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ACRI NON PROFIT magazine in collaborazione con Ottavo Rapporto annuale Sintesi LE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA soggetti delle libertà sociali

LE FONDAZIONI DI ORIGINE in collaborazione con BANCARIA ... · consentire di rafforzare ulteriormente il ruolo svolto dalle Fondazioni per la collettività. Come di consueto, ringrazio

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ACRI

N O N P R O F I T m a g a z i n e

in collaborazione con

Ottavo Rapporto annualeSintesi

LE FONDAZIONIDI ORIGINEBANCARIAsoggetti delle libertà sociali

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Allegato redazionale al numero di VITA di questa settimana Registrazione del Tribunale di Milano n. 397 dell’8 luglio 1994

Sped. Abb. Post. 45% - Art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 - Milano

Direttore responsabile: Giuseppe Frangi

Editing di Daniela RomanelloProgetto grafico di Claudio Madella e Antonio Mola

Stampa: Arti Grafiche Fiorin - via Vignola, 3 - 20136 Milano

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INDICEPrefazione

di Giuseppe Guzzetti pag. 3

Ottavo Rapporto annualeSintesi pag. 5

Il progetto Sviluppo SudDescrizione e bandi pag. 14Le Fondazioni finanziatrici pag. 16

Le Fondazionidi origine bancariaLa distribuzione geografica pag. 18Schede pag. 19

INDICE

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La Prefazione al Settimo Rapporto si concludeva con un ringraziamento a tutto ilsistema delle Fondazioni per aver favorito il costante orientamento dell’ACRI alla

difesa dell’autonomia di queste istituzioni. È pertanto per me un compito particolar-mente gradito poter presentare l’Ottavo Rapporto Annuale sulle Fondazioni Bancariedopo le fondamentali sentenze della Corte Costituzionale del settembre 2003; la Corteha confermato che le Fondazioni sono persone giuridiche private, con piena autonomiastatutaria e gestionale e le ha collocate a pieno titolo tra i soggetti dell’organizzazionedelle “libertà sociali”.

Le decisioni della Corte sono state rese note mentre erano in corso, da parte dellaCommissione Vietti, gli approfondimenti relativi alla riforma della disciplina delle per-sone giuridiche private di cui al Titolo II del Libro I del Codice civile. Tale concomitan-za suggerisce, in prospettiva, interessanti sviluppi: vale qui ricordare l’auspicio, formula-to a Firenze nel giugno 2003, in occasione del XIX congresso dell’ACRI, che la revisionedel Titolo II del Libro I possa costituire l’occasione per ricondurre le Fondazioni nell’al-veo della disciplina comune delle fondazioni private.

Nel frattempo, la maggiore stabilità e chiarezza del quadro normativo, cui hannocontribuito anche importanti provvedimenti normativi recentemente introdotti, potràconsentire di rafforzare ulteriormente il ruolo svolto dalle Fondazioni per la collettività.

Come di consueto, ringrazio i realizzatori dell’opera, cui hanno in primo luogo con-tribuito le 87 Fondazioni associate, oltre all’unica grande Fondazione non ancora asso-ciata, Compagnia di San Paolo. L’ottava edizione del Rapporto introduce delle novità

PREFAZIONE

L’OTTAVO RAPPORTO SULLE FONDAZIONI BANCARIE: SOGGETTI DELLE LIBERTÀ SOCIALI

di Giuseppe Guzzetti

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PREFAZIONE

volte a favorire una ancor maggiore conoscenza delle Fondazioni:- una rilevazione sugli assetti organizzativi, con un’analisi del grado di formalizza-

zione organizzativa e dei processi di attività- una sezione sui siti web, entrati stabilmente nell’operatività quotidiana delle Fon-

dazioni- una maggiore segmentazione dei settori di intervento per l’attività istituzionale,

tendente ad individuare le principali tipologie o comparti di operatività all’interno diogni settore, per offrire una chiave di lettura più articolata delle attività realizzate; intale ambito sono state inserite, a titolo esemplificativo, sintetiche descrizioni di alcuniinterventi.

La sezione monografica, introdotta già a partire dal Sesto Rapporto, è stata dedica-ta al tema dei distretti culturali, che assume particolare rilevanza in considerazione del-la massiccia partecipazione delle Fondazioni al progetto Sviluppo Sud, finalizzato ap-punto alla creazione e al rafforzamento di distretti culturali nel Mezzogiorno. L’appen-dice, oltre alla rassegna normativa e alla nota metodologica, include ora anche una bi-bliografia delle pubblicazioni rilevanti in tema di Fondazioni di origine bancaria.

Passando alle principali evidenze che emergono dall’Ottavo Rapporto, mi limito asottolineare che le Fondazioni, nel corso del 2002, hanno confermato appieno i lusin-ghieri risultati già emersi nel biennio precedente, nonostante la concomitanza dellacomplessa evoluzione normativa e giurisdizionale:

- Hanno completato la cessione delle quote di controllo detenute nelle banche, per al-linearsi alle previsioni normative, incrementando di conseguenza gli altri investimentifinanziari.

- L’insieme delle Fondazioni ha confermato una redditività del 5%, con un lievissi-mo incremento rispetto all’anno precedente.

- Di conseguenza le delibere di erogazione assunte nel 2002 si sono mantenute al disopra di 1 miliardo di euro.

Concludo con un ringraziamento a quanti hanno favorito la difesa dell’autonomiadelle Fondazioni e assicuro il massimo impegno dell’Associazione per migliorare ulte-riormente il ruolo, illustrato nell’Ottavo Rapporto, che questi soggetti dell’organizza-zione delle “libertà sociali” possono svolgere.

Giuseppe GuzzettiPresidente ACRI

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La Corte Costituzionale con le sentenzenn. 300 e 301 del 29 settembre 2003 ha

definitivamente ribadito che le Fondazionisono persone giuridiche private con pienaautonomia statutaria e gestionale, collocan-dole a pieno titolo tra i soggetti dell’organiz-zazione delle “libertà sociali”.

Le fondamentali sentenze della Cortechiudono il capitolo dell’Ottavo Rapportodedicato all’evoluzione del quadro istituzio-nale e normativo che, come sempre avviene,presenta uno sfasamento temporale rispettoai capitoli concernenti la struttura e l’attivitàdelle Fondazioni, relativi all’anno 2002.

Nonostante il clima di incertezza che hacaratterizzato questo anno, le Fondazionihanno operato per rafforzare le loro struttu-re organizzative, mantenere adeguati livellidi redditività e incrementare le dimensionidell’attività svolta per le comunità di riferi-mento.

A seguito della positiva conclusione, nel-l’estate del 2002, dell’indagine per presunti“aiuti di Stato” della Commissione europea,le Fondazioni hanno completato il processodi dismissione delle partecipazioni di con-trollo nelle banche. Peraltro, in un anno incui la redditività degli altri investimenti fi-nanziari è stata particolarmente limitata, i li-velli di rendimento del patrimonio (5%) so-no stati assicurati soprattutto dai dividendidelle partecipazioni bancarie.

La buona redditività ha consentito di de-stinare all’attività istituzionale, includendogli stanziamenti ai fondi per l’attività futura,quasi 1,3 miliardi di euro, oltre 100 milioniin più dell’anno precedente. È ulteriormen-te cresciuta la dimensione media delle ero-gazioni (52.000 euro) ed è rimasto elevato ilgrado di concentrazione settoriale: quasitutte le Fondazioni hanno destinato ai loroprimi due settori di intervento almeno il

40% delle erogazioni, ovvero almeno il 30%al primo settore. Le erogazioni sono andateper 3 quinti a soggetti privati e per 2 quinti asoggetti pubblici ma, nel complesso, gli entilocali si sono confermati come la singola ca-tegoria che ha ricevuto più erogazioni, oltrea rappresentare i partner più frequenti per leoperazioni di cofinanziamento delle Fonda-zioni.

Benché siano aumentati i progetti con unrespiro nazionale, è rimasta forte la focalizza-zione sul territorio di riferimento e oltre 9 eu-ro su 10 sono andati alle regioni di apparte-nenza delle Fondazioni. L’ammontare dellerisorse destinato al Mezzogiorno, di conse-guenza, ha continuato a risentirne; nei pros-simi anni tale squilibrio strutturale sarà miti-gato dal Progetto Sviluppo Sud, che metterà adisposizione del Mezzogiorno risorse ag-giuntive delle Fondazioni superiori a quelleattualmente destinate alle stesse aree.

1. Il quadro istituzionale e normativoI principali provvedimenti normativi

che hanno contraddistinto il periodo appe-na trascorso sono stati la legge finanziariaper il 2003 e il d.l. 143/2002, nonché ild.d.l. Volontè; in parallelo si è sviluppato ilcontenzioso giurisdizionale, che è culmina-to alla fine di settembre con le decisioni nn.300 e 301 della Corte Costituzionale.

La legge finanziaria per l’anno 2003 (leg-ge n. 289/02) ha ristretto la disposizione sul-l’incompatibilità che era stata introdottadall’art. 11 della legge n. 448/01 e ha proro-gato, per le Fondazioni con patrimonio nonsuperiore a 200 milioni di euro o sede in Re-gioni a statuto speciale, il termine per le ope-razioni di dismissione delle partecipazionidi controllo nella banca e per la cessione de-gli immobili non strumentali.

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SINTESI

OTTAVO RAPPORTO ANNUALESintesi

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Nella primavera del 2003 si è manifesta-ta, a livello parlamentare, la volontà di ri-condurre la normativa delle Fondazioni aiprincipi della legge Ciampi e di far uscire leFondazioni dal contenzioso nel frattempoavviato, attraverso la presentazione del dise-gno di legge cosiddetto Volontè AC 3819.

Il successivo d.l. n. 143 del 24 giugno2003, poi convertito dalla legge n. 212/03,ha introdotto la possibilità di investire unaquota (non superiore al 10%) del patrimo-nio delle Fondazioni in immobili non stru-mentali, pur conservando alle stesse la qua-lificazione fiscale di ente non commerciale.Ha inoltre esteso alle Fondazioni con patri-monio superiore ai 200 milioni di euro il dif-ferimento del termine del 15 giugno 2003,portato al 31 dicembre 2005, per la dismis-sione delle partecipazioni di controllo nellesocietà bancarie conferitarie e degli immo-bili non strumentali. Infine, per le Fonda-zioni con patrimonio non superiore ai 200milioni di euro, il decreto ha definitivamen-te eliminato l’obbligo di dismissione dellepartecipazioni di controllo, in ragione delcontenuto rilievo patrimoniale.

All’inizio del 2003, il Tar del Lazio hadepositato le motivazioni per cui, a fine2002, aveva rimesso alla Corte Costituzio-nale gli atti relativi al ricorso delle Fondazio-ni contro il d.m. n. 217/02, attuativo del-l’art. 11. Per il Tar del Lazio, il complessodelle disposizioni della legge Ciampi ha di-segnato per le Fondazioni un regime incen-trato sulla natura privatistica delle stesse, cheil successivo intervento legislativo (cosid-detto decreto Salvadeficit, n. 63/02, che ave-va dichiarato speciale la natura privata delleFondazioni) non ha intaccato.

Nel frattempo, cinque Regioni, basan-dosi sulla presunta natura pubblicistica del-le Fondazioni, avevano sollevato presso laCorte conflitto di competenza ex art. 117della Costituzione, in merito al medesimoart. 11 della legge n. 448/01.

Il 29 settembre 2003 sono state deposi-

tate in Cancelleria le sentenze nn. 300 e 301della Corte Costituzionale, relative, rispet-tivamente, ai ricorsi presentati dalle Regionie dalle Fondazioni.

Con la sentenza n. 300, la Corte ha ac-clarato l’essenza privata delle Fondazioni,mettendo in evidenza l’ormai avvenuta reci-sione del legame genetico con le bancheconferitarie e collocandole a pieno titolo trai soggetti dell’organizzazione delle “libertàsociali”; ha così rigettato i ricorsi delle Re-gioni, che avevano sostenuto la natura pub-blica delle Fondazioni e, quindi, la loro ri-conduzione nella legislazione concorrenteregionale ex art. 117 della Costituzione.

Con la sentenza n. 301 la Corte Costitu-zionale ha rimosso le lesioni che l’art. 11 del-la legge n. 448/01 aveva inferto alla autono-mia delle Fondazioni.

Circa l’assetto dell’organo di indirizzo, laCorte ha ritenuto irragionevole “limitare laipotizzata presenza degli enti rappresentati-vi delle diverse realtà locali agli enti territo-riali senza ricomprendervi quelle diverserealtà locali, pubbliche e private, radicate sulterritorio ed espressive, per tradizione stori-ca, connessa anche all’origine delle singolefondazioni, di interessi meritevoli di essere«rappresentati» nell’organo di indirizzo”.

Corollario della dichiarata natura priva-ta delle Fondazioni è stato il pronunciamen-to circa l’illegittimità del potere di indirizzodell’Autorità di vigilanza, dal momento che“il potere di indirizzo è essenzialmente di-verso da quello di controllo di cui è titolarel’Autorità di vigilanza, essendo il primo unpotere conformativo dell’attività delle fon-dazioni, il secondo un potere di verifica del-la corrispondenza di tale attività a determi-nati parametri preventivamente fissati”.

La determinazione sulla natura delleFondazioni apre una riflessione sull’Auto-rità di vigilanza: essendo il legame che univale Fondazioni alle banche reciso, sono venu-te meno le ragioni per assegnare tempora-neamente la vigilanza al ministero dell’Eco-

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SINTESI

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nomia. L’auspicio, formulato in occasionedel XIX congresso dell’ACRI, tenutosi a Fi-renze nel giugno 2003, è che, attraverso l’at-tesa riforma del Codice civile, le Fondazionidi origine bancaria siano naturalmente ri-comprese nel corpo unico che è quello pro-prio delle persone giuridiche private di cuial Titolo II del Libro I del Codice civile.

2. La struttura operativaIl personale operativo delle Fondazioni

è passato da 607 unità nel 2001 a 673 nel2002 (+11%) e la componente data dall’or-ganico proprio delle Fondazioni è aumenta-ta di 106 unità, a discapito del personale di-staccato dalla banca e dell’organico in “ser-vice”; di conseguenza, la quota dei dipen-denti in rapporto di collaborazione organi-ca e stabile con le Fondazioni ha superato lametà del totale.

Si conferma, pertanto, la costante atte-nuazione dei legami organizzativi con leaziende creditizie, coerentemente con i pro-cessi di dismissione delle partecipazioniazionarie nelle banche.

Il numero di risorse è ancora limitato acirca 8 dipendenti per Fondazione, con va-lori medi che variano da 21 dipendenti perle grandi Fondazioni a 3-4 per le medio pic-cole. Inoltre, l’assetto strutturale è ancorapiuttosto “compresso”, con un rapporto al-to tra le posizioni di più elevato contenutodi complessità (quelle di coordinamento especialistiche) e le posizioni operative di me-dio-basso livello.

Il tradizionale inquadramento nell’am-bito del C.c.n.l. del settore credito è ancoramaggioritario, ma si riduce a vantaggio delContratto nazionale del commercio e servi-zi, scelta prevalente nei casi di nuove assun-zioni, ove queste prevedano l’ancoraggio auno dei tradizionali settori della contratta-zione collettiva; l’altra forma tipica di disci-plina dei nuovi rapporti è quella basata suicontratti individuali, nella maggior partedei casi collegati a regolamenti interni.

A partire dall’Ottavo Rapporto è stata av-viata, in aggiunta alla tradizionale rilevazio-ne sull’organico, una rilevazione sugli asset-ti organizzativi delle Fondazioni; l’analisi,che riguardava il grado di formalizzazioneorganizzativa e la gestione dei principali pro-cessi di attività, si è basata su un questiona-rio cui hanno risposto 69 Fondazioni.

Circa il 40% delle Fondazioni formaliz-za l’organigramma e predispone specificimansionari. Negli altri casi la distribuzionedelle funzioni e attività interne è affidata ameccanismi prevalentemente informali, ti-pici delle organizzazioni con organici esigui,quale è il caso di molte Fondazioni. Moltodiffusi sono i regolamenti inerenti l’attivitàdi erogazione (9 Fondazioni su 10), mentrein 4 casi su 10 sono presenti regolamenti perla disciplina delle nomine degli organi isti-tuzionali, la gestione del patrimonio e deicompensi ai componenti degli organi stessi.Quasi ovunque i regolamenti sono stati de-finiti dopo i rinnovi statutari del 2000-2001, a seguito della legge Ciampi. Nelcomplesso, emerge un livello medio-bassodi formalizzazione degli assetti organizzati-vi, in linea di principio coerente con unarealtà ancora in via di consolidamento.

Per quanto riguarda il processo di eroga-zione, più del 70% delle Fondazioni attri-buisce alla preventiva analisi dei bisogni del-la comunità di riferimento un rilievo me-dio-alto, e svolge questo tipo di ricognizio-ne sul proprio territorio. Le procedure dierogazione sono formalizzate solo nellametà dei casi indagati, a conferma di unapropensione a contenere notevolmente ilgrado di formalizzazione interna dei proces-si organizzativi. La selezione dei progetti dafinanziare si basa sull’esame di numerosi pa-rametri, fra cui i più importanti sono la coe-renza del progetto rispetto ai programmidella Fondazione e gli obiettivi del progetto,utilizzati dalla quasi totalità degli enti osser-vati. Un livello medio-alto di attenzione è ri-servato alle modalità di presentazione del

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SINTESI

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progetto, che devono rispondere a standardqualitativi piuttosto elevati per consentirealle Fondazioni una valutazione completa eapprofondita.

Dopo l’assegnazione delle risorse, l’im-pegno organizzativo delle Fondazioni siconcentra nel monitoraggio dei progetti fi-nanziati e nelle iniziative di comunicazioneesterna finalizzate alla diffusione sul territo-rio di appropriate informative sull’attivitàistituzionale svolta. In merito al primoaspetto, il 67% delle Fondazioni dichiara diriservare un livello di attenzione medio-altoverso il controllo dei risultati dei progetti fi-nanziati.

La gestione finanziaria è una delle fun-zioni più soggette ad esternalizzazione. Ol-tre il 40% delle Fondazioni ricorre a una pie-na esternalizzazione, e quasi il 60% utilizzagestioni patrimoniali.

L’attenzione degli organi e della struttu-ra alle scelte di gestione del patrimonio è, na-turalmente, molto elevata, ma ancora unavolta il livello di formalizzazione dei proces-si è piuttosto basso, sia nei casi di gestioneinterna sia in quelli di esternalizzazione: cir-ca un terzo delle Fondazioni adotta una pro-cedura formalizzata che esplicita criteri,tempi, responsabilità e fasi del processo. Ècomunque da rilevare che il 30% delle Fon-dazioni dichiara di essere in procinto di rior-ganizzare la strutturazione interna riguar-dante la gestione del patrimonio.

Per quanto riguarda i sistemi informati-vi è ancora molto esigua la percentuale diFondazioni che possiede una struttura pro-pria dedicata e nella maggior parte dellerealtà si riscontra un coinvolgimento di ri-sorse condivise con altre funzioni, con o sen-za la presenza di apporti consulenziali ester-ni. Risultano informatizzati soprattutto iprocessi amministrativi della Fondazione,primo fra tutti quello di bilancio e contabi-lità, automatizzato nella quasi totalità deicasi. Il processo erogativo è automatizzato inmodo diffuso per la parte riguardante la ge-

stione delle richieste di contributo e dei pa-gamenti dei contributi deliberati, ma solomarginalmente con riferimento alla fase divalutazione dei progetti. La gestione finan-ziaria è invece oggetto di informatizzazionenel 40% circa dei casi.

Anche per quanto concerne la comuni-cazione esterna, sono ancora pochi i casi incui esiste una struttura interna dedicataesclusivamente a questa funzione, tuttaviasi diffondono le esperienze di coinvolgi-mento delle risorse appartenenti alla strut-tura, spesso con funzioni di “appoggio” aspecialisti esterni, nei processi di comuni-cazione.

Ben sviluppata è la comunicazione viaInternet: 7 Fondazioni su 10 hanno un sitoweb e prendendo in considerazione anche isiti in fase di completamento, nonché quel-li per i quali è già prevista la realizzazione nel2004, la percentuale sale all’80%.

Quasi tutti i siti forniscono informazio-ni sulla composizione degli organi e sulla ge-nesi delle Fondazioni, oltre che sullo statutoe sul bilancio; in due terzi dei siti sono pub-blicati i regolamenti interni e il documentoprogrammatico previsionale. Gli interventidelle Fondazioni sono pubblicati in quasi 8siti su 10 e con la stessa frequenza è presentela descrizione delle procedure di accesso alleerogazioni.

Alcune sezioni del sito sono dedicate aforme di comunicazione e divulgazione del-le notizie di attualità riguardanti le Fonda-zioni, in particolare comunicati stampa, ras-segna stampa e informativa sui principalieventi della Fondazione. Le aree riservate,per accedere alle quali è necessario essereprovvisti di chiavi di accesso, sono utilizzateattualmente da un quinto dei siti censiti.

A conferma di una grande attenzione al-l’utilizzo del sito web, nonostante nel 94%dei casi le Fondazioni ritengano adeguata lafunzionalità del proprio sito, una gran partedi intervistati ha indicato l’intenzione di ap-portare migliorie e nuove funzionalità.

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SINTESI

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3. Il patrimonio e la gestione economicaAl 31 dicembre 2002 il patrimonio con-

tabile delle Fondazioni Bancarie ammonta-va a circa 37 miliardi di euro. Tale valore noninclude le plusvalenze insiste nelle parteci-pazioni detenute che, di norma, sono iscrit-te a valori storici.

L’investimento in partecipazioni aziona-rie nelle banche conferitarie nel corso del2002 è diminuito dal 41,3 al 33,7% del to-tale attivo: in valori assoluti è sceso da 16,6miliardi di euro nel 2001 a 14,1 miliardi dieuro nel 2002.

Nel corso del 2002 e nei primi mesi del2003, altre 7 Fondazioni sono scese al di sot-to della quota del 50% di interessenza nel ca-pitale della conferitaria: in ordine decre-scente di dimensione sono FondazioneMonte dei Paschi di Siena, Fondazione Cas-sa di Risparmio di Genova e Imperia, Fon-dazione Cassa di Risparmio di Bolzano,Fondazione Cassa di Risparmio di Pescara,Fondazione Cassa di Risparmio di Raven-na, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì,Fondazione Cassa di Risparmio di Terni eNarni.

Le Fondazioni che attualmente supera-

no la soglia del 50% sono solo 15 e, nel lorocomplesso, rappresentano meno del 4% deltotale dei patrimoni del sistema delle Fon-dazioni, mentre le banche da esse possedutecostituiscono meno del 2% dell’attivo del-l’intero sistema bancario.

In conseguenza della contrazione dellaquota di attivo investita nelle banche, è cre-

sciuto il peso percentuale sul totale attivo de-gli altri strumenti finanziari, passando dal55,6% nel 2001 a oltre il 62 a fine 2002.

Il totale dei proventi ordinari registratinei bilanci 2002 delle Fondazioni ammontaa 1.817,4 milioni di euro, che salgono a2.022 milioni di euro se si includono anchei 204,5 milioni di proventi straordinari, inparte derivanti da plusvalenze su cessione diazioni connesse alla ripresa del processo dicessione delle partecipazioni. L’ammontaredei proventi ordinari segna un aumento del4% rispetto a quello dell’esercizio preceden-te mentre l’incremento dei proventi com-plessivi è del 13%, grazie al considerevoleflusso di plusvalenze di cui si è detto prima.Il saldo della gestione straordinaria, rimaneperò sostanzialmente inalterato: 81 milionidi euro rispetto agli 83 milioni dell’esercizio2001.

9

SINTESI

Assetti partecipativi delle Fondazioni Bancarie

Colonna 1: numero di Fondazioni appartenenti alla classe tipologica considerataColonna 2: incidenza percentuale della somma del patrimonio delle Fondazioni considerate sul totale del patrimonio delle Fondazioni Bancarie

TOTALE COMPLESSIVO 88 89 89 89 89 89 89 89 89

A) Fondazioni con partecipazione nella conferitaria > al 50%

B) Fondazioni con partecipazione nella conferitaria ≤ al 50%

C) Fondazioni che non detengonopartecipazioni nella conferitaria

1990

Fond.

88

0

0

1995

Fond.

62

26

1

1996

Fond.

56

30

3

1998

Fond.

47

36

6

1999

Fond.

44

36

9

2000

N°Fond.

23

57

9

2001

Fond.

22

57

10

2002

Fond.

20

59

10

1

Fond.

15

63

11

2

% patrimonio

sul totale

3,95

93,1

2,9

settembre 2003

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SINTESI

Risulta notevolmente cambiata la com-posizione dei proventi, con una sensibile cre-scita dei dividendi corrisposti dalle bancheconferitarie, che nel 2002 rappresentano ol-tre il 66% del totale dei proventi contro il 57dell’esercizio passato. I dividendi corrispostidalle banche hanno compensato il calo direndimento delle attività finanziarie e graziead essi, la redditività del patrimonio delleFondazioni è rimasta inalterata: si attesta, nel2002, al 5% rispetto al 4,9 del 2001.

L’incidenza rispetto ai proventi ordinaridei costi e delle spese di amministrazione,per l’intero sistema delle Fondazioni Ban-carie nell’anno 2002, si è stabilizzato sul7%, come per l’anno precedente. In parti-colare, gli oneri per gli organi collegiali si ri-ducono in termini assoluti passando da 41milioni di euro a 39,5, mentre registra unlieve aumento del costo del personale e deiconsulenti esterni. Tale fenomeno è colle-gato al progressivo consolidarsi delle strut-ture organizzative interne, illustrato in pre-cedenza.

Il totale delle risorse deliberate nel corsodell’esercizio, includendo anche gli stanzia-menti per la legge 266/91, è stato di 1.044milioni di euro. Includendo gli stanziamen-ti ai fondi per l’attività futura, all’attivitàistituzionale sono andati 1.287,8 milioni dieuro, rispetto ai 1.180 del 2001; in lineacon gli anni precedenti, tale importo rap-presenta il 69% dell’avanzo di gestione,cioè delle risorse nette prodotte nell’eserci-zio 2002.

4. L’attività istituzionaleIl campo d’indagine abbraccia 88 Fon-

dazioni rappresentative, in termini di inci-denza sul totale dei patrimoni, del 99,9%del sistema.

Si conferma, anche per il 2002, la prefe-renza delle Fondazioni per l’attività grantingma non mancano casi di diretta realizzazio-ne da parte delle Fondazioni (10% degli im-porti erogati nel 2002) e di utilizzo di im-prese strumentali appositamente costituiteper l’intervento in specifici settori (8,8%).Tale dato, in crescita rispetto a quello del-

Redditività del patrimonio delle Fondazioni Bancarie

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

1,61,9

2,0 2,22,6

2,8

4,5

5,55,0

4,9

1992/93 1993/941994/951995/961996/971997/98 20001998/99 2001 2002

valori in percentuale

esercizi

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l’anno passato e ormai non più trascurabile,mette in evidenza l’interesse crescente delleFondazioni nei confronti di questa moda-lità, introdotta dalla legge Ciampi.

Rispetto al 2001, l’importo erogato (chericomprende anche i casi di attività diretta)è cresciuto dell’11%, mentre il corrispon-dente numero di iniziative è diminuito del5%, evidenziando un orientamento a con-centrare sempre più le risorse su iniziative“importanti” e di maggior impatto socialeper i territori di riferimento.

L’importo medio per iniziativa è infattisalito da circa 45.000 euro nel 2001 ad oltre52.000 euro nel 2002 (ma tale valore risultapoco superiore a 15.000 euro nel Mezzo-giorno).

In linea con l’andamento descritto, il nu-mero medio di progetti per Fondazione èsceso da 243 nel 2001 a 232 nel 2002.

Si conferma anche nel 2002 la netta pre-valenza delle iniziative che nascono da pro-

poste di terzi, che ricevono il 72,5% degliimporti. I progetti di origine interna (15%dell’ammontare erogato) diminuiscono afavore delle erogazioni conseguenti a bando,

che costituiscono una modalità intermediadi intervento rispetto alle due precedente-mente menzionate.

Passando ai settori di intervento, la quo-ta prevalente degli importi nel 2002 è anda-ta al settore Attività culturali e artistiche, conuna spesa complessiva di 311 milioni di eu-ro, pari al 28,9% dell’erogato. Tuttavia, ri-spetto agli anni precedenti, diminuisce si-gnificativamente l’incidenza percentualedel settore. Ha beneficiato di tale riduzioneil settore Istruzione, che ha ricevuto circa177 milioni di euro, il 16,4% degli importierogati.

All’Assistenza sociale sono stati destinati134 milioni di euro, il 12,5% delle sommeerogate e, a poca distanza, con circa 130 mi-lioni di euro, si è posizionato il settore Fi-

11

SINTESI

Distribuzione percentuale delle erogazioni per tipologia e per classi di importo unitario

Voci

1) Tipologia di erogazioni:a) erogazioni annuali- di importo non sup. a 5.000 euro

- di importo sup. a 5.000 euro

b) erogazioni pluriennali

2) Classi di importi unitaridelle erogazioni:

oltre 500mila euro

da 250mila a 500mila euro

da 100mila a 250mila euro

da 25mila a 100mila euro

da 5mila a 25mila euro

fino a 5mila euro

3,2

81,6

15,3

49,3

11,0

15,1

14,4

7,0

3,2

2001 2002

importo % numero % importo % numero %

1,8

81,5

16,7

51,1

11,3

14,1

12,4

9,1

1,9

43,2

54,2

2,6

1,9

1,8

4,8

12,4

34,1

44,9

47,9

49,8

2,2

1,4

1,6

4,8

14,3

29,9

47,9

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lantropia e Volontariato, con un’incidenzasul totale erogato pari al 12%.

Seguono due settori in posizione di gra-duatoria invertita rispetto a quella del 2001:la Sanità con 112 milioni di euro, pari a ol-tre il 10% delle erogazioni totali, e la Ricer-ca, destinataria di oltre 96 milioni di euro(circa il 9% del totale importi).

Al settimo posto è collocata la Promozio-ne della Comunità locale che incide per unimporto di quasi 73 milioni di euro (6,7%

delle erogazioni). Con uno stacco notevolerispetto a quelli sin qui esaminati, seguonogli ultimi cinque settori inclusi nella rileva-zione, con un peso complessivo del 4% rela-tivamente agli importi erogati. Tra questi sisegnalano i settori Ambiente, che passa da 12milioni di euro del 2001 a oltre 23 del 2002,e Sport e Ricreazione, che con 14 milioni dieuro erogati conferma una tradizionale e vi-vace presenza delle Fondazioni, in partico-lare a favore del settore giovanile.

SINTESI

Distribuzione percentuale delle erogazioni per soggetto beneficiario

Distribuzione delle erogazioni per settore beneficiario

Totale complessivo 21.428 100,0 971,3 100,0 20.438 100,0 1.076,7 100,0

SettoriAttività culturali e artisticheIstruzioneAssistenza sociale Filantropia e VolontariatoSanitàRicercaPromozione comunità localeAmbienteSport e ricreazioneAttività internazionaliAttività religiosePromozione e tutela diritti civili

interv.

7.984

3.576

4.161

491

1.233

941

1.152

151

1.462

139

112

26

%

37,3

16,7

19,4

2,3

5,8

4,4

5,4

0,7

6,8

0,6

0,5

0,1

mln €

331,6

124,2

116,6

104,2

93,6

96,7

71,0

12,0

13,1

6,3

1,8

0,1

%

34,1

12,8

12,0

10,7

9,6

10,0

7,3

1,2

1,4

0,6

0,2

0,0

interv

7.519

2.963

4.146

435

1.120

1.079

1.428

292

1.188

110

119

39

%

36,8

14,5

20,3

2,1

5,5

5,3

7,0

1,4

5,8

0,5

0,6

0,2

mln €

311,3

176,9

134,5

129,5

112,5

96,2

72,9

23,4

14,0

3,5

1,9

0,2

%

28,9

16,4

12,5

12,0

10,4

8,9

6,8

2,2

1,3

0,3

0,2

0,0

2001 2002

Numero importo Numero importo

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0

Soggetti

Enti localiAltri soggetti privatiEnti pubblici non territorialiFondazioniOrganizzazioni di volontariatoAssociazioni privateAssociazioni di promozione socialeCooperative socialiAmministrazioni centrali

23,6

26,0

17,2

14,7

1,9

9,6

4,4

1,6

1,1

15,5

31,8

11,4

5,7

5,2

18,4

7,8

2,6

1,7

2001 2002

importo % numero %

21,4

20,7

19,0

12,4

10,4

8,1

3,2

2,6

2,2

16,8

27,6

12,1

6,1

4,7

21,0

6,3

3,3

1,9

importo % numero %

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SINTESI

Costruzione

e ristrutturazione immobili

Realizzazione di progetti specifici

Contributi generali

per l’amministrazione

Attrezzature

Sostegno alla ricerca

Mostre ed esposizioni

Produzione

di rappresentazioni artistiche

Conservazione

e manutenzione di collezioni

librarie e artistiche

Borse di studio

Sviluppo programmi di studio

Fondi di dotazione

Erogazioni "sfida"

Tipi di intervento

Distribuzione percentuale delle erogazioni per principali tipi di intervento

27,5

16,7

14,8

9,3

3,6

3,5

3,6

4,4

1,2

1,9

3,3

0,3

20,3

13,5

10,5

14,8

3,0

3,7

7,0

4,5

2,4

2,3

0,4

0,1

2001 2002

importo % numero %

28,7

18,8

17,1

8,7

3,0

2,9

2,5

1,5

1,5

1,4

1,3

1,0

10,8

10,8

4,8

8,4

1,5

2,5

3,7

2,0

1,6

1,1

0,2

0,2

importo % numero %

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Il Progetto Sviluppo Sud ha l’obiettivo difavorire il riequilibrio, a livello nazionale,

della destinazione delle risorse erogate dalleFondazioni di origine bancaria. Infatti, laparticolare distribuzione geografica delleFondazioni stesse (con una fortissima con-centrazione degli enti nelle regioni nel Cen-tro-Nord), combinata con la loro tradizio-nale vocazione localistica, fanno sì che lamaggior parte delle risorse venga erogatanelle aree del Centro-Nord del Paese.

L’area tematica di intervento individua-ta per il 2003 è quella della promozione didistretti culturali per la valorizzazione eco-nomica del patrimonio artistico, culturale eambientale nelle regioni italiane meridiona-li: Basilicata, Calabria, Campania, Molise,Puglia, Sardegna e Sicilia, aree beneficiarie adiverso titolo dei Fondi strutturali previstidal Quadro comunitario di sostegno (Qcs)2000-2006.

Il raccordo con i finanziamenti comuni-tari è uno degli elementi strategici dell’ini-ziativa, con la quale si intende sviluppareuna importante funzione moltiplicatrice dirisorse finanziarie nelle regioni di interven-to. I fondi assegnati dal Qcs al solo settoredella cultura sono pari a 2,3 miliardi di eu-ro, per accedere ai quali è pero indispensa-bile una dotazione finanziaria privata deiprogetti per un complessivo importo di cir-ca 60 milioni di euro. Le risorse messe incampo dalle 43 Fondazioni che hanno ade-rito al progetto ammontano a circa 26 mi-lioni di euro, cioè circa la metà.

Per la realizzazione del progetto le Fon-dazioni si sono suddivise in gruppi, uno perogni regione-obiettivo, ciascuno dei quali siè attivato autonomamente per l’individua-zione delle singole iniziative da sostenere.

La modalità utilizzata in via prevalente èquella dell’emanazione di bandi, ma in al-cune regioni, in aggiunta o in alternativa

agli stessi, verranno realizzati programmi diintervento autonomamente definiti e fi-nanziati da singole Fondazioni.

Per essere in linea con gli obiettivi deibandi, i progetti dovranno dimostrare diconcorrere alla nascita o allo sviluppo di spe-cifici distretti culturali attraverso interventifinalizzati alla valorizzazione e/o fruizionee/o promozione di uno, o più, fra i beni cul-turali di interesse prioritario individuatinell’ambito della programmazione regiona-le. Più in particolare, i progetti da finanzia-re dovranno possedere i seguenti requisiti:

- essere espressione di una progettualitàfondata su processi di partenariato localeche vedano coinvolti, tra gli altri, appro-priati soggetti istituzionali in funzione delrilievo dell’iniziativa e della materia di com-petenza;

- integrarsi con la programmazione re-gionale relativa all’utilizzo dei Fondi strut-turali 2000-2006, cercando di accrescernel’efficacia attraverso lo sviluppo di dinami-che sinergiche e con il perseguimento di ef-fetti moltiplicatori delle risorse impiegate;

- essere capaci di produrre significativericadute economiche sul territorio, concre-tamente valutabili e ottenibili, almeno peruna prima parte, in tempi ragionevolmentecontenuti e comunque rilevanti sul lungotermine;

- favorire o innescare processi di integra-zione intersettoriale che migliorino l’attrat-tività o l’accessibilità o la fruibilità di un’a-rea-distretto.

I soggetti ammissibili al contributo sono:- gli enti pubblici - gli enti e le organizzazioni non profit ai

sensi della normativa nazionale. Possonopartecipare anche enti e organizzazioni nonprofit degli altri Paesi dell’Unione europeapurché riconosciuti come tali dalla legisla-zione dei Paesi di appartenenza;

SVILUPPO SUD

IL PROGETTO SVILUPPO SUD

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- enti privati costituiti secondo le normedel libro I del Codice civile, cooperative so-ciali (l. 381/1991) ed enti ecclesiastici civil-mente riconosciuti (l. 222/1985).

La valutazione dei progetti presentativerrà effettuata da apposite commissioni divalutazione composte da esperti nominatidalle Fondazioni finanziatrici.

Di seguito si forniscono informazionisui bandi pubblicati nelle varie regioni.

PUGLIAIl bando è stato pubblicato in data 20

luglio 2003, per un importo di 4.219.000euro.

SICILIAIl bando è stato pubblicato in data 27

luglio 2003, per un importo di 4.145.000euro.

CAMPANIAIl bando è stato pubblicato in data 10

settembre 2003, per un importo di1.600.000 euro.

Nella regione Campania sono inoltreprevisti stanziamenti extra bando da partedella Fondazione Monte dei Paschi di Siena(4,2 milioni di euro) e della Compagnia diSan Paolo (3,3 milioni), che interverrannocon programmi autonomamente definiti.

CALABRIAIl bando è stato pubblicato in data 12

settembre 2003, per un importo di2.050.000 euro.

BASILICATAIl bando è stato pubblicato in data 28

settembre 2003, per un importo di 600.000euro.

Le Fondazioni finanziatrici intervengo-no nella regione Basilicata anche con unostanziamento extra bando di 1.400.000 eu-ro, per il finanziamento di un progetto perla creazione di un distretto culturale dell’ha-bitat rupestre.

SARDEGNALo stanziamento complessivo è di

2.300.000 euro e verrà interamente erogatocon modalità extra bando. Al riguardo, so-no in corso contatti tra le Fondazioni finan-ziatrici e le istituzioni pubbliche locali ope-ranti in materia di beni culturali, per l’indi-viduazione dei progetti da finanziare.

MOLISENella regione sono stati stanziati

2.123.000 euro che verranno assegnati,quasi per intero (2 milioni di euro), per in-terventi definiti nel quadro dei bisogni lo-cali emergenti a seguito del recente terre-moto.

La parte residua dei fondi, messa a di-sposizione dalle Fondazioni abruzzesi ade-renti al progetto, verrà impegnata per la rea-lizzazione di progetti direttamente indivi-duati dalle Fondazioni finanziatrici.

Tutte le informazioni e i documenti rela-tivi ai bandi pubblicati sono reperibili sul sitointernet dell’ACRI, www.acri.it.

15

SVILUPPO SUD

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16

SVILUPPO SUD

Fondazioni finanziatrici per regione

Sicilia Puglia Sardegna Calabria Basilicata Campania Molise

Fond. Cariplo *** *** ***

Fond. MPS ***

Fond. C.R. Verona *** ***

Compagnia S. Paolo ***

Fond. C.R. Torino *** ***

Fond. C.R. Padova ***

Fond. C.R. Cuneo ***

Fond. C.R. Bologna ***

Fond. C.R. Modena ***

Fond. C.R. Genova ***

Fond. C.R. Lucca ***

Ente C.R. Firenze ***

Fond. C.R. Roma ***

Fond. C.R. Perugia ***

Fond. C.R. Parma ***

Fond. C.R. Piacenza ***

Fond. B.M. Lombardia ***

Fond. C.R. Puglia ***

Fond. C.R. Teramo ***

Fond. C.R. Imola ***

Fond. C.R. Alessandria ***

Fond. C.R. Ravenna ***

Fond. C.R. Bolzano ***

Fond. C.R. Forlì ***

Fond. C.R. Biella ***

Fond. C.R. Pescara ***

Fond. C.R. Fano ***

Fond. C.R. Pesaro ***

Fond. C.R. Fossano ***

Fond. C.R. Rieti ***

Fond. C.R. Terni ***

Fond. C.R. Chieti ***

Fond. C.R. Savigliano ***

Fond. C.R. Asti ***

Fond. C.R. Foligno ***

Ist. Banco di Napoli F. ***

Fond. C.R. La Spezia ***

Fond. C.R. Fermo ***

Fond. C.R. Carrara ***

Fond. C.R. Saluzzo ***

Fond. C.R. Bra ***

Fond. C.R. Spoleto ***

Fond. C.R. Tortona ***

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LE FONDAZIONIDI ORIGINE BANCARIA

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DISTRIBUZIONE

GEOGRAFICA

LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE FONDAZIONI

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PIEMONTE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ASTI

La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti èla continuazione ideale della Cassa diRisparmio di Asti, fondata il 25 gennaio1842 per cura di benemeriti cittadini, con ilconcorso del Municipio di Asti, di Opere Piee di Comuni della Provincia e riconosciutacon Regio Decreto 7 marzo 1843, dalla qualeè stata scorporata l’attività creditizia con attorepertorio numero 35599/15900 del notaioBruno Marchetti di Asti in data 13 luglio1992, in attuazione del progetto di ristruttu-razione deliberato dal Consiglio di ammini-

strazione della Cassa e approvato con decretoministeriale 24 giugno 1992 n. 435834.

14100 ASTI

piazza Alfieri, 61

tel. 0141.592730 fax 0141.430045

[email protected]

www.fondazionecrasti.it

COMPAGNIA DI SAN PAOLOLa Compagnia di San Paolo è stata fondatain Torino nell’anno 1563 quale confraternitada un gruppo di cittadini che si proponevadi aiutare gli indigenti. Pochi anni dopo laCompagnia istituisce un Monte di Pietàsenza fini di lucro. Il Monte avvia un’attivitàfinanziaria e creditizia, mentre la Compagniasviluppa le proprie iniziative assistenziali.Nei secoli successivi, il Monte di Pietà si tra-sforma in un vero e proprio istituto di credi-to che diverrà, in anni recenti, il nucleo diuno dei maggiori gruppi bancari italiani: il

Sanpaolo IMI. In parallelo, l’attività beneficaprosegue in forme adeguate ai cambiamentidel tessuto sociale. Alla fine del 1991 laBanca assume la forma giuridica di societàper azioni e la Compagnia, a testimonianzadella continuità storica del proprio impegno,“rinasce” per misurarsi con le nuove esigenzedella società civile.

10128 TORINO

corso Vittorio Emanuele II, 75

tel. 011.5553925 fax 011.539022

[email protected]

www.compagnia.torino.it

FONDAZIONE CASSA DIRISPARMIO DI ALESSANDRIA

La Fondazione Cassa di Risparmio diAlessandria è la continuazione ideale dellaCassa di Risparmio di Alessandria, fondatada benemeriti cittadini e costituita in enteautonomo con Regio Brevetto 21 agosto1838, dalla quale è stata scorporata l’aziendadi credito che ha formato oggetto di conferi-mento nella Cassa di Risparmio diAlessandria SpA, poi confluita nel GruppoIntesa e oggi in via di cessione alla BancaPopolare di Milano.

15100 ALESSANDRIA

via Dante, 2

tel. 0131.203111

fax 0131.264633

[email protected]

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20

PIEMONTE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA La Fondazione Cassa di Risparmio di Biellaè la continuazione ideale della Cassa diRisparmio di Biella, fondata da Mons.Giovanni Losana, vescovo di Biella e istituitacon R.D. 24 agosto 1856, la quale, condecreto del Presidente della Repubblica del 7settembre 1984, ha incorporato il Monte diCredito su Pegno di Biella e dalla quale, inesecuzione del decreto del Ministro delTesoro n. 435925 dell’8 luglio 1992, è statascorporata l’attività creditizia con conferi-mento alla società bancaria Cassa di

Risparmio di Biella SpA, che insieme allaCassa di Risparmio di Vercelli SpA ha datoorigine alla Biverbanca SpA, appartenente alGruppo Intesa.

13900 BIELLA

via Garibaldi, 17

tel. 015.2520432

fax 015.2520434

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BRA

La Fondazione Cassa di Risparmio di Bra,persona giuridica privata senza fini di lucrocon piena autonomia statutaria e gestionale,è l’ente residuale della Cassa di Risparmiodi Bra, fondata nel 1842 dal Monte di Pietàsorto in virtù di Regie Patenti 28 gennaio1763 per disposizione 3 febbraio 1762 dellabenemerita Giovanna Ottavia Operti, dallaquale è stata scorporata l’azienda bancariamediante conferimento effettuato con atto24 dicembre 1991 alla Cassa di Risparmiodi Bra SpA.

12042 BRA

piazza Carlo Alberto, 1

tel. 0172.4351 fax 0172.435294

[email protected]

www.fondazionecrb.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI CUNEO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneoè la continuazione ideale della Cassa diRisparmio di Cuneo, fondata nel 1855, dallaquale è stata scorporata l’azienda bancariaconferita con atto pubblico in data 24 gen-naio 1992, rogito notaio Ivo Grosso, reper-torio 49474, alla Cassa di Risparmio diCuneo SpA che si è poi fusa con la Bancadel Monte di Lombardia, dando vita allaBanca Regionale Europea - BRE, confluitanel Gruppo Banca Lombarda.

12100 CUNEO

via Roma, 17

tel. 0171.452711 fax 0171.452799

[email protected]

www.fondazionecrc.it

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21

PIEMONTE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANOLa Fondazione Cassa di Risparmio diFossano è la prosecuzione ideale della Cassadi Risparmio di Fossano, fondata dal Montedi Pietà e istituita con Regio Decreto 25maggio 1905. La Fondazione trae quindi le proprie originie radici storiche nel predetto Monte di Pietà,eretto con atto 23 gennaio 1591 rogatoAraudino, sorto per spontanea elargizionedel Comune di Fossano e di molti cittadinifossanesi.La Cassa di Risparmio di Fossano ha scorpo-

rato la propria azienda bancaria e l’ha confe-rita alla Cassa di Risparmio di Fossano SpAcon atto 23 dicembre 1991, n. 51090.

12045 FOSSANO

via Roma, 122

tel. 0172.6901 fax 0172.60553

[email protected]

www.crfossano.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SALUZZO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo,di origine associativa, è la continuazione idea-le della Cassa di Risparmio di Saluzzo, costi-tuita con atto Rogito R. notaio Ridolfi 9 giu-gno 1901 e autorizzata con Regio Decreto 24agosto 1901 n. 303. Trae quindi le proprieorigini e radici storiche dalle forti motivazionidi un’associazione di persone, cui partecipava-no privati cittadini, il Comune di Saluzzo e laCassa di Risparmio di Cuneo, per «favorire lospirito di previdenza, di prevenire l’indigenzaricevendo in deposito e rendendo fruttiferi i

capitali che le vengono affidati». La Cassa diRisparmio di Saluzzo ha scorporato la propriaazienda bancaria conferendola alla Cassa diRisparmio di Saluzzo SpA, con atto Rogitonotaio Marocco di Torino 23 dicembre 1991rep. 116043, atti 51092, in attuazione delprogetto di ristrutturazione deliberato dalConsiglio di Amministrazione della Cassastessa approvato con Dmt n. 436224 del 20dicembre 1991.

12037 SALUZZO

corso Italia, 86

tel. 0175.2441

fax 0175.244237

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DIRISPARMIO DI SAVIGLIANO

La Fondazione Cassa di Risparmio diSavigliano è la continuazione ideale della Cassadi Risparmio di Savigliano, istituitadall’Amministrazione del Monte di Pietà diSavigliano approvata con Regio Decreto28/12/1858. Il Monte di Pietà fu fondato conl’atto 29 dicembre 1612 con cui laConfraternita della Misericordia di Savigliano,eretta nel 1591, accettò, con le obbligazioniinerenti, il lascito del conte Giovanni FrancescoCravetta. La Cassa di Risparmio di Saviglianoha esercitato l’attività creditizia a servizio dell’e-

conomia del territorio e ha sostenuto, anche incollaborazione con le istituzioni e gli organismiassociativi pubblici e privati, la crescita sociale eculturale della comunità saviglianese. Ha confe-rito l’azienda bancaria alla Banca Cassa diRisparmio di Savigliano SpA a norma dellalegge 30 luglio 1990 n. 218 del dl n. 356 del20 novembre 1990 e in conformità con il pro-getto approvato dal ministro del Tesoro conDecreto n. 436209 del 20 dicembre 1991.

12038 SAVIGLIANO

piazza del Popolo, 15

tel. 0172.2031 fax 0172.203303

[email protected]

www.bancacrs.it/crs.nsf/fondazione.htm

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22

PIEMONTE

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI TORINOLa Fondazione Cassa di Risparmio di Torinonasce dalle trasformazioni richieste dallalegge alla Cassa di Risparmio di Torino, isti-tuita dalla Città di Torino con provvedimen-to del 4 luglio 1827 e riconosciuta entemorale con Regio Decreto 24 novembre1853, dalla quale è stata scorporata l’aziendabancaria mediante conferimento effettuatocon atto 20 dicembre 1991 alla Banca Cassadi Risparmio di Torino SpA, oggi assorbitanel Gruppo Unicredito Italiano.

10121 TORINO

via XX Settembre, 31

tel. 011.6622491 fax: 011.6622432

[email protected]

www.fondazionecrt.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI TORTONA

La Fondazione Cassa di Risparmio diTortona, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diTortona costituita per iniziativa della Societàdi storia, di economia e d’arte, con il con-corso dei Comuni di Tortona, Casalnoceto,Pontecurone, Sale, Sarezzano, dellaCongregazione di Carità di Tortona e dibenemeriti cittadini e istituita con RegioDecreto 13 luglio 1911, dalla quale è statascorporata l’attività creditizia con atto a rogi-to notaio Ottavio Pilotti in data 24 dicem-

bre 1991 rep. n. 42453/6552, in attuazionedel progetto di ristrutturazione deliberatodal Consiglio di Amministrazione dellaCassa stessa e approvato con Dm n. 436222del 20 dicembre 1991. La TortonaRisparmio SpA oggi fa parte del GruppoBanca Lombarda.

15057 TORTONA

corso Leoniero, 6

tel. 0131.822965

fax 0131.870833

[email protected]

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI VERCELLI

La Fondazione Cassa di Risparmio diVercelli, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diVercelli, istituita per iniziativa di benemeritisoci fondatori col concorso del Municipio edel Monte di Pietà di Vercelli e riconosciutain Ente morale autonomo con RegioDecreto 19 agosto 1851, dalla quale è statascorporata l’attività creditizia con atto a rogi-to notaio Francesco Boggia in data 27dicembre 1991 rep. n. 57845/5510, inattuazione del progetto di ristrutturazione

deliberato dal Consiglio di amministrazionedella Cassa stessa e approvato con Dm n. 436270 del 23 dicembre 1991. La Cassadi Risparmio di Vercelli SpA, insieme allaCassa di Risparmio di Biella SpA, ha datoorigine alla Biverbanca SpA, appartenente alGruppo Intesa.

13100 VERCELLI

via Monte di Pietà, 22

tel. 0161.600314/315

fax 0161.267108

[email protected]

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LOMBARDIA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLE PROVINCIE LOMBARDE

La Fondazione Cassa di Risparmio delleProvincie Lombarde, denominata ancheFondazione Cariplo, rappresenta la conti-nuazione storica della Cassa di Risparmiodelle Provincie Lombarde, istituita a Milanoil 12 giugno 1823, dalla quale è stata scor-porata l’attività bancaria nel 1991. Dallafusione di Cariplo con il Banco AmbrosianoVeneto è nata Banca Intesa.

20121 MILANO

via Manin, 23

tel. 02.62391 fax 02.6239202

[email protected]

www.fondazionecariplo.it

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LOMBARDIA

La Fondazione Banca del Monte diLombardia rappresenta la continuazioneideale dell’ente pubblico conferente Bancadel Monte di Lombardia, originato dalloscorporo della Banca del Monte diLombardia SpA, poi divenuta, a seguito difusioni, Banca Regionale Europea SpA,quale fondazione che ha storicamente rap-presentato, in modo equilibrato, gli interessidelle comunità milanese, pavese e delle altrelombarde che hanno concorso fattivamente

alla sua costituzione. La Banca Regionale Europea è confluita nelGruppo Banca Lombarda.

20121 MILANO

corso Matteotti, 3

tel. 02.7712991 fax 02.76011744

[email protected]

www.fbml.it

VENETO

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

La Fondazione Banca del Monte di Rovigo èla continuazione ideale della Banca delMonte di Rovigo, originata da un Montefrumentario fondato nel 1508 dal podestàGiovanni Battista Bonci e trasformato poi,nel 1547, in Monte di prestiti su pegno delMagnifico Consiglio di Rovigo assegnato,con decreto ministeriale del 5 gennaio 1950,alla prima categoria dei monti di credito supegno dalla quale è stata scorporata l’attivitàcreditizia in attuazione del progetto diristrutturazione approvato con decreto del

Ministro del Tesoro in data 10 agosto 1992,n. 436185. La Banca del Monte di RovigoSpA è stata assorbita dalla Cassa diRisparmio di Verona SpA, a sua volta assor-bita nel Gruppo Unicredito Italiano.

45100 ROVIGO

piazza Vittorio Emanuele II, 48

tel. 0425.422905

fax 0425.464315

[email protected]

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VENETO

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA

La Fondazione Cassa di Risparmio diVenezia, istituita con decreto del Ministrodel Tesoro del 5 giugno 1992, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diVenezia, istituita con provvedimento delPodestà di Venezia in data 11 gennaio 1822,nella quale venne accorpata, con decorrenza1° gennaio 1988, la Banca Popolare SantoStefano di Portogruaro.La Fondazione trae origine dal conferimentodell’azienda bancaria nella Cassa diRisparmio di Venezia SpA, effettuata con

atto pubblico in data 23 giugno 1992. Lasocietà bancaria fa oggi parte del GruppoSanpaolo IMI.

30123 VENEZIA

Rio Novo Dorsoduro, 3488/U

tel. 041.2201211 fax 041.2201219

[email protected]

www.fondazionecrvenezia.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI VERONAVICENZA BELLUNO E ANCONA

La Fondazione Cassa di Risparmio di VeronaVicenza Belluno e Ancona trae origine dalloscorporo dell’attività creditizia della Cassa diRisparmio di Verona Vicenza Belluno eAncona, istituita come Civica Cassa diVerona nel 1825, di cui va a perpetuare latradizione storica e i valori ideali. Le attivitàdella conferitaria sono state assorbite dalGruppo Unicredito Italiano.

37121 VERONA

via Forti, 3/A

tel. 045.8057311 fax 045.8057312

[email protected]

www.fondazionecrverona.org

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PADOVA E ROVIGO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padovae Rovigo è la continuazione ideale dellaCassa di Risparmio di Padova e Rovigo eresidua dal conferimento approvato conDecreto del Ministro del Tesoro del 22novembre 1991, di cui all’atto pubblicodott. Giovanni Battista Todeschini, in data29 novembre 1991, Rep. 47509 - Rac.15297. La Cassa di Risparmio di Padova eRovigo SpA oggi fa parte del Gruppo

Sanpaolo IMI.

35141 PADOVA

piazza Duomo, 15

tel. 049.8761855 fax 049.657335

[email protected]

www.fondazionecariparo.it

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VENETO

TRENTINO

ALTO ADIGE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO

La Fondazione Cassa di Risparmio diBolzano, in lingua tedesca StiftungSüdtiroler Sparkasse, di origine associativa, èla continuazione della Cassa di Risparmio diBolzano, fondata nel 1854, nella quale ven-nero fuse, in forza del Regio Decreto 10ottobre 1935 n. 2273, la Cassa di Risparmiodi Merano, fondata nel 1870, e la Cassa diRisparmio di Brunico, fondata nel 1857, eche aveva modificato nel 1935 la sua deno-minazione in Cassa di Risparmio dellaProvincia di Bolzano.

Con modifica del suo assetto statutario lafondazione ha assunto la denominazione dicui al precedente comma, a seguito del con-ferimento della azienda bancaria nella Cassadi Risparmio di Bolzano SpA.

39100 BOLZANO

via Talvera, 18

tel. 0471.324202 Fax 0471.324211

[email protected]

www.fondazionecassarisparmiobz.it

FONDAZIONE MONTE DI PIETÀ DI VICENZA

La Fondazione Monte di Pietà di Vicenza,originatasi per effetto del progetto di ristrut-turazione approvato con decreto ministeriale31 ottobre 1995 n. 722111, è la continua-zione ideale del Monte di Credito su Pegnodi Vicenza, direttamente discendente dalSacro Monte di Pietà fondato nell’anno1486 per iniziativa del Beato Marco diMontegallo e per deliberazione del consigliodi città di Vicenza, approvata dal dogeMarco Barbarigo con ducale 3 agosto 1486,che approvò anche i capitoli per l’ammini-

strazione dell’istituto.

36100 VICENZA

Contrà del Monte, 13

tel. 0444.322928

fax 0444.320423

[email protected]

FONDAZIONECASSAMARCA

La Fondazione Cassamarca è la continuazio-ne della Cassa di Risparmio della MarcaTrivigiana, istituita su iniziativa del Montedi Pietà di Treviso con sua deliberazioneconsiliare del 27 marzo 1913 ed eretta inente morale con Regio Decreto n. 1348 del30 novembre 1913, dalla quale è stata scor-porata l’azienda bancaria per apportarla allasocietà conferitaria Cassamarca - Cassa diRisparmio della Marca Trivigiana SpA, oggiassorbita nel Gruppo Unicredito Italiano, in

attuazione del progetto di ristrutturazionedeliberato dal Consiglio di amministrazionedella Cassa stessa e approvato con decretodel Ministro del Tesoro n. 436062 del 29luglio 1992. La Cassa di Risparmio della MarcaTrivigiana era a sua volta la continuazionedella prima Cassa di Risparmio aperta inTreviso il 12 febbraio 1822 su “Avviso” pro-mulgato il 31 gennaio dello stesso anno.

31100 TREVISO

piazza San Leonardo, 1

tel. 0422.513100 fax 0422.513110

[email protected]

www.fondazionecassamarca.it

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TRENTOE ROVERETO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Trentoe Rovereto trae origine dalle Casse diRisparmio di Rovereto, fondata nel 1841 dalComune di Rovereto, e di Trento, fondatanel 1855 dal Monte Santo e dal Comune diTrento, che si fusero per formare un unicoistituto creditizio con Regio Decreto 17 ago-sto 1934 n. 1538, nonché dal Monte diCredito su Pegno di Rovereto, fondato dalComune di Rovereto nell’anno 1541 sotto ladenominazione di Monte di Pietà, incorpo-

rato nella Cassa di Risparmio di Trento eRovereto con Decreto del Presidente dellaGiunta regionale Trentino-Alto Adige del 2marzo 1987 n. 92/A.L’ente costituisce la continuità istituzionaledella persona giuridica originata, giustodecreto del Ministro del Tesoro del 13 feb-braio 1992.La Cassa SpA è stata assorbita nel GruppoUnicredito Italiano.

38100 TRENTO

via Calepina, 1

tel. 0461.232050 fax 0461.231720

[email protected]

www.fondazione.tnrov.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GORIZIALa Fondazione Cassa di Risparmio diGorizia è la continuazione ideale della Cassadi Risparmio di Gorizia fondata nel 1831dal conte Giuseppe della Torre e trae originedal conferimento dell’azienda bancaria nellaCassa di Risparmio di Gorizia SpA, approva-to con decreto del Ministro del Tesoro del26 giugno 1992 n. 435873. La Cassa SpA oggi fa parte del GruppoSanpaolo IMI.

34170 GORIZIA

corso Italia, 110

tel. 0481.537111 fax 0481.534354

[email protected]

www.fondazionecarigo.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI TRIESTE

La Fondazione Cassa di Risparmio diTrieste, in forma abbreviata FondazioneCRTrieste, già Cassa di Risparmio di Trieste- Fondazione, è il soggetto risultante dallaCassa di Risparmio di Trieste dopo che, inbase a deliberazione approvata con Decretodel Ministro del Tesoro n. 436039 del 25luglio 1992, la sua azienda bancaria è stataconferita alla società per azioni Cassa diRisparmio di Trieste - Banca SpA, apposita-mente costituita e poi assorbita nel GruppoUnicredito Italiano. La Cassa di Risparmio

di Trieste, già denominata Cassa diRisparmio Triestina, è la continuazione delMonte Civico Commerciale di Trieste, fon-dato nel 1842 dal Municipio e dalla Cameradi Commercio e Industria di Trieste.

34121 TRIESTE

via Cassa di Risparmio, 10

tel. 040.633709 fax 040.368744

[email protected]

www.fondazionecrtrieste.it

FRIULI

VENEZIA GIULIA

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LIGURIA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONELa Fondazione Cassa di Risparmio di Udinee Pordenone, enunciabile anche FondazioneUdine e Pordenone o Fondazione CRUP,è lacontinuazione ideale della Cassa diRisparmio di Udine, istituita con statutodeliberato dal consiglio comunale di Udinenella seduta del 29 novembre 1875, appro-vato con Regio Decreto 12 marzo 1876 n.1237 e fu costituita quale ente residuale aseguito dello scorporo dell’azienda bancariadall’originario ente pubblico economico, in

applicazione della legge n. 218/1990.La Cassa SpA oggi fa parte del GruppoSanpaolo IMI.

33100 UDINE

via Manin, 15

tel. 0432.295104 fax 0432.295103

[email protected]

www.fondazionecrup.it

FONDAZIONE AGOSTINO DE MARI - CASSA DIRISPARMIO DI SAVONALa Fondazione Agostino De Mari - Cassa diRisparmio di Savona è la continuazione sto-rica della Cassa di Risparmio di Savona, isti-tuita in Savona, su iniziativa della SocietàEconomica di Savona presieduta da mons.Agostino Maria De Mari, vescovo di Savonae Noli, e riconosciuta con Rescritto ministe-riale del 20 novembre 1840 e dalla qualel’attività creditizia è stata scorporata e confe-rita alla Cassa di Risparmio di Savona SpA,che oggi fa parte del Gruppo Carige. Con

atto del notaio Agostino Firpo n. 3906, inattuazione del progetto di ristrutturazionedeliberato dal Consiglio di amministrazionedella Cassa di Risparmio di Savona e appro-vato con decreto ministeriale del 23 dicem-bre 1991 n. 436302.

17100 SAVONA

via Ambrogio Aonzo, 9

tel. 019.804426

fax 019.8402553

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DIRISPARMIO DELLA SPEZIA

La Fondazione Cassa di Risparmio dellaSpezia, denominata anche FondazioneCarispe, rappresenta la continuazione idealedella Cassa di Risparmio della Spezia, istitui-ta con Sovrano Rescritto del 28 giugno1842, a sua volta originato dalla iniziativadell’Ospizio di S. Andrea, dalla quale è statascorporata l’azienda bancaria con atto n.24960 del notaio Chiarandini, in attuazionedel progetto di ristrutturazione deliberatodal Consiglio di amministrazione della Cassastessa approvato con Decreto Ministeriale 5

agosto 1992 n. 436107. La Cassa diRisparmio di La Spezia SpA oggi fa parte delGruppo Intesa.

19100 LA SPEZIA

corso Cavour, 86

tel. 0187.773111 fax 0187.732207

[email protected]

www.fondazionecarispe.it

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FONDAZIONE CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ

La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì,di origine associativa, rappresenta la conti-nuazione ideale e storica della Cassa deiRisparmi di Forlì, costituita su iniziativa dibenemeriti cittadini, con Rescritto Pontificiodi Papa Gregorio XVI del 3 giugno 1839,con lo scopo precipuo di raccogliere ilrisparmio del lavoro familiare, di promuove-re lo spirito di previdenza delle classi piùumili e di incoraggiare le iniziative economi-che allora nascenti. Riconosciuta come corpomorale con Regio Decreto 17 marzo 1861,

ha scorporato la propria azienda bancariaconferita alla Cassa dei Risparmi di ForlìSpA con atto pubblico del 22 giugno 1992.

47100 FORLÌ

corso della Repubblica, 14

tel. 0543.711223 fax 0543-711459

[email protected]

www.fondazionecariforli.it

EMILIA ROMAGNA FONDAZIONE BANCA

DEL MONTE E CASSA DI RISPARMIO FAENZALa Fondazione Banca del Monte e Cassa diRisparmio Faenza è la continuazione ideale estorica della Banca del Monte e Cassa diRisparmio Faenza, la cui istituzione fu pro-mossa nella seconda metà del secolo XV dalbeato Bernardino da Feltre, frate minore diSan Francesco. Alla sua fondazione coopera-rono il padre Andrea Ronchi di Faenza, ilvescovo Giovan Battista Canonici diBologna e Astorgio III Manfredi, Signoredella città. Il denaro occorrente provenne da

spontanee offerte di caritatevoli cittadini eda pubbliche questue. L’atto costitutivo risa-le al 12 ottobre 1491. Da questa, con atto arogito notaio Mario Bergamini di Faenza indata 27 dicembre 1991, in attuazione delprogetto di ristrutturazione approvato conDecreto del ministro del Tesoro n. 436305del 23 dicembre 1991, è stata scorporatal’attività creditizia, oggi confluita in Banca diRomagna SpA del Gruppo Unibanca.

48018 FAENZA

corso Garibaldi, 1

tel. 0546.676111

fax 0546.661707

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI GENOVA E IMPERIA

La Fondazione Cassa di Risparmio diGenova e Imperia trae origine dalla Cassa diRisparmio di Genova e Imperia.Essa trova le proprie radici storiche nella pre-detta Cassa di Risparmio fondata il 18marzo 1846 dal Monte di Pietà di Genova, asua volta istituito dal Doge della Repubblicadi Genova con decreto 10 marzo 1483.

16121 GENOVA

via G. D’Annunzio, 105

tel. 010.5338906 fax 010.5338935

[email protected]

www.fondazionecarige.it

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EMILIA ROMAGNAFONDAZIONE CASSA

DI RISPARMIO DI CARPILa Fondazione Cassa di Risparmio di Carpiè la continuazione ideale della Cassa diRisparmio di Carpi, fondata con Sovranobeneplacito il 5 gennaio 1843, dalla quale èstata scorporata l’attività creditizia con attoin data 27 dicembre 1991, rep.75.433/12503 del notaio Aldo Fiori, inattuazione del progetto di ristrutturazionedeliberato dal Consiglio di amministrazionedella Cassa stessa e approvato con DecretoMinisteriale in data 23 dicembre 1991, n. 436284.

La Cassa di Risparmio di Carpi SpA fa partedel Gruppo Unicredito Italiano.

41012 CARPI

via Duomo, 1

tel. 059.688732 fax 059.681338

[email protected]

www.fondazionecrcarpi.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CENTO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cento,di origine associativa, è la continuazioneideale della Cassa di Risparmio di Cento,fondata con regolamento approvato consovrano Rescritto il 13 agosto 1844, costitui-ta il 17 dicembre 1858 con la nomina delprimo Consiglio di amministrazione e apertaal pubblico il 27 marzo 1859, che con RegioDecreto del 9 maggio 1861 è stata eretta inEnte morale. Dall’Istituto di credito è stata scorporata l’at-

tività creditizia con atto n. 78285/8088 dalnotaio Maurizio Montanari in attuazione delprogetto di ristrutturazione deliberato dalConsiglio di amministrazione della Cassastessa e approvato con Decreto Ministeriale n. 436283/1991.

44042 CENTO

via Matteotti, 8/b

tel. 051.6833111 fax 051.6833443

[email protected]

www.fondazionecrcento.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI CESENA

La Fondazione Cassa di Risparmio diCesena, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diCesena, fondata da una società di 105 perso-ne e riconosciuta con Rescritto Pontificio 18maggio 1841 e con Regio Decreto 17 marzo1861. Da essa è stata scorporata l’attivitàcreditizia in attuazione del progetto diristrutturazione approvato con DecretoMinisteriale in data 30 ottobre 1991. La Cassa di Risparmio di Cesena SpA faparte del Gruppo Unibanca.

47023 CESENA

corso Garibaldi, 18

tel. 0547.358111 fax 0547.358524

[email protected]

www.fondazionecarispcesena.it

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FERRARALa Fondazione Cassa di Risparmio diFerrara, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diFerrara, costituita con Rescritto dellaSegreteria degli Affari Interni dello StatoPontificio 5 maggio 1838 per iniziativa diuna associazione di private persone, che for-nirono un capitale di romani scudi 2000,mediante cento azioni di scudi 20. Da essa èstata scorporata l’attività creditizia con attopubblico rep. n. 84297/23272 del notaioBignozzi, in attuazione del progetto di

ristrutturazione deliberato dal Consiglio diAmministrazione della Cassa di Risparmiodi Ferrara e approvato con DecretoMinisteriale del Ministro del Tesoro n.436171 in data 13 dicembre 1991.

44100 FERRARA

via Cairoli, 13

tel. 0532.205091/205171 fax 0532.210362

[email protected]

www.fondazionecrfe.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI IMOLA

La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola,di origine associativa, è la continuazioneideale della Cassa di Risparmio di Imola fondata nel 1855 da una società anonima diprivati azionisti, oggi rappresentata dall’as-semblea dei soci, la cui istituzione fu appro-vata con Rescritto Pontificio del 31 gennaio1855, dalla quale è stata scorporata l’attivitàcreditizia con atto n. 64692 del notaioInnocenzo Tassinari, in attuazione del pro-getto di ristrutturazione approvato dalDecreto del Ministro del Tesoro n. 436301

del 23 dicembre 1991. La Cassa di Risparmio di Imola SpA oggi faparte del Gruppo Bipielle.

40026 IMOLA

piazza Matteotti, 8

tel. 0542.26606 fax 0542.26999/25998

[email protected]

www.fondcrimola.it

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE CASSA DIRISPARMIO DI MIRANDOLA

La Fondazione Cassa di Risparmio diMirandola è la continuazione della Cassa diRisparmio di Mirandola (già Cassa diRisparmio e Monte di Credito su Pegno diMirandola istituita dal Comune diMirandola nel 1863 quale ente morale auto-nomo con propria personalità giuridica e cheha incorporato nel 1927 le Casse diRisparmio di Concordia e di Finale Emilia,nel 1942 il Monte di Credito su Pegno diMirandola e nel 1973 il Monte di Creditosu Pegno di S. Felice sul Panaro), dalla quale

è stata scorporata l’attività creditizia con atton. 101604 del notaio De Rosa, erogato indata 30 dicembre 1991, in attuazione delprogetto di ristrutturazione deliberato dalConsiglio d’amministrazione della Cassastessa approvato con Decreto Ministeriale436210/1991.La Cassa di Risparmio di Mirandola SpA faparte del Gruppo Bancario C.R. Firenze.

41037 MIRANDOLA

galleria del Popolo, 5

tel. 0535.27954 fax 0535.98781

[email protected]

www.fondazionecrmir.it

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EMILIA ROMAGNAFONDAZIONE CASSA

DI RISPARMIO DI MODENA

La Fondazione Cassa di Risparmio diModena deriva dalla Cassa di Risparmio diModena ed è la continuazione ideale dell’en-te Fondazione Cassa di Risparmio diModena, originata dallo scorporo dell’atti-vità bancaria dalla suddetta Cassa diRisparmio. La Cassa di Risparmio di Modena SpA, fon-dendosi con la Banca del Monte di Bolognae Ravenna SpA, ha originato CarimonteBanca, poi assorbita da Rolo Banca, a sua

volta fusa in Unicredito Italiano.

41100 MODENA

via Emilia Centro, 283

tel. 059.239888 fax 059.238966

[email protected]

www.fondazione-crmo.it

FONDAZIONE CASSA RISPARMIODI PARMA E MONTE DI CREDITOSU PEGNO DI BUSSETO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Parmae Monte di Credito su Pegno di Busseto,denominata più brevemente FondazioneCassa di Risparmio di Parma o FondazioneCariparma, deriva dalla trasformazione del-l’ente pubblico conferente che originò dalloscorporo approvato con decreto del ministe-ro del Tesoro del 13 dicembre 1991 a favoredella Cassa di Risparmio di Parma SpA, del-l’azienda bancaria già appartenente allaCassa di Risparmio di Parma e Monte di

Credito su Pegno di Busseto; quest’ultimadenominazione, a sua volta, risultava pereffetto dell’incorporazione del Monte diCredito su Pegno di Busseto, avvenuta conDecreto del Ministero del Tesoro 16 novem-bre 1960, da parte della Cassa di Risparmiodi Parma, la quale venne eretta con decretodel Dittatore dell’Emilia il 6 dicembre 1859. Le attività della Cassa SpA sono state assor-bite dal Gruppo Intesa.

43100 PARMA

strada al Ponte Caprazucca, 4

tel. 0521.532111 fax 0521.289761

[email protected]

www.fondazionecrp.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI RAVENNA

La Fondazione Cassa di Risparmio diRavenna, di origine associativa, è la conti-nuazione ideale e patrimoniale della Cassa diRisparmio di Ravenna che fu fondata nel1839 da una società di benemeriti privaticittadini con una dotazione rappresentata da100 azioni sottoscritte, da 20 scudi romaniciascuna. La Cassa di Risparmio di Ravennaha avuto riconoscimento giuridico dalloStato Romano (Stato Pontificio) in data 21dicembre 1839 e dallo Stato Italiano come«istituzione speciale, retta dai suoi propri

regolamenti» (Regio Decreto 17 marzo1861) e ha iniziato le attività il 1° marzo1840. Da essa è stata scorporata l’attivitàcreditizia con atto 27 dicembre 1991 delnotaio in Ravenna dott. Emanuele EdoardoErrigo, in attuazione del progetto deliberato,a norma di legge, dal Consiglio di ammini-strazione della Cassa stessa e approvato condecreto del Ministro del Tesoro del 23dicembre 1991.

48100 RAVENNA

piazza Garibaldi, 6

tel. 0544.215748 fax 0544.211567

[email protected]

www.carira.it/fondazione

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI REGGIOEMILIA-PIETRO MANODORILa Fondazione Cassa di Risparmio di ReggioEmilia Pietro Manodori è la continuazioneideale della Cassa di Risparmio di ReggioEmilia, fondata dal Monte di Credito suPegno del luogo sorto per deliberazione delConsiglio degli Anziani del 21 marzo 1494,ed eretta in ente morale con SovranoRescritto del 31 marzo 1852, dalla quale èstata scorporata, con atto in data 23 dicembre1991, l’Azienda di credito portante la stessadenominazione. La fondazione ha incorpora-

to, nel 1996, l’istituzione pubblica di assi-stenza e beneficenza Scuola dell’infanziaPietro Manodori, come da deliberazione delConsiglio della Regione Emilia Romagna del28 febbraio 1996, n. 251, con vincolo didestinazione del patrimonio incorporato ainterventi socio-assistenziali, formativi e sco-lastici del settore giovanile. La Cassa Spainsieme alla Banca Popolare di Brescia ha ori-ginato Bipop-Carire del Gruppo Capitalia.

42100 REGGIO EMILIA

via Toschi, 9

tel. 0522.430541 fax 0522.453206

[email protected]

www.fondazionemanodori.it

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI RIMINI

La Fondazione Cassa di Risparmio diRimini, persona giuridica privata a composi-zione associativa, trae origine dalla Cassa diRisparmio di Rimini, fondata nel 1840come associazione volontaria di cento privaticittadini, legalmente riconosciuta conRescritto Pontificio del 5 agosto 1840 e conRegio Decreto 27 marzo 1861, dalla quale èstata scorporata l’attività bancaria con atto indata 13 luglio 1992.

47900 RIMINI

corso d’Augusto, 62

tel. 0541.29192 fax 0541.28660

[email protected]

www.fondcarim.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI VIGNOLA

La Fondazione Cassa di Risparmio diVignola, denominata anche Fondazione diVignola, fu istituita come Cassa diRisparmio di Vignola con Regio Decreto indata 4 agosto 1872. La Cassa di Risparmio di Vignola SpA faparte del Gruppo Banche Popolaridell’Emilia Romagna.

41058 VIGNOLA

viale Mazzini, 5/3

tel. 059.765979 fax 059.765951

[email protected]

www.fondazionecrv.it

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO E BANCA DEL MONTE DI LUGOLa Fondazione Cassa di Risparmio e Bancadel Monte di Lugo, di origine associativa,deriva dalla concentrazione della FondazioneCassa di Risparmio di Lugo con laFondazione Banca del Monte di Lugo, cherappresentavano la continuazione della Cassadi Risparmio di Lugo, fondata il 13 gennaio1845 con decreto pontificio n. 600717, dallaquale è stata scorporata l’attività creditizia,trasferita alla società conferitaria, con atto indata 27 dicembre 1991, e della Banca delMonte di Lugo - Monte di Credito su Pegnodi 1a categoria, la cui istituzione, come

Monte di Pietà di Lugo, venne promossa nel1541 da padre Maria Andrea da Imola edebbe luogo per decisione del Comune diLugo il 31 ottobre 1544, divenendo funzio-nante dal 28 aprile 1546, dalla quale è statascorporata l’attività creditizia, trasferita allasocietà conferitaria, con atto in data 7 agosto1992. Le attività creditizie sono ora confluite inBanca di Romagna SpA del GruppoUnibanca.

48022 LUGO

piazza Baracca, 24

tel. 0545.39811

fax 0545.39821

EMILIA ROMAGNA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNALa Fondazione Cassa di Risparmio inBologna, di origine associativa, è la conti-nuazione storica della Cassa di Risparmio inBologna, fondata nel 1837 da una associa-zione di cento private persone, riconosciutadal Governo Pontificio con Decreto delCardinale legato di Bologna in data 14 luglio 1837 n. 5766 e dal Governo italia-no con Decreto Reale in data 17 marzo1861. La Cassa di Risparmio in Bologna SpA oggifa parte del Gruppo Sanpaolo IMI.

40124 BOLOGNA

via Farini, 15

tel. 051.2754111 fax 051.6454499

[email protected]

www.fondazione-carisbo.com

FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA

La Fondazione del Monte di Bologna eRavenna è la continuazione ideale, attraversole normative tempo per tempo vigenti, delMonte di Pietà di Bologna, fondazione pro-mossa da padre Michele Carcano, autorizza-ta dall’Organo di governo della RepubblicaBolognese con “provisione” in data 22 feb-braio 1473 e del Monte di Pietà di Ravennae Bagnacavallo, incorporato dal Monte di

Bologna, nonché dell’ente Fondazione delMonte di Bologna e Ravenna. La Banca del Monte di Bologna e RavennaSpA, fondendosi con la Cassa di Risparmiodi Modena SpA, ha originato CarimonteBanca, poi assorbita da Rolo Banca, a suavolta fusa in Unicredito Italiano.

40126 BOLOGNA

via delle Donzelle, 2

tel. 051.2962511 fax 051.2962515

[email protected]

www.fondazionedelmonte.it

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TOSCANA

FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANOLa Fondazione di Piacenza e Vigevano èstata istituita con atto del 24 dicembre 1991n. 58965/11520 del notaio dott. AlbertoVullo di Piacenza ed è la continuazione idea-le della Cassa di Risparmio di Piacenza eVigevano, a sua volta derivante dalla incor-porazione nella Cassa di Risparmio diPiacenza (istituita per iniziativa del Monte diPietà di Piacenza, eretta in Ente Morale conRegio decreto 18 agosto 1860) della Cassa diRisparmio di Vigevano (eretta in EnteMorale con Regio Decreto 4 settembre

1857). La Cassa di Risparmio di Piacenza eVigevano SpA è stata assorbita dalla Cassa diRisparmio di Parma SpA, dando origine allaCassa di Risparmio di Parma e PiacenzaSpA, poi fusa in Banca Intesa.

29100 PIACENZA

via Santa Eufemia, 12

tel. 0523.311111 fax 0523.311131

[email protected]

www.lafondazione.com

FONDAZIONE MONTE DI PARMA

La Fondazione Monte di Parma è la conti-nuazione ideale della Banca del Monte diParma, Monte di Credito su Pegno, giàMonte di Pietà fondato il 27 gennaio 1488ad opera del frate francescano Bernardino daFeltre, classificato Monte di Credito suPegno di 1a categoria con Regio Decreto 4gennaio 1925 n. 44, da cui è stata scorporatal’attività bancaria in data 12 ottobre 1991 inattuazione del progetto di ristrutturazioneapprovato con Decreto del Ministero delTesoro del 4 ottobre 1991.

43100 PARMA

piazzale Jacopo Sanvitale, 1

tel. 0521.234166 fax 0521.209507

[email protected]

www.fondazionemonteparma.it

ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE

La Cassa di Risparmio di Firenze fu costitui-ta, quale società privata il 30 marzo 1829, da100 cittadini, nello spirito della culturaeuropea di progresso civile, con lo scopo difavorire il risparmio e la previdenza delleclassi meno agiate, prevedendo la destinazio-ne dei profitti esclusivamente a scopi di uti-lità sociale. La Cassa di Risparmio diFirenze, dopo il conferimento della funzionebancaria all’omonima società per azioniassunse la denominazione Ente Cassa diRisparmio di Firenze, persona giuridica pri-

vata a composizione associativa, con fini disviluppo civile del territorio di riferimento.

50122 FIRENZE

via Bufalini, 6

tel. 055.26121 fax 055.2612756

[email protected]

www.entecarifirenze.it

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TOSCANA

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMI DI LIVORNO

La Fondazione Cassa di Risparmi diLivorno, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmi diLivorno fondata nel 1836 come privatasocietà per iniziativa di benemeriti cittadini,dalla quale è stata scorporata l’attività credi-tizia in favore della Cassa di Risparmi diLivorno SpA con atto n. 58193 del notaiodott. Roberto Mameli, di Livorno, in attua-zione del progetto di ristrutturazione delibe-rato dal Consiglio di amministrazione dellaCassa stessa e approvato con Decreto del

Ministro del Tesoro il 7 aprile 1992 n. 434362. La Cassa SpA fa parte del Gruppo Bipielle.

57123 LIVORNO

piazza Grande, 21

tel. 0586.826111/12 fax 0586.230360

[email protected]

www.fondazionecariliv.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARRARA

La Fondazione Cassa di Risparmio diCarrara è la continuazione ideale della Cassadi Risparmio di Carrara, istituita conDecreto Ducale del 18 ottobre 1843, dallaquale è stata scorporata l’attività creditiziacon atto notaio Giorgio Gianaroli n. 78870.La Cassa di Risparmio di Carrara SpA faparte del Gruppo Carige.

54033 CARRARA

via Roma, 2

tel. 0585.775216

fax 0585.775219

[email protected]

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI LUCCA

La Fondazione Banca del Monte di Luccaderiva dalla Banca del Monte di Lucca,Monte di Credito su Pegno, già Monte diCredito su Pegno di Lucca, istituito sotto iltitolo di Monte di Pietà dal Governo dellaRepubblica Lucchese il 25 maggio 1489,classificato Monte di Credito su Pegno di 1a

categoria con Decreto del Ministero delTesoro del 26 novembre 1953, dalla quale èstata scorporata l’attività bancaria con atto n. 117841 del notaio Maurizio Novelli, in

attuazione del progetto di ristrutturazionedeliberato dal Consiglio di Amministrazionedella banca stessa e approvato con DecretoMinisteriale n. 435460 del 7 aprile 1992. La Banca del Monte di Lucca fa parte delGruppo Carige.

55100 LUCCA

piazza S. Martino, 4

tel. 0583.464062 fax 0583.450260

[email protected]

www.fondazionebmlucca.it

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E PESCIA

La Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoiae Pescia, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diPistoia e Pescia, che ha avuto origine dallafusione, sancita con Regio Decreto legge 9gennaio 1936 n. 201, della Cassa diRisparmio di Pistoia con la Cassa diRisparmio e Depositi di Pescia, entrambe aloro volta costituite sotto forma di societàanonima per iniziativa di privati cittadini,approvata dal Governo Granducale con

provvedimenti del 26 aprile 1831 e del 21febbraio 1840. Dalla suddetta Cassa diRisparmio è stata scorporata, in data 1 giu-gno 1992, l’azienda bancaria e l’attività cre-ditizia in attuazione del progetto di ristruttu-razione deliberato dal Consiglio di ammini-strazione della Cassa e approvato conDecreto del Ministro del Tesoro n. 435506del 13 aprile 1992. La Cassa SpA oggi faparte del Gruppo Bancario C.R. Firenze.

51100 PISTOIA

via De Rossi, 26

tel. 0573.97421 fax 0573.97422

[email protected]

www.fondazionecrpt.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI LUCCALa Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, diorigine associativa, rappresenta la continuazio-ne ideale della Cassa di Risparmio di Lucca,sorta con fini di beneficenza a iniziativa di pri-vati cittadini e approvata con motu-proprio diCarlo Lodovico di Borbone Duca di Lucca indata 9 luglio 1835. La Cassa di Risparmio diLucca ebbe un capitale iniziale di scudi lucche-si 1.668, corrispondenti al valore di 139 azionidi scudi 12 ciascuna, versati a fondo perdutodai 119 soci fondatori. Essa ottenne il ricono-scimento del suo primo statuto e la legale

denominazione di Cassa di Risparmio di Luccacon Rescritto dello stesso Duca di Lucca indata 11 febbraio 1837. La Cassa di Risparmiodi Lucca con atto notaio Lamberto Simi del 18maggio 1992 ha conferito l’azienda bancariaalla Cassa di Risparmio di Lucca SpA, assu-mendo quindi la denominazione di Ente Cassadi Risparmio di Lucca, modificata poi in quelladi Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La Cassa SpA fa parte del Gruppo Bipielle.

55100 LUCCA

via A. Sanmichelotto, 3

tel. 0583.472614/611 fax 0583.472626

[email protected]

www.fondazionecarilucca.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PISA

La Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa,di origine associativa, rappresenta la conti-nuazione ideale della Cassa di Risparmio diPisa, autorizzata con Sovrano Rescritto indata 24 febbraio 1831 dal Granduca diToscana, nella quale nel 1875 fu assorbito ilMonte Pio, assicurando la continuità dell’at-tività del Monte fondato a Pisa nel 1495;essa con atto del 30 aprile 1992 ai rogiti delnotaio Francesco Gambini di Pisa ha confe-rito l’azienda bancaria alla società per azionidenominata Cassa di Risparmio di Pisa SpA

in conformità con il decreto n. 435459 del 7aprile 1992 del Ministero del Tesoro, assu-mendo la denominazione di Ente Cassa diRisparmio di Pisa, modificata in quella diFondazione Cassa di Risparmio di Pisa. La Cassa SpA fa parte del Gruppo Bipielle.

56125 PISA

lungarno Sonnino, 20

tel. 050.2201312 fax 050.44545

[email protected]

www.fondazionecaripisa.it

TOSCANA

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PRATOLa Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, diorigine associativa, che proviene dalla Cassa diRisparmio di Prato, costituita nel 1830 come“privata società anonima” da 60 benemeriti cit-tadini e divenuta autonoma con Rd del 13ottobre 1882, n. 732, ha effettuato il conferi-mento dell’Azienda bancaria alla Cassa diRisparmio di Prato SpA, partecipata, in qualitàdi socio di maggioranza, dal Monte dei Paschidi Siena, con atto del 14 agosto 1992 e inconformità del Dmt n. 436232/1992. In segui-to al progetto di ristrutturazione del Monte dei

Paschi di Siena, approvato con Dmt in data 8agosto 1995, l’ente ha ceduto, il 12 ottobre1995, alla Banca Monte dei Paschi di Siena spal’intero pacchetto azionario corrispondente allapartecipazione della società conferitaria e, quin-di, ha partecipato alla costituzione, il 30 ottobre1995 della nuova banca Cariprato - Cassa diRisparmio di Prato spa, con una partecipazionepari al 21%. Quest’ultima oggi fa parte delGruppo Banca Popolare di Vicenza.

59100 PRATO

via degli Alberti, 2

tel. 0574.6171

fax 0574.617594

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DIRISPARMIO DI SAN MINIATO

La Fondazione Cassa di Risparmio di SanMiniato, di origine associativa, è la conti-nuazione ideale dell’Ente Cassa diRisparmio di San Miniato e della Cassa diRisparmio di San Miniato istituita da unaassociazione di persone private e autorizzatacon sovrano Rescritto del Granduca diToscana del 23 gennaio 1830, dalla quale,con atto in data 12 maggio 1992, n. rep.303436 del notaio Galeazzo Martini è statascorporata l’attività creditizia e conferita allasocietà per azioni denominata Cassa di

Risparmio di San Miniato SpA.

56027 SAN MINIATO

piazza Grifoni, 12

tel. 0571.404370/1/2 fax 0571.419765

[email protected]

www.fondazionecrsm.it

TOSCANA

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI VOLTERRA

La Fondazione Cassa di Risparmio diVolterra, di origine associativa, deriva dallaCassa di Risparmio di Volterra fondata nel1893 dal locale Monte Pio, istituito inVolterra il 18 dicembre 1494, con la deno-minazione di Cassa di Risparmio della Cittàdi Volterra, dalla quale è stata scorporatal’attività creditizia con atto n. 24391/8301del 6 agosto 1992 del notaio dott. FrancescoMarcone, in attuazione del progetto diristrutturazione deliberato dal Consiglio diamministrazione della Cassa stessa e appro-

vato con Decreto Ministeriale n. 436037 del25 luglio 1992.

56048 VOLTERRA

piazza dei Priori, 16/18

tel. 0588.91111 fax 0588.91270

[email protected]

www.crvolterra.it/pages/fondazione.htm

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FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CITTÀ DI CASTELLO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cittàdi Castello, di origine associativa, è la conti-nuazione ideale della Cassa di Risparmio diCittà di Castello fondata da un’associazionedi privati cittadini e riconosciuta dalGoverno Pontificio col Rescritto del 10 feb-braio 1855 e dal Governo Italiano con Regiodecreto del 13 aprile 1862, dalla quale èstata scorporata l’azienda bancaria nellasocietà per azioni Cassa di Risparmio diCittà di Castello SpA ai sensi della legge

30 luglio 1990 n. 218. La Cassa SpA oggi faparte del Gruppo Intesa.

06012 CITTÀ DI CASTELLO

piazza G.Matteotti,1

tel. 075.85081

fax 075.8508290

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FOLIGNO

La Fondazione Cassa di Risparmio diFoligno, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diFoligno, istituita da una associazione di pri-vate persone con Rescritto della Segreteriaper gli Affari Interni dello Stato Pontificio indata 7 ottobre 1857. La Cassa di Risparmio di Foligno SpA faparte del Gruppo Intesa.

06034 FOLIGNO

corso Cavour, 36

tel. 0742.337244

fax 0742.337371

[email protected]

UMBRIA

FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENAIl Monte dei Paschi di Siena, creato per votodella magistratura e del popolo senese conRescritto Granducale del 30 dicembre 1622e legalmente costituito con istrumento difondazione del 2 novembre 1624, onde aves-sero fecondo sviluppo, ordinamento e regola,con provato e pubblico vantaggio per la cittàe Stato di Siena, le forme di attività crediti-zia svolte in aggiunta alle sovvenzioni supegno del secondo Monte di Pietà di Siena,istituito il 14 ottobre 1568 e poi riunito alMonte dei Paschi fondato nel 1472, ha effet-

tuato il conferimento dell’azienda bancariadel Monte dei Paschi di Siena nella Societàper azioni Banca Monte dei Paschi di SienaSpA, approvato con Decreto del Ministerodel Tesoro n. 721602 dell’8 agosto 1995 e,acquisita la natura di fondazione, è oggi per-sona giuridica privata, senza fine di lucro,con piena autonomia statutaria e gestionalenel quadro della legislazione vigente.

53100 SIENA

via Banchi di Sotto, 34

tel. 0577.246023 fax 0577.246017

[email protected]

www.fondazionemps.it

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FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI ORVIETOLa Fondazione Cassa di Risparmio diOrvieto, di origine associativa, è l’ente cheresidua dal conferimento dell’azienda banca-ria della Cassa di Risparmio di Orvieto isti-tuita da quaranta privati cittadini conRescritto Pontificio del 17 novembre 1852 ericonosciuta con Decreto Reale del 17dicembre 1863. La Cassa di Risparmio di Orvieto SpA è nelGruppo C.R. Firenze.

05018 ORVIETO

piazza della Repubblica, 21

tel. 0763.393835 fax 0763.395190

[email protected]

www.fondazione.cariorvieto.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PERUGIA

La Fondazione Cassa di Risparmio diPerugia, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diPerugia, fondata nel 1908 con il concorsospontaneo di 67 benemeriti cittadini in pre-valenza agricoltori ed istituita con RegioDecreto 14 gennaio 1909, dalla quale è statascorporata l’attività creditizia con atto n. 52043/21893 in data 22 maggio 1992 delnotaio Francesco Duranti in attuazione delprogetto di ristrutturazione deliberato dalConsiglio di amministrazione della Cassa

stessa e approvato con Decreto Ministeriale9 maggio 1992 n. 435619. La Cassa di Risparmio di Perugia SpA, poidenominata Banca dell’Umbria 1462 SpA, faparte del Gruppo Unicredito Italiano.

06121 PERUGIA

corso Vannucci, 47

tel. 075.5727364 fax 075.5725842

[email protected]

www.fondazionecrpg.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO

La Fondazione Cassa di Risparmio diSpoleto, di origine associativa, è la continua-zione storica della Cassa di Risparmio diSpoleto fondata da una associazione di priva-ti cittadini e riconosciuta dal GovernoPontificio con decreto del Segretario di Statoin data 19 dicembre 1836 e dal Governo ita-liano con Regio Decreto in data 5 marzo1896 dalla quale è stata scorporata l’aziendabancaria nella società per azioni Cassa diRisparmio di Spoleto SpA, che fa parte delGruppo Intesa.

06049 SPOLETO

via Felice Cavallotti, 6

tel. 0743.2161 fax 0743.216261

[email protected]

www.fondazionecarispo.it

UMBRIA

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FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI TERNI E NARNILa Fondazione Cassa di Risparmio di Terni eNarni, denominata anche Fondazione Carit,di origine associativa, è la continuazione sto-rica della Cassa di Risparmio di Terni eNarni e deriva dalla fusione per incorpora-zione della Cassa di Risparmio di Narni,fondata nel 1873 da una Associazione di cit-tadini, nella Cassa di Risparmio di Terni,fondata nel 1846 da una Associazione di cit-tadini ed eretta in ente morale in data 5 set-tembre 1846, con Decreto della Segreteria di

Stato a firma del Cardinale Gizi; la Cassa diRisparmio di Terni ha successivamenteincorporato, nel 1954, il Monte di Creditosu Pegno di Terni fondato nel 1467 da PadreBarnaba Manassei; e dallo scorporodell’Azienda bancaria in data 24 luglio 1992. La Cassa di Risparmio di Terni e Narni SpAè nel Gruppo Intesa.

05100 TERNI

corso Tacito, 49

tel. 0744.421330 fax 0744.421349

[email protected]

www.carit.it/fondazione.asp

MARCHE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLAPROVINCIA DI MACERATALa Fondazione Cassa di Risparmio della pro-vincia di Macerata, denominata ancheFondazione Carima, di origine associativa, è lacontinuazione ideale, dopo il conferimentodell’azienda bancaria alla Banca Carima SpA,approvato con dmt n. 435780 del 13 giugno1992, della Cassa di Risparmio della provinciadi Macerata. Questa derivava dalla fusione: a)della Cassa di Risparmio di Macerata, fondatanel 1846, che ha fuso in sé le Casse diRisparmio di Apiro, Appignano, Cingoli, Loro

Piceno, Mogliano, Pollenza e Treja; b) dellaCassa di Risparmio di Camerino, fondata nel1844, che ha aggregato la Cassa di Risparmiodi Matélica; c) della Cassa di Risparmio diRecanati, fondata nel 1867; d) della Cassa diRisparmio di Tolentino, fondata nel 1873, cheha aggregato la Cassa di Risparmio diCaldarola. Le attività bancarie sono state poifuse con quelle della C.R. Pesaro SpA, dandoorigine alla Banca delle Marche SpA.

62100 MACERATA

piazza V. Veneto, 5

tel. 0733.261487/84 fax 0733.247492

[email protected]

www.fondazionemacerata.it

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ASCOLI PICENO

La Fondazione Cassa di Risparmio di AscoliPiceno, di origine associativa, deriva dallaCassa di Risparmio di Ascoli Piceno, fonda-ta da privati nel 1842 e istituita conRescritto Pontificio del 25 aprile 1842 dallaquale è stata scorporata e conferita l’aziendabancaria con atto n. 34617/7102 del notaioNazzareno Cappelli, in attuazione del pro-getto di ristrutturazione deliberato dalConsiglio di Amministrazione della Cassastessa e approvato con Decreto Ministeriale

n. 436110, in data 6 agosto 1992. La Cassa SpA oggi fa parte del GruppoIntesa.

63100 ASCOLI PICENO

corso Mazzini, 190

tel. 0736.263170 fax 0736.247239

[email protected]

www.fondazionecarisap.it

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MARCHE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FABRIANO E CUPRAMONTANALa Fondazione Cassa di Risparmio diFabriano e Cupramontana, di origine asso-ciativa, è la continuazione ideale della Cassadi Risparmio di Fabriano e Cupramontana,originata dalla fusione, disposta con RegioDecreto 19 giugno 1940 n. 766, della Cassadi Risparmio di Fabriano, istituita per inizia-tiva di privati cittadini con sovrano Rescritto27 agosto 1845 ed eretta Ente Morale conRegio decreto 15 maggio 1862, con la Cassadi Risparmio di Cupramontana, fondata con

Regio Decreto 3 settembre 1872, dalla qualeè stata scorporata l’attività creditizia con atton. 75506/8956 del 18 maggio 1992 delnotaio Mario Ottoni, in attuazione del pro-getto di ristrutturazione deliberato dalConsiglio d’Amministrazione della Cassastessa e approvato con Decreto Ministeriale n. 435629 del 12 maggio 1992.

60044 FABRIANO

via Don Giuseppe Riganelli, 36

tel. 0732.7081

fax 0732.708246

[email protected]

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI FANO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Fano,di origine associativa, deriva idealmente dallaCassa di Risparmio di Fano istituita conSovrana Sanzione del 14 gennaio 1843,dopo il conferimento dell’azienda bancaria,con atto notaio dott. Alberto De Martino diFano, suo repertorio n. 68643 del 1° luglio1992. La Cassa di Risparmio di Fano SpA oggi faparte del Gruppo Banche Popolari Unite.

61032 FANO

via Montevecchio, 114

tel. 0721.802885 fax 0721.827726

[email protected]

www.fondazionecarifano.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI FERMO

La Fondazione Cassa di Risparmio diFermo, di origine associativa, è la continua-zione ideale della Cassa di Risparmio diFermo, istituita nel 1857 da una società diprivati, che ha incorporato in forza dellalegge 14 dicembre 1939, n. 1922, la Cassadi Risparmio di Sant’Elpidio a Mare, fonda-ta nel 1878. Essa è l’ente che residua a seguito dello scor-poro dell’attività creditizia con atto notaroLorenzo Ciuccarelli del 23 dicembre 1991rep. n. 69424/18853, in attuazione del pro-

getto di ristrutturazione approvato conDecreto Ministeriale 436248 in data 21dicembre 1991.

63023 FERMO

via Don Ernesto Ricci, 1

tel. 0734.286289

fax 0734.286212

[email protected]

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FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI PESARO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro,di origine associativa, è stata istituita conDecreto del Ministero del Tesoro 16 giugno1992 ed è la continuazione ideale dellaCassa di Risparmio di Pesaro fondata su ini-ziativa di benefiche persone private, autoriz-zata con Rescritto del Cardinal LegatoTommaso Riario Sforza del 17 luglio 1840.La Cassa SpA successivamente è stata fusacon la Banca Carima SpA, dando origine allaBanca delle Marche SpA.

61100 PESARO

via Passeri, 72

tel. 0721.31304 fax 0721.34703

[email protected]

www.fondazionecrpesaro.it

MARCHE

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI JESILa Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, diorigine associativa, è la continuazione idealedella Cassa di Risparmio di Jesi istituita nel1844 da una società di private persone,approvata con Rescritto Pontificio in data 27maggio 1844, riconosciuta come ente moralecon Regio Decreto 4 aprile 1861, dalla qualeè stata scorporata l’attività creditizia con atton. 30800 in data 15 aprile 1992 del notaioMarcello Pane, in attuazione del progetto diristrutturazione deliberato dal Consiglio diamministrazione della Cassa stessa e appro-

vato con Decreto Ministeriale n. 435374 del25 marzo 1992. La Cassa di Risparmio di Jesi SpA è conflui-ta nella Banca delle Marche SpA.

60035 JESI

piazza A. Colocci, 4

tel. 0731.207523

fax 0731.207683

[email protected]

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI LORETO

La Fondazione Cassa di Risparmio diLoreto, di origine associativa, deriva dallaCassa di Risparmio di Loreto, istituita conDecreto Reale del 9 novembre 1861 da pri-vati cittadini, dal Pio Istituto di Santa Casa edal Comune di Loreto, dopo il conferimentodell’azienda bancaria. Quest’ultima fa oggiparte del Gruppo Banca delle Marche.

60025 LORETO

via G. Solari, 21

tel. 071.7500424 fax 071.7507689

[email protected]

www.fondazionecariloreto.it

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ABRUZZO

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLAPROVINCIA DI CHIETI

La Fondazione Cassa di Risparmio dellaProvincia di Chieti, denominata ancheFondazione Carichieti, di origine associativa,è l’ente che residua dal conferimento, appro-vato con Decreto del Ministro del Tesoro del12 giugno 1992 prot. n. 43577, nella Cassadi Risparmio della Provincia di Chieti SpAdell’azienda bancaria, comprese le partecipa-zioni possedute dalla Cassa di Risparmio diChieti, già Cassa di Risparmio Marrucinafondata in Chieti con Regio Decreto 6 luglio

1862 n. 103 per iniziativa del Consiglio pro-vinciale, da una Società di persone col con-corso di enti e corpi morali, nella quale èstata incorporata la Cassa di Risparmio diGuardiagrele, fondata nel 1876 dal Comune.

66100 CHIETI

largo M. della Libertà, 1

tel. 0871.5681 fax 0871.568203

[email protected]

www.fondazionecarichieti.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DELLAPROVINCIA DELL’AQUILA

La Fondazione Cassa di Risparmio dellaProvincia dell’Aquila, di origine associativa,è la continuazione storica della Cassa diRisparmio dell’Aquila costituita in L’Aquilanel 1859, sotto forma di Società anonima,da 96 benemeriti soci azionisti fondatori,dalla quale è stata scorporata l’attività credi-tizia con atto n. 228514 del notaioDomenico Trecco, in attuazione del proget-to di ristrutturazione deliberato dal

Consiglio di Amministrazione della Cassastessa e approvato con Decreto del Ministrodel Tesoro n. 436218 del 12 agosto 1992. La Cassa SpA oggi fa parte del GruppoBanca Popolare dell’Emilia Romagna.

67100 L’AQUILA

corso Vittorio Emanuele, 194

tel. 0862.649299

fax 0862.649299

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLAPROVINCIA DI TERAMO

La Fondazione Cassa di Risparmio dellaProvincia di Teramo o in forma abbreviataFondazione Tercas, è l’ente che residua dalconferimento, approvato con Decreto delMinistro del Tesoro del 24 giugno 1992, n.435835 dell’azienda bancaria della Cassa diRisparmio della Provincia di Teramo, istitui-ta con Regio Decreto 12 ottobre 1939 n.1637, alla Tercas - Cassa di Risparmio dellaProvincia di Teramo SpA.

64100 TERAMO

corso San Giorgio, 36

tel. 0861.3251 fax 0861.242800

[email protected]

www.fondazionetercas.it

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FONDAZIONECARIVIT

L’Ente Cassa di Risparmio della Provincia diViterbo, persona giuridica privata a compo-sizione associativa, denominata FondazioneCarivit, trae origine dall’atto costitutivo del1° settembre 1854 con il quale emeriti citta-dini della provincia di Viterbo in rappresen-tanza e a tutela di tutta la comunità, conilluminata e libera determinazione, decisero,a vantaggio della realtà socio-economicaviterbese, di dar vita alla Cassa di Risparmiodella Provincia di Viterbo. L’ente ha provve-duto al conferimento dell’azienda bancaria

cessando di svolgere le funzioni proprie del-l’attività creditizia. La Cassa SpA fa parte del Gruppo Intesa.

01100 VITERBO

via Cavour, 67

tel. 0761.344222 fax 0761.346254

[email protected]

www.fondazionecarivit.it

FONDAZIONE BANCA NAZIONALEDELLE COMUNICAZIONILa Fondazione BNC è nata nel 1993, aseguito del conferimento da parte dell’exBanca nazionale delle Comunicazioni delleattività creditizie e assicurative a due societàper azioni successivamente incorporatenell’Istituto di Credito San Paolo di Torino.Dopo tale operazione, la fondazione è dive-nuta azionista del San Paolo. Nel 1998 laFondazione BNC ha completato l’interoprocesso di dismissione del pacchetto aziona-rio di cui sopra e di diversificazione del

patrimonio, ricevendo la necessaria dichiara-zione di conformità alla direttiva del 18novembre 1994 con Decreto del Ministrodel Tesoro n. 507374 del 20 febbraio 1998. La BNC SpA fu poi assorbita dal Sanpaolodi Torino.

00198 ROMA

via di Villa Albani, 20

tel. 06.8440121 fax 06.84401251

[email protected]

www.fondazionebnc.com

LAZIO

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI PESCARAE DI LORETO APRUTINO

La Fondazione Cassa di Risparmio diPescara e di Loreto Aprutino, che può esseredenominata alternativamente FondazioneCaripe, deriva dalla Cassa di Risparmio e diCredito Agrario istituita in Loreto Aprutinocon Regio Decreto 1° ottobre 1871, n. 141,mediante inversione dei fondi del localeMonte Frumentario. Essa venne in seguito denominata Cassa diRisparmio della Provincia di Pescara, con

sede in Loreto Aprutino, assumendo la corri-spondente funzione territoriale in base alRegio Decreto 15 dicembre 1936. La Cassa SpA oggi fa parte del GruppoBipielle.

65122 PESCARA

corso Umberto I, 83

tel. 085.38500931 fax 085.38500933

[email protected]

www.fondazionecaripe.it

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LAZIO

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CIVITAVECCHIALa Fondazione Cassa di Risparmio diCivitavecchia, di origine associativa, è lacontinuazione ideale della Cassa diRisparmio di Civitavecchia, istituita dabenemeriti cittadini in conformità delChirografo Pontificio del 14 aprile 1847. La Cassa SpA fa oggi parte del GruppoBancario C.R. Firenze.

00053 CIVITAVECCHIA

corso Centocelle, 40

tel. 0766.592257 fax 0766.592280

[email protected]

www.fondazione.cariciv.it

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI RIETI

La Fondazione Cassa di Risparmio di Rieti,di origine associativa, è la continuazioneideale della Cassa di Risparmio di Rieti fon-data da un’Associazione di private persone eistituita con Decreto Sovrano del 24. gen-naio 1846 dalla quale è stata scorporata l’at-tività creditizia. La Cassa SpA fa parte del Gruppo Intesa.

02100 RIETI

via Crispolti, 12/24

tel. 0746.491423130

fax 0746.294948

[email protected]

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ROMA

ªLa Fondazione Cassa di Risparmio diRoma, costituita su base associativa, è lacontinuazione della Cassa di Risparmio diRoma, istituita con Rescritto Pontificio del20 giugno 1836 per iniziativa di singoli pri-vati cittadini che hanno conferito gratuita-mente i propri capitali e la loro opera a que-sto fine, come indicato dall’art. 1 dello statu-to approvato al tempo della sua istituzione,divenendone soci secondo le norme deldiritto privato e la cui continuità si è perpe-tuata per trasmissione del titolo agli attuali

aventi diritto. La Cassa di Risparmio di Roma SpA, fon-dendosi con il Banco di Santo Spirito e ilBanco di Roma, ha dato origine alla Bancadi Roma Spa, del Gruppo Capitalia.

00187 ROMA

via M. Minghetti, 17

tel. 06.6976450

fax 06.67070768

[email protected]

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FONDAZIONESALERNITANA SICHELGAITALa Fondazione Salernitana Sichelgaita è lacontinuazione della Cassa di RisparmioSalernitana costituita con atto del 4 giugno1953, per iniziativa della Camera diCommercio, Industria, Artigianato eAgricoltura di Salerno, che ha conferito l’a-zienda bancaria alla Cassa di RisparmioSalernitana SpA, in attuazione del progettodi ristrutturazione deliberato dal Consigliodi amministrazione e approvato con DecretoMinisteriale 29 maggio 1992 n. 435722. La Cassa SpA è confluita in Banca Carime,

che fa parte del Gruppo Banche PopolariUnite.

84100 SALERNO

corso Garibaldi, 194

tel. 089.230611 fax 089.230632

[email protected]

www.sichelgaita.it

FONDAZIONE BANCA DEL MONTE “DOMENICOSINISCALCO-CECI”

La Fondazione Banca del Monte “DomenicoSiniscalco-Ceci” di Foggia è la continuazioneideale della Banca del Monte di Foggia“Domenico Siniscalco-Ceci” Monte diCredito su Pegno, già Monti Uniti di Creditosu Pegno “Domenico Siniscalco-Ceci” diFoggia, che trae la sua origine dal Pio Montedi Santa Maria della Pietà, fondato per testa-mento di Rosa Del Vento ed eretto in entemorale con Regio assenso del 26 aprile 1588,e altri sei Monti. Con ordinanza sovrana del

26 giugno 1797 essi vennero riuniti sotto iltitolo di RR. Monti Uniti di Pietà successiva-mente mutato, in Monti Uniti di Credito suPegno di Foggia. L’intestazione a “DomenicoSiniscalco-Ceci” è stata deliberata in omaggioalla volontà della benefattrice Anna MariaSiniscalco-Ceci. L’azienda bancaria è stata con-ferita alla Banca del Monte di Foggia SpA,oggi all’interno del Gruppo Banca Popolaredell’Emilia Romagna, con atto in data 19dicembre 1994, approvato con Dmt.

71100 FOGGIA

via Arpi, 152

tel. 0881.712182

fax 0881.712182

ISTITUTO BANCO DI NAPOLI FONDAZIONE

L’Istituto Banco di Napoli - Fondazione haeffettuato il conferimento dell’Azienda ban-caria del Banco di Napoli - Istituto di credi-to di diritto pubblico, il 1° luglio 1991.L’istituto riconosce nell’Archivio Storico ilproprio legame con il passato e il vincolocon la sua tradizione. La sua tutela e valoriz-zazione sono un fine istituzionale; esso è ina-lienabile. Il Banco di Napoli SpA è stato acquisito dalSanpaolo IMI e poi fuso con questo.

80139 NAPOLI

via Tribunali, 213

tel. 081.449400 fax 081.450732

[email protected]

www.ibnaf.it

CAMPANIA

PUGLIA

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CALABRIA

FONDAZIONE CASSADI RISPARMIO DI PUGLIALa Fondazione Cassa di Risparmio di Pugliatrae origine dalla Cassa di Risparmio diPuglia, istituita con atto del 7 luglio 1949dall’Associazione fra le Casse di RisparmioItaliane e dall’Istituto di Credito delle Cassedi Risparmio Italiane. La Cassa SpA è confluita in Banca Carime,che fa parte del Gruppo Banche PopolariUnite.

70126 BARI

via Amendola, 201/9

tel. 080.5481561 fax 080.5481858

[email protected]

www.acri.it/fondazionecrpuglia

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CALABRIA E DI LUCANIA

La Fondazione Cassa di Risparmio diCalabria e di Lucania è l’ente che residua aseguito del conferimento dell’azienda banca-ria della Cassa di Risparmio di Calabria e diLucania, già Cassa di Risparmio di Calabria,già Cassa di Risparmio di Calabria Citeriorefino al 1930, fondata quest’ultima dalConsiglio provinciale di Cosenza il 24 set-tembre 1861, previa riunione di due Cassedi Prestanze Agrarie della provincia, istituitecon Decreto del 14 aprile 1853 da Re

Ferdinando II, alla Carical - Cassa diRisparmio di Calabria e di Lucania SpA. La Cassa SpA è confluita in Banca Carime,che fa parte del Gruppo Banche PopolariUnite.

87100 COSENZA

corso Telesio, 17

tel. 0984.894611 fax 0984.23839

[email protected]

www.fondazionecarical.it

FONDAZIONE BANCO DI SARDEGNA

La Fondazione Banco di Sardegna trae origi-ne dal conferimento dell’Azienda del Bancodi Sardegna, istituto di credito di dirittopubblico costituito con legge 11 aprile 1953,n. 298, nel Banco di Sardegna SpA, come indata 3 agosto 1992, repertorio n. 112143, arogito del dottor Roberto Vacca notaio inCagliari. Il Banco di Sardegna SpA oggi fa parte del Gruppo Banca Popolare dell’EmiliaRomagna.

07100 SASSARI

viale Umberto, 86

tel. 079.2832800 fax 079.2832850-60

[email protected]

fondazione.numera.it

SARDEGNA

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SICILIA

FONDAZIONE BANCO DI SICILIALa Fondazione Banco di Sicilia deriva dalBanco di Sicilia - Istituto di credito di dirittopubblico, nell’ambito e in attuazione dellaoperazione di ristrutturazione effettuata aisensi della legge 30 luglio 1990, n. 218, edel Decreto Legislativo di attuazione 20novembre 1990, n. 356. Il Banco di Sicilia SpA è all’interno delGruppo Capitalia.

90143 PALERMO

viale della Libertà, 52

tel. 091.6085972 fax 091.6085978

[email protected]

www.fondazionebancodisicilia.it

FONDAZIONE CASSA CENTRALEDI RISPARMIO V.E. PER LE PROVINCE SICILIANELa Fondazione è l’ente che residua a seguitodel conferimento effettuato il 26 dicembre1991 dell’azienda bancaria e delle gestioniannesse della Cassa Centrale di RisparmioV.E. per le Province Siciliane alla SicilcassaSpA. In atto, gs. D.n. 511283 del 21 gen-naio 2001, del Ministero del Tesoro, è rettada un Commissario per lo svolgimento delleoperazioni di fusione con la FondazioneBanco di Sicilia. La Cassa SpA è stata assor-bita dal Banco di Sicilia SpA.

90133 PALERMO

piazza Cassa di Risparmio, 2/4

tel. 091.6294766

fax 091.6294777

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ACRI piazza Mattei, 10 - 00186 Roma

tel. 06.681841 - fax 06.68184269

[email protected] - www.acri.it

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ACRI

Costituita nel 1912, l’ACRI è un’associazionevolontaria, apolitica e senza fini di lucro. È l’organo di rappresentanza collettiva delleCasse di Risparmio spa e delle Fondazioni diorigine bancaria, realtà non profit nate all’iniziodegli anni Novanta. Fu allora, infatti, che le attività di esercizio delcredito e quelle filantropiche, fin dall’Ottocentosvolte congiuntamente da un unico soggetto, leCasse di Risparmio appunto, vennero assegnatein maniera diversificata rispettivamente alleCasse di Risparmio spa e alle Fondazioni di ori-gine bancaria. Di entrambe le categorie l’ACRI promuove lestrategie e sostiene le istanze, coordinandosi conl’ABI per l’attività a favore delle Casse diRisparmio spa, intervenendo in maniera autono-ma e come soggetto unico di rappresentanza perle Fondazioni di origine bancaria.

ACRIwww.acri.it