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REGIONE ABRUZZO PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI STATO DI FATTO DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E SPECIALI IN REGIONE ABRUZZO - PRIME CONSIDERAZIONI SU POSSIBILI EVOLUZIONI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN REGIONE ABRUZZO Luglio 2006 OIKOS Progetti srl Sede Legale: Via alla Fontana, 19 – 24060 Carobbio degli Angeli (BG) P.zza G. Grandi 22, 20135 MILANO Tel 02 36554274, fax 02 99985694 P. IVA 03181010160

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REGIONE ABRUZZO

PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI

STATO DI FATTO DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E SPECIALI

IN REGIONE ABRUZZO -

PRIME CONSIDERAZIONI SU POSSIBILI EVOLUZIONI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI

IN REGIONE ABRUZZO

Luglio 2006

OIKOS Progetti srl Sede Legale: Via alla Fontana, 19 – 24060 Carobbio degli Angeli (BG)

P.zza G. Grandi 22, 20135 MILANO Tel 02 36554274, fax 02 99985694

P. IVA 03181010160

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Regione Abruzzo Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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INDICE

PREMESSA 4

1. LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI E LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI RACCOLTA 5

1.1. Evoluzione storica della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte 5 1.1.1. Le fonti informative di riferimento 5 1.1.2. La produzione di rifiuti urbani 5 1.1.3. La frazione indifferenziata 9 1.1.4. Le raccolte differenziate 11

1.2. L’attuale quadro della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte 13 1.2.1. La produzione complessiva di RU 13 1.2.2. Le raccolte differenziate 21 1.2.3. Il confronto con i livelli di produzione rifiuti e raccolta differenziata caratterizzanti il

quadro nazionale 26

1.3. Efficienza di intercettazione delle raccolte differenziate rispetto alla composizione merceologica dei rifiuti 27

1.3.1. La composizione merceologica dei rifiuti urbani prodotti 27 1.3.2. Stima delle efficienze di intercettazione delle raccolte differenziate 28

2. IL QUADRO ATTUALE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI 32

2.1. Le fonti informative di riferimento 32

2.2. La rappresentatività delle dichiarazioni MUD 32

2.3. La produzione totale di rifiuti speciali 40

2.4. La produzione primaria di rifiuti speciali 52

3. PRIME CONSIDERAZIONI SU POSSIBILI EVOLUZIONI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN REGIONE ABRUZZO 53

3.1. Le azioni per supportare il raggiungimento degli obiettivi di recupero e di sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti 53

3.2. Prime ipotesi di sviluppo della gestione dei rifiuti in Regione 55

3.3. La quantificazione della produzione di rifiuti di riferimento, previsioni di intervento per il suo contenimento 57

3.4. L’individuazione degli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei rifiuti urbani 57

3.5. Previsioni di sviluppo dei servizi di raccolta e obiettivi di raccolta differenziata 62 3.5.1. Gli obiettivi di raccolta differenziata 62 3.5.2. Le previsioni di sviluppo dei servizi 62 3.5.3. Lo scenario RD 35% (anno di riferimento 2008) 64 3.5.4. Lo scenario RD 45% (anno di riferimento 2009) 68 3.5.5. Lo scenario RD 55% (anno di riferimento 2011) 71

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Regione Abruzzo Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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3.6. Previsioni di sviluppo del sistema impiantistico di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani 74

3.6.1. I fabbisogni e le potenzialità di trattamento del rifiuto indifferenziato residuo 75 3.6.2. Le opportunità di valorizzazione energetica di rifiuti pretrattati 77 3.6.3. I fabbisogni e le potenzialità di smaltimento in discarica nel transitorio di messa a

regime del sistema 79

3.7. Valutazioni conclusive ed elementi di potenziale criticità 83

Il presente rapporto è stato redatto da OIKOS Progetti srl su incarico della Regione Abruzzo, nell’ambito del servizio di consulenza tecnico-scientifica per la redazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

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PREMESSA Nel presente Rapporto si illustra un primo aggiornamento in merito allo stato di fattto del sistema di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali in Regione Abruzzo. Per quanto riguarda in particolare i rifiuti urbani, si presentano i dati aggiornati al 2005 relativi alle quantità di rifiuti prodotti e ai flussi derivanti dai diversi servizi di raccolta (rifiuti indifferenziati e raccolte differenziate), effettuando quindi una prima analisi dello stato di sviluppo dei servizi che fa già emergere indicazioni chiare sulle criticità attuali e su quelli che saranno i passaggi “chiave” da affrontare per far evolvere l’attuale sistema verso una modalità di gestione moderna, non solo in senso tecnologico, ma anche e soprattutto di approccio consapevole al tema “rifiuti”. Al momento, è ancora in fase di svolgimento la fase di raccolta delle informazioni in merito all’impiantistica di recupero, trattamento e smaltimento rifiuti operante in Regione o in previsione di sviluppo. Su tale componente del sistema rifiuti si presenterà quindi un aggiornamento non appena completata la fase di raccolta dati. Per i rifiuti speciali, i dati presentati si riferiscono alle dichiarazioni MUD trasmesse dai produttori e gestori nel 2005, relative pertanto ad attività svolte nel 2004. L’avvio dell’analisi di tali dati, nell’ambito delle attività di supporto alla redazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) è stato in particolare mirato a quantificare, attraverso un processo di accurata “bonifica” dei dati MUD, la produzione di rifiuti speciali regionale, analizzandola sia dal punto di vista dei settori del sistema economico-produttivo da cui essa deriva, sia dal punto di vista della tipologia, qualità e eventuale pericolosità dei rifiuti prodotti. A questa fase di analisi, i cui risultati sono riportati nel presente documento, faranno seguito ulteriori approfondimenti, i cui risultati saranno esposti in un successivo documento. Tali approfondimenti saranno mirati in particolare a caratterizzare il quadro attuale delle attività di gestione dei rifiuti (operazioni di recupero o smaltimento condotte in Regione, flussi di importazione o esportazione da o verso altre Regioni), per arrivare quindi a una valutazione dei fabbisogni di recupero o smaltimento rifiuti derivanti dalle attività economiche condotte in Regione, fabbisogni che saranno messi a confronto con l’offerta di potenzialità di recupero o smaltimento garantita dal sistema impiantistico esistente. Pur non essendo ancora disponibile, come sopra evidenziato, un quadro informativo aggiornato relativo a tutto il sistema regionale di gestione dei rifiuti, si è comunque ritenuto di poter già tracciare, a grandi linee, delle ipotesi di possibili evoluzioni future della gestione dei rifiuti, in particolare degli urbani, in Regione. Ciò sulla base anche delle informazioni attualmente in possesso della Regione e in considerazione degli indirizzi pianificatori che la Regione ha in questi ultimi mesi già presentato. Tali prime ipotesi evolutive sono quindi presentate in questo Rapporto, riprendendo quanto già illustrato e discusso in occasione della riunione del Tavolo di Coordinamento per la redazione del PRGR svoltasi nello scorso 29 giugno.

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1. LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI E LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI RACCOLTA

1.1. Evoluzione storica della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte

1.1.1. Le fonti informative di riferimento L’analisi della produzione di rifiuti urbani, delle raccolte differenziate, dell’andamento storico di tali valori, dell’articolazione territoriale dei parametri considerati è stata condotta sulla base dei dati, con disaggregazione Comunale, a disposizione degli Osservatori Rifiuti delle quattro Province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo per l’anno 2005. Per gli anni precedenti (dal 2002 al 2004), invece, si è fatto riferimento alle informazioni riportate sulla pubblicazione “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005” edita dall’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, relativamente in particolare ai dati riguardanti l’evoluzione storica della produzione di rifiuti urbani e dei sistemi di raccolta differenziata.

1.1.2. La produzione di rifiuti urbani Nell’analisi della produzione dei rifiuti urbani per gli anni compresi tra il 2002 e il 2004 si possono distinguere i flussi di rifiuti intercettati dalle raccolte differenziate e i rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento. Per il 2005 è invece possibile distinguere, nel conteggio della produzione totale di rifiuti, anche le quote della frazione indifferenziata, della raccolta differenziata, degli ingombranti, se avviati allo smaltimento, e delle terre da spazzamento stradale. Tale situazione attuale è descritta dettagliatamente nel capitolo successivo. Negli ultimi quattro anni si evidenzia complessivamente un aumento della produzione di rifiuti urbani nella Regione Abruzzo. Infatti la produzione di rifiuti nel 2005 (694.070 t/anno) risulta essere incrementata del 13,5% rispetto al dato registrato nel 2000 (611.549 t/anno). A fronte dei più recenti dati disponibili di fonte APAT (aggiornati al 2004), si evidenzia come l’Abruzzo sia stato infatti interessato, nel quadriennio dal 2000 al 2004, da una crescita dei rifiuti prodotti notevolmente più accentuata della media delle altre Regioni (come rappresentato nella figura successiva). Infatti le variazioni registrate sul periodo 2000-2004 sono pari a:

Abruzzo: + 16,7%; Sud Italia: + 7,5%; Italia: + 7,6%.

Per confronto si consideri che le altre Regioni con la più accentuata crescita nel periodo considerato risultano essere:

Calabria: + 22,9%; Toscana: + 13,0%;

collocandosi pertanto l’Abruzzo al secondo posto nella graduatoria delle Regioni con la maggior crescita. Se si sviluppa la medesima analisi sul dato più recente di variazione annua, riferito al periodo 2003-2004, che è risultato essere il più critico nell’ultimo quadriennio, si conferma il permanere delle medesime dinamiche, ovvero:

Abruzzo: + 7,3%; Sud Italia: + 3,1%; Italia: + 3,7%;

essendo le seguenti le altre Regioni con la più accentuata crescita:

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Lazio: + 7,4%; Calabria: + 6,2%.

Variazione della produzione di rifiuti urbani in Abruzzo, a confronto con il resto del Sud Italia e con il dato medio italiano dal 2000 al 2004

Fonte: elaborazione su dati APAT Nella seguente tabella sono riportati in dettaglio i dati di produzione di rifiuti urbani nella Regione Abruzzo e nelle sue quattro Province negli ultimi quattro anni. La tendenza alla crescita della produzione di rifiuti si riscontra più o meno marcatamente anche per le singole Province. In particolare si individuano, negli anni 2003 e 2004, degli incrementi di produzione maggiori per le Province di Pescara (del 10,78% nel 2003 rispetto al 2002 e del 10,68% nel 2004 rispetto al 2003) e di L’Aquila (del 5,35% nel 2003 rispetto al 2002 e del 5,18% nel 2004 rispetto al 2003) che non si ripetono nel 2005. Per quanto riguarda la produzione di rifiuti, le Province di Teramo e Chieti risultano avere lo stesso comportamento, ovvero: un incremento marcato di produzione nel 2004 (del 7,47% per Teramo e del 7,96% per Chieti) e un incremento all’incirca dimezzato nel 2005. In generale nel 2005, sia per la Regione Abruzzo che per le singole Province, si è registrato un incremento della produzione più contenuto rispetto agli anni precedenti, arrivando nel caso di Pescara addirittura a un’inversione di tendenza. Tale variazione nella dinamica di evoluzione della produzione di rifiuti rappresenta senz’altro un segnale importante e, per così dire, anche “confortante”, se non condizionata dalle diverse modalità di acquisizione dei dati per il 2005, rispetto agli anni precedenti.

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Andamento della popolazione e della produzione di rifiuti urbani dal 2002 al 2005 nelle Province abruzzesi e in Regione Abruzzo.

anno L’Aquilac Teramo Pescara Chieti ABRUZZO 2002a 297.592 287.331 295.463 381.993 1.262.3792003a 298.082 289.161 302.983 383.058 1.273.2842004a 304.068 297.532 307.804 391.167 1.300.571

Abitanti (ab/anno)

2005b 304.393 301.869 309.947 392.020 1.308.2292002a - - - - -2003a 0,16 0,64 2,54 0,28 0,862004a 2,01 2,89 1,59 2,12 2,14

Incremento annuo

(%) 2005b 0,11 1,46 0,70 0,22 0,592002a 139.960 159.112 130.261 182.216 611.5492003a 147.449 159.080 144.303 180.861 631.6932004a 155.085 170.964 159.709 195.266 681.024

RU tot (t/anno)

2005b 157.697 175.058 157.719 203.596 694.0702002a - - - - - 2003a 5,35 -0,02 10,78 -0,74 3,292004a 5,18 7,47 10,68 7,96 7,81

Incremento annuo

(%) 2005b 1,68 2,39 -1,25 4,27 1,922002a 469,5 550,25 429,9 475,7 480,32003a 494,7 550,1 476,3 472,15 496,12004a 510,0 574,6 518,9 499,2 525,7

RU tot (kg/ab*anno)

2005b 518,1 579,9 508,9 519,35 530,52002a - - - - -2003a 5,35 -0,02 10,78 -0,74 3,292004a 3,11 4,45 8,94 5,73 5,96

Incremento annuo

(%) 2005b 1,58 0,92 -1,93 4,04 0,93

Note: a: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT. b: elaborazione dei dati forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. c: non sono ancora disponibili i dati del 2005 riguardanti i Comuni di Anversa degli Abruzzi, Massa d’Albe (la quota di RU indifferenziati), Rivisondoli e Vittorito, sono quindi stati assunti i dati dichiarati da tali Comuni nel 2004.

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Andamento della produzione di RU dal 2002 al 2005 nelle quattro Province e nella Regione Abruzzo

Produzione totale RU

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo

t/ann

o

2002 2003 2004 2005

Fonte: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT; ed elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

La produzione pro capite annua risulta anch’essa essere in aumento negli ultimi quattro anni. Tali incrementi annui sono uguali o di poco inferiori agli incrementi riscontrati per la produzione in termini di quantitativi assoluti sia a livello regionale che provinciale. In generale in Abruzzo si è passati da una produzione pro-capite di 480 kg/ab*anno del 2002 a 531 kg/ab*anno, ovvero c’è stato un incremento del 10,5%. Tale incremento è inferiore rispetto a quello riscontrato in termini di produzione totale di RU (del 13,5%), dal momento che negli ultimi anni c’è stato un aumento non trascurabile, all’incirca del 3,6%, della popolazione residente. In particolare in questi anni la Provincia di Teramo si è distinta dal resto della Regione perché caratterizzata da una produzione pro capite maggiore, superando i 550 kg/ab*anno negli ultimi anni. Dal momento che la medesima Provincia ha avuto una crescita della popolazione maggiore rispetto al resto della Regione, incremento del 5,1% dal 2002 al 2005, si constata un’intensificazione della produzione pro capite di rifiuti urbani in tale area. Le altre tre Province si allineano approssimativamente all’andamento dei dati di produzione pro capite regionali. La Provincia di Chieti, invece, ha mantenuto una produzione pro capite inferiore rispetto al resto della Regione ma comunque in aumento negli anni (dal 2002 al 2005), passando da 476 a 519 kg/ab*anno. Come individuato nel caso della produzione assoluta di RU, per la Provincia di Pescara si registra un notevole incremento annuo della produzione pro capite in particolare nel biennio 2002-2004 (incremento del 10,8% nel 2003 rispetto al 2002 e del 8,9% nel 2004 rispetto al 2003), valore che non è stato attenuato dalla crescita della popolazione residente (mediamente del 2% durante il biennio in questione). Infine, l’andamento della produzione pro capite nella Provincia di L’Aquila segue la tendenza riscontrata a livello regionale.

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Andamento della produzione pro capite annua dei rifiuti urbani dal 2002 al 2005

Produzione pro capite RU

Italia 2004

0

100

200

300

400

500

60020

02

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

2002

2003

2004

2005

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo

kg/a

b*an

no

Fonte: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT; e da elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

1.1.3. La frazione indifferenziata Rispetto alla produzione totale di RU la quota di rifiuti indifferenziati da avviare allo smaltimento è decisamente consistente: 545.459 t/a nel 2002, fino a 584.831 t/a nel 2005. Infatti, nonostante il fatto che la percentuale di RU indifferenziati rispetto alla produzione totale diminuisca annualmente (passando dall’89,2% nel 2002 al 84,26% nel 2005), si registra un incremento annuo della produzione di RU indifferenziati che segue approssimativamente quello individuato per la produzione totale di RU. Ovvero, i sistemi di RD attuati in questi ultimi anni, caratterizzati da uno sviluppo sicuramente insufficiente, non sono stati in grado di arginare l’incremento di produzione di RU da avviare allo smaltimento che risulta essere complessivamente del 7,22%. A livello provinciale, solamente per Teramo si individua una tendenza alla diminuzione della produzione di RU indifferenziati, ad esclusione del 2004, anno che ha dimostrato essere critico per la produzione di RU in Abruzzo. Negli ultimi quattro anni, infatti, la Provincia di Teramo ha avuto un aumento della produzione di RU indifferenziati dell’1%, mentre le Province di Pescara e L’Aquila hanno avuto un incremento decisamente più consistente (del 12,9% per L’Aquila e del 12% per Pescara). Invece, la Provincia di Chieti tendenzialmente sembrerebbe diminuire la produzione di RU indifferenziati, ma nel 2005 c’è stata un’inversione di tendenza con un incremento di produzione del 6,8% rispetto al 2004. Il valore della produzione pro capite di rifiuti urbani indifferenziati è cresciuto del 3,5%, passando da 432 kg/ab*anno prodotti nel 2002 a 447 kg/ab*anno nel 2005. Gli incrementi annuali della produzione pro capite di RU indifferenziati seguono quelli individuati per la produzione complessiva, sia a livello provinciale che regionale.

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Andamento della raccolta di rifiuti urbani indifferenziati dal 2002 al 2005 nelle Province abruzzesi e in Regione Abruzzo

anno L’Aquilac Teramo Pescara Chieti ABRUZZO 2002a 297.592 287.331 295.463 381.993 1.262.3792003a 298.082 289.161 302.983 383.058 1.273.2842004a 304.068 297.532 307.804 391.167 1.300.571

Abitanti (ab/anno)

2005b 304.393 301.869 309.947 392.020 1.308.2292002a 126.885,92 131.551,49 122.563,96 164.457,22 545.458,592003a 133.023,79 128.551,89 135.650,49 163.298,01 560.524,182004a 140.044,89 134.740,09 142.145,00 160.513,65 577.443,63

RU indiff (t/anno)

2005b 143.212,54 132.878,12 137.290,35 171.450,27 584.831,272002a - - - - -2003a 4,84 -2,28 10,68 -0,70 2,762004a 5,28 4,81 4,79 -1,71 3,02

Incremento annuo

(%) 2005b 2,26 -1,38 -3,42 6,81 1,282002a 426,4 457,8 414,8 430,5 432,12003a 446,3 444,6 447,7 426,3 440,22004a 460,6 452,9 461,8 410,35 444,0

RU indiff (kg/ab*anno)

2005b 470,5 440,2 442,95 437,35 447,02002a - - - - -2003a 4,66 -2,90 7,93 -0,98 1,882004a 3,21 1,86 3,15 -3,74 0,86

Incremento annuo

(%) 2005b 2,15 -2,80 -4,08 6,58 0,69

Note: a: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT. b: elaborazione dei dati forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. c: non sono disponibili i dati del 2005 riguardanti i Comuni di Anversa degli Abruzzi, Massa d’Albe (la quota di RU indifferenziati), Rivisondoli e Vittorito, sono quindi stati assunti i dati dichiarati da tali Comuni nel 2004. La raccolta di rifiuti indifferenziati in Abruzzo dal 2002 al 2005

Flussi RSU indifferenziati

126.886 133.024 140.045 143.213

131.551 128.552 134.740 132.878

122.564 135.650 142.145 137.290

164.457 163.298160.514 171.450

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

2002 2003 2004 2005

t/ann

o

ChietiPescaraTeramoL'Aquila

Fonte: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT;e da elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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1.1.4. Le raccolte differenziate Come già evidenziato nel paragrafo precedente i servizi di raccolta differenziata non sono stati particolarmente incisivi nel contenere l’aumento della produzione di rifiuti urbani destinati allo smaltimento. Negli ultimi quattro anni l’incremento assoluto dei quantitativi di rifiuti raccolti in forma differenziata è stato pari al 65,3%, ovvero si è passati da un valore di 66.090 t/anno (nel 2002) a quello di 109.238 t/anno (nel 2005), che, in termini di percentuale riferita alla totalità dei RU prodotti, corrispondono rispettivamente al 10,8% e al 15,7% di RD (compresa la quota di ingombranti eventualmente avviati al recupero). Il 2004 è stato l’anno che ha registrato l’incremento maggiore di quantità di rifiuti differenziati soprattutto nelle Province di Pescara e Chieti che hanno raddoppiato la quota di rifiuti avviati alla RD rispetto all’anno precedente, passando rispettivamente all’11% e al 17,8% di RD. In questi anni si registra una tendenza all’aumento seppur variabile della quantità di RD per le Province di Teramo, Pescara e Chieti. La Provincia di L’Aquila, invece, in tutti questi quattro anni non ha prodotto risultati positivi in questi termini, mantenendo praticamente invariata la quantità di rifiuti destinati alla raccolta differenziata (come evidente nelle Figure 5 e 6), e avendo addirittura una riduzione nell’ultimo anno rispetto al 2004 (-3,7%). La Provincia di Teramo si distingue per aver destinato maggiori quantità di rifiuti alla raccolta differenziata sia in termini di quantitativi assoluti che in termini di quantitativi pro capite, Andamento delle raccolte differenziate dal 2002 al 2005 nelle Province e in Regione

anno L’Aquilac Teramo Pescara Chieti ABRUZZO 2002a 297.592 287.331 295.463 381.993 1.262.3792003a 298.082 289.161 302.983 383.058 1.273.2842004a 304.068 297.532 307.804 391.167 1.300.571

Abitanti (ab/anno)

2005b 304.393 301.869 309.947 392.020 1.308.2292002a 13.074,08 27.560,51 7.697,04 17.758,78 66.090,412003a 14.425,21 30.528,11 8.652,51 17.562,99 71.168,822004a 15.040,11 36.223,91 17.564,00 34.752,35 103.580,37

RD (t/anno)

2005b 14.484,16 42.179,78 20.428,95 32.145,63 109.238,532002a - - - - -2003a 10,33 10,77 12,41 -1,10 7,682004a 4,26 18,66 102,99 97,87 45,54

Incremento annuo

(%) 2005b -3,70 16,44 16,31 -7,50 5,462002a 43,9 95,9 26,05 46,5 52,352003a 48,4 105,6 28,6 45,85 55,92004a 49,5 121,7 57,1 88,8 79,6

RD (kg/ab*anno)

2005b 47,6 139,7 65,9 82,0 83,52002a - - - - -2003a 10,15 10,07 9,62 -1,38 6,762004a 2,21 15,32 99,81 93,77 42,49

Incremento annuo

(%) 2005b -3,80 14,77 15,51 -7,70 4,852002a 9,34% 17,32% 5,91% 9,75% 10,81%2003a 9,78% 19,19% 6,00% 9,71% 11,27%2004a 9,70% 21,19% 11,00% 17,80% 15,21%

% di RD rispetto alla produz tot

2005b 9,18% 24,09% 12,95% 15,79% 15,74%Note: a: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT. b: elaborazione dei dati forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. c: non sono disponibili i dati del 2005 riguardanti i Comuni di Anversa degli Abruzzi, Massa d’Albe (la quota di RU indifferenziati), Rivisondoli e Vittorito, sono quindi stati assunti i dati dichiarati da tali Comuni nel 2004.

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Le percentuali di raccolta differenziata in Abruzzo dal 2002 al 2005

% Raccolta Differenziata sul totale dei RSU prodotti

9,3% 9,7% 9,2%

17,3%19,2%

21,2%

24,1%

5,9% 6,0%

11,0%9,7%

17,8%

15,8%

9,8%

13,0%

9,7%

15,7%15,2%

11,3%10,8%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

2002 2003 2004 2005

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo

Fonte: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT; e da elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

Raccolta differenziata pro capite dal 2002 al 2005

0

20

40

60

80

100

120

140

2002 2003 2004 2005

kg/a

b*an

no

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo

Fonte: dati da “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Abruzzo – 2005”, ARTA, e da Rapporto rifiuti 2004, APAT;e da elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli Osservatori Rifiuti Provinciali di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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1.2. L’attuale quadro della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte

1.2.1. La produzione complessiva di RU Nel 2005 sono state prodotte nella Regione Abruzzo 694.070 tonnellate, di cui solamente il 15,8% è stato intercettato dai servizi di raccolta differenziata e quindi destinato al recupero di materia (compresa la quota di materiale recuperato dagli ingombranti, che sono circa l’1% della produzione totale di rifiuti), mentre, la restante quota, che consiste nei rifiuti indifferenziati, gli ingombranti e le terre da spazzamento stradale e che risulta essere di 584.831 t/anno, è stata destinata allo smaltimento finale.

La produzione dei rifiuti urbani nel 2005 nella Regione Abruzzo

Produzione di rifiuti urbani nel 2005

RD15,76%

RU Indifferenziati83,34%

Spazzamento1%

Ingombranti 0,13%

RD Spazzamento strade Ingombranti RU Indifferenziati

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. La produzione di RU specifica riferita agli abitanti residenti nel 2005 è stata di 530 kg/ab*anno, mentre a livello provinciale si è registrato il valore minimo nella Provincia di Pescara con 509 kg/ab*anno e quello massimo nella Provincia di Teramo con 580 kg/ab*anno. Come evidenziato nella figura seguente la raccolta differenziata pro capite varia da un minimo di 48 kg/ab*anno nella Provincia di L’Aquila a un massimo di 140 kg/ab*anno nella Provincia di Teramo. La quota pro capite di rifiuti (indifferenziati, ingombranti e terre da spezzamento) avviati allo smaltimento nel 2005 è stata mediamente di 446 kg/ab*anno.

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Produzione di RU pro capite nel 2005

462,5 440,2 435,0 431,9

47,6 139,765,9 82,0

3,27,95,3 2,10,00,3

0

100

200

300

400

500

600

L'Aquila Teramo Pescara Chieti

kg/a

b*an

no

RD

Ingombranti

Spazzamentostrade

RUIndifferenziati

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. La produzione di RU nel 2005 e sua ripartizione per flussi

Produzione 2005 u.d.m. L’Aquilac Teramo Pescara Chieti ABRUZZO

Abitanti ab/anno 304.393 301.869 309.947 392.020 1.308.229t/anno 157.696,7 175.057,9 157.719,3 203.595,9 694.069,7Produzione

tot RU kg/ab*anno 518,1 579,9 508,9 519,4 530,5t/anno 140.786 132.878 134.839 169.328 577.830

kg/ab*anno 462,5 440,2 435,0 431,9 441,7RU indifferenziato

% 89,68% 75,91% 85,49% 83,19% 83,34%t/anno 1.614 0 2.452 1.248 5.313

kg/ab*anno 5,3 0 7,9 3,2 4,1Terre da spazzamento

% 1,03% 0% 1,55% 0,61% 0,77%t/anno 99 0 0 828 927

kg/ab*anno 0,32 0 0 2,1 0,71Ingombrantia

% 0,06% 0% 0% 0,41% 0,13%t/anno 14.484 42.180 20.429 32.137 109.230

kg/ab*anno 47,6 139,7 65,9 82,0 83,5RDb

% 9,18% 24,09% 12,95% 15,79% 15,74%Fonte: elaborazione dei dati forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Note: a: quota di ingombranti avviati allo smaltimento. b: comprende la quota di ingombranti avviati al recupero di materia e le raccolte selettive di farmaci, beni durevoli e RAEE, batterie e accumulatori, ecc. c: non sono disponibili i dati del 2005 riguardanti i Comuni di Anversa degli Abruzzi, Massa d’Albe (la quota di RU indifferenziati), Rivisondoli e Vittorito, sono quindi stati assunti i dati dichiarati da tali Comuni nel 2004 riportati nel rapporto dell’OPR del 2005.

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Dalle elaborazioni dei dati del 2005 forniti dagli OPR risulta che nella Regione Abruzzo:

• produzioni maggiori di 20.000 t/a si riscontrano solo in 8 Comuni, ovvero i Capoluoghi di Provincia e i Comuni di Avezzano, Giulianova, Montesilvano e Vasto;

• la quasi totalità dei Comuni (278 su 305 Comuni) producono meno di 5.000 t/a di rifiuti urbani;

• 128 Comuni producono meno di 500 t/a e la maggior parte di questi sono situati nelle Province di L’Aquila e Chieti.

Successivamente saranno analizzate le dinamiche di produzione dei RU con il raggruppamento dei Comuni per classi omogenee rispetto al numero di abitanti.

La produzione totale di Rifiuti Urbani nel 2005 nei Comuni della Regione Abruzzo

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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Per quanto concerne la produzione pro capite di RU nel 2005, si osserva che:

• i Comuni, che sono caratterizzati da un valore di produzione specifica superiore ai 550 kg/ab*anno, sono prevalentemente situati nelle zone fortemente turistiche ovvero nella fascia costiera Adriatica e nei pressi del Parco Nazionale.

• la Provincia di Chieti, ad esclusione dei Comuni sulla fascia costiera e del Comune di Atessa, è sostanzialmente costituita da Comuni con una produzione pro capite inferiore ai 450 kg/ab*anno;

• lo stesso dicasi per la Provincia di Pescara, ad esclusione dei Comuni sulla fascia costiera e di S.Eufemia a Maiella.

Produzione pro capite dei RU nel 2005 nei Comuni della Regione Abruzzo

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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Per comprendere maggiormente le dinamiche di produzione dei rifiuti urbani può essere di supporto l’analisi fatta considerando la struttura demografica del territorio abruzzese, con il raggruppamento dei Comuni in classi omogenee per numero di abitanti. Come riportato nella seguente tabella, i Comuni sono stati classificati in base a sette classi di ampiezza demografica diversa. Complessivamente in Abruzzo nel 72% (220 Comuni su 305) dei Comuni risiedono meno di 3.000 abitanti residenti; complessivamente questa quota di popolazione rappresenta circa il 20% della popolazione totale abruzzese. In questi Comuni viene prodotto poco più del 16% della totalità rifiuti urbani, che corrisponde mediamente a una produzione pro capite di 448 kg/ab*anno. I Comuni di dimensione demografica intermedia (abitanti compresi tra 3.000 e 10.000) producono circa il 21% dei rifiuti urbani totali e la loro produzione media pro capite (467,3 kg/ab*anno) è vicina a quella individuata per i Comuni di dimensioni più piccole. Come è evidente nella tabella seguente, più della metà della totalità dei rifiuti urbani (il 62,6%) sono prodotti nei Comuni con più di 10.000 abitanti, che risultano essere in totale 25 su 305 (ovvero l’8,2%), compresi i capoluoghi di Provincia. Questa classe di Comuni, inoltre, si differenzia dagli altri perché caratterizzata da una produzione annua per abitante residente più alta, essendo mediamente di 585,1 kg/ab*anno (variando da 548,6 a 649,5 kg/ab*anno). Tabella 1- Produzione di RU per classe dimensionale dei Comuni della Regione Abruzzo.

Comuni Abitanti Produzione di RU Classe dimensionale n° % n° % t/a % kg/ab*a

Ab≤500 53 17,4% 17.000 1,3% 7.895 1,14% 464,4500<Ab≤1.000 49 16,07% 35.721 2,73% 16.494,99 2,38% 461,8

1.000< Ab ≤3.000 118 38,69% 197.618 15,11% 87.809,74 12,65% 444,33.000< Ab≤10.000 60 19,67% 315.161 24,09% 147.270,46 21,22% 467,310.000< Ab≤25.000 16 5,25% 254.123 19,42% 165.045,36 23,78% 649,525.000< Ab≤50.000 5 1,64% 184.121 14,07% 102.507,72 14,77% 556,7

Ab>50.000 4 1,31% 304.485 23,27% 167.046,48 24,07% 548,6Totale Abruzzo 305 100,0% 1.308.229 100% 694.069,7 100% 530,5

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Nella seguente tabella sono riportati i risultati della medesima analisi per ciascuna Provincia. Sostanzialmente per le Province di Pescara e Chieti si possono fare le medesime considerazioni fatte precedentemente nell’analisi a livello Regionale. Considerando la produzione pro capite annua, per la Provincia di L’Aquila non si può fare una distinzione netta tra i Comuni che hanno meno di 10.000 abitanti e i restanti Comuni più grandi (che sono solamente 4), essa varia da un minimo di 455 kg/ab*anno a un massimo di 529 kg/ab*anno. Lo stesso dicasi per la Provincia di Teramo che è caratterizzata da una variabilità del valore di produzione pro capite più accentuata. Infatti, nei Comuni di piccole dimensioni (con meno di 3.000 abitanti) si registrano valori medi di produzione specifica che variano da 379 kg/ab*anno a 834 kg/ab*anno (quest’ultimo dato è riferito a due Comuni che contano meno di 500 residenti).

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Produzione di RU per classe dimensionale dei Comuni delle Province abruzzesi Provincia di L’AQUILA

Comuni Abitanti Produzione di RU Classe dimensionale n° % n° % t/a % kg/ab*a

Ab ≤500 26 24,07% 8.238 2,71% 4.284,30 2,72% 520,1500< Ab ≤1.000 26 24,07% 18.522 6,08% 10.390,52 6,59% 561,0

1.000< Ab ≤3.000 39 36,11% 64.247 21,11% 33.993,33 21,56% 529,13.000< Ab ≤10.000 13 12,04% 65.039 21,37% 31.669,50 20,08% 486,9

10.000< Ab ≤25.000 1 0,93% 11.201 3,68% 5.091,76 3,23% 454,625.000< Ab ≤50.000 2 1,85% 65.644 21,57% 34.491,37 21,87% 525,4

Ab >50.000 1 0,93% 71.502 23,49% 37.775,97 23,95% 528,3Totale L’Aquila 108 100% 304.393 100% 157.696,7 100% 518,1

Provincia di TERAMO Comuni Abitanti Produzione di RU Classe

dimensionale n° % n° % n° % kg/ab*a Ab ≤500 2 4,26% 728 0,24% 607,22 0,35% 834,1

500< Ab ≤1.000 4 8,51% 2.893 0,96% 1.095,17 0,63% 378,61.000< Ab ≤3.000 18 38,30% 34.504 11,43% 14.493,30 8,28% 420,03.000< Ab ≤10.000 15 31,91% 95.883 31,76% 49.964,62 28,54% 521,1

10.000< Ab ≤25.000 7 14,89% 113.462 37,59% 80.834,22 46,18% 712,425.000< Ab ≤50.000 0 0,00% 0 0,00% 0,00 0,00% 0,0

Ab >50.000 1 2,13% 54.399 18,02% 28.063,34 16,03% 515,9Totale Teramo 47 100% 301.869 100% 175.057,9 100% 579,9

Provincia di PESCARA Comuni Abitanti Produzione di RU Classe

dimensionale n° % n° % n° % kg/ab*a Ab ≤500 6 13,04% 2.175 0,70% 787,61 0,50% 362,1

500< Ab ≤1.000 7 15,22% 5.000 1,61% 1.849,99 1,17% 370,01.000< Ab ≤3.000 15 32,61% 26.163 8,44% 10.156,64 6,44% 388,23.000< Ab ≤10.000 13 28,26% 66.702 21,52% 29.059,62 18,42% 435,7

10.000< Ab ≤25.000 3 6,52% 42.763 13,80% 19.677,19 12,48% 460,125.000< Ab ≤50.000 1 2,17% 44.687 14,42% 28.008,91 17,76% 626,8

Ab >50.000 1 2,17% 122.457 39,51% 68.179,33 43,23% 556,8Totale Pescara 46 100% 309.947 100% 157.719,3 100% 508,9

Provincia di CHIETI Comuni Abitanti Produzione di RU Classe

dimensionale n° % n° % n° % kg/ab*a Ab ≤500 19 18,27% 5.859 1,49% 2.215,87 1,09% 378,2

500< Ab ≤1.000 12 11,54% 9.306 2,37% 3.159,31 1,55% 339,51.000< Ab ≤3.000 46 44,23% 72.704 18,55% 29.166,47 14,33% 401,23.000< Ab ≤10.000 19 18,27% 87.537 22,33% 36.576,71 17,97% 417,8

10.000< Ab ≤25.000 5 4,81% 86.697 22,12% 59.442,19 29,20% 685,625.000< Ab ≤50.000 2 1,92% 73.790 18,82% 40.007,45 19,65% 542,2

Ab >50.000 1 0,96% 56.127 14,32% 33.027,85 16,22% 588,4Totale Chieti 104 100% 392.020 100% 203.595,9 100% 519,4

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Analizzando la distribuzione territoriale della produzione di rifiuti urbani in termini di tonnellate per km2 risulta come valore medio regionale una produzione specifica di 64,3 t/km2 a fronte di una densità di popolazione residente di 121,2 ab/km2. A livello provinciale, si individua la produzione specifica territoriale più bassa (31,3 t/km2) nella Provincia di L’Aquila, che risulta essere quella con maggior estensione territoriale e viceversa la Provincia di Pescara, che ha estensione territoriale minore, ha la densità di produzione di RU maggiore (128,8 t/km2). Nella tabella seguente sono analizzati sempre i valori di densità territoriale di produzione dei RU sulla base delle classi dimensionali dei Comuni definite precedentemente. Tale analisi dimostra il parallelismo tra la densità di popolazione e la densità di produzione di rifiuti per unità territoriale. Si può, infatti, osservare che al crescere della dimensione dei comuni crescono entrambi i valori. Si possono fare le stesse considerazioni anche nell’analisi della densità territoriale di produzione per ciascuna Provincia per classe dimensionale dei singoli Comuni, ad eccezione di alcuni casi isolati. Densità territoriale di produzione di RU per area provinciale della Regione Abruzzo

Superficie (km2)

Densità popolazione (ab/km2)

Densità produz. RU (t/km2)

ABRUZZO 10.795,12 121,19 64,29

L’Aquila 5.034,46 60,46 31,32

Teramo 1.947,64 154,99 89,88

Pescara 1.224,67 253,09 128,79

Chieti 2.588,35 151,46 78,66Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Dati della superficie territoriale ricavati dai dati del censimento ISTAT 2001. Densità territoriale di produzione RU per classe dimensionale dei Comuni della Regione Abruzzo

Superficie Densità popolazione

Densità produz. RU Classe

dimensionale km2 % ab/km2 t/km2

Ab ≤500 1.155,62 10,71% 14,71 6,83500< Ab ≤1.000 1.556,95 14,42% 22,94 10,59

1.000< Ab ≤3.000 3.956,21 36,65% 49,95 22,203.000< Ab ≤10.000 2.315,56 21,45% 136,11 63,60

10.000< Ab ≤25.000 777,24 7,20% 326,96 212,3525.000< Ab ≤50.000 322,53 2,99% 570,86 317,82

Ab >50.000 711,01 6,59% 428,24 234,94Totale ABRUZZO 10.795,12 100,0% 121,19 64,29

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Dati della superficie territoriale ricavati dai dati del censimento ISTAT 2001.

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Densità territoriale di produzione RU per classe dimensionale dei Comuni Provincia di L’AQUILA Superficie Densità pop. Densità produz.

Classe dimensionale km2 ab/km2 t/km2 t/km2

Ab ≤500 707,30 14,05% 11,65 6,06500< Ab ≤1.000 1.025,57 20,37% 18,06 10,13

1.000< Ab ≤3.000 1.836,46 36,48% 34,98 18,513.000< Ab ≤10.000 744,03 14,78% 87,41 42,5610.000< Ab ≤25.000 91,77 1,82% 122,06 55,4825.000< Ab ≤50.000 162,37 3,23% 404,29 212,42

Ab >50.000 466,96 9,28% 153,12 80,90Totale L’Aquila 5.034,46 100,0% 60,46 31,32

Provincia di TERAMO Superficie Densità pop. Densità produz.

Classe dimensionale km2 t/km2 t/km2 t/km2

Ab ≤500 79,75 4,09% 9,13 7,61500< Ab ≤1.000 175,71 9,02% 16,46 6,23

1.000< Ab ≤3.000 674,74 34,64% 51,14 21,483.000< Ab ≤10.000 611,99 31,42% 156,67 81,6410.000< Ab ≤25.000 253,57 13,02% 447,46 318,7825.000< Ab ≤50.000 0,00 0,00% 0,00 0,00

Ab >50.000 151,88 7,80% 358,17 184,77Totale Teramo 1.947,64 100,0% 154,99 89,88

Provincia di PESCARA Superficie Densità pop. Densità produz.

Classe dimensionale km2 t/km2 t/km2 t/km2

Ab ≤500 116,27 9,49% 18,71 6,77500< Ab ≤1.000 115,65 9,44% 43,23 16,00

1.000< Ab ≤3.000 386,89 31,59% 67,62 26,253.000< Ab ≤10.000 359,74 29,37% 185,42 80,7810.000< Ab ≤25.000 189,11 15,44% 226,13 104,0525.000< Ab ≤50.000 23,39 1,91% 1.910,52 1.197,47

Ab >50.000 33,62 2,75% 3.642,39 2.027,94Totale Pescara 1.224,67 100,0% 253,09 128,79

Provincia di CHIETI Superficie Densità pop. Densità produz.

Classe dimensionale km2 t/km2 t/km2 t/km2

Ab ≤500 252,30 9,75% 23,22 8,78500< Ab ≤1.000 240,02 9,27% 38,77 13,16

1.000< Ab ≤3.000 1.058,12 40,88% 68,71 27,563.000< Ab ≤10.000 599,80 23,17% 145,94 60,9810.000< Ab ≤25.000 242,79 9,38% 357,09 244,8325.000< Ab ≤50.000 136,77 5,28% 539,52 292,52

Ab >50.000 58,55 2,26% 958,62 564,10Totale Chieti 2.588,35 100,0% 151,46 78,66

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1.2.2. Le raccolte differenziate Nell’ultimo anno sono state intercettate dai servizi di raccolta differenziata 109.230 tonnellate di RU ovvero il 15,7% della produzione totale di rifiuti considerando anche la quota dei rifiuti ingombranti avviati al recupero di materia (il 5,6% del totale della RD) e del compostaggio domestico. Come evidenziato nella seguente figura più del 50% della raccolta differenziata consiste nell’intercettazione delle frazioni umide (organico e verde, compostaggio domestico incluso) e della carta e cartone. Se si analizzano i quantitativi raccolti riferiti agli abitanti residenti, risulta che le raccolte dell’organico e della carta e cartone si collocano intorno ai 20 kg/ab*anno. Tali frazioni sono seguite dal vetro, il cui valore di intercettazione pro capite è di 10,3 kg/ab*anno. Tutte le altre frazioni hanno valori di RD pro capite inferiori ai 6 kg/ab*anno. Contributi percentuali alla raccolta differenziata per singola frazione nella Regione Abruzzo nel 2005

Raccolta differenziata nel 2005

Plastica4%

Legno4%

Tessili2%

Altre raccolte12%

Frazioni umide32%

Carta e cartone26%

Metalli e alluminio8%

Vetro12%

Frazioni umideCarta e cartoneVetroMetalli e alluminioPlasticaLegnoTessiliAltre raccolte

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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La raccolta differenziata per singola frazione di RU in Abruzzo nel 2005 RD Frazione t/anno % sul tot RD kg/ab*anno

Compostaggio domestico 258,60 0,24% 0,20

Organico 26.404,97 24,17% 20,18Verde 6.657,62 6,10% 5,09

Carta e cartone 28.549,54 26,14% 21,82

Vetro 13.474,66 12,34% 10,30Metalli e alluminio 8.665,71 7,93% 6,62

Plastica 4.613,65 4,22% 3,53

Legno 4.727,43 4,33% 3,61Tessili 2.230,85 2,04% 1,71

Multimaterialea 2.693,44 2,47% 2,06

Inerti 789,67 0,72% 0,60Beni durevoli / RAEE 2.192,59 2,01% 1,68

Ingombrantib 6.175,15 5,65% 4,72

Raccolte selettivec 95,60 0,09% 0,07Altre raccolted 1.700,38 1,56% 1,30

Totale RD 109.229,88 100,00% 83,49Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Note: a: raccolta multimateriale di plastica/metallo e di vetro/plastica/metallo. b: ingombranti avviati al recupero di materia. c: comprende le raccolte selettive di farmaci e di batterie e accumulatori.ù d: comprende le raccolte di olii e grassi vegetali e animali, di imballaggi in materiali misti e altre frazioni. Se si analizza la situazione dei sistemi di RD nei Comuni abruzzesi risulta che la maggioranza, ovvero più dell’80% dei Comuni della Regione Abruzzo in cui risiede l’80% della popolazione, ha un’efficienza complessiva di intercettazione della RD al di sotto del 20%, e addirittura ben il 50% della totalità dei Comuni non raggiunge il 10% di RD. Prendendo come riferimento l’obiettivo di raccolta differenziata previsto dal D.Lgs. 22/97 al 2003 (35%), si nota che attualmente tale valore è raggiunto e superato solo da 31 Comuni in cui risiede il 13% della popolazione totale. Se si osserva la figura seguente, si può notare che tra i Comuni che hanno conseguito una RD al di sopra del 35% all’incirca la metà sono situati nella fascia in prossimità della costa Adriatica nella Provincia di Teramo. Nel resto della Regione, come già indicato non è raggiunto il 20% di RD, ad esclusione di alcuni casi isolati. Classificazione dei Comuni abruzzesi in base al livello di RD conseguito nel 2005

Comuni Abitanti residenti Livello di RD n° % n° %

RD < 10% 151 49,51% 554.369 42,38%10% ≤ RD < 20% 97 31,80% 493.631 37,73%20% ≤ RD < 35% 26 8,52% 91.559 7,00%

35 ≤ RD <50% 24 7,87% 137.098 10,48%RD > 50% 7 2,30% 31.572 2,41%

Totale ABRUZZO 305 100,0% 1.308.229 100%Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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La percentuale di raccolta differenziata nel 2005 nei Comuni della Regione Abruzzo

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Dall’analisi per classe dimensionale dei Comuni si nota poi come il livello di raccolta differenziata è praticamente lo stesso (tra il 10,3% e l’11,8%) sia per i Comuni di piccole dimensioni con popolazione al di sotto dei 3.000 abitanti che per quelli più grandi, ovvero i quattro capoluoghi di Provincia. L’unica eccezione si ha per i Comuni di dimensioni medie (76 Comuni su 305), ovvero con una popolazione compresa tra i 3.000 e i 25.000 abitanti residenti, che hanno raggiunto un’efficienza media di RD del 21,5%. Esclusa la Provincia di L’Aquila, anche per le singole Province la classe di quei Comuni che risultano maggiormente efficienti nell’attuazione della raccolta differenziata è quella di dimensione demografica medio – piccola ovvero con una popolazione compresa tra i 3.000 e i 10.000 abitanti.

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La percentuale di RD per classe dimensionale dei Comuni Abruzzesi nel 2005

% di RD nei Comuni dell'Abruzzo - 2005

11,5%

11,8%

11,6%

23,4%

19,8%

10,3%

11,1%

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Ab <500

500< Ab <1.000

1.000< Ab<3.000

3.000< Ab <10.000

10.000< Ab <25.000

25.000< Ab <50.000

Ab >50.000

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Raccolta differenziata per classe dimensionale dei Comuni abruzzesi nel 2005

Raccolta Differenziata Classe dimensionale

t/anno % kg/ab*anno % RD

Ab ≤500 910,14 0,83% 53,54 11,53%500< Ab ≤1.000 1.944,16 1,78% 54,43 11,79%

1.000< Ab ≤3.000 10.196,60 9,33% 51,60 11,61%3.000< Ab ≤10.000 34.422,97 31,51% 109,22 23,37%10.000< Ab ≤25.000 32.661,85 29,90% 128,53 19,79%25.000< Ab ≤50.000 10.544,36 9,65% 57,27 10,29%

Ab >50.000 18.558,45 16,99% 60,95 11,11%Totale ABRUZZO 109.229,88 100,0% 83,49 15,74%

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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Raccolta differenziata per classe dimensionale dei Comuni delle Province abruzzesi nel 2005

Provincia di L’AQUILA Raccolta Differenziata Classe

dimensionale t/anno % kg/ab*anno % RD

Ab ≤500 407,71 2,81% 49,49 9,52%500< Ab ≤1.000 1.155,29 7,98% 62,37 11,12%

1.000< Ab ≤3.000 3.293,84 22,74% 51,27 9,69%3.000< Ab ≤10.000 2.168,93 14,97% 33,35 6,85%10.000< Ab ≤25.000 296,94 2,05% 26,51 5,83%25.000< Ab ≤50.000 2.865,57 19,78% 43,65 8,31%

Ab >50.000 4.295,90 29,66% 60,08 11,37%Totale L’Aquila 14.484,2 100,0% 47,6 9,18%

Provincia di TERAMO Raccolta Differenziata Classe

dimensionale t/anno % kg/ab*anno % RD

Ab ≤500 24,33 0,06% 33,42 4,01%500< Ab ≤1.000 95,13 0,23% 32,88 8,69%

1.000< Ab ≤3.000 1.018,12 2,41% 29,51 7,02%3.000< Ab ≤10.000 16.873,13 40,00% 175,98 33,77%10.000< Ab ≤25.000 19.033,43 45,12% 167,75 23,55%25.000< Ab ≤50.000 0,00 0,00% 0,0 0,0%

Ab >50.000 5.135,64 12,18% 94,41 18,30%Totale Teramo 42.179,8 100,0% 139,7 24,09%

Provincia Pescara Raccolta Differenziata Classe

dimensionale t/anno % kg/ab*anno % RD

Ab ≤500 152,83 0,75% 70,27 19,40%500< Ab ≤1.000 264,89 1,30% 52,98 14,32%

1.000< Ab ≤3.000 1.866,16 9,13% 71,33 18,37%3.000< Ab ≤10.000 7.079,35 34,65% 106,13 24,36%10.000< Ab ≤25.000 2.147,55 10,51% 50,22 10,91%25.000< Ab ≤50.000 3.552,27 17,39% 79,49 12,68%

Ab >50.000 5.365,91 26,27% 43,82 7,87%Totale Pescara 20.429,0 100,0% 65,9 12,95%

Provincia di Chieti Raccolta Differenziata Classe

dimensionale t/anno % kg/ab*anno % RD

Ab ≤500 325,28 1,01% 55,52 14,68%500< Ab ≤1.000 428,84 1,33% 46,08 13,57%

1.000< Ab ≤3.000 4.018,48 12,50% 55,27 13,78%3.000< Ab ≤10.000 8.301,57 25,82% 94,83 22,70%10.000< Ab ≤25.000 11.183,93 34,79% 129,00 18,81%25.000< Ab ≤50.000 4.126,53 12,84% 55,92 10,31%

Ab >50.000 3.761,01 11,70% 67,01 11,39%Totale Chieti 32.145,6 100,0% 82,0 15,79%

Fonte: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti.

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1.2.3. Il confronto con i livelli di produzione rifiuti e raccolta differenziata caratterizzanti il quadro nazionale

Confrontando i dati relativi alla produzione di RU e al livello di raccolta differenziata con quelli riscontrati nel Sud Italia e complessivamente in Italia (riportati nel Rapporto Rifiuti 2005 dell’ ONR – APAT), risulta che: • in termini demografici, la Regione Abruzzo rappresenta il 6,3% della popolazione italiana

residente nel Sud Italia e il 2,2% della popolazione nazionale; • in termini di produzione complessiva di RU, rispetto al dato del Sud Italia e dell’Italia

l’Abruzzo ricopre rispettivamente il 6,8% e il 2,2% della produzione complessiva; • in termini di produzione pro capite, il valore medio Regionale (530,5 kg/ab*nno) risulta

essere superiore rispetto a quello medio del Sud Italia (per circa 40 kg/ab*anno), ma di poco inferiore a quello medio nazionale;

• in termini di raccolta differenziata la Regione Abruzzo ha un peso del 13,3% sulla quota di rifiuti intercettati dalla RD nel Sud Italia, e dell’1,55% della quota avviata a RD in Italia. Il dato percentuale di RD dell’Abruzzo è quasi il doppio di quello medio del Sud Italia, ma inferiore di sette punti percentuali dal dato medio nazionale. Per quanto riguarda il valore pro capite di RD, il valore registrato nel 2005 nella Regione Abruzzo è più del doppio di quello medio del Sud Italia, ma inferiore di 37 kg/ab*anno rispetto a quello medio nazionale.

Confronto livelli di produzione rifiuti e RD regionali e nazionali

u.d.m. Abruzzoa Sud Italiab Italiab

ab/anno 1.308.229 20.735.234 58.462.375Abitanti

% Abruzzo - 6,31% 2,24%

t/anno 694.069,7 10.181.000 31.150.000

% Abruzzo - 6,82% 2,23%Produzione RU kg/ab*anno 530,5 491 533

t/anno 109.229,88 823.000 7.067.000

% Abruzzo - 13,27% 1,55%

kg/ab*anno 83,49 39,7 120,9RD

% su produz 15,74% 8,1% 22,7%Fonte dei dati: a: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. b: Rapporto Rifiuti 2005 dell’ ONR – APAT (sono dati riferiti al 2004).

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Confronto del livello di produzione pro capite di RU e del livello di RD

Confronto produzione di RU e RD pro capite

530,5491

533

83,4939,7

120,9

0

100

200

300

400

500

600

Abruzzo Sud Italia Italia

kg/a

b*an

no

Produzione RU Raccolta differenziata

Fonte dei dati: elaborazione dei dati del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti; Rapporto Rifiuti 2005 dell’ ONR – APAT (sono dati riferiti al 2004).

1.3. Efficienza di intercettazione delle raccolte differenziate rispetto alla composizione merceologica dei rifiuti

Incrociando le stime sulla composizione merceologica dei rifiuti nelle diverse aree territoriali con i dati delle singole raccolte differenziate è possibile valutare, per le singole frazioni del rifiuto, l’efficienza di intercettazione, in termini di quota della specifica frazione raccolta in forma differenziata rispetto alla presenza della stessa frazione nel rifiuto prodotto.

1.3.1. La composizione merceologica dei rifiuti urbani prodotti Non possedendo analisi più recenti della composizione merceologica dei rifiuti prodotti in Abruzzo adeguate allo scopo, si assume la caratterizzazione della qualità del rifiuto prodotto riportata nel PRGR vigente (ovvero il Piano 2000). Non viene presa in esame la composizione merceologica presentata nella proposta di revisione del PRGR sviluppata dalla precedente Amministrazione Regionale (Piano 2002) dal momento che la composizione ivi riportata è da intendersi come riferita al solo rifiuto indifferenziato, non essendo state effettuate, a partire da questi dati, le elaborazioni utili a includervi anche i flussi di rifiuti intercettati dalle raccolte differenziate. Le composizioni merceologiche del Piano 2000 erano invece da intendersi come riferite al complesso della produzione di rifiuti (indifferenziati + differenziate). Tale diverso approccio metodologico può spiegare parte delle differenze evidenziate nella tabella seguente in particolare su carta e plastica. In relazione alle differenze su organico e

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verde, si sottolinea innanzitutto come appaia poco fondata l’affermazione riportata nella Proposta di Piano 2002 secondo la quale il rifiuto verde è di per sé assente nei rifiuti urbani, in quanto di origine non domestica. Tale affermazione è, infatti, smentita dai dati registrati nello stesso territorio abruzzese, piuttosto che in altri contesti, dalle raccolte differenziate dedicate a questa frazione. Peraltro, alla luce delle campagne merceologiche condotte nel 2002 può comunque evidenziarsi una tendenziale sottostima, nelle previsioni del Piano 2000, della quota di rifiuto organico/verde presente nel rifiuto, accompagnata eventualmente anche da una sovrastima della quota del verde rispetto all’organico. Peraltro ai fini delle analisi qui presentate, si ritengono senz’altro adeguate le valutazioni del PRGR 2000. Composizione merceologica del rifiuto urbano prodotto: confronto PRGR 2000 / Proposta Piano 2002

L’Aquila Teramo Pescara Chieti Regione Abruzzo 1998 1998 2002 1998 1998 2002 1998 2002

Organico 29,2% 29,7% - 27,9% 29,3% - 29,1% -Verde 9,7% 9,9% - 9,3% 9,8% - 9,7% -Frazione putrescibile - - 45,0% - - 40,6% - 42,8%Carta 24,1% 23,4% 17,0% 25,3% 24,0% 13,6% 24,2% 15,3%Plastica 10,4% 10,2% 16,0% 11,1% 10,4% 17,2% 10,5% 16,6%Vetro e inerti 9,0% 9,7% - 8,8% 9,2% - 9,2% -Vetro - - 7,5% - - 9,6% 8,5%Legno e tessili 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 7,2% 5,0% 6,1%Metalli 3,0% 3,0% 8,0% 3,0% 3,0% 7,6% 3,0% 7,8%Altro 7,0% 7,0% 1,5% 7,0% 7,0% 4,2% 7,0% 2,9%Fine stradale 2,5% 2,2% - 2,6% 2,4% - 2,4% -Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

1.3.2. Stima delle efficienze di intercettazione delle raccolte differenziate

Sulla base dei dati forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti sono state valutate le quote intercettate dalla RD delle singole frazioni merceologiche complessivamente nella Ragione Abruzzo e in ciascuna Provincia. Sulla base della composizione merceologica dei RU prodotti (paragrafo precedente) si sono ricavati i quantitativi prodotti nel 2005 di ciascuna frazione merceologica. Si è così potuto stimare le efficienze di intercettazione delle principali frazioni merceologiche. Per quanto riguarda la frazione organica, quest’analisi permette di mostrare un’efficienza di intercettazione complessiva bassa (13,2%), che è determinata dal mediarsi di livelli di intercettazione prossimi al 30%, nel caso della Provincia di Teramo, e di intercettazioni nulle, nel caso della Provincia di L’Aquila. Attualmente la raccolta differenziata della frazione organica in Abruzzo è ancora poco diffusa, dal momento che nel 2005 è stata effettuata da circa 50 Comuni su 305 (compresi i Comuni in cui è computato il compostaggio domestico).

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Efficienza di intercettazione della frazione organica

13,2%

27,6%

15,2%

86,8%

100,0%

72,4%

92,7%

84,8%

7,3%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

ABRUZZO

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

quota intercettata quota non intercettata

Fonte: elaborazione dei dati di RD del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti; dati sulla composizione merceologica dal PRGR, 2000. L’efficienza di intercettazione della carta si colloca intorno al 16-18%, con livelli piuttosto allineati per tutte le Province. Si passa, infatti, da un minimo nella Provincia di L’Aquila, che risulta conseguire il 15,8%, a un massimo nella Provincia di Pescara che consegue il 18,3%.

Efficienza di intercettazione della carta

17,1%

15,8%

17,8%

18,3%

16,6%

82,9%

84,2%

82,2%

81,7%

83,4%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

ABRUZZO

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

quota intercettata quota non intercettata

Fonte: elaborazione dei dati di RD del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti; dati sulla composizione merceologica dal PRGR, 2000.

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Le stesse considerazioni fatte nel caso della carta si ripetono per la plastica. Infatti, non si evidenziano differenze particolari tra le varie Province, che si collocano tutte intorno al valore medio complessivo del 6,4%. Si segnala comunque che in questa analisi non sono stati presi in considerazione i contributi connessi alle raccolte multimateriali (raccolte multimateriali: di plastica/metallo, e di vetro/plastica/metallo) e quelli dal recupero di materiale dai rifiuti ingombranti (che sono circa l’1% rispetto alla produzione totale di rifiuti), non essendo disaggregabili per frazione sulla base delle informazioni disponibili. Dal momento che tali raccolte multimateriali sono effettuate solo in alcuni Comuni della Provincia di Teramo, il dato di efficienza di intercettazione della plastica in questa Provincia è in certa misura sottostimato. L’entità di tale sottostima è comunque ragionevolmente piuttosto contenuta.

Efficienza di intercettazione della plastica

6,4%

5,3%

6,4%

6,7%

93,6%

94,7%

93,1%

93,6%

93,3%

6,9%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

ABRUZZO

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

quota intercettata quota non intercettata

Fonte: elaborazione dei dati di RD del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti; dati sulla composizione merceologica dal PRGR, 2000. Anche nel caso dell’intercettazione del vetro e degli inerti la variabilità dei valori delle efficienze raggiunte non è marcata. Il valore medio regionale è circa del 22,3%. Si registra solamente l’efficienza più contenuta nella Provincia di Teramo rispetto alle altre, ma anche in questo caso si segnala una sottostima di tale valore, dal momento che sono stati trascurati i contributi connessi alle raccolte multimateriali.

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Efficienza di intercettazione del vetro e degli inerti

22,3%

25,2%

17,1%

22,0%

24,9%

77,7%

74,8%

82,9%

78,0%

75,1%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

ABRUZZO

L'Aquila

Teramo

Pescara

Chieti

quota intercettata quota non intercettata

Fonte: elaborazione dei dati di RD del 2005 forniti dagli OPR delle Province di L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti; dati sulla composizione merceologica dal PRGR, 2000.

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2. IL QUADRO ATTUALE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

2.1. Le fonti informative di riferimento L’analisi della gestione dei rifiuti speciali nella Regione Abruzzo è stata effettuata sulla base delle dichiarazioni MUD trasmesse nel 2005 e relative ad attività svolte nel 2004, essendo questa la base dati più aggiornata disponibile. Al riguardo si segnala che la base dati MUD su cui si è lavorato è quella trasmessa da Infocamere all’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (ARTA). Con riferimento alle finalità del Piano Regionale, l’analisi della base dati MUD ha richiesto un minuzioso e complesso lavoro di verifica e bonifica dei dati, in modo tale da garantirne la piena funzionalità alle esigenze pianificatorie della Regione. In particolare, si è quindi ritenuto opportuno prevedere una metodologia di analisi dei dati che consentisse il perseguimento di questi obiettivi: - l’eliminazione dalla base dati di eventuali dichiarazioni di produzione doppie; - l’eliminazione dalla base dati di eventuali dichiarazioni di produzione di rifiuti urbani

(differenziati e non); - la verifica e eventuale correzione di dati di produzione anomali dal punto di vista delle

tipologie di rifiuti dichiarate o delle quantità; - la quantificazione della produzione complessiva di rifiuti speciali derivante dal territorio

regionale; - la disaggregazione, rispetto al dato complessivo di produzione di rifiuti speciali, del dato

di produzione primaria, intesa come produzione di rifiuti speciali al netto dei flussi di rifiuti prodotti derivanti da attività di trattamento o smaltimento di altri rifiuti.

In questa prima fase di analisi, l’attività condotta è stata orientata alla definizione e caratterizzazione della produzione di rifiuti. Nel proseguio dell’attività si approfondiranno altri aspetti di particolare interesse, quali: - la caratterizzazione delle attività di gestione (recupero e smaltimento) dei rifiuti condotte

in Regione; - la caratterizzazione dei flussi di importazione e esportazione di rifiuti extra-regionali; - la valutazione dei fabbisogni di recupero e smaltimento per la corretta gestione dei rifiuti

prodotti in Regione Abruzzo, messi a confronto con le attuali disponibilità offerte dal sistema impiantistico regionale.

2.2. La rappresentatività delle dichiarazioni MUD La banca dati MUD costituisce strutturalmente solo un parte, per quanto in genere significativa, del complesso delle attività manifatturiere o di servizi presenti sul territorio. In particolare, si tenga presente che: - sono esentate dall’obbligo della presentazione del MUD le imprese artigiane con un

numero di dipendenti inferiore o uguale a tre e che non producono rifiuti pericolosi; - unità locali di piccole dimensioni, in particolar modo nel settore del commercio e dei

servizi, possono non essere tenute ad adempiere alla presentazione della dichiarazione MUD, se conferiscono i loro rifiuti nell’ambito del circuito dedicato ai rifiuti urbani.

Si precisa al riguardo che le suddette considerazioni sono relative al quadro normativo vigente al momento in cui sono state presentate le dichiarazioni MUD 2005 relative al 2004, ovvero a quanto previsto dal D.Lgs. 22/97.

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La successiva emanazione del D.Lgs. 152/2006 ha profondamente modificato il quadro dei soggetti tenuti alla presentazione del MUD; tale modifica non ha comunque alcuna influenza sui dati qui analizzati, essendo per l’appunto successiva alla loro presentazione. La valutazione della rappresentatività dell’insieme dei dichiaranti MUD, rispetto all’universo produttivo regionale, può essere effettuata confrontando il numero di dichiaranti MUD (intesi come unità locali e relativi addetti) con il totale dei soggetti presenti in Regione, così come risultanti dai dati Istat. Questo confronto evidenzia che le dichiarazioni MUD esaminate sono relative a 10.080 unità locali e 137.435 addetti, pari rispettivamente al 9,6% delle unità locali e al 33,4% degli addetti presenti in Regione secondo i dati del Censimento Istat 2001. A questo proposito è d’obbligo sottolineare che le dichiarazioni MUD, essendo state presentate nel 2005, sono state compilate utilizzando, nella maggioranza dei casi, i codici ISTAT dell’ATECO 2002 per descrivere l’attività prevalente, mentre i dati del Censimento Istat sono relativi alla codifica ATECO 1991 precedentemente in vigore; peraltro, a livello di definizione di sezioni e divisioni di attività, essendo questo il dettaglio cui la presente analisi si spinge, le due codifiche sono sostanzialmente equiparabili. Si può ritenere che i dati MUD disponibili abbiano una buona significatività. Risulta infatti ben coperto in particolare il settore di maggiore interesse dal punto di vista della produzione di rifiuti speciali e pericolosi, ovvero il manifatturiero, per il quale il grado di copertura in termini di unità locali e di addetti è, a livello regionale, rispettivamente pari al 21,8% e al 63,0%. Dall’analisi a livello di singola Provincia si evidenziano peraltro valori inferiori su Pescara, con il 25,4% degli addetti totali e il 45,4% di quelli del manifatturiero, mentre per le altre provincie la rappresentatività è senz’altro migliore, collocandosi sul 31%-38% degli addetti totali e intorno al 65%-67% per quelli del manifatturiero. La maggior significatività dei dati MUD per quanto riguarda gli addetti rispetto alle unità locali è determinata da quanto già evidenziato, in merito all’esenzione dall’obbligo di denuncia MUD per le piccole imprese artigiane e alle maggiori possibilità di assimilazione agli urbani dei rifiuti derivanti da unità locali di piccole dimensioni del commercio e dei servizi. Si può inoltre ritenere che una grande azienda sia generalmente più attenta all'adempimento di procedure quali l'effettuazione della dichiarazione MUD rispetto ad aziende piccole. Questi fattori portano a caratterizzare il dichiarante MUD come un soggetto in genere più grande (in termini di numero di addetti) della media delle unità locali produttive o terziarie presenti in un territorio. Infine, è opportuno precisare che un numero di unità locali o di addetti superiore nelle dichiarazioni MUD rispetto ai dati Istat può essere dovuto a un effettivo aumento degli stessi (i dati MUD sono riferiti al 2004, i dati Istat al 2001), a errate indicazioni nel MUD del codice di attività o del numero di addetti, o anche a eventuali possibili lacune nei dati Istat.

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Numero di unità locali e addetti dei dichiaranti MUD per sezione e ramo di attività

U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. AddettiA AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 32 656 127 1.541 40 327 73 380 272 2.904B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 0 0 1 3 9 55 0 0 10 58C ESTRAZIONE DI MINERALI 21 127 16 208 15 279 33 893 85 1.507D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 420 12.736 980 24.829 461 8.298 898 28.577 2.759 74.440E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 23 305 39 471 19 382 121 282 202 1.440F COSTRUZIONI 98 790 124 1.400 110 1.296 119 1.496 451 4.982G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOC 642 1.786 774 3.383 682 3.270 883 3.980 2.981 12.419H ALBERGHI E RISTORANTI 61 374 61 404 40 343 98 389 260 1.510I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 68 1.191 74 673 58 1.205 99 1.478 299 4.547J ATTIVITA' FINANZIARIE 23 224 74 685 44 473 15 172 156 1.554K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 46 334 48 942 50 273 74 1.023 218 2.572L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 104 3.220 41 887 53 624 97 2.717 295 7.448M ISTRUZIONE 16 723 10 443 5 964 11 498 42 2.628N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 99 3.231 115 819 103 4.900 226 3.371 543 12.321O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 216 1.145 281 1.346 434 1.181 287 1.077 1.218 4.749P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------ND NON DETERMINATO 68 254 58 422 52 288 111 1.392 289 2.356Totale Primario 32 656 128 1.544 49 382 73 380 282 2.962Totale Secondario 562 13.958 1.159 26.908 605 10.255 1.171 31.248 3.497 82.369Totale Terziario 1.275 12.228 1.478 9.582 1.469 13.233 1.790 14.705 6.012 49.748Non Determinato 66 254 58 422 52 288 111 1.392 287 2.356

1.937 27.096 2.823 38.456 2.175 24.158 3.145 47.725 10.080 137.435

MUD corretto TOTALE

REGIONALEDESCRIZIONESEZIONE

Totale

MUD corretto Provincia di

AQUILA

MUD corretto Provincia di TERAMO

MUD corretto Provincia di PESCARA

MUD corretto Provincia di

CHIETI

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

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Numero di unità locali e addetti presenti sul territorio regionale per sezione e ramo di attività (Istat)

U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. AddettiA AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 128 296 176 393 93 329 198 543 595 1.561B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 3 3 200 829 90 380 67 348 360 1.560C ESTRAZIONE DI MINERALI 38 189 27 149 31 262 40 609 136 1.209D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 2.148 18.942 3.992 38.432 2.717 18.268 3.786 42.486 12.643 118.128E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 58 903 30 498 23 494 45 464 156 2.359F COSTRUZIONI 3.027 8.313 3.348 9.842 2.629 8.950 3.262 10.844 12.266 37.949G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOC 6.700 13.189 7.095 14.415 8.276 18.163 8.782 18.627 30.853 64.394H ALBERGHI E RISTORANTI 1.811 4.219 1.788 4.243 1.260 4.033 1.668 4.385 6.527 16.880I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 809 4.775 839 3.386 1.057 7.234 1.051 6.353 3.756 21.748J ATTIVITA' FINANZIARIE 500 1.835 514 1.900 667 2.493 619 2.246 2.300 8.474K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 3.446 7.668 3.468 7.603 4.656 9.944 4.163 9.848 15.733 35.063L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 294 8.362 158 3.903 163 5.938 232 5.399 847 23.602M ISTRUZIONE 469 8.652 393 7.125 421 7.202 560 9.710 1.843 32.689N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 1.272 6.789 1.026 5.799 1.366 6.998 1.537 9.550 5.201 29.136O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 2.762 3.633 2.688 4.520 3.060 4.331 3.202 4.216 11.712 16.700P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------ND NON DETERMINATO ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------Totale Primario 131 299 376 1.222 183 709 265 891 955 3.121Totale Secondario 5.271 28.347 7.397 48.921 5.400 27.974 7.133 54.403 25.201 159.645Totale Terziario 18.063 59.122 17.969 52.894 20.926 66.336 21.814 70.334 78.772 248.686Non Determinato ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------

23.465 87.768 25.742 103.037 26.509 95.019 29.212 125.628 104.928 411.452

Istat Provincia di PESCARA

Istat Provincia di CHIETI

Istat TOTALE REGIONALE

Totale

SEZIONE DESCRIZIONE Istat Provincia di AQUILA

Istat Provincia di TERAMO

Fonte: Elaborazione dati Istat, “8° Censimento generale dell’industria e dei servizi” - 2001

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Rappresentatività delle dichiarazioni MUD rispetto ai dati Istat in termini di numero di unità locali e addetti a livello di sezione e ramo di attività

U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. AddettiA AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 25,0% 221,6% 72,2% 392,1% 43,0% 99,4% 36,9% 70,0% 45,7% 186,0%B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 0,0% 0,0% 0,5% 0,4% 10,0% 14,5% 0,0% 0,0% 2,8% 3,7%C ESTRAZIONE DI MINERALI 55,3% 67,2% 59,3% 139,6% 48,4% 106,5% 82,5% 146,6% 62,5% 124,6%D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 19,6% 67,2% 24,5% 64,6% 17,0% 45,4% 23,7% 67,3% 21,8% 63,0%E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 39,7% 33,8% 130,0% 94,6% 82,6% 77,3% 268,9% 60,8% 129,5% 61,0%F COSTRUZIONI 3,2% 9,5% 3,7% 14,2% 4,2% 14,5% 3,6% 13,8% 3,7% 13,1%G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOC 9,6% 13,5% 10,9% 23,5% 8,2% 18,0% 10,1% 21,4% 9,7% 19,3%H ALBERGHI E RISTORANTI 3,4% 8,9% 3,4% 9,5% 3,2% 8,5% 5,9% 8,9% 4,0% 8,9%I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 8,4% 24,9% 8,8% 19,9% 5,5% 16,7% 9,4% 23,3% 8,0% 20,9%J ATTIVITA' FINANZIARIE 4,6% 12,2% 14,4% 36,1% 6,6% 19,0% 2,4% 7,7% 6,8% 18,3%K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 1,3% 4,4% 1,4% 12,4% 1,1% 2,7% 1,8% 10,4% 1,4% 7,3%L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 35,4% 38,5% 25,9% 22,7% 32,5% 10,5% 41,8% 50,3% 34,8% 31,6%M ISTRUZIONE 3,4% 8,4% 2,5% 6,2% 1,2% 13,4% 2,0% 5,1% 2,3% 8,0%N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 7,8% 47,6% 11,2% 14,1% 7,5% 70,0% 14,7% 35,3% 10,4% 42,3%O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 7,8% 31,5% 10,5% 29,8% 14,2% 27,3% 9,0% 25,5% 10,4% 28,4%P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- ------- -------ND NON DETERMINATO n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.Totale Primario 24,4% 219,4% 34,0% 126,4% 26,8% 53,9% 27,5% 42,6% 29,5% 94,9%Totale Secondario 10,7% 49,2% 15,7% 55,0% 11,2% 36,7% 16,4% 57,4% 13,9% 51,6%Totale Terziario 7,1% 20,7% 8,2% 18,1% 7,0% 19,9% 8,2% 20,9% 7,6% 20,0%Non Determinato n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

8,3% 30,9% 11,0% 37,3% 8,2% 25,4% 10,8% 38,0% 9,6% 33,4%

%MUD/Istat Provincia di PESCARA

%MUD/Istat Provincia di CHIETI

%MUD/Istat TOTALE

REGIONALE

Totale

SEZIONE DESCRIZIONE

%MUD/Istat Provincia di

AQUILA

%MUD/Istat Provincia di TERAMO

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004, dati Istat “8° Censimento generale dell’industria e dei servizi” - 2001

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Numero di unità locali e addetti dei dichiaranti MUD per divisione di attività

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Numero di unità locali e addetti presenti sul territorio regionale per divisione di attività (Istat)

Fonte: Elaborazione dati Istat, “8° Censimento generale dell’industria e dei servizi” - 2001

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Rappresentatività delle dichiarazioni MUD rispetto ai dati Istat in termini di numero di unità locali e addetti a livello di divisione di attività

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004, dati Istat “8° Censimento generale dell’industria e dei servizi” - 2001

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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2.3. La produzione totale di rifiuti speciali La produzione complessiva di rifiuti speciali nell’intera Regione Abruzzo ammonta nel 2004 a 1.205.299 t, così ripartite per provincia: 500.327 t in provincia di Chieti, 352.003 t in provincia di Teramo, 215.104 in provincia di Aquila e infine 137.866 t in provincia di Pescara. Sul totale della regione i rifiuti speciali non pericolosi ammontano a 1.118.372 t (93% del totale) mentre i rifiuti pericolosi raggiungono le 83.961 t (7% del totale). La differenza di 2.966 t riscontrabile fra il dato di produzione complessiva e la somma fra rifiuti non pericolosi e rifiuti pericolosi è determinata dal fatto che nel dato complessivo sono compresi quantità di codici CER ND (Non determinati) e di codici CER identificabili solo per le macrocategorie (es. 13.02.00), per i quali non è stato possibile assegnare la caratteristica di rifiuto Non Pericoloso o di Pericoloso. In tali dati sono comprese le quantità dichiarate nel MUD come prodotte sia all’interno sia fuori dalle singole unità locali dichiaranti, limitatamente, per quanto riguarda la produzione fuori dalle unità locali, a quelle derivanti da attività comunque effettuate nel territorio della Regione (essenzialmente, cantieri edili). La maggior quota della produzione si concentra nel settore manifatturiero (sezione D), con 624.020 t di rifiuti complessivi (51,8% del totale), e in particolare 583.902 t rifiuti non pericolosi (52,2% del corrispondente totale) e 38.759 t di rifiuti pericolosi (46,2% del corrispondente totale). E’ interessante notare come in tutte le province, eccetto Pescara, i rifiuti del settore manifatturiero superano il 51% del totale; a Pescara raggiungono il 32,6% quasi alla pari con rifiuti del settore costruzioni (F) che arrivano al 31,6% del totale. Sembra essere questo un altro fattore che contraddistingue la realtà pescarese, oltre alla già evidenziata minor copertura che è assicurata dai dichiaranti MUD rispetto ai dati del censimento Istat. Considerando il dato complessivo regionale, seguono con una discreta significatività (15% sul totale regionale) i rifiuti prodotti dalle attività della sezione O “Altri servizi pubblici, sociali e personali”, che include le attività di trattamento e smaltimento di rifiuti solidi e liquidi, dal settore edile (sezione F; 9,9% del totale regionale) e dal settore di estrazioni di minerali, soprattutto in provincia di Teramo (6,3% del totale in regione, 12,6% in provincia di Teramo). Il complesso del ramo secondario contribuisce alla produzione di rifiuti speciali per una quota pari al 71,1% dei rifiuti non pericolosi, al 53,7% dei pericolosi e al 69,9% del totale. Il complesso del ramo terziario copre il 22,3% della produzione di rifiuti non pericolosi, il 45,5% dei pericolosi e il 24,0% del totale. A livello di singole province, spicca per quanto riguarda la produzione di rifiuti pericolosi il quantitativo associato in provincia di Chieti alla sezione O, che, come già segnalato include gli impianti che trattano o smaltiscono rifiuti: oltre 20.000 t/a, corrispondenti a ca. ¼ del totale dei rifiuti pericolosi prodotti in regione.

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Produzione regionale totale di rifiuti speciali per sezione di attività e per provincia

ton % tot ton % tot ton % tot ton % tot ton % totA AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 272 2.904 19.652,33 1,63 3.373,60 1,57 12.182,46 3,46 1.004,65 0,73 3.091,62 0,62B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 10 58 37,32 0,00 0,00 0,00 0,28 0,00 37,04 0,03 0,00 0,00C ESTRAZIONE DI MINERALI 85 1.507 76.539,82 6,35 7.427,14 3,45 44.253,69 12,57 4.704,66 3,41 20.154,34 4,03D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 2.759 74.440 624.020,38 51,77 135.195,85 62,85 187.120,65 53,16 44.977,93 32,62 256.725,95 51,31E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 202 1.440 21.496,92 1,78 2.384,70 1,11 8.472,46 2,41 702,22 0,51 9.937,54 1,99F COSTRUZIONI 451 4.982 119.962,64 9,95 18.873,29 8,77 15.049,20 4,28 43.630,02 31,65 42.410,13 8,48G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI B 2.981 12.419 57.749,63 4,79 4.759,67 2,21 29.563,25 8,40 13.427,66 9,74 9.999,06 2,00H ALBERGHI E RISTORANTI 260 1.510 1.104,51 0,09 485,63 0,23 494,45 0,14 35,60 0,03 88,83 0,02I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 299 4.547 32.064,13 2,66 4.691,60 2,18 9.544,28 2,71 4.849,91 3,52 12.978,34 2,59J ATTIVITA' FINANZIARIE 156 1.554 678,64 0,06 468,06 0,22 128,60 0,04 5,41 0,00 76,58 0,02K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 218 2.572 3.339,56 0,28 1.529,67 0,71 252,04 0,07 546,20 0,40 1.011,66 0,20L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 295 7.448 8.021,63 0,67 1.507,30 0,70 3.447,71 0,98 417,65 0,30 2.648,97 0,53M ISTRUZIONE 42 2.628 111,48 0,01 25,60 0,01 13,30 0,00 0,48 0,00 72,09 0,01N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 543 12.321 5.029,21 0,42 1.116,66 0,52 1.138,70 0,32 1.090,93 0,79 1.682,93 0,34O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 1.218 4.749 181.295,22 15,04 29.337,49 13,64 19.798,33 5,62 22.069,93 16,01 110.089,46 22,00P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE ------- ------- 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ------- ------- 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00ND NON DETERMINATO 289 2.356 54.195,91 4,50 3.927,27 1,83 20.543,97 5,84 365,55 0,27 29.359,12 5,87

10.080 137.435 1.205.299,32 100,00 215.103,53 100,00 352.003,37 100,00 137.865,83 100,00 500.326,60 100,00TOTALE

Rifiuti Speciali Tot Provincia Aquila

Rifiuti Speciali Tot Provincia Teramo

Rifiuti Speciali Tot Provincia PescaraSEZIONEDESCRIZIONE

Rifiuti Speciali Tot Provincia Chieti

Rifiuti Speciali TotU.L. Addetti

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

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Produzione regionale totale di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi per sezione di attività

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

ton % tot ton % tot ton % totA AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 272 2.904 19.652,33 1,63% 19.600,90 1,75% 51,40 0,06%B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 10 58 37,32 0,00% 36,59 0,00% 0,33 0,00%C ESTRAZIONE DI MINERALI 85 1.507 76.539,82 6,35% 73.918,39 6,61% 2.620,99 3,12%D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 2.759 74.440 624.020,38 51,77% 583.901,76 52,21% 38.758,71 46,16%E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 202 1.440 21.496,92 1,78% 20.994,94 1,88% 501,97 0,60%F COSTRUZIONI 451 4.982 119.962,64 9,95% 116.625,84 10,43% 3.236,20 3,85%G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOC 2.981 12.419 57.749,63 4,79% 46.738,92 4,18% 9.523,61 11,34%H ALBERGHI E RISTORANTI 260 1.510 1.104,51 0,09% 1.095,93 0,10% 8,24 0,01%I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 299 4.547 32.064,13 2,66% 29.350,40 2,62% 2.704,22 3,22%J ATTIVITA' FINANZIARIE 156 1.554 678,64 0,06% 669,97 0,06% 8,67 0,01%K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 218 2.572 3.339,56 0,28% 3.131,12 0,28% 208,44 0,25%L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 295 7.448 8.021,63 0,67% 7.946,87 0,71% 73,76 0,09%M ISTRUZIONE 42 2.628 111,48 0,01% 82,60 0,01% 28,88 0,03%N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 543 12.321 5.029,21 0,42% 1.069,55 0,10% 3.959,66 4,72%O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 1.218 4.749 181.295,22 15,04% 159.562,30 14,27% 21.732,51 25,88%P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE ------- ------- 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ------- ------- 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%ND NON DETERMINATO 289 2.356 54.195,91 4,50% 53.646,18 4,80% 543,73 0,65%Totale Primario 282 2.962 19.689,64 1,63% 19.637,49 1,76% 51,73 0,06%Totale Secondario 3.497 82.369 842.019,77 69,86% 795.440,92 71,12% 45.117,87 53,74%Totale Terziario 6.012 49.748 289.394,00 24,01% 249.647,66 22,32% 38.247,98 45,55%Non Determinato 289 2.356 54.195,91 4,50% 53.646,18 4,80% 543,73 0,65%

10.080 137.435 1.205.299,32 100% 1.118.372,25 100% 83.961,30 100%

Rifiuti Speciali Tot

TOTALE

Rifiuti Speciali NP Rifiuti Speciali PSEZIONE DESCRIZIONE U.L. Addetti

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Produzione regionale totale di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi per sezione di attività e per provincia

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

NP P NP P NP P NP Pton % tot ton % tot ton % tot ton ton ton ton ton ton ton ton

A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 272 2.904 19.652,33 1,63% 19.600,90 1,75% 51,40 0,06% 3.358,38 15,23 12.156,76 25,71 1.002,17 2,48 3.083,61 7,99

B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 10 58 37,32 0,00% 36,59 0,00% 0,33 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 36,59 0,33 0,00 0,00C ESTRAZIONE DI MINERALI 85 1.507 76.539,82 6,35% 73.918,39 6,61% 2.620,99 3,12% 7.410,75 16,38 43.349,67 904,02 4.034,28 669,93 19.123,68 1.030,66

D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 2.759 74.440 624.020,38 51,77% 583.901,76 52,21% 38.758,71 46,16% 117.166,18 17.219,58 181.611,45 5.467,23 41.214,00 3.615,79 243.910,13 12.456,10

E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 202 1.440 21.496,92 1,78% 20.994,94 1,88% 501,97 0,60% 2.277,25 107,45 8.410,43 62,03 552,54 149,68 9.754,72 182,82

F COSTRUZIONI 451 4.982 119.962,64 9,95% 116.625,84 10,43% 3.236,20 3,85% 18.520,89 251,81 13.795,93 1.253,27 43.018,10 611,92 41.290,91 1.119,21

G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICL 2.981 12.419 57.749,63 4,79% 46.738,92 4,18% 9.523,61 11,34% 3.446,97 1.310,89 26.959,39 2.603,86 9.048,40 2.912,86 7.284,16 2.695,99

H ALBERGHI E RISTORANTI 260 1.510 1.104,51 0,09% 1.095,93 0,10% 8,24 0,01% 481,28 4,12 491,45 3,00 35,31 0,29 87,89 0,83

I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 299 4.547 32.064,13 2,66% 29.350,40 2,62% 2.704,22 3,22% 3.026,06 1.665,54 9.319,63 224,64 4.461,70 378,70 12.543,00 435,34

J ATTIVITA' FINANZIARIE 156 1.554 678,64 0,06% 669,97 0,06% 8,67 0,01% 468,06 0,00 128,06 0,54 4,45 0,96 69,41 7,17

K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 218 2.572 3.339,56 0,28% 3.131,12 0,28% 208,44 0,25% 1.452,33 77,34 245,65 6,39 515,88 30,32 917,26 94,40

L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 295 7.448 8.021,63 0,67% 7.946,87 0,71% 73,76 0,09% 1.497,01 10,29 3.444,04 3,67 413,28 3,36 2.592,55 56,43

M ISTRUZIONE 42 2.628 111,48 0,01% 82,60 0,01% 28,88 0,03% 13,86 11,75 1,64 11,66 0,06 0,43 67,05 5,05

N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 543 12.321 5.029,21 0,42% 1.069,55 0,10% 3.959,66 4,72% 166,21 950,44 481,86 656,84 196,45 894,48 225,03 1.457,90

O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 1.218 4.749 181.295,22 15,04% 159.562,30 14,27% 21.732,51 25,88% 29.295,58 41,91 18.891,80 906,51 21.812,27 257,64 89.562,64 20.526,44

P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE ------- ------- 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ------- ------- 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00ND NON DETERMINATO 289 2.356 54.195,91 4,50% 53.646,18 4,80% 543,73 0,65% 3.815,29 111,98 20.277,26 266,65 347,18 18,35 29.206,45 146,75

10.080 137.435 1.205.299,32 100% 1.118.372,25 100% 83.961,30 100%192.396,10 21.794,70 339.565,02 12.396,03 126.692,65 9.547,51 459.718,48 40.223,06

Rifiuti Speciali Provincia Chieti

TOTALE

SEZIONEDESCRIZIONE U.L. Addetti Rifiuti Speciali Tot Rifiuti Speciali NP Rifiuti Speciali PRifiuti Speciali

Provincia AquilaRifiuti Speciali

Provincia TeramoRifiuti Speciali

Provincia Pescara

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Produzione regionale totale di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi per sezione di attività, per provincia con relative %

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

ton % tot ton % tot ton % tot ton % tot ton % tot ton % tot ton % tot ton % totA AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 3.358,38 1,75% 15,23 0,07% 12.156,76 3,58% 25,71 0,21% 1.002,17 0,79% 2,48 0,03% 3.083,61 0,67% 7,99 0,02%

B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 36,59 0,03% 0,33 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%

C ESTRAZIONE DI MINERALI 7.410,75 3,85% 16,38 0,08% 43.349,67 12,77% 904,02 7,29% 4.034,28 3,18% 669,93 7,02% 19.123,68 4,16% 1.030,66 2,56%

D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 117.166,18 60,90% 17.219,58 79,01% 181.611,45 53,48% 5.467,23 44,10% 41.214,00 32,53% 3.615,79 37,87% 243.910,13 53,06% 12.456,10 30,97%

E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 2.277,25 1,18% 107,45 0,49% 8.410,43 2,48% 62,03 0,50% 552,54 0,44% 149,68 1,57% 9.754,72 2,12% 182,82 0,45%

F COSTRUZIONI 18.520,89 9,63% 251,81 1,16% 13.795,93 4,06% 1.253,27 10,11% 43.018,10 33,95% 611,92 6,41% 41.290,91 8,98% 1.119,21 2,78%

G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, M 3.446,97 1,79% 1.310,89 6,01% 26.959,39 7,94% 2.603,86 21,01% 9.048,40 7,14% 2.912,86 30,51% 7.284,16 1,58% 2.695,99 6,70%

H ALBERGHI E RISTORANTI 481,28 0,25% 4,12 0,02% 491,45 0,14% 3,00 0,02% 35,31 0,03% 0,29 0,00% 87,89 0,02% 0,83 0,00%

I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 3.026,06 1,57% 1.665,54 7,64% 9.319,63 2,74% 224,64 1,81% 4.461,70 3,52% 378,70 3,97% 12.543,00 2,73% 435,34 1,08%

J ATTIVITA' FINANZIARIE 468,06 0,24% 0,00 0,00% 128,06 0,04% 0,54 0,00% 4,45 0,00% 0,96 0,01% 69,41 0,02% 7,17 0,02%

K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPR 1.452,33 0,75% 77,34 0,35% 245,65 0,07% 6,39 0,05% 515,88 0,41% 30,32 0,32% 917,26 0,20% 94,40 0,23%

L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 1.497,01 0,78% 10,29 0,05% 3.444,04 1,01% 3,67 0,03% 413,28 0,33% 3,36 0,04% 2.592,55 0,56% 56,43 0,14%

M ISTRUZIONE 13,86 0,01% 11,75 0,05% 1,64 0,00% 11,66 0,09% 0,06 0,00% 0,43 0,00% 67,05 0,01% 5,05 0,01%

N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 166,21 0,09% 950,44 4,36% 481,86 0,14% 656,84 5,30% 196,45 0,16% 894,48 9,37% 225,03 0,05% 1.457,90 3,62%

O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 29.295,58 15,23% 41,91 0,19% 18.891,80 5,56% 906,51 7,31% 21.812,27 17,22% 257,64 2,70% 89.562,64 19,48% 20.526,44 51,03%

P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%

Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%ND NON DETERMINATO 3.815,29 1,98% 111,98 0,51% 20.277,26 5,97% 266,65 2,15% 347,18 0,27% 18,35 0,19% 29.206,45 6,35% 146,75 0,36%

192.396,10 100% 21.794,70 100% 339.565,02 100% 12.396,03 100% 126.692,65 100% 9.547,51 100% 459.718,48 100% 40.223,06 100%

SEZIONEDESCRIZIONE

TOTALE

Rifiuti Speciali Provincia AquilaNP P NP P P

Rifiuti Speciali Provincia Teramo Rifiuti Speciali Provincia Pescara Rifiuti Speciali Provincia ChietiNP P NP

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L’analisi della produzione per tipologia di rifiuto, facendo riferimento alle 20 macrocategorie dell’elenco dei codici CER, evidenzia la maggior rilevanza dei codici: - 19.00.00, relativo ai rifiuti da impianti di trattamento di rifiuti, con 280.256 t/a, pari al 23%

del totale, di cui 89.168 t costituite da percolato di discarica; - 17.00.00, relativo ai rifiuti da costruzioni e demolizioni costituiti essenzialmente da rifiuti

inerti, con 220.415 t/a, pari al 18% del totale; - 12.00.00, relativo ai rifiuti di lavorazione e trattamento superficiale di metalli e plastica,

con 115.756 t/a, pari al 9% del totale; - 15.00.00, relativo ai rifiuti di imballaggio, con 109.140 t/a, pari al 9% del totale Il restante 40% è distribuito nelle altre macrocategorie CER. Produzione regionale totale di rifiuti speciali per tipologia di rifiuto, in ordine decrescente classifica produzione totale per macrocategorie CER in tonnellate

CER Totale19 RIF. DA IMPIANTI DI TRATT. RIF., IMPIANTI DI TRATT. ACQUE REFLUE... 280.256,7017 RIF. DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI (COMPRESA COSTRUZIONE STRADE) 220.415,0312 RIF. DI LAVORAZ. E TRATT. SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA 115.756,9415 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI... 109.140,6601 RIF. DA PROSP., ESTR., TRATT., LAVORAZ. DI MINERALI E MAT. DI CAVA 92.972,2003 RIF. LAVORAZ. LEGNO E PROD. CARTA, POLPA, CARTONE, PANNELLI... 78.509,6320 RSU ED ASSIMILABILI DA COMMERCIO, INDUSTRIA ED ISTITUZ. INCLUSE RD 74.993,4116 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO 64.764,0702 RIF. DA PROD., TRATT. E PREP. DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA, ... 52.517,5410 RIFIUTI INORGANICI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI 35.219,6407 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI 16.689,7313 OLI ESAURITI (TRANNE GLI OLI COMMESTIBILI 050000 E 120000) 15.162,9711 RIF. INORG. CONT. METALLI DA TRATT. E RICOP.; IDROMETALL. NON FERR. 12.817,8006 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI 10.052,0005 RIF. DA RAFF. PETROLIO, PURIF. GAS NAT. E TRATT. PIROL. DI CARBONE 8.349,5208 RIF. DA PROD., FORMUL., FORNIT., USO DI RIVESTIMENTI, SIGILLANTI, INCH. 5.814,1818 RIF. DI RICERCA MEDICA E VETERINARIA (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA...) 3.927,1804 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE CONCIARIA E TESSILE 3.528,1614 RIF. DI SOST. ORGAN. UTILIZZ. COME SOLVENTI (TRANNE 070000 E 080000) 1.604,0509 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 686,07ND 2.121,84Totale 1.205.299,32

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004 A livello di singoli codici CER, si segnalano 12 codici di rifiuti non pericolosi con produzioni annue che superano le 30.000 tonnellate e che rappresentano complessivamente il 55,4% del totale dei rifiuti non pericolosi, nel dettaglio: - 190703 percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02 89.168 t; - 010412 sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di

cui alle voci 01 04 07 e 01 04 11 80.968 t; - 190805 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 59.332 t; - 170302 miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 58.176 t; - 120102 polveri e particolato di materiali ferrosi 56.742 t; - 170405 ferro e acciaio 55.369 t;

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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- 170904 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03 49.523 t;

- 200102 vetro 35.927 t; - 150101 imballaggi in carta e cartone 35.895 t; - 030311 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla

voce 03 03 10 34.013 t; - 030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi

da quelli di cui alla voce 03 01 04 33.859 t; - 190814 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di

cui alla voce 19 08 13 30.178 t. Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, si evidenziano 13 codici CER con produzioni annue che superano le 1.500 tonnellate e che rappresentano complessivamente il 70,5% del totale dei rifiuti pericolosi, in particolare si tratta di: - 160601 batterie al piombo 12.290 t; - 130802 altre emulsioni 10.052 t; - 190813 fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque

reflue industriali 5.458 t; - 120109 emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni 4.894 t; - 160104 veicoli fuori uso 4.867 t; - 110105 acidi di decapaggio 4.502 t; - 180103 rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per

evitare infezioni 3.526 t; - 170605 materiali da costruzione contenenti amianto 3.363 t; - 130204 scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati - 2.671 t; - 110111 soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose 2.435 t; - 120301 soluzioni acquose di lavaggio 1.908 t; - 110107 basi di decapaggio 1.613 t; - 170204 vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati

1.610 t. Dall’analisi delle singole province si evidenzia come la provincia di Chieti è quella che produce il maggior quantitativo di rifiuti speciali con 500.326 t/a, pari al 41% della produzione dell’intera regione, seguita dalla provincia di Teramo con 352.003 t/a, pari al 29 %, segue la provincia dell’Aquila con 215.103 t/a, pari al 17%, e infine chiude la provincia di Pescara con 137.865 t/a, pari all’11%. Di seguito vengono analizzate nel dettaglio le singole province.

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Produzione regionale totale di rifiuti speciali per tipologia di rifiuto per Provincia

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

produzione totale per macrocategorie CER in tonnellateCER Chieti L'Aquila Pescara Teramo Totale

01 RIF. DA PROSP., ESTR., TRATT., LAVORAZ. DI MINERALI E MAT. DI CAVA 31.053,52 12.650,43 1.228,34 48.039,91 92.972,2002 RIF. DA PROD., TRATT. E PREP. DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA, ... 13.278,12 5.973,84 6.369,84 26.895,74 52.517,5403 RIF. LAVORAZ. LEGNO E PROD. CARTA, POLPA, CARTONE, PANNELLI... 23.126,78 28.329,93 3.205,92 23.846,99 78.509,6304 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE CONCIARIA E TESSILE 607,72 39,58 134,62 2.746,25 3.528,1605 RIF. DA RAFF. PETROLIO, PURIF. GAS NAT. E TRATT. PIROL. DI CARBONE 6.867,68 15,17 64,98 1.401,69 8.349,5206 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI 567,72 5.326,48 1.196,28 2.961,51 10.052,0007 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI 3.292,76 4.243,93 1.402,66 7.750,39 16.689,7308 RIF. DA PROD., FORMUL., FORNIT., USO DI RIVESTIMENTI, SIGILLANTI, INCH. 2.769,52 896,57 238,11 1.909,99 5.814,1809 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 208,22 151,22 181,31 145,32 686,0710 RIFIUTI INORGANICI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI 12.978,81 5.769,92 801,57 15.669,34 35.219,6411 RIF. INORG. CONT. METALLI DA TRATT. E RICOP.; IDROMETALL. NON FERR. 4.854,87 3.391,27 1.098,74 3.472,93 12.817,8012 RIF. DI LAVORAZ. E TRATT. SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA 71.101,35 20.955,71 7.977,50 15.722,37 115.756,9413 OLI ESAURITI (TRANNE GLI OLI COMMESTIBILI 050000 E 120000) 11.556,62 1.774,38 729,57 1.102,41 15.162,9714 RIF. DI SOST. ORGAN. UTILIZZ. COME SOLVENTI (TRANNE 070000 E 080000) 522,37 972,93 26,76 81,98 1.604,0515 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI... 32.399,03 22.467,12 13.797,17 40.477,35 109.140,6616 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO 13.950,17 13.146,08 9.776,15 27.891,67 64.764,0717 RIF. DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI (COMPRESA COSTRUZIONE STRADE) 76.517,87 41.838,80 55.814,13 46.244,23 220.415,0318 RIF. DI RICERCA MEDICA E VETERINARIA (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA...) 1.421,35 948,25 811,56 746,02 3.927,1819 RIF. DA IMPIANTI DI TRATT. RIF., IMPIANTI DI TRATT. ACQUE REFLUE... 150.390,26 35.598,65 16.251,41 78.016,38 280.256,7020 RSU ED ASSIMILABILI DA COMMERCIO, INDUSTRIA ED ISTITUZ. INCLUSE RD 42.489,48 10.484,75 15.138,34 6.880,83 74.993,41ND 372,36 128,53 1.620,88 0,07 2.121,84Totale 500.326,60 215.103,53 137.865,83 352.003,37 1.205.299,32

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Provincia di Chieti

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004 La provincia di Chieti segue l’andamento dell’intera regione Abruzzo per la produzione di rifiuti speciali. Infatti la tabella evidenzia come la categoria di rifiuti maggiormente prodotti in provincia di Chieti è la 19.00.00 che con 150.390 t/a rappresenta il 53% dei rifiuti di questa categoria prodotti in tutta la regione Abruzzo e il 30% dei rifiuti prodotti in questa provincia. La seconda categoria per rilevanza è la 17.00.00 con 76.517 t/a seguita dalla 12.00.00 con 71.101 t/a. Tra i rifiuti speciali non pericolosi prodotti in provincia di Chieti si segnalano 6 codici CER con produzioni associate superiori alle 23.000 t/a − 120102 polveri e particolato di materiali ferrosi 39.075 t; − 190805 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 33.689 t; − 200102 vetro 31.782 t; − 010412 sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di

cui alle voci 01 04 07 e 01 04 11 25.889 t; − 190203 miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi 25.100 t; − 190703 percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02 23.456 t. Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi prodotti in provincia di Chieti si evidenziano 4 codici CER con produzioni complessive superiori alle 1.500 t/a, in particolare: − 130802 altre emulsioni 9.848 t; − 190813 fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque

reflue industriali 5.434 t; − 120109 emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni 4.646 t;

produzione totale in provincia di Chieti per macrocategorie CER CER quantità

19 RIF. DA IMPIANTI DI TRATT. RIF., IMPIANTI DI TRATT. ACQUE REFLUE... 150.390,2617 RIF. DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI (COMPRESA COSTRUZIONE STRADE) 76.517,8712 RIF. DI LAVORAZ. E TRATT. SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA 71.101,3520 RSU ED ASSIMILABILI DA COMMERCIO, INDUSTRIA ED ISTITUZ. INCLUSE RD 42.489,4815 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI... 32.399,0301 RIF. DA PROSP., ESTR., TRATT., LAVORAZ. DI MINERALI E MAT. DI CAVA 31.053,5203 RIF. LAVORAZ. LEGNO E PROD. CARTA, POLPA, CARTONE, PANNELLI... 23.126,7816 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO 13.950,1702 RIF. DA PROD., TRATT. E PREP. DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA, ... 13.278,1210 RIFIUTI INORGANICI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI 12.978,8113 OLI ESAURITI (TRANNE GLI OLI COMMESTIBILI 050000 E 120000) 11.556,6205 RIF. DA RAFF. PETROLIO, PURIF. GAS NAT. E TRATT. PIROL. DI CARBONE 6.867,6811 RIF. INORG. CONT. METALLI DA TRATT. E RICOP.; IDROMETALL. NON FERR. 4.854,8707 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI 3.292,7608 RIF. DA PROD., FORMUL., FORNIT., USO DI RIVESTIMENTI, SIGILLANTI, INCH. 2.769,5218 RIF. DI RICERCA MEDICA E VETERINARIA (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA...) 1.421,3504 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE CONCIARIA E TESSILE 607,7206 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI 567,7214 RIF. DI SOST. ORGAN. UTILIZZ. COME SOLVENTI (TRANNE 070000 E 080000) 522,3709 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 208,22ND 372,36Totale 500.326,60

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− 110105 acidi di decapaggio 1.797 t. Provincia di Teramo

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004 Anche in provincia di Teramo la categoria di rifiuti maggiormente prodotta è la 19.00.00 con 78.016 t/a che rappresenta il 22% della produzione di rifiuti speciali dell’intera provincia. In provincia di Teramo i rifiuti speciali non pericolosi maggiormente prodotti, cioè che superano le 20.000 t/a sono in particolare 4 codici CER: − 010412 sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di

cui alle voci 01 04 07 e 01 04 11 44.756 t; − 190703 percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02 27.767 t; − 030105 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi

da quelli di cui alla voce 03 01 04 23.485 t; − 161002 soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce 16 10 01

21.802 t. Tra i rifiuti speciali pericolosi sono 3 i codici CER maggiormente prodotti, che superano le 1.000 t/a, si tratta: − 170605 materiali da costruzione contenenti amianto(i) Per quanto riguarda il deposito

dei rifiuti in discarica 1.499 t; − 160104 veicoli fuori uso 1.489 t; − 110105 acidi di decapaggio 1.221 t.

produzione totale in provincia di Teramo per macrocategorie CER CER quantità

19 RIF. DA IMPIANTI DI TRATT. RIF., IMPIANTI DI TRATT. ACQUE REFLUE... 78.016,3801 RIF. DA PROSP., ESTR., TRATT., LAVORAZ. DI MINERALI E MAT. DI CAVA 48.039,9117 RIF. DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI (COMPRESA COSTRUZIONE STRADE) 46.244,2315 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI... 40.477,3516 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO 27.891,6702 RIF. DA PROD., TRATT. E PREP. DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA, ... 26.895,7403 RIF. LAVORAZ. LEGNO E PROD. CARTA, POLPA, CARTONE, PANNELLI... 23.846,9912 RIF. DI LAVORAZ. E TRATT. SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA 15.722,3710 RIFIUTI INORGANICI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI 15.669,3407 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI 7.750,3920 RSU ED ASSIMILABILI DA COMMERCIO, INDUSTRIA ED ISTITUZ. INCLUSE RD 6.880,8311 RIF. INORG. CONT. METALLI DA TRATT. E RICOP.; IDROMETALL. NON FERR. 3.472,9306 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI 2.961,5104 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE CONCIARIA E TESSILE 2.746,2508 RIF. DA PROD., FORMUL., FORNIT., USO DI RIVESTIMENTI, SIGILLANTI, INCH. 1.909,9905 RIF. DA RAFF. PETROLIO, PURIF. GAS NAT. E TRATT. PIROL. DI CARBONE 1.401,6913 OLI ESAURITI (TRANNE GLI OLI COMMESTIBILI 050000 E 120000) 1.102,4118 RIF. DI RICERCA MEDICA E VETERINARIA (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA...) 746,0209 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 145,3214 RIF. DI SOST. ORGAN. UTILIZZ. COME SOLVENTI (TRANNE 070000 E 080000) 81,98ND 0,07Totale 352.003,37

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Provincia di L’Aquila Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

In provincia dell’Aquila la categoria di rifiuti maggiormente prodotta è la 17.00.00 con 41.839 t/a che rappresenta il 19% dei rifiuti prodotti in questa provincia. La seconda categoria è la 19.00.00 con 35.599 t/a pari al 16 % dei rifiuti prodotti in provincia. Infine la terza categoria di rifiuti prodotti in provincia dell’Aquila è la 03.00.00 con 28.330 t/a pari al 13%. Per quanto riguarda i rifiuti speciali non pericolosi i codici CER che superano una produzione di 10.000 t/a sono 6 e precisamente: − 190703 percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02 27.755 t; − 030311 fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla

voce 03 03 10 19.018 t; − 170302 miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 17.574 t; − 170405 ferro e acciaio 12.688 t; − 120101 limatura e trucioli di materiali ferrosi 10.502 t; − 010412 sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di

cui alle voci 01 04 07 e 01 04 11 10.322 t. Tra i rifiuti speciali pericolosi si segnalano 4 codici CER che superano le 1.000 t/a di produzione, in particolare: − 160601 batterie al piombo 9.665 t; − 110111 soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose 1.698 t; − 170204 vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati

1.467 t;

produzione totale in provincia dell'Aquila per macrocategorie CERCER quantità

17 RIF. DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI (COMPRESA COSTRUZIONE STRADE) 41.838,8019 RIF. DA IMPIANTI DI TRATT. RIF., IMPIANTI DI TRATT. ACQUE REFLUE... 35.598,6503 RIF. LAVORAZ. LEGNO E PROD. CARTA, POLPA, CARTONE, PANNELLI... 28.329,9315 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI... 22.467,1212 RIF. DI LAVORAZ. E TRATT. SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA 20.955,7116 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO 13.146,0801 RIF. DA PROSP., ESTR., TRATT., LAVORAZ. DI MINERALI E MAT. DI CAVA 12.650,4320 RSU ED ASSIMILABILI DA COMMERCIO, INDUSTRIA ED ISTITUZ. INCLUSE RD 10.484,7502 RIF. DA PROD., TRATT. E PREP. DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA, ... 5.973,8410 RIFIUTI INORGANICI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI 5.769,9206 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI 5.326,4807 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI 4.243,9311 RIF. INORG. CONT. METALLI DA TRATT. E RICOP.; IDROMETALL. NON FERR. 3.391,2713 OLI ESAURITI (TRANNE GLI OLI COMMESTIBILI 050000 E 120000) 1.774,3814 RIF. DI SOST. ORGAN. UTILIZZ. COME SOLVENTI (TRANNE 070000 E 080000) 972,9318 RIF. DI RICERCA MEDICA E VETERINARIA (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA...) 948,2508 RIF. DA PROD., FORMUL., FORNIT., USO DI RIVESTIMENTI, SIGILLANTI, INCH. 896,5709 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 151,2204 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE CONCIARIA E TESSILE 39,5805 RIF. DA RAFF. PETROLIO, PURIF. GAS NAT. E TRATT. PIROL. DI CARBONE 15,17ND 128,53Totale 215.103,53

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− 060405 rifiuti contenenti altri metalli pesanti 1.002 t. Provincia di Pescara

Fonte: Elaborazione Dichiarazioni MUD 2005 relative all’anno 2004

In provincia di Pescara la categoria di rifiuti speciali con la produzione più alta è la 17.00.00 con 55.814 t/a pari al 40% dell’intera produzione provinciale, seguono la categoria 19.00.00 con 16.251 t/a e la 20.00.00 con 15.138 t/a entrambi pari al 10-11% della produzione dell’intera provincia di Pescara. I rifiuti speciali non pericolosi prodotti in provincia di Pescara che superano le 10.000 t/a sono rappresentati da 3 codici CER, in dettaglio; − 170302 miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01 21.569 t; − 170904 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle

voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03 14.462 t; − 190703 percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce 19 07 02 10.192 t. Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi solo un codice CER supera le 1.000 t/a di produzione, e precisamente; − 160104 veicoli fuori uso 1.854 t.

produzione totale in provincia di Pescara per macrocategorie CER CER quantità

17 RIF. DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI (COMPRESA COSTRUZIONE STRADE) 55.814,1319 RIF. DA IMPIANTI DI TRATT. RIF., IMPIANTI DI TRATT. ACQUE REFLUE... 16.251,4120 RSU ED ASSIMILABILI DA COMMERCIO, INDUSTRIA ED ISTITUZ. INCLUSE RD 15.138,3415 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI... 13.797,1716 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NEL CATALOGO 9.776,1512 RIF. DI LAVORAZ. E TRATT. SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA 7.977,5002 RIF. DA PROD., TRATT. E PREP. DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA, ... 6.369,8403 RIF. LAVORAZ. LEGNO E PROD. CARTA, POLPA, CARTONE, PANNELLI... 3.205,9207 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI 1.402,6601 RIF. DA PROSP., ESTR., TRATT., LAVORAZ. DI MINERALI E MAT. DI CAVA 1.228,3406 RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI INORGANICI 1.196,2811 RIF. INORG. CONT. METALLI DA TRATT. E RICOP.; IDROMETALL. NON FERR. 1.098,7418 RIF. DI RICERCA MEDICA E VETERINARIA (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA...) 811,5610 RIFIUTI INORGANICI PROVENIENTI DA PROCESSI TERMICI 801,5713 OLI ESAURITI (TRANNE GLI OLI COMMESTIBILI 050000 E 120000) 729,5708 RIF. DA PROD., FORMUL., FORNIT., USO DI RIVESTIMENTI, SIGILLANTI, INCH. 238,1109 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 181,3104 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE CONCIARIA E TESSILE 134,6205 RIF. DA RAFF. PETROLIO, PURIF. GAS NAT. E TRATT. PIROL. DI CARBONE 64,9814 RIF. DI SOST. ORGAN. UTILIZZ. COME SOLVENTI (TRANNE 070000 E 080000) 26,76ND 1.620,88Totale 137.865,83

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2.4. La produzione primaria di rifiuti speciali Per poter disporre di dati utili alla successiva valutazione degli effettivi fabbisogni di trattamento e smaltimento dei rifiuti derivanti dal sistema produttivo e dalle attività di servizio presenti sul territorio regionale, si ritiene opportuno definire dati di produzione al netto dei cosiddetti “rifiuti secondari”, ovvero dei rifiuti direttamente derivanti dal trattamento e smaltimento di altri rifiuti. La produzione di rifiuti così valutata è definita come “produzione primaria”. Al fine di pervenire, a partire dalla base dati MUD, alla quantificazione della produzione primaria è necessario effettuare un’ulteriore elaborazione di bonifica preliminare dei dati. Si devono infatti individuare i flussi di rifiuti che vengono dichiarati come prodotti essendo associati a monte ad un processo di gestione (recupero, trattamento, smaltimento di altri rifiuti) da cui sono stati generati. Tale operazione, generalmente abbastanza agevole in relazione ai principali impianti di gestione rifiuti, diventa particolarmente laboriosa nel cercare di individuare anche i numerosi soggetti minori che effettuano operazioni di questo tipo, soggetti che singolarmente possono incidere poco sui numeri complessivi di produzione, ma che assieme possono determinare quantitativi significativi. I numeri che si presentano nel seguito derivano da una prima fase di questo lavoro di “bonifica”. Sono pertanto numeri che, nella loro versione finale, potranno presentarsi modificati, ovvero con una ulteriore riduzione rispetto a quanto ora già segnalato. Si ritiene comunque, sulla base delle elaborazioni svolte, che queste prime elaborazioni siano già vicine al dato finale di produzione primaria. La produzione primaria di rifiuti speciali in Regione è quindi valutata pari a 927.506 t, ovvero il 23% in meno rispetto alle 1.205.299 t della produzione totale. Nelle singole Province, la riduzione risulta più marcata a Chieti, dove hanno con evidenza un maggior peso i rifiuti che derivano da impianti di trattamento o smaltimento rifiuti, mentre è decisamente più ridotta a Pescara. Per L’Aquila e Teramo ci si colloca su livelli intermedi. Confronto tra produzione primaria e produzione totale di rifiuti speciali per Provincia e Regione

Chieti L'Aquila Pescara Teramo Regione Produzione primaria 354.575,75 175.595,75 123.587,45 273.747,09 927.506,03Produzione totale 500.326,60 215.103,53 137.865,83 352.003,37 1.205.299,32Scarto da totale a primaria 29,1% 18,4% 10,4% 22,2% 23,0% Rispetto alla produzione totale, la primaria risulta quindi avere una distribuzione più equilibrata tra le diverse Province, pur rimanendo ancora forti differenze. Nel passaggio da produzione totale a produzione primaria, come prevedibile, sono i rifiuti della categoria CER 19.00.00 ad avere la maggior riduzione, passando da 208.257 t a 76.861 t, ovvero una riduzione del 73%, che da sola spiega già buona parte dello scarto complessivo esistente tra produzione totale e primaria.

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3. PRIME CONSIDERAZIONI SU POSSIBILI EVOLUZIONI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN REGIONE ABRUZZO

Il presente capitolo fornisce preliminari indicazioni circa le possibili evoluzioni della gestione dei rifiuti in ambito regionale. Il disegno della futura gestione dei rifiuti deve tener conto della fondamentale priorità costituita dalla necessità di conseguire complessivamente migliori prestazioni ambientali; l’obiettivo di una maggiore sostenibilità ambientale dovrà essere progressivamente conseguito grazie allo sviluppo di azioni che interesseranno l’intera filiera della gestione dei rifiuti sulla base delle priorità di intervento definite dalla normativa. Il nuovo Piano Regionale dovrà quindi prevedere una gestione integrata che includa il complesso delle azioni volte a:

conseguire una riduzione della produzione di rifiuti e della loro pericolosità; aumentare i livelli di intercettazione delle frazioni recuperabili dai rifiuti; prevedere, almeno per quota parte del rifiuto prodotto, il recupero di energia dai rifiuti

residui non altrimenti recuperabili; minimizzare il ricorso a discarica per i rifiuti non trattati; minimizzare il ricorso a discarica per i residui dei trattamenti; garantire l’utilizzo delle tecnologie di trattamento e smaltimento più appropriate alla

tipologia di rifiuto; favorire lo smaltimento dei rifiuti in luoghi prossimi a quelli di produzione.

3.1. Le azioni per supportare il raggiungimento degli obiettivi di recupero e di sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti

Anticipando i contenuti del nuovo Piano Regionale e al fine di dare immediata operatività ad azioni già sviluppabili a livello regionale si illustrano nel seguito le recenti iniziative dell’Assessorato nonché le linee di intervento per le azioni in via di definizione. Il ruolo che la Regione intende svolgere è di supporto e stimolo all’iniziativa da parte di tutti gli attori del sistema (Province, Comuni e loro Consorzi e Società, altri operatori del settore, cittadini, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste). In quest’ottica si inserisce la recente stipula di un Accordo Quadro regionale con CONAI, accordo che costituirà un contenitore di iniziative per supportare l’intero sistema delle raccolte differenziate, attraverso azioni quali:

l’impegno da parte del sistema CONAI al ritiro dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e al riconoscimento dei relativi corrispettivi;

l’individuazione di un sistema di stazioni ecologiche/ piattaforme che costituisca un adeguato supporto all’intercettazione dei rifiuti e al loro avvio a recupero, garantendo la copertura dell’intero territorio abruzzese;

l’organizzazione di campagne di comunicazione, eventi o manifestazioni che stimolino le azioni per il perseguimento degli obiettivi assunti;

lo sviluppo di un “marchio di informazione” che consenta il riconoscimento da parte dei consumatori di beni con ridotta quantità e/o pericolosità di imballaggi;

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la definizione di linee guida regionali per l’applicazione di indici di efficienza dei servizi comunali e consortili che tengano conto anche del grado di soddisfazione degli utenti;

la promozione e la pubblicizzazione di circuiti specifici che adottano il sistema di cauzionamento degli imballaggi al fine di favorirne lo sviluppo;

il supporto all’utilizzo di prodotti ottenuti dall’attività di recupero anche mediante l’inserimento degli stessi nei capitolati delle opere pubbliche;

l’attivazione di “progetti pilota” inerenti la gestione integrata dei rifiuti di imballaggio. La Regione Abruzzo intende inoltre proporre un “Piano straordinario” per promuovere la diffusione delle raccolte differenziate e in particolare per la realizzazione di un sistema regionale di stazioni ecologiche, attraverso l’utilizzo di risorse economiche specifiche (Fondi DOCUP e Piano Triennale). Particolare rilevanza assumeranno anche le azioni di sviluppo del compostaggio domestico, che in contesti non urbanizzati riveste un’importanza fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di recupero indicati. Peraltro il compostaggio domestico riveste un’importanza notevole anche per numerosi altri obiettivi ben più generali rispetto alla programmazione sui rifiuti, collegati con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Ai medesimi obiettivi di sostenibilità ambientale si riallaccia inoltre lo sviluppo del recupero e riutilizzo delle Frazioni Organiche Stabilizzate (FOS) provenienti dal trattamento meccanico e biologico dei rifiuti, da destinarsi a interventi di ripristino ambientale, e lo sviluppo del compostaggio di qualità, finalizzato alla produzione di compost da destinarsi a usi agronomici e a interventi di tutela della fertilità dei suoli. La Regione Abruzzo ha al riguardo in corso la definizione di una specifica Direttiva tecnica e Legge Regionale. A supporto dell’attuazione degli indirizzi di Piano, in materia di sviluppo delle raccolte differenziate e del recupero dei rifiuti e di riduzione degli smaltimenti, si prevedrà anche il ricorso a strumenti economici e amministrativi basati su meccanismi di incentivo/disincentivo, con possibilità di:

revisione delle attuali modalità di quantificazione e applicazione dell’ecotassa sullo smaltimento dei rifiuti;

definizione di tariffe di smaltimento differenziate anche in funzione dei livelli di raccolta differenziata conseguiti nei territori di origine dei rifiuti;

definizione di contributi premiali da erogare ai Comuni che si siano particolarmente distinti nello sviluppo delle raccolte differenziate, attraverso in particolare lo sviluppo di servizi di raccolta differenziata integrata;

applicazione di eventuali altri strumenti di interesse che possano emergere nel corso delle attività di aggiornamento del PRGR.

Come presupposto indispensabile all’attuazione di azioni che consentano di perseguire le finalità sopra indicate, la Regione Abruzzo ha inoltre provveduto negli ultimi mesi ad aggiornare, integrare e ove opportuno modificare il quadro normativo di riferimento per la gestione dei rifiuti. Si segnala in particolare la presentazione della proposta di legge di cui alla D.G.R. 597/C del 5/6/2006, approvata dal Consiglio Regionale in data 25/7/2006, contenente modifiche alla L.R. n. 83 del 28/4/2000 concernente “Testo unico in materia di gestione dei rifiuti contenente l’approvazione del piano regionale dei rifiuti”. Tra le modifiche apportate si segnalano:

l’istituzione dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di programmazione della Regione nella gestione integrata dei rifiuti, per migliorare la

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gestione delle informazioni e promuovere il raccordo tra i vari livelli istituzionali e organismi tecnici interessati alle politiche ambientali di settore;

l’introduzione della possibilità da parte delle Province, soprattutto per eventuali casi di assenza e/o insufficienza di impianti di smaltimento e/o recupero, e comunque per accertate necessità, previo accordo tra i soggetti interessati, di autorizzare il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti urbani prodotti nella Regione in impianti localizzati in ambiti territoriali (ATO diversi), dandone informazione alla Regione;

la previsione della possibilità da parte della Regione, previa emanazione di provvedimenti contingibili ed urgenti, di avere a disposizione una volumetria negli impianti autorizzati, per il conferimento di rifiuti da parte di realtà territoriali in stato di emergenza;

l’obbligo di attivazione, entro 180 giorni, delle raccolte differenziate previste dal Piano Regionale e dai Piani Provinciali di Gestione dei Rifiuti, privilegiando l’adozione di sistemi di raccolta “domiciliari o di prossimità”; nei territori interessati da provvedimenti straordinari, il termine di 180 giorni è ridotto a 90 giorni per alcune frazioni (pile e farmaci scaduti, carta e cartoni, frazioni organiche da grandi utenze, frazioni verdi e residui vegetali compostabili derivanti dalla manutenzione di verde pubblico e privato);

la previsione di sottoscrizione di accordi volontari con il sistema della produzione e della distribuzione di beni per favorire il decollo del mercato dei materiali riciclati secondo le disposizioni in merito dettate dal D.M. 203/03;

la previsione (in modifica e integrazione alla L.R. 52/2000) di incentivi finanziari urgenti per favorire la raccolta differenziata dei rifiuti.

Altri provvedimenti normativi di particolare rilevanza e di recentissima emanazione sono poi:

la L.R. 23 giugno 2006, n. 22 di integrazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti con il Piano di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, con il Piano regionale per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi soggetti ad inventario in ordine allo smaltimento dei PCB/PCT e con il Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica;

la L.R. 6 luglio 2006, n. 24 di integrazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti con i Piani di raccolta e gestione dei rifiuti dei porti di Pescara, Giulianova, Ortona e Vasto;

la L.R. 16 giugno 2006, n. 17 di disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi.

3.2. Prime ipotesi di sviluppo della gestione dei rifiuti in Regione Alla luce delle attività di reperimento dati ancora in corso, le prime considerazioni presentate nel seguito sono state sviluppate sulla base delle informazioni disponibili, costituite innanzitutto da:

dati di produzione e di raccolta dei rifiuti urbani, aggiornati al 2004, con disaggregazione Comunale, forniti dagli OPR (si segnala al riguardo che i dati 2005 presentati nella prima parte di questo Rapporto non sono pervenuti in tempi utili per le elaborazioni presentate a seguire; queste ultime saranno comunque senz’altro aggiornate sulla base delle nuove informazioni acquisite);

analisi del sistema impiantistico di recupero, trattamento e smaltimento presente in particolare nel Piano Regionale RUB.

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Al fine di fornire elementi di valutazione circa la futura evoluzione del sistema gestionale, vengono disegnati i possibili scenari sulla base delle seguenti ipotesi preliminari:

contenimento della produzione di rifiuti ai livelli registrati nell’anno 2004; sviluppo dei servizi di raccolta tali da conseguire obiettivi di recupero coerenti con le

indicazioni del recente Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (RD 35% all’anno 2008, RD 45% anno 2009, RD 55% anno 2011) prevedendo il solo slittamento di un anno per l’obiettivo di breve periodo (ipotesi di conseguimento del 45% al 2009 anziché all’anno 2008) stante la necessità di importanti riorganizzazioni dei servizi; tali obiettivi saranno conseguiti anche attraverso il potenziamento della rete delle piattaforme per la raccolta differenziata e degli impianti di recupero;

valorizzazione dell’impiantistica pubblica esistente (impianti di Castel di Sangro, Notaresco, Cupello, Sulmona) e possibile supporto degli impianti privati già esistenti sul territorio (compostaggio di qualità)

proposte di realizzazione di nuovi impianti sia per la fase transitoria (impianti mobili di selezione) sia per la fase a regime (bioessiccazione) secondo le tempistiche previste dal Piano RUB;

valorizzazione delle opportunità di avvio a recupero energetico di Combustibili Derivati da Rifiuti (CDR) in impianti industriali non dedicati (cementifici);

valutazione di possibili opportunità di ulteriore avvio a valorizzazione energetica di flussi di rifiuti pretrattati, anche attraverso lo sviluppo di sinergie con realtà extra Regione;

razionalizzazione del sistema delle discariche esistenti sul territorio e valutazione di eventuali nuove realizzazioni al fine di garantire il soddisfacimento dei fabbisogni regionali.

Sulla base di queste ipotesi sono definiti i diversi fabbisogni di trattamento sia per gli attuali ambiti provinciali che per i futuri ipotetici ambiti (che potranno essere anche a carattere sovraprovinciale); i fabbisogni sono individuati per:

impianti di compostaggio impianti di trattamento di selezione e bioessiccazione impianti di discarica per il periodo transitorio.

Tra gli scenari considerati per la gestione dei rifiuti nella situazione a regime (da 2011), si ipotizza, in questa fase di definizione delle possibili evoluzioni gestionali, il ricorso al trattamento termico e recupero energetico per quota parte dei rifiuti pretrattati; verrà al proposito ipotizzato che una quota del rifiuto secco (bioessiccato) dia origine a CDR da avviare a impianti non dedicati (per una potenzialità stimata pari a ca. 60.000-70.000 t/a sulla base delle ipotesi di accordo in via di definizione con utilizzatori finali); la quota residua (eventualmente anch’essa qualificata a CDR) potrà avere come destino sia lo smaltimento in discarica che il trattamento di recupero energetico in impianti dedicati da realizzare nel contesto del territorio regionale. Gli Studi a supporto del Piano Regionale effettueranno approfondimenti comparativi tra i possibili scenari sulla base di diverse configurazioni impiantistiche per il soddisfacimento del fabbisogno. Gli scenari saranno oggetto di comparazione attraverso una serie di indicatori quali:

emissioni di gas climalteranti; bilancio energetico (consumi, recupero); recupero complessivo di materia da rifiuti;

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fabbisogni residui di collocazione in discarica; costi di investimento; costi di gestione del sistema complessivo.

Si provvederà in particolare ad un confronto tra i suddetti scenari evolutivi e la situazione relativa all’anno 2005 (attuali livelli di recupero, pretrattamento per la quota parte oggi garantita dagli impianti esistenti e smaltimento in discarica dei prodotti dei trattamenti).

3.3. La quantificazione della produzione di rifiuti di riferimento, previsioni di intervento per il suo contenimento

Si è al momento fatto riferimento ai dati di produzione di rifiuti urbani aggiornati al 2004, disponibili con disaggregazione comunale da fonte OPR. Previsioni sull’evoluzione della produzione di rifiuti, con riferimento all’orizzonte temporale della pianificazione regionale, potranno essere meglio articolate nel proseguimento delle attività, attraverso essenzialmente una valutazione incrociata di:

tendenze evolutive della produzione di rifiuti registrate in anni recenti; previsioni di sviluppo demografico e socio-economico del territorio; effetti associabili all’attuazione di azioni di Piano orientate alla prevenzione e

riduzione dei rifiuti. Si sottolinea al riguardo come sia di particolare importanza il prevedere uno sviluppo delle azioni di Piano che consentano il perseguimento dell’obiettivo di contenimento alla fonte della produzione di rifiuti, in coerenza con le priorità per la corretta gestione dei rifiuti definite a livello nazionale ed europeo e richiamate dalla Regione Abruzzo anche nella recente DGR n. 1242 del 25/11/05 di indirizzo per l’aggiornamento della pianificazione e gestione integrata dei rifiuti. Nel proseguio delle attività di redazione del Piano, particolare attenzione sarà quindi volta alla definizione di un Programma di azione per la riduzione dei rifiuti che possa, attraverso la previsione di azioni concrete, mirare all’azzeramento delle attuali dinamiche di crescita dei rifiuti e, auspicabilmente, all’inversione di questa tendenza per puntare a una riduzione dei rifiuti rispetto ai livelli attuali. Nell’ambito di tali valutazioni, potranno quindi essere quantificati obiettivi specifici di contenimento e riduzione dei rifiuti prodotti.

3.4. L’individuazione degli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei rifiuti urbani

Nel seguito i risultati delle analisi preliminari condotte sono presentati facendo riferimento a due diverse modalità di suddivisione del territorio regionale:

suddivisione in 4 Province; suddivisione in 5 ATO.

La suddivisione in 5 ATO, in particolare, è così caratterizzata:

2 ATO per la Provincia de L’Aquila, come da Proposta Piano 2002; 1 ATO per la Provincia di Teramo; 1 ATO per l’aggregazione di Provincia di Pescara con area del Comprensorio di

Chieti; 1 ATO per l’aggregazione del Comprensorio del Lancianese con quello del Vastese.

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La suddivisione in 5 ATO appare infatti al momento coerente con i processi di riorganizzazione della gestione dei rifiuti in corso in Regione e con l’esigenza di assicurare ad ogni singolo ATO dimensioni adeguate (in termini di popolazione interessata, estensione territoriale, flussi di rifiuti da gestire) all’organizzazione di un sistema impiantistico in grado di operare secondo principi di efficacia, efficienza ed economicità.

ARTICOLAZIONE DEGLI ATO, A PARTIRE DALLE IPOTESI DELLA PROPOSTA DI PIANO 2002

unic

o am

bito

un

ico

ambi

to

AQ1

AQ2

TE

PE/CH

CH1

PROPOSTA PIANO 2002

AGGIORNAMENTO PIANO 2006

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3.5. Previsioni di sviluppo dei servizi di raccolta e obiettivi di raccolta differenziata

3.5.1. Gli obiettivi di raccolta differenziata Il D.Lgs. 152/06 di recente emanazione ha definito nuovi obiettivi di sviluppo delle raccolte differenziate, obiettivi che si sostituiscono a quanto precedentemente previsto dal D.Lgs. 22/97. In particolare, l’art. 205 del D.Lgs. 152/06 sancisce che in ogni Ambito Territoriale Ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti:

35% entro il 2006; 45% entro il 2008; 65% entro il 2012.

In considerazione dell’incertezza che attualmente caratterizza quella che sarà l’effettiva futura attuazione del D.Lgs. 152/06 (ricorsi in atto alla Corte Costituzione e pronunciamenti del nuovo Governo), si è ritenuto opportuno fare al momento riferimento agli obiettivi definiti nel Piano RUB, ovvero il 45% di raccolta differenziata al 2008, il 55% al 2011, 70% al 2018. Valutando tuttavia gli attuali livelli di recupero conseguiti nel territorio (dati di raccolta differenziata 2004 vicini al 15%) e una ragionevole, pur non necessariamente agevole, tempistica per il loro incremento, si è peraltro ritenuto opportuno in questa fase:

prevedere un obiettivo di breve-medio termine al 2008 pari al 35% di raccolta differenziata, con uno slittamento al 2009 dell’obiettivo del 45% definito nel Piano RUB;

mantenere l’obiettivo al 2011 del Piano RUB del 55%, limitando a tale orizzonte temporale le previsioni di sviluppo della pianificazione regionale, non sviluppando quindi al momento scenari evolutivi che arrivino fino al conseguimento del 70% al 2018.

La scansione degli obiettivi di sviluppo dei servizi risulta quindi essere la seguente:

anno 2008: 35% di RD; anno 2009: 45%; anno 2011: 55%.

Si ribadisce che tale scansione dovrà essere comunque valutata nei prossimi mesi rispetto al permanere in vigore del D.Lgs. 152/06 e degli obiettivi da esso definiti.

3.5.2. Le previsioni di sviluppo dei servizi Il modello di riferimento per lo sviluppo dei servizi ai fini del conseguimento dei suddetti obiettivi si basa sul sistema di "raccolta differenziata integrata", che prevede la raccolta domiciliare (o comunque ravvicinata all'utenza) sia delle frazioni secche e degli imballaggi che della frazione organica. Il sistema organizzativo dei servizi di raccolta dei rifiuti dovrà essere adeguatamente articolato sul territorio, in considerazione delle specifiche caratteristiche territoriali e insediative e delle strutture organizzative in essere. Si possono al riguardo individuare alcuni principi di base da seguire nella definizione del sistema organizzativo dei servizi:

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i servizi di raccolta differenziata dei rifiuti dovranno essere opportunamente modulati sul territorio, prevedendo l’attivazione di raccolte ad elevata efficienza di intercettazione (servizi domiciliari) prioritariamente in aree caratterizzate da tipologie residenziali, densità dei centri e nuclei abitati, accessibilità e presenza di attività commerciali e terziarie tali da garantire il rispetto dei principi guida di efficienza, efficacia e economicità; aree del territorio regionale caratterizzate da una maggior dispersione della produzione di rifiuti potranno essere interessate da forme di recupero di minor intensità (ad es. servizi stradali, autocompostaggio); pur all’interno di un sistema articolato, in ogni ATO la modulazione dei servizi potrà essere tale da garantire il rispetto degli obiettivi di recupero del PRGR;

la raccolta differenziata dei rifiuti deve essere prevista per la frazione organica e verde, da avviare al compostaggio, per le frazioni secche, utilmente avviabili a riciclaggio, e per le frazioni caratterizzate da una pericolosità potenziale, al fine di garantirne l’avvio a corretto destino;

in considerazione della strategicità di determinate frazioni nel conseguimento di elevati livelli di recupero e dell’importanza di garantire il corretto avvio a trattamento di frazioni caratterizzate da potenziale pericolosità, si prevede in particolare l’obbligatorietà di attivazione di servizi di raccolta differenziata per la frazione organica, il verde, la carta e il cartone, le pile e i farmaci scaduti; in particolari contesti territoriali (in particolare, aree montane o comunque caratterizzate da elevata dispersione degli insediamenti), l’attivazione delle raccolte per frazione organica e verde potrà essere eventualmente sostituita da adeguati interventi di sviluppo della pratica del compostaggio domestico;

il conseguimento di elevate rese di intercettazione comporta l'organizzazione di servizi di raccolta domiciliari (sacchi o bidoni);

le raccolte domiciliari, o comunque con contenitori di raccolta “vicini all’utenza”, risultano particolarmente efficaci per la componente organica dei rifiuti; alla raccolta differenziata della frazione organica e del verde deve essere assicurata una adeguata diffusione all’interno di ogni ATO, prevedendo, nelle aree non servite da tale raccolta, forme di incentivazione della pratica dell’autocompostaggio domestico;

la carta può essere raccolta con buoni rendimenti attraverso una adeguata rete di contenitori stradali (campane o cassonetti), ma elevate rese di intercettazione richiedono la predisposizione di un servizio domiciliare; si deve prevedere una diffusione dei servizi domiciliari all’interno di ogni ATO idonea al conseguimento degli obiettivi del Piano Regionale;

per il vetro, l'uso di bidoni domestici comporta costi e difficoltà di gestione da parte del singolo utente che non ripagano l'incremento nei quantitativi raccolti rispetto al servizio con campane stradali; la raccolta del vetro può essere opportunamente abbinata a quella delle lattine in alluminio o banda stagnata;

la raccolta della plastica è strutturalmente caratterizzata da elevati costi; si ritiene particolarmente onerosa l’attivazione di servizi domiciliari, ritenendo sicuramente più vantaggiosa la raccolta con cassonetti stradali;

per altre tipologie di rifiuti, quali la plastica in film e i metalli ferrosi, è necessario appoggiarsi a strutture di conferimento centralizzate (stazioni ecologiche e piattaforme), a servizio di un ampio territorio e di produttori di rifiuti assimilabili.

Sulla base dei principi sopra esposti, si sono definite ipotesi di sviluppo dei servizi di raccolta tali da consentire il progressivo incremento dei recuperi e il conseguimento degli obiettivi di differenziazione definiti. Le ipotesi di sviluppo dei servizi sono state dettagliate facendo riferimento a tre diversi schemi di servizi da applicare ai singoli Comuni:

servizi di raccolta differenziata domiciliari;

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servizi di raccolta differenziata stradali; servizi di raccolta differenziata stradali estensivi1.

In particolare, i Comuni con servizi domiciliari avranno indicativamente raccolte differenziate domiciliari per la frazione organica, il verde, la carta e la frazione residua indifferenziata, essendo comunque prevista l’effettuazione di raccolte stradali per il vetro e i contenitori in plastica e la presenza di piattaforme per la raccolta differenziata. I Comuni con servizi stradali (anche estensivi) avranno indicativamente raccolte stradali per il rifiuto indifferenziato, la carta, il vetro e i contenitori in plastica, con sviluppo dell’autocompostaggio domestico per organico e verde e con la presenza di piattaforme per la raccolta differenziata. Nel seguito si presentano i dati essenziali relativi alla estensione dei servizi, alle rese di intercettazione e ai flussi derivanti secondo gli scenari di progressivo sviluppo delle raccolte differenziate (35%, 45%, 55%).

3.5.3. Lo scenario RD 35% (anno di riferimento 2008) Nello scenario al 35% di raccolta differenziata, i Comuni interessati dai servizi domiciliari sono in prima battuta individuati sulla base dei criteri insediativi/territoriali esposti nel seguente riquadro, ovvero deve valere almeno una delle seguenti condizioni:

Comuni aventi una località abitata con almeno 10.000 abitanti residenti; Comuni aventi una località abitata con almeno 5.000 abitanti residenti e aventi una

quota di popolazione residente in località sotto i 1.000 abitanti o in case sparse inferiore al 40% del totale della popolazione comunale;

Comuni aventi una località abitata con almeno 3.000 abitanti residenti e aventi una quota di popolazione residente in località sotto i 1.000 abitanti o in case sparse inferiore al 25% del totale della popolazione comunale.

Per gli altri Comuni sono inoltre applicati ulteriori criteri per distinguere tra servizi di raccolta stradale in genere e servizi di raccolta stradale estensivi. Come mostrato nei riquadri successivi, illustranti anche i flussi di rifiuti intercettati dai diversi servizi, con tali ipotesi risultano interessati dall’attivazione delle raccolte domiciliari in tutta la Regione:

36 Comuni su 305 (ovvero il 12% del totale); 763.606 abitanti su 1.299.272 (ovvero il 59% del totale).

1 Per servizi stradali estensivi si intendono servizi in aree del territorio con rarefazione degli insediamenti tali da presentare aspetti di criticità anche nell’attivazione di raccolte di tipo stradale, per la difficoltà ad associare i singoli contenitori a località abitate di adeguate dimensioni.

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Criteri per l’attribuzione ai Comuni degli schemi dei servizi (scenario RD 35%) domiciliare: organico/carta contenitori stradali: carta/vetro/plastica

domiciliare contenitori stradali

abitanti loc prin >= 10.000 abitanti loc prin >= 400

oppure oppure

abitanti loc prin >= 5.000 abitanti loc prin >= 200ab < 1000 / ab tot < 40% ab < 100 / ab tot < 40%

oppure

abitanti loc prin >= 3.000ab < 1000 / ab tot < 25%

Negli altri casi: autocompostaggio e stradale esteso;è sempre presente il servizio a piattaforma per altre frazioni secche e per il verde

Nel seguente riquadro sono riportate le efficienze di intercettazione attese dai servizi di raccolta differenziata, in funzione della modalità organizzativa e delle tipologie di rifiuti interessati. Le efficienze di intercettazione previste, in particolare per le raccolte domiciliari di organico e carta, sono tendenzialmente valutate inferiori ai valori di riferimento standard generalmente associabili a questi servizi; tale riduzione rispetto agli standard “ottimali” è da intendersi in relazione alla non piena attivazione di certi servizi su tutta l’area territoriale codificata come domiciliare (ad es. per una progressiva attivazione in certi Comuni dei servizi domiciliari solo su quota parte della popolazione residente). Efficienze di intercettazione dei servizi di raccolta differenziata (scenario RD 35%)

domiciliare stradale strad.est. autocomp. piattaforma

organico 40% 15%verde 50% 20% 10%carta 45% 25% 10% 10%vetro 60% 25% 5%plastica bott. 6% 2% 1%plastica altro 12%legno e tess. 20%metalli 6% 2% 15%

(*) l’efficienza di intercettazione è espressa in % rispetto al quantitativo della singola frazione presente nel rifiuto Nei seguenti riquadri si riporta il dettaglio, per ognuna delle 4 Province piuttosto che per ognuno dei 5 ATO (si veda al riguardo la suddivisione presentata in precedenza) dei flussi di rifiuti che si prevede siano intercettati dalle raccolte differenziate (suddivisi per materiali) e il flusso residuo di rifiuto indifferenziato. Per ogni area territoriale si riporta inoltre il numero di Comuni e di abitanti interessati dai diversi schemi organizzativi delle raccolte. In queste prime ipotesi, il livello complessivo di raccolta differenziata regionale si colloca sul 34,8%, con variazioni nelle diverse Province/ATO comprese tra il 32,9% e il 35,8%. Il flusso complessivo regionale di rifiuti indifferenziati è valutato pari a 444.729 t/a.

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Flussi di rifiuti intercettati dai servizi per Provincia (quantità di rifuti in t/a, scenario RD 35%)

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Regione66 67 68 69

racc. diff.: 53.092 61.257 55.580 67.337 237.265

organico 13.384 16.389 13.669 16.966 60.409verde 7.171 8.590 7.259 9.094 32.113carta 17.926 19.608 19.650 22.413 79.597vetro 9.066 10.609 9.043 11.804 40.522plastica 3.026 3.279 3.355 3.858 13.519legno e tess. 1.546 1.710 1.599 1.966 6.820metalli 972 1.072 1.005 1.236 4.285

racc. indiff.: 101.473 109.707 104.323 129.226 444.729

rif. tot. 154.564 170.964 159.903 196.563 681.994

% racc. diff. 34,3% 35,8% 34,8% 34,3% 34,8%

servizio domiciliaren° comuni 12 11 6 7 36abitanti 190.677 186.251 181.505 205.173 763.606

servizio stradalen° comuni 83 26 31 85 225abitanti 110.192 99.555 119.475 179.601 508.823

servizio stradale estensivon° comuni 13 10 9 12 44abitanti 3.199 10.257 6.994 6.393 26.843

totalen° comuni 108 47 46 104 305abitanti 304.068 296.063 307.974 391.167 1.299.272

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Flussi di rifiuti intercettati dai servizi per Ambito Territoriale Ottimale (quantità di rifuti in t/a, scenario RD 35%)

L'Aquila 1 L'Aquila 2 Teramo Pesc.-Ch. Chieti1 RegioneAQ1 AQ2 TE PECH CH1

racc. diff.: 34.977 18.115 61.257 81.968 40.949 237.265

organico 8.816 4.568 16.389 20.628 10.008 60.409verde 4.765 2.406 8.590 10.876 5.476 32.113carta 11.494 6.432 19.608 28.542 13.521 79.597vetro 6.246 2.819 10.609 13.332 7.515 40.522plastica 1.970 1.056 3.279 4.810 2.404 13.519legno e tess. 1.034 511 1.710 2.322 1.243 6.820metalli 651 321 1.072 1.459 781 4.285

racc. indiff.: 68.455 33.018 109.707 150.193 83.355 444.729

rif. tot. 103.431 51.133 170.964 232.161 124.305 681.994

% racc. diff. 33,8% 35,4% 35,8% 35,3% 32,9% 34,8%

servizio domiciliaren° comuni 11 1 11 9 4 36abitanti 119.205 71.472 186.251 271.720 114.958 763.606

servizio stradalen° comuni 57 26 26 48 68 225abitanti 80.210 29.982 99.555 162.694 136.382 508.823

servizio stradale estensivon° comuni 4 9 10 10 11 44abitanti 1.225 1.974 10.257 8.769 4.618 26.843

totalen° comuni 72 36 47 67 83 305abitanti 200.640 103.428 296.063 443.183 255.958 1.299.272

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3.5.4. Lo scenario RD 45% (anno di riferimento 2009) Nello scenario al 45% di raccolta differenziata si prevede una maggior estensione dei servizi domiciliari, rispetto allo scenario 35%, grazie a un abbassamento delle soglie dimensionali minime delle località abitate sopra le quali prevedere questi servizi. Risultano così interessati da servizi domiciliari: - 56 Comuni su 305 (ovvero il 18% del totale); - 870.938 abitanti su 1.299.272 (ovvero il 67% del totale). Criteri per l’attribuzione ai Comuni degli schemi dei servizi (scenario RD 45%) domiciliare: organico/carta contenitori stradali: carta/vetro/plastica

domiciliare contenitori stradali

abitanti loc prin >= 5.000 abitanti loc prin >= 400

oppure oppure

abitanti loc prin >= 3.000 abitanti loc prin >= 200ab < 1000 / ab tot < 40% ab < 100 / ab tot < 40%

oppure

abitanti loc prin >= 2.000ab < 1000 / ab tot < 25%

Negli altri casi: autocompostaggio e stradale esteso;è sempre presente il servizio a piattaforma per altre frazioni secche e per il verde

Le efficienze di intercettazione assunte per i diversi servizi e le diverse frazioni sono incrementate rispetto allo scenario 35%, collocandosi su livelli confacenti ad un’ipotesi di piena attivazione delle raccolte domiciliari a tutta la popolazione dell’area territoriale codificata come domiciliare. Efficienze di intercettazione dei servizi di raccolta differenziata (scenario RD 45%)

domiciliare stradale strad.est. autocomp. piattaforma

organico 60% 25%verde 50% 25% 10%carta 60% 25% 10% 10%vetro 70% 25% 5%plastica bott. 6% 2% 1%plastica altro 12%legno e tess. 25%metalli 6% 2% 20%

(*) l’efficienza di intercettazione è espressa in % rispetto al quantitativo della singola frazione presente nel rifiuto

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Il livello complessivo di raccolta differenziata regionale si colloca in queste prime valutazioni sul 44,9%, con variazioni nelle diverse Province/ATO comprese tra il 42,8% e il 45,7%. Il flusso complessivo regionale di rifiuti indifferenziati è valutato pari a 375.631 t/a. Flussi di rifiuti intercettati dai servizi per Provincia (quantità di rifiuti in t/a, scenario RD 45%)

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Regione66 67 68 69

racc. diff.: 69.706 77.436 72.336 86.885 306.363

organico 22.291 25.336 22.440 27.515 97.582verde 7.904 8.938 7.901 9.847 34.591carta 22.895 24.195 24.972 28.066 100.129vetro 10.454 12.222 10.424 13.611 46.710plastica 3.026 3.279 3.355 3.858 13.519legno e tess. 1.932 2.137 1.999 2.457 8.525metalli 1.204 1.329 1.244 1.531 5.308

racc. indiff.: 84.859 93.528 87.567 109.678 375.631

rif. tot. 154.564 170.964 159.903 196.563 681.994

% racc. diff. 45,1% 45,3% 45,2% 44,2% 44,9%

servizio domiciliaren° comuni 20 12 10 14 56abitanti 218.878 194.288 216.315 241.457 870.938

servizio stradalen° comuni 75 25 27 78 205abitanti 81.991 91.518 84.665 143.317 401.491

servizio stradale estensivon° comuni 13 10 9 12 44abitanti 3.199 10.257 6.994 6.393 26.843

totalen° comuni 108 47 46 104 305abitanti 304.068 296.063 307.974 391.167 1.299.272

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Flussi di rifiuti intercettati dai servizi per Ambito Territoriale Ottimale (quantità di rifuti in t/a, scenario RD 45%)

L'Aquila 1 L'Aquila 2 Teramo Pesc.-Ch. Chieti1 RegioneAQ1 AQ2 TE PECH CH1

racc. diff.: 46.764 22.941 77.436 106.018 53.203 306.363

organico 15.204 7.087 25.336 33.300 16.655 97.582verde 5.389 2.515 8.938 11.679 6.070 34.591carta 14.897 7.997 24.195 36.151 16.888 100.129vetro 7.205 3.249 12.222 15.369 8.665 46.710plastica 1.970 1.056 3.279 4.810 2.404 13.519legno e tess. 1.293 639 2.137 2.902 1.554 8.525metalli 806 398 1.329 1.807 968 5.308

racc. indiff.: 56.667 28.191 93.528 126.143 71.102 375.631

rif. tot. 103.431 51.133 170.964 232.161 124.305 681.994

% racc. diff. 45,2% 44,9% 45,3% 45,7% 42,8% 44,9%

servizio domiciliaren° comuni 18 2 12 15 9 56abitanti 144.126 74.752 194.288 313.828 143.944 870.938

servizio stradalen° comuni 50 25 25 42 63 205abitanti 55.289 26.702 91.518 120.586 107.396 401.491

servizio stradale estensivon° comuni 4 9 10 10 11 44abitanti 1.225 1.974 10.257 8.769 4.618 26.843

totalen° comuni 72 36 47 67 83 305abitanti 200.640 103.428 296.063 443.183 255.958 1.299.272

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3.5.5. Lo scenario RD 55% (anno di riferimento 2011) Nello scenario al 55% di raccolta differenziata si prevede una ulteriore maggior estensione dei servizi domiciliari, rispetto agli scenari 35% e 45%, grazie a un ulteriore abbassamento delle soglie dimensionali minime delle località abitate sopra le quali prevedere questi servizi. Risultano così interessati da servizi domiciliari: - 82 Comuni su 305 (ovvero il 27% del totale); - 963.272 abitanti su 1.299.272 (ovvero il 74% del totale). Criteri per l’attribuzione ai Comuni degli schemi dei servizi (scenario RD 55%) domiciliare: organico/carta contenitori stradali: carta/vetro/plastica

domiciliare contenitori stradali

abitanti loc prin >= 3.000 abitanti loc prin >= 400

oppure oppure

abitanti loc prin >= 2.000 abitanti loc prin >= 200ab < 1000 / ab tot < 30% ab < 100 / ab tot < 40%

oppure

abitanti loc prin >= 1.000ab < 1000 / ab tot < 20%

Negli altri casi: autocompostaggio e stradale esteso;è sempre presente il servizio a piattaforma per altre frazioni secche e per il verde

Le efficienze di intercettazione assunte per i diversi servizi e le diverse frazioni sono ulteriormente incrementate rispetto allo scenario 45%, ipotizzando non solo una piena attivazione delle raccolte domiciliari in tutta l’area territoriale codificata come domiciliare, ma anche un forte sviluppo di sistemi di tariffazione dei servizi alle utenze basati sulla cosiddetta “tariffa puntuale”2. Efficienze di intercettazione dei servizi di raccolta differenziata (scenario RD 55%)

domiciliare stradale strad.est. autocomp. piattaforma

organico 70% 30%verde 60% 30% 15%carta 65% 30% 15% 10%vetro 70% 35% 10%plastica bott. 8% 4% 2%plastica altro 20%legno e tess. 45%metalli 8% 4% 45%

2 Per tariffa puntuale si intende una tariffa che è attribuita all’utente sulla base di una valutazione puntuale, specifica del quantitativo di rifiuti conferiti dal singolo utente ai servizi di raccolta. La tariffa puntuale consente di responsabilizzare e sensibilizzare il singolo utente rispetto alla gestione dei rifiuti che produce, grazie agli incentivi economici che gli derivano rispetto ad un suo impegno verso la riduzione della produzione di rifiuti e la loro differenziazione.

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(*) l’efficienza di intercettazione è espressa in % rispetto al quantitativo della singola frazione presente nel rifiuto Il livello complessivo di raccolta differenziata regionale si colloca in queste prime valutazioni sul 54,9%, con variazioni nelle diverse Province/ATO comprese tra il 53,6% e il 55,5%. Il flusso complessivo regionale di rifiuti indifferenziati è valutato pari a 307.332 t/a. Flussi di rifiuti intercettati dai servizi per Provincia (quantità di rifiuti in t/a, scenario RD 55%)

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Regione66 67 68 69

racc. diff.: 84.189 94.471 88.165 107.837 374.662

organico 26.970 30.997 27.521 34.701 120.190verde 10.151 11.563 10.238 13.001 44.953carta 25.184 27.075 27.818 31.948 112.024vetro 11.169 13.091 11.148 14.545 49.953plastica 4.781 5.185 5.302 6.096 21.364legno e tess. 3.478 3.847 3.598 4.423 15.345metalli 2.456 2.713 2.540 3.123 10.832

racc. indiff.: 70.375 76.493 71.738 88.725 307.332

rif. tot. 154.564 170.964 159.903 196.563 681.994

% racc. diff. 54,5% 55,3% 55,1% 54,9% 54,9%

servizio domiciliaren° comuni 30 15 12 25 82abitanti 233.267 216.998 233.597 279.410 963.272

servizio stradalen° comuni 65 22 25 67 179abitanti 67.602 68.808 67.383 105.364 309.157

servizio stradale estensivon° comuni 13 10 9 12 44abitanti 3.199 10.257 6.994 6.393 26.843

totalen° comuni 108 47 46 104 305abitanti 304.068 296.063 307.974 391.167 1.299.272

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Flussi di rifiuti intercettati dai servizi per Ambito (quantità di rifiuti in t/a, scenario RD 55%)

L'Aquila 1 L'Aquila 2 Teramo Pesc.-Ch. Chieti1 RegioneAQ1 AQ2 TE PECH CH1

racc. diff.: 56.791 27.397 94.471 128.855 67.147 374.662

organico 18.561 8.409 30.997 40.676 21.546 120.190verde 6.962 3.188 11.563 15.091 8.149 44.953carta 16.493 8.691 27.075 40.145 19.621 112.024vetro 7.692 3.477 13.091 16.432 9.262 49.953plastica 3.112 1.669 5.185 7.599 3.798 21.364legno e tess. 2.327 1.150 3.847 5.224 2.797 15.345metalli 1.644 812 2.713 3.688 1.975 10.832

racc. indiff.: 46.640 23.735 76.493 103.306 57.157 307.332

rif. tot. 103.431 51.133 170.964 232.161 124.305 681.994

% racc. diff. 54,9% 53,6% 55,3% 55,5% 54,0% 54,9%

servizio domiciliaren° comuni 27 3 15 20 17 82abitanti 156.821 76.446 216.998 339.027 173.980 963.272

servizio stradalen° comuni 41 24 22 37 55 179abitanti 42.594 25.008 68.808 95.387 77.360 309.157

servizio stradale estensivon° comuni 4 9 10 10 11 44abitanti 1.225 1.974 10.257 8.769 4.618 26.843

totalen° comuni 72 36 47 67 83 305abitanti 200.640 103.428 296.063 443.183 255.958 1.299.272

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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3.6. Previsioni di sviluppo del sistema impiantistico di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani

Le previsioni di sviluppo del sistema impiantistico di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani potranno essere definite sulla base dei seguenti indirizzi:

valorizzazione e eventuale adeguamento dell’impiantistica “pubblica” di trattamento dei rifiuti già esistente (in particolare, impianti di selezione/stabilizzazione e compostaggio di Castel di Sangro, Cupello, Notaresco, Sulmona) o in previsione di sviluppo (come indicato nel Piano RUB, in relazione in particolare ai nuovi impianti di bioessiccazione e compostaggio di qualità);

considerazione del possibile supporto derivante dall’impiantistica “privata” già esistente sul territorio, orientata in particolare al compostaggio di qualità;

ricorso agli impianti mobili di trattamento (selezione) del rifiuto indifferenziato esistenti o in progetto solo fino alla messa a regime del sistema impiantistico di bioessiccazione;

valorizzazione della rete delle piattaforme per la raccolta differenziata e degli impianti di recupero delle frazioni secche riciclabili già esistenti sul territorio e integrazione della suddetta rete con nuove strutture in grado di garantire una adeguata copertura di tutto il territorio;

valorizzazione delle opportunità di avvio a recupero energetico di Combustibili Derivati da Rifiuti (CDR) in impianti industriali non dedicati già esistenti (in particolare, cementifici);

valutazione di possibili opportunità di ulteriore avvio a valorizzazione energetica di flussi di rifiuti pretrattati, anche attraverso lo sviluppo di sinergie con realtà extra Regione;

razionalizzazione del sistema delle discariche esistenti sul territorio e valutazione di eventuali nuove realizzazioni al fine di garantire il soddisfacimento dei fabbisogni regionali.

Sostanzialmente, il modello del sistema impiantistico che si propone potrebbe indicativamente prevedere, all’interno di ogni ATO, la presenza di:

1 impianto di bioessiccazione e produzione CDR; 1 impianto di selezione/stabilizzazione o compostaggio di qualità; piattaforme ecologiche e stazioni ecologiche per la raccolta differenziata.

Si ritiene inoltre opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di ulteriori semplificazioni del sistema impiantistico con un ruolo inter-ATO di uno o più impianti, laddove questa opzione sia percorribile in relazione ai flussi da trattare. L’avvio a recupero energetico del CDR o di rifiuti pretrattati in genere, considerati i flussi in gioco e i possibili sbocchi, non potrà che essere valutato sul complesso della Regione, in una ottica sovra-ATO. Per quanto riguarda lo sviluppo dell’impiantistica di compostaggio, si segnala come siano in fase di avvio in Abruzzo delle sperimentazioni legate allo sviluppo di un’impiantistica semplificata per il compostaggio di comunità. Lo sviluppo e l’integrazione fra loro di modelli tecnologici differenziati di compostaggio (impianti di taglia medio-grande, impianti di piccola taglia, impianti di comunità, autocompostaggio) potrebbe in effetti portare a ottimizzare il complesso della gestione di questa attività di recupero dei rifiuti, favorendo e incentivando una partecipazione allargata da parte della popolazione presente sul territorio.

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Nel seguito si presentano alcune prime valutazioni rispetto ai fabbisogni attesi di trattamento e smaltimento del rifiuto indifferenziato, incrociati con i dati sulle potenzialità attualmente esistenti o delle quali si può prevedere lo sviluppo negli anni a venire.

3.6.1. I fabbisogni e le potenzialità di trattamento del rifiuto indifferenziato residuo

La valutazione dei fabbisogni di trattamento/smaltimento del rifiuto indifferenziato residuo può essere effettuata a partire dalla situazione relativa all’anno 2005, assunta invariata rispetto all’anno 2004, analizzando quindi gli effetti legati al progressivo incremento della raccolta differenziata fino al 2011, anno in cui si prevede il conseguimento dell’obiettivo del 55% di RD. Il flusso di rifiuti indifferenziati a smaltimento, valutato sul complesso della Regione pari a 582.905 t/a nel 2005, si potrà ridurre progressivamente arrivando a 307.332 t/a nel 2011. Secondo le ipotesi definite nel Piano Regionale RUB, a regime il fabbisogno di trattamento del rifiuto indifferenziato potrà essere soddisfatto da impianti di bioessiccazione con potenzialità complessiva pari ad almeno 410.000 t/a. Tale potenzialità è in grado di soddisfare interamente i fabbisogni regionali a partire dal 2009 (ovvero con il conseguimento del 45% di raccolta differenziata). In relazione ai potenziali squilibri fra le diverse Province o Ambiti si sottolinea peraltro che:

l’impianto de L’Aquila (Ambito AQ2) potrà soddisfare anche il fabbisogno dell’Ambito AQ1 a partire da livelli di raccolta differenziata dell’ordine del 50%;

l’impianto di Teramo parrebbe comunque non in grado di soddisfare da solo l’intero fabbisogno provinciale;

l’impianto di Chieti sarebbe pienamente in grado di soddisfare i fabbisogni dell’Ambito Pescara-Chieti, avendo poi potenzialità residue significative da porre eventualmente al servizio di altri territori;

l’impianto di Lanciano (Ambito Chieti 2) potrà ragionevolmente avere una potenzialità tale da soddisfare almeno i fabbisogni del proprio Ambito.

Rifiuti indifferenziati a trattamento/smaltimento e potenzialità di trattamento per Provincia

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Regione

produzione rifiuti (t/a 154.564 170.964 159.903 196.563 681.994

rifiuti indifferenziati (t/a)2005 139.432 134.737 142.345 166.390 582.9052006 126.779 126.394 129.671 154.002 536.8462007 114.126 118.051 116.997 141.614 490.7872008 101.473 109.707 104.323 129.226 444.7292009 84.859 93.528 87.567 109.678 375.6312010 77.617 85.010 79.652 99.202 341.4812011 70.375 76.493 71.738 88.725 307.332

potenzialità prevista di bioessiccazione al 2008 (t/a)80.000 60.000 - 270.000 410.000

Nota: la potenzialità di bioessiccazione indicata per la Provincia di Chieti non comprende la potenzialità

dell’impianto di Lanciano, ancora da definirsi

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Caratterizzazione della produzione e gestione dei rifiuti speciali, valutazione fabbisogni

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Rifiuti indifferenziati a trattamento/smaltimento e potenzialità di trattamento per Ambito

L'Aquila 1 L'Aquila 2 Teramo Pesc.-Ch. Chieti1 RegioneAQ1 AQ2 TE PECH CH1

produzione rifiuti (t/a) 103.431 51.133 170.964 232.161 124.305 681.994

rifiuti indifferenziati (t/a)2005 94.598 44.833 134.737 205.114 103.622 582.9052006 85.884 40.895 126.394 186.807 96.867 536.8462007 77.169 36.956 118.051 168.500 90.111 490.7872008 68.455 33.018 109.707 150.193 83.355 444.7292009 56.667 28.191 93.528 126.143 71.102 375.6312010 51.654 25.963 85.010 114.724 64.130 341.4812011 46.640 23.735 76.493 103.306 57.157 307.332

potenzialità prevista di bioessiccazione al 2008 (t/a)- 80.000 60.000 270.000 da definirsi 410.000

Nota: la potenzialità di bioessiccazione per l’Ambito Chieti 2 è riferita all’impianto di Lanciano, di potenzialità ancora da definirsi Si tenga presente che, come indicato nel Piano RUB, sono attualmente in esercizio o in fase di avvio altri impianti di selezione/stabilizzazione e compostaggio e impianti di trattamento mobili che potranno soddisfare, fino alla piena messa a regime del sistema, l’intero fabbisogno di trattamento del rifiuto indifferenziato. Le potenzialità di trattamento di questi impianti sono infatti di ca. 200.000 t/a per gli impianti di selezione/stabilizzazione o compostaggio e di ca. 430.000 t/a per gli impianti mobili. Secondo quanto previsto dal Piano RUB, gli impianti di selezione/stabilizzazione o compostaggio potranno poi essere riconvertiti integralmente al compostaggio di qualità da matrici differenziate (aggiungendosi ad essi altri impianti indicati nel Piano RUB espressamente dedicati a tale funzione), mentre gli impianti mobili potranno essere dismessi. In sintesi, se quanto previsto nel Piano RUB si attuasse con le tempistiche indicate, la Regione sarebbe in grado nel breve termine di affrontare con un sistema impiantistico “transitorio” l’impegno di pretrattare tutto il rifiuto indifferenziato da destinarsi a discarica, con un ipotesi a partire dal 2008 di strutturazione di un sistema impiantistico a regime pienamente in grado di assolvere tale funzione. A fronte di una siffatta valutazione a livello regionale, sarebbero comunque da valutare meglio le eventuali implicazioni di fabbisogni residui non soddisfatti a livello locale (ovvero all’interno di singoli Ambiti).

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3.6.2. Le opportunità di valorizzazione energetica di rifiuti pretrattati L’impiantistica di bioessiccazione prevista a regime potrà essere orientata, come indicato nel Piano RUB, alla produzione, per quota parte dei rifiuti trattati, di CDR da destinare innanzitutto a recupero energetico in impianti industriali non dedicati (quali cementifici). Sulla base di un confronto avviato in particolare dalla Regione con i titolari dei cementifici di Pescara, Scafa e Amiterno Cagnano, propeduetico alla stipula di uno specifico Protocollo d’Intesa, si ritiene che la quota di utilizzo potenziale di CDR nei suddetti impianti possa essere quantificata pari a ca. 60.000-70.000 t/a. Maggiori produzioni di CDR dagli impianti di bioessiccazione abruzzesi potrebbero essere poi orientate alla termovalorizzazione in impianti dedicati piuttosto che al recupero energetico in altri impianti industriali non dedicati, anche nell’ambito di sinergie e accordi con realtà extra Regione. In alternativa, o in forma integrata con i possibili sbocchi per il CDR sopra evidenziati, si potrebbe valutare l’opportunità di un trattamento non così spinto su parte dei rifiuti, arrivando quindi a generare un flusso di rifiuti bioessiccati (senza quindi produzione di ulteriori scarti dalla raffinazione a CDR) da destinarsi eventualmente ad impianti di termovalorizzazione dedicati. Si ribadisce comunque che, in linea con quanto segnalato nel Piano RUB, ogni valutazione sulla eventuale previsione di impianti di recupero energetico, nell’ambito del sistema integrato regionale, dovrà comunque essere preceduta da un approfondito esame dei seguenti aspetti:

effettiva “qualità” e “quantità” dei flussi di rifiuti non altrimenti riciclabili ed utilizzabili a tal fine, a seguito delle attività di raccolta differenziata e riciclo;

potenzialità di recupero energetico in impianti non dedicati già esistenti; possibilità di accordi tra diverse realtà regionali; valutazione attenta dei rapporti costi-benefici e di impatto ambientale del sistema; scelta delle migliori tecnologie e tecniche disponibili (BAT); possibilità di reperimento di siti idonei.

Le suddette valutazioni dovranno quindi svilupparsi nell’ambito di un percorso partecipato (con Forum cui partecipino rappresentanti dei soggetti interessati), con il coinvolgimento del Tavolo di concertazione avviato nell’ambito delle attività di aggiornamento del Piano Regionale e con la partecipazione ed il supporto di qualificati rappresentanti del mondo accademico (in particolare, possibile coinvolgimento dell’Università di L’Aquila - Facoltà di Ingegneria). Ipotizzando, per queste valutazioni preliminari, che a regime il sistema dei cementifici regionali possa garantire il recupero energetico di 60.000 t/a di CDR (corrispondenti a ca. 120.000 t/a di rifiuto indifferenziato avviato agli impianti di bioessiccazione/CDR), si possono quindi definire alternative diverse in relazione alle necessità derivanti dalla quota restante di rifiuti indifferenziati. Per meglio valutare le implicazioni delle diverse opzioni in termini di flussi di massa, si consideri che i flussi derivanti dal trattamento del rifiuto indifferenziato in impianti di bioessiccazione sono indicativamente pari a: sola bioessiccazione: 75% di bioessiccato 25% di perdite di processo (evaporazione, ...)

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bioessiccazione con produzione CDR: 50% di CDR 25% di scarti di processo a discarica 25% di perdite di processo (evaporazione, ...) La produzione di CDR da processi di bioessiccazione comporta infatti una generazione di scarti da destinarsi a smaltimento in discarica. Con riferimento al fabbisogno di trattamento del rifiuto indifferenziato individuato negli scenari al 45% e al 55% di RD (da 310.000 a 375.000 t/a di rifiuto indifferenziato), i flussi derivanti dal sistema impiantistico di trattamento sarebbero quelli indicati nel seguente riquadro. Flussi di rifiuti e fabbisogni regionali derivanti dagli impianti di bioessiccazione/CDR Produzione bioessiccato

(+ CDR a cementifici) Produzione bioessiccato

(incluso CDR a cementifici) livello di RD 55% 45% 55% 45% flussi in ingresso: rifiuti indifferenziati 310.000 375.000 310.000 375.000 flussi in uscita: Bioessiccato 143.000 191.000 - - CDR a cementifici regionali 60.000 60.000 60.000 60.000 CDR a altri recuperi - - 95.000 128.000 scarti a smaltimento 30.000 30.000 78.000 94.000 I fabbisogni di termovalorizzazione/recupero energetico da soddisfare, in aggiunta rispetto a quanto impiegabile nei tre cementifici abruzzesi, ammonterebbero quindi a 95.000-130.000 t/a nell’ipotesi di produzione di CDR e a 145.000-190.000 t/a nell’ipotesi di produzione di bioessiccato. Per il bioessiccato, si potrebbe in alternativa valutare anche la possibilità di collocazione in discarica, purché sia garantito il rispetto del divieto stabilito dal D.Lgs. 36/03 di smaltimento in discarica di rifiuti con PCI > 13.000 kJ/kg. Nel percorso di predisposizione del PRGR, nell’ambito del percorso partecipato menzionato in precedenza, si potrebbero quindi valutare, dando per consolidato l’orientamento verso il pretrattamento di bioessiccazione del rifiuto indifferenziato residuo, diverse alternative di strutturazione del complesso del sistema impiantistico, così come illustrato nel seguente riquadro.

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Ipotesi alternative di strutturazione del sistema impiantistico dedicato al rifiuto indifferenziato

SCENARI ALTERNATIVI Bioessiccato + cementifici +

impianto dedicato

Bioessiccato + cementifici +

discarica bioessiccato

CDR + cementifici +

impianto dedicato pretrattamento bioessiccazione +

produzione CDR per quota parte

bioessiccazione + produzione CDR per

quota parte

bioessiccazione + produzione CDR

impianto dedicato di valorizzazione energetica

bioessiccato (quota parte del rifiuto trattato)

- quota parte del CDR prodotto

recupero energetico in impianto non dedicato

CDR (quota parte del

rifiuto trattato)

CDR (quota parte del rifiuto trattato)

quota parte del CDR prodotto

discarica residui produz. CDR + residui da

impianto dedicato

Bioessiccato + residui produz. CDR

residui produz. CDR + residui da

impianto dedicato

La comparazione tra le diverse ipotesi potrebbe essere sviluppata sulla base di fattori quali:

impatti ambientali attesi (fabbisogno di discarica residua, emissioni di gas climalteranti, altri eventuali fattori);

bilancio energetico (consumi e recupero di energia da rifiuti); affidabilità del sistema impiantistico; tempi di attuazione; costi di realizzazione e gestione.

Al fine di una complessiva valutazione dei fabbisogni di trattamento termico e recupero energetico, il PRGR effettuerà valutazioni in merito all’entità dei flussi di rifiuti speciali che, per analogia di composizione merceologica (es rifiuti da imballaggi), potrebbero essere destinati agli stessi impianti di trattamento dei rifiuti urbani. Un altro flusso di potenziale interesse ai fini delle possibili integrazioni con il PRGR è rappresentato dalle biomasse; nell’ambito degli Studi saranno valutati gli aspetti qualitativi e quantitativi nonché la distribuzione della produzione sul territorio regionale.

3.6.3. I fabbisogni e le potenzialità di smaltimento in discarica nel transitorio di messa a regime del sistema

A seguire si riportano le previsioni relative ai fabbisogni di smaltimento in discarica nel transitorio (ovvero nel breve periodo), a partire dalla situazione attuale fino alla messa a regime del sistema. I fabbisogni volumetrici di discarica sono valutati facendo riferimento a un peso specifico del rifiuto in discarica pari a 0,8 ton/m3. Nelle prime simulazioni presentate si prevede che dal 2008 sia prodotto bioessiccato destinato a discarica, essendo la realizzazione degli eventuali impianti dedicati di

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valorizzazione energetica prevedibile solo su di un orizzonte temporale più lungo, e non valutando cautelativamente i possibili benefici in termini di riduzione dei fabbisogni di smaltimento conseguibili con l’avvio ai cementifici delle già evidenziate 60.000 t/a di CDR. Nella fase transitoria fino al 2008, non si è valutata inoltre alcuna riduzione del fabbisogno di smaltimento in discarica derivante dall’esercizio dell’impiantistica di trattamento esistente o prevista (impianti di selezione/stabilizzazione o impianti mobili); si tratta infatti di impianti che operano processi di trattamento tali da non apportare tendenzialmente benefici particolarmente rilevanti in termini di riduzione dei quantitativi. Le simulazioni presentate successivamente differiscono poi dalle precedenti perchè tengono conto dell’opportunità di avvio di 60.000 t/a di CDR a cementifici. L’analisi sviluppata, che valuta in particolare il tasso di esaurimento negli anni delle attuali capacità residue delle discariche (così come riportate nel Piano RUB, con riferimento alla data del 31/12/2005) evidenzia come:

per le Province di L’Aquila e Teramo si ha l’esaurimento delle attuali capacità residue già dal 2007;

per la Provincia di Pescara, con le ipotesi di sviluppo delle raccolte differenziate e del sistema impiantistico, le attuali capacità di smaltimento in discarica risultano coprire i fabbisogni fino al 2010; ;

per la Provincia di Chieti si hanno al 2011 significative capacità di smaltimento in discarica residue.

Sul complesso della Regione, le disponibilità delle discariche della Provincia di Chieti potrebbero teoricamente consentire di sopperire ai fabbisogni delle altre Province indicativamente fino al 2009-2010, nell’ipotesi di mancato avvio del CDR a cementifici, e per un periodo aggiuntivo comunque inferiore all’anno, nell’ipotesi di effettivo avvio del CDR a cementifici. Peraltro, appare evidente la necessità, nel transitorio, di poter disporre per la Provincia di Teramo e di L’Aquila di capacità di smaltimento aggiuntive rispetto a quelle indicate, nell’ottica della maggiore autosufficienza possibile degli ATO (almeno in questa fase, nell’attesa anche della costruzione degli impianti previsti a regime), evitando in tal modo l’instaurarsi di situazioni di emergenza anche per gli altri territori con il possibile innescarsi di tensioni sociali sicuramente preoccupanti. Tali volumetrie aggiuntive, da correlare indicativamente ad almeno una nuova discarica per ognuna delle due suddette Province e da ricercarsi innanzitutto attraverso la valutazione di proposte in corso, potranno inoltre costituire futuri impianti di smaltimento a servizio degli impianti complessi previsti a regime. Al riguardo, si segnala quindi in particolare che sono attualmente in corso:

per la Provincia di Teramo, valutazioni sulla riapertura di discariche esistenti (S. Omero, Notaresco - CIRSU) e la valutazione da parte del Comitato VIA della Regione Abruzzo delle proposte di ampliamenti di alcune discariche esistenti (tra le quali, Atri, Tortoreto, Teramo);

per la Provincia di L’Aquila, valutazioni in tempi brevi di alcune proposte di nuove discariche in itinere (quali Avezzano, Picenza Picena e altre).

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Fabbisogni e potenzialità di smaltimento in discarica per Provincia (valutazioni in assenza di avvio di CDR a cementifici)

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Regione

produzione rifiuti (t/a 154.564 170.964 159.903 196.563 681.994

rifiuti a smaltimento (indifferenziato 2006-2007, bioessiccato dal 2008; dati in t/a)2006 126.779 126.394 129.671 154.002 536.8462007 114.126 118.051 116.997 141.614 490.7872008 76.104 82.281 78.242 96.919 333.5472009 63.644 70.146 65.675 82.258 281.7232010 58.213 63.758 59.739 74.401 256.1112011 52.782 57.370 53.803 66.544 230.499

capacità residua di discarica (in mc)a fine 2005 221.000 178.000 570.000 1.383.000 2.352.000a fine 2006 62.526 20.008 407.911 1.190.497 1.680.942a fine 2007 -80.131 -127.555 261.665 1.013.480 1.067.458a fine 2008 -175.262 -230.406 163.862 892.330 650.525a fine 2009 -254.817 -318.088 81.768 789.508 298.371a fine 2010 -327.583 -397.785 7.094 696.506 -21.768a fine 2011 -393.560 -469.498 -60.161 613.326 -309.892

Fabbisogni e potenzialità di smaltimento in discarica per Ambito (valutazioni in assenza di avvio di CDR a cementifici)

L'Aquila 1 L'Aquila 2 Teramo Pesc.-Ch. Chieti1 RegioneAQ1 AQ2 TE PECH CH1

produzione rifiuti (t/a) 103.431 51.133 170.964 232.161 124.305 681.994

rifiuti a smaltimento (indifferenziato 2006-2007, bioessiccato dal 2008; dati in t/a)2006 85.884 40.895 126.394 186.807 96.867 536.8462007 77.169 36.956 118.051 168.500 90.111 490.7872008 51.341 24.764 82.281 112.645 62.517 333.5472009 42.500 21.144 70.146 94.607 53.326 281.7232010 38.740 19.473 63.758 86.043 48.097 256.1112011 34.980 17.802 57.370 77.479 42.868 230.499

capacità residua di discarica (in mc)a fine 2005 200.000 21.000 178.000 953.000 1.000.000 2.352.000a fine 2006 92.645 -30.119 20.008 719.491 878.917 1.680.942a fine 2007 -3.816 -76.314 -127.555 508.866 766.278 1.067.458a fine 2008 -67.992 -107.268 -230.406 368.059 688.132 650.525a fine 2009 -121.118 -133.698 -318.088 249.800 621.474 298.371a fine 2010 -169.543 -158.039 -397.785 142.246 561.353 -21.768a fine 2011 -213.268 -180.291 -469.498 45.397 507.768 -309.892

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Fabbisogni e potenzialità di smaltimento in discarica per Provincia (al netto di 60.000 t/a di CDR a cementifici)

L'Aquila Teramo Pescara Chieti Regione

produzione rifiuti (t/a 154.564 170.964 159.903 196.563 681.994

rifiuti a smaltimento (indifferenziato 2006-2007, bioessiccato e scarti CDR dal 2008; dati in t/a)2006 126.779 126.394 129.671 154.002 536.8462007 114.126 118.051 116.997 141.614 490.7872008 76.104 82.281 78.242 96.919 333.5472009 50.089 55.206 51.688 64.739 221.7232010 44.575 48.821 45.744 56.971 196.1112011 39.042 42.436 39.798 49.222 170.499

capacità residua di discarica (in mc)a fine 2005 221.000 178.000 570.000 1.383.000 2.352.000a fine 2006 62.526 20.008 407.911 1.190.497 1.680.942a fine 2007 -80.131 -127.555 261.665 1.013.480 1.067.458a fine 2008 -175.262 -230.406 163.862 892.330 650.525a fine 2009 -237.873 -299.414 99.252 811.406 373.371a fine 2010 -293.592 -360.440 42.072 740.193 128.232a fine 2011 -342.395 -413.485 -7.676 678.665 -84.892

Fabbisogni e potenzialità di smaltimento in discarica per Ambito (al netto di 60.000 t/a di CDR a cementifici)

L'Aquila 1 L'Aquila 2 Teramo Pesc.-Ch. Chieti2 Regione

produzione rifiuti (t/a) 103.431 51.133 170.964 232.161 124.305 681.994

rifiuti a smaltimento (indifferenziato 2006-2007, bioessiccato e scarti CDR dal 2008; dati in t/a)2006 85.884 40.895 126.394 186.807 96.867 536.8462007 77.169 36.956 118.051 168.500 90.111 490.7872008 51.341 24.764 82.281 112.645 62.517 333.5472009 33.449 16.641 55.206 74.458 41.969 221.7232010 29.664 14.911 48.821 65.886 36.829 196.1112011 25.875 13.168 42.436 57.311 31.709 170.499

capacità residua di discarica (in mc)a fine 2005 200.000 21.000 178.000 953.000 1.000.000 2.352.000a fine 2006 92.645 -30.119 20.008 719.491 878.917 1.680.942a fine 2007 -3.816 -76.314 -127.555 508.866 766.278 1.067.458a fine 2008 -67.992 -107.268 -230.406 368.059 688.132 650.525a fine 2009 -109.803 -128.069 -299.414 274.987 635.671 373.371a fine 2010 -146.884 -146.707 -360.440 192.629 589.634 128.232a fine 2011 -179.227 -163.167 -413.485 120.991 549.998 -84.892

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3.7. Valutazioni conclusive ed elementi di potenziale criticità Dalle elaborazioni condotte emergono alcuni elementi di potenziale criticità o aspetti su cui è importante avviare riflessioni per orientare le scelte di pianificazione:

possibilità di conseguire gli obiettivi di recupero con le tempistiche previste dal Piano RUB; le tendenze registrate in anni recenti evidenziano incrementi annui nell’ordine di qualche punto percentuale (2002 10,91%, 2003 11,27% 2004 15,21%); i forti incrementi dovrebbero essere associati a radicali riorganizzazione dei sistemi di raccolta che si ritiene di suggerire possano essere attuati nell’arco di due – tre anni; si propone pertanto la definizione di una diversa e più prudente tempistica (es.: 2008 35%, 2009 45%, 2011 55%);

garanzie circa l’effettiva realizzazione di tutta l’impiantistica di selezione e biostabilizzazione ipotizzata;

opportunità di riorientare il complesso dell’impiantistica esistente a diverse funzioni rispetto l’attuale; anche in funzione delle tempistiche e della totale o parziale implementazione dei nuovi impianti potrebbe essere definito un programma di progressivo riorientamento delle funzioni impiantistiche per gli impianti esistenti (anche in funzione dello sviluppo delle raccolte differenziate e della conseguente generazione di flussi di materiale organico e verde da trattare in impianti di compostaggio);

i fabbisogni di discarica riportati potrebbero evidentemente risultare incrementati qualora non fossero conseguiti gli obiettivi di recupero con le tempistiche ipotizzate; si determinerebbe di conseguenza una situazione di criticità in tempi anche ravvicinati rispetto a quelli prospettati.