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I disturbi d’ansia in età evolutiva A cura di Antonella Montano Roberta Rubbino Fortunata Salvaguardia istituto a.t. beck Antonella Montano Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Direttrice Istituto A.T. Beck, Roma e Caserta Roberta Rubbino Psicologa, esperta in disturbi dell'età evolutiva specializzanda in psicoterapia cognitivo-comportamentale, Istituto A.T. Beck, Roma. Fortunata Salvaguardia Psicologa, esperta in disturbi dell'età evolutiva specializzanda in psicoterapia cognitivo-comportamentale, Istituto A.T. Beck, Roma.

Ansia in età evolutiva

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Ansia in età evolutiva

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  • I disturbi dansia in et evolutiva

    A cura di Antonella MontanoRoberta Rubbino Fortunata Salvaguardia

    istituto a.t. beck

    Antonella MontanoPsicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Direttrice Istituto A.T. Beck, Roma e Caserta

    Roberta RubbinoPsicologa, esperta in disturbi dell'et evolutivaspecializzanda in psicoterapia cognitivo-comportamentale,Istituto A.T. Beck, Roma.

    Fortunata SalvaguardiaPsicologa, esperta in disturbi dell'et evolutivaspecializzanda in psicoterapia cognitivo-comportamentale,Istituto A.T. Beck, Roma.

  • Presentazione Lansia non solo una cosa da grandi. Se proviamo a tornare indietro con lamemoria a quando eravamo dei bam-bini, alcuni di noi potrebbero riportarealla mente certe immagini in cui preoc-cupazioni o paure di essere abbandonatierano i protagonisti. Con questo nonvogliamo di certo dire che tutti i bam-bini (che sono stati, che ci sono e che cisaranno) hanno un disturbo dansia ma,attraverso questo breve opuscolo,vogliamo affrontare un tema che non poi cos avulso dallet evolutiva.Anche nei bambini quindi possibiletrovare una forma dansia, a volte unavera e propria angoscia caratterizzata daun forte senso di preoccupazione, aspet-tativa del peggio, apprensione che simanifesta anche in situazioni di per saspecifiche e neutrali. Il bambino hacome la sensazione che qualcosa di terri-bile stia per accadere, sia essa unadisgrazia o una malattia e che possa col-pire lui o le persone a lui pi care (quasisempre i genitori). Il bambino ha diffi-colt a descrivere ci che realmentepensa e sente e per questo prova ancorapi angoscia andando cos a creare uncircolo vizioso che in alcuni casi puportare anche una sofferenza intensa.

    Il bambino si sente perci irritabile,insicuro, sempre alla ricerca di rassicu-razioni, di gratificazioni oppure provera gestire questa sua angoscia tendendoalla perfezione in ogni cosa che fa. Si avr limpressione di essere davanti aun bambino maturo: ma quello chenoi adulti spesso non cogliamo checerti comportamenti assennati sono

    invece il tentativo di tenere langosciasotto controllo.Come nelladulto, lansia associata amanifestazioni somatiche quali mal ditesta, male allo stomaco o tensionemuscolare che spesso portano i bambinia chiedere di non andare a scuola o diuscire prima. Lansia pu portare anchead avere difficolt ad addormentarsi e inquesto caso il lettone di mamma e pap spesso la soluzione a cui si ricorre pertrovare la serenit e potersi addormen-tare tranquilli.

    Questo opuscolo stato redatto con lin-tento di aiutare i genitori a capiremeglio cosa sia il disturbo dansia in etevolutiva, quali siano le sue manifesta-zioni e come agire in modo efficace.Nei primi sei moduli verr delineato uninquadramento generale sui disturbidansia in et evolutiva e una panora-mica sulle possibili manifestazioni: ildisturbo dansia generalizzata, il disturbo dansia da separazione, il disturbo ossessivo compulsivo e ildisturbo dansia sociale cos da poternepoi riconoscere i sintomi e le manifesta-zioni pi comuni.

    A partire dal modello cognitivo del-lansia (il disagio emotivo, che accom-pagna lansia, dipende dal contenuto deipensieri negativi e catastrofici sulle sen-sazioni fisiche, a cui i bambini reagi-scono con strategie e condotte disfun-zionali) verranno poi descritte leprincipali tecniche cognitivo-comporta-mentali utilizzate per il trattamento deidisturbi dansia.

    Lultimo modulo sar infine dedicato amamma e pap: verranno dati dei con-sigli utili e pratici con chiari esempi didialogo tra genitore e bambino su comeaffrontare al meglio in casa i problemilegati allansia.Lo scopo di questi moduli dunquepoter essere di aiuto a tutti quei genitoriche, di fronte alle sensazioni di impo-tenza e angoscia provate dai loro figli,vogliono prendersene cura in modo par-tecipe e attivo in collaborazione con iprofessionisti del settore.Lobiettivo finale che il bambino possatornare nel pi breve tempo possibile agioire della sua infanzia.

    (...) Garzoncello scherzoso, cotesta etfiorita come un giorno d'allegrezzapieno giorno chiaro, sereno, che pre-corre alla festa di tua vita. Godi, fan-ciullo mio; stato soave, stagion lieta cotesta. Altro dirti non v; ma la tuafesta ch'anco tardi a venir non ti siagrave.

    Il sabato del villaggio, Giacomo Leopardi

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  • Modulo 1Introduzionegenerale ai disturbidansia in et evolutiva

    Paura e ansia sono emozioni comuni,che fanno parte del normale sviluppo.Per alcuni bambini per, i livelli dipaura o di ansia sono sproporzionata-mente elevati rispetto agli stimoli e alcontesto ambientale (es. paura per lascuola) o rispetto al grado di sviluppo(es. paura del buio in un ragazzo di 12anni). Quando le emozioni e i comportamentiche si associano allansia compromet-tono il funzionamento di vita quoti-diana del ragazzo o del bambino (comeil rifiutarsi di andare a scuola, di farsidegli amici, un basso rendimento scola-stico o difficolt nel perseguire obiettivitipici della propria fase di sviluppo) possibile fare diagnosi di disturbodansia. I disturbi dansia rappresentano la pato-logia psichiatrica pi comune in etevolutiva (MeriKangas et al., 2010;Kessler, Avenevoli, Costello, 2012) e sistima che un terzo degli adolescenti sod-disfer i criteri per un disturbo dansiaallet di 18 anni (MeriKangas et al.,2010). Un gran numero di ricerchemostra che i disturbi dansia in et evo-lutiva sono associati a disturbi dansia inet adulta, depressione, uso di sostanze ealtri esiti negativi per la salute mentale(Berg et al., 1989; Feehan, McGee, & Wil-liams, 1993; Ferdinand & Verhulst, 1995;Neal & Edelmann, 2003; Langley, Ber-gman, McCracken, & Piacentini, 2004).In particolare stato recentemente illu-strato come il soffrire di un disturbodansia, quale fobia specifica, agorafobia,ansia sociale o un disturbo di panico, siaun forte predittore per lo sviluppo di

    altri disturbi psichiatrici conseguenti(Kessler, Avenevoli, McLaughlin, et al.,2012). ancora aperto il dibattito sul peso difattori ambientali e genetici nel determi-nare lo sviluppo dei disturbi dansia.Spesso molto probabile che bambiniansiosi abbiano dei genitori ansiosi e chegenitori ansiosi abbiano figli ansiosi. Ma cosa pesa di pi, lambiente o lere-ditariet? Alcuni studi dimostrano che lacomponente genetica, pi di quellaambientale, sia in grado di spiegare lapresenza di sintomi ansiosi, anche se inmodo differente in base alle diverse fasidi sviluppo. Dai 4 ai 9 anni, la geneticasarebbe in grado di spiegare il 39-64%della varianza nella presentazione feno-tipica del disturbo, mentre i fattoriambientali sono in grado di spiegaresolo il 3-21% (Eley et al., 2003; Hallett et al., 2009). Nello specifico, neibambini di 4 anni, il disturbo ossessivocompulsivo, linibizione e linsicurezzasono comportamenti influenzati da fat-tori genetici per il 54-64%, invece visarebbe una maggior influenza dellam-biente nello sviluppo di ansia da separa-zione (Eley et al., 2003). Studi sugemelli di 6 anni dimostrano come ilfattore ereditariet sia significativo perla fobia specifica (46%), ma non perlansia da separazione (21%) o per lafobia sociale (14%). Di contro, Ogliari ecolleghi (2006, 2010) osservano chesiano linfluenza genetica e i fattoriambientali non condivisi a determinarelinfluenza maggiore nello sviluppo deidisturbi dansia in popolazioni digemelli omozigoti.

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  • Nello specifico per il disturbo dansiageneralizzata, fobia sociale, panico eansia da separazione circa il 49-60%della variabilit sarebbe attribuibile afattori genetici, mentre il 40-51% a fat-tori ambientali non condivisi. Non si ancora comunque giunti a con-clusioni univoche rispetto allinfluenzagenetica e ambientale nellespressione enello sviluppo dei disturbi dansia, per-tanto per chiarire il ruolo di questi duefattori risultano necessarie ulteriorericerche.

    Nello sviluppo dei disturbi dansia unruolo importante determinato daltemperamento. Con temperamento sin-tende una disposizione di base, chemodula lespressione delle emozioni, illivello di attivit e di socievolezza (Buss& Plomin, 1975; 1984; Thomas & Chess,1985). Le ricerche dimostrano come il tempe-ramento sia evidente gi molto precoce-mente, basato biologicamente e stabiledurante il corso della vita (Buss &Plomin, 1984; Derryberry & Rothbart,1984; Rothbart, 1989). Facendo riferimento al modello tripar-tito delle emozioni (Clark et Watson,1991) fattori temperamentali come laf-fettivit positiva, laffettivit negativa eliperattivazione fisiologica sarebberocollegati allansia e alla depressione. Inparticolare il modello, supportato daevidenze empiriche, descrive che unaltaaffettivit negativa (maggiore vulnerabi-lit e sensibilit alle emozioni negative)associata a unalta iperattivazione fisio-logica rappresentano dei fattori di

    rischio per lo sviluppo dell ansia e delladepressione (De Bolle et De Fruyt,2010). I disturbi dansia sono pi frequentinelle femmine rispetto ai maschi. A tal proposito risultano interessanti glistudi in cui si dimostra come sia il ruolodi genere (quanto fortemente i bambinisi identificano con il ruolo e i comporta-menti tipici dei maschi o delle femmine)piuttosto che il sesso biologico, a deter-minare una maggiore variabilit nellapresentazione dei sintomi dansia.Muris, Meesters and Knoops (2005)hanno osservato unassociazione posi-tiva tra ruolo di genere femminile,misurato attraverso il questionarioChildrens Sex Role Inventory (Boldi-ziar, 1991), la preferenza per giochi e atti-vit femminili e pi alti livelli di ansia epaura riferiti. Le ricerche effettuate rispetto allevolu-zione dei disturbi dansia suggerisconouna stabilit del disturbo nel tempo,anche se le manifestazioni possonovariare in base alla fase di sviluppo(Weems & Costa, 2005). In particolare, bambini pi piccoliriportano paure in misura maggiorerispetto a quelli pi grandi (Broeren &Muris, 2009), invece in adolescenzaaumenta la tendenza a sviluppare ildisturbo dansia generalizzata e dansiasociale (Ranta et al., 2007). Esisterebbe infatti una correlazione traet e specifiche sintomatologie. In et compresa tra i 6 e i 9 anni le ansiae le paure dei bambini sono maggior-mente correlate alla separazione dallefigure di riferimento, tra i 10 e i 13 anni

    invece aumenta la paura per la morte e ipericoli, e in adolescenza predominalansia sociale e di performance (Weems & Costa, 2005). In generale le ricerche dimostrano che lapresenza di una sintomatologia ansiosarimane stabile nel tempo e nello svi-luppo, ci che si modifica sololespressione delle preoccupazioni edelle paure.

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    istituto a.t. beck | modulo 1 | Introduzione generale ai disturbi dansia in et evolutiva

  • Modulo 2Il disturbodansiageneralizzata

    Il disturbo dansia generalizzata in et evolutiva: cos?

    Il disturbo dansia generalizzata nei bambini e negli adolescenti: come si manifesta?

    Il disturbo dansia generalizzata a casa: come si manifesta?

    Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbo dansia generalizzata del proprio figlio

    La gestione scolastica dellalunno con disturbo dansia generalizzata

    Il disturbo dansia generalizzata in et evolutiva: cos?

    In et evolutiva il disturbo dansia gene-ralizzata (DAG) si manifesta con preoc-cupazioni eccessive e incontrollabilirispetto a una grande quantit di eventio attivit quotidiane. Anche se bambini pi piccoli possanomostrare segni di eccessiva ansia, il DAGsi sviluppa allincirca allet di 12 anni.Nonostante possa esserci consapevo-lezza delleccessivit delle loro preoccu-pazioni rispetto alle diverse situazioni,bambini e ragazzi sentono di non esserein grado di avere un controllo su esse. Il DAG pu comparire spesso in comor-bidit con altri disturbi tra cui ansiasociale, ansia da separazione, depres-sione e disturbo da deficit di attenzionee iperattivit. A differenza delle normalipreoccupazioni, o paure vissute durantelinfanzia, il disturbo persiste peralmeno sei mesi e causa una compro-missione del funzionamento in ambitosociale, scolastico e familiare.

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  • Il disturbo dansia generalizzata nei bambini e negli adolescenti: come si manifesta?

    Il disturbo dansia generalizzata si mani-festa con preoccupazioni estreme eincontrollabili nei confronti di nume-rose attivit ed eventi. Le preoccupa-zioni pi frequenti nei bambini e adole-scenti con DAG riguardano leprestazioni scolastiche presenti e future,performance sportive, relazioni sociali,aggressioni fisiche e disastri naturali.Spesso i giovani simpongono alti stan-dard nel raggiungimento dei loro risul-tati e sono eccessivamente critici neipropri confronti nel caso in cui questinon siano raggiunti. A volte i bambinicon disturbo dansia generalizzata nonsono nemmeno disposti a provarenuove attivit se non possiedono la cer-tezza di esserne allaltezza o ancora sonoportati ad abbandonarle in corsodopera se ritengono che le loro presta-zioni non siano adeguate. I giovani conquesto disturbo sono spesso descritticome piccoli adulti, data la loro pro-pensione ad angosciarsi per questioninon adatte alla loro et (ad esempio, ilbilancio familiare, lo stato di salute dellanonna o del fratellino). Le loro preoccu-pazioni si associano molte volte alla ten-denza al perfezionismo e a una strettaaderenza alle regole, che li porta a ripe-tere delle attivit al fine di assicurarsiche siano perfette (come ad esempio,riscrivere i compiti per aver commessoun solo piccolo errore).Per alleviare le loro ansie sono spinti aricercare costantemente rassicurazioni(come ad esempio chiedere a un geni-tore di rivedere i compiti a casa diversevolte, per assicurarsi che siano perfetti)o assumono atteggiamenti controllanti

    sugli altri (ad esempio chiamando igenitori pi volte al giorno, per assicu-rarsi che stiano bene). Si preoccupano inmaniera eccessiva per le loro capacit oprestazioni e per questo sono alla con-tinua ricerca di approvazione. Bambini e ragazzi con disturbo dansiageneralizzata presentano inoltre grossedifficolt nel prendere delle decisioni,tendono allisolamento sociale e assu-mono un atteggiamento di procrastina-zione. Un crescente numero di studi suggeriscelesistenza, anche nei bambini, di unavulnerabilit cognitiva al DAG: lintolle-ranza allincertezza. Questa vienedescritta come la tendenza ad avere cre-denze negative rispetto allincertezza ealle conseguenze degli eventi futuri,associate allinabilit di tollerare questaambiguit. Bambini e adolescenti cer-cano cos di prevedere ogni possibilescenario ponendo una moltitudine didomande alladulto. Sono alla continuaricerca di dettagli perch hanno bisognodi sapere che cosa potrebbe accadereloro in una determinata situazione. Ma cosa sintende esattamente per pre-occupazioni? Le preoccupazioni nonsono altro che pensieri riguardanti ilpossibile verificarsi di eventi futurinegativi. Solitamente si manifestanosotto forma di domande che inizianocon la formula E se..... Ecco di seguitoalcuni esempi: E se il compito di Italiano andasse

    male? Potrei non riuscire mai a impa-rare queste cose. Tutti i miei amici siprenderanno gioco di me. Potrei nonvoler pi andare a scuola. Se non

    andr pi a scuola sar bocciato.Dovr ripetere lanno. Non avr pi imiei compagni di classe, dovrei trovarenuovi amici. E se nella nuova classenon mi accettassero? Sar un falli-mento!

    E se sbagliassi un esercizio? Il profes-sore potrebbe dirmi che ho fatto uncattivo lavoro. E se lo dicesse davantialla classe? Gli altri rideranno di me.

    La maggior parte dei bambini e adole-scenti con disturbo dansia generalizzatasi preoccupa per le stesse cose. Alcunidei pensieri pi comuni riguardano:

    Preoccupazioni per la salute E se prendo freddo e mi ammalo? E se mia madre si ammala di cancro?

    Preoccupazioni per la scuola E se il compito di matematica fosse

    andato male? E se dimentico quello che devo dire

    durante la mia interrogazione? E se venissi bocciato?

    Preoccupazioni per lesioni personali E se entrasse un ladro in casa e facesse

    del male a tutti? E se venissi rapito alluscita della

    scuola?

    Preoccupazioni per le catastrofi E se ci fosse un terremoto e la casa

    venisse distrutta? E se ci fosse unalluvione ed io fossi

    costretto a lasciare la mia casa?

    Preoccupazioni su questioni minori E se venissi preso in giro per le mie

    scarpe? E se arrivassi in ritardo a scuola?

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  • Il disturbo dansia generalizzata a casa: come si manifesta?

    Di seguito un elenco dei sintomi cogni-tivi, comportamentali e fisici picomuni, manifestati dai bambini conDisturbo dansia generalizzata a casa: Preoccupazioni riguardanti le presta-

    zioni scolastiche, sportive, sociali, lasalute e le finanze familiari

    Preoccupazioni riguardo la puntualit Preoccupazioni riguardanti il possibile

    verificarsi di terremoti, guerre o altrieventi catastrofici

    Perfezionismo e paura di sbagliare Impiegare troppo tempo nel fare i

    compiti Mancanza di fiducia in se stessi Continue richieste di approvazione Richieste di rassicurazione Presenza di sintomi fisici come mal di

    testa, mal di stomaco, stanchezza edolori muscolari

    Disturbi del sonno Riferita sensazione dirrequietezza Irritabilit Difficolt di concentrazione Vuoti di memoria Frequenti autocritiche Tendenza a evitare nuove esperienze Paura delle critiche e dei giudizi nega-

    tivi riguardo alle loro capacit Tendenza a preoccuparsi eccessiva-

    mente degli eventi negativi vissutidagli altri per paura che possano acca-dere a loro o alla propria famiglia

    Il disturbo dansia generalizzata:come si manifesta a scuola?

    A scuola, un bambino con disturbodansia generalizzata pu manifestareuna combinazione di sintomi tra quellielencati di seguito: Eccessiva preoccupazione e ansia per le

    verifiche Ripetuta ricerca di approvazione del-

    linsegnante Difficolt a parlare di fronte alla classe Difficolt nellesprimere la propria

    opinione Difficolt a entrare in classe la mattina Ritardi nellingresso a scuola Bassa autostima Difficolt di concentrazione a causa di

    preoccupazioni persistenti Irritabilit Tendenza a evitare le difficolt Difficolt a portare a termine i compiti

    assegnati Frequenti vuoti di memoria Rifiuto di giocare con i compagni ad

    alcuni giochi considerati pericolosi Riluttanza nel voler sperimentare delle

    novit

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  • Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbodansia generalizzata del proprio figlio

    Di seguito sono elencati alcuni suggeri-menti generali per aiutare il vostro bam-bino a far fronte al suo disturbo dansiageneralizzata:

    Spiegate al bambino che cos lansiaDare un nome a tutto quello che provalo tranquillizza. Diciamo a nostrofiglio che lansia un normale mecca-nismo utilizzato dal nostro corpo persegnalarci un pericolo. Non nociva enonostante sia qualcosa di eccessiva-mente fastidioso, ha una durata limi-tata nel tempo. Questo sistema tal-mente efficiente che si attiva anchequando non esiste un pericolo reale,cos finisce per fornirci un falsoallarme. Non deve essere per forza pre-sente qualcosa per farlo scattare, bastasolo un pensiero! Quando la nostramente continua a produrre pensieri,facendoci credere costantemente diessere in pericolo il sistema di allarmesi attiva in molte situazioni fino adiventare un problema

    Ascoltate e cercate di comprendere i suoi sentimentiProvate a immedesimarvi in vostrofiglio. Provate a capire quali emozionie comportamenti mettereste in atto seviveste costantemente nella paura chequalcosa di terribile potrebbe succe-dere da un momento allaltro

    Mantenete la calmaI bambini percepiscono le emozionidei genitori e le utilizzano per valutarela pericolosit delle situazioni. Starecalmi li aiuter a fare altrettanto

    Incoraggiate il bambino a non richiedere rassicurazioniUn buon modo di combattere lansiaconsiste nel fargli acquisire maggioreconfidenza con lincertezza. In fondonon potete assicurare a vostro figlioche ci che teme non si verificher, chei compagni non lo prenderanno in giroper qualcosa o che la verifica andrbene. Non possiamo saperlo neanchenoi! Possiamo per comunicargli lanostra fiducia sul fatto che potraffrontare e gestire la situazione consuccesso. Non potendosi basare sullevostre rassicurazioni, i bambini e iragazzi avranno cos la possibilit diimparare nuove strategie per gestirelansia. Questo aumenter il loro sensodindipendenza e di competenza

    Sviluppate un pensiero realisticoAiutate il bambino o ladolescente atrovare un modo per esaminare il con-tenuto dei suoi pensieri e per deciderein merito alloggettiva pericolositdella situazione temuta. Insegnategli aconsiderare delle spiegazioni e degliscenari alternativi

    Favorite la partecipazione del bambino nelle attivitEvitare situazioni temute pu esseremolto efficace per ridurre lansia nelbreve periodo, ma a lungo termine ciimpedisce di sperimentare la nostracapacit di farvi fronte. Il vostro bambino potrebbe voler evi-tare attivit divertenti, come parteci-pare a una festa di compleanno o gio-care in una squadra sportiva.Incoraggiatelo ad affrontare le suepaure, a partecipare a giochi, sport enel fare nuove amicizie. Questo gli permetter di accrescere ilsuo senso di competenza

    Premiate gli sforzi e i piccoli risultatiUtilizzate, ad esempio, le occasioni incui consegna un compito allinse-gnante, chiedendovi solo una volta dicontrollarlo, per lodarlo e premiarlo

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  • La gestione scolastica dellalunno con disturbodansia generalizzata

    Sono diversi i modi in cui la scuola e gliinsegnanti possono aiutare un bambinoo un adolescente con disturbo dansiageneralizzata. La flessibilit e un adeguatoambiente di sostegno sono essenziali perpermettere allo studente con DAG di rag-giungere il successo scolastico.

    Di seguito sono riportati alcuni consigliutili per le insegnanti:

    Instaurate una buona collaborazione ecomunicazione con la famiglia fondamentale condividere gli obiet-tivi e le strategie utilizzate nellagestione del bambino con la famiglia.Questo vi permetter di lavorare inununica direzione e verso un unicoobiettivo

    Accogliete le preoccupazioniNon svalutare le paure e le ansie deibambini e degli adolescenti li aiuter asentirsi compresi e a non giudicarsinegativamente

    Esprimete fiducia importante riporre fiducia nellecapacit dei giovani di gestire e affron-tare le loro paure. Questo li aiuter asviluppare un maggior senso di padro-nanza e una positiva immagine di s

    Riducete le richiestePotrebbe essere necessario ridurre lerichieste poste ai ragazzi, ridimensio-nando il carico dei compiti a casa, las-setto delle interrogazioni e le imposta-zioni delle verifiche. Ad esempiosarebbe utile prediligere domande arisposta multipla, piuttosto che apertae predisporre interrogazioni program-mate, fornendo indicazioni chiare sullaparte di programma da approfondire

    Facilitate la partecipazioneLa paura di fornire una risposta sba-gliata o dire qualcosa dimbarazzante osemplicemente il sentirsi al centrodellattenzione porta i giovani a nonpartecipare alle attivit e alle discus-sioni di classe. Per aiutarli proviamo aporgli delle domande chiuse, in cuiscegliere tra due alternative o ancoradiamogli la possibilit di parlare diargomenti su cui si sentono sicuri

    Incoraggiate linterazione allinternodella classeBambini e ragazzi ansiosi sono facil-mente in imbarazzo nelle situazionisociali e tendono a rimanere indisparte per non attirare lattenzionedegli altri. Cerchiamo di evitare che ildisturbo li porti ad allontanarsi dagliamici e li spinga allisolamento, preve-diamo attivit da svolgere in piccoligruppi

    Enfatizzate i successi piuttosto che ifallimenti

    Evitate critiche o battute sarcasticherelative alle performance

    Premiate gli sforziRinforzate ogni tentativo messo in attodal bambino o dalladolescente che siavvicina agli obiettivi concordati inprecedenza con la famiglia e con i pro-fessionisti coinvolti nel trattamento

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  • Modulo 4Il disturboossessivocompulsivo

    Il disturbo ossessivo compulsivo: cos?

    Ossessioni e compulsioni pi comuni in bambini e adolescenti

    Il disturbo ossessivo compulsivo nei bambini e negli adolescenti: come si manifesta?

    Il disturbo ossessivo compulsivo a casa: come si manifesta?

    Disturbo ossessivo compulsivo: come si manifesta a scuola?

    Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbo ossessivo compulsivo del proprio figlio

    Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturbo ossessivo compulsivo in classe

    Il disturbo ossessivo compulsivo: che cos?

    Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) caratterizzato dalla presenza di osses-sioni e compulsioni.Le ossessioni si presentano come pen-sieri, immagini mentali o impulsi concontenuti sgradevoli che creano unagrande quantit dansia a chi li speri-menta. Esempi di ossessioni includonopreoccupazioni ricorrenti per la conta-minazione da germi, preoccupazionicirca la possibilit che un membro dellafamiglia possa ammalarsi, o eccessivapreoccupazione per lordine. Le compulsioni sono comportamenti,rituali (come lavarsi le mani, controllareche le serrature sia chiuse) o azionimentali (ad esempio contare, pregare,ripetere alcune frasi) che i bambini e gliadolescenti si sentono obbligati a met-tere in atto al fine di prevenire il verifi-carsi di eventi temuti e ridurre lansia(per esempio, Se io conto fino a treogni volta che parlo con mia madre, poilei non morir). Ossessioni e compulsioni sono percepitedal bambino come eccessivamentedisturbanti, occupano tanto temponellarco della loro giornata (pi diunora al giorno) o interferiscono con laroutine quotidiana. Let di esordio del disturbo ossessivocompulsivo si colloca tra i 9 e gli 11 anni:lincidenza nella popolazione infantileva dallo 0.2 all1.9%, per salire fino al4.6% negli adolescenti.In et evolutiva le ossessioni pi fre-quenti sono quelle che riguardano losporco, le ossessioni dubitative, di sim-metria, sessuali e a contenuto aggressivo.Frequente anche la scrupolosit, che si

    manifesta attraverso il timore di fare odire qualcosa di sbagliato. I bambini egli adolescenti con disturbo ossessivocompulsivo possono tentare di ignorarequesti pensieri o evitare i comporta-menti, ma generalmente non si sentonoin grado di farlo. Gli adulti con DOC possono ricono-scere che i loro pensieri e i loro compor-tamenti non sono razionali, questodiventa difficile per i bambini o gli ado-lescenti che non sempre hanno questaconsapevolezza.Potrebbero passare mesi o anni primache i genitori si accorgano del disturboperch i bambini spesso nascondono leloro ossessioni e i loro comportamenticompulsivi. Solitamente tentano di sop-primere i sintomi quando sono inmezzo agli altri (ad esempio a scuola),perch spinti da un forte bisogno diaccettazione da parte dei pari. Il mostrare strani comportamenti pro-vocherebbe in loro un forte imbarazzo.

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  • Ossessioni e compulsionipi comuni in bambini e adolescenti

    Le ossessioni di contaminazione sonoquelle pi comunemente riportate daibambini e dagli adolescenti. I timori dacontaminazione da sporcizia o da germispingono a eseguire eccessivi lavaggi chedevono seguire regole auto determinate. Lossessione per la contaminazione nonporta necessariamente a una puliziaeccessiva. Il pensiero ossessivo potrebbeessere legato alla paura di contaminarsitoccando alcune parti del corpo o alcunioggetti personali, o entrambi, causandoil rifiuto assoluto di entrarvi in contatto.Si potrebbero quindi osservare bambiniche rifiutano di farsi la doccia, di allac-ciarsi le scarpe, di toccarsi i capelli e chenon conservano pi laspetto ben curatoe pulito che avevano un tempo. Le compulsioni di verifica sono anchessemolto diffuse in et evolutiva. Spessosono legate alla paura di provocare dannia s o ad altri. In questo caso bambini eadolescenti potrebbero impiegare untempo eccessivo per controllare la chiu-sura delle porte, delle finestre, degli inter-ruttori della luce, delle prese elettriche edegli apparecchi elettronici. Questi com-portamenti sono dettati dal tentativo dicontrollare lansia, derivante dal pensierodi poter essere responsabili di uneven-tuale tragedia. Alcuni bambini e adolescenti condisturbo ossessivo compulsivo hannoossessioni superstiziose relative ainumeri. Possono avere numeri fortu-nati e numeri sfortunati, e questo puportarli a ripetere unazione per undeterminato numero di volte, o a dovercontare fino a un dato numero prima diagire.

    Sono comuni anche le compulsioni diripetizione, come entrare e uscire dallaporta, leggere un testo pi volte, cancel-lare e riscrivere parole finch non sisente di averlo fatto nel modo giusto. In et evolutiva sono inoltre diffuse lecompulsioni di ordine e simmetria cheriguardano la disposizione degli oggetti.Questi devono essere disposti in modotale che siano simmetrici, i libri devonoad esempio essere perfettamente alli-neati, le penne appoggiate perfetta-mente sulla scrivania o sistemate in undeterminato ordine nellastuccio. Nei bambini e negli adolescenti condisturbo ossessivo compulsivo si riscon-trano spesso ossessioni di tipo aggres-sivo, legate alla paura di poter danneg-giare gli altri o se stessi. Spesso sono associati a perfezionismo ea rigidit morale. Tra i comportamenti messi in atto perabbassare il loro livello dansia (compul-sioni) vi ad esempio la richiesta a unadulto di tagliare il cibo, il rifiuto di toc-care coltelli e altri oggetti appuntiti oancora la richiesta di nascondere tutti glioggetti affilati della casa.

    Durante il corso della malattia, gli adulticon DOC riconoscono che le ossessionie compulsioni sono eccessive o irragio-nevoli. Questo requisito diagnosticonon pu essere applicato ai bambini, chepotrebbero non aver ancora sviluppatouna consapevolezza cognitiva tale peresprimere questo giudizio. La maggiorparte dei bambini attraversa fasi dellosviluppo caratterizzate dalla normalepresenza di piccoli comportamenti com-

    pulsivi e rituali. Questi si riscontranocomunemente in bambini di et com-presa tra due e otto anni, e sembranoessere funzionali al bisogno di control-lare lambiente e per gestire paure e ansie. A sette anni molto diffuso raccoglieredegli oggetti (collezionare figurine,fumetti, pupazzi e bambole). Tra i sette e gli undici anni, quando ilgioco legato soprattutto al rispetto diregole, un comportamento non con-forme a queste, rischia di scatenarepianti e grida. In adolescenza invece irituali tendono a diminuire lasciandospazio alle preoccupazioni ossessivelegate a uno sport, alla musica o a unidolo. Anche la superstizione comune neibambini e assume la forma di pensieromagico, in altre parole la convinzione dipoter controllare gli eventi attraverso ilpotere dei loro pensieri o dei loro com-portamenti. Cos numeri fortunati erime aiutano a sviluppare un senso dicontrollo e di padronanza. Piccoli rituali aiutano i bambini e gliadolescenti ad affrontare lansia legataalla separazione e a migliorare la socia-lizzazione. Con la crescita la maggior parte diquesti rituali scompare da sola. Al contrario, i rituali del bambino condisturbo ossessivo compulsivo persi-stono nel tempo, sono invalidanti, pro-vocano sofferenza, sentimenti di ver-gogna e isolamento.

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  • Il disturbo ossessivocompulsivo nei bambini e negli adolescenti: come si manifesta?

    Spesso nel disturbo ossessivo compul-sivo i pensieri e i comportamenti deibambini sono fraintesi dai genitori, daicoetanei e dagli insegnanti. Riconoscerne i sintomi pu essere com-plicato. Alcuni comportamenti possonoessere interpretati come oppositivi, pro-vocatori o letti come preoccupazioniprive di significato. Il riconoscimento del disturbo resoancora pi complicato dal tentativo,messo in atto da bambini e adolescenti,di nascondere i loro sintomi o dal fattodi non sapere riconoscere ed esprimerele loro ansie. La manifestazione del disturbo puvariare nel tempo e nelle circostanze. I bambini possono essere in grado diresistere alle ossessioni e alle compul-sioni a scuola, ma non esserlo a casa. I sintomi possono accentuarsi in deter-minati periodi stressanti e modificarsinella loro manifestazione. abbastanza comune, ad esempio, perun bambino ossessionato dallordineiniziare a preoccuparsi per la pulizia.Il disturbo ossessivo compulsivo se nontrattato pu causare severe limitazioninei vari contesti di vita del bambino(relazioni con i coetanei, funzionamentoscolastico e familiare).

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  • Il disturbo ossessivocompulsivo a casa: come si manifesta?

    I sintomi del disturbo ossessivo compul-sivo si manifestano con maggiore fre-quenza e intensit a casa piuttosto che a scuola. Lo svolgere semplici attivit quotidianepu diventare molto stressante sia per il bambino sia per la sua famiglia, fino a far sperimentare un senso dimpo-tenza e perdita di speranza. A casa, i genitori di bambini con DOCpossono osservare alcuni dei sintomielencati di seguito. Presenza di azioni che sono ripetute

    sempre nello stesso modo per evitaredelle conseguenze temute (ad esempiolavarsi le mani in continuazione perpaura di essersi contaminati, mante-nere un ordine eccessivo per evitareconseguenze fatali)

    Eccessivo tempo impiegato nello svol-gimento dei compiti

    Quaderni strappati a causa di continuecancellature

    Presenza di rigidi rituali che devonoessere ripetuti prima di andare a dor-mire o appena svegli

    Eccessivo tempo passato in bagno Eccessivo consumo di sapone o bagno-

    schiuma Eccessiva lentezza nel prepararsi prima

    di andare a scuola Rifiuto di svolgere alcune attivit

    (come ad esempio tagliare il cibo con il coltello)

    Mostrare sofferenza e rabbia eccessivequando gli altri interrompono un rito.

    I bambini possono spesso fare deicapricci se ad esempio un genitoreinsiste sul non fargli lavare le mani ointerrompe una loro azione Difficolt a spiegare un comporta-

    mento insolito. I bambini con DOCpossono non essere in grado di spie-gare le loro preoccupazioni ma affer-mare di sentirsi costretti a ripeterealcuni comportamenti

    Tentativi di nascondere le compulsioni.Bambini e adolescenti spesso si vergo-gnano dei loro rituali, per questo cer-cheranno di mantenerli segreti. Spessosi nascondono e passano molto tempoda soli nella loro cameretta

    Eccessive richieste di rassicurazionerivolte ai genitori (ad esempio chiedereconferma alla madre di averlo vistochiudere la porta di casa)

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  • Disturbo ossessivo compulsivo: come si manifesta a scuola?

    A scuola, bambini e adolescenti potrebbero non riuscire a resistere alleloro ossessioni e compulsioni, a farne le spese sicuramente il rendimentoscolastico. I sintomi pi comunemente osservati inambito scolastico sono i seguenti: Difficolt di attenzione Lentezza nel portare a termine i com-

    piti assegnati Rifiuto di svolgere le consegne Eccessive cancellature sui quaderni Quaderni strappati Continue richieste di rassicurazioni

    alle insegnanti Ritardi nellingresso a scuola Frequenti richieste di andare in bagno Rifiuto di far toccare o prestare il pro-

    prio materiale ad altri bambini Scarso rendimento scolastico Isolamento sociale e ritiro dallintera-

    zione con i pari Bassa autostima

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  • Consigli utili alla famiglia per gestire il disturboossessivo compulsivo del proprio figlio

    Comprendete la malattiaComprendere la natura del disturboossessivo-compulsivo e le sue conse-guenze vi aiuter ad entrare in empatiacon la sofferenza del bambino e acapirne le difficolt

    Osservate i comportamenti del bambino e delladolescente fondamentale conoscere le manife-stazioni del disturbo al fine di agirenella direzione del cambiamento. Registrate i momenti della giornata incui si manifestano le compulsioni, laloro frequenza, durata e modalit dicomparsa. Conoscere il DOC ilprimo passo per poterlo superare

    Evitate di rinforzare il comportamento problema importante non colludere con ildisturbo del bambino o delladole-scente, astenetevi dunque dal compiereazioni che mantengono il DOC (ad esempio dal mettere a disposizionegrandi quantit di sapone, o offrirsi di fare qualcosa al posto del bambino)

    Non fornite rassicurazioniLe rassicurazioni riducono lansia delbambino solo per un breve periodo,interferendo con lo sviluppo di nuovestrategie di coping e nel processo diguarigione. Spesso potrebbe sembrarviinevitabile fornire rassicurazioni, perquesto potrebbe essere utile linter-vento di un terapeuta esperto che viaiuti a trovare un giusto equilibrio

    Aiutate il bambino o adolescente a identificare la malattia come unentit separataCercate con il bambino un nome peridentificare il DOC, questo lo aiuter anon fondersi con esso. Incoraggiatelo aconsiderare il suo disturbo come unbullo che cerca di controllarlo e glidice cosa fare e come farlo

    Regolate le aspettativeAiutate il bambino o il ragazzo a pro-cedere per piccoli obiettivi. Questo aumenter la possibilit di spe-rimentare successi, accrescendo la suamotivazione nel continuare la lottacontro il DOC

    Lodate gli sforzi compiuti per resistereai sintomiPremiate anche i tentativi pi piccolimessi in atto dal bambino o dalladole-scente per resistere alle compulsioni.Questo aumenter la possibilit che ilcomportamento si ripeta anche infuturo

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  • Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturboossessivo compulsivo in classe

    Sono diversi i modi in cui la scuola e gliinsegnanti possono aiutare un bambinoo un adolescente con disturbo ossessivocompulsivo. La flessibilit e un adeguato ambiente disostegno sono essenziali per permettereallo studente con disturbo ossessivocompulsivo di raggiungere il successoscolastico.Di fondamentale importanza la comu-nicazione tra genitori, insegnanti e pro-fessionisti coinvolti nel trattamento, alfine di adottare una metodologiacomune nellaffrontare i sintomi e diri-gere gli sforzi verso un unico obiettivo.Un proficuo rapporto di collaborazionepermette di agire contro il disturboossessivo compulsivo su pi livelli, aiu-tando bambini e ragazzi a generalizzarele risorse messe in campo nei diversicontesti di vita.

    Di seguito sono riportati alcuni consigliutili per gli insegnanti:

    Se presente il perfezionismo, il bam-bino potrebbe avere difficolt nel com-pletare i compiti entro il limite ditempo assegnato. Permettetegli di uti-lizzare un computer per la scrittura deitesti. Il bambino non si sentir obbli-gato a mettere in atto continue corre-zioni per raggiungere la perfezione

    Consentite al bambino di registrare icompiti a casa o le lezioni se ha diffi-colt a toccare il materiale per la scrit-tura

    Se il bambino o ladolescente presentaossessioni legate ai numeri, fate atten-zione a questi durante lassegnazionedei compiti o durante le verifiche. Ilbambino potrebbe non eseguire unesercizio non perch non ne in grado,ma perch contiene determinatinumeri

    Diminuite il carico di compiti. Lo stress, insieme ad altre sollecita-zioni, aggrava i sintomi

    Se vi la tendenza a eseguire alcunirituali in classe, concordate con il bam-bino o il ragazzo una modalit diffe-rente di metterli in atto (ad esempio,nel caso in cui senta limpulso di dovertoccare ogni banco prima di sedersi alsuo posto, concordare di toccarne soloun determinato numero)

    Nel caso in cui il bambino o ladole-scente dovesse rifiutare di seguire delleindicazioni o di cambiare esercizio,tenete presente che il suo comporta-mento potrebbe essere dettato dal-lansia, piuttosto che da unoppositi-vit intenzionale

    Siate consapevoli delle difficolt che ibambini incontrano nei momenti ditransizione. Accertatevi che lo studentesia a conoscenza delle attivit che ver-ranno svolte durante la giornata. Evi-tate dunque cambiamenti improvvisidi cui lui non stato informato

    Focalizzate lattenzione sui punti diforza dellallievo piuttosto che ribadirei punti di debolezza

    Non punite mai un bambino o unragazzo per aver messo in atto unrituale

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  • Modulo 5Il disturbodansiasociale

    Disturbo dansia sociale: cos?

    Disturbo dansia sociale in bambini e adolescenti: come si manifesta?

    Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a casa?

    Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a scuola?

    Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbo dansia sociale del proprio figlio

    Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturbo dansia sociale in classe

    Disturbo dansia sociale:cos?

    Il disturbo dansia sociale, chiamatoanche fobia sociale, una condizionecaratterizzata da uneccessiva coscienzadi s che va oltre la comune timidezza.Bambini e adolescenti con disturbodansia sociale sono eccessivamente pre-occupati di poter fare qualcosa dimba-razzante o umiliante e che per questo glialtri penseranno male di loro. Sono cos preoccupati di poter esseregiudicati negativamente dagli altri cheevitano di fare o dire qualsiasi cosapossa loro causare unumiliazione.

    Le situazioni temute da bambini eragazzi con disturbo dansia sociale sisuddividono in due categorie: Basate sulle performance Basate sullinterazione

    Situazioni basate sulle performanceSi tratta di situazioni in cui bambini eragazzi si sentono osservati durante losvolgimento di unazione. Ecco alcuni esempi: Parlare in pubblico (essere interrogati

    di fronte alla classe) Partecipazione in classe (fare o rispon-

    dere a delle domande, leggere ad altavoce)

    Mangiare di fronte agli altri Utilizzare i bagni pubblici Scrivere di fronte agli altri (ad esempio

    alla lavagna) Entrare in una stanza o in unaula

    in cui tutti sono gi seduti

    Situazioni basate sullinterazioneIncludono tutte le situazioni in cui ibambini e gli adolescenti interagisconocon gli altri e sviluppano relazioni pistrette. Ad esempio: Incontrare nuove persone Parlare con i compagni di classe Invitare gli amici a casa Partecipare a eventi sociali (ad esempio

    feste di compleanno) Parlare con adulti, come insegnanti Lavorare in gruppi a scuola Esprimere le proprie opinioni

    Paura e ansia sono percepite comeincontrollabili, anche se i bambini pigrandi spesso si rendono conto dellirra-gionevolezza delle loro preoccupazioni.Il disturbo dansia sociale colpiscesoprattutto gli adolescenti, anche se puiniziare durante linfanzia. Se non trat-tato, pu portare allisolamento e alladepressione.

    I sintomi di solito durano almeno seimesi, e si distinguono chiaramente dalnormale disagio provato dai bambini inambienti e situazioni nuove. Il disturbo causa una compromissionesignificativa delle relazioni con i coe-tanei, delle prestazioni scolastiche e delfunzionamento familiare.

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  • Disturbo dansia socialein bambini e adolescenti:come si manifesta?

    I giovani con disturbo dansia socialesono spesso preoccupati di fornireunimmagine negativa di s. Hannopaura di parlare o agire in modo stu-pido, di essere respinti dai coetanei o dicompiere errori davanti agli altri.Mentre gli adulti con disturbo dansiasociale riconoscono il carattere eccessivodel disagio sperimentato in situazionisociali, in et evolutiva pu non essercitale consapevolezza. I bambini pi piccoli possono protestarequando sono costretti ad allontanarsidai genitori, fare capricci quandodevono incontrare nuove persone ocompagni di classe, rifiutare di giocarecon gli amici, o fingere di essere amma-lati al momento di un evento sociale. Al contrario, gli adolescenti possonosemplicemente evitare incontri digruppo o mostrare poco interesse nelfare nuove amicizie. Il disturbo dansiasociale spesso identificato intorno ai 12anni, momento in cui i ragazzi dovreb-bero aumentare le loro attivit socialicon i coetanei sia allinterno del contestoscolastico, sia allesterno.

    In et evolutiva il disturbo dansiasociale si manifesta con i seguenti sintomi:

    Paura o mancanza dinteresse nel provare cose nuove

    Paura di parlare con persone scono-sciute

    Estremo disagio quando si al centrodellattenzione

    Evitamento del contatto visivo Difficolt nel parlare in pubblico

    o di fronte alla classe Difficolt nel fare nuove amicizie Autoesclusione sociale Preoccupazioni relative a possibili

    valutazioni negative (anche quandonon in corso di valutazione)

    Mal di stomaco Tremori Eccessiva sudorazione

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  • Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a casa?

    A casa, i bambini con disturbo dansiasociale possono manifestare i seguentisintomi:

    Paura estrema in situazioni in cui sonopresenti degli estranei

    Paura estrema in situazioni sociali incui sono richieste delle prestazioni pertimore di poter agire in modo imba-razzante

    Attacchi di ansia che si verificanoprima o nel momento in cui i ragazzidevono intrattenere relazioni sociali(come andare a una festa, parlare difronte agli altri, chiedere in prestitoqualcosa). I sintomi possono esserecos gravi da somigliare a veri e propriattacchi di panico caratterizzati da pal-pitazioni, dolore toracico, sudorazione,tremori, nausea, intorpidimento o for-micolio, vampate di calore, mancanzadi respiro e vertigini

    Evitamento di situazioni sociali. Alcunibambini possono piangere, lamentarsi,o fare capricci per evitare degliincontri sociali. Altri possono essere ingrado di tollerarli solo se in presenza diuna persona a loro familiare

    Grave disagio durante lespletamentodi routine sociali, come lavvio o ilmantenimento di una conversazione,parlare con un adulto, giocare in unpiccolo gruppo, o andare a una festa dicompleanno

    Rifiuto per la scuola, causato delle pre-occupazioni relative a performancesociali e scolastiche

    Riluttanza nel partecipare a gite o adaltre attivit. Il bambino pu decideredi non andare a cena fuori, di nonincontrare gli amici, di non giocarecon loro o ancora di non parteciparead attivit extra scolastiche

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  • Il disturbo dansia sociale: come si manifesta a scuola?

    Alcuni bambini o adolescenti condisturbo dansia sociale possono tentaredi nascondere i loro sintomi quandosono a scuola, rendendoli pi evidentinel solo contesto familiare. A scuola, un bambino con fobia socialepu avere una combinazione deiseguenti sintomi:

    Difficolt nellingresso a scuola, fre-quenti ritardi e capricci mattutini

    Rifiuto per la scuola. Lansia pu esseretalmente forte che pu portare il bam-bino a insistere con il genitore perrimanere a casa

    Bassa autostima

    Difficolt di concentrazione cheinfluisce sulle prestazioni scolastiche

    Difficolt nellesecuzione dei compitiassegnati in classe a causa delle diffi-colt di concentrazione

    Difficolt a parlare di fronte alla classe

    Difficolt di esposizione durante leinterrogazioni

    Blocchi o frequenti vuoti di memoriadurante i compiti in classe o le interro-gazioni

    Scarsa o assente partecipazione allediscussioni di classe

    Disturbi fisici, come mal di stomaco,vertigini, battito cardiaco accelerato,tremori

    Evitamento del contatto oculare

    Difficolt di apprendimento

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  • Consigli utili alla famiglia per gestire il disturbodansia sociale del proprio figlio

    Un ambiente supportivo e tollerantepu essere utile per aiutare un bambinoo un adolescente con la fobia sociale. Di seguito sono elencati alcuni suggeri-menti generali per aiutare il vostro bam-bino a far fronte al disturbo dansiasociale:

    Spiegate al bambino che cos lansiaDare un nome a tutto quello che provalo tranquillizza. Diciamo a nostrofiglio che lansia un normale mecca-nismo utilizzato dal nostro corpo persegnalarci un pericolo. Non nociva enonostante sia qualcosa di eccessiva-mente fastidioso, ha una durata limi-tata nel tempo. Questo sistema tal-mente efficiente che si attiva anchequando non esiste un pericolo reale,cos finisce per fornirci un falsoallarme. Non deve essere per forza pre-sente qualcosa per farlo scattare, bastasolo un pensiero! Quando la nostramente continua a produrre pensieri,facendoci credere costantemente diessere in pericolo il sistema di allarmesi attiva in molte situazioni fino adiventare un problema

    Ascoltate e cercate di comprendere i suoi sentimentiProvate a immedesimarvi in vostrofiglio. Cercate di capire quali emozioni ecomportamenti mettereste in atto seviveste costantemente nella paura dipoter essere messi in imbarazzo e ridi-colizzati di fronte a tutti

    Ricordate al bambino gli esiti delleprecedenti esperienzeAiutatelo a ricordare gli incontri socialiavvenuti in passato, evidenziandocome sia riuscito ad affrontarli consuccesso e senza particolari conse-guenze. Questo lo aiuter a ridurrelansia

    Incoraggiate il bambino a essere autonomoLasciate che vostro figlio impari a farele cose da solo. Potrebbe essere rassicu-rante per un genitore aiutare il propriobambino o sostituirsi a lui nellesecu-zione di normali routine quotidiane.Questo comportamento per ottienedue effetti. Da una parte lo aiuta nel-limmediato a sentirsi meglio, dallaltragli trasmette il messaggio Mamma epap pensano che io non sia in grado difarlo da solo, iniziando a pensare allostesso modo di se stesso

    Incoraggiatelo a non richiedere rassicurazioni Un buon modo di combattere lansiaconsiste nel far acquisire al bambinomaggior confidenza con lincertezza. bene lasciare che sperimenti unacerta quota di ansia. Non potendosibasare sulle vostre rassicurazioni, ilbambino avr la possibilit di impararenuove strategie per gestire lansia.Questo aumenter il suo senso dindi-pendenza e di competenza. Cos facendo possiamo comunicargli lanostra fiducia sul fatto che potraffrontare e gestire le situazioni cheteme con successo

    Mantenete la calma I bambini percepiscono le emozionidei genitori e le utilizzano per valutarela pericolosit delle situazioni. Stare calmi li aiuter a fare altrettanto

    Favorite la partecipazione alle attivitextrascolasticheIl vostro bambino potrebbe voler evi-tare attivit divertenti, come parteci-pare a una festa di compleanno o gio-care in una squadra sportiva.Incoraggiatelo ad affrontare le suepaure al fine di accrescere il suo sensodi competenza

    Procedete a piccoli passiPrevedere incontri con un grupporistretto di coetanei, con cui vostrofiglio si sente al sicuro, il primo passoda compiere verso lobiettivo dellacostruzione dinterazioni sociali ade-guate. Organizzare un pomeriggio digioco o di studio, con uno o due amicipreferiti, uno step importante dacompiere, prima di provare a far parte-cipare il ragazzo a una festa

    Premiare gli sforziAnche se i miglioramenti sono piccoli,ogni sforzo merita di essere lodato.Questo aiuter i vostri figli a spostare illoro focus attentivo da errori e com-portamenti disadattivi verso i piccolisuccessi quotidiani.

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  • Consigli utili agli insegnanti per gestire il disturbodansia sociale in classe

    Esistono molti modi in cui scuola einsegnanti possono aiutare un bambinocon fobia sociale. Ecco alcuni consigli:

    Collaborate con la famiglia al fine distabilire un adeguato supporto scola-stico, utile al bambino per affrontare il suo disturbo

    Enfatizzate i successi piuttosto che i fallimenti

    Consentite agli alunni di lasciare laulaquando lansia diventa ingestibile. Permettetegli di recarsi in un postosicuro dove aspettare che il livellodansia si abbassi. Il luogo deve esserestato individuato in precedenza e ilbambino vi si deve recare sotto lasupervisione di un adulto

    Concordate con i genitori un piano peril rientro graduale a scuola. Nel caso in cui il bambino manifesti ilrifiuto di recarsi a scuola, stabilite degliorari e dei giorni in cui il bambino pufarvi ritorno, anche se per poco tempo

    Siate tolleranti nei confronti dei ritardi.Permettete ai genitori e al bambino diparlare con calma e svolgere i lororituali prima di entrare in classe

    Supportate il bambino nelle relazionicon i compagni. Il disturbo causa un allontanamentoprogressivo da amici e coetanei fino aspingerlo allisolamento. Favorite lapartecipazione del bambino a piccoleattivit di gruppo non competitive

    Modificare situazioni sociali stressanti.La paura di fornire una risposta sba-gliata, di dire qualcosa dimbarazzanteo il sentirsi al centro dellattenzione,porta i giovani a non partecipare alleattivit e alle discussioni di classe. Per aiutarli proviamo a porre loro delledomande chiuse, in cui scegliere tradue alternative o ancora diamo loro lapossibilit di parlare di argomenti sucui si sentono sicuri. Se necessario par-lare ai ragazzi individualmente piut-tosto che di fronte a tutta la classe

    Valutate le conoscenze del bambinoattraverso verifiche scritte

    Lasciate al bambino pi tempo durantele verifiche. Lansia per la prestazione influisce suiloro livelli di attenzione e sul recuperodelle informazioni dalla memoria

    Evitate di richiamare il bambino o diporre laccento sui suoi errori di frontea tutta la classe

    Siate consapevoli delle loro difficolt.Quando un bambino con fobia socialesi rifiuta di eseguire un compito, ilmotivo potrebbe essere legato ai sin-tomi ansiosi piuttosto che a un com-portamento intenzionalmente opposi-tivo

    Premiate gli sforzi del bambino

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  • Il trattamento delezione per i disturbidansia la terapia cognitivo comporta-mentale. Durante la terapia, il supporto ela collaborazione attiva dei genitori sonoelementi fondamentali in grado di influiresui risultati ottenuti. Il loro grado di coin-volgimento varia in base allet del bam-bino o dei ragazzi. La terapia con i bambini si avvale didiversi strumenti che, una volta appresi eutilizzati con regolarit, favoriscono ilsuperamento del disturbo dansia ed evi-tano che si ripresenti in futuro. I pi comuni sono:

    Lindividuazione e la modificazione dei pensieri disfunzionaliAi bambini o ai ragazzi viene insegnato aindividuare i pensieri disfunzionali legatiagli eventi temuti. Successivamente siinsegner a valutare le situazioni conmaggiore oggettivit, in modo da poterleaffrontare con pensieri pi funzionali e realistici

    LesposizioneQuesta tecnica consiste nel provare gra-dualmente ad affrontare le situazionitemute. Lesposizione alle situazionitemute permetter al bambino o allado-lescente di verificare che queste noncomportano un reale pericolo, impa-rando inoltre che possibile affrontare e gestire lansia

    Il rinforzoOgni comportamento avuto dal bam-bino, a casa, a scuola o in terapia e che siavvicina allobiettivo prefissato, verrpremiato al fine di renderne pi proba-bile la ricomparsa

    Il modellamentoSi basa sullutilizzo delladulto comemodello funzionale di comportamentonellaffrontare le situazioni temute

    Le tecniche di rilassamento e di MindfulnessQueste tecniche vengono utilizzate perridurre lo stress del bambino e di conse-guenza per abbassare i suoi livelli diansia. Secondo le preferenze e le caratte-ristiche dei singoli bambini o adole-scenti, possono essere utilizzate diversetecniche di rilassamento tra cui il rilassa-mento muscolare progressivo, la respira-zione diaframmatica, il training auto-geno e il rilassamento per immagini. La letteratura scientifica supporta inoltrelefficacia dellutilizzo della Mindfulnessnei disturbi dansia in et evolutiva

    La costruzione della resilienzaViene insegnato ai bambini e ai ragazziche, pur non potendo controllare glieventi, possibile modificare limpattoche essi hanno su di loro. Lutilizzo delletecniche apprese durante la terapia per-metter di affrontare i momenti di diffi-colt, superarli e di trarre degli insegna-menti utili per il futuro

    Il parent trainingIl coinvolgimento dei genitori nellaterapia con i bambini di fondamentaleimportanza. Il terapeuta insegner loro come rispon-dere alle richieste e ai comportamenti deibambini o dei ragazzi, in modo da nonrinforzare le loro paure e di conseguenzail disturbo

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    Modulo 6Le principali tecniche di trattamento cognitivo comportamentaledei disturbi dansia

  • Modulo 7Adesso toccaa mamma e papSoluzioni pratiche ed efficaci per la gestione dellansia in casa

    Step 1Insegna a tuo figlio cos' lansia

    Step 2Spiega a tuo figlio la sua ansia

    Step 3Incoraggiare il bambino a smettere di cercare rassicurazioni

    Step 4Create la cassetta degli attrezzi del vostro bambino

    Step 5Crescete coraggiosi

    Step 1Insegna a tuo figlio cos' lansia

    Perch importante parlare a tuo figliodellansia?Spesso i bambini o gli adolescenti nonriconoscono la loro ansia per cui nonsanno bene come descrivere o che nomedare a quello che stanno provando, perquesto pu capitare che si sentano sba-gliati. I bambini si focalizzano soprat-tutto sulla componente somatica del-lansia, ad esempio il mal di stomaco, il mal di testa o la tensione muscolare. Gli adolescenti invece pensano di esserestrani, deboli, di aver perso il controllosu loro stessi o che addirittura stianodiventando pazzi! Questi pensieri nonfanno altro che aumentare la loro ansia.Per questo il primo passo fondamentale insegnare ai propri figli che cosa sialansia e come riconoscerla. La consapevolezza di ci che si stavivendo essenziale!

    Tuo figlio non sa bene contro cosa stalottando, non conosce cosa sia lansia e i problemi a essa collegati. Per questo importante che lui capiscabene due aspetti fondamentali:

    Lansia di per s normale ed unsistema adattivo che il corpo ci chiededi usare in situazioni di pericolo

    Lansia diventa un problema quando il nostro corpo ci segnala un pericoloche invece non c: la situazione chestiamo vivendo di per s non perico-losa ma viene percepita come tale (rappresentazione soggettiva dellarealt)

    Un primo passo indispensabile aiutareil tuo bambino a capire che tutte le pre-occupazioni e le sensazioni fisiche chesperimenta (palpitazioni, sudorazione,cuore in gola, nodo allo stomaco...)hanno un nome: ANSIA.Dare delle semplici ma chiare spiega-zioni su cosa sia lansia riduce la confu-sione e la vergogna che si provano.Spiega che lansia unesperienzacomune e normale e che pu esseregestita con successo. Appena tuo figlio capir questo, si sen-tir molto pi motivato a lavorare perrendere la sua vita pi serena.

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  • Esempio di conversazionitra genitore e bambino su come spiegare lansia

    Affinch il dialogo con tuo figlio sia efficace tieni in mente questi 3 obiettivi:

    1. Incoraggia tuo figlio a parlare dellesue preoccupazioni e paure

    2. Insegnagli cos lansia

    3. Aiuta tuo figlio a riconoscere lansia

    Incoraggia tuo figlio a parlare delle suepreoccupazioni e paure

    Inizia descrivendo una situazionerecente in cui hai notato dei segnidansia in tuo figlio: Ieri, quando Sara andata via, ti seisubito andato a sedere accanto amamma. Sembravi nervoso del fatto cheavessimo avuto degli ospiti a casa. Mi sbaglio? Come stato per te?

    Racconta a tuo figlio una cosa che tifaceva paura quando avevi la sua et(soprattutto se avevi la sua stessapaura) e chiedi se anche lui ha la stessapaura

    Chiedi qual la sua pi grande preoc-cupazione. Se hai un figlio piccolinopuoi aiutarlo dandogli un esempio:Conosco alcuni bambini che hannopaura.... Anche tu hai la stessa paura?;dare questo piccolo suggerimento puaiutarli a fare ordine mentale sulle loropaure e sentimenti

    Quando tuo figlio ti parla di ansia epreoccupazioni, rassicuralo dicendoche gli credi e che normale provarequeste brutte sensazioni. Ricorda chetuo figlio prende spunto da ci che tugli dici e fai. Mostra di accettare le pre-occupazioni e i sentimenti dansia. Se sarai calmo anche tuo figlio lo sar!

    NB: sentirsi dire: Non ti preoccupare, stai tranquillo!ti aiuta quando sei ansioso per qualcosa? molto probabile che non aiuti moltoneanche tuo figlio. importante ricono-scere che la paura che prova reale. La tua empatia accrescer la possibilitche tuo figlio accetti la tua guida e vogliadiscutere con te delle sue preoccupa-zioni e paure anche in futuro.

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    1.

  • Insegnagli cos lansia

    Sono quattro i punti chiave da insegnareal tuo bambino:

    Lansia normaleTutti noi abbiamo provato ansia aqualsiasi et. Per esempio normaleprovare ansia sulle montagne russe oprima di un compito in classe. Rassicuralo sul fatto che i problemidansia sono molto diffusi:

    Lo sapevi, per esempio che in America, 1 ragazzo sotto i 18 anni ogni 7 soffre diun disturbo dansia?

    Lansia non pericolosa

    Anche se lansia ti fa sentire a disagio,non dura a lungo, e tende a diminuireman mano che il tempo passa! La maggior parte delle persone non siaccorge di quando tu sei ansioso (trannechi ti sta accanto e ti conosce bene come ituoi genitori)

    Lansia adattativaLansia ci prepara quando siamo difronte a un pericolo reale (immaginadi stare in un bosco e di trovartidavanti un orso!) o ci aiuta a dare ilmassimo in situazioni particolari,come parlare in pubblico. Quando proviamo ansia possiamo rea-gire in tre diversi modi: attacco, fuga ofreezing (congelamento). In questo modo il nostro corpo

    si prepara e risponde cos da difendercial meglio. Il nostro cuore batte piforte per dare pi energia ai nostrimuscoli, per farci correre veloci e scap-pare via dal pericolo. Quando invece ci blocchiamo (propriocome se fossimo congelati) lo facciamoper non essere notati, come i camale-onti che si mimetizzano. Queste risposte prendono anche il nome di arousal. Fai riflettere sul fatto che senza ansia la specie umana non sarebbe sopravvissuta!

    Lansia pu diventare un problemaQuando il nostro corpo reagisce comese ci fosse un pericolo che invece nonc. Pu essere utile la metafora dellal-larme antifumo per spiegare meglioquesto concetto.

    Come spiegare la reazioneattacco-fuga-congelamento ai bambini:Immagina di fare unescursione in unbosco e improvvisamente ti trovi davantiun orso. Quale sarebbe il primo pensieroche ti passa per la mente? Scapperestidallorso correndo il pi velocemente chepuoi o semplicemente rimarresti paraliz-zato, come se fossi congelato? Unaltrareazione ancora potrebbe essere quella diurlare e agitare le braccia cos da appariregrande e spaventoso. Come vedi luomo ha tre modi per reagireal pericolo: attacco, fuga o congelamento.Quando siamo ansiosi anche noi rea-giamo usando uno di questi modi: cor-riamo via, evitiamo quelle situazioni checi rendono ansiosi, o ci blocchiamo comequando per esempio la nostra mente siannebbia e non riusciamo a pensare pinulla. Oppure possiamo ancora arrab-biarci e diventare aggressivi con gli altri. Ti viene in mente quando provi ansiacosa fai? Attacchi, fuggi o ti congeli?

    Come spiegare larousal a un adolescente:A volte quando sentiamo che qualcosa pericoloso o minaccioso, automaticamenteentriamo in uno stato psicofisico cheprende il nome di arousal. Ci pu accadere sia in presenza di unreale pericolo che di un pericolo percepito(per esempio uninterrogazione in classe ilgiorno dopo o ...; dai un esempio di unasituazione rilevante per tuo figlio).Larousal ti fa sentire nervoso, irritabile ein queste situazioni non sempre facileragionare con chiarezza. Queste sensazioni possono diventaresempre pi frequenti e dintensit semprepi forte, tanto da portare le persone anon fare pi certe cose o a non andare piin posti dove provano ansia. Pensi che questo sia successo o succedaanche a te?

    Come spiegare la risposta dell allarmeantifumo:Un allarme pu salvarci nel momento incui scoppia un incendio, ma talvolta gliallarmi antifumo sono molto sensibili e siattivano anche quando non c unincendio (pensa al fumo prodotto daltostapane quando si fanno i toast). Come lallarme antifumo, lansia ci aiutaquando si attiva in presenza di un effet-tivo pericolo, ma se si attiva quando nonc un pericolo reale allora non va bene ebisogna risolvere questo problema.

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    2.

  • Aiuta tuo figlio a riconoscere lansia

    molto utile soprattutto con i bambinipi piccoli utilizzare la metafora dellin-vestigatore.Tu sarai il detective e aiuterai tuo figliodurante linvestigazione a trovare gliindizi per riconoscere meglio lansia.Proprio come un detective, trova degliesempi concreti in cui tuo figlio ha pro-vato ansia e suddividili in tre parti: sin-tomi fisici, pensieri ansiogeni-preoccu-pazioni e comportamenti di evitamento.

    Diventa un detective e riconosci i sintomi fisiciPer aiutare tuo figlio a riconoscere i sin-tomi fisici legati allansia, disegna su unfoglio un corpo e chiedi a tuo figlio diindicare dove sente lansia. Aiutalo se necessario, con un esempio:Quando sono ansioso sento come dellefarfalle nello stomaco e un grosso nodo ingola. Cosa senti invece tu quando hailansia?. Oppure puoi anche utilizzareun grande foglio di carta, grande quantoil tuo bambino, farlo distendere e trac-ciare la sua sagoma. Se invece tuo figlio un adolescente,basta fargli la domanda o al massimoutilizzare una lista di tipici sintomi fisicilegati allansia e lui deve trovare quelliche sente di avere.Se tuo figlio non troppo piccolo puoichiedergli di dare un nome all ansia: peresempio Signor ansia, Mister preoccu-pazione o Mostro ansia. Da quel momento in poi riferisciti allasua ansia con quel nomignolo propriocome fosse un cattivo: solo il signoransia che parla, non lo ascoltare!.Con i bambini pi grandi o con gli ado-lescenti si pu utilizzare lanalogia delvolume della musica: il volume dellaloro ansia un po pi alto di quello dialtri bambini o ragazzi: bisogna soloimparare ad abbassarlo un po.Queste strategie sono molto utili perchi bambini hanno un ruolo di osservatoreattivo e quindi imparano prima e inmodo pi efficace ad avere un maggiorcontrollo della loro ansia.

    Diventa un detective e riconosci i pensieri ansiogeni e le preoccupazioniI bambini, soprattutto quelli pi piccoli,hanno difficolt a riconoscere i propripensieri, in particolar modo quelli legatiallansia. Una prima cosa da dire per spiegare ladifferenza tra pensieri e sentimenti chei primi nascono dalla nostra testa,mentre i sentimenti vengono dal cuore.Inoltre possiamo dire che i pensieri sonodelle parole che rivolgiamo a noi stessisenza per pronunciarle ad alta voce.Proseguiamo poi con lo spiegare chepossiamo avere pensieri in qualsiasi oradel giorno e che questi sono privati epersonali, per cui gli altri non sannocosa noi stiamo pensando n noi sap-piamo cosa gli altri pensano, conclu-diamo poi dicendo che le persone pos-sono avere pensieri diversi su argomenticomuni.I bambini pi grandi e gli adolescentiriescono invece a riconoscere i propripensieri legati allansia e addirittura alavorare sui pensieri disfunzionali, di seguito vedremo come.Lobiettivo da prefiggersi , indipenden-temente dallet di tuo figlio, aiutarlo acapire che cos lansia, la differenza trapericolo reale e percepito, e soprattuttofarlo riflettere sul fatto che lansia causa del suo malessere e della perdita di tante belle opportunit di diverti-mento che la sua et gli offre.

    Diventa un detective e riconosci le strategie di evitamentoChiedi a tuo figlio di rispondere con ilmaggior numero di risposte possibili aquesta domanda: Se ti svegliassi domani mattina e come

    per magia la tua ansia fosse sparita, cosa faresti? Come agiresti?

    Fagli completare le seguenti afferma-zioni: La mia ansia non mi permette di .... Quando non sono ansioso, riesco a ....

    Se lavorerai con tuo figlio su questipunti sar in grado di riconosceremeglio lansia, e sar pronto a lavorare al prossimo obiettivo: imparare a gestirelansia!

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    3.

  • Step 2Spiega a tuo figlio la sua ansia

    Spiega a tuo figlio cosa lansia generalizzataCome in tutti i disturbi dansia, bambinie adolescenti con il disturbo dansiageneralizzato (DAG) diventano ansiosiquando incontrano uno stimolo (trigger il termine tecnico) che procura loropreoccupazioni. Ma qual il trigger per il DAG? I bam-bini con il disturbo dansia generalizzatadiventano ansiosi quando provanoincertezza o non sono sicuri di qualcosa.Ecco perch i bambini con il DAG sipreoccupano di tutto. Poich la maggior parte delle cose dellavita sono incerte, c sempre qualcosaper cui preoccuparsi!

    Spiega a tuo figlio cosa lansia da separazioneSpiega a tuo figlio che normale,qualche volta, provare ansia quando siresta soli o lontani da mamma e pap.D anche che gli darai degli strumentiutili per far fronte allansia e diminuirepoco a poco le sue paure. Aiuta il bambino a identificare e a lavo-rare su cosa prova, cosa pensa e cosa fa,quando sperimenta ansia in momenti diseparazione.

    Spiega a tuo figlio cosa il disturbo ossessivo compulsivo molto importante che il bambino oladolescente capisca che tutti i pensieriossessivi che ha e i rituali che mette inatto fanno parte di un disturbo chia-mato ossessivo compulsivo: DOC. Per far capire meglio cosa sia il DOC usala metafora per i virus del computer.

    Il doc come un virus di un computer:esempio di conversazione

    Genitore: Oggi ti parler del disturbo ossessivocompulsivo pi comunemente chiamatoDOC. Proviamo a immaginare che ilDOC sia il virus di un computer. Cosa fa un virus una volta entrato in uncomputer?

    Bambino: Beh... il virus pu rovinare il computer.Alcuni programmi potrebbero non funzio-nare bene, ma potrebbe anche romperelintero computer

    Genitore: Esatto. Adesso immagina il tuo problemaesattamente come un virus di un com-puter che per si trova nel tuo cervello.Pu rovinare alcuni programmi oppurealcune volte pu arrivare a spegnerlo, pro-prio come fa con un pc. Per esempio, a volte tu ti lavi e rilavi lemani un sacco di volte: questo succedequando il virus DOC rovina un pro-gramma. Altre volte invece non vuoiuscire di casa per quanto sei ansioso: ecco di nuovo il virus DOC in azione. Fai conto che i tuoi pensieri siano musica:il virus del DOC alza il volume dei tuoipensieri fino a un volume davvero troppoalto per il tuo cervello e tu riesci a sentiresolo quello che quei pensieri ti dicono.Quindi insieme lavoreremo per sbaraz-zarci di questo virus informatico DOC.Cosa ne pensi?

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  • Step 3Incoraggiare il bambinoa smettere di cercare rassicurazioni

    I genitori sono sia per i bambini sia pergli adolescenti le figure principali a cuichiedere informazioni sul mondo. Ecco perch cos naturale che si rivol-gano a voi nei momenti pi difficili.Chiedere rassicurazioni serve ai bambiniper capire che la situazione in cui si tro-vano non poi cos pericolosa come lapercepiscono, e li aiuta a gestirla nelmodo pi efficace possibile (cosa fare odire). Ma alcuni bambini e adolescentihanno bisogno di chiedere rassicura-zioni molte volte, anche per la stessasituazione. La rassicurazione diventacos una vera e propria strategia peraffrontare le difficolt. Infatti i bambiniche soffrono dansia molto spesso chie-dono delle rassicurazioni da parte deigenitori cos da essere sicuri al 100% chetutto quello che stanno facendo o chesta succedendo giusto o a posto. I genitori trovano tutto questo moltofaticoso e frustrante. Ecco alcuni dei pi comuni esempi dirichiesta di rassicurazioni: Sei sicuro di aver bloccato tutte le

    porte (per esempio in macchina)? Dimmi unaltra volta che sono una

    brava bambina Ti sei lavata le mani prima di cucinare?

    Sei sicura? Chiamare pi volte dal telefono della

    scuola mamma e pap per sapere chestiano effettivamente bene

    Chiedere a mamma e pap di control-lare e ricontrollare i compiti fatti a casacos da essere sicuri che non ci sianoerrori

    Ma qual il problema nel dare dellerassicurazioni ai propri figli?Molti genitori sanno quanto sia stan-cante dare continuamente delle rassicu-razioni ai propri figli! Dare spesso dellerassicurazioni fa s che i vostri figlidiventino un pozzo senza fondo: nonimporta quante volte li abbiate rassicu-rati, loro ne vorranno sempre di pi! come un circolo vizioso: pi si rassi-cura il bambino pi lui ne avr bisognoe ve ne chieder, creando una sorta didipendenza.Rassicurare perci una soluzione chenoi chiamiamo soluzione cerotto:allevia lansia solo momentaneamentema in realt non fa altro che alimen-tarla, perch mantiene il problema alungo termine. Continuare a rassicurare i vostri bam-bini d loro il messaggio che effettiva-mente si trovano in una situazione dipericolo, tale da dover chiedere aiuto edessere protetti da voi, quando invecenon c nessun pericolo ma solo lansiache porta a chiedere rassicurazioni.

    Qual la soluzione?Lobiettivo quello di guidare gradual-mente i bambini a gestire lansia inmodo sano e adattivo. Per far questo necessario che smettiatedi rassicurare i vostri figli! Se il bambinosmetter di basarsi sulle rassicurazionidei suoi genitori per affrontare lansia,acquisir un senso dindipendenza e dicompetenza. Non deve sembrarvi crudele privare ivostri figli della rassicurazione che vichiedono. Se volete davvero aiutarli agestire la loro ansia nel lungo periodo, enon solo nellimmediato, allora doveteaiutarli ad apprendere una strategia piefficace. Esiste un modo per farlo senzache il bambino vi percepisca come indif-ferente ai loro bisogni.

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  • Ecco cosa fare:

    Organizzare un pianoPrima di iniziare questo percorso contuo figlio necessario che tu abbia benchiaro in mente su cosa andrai lavorare.

    Quali comportamenti vuoi cambiare?(esempio: ogni volta che mio figlio michiede se la casa pulita non lo rassi-curer pi)

    Tutta la famiglia deve essere daccordonel non rassicurare pi il bambino. Se il bambino riceve rassicurazionianche da un solo membro della fami-glia la strategia non funzioner

    Siate sicuri che il bambino abbia capitoe sia daccordo sul piano dazione.Approfittate di un momento in cuinon sia agitato per spiegare il vostropiano dazione e perch lo fate:

    Faremo cos perch lansia una granbugiarda e non dobbiamo pi permet-terle di prendersi gioco di te. Dobbiamo fare in modo di non ascoltarepi lansia quando ti dice di chiamare lamamma per sapere come sta. Il tuo com-pito sar quello di fare i compiti da solo,anche se provi ansia, senza che io tilegga pi volte la consegna; il mio com-pito sar invece quello di aiutarti a com-battere lansia dicendoti che la consegnala devi leggere da solo. Questo quello che prevede il nostronuovo piano dazione per combatterelansia, ok? Quando mi chiederai aiuto,io ti ricorder che lansia che si staprendendo gioco di te, e che puoi fare da solo senza il mio aiuto. Alla fine lansia rinuncer a prenderti in giro e noi vinceremo.

    Seguire il piano

    Frasi utili da dire quando tuo figlioverr a chiederti delle rassicurazioni

    Gi conosci la risposta, a questadomanda non risponder unaltravolta

    Anche se non fai i compiti assoluta-mente perfetti, cosa potrebbe succe-dere?

    Potrebbe succedere che fai un errore alcompito in classe, cosa potresti fare perfar fronte a questo problema?

    Sento che lansia sta salendo. Cosa potresti fare per abbassarla?Potresti fare qualche esercizio di rilas-samento o magari pensare a qualcosadi positivo che ti possa aiutare?

    Cosa stai pensando in questomomento? Come potresti gestirequesta situazione?

    Credo che non ci resta altra soluzioneche aspettare e scoprire

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    1. 2.

  • La domandaQuando tuo figlio viene a chiederti unarassicurazione, non fare caso alladomanda. Una volta che avr smesso dichiederti la rassicurazione, vai da lui econgratulati del fatto che ha smesso didomandarti se ha fatto bene. Se la volta successiva ritorner a chie-derti rassicurazioni continua a non dareattenzione a questa richiesta. Questa strategia utile per fare capire albambino che non deve aspettarsi unarassicurazione da voi, e che quindi pivantaggioso non chiedere sempre lastessa cosa.

    Dare gratificazioniQuello che si chiede al bambino unosforzo davvero difficile, per questo ognivolta che ci riesce importante gratifi-carlo per gli sforzi fatti nel non chie-dervi continue rassicurazioni, e quindiper essere stato in grado di gestire lansiain modo indipendente. Ecco alcuni commenti positivi da poterdire al bambino:

    Bravo! Hai fatto un ottimo lavoro!

    Hai visto come sei stato bravo a gestirela tua ansia?

    Sono cos fiero di te!

    NB: nel momento in cui smettete didare le rassicurazioni, il vostro bambinoprover verosimilmente molta ansia.Prover molta frustrazione e sar arrab-biato con voi ed molto probabile chefar dei capricci. Tutto questo assolu-tamente normale. Limportante che voi siate decisi e riso-luti nel NON dare le rassicurazioni enon cediate se vedete i vostri figli arrab-biati con voi. Solo in questo modo smet-teranno di chiedere continue rassicura-zioni e cominceranno a gestire la loroansia in un modo pi efficace, indipen-dente e sano.

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    3. 4.

  • Step 4Create la cassetta degli attrezzi del vostro bambino

    La cosa pi utile che possiate fare per ivostri bambini che soffrono dansia quella di creare una cassetta piena dat-trezzi utili che possano usare per com-battere le loro preoccupazioni e paure.

    Strumento 1Calmare lansia attraverso gli esercizi di respirazioneQuando il tuo bambino prova ansia ilsuo respiro cambia e diventa corto eveloce, esattamente come succede a noiadulti quando diventiamo ansiosi. Ral-lentare la respirazione aiuta il bambino aprovare meno ansia e a dargli un maggiorsenso di controllo. Questo un ottimostrumento portatile che i bambini pos-sono usare in qualunque luogo e in qua-lunque momento provino ansia, soprat-tutto nelle situazioni in cui solo. Eccoqui riportato brevemente come insegnarela tecnica del respiro al vostro bambino: Fate un respiro lento attraverso il naso

    (per circa 4 secondi) Trattenete il respiro per 1-2 secondi Espirate attraverso la bocca lentamente

    (almeno 4 secondi) Aspettate 2-3 secondi per fare un altro

    respiro (5-7 se si tratta di adolescenti) Ripetere la sequenza per 5 -10 respiri

    Strumento 2calmare lansia attraverso il rilassamento muscolare progressivoAttraverso questi esercizi i vostri bam-bini impareranno a rilassarsi neimomenti di maggior ansia o stress. Il rilassamento muscolare aiuter inoltrea diminuire i sintomi fisici come il maldi stomaco o il mal di testa. Lesercizio consiste nellalternare la ten-sione e la distensione di diversi muscolidel corpo: in questo modo il bambinosperimenter sul proprio corpo la diffe-renza tra lessere tesi e il sentirsi rilassati.

    Strumento 3Creare dei bigliettini di affrontamentocon i vostri bambini: le coping cardUn modo efficace per gestire lansia deivostri bambini quello di creareinsieme a loro dei biglietti di affronta-mento (in inglese coping card), da por-tare con s durante il giorno. Sono comedei post-it in cui si possono scrivonobrevi frasi dincoraggiamento o suggeri-menti su cosa fare nel caso in cui siprovi ansia. Sono degli strumenti porta-tili molto utili per combattere lansia. Ecco qui di seguito alcuni esempi gene-rali di coping card: Ricordati che i sintomi fisici (mal di

    testa, mal di stomaco), sono solo ansia! Il nome che il bambino ha dato allansia:

    signor ansia, mostro, insetto cattivo... Ricorda che lansia non pericolosa e

    non dura per sempre Affermazioni positive come: posso

    farcela! Ricorda che puoi utilizzare delle

    strategie utili come per esempio gliesercizi di respirazione

    Frasi utilizzate in precedenza dai vostribambini per calmarsi

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  • Come costruire le coping card:

    Coinvolgi tuo figlioI bambini devono capire che le copingcard sono effettivamente utili e stretta-mente personali. Saranno molto pipropensi a usarle se anche loro avrannopartecipato attivamente alla realizza-zione. Non quindi una buona ideapensarle e scriverle di vostro pugno epoi consegnargliele.

    Crea un gioco di societCreare le coping card non deve essere unlavoro di routine ma deve essere inveceun momento divertente, che coinvolgetutta la famiglia, in cui ogni membroscrive una sua coping card. Inoltre nondevono essere solo utili ma anche belle edivertenti. Create insieme a loro dellecard che siano colorate, con formediverse, vivaci e luminose.

    Ricorda di gratificare tuo figlioRicordate di gratificare e lodare sempre ivostri bambini quando riescono agestire bene lansia o comunque cihanno provato ma non sono ancora deltutto abili nel farlo. Gratificare non significa solo usare dellebelle frasi come, ottimo lavoro! Sonofiero di te!, ma vuol dire anche rega-largli un sorriso, abbracciarlo, organiz-zare una bella gita con tutta la famiglia ofare anche un vero e proprio regalo se losforzo che il bambino ha fatto statodavvero cos intenso.

    Strumento 4Imparare a convivere con un po di incertezzaI bambini ansiosi vivono tutto comeincerto e un buon metodo per fermarequesto vortice di preoccupazioni pro-prio quello di aiutarli ad accettare divivere con una percentuale dincertezza,soprattutto in quei momenti in cui nonsono sicuri di quello che potr accadere.Come per ogni strumento utile per lavo-rare sulle paure, necessario iniziare autilizzarlo gradualmente. Ecco alcuni esercizi che i bambini pos-sono fare:

    Portare a termine i compiti senza chie-dere a nessuno della famiglia di rive-derli

    Telefonare a un amico e chiedergli divenire a giocare a casa propria senzache questo sia stato prima preventivato

    Iniziare a fare quello che fino ad ora si evitato; per esempio guardare il tele-giornale nonostante la paura dellaguerra

    Commettere appositamente un piccoloerrore nei compiti a casa cos da nonessere assolutamente perfetti

    Arrivare a scuola con alcuni minuti diritardo

    Fare una chiacchierata con un com-pagno a scuola senza averlo preventi-vato prima

    Rispondere non lo so a una domandadella maestra

    Guardare per alcuni secondi fuori dallafinestra mentre la maestra spiega

    molto importante preparare i vostribambini. Il fatto che, molto probabil-mente, proveranno ansia nel fare questiesercizi assolutamente normale! Se si vuole combattere lansia normaleprovarne un po allinizio. inoltre fondamentale gratificare elodare il bambino: gli si pu far un com-plimento, aumentare il tempo che putrascorrere davanti alla tv, cucinare ilpiatto preferito. Premiare anche i tentativi non riusciti dicontrastare le paure: dopo tutto unduro lavoro combattere contro lansia!

    Strumento 5Stop e pensieri realistici I pensieri dei bambini e dei ragazzi chesoffrono dansia sono spesso irrealistici,improbabili e quando sono molto pre-occupati, difficilmente riescono a rico-noscerli come tali. Ad esempio, se mamma e pap tendonoa tardare, i bambini sono preoccupatiche sia avvenuto un incidente stradalemortale in cui sono rimasti coinvoltientrambi i genitori. Inoltre i bambiniansiosi tendono anche ad avere dei pen-sieri disfunzionali negativi su se stessi,come ad esempio: sono stupido, nonpiaccio a nessuno, finir per restare solo,sbaglier il compito ... molto importante che i bambini capi-scano il legame che c tra pensieriansiosi, emozioni negative e comporta-menti disfunzionali:

    Situazione: primo giorno di scuola

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    Pensiero: appena mamma andr

    via da scuola le succeder qualcosa di brutto

    Emozioni:paura, ansia

    e forte preoccupazione

    Comportamento:pianto, andare via prima

    da scuola

  • Ecco come fare Spiegate ai bambini cosa sono i pensieri

    Tutti quanti abbiamo pensieri sulle cose. I pensieri sono parole che diciamo a noistessi, senza dirle ad alta voce. Le altre persone non possono sapere quelloche stai pensando a meno che non tu nonglielo dica. Noi abbiamo i pensieri in qualsiasimomento della giornata e per questo nonci facciamo molto caso, loro appaionocos, in modo del tutto automatico! Proviamo allora a rallentare il nostroflusso di pensieri e proviamo a dargli un po di attenzione!

    Aiutateli a capire quali sono i pensieri che fanno provare ansia

    Per capire quali siano i pensieri che portano i bambini a provare ansia utile fare loro queste domande:

    Che cosa ti fa sentire paura?

    Che cosa temi che accadr e cosa ti fa preoccupare?

    Cosa ti aspetti che accada di brutto in questa situazione?

    Fai capire al tuo bambino che il solofatto di pensare una cosa non rendequella cosa reale! Il pensare, ad esempio,che lascensore si rompa mentre lui stadentro non implica che succeder vera-mente, anche se il bambino prova pauracome se stesse per accadere sul serio.Se per il bambino non in grado diesplicitare verbalmente i suoi pensieriansiogeni e le sue preoccupazioni, nonforzatelo. Fate attenzione se in futuroespliciter delle preoccupazioni legateallansia e segnatele.

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  • Insegnate che ci che pensiamoinfluisce su come e cosa sentiamo

    Spiegate ai vostri bambini che quando ci aspettiamo che accadano cose brutteci sentiamo ansiosi: ci che pensiamo influisce (o controlla)su come ci sentiamo. Usate lesempio del cane.

    Sei in un parco a fare una passeggiata evedi un cane: se pensi che il cane siacalmo ti senti rilassato, ma se pensi chequesto cane sia feroce e possa morderticominci a provare paura. vero?

    Trasformate i pensieri inutili in pensieri utiliPer prima cosa spiegate la differenza trapensieri utili e pensieri inutili:

    Migliaia di pensieri attraversano la nostratesta ogni giorno. Alcuni di questi sonopensieri utili, e altri sono pensieri inutili.Un pensiero utile ci fa sentire fiducioso,felice e coraggioso. Un pensiero inutile ci fasentire preoccupato, nervoso, o triste. Riesci a pensare a qualche esempio di pen-siero utile e inutile?

    Una volta capita la differenza dite alvostro bambino di immaginare unasituazione passata, meglio se unasituazione in cui ha provato incertezza e chiedete:

    In quella situazione quali sono stati ituoi pensieri inutili? E i tuoi pensieriutili?

    Per rendere pi efficace lesercizio utiliz-zate una tabella come quella riportataqui di seguito.

    Per ogni situazione analizzata, createinsieme al bambino una coping cardsui pensieri utili che sono venuti fuori dallesperienza presa in esame.Durante questo esercizio moltoimportante che i bambini capiscano che assolutamente normale avere dellepreoccupazioni e provare emozionispiacevoli e che proprio per questobisogna accettarle. Sottolineare al bam-bino come non esiste un solo modo dipensare e di sentire, ma ce ne sonodiversi. Utilizzando differenti modi di pensare a una stessa situazione possiamo speri-mentare un abbassamento dellansia.

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    Situazione Pensieri inutili Pensieri utili

    Un gruppo di bambini mi guarda Oh no, stanno ridendo di me! Stanno probabilmente ridendoe ridacchia Sembro cos stupido! di una cosa simpatica proprio mentre

    passavo di l

    Non ho nessuna prova che stiano veramente ridendo di me!

  • Usate la tabella dello stop (solo con bambini pi grandi)

    1. Fai attenzione ai segni dellansia(Scared)

    2. Fai attenzione ai pensieri ansiosi (Thoughts)

    3. Trova possibili pensieri utili alternativi (Other)

    4. Congratulati e fanne tesoro per le prossime volte (Praise)

    Per rendere pi efficace lesercizio utilizzate una tabella come quelle ripor-tata qui di seguito:

    Adesso prova a usare la tabella delloSTOP anche con tuo figlio. Allinizio compilate la tabella insieme eprovate a farlo anche pi di una volta algiorno per i primi due giorni. Una volta che siete sicuri che ha capito,chiedetegli di compilare la tabella dasolo lavorando su una situazione in cuiha provato paura. Con lesercizio, i passaggi della tabelladiventeranno automatici e non ci sarpi bisogno di scrivere. Ricorda sempre che il bambino va pre-miato per lo sforzo fatto: non un giocofacile lavorare sulle proprie paure!

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