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Venerdì 06 maggio 2016 Rassegna associava 2 Rassegna Sangue e emoderiva 9 Rassegna sanitaria, medico-scienfica e Terzo seore 11 Prima pagina 14 Rassegna stampa A cura dellUfficio Stampa FIDAS Nazionale

Rassegna stampa - noidellafidas.com · medici e al personale sanitario della medicina Trasfusionale dell’AOUI di Verona, ai volontari della Fidas e delle altre associazioni, a tutti

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Venerdì 06 maggio 2016

Rassegna associativa 2 Rassegna Sangue e emoderivati 9 Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore 11 Prima pagina 14

Rassegna stampa

A cura dell’Ufficio Stampa

FIDAS Nazionale

Rassegna associativa

ILFRIULI.IT

Dono del sangue: bilancio positivo per Gorizia

Nel 2015 il numero dei donatori è cresciuto del 4 per cento. Raccolte 64mila sacche

05/05/2016

Bilancio positivo per il dono del sangue a Gorizia: in un anno, il numero dei donatori è cre-sciuto del 4 per cento. A dirlo è il presidente mandamentale della Fidas, Feliciano Medeot, durante il 55° congresso nazionale della Federazione, che si è svolto nei giorni scorsi proprio nel capoluogo isontino. “Nel 2015 - spiega Medeot - sono state raccolte 64mila sacche. Di queste, 56mila sono utiliz-zate nel territorio regionale. Le altre 8mila sono state trasportate a Roma, dove i policlinici ne fanno buon uso”. Fortunatamente, la richiesta del prezioso fluido è in calo. “Questo- con-tinua il presidente – grazie alle pratiche chirurgiche, che sono andate via via migliorando, portando a un minore livello di dispersione di sangue”. Per quanto riguarda il convegno, il presidente mandamentale si ritiene soddisfatto della buo-na riuscita. “La sezione Advs di Gorizia - sottolinea Medeot - ha dato prova di grande profes-sionalità e ognuno ha dimostrato nelle proprie competenze la grande collaborazione e coor-dinamento. Ciò ha avuto la sua prova pratica nei convegni di Grado con oltre 200 congressi-sti presenti e diverse migliaia di persone presenti in città. Il tema del convegno, ‘sangue ver-sato, sangue donato’ è un chiaro riferimento ai tragici eventi della Prima Guerra Mondiale”. Come accennato, Gorizia è stata la cornice per il 55° congresso nazionale Fidas. Qui si sono radunate le sezioni, già presenti alle iniziative proposte dagli organizzatori a Grado, per assi-stere alla Messa solenne presieduta dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli. Ad an-nunciare l’arrivo in piazza Vittoria dei vari gruppi partecipanti lo scampanio dei Campanari del Goriziano dalla torre di Sant’Ignazio spandevano le solenni note ad augurare il benvenu-to ai convenuti. Ad accompagnare la celebrazione, concelebrata da alcuni sacerdoti dell’Arci-diocesi, sono state le corali riunite della Cattedrale Metropolita e da altri ‘coristi volontari’ provenienti da altre compagini, tutti coadiuvati dal maestro Fulvio Madotto ed accompagna-ti all’organo dall’organista titolare della Cattedrale, il maestro Colella. Un appuntamento all’insegna della solidarietà e della felicità del dono della vita che, nono-stante le condizioni metereologiche avverse, ha comunque visto un ottimo afflusso di perso-ne tanto da riempire per la maggior parte la stessa piazza Vittoria. Un’iniziativa del tutto po-sitiva che ha portato un piccolo capoluogo di provincia come Gorizia ad essere il fulcro por-tante di una realtà utile e fondamentale nella società come i donatori.

TELEPACE VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=4-SsYIp5A8c

UN VERO ANGELO Duecentesima donazione di sangue per Angelo Fasoli, volontario Fidas E’ un grande esempio di generosità per tutti quello di Angelo Fasoli. Oggi è il suo compleanno, compie 66 anni. Nella sua vita, gli altri hanno avuto una parte speciale, perchè si è dedicato al volontariato e alla donazione del sangue, tanto da ricevere il titolo di Cavaliere. Oggi ha donato il sangue per la duecentesima volta, l’ultima. Con una regolarità e una costanza am-mirevoli Angelo ha pensato a fare del bene già a 25 anni, prendendo esempio dal fratello, che lo ha spinto a diventare donatore. Oggi c’era un clima di festa al Centro Trasfusionale dell’Ospedale veronese di Borgo Trento, dove la Fidas gli ha consegnato una targa di riconoscimento. Ades-so il testimone deve passare ai più giovani, perchè, nonostante le tante do-nazioni, le richieste di sangue e plasma da parte degli Ospedali sono sem-pre più numerose, anche per l’allungamento della vita media. Un grazie ai medici e al personale sanitario della medicina Trasfusionale dell’AOUI di Verona, ai volontari della Fidas e delle altre associazioni, a tutti i donatori e in particolare ad Angelo per il grande esempio di solidarietà e di generosità che ci ha dato, donando il suo sangue!

VERONA SERA

Angelo, un esempio di volontariato: 200 donazioni di sangue in

25 anni Il 66enne residente in borgo Venezia ha ricevuto anche i complimenti del sindaco Fla-vio Tosi: "A nome della città ringrazio il signor Angelo per il fondamentale servizio che ha svolto a servizio della comunità" 05 maggio 2016 14:44

“A nome della città ringrazio il signor Angelo per il fondamentale servizio che, in 25 anni di donazioni, ha svolto a servizio della comunità; un servizio sempre più richiesto e necessario, anche grazie ai progressi della medicina e ad interventi chirurgici sempre più complessi. Uno straordinario esempio di volontariato, che dovrebbe essere modello soprattutto per i giovani”. Questo il commento del Sindaco Flavio Tosi alla duecentesima trasfusione di san-gue effettuata oggi, 5 maggio, al Centro Trasfusioni dell’Ospedale di Borgo Trento, da Angelo Fasoli, 66enne veronese residente in Borgo Venezia.

PARMADAILY.IT

Si rinnova sabato l’appuntamento con la “Festa del do-

no”

Si rinnova sabato 7 maggio l’appuntamento con la trentacinquesima edizione della “Festa del dono”, pro-mossa dal Comune di Parma in collaborazione con Adas Parma, Adisco regione Emilia Romagna, Fidas, Ad-mo Emilia Romagna, Aido e Avis Parma (Avis Vigatto e Avis Comunale). L’iniziativa si svolgerà, come tradi-zione, in piazza Garibaldi, sotto i portici del Grano. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente del consi-glio comunale Marco Vagnozzi, da Luigi Mazzini presidente Avis Parma, Fausto Re di Avis Vigatto, Franco Barusi per Adas Fidas, Giorgio Ferrari per Aido, Serena Giannetta e Pietro Diliddo per Admo e Maria Gioven-zana per Adisco. “E’ questa la 35^ edizione della Festa del dono – ha precisato il presidente del consiglio comunale Marco Vagnozzi – e vogliamo che sia un momento collegiale per la città che si riunisce attorno alle Associazioni del Dono ed ai volontari che si impegnano costantemente per gli altri”. Luigi Mazzini, presidente Avis Comunale Parma, ha ringraziato il Comune per il sostegno all ’iniziativa. “La città – ha detto – deve tornare a guardare ai valori della solidarietà. Sabato 7 maggio, in piazza Garibaldi e sotto i Portici del Grano, le Associazioni del Dono intendono promuovere questo spirito coinvolgendo so-pratutto i giovani nelle loro attività a favore del prossimo”. Il dono, come gesto di solidarietà e di attenzione verso il prossimo in modo incondizionato, sarà al centro della festa come momento di riconoscimento per chi è donatore, con l’obiettivo di coinvolgere l’intera co-munità e promuove il dono in senso lato, diffondendo una sensibilità ed una cultura incentrata proprio su questo aspetto. La manifestazione, infatti, ha lo scopo di diffondere il messaggio di solidarietà premiando i donatori che hanno contribuito, con il loro generoso gesto, a ridare fiducia e speranza a persone che hanno un urgente bisogno di sangue o organi. Proprio da questa istanza, per poter salvare la vita ad una persona che aveva assoluta necessità di sangue, era nata l’idea di promuovere una festa che coinvolgesse la comunità tutta per la ricerca di nuovi volontari o donatori. Il Comune di Parma è stato il primo in Italia a farsi carico di questa opportunità e la Festa del Dono è diven-tata una festa per tutta la città, un momento in cui Parma riconosce i meriti di chi, in modo disinteressato, ha contribuito a dare una mano al prossimo. L’occasione vuole essere anche un momento di sensibilizzazio-ne, sopratutto per le giovani generazioni, per coinvolgerle nel percorso della donazione. L’appuntamento è per sabato 7 maggio in piazza Garibaldi, dove, dalle 10 alle 19, i volontari delle Associa-zioni coinvolte saranno in piazza per fornire informazioni e distribuire materiale divulgativo. Al loro fianco alcuni volontari dell’Associazione VIP – ViviamoInPositivo Parma Onlus che coloreranno, con la loro presen-za, la giornata offrendo spunti a grandi e piccini. La giornata di sabato 7 maggio culminerà, alle 17, sotto i Portici del Grano, con la cerimonia di consegna degli attestati di riconoscimento ai donatori, a coloro che solitamente restano in ombra e che verranno pre-miati come esempio da seguire per le nuove generazioni. Presenterà Diletta Canepari. E’ previsto, a partire dalle 16.30, il benvenuto del “Gruppo Storico Sbandieratori e Musici Fornovo Taro” Alle 17, si svolgerà la benedizione dei labari, seguirà il saluto della autorità e dei rappresentanti delle Asso-ciazioni coinvolte. Quindi sarà la vota delle premiazioni dei Donatori. A seguire si esibirà la Corale Voci Bianche della Corale Verdi, diretta dal M° Beniamina Carretta.

Pubblicato il 5 maggio 2016

Rassegna

sangue e emoderivati

ALTO ADIGE Prima donna infettata dal virus «Zika» Il primario Mian: «Un’altoatesina è stata punta durante un viaggio ai Caraibi. Ricoverata due giorni, adesso sta bene» di Valeria Frangipane BOLZANO Primo caso di donna infettata da virus Zika in Alto Adige. Il San Maurizio fa sapere

che alcune settimane fa è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive, diretto da Peter

Mian, una paziente che aveva contratto il virus dopo essere stata punta da una zanzara duran-

te una vacanza ai Caraibi. «La paziente è stata dimessa dopo due giorni di cure in buone condi-

zioni di salute». Secondo un recente studio brasiliano il virus - quando colpisce una donna in-

cinta - potrebbe essere all'origine non solo della microcefalia del neonato, ma anche di proble-

mi neurologici gravi. Ricordiamo che la microcefalia è una rara condizione neurologica in cui la

testa di un bambino è significativamente inferiore rispetto alle teste di altri bambini della stes-

sa età. Ed è di recente scoperta anche la segnalazione della possibile diffusione del virus anche

attraverso trasfusioni di sangue, mentre sembra confermata la capacità del virus di contagiare

attraverso contatti sessuali. Il primario Peter Mian - refrattario ad ogni facile allarmismo - spie-

ga che la donna curata all’ospedale di Bolzano (che non era incinta) sta benissimo e non ripor-

terà alcuna conseguenza della malattia anche se in futuro desiderasse avere un bambino. Co-

me siete arrivati alla diagnosi di Zika? «La paziente, un’altoatesina in età fertile, si è presenta-

ta in reparto alcuni giorni dopo essere rientrata da un viaggio ai Caraibi già con dei forti so-

spetti perchè aveva letto gli avvisi negli aeroporti che descrivevano i sintomi del virus ... che

sosteneva di avere tutti». Quali sintomi lamentava? «Dolori articolari alle mani ed ai piedi,

esantema al petto ed alla schiena, febbriciattola e congiuntivite. Insomma un malessere gene-

rale che non se ne andava da alcuni giorni. Abbiamo eseguito le analisi che hanno confermato

il sospetto». Come è stata curata? «È stata ricoverata per due giorni in ospedale, non perchè

ce ne fosse effettivo bisogno, ma perchè volevamo controllarla bene, e curata con delle sempli-

ce Tachipirina». E adesso come sta? «Benissimo». La malattia le provocherà delle conseguen-

ze? «Nessuna conseguenza». Cosa sarebbe successo se fosse stata incinta? «Sappiamo che

esiste la possibilità di sviluppare nel neonato la microcefalia». Esiste una profilassi contro il vi-

rus Zika? In poche parole la donna prima di partire per il viaggio avrebbe potuto assumere me-

dicinali ad hoc? «Non esiste profilassi contro la puntura di questo insetto (Aedes aegypti). Ser-

vono solo abiti che coprano bene le braccia e le gambe ed un generoso oltre che deciso utilizzo

di prodotti antizanzare». La donna ricordava di essere stata punta? «Si ma non in maniera ec-

cezionale ed era comunque stata molto attenta e si era protetta con degli spray». L' Asl rinno-

va l’appello. «È bene prestare attenzione quando si viaggia in Messico, a Panama e ancora Co-

lombia, Venezuela, Haiti, Santo Domingo, Martinica, Barbados, Puerto Rico, Guadalupe e Capo

Verde. Alle donne in stato di gravidanza sconsigliamo di viaggiare in questi paesi. Chi deside-

rasse un figlio, dopo un viaggio in un paese a rischio, dovrebbe attendere da uno a due mesi

prima di tentare un concepimento. Zika ha spesso un decorso asintomatico, vale a dire senza

alcun sintomo evidente». Per avere ulteriori informazioni rivolgersi al Servizio Igiene e Sanità

pubblica di Bolzano in Via Amba Alagi 33

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