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Convegno, presso Ordine dei Commercialisti di Roma, sulle opportunità, offerte dal Bando della Regione Lazio ( 50 mln €) per la costituzione di RETI D'IMPRESA. Relatori vari ( vedi la mia scheda Linkedin). Roma 14 marzo 2013
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RETI DI IMPRESA
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Armando Panvini
Consulente di Organizzazione Aziendale
Roma, 14 marzo 2013
Obiettivo del nostro incontro
Presentare il Contratto Reti d’Impresa in relazione
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alle modifiche apportate dal Decreto Sviluppo 2.0
Il Contratto di Rete d’Impresa
Forma giuridica del contratto di ReteIl Contratto di rete è stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano dal DL 5 convertito nella Legge 33 del 2009,art.4 ter e seguenti.La norma attualmente in vigore è l’ultima di diverse versioni che si sono rapidamente succedute nel tempo. Infatti, non appena concepita, la disciplina del Contratto di rete ha subito suscitato un vivace dibattito in dottrina e un vivo interesse tra gli operatori, che hanno indotto il legislatore a modificarla e migliorarla in più occasioni ed in più punti.
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legislatore a modificarla e migliorarla in più occasioni ed in più punti. Prima del Decreto Sviluppo 2.0 (DL 179), Legge 221 del 17 dicembre 2012, il Parlamento era già intervenuto con:DL 83 del 22 giugno 2012, Legge 134DL 78 del 31 maggio 2010, Legge 122
A due anni e mezzo dalla nascita della prima rete, dunque, il governo tenta di dare ulteriore impulso alla creazione di nuovi raggruppamenti di imprese. Nel 2012 i contratti sono arrivati a quota 523 in tutti i settori di attività: dalle grandi aziende industriali fino alle microimprese artigiane, da quelle manifatturiere e agricole a quelle del terziario.
Il Contratto di Rete d’Impresa
Il Decreto Sviluppo 2.0 ha portato novità importanti per le Reti d’Impresa
Il provvedimento approvato dal Parlamento il 10 dicembre scorso contiene, infatti, una serie di interventi per quanto riguarda la normativa che regola il Contratto di rete.
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riguarda la normativa che regola il Contratto di rete. Si tratta di uno accordo con il quale
più imprenditori si impegnano a collaborare per accrescere la capacità innovativa e sviluppare la competitività delle loro aziende nel mercato globale.Nello specifico chi si avvale di questo strumento si impegna a congiungere gli sforzi nell’ambito delle attività comuni, scambiando con gli altri informazioni e prestazioni mirati ad un
OBIETTIVO CONDIVISO
Il Contratto di Rete d’Impresa
I cambiamenti più interessanti riguardano il Codice degli appalti, che ora prevede la partecipazione dei Contratti di Rete a gare pubbliche; una misura molto attesa dalle oltre 2.800 aziende che hanno scelto di mettere in comune le loro risorse e competenze, a fine 2012.
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Le modifiche riguardano anche la personalità giuridica, che rendono necessaria la denominazione e l’indicazione della Sede della rete, nel contratto. Le aziende, inoltre, possono iscrivere la rete nelle sezione ordinaria del Registro delle imprese e la scelta di effettuare tale iscrizione comporta l’acquisizione di soggettività giuridica della rete. In ultimo, ma non meno importante, troviamo
la responsabilità patrimoniale. Il decreto, infatti, stabilisce che tale disponibilità sia limitata al solo fondo comune e cioè solo a quelle imprese che decidono di utilizzare le risorse per permettere l’applicazione dell’accordo stesso. Viene introdotta anche la possibilità di redigere il contratto non solo per atto pubblico, ma anche tramite scrittura privata autenticata con firma digitale o elettronica.
I potenziali vantaggi della Rete _ check list
La creazione di una Rete permette alla singola azienda di perseguire insieme alle altre Imprese uno o più dei seguenti obiettivi:
� Abbattimento dei costi di gestione;� Unificazione delle attività comuni;� Riorganizzazione aziendale e delle varie divisioni, riassetto del personale;� Condivisione di strategie commerciali (riassetto della rete commerciale, aumentandone
efficacia e produttività);� Definizione di una politica comune dei prezzi e dei prodotti/servizi;� Ampliamento dell’offerta a nuovi mercati, soprattutto esteri, acquisizione di nuovi clienti nazionali e/o esteri;
� Rafforzamento nei confronti dei concorrenti;
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� Rafforzamento nei confronti dei concorrenti;� Promozione comune di beni e di marchi;� Perseguimento di un risultato finale unitario (es. la produzione di uno o più beni finali);� Ottimizzazione ed efficienza della filiera produttiva; processo di controllo della qualità dei
beni lungo la filiera;� Coordinamento della gestione della logistica: il magazzino;� Uso comune di piattaforme telematiche, software;� Condivisione di strategie di marketing, di web marketing, di e-commerce;� Scambio di know-how finalizzato a migliorare l’offerta dei prodotti/servizi;� Centro di ricerche comune, laboratorio comune;� Gruppo di acquisto, maggior potere contrattuale nei confronti dei fornitori;� Acquisizione di un bene comune (es. impianto di produzione, magazzino, brevetto, marchio,
piattaforma informatica, ecc.) ripartendone l’investimento;� Partecipazione ad appalti e gare;� Maggiori probabilità di accesso al credito bancario
Fonte: GeniaBusiness - evoluzione imprese
Driver Rete d’Impresa
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Condivisione di ambiti innovativi
Scambio di know-how
Innovazione e Globalizzazione
Esercitare un’attività di
Rete
Driver Rete d’Impresa
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Per le imprese italiane aggregarsi in Rete rappresenta oggi una scelta
obbligata, diventata ormai necessaria non solo a causa della
crisi, ma perché il sistema imprenditoriale italiano - costituito per il 95% da micro e piccole imprese
(PMI), votate al Mercato Domestico – non è più in grado di reggere il passo con un Mercato Globale sempre più attivo e
dinamico.
I Target delle Imprese in rete
Innovazione
Mercato Domestico
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0 20 40 60 80
Tutela Ambientale
Export UE ed altri Paesi
R & S
Brand Comune
Innovazione
Asset 1
Asset 2
Asset 3
Contratto di Rete ed altre aggregazioni
ATI/ATS• Aggregazione limitata ad uno specifico
business
• Un mezzo tecnico per il quale ciascuna impresa persegue un interesse proprio,
Contratto di Rete
• Organizzazione comune per esercitare una o
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impresa persegue un interesse proprio, distinto da quello delle altre imprese partecipanti
Consorzio/ Consorzio per l’internazionalizzazione
• Un’organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese ( art 2602 C.C.)
• Organizzazione comune per esercitare una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetto sociali al fine di accrescere la propria capacità innovativa e la competitività sul mercato
• Le imprese rimangono indipendenti pur dando vita, volendo, ad un soggetto giuridico autonomo
Principali differenze fra Contratto di Rete ed altre aggregazioni
DISTRETTO• Gruppo di Aziende localizzate in un
determinato ambito geografico tipico ( distretto delle ceramiche, distretto del
Contratto di Rete
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distretto delle ceramiche, distretto del cuoio, distretto delle calzature)
• Aziende operanti in un settore di business strettamente collegato ( distretto della Moda, distretto del Lusso)
G.E.I.E.• Aggregazione di imprese , operanti su tutto
il territorio UE di almeno 2 Stati membri ( no extracomunitari ), sulla base di un programma comune
• Lo scopo è di facilitare o sviluppare l’attività economica dei partecipanti o di accrescerne i risultati, senza l’obbligo di realizzare utili
• In Italia, società di persone; all’estero coop
• Aggregazione di imprese, operanti su tutto il territorio nazionale, sulla base di un programma comune di rete
• Filiera produttiva orizzontale e verticale
• Sviluppo sinergico dell’attività economica svolta da ciascun aderente al Contratto di Rete
Principali differenze fra Contratto di Rete ed altre aggregazioni
JOINT VENTURE Contratto di Rete
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• Un’organizzazione d’affari gestita da più imprese con o senza soggetto giuridico
• Messa in comune, in stretta collaborazione, dei reciproci beni e servizi
• Determinata operazione o determinata attività
• Responsabilità personale, economica e giuridica degli associati.
• Un’organizzazione d’affari gestita da più imprese con o senza soggetto giuridico
• Contratto plurilaterale con comunione di scopo ( art.1420 c.c. )
• L’organo comune e/o il legale rappresentante agiscono in base alla disciplina dettata per il contratto di mandato ( artt.1706 e 1726 c.c. )
Elementi distintivi del Contratto di rete
PARTECIPANTI
TARGET
PROGRAMMA di RETE
I soggetti che sottoscrivono il Contratto di Rete
Indicare gli obbiettivi strategici di innovazione, capacità competitiva e la loro misurazione
Diritti ed obblighi che ciascuna parte si assume
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PROGRAMMA di RETE
DURATA, MODALITA’ ADESIONE, RECESSO
FONDO COMUNE, GOVERNANCE
PUBBLICITA’
Diritti ed obblighi che ciascuna parte si assume
Realizzazione obbiettivo di scopo
Istituzione del fondo comune ( eventuale )
Le regole di gestione, dettate dalla massimalibertà di organizzazione, fatte salve le normerelative ai contratti con comunione di scopo
Regola i poteri di gestione e rappresentanza dell’eventuale Organo Comune
Redazione per atto pubblico o scrittura privata autenticata, deposito al Reg.Imp. oppure atto firmato digitalmente ( firma digitale/elettronica)
I vantaggi del contratto di rete
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Vantaggio in Sinergie
Vantaggio FinanziarioVantaggio Finanziario
Vantaggio Fiscale
I vantaggi in sinergia
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EXPORT
KNOW-HOW• Condivisione di esperienze,conoscenze, in ambiente protetto, al fine di
FINANZA
• Condivisione ( e riduzione) del rischio di impresa su investimenti
• Possibilità di accedere a nuovi mercati
protetto, al fine di innovare processi, prodotti, servizi
su investimenti destinati a Ricerca & Sviluppo
• Superamento del limite dimensionale di affidamento in Banca della singola impresa
I vantaggi finanziari
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RATING
• Miglioramento rispetto a quello
FINANZA
• Possibilità di attivare strumenti finanziari mirati
PLUS VALORE
• Aumento del valore del Capitale Economico rispetto a quello
della singola impresa
finanziari mirati alla Rete di Impresa
• Possibilità di attingere a risorse di finanza agevolata, tramite Bandi dedicati
Economico dell’impresa
I vantaggi fiscali
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RATING
• Miglioramento del rating dell’impresa in Rete
UTILI
• Detassazione degli utili destinati al Fondo Comune
• ( fino ad 1.000.000,00 € )dell’impresa in Rete • ( fino ad 1.000.000,00 € )
Soggettività tributaria della Rete
•L’adesione alla Rete non comporta né l’estinzione né la modifica della soggettività tributaria
La Rete con la Legge n°221 del 17 dicembre 2012, può scegliere di diventare un soggetto
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•Anteriormente al 19 dicembre 2012, data in vigore della Legge 221, la Rete non poteva essere centro di imputazione, attivo o passivo, delle attività poste in essere per l’esecuzione del Programma di Rete ( MEFn°4/E del 15 febbraio 2011 ) potendo soltanto vedersi attribuire il C.F. ( R.A.E.n°70/E del 30 giugno 2011 )
2012, può scegliere di diventare un soggetto giuridico ed un soggetto tributario, nel caso in cui il CdR si doti di un Fondo Patrimoniale e di un organo comune; in tal caso potrà iscriversi nel R.I. e chiedere il rilascio della P.IVA.
La responsabilità patrimoniale, per le obbligazioni assunte dall’organo comune, sarà limitata al Fondo Comune ed andrà redatta annualmente la situazione patrimoniale osservando, in quanto compatibili, le disposizioni relative al bilancio delle S.p.A..
Gli ingranaggi del gioco
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Aspetti Contratt
Aspetti Legali
Gli ADDENDUM
Contrattuali
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Addendum Contrattuali
“Contratto Quadro” “Contratti Operativi”
Gli ingranaggi del gioco
“Contratto Quadro” come contenuto
minimo essenziale previsto dal Legislatore
“Strumenti Contrattuali” come
risoluzione delle possibili criticità
“Contratti Operativi” da sottoscrivere
mirati alla realizzazione specifica degli
obiettivi strategici
Gli ingranaggi del gioco
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• Definizione finalità
• Approccio collaborativo
OPERATIVITA’ INNOVAZIONE
• Management• Struttura legale
SUCCESSOGLOBALIZZAZIONE
Il Ruolo del Manager di Rete
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Il Ruolo del Manager di Rete
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Promotore
GeneralManager
Mediatore
Animatore
START UP CRESCITA
CONSOLIDAMENTO
Project Leader
Manager
Le Reti nel nostro paese_1/3La Rete rappresenta una forma aggregativa d’impresa “ibrida” che permette,a ciascuna azienda partecipante di raggiungere una dimensione adeguata percompetere sui mercati globali sviluppando l’innovazione necessaria a renderlacompetitiva sui mercati internazionali:
Da un’analisi dei bandi e delle prime esperienze acquisite, ci sono tre tipi di
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Da un’analisi dei bandi e delle prime esperienze acquisite, ci sono tre tipi di innovazione possibile da perseguire:
�Innovazione di processo: l’applicazione di un metodo di produzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature e/o nel software) con esclusione di cambiamenti o miglioramenti minori, l’aumento delle capacità di produzione o di servizio attraverso l’aggiunta di sistemi di fabbricazione o di sistemi logistici che sono molto simili a quelli già in uso, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione dell’impianto, i cambiamenti derivanti puramente da cambiamenti di prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, le normali modifiche stagionali o altri cambiamenti ciclici, la commercializzazione di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati.
Le Reti nel nostro paese_2/3�Innovazione di prodotto: l’introduzione di un bene o di un servizio che è nuovo osignificativamente migliorato nel rispetto delle sue caratteristiche o degli usi per il quale èstato progettato. Questo include significativi miglioramenti nelle caratteristiche tecniche, neicomponenti e nei materiali, nei software incorporati, nello user friendliness (usabilità) o altrecaratteristiche funzionali. L’innovazione di prodotto può utilizzare nuove conoscenze otecnologie, o può essere basata su nuovi usi o combinazioni di conoscenze o tecnologieesistenti. Il termine “prodotto” indica sia prodotti sia servizi. L’innovazione di
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esistenti. Il termine “prodotto” indica sia prodotti sia servizi. L’innovazione diprodotto include sia l’introduzione di nuovi beni sia di nuovi servizi sia il significativomiglioramento nelle caratteristiche funzionali o di utilizzo di prodotti o servizi esistenti. Pernuovi prodotti si intendono beni e servizi che differiscono significativamente nelle lorocaratteristiche o negli usi per i quali sono stati progettati. Lo sviluppo di un nuovo utilizzo perun prodotto che ha subito solo minori cambiamenti nelle sue specifiche tecniche èun’innovazione di prodotto. Significativi miglioramenti a prodotti esistenti possono verificarsiattraverso cambiamenti nei materiali, componenti o altre caratteristiche che migliorano laperformance/prestazione. L’innovazione di prodotto nei servizi può includere significativimiglioramenti nel modo in cui sono forniti (p.e. in termini di efficienza o velocità), l’aggiuntadi nuove funzioni o caratteristiche ai servizi esistenti, o l’introduzione di servizi interamentenuovi. Il design è una parte integrale dello sviluppo e implementazione dell’innovazionedi prodotto quando implica significativi cambiamenti nelle caratteristiche funzionali delprodotto o negli usi per i quali è stato progettato.
Le Reti nel nostro paese_ 3/3
�Innovazione organizzativa: l’applicazione di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali dell’impresa, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa. L’innovazione dell’organizzazione deve sempre essere
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dell’impresa. L’innovazione dell’organizzazione deve sempre essere legata all’uso e allo sfruttamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ottica di modificare l’organizzazione.
� Non costituiscono innovazione i cambiamenti nelle pratiche dell’impresa, nell’organizzazione del luogo
di lavoro, nelle relazioni esterne che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nelle imprese, i cambiamenti nelle pratiche commerciali, le fusioni e le acquisizioni, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione dell’impianto, i cambiamenti derivanti puramente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, le normali modifiche stagionali o altri
cambiamenti ciclici, la produzione di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati.
Le Reti nel nostro paese_2/3
Le reti sono composte in largamisura da imprese micro epiccole (79%) con un’elevatadifferenziazione produttiva, nel47% dei casi.
Il restante 53% è rappresentato dareti formate da imprese cheappartengono a un unico
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appartengono a un unicomacrosettore.
Per la percentuale più alta, il 44%,sono nei servizi, seguitadall’industria con il 40% e dal 5%nell’agricoltura.
La suddivisione regionale, secondol’analisi dell’Osservatorio diIntesaSanPaolo, vede al primoposto la Toscana, seguita daLombardia, Emilia Romagna,Veneto".
Fonte: Intesa SanPaolo e Mediocredito Italiano su dati Unioncamere
Gli ultimi bandi di Rete
BANDI RETI D'IMPRESA-last update: 28.02.2013
# Regione Importo Reteimporto max
erogato"de minimis" scadenza bando Note
3 Liguria 2.000.000,00 rete energia 200.000,00 100.000,00 14/05/2013
80% spese
ammissinili
5 Veneto 5.000.000,00
Regione
generico 150.000,00 30.000,00 31/03/2014
Min. 3 aziende -
50% spese
ammissibili
7 Friuli V.G. CCIA UD 40.000,00 20.000,00 2013 60%
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7 Friuli V.G. CCIA UD 40.000,00 20.000,00 2013 60%
12 Abruzzo 1.600.000,00 start up reti 80.000,00 30.000,00 29/03/2013
Min. 3 aziende -
50% spese
ammissibili
7.000.000,00 incentivi/VA
prossima
pubblica
14 Lazio 6.000.000,00
Sviluppo
OPENDATA 200.000,00 50.000,00 30/06/2013
75% spese
ammissibili
50.000.000,00 Reti Impresa 3 livelli 50.000,00 30/06/2014
Min. 3 aziende -
70% spese
ammissibili
20 Sardegna 3.000.000,00
Creazione Reti
innovative 200.000,00 50.000,00 30/09/2013
75% spese
ammissibili
I principali bandi della Regione Lazio
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BandoStart Up e Spin
Off
OPEN DATA Reti d'Impresa
PMI PAL startup incentivo V.A.L.
Tipo Società Start Up Innovative e
PMI con Sede nel lazio
PMI e Aggregazioni di
Impresa con Sede nel
Lazio
Pubbliche
Amministrazioni locali
del Lazio
Progetti
imprenditoriali mirati
alla costituzione di
una Rete
Almeno 3 PMI locali
ed Aggregazioni
d'imprese ( ATI, ATS,
Consorzi )
Almeno 3 PMI locali
ed 1 Grande Impresa
Finanziamento
80% spese ammissibili
70% spese
ammissibili/ 75%
aggregazioni
100% spese
ammissibilivedi contributi vedi contributi vedi contributi
Contributo MIN
/Contributo MAX
35.000,00 € 50.000,00 € NO 50.000,00 € 250.000,00 € 2.000.000,00 €
100.000,00 €
150.000 € /
170.000,00 € X
aggregazioni
180.000,00 € 200.000,00 € 50% ISCO100% ISCO/
10.000.000,00 €
Fin. Suppl.50.000,00 € X X X 20% PMI 50% / GI 70%
Durata Totale
Progetto 12 mesi 12 mesi 12 mesi 30-giu-15 30-giu-15 30-giu-15
Erogazione Suppl. 6 mesi più IVA IVA inclusa X 2 bilanci IRAP > 10% 2 bilanci IRAP > 10%
S.A.L. 4 tranches trimestrali anticipo 50% anticipo 50% anticipo 50% anticipo 50% anticipo 50%
Saldo Minimo 25% finanziamento saldo 50% saldo 30% saldo 30% saldo 30%
Presentazione
DomandaON LINE ON LINE ON LINE ON LINE ON LINE ON LINE
SCADENZA 30-giu-13 30-giu-13 30-giu-13 30-giu-14 30-giu-14 30-giu-14
Sviluppo delle reti: decollo con difficoltà
� Focus su aspetti tecnici rilevanti ma che nonstimolano l’imprenditore : fiscalità, contratto, organodi controllo, fondo patrimoniale…
� Diffidenza verso altri imprenditori spessoconcorrenti.
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concorrenti.
� Mancanza di competenze per la realizzazione«attiva» del modello di business e/o sua realizzazione.
� Mancanza di adeguata leadership (credibilità)intorno al tavolo.
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Controllo =
Strategie =
Decidere
Analisi = Compren
dere
Serve un approccio organico e strutturale
Attuare =
Competere
= Misurare
RETE ATTIVA
dere
Un approccio organico e strutturale
• Analisi mercati di riferimento aziende
• SWOT analysis per ciascuna azienda
• Analisi dei vantaggi e rischi di mettersi in rete
• Analisi del modello di business delle singole aziende
• Analisi economico patrimoniale delle singole aziende in termini storici e prospettici
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termini storici e prospettici
• Elaborazione del Business Model di “rete”
• Definizione degli obiettivi comuni e delle strategie per raggiungerli
Il Sistema Bancario e le Reti d’Impresa _1/2
Mentre da un lato il sistema bancario ha mostrato unaevidente contrazione nell’erogazione del credito, alcunifra i suoi gruppi primari hanno compreso l’importanzadelle Reti e hanno dato inizio ad un percorso comune che è
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delle Reti e hanno dato inizio ad un percorso comune che èvolto a promuovere, tra le singole imprese,l’aggregazione in Rete, premiandole con forme di credito aloro dedicate, processi di valutazione innovativi e unariduzione dello spread per le migliori iniziative.
Entità dell’investimento e qualità dei progetti portatiavanti, in forma comune, dagli aderenti alle Reti sono icriteri premianti.
Il Sistema Bancario e le Reti d’Impresa _2/2
Questi, per citare alcuni esempi, tra i gruppi più attivi :
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Accordo con Confindustria per sviluppo di Reti inItalia e all’estero tramite le strutture del gruppo.
Il primo gruppo a creare un modello di serviziodedicato, con il quale la banca guarda alla Rete comead un interlocutore unico .
Avvalendosi del supporto diMediocredito Italiano,banca del Gruppo specializzata nell'assistenza alleimprese, intende affiancare gli imprenditori lungotutto il ciclo di vita della rete, dalla fase dicostituzione, all'avvio e alla crescita.
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Armando PanviniConsulente di Impresa
Via Stefano Satta Flores, 1500139 Roma
Tel/Fax 06.87131356Mobile 3487967845