23
ASL AL Sede legale: Viale Giolitti, 2 15033 Casale Monferrato (AL) Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: : Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 e-mail: [email protected] www.aslal.it Codice: AL.RCRI.040.2012.00 Revisione: Ottobre 2012 Emesso il: Ottobre 2012 Pagina: 1 di 23 Redazione: ICI Dott.ssa L. Bisogni Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI C. Degiovanni Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI E. Ferrando Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI C. Leprotto Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI A. Pernecco Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo Approvazione: Dott. P.Costanzo Direttore S.O.C Rischio Clinico e Rischio Infettivo Autorizzazione emissione: Dott. P. Tofanini Coordinatore della Rete dei Presidi Ospedalieri Dott. M. Tinella Coordinatore Rete Distretti CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI IN AMBITO SANITARIO

CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI IN AMBITO …

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

ASL AL

Sede legale: Viale Giolitti, 2 15033 Casale Monferrato (AL)

Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067 Struttura: : Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 e-mail: [email protected] www.aslal.it Codice:

AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012 Emesso il: Ottobre 2012 Pagina: 1 di 23

Redazione: ICI Dott.ssa L. Bisogni Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI C. Degiovanni Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI E. Ferrando Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI C. Leprotto Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo ICI A. Pernecco Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo

Approvazione: Dott. P.Costanzo Direttore S.O.C Rischio Clinico e Rischio Infettivo

Autorizzazione emissione: Dott. P. Tofanini Coordinatore della Rete dei Presidi Ospedalieri Dott. M. Tinella Coordinatore Rete Distretti

CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI

PRODOTTI IN AMBITO SANITARIO

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 2 di 23

INDICE:

1. Premessa pag. 4

2. Obiettivi pag. 5

3. Campo di applicazione pag. 5

4. Terminologia e abbreviazioni pag. 5

5. Responsabilità pag. 6

6. Classificazione rifiuti sanitari pag. 7

7. Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo pag. 8

- 7.1 Aghi e taglienti pag. 11

8. Rifiuti sanitari assimilati agli urbani pag. 13

9. Rifiuti sanitari soggetti a recupero attraverso la raccolta differenziata pag. 15

- 9.1 Carta e cartone pag. 16

- 9.2 Plastica pag. 17

- 9.3 Vetro pag. 18

- 9.4 Pile pag. 19

- 9.5 Oli esausti pag. 19

10. Rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione pag. 20

- 10.1 Farmaci pag. 20

- 10.2 Medicinali citotossici e citostatici pag. 20

11. Rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo pag. 21

12. Pacemaker pag. 22

13. Toner pag. 22

14. Rifiuti di grossa pezzatura pag. 22

15. Normativa di riferimento pag. 23

Allegati “Indicazioni relative a orari di raccolta e sedi di conferimento temporaneo rifiuti per

ciascun P.O. dell’ASL AL”

Allegato 1: P.O. Casale

Allegato 2: P.O. Novi Ligure

Allegato 3: P.O. Tortona

Allegato 4: P.O. Acqui Terme

Allegato 5: P.O. Ovada

Allegato 6: P.O. Valenza

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 3 di 23

1- PREMESSA

Le strutture sanitarie producono una considerevole quantità di rifiuti che la normativa italiana

differenzia, regolamentandone in maniera esaustiva l’intero ciclo di gestione.

La gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario riguarda la corretta raccolta, lo stoccaggio e le

modalità di smaltimento e intende affrontare uno dei problemi più spinosi del mondo ospedaliero che nasce

dal letto del paziente, coinvolge gli operatori sanitari e ha un impatto rilevante sull’economia e

sull’ambiente.

I rifiuti prodotti in ambito sanitario sono tutti per definizione speciali. Tuttavia solo una parte di essi

è pericolosa. Di questo sottogruppo circa il 40% è costituito da rifiuti pericolosi a rischio infettivo, un’altra

parte è invece classificata sotto la voce “rischio chimico”. C’è inoltre una grossa fetta di rifiuti che, benché

prodotti all’interno di un ospedale, non sono affatto pericolosi e possono essere trattati come rifiuti urbani.

La norma stabilisce la responsabilità del produttore fino a smaltimento avvenuto, verificato dall’Azienda

attraverso il formulario di accompagnamento compilato dall’impresa alla quale è stato affidato il servizio di

smaltimento.

I comportamenti responsabili per una migliore gestione dei rifiuti riguardano tutti, nessuno escluso,

dall’operatore sanitario impegnato in reparto alla Direzione Sanitaria che verifica fino a smaltimento

avvenuto la corrispondenza alla normativa delle attività dell’impresa alla quale è stato affidato il servizio.

La legge prevede altresì dal 1990 l’obbligatorietà per i Comuni di organizzare la raccolta differenziata

dei rifiuti urbani, dando l’avvio alla raccolta generalizzata di vetro, carta, plastica, ecc;

istituisce i Consorzi Nazionali Obbligatori per il riciclaggio dei contenitori o imballaggi per liquidi, vetro,

metallo e plastica.

La raccolta differenziata anche in ambito sanitario dei rifiuti ci offre la possibilità di ridurre la

produzione dei rifiuti sanitari pericolosi, l’impatto ambientale e la spesa conseguente al loro smaltimento e,

non ultimo per importanza, la possibilità di trasformare il rifiuto in una risorsa preziosa da utilizzare.

Appare pertanto indispensabile fornire agli operatori le informazioni utili ai fini di smaltire correttamente

ogni tipologia di rifiuto prodotto in ambito sanitario.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 4 di 23

2- OBIETTIVI

• Divulgare le raccomandazioni in tema di gestione rifiuti in ospedale tramite un chiaro strumento di

consultazione;

• Uniformare le procedure di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie;

• Implementare la raccolta differenziata.

3- CAMPO DI APPLICAZIONE

Al fine di ottemperare alle normative vigenti, le procedure di seguito descritte devono essere adottate

presso i PP.OO. e Distretti dell’Azienda.

Si allegano alla seguente procedura le modalità di ritiro e stoccaggio delle varie tipologie di rifiuti

divise per presidi ospedalieri dell’ASL AL.

Si considerano altresì prodotti presso le strutture sanitarie di riferimento i rifiuti sanitari, con

esclusione di quelli assimilati agli urbani, prodotti presso gli ambulatori decentrati dell’azienda sanitaria.

Dal presente documento è stata esclusa la trattazione dei rifiuti radioattivi.

4- TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI

Agente biologico: qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, capace di provocare

infezione, allergia o intossicazione.

Conferimento: atto di inserire uno scarto nel contenitore per rifiuti

Confezionamento : il corretto imballaggio dei contenitori per rifiuti

Deposito locale: sede di raggruppamento dei rifiuti individuato all’interno del reparto e più in generale in

ogni luogo di produzione di un determinato rifiuto

Deposito temporaneo: sede unica di raggruppamento ove ogni singola tipologia di rifiuto va radunata, posta

all’interno della struttura sanitaria. I rifiuti sono ritirati dal deposito temporaneo solo da imprese esterne

autorizzate che lo trasportano allo smaltimento o al recupero

D.P.I.: Dispositivo di Protezione Individuale: qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal

lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la

salute durante il lavoro

I.C.I.: Infermiere addetto al Controllo delle Infezioni Ospedaliere

Movimentazione: trasferimento interno alla struttura dei rifiuti dalle sedi di conferimento fino al Deposito

Temporaneo compresa ogni tappa intermedia

O.S.S.: Operatore Socio Sanitario

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 5 di 23

Produttore : “la persona fisica o giuridica” la cui attività ha prodotto rifiuti

Raccolta differenziata: consiste nel dividere elementi molto diversi tra di loro (per esempio la carta dalle

lattine e dal vetro, dai rifiuti organici), cosicché al momento dello smaltimento finale, i rifiuti siano pronti ad

essere smaltiti, altri ad essere recuperati attraverso il riciclaggio.

Riciclaggio: il riciclaggio consiste nel recupero di materiali scarto o di rifiuto riutilizzabili in un nuovo ciclo

produttivo e avviene dopo un processo di differenziazione dei rifiuti

Rischio Biologico: racchiude tutte le situazioni nelle quali vi è un rischio di esposizione ad agenti biologici

che posso provocare danni al lavoratore

Rifiuto: Qualsiasi sostanza/oggetto di cui il detentore si disfi

Rifiuti Sanitari: Si definiscono rifiuti sanitari i rifiuti prodotti da strutture pubbliche o private che svolgono

attività medica e veterinaria di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e ricerca, classificati dal D.P.R. 15

luglio 2003 n. 254

Trasporto.: trasferimento dei rifiuti dal deposito temporaneo alle sedi di smaltimento finale o di recupero

5- RESPONSABILITÀ

1° Livello

Soc Rischio Clinico e Rischio Infettivo � Elaborazione procedura, diffusione e informazione

2° Livello

Dirigenti S.O.C./S.O.S., Coordinatori, Preposti � Informazione e Controllo

E' compito dei Dirigenti delle S.O.C./S.O.S. e dei Coordinatori o loro Preposti:

- vigilare sul personale da loro dipendente affinché tali disposizioni vengano rispettate

- segnalare alla Direzione Medica del Presidio Ospedaliero/Distretto qualsiasi problema

inerente lo smaltimento dei rifiuti sanitari

3° Livello

Operatori Sanitari, Dipendenti ditte appaltatrici � Responsabilità del processo

Tutti gli operatori sono tenuti ad osservare le norme per il corretto smaltimento dei rifiuti e sono

responsabili operativi del corretto conferimento, confezionamento e deposito.

Gli operatori della ditta appaltatrice il servizio di movimentazione dei rifiuti sono responsabili del

corretto trasporto e stoccaggio nel deposito temporaneo.

E’ altresì compito di ogni operatore segnalare ai Coordinatori o alla Direzione Medica del Presidio

Ospedaliero/Distretto qualsiasi problema inerente lo smaltimento dei rifiuti sanitari.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 6 di 23

6- CLASSIFICAZIONE

I rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie, in base alla loro origine, vengono classificati secondo il Decreto

del Presidente della Repubblica 15 luglio 2003, n. 254 in:

� RIFIUTI SANITARI NON PERICOLOSI (RSNP)

� RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO (RSP-nonI)

� RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (RSP-I)

� RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AI RIFIUTI URBANI (RSAU )

e fra questi i rifiuti assimilati oggetto di raccolta differenziata

� RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITA' DI SMALTIMENTO (RS-

particolari)

� RIFIUTI DA ESUMAZIONI E DA ESTUMULAZIONI nonché i rifiuti derivati da altre attività

cimiteriali

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 7 di 23

7- RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO (RSP-I)

Codice CER 18.01.03 o 180202

Sono considerati rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (RSP-I) i rifiuti il cui rischio prevalente è quello

infettivo. Sono RSP-I i seguenti rifiuti :

Tutti i rifiuti provenienti da ambienti di isolamento infettivo nei quali sussiste un rischio di trasmissione

biologica aerea nonché da ambienti ove soggiornano pazienti in isolamento infettivo affetti da patologie

causate da agenti biologici di gruppo 4 di cui all'allegato XI del D.Lgs 626 del 19/09/94 e successive

modifiche ed integrazioni

Rifiuti provenienti da attività veterinaria che:

o siano stati contaminati da agenti patogeni per l’uomo e gli animali

o siano venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico secreto o escreto per il quale sia ravvisato

dal medico veterinario competente , un rischio di patologia trasmissibile attraverso tali liquidi

I rifiuti sotto elencati a titolo esemplificativo (allegato 1 D.P.R. n.254 del 15 luglio 2003) che presentano

almeno una delle seguenti caratteristiche:

� provengano da ambienti di isolamento infettivo e siano venuti a contatto con qualsiasi liquido

biologico secreto o escreto dei pazienti isolati

� siano contaminati da

o sangue o da altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da renderlo

visibile

o feci o urine , nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente

una patologia trasmissibile attraverso tali escreti

o liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, liquido sinoviale, liquido

pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardio o liquido amniotico

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 8 di 23

Elenco esemplificativo rifiuti a rischio infettivo

(se provenienti da ambienti di isolamento infettivo o venuti a contatto con liquidi biologici):

assorbenti igienici, pannolini pediatrici e pannoloni

bastoncini cotonati per colposcopia e pap-test

bastoncini oculari non sterili

bastoncini oftalmici in TNT

cannule e drenaggi

cateteri (vescicali,venosi,arteriosi per drenaggi pleurici,ecc.) raccordi,sonde

filtri e circuiti circuiti per circolazione extracorporea e per dialisi

cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale

deflussori

fleboclisi contaminate

filtri esausti provenienti da cappe (in assenza di rischio chimico)

guanti monouso

materiale monouso: vials, pipette, provette, indumenti protettivi, mascherine, occhiali, telini,

lenzuola,calzari, steridrape, soprascarpe, camici

materiale per medicazione (garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, maglie tubolari)

sacche (per trasfusioni, urina, stomia, nutrizione parenterale)

set di infusione

sonde rettali e gastriche

sondini (nasogastrici, per broncoaspirazione, per ossigenoterapia)

spazzole,cateteri per prelievo citologico

speculum auricolare monouso

speculum vaginale

suturatici automatiche monouso

gessi o bendaggi

denti e piccole parti anatomiche non riconoscibili

contenitori vuoti di vaccini ad antigene vivo

rifiuti di gabinetto dentistico

rifiuti di ristorazione

spazzatura

piastre, terreni di colture ed altri presidi utilizzati in microbiologia e contaminati da genti patogeni

aghi, siringhe, lame, vetri,lancette pungidito, venflon, testine per rasoi e bisturi monouso

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 9 di 23

Non devono essere assolutamente inseriti nei contenitori per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio

infettivo:

• rifiuti sanitari liquidi,

• parti anatomiche riconoscibili,

• rifiuti radioattivi,

• rifiuti sanitari assimilati agli urbani (ad es. residui di pulizia, giornali, ecc.), rifiuti sanitari oggetto di

raccolta differenziata (ad es. vetro, carta, plastica, alluminio,mercurio, ecc.).

Confezionamento

I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo devono essere inseriti in apposito sacco impermeabile a perdere,

di colore giallo, contenuto in contenitore rigido riutilizzabile in polipropilene di colore nero recante la scritta

“RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO”, il simbolo di rischio biologico, la “R” nera

su fondo giallo e l’indicazione ASL AL.

Gli operatori del Reparto/servizio dovranno chiudere il sacco interno con apposito laccio quando si presenta

pieno o a fine giornata/attività; se il contenitore rigido non è pieno, è possibile chiudere solo il sacco e

posizionarne un altro all’interno dello stesso contenitore fino al suo completo riempimento.

Successivamente chiudere il coperchio del contenitore esterno rigido, applicare l’etichetta adesiva e indicare

sulla stessa i seguenti dati:

- Presidio Ospedaliero

- SOC/SOS o servizio di provenienza

- data di chiusura.

Durante tutte le manovre di confezionamento di sacchi e contenitori rigidi l’operatore deve indossare i DPI

(guanti). I contenitori chiusi non devono essere riaperti.

Nel caso in cui il sacco o il contenitore si rompa occorre provvedere, per evitare spargimenti, all’utilizzo di

un secondo sacco di rivestimento in cui porre il primo.

Il peso dei contenitori non deve superare i 10 Kg.

I contenitori chiusi vanno deposti nel locale individuato come “deposito sporco” insieme alle altre

tipologie di rifiuto presente presso le SOC/SOS/Servizi.

Movimentazione Interna

I rifiuti sanitari pericolosi sono movimentati dai luoghi di deposito dagli operatori del servizio in appalto o

personale interno dedicato, stoccati in depositi temporanei e avviati alla termodistruzione.

Gli incaricati della movimentazione interna sono tenuti a non ritirare i contenitori che non riportano i dati di

identificazione richiesti e/o non correttamente confezionati o macchiati ed a segnalare l’eventuale mancanza

al Coordinatore/Preposto.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 10 di 23

NOTA BENE: La formazione del rifiuto sanitario viene “di fatto” individuata con la chiusura del

contenitore. Da tale momento scatta la tempistica prevista per il deposito temporaneo.

La durata del deposito temporaneo (effettuato nel luogo di produzione) dei rifiuti a rischio infettivo è 5 giorni

dal momento della chiusura dei contenitori. Per quantitativi presenti nel deposito temporaneo inferiori a 200

Lt, il termine è esteso a 30 giorni.

7.1 AGHI E TAGLIENTI

Il Decreto Ministeriale 28 settembre 1990 stabilisce che “l'eliminazione degli aghi e degli altri oggetti

taglienti, utilizzati nei confronti di qualsiasi paziente, deve avvenire con cautele idonee ad evitare punture

accidentali. In particolare gli aghi, le lame di bisturi e gli altri materiali acuminati o taglienti monouso non

debbono essere rimossi dalle siringhe o dagli altri supporti né in alcun modo manipolati o reincappucciati,

ma riposti, per l'eliminazione, in appositi contenitori resistenti alla puntura".

Tali contenitori devono recare con evidenza la scritta "RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI TAGLIENTI E

PUNGENTI” e il simbolo del rischio biologico

Confezionamento:

I contenitori per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti in plastica rigida, non

devono essere riempiti oltre la linea di massimo contenimento indicata, corrispondente a circa ¾ della loro

capacità.

Devono essere chiusi ermeticamente e successivamente posizionati a loro volta nel contenitore impiegato

per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (RSP-I).

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 11 di 23

RACCOMANDAZIONI

Tutti gli operatori dell’Azienda e il personale dipendente delle Ditte che prestano servizio in appalto

sono tenuti ad adottare le indicazioni che seguono:

1) Introdurre nei contenitori per RSP-I solo rifiuti sanitari a rischio infettivo

2) Non manipolare i rifiuti che sono stati collocati nei contenitori

3) Se il contenitore risulta parzialmente utilizzato è possibile chiudere il sacco alla fine della giornata

lavorativa e disporvi sopra un secondo sacco

4) I rifiuti non vanno mai pressati all’interno dei contenitori che non devono mai essere riempiti per

più dei 3/4

5) Indossare i guanti quando si chiudono o si trasportano i contenitori

6) I contenitori dei rifiuti sanitari pericolosi devono essere manipolati con cautela

7) Ogni contenitore deve essere contrassegnato con P.O. e reparto/servizio di provenienza e la data di

chiusura del contenitore

8) I contenitori correttamente chiusi devono essere trasportati fino al deposito temporaneo, rispettando

orari e tragitti interni da personale adibito ed informato, mantenendo sempre i contenitori in posizione

verticale evitandone multisovrapposizione

9) Se il contenitore da prelevare nei reparti risultano danneggiati o bagnati o non chiusi o non

contrassegnati l’addetto non deve effettuare la movimentazione e deve immediatamente avvisare il

Responsabile del reparto

10) Non abbandonare anche solo temporaneamente i rifiuti al di fuori delle zone destinate al loro

deposito

11) In caso di contaminazione cute/mucose o di puntura incidentale con materiale potenzialmente

infetto, attenersi alla procedura aziendale per gli infortuni a rischio biologico.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 12 di 23

8- RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI (RSAU)

Sono tutti i rifiuti derivanti da attività sanitaria che non presentano rischio infettivo (vedi tabella)

Rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie

Rifiuti derivanti dalle attività di ristorazione e i residui dei pasti provenienti dai reparti di degenza esclusi

quelli che provengono da pazienti affetti da malattie infettive per i quali sia ravvisata clinicamente, dal

medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui (da conferire nei contenitori per

rifiuti pericolosi a rischio infettivo);

Vetro, carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi in genere, materiali ingombranti da conferire negli

ordinari circuiti di raccolta differenziata nonchè altri rifiuti non pericolosi che per qualità e per quantità

siano assimilati agli urbani ai sensi dell’art. 21 comma 2 lettera g del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22 ( es.

provenienti dalla pulizia di strade e cortili)

Spazzatura

Gessi ortopedici e bende, assorbenti igienici anche contaminati da sangue esclusi quelli dei degenti

infettivi, i pannolini pediatrici e pannoloni, sacche utilizzate per le urine

(N.B.: le sacche per urine vanno svuotate nel vuotatoio prima di essere eliminate)

- Rifiuti provenienti da attività di giardinaggio

- Indumenti e lenzuola monouso

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 13 di 23

Confezionamento (non raccolta differenziata):

I rifiuti devono essere inseriti in sacco di plastica verde o nero all’interno di un contenitore rigido di

materiale plastico con coperchio e provvisto di pedale di apertura per la cucina.

Il sacco pieno va chiuso utilizzando il laccio disponibile e riposto nel deposito locale; il sacco non deve

avere un peso superiore a 10 kg.

RACCOMANDAZIONI:

non devono essere assolutamente inseriti nei sacchi verdi o neri:

• rifiuti assimilati agli urbani oggetto di raccolta differenziata (ad es. carta, plastica, vetro, alluminio,

organico) ;

• rifiuti radioattivi

• parti anatomiche

• rifiuti liquidi;

• rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (anche aghi e taglienti e tutti i rifiuti che provengono da

ambienti di isolamento infettivo nei quali sussiste un rischio di trasmissione biologica aerea nonché

da ambienti ove soggiornano pazienti in isolamento infettivo affetti da patologie causate da agenti

biologici di gruppo IV di cui all'allegato XI del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e

successive modifiche e integrazioni);

Deposito locale presso le SS.OO.CC/ SS.OO.SS. / Servizi

In ogni SOC/Servizio è individuato un vano apposito, dedicato al deposito dei rifiuti. Detto vano deve

essere aerato, meglio se non riscaldato, con superfici facilmente lavabili e disinfettabili.

Movimentazione Interna

I rifiuti sanitari assimilati agli urbani sono movimentati dai luoghi di deposito tramite gli operatori del

servizio in appalto o da personale interno dedicato .

Tale servizio trasporta i suddetti rifiuti fino al deposito temporaneo da cui vengono raccolti dal Gestore del

Servizio Raccolta Rifiuti e trasportati allo smaltimento finale

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 14 di 23

9- RIFIUTI SANITARI SOGGETTI A RECUPERO ATTRAVERSO LA

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Comprendono i rifiuti sanitari verso i quali viene favorito il recupero, anche attraverso la raccolta

differenziata, ai fini della riduzione del quantitativo dei rifiuti sanitari da avviare allo smaltimento.

o Contenitori in vetro di farmaci, di alimenti, di bevande, di soluzioni per infusione privati di cannule

o di aghi ed accessori per la somministrazione, esclusi i contenitori di soluzioni di farmaci

antiblastici o visibilmente contaminati da materiale biologico, che non siano radioattivi e non

provengano da pazienti in isolamento infettivo

o Altri rifiuti di imballaggio in vetro, di carta, di cartone, di plastica, o di metallo, ad esclusione di

quelli pericolosi

o Rifiuti metallici non pericolosi

o Rifiuti di giardinaggio

o Rifiuti della preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie

o Liquidi di fissaggio radiologico non deargentati

o Oli minerali, vegetali e grassi

o Batterie e pile

o Toner

o Mercurio

o Pellicole e lastre fotografiche

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 15 di 23

9.1 RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE

Raccogliere la carta nell’apposito contenitore

per la raccolta differenziata.

Cosa inserire:

• Ogni tipologia di carta non plastificata, giornali, riviste, fogli di carta prodotti da attività di ufficio,

imballaggi (ad es. scatole di farmaci).

Cosa non inserire:

o Carta asciugamani e carta dei lettini visita, carta per ECG e EEG, carta carbone o copiativa, carta

oleata, contenitori in tetrapak, nylon, cellophane, piatti e bicchieri monouso, TNT, tovaglioli in

genere e carta plastificata, buste di sterilizzazione

o Tutte le altre tipologie di rifiuto

Movimentazione Interna

Quando il contenitore è stato riempito gli operatori del servizio di pulizia in appalto o da personale interno

dedicato, prelevano il sacco e lo collocano nel carrello per il trasporto al punto di raccolta.

L’area in cui è collocato il contenitore per la raccolta della carta è individuato presso ogni Presidio

Ospedaliero e Distretto.

NOTA BENE:

- se i fogli di carta contengono dati sensibili ai fini delle privacy questi devono essere spezzettati

- i cartoni devono essere compattati dagli operatori ASL AL

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 16 di 23

9.2 RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA PLASTICA

Raccogliere la plastica nell’apposito contenitore per la raccolta

differenziata dotato di sacco.

Cosa inserire:

- contenitori di liquidi in genere sino a 10 litri con i simboli PET, PVC, PE

- bottiglie di plastica vuote

- contenitori di plastica vuoti di detersivo, shampoo, bagnoschiuma

- flaconi di disinfettanti

- vasetti per yogurt, marmellate, budini

- imballaggi di plastica in genere

- piccoli imballaggi in polistirolo

- contenitori di plastica vuoti di farmaci e di soluzione per infusione, esclusi quelli contenenti

emoderivati, antiblastici o contaminati da materiale biologico,

- lattine in alluminio

Cosa non inserire:

o piatti, bicchieri e posate in plastica monouso, vaschette con residui di alimenti, contenitori con il

simbolo PP

o tutte le altre tipologie di rifiuto

Movimentazione Interna

Quando il contenitore è stato riempito, gli operatori del servizio di pulizia in appalto o personale interno

dedicato, prelevano il sacco e lo collocano nel carrello per il trasporto al punto di raccolta. L’area in cui è

collocato il contenitore per la raccolta della plastica è individuato presso ogni Presidio Ospedaliero e

Distretto.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 17 di 23

9.3 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO

Raccogliere il vetro nell’apposito contenitore

per la raccolta differenziata

. Cosa inserire:

• flaconi per fleboclisi, privi di deflussore, aghi e supporti in plastica, completamente svuotati del loro

contenuto esclusi i contenitori di soluzioni di farmaci antiblastici o visibilmente contaminati da materiale

biologico

• flaconcini di farmaci da 50-100 ml completamente svuotati esclusi i contenitori di soluzioni di farmaci

antiblastici o visibilmente contaminati da materiale biologico

• bottiglie e altro materiale vetroso vuoti e senza tappo, non contaminati da sangue od altri liquidi

biologici né da farmaci citostatici o rifiuti sanitari pericolosi o radioattivi

Cosa non inserire:

o oggetti in ceramica, oggetti in porcellana, lampade al neon, specchi e cristalli

o tutte le altre tipologie di rifiuto

Movimentazione Interna

Quando il contenitore è stato riempito (il peso di ciascun contenitore non deve mai superare 10 Kg), gli

operatori del servizio di pulizia in appalto o personale interno dedicato, trasportano il contenitore al punto di

raccolta e lo svuotano nel contenitore adibito alla raccolta del vetro, nell’area individuata presso ogni

Presidio Ospedaliero e Distretto, senza manipolare gli oggetti vetrosi e indossando i DPI (guanti e occhiali).

Il contenitore vuoto è restituito alla SOC/SOS/Servizio dopo essere stato sanificato.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 18 di 23

9.4 RACCOLTA DIFFERENZIATA DI PILE

Cosa inserire

• le pile e gli accumulatori utilizzati per il funzionamento delle diverse apparecchiature sanitarie e non

sanitarie

• le pile e gli accumulatori utilizzati dai pazienti

Contenitore da utilizzare per la raccolta:

apposito contenitore comune presso il deposito temporaneo (vedi allegati relativi a ciascun P.O.)

Movimentazione al Deposito temporaneo:

Il materiale deve essere immesso dagli operatori delle SOC/SOS/servizi negli appositi contenitori presso il

deposito temporaneo

In tali contenitori non va assolutamente conferito alcun altro tipo di rifiuto.

Le pile non devono essere abbandonate nell'ambiente ospedaliero né collocate in contenitori per altri

tipi di rifiuti.

9.5 RACCOLTA DIFFERENZIATA OLII ESAUSTI (CER 200125)

Si tratta della raccolta degli oli esausti generati nelle cucine presso i Presidi Ospedalieri. Gli oli sono raccolti

in contenitori riutilizzabili previa bonifica di adeguate capacità e ritirati e smaltiti da ditta autorizzata.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 19 di 23

10 - RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO

PARTICOLARI SISTEMI DI GESTIONE

(RS particolari)

10.1 FARMACI (CER 18.01.09)

Contenitore:

Presso i Servizi di Farmacia dei PP.OO. e/o i Magazzini Centrali (GUM) è posizionato un apposito

contenitore adibito esclusivamente a tale raccolta (vedi allegati).

Rientrano in questa tipologia:

• farmaci scaduti o di scarto, esclusi i medicinali citotossici e citostatici.

Movimentazione al Deposito temporaneo:

I farmaci scaduti vengono raccolti in sacchetti che gli operatori adibiti al trasporto dei rifiuti (dipendenti ASL

o operatori servizio pulizia in appalto) raccolgono presso i Reparti e Servizi e trasportano presso il locale di

stoccaggio temporaneo. Da questo luogo i contenitori con i farmaci scaduti sono ritirati dalla Ditta incaricata

dello smaltimento.

10.2 MEDICINALI CITOTOSSICI E CITOSTATICI

(CER 18.01.08)

Rientrano in questa tipologia:

• medicinali citotossici e citostatici ed i materiali visibilmente contaminati che si generano dalla

manipolazione ed uso degli stessi

Contenitore:

Presso le SOC/SOS che utilizzano tali medicinali deve essere presente un contenitore dedicato in materiale

rigido, contrassegnato da apposita etichettatura e codice colore, fornito dalle ditte autorizzate allo

smaltimento.

Presso i Servizi di Farmacia dei PP.OO. e/o Magazzini Centrali (GUM) (vedi allegati) dovrà essere

posizionato un apposito contenitore adibito esclusivamente alla raccolta dei medicinali citotossici e

citostatici scaduti.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 20 di 23

Movimentazione al Deposito temporaneo:

Il contenitore contenente materiale visibilmente contaminato dagli stessi e le fleboclisi che hanno contenuto

antiblastici deve essere trasportato al deposito temporaneo dagli operatori del servizio di pulizia in appalto o

da personale interno dedicato.

11- RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO

(RSP-nonI)

Sono considerati rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo (RSP-nonI) i rifiuti in cui il rischio

prevalente è quello chimico e sono costituiti da:

1) soluzioni di fissaggio della Radiologia (CER 090104);

2) soluzioni di sviluppo e attivante a base acquosa della Radiologia (CER 090101);

3) sostanze chimiche di scarto pericolose, quali la Glutaraldeide, veleni, ecc.. e liquidi di laboratorio (CER 180106)

Contenitori da utilizzare

Taniche e bidoni in materiale rigido forniti da ditte autorizzate, contrassegnati dalla lettera R o vasche di

raccolta collegate direttamente alle diverse attrezzature dei vari laboratori o della Radiologia dei PP.OO.

dell’Azienda.

Confezionamento

Nel caso in cui non sia presente un collegamento idraulico diretto con le vasche di raccolta, i Rifiuti Sanitari

Pericolosi non a Rischio Infettivo devono essere immessi esclusivamente nei contenitori forniti dalla ditta

appaltatrice.

I rifiuti incompatibili, suscettibili cioè di reagire pericolosamente tra loro dando luogo alla formazione di

prodotti esplosivi, infiammabili e/o tossici, devono essere stoccati in modo separato.

R

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 21 di 23

I contenitori devono essere:

� accuratamente chiusi per impedire la fuoriuscita del prodotto;

� riempiti con un quantitativo di liquido che può raggiungere e non superare i 10 litri

� provvisti di etichette riportanti le seguenti informazioni: il nome della SOC/SOS/Servizio produttrice, la

data, la lettera R di colore nero su sfondo giallo e il codice CER relativo alla tipologia di rifiuto.

Movimentazione interna fino al Deposito Temporaneo

I bidoni devono essere posti a cura dei personale della SOC/SOS/servizio produttori nel deposito locale. Gli

operatori del servizio di pulizia in appalto o personale interno dedicato, trasportano il contenitore alla vasca

di raccolta/container situati nel locale deposito temporaneo.

Periodicamente la ditta appaltatrice provvede al loro ritiro e alla consegna dei bidoni vuoti (secondo i

termini previsti nel Capitolato).

I bidoni non devono essere assolutamente abbandonati o depositati in alcun altro luogo (ad es. corridoi,

sotterranei, ecc..).

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 22 di 23

12- PACEMAKER

Dopo la rimozione, i pacemaker cardiaci devono essere sottoposti a decontaminazione e disinfezione.

Successivamente vanno inseriti in busta chiusa e, periodicamente, inviati al servizio Economato che

provvede a richiedere lo smaltimento come “Materiale Elettrico Pericoloso” (CER 160213) alla ditta

autorizzata.

13- TONER ESAUSTI

Anche per i Toner è prevista dal Decreto ministeriale sui rifiuti sanitari la raccolta differenziata ai fini del

successivo recupero.

Pertanto, dopo la rimozione dalle stampanti, il toner esausto dovrà essere inserito nel sacchetto dal quale

viene estratto il nuovo per la sostituzione e successivamente conferiti al luogo di raccolta centralizzato

previsto per ciascun P.O. (vedi allegati).

14- RIFIUTI DI GROSSA PEZZATURA

Per la raccolta di rifiuti di grossa pezzatura di materiali vari (ferro, legno, ecc..) è necessario contattare la

SOC Economato per concordare tempi e modalità di smaltimento.

Struttura: Rischio Clinico e Rischio Infettivo Tel : 0142 434695 Fax 0142 434614 e-mail: [email protected] www.aslal.it

Codice: AL.RCRI.040.2012.00

Revisione: Ottobre 2012

Titolo del documento: corretta gestione dei rifiuti prodotti in ambito sanitario

Emesso il: Ottobre 2012

Pagina 23 di 23

15- NORMATIVA DI RIFERIMENTO

- D. Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997 "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE

sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio" Decreto Ronchi

- D. Lgs. n.389 del 8 novembre 1997 “Modifiche e integrazioni al D.Lgs.5 febbraio 1997 n. 22 in

materia di rifiuti, rifiuti pericolosi, di imballaggi e di rifiuto di imballaggio”

- DPR n. 254 del 15 luglio 2003 “Regolamento recante la disciplina della gestione dei rifiuti

sanitari a norma dell’art.24 della legge 31 luglio 2002 n. 179”

- Direttiva 9 aprile 2002 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio (indicazioni per la

corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in

relazione al nuovo elenco dei rifiuti)

- D. Lgs n.152 del 3 aprile 2006 (norme in materia ambientale)

- Regione Piemonte “La gestione dei rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie” Assessorato

Ambiente, Collana ambiente 19;

- D. Lgs n. 188 del 20 novembre 2008 “Attuazione della Direttiva 2006/66/CE concernente pile,

accumulatori e relativi rifiuti e che abroga la Direttiva 91/157/CEE”

- D. Lgs n. 205 del 3 dicembre 2010 “Disposizione di attuazione della Direttiva 2008/98/CE del

Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune

direttive”