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Una metodologia per la conduzione di ricerche utilizzando gli strumenti della rete Marcello Festeggiante Il metodo IVANOV ® Il metodo IVANOV ®

Libro metodo ivanov completo

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Nella società complessa che abitiamo, trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte di chi usa la rete, per lavoro o per hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Questo lavoro offre un modello di strategia di ricerca, il più possibile “scientifico” anche se non esaustivo, attraverso gli strumenti online: come si struttura una ricerca, come scegliere gli strumenti più adeg

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Una metodologia per la conduzione di ricercheutilizzando gli strumenti della rete

Marcello Festeggiante

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LICEO GINNASIO STATALE

“F. SCADUTO”BAGHERIA (PA)

L.I.B.R.A.R.S.I.

Il metodo IVANOV®Il metodo IVANOV®

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9 788894 020311

ISBN 978-88-940203-1-1

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“IL METODO IVANOV®”

di Marcello Festeggiante

IllustrazioniMassimo Asaro

Coordinamento EditorialeDomenico Aiello

EdizioneLiceo Classico “F. Scaduto” - Bagheria

Rete di Biblioteche Scolastiche L.I.B.R.A.R.S.I.

Impaginazione e stampaTipografia Zangara - Bagheria

Finito di stampareDicembre 2014

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A Didaco e Delia

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Sento di dover porgere un doveroso ringraziamento al Liceo Classico “F. Scaduto”,nella persona del Dirigente Scolastico, ed alla rete LIBRARSI, i cui interventi hannopermesso la pubblicazione di questo lavoro.

Un personale ringraziamento al prof. Aiello, la cui perseveranza mi è stata di stimolocontinuo nella stesura e nella revisione del testo, ed a Massimo Asaro le cuiillustrazioni hanno vivacizzato queste pagine.

Ringrazio altresì quanti mi hanno aiutato, spronato, sostenuto in questo progetto; sututti mia moglie, prima lettrice, il cui giudizio è stato la scintilla che ha reso il tuttopossibile.

Marcello Festeggiante

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Una metodologia per la conduzione di ricercheutilizzando gli strumenti della rete

Il metodo IVANOV®Il metodo IVANOV®

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L’ENIGMA DELLA SCELTA

Se l’ istituzione scolastica ha ben chiaro il PROGETTO, ovvero le finalitàistituzionali che deve raggiungere, non può non condividere la progettualitàsottesa al lavoro di rete, anzi a partire dai bisogni culturali struttura un progettospecifico per modificare una situazione perché lo stesso possa diventare pro-getto della scuola.E’ ciò che è accaduto al Liceo Ginnasio di stato “F. Scaduto” di Bagheria.All’ interno del Progetto LI.BRA.RSI gli studenti, sotto la guida dei docentiesperti, hanno materialmente “cercato” la via più breve per la ricerca e l’ esitopositivo di questo processo - target del progetto - può essere condivisibile edestensibile.Non voglio di proposito dire perché si è scelto il titolo IVANOV®, sia ovvia-mente per incuriosire il lettore, ma anche e soprattutto per non essere ripetitiva,visto che è spiegato molto bene nelle pagine seguenti e specialmente con laflowchart che denota il percorso scientifico.Nell’ era digitale in cui viviamo, dove il web è molto usato ma non semprecorrettamente, dove alcuni pseudo dotti informatici credono che la scuola,i libri, la conoscenza, le informazioni sono cose d’ altri tempi, occorre farchiarezza con strumenti validi.La ricerca che da sempre fa crescere culturalmente l’ uomo, oggi avviene quasisempre on line, sul web. I giovani, i nostri studenti del liceo lo sanno bene.Spesso, però, se non guidati adeguatamente si corre il rischio di perdersi.C’è una certa differenza, è vero, tra vita reale e vita virtuale, ma in entrambeper non perdersi sono necessari alcuni atteggiamenti fondamentali: buon senso,capacità critica, prudenza, chiarezza di approccio.Ecco, quindi, che il presente volume, per il suo valore pedagogico, può esserevisto come una guida pratica per la ricerca informatica, quanto mai necessariaper operare delle scelte oculate, utilizzando al meglio il proprio tempo, quandosiamo chiamati a risolvere “l’ enigma della scelta”.Apprezzabile risulta il linguaggio didascalico dei fumetti perché al di là dellelinee marcate di un soggetto o di una situazione, il lettore sensibile riesce apercepire la realtà a lui nota.Molto utile l’ Appendice che raccoglie i lavori degli studenti, a cui va il mio

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vivo ringraziamento per aver dimostrato la valenza culturale dell’ “impararea valutare le informazioni”.Trattandosi di una proposta di metodo, il presente lavoro non ha la pretesadell’ “unicità”, ma di certo offre seri spunti di riflessione, e vi posso assicurareche personalmente ho imparato passaggi che ignoravo o che avevo sottovalu-tato.La rete è grande e a disposizione di tutti, come lo è e deve essere la cultura,per dirla con Manuzio. Sta a noi la capacità di conoscerla e farla crescere, conun Know How che dipende da ciò che vogliamo e vogliamo cercare.

Il Dirigente ScolasticoProf.ssa Giuseppa Muscato

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PREFAZIONE

“Negli anni 1999 e 2000 il Ministero della Pubblica Istruzione promosse unprogramma per l’istituzione ed il potenziamento delle biblioteche scolastichenella giusta convinzione che esse possano costituire un nucleo importante perla diffusione della lettura ed più in generale della cultura. Otto istituzioni sco-lastiche della provincia di Palermo ottennero finanziamenti che consentironoa ciascuno di creare ambienti di studio, ricerca e lavoro non soltanto per gliutenti della scuola, ma più in generale per il territorio .(…). Nasce alloral’idea di creare una rete tra le scuole destinatarie del progetto ministerialeper non disperdere l’input iniziale, per scambiare esperienze, per sostenersireciprocamente, per individuare nuove risorse utili per tutti i partners. Cosìotto scuole unirono le loro forze : l’I.C. Michelangelo Buonarroti di Palermo,l’ITC Pio La Torre di Palermo, l’ ITIS Vittorio Emanuele III di Palermo, laD.D. Tesauro di Ficarazzi, la S.M.S. Domenico Scinà di Palermo, l’I.T.C.G.Jacopo Del Duca di Cefalù, il Liceo Classico Scaduto di Bagheria, la Scuolamedia Pirandello di Ficarazzi iniziarono un percorso comune…”

dalla Home Page del sito http://www.librarsi.it/web/.

Il progetto della Rete di Biblioteche Scolastiche L.I.B.R.A.R.S.I./Lettura-Informatizzazione multimediale-Biblioteca-Ragazzi-Adulti-Risorse in rete-Scuole-Intercultura nasce, nel 2000, grazie all’intuizione del DS MichelaSettineri e all’impegno dell’I.C. Michelangelo Buonarroti di Palermo ( primascuola capofila della Rete) che raccoglie intorno al progetto della Rete ungruppo di scuole e che per diversi anni realizza iniziative importanti:consolidail rapporto con il Provveditorato agli Studi e con l’USR; costituisce una ulte-riore rete interistituzionale detta Bibliopolis ( che associa partner come l’Aib,le scuole aderenti alla rete “L.i.b.r.a.r.s.i.”, la Biblioteca Comunale e il Comunedi Palermo, la Soprintendenza regionale ai Beni culturali di Palermo, i com-petenti Assessorati provinciali e regionale, e il Centro Servizi Amministratividi Palermo); potenzia il patrimonio bibliografico delle scuole aderenti; attivacorsi di formazione tra il 2003 e il 2008 per docenti e studenti (importantissimoil Corso Nazionale/Biblioteche nelle scuole online e in presenza promosso dalMIUR che ha formato decine di docenti-bibliotecari).

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Tra il 2008 e il 2010 conclusosi il processo di formazione degli operatori ilMiur invita le Reti scolastiche di collegarsi con le Biblioteche del territorio ela rete Librarsi e altre si orientano per la collaborazione con la Biblioteca Re-gionale. Nel 2010 il Miur propone alle Reti già esistenti e alle scuole interes-sate il progetto Una rete di biblioteche scolastiche per le competenze chiavedel XXI secolo che prevede anche occasioni di formazione . Di fatto tutte lescuole possono aderire ad una rete virtuale e le scuole della Rete L.i.b.r.a.r.s.i.iniziano un nuovo percorso con gli operatori della Biblioteca Regionale. Eppure la possibilità di collegarsi in rete sembra avere indebolito le energieche le scuole avevano dedicato alle Reti locali. Anche il nostro istituto ( diventato nel frattempo scuola capofila della Rete )incappa in una serie di problemi burocratici che rallentano la promozione dellaRete. Il Liceo Francesco Scaduto adempie ora al compito assegnato e chie-diamo scusa per il ritardo anche se esso ha consentito di aggiornare i contenutidel manuale IVANOV® che si era pensato di pubblicare. Infatti era nata l’idea di pubblicare un manuale di educazione alla ricerca bi-bliografica e digitale da distribuire nelle ultime classi del ciclo dell’obbligoe nel primo biennio delle scuole superiori. Il prof. Marcello Festeggiante,docente esperto di didattica delle tecnologie educative , insieme al prof.Domenico Aiello, docente bibliotecario del liceo Classico F.Scaduto diBagheria, coinvolgono anche Massimo Asaro, disegnatore di fumetti, perrendere più accattivante la pubblicazione. Nei vari corsi di formazione gli esperti parlavano di Centro di RisorseEducative Multimediali Scolastiche cioè della biblioteca come: il luogo in cui l’alunno integra la ricerca, la valutazione, l’uso e la produzionedell’informazione, veicolata dalla più ampia varietà di supporti e tipologiedel documento, nel processo di apprendimento e di problem solving; sviluppale abilità e le strategie di uso competente dell’informazione ( tradizionale etecnologicamente avanzata) come parte delle abilità di studio autonomo, inun’ottica di educazione permanente1.La prof. Donatella Lombello, introducendo il bel volume di Sandra Tassi,docente bibliotecaria al Liceo San Carlo di Modena ,sottolinea come labiblioteca scolastica può diventare un luogo privilegiato per raggiungere”l’obiettivo pedagogico di rendere il lettore critico, e dunque autonomo nellesue scelte e nei suoi percorsi di lettura (…) ci si riferisce all’attivazione di

Prefazione

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processi di interazione, di condivisione e di co-interpretazione dei significati(il contrario,cioè,del rapporto asimmetrico-direttivo, che propone un saperepredefinito, caratterizzante la lezione frontale), strategie che sono appuntoproprie del particolare ambiente formativo rappresentato dalla biblioteca sco-lastica”2.In un certo senso la tecnologia digitale oggi consente di attivare le strategie diinterazione, almeno per quanto riguarda la ricerca via Web, e la comunità edu-cante dell’aula diventa la comunità ricercante in uno spazio virtuale. Il ruolodel docente diventa essenziale sia per il rapporto con la ricerca bibliograficatradizionale che per orientare con strumenti appropriati ed efficaci la navi-gazione in rete.Il manuale che avete in mano vuole essere uno strumento utile che eviti gliscogli e guidi la ricerca in porti sicuri. Il manuale IVANOV®,che spero legge-rete ( anche online ) con attenzione , va nella direzione auspicata dalla ReteLIBRARSI cioè di una equilibrata miscela di tecnologia e didattica mirante afar diventare le biblioteche centri di risorse educative e le classi gruppi di ri-cerca collettiva orientate dai docenti in un dialogo che veda sempre al centrola persona e i suoi bisogni di apprendimento.

Prof. Domenico Aiello

1) Marisa Trigari, Il modello, in Ripensare la biblioteca scolastica, Giulio Einaudi editore/Einaudi Scuola,

Torino 1999, p.125.

2) Donatella Lombello, Premessa, in Sandra Tassi, La lettura promossa. Pedagogia e didattica della letturae della ricerca in biblioteca, Unicopli, Milano 2000, p.10

Prefazione

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INTRODUZIONE

Internet costituisce un'ampissima fonte di ricerca, ma proprio per questa suavastità il rischio che spesso si corre è quello di imbattersi in informazioniambigue o non corrette.Dunque questo lavoro è stato pensato per rispondere alla necessità di trovareun metodo di ricerca sistematico e quanto più possibile affidabile ed efficaceIl fine ultimo non è quello di fornire delle nozioni tecniche, ma di mettere idiscenti nelle condizioni di saper utilizzare degli strumenti opportuni perselezionare, nonchè discriminare tutto quello che la rete offre Il presente prodotto non vuole avere valore esaustivo, anzi, ma lascia allettore il compito di apprendere le nozioni tecniche da altre parti, inprimis, ovviamente, cercando in rete.Il lavoro è stato rivolto a studenti di scuola superiore di secondo grado, infatticontiene molte delle esperienze condotte da loro stessi. Tuttavia nulla vietache esso possa essere sfruttato anche da coloro che, per lavoro o per purodiletto, volessero esplorare la rete in modo proficuo.Una parte importante, inserita anche a carattere esemplificativo, è quellarelativa ad alcune esperienze di ricerca effettiuate da alunni del Liceo Classico"Scaduto" di Bagheria durante il corso “Biblioteche Digitali"Abbiamo cercato di elaborare un metodo di ricerca e non tecniche di ricerca.La differenza consiste nel fatto che una tecnica è fortemente legata ad un luogo(i singoli motori di ricerca) e ad un tempo (Google di oggi non è quello di 5anni fa); una metodologia, invece, secondo noi, è svincolata da tempi e luoghie rappresenta più una forma mentis che una conoscenza. Insomma non “come cercare” ma “imparare a cercare”.Il metodo che abbiamo elaborato, facendo riferimento sia alle nostreesperienze personali sia alla sperimentazione in vari corsi di formazione,è stato denominato IVANOV®.

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Non si tratta di una tecnica di ricerca russa né un movimento da ginnasticaartistica. IVANOV® è l’acronimo di

Interrogarsi,

scegliere i Vocaboli,

scegliere l’ Ambito di ricerca,

scegliere il Nocchiero ovvero il motore di ricerca

dare un’ Occhiata ai primi risultati,

Valutare i risultati.

®uso dei Robot

Di seguito esplicheremo i vari passaggi e faremo sempre riferimento a delleesperienze di ricerca prese direttamente dalla voce di alcuni alunni impegnatiin corsi di formazione dedicati alla nostra metodologia.

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Introduzione

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SOMMARIO

L’Enigma della Scelta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10

Sommario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12

Fase 1: Interrogarsi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16

La nostra soluzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17

Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20

La nostra soluzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21

I vocaboli pertinenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22

I connettivi di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22

La fase dell’incrocio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23

Fase 3: scelta dell’Ambito di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28

Web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29

Directory Web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 33

Immagini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 33

Video . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 33

Mappe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 34

Blog . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 34

Notizie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 35

Libri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 36

Google Books . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 38

Gruppi Usenet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40

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Fase 4: scelta del Nocchiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 43

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 44

Motori di ricerca orizzontali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 45

Motori di ricerca verticali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 46

Aggregatori e Social Bookmarl . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 48

Ebook e testi elettronici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 49

Individui . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 50

Banche dati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51

I metamotori di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 53

Fase 5: un’Occhiata ai risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 57

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 58

Fase 6: la Valutazione dei risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 63

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 64

La nostra soluzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65

L’attendibilità delle informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65

Fase 7: ® ovvero i robot in rete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69

Il problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 70

La nostra soluzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Download Website . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 71

Page Monitoring (CDN). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 72

Web Alert . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 74

Feed RSS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 76

APPENDICE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 78

Esempi di “connettivi di ricerca” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 78

Esempi di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 80

Sommario

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Fase 1: Interrogarsi

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Quante volte ci siamo trovati nella stessa situazione del nostro aspirantefotografo: pensiamo di avere le idee chiare su quanto cercare salvo poi esseresommersi da una mole di informazioni che non ci saremmo aspettati, perdercinei meandri dei siti segnalati, accorgersi di aver dissipato un intero pomeriggioe abbandonare sconfortati.

Fase 1: Interrogarsi

Il problema

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Un problema tipico delle ricerche in rete è la difficoltà di "centrare" il docu-

mento o la risorsa che ci interessa e di essere, quindi, sommersi da un mare di

risposte non significative, in mezzo alle quali annega ciò che stiamo cercando.

Questo problema si chiama: effetto rumore.

Un risultato veramente rumoroso, ovvero quello che in gergo viene definito

overload di informazioni ci porta all'equivalenza: troppe informazioni =

nessuna informazione.

Una ricerca troppo vaga o con termini poco centrati può non dare risultati

soddisfacenti, anzi direi proprio che questa mole impressionante di risposte

poco significative ha provoca un effetto che potremmo definire: SILENZIO1

La nostra soluzioneE’ necessario avere le idee chiare su cosa si sta cercando esattamente.

Bisogna farsi delle domande e cercare di intuire come potrebbe essere

strutturata, verbalmente, una possibile risposta.

E quando si tratta di porre domande come non pensare a Socrate? Il filosofo

greco diventa la nostra metafora di questo primo passo della nostra metodo-

logia. La maieutica al servizio della ricerca online. L'arte del porre le giuste

domande come bussola per la navigazione in rete. Si può passare la vita a cer-

care delle risposte, ma se le domande sono sbagliate resterà sempre la sensa-

zione di un pezzo mancante, di soluzioni basate su fondamenta poco stabili.

Imparare a farsi le domande è senz’altro il primo passo per trovare delle ri-

sposte soddisfacenti. Definire il problema con accuratezza è il primo passo

per cercare di risolverlo.

D'altro canto fare le ricerche su Internet è una forma di problem setting. “Per

fare una ricerca bisogna definire perché si fa una ricerca, che cosa si spera di

trovare, che cosa cercare, come cercare (scelta di parole chiave e criteri di ri-

cerca), dove cercare (data base, motori e metamotori di ricerca). La ricerca

vera e propria è problem solving” 2.

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Fase 1: Interrogarsi

1 Pierluigi Tavella, “Motori Di Ricerca,” 13:44:58 UTC, http://www.slideshare.net/holden62/motori-di-

ricerca-1244288.

2 Umberto Santucci, Fai luce sulla chiave. Problem setting: l’arte di definire i problemi prima di risolverli

(L’Airone Editrice Roma, 2007).

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Ad esempio:

• NON: “cerco qualche programma per pc per bambini”

• MA piuttosto: “cerco un software, possibilmente open-source, che mi aiuti

nel mio lavoro di insegnante di matematica e nella spiegazione della

proprietà associativa in una scuola primaria”.In questa fase, meglio verrà definito il problema, più facilmente potremotrovare un numero alto di parole utili alla ricerca. Da questa fase, infatti,verranno estrapolate le parole chiave da inserire nel motore di ricerca. Piùè precisa questa fase più agile e veloce diventerà la fase di ricerca vera epropria.In questa fase ci si potrebbe aiutare anche usando una mappa concettualeattraverso il metodo SEWCOM3. Bisogna distinguere, poi, tra informazioni univoche (date di nascita, nomi,etc.) che non necessitano di una lunga ricerca, e informazioni non univoche(guide, pareri, notizie riguardo un argomento, etc.); in questo secondo casola ricerca, probabilmente, si protrarrà per più giorni abbisognando, l’autoredella stessa, di momenti di metabolizzazione delle informazioni reperite.Riportiamo più avanti, a tal proposito (vedi Esempio di ricerca 1: “Il gigantee la bambina” a pag. 78) quanto raccontato da Monica durante la ricercaaffidatale. Possiamo notare come l’arte dell’interrogarsi abbia, già in primabattuta, permesso di chiarire le proprie idee in merito al compito di ricercaassegnato.

Fase 1: Interrogarsi

3 C. Petrucco, “Costruire Mappe per Cercare in Rete: Il Metodo Sewcom,” TD-Tecnologie Didattiche 25,

no. 1 (2002).

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Fase 2: La scelta dei Vocabolida incrociare

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Il web è il più grande supermercato dell'informazione mai ideato dall'uomo;fa impallidire la biblioteca di Alessandria, si avvicina per certi aspetti all'utopiadella biblioteca di Babele4.

Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare

Il problema

4 “Google, Biblioteca d’Alessandria o di Babele?,” Wired, accessed May 26, 2014,

http://www.wired.it/internet/web/2014/01/17/google-biblioteca-di-alessandria-o-di-babele/.

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Navigare in rete senza la lista della spesa (fuor di metafora le nostre parolechiave individuate attraverso la precedente fase dell'Interrogarsi) significacondannarsi ad aggirarsi inutilmente tra gli scaffali. Il “buon padre di famiglia” sa che non bisogna andare al supermercato o,peggio, un grande ipermercato, affamati e senza una precisa lista della spesa.In quel caso ci si ritrova il carrello pieno di “goloserie” inutili ma soprattuttoci si accorge, solo arrivati a casa, di non aver acquistato quanto realmentenecessario. Analogamente navigare in rete senza una precisa lista ed un progetto di ricercaci condanna a vagare di sito in sito lasciando ad un colpo di fortuna l'ipotesidi trovare quanto stiamo cercando.

La nostra soluzioneQuesta fase rappresenta il vero cuore di una ricerca su internet. Quella di saperincrociare i giusti vocaboli pertinenti con i giusti connettivi di ricerca è unavera e propria arte. Non ci sono regole precise; ad ogni ricerca cambia il cosasi ricerca e dove si ricerca. La rete è in costante mutamento e, facendo la stessaidentica ricerca a distanza di un mese, potremmo ottenere risultati diversi.A tal proposito abbiamo pensato ad una semplice griglia dove poter annotaretutte le parole secondo noi significative che abbiamo trovato grazie alla primafase, quella dell'Interrogarsi.Nell'esempio sopra riportato a pag 16 la tabella risultante dalla domanda benposta 5 potrebbe essere questa:

Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare

5 “cerco un software, possibilmente open-source, che mi aiuti nel mio lavoro di insegnante di matema-

tica e nella spiegazione della proprietà associativa in una scuola dell'infanzia”.

Dati estrapolati dalle domande posteci

software Open source didattica Proprietà associativa

Scuola primaria

sinonimi

programma Gratis insegnante bambini webware free apprendimento Scuola

elementare spiegazione 7 anni

Tabella 1: Esempio di una tabella di ricerca

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I vocaboli pertinentiIntendiamo per vocaboli pertinenti tutti quelli che hanno direttamente a chefare con la nostra ricerca: nomi propri, titoli di canzoni o film, date, nomi dicittà etc. Nella Figura 2: “la piramide di ricerca” a pagina 23, i vocabolipertinenti sono: terremoto, sisma, INVG, Osservatorio Sismico etc.In appendice possono essere visionati altri esempi. Nella Tabella 1: “Esempio di una tabella di ricerca” a pag 19 i vocaboli perti-nenti da cui non possiamo prescindere sono sicuramente “software”, “proprietàassociativa”; gli altri servono per definire meglio il nostro raggio di azione eli possiamo definire complementari o connettivi.

I connettivi di ricercaI connettivi testuali sono paragonabili a ponti che uniscono tra loro frasi,periodi, paragrafi. I connettivi testuali sono avverbi, congiunzioni, locuzioni avverbiali, comple-menti o anche intere frasi che connettono una parte di testo alla successiva(frasi, periodi, paragrafi) mostrando il rapporto logico che esiste tra di loro.Si può definire l'elemento connettivo come una parola o espressione che ha ilcompito di segnalare una certa relazione tra frasi o tra gruppi di frasi. In una ricerca on-line, l’uso dei connettivi è fondamentale per scremare tra lemigliaia di pagine che risulterebbero da una ricerca fatta solo con vocabolipertinenti.Abbiamo definito connettivi di ricerca tutti quei lemmi che possono aiutaread individuare informazioni più precise. In ogni caso è bene ricordare che iconnettivi di ricerca sono vuoti di contenuti e quindi è sempre necessario chevengano affiancati da vocaboli pertinenti la nostra ricerca. Ad esempio, se volessi conoscere la data di nascita di Napoleone, non mi ba-sterebbe digitare “napoleone” (il vocabolo pertinente) ma dovrei aggiungereil connettivo di ricerca “nascita” oppure “data di nascita”. Una ricerca con lafrase: “la data di nascita di Napoleone”, invece, posto che in questo caso po-trebbe essere assolutamente valida, sarebbe sbagliata in quanto include “la” e“di” che non sono lemmi significativi.Abbiamo deciso, per comodità, di distinguere tra varie famiglie di connettividi ricerca, rifacendoci alle 5 W del giornalista provetto ovvero Who,Where, What, When, Why; a questi abbiamo aggiunto altre famiglie pernoi significative.In appendice è possibile trovare un elenco, non esaustivo, diviso per famiglia,di alcuni connettivi di ricerca che possono essere utilizzati all’occorrenza.

Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare

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La fase dell’incrocioIncrociare vocaboli pertinenti e connettivi dà origine a una molteplicità dipagine di “risultati della ricerca”. In genere, ad ogni pagina corrispondono10 link di siti che il motore di ricerca ritiene attinenti le parole chiaveinserite. Riprendendo la Tabella 1: “Esempio di una tabella di ricerca” a pag. 19 gliincroci, le combinazioni che possiamo digitare all'interno della barra diricerca di Google (o Yahoo, Bing etc.) sono tantissime:1. software didattica “Proprietà associativa” “scuola primaria” “gratis”;2. software didattica “Proprietà associativa” “scuola primaria” “opensource”;3. software didattica “Proprietà associativa” “scuola elementare” “free”;4. software didattica “Proprietà associativa” “bambini”;5. software insegnamento “Proprietà associativa” “scuola primaria”;6. software spiegazione “Proprietà associativa” “scuola primaria”;7. etc.Successivamente, si potrà lanciare una seconda, terza o quarta ricerca, uti-lizzando le informazioni via via acquisite.Un altro esempio: abbiamo chiesto ad un gruppo di alunni di cercare unmotore di ricerca specializzato in immagini che fosse alternativo a GoogleImmagini. Il risultato è quello che riportiamo nella figura sotto6.

Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare

6 Lavoro condotto da Giovanni Capizzi nell'ambito del corso “Il web in un click” svolto presso l'Istituto di

Istruzione Superiore “N. Palmeri”, Termini Imerese.

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Le uniche informazioni a loro disposizione erano pertanto: “Motore diricerca” e “immagini”. Tuttavia dopo alcuni incroci hanno acquisito (comein una piramide) gli altri termini che potete leggere. Oltretutto: • si è resa necessaria la creazione di una famiglia di dati che non era stata

pensata nella fase dell'Interrogarsi, ovvero “free” visto che molti data-base di immagini sono a pagamento;

• la ricerca è stata condotta successivamente con termini inglesi visto chela natura di ciò che stavano cercando non era linguisticamente orientata.

La giusta combinazione che ha portato al risultato migliore è stata: “searchphoto free. Pertanto il nostro scopo (e così sarà più chiara l'immagine dicopertina di questa fase a pag. 17) sarà proprio questo: come il ladro deifumetti, che cerca di scassinare una cassaforte con i vecchi strumenti delmestiere, dobbiamo trovare la giusta combinazione di termini che ci possaaprire la cassaforte delle informazioni.Noi proponiamo anche un metodo a piramide (vedasi la Figura 2: la piramidedi ricerca a pagina 23): partendo dai pochi indizi a disposizione (vocabolipertinenti) ed incrociando questi con i connettivi di ricerca trovati nellafase dell’interrogazione, si ottengono nuovi elementi utili all’indagine,ovvero nuovi vocaboli pertinenti e nuovi connettivi. Un esempio è datodalla ricerca n° 2 (vedi, in appendice, l’Esempio di ricerca 2: “I terremoti”a pag. 81) laddove da poche e non chiarissime informazioni pertinenti siarriva ad acquisire ulteriori informazioni utili per rilanciare la ricerca.Ecco uno specchietto riassuntivo dell’esempio in questione:

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Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare

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Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare

Come si può facilmente notare, ad ogni incrocio si acquisiscono nuoveinformazioni che, opportunamente incrociate tra di loro, danno originead innumerevoli possibilità di ricerca. Molto meglio lanciare nuove ri-cerche con i nuovi vocaboli acquisiti, piuttosto che scorrere oltre laquarta-quinta pagina dei risultati della ricerca.

Figura 2: La Piramide di Ricerca

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

Spesso, quando cerchiamo online, dimentichiamo che il “web”7, non è il solo“cassetto” che possiamo aprire quando cerchiamo qualcosa on line.Guardiamo le Figure 3 e 4 a pagina 27.

Il problema

7 Per tutti questi ambiti di ricerca è possibile visitare le guide dei vari motori di ricerca come ad esempio la guidadi google all’inidirizzo http://www.google.com/support/?hl=itVedi anche la pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_servizi_e_degli_strumenti_Google

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

Sono le pagine principali di due tra i motori di ricerca più utilizzati: Google eBing.Come si può vedere entrambi i motori permettono di default di cercareinformazioni in rete nel “cassetto” denominato web8.

In realtà il web non è il solo luogo dove poter reperire informazioni. La retepresenta moltissimi cassetti, repository, depositi di informazioni da poter scan-dagliare. Tutto sta a conoscerli. Dimenticando di “aprire questi cassetti”, recitiamo la parte del classico maritoche cerca qualcosa, ostinatamente, nel primo cassetto e, non trovandola, è con-vinto che non ci sia. Per ambito di ricerca intendiamo quindi proprio questo: scegliere il luogo diricerca tra quelli reperibili in rete.Il cassetto delle “immagini”, quello delle “notizie”, il cassetto dei libri sonosolo alcuni esempi di dove possiamo cercare.Analizziamo questi ambiti di ricerca.

WebIl Web è l’ambito di ricerca più utilizzato in assoluto, tanto diffuso e cono-sciuto da essere, per molti, sinonimo di internet. Quando si dice “cercalosu internet” sembra che si dica “cercalo sul web”.

8 In realtà Google, ultimamente, cerca di inserire, anche nella ricerca sul web, altre fonti come “immagini”,“notizie”, “video” in una sorta di imitazione di una ricerca semantica.

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Le cose non stano affatto così. Il web è solo uno dei tanti cassetti dove èpossibile trovare informazioni utilizzando quella grande rete che è internet.In questo paragrafo presenteremo tutti quegli altri cassetti, depositi di in-formazioni importanti che spesso oltre a non essere visitati, non vengononeppure conosciuti a dovere.Vediamo intanto cosa ci dice il sito di Google su quella che è la tipicaricerca:

Effettuare una ricerca con Google è facile. Digita sem-plicemente uno o più termini di ricerca (le parole o lafrase che meglio descrivono le informazioni da cercare)nella casella di ricerca, quindi premi "Invio" oppure faiclic sul pulsante "Cerca con Google".

Google risponde restituendo una pagina di risultati: unelenco di pagine web correlate ai termini di ricerca, conla pagina dei risultati più pertinenti visualizzata perprima e, di seguito, tutte le altre.

Scelta dei termini di ricerca

Scegliere i termini di ricerca giusti è fondamentale perriuscire a trovare le informazioni desiderate. Comincia con la soluzione più ovvia: se stai cercandoinformazioni generali sulle Hawaii, prova con Hawaii. Spesso, tuttavia, è consigliabile utilizzare più terminidi ricerca. Se, ad esempio, stai pensando a un viaggioalle Hawaii, otterrai risultati più precisi digitando vacanzeHawaii insieme piuttosto che vacanze o Hawaii separata-mente. Digitando vacanze Hawaii golf, otterrai risultatiancora migliori (o, magari, peggiori, a seconda del tuopunto di vista). Prova a chiederti, inoltre, se i termini di ricerca che haiscelto sono sufficientemente specifici. Ad esempio, cercandohotel lusso Maui, otterrai risultati più precisi che cercandohotel isole tropicali. Tuttavia, fai molta attenzione allascelta dei termini di ricerca. Google cerca i termini diricerca da te prescelti. Pertanto, hotel lusso Maui restituirà

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

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probabilmente risultati migliori rispetto a locali veramenteinteressanti per uscire la sera a Maui.

Lettere maiuscole

Le ricerche Google NON fanno distinzione tra letteremaiuscole e minuscole, in quanto considerano tutte lelettere come minuscole, indipendentemente da comevengono digitate nel campo di ricerca. Ad esempio, di-gitando cristoforo colombo, Cristoforo Colombo ocRiStOfOrO CoLoMbo, si ottengono sempre gli stessirisultati.

Ricerche con "and" automatico

Per impostazione predefinita, Google visualizza sola-mente pagine che contengono tutti i termini ricercati.Pertanto, non è necessario aggiungere l'operatore "and"tra un termine e l'altro. Tieni presente, però, che l'or-dine in cui i termini vengono digitati influenza i risul-tati di ricerca. Per restringere ulteriormente una ricerca,è sufficiente includere più termini. Ad esempio, sepensi a una vacanza alle Hawaii, digita semplicementevacanze hawaii.

Esclusione automatica di parole di uso comune

Google ignora parole e caratteri di uso comune quali,ad esempio, "dove" e "come", oltre a determinate cifree lettere singole, in quanto tendono a rallentare la ri-cerca senza produrre miglioramenti nei risultati.Se una parola comune è essenziale per ottenere i risul-tati desiderati, è possibile includerla inserendo un segnodi addizione "+" davanti ad essa. (Assicurati di lasciareuno spazio davanti al segno "+").Un altro metodo per restringere una ricerca consistenell'effettuare una ricerca per frase, ossia, in pratica,nell'aggiungere semplicemente virgolette prima e dopo

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due o più parole. Le parole di uso comune che si tro-vano all'interno di una ricerca per frase (ad es. "come edove") vengono incluse nella ricerca. Talvolta puoi essere interessato a cercare solamente ri-sultati che includono una frase esatta. In questo casoinserisci semplicemente virgolette prima e dopo i ter-mini di ricerca. Le ricerche per frase risultano particolarmente efficaciper la ricerca di nomi propri ("Alberto Moravia"), titolidi canzoni o film ("C'eravamo tanto amati") o altrefrasi famose ("Il potere logora chi non ce l'ha").

Parole a corrispondenza inversa

Se il termine di ricerca ha più di un significato (adesempio fronda può significare tanto un ramoscello difoglie quanto un movimento di opposizione interno aun partito), puoi concentrare la ricerca su uno solo deidue significati aggiungendo il segno meno ("-") davantia parole correlate al significato da escludere.

E per finire... "Mi sento fortunato"

Una volta inseriti i termini di ricerca, puoi provare autilizzare il pulsante "Mi sento fortunato", il quale apredirettamente il sito web più pertinente che Google hatrovato per la tua ricerca. La pagina dei risultati di ri-cerca non apparirà del tutto. Se, tuttavia, provi a richia-marla premendo il pulsante di ricerca normale, potrainotare che il sito che si apre premendo il pulsante "Misento fortunato" appare in prima posizione nell'elencodei risultati. Ad esempio, se stai cercando la home page dell'Univer-sità La Sapienza di Roma, digita semplicemente Sa-pienza, quindi fai clic su "Mi sento fortunato" anzichésul pulsante Cerca con Google. Google aprirà diretta-mente la pagina "www.uniroma1.it/".

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

Directory WebLa Directory Web, di Google come di altri siti come Yahoo o Altavista,visualizza i contenuti presenti sul Web per canali in modo che l'utente possasemplicemente selezionare le categorie desiderate per trovare le parolechiave da utilizzare per le ricerche. Tuttavia, per trovare una categoriaspecifica, è possibile anche fare clic su uno dei collegamenti visualizzati.Se la ricerca con la Directory Web non fornisce i risultati desiderati, èpossibile comunque ripetere la ricerca su tutto il Web.

ImmaginiL'Utilità di ricerca di immagini di un motore di ricerca (Google o Yahooper fare un esempio) permette di ricercare e visualizzare miliardi di immagini.Per utilizzare questa funzione bisogna visualizzare la pagina per le ricercheavanzate oppure cliccare sulla pagina apposita (es. http://images.google.it),inserire il termine da ricercare nel campo di ricerca, quindi fare clic sulpulsante Cerca. Nella pagina dei risultati, fare clic sull'anteprima per visua-lizzarla nelle dimensioni originali insieme alla pagina Web che la contiene.Le immagini individuate dal motore di ricerca immagini possono essere pro-tette da copyright. Pertanto, l'utente è autorizzato ad utilizzare il servizio diricerca al solo di scopo di visualizzare le immagini sul Web. Bisogna ricordare, tuttavia, che il motore di ricerca non “sa” cosa sia un’im-magine ma per stabilire il contenuto dell'immagine, analizza il testo situatovicino all'immagine, la descrizione dell'immagine e decine di altri fattori.Google, ad esempio, utilizza particolari algoritmi per rimuovere i duplicatie presentare per prime le immagini di qualità migliore. Anche in questo ambito di ricerca, tutti i motori di ricerca permettono unaricerca avanzata che permette di cercare un’immagine per dimensioni,colore, formato etc.

VideoLa ricerca tra i video inseriti in rete, è molto simile alla ricerca delleimmagini. In realtà, in questi ultimi anni si sono sviluppati una serie dimotori di ricerca specializzati (vortali) dedicati ai video. Uno su tutti,esemplare, è YouTube. Questi vortali, in realtà, non puntano su altri siti(come nel caso di ricerche web o tra le immagini) ma sul proprio databasedi video che vengono inseriti dagli utenti. Con la stessa filosofia funziona,per le immagini, un sito come Flickr.

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

MappeGoogle Maps è un servizio di Google che fornisce una semplice e potentetecnologia di mappatura, insieme a informazioni sugli esercizi commercialilocali, tra cui indirizzi, dati di contatto e indicazioni stradali. Google Mapsoffre funzioni esclusive, tra cui:

• Risultati integrati delle ricerche di esercizi commerciali;• Mappe trascinabili: è possibile trascinare le mappe per visualizzare

istantaneamente le sezioni adiacenti, senza dover attendere il downloaddi nuove aree;

• Immagini satellitari: potrai visualizzare un'immagine satellitare, oppureun'immagine satellitare con dati sovrapposti della località selezionata;

• Mappe 3D: potrai visualizzare le caratteristiche fisiche, quali montagnee vegetazione, con ombreggiatura per i rilievi;

• Visualizzazione delle strade: potrai visualizzare immagini a livellostradale e spostarti tra di esse;

• Indicazioni dettagliate: immettendo un indirizzo, Google Maps loindica nella mappa e fornisce le indicazioni stradali per raggiungerlo.

BlogNon è questa la sede dove poter spiegare, diffusamente, cosa sono i blog ocos’è il social bookmarking. A noi basta dire che un blog è l'abbreviazionedi web log e indica un sito web autogestito dove vengono pubblicate intempo reale notizie, informazioni, opinioni o storie di ogni genere, visualiz-zate in ordine cronologico inverso. Il blog è uno strumento di libera espres-sione, una via di mezzo tra la homepage personale e il forum di discussione,che tiene traccia (log) degli interventi dei partecipanti. Un blog può esserepersonale, un diario online costantemente aggiornato che tutti possono leggere,oppure può essere uno spazio sul web attorno al quale si aggregano naviga-tori che condividono interessi comuni9. Vista l’enorme diffusione dei blog e dei blogger sono nati anche dei motoridi ricerca specifici10. Quasi tutti i motori di ricerca hanno, però, una sezione,un cassetto entro cui cercare un contenuto tra i blog11.

9 http://www.pc-facile.com/glossario/blog/ vedi anche:http://labstudenti.unicatt.it/studenti/sellitto/scheda_blog_1.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Blog

10 Vedi più avanti la fase del “Nocchiero”11 Google permette la ricerca tra i blog all'indirizzo http://www.google.it/blogsearch

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

Anche Google ha un suo servizio di ricerca tra i blog. Ecco parte dellapresentazione che Google fa del suo servizio: “Se stai cercando recensioni su Harry Potter, commentari politici, ricette diinsalate estive o qualsiasi altra cosa, Google Ricerca Blog ti permette di trovareciò che altre persone stanno scrivendo sull'argomento di tuo interesse.I tuoi risultati includono tutti i blog, non solo quelli pubblicati su Blogger.Poiché il nostro indice dei blog viene aggiornato costantemente con gliultimi risultati, otterrai sempre risultati precisi e aggiornati. Inoltre, la ricercanon è limitata ai blog scritti in inglese. Puoi infatti eseguire ricerche in blogscritti in coreano, francese, giapponese, indonesiano, italiano, malese,olandese, polacco, portoghese brasiliano, russo, spagnolo, tagalog, tailandese,tedesco, turco, vietnamita e altre lingue.”12

NotizieOggi molti motori di ricerca permettono di cercare tra le notizie che ognigiorno i giornali pubblicano su web. Excite13, Libero14, ad esempio offronoservizi di questo tipo. Vediamo come Google presenta il suo servizio: “Google News è un sito di notizie generato automaticamente che raccogliearticoli di notizie da oltre 250 fonti di informazione in lingua italiana pro-venienti da tutto il mondo e che raggruppa articoli dal contenuto simile e livisualizza in base all'interesse personale di ogni lettore.Generalmente, i lettori di news scelgono prima una pubblicazione giornali-stica e poi ricercano al suo interno le notizie di maggiore interesse. GoogleNews agisce in maniera un po' diversa ed ha l'obiettivo di offrire ai lettoriun numero maggiore di opzioni personalizzate ed una più ampia varietà diprospettive da cui scegliere. Su Google News offriamo link a diversi articoliche trattano lo stesso argomento. In questo modo sarà il lettore a scegliereda quale fonte di notizie leggere gli argomenti che interessano di più. Fa-cendo clic sul titolo che si preferisce si passa direttamente al sito che ha pub-blicato l'articolo.I nostri articoli vengono selezionati e classificati da computer che valutano,tra le altre cose, la frequenza ed il tipo di siti su cui l’articolo appare in rete.Di conseguenza, gli articoli vengono ordinati senza tener conto di punti divista politici o ideologici ed in tal modo potrà scegliere da un'ampia varietà

12 http://www.google.it/support/faqs/bin/static.py?page=faq_blog_search.html&hl=it 13 http://www.excite.it/search/news 14 http://arianna.libero.it/news/

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

di prospettive sulla stessa notizia. Il nostro obiettivo è di migliorare GoogleNews aggiungendo nuove fonti di informazione, mettendo a punto la nostratecnologia ed offrendo questo servizio ai lettori di un numero sempremaggiore di Paesi.Funzioni:- Notizie personalizzate: dal momento che è sempre più difficile riuscire aleggere tutte le notizie pubblicate ogni giorno, perchè non prova ad impo-stare la sua pagina in modo da visualizzare gli argomenti di suo interesse? - Avvisi: può registrarsi per ricevere via email avvisi settimanali, giornalierio dell’ultima ora sugli argomenti che le interessano maggiormente. - Google News per telefono cellulare: se dispone di un piano telefonico perla trasmissione dati, puo’ accedere ad una versione speciale di Google Newsdirettamente dal suo telefono cellulare.- Feed: questa funzionalità le permette di ricevere sul suo lettore di feed siagli aggiornamenti dalle varie sezioni di Google News sia i risultati dellericerche effettuate su Google News”.15

Di questi ultimi servizi parleremo diffusamente piu avanti (vedi Fase 7 dapag. 67).

LibriAbbiamo due modi di cercare libri: cercare solo le metainformazioni o cer-care il testo completo. Per metainformazioni (o metadati) si intendono tutte le informazioni che ri-guardano il libro; possiamo distinguere metadati interni (autore, titolo etc)e metadati esterni (condizioni del testo, commenti, etc.).Nel caso cercassimo solo i metadati, possiamo fare riferimento ai vari OPAC("on line public access catalogue") presenti in rete. Ecco come l’alunna Adriana Verde ci descrive il servizio OPAC SBNitaliano.

L'OPAC SBN (dove OPAC sta per "on line public access catalo-gue") consente all'utenza di accedere con modalità di ricerca ami-chevoli al catalogo collettivo delle biblioteche che partecipano alServizio Bibliotecario Nazionale Italiano. Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete delle bibliotecheitaliane promossa dal MiBAC, dalle Regioni e dalle Università, e

15 http://news.google.it/intl/it_it/about_google_news.html

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coordinata dall'ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico),finalizzata all'erogazione di servizi agli utenti; vi aderiscono at-tualmente oltre 3200 biblioteche, statali, di enti locali, universi-tarie, di istituzioni pubbliche e private, operanti in diversi settoridisciplinari.Il catalogo collettivo SBN (Indice SBN) contiene:a) descrizioni di documenti acquisiti dalle biblioteche SBN a partiredagli anni intorno al 1990 o dall'entrata in SBN delle singole bi-blioteche;b) descrizioni "libro in mano" di documenti dei secoli XVI - XX;c) descrizioni recuperate dai cataloghi cartacei antecedenti al 1990La base dati dell'OPAC SBN si aggiorna settimanalmente.Tramite l'OPAC SBN è possibile:- identificare i documenti di interesse;- individuare le biblioteche che possiedono tali documenti ed acce-dere alla scheda anagrafica della singola biblioteca;- accedere ai cataloghi locali per informazioni aggiuntive sulla di-sponibilità del documento;- accedere al servizio in linea di prestito da remoto o fornitura didocumenti in riproduzione (ILL SBN) se la biblioteca partecipa atale servizio;- accedere alle "Voci d'autorità", voci controllate finalizzate a ga-rantire l'univocità di alcuni punti di accesso del catalogo; attual-mente sono presenti e ricercabili le schede relative ad una porzionedell'archivio "Autori".Le ricerche sull'intero catalogo SBN sono di tre tipi:1) Cerca (ricerca libera che recupera le notizie bibliografiche con-tenenti le parole digitate dall'utente in uno dei seguenti campi: au-tori, titoli, soggetti e descrizioni di classificazione);2) Ricerca base;3) Ricerca avanzata.Per effettuare una ricerca su tipologie specifiche di documenti èpossibile accedere, attraverso maschere che presentano canali di ri-cerca specifici, a sottoinsiemi del catalogo SBN, relativi a:- Libro moderno (pubblicazioni monografiche a partire dal 1831 epubblicazioni periodiche senza limiti di data);

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- Libro antico (pubblicazioni monografiche dal XV secolo fino al1830);- Musica (musica manoscritta, musica a stampa, libretti per musicadal XV al XX secolo, registrazioni sonore);- Grafica;- Cartografia.Per tutti i tipi di ricerca, nel caso in cui il risultato ottenuto siatroppo ampio, è possibile raffinarlo aggiungendo ulteriori elementidi selezione.Il modulo "Altri cataloghi" consente di svolgere, con la stessa in-terfaccia, ricerche bibliografiche in altri cataloghi italiani e stranieri,a condizione che siano conformi allo standard internazionaleZ39.50 (Z39.50 è un server che viene utilizzato dal Servizio Bi-bliotecario Nazionale, per compiere delle ricerche più approfonditetramite più archivi, uno alla volta o contemporaneamente, attraversouna singola finestra). Il modulo fornisce accesso ad alcuni cataloghipredefiniti ("Cataloghi disponibili"), interrogabili anche contempo-raneamente. Con la funzione "Nuovo catalogo" l'utente può confi-gurare e interrogare altri cataloghi Z39.50 di cui conosca iparametri.Il modulo Servizi consente:- di accedere al servizio ILL SBN di prestito da remoto e fornituradi documenti in riproduzione;- di visualizzare la lista dei Poli e delle biblioteche partecipanti alSBN;- di visualizzare le ricerche effettuate nel corso di una sessione dilavoro.

Nel caso in cui, invece, ci servisse trovare il testo completo, allora dobbiamofare riferimento ad altre modalità ed ambiti di ricerca. In questo momentole possibilità sono sostanzialmente due: il servizio di Google Books ed ilsito del “Progetto Manuzio” di cui parleremo più avanti a pag. 47.

Google BooksGoogle Ricerca libri è l'interfaccia in italiano di Google Book Search, lostrumento sviluppato da Google per permettere la ricerca, full text, di libriantichi digitalizzati oppure in commercio. Nel caso in cui il volume digita-

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lizzato non sia protetto da copyright, Google permette di consultarlo inte-gralmente e di scaricarlo in formato PDF. Altrimenti, a seconda dell'accordostipulato con l'editore che detiene i diritti per lo sfruttamento dell'opera, con-sente di visualizzare piccole porzioni del testo (snippet), intere pagine (co-pertina, indice ecc.) oppure solo di effettuare ricerche nei dati identificativi.È facile trovare i libri con Google Ricerca Libri: basta inserire le parolechiave o la frase che stai cercando nella casella di ricerca di Google RicercaLibri. Ad esempio, se esegui una ricerca in base alla parola chiave "scalata"o a una frase del tipo "un piccolo passo di Armstrong", troveremo tutti i libriil cui contenuto corrisponde al termine di ricerca. Facendo clic sul titolo diun libro verrà visualizzata la pagina del libro pertinente nonché le informa-zioni sull'editore. A questo punto puoi anche eseguire la ricerca di altri ar-gomenti all'interno del libro utilizzando la funzione "Cerca in questo libro"e fare clic sul link "Compra questo libro" per andare direttamente al sito Webdi una libreria online e acquistare il libro. Se la digitalizzazione del libro èstata eseguita da una biblioteca, puoi anche cercare una biblioteca locale, incui il testo sia disponibile, facendo clic sul link corrispondente a questa fun-zione. Google Ricerca Libri trova praticamente quasi tutti i tipi di libri im-maginabili: libri di narrativa, saggistica, consultazione, libri accademici,scolastici, per bambini, scientifici, di medicina, professionali, didattici e altriancora. La selezione dei libri è destinata a crescere grazie al continuo inse-rimento di nuovi libri provenienti dalle nostre biblioteche partner. In questomodo sarai in grado di trovare anche libri fuori catalogo, libri rari e i libri dipubblico dominio. Al momento, la maggior parte dei nostri libri provienedal Programma Partner Google Libri, un programma online che consentealle case editrici di tutte le dimensioni di includere il contenuto dei loro librinei risultati principali delle ricerche di Google. Gli editori ci inviano i lorolibri e noi, gratuitamente, provvediamo a digitalizzarli e ad aggiungerne ilcontenuto ai risultati delle ricerche. Abbiamo inoltre avviato una collabora-zione con alcune note biblioteche, pertanto, col tempo, i risultati delle ri-cerche di Google inizieranno a restituire un numero sempre più grande dilibri provenienti anche da queste raccolte. Per maggiori informazioni suquesto progetto, visita la pagina Progetto Biblioteche.16

16 http://books.google.it/intl/it/googlebooks/help.html

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Google Books Library Project, dopo le collaborazioni con le grandi univer-sità americane (Oxford, Harvard, Stanford, Michighan) e con la PublicLibrary di New York, ha iniziato la collaborazione anche con l’UniversitàCattolica. Inizierà a breve la digitalizzazione dei testi delle biblioteche (oltre100) dei dieci atenei dell’Università e renderà quindi disponibile on line laconsultazione dei libri.Il materiale italiano, che adesso scarseggia, crescerà così notevolmente. Edinoltre molte opere ad oggi inaccessibili o difficilmente disponibili divente-ranno presto disponibili a tutti.17

Gruppi UsenetUSENET (contrazione inglese di "user network", in italiano "rete utente") èuna rete mondiale formata da migliaia di server tra loro interconnessi ognunodei quali raccoglie gli articoli (o news, o messaggi, o post) che le personeaventi accesso a quel certo server si inviano, in un archivio pubblico e con-sultabile da tutti gli abbonati, organizzato in gerarchie tematiche e new-sgroup flussi di articoli sullo stesso tema (topic, o thread). Oggi le funzionidi comunicazione gratuita, libera, pubblica e aperta fornite dalla rete Usenetvengono spesso sostituite dai cosiddetti "forum" delle community nazionaliche sono spesso gratuite, libere e pubbliche anche loro, che però sonoambienti chiusi: chiunque sia abbonato ad una certa community (es: libero)può scrivere nei forum di quella certa community, ma i suoi articoli nonvengono replicati (copiati) all'interno della gerarchia delle altre communityesistenti in Italia o nel Mondo (es: tiscali, msn, o altre). Con Usenet, invece,sì: ogni articolo viene replicato su tutti i server Usenet di tutto il Mondo e lacomunicazione fra utenti diventa aperta e mondiale. A seguito dell'esplosione del Web e con l'avvento di nuove tecnologie dicomunicazione (come i forum) Usenet ha iniziato ad essere meno utilizzato,pur restando un importante strumento di comunicazione per moltissimiutenti.18

Usenet è un metodo di scambio messaggi " Uno a molti" che è utile quandosi vogliono rendere pubblici i dati che vogliamo inserire sul web.Usenet può essere utile poichè permette di fruire di moltissimi gruppi

17 http://www.booksblog.it/post/825/google-books-digitalizzata-anche-la-cattolica 18 http://it.wikipedia.org/wiki/Usenet

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specifici di discussione, ciascuno identificato da un nome che permetta diriconoscere a quale argomento esso sia dedicato: ad esempio, il gruppo didiscussione sui Beatles è rec.music.beatles. Usenet è quindi la rete logicache comprende tutti i sistemi che partecipano allo scambio di news e algiorno d'oggi coincide in massima parte con Internet.Usenet e' una miniera di informazioni, e vi permette di discutere su tantissimiargomenti, scambiare opinioni, trovare aiuto per risolvere problemi...Ma va usata con cura.L'utilizzo di Usenet e' sottomesso alla “Netiquette”; essa indica delle normecomportamentali da applicare quando si utilizzano gli strumenti messi adisposizione dalla rete.Accedere a Usenet: ci sono svariati metodi per accedere a questa grandissimarisorsa che è Usenet, sia per quello che riguarda l'accesso sporadico [se viserve al volo un'informazione, sapere se qualcuno abbia avuto un problemache avete voi], sia per quanto riguarda un accesso assiduo.Purtroppo l'accesso via web ha anche dei lati negativi, infatti i messaggi nonsono sempre aggiornati, perchè un messaggio compaia infatti sono necessa-rie alcune ore.Il più grosso archivio Usenet esistente è senza dubbio quello fornito dalceleberrimo motore di ricerca Google, e potete accedere alle news via webda questo indirizzo:http://groups.google.com/.

Al momento vi sono decine di gerarchie, troppe per poterle elencare tutte,quelle storiche sono però otto (di qui il nome Big8), create verso la metàdegli anni ottanta per venire incontro alla proliferazione di nuovi newsgroupe all'espandersi di Usenet, eventi che rendevano difficoltoso categorizzaresotto le uniche tre gerarchie allora esistenti tutti i gruppi di discussione chesi andavano creando.Le Big8 sono:

* comp.* : Newsgroup dedicati a tematiche informatiche.* humanities.* : Newsgroup dedicati all'arte, alla letteratura, e a tutto ciò

che può essere coperto da tale macroargomento.* misc.* : Newsgroup dedicati ad argomenti misti ed eterogenei.* news.* : Newsgroup che trattano della stessa Usenet.

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

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* rec.* : Newsgroup dedicati alle attività ricreative (musica, cinema, giochi, etc.).* sci.* : Newsgroup che trattano di argomenti scientifici.* soc.* : Newsgroup dedicati alle tematiche sociali.* talk.* : Newsgroup dedicati agli argomenti più disparati.

A queste si sono aggiunte ormai decine di gerarchie, spesso nazionali, altrevolte create invece da istituzioni o società ben precise (come è ad esempioil caso di Microsoft.*).

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Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca

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Fase 4: Scelta del Nocchiero

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Fase 4: Scelta del Nocchiero

La stragrande maggioranza delle persone usa Google per le ricerche di ognigiorno, pensando che un tale strumento possa sostituire ogni altro.Una sorta di passepartout che apre ogni porta, un arnese da usare sempre edin ogni situazione.

Il problema

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Fase 4: Scelta del Nocchiero

Se è vero, però, che un coltellino svizzero può risultare utile in molte situa-zioni di emergenza, nessuno di noi, d'altro canto, pensa che sostituisca unacassetta degli attrezzi ben fornita e, spesso, per svolgere un buon lavoro, intempi brevi, è necessario usare l'attrezzo giusto. Google è un'ottima lente diingrandimento ma ogni tanto abbiamo bisogno di un telescopio.Col termine “nocchiero” noi intendiamo, in modo più aulico, designare unmotore di ricerca. Molti pensano che tutti i motori di ricerca si equivalgano.In realtà non è così, non tanto per le ricerche sul web, quanto per ricerchepiù specifiche. Usare Google piuttosto che Yahoo o Bing (motori di ricercaorizzontali) comporta alcune differenze. La vera differenza, invece, stanell’usare motori di ricerca diversi pensati per scopi diversi.Nel capitolo precedente, dedicato alla fase denominata “ambito di ricerca”,abbiamo paragonato un motore di ricerca ad un ipermercato dove possiamotrovare un po' di tutto (vedi immagine a pag. 18); esiste il reparto alimentari,così come quello dell'abbigliamento del giardinaggio o dei videogiochi. Adesso, però, abbiamo capito che un ipermercato potrebbe non soddisfaresempre tutte le nostre necessità. Se volessimo arredare casa dovremmo recarcipresso “La casa del mobile”, se volessimo indossare abbigliamento sportivopotremmo non volerci accontentare del reparto abbigliamento del nostro iper-mercato di fiducia ma ci recheremmo presso un negozio specializzato.Allo stesso modo, in molte occasioni, potremmo aver bisogno di un motoredi ricerca diverso da quello che utilizziamo abitualmente.Oltre ai classici motori-di-ricerca orizzontali in rete abbiamo a disposizione:vortali, banche dati, metamotori di ricerca, motori di ricerca verticali etc.

Motori di ricerca orizzontaliSono tutti quei motori classici che si usano nelle ricerche più semplici:Google, Yahoo, Virgilio, Altavista, Bing, etc.In genere si suole dividerli in “search engine” e “directories”. I primi, dellafamiglia di Google, per intenderci, cercano sulla base di alcune parole sceltedall'utente, gli altri cercano all'interno di un loro database già strutturato perargomento. Oggi tale distinzione, diventa sempre più spufamata, poiché ogni motore diricerca orizzontale permette ricerche sia del primo che del secondo tipo19.

19 http://www.motoridiricerca.it/importan.htm

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Motori di ricerca verticali

Tra i tanti brutti neologismi partoriti in tempi di ebbrezza da new economygaloppante c'è anche 'vortale' (vortal per gli inglesi). Cos’è? Un portale 'ver-ticale', di nicchia, settoriale. Secondo Webopedia è "un sito web che fornisceinformazioni e risorse su uno specifico settore industriale". Di cosa si tratta? Di un sistema di ricerca applicato ad una nicchia, con unfocus molto specifico. Può essere relativo al contenuto, alle fonti, persinoad una singola parola (è il caso di servizi come PubSub). Nel mercato na-scente della 'ricerca verticale', infatti, startup e piccole aziende hanno ancorala possibilità di dire la loro. Sui motori 'orizzontali' la partita sembra inveceormai chiusa. Realizzarne uno valido costa tantissimo, e richiede infrastrut-ture tecnologiche e schiere di PHD che solo pochi possono permettersi.I settori in cui già ora si assiste ad un fiorire di iniziative sono quelli del la-voro, degli immobili, dei viaggi, delle automobili, ma anche la prenotazionee vendita di biglietti. Sarebbe improponibile fare un elenco di tutti i motori di ricerca verticali e/ospecializzati, poiché innumerevoli sono le branche del sapere umano etroppo veloci i cambiamenti on line.Questi servizi filtrano i risultati a monte, selezionano con cura le fonti, re-stituiscono quindi solo le informazioni veramente rilevanti, quelle che ci ser-vono. Abbiamo trovato illuminante un esempio fatto sul blog da RaviDronamraju, che di ricerca si occupa sul campo essendo impiegato a Yahoo!.Dice: "Sto cercando una Honda Civic usata nel raggio di 50km da casa mia.Un annuncio di vendita è per sua natura transitorio, la pagina web su cui sitrova esiste per un breve periodo di tempo, poi scompare. Un mecca-nismo come il PageRank di Google o altri simili, non sono l'ideale persoddisfare la mia esigenza e identificare le pagine e le automobili che miservono in quel momento". Vero. Potrebbe essere ideale, invece, un motoread hoc che va a prendere i dati solo dai siti con annunci di auto usate e cheè in grado di aggiornare i risultati costantemente, con una cadenza misuratamagari in ore21.Un Vortale (Portale Verticale) è un sito che permette di accedere ad infor-mazioni relative ad una intero settore20.Ecco come l’alunno Pietro Gaipa presenta i vortali22:

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20 http://www.louisedoc.com/DizionarioInformatica001r01/DizionarioInformatica001r01-V.htm 21 http://www.webnews.it/news/leggi/3978/e-la-ricerca-diventa-verticale/22 http://www.e-webmarketing.it/6coseunvortale.htm, www.e-webmarketing.it, www.wikipedia.it, www.html:it

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Il vortale è:a) è il portale verticale, cioè contenitore di siti correlati ad un argo-mento di nicchia,b) è il portale tematico che fornisce rapidamente informazioni co-ordinate riferite allo specifico argomento,c) è un forum (luogo di incontro) per esprimere giudizi su prodottiesposti, per dare suggerimenti, per scambiarsi vicendevolmente deimessaggi,d) è un "borsino" per proposte di affari, domanda-offerta di prodottie servizi.e) è un ambiente virtuale per farsi conoscere ed apprezzare al fine di:

- promuovere prodotti e servizi- creare un rapporto interattivo tra i clienti navigatori e rivendi-tori per incentivare la fidelizzazione del visitatore.

Di conseguenza possiamo affermare che un vortale è un portale spe-cializzato in determinate materie o aree settoriali e pertanto rivoltoad una categoria di utenti maggiormente selezionata rispetto al por-tale generico definito in tal caso, per contrapposizione, orizzontaleQuesti vortali sono concentrati sopra argomenti specifici e presen-tano strumenti quali motori di ricerca, liste di discussione e direttori.Esempi di questo genere sono:- http://searchbug.com o https://pipl.com/- Per la ricerca di persone- http://www.wayin.net - network di portali verticali (tra cui fitness,bricolage, turismo)- http://www.notebook.st - vortale sui notebook- http://www.agriturismo.st - vortale dell'agriturismo- http://www.tuttogratis.it/ - Specializzato in risorse gratuite- http://www.eshops.it/ - Specializzato in negozi on-line- http://www.scuola.com/ - Portale dedicato alla scuola italianaI vortali o anche portali verticali possono essere immaginati comeuna rivista specializzata che tratta in modo approfondito un deter-minato argomento o settore.Nonostante quanto detto in precedenza, non tutti i siti che si dichia-rano portali verticali lo sono in realtà. Infatti per essere veri e propriportali verticali, un sito deve possedere determinate caratteristiche,tra le quali ricordiamo:

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- deve necessariamente "parlare" di un argomento specifico: piùil portale è settorializzato e maggiore saranno i risultati;- il portale deve avere un buon rapporto tra numero di visitatorie pagine viste;- se all'interno del portale c'è un forum aggiornato e con moltiutenti iscritti è una buona riprova che il loro progetto stia ri-scuotendo consensi e di conseguenza va avanti con successo.

In appendice, (vedi ricerche 3, 4, 5, e 6) riportiamo alcune esperienzadi ricerca dei nostri allievi organizzate come al solito, con il sistemaIVANOV®.

Aggregatori e Social BookmarkIl fenomeno dei cosiddetti “preferiti” o “segnalibri” ha fatto sì che na-scessero anche aggregatori di segnalibri o siti di social bookmark, percercare in questo mondo che spesso NON può essere indicizzato velo-cemente dai classici motori di ricerca web. Tali siti permettono di ag-giungere facilmente i siti che ti piacciono nella tua collezione personaledi link. Puoi organizzare i link utilizzando delle parole chiave (dettetag), e condividere la tua collezione non solo tra te ed il tuo browser maanche con altri utenti.• DIGG: è un sito web appartenente alla categoria del social networking

che permette, tramite una registrazione gratuita, di segnalare, condi-videre, giudicare e commentare notizie, pagine web e video

• DEL.ICIO.US: è un software per social bookmark. Ti permette di ag-giungere facilmente i siti che ti piacciono alla tua collezione perso-nale di link. Puoi organizzare i link utilizzando delle parole chiave(dette tag), e condividere la tua collezione non solo tra te ed il tuobrowser ma anche con altri utenti.

• REDDIT: Uno dei principali concorrenti di Digg, chiaro e semplice daseguire.

• TECHNORATI: è un motore di ricerca dedicato al mondo dei blog. Daldicembre 2005 Technorati indicizza più di 20 milioni di blog. Fondatoda Dave Sifry, con sede presso San Francisco, California, USA.Il termine technorati è una crasi, cioè un termine nato dall'unione didue parole: Technological literati (traducibile in italiano come intel-lettuali tecnologici).

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Ebook e testi elettroniciEsistono motori di ricerca e repository specializzati solo nella ricercadi ebook e/o testi elettronici. Di seguito alcuni esempi

Il progetto ManuzioIl progetto Manuzio trae nome dal noto editore Aldo Manuzio (Bassiano,Latina 1449 - Venezia 1515), considerato il principe dei tipografi delRinascimento italiano, inventore del carattere corsivo (che per questomotivo è noto all'estero come italico) e capostipite di una illustre casatadi stampatori.Il progetto Manuzio ha l'ambizione di concretizzare un nobile ideale: lacultura a disposizione di tutti. Come? Capolavori della letteratura, ma-nuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti in formato elettronico di-sponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero e con accorgimentitecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti e altri portatoridi handicap.Con il progetto Manuzio basta l'impegno di pochi per mettere a dispo-sizione di milioni di persone un capolavoro come la Divina Commediadi Dante Alighieri.Ecco come ne parlano le alunne Marilena Lo Meo e Rossana Verde:

Nella lezione svoltasi il 9/5/2008 è stato trattato come argo-mento il “Progetto Manuzio”. Il progetto si è occupato di digi-talizzare i normali libri che possiamo tranquillamente trovarein una qualsiasi biblioteca cartacea, cioè trasformarli in librielettronici, e-book.Questo processo può essere effettuato a tutti quei testi in cui sono tra-scorsi settanta anni e più, dalla morte dello scrittore; questo serveper preservare i diritti d’autore.Il sito del progetto Manuzio è il seguente: www.liberliber.it, ed èproprio qui che chiunque può trovare il testo per intero di un qual-siasi libro (libero ovviamente da copyright).La denominazione del sito “liberliber” è stata scelta appositamenteperché, oltre ad essere parole derivanti dal latino, possono assu-mere un duplice significato: libro oppure libero. Questo serve persottolineare il concetto: “libertà sulla conoscenza”, cioè tutti sono edevono essere liberi di ampliare la propria conoscenza.Nel sito www.liberliber.it possiamo trovare tutti questi libri di-

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gitalizzati. I libri possono essere digitalizzati in vari formati (struttura oaspetto di un file con cui è stato memorizzato):- PDF- RTF (rich text format, formato un pò più ricco rispetto al txt )- TXT: (formato senza formattazione, tipo blocco note)- HTML: (proprio delle pagine internet)- LIT: formato microsoft che permette di sottolineare i testicome se fossero dei veri e propri libri in formato cartaceo. Altri siti simili a quello del progetto Manuzio sono:Il progetto GutenbergLiberLiber - Progetto ManuzioProgetto LiberGnuLibriLiberi BookCrossingOpen Alexandria In collaborazione con WikiMediaLibroParlato

IndividuiE' possibile che si voglia cercare non un'informazione qualsiasi ma informa-zioni legate ad un individuo.

In questo caso il limite tra “ambito di ricerca” e “motore di ricerca” si fa piùconfuso. Noi abbiamo scelto di inserire la categoria “individui” come ambitodi ricerca anche se, lo vedrete, faremo riferimento quasi esclusivamente a mo-tori di ricerca specializzati.

Capita altresì di voler affidare alla stessa un compito importante e, volendoessere sicuri di quanto riferito di improvvisarsi detective. Ci si può avvalere,quindi, di alcuni siti specializzati:

YONAME: è un genere di motore nuovo, che non cerca in base a termini clas-sici ma, specificamente i social network; in pratica ricerca possibili utenti neiprincipali social network: Facebook, Friendster, MySpace, Xanga, Match.com,LinkedIn ed il famoso Digg. Se volete sapere se un vostro conoscente o parentesi "intrufola" in qualche social network, con yoName potete trovarlo, magaripartendo dal nome e cognome fino ai possibili alias che potrebbe aver usato;oppure può potete vedere in quanti altri network partecipa un utente che giàconoscete. Il servizio di ricerca, per quanto ristretto e limitato alla solaricerca di utenti, può tornare comunque utile; vista la continua crescita

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del fenomeno, gli ideatori hanno avuto senza dubbio un’idea alquantooriginale, di questi tempi è cosa rara e preziosa.PIPL: se yoName ricerca persone in “solo” sei importanti social net-works attraverso indirizzi email, username e il nome vero Pipl fa moltodi più. Basta inserire nome, cognome, città e paese di origine e si otter-ranno tutta una serie di informazioni: profili, contatti e account, pagineweb personali, indirizzi email. In sostanza Pipl trova le tracce che unapersona lascia in internet e lo fa piuttosto bene. YAHOO PEOPLE SEARCH: è forse uno dei servizi più noti ed utilizzatianche se usa la tecnologia di Intelius; spesso le ricerche si basano suidati contenuti nei database delle aziende perchè anche per motivi di pri-vacy non esiste un elenco pubblico online.E' possibile anche andare su www.paginebianche.it, inserire cognomenome (e città - facoltativa) e si può trovare l'indirizzo e il numero di te-lefono (se ha un telefono fisso).

Banche datiLe banche dati sono dei raccoglitori di informazioni generici. Possono trovarsisu supporti off-line (cd, dvd etc.) oppure on-line. Parleremo di queste ultime.

I nostri allievi si sono lanciati nel mondo delle banche dati in relazione ai lorointeressi ed ai loro studi. Hanno così scoperto un mondo sotterraneo (deepweb) fatto di banche dati (in genere universitarie) di testi greci, latini,letteratura italiana, medica etc.

In appendice troverete gli esempi di queste ricerche. Di seguito, invece,riportiamo un'esempio di una banca dati relativa alla medicina.

PUBMED

PubMed è una banca dati medica accessibile gratuitamente on-line. Avviandouna ricerca, viene mostrata una lista con i riferimenti bibliografici. Accantoad ogni citazione compare un’icona che segnala la presenza o l’assenza degliabstract. In PubMed possiamo fare una ricerca per campi. Basta digitare unafrase inserendo i termini della ricerca mettendoli anche tra parentesi per re-stringere il campo, per trovare quello che ci serve. Inoltre ci permette difare anche un secondo tipo di ricerca: basta inserire il titolo di una rivista,per escludere la ricerca di eventuali equivalenti in altri campi.

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Possiamo inoltre fare anche una ricerca per autore: inserendo il nome dell’au-tore e magari anche l’iniziale del cognome, restringiamo il campo e saremopiù sicuri dei risultati della nostra ricerca. Una cosa importante da dire suPubMed è che cerca informazioni relative alla nostra ricerca su un vocabolariochiamato MeSH che ha una struttura gerarchica ad albero. Immettendo untermine nel MeSH è possibile verificarne la correttezza: se non è presente,vengono proposte voci simili, fra le quali è possibile scegliere la più appro-priata. Se la voce è soddisfacente e non si desidera restringere ulteriormentela ricerca, è possibile agire sul menu "display", selezionando la voce "PubMedLinks", ottenendo la pagina con i risultati corrispondenti.

Sull'importanza di questo fattore (ricerca 'orizzontale' vs. 'verticale') si è sof-fermato di recente Jeff Bezos. All'Etech di San Diego ha presentato il nuovoservizio Open Search collegato al motore A9. Il fondatore di Amazon è partitoda un'esempio reale. Se si cerca su Google il termine 'Vioxx', si ottengono perlo più risultati legati a cause legali: il farmaco è stato da poco ritirato dal mer-cato perché dannoso per la salute. Se però si cerca su un database medico-scientifico come PubMed, si otterranno solo risultati legati alla farmacologia,alla letteratura scientifica. Per alcuni saranno rilevanti i primi, per altri i se-condi. La soluzione Open Search tenta di coniugare le esigenze di entrambi ipotenziali gruppi utenti. Il motore di Amazon si era già segnalato più che pernuovi algoritmi, per l'interfaccia innovativa e per i servizi accessori. Con OS,una tecnologia basata sul formato RSS, punta a integrare la dimensione di ri-cerca orizzontale con quella verticale. Il sistema consente infatti la creazionedi 'canali' di ricerca ad hoc basati su servizi e siti esterni. Sotto al modulo percercare sul web con Google, si ha la possibilità di fare ricerche su PubMed edi confrontare i risultati sulla stessa pagina. Il servizio è aperto e con unminimo impegno chiunque pubblichi contenuti sul web può inserire la suacolonna su A9/Open Search23.

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23 http://www.webnews.it/news/leggi/3978/e-la-ricerca-diventa-verticale/

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I metamotori di ricercaI Metamotori sono strumenti della Rete che interrogano simultaneamentediversi motori di ricerca più o meno conosciuti e restituiscono una lista dirisultati secondo ordine e criterio propri di ogni meta-motore. Non hanno,quindi, spider tutti loro che girano la Rete costruendo una base datidi proprietà, ma utilizzano il lavoro svolto da altri motori di ricerca.

Grazie ad accordi stipulati con le risorse che interrogano, possono usufruiredi accessi privati ai loro database e ciò consente ai meta-motori di avere tempidi risposta all'interrogazione degli utenti abbastanza rapidi. C'è sempre unoscambio alla base di questi accordi, per cui in qualche modo il motore diricerca interrogato partecipa ai guadagni del meta-motore grazie ad un accordodi revenue sharing.24

Le alunne Monica Trupia, Marilena Lo Meo, Adriana e Rossana Verde fannouna rapida panoramica dopo aver provato una serie di metamotori.

IXQUICK è un metamotore molto potente, ovvero uno strumentodella rete che svolge la ricerca del navigatore su più motori di ricercacontemporaneamente. Utilizzarlo è molto semplice: nella schermataprincipale bisogna innanzitutto selezionare la voce riguardante l'in-formazione che ci interessa ricercare. In particolare possiamo effet-tuare la nostra ricerca nel web, nell'elenco telefonico internazionale,nelle immagini o nei video. A differenza di molti altri motori di ri-cerca, IxQuick possiede anche la ricerca avanzata, che ci permettedi: trovare informazioni che contengano almeno una o tutte le paroleche il navigatore digita, la frase esatta, o che non contengano deter-minate parole. Inoltre, quando ricerchiamo nel web, c'è anche la pos-sibilità di scegliere i vari motori di ricerca da cui vogliamo che lenostre informazioni siano tratte. Cercando recensioni e commenti ariguardo, posso dire di non aver trovato critiche o commenti negativi,ma del resto non l'ho mai utilizzato prima d'ora.

CLUSTY è un metamotore che oltre ad effettuare ricerche su differentimotori di ricerca raggruppa i risultati per renderli più facilmente con-sultabili. Il servizio permette di restringere il campo della ricercasu diverse aree tematiche: Web, Notizie, Immagini, Shopping,

24 http://www.motoridiricerca.it/art14-02.htm

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Wikipedia, Gossip e Blog. Inoltre abbiamo anche la possibilità dicreare delle specifiche sezioni per effettuare ricerche che interroganocontemporaneamente vari motori di ricerca appartenenti a diversearee. I motori di ricerca dai quali Clusty prende le informazioni sono:GigaBlast, MSN, Lycos, Looksmart, Wisenut, Open Directory e AskJeeves. Mentre per quanto riguarda la ricerca sui blog vengono con-sultati: Feedster, Daypop, Technorati, BlogPulse e Blogdigger.Contrariamente agli altri motori, quindi, Clusty non esplora la totalitàdel Web ma attinge invece le sue informazioni a partire da fonti dif-ferenti, come gli altri motori di ricerca, le agenzie di stampa o il pro-prio indice di pagine Web, che è detentore Vivisimo.

Vivisimo ha poi spinto l'arricchimento dei dati ancora più lontano.Infatti è posibile utilizzare il suo strumento di ricerca soltanto in fun-zione di argomenti attuali. Anche in questo caso, a seconda della ri-cerca effettuata, il motore di ricerca Clusty crea cartelle in relazionealle ultime notizie.

DOGPILE è un potente motore di ricerca, molto apprezzato negli Usa,che raccoglie i risultati più rilevanti di Google, Yahoo, Ask e LiveSearch e li mostra su un unica pagina web. Come simbolo ha unasimpatica vignetta con un cagnolino. Dogpile offre il meglio dei ri-sultati degli altri, in maniera organizzata. Viene visualizzato comeuna torta divisa in tanti spicchi, cercando una qualsiasi parola chiavee mostra come ognuno dei quattro principali motori, citati sopra, offrarisultati in parte comuni e in parte esclusivi. Per non perdere proprionulla del meglio del web, Dogpile è un’ottima destinazione.

VIVISSIMO E’ un sito interamente in inglese quindi lo sconsiglio a chinon conosce la lingua. E’ stato fondato nel 2000 da degli scienziatidella Carnegie Mellon University che volevano organizzare la visua-lizzazione dei risultati trovati in un modo nuovo e innovativo. Infattila particolarità che ha reso famoso questo metamotore è stata la ca-pacità di organizzare in cartelle separate i diversi temi che raccolgonoi risultati di una ricerca. Quindi permette una visualizzazione miglioree più ordinata dei risultati che vengono trovati consentendo di trovarecon molta più facilità quello che si sta cercando. Risulta

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Fase 4: Scelta del Nocchiero

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quindi utile se si sta cercando soprattutto qualcosa di specifico. Sipuò scegliere di cercare in varie categorie quali: web, news, images,wikipedia, blogs, jobs e altro ancora. Ha inoltre una grafica semplicee sobria che permette di muoversi nel sito con molta facilità.

Il metamotore "mamma" intanto presenta la scritta mamma in blucon accanto una donna e ha come slogan "the mother of All searchEngines" posto sotto l'intestazione. La home page, come Google, pre-senta varie opzioni di ricerca: Web, News, Images, Videos ed oltre aqueste (che sono presenti anche su Google) vi sono le Yellow pages,che servono per cercare informazioni su aziende e le White pages ,che servono per cercare informazioni su privati. Nella schermatainiziale del metamotore in basso a destra c'è scritto "power search" e se ci si clicca possiamo decidere le impostazioni di ricerca (es:numero risultati per ogni pagina).

A lato dei risultati vi sono i "refine tour search "che sarebbero levoci correlate (es: music>radio,singer,CD). Alla fine dei risultatitroviamo "e-mailtour results" e con questa opzione si possonoinviare i risultati in una propria e-mail

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Fase 5: Un’Occhiata ai risultati

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Fase 5: Un’occhiata ai risultati

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A quanti di noi non è capitato di lanciare una ricerca e cominciare a analiz-zare, uno ad uno, i siti che venivano segnalati dal nostro motore di ricerca?Grave errore. Navigare on line alla ricerca delle informazioni giuste significautilizzare bene il proprio tempo. Abbiamo già detto anche (vedi nota 2 a pag.15) che spesso la sovrabbondante mole di informazioni causa il cosiddetto

Il problema

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effetto rumore. Pertanto, è necessario capire, prima ancora di valutare i siti segnalati, se lanostra ricerca sta prendendo la piega giusta.Tale fase sembra ovvia e scontata ma in realtà non è così. Bisogna quindicoltivare una precisa capacità, legata alla lettura, ovvero quella di sapervalutare, a primo acchito, se la ricerca appena effettuata ha prodotto ri-sultati apprezzabili che vale la pena approfondire.

Come si può facilmente evincere dal diagramma di flusso della nostra me-todologia (vedi più sotto la Figura 5) la fase dell'occhiata rappresenta uncrocevia, un primo momento decisionale, che può portarci a rivedere alcunedecisioni prese.

Dobbiamo domandarci, dando un'occhiata ai primi risultati del nostro incrociodi parole chiave (vedi pag. 21) se la strada intrapresa è quella corretta, se ladirezione che stiamo dando alla nostra ricerca è quella che avevamo pro-gettato e desiderato.

Capire velocemente tutto ciò significa guadagnare tempo prezioso che puòessere impiegato in fasi diverse della nostra ricerca, per esempio, nella fasedella valutazione delle fonti.

Questa fase rappresenta il primo momento di feedback rispetto alle decisioniprese fino ad adesso:

• è corretta la scelta della parole chiave?

• mi servono altre parole a cui non avevo pensato nella prima fase (Interro-garsi)?

• è corretta la combinazione di parole?

• dovrei usare un diverso ambito di ricerca, un diverso cassetto (news, blog,libri etc.)?

• sarebbe forse opportuno valutare l'uso di un diverso motore di ricerca?

Dobbiamo imparare a valutare quei piccoli abstract, quelle informazionibasilari, che il motore di ricerca ci mette a disposizione nella pagina deirisultati.

Vediamo un esempio: cerchiamo un modo per costruire un nostro blogpersonale.

Se cercassimo semplicemente le parole molto generiche “fare un blog”otterremmo questo risultato:

Fase 5: Un’occhiata ai risultati

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Fase 5: Un’occhiata ai risultati

Come possiamo notare, ad un prima “Occhiata”, leggendo gli abstract (in-dicati con le frecce rosse), le parole usate non sono adatte a fornirci i risultatiche cercavamo.Tuttavia, ritornando a scegliere meglio le parole ed utilizzando invece“creare blog gratis”, otteniamo un risultato più soddisfacente:

Seguendo il flowchart, solo a questo punto, dopo aver rapidamente capito di essere sulla strada giusta (Occhiata) possiamo cominciare ad acquisire evalutare le nuove informazioni e passare quindi alla fase della Valutazione.

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Fase 5: Un’occhiata ai risultati

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Fase 6: La Valutazione dei risultati

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Fase 6: La Valutazione dei risultati

Spesso un pizzico di superficialità o, più semplicemente un po' di fretta, ciimpediscono di valutare con attenzione le informazioni che leggiamo o cheabbiamo trovato in rete. Il pericolo, in questa nostra società in cui la comunicazione è diventata im-mediata (social network, tablet, palmari etc.), è quello di acquisire informa-zioni sbagliate, fraudolente, di parte e di riverberarle in lungo ed in largo.

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La nostra soluzioneLa nostra è la soluzione più classica, ovvero riportare on line il buon sensoe l'esperienza che abbiamo già nella vita quotidiana. In questo è essenzialeil ruolo svolto dagli adulti, che hanno l'obbligo, anzi, l'imperativo morale,di affiancare i cosiddetti nativi digitali (che tali non sono25) nella scelta enella valutazione delle informazioni trovate in rete.

L’attendibilità delle informazioniQuando si svolgono delle ricerche bisogna sempre porsi il problema del-l’attendibilità delle fonti. "Attendibile" significa "credibile", "degno difiducia"; si tratta quindi di chiedersi se un testo, un’immagine, etc. può darciinformazioni precise o farci riflettere su un determinato argomento e se ilsuo contenuto è "veritiero"26. Durante la lettura di un testo è necessariocompiere un’operazione di valutazione, chiedendosi:

• Ciò che scrive l’autore è credibile?• È pertinente (riguarda cioè l’argomento trattato)?• L’autore si attiene all’argomento oppure divaga?• Che cosa vuole dimostrare l’autore?• È convincente?• Le argomentazioni ("prove") che porta a sostegno delle sue idee sono

valide?• È "giusto" ciò che afferma?• Sono d’accordo, totalmente o parzialmente, con l’autore?

Le informazioni possono essere non attendibili per vari motivi, ad esempio:• chi le realizza ha scopi ideologici, politici, vuole cioè convincere qualcuno;• chi le realizza non è competente in materia;• chi le realizza vuole scherzare o prenderci in giro;• chi le realizza è superficiale.

Gli atteggiamenti possibili sono di tre tipi: 1. FIDUCIA: è quello che si può in genere adottare quando leggiamo un

testo che presenta nozioni o definizioni (enciclopedia, dizionario, elencotelefonico, orario ferroviario, formulario, manuale d’istruzioni): nonavrebbe senso, in questo caso, dubitare dell’attendibilità delle informa-zioni, pur non sottovalutando la possibilità della presenza di errori.

25 http://www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/550_per-favore-non-chiamateli-nativi-digitali.htm26 http://spazioinwind.libero.it/liberscuola/lettval.htm di Elsa Cagner

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Fase 6: La Valutazione dei risultati

2. PRUDENZA: è da praticare quando si ha a che fare con giornali e mezzid’informazione, dato che questi possono presentare i fatti secondo puntidi vista più o meno condivisibili, più o meno "di parte" o in maniera vo-lutamente incompleta. È chiaro però che alcune informazioni presenti, adesempio, nei quotidiani possono essere lette con atteggiamento di fiducia(quotazioni di borsa, estrazioni del lotto, risultati sportivi ecc.).

3. SFIDUCIA: è un atteggiamento che si può (in certi casi si deve) tenerenei confronti di testi che sono messi in circolazione senza alcun controlloeditoriale. Un caso tipico sono le informazioni presenti nel World wideweb e nei social network.

Grazie ad Internet, la quantità di informazioni alle quali possiamo accedereè enorme, tuttavia è necessario ricordarsi che non sempre queste informa-zioni sono rilevanti, serie, documentate, scritte da persone competenti. Ciòdipende dal fatto che tutti possono realizzare con relativa facilità delle pagineWeb. Questo fatto, di per sé, è molto positivo, visto che offre a tutti la pos-sibilità di esprimersi liberamente, senza censure o controlli: persone che nonhanno modo di manifestare idee su libri, giornali o televisione possono ora,almeno teoricamente, diffonderle in tutto il mondo. L’assenza di regole nellarete è un fenomeno straordinario, affascinante, democratico; si tratta solo disaperlo "cavalcare", soprattutto durante lo svolgimento di ricerche. Bisognaquindi intendersi: il concetto di "credibilità" non riguarda le opinioni, i pareripersonali, ma solo il fatto che questi si basino o meno su una conoscenzaapprofondita di un determinato argomento o avvenimento; facciamo quindiattenzione a non confondere le "opinioni" con le "informazioni": dire che "Ipromessi sposi" è un libro noioso è un’opinione; affermare che è stato scrittoda Leopardi è un’informazione… sbagliata.Se si cercano informazioni su un’idea politica, è molto probabile che sul sitodel partito che ad essa fa riferimento si troveranno solo opinioni positive;sul sito realizzato da un tifoso della Juventus, difficilmente si troverannogiudizi negativi su un giocatore di quella squadra. Tenendo sempre presenteche tutti possono realizzare una pagina Web, ci si potrebbe addirittura aspet-tare che ad un ragazzino di dieci anni possa venire in mente di costruire unsito su un complicato argomento filosofico; inoltre bisogna sempre ricordarsiche, come nella vita reale, anche in quella virtuale circolano molti buontem-poni e, a volte, anche dei malintenzionati.Non è facile definire delle regole precise per valutare il grado di attendibilitàdi un sito, ma alcuni suggerimenti possono senz’altro essere utili.

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Fase 6: La Valutazione dei risultati

1. GRAFICA DEL SITO: la ricchezza grafica del sito non è legata alla qua-lità dell’informazione: ci sono siti bellissimi dal punto di vista "estetico"che non hanno niente da dire, e siti molto semplici che costituiscono unriferimento importante. Può capitare che pagine Web piene di immagini,di scritte lampeggianti, di effetti speciali, vogliano semplicemente cattu-rare la nostra attenzione, spesso a scopi pubblicitari.

2. SITI CONSIGLIATI: se un sito è "consigliato" da molti altri siti che pos-sono essere considerati attendibili, spesso è attendibile a sua volta.

3. SITI UFFICIALI: su determinati argomenti o personaggi, esistono "sitiufficiali" e siti "non ufficiali"; i primi sono realizzati da esperti dell’ar-gomento, da conoscitori di un personaggio o dal personaggio stesso; i se-condi da appassionati. I primi sono in genere più attendibili, i secondi losono meno, anche se, a volte, possono fornire informazioni "particolari","controcorrente", "non ufficiali". I siti ufficiali, in genere, hanno comeindirizzo il nome del personaggio o dell’argomento; ad esempio, per ungruppo musicale, l’indirizzo può essere "www.nomedelgruppo.com"; per uncalciatore "www.nomedelcalciatore.com". Per rimanere nell’esempio,sarà difficile che nel sito ufficiale di un calciatore ci siano errori sulla suadata di nascita, sulla sua altezza o sul numero di reti che ha realizzato; èquindi una fonte di informazioni precisa. È probabile però che su questosito non si troveranno giudizi negativi sul giocatore: tutto dipende ancorauna volta da noi e da ciò che vogliamo cercare.

4. I "FINTI ANTICONFORMISTI": non bisogna considerare "false" le in-formazioni che non seguono la corrente, il pensiero diffuso, anzi. Va peròricordato che un "trucco" usato da molti è quello di fingersi anticonfor-misti per catturare l’attenzione, per far sembrare che nel sito si possanotrovare informazioni non ufficiali, ma vere: «noi vi diciamo quello chegli altri non vi dicono», «la verità su…»; spesso queste affermazionivanno considerate con prudenza.

5. PAGINE PERSONALI: grandi aziende come, ad esempio, quelle che of-frono l’accesso gratuito ad Internet, mettono a disposizione degli utentidegli "spazi" per realizzare dei siti; un indirizzo come"www.tin.it/utenti/nomesito", "members.xoom.com/nomesito" fa capireche ci si trova di fronte ad uno "spazio" messo a disposizione gratuita-mente da qualche operatore o gestore nel settore delle comunicazioni; ciònon significa che il sito non sia attendibile (a volte sono fatti benissimo),ma serve a farci capire semplicemente che può essere stato realizzato dachiunque, senza alcun controllo.

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6. SITI ISTITUZIONALI: siti "istituzionali" (Ministeri, Enti pubblici etc.)danno buone garanzie di attendibilità; è chiaro che in essi si troverannoinformazioni sempre in linea con quelle "ufficiali", intendendo con que-sto termine quelle "governative". In TV capita spesso che, ad esempio,i telegiornali diano alle notizie un taglio favorevole a chi è al potere odedichino più tempo agli uomini politici della maggioranza; per quantoriguarda la RAI, però, bisogna tenere presente l’esistenza di una com-missione parlamentare che ha il compito di garantire le opposizioni; que-sto, ovviamente, non accade in tutti i milioni di siti Internet.

7. SITI SCOLASTICI: un testo presente nel sito di un’università (spessoriconoscibile perché indicato con il prefisso "uni" più la sigla o un’ab-breviazione della provincia (unimc, unifi, uniba…).dà, ovviamente,garanzie di serietà.

8. GIORNALI ON LINE: i quotidiani o i settimanali presenti nella retesono paragonabili a quelli cartacei; alcuni hanno tendenze politiche ab-bastanza precise, altri appoggiano i governi in carica o sono all’opposi-zione, alcuni sono di partito, altri sono più o meno indipendenti.Riguardo ad una notizia o ad un’informazione, i quotidiani più famosigarantiscono comunque una certa correttezza; la "tendenza" del giornalesi manifesta soprattutto nel commento e nell’importanza data alla notiziao all’informazione.

9. CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E SINTATTICA: la presenza di er-rori grammaticali è spesso indice di scarsa cultura; se le opinioniespresse da una persona poco colta possono essere più intelligenti diquelle formulate da una persona coltissima, tuttavia è difficile che unapersona incolta sia in grado di dare informazioni attendibili su argomenticomplessi.

10. "INVECCHIAMENTO" DELLE INFORMAZIONI: molti siti Internetnon vengono aggiornati con frequenza: alcuni, addirittura, sono stati rea-lizzati anni fa e non sono stati mai più rivisti. Pertanto bisogna tenereconto di ciò nel valutare l’attendibilità delle informazioni in essi conte-nute. Quasi sempre in fondo alla home page di un sito è indicata la datadell’ultimo aggiornamento delle pagine; non è certo detto, ovviamente,che un sito "vecchio" sia sempre e comunque meno attendibile di unorecente. Molto dipende dal tipo di informazioni che contiene: se riportala biografia di un cantante scomparso è un conto; diverso è invece il casodi un cantante vivente. In alcuni casi, un sito può perdere molto della suaattendibilità se non indica la data di realizzazione e/o di aggiornamento.

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Fase 6: La Valutazione dei risultati

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

Il web è in costante mutamento, i siti nascono (e muoiono) a velocità eleva-tissime. Le ricerche e/o i nostri siti di riferimento, che fino a ieri avevamoutilizzato, possono non funzionare più da un giorno all'altro o possono esseresostituiti con altri siti, altri motori, strumenti diversi.In questo panorama è necessario dotarsi di sistemi che possano coadiuvarele nostre ricerche per renderle veloci, aggiornate, automatiche.

Il problema

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

La nostra soluzioneIn questo caso la ® non sta per marchio registrato ma più semplicementeper Robot. Quando parliamo di Robot intendiamo una macchina (nel nostrocaso un software) che svolge il lavoro al nostro posto.

Abbiamo a disposizione almeno quattro soluzioni diverse che possiamousare per rendere automatiche o semi-automatiche le nostre ricerche:

• Download website

• Page Monitoring

• Alert

• Feed RSS

Vediamole una alla volta

Download websiteVi è mai capitato di aver trovato un sito talmente interessante da spingervia leggerlo ovunque? Questo è possibile su qualsiasi computer connesso adInternet, ma come fare con un PC Off-Line?27

Purtroppo, non di rado, capita che le pagine web salvate tra i preferiti ri-sultino, nel momento in cui le andiamo a riprendere per leggerle, non rag-giungibili o addirittura cancellate. I motivi possono essere svariati: un errorenel database, un problema hardware, la chiusura/cancellazione del sito oanche una censura governativa. Per essere sicuri di poter avere sempre adisposizione una determinata pagina web o un intero sito web vi potrebbeconvenire scaricarla sul vostro computer28.

Sul web potete trovare una quantità pressochè infinita di notizie e pagineweb interessanti, che conviene allora salvare per una futura lettura, metten-dole tra i preferiti del vostro browser oppure salvarle su servizi online comePocket (ex Reader It Later).

Se navigando nel web, quindi, vi trovate di fronte ad un sito internet chepossiede tutti i contenuti da voi preferiti (documenti, testi di fondamentaleimportanza per il vostro lavoro o per lo studio), risulta molto più comodoe veloce avere la possibilità di consultarlo offline, senza possedere una con-nessione internet attiva.

27 http://www.megalab.it/7918/scarichiamo-un-intero-sito-per-leggerlo-off-line28 http://www.caidoo.org/tech/118-scaricare-un-sito-web-completo-con-websuction-per-leggerlo-offline

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

In questo modo il sito può essere consultato comodamente sul PC di casa econdiviso con colleghi ed amici, senza avere la necessità di connettersi equindi averlo sempre a portata di mano.

I programmi che vi presenteremo permettono di scaricare l'intero sito in-ternet con semplicità e velocità, il tutto immagazzinato in una cartella edun file di richiamo, che aprirà il vostro browser facendovi navigare senzaintoppi sulle varie sezioni che il sito propone29.

Esistono varie possibilità per scaricare un intero sito internet, una di questeè usare un software apposito: HTTrack Website Copier oppure OfflineBrowser BackStreet o anche Webcloner piuttosto che Fresh WebSuction;Sono programmi in grado di Clonare, Copiare e Scaricare sul proprio PC in-teri SITI WEB in modo tale da poterli navigare in modalità Off-line senzala connessione Internet.

Altre possibilità per scaricare interi siti off-line sono date da appositi pluginper i browser o comandi sotto Linux.

Page Monitoring (CDN)Quotidianamente visitate delle pagine web ma molto spesso gli autori degliarticoli potrebbero cambiare qualcosa nel testo e non solo. Scoprire qualisono effettivamente le modifiche effettuate potrebbe essere un’operazioneestremamente difficile, forse quasi impossibile30.Per ovviare a questo sono nati i servizi CDN ovvero di monitoraggio dipagine web.Un servizio CDN (Change Detection and Notification ) é un sistema dirilevamento automatico delle modifiche apportate a una o piú pagine Webcon la relativa notifica delle variazioni intervenute, agli utenti interessati,tramite e-mail o altri mezzi.

I motivi per monitorare una precisa pagina web possono essere molteplici:• ricevere un avviso di nuove versioni software per mantenere i programmi

aggiornati, controllando la pagina di download;• essere avvisati della pubblicazione di un bando di gara/concorso etc;• essere informati dell'apertura dei termini di iscrizione ad una scuola;• postare qualcosa su un blog e poi conoscerne il riscontro;

29 http://www.caidoo.org/tech/118-scaricare-un-sito-web-completo-con-websuction-per-leggerlo-offline30 http://blooin3.blogspot.it/2014/03/scaricareinterositoweb.html

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

• nel caso di attività commerciali ricevere avvisi tempestivi quando un con-corrente cambia il sito web, listini prezzi, etc;

• tenere d'occhio gli investimenti controllando le pagine dei comunicatistampa delle aziende coinvolte, monitorarne l’organigramma ed essereavvisati dei cambiamenti sulla loro home page;

• monitorare le pagine annunci di lavoro delle aziende di proprio interessee ricevere avvisi immediati.

Per monitorare una precisa pagina vi sono tre strade: 1. affidarsi a dei software che lo fanno in maniera abbastanza efficace; 2. aggiungere estensioni al proprio browser preferito (Chrome, Firefox, o

Explorer);3. iscriversi ad un servizio online che invierà una mail ogni volta che qual-

cosa cambia sulla pagina web prescelta31.

Tra i software possiamo annoverare Notipage32. Tra le estensioni ricordiamoPage Monitor, scaricabile gratuitamente dal Chrome Web Store. Questocomponente aggiuntivo non è onnisciente, ma può solo scovare i cambia-menti delle pagine che si decide di monitorare. Una volta raggiunta, adesempio, la pagina del programma di un evento, si può cliccare sull’iconadi Page Monitor e selezionare la voce “Monitora la Pagina”. In seguito, seil corpo del testo o le immagini presenti dovessero subire dei cambiamentil’estensione saprà dirvelo. Una delle caratteristiche più interessanti di PageMonitor è la possibilità di effettuare il monitoraggio automaticamente.Dalle impostazioni si avrà la possibilità di impostare un timer che stabiliràla cadenza di controlli periodici, se attivare un suono di avviso e molte altreutili opzioni.Tra i servizi segnaliamo VisualPing.io: è una nuova applicazione web checonsente di monitorare le pagine web e invia un avviso, tramite e-mail, ognivolta che si rileva un cambiamento nel contenuto della pagina web. A differenza di altri strumenti di “change detection web-based“, Visual-Ping.io è più facile da usare ed è completamente gratuito. Il servizio seguiràuna particolare area di un sito, ogni ora, e se rileva un cambiamento, invierànon solo l’avviso ma anche le immagini della pagina web prima e dopo ilcambiamento33.

31 http://www.studiopcg.com/monitorare-una-pagina-webweb-internet-webpage/32 http://www.notipage.com/en/downloads.php33 http://www.adsmcard.com/2013/10/come-rilevare-cambiamenti-pagina-web/

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

Un altro servizio CDN che offre grosso modo gli stessi servizi è Change-Detection34.

Web AlertIl servizio di Alert può sembrare simile al servizio di Page Monitoring, macon una grande differenza. Quest'ultimo vi permette di monitorare solo unaprecisa pagina web; il servizio Alert, invece, provvede a monitorare per voil'intera rete.

In pratica i servizi Alert compiono delle vere e proprie ricerche, al postovostro, ad intervalli temporali scelti e, nel caso in cui dovessero scovarequalche nuova informazione, ve ne danno immediata notizia.

Questi servizi di monitoraggio dei media iniziarono la loro attività nei primianni del ventesimo secolo sotto forma di fornitura di ritagli di giornali ealtre testate. Da allora sono un servizio indispensabile per molte aziende eagenzie. Fino ai giorni nostri, l’obiettivo chiave sta nel creare un insiemedi documentazioni su argomenti rilevanti nel modo più preciso e compren-sivo possibile. Il servizio è rivolto ai reparti di comunicazione e alle personeche prendono le decisioni, per dare loro dei report chiari, strutturati e facilida leggere, sotto forma quindi di rassegna stampa.

Dagli anni ’50 in poi sono emerse tre specializzazioni in questo campo:oltre alla stampa, arrivarono TV e radio, per poi accogliere anche il webnegli anni più recenti. Ultimamente però il confine tra questi tre ambiti di-venta sempre meno marcato grazie alla digitalizzazione35.

Prenderemo come esempio il servizio di Alert realizzato da Google, ma inrete è possibile trovarne altri36.

GOOGLE ALERT37.

Monitorare gli sviluppi delle notizie è fondamentale in una società basatasull’informazione. Google Alert offre tutti gli strumenti necessari per co-noscere avvenimenti in tutto il mondo ed ottenere informazioni in modoveloce e rapido effettuando procedure completamente automatizzate.Per creare un account su Google Alert, è necessario aprire o possedere

34 http://abtechno.org/index.php/2014/05/21/change-detection-come-monitorare-gratis-le-pagine-web35 http://blog.talkwalker.com/it/come-creare-rassegne-stampa-automatiche-con-talkwalker/36 http://blog.merlinox.com/talkwalker-alerts-il-ranger-degli-avvisi-web/

http://www.miriambertoli.com/blog/cassetta-degli-attrezzi/google-alerts-non-funziona-servizi-per-sostituirlo37 http://software.tuttogratis.it/news/come-usare-google-alert-per-rss-feed-e-per-creare-avvisi-foto/P128645/

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

un’email su Gmail, il client web di posta dell’azienda di Mountain View.Per creare un nuovo alert dotato di Feed RSS (vedi più avanti) vi basteràentrare nella pagina web dedicata a Google Alert, specificare la query di ri-cerca, il tipo di risultato desiderato (news, blog, video, discussioni, libri otutto), la frequenza di aggiornamento (occasionale, in caso di feed), la quan-tità dei risultati e le modalità di invio. In quest’ultimo campo potrete sce-gliere tra l’indirizzo di posta elettronica e la modalità Feed. Ecco unesempio.

Per effettuare il “filtraggio” di tutte le novità, articoli, pagine web in rete,è necessario creare qualche query di ricerca; ovvero Google Alert, in basealle nostre parole chiave, effettuerà una scansione del web segnalando even-tuali novità. Il servizio provvederà a notificarci il tutto e le nostre imposta-zioni saranno determinanti per effettuare analisi approfondite ed in gradodi offrire risultati validi. Uno dei suggerimenti che Google stessa dà pereffettuare query di qualità, è quello di essere estremamente precisi. Infatti,più i termini della ricerca saranno dettagliati, più rilevanti saranno gli alertforniti da Google.

Se state cercando un gruppo di parole dovrete inserire doppi apici, comead esempio “Google Alert Tuttogratis”. Se cercate, invece, una singola pa-rola, inserite i doppi apici in modo tale da escludere sinonimi e variazioniin termini di spelling. Il simbolo meno, se utilizzato prima di una parola,rappresenta la sua esclusione; ad esempio: Parigi-Baguette, fornirà comerisultato tutte le news riguardanti Parigi escludendo quelle relative alle

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

baguette. Se desiderate limitare la ricerca ad uno specifico sito, potete uti-lizzare l’operatore “site:”, o ancora, per escludere un determinato sito web,basterà inserire il simbolo “–” prima dell’URL. Tutti questi simboli per-mettono di effettuare query complesse ed un’analisi dei dati estremamentedettagliata.

Feed RSSRSS sta per Really Simple Syndacation che tradotto letteralmente significadiffusione dei contenuti veramente semplice. In pratica è un flusso di in-formazioni che permette di rimanere aggiornati sui nuovi contenuti pubbli-cati da una fonte. Gli aggregatori di news leggono diversi flussi RSS e liraggruppano per dare modo al lettore di avere sotto mano tutte le novitàpubblicate dalle fonti che ha scelto. È un po’ come creare una rassegnastampa personalizzata38.

Un Feed RSS è, quindi, un sistema per la distribuzione di contenuti (so-prattutto post di blog o articoli/news) attraverso internet. L’idea alla basedei feed rss è molto semplice: invece di dover navigare alla ricerca deinuovi contenuti nei blog o nei portali di notizie che più ci piacciono, perchènon creare un sistema per fare in modo che siano le nuove notizie a venireda noi?

Un facile paragone è un abbonamento ad un giornale o una rivista: invecedi andare ogni giorno o settimana in edicola per vedere se è uscito un nuovonumero, si può stare comodamente a casa e aspettare che il giornale arrividirettamente per posta. Ovviamente, con i feed, invece che nella cassettadi posta, i nuovi articoli o post arriveranno direttamente sul computer39.

Per accedere ai contenuti RSS sono sufficienti una connessione internet edun apposito programma chiamato "aggregatore". In rete se ne trovano molti,da scaricare sul proprio Pc o da utilizzare attraverso il web.

Alcuni aggregatori si integrano perfettamente con i principali browser econ i più usati programmi di posta elettronica. Esistono diversi tipi di ag-gregatori, a seconda del computer, del sistema operativo e, in alcuni casi,del browser che si utilizza. Questi software sono molto simili ai programmiper la gestione della posta elettronica ma, invece di scaricare la posta,

38 http://alessandro.dinoia.name/blog/contatti/feed-rss-come-fare/39 http://www.spaghettiwordpress.com/2008/05/finalmente-spiegato-cose-un-feed-rss/

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Fase 7: ® ovvero i robot in rete

scaricano i feed RSS ad intervalli regolari, avvertendo della presenza diaggiornamenti con segnali luminosi o grafici40.

I software per la consultazione di feed RSS vengono denominati "feedreader" (o "aggregatori"). Ecco alcuni software scaricabili gratuitamenteda Internet:

• www.feedreader.com

• www.rssreader.com

• www.disobey.com/amphetadesk

• www.vienna-rss.org

Esistono poi applicazioni web molto interessanti poiché permettono diseguire i propri flussi rss anche in mobilità (tablet, palmari etc.). Tra questi,da menzionare, c'è senz'altro Feedly.

40 http://www.tracce.it/rss/

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Appendice

Famiglia CHI• Autore• Soggetto• Esecutore• Chi è stato• è stato• Chi ha causato• Ha causato• Responsabile• Agente• Mandante• Colpevole• Chi è accusato di

Famiglia DOVE• Dove• Località• Il luogo è• Luogo• Regione• Zona• Nazione• Area• Provincia• Ambientazione• In che luogo

Famiglia QUANDO• in quale tempo • in quale momento• periodo

• epoca• età• era• evo• momento• occasione• opportunità• epoca• giorni• stagione• tempo• mentre • qualora • dal momento che

Famiglia PERCHÉ• Causa • Perchè• Motivo• Ragione• Motivazione• Movente

• Conseguenza

• Effetto

• Esito

• Fine

• A che scopo

• Funzione

• Obiettivo

• Proposito

APPENDICE

Esempi di “connettivi di ricerca”

Ecco una lista, divisa per famiglie, di vocaboli da poter utilizzare nelleproprie ricerche

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Connetivi di ricerca

• scopo• spiegazione• come mai• motivo per cui• per quale motivo• spiega• enuncia• chiarimento• chiarire• concetto• esprimere• espressione• definire• definizione• interpretazione• significato• dedicato• esplicare• dimostrazione• Significato• enunciato• senso

Famiglia COSA• notizie su• informazioni su• cosa è• categoria• dati su• concetti su

Famiglia COME• come• come è successo• come è fatto• materiali• in che modo• spiegazione di• come si è verificato

Famiglia di relazione• più di• equivalente a• maggiore di• minore di• alternativo

Famiglia di informazioni di base • guida• manuale• informazioni generali• tour• dummies (informazioni base per

principianti)• nozioni di base

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Esempi di ricerca

Ecco una lista, divisa per famiglie, di vocaboli da poter utilizzare nelleproprie ricerche”

Esempio di ricerca 1: “Il gigante e la bambina”

Compito della ricerca: Di cosa parla e qual è il vero significato della canzone “Il gigantee la bambina”?

Autore: Monica Trupia - maggio 2008

Domande a cui ci proponiamo di trovare risposta:Chi è il gigante?

Chi è la bambina?

Qual è la trama?

Che tipo di relazione c’è tra il gigante e la bambina?

Chi ha scritto il testo?

Chi ha scritto la musica?

Dati pertinenti di partenza:α) il gigante e la bambina

β) Ron

Connettivi testuali di partenza:a) Relazione

b) Chi sono

c) Storia

d) Testo originale

e) spiegazione

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Esempi di ricerca

Page 83: Libro metodo ivanov completo

Dati pertinenti acquisiti durante la ricerca:

a) pedofilia

b) Pallottino

c) Dalla

d) giardiniere

Percorso di ricercaDigitando su google il primo dato a nostra disposizione ovvero iltitolo della canzone “il gigante e la bambina” abbiamo trovato comeprimo risultato il testo della canzone all’indirizzo

http://www.vascoblog.com/testi.php?titolo=Il-Gigante-E-La-Bam-bina

Cercando su google “spiegazione il gigante e la bambina” abbiamotrovato questo sito:

http://claudiawilde.spaces.live.com/blog/cns!B0C63FDFAC04DC89!899.entry

Qui abbiamo letto delle possibili spiegazioni sul significato dellacanzone. Vi erano diverse opinioni proposte da utenti possibilmenteattendibili, alcuni pensavano fosse una storia incentrata sulla pe-dofilia, altri su una storia d'amore pura e semplice.

Abbiamo provato poi ad incrociare il titolo della canzone con quellache a noi sembra essere risultata dalla precedente ricerca una parolachiave "pedofilia" , e l’abbiamo digitata cercando su google.

La ricerca ci ha portato a un sito dal quale abbiamo appreso che gliautori della canzone sono Lucio Dalla e Paola Pallottino che hannorispettivamente scritto musica e testo della canzone.

http://www.rivistaonline.com/Rivista/ArticoliCultura.aspx?id=3801

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Esempi di ricerca

Page 84: Libro metodo ivanov completo

Abbiamo digitato su google "paola pallottino il gigante e la bam-bina" e abbiamo scoperto che in un primo momento la canzone èstata censurata per il testo molto esplicito. L' autrice del testo, PaolaPallottino ,fu quindi costretta ad apportare grosse modifiche. Ilverso che in origine recitava: "Ma il gigante adesso e' in piedi conla sua spada d' amore, e piangendo taglia il fiore, prima che sia cal-pestato" venne radicalmente cambiato in: "Ma nessun può svegliarlida quel sonno cosi' lieve, il gigante e' una montagna, la bambinaadesso e' neve", cambiando quello che voleva essere inizialmenteil messaggio della canzone.

http://thatslife.forumcommunity.net/?t=5159864&st=30

Ron, che ha cantato la canzone riveduta e corretta al festival di San-remo, ha rivelato che in realta' "Il gigante e la bambina", narra unostupro da parte di un giardiniere che violenta una bimba, ispirandosia un fatto di cronaca realmente accaduto. Quindi abbiamo accuratoche il tema centrale della canzone è realmente la pedofilia.

Esempi di ricerca

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Page 85: Libro metodo ivanov completo

Esempio di ricerca 2: “I terremoti”

Compito della ricerca: Ricerca di un vortale sui terremoti

Autore: Anna Canale

Domande a cui ci proponiamo di trovare risposta:Esistono siti specifici che parlano di terremoti?

Dati pertinenti di partenza:a) terremoti,

b) centro terremoti

Connettivi testuali di partenza:a) dove si trova

b) situato a

Dati pertinenti acquisiti durante la ricerca:a) IESN

b) Rete sismica a sperimentazione nazionale

c) Osservatorio sismico

d) Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

e) sisma

f) sismologia

g) vulcanologia

Percorso di ricercaDopo aver individuato le parole specifiche e quelle connettive(specifiche: terremoti, centro terremoti; connettive: dove, si trova,situato a ..) che avrebbero potuto aiutarmi nella mia ricerca, hoscelto il motore di ricerca da utilizzare, cioè Google, e anche illuogo in cui cercare, il WEB.

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Esempi di ricerca

Page 86: Libro metodo ivanov completo

La ricerca con “centro terremoti + dove/si trova/situato a...” nonha riscontrato risultati rilevanti.

Ho deciso quindi di lanciare un'altra ricerca con “terremoti in Italia”,è venuta fuori un'informazione relativa al centro I.E.S.N.

Ho fatto partire una nuova ricerca con “iesn cosa è?”

ho trovato un sito che si occupa di terremoti, ovvero, Rete SismicaSperimentale Nazionale(www. iesn.org).

Poiché dalla ricerca precedente è venuto fuori il termine osserva-torio sismico nazionale, ho lanciato un'ulteriore ricerca.

I risultati sono stati:

Centro Geofisico Prealpino, che ho tralasciato subito, perché associatoad un altro sito più importante a livello nazionale, ossia l'IstitutoNazionale di Geofisica e Vulcanologi(INGV), ho trovato anche laRete Sismica Nazionale Centralizzata, che reputo meno importante,quantomeno per motivi di grafica.

Poiché mi è piaciuto l'INGV ho proseguito la mia ricerca su questofronte.

L'INGV è diviso in diverse sezioni, tra le quali quelle di Palermo eCatania.

Visitando la sezione di Catania sono entrata su LINK e ho cliccato“Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti”.

Andando poi su links è possibile accedere a 4 sezioni, tra le qualiquella di geofisica, all'interno della quale si possono trovare istitutisia nazionali sia internazionali che si occupano di geofisica.

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Esempi di ricerca

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Con questi risultati sono riuscita quindi ad ampliare i risultati dellamia ricerca.

Rispetto alle parole specifiche che disponevo all'inizio della ricerca,ne sono venute fuori altre, tipo: sisma, sismologia, vulcanologia,osservatorio sismico, etc

Il motivo per cui ho scelto di continuare e approfondire la mia ricercasull'INGV è stato innanzitutto per la grafica migliore rispetto aglialtri siti trovati, poi per i maggiori contenuti trovati, più utili quindiper farsi un quadro generale sulla situazione italiana circa i terremoti.

http://www.iesn.org/

http://www.pa.ingv.it/

http://www.ct.ingv.it/

http://gndt.ingv.it/

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Esempi di ricerca

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Esempio di ricerca 3: “Un vortale sulle facoltà universitarie”

Compito della ricerca: Cercare dei portali che guidino alla scelta delle facoltà universitarie

Autore: Monica Trupia - giugno 2008

Domande a cui ci proponiamo di trovare risposta:Che facoltà scelgo?quali sono quei siti che mi presentano i vari atenei?Dove posso trovare informazioni approfondite?Esistono dei motori di ricerca specifici a tale scopo?

Dati di partenza:Come prima cosa ho stilato una lista dei vocaboli pertinenti e dei con-nettivi per questo argomento:

Pertinenti: Facoltà universitarie, università, maturati, dopo il diploma,Cineca

Connettivi: guida, portale, vortale, elenco link

Percorso di ricercaCome motore di ricerca ho utilizzato Google , mentre come ambitodi ricerca ho usato il web.

A questo punto ho digitato su google "guida facoltà universitarie" edalla ricerca ho ottenuto il sito http://cercauniversita.cineca.it/ che èun motore di ricerca specifico nel quale si possono avviare delle ri-cerche basilari che riguardano le università. Dando un'occhiata al sitomi sono accorta che questo è in collaborazione con Cineca. Non sa-pendo di che sito si tratti, per conoscerne l'attendibilità ho avviato unaricerca su google con scritto "cineca" e sono entrata sul sito ufficialewww.cineca.it . Esso è un consorzio interuniversitario senza scopo dilucro costituito nel 1969, e rappresenta una fonte attendibile in quantoè formato dall'unione di ben 32 università.

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Ho proseguito la mia ricerca su google incrociando i termini pertinenti"facoltà universitarie" con il connettivo "vortale", ma la ricerca nonha portato a nessun risultato rilevante. Ho quindi incrociato il mede-simo pertinente con il connettivo "portale" e sono usciti una grandevarietà di siti e, dopo averne consultati una buona parte mi sono ac-corta che quelli che avevano una maggiore popolarità perchè citatimaggiormente nella linkografia dei siti erano:

www.studenti.it/università , vortale dedicato agli studenti, a partiredalle scuole superiori al periodo postlaurea. Nel sito sono inoltre pre-senti diverse caregorie sempre riguardanti l'ambito universitario(corsi, facoltà, orientamento etc.) nelle quali poter trovare tutte le in-formazioni utili per gestirsi nell'ambito universitario.

www.studiando.it : presenta una vasta gamma di servizi e informa-zioni tra i quali una chat, un forum e una community con oltre 73327iscritti, quindi si presuppone sia un sito piuttosto attendibile in quantomolto frequentato.

www.university. it: presenta una buona grafica, chiara e semplice. Si possono utile per individuare in modo rapido ed efficiente, attra-verso il motore di ricerca presente nel sito, molti appunti e il materialedi cui si ha bisogno per le materie che si stanno studiando.

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Esempio di ricerca 4: “Un vortale sulle sicurezza stradale”

Compito della ricerca: Cercare un portale verticale che mi desse notizie anche aggiornatesulla sicurezza stradale

Autore: Flavia Paternostro

Connettivi testuali di partenza:Come prima cosa, ho cercato di stilare una lista dei vocaboli pertinentie connettivi che mi sarebbero potuti servire nella ricerca. Non è statodifficile: come vocaboli pertinenti ho utilizzato "motore di ricerca" e"sicurezza stradale" o "sicurezza nelle strade", mentre come vocaboliconnettivi ho utilizzato "sulla", "vortale", "in Italia".

Ambito di ricerca:In secondo luogo ho scelto l'ambito di ricerca, il web, e il motore diricerca, google.

Percorso di ricercaDunque ho avviato la ricerca digitando "motore di ricerca sulla sicu-rezza stradale".

Dando un'occhiata ai survey, ho notato che spesso appariva la sicu-rezza delle strade nell'ambito del comune di Ferrara, o anche sola-mente delle notizie inerenti alla sicurezza stradale e quindi,utilizzando la ricerca avanzata di google ho ristretto il campo dellamia ricerca eliminando le parole "Ferrara" e "notizie".

In un primo momento, l'unico sito che sembrava essere attinente a ciòche stavo cercando era patente.it. Esso fornisce una ricca raccolta diindicazioni utili a tutti i guidatori, esperti e non, che vogliano tenersiinformati sulle novità legislative in tema di trasporti, sanzioni e sicu-rezza stradale. Il sito offre informazioni su tutte le categorie di patenti,tabelle, calcolo e funzionamento della patente a punti, testi delle leggi,documenti ufficiali, mettendo a disposizione la pubblicazione inte-grale del codice della strada. Inoltre è disponibile il ''VerificaPatente'',

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uno strumento online per stabilire la categoria di patente a cui si puòaccedere o per sapere se si è abilitati a guidare certi mezzi.

Però mi sono chiesta "è il sito inerente alla sicurezza stradale piùimportante?"

Così ho digitato su google "Patente.it opinioni" e il sito ciao.it mi hapermesso non solo di leggere giudizi a riguardo, prettamente positivi,ma anche di confontarlo con siti simili.

Di conseguenza ho trovato alcuni siti, più o meno importanti, cheriguardano la sicurezza stradale, come lastradasiamonoi.it e aci.it.

Quindi sono andata nel sito "www.lastradasiamonoi.it". In questosito, è possibile trovare consigli per la sicurezza, recenti notizie sulmondo della strada, un'enciclopedia, una sezione di libri, film, videoper cogliere i vari aspetti dell'ambiente strada e giochi inerenti.

Tra i link che la linkografia di questo sito propone potrebbero essereimportanti www.sicurauto.it (il sito italiano per la sicurezza in auto),www.sicurisullastrada.it, www.youthontheroad.net (un sito di sicu-rezza stradale per i giovani in inglese) e www.aci.it (il sito ufficialedell'associazone nazionale).

Secondo il mio parere e grazie all'analisi che ho effettuato, i siti chepotrebbero essere più attendibili sono www.lastradasiamonoi.it,www.sicurauto.it e www.patente.it, perchè innanzitutto sono abba-stanza navigabili e poco complessi, e poi perchè hanno molte funzioniin quanto ci informano su recenti notizie dell'ambito strada, sulla le-gislazione sulla patente e sulla circolazione stradale, sul clima e\ocondizioni stradali di eventuali mete per viaggi, e così via...

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Esempio di ricerca 5: “le banche dati scientifiche”

Compito della ricerca: Trovare una banca dati scientifica

Autore: Pietro Gaipa, Monica Trupia

Percorso di ricerca 1 (Pietro Gaipa)Inizialmente per trovare maggiori informazioni riguardanti la piatta-forma “CSA Illumina”, piattaforma che avevo precedentemente tro-vato in uno dei siti dopo avere incrociato il connettivo “funzione” eil connettivo “banche dati”, ho scelto Google come motore di ricercae il web come ambito di ricerca. Per ottenere subito dei buoni risultatinella mia ricerca ho scritto “funzione CSA Illumina” e nel primolink (http://www.biblio.unimib.it/upload/csa%20illumina.pdf), chemi è sembrato a prima vista ben strutturato, ho trovato che “Illumina”è un’interfaccia di ricerca che permette di interrogare in maniera uni-forme numerose banche dati per quanto riguarda ambiti scientifici,naturali e sociali. CSA Illumina non è però una piattaforma aperta atutti in quanto per entrare è necessario possedere password e user-name. Per eseguire una ricerca corretta ed adeguata nella piattaformabisogna seguire i seguenti consigli:

* Il sistema di ricerca non è sensibile alle lettere maiuscole/minuscole,per cui cercando biogeography e BIOGEOGRAPHY otterrai lostesso risultato;

* Le parole multiple inserite nel campo di ricerca (per esempio, bio-logical activity), saranno trattare come una frase;

* Si possono utilizzare gli operatori booleani e alcuni di prossimità;

* Il simbolo “*” indica il troncamento, es. patent* cercherà patent,patents, patentable ... ed è anche il carattere jolly es. behavi*rcercherà behaviour e anche behavior:

• Il simbolo “?” indica la mancanza di un singolo carattere, es. “wom?n”cercherà woman e anche women; per indicare la mancanza di duecaratteri quindi ci vorranno due “??”, es. “carbon fib??” cercherà“carbon fibre” e anche “carbon fiber”.

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Successivamente ho cercato di allargare la mia precedente ricercacercando sempre sul web di Google dal linkhttp://www.biblio.unitn.it/servizi/Dispense_depliants/dispense_socio_06/family.doc i metodi di ricerca di Illumina che sono: Quick,Advanced search e serach tools.

QUICK SEARCH è la normale ricerca che ritrova tutte le banche datiinterrogando per default tutti i campi del database.

ADVANCED SEARCH èun modello di ricerca analogo a quick search perquanto riguarda la modalità di ricerca però consente una più avanzataricerca degli argamenti da ricercare.

SEARCH TOOLS offre una serie di strumenti per "raffinare" e persona-lizzare la ricerca.

Alcune di queste operazioni necessitano della creazione di un profilopersonale per l’utente; l’operazione è molto semplice poiché bastaindicare il proprio indirizzo di posta elettronica e una password.

Percorso di ricerca 2 (Monica Trupia)Ho digitato su yahoo “banche dati pubblicazioni scientifiche” e honotato che tra i risultati la banca dati che veniva nominata più spessoè la CNR SOLAR, un programma open access realizzato dal CNR.

Quest’ultimo è un Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere,promuovere, diffondere, attività di ricerca nei principali settori di svi-luppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo svilupposcientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese.

Alla banca dati CNR SOLAR si accede liberamente da internet dalsito http://150.146.3.132/

Come si può vedere dall’immagine la ricerca può essere condotta siatra i fulltexts che tra i dati bibliografici.

Si può inoltre scegliere tra una ricerca semplice o avanzata: quest'ul-tima offre la possibilità di combinare query in un maggior numero dicampi.

Esso viene realizzato a beneficio degli autori che intendono renderepubblici documenti scientifici digitalizzati attraverso una diffusioneon-line con accesso diretto e gratuito ed utilizzabili dal lettore a finidi lettura e di citazione per motivi di studio e di ricerca. La banca è

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destinata al deposito di lavori che l'autore dichiari liberi da vincoli di“diritti di autore” e "diritti di edizione" oppure autorizzati dai rispet-tivi editori sotto il profilo del copyright.

Per accertare l’attendibiltà della banca dati trovata e capire cosa pen-sano gli altri utenti di CNR SOLAR, ho cercato su “google gruppi”se vi erano informazioni su quest’ultima, ma non ho trovato niente dirilevante. A questo punto ho voluto vedere se c’era qualcuno chepoteva consigliarmi qualche banca dati su pubblicazioni scientifichealternativa così ho avviato una ricerca con le parole chiave “banchedati pubblicazioni scientifiche” e ho trovato una discussione nellaquale un utente parlava di Medline come di un’importante banca datiin campo scientifico.

Cosi ho cercato su internet informazioni su questa banca dati ed hoscoperto che MEDLINE è un database internazionale di scienze dellavita e di informazioni biomediche. Copre i campi della medicina,dell'infermieristica, farmacia, odontoiatria, medicina veterinaria ecura della salute in generale. Il database copre anche gran parte dellaletteratura in biologia e biochimica. Liberamente disponibile suinternet, utilizza come programma per la ricerca "Entrez Pubmed" edè interamente scritto in inglese. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez/

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Esempio di ricerca 6: “la banca dati per testi greci”

Compito della ricerca: Trovare banche dati dove poter reperire testi greci con o senzatraduzione

Autore:Flavia Paternostro - giugno 2008

Percorso di ricercaSu google web ho ricercato ‘ Banche dati per “testi greci” ‘ ed houtilizzato le virgolette perché altrimenti avrebbe trovato molti daticon la parola “testi” ma non greci.Dunque nel sito dell’università di Bologna, http://www.classics.unibo.it/CLASSICS/Risorse+e+strutture/tutorial.htm, ho scoperto che lebanche dati per testi greci più famose sono:La TLG, Thesaurus Linguae Graecae: una biblioteca digitale dell’an-tica Grecia. La sua base dati contiene le opere di circa 3.700 autori,da Omero al 600 d.C. , numerosi testi storiografici, lessicografici eannotazioni varie dal 600 d.C. fino alla caduta di Bisanzio, nel 1453,aggiornati trimestralmente.TLG nasce come banca dati su CD-Rom, ma recentemente è statacreata una versione on-line che però necessita dell’accesso riservato.Il CD-ROM è consultabile tramite i software SNS Greek (MacOS eWindows), TLG Workplace Silver Mountain o Lector (Windows) suiPC portatili del laboratorio virtuale della Biblioteca.Dopo aver assimilato queste informazioni, mi sono chiesta cosa fos-sero i software SNS Greek e il TLG Workplace Silver Mountain oLector, così ho dato avvio ad un’altra ricerca su google web digitando“SNS Greek TLG”.Ho trovato la storia del progetto “SNS GREEK & LATIN” ed unaspiegazione del software nel sito http://www.sns.it/it/edizioni/novita/snsgreek/download/depliant-torino.pdf/ in formato pdf.Ho scoperto che SNS-Greek&Latin consente di eseguire delle ricercesulle seguenti banche dati su CD-Rom:- Thesaurus Linguae Graecae;- PHI #5.3 e PHI #7

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Per sapere invece cosa fosse il TLG Workplace Silver Mountain, hodato avvio ad una ricerca su google web scrivendo semplicemente“TLG Workplace Silver Mountain” e ho scoperto tramite il sitohttp://www.rassegna.unibo.it/software.html che è una delle più im-portanti ditte di software per la produzione di programmi utili per iclassicisti.Tornando a TLG, il sistema consente di scegliere tra 4 lingue (inglese,francese, tedesco e italiano), tuttavia le principali funzioni sonoespresse con termini latini. E’ possibile impostare ricerche complesse usando gli operatoribooleani: AND (segno +), OR (segno ,), NOT(segno #).Per avere informazioni più dettagliate nell’utilizzo di TLG in CD-Rom il sito http://www2.classics.unibo.it/StrumentiInformatici/Tutorial/testi_greci.pdf mi sembra abbastanza attendibile e facile dacomprendere.Un’altra banca dati sui testi greci trovata è la PHI #7, Packard Huma-nities Institute 7. Essa contiene testi di iscrizioni greche e dei papiridocumentari, ostraka e tavolette raccolti nella Duke Data Bank of Do-cumentary Papyri; la consultazione è possibile attraverso diversi soft-ware, tra cui Lector, Musaios e Workplace, che si trovano in reteTATOO.Ricercando su yahoo, ho trovato un’altra banca dati, BibleWorks. Essacontiene i testi biblici ebraici, greci e latini, le traduzioni della Bibbiain diverse lingue moderne e alcuni strumenti necessari agli studi bi-blici, come lessici, grammatiche e dizionari. Ti permette di ricercareversi in varie edizioni della Bibbia, inserendo parole singole o interestringhe, di esaminare parti del testo, di esportarle e copiarle. Sul sito dell’Università di Bologna, ho scoperto l’esistenza di un’altrabanca dati, Jacoby die Fragmente der Griechischen Histoiriker. Essapossiede un’edizione su CD-ROM della raccolta, formata da 15 vo-lumi composti tra il 1922 ed il 1958, dei frammenti degli storici greci,ordinati per ambiti tematici e cronologici, ordinata da Felix Jacoby.La raccolta è divisa in tre parti: I (Genealogy and Mythography), II(Universal and Contemporary History; Chronography), e III (Ethno-graphy and Horography) e comprende oltre 12.000 frammenti ricavatida fonti greche, bizantine, armene, siriache e arabe. Si può accedereanche on-line, ma con accesso riservato. Avendo trovato quattro banchedati che però hanno solamente la versione CD-Rom o comunque nonhanno un open access, non sono riuscita a provarle personalmente.

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Esempio di ricerca 7: “la banca dati per testi latini”

Compito della ricerca: Trovare banche dati e raccolte di classici latini con o senza traduzione

Autore: Pietro Gaipa - giugno 2008

Percorso di ricercaInnanzitutto le banche dati sono raccolte di dati per argomenti specifici.

Le banche dati erano originariamente o su carta o su CD-ROM mentreora, grazie all’avvento della nuova tecnologia e di internet, le banchedati sono rintracciabili anche on-line.

Per quanto riguarda le banche dati di testi latini,per rintracciare questeultime on-line ho digitato su Google banche dati di testi latini e a unaprima ricerca ho scoperto che esistono svariate banche dati di testi la-tini che si distinguono per quanto ne riguarda l’accesso.

Ci sono quindi banche dati di testi latini accessibili a tutti e banchedati di testi latini nelle quali l’accesso è condizionato da particolaricondizioni.

Infatti esistono banche dati di testi latini creati dalle varie universitàin cui l’accesso è condizionato dal luogo; quindi se per esempio vo-lessimo visitare una banca dati dell’università di Bologna è necessarioche l’accesso venga effettuato dai computer del dipartimento stesso.

Tra questo tipo di banche dati di testi latini ricordiamo quelle del-l’università di Bologna all’indirizzo http://www.classics.unibo.it :

- ALMAE LATINITATIS BIBLIOTHECA (ALB): comprende gli au-tori latini classici pubblicati da Zanichelli, con un suo programma diricerca.

- BIBLIOTHECA IURIS ANTIQUI (BIA): oltre ai testi giuridici,contiene una bibliografia sul diritto romano dal 1950, e un lessico ditermini tecnici dello stesso ambito. È interrogabile tramite un suoprogramma di ricerca.

Per quanto riguarda invece le banche dati di testi latini accessibili atutti ne ho rintracciate due:

-The perseus digital library www.perseus.it

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-The latin library disponibile all’indirizzo www.thelatinlibrary.com

Per quanto riguarda il progetto Perseus sappiamo che è portato avantidalla Tufts University, che mette insieme collezioni di risorse relativeal campo degli studi umanistici. Il progetto ebbe inizio nel 1987 conil fine di raccogliere materiali per lo studio dell'antica Grecia. Ha pub-blicato due CD-ROM e, nel 1995, ha pubblicato sul World Wide Webla Perseus Digital Library. Il progetto è andato oltre il suo scopo ini-ziale; le attuali raccolte coprono l'antichità classica greco-romana, ilRinascimento inglese, gli scritti di Edwin Bolles e la storia della TuftsUniversity. La sua ricchezza gli viene dal fatto di essere il centro diun ampio progetto di informatizzazione degli Studi Classici portatoavanti in America, con collaborazioni anche europee.

Qui è possibile effettuare ricerche per autore ed è possibile trovarei testi latini sia in latino,sia in inglese,sia in greco e addirittura intedesco.

Sempre in questa pagina era presente il link della Latin Library.

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Una metodologia per la conduzione di ricercheutilizzando gli strumenti della rete

Marcello Festeggiante

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