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RICHARD DAWKINS Riassunto delle teorie formulate dal biologo ne ”Il gene egoista” e ne “Il fenotipo esteso” a cura di Andrea Malavolta

Richard Dawkins

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RICHARDDAWKINS

Riassunto delle teorie formulate dal biologo ne ”Il gene egoista” e ne “Il fenotipo esteso”

a cura di

Andrea Malavolta

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EVOLUZIONE• L’evoluzione è una lotta costante per la

sopravvivenza, ma tra chi?• Chi è che, durante il processo, agisce per il

proprio interesse?• Secondo alcuni ad avere la meglio è il bene

del gruppo, della popolazione• ma se così fosse in natura non assisteremmo

a continui conflitti per il cibo o per la riproduzione

• Secondo alcuni è l’interesse dell’individuo ooi ad avere la priorità• ma se così fosse non avremmo fenomeni di ooi eusocialità, con intere colonie di esemplari ooi che collaborano per il bene comune.

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Il vero regista occulto dell’ intero processo è

IL GENE

La vita sulla Terra ha avuto origine con la comparsa di molecole stabili dette REPLICATORI che, a differenza delle altre, erano in

grado di replicarsi.

ERRORI nella duplicazione hanno portato nel tempo a nuovi tipi di replicatori.

La COMPETIZIONE tra replicatori e le AVVERSITà AMBIENTALI hanno poi selezionato i più adatti, portando alla

nascita delle CELLULE e in seguito della PLURICELLULARITà.

I replicatori di oggi sono i geni all’interno degli organismi viventi.

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L’evoluzione è quindi il risultato della COMPETIZIONE TRA GENI, che seleziona quelli con le

migliori tecniche di propagazione

Tutte le forme di vita sono perciò

“macchine da sopravvivenza, robot semoventi programmati ciecamente per preservare quelle molecole egoiste note sotto il

nome di geni” (Richard Dawkins)

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Le informazioni contenute nel suo DNA portano alla formazione di una solida

dentatura

Una dentatura che il castoro usa per costruire dighe

Quindi, di fatto, questo comportamento è strettamente legato al patrimonio genetico del castoro.

L’influenza dei geni sul comportamento degli organismi è in effettimaggiore di quanto non sembri.

Prendiamo un castoro.

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Si potrebbe obiettare che la diga è solamente una remota conseguenza dei geni, ma in realtà anche i denti del castoro lo

sono.

Un gene in fondo non fa altro che codificare una proteina e i passaggi intermedi che portano questa ad influire sulla struttura

dei denti possono essere molto complessi.

I comportamenti legati in questo modo ad un gene e le loro conseguenze fanno perciò parte di una sorta di FENOTIPO ESTESO, e i geni che veicolano

comportamenti svantaggiosi per la propria duplicazione sono destinati a scomparire.

La strategia evolutivamente più vantaggiosa è quindi quella di trasmettere i propri geni, anche a scapito del singolo.

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• In quest’ottica alcuni fenomeni trovano una ragione d’essere:

• i la protezione della prole, oi svantaggiosa per la sopravvivenza oi del singolo, ha però come risultato oi il propagarsi dei geni.

• io nelle colonie di insetti sociali ooi spesso un solo esemplare, la regina, oo risulta in grado di riprodursi. Le oo operaie nel proteggerla favoriscono oo la diffusione del proprio patrimonio oo genetico

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BIBLIOGRAFIA“Il gene egoista”

Richard Dawkins“Il fenotipo esteso”

Richard Dawkins

La tesi esposta nella presentazione è una semplice teoria, ancora

apertamente contestata sotto alcuni aspetti, soprattutto legati al concetto

di fenotipo esteso.