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Avventura Anno XXXIV - n. 1 4 febbraio 2008 Settimanale Poste italiane s.p.a. Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA Avventura

Avventura n. 1 - 2008

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La Rivista degli Esploratori e delle Guide dell'Agesci

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Page 1: Avventura n. 1 - 2008

AvventuraAnno XXXIV - n. 14 febbraio 2008

SettimanalePoste italiane s.p.a.

Spedizione periodico inabbonamento postale

L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA

Avventura

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RIO

Avventura 1/2008

Direttore Responsabile: Sergio Gatti

Redattore Capo: Giorgio Cusma

In redazione: Mauro Bonomini,Margot Castiglione, Lucio Costantini,Dario Fontanesca, Chiara Fontanot,Stefano Garzaro, Giorgio Infante,Don Damiano Marino, Don LucaMeacci, Stefania Martiniello, DonLuca Meacci, Sara Meloni, AndreaProvini, Enrico Rocchetti, IsabellaSamà, Simona Spadaro, AlessandroTesta, Salvo Tomarchio, PaoloVanzini, Jean Claudio Vinci

AvventuraLAB: Giada Martin, Elisa-betta Percivati, Sara Palombo, ErikaPolimeni

Grazie a: i Corrispondenti di Av-ventura e gli intervistati, Rosa Rossi,

Progetto grafico: Technograph

Grafica: Technograph

Disegni di: Martina Acazi, ChiaraBeucci, B.-P., Giorgio Cusma,Elisabetta Damini, Chiara Fontanot,Sara Palombo, Emanuela Reanda,Simona Spadaro

Foto di: Dario Amorosa, MauroBonomini, Giorgio Cusma, FrancescaMorelli, Francesca Tarter

Copertina: Foto di Enrico Rocchetti

Per scrivere, inviare materiale, corri-spondere con Avventura ecco ilrecapito da riportare esattamentesulla busta:

Redazione di Avventura c/o GiorgioCusma – Santa Croce 438 – 34010Trieste TS

E-mail: [email protected]

Avventura on line:www.agesci.org/eg/

Webmaster: Emanuele Cesena

Manoscritti, disegni, fotografie, ecc.inviati alla redazione non vengonorestituiti.

aParliamo di...

a... perchè pregare, meditare?

aNovizi e Novizie la pensano così...

aCampo, camping, campeggio, pionieristica

costruzioni, edilizia e... pionieri

aPionieristica al Jamboree

aLe scure e l’accetta

aI personaggi che hanno fatto lo scautismo

grazie Adriano, grazie Andrea: ci avete fatto

sognare

aLand of Adventure continua

aCampi di Competenza 2008

aTopo di biblioteca

aGiochi per la Squadriglia

aC’è posta per voi

aSpazio E/G

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S O M M A R I O

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Inserto: Ottava chiacchierata

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IMPORTANTESAPPIAMO CHE AVVENTURA n°/2007 È GIUNTA NELLE VOSTRECASE ANCHE OLTRE LA META’ GENNAIO, MENTRE MOLTI DI VOI LOAVEVANO RICEVUTO FIN DAL 10 DICEMBRE: INFATTI ERA PRONTO AFINE NOVEMBRE.CI SCUSIAMO PER L’INCONVENIENTE, CHE SI RIPETE SPESSO, MA ÈAL DI FUORI DELLA NOSTRA RESPONSABILITA’. VI SAREMO ANZI MOLTO GRATI SE CI COMUNICHERETE, VIA MAIL([email protected]), LE DATE IN CUI RICEVERETE QUE-STO NUMERO DI AVVENTURA (pronto per la spedizione nellaprima settimana di febbraio): GRAZIE!

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.. IL GRANDE GIOCO - Cent’anni di scautismo. Grazie al Segretariato Sociale della Rai: lastoria dell’Agesci diventa un film. Incredibile? No! Si intitola “Il Grande Gioco” e sullo sfondo dellaStoria d’Italia, quella con la esse maiuscola, racconta le storie di tante persone che in questi centoanni hanno giocato il nostro stesso gioco. Finalmente sarà possibile vedere tante immagini inedite esconosciute dello scautismo e trovare raccolte in un film tante storie quotidiane, come le nostre,che hanno fatto dello scautismo la grande Avventura che stiamo vivendo. È stato realizzato dal regi-sta Fabio Tondelli, affermato regista di documentari, noti in tutto il mondo.Il DVD è disponibile nelle cooperative e nel prossimo numero ne presenteremo una scheda piùcompleta.

A CURA DI FRANCESCA TRIANIILLUSTRAZIONE DI RAI TRADE

… ACQUA: anche quest’anno si avvicina per tutti noi, fratelli e sorelle scout sparsi per il mondo,un compleanno importante. Anzi due. Il 22 febbraio, compleanno di Baden Powell e della moglieOlave, come ogni anno, ci si ritrova tutti, ma proprio tutti, insieme con la forza del nostro pensiero.Giornata del Pensiero la chiamiamo, dal lontano 1926. Bene, bravi, nome fantasioso. Una giornataper pensare, una volta ogni tanto non fa neanche male. Ma per pensare a cosa? “Pensa all’acqua” è l’invito della giornata di quest’anno: pensa al problema della mancanza di acquapulita, che causa la morte di due milioni di persone, ogni anno, su questo pianeta blu. Certo, lo sap-piamo che ci sono persone nel mondo che muoiono a causa della mancanza di acqua, per le malat-tie che l’acqua non potabile porta con sé, per le epidemie che si diffondono per la mancanza di igie-ne. Certo, l’abbiamo sentito dire. Certo, le abbiamo viste tutti le immagini tristissime che, qualchevolta, passano in tv. È un problema molto lontano da noi, se lo immaginiamo così. È un problema chehanno “da qualche altra parte”.Allora la sfida per il 22 febbraio è proprio questa: pensa all’acqua. Pensaci sul serio, pensaci, periniziare, quando la usi durante la tua giornata. Io, questa mattina ho cercato di farlo, così, per fareuna prova. Mi sono svegliata, lavata, ho fatto colazione e sono uscita. E mi sono accorta che ero sve-glia da un’ora soltanto ed avevo già usato l’acqua per: bere, farmi una doccia, lavare identi, preparare il the e lavare tazza, piatto, posate.Allora proviamo a immaginare che quel-l’acqua non ci sia. Niente bottiglie nelladispensa e rubinetti prosciugati. Manopoledi rubinetti che puoi girare quanto vuoi,senza che esca una goccia d’acqua. Fuoricasa fontane che gettano soltanto acquasporca e imbevibile. È un paesaggio spa-ventoso.Ecco perchè dobbiamo pensare all’acqua:perché è un bene di tutti ed è la primacosa che serve per vivere. Dobbiamo pen-sarci noi per fare in modo che ci pensinoanche le persone attorno a noi. Dobbiamopensarci per preservare questo bene pre-ziosissimo là dove c’è, perché non vadasprecato e dobbiamo pensarci perché nonci sia più nessuno che debba vivere emorire in un mondo dove l’acqua non c’è.Forse questo numero vi giungerà dopo il22 febbraio, ma il problema dell’acqua nonsi ferma alla Giornata del Pensiero: valeper tutto l’anno.Andate quindi sul nostrosito, e troverete (…tradotto,come pro-messo) tanti suggerimenti di attività/im-prese da fare per scoprire ancor di più lapreziosità dell’ACQUA!

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DI DON LUCA MEACCIDISEGNI DI ELISABETTA DAMINI

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...PERCHÈ PREGARE,MEDITARE?

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Vorrei accompagnarvi con Gesù nellacasa di Lazzaro e delle sue sorelleMarta e Maria. Abitavano vicino

Gerusalemme ed erano suoi amici, molto proba-bilmente Gesù si fermava spesso a casa loro; ungiorno il Signore fece tappa con tutti gli aposto-li, quindi Marta si mise subito a preparare qual-cosa da mangiare, a portare acqua, mentre Maria

si mise ai piedi di Gesù ad ascoltare la sua paro-la. Ad un certo punto Marta ebbe uno scatto dirabbia e disse a Gesù di dire a sua sorella dialzarsi e di dare una mano anche lei nel prepa-rare il pranzo. (fig.1)

Ma Gesù invitò Marta a stare calma e la ringra-ziò del suo lavoro, però volle apprezzare l’atteg-giamento di Maria che aveva scelto “la cosamigliore da fare in quel momento: cioè ascoltarela sua parola”.Se non ci credete che sia andata così, vi consigliodi leggere Lc 10,38-42.L’intenzione di Gesù è quella di sottolinearel’importanza della preghiera, noi siamo moltopresi dal fare: ci sono sempre tante cose da fareche reputiamo più utili e importati, ma non cirendiamo conto invece che è grazie alla preghie-ra che noi riceviamo la forza per fare bene quel-lo che siamo chiamati a fare e per comprenderel’importanza delle nostre attività. Molti pensanoche il tempo dedicato alla preghiera sia untempo “perso” perché si potrebbero fare un

…IL LUOGO PER FARLO

Vi ho già scritto che, oltre ad essere l’AE Nazionale della Branca Esploratori e Guide, insegno reli-gione in una scuola media e, ogni anno, quando si arriva a parlare della Comunità, porto i ragazzidella scuola a far vista ad un monastero di monache di clausura.Vi confesso che da parte dei ragazzi c’è sempre un po’ di timore nell’entrare in monastero, in quel-le sale grandi, ricche di secoli di storia. La meraviglia più grande è quando si entra nel cosiddetto“parlatorio”, cioè la stanza dove le monache ricevono visite, e la cosa più sorprendente, almeno perloro, è la grata che divide la stanza, da dove siamo noi a sedere e le monache che un po’ alla voltaarrivano per l’incontro.Le monache raccontano la loro esperienza, l’orario della giornata e i ragazzi rimangono stupefattidalle ore di preghiera che le religiose celebrano e quindi fioccano le domande sul perché, hannoscelto quella vita, invece di dedicarsi, ad esempio, alle missioni.Una volta tornati in classe non è facile spiegare il perché di quella scelta e il senso della preghieracosì prolungata nel tempo.Ma voi che cosa ne pensate? Avete mai visitato un monastero che impressione avete avuto? Perchénon mi raccontate un po’ quello che in Squadriglia o in Reparto vi siete detti ? Dai, scrivetemi [email protected].

FIG. 1

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sacco di cose, ma non è così, può sembrare stra-no, ma è proprio grazie alla preghiera, al tempoche noi dedichiamo a Dio, allo stare con Lui, noiriusciamo a fare più cose e a farle bene. Tutticonosciamo quello che fanno le Suore di MadreTeresa di Calcutta, eppure anche loro, prima direcarsi nei luoghi del dolore, della sofferenze edella miseria, pregano ogni mattina due ore;anche le Suore che abitano vicino a me, la mat-tina si alzano prestissimo per pregare, per poidedicare la giornata alla scuola e alle attivitàdella parrocchia. (fig.2)Mi piace considerare la preghiera, come il “bussa-re al cuore di Dio”, perchè il Signore è semprepronto ad ascoltare e ad aprire la porta; infattiGesù stesso ci ha detto:“chiedete e vi sarà dato,cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” (Lc11,9) Pregare è sostare nel cuore di Dio, è met-tersi nell’intimità del Signore e confidare in Lui,affidandogli le nostre richieste e i nostri bisogni,ma anche dirgli il nostro grazie e riconoscerequanto è buono e bello.Tempo fa, ero in uscita con un Reparto e la seraparlando della preghiera, un Esploratore mi face-va presente che è difficile pregare e a volte nonsappiamo cosa dire.A quelle parole mi è venuto in mente un fatto (Lc11,1-4)…….non so’ se Gesù lo chiamava fuoco dibivacco, fatto sta che la sera, dopo una giornata dicammino, amava trattenersi intorno al fuoco coni sui discepoli. Una sera non riuscivano a trovarloallora si misero a cercarlo e lo trovarono da solo,in mezzo a degli olivi che pregava intensamente, alvederlo gli apostoli rimasero ammirati, ma non

vollero disturbarlo, quindi tornarono al fuoco e simisero ad aspettarlo. (fig.3)Quando Gesù tornò in mezzo a loro, tutti eranocuriosi di sapere cosa avesse provato, cosa avessefatto. Allora iniziarono a fargli delle domande achieder spiegazioni……dalle risposte che Gesùdava si capiva che l’esperienza della preghiera erauna cosa bellissima, fu allora che uno dei discepo-li disse: “Signore insegnaci a pregare…”. AlloraGesù guardò intensamente i suoi e li portò consé in quel luogo particolare e iniziò a pregaredicendo: Padre mio e Padre di tutti, che sei incielo e in ogni altro luogo, nel cuore dei semplicie dei giusti, si compia il tuo regno di amore e digiustizia in mezzo a noi; tra gli uomini sia fattosecondo il tuo volere per il bene di tutti e per ilrispetto del creato. Aiutaci a provvedere al paneper ogni creatura e dinanzi alle tentazioni, rendiciforti mediante il dono del tuo Spirito.

FIG. 3

Vedete carissimi E/G, pregare non è difficile, basta trovare il luogo adatto e le parole più semplicipossibili, ecco che dal cuore nasce spontanea la preghiera. Gesù può suggerirci un buon metodo pertrovare i luoghi adatti. Provate a leggere Matteo6,6 capirete che anche la vostra camera è unluogo adatto, ma anche la tenda, l’angolo diSquadriglia, la sede di Reparto, la vostra chiesa,ma in modo particolare il vostro cuore è il luogopiù bello dove incontrare nella preghiera ilSignore. (fig.4)

Buona preghiera a tutti.

FIG. 4

Jamboree 2007 – La zona riservata alla preghiera dei cristiani

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Domanda: - Come hai vissuto questi primi mesidi vita in Reparto: quali sono le scoperte piùbelle che hai fatto e quali sono stati i momentio gli episodi più difficili che hai vissuto?

- Napoli 5 - Gaia De Carolis ha scelto diintervistare FedericaQuesti mesi sono stati fantastici. Sono stata cata-pultata in un mondo che mi aspettavo totalmentediverso. Mi trovo benissimo con tutto il Reparto esopratutto con la mia Squadriglia che mi ha aiutatomolto.Venivo da un’esperienza di branco fantasticae mi dispiaceva lasciare tutti, a partire dal mio

Akela,ma sapevoche era giunto ilmomento. Mi a-spettavo che il Re-parto fosse noio-so, “fatto” solo diregole e lavoro,no-nostante tutti midicessero che iprossimi quattroanni sarebbero sta-ti i più belli, io sonostata titubante finoall’ultimo.Ma appe-na entrata ho subi-to cambiato idea,tutti sprizzavanoallegria ed energiada tutti i pori eposso dire che ilReparto mi stasicuramente aiu-tando a crescere.

- Sulmona1 - Alessia Marcantonio ha intervi-stato Sharon AquaroIo ho preferito fare una chiacchierata con una dellemie squadrigliere entrate l’anno scorso, e questo èciò che mi ha detto riguardo il suo primo anno nel

mondo scout: “Dicerto appenaentrata la timidez-za è stata un gran-de ostacolo dasuperare: con laSquadriglia misono da subitosentita a mio agio,ma ho impiegatopiù tempo ad inte-grarmi nelReparto. Inoltre,non avendo vissu-to la realtà delBranco, non sonomai stata abituatané a macinare chi-lometri al passodel CapoSquadriglia, né allalontananza di casa,che si è fatta senti-re i primi giorni di Campo. è sorto anche qualcheproblema con le coetanee, ma un pò di rivalità ènormale.”

- Rovereto 1 - Alessia Matrisciano intervistauna squadrigliera ex Lupetta L’”impatto” con la nuova realtà del Reparto non èstato per niente duro: credevo di trovarmi davantiragazzi e ragazze un po’ intimoriti, timidi, disorien-tati...forse pensavo così perchè io venivo da un’altrarealtà. Entrare nello spirito scout non è stato diffi-cile: mi è piaciuto tutto subito. più difficile è statofare mio il metodo (Squadriglie, Specialità...) masoprattutto sperimentare nei Campi che cosa èveramente lo scautismo!!!! Cioè qualcosa di fanta-stico!!! Mi sono trovata subito bene nel Reparto ein Squadriglia, dopo aver passato insieme il CampoInvernale, la nostra Squadriglia si sta cementandoproprio bene.

TESTO DEI CORRISPONDENTI DI AVVENTURAA CURA DI GIORGIO CUSMA

NOVIZI E NOVIZIE LA PENSANO COSÌ...

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...PRIMI MESI IN REPARTO

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In ogni Reparto che si rispetti ci sono anche i Novizi e le Novizie: i nuovi, quelli e quel-le che ci sono appena arrivati, chi dal Branco, Cerchio , chi dall’esterno. I primi mesi divita in Reparto sono, di solito, i più difficili e più duri… ma sarà proprio così? Vi trova-te d’accordo o no? Ditecelo: aspettiamo i vostri interventi.Con l’aiuto dei nostri corrispondenti, abbiamo raccolto delle interviste di questi“nuovi” e “nuove” del proprio Reparto. Ecco che cosa ne è uscito:

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- Livorno 10 -Matteo Lelli in-tervista Gabri-ele Bacci (emozionato dalfatto di appariresu Avventura -NdR) :”Beh, hopassato i miei pri-mi mesi in Re-parto stupenda-mente. All ‘inizioero preoccupatoe avevo un po’ dipaura, pur facen-do anche mio fra-

tello lo Scout, poi dopo aver fatto la prima riunionedi reparto ho capito che dovevo gettarmi a capofit-to nelle attività e cosi ho fatto.La Squadriglia mi è stata di aiuto,e già dai primi mesiabbiamo formato un gruppo compatto e unito,tanto che ormai li considero tutti amici con i qualiscambio spesso confidenze, con la certezza chequelle confessioni non usciranno mai al di fuoridella Squadriglia.I momenti che ho vissuto sono stati tutti bellissimianche perchè pieni di scoperte, come il saperaccendere un fuoco, imparare a cucinare, leggere ivecchi libri d’ oro della Squadriglia. Spero nei pros-simi mesi di imparare a fare molte altre cose e otte-ner così delle Specialità.

- Pesaro 2 - Marta Giovannini intervistaAgnese Balducci

I primi mesi inReparto sono sta-ti fantastici e pienidi avventure emo-zionanti. Adessoogni settimananon vedo l’orache arrivi il sabatoe la domenica e,quando arrivano,mi sento euforica.Ho fatto molteamicizie e ognivolta mi divertoun mondo a con-dividere attivitàcon quelli che so-no diventati oggi imiei migliori a-mici. Non dimen-ticherò mai il mo-mento della Pro-

messa: ricordo ancora che faceva un gran freddo etutto il Reparto era decisamente congelato, ma

tutti avevano un bellissimo sorriso, che non miscorderò mai. Mi guardavano e non solo erano feli-ci per me, credo che nel vedermi lì ricordavano laloro Promessa. Erano tutti molto emozionati e,poco prima, tutti mi avevano raccontato la loroesperienza: è stato fantastico.

- Follonica 2 - Riccardo Gori intervistaSimone Ustali, Francesca Carapelli eCristina Toti Quello che presen-to è la sintesi diquanto che mi han-no detto tutti i No-vizi, che erano, piùo meno tutti, dellestesse idee.Essere nel Reparto ciha fatto conosceregente nuova. Personesimpatiche ma anchealtre che lo sonomeno ma con le quali,comunque, condividia-mo le gioie e dolori.Qui nel Reparto cistiamo divertendomoltissimo, svolgiamodiverse attività, allequali partecipiamo apiù non posso!A volte qualcuno ciprende in giro, ma inqualche modo riuscia-mo a farci valere,anche se siamo “i piùpiccoli del Reparto”.Anche in Squadriglia citroviamo molto bene:in fondo,è lì dove tra-scorriamo la nostravita scout. Il CampoInvernale è stata lanostra prima vera e-sperienza di cosa fan-no gli Scout: siamostati in un rifugio Cai,vicino Montieri, e ab-biamo preparato la le-gna, fatto un’uscitatutti insieme, giocato,riso e scherzato. In-somma, ci siamo trovati veramente bene!!

N.B. Le foto non appartengono alle persone citatenel testo.

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UNA VERSIONE PIÙ ESTESA DI QUESTO ARTICOLO SI TROVA NEL SITO DIAVVENTURA:ANDATELO A LEGGERE!

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Ha, ha, ha che ridere….Scusate, ma nonho potuto assolutamente trattenermi,mentre stavo riguardando le foto che

mi ha spedito Piero, sì il mio amico italiano che fail Capo Reparto in quel di….mah non ricordo.Sono le foto del suo ultimo Campo Estivo:“Passaggio a Nord Ovest” era intitolato ed èstato ambientato su quella magnifica impresa cheportò dei veri pionieri a scoprire una strada trai ghiacci che poteva unire il vecchio, al nuovocontinente.Me le ha spedite tutto orgoglioso perché vedes-si cosa sono capaci di fare i suoi ragazzi.Ma scusate se rido ancora….su queste foto, dipionieri non ne ho visto manco mezzo.Quelli veri erano uomini sicuramente ecceziona-li che partivano alla scoperta di nuovi confiniportando con sé quel tanto che serviva loro persopravvivere: qualche vivanda, delle coperte,dei vestiti di ricambio, una corda, un’accet-ta ed un buon coltello. Il resto lo trovavanoper la strada o lo costruivano con le loro mani.Qui invece siamo alla sagra del corriereespresso, alla fiera del tir, alla carovana deifurgoni.Addirittura so di Reparti che per fare il CampoEstivo hanno portato il materiale con l’elicot-tero perché:“in alto, lassù, come facciamo a por-tare tutta questa roba?”

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DI TERENZIO MAC KENZIEDISEGNI DI SIMONA SPADARO

CAMPO, CAMPING, CAMPEGGIO,PIONIERISTICA, COSTRUZIONI,EDILIZIA E... PIONIERI

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Pensate che Piero ha fatto caricare su un grossocamion due grosse casse per Squadriglia pienepiene di materiale. Guarda qui: vassoi da por-tata, un fagotto di stracci, qui ci sono duetaglieri due caraffe, una griglia, un portaog-getti di rete di quelli che si vedono nei grandimagazzini, ah ecco delle grucce per i vestitiper le camicie, non so.

Qui si vede chiaramente..sì ecco dei piatti diplastica, dei bicchieri dello stesso materia-le e poi si chiodi, viti, un cacciavite addirit-tura a batteria, però!! Qui invece sivede..cos’è quella cosa lì? Ha sì ecco…mi sem-brano delle tapparelle, un rotolo di tapparelleda finestra, ma cosa se ne faranno? Aah! Ho capi-to, si vede qui in quest’altra foto, ci fanno iripiani dei tavoli, sì si vede qui chiaramente inquesta immagine qui dove c’è questo palo mar-cato 1-A, ma si portano anche i pali?…eh sìsono tutti contrassegnati con numeri e lettere,ma allora le costruzioni se le preparano acasa….!E questi? Banchi di ferro con ripiani? A cosaserviranno? Eccoli che compaiono in questafoto, sono i tavoli della cambusa…Incredibile non pensate?Devo proprio scrivere a Piero e dirgli che forseha sbagliato qualcosa.Come può pensare di vivere da pioniere portan-dosi tutta quella roba? Non gli è venuto inmente che a questo punto sarebbe meglio por-tarsi via tavolini e sedie di plastica? Non sta-rebbe almeno più comodo, lui e i suoi ragazzi alCampo: “Passaggio a Nord Ovest, dopo esserepassati per il grande magazzino”.

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No, non ci siamo proprio, se volete vivere l’av-ventura del Campo come i pionieri dovete com-portarvi come loro.Con il mio Reparto le cose funzionano in mododiverso.Ogni Squadriglia ha una sacca, di quelle militari,piena del materiale per il Campo: la batteria da

cucina, due teli impermeabili, due seghe,l’accetta di squadriglia, una trivella, duealari, i cordini.Qui nella foto di Piero ci sono quattro ragazzot-ti sudati che trasportano una cassa di legno didue quintali.

La sacca delle mie Squadriglie si porta in dueinfilando l’alpen stock nelle cinghie, in que-sto modo riusciamo a fare chilometri senza biso-gno di alcun trasporto ed infatti per andare alCampo usiamo il treno ed i mezzi pubblici,non noleggiamo costose corriere o tir.Le mie Squadriglie non portano pali, si arrangia-no con quello che trovano, se non ci sono i paliper la cucina la costruiscono con le pietre, oppu-re usano il legno che trovano nel bosco per

costruire, con il metodo del froissartage, tavolie panche.Un anno ricordo facemmo i ripiani dei tavoliintrecciando le felci…che storia!I porta scarpe e le grucce per le camice lefacciamo con il legno che troviamo sulposto, non usiamo griglie, perché se si mangia

alla trapper facciamo gli spiedini.Non usiamo chiodi per le costruzioni,solo sana corda di canapa e qual-che cavicchio in legno.Gran parte dei viveri li compriamosul posto anche perché ci piace pen-sare di aiutare economicamente lepersone che ci ospitano.Ci dobbiamo inventare mille soluzioniper sopravvivere comodamente alcampo, proprio come avrebbero fattodei veri pionieri.Le sopraelevate al campo le fac-ciamo solo se per caso non riu-sciamo proprio a trovare un ter-reno piano e sempre con i materialiche troviamo in loco.Un camion di travi e pali da casa

non è pionieristica: è carpenteria!!Spesso non riusciamo a realizzare tuttoquello che vorremmo e siamo un po’ sco-modi, ma se avessimo voluto la comoditàsaremmo andati al campeggio con la rou-lotte di papà e non al Campo.Sì lo so adesso qualcuno comincerà a dire chesiamo esagerati, che qualche strappo alla regola sipuò fare… scusate non la pensiamo così e siamoorgogliosi di riuscire a portare a compimento deiCampi stupendi con pochi mezzi, ma guarda quicosa sono queste? Delle docce prefabbricate?Piero…a quando i water di ceramica?

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In effetti di primo acchito mi è sembratostrana questa “mancanza” di costruzioni,soprattutto perché, a casa, siamo abituati a

scout = pionieristica (non so negli altri Reparti,ma nel nostro è l’attività preponderante, insiemeall’animazione).Pensandoci meglio però qualche costruzionec’era: abbiamo costruito un funzionalissimo pen-none davanti alle tende del Don Minzoni, e nellazona di Energies, c’era un intero parco giochicostruito dagli Inglesi con le tecniche scout(figg. 1 e 2), ed era veramente eccezionale (anchese forse abbastanza complesso da realizzare).Tutto sommato è quasi stato meglio così: abbia-

mo imparato tecnichenuove, invece di faredel semplice “ripas-so”.Annachiara Vicini –Pavullo 1

Secondo me lecostruzioni si sareb-bero potute fare, ma adire la verità l’unicomodo per costruirlebene sarebbe statoquello di far saltare airagazzi un po-meriggio, o una mat-tina di attività: masarebbe stata unacosa impossibile!! Co-munque a me sonomancate molto per-chè nel mio RepartoP

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INTERVISTE A CURA DI GIORGIO CUSMAFOTO DI FRANCESCA MORELLI, FRANCESCA TARTER, GIORGIO CUSMA

PIONERISTICA AL JAMBOREE

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c’è sempre stata una forte passione per portali etorrette.Il portale che mi è piaciuto di più e stato quellodi un Reparto svizzero.Denis Vendrametto – Concordia Sagittaria1

Sicuramente come Contingente Italia avremmopotuto proporre qualcosa in più.. anche per quan-to riguarda le costruzioni. Altri l’hanno fatto: glisvedesi hanno costruito una ruota panorami-ca, ed una mega altalena (figg.3 e 4), ma nonsono stati i soli.Francesca Tarter - Mezzolombardo 1

Beh, io penso che la pionieristica sia una partefondamentale dello scautismo, ma credo che inquesta occasione sia andata benissimo così. Ilmotivo è semplice: in pochi giorni abbiamo dovu-

Il Jamboree è tutto fuorchè un Campo Estivo, però è comunque un momento di vita scout, un con-testo in cui si vive lo scautismo in tutte le sue componenti, non soltanto quella della fratellanza mon-diale.Al suo interno, quindi, ci si aspetta di vivere tutti gli aspetti ed attività tipicamente scout. Invecesi scopre che, in certi Jamboree, questo non è possibile: perché non si può avere tutto! Il Jamboreedel centenario è uno di questi! Quando 32.000 E/G, tutti insieme, giorno dopo giorno, devono sco-prire cose nuove e partecipare ad attività speciali, diventa normale spendere al meglio ogni minuto,anche rinunciando ad attività che sono tanto radicate nella normale vita di Reparto: una di questeè la pionieristica, regina dei nostri Campi Estivi, che però fatta al Jamboree avrebbe sottratto moltotempo alle attività proposte.Ma sentiamo, in proposito, le opinioni degli E/G che sono stati ad Hyland Park.

Al Jam non è stato possibile fare grandi costruzioni ma, secondo voi: si sarebbero potute fare?Vi sono mancate? È stato meglio così? Tra quelle che avete visto ce n’è stata qualcuna che viè piaciuta di più?

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to concentrare tantissime esperienze fantastiche.Credo che fare le costruzioni ci avrebbe fattoPERDERE un sacco di tempo. Del resto abbiamoi Campi di Reparto per impratichirci e stimolarela fantasia. In realtà il nostro alzabandiera eraabbastanza semplice ma carino e funzionale...Anna Mascellari – Pisa 2

Sinceramente sarebbe stato bello fare dellecostruzioni, magari anche un pò diverse dal soli-to, avrebbe reso l’ambiente molto scout. Eramolto bello il ponte, realizzato nello stand italia-no, senza legature ma solo ad incastro.Giulia Tosi – Corbetta 1

Sicuramente le costruzioni sono mancate, le uni-che occasioni che abbiamo avuto per divertircicon qualche nodo sono state al G.D.V. (GlobalDevelopment Village), in una sfida tra noi e gliamericani per chi avesse costruito lamigliore base per una soprelevata (fig.5), e aSplash, quando abbiamo costruito le zattereprima di entrare in acqua.Una Squadriglia del mio Reparto di formazioneinvece, ha costruito un portale anche se, avendo adisposizione una quantità di legna abbastanza limi-tata, non è stato possibile fare il massimo!Essendo abituati, comunque, a costruirci da solicucina, tavolo e chi più ne ha più ne metta, all’ini-zio è stato strano trovarsi solo con un tendone edei tavolini da campeggio. Non è stato comunquemale passare 13 giorni senza dover pensare astringere le legature!Francesca Morelli – Tuscania 1

Al jam ci sono mancate le costruzioni... ci sareb-be piaciuto realizzare, anche daquesto punto di vista, qualcosa dispeciale, di spettacolare... qualchegrande costruzione da Jam!!Sarebbe stata un’altra opportunitàper mostrare le nostre competen-ze e le abilità nel campo dellecostruzioni... un modo per con-frontarci con tecniche diversedalle nostre, impararne dellenuove e poi portarle nei nostriReparti anche ai nostri fratellini esorelline scout .Sicuramente dal punto di vistaorganizzativo, sarebbe stato “unpò” più complicato provvederematerialmente anche a pali, cordi-ni e strutture varie, necessarie perrealizzare delle costruzioni degnedi tale nome: ed al tempo per rea-lizzarle!Alessandra Cao – Capua 2

FIG. 3

FIG. 4

FIG. 5

Il portale a forma del ponte di Londra

Il portale francese: non potevache essere la torre Eiffel!

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LA SCURE: Da sempre la scure è una fida compa-gna per coloro che vivono nei boschi; è infatti unostrumento ideale per la lavorazione del legno. (Fig.1)

Questo strumento veniva anticamente utilizzato daicarpentieri per squadrare i tronchi, come utensile pergrossi e diversi lavori su legno, per costruire imbarca-zioni, venendo a sopperire in modo eccellente allasega, allora sconosciuta alla maggior parte dei popoli.Ultimamente ha lasciato il campo all’utilizzo di altriattrezzi ed il suo uso è ormai limitato.La scure si compone di una lama in ferro e di un mani-co: un cuneo di legno, o metallico, viene infilato nel-l’occhio del ferro, per rendere il tutto più compatto.Tipologia: Conviene anzitutto ricordare come unascure,più lunga, sia in realtà meno pericolosa della piùcorta accetta, questo perché, trovandoci in posizioneeretta e dovendo sferrare un colpo, questo vienevibrato portandolo dal lato del corpo o in alto,davan-ti ad esso,verso l’obiettivo:se esso viene mancato unascure andrà, con ogni probabilità, sempre lontano dalcorpo.Ma se, sia scure che accetta, vengono usate nel modogiusto e con le minime precauzioni, gli incidenti sonoveramente difficili da verificarsi.Dimensioni: Ne esistono di varie dimensioni. Laclassica scure da boscaiolo è abbastanza pesante e,se può essere adatta per essere portata al CampoEstivo, non lo è per brevi uscite dove l’equipaggia-mento deve essere il più essenziale e leggero possi-bile.

Utilizzo: L’uso specifico della scure consiste nell’ab-battere alberi. Ricordatevi sempre di eliminare innan-zitutto ogni impedimento che potreste trovare nelsuo raggio di lavoro.Assumete poi la giusta posizionedivaricando le gambe e impugnando la scure con duemani, alla giusta distanza dell’obiettivo. La scure devecompiere lateralmente un movimento a semicerchio.(Figg. 2 e 3)

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DI FRANCESCO SCOPPOLADISEGNI DI EMANUELA REANDA

LE SCURE E L’ACCETTA

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L’UOMO DEI BOSCHI NON PUÒFARNE A MENO

… Mese di giugno: riunione di Squadriglia per preparare la cassa con gli attrezzi ed il materiale da por-tare al Campo Estivo.Alberto, il magazziniere, inizia a spulciare, in ordine alfabetico, la lista dei materiali da inserire nella cassae nella sua testa comincia a fare capolino un atroce dilemma: che portare, l’accetta o la scure? I mem-bri della Squadriglia si guardano sbalorditi di fronte al problema, ma nessuno osa ammettere di nonconoscere la differenza tra i due strumenti.Gli squadriglieri iniziano a cercare nella vecchia libreria di Squadriglia ed ecco spuntare, dopo una lungaricerca, un libro dal titolo perfetto:“Scure e accetta”.

FIG. 1

FIG. 2

FIG. 3

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Ottavachiacchierata

Pionieristica

Ottava chiacchierata

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Coordinamento editoriale: Giorgio Cusma

Progetto grafico e Impaginazione:Technograph - TS

Testi di:Giorgio CusmaDamiano MarinoDavide MazzocchiEnrico RocchettiPietro Stefani

Disegni di:Martina AcaziChiara BeucciB.-P.Giorgio CusmaSara Palombo

Parlare di ppiioonneerriissttiiccaa èparlare di vviittaa aallll’’aarriiaaaappeerrttaa, di “ssaappeerr ffaarree”le cose, di iimmppaarraarreeffaacceennddoo, insomma, ppaarr--llaarree ddii ppiioonneerriissttiiccaa èèppaarrllaarree ddii ssccoouuttiissmmoo.Molto spesso, leggendola vita di B.-P., ci capi-ta di rimanere colpitidalla bellezza dellemille avventure cheegli ha vissuto in giro

per il mondo. In ognu-na di esse vediamocome egli si trovassesempre in prima filanelle cose che faceva,alla ricerca costante diun modo per rendersiutile e superare le diffi-coltà che si presentava-no: sseemmpprree ccoonn iill ssoorrrrii--ssoo ssuullllee llaabbbbrraa. Questovuol dire essere veri“PPIIOONNIIEERRII”: essere Gui-

DI DAVIDE MAZZOCCHIDISEGNI DI B.-P.Ingegneria scout!

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de ed Esploratori sem-pre in prima linea nelfare le cose, cammi-nando sempre all’avan-guardia. Questo peròcomporta un grandeimpegno cari E\G: loScout infatti, dicevaproprio B.-P., non èuno sciocco e non sibutterebbe mai inun’avventura o inun’Impresa, senza esse-re sicuro delle propriecompetenze, del pro-prio saper fare. Farepionieristica non è cer-tamente mettersu in manieraaffrettata edalla rinfusa al-cune costruzio-ni nei primigiorni di Cam-po; le buone co-struzioni hannobisogno di pprroo--ggeettttuuaalliittàà ecc oo mm pp ee tt ee nn zz aa :doti che si affi-nano giorno do-po giorno conl’impegno co-stante e con lagioia da farsempre meglio.Anche il lavoroben fatto è unmezzo per “ccaann--ttaarree llaa gglloorriiaa ddiiDDiioo!!”. Ecco

spiegata allora lanecessità di impararecorrettamente le moltetecniche che si celanosotto il termine “Pio-neristica”: dai nnooddii allelleeggaattuurree, ddaallll’’uussoo ddeegglliiaattttrreezzzzii aallll’’ aabbiilliittàà nneelllleeccoossttrruuzziioonnii. Vedete al-lora che le cose da faree da imparare sono ve-ramente tante e tuttebellissime, ognuna inmodo differente dall’al-tra. Ciascuna di questetecniche vvii aaiiuutteerràà aaccrreesscceerree nneellllee vvoossttrree

ccoommppeetteennzzee ed a ma-turare come E\G incammino lungo il vo-stro Sentiero. Ma so-prattutto, le abilità cheacquisirete vi potrannotornare utili un domani,perchè non si sa maiquali situazioni potre-ste trovarvi ad affron-tare ed è meglio, comedice B.- P., “eesssseerree pprroonn--ttii”. Allora cari ragazzi eragazze, buona caccia,purchè siate sempreEsploratori e Guide all’“aavvaanngguuaarrddiiaa”.

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Le corde possono esserecostruite con diversimateriali, alcuni docu-mentari di popoli lonta-ni a volte ci raccontanodi costruzione di pontisospesi fra due dirupi oaltro costruiti con ilmateriale che si trova lìa disposizione, di solitofibre vegetali intreccia-te con maestria.Oggi le corde di cui pos-siamo disporre sono dicanapa, che è una pian-ta erbacea dal cui fustosi estrae una fibra che sipresenta in fasci di fibreparallele. Le ffiibbrree, vengono ritortiintorno al loro asse, inquesto modo si riesce aconferire loro una mag-giore resistenza ed ela-sticità. Unite ad altre eritorte in senso opposto,costituiscono le ffiillaaccccee..Dopo aver riunito lefilacce a gruppi di unaventina di fili, e dandouna torsione oppostaalla precedente, si ot-tiene il ttrreeffoolloo che,ritorto ancora in sensocontrario, contribuisce aformare il lleeggnnoolloo.

Tre lleeggnnoollii, con torsio-ne, di nuovo in sensocontrario, formano laccoorrddaa.. (Fig.1)Poi ci sono le ccoorrddee iinnssiissaall che sono moltoe c o n o m i c h e ,ma filacciose edelastiche per cuioccorre control-lare spesso lostato delle lega-ture. Spesso,proprio perchépiuttosto grez-ze come fattu-ra, tirando lecorde in sisal cisi ritrova conqualche scheg-gia nelle mani.Infine si trova-no in commer-cio anche ccoorrddeeiinn iiuuttaa ee ccooccccooche però sonopoco resistenti.Le ccoorrddee ddiinnyylloonn invecehanno caratte-ristiche diverse.Di solito sonocostituite da deitrefoli interniricoperti da unacalza che li pro-

tegge, tra i trefoli e lacalza non c’è adesione equindi questa scorre sul-l’anima interna.Io nnoonn pprreeddiilliiggoo ppeerr iillaavvoorrii ddii ppiioonniieerriissttiiccaa llee

DI ENRICO ROCCHETTI

DISEGNI DI MARTINA ACAZI

Fig. 1

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ccoorrddee ddii nnyylloonn, in primoluogo perché sono pre-valentemente eellaassttiicchheee non assicurano untiraggio adeguato dellelegature, poi perché l’a-nima esterna si presentasempre bene, mentreaallll’’iinntteerrnnoo llaa ccoorrddaa ppoo--ttrreebbbbee aavveerr cceedduuttoo ed

essere dan-neggiata. Inquesto casola sua tenu-ta non sa-rebbe piùassicurata esarebbe dif-ficile ac-corgersene.Tutto unaltro con-cetto quellodella ccoorrddaaddii ccaannaappaa, lasua rigiditàfa sì che lel e g a t u r ep o s s a n o

essere sempre tirate allaperfezione, è facilmenteindividuabile qualsiasirottura o cedimento ese ben mantenuta duranel tempo anche più diuna corda di nylon.Io lo so che a questo pu-nto si leveranno decinedi voci a replicare che ilnylon costa meno dellacanapa e che è piùcomodo anche perchéspesso le costruzioni colnylon si smontano con ilcoltello o l’accetta…vero?MMaa qquueessttoo mmooddoo ddii vvee--ddeerree llee ccoossee nnoonn èè ddaappiioonniieerree ee ssoopprraattttuuttttoonnoonn èè mmoollttoo SSccoouutt..

Lo scout è laboriosoed… economo!!La corda, come ognialtro attrezzo o utensiledella pionieristica, vatrattata con cura, perdurare a lungo!.Occorre evitare che sisfilacci alle estremitàcon una buona ffaasscciiaa--ttuurraa (Fig.2) o impiom-batura, va ccoonnsseerrvvaattaa iinnuunn ssaacccchheettttoo ddii tteellaa(Fig.3) in modo che re-spiri, vvaa llaavvaattaa (Fig.4)quando si sporca di fan-go o di altro, va unta diolio di lino per garantir-ne la durata nel tempo.

Fig. 2

Fig. 3

Fig. 4

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Il mondo dei nodi, e ditutti i loro derivati, èvastissimo: si tratta dicentinaia (…ma forsemigliaia!) di modidiversi per trarrebenefici annodando ointrecciando pezzi dicorda, cordino, gome-ne, sforzino cavi, cimee chi più ne ha più nemetta! Il bello di que-sta arte (… perché diarte si tratta!) è checiascun nodo, legatu-

ra, impiombatura, fa-sciatura, ecc. Ha unsuo preciso impiegoper soddisfare a delleprecise necessità: Tut-ti conoscono il nodopiano (…no?? Ver-gogna!), il suo utilizzoprincipe è quello diunire due corde di dia-metro uguale. Il nodorete o bandiera (chenon tutti conoscono:ed è per quello chespesso assistiamo a

penosi alzabandiera!)serve invece per uniredue corde di diversodiametro. Per lo stessoprincipio i nodi e lelegature che di seguitovi illustriamo e chesono indicatissimi per ilavori di pionieristica,hanno ciascuno un uti-lizzo specifico. Sco-pritelo con noi ed usa-telo sempre nel modocorretto.

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... indispensabili: non si può fare a meno!!!DI GIORGIO CUSMA

DISEGNI DI SARA PALOMBO

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DI PIETRO STEFANI

DISEGNI DI GIORGIO CUSMA

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Quante volte le nostrearchitetture (tavoli,panche, cucine,…) nonsono state a misurad’uomo, anzi di Scout?Piedi penzoloni da pan-che troppo alte, oppurecucine in cui serviva unrialzo per poter girarela pasta nella pentola.Ebbene, questi semplicierrori si possono risol-vere se, nel costruire, ciricordiamo di alcunemisure, che ci permet-teranno di gustare eutilizzare al meglio inostri sforzi.

Alcuni obietteranno: sìè vero, le misure le pos-siamo conoscere, ma seal Campo ci manca ilmetro? Come faccia-mo? Possiamo ovviarea questo, usando le mi-sure del nostro corpo:quanto misura il nostropalmo? E il nostro a-vambraccio? Se cono-sciamo le nostre misu-re, possiamo andare ingiro anche senza me-tro.Ecco allora un piccoloschema, che potete fo-tocopiare e tenere nel

Quaderno di Caccia:contiene alcune misurestandard per le costru-zioni, e riporta unospazio per segnare levostre misure. A riu-nione di Squadrigliaprendete un metro dasarto (quelli morbidi,su nastro) e provate amisurare il vostro cor-po. Non dimenticate dicontrollarle ogni 6 me-si: sarà divertente ve-dere con quale ritmocrescete!

DI DAMIANO MARINO - ORSO LABORIOSO

ILLUSTRAZIONI DI CHIARA BEUCCI

Nel 1950 un famoso ar-chitetto svizzero, LeCorbusier (1887-1965),pubblicò un libro chiama-to “Le Modulor” in cui,all’interno della lungatradizione iniziata daVitruvio, cercò di trovareproporzioni geometrichee matematiche relative alcorpo umano, in modoche l’architettura fosse “amisura d’uomo”, cioè chesi potesse vivere in dellecase costruite realmentesulle dimensioni e l’utiliz-zo naturale dell’uomo.

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TESTO E DISEGNI DI GIORGIO CUSMA

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Avvertenze: Con la scure potrete spaccare lagrossa legna per il fuoco, ma ricordatevi di usare unceppo dove appoggiarla: non ad altezza del suoloinsomma! Nel caso dobbiate eliminare i rami daitronchi abbattuti, posizionatevi sul lato opposto edimpugnatela più vicino alla lama.

L’ACCETTA: È unostrumento molto versa-tile, impiegato nell’ab-battimento di piccolialberi, nella pulizia diquelli grandi già abbat-tuti, per fare la punta aipali delle costruzioni,per far legna per la cuci-na, ecc. Costituito datre parti: il manico dilegno, la testa in ferroed il cuneo che ha ilcompito di fissare ilmanico alla testa. (Fig.5)Tipologia: Il modelloideale per noi Esplo-ratori è quello “cana-dese”, che si differenziadagli altri modelli, per-ché a parità di grandez-za, ha un peso netta-mente superiore gra-

zie alla massa metallica di grandi dimensioni. Hainoltre un taglio leggermente arcuato senzaspigoli appuntiti ed un manico sagomato che con-sente un’impugnatura sicura.Dimensioni: Il modello canadese ha una lunghez-za del manico di circa 30-50 cm ed un peso della

testa di circa 700 g, anche se B.-P. consigliava diimpiegare accette la cui testa pesasse circa 1.3 Kg.Utilizzo: Essa può compiere tutti i tipi di lavori,anche se sicuramente la sua peculiarità consistenello spaccare piccoli tronchi o grossi ramiper il fuoco, nel ripulire dai rametti gli alberiabbattuti e nello sgrossare dei pezzi di legno.(Fig.6 e 7)

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È importante che, prima di abbattereun albero, abbiate bene in mente ladirezione nella quale vorreste farlocadere. Si inizia il taglio dalla parte incui lo volete far cadere, tagliando par-zialmente il tronco, per poi passaredall’altra parte dove effettuerete unsecondo taglio in un punto decisamen-te più alto del primo. (Fig.4)

FIG. 4

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FIG.7

Manutenzione : Non dimenticate mai di riporrela vostra accetta all’interno di un fodero in cuoio.Primo passaggio per una buona manutenzione èquello di darle una pulita servendovi di unapezza asciutta o di un foglio di giornale.

Se la usate come martello per i picchetti: battete la testa del picchetto con il lato del ferroe mai con il dorso del ferro, perché in tal caso: la lama sarà puntata verso la vostra fronte!!!!!!

Utilizzate poi una lima a maglia sottile pertogliere alcuni punti di ruggine ed infine, dopo averarrotato con una mola a secco, rifinite il tuttocon una pietra ad acqua o ad olio. Le stesseprecauzioni vanno bene anche per la scure.

Alberto ha capito la differenza tra questi due strumenti, la Squadriglia un pò di meno. Per non faretorto a nessuno si apre la cassa di Sq. E vi mette sia l’accetta che la scure. Pronti a partire!

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Avventura 1/2008Avventura 1/2008

Ve la immaginate la nostra rivista priva diimmagini?. Non alludo alle fotografie, maai disegni che, da sempre, hanno caratte-

rizzato Avventura anche quando si chiamavaL’Esploratore e aveva un altro formato, altra carta,diversi contenuti. Sarebbe un giornalino qualsiasi,come capita, purtroppo,di vedere in giro,qua e là…

Le immagini a soggetto scout, di cui il francesePierre Joubert è stato e rimane l’interprete più feli-ce, largamente “saccheggiato” un po’ ovunque, han-no trovato in Adriano Perone e in Andrea Mercantidegli artisti di elevato spessore.Adriano, con il suo tratto veloce, è stato presentesulle riviste scout italiane dagli inizi degli anni ’50alla metà dei ’70, per non dire di un breve, ma inte-ressante ritorno su Avventura nel 1982-83 e poi dinuovo dal 2003 al 2006..Nato nel febbraio 1933,Adriano fu scoperto quan-do era ancora rover da Guido Palombi, suo CapoGruppo e capo redattore de L’esploratore. Avendonotato dei validi disegni sul suo carnet di marcia loinserì nelle redazione della rivista dedicata ai ragazzi

dell’ASCI. Era laureato in Scienze Statistiche e At-tuariali e disegnava per il suo piacere. Le sue imma-gini si riferiscono ad attività scout realizzate preva-lentemente all’aperto e contengono dei richiami aduna vita caratterizzata dall’avventura, dallo stile,dalla spiritualità e dalla fantasia e ci paiono vicine almodo di sentire degli adolescenti italiani. Nel trattodi Adriano non viè la perfezionedei volti tratteg-giati da Joubert,né la sua curameticolosa deiparticolari, macerto nelle suecreazioni brioseè sempre pre-sente un dinami-smo, una forzaparticolare che leanima e lo fa ilmiglior disegna-tore scout italia-no.Adriano è torna-to alla casa delPadre nel 2006.Quanto ad An-drea Mercanti,credo non sia

DI LUCIO COSTANTINI - LUPO CHE CANTADISEGNI DI ANDREA MERCANTI E ADRIANO PERONE

I PERSONAGGI CHE HANNO FATTO LO SCAUTISMOGRAZIE ADRIANO, GRAZIE ANDREA:CI AVETE FATTO SOGANRE

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Adriano: una recente copertina di Avventura

Adriano: Una Squadriglia in esplorazione

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sbagliato affermare che, con i suoi disegni, fecegaloppare la fantasia di migliaia di Scout, ma anchedi giovani e adulti che nulla avevano a che fare conlo scautismo. Quando il suo libro più famoso, Ilmanuale del trapper uscì a Natale del 1976 ebbe, emantenne, un successo di vendite incredibile.Altri volumi seguirono quel suo primo successo: Leattività del trapper (1979) e Il trapper sulla neve(1981). Andrea seppe creare dei veri e proprimanuali, frutto attento di osservazione e di speri-mentazione e ricchi di suggerimenti pratici. Ogniattrezzo o attrezzatura vennero da lui dettagliata-mente disegnati con tratti netti e ben marcati ecorredati di un testo con spiegazioni chiare e pre-cise: una guida a progettare e a costruire, dalla scel-ta del materiale alle finiture, che non consentiva disbagliare.Alcune proposte forse erano un po’ ardi-te, altre necessitavano di una gran quantità di legna-me per essere attuate, al di là, poniamo, della possi-bilità di una Squadriglia scout, ma seppero esercita-re un grande fascino sui lettori. I suoi manuali furo-no un invito a passare dalla teoria alla pratica, spes-so utilizzando materiale d’uso comune, povero o direcupero. Nulla nei suoi progetti era affidato alcaso, le varie fasi costruttive si susseguivano unadopo l’altra per far approdare il costruttore al pro-dotto finito.

Andrea diede agli Scout e al grande pubblico unagrande lezione di vita all’aperto, inventando un filo-ne letterario, quello della sopravvivenza, in cui noidovremmo (e uso il condizionale!) essere dei veriesperti. I suoi libri sono così densi di illustrazioni(dalla semplice tecnica per cuocere le patate sottola cenere, alla ricetta del pemmicam – provare percredere! – alla tenda riscaldata d’inverno con uningegnoso sistema di circolazione d’aria calda sottoil terreno, fino alla costruzione di un ricovero trap-per di tronchi dotato di tutti i comfort) che mi spin-gono a chiedermi dove trovasse il tempo per rea-lizzare tutti quei disegni, quegli schemi, quei proget-ti. Un animo inquieto e creativo, fuor di dubbio!

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Disegnatore fertilissimo, diede un contributo nonsoltanto allo scautismo, ma perfino agli ambientimilitari in cui non venne disdegnato, anzi! L’uso deisuoi manuali servì per far apprendere ai soldatidelle tecniche di sopravvivenza, in terreni poveri oin contesti ostili. Negli anni ’80 anch’egli fece partedella redazione di Avventura.Tornò improvvisamen-te alla casa del Padre nel 1992.Insieme ad Adriano, Andrea ha avuto il merito difarci guardare con più partecipazione e curiosità almondo affascinante dell’Avventura. Doveroso quin-di su questa nostra rivista, che si fregia proprio deltitolo di Avventura, rendere omaggio a questi nostrifratelli, ringraziandoli perché grazie alle loro parti-colari, affascinanti abilità artistiche hanno saputofarci sognare!

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Andrea:Vari tipi di fuoco

Andrea: Un riparo su amaca

Andrea:Ancoraggi per ponte tibetano

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… ehm… ehm, per casoqualcuno di voi sta corru-gando un po’ la fronte edinizia a sudare di fronte aqualche parola in inglese?Mi auguro di no, perchédopo l’anno del centenario,il Jamboree in Inghilterra,Internet, le chat e le vostrecanzoni preferite, ecc. ecc.Sono sicura che in ogni Sq.ci sarà ormai qualcuna/oche “speak un po’ diEnglish”... E, se non è suffi-ciente, si può usare ilpesante dizionario, omeglio ancora farsi dareuna mano da quanti in Sq.hanno o vogliono conqui-stare la Specialità diInterprete o il Brevetto

di Animazione Internazionale. Ed ancora: rim-boccarvi le maniche perché le iscrizioni per il pro-getto Lands of Adventure sono ripartite. Lavostra Sq. potrà sperimentare una delle prospettivedelle Terre Dell’Avventura: 1) presentando adaltre Sq. europee una delle vostre imprese(Express Eurself), 2) oppure realizzandoun’Impresa che prenda spunto da un paese stranie-ro (Eur at EURDOOR) 3) o ancora avventuran-dovi in un’impresa comune ad un’altra Sq. europea(EUR Hopping), impresa quest’ultima però nonfacile per problemi di comunicazione ed anche per-

ché non sempre visono Sq. europeedisponibili quandonoi le cerchiamo…Ma tentar nonnuoce. Tra l’altrol’Impresa per LoApuò essere una delle2 imprese dellaSpecialità di Squa-driglia di Interna-zionale.

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TESTO DI ROSA ROSSIFOTO DI MAURO BONOMINI

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“CONQUISTARE” LA VOSTRA EUROPA

Ma non è finita qui… perché come si diceva ini-zialmente si sta per avvicinare il momento delLoA DAY. Eh già, forse avete sentito parlare del“Family Day”, o anche del “Vaf… Day”, pochi forseconoscono il LoA DAY, sebbene l’anno scorsoben 27 Sq. dell’Agesci vi hanno partecipato. Sitratta di una giornata speciale o meglio di unweek-end (il 9/10 Marzo 2008) di incontro vir-tuale tra le Squadriglie di tutta Europa che si sonoiscritte al progetto LoA. Le varie Sq., in una sortadi Grande Gioco, si “sfideranno” a distanza supe-rando in contemporanea delle misteriose prove,uguali per tutti … per gli italiani, i greci, i turchi,ecc.. La modalità di regi-strazione, avverrà all’ini-zio di febbraio 2008, esarà molto semplice:inviando una foto o unvideo della vostra Sq.all’ambasciatore LoA([email protected]) . L’annoscorso le Sq. si sonocimentate nel “ricostrui-re” un monumento euro-peo e nel rappresentareuna parte di una storia inmodo creativo. Si posso-no vedere i vari risultatisul sito internazionale:http://loaday.landsofad-venture.eu/ E quest’anno,quali saranno mai leprove?

Ma non contenti degli incontri virtuali, si sta lavo-rando anche ad un possibile incontro reale tra leSq. partecipanti. Come? Con il LoA Camp, chesi terrà a Kandersteg (Svizzera) il 10/15Agosto 2008. È un Campo riservato alle Sq.europee partecipanti a LoA. L’iscrizione èprevista per aprile. Potranno partecipare 2Sq., per ogni associazione nazionale, tra quelleche hanno realizzato 2 progetti LoA. Pertenerti informato e per coinvolgere la tua Sq. uti-lizza il sito: http://www.agesci.org/loa e l’indirizzoemail: [email protected]

Dear Patrol,are you ready?? Why don’t you start the count down for the next LoA DAY ????

Yours Sincerely,The Agesci LoA Ambassador

Portogallo

Russia

Ungheria

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Avventura 1/2008Avventura 1/2008

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PIONIERISTICA PIONIERISTICA ED HEBERTISMO SPETTINE 30 8 - 12 GIUGNO 2008PIONIERISTICA PIONIERISTICA COLICO 32 10 - 15 GIUGNO 2008SHERPA SHERPA (tecniche di vita all’aperto)... COSTIGIOLA 28 11 - 15 GIUGNO 2008

E NOI SOPRAVVIVEREMO!TRAPPEUR-AMICO TRAPPEUR CANTALUPA 25 12 - 16 GIUGNO 2008DELLA NATURA-CAMPEGGIATORE-OSSERVATORE-CUCINIEREPIONIERISTICA TECNICHE DEL PIONIERE SPETTINE 20 12 - 16 GIUGNO 2008

(rivolto a esploratori)PIONIERISTICA TECNICHE DI VITA ALL’APERTO SPETTINE 20 17 - 21 GIUGNO 2008

(rivolto a guide)PIONIERISTICA TECNICHE DI VITA ALL’APERTO SPETTINE 20 17 - 21 GIUGNO 2008

(rivolto a esploratori)TOPOGRAFIA-NATURA- UN SALTO NELL’AVVENTURA BRACCIANO 24 17 - 23 GIUGNO 2008SCOUTING (fuori base)NATURA - TOPOGRAFIA LE MERAVIGLIE DELLA NATURA CASSANO 36 18 - 22 GIUGNO 2008PIONIERE - ANIMAZIONE PIONIERISTICA-HEBERTISMO: COSTIGIOLA 26 18 - 22 GIUGNO 2008SPORTIVA COME SUPERARE SE STESSIMANI ABILI-CUCINERE- OCCITANIA CANTALUPA 25 18 - 22 GIUGNO 2008AMICO DELLA NATURANATURA ESPLORAZIONE ESPLORANDO ALLA TREIA 18 - 23 GIUGNO 2008

RICERCA DI SOLUZIONI (San Lorenzo di Treia)

GUIDA ALPINA AVVENTURA ALPINA CANTALUPA 20 20 - 24 GIUGNO 2008TOPOGRAFIA-NATURA- PASSAGGIO A SSE BRACCIANO 36 20 - 26 GIUGNO 2008SCOUTING (in parte mobile)

PIONIERISTICA- PIONIERISTICA – HEBERTISMO ANDREIS 21 - 25 GIUGNO 2008ANIMAZIONE SPORTIVAPRONTO SOCCORSO RADIOTELECOMUNICAZIONI SPETTINE 30 21 - 25 GIUGNO 2008

E PRONTO SOCCORSOMETEO-ASTRONOMIA A SPASSO FRA LE STELLE CASSANO 36 22 - 26 GIUGNO 2008ANIMAZIONE ESPRESSIVA MUSICOLOGY: ALLA RISCOPERTA COSTIGIOLA 28 24 - 28 GIUGNO 2008

DEL SUONO E DELLA MUSICATOPOGRAFIA-NAUTICA- UN TUFFO NELL’AVVENTURA BASE NAUTICA 24 25 - 29 GIUGNO 2008NATURA (in collaborazione con il settore nautico) DI BRACCIANO (12+12)ANIMAZIONE ESPRESSIVA ESPRESSIONE E COMUNICAZIONE SPETTINE 20 25 - 29 GIUGNO 2008

(rivolto a guide)

COMPETENZA TITOLO BASE N° MAX DATADEL CAMPO

A CURA DEL SETTORE SPECIALIZZAZIONI

CAMPI DI COMPETENZA 2008

I Campi di Competenza sono eventi nazionali organizzati, in accordo con la branca E/G, sia dal SettoreSpecializzazioni che dal Settore Nautico e sono rivolti a ragazzi e ragazze in cammino verso la tappa dellacompetenza e che abbiano gi? iniziato al lavorare al brevetto di competenza oppure che siano in cam-mino verso la tappa della responsabilità.Questi campi hanno lo scopo di offrire l?occasione per affinare uno specifico ambito di Competenzaattraverso l’approfondimento ad alto livello di una tecnica, con l’ottica di rendere Esploratori e Guidepronti in ogni circostanza a servire validamente il prossimo,nonchè ad animare la Squadriglia e il Repartodi appartenenza."Inoltre, tutti possono partecipare anche agli eventi del Settore Nautico, nautici e non. Per partecipare agli eventi nau-tici non è necessario essere dei grandi esperti di nautica o dei grandi navigatori. In ogni caso:

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI puoi rivolgerti alla Segreteria Centrale:tel. 06 68166219. - [email protected] -

PER VERIFICARE LA DISPONIBILITÀ, vai sul sito:http://www.agesci.org/utility/eventi/campi/speceg.php

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Page 26: Avventura n. 1 - 2008

Avventura 1/2008Avventura 1/2008

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ANIMAZIONE ESPRESSIVA ESPRESSIONE E COMUNICAZIONE SPETTINE 20 25 - 29 GIUGNO 2008(rivolto a esploratori)

AMICO DELLA NATURA NATURAVVENTURA PIAZZOLE 32 25 - 29 GIUGNO 2008TRAPPEUR-ESPRESSIONE ANIMAeAZIONE COLICO 32 25 - 30 GIUGNO 2008TRAPPEUR-ESPRESSIONE ANIMAeAZIONE COLICO 32 25 - 30 GIUGNO 2008CAMPISMO - UN CAMPO DA COSTRUIRE MARINEO 32 26 - 30 GIUGNO 2008ABILITA’ MANUALE E DA VIVEREESPLORAZIONE FLUVIALE – ESPLORAZIONE FLUVIALE PIAZZOLE 24 26 - 30 GIUGNO 2008TIMONIERE (il campo si svolgerà a Quinzano BS)

HEBERTISMO-ANIMAZIONE HEBERTISMO ed ANIMAZIONE MELEGNANO 21 27 - 30 GIUGNO 2008SPORTIVA SPORTIVA (rivolto a guide)HEBERTISMO- HEBERTISMO ed ANIMAZIONE MELEGNANO 21 27 - 30 GIUGNO 2008ANIMAZIONE SPORTIVA SPORTIVA (rivolto a esploratori)ESPRESSIONE I COLORI DELL’ESPRESSIONE SAN MARTINO 32 GIUGNO 2008MANI ABILI MANI MAGICHE PIAZZOLE 26 GIUGNO 2008PRONTO SOCCORSO - EPC NO PERICOLO - NO SCOUT PIAZZOLE 32 27 GIUGNO -

L’AVVENTURA IN PERICOLO 1 LUGLIO 2008PIONERISTICA-HEBERTISMO PIONIERISTICA – HEBERTISMO BRACCIANO 32 27 GIUGNO - 1

LUGLIO 2008TRAPPEUR TRAPPEUR (rivolto a guide) SPETTINE 20 29 GIUGNO - 3

LUGLIO 2008TRAPPEUR TRAPPEUR (rivolto a esploratori) SPETTINE 20 29 GIUGNO - 3

LUGLIO 2008PIONIERISTICA - MANI ABILI PROGETTIAMO UN SOGNO, CASSANO 40 1 – 6 LUGLIO 2008

COSTRUIAMO UN CASTELLOMANI ABILI-SCOUTING NELLE DITA L’AVVENTURA 1 – BRACCIANO 24 1 - 6 LUGLIO 2008

MANUALITA’ NELLE ARTI (il campo si svolgerà fuori base)

SCOUTING-MANI ABILI- NELLE DITA L’AVVENTURA 2 – BRACCIANO 24 1 - 6 LUGLIO 2008MANUALITA’ NELLO SCOUTING (il campo si svolgerà fuori base)

SHERPA-TRAPPEUR ESPLORAZIONE ED ORIENTAMENTO COLICO 28 2 - 7 LUGLIO 2008PIONIERISTICA-HEBERTISMO PIONIERISTICA ED HEBERTISMO MARINEO 32 3 - 7 LUGLIO 2008PIONERISTICA-MANI ABILI PIONIERISTICA - KAJAK - ANDREIS 3 - 7 LUGLIO 2008

ASTRONOMIAPIONIERISTICA CAMPISMO (rivolto a guide) SPETTINE 20 3 - 7 LUGLIO 2008PIONIERISTICA CAMPISMO (rivolto a esploratori) SPETTINE 20 3 - 7 LUGLIO 2008PIONIERISTICA PIONIERE PIAZZOLE 32 3 - 8 LUGLIO 2008SHERPA - GUIDA ALPINA SCOUTING ON THE ROCK PIAZZOLE 26 4 - 8 LUGLIO 2008RADIO RADIOCOMUNICAZIONI COSTIGIOLA 28 5 - 9 LUGLIO 2008ANIMAZIONE SPORTIVA ESPLORAZIONE IN BICICLETTA PIAZZOLE 30 5 - 9 LUGLIO 2008PIONIERISTICA PIONIERISTICA COLICO 32 5 - 10 LUGLIO 2008

E PRONTO SOCCORSOTRAPPEUR - AMICO L’UOMO DEI BOSCHI COSTIGIOLA 24 5 - 10 LUGLIO 2008DELLA NATURA – CAMPISMO (il campo si svolgerà sull’altopiano di Asiago VI)

ANIMAZIONE INTERNAZIONALE ANIMAZIONE INTERNAZIONALE SPETTINE 30 7 - 11 LUGLIO 2008PIONIERISTICA PIONIERISTICA SAN MARTINO 32 9 - 13 LUGLIO 2008MANI ABILI “MASTRO GEPPETTO” E IL SUO COSTIGIOLA 24 10 - 14 LUGLIO 2008

MERAVIGLIOSO LABORATORIOESPRESSIONE ESPRESSIONE CANTALUPA 26 10 - 14 LUGLIO 2008CAMPISMO CAMPISMO COLICO 32 12 - 19 LUGLIO 2008ESPRESSIONE TECNICHE DI SPETTACOLO BRACCIANO 32 19 – 23 AGOSTO 2008NAUTICA-NATURA TRA SCOGLIERE ED ORIZZONTI SAN MARTINO 20 20 - 25 AGOSTO 2008

(il campo si svolgerà a Cagliari)

ESPLORAZIONE FLUVIALE IN COSTIGIOLA 26 21 - 25 AGOSTO 2008CANOA/TRAPPER SEGUENDO (lungo il fiume Adige)

LA ROTTA DEL BURCHIO VENEZIANOANIMAZIONE LITURGICA MI ALMA CANTA – SPETTINE 20 22 - 26 AGOSTO 2008

MUSICA E ANIMAZIONE

COMPETENZA TITOLO BASE N° MAX DATADEL CAMPO

Page 27: Avventura n. 1 - 2008

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MANI ABILI ABILITA’ MANUALE SPETTINE 30 22 - 26 AGOSTO 2008ESPRESSIONE-MANI ABILI AVVENTURA CON GLI INDIANI D’AMERICA MARINEO 32 23 - 27 AGOSTO 2008TOPOGRAFO - ANIMAZIONE INFORMATICA E TECNICHE SCOUTS: COSTIGIOLA 26 25 - 29 AGOSTO 2008GRAFICA E GIORNALISTICA - SCOPERTA DEL TERRITORIO CONAMICO DELLA NATURA NUOVE TECNOLOGIETECNICHE DI SURVIVAL IO TRAPPEUR CASSANO 36 25 - 30 AGOSTO 2008DAL BOSCO AL MARE (Il campo si svolgerà a Maruggio TA)

ESPRESSIONE LA STRADA È CASSANO 40 25 - 30 AGOSTO 2008IL NOSTRO PALCOSCENICO

ABILITA’ MANUALE ARTI & MESTIERI TREIA 27 - 31 AGOSTO 2008(San Lorenzo di Treia)

SHERPA SHERPA – ESPLORAZIONE E NATURA SPETTINE 30 27 - 31 AGOSTO 2008ABILITA’ MANUALE MANUALITA’ PER L’ESPRESSIONE BRACCIANO 32 ULTIMA SETTIMANA

(il campo si svolgerà fuori base) AGOSTO 2008ESPLORAZIONE- EXPLO’ - UN BOSCO DA SCOPIRE MARINEO 32 28 AGOSTO - ORIENTAMENTO 1 SETTEMBRE 2008ANIMAZIONE ESPRESSIVA - AZIONE-COMUNIC’AZIONE: COSTIGIOLA 28 29 AGOSTOANIMAZIONE GRAFICA QUANDO L’OCCHIO PARLA - 2 SETTEMBRE 2008E GIORNALISTICA CON LE ORECCHIEANIMAZIONE ESPRESSIVA TECNICHE ESPRESSIVE SPETTINE 25 31 AGOSTO

(rivolto a guide) - 4 SETTEMBRE 2008ANIMAZIONE ESPRESSIVA TECNICHE ESPRESSIVE SPETTINE 25 31 AGOSTO

(rivolto a esploratori) - 4 SETTEMBRE 2008AMICO DELLA NATURA - LA MONTAGNA DENTRO E FUORI COSTIGIOLA 24 per le date, consultare il sitoGUIDA ALPINAPRONTO SOCCORSO- PRONTO SOCCORSO BRACCIANO 32 per le date, consultare il sitoPRIMO INTERVENTOANIMAZIONE ESPRESSIVA L’ESPRESSIONE CHE COS’È SPETTINE 30 per le date, consultare il sito

(il campo si svolgerà nella base di Palena)

SHERPA IMMERSI NELLA NATURA SPETTINE 30 per le date, consultare il sito(il campo si volgerà nella base di Palena)

ANIMAZIONE INTERNAZIONALE ANIMAZIONE INTERNAZIONALE COSTIGIOLA 26 per le date, consultare il sito

COMPETENZA TITOLO BASE N° MAX DATADEL CAMPO

Competenza Nautica E/G dai 14 anni compiuti Bisogne (Lombardia) 20 26 - 29 Giugno 2008

Competenza Nautica E/G dai 14 anni compiuti Bracciano (RM) 25 2 - 6 Luglio 2008

Competenza Nautica E/G dai 14 anni compiuti Sabaudia (LT) 18 16 - 20 luglio 2008

Competenza Nautica E/G dai 14 anni compiuti Lago D’Orta (Piemonte) 15 26 - 30 Luglio 2008

Competenza Nautica E/G dai 14 anni compiuti Falconara (Marche) 10 3 - 7 Settembre 2008

A CURA DEL SETTORE NAUTICO

EVENTI NAZIONALI SETTORE NAUTICO - 2008

TITOLO DEDICATO A: LUOGO/BASE N° MAX DATADEL CAMPO

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Page 28: Avventura n. 1 - 2008

A CURA DI MAURO BONOMINI

Topo di BibliotecaTopo di BibliotecaT

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caTopo di BibliotecaTopo di Biblioteca

Autore: Cristina BrambillaTitolo: La chiave dell’alchimistaEditore: MondadoriPrezzo: 16,00Con la madre in coma, ricoverata in ospedale, Lucilla lascia Milano per trasferirsi a Venezia conil padre, che ha trovato lavoro come chimico presso una ditta veneta. Lui non è il padre miglio-re del mondo e la ragazza è triste e sconsolata. Ma nell’alta e vecchia casa dove vanno ad abi-tare ci sono molti segreti: una soffitta in cui il padre passa troppo tempo, due strani e anzianipadroni di casa, ebrei, sopravvissuti ai campi di sterminio. Nell’antica città si nascondono moltepersone che praticano l’alchimia: quella strana materia, a metà tra la magia e la scienza, che cerca

il modo di trasformare la materia.Tutti loro cercano una chiave dai grandi poteri ed è quella che cerca anche unagargolla, statua vivente di granito, perché spera, con quella, di riuscire a cambiare il proprio spaventoso aspetto.

Fantasy e suspence si intrecciano nei libri che il Topo vi propone per iniziare il 2008… a lui son già piaciuti nel 2007!Buona Lettura!

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Autrice: Moony WitcherTitolo: Geno e il Sigillo Nero di Madame CrikkenEditore: Giunti JuniorPrezzo: 13,50Geno Hastor Venti vive da undici anni con un suo simpatico e disordinato zio, medico condot-to di un piccolo paese. La sua è una vita tranquilla, senza pretese, ma una sera arriva in una villaabbandonata da tutti perché si dice che sia maledetta, un’anziana signora. Durante il traslocoGeno vede scaricare da un camion un grande sigillo nero e la curiosità prende il sopravvento.Scoprirà l’esistenza di capacità particolari, che solo pochi posseggono, ma che a lui sono statesviluppate attraverso una sostanza chimica particolare e pericolosa. Inizierà così a comprende-

re che c’è un mistero nella scomparsa dei suoi genitori, farmacisti del paese, avvenuta quando lui era molto piccolo.

Autrice: Herbie BrennanTitolo: Il nuovo reEditore: Mondatori – OscarPrezzo: 8,40È il secondo libro di un ciclo cominciato con il libro “La guerra degli Elfi”, che avevamo già recen-sito tempo fa (se non lo avete ancora letto vi conviene farlo, in modo da comprendere il conte-sto). In un mondo parallelo al nostro, due razze di elfi si combattono tra loro per ottenere ilcomando e un ragazzo umano, che nel primo libro ha vissuto molte avventure con loro, può esse-re decisivo per determinare la vittoria della parte migliore. Ma tutto questo potrà ottenerlo soloa costo di gravi rischi e sacrifici.Avvincenti e a volte umoristici, questi due libri della collana sono

da leggere assolutamente per gli amanti del fantasy e anche chi di solito non frequenta il genere, potrà divertirsi.

Autrice: Cecilia RandallTitolo: HyperversumEditore: GiuntiPrezzo: 18,50I giochi di ruolo elettronici che permettono di giocare “on line” sono molto diffusi. In unfuturo non molto lontano, la tecnica ci darà a disposizione strumenti che ci metteranno ingrado di vivere molto più intensamente questa esperienza. Daniel è un ragazzo americanoappassionato di uno di questi giochi: Hyperversum, dove può giocare con molte ambienta-zioni, Lui ha scelto un ladro, come personaggio, e come epoca il medioevo.Al ritorno di unamico dall’Europa, dove sta svolgendo studi per una tesi sulla storia medioevale francese,

organizza per lui una seduta di questo gioco. Si ritroveranno con la sua ragazza, suo fratello più piccolo e altridue amici nella Francia del 1200, appena prima di una battaglia cruciale dei francesi contro gli inglesi. Ma qual-cosa non va per il verso giusto e i ragazzi vengono trasferiti davvero nella Francia medioevale. Dovranno affron-tare moltissimi rischi e peripezie, ma vivranno una grande avventura insieme a veri cavalieri e nobili e Ian incon-trerà faccia a faccia la bellissima donna francese il cui ritratto miniato lo aveva tanto colpito durante i suoi studi.

Page 29: Avventura n. 1 - 2008

STAFFETTA DEI NODI

Materiale occorrente: un cordino per ciascun giocatore

Numero giocatori: da una a più Squadriglie

I giocatori sono divisi in due squadre e disposti in due file india-

ne, distanziati di due passi l’uno dall’altro. Ciascun giocatore ha

in mano il proprio cordino.

Il Capo gioco si trova a circa 50 metri dalle due squadre. Al

fischio d’inizio il primo giocatore della fila di ciascuna squadra

corre fino al Capo gioco che dirà il nome di un nodo senza farsi

sentire dagli altri giocatori. I due giocatori devono realizzare il

nodo davanti al Capo gioco e, quando ritengono di aver ese-

guito il nodo giusto, tornano fino alla propria squadra e mostra-

no il proprio cordino con il nodo fatto al secondo giocatore

della fila. Il secondo giocatore della fila deve guardare il nodo e

ripeterlo sul proprio cordino, poi girarsi e mostrarlo al terzo

giocatore e così via fino all’ultimo giocatore.

È importante che i nodi vengano eseguiti in silenzio senza dire

di che nodo si tratta o senza dare indicazioni agli altri giocato-

ri della squadra.

L’ultimo giocatore, una volta eseguito il nodo, deve correre a

mostrarlo al capo gioco.

Chi arriva per primo dal capo gioco con il nodo corretto gua-

dagna un punto per la pro-

pria squadra.

Vince la squadra

che totalizza

più punti.

Giochi per la SquadrigliaGiochi per la SquadrigliaG

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TESTO E DISEGNI DI CHIARA FONTANOT

GIOCHI PER LA SQUADRIGLIAI NODI GIGANTIMateriale occorrente: una corda per ciascunacoppia di giocatoriNumero giocatori: da due a più giocatori divisiin coppie

Il campo di gioco deve essere abbastanza ampio.I giocatori si sparpagliano a coppie nelcampo digioco conuna corda.C i a s c u ngiocatoredella cop-pia tiene inmano unadelle duecime dellacorda e nonpuò lasciarlaper nessunmotivo.Il Capo giocodice ai gio-catori il nomedi un nodo. I giocatori senza lasciare mai la cimadevono cercare di annodare la corda e realizzareil nodo richiesto.

La coppia che realizza per prima il nodo corretta-mente riceve un punto.Vince la coppia che totalizza più punti.

KIM DEI NODIMateriale occorrente dei cordiniNumero giocatori: da due a una decinaCiascun giocatore viene bendato e gli vengono conse-gnati sei cordini con dei nodi.Sempre rimanendo bendato ciascun giocatore devecapire di quali nodi si tratta, disfarli e rifarli.Vince il giocatore che per primo riproduce corretta-mente tutti e sei i nodi.Variante per i più esperti: Lo stesso gioco può esserefatto consegnando a ciascun giocatore un solo cor-dino, su cui ci sono più nodi. Il giocatore deve scio-gliere i nodi e rifarli nella stessa successione.

QUAL È IL NODO…

Materiale occorrente: diversi cordini di diverso diametro,

bastoni Numero giocatori: da due giocatori a più Squadriglie

I giocatori o le Squadriglie sono disposti su una linea di par-

tenza e sono equipaggiati con diversi cordini e bastoni. Il

Capo gioco si trova a circa 50 metri dalla linea di partenza.

Il Capo gioco chiede ad esempio:“Qual è il nodo che serve a

unire due corde di diverso diametro?”. I giocatori devono rea-

lizzare un nodo che serva a questo scopo e mandare un rap-

presentante che, di corsa, porti il nodo al Capo gioco. Se il

nodo è corretto ed è utile allo scopo richiesto, il giocatore, o

la Squadriglia, guadagna un punto.Il Capo gioco ripete la domanda chiedendo un nodo che

serva ad un altro scopo (accorciare una corda, fissare una

bandiera, creare un’asola…).Attenzione che alcuni nodi possono servire a diversi scopi e

una domanda può essere ripetuta. Il nodo realizzato, però,

non può essere lo stesso.Vince il giocatore o la Squadriglia che totalizza più punti.

Giochi per la SquadrigliaGiochi per la Squadriglia

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Page 30: Avventura n. 1 - 2008

MMaattttiiaa AANNGGEELLIICCOO – Un grandissimo CIAO! Ho 15anni e sono al mio ultimo anno da Esploratore nelReparto “Icaro” del Gruppo Finale Ligure 1 e dellaimbattibile Sq.Volpi di cui sono Vice. Sono un ragaz-zo spontaneo e con molta voglia di divertirsi (…allevolte pazzerello!) e che è alla ricerca di nuovi amicidi tutta Italia, con cui scambiare idee, bans, fazzo-lettoni. Mi piace molto cantare, ballare, suonare e

fare lo Scout. Adoroanche disegnare,frequento l’Istitutod’Arte. Adesso a-spetto le vostre let-tere con rispostaassicuratissima al100.000 per mille!Vi aspetto numerosi.Il mio indirizzo: viadella Pineta 2/7 –17024 Finale LigureSV

GGiiuulliiaannaa CCAARROOFFII--GGLLIIOO - sono una Vi-ce Capo Sq, delle A-quile - Reparto An-tares - Bari 3 . Sonoal 3 anno di reparto eanche se ho già laspecialità di corri-spondente, mi piace-rebbe trovare E\G ditutta Italia per scam-biare idee sullo scau-

tismo, attività giochi gridi di Sq, o qualsiasi cosa chepiaccia!! Sono una ragazza divertente, che amaridere,leggere e scrivere qualsiasi cosa e soprattuttomangiare cioccolato!!!!!. Se siete ancora qui a leg-gere contattatemi o al mio sito di posta [email protected] oppure al mio indirizzodi casa Via Martin Luther King 3 - 70124 Bari -Ba- lamia cassetta della posta ed io vi aspettiamo intanti,risposta assicurata al 100%% contateci!!!

VViirrggiinniiaa FFIIOORRUUCCCCII:: un mega saluto a tutti gli E/Gd’Italia che stanno leggendo questo annuncio. Sonouna Guida all’ultimo anno di Reparto con una granvoglia di conoscere gente nuova. soprattutto E/Gche, come me, stanno per concludere la meraviglio-sa esperienza del Reparto. Sono negli Scout da ottoanni e, insieme alla musica (suono il sassofono) ealla lettura, è il mio hobby principale. La mia pas-sione è la topografia, mi piace tantissimo destreg-giare con bussole e cartine, anche se viviamo nell’e-poca dei navigatori satellitari! Per il resto, sono unaragazza mooooooooooolto chiacchierona e ho il

difetto (o il pregio, dipende dai punti di vista) di diretutto quello che mi passa per la testa. Mi piace dav-vero tanto scrivere soprattutto per conoscere nuoviamici o tenermi in contatto con quelli lontani.Adesso però non sto a descrivermi dettagliatamen-te...se vi ho incuriosito, sarei felicissima se mi con-tattaste all’indirizzo e-mail [email protected] o, sepreferite, per lettera; abito in via B.Buozzi 45b61043 Cagli PU.

SSoonniiaa PPAATTAANNÈÈ - Ciao! Sono un’Aquila del Ragusa 2ed ho 14 anni. Non è per prendere la specialità, néper “rubare” qualche usanza del vostro Gruppo chevorrei corrispondere con voi, E/G. Penso soltantoche con voi ho in comune molte più cose che con uncoetaneo qualsiasi: gli stessi ideali, la stessa scelta divivere la vita come la vive uno scout, ecc. E sonosicura che sarebbe diverso, più bello, anche il lega-me che potremmo creare corrispondendo, perciò,,,non perdete tempo! Ecco il mio indirizzo: viaFogazzaro 8 – 97100 Ragusa RG

GGiiaaddaa LLOODDOOLLII - Ciao Avventura! Mi chiamo Giada,ho 14 anni, appartengo al reparto San Giacomo delRobegano 1 (VE) e faccio parte della più scatenataSq del mondo…le fantastiche Koala! Ho tantissimavoglia di conoscere nuove persone e di intraprende-re una lunga lunga amicizia. Amo giocare a pallavo-lo, leggere e scrivere, ma la mia passione più grandeè disegnare… Questi sono i miei indirizzi: [email protected], oppure mi potrete trovare in via:R. Leoncavallo 4 – 30030 Robegano di Salzano (VE)

A CURA DELLA REDAZIONE DI AVVENTURAFOTO DI DARIO AMOROSA

Iniziamo il nuovo anno inserendo un’altra lista di aspiranti corrispondenti. E/G con tanta voglia di comunica-re e la speranza di trovare tanti amici e stabilire interessanti confronti.Noi ce la mettiamo tutta per soddisfare questi giusti desideri!

C’è

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C’è posta per voiC’è posta per voi C’è posta per voiC’è posta per voi C’è posta per voiC’è posta per voi

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Page 31: Avventura n. 1 - 2008

Grazie per quest’ultimo Hike insieme, che non sarà però l’ultimo da sole.Questa è la foto di un tramonto speciale, ma tu sei una ragazza più spe-ciale di qualunque tramonto, in qualunque posto.Ogni campo permette di vedere, e vivere, su se stessi le emozioni inde-scrivibili che lo portano ad essere unico. Non conta scrivere le emozio-ni, una volta mi hai detto:“se saranno abbastanza forti rimarranno impres-se sulla tua pelle”.Ti abbraccio forte, e con te la mia Squadriglia, le Koala(Bea+Frenky+Stellina). Spero di essere un buon Capo.Vi voglio tantobene.Chiara Pineschi - Rolo 1

i Spazio E/GSpazio E/G Spazio E/GSpazio E/GS

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E/G

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Noi del reparto Acadia, del Gruppo Casapulla 1, volevamosalutare tutti gli E/G d’Italia, e volevamo ringraziare i nostriCapi, e tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare ilnostro bellissimo Campo Estivo, perché la quantità deipartecipanti (10!) ad un Campo è importante, ma la qua-lità lo è ancor di più, basta saperlo affrontare con lo spiri-to giusto, lo spirito scout, lo spirito che ci unisce!

Sono il capo della squadriglia Condor: durante le feste di Natale abbiamovoluto portare un po’ di sorrisi tra i bambini dell’Ospedale di Padova.Viinvio un mio articolo con alcune fotografie scattate nell’occasione(L’articolo, ed altre foto, sono pubblicati sul sito di Avventura - NDR).Ci piacerebbe condividere, con gli altri Scout d’Italia, la nostra bellissi-ma esperienza.Un caloroso saluto daGiulia Bettio – Padova 8

Ciao a tutti, scrivo solo per consigliare a tutti i lettori diAvventura di partecipare ai campetti di specialità.Ve lo dicoperchè ho provato questa mitica esperienza in prima perso-na e devo dire che è la più bella, è di quelle che non scorde-rai mai. Questo lo devo ai miei Capi Reparto che hannotanto insistito affinchè si provasse qualcosa di simile e cisono riusciti pienamente. Grazie Simone Landi e grazieAnnalisa Bertacca. Ma, soprattutto, è stato bello grazie allepersone che c’erano e ai mitici Capi Campo: Filippo, Jacopo,Francesco, Giacomo e l’unica donna super simpatica!!!!!!!!!!!!!Poi ci sono anche i cambusieri: Riccard, Betty e Silvia... e DonAlessandro. Un grosso grazie...sembrava impossibile...ma cel’ho fatta, il mio sogno si è avverato e nel migliore dei modi,grazie a voi...vi voglio davvero tanto bene.Elena Andreozzi Viareggio 5

Un caro saluto a tutti i componenti l’Alta Squadrigliache, nella foto, sono al campetto invernaleLuca Cardelli - Rimini 5

Salve a tutti!!!!!! Questo è il mio ultimo anno all’interno del Reparto edesidero dire a tutti i componenti del mio Gruppo quanto siano statiimportanti per me.A partire dalla mia Sq (Gabbiani volate sempre piu in alto!) a tutte lealtre Sq,ma sopratutto ai Capi, un ringraziamento va perciò a loro che

mi hanno sempre offerto tante opportunità da prendere al volo. Sono la persona che sono, grazie anche a loro, e agliimpegni affidatomi per rendermi sempre migliore, e allo scambio di confidenze, ai loro giudizi obbiettivi, ai loro consigliche mi hanno sempre permesso di ragionare e crescere.Grazie a tutto il Reparto che ha accolto la mia allegria e le mie paure e che mi apprezza ogni giorno anche “pazza” comesono.Vorrei incidere delle parole a fuoco, per far capire loro quanto tutto ciò ha significato per me. Spero che questasorpresa venga accolta con un grande sorriso...Un bacione,Marta Bianchi - Usignolo Insicuro – Lucca 3

Page 32: Avventura n. 1 - 2008

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Questo è e il nostro Gruppo: vi salutiamo con un .. CCCCC-

CIIIIIIIAAAAAAOOOOO A tutti! !!!!!!!!!!

Maria Eleonora - S.Maria C.Vetere 2

Ciao a tutti!! Sono dapoco salita in Novizia-to, ma non volevo an-darmene senza primaaver ringraziato tuttiquelli del mio Rep (An-tares e Croce del sud)!!Grazie ai Capi, senza iquali non avrei potutovivere tutte le esperien-ze del Reparto, graziealla mia Sq (le Rondini)con la quale ho passatodi tutto e che per que-sto non dimenticheròmai! Grazie a tutti gli

altri del Reparto con i quali sono cresciuta e ho vissuto 4 anni stu-pendi!!! Mi raccomando continuate tutti… vi aspetto in Clan! la vostraFrancesca Ricci Petitoni - Imola 2

Siamoi reparti Brownsea eEdelweis. Quest’anno il nostrocampo era ambientato sui pirati, così abbiamo deci-so che ogni Squadriglia (sia maschile che femminile)costruisse una zattera. Ecco le nostre foto e quelle dellezattere con cui abbiamo solcato i 7 mari (lago!)Giuliana Raucci – S.Maria C.Vetere 1

Ciau Giaguarotte mie!!! Mamma mia quante neabbiamo passate in questi 4 anni insieme!!!Siete state magnifiche e mi avete dato daverotanto… Vi auguro, di trascorrere altri anni altret-tanto belli con le vostre nuove Squadriglie.Ricordatevi che qualunque cosa vogliate fare, riu-scirete a farla mettendoci la buona volontà!!!L’anno scorso ne abbiamo dato la dimostrazione:abbiamo vinto!!! Hehehe, ragazze vi adoro! Lavostra Boss!Tantissimi saluti ai capi mitici che ci hanno fattopassare giorni fantastici:Alessio, Luca, Maria,Guido… e a tutti i Rover!!!Marta Marengo – Genova 7

Purtroppo per mancanza di Capi, il nostro storico Gruppo si è dovu-to unire ad un altro.Con questa foto vorremmo fare una sorpresa al nostro ex RepartoNuova Alba ricordandogli quanto sia stato entusiasmante il CampoEstivo di Gruppo. Cari ragazzi, quest’avventura ha avuto successosoprattutto perché vi siete messi in gioco con gioia e senza paura.Sappiamo che il nuovo sentiero, appena intrapreso,possa apparirvi difficile, ma ricordatevi che la buonariuscita di un gioco è determinata dalla responsabilitàdi tutti i giocatori. Con affetto, un grande… “Ollena!”Paolo e Chicca – CR ex Monfalcone 2

Sul sito di Avventura, oltre all’articolo e fotosopra citato, troverete:- Un articolo e foto delle Squadriglia Puma –

Reparto Antares – Mestre 2- Una preghiera scritta da tre Guide, ora in

Noviziato, del Gruppo Modica 2- L’intervista a Chiara Ponzetto, ambasciatri-

ce al Jamboree per il Gruppo Fano 2

SCOUT - Anno XXXIV - n. 1 - 4 febbraio 2008 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA - euro0,51 - Edito dall’Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 pres-so il Tribunale di Roma - Stampa: Omnimedia,Via Lucrezia Romana, 58 - Ciampino (Roma) - tiratura di questo numero copie 62.000 - Finito di stampare nel febbraio 2008

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