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ASL AL
Sede legale: Viale Giolitti, 2 15033 Casale Monferrato (AL)
Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: : Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 e-mail: [email protected] www.aslal.it Codice:
AL.RCRI.040.2012.00
Revisione: Ottobre 2012 Emesso il: Ottobre 2012 Pagina: 1 di 23
Redazione: ICI Dott.ssa L. Bisogni Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI C. Degiovanni Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI E. Ferrando Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI C. Leprotto Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI A. Pernecco Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo
Approvazione: Dott. P.Costanzo Direttore S.O.C Rischio Clinico e Rischio Infettivo
Autorizzazione emissione: Dott. P. Tofanini Coordinatore della Rete dei Presidi Ospedalieri Dott. M. Tinella Coordinatore Rete Distretti
CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI
PRODOTTI IN AMBITO SANITARIO
Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it
Codice: AL.RCRI.040.2012.00
Revisione: Ottobre 2012
Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario
Emesso il: Ottobre 2012
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INDICE:
1. Premessa pag. 4
2. Obiettivi pag. 5
3. Campo di applicazione pag. 5
4. Terminologia e abbreviazioni pag. 5
5. Responsabilità pag. 6
6. Classificazione rifiuti sanitari pag. 7
7. Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo pag. 8
- 7.1 Aghi e taglienti pag. 11
8. Rifiuti sanitari assimilati agli urbani pag. 13
9. Rifiuti sanitari soggetti a recupero attraverso la raccolta differenziata pag. 15
- 9.1 Carta e cartone pag. 16
- 9.2 Plastica pag. 17
- 9.3 Vetro pag. 18
- 9.4 Pile pag. 19
- 9.5 Oli esausti pag. 19
10. Rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione pag. 20
- 10.1 Farmaci pag. 20
- 10.2 Medicinali citotossici e citostatici pag. 20
11. Rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo pag. 21
12. Pacemaker pag. 22
13. Toner pag. 22
14. Rifiuti di grossa pezzatura pag. 22
15. Normativa di riferimento pag. 23
Allegati “Indicazioni relative a orari di raccolta e sedi di conferimento temporaneo rifiuti per
ciascun P.O. dell’ASL AL”
Allegato 1: P.O. Casale
Allegato 2: P.O. Novi Ligure
Allegato 3: P.O. Tortona
Allegato 4: P.O. Acqui Terme
Allegato 5: P.O. Ovada
Allegato 6: P.O. Valenza
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1- PREMESSA
Le strutture sanitarie producono una considerevole quantità di rifiuti che la normativa italiana
differenzia, regolamentandone in maniera esaustiva l’intero ciclo di gestione.
La gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario riguarda la corretta raccolta, lo stoccaggio e le
modalità di smaltimento e intende affrontare uno dei problemi più spinosi del mondo ospedaliero che nasce
dal letto del paziente, coinvolge gli operatori sanitari e ha un impatto rilevante sull’economia e
sull’ambiente.
I rifiuti prodotti in ambito sanitario sono tutti per definizione speciali. Tuttavia solo una parte di essi
è pericolosa. Di questo sottogruppo circa il 40% è costituito da rifiuti pericolosi a rischio infettivo, un’altra
parte è invece classificata sotto la voce “rischio chimico”. C’è inoltre una grossa fetta di rifiuti che, benché
prodotti all’interno di un ospedale, non sono affatto pericolosi e possono essere trattati come rifiuti urbani.
La norma stabilisce la responsabilità del produttore fino a smaltimento avvenuto, verificato dall’Azienda
attraverso il formulario di accompagnamento compilato dall’impresa alla quale è stato affidato il servizio di
smaltimento.
I comportamenti responsabili per una migliore gestione dei rifiuti riguardano tutti, nessuno escluso,
dall’operatore sanitario impegnato in reparto alla Direzione Sanitaria che verifica fino a smaltimento
avvenuto la corrispondenza alla normativa delle attività dell’impresa alla quale è stato affidato il servizio.
La legge prevede altresì dal 1990 l’obbligatorietà per i Comuni di organizzare la raccolta differenziata
dei rifiuti urbani, dando l’avvio alla raccolta generalizzata di vetro, carta, plastica, ecc;
istituisce i Consorzi Nazionali Obbligatori per il riciclaggio dei contenitori o imballaggi per liquidi, vetro,
metallo e plastica.
La raccolta differenziata anche in ambito sanitario dei rifiuti ci offre la possibilità di ridurre la
produzione dei rifiuti sanitari pericolosi, l’impatto ambientale e la spesa conseguente al loro smaltimento e,
non ultimo per importanza, la possibilità di trasformare il rifiuto in una risorsa preziosa da utilizzare.
Appare pertanto indispensabile fornire agli operatori le informazioni utili ai fini di smaltire correttamente
ogni tipologia di rifiuto prodotto in ambito sanitario.
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2- OBIETTIVI
• Divulgare le raccomandazioni in tema di gestione rifiuti in ospedale tramite un chiaro strumento di
consultazione;
• Uniformare le procedure di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie;
• Implementare la raccolta differenziata.
3- CAMPO DI APPLICAZIONE
Al fine di ottemperare alle normative vigenti, le procedure di seguito descritte devono essere adottate
presso i PP.OO. e Distretti dell’Azienda.
Si allegano alla seguente procedura le modalità di ritiro e stoccaggio delle varie tipologie di rifiuti
divise per presidi ospedalieri dell’ASL AL.
Si considerano altresì prodotti presso le strutture sanitarie di riferimento i rifiuti sanitari, con
esclusione di quelli assimilati agli urbani, prodotti presso gli ambulatori decentrati dell’azienda sanitaria.
Dal presente documento è stata esclusa la trattazione dei rifiuti radioattivi.
4- TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
Agente biologico: qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, capace di provocare
infezione, allergia o intossicazione.
Conferimento: atto di inserire uno scarto nel contenitore per rifiuti
Confezionamento : il corretto imballaggio dei contenitori per rifiuti
Deposito locale: sede di raggruppamento dei rifiuti individuato all’interno del reparto e più in generale in
ogni luogo di produzione di un determinato rifiuto
Deposito temporaneo: sede unica di raggruppamento ove ogni singola tipologia di rifiuto va radunata, posta
all’interno della struttura sanitaria. I rifiuti sono ritirati dal deposito temporaneo solo da imprese esterne
autorizzate che lo trasportano allo smaltimento o al recupero
D.P.I.: Dispositivo di Protezione Individuale: qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la
salute durante il lavoro
I.C.I.: Infermiere addetto al Controllo delle Infezioni Ospedaliere
Movimentazione: trasferimento interno alla struttura dei rifiuti dalle sedi di conferimento fino al Deposito
Temporaneo compresa ogni tappa intermedia
O.S.S.: Operatore Socio Sanitario
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Produttore : “la persona fisica o giuridica” la cui attività ha prodotto rifiuti
Raccolta differenziata: consiste nel dividere elementi molto diversi tra di loro (per esempio la carta dalle
lattine e dal vetro, dai rifiuti organici), cosicché al momento dello smaltimento finale, i rifiuti siano pronti ad
essere smaltiti, altri ad essere recuperati attraverso il riciclaggio.
Riciclaggio: il riciclaggio consiste nel recupero di materiali scarto o di rifiuto riutilizzabili in un nuovo ciclo
produttivo e avviene dopo un processo di differenziazione dei rifiuti
Rischio Biologico: racchiude tutte le situazioni nelle quali vi è un rischio di esposizione ad agenti biologici
che posso provocare danni al lavoratore
Rifiuto: Qualsiasi sostanza/oggetto di cui il detentore si disfi
Rifiuti Sanitari: Si definiscono rifiuti sanitari i rifiuti prodotti da strutture pubbliche o private che svolgono
attività medica e veterinaria di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e ricerca, classificati dal D.P.R. 15
luglio 2003 n. 254
Trasporto.: trasferimento dei rifiuti dal deposito temporaneo alle sedi di smaltimento finale o di recupero
5- RESPONSABILITÀ
1° Livello
Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo � Elaborazione procedura, diffusione e informazione
2° Livello
Dirigenti S.O.C./S.O.S., Coordinatori, Preposti � Informazione e Controllo
E' compito dei Dirigenti delle S.O.C./S.O.S. e dei Coordinatori o loro Preposti:
- vigilare sul personale da loro dipendente affinché tali disposizioni vengano rispettate
- segnalare alla Direzione Medica del Presidio Ospedaliero/Distretto qualsiasi problema
inerente lo smaltimento dei rifiuti sanitari
3° Livello
Operatori Sanitari, Dipendenti ditte appaltatrici � Responsabilità del processo
Tutti gli operatori sono tenuti ad osservare le norme per il corretto smaltimento dei rifiuti e sono
responsabili operativi del corretto conferimento, confezionamento e deposito.
Gli operatori della ditta appaltatrice il servizio di movimentazione dei rifiuti sono responsabili del
corretto trasporto e stoccaggio nel deposito temporaneo.
E’ altresì compito di ogni operatore segnalare ai Coordinatori o alla Direzione Medica del Presidio
Ospedaliero/Distretto qualsiasi problema inerente lo smaltimento dei rifiuti sanitari.
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6- CLASSIFICAZIONE
I rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie, in base alla loro origine, vengono classificati secondo il Decreto
del Presidente della Repubblica 15 luglio 2003, n. 254 in:
� RIFIUTI SANITARI NON PERICOLOSI (RSNP)
� RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO (RSP-nonI)
� RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (RSP-I)
� RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AI RIFIUTI URBANI (RSAU )
e fra questi i rifiuti assimilati oggetto di raccolta differenziata
� RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITA' DI SMALTIMENTO (RS-
particolari)
� RIFIUTI DA ESUMAZIONI E DA ESTUMULAZIONI nonché i rifiuti derivati da altre attività
cimiteriali
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7- RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (RSP-I)
Codice CER 18.01.03 o 180202
Sono considerati rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (RSP-I) i rifiuti il cui rischio prevalente è quello
infettivo. Sono RSP-I i seguenti rifiuti :
Tutti i rifiuti provenienti da ambienti di isolamento infettivo nei quali sussiste un rischio di trasmissione
biologica aerea nonché da ambienti ove soggiornano pazienti in isolamento infettivo affetti da patologie
causate da agenti biologici di gruppo 4 di cui all'allegato XI del D.Lgs 626 del 19/09/94 e successive
modifiche ed integrazioni
Rifiuti provenienti da attività veterinaria che:
o siano stati contaminati da agenti patogeni per l’uomo e gli animali
o siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto o escreto per il quale sia ravvisato
dal medico veterinario competente , un rischio di patologia trasmissibile attraverso tali liquidi
I rifiuti sotto elencati a titolo esemplificativo (allegato 1 D.P.R. n.254 del 15 luglio 2003) che presentano
almeno una delle seguenti caratteristiche:
� provengano da ambienti di isolamento infettivo e siano venuti a contatto con qualsiasi liquido
biologico secreto o escreto dei pazienti isolati
� siano contaminati da
o sangue o da altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da renderlo
visibile
o feci o urine , nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente
una patologia trasmissibile attraverso tali escreti
o liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, liquido sinoviale, liquido
pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardio o liquido amniotico
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Elenco esemplificativo rifiuti a rischio infettivo
(se provenienti da ambienti di isolamento infettivo o venuti a contatto con liquidi biologici):
assorbenti igienici, pannolini pediatrici e pannoloni
bastoncini cotonati per colposcopia e pap-test
bastoncini oculari non sterili
bastoncini oftalmici in TNT
cannule e drenaggi
cateteri (vescicali,venosi,arteriosi per drenaggi pleurici,ecc.) raccordi,sonde
filtri e circuiti circuiti per circolazione extracorporea e per dialisi
cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale
deflussori
fleboclisi contaminate
filtri esausti provenienti da cappe (in assenza di rischio chimico)
guanti monouso
materiale monouso: vials, pipette, provette, indumenti protettivi, mascherine, occhiali, telini,
lenzuola,calzari, steridrape, soprascarpe, camici
materiale per medicazione (garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, maglie tubolari)
sacche (per trasfusioni, urina, stomia, nutrizione parenterale)
set di infusione
sonde rettali e gastriche
sondini (nasogastrici, per broncoaspirazione, per ossigenoterapia)
spazzole,cateteri per prelievo citologico
speculum auricolare monouso
speculum vaginale
suturatici automatiche monouso
gessi o bendaggi
denti e piccole parti anatomiche non riconoscibili
contenitori vuoti di vaccini ad antigene vivo
rifiuti di gabinetto dentistico
rifiuti di ristorazione
spazzatura
piastre, terreni di colture ed altri presidi utilizzati in microbiologia e contaminati da genti patogeni
aghi, siringhe, lame, vetri,lancette pungidito, venflon, testine per rasoi e bisturi monouso
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Non devono essere assolutamente inseriti nei contenitori per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio
infettivo:
• rifiuti sanitari liquidi,
• parti anatomiche riconoscibili,
• rifiuti radioattivi,
• rifiuti sanitari assimilati agli urbani (ad es. residui di pulizia, giornali, ecc.), rifiuti sanitari oggetto di
raccolta differenziata (ad es. vetro, carta, plastica, alluminio,mercurio, ecc.).
Confezionamento
I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo devono essere inseriti in apposito sacco impermeabile a perdere,
di colore giallo, contenuto in contenitore rigido riutilizzabile in polipropilene di colore nero recante la scritta
“RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO”, il simbolo di rischio biologico, la “R” nera
su fondo giallo e l’indicazione ASL AL.
Gli operatori del Reparto/servizio dovranno chiudere il sacco interno con apposito laccio quando si presenta
pieno o a fine giornata/attività; se il contenitore rigido non è pieno, è possibile chiudere solo il sacco e
posizionarne un altro all’interno dello stesso contenitore fino al suo completo riempimento.
Successivamente chiudere il coperchio del contenitore esterno rigido, applicare l’etichetta adesiva e indicare
sulla stessa i seguenti dati:
- Presidio Ospedaliero
- SOC/SOS o servizio di provenienza
- data di chiusura.
Durante tutte le manovre di confezionamento di sacchi e contenitori rigidi l’operatore deve indossare i DPI
(guanti). I contenitori chiusi non devono essere riaperti.
Nel caso in cui il sacco o il contenitore si rompa occorre provvedere, per evitare spargimenti, all’utilizzo di
un secondo sacco di rivestimento in cui porre il primo.
Il peso dei contenitori non deve superare i 10 Kg.
I contenitori chiusi vanno deposti nel locale individuato come “deposito sporco” insieme alle altre
tipologie di rifiuto presente presso le SOC/SOS/Servizi.
Movimentazione Interna
I rifiuti sanitari pericolosi sono movimentati dai luoghi di deposito dagli operatori del servizio in appalto o
personale interno dedicato, stoccati in depositi temporanei e avviati alla termodistruzione.
Gli incaricati della movimentazione interna sono tenuti a non ritirare i contenitori che non riportano i dati di
identificazione richiesti e/o non correttamente confezionati o macchiati ed a segnalare l’eventuale mancanza
al Coordinatore/Preposto.
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NOTA BENE: La formazione del rifiuto sanitario viene “di fatto” individuata con la chiusura del
contenitore. Da tale momento scatta la tempistica prevista per il deposito temporaneo.
La durata del deposito temporaneo (effettuato nel luogo di produzione) dei rifiuti a rischio infettivo è 5 giorni
dal momento della chiusura dei contenitori. Per quantitativi presenti nel deposito temporaneo inferiori a 200
Lt, il termine è esteso a 30 giorni.
7.1 AGHI E TAGLIENTI
Il Decreto Ministeriale 28 settembre 1990 stabilisce che “l'eliminazione degli aghi e degli altri oggetti
taglienti, utilizzati nei confronti di qualsiasi paziente, deve avvenire con cautele idonee ad evitare punture
accidentali. In particolare gli aghi, le lame di bisturi e gli altri materiali acuminati o taglienti monouso non
debbono essere rimossi dalle siringhe o dagli altri supporti né in alcun modo manipolati o reincappucciati,
ma riposti, per l'eliminazione, in appositi contenitori resistenti alla puntura".
Tali contenitori devono recare con evidenza la scritta "RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI TAGLIENTI E
PUNGENTI” e il simbolo del rischio biologico
Confezionamento:
I contenitori per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti in plastica rigida, non
devono essere riempiti oltre la linea di massimo contenimento indicata, corrispondente a circa ¾ della loro
capacità.
Devono essere chiusi ermeticamente e successivamente posizionati a loro volta nel contenitore impiegato
per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (RSP-I).
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RACCOMANDAZIONI
Tutti gli operatori dell’Azienda e il personale dipendente delle Ditte che prestano servizio in appalto
sono tenuti ad adottare le indicazioni che seguono:
1) Introdurre nei contenitori per RSP-I solo rifiuti sanitari a rischio infettivo
2) Non manipolare i rifiuti che sono stati collocati nei contenitori
3) Se il contenitore risulta parzialmente utilizzato è possibile chiudere il sacco alla fine della giornata
lavorativa e disporvi sopra un secondo sacco
4) I rifiuti non vanno mai pressati all’interno dei contenitori che non devono mai essere riempiti per
più dei 3/4
5) Indossare i guanti quando si chiudono o si trasportano i contenitori
6) I contenitori dei rifiuti sanitari pericolosi devono essere manipolati con cautela
7) Ogni contenitore deve essere contrassegnato con P.O. e reparto/servizio di provenienza e la data di
chiusura del contenitore
8) I contenitori correttamente chiusi devono essere trasportati fino al deposito temporaneo, rispettando
orari e tragitti interni da personale adibito ed informato, mantenendo sempre i contenitori in posizione
verticale evitandone multisovrapposizione
9) Se il contenitore da prelevare nei reparti risultano danneggiati o bagnati o non chiusi o non
contrassegnati l’addetto non deve effettuare la movimentazione e deve immediatamente avvisare il
Responsabile del reparto
10) Non abbandonare anche solo temporaneamente i rifiuti al di fuori delle zone destinate al loro
deposito
11) In caso di contaminazione cute/mucose o di puntura incidentale con materiale potenzialmente
infetto, attenersi alla procedura aziendale per gli infortuni a rischio biologico.
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8- RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI (RSAU)
Sono tutti i rifiuti derivanti da attività sanitaria che non presentano rischio infettivo (vedi tabella)
Rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie
Rifiuti derivanti dalle attività di ristorazione e i residui dei pasti provenienti dai reparti di degenza esclusi
quelli che provengono da pazienti affetti da malattie infettive per i quali sia ravvisata clinicamente, dal
medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui (da conferire nei contenitori per
rifiuti pericolosi a rischio infettivo);
Vetro, carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi in genere, materiali ingombranti da conferire negli
ordinari circuiti di raccolta differenziata nonchè altri rifiuti non pericolosi che per qualità e per quantità
siano assimilati agli urbani ai sensi dell’art. 21 comma 2 lettera g del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 ( es.
provenienti dalla pulizia di strade e cortili)
Spazzatura
Gessi ortopedici e bende, assorbenti igienici anche contaminati da sangue esclusi quelli dei degenti
infettivi, i pannolini pediatrici e pannoloni, sacche utilizzate per le urine
(N.B.: le sacche per urine vanno svuotate nel vuotatoio prima di essere eliminate)
- Rifiuti provenienti da attività di giardinaggio
- Indumenti e lenzuola monouso
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Confezionamento (non raccolta differenziata):
I rifiuti devono essere inseriti in sacco di plastica verde o nero all’interno di un contenitore rigido di
materiale plastico con coperchio e provvisto di pedale di apertura per la cucina.
Il sacco pieno va chiuso utilizzando il laccio disponibile e riposto nel deposito locale; il sacco non deve
avere un peso superiore a 10 kg.
RACCOMANDAZIONI:
non devono essere assolutamente inseriti nei sacchi verdi o neri:
• rifiuti assimilati agli urbani oggetto di raccolta differenziata (ad es. carta, plastica, vetro, alluminio,
organico) ;
• rifiuti radioattivi
• parti anatomiche
• rifiuti liquidi;
• rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (anche aghi e taglienti e tutti i rifiuti che provengono da
ambienti di isolamento infettivo nei quali sussiste un rischio di trasmissione biologica aerea nonché
da ambienti ove soggiornano pazienti in isolamento infettivo affetti da patologie causate da agenti
biologici di gruppo IV di cui all'allegato XI del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e
successive modifiche e integrazioni);
Deposito locale presso le SS.OO.CC/ SS.OO.SS. / Servizi
In ogni SOC/Servizio è individuato un vano apposito, dedicato al deposito dei rifiuti. Detto vano deve
essere aerato, meglio se non riscaldato, con superfici facilmente lavabili e disinfettabili.
Movimentazione Interna
I rifiuti sanitari assimilati agli urbani sono movimentati dai luoghi di deposito tramite gli operatori del
servizio in appalto o da personale interno dedicato .
Tale servizio trasporta i suddetti rifiuti fino al deposito temporaneo da cui vengono raccolti dal Gestore del
Servizio Raccolta Rifiuti e trasportati allo smaltimento finale
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9- RIFIUTI SANITARI SOGGETTI A RECUPERO ATTRAVERSO LA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Comprendono i rifiuti sanitari verso i quali viene favorito il recupero, anche attraverso la raccolta
differenziata, ai fini della riduzione del quantitativo dei rifiuti sanitari da avviare allo smaltimento.
o Contenitori in vetro di farmaci, di alimenti, di bevande, di soluzioni per infusione privati di cannule
o di aghi ed accessori per la somministrazione, esclusi i contenitori di soluzioni di farmaci
antiblastici o visibilmente contaminati da materiale biologico, che non siano radioattivi e non
provengano da pazienti in isolamento infettivo
o Altri rifiuti di imballaggio in vetro, di carta, di cartone, di plastica, o di metallo, ad esclusione di
quelli pericolosi
o Rifiuti metallici non pericolosi
o Rifiuti di giardinaggio
o Rifiuti della preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie
o Liquidi di fissaggio radiologico non deargentati
o Oli minerali, vegetali e grassi
o Batterie e pile
o Toner
o Mercurio
o Pellicole e lastre fotografiche
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9.1 RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE
Raccogliere la carta nell’apposito contenitore
per la raccolta differenziata.
Cosa inserire:
• Ogni tipologia di carta non plastificata, giornali, riviste, fogli di carta prodotti da attività di ufficio,
imballaggi (ad es. scatole di farmaci).
Cosa non inserire:
o Carta asciugamani e carta dei lettini visita, carta per ECG e EEG, carta carbone o copiativa, carta
oleata, contenitori in tetrapak, nylon, cellophane, piatti e bicchieri monouso, TNT, tovaglioli in
genere e carta plastificata, buste di sterilizzazione
o Tutte le altre tipologie di rifiuto
Movimentazione Interna
Quando il contenitore è stato riempito gli operatori del servizio di pulizia in appalto o da personale interno
dedicato, prelevano il sacco e lo collocano nel carrello per il trasporto al punto di raccolta.
L’area in cui è collocato il contenitore per la raccolta della carta è individuato presso ogni Presidio
Ospedaliero e Distretto.
NOTA BENE:
- se i fogli di carta contengono dati sensibili ai fini delle privacy questi devono essere spezzettati
- i cartoni devono essere compattati dagli operatori ASL AL
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9.2 RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA PLASTICA
Raccogliere la plastica nell’apposito contenitore per la raccolta
differenziata dotato di sacco.
Cosa inserire:
- contenitori di liquidi in genere sino a 10 litri con i simboli PET, PVC, PE
- bottiglie di plastica vuote
- contenitori di plastica vuoti di detersivo, shampoo, bagnoschiuma
- flaconi di disinfettanti
- vasetti per yogurt, marmellate, budini
- imballaggi di plastica in genere
- piccoli imballaggi in polistirolo
- contenitori di plastica vuoti di farmaci e di soluzione per infusione, esclusi quelli contenenti
emoderivati, antiblastici o contaminati da materiale biologico,
- lattine in alluminio
Cosa non inserire:
o piatti, bicchieri e posate in plastica monouso, vaschette con residui di alimenti, contenitori con il
simbolo PP
o tutte le altre tipologie di rifiuto
Movimentazione Interna
Quando il contenitore è stato riempito, gli operatori del servizio di pulizia in appalto o personale interno
dedicato, prelevano il sacco e lo collocano nel carrello per il trasporto al punto di raccolta. L’area in cui è
collocato il contenitore per la raccolta della plastica è individuato presso ogni Presidio Ospedaliero e
Distretto.
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9.3 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO
Raccogliere il vetro nell’apposito contenitore
per la raccolta differenziata
. Cosa inserire:
• flaconi per fleboclisi, privi di deflussore, aghi e supporti in plastica, completamente svuotati del loro
contenuto esclusi i contenitori di soluzioni di farmaci antiblastici o visibilmente contaminati da materiale
biologico
• flaconcini di farmaci da 50-100 ml completamente svuotati esclusi i contenitori di soluzioni di farmaci
antiblastici o visibilmente contaminati da materiale biologico
• bottiglie e altro materiale vetroso vuoti e senza tappo, non contaminati da sangue od altri liquidi
biologici né da farmaci citostatici o rifiuti sanitari pericolosi o radioattivi
Cosa non inserire:
o oggetti in ceramica, oggetti in porcellana, lampade al neon, specchi e cristalli
o tutte le altre tipologie di rifiuto
Movimentazione Interna
Quando il contenitore è stato riempito (il peso di ciascun contenitore non deve mai superare 10 Kg), gli
operatori del servizio di pulizia in appalto o personale interno dedicato, trasportano il contenitore al punto di
raccolta e lo svuotano nel contenitore adibito alla raccolta del vetro, nell’area individuata presso ogni
Presidio Ospedaliero e Distretto, senza manipolare gli oggetti vetrosi e indossando i DPI (guanti e occhiali).
Il contenitore vuoto è restituito alla SOC/SOS/Servizio dopo essere stato sanificato.
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9.4 RACCOLTA DIFFERENZIATA DI PILE
Cosa inserire
• le pile e gli accumulatori utilizzati per il funzionamento delle diverse apparecchiature sanitarie e non
sanitarie
• le pile e gli accumulatori utilizzati dai pazienti
Contenitore da utilizzare per la raccolta:
apposito contenitore comune presso il deposito temporaneo (vedi allegati relativi a ciascun P.O.)
Movimentazione al Deposito temporaneo:
Il materiale deve essere immesso dagli operatori delle SOC/SOS/servizi negli appositi contenitori presso il
deposito temporaneo
In tali contenitori non va assolutamente conferito alcun altro tipo di rifiuto.
Le pile non devono essere abbandonate nell'ambiente ospedaliero né collocate in contenitori per altri
tipi di rifiuti.
9.5 RACCOLTA DIFFERENZIATA OLII ESAUSTI (CER 200125)
Si tratta della raccolta degli oli esausti generati nelle cucine presso i Presidi Ospedalieri. Gli oli sono raccolti
in contenitori riutilizzabili previa bonifica di adeguate capacità e ritirati e smaltiti da ditta autorizzata.
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10 - RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO
PARTICOLARI SISTEMI DI GESTIONE
(RS particolari)
10.1 FARMACI (CER 18.01.09)
Contenitore:
Presso i Servizi di Farmacia dei PP.OO. e/o i Magazzini Centrali (GUM) è posizionato un apposito
contenitore adibito esclusivamente a tale raccolta (vedi allegati).
Rientrano in questa tipologia:
• farmaci scaduti o di scarto, esclusi i medicinali citotossici e citostatici.
Movimentazione al Deposito temporaneo:
I farmaci scaduti vengono raccolti in sacchetti che gli operatori adibiti al trasporto dei rifiuti (dipendenti ASL
o operatori servizio pulizia in appalto) raccolgono presso i Reparti e Servizi e trasportano presso il locale di
stoccaggio temporaneo. Da questo luogo i contenitori con i farmaci scaduti sono ritirati dalla Ditta incaricata
dello smaltimento.
10.2 MEDICINALI CITOTOSSICI E CITOSTATICI
(CER 18.01.08)
Rientrano in questa tipologia:
• medicinali citotossici e citostatici ed i materiali visibilmente contaminati che si generano dalla
manipolazione ed uso degli stessi
Contenitore:
Presso le SOC/SOS che utilizzano tali medicinali deve essere presente un contenitore dedicato in materiale
rigido, contrassegnato da apposita etichettatura e codice colore, fornito dalle ditte autorizzate allo
smaltimento.
Presso i Servizi di Farmacia dei PP.OO. e/o Magazzini Centrali (GUM) (vedi allegati) dovrà essere
posizionato un apposito contenitore adibito esclusivamente alla raccolta dei medicinali citotossici e
citostatici scaduti.
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Movimentazione al Deposito temporaneo:
Il contenitore contenente materiale visibilmente contaminato dagli stessi e le fleboclisi che hanno contenuto
antiblastici deve essere trasportato al deposito temporaneo dagli operatori del servizio di pulizia in appalto o
da personale interno dedicato.
11- RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO
(RSP-nonI)
Sono considerati rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo (RSP-nonI) i rifiuti in cui il rischio
prevalente è quello chimico e sono costituiti da:
1) soluzioni di fissaggio della Radiologia (CER 090104);
2) soluzioni di sviluppo e attivante a base acquosa della Radiologia (CER 090101);
3) sostanze chimiche di scarto pericolose, quali la Glutaraldeide, veleni, ecc.. e liquidi di laboratorio (CER 180106)
Contenitori da utilizzare
Taniche e bidoni in materiale rigido forniti da ditte autorizzate, contrassegnati dalla lettera R o vasche di
raccolta collegate direttamente alle diverse attrezzature dei vari laboratori o della Radiologia dei PP.OO.
dell’Azienda.
Confezionamento
Nel caso in cui non sia presente un collegamento idraulico diretto con le vasche di raccolta, i Rifiuti Sanitari
Pericolosi non a Rischio Infettivo devono essere immessi esclusivamente nei contenitori forniti dalla ditta
appaltatrice.
I rifiuti incompatibili, suscettibili cioè di reagire pericolosamente tra loro dando luogo alla formazione di
prodotti esplosivi, infiammabili e/o tossici, devono essere stoccati in modo separato.
R
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I contenitori devono essere:
� accuratamente chiusi per impedire la fuoriuscita del prodotto;
� riempiti con un quantitativo di liquido che può raggiungere e non superare i 10 litri
� provvisti di etichette riportanti le seguenti informazioni: il nome della SOC/SOS/Servizio produttrice, la
data, la lettera R di colore nero su sfondo giallo e il codice CER relativo alla tipologia di rifiuto.
Movimentazione interna fino al Deposito Temporaneo
I bidoni devono essere posti a cura dei personale della SOC/SOS/servizio produttori nel deposito locale. Gli
operatori del servizio di pulizia in appalto o personale interno dedicato, trasportano il contenitore alla vasca
di raccolta/container situati nel locale deposito temporaneo.
Periodicamente la ditta appaltatrice provvede al loro ritiro e alla consegna dei bidoni vuoti (secondo i
termini previsti nel Capitolato).
I bidoni non devono essere assolutamente abbandonati o depositati in alcun altro luogo (ad es. corridoi,
sotterranei, ecc..).
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12- PACEMAKER
Dopo la rimozione, i pacemaker cardiaci devono essere sottoposti a decontaminazione e disinfezione.
Successivamente vanno inseriti in busta chiusa e, periodicamente, inviati al servizio Economato che
provvede a richiedere lo smaltimento come “Materiale Elettrico Pericoloso” (CER 160213) alla ditta
autorizzata.
13- TONER ESAUSTI
Anche per i Toner è prevista dal Decreto ministeriale sui rifiuti sanitari la raccolta differenziata ai fini del
successivo recupero.
Pertanto, dopo la rimozione dalle stampanti, il toner esausto dovrà essere inserito nel sacchetto dal quale
viene estratto il nuovo per la sostituzione e successivamente conferiti al luogo di raccolta centralizzato
previsto per ciascun P.O. (vedi allegati).
14- RIFIUTI DI GROSSA PEZZATURA
Per la raccolta di rifiuti di grossa pezzatura di materiali vari (ferro, legno, ecc..) è necessario contattare la
SOC Economato per concordare tempi e modalità di smaltimento.
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15- NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- D. Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997 "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE
sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio" Decreto Ronchi
- D. Lgs. n.389 del 8 novembre 1997 “Modifiche e integrazioni al D.Lgs.5 febbraio 1997 n. 22 in
materia di rifiuti, rifiuti pericolosi, di imballaggi e di rifiuto di imballaggio”
- DPR n. 254 del 15 luglio 2003 “Regolamento recante la disciplina della gestione dei rifiuti
sanitari a norma dell’art.24 della legge 31 luglio 2002 n. 179”
- Direttiva 9 aprile 2002 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio (indicazioni per la
corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in
relazione al nuovo elenco dei rifiuti)
- D. Lgs n.152 del 3 aprile 2006 (norme in materia ambientale)
- Regione Piemonte “La gestione dei rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie” Assessorato
Ambiente, Collana ambiente 19;
- D. Lgs n. 188 del 20 novembre 2008 “Attuazione della Direttiva 2006/66/CE concernente pile,
accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la Direttiva 91/157/CEE”
- D. Lgs n. 205 del 3 dicembre 2010 “Disposizione di attuazione della Direttiva 2008/98/CE del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune
direttive”