7
30 - Ottobre 2019 N° 251 PubliTec Esistono aziende innovative per vocazio- ne. Sono concessionarie della tecnolo- gia più evoluta; ne detengono il “sapere” e la applicano con maestria ai processi Roboteco-Italargon ha inaugurato il nuovo plant di Genova Bolzaneto, espressione concreta della volontà del Gruppo di tornare a investire nel capoluogo ligure dopo averlo fatto, in rapida successione, prima a Milano e poi a Curno. Con questa nuova sede, Roboteco-Italargon mira a rafforzare il proprio ruolo sul mercato della saldatura robotizzata ad arco e laser e conferma la propria vocazione innovativa attraverso una tavola rotonda svoltasi in occasione della cerimonia inaugurale della nuova sede. produttivi. Ne sono custodi ma allo stes- so tempo portavoce attivi, fortemente convinti che solo divulgandone la cono- scenza sia possibile affermarla sul mer- cato. Roboteco-Italargon, esclusivista della tecnologia di saldatura robotizzata ad arco e laser targata Panasonic, ne è l’esempio lampante. È una realtà votata PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA! di Fabrizio Garnero info SIRI

PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

  • Upload
    others

  • View
    7

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

30 - Ottobre 2019 N° 251 PubliTec

Esistono aziende innovative per vocazio-ne. Sono concessionarie della tecnolo-gia più evoluta; ne detengono il “sapere” e la applicano con maestria ai processi

Roboteco-Italargon ha inaugurato il nuovo plant di Genova Bolzaneto, espressione concreta della volontà del Gruppo di tornare a investire nel capoluogo ligure dopo averlo fatto, in rapida successione, prima a Milano e poi a Curno. Con questa nuova sede, Roboteco-Italargon mira a rafforzare il proprio ruolo sul mercato della saldatura robotizzata ad arco e laser e conferma la propria vocazione innovativa attraverso una tavola rotonda svoltasi in occasione della cerimonia inaugurale della nuova sede.

produttivi. Ne sono custodi ma allo stes-so tempo portavoce attivi, fortemente convinti che solo divulgandone la cono-scenza sia possibile affermarla sul mer-

cato. Roboteco-Italargon, esclusivista della tecnologia di saldatura robotizzata ad arco e laser targata Panasonic, ne è l’esempio lampante. È una realtà votata

PARLIAMO DI SCIENZA,NON DI FANTASCIENZA!

di Fabrizio Garnero

info SIRI

Roboteco 251_info siri.indd 30 10/10/19 12:43

Page 2: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

Ottobre 2019 N° 251 - 31

all’innovazione: innovativa nel modo di porsi sul mercato e di interfacciarsi con le problematiche di saldatura dei poten-ziali clienti; innovativa nella modalità con cui promuove il proprio brand e propone la tecnologia Panasonic; assolutamente innovativa nel modo con cui ha deciso di inaugurare il suo nuovo plant produttivo di Genova Bolzaneto, da cui darà nuovo impulso alla produzione di celle di salda-tura ad arco robotizzata. Non una sem-plice e, per certi versi banale, cerimonia inaugurale con il taglio del nastro e il rin-fresco, bensì un vero e proprio evento culturale gravitato attorno a una tavola rotonda dai contenuti di strettissima at-tualità quali l’intelligenza artificiale e la robotica collaborativa insomma, la tec-nologia più evoluta.

“Disegniamo il Futuro”“Disegniamo il Futuro” è stato il tema del convegno moderato dal giornalista scientifico Federico Mereta che, dopo

D E F O R M A Z I O N E

“Disegniamo il Futuro” è stato il tema del convegno moderato dal giornalista scientifico Federico Mereta

(primo a sinistra) che ha visto coinvolti Matteo Bonfanti, direttore della divisione trasferimento Tecnologico

dell’IIT di Genova (ultimo a destra), Domenico Appendino, Presidente SIRI (secondo da sinistra), Rezia Molfino, Past

President di SIRI e docente presso UNIGE e Sergio Scanavino, Segretario Generale dell’Istituto Italiano della Saldatura.

Roboteco 251_info siri.indd 31 10/10/19 12:43

Page 3: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

li sappia sfruttare al meglio essendo, per loro natura, creati per essere al servizio dell’uomo e del suo intelletto. Lo dicono le tre leggi della robotica scritte da Isa-ac Asimov: · “Un robot non può recar danno a un es-sere umano né può permettere che, a cau-sa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno”.· “Un robot deve obbedire agli ordini im-partiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge”.· “Un robot deve proteggere la propria esi-stenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge”.Il robot è quindi una macchina pensata per alleviare all’uomo tutte quelle man-sioni e attività pesanti, alienanti e perico-lose per l’uomo stesso; è così nell’indu-stria - dove i moderni robot, collaborativi e non, lavorano con e per gli operatori umani che sempre e comunque ne de-tengono il controllo - e sarà sempre più così anche nella vita quotidiana di ognu-no di noi in cui i robot domestici stanno diventando dei partner domestici inso-stituibili, ma pur sempre al comando del-le nostre massaie.

Il robot amico del lavoro dell’uomo“Ok, tutto vero! Mai robot rubano i po-sti di lavoro all’uomo e quindi è giusto

temerli!” Pungola Mereta. “Assoluta-mente no!” risponde l’ingegner Appen-dino come autorevole portavoce di tutto il mondo della robotica, che poi prose-gue: “Questa è un’affermazione sbaglia-ta, la madre di tutte le fake news poiché è statisticamente provato che le azien-de che hanno investito in robotica e au-tomazione, oggi, sono quelle più compe-titive che primeggiano nel mondo. Certo sono stati persi alcuni posti di lavoro re-lativamente ad alcune mansioni logoran-ti, ma ne sono stati creati altrettanti se non addirittura di più, in cui l’uomo è di-ventato gestore del processo automati-co. “Lo dicono i fatti, ma lo dice anche una realtà come la stessa Roboteco-Ita-largon poiché la saldatura robotizzata è un altro ambito piuttosto difficile in cui si è ritenuto opportuno intervenire per alleviare l’uomo da una mansione poco salubre e logorante, per farlo diventare un operatore che gestisce, supervisione e programma in modo agevole una mac-china automatica. Il concetto iniziale di robot si sta perpe-trando per far sì che il lavoro più comples-so e meno adatto all’uomo sia demanda-to alla macchina lasciando all’operatore solo quella parte del lavoro più intelli-gente, meno pesante e più remunerati-va. Certo! Questo implica che l’uomo sia disposto a cambiare e a far evolvere le

l’intervento di Matteo Bonfanti, diretto-re della divisione trasferimento Tecnolo-gico dell’IIT di Genova, in cui ha spiegato agli oltre 250 invitati quale sarà il futuro della robotica in Italia, ha visto Domenico Appendino, Presidente SIRI, Rezia Molfi-no, Past President di SIRI e docente pres-so UNIGE e Sergio Scanavino, Segretario Generale dell’Istituto Italiano della Salda-tura di Genova animare la tavola roton-da che è stata anche illustrata in tempo reale dal noto fumettista Alessandro Ba-ronciani che ha accompagnato lo svolgi-mento del dibattito rappresentandone i contenuti attraverso alcune vignette pro-iettate sullo sfondo.Molti gli spunti di interesse toccati e trat-tati nel corso del dibattito in cui Mere-ta, fungendo da moderatore provoca-tore, ha provato a dissacrare alcuni dei capisaldi della robotica animando una di-scussione che ha comunque portato a un’unica verità: “non bisogna demoniz-zare la robotica perché non esiste moti-vo per temere i robot”. La robotica è ormai parte fondamentale e imprescindibile del nostro quotidiano, e questo non solo in ambito industriale; è una realtà in costante aumento e a con-tatto con tutti noi, non solo con chi lavo-ra in fabbrica. Occorre quindi una forma-zione adeguata affinché chiunque non debba aver paura dei robot ma, invece,

PubliTec

info SIRI

La tavola rotonda è stata illustrata in tempo reale dal fumettista Alessandro Baronciani.

32 - Ottobre 2019 N° 251

Roboteco 251_info siri.indd 32 10/10/19 12:43

Page 4: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

sue competenze; e questo è un proble-ma di formazione. La domanda da porsi è dunque sul come si utilizzata la robo-tica e non il perché. La tecnologia non si ferma perché nella natura umana è insita la volontà costante di migliorare sé stes-si. Certamente tutto ciò coinvolge anche persone di una certa età meno avvezze e disponibili al cambiamento, i cui timo-ri sono comprensibili, ma chiedersi per-ché occorra investire in robotica è un po’ come chiedersi perché, oggi, per anda-re oltre Oceano o in qualsiasi punto del mondo, si prenda l’aereo. In entrambi i casi, la risposta è scontata.

Scienza, non fantascienza“Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che si conferma abi-le dissacratore, ops … moderatore. Beh, anche in questo caso la risposta è sta-ta univoca: no. L’intelligenza artificiale si propone di riprodurre il pensiero e l’azio-ne dell’uomo. È quindi necessario, come lo è per l’uomo, che ne siano disciplinate le condotte sia da un punto di vista giuri-dico sia da un punto di vista etico. Si trat-ta però, anche in questo caso, com’è per la robotica, di un qualcosa pensato, ide-ato e sviluppato dall’uomo per essere al servizio dell’uomo stesso che ne saprà sicuramente gestire al meglio qualsiasi

implicazione pensando alla vita di tutti i giorni. Nel caso dell’industria il quadro è addirittura più chiaro e delineato poiché il connubio tra intelligenza artificiale e ro-bot industriale sarà semplicemente una macchina che eseguirà un’operazione pensata da un computer secondo i modi voluti dall’uomo. La robotica si abbinerà al cosiddetto sistema esperto in modo che i movimenti e le operazioni già effet-tuate costituiscano la base per fare ope-razioni sempre più simili e con maggiore efficienza. Occorre Comunque affronta-re da uomini responsabili un’evoluzione imprescindibile per gestirla in modo cor-retto e questo è un pensiero sempre più diffuso e condiviso. “Non è la pistola a essere immorale, ma è la mano di chi la impugna a esserlo” ha affermato Stefano Salvetti, Presiden-te di Roboteco-Italargon nell’intervento conclusivo del convegno in cui, parlando dell’imprescindibilità di innovazioni come la robotica e l’intelligenza artificiale ha di nuovo responsabilizzato l’uomo e il suo ruolo di artefice e gestore dell’innovazio-ne. “Oggi non facciamo niente senza le macchine, quindi tutti i nostri timori sono tutto sommato infondati perché siamo noi a doverle programmare. Il futuro della scienza, non è la fanta-scienza, ma un qualcosa di più reale che noi umani stiamo gestendo”.

Tornare a investire a Genova Anche la chiosa finale del Presidente del Gruppo genovese testimonia ancora una volta come l’innovazione non sia mai fine a sé stessa secondo il credo di Robote-co-Italargon che, come visto, ha il grosso merito di non fare mai nulla di banale, a cominciare proprio dalla scelta di torna-re a investire sul territorio genovese, in una location al quanto prestigiosa dopo l’opera di restauro svolta dopo anni di in-curia dello stabile da parte del preceden-te inquilino. “Dopo aver investito a Milano e in provin-cia di Bergamo, a Curno per l’esattezza, dove sviluppiamo macchine dedicate e impianti speciali di saldatura - ha raccon-tato Alessandro Santamaria, Ammini-stratore Delegato di Roboteco-Italargon - abbiamo deciso di tornare a investire a Genova, sul nostro territorio che ha un grosso bisogno di rilanciarsi, come me-rita e come meritano tutte le numerose realtà all’avanguardia tecnologica dislo-cate nella nostra provincia, dall’Istituto Italiano della Saldatura, all’IIT, Istituto Ita-liano di Tecnologia a noi che, attraverso questo nuovo plant, in cui sarà concen-trata tutta l’attività di sviluppo e collau-do degli impianti di saldatura robotizza-ti, vogliamo dare un ulteriore impulso a questo segmento così strategico e fon-damentale per la nostra attività. Grazie

Molti gli spunti di interesse toccati nel

corso della discussione che ha comunque

portato a un’unica verità: “non bisogna

demonizzare la robotica perché non esiste

motivo per temere i robot”.

Alessandro Baronciani ha accompagnato lo svolgimento del dibattito rappresentandone i contenuti attraverso alcune

vignette proiettate sullo sfondo.

D E F O R M A Z I O N E Ottobre 2019 N° 251 - 33

Roboteco 251_info siri.indd 33 10/10/19 12:43

Page 5: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

34 - Ottobre 2019 N° 251 PubliTec

info SIRI

Nella tecnologia Tawers,

la saldatrice e l’alimentatore

del filo vengono gestiti come

un’asse robot sincronizzato.

Roboteco 251_info siri.indd 34 10/10/19 12:43

Page 6: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

Ottobre 2019 N° 251 - 35D E F O R M A Z I O N E

al continuo aggiornamento tecnico del nostro personale e all’accesso diretto ai più recenti sviluppi Panasonic, possiamo proporre le migliori soluzioni tecnologi-che e di processo sia alle aziende già uti-lizzatrici di robot sia a quelle che valuta-no il primo investimento in automazione di saldatura. Tra l’altro, questa sede ha una collocazione strategica dal punto di vista della logistica e dei trasporti trovan-dosi a poca distanza dal casello di Geno-va Bolzaneto e anche questo contribuirà a dare forte impulso all’attività”.

Una perfetta integrazione fra saldatrice e robotInnovativa nel suo modo di essere azien-da e innovativa la tecnologia che pro-pone come testimoniavano le numero-se celle di saldatura in fase di collaudo presso l’officina del nuovo stabilimento che, per l’occasione, è stata tirata a luci-do. Parlare di Panasonic significa dunque parlare dell’affermata tecnologia Tawers in cui una sola CPU sovraintende sia alla gestione dei movimenti del robot sia al controllo dell’arco elettrico, senza utiliz-zo di interfacce analogico-digitali: la sal-datrice e l’alimentatore del filo vengono

Alessandro Santamaria, Amministratore Delegato di Roboteco-Italargon: “Dopo aver investito a Milano e in provincia

di Bergamo, a Curno per l’esattezza, dove sviluppiamo macchine dedicate e impianti speciali di saldatura abbiamo deciso

di tornare a investire a Genova, sul nostro territorio che ha un grosso bisogno di rilanciarsi, come merita e come meritano

tutte le numerose realtà all’avanguardia tecnologica dislocate nella nostra provincia”.

Stefano Salvetti, Presidente di Roboteco-Italargon nell’intervento conclusivo del convegno in cui, parlando dell’imprescindibilità di innovazioni come la robotica e l’intelligenza artificiale

ha affermato: “Il futuro della scienza, non è la fantascienza, ma un qualcosa di più reale che noi umani stiamo gestendo”.

Roboteco 251_info siri.indd 35 10/10/19 12:43

Page 7: PARLIAMO DI SCIENZA, NON DI FANTASCIENZA!Scienza, non fantascienza “Ma allora sarà l’intelligenza artificiale il vero pericolo per l’uomo?” pungola nuo-vamente Mereta che

PubliTec

così gestiti come un’asse robot sincroniz-zato. Molti i vantaggi derivanti da questa perfetta integrazione quali a esempio: inneschi e spegnimento archi immedia-ti con notevole risparmio sui tempi ciclo; ricerca immediata del corretto parame-tro di saldatura; registrazione dei para-metri di processo e loro gestione anche in ottica Industria 4.0; oscillazione con variazione dei parametri di saldatura in base alla posizione.Roboteco-Italargon inoltre, integra que-sta tecnologia nella soluzione più idonea per le specifiche esigenze dei clienti con una ampissima gamma di posizionatori e periferiche progettati ad hoc e con la possibilità di studiare e sviluppare anche attrezzature di bloccaggio pezzi.

Sistema integrato per saldatura laserSempre parlando di innovazione e di sal-datura robotizzata, Roboteco-Italargon da qualche tempo si sta facendo porta-voce anche di una soluzione che sfrut-ta lo stesso concetto di integrazione del-le celle Tawers, declinandolo, però, per un’altra tecnologia - forse ancora più in-novativa della precedente: LAPRISS, La-ser Processing Robot Integrated System Solution, riassume, infatti, nell’acronimo il concetto di All In One sinonimo delle soluzioni Panasonic. LAPRISS è il robot integrato di saldatura laser, i cui principa-li elementi sono sviluppati da Panasonic e integrati sotto la supervisione di un’u-nica potente CPU che ne gestisce l’inte-ro processo. Questo garantisce la gestio-ne omogenea della movimentazione del robot, la generazione e il controllo del fa-scio laser emesso dall’oscillatore, la ge-stione dei parametri di processo laser ol-tre alla movimentazione del fascio laser attraverso la speciale testa di saldatura. Viste le criticità del processo anche per aspetti legati alla sicurezza, per il siste-ma integrato LAPRISS sono state svilup-pate specifiche funzioni che permettono di integrare il sistema in celle di saldatu-ra sicure e rispondenti alle normative vi-genti. LAPRISS è dotato di sorgente laser Panasonic di ultima generazione a dio-di diretti (DDL) combinati alla tecnologia WBC (Wavelenght Beam Combine). Il ri-sultato è un fascio laser di altissima qua-lità ed elevati rendimenti energetici.

info SIRI

Il taglio del nastro avvenuto alla presenza dei massimi esponenti europei di Panasonic, di cui Roboteco-Italargon

è esclusivista e di Ines Anitua, CEO del centro tecnico AIC-Automotive Itelligence Center di Bilbao.

Nel nuovo plant sarà concentrata tutta l’attività di sviluppo e collaudo degli impianti di saldatura robotizzati,

per dare un ulteriore impulso a questo segmento così strategico e fondamentale per Roboteco-Italargon.

36 - Ottobre 2019 N° 251

Roboteco-Italargon

può proporre le migliori

soluzioni tecnologiche e di

processo sia alle aziende

già utilizzatrici di robot

sia a quelle che valutano

il primo investimento in

automazione di saldatura.

Roboteco 251_info siri.indd 36 10/10/19 12:43