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Le biblioteche di fronte alle sfide del futuro Biblioteca Cantonale di Lugano, 23 ottobre 2015 Michele Santoro La biblioteca postmoderna rivisitata Funzioni, spazi, servizi Michele Santoro, Università di Bologna [email protected] 1

Michele Santoro - La biblioteca postmoderna rivisitata

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Le biblioteche di fronte alle sfide del futuro Biblioteca Cantonale di Lugano, 23 ottobre 2015

Michele Santoro

La biblioteca postmoderna rivisitata Funzioni, spazi, servizi

Michele Santoro, Università di Bologna

[email protected] 1

Partiamo dal titolo

La biblioteca postmoderna…

rivisitata

ampia presenza nella letteratura professionale

bibliografia specifica all’indirizzo https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxtaWNoZWxlbWFyaWFzYW50b3JvfGd4OjdjM2RjMDNjMjFkOTc1NzE

rivisitazione di alcune ipotesi e proposte

complemento del titolo: Funzioni, spazi, servizi

indagine di natura biblioteconomica 2

Il postmoderno e i suoi “patroni”

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Il postmoderno

“una miniera di nozioni tra loro in conflitto”

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Il postmoderno

importanza del “post”:

presa di distanze dalla “modernità” ( fede

nella razionalità, nella scienza e nello sviluppo dell’umanità)

rifiuto dell’idea di progresso ( l’uomo come

guida della storia)

rifiuto del realismo ( la realtà esiste

indipendentemente dalla conoscenza che ne abbiamo di essa)

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Il postmoderno

incredulità verso le metanarrazioni

i grandi racconti della modernità (l’illuminismo, l’idealismo, il marxismo…):

progetti onnicomprensivi e totalizzanti

che si attribuiscono compito di interpretare la

storia e guidare l’emancipazione sociale

legittimando istituzioni e pratiche sociali

e dando vita a un sapere predeterminato e univoco

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Il postmoderno

l’epoca odierna è ricca fenomeni che si oppongono alla rigida razionalità modernista

anche in seguito agli sviluppi tecnologici

e alla nascita di forme dinamiche di diffusione delle conoscenze

la società attuale è caratterizzata dalla frammentazione, dalla complessità, dalla pluralità dei punti di vista

crisi delle grandi narrazioni

grande spazio alle piccole narrazioni 7

Le piccole narrazioni

forme di conoscenza “locali”

non dipendono da una convalida “dall’alto”

ma sono interne alle comunità in cui si manifestano

sono in grado di esprimere nuovi contenuti

e realizzare una diversa “costruzione di senso”

validata di volta in volta dalle comunità di riferimento

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Il ruolo delle comunità

la società postmoderna è costituita da comunità molteplici e differenziate

ciascuna con i propri valori e i propri simboli

ad esse è affidato il compito di accogliere e validare le conoscenze di volta in volta prodotte

distanza enorme rispetto alla modernità

in cui il sapere era elaborato e trasmesso in forme unitarie, predeterminate e non negoziabili ._

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Caratteri del postmoderno

più in generale, il postmoderno si caratterizza per:

il primato della cultura rispetto alla natura

la conseguente “mercificazione” e “massificazione” della cultura

l’esaltazione della differenza fra gli elementi che costituiscono la società

diversificazione culturale

l’enfasi sugli aspetti di frammentazione e molteplicità dei punti di vista

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Caratteri del postmoderno

rifiuto dell’idea di una realtà esterna al soggetto

costruzione sociale della realtà

gli individui creano diverse visioni del mondo

legittimate dalle diverse comunità di riferimento

la conoscenza è socialmente costruita

messa in discussione di ogni pretesa di autorità di tipo scientifico, culturale e sociale

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Caratteri del postmoderno

sviluppo delle idee postmoderne in architettura, nelle arti visive, in letteratura…

non un nuovo stile

ma un riutilizzo ironico e spregiudicato di forme del passato

in cui è abolita ogni distinzione tra i prodotti alti della cultura e quelli della cultura di massa

il postmoderno come “ironia, gioco metalinguistico, enunciazione al quadrato” (U. Eco) 13

Barry Kite, A little postmodern night music 14

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Critiche al postmoderno

Fredric Jameson: il postmoderno come prodotto della colonizzazione della cultura da parte del tardo-capitalismo

Jurgen Habermas: “progetto incompiuto della modernità” visione neoconservatrice del postmoderno, che esalta gli aspetti più irrazionali e regressivi del pensiero

Maurizio Ferraris: contesta l’idea della realtà come costruzione sociale esiste una realtà “inemendabile”, indipendente dai nostri punti di vista e “resistente” alle nostre interpretazioni

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Alternative terminologiche

il termine “postmoderno” considerato troppo ambiguo e polisemico, quindi inadeguato

in alternativa:

tarda modernità

società post-tradizionale (Anthony Giddens)

surmodernità (Marc Augé)

modernità liquida (Zygmunt Bauman)

ipermodernità

altermodernità ._ 17

Il postmoderno e le biblioteche

ingresso di queste idee nel mondo bibliotecario

il concetto di biblioteca postmoderna declinato a diversi livelli

livello più superficiale biblioteca condizionata dalle tecnologie visione erronea:

a) il pensiero postmoderno è lontano dal determinismo tecnologico

b) molti studiosi considerano la tecnologia una condizione necessaria ma non sufficiente per la definizione della biblioteca postmoderna 18

La biblioteca postmoderna

rifiuta il precedente paradigma bibliotecario, fondato su requisiti di ordine, di gerarchia e di razionalità

accoglie la visione della pluralità dei saperi, delle opinioni e dei punti di vista

e quindi rifiuta gli aspetti di esclusione e di pregiudizio spesso presenti nelle biblioteche

che hanno dato vita ad atteggiamenti autoritari, gerarchizzanti e maschili

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La biblioteca postmoderna

rifiuta le idee di progresso e di supremazia scientifica tipiche della modernità

che hanno portato alla creazione di raccolte documentarie perfettamente coerenti con l’ordine del sapere

e sistemi di organizzazione delle conoscenze (cataloghi, soggettari, classificazioni…) basati su una visione razionalista e scientificizzante

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La biblioteca postmoderna

afferma l’importanza delle realtà locali

che permettono la nascita e lo sviluppo delle piccole narrazioni

le quali danno vita a nuovi contenuti e a una diversa costruzione di senso

validata dalle diverse comunità di riferimento

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La biblioteca postmoderna

accoglie l’idea del “decentramento” del sapere

che quindi non si può più organizzare in forme unitarie e gerarchiche come nelle classificazioni e nei tesauri

accoglie l’idea che non esiste conoscenza che non sia socialmente costruita

la conoscenza è creata dagli individui nella loro continua produzione di senso

e validata dalle comunità di riferimento

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La biblioteca postmoderna

decisa riconfigurazione della mission della biblioteca

finora basata sull’acquisizione e l’ordinamento dei documenti secondo criteri predefiniti

e che oggi invece si concentra sull’utente come depositario di idee e conoscenze

la biblioteca al servizio degli utenti

rilevanti trasformazioni nei servizi (reference, catalogazione, gestione delle raccolte) 23

Il servizio di reference

non concepito più come un rapporto ‘gerarchico’

tra un esperto (il bibliotecario) custode di un sapere esclusivo

e un utente privo di strumenti

ma una relazione dinamica tra bibliotecario e utente

il bibliotecario diventa “co-creatore” di conoscenza, facilitatore e guida:

organizza il processo di apprendimento

e fornisce all’utente gli strumenti per un vero e proprio empowerment 24

La catalogazione

si riduce l’enfasi tipicamente “modernista” sulla standardizzazione e sulle regole

a vantaggio di un sistema di linee guida capace di venire incontro ai nuovi bisogni degli utenti:

RDA (Resource Description and Access)

concepito come “linee guida piuttosto che un insieme di norme”

“profonda trasformazione dei concetti e della prassi, tale da portare al superamento del termine stesso di catalogazione” 25

La gestione delle raccolte

finora basata su criteri rigidi e gerarchicamente orientati

superati dall’attuale dimensione di mutabilità e incertezza

e non adattabili all’ambiente digitale

il nuovo modello può venire dal web:

gli aspetti di fluidità e non sequenzialità

possono attenuare le rigidità che finora hanno condizionato questo servizio

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La biblioteca postmoderna

numerose critiche a questa visione:

subordinazione al paradigma tecnologico (Wisner)

disinteresse verso le collezioni e i loro contenuti (Kruk)

superficialità verso gli aspetti legati all’economia dell’informazione

e svalutazione degli strumenti di organizzazione del sapere come cataloghi, classificazioni, tesauri (Buschman e Brosio) ._ 27

La dimensione odierna

rinnovato interesse verso le idee postmoderne

anche alla luce dei recenti sviluppi intervenuti in ambito tecnologico e sociale:

diffusione planetaria di Internet

aumento enorme delle comunità

fondate su una stretta condivisione di interessi, attitudini e stili di vita

e che trovano ampie possibilità di espressione nell’ambiente digitale

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La dimensione odierna

tematiche esaminate dal sociologo francese Michel Maffesoli

che le inserisce nel solco del postmoderno

offrendo nuove prospettive di analisi della società odierna

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Maffesoli

recupera l’idea delle narrazioni locali e la estende alla situazione attuale

caratterizzata da un numero enorme di comunità forme di tribalismo:

l’individuo cerca di ritagliarsi spazi emozionali stringendo legami di tipo comunitario

si aggrega cioè con altri individui sulla base di criteri “prossemici”

tende a rivalutare tutto ciò che è locale

e ottiene una forte condivisione di valori 30

Maffesoli

“neotribalismo postmoderno”

numero enorne di tribù

che hanno l’obiettivo di condividere sentimenti e idee

questo accentua la frammentazione della società

che diventa una “nebulosa inafferrabile priva di un centro preciso e di periferie ben identificabili”

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La dimensione odierna

raffigurazione dell’attuale realtà socioculturale

contrassegnata da una fortissima interazione fra gli individui

ulteriormente potenziata dalla presenza pervasiva e dominante dei social media

che favoriscono una crescita esponenziale delle comunità

e consentono una condivisione intensa e coinvolgente di opinioni e punti di vista

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I social media e le biblioteche

il fenomeno dei social media dà vita a un’infinità di discussioni e polemiche

ma caratterizza più di ogni altro la dimensione odierna

e coinvolge anche il mondo delle biblioteche:

i social media usati per agevolare i contatti

e migliorare la socialità fra biblioteche e utenti

ma anche per facilitare l’utilizzo dei servizi

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I social media e le biblioteche

usati sia nelle biblioteche accademiche

strettamente integrati nella vita dell’università

creazione di “spazi di affinità” che favoriscono scambi e interazioni

sia nelle biblioteche pubbliche

accrescono l’aspetto “amichevole” con cui si presentano a un vasto pubblico

aumentano il coinvogimento delle persone attraverso la condivisione di pratiche ed esperienze 34

La biblioteca odierna

la dimensione “comunitaria” tipica della società

pervade anche il mondo bibliotecario

e modifica il tradizionale rapporto fra biblioteca e utente

non più basato su un’asettica erogazione di conoscenze

ma legato ad aspetti personali ed “esperienziali”

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La biblioteca odierna

importanza delle comunità nell’analisi biblioteconomica di David Lankes

basata su nuove prospettive culturali

tra cui quella postmoderna ha un rilievo particolare

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Visione postmoderna di Lankes

autore dell’Atlas of new librarianship

tradotto in italiano come Atlante della biblioteconomia «moderna»

si richiama esplicitamente a principi postmoderni:

la conoscenza come costruzione sociale

l’importanza della dimensione locale

da ciò nascono le “conversazioni”

intese come interazioni reciproche o “scambio partecipato”

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Visione postmoderna di Lankes

approccio critico verso tutto ciò che è ritenuto una verità indiscutibile

idea della conoscenza come processo sociale che le persone costruiscono giorno dopo giorno attraverso le loro interazioni

concetto di “biblioteconomia partecipativa”

basato sulle idee di inclusione, condivisione, collaborazione

e sul ruolo fondamentale delle comunità

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La biblioteca e la comunità

importanza delle comunità nelle analisi di Maffesoli e Lankes

presenza pervasiva nella società

forte impatto sulle biblioteche

che si aprono a notevoli cambiamenti

sia dal punto di vista dei servizi

che dell’architettura e della disposizione degli spazi

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La biblioteca odierna

oggi, anche grazie alla spinta delle comunità

le biblioteche diventano uno spazio di condivisione

e non solo di trasmissione e recupero dell’informazione:

presenza di ambienti accoglienti e gradevoli

in cui vi sia la possibilità di socializzare, di incontrare persone con interessi simili ai propri

di trovare occasioni di svago oltre che di

discussione e di approfondimento culturale 40

La biblioteca odierna

le biblioteche come third place (Oldenburg)

o come Alti Luoghi (Maffesoli):

spazi di socialità plasmati da affetti ed emozioni comuni

in cui vi è una chiara manifestazione delle comunità che li abitano

e dove il ritrovarsi insieme, anche senza uno scopo preciso, ha un importante valore emotivo e sociale

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Biblioteche accademiche

nascita di ambienti innovativi e dinamici

finalizzati sia a facilitare l’integrazione fra le funzioni bibliotecarie e le attività accademiche

sia a incentivare la socializzazione e la condivisione di pratiche ed esperienze

Information Commons spazi e servizi “resi

comuni”)

Learning Commons focus sull’apprendimento

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L’Information Commons di Sheffield

La biblioteca universitaria di Amsterdam

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Biblioteche pubbliche

intese come luoghi inclusivi, relazionali, sociali, da parte delle diverse comunità di fruitori

che esprimono motivazioni sempre più legate alle relazioni interpersonali

nuove opzioni che vanno al di là della tradizionale offerta informativa

ma che rispondono alle richieste delle comunità

organizzazione di attività e di corsi

allestimento di veri e propri laboratori in cui gli utenti possono esprimere attitudini e interessi 45

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Idea Store di Crisp Street, Londra

Biblioteca San Giorgio Pistoia

La biblioteca postmoderna rivisitata

riaffermazione in chiave locale e comunitaria delle idee postmoderne

evidente corrispondenza con l’odierna realtà delle biblioteche

chiara rappresentazione della svolta che esse hanno messo in atto

tanto nella gestione dei servizi quanto nella disposizione degli spazi

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La biblioteca postmoderna

c’è una biblioteca che fin dal nome ha voluto assumere una veste postmoderna

la Kenyatta University Post Modern Library

la più grande biblioteca del Kenya ed una delle prime dieci dell’Africa

forma architettonica particolare

organizzazione dei servizi legata alle esigenze di una specifica comunità

impiego di strumenti innovativi come i social media 48

Kenyatta University Postmodern Library

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Michele Santoro

La biblioteca postmoderna rivisitata

Grazie dell’attenzione

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