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La Newsletter settimanale del 25 febbraio 2016
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L'AVVENIRE DEI LAVORATORI La pi antica testata della sinistra italiana, www.avvenirelavoratori.eu Organo della F.S.I.S., organizzazione socialista italiana all'estero fondata nel 1894 Sede: Societ Cooperativa Italiana - Casella 8965 - CH 8036 Zurigo Direttore: Andrea Ermano
> > > PDF scaricabile su http://issuu.com/avvenirelavoratori < < < e-Settimanale - inviato oggi a 45964 utenti Zurigo, 25 febbraio 2016
Per disdire / unsubscribe / e-mail a > unsubscribe_adl@vtxmail.ch Per iscrivervi inviateci p.f. il testo: "includimi" a > ADL Edizioni In caso di trasmissioni doppie inviateci p.f. il testo: "doppio" a > ADL Edizioni
IPSE DIXIT
Umberto Eco con Sean Connery, Michael Lonsdale
e F. Murray Abraham in una pausa di lavorazione
de "Il nome della rosa" (vedi il film su RaiCinema)
Primi anni - Ho passato due dei miei primi anni tra SS, fascisti e
partigiani, che si sparavano lun laltro, e ho imparato a scansare le pallottole. Non stato male come esercizio... Nellaprile del 1945 i partigiani presero Milano. Due giorni dopo arrivarono nella piccola
citt dove vivevo. Fu un momento di gioia In maggio, sentimmo dire che la guerra era finita. La pace mi diede una sensazione curiosa. Mi
era stato detto che la guerra permanente era la condizione normale per
un giovane italiano. Nei mesi successivi scoprii che la Resistenza non
era solo un fenomeno locale, ma europeo. Imparai nuove, eccitanti
parole come rseau, maquis, arme secrte, Rote Kapelle, ghetto di Varsavia. Vidi le prime fotografie dellOlocausto, e ne compresi cos il significato prima di conoscere la parola. Mi resi conto
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da che cosa eravamo stati liberati. In Italia vi sono oggi alcuni che si
domandano se la Resistenza abbia avuto un reale impatto militare sul
corso della guerra. Per la mia generazione la questione irrilevante:
comprendemmo immediatamente il significato morale e psicologico
della Resistenza. Umberto Eco
Conformemente alla Legge 675/1996 tutti i recapiti dell'ADL Newsletter sono utilizzati in copia nascosta. Ai sensi del Codice sulla privacy (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 13) rendiamo noto che gli indirizzi della nostra mailing list provengono da richieste d'iscrizione, da fonti di pubblico dominio o da E-mail ricevute. La nostra attivit d'informazione politica, economica e culturale svolta senza scopi di lucro e non necessita di "consenso preventivo" rivestendo un evidente carattere pubblico come pure un legittimo interesse associativo (D.L. 30.6.2003, 196, Art. 24). L'AVVENIRE DEI LAVORATORI contribuisce da oltre 115 anni a tenere vivo l'uso della nostra lingua presso le comunit italiane nel mondo tra quelle persone che si sentono partecipi degli ideali socialisti-democratici di Giustizia e Libert.
EDITORIALE
LOpera Aperta oggi chiusa per lutto
Umberto Eco sosteneva che la capacit di ridere, la pi vera e
autentica differenza specifica delluomo rispetto agli altri animali, ha radice nella consapevolezza della nostra condizione mortale.
di Andrea Ermano
Ecco di seguito alcune polisemie, cio espressioni dotate di due o pi
significati.
Una rosa
una rosa
una rosa
Rosa
sempre
E mai perci
rosa
Cio erosa
E ancora
Non posa
Cosa
A coda
Nel campo
Del corpo
A monte
La fonte del
Nome
Queste parole sono qui riunite per via della loro dote polisemica, cara
al Professore Umberto Eco. Nellelencarle non ho inteso determinare
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un senso compiuto n formulare un certo enigma n versificare una
mia poesiola o filastrocca.
Eppure, se fingessimo che le parole di cui sopra configurino una
"opera" sia pur minima, e se volessimo misurarci con le fatiche del
parafrasare e del commentare, ci troveremmo dentro a una tipica
"opera aperta". Aperta non soltanto perch suscettibile di molte
interpretazioni, ma anche perch neppurio in quanto "autore" potrei dirvi con ultima certezza quale delle interpretazioni possibili
debba o possa essere ritenuta quella veramente vera.
Nelle Postille a Il nome della rosa (p. 9sg.) Eco confessa di avere
provato "un brivido di soddisfazione" nel leggere che alcuni critici
letterari avevano preso a citare una battuta contro il terrorismo religioso che il protagonista del romanzo, il filosofo francescano Guglielmo da Baskerville, pronuncia dopo avere assistito a un processo
inquisitorio: "Che cosa vi terrorizza di pi nella purezza?", chiede al
vecchio maestro il giovane Adso da Melk. E Guglielmo risponde: "La
fretta". Il passo si trova a pagina 388 dell'edizione italiana.
Dopodich per, cio dopo aver detto il brivido di soddisfazione
derivante dall'essersi sentito "capito", Eco racconta di un lettore il
quale gli fa notare come nella pagina successiva l'inquisitore Bernardo
Gui, minacciando l'impiego della tortura, esclami: La giustizia non
mossa dalla fretta e quella di Dio ha i secoli a disposizione. Sicch il lettore ha buon gioco a domandare allo scrittore quale rapporto
avesse voluto instaurare tra queste due "frette", la fretta fanatica temuta
da Guglielmo e l'assenza di fretta fanaticamente rivendicata
dall'inquisitore in procinto di proseguire il sacramento della
confessione con altri ferri.
A quel punto mi sono reso conto che era successo qualcosa di
inquietante. annota Eco Lo scambio di battute tra Adso e Guglielmo, nel manoscritto non c'era. Quel breve dialogo l'ho aggiunto
in bozze Avevo bisogno di inserire ancora una scansione E naturalmente mentre facevo odiare la fretta a Guglielmo (e con molta
convinzione, per questo la battuta poi mi piacque molto) mi ero
completamente dimenticato che poco pi avanti Bernardo parlava di
fretta. Se vi rileggete la battuta di Bernardo senza quella di Guglielmo,
non altro che un modo di dire Ahim, contrapposta alla fretta nominata da Guglielmo, la fretta nominata da Bernardo fa
legittimamente nascere un effetto di senso, e il lettore ha ragione di
chiedersi se essi stanno dicendo la stessa cosa.
Alla fine, il testo quello. Interpella lettore ed autore con una
provocazione ambigua E io stesso mi trovo imbarazzato a interpretare l'opposizione, eppure capisco che l si annida un senso
(forse molti). L'autore dovrebbe morire dopo aver scritto. Per non
disturbare il cammino del testo.
Un dubbio s'aggira per il Romanzo.
E alla fine delle Postille (p. 44sg.) il dubbio dilaga: Orazio e
l'amico chiamano il conte P. per risolvere il mistero dello spettro.
Conte P., gentiluomo eccentrico e flemmatico. Per contro, un giovane
capitano delle guardie danesi con metodi americani. Sviluppo normale
dell'azione secondo le linee della tragedia. All'ultimo atto il conte P.,
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radunata la famiglia, spiega l'arcano: l'assassino Amleto. Troppo
tardi. Amleto muore..
Perch muore, Amleto?
Perch se allinizio degli anni Sessanta Eco cinsegna che un'opera tanto pi classicamente viva e vitale quanto pi "aperta", cio
suscettibile d'inesauribili interpretazioni trentanni dopo, a un certo punto delle sue ricerche filosofiche, egli respinge non senza sdegno
l'idea nietzschiana secondo cui non ci sarebbero fatti, ma solo
interpretazioni.
Sono possibili infinite interpretazioni vere, ma non tutte lo sono. Ci
sono anche interpretazioni false.
E poi ci sono, al di fuori delle interpretazioni, i fatti.
Ci sono, esemplarmente, "gli altri". Da questo fatto che gli altri
esistono prendeva le mosse Eco nella risposta laica al cardinal Martini,
che gli aveva posto la domanda: "Che cosa crede chi non crede?".
Una morale laica, che chieda allo Stato di legiferare prescindendo
dalle opinioni dottrinali su Dio (o sugli dei), tiene tuttavia ben fermo
all'esistenza degli altri, in quanto persone, che hanno diritti.
Gli altri ci sono.
Ed esattamente perci che ci sono i limiti dell'interpretazione: Se
Jack lo Squartatore ci venisse a dire che ha fatto quello che ha fatto per
ispirazione ricevuta leggendo il Vangelo, noi inclineremmo a pensare
che egli ha letto il Nuovo Testamento in un modo per lo meno
inusuale.
Ciao, Prof. Umberto Eco (1932 2016)
RICEVIAMO
E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Impegnarsi per l'Europa
Oggi pi che mai necessario impegnarsi per lEuropa. Riuniti a Roma i capigruppo socialisti e progressisti europei impegnati ad
affrontare lattuale crisi. LUnione Europea sta attraversando la fase
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forse pi difficile dal dopoguerra ad oggi. I populisti, stranieri e
nostrani, scommettono su un ritorno delle frontiere e delle singole
valute nazionali, con il conseguente fallimento dell'Euro. Alcuni
governi europei stanno creando precedenti pericolosi, congelando il
Trattato di Schengen e mettendo in discussione il risultato pi
importante delle politiche europee degli ultimi decenni: la libera
circolazione...
di Laura Garavini, Deputata eletta nella Circoscrizione Estero Ufficio di Presidenza del PD alla Camera
Noi del Pd siamo convinti che per salvare lUnione Europea sia necessario investire sul futuro, e non sul passato. Che sia urgente
rilanciare il progetto europeo, avendo il coraggio di affrontare le
necessarie modifiche, senza lasciare che le destre xenofobe e populiste,
fomentando le paure, facciano resuscitare e vincere gli egoismi
nazionali.
E la maggioranza in Parlamento sostiene questo intento. L'ho detto
in Aula intervenendo a nome del Gruppo del Pd in dichiarazione di
voto sullintervento del Presidente del Consiglio Renzi sullEuropa. Creare muri ed ergere fili spinati non una soluzione: semmai riescono
solo a deviare le rotte verso altri paesi. Gli imponenti flussi migratori
verso l'Europa sono ormai un fenomeno strutturale e come tale va
governato e gestito, attraverso delle politiche europee comuni.
Proprio al fine di costruire rapporti che aiutino a realizzare politiche
europee coordinate tra i diversi Parlamenti, in qualit di Ufficio di
Presidenza del Gruppo PD alla Camera dei Deputati abbiamo
realizzato un importante incontro fra i capigruppo progressisti dei
parlamenti nazionali dei 28 paesi membri dellUE. Ho avuto il piacere di occuparmi in prima persona non solo della moderazione della
conferenza, ma anche del lavoro politico preliminare, volto a tessere i
rapporti con i diversi presidenti, in stretto raccordo con il PSE, cos da
pervenire a una posizione comune su economia e immigrazione.
Proprio il giorno antecedente l'incontro dei Ministri degli Esteri dei
Paesi fondatori dellUE, riuniti a Roma per chiedere maggiore integrazione europea.
Alla Camera abbiamo scattato una foto importante: con il nostro
Presidente Rosato, il Presidente del PSE, Stanisev, il capogruppo PSE
allEuroparlamento, Pittella, la Presidente della Camera, Boldrini e i
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capigruppo e i rappresentanti dei partiti socialdemocratici di ben 17
paesi: Germania, Austria, Francia, Spagna, Svezia, Ungheria,
Danimarca, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Repubblica Ceca,
Grecia, Portogallo, Bulgaria, Belgio, Slovacchia. Tutti riuniti per
dichiarare l'impegno reciproco a creare una politica comune in Europa
su temi fondamentali come leconomia, la sicurezza e le politiche migratorie.
E la cosa pi importante che non stata soltanto un'iniziativa
estemporanea. Si formalizzato un vero e proprio coordinamento, che
si riunir due volte lanno con l'obiettivo di confrontarsi sui temi di maggiore attualit per l'Europa. Perch nel delicato scenario in cui
viene a trovarsi l'Europa fondamentale promuovere scambi sempre
pi stretti a livello parlamentare. L'Europa ci preme. Ecco perch
decisivo che i gruppi parlamentari che si riconoscono in una grande
famiglia politica come quella del Pse collaborino in modo ancora pi
stretto ed incisivo.
Da lUnit online http://www.unita.tv/
Pittella (PSE): LEuropa deve cambiare se stessa
Il capogruppo del Pse Gianni Pittella analizza i prossimi scenari in
vista dellincontro, tra Jean Claude Juncker e Matteo Renzi, in programma venerd a Roma.
Vai al video sul sito dellUnit
RICORSO ITALICUM
Il Tribunale di Messina rimette
lItalicum alla Corte Costituzionale
Il Tribunale di Messina ha ritenuto non manifestamente infondato il
ricorso contro l'Italicum presentato da Besostri in varie Regioni. Ora
la Corte costituzionale sar chiamata a esprimersi sulla legge
elettorale voluta dal Premier Renzi.
(ANSA) - ROMA, 24 FEB 2016- L'Italicum stato approvato dal
Parlamento il 4 maggio scorso e la sua entrata in vigore prevista per
luglio 2016. Il ricorso presentato a Messina uno dei 18 depositati
presso diversi tribunali italiani. Un'iniziativa nata nell' ambito del
Coordinamento democrazia costituzionale, in cui si costituito un
gruppo di avvocati anti-Italicum coordinati dall' avvocato Felice
Besostri, gi protagonista della battaglia contro il Porcellum, poi
dichiarato incostituzionale dalla Consulta. A curare il ricorso
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presentato a Messina, l'avvocato e vice-coordinatore del pool, Enzo
Palumbo. Su 13 motivi di incostituzionalit proposti, sei sono stati fatti
propri dal giudice nell'ordinanza di rimessione, e tra questi spiega Besostri anche quelli relativi al premio di maggioranza e alla mancanza di soglia minima per il ballottaggio. (ANSA). BOS 24-FEB
Sei su tredici Motivi di incostituzionalit sono stati condivisi dai
giudici del Tribunale di Messina. Nel prossimo mese di marzo altri
Tribunali si dovranno pronunciare, tra i quali Milano, Potenza e
Torino. Speriamo che completino i motivi di ricorso per investire la
Consulta con il complesso dei motivi, compresa la violazione dell'art.
72 Cost: sulle leggi elettorali e costituzionali non si pu chiedere la
fiducia! - Felice C. Besostri
Segnalazione
PIETRO NENNI Pietro Nenni, Anima socialista
Film documentario a cura di Paolo Mieli
Guarda il documentario su Rai Cultura
Pietro Nenni con Annarella Schiavetti Rotter
al XXXIII Congresso del Psi a Napoli nel 1959
Segnalazione
SANDRO PERTINI Fausto Bertinotti ricorda il
Presidente pi amato dagli italiani
La vita straordinaria di Sandro Pertini, uno dei presidenti della
Repubblica pi amato dagli italiani, dalla lotta partigiana fino alla
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presidenza della Camera e del Quirinale. Come scrisse Indro
Montanelli: "Non necessario essere socialista per amare Pertini.
Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealt e di
sincerit." E' indimenticabile la passione con la quale ha partecipato
eventi storici di importanza internazionale ma anche piccole storie
quotidiane di gioia e di dolore. Lo ricordiamo cos, a 26 anni dalla
scomparsa il 24 febbraio 1990, con un ricordo di Fausto Bertinotti.
Guarda il documentario su Rai.tv World
Pertini partigiano, in un fumetto di Andrea Pazienza
SPIGOLATURE
Un lumino
in fondo al tunnel
di Renzo Balmelli
INTESA. Pur plaudendo all'iniziativa russo-americana che accende un
lumino in fondo al tunnel del dramma siriano, non si pu fare a meno
di chiedersi: perch solo ora? Quanto ci voleva ad agire prima, se dopo
tanti balletti diplomatici bastata una telefonata tra Obama e Putin per
spianare la strada all'intesa sulla cessazione delle ostilit. Vengono i
sudori freddi all'idea delle morti assurde che si potevano evitare se la
peggiore tragedia umanitaria del secolo fosse stata affrontata con
maggiore determinazione. Un giorno forse si alzeranno i veli sul
groviglio di brutture e di inconfessabili lotte di potere che hanno
sconvolto la vita della regione. E non che sia finita, tutt'altro. Il
presidente Assad, senza nemmeno aspettare che l'inchiostro
dell'accordo si sia asciugato, ha avuto il cattivo gusto di indire le
elezioni per il 13 aprile come se il Paese non fosse coinvolto in una
guerra sanguinosa da quasi cinque anni. Chiss perch?
BREXIT. E' facile immaginare con quanta esultanza gli eurofobici
avrebbero accolto la fine dell'UE dopo la logorante maratona sul
destino della Gran Bretagna. Invece non andata come da loro
ardentemente auspicato e cos la galassia del populismo dovr
pazientare fino al referendum del 23 giugno, quando i sudditi di Sua
Maest decideranno se restare nella casa comune, a condizioni fatte su
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misura, oppure se rintanarsi nell'atavico, splendido isolamento. Con il
cos detto "Brexit" che spacca il Regno Unito, l' Unione di 27 Stati
affronta quella che senza esagerare pu essere definita la sfida pi
importante, se non decisiva, della sua storia , mentre sull'altro fronte
dilaga l'esercito dei becchini pronti ad affossare l'ideale concepito dai
padri fondatori. Nelle sue varie fasi la Comunit ha dimostrato di avere
sette vite, ma ora serve uno sforzo davvero grande per evitare che l'
Europa finisca mestamente con l'avere un passato davanti a se.
NOBEL. Siamo un popolo di navigatori, forse un po' meno di Santi.
Di rado per libera scelta , molto spesso per necessit, sono milioni le
persone che hanno solcato gli oceani alla ricerca di un mondo migliore
o per sfuggire dalle dittature. Ora che il problema causa di forti
tensioni e di stress per i governi dell'area Schengen, l'Orso d'oro del
Festival di Berlino al documentario "Fuocoammare" dell'italiano
Gianfranco Rosi un invito a riflettere sui migranti, sui loro drammi in
quel mare che si preso la vita di migliaia di uomini, donne e bambini
indifesi. Di fronte a un fenomeno sempre pi malamente tollerato, lo
sguardo del regista ripercorre l'odissea di chi non mai giunto al
termine del viaggio della speranza e si sofferma sulla straordinaria
gente di Lampedusa che ha aperto il cuore a chi arriva e ogni giorno si
prodiga per asciugarne le lacrime. Pi di tanti proclami sono questi i
gesti che davvero contano per dare un senso concreto alla solidariet e
alla costruzione della pace ; gesti da onorare con il Nobel alla faccia di
chi sigilla le frontiere.
DINASTIE. Dopo il leggendario "Boston Tea Party", la battaglia del
t, dal dna della politica "made in USA" sono scomparsi re, principi e
nobili. Non sono invece spariti del tutto alcuni retaggi della Vecchia
Europa ravvisabili nella non infrequente successione dinastica delle
massime cariche. Sarebbe potuto accadere anche quest'anno con
Clinton e Jeb Bush se l'esito deludente delle primarie non avesse
costretto il figlio e il fratello di due presidenti a gettare la spugna con
una decisione che scrive la parola fine alla dinastia del petroliere
texano. Comunque se ne potrebbe aprire un'altra qualora Hillary
riuscisse nell'impresa di diventare la prima donna Presidente,
occupando il posto che fu del marito. Quando l'America delle grandi
innovazione assume le vaghe sembianze di una monarchia
repubblicana, anche il Nuovo Mondo non sa resistere al fascino, un po'
hollywoodiano, delle scelte dal sapore antico.
SOCIALISTA. Viste dal nostro osservatorio, le primarie americane
offrono due variabili che presentano similitudini con quanto accade in
Europa: una decisamente interessante, l'altra decisamente poco
raccomandabile. Quella interessante data dall'emergere di un
candidato con concrete possibilit di successo come Bernie Sanders,
l'arzillo senatore del Vermont che si sempre definito socialista in una
societ dove la parola socialismo veniva pronunciata a bassa voce.
Sanders piace perch si colloca fuori dagli schemi, perch rappresenta
l'alternativa all'establishment teso a perpetuare se stesso. Ne prenda
nota la litigiosa sinistra di casa. L'altra variabile, quella appunto poco
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raccomandabile, rappresentata da Donald Trump, che, al pari di noti
personaggi nostrani, incassa consensi e continua a vincere facendo leva
sulla paura e la promessa di proteggere gli Stati Uniti dalle "invasioni
barbariche" con la costruzione di altissimi muri. E potrebbe pure
mantenerla.
COMPLOTTO? Sull'attendibilit di WikiLeaks, la fonte che ha fatto
scoppiare la bomba delle intercettazioni ai danni di Berlusconi, i pareri
divergono e non di poco. Essere spiati, attivit che fa concorrenza al
mestiere pi vecchio del mondo, non piace a nessuno. E' una ingerenza
intollerabile nella sfera sia pubblica, sia privata, talmente antica da
essere gi menzionata nell'Odissea. Quanto ai sistemi invero poco
ortodossi usati dalla NSA, l'Agenzia per la sicurezza nazionale degli
Stati Uniti, pi di una volta Washington ha dovuto correre ai ripari per
non incrinare le relazioni con gli alleati, cosa che potrebbe ripetersi ora
con Roma. Ma da qui al teorema avanzato dall'opposizione di un
complotto ordito con la complicit della sinistra, ce ne corre parecchio.
Il caso c', ma considerando l'origine della notizia va trattato con
cautela, opportune verifiche e senza spararle grosse prima di formulare
ipotesi fanta-complottiste che si sono molto amplificate grazie anche ai
nuovi media.
EREDIT. La "Nave di Teseo" della letteratura saluta il suo capitano
salpato verso altri lidi. Ammirato, certo, ma non da tutti, Umberto Eco
consegna un ricco patrimonio alla storia delle idee che i suoi eredi
stanno gi sottoponendo ad accurate analisi critiche ed esegetiche. Sul
piano letterario e civile, l'autore scomparso a 84 anni , si colloca tra i
matre penser della sua generazione sia per l'impegno "politico", sia
per l'instancabile apostolato teso a fare della lettura una stimolante
avventura dell'intelletto, una medicina per vivere meglio e pi a
lungo "Chi non legge soleva dire a 70 anni avr vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avr vissuto cinquemila anni. C'era quando
Renzo spos Lucia. Quando Leopardi ammirava l'Infinito. Perch la
lettura una immortalit all'indietro". Sfogliare libri, appassionarsi alle
storie, mobilitare lo spirito era il suo modo di affrancare l'Italia
dall'appiattimento del bunga-bunga, di fare Resistenza morale come lo
stata Libert e Giustizia l'associazione creata a Milano che suggerisce
non casuali assonanze con Giustizia e Libert, movimento di esuli
antifascisti prima e poi di partigiani resistenti cui questa testata fu tra le
prime a dare voce. Con la vanit dello scrittore Eco sosteneva di non
amare " Il nome della rosa", ma fu proprio da li, dalle ardite e anche
controverse invenzioni filosofico- romanzesche di quel libro che inizi
il viaggio di milioni di lettori nei sorprendenti territori del sapere mai
esplorati prima.
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI - Voci su Wikipedia : (ADL in italiano) https://it.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_lavoratori (ADL in inglese) https://en.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_Lavoratori (ADL in spagnolo) https://es.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_Lavoratori (Coopi in italiano) http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorante_Cooperativo
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(Coopi in inglese) http://en.wikipedia.org/wiki/Ristorante_Cooperativo (Coopi in tedesco) http://de.wikipedia.org/wiki/Cooperativa_italiana
LAVORO E DIRITTI a cura di www.rassegna.it
Miracolo a Bologna: in tre mesi
'scomparsi' 45mila disoccupati
Il sindacato: "Si sono smaterializzati oppure autotrasportati in
un'altra dimensione? Nulla di tutto ci! Sono fermi dov'erano prima.
probabile si siano stancati di registrarsi inutilmente nella
burocrazia della ricerca di un impiego inventata da Renzi"
"Miracolo a Bologna: in tre mesi 'scomparsi' 45.000 disoccupati! Si
sono smaterializzati, oppure autotrasportati in un'altra dimensione
tempo-spazio? Nulla di tutto questo! Sono fermi dov'erano prima.
probabile che si siano stancati di registrarsi inutilmente nella burocra-
zia della ricerca di un impiego, inventata dal governo Renzi. Nulla
cambiato nella loro condizione, piuttosto complicata e pesante. Ci che
si muove, invece, sono le statistiche e i parametri utilizzati per certifi-
care e censire la situazione, che spesso presentano una condizione fal-
sata rispetto alla realt". Cos Vito Rorro, della Cgil di Bologna.
"Nella sostanza, succede che gli impieghi, prodotti come per magia
dal Jobs act, restano pochi, brevissimi, mal tutelati e spesso mal pagati.
Per questo, gli appassionati fanno rientrare una momentanea e aleatoria
assunzione che, per sua natura, non si consolider in un rapporto
duraturo, un cerino che si accende e si spegne, nella categoria 'nuova
occupazione'. Peggio ancora. A questa mancanza di risposte strutturali,
si aggiungono i trucchi statistici: avviene che la registrazione
(semestrale) dello stato d'inoccupazione, (a carico della persona
interessata presso i centri per l'impiego), se non risulta effettuata,
produce l'effetto immediato della sparizione del lavoratore disoccupato
dagli elenchi ufficiali. E cos, con un gioco di prestigio, dai circa
95.000 in cerca di occupazione nella provincia di Bologna si passati a
50.000, nell'arco di un solo semestre", continua il sindacalista.
"La realt, purtroppo, molto diversa e intrisa di drammaticit. Per
questo, la Cgil di Bologna ha elaborato un progetto di iniziative e di
attivit in favore delle persone inoccupate. Un progetto che prevede un
supporto a 360 alle persone che necessitano di orientamento, di
sostegno sindacale e di ausilio soggettivo per ricandidarsi a una nuova
occupazione, valorizzando le proprie capacit ed esperienze. Non una
ricerca di lavoro di tipo intermediario, bens una ricerca di valore nella
propria condizione di attesa di opportunit, che grava sulla testa di
tante singole persone - giovani - donne - qualificati", conclude
l'esponente Cgil.
Il 26 febbraio, presso il Circolo Akkat di S. Giovanni Persiceto,
dalle ore 20.30, la Cgil consegner a decine di giovani e non
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giovani, alle donne e ai disoccupati, un'idea per riattivare il
proprio lavoro.
LAICIT dal sito di Italialaica
Laicit concreta o simbolica?
L'unione civile fra persone dello stesso sesso, che gi rappresentava un compromesso rispetto a quel matrimonio fra tali
persone ormai vigente in vari paesi, passa per un evidente
ridimensionamento con l'esito cui, in Senato, si avvia il relativo
disegno di legge.
di Attilio Tempestini
In effetti il fronte a difesa del testo originario mostrava, varie falle.
Cominciando dal Presidente del Consiglio il quale venuto s, come fa
abitualmente, a dichiarazioni del genere noi tireremo dritto -ignora probabilmente, chi fu a dire cos prima di lui- ma ha pur sempre
partecipato anni fa alla manifestazione organizzata, contro una
proposta di legge in materia, durante il governo Prodi. Vi davvero da
chiedersi se il governo Renzi si impegnerebbe su questo tema, se
l'Italia non fosse stata chiamata ad agire dalla Corte di Strasburgo.
Quanto poi, al Movimento 5 Stelle, nulla da ridire sul suo rifiuto di
forzature nel dibattito parlamentare. Ma stato davvero clamoroso il
suo revirement, dall'impegno a votare per tale disegno di legge purch
non ridimensionato, al disimpegno rispetto a quell'adozione di un figlio
del partner che ne rappresenta il nodo maggiore: e che si avvia, a
venire stralciata.
Peraltro, su vicende come quella delle unioni civili, le istanze laiche
trovano pur sempre pi spazio che allorch da questioni concrete, nel senso di investire direttamente rilevanti gruppi sociali, si passa a
questioni simboliche come quelle che si sono recentemente poste in due citt italiane. A Bologna, il TAR ha annullato la delibera con cui
una scuola accettava una benedizione pasquale, della scuola stessa.
Ebbene rispetto a tale sentenza (motivata, in termini di classica laicit)
la responsabile del PD per la scuola ha manifestato dissenso. Mentre
non mi risultano commenti in merito, del Movimento 5 Stelle.
Nelle stesse settimane, a Torino un consigliere comunale del PD ha
fatto s che venisse messa ai voti la proposta di rimuovere dall'aula di
tale Consiglio, il crocifisso che vi si trova esposto. La proposta ha
ottenuto solamente tre voti; fra i quali per il PD vi stato unicamente il
voto del proponente, per il Movimento 5 stelle il voto di uno soltanto
dei suoi due consiglieri -e non quello, anzi quella, che si candida a
sindaco-. C' poi, chi ha scelto di uscire dall'aula: come i due
consiglieri di SEL, per i quali il capogruppo ha dichiarato che in
materia di laicit a contare sono non simili questioni, ma questioni
come la legge sulle unioni civili
13
> > >Continua la lettura sul sito di Italialaica
Quale Europa?
Crisi evidente
Non c e non ci sar accordo sulla questione dei migranti e la Brexit, comunque vada a finire, miner la credibilit dellUE. Lunico aspetto positivo potrebbe essere il ritardo nellapprovazione del TPPI, ma un ritardo non accantonamento.
di Felice Besostri
Una delle prime cose che si insegnano che uno Stato, vale anche per
quelli federali, per esistere deve avere un popolo, un governo e un
territorio.
La UE, che non uno Stato federale, ha certamente un territorio,
peraltro non soggetto alle stesse leggi, perch ladesione alla UE di Danimarca con la Groenlandia, Gran Bretagna e Repubblica dIrlanda, prevede deroghe, ma soprattutto netta la distinzione tra i paesi, che
hanno una moneta comune e gli altri membri della UE (Capo 4 del
Titolo VIII TFUE).
Il popolo non costituito dalla sommatoria aritmetica dei possessori
della cittadinanza UE, ma dal convincimento di appartenere ad una
comunit con istituzioni e valori condivisi. Nella Dichiarazione dei
diritti delluomo e del cittadino del 1789 detto Un paese che non conosce la garanzia dei diritti e la divisione dei poteri non ha una
costituzione: lEuropa non ha una garanzia dei diritti rimessa direttamente alliniziativa giudiziaria dei cittadini, se non in limitati casi, quindi non ha una Costituzione.
Se non c una Costituzione non pu esserci un popolo. Eppure le premesse cerano e ci sono e stanno tutte scritte nei Trattati istitutivi di cui ho allegato ampi estratti. Mi riferisco in particolare al Preambolo e
ai titoli I e II del Trattato sullUnione Europea (TUE) , al Titolo II della Parte Prima del Trattato sul Funzionamento dellUnione Europea (TFUE) e alla Carta dei Diritti Fondamentali dellUE (CDFUE). I principi sono chiari, ma sulla carta. A volte basta un piccolo inciso
per poter stravolgere il significato come quando parla di un'economia sociale di mercato fortemente competitiva (art. 3 c.3 TUE), ma per scelte politiche il competitivo ha prevalso sul sociale.
Crescita economica equilibrata e stabilit dei prezzi stanno nello
stesso articolo 3 TUE, ma ancora una volta la politica che decide se
debba prevalere la stabilit dei prezzi o la crescita economica, che
potrebbe richiedere un certo tasso dinflazione: invece ora il pericolo deriva addirittura dalla deflazione.
La politica dausterit ha provocato reazioni nazionaliste prevalentemente di stampo demagogico populista con tratti xenofobi,
ma anche sinistra non ne immune, quando una critica fondata alleuro si traduce in una proposta di uscita dallUE. Nel breve periodo non
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escludo che ritrovare la sovranit monetaria possa avere benefici effetti
congiunturali, sempre che non peggiori la valutazione dei nostri titoli
di Stato da parte delle agenzie internazionali di rating , con il
conseguente aumento del nostro debito pubblico causa laumento dello spread tra i nostri BTP e i Bund tedeschi ( mi scuso per luso di termini stranieri, cui ormai assegniamo un significato negativo: basta pensare a
jobs act e a stepchild adoption o allossessione per la governance, che in italiano si traduce in Renzi per sempre, cio for ever). Sono convito che la UE abbia molto difetti, ma la risposta dovrebbe
essere unaltra costituzione europea e non la rinazionalizzazione della politica, particolarmente esiziale per una sinistra che una volta cantava
avanti popolo non pi frontiere, stanno ai confini rosse bandiere, quella che ormai la strofa dimenticata di Bandiera Rossa.
Come sarebbe possibile invertire la rotta quando la realt non
corrisponde allideale normativo: dove sono . I partiti politici a livello europeo che contribuiscono a formare una coscienza politica europea e ad esprimere la volont dei cittadini dell'Unione. delineati dallart. 10 c. 4 TUE? Sono quelli che in esecuzione dell articolo 224 TFUE beneficiano degli ingenti finanziamenti sul bilancio UE, ma
senza assolvere alla funzione loro attribuita dai Trattari europei.
Se esistessero dei partiti politici europei il socialdemocratico
slovacco Robert Fico, primo ministro dal 2012 e membro del PSE, non
si sarebbe fatto promotore della resistenza degli Stati del Gruppo di
Visegrd (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) a un
qualsiasi accordo sullaccoglienza dei migranti, accodandosi al reazionario Viktor Orbn, primo ministro ungherese dal 2010 e
membro del PPE. Se esistessero dei partiti politici europei i
socialdemocratici danesi, allopposizione, non avrebbero votato il prelievo forzoso dei richiedenti asilo. Non voglio per rispetto del
partito socialista austriaco, SP, indicare tra i reprobi laustriaco Werner Faymann, Cancelliere dal 2008, anche perch lAustria, con la Germania, stato uno dei paesi pi accoglienti nel punto pi alto
dellemergenza profughi. Il Gruppo di Volpedo, voce isolata nel panorama della sinistra
italiana, aveva prefigurato proprio nel suo documento fondativo la
trasformazione del PSE in un partito transnazionale e federale la
chiave per una rinascita o risorgimento socialista in Europa. Purtroppo
non abbiamo personaggi come Brandt, Kreisky, Palme, Mitterrand,
Gonzlez, Soares e anche il nostro Craxi, nei suoi momenti migliori, al
vertice del socialismo europeo. Comunque dobbiamo ripartire dal
federalismo europeista socialista di Eugenio Colorni e Ignazio Silone,
comprese le utopie degli Stati Uniti Socialisti dEuropa del laburista Harold Laski.
Prima o poi la sinistra tutta dovr convergere su questa posizione
cio di unintegrazione pi stretta dellEuropa grazie a pi democrazia e partecipazione cittadina. Ne colgo il segno nella proposta, non per
caso fatta a Berlino, dallex ministro delle Finanze del primo Governo Tsipras, Gians Varoufaks. Un progetto che per avere gambe ha bisogno che tornino alla ribalta e al potere partiti come la SPD in
Germania e il PS in Francia, con unaltra leadership e altri programmi. Al rinnovamento socialista in Europa possono dare un contributo i
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socialisti portoghesi e spagnoli e il Labour Party, come costituisce un
segnale il successo di Bernie Sanders nelle primarie democratiche
USA.
Da Avanti! online www.avantionline.it/
LItalicum rinviato alla Corte Costituzionale
Dopo la battaglia del Porcellum condotta con lavvocato Aldo Bozzi, per Felice Carlo Besostri arriva unaltra battaglia, quella sullItalicum. Un primo punto a favore arriva anche stavolta per il costituzionalista, il
tribunale di Messina ha rinviato, infatti, la nuova legge elettorale alla
Corte costituzionale. SullItalicum Besostri aveva infatti affermato: Liniziativa dei ricorsi non mia, ma del Coordinamento. Se unazione a difesa della Costituzione diventa motivo di esclusione questo non un problema mio, ma di chi, sbagliando, ragiona in questo
modo. Non sono un nemico del Pd, ma sono un amico della
Costituzione. I giudici siciliani, come i colleghi togati di altri 17 capoluoghi, erano
stati chiamati in causa dal gruppo avvocati anti-Italicum guidati da
Felice Besostri e da Vincenzo Palumbo. Il Tribunale di Messina ha
rinviato lItalicum alla Corte costituzionale e il giudice ha fatto propri 6 dei 13 motivi di incostituzionalit della legge elettorale proposti dai
ricorrenti, relativi in particolare al premio di maggioranza e alla
mancanza di soglia minima per il ballottaggio.
Per cui il tribunale ha accolto i seguenti motivi di ricorso: il terzo,
ovvero il vulnus causato dalla legge elettorale al principio di
rappresentanza territoriale; il quarto, il vulnus causato al principio di
rappresentanza democratica (capilista bloccati); il quinto, mancata
previsione di una soglia minima per accedere al ballottaggio; il sesto,
limpossibilit da parte dellelettore di scegliere il deputato; il 12esimo (con riferimento al Consultellum che oggi sarebbe applicato
allelezione del Senato), lirragionevolezza delle soglie di sbarramento di accesso al Senato (8% per i partiti, 20% delle coalizioni) quando il
Senato ha la met dei componenti della Camera; il13esimo,
lirragionevolezza di aver varato una legge elettorale per la sola Camera dei deputati quando oggi la Costituzione prevede il
bicameralismo paritario tra Camera e Senato.
In caso di pronuncia di incostituzionalit, gli effetti della sentenza
della Corte, come fu per il Porcellum, potranno condurre a votare
secondo le regole del cosiddetto Consultellum (niente liste bloccate,
niente premio di maggioranza senza soglia al ballottaggio). Viene
quindi messo in discussione l`impianto derivante dal combinato
disposto della riforma costituzionale in fase di approvazione e la legge
elettorale ultrapremiale Italicum, nei termini denunciati dai cittadini
ricorrenti in Sicilia e in tutta Italia dal gruppo di avvocati organizzati
dall`Avv. Besostri.
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Spero che quello di Messina sia soltanto il primo, ha detto Besostri, ad accogliere il ricorso tra i diversi tribunali presso i quali
stato depositato, e che magari alla fine la questione di costituzionalit
giunga alla Consulta su tutte e 13 le obiezioni presentate.
Vai al sito dellavantionline
Da MondOperaio http://www.mondoperaio.net/
Convegno
Il lavoro oggi in Italia
ne discutono
Marco Bentivogli, Pietro De Biasi, Giorgio De Rita,
Vito Gamberale, Tommaso Nannicini
introduce Luciano Pero
In occasione delluscita del libro Le persone e la fabbrica.
Una ricerca sugli operai Fiat Chrysler in Italia
Edizione Guerini Next
Roma, 29 febbraio 2016, ore 15:00
Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro Viale Lubin, 2
Segnalazione
La casa perduta
Il Centro Altreitalie lieto di invitarvi alla presentazione del libro
La casa perduta La memoria dei profughi nellEuropa del Novecento
di Patrizia Audenino
Torino, 9 Marzo 2016, ore 17,15
Centro Altreitalie, via Principe Amedeo, 34
Presentano
Guido Franzinetti, Universit del Piemonte Orientale
Enrico Miletto, ISTORETO
Elisa Signori, Universit di Pavia
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Introduce e coordina
Maddalena Tirabassi
Sar presente lautrice
Italiani nel mondo
NO alla xenofobia in Svizzera
I senatori Di Biagio e Micheloni eletti nella Circoscrizione Estero invitiamo i cittadini con doppia cittadinanza italo-svizzera a votare e
a far votare NO al referendum del 28 febbraio.
Con il referendum del prossimo 28 febbraio si decider la sorte del
25% della popolazione Svizzera rappresentata dagli stranieri ivi
residenti e come rappresentanti dei nostri connazionali all'estero
sentiamo l'esigenza e il dovere di intervenire in questa fase dibattuta
della campagna referendaria per lanciare un appello forte agli italiani
di doppia cittadinanza a votare NO in ragione del carattere confuso e
palesemente xenofobo del quesito e della ratio che lo sottende.
Non ci si pu lasciar convincere da quelle argomentazioni a
sostegno del SI, che sotto il velo di un conservatorismo anacronistico
celano posizione populiste e demagogiche tendenti a violare principi
universalmente sanciti ed in grado di infiammare l'odio sociale in un
momento storico in cui la cultura dell'accoglienza fortemente messa a
rischio.
Non una questione di rispetto dei diritti di cittadinanza come viene
detto dai sostenitori del S, poich non verranno espulsi solo i
cosiddetti "delinquenti" e gli autori di reati gravi ma alto sar il rischio
che in particolare siano espulsi i giovani stranieri in ragione
dell'insussistenza di parametri chiari e certi di identificazione delle
categorie non gradite.
La storia e la tradizione degli italiani e dell'emigrazione italiana,
fatte di sacrifici, di rispetto, di solidariet ma soprattutto di perfetta
integrazione, devono essere un giusto riferimento per privilegiare una
logica dell'accoglienza che si collochi ben oltre la facile demagogia che
mal concilia con i dettami internazionali di rispetto dei diritti dei
cittadini, per questo giusto che la comunit italiana prenda una
posizione chiara e degna della sua storia. Pertanto invitiamo i cittadini
con doppia cittadinanza italo-svizzera a votare e a far votare NO al
referendum, per dire NO alla cultura dell'espulsione legittimata dalla
mera xenofobia.
Aldo Di Biagio, Senatore della Repubblica (AP)
Claudio Micheloni, Senatore della Repubblica (PD)
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI - Voci su Wikipedia : (ADL in italiano) https://it.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_lavoratori
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(ADL in inglese) https://en.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_Lavoratori (ADL in spagnolo) https://es.wikipedia.org/wiki/L'Avvenire_dei_Lavoratori (Coopi in italiano) http://it.wikipedia.org/wiki/Ristorante_Cooperativo (Coopi in inglese) http://en.wikipedia.org/wiki/Ristorante_Cooperativo (Coopi in tedesco) http://de.wikipedia.org/wiki/Cooperativa_italiana
LETTERA
Bocciata la legge
lombarda anti-moschee
Nel gennaio dellanno scorso il Consiglio regionale lombardo approv una legge che il sindaco di Milano Giuliano Pisapia giudic priva di
qualsiasi dignit costituzionale. Essa prevedeva ogni possibile ostacolo di tipo urbanistico ed amministrativo, usando in modo del
tutto bizzarro delle competenze regionali, per creare ogni difficolt alla
costruzione di moschee (a partire da quella in progetto a Milano).
Anche il Nuovo Centro Destra del ministro degli Interni Angelino
Alfano vot la legge che per il governo fu costretto ad impugnare
davanti alla Corte Costituzionale. Lo stesso fecero molte comunit
cristiane ed associazioni di tutela dei diritti. Ieri essa stata bocciata
dalla Consulta che deve aver ragionato sulla base del semplice
buonsenso, ancora prima di aver letto gli articoli 8, 19 e 20 della
Costituzione.
La Lega, che aveva voluto questa legge a qualsiasi costo, ha cercato
di fare una operazione propagandistica, pur sapendo di essere nel
merito perdente in partenza. Questa posizione ci sembra in diretta
continuit con iniziative passate, dalle contestazioni al Card.
Tettamanzi, accusato di buonismo nei confronti degli immigrati, alle
sagre blasfeme durante le quali si celebrava il dio Po. Si tratta di
ununica attitudine a contrastare e ad escludere il diverso identificato, volta a volta, nel meridionale, nel migrante e infine
nellislamico sempre a prescindere, oltre che dalletica, dalle singole persone, dalle circostanze, dal contesto socioeconomico ecc. Si tratta della difesa di una pretesa identit lombarda o padana che estranea
allo spirito di accoglienza che caratterizza una parte consistente del
nostro popolo e che, comunque, in contraddizione evidente con ogni
minima sensibilit cristiana.
Questa linea, che espressione di una cultura pagana e materialista,
viene poi gestita nelle istituzioni e nel paese in modo assolutamente
spregiudicato perch pretende di essere la vera difesa della cristianit e
dei principi non negoziabili. Questo mix di ateismo pratico e di sfacciato clericalismo vuole parlare alla pancia dellopinione pubblica. Fino a quando riuscir ad ottenere adesioni essendo in evidente
contraddizione con gli interessi del paese e con gli stessi valori
costituzionali su cui si fonda la nostra Repubblica?
Come credenti che si richiamano al Vangelo, al Concilio e al
magistero di papa Francesco siamo scandalizzati dal fatto che questo
tipo di leghismo riesce ad avere consensi in certe aree di una opinione
che si pretende cattolica, siamo anche scandalizzati da quelli che esso
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ha anche in una frazione del clero che, al posto della denuncia,
preferisce un comodo e colpevole silenzio.
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di Noi Siamo chiesa
LETTERA
LADL su Issuu
Purtroppo non sono ancora stati caricati i numeri di AdL del 2016 su
Issuu. Spero sia per qualche inconveniente momentaneo perch mi
dispiacerebbe non poter arricchire l'archivio personale della Vostra
bella rivista
Roberto Buttura, e-mail
Grazie della segnalazione. Stiamo rimediando... La red dellADL
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI EDITRICE SOCIALISTA FONDATA NEL 1897 Casella postale 8965 - CH 8036 Zurigo L'Avvenire dei lavoratori parte della Societ Cooperativa Italiana Zurigo, storico istituto che opera in emigrazione senza fini di lucro e che nel triennio 1941-1944 fu sede del "Centro estero socialista". Fondato nel 1897 dalla federazione estera del Partito Socialista Italiano e dall'Unione Sindacale Svizzera come organo di stampa per le nascenti organizzazioni operaie all'estero, L'ADL ha preso parte attiva al movimento pacifista durante la Prima guerra mondiale; durante il ventennio fascista ha ospitato in co-edizione l'Avanti! garantendo la stampa e la distribuzione dei materiali elaborati dal Centro estero socialista in opposizione alla dittatura e a sostegno della Resistenza. Nel secondo Dopoguerra L'ADL ha iniziato una nuova, lunga battaglia per l'integrazione dei migranti, contro la xenofobia e per la dignit della persona umana. Dal 1996, in controtendenza rispetto all'eclissi della sinistra italiana, siamo impegnati a dare il nostro contributo alla salvaguardia di un patrimonio ideale che appartiene a tutti.
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