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QUADERNO DELL'AMORE Luigi Gaspari

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I “Quaderni dell'Amore” sono stati scritti dalla mano di Luigi Gaspari, figlio spirituale di Padre Pio, per Volontà Testamentaria espressa, a nome di Dio dalla viva voce di Padre Pio. Queste le parole di Luigi Gaspari: "Egli mi diceva: “i Quaderni” sono, saranno la Voce di Giustizia e d’Amore della immutabile Volontà di Dio espressa nel Suo Unico, Eterno, Testamento. Sulla terra regna la discordia perché nei cuori degli uomini figli di Dio, non si è fatta UNICA, la Voce d’Amore nella Conoscenza della Volontà Testamentaria di Dio (Sacre Scritture). Per tale ragione Padre Pio mi assicura che è Volontà di Dio che i “Quaderni dell’Amore” entrino nelle case di tutto il mondo, per aiutare gli uomini ad amare la Verità nella conoscenza delle S. Scritture. Le parole dei “Quaderni dell’Amore” saranno la luce che illumina per accrescere la conoscenza della Verità. L’accresciuta conoscenza della Verità di Dio riporterà all’orecchio dei cuori degli uomini LA VOCE DELL'ETERNO AMORE DI DIO."

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Nel maggio 1968 Padre Pio disse a Primo Capponcelli:

“...Tutti coloro che contribuiranno

alla stampa ed alla diffusione

dei “Quaderni dell'Amore”

riceveranno la Perpetua Gratitudine

e Benedizione di Dio e mia”.

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PROLOGO

LA SACRA BIBBIA È IL TESTAMENTO DETTATO DA DIO ALL'UOMO

La voce di Dio si fece udire attraverso l'orecchio sensibile di uomini scelti per scrivere leVolontà Testamentarie del “Padre Dio” per il Bene dei figli uomini viventi sulla terra.

Il Testamento di Dio è la Verità Una e Trina della volontà di giustizia, di misericordia ed'Amore delle tre uguali e distinte persone dell'Uno Dio Creatore e Padre degli uomini.

La Terza Persona della SS. Trinità – Lo Spirito Santo – è la vita d'amore del Trino Dio che sifa Voce e Parola di Dio nel cuore dell'uomo, figlio della SS. Trinità di Dio.

La Voce del Santo Trino Spirito d'Amore di Dio si fa Parola di Giustizia e di Misericordia delpadre e del figlio, nei palpiti di vita e d'Amore nel cuore di un figlio uomo.

La Voce del Santo Spirito sceglie il cuore di un uomo per donare le Grazie di Vita nell'Amore,a tutti i cuori dei figli uomini, che accolgono il dono della Sua Viva Voce fatta “Parole”.

Il Trino Santo Spirito vuole donare la Sua Voce a tutti gli uomini di buona volontà, per offrirealle vite mortali l'Eterna Vita di Dio, fatta Voce che può, vuole riunire tutto e tutti in un solo Corpovivente nella armonica unità della Santissima Trinità.

Il Testamento di Dio è l'immutabile Parola scritta nella Sacra Bibbia.I “Quaderni dell'Amore” sono stati scritti dalla mia mano per Volontà Testamentaria

espressami, a nome di Dio dalla viva voce di Padre Pio.

Egli mi diceva: “i Quaderni” sono, saranno la Voce di Giustizia e d’Amore della immutabileVolontà di Dio espressa nel Suo Unico, Eterno, Testamento.

Sulla terra regna la discordia perché nei cuori degli uomini figli di Dio, non si è fatta UNICA,la Voce d’Amore nella Conoscenza della Volontà Testamentaria di Dio (Sacre Scritture).

Per tale ragione Padre Pio mi assicura che è Volontà di Dio che i “Quaderni dell’Amore”entrino nelle case di tutto il mondo, per aiutare gli uomini ad amare la Verità nella conoscenzadelle S. Scritture.

Le parole dei “Quaderni dell’Amore” saranno la luce che illumina per accrescere laconoscenza della Verità. L’accresciuta conoscenza della Verità di Dio riporterà all’orecchio deicuori degli uomini LA VOCE DELL'ETERNO AMORE DI DIO.

L’Amore di Dio si stabilirà, attraverso la Sua Voce, nel cuore degli uomini, per unirli nella

Il 17 ottobre 1968, il primo Quaderno dell’Amoregiunse nelle mani di S.S. Paolo VI. Circa dieci giornidopo il Papa, tramite Mons.V. D’Andrea, amico mio,mi ringraziò dicendo, fra l’altro, queste parole: “E’ alta mistica. Che bello questo amore fra Padre efiglio! Non c’è nessuna parola da togliere...”. Parole che mi confermarono quanto mi aveva dettoPadre Pio nel giugno del 1968: ”Il Papa capirà tutto”.

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Sua Pace. La Voce di Dio disperderà le “nere nubi” addensate sulle menti degli uomini, cheimpediscono alla Luce di Vita del Pensiero, SOLE DI DIO, di portare la Sua Vita che è amore,salute, gioia e ricchezza per tutti gli uomini.

Se la voce di Padre Pio non mi avesse chiamato, mi domanderei: “Perché sono qui con voi?”.Lo Spirito Santo mi ha chiamato, per mezzo di Padre Pio, per dirmi della Sua Vita in noi.Io devo dirvi tutto ciò che Egli dice a me per voi.

LO SPIRITO SANTO È UNO E PARLA IN OGNUNO NEL QUALE È IL PADRE.Il Padre dice le stesse Verità a tutti i veri figli Suoi. Egli parla a me per farvi conoscere il Suo

amore per Voi.

IO SONO COME VOI, EGLI È NOI, IN LUI SIAMO: IO – VOI – LUI.

Ecco perché dovevo venire a voi, perché voi dovevate avvicinarvi a me; è per meglioconoscere l’Amore di Dio in voi, in me; per riconoscermi in voi, che in Lui siete parte di me, comeio sono parte di voi in Lui, che è Noi. E’ facile conoscere Dio solo quando si riconosce il legameche fa di noi una SOLA VITA UNITA, anche se distinta nelle persone di Lui e di Noi.

La nostra vita è gioia solo quando amiamo credere che l’Amore che ci unisce è Lui,nell’UNITA' DELLO SPIRITO che ci comunica, per fare di noi IL CORPO DEL SANTO SPIRITO.

AMARE DIO È AMARE LA NOSTRA VITA. AMARCI FRA DI NOI È RICEVERE IL DONODELLA SUA GIOIA:

A voi tutti, amici e fratelli del mondo auguro che la VOCE DEL SANTO SPIRITO si faccia iltuono dell’Amore di Dio, che squarcia le nubi tutte della vostra vita, per entrare a portare adognuno di voi LA LUCE DEL SUO SOLE.

Luigi Gaspari

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22 febbraio 1968

Fu così che sbocciò la primavera, la tua primavera, quando lasciasti dietro di te l'inverno conle sue scorie, i suoi detriti portatori di affanni e di malattie.

Sei guarito perché ti sei scrollato di dosso l'inverno. È facile ormai intravvedere l'evolversi elo svolgersi del tuo tempo.

Sei libero senza più l'antico affanno.L'amico che tu amavi ti ha tradito, tu lo hai lasciato libero di andare, di correre, di inseguire

con tutto l'entusiasmo le sue chimere.È tuo ora il tempo,perché per te è primavera.Tu puoi ora solo o in compagnia raccogliere i frutti, raccoglierti in rinnovate energie.Non ti manca l'amico che hai amato. È l'amico traditore che è privo di te. L'amor tuo vive

perché è tornato interamente a te. Ora ne puoi disporre meglio di prima perché sei ricco più diprima.

Sei ricco della conoscenza, della sofferenza. Il tuo è un amore che si conosce che si savalutare.

Riprendi a piede libero il tuo cammino in compagnia della ricchezza che ti sei guadagnato.Godi in silenzio i beni che hai accumulati e stai a guardare sereno quello che accadrà intorno a te.

È il crollo, è la rovina di chi ha creduto di poter disprezzare il bene profondo. È il crollo dichi ha preferito inseguire le chimere.

Ma tu non vedi il male che c'è in quei cuori.Vedi dei volti senza luce che accusano per non essere accusati. E tu prosegui il tuo cammino,

vai avanti e vedrai oltre.Al di là del bene e del male c'è una grande conquista che devi fare. È la conquista di una vita

tua, una vita che sarà in eterno un centro di forza, di amore, di felicità.Il mio Potere si esercita attraverso la volontà da te espressa.La volontà tua mette in moto il mio potere.

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Il mio NataleÈ amore del padre,che mi fa ritornarealla “mangiatoia” della Terraper dare agli uominil'Unico Pane che si puòmoltiplicare per “sfamare”tutti i corpi che mi vogliono mangiare,perché desiderano ritrovare la VERITA' dell'IO SONOla VIA nella LUCE che è VITA,nella gioia e letizia del Cuore.La verità unisce l'uomoalla vita d'Amore di Dio;la Menzogna allontana l'uomoda Dio e lo fa morire,perché solo la VERITA' E' VITA!

All'interno del Vecchio Tempiofui solo presentato,nel tempio del tuo cuore inveceIo sono nato e sempre sarò presente,

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per essere presentatoa nuovi templi dei cuoridove non sono ancora entratocome Re del Tempio d'Amore,fatto di tutti i buoni cuori.In questi “IO REGNERO'”occupando il TRONODell'Amore del tuo cuore,fatto culla del REGNOche in te, per ME, è NATO.

Io ero, Io sono il tuo Dio: per aiutarti a capire che sono il tuo più vero e sincero amico, misono fatto uomo come sei tu. Ti chiedo di essermi amico perché ti dimostri, e ti dimostrerò la piùgrande, più vera e sincera amicizia. Per toglierti la paura di me mi feci uomo con Te. Perchédovresti avere paura di me? Non sono stato e non sono tuttora un uomo come te? È vero che sonoanche il tuo Dio, ma sono anche un vero uomo, perciò comprendo tutte le debolezze dell'uomo! Saiche ti dico? Ebbene, Io voglio dirti che prima di tutto Io sono il tuo vero amico! E tu che ne pensi?Mi vuoi per amico? Io accetto la tua amicizia e ti dono tutta la mia! Ora devi ascoltare tutto quel cheti dico:

1) ricordati sempre di chiamarmi il tuo più caro amico;2) ricordati che sono anche il tuo Dio, quando ti occorre un grande aiuto e favore dal

tuo più grande e potente amico;3) io ti sono Uomo amico, per essere sempre al tuo fianco come l'amico più caro e più

gradito;4) io voglio esserti Dio per darti tutto quello che solo un dio amico può donarti;5) perciò tienimi come il tuo più caro amico;6) io in cambio ti donerò da semplice e sincero amico, tutto quello che come Dio non

oseresti domandarmi;7) la tua sincera amicizia è tutta la gioia mia;8) per rendere più facile e più confidenziale il nostro patto di amicizia dimenticati che

sono anche il tuo Dio;9) rivolgi le tue parole, i tuoi pensieri a me, come uomo si rivolge all'amico uomo; in

tale confidenza e amicizia fra uomo e uomo, l'intesa nostra sarà piena e perfetta;10) quando tu mi parli come si parla all'uomo amico, sento più vera e sentita la tua

amicizia e il tuo amore per me. La mia gioia è tanta che faccio l'impossibile come uomo per donarti,nel nascondimento di amico uomo, tutto l'amore che solo come Dio posso donarti. Tu amamisempre e chiamami l'Uomo, il tuo amico Uomo. Da vero uomo io saprò ricambiarti per darti, nellamia amicizia di uomo, tutto ciò che il tuo Dio può donarti.

Nell'amicizia mia per te voglio essere l'Uomo amico tuo; nei doni che ti voglio offrire ameròessere splendido e generoso come un vero Dio onnipotente e onnisciente. Io sono un Uomo che tiama come solo Dio sa e può amare. Io sono un uomo potente che ama dividere con l'amico suo,ogni potere. Ti sono amico con tutto il cuore; anche se sono grande ho saputo farmi piccolo pur dipoter vivere nell'amore del tuo piccolo cuore di uomo. Tu sei il mio amico, sei l'amico dell'Uomoche sa farsi il tuo Dio quando è richiesto l'intervento potente di Dio, per difendere, dai rapaciuomini, il bene della nostra amicizia di due uomini che vogliono restare per sempre amici fedeli.

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APRILE 1968 – PADRE PIO MI HA DETTO:<<LE PAROLE DEL “QUADERNO”

SONO SCRITTE... IN CIELO>>

Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta diun arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla Terra, …

…............. ….............. …............. ….............

Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: “Và, prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta ritto sul mare e sulla terra”. Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli m i disse: “Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere ma in bocca ti sarà dolce come il miele”. Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza.

Allora mi fu detto: “Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re”.

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È solo l'uomo che giudica l'uomo.L'amore è perdono per tutti e per tuttele colpe dell'uomo.

Quadernodell'Amore

AMARE È DONARE AMORE:– a chi non lo conosce– a chi lo chiede – a chi non lo possiede– a chi non lo ha ricevuto in dono– a chi non sa domandarlo– a chi non sa cosa sia– a chi non conosce il suo potere– a chi si crede indegno di riaverlo ancora per essergli stato infedele

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Al mio caro Luigi, nel giorno del suo compleanno per dimostrargli tutto il bene che glivoglio, con riconoscenza e per dargli il coraggio e la forza necessaria per continuare a portare... ...il mio Cuore nel mondo...

Bologna, 8-9 aprile 1968

Stasera ti devo parlare e tu ascoltami!È importante quello che voglio dirti.È dell'amore, è di Me che ti devo far capire.Io sono nel cuore di tutti e nei cuori degli uomini vive il mio amore.Sono felice di abitare dove sono accolto con calore.È il mio cuore che dà l'unione nell'amore.Senza di me non resiste alcun legame. Nessuna unione che non sia per Me, per il mio Cuore,

si può chiamare amore.L'amore mio non conosce miserie, né tristezze.Il mio è pura gioia. Nessuna gioia vi è al di fuori di Me.Sono io che vi conduco a conoscere l'inutilità delle vostre brame, dei vostri desideri.Voglio farvi capire che tutto quello che cercate è solo in Me.Affannarsi di che? Perché?Venite da Me solamente e troverete tutto il bene che volete.Io sono generoso più di quanto credete e vi dono molto di più di quanto voi mi chiederete.Che volete da me? Domandate e otterrete.Che domandate? Un bene vero? Ve lo concedo subito.Un bene che non è bene? Non posso darvelo perché vi voglio bene.Quale bene vi darei?Vi darei tutto se voi foste capaci di donarmi tutto il vostro cuore.Il vostro cuore non è mai tutto per Me.Una parte la date spesso a Me, ma ne tenete di riserva per le vostre brame, per le vostre

ricerche al di fuori di Me.Inutile farvi capire che niente è senza di Me.In quell'angolo che mi serbate Io spesso mi nascondo. Sto a guardare. Che vedo?Vi vedo affannati, stanchi, delusi e scontenti.Siete sempre angosciati e non volete capire il perché. Il perché è l'assenza di Me.Io vi guardo e aspetto un segnale da voi, un richiamo per uscire dal Mio nascondiglio dove

mi avete collocato voi.Sono presente se mi chiamate, ma ancor più quando mi amate. Vi voglio aiutare a tenermi

con voi, se mi volete Io sarò tutto per voi.Il vostro volermi deve essere donarvi a Me. Donarvi a Me è farvi donare tutto da Me.Sono stanco di vedervi così, senza la forza che solo Io posso darvi, senza l'Amore che

nessuno al di fuori di Me vi può dare.Quello che bramate è quasi solamente il vostro male. Ma voi spesso non lo sapete. Io vi dirò

qual è il vostro vero bene.Il bene cosa è? È la pace del cuore. È sentire un calore che è vita.Il calore che fa? Vi riscalda e accende il vostro cuore; ci porta la gioia di vivere, di amare e di

portare ovunque calore e amore.Non è così? Sì, lo sapete, perché qualche volta lo avete provato. Ma perché solo qualche

volta lo provaste? È perché in quei momenti ero Io a scaldarvi. Ero Io che facevo tutto per voi, perfarmi conoscere, per farmi amare da voi. E poi? E poi voi non avete saputo, voluto trattenermi.

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Io vi ho lasciati liberi di seguire altre vie. Allora? Ecco che ne è di voi! Ora siete aridi estanchi, siete senza di Me. Ma Io vivo ancora in voi, perché mi basta il minimo angoletto che milasciate. Lì Io mi trattengo e attendo. Attendo l'ora del vostro soffrire, del vostro patire, per soffriree patire assieme a voi.

La vostra sofferenza ve la siete procurata, Io non la volevo per voi. Ma è la sofferenza che fasì che Io possa intervenire in vostro soccorso. E se non mi chiamate? Io vi sento ugualmente e corrosubito per aiutarvi. In che modo? Se mi chiamate sono già lì. Se non mi chiamate direttamente voi,Io arrivo per altra via. Quale via?

La mia via è un uomo come voi, un uomo che se non è tutto mio, lo è in parte. La parte miain quell'uomo la mando in vostro soccorso. Ma sono sempre Io che soccorro Voi in quell'uomo.

E voi che fate? Spesso non mi riconoscerete e non mi vedete, perché agisco per mezzo di unuomo. Un uomo come voi. Ma in quell'uomo sono Io, il vostro Dio.

Che volete da Me? Io posso darvi tutto. Vi posso dare tutto perché tutto è mio, tutto ho creatoIo.

Nulla è impossibile a voi perché tutto è possibile a Me. Io vi appartengo, sono vostro; perciòil mio è vostro. Allora, perché vi agitate?

Voi avete tutto quello che Io ho. Dovete solo volerlo. Che vi chiedo Io? Vi chiedo dicredermi, di domandare, di confidarvi e di donarvi.

Avete timore di donarmi? Che cosa? Quello che mi donate è niente, quello che Io vi darò ètutto.

Che cosa è tutto?Tutto è la conoscenza di Me, di voi, di tutto ciò che è, di tutto quello che vedete e non

conoscete. Quello che potete conoscere è l'inconoscibile per voi. L'inconoscibile lo potete conoscereattraverso Me solamente.

Perché Io vi amo tanto?Perché per voi ho creato e creo tutto ciò che vi può rendere più felici, più riconoscenti e pieni

di amore per Me.Perché vi chiedo amore? Perché accrescendo in voi l'amore accresco la vostra gioia, la vostra

felicità. Il bene mio è infinito e per questo accresco sempre l'amore vostro per Me.Aumentando il vostro amore, non faccio altro che aumentare in voi la conoscenza di Me. Più

mi amate più mi conoscerete. Io mi faccio conoscere solo a chi sa amarmi.Concedo amore a chi mi dà amore. Tolgo amore a chi non lo porta a Me. E poiché l'amore

sono Io, l'amore appartiene solo a Me.Voi non potete possedere ciò che è mio, esclusivamente mio, se Io non ve lo concedo. Il dono

che vi faccio è una prova. La prova sta solo nella vostra volontà; dovete dimostrarmi solamentevolontà di amarmi. Tutto il resto lo faccio Io per voi, perché Io sono tutto per voi.

Il mio cuore è un'immensa lampada sempre accesa, è un fuoco che arde per voi. Il fuoco miofa vivere voi. La vita non sarebbe senza il mio calore. Il calore mio supplisce al gelo dei vostri cuoriaridi. Ogni cuore vostro dovrebbe tenere in vita una particella del creato. Quando il cuore vostro èarido, spento, quella parte del creato dovrebbe scomparire, perché è l'amore del cuore che reggetutto.

E io che faccio?Io col mio calore riscaldo per voi. Supplisco col mio Cuore l'aridità del vostro. Vi mantengo

e mantengo la vita col calore del mio Cuore.Perché lo faccio?È per amore, è per attendere un ritorno d'amore che aspetto, e vi sostituisco in quella che

sarebbe vostra missione.Io sono la riserva di Energia che interviene a evitare il disastro dovuto allo spreco fatto della

vostra, di quella che vi diedi. Io sono un Cuore di riserva che serve voi tutti.Perché non mi amate? Perché non volete riconoscermi? Perché volete rigettarmi?È la vostra mente che non è stabile. La vostra mente è volubile perché si lascia dirigere delle

impressioni esterne, dai pensieri tumultuosi che vengono dal mondo.

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La mente instabile raffredda i vostri cuori e rigetta l'amore.Come potete tenere a bada la mente? Tenerla a freno? Dovete cercare di non ascoltare i

pensieri che non sono di bene, di amore. Dovete vincere l'instabilità dando sempre ascolto alla leggedell'amore.

Quando un uomo come voi vi chiede un po' di bene, non gli domandate chi è. Dategli il beneche chiede. Quel bene lo legherà a voi, e, per l'amore mio che è in voi, Io lo legherò a Me.

Sono Io che mando uomini a chiedervi beni e amore, per riportarli a Me, al mio Cuore,attraverso quella parte di Me che è in voi. Non abbandonateli mai tutti quelli che vi mando, perchéquesti fanno parte di voi, perché Io sarò vostro in loro, per l'amore che avete saputo dare loro.

Sono Io che ho voluto unirvi per tenervi più solidamente legati nel mio Cuore. Voi siete untutto in Me.

La perdita di uno di loro è diminuzione di voi stessi. Siete legati secondo un vincolo che èinvisibile al vostro sguardo. Il vincolo è qui, dentro al mio Cuore.

È uno l'amore. E voi siete una cosa sola nel partecipare dell'infinito gaudio racchiuso nel mioCuore, che sarà il vostro. Unitevi e non scoraggiatevi di nulla.

Niente è grave per Me!Grave è solo la vostra separazione. Non potete separarvi voi che desiderate amarmi. Io non

posso dividere il mio Cuore. E voi per entrarvi, per avere diritto di entrarvi, dovete assolutamenteessere uniti. Separarvi è rendere impossibile l'unione in Me, nel Cuore che è uno. Siate docili ebenevoli tra voi, aiutatevi e correggetevi a vicenda, ma non separatevi mai.

La vostra unione è la mia gioia. Io vi colmerò di grazie per l'impegno che metteretenell'amarvi e nel mai separarvi.

Quando uno di voi è tentato di allontanare l'altro, Io intervengo subito. Intervengo con tuttaenergia per impedirlo.

La mia volontà è questa: fate ognuno di voi un piccolo passo verso l'altro e Io metterò inmoto la potenza del mio Cuore.

Lontani, ricordatevi; nel ricordo farete vivere Me in voi.Io sarò sempre tra voi solo se vi aiuterete per unirvi sempre più. Non temete chi vuole

isolarsi da voi. L'amore vostro per lui vi farà vincere ogni ostacolo.Nel vostro desiderio di amore c'è la mia volontà che agisce. Il mio volere è più forte di ogni

altra resistenza.Perseverate voi nel voler l'unione, nell'amare chi tenta di fuggire. Io conosco le vie per

riportarvi il fuggiasco. Non potrà sfuggire e vi dirò il perché.L'uomo che vi mandai fu scelto da me. Voi lo avete riportato al mio Cuore, quell'uomo è

ormai legato per fili invisibili. La vostra volontà mantiene i contatti di quei fili col mio Cuore.Io attraverso i fili mantengo i rapporti con colui che tenta fuggire, che vuole ritornare

indietro. I miei rapporti con lui creano tormento, turbamento che durerà fino a quando non vi saràspontaneo riconoscimento di avere mancato al patto di unione con voi, con Me.

Io difendo i vostri diritti su coloro che avete amato e tentano di sfuggirvi. Sfuggire da voi èfuggire da Me. Chiedetemi aiuto quando vi sentite incapaci. Interverrò subito in vostro favore,perché la vostra unione è il mio volere.

Unirvi fra voi è unirvi a Me. Il vostro distacco è distacco da Me.

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Bologna, 9 aprile 1968

Compio 42 anni; è mezzanotte. Ancora mi sento vicino al cuore di tutti, il Cuore di Dio. È luiche ha voluto farmi gli auguri per il mio compleanno. È buono e amoroso con me, mi vuole tenerein sua compagnia.

Sono un po' confuso; non mi rendo conto del perché. Ascolto in silenzio i battiti di questoCuore Divino che è così pieno di amore per me. So di non essere degno di tanto, ma sono certo dinon sbagliarmi.

È proprio Lui che mi guarda, mi parla e mi tiene compagnia. Non mi sento solo, anzi non homai avuto una più viva sensazione di non avere bisogno di niente. Stanotte mi pare di avere tuttoper me.

Che cosa è questo Cuore che palpita in me?È Dio che sa il mio bisogno di Lui, il mio desiderio di averLo vicino. Sarei solo stanotte coi

miei numerosi pensieri e forse triste.Tutto è cambiato perché odo la voce di Lui che mi dice di stare sereno, di confidare nel bene

che mi darà anche domani.Oggi è un giorno nuovo, tutto mi pare un ritorno al passato. Un passato che non ricordavo ma

che esiste ancora nel presente del suo Cuore, perché nel Cuore di Lui, di Dio, tutto è presente.La mia infanzia, la giovinezza, l'età matura vi sono scritte, ogni attimo rivedo e rivivo in Lui.Mi è sfuggito solo il ricordo di quando ho mancato, delle infedeltà numerose verso di Lui.Come mai non ricordo più i peccati che ho commessi? Forse è l'augurio per i mio

compleanno, il regalo che Lui mi fa. È un regalo che solo Lui, così generoso, mi poteva fare: farmidimenticare il male che ho fatto. Anzi questo colloquio del Cuore è tutto un invito ad averecoraggio, fiducia e piena convinzione che a tutto Lui porrà rimedio.

Che vuole il Cuore di Dio da me?Non mi chiede niente. Mi sta dicendo di volergli tutto il bene che posso, e poi il mio bene per

Lui porterà a sentirlo sempre di più. Mi porterà a vederlo e a riconoscere i luoghi a Lui cari.Sarà in quei luoghi che io lo vedrò domani. Da quei suoi nascondigli si farà sentire e forse

anche vedere.È stanco di nascondersi: vuole uscire, farsi vedere; per questo ha deciso di venire da me.Non posso dirgli che mi sento indegno, perché Lui mi fa credere che è felice di stare con me.

Sarebbe offenderlo, dirgli che non merito tanto, ed io allora me lo abbraccio e lo tengo vicino comeil mio più caro amico.

Che altro posso dargli?Non ho niente da offrirgli se non la mia amicizia sincera e tutta la più piena confidenza.Di amore forse un poco ne ho, quel poco glielo do, e così ora è Lui che fa tutto per me.È Lui il mio amico; l'amico che ho sempre cercato ma non ho mai trovato. Adesso ho Lui: ho

tutto, l'amico mio è Dio.È il Cuore di Dio che mi ha concessa la Sua amicizia. È l'amicizia Sua che mi porterà a

essere amico di tutti quelli che gli sono amici, di tutti quelli che desiderano diventare amici suoi,amico anche di chi non sa che esiste un solo vero amico, Lui.

Ritorno al ricordo di chi non mi fu amico.Ora che ho l'amicizia Sua, sento in me la certezza di ottenere le amicizie che voglio. Le

otterrò certamente tutte; tutte quelle che vorrò, per dividerle con Lui. Ora è Lui che dispone ognicosa per me.

È Lui che guida ogni passo e non vorrà più che quelli che lui sceglie per sé, scappino colpretesto di allontanarsi da me.

Sarà un ritorno di tutti coloro che Lui chiamò. Ora ci sarà l'appello e guai a chi non risponde.Non c'è tempo da perdere. È necessario il ritorno, il rientro all'ovile.È Lui che lo vuole, lo ha deciso!La sua decisione è per far trionfare il Cuore suo nel cuore di tutti quelli che amano. È finita la

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tempesta che disperdeva il gregge; ora è l'arcobaleno che invita a ritornare, tutti uniti, per ascoltareil volere di Lui.

I malanni del mondo sono tanti, una però è la malattia. Malattia è non capire quanto puòl'amore di Lui, l'amore per Lui. È un oceano sconfinato di beni, di felicità, di ricchezze chepochissimi conoscono, che quasi nessuno vuole usare. La medicina è lì, in quell'oceano sconfinato,dove si può attingere tutto, e invece fino ad ora, non abbiamo attinto quasi niente.

Quel bene che ci è venuto, è venuto da Lui spontaneamente, ma ora vuole che impariamo adattingere, a chiedere. È inesauribile la riserva di quei beni, è sconfinata la ricchezza che è a portatadi tutti e che verrà data solo a chi saprà chiedere e volere.

Attingere è ricorrere a Lui; un raggio solo che ci giunga dal suo Cuore, ci metterà in contattocon la riserva di quel tutto che sarà la gioia di tutti.

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Mattino del 9 aprile '68

L'amore a volte può farvi prigionieri di un cuore, da quel cuore Io vi farò uscire per renderviliberi e sarete un cuore solo con Me.

Nel mio Cuore mi ascolterete, nel cuore vostro Io parlo e vi dico quale è il bene vostro.Il bene che vi voglio dare è udire la mia voce sempre. Imparate ad ascoltare e sentirete che la

Verità entra in voi. In me udirete la voce di tutti quelli che avete amati. Essi, per l'amore che li univaa voi, sono nel mio Cuore. L'amore di loro per voi, il vostro per loro, ero Io.

L'amore che avete ricevuto, dato, è sempre qui, vive eternamente. Ogni vostro atto di amore èe rivive nel mio Cuore. Ascoltate la sua voce che è la Mia. È qui che ritroverete tutto quello cheavete amato, tutti quelli che amate.

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Bologna, 9 aprile 1968 – ore 9

Voi che portate l'amore nel mondo, io vi conosco da sempre. Sono io che vi porto perché è dame che venite. Fui Io a volervi e fu il mio Cuore a donare voi al mondo, perché siete me che vive,siete il mio Cuore che porta il calore nel mondo.

Chi vi ama, ama me; chi mi ama veramente saprà riconoscere Me in voi, perché io rivelo Meper mezzo vostro. Coloro che allontanano voi, allontanano Me.

Se vi accade di piangere, sono Io che piango, il vostro gioire è il mio. Non è il dolore per voi che vi fa piangere, è la conoscenza della mia presenza a farvi sentire

il grave torto che fanno Me, e voi Mi consolate nel volere il perdono per tutti, nel desiderare ilritorno di tutti a voi per Me, perché il ritorno a voi è ritorno a Me.

L'amore mio per voi è salute per tutti quelli che a voi ricorrono e ricorreranno; il bene che avoi mi lega è tanto che le vostre richieste di donarmi sono un ordine per Me, e Io mi dono e dono atutti quelli che voi mi segnalate. Quelli invece che vi segnalo e vi mando Io, sono quelli che a Medirettamente fecero ricorso con un minimo atto di amore fatto in un momento di dolore. È tale attoche mi induce a mandarli a voi. A voi li mando perché mi conoscete e mi farete conoscere a chi micerca, senza sapere bene chi io sono e che cosa posso dare. Quello che Io posso voi soli lo sapete,perché voi stessi lo potete, per il legame che vi unisce a Me.

Oggi è il giorno di grande festa per te, per Me, per tutti. È la festa del mio più intimocolloquio con te, colloquio coi tuoi amici; è un colloquio con il mondo che chiede, che cerca laverità.

La verità la sapranno tutti coloro che vogliono conoscerla. Coloro che crederanno in Me perquello che ho già detto, crederanno a quello che Io dirò ancora a te.

Sono Io che ho scelto questo giorno per parlarti, per parlare a tutti; è il giorno del tuo 42°compleanno. In questo giorno Io sono qui vicino a te per darti la forza ed il coraggio di avanzare, dicontinuare a cercare il metodo per portare stabile e duratura gioia e pace nei cuori ansiosi e infelici.Questo è stato sempre il tuo più vivo desiderio, Io lo so perché era questo il mio desiderio, Io l'hosuscitato in te.

Ora tu mi conosci per quel tanto che hai voluto, saputo cercarmi nel cuore di tutti gli uominiche hai avvicinati. Ora ti farò conoscere in Me il programma che era stabilito.

È un programma di conquiste vittoriose. Non ti devi affannare a cercare niente; Io ti daròtutto quello che ti servirà. Ti darò ogni giorno, ogni attimo, qualche cosa di nuovo, ti farò vederequello che non avevi ancora visto, ti farò conoscere ciò che ancora non conoscevi.

Non devi mai chiedermi perché lo faccio. Devi solo credere che così era stabilito da Me. Oraè prematuro, ma un giorno saprai anche il perché. La tua vita deve svolgersi così, come quella ditanti altri uomini; la differenza in te sarà la presenza costante di Me. Quello che farai sarò Io avolerlo, nulla avverrà a caso, è tutto preparato da Me.

Non permetterò a nessuno di giudicare quello che farai. Già è venuto il momento di parlarechiaro, con autorità. È necessario che Io ti renda autorevole. Rendendoti autorevole ti potrai megliofare conoscere. Farai conoscere il mio programma per la tua autorità. Io saprò rendere autorevole latua parola; l'autorità ti è data per avere amato coloro che Io ti inviai malati, per la non conoscenza diMe.

È questo che Io volevo da te; è questo che Io vorrei da tutti, specie da quelli che dicono diessere al mio servizio. Ma Io non servo coloro che vogliono essere serviti con la finzione di servireMe. In realtà questi uomini mi vorrebbero al loro servizio perché sanno quanto Io sia Potente. Essisanno che tutto è nelle mie mani e allora si inchinano a Me. Il loro inchinarsi è riconoscere la miaonnipotenza; la mia presenza. Ma questo inchinarsi a Me, questa maniera non è quello che Iovoglio. Preferisco coloro che non si inginocchiano davanti a Me, solo perché non sanno quanto Ioposso. Questi sono meno responsabili. Da costoro potrei ottenere molto se mi facessi conoscere.

Chi si inchina a Me, chi mi supplica, chi mi prega non è sempre colui che mi ama. Più spessoè colui che vuole fare inchinare Me ai suoi voleri egoistici. Così avviene anche a voi che mi amate.

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Quelli sanno e sentono che per amore vostro non so dire di no, perciò spesso chiedono a voi quelloche non ottennero da Me, perché era ingiustizia o non lo meritavano. Ecco perché a volte vi accadedi essere delusi da chi a voi ricorre con apparente amore.

Questi che Io ho esaudito solo per amore vostro, credono di essere riusciti ad ingannarvi. Sisbagliano! Tentarono sì di ingannare voi per via di Me, ma Io già conoscevo i loro programmi ed hoprevisto tutto! Quello che ho loro concesso è stato per impegnarli verso di voi che li avete amati, avoi appartiene tutto quello che hanno ricevuto da Me senza merito, e solo per le vostre suppliche aMe.

Quei beni sono ancora miei e vostri, quei beni che mi chiedeste per la loro gioia e che Ioconcessi, saranno il fuoco che li brucia se mancheranno di riconoscenza a voi, a Me.

Io non sono mai vendicativo perché nessuna ribellione può cogliermi di sorpresa. Io conoscoi cuori degli uomini. Intervengo spesso energicamente contro tutti coloro che ostacolano i mieipiani. Il mio intervento è immediato verso chi si mette contro di voi che amate rientrare nei disegnida Me prestabiliti. Io non mi vendico, difendo da tutto e da tutti l'ordine mio.

A nessun uomo intelligente, astuto, malizioso, cattivo, permetterò mai il minino giudizioverso di voi che mi amate e volete servirmi. Io sarò giudice severissimo di tutti coloro che osanogiudicare voi, il mio Cuore nel mondo. Il mio amore per voi è di condanna a tutti quelli che vidisprezzano; il mio amore per voi si fa misericordia e amore per tutti coloro che pur in grave colpavi danno segno di stima e affetto. Io sarò l'amico di tutti quelli che saranno amici vostri.

Se Io non fossi così come vi sto dicendo, come potreste credere che vi amo, che sono convoi, che difendo tutto da voi?

Io farò per voi ancora di più di quanto vedete e potete pensare. Io assumerò su di Me tutti ivostri peccati.

I desideri che suscita in voi il mondo non mi feriscono. Io vi ho messi nel mondo a contattocon le illusioni del mondo, in questo mondo vi voglio temperare. La conoscenza da voi fatta delmale, so come trasformarla in bene. La vostra esperienza è conoscenza. La conoscenza del male invoi, è il mezzo che Io uso per combatterlo in coloro che Io vi mando.

Vi voglio senza paura; la paura è indice di debolezza, è non aver fede nella mia forza. Laforza mia è superiore a ogni lusinga del mondo, la mia forza annulla ogni vostra caduta.

Io vi chiedo solamente di tenermi nel cuore vostro, di credere che la forza mia annulla ognivostra debolezza. Io sono la vostra forza.

Pensate sempre che Io non vi sarò mai giudice. Voglio essere per voi il consigliere di fiducia.Vi chiedo di non dubitare mai del bene che vi voglio, tutto quello che potrà farvi più felici Io ve lodarò.

Allontanerò da voi ogni tristezza. Affidate a Me ogni sofferenza ed io vi darò in cambio lagioia. Io sono tutto il vostro bene, perché Io vi ho messi nel mondo; nel mio Cuore siete, Io sono nelvostro.

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Bologna, sera del 9 aprile 1968

Il bene che mi offrite è accrescimento di misericordia per tutti. Il mio grande amore per voimi fa essere più indulgente con tutti. Tutti saranno beneficiati dal bene che mi date, non so esseresevero per amore vostro.

Sono severissimo quando si offende l'amore che vi unisce a Me. L'unione in Me non è altroche lasciare fare a Me.

Quando cercate un rimedio a un errore vostro o a una ingiustizia altrui, date a Me pienalibertà di azione. Spesso sono ostacolato dalla vostra linea d'azione. La vostra mente è influenzatadalle suggestioni degli uomini in malafede.

Io conosco le suggestioni e i suggestionatori, lasciate dunque che Io agisca per voi.Ho bisogno del vostro permesso perché il bene che vi voglio mi fa essere rispettoso dei vostri

desideri, dei vostri errori. Niente è più prezioso del libero consenso. Rispetto la libera scelta espesso acconsento a scelte errate fatte da voi.

L'errore vostro non mi preoccupa, Io posso rimediare a tutto. Mentre vi chiedo di ascoltarmi,vi offro la possibilità di scegliere; ascoltarmi non significa perdere la libertà di scelta.

La vostra vita potete viverla nella maniera che più vi è gradita; le strade sono tante. Se lovolete posso consigliarvi la strada più facile, meno rischiosa e più bella per voi. Non importa a mel'occupazione e lo stato che volete scegliere. Importante è che mi teniate a guida dei vostri passi.

Io eviterò a voi i pericoli che non potete vedere coi vostri occhi; le insidie dei vostri, dei mieinemici, Io le conosco tutte.

I beni che cercate, a volte già li possedete e non lo sapete, sono a portata di mano: occorrel'intervento mio per aprirvi gli occhi.

Tutto quello che ho riservato a voi spesso non riuscite a possederlo, perché i vostri scaltriavversari o lo nascondono, oppure tentano di rubarlo.

Chiedete a Me, Io vi dirò quello che è vostro impedirò che altri vi usurpino quello che viappartiene.

Le richieste che mi fate devono essere molto chiare, perché Io devo tenermi alle parole chedite, nell'esaudirvi.

La vostra parola si incide nel mio Cuore così come la pronunciate; è importante pensare eriflettere bene prima di farmi richieste. Cercate di fissare bene ciò che volete da me. Se non sietesicuri dei vostri desideri, se temete di domandarmi cose che non siano buone in avvenire, allorapotete chiedere a Me consiglio. Io vi consiglierò ciò che dovreste chiedermi di più urgente per voi,per il vostro meglio, per la maggiore felicità vostra e di chi vi sta a cuore.

Le mie risposte potrete udirle chiare, semplici; Io vi do l'intima certezza del mio consiglio. Ènecessario però mettervi nello stato di potermi sentire. Sarà l'umile e paziente attesa a prepararvi, adisporvi all'ascolto.

Non siate mai frettolosi, né troppo sicuri di voi, dubitate del vostro desiderio. Quando saretedubbiosi di voi, dei vostri desideri, allora sì che incomincerete ad ascoltarmi, a sentirmi. Solo alloracapirete e senza dubbio che sono Io che vi parlo.

Il mio dire lo capirete perché sarà il più semplice, il più convincente. Quando sono Io aconsigliarvi, ogni dubbio scompare da voi. Nel dubbio invece sono sempre Io che mi faccio sentireper cercare di farvi attendere. Il dubbio lo suscito in voi quando voglio farvi ricorrere al mioconsiglio. Attendete sempre la certezza che Io vi darò dopo che mi avrete chiesto pazientemente eumilmente di allontanare il dubbio.

Le conoscenze che vi interessano maggiormente al fine di sentirvi più ricchi, più forti, piùfelici, saranno vera ricchezza per il vostro spirito, per la vostra vita, quando imparerete a farle sottola mia guida.

Io posso farvi conoscere in un giorno, in un attimo tutto quello che non riuscireste aconoscere in una intera vita. La conoscenza di voi stessi è possibile solo nel contatto diretto con Me.

Io so chi siete, da dove venite, dove dovete andare, perché la vostra vita è energia emanata

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dalla mia volontà di donare quello che Io sono, quello che possiedo.L'energia mia ha formato la carne che è servita a dare un volto al vostro spirito. Il vostro

spirito era prima che si rivestisse della vostra carne. Il vostro essere è lo spirito mio infuso nelprimo uomo; è quello stesso spirito mio che dando vita ad Adamo, per canali diversi, è giunto a voi.Sono i canali che hanno contaminato lo spirito che era mio.

Lo spirito incanalato nella vostra mente dirige il vostro cuore e lo comanda. L'amore che ènel vostro cuore è la mia presenza costante in voi. Il vostro cuore è buono per l'amore che Io viporto.

Se il mio amore rende buono il vostro cuore, la mente può dirigere il cuore a passionismodate che contaminano il vostro spirito. Lo spirito contaminato da varie passioni (carne, avarizia,invidia etc.) dirige e contamina i vostri pensieri. I vostri pensieri impegnano la mente in desideri cheuccidono in voi lo spirito di amore. Senza lo spirito di amore siete preda e vittime delle passionidella carne.

Le passioni carnali vi dividono e vi mettono gli uni contro gli altri (invidia). Il vostro cuoresolamente vi può salvare, perché è la calamita che Io ho posto in voi. Della calamita del cuore miservo per attirarvi a Me.

Pur contaminato dalla mente che lo può dirigere a passioni contrarie all'amore, il vostro cuorerimane il centro dell'amore mio per voi. Attirare il vostro cuore a Me è costringere la mente aretrocedere dalle insane intenzioni.

L'amore mio è più forte di tutte le passioni. Perciò col vostro amore di chi è vittima dipassioni, portate Me nel cuore di quell'uomo. L'amore che Io porto a quel cuore è un faro di luceche illumina la mente. La mente, illuminata dall'amore mio, attira il mio Santo Spirito che dirigeràl'intelligenza e susciterà pensieri fecondi per la gioia e la pace vostra, per la tranquilla armonia fra lavostra mente e il vostro cuore.

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Roma, 11 aprile 1968 – Giovedì Santo

Mi sono fatto uomo come voi, mi sono lasciato uccidere da voi per poter entrare nei vostricuori, per potervi dare l'amore che è il mio Cuore.

Avete a disposizione il mio Cuore che si fa vostro, per la conquista dei cuori degli uomini. Èquesta la strada che vi ho indicata con la mia passione; penetrare nei cuori.

La mente si può suggestionare, ma il cuore si può solo conquistare; un cuore saldamenteconquistato sarà padrone della mente e la indurrà a volere solo quello che lui comanda e vuole. Nonè mai la violenza a conquistare il cuore di un uomo. È la mansuetudine, la bontà, il sacrificio, larinuncia, la perseveranza nel desiderio.

È una violenza fatta di sola volontà di non rinunciare mai a volere entrare in quel cuore. Èstata la mia morte in croce ad aprire a voi questa porta. Vi ho messo a disposizione anche la chiaveper entrare quando la troverete chiusa.

La chiave è il mio Cuore che si fa vostro ogni volta che mi chiedete di aprire la porta chiusadi un cuore.

Io entrerò insieme a voi, perché se entrassi Io solo non creerei il legame tra voi; ognuno divoi sarebbe legato a Me solamente. Invece Io voglio legare tutti fra di voi in Me, attraverso Me.Questa è la ragione per cui ho sempre scelto e scelgo uno dei voi, al quale Io mi sono donato e midono, per entrare in tutti.

La scelta fu fatta da Me sul legno della croce, durante la mia agonia. Fu allora che il Padre miconcesse di scegliere fra tutti voi i più idonei a esprimervi, a portarvi la conoscenza di Me, di tuttoquanto Io ho ottenuto dal Padre in vostro favore, di tutto quanto voi potete per mio mezzo.

La vostra speranza di un ritorno alla pace, alla convivenza gioiosa e armoniosa tra voi èfondata tutta su quelle scelte che Io feci allora.

Quegli uomini che ebbero tanta parte nel salvare il mondo dalla rovina, erano nel numero diquelli che scelsi allora. Quei pochi che oggi sono nel mondo e vivono per donarsi a tutti, portanoancora e sempre più efficacemente la misericordia e il perdono del Padre, che Io chiesi ed ottenniper voi tutti. A questi uomini che vivono in mezzo a voi giunge continuamente una forza che reggel'instabilità creata dal dominio delle ambizioni e passioni.

È la forza dell'amore mio che giunge a voi tutti per i canali già scelti durante l'agonia. Lasorgente di tutto il bene, di tutte le ricchezze che avete a disposizione è in Me; Io la invio a voi per imiei canali.

Se non riconoscete l'origine, la provenienza da Me, di ogni bene, siete costretti a ricerche chevi confondono e vi fanno perdere la gioia del godimento di quanto riceveste gratuitamente. Lariconoscenza solamente vi darà durevole godimento dei miei beni.

Inutile è chiedervi il perché di ogni cosa che non capite. Tutto invece potreste capire seriusciste a non domandarvi perché. La soluzione di tutto è l'attesa paziente e serena della luce che siaccenderà in voi, si accenderà quando sarete contenti, felici di quanto già conoscete e possedete,quando non vanterete diritto alcuno di voler sapere, possedere, vedere. Tutto il vostro essere deveesprimere sempre e solo riconoscenza e amore. A questo punto potrete sapere, possedere, vederemolto o tutto quello che non avete preteso. La riconoscenza vostra vi darà un diritto, sarà il dirittoall'amore di Colui che tutto può farvi sapere, possedere, vedere.

Quando il bene vostro si posa su un uomo che non brama di conoscermi, che non cerca, chenon ama la verità, questo uomo è lo strumento che Io uso per indurre voi a tenervi più intimamenteuniti a Me. Vi voglio più confidenti, più ansiosi di avermi al vostro fianco; vi parlo nel silenzio diquell'uomo che non vi parla, che non vuole sentire parlare di Me. Quel silenzio diventa brama pervoi che mi amate, che mi amate ancora di più non trovandomi presente in quell'uomo che non vi fasentire la mia presenza. Il mio silenzio si fa ricerca, si fa timore per voi di avermi perduto, di avermioffeso al punto di avervi abbandonati, di avere perduto l'interesse, l'amore, la volontà di attuare imiei piani su di voi.

Io non ho mai ripensamenti, non cambio le scelte fatte, per i disegni stabiliti; non trascuroneppure per un attimo l'interesse, la cura, l'amore per voi.

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Vi guido a mantenere vivo e sempre più efficace lo slancio della ricerca di Verità e di Beniche Io già avevo stabilito di mettere a vostra disposizione, per dare a voi la gioia di fare le mie veci,per darvi autorità nel dire, nel fare ciò che il mondo non sa dire e non sa fare.

Voglio evitare a voi che la confusione e le idee dell'umanità sbandata possano togliervi laserenità e l'entusiasmo che vi occorrono nel continuare a cercare e diffondere solo la Verità.

Solo per amore permetto l'incontro vostro con la menzogna; è per farvi amare sempre più permantenervi più saldamente legati e amanti del vero e del giusto.

Vi ho scelti a essere specchio della verità.Vi difendo Io dalla menzogna e voi non sarete mai presi nella trappola dell'inganno, perché

tolgo il potere di suggestione di ogni spirito menzognero, mettendo in luce la verità. In ombra lascioogni falso e malizioso attentato alla verità.

L'ombra è assenza di energia, assenza di forza vitale, è decadimento e morte sicura.Tutto ciò che vive, che vivrà è solo tutto quello che riceve calore dai miei raggi di luce; tutto

ciò che Io lascio in ombra, muore.È nella verità colui che impegna tutto se stesso nel volere capire e attuare un programma di

maggiore conoscenza del vero. È l'umile ricerca dentro di voi che vi porterà a scoprirvi incapaci dicrearvi una vostra verità.

La verità che un uomo si è creata e vuole imporre agli altri uomini è imposizione di solamenzogna. Colui che cerca una verità da imporre come dominio sugli altri uomini, impone sestesso, non la verità.

La verità mia lascia libera anche la menzogna; la menzogna fa chiasso, fa violenza, strepitaperché ha paura del potere della verità.

Il potere della verità è nell'attesa paziente del crollo, della morte di ciò che non puòsopravvivere senza il calore della mia vera luce.

Voi che siete a contatto con le menzogne degli uomini, combatterete in voi stessi ogni spiritodi non verità, di viltà, nel vedere il male provocato dall'imposizione della bugia. Io posso aiutarvi adaccelerare il ritorno al bene vostro solo nella verità. Il compito vostro è di volere il mio interventonell'abbattere le false credenze imposte da uomini assetati di vendetta e di desideri di dominio sututti e tutto.

Il crollo di questi miti falsi sarà inesorabile e inevitabile. Io anticiperò tale crollo quando saràchiesto con amore da voi. La vostra richiesta farà smascherare tutto e tutti i centri di diffusione dimenzogne che portano rovine incalcolabili a tutto il mondo. Il potere che Io darò a voi non sarà diimporre la verità; sarà il potere di smascherare la menzogna. La verità si farà strada ogni volta chela menzogna è smascherata. Il crollo di una sola menzogna è trionfo anticipato di verità, di bene, diamore che è trionfo di maggiore felicità e benessere per voi tutti, perché con la verità entro Io.

Sono solo Io il vostro Dio che vi può procurare l'ordine, la pace, la ricchezza, la felicità.Combattere la falsità, è diffondere il bene intorno a voi, è indurre Me a farvi conoscere altre

verità. Amando la verità amate Me. Colui che è veritiero per amore della verità, mi ama e miconosce. È l'amore alla verità che vi porterà a conoscerla, a viverla insieme a Me.

Accettare una verità per suggestione, per imposizione, per timore, non è amare la verità,poiché è solo l'amore che vi dà l'intima unione con Me, sarà sempre solo l'amore alla verità che vifarà conoscere la verità perché la verità è solo in Me.

Io conosco tutte le falsità diffuse intorno a voi.La più piccola menzogna, come la più grande, sono l'ostacolo maggiore al vostro vivere

pacifico, al raggiungimento di quel progresso spirituale ed armonioso elevarvi che è la vera felicità.Molti uomini buoni non producono niente di buono per loro stessi e per gli altri; la loro bontà

si limita a non fare del male agli altri e per amore del vivere più in pace evitano di prendereposizione di resistenza al dilagare di errori che vedono e sanno riconoscere.

Questi esseri non sono chiamati buoni da me. Essi sono responsabili del diffondersi dellemenzogne e dei mali che colpiranno tutti. La loro passività rende ancor più attivi gli spiriti portatoridi disordini.

È solo chi non accetta, chi combatte, chi arresta in sé, per sé e per gli altri l'imposta

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menzogna, che induce Me a prestargli l'aiuto che lo farà trionfare su tutti i nemici della verità. Coluiche scende a compromessi con le bugie degli uomini, non avrà mai Me al suo fianco. Io non possoaccettare di soccorrere un uomo che accetta delle bugie di altri uomini e pretende non solo il miosoccorso, ma anche il mio benestare al compromesso con la menzogna.

Quell'uomo Io non lo aiuterò, perché non crede a Me, non crede al potere invincibile dellaverità. Egli combatterà da solo e sarà schiacciato dalle bugie che ha accettato. Le preghiere chequesti mi rivolgerà, anche se assidue, non porteranno al trionfo della causa intrapresa.

Le cause che Io difendo, le preghiere che Io esaudisco, sono quelle di coloro che hannoaccettato di servire una causa sola: la verità per il trionfo della giustizia e dell'amore.

Non è ascoltata nessuna preghiera che non tenda a questo fine. Se il fine che vi proponete èquesto da me indicato, Io correggerò i vostri errori, appianerò la strada che dovrete percorrere,difenderò voi e le persone a voi care da insidie e nemici, allontanerò tutti coloro che tentasseroostacolarvi, ingannarvi e isolarvi, Io non permetterò mai ad alcuno di arrestare il vostro cammino,per la conquista di coloro che vorranno ascoltarvi e seguirvi per tale via. Nessuno, per quantointelligente e in posizione di comando, riuscirà a confondere voi; Io in voi confonderò tutti coloroche tentassero di confondervi. Non trascurerò di abbattere l'orgoglio di tutti coloro che intendesseroo osassero umiliare voi. Io umilierò e renderò impotenti tutti coloro che si riterranno autorizzati apretendere da voi di non dire le verità che conoscete. Inutile sarà la critica a voi, alla vostra manieradi vivere, alle vostre debolezze di uomini. Ogni critica che vi riguarda sarà una grossa punizione percoloro che l'avranno fatta. Si pentiranno amaramente di avere osato trattarvi da esseri che nonhanno mezzi o capacità di difendersi. La mia difesa interviene subito e sarà di ammonimento pertutti. Le poche vittime della loro maldicenza sono quelle che vi daranno garanzia del Mio aiuto.

È per amore del trionfo di un Bene Superiore che toglierò potere ai malvagi; è per il bene ditutti che farò conoscere la grande speranza che sarete voi che mi amate per ritrovare la strada giusta.È la strada che condurrà a credere veramente nella possibilità di ottenere la Mia presenza edassistenza costante per tutti.

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S. Giovanni Rotondo, 13 aprile '68 – Sabato Santo

Sono presente in modo particolare dove c'è desiderio di conoscermi, volontà di amarmi. Ilvostro desiderio di conoscere Me si fa donazione mia per quello che desiderate e Io desidero da voi.

Perseverare nell'amarmi dopo avermi conosciuto è impegno della volontà vostra. La volontàvostra sarà una, solo con la mia, quando mi amate. La perseveranza dovete chiederla a Me;chiedetemi sempre volontà di perseverare nell'amare Me.

La preghiera sarà incontro con Me, in un colloquio che è donarmi il cuore vostro con tuttol'amore che contiene.

Le vostre parole, pronunciate nel silenzio, saranno creatrici; creeranno per voi un mondo chesarà somigliante al mio, perché il mondo mio, per l'amore che vorrete donarmi, sarà vostro.

Il mio Spirito creerà per voi tutto quello che la parola vostra ha chiesto a Me, con amore eper mio amore.

Il pensiero mio si trasferirà nel vostro, per indicarvi tutto ciò che Io penso e desidero; quelloche Io desidero sarà quello che voi pensate.

La luce dei miei occhi si rifletterà nei vostri.Lo sguardo mio in voi si poserà ovunque non incontrerete riflessa la luce mia. In quei luoghi

privi di luce sarà necessario aumentare l'intensità della vostra. L'intensità della vostra aumenterànell'aumento di fervore delle preghiere che mi rivolgete. Il fervore accresce l'amore mio per voi,accrescerà l'intensità della luce nel vostro sguardo; potrete vedere nel buio e illuminare.

La scoperta di sentirvi tanto in intimità col Creatore, vi darà la certezza di poter creareinsieme a Lui, ricreare una vita dello Spirito dove lo spirito manca.

La parola creatrice, di contatto riporterà nell'uomo la luce. La parola rivolta allo Spirito Santoè l'amore del cuore di un uomo per il suo Creatore.

È la parola che si fa preghiera, si fa riconoscenza, si fa donazione di amore. Nella donazioned'amore la parola di un uomo diventa creatrice di tutto e di tutti i beni. È donando a Me tutto quelpoco che avete ricevuto, è offrendomi tutto per amore, che Io creerò per voi tutto ciò che michiederete con l'amore espresso dalle vostre parole. In tali condizioni le parole da voi pronunciatesaranno espressione del mio volere.

Il potere creatore di ogni vostra parola, sarà il potere manifesto del mio Spirito creatore cheagisce per dare forma al desiderio espresso dalle vostre parole, dai vostri pensieri.

I pensieri che rivolgete a Me in silenzio, sono il vostro intimo colloqui con Me, sono leparole che Io solo odo e tengo segrete per il Mio e vostro Cuore. Il segreto contatto fra me e voisono tutti i vostri pensieri.

I pensieri che vi tengono distaccati da Me non possono distaccare Me da voi; Io sono semprepresente anche quando voi mi credete o vorreste assente. La mia presenza è invisibile per la durezzadel cuore che si è dato tutto a conquiste di creature o di cose create per avidità di possesso e sete didominio.

Il possesso di tutto ciò che Io ho creato per voi non appaga durevolmente le brame del vostrocuore. Le inappagate brame del cuore vi inducono, inducono le menti vostre a sempre nuovericerche di possessi nel tentativo di appagare il cuore che chiede senza sosta.

Tutto quello che siete riusciti a possedere, tutto quello che possederete del creato, non vitoglierà mai l'insoddisfazione del cuore. Il cuore vostro non riuscirete a saziarlo neppurepossedendo tutto intero ciò che Io ho creato per voi. Il vostro possedere non vi soddisfa perché tuttofu creato da Me per voi, come mezzo.

Il creato è il mezzo che vi ho messo a disposizione per ritrovare in esso il vostro Creatore,ritrovarlo nelle creature come voi, amarlo nelle creature che lo hanno ritrovato, amarlo in quelle chelo cercano, amarlo in quelle dove si nasconde per invitarvi a cercarlo. Negli individui che dicono dipoter vivere senza riconoscere l'esistenza mia avrete prova sicura della mia presenza anche in loro.

Il potere del mio amore per voi che mi amate vi dimostrerà che Io sono presente in coloro

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che si proclamano senza Dio.Io attendo solamente che voi mi chiediate di conquistare per mezzo del vostro cuore in

unione al mio, l'amore di tutti i cuori degli uomini che non possono amarmi, non vogliono amarmi,dicono di non conoscermi, di non avere bisogno di Me, che Io non esisto, solo perché non hannoancora ricevuto il calore dei vostri cuori, dei cuori cui Io donai l'amore mio, per darlo a tuttiattraverso di voi che lo riceveste da Me. È per unirvi tutti in Me, che attendo di legarvi a quelli, permezzo della vostra richiesta di donarmi per voi a loro.

Io sono già presente negli atei, sono là ad attendere voi, attendo la preghiera vostra di unione.Sarà questa la preghiera che vi farà scoprire la mia costante presenza, laddove si nega la miaesistenza.

Sono Io che mi nascondo proprio in quegli uomini; mi nascondo per chiamarvi lì dovemaggiormente potrete dare prova della sincerità del vostro amore per Me.

Vi chiamo non a discutere la mia esistenza, la mia presenza; vi chiamo solo ad amare Me inquelli, ad amare il ritorno alla luce, il trionfo di tutte le gioie che in me conoscete disponibili per voitutti.

Non dovete cercare forzati incontri con atei che non conoscete, amateli in Me. Dovete volere,chiedere, offrire l'amore, al fine di giungere a soddisfare le brame del vostro insaziabile cuore.

Il Cuore vi chiede questo solamente: amore alle creature, al creato, per l'unità del tutto in unCuore solo, il Cuore che sarà sempre felice e sazio nell'amplesso di tutte le creature.

Il cammino che ognuno di voi dovrà percorrere, sarà indicato dal mio amore che dirigerà ilvostro cuore.

Sosterete dove troverete maggiori resistenze, per superarle, abbatterle e continuare il vostrocammino. Le resistenze sono tutte barriere da superare per salire nella conoscenza. Io sono sempreal di là dell'ostacolo, in attesa di venirvi in aiuto quando non riuscite a superarlo.

L'amore si sposta sempre più avanti, più in alto; vi invita così a camminare sempre, aricercarlo, a trovarlo più grande di quando lo avete smarrito, a conoscerlo meglio.

Io mi sposto di un gradino o più per attendervi più in alto, per farvi vedere e conoscere iltutto dall'alto.

Il cammino dell'amore non si arresta mai. Il suo motore è il mio Cuore che il mio Spiritodirige a vincere nei vostri le resistenze. Io trascino il vostro nel mio Cuore, per farne un motoresolo.

Nelle soste, negli incidenti, nei pericoli che vi minacciano vi attendo, pronto a rispondere allerichieste di aiuto.

Vi trascino Io col motore mio, per togliervi dalla sosta, riparare i guasti, evitare nuovi gravipericoli.

Insieme a Me riprenderete il cammino che vi porta a raggiungere la vetta che vi ho preparata.

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Ora, nessuno è asceso al Cielo, se non Colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo, cheè in cielo. E come Mosè innalzò nel deserto il serpente così è necessario che sia innalzato il Figliodell'uomo, affinché chiunque crede in lui, abbia la vita eterna. Chi crede in lui non è condannato;ma chi non crede è già condannato, perché non crede nel NOME dell'Unigenito Figlio di Dio. E lacausa della condanna sta in questo: che la Luce è venuta nel mondo, ma gli uomini preferiscono letenebre alla luce...

(Giovanni 3, 13-15; 18-19)

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S. Giovanni Rotondo, 14 aprile '1968Santa Pasqua di Resurrezione

In tutte le cose create è presente il Creatore.Io sono risorto oggi per portare al Padre la vita di voi tutti. Vi ho riconciliati con Lui ed ho

portato per ognuno di voi l'offerta del mio sacrificio. Il Padre ha accettato l'offerta e nella miaResurrezione ho resuscitato voi tutti da morte.

Il dono che Io ho lasciato di Me, per dimostrarvi la continua mia presenza, potrete trovarlo intutto il creato, in ogni creatura. Il dono è stato il rientro di tutto il creato e di voi tutti nell'amore delPadre.

Il mio Cuore ha sanguinato e cessato di vivere, per dare vita al vostro. La vita che il mioCuore vi ha portato, ha ristabilito il patto di unione con Me e col Padre.

Il sangue del mio Cuore si è fatto uno col vostro.Per amore del mio sangue il Padre ha riportato, per il Mio, amore al vostro sangue, alla

vostra vita. La vita vostra vive ora nell'amore di Dio.L'amore del padre per Me si è fatto amore per ognuno di voi. Tutte le cose create sono

rientrate nell'amore assieme alle vostre vite, alla mia vita in voi.È per questa ragione che tutto potrete ottenere vivendo a Me uniti; è perché nel creato, nelle

cose che più amate del creato è presente Colui che le possiede.Il desiderio di possedere ciò che amate, per amore di chi le possiede, è il solo modo per

ottenere tutto quello che chiedete. È legge del mio Cuore, è legge d'amore. Colui che chiede amorea chi lo ama è certo di ottenere amore e tutte le cose che l'amore possiede; sarà certo di riceveretutto quello che l'amore ha creato e può creare.

La Resurrezione mia per voi vi ha dato il diritto di chiedere e di offrire; di chiedere perricevere, di offrire il poco che già possedete per avere in cambio beni inesauribili. Per il dirittoacquisito siete eredi con Me dell'intera eredità mia, Io voglio dividere tutto con voi, niente mio chenon sia vostro.

Sono morto in croce per voi, per soffrire al posto vostro, per avere diritto di chiedervi diamarmi, per tutto l'amore che ho saputo dimostrarvi. Sono risorto non per allontanarmi da voi, maper farvi risorgere insieme a Me. Sono ritornato nel Regno del Padre per approntarvi le sedi piùbelle, ho ripreso il mio posto per aiutarvi ad occupare il vostro.

Il mio ritorno fra voi, come è stato già, sarà un ritorno per chiedervi di tenermi con voi, ilmio corpo, il mio sangue sono rimasti lì ad attendere di farsi donare.

Il mio Spirito non fa che ascoltare se qualcuno ha bisogno di riceverlo, se vuole riceverlo.Non so attendere il richiamo che mi occorre per aiutarvi perciò vi ho mandato e vi mando

sempre un uomo che ha saputo chiamarmi, tenermi nel suo cuore. Quell'uomo che vi mando peraiutarvi saprà dirvi di Me, per l'amore che ci unì e ci unisce, quell'uomo che vi mando è risorto conMe.

Per farvi risorgere vi ho mandato un uomo che è già risorto, un uomo che vi insegnerà arisorgere ogni volta che avvertite di volermi, di farmi risorgere.

Il mio risorgere, il vostro risorgere, è fare rivivere la mia vita nella vostra. È ridonarvi ericevere amore alla vita, amore a Me, in un risorto e rinnovato patto d'unione che è trionfo econquista di tutti i beni, di tutto ciò che è e può dare l'amore risorto.

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S. Giovanni Rotondo, 15 aprile '1968

L'amore è provvidenza. Provvede a tutto, per tutto e per tutti provvede alimento, peraccrescimento di amore, nell'intento di farsi conoscere, riconoscere.

I doni che vi fa la Provvidenza Divina, spesso non volete riconoscerli. L'assenza in voi diriconoscenza è impedimento alla conoscenza delle vie che mantengono contatti diretti, continui conMe, che di ogni bene ho provveduto e vi provvedo.

Non vi posso far mancare niente in quanto chiedete al fine di meglio donarvi. Sono costrettoa donarvi ogni bene e ricchezza quando li usate per accrescere in voi la possibilità di donare Me aglialtri. Sarà quindi provveduto a quanto desiderate se saprete accrescere la vostra riconoscenza allaDivina Provvidenza.

Per quel poco che già possedete, ringraziatemi.Il ringraziamento che Mi giunge accrescerà il godimento di quanto possedete, perché mentre

mi ringraziate, Io accresco nell'amore per voi, l'amore ai doni che avete riconosciuti miei doni a voi.È l'amore Mio infuso in quei doni che può portarvi al loro godimento.

Tutto quello che la Mia Provvidenza vi ha donato e vi dona, è per farsi riconoscere, è perfarvi riconoscere quanto può l'amore.

Riconoscenza è riconoscere quanto Io vi amo; è credere che Io desidero donarvi tutto quantopossiedo.

Io vi darò tutto quanto amerete possedere se nel vostro desiderio il possesso dimostrerete divoler accrescere il possesso di Me, del Mio amore per voi, del vostro amore per Me, perché solonell'amore, nel riconoscere in tutto la presenza del Mio amore, avrete sicuro godimento di quantol'amore Mio vi può arricchire.

Accrescete l'amore a Me, accrescete la riconoscenza alla Mia Provvidenza; in cambiootterrete, sicuramente accresciuti i favori, i doni della Mia che sarà vostra Divina Provvidenza.

Voi provvedete a donarmi tutto l'amore che avete. Io vi donerò tutta la Provvidenza, con tuttoil mio amore. Nel donare a voi il Mio Cuore, Io vi donerò tutto. Tutto può l'amore che vive in voi,nel Cuore che era il mio e che ora è vostro. Io ho accettato l'offerta dal vostro piccolo cuore perchéme lo avete donato tutto intero. È nel dono del piccolo tutto che apparteneva a voi, che si fairresistibile il desiderio mio di dare a voi in cambio l'intero mio Cuore. Nel vostro piccolo cuoresaprò racchiudere tutto il mio grande Cuore. Amerete e otterrete tutto ciò che è creato e creaturanell'amore.

Io vi amo al punto che non potete immaginare, mi offro continuamente onde evitarvi castighimolto più gravi di quanto ora siete vittime. I castighi non sono Io a mandarveli, siete voi aprovocarli per l'uso sbagliato che fate delle cose create e per queste delle vite vostre.

L'amore che negate a Me non fa che sottrarre amore a voi stessi e amore alle cose che pervoi ho create.

Solo l'amore Mio può far vivere, crescere e prosperare tutto ciò che ha creato per le suecreature. Le cose buone che vi donai per diletto, voi le fate diventare cattive, trasformate i Miei beniin mali per voi. Si trasforma in male per voi quello che non coltivate nell'amore, che non sapete farcrescere e prosperare con rinnovato amore. È l'amore Mio che mantiene in vita voi e i beni cheusate. L'assenza o pochezza dell'amore per Me è far retrocedere l'amore che è vita, da voi stessi, dalCreato perché tutto e tutti vivrete solo se diverrete un tutto nell'amore.

I castighi non li provoco Io. È separando voi dalla vita, che rendete impossibile ogni formadi vita nelle cose create e non alimentate dalla fonte che le mantiene in vita: il Mio amore.

Se voi non accettate l'amore che do a voi, che vi chiedo, Io sono costretto ad allontanarmisolo perché non mi volete. Quando voi mi allontanate, allontanate Colui che vi diede vita e in vita vipuò tenere solamente per rapporto di amore. L'amore rigettato da voi se si allontana vi priva di tuttii doni che l'amore solamente poteva donarvi e mantenere in vita.

La natura che vi circonda non può vivere senza la luce, senza il calore dell'amore che è vita.La vostra vita non resiste al gelo, all'assenza del calore del Mio amore. Non vi è pace in voi senza

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la luce che vi dà conoscenza e amore per unirvi tra voi. L'assenza del mio amore, è assenza diamore tra voi, è odio che vi gela, che raffredda i rapporti tra voi, è odio che vi ferisce, vi fasanguinare e poi morire.

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S. Giovanni Rotondo, 16 aprile 1968

Io voglio insegnarvi a conquistare il Mio Cuore per farvi vivere nell'amore. Vi insegnerà ilmio Cuore a conquistare il cuore degli uomini. Vi insegnerò a portare a tutti gli uomini l'amore chesarà la sola via per riportare pace alle genti, sola garanzia di ristabilire accordo tra i popoli che sicombattono in nome della loro giustizia che è odio che li divide e li uccide, in nome della loroverità che è assenza di libertà, è schiavitù all'egoismo che vuole dominare per le passionidell'uomo, la libertà che è solo nello Spirito Mio infuso nell'uomo.

Lo Spirito Mio che è vita, che vi mantiene la vita, è Spirito di libertà. Lo Spirito Mio vilascia liberi di donare a Me l'amore che ho posto nel vostro cuore. Vi ho lasciati liberi di amare piùdi Me le vane ambizioni di dominare gli uni sugli altri, liberi di voler possedere gli uni i Doni delloSpirito, i Beni da Me creati che concessi all'altro, vi ho concesso libertà piena perché è solo nellalibera scelta di Me, che Io posso premiare la riconoscenza di coloro che tutto Mi donano perchésanno e credono che tutto hanno ricevuto da Me.

La vostra fedeltà a Me, che con la vita tutto vi ho donato, è riconoscermi il vostro tutto, ilvostro vero Dio. La fedeltà nella riconoscenza a Me vi unisce in tutto che è felicità, pace earmonia.

L'infedeltà è fare un Dio di ognuno di voi, fare un Dio di ogni vostra passione, di ogni vostramenzogna. L'io che vuole fare di un uomo un Dio, è causa di divisione fra uomini, di lotte diguerre, di rovine, di infelicità e di morte. La giustizia è una sola: giustizia è, amore alla verità delDio di tutti.

Io vi ho chiamati a portare il Mio Cuore nel mondo, per far conoscere a tutti che vi è unasola verità, una sola giustizia: l'amore a Me, al mio cuore Divino. Nel Cuore di Dio solamentetroverete tutta la verità, tutta la giustizia che invano avete cercato e cercate altrove. È il MioCuore, il Cuore del vostro Dio che vi invita a unirvi tutti voi che Mi avete conosciuto, voi che miamate, voi che dite di amarmi.

L'unione vostra è invito Mio ad aiutarvi reciprocamente a meglio conoscermi, a possedermisempre di più, per amarmi maggiormente.

Accrescerete in voi la Fede nella potenza Mia, vi sentirete capaci di conquistare a Me i cuoriche amate, di conquistare i cuori

di chi non Mi possiededi chi non mi conosce di chi non ha ricevuto il dono di Medi chi non ha saputo cercarmidi chi non sa chi Io siadi chi vi chiede di Medi chi non sa quanto possodi chi si ritiene indegno di riavermi per essermi stato infedele.

Non vi turbate per la durezza dei cuori che non accettano di ascoltarvi, che non voglionosentir parlare di Me, che mi hanno rinnegato e mi rinnegano; non sarà mai vano il vostro impegnonell'amare tutti quelli che non vi hanno ascoltato. Continuate a desiderare che l'amore entri in loro,continuate a perseverare nell'amarvi tutti in Me. Il mio amore per voi aprirà molti di quei cuori chevoi credevate indifferenti al richiamo del vostro, del Mio amore. Per molti di questi indifferenti,l'amore vostro sarà misericordia Mia nella loro ultima ora. Il Mio amore per voi si faràmisericordia per tutti coloro che pur non avendo voluto ascoltarvi sono rimasti sempre nel vostrocuore; nel cuore vostro trovarono l'amore che voi avete saputo offrirmi al posto loro. Io nondispererò l'amore che avete donato con perseveranza a chi volevate condurre a Me.

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La perseveranza vostra nell'amore di quelli che sono stati sordi con voi, era perseveranzaMia nel volerli portare nel Mio Cuore; a voi li mandai per chiedervi di prestare loro l'amore chesarà il prestito più gradito che avrete fatto a Me. Il prestito di amore che fate a chi non sa, nonvuole amarmi, è donare salute, dare vita a coloro che stanno per morire, che sarebbero destinati aperdere per sempre Me che sono la vera ed eterna vita.

L'amore vostro verso tutti coloro che non mi amano vi procurerà la riconoscenza Mia. Lariconoscenza Mia sarà aumento di amore per voi, aumento di tutti i beni che vi metterò adisposizione. Io vi colmerò della Mia benevolenza, godrete della costante Mia presenza in voi.

La presenza Mia al vostro fianco toglierà tutti i timori che il mondo, la vita nel mondo vipuò procurare. Voi con me a fianco sarete sempre sereni e non soffrirete delle sofferenza delmondo, conoscerete con Me la gioia di alleviare le sofferenze del mondo. Trasformerete con Me lesofferenze degli altri in gioie, riporterete con Me ai cuori la speranza di ritrovare la pace perduta,affronterete con Me i pericoli del mondo. Ma Io non permetterò che dei pericoli del mondo restiatevittime.

Nella forza che vi fa capaci di superare le insidie del mondo, riconoscerete la forza Mia, laforza del Mio grande amore per voi. È la forza che vi farà sicuri della vittoria, è la certezza divittoria che Io promisi a chi vuole, a chi sa tenere Me al suo fianco.

La mia fedeltà alle promesse fattevi è fedeltà nell'amare la salvezza di voi che Mi amate, ditutti quelli che voi amate, di tutti coloro che vi amano, perché in voi che mi amate essi amerannoMe. La fedeltà a voi sarà fedeltà a Me. La riconoscenza al vostro amore per loro, è riconoscenza aMe, perché l'amore che sanno riconoscere in voi, sono Io che vengo riconosciuto e fedelmenteamato in voi. La vittoria vostra è vittoria Mia sui vostri, sui Miei nemici. I nemici vostri, i nemiciMiei potrete riconoscerli quando Io verrò a giudicare la Terra.

Ora mantenete nel cuore la certezza della Mia e della vostra vittoria, sicuri della Bontà eFedeltà del vostro Dio che quando tornerà sulla terra saprà giudicare con giustizia i nemici dellagiustizia, i nemici della verità. Il mio cuore conosce tutti i nemici che resteranno nemici. I nemiciche verrò a giudicare saranno i nemici della verità, quelli che non potranno amare Me perché hannoamato e amano la loro menzogna.

Io verrò a giudicare solamente il mondo dei superbi che, rinnegando la verità, portarono travoi il regno della ingiustizia loro, che è regno di menzogna, regno di superbia, regno di vanità.

Io porterò a voi il regno della verità che sarà regno di umiltà, regno di amore.Cantate l'avvento del Mio Regno, nel canto che è il Salmo cantato da Davide al popolo che il

Padre aveva scelto, per farsi conoscere e amare da tutti i popoli della terra.

Page 31: QUADERNO DELL'AMORE Luigi Gaspari

“Cantate al Signore un canto novo che cose mirabili Egli fece. Gli diede vittoria la Suadestra e il vigore del braccio Suo santo. Fè nota il signore la Sua Salvezza: la Sua Bontà e Fedeltàricorda Israele, il popolo Suo.

Han visto anche gli estremi della terra, la salvezza elargita dal Dio nostro. Tutta la terraacclami al Signore: gioite, esultate, cantate! Cantate al Signore su la cetra, su la cetra con voci digioia. Tra gli squilli, al suon delle trombe, fate festa innanzi al Re Signore. Sussulti il mare equanto vi è compreso, il mondo con i suoi abitatori, pur anche i fiumi facciano plauso, si uniscano imonti al clamore innanzi al Signore, chè Egli viene, viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondocon giustizia e le genti nella verità”

(Salmo 98/97)

...Udii queste parole...capivo che venivano dalla stessa VERITÁ:“Non è poco quello che faccio per te, anzi, questa è una delle grazie per le quali tu mi devi

di più.Tutto il male del MONDO dipende dal non conoscere chiaramente la VERITÁ della SACRA

SCRITTURA. Non vi è in essa un apice che un giorno non debba avverarsi”.A me pareva di avere sempre creduto così e che così credessero tutti gli altri.Ma Egli soggiunse:“Ahimè, figliola, come sono pochi quelli che mi amano veramente! Se mi amassero per

davvero – non nasconderei loro i miei segreti!Sai tu cosa vuol dire amarmi davvero? Persuadersi che è menzogna tutto quello che a me

non piace. Comprenderai chiaramente quanto ora non capisci dal profitto che la tua anima neavrà”.

(Dagli scritti di Santa Teresa d'Avila)

Ma ecco che CRISTO È RISORTO DAI MORTI, primizia di quei che son morti. Poichéinfatti a causa di un uomo è venuta la morte, così pure in virtù di un uomo è venuta laRISURREZIONE dei morti. E come tutti muoiono in Adamo, così tutti rivivranno in Cristo.Ciascuno però nell'ordine proprio, prima di tutti Cristo, poi quelli che sono di Cristo, al momentodella sua venuta.

Quindi verrà la fine, quando Egli riconsegnerà il Regno a Dio Padre dopo aver distruttoOGNI DOMINAZIONE, OGNI AUTORITÁ e OGNI POTERE. Perché è necessario che CristoRegni “fino a che non abbia messo sotto i suoi piedi tutti i nemici”.

L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte. Dio infatti “tutto ha posto sotto i piedi diLui”.

Ma quando dice che tutto gli è stato assoggettato,è chiaro che si deve eccettuare colui cheEgli ha assoggettato ogni cosa.

E quando avrà assoggettato a Lui tutte le cose, allora il FIGLIO stesso sarà sottomesso aColui che gli ha sottoposto ogni cosa, AFFINCHÈ DIO SIA TUTTO IN TUTTI.

(San Paolo – I Corinti 15, 20-28)

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...Ma Samuele gli replicò:“Si compiace forse il Signore d'olocausti e sacrifici quanto dell'obbedienza alla Sua VOCE?

(voce di Dio) Credilo, obbedire val ben più che offrirgli un sacrificio e l'ascoltarlo gli è ben piùgradito che il grasso dei montoni...La ribellione è un peccato come la superstizione e maliziad'idolatria è la resistenza a Lui.

Ora, poiché tu hai rigettato la parola del Signore, egli ha rigettato te: non sarai più re”.Allora Saul disse a Samuele:“Ho peccato, ho trasgredito il volere del signore e gli ordini tuoi; ma ho avuto timore del

popolo e per questo ho creduto alla sua voce (voce del popolo). Or ti prego, perdona la mia colpa,vieni con me ad adorare il Signore”.

Ma Samuele rispose a Saul:“No, non verrò con te, perché tu hai rigettato la PAROLA del Signore...ed Egli ha rigettato

te...”.

(I Samuele 15, 22-26)

O Dio chi è simile a te?Tu mi esponesti a prove dure e gravi:ma di nuovo mi renderai la Vita,dagli abissi della terra mi farai risalireaccrescerai la mia dignitàe continuerai a consolarmi.

(Salmo – 71/70)

Allora il Re Davide si presentò davanti al Signore e disse:“Chi sono io, o Signore Dio, e cos'è la mia casa da esaltarmi fino a questo punto?E tutto ciò è parso ancor poco ai tuoi occhi, o Dio; tu hai esteso le tue promesse alla posterità

del tuo servo, anche per il lontano avvenire e mi hai fatto vedere come una serie di uomini, che ilSignore si degna di esaltare...

E ora, o Signore, tu che sei Dio e mi hai fatto si bella promessa, benedici la casa del tuoservo, affinché sussista per sempre davanti a te, poiché quel che tu BENEDICI, o Signore, èBENEDETTO in perpetuo”.

(I Cronache – 17, 16-27)

“Non toccate chi mi è consacrato,non fate alcun male ai miei Profeti”.Poi chiamò la fame sul PaeseE sottrasse ogni mezzo di alimento.

(Salmo 105)

Con grande mio dolore Padre Pio mi assicura che questa profezia del Salmo 105 si ripeteràper colpa di coloro che sono ribelli al Volere d'Amore di Dio – Espresso nel “Quadernodell'Amore”- .

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NOTIZIEAUTOBRIOGRAFICHE

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“...Se sei buono, quando sarai più grande, ti manderò dal Santo Profeta”.Queste parole spesso ritornano e rivivono nel ricordo della mamma: quel Santo Profeta

era Padre Pio che a me, suo decimo figlio, la mamma insegnava a conoscere, per riconoscere eamare nel Profeta l'inviato di Dio.

I racconti meravigliosi dei prodigi e della bontà di Padre Pio, per quelle amate parole,divennero argomento di colloqui. I colloqui suscitarono interesse di conoscere da vicino quelProfeta, che mia madre prometteva di donarmi come guida alla conoscenza di Dio.

L'interesse a conoscere Padre Pio si accrebbe insieme al desiderio di far presto adiventare grande.

Sono nato a San Felice sul Panaro il 9 aprile 1926 dove i miei genitori gestivano con altrisoci un mulino. Mio padre, instancabile nel lavoro, a causa di questo, viveva nell'ambiente menopropizio a coltivare e accrescere la conoscenza dei problemi dello spirito.

Alla vita dello Spirito di Dio dava alimento continuo la fede e l'amore di mia madre. Delcaro papà molti ricordano e ricorderanno le eccezionali prove di amore al prossimo, in estremaumiltà.

I doni di Dio in mio padre, per la buona fede della sua natura, lo portarono ad eccessi difiducia nell'uomo, quindi di generosità verso persone che, non in buona fede, ne approfittarono.

Il comandamento di Dio “ama il prossimo tuo come te stesso” nel grande cuore di papàfinì per essere amore al prossimo più che a se stesso. Per questa ragione, negli anni precedenti eimmediatamente successivi alla mia nascita, i miei genitori si trovarono in gravissime difficoltà.Dovettero ricominciare dal niente o quasi, dopo aver speso una vita di lavoro pesantissimo e conben nove figli cui provvedere.

La Divina Provvidenza, sempre amata e invocata dalla fede incrollabile dello spirito dimia madre, non tardò a tendere la Sua mano, il Suo Consiglio. Il consiglio dello Spirito Santoarrivò sotto forma di una lettera di Padre Pio, nella casa di San Felice dove era atteso, invocato dauna madre e da un padre di nove figli, umiliati dalla indifferenza degli uomini per la perdita delfrutto del loro lavoro.

Lo Spirito Santo consigliò a mia madre di attenersi alle parole sue date dal Profeta,l'umile frate di Pietrelcina, allora poco conosciuto e ancor meno riconosciuto dalla maggioranzadegli uomini come uomo di Dio.

Il consiglio dato da Padre Pio fu di non dare ascolto ai cattivi consiglieri che tentavano disuggestionare mio padre, per indurlo a prendere una strada sbagliata.

La strada giusta indicata dalla divina Provvidenza era di trasferire la famiglia aPavignane. Padre Pio assicurava che il lavoro in quel piccolo centro non sarebbe mancato eavrebbe ricompensato mio padre di tutti i sacrifici e amarezze per il suo lavoro non ripagato.

A Pavignane andai all'età di due anni e nei cinque anni di permanenza ho udito i primiracconti sulla vita meravigliosa di Padre Pio.

Con grande ammirazione guardavo l'immagine dell'uomo tanto affascinante per il suomistero, imparavo ad amarlo e a sentirlo membro vivo della mia famiglia, guida invisibile e amatadella mia vita.

Nell'anno 1933 giunse da parte di Padre Pio, indirizzato alla mamma, un secondoconsiglio. Parte della famiglia, i miei genitori me compreso, avremmo dovuto trasferirci a SanMatteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto.

Quando già da sette anni abitavo a Decima, mia madre mantenne la promessa fattaminell'infanzia, di mandarmi dal Profeta di Dio quando fossi diventato grande.

All'età di 14 anni incontrai Padre Pio per la prima volta. La realtà non fu inferioreall'aspettativa che, per i racconti di mia madre, doveva essere eccezionale. Non riuscivo acomprendere quale fosse la misteriosa via che aveva data tanta conoscenza, fede e amore allamamma, per lo strumento di Dio, che non tutti gli uomini riconoscevano tale.

San Matteo della Decima dista circa seicento chilometri da San Giovanni Rotondo.Mia madre non aveva mai avuto colloqui con Padre Pio. Una sola volta, nell'anno 1949,

si recò a S. Giovanni Rotondo per una breve visita.

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Da pochissime persone, nei miei numerosi viaggi a San Giovanni Rotondo, ho uditoparole convincenti e sapienti come quelle che sapeva dire la mamma, per far conoscere e amare inPadre Pio, il Profeta inviato da Dio.

Questo mistero mi fu chiarito da Padre Pio stesso, molti anni dopo quel primo incontrocon Lui.

1° VIAGGIO A S. GIOVANNI ROTONDO

Il 15 marzo 1940 partii da Bologna, diretto a S. Giovanni Rotondo.Della comitiva, guidata dal sig. Tonino Tonelli, facevamo parte due mie sorelle, Gabriella

e Anna. Raggiungemmo San Giovanni Rotondo l'indomani, trovando alloggio presso la signoraClorinda nell'antica cittadina.

Mi trovai un po' smarrito in quel paese ventoso e tanto diverso dal mio.Tutta la comitiva alle 4 del mattino fu svegliata dalla signora Clorinda. Si dovevano

percorrere circa due chilometri a piedi per assistere alla S. Messa di Padre Pio, nella chiesina delconvento di S. Maria delle Grazie.

Ero ansioso di vedere da vicino il grande e misterioso Padre Pio. La figura del Padre, chetanto avevo ammirato nelle fotografie, mi apparve familiare.

Padre Pio, che osservavo per la prima volta assistendo alla Santa Messa, attirò tutta lamia attenzione di ragazzo.

L'occhio penetrante e dolce del Padre, nell'intimo del mio cuore, suscitò amore filiale.Le persone che avevo avvicinate alla pensione e in chiesa mi avevano descritto Padre Pio

severissimo.Arrivato il mio turno per la confessione, incominciai ad avere paura. Mi sentivo attratto

all'amore del Cuore di Padre Pio, ma avevo timore di non meritare di essere accolto come figlio del

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Santo Frate, che avevo amato da sempre.Nella vecchia sacrestia del convento, mentre stavo attendendo e mi preparavo per la

confessione, l'interesse per la storia e l'arte mi portò a distrarmi. Invece di riflettere e pentirmi deimiei peccati, stavo cercando una somiglianza fra quella sacrestia e l'interno di antichi conventirussi, che avevo ammirato in un libro. Fui improvvisamente invitato dal sig. Tonelli ad avvicinarmial confessionale di Padre Pio. Tutto preso dal desiderio di avvicinare il Padre, avevo dimenticatoche mi trovavo davanti al Sacerdote al quale avrei dovuto confessare i miei peccati!

Padre Pio mi fece delle domande, poi mi guardava e attendeva da me risposta. Confusogli dissi: “Non ricordo bene se ho fatto questo peccato”.

Egli con molta forza rispose: “Vattene! Vattene! Che cosa vuoi da me? Preparati bene perla confessione! Io non ho tempo da perdere”.

L'indomani, dopo una preparazione più profonda e seria, ritornai al confessionale.Contrariamente alle aspettative trovai nel Padre una dolcezza senza limiti, che mi fece dimenticarela sgridata del giorno precedente.

Padre Pio mi disse: “Sì, ti accetto come figlio spirituale...e tu portati sempre bene”. Nonmi fece domanda alcuna, né dei miei studi, né della città da dove provenivo.

Ritornai a Bologna felice di aver finalmente conosciuto il “Profeta”. - Ripresi gli studiall'Istituto Aldini – Valeriani. Non amavo quel genere di studi, ma non avevo confidato a nessuno lamia pena. Studiavo pochissimo e nell'intimo pensavo di abbandonare la scuola. La mia vitaspirituale era abbastanza piena. Con amore seguivo le pratiche di pietà. Ricevevo spesso la S.Comunione, però pregavo con poco fervore Gesù Ostia. All'età di 11 anni, avevo sentito un signore,che stimavo molto, dire: “Io non ho mai creduto che un pezzo di pane possa trasformarsi durantela Consacrazione nel Corpo e Sangue di Cristo”. Non mi rendevo conto, ma ora ne sono certo cheproprio quelle parole ritornavano nel mio pensiero ogni volta che ricevevo Gesù Ostia.

Il 5 maggio 1940 ricevetti a Bologna una lettera molto importante che mi rilevò ungrande dono di Padre Pio. Egli da S. Giovanni Rotondo aveva potuto leggere i segreti più intimidel mio cuore: l'intenzione di abbandonare gli studi e il poco fervore nel pregare Gesù Ostia, chesolo Dio conosceva.

Durante i tre giorni di permanenza a S. Giovanni Rotondo in casa di Clorinda, io e le miesorelle avevamo conosciuto la signorina Olimpia Cristallini di Perugia, anch'essa ospite dellaPensione.

Partendo per Bologna avevamo lasciato l'indirizzo alla signorina Olimpia, alla qualeperò nulla avevo raccontato di me.

Con molta sorpresa mi giunse una sua lettera datata 3 maggio 1940, che trascrivo neipunti essenziali:

“Mio buon Luigi.È tanto che volevo scriverle...adesso non posso più transigere a scriverle e manifestarle il

desiderio del Padre – tanto che lo debbo fare per obbedienza, poiché come figlia spirituale nonposso negargli niente, fosse anche il sacrificio di morte.

Giorni fa mi ha incaricato di dirle a nome Suo che desidererebbe che Luigi di Bolognastudiasse di più, perché nelle preghiere vede che non studia, tanto che non sarà promosso se nonglielo fa sapere di ciò. Me lo disse dolcemente, sembrava che quelle parole dolci volessero dire lapena che soffre il suo cuore per questa mancanza allo studio.

Mi fece così penare che non so esprimere, però mi disse che del suo andamento in quantoalla chiesa è contento e deve seguitare, ma con un po' più fervore pregare Gesù Ostia quandoscende nel suo petto.

Mio caro Luigi, beato lei che il Padre l'avvisa di quello che desidera Gesù da lei. PoveroPadre! Quanto soffre se i suoi figli spirituali non mantengono le promesse che hanno fatto. Esso neè il responsabile davanti alla Maestà di Dio. Ma noi non facciamo, no questo? No, e più di me stessasono certa del mio caro Luigi che ha un animo tanto buono non vuole che il caro Padre, vittimanostra, soffra per non riuscire agli esami. Esso vede il suo avvenire ed ha già stabilito della sua

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posizione.Mi raccomando caro, faccia che da quando legge la lettera non possa più vedere anche da

qui ciò che il suo figlio Luigi gli addolora l'animo e fa gemere dalle sue ferite tanto piùsangue...mettete ognuno di voi una forte, fortissima volontà in quello che desidera espressamente ilcaro nostro Padre Santo.

Cerchiamo uniti di consolare il suo amareggiato cuore, perché i suo, è proprio quello diGesù.

Mi auguro...A tutti la S. Benedizione del Padre – Vostra sorella in Gesù.

Olimpia Pia Cristallini”

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Le preghiere del padre e le sue parole di incitamento allo studio mi attirarono a nonabbandonare la scuola Tecnica.

All'inizio dell'anno scolastico 1942-43 frequentavo il 5° anno dell'Istituto Aldini; mimancavano solo tre anni per ottenere il diploma.

Un giorno, nell'ottobre 1942, l'insegnante di lettere dello stesso Istituto, dott.ssa LiaCeneri mi disse: “Come mai tu, Gaspari, non hai scelto una scuola per studi classici?” - Risposi chesarebbe stato mio desiderio, ma dovevo rassegnarmi a prendere il diploma di scuola tecnica.

La buona e generosa insegnante mi disse: “Sono sicura che riuscirai a superare l'esameper il passaggio al Liceo Scientifico. In questo anno scolastico ti darò lezioni private di latino”.

L'entusiasmo e la generosità della dott.ssa Ceneri mi indussero a tentar l'impresa. Lasera, dopo otto ore di scuola all'Istituto Aldini, andavo a casa della Signorina per iniziare da zerogli studi di latino.

Certamente furono le preghiere di Padre Pio, offerte a Dio a mia insaputa, a inviarmi lagenerosa insegnante e la volontà di studiare, che non avevo.

Nell'estate del 1943 riuscii a superare l'esame e l'anno dopo mi trasferivo al Liceoscientifico “Augusto Righi” di Bologna. Mi laureai in farmacia nell'anno 1950.

Per ben 14 anni, dal 1940 al 1954, non rividi Padre Pio.Nel settembre 1954 ritrovai in soffitta, fra i miei libri di scuola, la lettera ricevuta da S.

Giovanni Rotondo il 5 maggio 1940.Rilessi con molta attenzione la lettera che credevo smarrita e compresi meglio il

significato di tante prove.Il mio amatissimo papà Augusto era morto il 26 novembre 1953.La mamma stanca e addolorata aveva bisogno di me, volevo aiutarla a risolvere i gravi

problemi sorti in famiglia dopo la morte di papà.Mio padre aveva voluto vedere sempre uniti i suoi nove figli viventi.Per questo desiderio d'unione, fra tanti figli le cose in famiglia andavano benissimo fino a

quando papà rimase in vita; ma alla sua morte sorsero dei dissidi per la difficoltà di mantenereunite da comuni interessi le nuove famiglie, che i miei fratelli avevano formato, all'ombra beneficadel padre, tanto amoroso e tanto generoso Capo di Casa.

Mio Padre aveva il culto della Unità della Famiglia. Il suo cuore pieno d'amore egenerosità era incapace di affrontare il problema di allontanare dal suo focolare domestico i figlisposati, e con aspirazioni diverse.

Nell'estate del 1954 decisi di stabilirmi a S. Matteo della Decima, per mettermi adisposizione della mia famiglia e per confortare, col mio modesto aiuto e amore, l'Angelo della miacasa.

Non amavo vivere nei piccoli paesi e tanto meno occuparmi di mulini; l'amore per lamamma e il dovere verso la famiglia mi fecero superare le difficoltà di ambientarmi.

Le sofferenze di quell'anno mi fecero capire il valore della lettera ritrovata in soffitta aDecima; decisi allora di ritornare a S. Giovanni Rotondo.

2° VIAGGIO A S. GIOVANNI ROTONDO

Mentre mi disponevo a partire, il mio pensiero ritornava a quel lontano primo incontro conil Padre di ben 14 anni prima. Come mai non avevo sentito il richiamo a ritornare a S. GiovanniRotondo durante 14 anni? Non potevo bene spiegarmi il perché.

Partito solo, giunsi a S. Giovanni Rotondo molto emozionato. La stradina che dal paeseporta al Convento dove viveva Padre Pio, era molto cambiata. Una nuova città era sorta.

Ascoltai la S. Messa di Padre Pio al mattino alle ore 5, come tanti anni prima. Il tempoaveva lasciato le tracce della sofferenza nel fisico e nello sguardo dell'amato Padre. Durante la S.Messa, mi sentivo quasi in colpa per essere stato lontano tanti anni e fui preso da intensacommozione che sfogai in un lungo pianto. Finita la Messa, mi misi in sacrestia fra una grande folla

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di uomini. Il Padre passò davanti a me per dirigersi alla sua cella. Ero sereno, senza alcun segnovisibile dell'emozione provata durante la S. Messa. Grandissima fu la mia sorpresa nel vedere PadrePio arrestarsi davanti a me con la sicurezza dei modi e dello sguardo di chi poteva vedere in me,non un uomo, ma il ragazzino pauroso di tanti anni prima.

Non dubitavo affatto che il Padre potesse riconoscere nell'uomo il ragazzino Luigi di 14anni. Il dubbio era solamente di non aver diritto di essere riconosciuto ancora come figlio.

Padre Pio, con voce di vero padre, col gesto amoroso della mano tesa verso il figlio, mitoccò con forza dicendomi: “Figlio mio, sei qui finalmente! Perché hai pianto? Lo sai che non mipiacciono i pianti!”

Avvinto da tanto amore paterno, si accrebbe l'amore mio verso il Padre. Nell'amore diPadre Pio ritrovai, accresciuto, tutto l'amore del mio amato papà, che era ritornato in cielo.

Capii in seguito che, rispettosissimo dell'autorità dei genitori, Padre Pio voleva che nei14 anni, dal 1940 al 1954, io vivessi il più possibile vicino ai miei cari genitori per donare lorotutto il mio amore di figlio, nel rispetto dell'ordine d'amore verso l'autorità del padre e della madre.

Solo dopo la morte di papà, Padre Pio mi fece le veci di padre nel dirigere il mio spiritoall'amore di Dio e alla conoscenza dei problemi della vita terrena.

Dal 1954 i miei viaggi a S. Giovanni Rotondo divennero assai frequenti.

* * *

Nel mese di giugno 1956, esattamente il giorno 6, mi trovavo a S. Giovanni Rotondo.Dopo la S. Messa, Padre Pio mi vide in sacrestia, si avvicinò e disse: “Che fai qui? Non perderetempo, vai a casa subito”. Rimasi molto turbato dall'invito a partire subito per Decima. Partii colprimo treno diretto a Bologna; arrivai a S. Matteo il giorno successivo. Trovai la cara mamma infin di vita, ma ancora lucida di mente. Vedendomi accanto al letto la mamma si illuminò di unagioia indescrivibile e mi disse: “Sei qui Luigi! Ho tanto pregato Padre Pio di mandarti a casa.Volevo rivederti ancora una volta prima di morire. Sono grata a Dio e a Padre Pio di avere esauditoil mio desiderio. Ora muoio contenta, perché so...”.

Poi la mamma mi chiese: “Luigi, che festa è domani? Sento le campane suonare a festa,ma non so che festa è domani”. Io risposi che le campane non suonavano affatto e che l'indomaninon era una festa religiosa. Volli accertarmi nel calendario: l'8 giugno era dedicato al S. Cuore diGesù. Le condizioni fisiche di mia madre si aggravarono di ora in ora fin a quando, quasi cieca esenza possibilità di parlare né di stare seduta nel letto, fece segno di voler scrivere. Tutti i figlierano vicini alla mamma assieme al Parroco di Decima, don Balestrazzi, alle suore ed alcuniamici. In modo e con una forza soprannaturale, mamma riuscì a scrivere fino a quasi gli ultimimomenti di vita.

Trascrivo parte dei pensieri scritti dalla mamma durante la sua gioiosa agonia e incontrocon Dio;

“Lascio con serenità questa vita sapendo di non avere macchie davanti agli uomini e aDio.

La mia fine si avvicina, le forze mi mancano, ma non la mente...Luigi ci lasciamo, sii sempre buono e sereno con tutti – Pregherò per tutti – Così finisce la

vita.Sei tu Luigi? Non piangere per me. Io sono con il Signore – Ti sarò sempre vicina – La

Provvidenza mi è vicina.Ho sempre sentito il suono a festa delle campane.Vostro padre mi attende – Così finisce la vita di questa terra, non con gli uomini, ma con

Dio – Così sarà per voi.Lascio per voi tutti il consiglio di seguire la mia strada: - Carità e onestà – È un passaggio

– sono finita.Lascio a tutti i conoscenti gli auguri più belli – Dio ha il mio respiro – Pace e gioia a tutti –

A Dio! Mamma!”.

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Le parole scritte dalla mamma durante l'agonia non lasciarono dubbio alcuno che unintervento straordinario di Dio aveva dato la grazia e la possibilità di scriverle.

Il suono delle campane a festa che la mamma udì – fino agli ultimi momenti – era lagioiosa festa del Cielo per il rientro del Cuore della Mamma nel Cuore di Gesù.

L'8 giugno 1956 le campane suonarono veramente per la festa del S. Cuore di Gesù e perla mia Mamma che ritornava in Cielo. Pochi giorni dopo i funerali, partii per S. Giovanni Rotondo.

* * *

Mi trovavo nel corridoio del convento; alle pareti erano appese numerose stampe. PadrePio uscì dalla cella, ebbi possibilità di ricevere parole confortanti per il mio grande dolore delquale Egli si rese partecipe. Gli occhi del Padre, tanto pieni di amore per tutti gli uomini, in quelmomento, non seppero placare il dolore del mio cuore. Riuscii a dire soltanto queste parole: “Lamamma Le voleva tanto bene, Padre, aveva fede e sembrava che La conoscesse intimamentenonostante non avesse mai parlato con Lei”. Padre Pio camminava lentamente nel corridoio perdirigersi al coro della vecchia Chiesetta.

Alle mie parole sembrava non voler rispondere, mi guardava fisso coi suoi grandi occhipieni di bontà e d'amore. Si fermò improvvisamente, alzò la mano e col dito mi indicò una dellestampe appese alle pareti, come se la vedesse per la prima volta. Lesse quanto era scritto ed iolessi insieme a Lui. Stava scritto: “La comunione dei santi”.

La sapienza di Dio in Padre Pio trovò una maniera inconsueta per spiegare il mistero chefin dall'infanzia, per i racconti della mamma, aveva suscitato in me interesse a conoscere.

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Per quel mistero rilevato ebbi maggior conoscenza dell'Uomo che di quel mistero dovevafar parte per la conoscenza di molti divini segreti.

Padre Pio mi aiutò ad alleviare la mia sofferenza attraverso maggior conoscenza.In quella risposta mi fu detto l'amore di Dio per l'anima della mamma, che Padre Pio mi

dimostrò di amare al pari di me.La promessa fattami fin dall'infanzia dall'amore di Dio, fu promessa data da Dio alla

mamma, per essere mantenuta, dallo spirito Suo, nelle parole di Padre Pio.La prima promessa, non compresa, mi fu rivelata in parte dalla lettura di quelle parole

scritte. Vidi più chiaro il significato della lettera che Padre Pio mi aveva fatto giungere a Bolognatre mesi dopo il mio primo incontro con lui.

Il Volere d'Amore del Verbo accolto, riconosciuto, amato dalla madre e promessa delverbo d'Amore che si dona per essere mantenuta dalla fedeltà del Verbo all'Amore delle suepromesse.

La fedeltà della mia mamma a volere accogliere, mettere in pratica i consigli del divinoSpirito, per le parole del fedele Sacerdote di Dio, Padre Pio, si fece promessa di fedeltà, da parte diPadre Pio nel volere essermi amoroso Padre spirituale, per insegnarmi a conoscere lo spirito diDio. Insegnarmi a rigettare nell'uomo lo spirito che Dio non è. Gli uomini tutti che l'umile bontà dimio padre seppe amare, senza avere imparato a conoscere lo spirito che animava molti di quelli, loportarono sull'orlo della rovina materiale. Fu l'intervento dello spirito d'amore di Padre Pio chesalvò , con i consigli dati, la famiglia dalla miseria, dalla ribellione e confusione che deriva sempreallo spirito nel non veder chiaramente quale è il vero spirito che diffonde il male tra gli uomini.

La promessa dello Spirito di Dio in Padre Pio e nella mia mamma fu scambio di promessadi spirito d'amore, nell'amore della promessa di Dio data all'uomo.

I consigli che giungono all'uomo dallo spirito ribelle a Dio che era, è. sarà il nemico diDio e dell'uomo, fino al giorno stabilito, sono il male del mondo.

La promessa di vittoria sui nemici suoi, il Supremo Verbo la donò per indicare la via delretto consiglio a tutti gli uomini che amano accogliere nell'ascolto, solamente i consigli dati dallospirito della parola di Dio.

In questo secolo, specialmente, la confusione delle idee create dagli spiriti del male hadiviso gli uomini in una lotta che è assenza di amore reciproco, per assenza di amore a volercomprendere la Parola di Dio.

L'amore di Dio inviò Padre Pio per insegnare agli uomini di buona volontà ad amare laconoscenza vera della volontà di Dio espressa dalle Sacre Scritture.

Le Sacre Scritture, diceva Padre Pio, non sono abbastanza amate dallo spirito dell'uomoche, per assenza di amore alla Parola di Dio, non potrà comprendere e amare le verità rivelate dalDivino Verbo. L'assenza di amore alla Parola di Dio è diminuzione di Grazia, è assenza diconoscenza che porta al dominio degli spiriti infernali che, conquistando lo spirito dell'uomo,dividono gli uomini.

Padre Pio ebbe in dono da Dio il discernimento degli spiriti; personalmente ho avuto provedi questo dono divino.

Gli spiriti del male che sanno nascondersi in veste di agnelli non hanno mai confuso lospirito di Padre Pio, che degli spiriti che animano gli uomini sapeva riconoscere la provenienza,l'origine.

L'amore alla santa umiltà che sa riconoscere come doni della Divina Sapienza i dolori, legioie della vita degli uomini è l'insegnamento che la parola di Padre Pio ha donato al mondo.

Apparentemente severo, Padre Pio curava con amore particolare le anime che nonconoscevano la gravità del peccato. Amava gli umili che, travolti dallo spirito del male, nonsapevano riconoscere l'origine dei loro mali. Per la non conoscenza del volere d'amore espressadalla Parola di Dio.

Padre Pio mi fece comprendere che “l'umile parla di Dio anche quando non sa niente di

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Dio”. Nell'umiltà solamente si esercita la carità che Dio vuole.Nell'umile uomo che non parla di Dio, Dio confonde il superbo che dice di parlare di Dio,

in nome di Dio.In nome di Dio i superbi che parlavano di Dio fecero crocifiggere il Figlio di Dio, Dio

fattosi uomo per amore degli uomini.Dio si lasciò crocifiggere per amore degli uomini da uomini che nel nome suo

giudicavano il Suo nome.La vita di Padre Pio, offerta all'Amore del Nome di Dio, vuole offrirsi nello spirito

d'amore alle anime tutte che all'amore di Dio offrono il cuore loro.I cuore dell'uomo offerto a Dio saprà parlare di Dio ogni volta che questi pronunci il

Nome di Dio; a quel cuore Dio rivelerà l'intimo mistero racchiuso nella sua Parola. Nella Paroladi Dio parla il Cuore di Dio.

* * *

Conclusi il soggiorno a S. Giovanni Rotondo nel giugno del 1956 con un incontroimprevisto: una collega farmacista di Capodimonte (Viterbo) mi vide sul piazzale del Convento.Dopo un affettuoso colloquio, m'invitò a proseguire assieme alla sua comitiva per Napoli e Pompei.Avevo deciso di non accettare tale invito perché dovevo rientrare a casa, ma nell'ultimo colloquiocon Padre Pio, prima della partenza, Egli nel salutarmi m'indicò un'immagine della Madonna nelcorridoio del Convento. Volle che pregassi assieme a Lui e poi mi disse: “Va a Pompei, la tuaMamma vive nel Cuore di Gesù; ora la Madonna è la tua Mamma”. Compresi allora che l'incontrocon la collega di Capodimonte e la sua comitiva diretta proprio a Pompei non era stato casuale.Insieme con questa partii in giornata per Napoli e Pompei.

I fatti che accaddero mi dimostrarono che LA MATERNITÁ DELLA MADONNA ÈVERITÁ. L'amore di Padre Pio seppe darmi tale certezza. Nell'accresciuta certezza dell'Amoredella madre di Dio, ritrovai la gioia perduta e il desiderio di donarla a chi non la possiede.

* * *

La vigilia di Natale del 1956 tornai a S. Giovanni Rotondo. Alla stazione di Foggiaincontrai un'anziana e gentile signora, la Baronessa Bianca Remy de Turicque di Roma. Dopo averscambiato poche parole, la Signora mi dimostrò molta simpatia e ci avviammo insieme a S.Giovanni. Trascorsi un lieto Natale fra l'amore del Padre e la gentile compagnia della Baronessache, al momento di ripartire, m'invitò caldamente ad andarle a far visita a Roma.

Il comune interesse per le cose dello spirito, l'amore di Dio e di Padre Pio, crearono unvincolo di profondissima, fraterna amicizia, fra la signora Remy e me. La costante ricerca di Dio,nella gioia e nell'entusiasmo eccezionali, davano alla signora settantenne tanta vitalità, da farmitrascorrere in sua compagnia le ore, come se fossero minuti.

Dopo la funzione religiosa del 26 dicembre 1956, nei corridoi del convento un grannumero di persone, convenute da tutta l'Italia e dall'estero, faceva ressa intorno a Padre Pio.

Io non potei avvicinarmi al Padre, ma pur da lontano, riuscii a sentire alcune parole diuna conversazione fra il Padre e alcuni alti Prelati e laici.

Compresi che da parte di una di queste illustri persone era stato chiesto a Padre Pio didare spiegazione di un quesito molto difficile e importante. Non mi fu possibile udire quale fosse ilquesito sottoposto a Padre Pio. Udii invece chiaramente la risposta del Padre che, rivolto a queiSignori, disse: “Voi intellettuali complicate troppo le cose! Io saprei darvi la risposta al quesitodegli Angeli. Però la tengo nel cuore e non posso dirla a voi”.

Poco dopo mi ritrovavo davanti al caminetto dell'albergo dove alloggiavo a S. GiovanniRotondo. Accanto a me stava un distinto signore che cortesemente si presentò: era un altomagistrato di Roma.

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L'avvocato mi chiese se ero stato presente durante la conversazione fra Padre Pio ealcuni teologi. Mi disse quale era il quesito della Bibbia sottoposto a Padre Pio per una chiarasoluzione.

L'avvocato parlò con me per alcune ore, sempre ritornando col discorso al quesito tantointeressante e difficile da risolvere.

Cercai inutilmente di distrarlo con altri discorsi su argomenti spirituali.L'indomani mattina, dopo la S. Messa, Padre Pio diede a me la spiegazione del quesito,

che io non avevo chiesto di conoscere. Il Padre disse: “Devi dare solo all'avvocato di Roma laspiegazione che ho dato a te del quesito degli Angeli”.

Circa un'ora dopo rividi l'avvocato al Bar dell'Albergo. Tutto quanto stava a cuore disapere di quel quesito all'illustre avvocato fu da me riferito con le testuali parole dettemi da PadrePio.

L'avvocato pianse di commozione e l'indomani, ripartendo per Roma, mi raccomandò difargli visita nella sua città.

Il 1° dell'anno 1957 salutavo l'amatissimo Padre Pio per far ritorno a S. Matteo dellaDecima.

Circa due mesi dopo, ai primi di marzo 1957, ero di nuovo nei corridoi del Convento di S.Giovanni Rotondo. Incontrai il Padre intento ad ascoltare le parole del Sindaco di quel paese e delPadre Guardiano del Convento. Il Sindaco stava dicendo a Padre Pio che la richiesta fatta dalComune di S. Giovanni Rotondo alla Cassa del Mezzogiorno a Roma per ottenere finanziamentiper lavori stradali e altri urgenti era stata respinta. Involontariamente udivo le parole del Sindaco,trovandomi alle spalle del Padre.

Improvvisamente Padre Pio si girò verso di me e mi disse: “Tu devi andare a Roma eoccuparti di questa faccenda presso la cassa del Mezzogiorno”.

Rimasi sorpreso, allibito, e risposi: “Padre io non conosco Roma e non ho amici che mipossono aiutare per questo compito”.

Il Padre con dolcezza e sicurezza rispose: “Non devi attraversare l'oceano per andare aRoma. Su via, parti subito, con la Benedizione di Dio io ti accompagnerò”.

Il Sindaco ed il Padre Guardiano mi illustrarono la situazione e le richieste giuste da farsialla Cassa del Mezzogiorno.

Partii in giornata per Roma, accompagnato dalla sola fede nella giuda di Padre Pio.Sul treno per Roma, incontrai un giovane avvocato, parlammo a lungo di vari argomenti.

Prima di scendere alla stazione di Roma, l'avvocato volle darmi l'indirizzo, incoraggiandomi arivolgermi a lui se avessi avuto bisogno di consigli. L'avvocato era espertissimo nelle pratiche allaCassa del Mezzogiorno. Il suo lavoro si svolgeva negli Uffici dell'Alto Commissariato per ilTurismo.

Fui accolto a Roma, che non conoscevo, molto affettuosamente dalla Baronessa Remy.

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Mi recai alla Cassa del Mezzogiorno accompagnato dalle persone autorevoli incontrate,una in treno e l'altra a Roma il giorno stesso dell'arrivo. Dopo un periodo di tempo ricevetti aBologna una lettera, che conservo, dal Vice Presidente della Cassa del Mezzogiorno. Mi assicuravache i finanziamenti per i lavori stradali per il piazzale del Convento e altro, erano stati approvati.

* * *

Dal 1957 fino al 1968 mi recai a San Giovanni Rotondo quasi mensilmente.Dopo le confessioni di Padre Pio mi diceva: “Vai a Roma”! Non comprendevo bene perché

dovessi recarmi a Roma. Ubbidivo al desiderio espresso dal Padre e a Roma mi recavo con sempreaccresciuto entusiasmo. Tuttavia la mia casa era a S. Matteo della Decima.

Ma molti amici di Roma e di altre città venivano a trovarmi al mio paese.A Decima mi ero formato un gruppo di ottimi collaboratori, fra questi Primo Capponcelli

che divenne poi il capo comitiva di gruppi di persone desiderose di avere incontri e mantenerecontatti spirituali con l'amato Padre Pio.

Gli abitanti di S. Matteo della Decima con gioia accolsero l'invito mio e di Primo di farevisita al santo frate cappuccino di San Giovanni Rotondo.

Le preghiere e le benedizioni del Padre diedero copiosi frutti di grazie a molte famiglie e,

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per queste a tutti gli abitanti di San Matteo della Decima. Ricorderò a questo proposito che anchela mia famiglia ebbe un segno della sollecitudine e dell'amore di Padre Pio e la prova che Egli,anche a distanza di molti anni, ricordava tutte le nostre richieste di preghiere e di protezione.

Nei giorni fra Natale e Capodanno 1967-1968 mi trovavo a San Giovanni Rotondo.La confessione con Padre Pio, in uno di quei giorni, fu più lunga del solito; il Padre mi

disse tante cose, fra l'altro mi avvertì che non avrei dovuto recarmi a Roma per Capodanno, bensìa Bologna e aggiunse: “Nell'anno 1968 dovremo lavorare molto...non abbiamo tempo daperdere...ecc”. Per gradi mi fu fatta luce sulle misteriose parole dettemi in quella confessione.

Infatti nella notte fra l'8 e il 9 aprile 1968 al compimento del mio 42° compleanno ebbeinizio la RIVELAZIONE, il Padre incominciò ad ispirarmi le pagine del “Quaderno dell'Amore”.A fine aprile gli feci recapitare una copia manoscritta del 1° Quaderno dell'Amore, Egli lo definì“TESTAMENTO-PROMESSA di grazie che si doneranno, attraverso lo spirito di queste parole,allo spirito dell'uomo che vorrà accoglierle con tutto l'amore del suo cuore”. Mi raccomandò dipubblicarlo al più presto e di farlo giungere al Santo Padre, alla Gerarchia ecclesiastica e almondo.

Il 25 maggio 1968 si doveva celebrare a St. Luois, Stati Uniti, una grande festa in onoredel S. Cuore di Gesù. Padre Pio voleva farvi giungere per quella data il “Quaderno dell'Amore” ene aveva incaricato un Suo fervente figlio spirituale, il celebre compositore e direttore d'orchestraAlfonso d'Artefa. Per motivi che non conosco il Maestro non poté partire e il “Quaderno” nongiunse in America per quella data. Il Padre ne fu molto addolorato perché affermava che le paroledel “Quaderno” erano una PROMESSA DI GRAZIE DEL CUORE DI GESU' Offerta al mondosenza pace.

A Roma, nel mese di giugno 1968, gli amici carissimi Ugo e Cecilia Ammassari e MicheleFamiglietti stamparono una PRIMA EDIZIONE del “QUADERNO DELL'AMORE”, senzaprefazione.

Questo mi fu molto utile perché Padre Pio mi aveva raccomandato di farlo conoscere alpiù presto a Roma; il motivo di tale fretta lo capii ben presto. Una sera fui invitato a casa dell'Ing.P. Gasparri e, mentre presentavo ad uno scelto gruppo di persone la 1° edizione del “Quadernodell'Amore”, una signora molto addentro alla vita religiosa della Capitale, esaminandolo, simeravigliò del mio appassionato appello all'amore del Cuore Immacolato, perché le risultava che,proprio in quei giorni, alcuni ecclesiastici avevano proposto di togliere la devozione e le Immaginidel S. Cuore dalle chiese; essi affermavano che tale devozione, nata all'epoca del Giansenismo,non era più necessaria.

Poco tempo dopo anche un altro caro amico mio e devoto figlio spirituale di Padre Pio,Primo Capponcelli di Decima di S. Giovanni in Persiceto, si era assunto l'incarico di far stampareuna seconda edizione del “Quaderno”. Io, nel frattempo, avevo insistito presso Padre Pio ditogliere alcune parole e stampare anonimo; ma Egli mi aveva risposto: “Non devi togliere parolaalcuna e poi, perché stampare anonimo? Devi stampare a tuo nome, metter le fotografie e laprefazione”.

Infatti la SECONDA EDIZIONE uscì completa, con una breve prefazione in un fortenumero di copie, nell'agosto del 1968, ad opera della Casa Editrice Istituto Padano di ArtiGrafiche di Rovigo.

In occasione del 50° anniversario della S. Stigmate che ricorreva il 20 settembre, PrimoCapponcelli organizzò un pellegrinaggio di giovani a S. Giovanni Rotondo per ringraziare efesteggiare Padre Pio.

Prese con sé molte copie del “Quaderno dell'Amore” per presentarle al Padre e farlebenedire; inoltre, nella sua semplicità di uomo di Dio, pieno di fede e senza malizia, aveva iniziatoa distribuirle ai fedeli che erano convenuti a S. Giovanni; ma improvvisamente, senza alcunmotivo, gli fu vietato di distribuirle e perfino di parlarne. Il Capponcelli, alla presenza di moltitestimoni, difese accanitamente, ma invano, il desiderio espresso da Padre Pio.

* * *

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Io invece il 20 settembre, per consiglio di Padre Pio, non mi ero recato a S. GiovanniRotondo bensì a Cianciano-Terme col caro amico Michele Famiglietti di Roma. Prendemmoalloggio all'Albergo S. Antonino dove in quei giorni si trovavano, fra altri frati e sacerdoti, Mons.Giuseppe Bo e Mons. Leoncello Barsotti di Livorno. Al mattino del 21 alle terme incontrai la Prof.Letizia Mariani di Bologna, una delle insegnanti che mi aveva preparato, nelle materie letterarie,all'esame di passaggio dalle Scuole Aldini al liceo Scientifico, nel lontano 1943; fui felice di vederlae le feci omaggio di una copia del “Quaderno dell'Amore”; ne fu sorpresa e commossa.

Verso le ore 18 di quello stesso giorno, mi trovavo alle terme S. Elena con Michele;improvvisamente si fece presentare a me, Luigi, Padre Pio e mi disse: “Devo anticipare la miapartenza per il Cielo per salvare il salvabile. Qui sulla terra non mi ascoltano più, neppure molti chesi proclamavano a me fedelissimi. Non piangere! Io ti seguirò dal Cielo; la fede non c'è stata nelleparole a te date, parole che Io ti dissi di chiamare “TESTAMENTO PROMESSA DI GRAZIE”...Quello che si poteva salvare per mezzo del Testamento – Promessa nel mese di giugno, ora(settembre 1968) non si può più salvare. Gli scritti serviranno ugualmente per beneficio deisingoli”.

Il giorno successivo, 22 settembre, rimasi in albergo preso da una infinita tristezza; versole ore 17, mentre riposavo nella mia stanza, feci un sogno profetico: ne sogno mi apparve PadrePio in mezzo ad un esercito innumerevole di angeli bellissimi; Egli era tutto splendente di Luce edi Amore.

Si avvicinò e mi abbracciò affettuosamente dicendo: “Figlio, figlio, figlio mio! Non devipiangere per la mia morte che ti ho annunciato ieri, rimani forte e coraggioso e sereno nella miagioia: Io metterò a tua disposizione il mio esercito di angeli, Essi ti obbediranno in tutto! Io, Padretuo, sarò sempre vicino a te, di dirò quello che dovrai fare e dire per il bene tuo e di tutti coloro chevorranno accogliere le parole tue e Mie. PORTERO' IN CIELO IL PENSIERO TUO, LASCIO ATE IL PENSIERO MIO!”. Nel dire queste ultime parole, mi strinse forte la testa fra le maniavvicinandola alla Sua; a quel contatto il mio cervello sembrò svuotarsi per riempirsi di unasostanza nuova.

In quel momento Michele Famiglietti bussò ripetutamente alla porta della mia camera; misvegliai con un fortissimo male alla testa. Me la tenevo stretta perché avevo la sensazione che sidovesse staccare dal corpo. Pregai Michele di attendere perché non potevo muovermi; appena mifu possibile gli aprii e alle sue domande ansiose risposi:”Padre Pio è venuto ancora e mi halasciato una meravigliosa promessa...”.

Passai la notte fra il 22 e il 23 settembre quasi insonne; sentivo nel mio cuore la vocedolcissima del Padre che mi chiedeva di leggerGli il “Quaderno” ed io lo lessi e lo rilessi finoall'alba. Al mattino speravo ardentemente di essere stato vittima di una suggestione, ma verso lesette mi chiamarono da Roma per dirmi che il grande Cuore di Padre Pio aveva cessato di battere!I Monsignori, i sacerdoti e vari frati ospiti dell'albergo fecero il possibile per confortarmi edovettero ammettere che quanto io andavo dicendo da due giorni, era purtroppo accaduto.

Nella stessa mattinata ricevetti da Roma una seconda telefonata, era il Maestro Alfonsod'Artega che era stato incaricato da Padre Pio di portare in America il “Quaderno dell'Amore”entro il 25 maggio. Egli era profondamente commosso per la triste notizia e mi raccomandò diandare subito a Roma perché l'arcivescovo di Pittsboug, Mons. Nicholas T. Telko, desideravaconoscermi e parlarmi di Padre Pio e dei “Quaderni”. Egli aveva parlato con Padre Pio a SanGiovanni Rotondo due giorni prima della morte. Insieme all'amico Michele partii per Roma; ebbiun lungo colloquio con Mons. Telko nella sua residenza romana.

Da Roma, assieme alla Baronessa Remy, proseguimmo per S. Giovanni Rotondo. Rividiper l'ultima volta il Padre amatissimo nel riposo mortale del Suo Corpo Santo. In pochi attimi rivissitutta la mia vita, difesa e diretta dalle ali dell'Aquila del Cielo, venuta sulla terra a difendere ideboli; il Padre, che era stato il mio amico fedele, la mia forza, non parlava più. La mia Aquila eraritornata al Suo regno.

Poco prima di volare in Cielo, l'Aquila del cielo aveva voluto lasciare il suo pegno d'amore

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ad un figlio suo rimasto sulla terra; il Padre amato mi aveva donato come pegno “I Quadernidell'Amore”, dono d'amore al Suo Luigi e a tutti i figli Suoi che attendono di riabbracciare il loroamatissimo Padre in Cielo. Ricordavo il Cantico di Mosè:

“Porgete orecchio, o Cieli, e Io parlerò; ascolta, o Terra, ciò che la mia bocca proferirà.Scenda come pioggia la mia dottrina, stilli come rugiada il mio discorso, come pioggerella insull'erbetta, come acqua sopra il prato, perché celebrerò il nome del signore! Date gloria al nostroDio! Egli è la roccia, perfetto è il Suo operare. Tutte le Sue vie sono diritte. Un Dio fedele, senzainiquità, tutto rettitudine e giustizia”. Stavo piangendo sulla Salma del Padre, quando mi sembrò diriudire le Sue dolci parole dettemi tanti anni prima: “Perché hai pianto? Lo sai che non mi piaccionoi pianti!”

Mi asciugai le lacrime e ritornai subito a Roma.Il 17 ottobre 1968, il “Quaderno dell'Amore” e altri Quaderni che stavo scrivendo, in una

maniera che aveva del miracoloso, giunsero nelle mani di eminenti teologi romani che miricevettero ed interrogarono a lungo, meravigliandosi che io sapessi tante cose segrete.

Così si avverò quanto il Padre aveva predetto: “I quaderni dovranno giungere al più prestonelle mani di Sua Santità e della gerarchia ecclesiastica; il Papa e molti altri capiranno tutto”.

Io sono forse l'unico a capire meno di tutti però ho scritto e scrivo per l'obbedienza a PadrePio, per fede e amore a Dio, al Papa Paolo VI e alla S. Chiesa.

Con l'aiuto di Padre Pio e della Divina Provvidenza, il “Quaderno dell'Amore” è stato giàtradotto e pubblicato in francese, tedesco, spagnolo e inglese.

L'AUTORE

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L'8 giugno 1960, Padre Pio scrisse di sua mano questa dedica sul mio messale:“L'Angelo di Dio ti sia sempre ed in tutto di scorta, di sostegno e di guida”.

P. PIO CAPPUCCINO

Circa otto anni dopo (estate 1968) ricevetti da Padre Pio vivente la sua ultimaBenedizione.

Il Padre posò per tre volte la sua mano sulla mia testa e molto commosso e piangentedisse:

“figlio, figlio, figlio mio”

poi ripeté le stesse parole scritte, con questa variante:

“L'Angelo di Dio ti SARÀ sempre ed in tutto di scorta, di sostegno e di guida”.

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Preghiera di ringraziamento al Cuore di Dio per l'amicizia concessa a tutti coloro checrederanno ai Quaderni dell'Amore, da Lui direttamente dettati al dott. Luigi Gaspari dall'8 aprile1968 in poi.

Ti ringrazio Cuor di DioTi ringrazio Amico mio,Ti ringrazio Amor DivinoTi ringrazio mio Bambino,Ti ringrazio Candido GiglioTi ringrazio Figlio del Figlio.

Ti ringrazio Dono NovelloTi ringrazio Vero Agnello,Ti ringrazio con il cuoreTi ringrazio del Tuo Amore,Ti ringrazio del gran donoTi ringrazio del perdono.

Ti ringrazio gran LetiziaTi ringrazio mia Delizia,Ti ringrazio mia FortezzaTi ringrazio mia Dolcezza.

Ti ringrazio Gioia InfinitaTi ringrazio Vera Vita, Ti ringrazio Re di GloriaTi ringrazio mia Vittoria,Ti ringrazio col sorrisoTi ringrazio o Paradiso,Ti ringrazio Amico SantoTi ringrazio tanto, tanto, tanto.

Ti ringrazio delle Grazie

Grazie, grazie, grazie, grazie!(Padre) (Figlio) (Spirito Santo) (Maria S.S.)

Primo Capponcelli