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LA CONVEZIONE

LA CONVEZIONE. Caratteri della convezione Ci si riferisce fondamentalmente allo scambio di calore tra un solido ed un fluido in moto rispetto ad esso

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LA CONVEZIONE

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Caratteri della convezione

Ci si riferisce fondamentalmente allo scambio di calore tra un solido ed un fluido in moto rispetto ad esso.

Se il fluido fosse fermo:

TTL

kq p

T ≠ Tp

Tp

yx

LCon il fluido in moto:

0y

p y

TkTThq

ADERENZA DELLE PARTICELLE FLUIDE ALLA PARETE

L

TT

y

T

k

hL

q

qNu

p

y

conduzione

convezione

0

Nusselt (1882-1957)

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CLASSIFICAZIONE

Origine del moto

Forzata Naturale

Geometria del solido

m

x

r

D

Deflusso interno

x

y V

Deflusso esterno

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CLASSIFICAZIONE

Carattere del moto

Laminare Turbolento

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STRATI LIMITE

x = 0

y

u (x)

Velocità

Le particelle a contatto con la parete si arrestano e rallentano quelle sovrastantiLe particelle a contatto con la parete si arrestano e rallentano quelle sovrastanti

Lo spessore dello strato limite d = d(x) è il valore di y per cui u=0,99u

Si denomina coefficiente d’attrito il valore:

2

2

u

C sf

con τs sforzo tangenziale alla parete

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STRATI LIMITETermico

In generale:dt ≠ d

u

TT uT ,

(x)

Parete riscaldata

)(xt

Strato limite termico

Le particelle a contatto con la lastra si portano in equilibrio termico con essa e Le particelle a contatto con la lastra si portano in equilibrio termico con essa e scambiano energia con quelle sovrastantiscambiano energia con quelle sovrastanti

Lo spessore dello strato limite dt = dt(x) è il valore di y per cui: 99,0

TT

TT

p

p

Se Tp-T non varia con x, ne segue che dT cresce, diminuendo il gradiente di temperatura e quindi il calore scambiato

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 1/12

Ipotesi di flusso bidimensionaleIpotesi di flusso bidimensionale vuVV ,

Conservazione della massa nel volume di controllo:Conservazione della massa nel volume di controllo:

ue mmm

dxvdyu

dxdy

dxdy

dy

vvdydx

dx

uu

Lasciando cadere l’ipotesi di bidimensionalità, l’equazione si estende come segue:Lasciando cadere l’ipotesi di bidimensionalità, l’equazione si estende come segue:

0

z

w

y

v

x

u 0

VD

D

zw

yv

xu

D

D

wvuV ,,

VELOCITA’

notazionenotazione

vettorialevettoriale

dx

dy

x

y

z

u

v

dy

y

vv

dx

x

uu

Page 8: LA CONVEZIONE. Caratteri della convezione Ci si riferisce fondamentalmente allo scambio di calore tra un solido ed un fluido in moto rispetto ad esso

0

z

w

y

v

x

u

EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 2/12

se r = cost 0

z

w

y

v

x

u

In coordinate cilindriche: 01

z

vv

rr

v

r

v zrr

VELOCITA’

II Legge di Newton nel volume di controllo:II Legge di Newton nel volume di controllo:

Quantità di moto

eu MMt

MF

Forze esterne

DI MASSA(ad es. campo

gravitazionale o elettromagnetico)

DI SUPERFICIE Flussi della quantità di moto

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 3/12

Rappresentazione delle forze di superficie

VELOCITA’

s = sforzo normale; t = sforzo tangenziale1° pedice: orientamento della superficie su cui agisce lo sforzo2° pedice: direzione della componente dello sforzo

dx

dy

x

y

z

xxxy

yxyy

dxx xxxx

dxx xyxy

dyy yxyx

dyy yyyy

yx,

dxdyyx

p

xF yxxx

xs

, dxdyyy

p

yF xyyy

ys

,

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 4/12VELOCITA’

La portata in massa nel piano y-z è:

1udy (altezza unitaria)

Il flusso della q.d.m. è pertanto: udyu

Analogamente, nel piano x-z:

dx

dy

x

y

z

yx, uu

uv

dxuux

uu

dyuvy

uv

udxv

Il flusso netto nella direzione x è dunque:

xyy

uvyx

x

uu

L’incremento temporale della quantità di moto nel volume di controllo è: dxdyu

Operando le dovute sostituzioni nella II legge di Newton si ottiene, lungo x:

y

uv

x

uuu

yx

p

xX yxxx

Forza di

volume

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 5/12VELOCITA’

Per La semplificazione delle equazioni del moto si ipotizza un comportamento newtoniano del fluido:

GLI SFORZI VISCOSI SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI AI GRADIENTI DI VELOCITA’

Introducendo la viscosità m, le equazioni che esprimono tale dipendenza sono:

y

v

x

u

x

uxx

3

22

y

v

x

u

y

vyy

3

22

x

v

y

u

y

vyxxy

La sostituzione delle relazioni citate nella II legge di Newton prima ricavata, si ottengono le equazioni di NAVIER (1785-1836) – STOKES (1819-1903)

L’espressione si semplifica notevolmente per fluidi incomprimibili e con viscosità costante

Xux

p

D

Du

2

Yvy

p

D

Dv

2

Ovvero in notazione vettoriale

FVPD

VD 2

FVVpVVt

V T

)(

trasposta

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 6/12TEMPERATURA

Si vuole descrivere l’andamento della temperatura all’interno dello strato limite termico

vcsiscconvvc LEEEE

convezione per l’ingresso del fluido superficie di controllo

volume di controllosorgenti interne

EQUAZIONE DELL’ENERGIA

dxdyeEvc

e = energia cinetica + energia potenziale

dxdyuex

dydxuex

ueuedyE xconv

, dydxve

yE yconv

,

dxdyx

Tk

xdydx

x

Tk

xx

Tkdy

x

TkE xsc

, dydxy

Tk

yE ysc

,

solo convezione, si trascura l’irraggiamento

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 7/12TEMPERATURA

dxdyqE si

dxdyuy

dxdyupx

XudxdyL yxxxxvc

, dydxv

xdydxvp

yYvdxdyL xyyyyvc

,

Sostituendo nell’equazione dell’energia:

uvy

vux

vy

ux

YvXuqy

Tk

yx

Tk

xve

yue

xe

y xyyyxyxx

Ricordando la definizione di entalpia per unità di massa del fluido:p

ui

L’equazione dell’energia, sfruttando l’equazione di continuità, diventa:

qy

pv

x

pu

p

y

Tk

yx

Tk

xy

iv

x

iu

i

dove:

2222

3

22

y

v

x

u

y

v

x

u

x

v

y

u

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 8/12TEMPERATURA

Ricordando l’espressione dell’operatore D:

Dalla definizione di entalpia per una sostanza pura monofase:

L’equazione si trasforma come segue:

Se il fluido è incomprimibile (b = 0):

zw

yv

xu

D

D

si ottiene:

qD

DpTk

D

Di

dpTdTcdpT

TdTcdi p

p

p

1

1

1

1

pT

1

con

coeff.di dilatazione

termica

q

D

DpTTk

D

DTcp

Se il fluido è un gas ideale (bT=1):

q

D

DpTk

D

DTcp

qTk

D

DTcp

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 9/12TEMPERATURA

Se la conducibilità termica del fluido è costante con la temperatura, non c’è generazione interna di calore ed è trascurabile la comprimibilità, insieme alla dissipazione viscosa m:

o in coordinate cilindriche:

ovvero:TkD

DTc p

2

2

2

2

2

2

2

z

T

y

T

x

Tk

z

Tw

y

Tv

x

Tu

Tc p

2

2

2

2

2

11

z

TT

rr

Tr

rrk

z

Tv

T

r

v

r

Tv

Tc zrp

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 10/12

• Regime stazionario;• proprietà fisiche del fluido (k, m, cp, …) costanti;• fluido incomprimibile;• forze di massa trascurabili (X = Y = 0);• assenza di generazione interna di calore;

• approssimazione di strato limite

Condizioni particolariu >> v

x

v

y

v

x

u

y

u

,,

x

T

y

T

Per gli sforzi tangenziali si ottiene:

y

uyxxy

l’equazione di continuità assume la forma: 0

y

v

x

u

l’equazione della quantità di moto lungo x diventa: 2

21

y

u

x

p

y

uv

x

uu

l’equazione della quantità di moto lungo y diventa: 0y

pvelocità disaccoppiata

dalla temperatura

l’equazione dell’energia diventa:

2

2

2

y

u

cy

Ta

y

Tv

x

Tu

p

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 11/12

Parametri di similitudine

L’obiettivo è di trovare equazioni rappresentative del moto in cui compaiano solo gruppi adimensionali

Si introducono le variabili adimensionali seguenti:

L

xx *

L

yy *

u

uu*

v

vv*

p

p

TT

TTT

*2

*

u

pp

Sostituendo nelle2

21

y

u

x

p

y

uv

x

uu

2

2

2

u

u

cy

Ta

y

Tv

x

Tu

p

si ottiene:con le

condizioni al contorno:

Parete

00,** xu 00,** xv

Corrente libera

1,** xu2*

*2

*

*

*

**

*

**

y

u

Lux

p

y

uv

x

uu

STRATO LIMITE DI VELOCITA’

STRATO LIMITE TERMICO

2*

*2

*

**

*

**

y

T

Lu

a

y

Tv

x

Tu

00,** xT

Parete

1,** xT

con le condizioni

al contorno:

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EQUAZIONI DELLO STRATO LIMITE 12/12

Parametri di similitudine

Introducendo i numeri adimensionali

2*

*2

*

*

*

**

*

**

Re

1

y

u

x

p

y

uv

x

uu

L

2*

*2

*

**

*

**

PrRe

1

y

T

y

Tv

x

Tu

L

Lu

LRe

a

Pr

le equazioni si trasformano come segue:

0*

*

*

*

y

v

x

u

EQUAZIONI ADIMENSIONALI

Lo sforzo tangenziale alle parete è:0

*

*

0 *

yy

s y

u

L

u

y

u

da cui si ricava il coefficiente di attrito:

0*

*

2*Re

2

2

yL

sf y

u

uC

Il numero di Nusselt si esprime come:

0*

*

*

y

y

T

k

hLNu

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EFFETTI DI TURBOLENZA 1/3Si tratta di una distorsione delle linee di corrente del deflusso laminare.

Se Re è piccolo, i disturbi vengono dissipati, altrimenti si amplificano e il moto diventa turbolento.

Il deflusso turbolento dà luogo a fluttuazioni nel tempo delle proprietà P del moto:

La grandezza P è data, istante per istante, da:

' PPP

Valore medio temporale

Componente fluttuante

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EFFETTI DI TURBOLENZA 2/3Nelle ipotesi di deflusso stazionario, fluido incomprimibile a proprietà costanti,le equazioni della conservazione della quantità di moto (lungo l’asse x) e dell’energia diventano:

''vuy

u

yx

p

y

uv

x

uu

'''' vucy

u

yTvc

y

Tk

yy

Tv

x

Tuc ppp

Lo sforzo tangenziale si esprime pertanto come segue:

''vuy

utot

e il flusso termico totale:

''Tvcy

Tkq ptot

Si intensificano i trasferimenti di quantità di moto e di energia al fluido

Uno dei modelli più semplici per la spiegazione della turbolenza chiama in causa i vortici

Porzioni del fluido in moto nello strato limite prima di dissolversi nella matrice fluida

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EFFETTI DI TURBOLENZA 3/3Si introduce la viscosità turbolenta eM come: ''vu

y

uM

e la diffusività termica turbolenta eH come: ''vTy

TH

y

uMtot

y

Tacq Hptot

La maggiore intensità di mescolamento rende i profili di velocità più uniformi nel moto turbolento

il gradiente di velocità (quindi gli sforzi alle pareti) e il gradiente di temperatura (quindi il flusso termico) risultano superiori nel moto turbolento rispetto al moto laminare