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CaSERTa. Una nuova gestione dei beni culturali che vede l’ingresso dei privati: è questo lo spirito del decreto Franceschini che dovrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire il nostro patrimo- nio storico artistico. Non più i monumenti intesi come un qualche cosa di statico, ma di dina- mico, dei luoghi dove la storia si può andare a fondere con elementi mo- derni e mondani. Una concezione che sposa a pieno il commissario dell’Ept Lucia Ranucci che ritiene come sia giunto il mo- mento di impostare in maniera diffe- rente il rapporto con i monumenti. «Non dobbiamo immaginare più la Reggia di Caserta e i monumenti in genere, come un qualche cosa da preservare - ha spiegato - è il mo- mento che si aprano alla città, ne di- ventino parte. E’ giusto che possano essere sfruttati per eventi a manife- stazioni. E’ questa la strada che bisogna per- correre se si vuole realmente fare in modo che la Reggia di Caserta di- venti il volano di crescita per il nostro territorio». Non solo buoni propositi da parte della commissaria dell’ente provin- ciale per il turismo, ma anche atti concreti avviati proprio in questi giorni. «Ho incontrato il vescovo di Caserta monsignor D’Alise per chiedergli di poter officiare la messa tutte le do- meniche nella Cappella Palatina - ha spiegato Ranucci - o, quanto meno, una volta al mese, in modo da rega- lare ai turisti la suggestione di poter ascoltare la funzione religiosa in un luogo suggestivo come Palazzo Reale. La sollecitazione mi è arrivata dagli albergatori di Caserta che hanno rac- colto le richieste dei loro clienti. Sa- rebbe una cosa bellissima per la nostra città oltre ad un forte richiamo per chi viene da fuori». La funzionaria regionale sottolinea come rispetto a tale proposta, il ve- scovo D’Alise si sia riservato una ri- sposta. L’idea della Reggia aperta alla città, non si limita solo all’utilizzo della Cappella Palatina da parte della commissaria dell’Ept. Messa alla Reggia La proposta di Ranucci al vescovo DAlise DUE CIVICHE per Caldoro Il presidente sta lavorando ad am- pliare la coalizione a suo sostegno. Giaquinto osserva. Pag.3 Primarie per la scelta del candidato preside del centrosinistra: sì, no, forse... Ormai tutte le strade sembrano percorribili per l’individuazione dello sfidante di Stefano Caldoro. Prima si è tergiversato sul fissare la data della competizione facendo saltare la finestra del 30 novembre quando si dovrebbero svolgere le consultazioni in Puglia, poi si è fissata la data del 14 dicembre, organizzando una competizione tutta interna al Partito democratico, senza porsi il problema di coinvolgere gli altri possibili compagni di viaggio, infine si mette in discussione questa data, in virtù di un accordo possibile con le altre forze del centrosinistra e, soprattutto, con la costituente di centro che andrebbero a formare Udc e Nuovo centrodestra. Siamo di fronte ad una gestione al limite dello schizzofrenico che denota uno scollamento totale tra il partito regionale e quello nazionale che si stanno muovendo in due direzioni completamente opposte, creando caos e imbarazzi sui territori spiazzati e disorientati rispetto a scelte che cambiano di minuto in minuto e che non consentono un’organizzazione da parte dei protagonisti della scena pubblica. continua a pag.2 di Francesco Marino L’edit oriale continua a pag.2 La doppia linea del Pd sulla scelta del presidente La cappella palatina PRIMARIE PD si decide il 14 Direzione regionale per stabilire se confermare l’appuntamento di di- cembre o tentare via politica. Pag. 4 ABBATE l’identità della Sinistra La Cgil è una fetta importante della base del Pd. Regionali? Ci sarà un riformista. Pag.5 I DISSIDENTI stop a Danilo D’Angelo Parente, Palmiero e Santonastaso spiegano: ecco i risultati che ab- biamo raccolto. Pag.7 CEMENTICAZIONE “Capua due” Il comitato spara a zero contro il sin- daco: è solo una manovra elettorale per le regionali. Pag.9 IL TARÌ si ‘scarica’ della vigilanza Il polo orafo cambia avvocato nel processo contro Riccio e presenta nuove memorie difensive. Pag.10 VILLAGGIO verso il baratro Cerreto: Caldoro non nominerà mai il commissario. Ecco gli errori della De Lucia. Pag.11 Per informazioni 328.3997148 [email protected] www.casertafocus.net Anno V n. 35 08/11/2014 distribuzione gratuita Periodico d’informazione della Provincia di Caserta Direttore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me- ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Casertafocus n35

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Page 1: Casertafocus n35

CaSERTa. Una nuova gestione dei

beni culturali che vede l’ingresso dei

privati: è questo lo spirito del decreto

Franceschini che dovrebbe portare

ad una vera e propria rivoluzione nel

modo di concepire il nostro patrimo-

nio storico artistico.

Non più i monumenti intesi come un

qualche cosa di statico, ma di dina-

mico, dei luoghi dove la storia si può

andare a fondere con elementi mo-

derni e mondani.

Una concezione che sposa a pieno il

commissario dell’Ept Lucia Ranucci

che ritiene come sia giunto il mo-

mento di impostare in maniera diffe-

rente il rapporto con i monumenti.

«Non dobbiamo immaginare più la

Reggia di Caserta e i monumenti in

genere, come un qualche cosa da

preservare - ha spiegato - è il mo-

mento che si aprano alla città, ne di-

ventino parte. E’ giusto che possano

essere sfruttati per eventi a manife-

stazioni.

E’ questa la strada che bisogna per-

correre se si vuole realmente fare in

modo che la Reggia di Caserta di-

venti il volano di crescita per il nostro

territorio».

Non solo buoni propositi da parte

della commissaria dell’ente provin-

ciale per il turismo, ma anche atti

concreti avviati proprio in questi

giorni.

«Ho incontrato il vescovo di Caserta

monsignor D’Alise per chiedergli di

poter officiare la messa tutte le do-

meniche nella Cappella Palatina - ha

spiegato Ranucci - o, quanto meno,

una volta al mese, in modo da rega-

lare ai turisti la suggestione di poter

ascoltare la funzione religiosa in un

luogo suggestivo come Palazzo

Reale.

La sollecitazione mi è arrivata dagli

albergatori di Caserta che hanno rac-

colto le richieste dei loro clienti. Sa-

rebbe una cosa bellissima per la

nostra città oltre ad un forte richiamo

per chi viene da fuori».

La funzionaria regionale sottolinea

come rispetto a tale proposta, il ve-

scovo D’Alise si sia riservato una ri-

sposta.

L’idea della Reggia aperta alla città,

non si limita solo all’utilizzo della

Cappella Palatina da parte della

commissaria dell’Ept.

Messa alla ReggiaLa proposta di Ranucci al vescovo D’Alise

DUE CIVICHE per CaldoroIl presidente sta lavorando ad am-

pliare la coalizione a suo sostegno.

Giaquinto osserva. Pag.3

Primarie per la scelta del

candidato preside del

centrosinistra: sì, no, forse...

Ormai tutte le strade sembrano

percorribili per l’individuazione

dello sfidante di Stefano Caldoro.

Prima si è tergiversato sul fissare

la data della competizione

facendo saltare la finestra del 30

novembre quando si dovrebbero

svolgere le consultazioni in

Puglia, poi si è fissata la data del

14 dicembre, organizzando una

competizione tutta interna al

Partito democratico, senza porsi il

problema di coinvolgere gli altri

possibili compagni di viaggio,

infine si mette in discussione

questa data, in virtù di un accordo

possibile con le altre forze del

centrosinistra e, soprattutto, con

la costituente di centro che

andrebbero a formare Udc e

Nuovo centrodestra. Siamo di

fronte ad una gestione al limite

dello schizzofrenico che denota

uno scollamento totale tra il

partito regionale e quello

nazionale che si stanno

muovendo in due direzioni

completamente opposte, creando

caos e imbarazzi sui territori

spiazzati e disorientati rispetto a

scelte che cambiano di minuto in

minuto e che non consentono

un’organizzazione da parte dei

protagonisti della scena pubblica.

continua a pag.2

diFrancesco Marino

L’editoriale

continua a pag.2

La doppia lineadel Pd sulla sceltadel presidente

La cappella palatina

PRIMARIE PD si decide il 14Direzione regionale per stabilire se

confermare l’appuntamento di di-

cembre o tentare via politica. Pag. 4

ABBATE l’identitàdella SinistraLa Cgil è una fetta importante della

base del Pd. Regionali? Ci sarà un

riformista. Pag.5

I DISSIDENTI stopa Danilo D’AngeloParente, Palmiero e Santonastaso

spiegano: ecco i risultati che ab-

biamo raccolto. Pag.7

CEMENTICAZIONE “Capua due”Il comitato spara a zero contro il sin-

daco: è solo una manovra elettorale

per le regionali. Pag.9

IL TARÌ si ‘scarica’della vigilanzaIl polo orafo cambia avvocato nel

processo contro Riccio e presenta

nuove memorie difensive. Pag.10

VILLAGGIO verso il baratroCerreto: Caldoro non nominerà mai

il commissario. Ecco gli errori della

De Lucia. Pag.11

Per informazioni328.3997148

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Anno V n. 3508/11/2014

distribuzione gratuita

Periodico d’informazione della Provincia di CasertaDirettore responsabile, Francesco Marino - Editore, PF edizioni srl, via Daniele, 45 - Caserta - Tipografia, Centro Offset Me-ridionale srl - Località Lo Uttaro - Caserta - Tel 08231873101. Testata registrata presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere(CE) n. 771 del 30/09/2010 - Per informazioni: 328.3997148 - E-mail: [email protected] - www.casertafocus.net

Page 2: Casertafocus n35

segue dalla prima

«Abbiamo un teatro di corte bellis-simo - ha detto - non si capisce per-ché debba rimanere così. Sipotrebbe immaginare anche una pic-cola stagione per fare in modo che laReggia possa essere vissuta da tutti.Ho dimostrato la mia apertura con-sentendo il convegno dei medici al-l’interno di Palazzo Reale». Ma, le

novità per Palazzo Reale non fini-scono qui. Un treno che colleghi laReggia di Caserta ai principali siti ar-cheologici dell'area come Pompei,Ercolano e Paestum. È questa l'ideacui starebbe lavorando il ministro deiBeni Culturali e del Turismo DarioFranceschini, secondo quanto ripor-tato da Il Sole 24 Ore. «Sto iniziandoa ragionare con le Ferrovie», ha af-fermato Franceschini. Obiettivo delprogetto, aumentare la fruibilità dellearee di interesse turistico-culturaledella Campania, migliorando le infra-strutture. Più volte l'attuale inquilinodel dicastero al turismo e ai beni cul-turali era intervenuto sul fatto che lapotenzialità dei siti di interesse sto-rico-archeologico ed artistico nonfosse adeguatamente sfruttata in ter-mini di fruizione turistica. Ora questaproposta, incidendo sulla mobilità tracittà dotate di musei e aree archeo-

logiche, potrebbe andare nella giustadirezione ai fini di potenziare l'offertaturistica in Campania. Ma, in questigiorni, il capolavoro vanvitelliano èstato anche al centro di polemiche,soprattutto legate alla presenza degliex dipendenti all’interno degli alloggidel monumento. Secondo un’inchie-sta della procura della Repubblica diSanta Maria Capua Vetere, nessunodei tredici inquilini che alloggiano allaReggia, ha titolo legittimo per risie-dervi. Il fascicolo si è aperto dopo unservizio uscito a giugno sulla tra-smissione de La7 «L'aria che tira» incui si parlava, appunto, degli inquilinidi Palazzo RealeSecondo gli accertamenti dei carabi-nieri che hanno sequestrato parec-chia documentazione, gli aventidiritto, ovvero i dipendenti che dal1974 in poi hanno ricevuto questoprivilegio, sono morti o in pensione,

per cui vedove o altri parenti nonhanno alcun titolo per continuare aviverci.Inoltre c'è la questione del ca-none attualmente corrisposto allaSovrintendenza, che è in media di150 euro ma che secondo la rivalu-tazione, vista anche l'esclusiva ubi-cazione delle abitazioni, dovrebbeessere almeno di 1100 euro.

Francesco Marino

2 08/11/2014 CASERTA

continua da pag.1

La dimostrazione di questa cesura

è stata rappresentata dalla deci-

sione di convocare le primarie vo-

tata in direzione regionale dietro la

spinta delle aree che fanno riferi-

mento ad Andrea Cozzolino e a Vin-

cenzo De Luca.

A quella riunione Renzi aveva in-

viato il vicesegretario nazionale Lo-

renzo Guerini, che sarà presente

anche alla direzione del 14, per

orientare verso una soluzione poli-

tica la Campania.

Il risultato è stato che si è andati al

voto e che si è scelto di celebrare le

primarie per individuare il candidato

presidente.

Tutto ok? Si può mettere in moto la

macchina organizzativa per le con-

sultazioni?

Manco per idea... A poche ore dalla

fissazione delle primarie strombaz-

zate un po’ ovunque in Campania si

mette, comunque, in discussione il

metodo in virtù di un’alleanza legit-

tima, probabilmente determinante,

indispensabile per rinsaldare anche

lo schema nazionale, ma, che, sicu-

ramente, poteva e doveva essere

presa in considerazione prima...

Questo scollamento tra le due

anime del partito ha determinato

che ad un mese circa dalla scelta

del candidato presidente, data pre-

sunta, nessuno si sia mosso, nes-

suno abbia provveduto a reperire

spazi, sedi, per permettere la mobi-

litazione...

Chi ci guadagna da queste scara-

mucce?

Caldoro forse, anche se il leader

socialista si ritorva ad essere dele-

gittimato proprio dagli esponenti del

suo stesso partito che lo accusano

di immobilismo e di essersi appiat-

tito sulle posizioni di Forza Italia...

Sicuramente ci perde la Campania

e i suoi abitanti che, per l’ennesima

volta, perdono la partita d’immagine

della credibilità e dell’affidabilità a

causa di una classe dirigente pie-

gata su stessa che mette al centro

della propria azione politica gli equi-

libri e i giochini di poltrone e non la

pianificazione di un futuro migliore

per un territorio che ha ancora a

che fare con l’emergenza rifiuti e

che, per questo modo di fare, non

ha saputo, in questi anni, sfruttare

le grandi opportunità dei fondi euro-

pei...

Che dire? Buona campagna eletto-

rale e buon voto a tutti...

abusivi i tredici inquiliniL’inchiesta dopo il servizio di «L’aria che tira»

La Reggia di Caserta

Lucia Ranucci

Sotto i riflettorianche ilcanone di fitto basso

Un trenoche collega laReggiacon Ercolano

Page 3: Casertafocus n35

CASERTA. Saranno due le liste civi-

che che il governatore Stefano Cal-

doro sta preparando in vista delle

prossime elezioni regionali. L’obiet-

tivo del leader socialista è quello di

avere una coalizione ampissima per

riuscire a conquistare con maggiore

facilità la riconferma a capo dell’ente

di Palazzo Santa Lucia.

In uno di questi schieramenti, po-

trebbe trovare spazio anche l’attuale

assessore all’agricoltura della Pro-

vincia Stefano Giaquinto che non

sembra rassegnarsi all’idea di rima-

nere fuori dai giochi, visto che per lui

non c’è spazio in Forza Italia, e il

consigliere comunale di Maddaloni

Giancarlo Vigliotta che potrebbe di-

ventare l’uomo sul quale “si conta”,

così come si dice in gergo, l’ammini-

strazione guidata da Rosa De Lucia

che, con questa operazione, dimo-

strerebbe la propria forza senza can-

didarsi direttamente.

Intanto si è aperta la caccia ai voti

del sindaco di Aversa Giuseppe Sa-

gliocco che ha ufficializzato la sua

decisione di non candidarsi più alle

regionali.

In questo quadro si deve leggere la

volontà del presidente del consiglio

comunale di Aversa Giuseppe Sta-

bile di tentare la difficilissima caval-

cata.

Il leader storico della Fials, il sinda-

cato autonomo egemone nell’ex Asl

Caserta due, potrebbe rosicchiare

parte del consenso della fascia trico-

lore normanna anche se, in tanti, sia

da Forza Italia che dal Nuovo centro-

destra, stanno cercando di gettare le

basi per cercare di attingere dal

grande patrimionio elettorale di Sa-

gliocco. La posizione di Stabile, non

è l’unica all’interno della maggio-

ranza, dal momento che, anche il vi-

cesindaco Nicla Virgilio sembra

lanciatissima in Forza Italia.

Dai banchi del consiglio comunale di

Aversa, potrebbe uscire anche una

terza candidatura, quella di Marco

Villano, il quale ha avanzato qualche

pretesa, in questa ore, anche se l’ex

segretario dei Giovani democratici

sarebbe ben lieto di fare un passo in-

dietro a vantaggio del suo amico e ri-

ferimento storico, il presidente

dell’assemblea regionale del Pd Ste-

fano Graziano.

Anche il centrosinistra, indipendente-

mente da chi sarà il candidato alla

presidenza della Regione, sta imma-

ginando di costruire una lista civica

forte, in modo da dare una mano al

suo aspirante governatore.

In lizza per quella casella, l’ex candi-

data sindaco di Casal di Principe Eli-

sabetta Corvino che sta osser-

vando con attenzione l’evolversi

della situazione.

Due civiche per calDoroTra i papabili anche l’assessore provinciale Giaquinto

308/11/2014CASERTA

Stefano Giaquinto

Elisabetta CorvinoGiancarlo Vigliotta

Giuseppe Sagliocco

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Page 4: Casertafocus n35

CASERTA. Primarie per la scelta del

presidente della Regione, il Pd de-

cide tutto il 14 novembre. E’ stata, in-

fatti, fissata in quella data la riunione

dell’organismo regionale che dovrà

decidere se confermare l’appunta-

mento del 14 dicembre stabilito a fine

ottobre o se, far saltare tutto per tro-

vare una soluzione di natura politica

che tenga dentro anche altre forze.

La direzione ha deliberato di cele-

brare primarie interne al Pd, mentre,

soprattutto dietro impulso di Guerini,

sul piano nazionale si sta cercando

di allargare la coalizione anche ad

un’aggregazione che tenga dentro

Udc e Nuovo centrodestra in modo

da strutturare anche sui territori l’al-

leanza che sostiene il governo. Per

tale accordo, il sacrificio da fare per

il Pd è quello di rinunciare alle prima-

rie e di puntare su un nome terzo che

possa essere di gradimento sia per

la sponda democratica sia per l’ala

centrista e alfaniana.

Del resto le dichiarazioni di questi

rese dal coordinatore dei deputati del

Nuoco Centrodestra Nunzia De Gi-

rolamo lasciano pensare ad un ten-

tativo di riposizionamento degli

alfaniani nello scacchiere regionale.

Ncd punta a rompere con l’attuale

maggioranza che regge le sorti di

Palazzo Santa Lucia per avere le

mani libere rispetto ad una colloca-

zione sul fronte opposto.

L’ex ministro ha chiesto al governa-

tore Stefano Caldoro di chiarire

quale debba essere la collocazione

del suo partito che, in caso di un

ruolo non strategico potrebbe sce-

gliere anche collocazioni diverse. Po-

sizione quella della De Girolamo che

è stata sostenuta un po’ da tutto lo

stato maggiore del Nuovo Centrode-

stra e dall’intero gruppo provinciale

del partito casertano.

Da parte di Caldoro, allo stato at-

tuale, non ci sono stati segnali, cosa

che apre a qualsiasi tipo di interpre-

tazione.

Tornando al Pd, la soluzione politica

non convince l’area che fa capo al

sindaco di Salerno Enzo De Luca e

quella legata all’eurodeputato An-

drea Cozzolino.

Entrambi, preferirebbero arrivare alla

“conta” delle primarie per giocarsi il

tutto per tutto in quella circostanza.

Con loro ci sono le candidature degli

outsider Michele Di Salvo e della

senatrice Angelica Saggese. Allo

stato attuale, il termine fissato per le

candidature alle primarie è il 24 no-

vembre, ma nella riunione di venerdì

prossimo potrebbe succedere di

tutto.

All’appuntamento è annunciato

anche Lorenzo Guerini, vicesegreta-

rio nazionale e luogotenente di Mat-

teo Renzi che vorrebbe far saltare la

macchina delle primarie. Allo stato

attuale, dentro e fuori il partito c’è

atendismo.

Oltre a Ncd e Udc, alla finestra ci

sono anche Sel, Centro democratico

e Idv che ha recuperato Nello For-

misano, i quali non hanno ancora

assunto una posizione sulle alleanze

future in Campania.

primarie si decide il 14Un patto con Ncd e Udc potrebbe far saltare tutto

4 08/11/2014 CASERTA

Lorenzo Guerini

Page 5: Casertafocus n35

CASERTA. Avvocato Abbate, il 17

c’è finalmente la direzione del Pd.

Lei aveva proposto la formazione

di un organismo unitario, ma, le

cose, non sono andate proprio

così...

«E perché? Sono convinto che la di-rezione che si riunirà saprà essererappresentativa dei territori e dellesue problematiche e svolgerà unafunzione fondamentale per il rilanciodella nostra azione politico-sociale.Il Pd deve trovare la sua unità sullequestioni importanti e fondamentaliaffinché possa scandire un'agendaper lo sviluppo di un territorio disa-strato dall'inconcludenza e dal mal-governo dell'attuale centrodestra.Dobbiamo affrontare in manieraenergica questioni delicate come illavoro, le crisi industriali, l'emer-genza ambientale, la crisi perma-nente della sanità, trovando soluzioniche possano permettere di guardarecon fiducia al futuro».

A proposito di lavoro, ha fatto

scalpore la sua presenza alla ma-

nifestazione della Cgil con le ban-

diere del Pd.

«Le bandiere del Pd e quelle dellaCgil devono continuare a sventolare

sempre l'una accanto all'altra. Sonostato l’unico a scendere in piazzacon la bandiera del partito perché ri-tengo che, in quella circostanza, labandiera del PD non poteva non es-sere presente lì, in mezzo al suo po-polo. Il Partito democratico deveriappropriarsi con forza delle batta-glie sui temi dei diritti e delle ugua-glianze. L'abolizione dell'art. 18 èun'offesa alla dignità ed alla libertàdelle persone. Il contratto a tempodeterminato, come riformato dal go-verno Renzi, è anticostituzionale per-ché aumenta la precarietà deilavoratori e, di fatto, favorisce la mer-cificazione del lavoro. La Cgil si è ri-volta alla corte europea per evitarequesto scempio. Il nostro partito

deve proporre un modello occupa-zionale che consideri realmente ilcontratto a tempo indeterminato laregola dei rapporti di lavoro e pongaal centro la serenità dei lavoratori inquanto persone in carne ed ossa».

Il dibattito sul lavoro, in un certo

senso, s’innesta nello scontro che

c’è tra maggioranza e opposizione

a livello nazionale...

«L’opposizione sancisce un principiosacrosanto: il Pd è un partito chenasce a sinistra e, quindi, que-st’anima ed i suoi valori vanno pre-servati. I valori della solidarietà edell'equità sociale sono nel nostrostatuto e coerentemente vanno pre-servati. Il PD non può appropriarsi dibattaglie costantemente appannag-gio delle politiche liberiste del centro-destra berlusconiano. È pur vero cheRenzi ha intercettato consensi cheprovengono da quel campo, ma nonpuò dimenticare che nel 40% che havotato Pd alle europee, una fetta im-portante viene proprio dal mondodella Sinistra storica, da quella Cgilche rappresenta parte consistentedella base del nostro partito. Cosìcome succede nel Partito democra-tico americano, anche in un grandepartito italiano come il Pd, coesistonoanime dialetticamente contrapposte.La nostra capacità è quella di preser-vare tutte le radici fondanti che nefanno una organizzazione plurale mamaggioritaria nel Paese. È ovvio chepossono esserci momenti in cui pre-vale l'anima cattolica, come quelloattuale, altri, invece, in cui prevarràl’anima più di sinistra: non per questo

il PD perderà la sua identità di cen-tro-sinistra e, in entrambi i casi, i va-lori e le tradizioni di questi mondivanno salvaguardati».

Crisi industriali e sviluppo in pro-

vincia di Caserta?

«Nei prossimi mesi il Partito demo-cratico dovrà assumere una posi-zione forte su questi due temi. Sia

l’11 settembre che la crisi congiuntu-rale che si è abbattuta sull’intera na-zione hanno smantellatosostanzialmente l’apparato indu-striale di questa provincia. Tranneche in alcuni casi (vedi Marcianise)non si è pensato ad un modello disviluppo alternativo. Nostra funzionesará di favorire i processi di riconver-sione delle aree industriali e dellearee della Provincia più depresse im-maginando soluzioni che favoriscanoil ritorno di quelle imprese chehanno lasciato il nostro territorio ol'insediamento di nuovi strumenti diinvestimento. Con l’aiuto della Re-gione Campania e dell’Europa pensoad un lavoro di marketing territorialeindispensabile per attrarre investi-

menti o sostenere quelle impreseche continuano ad operare a Ca-serta. E’, necessario, poi, rimodularela nostra economia, puntando, final-mente sul turismo che non può piùessere quello mordi e fuggi, ma chedeve diventare stanziale. In questoragionamento, il Pd deve immagi-nare dei percorsi che tengano in-sieme la grande risorsarappresentata dal mare, le grandi ri-sorse paesaggistiche della provinciae un ricettore turistico di livello mon-diale come la Reggia di Caserta: unmix, condito dalle nostre ricchezzeenogastronomiche, che se valoriz-zato, potrebbe richiamare turisti daogni parte d’Italia e del mondo».

A breve ci saranno le elezioni re-

gionali. La vedremo in lista?

«Non lo so. Non mi interessa il de-stino personale. Credo però è chel’anima riformista del Pd venga rap-presentata, dal momento che, c’è unmondo che ha bisogno di avere un ri-ferimento e rappresentanza. Sul no-stro territorio la componenteriformista ha sempre svolto un ruoloimportante ed è radicata e presentein tutte le realtà. E’ giusto che questapresenza si concretizzi con una can-didatura. Quanto al nome ci riuni-remo come area e individueremocolui che, tra noi, saprà interpretareal meglio queste esigenze nella com-petizione elettorale alle porte. Con l’impegno da parte degli altri diun sostegno leale e convinto al pro-getto della conferma di una rappre-sentanza riformista nel parlamentoregionale».

pd l’identità della SinistraAbbate: i nostri valori sono nello statuto del Partito

508/11/2014CASERTA

Dario Abbate e Camilla Bernabei alla manifestazione della Cgil

La Cgil èuna partesolidadella nostrabase

ElezioniregionaliL’areasceglieràil nomemigliore

Page 6: Casertafocus n35

Nuova Hyundai Santa Fe e nuova Hyundai ix35Mille modi di essere SUV.

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Page 7: Casertafocus n35

CASAGIOVE. Consiglieri Franco

Parente, Antonio Palmiero e Sal-

vatore Santonastaso, cosa vi ha

spinto a voler rispondere al Con-

sigliere D’Angelo?

«Non è nostra intenzione voler pole-

mizzare con lui ma siamo rimasti sor-

presi e stupiti, non tanto dal

linguaggio poco civile utilizzato,

quanto dalla consapevolezza della

menzogna che emerge dalla risposta

alla sua domanda circa cosa ne pen-

sasse della crisi di maggioranza. Le

nostre ragioni di non condivisione

della relazione programmatica del

Bilancio di previsione per l’anno

2014 le abbiamo ampiamente illu-

strate sia in Consiglio (visionabile sul

sito dell’Ente) sia attraverso un ma-

nifesto pubblico intitolato “Il perché di

una scelta”».

In realtà cosa avete chiesto?

«Abbiamo rimarcato solo una richie-

sta fatta più volta dallo stesso D’An-

gelo in Consiglio: vogliamo stima e

rispetto. Noi crediamo che avere

stima di una persona significhi rico-

noscere all’altro il diritto di interve-

nire, significhi accettare anche di

lasciarsi cambiare dall’altro, significhi

riconoscere che la diversità è ric-

chezza di servizio. Abbiamo operato

e ci siamo sempre sforzati di co-

struire il “Noi”, ci siamo adoperati e

continueremo ad adoperarci per un

divenire costruttore di intesa, di unità

nei diversi contesti, a cominciare da

quelli che si frequentano ogni giorno

in cui gli spazi del protagonismo ri-

chiedono aggregazione, coraggio di

proposta, iniziative coerenti. Siamo

per una politica di servizio alla Città,

siamo umili coltivatori del bene co-

mune».

Cosa contestate al consigliere

D’Angelo?

«Se fosse stato presente in Consiglio

o avesse partecipato insieme con

noi, così come era nel suo diritto/do-

vere, in qualità di componente, ai la-

vori della Commissione Bilancio per

la stesura del regolamento IUC,

avrebbe potuto essere testimone del

nostro dire e del nostro fare. Ci è di-

spiaciuto constatare una sua conti-

nua assenza agli incontri, siamo certi

che avrebbe potuto impreziosire ul-

teriormente il nostro contributo.

Siamo certi che lo farà in un futuro

prossimo».

Quali sono le vostre proposte?

«Per amore della verità, offriamo la

possibilità di colmare l’ignoranza del

D’Angelo esponendo le nostre pro-

poste avanzate volte a tentare di al-

leviare il disagio avvertito da tante

famiglie in questo periodo di crisi:1)

assimilazione ad abitazione princi-

pale degli immobili dati in uso gra-

tuito ai figli o genitori (non avrebbero

pagato l’Imu), 2) esenzione e/o ridu-

zione della Tasi e della Tari per i nu-

clei familiare privi di alcuna fonte di

reddito, 3) esenzione/riduzione per le

giovani coppie con un mutuo acceso

per l’acquisto della prima casa (solo

per l’anno in corso), 4) esenzione/ri-

duzione della Tasi e della Tari per

quei soggetti che attualmente risul-

tano licenziati o disoccupati ed altri

situazioni simili, 5) creazione di un

unico centro di acquisto materiale, 6)

esenzione/agevolazione limitata

(della durata da definire) per opera-

tori disponibili ad investire sul territo-

rio».

Qual è stato il vostro operato in

questi anni?

«Il Prof. Parente ha ricoperto l’inca-

rico di Assessore alla Ecologia, ai

Servizi Sociali e alla Pubblica Istru-

zione, sebbene secondo il D’Angelo

egli abbia fatto ben poca cosa per cui

oggi sia a caccia di visibilità, nel

mentre che prendiamo atto del cam-

bio di marcia che solo lui intravede,

ci permettiamo di elencare una serie

di obiettivi conseguiti: 1) Raccolta dif-

ferenziata dei rifiuti al mese di agosto

2014 era al 57,10 %, 2) L’istituzione

delle GAV (guardie ambientali volon-

tarie), 3) Consiglio Comunale dei Ra-

gazzi, 4) Consulta Comunale dei

Giovani, 5) Organizzazione Istituto

Comprensivo Moro-Pascoli, 6) Aper-

tura del Centro Sociale Polivalente

nell’ex Quartiere Militare, 7) Progetti

di socialità, 8)Istituzione del Banco

Alimentare per il contrasto alla po-

vertà, 9) La settimana del benessere

psicologico, 10) La valorizzazione

del volontariato e sostegno di pro-

getti per l’aiuto alle famiglie con disa-

gio in genere, 11) La Commissione

Pari Opportunità, 12) L’organizza-

zione dell’evento dell’8 Marzo “L’uni-

verso delle Donne tra parole e

poesia”, 13) Mostra Mercato artigia-

nale di lavori effettuati da donne, 14)

Convegno eventi con le associazioni

presenti sul territorio, 15) Organizza-

zione Evento “La giornata interna-

zione contro la violenza sulle donne”

16) Visite guidate e presentazioni di

libri».

Cosa altro dell’intervista al Consi-

gliere D’Angelo non vi è piaciuta?

«Siamo convinti che le storie di

ognuno di noi siano ben note e che

parlino da sole per la serietà di pro-

posta e di azioni promosse nel

tempo, auspichiamo condivisione sul

fatto che il sapere giova sempre alla

riflessione, non condividiamo l’affer-

mazione che “a Casagiove si fa poli-

tica solo per interessi personali”, e ci

dichiariamo sempre disponibili ad un

confronto aperto e sincero per riflet-

tere e verificare il senso e la dire-

zione del cammino fatto e di quello

da fare. Desideriamo inoltre formu-

lare l’augurio al D’Angelo che, forte

delle conoscenze dei tortuosi corridoi

regionali, voglia iniziare ad indicare i

percorsi idonei ed utili da esplorare

per il bene della città e non solo per

crescita personale».

Luigi Di Costanzo

dissidenti stop a d’AngeloParente, Palmiero e Santonastaso: ecco le ragioni della rottura

708/11/2014APPIA

Franco Parente

Terraccia “tratteggia” il nuovo Puc al QuartiereCASAGIOVE. Martedì 11 novembre ore 16 a Casa-

giove presso il Quartiere Militare Borbonico si terrà la

presentazione del preliminare del Puc che nei giorni

scorsi è stato pubblicato all’albo on line unitamente al

Rapporto Preliminare Ambientale (VAS). La documen-

tazione, disponibile sul sito istituzionale dell’Ente, può

essere visionata da chiunque volesse far pervenire,

entro venti giorni dalla pubblicazione, le proprie propo-

ste, anche fornendo nuovi ed ulteriori elementi conosci-

tivi e valutativi in ordine ai contenuti delle scelte di

pianificazione, potendosi avvalere dell’apposito questio-

nario predisposto dall’Ufficio.

Assessore Terraccia, cosa l’ha spinta ad organiz-

zare questo incontro pubblico?

«La nostra parola d’ordine è trasparenza. La legge lo

prevede e ci impone che si sia “trasparenti” nei procedi-

menti che si vanno a redigere. A maggior ragione essa

ci obbliga che si coinvolgano i cittadini e gli enti in

quella che viene chiamata democrazia partecipativa.

Cercheremo di interessare tutti (almeno qualche centi-

naia di persone). Abbiamo invitato tutti i professionisti e

tutte le associazioni della città ma abbiamo affisso

anche dei manifesti, a miei spese, per fare in modo che

quante più persone possibile visionino le nostre idee di

sviluppo urbanistico del territorio».

Quali sono i presupposti presi in considerazione?

«I principi su cui si basa il nostro PUC sono: - crea-

zione di standard urbanistici (aree verdi), - minimo con-

sumo del suolo, - infrastrutture, Con la presentazione

del piano i cittadini possono fare delle proposte di inte-

resse comunale entro il 19 Novembre. Volutamente

non sono state prese alcune decisioni in merito ad al-

cuni standard in quanto tale scelte vogliono essere con-

divise con i cittadini. Soprattutto perché vogliamo dare

maggior importanza all’aspetto economico ed alla va-

lenza commerciale di alcune strutture».

Dopo questo evento pubblico cosa avverrà?

«Il preliminare è la prima tappa che porterà all’adozione

del PUC, tale adozione dovrebbe avvenire entro luglio

2015. Esso tiene conto degli indirizzi dati all’Ammini-

strazione con delibera di Consiglio Comunale e ha

l’obiettivo che i vari settori del territorio cittadino siano

adeguatamente infrastrutturati. Consapevole della diffi-

coltà per il raggiungimento di tali obiettivi, ritengo op-

portuno evidenziare che tali scopi devono essere frutto

di radicali cambiamenti riguardo la materia urbanistica

ed il potenziamento dell’area lavori pubblici per gli

obiettivi strutturali europei 2014-2020».

L.D.C.

Page 8: Casertafocus n35

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Hanno alzato

un inaspettato polverone di polemiche le parole

dell’assessore all’ambiente Donato Di Rienzo

che qualche giorno fa ha così commentato i risul-

tati deludenti raggiunti nel rione Iacp per quel che

riguarda la raccolta differenziata: «La situazione

in quel quartiere risulta particolarmente compli-

cata. Il degrado è sotto gli occhi di tutti e io per

primo confermo che ci sia ma i controlli nel rione

Iacp avvengono con cadenza regolare. Più volte

mi sono fatto accompagnare dai vigili urbani del

locale comando, in diverse occasioni abbiamo cer-

cato la via del dialogo in particolari zone del rione

ma siamo stati perennemente accolti con poco fa-

vore. Il quartiere in questione è lo stesso nel quale

la raccolta differenziata non raggiunge nemmeno

il 5% al cospetto di una percentuale cittadina che

sfiora il 50%. Il tutto a danno di quei pochi cittadini

che risiedono lì e che quotidianamente si compor-

tano in maniera civile».

Non è piaciuto ai sammaritani lo sfogo dell’asses-

sore, pare che anche lo stesso sindaco Biagio Di

Muro abbia storto il naso di fronte alla “poco furba”

esternazione (è bene ricordare che proprio Di

Muro ottenne uno straordinario successo eletto-

rale proprio all’interno del rione Iacp durante le

scorse comunali). Ovviamente sono subito scat-

tate in avanti le opposizioni, il coordinatore citta-

dino del NCD Salvatore Mastroianni ha giudicato

“offensive” le parole di Di Rienzo e ha invitato lo

stesso assessore a rassegnare le proprie dimis-

sioni.

Donato Di Rienzo, non si pente di aver rila-

sciato quelle dichiarazioni?

«Non mi aspettavo tutte queste polemiche, il mio

è stato uno sfogo nato dalla frustrazione di chi la-

vora a tempo pieno e con passione per far capire

ai sammaritani che la differenziata è un dovere e

un diritto di tutti. Oggi possiamo dire di vivere in

una città virtuosa e mi fa rabbia pensare che in

quel quartiere non si riesca a ottenere gli stessi ri-

sultati».

Ovviamente immaginiamo che quella “diffe-

renziata al 5%” fosse solo una provocazione…

«E’ vero che nel rione Iacp la percentuale è dra-

sticamente più bassa, ma la mia voleva ovvia-

mente essere una provocazione. E’ che mi fa

rabbia vedere come la gente non capisca che

smaltire correttamente i rifiuti è innanzitutto un

gesto d’amore nei confronti di se stessi e dei pro-

pri figli».

Insomma, il problema esiste al di là di sfoghi e

polemiche… Come intendete affrontare questa

criticità?

«Purtroppo non abbiamo molte alternative, l’unica

nostra arma è l’educazione. I cittadini vanno edu-

cati alla differenziata e noi lo stiamo facendo nelle

scuole e nei quartieri. Non a caso Santa Maria

vanta miglioramenti importanti negli ultimi anni.

Persevereremo e alla fine tutti in città capiranno

l’importanza di certi meccanismi virtuosi».

Salvatore Mastroianni è arrivato a chiedere le

sue dimissioni, cosa risponde alle critiche

delle opposizioni?

«Sono faziose e strumentali, finalizzate solo a

creare consenso elettorale. Io preferisco dire la

verità e farmi dei nemici, la politica delle bugie e

dei giochini proprio non mi appartiene».

Matteo Donisi

iacp differenziata inesistenteDi Rienzo conferma le accuse: così la gente danneggia i figli

8 08/11/2014 S. MARIA C.V.

Donato Di Rienzo

otadcorf

Page 9: Casertafocus n35

CAPUA. La recente iniziativa del-

l'amministrazione comunale di dar

vita, attraverso uno specifico pro-

getto, ad una sorta di “Capua 2” nel-

l'area dell’ex campo profughi, sta

suscitando un vivace dibattito tra cit-

tadini, politici ed associazioni attra-

verso i social network. Erano gli anni

'70 quando un rampante imprendi-

tore, Silvio Berlusconi, non ancora

impegnato in politica, diede vita a Mi-

lano 2.

Un’oasi residenziale alle porte di Mi-

lano, dotata di aree verdi, infrastrut-

ture e servizi. A quarant’anni di

distanza qualcosa di simile viene ri-

proposto, dalla maggioranza guidata

da Carmine Antropoli, e votata in

consiglio comunale, aprendo un vi-

vace dibattito.

Ad essere scettica sull’operazione è

“Capua 2 luglio”, associazione di cui

è portavoce Maurizio Villani. che ri-

tiene inutile il progetto ed invita gli

amministratori ad adoperarsi per far

rivivere il centro storico sempre più

"povero" di residenti e commercianti.

«L’operazione Capua 2, infatti, più

che in un'ottica di medio-lungo pe-

riodo – afferma - sembra avere un

orizzonte molto breve.

La campagna elettorale per le regio-

nali della prossima primavera. Il pro-

getto, infatti, se così si può chiamare,

consta, in realtà, di una delibera di

Consiglio Comunale, composta di

poche pagine, molte delle quali rias-

sumono l’iter che ha portato all'acqui-

sizione dell'area da parte del

Comune.

Tecnicamente non c'è assolutamente

nulla, per fortuna, aggiungiamo, a ri-

prova che trattasi di una trovata elet-

toralistica».

Per l’associazione, nata pochi mesi

fa e particolarmente attiva sul “fronte”

della scuola e dei problemi relativi

all’edilizia scolastica, l’acquisizione

dell’area dell’ex campo profughi, de-

stinata ad ospitare “Capua 2” rappre-

senta un’occasione storica per la

città, per avviare una fase di sviluppo

su basi completamente nuove e per

riprendendosi il posto che merita nel

contesto regionale.

«Sicuramente tutto ciò non avverrà

se, davvero, si persevererà – prose-

gue - nell'idea di fare dell'area una

zona residenziale».

Ed ecco dati e cifre che non giustifi-

cherebbero quella che è definita una

“nuova colata di cemento”. «Dal

punto di vista del fabbisogno, infatti,

a Capua tutto serve - afferma -

tranne che nuove abitazioni. Nel

2011 la popolazione residente nel

Comune era pari a 19.029 abitanti,

addirittura inferiore, seppur di poco,

alla popolazione residente dieci anni

addietro (19.069 abitanti). E non

pare che all'orizzonte ci siano fattori

di sviluppo tali da far presumere un

aumento della popolazione che giu-

stifichi nuove colate di cemento. Il

problema di Capua, come non ci

stancheremo mai di dire, è la deca-

denza del centro storico. In tema di

politiche per la casa ogni sforzo deve

essere diretto alla ripopolazione del

centro, perché è solo così che se ne

può evitare il decadimento e l’abban-

dono.

Ma, a parte l'inutilità di nuove unità

abitative, ci sembra assolutamente

miope la scelta di destinare un'area

con quelle caratteristiche e dimen-

sioni, alla più banale delle opera-

zioni: l'edilizia». Per “Capua 3 luglio”

gli anni settanta sono ormai alle

spalle e l’edilizia non è più il motore

delle economie moderne. Quello che

occorre, invece, è dare impulso all'in-

novazione tecnologica, all'economia

immateriale e della conoscenza e

porre al centro dell’attenzione i temi

ambientali, pianificando il territorio

secondo il concetto di “Smart City”.

Un tema sicuramente da affrontare

per il futuro mentre, in tempi più ra-

pidi, l’associazione auspica che ven-

gano attuate tutte quelle iniziative

atte a far recuperare alla città un

ruolo importante, come in passato,

quanto meno in ambito regionale.

«Se non si ha la consapevolezza che

la sfida è questa - prosegue - al più

potremmo avere una Città più pulita

e con un bilancio sano, ma nulla di

più. Crediamo, tuttavia, che l’ambi-

zione debba essere ben altra». Sul

progetto “Capua 2”, altre incognite

sono rappresentate dalla bonifica

dell’area. Dopo che sono state av-

viate le demolizioni, infatti, è rimasto

drammaticamente aperto il problema

dello smaltimento. «Ebbene, i soldi

per far questo ci sono. La regione

Campania – prosegue - ha destinato

un miliardo di euro, finalizzato pro-

prio a questo. Invitiamo quindi l’am-

ministrazione ad attivarsi da subito

per poter ottenere il finanziamento

ed iniziare la bonifica in tempi ragio-

nevolmente brevi.

Quanto poi alla destinazione del-

l'area, non abbiamo la presunzione

di avere le risposte. Come detto,

però, non ci rassegniamo all'idea che

un’occasione come questa possa ri-

solversi nella classica operazioni edi-

lizia, come se dagli anni 70 ad oggi

non fosse cambiato nulla. E per que-

sto che lanceremo l’iniziativa “Pro-

getta il tuo parco”». Si tratta di un

concorso di idee per la riqualifica-

zione dell’area che per l’associa-

zione deve avere i confini ben più

ampi, raggiungendo i bastioni meri-

dionali ed includendo la chiesa di

San Lazzaro e Piazza d’Armi. «Sa-

remmo felici – conclude - se anche

l’Amministrazione decidesse di per-

correre questa strada, al fine di fare

una scelta con cognizione e lungimi-

ranza».

Mimmo Luongo

Cementificazione Capua 2Il comitato lancia l’sos: solo un’operazione elettorale

908/11/2014CAPUA

Carmine Antropoli

Torna il mercato in piazza EtiopiaCAPUA. E’ prevista per sabato 8 novembre l’inau-

gurazione del mercato giornaliero di piazza Etiopia

a Capua. Un ritorno, dopo anni di stop, grazie al la-

voro speso dall’assessore al ramo Guglielmo Lima.

Sabato 8 novembre le attività inizieranno alle 8.30 e

si concluderanno alle ore 12.30. L’assessore Lima

in merito dichiara: «“Il Mercatino Terra del Sole di

Piazza Commestibili”, così come è stato ribattez-

zato nella delibera di Giunta Municipale n. 89 del 22

luglio 2014 che ne ha sancito l’istituzione, inizierà

sabato 8 novembre. Ricordo che per l’occasione i

porticati di piazza Etiopia, che versavano in cattivo

stato di manutenzione, sono stati oggetto di

un’operazione di maquillage. Sono stati rifatti gli in-

tonaci e attintate le colonne, le volte e i muri adia-

centi le attività commerciali. 11 posteggi sono

dunque riservati ai titolari di autorizzazione per il

commercio su aree pubbliche per il settore merceo-

logico alimentare e non alimentare relativamente ai

prodotti tipici campani e si spera che il mercatino

possa costituire non solo lo strumento per offrire

un servizio ma anche per incrementare il commer-

cio nel centro storico. Dalla prossima settimana il

mercato, dopo l’inaugurazione, si effettuerà dal

martedì al sabato, dalle ore 6.00 del mattino fino

alle 14.00. Non dubito che i cittadini, nel giro di

poco, si riabitueranno alla presenza di questo

luogo dove poter fare compere. Ricordo che sono

state previste sanzioni durissime per gli operatori

che non rispettano le prescrizioni dettate in mate-

ria di pulizia in fase smontaggio dello stallo. Al fine

di evitare – prosegue – che le aree che saranno oc-

cupate degli standisti vengano lasciate in condi-

zione igieniche poco decorose, è stato previsto che

i concessionari dei posteggi dovranno provvedere

direttamente alla raccolta dei propri rifiuti».

Page 10: Casertafocus n35

MARCIANISE. Un nuovo legale e

una nuova tesi difensiva per il Tarì

nell’ambito del procedimento inten-

tato contro il polo orfafo dalla società

Antonio Riccio che circa un anno fa

ha subito un furto di 187mila € in

preziosi all’interno della struttura di

Marcianise.

Nell’udienza dello scorso mese di ot-

tobre, infatti, a rappresentare il Tarì

non c’era più l’avvocato Della Pe-

ruta, che aveva seguito il procedi-

mento sino a quel momento, bensì

Tortorano del foro di Napoli.

Secondo quanto sottolineato dal

nuovo professionista in una memoria

difensiva consegnata ai giudici, il Tarì

non avrebbe alcuna responsabilità

sull’accaduto, in quanto i moduli

sono da ritenersi di proprietà dei sin-

goli soci che, quindi, ne sono anche

i responsabili.

Tale principio, secondo Tortorano,

sarebbe sancito anche da un cambio

di statuto effettuato nel 2004, prima

dell’ingresso della società Antonio

Riccio all’interno del polo orafo. A

smontare questa posizione, l’atto di

compravendita dei lotti da parte

dell’azienda orafa proveniente da

Napoli nel qual si legge che i singoli

associati non possono nella maniera

più assoluta provvedere in maniera

autonoma alla vigilanza né con si-

stemi di controllo né con proprio per-

sonale e che tale operazione, quindi,

sia appannaggio del Polo orafo al

quale ciascun consorziato versa una

quota condominiale anche per que-

ste operazioni.

Il procedimento, comunque, è stato

aggiornato all’udienza del prossimo

2 febbraio davanti al tribunale civile

di Santa Maria Capua Vetere.

Ma cosa è successo all’interno del

Tarì?

La società Antonio Riccio srl è pro-

prietaria del modulo numero 101/102

all’interno del polo orafo il cui ac-

cesso è regolamentato da un si-

stema di chiavi ed allarme che, a sua

volta, è collegato h24 con la centrale

operativa del polo orafo.

Questo almeno quello che crede-

vano i titolari dell’azienda Riccio

prima dell’estate del 2013.

Dal 9 agosto al 1 settembre dello

scorso anno, l’azienda Riccio è rima-

sta chiusa per le ferie estive. Di ri-

torno dalle vacanze la brutta

sorpresa: il 2 settembre, infatti, alla

ripresa delle attività, l’amministratore

Salvatore Riccio ha riscontrato che

una cassetta di sicurezza presente

all’interno della cassaforte del suo

studio è stata svuotata di tutti i pre-

ziosi, circa cinque chili di oro e gio-

ielli, per un valore complessivo di

circa 187mila euro.

Da premettere che l’azienda ha sem-

pre versato al Tarì tutte le quote che

servono per pagare la manutenzione

della struttura e la sua sorveglianza.

Nonostante tutto i malviventi hanno

potuto avere accesso ai moduli

senza dover provvedere ad alcuna

effrazioni della porta d’ingresso. Tra

l’altro, così come prevede un proto-

collo interno, il titolare della ditta con

sede legale a Napoli, aveva fornito

quattro numeri di telefono per essere

contattato in caso di problemi du-

rante la sua assenza in occasione

delle ferie del 2013. La cassetta di si-

curezza era apribile con una chiave

esagonale in possesso solo del tito-

lare il quale era anche il solo ad

avere la chiave d’accesso al modulo.

L’altra strada per accedere all’attività

dell’azienda Riccio è rappresentata

da un pass partout in possesso del

Tarì che si è riservato la possibilità

d’ingresso nei singoli moduli in caso

di problemi rilevati dal sistema d’al-

larme. Altro elemento utile ad inqua-

drare la vicenda è rappresentato dal

fatto che la società Riccio non è co-

perta da alcuna assicurazione perso-

nale.

Ovviamente, una volta scoperto il

furto, Salvatore Riccio ha provve-

duto a denunciare ai carabinieri l’ac-

caduto, i quali hanno fatto un

sopralluogo nell’azienda, e alla so-

cietà Tarì a cui ha chiesto se, nel

lasso di tempo tra il 9 agosto e il

primo settembre, si fossero verificati

guasti, anomalie o intrusioni all’in-

terno della sua attività. Il Tarì ha di-

chiarato che nulla di tutto questo era

accaduto durate il periodo di ferie

dell’impresa anche durante un primo

incontro tra le parti che si è svolto il

10 settembre 2013. Quanto dichia-

rato in quella riunione, stando al-

l’esposto presentato dall’avvocato

Gaetano Rosario Porcaro per

conto della Antonio Riccio srl, viene

smentito dallo stesso Tarì nove giorni

più tardi.

In un incontro avuto il 19 settembre,

infatti, l’avvocato Benedetto La Pe-

ruta, per conto del polo orafo, dice

che il Tarì non ha responsabilità dal

momento che il sistema di sicurezza

del consorzio ha avuto dei problemi

a causa di un fulmine che si è abbat-

tuto nei pressi della struttura e che

ha determinato il cattivo funziona-

mento di tre collettori di coordina-

mento dei segnali d’allarme. A causa

di questo incidente, nei giorni 25, 26,

27, 28 e 29 agosto 2013 i moduli 101

e 102, cioé quelli dell’azienda Riccio,

risultavano non collegati con la cen-

trale e, quindi, non controllati. Tali in-

formazioni, però, non sono state mai

comunicate all’azienda vittima del

furto, così come evidenziato dall’av-

vocato Porcaro con una nota del 4

ottobre con la quale chiede un incon-

tro con il consulente tecnico del polo

orafo e una serie di documenti che

attestassero le anomalie legate al

fulmine.

Tale documentazione, allo stato, non

è mai stata consegnata ai legali della

Antonio Riccio.

I danni causati dal fulmine sono stati

comunicati a tutti i consorziati in

forma ufficiale solo il 10 ottobre

quando, con una nota, il polo orafo

ha informato del cattivo funziona-

mento del sistema di sicurezza, an-

nunciando lavori immediati.

Dopo il furto, il sistema d’allarme dei

moduli in cui si trova l’azienda Riccio

ha dato problemi anche il 2 e il 28

febbraio 2014, ma, in quella circo-

stanza, la proprietà ha potuto segna-

lare le anomalie al Tarì senza subire

ulteriori danni. Il Tarì è un polo pro-

duttivo e fieristico di gioielleria, orefi-

ceria, coralli e cammei, orologeria e

accessori moda. Costruito nel 1994

e costato circa 300 miliardi di vecchie

lire, il Tarì di Marcianise è il polo fie-

ristico più grande d'Europa nel set-

tore dell'oreficeria.

Con i suoi 130 000 m² di aree espo-

sitive, attualmente ospita circa 400

aziende ed 80 espositori per un to-

tale di 2500 posti di lavoro e con un

fatturato annuo di circa 500 milioni di

euro.

Operativo dalla fine del '96, il Tarì

rappresenta oggi un punto di riferi-

mento indiscusso non soltanto nel

mondo orafo nazionale, ma anche al-

l'estero, tanto da giungere ad inge-

gnerizzare il proprio know how per

offrire consulenza di alto livello a

consorzi e realtà internazionali na-

scenti con gli stessi obiettivi.

Il tarì si scrolla dei controlliNel processo con Riccio: toccano ai soci, sono loro i proprietari

MARCIANISE

Il Tarì

10 08/11/2014

Page 11: Casertafocus n35

MADDALONI. Avvocato Cerreto, il

sindaco De Lucia dichiara di non

essere candidata alle prossime re-

gionali, ma afferma che Maddaloni

sarà adeguatamente rappresen-

tata. Che significa sul piano poli-

tico?

«Beh, forse è moglio che lo spieghi il

sindaco... Attualmente in Forza Italia

non c’è assolutamente lo spazio per

una candidatura maddalonese. Il

partito è inconsistente sul piano pro-

vinciale e regionale e non ha la ca-

pacità di intercettare quei consensi

che possono essere utili a garantire

risposte al territorio. Ormai Forza Ita-

lia si è ridotta ad un paio di consi-

glieri. Non c’è più nulla di

quell’esercito che io avevo quando

governavo la città. Segreteria citta-

dina, esecutivo, militanti: si sono tutti

allontanati nel disfacimento a cui ab-

biamo assistito nell’ultimo anno... C’è

da dire che la situazione è simile

anche da altre parti anche perché s’è

creata un’omologazione tra centro-

destra e centrosinistra che parte dal

livello nazionale. Basta vedere quello

che ha detto Berlusconi in questi

giorni rispetto al sostegno a Renzi

per capire che ci troviamo in un mo-

mento difficilissimo... ».

Meglio guardare al centrosini-

stra...

«Ormai non c’è differenza. Lo svuo-

tamento dei partiti sta portando alla

scomparsa di quelli che erano i mo-

delli di riferimento ai quali eravamo

abituati. E’ per questo che ho deciso,

assieme ad un gruppo di amici, di

svincolarmi completamente da qual-

siasi forma di ragionamento e di

creare un’esperienza civica come

“Progetto Maddaloni”. Abbiamo

messo assieme risorse di centrode-

stra e di centrosinistra con il solo e

unico obiettivo di governare la città.

Non nasciamo per eleggere il consi-

gliere comunale, ma per determinare

le scelte del futuro di Maddaloni».

Questo significa che la rivedremo

sindaco di Maddaloni?

«Se avessi voluto fare il sindaco mi

sarei candidato l’ultima volta, non

avrei certo lasciato spazio a Rosa De

Lucia... E’ un’esperienza che ho già

fatto e che, credo, non rifarò almeno

per i prossimi dieci anni. Il mio obiet-

tivo è il parlamento. Vorrei candi-

darmi su un collegio se li

introducessero di nuovo e concor-

rere per la Camera o per il Senato,

se rimarrà. Oggi faccio l’allenatore di

questa squadra di persone per bene

che ha visto l’adesione anche di

Mario D’Addiego che sono convinto

potrà fare cose importanti per Mad-

daloni».

Lei è particolarmente critico con

l’esecutivo De Lucia, eppure dei ri-

sultati in questi mesi si sono visti?

«E quali? Il progetto di via Libertà

nasce sotto la mia amministrazione,

stesso si può dire per il finanzia-

mento per via Caudina. Sulla vi-

cenda parcheggi, invece, parliamo di

un progetto dell’esecutivo Farina che

si è materializzato perché io sono riu-

scito a chiudere dei contenziosi in

maniera positiva per il Comune...

Una volta finiti i progetti del passato,

quest’amministrazione non è stata in

grado di produrre nulla. E’ corretta la

definizione del consigliere D’Addiego

che parla dell’amministrazione del

giorno dopo che interviene solo a

cose fatte... Con questo modo di

fare, assisteremo alla chiusura del

Villaggio dei ragazzi, storica istitu-

zione maddalonese, dopo aver visto

quella del giudice di pace... Siamo di

fronte ad una maggioranza che fa

dell’annuncio il suo strumento princi-

pale, senza poi, dare riscontri reali».

Sì, ma attualmente l’esecutivo De

Lucia ha una maggioranza schiac-

ciante...

«Certamente ed è giusto che governi

così la gente si potrà rendere conto

della loro incapacità. In quella mag-

gioranza di politico non c’è nulla.

Stanno insieme per non andare a

casa, perché qualcuno ha bisogno

del gettone e qualcun altro la mattina

non vuole andare a lavorare... Molti

poi, sanno di non essere rieletti».

Sia più chiaro sulla questione Vil-

laggio dei ragazzi.

«Abbiamo permesso che andassero

via i Legionari che sono stati coloro

che hanno causato un debito di venti

milioni di euro. Ora mi chiedo chi è

che si occuperà di ripianarlo? Ab-

biamo affidato al sindaco l’incarico di

traghettatore e che senzo ha questo

ruolo se non c’è una soluzione?

Come si vede, Caldoro non nomina

il commissario perché di fronte ad

una situazione così disastrosa non

c’è nessuno che si assume la re-

sponsabilità di venire a Maddaloni...

Inoltre si alimentano tensioni all’in-

terno della struttura con addirittura

un referendum per mandare via il di-

rettore. Ma dove si è visto mai che i

dipendenti fanno un referendum per

mandare via il datore di lavoro? In

tutto questo chiasso resta solo un

dato, i dipendenti sono da mesi

senza stipendio... Si sarebbe dovuto

fare un piano per la vendita degli im-

mobili di proprietà della fondazione

per cercare di fare cassa. Si sarebbe

dovuto andare da Caldoro e propor-

gli di mettere i soldi per la realizza-

zione del centro anziani nella villa di

proprietà del Villaggio. Questo era il

senso dell’ordine del giorno votato

dai consiglieri Bove e D’Addiego che

non è stato compreso. Si è preferito

dare mandato al sindaco traghetta-

tore, manco questa fosse una

barca... ».

villaggio verso il baratroCerreto: Caldoro non nominerà mai il commissario...

08/11/2014MADDALONI

Antonio Cerreto

11

Page 12: Casertafocus n35

12

Il Modugno di Fiorello“Penso che un sogno così” al Comunale

08/11/2014 Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Terra del sole, due giornia Castel di Sasso

Vallata Castel di Sasso e Vallatas.r.l. in collaborazione con l'As-sociazione "Terra del Sole" chesi occupa di promuovere l’arte,la cultura del territorio, orga-nizza, nei giorni 22 e 23 novem-bre, una mostra di pittura efotografia a cura della giornali-sta Laura Ferrante e la criticadella dott.ssa Adriana Lepore,giovane laureata in storia del-l’Arte e grande scoperta dell’As-sociazione TDS: un'ideagratificante e creativa per tutti.La giornata continua con il labo-ratorio teatrale e di animazionealla lettura, indicato per i bam-bini dai 3 agli 11 anni, curatodalla prof.ssa Serafina Ragoz-zino. Un progetto, capace di di-ventare valido strumentoeducativo, e grazie alla mae-stria dell'organizzatrice può tra-sformarsi in una grandeopportunità che consente diesplorare e stimolare le capa-cità di vivere e lavorare ingruppo. Il programma si conclu-derà con: "Favola Mia", gruppoesperienziale affidato alle com-petenze della dottoressa, Mari-lena Negri, Psicologa -Psicoterapeuta.

Vitrone ospite della Piccola Libreria 80mq

Un happy hour pomeridiano perascoltare la buona musica ca-sertana, seduti su comodi cu-scini e sorseggiando un buonvino locale. Sabato 8 novembrealle ore 19.00 la Piccola Libreria80mq sarò tutta per Gennaro Vi-trone, musicista e paroliere ca-sertano, che per l’occasionepresenterà il suo ultimo cd “Pic-cole partenze”, accompagnatodalla chitarra di Dario Crocetta.Presentatore per l’occasioneIvan Montanaro, ospite di 80mqgià con la presentazione del suolibro “Diario di uno schizofre-nico”. Appuntamento alle 19.00sabato 8 Novembre.

Parte il Jommelli CimarosaFestival al Sedile di S. Luigi

L’8 Novembre, presso il Sediledi San Luigi, alle ore 10 è previ-sta l’Inaugurazione del "Jom-melli / Cimarosa Festival", condegustazione di prodotti tipiciaversani. L’evento musicale, ter-minerà il 20 dicembre con pre-senze significative quali laFondazione Pietà de’ Turchinied il teatro San Carlo Tra i mas-simi esponenti del Settecentomusicale napoletano, ricercati evenerati per la grandezza dellaloro arte dalle corti di tutta Eu-ropa, i due compositori incisero,con il loro straordinario genio, lascena musicale dell’epoca, di-venendo con le proprie opere,degli imprescindibili punti di rife-rimento per generazioni di com-positori in Italia ed all’estero. Neè un esempio il celeberrimo“Matrimonio Segreto” di Cima-rosa, capolavoro dell’OperaBuffa, ritenuto fin dal debutto unaltissimo, inimitabile esempio diquesto particolare genere. Aidue si ispirò persino Mozart chein una lettera al padre scrisse:«Se si vorrà d’ora in poi cono-scere le vere aspirazioni dellanostra musica, bisognerà rivol-gersi ai napoletani». Tra i con-certi previsti dal programma delfestival, spiccano quelli dell'Or-chestra del Teatro San Carlo.

CASERTA. È stato dirompente l'incontro fraGiuseppe Fiorello e Domenico Modugno,sbocciato nel successo della miniserie televisiva“Volare - La grande storia di Domenico Modu-gno”. Due personalità che continuano in qual-che modo a “parlarsi” anche sui maggioripalcoscenici italiani, facendo tappa, venerdì 7novembre 2014 alle ore 20.45 (repliche fino adomenica 9) al Teatro Comunale CostantinoParravano di Caserta. Presentato dalla Compa-gnia Nuovo Teatro, Penso che un sogno così èuno show di parole, canzoni e, naturalmente, dimusica dal vivo, concepito come un sempliceomaggio personale e affettuoso a un ragazzodel Sud che ha inseguito sogni e passioni, il ci-nema e la musica. Ma non è soltanto un viaggionella vita di Mimì, ma anche l’occasione per rac-contare fatti, storie e personaggi di un tempo passato fe-lice. Un dialogo appassionato da cui traspare,unitamente al carisma e al talento dell’interprete sulpalco, la forza innovativa e coraggiosa di Modugno, lasua modernità, la generosità, il fascino travolgente e in-tramontabile del suo stile.«Modugno per me - scrive Giuseppe Fiorello - non èstato solo una storia da raccontare o un personaggio dainterpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lon-tano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolosalgo a bordo del deltaplano delle canzoni di DomenicoModugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia diquegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre do-lorose, altre nostalgiche e altre ancora che potrannosembrare incredibili». A orchestrare una materia artisticae umana tanto ricca, è stato coinvolto un regista di as-soluta competenza e fantasia, attento ai linguaggi più

contemporanei, come Giampiero Solari che alterna un’in-tensa attività teatrale a quella di autore e regista televi-sivo. Le avvolgenti musiche dello spettacolo sonoeseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio

Palma. Lo spettacolo, scritto dallo stesso Fiorello e Vit-

torio Moroni, racconta emozioni, vissuti, legami che tra-valicano i confini dell'autobiografia dell'attore ecoinvolgono lo spettatore, che si specchia nei rapportipadre-figlio, rivive sulla sua pelle le atmosfere di un'Italiache cresce e si emoziona sulle note di Domenico Modu-gno, artista amatissimo e che più di ogni altro ha accom-pagnato il boom economico italiano, esportandoloall’estero, condizionando costumi, modi di pensare edando speranza a intere generazioni.Una speranza e desiderio comune di tanti ragazzi anchedei giorni nostri che scommettono sulla fortuna e sul pro-prio talento in cerca di una vita migliore.

Venti nazioni a San Leucio per Intima LenteCASERTA. Nei giorni 8 e 9 novembre a Caserta –

San Leucio presso Officina Teatro, via dei Platani,

si svolgerà la IV edizione della rassegna di film et-

nografici ed antropologici Intima Lente (Intimate

Lens). Anche quest’anno opere di documentaristi

da tutto il mondo saranno presenti alla rassegna, in

rappresentanza di oltre 20 nazioni: dagli Stati Uniti

all’India, dal Sud Africa alla Malaysia, dal Giappone

alla Palestina e da Singapore ai Paesi Europei.

Come sempre, una particolare attenzione viene

data alle produzioni italiane. Una ventina di docu-

mentari parteciperanno al concorso con un venta-

glio di proposte geograficamente rappresentativo.

Quest’anno sarà poi presente – ad invito – una pro-

duzione locale, su cui vogliamo mantenere ancora

per qualche giorno il riserbo. Due giorni di ininter-

rotto film screening di corti, mediometraggi, lungo-

metraggi e fotonarrazioni. Produzioni indipendenti

ma sostenute da Università, Musei (Museo Etnogra-

fico di Osaka, Boston University etc.) o da Istituti di

ricerca (come l’olandese DCU o l’italiana B.R.I.O.)

che oggi come oggi spingono verso l’uso di queste

nuove tecniche di comunicazione. Le tematiche

suggeriranno riflessioni sulle tradizioni folkloriche,

come feste religiose, rituali magici o musica popo-

lare, così come spaccati di antropologia urbana,

studi postcoloniali coprendo campi di studio molto

vari ed interessanti. Ovviamente si è cercato di sol-

lecitare – una costante del nostro progetto - lin-

guaggi filmici diversi proprio nel tentativo di

esportare quello che è un discorso scientifico

verso un pubblico anche di non addetti ai lavori. Il

festival, ideato da Aldo Colucciello, Pasquale Cor-

rado e Augusto Ferraiuolo, è organizzato dalle as-

sociazioni B.R.I.O. Brillanti realtà in osservazione,

Bagaria – Tradizioni a Confronto, che hanno unito

gli sforzi per un evento che ha respiro e dimen-

sione internazionale, proponendosi come uno dei

più importanti festival del settore in Italia, con l’in-

tenzione di rilanciare la vocazione culturale del no-

stro territorio inserito come non mai nella dialettica

globale/locale. Per il secondo anno consecutivo In-

tima Lente si avvale della collaborazione con Offi-

cina Teatro, prezioso partner con cui esiste una

piena condivisione di obiettivi e visione, e con la

Documentary Educational Resource di Boston

(USA), tra le più importanti case di distribuzione del

settore. Il programma completo e dettagliato sarà

visitabile a breve sul sito web: http://www.intimate-

lensfestival.com.

Page 13: Casertafocus n35

MADDALONI. Grande evento presso il Convitto Nazio-

nale “Giordano Bruno” di Maddaloni in occasione della

presentazione del libro “NINCO NANCO DEVE MO-

RIRE” di Eugenio Bennato, in collaborazione con la TA-

COCISU Caserta, prevista per giovedì 13 novembre alle

ore 10.15 nel Salone Monumentale del prestigioso e

Convitto Nazionale “Giordano Bruno” (scuole annesse:

Primaria, Media Inferiore e Media Superiore ovvero Liceo

Classico (Europeo).

L’incontro avrà questa struttura:

ore 10.20: Introduzione del Rettore “Il grande brigantag-

gio 1861-65, storia di un falso storico”; ore 10.35: Il Robin

Hood dei briganti: Nicola Summa, detto Ninco Nanco, ne

parla Bennato. ore 11.00: Gli studenti pongono do-

mande; ore 12.00: La canzone dei briganti: il cantautore

parla di musica popolare.

All’incontro sono invitate rappresentanze di altre scuole,

i cittadini interessati all’argomento, le autorità civili e mi-

litari.

Prima della chiusura dell’evento il noto artista, Maestro

Wladimiro Cardone, docente presso il complesso sco-

lastico del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Mad-

daloni, così come già avvenuto in occasione dell’incontro

con Dacia Maraini, consegnerà una propria creazione

all’autore. Ad Eugenio Bennato il Maestro Wladimiro Car-

done consegnerà “Tarantella” con uno stile introspettivo,

tipico dell’artista, funzionalmente all’esperienza artistica

e culturale dell’artista scrittore Bennato.

13

Bennato al ConvittoLa presentazione del libro su Ninco Nanco

08/11/2014Caserta&dintorni

Gli appuntamenti...Comics, appuntamento conEmilio Laiso in via Seggio

C’è un altro appuntamento dasegnare in agenda per gliamanti del comics. Sabato 8Novembre, la CreativArt (viaSeggio 86, Aversa) ospiteràEmilio Laiso. Disegnatore per laImage, Zenescope e Boom,l’autore terrà un workshop sul-l’illustrazione nel fumetto.L’evento, in programma a par-tire dalle 15, sarà totalmentegratuito ed aperto a tutti. LaCreativArt School è una vera eproprio factory dove appassio-nati e curiosi possono appren-dere come nasce una vignetta,iniziando un percorso didatticoche lì formerà tanto come dise-gnatori quanto come sceneggia-tori, a seconda delle attitudiniindividuali. L’idea, nata dallementi di Francesco Manna, Giu-seppe Andreozzi e FrancescoStarace, vuole valorizzare lanona arte a livello mondiale.

Parco del Matese, concorsodi idee per attrarre turisti

Autunno musicaale, concerto ad Alvignano

Su richiesta del presidente delParco Regionale del Matese,Umberto De Nicola, è stata sot-toposta all’attenzione dell’As-sessore all’Agricoltura Nugnesun’iniziativa volta a potenziarele risorse di cui il territorio mate-sino è ricco al fine di creare uncircuito virtuoso di promozioneper attrarre turisti. Nasce daquesta problematica l’idea dilanciare una proposta proget-tuale per la realizzazione, a va-lere sui fondi della prossimaprogrammazione 2014-20120,di uno o più progetti relativi allosviluppo di strutture operantinell’ambito del turismo ambien-tale, enogastronomico, cultu-rale. La forma di acquisizione eselezione dei progetti saràquella del "Concorso di idee”,che dovrà essere pubblicizzatoalmeno a livello nazionale,presso le Università e i gruppi diprogettazione interessati.

Dal 31 Ottobre al 26 Dicembre2014 avrà luogo la prima partedella XX edizione dell'AutunnoMusicale alla Reggia di Casertaed in altri luoghi d'arte di Capua,Caiazzo, Alvignano, Sessa Au-runca, Pietramelara, Pietravai-rano, Ercolano, Pietraroja,Cusano Mutri e Magliano Ve-tere, per la direzione artisticadel M° Antonino CascioLa Rassegna, realizzata in joint- venture dall'AssociazioneAnna Jervolino e dall'Orchestrada Camera di Caserta, si svol-gerà con la collaudata formuladel week / end itinerante nei sitivanvitelliani, nelle basiliche ro-maniche, in chiese, palazzi emusei; di particolare risalto iConcerti alla Cappella Palatinadella Reggia di Caserta, in col-laborazione con il Polo Musealedi Napoli e della Reggia di Ca-serta ed in concomitanza con iVenerdì al Museo.Sabato 8 novembre, ore 19.30,ad Alvignano presso il SantuarioMaria SS. Addolorata è previstoil Concerti dell’Orchestra: Or-chestra da Camera di Caserta,Antonino Cascio, direttore, conJohannes Grosso, oboeBrani di Antonio Vivaldi, Ales-sandro Marcello, Tomaso Albi-noni.

S.G.

Eugenio Bennato

Al Teatro Civico 14 “Il re ride” di GuarroCASERTA. Il re ride, spettacolo scritto e diretto da

Luisa Guarro, approda sulle scene del Teatro Civico

14 di Caserta sabato 8 e domenica 9 novembre

2014. Liberamente ispirata alla leggenda campana

dell’Uccello Grifone questa favola dark, interpretata

da Francesco Campanile, Luca Di Tommaso, Luca

Gallone, si presenta come riflessione sul potere in

forma di clownerie. Si racconta che l’Uccello Gri-

fone, un essere prodigioso capace di scivolare

nell’uomo attraverso i suoi occhi e di leggerne

l’anima, viva nei boschi delle terre del nord. L’uc-

cello si lascerebbe avvicinare solo dagli uomini giu-

sti. Due principi eredi, per volere del padre, partono

alla ricerca del misterioso animale. Secondo la leg-

genda, colui che tornerà con una sua penna, dimo-

strerà di averlo potuto avvicinare, di essere giusto e

pertanto diventerà re: ma le cose non vanno come

ci si aspetta. Il figlio che non riesce nell’impresa uc-

cide il fratello, gli ruba la penna, torna con essa a

palazzo e diventa re. Una volta scoperto il fratrici-

dio, il re assassino decide di autoprocessarsi e, con

un’arringa acuta e una verità relativa, di assolversi.

Accompagnata da musiche di Tom Waits e Nick

Cave, cui è cara la denuncia sociale del potere, lo

spettacolo ha per protagonisti uomini di ogni luogo

e di ogni tempo, con segni evidenti sul viso della

passata infanzia e delle emozioni più remote. Pallidi

clown, simboli dell’uomo in quanto tale, con giub-

botti di pelle nera, colli di raso bianco a raggiera e

cavalli-ombrello che all’occorrenza riparano dalla

pioggia e difendono dal nemico. La scenografia, es-

senziale, vuole mostrare allo spettatore che il bene

e il male, nell’antica fiaba proprietà di due diverse

nature umane, sono, invece, proprietà meccaniche

esterne all’uomo, vissute da quest’ultimo solo fatal-

mente: un trono tutto nero (di pelle lucida con de-

cori e bottoni dorati) posto su una pedana con

ruote, dietro di esso una casetta tutta bianca (pic-

cola perché lontana), posta sulla stessa pedana,

sullo stesso supporto. Se c’è il trono ci troviamo

nella stanza del re, se c’è la casa e con essa due al-

beri che entrano all’occorrenza, ci troviamo nel

bosco, la nostra vita; bianco e nero sono proposti

come due facce dello stesso sistema, non qualità

dell’animo umano, bensì aspetti del medesimo mec-

canismo impersonale, che irretisce e condanna al

pianto. Il pianto è disperato! I clown hanno lacrime

nere che solcano il viso ed è disperato poiché per

sbarazzarsi del nero è necessario sbarazzarsi del

bianco, per sbarazzarsi del potere è necessario sba-

razzarsi di quanto nel sistema ci è caro: la nostra

stessa casa, il nutrimento, gli affetti.

Page 14: Casertafocus n35

FALCHETTI TRAVOLTI A SAN CATALDO

La Casertana scende in

campo a San Cataldo per cer-

care di continuare il ruolo di

marcia positivo cominciato la

domenica precedente al Pinto

contro la Viribus Unitis. I pa-

droni di casa invece partono

ad altissima velocità riu-

scendo a sbloccare la situa-

zione di stallo di partenza già

in occasione del primo giro di

lancette grazie al guizzo vin-

cente di Ferraro. I falchetti di-

mostrano di aver accusato il colpo e sono costretti a subire il punto del

doppio svantaggio in occasione del ventunesimo minuto di gara quando

Torregrossa supera il diretto avversario prima di depositare la sfera alle

spalle dell’estremo difensore Assante. I rossoblu chiudono la prima fra-

zioen di gioco sotto di due marcature. Al ’61 Pastore riduce le distanze. I ti-

fosi al seguito quindi cominciano a nutrire qualche speranza in merito alla

possibilità di pareggio. I sogni dei supporters di Terra di Lavoro vengono

clamorosamente infranti al ’63 da Ventresini, che fissa il punteggio finale

sul tre ad uno.

FILIPPI DALLA MEDIANA ALLA PANCHINA

Luciano Filippi, originario di Fiviz-

zano nella provincia di Massa Car-

rara, arriva nei primissimi anni della

propria carriera all’ombra della Reg-

gia. Il centrocampista toscano ap-

proda infatti al Pinto in occasione

della campagna di rafforzamento

estiva del 1980. Nella prima sta-

gione con la casacca dei falchetti,

dopo un inizio in panchina, riesce

ad accaparrarsi la casacca da tito-

lare scendendo in campo in ventitre

occasioni. Nell’anno seguente fa

parte della formazione titolare sedici

volte. Nel terzo ed ultimo torneo con

la rappresentativa di Viale Medaglie

d’Oro diventa punto di forza inamo-

vibile della mediana collezionando tre presenze e due reti. Conclusa la pa-

rabola da calciatore professionista, Filippi ha intrapreso la carriera di

allenatore. Ha avuto modo di allenare molte formazioni blasonate di Seri C.

Particolarmente rilevanti le esperienza con la rappresentativa della Mas-

sese e della Pro Vercelli

CASERTA. La Casertana lotterà fino

al termine della stagione per un posto

nei play off. Questo è il messaggio

del campo al termine della partita ca-

salinga contro l’Ischia. Aldilà delle

aspettative ufficiali della società che

punta ad un torneo di metà classifica

ed una salvezza senza difficoltà, la

squadra ha dimostrato un cinismo ed

una maturità che competono alle for-

mazioni vincenti. La capacità di inca-

merare tre punti in una partita non

giocata a ritmi sostenuti contro un av-

versario sulla carta alla portata lascia

ben sperare per il futuro. I falchetti

stanno trovando punti di riferimenti

importanti in calciatori chiaramente di

categoria superiore come Fumagalli,

Carrus, Mancosu, e Murolo ed altri

potenziali atleti di livello diverso dalla

Lega Pro quali Cissé e Bianco. In-

torno a questi calciatori si sta compat-

tando una squadra che sta

prendendo coscienza delle proprie

forze badando al risultato, unico

obiettivo che conta nel calcio contem-

poraneo. Chiaramente i meccanismi

tattici di Gregucci ancora non sono

rodati al meglio ma il riscontro pratico

del campo rende merito al lavoro di

un tecnico, che ha saputo ergersi a

leader di un gruppo formato da tan-

tissimi buoni calciatori. La possibilità

di giocare senza assilli, da matricola

terribile, potrebbe costituire alla di-

stanza l’arma a favore dei rossoblu

capaci di confrontarsi con qualsiasi

avversario. La gara di domani col Be-

nevento arriva nel momento di mi-

gliore. Idda e compagni potranno

scendere in campo nel Sannio con

una libertà mentale che potrebbe ri-

sultare decisiva. Magari ci si attende

un atteggiamento diverso rispetto al

big match di Lecce, probabilmente

unica nota stonata del percorso degli

uomini di Lombardi fino a questo mo-

mento. Contro i giallorossi beneven-

tani, i falchetti dovranno mettere da

parte timori reverenziali e giocare a

viso aperto contro la capolista e mag-

gior pretendente al salto di categoria.

Nicola Maiello

casertana derby di testaContro il Benevento per dare continuità ai risultati

14 08/11/2014 SPORT/Casertana

Accadde oggi... 1998Chi l’ha visto

CLASSIFICA

Benevento 25

Juve Stabia 22

Salernitana 22

Lecce 21

Casertana 21

Catanzaro 19

Matera 18

Vigor Lamezia 18

Foggia 17

Lupa Roma 17

Paganese 12

ACR Messina 12

Martina 10

Melfi 9

Savoia 8

Barletta 8

Ischia Isolav. 7

Cosenza 7

Reggina 6

Aversa 5Cissè in sala stampa

Page 15: Casertafocus n35

CASERTA. Qualcuno diceva che la notte è sem-

pre più buia poco prima dell'alba. E l'alba, per la

Juve Caserta, stenta a sorgere, mentre il buio

della notte resta presente. Quarta sconfitta, su al-

trettante partite, in campionato per gli uomini di

Emanuele Molin, anche Pistoia, dopo Brindisi, è

corsara al Palamaggiò, ma ciò che preoccupa non

sono tanto le sconfitte, che ovviamente destano ti-

more per la classifica deficitaria (la Juve è, attual-

mente, ultima in classifica in coabitazione con

Pesaro, l'altra squadra che ancora deve vincere

una partita), ma il gioco, totalmente latitante. La

Juve Caserta, in 4 partite, non ha ancora fatto ve-

dere l'ombra di uno schema, di una trama, di un

qualcosa di ragionato. Se non c'è il contropiede la

palla è ferma, i giocatori anche, si palleggia sul

posto per almeno 15 secondi e poi si improvvisa,

e il più delle volte il risultato di quest'improvvisa-

zione porta a tiri fuori ritmo o a penetrazioni 1 vs

3, e i numeri ci aiutano in questa analisi, visto che,

dopo 4 partite, la Juve segna 65.7 punti di media,

decisamente troppo poco. I problemi sono tanti,

l'attacco grava esclusivamente sulle spalle di Sam

Young, che viaggia a 25 punti di media, ma at-

torno all'ex Pacers c'è il nulla. La piazza chiede

tagli e cambi, ma il problema è che, anche cam-

biando l'ordine dei fattori, c'è il rischio che il risul-

tato non cambia se a mancare è il contesto di

gioco in cui la squadra possa esprimersi al meglio.

Impossibile pensare che Frank Gaines possa ti-

rare meglio del 2/11 prodotto contro Pistoia se non

si costruisce uno schema per permettergli di tirare

in ritmo: Gaines non è un giocatore capace di cre-

arsi un tiro dal palleggio, ma è un giocatore che

vive di uscite dai blocchi e di scarichi, ma se que-

ste situazioni non si costruiscono lui non può dare

quella certezza, soprattutto nel tiro da fuori, che

gli si chiede.

Impossibile pensare che Carleton Scott possa

segnare più dei 2 punti messi a segno domenica

scorsa se lo si vede fermo, senza fare un movi-

mento. Stravolgere un organico dopo 4 giornate è

un rischio se poi manca tutto il resto, allora si co-

minciasse da zero, poi si valuta chi ci può stare e

chi no, e si navigasse tutti nella stessa direzione,

a cominciare dallo staff tecnico.

L'avvio di partita non è brillantissimo, si sbaglia

tanto e le due squadre spendono anche molti falli.

Molin toglie un Gaines troppo morbido, dentro

Mordente e l'impatto del capitano è buono, as-

sieme alla fiammata di Young che, da solo, firma

il 6-0 che manda la Juve avanti 18-13 al primo

mini intervallo. Il secondo periodo è singhiozzante

quasi come il primo, Pistoia approfitta del riposo

di Young per rosicchiare qualche punto, fino alla

tripla, parecchio casuale, di Linton Johnson, che

vale il 20-20. Young torna in campo ma la musica

non cambia, Pistoia imbriglia Caserta con la zona

e con discrete giocate offensive, che permettono

la mini fuga toscana grazie al gioco da 3 punti di

Magro, che costringe Molin al time out. La Giorgio

tesi Group resiste alla reazione bianconera e si va

al riposo lungo sul 29-33.

Punteggio che resta tale, per abbondanti 2 mi-

nuti, ad inizio terzo periodo, fin quando l'em-

passe non viene sbloccata da Howell, cui

rispondono Hall, con la tripla, e Johnson con

2 punti in area, con Caserta che scivola nuo-

vamente a -7 (31-38). L'imprecisione continua

a farla da padrona, e la cosa va bene agli

ospiti, che riescono a contenere i tentativi, più

di rabbia che di altro, della Juve, che comun-

que non riesce a fare molto (37-42). Alla sgra

dell'errore partecipano anche i toscani, mentre

Mordente e Young provano a trascinare Ca-

serta, col rientro della Juve che è cosa fatta,

46-48 all'ultimo intervallo.

Gaines ritrova il canestro dopo una vita, Young

chiude il gioco da 3 punti, Caserta ritrova il

vantaggio dopo oltre 20 minuti passati ad in-

seguire Pistoia.

Williams sveglia i suoi con la tripla, Gaines ri-

sponde per le rime, ma Caserta spreca troppo

e permette ai toscani di conservare il margine

di 4 punti che, dopo la girandola finale di tiri li-

beri, fissa il punteggio sul 59-63 per Pistoia.

Domenica altro impegno casalingo per la

Juve, attesa dal match con la Vanoli Cremona,

una delle sorprese di questo avvio di stagione,

visto che la squadra di Cesare Pancotto ha vinto

due partite, entrambe in trasferta, e le due scon-

fitte, contro Milano e Capo d'Orlando, sono co-

munque arrivate solo nel finale. Il play maker è

Kenny Hayes: 27 anni, americano di Dayton, pro-

dotto di Miami University, ultima stagione in

Israele, nel Maccabi Ashdod, Hayes è un play

maker dalle ottime qualità offensive, sia al tiro che

in penetrazione, abile anche nel coinvolgere i

compagni, non è un difensore eccelso. Al suo

fianco, in posizione di guardia, Luca Vitali: 28

anni, 200 cm per 90 kg, si è ripreso da un infortu-

nio al piede che gli ha fatto saltare tutta la prepa-

razione con la squadra. Gioca serenamente

anche da play maker, dove è un ottimo interprete

del pick & roll, in attacco la qualità principale è il

tiro da 3 punti, situazione in cui sa rendersi molto

pericoloso. Ritorna a Cremona dopo averci già

giocato nella stagione 2012/2013, nella stagione

scorsa ha sfiorato i play off a Venezia. James Bell

completa il perimetro: ala piccola di 198 cm per

100 kg, 22 anni, è appena uscito da Villanova,

dove ha giocato 122 partite in tutto e dove ha

chiuso un buonissimo anno senior, con 14.4 punti,

6.1 rimbalzi e 1.6 assist di media. Bell è la classica

ala piccola americana, ottimo atleta, più attac-

cante del ferro che tiratore da fuori, abile a rim-

balzo dove con una certa decisione, la chiusura

dell'azione è spesso una schiacciata. Il play maker

di scorta è Jazzmar Ferguson: anch'egli ameri-

cano, 26 anni, ultima stagione in Legadue Gold, a

Forlì, dove ha viaggiato a 17.6 punti, 2.7 assist e

2.6 rimbalzi di media, è micidiale in contropiede,

sia quando deve chiuderlo lui, sia nel far correre

palla e compagni. Arrivato a Cremona senza

grossi favori, con 12.8 punti e 2.6 rimbalzi di media

è, sicuramente, una delle note più liete del rooster

lombardo. Fabio Mian è il back up di entrambi gli

esterni: guardia/ala classe 1992, 196 cm per 90

kg, prodotto del vivaio di Varese, le ultime due sta-

gioni, trascorse ad Agrigento, gli hanno fatto fare

le ossa, ed ora è pronto al salto di categoria. Pan-

cotto si fida molto di lui, anche se, col rientro di Vi-

tali, il suo minutaggio è ovviamente diminuito, ma

è un ragazzo volenteroso, che si impegna, difende

forte e in attacco fa quello che gli si chiede, senza

sbavature.

Sotto canestro, in posizione di ala grande, Came-

ron Clark: 23 anni, 203 cm per 100 kg, uscito que-

st'anno da Oklahoma Sooners, dove ha chiuso il

suo anno seniore con 15.5 punti e 5.5 rimbalzi di

media. Clark ha, come Ferguson e Hayes, avuto

un ottimo impatto sulla nostra Lega, è un'ala ati-

pica che sa sia allontanarsi dal canestro che gio-

care bene in avvicinamento, oltre ad essere

presente a rimbalzo. Il centro è Marco Cusin: sta-

gione iniziata a Sassari, ma finita subito per lo

scarso minutaggio che gli offriva coach Sacchetti,

il pivot di Pordenone torna a Cremona dopo averci

già giocato dal 2007 al 2010. 29 anni, 211 cm per

110 kg, Cusin è cresciuto tantissimo, ha giocato

molto bene, in Nazionale, in estate, offre grande

presenza, su ambo i lati del campo, a rimbalzo, in-

timorisce, in attacco gioca benissimo il pick & roll

ed è affidabile anche in post.

Luca Campani è il cambio dei due lunghi:

ala/pivot classe 1990, 208 cm per 100 kg, ultime

due stagioni a Montegranaro, è un ragazzo in co-

stante crescita, che dà una certa affidibilità sia in

attacco, dove inizia a non sdegnare il tiro da fuori,

sia in difesa, lontano e vicino alla palla.

I giovani Giulio Gazzotti e Nicola Mei comple-

tano un rooster che, in quintetto, inizia con Hayes,

Vitali, Bell, Clark e Cusin.

Francesco Padula

1508/11/2014SPORT/Juvecaserta

JUVE in cerca della svoltaContro Cremona bianconeri a caccia del primo successo

Sam Young

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