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«Sono fuggita da L’Aquila distrutta ma tornerò per fare la volontaria» TERREMOTO. Il drammatico racconto di una studentessa sarrabese testimone della tragedia dell’Abruzzo Villaputzu Pag. 12 Voto unanime del Consiglio per il “centro matrice”. Castiadas Pag. 9 Onorificenza in Comune per due carabinieri. Muravera Pag. 5 Cittadinanza a La Spisa, scoppiano le polemiche Villasimius Pag. 19 Nuovo piano di marketing per il rilancio del turismo. www.radiolavoce.it San Vito Pag. 11 Dai Gal importante occasione per lo sviluppo. Anno II - numero XIII - Aprile 2009 L’EVENTO LA SAGRA DEGLI AGRUMI E’ GIUNTA ALLA XXXVII EDIZIONE a pag. 3 La Protezione Civile Sarrabus-Gerrei pronta a partire per la zona Armungia Pag. 38 Rinasce l’antico edificio della Casa del Segretario, sarà un museo culturale. San Basilio Pag. 7 Iniziata la costruzione del radiotelescopio più grande d’Europa. Sport Pag. 51 Il windsurf conquista i sarrabesi. Porto Tramatzu la spiaggia preferita . Arance a festa Inserto speciale pagine 25 - 28

La voce de sarrabus aprile

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La voce del Sarrabus Aprile 2009

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Page 1: La voce de sarrabus aprile

«Sono fuggita da L’Aquila distruttama tornerò per fare la volontaria»

TERREMOTO. Il drammatico racconto di una studentessa sarrabese testimone della tragedia dell’Abruzzo

Villaputzu Pag. 12Voto unanime del Consiglioper il “centro matrice”.

Castiadas Pag. 9Onorificenza in Comuneper due carabinieri.

Muravera Pag. 5Cittadinanza a La Spisa,scoppiano le polemiche

Villasimius Pag. 19Nuovo piano di marketingper il rilancio del turismo.

www.radiolavoce.it

SanVito Pag. 11Dai Gal importanteoccasione per lo sviluppo.

Anno II - numero XIII - Aprile 2009

L’EVENTO LA SAGRA DEGLI AGRUMI E’ GIUNTAALLA XXXVII EDIZIONE

a pag. 3La Protezione Civile Sarrabus-Gerrei pronta a partire per la zona

Armungia Pag. 38Rinasce l’antico edificiodella Casa del Segretario,sarà un museo culturale.

San Basilio Pag. 7Iniziata la costruzionedel radiotelescopiopiù grande d’Europa.

Sport Pag. 51Il windsurf conquistai sarrabesi. Porto Tramatzula spiaggia preferita .

Arance a festaInserto speciale pagine 25 - 28

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 20092

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di Michele Garbato

Nella voce si avverte ancora lapaura di quei momenti drammaticivissuti nelle prime ore del 6 aprilescorso, quando, alle 3.30 del mattinola terra ha tremato portando mortee distruzione a L’Aquila e provincia.Valentina Ciaccio, 20 anni, studentes-sa di Muravera, iscritta al primo annodella facoltà di Scienze Investigativedell’Università de L’Aquila, si trovavaproprio nella città abruzzese almomento del terremoto. Il pensierova subito a quella maledetta casadello studente accartocciatasi su sestessa a causa delle scosse. «Nonabito nella residenza destinata dal-l’università agli studenti - raccontaValentina - ma in un appartamentoche condivido con altre colleghe. Lescosse? Ormai erano tre mesi che lesentivamo ed erano entrate a farparte della nostra quotidianità:megliocento scosse piccole che una grande,ci dicevano per rassicurarci, per cui,alla fine, non ci facevamo più nemme-no caso». Il prologo del terremoto lanotte di domenica 5 aprile: «Hoavvertito una forte scossa intornoalle 23,mentre mi trovavo al lavoro -racconta la studentessa sarrabese -un’altra è arrivata a mezzanotte emezza. Alle tre e mezza si è scatena-to l’inferno. In quel momento mi tro-vavo nell’appartamento che dividocon altre ragazze a L’Aquila. Mi sonosalvata rifugiandomi sotto la scriva-nia». Momenti concitati, quelli vissutidaValentina Ciaccio e dalle sue coin-quiline: «Ci siamo letteralmente pre-cipitate giù dalle scale - dice - vestitein pigiama. Fuori la temperatura erapiuttosto rigida, tre o quattro gradi almassimo.Tutt’attorno scene di pani-co. Inizialmente non ci siamo resesubito conto di quanto era successo,dei danni, però abbiamo visto unanube di polvere inquietante alzarsi dalcentro della città, unita ad una fortepuzza di gas». Per Valentina e le sueamiche è l’inizio di una giornata lun-

ghissima, da incubo: «Una volta ria-vuteci dallo choc - racconta la stu-dentessa - abbiamo deciso che lacosa migliore da fare era lasciareL’Aquila, fuggire, verso luoghi piùsicuri». Ma anche la fuga non è stataroba da poco: «Siamo riuscite a risa-lire nel nostro appartamento - conti-nuaValentina - la paura era tanta, unanuova scossa di quell’intensità avreb-be potuto provocare il crollo dellanostra casa, pensavamo. Abbiamoraccolto quanto potevamo.La nostramacchina, era danneggiata per il crol-lo di calcinacci, ma questo non ci haimpedito di lasciare la città in pul-lman, un’operazione non facile pervia delle strade in condizioni pessimee per la difficoltà di reperire carbu-rante». La fuga di Valentina, iniziataalle dieci del 6 aprile, si è conclusa aSan Giorgio del Fagno, in provincia di

Benevento, a casa di amici. «Sonorimasta 40 ore senza chiudereocchio - racconta la ragazza sarrabe-se - difficile dimenticare quanto acca-duto». Per fortuna nessuno dei suoicolleghi e delle persone conosciutedurante la permenza a L’Aquila risul-ta fra le vittime, i feriti o i dispersi.«Nei prossi giorni tornerò in città -rivelaValentina - e non solo per recu-perare altri oggetti che avevo nell’ap-partamento dove vivevo. Con le miecolleghe siamo intenzionate a offrirela nostra opera come volontarie perassistere le persone che in questomomento stanno soffrendo più dinoi.Certo che fa impressione vederela piazza d’Armi, quella dove si vaspesso a far jogging, piena di tendecon gli sfollati».E mentre Valentina Ciaccio e le sueamiche tentano di ricominciare e di

dimenticare la paura di quella notte,nel Sarrabus si mette in moto la mac-china della solidarietà. L’allarme èscattato subito nella sede dellaProtezione Civile Sarrabus-Gerreiche ha provveduto prontamenteall’invio di due volontari a Coppito, inprovincia de L’Aquila,dove funziona ilCentro Operativo Misto. Si tratta diEnrico Meloni e Giuseppe Melis. «Lanostra Associazione, federata allaFederazione Italiana servizioEmergenza Radio - spiega NatalePorcu, presidente della ProtezioneCivile Sarrabus-Gerrei - è stata atti-vata dal Coordinamento Nazionaleper intervenire subito con duevolontari.Altri nostri volontari sonopronti alla partenza in completaautonomia logistica (viveri, brandineda campo, gruppo elettrogeno appa-rati per le trasmissioni e quant’altro)

con la colonna mobile regionaleattualmente in attesa del via liberadel Dipartimento. La colonna com-posta da tredici associazioni diProtezione civile specializzate neivari settori operativi (logistica dacampo, cinofili, cucina mobile, teleco-municazioni, sanità) tutte pronte apartire dal 7 Aprile ma in serata alleore 21,30 con i mezzi già carichi èarrivato il fax da parte delDipartimento per la sospensionemomentanea della partenza». LaProtezione Civile Sarrabus-Gerrei èstata presente in tutti gli eventi cala-mitosi degli ultimi tempi: il terremo-to in Umbria e Marche, la frana diSarno, in Albania nella missioneArcobaleno, il terremoto in Molise,l’alluvione a Villagrande e Capoterracui si aggiungono i continui impegninel territorio sarrabese.

PRIMO PIANOAprile 2009 La Voce del S@rrabus 30709931481 - [email protected]

TERREMOTO ABRUZZO

L’ESPERIENZA DI UNA STUDENTESSA MURAVERESE A L’AQUILA AL MOMENTO DELLE SCOSSE MALEDETTE

VVaalleennttiinnaa,, ffoollllee ffuuggaa ddaallllaa cciittttàà ddiissttrruuttttaaDDaall SSaarrrraabbuuss ii vvoolloonnttaarrii pprroonnttii aa ppaarrttiirree

Valentina Ciaccio, la studentessa scampata al terremoto I volontari della Protezione Civile Sarrabus-Gerrei

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di Alessandro Bulla

Dallo scorso sedici marzo è statoufficialmente chiuso il punto nasci-ta dell’ospedale San Marcellino,così come previsto dal piano stra-tegico dell’Azienda sanitaria 8.Contestualmente però al pianoterra dell’ospedale è stato aperto ilCentro Donna, che ha accentratotutti i servizi ambulatoriali destina-ti all’utenza femminile. «Il Centro -si legge in un comunicato dell’Asl -opera tutti i giorni feriali compresoil sabato mattina, in collegamentocon il pronto soccorso del SanMarcellino e col Centro donna delPresidio ospedaliero Binaghi diCagliari. Il Centro garantisce lamigliore assistenza clinica e specia-listica alle gestanti e alle puerpere eoffre la possibilità di effettuareesami di diagnostica prenatale dialtissima specializzazione oltre chetutte le visite e gli esami per la dia-gnosi e la cura delle patologie affe-renti alla sfera ginecologica, comeecografie e pap-test». Dal 16marzo è operativo, tutte le mattine,esclusi i festivi, nella struttura sani-taria di via Sardegna, anche un“Consultorio Familiare” che offreattività di prevenzione gratuita,senza cioè la prescrizione delmedico di medicina generale, allegestanti, ai giovani sino ai 25 anni,alla famiglia e alle donne in meno-pausa. In particolare tra l’altro atti-va i corsi di preparazione al parto,fornisce una consulenza psicologi-ca, effettua un monitoraggio delbenessere materno fetale e garan-tisce il sostegno all’allattamento alseno e assistenza a domicilio allemamme e al nuovo nato. Infine dainformazioni sulla contraccezione,sulla promozione della sessualitàresponsabile e sulla prevenzionedell’interruzione volontaria dellagravidanza. Fornisce anche infor-mazioni sulla genitorialità biologica,

sulle adozioni, i cambiamenti fisici,psichici e relazionali durante il cli-materio. È stato attivato anche ilnumero verde 800.059309 al qualerisponde tutti i giorni, 24 ore su 24,un’ostetrica del percorso nascita. Ilnumero verde è stato istituito perfacilitare le donne nell’ambito delsostegno alla gravidanza, nell’acces-so all’offerta assistenziale sanitariadel distretto del Sarrabus Gerrei. Inuovi servizi sono stati illustrati ai

sindaci del distretto dal direttoregenerale Benedetto Barranu e daquello sanitario Giuseppe MariaSechi, nel corso di una riunione chesi è svolta il 12 marzo a Selargiusnella sede amministrativa dell’Asl.Alla riunione richiesta dal sindacodi Villaputzu Gianfranco Piu, che èpresidente del Comitato deldistretto sanitario del SarrabusGerrei hanno partecipato i sindacidi Muravera Salvatore Piu, di

Villasimius Salvatore Sanna, diBallao Francesco Maria Manca el’assessore del comune diArmungia Maria Elena Cabboi. Ilsindaco diVillaputzu, ha chiesto conforza il mantenimento del Puntonascita. Ma la risposta è stata un nosecco. E questo non farà cheaumentare la rabbia delle popola-zioni, da mesi in piazza con unapetizione promossa da alcune asso-ciazioni di volontariato. L’obiettivo

della protesta è uno solo, difendereil Punto nascita del San Marcellino;hanno già firmato alcune migliaia dipersone . «L’Asl e la Regione nonpossono non tenere conto - hadetto il sindaco di Villaputzu,Gianfranco Piu - della volontà dellapopolazione. Ho chiesto un incon-tro urgente al nuovo assessore allaSanità,Antonello Liori, per discute-re il problema».«Il punto nascitadell’ospedale San Marcellino - diceil sindaco di San Vito PatrizioBuccelli - non deve essere chiuso.Deve invece essere potenziato perpermettere alle donne di partorirein condizioni di massima sicurezza,salvaguardando i legami tra la per-sona e il suo territorio».Intanto lesegreterie territoriali di Cagliaridella Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fplhanno espresso con una letterainviata al direttore generale dell’Asl8, Benedetto Barranu, e al diretto-re sanitario del presidio ospedalie-ro San Marcellino di Muravera,Sergio Laconi preoccupazione perle possibili conseguenze che i lavo-ri di ristrutturazione dell’ospedalepotrebbero avere sulla erogazionedei servizi. Nei giorni scorsi sonoiniziati i lavori di ristrutturazione eammodernamento del presidioospedaliero San Marcellino. Li staeseguendo l’associazione tempora-nea d’impresa Edilizia L.P.L. diOliena costituita da diverse socie-tà (sarde,lombarde e campane) chesi è aggiudicata l’appalto banditodall’ Asl 8. Il costo complessivo deilavori,interamente finanziati dallaregione, è di poco meno di 3 milio-ni e 200 mila euro. Il progetto ese-cutivo redatto dall’ ingegnereAntonello Porcu prevede tra l’altrola realizzazione di camere singole edoppie tutte dotate di servizi priva-ti, il rifacimento degli impianti idri-ci, fognari, elettrici e di climatizza-zione e la sistemazione delle faccia-te esterne e della viabilità.

AL PIANOTERRA DEL SAN MARCELLINO E’ ENTRATO IN FUNZIONE IL CENTRO DONNA

CRONACHE SARRABESI Aprile 2009La Voce del S@rrabus4 0709931481 - [email protected]

SANITA’

CChhiiuuddee iill ppuunnttoo nnaasscciittaa ddeellll’’oossppeeddaalleeIIll SSaarrrraabbuuss nnoonn ccii ssttaa:: ««RRiiaapprriitteelloo»»

L’ospedale di Muravera

Page 5: La voce de sarrabus aprile

Amore? Può darsi. Ma come diceil noto proverbio, un amore peressere tale dev’essere anche un po’‘litigarello’. E così l’attribuzionedella cittadinanza onoraria aGiorgio La Spisa, nuovo assessoreal Bilancio della Regione Sardegna èstata accolta con piacere ma anchecon qualche polemica.Ma partiamodall’inizio. Tutto ha preso piede dauna petizione presentata alComune di Muravera dai militantilocali di Forza Italia, guidati dalcoordinatore cittadino, AngelinoBoi. 350 firme di cittadini murave-resi per attribuire al neo-assessore,esponente di spicco del Popolodelle Libertà, uno dei politici piùvotati alle regionali di febbraio, lacittadinanza onoraria del paese sar-rabese. Motivo? Le origini sarrabe-si, di Muravera in particolare, del-l’esponente dell’esecutivo regiona-le. La mamma di La Spisa, la signo-raAnna, deceduta negli anni ‘80, eramuraverese doc, così come mure-veresi erano i suoi nonni. In ottem-peranza a quanto disposto dalloStatuto comunale, l’amministrazio-ne muraverese ha accolto la peti-zione corredata dalle relative firmee il consiglio comunale della cittadi-na sarrabese ha dato il suo placetall’iniziativa deliberando all’unani-mità la concessione della cittadi-nanza onoraria all’esponente politi-co del centro-destra. Poi la cerimo-nia di attribuzione del riconosci-mento, i discorsi del sindaco e del-l’interessato cui è stata consegnatauna pergamena celebrativa. «Sonocommosso - ha detto La Spisa nelcorso della cerimonia - tengo inmaniera particolare alle mie originimuraveresi. Questo paese ha dato inatali a mia madre, che ha chiestoesplicitamente di essere sepolta quinonostante da molti anni vivesse aCagliari. Io stesso mi sento murave-rese fino al midollo». Se non è unadichiarazione d’amore, poco cimanca. Tutti contenti quindi?Nemmeno per idea. I mugugni in

paese non hanno tardato a farsisentire anche se pochi hanno vogliadi parlare. Lo fa Giancarlo Bulla,giornalista muraverese e candidatoper Italia dei Valori alle passateregionali: «Stimo Giorgio La Spisa, èsenza dubbio uno dei politici sardipiù preparati - dice - ma era cosìimportante attribuirgli la cittadi-nanza onoraria? Il momento nonmi sembra azzeccato, a quasi duemesi dalla vittoria del centro-destra alla Regione. Comunque miauguro che La Spisa, proprio invirtù del riconoscimento attribui-togli dal paese, si senta in dovere di

fare qualcosa di concreto perMuravera». Il sindaco, Salvatore Piu,dal canto suo getta acqua sul fuocodelle polemiche: «La scelta di attri-buire la cittadinanza a La Spisa apoco tempo dalle regionali - spiegail primo cittadino - è una pura coin-cidenza. Le polemiche? Non levoglio commentare. Dico solo cheLa Spisa teneva moltissimo a diven-tare cittadino onorario e la suacommozione durante il conferi-mento del riconoscimento era piùche evidente». I mugugni di unaparte dei muraveresi, intanto, sonosbarcati sul popolare social net-

work Facebook dove è stato attiva-to un gruppo sull’argomento. «Ilfatto che la mamma di La Spisa siamuraverese - spiega Massimo Lai,promotore dell’iniziativa - non giu-stifica un riconoscimento simile.Della sua attività politica ha benefi-ciato il paese? Penso che pochi sene siano accorti. E poi la cittadinan-za non dovrebbe essere attribuita apolitici, comunque uomini di partema a persone che uniscono i citta-dini, penso al dottor AntonioMaxia, ex primario del SanMarcellino, cui il riconoscimento èstato attribuito anni fa».

L’ONORIFICENZAATTRIBUITA DAL COMUNE DI MURAVERAALL’ASSESSORE REGIONALE PER LE SUE ORIGINI SARRABESI

SARRABUS-GERREIAprile 2009 La Voce del S@rrabus 50709931481 - [email protected]

LA POLEMICA

LLaa SSppiissaa,, cciittttaaddiinnaannzzaa ccoonn mmuugguuggnnooAnche un gruppo su Facebook per protestare contro la scelta dell’Amministrazione

LA VOCE DEL S@RRABUSMensile dell’Associazione Radio La Voce

PPrreessiiddeenntteedon Emilio Manca

DDIIRREETTTTOORREE RREESSPPOONNSSAABBIILLEEMICHELE GARBATO

CCaappoo RReeddaattttoorreeGianni Agus

RReeddaazziioonneeGiancarlo Cuccu, Renzo Cuccu

CCoollllaabboorraattoorriiStefania Cauli, Renato Capocchia,Antonello Romano, Noemi Manca,

Monia Melis, Ilaria Madeddu

FFoottoo Alessandro Bulla Alber to Masala

IImmppaaggiinnaazziioonnee ee GGrraaffiiccaaSimone Utzeri

[email protected]

TTeelleeffoonnoo0709931481 - 3297046552

[email protected]

IInntteerrnneettwww.radiolavoce.it

PPuubbbblliicciittàà Michele Castellano

SSttaammppaa Unione Editoriale S.p.A. Elmas

TTiirraattuurraa8.000 copie

Testata giornalistica registrata pressoTribunale di Cagliari al numero 5/1995

Un momento della cerimonia di attribuzione della cittadinanza onoraria a Giorgio La Spisa

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 20096

Page 7: La voce de sarrabus aprile

RRaaddiiootteelleessccooppiioo ssaarrddoo,, vviiaa aaii llaavvoorriiL’opera costerà 500 mila euro, finanziati da Stato e Regione Sardegna

UN’INTERESSANTE OPPORTUNITÀ PER IL TURISMO SCIENTIFICO E SCOLASTICO, PREVISTO ANCHE ITINERARIO ARCHEOLOGICO

SARRABUS-GERREIAprile 2009 La Voce del S@rrabus 70709931481 - [email protected]

SAN BASILIO

di Alessandro Bulla

Nei giorni scorsi hanno preso ilvia i lavori per la costruzione delleinfrastrutture a servizio del SardiniaRadio Telescope, il radiotelescopioparaboloidale di 64 metri di diame-tro, completamente orientabile ecapace di operare con grande ver-satilità ed efficienza in un vastointervallo di frequenze radio da 0,3a 100 ghz, in fase di avanzata costru-zione nell’altipiano di PranuSanguni. I lavori del costo comples-sivo di poco più di un milione500mila euro saranno eseguiti dallaNuova Saci di Macchiareddu che siè aggiudicata la gara d’appalto ban-dita dall’Istituto nazionale di astrofi-sica (Inaf) e dall’osservatorio astro-nomico di Cagliari (Oac). «Tutti gliedifici - spiega il professor AngeloPoma, vicedirettore dell’Oac eresponsabile dei lavori - saranno aun piano, tetto inclinato e in mura-tura portante rivestita di scaglie dipietra locale per aver un minoreimpatto ambientale. Il complessodelle infrastrutture avrà un’esten-sione di poco meno di 1000 metriquadrati. Gli edifici ospiteranno gliuffici, gli studi, i laboratori, alcuni deiquali con precise e specifiche parti-colarità come sale di controllo,campioni di tempo e frequenza, e gli

impianti tecnici per l’alimentazionee il controllo del complesso ingenerale». Saranno anche realizzati ilocali destinati alle visite che avran-no un’estensione complessiva dipoco più di 200 metri quadrati. «Sial’Inaf che l’agenzia spaziale italiana -sottolinea Poma - attribuiscono unagrande importanza alla divulgazionescientifica. Il Sardinia Radio Telescope rappre-

senta potenzialmente un sito inte-ressante per il cosiddetto turismoscientifico e scolastico. Potrebbeessere creato un itinerario checomprenda le aree archeologichevicine di Pranu Muttedu (Goni),Funtana Coperta (Ballao), Castellodi Sassai (Silius) e le minieredismesse di Su Suergiu (Villasalto) eCorti Rosas (Ballao)». A PranuSanguni sono ben visibili i progressi

dei lavori per la costruzione delgrande radiotelescopio, il cui pro-getto è stato finanziato dal ministe-ro dell’Istruzione e dalla RegioneSardegna. Spicca l’Alidada, la grandetravatura d’acciaio di circa 30 metriche supporterà le strutture disostegno del complesso sistemasulla quale si stanno montandosedici ruote che ne permetterannoil movimento di precisione in oriz-

zontale. È stato intanto pre-assem-blato il cesto di sostegno dellagigantesca parabola. I tecnici delle imprese Mt aerospa-ce (Germania) e Icom diMacchiareddu hanno iniziato il deli-cato lavoro di saldatura di tutti glielementi. «L’installazione dellaruota di elevazione che comanderàil movimento della parabola inaltezza e del cesto - dichiara il vice-presidente dell’Oac, Poma - è previ-sta per quest’estate. Il nostro obiet-tivo è quello di completare e inau-gurare il radiotelescopio entro l’an-no. Il 2009 è stato dichiaratodall’Unesco anno internazionaledell’astronomia». Man mano che ilavori vanno avanti cresce anchel’interesse della comunità scientifi-ca. Diversi gruppi di scienziati, tec-nici e rappresentanti di enti istitu-zionali hanno visitato negli ultimitempi il cantiere di Pranu Sanguni.Ultima in ordine di tempo è statauna delegazione di astrofisici cinesiguidati dal professor Hong Xiaoyu,direttore dell’osservatorio astro-nomico di Shangai. La delegazione èstata accompagnata dal direttoredel progetto Srt e dell’Inaf osserva-torio di Cagliari Niki D’Amico edalla direttrice dell’Inaf (Istituto diradio astronomia di Bologna)Luigina Feretti.

Il Sardinia Radio Telescope in costruzione

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La Voce del S@rrabus 9Aprile 2009 0709931481 - [email protected]

L’avvenimento. Prestigioso riconoscimento per i militari appartenenti alla Compagnia di SanVito

Aveva deciso di morire ingeren-do dei barbituritici. Come teatroper il suicidio aveva sceltoVilla Rei,in territorio di Castiadas.Protagonista della drammaticavicenda, avvenuta qualche tempo fa,una donna. Arrivata sul posto, inuna giornata grigia e piovosa, abordo della sua auto, si era letteral-mente imbottita di sonniferi pen-sando così di farla finita.Ma per suafortuna nella zona passava una pat-tuglia di carabinieri impegnata in unservizio di prevenzione. A bordodell’auto di servizio il vice brigadie-re Giuseppe Giovanni Franzò el'appuntato Roberto Murgioni delNucleo radiomobile dellaCompagnia di SanVito. I due milita-ri si sono accorti di quanto stavaaccadendo e non hanno persotempo. La signora, una 40enne, nondava più segni di vita ma i Franzò eMurgioni le hanno praticato il mas-saggio cardiaco e coperta con leloro giacche in attesa dell’ambulan-za del 118. I medici hanno poi por-tato la donna in ospedale aMuravera e qui l’opera di salvatag-gio è stata portata definitivamente

a termine. Nei giorni scorsi ilConsiglio Comunale di Castiadasha deciso di attriuire la cittadinanzaonoraria al vicebrigadiere GiovanniFranzò e all’appuntato RobertoMurgioni. Alla cerimonia, svoltasi in

Municipio, hanno preso parte il sin-daco Quintino Sollai, esponenti del-l’amministrazione castiadese ed ilcomandante della CompagniaCarabinieri di San Vito, capitanoMassimiliano Corsano.

SSaallvvaarroonnoo llaa vviittaa aa uunnaa ddoonnnnaa 22 ccaarraabbiinniieerrii cciittttaaddiinnii oonnoorraarrii

Nuovo teatro stanziati12mila euro

OPERE PUBBLICHE

La Giunta comunale diCastiadas ha approvato unprimo finanziamento di 12milaeuro per l’apertura immediatadel teatro comunale ricavatonell'antica stalla di Sa Mandria.Un ettaro di terreno con vecchifabbricati dove un tempo i car-cerati custodivano le mandrie.Una struttura che rischiava dicadere a pezzi e che il Comunedi Castiadas ha invece recupera-to ricavandone uno dei teatripiù grandi della Sardegna: 380posti a sedere; 4000 posti inpiedi. Con palco, servizi, spoglia-toi e tutto quanto serve per l’at-tività teatrale. «Una grande conquista - dice ilsindaco Quintino Sollai - chenon mancherà di portare benefi-ci ad un paese che ha fame dicultura. Il nuovo teatro nonpotrà che fare contenti anche inumerosi turisti che ogni estateaffollano il nostro territorio eche desiderano non solo bellespiagge e sole ma anche manife-stazioni culturali di un certolivello. Ora siamo in grado didargliele». «Una struttura importante - haaggiunto l’assessore ai lavoripubblici Eugenio Murgioni, pun-tiamo sui grandi eventi sotto lestelle, ad un passo dal mare.Abbiamo salvato un patrimoniodi straordinario valore storico,architettonico e culturale chedovrà fare parte integrante evitale dello sviluppo turistico delterritorio. Ci aspettiamo che levecchie carceri diventino ilmotore dello sviluppo diCastiadas».

(Agenzia Admaioramedia)

PPaaggiinnaa aa ccuurraa ddeellll’’aammmmiinniissttrraazziioonnee ccoommuunnaalleePPaaggiinnaa aa ccuurraa ddeellll’’aammmmiinniissttrraazziioonnee ccoommuunnaallee

Il futuro del turismo castiadese?Passa dal nuovo centro benessereArricchire l’offerta turistica e

allungare la stagione. Con questointento sarà realizzato a CalaSinzias un centro benessere. Sipunta sulla talassoterapia, meto-dica utilizzata fin dall’antichità perridare vigore, salute e bellezza alcorpo. La nuova struttura, che siaffaccerà nella splendida spiaggiadi Cala Sinzias, costerà intorno ai2 milioni e 500 mila euro e saràrealizzata nell’area di proprietàcomunale dove sorge il vecchiodepuratore fognario in disuso delcamping Garden Cala Sinzias. Ilcomune di Castiadas metterà adisposizione l’area. A gestire ilcentro dovrebbe essere unasocoetà pubblico-privata. «Il cen-tro benessere - spiega il sindacodi Castiadas Quintino Sollai - saràdotato di piscine alimentate conacqua di mare, impianti per lesabbiature e per i fanghi. Un

ristorante specializzato in menudietetici, una palestra e tantealtre strutture». Convinto asser-tore del progetto, il vicesindacodel paese e consigliere regionaledel Pdl, Eugenio Murgioni: «Latalassoterapia - dice l’esponentepolitico castiadese - sfrutta le

benefiche proprietà del mare, deisuoi prodotti e derivati, ricchi dioligoelementi e sali minerali. Trale molte proprietà elimina lostress, rimodella, tonifica, riequili-bra il metabolismo e regalabenessere a 360 gradi. La talasso-terapia si avvale dei fanghi che

hanno proprietà deossidanti favo-rendo una buona ristrutturazionedei tessuti». I posti di lavoro crea-ti dal nuovo centro benesseresaranno complessivamente unacinquantina: «Organizzeremo deicorsi specifici di qualificazione -puntualizza Murgioni - per crearein loco le professionalità occor-renti. La domanda di vacanza-benessere nell’ultimo periodo èaltamente cresciuta.L’investimento quindi è ottimale edovrebbe essere recuperato nelgiro di pochissimi anni». Buonesono le prospettive per la stagio-ne turistica nelle strutture ricet-tive del paese. «Abbiamo incre-mentato l’attività promozionale -spiega il sindaco, Quintino Sollai -partecipando alle più importantiFiere di settore sia nazionali cheeuropee. Ci aspettiamo buonirisultati».

Un momento della cerimonia in Municipio

Una solenne cerimoniain Municipio col sindacoSollai per ricordare il gesto di eroismo

Il palco del teatro

CALA SINZIAS

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L’occasione sarà quella dellasagra, ma l’idea è di quelle da por-tare avanti tutti gli anni, ogni mese.Un parco degli agrumi con tutte levarietà del mondo da percorrerelungo un sentiero di relax e chediventi un punto di eccellenza intutta Europa. Un orto botanico darealizzare a Muravera dedicato agliagrumi da frutto e ornamentali,dalle antiche Cultivar alle varietàrare ed esotiche. L’idea è dell’as-sociazione culturale il Portale: «Ilfuturo di Muravera – spiega il pre-sidente Luigi Capone – potrebbepassare proprio dal parco, da unsistema integrato di bellezza eproduttività». Ma come dovrebbefunzionare questo parco?L’associazione vuole creare unpunto di riferimento per abitanti eturisti, una collezione di piante diagrumi in un giardino mediterra-neo con vialetti, panchine, tunnelvegetali e aiuole fiorite: un percor-so tranquillo e rilassante in tuttele stagioni dell’anno. «Perché l’ideapossa diventare realtà – dice anco-ra il presidente – occorre coinvol-gere le istituzioni pubbliche e pri-vate ma anche gli esperti del set-tore e tutte le forze vive delpaese».Il comune di Muravera ha già assi-curato che farà la sua parte: «Unainiziativa molto importante dico-no l’assessore alla cultura MarcoMarci e all’ambiente Dario Mura –da sviluppare nel migliore deimodi. Ci piacerebbe che il Parcodiventasse un punto di riferimentoper tutta l’isola. Per questo è allostudio un bando internazionaleper affidare il progetto ai massimiesperti del settore. Potrebbediventare un punto d’eccellenzaturistico e culturale a livello euro-peo». Dall’Italia e dall’estero a

Muravera per osservare tutte levarietà di agrumi, da quelle piùcuriose a quelle più rare. E poimagari avere anche l’occasione digustare i prodotti, in particolarequelli del Sarrabus. «Siamo certi -aggiungono gli assessori - checostituirebbe un grande attrazionesia culturale che turistica soprat-tutto in bassa stagione».Secondo l’associazione Il Portalela realizzazione del Parco rappre-senta un investimento per il futu-ro in termini culturali, turistici,ambientali, economici e occupa-zionali. “E tutti i cittadini – aggiun-gono i rappresentanti dell’associa-zione – hanno accolto con favorela proposta sottoscrivendola e

portandola all’attenzione dell’am-ministrazione comunale”. Il parco– da individuare nelle vicinanze delcentro abitato (ci sarebbe già unazona all’ingresso nord del paese) –dovrebbe essere dotato di un edi-ficio per le ricerche sulla natura edin grado di ospitare convegni eseminari, avere una serra per ilmantenimento, nei mesi invernali,delle piante provenienti dalle zoneclimatiche più temperate ed esse-re dotato sia di addetti alla coltiva-zione che di operatori sociali pre-posti allo sviluppo di attività di ani-mazione e guida. Una idea ambi-ziosa, insomma, da portare avantiassiema al Comune e gli imprendi-tori privati.

Il progetto. Un giardino d’eccellenza aperto a turisti e scolaresche

UUnn ppaarrccoo ccoonn ttuuttttii ggllii aaggrruummii ddeell mmoonnddooppeerr rriillaanncciiaarree iill ppaaeessee aanncchhee dd’’iinnvveerrnnoo

La Voce del S@rrabus10 Aprile 20090709931481 - [email protected]

Casse e mixerper le band di MuraveraLa sala musica è gratis.Insonorizzata, con casse, mixer estrumenti musicali a disposizionedelle band del paese. Grazie al pro-getto dell’amministrazione comu-nale finanziato dalla Regione, neiprossimi mesi anche i ragazzi con lachitarra in mano potranno avere unpunto fisso per incontrarsi e fare leprove. Tutto rientra all’interno del-l’iniziativa dedicata dal Comune airagazzi, soprattutto quelli dellescuole superiori. Sono previsti, oltreallo spazio musicale, attività teatrali,una sala lettura, un internet point epunto di informazione ed orienta-mento per le scelte scolastiche elavorative. Una sede che possaessere anche un semplice luogo diritrovo confrontarsi, fare amicizia ecrescere insieme. Inizialmente ilComune avrà a disposizione l’aulamagna delle scuole medie, in segui-to il centro si sposterà presso ilcentro polivalente che il Comunerealizzerà vicino all’agrumicola eche comprende anche una palestraper le attività sportive: «L'iniziativa- spiega l’assessore ai servizi socialiMarco Marci - è sicuramente rivol-ta a tutti i giovani, ma intende parti-

colarmente coprire la fascia deglistudenti delle scuole superiori,parallelamente al centro giovani chesi sta occupando con grande suc-cesso dei bambini delle scuole ele-mentari e degli studenti delle scuo-le medie».

Sociale

PPaaggiinnaa aa ccuurraa ddeellll’’aammmmiinniissttrraazziioonnee ccoommuunnaalleePPaaggiinnaa aa ccuurraa ddeellll’’aammmmiinniissttrraazziioonnee ccoommuunnaallee

La particolarità

Anche le arance piùrare del pianeta adisposizione deivisitatori lungo unpercorso progettatodai migliori espertidel settore

Al via i lavori per la nuova areache ospiterà il mercato settimana-le del lunedì. La zona è quella con-finante con l’ex mattatoio comu-nale, all’incrocio tra via Sarrabus eviale dei Platani. La gara d’appaltoè stata vinta da una ditta diArzana. Costo complessivo215.000 euro. Nell’area sarannorealizzati dei bagni pubblici esistemati giochi per i bambini.Un’area verde con la possibilità,grazie alla pavimentazione previ-sta, di utilizzarla anche come pistadi pattinaggio. Eccetto il lunedì,

giorno di mercato, la zona potràessere utilizzata come parcheggioper le auto. Si attende invece il via libera daparte della Regione Sardegna perultimare il secondo tratto dellastrada Feraxi-Capo Ferrato.manca l’ok da parte dell’ufficiotutela del paesaggio. Il progetto,presentato nel 2008, prevede labitumazione di 4 chilometri. Lastrada consentirà un rapido colle-gamento con Costa Rei ed unavalida alternativa alla vecchia stra-da provinciale.

Un palazzetto dello sportnuovo lungo la vecchia statale 125,nella zona dell’agrumicola delSarrabus. L’amministrazionecomunale ha già presentato il pro-getto che nei prossimi mesidovrebbe diventare definitivo.“Sarà una struttura – spiega l’as-sessore allo sport e turismoMarco Fanni – dedicata agli sporti-vi ma anche a chi vuole trascorre-re in compagnia dei momentiricreativi”. Nel progetto, finanziatocon un milione di euro grazie alcredito sportivo, è previsto un

ampio campo da gioco per prati-care basket, pallavolo e calcetto euna serie di sale adiacenti. Una diqueste, insonorizzata e dotata dicasse, amplificatore e mixer, ospi-terà le band musicali del paese.Fino al termine dei lavori le bandtroveranno ospitalità presso l’aulamagna della scuola media. Lavori abreve anche presso il campo spor-tivo e la palestra di viale Rinascita.Quest’ultima è stata ampliata conla realizzazione di locali-magazzinoche potranno essere utilizzatidalle società sportive.

UUnn ppaallaazzzzeettttoo ddeelllloo ssppoorrtt vviicciinnoo aallll’’aaggrruummiiccoollaappeerr ggiiooccaarree aa vvoolllleeyy,, ppaallllaaccaanneessttrroo ee ccaallcceettttoo

NNuuoovvaa aarreeaa mmeerrccaattoo,, ssìì aanncchheeaa bbaaggnnii ppuubbbblliiccii ee ppaarrcchheeggggii

Page 11: La voce de sarrabus aprile

di Stefania Cauli

Un’importante occasione di svi-luppo si profila per il comune diSan Vito, che assieme a 18 comunidel Sarrabus, Gerrei e Trexentaparteciperà al GAL. La sigla sta perGruppo di Azione Locale e si trat-ta di una iniziativa del programmadi sviluppo locale 2007-2013 ema-nato dalla Regione Autonomadella Sardegna, che prevede lostanziamento complessivo di circa800 milioni di euro. Il territorionon era riuscito a prendere parteal precedente GAL degli anni ’90,ma ora per la prima volta avrà lapossibilità di poter usufruire diimportanti risorse, che sarannodestinate soprattutto ai privati.I comuni aderenti, Escalaplano,Armungia, Ballao, Burcei, Gesico,Goni, Guamaggiore, Guasila,Nuraminis, San Basilio, San NicolòGerrei, San Vito, Selegas, Senorbì,Silius, Siurgus Donigala, Suelli,Villaputzu,Villasalto, si sono riuni-ti il 30 agosto scorso e con la par-tecipazione di circa 370 privatihanno costituito il parternariato,

che con la collaborazione di altri12 ha iniziato la stesura del Pianodi Sviluppo Locale. Ciò significache il piano di sviluppo verrà deci-so dal basso, tenendo conto delfabbisogno del territorio. In parti-colare per il GAL “SGT, SoleGrano Terra, Sarrabus GerreiTrexenta”, come è stato chiamato,si è deciso di puntare su impor-tanti misure, come la diversifica-zione verso attività non agricole, ilsostegno alla creazione dimicroimprese, l’incentivazione di

attività turistiche, servizi essenzia-li per l’economia e la popolazionerurale, sviluppo e rinnovamentodei villaggi, tutela e riqualificazionedel patrimonio rurale e coopera-zione transnazionale ed interterri-toriale. Proprio in questi giorni iGruppi di lavoro si stanno occu-pando di mettere a fuoco le esi-genze e i punti deboli della zonaper poter elaborare un Piano diSviluppo Locale che rispondaappieno alle richieste del territo-rio. Il 18 marzo scorso, durante

l’assemblea tenutasi a San Basilio,è stata fissata la quota di compar-tecipazione: 150 euro per lesocietà private, 3.500 euro per leamministrazioni comunali.La scadenza per la redazione e lapresentazione del PSL è fissata peril 15 maggio 2009, fino ad allora sidovrà procedere alla costituzionedella Società davanti a un notaio edel capitale minimo (circa 150.000euro).Grazie all’intervento dell’assesso-re provinciale Piero Comandini, la

Provincia è capofila del GAL. Aimolti privati si sono aggiuntenumerose associazioni di catego-ria, scuole, il dipartimento di inge-gneria e associazioni di volontaria-to. Ad occuparsi dei lavori per ilcomune di San Vito è l’assessoreMario Lai che, nonostante il cam-mino sia ancora lungo, afferma:«Le prospettive per il territoriosono troppo importanti e ben val-gono i sacrifici che si stanno facen-do da alcuni mesi da parte di tutti,pubblici e privati».

GGAALL,, iimmppoorrttaannttee ooccccaassiioonnee ppeerr lloo ssvviilluuppppooA San Vito arriveranno consistenti risorse soprattutto per i privati

La Voce del S@rrabus 11Aprile 2009 0709931481 - [email protected]

Progetti. Dodici comuni uniti per mettere a fuoco le esigenze ed i punti deboli della zona

In paese c’è la pianta di mirtopiù grande di tutta la SardegnaUna pianta di mirto nel territorio diSan Vito è stata segnalata agli ufficidell’Ente Foreste per le sue dimen-sioni eccezionali. L’esemplare diMyrtus communis ( Murta oMurtaucci in sardo) presenta una cir-conferenza di ben 153 centimetri e

un’altezza di 5,5 metri, caso noncomune dato che normalmente ilmirto può raggiungere un massimo di3 metri. Un sopralluogo dell’EnteForeste ha reperito i dati necessariper il censimento e inoltre la piantaverrà inserita in una banca dati che

consentirà la mappatura delle piantepiù importanti del territorio regiona-le. Grande il suo valore storico, nonsolo per le sue straordinarie dimen-sioni, ma anche per la sua venerandaetà: la pianta è infatti conosciuta nellazona da oltre 100 anni. (s.c.)

Page 12: La voce de sarrabus aprile

«Mi sono stancato di rappresenta-re un bersaglio». Con queste paro-le nel luglio di quasi quattordici annifa, Armandino Corona scelse didimettersi dalla massoneria, dopo ilrinvio a giudizio per falsa testimo-nianza nell'ambito dell'inchiesta sulBanco Ambrosiano. Una decisioneche suscitò scalpore, anche perchèera stato proprio lui a presiedere laCorte centrale del Grand'Oriented'Italia, istruendo e portando a ter-mine il procedimento che il 31 otto-bre 1981 si concluse con l'espulsio-ne di Licio Gelli dalla massoneriadopo lo scandalo suscitato dalla sco-perta delle liste della loggia segretadenominata ‘P2’ di cui facevanoparte politici, giornalisti, imprendito-ri e militari. Corona era partito daVillaputzu, suo paese natale, per poiarrivare ai vertici della massoneria,di quel Grande Oriente d’Italia di cuifu Gran Maestro dal 1982 al 1990.Molti lo ricordano ancora giovanemedico, professione che lo portòad Ales, paese di Gramsci, dove fecele sue prime esperienze. «Da 14anni in qua è la solita mannaia con-tro i massoni, ogni volta che c' è un

pò di maretta politica nei confrontidella massoneria si ricominciano arincorrere i nomi», disse, inviando lalettera di “rinuncia all' appartenen-za” alla sua loggia, la “Hyram” nume-ro 657, di Cagliari. Segretario regio-nale del Pri, fu chiamato da GiovanniSpadolini, primo presidente delConsiglio non democristiano dalgiugno 1981 al dicembre '82, a guida-re la segreteria a Palazzo Chigi. In

Sardegna, oltre ad essere stato pre-sidente del Consiglio regionale, èstato assessore degli Affari Generali,carica che ricopre nell'attualeGiunta regionale guidata da UgoCappellacci, la figlia Maria Paola, notacome Katy. Il figlio Giorgio è statoconsigliere e capogruppo inConsiglio regionale di Forza Italia,partito al quale il padre si era avvici-nato fin dalla fondazione.

Il fatto. Era partito dal paese per diventare il numero uno della Massoneria

MMoorrttoo AArrmmaannddiinnoo CCoorroonnaa iill ‘‘GGrraann MMaaeessttrroo’’ ddii VViillllaappuuttzzuu

La Voce del S@rrabus12 Aprile 20090709931481 - [email protected]

Villaputzu può interamente recu-perare disegnandolo in modo omo-geneo il cosidetto "Centro matri-ce", che corrisponde all’area dovesono ancora oggi ubicati i suoiprimi insediamenti urbani. Lo hadeciso all’unanimità il consigliocomunale. Si tratta di un’area rac-chiusa fra la Piazza Marconi, le vieNazionale, Mazzini, Dante, Sulis, XXSettembre e Roma. Abitazioni chehanno necessità di restauro, areeabbandonate dove finalmente saràpossibile costruire seguendo detta-mi precisi imposti dal documento

approvato dall’assemblea con l’ade-guamento del Piano urbanisticocomunale al Piano paesaggisticoregionale. Sarà possibile anchecostruire nuove strutture abitativee restaurare quelle presenti, conl’obbligo che le nuove abitazionisiano adeguate alle caratteristichedelle vecchie, con loggiati, portali,tetti in tegole, finestre caratteristi-che. Imposizioni precise anche sulcolore delle facciate. L’obiettivodell’amministrazione comunale èanche quello di far rivivere l’anticoborgo e le sue botteghe.

VVoottoo uunnaanniimmee ppeerriill ““cceennttrroo mmaattrriiccee””

Consiglio comunale. Rivivrà l’antico borgo

Massoneria, un’immagine simbolo

Una panoramica di Villaputzu

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La Voce del S@rrabus 13Aprile 2009 0709931481 - [email protected]

Iniziative. Grande successo della motocavalcata nazionale del sud-est sardo

I centauri scoprono il paese200 motociclisti da tutta Italia hanno invaso il centro di Villasimius

Circa duecento motociclisti pro-venienti non solo dalle otto provin-ce della Sardegna ma anche dallapenisola e da alcuni Paesi del nordEuropa hanno partecipato all’ otta-va “Motocavalcata nazionale delsud est Sardegna, dal mare allamontagna, memorial StefanoMorea”. Si è svolta il 29 marzo nelcentro leader dell’industria dellevacanze della costa sud orientale.L’appuntamento è stato organizza-to dal moto club Villasimius colpatrocinio della provincia diCagliari e dell’ Ente foreste e la col-laborazione delle associazioni divolontariato che operano nel paeseturistico. Alla manifestazione hapartecipato anche Mario Ciaccia, ilfamoso reporter di tutte le grandimotocavalcate d’Italia. Soddisfattigli organizzatori. «È stata una gior-

nata di sano fuoristrada - sottoli-nea Giampaolo Carboni, presiden-te della società organizzatrice -senza cronometristi, prove speciali,controlli a timbro. Abbiamo fattoun bel giro in moto, abbiamo vistodei bellissimi posti e siamo stati

insieme a tanti altri appassionatidell’ off road a due ruote con iquali abbiamo fatto amicizia e cisiamo scambiati le esperienze. Allafine del giro ci siamo riuniti a tavo-la per concludere così una splendi-da giornata».

Corsi di linguainglese gratisper gli adulti

Un corso di lingua inglese di 80ore, destinato ad adulti di età com-presa tra i 18 ed i 65 anni, è statoorganizzato dal Comune diVillasimius e nell’ambito del pro-getto “Sardegna speaks English”.Ogni corso sarà aperto ad un mas-simo di 16 partecipanti. Prima del-l’avvio dei corsi i candidati soster-ranno un test per individuare illivello del percorso formativo. Perulteriori informazioni è possibilecontattare l’Istituto ComprensivoStatale di Villasimius al numero070/791230 o l’Ufficio Relazionicon il Pubblico del Comune diVillasimius al numero070/7930208.

Un’immagine della manifestazione

L’appuntamento delloscorso 29 Marzo è statoorganizzato dal MotoClub locale col patroci-nio della provincia

Gli appassionati dioff-road su dueruote: «Esperienzaindimenticabile»

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La notizia. Il sindaco del paese è ottimista: «Il mercato della fluorite non conosce crisi»

SSiilliiuuss,, ffrraa uunn mmeessee mmiinniieerraa iinn ffuunnzziioonneeIl via libera definitivo dopo il responso dell’Agenzia protezione ambientale

La Voce del S@rrabus14 Aprile 20090709931481 - [email protected]

Dopo il balletto per la concessio-ne mineraria, affidata a dicembredalla Regione alla Fluorite sarda,ancora tempi brutti per la GennaTre Montis di Silius. I 129 operaidipendenti sono in cassa integra-zione dal primo marzo. Quarantaoperai saranno assunti dallaFluorite sarda, gli altri 89 sarannoutilizzati per la bonifica dei sitiminerari nello stesso Gerrei.L’attività estrattiva, ferma da dueanni, dovrebbe riprendere a mag-gio, salvo sorprese. Anni di ansia epreoccupazione per i lavoratoriche adesso dovrebbero finalmenteritrovare un futuro certo, perlome-no dal punto di vista occupaziona-le.Il via libera definitivo arriverà dopola fine dello studio di impattoambientale, e il responsodell’Agenzia regionale per laProtezione Ambientale dellaSardegna, (Arpas). «Attendiamoovviamente- dice il sindaco di Silius,Giuseppe Erriu- la ripresa dell’atti-vità estrattiva bloccata ormai daalcuni anni. C’è la certezza della

ripresa dell’attività. Il mercato dellafluorite tra l’altro non conoscecrisi. In parole povere, sul futurodel nostro cantiere pare non cisiano ombre». Insomma, cassa inte-grazione per gli operai e minatori

con la promessa e certezza chenessuno perderà il posto di lavoro,nell’attesa che la miniera sia ancorauna miniera. Si tratta di stringere identi ancora per qualche mese epoi di nuovo lavoro a pieno ritmo.

di Monia Melis

Del centro turistico della pineta IsAlinos a Silius se ne parla da circaventi anni. Questa l’età del progetto,finanziato con un milione di eurodalla Regione. Finora è stata costrui-ta solo la struttura dell’edificio dovedovrebbero esserci un ristorante,una pizzeria e un piccolo albergo conuna decina di posti letto. Ora il pro-getto e i resti del finanziamento pas-sano dalla vecchia ComunitàMontana al Comune di Silius chepunta a realizzare il centro e a favori-re la crescita del turismo. Secondo ilsindaco Giuseppe Erriu potrebbeessere un’occasione in vista dellaripresa dell’attività estrattiva dellaminiera in mano ora alla Fluorite. «Ilnostro obiettivo- dice Erriu - è quel-lo di completare finalmente l’opera:un sogno da troppi anni rimasto nelcassetto di una burocrazia e di pro-blemi infiniti». (m.m.)

Villasalto, sul webtutte le infoin sardo e italiano

Arriva l’Adsl a Villasalto e il sito isti-tuzionale del Comune diventa bilin-gue: tutti i testi saranno in sardo eitaliano. Forse non lo leggeranno glianziani del paese, quelli che conser-vano meglio il sardo autentico delpiccolo centro del Gerrei, ma è dicerto un modo per tramandareattivamente il fulcro dell’identità edella cultura. E comunque un modoper far avvicinare i più giovani alsardo. Nel sito del Comune cisaranno anche gli itinerari naturali-stici e archeologici del paese, anchequesti in due lingue, la descrizionedei giochi tradizionali e tante foto-grafie della vita di Villasalto, dove sipotranno riconoscere gli abitanti epersone che vivono lontano. Per collegarsi basta digitare l’indi-rizzo www.comune.villasalto.ca.it.sul browser di internet explorer.

(m.m.)

Un centro turisticonella pinetaIs Alinos di Silius

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Aprile 2009 La Voce del S@rrabus 150709931481 - [email protected]

ARCHIDIOCESI DI CAGLIARIPARROCCHIA - SAN NICOLA DI BARI

MURAVERA

COMUNICATO PARROCCHIALE

Dice il Vangelo: “Il vostro parlare sia si si, no no! Il più viene dal maligno”.Finora non è stata pronunciata una parola sul problema Chiesa Nuova, lo faccio ora doverosamente.Il progetto Chiesa presentato alla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Giuseppe MANI, è stato esami-nato e approvato dalla Commissione tecnica C.E.I. di cui sono membri le menti più eccelse in campo artistico e liturgico. Il progetto è statosovvenzionato dal C.E.I. con l’otto per mille con decreto del Card.Angelo BAGNASCO Presidente, il 3 settembre 2008.Tale opera rispetta i parametri previsti dalla legge e dal concordato. Essendo l’antica nostra Chiesa del 1600 proporzionata alle esigenze diallora, 180 abitanti, si fa urgente la necessità di una Chiesa succursale proporzionata alle esigenze attuali di 5.100 abitanti.Infatti la Chiesa prevede 400 posti a sedere, con ampi spazi per ospitare i fedeli anche in piedi. Non sarebbe stato approvato progetto diChiesa Nuova con la stessa volumetria dell’attuale.Il parroco, prima dei lavori, ha richiesto un sopralluogo sul posto della Sopraintendenza archeologica onde evitare incresciosi inconvenien-ti durante i lavori. Una archeologa, collaboratrice dalla Cooperativa “Omnibus”, ha lavorato per un mese a spese della Curia e dellaParrocchia.E’ venuto alla luce un sito archeologico di natura ancora da definire. La Sopraintendenza decreta, in vista di nuovi studi e scavi verso sud,che la Chiesa venga costruita in prossimità del confine del lotto verso la Via Roma (fronte cimitero) in un’area a quota altimetrica abba-stanza inferiore a quella del sito archeologico. I tecnici hanno rielaborato il progetto Chiesa apportando modifiche non sostanziali, rispet-tando in modo ottimale i requisiti urbanistici, paesaggistici e ambientali, compresa la distanza dalle strutture adiacenti. La Curia e laSopraintendenza esprimono parere favorevole alla costruzione. Non verrà così leso nessun diritto.Tutto si svolgerà in rispetto a tutte leleggi.

Perciò:Ogni altra notizia diversa da quanto dichiarato è fuorviante, imprecisa e tendenziosa.

Smentisco il testo che raccoglie firme onde evitare la costruzione sul sito archeologico. Simile decisione non è negli intendimenti delVescovo, della Curia, della C.E.I., del Parroco. Mai la Chiesa verrà costruita su un sito archeologico.

Il Parroco non ha mai firmato alcuna richiesta al Comune, come si dice, onde ottenere un nuovo lotto per la Chiesa;

Non si mettono firme senza essere informati e documentati.

Si rischia per partito preso, per disinformazione, per mancanza di coerenza nell’esprimere il proprio parere, di respingere un contributoC.E.I. di oltre tre miliardi di vecchie lire, che darebbe stipendi a 100 famiglie di artigiani e piccole aziende.Tale contributo andrebbe a un’al-tra Parrocchia che aspetta facendo la fila dietro di noi, ringraziando Dio e i muraveresi disinformati e autolesionisti . Si perderebbe un’oc-casione che non si potrà ripetere non prima di cento anni.

Un consiglio:“Buttiamo acqua sul fuoco in modo che i pareri diversi, non creino divisioni, antipatie e inimicizie”.

SE DIO VORRA’ LA CHIESA SI FARA’

ANNUNCIO che al più presto sarà indetta un’ASSEMBLEA POPOLARE durante la quale i tecnici presenteranno i progetti e gli espertirisponderanno a tutte le vostre domande.

IL PARROCODon Emilio MANCA

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200916

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UUnn aannnnoo ccoonn LLaa VVooccee ddeell SSaarrrraabbuussI dodici numeri nei ricordi della redazione e dei collaboratori

NELL’APRILE DEL 2008 VEDEVA LA LUCE LA PRIMA EDIZIONE DEL GIORNALE DEI SARRABESI

L’ANNIVERSARIOAprile 2009 La Voce del S@rrabus 170709931481 - [email protected]

EDITORIA

Aprile del 2008, pochi giorni alla Sagradegli Agrumi. Timidamente, quasi inpunta di piedi, nasce La Voce delSarrabus, il mensile del sud-est dellaSardegna. Un esordio, ma il termine piùpreciso sarebbe scommessa contro ledifficoltà di un’impresa che dodici mesifa sembrava quasi proibitiva. «Se nonfosse per quei due che mi hanno con-vinto, forse non mi sarei imbarcato inun’avventura simile». Le parole, pro-nunciate con un sorriso, sono quelle diGiancarlo Cuccu, direttore di RadioLa Voce, l’emittente radiofonica cui LaVoce del Sarrabus è legata a doppio filo.“Quei due” che Giancarlo cita sonoMichele Garbato, l’attuale direttoreresponsabile della testata e GianniAgus, caporedattore. «In realtà nonabbiamo convinto nessuno - spiegaMichele Garbato - è stato l’entusiasmodello staff di Radio La Voce verso l’ini-ziativa a giocare un ruolo decisivo». Aricordare quei giorni e a fare un picco-lo bilancio dell’iniziativa è don EmilioManca, presidente dell’AssociazioneRadio La Voce: «Abbiamo dato vita aquesto giornale - spiega - con entusia-smo e voglia di essere utili, con dispo-nibilità al dialogo culturale per dar vocea tutti. Non tutto è stato secondo leintenzioni e i nostri progetti.Comunque siamo contenti, il giornale siaspetta. Qualcuno si è sentito infastidi-to, scomodato. Abbiamo ricevuto con-sigli, suggerimenti. Vogliamo crescere emigliorare. Non vogliamo padroni, nonabbiamo altro scopo che servire ed

essere utili. Servire la verità, informareserenamente. Grazie a tutti i nostri let-tori e sostenitori». Un gruppo di lavoroserio e unito ma anche scanzonato epronto allo scherzo quello de La Vocedel Sarrabus. «Cos’è cambiato rispettoad un anno fa? Il numero di capelli bian-chi del direttore responsabile, cresciutie non poco». Parola di Renzo Cuccu,caposervizio dello sport. «Ricordo la

diffidenza con la quale gli operatoricommerciali mi accoglievano un annofa - racconta Michele Castellano, ilpubblicitario del giornale - un atteggia-mento che, piano piano, si è trasforma-to». Sulle difficoltà iniziali si soffermaSimone Utzeri, il grafico de La Voce:«Ero alla mia prima esperienza impor-tante - dice Simone - i primi numerisono stati davvero duri per me, ma

sono stato messo in condizione di lavo-rare con tranquillità e di migliorarmi».«Sono state giornate intense quelle diun anno fa - racconta MicheleGarbato - alle prese con una miriadedi problemi tecnici che piano pianosiamo riusciti a risolvere. L’uscita delprimo numero? Un incubo quellaprima stampa con le pagine tutte stor-te. Per fortuna il problema è stato

rimediato in tempo e il giornale è statoregolarmente distribuito in occasionedella Sagra degli Agrumi del 2008. Pianopiano abbiamo migliorato molte cosema la strada da fare è ancora tanta. Ilnostro scopo è quello di offrire un’in-formazione sempre migliore». «Unanno fa usciva il primo numero de LaVoce del Sarrabus - dice Gianni Agus- Non era mai accaduto che nellanostra zona un giornale, per un annointero, mese dopo mese, informasse icittadini. Solo questo fatto è un motivod’orgoglio per chi ha pensato e realiz-zato questo mensile, soprattutto perme e il caro collega e direttore MicheleGarbato. Lo start up è stato difficile, ese il giornale è diventato una realtà ilmerito è dell’editore don Emilio e ditutti i ragazzi di radio La Voce, in parti-colare Carlo, Renzo e MicheleCastellano. E di Simone, grafico einstancabile impaginatore. Un grazie aicollaboratori che in un anno si sonomoltiplicati per 2, per 3 e poi anche perquattro. Ma la soddisfazione più grandeè vedere la gente che attende con tre-pidazione l’uscita di un nuovo numero,da Villaputzu ai paesi del Gerrei, da SanVito a Villasimius. Sì, siete voi lettori lavera anima di queste pagine. Gli errori,le disattenzioni, ci sono state e ci saran-no. Fatecele notare, ve ne saremo grati.Ancora un grazie: ad AntonelloRomano, il nostro vignettista. Meritapalcoscenici ben più grandi de La Vocedel Sarrabus. Con tenacia e un pizzicodi fortuna non tarderanno ad arrivare».

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di Monia Melis

Alla fine, dopo varie aste fallimen-tari andate deserte, il caseificio socia-le di San Nicolò Gerrei sarà acqui-stato dal Comune.Ormai si è arriva-ti alla fase finale delle trattative tra ilsindaco Silvestro Furcas e il curatorefallimentare Giuseppe Biondo. Labase dell’ultima delle aste, circa unanno fa era già stata ribassata del25%, ed era pari quindi a un milionee 600mila euro. La cifra su cui ruo-terà l’accordo ora non è conosciuta,di certo il Comune dispone di500mila euro concessi dalla Regioneper l’acquisto della struttura.Attorno al vecchio caseificio socialeci sono anche quattro ettari di terre-no che l’amministrazione comunaledi San Nicolò Gerrei vorrebbe com-prare. Ormai sono più di dieci anniche l’attività casearia della piccolacooperativa è ferma,dopo il fallimen-to della cooperativa che la gestiva.Uno smacco per il paese, per la zonama soprattutto per tutti i pastori chenel caseificio confluivano il latte.Quale il passo successivo all’acquistopubblico dell’ex caseificio? Il sindacoSilvestro Furcas ne vorrebbe fare uncentro agroalimentare, non un edifi-cio restaurato da lasciare vuoto.Questi, almeno, i progetti.«L’obiettivo – dice Silvestro Furcas-è quello di creare un centro di sosta

e di macellazione del bestiame e uncentro agroalimentare. O anche unpiccolo caseificio. Potrebbe essereaffidato a una cooperativa di pastorio un industriale del formaggio».La base da cui ripartire resta semprequella dell’economia locale, ossia lapastorizia. Ma non sarà semplice: c’èl’ostacolo della fiducia tradita e delfantasma di un’impresa naufragata

nei debiti, si dice per cattiva gestione.Il buco dell’ex caseificio sarebbe paria quattro milioni di euro, tra i credi-tori ci sono anche gli installatori deimacchinari, tuttora abbandonati den-tro l’edificio in disuso. Gli allevatori,invece, avrebbero in gran parte otte-nuto i loro crediti. L’ex Consorziocaseario era in rosso già dagli anniNovanta, dopo circa trenta anni di

attività e produzione di formaggiovini e caprini. Si è tentato poi unosforzo di rilancio con la “NuovaCooperativa Casearia del Gerrei”,un rilancio mancato tanto che dopoqualche anno c’è stata la chiusuradefinitiva e l’intervento delCommissario liquidatore.E sulla fiducia degli operatori del set-tore pastorale sanno di dover conta-re gli amministratori:«Siamo pronti ad accettare qualsiasiproposta intelligente», dice ancora ilsindaco Silvestro Furcas, tra queste ilpiano di valorizzazione delle carnilocali, non solo ovine. « Ricordo chesiamo a 40 minuti da Cagliari e dalsuo hinterland. Una posizione favo-revole per creare il polo del formag-gio e della buona carne. Una scom-messa che tutto il territorio deveassolutamente vincere». I soldi incassa,quei 500mila euro non bastanonemmeno per l’acquisto del vecchiocaseificio e i quattro ettari di terrenolimitrofi. Per questo servirebbe unulteriore aiuto della RegioneSardegna, ecco quindi che il sindaco,che è anche presidente dell’Unionedei Comuni del Gerrei, confida nelsupporto della nuova giunta e del-l’assessore regionale all’Agricoltura.« Perché- spiega Silvestro Furcas- inquesta zona non c’è un’alternativa alcomparto agro pastorale. E quindinoi puntiamo sulla tradizione».

SARRABUS-GERREI Aprile 2009La Voce del S@rrabus18 0709931481 - [email protected]

SAN NICOLO’ GERREI

L’AMMINISTRAZIONE DISPONE DI 500 MILA EURO PER RILANCIARE LE STRUTTURE DATEMPOABBANDONATE

IIll ccaasseeiiffiicciioo ssaarràà aaccqquuiissttaattoo ddaall CCoommuunneeIl sindaco: «Ne faremo un centro agroalimentare e di macellazione del bestiame»

I debiti

La cattiva gestionedel passato ha causato un “buco” di quattro milioni

Formaggio pecorino

Page 19: La voce de sarrabus aprile

Il turista? Lo conquisto col marketingDal Comune un piano strategico per allargare la stagione delle vacanze

MEZZO MILIONE DI PRESENZEALL’ANNO CONCENTRATE IN QUALCHE SETTIMANA NON BASTANO PIU’

SARRABUS - GERREIAprile 2009 La Voce del S@rrabus 190709931481 - [email protected]

VILLASIMIUS

«Da dieci anni ci siamo assestatisu uno standard di seicentomilapresenze ma da lì non usciamo. Perquesto vogliamo invertire la ten-denza e capire come intervenireper migliorare l'offerta». Parola diTore Sanna, sindaco di Villasimius,paese che non si accontenta più delpur non trascurabile mezzo milio-ne di presenze turistiche all’annoma che punta decisamente sull’al-lungamento della stagione. Nascecon questi presupposti il “Pianomarketing territoriale strategico”,commissionato dal Comune (spesadi 18 mila euro «In parte attinti daifondi raccolti con la tassa di sog-giorno» come ha spiegato il primocittadino) e redatto dalla MercuryConsulting, la società nata dalla col-laborazione di due partner, la“Mercury srl” e la “Progetto turi-smo” che operano nel settore daquasi trent’anni. I dati sui flussi turi-stici del 2008 elaborati dallaProvincia di Cagliari hanno confer-mato per Villasimius un quattordiciper cento in più negli arrivi controun 0,3 per cento in meno nelle pre-senze. «Corriamo il rischio di esse-re spazzati via dalla crisi se noncorriamo ai ripari», ha spiegatoTore Sanna. E la conferma arrivaanche da Piero Almiento, uno degliestensori del piano turistico diVillasimius, che è anche docente di

marketing alla Sda Bocconi: «Lamancanza di progettualità è unadelle maggiori debolezze del siste-ma Italia e di quello turistico - haspiegato Almiento - Villasimius hadeciso di entrare nell'ottica di unapianificazione turistica di lungoperiodo, stiamo parlando di tre, cin-que anni, coinvolgendo gli alberga-

tori, i ristoratori, i negozianti, maanche gli operatori dei servizi, itour operator e la stessa ammini-strazione civica. Bisogna superareciò che normalmente si è fattosinora, affidando le strategie ai soliconsorzi degli albergatori». Il pianomesso a punto dalla MercuryConsulting ha anche coinvolto

direttamente i turisti attraverso unquestionario, come confermaEmilio Valdameri, fondatore di“Progetto Turismo”: «Sono statiloro, raggiunti via mail, a dareimportanti suggerimenti - ha spie-gato Valdameri - hanno esaltato ilmare e le spiagge diVillasimius, con-fermando l'importanza dell'Area

marina protetta ma anche stigma-tizzando le carenze e le disorganiz-zazioni, per esempio la mancanzadi un'adeguata informazione suiservizi».E proprio la comunicazione ha unaparte non da poco nel piano dimarketing adottato dal Comune diVillasimius: «Tra le azioni priorita-rie stiamo pensando a un program-ma di comunicazione integrato - hadetto Tore Sanna - lasciandoci allespalle quel lavoro dei singoli, intesicome albergatore, ristoratore,agenzia turistica, centro diving cheha permesso di produrre tantomateriale informativo ma che nonha tenuto conto del sistema-Villasimius».Bando insomma alla carta, aidepliants spesso brutti da vedere,destinati ai potenziali visitatori, cheil più delle volte finiscono per inta-sare la spazzatura: «Molto megliolavorare su internet - ha dettoSanna - magari lavorando su un sitocapace di fornire informazioni pre-cise ma anche in grado di avere unvalore commerciale. I nostri alber-ghi sono stati costruiti molti anni fae mancano di servizi come salecongressi e spazi benessere.Questo piano diventerà vincolanteanche per le future scelte infra-strutturali e ambientali dell'ammini-strazione».

Il porto di Villasimius

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200920

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A Castiadas, nelle campagne diMasone Pardu, a pochi km dalla ex-colonia penale c'è una piccola struttu-ra ricettiva extra-alberghiera, costrui-ta appena tre anni fa all’ombra di unbellissimo masso di granito. E' la casaper ferie della cooperativa socialeVillaggio Carovana. Una strutturasemplice e colorata, immersa nellamacchia mediterranea, circondata daulivi, olivastri, piante da frutta e cisto.VillaggioCarovana è la realizzazionedel sogno di otto operatori socialiprovenienti dal volontariato interna-zionale e da diverse parti dellaSardegna e del mondo che hannoscelto Castiadas come luogo in cuidare vita a questo progetto sociale.Lacasa è semplice e accogliente,costrui-ta senza barriere architettoniche perpoter accogliere proprio tutti, consa-pevoli del fatto che le barriere più dif-ficili da abbattere sono quelle menta-li. A tale proposito gli operatori diVillaggioCarovana si adoperano allacreazione di reali occasioni di aggre-gazione sociale organizzando attivitàsociali dedicate in particolare ai bam-bini e alle famiglie ed alle persone condisabilità o difficoltà di altro tipo.VillaggioCarovana si avvale della pre-ziosa collaborazione di esperti ed inparticolare della disponibilità dei pro-duttori locali che con piacere si pre-stano a far visitare le proprie azienderaccontando alle persone le proprie

fatiche e soddisfazioni.VillaggioCarovana propone unmodello di sviluppo sostenibile attra-verso le azioni concrete del quotidia-no, per questo è stata creata l'asso-ciazione Reti di Ospitalità Sostenibile(Re.O.S.) che si propone di raccoglie-re le persone che si riconosconointorno a questo stile di vita rispetto-so delle persone e dell'ambienteintorno ad un progetto di sviluppocondiviso. VillaggioCarovana condivi-de inoltre il proprio progetto di svi-

luppo sociale sostenibile con moltealtre cooperative italiane che aderi-scono al Consorzio Le Mat(www.lemat.it).Per saperne di più chiediamo alla pre-sidente della Cooperativa socialeAnna Franca Mascia.Oggi Castiadas è oggetto di inte-resse di molti imprenditori per igrandi spazi disponibili all'espan-sione turistica, come mai lavostra scelta è caduta su questoterritorio?

Il nostro progetto nasce nel 2001insieme alla cooperativa. Quando cisiamo innamorati di questo territo-rio, poco meno di dieci anni fa, eramolto diverso da oggi. Il nostro pro-getto è stato realizzato con fondipubblici uniti ai nostri risparmi. Laburocrazia e la scarsa liquidità hannosegnato i tempi lunghi di realizzazionedel progetto. Prima che ci fosse lacooperativa e la strada nuova sfidava-mo le curve della litoranea per arriva-re fino a qui e ci sembrava che ne

valesse assolutamente la pena.Castiadas è un luogo magico, con unastoria molto particolare da valorizza-re, legata alle vicende della coloniapenale, un mare spettacolare nonancora inflazionato, tanta campagna,produzioni genuine ed una magnificaforesta. Un equilibrio delicato cheoccorre preservare e mantenere dif-ferenziato rispetto alle note localitàturistiche vicine.In che cosa vi differenziaterispetto alle strutture turisticheclassiche?Al centro della nostra attività c'è l’in-dividuo con le sue potenzialità e lesue difficoltà, noi ce ne prendiamocura e cerchiamo di facilitare le rela-zioni fra le persone. Chi sceglie divenire da noi in quanto socio Re.O.S.oppure in virtù di altre convenzioniattivate dalla cooperativa, sa che nonsi tratta nè di un agriturismo (anzi seci rendiamo conto che lo preferiscelo indirizziamo presso quelli esisten-ti), né di un B&B ma che da noi si favita comunitaria, insieme a noi e allenostre famiglie. Andare al VillaggioCarovana significa essere disponibili adare il proprio contributo per abbat-tere le barriere fra le persone e con-durre uno stile di vita responsabileper costruire insieme un mondo piùgiusto.Visitate il sitowww.villaggiocarovana.it

(c.p.)

Un villaggio per abbattere le barriereOTTO OPERATORI HANNO SCELTO MASONE PARDU PER DARVITA AD UN ORIGINALE PROGETTO SOCIALE

Aprile 2009 La Voce del S@rrabus 210709931481 - [email protected]

CASTIADAS

SOCIALE

Cura particolare per le famiglie, i bambini e le persone con disabilità

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di Gianni Agus

Così esile da far preoccupare ilpadre. E allora venne spedito inuna palestra, ma non una normale,quella con il recinto e le corde, unapalestra di pugilato. Era il 1962quando Gian Carlo, 15 anni appenacompiuti, entra nel locale di viaBarone Rossi a Cagliari, la sededell’accademia pugilistica sarda.Adaccompagnarlo le prime volte ilfratello Valentino, appassionatoanche lui di boxe,. Diretto, mon-tante, gancio: Gianni (viene chia-mato così dagli amici) cresce, èbravo. Quel corpo esile si trasfor-ma e nel 1965 è già campionesardo dei novizi nella categoriapesi mosca. Un peso mosca chepoi, due anni più tardi, diventa leg-gero con la conquista di un altrotitolo regionale.Gianni vive a Cagliari, i genitorisono di Muravera ma il Sarrabus loconosce poco. Ci mette piede perla prima volta per un incontro diboxe a Villaputzu organizzato dalcirco Europa. Una esibizione, unosguardo con una ragazza, la vogliadi ritornare nel Sarrabus e aMuravera. Conosce Bruno Paderi,fu lui ad organizzare una serie dimatch al Cinema Astra (BarPaderi) dopo averlo visto in azio-ne. Ci viene volentieri a MuraveraGianni, ci sono i primi tifosi, c’è lasua tecnica che migliora, il suoimpostare gli incontri a mediadistanza per poi tentare il colpodel K.O. Cagliari – Sarrabus andatae ritorno e poi andata e basta, maper l’Umbria. C’è la cartolina rosa.Servizio militare a Orvieto, dovemigliora la sua tecnica nel ritirodei pugili con le stellette. Entra afar parte della nazionale militare,disputa otto incontri, sei vittorie edue pari. La soddisfazione più gran-de, sempre con la nazionale milita-re, il successo contro il rumeno

Papalau, medaglia di bronzo alleolimpiadi di Città del Messico. Lastoffa c’è, nel dicembre del ’69 èprofessionista, l’esordio due mesipiù tardi a Cagliari con un pari.Ma la boxe, ricca di soddisfazioni,non consente di campare. C’è unbuon lavoro in Germania, valige evia. Nella lega tedesca ancora vit-torie, tra un lavoro in fabbrica e lapalestra. Un manager tedesco loincoraggia, vede che c’è la stoffadel campione. E gli consente diallenarsi con altri campioni, sem-pre nei ritagli che il lavoro gli con-cedeva. Sta a Colonia Gianni, ope-

raio della Ford. Fino al rientro inSardegna nel 1974: questa volta illavoro c’è anche nell’isola, aziendaEnel. Nell’isola ed esattamente aMuravera. Ma per la boxe il tempoè sempre meno, Gianni pensa difare l’allenatore, inizia un corso adAlghero nei weekend liberi, cinquemesi di andata e ritorno daMuravera con la Fiat 125. Grandefatica, ma arriva anche il tesserinoda mister. Non allenerà, il tempolibero non lo consente più e poi, infondo la sua passione era quelladel pugile. Ci riprova a 27 anni,visite mediche a Roma, ma decide

di appendere i guantoni. Guantonidi un piccolo campione muravere-se: in carriera, tra Italia eGermania, i numeri parlano chiaro:su 94 incontri 81 vittorie ed appe-na 7 sconfitte. Niente male per unpugile di Muravera che è diventatoprofessionista nei primi anni set-tanta. Adesso anche quella passio-ne è venuta un po’ meno, maGianni 62 anni a settembre, èrimasto sempre nel mondo dellosport. Oggi è dirigente della squa-dra del Muravera Calcio. Un veropugile, insomma, dentro gli spoglia-toi.

SSuuppeerr ggaanncciioo ee uunn ddiirriittttoo mmiicciiddiiaallee nneell ssaanngguuee ddeellll’’eexx ppuuggiillee mmuurraavveerreessee

GIANNI DI FLUMERI, MURAVERESE, NEGLI ANNI 70 HA DISPUTATO E VINTO 87 INCONTRI DA PROFESSIONISTA

La curiosità

Si è infilato i guanto-ni perché era gracileed esile. Un successonei pesi leggerianche contro il campione olimpioni-co rumeno Papalau

Nella foto a sinistraGiancarlo Di Flumeri primadi un incontro

In alto il tesserino dellafederazione di boxe tedesca

A destra l’ex pugile oggi conla sua nuova passione: ilcalcio.

POLVERE DI STELLELa Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200922

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Quom, un calcio alla crisi economicaAntonio Lobina, ex emigrato del paese ha vinto la sua scommessa

L’AZIENDA CHE PRODUCE CALORIFERI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI SANVITO NONHA LICENZIATO UN SOLOOPERAIO

SARRABUSAprile 2009 La Voce del S@rrabus 230709931481 - [email protected]

SAN VITO

di Alessandro Bulla

La crisi che sta attraversandol’industria in generale e soprattut-to le piccole e medie imprese arti-giane ha risparmiato la Quom, cheproduce caloriferi e scaldasalviet-te in acciaio nella zona industrialedi Pranu Narbonis: la produzioneva e le esportazioni anche.Quando aprì i battenti, due anni fa,nel 2007, in pochi pensavano chequesta fabbrica avrebbe avuto unfuturo. Colpa anche del clima: pro-durre caloriferi nel Sarrabus sem-brava davvero un paradosso.Antonio Lobina, sanvitese doc, exemigrato in Inghilterra, e il suosocio Luigi Brembilla, bergamascotutto d’un pezzo, sapevano inveceil fatto loro. E oggi si può dire chehanno vinto la loro scommessa.Sapendo di non poter contare sulmercato interno hanno subitopuntato sul Nord Italia, su Spagna,Scozia e adesso anche l’Egitto. LaQuom è stata preceduta da una

campagna di marketing che hariscosso un grande successo. «Gliaffari vanno bene. Lavoriamo solosu ordinazione - dice WilliamLobina, il figlio di uno dei due tito-lari - che dirige l’azienda. I nostricaloriferi e le nostre scaldasalviet-te in acciaio hanno conquistato ilmercato. Sono rivoluzionari,ingombrano di meno e scaldano dipiù. Mentre le altre società delsettore sono in sofferenza, laQuom gode di ottima salute. Negliultimi mesi molte ditte sono statecostrette a licenziare e altre aricorrere agli ammortizzatorisociali. «Il posto di lavoro deinostri 15 dipendenti, tutti di SanVito, non corre alcun pericolo -diceWilliam Lobina -. Le commes-se aumentano ogni settimana».Il capannone della Quom (4.200metri quadrati) è stato il primo asorgere nella zona industriale aridosso della statale 387 nei pres-si dello svincolo per la nuova 125.L’azienda produce mediamente

duecento scaldasalviette e centotermosifoni alla settimana. Lo sta-bilimento di Pranu Narbonis lavo-ra tubi della lunghezza di sei metriprodotti da un’acciaieria lombar-da. Tutte le fasi - dal taglio, all’as-semblamento, alla saldatura e allaverniciatura - avvengono nello sta-bilimento sarrabese, che è dotatoanche di un impianto per l’imbal-laggio.«La Quom - dice il sindaco di SanVito Patrizio Buccelli - è il fioreall’occhiello della zona industriale.Come Comune abbiamo favoritoil suo insediamento. Quindicibuste paga sicure per un territoriopovero come il nostro sono unavera e propria manna. Abbiamodeciso di ampliare la zona di PranuNarbonis che, a questo punto,potrebbe costituire il volano perlo sviluppo del territorio. LaQuom dovrebbe essere presacome esempio da quanti intendo-no avviare nuove iniziativeimprenditoriali».

Un orologio solaredono per San Vito

Dallo scorso 21 marzo, giornodell’equinozio di primavera, abbel-lisce la piazza Sardegna di SanVitoun’opera monumentale di marmo(biancone di Orosei) tipico sardo,raffigurante un’orologio solare di2,5 metri di altezza, 1,2 metri dilarghezza, 10 centimetri di spesso-re, del peso approssimato di oltre400 chili. L’opera è stata donatada Giampiero Mattana, marmistadi San Vito, al proprio comunequale ricordo per i 35 anni di atti-vità artigianale. GiampieroMattana ha anche realizzato ildisegno raffigurante l’orologiosolare. I calcoli invece, sono operadi Biagio Branca, Ingegnere caglia-ritano recentemente scomparso edi Pino Amico sarrabese residentea Muravera. L’opera è stata inau-gurata proprio il 21 marzo scorso,alla presenza del Sindaco di SanVito, Patrizio Buccelli, del ParrocoDon Elvio, che ha anche benedet-to l’orologio e della rappresentan-za di diverse scolaresche elemen-tari e medie. Significativa è risulta-ta la presenza della moglieRoberta, del figlio Carlo ed altriparenti e amici dell’Ing. BiagioBranca, la figura, del quale è stataricordata dall’amico Pino durantela descrizione del funzionamentodell’orologio.Lo stesso Pino Amico ha provve-duto alla realizzazione di unmanuale descrittivo del funziona-mento e, in questo contesto,appare originale il fatto che ladescrizione sia in italiano ed insardo. La traduzione in sardo delmanuale, dallo stesso Amico for-temente voluta, è stata resa possi-

bile dall’impegno di Arianna eSamuela, figlie di GiampieroMattana.Non abbiamo dovuto faticaremolto per saperne di più dell’oro-logio che nell’immensa piazza delpaese spicca per le sue dimensio-ni, Pino Amico ci ha raggiuntonella nostra redazione ed ha rac-contato la storia dal suo inizio cheper ragioni di spazio non possia-mo riportare nella sua interezza.L’orologio solare utile quindi oltreche monumentale. Noi sianoandati a vederlo e non vi nascon-diamo che siamo rimasti stupitipositivamente. Considerato quel-lo di San Vito, non sarebbe malepoterne vedere qualcun altroanche nelle maggiori piazza deglialtri paesi sarrabesi. (g.c.)

Operaio al lavoro negli stabilimenti Quom

La meridiana di San Vito

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200924

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di Noemi Manca

…Sa Festa. La sagra degli agrumi,giunta alla sua 37ª edizione, è unafesta che intreccia le tradizioni delterritorio muraverese con la suavocazione turistica. Il calendariodegli appuntamenti è variegato. Ilvisitatore avrà la possibilità di assi-stere a numerosi eventi e spetta-coli a carattere folkloristico, cultu-rale ed enogastronomico. La sfilataè di particolare suggestione per laricchezza dei costumi tipici, porta-ti con eleganza da gruppi prove-nienti da tutta l’isola, per i canti egli strumenti musicali, launeddas,organetti, trunfas e tanti altri, cherisuonano nelle vie del paese edinvitano i partecipanti al ballo, perle maschere che eseguono i ritualicarnascialeschi con le loro pesantie rumorose campane, per le spe-cialità gastronomiche, connubio dibontà e bellezza che vengono pre-sentate su ampi cesti dei gruppiche sfilano e nelle corti, e, ovvia-mente, per gli agrumi, protagonistidella sagra, che vengono lanciati aivisitatori dalle caratteristiche trac-cas, i quali, per poterle gustare,devono abilmente prenderli alvolo. Ma la sfilata, che si svolge ladomenica mattina, è preceduta daaltri due giorni densi di appunta-menti culturali e spettacoli. Sullearance del Sarrabus è stato persi-no creato un gruppo su Facebook:Le arance di Muravera sono lemigliori, più buone di quelle sicilia-ne! Il fondatore è Gianni Carboniun giovane laureato di Sassari chesottotitola il suo gruppo sul socialnetwork più in voga del momentocon queste parole: ”Chi non le ha

mai assaggiate non ci crede, chi leassaggia non le abbandona più”.Un omaggio alle più buone arancedel mondo! La Sagra rappresentaun appuntamento atteso non soloda tutto il paese, ma da tutta l’iso-la, come si evince dalle numerosee gradite richieste di partecipazio-ne alla manifestazione, purtropponon tutte esaudibili, che pervengo-no al comune dai paesi sardi vicinie lontani. L’atmosfera allegra espensierata della sagra è un assag-gio d’estate e segna l’inizio dellastagione turistica. Quest’anno lasagra degli agrumi è stata presen-tata alla BIT di Milano, una delle piùimportanti fiere del turismo a livel-lo mondiale e inserita in una bro-

chure che è stata distribuita intutte le maggiori fiere europee.«Intendiamo mantenere alto illivello della manifestazione - affer-ma il Sindaco del Comune diMuravera, Salvatore Piu - anche asostegno dell’economia locale inun momento delicato nel quale èimportante dare risalto e sostene-re i valori e i prodotti del territo-rio del Sarrabus. L’evento si inseri-sce nel nostro progetto di sviluppolocale per un turismo eco-sosteni-bile che ha già dato risultati più chepositivi visti gli ultimi dati sui flussituristici che registrano un ottimoincremento sia negli arrivi (+10.36%) che nelle presenze(+4.14%). In questi ultimi anni

abbiamo incentivato e stimolato lacostituzione di consorzi comequello del Centro CommercialeNaturale e abbiamo incentivato leattività e le associazioni che sioccupano di promozione come laProloco e di marketing come ilConsorzio Turistico Costa Rei».L’Assessore al Turismo delComune di Muravera Marco Fannidichiara che «la scelta di inserirel’evento Sagra degli Agrumi in unadata più favorevole da un punto divista climatico all’inizio della sta-gione turistica è dovuta alla volon-tà di destagionalizzare il turismolegato al mare e orientarlo versol'interno del territorio in modo dacreare delle occasioni di collega-

mento tra i differenti tipi di inte-resse turistico. Il turismo aMuravera rappresenta uno degliasset di sviluppo economico esociale capace di generare rilevan-ti ricadute in termini reddituali edoccupazionali in tutto il SarrabusGerrei ed allo stesso tempo dioffrire considerevoli opportunitàdi diversificazione e di integrazionedella struttura produttiva. Il setto-re turistico rappresenta inoltre unveicolo per la tutela e la valorizza-zione del patrimonio ambientale eculturale presente nel territorio inun’ottica di sostenibilità dello svi-luppo».«La sagra - ribadisce l’Assessorealla promozione del territorioVeronique Aledda - è un importan-te evento che ha come compitoprincipale non solamente quello dipromuovere gli agrumi, ma di farconoscere ai turisti e visitatori, ilraffinato artigianato della zona, itipici prodotti, così come la cittadi-na e i dintorni. Dare sostegno allosviluppo dell’economia locale,quindi, con particolare riferimentoalla tipicità: è quanto si propone unaltro progetto di respiro più ampioche interessa il territorio delSarrabus e che sta per entrarenella sua fase operativa con la regiadel comune di Muravera. Si trattadi un progetto di promozione turi-stica finanziato dalla RegoneSardegna inserito nel S.T.L. Karalisdella provincia di Cagliari. E’ fonda-mentale stimolare la sinergia tra idiversi attori delle attività econo-miche per permettere lo svilupposocio economico e stimolare lepotenzialità del territorio già riccodi risorse».

Muravera. La manifestazione, giunta alla sua XXXVII edizione, è l’autentica vetrina del territorio

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La Voce del S@rrabus 25Aprile 2009 0709931481 - [email protected]

Una etnotraccas delle scorse edizioni della Sagra degli Agrumi

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Murajò, festa di fine maggio, primidi giugno non vuole essere soltantoun serie di eventi pensati per i turi-sti, ma anche e soprattutto vera epropria occasione di partecipazionepopolare. Non a caso la scelta didare un nome particolare ad unodegli eventi inseriti nel programmadella manifestazione: Murer’eballa, che ricorda un simpaticoappellativo dato a Muravera daipaesi vicini. Un programma ricco dieventi e manifestazioni che vedecoinvolte le associazioni diMuravera, che offriranno parecchieattrazioni di svago dallo sport,all’eno-gastronomia ma anche allacultura con l’apertura dei musei“Donna Sanna Sulis” e “Casa deiCandelai”, dell’osservatorio natura-listico “Naturalia” e il museo della”Storia della Banda MusicaleGiuseppe Verdi”. Nel dettaglio ver-ranno proposti eventi sportivi comeil Campionato sardo giovanile diTennistavolo, il Raduno provincialedi Pallavolo, il programma concerti-stico “Maggio Muraverese”dell’Associazione Il Portale (tra i

protagonisti delle 3 serate: il clavi-cembalistaWalterAgus con la flauti-sta Cristina Scalas ed il violinistaLuigi Zucca, il musicologo RobertoMilleddu con l’organista FrancescoBianco e il basso Luigi Delogu e ilsoprano Elisabetta Scano accompa-gnato al pianoforte da GianfilippoPiga), giunto alla sua seconda edizio-ne, il Raduno bandistico in occasio-ne del 70° anniversariodell’Associazione musicale Verdi, ilconvegno sul turismo per il 15°

anno di fondazione del ConsorzioOperatori Turistici Costa Rei. Ilconvegno, che avrà come tema:“Turismo che cambia: obiettivosostenibilità. Vocazioni alleate peruna proposta di sviluppo turisticodel Sarrabus”, ha lo scopo di descri-vere ed analizzare caratteristiche,criticità e potenzialità del fenomenoturistico del Sarrabus. Il programmadi Murajò proseguirà con rassegneeno-gastronomiche a cura delC.C.N. Muravera città del solevolte alla promozione dei prodottitipici locali legati al settore ittico,eventi musicali a tema curatidall’Associazione il Portale e laProloco ed infine sarà la Proloco adospitare per tre giorni il Presidentee la Giunta Nazionale dell’UnioneNazionale delle Proloco d’Italia(UNPLI), cui farà seguito un conve-gno regionale che vedrà protagoni-ste le proloco di tutta la regione,verrà inoltre ufficialmente presenta-to il Congresso Nazionale che siterrà nel 2010 e che porterà aCagliari 1600 partecipanti prove-nienti da tutta Italia.

L’appuntamento. Manifestazioni anche ad inizio giugno

Murajò, festa di fine maggiomusica, cultura e turismo

La Voce del S@rrabus26 Aprile 20090709931481 - [email protected]

Balli in piazza Europa

il momento più attesoUno dei momenti più attesi della

sagra è quello dei balli in piazza delladomenica pomeriggio. Nella serata,presentata e diretta magistralmente daOttavioNieddu,ballerini e suonatori ditutta la Sardegna si esibiranno nelpalco di piazza Europa a partire dalleore 16.Il ballo tradizionale ha rappresentatoper il territorio un felice momento diaggregazione, fino a pochi decenni fa lepiazze della domenica si animavano diesperti ballerini che al suono delle lau-neddas eseguivano precise coreografie

danzanti. E’ in questo contesto che la“AR.TU” Proloco diMuravera ha volu-to dedicare ai balli due appuntamentiintitolati “…aspettando la sagra” perripristinare questa“vecchia” consuetu-dine del ritrovarsi per ballare il “BalloSardo” nella piazza. L’appuntamentopiù atteso è quello di Sabato 18Aprilenel quale saranno protagonisti duegrandi virtuosi di musica sarda,Luigi LaieTotoreChessa con i loro famosi stru-menti, le launeddas e l’organetto,che siesibiranno dalle ore 19 in piazzaEuropa.

Spicchi di gusto Dopo il suc-cesso della scorsa edizione, il Centrocommerciale naturale “MuraveraCittà del Sole” propone il ConcorsoGastronomico “Spicchi di Gusto”, iristoratori partecipanti proporrannoalla giuria,composta da esperti tra cuiun nutrizionista, dei piatti a scelta traun primo o secondo piatto, un piattounico o un dessert a base di agrumi.Vetrine in festa Il concorso chevede tutti i commercianti in gara perl’allestimento della vetrina più bella eoriginale avente come tema “gli agru-

mi”. Già dalla serata del sabato, pas-seggiando lungo le vie del centro sipotranno ammirare le creazioni deivetrinisti.I bambini disegnano lasagra L’iniziativa prevede l’allesti-mento di laboratori di disegno sullasagra. L’appuntamento è per venerdì18 e sabato 19 dalle ore 9.30 inPiazza Europa. I ragazzi delle mediesaranno invece impegnati in alcunistand allestiti nella via principale neiquali venderanno gli elaborati da lororealizzati.

Le altre iniziative. C’è anche spicchi di gusto

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di Noemi Manca

Sarà l’alter nos a cavallo AntonioCotza, assessore ai Lavori Pubblicidel Comune di Muravera, ad aprire la37a edizione della Sagra degliAgrumi,in rappresentanza della municipalità.Aseguire numerosi ed esperti cavalieri:Associazione Cavalieri del Sarrabus diMuravera, Associazione GiovaniCavalieri di Castiadas, AssociazioneIppica Santa Maria di SiurgusDonigala,Associazione Ippica Pegasodi San Basilio, Associazione IppicaCavalieri Ducali di Mandas,Associazione Ippica di San Basilio,Associazione Ippica Bariese diBarisardo, Associazione Ippica diOrroli, Associazione Ippica “Taloro”di Fonni, associazione ippica di S. A.Frius e Sant’Ignazio di Nurallao.Il corteo avrà inizio Domenica matti-na alle ore 10 e sarà coordinato daldirettore artistico Ottavio Nieddu etrasmesso in diretta televisiva suVideolina.La Sagra sarà protagonista anche dialtre trasmissioni televisive realizzatedalle due principali emittenti regiona-li, Sardegna uno e Videolina, cheandranno in onda nei giorni successi-vi alla manifestazione.Saranno oltre 40 i gruppi, provenientida ogni parte dell’isola, che sfilerannolungo la via Roma e precisamente:Gruppo folk Muraverese - Muravera;Banda musicale “G.Verdi”- Muravera;Fisorchestra di Ignazio Erbi'; Gruppofolk Quartiere Villanova – Cagliari;Gruppo folk San Giovanni Battista –Castiadas; Gruppo folk di Sorgono;Gruppo folk Gli Scalzi – Cabras;Gruppo folk Proloco Villaputzu;Gruppo folk Citta' di Quarto -Quartu S. Elena; Gruppo folk San

Salvatore – Ussassai; Gruppo folkSanta Barbara - SanVito;Gruppo folkIs Meurreddus – Iglesias; Gruppomaschere Mamutzones – Samugheo;Gruppo folk San Cristoforo –Villasalto;Gruppo folk San Sebastiano– Samugheo; Gruppo folk S.AntonioAbate – Desulo; Gruppo folkTradizioni Popolari - SanVito;Gruppofolk Murales – Orgosolo; Gruppofolk Santu Jacu – Mandas; Gruppo diCultura Popolare eAssociazione folkdi Monserrato; Gruppo folk Figulinas– Florinas; Gruppo folk di Santadi;Gruppo folk Sa Nassa – Elmas;Gruppo folk Su Durdurinu – Oliena;

Gruppo folk Busachi Bella Mia –Busachi; Sos Corriolos – Neoneli;Gruppo folk di Lula; Gruppo folkEfisio Melis – Guamaggiore;Gruppo ecoro polifonico di Sanluri; Gruppofolk Amici del Folclore – Nuoro;Gruppo folk A. Manca – Ploaghe;Gruppo folk Santa Vittoria – Serri;Gruppo Merdules e boes – Ottana;Gruppo folk di Nulvi; Gruppo folkBalladores – Ollolai; Gruppo folkProloco di Silius;Gruppo folk Citta' diSassari; Gruppo folk Franciscu Lai –Laconi; Gruppo folk citta' diDolianova; Gruppo folk SaCointrozza – Aidomaggiore; Gruppo

maschere Mamuthones “Atzeni-Beccoi” – Mamoiada.Le traccas presenti alla sagra degliagrumi sono di due tipologie: le trac-cas vere e proprie, gioghi di buoiadornati con ghirlande di fiori, agrumie preziosissimi tessuti, e le etnotrac-cas, ricostruzioni di attività tradizio-nali e scene di vita quotidiana legate alnostro passato.Le etnotraccas sono una delle attra-zioni principali della Sagra degliAgrumi: gruppi di appassionati lavora-no incessantemente da mesi per darvita a ricostruzioni fedeli e minuziosedi antichi mestieri, usi e costumicaratteristici dei nostri paesi, dal lavo-ro nei campi alla vita familiare.Quest’anno sfileranno 4 gioghi dibuoi e 13 etnotraccas che si conten-deranno il premio “etnotracca del-l’anno”, provenienti, non solo datutto il Sarrabus,ma anche dal Gerreie dalla vicina Ogliastra. I gioghi sonoproposti dal Sig. Giuseppe Frau diVillasimius, dalla Sig.raAnna Marongiudi Villaputzu e dal Sig. Luigi Mereu diSinnai.Svariati i temi proposti nelle 13 etno-traccas. “La bottega del coltellinaio”di Virgilio Cossu - Villasalto, ha comeoggetto la costruzione de ”s’arreso-ja”, dalla forgiatura della lama al mon-taggio dei vari componenti.“Traballendi s’arrescotu” di GianlucaVargiolu- Muravera, propone la lavo-razione del latte,del formaggio e dellaricotta. “In pratza” di GiorgioMattana- Muravera, ricostruisce ilcortile di una caratteristica casa cam-pidanese e i lavori domestici che vi sipraticavano con scene di vita quoti-diana. “Fendi sa cuntzreva” diGianfranco Mascia- Villaputzu, ripro-duce la trasformazione artigianale e

tradizionale del pomodoro in conser-va. “Fendi su saboni sardu” diGianfrancoMascia-Villaputzu,presen-ta l’antica lavorazione con cui dalgrasso del maiale si otteneva il sapo-ne. “Su traballu de su meli” di SabrinaConcas- proloco Castiadas, ha comeoggetto la smielatura e la lavorazionedel miele. “Sa tundimenta” diGianpaolo Murtas- Muravera,presen-ta la tradizionale tosatura delle peco-re e la festa che si svolge a seguito delfaticoso lavoro.“Sa festa ‘e s’Arangiu”di Matteo Serpau & Coop.Agrumicola del Sarrabus- Muravera,riproduce un carro simile a quelli chevenivano allestiti nelle prime edizionidella Sagra. “Sonus de canna.Launeddas e sonittus” di CorradoSanna- Muravera, ha come oggetto leLauneddas dalla costruzione all’utiliz-zo dello strumento musicale sardoconosciuto e apprezzato in tutto ilmondo. “Giogusu antigusu” diGabriela Agus - proloco Villaputzu,rappresenta la costruzione dei giochiper bambini con l’utilizzo di materialitipici del territorio.“Su manisciu de sucrabasciu” di Emanuele Lai- Ballao,propone il lavoro del capraro all’in-terno dell’ovile e in particolar modol’allevamento dei capretti.“Su prangiude sa coia” di Sonia Agus -Ass. IsTrallalleras-Villaputzu, presenta ifesteggiamenti ed il pranzo“all’antica”di un matrimonio.Anche le vecchie cortes delle casepadronali rivivono l’antico splendoregrazie all’Associazione Culturale LaForgia, che curerà anche quest’annol’allestimento dei portoni e dei corti-li che si affacciano sulla via Romaattraverso la ricostruzione di labo-ratori artigiani e l’offerta di degu-stazione di prodotti tipici.

Il clou. Quaranta gruppi folk da tutta la Sardegna e tredici traccas tipiche della nostra zona sfileranno nella via Roma

II ccaavvaalliieerrii,, ii ggrruuppppii ee llee eettnnoottrraaccccaassssii rriippeettee llaa mmaaggiiaa ddeellllaa ssffiillaattaa

La Voce del S@rrabus 27Aprile 2009 0709931481 - [email protected]

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di Noemi Manca

In occasione della sagra i museicomunali, “Donna FrancescaSanna Sulis”,“Casa dei Candelai” e“Naturalia”, saranno aperti al pub-blico.I MUSEIVenerdì 17 alle ore 16, verrà inau-gurata la mostra “Abitare la musi-ca” allestita presso il Museo“Donna Francesca Sanna Sulis.“Abitare la Musica” è una mostramultimediale ed interattiva cheracconta la musica sarda attraver-so percorsi multisensoriali e cono-scitivi che avvolgono lo spettatorein una modalità esperienziale, checonsente alla nostra isola di pre-sentare con un linguaggio contem-poraneo uno dei suoi gioielli piùpreziosi: la musica e gli strumentitradizionali di Sardegna. Il canto atenore, le launeddas, l’organetto, lachitarra, e i numerosi strumentidella nostra tradizione vengonomostrati in maniera interattiva.Una mostra multimediale cheavvolge lo spettatore nelle sonori-tà sarde in un percorso interattivodove musica, testo e immaginidivengono un "unicum" inscindibileche svela il variegato mondo dellamusica sarda. La mostra, realizzatadal regista Francesco Casu e diproprietà della Regione Sarda,rimarrà aperta sino al 15 Giugno.Presso il Museo “Casa deiCandelai” verrà allestita la mostra“Arti e Mestieri”. La casa-museoaccoglierà numerosi maestri arti-giani sarrabesi, i quali allestiranno iloro laboratori e daranno dimo-strazione delle antiche tecniche dilavorazione artigianale: dalla fab-bricazione delle candele all’ apicol-

tura, dalla bachicoltura alla tinturadei tessuti e alla tessitura al telaio,dalla costruzione delle launeddasall’intreccio della cestineria, allacreazione delle preziose cerami-che.NATURALIAIl Centro di Educazione ambienta-le “Naturalia proporrà la mostra“La Biodiversità negli stagni delSarrabus”. Nella Borgata di Feraxidel Comune di Muravera nei pres-si delle oasi naturalistiche deglistagni di Colostrai e Feraxi, all’in-terno di un edificio restaurato nel2008, è stata allestita una mostrasugli ecosistemi del Sarrabus. Leguide del Centro di EducazioneAmbientale hanno allestito deidiorami con diverse specie pre-senti nel Sarrabus, ricostruendo gliambienti abitati dalla fauna locale.In una sala del museo sono pre-senti 250 specie di animali dellafauna sarda a disposizione deinumerosi visitatori. Tra gli animalidi spicco: l’aquila del Bonelli, ilpollo sultano, tutti i gufi dellaSardegna e una particolare sezioneriservata agli Ardeidi. Per l’occa-sione sarà visitabile anche l’area

della biblioteca scientifica e saràvisibile la collezione di uova del-l’avifauna sarda. Il centro si propo-ne anche di fornire informazionisugli itinerari naturalistici earcheologici del territorio con ladistribuzione di cartine e materia-le informativo sulla provincia diCagliari e sul Sarrabus in particola-re.L’undicesima Settimana dellaCultura organizzata dal Ministeroper i Beni e le Attività Culturali sisvolgerà sul territorio nazionaledal 18 al 26 aprile 2009. Obiettivofondamentale e motivo ispiratoredell’evento è quello di rendere piùfacile l’incontro dei cittadini conl’immenso patrimonio culturaleitaliano. Una grande festa diffusa sulterritorio, in cui tutti i luoghi d’artestatali: monumenti, musei, areearcheologiche, archivi, biblioteca,sono aperti gratuitamente.«La sagra - dice l’assessore alla cul-tura Marco Marci - è un’importantevetrina per i musei comunali e perle bellezze naturalistico ambientalidel territorio.La ricchezza delnostropatrimonio è un fattore deci-sivo per la crescita del paese».

Muravera. Occasioni imperdibili per visitare le mostre

LLaa sseettttiimmaannaa ddeellllaa ccuullttuurraarriiccccaa ddii mmuusseeii ee aammbbiieennttee

La Voce del S@rrabus28 Aprile 20090709931481 - [email protected]

Convegno e lezionisulla lingua sarda

Appuntamenti. Il 17 aprile alle 17.00

Conferenza sulla lingua sarda:Valorizzazione e tutela delsarrabese, è il titolo del conve-gno che si svolgerà il prossimo 17aprile. Presso l’aula consiliare delComune di Muravera. L’incontro sipropone di presentare lo sportel-lo linguistico del sardo e i corsigratuiti per i cittadini. Muravera èstato inserito tra i comuni chetutelano il sardo dalla regioneSardegna ottenendo un finanzia-mento per realizzare una ricercasui vocaboli ormai dimenticati eun sito in lingua. I cittadini potran-no collaborare presentandosiall’ufficio linguistico per la realiz-zazione di un vocabolario sarrabe-se. Fra le curiosità emerse c’èquella del colpo di glotide che daorigine al detto “un nodo di lananuova” che parrebbe residuo dellaparlata dell’uomo del neolitico. Ilavori inizieranno alle ore 17.Promotrice dell’iniziativa, l’asso-ciazione Aristotele.

I giovani imprenditori e l’agri-

coltura è invece il tema dell’in-contro in programma sabato 18aprile sempre nell’aula consiliarein Municipio. Lo scopo dell’incon-tro afferma l’Assessoreall’Agricoltura del Comune diMuravera Dario Mura, è quello dipromuovere la diffusione e la valo-rizzazione dell'imprenditoria gio-vanile in agricoltura, «I giovani - haspiegato Mura - possono e devo-no diventare protagonisti anchedell’economia per dare vita adun’agricoltura moderna, specializ-zata e proiettata verso il futuro».

Il parco degli agrumi è il pro-gretto che verrà presentato sabato18 subito dopo il convegno sul-l’agricoltura. E’ ideato dall’associa-zione “Il Portale”. Non un agrume-to qualsiasi, ma un vero e proprioparco botanico dedicato agli agrumida frutto e ornamentali, dove èpossibile ammirare e scoprire oltreche le antiche cultivar o le varietàrare ed esotiche, anche di nuoviibridi.

Videoinstallazione nella mostra “Abitare la Musica”

Un documento bilingue del 1800

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Aprile 2009 La Voce del S@rrabus 290709931481 - [email protected] AMBIENTE

LLaa lluuccee ddeell ssoollee cchhee ddiivveennttaa eenneerrggiiaaeeccccoo ccoommee ffuunnzziioonnaa iill ffoottoovvoollttaaiiccoo

di Mauro Murru

E al principio fu la luce, così ini-zia la storia della vita sulla terra.Sia che si guardi con gli occhi dellafede sia che lo si faccia con gliocchi più razionali dello scienzia-to, la luce del sole ha senza dub-bio rappresentato per il nostropianeta la condizione necessaria,anche se non sufficiente, alla nasci-ta della vita su di esso. COME FUNZIONA?Allo stato attuale le possibilitàd’utilizzo dell’energia solare sonoessenzialmente due: per generarecalore (solare termico) e percreare elettricità (fotovoltaico).Le tecnologie per il solare termi-co sfruttano i raggi solari per scal-dare un liquido che trasmettecalore all'acqua direttamente oattraverso una serie di specchiche concentrano i raggi solariarrivando a rendimenti di circal’80%. Per creare energia invece, ilpannello fotovoltaico sfrutta leproprietà di particolari metalli chefunzionando come conduttoriproducono energia elettrica quan-do sono sollecitati dalla luce.Attualmente si è arrivati ad unefficienza di conversione del 16-18% con una durata delle apparec-chiature di circa 30 anni e con unabassissima manutenzione. Nelfuturo si prevede che l’efficienzadi conversione aumenterà consi-derevolmente, anche grazie allaricerca sui materiali e le tecnolo-gie che sta attirando sempre piùfinanziamenti pubblici. L’unica cri-ticità è il costo ancora alto, consi-derando però il loro ammorta-mento nel tempo, il risparmioderivato, la possibilità di venderel’elettricità prodotta in eccessograzie al conto energia, ed oltreovviamente al risparmio “etico”derivato dal fatto che il nostrobenessere ha avuto un impatto

praticamente nullo, il conto èfatto. Anche le istituzioni ci ven-gono in aiuto in vario modo, laRegione con diversi bandi, maanche il Comune di Muravera chetramite la Proloco, ha voluto dareil suo contributo attivando da unanno un Ecosportello informativoche ha anche creato un gruppod’acquisto di cittadini interessatiall’argomento.RESPONSABILITÀ SOCIALE

Il risparmio energetico dovrebbecomunque essere il nostro inte-resse primario, troppi infatti sonoancora gli sprechi di energia chevediamo nelle nostre case e in

tutto ciò che è pubblico. Ridottiall’osso i consumi, compatibilmen-te con nostro stile di vita, la parterestante del bisogno energeticonon è ovviamente arginabile conla sola energia solare, almeno allostato attuale della ricerca. Ma le“energie rinnovabili” e le loroforme d’utilizzo sono in continuaevoluzione, presto avremo dellecase completamente indipendentidal punto di vista energeticoanche grazie all’isolamento termi-co delle nuove costruzioni.Considerando che i finanziamentiper la ricerca in genere nel nostropaese non sono mai stati sufficien-

ti, i nostri ricercatori sono sem-pre stati in prima fila nelle nuovescoperte che, sempre più spesso,vengono sviluppate altrove. Nelfuturo più immediato solo l’auto-responsabilizzazione di ognuno dinoi nei confronti prima del rispar-mio energetico e poi nell’utilizzodiversificato di nuove formed’energia potrà risolvere il proble-ma e già qualcuno ci sta provando. IL MOVIMENTO DELLA FREE

ENERGY

“Esiste davvero un tipo di energiadisponibile in quantità illimitata,gratuita e per tutti?E' sempre stato un sogno del-

l'umanità, ma ormai basta apriregli occhi per capire che tutto ciò èpossibile.” Inizia così la mission diun movimento mondiale di ricer-catori e semplici appassionati allamateria che stanno dando un con-tributo notevole e open source(libero e gratuito) alla ricerca sul-l’energie pulite e il loro utilizzo.L’Energia libera esiste, è dapper-tutto e aspetta solamente di esse-re utilizzata. E' questo il solo pro-blema: l’apertura mentale neces-saria alla scoperta di modi effi-cienti per poter utilizzare l'im-menso quantitativo di energia cheesiste nell'universo, ovunque. Perarrivarci è necessario lasciar spa-zio alla libera ricerca, alla passioneed alla voglia di nuovo, ripuliti daschemi mentali consolidati chespesso limitano la nostra visione. L'energia solare in tutte le sueforme, la forza di gravità, l'elettro-magnetismo, l'energia radiante, ilcalore terrestre, la forza dellemaree, la corrente dei fiumi, lafusione fredda e molte altre regi-strabili, ma ancora sconosciute; nebasterebbe l’utilizzo efficace diuna forma soltanto per risolvere inostri problemi energetici definiti-vamente ed è la natura stessa adindicarci la via, essa cerca semprel'equilibrio e fà di tutto affinchèquesto si raggiunga. Per avereenergia bisogna riuscire a creareun "disequilibrio controllato" e lanatura metterà il lavoro necessa-rio a ripristinarlo, generandola. Ilprincipio fondatore della FreeEnergy si basa sul fatto che lascarsità delle energie non rinnova-bili ed il loro relativo monopoliorende potente chi possiede quelpoco e dipendente chi ne necessi-ta. Principi e idee di gente visiona-ria, obietteranno storcendo ilnaso alcuni, può darsi, ma vista laposta in gioco forse vale la pena diprestare attenzione all’iniziativa!

ECOLOGIA E DINTORNIALLA RICERCA DI NUOVI SISTEMI DI PRODUZIONE ENERGETICA ‘PULITI’ ED ALTERNATIVI AL TRADIZIONALE PETROLIO

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200930

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Nel numero di marzo del vostrogiornale, ho letto i due articoliriguardanti la scuola “la denuncia” e“i genitori dicono No” e ancorauna volta si ripresenta, soprattuttoin questi ultimi anni, lo spinosoproblema di quale sia il ruolo che igenitori dovrebbero rivestire nel-l’ambito scolastico. Si assiste conti-nuamente da una parte, ad un’inge-renza delle famiglie, in questioniche non sono di loro competenza edall’altra, a demandare alla scuolacompiti che sono di stretta compe-tenza delle famiglie.Infatti, come si fa ad affermare“come ormai sovente succede, anchein questo caso c’è stato il solito rim-balzo di responsabilità”. I voti sullepagelle sono decisi in seno ai con-sigli di classe, come viene attestatodalle firme che i docenti appongo-no e la votazione sul comporta-mento è attribuita collegialmentedal consiglio di classe per cui tutti idocenti devono essere d’accordonel prendere certe decisioni.Invece di prestare orecchio allesolite voci di corridoio o di intervi-stare i genitori degli alunnidell’Istituto tecnico e trarre le lorodeduzioni, meglio avrebbero fattoquei genitori a porsi la domanda sei propri figli compiono il loro dove-re, se sarebbe il caso di porre final-mente i ragazzi di fronte alle loro

responsabilità e smetterla di difen-derli sempre e comunque a spadatratta. L’atteggiamento assuntosignifica rinforzare nei ragazzi , laconvinzione che i genitori si pon-gono da antagonisti di fronte allascuola la quale rappresenta unavversario da sconfiggere. D’altraparte anche l’istituzione scolasticaha l’obbligo di rispettare la legge

241/90 per cui la trasparenza degliatti amministrativi e l’accesso adessi, è una garanzia per qualsiasigenitore. Certe questioni non sirisolvono con chiassate o pubblica-zione di articoli di denuncia ma colgarbo, il ragionamento obiettivo.Non nego che ci siano leggerezzeanche da parte dei docenti come ilvoler dimostrare troppa democra-

ticità nei confronti degli allievi per-dendo di autorevolezza e dimenti-cando così che ognuno ha il pro-prio ruolo. Essere un bravo docen-te non vuol dire farsi chiamare pernome dall’allievo o dargli l’oppor-tunità di entrare a scuola, occupar-la e mettersi a suonare in classe.Essere un bravo docente vuol direacquistare la fiducia dell’allievo

lavorando sul campo, seguirlo gior-no per giorno, capire le sue “esi-genze adolescenziali”, fargli amarelo studio, essere severi quando sipresenta la necessità. Concludocon una frase tratta dalla famosaopera Il Principe del Machiavelli “ èmolto piú sicuro essere temutoche amato”.Per quanto riguarda il secondoarticolo, la firma non mi indica se loscrivente sia un genitore o undocente ma il contenuto mi fa pen-sare ad un insegnante. Infatti quan-do si è in vista di una riforma sco-lastica, da qualsiasi parte politicaprovenga (Berlinguer, Moratti,Gelmini), ecco che si insorge per-ché si modificano gli schemi ormaiconsolidati. In questi momenti si faappello alla socializzazione degliallievi, ai progetti educativi e quan-t’altro.Si mobilitano i genitori, si dannosolo le informazioni negative. Nonsi evidenzia che la popolazione sco-lastica è in forte calo demografico,che in un periodo di crisi economi-ca quale è questo, non ha alcunsenso che ci siano due e a volte tredocenti in compresenza per un’oradi lezione. Cerchiamo di essereobiettivi una volta tanto perché lascuola non può trasformarsi in unufficio di collocamento.

Un’insegnante sarrabese

Scuola, dalle famiglie troppe ingerenze indebiteUn’insegnante: «I ragazzi non vanno sempre difesi, così non li si responsabilizza»

UNA PROFESSORESSA REPLICAALLEACCUSE DI UN GRUPPO DI GENITORI SUI BASSIVOTI IN CONDOTTA

Aprile 2009La Voce del S@rrabus31 0709931481 - [email protected]

ISTRUZIONE

FORUM

Il liceo scientifico “Giordano Bruno” di Muravera

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Abito nella zona Cunventu,voglio la chiesa, e non sono statoinvitato all''incontro che alcuniabitanti della zona hanno avutocol sindaco. Lo scopo altro nonera che dire no alla costruzionedella chiesa, altro che nuraghesopra nuraghe sotto! Ho messodue manifesti su compensato consu scritto «Sì, vogliamo la chie-sa». Li ho fissati su pali in ferroma l'indomani non c'erano più!Non ho scritto «Sì, vogliamo lachiesa qui» per cui l'avverbioavrebbe potuto motivarne larimozione, senza quello è chiaroche ci sono alcuni che nonvogliono la chiesa né qui néaltrove. E il nostro primo cittadi-no ci propone un referendumemulando l’onorevole Di Pietroche propone consultazioni anchesu leggi che non ci sono. Direi:«suonate le vostre trombe chenoi suoneremo le nostre campa-ne». Ma ci vuole molto a capireche ci sono in giro istigatori al"no" con le più svariate e assurdemotivazioni? «E se il comunequesti soldi li dava ai poveri, o seavesse costruito le case ai pove-ri...» e via dicendo, anzi, no, nemanca una: «e se il comune conquesti soldi avesse costruito unamoschea...». Magari....

Lino Anzalone - Muravera

LETTERE Aprile 2009La Voce del S@rrabus32 0709931481 - [email protected]

LA POLEMICA

«NONVOGLIONO IL NUOVOTEMPIO DA NESSUNA PARTE»

«Referendum sulla chiesa?Ma dai, fateci il piacere...»

Il digitale terrestre?Ancora un fantasmaDal 15 ottobre c'è stato il cam-

biamento dall'analogico al digitale etutti speravano che i canali cheascoltavamo negli spot sarebberostati visibili. Dopo i problemi perricevere il segnale abbiamo avutoun'amara sorpresa: i canali erano glistessi di prima ! che fine hannofatto: RAI4, LA7, MTV, RAIGULP,BOING e la più recente RAI STO-RIA? Che senso ha vedere BOING+1 se non riceviamo il normaleBOING? Mi auguro che il sindacodi Muravera si affretti a far installa-re i ripetitori, perchè non tuttisiamo abbonati a SKY!!!

S.S. - Muravera

UNA LETTRICE: SERVIZIO SEMPRE CARENTE

TELEVISIONE

Caro Anzalone, vado un pò fuori tema,ma mi corre ricordarle che il LodoAlfanoche dispone l’immunità per le alte cari-che dello stato è legge dello Stato (lanumero 124 del 2008).Per cui, la propo-

sta di referendum presentata daAntonio Di Pietro ci sta eccome e rientrain quegli strumenti che la costituzionevigente prevede affinchè i cittadini possa-no far sentire la propria voce. (m.g.)

AArrcchhiitteettttuurree mmeennoo aavvvveenniirriissttiicchheeppeerr llaa ppaarrrroocccchhiiaa mmuurraavveerreesseeHo letto i servizi del vostro gior-nale sulla nuova chiesa di Muravera.Non mi interessa entrare nellepolemiche riguardanti la scelta delposto dove sorgerà ma mi chiedose era proprio necessario che iprogettisti adottassero quello stilemoderno. E’ una chiesa o un’astro-nave aliena o un palazzetto dellosport? Non si può fare una chiesacon un’aspetto di... chiesa? Secondome ci vorrebbero architetture piùsobrie che ispirino raccoglimento espiritualità. Troppo spesso in giro si

vedono chiese che a tutto somiglia-no fuorchè a ciò per cui sono statecreate e che fanno a pugni conl’ambiente circostante. Muravera èun paese agricolo e turistico comeVillaputzu e San Vito, non è LasVegas. Per cui, cari ingegneri, com-plimenti per la vostra creatività, maqualcosa di meno appariscentepotevate pure pensarlo... Scusateper la franchezza.

Una lettrice tradizionalista(Muravera)

Figli e figliastri alCarnevale sanvitese?Scrivo queste righe per mettere in evi-denza che al carnevale di San Vito di que-st'anno c'erano tante mascherine, carri egruppi a piedi. Mi chiedo perchè certigruppi, maschere e carri non sono staticonsiderati per niente. Erano così brutti?Sembravano tutti belli. Allora mi doman-do quale sia stato il criterio usato dallagiuria, visto che certi hanno vinto duepremi e altri niente. Possibile che la mag-gioranza della giuria sia stata di parte? Lagiuria non dovrebbe essere imparziale?

Un cittadino - San Vito

Muravera, località Cunventu

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Sul giornale di marzo, sulla paginadei lettori, ho letto un sms di unalettrice di Villaputzu che inveiscecontro il sindaco di Villaputzu equello di Perdasdefogu perché silamentavano di fronte al ministroLa Russa della riduzione delle atti-vità militari in quel di Quirra. La let-trice, rigorosamente anonima,avvezza sempre al No della congre-ga disfattista della sinistra, si lamen-tava della nostra salute e dei mortidi leucemia, causati, secondo lei,dalla presenza del poligono milita-re. Ormai siamo abituati a convive-re con una sinistra che ha portatol’Italia alla catastrofe, quella sinistrache ha messo un veto su tutto, acominciare dalle infrastrutture,basi militari e centrali nuclearibloccando così l’evoluzione dellanostra Nazione. Vorrei esprimerealla lettrice anonima che la leuce-mia è una malattia che non si con-trae solo a Villaputzu, ma anche inOlanda e in altri paesi del mondo,ove l’uranio impoverito non esistenemmeno. A Perdasdefogu, secon-do fonti militari, armi all’uranioimpoverito non sono mai stateusate. Incolpare le basi militari perla leucemia che affligge alcuni deinostri compaesani sembra spro-porzionato.Se la lettrice amareggiata intendeergersi a paladina della salute dinoiVillaputzesi, dovrebbe focalizza-re il suo sguardo sul nostro paesequando in inverno i caminetti sonoaccesi e dai comignoli privi di filtroschizzano in aria dense nuvole difumo impregnate di diossina cheavvinghiano il nostro paese in unamorsa mortale. Come noto, aVillaputzu, in inverno ci sono piùdecessi che in estate. Gli anziani ei malati sono i primi a subirne ledisastrose conseguenze.Ancora oggi dobbiamo riscaldarcicome ai tempi biblici e come usa-vano i nostri progenitori, poichéoggi il gas e l’energia elettricacostano troppo, per questo siamocostretti ogni anno ad abbattere

intere foreste per riscaldarci lacasa, perché circa 20 anni or sono,la sinistra, con un referendum hadetto No al nucleare. Noi italiani, idiretti eredi di Enrico Fermi, siamogli unici al mondo ad essere orfanidel nucleare. E’ veramente ilcolmo.Adesso importiamo l’energia

nucleare dalla Francia pagandolaun prezzo pazzesco, mentre le 59centrali nucleari Francesi sono adun tiro di schioppo dalla nostraNazione.Istigati da una becera demagogiasinistrosa nei confronti del nuclea-re, siamo ora in balìa di strozzini

stranieri mentre adesso paghiamoil fio della nostra ignoranza e dellenostre angosce per le radiazioni.Se la lettrice villaputzese delusa, alposto di parlare a vanvera avesseveramente a cuore le vite umanedovrebbe tenere conto anche dei6000 (seimila) morti l’anno in inci-denti stradali sul nostro Paese,oppure le vittime del tabagismo,una vera piaga sociale con migliaiae migliaia di morti l’anno.Immagino che la signora in que-stione non sia a conoscenza diquesti nefasti dati.

Egidio Loi - Villaputzu

Sindrome di Quirra, solo disfattismo di sinistra?«I veti su tutto, basi militari e infrastrutture, bloccano lo sviluppo»

L’OPINIONE DI UN LETTORE SU UNTEMA ‘CALDO’ PER IL SARRABUS E NON SOLO

Aprile 2009La Voce del S@rrabus33 0709931481 - [email protected]

SERVITU’ MILITARI

FORUM

L’affermazione

La leucemia?«In inverno daicaminetti accesi silevano dense nuvoledi fumo impregnatedi diossina...»

Ma l’umanitàè di destrao di sinistra?Caro Loi, ho letto e riletto la sua lettera esono rimasto davvero sorpreso dalle sueaffermazioni che considero quanto menosingolari. Mi chiedo cosa c’entrino la sini-stra o la destra con la cosiddettaSindrome di Quirra e rimango esterrefat-to dall’ ipotesi da lei avanzata circa lecause delle morti per leucemia dellazona, che, dati alla mano, hanno da annisuperato il limite di guardia. La diossinasprigionata dai caminetti? E’una battuta?Se è così,mi perdoni,non mi ha fatto ride-re, così come non rido alle battute insul-se di certi politicanti italioti. Il pensiero vaalle sofferenze immani di chi ha contrat-to quella terribile malattia e delle lorofamiglie.Tutto da dimenticare di fronte alpiatto di lenticchie che ci viene offerto?Ma dov’è finita l’umanità? Anche quella èdiventata una questione di destra o disinistra? Caro Loi, le ricordo che il casodelle leucemie di Quirra è stata portata aconoscenza dell’opinione pubblica dall’exsindaco diVillaputzu,Antonio Pili che nonè certo un uomo di sinistra. Un sindaco,un medico, che si è battuto con coraggioe che ha pagato duramente in termininipoliitci e umani per aver levato la suavoce in difesa della salute dei suoi concit-tadini. Alla fine è stato lasciato solo, vergo-gnosamente solo. Ma si, consideriamoanche lui un ‘sinistroso’, uno che non hacapito, come lei ci suggerisce, che unadelle cause delle leucemie potrebberoessere i caminetti di Villaputzu. Caro Loi,anche chi le scrive, non è un ‘sinistroso’,termine che a lei piace tanto. Glielo dicoin confidenza: sono cresciuto a ‘pane eMontanelli’. Sulla questione Sindrome diQuirra serve la verità, nient’altro che laverità. Nessuno accusa i militari di farechissà che.Ma non si può accettare chequalcuno giochi con la salute della gentemascherandosi da difensore dell’econo-mia del territorio, di un fantomatico svi-luppo e dei posti di lavoro.Non contiamo-ci balle. Ci pensi, caro Loi. (m.g.)

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Ravioli all’aranciaIngredienti e dosi per otto per-sone.800 grammi di semola fine di granoduro; sei uova di giornata; un pizzi-co di sale;500 grammi di formaggio frescoleggermente acidulo;400 grammi di bietole fresche ospinaci teneri;un ciuffo di prezzemolo; una nocemoscata;la scorza macinata di un’arancia;100 grammi di burro;200 grammi di pecorino ben sta-gionato;sale quanto basta;sugo di pomodoro con ragù dicarne, secondo la consueta manie-ra isolana.Preparazione:pulire la bietole (o gli spinaci) conmolta cura e quindi farle lessare

con pochissima acqua salata.Scolare, strizzare e tritare, quindipassare in tegame con un tocchet-to di burro.In un altro recipiente sbriciolare ilformaggio fresco aggiungendo lebietole (o gli spinaci), 4 uova e tuttigli altri ingredienti, impastando conpazienza per mischiare bene gliingredienti.Sul piano del tavolo di legno,prepa-rare la sfoglia con la farina impasta-ta con due uova, sale e acqua calda.Tirare fogli sottili di pasta su cui siriporrà il ripieno a tocchetti rego-lari, avvolgendoli con la stessa sfo-glia ripiegata su sé stessa per chiu-dere bene i ravioli.Tagliare la pasta che sborda e pres-sare gli orli.Cuocere i ravioli al dente e infinedisporli in una terrina capace,con-diti col sugo del ragu’ e con unagenerosa spolverata di pecorino”Fiore sardo” stagionato.Servire i ravioli all’arancia ben caldicon un vino rosso di classe: ilRosso della cantina Conte deQuirra di Muravera.

Spezzatino d’agnello all’aran-ciaIngredienti e dosi per 8 persone:1200 grammi di carne d'agnello dalatte;50 grammi di strutto;un decilitro d'olio extravergined'oliva;una cipolla bianca;4 fettine rotonde d'arancia;5 uova intere;sale quanto basta.Preparazione:preparare un trito fino di cipolla efallo imbiondire in un soffritto distrutto e olio extravergine di oliva.Quando la cipolla tende a imbru-nirsi, aggiungere nei recipienti dicottura la carne di agnello tagliata atocchi regolari e minuti, salarla efarla soffriggere in modo che assor-ba sapori e sostanza dagli altriingredienti.Dopo un quarto d'ora, aggiungereanche le rotelline d'arancia e farcondensare il sugo aggiungendo senecessario qualche goccia d'acqua.Pochi istanti prima della fine dellacottura, sbattere le uova, tutteassieme albume e tuorlo, e versaresulla carne dell'agnellino, rimestan-do con cura, fino a che l'uovo sisarà rappreso.Regolare il sale, lasciare riposarequalche minuto e servire caldo.Vino ideale per l'accoppiamento

con l'agnello da latte è un vermen-tino secco e robusto della cantinaconte de Quirra di Muravera

Is piricchittus all'aranciaIngredienti e dosi per sei perso-ne:600 grammi di fior di farina digrano duro;80 grammi di strutto;un decilitro d'olio di oliva;200 grammi di zucchero;150 grammi di miele;4 uova;la buccia di un'arancia;12 gocce di fior d'arancia.Preparazione:Impastare la farina con le uova,ammorbidendo la massa con un podi strutto e lavorare accuratamen-te, sicchè l'impasto sarà morbidoma consistente.Ricavarne dalla pasta dei cilindretti

sottili e tagliarli a tocchetti cubici dicirca un centimetro e mezzo perlato, spolverarli con un po' di farinaper impedire che si attacchinol'uno con l'altro e quindi friggerlinell'olio caldo, a fuoco regolare, perfarli d'orare.Levarli via dall'olio e sgocciolarliattentamente. In un tegame di coc-cio versare lo zucchero ed il miele,con la scorza grattugiata di un'aran-cia aggiungere i dadini e far amalga-mare gli ingredienti, scaldando poi ilrecipiente a fuoco lento.

Il menù de “Sa Festa”, un’esplosionedi gusti e sapori della nostra terra

IL NOSTRO CHEF CONSIGLIA

IL MENU’Aprile 2009 La Voce del S@rrabus 350709931481 - [email protected]

SAGRA DEGLI AGRUMI

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di Antonella Rubiu

Il sonno è una funzione fisiologicavitale e ritmica , necessaria per ilriposo del corpo e il ripristinodelle normali funzioni fisiologiche.Poiché trascorriamo un terzo dellavita a dormire questo periodo èimportantissimo. L’insonnia rap-presenta uno dei disturbi delsonno più frequenti che colpiscemolte persone, numero cheaumenta con il cambio di stagionee in particolare con la primavera.Con questo termine si intendequindi la sensazione di non avertratto sufficiente beneficio dal pro-prio sonno.Il sonno si divide in sonno REM(rapidi movimenti oculari) e sonnonon-REM che si suddivide in 4 fasi:fase 1 e 2 che rappresentano ilcosiddetto sonno leggero, 3 e 4 ilsonno profondo. Il sonno REM è unperiodo attivo dove si ha un’inten-sa attività cerebrale, la respirazioneè veloce, gli occhi si muovono rapi-damente in varie direzioni, il battitocardiaco e la pressione aumentano.In questa fase si seleziona ciò che siè fatto durante la giornata , imma-gazzinando le nozioni più impor-tanti ed eliminando le altre.Questoè il periodo in cui si sogna. Il sonnonon REM è caratterizzato dalla

riduzione dell’attività fisiologicadove pressione e attività cardiacadiminuiscono con il susseguirsi deivari stadi. Durante il sonno, le fasiREM e non REM si alternano ogni90 – 110 minuti e si ripetono nellanotte.La durata del sonno, non è signifi-cativa per poter parlare di insonniaquanto la sua qualità, infatti ciascu-no dorme in base alle sue necessi-

tà. Numerose persone dormonocostantemente poche ore senzaperò appartenere alla categoriadegli individui che soffrono diinsonnia e persone che se dormo-no meno di dieci ore non si sento-no in forma. Troppo spesso peròl’insonnia viene considerata fine ase stessa, invece può nasconderesituazioni cliniche importanti e rap-presenta quindi un campanello d’al-

larme da non sottovalutare.Prima di assumere farmaci per pre-venire e/o annullare questo distur-bo è più saggio impegnarsi a miglio-rare il proprio stile di vita applican-do alcuni accorgimenti di tipo ali-mentare e comportamentale.Rimuovere dalla stanza da lettotelevisore, computer e altri oggettiche richiamano l’attività lavorativaquotidiana. La stanza da letto deveessere sufficientemente silenziosa,buia, né troppo calda né troppofredda in modo da creare unambiente rilassante e confortevole.Eliminare dal pasto serale le carniche contengono un amminoacido,la tiroxina, ad azione stimolante;assumere un pasto a base di verdu-re e amidi (pasta e riso) che favori-scono il sonno in quanto facilitanol’assorbimento di un amminoacidoil triptofano precursore della sero-tonina importante nella regolazio-ne del sonno.Evitare di assumere bevande alcoli-che, caffè, tè, cioccolato e bibitecontenenti caffeina ad azione ecci-tante. Evitare di fumare nelle oreserali in quanto la sigaretta contie-ne nicotina dotata di azione ecci-tante, limitare l’esercizio fisico dimedia-alta intensità a poca distanzadal momento di coricarsi.L’insonnia può generare numerose

conseguenze tra le quali un aumen-to della pressione arteriosa dovutaagli sbalzi di pressione causati dairisvegli frequentiSe la correzione delle cattive abitu-dini che ostacolano il sonno nonsono sufficienti si può ricorrereall’utilizzo di alcuni prodotti natu-rali. Una sostanze utilizzabile è lamelatonina.Durante la notte, quan-do le cellule nervose della retinanon vengono più colpite dalla luce,viene stimolata l’epifisi a produrremelatonina, utile nel regolare ilritmo sonno-veglia. Esistono nume-rosi altri prodotti naturali utili perfavorire il rilassamento diurno e ilriposo notturno quali escolzia,camomilla, valeriana, passiflora,biancospino,melissa, tiglio etc, facil-mente reperibili, da soli o associati.Questi prodotti non sono privi dieffetti collaterali e possono intera-gire con altri farmaci, quindi è fon-damentale la consultazione delmedico. La medicina tradizionale èuna soluzione al problema rapida eefficace ma devono essere assuntisotto stretto controllo del medico.Il “fai da te “ è da bandire, infattitroppo spesso si ricorre al sonnife-ro dell’amica, parente e/o vicinasenza considerare gli effetti collate-rali e la dipendenza biologica e psi-cologica.

IInnssoonnnniiaa,, uunnaa bbaattttaagglliiaa ddaa vviinncceerreeTutto quello che si deve sapere per garantirsi un riposo corretto

PRODOTTI NATURALI PER SBARAZZARSI DI UNO DEI DISTURBI CHE COMPROMETTE LA QUALITA’ DELLA VITA

Aprile 2009La Voce del S@rrabus36 0709931481 - [email protected]

I CONSIGLI DELL’ESPERTO

SALUTE

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Finalmente è arrivata la primave-ra, la natura rinasce in un’esplosio-ne di colori e profumi ma numero-se persone non riescono a godersila bella stagione a causa delle aller-gie. In primavera alcune piante conla fioritura rilasciano il polline cau-sando congiuntiviti, rinite allergicae asma. Le allergie sono dovute aduna risposta anomala del sistemaimmunitario (che generalmente ciprotegge da virus, batteri e sostan-ze tossiche) con produzione dianticorpi nei confronti di sostanzedi per sé innocue e non nocive perl’individuo, gli allergeni. I più comu-ni sono rappresentati da alcuni ali-menti, farmaci, sostanze presentinella bigiotteria e nei cosmetici,acari della polvere e pollini.La rinite allergica è la manifestazio-ne allergica respiratoria più diffusae può essere perenne o stagionale:nel primo caso è causata dall’espo-sizione ad acari o animali domesti-ci e si protrae per tutto l’anno. Nelsecondo caso i sintomi si presenta-no durante i mesi primaverili eall’inizio dell’autunno in concomi-tanza con la fioritura delle piante,che raggiunge il picco massimoverso maggio. Non tutte le piantefioriscono nello stesso periodo ezona, ed è perciò importante cono-scere i “calendari pollinici”, che

indicano la concentrazione nell’ariadei pollini più allergizzanti e quindiutili per poter individuare e cono-scere i periodi di maggiore presen-za dei polliniI sintomi sono dovuti alla liberazio-ne di istamina da parte del sistemaimmunitario, in particolare dalleimmunoglobuline che attaccano lasostanza che riconoscono comeestranea. L’istamina determina unadilatazione dei capillari provocandoun’aumento della secrezione dimuco, prurito, starnuti, gonfiore eaumento della lacrimazione.Le allergie sono in costante aumen-to e la diffusione dipende danumerose cause.Fattori genetici: esiste una predi-sposizione genetica , infatti se ungenitore è allergico, il figlio ha ilrischio di sviluppare una patologiaallergica del 30% superiore allapopolazione generale, per arrivareal 60% se i genitori sono entrambiallergici.Inquinamento atmosferico: lereazioni allergiche sono maggiorinei pressi delle zone ad alto traffi-co rispetto alle popolazioni rurali,inoltre l’inquinamento determinaun peggioramento dei sintomi acausa della reazione irritativa sullemucose.Stile di vita “occidentale”: le

famiglie sempre meno numerose,l’uso di antibiotici ai primi sintomidi infezione, le vaccinazioni (impor-tantissime per ridurre la mortalitàinfantile), la riduzione di malattiecroniche come la tubercolosi por-tano ad uno scarso impegno delsistema immunologico che è comese perdesse la capacità a sviluppare

le difese e quindi maggiore predi-sposizione alle reazioni allergiche.Una conferma di ciò si ha conside-rando che i bambini che nascono evivono vicino ad animali sonomeno allergici dei coetanei chevivono in un ambiente urbano,infatti la presenza di animali deter-mina una maggiore concentrazione

di endotossine batteriche.Cambiamenti climatici: l’au-mento delle temperature ha porta-to ad impollinazioni più intense eprolungate.Se si ha il sospetto di soffrire di unaforma allergica bisogna sottoporsiad una visita allergologica perpoter ottenere una diagnosi certae intraprendere così una terapiafarmacologica idonea. Si può agirein fase acuta con antistaminici inassociazione a decongestionanti ecorticosteroidi nasali. Agisconoquindi da sintomatici, riducendo siai sintomi che l’amplificarsi dell’in-fiammazione allergica. L’omeopatiadispone di prodotti efficaci, in par-ticolare se si agisce con anticipo sulperiodo in cui compaiono i primisintomi. In casi di allergie gravi, inparticolare ai pollini dove è difficileevitare il contatto, si può effettuarel’immunoterapia specifica che con-siste nella somministrazione oraleo iniezione sottocutanea di allerge-ne diluito in modo che l’organismosi abitui alla sua presenza ed eviti odiminuisca la reazione allergica.Questa terapia possiede bassieffetti collaterali, ma un alto costonon rimborsabile dal servizio sani-tario nazionale; deve essere pro-grammata con largo anticipo edeffettuata per alcuni anni. (a.r.)

AArriiaa ddii pprriimmaavveerraa,, aarriiaa ddii aalllleerrggiieeCosa succede quando il sistema immunitario risponde in modo anomalo

INQUINAMENTO, FATTORI GENETICI E CAMBIAMENTI CLIMATICI FRA LE CAUSE DI DISTURBI SEMPRE PIU’ DIFFUSI

Aprile 2009 La Voce del S@rrabus 370709931481 - [email protected]

I CONSIGLI DELL’ESPERTO

SALUTE

Page 38: La voce de sarrabus aprile

Era appartenuta ad un’aristocrati-ca famiglia del paese, il cui capostipi-te svolgeva la funzione di segretario.L’epoca della sua costruzione èimprecisata ma, di sicuro, è un’im-portante testimonianza storica perun paese,Armungia, che fa della cul-tura la sua bandiera. La “Casa delSegretario” tornerà a nuova vita e siinserirà nel sistema museale di cui ilpaese va a ragione fiero. «La casapadronale - spiega Pietro PaoloOrrù, progettista che ha ideato gliinterventi si recupero - , fronteggiasulla piazza Chiesa l’edificio di cultoprincipale dedicato a MariaImmacolata. L’edificio pur conser-vando il carattere di casa rurale,tipicamente cinta da mura cheimpediscono la visuale all’internodella corte, presenta un’evoluzione,attraverso conformazioni a torre,verso un modello più urbano comela tipologia “a Palazzo”». Un restau-ro che dovrà seguire quanto dispo-ne il Piano Particolareggiato per ilCentro Storico: «Proprio così - con-ferma Orrù - Il Piano consente perl’immobile il risanamento conserva-tivo dei corpi originari, l’incrementovolumetrico per alcuni corpi, l’ag-giunta di due corpi laterali a un livel-lo. Sia per le notevoli dimensioni, siaper il notevole pregio storico -architettonico si presta perfetta-mente al suo inserimento all’internodel progetto più ampio di “Parcoletterario Emilio Lussu” promosso eproposto dal Comune di Armungia,ne costituirà infatti il terzo polo nelsistema di spazi storico - culturali ededifici collettivi.Con la sua acquisi-zione e restauro ci si prefigge lasistemazione di alcuni uffici perl’ubicazione del centro informativoe di servizi a diretto uso del Parcoper gli utenti che vorranno visitar-lo». Nel centro servizi, secondoquanto previsto dal progetto, si tro-veranno gli spazi di accoglienza e lestrutture di informazione per i visi-tatori, l’archivio fotografico EmilioLussu dotato di circa 500 immagini

relative alla vita e alla attività cultu-rale e politica dello scrittore, e glialtri materiali informativi prodotti inrelazione al Parco, un locale bar perristoro e ospitalità, le attività di ani-mazione centrate sull’opera delloscrittore fruiranno degli ambienti alpiano terreno e degli spazi aperti, lestanze al primo piano verrannodestinate a biblioteca storica, dovesi esporranno antichi tomi inerenti ilpaese di Armungia, Emilio Lussu e laSardegna. Ai piani superiori, legger-mente sfalsati tra loro, verranno adi-bite alcune sale per museo minera-rio e area Emilio Lussu. «Abbiamo

puntato sulla protezione e valoriz-zazione della qualità storica dell’edi-ficio - dice Pietro Paolo Orrù, esten-sore del progetto - si tutelano e siconservano in particolare i caratte-ri architettonici tipici del territoriooggetto di studio. L’intervento direcupero oltre alla conservazionedella tipologia originaria del fabbri-cato ha previsto l’eliminazione diaggiunte contrastanti con le caratte-ristiche originarie o storicamenteprevalenti, il singolo particolarearchitettonico, decorativo e d’arre-do è stato messo in rapporto conl’isolato e quindi con l’ambiente

costruito e con l’ambiente natura-le». Soddisfatti gli amministratoricomunali: «Il nostro è un sistemamuseale completo - spiega il sindacodi Armungia, Antonio Quartu -comprendente siti di diverso inte-resse, che collocati in un contestoabitativo in ottimo stato di conser-vazione dal punto di vista architet-tonico, permette di poter utilizza-re, l'appellativo di "Paese museo”».Sulla stessa lunghezza d’onda l’as-sessore alla Cultura, DonatellaDessì: «Quando parlo diArmungia, ilpaese dove sono nata e cresciuta -dice - lo faccio con un certo orgo-

glio, conscia dell'immensa ricchezzain termini di storia e cultura, che ilpaese possiede. Per questaAmministrazione Comunale, è ungrande riconoscimento, poter vede-re realizzati i lavori di ampliamentoe completamento del Sistemamuseale: in questi anni si è lavoratomolto al fine del raggiungimento diquesto obiettivo. Oggi, possiamofinalmente affermare che il visitato-re, attraverso la visita guidata, riper-corre in termini antropologici etno-grafici, la storia che caratterizza lanostra comunità e la Sardegna ingenere».

RRiinnaassccee llaa ““CCaassaa ddeell SSeeggrreettaarriioo””L’amministrazione comunale: «Orgogliosi del nostro piccolo paese - museo»

IL SISTEMA MUSEALE DEL PAESE SI ARRICCHISCE COL RECUPERO DI UN’ALTRA IMPORTANTE STRUTTURA STORICA

CULTURA Aprile 2009La Voce del S@rrabus38 0709931481 - [email protected]

ARMUNGIA

La “Casa del Segretario” prima e dopo la ristrutturazione

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di Renato Capocchia

Tra i vari siti tematici ufficiali dellaRegione Autonoma della Sardegna,ce n'è uno chiamato “digital libra-ry” (www.sardegnadigitallibrary.it),che costituisce un vero e proprioarchivio digitale multimediale. Alsuo interno si possono trovaredocumenti di vario genere riguar-danti la nostra isola: fotografie diogni epoca e soggetto, registrazio-ni di trasmissioni radiofoniche etelevisive, gare poetiche, musicatradizionale e non, articoli di rivi-ste o interi libri.Ma ora, in particolare, ci addentria-mo nella sezione video. Qui, infatti,sotto la voce “Memorie in linguasarda”, è confluito di recente unblocco di quasi 400 interviste adultrasettantenni realizzate in ognicomune della Sardegna, allo scopodi documentare le varietà linguisti-che tradizionali dei nostri paesi ecittà. In ciascuna di queste intervi-ste, la persona filmata espone lapropria esperienza di vita nel suodialetto, spaziando dai ricordi d'in-fanzia alle vicende lavorative, alleconsiderazioni personali sulle tra-sformazioni della società modernarispetto al passato, ecc.L'insieme di questi documenti haun'importanza straordinaria, su piùlivelli. A prescindere dai fattori lin-guistici, che ci permettono di con-statare la grande varietà delle par-late della nostra isola, le personeimmortalate nei filmati ci fornisco-no un'enorme quantità di informa-zioni di altro tipo.Raccontandoci come si viveva ailoro tempi, entrano spessissimonel dettaglio del proprio lavoro,perlopiù legato alla terra: la pasto-rizia, la coltivazione del grano edegli altri cereali, della vite, o dispecie più settoriali come lo zaffe-rano; ma descrivono anche le lavo-razioni collegate ai vari prodotti,come quella del pane e del formag-gio. Sono tante anche le testimo-

nianze di altre figure come i mina-tori, gli artigiani di vari settori, dalfabbro al sellaio, e troviamo persi-no autorità religiose e civili.Da questo sintetico elenco emer-ge un mondo in buona partescomparso, che possiamo rivivereattraverso la voce di chi l'ha vissu-to in prima persona. Tutto ciò èpossibile anche grazie alle emozio-ni suscitate, per esempio, dal rac-conto di situazioni drammatichecome la carestia, la guerra o la vitain miniera.Possiamo, inoltre, ricostruire deglieventi che ritroviamo nei libri distoria.Ad esempio il signor AlbinoVellini, personalità di spicco e fab-bro di Armungia, è stato testimonedell'abbattimento dell'aereo diItalo Balbo, mentre si trovava aTobruk, in Libia, avvenuto permano degli stessi italiani.

Invece l'ultranovantenne AnacletoMascia, di Ortacesus, ci fa un reso-conto dei suoi spostamenti da pri-gioniero di guerra. Catturato inLibia dagli inglesi, la sua incredibilememoria ci porta attraverso idiversi campi di concentramentoche l'hanno ospitato: dall'Egitto alSudafrica per poi arrivare inScozia, di cui ricorda persino inomi dei singoli villaggi visitati dipassaggio.E tra i sarrabesi? RicordiamoVittorio Siddi di Castiadas ed EfisioPaderi di Muravera, che, pur par-tendo da esperienze radicalmentediverse, hanno in comune il fattoche ci illustrano vari aspetti del-l'epoca della nascita dell'ETFAS,(Ente per la TrasformazioneFondiaria ed Agraria in Sardegna),che tra gli anni '50 e '60 ha dato ungrande contributo alla moderniz-

zazione del nostro territorio. Ilsignor Siddi, inoltre, ci fornisce unquadro molto interessante delperiodo precedente, in cui i conta-dini migravano stagionalmente daSan Vito e dagli altri paesi per col-tivare i terreni confinanti con quel-li della colonia penale.In parte anche il signor AntonioPisano di SanVito ci conferma que-sto quadro, esponendo alcuni det-tagli della raccolta delle bacche dilentiso a Monte Nai.Tuttavia egli sisofferma maggiormente sulla vitanell'azienda agricola di MonteNarba (raccontata anche da Paderiin riferimento al lavoro di suopadre), oltre che sull'esperienzadell'emigrazione e su alcune usan-ze relative al fidanzamento e almatrimonio. Conclude l'intervistasuonando un brano con “su sulitu”,il flauto di canna di cui conserva

diversi esemplari.Per chiudere questa breve e par-ziale carrellata, dobbiamo ricorda-re Mario Madeddu, un altro fabbro,ma diVillaputzu, che come il signorVellini spiega minuziosamente alcu-ni aspetti del suo mestiere: la crea-zione e la saldatura a caldo de “sulamoni” (il cerchione delle ruotedel carro), la fabbricazione dei col-telli e dei vari strumenti di lavoro,degli aratri in metallo o dei vome-ri per quelli in legno, così come laferratura dei cavalli e dei buoi.Si può dunque dire che la tecnolo-gia più moderna ha incontrato,mettendolo in rete, un grandepatrimonio di storie e conoscenzeappartenenti ad un passato che,per tanti versi lontano e in granparte sconosciuto alle nuove gene-razioni, avrebbe molte cose dainsegnare ai giorni nostri.

SARDEGNA DIGITAL LIBRARY,QUANDO LA MEMORIA DIGITALE CONSERVA E DIFFONDE LA MEMORIA ORALE

CULTURAAprile 2009 La Voce del S@rrabus 390709931481 - [email protected]

UN TUFFO NELLA STORIA

Gli anziani sardi si raccontano sul webNumerose le testimonianze inedite sulla vita del Sarrabus nel passato

Uno spaccio ETFAS nel Sarrabus Un’immagine di Villaputzu risalente al 1928

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200940

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««IIll tteeaattrroo aall sseerrvviizziioo ddeeii rraaggaazzzzii»»«Un ricco cartellone di spettacoli dedicati a giovani e bambini»

CHIACCHIERATA CON IL RESPONSABILE DELLE STRUTTURA DI CAPO SAN LORENZO, FRANCO PALLESCHI

CULTURAAprile 2009 La Voce del S@rrabus 410709931481 - [email protected]

TEATRO

Al teatro della base di Capo SanLorenzo il Ce.d.a.c. (Centro diffu-sione attività culturali) di Cagliari,ha organizzato una rassegna tea-trale dedicata ai ragazzi delSarrabus con particolare riferimen-to agli studenti delle scuole di ogniordine e grado, ivi incluse quellematerne pubbliche e private.L’attività dedicata ai ragazzi haavuto inizio con la rappresentazio-ne de “La Lezione” di E. Ionesco,spettacolo riservato agli studentidelle scuole medie e superiori eproseguita poi con “Giufà e ilmare”, tratto dai “viaggi” di ItaloCalvino. Dietro l’intera organizza-zione, guida in silenzio e con sacri-ficio, colui che ha fortemente volu-to che i ragazzi sarrabesi cono-scessero una realtà fino ad oradedicata esclusivamente ad unpubblico adulto. Franco Palleschi,Maresciallo in servizio nella base èanche il responsabile della struttu-ra teatrale che egli stesso curaquotidianamente per renderlasempre accessibile alle attività isti-tuzionali ed a quelle connesse aglieventi dedicati ai cittadini del sar-rabus. Le prime due rappresentazio-ni hanno ottenuto un notevolesuccesso: sono state tante leadesioni?Si grande partecipazione; purtrop-

po per la prima rappresentazioneabbiamo dovuto limitare la parteci-pazione dovuta a problemi logisticiriguardanti i trasporti. Per quantoriguarda la seconda invece il pro-blema trasporti è stato risolto gra-zie all’impegno preso dallo StatoMaggiore Aeronautica che, esau-dendo la nostra richiesta, ha auto-rizzato l’impiego dei nostri mezzimilitari.

Teatro pieno? Teatro “strapieno”, basti pensareche la capienza massima della strut-tura è di 296 posti e i partecipantisono stati circa 570, compresi gliaccompagnatori. Questa situazioneci ha costretti a replicare nella stes-sa mattina la rappresentazione. Quindi teatro della base aper-to a tutti… Sono circa 15 anni che mi occupo

di questa attività e il teatro di CapoSan Lorenzo è sempre stato apertoal pubblico estraneo all’amministra-zione militare. D’altra parte quelladella base è l’unica struttura dellazona idonea ad ospitare rappresen-tazioni di un certo livello, tanto daessere inserita nel CircuitoRegionale Teatrale Sardo.Durantetutti questi anni abbiamo avuto inscena attori di primissimo livellonazionale, quali per esempio AlidaValli, Pino Caruso, Marina Malfatti,Valeria Valeri. E finalmente ora avete pensa-to anche ai ragazzi...Si, è estremamente importantecoinvolgere ed avviare i nostri gio-vani alla cultura del teatro, cercan-do di proporre spettacoli che inqualche maniera abbiamo un rap-porto con le materie letterarie stu-diate nelle scuole. Abbiamo anchepensato ai più piccoli con rappre-sentazioni a loro dedicate che sibasano fondamentalmente su favolee racconti in genere. Infatti le pros-sime commedie saranno dedicatead un pubblico con fascia d’età dai5 ai 10 anni. Non solo pane e stellette, c’èdi più a San Lorenzo… Personalmente non vi è cosa chemi rende più felice di vedere il tea-tro pieno di spettatori e quandoquesti risultano essere bambini, la

soddisfazione è sicuramente mag-giore. Noi mettiamo il nostroimpegno, la struttura e l’organizza-zione, anche quella dei pullman. Atale proposito mi sento di ringra-ziare i colleghi del NucleoAutotrasporti che mi hanno coa-diuvato nel rendere possibile que-sta attività a beneficio del territo-rio rendendo lustro all’amministra-zione per la quale lavoriamo. (g.c.)

Spettacolo per bambini al teatro di Capo San Lorenzo

Franco Palleschi

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di Corrado Loi

Quando è nata questaimportante Sagra? La primaedizione della Sagra degliAgrumi si tenne nel lontano1961, fortemente voluta dal sin-daco di allora, Piero Loddo.Il percorso della sfilata èsempre lo stesso? No. Perdare un pizzico di imprevidibili-tà a questa bella e seguitissimamanifestazione, la sfilata parteun anno dal distributore Agip equello seguente dal distributoreQ8. Ci fu qualche problema nel1971: per uno spiacevole malin-teso organizzativo, la sfilatapartì dal distributore di TorreSalinas per approdare stremataa Camisa. Ovviamente, quellasfilata andò deserta.Si faranno i murales anchequest'anno? Assolutamenteno. Essendo già riempite tuttele pareti disponibili, quest'annopartirà la simpatica iniziativa"cancella un murales", dove unagiuria appositamente costituitadovrà individuare quello piùbrutto per poi cancellarlo.Diversi gli indiziati.Esiste un piano anti-terrori-smo? Come già da noi sottoli-neato, questa manifestazionerichiama ogni anno sempre piùvisitatori. Questo fatto com-porta, purtroppo, anche ilrischio di attacchi terroristicilegati alla Jihad islamica. Perprevenire tutto ciò, il Comunedi Muravera ha predisposto uneccezionale piano di evacuazio-ne di massa.All'insorgere del primo segnaledi pericolo, i tecnici incaricatidel progetto della nuova chiesasaliranno sul palco per illustrar-ne i contenuti al pubblico conuna accuratissima relazione tec-nica. Evacuazione totale garan-tita in pochi secondi...Traccas. Immancabili le etno-

traccas, addobbate come sem-pre in modo impeccabile per lagioia dei numerosissimi turisti.Raffigurazioni delle più svariateattività artigianali, composizionidi agrumi e le usanze più invoga nella popolazione murave-rese, col carro dei tarocchi inprimis. Il gioco di carte, non learance.Qualche paese vicino hamai tentato di fare concor-renza a questa festa? Sì, nel1985 il Comune di San Vitotentò di lanciare la Sagra deiMandorleti, ma nessuno vollesaperne di sbucciare quintali dimandorle per fare contenti

quattro curiosi...E' successo che qualcheanno la Sagra non si siasvolta? Sì, nel lontano 1977.Una terribile alluvione distrusseinteri agrumeti, tanto che quel-l'anno l'unico frutto disponibilein grosse quantità era la banana.Ma il Comune decise (quasiall'unanimità) che dedicargli unaSagra sarebbe stato troppo.La crisi economica contage-rà anche la Sagra? Temiamoproprio di sì. Gira infatti la voceche i Mamuthones rinunceran-no alle loro tradizionalimaschere per indossare quelledi Zorro, decisamente più eco-

nomiche.E' vero che nel 1991 learance ed i mandarinierano particolarmentesalati? Certamente. Stavanascendo il problema dellefalde salate, tanto che gli agri-coltori, esasperati, iniziarono aspargere del sale sui loro terre-ni. Notoriamente questo è unrito beneagurante, solo che inquella situazione si trasformò inun autentico boomerang...Il tipo che vende i torroni èsempre lo stesso? Sì. E a volteanche il torrone è lo stesso del-l'anno prima.Il problema dei parcheggi.Visto il sempre maggiore richia-mo di questa festa, con migliaiadi visitatori che si muovonodall'isola verso Muravera con leloro autovetture, il Comune hapregato i residenti nelle traver-se di Via Roma di lasciare a casala macchina per recarsi a piedialla sfilata.Quelli che non ti fannovedere niente... Il mister delMuravera, Antonio Prastaro, hapregato il giocatore argentinoPortanova di tenere una posi-zione prudente, quindi moltoarretrata, durante la sfilata del18 Aprile. Essendo un ragazzonedi circa 2 metri, centinaia dispettatori potrebbero esserepenalizzati nella visione dellaSagra.Equivoci. Una famiglia di turi-sti svizzeri ha ripetutamenteaddentato un "merdules" chestava tranquillamente riposandovicino alle bancarelle: pensava-no fosse un tipico dolce sardo,ma si erano confusi con le "par-dulas". Il problema è che nessu-no del pubblico ha fatto caso alpoveretto che si dimenavadisperatamente, anzi applaudi-vano quella che sembrava un'esibizione particolarmente riu-scita.

SSaaggrraa,, ttuuttttoo qquueelllloo cchhee nnoonn ssaappeettee...... LA TRADIZIONALE MANIFESTAZIONE SARRABESE DI PRIMAVERA NASCONDE TANTI RETROSCENA

Aprile 2009La Voce del S@rrabus42 0709931481 - [email protected]

VERO O FALSO?

SATYRICON

La concorrenza? Chi si ricorda della festa dei Mandorleti a San Vito?

Correva l’anno...

La prima edizionedella Sagra degliAgrumi si tenne nellontano 1961, forte-mente voluta dalsindaco di allora,Piero Loddo...

Page 43: La voce de sarrabus aprile

di Renzo Cuccu

Marzo doveva regalare ai tifosigiallo-blu, il primo trofeo della sta-gione, invece sappiamo tutti comesono andate le cose. Il signorDaniele Tocco, direttore di garadesignato per la finale di coppa ita-lia, è assurto a protagonista negati-vo, di una gara che aveva solo biso-gno di un arbitro che svolgesse l’or-dinario. Una partita fondamental-mente tranquilla,ha finito per conta-re ben sei espulsioni, tra giocatori,allenatori e dirigenti, finendo per fal-sare l’intero incontro e rischiandoche i nervi dei sostenitori delMuravera potessero saltare per dav-vero, creando problemi di ordinepubblico. In verità qualche tifoso èandato anche oltre il lecito e laFederazione ha pensato bene diattingere alle casse dellaPolisportiva, con una multa salata.Per gli appassionati di calcio è peròrimasta l’immagine di una squadrache ridotta in otto contro undici, hasaputo regalare emozioni forti eduniche, arrivando ai tempi supple-mentari e rintuzzando tutti gli attac-chi del Valledoria, fino all’ultimorigore fatale. I giocatori hannomostrato un attaccamento ai coloriche sapeva di altri tempi, alMuravera è rimasta solo la storicafinale ma anche la coscienza di avereun gruppo che presto ci regalerà ilritorno nel massimo campionatodilettantistico regionale.Un campio-nato quello di promozione che con-tinua, a vivere con il duello testa atesta con la formazione delProgetto Sant’Elia. I punti di distaccotra le due squadre continua ad esse-

re di tre punti, con il piccolo vantag-gio per il Muravera che ha già dispu-tato il turno di riposo, al contrariodei cagliaritani, un gap che potrebbequindi salire a sei lunghezze. La for-mazione di mister Prastaro, in que-sto ultimo mese ha dovuto affronta-re mille difficoltà, tra squalifiche,infortuni e tanta sfortuna, nonostan-te questo i ragazzi si sono mostratisempre all’altezza delle aspettative,non mollando mai la testa della clas-sifica. In casa Castiadas, la classificatorna a sorridere. La formazione dimister Andrea Clarkson, ha saputoreagire alla flessione di risultati delmese di febbraio, riappropriandosi

della terza posizione, seppur in coa-bitazione con Sant’Elena e GeminiPirri. Questa squadra, forse ha illimite di non credere nel grandepotenziale tecnico di cui disponema, queste ultime giornate hannoforse decretato il cambiamento chei tifosi e dirigenti stavano aspettan-do. Un Castiadas che gioca palla aterra e soprattutto a memoria,sfruttando il talento dei suoi gioielliOnano eViani in fase realizzativa maanche la concretezza di una forma-zione, solida in ogni reparto, creatacon lo scopo di tentare lo storicosalto di categoria. Le vicissitudinipassate, sembrano essere ormaidefinitivamente alle spalle, anche perla sapiente regia di SaverioCincinnato Onano, un dirigente peralcuni, un secondo padre per tanti. IlCastiadas a questo punto della sta-gione torna ad essere padrone delsuo destino e questo è forse ciò chepiù conta. Il campionato sta veden-do un poderoso ritorno della for-mazione barbaricina della Nuorese,che infilando una serie di risultatiutili consecutivi si è avvicinata a cin-que punti dalla zona dei play off.Non possiamo fare i veggenti ma civiene molto semplice capire chequeste ultime giornate sarannomolto calde, a partire dalla quattor-dicesima giornata che darà alla luceil derby sarrabese tra le nostrecompagini, ma sarà il Muravera ilvero arbitro di questa corsa play off,dovendo giocare oltre che con icugini, con Nuorese e Gemini Pirri.Non ci sarà da annoiarsi e si potràsognare ad occhi aperti, sino all’ulti-ma giornata di questo bellissimo maspezzettato e strano campionato.

MMuurraavveerraa,, uunn...... TTooccccoo aammaarroo iinn CCooppppaaE a Castiadas cresce l’attesa per il derby con i primi della classe

MOLTE LE INGENUITÀ DEI MURAVERESI, PUNITI OLTREMODO DAL DIRETTORE DI GARA

SPORTAprile 2009 La Voce del S@rrabus 430709931481 - [email protected]

PROMOZIONE

ECCELLENZA

Villasimius, la salvezza con la giostra play out

A centottanta minuti dalla chiusuradel massimo campionato regionaledilettantistico, il Villasimius non hachiuso la pratica salvezza diretta. Laformazione guidata dal tecnicoBruno Madeddu, occupa il terzulti-mo posto della classifica e seppurportasse a casa l’intera posta, nelleultime due giornate, la salvezzadiretta passerebbe solo da unacombinazione favorevole dei risul-tati delle altre squadre in lotta perl’ultimo posto utile alla salvezzadiretta. Un girone di ritorno daincorniciare per i ragazzi delPresidente Massimo Marini. Lacompagine sarrabese ha ampiamen-te dimostrato di meritare il mante-nimento della categoria, giocandospesso alla pari con le squadre chelottano per conquistare un postonei play off. Il limite evidenziato dalVillasimius, sta certamente in unorganico risicato e costruito stra-da facendo, al quale va aggiunto lamancata capacità di riuscire adottenere il risultato pieno con ledirette concorrenti. La società cheinizialmente aveva sposato una lineaverde e con un budget molto bassoha dovuto correre ai ripari, cercan-do rinforzi in primis nel gruppo deidirigenti, per poi tornare sul mer-cato alla ricerca di giocatori di cate-goria da affiancare alle promessecostruite in casa. La mossa è riusci-ta perfettamente, i dirigenti chesono arrivati oltre ad aver messo adisposizione nuove liquidità, hannoapportato un importante contribu-to di idee ed esperienze. Il rientrodell’argentino Taricco, il pieno recu-pero dell’attacante Ziegbò, hannoimmediatamente dato il la alla

riscossa giallo-blu. Una riscossaforse tardiva come detto per la sal-vezza diretta ma pur sempre allaportata anche se attraverso ladisputa dei play out.L’ultimo periodo ha lasciato intra-vedere una squadra in piena salutesia dal punto di vista tecnico che daquello mentale. L’allenatoreMadeddu in questo ultimo scampo-lo di campionato ha avuto sulcampo risposte molto confortanti,anche dai giovani provenienti dalflorido vivaio, utilizzati con regolari-tà in prima squadra, che hanno ripa-gato la fiducia e in alcune circostan-ze si sono mostrati decisivi per lavittoria finale.Il Presidente Massimo Marini, allasua prima stagione nella massimacarica societaria, ha compiuto unlavoro certosino, ben coadiuvatodall’intera squadra dirigenziale. Sequalche delusione è arrivata, proba-bilmente è stata nella risposta noncertamente entusiastica degli ope-ratori economici locali. A loro par-ziale scusante la crisi economicache investe un po tutti i settori eche non risparmia neanche laridente cittadina costiera del sudest sardo. Il patrimonio di immagineche il campionato di Eccellenza dàa Villasimius crediamo non possapassare inosservato, ed è sotto gliocchi di tutti. Una categoria dadifendere con i denti. Il Presidenteha dalla sua una certezza, un grup-po solido che lo supporta, un tifocaldo e appassionato ma soprattut-to una squadra composta da ragaz-zi che non lasceranno nulla d’inten-tato per restare nella seria A dilet-tantistica. (r.c.)

CORSA APERTA PER LA SALVEZZA DIRETTA

Mirko Onano, “fantasista” del Castiadas

Delusione e rivincita

I muraveresi delusiper l’esito negativodella finale diCoppa si rituffanonel campionato allaricerca dei puntidecisivi per la pro-mozione.Il Castiadas torna incorsa per i play-offpromozione.

Il tappeto verde sempre più simile a una roulette

Page 44: La voce de sarrabus aprile

di Renzo Cuccu

Tony Rocca, un ragazzone ditrent’anni che chiunque vorreb-be come amico, la sua disponibi-lità nei confronti del prossimo èpraticamente totale, accompa-gna i suoi sorrisi a lunghe chiac-chierate, mai banali e su qualsia-si argomento.Tony raccontaci come haicominciato a giocare a pal-lone e quali sono state letue squadre...Avevo sei anni, il mio allenatorenon mi è molto difficile daricordare visto che è stato miopadre Gianni, ho ancora nitidi iricordi del campo del MonteUrpinu e la prima maglietta.Qualche anno dopo mi sonoritrovato al Cagliari, dove sonorimasto sino a disputare gliallievi nazionali, una esperienzamolto importante, quindi è arri-vato l’Atletico Cagliari dei fra-telli Orrù, con loro da fuoriquota ho fatto il mio esordio inD. Dopo sono arrivate belleesperienze, come a Mandasdove vinsi il campionato di pro-mozione, San Gavino,Asseminese, Guspini poi l’arrivonel Sarrabus.Cosa rappresenta il calcioper te?Posso dirti che è una grandepassione ma, anche un diverti-mento e in certi momenti unavera e propria valvola di sfogo. Ilcacio inoltre mi dà la possibilitàdi rapportarmi con le personepiù disparate e tutto ciò finisceper arricchirmi come persona.Centrocampista o difenso-re, un dilemma che ti seiportato appresso negli ulti-mi anni…No, non negli ultimi anni ma dasempre. Sono nato come terzi-no, nel Cagliari invece giocavoda centrocampista davanti alladifesa, il vecchio centromediano

metodista. Li ho cominciato acapire che giocando in mezzo cisi diverte di più, ma quando leesigenze lo hanno richiesto, dili-gentemente ho fatto il difenso-re. In ogni caso la definitiva tra-sformazione è avvenuta con l’ar-rivo a Muravera prima eCastiadas poi…. Ora i dilemminon ci sono più.Parliamo di te, il lavoro ?Sono laureato in scienze moto-rie, mi sarebbe piaciuto lavorarealla riabilitazione dei ragazzidisabili, invece lavoro per Sky.Vivo ancora con i miei genitori

ma al più presto mi piacerebberaggiungere la piena indipenden-za, anche perché nel frattempoho una relazione “seria” conAlessandra, la mia fidanzata, chedevo ringraziare perché nonama il calcio, abita lontano ed èvenuta a sostenermi anche intrasferta facendomi una bellasorpresa.Tony e le donne, sembriavere le doti del latinlover...Addirittura ! No non mi defini-sco certamente un latin lover,l’equivoco forse è dovuto ai

miei comportamenti e al miocarattere espansivo che magarilascia immaginare cose lontanedalla realtà. Quello che nonposso negare è di essere unragazzo perennemente fidanza-to, con legami corti o relativa-mente lunghi.A stare con te non ci siannoia mai, sei un granchiacchierone.Assolutamente vero, non amo ilsilenzio, mi piace leggere, ascol-tare musica, in particolare iCugini di Campagna (lo so forsenon sono nato nel periodo giu-

sto), parlo un po’ di tutto prati-camente a trecentosessantagradi.Oltre a collezionare telefo-ni cellulari e relative schedesim, quali hobby hai?Amo la tecnologia in genere,computer compresi. Possiedotanti telefonini, ma abitualmentene uso quattro con relativeschede di vari operatori. L’altramia grande passione è la playstation, sfide infinite con gliamici, naturalmente si gioca acalcio.Torniamo al calcio, questoanno due squadre in unasola stagione, cosa è succes-so?Avevo lasciato Castiadas con lamorte nel cuore, per la promes-sa fatta a Gianni mio padre diandare con lui se avesse allena-to in promozione, poi le cosesono andate come tutti sapete esono tornato a casa, qui ho icompagni, gli amici e la famigliaOnano, Saverio è ormai il miosecondo padre.Siete ad un passo dai playoff, hai rimpianti o aveteraccolto quanto meritava-te?Molti, tanti rimpianti, avevamomezzi per fare molto di più, iocredo che avremmo potuto gio-carci uno dei posti utili al pas-saggio diretto sino alla fine,invece vuoi la sfortuna che ci haaccompagnato per tante giorna-te, vuoi la mancanza di sufficien-te cattiveria ci hanno messo inquesta situazione, ma io sonofiducioso, anzi molto fiducioso.Che effetto fa sentirsi chia-mare “guerriero”?Un gran bell’effetto, per un gio-catore avere un sopranomecosì, vuol dire che sei uno che incampo da tutto e il pubblico loriconosce e poi rispecchia il miomodo di essere anche nella vitaprivata

TToonnyy RRooccccaa,, iill rriittoorrnnoo ddeell gguueerrrriieerrooPrima i dilemmi sul ruolo in campo, ora una splendida certezza

IL CENTROCAMPISTA DEL CASTIADAS HA INIZIATO NEL MONTE URPINU ED HA VESTITO ANCHE LA MAGLIA DEL CAGLIARI

SPORT Aprile 2009La Voce del S@rrabus44 0709931481 - [email protected]

I PROTAGONISTI

Tony Rocca, centrale difensivo del Castiadas

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di Giancarlo Cuccu

Vederlo giocare ci fa pensaread altri, ben più prestigiosi tea-tri calcistici. Invece è un gioca-tore del Muravera. Da quando ègiunto nella cittadina sarrabese,sembra che i sostenitori dellaregina del campionato si sianonuovamente avvicinati alla com-pagine gialloblù. E lui, alto unmetro e settantadue centimetri,ripaga coloro che si assiepanosugli spalti con giocate chemeriterebbero altri palcosceni-ci.Nicola Lai 23 anni di Ussana,dove vive con i genitori, ha ini-ziato a giocare al calcio da gio-vanissimo nella scuola calcioGigi Riva. Talentuoso, il giovane“de sa bidda” vicino al capoluo-go della regione è passato alCagliari nella categoria degliesordienti fino a giungere allaprimavera. Ha quindi meritato laconvocazione con la primasquadra per la preparazione diprecampionato prima di essereceduto in comproprietà al Rietiin C2.Nicola, una esperienza nontroppo positiva quella nelcalcio professionistico...Il primo anno abbastanza bene,poi il Rieti si è aggiudicato il miocartellino andando alle bustecon il Cagliari. La squadra inquella stagione è retrocessa equindi io sono stato svincolato.Cosa è successo successiva-mente?Sono stato chiamato dallaTorres che in seguito è fallita.Quindi ad ottobre sono arrivatoal Muravera.La promozione, una catego-ria dove non avevi mai gio-cato...Non avevo mai giocato in pro-mozione ma ad onor del veromi trovo benissimo a Muravera.Sono contento di giocare qui

perché mi è stata data la possi-bilità di rimettermi in gioco. Laserietà della Società ed il rap-porto con i compagni sono igiusti ingredienti che ci consen-tono di essere un bellissimogruppo che merita il salto dicategoria.Con quali dei compagni titrovi meglio?Devo dire che vado d’accordocon tutti. Con Matteo Zanda poi

in particolare. E’ comunquecomprensibile in considerazionedel fatto che con lui avevo giàgiocato nel Cagliari e che attual-mente è la persona con la qualeviaggio quotidianamente perraggiungere Muravera.Ed il mister?Conoscevo già anche lui perchèmi ha allenato nel Cagliari. E’una persona estremamente pre-parata, molto pignola e di una

competenza straordinaria che inquesta categoria è tutto oro checola.E di Muravera che ne pensi?Sono felice di giocare in questopaese. La gente dopo un iniziocosì così, si è molto avvicinataalla squadra. La presenza suglispalti del pubblico rispettoall’inizio del campionato credosia una conferma concreta a ciòche dico. Posso anche aggiunge-

re che in occasione della sfortu-nata partita della finale di coppaItalia ad Arborea, il pubblicomuraverese che gremiva gli spal-ti di quel campo è stato com-movente. Ci ha incitato pertutta la gara. Nonostante l’infe-riorità numerica in campo(abbiamo giocato in otto controundici per oltre un’ora), nonabbiamo mai mollato perchéspinti soprattutto dall’entusia-smo che giungeva dagli spalti.Un’amara consolazione...In quella gara hanno influitotroppi fattori esterni rispetto aquelli che erano i nostri intenti.Ci credevamo tutti, giocatori,dirigenti e pubblico. Volevamovincere la coppa per noi, per lasocietà e per i nostri sostenito-ri. Avevamo la possibilità di far-cela però (breve pausa di rifles-sione ndr), non voglio aggiunge-re altro.Per il futuro?Desidero giungere nuovamenteal professionismo. Sono giovaneed ho tutto il tempo per taglia-re questo traguardo al più pre-sto.Ed il futuro dopo il calcio?Per il momento non ci pensoaffatto proprio in considerazio-ne della mia età. Aggiungo cheoltre al calcio c’è la mia fidanza-ta Carmen, con la quale condivi-do gran parte della giornataquando sono libero dagli impe-gni calcistici.Questo è Nicola Lai, uno dei“gioielli” del Muravera, appas-sionato di play station, di tennise pallavolo che però praticasolo durante l’estate. Un ragaz-zo che ci colpisce per quelloche fa in campo ma anche per lasua bontà e la sua semplicità.Come ci piacerebbe poterlovedere giocare nel Muraveraanche nella prossima sicura sta-gione in eccellenza. Mah, chis-sà… mai dire mai.

Nicola Lai, i piedi buoni del MuraveraCon le sue giocate incanta il pubblico e sogna i campionati professionistici

IL FORTE GIOCATORE DI USSANA E’ APPRODATO NEL SARRABUS DOPO UN’ESPERIENZA IN SERIE C2

SPORTAprile 2009 La Voce del S@rrabus 450709931481 - [email protected]

I PROTAGONISTI

Nicola Lai in azione

Page 46: La voce de sarrabus aprile

PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200946

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Ancora un mese e potremo cono-scere nel dettaglio quale sarà il ver-detto sul campo, per quanto riguar-da il girone A di prima categoria. Aquattro giornate dal termine i caglia-ritani della formazione guidata daBeboAntinori sono in testa alla clas-sifica con quattro punti di vantaggiosul Porto Corallo e ben nove sulVillaputzu, quinto. Quest’ultimoscorcio di campionato, ha vissutodella prepotente risalita del La PalmaMonte Urpinu. L’unica formazioneche ha tenuto seppur parzialmente ilpasso sono i giallo neri del presiden-te Franco Massessi. La squadracagliaritana ha costruito la sua classi-fica su una difesa blindata, capace diamministrare anche un solo gol divantaggio, mentre per la squadra dimister Paolo Ledda paradossalmenteil problema è stato spesso nell’inca-pacità di chiudere le partite, nono-stante a oggi il Porto Corallo vanti ilmiglior attacco del campionato. Inogni caso la giovane società sarrabe-se ha mostrato di avere tutte lecarte in regola per provare sino allafine il salto di categoria, senza passa-

re dal terno dei play off. L’esperienzadi giocatori come Luca Loddo,Alessio Casarin e Ariel Grana soloper citarne alcuni, giocano in favoredel Porto Corallo. In fondo questaformazione ha un conto aperto conla sorte, che nella scorsa stagione gliha letteralmente strappato di manola partecipazione al campionato dipromozione, prima con un ingiustoverdetto sul campo e poi con delle

discutibili decisioni federali. Sul ver-santeVillaputzu, gli infortuni e le pre-stazioni un po’ al di sotto di alcunielementi esperti, hanno finito perincidere negativamente sui risultatidella formazione bianco viola. Unquinto posto che in questo momen-to lascia l’amaro in bocca a giocatori,dirigenti e tifosi, va però subito sba-

razzato il campo dai dubbi secondo iquali questa squadra non sarà prota-gonista sino alla fine per conquistareuno dei posti utili per disputare i playoff. Pio Gerardi e Alberto Paderi,sono un duo che ha mostrato disaper tirare fuori il meglio dai proprigiocatori, proprio nei momenti dipalese difficoltà, inoltre possonocontare sul supporto di dirigenti digrande esperienza a partire dal pre-sidente Piu che non lasceranno nullad’intentato per traghettare ilVillaputzu ad uno storico traguardo.In fondo sino a qui il campionatodisputato con una numerosa bandadi ragazzini terribili (calcisticamenteparlando) può essere ritenuto piùche positivo. Il capitano non giocato-re Pierpaolo Piu, infortunatosi prati-camente ad inizio campionato e maipiù tornato in campo è certo che allafine la sua squadra e i suoi compagnisapranno ritagliarsi lo spazio che inquesta bellissima stagione hannoampiamente dimostrato di meritare.La lotta sembra essere ristrettaormai a due per quanto riguarda ilpassaggio diretto, Porto Corallo e LaPalma e una sola ne uscirà vincitrice,mentre la situazione per quantoriguarda i play off, vede una lotta atre con Villaputzu, Sestu e FerriniCagliari che dovranno conquistare ilsolo posto che sembra disponibile.

(r.c.)

Il Porto Corallo sognail Villaputzu insegue

AD UN MESE DALTERMINE IL CAMPIONATO S’INFIAMMA

SPORTAprile 2009 La Voce del S@rrabus 470709931481 - [email protected]

I CATEGORIA

Anche per il campionato di secondacategoria,restano da giocare solo quat-tro gare. Il San Vito che alla guida diGustavo Mamhed, aveva dato l’impres-sione di poter compiere l’impresa, neimomenti decisivi ha finito per perderedi vista l’alta classifica. La formazionebianco celeste ha mostrato evidentilimiti di concentrazione e cattiveriaquando c’è stato da incontrare squadreben al di sotto del proprio valore tec-nico, La Salle, Burcerese eAndromedasolo per citarne alcune.In teoria i quat-tro punti di distacco sulla secondapotrebbero lasciare ancora spazio aisogni, con dodici punti ancora in palio,per approdare all’unico posto disponi-bile per giocarsi le possibilità di dispu-tare i play off, anche perché subitodopo la sosta i ragazzi del presidenteMarco Marteddu dovranno incontrareproprio la formazione del Su Planu,terza a tre punti, mentre la Johannes,seconda a quattro lunghezze dovràvedersela con l’ostica formazione pir-rese della Jupiter. Quindi le speranzenon sono certamente spente, il SanVito potrà inoltre contare sull’espe-rienza di giocatori di categoria superio-re come,Rosa,Riep,Puddu e il giovaneAndrea Melis, per citarne alcuni, restaperò l’amarezza per una stagione cheavrebbe potuto avere tutt’altro spesso-re. La compagine bianco celeste, hamostrato di poter competere controqualunque avversario e soprattutto di

non essere inferiore alla regina delcampionato, il Perdasdefogu, che lo stadominando. Un campionato checomunque vada dovrà essere archivia-to positivamente,per la conferma dellacrescita di diversi giocatori locali chepotranno dare alla formazione più anti-ca del Sarrabus,un futuro roseo sia chesi tratti di seconda categoria, sia che siinizi una nuova avventura con una sto-rica promozione nel campionato diprima categoria. (r.c.)

II CATEGORIA

San Vito, addioai sogni di gloria

SI PUNTAAD UN POSTO NEI PLAY-OFF

I gialloneri delpresidente Massessisono a soli quattropunti dalla vetta

Il presidente Marco Marteddu

Alessio Casarin (P. Corallo)

Page 48: La voce de sarrabus aprile

di Giancarlo Cuccu

Quando meno te lo aspetti, scopriche la Polisportiva Muravera, ha di cheessere felice, certamente per le soddi-sfazioni che la prima squadra sta dandoai sostenitori, ma anche e soprattuttoper quello che in questa stagione staproponendo il settore giovanile conparticolare riferimento al campionatoallievi e giovanissimi provinciali, guidatirispettivamente da Giacomo Cauda eGiampiero Cuccadu. I ragazzi guidatidal tecnico maddalenino, hanno domi-nato il campionato sin dalla prima gior-nata e pur soffrendo durante tutto iltorneo, sono riusciti ad aggiudicarsi ilgirone “C” vincendo lo scontro diret-to all’ultima giornata con la Burcerese.Nonostante le diverse difficoltà, rap-presentate soprattutto dall’indisponi-bilità del campo sportivo nel pomerig-gio perché occupato dalla prima squa-dra, mister Cuccadu ha generato una

rosa di ventidue elementi che sonoriusciti da subito a manifestare la vogliadi impegnarsi, sacrificandosi negli alle-namenti che in pieno inverno eranoprevalentemente in notturna, e duran-te le lunghe trasferte che a causa degli

orari“impossibili” imposti dalla federa-zione, collocavano l’inizio delle partitealle ore 9. Lo spirito di sacrificio che haportato alla vittoria del campionato edalla conseguente disputa degli spareggi,è stato palesato dall’intera rosa com-

posta dai portieri Roberto Saba e EliaPorcu, dai difensori Stefano Schirru,Luigi Utzeri, Claudio Carta, AlbertoMacis, Federico Mattana, FedericoLaganga,Andrea Cuccadu, dai centro-campisti Daniele Murru, Fabio Mulas,

Giacomo Deiana, Michele Vandero,Matteo Cuccu, dagli attaccanti LucaZinzula,Giona Porru,ValentinoCabrase per finire da tutti gli altri e cioèDiegoDessì, Luca Porcu, Nicola Lai. Un suc-cesso che è dovuto prevalentementeall’armonia del gruppo che si è sempredistinto per la lealtà e la massimadisponibilità dell’uno verso l’altro etutti insieme verso il mister. Una bellasoddisfazione che i ragazzi hanno datoalla Polisportiva ma anche all’interopaese che in campo sportivo è statodegnamente rappresentato in tutta laprovincia. Il mister GiampieroCuccadu, raggiunto per telefono, tienea sottolineare che il motivo dell’ottimorisultato premia anche i genitori deiragazzi che hanno collaborato fattiva-mente nell’organizzazione delle tra-sferte, mettendo a disposizione i pro-pri mezzi e diventando parte attiva delsettore giovanile categoria giovanissi-mi.Persone stupende che desidero attra-verso le pagine della“Voce” ringraziaresentitamente per l’affetto e la disponi-bilità dimostrata in ogni circostanza.Ringrazio loro ma anche lo sponsorGianni Carta che ha omaggiato lasquadra del completino ufficiale indos-sato dai ragazzi durante le partite.Infine per il futuro, Mister Cuccadu, siaugura che questa bellissima avventurapossa ripetersi con gli stessi ragazzi,main un’altra categoria.

CCrreessccoonnoo bbeennee ii ppiiccccoollii ggiiaalllloobbllùù Importanti successi ottenuti grazie anche all’armonia nel gruppo

SOTTO LA GUIDA DI GIACOMO CAUDA E GIAMPIERO CUCCADU, BUONI RISULTATI DA ALLIEVI E GIOVANISSIMI DEL MURAVERA

SPORT Aprile 2009La Voce del S@rrabus48 0709931481 - [email protected]

CALCIO GIOVANILE

I giovanissimi della polisportiva Muravera vincitori del campionato provinciale

I talenti delle squadreminori fanno ben spe-rare per il futuro. ledoti? Spirito di sacrifi-cio e tanta voglia diallenarsi e giocare tra-smessa da due mistermolto capaci.

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A cinque giornate dal termine, perle squadre sarrabesi è già tempo ditrarre le somme di questa stagione. IlSarrabus Muravera, con i suoi trenta-tre punti in diciannove gare disputa-te, prima tra le squadre di zona,occupa un deludente quinto postonella graduatoria, che potrà ancheessere migliorato con qualche posi-zione in classifica, ma che lascial’amaro in bocca. I ragazzi allenati daMino Saponaro che nella prima fasedel torneo avevano incantato, infilan-do una serie interminabili di vittorie,conquistando il conseguente prima-to, alla lunga hanno mollato la presacadendo in una posizione anonima enon consona al blasone della squa-dra muraverese. Per certi aspetti lametamorfosi della compagine delpresidente Bruno Dessalvi è inspie-gabile, i giocatori sono esperti e conmilitanza in campionati di primacategoria e promozione, le integra-zioni di alcuni giovani sono risultatepositive, insomma tutti gli ingredientisembravano esserci ma la speratapromozione è un capitolo che si èchiuso troppo in fretta, per conside-rare positiva la stagione.Non stannocertamente meglio le altre due for-mazioni a partire dal San Vito cheoccupa il penultimo posto con appe-na nove punti nel carniere. Un orga-nico lacunoso in alcuni settori cardi-ne del campo, un gruppo dirigente

che non sempre si è mostrato coesoe il gioco è fatto. In ogni caso vaanche detto che lo scopo della Uispè certamente quello di fare riviverelo sport nella sua vera natura, ossial'attività ludica prima di tutto. Unanno che saprà in ogni caso dare almister Adriano Cireddu e al gruppodirigenziale gli spunti per affrontarela sfida del nuovo campionato, conrinnovato entusiasmo. Il Murera ulti-mo nato nel mondo del calcio ama-toriale sarrabese, aveva lasciatointravedere grandi prospettive dicrescita, soprattutto dal punto divista tecnico, visto il potenziale deigiocatori a disposizione del misterGiuseppe Canu.Con ventitre punti ela magra posizione di classifica, il

risultato non è stato certamenteall'altezza del campionato che cisaremmo aspettati. I motivi possonoessere tanti, a partire da una posizio-ne di classifica che non è mai statatanto buona da far sperare in qualco-sa di più di un semplice buon cam-pionato.Non trascuriamo l'inesperienza didiversi giocatori a confrontarsi conun campionato del tutto nuovo per ipiù. Il fattore di maggior rilievo, diquesta stagione calcistica, sta nellospazio che questo campionato si staritagliando tra gli appassionati sem-pre più numerosi sugli spalti deicomunali di San Vito e Muravera, unbuon viatico per la prossima stagio-ne. (r.c)

Anno di transizione perle squadre sarrabesi

SARRABUS MURAVERAAL QUINTO POSTO, SANVITO PENULTIMO

SPORTAprile 2009 La Voce del S@rrabus 490709931481 - [email protected]

UISP

Una formazione dell’ASD San Vito FC

Neanche un anno di vita ed esseresubito protagonisti. Il Castiadas 2008è tra le società di calcio, l’ultima natain ordine di tempo. La vertiginosascalata sino al campionato di promo-zione, della storica squadra del piùpiccolo paese del Sarrabus, avevalasciato un vuoto sportivo per diver-si appassionati di calcio.Tra questi unnutrito gruppo di ex giocatori delA.S.C.Castiadas,che senza tentenna-menti hanno messo in piedi una for-mazione con il proposito di divertir-si ma anche, perché no di far bene inun torneo difficile seppur di terzacategoria. I risultati sono sotto gliocchi di tutti, quarto posto in classi-fica e qualche rimpianto su cosasarebbe potuto essere se la convin-

zione acquisita in corsa, grazie ancheall’apporto del nuovo mister AlbinoMadeddu, fosse arrivata da iniziocampionato. Possiamo parlare diobiettivo pienamente raggiunto,restano da giocare ed onorare que-ste ultime giornate del campionatoancora in corso,ma il pensiero corregià a quella che sarà la prossima sta-gione. Tra i tifosi si sogna ad occhiaperti, il ritorno di ragazzi diCastiadas che oggi stanno disputan-do campionati di ben altre categorieche con il loro contributo potrebbe-ro, far fare un salto di qualità decisi-vo alla neonata società.Da parte nostra il più caloroso inbocca al lupo e naturalmente…crepi il lupo. (r.c.)

III CATEGORIA

Castiadas 2008protagonista

LA SOCIETA’ E’ NATA UNANNO FA

Giocatori del Castiadas 2008 in azione

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di Renzo Cuccu

Si è svolto nell’incantevole baia diFeraxi la prima manifestazione ditiro con l’arco, specialità 3D,organiz-zata dalla locale Compagnia ArcieriSarrabus. Una spettacolare manife-stazione che ha visto impegnati imigliori arcieri della Sardegna, in unaspecialità che solo da pochissimo staprendendo piede nella nostra isola.Gli atleti si sono affrontati in un per-corso di circa due chilometri, tra ledune e la pineta di Feraxi, la tipolo-gia della gara si diversifica dalla tradi-zionale, perché gli arcieri debbonocolpire invece dei classici bersagli,delle sagome tridimensionali di ani-mali, cinghiale e fagiano. Le difficoltàsono molteplici, intanto il tirareall’aperto è di per sè un fattore checomplica molto l’impegno dell’atletache deve confrontarsi con fattorinegativi come il vento, la differentedistribuzione della luce, le variazionie le pendenze del terreno di gara.Un altro fattore da tenere nella giu-sta considerazione è che solo daqualche settimana si è chiusa l’attivi-tà indoor, quindi l’allenamento incondizioni di gara all’aperto risultaancora approssimativo. La soddisfa-zione del presidente del sodaliziomuraverese Gigi Cuccu, per l’ottimariuscita della manifestazione è pale-se. Questo tipo di attività è molto

importante per la promozione dellosport del tiro con l’arco ma soprat-tutto per la valorizzazione del terri-torio, in cui la manifestazione vienesvolta.Questa è stata la motivazionedi base per il quale la scelta è cadutasulla meravigliosa spiaggia di Feraxi.Una località che a dispetto di unastrada ancora sterrata e con diversebuche,riesce ad accogliere un nume-ro sempre più numeroso di bagnan-

ti, conquistati da una sabbia finissimae un mare che degrada lentamentepermettendo soprattutto ai bambinidei bagni in tutta sicurezza. Per lacronaca sportiva, la gara, ancora unavolta ha visto gli arcieri locali sugliscudi dimostrando tutto il loro valo-re. Marina Cuccu abituata a primeg-giare su tutti i campi della Sardegna,nella specialità coumpond femminile,questa volta si è dovuta accontenta-

re della piazza d’onore, lasciando ilprimo posto alla sua avversaria disempre Roberta Sideri della societàArcieri Uras. Un altro risultato dirilievo per la societàArcieri Sarrabusè arrivata dal giovane e promettenteportacolori della categoria junioresFabio Loi, anche per lui un ottimosecondo posto. La società ArcieriSarrabus si è ormai radicata nel ter-ritorio sarrabese e conta tra le pro-

prie fila non meno di quindici arcieriagonisti, alcuni dei quali di interessenazionale, diversi inoltre sono i sociche invece si limitano a svolgere gliallenamenti nei locali della palestracomunale, per il solo piacere di tira-re con l’arco, uno sport adatto atutte le età che insegna a misurarsiancora prima che con gli avversaricon se stessi. Calma, freddezza econcentrazione le doti principali.

AA FFeerraaxxii llee ffrreeccccee iinn rriivvaa aall mmaarreeBuon piazzamento di Marina Cuccu, la vittoria va a Roberta Sideri di Uras

I MIGLIORI ARCIERI DELLA SARDEGNA SI SONO SFIDATI NELL’INCANTEVOLE SCENARIO DELLA COSTA SARRABESE

SPORT Aprile 2009La Voce del S@rrabus50 0709931481 - [email protected]

TIRO CON L’ARCO

Marina Cuccu e Roberta Sideri Una fase di preparazione del tiro

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E’ una passione che sta coinvolgen-do sempre più persone anche nelSarrabus : il windsurf.Una parte dell’isola la nostra che percaratteristiche morfologiche si adat-ta molto bene allo svolgimento diquesto spettacolare sport. Natointorno agli anni ’60 in California,applicando una vela alla diffusissimagià da allora tavola da surf.L’evoluzione di questo sport è statatravolgente sino ad arrivare alleolimpiadi. Nel Sarrabus ancora nonabbiamo nessun professionista maalmeno una ventina di ragazzi chededicano, tutto il vento possibile peresercitare la loro passione. Nellegiornate in cui spira il vento di tra-montana, il grecale o lo scirocco èmolto facile vederli in località PortoTramatzu a Villaputzu, San Giovannia Muravera o Campu Longu aVillasimius, armeggiare tra vele, tavo-le e mute. Il surfista è normalmenteun ragazzo un po’ stereotipato, nonè difficile individuarlo,magro con unamuscolatura ben distribuita masoprattutto i capelli lunghi, raccoltidietro, l’età varia dai diciassette sinoai trent’anni. E’ straordinario comeappaiano quasi d’incanto con l’arrivodel vento giusto. Uno sport che sipuò cominciare con del materialeusato a partire da 400 euro, diversose si vuole cominciare con materialenuovo o ancora meglio griffato. Una

tavola costa mediamente 900 euro, lavela intorno ai 300, stesso prezzoper l’albero, il boma (timone) 120,poi c’è l’equipaggiamento del surfi-sta, muta 150 euro, il trapezio, utile

per restare agganciati alla vela 300,un totale che arriva molto facilmen-te ai 2.000 euro.Questo non impedisce però di colti-vare una passione che permette di

stare a contatto con la natura e spes-so di affrontarla nelle sue manifesta-zioni di forza, come un mare colmodi onde che aspettano solo di esserecavalcate.

Windsurf, una grande passioneche conquista i giovani sarrabesi

PER COMINCIARE POSSONO BASTARE 400 EURO PER UN’ATTREZZATURA USATA

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TAVOLA A VELA

Surfisti in azione nei mari del Sarrabus

Lo scontro decisivo all’ultimagiornata, il 9 maggio control’Azzurra di Cagliari. Ma la salvez-za per la squadra di serie D1 ditennistavolo del presidenteGialuca Mattana è dietro l’angolo,con ben 4 punti di vantaggio sullapenultima. Una stagione che havisto in campo la giovane pro-messa Alberto Mattana, autore diprove di grande livello e con unamedia di oltre un punto a partita.Il presidente ha puntato sui giova-ni, facendo esordire ancheAndrea Piras: «Abbiamo messo lebasi - spiega Mattana - per potervincere il campionato il prossimoanno». Una salvezza un po’ soffer-ta nel 2009 ma adesso tutto èpronto per una nuova stagione daprotagonisti. L’obiettivo dichiara-to, insomma, è arrivare alla C2 e,magari, ottenere un buon piazza-mento.

PING PONG

TennistavoloMattanapunta alla C2

MURAVERA

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PUBBLICITA’La Voce del S@rrabus 0709931481 - [email protected] Aprile 200952