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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado “RAGAZZI D’EUROPA” 1 Condiviso dal Collegio dei Docenti nella seduta del 26 ottobre 2017 PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s. 2017/2018 Sommario Premessa Pag 2 Dal RAV al Piano di Miglioramento Pag 2 1. Obiettivi di Processo Pag 4 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Pag 4 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Pag 5 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Pag 6 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Pag 9 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato Pag 17 3.1 Descrizione delle azioni Pag 17 3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio Pag 27 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento Pag 28 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Pag 28 4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola Pag 28 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Pag 28 4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di valutazione e loro ruolo Pag 29 Appendice A Pag 30 Appendice B Pag 32 Premessa

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

1

Condiviso dal Collegio dei Docenti nella seduta del 26 ottobre 2017

PIANO DI MIGLIORAMENTO

a.s. 2017/2018

Sommario

Premessa Pag 2

Dal RAV al Piano di Miglioramento Pag 2

1. Obiettivi di Processo Pag 4

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV) Pag 4

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Pag 5

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Pag 6

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Pag 9

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato Pag 17

3.1 Descrizione delle azioni Pag 17

3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio Pag 27

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento Pag 28

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV Pag 28

4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola Pag 28

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno

dell'organizzazione scolastica Pag 28

4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di valutazione e

loro ruolo Pag 29

Appendice A Pag 30

Appendice B Pag 32

Premessa

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“RAGAZZI D’EUROPA”

2

La definizione di un Piano di Miglioramento, oltre che ad ottemperare ad una disposizione di legge, rappresenta la risposta ad una esigenza interna di promozione della qualità del servizio erogato. In un sistema tanto complesso quale è la Scuola il concetto di qualità apre uno spettro di molteplici interpretazioni:

La qualità dei processi formativi;

La qualità dei processi orientativi; La qualità dei processi di valorizzazione delle risorse professionali;

La qualità dell’organizzazione dei servizi amministrativi; La qualità dell’adeguamento degli ambienti e delle strutture agli standard di sicurezza

e a quelle auspicabili connotazioni che trasformano lo stare in star bene.

Dal RAV al Piano di Miglioramento

Il Piano di Miglioramento dell’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” di Casalnuovo di Napoli si

muove, come è ovvio, dalle risultanze del Rapporto di Auto Valutazione che ogni Scuola è stata chiamata a redigere: non può avviarsi alcun processo di miglioramento se non si conosce il punto di partenza e, soprattutto, non si individuano con chiarezza ed in maniera quantitativa le criticità da un lato e i punti di forza su cui far leva dall’altro.

Poiché la finalità ultima di ogni Istituzione Scolastica è il successo formativo dei discenti, si è partiti dagli esiti degli alunni concentrandosi su due criticità:

Le competenze chiave e di cittadinanza o Imparare ad imparare o Agire in modo autonomo e responsabile

Gli esiti delle prove nazionali standardizzate

La scelta di dare ancora attenzione alle competenze chiave e di cittadinanza è stata dettata dalla ferma

convinzione che non ci si possa accontentare del risultato raggiunto e che si debba puntare sempre più in alto in quanto queste competenze sono indice della robustezza dell’azione formativa ed educativa

esercitata. Se questo è vero per la capacità di imparare, lo è ancor di più per l’accrescimento del senso di responsabilità e l’affinamento della coscienza civile.

Solo una cura educativa mai stanca, spesa lungo le direzioni dell’interiorizzazione del senso civico e delle responsabilità connesse alla natura di essere sociale, può garantire che l’azione della Scuola nella formazione del cittadino non si fermi ai suoi cancelli, ma si innesti proficuamente nel contesto e, altrettanto proficuamente, perduri nel tempo.

Il confermare gli esiti delle prove nazionali standardizzate, quale criticità è dettata, anche in questo caso,

non da una marcata insufficienza registrata nel rapporto di Autovalutazione, ma da alcuni elementi, che

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l’Istituzione Scolastica sente di dover monitorare con attenzione e su cui sceglie di operare con efficacia.

Detti elementi sono:

La significativa varianza tra le classi II della scuola Primaria, in merito alla prova di Matematica, i cui risultati si collocano al di sotto dei riferimenti d’area regionali e nazionali;

Le risultanze, della prova di Italiano delle classi V della scuola primaria, al di sotto dei riferimenti d’area regionali e nazionali.

La varianza, inoltre, tra classi V risulta al di sopra dei riferimenti sia per italiano che per

matematica.

Per ciascuna criticità si sono individuati alcuni traguardi e, successivamente, i processi su cui intervenire (aree di processo) con i corrispondenti obiettivi (obiettivi di processo). Mentre i traguardi si collocano su orizzonti di lungo periodo, gli obiettivi di processo si collocano su orizzonti di breve e medio termine.

Risulta oltremodo vantaggiosa la schematizzazione tabellare riportata nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) dove sono evidenziati gli esiti, le priorità e i traguardi a cui si è ritenuto conveniente aggiungere una ulteriore colonna in cui sono riportate le aree di intervento prevalentemente coinvolte per il conseguimento del traguardo; la denominazione delle aree e la loro specificazione è chiarita nel paragrafo successivo.

ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI AREE

Competenze chiave e di cittadinanza

Imparare ad imparare

Migliorare l’autonomia di studio A3

Migliorare l’uso di supporti didattici con particolare attenzione all’uso

consapevole delle TIC A1

Agire in modo autonomo e responsabile

Potenziare lo sviluppo del senso di legalità

A1, A3

Migliorare il senso di rispetto del sé A1, A3

Migliorare il senso di rispetto degli spazi e delle relazioni

A1, A3

Risultati nelle

prove

standardizzate

Migliorare gli esiti delle prove nazionali

standardizzate in italiano e matematica per la Scuola

Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado

Portarne i risultati nelle prove nazionali standardizzate ai livelli nazionali e

ridurre la varianza tra le classi A1, A3

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4

1. OBIETTIVI DI PROCESSO

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV)

Le aree di intervento (aree di processo) sono state denominate come nella seguente tabella; per ogni area sono stati declinati, a fianco, i corrispondenti obiettivi di processo ed è stata rimarcata la connessione con le predette priorità.

Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivo di processo É connesso

alle priorità

A1

Curricolo, progettazione e

valutazione

Predisposizione di prove calibrate per livelli di competenza e loro

condivisione per classi parallele 2 3

Pervenire ad indicatori scientifici per la descrizione del livello di

acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza 2 3

A2

Ambiente di apprendimento Obiettivi raggiunti come evidenziato dal NEV 2 3

A3

Inclusione e differenziazione

Migliorare la formazione dei docenti su metodologie didattiche

inclusive 2 3

Monitorare la quantità e la qualità dei documenti di pianificazione

didattica personalizzata 2 3

Monitorare la quantità e la qualità dei documenti di pianificazione

didattica personalizzata 2 3

A4

Continuità e orientamento Obiettivi raggiunti come evidenziato dal NEV 2 3

A5

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Migliorare i servizi amministrativi introducendo, anche per essi,

forme scientifiche di monitoraggio 2 3

A6

Sviluppo e valorizzazione delle

risorse umane

Consolidare l'attuazione di un piano di aggiornamento costante

sui temi della progettazione e valutazione per competenze 2 3

A7

Integrazione con il territorio e

rapporti con le famiglie

Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso accordi e reti 2 3

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5

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Gli obiettivi di processo indicati sono stati graduati, in una scala di rilevanza, considerando due fattori: la fattibilità

e l’impatto. Nel modello proposto da INDIRE, che si è seguito nella stesura del presente Piano di Miglioramento, a

ciascuno dei due fattori viene attribuito, dal Team per il Miglioramento, un punteggio intero compreso tra 1 e 5, con la corrispondenza di seguito elencata nella legenda. La rilevanza dell’obiettivo è calcolata come prodotto dei due

fattori.

Tabella 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivi di processo elencati Fattibilità (1-5) Impatto (1-5)

Prodotto: valore

che identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Predisposizione di prove calibrate per livelli di

competenza e loro condivisione per classi parallele 4 4 16

2

Pervenire ad indicatori scientifici per la descrizione

del livello di acquisizione delle competenze chiave

e di cittadinanza

3 5 15

3 Migliorare la formazione dei docenti su

metodologie didattiche inclusive 3 4 12

4 Monitorare la quantità e la qualità dei documenti di

pianificazione didattica personalizzata 4 4 16

5 Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di

apprendimento 3 5 15

6

Migliorare i servizi amministrativi introducendo,

anche per essi, forme scientifiche di monitoraggio

delle prestazioni per l’attribuzione degli incentivi

3 3 9

7

Consolidare l'attuazione di un piano di

aggiornamento costante sui temi della progettazione

e valutazione per competenze

4 3 12

8 Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso accordi e reti 3 4 12

Legenda:

1 = nullo; 2 = poco; 3 = abbastanza; 4 = molto; 5 = del tutto

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1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza

Gli obiettivi di processo, riordinati per valore di rilevanza decrescente, risultano essere i seguenti

Tabella 2bis – Obiettivi graduati per rilevanza decrescente

Obiettivi di processo elencati Fattibilità (1-5) Impatto (1-5)

Prodotto: valore che

identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Predisposizione di prove calibrate per livelli di

competenza e loro condivisione per classi parallele 4 4 16

2 Monitorare la quantità e la qualità dei documenti di

pianificazione didattica personalizzata 4 4 16

3

Pervenire ad indicatori scientifici per la descrizione

del livello di acquisizione delle competenze chiave e

di cittadinanza

3 5 15

4 Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di

apprendimento 3 5 15

5 Migliorare la formazione dei docenti su metodologie didattiche inclusive 3 4 12

6

Consolidare l'attuazione di un piano di aggiornamento

costante sui temi della progettazione e valutazione per

competenze

4 3 12

7 Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso

accordi e reti 3 4 12

8

Migliorare i servizi amministrativi introducendo,

anche per essi, forme scientifiche di monitoraggio

delle prestazioni per l’attribuzione degli incentivi

3 3 9

Osservazione: È ovvio che le valutazioni di fattibilità ed impatto possono variare, nel tempo, per fattori contingenti.

Ne consegue che, nel corso dell’anno scolastico, alcuni obiettivi graduati con rilevanza minore, possono essere stati raggiunti con più facilità rispetto ad altri inizialmente graduati con rilevanza maggiore. Di ciò si darà dettagliato

commento nelle pagine che seguiranno.

In prima istanza si riportano i primi sette obiettivi di maggiore rilevanza con i risultati attesi e i corrispettivi parametri di monitoraggio.

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7

Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio

PRIORITA’

COLLEGATE

Obiettivo di processo

in via di attuazione Risultati attesi

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

1 2-3

Predisporre prove

calibrate per livelli di

competenza e loro

condivisione per classi

parallele

Riduzione della

varianza nelle classi e

tra le classi.

Raggiungimento del

livello della media

nazionale per le

discipline oggetto delle

prove nazionali

standardizzate

Medie in rapporto alle

prove dell'Istituzione

Scolastica.

Medie in rapporto alle

prove standardizzate

nazionali. Varianze tra

le classi per le

discipline interessate.

Rilevazione statistica

dati. Relazione dei dati

emersi. Analisi di

essi in seno ai

dipartimenti

disciplinari.

2 2-3

Monitorare la quantità e

la qualità dei documenti

di pianificazione

didattica personalizzata

Riduzione del

fenomeno della

dispersione scolastica.

Possesso di un metodo

di studio adeguato.

Sviluppo del pensiero

strategico.

Ricaduta sugli esiti

finali degli alunni.

Decremento in

percentuale del numero

di abbandoni rispetto

all’anno scolastico

2016/17

Documentazione dei

Consigli di Classe.

Rilevazioni periodiche

a cura dei consigli di

classe.

Rilevazione statistica

dei dati di successo

scolastico o di

abbandono.

Screening delle attività

a cura delle Funzioni

Strumentali

3 2-3

Pervenire ad indicatori

scientifici per la

descrizione del livello

di acquisizione delle

competenze chiave e di

cittadinanza

Incremento

dell'autonomia nei

processi di

apprendimento

Perfezionamento di

strumenti di

registrazione e analisi in

termini di competenze

chiave di cittadinanza:

1. "Imparare a

imparare"

2. "Agire in modo

autonomo e

responsabile"

Monitoraggio delle

competenze chiave di

cittadinanza con

cadenza

quadrimestrale,

mediante strumenti

univoci.

4 2-3

Valorizzare le

eccellenze modulando i

percorsi di

apprendimento

Stimolare l’interesse

allo studio degli alunni

che già fanno registrare

esiti alti, ampliando il

loro orizzonte culturale.

Presenza di progetti

curricolari ed extra-

curricolari finalizzati al

potenziamento di

particolari inclinazioni

ed attitudini degli

studenti, che registrano

esiti scolastici medio

alti

Aumento del numero di

alunni che conseguono

livelli alti nelle

valutazioni

Rilevazione diretta

dagli atti, questionari di

gradimento.

Relazioni sui progetti

realizzati e analisi degli

esiti, scelte scolastiche

successive e coerenza

con le inclinazioni

evidenziate e

potenziate.

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8

5 2-3

Migliorare la

formazione dei docenti

su metodologie

didattiche inclusive

Diffondere l'utilizzo di

metodologie didattiche

innovative/inclusive e

la collaborazione tra i

docenti per realizzarle,

al fine di accrescere

negli studenti la

motivazione e il senso

di appartenenza alla

scuola.

Costruzione e

diffusione di strumenti

di lavoro innovativi

condivisi nei

dipartimenti e nelle

programmazioni per

classi parallele, al fine

di migliorare le capacità

di lavorare in forma

cooperativa,

l'autovalutazione e gli

esiti scolastici.

Monitoraggio della

presenza nelle

programmazioni

didattiche di

metodologie e proposte

di lavoro innovative/

inclusive.

Creazione di una banca

dati delle

sperimentazioni.

Analisi delle relazioni

finali dei docenti e

dipartimenti

6 2-3

Consolidare

l'attuazione di un piano

di aggiornamento

costante sui temi della

progettazione e

valutazione per

competenze

Ampliamento

dell'utilizzo della

didattica per

competenze.

Utilizzo di nuove

metodologie didattiche

per competenze, con la

realizzazione di UDA

interdisciplinari e

compiti di realtà.

Utilizzo di metodologie

innovative in relazione

al PNSD

Aumento della

percentuale dei docenti

formati/ aggiornati.

Ricaduta positiva di

quanto appreso

nell'azione didattica.

Monitoraggio della

formazione mediante

questionari online e

cartacei.

Screening ad opera

delle Funzioni

Strumentali.

Aggiornamento del

Database delle

Competenze

7 2-3

Consolidare i rapporti

con il Territorio

attraverso accordi e reti.

Determinare una reale

osmosi scuola-territorio

al fine del successo

formativo degli studenti

e dello sviluppo

socioculturale dell'area

geografica in cui

l'istituzione scolastica è

inserita.

Implementazione degli

accordi di rete con

scuole ed enti del

territorio.

Screening ad opera

delle Funzioni

Strumentali delle

sottoscrizioni di

accordi di rete con

scuole ed

enti del territorio.

8 2-3

Migliorare i servizi

amministrativi

introducendo, anche per

essi, forme scientifiche

di monitoraggio delle

prestazioni per

l’attribuzione degli

incentivi

Razionalizzazione del

servizio per aree di

competenze e crescita

del senso d

responsabilità

Documentazione del

DSGA e, in particolare,

schede di adeguamento

degli ordini di servizio

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9

2. AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

Obiettivo 1: Predisposizione di prove calibrate per livelli di competenza e loro condivisione per classi

parallele

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Preparazione di prove

standardizzate oggettive

Scambio di idee e

confronto all’interno dei

dipartimenti con

diffusione di istanze

positive nel confronto

professionale

Scientificità nella

comunicazione

professionale e nella

valutazione competenze.

Momenti di riflessione e

analisi dei dati in seno ai

Consigli di classe,

interclasse e

Dipartimenti

Scambio di idee e

confronto all’interno dei

Consigli con diffusione

di istanze positive nel

confronto professionale

Rafforzamento delle

competenze e crescita del

successo formativo.

Rilevazione statistica e

presentazione della

relazione dei dati emersi

in sede Collegiale con

confronto con i risultati

delle prove

standardizzate oggettive

Riduzione della varianza

nelle classi e tra le classi

nelle prove

standardizzate di Istituto

Possibilità di

competizione e senso di

frustrazione derivanti

dalla riflessione

condivisa

Riduzione della varianza

nelle classi e tra le classi,

raggiungimento del

livello della media

nazionale per le

discipline oggetto delle

prove nazionali

standardizzate.

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Crescita della cultura della valutazione, del confronto e della cooperazione fra docenti. Attuazione concreta del

Curricolo Verticale, che non sarà più inteso solo come continuità educativa, ma come riflessione sulla progressione

delle competenze, sulla ricorsività degli apprendimenti, sulla linearità.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'intervento è, seppur implicitamente, collegato agli obiettivi indicati con le lettere da "a" a "e" dell’appendice A

poiché è un intervento finalizzato alla realizzazione di un profilo in uscita dello studente basato sul concetto di

"competenza".

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10

Obiettivo 2: Monitorare la quantità e la qualità dei documenti di pianificazione didattica personalizzata

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti positivi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Utilizzo di documenti di

pianificazione univoci

Diffusione di una cultura

dell’inclusione

Pratiche didattiche non

supportate da una

consapevole riflessione

dei docenti

Prevenzione e contrasto

della dispersione

scolastica e

potenziamento dell’

inclusione e del diritto

allo studio.

Innalzare i livelli di

apprendimento attraverso

strumenti che

favoriscano la didattica

personalizzata

Incremento di attività

con l'uso di strumenti

compensativi;

articolazione periodica e

monitorata delle classi

con compiti per livelli di

difficoltà.

Rischio di esercizi

finalizzati

all'addestramento e non

all'allenamento delle

abilità e delle

competenze

Progetti di Vita in cui gli

alunni evidenzino

accresciuta autostima,

competenze apprese e

gestite in modo

autonomo

Pratiche

didattiche non

supportate da

un lavoro di

riflessione e

documentazion

e da parte dei

docenti.

Caratteri innovativi dell'obiettivo

L'obiettivo è collegato ai punti 1 e 5 del Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative in quanto mira a trasformare il tradizionale modello trasmissivo della Scuola in un modello di sviluppo di competenze, non già

rinnegando il "sapere scolastico" ma rinverdendolo e corroborandolo con gli stimoli proveniente dal contesto rappresentato dalla "società della conoscenza".

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'intervento è, seppur implicitamente, collegato agli obiettivi indicati con le lettere da "a" a "e" dell’appendice A

poiché è un intervento finalizzato alla realizzazione di un profilo in uscita dello studente basato sul concetto di "competenza".

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11

Obiettivo 3: Pervenire ad indicatori scientifici per la descrizione del livello di acquisizione delle competenze

chiave e di cittadinanza

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Perfezionamento di

strumenti di registrazione

in termini di competenze

chiave di cittadinanza

Possibilità di

individuazione oggettiva

di aree di criticità

dell’ambito delle

competenze chiave di

cittadinanza sulle quali

intervenire

Pratiche didattiche non

supportate da una

consapevole riflessione

dei docenti

Incremento

dell'autonomia nei

processi di

apprendimento da parte

degli alunni

Progettazione di UDA

interdisciplinari, valutate

mediante rubriche di

valutazione

Diffusione della cultura

della progettazione e

valutazione per

competenze

Attuazione concreta del

Curricolo per

competenze

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Progettazione per competenze secondo format condivisi per l'elaborazione di UDA. Promozione di atteggiamenti

corrispondenti ai valori della Mission e della Vision.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

Appendice A d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il

sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;

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12

Obiettivo 4: Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Attivare percorsi di

potenziamento che

stimolino l’interesse

degli alunni più motivati,

evitando pericolose

situazioni di stallo

Avvio di processi

virtuosi di cooperazione

tra pari

Rifiuto e senso di

frustrazione di una parte

del corpo docente.

Miglioramento

Dell ’immagine della

Scuola sul Territorio

Concretizzarsi della

Mission

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Il carattere innovativo dell'obiettivo consiste nell’attenzione riconosciuta alle eccellenze, troppo spesso destinatarie

di interesse didattico meno enfatizzato, per riscoprirne il ruolo di volano nello sviluppo del dialogo educativo.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'obiettivo è direttamente collegato con le lettere "a" e “b” dell'Appendice A.

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Obiettivo 5: Migliorare la formazione dei docenti su metodologie didattiche inclusive

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Promuovere formazione

periodica per il personale

con documentazione di

buone prassi con il

coinvolgimento

progressivo dei docenti

Comunità di buone

pratiche Sviluppo della

cultura della

documentazione

Incremento progettualità

docenti

Formazione non legata ai

bisogni formativi dei

docenti e non

consapevole delle

difficoltà degli studenti e

dell'ambiente socio -

culturale

Aumento di reti di scopo

e perfezionamento del

Database formativo dei

docenti

Scarsa

congruenza tra

azioni

formative e

azioni

didattiche in

classe

Caratteri innovativi dell'obiettivo

L’aspetto innovativo consiste nella registrazione strutturata della formazione per creare un database delle competenze disponibili in istituto e monitorare la crescita dell’intelligenza collettiva

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

j) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e potenziamento della inclusione e del diritto allo studio per

allievi handicap e /o DSA/BES attraverso percorsi personalizzati; n) Valorizzazione di percorsi formativi

individualizzati; o) Individuazione di percorsi/prove ed iniziative funzionali alla premialità e alla valorizzazione del

merito degli studenti; 2.Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi

di insegnare, apprendere e valutare

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Obiettivo 6: Consolidare l'attuazione di un piano di aggiornamento costante sui temi della sicurezza, della

progettazione e valutazione per competenze.

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Promuovere e diffondere

iniziative formative

rispondenti a quanto

declinato nel PTOF,

precipuamente proposte

dalla rete di Ambito

Diffusione dell'utilizzo

della didattica per

competenze.

Utilizzo di nuove

metodologie didattiche

per competenze

Possibilità di

competizione e senso di

frustrazione.

Successo

formativo e

miglioramento

degli esiti

interni,

nazionali e a

distanza.

Monitorare mediante

questionari online/

cartacei la percentuale di

docenti formati/

aggiornati nell’anno

scolastico

Diffusione e circolazione

di metodologie

innovative

Rifiuto di cambiamento

da una parte del corpo

docente

Decremento

del tasso di

abbandono

scolastico.

Successo

formativo.

Aggiornamento continuo

del database delle

competenze dei docenti

Assunzione di incarichi,

da parte di docenti

consapevoli e

adeguatamente formati.

Formazione non legata ai

reali bisogni formativi

dei docenti.

Miglioramento

della qualità

dell’Istituzione

scolastica.

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Lavorare quotidianamente utilizzando le nuove tecnologie, sviluppare moduli di azione nelle classi relativi alla ricerca

e sviluppo delle competenze.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

Appendice A h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

Appendice B Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare,

apprendere e valutare; 6.Investire sul “capitale umano” anche nel senso di personale “formato”, in grado di estendere

le competenze acquisite ai colleghi all’interno dei dipartimenti di competenza e nei relativi uffici per il personale

ATA.

Nota

Il suddetto obiettivo non presente nel RAV è stato ivi inserito a seguito del Decreto Legislativo 13 aprile 2017,

n.62 con particolare riferimento all’articolo 9 “Certificazione delle competenze nel primo ciclo”

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Obiettivo 7: Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso accordi e reti.

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Implementazione degli

accordi di rete con scuole

ed enti del territorio.

Diffusione di iniziative

utili a valorizzare le

eccellenze e al contempo

a promuovere

l’inclusione

Riduzione

dell’abbandono

scolastico incremento del

successo formativo

Screening ad opera delle

Funzioni Strumentali

delle sottoscrizioni di

accordi di rete con scuole

ed enti del territorio.

Incentivare la ricerca e la

promozioni di accordi di

rete e la partecipazione

dei corpo docente alle

iniziative.

Partecipazione fattiva

alla vita del territorio

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Integrazione con il territorio. Maggiore successo e concretezza nel sostenere il patto di corresponsabilità tra scuola e

famiglie, scuola e territorio

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

d) Sviluppo e promozione di forme di cittadinanza attiva e di partecipazione democratica alla vita della scuola; k)

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; 7.Promuovere forme di innovazione

sostenibili e trasferibili; 1 Trasformare il modello trasmissivo della Scuola.

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Obiettivo 8: Migliorare i servizi amministrativi introducendo, anche per essi, forme scientifiche di

monitoraggio delle prestazioni per l’erogazione degli incentivi

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti negativi

all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola a

lungo termine

Declinazione delle azioni

premiali

Crescita della percezione

di trasparenza

Coinvolgimento di tutte

le unità di personale

Caratteri innovativi dell'obiettivo

L’innovazione consiste nell’estensione al Personale ATA della modalità di valorizzazione della professionalità simili a quelle già sperimentate per il Personale Docente nell’attribuzione del bonus premiale.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

k) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

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3. PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE PER CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO

3.1 Descrizione delle azioni

Di seguito, ciascun obiettivo di processo verrà riesaminato considerando, per ogni azione finalizzata alla sua realizzazione, le seguenti informazioni:

Impegno di risorse umane e strumentali

Tempi di attuazione delle attività

Per l’obiettivo è, alfine, previsto il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del suo raggiungimento.

Obiettivo 1: Obiettivo 1: Predisposizione di prove calibrate per livelli di competenza e loro condivisione per classi

parallele

Azione prevista: Preparazione di prove oggettive comuni

Figure professionali coinvolte Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado,

o nei consigli di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola

dell’infanzia rispettivamente.

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento Non sono previsti finanziamenti per tali attività.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si svolge durante l’arco dell’anno scolastico.

Azione prevista: Momenti di riflessione e analisi dei dati in seno ai Consigli di classe, interclasse e Dipartimenti

Figure professionali coinvolte Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado,

o nei consigli di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola

dell’infanzia rispettivamente.

Tipologia delle attività Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

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Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento

Non sono previsti finanziamenti per tali attività.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività si svolge durante l’arco dell’anno scolastico.

Azione prevista: Rilevazione statistica e presentazione della relazione dei dati emersi in sede Collegiale con

confronto con i risultati delle prove standardizzate oggettive

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Rilevazione statistica

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali

Tempi di attuazione dell’attività L’attività si svolge durante l’arco dell’anno scolastico

Le azioni di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo 1 è condotto dalla Funzione Strumentale area 2 “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.

Un primo intervento di monitoraggio è programmato per il mese di novembre, un secondo intervento di monitoraggio è programmato per il mese di febbraio e avrà, fondamentalmente, carattere censivo per stabilire la frazione del Collegio che ha raggiunto l’obiettivo della pianificazione didattica con la modalità del curricolo

verticale. Un terzo intervento di monitoraggio è previsto, con la stessa finalità, per il mese di aprile.

.

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Obiettivo 2: Monitorare la quantità e la qualità dei documenti di pianificazione didattica personalizzata

Azione prevista: Utilizzazione di documenti di pianificazione unici

Figure professionali coinvolte

Docenti riuniti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei

consigli di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia

rispettivamente.

Tipologia delle attività Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento

Non sono previsti finanziamenti per tali attività.

Tempi di attuazione dell’attività Nel corso del I Quadrimestre

Azione prevista: Innalzare i livelli di apprendimento attraverso strumenti che favoriscano la didattica

personalizzata

Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto.

Tipologia delle attività Attività didattica di raccordo tra i diversi segmenti formativi, concordata con i docenti delle classi.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività Nel corso dell’anno scolastico

Le azioni di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo 2 è condotto dalla Funzione Strumentale area 3a “Interventi di supporto agli alunni”.

Gli interventi di monitoraggio sono programmati per i mesi di novembre, febbraio ed aprile e tendono a

computare il numero di documenti programmatici personalizzati

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Obiettivo 3: Pervenire ad indicatori scientifici per la descrizione del livello di acquisizione delle competenze chiave

e di cittadinanza

Azione prevista: Perfezionamento di strumenti di registrazione in termini di competenze chiave di

cittadinanza

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività ricognitiva.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione, ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata entro il mese di gennaio.

Azione prevista: Progettazione di UDA interdisciplinari, valutate mediante rubriche di valutazione

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività di pianificazione didattica.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata entro il mese di novembre.

Le azioni di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo 3 è condotto dalla Funzione Strumentale area 2 “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” coadiuvata dal referente per la legalità.

Gli interventi di monitoraggio sono programmati per i mesi di novembre, febbraio ed aprile e si basano sulla

somministrazione e successiva analisi di questionari predisposti per gli alunni.

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Obiettivo 4: Valorizzare le eccellenze, modulando i percorsi di apprendimento

Azione prevista: Attivare percorsi di potenziamento che stimolino l’interesse degli alunni più motivati evitando pericolose situazioni di stallo

Figure professionali coinvolte Dirigente Scolastico in funzione di promotore delle attività;

Docenti della scuola; Professionalità esterne.

Tipologia delle attività Le attività consistono in percorsi di potenziamento di alcune competenze:

Linguistiche in lingua madre Linguistiche in lingua straniera Matematiche e/o scientifiche

Ore aggiuntive presunte Le ore aggiuntive di docenza sono retribuite da FIS per i docenti interni e attingendo al contributo volontario delle famiglie per le professionalità esterne. Tempi di attuazione dell’attività Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro maggio 2018.

L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta dal collaboratore vicario cui è stato delegato l’incarico di monitoraggio delle progettualità, nonché dalla F.S. per

l’area 2: Supporto all’azione didattica che effettua già monitoraggio degli esiti.

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Obiettivo 5: Migliorare la formazione dei docenti su metodologie didattiche inclusive

Azione prevista: Promuovere formazione periodica per il personale con documentazione di buone prassi

con il coinvolgimento progressivo dei docenti

Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto alle gestione del PTOF” e “Supporto agli alunni” e rispettivi gruppi di supporto. Tipologia delle attività Attività organizzativa e ricognitiva. Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività non ha una definita collocazione temporale

L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalla Funzione Strumentale “Supporto alle gestione del PTOF” Gli interventi di monitoraggio sono così programmati:

Per la ricognizione della specifica formazione nel mese di ottobre verrà effettuato un primo

questionario online

Vi sarà un secondo questionario, atto a verificare il progressivo avanzamento dell’azione, nel mese di

aprile

Un terzo questionario, utile a rilevare i risultati dell’azione, verrà somministrato nel mese di giugno. La Funzione Strumentale “Supporto alle gestione del PTOF” solleciterà, inoltre, la formazione nello specifico ambito, mediante la promozione e diffusione dei corsi di formazione organizzati dall’Ambito di appartenenza. La Funzione Strumentale “Supporto agli alunni” curerà la creazione di un archivio di buone prassi.

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Obiettivo 6: Consolidare l'attuazione di un piano di aggiornamento costante sui temi della progettazione e

valutazione per competenze.

Azione prevista: Promuovere e diffondere iniziative formative rispondenti a quanto declinato nel PTOF,

precipuamente proposte dalla rete di Ambito

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Supporto alle gestione del PTOF” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività di promozione.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione, ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figure di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata nel corso dell’anno scolastico.

Azione prevista: Monitorare mediante questionari online/ cartacei la percentuale di docenti formati/ aggiornati nell’anno scolastico

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Supporto alle gestione del PTOF” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività ricognitiva.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione, ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata nei mesi di ottobre/ marzo/ giugno.

Azione prevista: Aggiornamento continuo del database delle competenze dei docenti

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Supporto alle gestione del PTOF” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività ricognitiva.

Ore aggiuntive presunte

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Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata nel corso dell’anno scolastico

L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta dalla

Funzione Strumentale “Supporto alle gestione del PTOF”

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Obiettivo 7: Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso accordi e reti

Azione prevista: Implementazione degli accordi di rete con scuole ed enti del territorio

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e dei rapporti con il Territorio” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività ricognitiva.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata nel corso dell’anno scolastico

Azione prevista: Screening ad opera delle Funzioni Strumentali delle sottoscrizioni di accordi di rete con

scuole ed enti del territorio

Figure professionali coinvolte Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e dei rapporti con il Territorio” e gruppo di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività organizzativa.

Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione, ma rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività L’attività sarà effettuata nel corso dell’anno scolastico.

La Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e dei rapporti con il Territorio”

procede al monitoraggio dei bandi e gare a cui partecipa la scuola e allo screening degli accordi di rete

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Obiettivo 8: Migliorare i servizi amministrativi introducendo, anche per essi, forme scientifiche di monitoraggio

delle prestazioni per l’erogazione degli incentivi

Azione prevista: Definizione di azioni premiali che caratterizzano la prestazione lavorativa in orario di

servizio

Figure professionali coinvolte

DS, DSGA

Tipologia dell’attività

Si tratta di un’attività organizzativa

Ore aggiuntive presunte

L’azione attiene alla qualità della prestazione lavorativa in orario di servizio e non

prevede ore aggiuntive

Fonte di finanziamento

FIS per quanto attiene alla voce di intensificazione

Tempi di attuazione dell’attività

L’intero anno scolastico

Il monitoraggio sarà effettuato dal NIV

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3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio

Nella seguente sezione si riassume sommariamente ed indicativamente la scansione temporale delle azioni di

monitoraggio previste per i diversi obiettivi. Le informazioni sulla struttura di tali azioni e su chi debba condurle sono state inserite, di fatto, nella sezione precedente.

settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno

Obiettivo 1

Obiettivo 2

Obiettivo 3

Obiettivo 4

Obiettivo 5

Obiettivo 6

Obiettivo 7

Obiettivo 8

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4. VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

I contenuti della presente sezione sono, ovviamente, solo parzialmente conclusi. Si è preferito propendere per una descrizione sintetica che rimanda, generalmente, alla visione di schede riassuntive che solo a conclusione della

completa attuazione del Piano possono essere inserite nel documento che lo rappresenta.

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

Per tale valutazione si rimanda alla compilazione di una opportuna scheda predisposta dal Gruppo di Miglioramento in raccordo con il Nucleo di Valutazione Interna.

Ove nel RAV non appare un indicatore numerico si propenderà ad una indicazione percentuale rispetto alla condizione di partenza.

4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola

La condivisione del Piano di Miglioramento all’interno della Scuola avverrà attraverso:

Comunicazione diretta del Piano a tutto il Personale a mezzo mail;

Discussione sul Piano in seno agli Organi Collegiali; Pubblicazione del Piano su “Scuole in chiaro” e sul sito web della Scuola.

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del P.d.M. sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica

La diffusione del Piano di Miglioramento avverrà con gli stessi strumenti utilizzati per la condivisione del Piano stesso, rimandando alle schede compilate e ai registri e cataloghi attivati e ai quali si è fatto riferimento nella Sezione 3.

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4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di Valutazione Interna e loro ruolo

Gruppo di Miglioramento

Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività

F.S. SENTENZA GIOVANNA Con funzione di redazione e pubblicizzazione del documento.

F.S. CONTALDI TERESA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.

F.S. LA MANNA IRENE Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.

F.S. SCOGNAMIGLIO ELENA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.

F.S. SAVINO CARMELA Con funzione di pubblicizzazione del documento

Nucleo di Valutazione Interna (N.V.I.)

Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività

Doc. GARRUCCIU ANNA Con funzione di calendarizzazione degli interventi

Doc. REGA TERESA Con funzione di documentazione delle attività

Doc. BARRETTA ANNAMARIA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di

rilevazione

Doc. POLLICE CORINNA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di

rilevazione

Sig.ra CITARELLI LUISA Con funzione di raccordo con gli uffici amministrativi

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Appendice A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

della Legge 107/2015

La legge, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro piano triennale dell’Offerta Formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della

metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel

cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante

il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-

finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto

allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,

all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il

mondo del lavoro;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche

informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

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l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte

orario;

m) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli

studenti;

o) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

alunni e degli studenti;

p) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda;

q) definizione di un sistema di orientamento.

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Appendice B - L’Innovazione promossa da Indire attraverso le

Avanguardie Educative

Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette ‘orizzonti’ coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:

1) Trasformare il modello trasmissivo della scuola

2) Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

3) Creare nuovi spazi per l’apprendimento

4) Riorganizzare il tempo del fare scuola

5) Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

6) Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.)