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Liceo Statale “Galileo Galilei” Scientifico - Classico - Artistico - Linguistico - Scienze Umane
sede coordinata Alvignano Via Aldo Moro, 4 - 81016 PIEDIMONTE MATESE (Caserta) Tel.823/1876574– Fax 0823/784621 (c.m. CEPS040003)
e-mail: [email protected] - [email protected] Corso Umberto I – 81012 Alvignano – tel. 0823.869046 (c.m. CEPS040014)
sito web: www.liceopiedimontematese.gov.it AMBITO CE-9 – C.F. 82000960615 – C.M. CEPS040003
CLASSI TERZE
1. TITOLO DELPROGETTO A.S. 2016/2017
GYMNASIUM : esercizio all’impresa simulata
2. DATI DELL’ISTITUTO CHE PRESENTA ILPROGETTO
3. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALERETE ISTITUTO CODICE MECCANOGRAFICO
Istituto Tecnico Commerciale “De Franchis-
Bosco”
CETD19000R
4. IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E
TERZOSETTORE
Denominazione Indirizzo
Enti pubblici e privati territoriali
Associazioni culturali territoriali
Associazioni ambientali territoriali
Rappresentanti delle Istituzioni comunali territoriali
IBM
Ordine avvocati S.Maria C.V.
Studio d’Arte Ciardiello
5. ABSTRACT DEL PROGETTO (CONTESTO DI PARTENZA, OBIETTIVI E FINA-
LITA’ IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO, DESTI-
NATARI, ATTIVITA’, RISULTATI EIMPATTO)
CONTESTO DI PARTENZA
L’Italia spicca nel panorama mondiale per la varietà del proprio patrimonio storico-artistico, a cui
associa la ricchezza delle industrie culturali e le numerose produzioni feconde di saperi e tradizioni
legate ai territori in cui vengono realizzate. Anche la provincia di Caserta è una culla di cultura per
le sue stratificazioni storiche di civiltà diverse, per il suo patrimonio storico, artistico e religioso.
La cultura ricopre un’importanza fondamentale nell’economia grazie alla sua capacità di generare
valore economico, favorire l’innovazione e creare posti di lavoro altamente qualificati. Tale
convinzione, che sta trovando sempre maggior riscontro a livello nazionale e internazionale, induce
ad adottare un nuovo approccio che deve trovare spazio prima di tutto nell’ambito scolastico.
Istituto:Liceo Scientifico “G.Galilei”
Mecc.: CEPS040003
Indirizzo:via Aldo Moro n. 4; Tel.: 0823/1876574 fax 0823/784621
e- mail [email protected]
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Bernarda De Girolamo
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Secondo i dati di fine 2014 (Unioncamere, Fondazione Symbola, 2015), la filiera della cultura e
della creatività rappresenta a Caserta il 4,5% del totale delle imprese provinciali (in termini assoluti
il valore è pari a più di 4000 unità), con un valore aggiunto prodotto pari a 454 milioni di euro (il
3,9% del totale) ed 8.500 addetti nella specifica economia (l’incidenza è qui pari al 3,8% del totale
provinciale). Tali numeri collocano Caserta in terza posizione nella graduatoria regionale in termini
assoluti di numerosità di imprese, valore aggiunto e livello occupazionale, con le produzioni
artistiche, musicali e comunicative che potrebbero portare la provincia ad inquadrare la filiera in
percorsi di crescita di tipo sostenibile e rispettosi dell’ambiente naturale, storico, culturale e locale.
Interessante appare la lettura dei dati sulle imprese culturali casertane in relazione al ruolo rivestito
dai giovani alla guida delle stesse: le imprese giovanili, con 347 unità nel 2014, rappresentano
l’8,6% del totale delle imprese provinciali afferenti al sistema culturale, mostrando un’incidenza
che supera abbondantemente sia il dato regionale (7,7%) che nazionale (6,3%).
Il dato dimostra una certa volontà dei giovani casertani a voler intraprendere la carriera
imprenditoriale nel settore culturale ma, allo stesso tempo, risulta ancora troppo modesto e non
chiaro rispetto alla durata ed alla crescita nel tempo delle stesse imprese.
Chi fa impresa in ambito culturale oltre che proporre servizi e prodotti utili deve trovare una fonte
di ricavo la cui identificazione è il risultato di un percorso strategico non banale. Il processo di
avviamento di un’impresa culturale richiede un’attività di network e mediazione con il mondo delle
istituzioni culturali e il loro pubblico. Non si tratta semplicemente “di vendere”, ma di trovare le
strade più efficaci per condividere gli obiettivi e collaborare, per costruire reti e aggregare
comunità.
Insegnare nelle scuole la “cultura d’impresa” significa richiedere ai giovani studenti di unire le
conoscenze acquisite a scuola con uno studio attento del territorio in modo da poter puntare sulla
valorizzazione delle potenzialità economiche, nonché culturali, e seguire le principali tendenze del
momento. L’obiettivo fondamentale dell’iniziativa scolastica, naturalmente, è quello di diffondere
tra i giovani ancora studenti l’importanza della cultura d’impresa e delle metodologie di gestione
aziendale nonché delle rilevanti opportunità di carriera professionale offerte dall’imprenditorialità.
Il Liceo Statale “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese si rivolge a un bacino d’utenza piuttosto
ampio ed afferisce ad un’area territoriale dal potenziale elevato per quel riguarda il piano
economico– sociale ed anche quello turistico–ambientale. La cittadina di Piedimonte Matese, così
come le zone limitrofe, conserva un vasto patrimonio d'arte e numerose e di notevole pregio sono le
testimonianze artistiche che la storia ha lasciato nelle vie, nelle chiese, nei palazzi del centro storico.
La posizione geografica, poi, rende questa cittadina, porta naturale del Matese e centro del parco
regionale del Matese, incantevole anche per il patrimonio ambientale da valorizzare per il rilancio
delle attività economiche tradizionali e la salvaguardia di un “tesoro” da consegnare alle
generazioni future.
OBIETTIVI E FINALITÀ IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI DEL
TERRITORIO
Il Progetto Gymnasium, esercizio all’impresa simulata mira a stimolare lo sviluppo di nuove
competenze, valorizzare le diverse capacità di impegno, potenziare le doti di creatività, di
organizzazione e quelle relazionali, mettendo così in risalto il valore del percorso di studio
intrapreso anche in rapporto al territorio al fine di esaltarne i punti di forza e contrastare quelli di
debolezza.
I bisogni formativi del territorio si concretizzano in:
Assenza di forme aggregative di socializzazione extrascolastiche ed extra-familiare degli
adolescenti;
Diverse forme di degrado ambientale e sociale;
Mancati raccordi interistituzionali tra operatori della scuola ed operatori del territorio
(Associazioni ed Enti pubblici e privati);
Demotivazione scolastica
Bisogno di sicurezza rispetto all’esercizio del proprio ruolo professionale e sociale;
Bisogno di appartenenza ad una progettualità comune;
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Bisogno di senso pratico per uscire dal contingente, dall’urgente del quotidiano e cogliere
il valore dell’azione;
Formazione continua di organizzazioni che apprendono;
Mancata conoscenza dei punti di forza e debolezza del territorio;
Mancata consapevolezza del valore d’impresa e assenza di strutture che supportino lo
spirito d’iniziativa e l’imprenditorialità;
Discontinua valorizzazione turistica delle risorse ambientali e culturali;
Cattiva valorizzazione delle realtà imprenditoriali a zero impatto ambientale;
Resistenza culturale e strutturale all’innovazione tecnologica, alla ricerca e alla
competitività a livello internazionale;
Mancato senso di collaborazione al fine di creare reti di impresa e superare le
problematiche a cui vanno incontro tutte le piccole realtà imprenditoriali.
Il progetto vuole potenziare l’offerta formativa della scuola, ma soprattutto si pone tra gli obiettivi
quello di orientare lo studente nella scelta futura, offrendo un’esperienza didattica innovativa
attraverso percorsi alternativi di apprendimento che, superando il divario esistente tra momento
formativo e momento applicativo, secondo la logica del learning by doing, possano contrastare la
demotivazione scolastica, stimolare le capacità di apprendimento degli allievi ed ottimizzare il ruolo
educativo della scuola interagendo con le esigenze attuali e lo sviluppo culturale e socio-economico
del territorio.
I diversi indirizzi dell’Istituto scolastico “Galileo Galilei” tendono a fornire agli alunni una
preparazione di base non solo settoriale ma critica ed aperta all'interdisciplinarietà. Tuttavia cresce
negli studenti l'esigenza di rapportare il sapere proprio e le competenze acquisite durante il percorso
scolastico alla realtà territoriale di origine.
All’interno del sistema educativo del nostro paese l’alternanza scuola lavoro è stata proposta come
metodologia didattica per:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed
educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la
formazione in aula con l'esperienza pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di
competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli
stili di apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1,
comma 2, nei processi formativi;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Gli obiettivi generali del progetto possono essere identificati nel:
Attuare modalità di apprendimento flessibili sotto il profilo educativo e culturale che
colleghino la formazione a scuola con l’esperienza pratica al fine di favorire la crescita e lo
sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei giovani nonché
l'orientamento a scelte future più consapevoli;
Valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
Promuovere lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità come viene riportato nella
Raccomandazione Del Parlamento Europeo E Del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a
competenze chiave per l'apprendimento permanente;
Stimolare l’interesse per la valorizzazione turistica delle risorse ambientali e culturali anche
per operare in futuro all’interno delle istituzioni deputate alla conservazione e valorizzazione
delle risorse ambientali e culturali (ad es. musei, parchi archeologici, aree protette), anche in
modo indipendente e professionale (come individui o in forma associata).
Tra gli obiettivi educativi e trasversali, di seguito si riporta:
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Conoscere e studiare il proprio territorio per riscoprire la realtà di cui si è parte integrante e
acquisire la capacità di relazionarsi col patrimonio da tutelare e conservare al fine di
recuperare le radici storiche e culturali del vivere quotidiano e mantenerne le tracce
distintive;
Promuovere la cultura d’impresa;
Apprendere i principi di funzionamento di un’impresa;
Imparare a condividere i propri saperi e le proprie competenze;
Sperimentare didattiche alternative;
Sviluppare le capacità di gestione di gruppi;
Imparare a lavorare in gruppo;
Acquisire competenze relazionali, comunicative e organizzative;
Potenziare la capacità di problem solving;
Sensibilizzare e orientare gli studenti e le studentesse a riflettere sulle loro attese relative
all’esperienza lavorativa.
DESTINATARI
Gli alunni delle classi del terzo anno dei diversi indirizzi: Classico, Linguistico, Artistico,
Scientifico, Scienze applicate. Scienze umane , sede coordinata di Alvignano
ATTIVITÀ
Il Progetto Gymnasium, esercizio all’impresa simulata prevede la creazione e gestione di laboratori
d’impresa in ambiente scolastico che abbiano come focus attività culturali e di valorizzazione delle
risorse del territorio dell’Alto casertano.
Durante il laboratorio verrà promossa la cultura imprenditoriale e saranno forniti metodologie e
strumenti per sviluppare ed attuare un’idea imprenditoriale.
Gli studenti, lungo un percorso formativo orientato alla creazione di impresa “culturale”, saranno
guidati alla realizzazione, in un primo momento, di una business idea da loro ideata e alla
concretizzazione di una vera e propria impresa assumendo cariche sociali, elaborando un business
plan.
Le classi coinvolte si cimenteranno, alla fine del percorso di alternanza scuola-lavoro, nella
realizzazione di servizi o prodotti reali relativi agli indirizzi specifici del corso di studio intrapreso.
Le attività presso gli Enti sia pubblici che privati,che faranno da Tutor o da Impresa Madrina alle
diverse classi, saranno organizzate come visite guidate o laboratori al fine di sviluppare competenze
tecniche e trasversali che potranno arricchire il curriculum e motivare gli studenti al mondo
manageriale.
RISULTATI E IMPATTO
La simulazione d’impresa si propone di rispondere alle esigenze di formazione espresse dal contesto
sociale ed economico territoriale poiché consente di:
formare gli studenti in un ambiente che riproduce gli elementi caratteristici del lavoro d’impresa;
sviluppare l’apprendimento continuo degli allievi mediante l’applicazione dei contenuti teorici e
la soluzione concreta dei problemi;
utilizzare metodologie didattiche avanzate insieme alle moderne tecnologie della comunicazione
e dell’informazione;
educare alla neoimprenditoria e alla cultura d’impresa, favorendo negli allievi la gestione
autonoma delle proprie competenze.
La metodologia della simulazione fornisce un contesto preciso in cui operare, coinvolgendo il “saper
fare” di tutte le discipline e migliorando l’interazione tra discipline dell’area comune e discipline
d’indirizzo, tutte concorrenti alla formazione da sperimentare “sul campo”.
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6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI, IN
PARTICOLARE DESCRIVERE INDETTAGLIO
a) STUDENTI in impresa formativa simulata
LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO
opzione scienze applicate
Classe alunni Classe alunni
III AS 19 III GS 22
III BS 20 LICEO LINGUISTICO
III DS 26 III AL 20
III CS 19 III BL 18
b) STUDENTI impegnati in stage presso aziende
LICEO CLASSICO SCIENZE UMANE
Classe alunni Classe alunni
III AC 19 III A di Alvignano 13
LICEO ARTISTICO
III AA 10 indirizzo architettura
III AA 16 indirizzo arti figurative
Per un totale di 10 classi terze e 202 alunni partecipanti.
c) COMPOSIZIONE DEL CS –DIPARTIMENTO/ICOINVOLTO/I
Per la composizione del CS si rimanda all’allegato n°1.
Nella realizzazione del progetto saranno coinvolti i diversi ambiti disciplinari, nello specifico l’area
scientifica, linguistica, umanistica e artistica, al fine di :
condividere le finalità e gli obiettivi dell’alternanza scuola-lavoro;
definire finalità e obiettivi delle attività da inserire nei percorsi di alternanza delle diverse classi
coinvolte;
definire gli obiettivi formativi comuni;
decidere eventuali curvature dei curriculi per consentire coerenza fra attività didattica e
realizzazione dell’impresa simulata;
partecipare alla stesura del progetto di alternanza scuola-lavoro.
d) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I CONSIGLI DI CLASSE
INTERESSATI
I docenti dei Consigli di Classe del terzo anno parteciperanno alla progettazione e alla realizzazione
di tutte le attività del progetto di alternanza scuola–lavoro, da svolgersi in orario curriculare ed
extracurriculare, afferenti alle singole discipline interessate alla progettazione ed allo sviluppo delle
idee imprenditoriali da parte delle singole classi.
In particolare il consiglio di classe:
partecipa alla stesura del progetto di alternanza scuola-lavoro;
decide le modifiche nelle programmazioni delle discipline coinvolte per consentire coerenza fra
attività didattica ed esperienza in alternanza;
predispone momenti di verifica e valutazione dell’esperienza di alternanza mediante il confronto
in itinere con il tutor interno.
Planning delle attività delle singole classi.
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e) COMPITI, INIZIATIVE, ATTIVITÀ CHE I TUTOR INTERNI ED ESTERNI SVOLGE-
RANNO IN RELAZIONE ALPROGETTO
Soggetto Nome referente funzioni
TUTOR INTERNO
Proff.
Leone Natalina A. IIIAS
Visone Michela III BS
Bellucci Lidia III CS
Gianfrancesco R. III DS
Feola Angela III GS
Esposito Immac. III AA
Santagata Lucian. III AL
Palumbo Antonio III BL
Sansone Nicola III AC
D’Angelo Iolanda III A
(Alvignano)
-assiste e guida lo studente nei
percorsi di alternanza e ne verifica,
in collaborazione con il tutor
esterno, il corretto svolgimento;
-gestisce le relazioni con il contesto
in cui si sviluppa l’esperienza di
alternanza scuola lavoro,
rapportandosi con il tutor esterno;
-monitora le attività e affronta le
eventuali criticità che dovessero
emergere dalle stesse;
- valuta, comunica e valorizza gli
obiettivi raggiunti e le competenze
progressivamente sviluppate dallo
studente;
-promuove l’attività di valutazione
sull’efficacia e la coerenza del
percorso di alternanza da parte
dello studente coinvolto;
TUTOR ESTERNO
Referenti delle aziende, di
enti pubblici e privati e di
associazioni
-collabora con il tutor interno alla
progettazione, organizzazione e
valutazione dell’esperienza di
alternanza;
-garantisce l’informazione degli
studenti sui rischi specifici
aziendali, nel rispetto delle
procedure interne;
-coinvolge lo studente nel processo di
valutazione dell’esperienza;
-fornisce all’istituzione scolastica
gli elementi concordati per valutare
l’efficacia del processo formativo.
7. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI NELLA FASE DI PROGETTAZIONEE
DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE DALLECONVENZIONI
Il percorso di alternanza scuola-lavoro in impresa formativa simulata non richiede in maniera
esclusiva il tirocinio presso le aziende situate sul territorio. Infatti, l’esperienza aziendale viene
praticata a scuola in laboratorio e riproduce tutti gli aspetti di un’azienda reale con il tutoraggio
dell’azienda madrina.
Durante le visite in azienda gli studenti verificano quanto appreso teoricamente durante il
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laboratorio.
Ruolo delle strutture ospitanti nella fase di realizzazione delle attività
Accoglienza dello studente in visita;
Assistenza all’esecuzione del progetto;
Compilazione della documentazione consegnata dal tutor scolastico prodotta dalla scuola;
Valutazione dell’efficacia del processo di formazione;
Valutazione dell’acquisizione delle competenze inizialmente indicate.
8. RISULTATI ATTESI DALL’ESPERIENZA DI ALTERNANZA IN COERENZA
CON I BISOGNI DELCONTESTO
Consapevolezza del percorso formativo e del ruolo e funzioni della figura professionale in
un contesto organizzato;
Acquisizione di autoefficacia e autostima;
Consapevolezza delle proprie capacità e criticità;
Potenziamento del senso di responsabilità e di autonomia nello svolgere compiti e nel
rispettare impegni.
9. AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL’INTERVENTOPROGETTUALE
Il progetto ha una durata di tre anni ed i tempi di realizzazione possono essere ricondotti principalmente
a tre fasi:
• Prima fase: è finalizzata ad orientare e sensibilizzare lo studente nel contesto della cittadinanza
attiva, fornendogli gli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le risorse e rapportarsi ad
esso in modo adeguato alle proprie aspettative e attitudini.
• Seconda fase: è finalizzata a sensibilizzare lo studente ad una visione sistemica della società
civile attraverso la cultura d’impresa, in modo da sviluppare il senso etico dell’interagire con
l’ambiente economico circostante, nel rispetto dell’etica aziendale e del lavoro.
• Terza fase: definizione della propria idea imprenditoriale e realizzazione del prodotto o servizio
utilizzando gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali e dando spazio alla propria
creatività.
Il progetto prevede un periodo di formazione in aula e si conclude con la valutazione congiunta
dell’attività svolta dallo studente da parte del tutor esterno e dai referenti del progetto. Tutte le attività
rientrano nel computo finale delle 200 ore che saranno certificate alla fine del percorso scolastico.
Il programma verte su tre assi portanti:
Valorizzazione dei beni ambientali e culturali
Creazione d’impresa
Comunicazione e marketing
Il I asse,Valorizzazione dei beni ambientali e culturali, ha una durata complessiva di 80 ore e prevede un
programma relativo al:
Sviluppo della conoscenza delle risorse culturali del territorio (organizzazione museali, parchi
archeologici e naturali, siti d’interesse storico e artistico, cultura del paesaggio, cultura del cibo,
ecc). Attivazione di capacità progettuali con riferimento allo sviluppo di destinazioni e contenuti
turistico-culturali.
Panoramica delle problematiche socio-economiche e ambientali del territorio.
Il II asse Creazione d’impresa ha una durata complessiva di 80 ore e prevede un programma relativo al:
Legislazione aziendale (Atto costitutivo, Statuto della società, la sicurezza sul lavoro e la
contrattualistica)
Business Idea
Business Model Canvas
Business plan
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Legislazione turistica (normativa turistica e contrattualistica per la valorizzazione dei beni
ambientali e culturali)
Management delle aziende turistiche (sviluppo di progettazione e gestione in chiave turistica dei
beni ambientali e culturali.
Il III asse Comunicazione e marketing ha una durata complessiva di 40 ore e prevede un programma
relativo al:
Concetti generali di marketing
Definizione delle strategie di marketing
Concetti generali di comunicazione d’impresa
Gli strumenti e i mezzi della comunicazione
La comunicazione nelle altre lingue
10. DEFINIZIONE DEI TEMPI E DEI LUOGHI Descrizione delle attività Anno
scolastico
Descrizione delle
attività Anno
scolastico
Descrizione delle attività Anno
scolastico
Prima fase Seconda fase Terza fase
1.Metodologia di ricerca 2016/2017 6.sviluppo azientale 2017/2018 11.Definizione dell’idea imprenditoriale 2018/2019
2.Esplorazione del territorio
2016/2017 7. Analisi della normativa societaria
2017/2018 12.Business plan 2018/2019
3.Analisi delle risorse
culturali e ambientali
2016/2017 8. Sviluppo della progettazione 2017/2018 13. Analisi della legislazione turistica 2018/2019
4 Storia dell’economia del Matese
2016/2017 9. Definizzione delle strategie di marketing
2017/2018 14. Realizzazione del prodotto 2018/2019
5. Analisi delle realtà
azientali presenti sul
territorio
2016/2017 10.Definizione dei concetti
generali della comunicazione
d’impresa
2017/2018 15. Piano di comunicazione 2018/2019
11. INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO
Attività previste
Modalità di svolgimento
Formazione di studenti In orario curriculare i docenti di tutte le materie istituzionali
verteranno parte del programma ad aiutare gli studenti alla
realizzazione della business idea.
Grazie ad una collaborazione con l’Istituto Ragioneria «De
Franchis – Bosco» I.I.S. di Piedimonte Matese si prevede, in
orario curriculare, un contributo relativo alle docenze delle
materie economiche per il pieno svolgimento delle attività
relative alla II e III fase del Progetto.
Durante le visite guidate e di laboratori presso gli Enti
pubblici o privati e le Associazioni gli studenti avranno modo
di venire a contatto con il mondo delle imprese per osservare
in prima persona la realtà aziendale: l’organizzazione, le
modalità di comunicazione, i diversi ruoli.
Analisi e integrazione di
contesto: conoscenze dinamiche
economiche territoriali
In orario extracurriculare utilizzando i docenti dell’Istituto Sicurezza sul lavoro
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12. ATTIVITÀLABORATORIALI
Le attività di laboratorio si svilupperanno nel seguente modo:
- risoluzione di problemi e valutazione di esperienze di processo superando la tradizionale logica
dell’attività legata alla semplice applicazione dei principi;
- Brain Storming e Problem Solving;
- nuova cultura dell’apprendimento in forma laboratoriale, che privilegia l’apprendimento in gruppo ed
agevola la cooperazione negli apprendimenti individuali;
- apprendimento organizzativo orientato alla valorizzazione delle capacità di autodiagnosi e di
autosviluppo dei giovani;
- capacità di comprendere ed analizzare situazioni complesse;
- capacità di effettuare scelte valutando situazioni alternative;
- attitudini alla cooperazione e all’acquisizione della cultura d’impresa.
13. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, STRUMENTAZIONI INFORMATICHE,NETWORKING
In ambito pedagogico è evidente la buona disposizione e l’interesse degli allievi nei riguardi dello
strumento informatico. L’integrazione nelle lezioni dei supporti tecnologici moderni induce nell’alunno
un sentimento di ammirazione e di rinnovato interesse per la disciplina. Il ricorso alle tecnologie
informatiche della comunicazione educativa permette di ridurre il “grande divario mentale che avvertono
di solito gli alunni fra la scuola e la vita reale”. Pertanto è previsto l’adozione dei moderni mezzi
comunicativi e tecnologici per contestualizzare l’alunno nella società attuale e futura.
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14. MONITORAGGIO DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO
Attraverso l’azione del monitoraggio si ha la possibilità di controllare, in maniera strutturata e con step
ricorrenti e prefissati, la durata del progetto allo scopo di:
Evidenziarne l’andamento a partire dalle variabili elementari del fenomeno osservato;
Registrare gli scostamenti tra quanto si sta realizzando e quanto è stato previsto;
Informare gli attori del sistema di monitoraggio circa le criticità che di volta in volta si presentano
per creare le soluzioni più opportune.
Il sistema di monitoraggio costituisce l’indispensabile supporto tecnico per l’espletamento delle diverse
fasi del ciclo di valutazione/controllo che sono:
Identificazione degli obiettivi;
Valutazione periodica dei risultati;
Analisi degli scostamenti;
Identificazione degli interventi correttivi, reporting e feedback.
Di seguito si riportano alcuni esempi di strumenti metodologici che si intende utilizzare in fase di
monitoraggio in itinere:
Check list di osservazione allievo;
Scheda di analisi dell’andamento d’aula;
Questionario di autovalutazione;
Questionario di valutazione del modulo e della docenza;
Questionario di valutazione allievi.
15. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DELPROGETTO
La valutazione degli elaborati progettuali di ogni singola classe verrà effettuata secondo precisi criteri,
ovvero:
l’originalità dell’idea;
l’attinenza alle vocazioni e alle opportunità del territorio;
la realizzabilità dell’impresa;
il rispetto dei criteri di responsabilità sociale e ambientale.
Il percorso formativo sarà oggetto di un processo di valutazione suddiviso in due fasi:
valutazione “in itinere”
valutazione finale.
In fase di valutazione “in itinere”, i dati/informazioni da acquisire possono essere sintetizzati in macro-
categorie:
didattico-formativa, con riferimenti ai contenuti svolti, le metodologie didattiche e formative
impiegate, gli strumenti didattici “impiegati”, la documentazione fornita;
organizzativa, con riferimento alle risorse strutturali e tecnologiche impiegate e l’organizzazione
di progetto attivata;
impatto, con riferimento alla soddisfazione di partecipanti, docenti e tutor, e i risultati
dell’apprendimento.
In fase di valutazione finale gli aspetti da rilevare includono:
il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi;
il grado di soddisfazione dei partecipanti;
le criticità riscontrate.
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16. COMPETENZE DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPE-
CIFICO RIFERIMENTOALL’EQF
Per le competenze relative alle singole figure professionali prese in considerazione dai diversi progetti si
veda gli allegati.
17. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE
(FORMALI, INFORMALI E NONFORMALI)
La valutazione delle competenze concorre alla determinazione del voto di profitto delle eventuali
discipline coinvolte nell’esperienza di alternanza, del voto di condotta e dell’attribuzione del credito
scolastico.
Alla fine del percorso triennale si produrrà una certificazione delle competenze acquisite da inserire nel
curriculum dello studente. Tale certificazione dovrà essere acquisita entro la data dello scrutinio di
ammissione agli esami di Stato.
18. DIFFUSIONE/ COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEIRISULTATI I risultati saranno diffusi e comunicati nelle seguenti forme:
Coinvolgimento dei Consigli di classe direttamente interessati con riunione allargata agli studenti
e genitori;
Presentazione del progetto agli organi collegiali ed esposizione delle opportunità e dei vantaggi
che esso offre, soprattutto per gli aspetti didattici e formativi;
Informativa sul sito della scuola.
Si allega nelle singole cartelle delle rispettive classi i singoli progetti di alternanza.
Livello Competenze Abilità Conoscenze
Livello 4
EQF
-Sapersi gestire
autonomamente nel
quadro di istruzione in
un contesto di lavoro o
di studio, di solito
prevedibili, ma soggetti
a cambiamenti.
-Sorvegliare il lavoro di
routine di altri,
assumendo una certa
responsabilità per la
valutazione e il
miglioramento di
attività lavorative o di
studio.
-Una gamma di abilità
cognitive e pratiche
necessarie a risolvere
problemi specifici in un
campo di lavoro o di
studio
-Conoscenza pratica e
teorica in ampi contesti
in ambito di lavoro o di
studio