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Dr. Luca La Fauci Dr. Luca La Fauci Biologo Nutrizionista & Biologo Nutrizionista & Tecnologo AlimentareTecnologo Alimentare
Dr. Luca La Fauci Dr. Luca La Fauci Biologo Nutrizionista & Biologo Nutrizionista & Tecnologo AlimentareTecnologo AlimentareTecnologo AlimentareTecnologo AlimentareTecnologo AlimentareTecnologo Alimentare
Lezione 6MERCEOLOGIA
PANE
Dal punto di vista legale per pane si intende “il prodotto ottenuto dalla cottura totale o parziale di una pasta convenientemente lievitata, preparata con sfarinati di grano, acqua e lievito, con o senza sale comune”(L 580/67 e
succ. modifiche).
Gli ingredienti del pane
• Sfarinati
• Acqua
• Sale
• Lieviti
� Sfarinati: le farine idonee alla panificazione sono quelle di grano tenero (Triticum vulgare) e di segale (Secale cereale) ed in misura minore le farine di altri cereali sole o miscelate a quella di frumento. In Sicilia ,Basilicata e Sardegna vengono impiegate semole e semolati di grano duro (Triticum durum).
� L’uso dei sfarinati di frumento o di segale non è casuale. La loro attitudine alla panificazione è data dal contenuto in proteine quali le gliadine e le glutenine, in quanto consentono la lievitazione e quindi la panificazione. Esse a contatto con l’acqua si uniscono formando il glutine ,una sostanza lipoproteica che conferisce alla pasta del pane viscosità, elasticità e coesione.
�Acqua:ingrediente fondamentale per la panificazione apporta Sali minerali (Ca e Mg)aumentandone la rigidità dell’ impasto,migliorando le caratteristiche meccaniche del glutine. La sua temperatura ottimale deve essere compresa tra 21 e 25 °C per non ostacolare l’attività dei lieviti.
�Sale: oltre a migliorare le caratteristiche �Sale: oltre a migliorare le caratteristiche organolettiche del pane ,determina un aumento della qualità e quantità del glutine . Svolge nell’impasto blanda azione antisettica ,conferisce alla crosta una colorazione più marcata oltre a renderla più croccante.(Toscana).
� Lieviti:nella panificazione vengono usate colture di Saccharomyces cerevisiae,responsabili di una fermentazione alcolica .
I lieviti usati sono di due tipi:
-lievito naturale o di pasta acida, che richiede tempi di lavorazioni più lunghi.tempi di lavorazioni più lunghi.
-lievito di birra che consente tempi di lavorazioni più brevi.
Preparazione del pane
�L’IMPASTAMENTO
�LIEVITAZIONE
�COTTURA
Valore nutritivo
�La composizione chimica del pane comune, varia in relazione al tipo di farina impiegata, mediamente abbiamo: acqua (29-36%), glucidi (50-62%), protidi(7.5-9%), lipidi (0.5-1,4%),il resto è costituito da minerali (predomina il fosforo, scarsa presenza di calcio e ferro), vitamine (assenti le liposolubili A, D, E, minerali (predomina il fosforo, scarsa presenza di calcio e ferro), vitamine (assenti le liposolubili A, D, E, K e la vita. C), fibre.
� Il pane è un alimento tipicamente energetico . Relativamente alto è l’apporto proteico che però non fornisce tutti gli aa. Essenziali (manca lisina). Tale carenza e annullata dal fatto che il pane non si mangia da solo (pane + latte, formaggio ecc ).
Classificazione �Pane comune:che in base alle farine impiegate si
ottiene pane di tipo 00, 0, 1, 2, integrale, di semola e di semolati.
�Pane aproteico :preparato senza il glutine, per lo più indicato nei pazienti con il morbo celiaco, o più indicato nei pazienti con il morbo celiaco, o celiachia (intolleranza permanente al glutine).
�Pane azzimo: preparato senza lievito.
Pane specialeL 580/67. ART 8 - è vietato aggiungere ingredienti estranei ,salvo
burro, olio di oliva, strutto, latte, uve passe, fichi, olive, anice come indicati nel regolamento.
pane al mielepane coi ciccioli
Il lardo tritato viene impastato con farina di segale, frumento, acqua, latte, semi di cumino, zucchero, sale e lievito.
Fatto con miele , farina di frumento integrale, burro, lievito, acqua, zucchero e sale.
Prodotti ottenuti con diverse farine alimentari
• L 580/67 - ART 21. I prodotti ottenuti dalla cottura d’impasti preparati con diverse farine alimentari , anche se miscelati con sfarinati di grano, devono essere in vendita con le relative dichiarazioni di <<pane di segale >>,<<pane di granoturco>> ecc.
è composto da una miscela di farina gialla, di segale, frumento.
E' composto per gran parte di farina di segale, coltivata nella zona, e caratteristico è il suo sapore di anice.
Il vorschlagbrot ,tipico della zona del Sud-Tirolo .
Pane con Riconoscimento DOP
Pane di Altamura DOP
Riconoscimento DOP: Reg. CE n. 1291/2003.Il Pane di Altamura è ottenuto dal rimacinato di semola di grano duro, ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà Appulo, Arcangelo, Duilio e Simeto prodotte nel territori dei Comuni di Altamura, Gravina di Puglia, Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge (BA), La crosta deve possedere uno spessore non inferiore a 3 mm; la mollica, di colore giallo paglierino, presenta una omogenea alveolazione.
Pane con riconoscimento IGP
Pane Casereccio di Genzano IGP
La crosta, dello spessore di 3 mm, ha un colore marrone scuro; la mollica si conserva a lungo soffice e spugnosa.Viene prodotto utilizzando farina di grano tenero, acqua, lievito naturale (cioè l'impasto della lavorazione precedente fatta acidificare) e sale.
Riconoscimento IGP: Reg. CE n. 2325/97.La zona di produzione è il territorio del Comune di Genzano (Roma).
Pane con riconoscimento IGP
Coppia Ferrarese IGP
Ingredienti sono:farina di grano tenero tipo “0”, strutto di suino, olio extravergine di oliva, lievito naturale, sale, acqua ,malto, insieme al lievito-madre.
Altri tipi di pane• Pane in cassetta o pancarré si ottiene da impasti
teneri, lievitati a lungo e cotti in stampi dalle forme tipiche.
• Grissino si definisce il pane a forma di bastoncino , ottenuto dalla cottura di una pasta lievitata. fatta con sfarinati di frumento, acqua, lievito e sale.sfarinati di frumento, acqua, lievito e sale.
• Uguali componenti si utilizzano per la produzione di crackers (tempi di lievitazione lunghi 24-48 ore).
• Pane tostato si ha l’eliminazione di gran parte del contenuto idrico, che ammonta mediamente al 4-8%.
CARNE
Definizione
Masse muscolari scheletriche degli animali e tessuti commestibili annessi :
GrassoGrassoTessuto connettivoVasi sanguigniVasi linfaticiFasci nervosi
Gli animali da macello
BOVINI BUFALINI CAPRINI
OVINI SUINI CAVALLO
Gli animali da cortile
Polli e galline TacchinoAnatra
Faraona Conigli Piccioni
SelvagginaPenna o piumaPenna o piuma PeloPelo
quaglia
FagianoPernice
Lepre
Cinghiale
Capriolo
Tessuti che costituiscono la carne
Tessuto Tessuto muscolaremuscolare
Tessuto connettivoTessuto connettivo
Tessuto Tessuto adiposoadiposo
Tessuto muscolare (liscio o Tessuto muscolare (liscio o striato)striato)
Serve a connettere, cioè a collegare il tessuto muscolare, es: Serve a connettere, cioè a collegare il tessuto muscolare, es: tendini e cartilaginetendini e cartilagine
Riveste le singole fibre e i fasci di fibre muscolariRiveste le singole fibre e i fasci di fibre muscolari
Tessuto connettivoTessuto connettivo
tendini e cartilaginetendini e cartilagine
COLLAGENECOLLAGENEEE
ELASTINAELASTINA
Formato Formato principalmente da principalmente da due proteine:due proteine:
Tessuto adiposoTessuto adiposo
Formato da Formato da cellule in cui si cellule in cui si
Di copertura: cioè ricopre il muscolo ed è ben evidente
cellule in cui si cellule in cui si depositano depositano trigliceridi e trigliceridi e lipidi (Grasso)lipidi (Grasso)
Di infiltrazione: disseminato nel muscolo e non è evidente
A seconda dell'animale di provenienza e in base al colore che assume il muscolo dopo la macellazione si distinguono 3 tipi diversi di carne.
Il colore della carne
MioglobinaMioglobina: proteina che fissa l’ossigeno proveniente dal sangue al muscolo, che : proteina che fissa l’ossigeno proveniente dal sangue al muscolo, che
lo utilizza per contrarsi lo utilizza per contrarsi
Carni bianche (scarsa concentrazione di mioglobina) animali da macello giovani, suini, animali da cortile come
pollame, coniglio……
Carni rosse (buona concentrazione di mioglobina) animali da macello adulti, cavallo……
Carni nere: selvaggina a pelo e a penna
FINEZZ
Granaaspetto della sezione
trasversale del muscolo
(fasci primari e secondari avvolti dal tessuto connettivo)
Tessituraaspetto della sezione
longitudinale del muscolo
Finissima (vitello) ZA
Finissima (vitello)
Fine (vitellone)
Grossolana (toro)
Compatta
Lassa
La classificazione merceologica/1
La carne va venduta in macellerie o spacci appositi con un cartellino
bovini Vitello, bovino adulto
bufalini Annutolo e bufala
ovini Agnello agnellone e con un cartellino che indica la denominazionedell’animale e il prezzo per Kg
(L. n. 63 del 1977)
ovini Agnello agnellone e ovino adulto
caprini Capretto e caprino adulto
suini Suino, verro o scrofa
equini equino
La classificazione merceologica/2(secondo la categoria dei tagli)
1° categoriaCarne della parte
posteriore
2° categoriaCarne della parte
2° categoriaCarne della parte
anteriore
3° categoriaAddome, collo testa e
parte inferiore degli arti
È comunque ancora in uso un’altra classificazione (annonaria) che tiene conto di diversi parametri
BOVINI
Vitelli: Maschio o femmina con P< 230kg Età < 1anno
Criteri annonari
Vitelloni: Maschio castrato o femmina che non ha ancora partorito P> 230kg230kgEtà tra 12 e 18 mesi Tutti i denti da latte
Manzo/a: Maschio castrato che ha il 6°dente incisivo da adulto; femmina che non ha ancora partorito Età tra 3 e 4 anni
BOVINI
BUE: Maschio castrato che ha il 7°dente da adulto; Età > 4 anni
Criteri annonari
VACCA: femmina che abbia partorito almeno una voltafemmina che abbia partorito almeno una volta
TORO: Destinato alla riproduzione che ha già il primo dente incisivo da adulto (età oltre 18 mesi)
OVINI
AGNELLO: lattanti (M o F) P < 10kg
Criteri annonari
AGNELLONE : Animali M o F svezzati, che non abbiano mai montato o che Animali M o F svezzati, che non abbiano mai montato o che non abbiano ancora partorito
CASTRATO: M castrato e ingrassato
PECORA: F adulta
MONTONE: M adulto addetto alla riproduzione
LA CATEGORIAstabilisce il valore commerciale del taglio
Dipende dalla proporzione tra :1 muscolo2 grasso3 connettivo
1a categoria: cotture brevi2a categoria: cotture medie3a categoria: cotture lunghe
Il TAGLIOregione anatomica cui appartiene la carne
Parte più pregiata
Indici di valutazione del taglio
Grasso di copertura:Poco presente nell’animale giovane, se ben distribuito è indice di qualità
Marezzatura:Grasso presente tra i fasci muscolari
1
2Grasso presente tra i fasci muscolariPoco presente nell’animale giovane. Conferisce tenerezza e succosità alla carne
Finezza:Osservando la sezione trasversale della carne si osserva la grana. Maggiore qualità e tenerezza la carne a grana fine
3
Rosse:
Bianche: Cervello, midollo spinale, animelle (ghiandole salivari,
Organi interni dell’animaleLe frattaglie
(o quinto quarto)
Rosse: Fegato, cuore, polmoni, rognone, milza e lingua
animelle (ghiandole salivari, timo e pancreas) e trippa (stomaco e la parte superiore dell’intestino.
•Le frattaglie si deteriorano con facilità•Valore nutritivo alto, ma possono presentare inconvenienti
Le carni suine
• suino pesante: 180 – 200 Kg (per salumi e prosciutti)
• suino leggero: 90-100 kg (carne fresca poco grassa per il consumo diretto)
Allevamento
In batteriaCarni flaccide di gusto
insipido
Pollame
A terra
Misto (solo 1 mese in batteria)
Compromesso qualità prezzo
Carni sode di gusto saporito
Pollame
POLLO: Maschio o femmina età inferiore a 10 settimaneDa griglia (2 mesi) e da fritto (4 mesi)
GALLETTI: GALLETTI: Maschio 30 gg di vita P<500g
CAPPONE: Maschio castrato 15-18 settimane di vita
Pollame
GALLINA: femmina età > a 10 MESI
GALLO: GALLO: Maschio età > a 10 MESI
GALLINA RUSPANTE: Produce uova fino a 2-3 anni
Valore nutritivo della carneacqua, 60-75%;
Proteine 15-30%: ad alto valore biologico
Lipidi 1,5-2,5%: Trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo, acidi grassi saturi, tranne per le carni suine e avicole
carboidrati 0,5 - 1,5% (glicogeno)
minerali, 1%: P,K,Mg,Fe
vitamine idrosolubili del gruppo B <1%
FONTE di Fe, maggiormente assimilabile rispetto a quello dei legumi e vegetali
La carne è un alimento plastico!!!!!
CUD: Coefficiente di Utilizzazione Digestiva
Circa il 95% (per carni magre)
Più la carne è grassa meno è digeribile
CONSERVAZIONE
FREDDO:
Refrigerazione: 0-4°C x non più di 40 gg dalla macellazionemacellazione
Congelamento: -18°C il tempo è variabile;Vitello 6-8 mesiAvicoli 6-8 mesiBovino 12 mesiSuino 6 mesi
SI DIVIDONO IN DUE GRANDI CATEGORIE:
SALUMI INSACCATI
PRODOTTI DI SALUMERIA
SALUMI INSACCATIPRODOTTI SALATI NON
INSACCATI
CRUDI COTTICRUDI COTTI
I SALUMI INSACCATI
PREPARATI CON UNA MISCELA A BASE DI:
CARNE TRITURATA + GRASSO + CONCIA
LA CONCIA È FORMATA DA VARI INGREDIENTI: SALE, PEPE, SPEZIE, NITRITI E NITRATI, POLIFOSFATI, POLVERE DI LATTE, ZUCCHERO, ACIDO ASCORBICO (VITAMINA C)
L’AZIONE DELLA CONCIA
SALE: USATO COME CONSERVANTE PERCHÉ RALLENTA LA CRESCITA DI MOLTI MICRORGANISMI
CHE DANNEGGIANO IL PRODOTTO.
NITRITI E NITRATI DI Na, K: 1. SELEZIONANO I MICRORGANISMI TIPICI DELL A
FERMENTAZIONE UTILI DURANTE LA MATURAZIONE
2. INIBISCONO LO SVILUPPO DEL Clostridium botulinum
3. DANNO ALLA CARNE IL COLORE ROSSO3. DANNO ALLA CARNE IL COLORE ROSSO
POLIFOSFATI: USATI NELLA PREPARAZIONE DEI SALUMI COTTI. HANNO LA FUNZIONE DI LEGARE
L’ACQUA ALLE PROTEINE PRESENTI COSÌ SI MANTIENE PIÙ FRESCO.
ZUCCHERO:FAVORISCE LO SVILUPPO DI MICRORGANISMI UTILI ALLA FERMENTAZIONE
POLVERE DI LATTE: SERVE PER DARE COMPATTEZZA ALL’IMPASTO
I SALUMI INSACCATI
QUESTA MISCELA VIENE POI INSACCATA IN UN INVOLUCRO CHE PUÒ ESSERE NATURALE (IL BUDELLO) OPPURE ARTIFICIALE (FIBRE SINTETICHE O VEGETALI)
AL PRODOTTO INSACCATO VIENE APPLICATO ALLO SPAGO DILEGATURA UN “BOLLINO METALLICO” CHE INDICA LA SIGLADELLE SPECIE ANIMALI A CUI APPARTENGONO LE CARNI.
S = SUINOB = BOVINOO = OVINOSB = SUINO E BOVINO
CLASSIFICAZIONE DEI SALUMI INSACCATI
INSACCATI FRESCHI
INSACCATI STAGIONATI
INSACCATI COTTIFRESCHI STAGIONATI COTTI
SALSICCE VARIO TIPO
SALAMI TIPO MILANO, FELINO,
NAPOLETANO
MORTADELLAWURSTEL
INSACCATI FRESCHI
LA SALSICCIA È UN SALUME INSACCATO FRESCO COMPOSTO DA:
70% CARNE SUINA 30% GRASSO SUINO
INSACCATI STAGIONATI
A QUESTO GRUPPO APPARTENGONO I SALAMI.
SONO COMPOSTI DA TRE PARTI UGUALI DI:� CARNE SUINA � CARNE BOVINA� GRASSO SUINO� GRASSO SUINO� VENGONO STAGIONATI PER POCO PIÙ DI DUE MESI
INSACCATI COTTI
LA MORTADELLA VIENE FATTA CON CARNI IMPORTATE, CONGELATE CHE VENGONO AGGIUNTE A TESSUTI E ORGANI DISUINO E BOVINO DI SCARSO VALORE COMMERCIALE.VALORE COMMERCIALE.
LE CARNI MACINATE SONO COTTE A 100°C PER 12-20 ORE E ALLA FINE CONFEZIONATE IN INVOLUCRI DIPLASTICA.
PRODOTTI SALATI NON INSACCATI
PRODOTTI CHE SI OTTENGONO DA TAGLI INTERI DI CARNE
IL COSCIOTTO O LA SPALLA SONO SOTTOPOSTI A:SONO SOTTOPOSTI A:
1. SALATURA2. ESSICCAZIONE3. AROMATIZZAZIONE4. STAGIONATURA
BRESAOLA
UNICO PRODOTTO DI SALUMERIA CHE SI OTTIENE DALLA COSCIA DI MANZO O DI BUE .
I TAGLI USATI SONO LA FESA, NOCE CHE VENGONO:• SALATI IN VASCHE PER 10-15 GIORNI;•ASCIUGATI•INSACCATI•INSACCATI•LA STAGIONATURA DURA 1-3 MESI ALLA TEMPERATURA DI 15°C
SPECK
È UN PRODOTTO DI ORIGINE ALTOATESINA O TEDESCA.
•È PREPARATO CON LA COSCIA DI MAIALE CHE VIENE SOTTOPOSTA AD SOTTOPOSTA AD AFFUMICATURA
•HA UNA FORMA PIATTA, •COLORE ROSSO VIVO,•FASCIA DI GRASSO VICINO ALLA COTENNA
PROSCIUTTO COTTO
SI PREPARA CON I COSCIOTTI DI MAIALE NON ADATTI ALLA PRODUZIONE DEL PROSCIUTTO CRUDO.
• LA CARNE VIENE SALATA IN SALAMOIA• DISOSSATA• DISOSSATA• COTTA IN ACQUA O VAPORE
SPALLA COTTA
SI OTTIENE DALLA SPALLA DEL SUINO.LA PREPARAZIONE È UGUALE A QUELLA DEL PROSCIUTTO COTTO.
• LA CARNE VIENE SALATA IN SALAMOIA ,•DISOSSATA•DISOSSATA•COTTA IN ACQUA O VAPORE
IL VALORE COMMERCIALE è MINORE PERCHÈ LA SPALLA CONTIENE UNA MAGGIORE QUANTITÀ DI TESSUTO CONNETTIVO.
I PROSCIUTTI “DOP”
DOP = DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA
LA DOP È UN RICONOSCIMENTO DI TIPICITÀ A LIVELLO EUROPEO.I PROSCIUTTI DOP HANNO UN DISCIPLINARE CHE REGOLAMENTA TUTTE LE FASI PRODUTTIVE DALL’ALLEVAMENTO AL PRODOTTO FINITO.
PROSCIUTTO DI PARMA
CON IL TERMINE DI “PROSCIUTTO
DI PARMA” SI INTENDE QUEL PROSCIUTTO PRODOTTO SECONDO LA NORMATIVA CHE NE TUTELA LA DENOMINZAIONE, OTTENUTO CON COSCE OTTENUTO CON COSCE SELEZIONATE DI SUINI NAZIONALI ALLEVATI, MACELLATI E LAVORATI ESCLUSIVAMENTE NELLA PROVINCIA DI PARMA FINO AD UN’ ALTITUDINE NON SUPERIORE AI 900 METRI
PROSCIUTTO CRUDODI SAN DANIELE
LA DENOMINAZIONE D’ORIGINE “PROSCIUTTO DI SAN DANIELE” È RISERVATA AL PROSCIUTTO PRODOTTO (SECONDO LA NORMATIVA CHE NE TUTELA LA DENOMINZAIONE)TUTELA LA DENOMINZAIONE)CON COSCE DI SUINI NAZIONALI, CHE VENGONO STAGIONATI NELLA ZONA TIPICA DI ORIGINE (SAN DANIELE DEL FRIULI), PER UN PERIODO MINIMO DI 10 MESI DALLA SALATURA
PER DEFINIZIONE (DAL PUNTO DI VISTA LEGALE):
PRODOTTO OTTENUTO DALLA MUNGITURA REGOLARE, ININTERROTTA E COMPLETA DELLA MAMMELLA DI ANIMALI IN BUONO STATO DI
LATTE
Effettivamente Per “latte” si intende il prodotto ottenuto dalla mammella della vacca.
Il latte di altri animali deve portare la denominazione della specie cui appartiene l’animale che lo fornisce (“latte di capra, latte di pecora, latte di asina, ecc.).
MAMMELLA DI ANIMALI IN BUONO STATO DI SALUTE E DI NUTRIZIONE. ALIMENTO COMPLETO
Principali destinazioni del latte bovino e dei suoi derivati
TIPI DI LATTEIL LATTE PER IL CONSUMO DIRETTO PUO’ ESSERE POSTO IN COMMERCIO SOTTO VARIE FORME, MA IN DUE CATEGORIE PRINCIPALI:
LATTI NATURALI, LATTE CRUDO O LATTI CHE HANNO SUBITO
ALMENO UN TRATTAMENTO PER GARANTIRE SALUBRITA’ E CONSERVABILITA’ PER UN PERIODO PIU’ O MENO LUNGO: LATTE CONSERVABILITA’ PER UN PERIODO PIU’ O MENO LUNGO: LATTE INTERO, PASTORIZZATO, UHT, STERILIZZATO
LATTI MODIFICATI O SPECIALI, CHE SONO STATI SOTTOPOSTI
A PROCESSI TALI DA CONFERIRE LORO NUOVE CARATTERISTICHE FISICO-CHIMICHE, NUTRIZIONALI, ORGANOLETTICHE: LATTE SCREMATO, CONCENTRATO, IN POLVERE, AROMATIZZATO, LATTI DIETETICI, LATTI CON FERMENTI VIVI AGGIUNTI, LATTI FERMENTATI
PASTORIZZAZIONECONSISTE NEL RISCALDARE IL LATTE AD UNA TEMPERATURA INFERIORE AL SUO PUNTO DI EBOLLIZIONE; IL LATTE PASTORIZZATO, DETTO A "BREVE CONSERVAZIONE", SI CONSERVA PER 3-4 GIORNI A TEMPERATURA DI 4-6 °C.
BASSA E LENTA ALTA E VELOCETEMPERATURA: 63 °C TEMPO: 30 MINUTI
TEMPERATURA: 72-78 °C
TEMPO: 10-20 SECONDI
STERILIZZAZIONE
Trattamento del latte ad alte temperature
STERILIZZAZIONEPROCESSO CHE, DISTRUGGENDO QUALSIASI FORMA MICROBICA VITALE O VEGETATIVA (SPORE), MIRA A CONSERVARE IL LATTE PIÙ A LUNGO. DI FATTO NON SI RAGGIUNGE MAI LA STERILITÀ ASSOLUTA, BENSÌ UNA STERILITÀ COMMERCIALE CHE ASSICURA LA CONSERVAZIONE DEL LATTE PER ALMENO 3 MESI OPPURE 6 MESI (A TEMPERATURA AMBIENTE) A SECONDA DEL TIPO DI TRATTAMENTO, DOPO DI CHE SI RIATTIVANO GLI ENZIMI.
STERILIZZAZIONE DIRETTA STERILIZZAZIONE INDIRETTA (UHT)RISCALDAMENTO DEL PRODOTTO GIÀ CONFEZIONATO
IN CONTENITORI DI VETRO
IL LATTE VIENE PREVENTIVAMENTE PASTORIZZATO E SUCCESSIVAMENTE INVIATO IN UNA CAMERA DOVE VIENE NEBULIZZATO E INVESTITO DAL BASSO DA UNA CORRENTE DI VAPORE AD ELEVATA TEMPERATURA CHE LO RISCALDA A 140-150 °C PER 2-3 S.
LATTE A BREVE CONSERVAZIONEPastorizzato
• Sottoposto a trattamento termico (frequente 72 °C/15 s) in grado di distruggere patogeni e parte della microflora saprofita
• Successivo confezionamento asettico
Contenuto proteine non < 3.2 %Contenuto lipidico non < 3.5 %
Fresco pastorizzato di alta qualità
Contenuto lipidico non < 3.5 %
Microfiltrato
Separazione parte grassa da parte magra, passaggio parte magra su elementi filtranti
Latte sottoposto a un solo trattamento termico entro 48 h da mungitura
LATTE A MEDIA CONSERVAZIONEUHT o Ultracalorizzato o ultrapastorizzato
• Elevato trattamento termico: 130°-150° C per pochi secondi
• Confezionamento asettico
• Termine minimo conservazione: 90 gg dalla data confezionamento
LATTE A LUNGA CONSERVAZIONESterilizzato
• 1° trattamento termico: 130-150 °C per pochi secondi sul latte sfuso
• 2° trattamento termico: 120 ° C per 20-30 • 2° trattamento termico: 120 ° C per 20-30 minuti in contenitore sigillato
• Termine minimo conservazione: 180 gg da data confezionamento
LATTI AD ALTA DIGERIBILITA’HD - Digestibility
Sono costituiti dai cosiddetti
LATTI “SPECIALI” O“MODIFICATI”
Sono costituiti dai cosiddetti
latti “delattosati”
Riduzione contenuto in lattosio a circa il 2.5 %
LATTI ARRICCHITIFibra vegetale
solubile Fermenti lattici vivi
Inulina Bifidobacterium – L. acidofilus
LATTI VITAMINIZZATILATTI VITAMINIZZATIaddizionati di:
• Vitamine
• Calcio
• Ferro
• Sali minerali vari
LATTE PARZIALMENTE SCREMATOContenuto in grasso tra 1.8 e 2.5 %
LATTE SCREMATO
Contenuto in grasso: < 0.5 %
LATTE PARZIALMENTE O
TOTALMENTE DISIDRATATO
• Trattamento termico di sterilizzazione o UHT
• Confezionamento asettico• Confezionamento asettico
• Disidratazione
• Aggiunta zuccheri
Nota bene !!!!!TUTTI I TIPI DI LATTE ALIMENTARE, TRANNE QUELLO DISIDRATATO, RIENTRANO NELLA CATEGORIA
Sostanze alimentari deteriorabiliDec. Min. Sanità 16/12/93; Dec. Min. Att. Prod. 13/05/2003
Latte alimentare ricostituito con latte in polvere
• Vietata la detenzione, commercializzazione e cessione a qualsiasi titolo
• Escluso dal divieto il latte qualificato come “granulare a solubilità istantanea” destinato al consumo immediato dell’utente
LATTI CONCENTRATI,LATTI CONCENTRATI,IN POLVERE E FERMENTATIIN POLVERE E FERMENTATI
LATTE CONCENTRATOLATTE CONCENTRATO: OTTENUTO MEDIANTE PARZIALE EVAPORAZIONE DELL’ACQUA SOTTO VUOTO ALLA TEMPERATURA DI 40-50 °C (LATTE CONCENTRATO - CIRCA 70% DI H2O). PER IL LATTE
CONDENSATO (O LATTE CONCENTRATO ZUCCHERATO - CIRCA 25% DI H2O),LA MATERIA PRIMA È CONCENTRATA E ADDIZIONATA DI SACCAROSIO PER ASSICURARNE LA CONSERVABILITÀ SENZA RICORRERE ALLA STERILIZZAZIONE.
LATTE IN POLVERELATTE IN POLVERE: TRAMITE ESSICCAZIONE TOTALE. PERCENTUALE DI ACQUA RESIDUA VARIABILE DAL 2 AL 7%. PERCENTUALE DI ACQUA RESIDUA VARIABILE DAL 2 AL 7%. SI PREPARA GENERALMENTE SECONDO DUE METODI: IL SISTEMA ROLLER E IL SISTEMA SPRAY ( PER USO ZOOTECNICO)IL LATTE IN POLVERE PER USO ALIMENTARE SI OTTIENE ATTRAVERSO ALTRI SISTEMI (ES. ESSICCAZIONE A SCHIUMA) CHE NON PROVOCANO ALTERAZIONI DEL GRASSO E DANNO UN PRODOTTO CHE SI RIGENERA PERFETTAMENTE CON L’AGGIUNTA D’ACQUA.
LATTE FERMENTATOLATTE FERMENTATO: OTTENUTO PER ACIDIFICAZIONE SPONTANEA O CONTROLLATA DEL LATTE. L'ACIDIFICAZIONE DEL PRODOTTO AVVIENE TRAMITE LA SCISSIONE DEL LATTOSIO ( ZUCCHERO DEL LATTE ), IN DUE COMPONENTI PIÙ SEMPLICI, IL GLUCOSIO ED IL GALATTOSIO, CON PRODUZIONE DI ACIDO LATTICO. IL PROCESSO FERMENTATIVO È INNESCATO DA FERMENTI LATTICI: LACTOBACILLUS
BULGARICUS E STREPTOCOCCUS THERMOPHILUS. IL PRODOTTO COSÌ OTTENUTO PUÒ ESSERE ADDIZIONATO DI FRUTTA FRESCA O SURGELATA .
OLIO DI OLIVA
L’olio d’oliva viene ottenuto dalla lavorazione dei frutti maturi dell’olivo
Il frutto si chiama OLIVA o DRUPA
LA CLASSIFICAZIONE DELL’OLIO DI OLIVA
1) OLI DI OLIVA VERGINISono ottenuti per semplice pressatura delle olive senza nessuna manipolazione chimica.
CLASSIFICAZIONE:CLASSIFICAZIONE:
CATEGORIA DESCRIZIONE ACIDITA’ (*)
Olio di oliva vergine extra
Gusto assolutamente perfetto
≤ 1 g per 100 g (1%)
Olio di oliva vergine Gusto perfetto ≤ 2 g per 100 g (2%)
Olio di oliva vergine corrente
Gusto buono ≤ 3,3 g per 100 g (3,3%)
Olio di oliva vergine lampante
Gusto imperfetto ≥ 3,3 g per 100 g (3,3%)
* L’acidità è espressa in % di acido oleico
2) OLIO DI OLIVA RAFFINATO
Viene ottenuto dalla raffinazione di oli di oliva vergini, oli di oliva vergini,
Acidità ≤ 0,5 g per 100 g (0.5%)
3) OLIO DI OLIVA 3) OLIO DI OLIVA
Viene ottenuto dal tagliotaglio di olio d’oliva raffinato e di oli d’oliva vergini diversi dall’olio lampante
Acidità ≤ 1,5 g per 100 g (1.5%)
4) OLIO DI SANSA DI OLIVA GREGGI
Viene ottenuto mediante estrazione con solventeestrazione con solvente dalla sansa di oliva
5) OLIO DI SANSA DI OLIVA RAFFINATO
Viene ottenuto dalla raffinazione di olio greggio di sansa di oliva olio greggio di sansa di oliva
Acidità ≤ 0,5 g per 100 g (0.5%)
6) OLIO DI SANSA DI OLIVA
Viene ottenuto miscelandomiscelando l’olio di sansa di oliva raffinato e gli oli di oliva vergini diversi dall’olio lampante
Acidità ≤ 1,5 g per 100 g (1,5%)
Possono essere commercializzati
• Olio di oliva vergine extra
•Olio di oliva vergine
•Olio di oliva
•Olio di sansa di oliva
Cioccolato fondenteÈ un cioccolato con un'alta percentuale di cacao (35-45%) e leggermente zuccherato. Oltre che per essere gustato in tavolette, è adatto per torte e dessert.
Cioccolato extrafondente È un cioccolato di altissima qualità, particolarmente
CIOCCOLATO
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È un cioccolato di altissima qualità, particolarmente adatto per essere consumato in tavolette. Si distingue dal "cioccolato fondente" perchè contiene una percentuale di cacao che può arrivare a ben oltre il 70%.
Cioccolato al latteContiene latte in polvere, zucchero e una percentuale di cacao non inferiore al 25%. Avendo un sapore dolce e meno accentuato di quello fondente, è consumato soprattutto in tavolette.
Cioccolato biancoÈ un cioccolato prodotto solo con la parte più nobile del cacao, cioè il burro di cacao. Caratteristico il suo sapore dolce, intenso e cremoso.
Cioccolato al latte con noccioleÈ uno dei cioccolati più apprezzati tra quelli consumati in tavolette. Il contenuto di cacao deve essere almeno del 25% e più alta è la percentuale, più saporito sarà il cioccolato.
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Gocce di cioccolatoSi tratta di un derivato del cioccolato da utilizzare per l'impasto di un dolce o sciolte a bagnomaria. Le gocce di cioccolato contengono meno cacao del cioccolato normale e possono essere di cioccolato fondente, al latte o bianco.
Cacao amaro in polvereDopo l'estrazione della maggior parte del burro di cacao, il cacao residuo viene tostato e ridotto in polvere. Usato in pasticceria per insaporire i dolci.
In base alla direttiva 2000/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Giugno 2000, il cioccolato può contenere fino al 5% di grassi vegetali diversi dal burro di cacao
Ma cos’è il burro di cacao?
E’ un grasso saturo quindi da questo punto di vista non è diverso dai grassi animali di vista non è diverso dai grassi animali (burro). Ma rispetto ai grassi vegetali surrogati, ha il pregio di non contenere non contenere grassi idrogenati nella forma transgrassi idrogenati nella forma trans, nocivi all’organismo. La caratteristica principale del burro di cacao è quello di fondere alla stessa temperatura del cavo orale, da qui la classica frase che il cioccolato “si scioglie in bocca”
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