosa, nelquale non possiamo penetrare, il pensare che le ragionipiù profonde, che la bellezza più radiante che la nostramente può raggiungere, sono solo le sue forme piùelementari di espressione, questo riconoscimento,questa emozione, costituisce la vera attitudine religiosa.In questo senso io sono profondamente religioso”.Albert Einstein

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Traduzione: Chiara Bertelli

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straordinarie, forgiate in secoli di autenticità e compromesso. In questocontesto, le culture spirituali antiche stanno ora risorgendo al richiamo diquesta necessità, aprendo gli occhi ad un esercito affamato di conoscenzepalpabili sul mondo invisibile.

I pensatori attuali più intelligenti e avanzati, esplorano questo re-incontronon in vano, perché, come punte di freccia della consapevolezza della tribùumana, vanno avanti esplorando strade e soluzioni a domande antiche,costruendo nuove mappe. La scienza ha aperto molte porte, espulso falsari ericettatori, fanatici e dogmatici, ma le vecchie domande sullo spirituale sonoancora qui.

Dallo sciamanesimo degli indios americani, alla spiritualità indù, al Buddismotibetano, lo Zen, le tradizioni tolteche di Castaneda, o la forte spiritualità degliShizen, per citarne solo alcuni, vecchie conoscenze stanno spuntando da sotto lepietre della storia, perché mai furono più necessari come ora e paradossalmente,nemmeno furono mai capiti.

Einstein predisse: "La religione del futuro sarà cosmica. Una religione basatasull'esperienza e che rifugge i dogmatismi." Questa nuova reincarnazione dellaconoscenza antica, come ogni parto, non sarà facile; la distanza che separaentrambi i momenti è così grande che dovrà possedere, per essere un ponte,la fermezza dell'acciaio combinata con la flessibilità del filo di una ragnatela.Ma allo stesso tempo, una grande forza, perché sono inevitabili.

Tutto gira, niente rimane uguale, ma tutto ritorna. L'eternorinnovo delle cose, non deve essere fatto dall'arroganza,né dall'ignoranza, da qui la tremenda responsabilitàdi chi guida questa nuova fase di trasformazione.Ogni passo si basa sul precedente, allo stessotempo lo supera; non possiamo smettere diriconoscere gratitudine infinita a coloroanteriori a noi, per le strade percorse, per lemappe che ci lasciarono, ma lacamminata e le nuove mappe sarannonostra responsabilità. Che Dio ciaccudisca!

Un giorno fummo i giovani deiquali si lamentavano erimproveravano i nostri vecchi,abbiamo la grandezza e soprattuttoil distacco, di guardare come siconfondono con i loro piedi igiovani che precediamo. Il nostrolavoro è mostrare la strada, la lororesponsabilità è percorrerla e ...“che ogni palo sostenga la suavela”. (proverbio spagnolo diderivazione marinara con ilsignificato di: ognuno siaresponsabile dei suoi atti o sirassegni al suo destino - n.d.t.).

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Alfredo Tucci è Managing DirectorBUDO INTERNATIONAL PUBLISHING CO.e-mail: [email protected]

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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Hapkido

Lo abbiamo incontrato qualche anno fa con lastraordinaria opportunità di girare un DVD con il suo

Maestro, il compianto Grandmaster Kwang Sik Myung,10 ° Dan. Con l’andare degli anni, il Maestro Reyes è

maturato e ha approfondito nella sua arte, e oggi occupauna posizione di rilievo nella World Hapkido Federation,

come responsabile dell'Europa occidentale. Egli è anche ilpresidente della Federación Española de Hapkido,

affiliata alla Federazione Mondiale, nel suo paese, laSpagna, dove svolge un’intensa attività pedagogica. Oggi

lo portiamo alla prima pagina della nostra rivista perpresentare il suo primo DVD, dove insegna l'Arte

Marziale che è la sua passione e al quale ha dedicatotutta la sua vita. Il DVD è un trattato completo sulle

tecniche che rendono importante questo stilecoreano, con le molte sfumature che la stirpe del

Gran Maestro Kwang Sik Myung ha lasciatostampate su di esse.

Alfredo Tucci

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Hapkido

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Intervista con il Maestro REYES, JoséManuel Reyes Pérez:

Budo International: Potrebbe spiegarci che cosa èl'Hapkido?

José Manuel Reyes Pérez: Hapkido è una vera ArteMarziale di origine coreana, è l'Arte della autodifesadinamica per antonomasia, con i suoi principi, regole efondamenti. È Arte ed è Scienza. Quindi non è uno sportagonistico, anche se alcune organizzazioni vogliano renderlocosì. Se analizziamo il significato etimologico delle paroleArte e Marziale, diremmo che l'arte è l'espressione, il lavoro

o l'attività con cui l'essere umano simbolicamente mostra dibelle forme un aspetto della realtà o un sentimento,avvalendosi della materia, l'immagine o il suono. Marziale,dal canto suo, riferito all'esercito e inerente alla guerra e ladisciplina, deriva dalla parola latina "Martial is" (oappartenente a Marte). Dopo Giove (il padre), Marte era ilprincipale dio romano; egli apparve a Roma come il Diodella Guerra. Pertanto, se l'Hapkido è un'Arte Marziale,stiamo affermando che si tratta di un modo di esprimere e disentire per quanto riguarda il Militare, cioè uno stile di vitaalla fine. In realtà la nostra scuola, Yon Moo Kwan, significaproprio questo: Scuola della Maestria e il Militare. Ilsignificato di Hapkido: Hap, unione; Ki, energia interna e Do,la via o il cammino. Possiamo semplificarlo come un modoper armonizzare l'energia.

B.I.: Perché si consiglia di praticare Hapkido?J.M.R.P.: Primo perché è un sistema di difesa dinamico e

completo, che comprende una varietà di tecniche con esenza armi. Esso combina difese e attacchi, tra calci, pugni,ginocchiate e gomitate, con proiezioni, strangolamenti e, inparticolare, le tecniche di dislocazione, così come unavarietà di maneggio d'armi, come la spada e il bastone, percitare le più significative. Vale la pena sottolineare che inHapkido, la velocità e la fluidità sono combinate insieme conla preparazione fisica, la tecnica, la respirazione, lameditazione e la coltivazione della energia interna. Attraversola pratica costante, insieme tutto questo contribuisce a

migliorare notevolmente la nostra salute, sia fisicamenteche mentalmente, dando i praticanti vitalità, energia,

fiducia in se stessi, carattere e personalità.Per tutte queste ragioni, vi consiglio di

praticare Hapkido Marziale e vorrei coglierel'occasione per incoraggiare tutti quelli chesiano interessati a venire a uno dei nostriDoyang (Palestre) affiliati alla FEH-WHF edeseguire una lezione di prova.

B.I.: Da quanti anni pratica le ArtiMarziali?

J.M.R.P.: Ho iniziato a praticare Tae Kwon-Do quando avevo dodici anni, dalla mano delGran Maestro Lee Sun Ho. Ho anche iniziatopresto con Hapkido. A quel tempo, negli anni'70, l'Hapkido non era conosciuto in Spagna.Era tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli

anni ottanta che solo pochi, e intendo solo pochi,abbiamo conosciuto l'Hapkido, alcuni di noi anchel'abbiamo praticato. In quel tempo, la pratica delTae Kwon-do non era facile affatto, ma praticareHapkido era ancora più difficile. È stato già nel1992 che l'Hapkido è stato reso noto in Spagna,grazie al presidente e fondatore della World HapkidoFederation, il Gran Maestro Kwang Sik Myung, 10 °Dan, il mio Maestro, pace all'anima sua, con il quale

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ho imparato tutto quello che so. Egli ha dato il primo seminario di Hapkido in Spagna, nella città di Valencia. Da qui, moltimaestri hanno avuto il loro primo contatto con Hapkido, anche se solo alcune sono state avviate. Per quanto riguarda me,ora a 52 anni di età, ho ancora lo stesso entusiasmo, e continuo a praticare, studiare,diffondere e promuovere questabellissima Arte Marziale che è l'HAPKIDO. E proprio quest'anno celebro il mio quarantesimo anniversario nell'arte, 40 annidedicato alla pratica continuata con grande sforzo e sacrificio.

B.I.: Una vita praticamente dedicata alle Arti Marziali e l'Hapkido...J.M.R.P.: Sì... Guardando indietro, mi sembra incredibile quanto

rapidamente siano trascorsi questi 40 anni. Chi avrebbe detto, dopoaver ottenuto il mio 1 ° Dan in TKD e il mio 1 °Dan in Hapkido, che il tempo sarebbe andatocosì in fretta! Facendo un bilancio, possodistinguere due aspetti degni di nota. Daun lato, a livello personale, mi sentomolto orgoglioso che i l GranMaestro Myung Kwang Sikavesse fiducia in me inmodo che io potessicontinuare la suaeredità, che ci halasciato in una

Hapkido

“Se l'Hapkido èun'Arte

Marziale,stiamo

affermando chesi tratta di un

modo diesprimere e disentire perquanto

riguarda ilMilitare,

cioè uno stiledi vita

alla fine.”

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vasta documentazione bibliografica e visivamente nel suo DVD. D'altra parte, professionalmente, e pur avendo vissuto varieesperienze nel corso degli anni, io continuo con lo stesso entusiasmo e l'eccitazione a continuare ad apprendere, studiare etrasmettere quello che egli mi ha insegnato.

B.I.: Che ruolo svolge in qualità di membro del Direttivo della WHF?J.M.R.P.: Il Consiglio riunisce alcuni dei principali rappresentanti internazionali e nazionali della Federazione Mondiale di

Hapkido, insieme con il Direttore Generale, il Maestro Myung Jae Roe; il nostro ruolo è simile a quello di qualsiasi altroconsiglio, ma soprattutto è qui dove sono stabilite le linee guida da seguire in tutto il mondo in modo che la qualitàdell'insegnamento delle nostre scuole affiliate continui ad essere di alto livello e rimanga fedele al nostro programmaufficiale di gradi. Qui puntiamo molto.

B.I.: Come si sente a ricoprire la carica di Direttore Regionale perl'Europa Occidentale?

J.M.R.P.: Mi sento soddisfatto, sebbene, essendo unperfezionista, ho sempre voglia di andare oltre. È un buon

modo per portare avanti la trasmissione in Europadell'Hapkido della WHF, e dare continuità al lascito del

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Hapkido

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Gran Maestro Myung. Ho i miei progetti e le mie chiari obiettivi per quanto concerne lapromozione dell'Hapkido della WHF in Europa Occidentale; a tal fine, e tra le altreattività, conduciamo corsi e seminari di iniziazione, aggiornamento e riciclaggio; inquesto modo continuiamo con l'Hapkido della WHF a livello europeo, oltre ai varieventi in programma.

B.I.: Quali sono i progetti e gli obiettivi?J.M.R.P.: Abbiamo diversi progetti in mente. Siamo costantemente progettando

nuovi eventi, corsi e seminari di continuare a pubblicizzare il programma ufficiale dellaWHF. Per fortuna, ogni giorno abbiamo un maggior numero di membri affiliati e genteinteressata a questa bella Arte Marziale. Quando vedono il nostro programma ufficialedi gradi, molte di queste persone si rendono conto che è il sistema più completo esono consapevoli del fatto che noi continuiamo a trasmettere, nel modo piùtradizionale e affidabile, il programma ufficiale del fondatore (Kwang Sik Myung), aprescindere i paesi che già appartengono al WHF e che mostrano grande entusiasmonella diffusione dell'arte.

B.I.: Qual è la differenza tra l'Hapkido degli anni in cui Lei era uno studente equello che è ora praticato?

J.M.R.P.: L’Hapkido ha i suoi principi, regole e basi, che sono senza tempo eimmutabili. Tali sono il rispetto, la cortesia, l'umiltà, la giustizia, l'onestà, il coraggio, lalealtà, la compassione e l'onore. Da qui, i modi di difendersi si sono evoluti nel tempoa seconda delle circostanze sociali del momento, cioè, i modi di aggredire stanno

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cambiando tutto il tempo, quindi Hapkido è in continuaevoluzione, pur mantenendo i suoi principi e basi.Personalmente, e dovuto ai miei lavori in sicurezza privata emilitare, mi è sempre piaciuto studiare come adattare letecniche "tradizionali", così per dire, alle nuove forme diaggressione. Pertanto, non vi è alcuna differenza neiprecedenti "fondamentali", ma nelle forme di aggressione.

B.I.: Come un Maestro, è stato mai costretto aintervenire nel constatare che alcune di queste norme oprincipi sono stati violati?

J.M.R.P .: Sì, con mio grande rammarico; ma ovviamente,quando si vede che uno studente o un discepolo non seguequeste regole, nonostante i ripetuti avvertimenti, arriva unmomento in cui è necessario prendere una decisione, che,in alcuni casi, può essere il passo più drastico: l'espulsione

dal la scuola.

B.I.: Viviamo nell'era dell'informazione. In che modopossono le nuove forme di comunicazione influenzare latrasmissione delle Arti Marziali, e più specificamentedell'Hapkido?

J.M.R.P.: Su Internet ci sono svariate informazioni utili edinteressanti su Hapkido e altre Arti Marziali. Tuttavia, nondobbiamo dimenticare che, se da una parte questi nuovistrumenti possono aiutare a ampliare la conoscenza, ilmodo essenziale di imparare è la pratica. Il mio consiglio aquesta pratica si basa su una corretta scelta del Maestroche vi insegnerà, osservando l'origine della sua stirpe, ilmodo in cui ha ottenuto la cintura nera e, sopratutto,l'organizzazione mondiale o internazionale a la qualeappartiene la sua federazione o associazione. In questomodo, la trasmissione sarà autentica. Questo è moltoimportante, perché ci sono paesi con associazioni /federazioni che non appartengono

Hapkido

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ad alcuna organizzazione internazionale diHapkido, e qui sollevano due questioniimportanti. Prima: chi ha concesso loro igradi Dan, se, in realtà non c'è nessunosopra di loro?... E, in secondo luogo: nonsarebbe possibile che stessero concedendoloro stessi i propri gradi?

B.I.: Quali sono le attitudini richieste peraccedere ad una posizione di gestione comequella che si sta eseguendo?

J.M.R.P.: Non penso che ci sia alcunaparticolare attitudine; tutto ciò di cui haibisogno è Sentire e Vivere l'Hapkido comequalcosa di proprio e, naturalmente, essere fedeleai tuoi principi e a quelli insegnati dal nostroMaestro, e poi diffonderli nello stesso modo.Logicamente, c'è anche bisogno di avere spiritodi sacrificio, perché arrivare a questo puntorichiede lunghe ore di dedizione e fatica, chea volte potrebbe trasformarsi in un ostacoloper la conciliazione tra vita personale e di

“...È un sistema di difesadinamico e completo, checomprende una varietà ditecniche con e senza armi.

Esso combina difese eattacchi, tra calci, pugni,ginocchiate e gomitate,

con proiezioni, strangolamenti e, in particolare, le tecniche didislocazione, così come unavarietà di maneggio d'armi,come la spada e il bastone.”

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lavoro. Per fortuna non è il mio caso, per quanto mia moglie ed imiei figli praticano Hapkido You Moo Kwan con me, siamo tuttimolto attaccati all'Hapkido e così, il sacrificio è minore.

B.I.: Come funzionano la Federazione Mondiale Hapkido(WHF) e l'Hapkido Federazione Spagnola di

Hapkido (FEH)?J.M.R.P.: All'unisono! Cioè, in UNIONE, inHAP, come non poteva essere altrimenti. IlMaestro Myung Jae Roe, Direttore Generaledella WHF, è responsabile di guidare il restodei direttori internazionali e presidenti

nazionali dei vari paesi membri della WHF; si èsostenuto a sua volta dai membri del Consiglio di

Amministrazione, me compreso, incaricatodell'Europa Occidentale, e in Spagna con la

Federazione Spagnola di Hapkido. Uno dei nostriobiettivi principali è quello di continuare a formare,all'interno del nostro programma ufficiale, tutti ipaesi che siano interessati. In Spagna, inparticolare, continuiamo a crescere in numero discuole (doyang) e le licenze federali, cioè delnumero di praticanti di Arti Marziali. Voglio quisottolineare l'entusiasmo, la volontà el' impegno mostrato dalle nostre scuole,insegnanti e membri affiliati nel CampionatoSpagnolo di Mostra 2015, un evento che èsempre più in crescita nel numero deipartecipanti e sempre con lo spirito marziale

Hapkido

“L’Hapkido ha i suoi principi,

regole e basi, che sonosenza tempo eimmutabili.

Tali sono il rispetto, la cortesia, l'umiltà, la giustizia, l'onestà, il coraggio, la lealtà,la compassione e

l'onore.”

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“Su Internet ci sonosvariate informazioni utilied interessanti su Hapkido

e altre Arti Marziali.Tuttavia, non dobbiamo

dimenticare che, se da unaparte questi nuovi

strumenti possono aiutarea ampliare la conoscenza,

il modo essenziale diimparare è la pratica.”

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che ci distingue; congratulazioni a tutti quelli che hanno partecipato e aicampioni delle diverse categorie; molto incoraggiamento a tutti e ci vediamol'anno prossimo nel Campionato di Spagna.

B.I.: Cambiando argomento, c'è qualche aneddoto speciale ocuriosità che si ricordi di tutti questi anni?

J.M.R.P.: Ci sono molti, ma vi racconterò una delle esperienze che più mi hacolpito. Ricordo vividamente la prima volta che sono entrato nel Doyang delGM Myung, nel 1987. Dopo il lungo viaggio in aereo e ancora con la fatica delvolo, non vedevo l'ora di praticare con lui. Il mio Maestro Lee, che mi ha dato lamia prima lettera di raccomandazione, mi aveva parlato di egli come il più altoesponente dell'Hapkido in tutto il mondo, e per me era stata la più grandesensazione che avevo vissuto finora. La situazione cambiò però quando, dopole solite presentazioni, GM Myung mi ha detto di mettermi il Dobok, la divisa diHapkido, ed entrare in classe. In quel momento ho sentito che il mio cuore

Hapkido

“La nostra scuola, Yon Moo Kwan,significa proprio questo:

Scuola della Maestria e il Militare.”

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stava per esplodere, impazzito dalla voglia dieseguire le tecniche di dislocazione, proiezioni eleve in genere, e sopratutto, di praticare con il GMMyung, il massimo esponente dell'Hapkido nelmondo, niente di più e niente di meno.... Allora,dopo un riscaldamento estenuante in cui "ho quasivomitato la mia prima polenta" (anche se eroavvezzo al duro allenamento), GM Myung mi hadetto di stare di fronte allo specchio e iniziare apraticare gli esercizi di Donjon (respirazione). Per unattimo ho sentito il mondo crollare su di me, maconoscevo il modo coreano di insegnamento e hopensato: Beh ... sarà per un paio di giorni. Mi stamettendo alla prova!!! Ed è stato proprio così, manon per un paio di giorni come avevo pensato, maper tutta la settimana, ed io dovrei tornare in Spagnain solo tre giorni. Ho pensato: Oh, no, non èpossibile, dopo tutto lo sforzo, il viaggio, ecc, solomi insegnerà Danjon!!! Ero demoralizzato, perché miaspettavo che 10 giorni in Corea sarebbero statimolto fruttuosi ... Comunque, ho raccolto tutto il miocoraggio e il giorno dopo ero di nuovo lì, pronto adimparare, quel giorno è stato lo stesso, ma questavolta, dopo farmi praticare Danjon per due ore, il GMMyung mi ha chiamato per il mio secondo nome perla prima volta: "Manuel, vieni qui», e mi ha messo difronte a uno dei suoi studenti, abbiamo adempiuto ilrigoroso protocollo, saluto al Maestro, saluto alcompagno di allenamento, ecc, e ha finalmenteiniziato a insegnare a me la prima tecnica del nostroprogramma ufficiale; quello è stato il massimo perme, perché in quel momento mi sono stato accortoche avevo vinto la sua fiducia. Nel corso degli anni,quella fiducia ha continuato a crescere fino a creareuna buona amicizia e un rapporto famigliare, dalmomento che entrambi abbiamo incontrato lenostre rispettive famiglie.

B.I.: Infine, quale messaggio vorrebbe inviarea tutti quelli che ci stanno leggendo?

J.M.R.P.: Beh, in primo luogo, vorreiincoraggiare tutti a praticare Hapkido FEH-WHF; aquelli che amano le Arti marziali, far loro provarel'Hapkido; a quelli che già praticano un altro stiledi Hapkido, li invito a provare il nostro sistema, lanostra scuola Yoo Moo Kwan della Maestria, delMilitare. E in secondo luogo, consiglio a tutti diessere pazienti, poiché l'Hapkido è un'artecompleta di tecniche di calcio, ginocchia, pugni,gomiti, punti di pressione, proiezioni,strangolamenti, lotta a terra, lussazioni, armi, ecc.Cioè, si tratta di un'arte che può essere letale, e diconseguenza l'apprendistato deve essere sempreaccurato e meticoloso; qui il Maestro ha un ruolomolto importante perché deve conoscere bene isuoi allievi e discepoli. In questo modo, sapremo achi stiamo insegnando, come e quando.

B.I.: Grazie mille per l'intervista, MaestroReyes.

J.M.R.P.: Grazie a voi!

Hapkido

GRADI del Maestro REYES,José Manuel Reyes Pérez:

- 7 ° DAN di Hapkido dalla WorldHapkido Federation (WHF)

- Membro del Consiglio diAmministrazione della WHF

- Direttore Internazionale della WHF perl'Europa Occidentale

- Presidente della Federazione Spagnoladi Hapkido (FEH)

Contatto email:[email protected]

“Il significato di Hapkido:Hap, unione; Ki, energia

interna e Do, la via o il cammino.

Possiamo semplificarlocome un modo per

armonizzare l'energia.”

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Hapkido

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Tameshiwari - L'arte di rottura

Oggi l'arte di rompere oggetti fatti di varimateriali è ancora in pratica in diversi tipi diArti Marziali, come il Karate, Taekwondo,Kung Fu ecc, ma esattamente, che cosa èimportante e che è possibi le? Abbiamoosservato due Sensei austriaci, Daniel CarichSensei e Christian Grübl, da un Dojo vicino aVienna, che hanno praticato da decenni diversitipi di Arti Marziali giapponesi e abbiamoparlato con loro circa il loro modo di rompe,rechiamato "Tameshiwari".

Karate

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l cosiddetto "Tameshiwari" è l'artedi rompere oggetti come pietre,blocchi di ghiaccio, di legno, mazzeda baseball, ed altri, utilizzandosolo parti del corpo, come gomiti,piedi, mani o talvolta anche la testa.

Un tameshiwari permette l'artista marzialeconcentrare tutto il suo sforzo totale el'energia su un oggetto inanimato e irisultati di successo sono indicativi che haimparato la sua arte. I l tameshiwaririchiede equilibrio eccezionale, tecnica,concentrazione di spirito e calma. È unasfida per le capacità dell'esecutore emetterà alla prova i limiti della sua forza.Egli deve usare tutto i l potere chepossieda per riuscire in ciascuno di questitentativi.Oggi si possono vedere rotture in molti

film e show poiché questo tipo d'azionicattura l'attenzione del pubblico.Attualmente, molti metodi di Arti Marzialiutilizzano i tameshiwari allo scopo diacquisire certi livelli, ma la sua origine èmolto diversa; L'obiettivo primario eraquello di migliorare la forza, la velocità e laconcentrazione.Prima di iniziare a colpire i diversi

materiali c'è bisogno di avereun'esperienza di base in tecniche di calci,pugni e colpi con il taglio della mano. Latecnica deve essere eseguita in un mododinamico, rilassato e concentrando lapotenza nell'ultimo terzo del colpo. Si deveanche praticare per un lungo periodo ilcorretto orientamento di esecuzione delcolpo (Seiken) al fine di garantire ilmassimo impatto e limitare il rischio dilesioni. Una volta ottenute questecompetenze, è necessario concentrarsi sucome lavorare nel Makiwara.Tradizionalmente il Makiwara è un'asseflessibile ma forte di legno, alla cuiestremità superiore si trova una sorta dicuscino fatto con materiali tradizionali qualipaglia di riso, che è il punto da colpire. Ilpezzo è infisso nel suolo in modo cherimanga nello stesso luogo per la pratica divarie tecniche. Anche un sacco da boxe

“Il segreto èraggiungere la

massimaaccelerazione nella

tecnica cheeseguiamo al fine di

generare lapotenza necessaria

e viceversa.”

I

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molto duro ripieno di sabbia può essereutilizzato per il condizionamento delleossa e le articolazioni.Questo tipo d'allenamento è molto

duro e stressante, è il modo in cui èstato effettuato nel Giappone feudale.Oggi è difficile trovarlo nelle ArtiMarziali poiché la maggior parte di essesono diventate uno sport e la tradizioneè in declino. Dopo aver praticato per unlungo periodo si può cominciare arompere "materiali molli" come assi diabete o mattoni per miglioraregradualmente le capacità, maricordatevi che scegliere il materialegiusto è una parte importante.Dobbiamo anche comprendere le

leggi fondamental i del la f isica. I l

segreto è raggiungere la massimaaccelerazione nel la tecnica cheeseguiamo al f ine di generare lapotenza necessaria e viceversa.Inoltre, dobbiamo anche distingueretra tameshiwari att ivo e passivo.Attivo significa che l'artista marzialeromperà il materiale che colpisce, manel tameshiwari passivo l'oggetto saràrotto contro il corpo del praticante.Come accennato in precedenza, ci sidovrebbe concentrare sul lapreparazione, e lo stesso allenamentoe condizionamento deve essereuti l izzato per entrambi i t ipi . Siconsigl ia inoltre l 'ut i l izzo didistanziator i tra tavole mult ipl i ,mattoni, etc.

L'attenzione mentale è anche moltoimportante. Prima di ogni tentativo nondeve esserci alcun dubbio che avremosuccesso. Anche la minima variazionedi tecnica o di approccio può portareal fallimento e lesioni. Anche questa èla mentalità per ogni combattimento inmodo da non finire in sconfitta.Molti fattori, come il duro allenamento

e la pratica costante saranno decisiveper il successo o il fallimento neltameshiwari. Alcuni diranno che unmattone non ritorna il colpo, ma questi,non stanno perdendo una preziosalezione per avere successo nelle sfidedella vita quotidiana a causa della suamancanza di competenze neltameshiwari?

Karate

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Tecnica

“L'attenzione mentale èanche molto

importante. Prima diogni tentativo non deveesserci alcun dubbio

che avremo successo.”

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Quanti sensi ha un essere umano? Definizione del “Senso”:

Non esiste un accordo stabile tra i neurologirispetto a quanti sensi esattamente esistano, a causadelle diverse definizioni che si hanno di senso. Ingenerale, uno può dire che un “senso” è una facoltàche percepisce stimoli esterni. Ai bambini in etàscolare viene insegnato comunemente che ci sonocinque sensi (la vista, l'udito, il tatto, l'olfatto ed ilgusto). In linea generale sono questi. (Il buonsenso ed il senso dell'umorismo non sonomeno importanti!)

Come attaccare i sistemisensoriali per creare unmigliore “Addestramentobasato sulla Realtà”

Controllo del Sistema Sensoriale:

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Grandi Maestri

C’è molto di più da diresui “sensi” di quanto sipossa pensare! La Termocezione è il senso delcalore o la mancanza dello stesso(freddo), attraverso la pelle e ipassaggi interni della pelle. C'è uncerto disaccordo su quanti sensi inrealtà rappresenti. I termocettori nellapelle sono molto diversi daitermocettori omeostatici che

apportano informazioni sullatemperatura corporale interna. Nocicezione (il dolore fisiologico) èla percezione non cosciente di undanno vicino o del danno del tessuto.Possono essere considerati da uno atre sensi a seconda del metodo diclassificazione. I tre tipi di recettori deldolore sono: cutaneo (pelle), somatico(articolazioni ed ossa) e viscerale(organi del corpo). Per un tempoconsiderevole, si è creduto che ildolore consistesse nel sovraccaricodei recettori di pressione, ma laricerca nella prima metà del XXsecolo, indicò che il dolore era unfenomeno diverso che si intreccia contutti gli altri sensi, includendo il tatto.Attualmente i l dolore è definitoscientificamente come un'esperienzacompletamente soggettiva. Equil ibriocezione ( i l sensovestibolare) è la percezione

dell’equilibrio o dell’accelerazione edè relazionato con le cavità checontengono fluido nell'orecchiointerno. C'è un certo disaccordorispetto a se questo includa anche ilsenso della “direzione” odell'orientamento. Tuttavia, comesuccedeva prima con la percezionedella profondità, la “direzione” è ingenere definita come la conoscenzacognitiva post sensoriale. Propriocezione (il senso sinestetico)è la percezione della conoscenza delcorpo ed è un senso del quale le

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persone spesso non sono coscienti,ma dal quale dipendono in largamisura. Più facilmente dimostrabileche spiegabile, la propriocezione è laconoscenza “Incosciente” di dovesono ubicate in qualunque momentole diverse aree del corpo in undeterminato momento (questo puòessere dimostrato da chiunque,chiudendo gli occhi ed agitando lamano in diverse direzioni.Supponendo una corretta funzione

propriocettiva, in nessun momento lapersona perderà la percezione di dovesi trovi in realtà la mano, benché nonsia stabilito da nessun altro senso!)Può essere usato come tempo direazione.

I sensi e l'intelligenza La ricerca rispetto a come lacreatività si manifesti in differentiindividui, ha descritto molteplici tipi diintell igenza: visuale, musicale,logico/matematica, linguistica, dimovimento, naturalista, sinestetica,intrapersonale ed interpersonali. Lamaggior parte di questecorrispondono a sensi precisi - inrealtà, ognuno di essi viene chiamatosenso avanzato del linguaggio… sonocompresi anche il pensiero e l'ego.Anche altri sensi, come il gusto el'olfatto, potrebbero avere le proprie

intelligenze speciali. La relazione traintelligenza e percezione sensorialesembra pertanto essere molto vicina. Si propone l'esistenza di più di 30sensi, includendovi il senso del tempoe della paura.

La Stanza di Ames Una stanza di Ames (foto 1 – 2) èuna stanza distorta, che si usa percausare un'i l lusione ottica. Fu

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inventata nel 1946 dall'oftalmologo americano AdelbertAmes Jr. sulla base di un concetto di Hermann Helmholtz. Una stanza di Ames è composta in modo che davantisembri una stanza normale a forma di cubo, con unaparete posteriore e due pareti laterali perpendicolari tra diloro e, a sua volta, perpendicolare al suolo orizzontale e alsoffitto. Tuttavia, essa è un trucco di prospettiva e la formavera della stanza è trapezoidale: le pareti sono inclinate edil soffitto ed il piano sono inclinati, e l'angolo destro èmolto più vicino all'osservatore frontale che l'angolosinistro (o viceversa). Come conseguenza dell'illusione ottica, una persona inpiedi in un angolo, sembra un gigante agli occhidell'osservatore, mentre una persona che si trova nell'altroangolo sembra un nano. L'illusione è sufficientementeconvincente, tanto che una persona che cammina da unlato ad un altro, dall'angolo sinistro all'angolo destro,sembra crescere o rimpicciolirsi.

Attacco di panico Un attacco di panico è un momento incredibilmenteintenso e spesso temporaneamente debilitante di sensodi paura estrema o di angoscia psicologica, solitamentecaratterizzato da un inizio repentino. Il sentire la pauranel corpo può essere talmente intenso da entrareaddirittura nei limiti del dolore. Se non si è mai stativittima di un attacco di panico, è molto difficile dadescrivere in parole. Un attacco di panico è diverso dauna “Paura” normale, perché molto spesso l'attacco dipanico paralizza la persona, lasciandola in una situazionedi completa paranoia e preoccupazione. La primaesperienza di attacco di panico è generalmente una dellepeggiori nella vita di una persona. La gente che è per laprima volta vittima di un attacco di panico, generalmentepensa davvero di stare per morire. La claustrofobia è una confusione dell'ansia, cheinclude la paura degli spazi chiusi. I claustrofobicipotrebbero soffrire attacchi di panico, o la paura di esserevittima di un attacco di panico, in situazioni come unviaggio in ascensore, in treni, dentro una cassa o unaereo.... ed anche quelli che consideriamo come problemidel CQB – ovvero i problemi di lotta nella corta distanza. Spesso le persone che sono propense ad avereattacchi di panico, soffrono di claustrofobia. Se un

Grandi Maestri

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attacco di panico accade mentre ci si trova in uno spaziolimitato, allora si sperimentano le paure di claustrofobia, lepaure di non essere in grado di uscire dalla situazione.Quelli che soffrono di claustrofobia potrebbero trovaredifficile il respirare in sale chiusi, al cinema e in ascensore. Il nome di claustrofobia viene dal latino “claustrum” chesignifica “un perno, un posto chiuso” e dal Greco “probos”il cui significato è “Paura”. Dunque, come si usano queste conoscenze perinsegnare e per prepararsi al meglio per il combattimentoreale? Usando stanze con peculiare inclinazione o stanze Ames(stanze dell’illusione) per colpire i sensi quando s’insegna ilCQB, si creerà la tensione nello studente per accelerare glieffetti della paura. Le stanze del labirinto sono efficaci esono illusioni modificate. Usando il freddo e il caloreall’interno della stanza possiamo creare stress negli allievi,usando idee diverse di paure che lo aiutino ad analizzare lapaura e l'attacco di panico.

Un piccolo labirinto Il principio dell'accademia Kapap di “Attaccare prima isensi” spiega il perché nel DVD dell'Accademia dapoco lanciato nel mercato, realizziamo una

dimostrazione dei primi 3 movimenti basilari dell’attacco aisensi. Adottando la nostra impostazione d’attacco ai sensiper ritirarli dal corpo obiettivo, abbiamo più opportunità divincere il conflitto.

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Eccovi un esempio di un attacco di sistema sensoriale che usiamo nel Kapap Academy: Avi sta per essere strangolato. Prima colpisce le orecchie dell'attaccante, per influire sulla suavista e sul suo sistema di equilibrio (4 & 4.1). Poi, seguendo il principio “dell’economia delmovimento”, usa le mani per causare fastidio agli occhi (5), per poi accompagnare il colpo finoalla fine impattando sul polso, per disorientare i sensi dell'attaccante, come nel “Telegrafo” cheviene attaccato in alto, così Ave può usare il ginocchio per colpirlo nell'inguine (6). Usiamo questi principi per la difesa personale. Ci alleniamo inizialmente con idee semplici,così come fa l'Istruttore John Machado BJJ, che insegna ai suoi allievi a mettersi il Gi davantialla faccia, dopo un esigente allenamento cardiovascolare, per sentire la “paura” dei sensimettersi in funzione (provatelo un giorno). Questo è il metodo più semplice edeconomico per ottenere un allenamento mirato in ogni dojo usando il Gi, e potrebbeessere un'altra buona ragione per allenarsi proprio con un Gi. Un altro esempio è usare una stanza con una peculiare inclinazione, che puòfarti sentire “ubriaco” perché il tuo senso di gravità dà al tuo cervelloun'informazione, mentre gli altri sensi, come la vista e l’equilibrio, danno altuo cervello un'informazione differente. Maggiore è l’incrocio diinformazioni tra i sensi, maggiore sarà la confusione percepita dalcervello. Questo tipo di illusione farà sì che l’allievo voglia uscire dallastanza (dallo stress e dall'allenamento di paura). La Kapap Academyusa queste ed altre situazioni e metodi per allenare i nostri allievi edistruttori, usando movimenti di lotta basilari, per essere efficacinelle situazioni di combattimento reale.

Grandi Maestri

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sopravvivenza

Indaghiamo oggi sulla parola"sopravvivenza" e il suo rapporto conil nostro universo marziale. La soprav-vivenza è la conservazione della vita,soprattutto in una situazione difficileo dopo un evento o un momento moltosignificativo. Nell’analizzare i fatti sto-rici che danno luce al nostro argomen-to, dobbiamo cominciare con la nasci-ta del "Karate".Nel Medioevo, nell'isola di Okinawa,

c'era un grande scambio tra i variregni di quel tempo. Secondo i docu-menti storici, entro l'anno 1409, l'a-llora re di Okinawa, Sho Shin, haimposto vari divieti di portare armi, alfine di unificare i piccoli feudi in cui l'i-sola era divisa, evitando così futuriconflitti tra residenti e visitatori. Nel1609 i guerrieri samurai invasori delclan Satsuma hanno confiscato learmi rimanenti...

Farang Combat

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causa di questo fatto storico, la classenobile Okinawa nonché la gente comunenon hanno avuto un'altra scelta cherivolgersi al nostro senso più primitivo: lasopravvivenza. I nostri antenati marzialisvilupparono ulteriormente i loro metodi di

combattimento con attrezzi agricoli e, allo stesso modo,i sistemi di combattimento a mano vuote, iniziando cosìla nascita di Karate e Kobudo.Potremmo riempire un centinaio di pagine con storie

come questa, dove l'essere umano, di fronte a unasituazione difficile, emerge trionfante con la creazione disistemi di difesa altamente efficaci. La capacità disopravvivere nella società di oggi è simile a quella deinostri antenati, nei termini della nostra posizione umananell'affrontare una situazione di pericolo. Perraggiungere questo obiettivo dobbiamo avere lamentalità di un guerriero. Sun Tzu nel suo libro "L'artedella guerra" ci dà questa frase, "L'arte suprema dellaguerra è sottomettere il nemico senza combattere."Essere vigili e attenti a tutto ciò che accade intorno a noi

è la base di un'autodifesa efficace. La stragrandemaggioranza delle persone camminano distratte per lastrada, completamente assorbiti dai loro dintorni e daglieventi quotidiani che accadono proprio dietro l'angolo.Sono quel tipo di persone che credono che nulla possa maiaccadere a loro. Purtroppo, in molti casi si vedono coinvoltein situazioni pericolose che arrivano a loro senza che se nerendano conto. Ovviamente, una persona il cui obiettivo èquello di sopravvivere, non cammina in quel modo.

Farang Combat

A

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Farang Combat

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Ugualmente non è saggio per il cittadino medio, quindi se vogliamosopravvivere nel nostro ambiente, dobbiamo camminare altrimenti.È essenziale vivere essendo consapevoli di tutto ciò che

accade intorno a noi. Si tratta semplicemente di riconoscereche la società in cui viviamo non è amichevole. In ognimomento dobbiamo stare un passo avanti delle situazioni.Camminiamo il miglio supplementare, controlliamo i nostridintorni, teniamo gli occhi ben aperti a qualsiasi circostanzache possa richiedere la nostra attenzione. Siamo pronti perqualsiasi situazione che possa farci del male e ci prepariamoper questo. Quando sentiamo che qualcosa intorno a noi non ègiusta, dobbiamo agire. Allora o ce ne andiamo, oppure ciaffrettiamo per correggere la situazione. Dobbiamo esseredecisivi e fare la nostra mossa molto rapidamente.Quando il nostro senso di sopravvivenza impone massimo

pericolo è quando facciamo ciò che sia necessario e passiamoall'azione subito per la nostra sicurezza e quella dei nostri amicie i nostri cari.Preparatevi a combattere, dovete lanciare il primo colpo, non

aspettare; la vostra vita dipende da questo. Nel nostroambiente marziale siamo raramente insegnati a essere offensivi,a attaccare per primo. Se lasciate che i cattivi prendano ilcontrollo della situazione, sarete nei guai. Le statistiche cidicono che quando si permette l'aggressore di prendere ilcontrollo, le probabilità di sopravvivere sono semplicemente del3%. Le nostre possibilità sono migliori se entriamo in azione inun primo momento, non dopo. Pertanto, dobbiamo attaccaresenza esitazione.Attenti, incisivi, e combattivi: queste sono le chiavi per una

difesa efficace.

Farang Combat

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Kenpo

“A che cosa servirebbe ilsuccesso, la fortuna e lagloria se non avessimo

nessuno con cuicondividere questimomenti di gioia?”

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La Colonna di Raúl GutiérrezInsegnamenti del Fu-Shih Kenpo nel Mondo

SOLITUDINEIn quanto esseri umani, a un certo punto della nostra

esistenza ("in realtà ci sono diversi lungo tutto il corsodella vita"), tutti sentiamo nel nostro essere il peso di ciòche si chiama "solitudine". La solitudine è la sensazionedi essere soli, anche se siamo circondati da decine dipersone. Come, in questo momento ... sono solo nelmio angolo, e il mio amico Alfredo mi ha appena inviatoin un messaggio che dice: «Ho bisogno del testo per lacolonna". Per molti di voi, forse sia semplicemente unasciocchezza e alcuno dirà: "Dai, non è così difficile!" Maper me questo vuol dire: "E ora, di cosa posso parlare?"Creare non è lo stesso di sentirsi "in dovere di creare."Molti "innocenti" si dichiarano "colpevoli"semplicemente a causa della "pressione". È comevederti tu stesso con i propri caratteristiche,diverso dagli altri esseri umani, indipendente,isolato, immerso nel tuo mondo. È lasensazione di separazione all'interno di unmondo tumultuoso. Questo è il modo in cuientriamo in questo mondo, il nostro modo divivere all'interno di esso e il modo in cui lolasciamo. È come vedere masse di genteaggirandosi per le strade come un esercito di

sconosciuti in un movimento meccanico. Negli anni'80, spesso mi sedevo su un tavolino nella terrazzadi qualche birreria del Gran Madrid (intorno all'areadi Callao nella Gran Vía, o nella "Cerveceria CruzBlanca" all'angolo di Via Goya con Via Alcalá,oppure in "Santa Barbara" in Via AlonsoMartinez...) per osservare e fotografare le variescene della gente aggirandosi intorno. Uscire dicasa e vedere tante persone per la prima volta,allontanandosi per le strade senza dire unaparola ... una marea di persone mescolate tra

loro come foglie verde che ondeggiano nellabrezza. Le masse umane si muovono in un caos

ordinato e noi, un'altra foglia dello stesso albero,confusi nel suo fogliame e, allo stesso tempo isolati

nella nostra coscienza di intimità: mimetismo sociale.Ciascuno con i suoi trionfi e le sconfitte, dolori e gioie,preoccupazioni o celebrazioni, contentezza omalcontento, coraggio o scoraggiamento!

Grandi Maestri

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Per molte persone, i l solo pensiero disolitudine li deprime e li induce paura, ansia eirrequietezza. La più grande paura di morire èproprio la solitudine: "Non tornerò mai a vedere imiei cari!". Ciò è tanto vero per i defunti e per chiresta in vita. La paura della morte è quello dipensare che rimarremo in uno spazio buio esolitario, dove non si vede o sente nulla; è lapaura della solitudine. "È facile accettare la vita,difficile è accettare la morte."

A che cosa servirebbe il successo, la fortuna ela gloria se non avessimo nessuno con cuicondividere questi momenti di gioia?A volte cilamentiamo quando si calcola il costo dei nostriobblighi; addirittura proviamo rabbia quandovediamo che i nostri sudati soldi devonoessere spesi immediatamente persoddisfare le esigenze della nostra casa, inostri genitori, i nostri figli, e quandocerchiamo di coprire le nostre spesepersonali, scopriamo che non c'è piùdenaro disponibile. Non ciaccorgiamo tutto deve fluire, equindi non possiamo capire chetutto è in continuo movimento etutto dipende dalla sinergia cheognuno di noi sia in grado dicreare nel suo ambiente.

Sembrerebbe che qualcunocalcolasse quanto è il costo esattodella famiglia, dimenticando diinserirci nella lista, e quello è proprio laquantità di denaro che riusciamo aguadagnare. Ma in realtà, quale sarebbel’utilità di guadagnare dei soldi se nonavessimo qualcuno con cuicondividerlo? Quanto è grande lafelicità di avere una persona a chi dareun regalo e vederla godersi del nostropresente! E a volte, abbiamo ricevutola piacevole sorpresa di esserefesteggiati e premiati in modoimprevisto, come è appenasuccesso a me lo scorso finesettimana. Due settimane fa hoincontrato un "nuovo essere"per me che, nei pochi giorni

Grandi Maestri

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“Tutto deve fluire, tutto è in continuo movimento e tuttodipende dalla sinergia che ognuno di noi sia in grado di

creare nel suo ambiente.”

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che abbiamo condiviso, mi ha inondato con attenzioni eregali. Quale spiegazione avete? Penso che sia proprioquesto: NON SIAMO SOLI... anche se può sembrarealtrimenti. Se agiamo il male, entità negative verranno areclutare noi come nuovi membri del Club. Ma se facciamodel bene, sarà il contrario. "Azione e reazione" ...

Sicuramente, l'unico modo per essere felici è quello direndere felici gli altri. Non c’è niente di più piacevole nellavita di vedere i nostri cari felici. Dovremmo ringraziare Dioper averli vicini ed essere in grado di dare loro quella lafelicità e i mezzi per essere felici!

Quanti propri cari avete? Li avete mai contati?Fatelo, forse possano essere contati con meno delledita di una mano. E perché non aumentare laquantità di persone care che siano in grado di darvila felicità? Più hai, più opportunità di essere felici.Cominciate a selezionarli tra i vostri colleghi dilavoro, tra i vostri vicini di casa, o forse casualmentetra quella folla di sconosciuti che vagano per lestrade. Un giorno venni a sapere che la dignità di unuomo è presente, per esempio, nel fatto di essereammirato, amato e rispettato dai suoi figli, moglie,padre, madre, amici, ecc.

Non scegliete solo i bambini; questa è la cosa piùsemplice da fare... è facile amarli! Gli adulti hannoanche bisogno del vostro amore, ma non sceglietesolo amici; quelli che si considerano "nemici" sono imigliori. Come sarebbe stato bello poter iniziare avedere i vostri "nemici" come amici e sentire per loroun vero e sincero affetto, essendo più tolleranti deiloro difetti e cercando di capire, definitivamente, ciòche dovete imparare da questo rapporto. Farestemeglio ad assimilare questo e appianaredefinitivamente quelle asperità che provocanoirritazione in quel rapporto e, sopra tutto,

permettetevi di amare tutti. Se ci riuscite, avrete vinto moltimomenti felici.

E quando incontriate queste persone, invece di sentirvidisgustati, vi sentirete pieni d'amore, che alla fine è la cosapiù bella che possa mai accadere nella vita. Nondimenticate mai che l'amore esiste solo in due momenti:quando è dato e quando viene ricevuto. Perché scegliereodiare se l'amore è così piacevole? Perché nascondereegoisticamente la nostra ricchezza, se la condivisione ciporta tanta felicità? Se sentiamo tanta gioia e piacerequando li riceviamo, perché non cerchiamo di produrrel'effetto contrario?

Un altro motivo per cui la solitudine si fa sentireè a causa della nostra poca fede. Crediamo che

siamo soli nella vita, in balia delle difficoltà, le carenze ele afflizioni. Non ci rendiamo conto che dietro ognuno dinoi c'è sempre un Essere Meraviglioso che si prendecura di ogni passo che facciamo, mettendo le sue maniin modo da non inciampare i nostri piedi. Noi crediamoche viviamo da soli e non è vero. Se non riusciamo avedere quell'Essere Meraviglioso è dovuto al fatto cheEgli è sempre dietro di noi, e noi siamo abbastanzaoccupati a guardare la fantasia della vita, che si mostrase stessa affascinante ai nostri occhi.

Affascinati con tanto divertimento, non abbiamo maiavuto il tempo per noi stessi; non abbiamo mai guardatoverso l'interno e tanto meno all'indietro. Se potessimofare una pausa per un momento e smettere di vedere ilvariopinto spettacolo della vita, piena di tante falsità, eguardare indietro, saremmo in grado di vedere per laprima volta che l'Essere Meraviglioso che ha semprepreso cura dei nostri passi, e ci sveglieremmo a l'unica evera realtà. NON SIAMO SOLI ... non c'è solitudinepermanente; è solo uno stato transitorio. Più veloce ce nesbarazziamo o l'allontaniamo da noi, meglio è!

Grandi Maestri

“NON SIAMO SOLI ... non c'è solitudine

permanente; è solo uno stato

transitorio.”

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che leserigrafie rispettano i più rigidi standard diqualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisitie/o la copertina non coincide con quella che vimostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • FUSHIH-2REF.: • FUSHIH-2

Questo nuovo DVD di Fu-Shih Kenpo del SokeRaul Gutiérrez si concentra sulle formetradizionali dello stile, le loro applicazioni e ladifesa personale. In particolare studieremo conattenzione la forma "La Tigre si difende", con lesue corrispondenti applicazioni tecniche, la forma

"I Denti della Tigre", e il lavoro libero conarmi. Poi il Maestro spiega in dettaglio

tutta una serie di tecnicheavanzate di difesa, spiegando il

motivo per cui certimovimenti sono eseguiti,

lanciando avvertimenti suaspetti a prendere inconsiderazione, eindicando i possibiliangoli d'attacco e levarianti che possanoessere applicate inciascun gruppotecnico. Il DVD sicompleta con unaserie di tecniche dicombattimento per lac o m p e t i z i o n esportiva e ilc o n d i z i o n a m e n t o

fisico, dove il MaestroGutiérrez insegna come

preparare le nostre armi,le braccia e le gambe, per

l'autodifesa e ilcombattimento. Certamente

una forma di lavoro la cuiricchezza si trova nello scambio

e il coordinamento con altri stili, eimparando a rispettare le nostre diverse

fonti di studio.

Budo international.comORDINALA A:

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Grandi Maestri

Bryan CheekAlfredo Tucci© www.budointernational.com

Text: Intervista:

Foto:

“E’ stato accusato di essere troppo"duro" ma, signori e signore, questesono Arti Marziali, non un ballo!

Nessuno ha mai detto che la guerra èuna cosa confortevole! Altrimenti,...

come disse un torero in unadeterminata circostanza,

La fame da cornatepiù forti!”

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Molti degli assidui lettori di questa rivista conosceranno già Bryan Cheek, uno deimaggiori esperti di Jiu Jitsu. La sua tecnica contundente, i suoi modi scherzosi esimpatici, ben rappresentano quella "razza" guerriera che in passato, inviando leproprie imbarcazioni in tutto il pianeta, fece diventare l'Inghilterra una potenzamondiale. Nonostante la sua aria di rude marinaio beffardo, Bryan Cheek è in realtàun sentimentale che adora il proprio lavoro e che s’impegna intensamente affinché isuoi insegnamenti siano recepiti ed entrino nel profondo dei suoi allievi. Non sopporta

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gli orpelli, i mezzi colori, le lusinghe e gli ornamenti. Insegna tecniche dirette edefficaci, che sfruttano i punti deboli degli avversari, senza perdersi in inutilisottigliezze, ma preparandosi ad un'impeccabile azione tecnica. Questa voltacondividerà con voi la sua esperienza nel Kobudo. E’ stato accusato di essere troppo"duro" ma, signori e signore, queste sono Arti Marziali, non un ballo! Nessuno ha maidetto che la guerra è una cosa confortevole! Altrimenti... come disse un torero inuna determinata circostanza, "La fame da cornate più forti!"

Grandi Maestri

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Allenamento con Armi, il DVD WEBBS – La Società Mondiale di Cinture Nere d’Elite ha

prodotto per Budo International questo nuovo dvd sull’alle-namento con armi, per aiutare gli artisti marziali nel loro svi-luppo e nel miglioramento delle tecniche più avanzate, chenormalmente si riservano agli allievi più esperti. Data la carenza di materiale disponibile per gli artisti mar-

ziali sulla difesa con armi, speriamo che questo video sia unvalido contributo per i differenti stili e sistemi nell'uso dellearmi.

Gli Artisti coinvolti in questa produzione provengono dasvariati stili e le tecniche usate sono già state efficacemen-te provate contro attaccanti armati. La nostra squadra di Maestri ha utilizzato in totale 99 tec-

niche e le ha riunite in gruppi di 3; questo offrirà allo spet-tatore differenti opzioni, indipendentemente dal proprio stileo dalla propria preparazione fisica. In questa produzione si presentano molte situazioni diffe-

renti, ad esempio in quella a mani nude contro un attaccan-te armato di coltello abbiamo cercato di insegnare tutti gli

Grandi Maestri

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La nostra squadra di Maestri ha utilizzato in totale 99 tecniche e le ha riunite in gruppi di 3; questo offriràallo spettatore differenti opzioni, indipendentemente dal

proprio stile o dalla propria preparazione fisica.

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aspetti di un attacco che possono essere eseguiti da un assalitore e circa 3 modi differentidi far fronte a quell'attacco. Tutti gli attacchi con armi possiedono ovviamente un fattore di rischio più alto rispetto alla

lotta a mani nude, per questo motivo prima di affrontare una situazione reale l’allievo dovràsvolgere un allenamento extra e molte ripetizioni per ciascuna tecnica. Vedremo attacchi sia in movimento che in posizione statica, perfino attacchi da dietro;

tutte le tecniche sono studiate per demolire l'assalitore.

Grandi Maestri

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Un altro gruppo di tecniche che vedremosarà quello di Hanbo contro coltello, ques-ta sezione è dedicata ad alcune agenzie disicurezza che applicano questo tipo di tec-niche, in cui l'aggredito normalmente usaun manganello per difendersi. Il Jo è un'altra arma che usano i lottatori

per difendersi contro un coltello. Questaversatile arma ha la stessa lunghezza delbastone di una scopa e può quindi essererecuperata nelle case o nei luoghi di lavorodelle persone comuni; con un buon allena-mento può anche risultare molto utile insituazioni di attacco. Il Tonfa invece non si trova facilmente,

ma è una delle armi più efficaci da usarenella difesa personale contro bastone o

coltello; dati i suoi molteplici usi può esse-re utilizzato da solo oppure in coppia. Anche se generalmente è più efficace

usare una coppia di Tonfa, può risultaremolto pratico usarne uno solo. L'ultimo gruppo di tecniche è quello del

coltello contro coltello. Questi difficili movi-menti sono destinati ai gradi più alti, i qualisono istruiti a dovere nel sistema e possie-dono già l'equilibrio e la coordinazioneadeguati... Queste tecniche non sono ovviamente

pensate per chi possiede un cuore debole,perché normalmente richiedono l'uso delcoltello contro un assalitore armato e sonoparticolarmente importanti per le forze spe-ciali.

Grandi Maestri

“Tutti gli attacchi conarmi possiedono

ovviamente un fattore dirischio più alto rispettoalla lotta a mani nude,per questo motivo prima

di affrontare unasituazione reale l’allievo

dovrà svolgere unallenamento extra.”

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Dobbiamo avvisare gli spettatori che devono pres-tare molta attenzione nella pratica di queste tecnicheed usare coltelli o armi acuminate solo nel momentoin cui saranno in grado di eseguirle con controllo emisura. In questa produzione si vedono anche altre tecni-

che, quali la difesa a mani nude contro il bastone.Crediamo che ottenere il grado di formazione utile perdiventare un artista marziale serio possa richiederesvariati anni. I maestri che appaiono in questo Dvd hanno tras-

corso molti anni a praticare e sviluppare queste tec-niche, fino a raggiungere il più alto livello. Li voglioringraziare per la loro dedizione ed il loro duro lavoro,che ha permesso alla WEBBS di diffondere questaproduzione a tutti gli Artisti Marziali. La Società Mondiale di Cinture Nere d’Elite -

WEBBS - è stata fondata da Soke Bryan Cheek nel2000 ed ora conta circa 48 paesi affiliati in tutto ilmondo. La WEBBS non è politica ed accoglie tutti i siste-

mi/stili quali membri della propria organizzazione, conl’idea di condividere le conoscenze di ciascun cam-mino della vita e dei differenti paesi. Grazie al suo atteggiamento aperto e amichevole,

la WEBBS è stata in grado di riunire tutti i Maestri chepartecipano a questo Dvd. Tutti gli allievi che neacquisteranno una copia, ne trarranno un grandebeneficio, perché è quasi impossibile riunire tantepersone e tante tecniche diverse in uno stesso posto. La WEBBS riconosce che gli allievi di Arti Marziali

possano pensarla in maniera differente e che il loromodo di lavorare e le loro preferenze personali varia-no molto al momento di scegliere un allenamento diArti Marziali.

Autodefensa

“Il Jo è un'altra arma cheusano i lottatori perdifendersi contro

un coltello.”

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Grandi Maestri

Un altro gruppo di tecniche che vedremosarà quello di Hanbo contro coltello,questa sezione è dedicata ad alcune

agenzie di sicurezza che applicano questotipo di tecniche, in cui l'aggredito

normalmente usa un manganello perdifendersi.

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Autodefensa

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In sostanza questo Dvd insegnerà agli allievi alcune tecniche compatibili con il loro sis-tema e la loro forma di allenamento. La WEBBS ha sempre ritenuto che la conoscenza di pochi deve essere condivisa da tutti,

perché nessun individuo ha il diritto di tenere per sé le proprie conoscenze. La WEBBS sostiene inoltre che non ci siano tecniche sbagliate, ma solo cattivi pratican-

ti.

Grandi Maestri

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • LAT-3REF.: • LAT-3

"Questo DVD si concentra sulle armi da taglio, per conoscere ecomprendere tutti i pericoli che queste comportano, e il suo temaprincipale è la priorità. L'accento principale nella formazione con

un'arma da taglio deve essere messo nei rischi associati contali armi. Il grande pericolo di queste armi è reale, e

deve essere trattato come tale. Ciò significasapere dove stabilire la priorità nella

vostra formazione in modo che sia unostrumento di sopravvivenza, se si

presenta una situazione delgenere. Affrontiamolo, sei tu chi

deve sopravvivere, non è il tuoallenatore, lui ti aiuta adallenare i tuoi obiettivi, manon è il tuo obiettivo. Lepriorità d'allenamento cheuso in Latosa-Escrimasono le seguenti: la realtà,la tecnica e gli esercizi.Realtà: È lacomprensione diesattamente ciò chepotrebbe accadere e deipericoli quando si utilizza o

si affronta un'arma dataglio. Esercizi:. La maggior

parte di essi sono utilizzatiper sviluppare e migliorare le

capacità di movimento utilizzatenell'applicazione tecnica.

L'accento in quest’Allenamento conArmi da Taglio deve mettersi nella

corretta posizione e nella priorità disviluppare voi stessi per una situazione del

genere. La tecnica non ti darà le competenze per farfronte a un'arma da taglio, ti darà solo lo scenario di comepotrebbe funzionare. Non confondere gli esercizi e le tecniche conil sistema, questi sono solo strumenti per sviluppare le tue abilità.

Budo international.comORDINALA A:

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ADDIO GRAN MAESTRO

Serie di articoli e interviste di Kalis Ilustrisimo, Bakbakan International eLameco S.O.G.

Dopo 26 anni d’allenamento nelle Arti MarzialiFilippine, ho avuto l'opportunità di viaggiare aManila per praticare e intervistare alcuni dei piùriconosciuti e prestigiosi Maestri di Arti MarzialiFilippine del nostro tempo. Questo viaggio è statoreso possibile dal mio istruttore di LamecoEskrima Kalis Ilustrisimo, Guro Dino Flores, a chiho l'onore di rappresentare in Spagna.Purtroppo ho anche avuto l'onore di fare l'ultimaintervista a uno dei più grandi leggende delle Artimarziali Filippine: il Gran Maestro Antonio Diego, erededell'Arte Marziale Filippina e specializzato nel maneggiodi armi da taglio, una disciplina che ha imparatodirettamente con il Maestro Antonio "Tatang"Ilustrisimo, imbattuto in combattimenti a morte.Un col loquio f inale è sempre una granderesponsabilità. Non ho mai pensato che questofosse il caso, dato che c'erano state decine diinterviste fatte con il Gran Maestro, ma poco dopoil mio ritorno a Madrid mi sono stato comunicatoche "Mang Tony", come a lui piaceva essereconosciuto, era stato ricoverato in ospedale, di cuinon è mai venuto fuori.

onostante le sue battute d'arresto di salute, lui non avevamai smesso l'insegnamento e la pratica con il suo carogruppo Luneta Park di Manila. Mang Tony ha avuto la forzae il carisma che si ottiene solo con anni d'allenamento. Lasua sola presenza ha permeato di conoscenza a quelli che

gli sono stati vicini. Il suo portamento elegante e paziente ti permettevarimanere rilassato, nonostante fossi praticando la più pericolosa delle ArtiMarziali Filippine con armi da taglio, il Kalis Ilustrisimo. Un'arte pura,scientifica e raffinata che era stata riuscita a sopravvivere all'era delle armida fuoco e aveva raggiunto il nostro tempo mantenendo la sua essenzasia spagnola che asiatica, grazie a persone appassionate e dedicate comelui. Ogni istante accanto a questo grande personaggio richiedeva averetutti i sensi ben svegli e la percezione al livello più alto, per quanto i loroinsegnamenti avevano sottolivelli di comprensione.Il Gran Maestro Tony Diego è stato, come tanti altri geni, un Maestro

eccezionale. Ha vissuto tutta la sua vita nel suo caro quartiere da Tondo,

N

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Grandi Maestri

forse il più pericolosi di Manila, un quartiere costruito apochi passi dai pittoreschi moli del porto dove, ai suoi tempi(e forse anche oggi), convergevano tutti i tipi di lavoratori:marinai onorati, soldati, pirati e truffatori di tutto il mondo edi qualche possibile condizione. Anche se si parla deiCinque grandi e onorevoli Pilastri di I lustrisimo". I lGrandmaster Diego era il successore del fondatore ecreatore di quest'arte del combattimento con Spada e Daga(pugnale), specializzato esclusivamente in armi da taglio: ilGran Maestro Antonio Ilustrisimo, l'uomo più temuto nelleFilippine durante il suo tempo, che nessuno ha potutobattere nel duello all'ultimo sangue e che nessun Maestrodel suo tempo ha osato mai a sfidare. Anche nella suavecchiaia. Presto dedicheremo un articolo biografico estorico sulla base della testimonianza di quelli che si sonoallenati con lui e sono stati vicino a lui, come il Gran MaestroYuli Romo, che ora è il più antico studente vivente di TatangIlustrisimo e con cui ho avuto l'onore di allenarmi e ilprivilegio di intervistare durante la mia visita a Manila.All’arrivo a Manila, siamo saliti nella 4x4 di Guro Peachie

per spostarci al quartiere di Tondo per raccogliere il GM Tony.Guro Peachie è uno degli Istruttori Senior di Kalis Ilustrisimo,è stata la sua allieva perenne e fedele e grande amica. Lei miha aperto la porta di casa sua e mi ha ospitato durante la miavisita a Manila. Mi ha confessato che nelle ultime settimane, ilGM non era stato in grado di partecipare agli allenamentiregolari delle domeniche a causa di problemi di salute, ma

che avrebbe fatto lo sforzo di unirsi a noi quel giorno a causadella mia visita, ha detto che lui era molto malatoultimamente, ma voleva che io imparassi bene le nozioni dibase, l'essenza e i dettagli di quest'arte. È per questo cheavevano anche invitato altri noti istruttori per spiegarmi e faredimostrazioni, come Mang Romeo Macapagal, unriconosciuto esperto e storico dell'arte della Spada e Daga diogni epoca e cultura, e non solo delle Arti Marziali Filippine.Sono stato messo in guardia di non uscire dal veicolo

perchè Tondo ha continuato ad essere un vicinato "difficile"nonostante gli anni trascorsi. Mi hanno anche detto che ilGrandmaster Tony era molto caro dalla gente di quelquartiere perché "tutto quello che ha guadagnato è statodistribuito", letteralmente. Sono sicuro che dopo tanti annid'insegnamento di una delle più apprezzate Arti MarzialiFilippine del mondo, GM Tony potrebbe avere beneficiato sestesso finanziariamente, come molti altri Istruttori di ArtiMarziali del mondo avevano giustamente fatto, ma invece dipensare solo ai propri interessi, ha condiviso il suo reddito dapraticare quest'arte, con una dozzina di figli adottivi che luiaveva raccolto in strada, e con i suoi vicini. Non solo è statogeneroso con i suoi studenti, con i quali ha sempre condivisola sua conoscenza e saggezza, ma è stato anche un uomoimpegnato nel benessere del suo quartiere e i suoi vicini. Èstato subito chiaro per me perché il Maestro era così caro datutti. È apparso sorridente, assistito da Guro Arnold Narzo,attuale Capo Istruttore di Kalis Ilustrisimo a Manila, un altro

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degli Istruttori Senior dell'arte, tra quella ragnatela diaffascinanti e stretti vicoli dei quartieri della città. Sembravamolto felice, nonostante non si sentisse bene quel giorno.Scesi dalla macchina per presentarmi e confessargli cheincontrarlo in persona era stato un sogno che si avverava inquel istante per me, ma, non sarebbe stato lo stesso perqualsiasi praticante di Arti Marziali Filippine? Il Maestrosorrise e disse con quella gentilezza e affetto cosìcaratteristici del popolo filippino: "Siamo anche lieti che tusia qui con noi." Perché se c'è una gente cordiale ed ospitaleper eccellenza nel mondo, è la Filippina senza dubbio.In cammino al parco dove il gruppo si ritrovava ogni

Domenica, piovesse o meno, (questo mai si sa a Manila), eperché Mang Tony amava allenarsi "sotto la pioggia", mi hadetto che in gioventù era stato un vicino di casa del GranIlustrisimo fino alla sua morte, e aveva avuto l'opportunità diallenarsi con lui ogni giorno. Grandmaster Tony Diegosempre era stato affascinato dalle arti marziali e incontrare il"vecchio" (The Old Man), ha cambiato la sua prospettiva delcombattimento per sempre. Mi ha detto che ogni sera, dopo

il lavoro ai moli del porto, si è incontrato con il Gran Maestroper allenarsi, e come Tatang Ilustrisimo era trasfigurato in unpotente giovane guerriero quando aveva una spada inmano, nonostante la sua età avanzata.Quello che molti non sanno è che Tony Mang aveva

lavorato tutta la vita nei pericolosi moli del porto di Manila, inquel luogo in cui convergevano molti marinai, artisti marzialie, naturalmente, tutti i fuorilegge e gli uomini aggressivi delle7000 isole che compongono l'arcipelago delle Filippine,nonché gente di tutto il mondo, ognuno figlio di un diversosistema di combattimento, oppure semplicemente esperti nelcombattimento scuro con coltelli, rasoi e "machete" propri diciascuna delle culture, nelle taverne dove è stato vendutoalcool cattivo e a buon mercato ai marinai che si sonoavvicinati al quartiere di Tondo. Tony Mang era abituato atrattare con tutti i tipi di uomini. In qualità di incaricato eresponsabile di stabilire l'ordine nei moli e le barche cheerano ancorate o salpavano, non aveva altra scelta cheimparare a difendersi, ma per il suo modo di parlare e dimuoversi, il suo interesse per le Arti Marziali è andato benoltre la semplice autodifesa. L'impressione che Mang Tonyha lasciato su di me era quella di un uomo elegante, saggio,molto intelligente, molto attento e di un grande sensopratico. Doveva essere così per sopravvivere nel suo lavoro,e quindi era in grado di distinguere un movimento utile eabile da altre tecniche meno efficienti.Durante una delle sessioni d'allenamento e giornate di

interviste mi ha detto come lui e un vicino di casa, anche unlavoratore nei moli, hanno imparato e praticato insieme ilsistema Balintawak e Modern Arnis. "Sono stato andando dauno stile all'altro durante gli anni 1973 e 1974, ma volevo ancoradi più, stavo cercando continuamente, saltando da uno stileall'altro. Insieme al mio amico, abbiamo visitato tutti gli stili che

“Ogni sera, dopo il lavoro aimoli del porto,

si è incontrato con il GranMaestro per allenarsi, e come Tatang Ilustrisimoera trasfigurato in un

potente giovane guerrieroquando aveva una spada inmano, nonostante la sua

età avanzata.”

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c'erano alla nostra portata. Siamo anche andati lontano pervisitare i diversi maestri, ma ho sempre avuto la stessaimpressione: tutto sembrava uguali. Una notte, al Parco Luneta,mentre praticavo con un vecchio uomo che era anche uncontemporaneo del "Vecchio" (riferendosi a Tatang Ilustrisimo)mi ha detto di non preoccuparmi, perché "quando l'allievo èpronto, il Maestro è apparso", e mi ha invitato a incontrarequalcuno di molto speciale. Era la fine del 1975, quando hoincontrato Tatang Ilustrisimo. E dall'allenamento con lo stick hopassato direttamente a praticare con una spada vera."

TIM: - Allora, per quanto tempo Mang Tony si è statoallenato con Tatang Ilustrisimo?

GM DIEGO: - Più di vent'anni.

TIM: Qual è stata la progressione allora? In qual modoavete imparato?

GM DIEGO: In realtà la progressione è stata rapida.Quando cominciamo la nostra formazione, iniziamo apraticare con la spada.

TIM: Soltanto con la spada?GM DIEGO: Sì, io ho smesso di allenarmi con il bastone e

andato dritto a praticare con una spada. È stato in quelmomento che abbiamo iniziato a imparare le posizioniesatte, le difese e i contrattacchi. Perché in quel momento

Grandi Maestri

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abbiamo usato spade vere ed erano molto, moltoaffilate. Praticare con Tatang è stato divertentequando ha avuto una vera e propria spada in mano,invece di un bastone. Con un bastone ti avrebbecolpito di tanto in tanto, ma quando ha avuto la spadain mano, si poteva vedere quanto velocemente lapoteva maneggiare, ma il controllo che ne aveva eraincredibile, perché appena sfiorava la tua pelle con ilbordo, abbastanza per non causarti del male. Quandoti attaccava con la spada, tutto il tuo corpo rabbrividìe tuttavia lui lasciava il bordo tagliente dell'armaproprio sulla pellesenza provocare neanche un graffio.È per questo che il nostro progresso è stato cosìrapido, perché ci siamo allenati con spade vere. Ed èstato Tatang che ci ha insegnato a usarle.

TIM: Tatang Ilustrisimo vi ha raccontato sulmodo in cui si è allenato prima di incontrarlo,quando egli era ancora giovane?

GM DIEGO: È stato fondamentalmente lo stessosistema che mi ha insegnato in un primo momento. Inprimo luogo ha insegnato le posizioni, attacchi, difese

e contrattacchi. La nostra arte non si basa sulletecniche tipiche di prima si muove uno, poi l'altro, ecc.No, no. A volte, la nostra arte si basa su un attaccocontinuo e simultaneo, non è quello di prima difendo epoi attacco. Ci ha detto che a seconda della distanzasi può difendere attaccando in modo molto rapido esimultaneo. Si poteva reagire rapidamente. Con"retta", per esempio. A volte è necessario passarel'attacco del opponente e attaccare rapidamente.

TIM: Potrebbe parlarci un po' circa le suepratiche in Luneta, delle primi sessionid'allenamento che hanno fatto con lui?

MANG TONY: La verità è che in un primo momento,quando abbiamo iniziato, c'erano molte persone nelparco, osservandoci e copiando di noi, e poiscomparivano. Lui non sapeva che in seguito, quellistessi che erano stati a guardare e copiare parti delsuo sistema, cercherebbero di aprire i propri gruppi diEskrima. Più tardi si è appreso che le persone cheerano venute al parco per copiare lui e che eranoscomparse poco dopo avevano aperto una palestra da

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qualche parte. Così nel Luneta si eseguiva una praticasemplice, ma poi a casa ... l'arte di Tatang era diversa, tuttoera cambiato, era stato molto diverso. In un primo momento,Tatang ha dato a tutti gli altri un bastone, ma a Romy e a meci ha fatto praticare con una spada vera fin dall'inizio. Sì,spade vere e molto affilate. Così l'allenamento che è statomostrato in un primo momento nel Luneta era molto diversodalla formazione privata che abbiamo fatto a casa con lui.Perché nel Luneta egli non insegnava tutto; lui eraconsapevole che altri maestri accorrevano a Luneta percopiare lui, così ha insegnato quello che voleva. Ma le coseerano diverse a casa sua, dove si poteva praticare la veraarte e con un vero e proprio bolo.

TIM: Potrebbe parlarci di quelli allenamenti privatinella casa di ? Tatang?

MANG TONY: (ride). Beh, erano pericolosi perchél'allenamento era con "bolos" reali. Lui era molto veloce conil bolo, in definitiva il suo controllo di questa arma eraincredibile. Con il bastone era diverso, lui poteva colpirti colbastone o vice versa, ma con il bolo era diverso. Quando cisiamo allenati con i bastoni, potremmo colpire l'altro, in quelmomento non avevamo paramani e roba.

TIM: Tatan Ilustrisimo ha dovuto modificare i suoimovimenti in qualche modo quando ha iniziato adallenarsi con gli uomini più giovani come Lei?

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“Aveva ucciso molte persone. Non ha avuto una vita buona allafine. Morì senza avere una casapropria. Nella sua vecchiaia ha

vissuto poverissimo.”

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MANG: Tatang mi ha detto che vicino al fiume c'eraun luogo chiamato Camba, dove si raccolsero i"Eskrimadores" del suo tempo; molti erano daBisaya, precedentemente quel posto era stato unporto, gli uomini Bisaya erano molto forti e tuttilavoravano al porto, e la maggior parte di loro eranoEskrimadores, così quando venivano a Manilachiedevano dov'erano gli "altri” Eskrimadores...secondo Tatang, il più veterano degli Eskrimadores diquel tempo era Dizon, lui era il più vecchio; il più fortesi chiamava Antonio Mercato. E Tatang è stato il piùveloce. Erano gli anni in cui il Charleston era di modae lui è stato molto bravo a ballare il Charleston. A queltempo c'erano quelli tre, Dizon, Mercado e Tatang ...E Dizon è stato il campione di Manila in quella epoca.Antonio Mercado era il più forte di tutti. Ma Tatang erail più veloce. Tutti e tre si allenavano insieme. Anchelo stesso Villabrille ha studiato con Tatang, era unparente di Tatang. Credo ricordare che fosse suonipote. Si riunivano a praticare in Camba.

TIM: Allora, scambiavano tecniche econoscenze tra loro?

GM DIEGO: Sì, hanno scambiato le loroconoscenze. E un giorno sembra che ci fosse statoun malinteso tra Dizon e Tatang. Per quanto pare,Tatang ha sfidato Dizon a un combattimento reale. ETatang ha detto Dizon che se combatteva contro dilui, gli avrebbe fatto una croce sul petto, quindi ilmovimento a forma di croce, perché lui ti facevaquesta mossa, e fa un ... e infine Dizon ha rifiutato dicombattere perché Tatang era molto grande, forte ealto, e nel tempo hanno diventati amici di nuovo ehanno continuato a praticare insieme.

DINO FLORES: Ci può raccontare qualche storiadi Tatang durante la seconda guerra mondiale,quando ha servito nella resistenza partigiana?

GM DIEGO: La verità è che il suo lavoro nellaguerrigl ia è stato quello di carnefice. Quandofacevano un prigioniero giapponese... una voltahanno preso due giapponesi e lui li ha costretti ascavare la propria tomba, dopo Tatang ha utilizzato lastessa pala per... ucciderli, a causa della scarsità dipallottole.

DINO FLORES: Può dirci qualcosa sul suoAnting Anting, i suoi amuleti?

GM DIEGO: Prima ha usato per esercitarsi, ma poil'ha dimenticato.

DINO FLORES: Utilizzava qualche preghiera?

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MANG: Sì, ma aveva il suo prezzo. Sempre si dovevapagare un prezzo per la preghiera. Di solito nella forma didifficoltà. Tatang ha avuto un periodo in cui ha guadagnatomolto denaro, era trafficante di oro, è stato dedicato alcontrabbando di oro e negli anni Cinquanta e Sessanta havinto un sacco di soldi. È stato responsabile di una nave cheera impegnata nel contrabbando di oro nell'Oceano Indianoe il Mare Orientale.

DINO: Vuol dire che è riuscito a vincere un sacco disoldi, ma a causa dell’Anting Anting e la Preghiera èstato impoverito?

MANG: Sì, è morto molto povero. Non aveva nulla.

DINO: Quindi, a causa dell'Anting Anting ha dovutopagare un prezzo...

MANG: Per ciò e perché aveva ucciso molte persone.Non ha avuto una vita buona alla fine. Morì senza avere unacasa propria. Nella sua vecchiaia ha vissuto poverissimo.

DINO: Sa quanta gente ha ucciso?In quell'istante il volto del Gran Maestro è cambiato, e nel

suo gesto si può indovinare che siano statemolte le persone uccise...

DINO: Molta gente, giusto?MANG TONY: (Rimane in silenzio)

TIM: Lei pratica l'Anting Anting?MANG: Prima sì, ma era molto difficile da

mantenere. Il denaro entra, ma se ne va via nellastessa forma...

TIM: C'è un prezzo da pagare?MANG: Anche fino ad ora. Sono stati due

anni di sofferenze. L'anno scorso la mia casa fuincendiata. Tutto quello che avevo erascomparso. Mia moglie si è ammalata, tutto ...Forse devo dimenticare tutto questo. Quindi nonpratico più la Preghiera dell'Anting Anting.

DINO: Qual era lo scopo della Preghiera?MANG: La protezione in combattimento. Si

poteva tatuare o scriverla nel torace e lebraccia.

DINO: Quali sono alcune delle cose che sifanno con la Preghiera?

MANG: Il Venerdì Santo abbiamo usato perscrivere la Preghiera su un foglio e un poliziottoha sparato la sua pistola a distanza ravvicinata eil proiettile ha schivato la carta... e la schiva si è

riflessa in tutto, anche nei tuoi affari, tutto.... Anche il denaro.L'abbiamo praticato per avere protezione. Ci sono preghiereper tutto. Per attirare il denaro, attrarre le donne, per laprotezione. Ma nello stesso modo che arriva, se ne va.

DINO FLORES: Così è stata molto utile in tempo diguerra?

MANG: Sì, in guerra era buono di averla.

TIM: E ora in tempo di pace, Lei pratica qualsiasiforma di spiritualità?

MANG: Sì, a volte medito.

TIM: Che tipo di meditazione fa?MANG: Pratico la Meditazione del Cuore.

DINO: É una pratica buddista...?MANG: È molto buona.

TIM: ...o cristiana?MANG: È una meditazione sia buddista e cristiana. Il titolo

del libro è OLEN. É la pratica massima dell'Energia. Mi piace

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la Meditazione del Cuore. Ti espandi fino a far parte del Cosmo. Fuoco nel cuore. Pensi alle tue benedizioni e ti espandidal cuore all'infinito.

Quella stessa sera, dopo l'allenamento e condividere storie del passato con il Grande Maestro, abbiamo cenato inhotel con Antonio Diego e Guro Narzo. Durante la cena gli ho chiesto su un video che avevo visto di lui e Guro Peachieballando un rock and roll sulla terrazza della sua casa. Mi ha detto che il ritmo era importantissimo per la pratica delKalis Ilustrisimo, in quanto il timing era un attributo fondamentale per il combattimento. Guro Arnold ha coltol'opportunità per dirci che il Gran Maestro, oltre ad essere un bravoballerino, cantava molto bene. In quel momento gli hochiesto chi era il suo cantante preferito, il GranMaestro ha detto che era Frank Sinatra, e senzaulteriori indugi, ha iniziato a cantare "The Way YouLook Tonight", con una splendida voce senzaaccento che ci ha fatto venire la pelle d'oca. Glialtri commensali nel ristorante sorrisero eapprezzarono la canzone con noi. Quando hafinito di cantare, tutti abbiamo applaudito e luiha finito dicendo che amava Frank Sinatra econosceva tutte le sue canzoni a memoria.Quella è stata l'ultima sera che l'ho visto. Ciabbiamo salutato di fronte all'hotel, io l'horingraziato per essere stato così generosocon me, sicuramente che era stato lostesso con tutte le persone con le quali eravenuto in contatto nella sua vita. Tornato inSpagna, quando mi hanno scritto per dirmiche era morto, ho capito perché lui praticava laMeditazione del Cuore, perché gli piaceva cosìtanto espandere dal cuore e fondersi e riempirel'intero Cosmo.Perché lui era tutto cuore, generosità,

pazienza, carattere e passione. Non c'è

Grandi Maestri

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dubbio che l'Universo si fa infinito per ospitare persone con un cuore come il suo. Non hodubbi che ora lui sia con i suoi migliori amici, Tatang Ilustrisimo, Gran Maestro ChristopherRicketts e Punong Guro Edgar Sulite, per un tempo almeno, allenandosi e scambiandoconoscenze e divertendosi ancora una volta. Ai miei amici praticanti di Kalis Ilustrisimo,Bakbakan International e Lameco internazionale, dai più recenti ai più senior, posso solochiederli una cosa: che onoriamo la memoria di quel dream team che sicuramente ora saràl'All Stars da altrove.

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Instancabile investigatore del passato, Graziano Galvani ritorna alla carica conil suo gruppo di “cavalieri principali” della “Tavola” regalandoci la sua saggezzamarziale e quella del suo passato, che è poi il nostro. La tradizione Italiana dicombattimento è piena di angoli inesplorati che ci parlano della grandezza di untempo, in cui i soldati usavano le Arti del combattimento nei campi di battaglia.Le efficaci e sorprendenti strategie, avvolte nel sapore della più pura tradizioneclassica Europea, sono una lezione sulla nostra storia marziale, oltre che di verae propria autodifesa, in un'epoca in cui i coltelli si brandivano per uno scontro inqualsiasi circostanza, in qualunque momento, ovvero quando bisognava sapere...o morire. Un tesoro del nostro glorioso passato, della nostra tradizione.

Autodifesa

Graziano Galvani© www.budointernational.comFoto:

Testo:

La Tradizione Italiananella Difesa da Coltello

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Nova Scrimia

“Riconoscere in ognioccasione il vantaggio e con

giudizio sapersisicuramente difendere eoffendere con qualsiasicosa. In questo e nientealtro consiste il vero

schermire” Maestro Giacomo

Di Grassi RAGION DI

ADOPRAR...1570

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DIFESA DA COLTELLOSOPRAVVIVERE ALLA LAMA

“Riconoscere in ogni occasione il vantaggio e congiudizio sapersi sicuramente difendere e offendere conqualsiasi cosa. In questo e niente altro consiste il vero

schermire” Maestro Giacomo Di Grassi

RAGION DI ADOPRAR...1570

La cronaca parla sempre più spesso di episodidelinquenziali condotti con armi bianche. Sappiamoquanto un’aggressione con un coltello sia per chiunque,preparato o meno, estremamente pericolosa. È un datoaccertato la varietà di espedienti inventati in questi anniper celare ed armarsi di piccoli coltelli. Apribili ad unamano, cutter affilati come rasoi, punteruoli ricavati dachiavi, dimostrano quanto feconda sia la creatività dellanostra specie. I delinquenti del resto, non è una scopertarecente, “ci sanno fare” e il coltello è sempre più il loroamico fidato nelle tante azioni criminose.

Nella “Fratellanza Nova Scrimia” contiamo tra tantiesperti e cultori, diversi operatori addetti alla sicurezza

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privata e pubblica. Come praticanti di Arti MarzialiTradizionali e praticanti operativi di metodiche di“Difesa Personale” ci siamo sempre focalizzatisull’utilità e l’efficienza in quello che studiamo. Perquesto fin dall’inizio, molto tempo fa, ci siamo postiquesta domanda cruciale: “Quanto dell’antico saperemarziale della Scrimia che abbiamo ereditato èrealmente applicabile e davvero utile oggi?”

Le risposte che abbiamo ricevuto dalla praticavanno nella medesima direzione: l’uomo non ècambiato in nulla, ciò che funzionava secoli fa, inperiodi storici veramente sanguinosi, funzionaperfettamente anche oggi.

Trattando di armi bianche corte, ad esempio, èintuitivo comprendere sulla pelle come queste, purpresentandosi in differenti fogge e dimensioni, sianosempre e comunque costruite attorno al devastantepotere di tagliare e pungere. Secoli fa erano daghe epugnali ad essere sfoderate per combattere oaggredire, oggi ad apparire nelle mani dei “cattivi”sono più facilmente: cutter, folder e lame fisse. Learmi bianche sono artefatti così essenziali e perfettiche ci saranno sempre delinquenti pronti ad utilizzarli.Di conseguenza ci saranno persone che dovrannodrammaticamente provare a sopravvivere ai loroeffetti. In questi scenari quando la vita è in gioco,

Nova Scrimia

“L’Arte Marziale che pratichiamo, non indica in realtà modi“salutari” o “politicamente corretti”

per contrastare chi è armato di coltello.”

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Autodifesa

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l’arte di schermire è un alleato formidabile, prontoad offrire altrettanto essenziali risposte psichiche efisiche.

Il nostro primo video di difesa da coltello nasce daqui e dal desiderio di condividere con i marzialisti diogni stile, metodo, latitudine alcuni dei precettidell’arte di Scrimia: una scuola antica e attuale,concreta perché espressione di contenuti realmenteapplicabili, forgiata nella fucina storica di una terradissodata dal potere delle lame.

PREMESSA: SUPERARE LE ILLUSIONI

La premessa fondamentale è: anche ad un“idiota” cattivo una lama scadente offre più di unvantaggio. Gli sarà sufficiente il collo di una bottigliao un normale coltello da cucina per fare dei veridisastri, non deve necessariamente aprire esventagliare un “folder” di ultima generazione.

Da una parte: carte telefoniche con lametta fissatasul bordo, cinture con fibbie affilate, chiavi appuntitecome stiletti, penne a punteruolo, mini coltelli adartiglio appesi come pendagli al collo… serve altro?

Dall’altra: allenamento in palestra, esercizi,tecniche, applicazioni statiche ed in movimento consimulacri in legno, gomma, alluminio, coltelli vericon lame private di filo, protezioni di ogni sorta percercare di simulare la realtà.

Sappiamo che la mano che afferra un coltello èguidata da almeno tre tipi differenti di testa, trepersonalità.

Nova Scrimia

“La premessafondamentale è:

anche ad un “idiota”cattivo una lama

scadente offre più diun vantaggio.”

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La prima: la persona che ha perso il controllo ed ogniinibizione. Miscela classica: coltello da cucina impugnato damani digiune di qualunque tecnica, ma guidate dalla furiaincontrollata. In sala controllo c’è il rettile rabbioso che colpisceattraverso movimenti istintivi, confusi, a scatto. Lo fa andandoverso il bersaglio e ritraendosi dallo stesso. Lo fa tagliando eaffondando la punta. Dove, come, quanto? Non importa, bastacolpire, colpire, colpire…

La seconda: i l delinquente che uti l izza la lama perincrementare il suo potere coercitivo ed intimidatorio. In salacontrollo c’è un moderato “esibizionista”: la mostra, la ostenta,la presenta per necessità coreografica. Se deve usarla ottimizzale azioni e colpisce per ferire e terrorizzare. Alla bisognacolpisce per uccidere. Usa l’arma per quello che può dargli connervosa determinazione: taglia braccia, viso, gola, addome conun cutter, punge il tronco con uno stiletto.

Nova Scrimia

“Da una parte: carte telefoniche con lametta fissata sul bordo, cinture con fibbie affilate, chiavi appuntite come stiletti, penne a punteruolo,

mini coltelli ad artiglio appesi come pendagli al collo…serve altro?”

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La terza: quella dell’assassino che premedita eagisce con il solo scopo di togliere la vita. La lamaentra da dietro, dal fianco e se la usa di frontecompare solo all’ultimo momento. La lama, è il suocredo, non si fa vedere, si immerge immediatamente.Poche informazioni certe: sono tutte mani pericolosee i confini tra questi profili sono permeabili. Con leprime due mani ci sono probabilità più elevate didifesa, ma con la terza mano queste precipitanoclamorosamente. Alle prime due si può forsesopravvivere, si grida al miracolo con la terza.

Un coltello, si è detto, non ha bisogno di maniesperte per produrre danni letali, ma se sono maniesperte a manovrarlo, meglio, molto meglio essereabbastanza lontani da quella situazione.

Avete mai visto gli avambracci di una personaferita da coltellate? Subire una ferita anche in partinon vitali, vedere il proprio sangue uscire è unoshock per chiunque. Non è un caso che taglierini elame corte in genere siano gli “arnesi” di lavoropreferiti dai delinquenti. Loro queste cose le sanno.Per esperienza vissuta.

TOC, TOC… CHI C’E’ FUORI?

Contro il coltello, malgrado quello che capita diosservare in giro, non è proprio possibile fare tutte lecose che si vorrebbero fare. Prima dobbiamo essereintimamente consapevoli che le persone si muovonoin maniera notevolmente diversa da come ci siamoabituati in palestra. Un aggressore agisce condeterminazione. Se ci attacca l’ultima cosa che fa, èlasciarci il braccio armato esteso così da facilitare lenostre manovre. Un braccio armato è fortissimo, è ilbraccio di un supereroe, va e viene nervosamente,duro, incongruente, secco, cambia traiettoria, dietrodi lui un corpo intero.

Il malvivente può partire da lontano e correrviincontro, può saltarvi addosso, spingere, colpire conschiaffi o pugni, estrarre l’arma dopo che siete giàavvinghiati nella lotta. L’aggressore può prendere uncoltello dal bancone del bar, scendere dall’auto con ilcacciavite in mano, rompere una bottiglia su unasedia mentre si scaglia verso di noi. Potremmo

cadere, essere sbattuti contro unmuro, strattonati per lagiacca. Le luci ciabbagliano, la sorpresa ciparalizza. Non importa sesiamo più grossi, forti, agilidi chi è armato, se vogliamosalvarci davvero dobbiamoaccettare i l “gap”. Lui ha i lpotere: qualche centimetro di freddoacciaio e i muscoli più allenati del mondodiventano burro. Sotto si dipanal’intricata autostrada di vene, arterie,tendini, nervi, organi vitali. Questione dipochi centimetri: uno squarcio o un bucoe il gioco è fatto. Game over.

Reagire. Replicare. Resistere. In questecondizioni è davvero difficile. Cosa si può fare?Mantenere i sensi focalizzati esclusivamente sullasopravvivenza, fermare o deflettere gli attacchi con lemigliori strategie disponibili, trovare il tempo percolpire duramente con la tecnica più adatta in quelmomento, provocare il maggior danno possibile,adattarsi all’evento mente e corpo, servirsi di ognipossibile “alleato” per fare la differenza. Per un civileappena si apre un varco utile, fuggire con le ali aipiedi. E ritornare a casa a leccarsi le ferite.

In realtà è il nostro atteggiamento mentale la vera“questione aperta” e questo rende tutto moltodifficile. Purtroppo quello che si fa in palestra èspesso il solo allenare la tecnica, magari statica. Maci salverà?

IL VIDEO. NECESSITA’ VITALE EVIRTU’ MARZIALE

“Non abbandonare mai con gli occhi la manoarmata di pugnale del tuo nemico…”.

Maestro Achille Marozzo- OPERA NOVA 1536

L’Arte Marziale che pratichiamo, non indica inrealtà modi “salutari” o “politicamente corretti” per

Autodifesa

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Nova Scrimia

“Un coltello, si è detto, nonha bisogno di mani esperteper produrre danni letali,ma se sono mani esperte a

manovrarlo, meglio,molto meglio essereabbastanza lontanida quella situazione.

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contrastare chi è armato di coltel lo.Forgiata in realtà sociali dure, la Scrimia èdura. In questo video presentiamo alcunestrategie di conservazione della vita controattacchi di coltello attuati frontalmente, siaa distanza, sia avvinghiati in corpo acorpo. Sono il sapere pratico di settesecoli che ereditiamo dalla scuola deiMaestri d’arme italiani. Abbiamo decisoche era giunto il momento di renderepubblica questa conoscenza. Tutte letecniche presentate nel video, pur essendopatrimonio codificato, hanno subito unaferoce sperimentazione pratica. Alcunestrategie per la loro fruibilità sono entrate afar parte di programmi operativi di agenziedi sicurezza e di personale operativo degli

aeroporti e, in quanto tali, hanno anchefatto il loro dovere in diverse situazioni.Cosa troverete nel video è quindiperfettamente chiaro.

Applicazioni pratiche e diverse opzionistrategico tattiche di autoprotezione vitaleper civi l i , con percussioni, azioni didisingaggio, rotture e finalizzazioni. Estrategie d’intervento per operativi relativealla contenzione con leve,imprigionamenti, disarmi e neutralizzazionidi armati di coltello.

È un video davvero unico nel suogenere, girato da tredici Docenti e Istruttoridi Nova Scrimia: i l gruppo alterna amomenti didattici e illustrativi, con azioni ininterno ed in esterni di estremo

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“Non abbandonare mai con gli occhi la manoarmata di pugnale del tuo nemico…”.

Maestro Achille Marozzo- OPERA NOVA 1536

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Autodifesa

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dinamismo. Se siete pronti, se volete davvero mettere alla prova la tradizione d’armi,l’Arte di Scrimia è a Vostra disposizione. Dopo il Vostro atteggiamento nei confrontidella difesa da coltello non sarà più lo stesso.

Se stiamo in guardia, come raccomanda Mastro Fiore dei Liberi, possiamo farcela.

Nova Scrimia

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Tenendo sempre come sfondo l’Ochikara, “la grande forza” (chiamata e-bunto nel dialetto degli Shizen), la saggezza segreta degli antichi sciamani giapponesi, i Miryoku, l’autore ci sommerge in un mondo di riflessionigenuine, capaci allo stesso tempo di smuovere nel lettore il cuore e la testa, collocandoci continuamente di fronteall’abisso dell’invisibile, come vera, ultima frontiera della coscienza personale e collettiva.

La spiritualità non come religione, ma come studio dell’invisibile, è stato il modo per avvicinarsi al mistero deiMiryoku, nel segno di una cultura tanto ricca quanto sconosciuta, allo studio della quale l’autore si è dedicatointensamente.

Alfredo Tucci, direttore dell’editrice Budo International e autore di un gran numero di titoli sulla via del guerrieronegli ultimi 30 anni, ci offre un insieme di riflessioni straordinarie e profonde, che possono essere letteindistintamente senza un ordine preciso. Ciascuna di esse ci apre una finestra dalla quale osservare i temi piùsvariati, da un punto di vista insospettabile, a volte condito da humour, altre da efficacia e grandiosità, ponendoci difronte ad argomenti eterni, con lo sguardo di chi ci è appena arrivato e non condivide i luoghi comuni con i qualitutti sono abituati ad avere a che fare.

Possiamo affermare con certezza che nessun lettore rimarrà indifferente davanti a questo libro, tale è la forza el’intensità del suo contenuto. Dire questo, è già un bel dire in un mondo pieno di presepi collettivi, di ideologieinteressate e tendenziose, di manipolatori e in definitiva, di interessi spuri e di mediocrità. E’ dunque un testo peranimi nobili e persone intelligenti, pronte a guardare la vita e il mistero con la libertà delle menti più inquiete escrutatrici dell’occulto, senza dogmi, senza moralismi di convenienza, senza sotterfugi.

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Testo: la Maestra Trina Pellegrini

In un recente numero della rivista Budo International, c'era un articolo scritto damio marito, Grandmaster John Pellegrini, dal titolo "Affrontare il divario di genere".Mentre sentivo che era ben scritto e ho accettato con la maggior parte di quello

che ha detto, credo che una discussione su questo importante argomento di ArtiMarziali possa beneficiare dal punto di vista di una donna. Infatti lo richiede. Mapermettetemi di essere assolutamente chiara; con questo non intendo dire che "solo"una donna sia in grado di capire o abbia il diritto di discutere il soggetto di “donne-nelle-Arti Marziali” o “auto-difesa-per-la-donna”. Si tratta semplicemente di unapproccio logico e intell igente a un problema spesso emotivo, carico diincomprensioni, nozioni preconcette, sfiducia e una assurda correttezza politica.

Combat Hapkido

UNA RE-VISITA IL DIVARIO DI GENERE

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uttavia, prima di iniziare acondividere le mie opinioni inmateria, credo che i lettorimeritino di sapere un po' di piùsu di me e le mie qualifiche inquesta zona e rimuovere ogni

dubbio persistente che io senta il diritto diparlare di questo problema dal semplicefatto di essere sposata con una celebritàinternazionale delle Arti Marziali. Sono statacoinvolta nelle Arti Marziali per 25 anni,praticando Taekwondo, Tai Chi e,naturalmente, Combat Hapkido.

Nel corso degli anni, ho viaggiato moltocon mio marito a molti dei suoi seminari eho anche partecipato a molti seminaricondotti da esperti di auto-difesa e famosimaestri di Arti Marziali. E, guarda caso, hoanche vissuto due situazioni reali in cuisono stata attaccata e ho dovuto usare lemie abilità nelle Arti Marziali per difendereme stessa (con successo!). In altre parole,ho pagato le mie quote e guadagnato il miodiritto di discutere di questo argomento conuna certa autorità.

Due anni fa, ho sentito che era i lmomento di strutturare e di introdurre unnuovo programma che rispondesse allesfide specifiche affrontate dalle donne.Così, ho sviluppato e lanciato un nuovoconcetto di auto-difesa "per sole donne"chiamato "TRU". Il nome è un acronimo chesta per "Trained-Ready-Unafraid"(Addestrata-Pronta-Senza paura). Hoimmaginato questo progetto per renderlomolto più di un grande programma ditecniche pratiche, efficaci, realistiche e facilida imparare per le donne. Dopo tutto, cisono molti Istruttori (uomini e donne) benqualif icati e con esperienza in tutto i lmondo, che stanno insegnando corsi di"autodifesa per le donne". Volevo andare

Combat Hapkido

T

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oltre e creare una network intelligente e sicura di risorse a cuile donne potrebbero accedere per trovare le risposte aproblemi specifici, individuare i prodotti e servizi di interesse,e connettersi con altre donne che condividessero le stessepreoccupazioni circa la protezione personale e la sicurezza.Ho deciso che TRU doveva essere informativo, utile, preziosoe anche divertente, quindi, il programma doveva includereparecchi componenti diversi:

1. Un BLOG emozionante, www.unafraidwomen.com, dovele donne avrebbero trovato informazioni e risorse su prodottie servizi legati alla sicurezza delle donne, protezionepersonale e benessere. Inoltre articolo pertinente, libri eseminari su temi come la violenza domestica, statistiche sullacriminalità, problemi medici e legali, e sicurezza nei viaggi. Ilblog è anche un forum dove si può condividere esperienze,collegarsi con altre persone con interessi comuni, porredomande e richiedere consigli su situazioni specifiche.

2. ALLENAMENTO DI AUTO-DIFESA PER LE DONNE.Ovviamente, questo è al centro di ciò che siamo e ciò chefacciamo. Il Sistema "TRU" è promosso in tutto il mondo, e ledonne di tutte le età, abilità e posizione sociale sono invitate

e incoraggiate a partecipare a seminari, corsi, ritirie altri eventi che includono attività fisiche eallenamenti pratici di auto-difesa.

3. CERTIFICAZIONE D'ISTRUTTORE PER LEDONNE. Questo sarà un'importante parte dellanostra missione. Vogliamo creare una vastasquadra internazionale di istruttori di sessofemminile dovutamente qualificate, esperte ecompetenti di insegnare il sistema TRU in tutto ilmondo. Oltre alla ricompensa personale di sapere che ciòche loro insegnino ridurrà la violenza contro le donne e

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potenzialmente salverà vite umane, il nostro sistema offre ancheinteressanti opportunità professionali e di business.

Grazie all'integrazione di questi 3 componenti, credo che TRUsarà una forza positiva impegnata e dedicata a l'empowerment

delle donne, impedendone la vittimizzazione e insegnandoloro a reagire, in modo realistico ed efficace.

Tuttavia, questa discussione non sarebbe completa senon rivolgo l'obiezione più comune sollevata da molti

artisti marziali ed "esperti" dell'autodifesa contro iprogrammi di sole donne, come TRU. L'obiezione inrealtà consiste di due punti separati, validi e legittimi:

1) Le donne non hanno "bisogno" di imparare da unistruttore di sesso femminile. Purché l'insegnante siaqualificato e competente, il genere non dovrebbeimportare.

2) La formazione per le donne è più realistica in unambiente misto, con compagni d'allenamento maschili.Dopo tutto, statisticamente, ci saranno molto piùprobabilità di essere attaccate o aggredite da un uomo.

Come ho detto, entrambi i punti sono validi egeneralmente veri. Ma è proprio qui che la comprensione

unica e prospettiva molto personale di una donna possapresentare altri aspetti più sottili (oppure "nascosti" o non

detti) di questo problema.Certo, non tutte le donne hanno "bisogno" o vogliono

un istruttore di sesso femminile. Ma nel corso di moltianni di esperienza, ho anche scoperto che molte donnesi sentono intimidite da un istruttore di sesso maschile.Possono anche sentire che la sua dimensione (di solito)più grande e più forte, e il suo corpo muscoloso, sia unvantaggio che lo rende facile per lui per eseguiretecniche e sconfiggere i cattivi. Se una donna osservauna femmina più piccola eseguire le tecniche con facilità,è più fattibile che si senta identificata con l'istruttore eCREDA che anche lei possa imparare a combattere. Inalcuni casi, le donne possono essere scoraggiatedall'atteggiamento eccessivamente "maschio" del docenteo si sentono a disagio con i l suo comportamento"militarista" aggressivo. Quindi, per tutte queste ragioni,PIÙ istruttori femminili attireranno PIÙ donne alle ArtiMarziali e le manterranno coinvolte nell'allenamento di auto-difesa. E non dimentichiamo, che un altro risultato positivo diattirare più donne è che alcuni di loro diventeranno istruttorifuturi e ... attireranno più donne!

Per quanto riguarda i benefici evidenti e innegabili dellaformazione di donne con compagni di sesso maschile,va benissimo per la maggior parte delle donne che nonabbiano vissuto nel passato (oppure nel presente) il

grave trauma emotivo e psicologico che rappresental'abuso, la violenza fisica e altre situazioniestremamente negative in cui sono coinvolti gliuomini. La maggior parte delle donne che sonostate vittime, a volte brutalmente, da uomini,rimangono in uno stato emotivo molto fragile edelicato per un lungo periodo di tempo (spesso per

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sempre) e, benché loro possano apparire bene edessere in grado di funzionare normalmente nellasocietà di tutti i giorni, portano cicatricipsicologiche e traumi che possono essere megliocomprese e adeguatamente gestiti da un'altradonna. I l dolore e la paura possonoimprovvisamente riemergere e orribili flashbackpossono essere facilmente attivati ??dal contattofisico con un compagno d'allenamento di sessomaschile. Si tratta di una possibil itàparticolarmente reale e pericolosa durantel'allenamento che coinvolge lotta a terra,strangolamenti, abbracci orso (bear hug) ealtre tecniche a stretto contatto.

Ecco perché ritengo che dovremmo offrireclassi "solo per le donne", seminari e corsi perquelle donne che ne abbiano bisogno, osemplicemente preferiscano un ambiente diformazione non minaccioso, sicuro e checomprenda tutte le donne.

Sono sicura che molti istruttori di artimarziali non saranno d'accordo con leopinioni espresse da me in questoarticolo, ma, essendo una donna cheha studiato questo argomento permolti anni, vi posso assicurare che ifatti sono dalla mia parte: ci sonomilioni di donne nel mondo che nonhanno mai messo piede in unascuola di arti marziali o un seminariodi auto-difesa, perché l'istruttore èstato un uomo. E mi chiedo: checosa c'è di sbagliato con certificareuna nuova generazione di donneIstruttori e raggiungere ogni donnache voglia imparare a proteggerese stessa in un ambiente dellasua scelta?

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • KYUSHO 22REF.: • KYUSHO 22

Il Programma Kyusho Tactical Control (KTCP) è stato progettatoper controllare la scalata dei conflitti attraverso la ricerca giuridicae medica, spiegamento tattico, test sul campo e coordinamento.Questo programma è stato progettato appositamente, ma nonesclusivamente, per le Forze dell'Ordine Pubblico, Sicurezza,Emergenza, Guardia Costiera, Militari, Agenzie Governative, Escort

e sicurezza personale. Questo modulo base ècostituito da un insieme di 12 obiettivi

principali integrati in 4 moduli di controllodella scalata di forza. Ci sononumerose strutture deboli nel corpoumano che possono essereutilizzate da un agente perottenere semplicemente ilcontrollo di un individuo, piùefficienti rispetto altradizionale utilizzo dellaforza come indica ilprotocollo. Di là dalla fasedi ordine verbale, in unasituazione di crescenteconflitto, è in questi puntiKyusho (vitale) dovel'agente può fare uso deisistemi interni di controllofisico, come i nervi, lastruttura dei tendini e inaturali riflessi nervosi delcorpo. Non richiede grandeforza nemmeno un complesso

controllo motore o la vista,soggetti di fallimento in stati di

alta adrenalina. Questa informazioneè dedicata ai membri coraggiosi e

resistenti delle Agenzie in tutto il mondo.Grazie per quello che fate!

Budo international.comORDINALA A:

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Tutti i DVD prodotti da BudoInternationalvengono identificatimediante un’etichettaolograficadistintiva e realizzati in supportoDVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD,DivX o simili).Allo stesso modo, siale copertine che leserigrafierispettano i più rigidistandard di qualità. Se questo DVDnon soddisfa questi requisiti e/olacopertina non coincide con quellache vi mostriamoqui, si tratta di unacopia pirata.

REF.: • LEVIREF.: • LEVI8

Budo international.comORDINALA A:

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • LAT-3REF.: • LAT-3

"Questo DVD si concentra sulle armi da taglio, per conoscere ecomprendere tutti i pericoli che queste comportano, e il suo temaprincipale è la priorità. L'accento principale nella formazione con

un'arma da taglio deve essere messo nei rischi associati contali armi. Il grande pericolo di queste armi è reale, e

deve essere trattato come tale. Ciò significasapere dove stabilire la priorità nella

vostra formazione in modo che sia unostrumento di sopravvivenza, se si

presenta una situazione delgenere. Affrontiamolo, sei tu chi

deve sopravvivere, non è il tuoallenatore, lui ti aiuta adallenare i tuoi obiettivi, manon è il tuo obiettivo. Lepriorità d'allenamento cheuso in Latosa-Escrimasono le seguenti: la realtà,la tecnica e gli esercizi.Realtà: È lacomprensione diesattamente ciò chepotrebbe accadere e deipericoli quando si utilizza o

si affronta un'arma dataglio. Esercizi:. La maggior

parte di essi sono utilizzatiper sviluppare e migliorare le

capacità di movimento utilizzatenell'applicazione tecnica.

L'accento in quest’Allenamento conArmi da Taglio deve mettersi nella

corretta posizione e nella priorità disviluppare voi stessi per una situazione del

genere. La tecnica non ti darà le competenze per farfronte a un'arma da taglio, ti darà solo lo scenario di comepotrebbe funzionare. Non confondere gli esercizi e le tecniche conil sistema, questi sono solo strumenti per sviluppare le tue abilità.

Budo international.comORDINALA A: