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CaSERTa. Una nuova gestione dei
beni culturali che vede l’ingresso dei
privati: è questo lo spirito del decreto
Franceschini che dovrebbe portare
ad una vera e propria rivoluzione nel
modo di concepire il nostro patrimo-
nio storico artistico.
Non più i monumenti intesi come un
qualche cosa di statico, ma di dina-
mico, dei luoghi dove la storia si può
andare a fondere con elementi mo-
derni e mondani.
Una concezione che sposa a pieno il
commissario dell’Ept Lucia Ranucci
che ritiene come sia giunto il mo-
mento di impostare in maniera diffe-
rente il rapporto con i monumenti.
«Non dobbiamo immaginare più la
Reggia di Caserta e i monumenti in
genere, come un qualche cosa da
preservare - ha spiegato - è il mo-
mento che si aprano alla città, ne di-
ventino parte. E’ giusto che possano
essere sfruttati per eventi a manife-
stazioni.
E’ questa la strada che bisogna per-
correre se si vuole realmente fare in
modo che la Reggia di Caserta di-
venti il volano di crescita per il nostro
territorio».
Non solo buoni propositi da parte
della commissaria dell’ente provin-
ciale per il turismo, ma anche atti
concreti avviati proprio in questi
giorni.
«Ho incontrato il vescovo di Caserta
monsignor D’Alise per chiedergli di
poter officiare la messa tutte le do-
meniche nella Cappella Palatina - ha
spiegato Ranucci - o, quanto meno,
una volta al mese, in modo da rega-
lare ai turisti la suggestione di poter
ascoltare la funzione religiosa in un
luogo suggestivo come Palazzo
Reale.
La sollecitazione mi è arrivata dagli
albergatori di Caserta che hanno rac-
colto le richieste dei loro clienti. Sa-
rebbe una cosa bellissima per la
nostra città oltre ad un forte richiamo
per chi viene da fuori».
La funzionaria regionale sottolinea
come rispetto a tale proposta, il ve-
scovo D’Alise si sia riservato una ri-
sposta.
L’idea della Reggia aperta alla città,
non si limita solo all’utilizzo della
Cappella Palatina da parte della
commissaria dell’Ept.
Messa alla ReggiaLa proposta di Ranucci al vescovo D’Alise
DUE CIVICHE per CaldoroIl presidente sta lavorando ad am-
pliare la coalizione a suo sostegno.
Giaquinto osserva. Pag.3
Primarie per la scelta del
candidato preside del
centrosinistra: sì, no, forse...
Ormai tutte le strade sembrano
percorribili per l’individuazione
dello sfidante di Stefano Caldoro.
Prima si è tergiversato sul fissare
la data della competizione
facendo saltare la finestra del 30
novembre quando si dovrebbero
svolgere le consultazioni in
Puglia, poi si è fissata la data del
14 dicembre, organizzando una
competizione tutta interna al
Partito democratico, senza porsi il
problema di coinvolgere gli altri
possibili compagni di viaggio,
infine si mette in discussione
questa data, in virtù di un accordo
possibile con le altre forze del
centrosinistra e, soprattutto, con
la costituente di centro che
andrebbero a formare Udc e
Nuovo centrodestra. Siamo di
fronte ad una gestione al limite
dello schizzofrenico che denota
uno scollamento totale tra il
partito regionale e quello
nazionale che si stanno
muovendo in due direzioni
completamente opposte, creando
caos e imbarazzi sui territori
spiazzati e disorientati rispetto a
scelte che cambiano di minuto in
minuto e che non consentono
un’organizzazione da parte dei
protagonisti della scena pubblica.
continua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
La doppia lineadel Pd sulla sceltadel presidente
La cappella palatina
PRIMARIE PD si decide il 14Direzione regionale per stabilire se
confermare l’appuntamento di di-
cembre o tentare via politica. Pag. 4
ABBATE l’identitàdella SinistraLa Cgil è una fetta importante della
base del Pd. Regionali? Ci sarà un
riformista. Pag.5
I DISSIDENTI stopa Danilo D’AngeloParente, Palmiero e Santonastaso
spiegano: ecco i risultati che ab-
biamo raccolto. Pag.7
CEMENTICAZIONE “Capua due”Il comitato spara a zero contro il sin-
daco: è solo una manovra elettorale
per le regionali. Pag.9
IL TARÌ si ‘scarica’della vigilanzaIl polo orafo cambia avvocato nel
processo contro Riccio e presenta
nuove memorie difensive. Pag.10
VILLAGGIO verso il baratroCerreto: Caldoro non nominerà mai
il commissario. Ecco gli errori della
De Lucia. Pag.11
Per informazioni328.3997148
www.casertafocus.net
Anno V n. 3508/11/2014
distribuzione gratuita
Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net
segue dalla prima
«Abbiamo un teatro di corte bellis-simo - ha detto - non si capisce per-ché debba rimanere così. Sipotrebbe immaginare anche una pic-cola stagione per fare in modo che laReggia possa essere vissuta da tutti.Ho dimostrato la mia apertura con-sentendo il convegno dei medici al-l’interno di Palazzo Reale». Ma, le
novità per Palazzo Reale non fini-scono qui. Un treno che colleghi laReggia di Caserta ai principali siti ar-cheologici dell'area come Pompei,Ercolano e Paestum. È questa l'ideacui starebbe lavorando il ministro deiBeni Culturali e del Turismo DarioFranceschini, secondo quanto ripor-tato da Il Sole 24 Ore. «Sto iniziandoa ragionare con le Ferrovie», ha af-fermato Franceschini. Obiettivo delprogetto, aumentare la fruibilità dellearee di interesse turistico-culturaledella Campania, migliorando le infra-strutture. Più volte l'attuale inquilinodel dicastero al turismo e ai beni cul-turali era intervenuto sul fatto che lapotenzialità dei siti di interesse sto-rico-archeologico ed artistico nonfosse adeguatamente sfruttata in ter-mini di fruizione turistica. Ora questaproposta, incidendo sulla mobilità tracittà dotate di musei e aree archeo-
logiche, potrebbe andare nella giustadirezione ai fini di potenziare l'offertaturistica in Campania. Ma, in questigiorni, il capolavoro vanvitelliano èstato anche al centro di polemiche,soprattutto legate alla presenza degliex dipendenti all’interno degli alloggidel monumento. Secondo un’inchie-sta della procura della Repubblica diSanta Maria Capua Vetere, nessunodei tredici inquilini che alloggiano allaReggia, ha titolo legittimo per risie-dervi. Il fascicolo si è aperto dopo unservizio uscito a giugno sulla tra-smissione de La7 «L'aria che tira» incui si parlava, appunto, degli inquilinidi Palazzo RealeSecondo gli accertamenti dei carabi-nieri che hanno sequestrato parec-chia documentazione, gli aventidiritto, ovvero i dipendenti che dal1974 in poi hanno ricevuto questoprivilegio, sono morti o in pensione,
per cui vedove o altri parenti nonhanno alcun titolo per continuare aviverci.Inoltre c'è la questione del ca-none attualmente corrisposto allaSovrintendenza, che è in media di150 euro ma che secondo la rivalu-tazione, vista anche l'esclusiva ubi-cazione delle abitazioni, dovrebbeessere almeno di 1100 euro.
Francesco Marino
2 08/11/2014 CASERTA
continua da pag.1
La dimostrazione di questa cesura
è stata rappresentata dalla deci-
sione di convocare le primarie vo-
tata in direzione regionale dietro la
spinta delle aree che fanno riferi-
mento ad Andrea Cozzolino e a Vin-
cenzo De Luca.
A quella riunione Renzi aveva in-
viato il vicesegretario nazionale Lo-
renzo Guerini, che sarà presente
anche alla direzione del 14, per
orientare verso una soluzione poli-
tica la Campania.
Il risultato è stato che si è andati al
voto e che si è scelto di celebrare le
primarie per individuare il candidato
presidente.
Tutto ok? Si può mettere in moto la
macchina organizzativa per le con-
sultazioni?
Manco per idea... A poche ore dalla
fissazione delle primarie strombaz-
zate un po’ ovunque in Campania si
mette, comunque, in discussione il
metodo in virtù di un’alleanza legit-
tima, probabilmente determinante,
indispensabile per rinsaldare anche
lo schema nazionale, ma, che, sicu-
ramente, poteva e doveva essere
presa in considerazione prima...
Questo scollamento tra le due
anime del partito ha determinato
che ad un mese circa dalla scelta
del candidato presidente, data pre-
sunta, nessuno si sia mosso, nes-
suno abbia provveduto a reperire
spazi, sedi, per permettere la mobi-
litazione...
Chi ci guadagna da queste scara-
mucce?
Caldoro forse, anche se il leader
socialista si ritorva ad essere dele-
gittimato proprio dagli esponenti del
suo stesso partito che lo accusano
di immobilismo e di essersi appiat-
tito sulle posizioni di Forza Italia...
Sicuramente ci perde la Campania
e i suoi abitanti che, per l’ennesima
volta, perdono la partita d’immagine
della credibilità e dell’affidabilità a
causa di una classe dirigente pie-
gata su stessa che mette al centro
della propria azione politica gli equi-
libri e i giochini di poltrone e non la
pianificazione di un futuro migliore
per un territorio che ha ancora a
che fare con l’emergenza rifiuti e
che, per questo modo di fare, non
ha saputo, in questi anni, sfruttare
le grandi opportunità dei fondi euro-
pei...
Che dire? Buona campagna eletto-
rale e buon voto a tutti...
abusivi i tredici inquiliniL’inchiesta dopo il servizio di «L’aria che tira»
La Reggia di Caserta
Lucia Ranucci
Sotto i riflettorianche ilcanone di fitto basso
Un trenoche collega laReggiacon Ercolano
CASERTA. Saranno due le liste civi-
che che il governatore Stefano Cal-
doro sta preparando in vista delle
prossime elezioni regionali. L’obiet-
tivo del leader socialista è quello di
avere una coalizione ampissima per
riuscire a conquistare con maggiore
facilità la riconferma a capo dell’ente
di Palazzo Santa Lucia.
In uno di questi schieramenti, po-
trebbe trovare spazio anche l’attuale
assessore all’agricoltura della Pro-
vincia Stefano Giaquinto che non
sembra rassegnarsi all’idea di rima-
nere fuori dai giochi, visto che per lui
non c’è spazio in Forza Italia, e il
consigliere comunale di Maddaloni
Giancarlo Vigliotta che potrebbe di-
ventare l’uomo sul quale “si conta”,
così come si dice in gergo, l’ammini-
strazione guidata da Rosa De Lucia
che, con questa operazione, dimo-
strerebbe la propria forza senza can-
didarsi direttamente.
Intanto si è aperta la caccia ai voti
del sindaco di Aversa Giuseppe Sa-
gliocco che ha ufficializzato la sua
decisione di non candidarsi più alle
regionali.
In questo quadro si deve leggere la
volontà del presidente del consiglio
comunale di Aversa Giuseppe Sta-
bile di tentare la difficilissima caval-
cata.
Il leader storico della Fials, il sinda-
cato autonomo egemone nell’ex Asl
Caserta due, potrebbe rosicchiare
parte del consenso della fascia trico-
lore normanna anche se, in tanti, sia
da Forza Italia che dal Nuovo centro-
destra, stanno cercando di gettare le
basi per cercare di attingere dal
grande patrimionio elettorale di Sa-
gliocco. La posizione di Stabile, non
è l’unica all’interno della maggio-
ranza, dal momento che, anche il vi-
cesindaco Nicla Virgilio sembra
lanciatissima in Forza Italia.
Dai banchi del consiglio comunale di
Aversa, potrebbe uscire anche una
terza candidatura, quella di Marco
Villano, il quale ha avanzato qualche
pretesa, in questa ore, anche se l’ex
segretario dei Giovani democratici
sarebbe ben lieto di fare un passo in-
dietro a vantaggio del suo amico e ri-
ferimento storico, il presidente
dell’assemblea regionale del Pd Ste-
fano Graziano.
Anche il centrosinistra, indipendente-
mente da chi sarà il candidato alla
presidenza della Regione, sta imma-
ginando di costruire una lista civica
forte, in modo da dare una mano al
suo aspirante governatore.
In lizza per quella casella, l’ex candi-
data sindaco di Casal di Principe Eli-
sabetta Corvino che sta osser-
vando con attenzione l’evolversi
della situazione.
Due civiche per calDoroTra i papabili anche l’assessore provinciale Giaquinto
308/11/2014CASERTA
Stefano Giaquinto
Elisabetta CorvinoGiancarlo Vigliotta
Giuseppe Sagliocco
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CASERTA. Primarie per la scelta del
presidente della Regione, il Pd de-
cide tutto il 14 novembre. E’ stata, in-
fatti, fissata in quella data la riunione
dell’organismo regionale che dovrà
decidere se confermare l’appunta-
mento del 14 dicembre stabilito a fine
ottobre o se, far saltare tutto per tro-
vare una soluzione di natura politica
che tenga dentro anche altre forze.
La direzione ha deliberato di cele-
brare primarie interne al Pd, mentre,
soprattutto dietro impulso di Guerini,
sul piano nazionale si sta cercando
di allargare la coalizione anche ad
un’aggregazione che tenga dentro
Udc e Nuovo centrodestra in modo
da strutturare anche sui territori l’al-
leanza che sostiene il governo. Per
tale accordo, il sacrificio da fare per
il Pd è quello di rinunciare alle prima-
rie e di puntare su un nome terzo che
possa essere di gradimento sia per
la sponda democratica sia per l’ala
centrista e alfaniana.
Del resto le dichiarazioni di questi
rese dal coordinatore dei deputati del
Nuoco Centrodestra Nunzia De Gi-
rolamo lasciano pensare ad un ten-
tativo di riposizionamento degli
alfaniani nello scacchiere regionale.
Ncd punta a rompere con l’attuale
maggioranza che regge le sorti di
Palazzo Santa Lucia per avere le
mani libere rispetto ad una colloca-
zione sul fronte opposto.
L’ex ministro ha chiesto al governa-
tore Stefano Caldoro di chiarire
quale debba essere la collocazione
del suo partito che, in caso di un
ruolo non strategico potrebbe sce-
gliere anche collocazioni diverse. Po-
sizione quella della De Girolamo che
è stata sostenuta un po’ da tutto lo
stato maggiore del Nuovo Centrode-
stra e dall’intero gruppo provinciale
del partito casertano.
Da parte di Caldoro, allo stato at-
tuale, non ci sono stati segnali, cosa
che apre a qualsiasi tipo di interpre-
tazione.
Tornando al Pd, la soluzione politica
non convince l’area che fa capo al
sindaco di Salerno Enzo De Luca e
quella legata all’eurodeputato An-
drea Cozzolino.
Entrambi, preferirebbero arrivare alla
“conta” delle primarie per giocarsi il
tutto per tutto in quella circostanza.
Con loro ci sono le candidature degli
outsider Michele Di Salvo e della
senatrice Angelica Saggese. Allo
stato attuale, il termine fissato per le
candidature alle primarie è il 24 no-
vembre, ma nella riunione di venerdì
prossimo potrebbe succedere di
tutto.
All’appuntamento è annunciato
anche Lorenzo Guerini, vicesegreta-
rio nazionale e luogotenente di Mat-
teo Renzi che vorrebbe far saltare la
macchina delle primarie. Allo stato
attuale, dentro e fuori il partito c’è
atendismo.
Oltre a Ncd e Udc, alla finestra ci
sono anche Sel, Centro democratico
e Idv che ha recuperato Nello For-
misano, i quali non hanno ancora
assunto una posizione sulle alleanze
future in Campania.
primarie si decide il 14Un patto con Ncd e Udc potrebbe far saltare tutto
4 08/11/2014 CASERTA
Lorenzo Guerini
CASERTA. Avvocato Abbate, il 17
c’è finalmente la direzione del Pd.
Lei aveva proposto la formazione
di un organismo unitario, ma, le
cose, non sono andate proprio
così...
«E perché? Sono convinto che la di-rezione che si riunirà saprà essererappresentativa dei territori e dellesue problematiche e svolgerà unafunzione fondamentale per il rilanciodella nostra azione politico-sociale.Il Pd deve trovare la sua unità sullequestioni importanti e fondamentaliaffinché possa scandire un'agendaper lo sviluppo di un territorio disa-strato dall'inconcludenza e dal mal-governo dell'attuale centrodestra.Dobbiamo affrontare in manieraenergica questioni delicate come illavoro, le crisi industriali, l'emer-genza ambientale, la crisi perma-nente della sanità, trovando soluzioniche possano permettere di guardarecon fiducia al futuro».
A proposito di lavoro, ha fatto
scalpore la sua presenza alla ma-
nifestazione della Cgil con le ban-
diere del Pd.
«Le bandiere del Pd e quelle dellaCgil devono continuare a sventolare
sempre l'una accanto all'altra. Sonostato l’unico a scendere in piazzacon la bandiera del partito perché ri-tengo che, in quella circostanza, labandiera del PD non poteva non es-sere presente lì, in mezzo al suo po-polo. Il Partito democratico deveriappropriarsi con forza delle batta-glie sui temi dei diritti e delle ugua-glianze. L'abolizione dell'art. 18 èun'offesa alla dignità ed alla libertàdelle persone. Il contratto a tempodeterminato, come riformato dal go-verno Renzi, è anticostituzionale per-ché aumenta la precarietà deilavoratori e, di fatto, favorisce la mer-cificazione del lavoro. La Cgil si è ri-volta alla corte europea per evitarequesto scempio. Il nostro partito
deve proporre un modello occupa-zionale che consideri realmente ilcontratto a tempo indeterminato laregola dei rapporti di lavoro e pongaal centro la serenità dei lavoratori inquanto persone in carne ed ossa».
Il dibattito sul lavoro, in un certo
senso, s’innesta nello scontro che
c’è tra maggioranza e opposizione
a livello nazionale...
«L’opposizione sancisce un principiosacrosanto: il Pd è un partito chenasce a sinistra e, quindi, que-st’anima ed i suoi valori vanno pre-servati. I valori della solidarietà edell'equità sociale sono nel nostrostatuto e coerentemente vanno pre-servati. Il PD non può appropriarsi dibattaglie costantemente appannag-gio delle politiche liberiste del centro-destra berlusconiano. È pur vero cheRenzi ha intercettato consensi cheprovengono da quel campo, ma nonpuò dimenticare che nel 40% che havotato Pd alle europee, una fetta im-portante viene proprio dal mondodella Sinistra storica, da quella Cgilche rappresenta parte consistentedella base del nostro partito. Cosìcome succede nel Partito democra-tico americano, anche in un grandepartito italiano come il Pd, coesistonoanime dialetticamente contrapposte.La nostra capacità è quella di preser-vare tutte le radici fondanti che nefanno una organizzazione plurale mamaggioritaria nel Paese. È ovvio chepossono esserci momenti in cui pre-vale l'anima cattolica, come quelloattuale, altri, invece, in cui prevarràl’anima più di sinistra: non per questo
il PD perderà la sua identità di cen-tro-sinistra e, in entrambi i casi, i va-lori e le tradizioni di questi mondivanno salvaguardati».
Crisi industriali e sviluppo in pro-
vincia di Caserta?
«Nei prossimi mesi il Partito demo-cratico dovrà assumere una posi-zione forte su questi due temi. Sia
l’11 settembre che la crisi congiuntu-rale che si è abbattuta sull’intera na-zione hanno smantellatosostanzialmente l’apparato indu-striale di questa provincia. Tranneche in alcuni casi (vedi Marcianise)non si è pensato ad un modello disviluppo alternativo. Nostra funzionesará di favorire i processi di riconver-sione delle aree industriali e dellearee della Provincia più depresse im-maginando soluzioni che favoriscanoil ritorno di quelle imprese chehanno lasciato il nostro territorio ol'insediamento di nuovi strumenti diinvestimento. Con l’aiuto della Re-gione Campania e dell’Europa pensoad un lavoro di marketing territorialeindispensabile per attrarre investi-
menti o sostenere quelle impreseche continuano ad operare a Ca-serta. E’, necessario, poi, rimodularela nostra economia, puntando, final-mente sul turismo che non può piùessere quello mordi e fuggi, ma chedeve diventare stanziale. In questoragionamento, il Pd deve immagi-nare dei percorsi che tengano in-sieme la grande risorsarappresentata dal mare, le grandi ri-sorse paesaggistiche della provinciae un ricettore turistico di livello mon-diale come la Reggia di Caserta: unmix, condito dalle nostre ricchezzeenogastronomiche, che se valoriz-zato, potrebbe richiamare turisti daogni parte d’Italia e del mondo».
A breve ci saranno le elezioni re-
gionali. La vedremo in lista?
«Non lo so. Non mi interessa il de-stino personale. Credo però è chel’anima riformista del Pd venga rap-presentata, dal momento che, c’è unmondo che ha bisogno di avere un ri-ferimento e rappresentanza. Sul no-stro territorio la componenteriformista ha sempre svolto un ruoloimportante ed è radicata e presentein tutte le realtà. E’ giusto che questapresenza si concretizzi con una can-didatura. Quanto al nome ci riuni-remo come area e individueremocolui che, tra noi, saprà interpretareal meglio queste esigenze nella com-petizione elettorale alle porte. Con l’impegno da parte degli altri diun sostegno leale e convinto al pro-getto della conferma di una rappre-sentanza riformista nel parlamentoregionale».
pd l’identità della SinistraAbbate: i nostri valori sono nello statuto del Partito
508/11/2014CASERTA
Dario Abbate e Camilla Bernabei alla manifestazione della Cgil
La Cgil èuna partesolidadella nostrabase
ElezioniregionaliL’areasceglieràil nomemigliore
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Parente, Antonio Palmiero e Sal-
vatore Santonastaso, cosa vi ha
spinto a voler rispondere al Con-
sigliere D’Angelo?
«Non è nostra intenzione voler pole-
mizzare con lui ma siamo rimasti sor-
presi e stupiti, non tanto dal
linguaggio poco civile utilizzato,
quanto dalla consapevolezza della
menzogna che emerge dalla risposta
alla sua domanda circa cosa ne pen-
sasse della crisi di maggioranza. Le
nostre ragioni di non condivisione
della relazione programmatica del
Bilancio di previsione per l’anno
2014 le abbiamo ampiamente illu-
strate sia in Consiglio (visionabile sul
sito dell’Ente) sia attraverso un ma-
nifesto pubblico intitolato “Il perché di
una scelta”».
In realtà cosa avete chiesto?
«Abbiamo rimarcato solo una richie-
sta fatta più volta dallo stesso D’An-
gelo in Consiglio: vogliamo stima e
rispetto. Noi crediamo che avere
stima di una persona significhi rico-
noscere all’altro il diritto di interve-
nire, significhi accettare anche di
lasciarsi cambiare dall’altro, significhi
riconoscere che la diversità è ric-
chezza di servizio. Abbiamo operato
e ci siamo sempre sforzati di co-
struire il “Noi”, ci siamo adoperati e
continueremo ad adoperarci per un
divenire costruttore di intesa, di unità
nei diversi contesti, a cominciare da
quelli che si frequentano ogni giorno
in cui gli spazi del protagonismo ri-
chiedono aggregazione, coraggio di
proposta, iniziative coerenti. Siamo
per una politica di servizio alla Città,
siamo umili coltivatori del bene co-
mune».
Cosa contestate al consigliere
D’Angelo?
«Se fosse stato presente in Consiglio
o avesse partecipato insieme con
noi, così come era nel suo diritto/do-
vere, in qualità di componente, ai la-
vori della Commissione Bilancio per
la stesura del regolamento IUC,
avrebbe potuto essere testimone del
nostro dire e del nostro fare. Ci è di-
spiaciuto constatare una sua conti-
nua assenza agli incontri, siamo certi
che avrebbe potuto impreziosire ul-
teriormente il nostro contributo.
Siamo certi che lo farà in un futuro
prossimo».
Quali sono le vostre proposte?
«Per amore della verità, offriamo la
possibilità di colmare l’ignoranza del
D’Angelo esponendo le nostre pro-
poste avanzate volte a tentare di al-
leviare il disagio avvertito da tante
famiglie in questo periodo di crisi:1)
assimilazione ad abitazione princi-
pale degli immobili dati in uso gra-
tuito ai figli o genitori (non avrebbero
pagato l’Imu), 2) esenzione e/o ridu-
zione della Tasi e della Tari per i nu-
clei familiare privi di alcuna fonte di
reddito, 3) esenzione/riduzione per le
giovani coppie con un mutuo acceso
per l’acquisto della prima casa (solo
per l’anno in corso), 4) esenzione/ri-
duzione della Tasi e della Tari per
quei soggetti che attualmente risul-
tano licenziati o disoccupati ed altri
situazioni simili, 5) creazione di un
unico centro di acquisto materiale, 6)
esenzione/agevolazione limitata
(della durata da definire) per opera-
tori disponibili ad investire sul territo-
rio».
Qual è stato il vostro operato in
questi anni?
«Il Prof. Parente ha ricoperto l’inca-
rico di Assessore alla Ecologia, ai
Servizi Sociali e alla Pubblica Istru-
zione, sebbene secondo il D’Angelo
egli abbia fatto ben poca cosa per cui
oggi sia a caccia di visibilità, nel
mentre che prendiamo atto del cam-
bio di marcia che solo lui intravede,
ci permettiamo di elencare una serie
di obiettivi conseguiti: 1) Raccolta dif-
ferenziata dei rifiuti al mese di agosto
2014 era al 57,10 %, 2) L’istituzione
delle GAV (guardie ambientali volon-
tarie), 3) Consiglio Comunale dei Ra-
gazzi, 4) Consulta Comunale dei
Giovani, 5) Organizzazione Istituto
Comprensivo Moro-Pascoli, 6) Aper-
tura del Centro Sociale Polivalente
nell’ex Quartiere Militare, 7) Progetti
di socialità, 8)Istituzione del Banco
Alimentare per il contrasto alla po-
vertà, 9) La settimana del benessere
psicologico, 10) La valorizzazione
del volontariato e sostegno di pro-
getti per l’aiuto alle famiglie con disa-
gio in genere, 11) La Commissione
Pari Opportunità, 12) L’organizza-
zione dell’evento dell’8 Marzo “L’uni-
verso delle Donne tra parole e
poesia”, 13) Mostra Mercato artigia-
nale di lavori effettuati da donne, 14)
Convegno eventi con le associazioni
presenti sul territorio, 15) Organizza-
zione Evento “La giornata interna-
zione contro la violenza sulle donne”
16) Visite guidate e presentazioni di
libri».
Cosa altro dell’intervista al Consi-
gliere D’Angelo non vi è piaciuta?
«Siamo convinti che le storie di
ognuno di noi siano ben note e che
parlino da sole per la serietà di pro-
posta e di azioni promosse nel
tempo, auspichiamo condivisione sul
fatto che il sapere giova sempre alla
riflessione, non condividiamo l’affer-
mazione che “a Casagiove si fa poli-
tica solo per interessi personali”, e ci
dichiariamo sempre disponibili ad un
confronto aperto e sincero per riflet-
tere e verificare il senso e la dire-
zione del cammino fatto e di quello
da fare. Desideriamo inoltre formu-
lare l’augurio al D’Angelo che, forte
delle conoscenze dei tortuosi corridoi
regionali, voglia iniziare ad indicare i
percorsi idonei ed utili da esplorare
per il bene della città e non solo per
crescita personale».
Luigi Di Costanzo
dissidenti stop a d’AngeloParente, Palmiero e Santonastaso: ecco le ragioni della rottura
708/11/2014APPIA
Franco Parente
Terraccia “tratteggia” il nuovo Puc al QuartiereCASAGIOVE. Martedì 11 novembre ore 16 a Casa-
giove presso il Quartiere Militare Borbonico si terrà la
presentazione del preliminare del Puc che nei giorni
scorsi è stato pubblicato all’albo on line unitamente al
Rapporto Preliminare Ambientale (VAS). La documen-
tazione, disponibile sul sito istituzionale dell’Ente, può
essere visionata da chiunque volesse far pervenire,
entro venti giorni dalla pubblicazione, le proprie propo-
ste, anche fornendo nuovi ed ulteriori elementi conosci-
tivi e valutativi in ordine ai contenuti delle scelte di
pianificazione, potendosi avvalere dell’apposito questio-
nario predisposto dall’Ufficio.
Assessore Terraccia, cosa l’ha spinta ad organiz-
zare questo incontro pubblico?
«La nostra parola d’ordine è trasparenza. La legge lo
prevede e ci impone che si sia “trasparenti” nei procedi-
menti che si vanno a redigere. A maggior ragione essa
ci obbliga che si coinvolgano i cittadini e gli enti in
quella che viene chiamata democrazia partecipativa.
Cercheremo di interessare tutti (almeno qualche centi-
naia di persone). Abbiamo invitato tutti i professionisti e
tutte le associazioni della città ma abbiamo affisso
anche dei manifesti, a miei spese, per fare in modo che
quante più persone possibile visionino le nostre idee di
sviluppo urbanistico del territorio».
Quali sono i presupposti presi in considerazione?
«I principi su cui si basa il nostro PUC sono: - crea-
zione di standard urbanistici (aree verdi), - minimo con-
sumo del suolo, - infrastrutture, Con la presentazione
del piano i cittadini possono fare delle proposte di inte-
resse comunale entro il 19 Novembre. Volutamente
non sono state prese alcune decisioni in merito ad al-
cuni standard in quanto tale scelte vogliono essere con-
divise con i cittadini. Soprattutto perché vogliamo dare
maggior importanza all’aspetto economico ed alla va-
lenza commerciale di alcune strutture».
Dopo questo evento pubblico cosa avverrà?
«Il preliminare è la prima tappa che porterà all’adozione
del PUC, tale adozione dovrebbe avvenire entro luglio
2015. Esso tiene conto degli indirizzi dati all’Ammini-
strazione con delibera di Consiglio Comunale e ha
l’obiettivo che i vari settori del territorio cittadino siano
adeguatamente infrastrutturati. Consapevole della diffi-
coltà per il raggiungimento di tali obiettivi, ritengo op-
portuno evidenziare che tali scopi devono essere frutto
di radicali cambiamenti riguardo la materia urbanistica
ed il potenziamento dell’area lavori pubblici per gli
obiettivi strutturali europei 2014-2020».
L.D.C.
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Hanno alzato
un inaspettato polverone di polemiche le parole
dell’assessore all’ambiente Donato Di Rienzo
che qualche giorno fa ha così commentato i risul-
tati deludenti raggiunti nel rione Iacp per quel che
riguarda la raccolta differenziata: «La situazione
in quel quartiere risulta particolarmente compli-
cata. Il degrado è sotto gli occhi di tutti e io per
primo confermo che ci sia ma i controlli nel rione
Iacp avvengono con cadenza regolare. Più volte
mi sono fatto accompagnare dai vigili urbani del
locale comando, in diverse occasioni abbiamo cer-
cato la via del dialogo in particolari zone del rione
ma siamo stati perennemente accolti con poco fa-
vore. Il quartiere in questione è lo stesso nel quale
la raccolta differenziata non raggiunge nemmeno
il 5% al cospetto di una percentuale cittadina che
sfiora il 50%. Il tutto a danno di quei pochi cittadini
che risiedono lì e che quotidianamente si compor-
tano in maniera civile».
Non è piaciuto ai sammaritani lo sfogo dell’asses-
sore, pare che anche lo stesso sindaco Biagio Di
Muro abbia storto il naso di fronte alla “poco furba”
esternazione (è bene ricordare che proprio Di
Muro ottenne uno straordinario successo eletto-
rale proprio all’interno del rione Iacp durante le
scorse comunali). Ovviamente sono subito scat-
tate in avanti le opposizioni, il coordinatore citta-
dino del NCD Salvatore Mastroianni ha giudicato
“offensive” le parole di Di Rienzo e ha invitato lo
stesso assessore a rassegnare le proprie dimis-
sioni.
Donato Di Rienzo, non si pente di aver rila-
sciato quelle dichiarazioni?
«Non mi aspettavo tutte queste polemiche, il mio
è stato uno sfogo nato dalla frustrazione di chi la-
vora a tempo pieno e con passione per far capire
ai sammaritani che la differenziata è un dovere e
un diritto di tutti. Oggi possiamo dire di vivere in
una città virtuosa e mi fa rabbia pensare che in
quel quartiere non si riesca a ottenere gli stessi ri-
sultati».
Ovviamente immaginiamo che quella “diffe-
renziata al 5%” fosse solo una provocazione…
«E’ vero che nel rione Iacp la percentuale è dra-
sticamente più bassa, ma la mia voleva ovvia-
mente essere una provocazione. E’ che mi fa
rabbia vedere come la gente non capisca che
smaltire correttamente i rifiuti è innanzitutto un
gesto d’amore nei confronti di se stessi e dei pro-
pri figli».
Insomma, il problema esiste al di là di sfoghi e
polemiche… Come intendete affrontare questa
criticità?
«Purtroppo non abbiamo molte alternative, l’unica
nostra arma è l’educazione. I cittadini vanno edu-
cati alla differenziata e noi lo stiamo facendo nelle
scuole e nei quartieri. Non a caso Santa Maria
vanta miglioramenti importanti negli ultimi anni.
Persevereremo e alla fine tutti in città capiranno
l’importanza di certi meccanismi virtuosi».
Salvatore Mastroianni è arrivato a chiedere le
sue dimissioni, cosa risponde alle critiche
delle opposizioni?
«Sono faziose e strumentali, finalizzate solo a
creare consenso elettorale. Io preferisco dire la
verità e farmi dei nemici, la politica delle bugie e
dei giochini proprio non mi appartiene».
Matteo Donisi
iacp differenziata inesistenteDi Rienzo conferma le accuse: così la gente danneggia i figli
8 08/11/2014 S. MARIA C.V.
Donato Di Rienzo
otadcorf
CAPUA. La recente iniziativa del-
l'amministrazione comunale di dar
vita, attraverso uno specifico pro-
getto, ad una sorta di “Capua 2” nel-
l'area dell’ex campo profughi, sta
suscitando un vivace dibattito tra cit-
tadini, politici ed associazioni attra-
verso i social network. Erano gli anni
'70 quando un rampante imprendi-
tore, Silvio Berlusconi, non ancora
impegnato in politica, diede vita a Mi-
lano 2.
Un’oasi residenziale alle porte di Mi-
lano, dotata di aree verdi, infrastrut-
ture e servizi. A quarant’anni di
distanza qualcosa di simile viene ri-
proposto, dalla maggioranza guidata
da Carmine Antropoli, e votata in
consiglio comunale, aprendo un vi-
vace dibattito.
Ad essere scettica sull’operazione è
“Capua 2 luglio”, associazione di cui
è portavoce Maurizio Villani. che ri-
tiene inutile il progetto ed invita gli
amministratori ad adoperarsi per far
rivivere il centro storico sempre più
"povero" di residenti e commercianti.
«L’operazione Capua 2, infatti, più
che in un'ottica di medio-lungo pe-
riodo – afferma - sembra avere un
orizzonte molto breve.
La campagna elettorale per le regio-
nali della prossima primavera. Il pro-
getto, infatti, se così si può chiamare,
consta, in realtà, di una delibera di
Consiglio Comunale, composta di
poche pagine, molte delle quali rias-
sumono l’iter che ha portato all'acqui-
sizione dell'area da parte del
Comune.
Tecnicamente non c'è assolutamente
nulla, per fortuna, aggiungiamo, a ri-
prova che trattasi di una trovata elet-
toralistica».
Per l’associazione, nata pochi mesi
fa e particolarmente attiva sul “fronte”
della scuola e dei problemi relativi
all’edilizia scolastica, l’acquisizione
dell’area dell’ex campo profughi, de-
stinata ad ospitare “Capua 2” rappre-
senta un’occasione storica per la
città, per avviare una fase di sviluppo
su basi completamente nuove e per
riprendendosi il posto che merita nel
contesto regionale.
«Sicuramente tutto ciò non avverrà
se, davvero, si persevererà – prose-
gue - nell'idea di fare dell'area una
zona residenziale».
Ed ecco dati e cifre che non giustifi-
cherebbero quella che è definita una
“nuova colata di cemento”. «Dal
punto di vista del fabbisogno, infatti,
a Capua tutto serve - afferma -
tranne che nuove abitazioni. Nel
2011 la popolazione residente nel
Comune era pari a 19.029 abitanti,
addirittura inferiore, seppur di poco,
alla popolazione residente dieci anni
addietro (19.069 abitanti). E non
pare che all'orizzonte ci siano fattori
di sviluppo tali da far presumere un
aumento della popolazione che giu-
stifichi nuove colate di cemento. Il
problema di Capua, come non ci
stancheremo mai di dire, è la deca-
denza del centro storico. In tema di
politiche per la casa ogni sforzo deve
essere diretto alla ripopolazione del
centro, perché è solo così che se ne
può evitare il decadimento e l’abban-
dono.
Ma, a parte l'inutilità di nuove unità
abitative, ci sembra assolutamente
miope la scelta di destinare un'area
con quelle caratteristiche e dimen-
sioni, alla più banale delle opera-
zioni: l'edilizia». Per “Capua 3 luglio”
gli anni settanta sono ormai alle
spalle e l’edilizia non è più il motore
delle economie moderne. Quello che
occorre, invece, è dare impulso all'in-
novazione tecnologica, all'economia
immateriale e della conoscenza e
porre al centro dell’attenzione i temi
ambientali, pianificando il territorio
secondo il concetto di “Smart City”.
Un tema sicuramente da affrontare
per il futuro mentre, in tempi più ra-
pidi, l’associazione auspica che ven-
gano attuate tutte quelle iniziative
atte a far recuperare alla città un
ruolo importante, come in passato,
quanto meno in ambito regionale.
«Se non si ha la consapevolezza che
la sfida è questa - prosegue - al più
potremmo avere una Città più pulita
e con un bilancio sano, ma nulla di
più. Crediamo, tuttavia, che l’ambi-
zione debba essere ben altra». Sul
progetto “Capua 2”, altre incognite
sono rappresentate dalla bonifica
dell’area. Dopo che sono state av-
viate le demolizioni, infatti, è rimasto
drammaticamente aperto il problema
dello smaltimento. «Ebbene, i soldi
per far questo ci sono. La regione
Campania – prosegue - ha destinato
un miliardo di euro, finalizzato pro-
prio a questo. Invitiamo quindi l’am-
ministrazione ad attivarsi da subito
per poter ottenere il finanziamento
ed iniziare la bonifica in tempi ragio-
nevolmente brevi.
Quanto poi alla destinazione del-
l'area, non abbiamo la presunzione
di avere le risposte. Come detto,
però, non ci rassegniamo all'idea che
un’occasione come questa possa ri-
solversi nella classica operazioni edi-
lizia, come se dagli anni 70 ad oggi
non fosse cambiato nulla. E per que-
sto che lanceremo l’iniziativa “Pro-
getta il tuo parco”». Si tratta di un
concorso di idee per la riqualifica-
zione dell’area che per l’associa-
zione deve avere i confini ben più
ampi, raggiungendo i bastioni meri-
dionali ed includendo la chiesa di
San Lazzaro e Piazza d’Armi. «Sa-
remmo felici – conclude - se anche
l’Amministrazione decidesse di per-
correre questa strada, al fine di fare
una scelta con cognizione e lungimi-
ranza».
Mimmo Luongo
Cementificazione Capua 2Il comitato lancia l’sos: solo un’operazione elettorale
908/11/2014CAPUA
Carmine Antropoli
Torna il mercato in piazza EtiopiaCAPUA. E’ prevista per sabato 8 novembre l’inau-
gurazione del mercato giornaliero di piazza Etiopia
a Capua. Un ritorno, dopo anni di stop, grazie al la-
voro speso dall’assessore al ramo Guglielmo Lima.
Sabato 8 novembre le attività inizieranno alle 8.30 e
si concluderanno alle ore 12.30. L’assessore Lima
in merito dichiara: «“Il Mercatino Terra del Sole di
Piazza Commestibili”, così come è stato ribattez-
zato nella delibera di Giunta Municipale n. 89 del 22
luglio 2014 che ne ha sancito l’istituzione, inizierà
sabato 8 novembre. Ricordo che per l’occasione i
porticati di piazza Etiopia, che versavano in cattivo
stato di manutenzione, sono stati oggetto di
un’operazione di maquillage. Sono stati rifatti gli in-
tonaci e attintate le colonne, le volte e i muri adia-
centi le attività commerciali. 11 posteggi sono
dunque riservati ai titolari di autorizzazione per il
commercio su aree pubbliche per il settore merceo-
logico alimentare e non alimentare relativamente ai
prodotti tipici campani e si spera che il mercatino
possa costituire non solo lo strumento per offrire
un servizio ma anche per incrementare il commer-
cio nel centro storico. Dalla prossima settimana il
mercato, dopo l’inaugurazione, si effettuerà dal
martedì al sabato, dalle ore 6.00 del mattino fino
alle 14.00. Non dubito che i cittadini, nel giro di
poco, si riabitueranno alla presenza di questo
luogo dove poter fare compere. Ricordo che sono
state previste sanzioni durissime per gli operatori
che non rispettano le prescrizioni dettate in mate-
ria di pulizia in fase smontaggio dello stallo. Al fine
di evitare – prosegue – che le aree che saranno oc-
cupate degli standisti vengano lasciate in condi-
zione igieniche poco decorose, è stato previsto che
i concessionari dei posteggi dovranno provvedere
direttamente alla raccolta dei propri rifiuti».
MARCIANISE. Un nuovo legale e
una nuova tesi difensiva per il Tarì
nell’ambito del procedimento inten-
tato contro il polo orfafo dalla società
Antonio Riccio che circa un anno fa
ha subito un furto di 187mila € in
preziosi all’interno della struttura di
Marcianise.
Nell’udienza dello scorso mese di ot-
tobre, infatti, a rappresentare il Tarì
non c’era più l’avvocato Della Pe-
ruta, che aveva seguito il procedi-
mento sino a quel momento, bensì
Tortorano del foro di Napoli.
Secondo quanto sottolineato dal
nuovo professionista in una memoria
difensiva consegnata ai giudici, il Tarì
non avrebbe alcuna responsabilità
sull’accaduto, in quanto i moduli
sono da ritenersi di proprietà dei sin-
goli soci che, quindi, ne sono anche
i responsabili.
Tale principio, secondo Tortorano,
sarebbe sancito anche da un cambio
di statuto effettuato nel 2004, prima
dell’ingresso della società Antonio
Riccio all’interno del polo orafo. A
smontare questa posizione, l’atto di
compravendita dei lotti da parte
dell’azienda orafa proveniente da
Napoli nel qual si legge che i singoli
associati non possono nella maniera
più assoluta provvedere in maniera
autonoma alla vigilanza né con si-
stemi di controllo né con proprio per-
sonale e che tale operazione, quindi,
sia appannaggio del Polo orafo al
quale ciascun consorziato versa una
quota condominiale anche per que-
ste operazioni.
Il procedimento, comunque, è stato
aggiornato all’udienza del prossimo
2 febbraio davanti al tribunale civile
di Santa Maria Capua Vetere.
Ma cosa è successo all’interno del
Tarì?
La società Antonio Riccio srl è pro-
prietaria del modulo numero 101/102
all’interno del polo orafo il cui ac-
cesso è regolamentato da un si-
stema di chiavi ed allarme che, a sua
volta, è collegato h24 con la centrale
operativa del polo orafo.
Questo almeno quello che crede-
vano i titolari dell’azienda Riccio
prima dell’estate del 2013.
Dal 9 agosto al 1 settembre dello
scorso anno, l’azienda Riccio è rima-
sta chiusa per le ferie estive. Di ri-
torno dalle vacanze la brutta
sorpresa: il 2 settembre, infatti, alla
ripresa delle attività, l’amministratore
Salvatore Riccio ha riscontrato che
una cassetta di sicurezza presente
all’interno della cassaforte del suo
studio è stata svuotata di tutti i pre-
ziosi, circa cinque chili di oro e gio-
ielli, per un valore complessivo di
circa 187mila euro.
Da premettere che l’azienda ha sem-
pre versato al Tarì tutte le quote che
servono per pagare la manutenzione
della struttura e la sua sorveglianza.
Nonostante tutto i malviventi hanno
potuto avere accesso ai moduli
senza dover provvedere ad alcuna
effrazioni della porta d’ingresso. Tra
l’altro, così come prevede un proto-
collo interno, il titolare della ditta con
sede legale a Napoli, aveva fornito
quattro numeri di telefono per essere
contattato in caso di problemi du-
rante la sua assenza in occasione
delle ferie del 2013. La cassetta di si-
curezza era apribile con una chiave
esagonale in possesso solo del tito-
lare il quale era anche il solo ad
avere la chiave d’accesso al modulo.
L’altra strada per accedere all’attività
dell’azienda Riccio è rappresentata
da un pass partout in possesso del
Tarì che si è riservato la possibilità
d’ingresso nei singoli moduli in caso
di problemi rilevati dal sistema d’al-
larme. Altro elemento utile ad inqua-
drare la vicenda è rappresentato dal
fatto che la società Riccio non è co-
perta da alcuna assicurazione perso-
nale.
Ovviamente, una volta scoperto il
furto, Salvatore Riccio ha provve-
duto a denunciare ai carabinieri l’ac-
caduto, i quali hanno fatto un
sopralluogo nell’azienda, e alla so-
cietà Tarì a cui ha chiesto se, nel
lasso di tempo tra il 9 agosto e il
primo settembre, si fossero verificati
guasti, anomalie o intrusioni all’in-
terno della sua attività. Il Tarì ha di-
chiarato che nulla di tutto questo era
accaduto durate il periodo di ferie
dell’impresa anche durante un primo
incontro tra le parti che si è svolto il
10 settembre 2013. Quanto dichia-
rato in quella riunione, stando al-
l’esposto presentato dall’avvocato
Gaetano Rosario Porcaro per
conto della Antonio Riccio srl, viene
smentito dallo stesso Tarì nove giorni
più tardi.
In un incontro avuto il 19 settembre,
infatti, l’avvocato Benedetto La Pe-
ruta, per conto del polo orafo, dice
che il Tarì non ha responsabilità dal
momento che il sistema di sicurezza
del consorzio ha avuto dei problemi
a causa di un fulmine che si è abbat-
tuto nei pressi della struttura e che
ha determinato il cattivo funziona-
mento di tre collettori di coordina-
mento dei segnali d’allarme. A causa
di questo incidente, nei giorni 25, 26,
27, 28 e 29 agosto 2013 i moduli 101
e 102, cioé quelli dell’azienda Riccio,
risultavano non collegati con la cen-
trale e, quindi, non controllati. Tali in-
formazioni, però, non sono state mai
comunicate all’azienda vittima del
furto, così come evidenziato dall’av-
vocato Porcaro con una nota del 4
ottobre con la quale chiede un incon-
tro con il consulente tecnico del polo
orafo e una serie di documenti che
attestassero le anomalie legate al
fulmine.
Tale documentazione, allo stato, non
è mai stata consegnata ai legali della
Antonio Riccio.
I danni causati dal fulmine sono stati
comunicati a tutti i consorziati in
forma ufficiale solo il 10 ottobre
quando, con una nota, il polo orafo
ha informato del cattivo funziona-
mento del sistema di sicurezza, an-
nunciando lavori immediati.
Dopo il furto, il sistema d’allarme dei
moduli in cui si trova l’azienda Riccio
ha dato problemi anche il 2 e il 28
febbraio 2014, ma, in quella circo-
stanza, la proprietà ha potuto segna-
lare le anomalie al Tarì senza subire
ulteriori danni. Il Tarì è un polo pro-
duttivo e fieristico di gioielleria, orefi-
ceria, coralli e cammei, orologeria e
accessori moda. Costruito nel 1994
e costato circa 300 miliardi di vecchie
lire, il Tarì di Marcianise è il polo fie-
ristico più grande d'Europa nel set-
tore dell'oreficeria.
Con i suoi 130 000 m² di aree espo-
sitive, attualmente ospita circa 400
aziende ed 80 espositori per un to-
tale di 2500 posti di lavoro e con un
fatturato annuo di circa 500 milioni di
euro.
Operativo dalla fine del '96, il Tarì
rappresenta oggi un punto di riferi-
mento indiscusso non soltanto nel
mondo orafo nazionale, ma anche al-
l'estero, tanto da giungere ad inge-
gnerizzare il proprio know how per
offrire consulenza di alto livello a
consorzi e realtà internazionali na-
scenti con gli stessi obiettivi.
Il tarì si scrolla dei controlliNel processo con Riccio: toccano ai soci, sono loro i proprietari
MARCIANISE
Il Tarì
10 08/11/2014
MADDALONI. Avvocato Cerreto, il
sindaco De Lucia dichiara di non
essere candidata alle prossime re-
gionali, ma afferma che Maddaloni
sarà adeguatamente rappresen-
tata. Che significa sul piano poli-
tico?
«Beh, forse è moglio che lo spieghi il
sindaco... Attualmente in Forza Italia
non c’è assolutamente lo spazio per
una candidatura maddalonese. Il
partito è inconsistente sul piano pro-
vinciale e regionale e non ha la ca-
pacità di intercettare quei consensi
che possono essere utili a garantire
risposte al territorio. Ormai Forza Ita-
lia si è ridotta ad un paio di consi-
glieri. Non c’è più nulla di
quell’esercito che io avevo quando
governavo la città. Segreteria citta-
dina, esecutivo, militanti: si sono tutti
allontanati nel disfacimento a cui ab-
biamo assistito nell’ultimo anno... C’è
da dire che la situazione è simile
anche da altre parti anche perché s’è
creata un’omologazione tra centro-
destra e centrosinistra che parte dal
livello nazionale. Basta vedere quello
che ha detto Berlusconi in questi
giorni rispetto al sostegno a Renzi
per capire che ci troviamo in un mo-
mento difficilissimo... ».
Meglio guardare al centrosini-
stra...
«Ormai non c’è differenza. Lo svuo-
tamento dei partiti sta portando alla
scomparsa di quelli che erano i mo-
delli di riferimento ai quali eravamo
abituati. E’ per questo che ho deciso,
assieme ad un gruppo di amici, di
svincolarmi completamente da qual-
siasi forma di ragionamento e di
creare un’esperienza civica come
“Progetto Maddaloni”. Abbiamo
messo assieme risorse di centrode-
stra e di centrosinistra con il solo e
unico obiettivo di governare la città.
Non nasciamo per eleggere il consi-
gliere comunale, ma per determinare
le scelte del futuro di Maddaloni».
Questo significa che la rivedremo
sindaco di Maddaloni?
«Se avessi voluto fare il sindaco mi
sarei candidato l’ultima volta, non
avrei certo lasciato spazio a Rosa De
Lucia... E’ un’esperienza che ho già
fatto e che, credo, non rifarò almeno
per i prossimi dieci anni. Il mio obiet-
tivo è il parlamento. Vorrei candi-
darmi su un collegio se li
introducessero di nuovo e concor-
rere per la Camera o per il Senato,
se rimarrà. Oggi faccio l’allenatore di
questa squadra di persone per bene
che ha visto l’adesione anche di
Mario D’Addiego che sono convinto
potrà fare cose importanti per Mad-
daloni».
Lei è particolarmente critico con
l’esecutivo De Lucia, eppure dei ri-
sultati in questi mesi si sono visti?
«E quali? Il progetto di via Libertà
nasce sotto la mia amministrazione,
stesso si può dire per il finanzia-
mento per via Caudina. Sulla vi-
cenda parcheggi, invece, parliamo di
un progetto dell’esecutivo Farina che
si è materializzato perché io sono riu-
scito a chiudere dei contenziosi in
maniera positiva per il Comune...
Una volta finiti i progetti del passato,
quest’amministrazione non è stata in
grado di produrre nulla. E’ corretta la
definizione del consigliere D’Addiego
che parla dell’amministrazione del
giorno dopo che interviene solo a
cose fatte... Con questo modo di
fare, assisteremo alla chiusura del
Villaggio dei ragazzi, storica istitu-
zione maddalonese, dopo aver visto
quella del giudice di pace... Siamo di
fronte ad una maggioranza che fa
dell’annuncio il suo strumento princi-
pale, senza poi, dare riscontri reali».
Sì, ma attualmente l’esecutivo De
Lucia ha una maggioranza schiac-
ciante...
«Certamente ed è giusto che governi
così la gente si potrà rendere conto
della loro incapacità. In quella mag-
gioranza di politico non c’è nulla.
Stanno insieme per non andare a
casa, perché qualcuno ha bisogno
del gettone e qualcun altro la mattina
non vuole andare a lavorare... Molti
poi, sanno di non essere rieletti».
Sia più chiaro sulla questione Vil-
laggio dei ragazzi.
«Abbiamo permesso che andassero
via i Legionari che sono stati coloro
che hanno causato un debito di venti
milioni di euro. Ora mi chiedo chi è
che si occuperà di ripianarlo? Ab-
biamo affidato al sindaco l’incarico di
traghettatore e che senzo ha questo
ruolo se non c’è una soluzione?
Come si vede, Caldoro non nomina
il commissario perché di fronte ad
una situazione così disastrosa non
c’è nessuno che si assume la re-
sponsabilità di venire a Maddaloni...
Inoltre si alimentano tensioni all’in-
terno della struttura con addirittura
un referendum per mandare via il di-
rettore. Ma dove si è visto mai che i
dipendenti fanno un referendum per
mandare via il datore di lavoro? In
tutto questo chiasso resta solo un
dato, i dipendenti sono da mesi
senza stipendio... Si sarebbe dovuto
fare un piano per la vendita degli im-
mobili di proprietà della fondazione
per cercare di fare cassa. Si sarebbe
dovuto andare da Caldoro e propor-
gli di mettere i soldi per la realizza-
zione del centro anziani nella villa di
proprietà del Villaggio. Questo era il
senso dell’ordine del giorno votato
dai consiglieri Bove e D’Addiego che
non è stato compreso. Si è preferito
dare mandato al sindaco traghetta-
tore, manco questa fosse una
barca... ».
villaggio verso il baratroCerreto: Caldoro non nominerà mai il commissario...
08/11/2014MADDALONI
Antonio Cerreto
11
12
Il Modugno di Fiorello“Penso che un sogno così” al Comunale
08/11/2014 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Terra del sole, due giornia Castel di Sasso
Vallata Castel di Sasso e Vallatas.r.l. in collaborazione con l'As-sociazione "Terra del Sole" chesi occupa di promuovere l’arte,la cultura del territorio, orga-nizza, nei giorni 22 e 23 novem-bre, una mostra di pittura efotografia a cura della giornali-sta Laura Ferrante e la criticadella dott.ssa Adriana Lepore,giovane laureata in storia del-l’Arte e grande scoperta dell’As-sociazione TDS: un'ideagratificante e creativa per tutti.La giornata continua con il labo-ratorio teatrale e di animazionealla lettura, indicato per i bam-bini dai 3 agli 11 anni, curatodalla prof.ssa Serafina Ragoz-zino. Un progetto, capace di di-ventare valido strumentoeducativo, e grazie alla mae-stria dell'organizzatrice può tra-sformarsi in una grandeopportunità che consente diesplorare e stimolare le capa-cità di vivere e lavorare ingruppo. Il programma si conclu-derà con: "Favola Mia", gruppoesperienziale affidato alle com-petenze della dottoressa, Mari-lena Negri, Psicologa -Psicoterapeuta.
Vitrone ospite della Piccola Libreria 80mq
Un happy hour pomeridiano perascoltare la buona musica ca-sertana, seduti su comodi cu-scini e sorseggiando un buonvino locale. Sabato 8 novembrealle ore 19.00 la Piccola Libreria80mq sarò tutta per Gennaro Vi-trone, musicista e paroliere ca-sertano, che per l’occasionepresenterà il suo ultimo cd “Pic-cole partenze”, accompagnatodalla chitarra di Dario Crocetta.Presentatore per l’occasioneIvan Montanaro, ospite di 80mqgià con la presentazione del suolibro “Diario di uno schizofre-nico”. Appuntamento alle 19.00sabato 8 Novembre.
Parte il Jommelli CimarosaFestival al Sedile di S. Luigi
L’8 Novembre, presso il Sediledi San Luigi, alle ore 10 è previ-sta l’Inaugurazione del "Jom-melli / Cimarosa Festival", condegustazione di prodotti tipiciaversani. L’evento musicale, ter-minerà il 20 dicembre con pre-senze significative quali laFondazione Pietà de’ Turchinied il teatro San Carlo Tra i mas-simi esponenti del Settecentomusicale napoletano, ricercati evenerati per la grandezza dellaloro arte dalle corti di tutta Eu-ropa, i due compositori incisero,con il loro straordinario genio, lascena musicale dell’epoca, di-venendo con le proprie opere,degli imprescindibili punti di rife-rimento per generazioni di com-positori in Italia ed all’estero. Neè un esempio il celeberrimo“Matrimonio Segreto” di Cima-rosa, capolavoro dell’OperaBuffa, ritenuto fin dal debutto unaltissimo, inimitabile esempio diquesto particolare genere. Aidue si ispirò persino Mozart chein una lettera al padre scrisse:«Se si vorrà d’ora in poi cono-scere le vere aspirazioni dellanostra musica, bisognerà rivol-gersi ai napoletani». Tra i con-certi previsti dal programma delfestival, spiccano quelli dell'Or-chestra del Teatro San Carlo.
CASERTA. È stato dirompente l'incontro fraGiuseppe Fiorello e Domenico Modugno,sbocciato nel successo della miniserie televisiva“Volare - La grande storia di Domenico Modu-gno”. Due personalità che continuano in qual-che modo a “parlarsi” anche sui maggioripalcoscenici italiani, facendo tappa, venerdì 7novembre 2014 alle ore 20.45 (repliche fino adomenica 9) al Teatro Comunale CostantinoParravano di Caserta. Presentato dalla Compa-gnia Nuovo Teatro, Penso che un sogno così èuno show di parole, canzoni e, naturalmente, dimusica dal vivo, concepito come un sempliceomaggio personale e affettuoso a un ragazzodel Sud che ha inseguito sogni e passioni, il ci-nema e la musica. Ma non è soltanto un viaggionella vita di Mimì, ma anche l’occasione per rac-contare fatti, storie e personaggi di un tempo passato fe-lice. Un dialogo appassionato da cui traspare,unitamente al carisma e al talento dell’interprete sulpalco, la forza innovativa e coraggiosa di Modugno, lasua modernità, la generosità, il fascino travolgente e in-tramontabile del suo stile.«Modugno per me - scrive Giuseppe Fiorello - non èstato solo una storia da raccontare o un personaggio dainterpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lon-tano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolosalgo a bordo del deltaplano delle canzoni di DomenicoModugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia diquegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre do-lorose, altre nostalgiche e altre ancora che potrannosembrare incredibili». A orchestrare una materia artisticae umana tanto ricca, è stato coinvolto un regista di as-soluta competenza e fantasia, attento ai linguaggi più
contemporanei, come Giampiero Solari che alterna un’in-tensa attività teatrale a quella di autore e regista televi-sivo. Le avvolgenti musiche dello spettacolo sonoeseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio
Palma. Lo spettacolo, scritto dallo stesso Fiorello e Vit-
torio Moroni, racconta emozioni, vissuti, legami che tra-valicano i confini dell'autobiografia dell'attore ecoinvolgono lo spettatore, che si specchia nei rapportipadre-figlio, rivive sulla sua pelle le atmosfere di un'Italiache cresce e si emoziona sulle note di Domenico Modu-gno, artista amatissimo e che più di ogni altro ha accom-pagnato il boom economico italiano, esportandoloall’estero, condizionando costumi, modi di pensare edando speranza a intere generazioni.Una speranza e desiderio comune di tanti ragazzi anchedei giorni nostri che scommettono sulla fortuna e sul pro-prio talento in cerca di una vita migliore.
Venti nazioni a San Leucio per Intima LenteCASERTA. Nei giorni 8 e 9 novembre a Caserta –
San Leucio presso Officina Teatro, via dei Platani,
si svolgerà la IV edizione della rassegna di film et-
nografici ed antropologici Intima Lente (Intimate
Lens). Anche quest’anno opere di documentaristi
da tutto il mondo saranno presenti alla rassegna, in
rappresentanza di oltre 20 nazioni: dagli Stati Uniti
all’India, dal Sud Africa alla Malaysia, dal Giappone
alla Palestina e da Singapore ai Paesi Europei.
Come sempre, una particolare attenzione viene
data alle produzioni italiane. Una ventina di docu-
mentari parteciperanno al concorso con un venta-
glio di proposte geograficamente rappresentativo.
Quest’anno sarà poi presente – ad invito – una pro-
duzione locale, su cui vogliamo mantenere ancora
per qualche giorno il riserbo. Due giorni di ininter-
rotto film screening di corti, mediometraggi, lungo-
metraggi e fotonarrazioni. Produzioni indipendenti
ma sostenute da Università, Musei (Museo Etnogra-
fico di Osaka, Boston University etc.) o da Istituti di
ricerca (come l’olandese DCU o l’italiana B.R.I.O.)
che oggi come oggi spingono verso l’uso di queste
nuove tecniche di comunicazione. Le tematiche
suggeriranno riflessioni sulle tradizioni folkloriche,
come feste religiose, rituali magici o musica popo-
lare, così come spaccati di antropologia urbana,
studi postcoloniali coprendo campi di studio molto
vari ed interessanti. Ovviamente si è cercato di sol-
lecitare – una costante del nostro progetto - lin-
guaggi filmici diversi proprio nel tentativo di
esportare quello che è un discorso scientifico
verso un pubblico anche di non addetti ai lavori. Il
festival, ideato da Aldo Colucciello, Pasquale Cor-
rado e Augusto Ferraiuolo, è organizzato dalle as-
sociazioni B.R.I.O. Brillanti realtà in osservazione,
Bagaria – Tradizioni a Confronto, che hanno unito
gli sforzi per un evento che ha respiro e dimen-
sione internazionale, proponendosi come uno dei
più importanti festival del settore in Italia, con l’in-
tenzione di rilanciare la vocazione culturale del no-
stro territorio inserito come non mai nella dialettica
globale/locale. Per il secondo anno consecutivo In-
tima Lente si avvale della collaborazione con Offi-
cina Teatro, prezioso partner con cui esiste una
piena condivisione di obiettivi e visione, e con la
Documentary Educational Resource di Boston
(USA), tra le più importanti case di distribuzione del
settore. Il programma completo e dettagliato sarà
visitabile a breve sul sito web: http://www.intimate-
lensfestival.com.
MADDALONI. Grande evento presso il Convitto Nazio-
nale “Giordano Bruno” di Maddaloni in occasione della
presentazione del libro “NINCO NANCO DEVE MO-
RIRE” di Eugenio Bennato, in collaborazione con la TA-
COCISU Caserta, prevista per giovedì 13 novembre alle
ore 10.15 nel Salone Monumentale del prestigioso e
Convitto Nazionale “Giordano Bruno” (scuole annesse:
Primaria, Media Inferiore e Media Superiore ovvero Liceo
Classico (Europeo).
L’incontro avrà questa struttura:
ore 10.20: Introduzione del Rettore “Il grande brigantag-
gio 1861-65, storia di un falso storico”; ore 10.35: Il Robin
Hood dei briganti: Nicola Summa, detto Ninco Nanco, ne
parla Bennato. ore 11.00: Gli studenti pongono do-
mande; ore 12.00: La canzone dei briganti: il cantautore
parla di musica popolare.
All’incontro sono invitate rappresentanze di altre scuole,
i cittadini interessati all’argomento, le autorità civili e mi-
litari.
Prima della chiusura dell’evento il noto artista, Maestro
Wladimiro Cardone, docente presso il complesso sco-
lastico del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Mad-
daloni, così come già avvenuto in occasione dell’incontro
con Dacia Maraini, consegnerà una propria creazione
all’autore. Ad Eugenio Bennato il Maestro Wladimiro Car-
done consegnerà “Tarantella” con uno stile introspettivo,
tipico dell’artista, funzionalmente all’esperienza artistica
e culturale dell’artista scrittore Bennato.
13
Bennato al ConvittoLa presentazione del libro su Ninco Nanco
08/11/2014Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Comics, appuntamento conEmilio Laiso in via Seggio
C’è un altro appuntamento dasegnare in agenda per gliamanti del comics. Sabato 8Novembre, la CreativArt (viaSeggio 86, Aversa) ospiteràEmilio Laiso. Disegnatore per laImage, Zenescope e Boom,l’autore terrà un workshop sul-l’illustrazione nel fumetto.L’evento, in programma a par-tire dalle 15, sarà totalmentegratuito ed aperto a tutti. LaCreativArt School è una vera eproprio factory dove appassio-nati e curiosi possono appren-dere come nasce una vignetta,iniziando un percorso didatticoche lì formerà tanto come dise-gnatori quanto come sceneggia-tori, a seconda delle attitudiniindividuali. L’idea, nata dallementi di Francesco Manna, Giu-seppe Andreozzi e FrancescoStarace, vuole valorizzare lanona arte a livello mondiale.
Parco del Matese, concorsodi idee per attrarre turisti
Autunno musicaale, concerto ad Alvignano
Su richiesta del presidente delParco Regionale del Matese,Umberto De Nicola, è stata sot-toposta all’attenzione dell’As-sessore all’Agricoltura Nugnesun’iniziativa volta a potenziarele risorse di cui il territorio mate-sino è ricco al fine di creare uncircuito virtuoso di promozioneper attrarre turisti. Nasce daquesta problematica l’idea dilanciare una proposta proget-tuale per la realizzazione, a va-lere sui fondi della prossimaprogrammazione 2014-20120,di uno o più progetti relativi allosviluppo di strutture operantinell’ambito del turismo ambien-tale, enogastronomico, cultu-rale. La forma di acquisizione eselezione dei progetti saràquella del "Concorso di idee”,che dovrà essere pubblicizzatoalmeno a livello nazionale,presso le Università e i gruppi diprogettazione interessati.
Dal 31 Ottobre al 26 Dicembre2014 avrà luogo la prima partedella XX edizione dell'AutunnoMusicale alla Reggia di Casertaed in altri luoghi d'arte di Capua,Caiazzo, Alvignano, Sessa Au-runca, Pietramelara, Pietravai-rano, Ercolano, Pietraroja,Cusano Mutri e Magliano Ve-tere, per la direzione artisticadel M° Antonino CascioLa Rassegna, realizzata in joint- venture dall'AssociazioneAnna Jervolino e dall'Orchestrada Camera di Caserta, si svol-gerà con la collaudata formuladel week / end itinerante nei sitivanvitelliani, nelle basiliche ro-maniche, in chiese, palazzi emusei; di particolare risalto iConcerti alla Cappella Palatinadella Reggia di Caserta, in col-laborazione con il Polo Musealedi Napoli e della Reggia di Ca-serta ed in concomitanza con iVenerdì al Museo.Sabato 8 novembre, ore 19.30,ad Alvignano presso il SantuarioMaria SS. Addolorata è previstoil Concerti dell’Orchestra: Or-chestra da Camera di Caserta,Antonino Cascio, direttore, conJohannes Grosso, oboeBrani di Antonio Vivaldi, Ales-sandro Marcello, Tomaso Albi-noni.
S.G.
Eugenio Bennato
Al Teatro Civico 14 “Il re ride” di GuarroCASERTA. Il re ride, spettacolo scritto e diretto da
Luisa Guarro, approda sulle scene del Teatro Civico
14 di Caserta sabato 8 e domenica 9 novembre
2014. Liberamente ispirata alla leggenda campana
dell’Uccello Grifone questa favola dark, interpretata
da Francesco Campanile, Luca Di Tommaso, Luca
Gallone, si presenta come riflessione sul potere in
forma di clownerie. Si racconta che l’Uccello Gri-
fone, un essere prodigioso capace di scivolare
nell’uomo attraverso i suoi occhi e di leggerne
l’anima, viva nei boschi delle terre del nord. L’uc-
cello si lascerebbe avvicinare solo dagli uomini giu-
sti. Due principi eredi, per volere del padre, partono
alla ricerca del misterioso animale. Secondo la leg-
genda, colui che tornerà con una sua penna, dimo-
strerà di averlo potuto avvicinare, di essere giusto e
pertanto diventerà re: ma le cose non vanno come
ci si aspetta. Il figlio che non riesce nell’impresa uc-
cide il fratello, gli ruba la penna, torna con essa a
palazzo e diventa re. Una volta scoperto il fratrici-
dio, il re assassino decide di autoprocessarsi e, con
un’arringa acuta e una verità relativa, di assolversi.
Accompagnata da musiche di Tom Waits e Nick
Cave, cui è cara la denuncia sociale del potere, lo
spettacolo ha per protagonisti uomini di ogni luogo
e di ogni tempo, con segni evidenti sul viso della
passata infanzia e delle emozioni più remote. Pallidi
clown, simboli dell’uomo in quanto tale, con giub-
botti di pelle nera, colli di raso bianco a raggiera e
cavalli-ombrello che all’occorrenza riparano dalla
pioggia e difendono dal nemico. La scenografia, es-
senziale, vuole mostrare allo spettatore che il bene
e il male, nell’antica fiaba proprietà di due diverse
nature umane, sono, invece, proprietà meccaniche
esterne all’uomo, vissute da quest’ultimo solo fatal-
mente: un trono tutto nero (di pelle lucida con de-
cori e bottoni dorati) posto su una pedana con
ruote, dietro di esso una casetta tutta bianca (pic-
cola perché lontana), posta sulla stessa pedana,
sullo stesso supporto. Se c’è il trono ci troviamo
nella stanza del re, se c’è la casa e con essa due al-
beri che entrano all’occorrenza, ci troviamo nel
bosco, la nostra vita; bianco e nero sono proposti
come due facce dello stesso sistema, non qualità
dell’animo umano, bensì aspetti del medesimo mec-
canismo impersonale, che irretisce e condanna al
pianto. Il pianto è disperato! I clown hanno lacrime
nere che solcano il viso ed è disperato poiché per
sbarazzarsi del nero è necessario sbarazzarsi del
bianco, per sbarazzarsi del potere è necessario sba-
razzarsi di quanto nel sistema ci è caro: la nostra
stessa casa, il nutrimento, gli affetti.
FALCHETTI TRAVOLTI A SAN CATALDO
La Casertana scende in
campo a San Cataldo per cer-
care di continuare il ruolo di
marcia positivo cominciato la
domenica precedente al Pinto
contro la Viribus Unitis. I pa-
droni di casa invece partono
ad altissima velocità riu-
scendo a sbloccare la situa-
zione di stallo di partenza già
in occasione del primo giro di
lancette grazie al guizzo vin-
cente di Ferraro. I falchetti di-
mostrano di aver accusato il colpo e sono costretti a subire il punto del
doppio svantaggio in occasione del ventunesimo minuto di gara quando
Torregrossa supera il diretto avversario prima di depositare la sfera alle
spalle dell’estremo difensore Assante. I rossoblu chiudono la prima fra-
zioen di gioco sotto di due marcature. Al ’61 Pastore riduce le distanze. I ti-
fosi al seguito quindi cominciano a nutrire qualche speranza in merito alla
possibilità di pareggio. I sogni dei supporters di Terra di Lavoro vengono
clamorosamente infranti al ’63 da Ventresini, che fissa il punteggio finale
sul tre ad uno.
FILIPPI DALLA MEDIANA ALLA PANCHINA
Luciano Filippi, originario di Fiviz-
zano nella provincia di Massa Car-
rara, arriva nei primissimi anni della
propria carriera all’ombra della Reg-
gia. Il centrocampista toscano ap-
proda infatti al Pinto in occasione
della campagna di rafforzamento
estiva del 1980. Nella prima sta-
gione con la casacca dei falchetti,
dopo un inizio in panchina, riesce
ad accaparrarsi la casacca da tito-
lare scendendo in campo in ventitre
occasioni. Nell’anno seguente fa
parte della formazione titolare sedici
volte. Nel terzo ed ultimo torneo con
la rappresentativa di Viale Medaglie
d’Oro diventa punto di forza inamo-
vibile della mediana collezionando tre presenze e due reti. Conclusa la pa-
rabola da calciatore professionista, Filippi ha intrapreso la carriera di
allenatore. Ha avuto modo di allenare molte formazioni blasonate di Seri C.
Particolarmente rilevanti le esperienza con la rappresentativa della Mas-
sese e della Pro Vercelli
CASERTA. La Casertana lotterà fino
al termine della stagione per un posto
nei play off. Questo è il messaggio
del campo al termine della partita ca-
salinga contro l’Ischia. Aldilà delle
aspettative ufficiali della società che
punta ad un torneo di metà classifica
ed una salvezza senza difficoltà, la
squadra ha dimostrato un cinismo ed
una maturità che competono alle for-
mazioni vincenti. La capacità di inca-
merare tre punti in una partita non
giocata a ritmi sostenuti contro un av-
versario sulla carta alla portata lascia
ben sperare per il futuro. I falchetti
stanno trovando punti di riferimenti
importanti in calciatori chiaramente di
categoria superiore come Fumagalli,
Carrus, Mancosu, e Murolo ed altri
potenziali atleti di livello diverso dalla
Lega Pro quali Cissé e Bianco. In-
torno a questi calciatori si sta compat-
tando una squadra che sta
prendendo coscienza delle proprie
forze badando al risultato, unico
obiettivo che conta nel calcio contem-
poraneo. Chiaramente i meccanismi
tattici di Gregucci ancora non sono
rodati al meglio ma il riscontro pratico
del campo rende merito al lavoro di
un tecnico, che ha saputo ergersi a
leader di un gruppo formato da tan-
tissimi buoni calciatori. La possibilità
di giocare senza assilli, da matricola
terribile, potrebbe costituire alla di-
stanza l’arma a favore dei rossoblu
capaci di confrontarsi con qualsiasi
avversario. La gara di domani col Be-
nevento arriva nel momento di mi-
gliore. Idda e compagni potranno
scendere in campo nel Sannio con
una libertà mentale che potrebbe ri-
sultare decisiva. Magari ci si attende
un atteggiamento diverso rispetto al
big match di Lecce, probabilmente
unica nota stonata del percorso degli
uomini di Lombardi fino a questo mo-
mento. Contro i giallorossi beneven-
tani, i falchetti dovranno mettere da
parte timori reverenziali e giocare a
viso aperto contro la capolista e mag-
gior pretendente al salto di categoria.
Nicola Maiello
casertana derby di testaContro il Benevento per dare continuità ai risultati
14 08/11/2014 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1998Chi l’ha visto
CLASSIFICA
Benevento 25
Juve Stabia 22
Salernitana 22
Lecce 21
Casertana 21
Catanzaro 19
Matera 18
Vigor Lamezia 18
Foggia 17
Lupa Roma 17
Paganese 12
ACR Messina 12
Martina 10
Melfi 9
Savoia 8
Barletta 8
Ischia Isolav. 7
Cosenza 7
Reggina 6
Aversa 5Cissè in sala stampa
CASERTA. Qualcuno diceva che la notte è sem-
pre più buia poco prima dell'alba. E l'alba, per la
Juve Caserta, stenta a sorgere, mentre il buio
della notte resta presente. Quarta sconfitta, su al-
trettante partite, in campionato per gli uomini di
Emanuele Molin, anche Pistoia, dopo Brindisi, è
corsara al Palamaggiò, ma ciò che preoccupa non
sono tanto le sconfitte, che ovviamente destano ti-
more per la classifica deficitaria (la Juve è, attual-
mente, ultima in classifica in coabitazione con
Pesaro, l'altra squadra che ancora deve vincere
una partita), ma il gioco, totalmente latitante. La
Juve Caserta, in 4 partite, non ha ancora fatto ve-
dere l'ombra di uno schema, di una trama, di un
qualcosa di ragionato. Se non c'è il contropiede la
palla è ferma, i giocatori anche, si palleggia sul
posto per almeno 15 secondi e poi si improvvisa,
e il più delle volte il risultato di quest'improvvisa-
zione porta a tiri fuori ritmo o a penetrazioni 1 vs
3, e i numeri ci aiutano in questa analisi, visto che,
dopo 4 partite, la Juve segna 65.7 punti di media,
decisamente troppo poco. I problemi sono tanti,
l'attacco grava esclusivamente sulle spalle di Sam
Young, che viaggia a 25 punti di media, ma at-
torno all'ex Pacers c'è il nulla. La piazza chiede
tagli e cambi, ma il problema è che, anche cam-
biando l'ordine dei fattori, c'è il rischio che il risul-
tato non cambia se a mancare è il contesto di
gioco in cui la squadra possa esprimersi al meglio.
Impossibile pensare che Frank Gaines possa ti-
rare meglio del 2/11 prodotto contro Pistoia se non
si costruisce uno schema per permettergli di tirare
in ritmo: Gaines non è un giocatore capace di cre-
arsi un tiro dal palleggio, ma è un giocatore che
vive di uscite dai blocchi e di scarichi, ma se que-
ste situazioni non si costruiscono lui non può dare
quella certezza, soprattutto nel tiro da fuori, che
gli si chiede.
Impossibile pensare che Carleton Scott possa
segnare più dei 2 punti messi a segno domenica
scorsa se lo si vede fermo, senza fare un movi-
mento. Stravolgere un organico dopo 4 giornate è
un rischio se poi manca tutto il resto, allora si co-
minciasse da zero, poi si valuta chi ci può stare e
chi no, e si navigasse tutti nella stessa direzione,
a cominciare dallo staff tecnico.
L'avvio di partita non è brillantissimo, si sbaglia
tanto e le due squadre spendono anche molti falli.
Molin toglie un Gaines troppo morbido, dentro
Mordente e l'impatto del capitano è buono, as-
sieme alla fiammata di Young che, da solo, firma
il 6-0 che manda la Juve avanti 18-13 al primo
mini intervallo. Il secondo periodo è singhiozzante
quasi come il primo, Pistoia approfitta del riposo
di Young per rosicchiare qualche punto, fino alla
tripla, parecchio casuale, di Linton Johnson, che
vale il 20-20. Young torna in campo ma la musica
non cambia, Pistoia imbriglia Caserta con la zona
e con discrete giocate offensive, che permettono
la mini fuga toscana grazie al gioco da 3 punti di
Magro, che costringe Molin al time out. La Giorgio
tesi Group resiste alla reazione bianconera e si va
al riposo lungo sul 29-33.
Punteggio che resta tale, per abbondanti 2 mi-
nuti, ad inizio terzo periodo, fin quando l'em-
passe non viene sbloccata da Howell, cui
rispondono Hall, con la tripla, e Johnson con
2 punti in area, con Caserta che scivola nuo-
vamente a -7 (31-38). L'imprecisione continua
a farla da padrona, e la cosa va bene agli
ospiti, che riescono a contenere i tentativi, più
di rabbia che di altro, della Juve, che comun-
que non riesce a fare molto (37-42). Alla sgra
dell'errore partecipano anche i toscani, mentre
Mordente e Young provano a trascinare Ca-
serta, col rientro della Juve che è cosa fatta,
46-48 all'ultimo intervallo.
Gaines ritrova il canestro dopo una vita, Young
chiude il gioco da 3 punti, Caserta ritrova il
vantaggio dopo oltre 20 minuti passati ad in-
seguire Pistoia.
Williams sveglia i suoi con la tripla, Gaines ri-
sponde per le rime, ma Caserta spreca troppo
e permette ai toscani di conservare il margine
di 4 punti che, dopo la girandola finale di tiri li-
beri, fissa il punteggio sul 59-63 per Pistoia.
Domenica altro impegno casalingo per la
Juve, attesa dal match con la Vanoli Cremona,
una delle sorprese di questo avvio di stagione,
visto che la squadra di Cesare Pancotto ha vinto
due partite, entrambe in trasferta, e le due scon-
fitte, contro Milano e Capo d'Orlando, sono co-
munque arrivate solo nel finale. Il play maker è
Kenny Hayes: 27 anni, americano di Dayton, pro-
dotto di Miami University, ultima stagione in
Israele, nel Maccabi Ashdod, Hayes è un play
maker dalle ottime qualità offensive, sia al tiro che
in penetrazione, abile anche nel coinvolgere i
compagni, non è un difensore eccelso. Al suo
fianco, in posizione di guardia, Luca Vitali: 28
anni, 200 cm per 90 kg, si è ripreso da un infortu-
nio al piede che gli ha fatto saltare tutta la prepa-
razione con la squadra. Gioca serenamente
anche da play maker, dove è un ottimo interprete
del pick & roll, in attacco la qualità principale è il
tiro da 3 punti, situazione in cui sa rendersi molto
pericoloso. Ritorna a Cremona dopo averci già
giocato nella stagione 2012/2013, nella stagione
scorsa ha sfiorato i play off a Venezia. James Bell
completa il perimetro: ala piccola di 198 cm per
100 kg, 22 anni, è appena uscito da Villanova,
dove ha giocato 122 partite in tutto e dove ha
chiuso un buonissimo anno senior, con 14.4 punti,
6.1 rimbalzi e 1.6 assist di media. Bell è la classica
ala piccola americana, ottimo atleta, più attac-
cante del ferro che tiratore da fuori, abile a rim-
balzo dove con una certa decisione, la chiusura
dell'azione è spesso una schiacciata. Il play maker
di scorta è Jazzmar Ferguson: anch'egli ameri-
cano, 26 anni, ultima stagione in Legadue Gold, a
Forlì, dove ha viaggiato a 17.6 punti, 2.7 assist e
2.6 rimbalzi di media, è micidiale in contropiede,
sia quando deve chiuderlo lui, sia nel far correre
palla e compagni. Arrivato a Cremona senza
grossi favori, con 12.8 punti e 2.6 rimbalzi di media
è, sicuramente, una delle note più liete del rooster
lombardo. Fabio Mian è il back up di entrambi gli
esterni: guardia/ala classe 1992, 196 cm per 90
kg, prodotto del vivaio di Varese, le ultime due sta-
gioni, trascorse ad Agrigento, gli hanno fatto fare
le ossa, ed ora è pronto al salto di categoria. Pan-
cotto si fida molto di lui, anche se, col rientro di Vi-
tali, il suo minutaggio è ovviamente diminuito, ma
è un ragazzo volenteroso, che si impegna, difende
forte e in attacco fa quello che gli si chiede, senza
sbavature.
Sotto canestro, in posizione di ala grande, Came-
ron Clark: 23 anni, 203 cm per 100 kg, uscito que-
st'anno da Oklahoma Sooners, dove ha chiuso il
suo anno seniore con 15.5 punti e 5.5 rimbalzi di
media. Clark ha, come Ferguson e Hayes, avuto
un ottimo impatto sulla nostra Lega, è un'ala ati-
pica che sa sia allontanarsi dal canestro che gio-
care bene in avvicinamento, oltre ad essere
presente a rimbalzo. Il centro è Marco Cusin: sta-
gione iniziata a Sassari, ma finita subito per lo
scarso minutaggio che gli offriva coach Sacchetti,
il pivot di Pordenone torna a Cremona dopo averci
già giocato dal 2007 al 2010. 29 anni, 211 cm per
110 kg, Cusin è cresciuto tantissimo, ha giocato
molto bene, in Nazionale, in estate, offre grande
presenza, su ambo i lati del campo, a rimbalzo, in-
timorisce, in attacco gioca benissimo il pick & roll
ed è affidabile anche in post.
Luca Campani è il cambio dei due lunghi:
ala/pivot classe 1990, 208 cm per 100 kg, ultime
due stagioni a Montegranaro, è un ragazzo in co-
stante crescita, che dà una certa affidibilità sia in
attacco, dove inizia a non sdegnare il tiro da fuori,
sia in difesa, lontano e vicino alla palla.
I giovani Giulio Gazzotti e Nicola Mei comple-
tano un rooster che, in quintetto, inizia con Hayes,
Vitali, Bell, Clark e Cusin.
Francesco Padula
1508/11/2014SPORT/Juvecaserta
JUVE in cerca della svoltaContro Cremona bianconeri a caccia del primo successo
Sam Young