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L’ETERNA CICLICITA’ DELLO SWASTIKA L’Eredità Ancestrale della Razza Ariana, Il Sole Nero & La Magia Occulta del Nazismo Esoterico. Nuova versione 2013

L'Eterna Ciclicita' Dello Swastika - ultima versione rivisitata 2013 -

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La Svastica, o meglio, lo Swastika (al maschile) è un antico simbolo solare che racchiude in sé molteplici archetipi e significati esoterici-spirituali.Questa affascinante, strana, e potente croce, che augura il buon augurio presso le filosofie orientali, è da sempre oggetto di discussione e di venerazione.Tutto sommato sembra che il suo vero significato non venga assimilato in pieno dalla massa.C’è da dire che durante il periodo di ascesa della Germania Nazista, la svastica, assunse un ruolo principale nell’animo del popolo tedesco, e che, tuttavia, essa rappresentava e rappresenta tutt’oggi solo una sfaccettatura di tale simbolo; questo emblema viene infatti spesso e volentieri ricordato in maniera negativa, e, viene demonizzato proprio per via di quel tetro periodo storico.Sarà forse l’energia del Sole Nero la causa di questa forza-pensiero che spinge, ancora oggi, la percezione di molti nel vedere la svastica come figura negativa? Si dice che i Nazisti rovesciarono volutamente le braccia della croce all’interno del simbolo della svastica, dando al simbolo stesso il significato opposto – i Nazisti invertirono le braccia dal senso antiorario al senso orario - così facendo trasformarono il simbolo solare e positivo dello Swastika in Sole Nero, il suo Alter ego.Renè Guenon, famoso esoterista e studioso delle tradizioni spirituali, dichiara invece, nel suo libro Il simbolismo della Croce, che, anche se le due svastiche, quella con le braccia in senso antiorario e quelle con le braccia nel senso orario, sono esteticamente l’una l’antitesi dell’altra, in sostanza racchiudono in sé lo stesso significato, ovvero quello della due polarità (i due Poli).Già in passato scrissi il mio pensiero sul simbolismo dello Swastika – riporto: Dal mio punto di vista esoterico sono convinto che il centro dello Swastika possa benissimo rappresentare, una volta individuato interiormente, l’equilibrio perfetto dell’individuo che si espande verso superiori stati di esistenza.Lo Swastika, oltre a rappresentare il Sole, è essenzialmente il segno del polo, la sua rotazione, che sia essa oraria o anti-oraria, ci ricorda che tale simbolo incarna l’azione di esso nel mondo: l’archetipo ancestrale che si ricollega direttamente dalla tradizione primordiale, e, che viene proiettato fino a noi – Lo Swastika ricorda di fatto che esso è un simbolo dell’altro mondo, che però agisce e perpetua in questo mondo per invitarci all’ascesa interiore verso una perfetta trascendenza.Il Fine ultimo spirituale dei Nazisti era quello di trasformare l’individuo in UOMO SOLE (Sonnenmensch) – una sorta di Uomo Nuovo/Novello Adamo:Una trasformazione Alchemica dallo stato di Uomo a Super Uomo - Übermensch.Michele P.

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L’ETERNA CICLICITA’ DELLO SWASTIKA

L’Eredità Ancestrale della Razza Ariana, Il Sole Nero

& La Magia Occulta del Nazismo Esoterico.

Nuova versione 2013

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Prefazione di

Michele Perrotta La Svastica, o meglio, lo Swastika (al maschile) è un antico simbolo solare che racchiude in sé molteplici archetipi e significati esoterici-spirituali. Questa affascinante, strana, e potente croce, che augura il buon augurio presso le filosofie orientali, è da sempre oggetto di discussione e di venerazione. Tutto sommato sembra che il suo vero significato non venga assimilato in pieno dalla massa. C’è da dire che durante il periodo di ascesa della Germania Nazista, la svastica, assunse un ruolo principale nell’animo del popolo tedesco, e che, tuttavia, essa rappresentava e rappresenta tutt’oggi solo una sfaccettatura di tale simbolo; questo emblema viene infatti spesso e volentieri ricordato in maniera negativa e viene demonizzato proprio per via di quel tetro periodo storico. Sarà forse l’energia del Sole Nero la causa di questa forza-pensiero che spinge, ancora oggi, la percezione di molti nel vedere la svastica come figura negativa? Si dice che i Nazisti rovesciarono volutamente le braccia della croce all’interno del simbolo della svastica, dando al simbolo stesso il significato opposto (divenne la Svastica destrogiro) – i Nazisti invertirono le braccia dal senso antiorario al senso orario - così facendo trasformarono il simbolo solare e positivo dello Swastika in Sole Nero, il suo Alter ego. Renè Guenon, famoso esoterista e studioso delle tradizioni spirituali, dichiara invece, nel suo libro Il simbolismo della Croce, che, anche se le due svastiche, quella con le braccia in senso antiorario e quella con le braccia nel senso orario, sono esteticamente l’una l’antitesi dell’altra, in sostanza racchiudono in sé lo stesso significato, ovvero quello della due polarità (i due Poli). Già in passato scrissi il mio pensiero sul simbolismo dello Swastika – riporto: “Dal mio punto di vista esoterico sono convinto che il centro dello Swastika possa benissimo rappresentare, una volta individuato interiormente, l’equilibrio perfetto dell’individuo che si espande verso superiori stati di esistenza. Lo Swastika, oltre a rappresentare il Sole, è essenzialmente il segno del polo, la sua rotazione, che sia essa oraria o anti-oraria, ci ricorda che tale simbolo incarna l’azione di esso nel mondo: l’archetipo ancestrale che si ricollega direttamente dalla tradizione primordiale e che viene proiettato fino a noi – Lo Swastika ricorda di fatto che esso è un simbolo dell’altro mondo, che però agisce e perpetua in questo mondo, per invitarci all’ascesa interiore verso una perfetta trascendenza”. Il Fine ultimo spirituale dei Nazisti era quello di trasformare l’individuo in UOMO-SOLE (Sonnenmensch) – una sorta di Uomo Nuovo/Novello Adamo: Una trasformazione Alchemica dallo stato di Uomo a SUPER UOMO - Übermensch.

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Come mai in moltissime culture lontane e differenti tra loro lo Swastika vive e persiste nei secoli? La svastica era presente nell’antico Egitto, in India, in Iran, in Giappone, in Cina, in Sud America e in altri luoghi del pianeta. Come possiamo capire veramente l’origine della Svastica? Esisteva veramente una Razza di super-uomini o semi Dei, che persero la loro purezza, e che si nascosero nelle viscere della terra per scampare ad un cataclisma cosmico, come sostenevano i Nazisti? Quali sono queste occulte tradizioni derivanti da altri mondi? Nel Nazismo Esoterico cosa hanno in comune il Sole Nero, il Wotanismo, l’Induismo, il Buddismo, gli antichi culti Pagani, Agarthi, Shambhala e gli UFO? Adolf Hitler diede davvero l’ordine di cercare e trovare l’Arca dell’alleanza, il Santo Graal e la Lancia del Destino? Questo lavoro cercherà di mettere in luce i misteri che si stringono intorno allo Swastika. Tale personale ricerca lunge da dare un giudizio sociale e politico alla cultura Nazionalsocialista. Il testo mira solo ed esclusivamente ad una rivisitazione sulle credenze spirituali ed esoteriche che i Nazisti dichiaravano di conoscere attraverso un eredità ancestrale.

Michele P.

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ARGOMENTI

• ODINO – L’ODINISMO & IL WOTANISMO • L’IRMINSUL – L’ALBERO DELLA VITA NORDICO • LA SOCIETA’ THULE • LA SOCIETA’ VRIL & LA STELLA ALDEBARAN • GLI IPERBOREI – MADAME BLAVATSKY, MIGUEL SERRANO E JULIUS EVOLA • IL LIBRO PERDUTO DEL DIO ENKI • IL SOLE NERO • WAGNER, IL PARSIFAL & LA RICERCA DEL SANTO GRAAL • LE SS & WEWELSBURG – LE INIZIAZIONI DELL’ORDINE OCCULTO • LE TESTE DI MORTO, LE TOTENKOPF & LA GESTAPO • AHNENERBE & LA SPEDIZIONE IN TIBET • IL SUPER UOMO DI NIETZSCHE & IL CRISTO GNOSTICO • GUIDO VON LIST, SAVITRI DEVI & L’ARIOSOFIA • ADOLF LANZ & IL MEIN KAMPF • RUDOLF HESS & L’ASTROLOGIA • ALFRED ROSENBERG & IL MANICHEISMO • DIETRICH ECKART • HORST WESSEL – IL RITO DELLE BANDIERE & L’INNO NAZIONALSOCIALISTA • GOEBBELS & L’ESTETICA NAZIONALSOCIALISTA • HITLER - MESSIA GERMANICO O ANTICRISTO ? • L’IMPERO DELL’AQUILA CONTRO IL POPOLO DEL SERPENTE – L’ETERNO

DUALISMO COSMICO

“Gott Mit Uns” - Dio è con noi

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ODINO – L’ODINISMO & IL WOTANISMO

Mentre il Wotanismo è sostanzialmente il culto al Dio Odino (chiamato Wotan nella tradizione germanica) e, a differenza dell’Odinismo, si presenta come una religione estremista; nell’Odinismo si ha come visione, un concetto eteno (pagano), dove risiedono molteplici insegnamenti e filosofie neopagane – si crede che l’Etenismo sia una sorta di rinascita della religione germanica, nata intorno al periodo del Romanticismo, insieme al misticismo germanico (XIX secolo). Guido Von List, esponente delle dottrine esoteriche del misticismo germanico, riprenderà molti di questi concetti Eclettici (religioni neopagane che non si rifanno ad una religione antica, ma che invece ricercano un perenne sincretismo, che mescola e al tempo stesso armonizza) per dare origine all’Ariosofia. L’Odinismo è una religione panteista che riporta la credenza che tutti gli dei sono emanazioni del tutto, e che all’apice di questo pantheon vi è la figura di Odino, padre di tutti gli dei – colui che pervade ogni cosa, creature e creato. Odino viene considerato anche colui che, essendo il principio del tutto, dona la conoscenza e la scintilla dell’intelletto all’uomo – questo concetto sarà ripreso come l’origine dell’anima che dovrà ritornare al padre – Il vero significato esoterico del “figliol prodigo” . (Nota – questa visione panteista e gnostica ricorda, se pur in maniera non identica, la dottrina Vaisnava o vishnuita – dove Dio però è Krishna – per maggiori info. vedere il mio precedente lavoro – La Trascendenza della Bhagavad Gita).

Nella mitologia di Odino troviamo anche un analogia con la storia di Gesù Cristo, ovvero il racconto della crocifissione di Odino all’Yggdrassil (l’albero cosmico e/o l’albero del mondo). Questo sacrificio della divinità, per la conoscenza e verità, porterà all’eterna comprensione di Odino che egli stesso è l’origine e la causa di tutto il creato, e che, quindi, egli stesso è Yggdrassil. Questo insegnamento che Odino lascia in eredità all’uomo è eterno e soprattutto panteista: Dio in tutto. (Nota – Possiamo riscontrare questa filosofia panteista anche in diversi gruppi dello Gnosticismo Cristiano, in particolare in questo versetto del Vangelo di Tommaso: “Gesù disse, "Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie. Tagliate un ciocco di legno; io sono lì. Sollevate la pietra, e mi troverete.” (Vangelo di Tommaso – Vangelo Gnostico) L’ Edda (manoscritto sulla mitologia Norrena/Vichinga/Nordica) racconta che in origine, prima della manifestazione dell’universo, esisteva solo il caos, incarnato dal gigante di ghiaccio Ymir ; la cosmologia odinista afferma che: la luce trasmise lo spirito alla materia e tale trasformazione diede inizio all’ordine. Questa forza consentirà l’eterna ciclicità e trasformazione della manifestazione cosmica dal caos all’ordine – Odino è al tempo stesso causa di tutte le cose e colui che ristabilizza l’armonia.

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La cosmologia odinista afferma l’esistenza di nove dimensioni, fisiche, spirituali e simboliche, legate allo spirito cosmico di Odino nell’albero del mondo Yggdrasill – Simbolo della sostanza che prende forma (una sorta simbolica di Logos o Verbo che si fa carne). Nell’odinismo si può trovare anche un analogia con l’escatologia del Cristianesimo, dove alla fine dei tempi il bene finirà per scontrarsi con le forze del male, la perenne battaglia tra Dio e Satana, citata nell’Apocalisse di Giovanni – Cristo in contrapposizione all’Anticristo. A recitare questo ruolo di salvatore è lo stesso Odino, il quale concepirà un figlio (Baldr) che, nella battaglia di Ragnarok, incarnerà la luce che abbatterà le tenebre del Caos. (Nota – Anche gli Esseni abbracciavano il concetto di “Figli della Luce” che alla fine dei tempi si sarebbero battuti contro le “forze delle Tenebre”, gli Arconti (oppressori/guardiani) – finiranno spazzati via dai Romani durante le famigerate Guerre Giudaiche – Roma fu ritenuta dagli Esseni l’impero delle tenebre e potenza arcontica nel mondo). Gli odinisti credono nelle Nove Nobili Virtù, nella reincarnazione e nell’unione con il Tutto. Le loro credenze porteranno l’anima ad un ciclo di rigenerazione e di rinnovo dello spirito in tutte le cose del creato – il fine ultimo sarà quello di riunirsi allo spirito universale per ritornare nuovamente a vivere in altre dimensioni ed interpretare così nuove vite ed esperienze del cosmo. Il termine Wotanismo deriva dal nome della tradizione teutonica del Dio Odino, la divinità centrale del culto Wotanista. Il Wotanismo, come abbiamo già detto, è radicalmente differente dall’Etenismo tradizionale, anche se viene collocato come religione Etena per via della sua matrice di ispirazione al paganesimo germanico. Le divergenze hanno spesso generato scontri tra i tradizionali Etenisti pacifici (tra cui gli odinisti) e i Wotanisti, che invece centravano il loro pensiero su filosofie ritenute razziste. Dal punto di vista dottrinale il Wotanismo si distingue dalle altre correnti Etene per la sua assimilazione di concetti derivanti dal cristianesimo e addirittura da antiche idee abramitiche. Nel Wotanismo si riprende il concetto dualistico Gnostico e Manicheista di bene e male, discostandosi di fatto da tutte le religioni Etene e pagane che si dichiarano relativistiche - ovvero che negano come posizione filosofica l’esistenza di verità assolute e definitive. Il Nazismo esoterico includerà molte di queste tematiche inerenti al credo nordico.

Dio Wotan (Odino)

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L’IRMINSUL - L’ALBERO DELLA VITA NORDICO

L’ Irminsul ha una particolare analogia con l’Yggdrasill, rappresenta il grande pilastro (da qui il nome) che connette la terra alle dimensioni superiori – il ponte che collega il mondo materiale al mondo spirituale e alle dimensioni superiori. Nella teologia e cosmologia Irminista questo simbolo gioca un ruolo di fondamentale importanza, essendo il sacro pilastro che lega l’armonia di tutto il creato, esso racchiude in sé la pura essenza spirituale come fosse il frutto stesso del seme divino. L’ Irminsul incarna lo spirito dell’uno da cui tutto proviene – racchiude inoltre la forza e l’energia di Dio che nel contesto panteista risiede al di là dell’illusione materiale. L’etica della dottrina Irminista si fonda su determinati valori che caratterizzano la dottrina Etena e vichinga: ONORE - CORAGGIO - FEDELTA’ – VERITA’

L’obiettivo della religione Irminista è quello di ristabilire l’armonia di fede delle diverse correnti religiose germaniche al fine di garantire protezione e sicurezza al popolo nordico.

Irminsul

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Alcuni neopagani sostengono che l’Irminsul fu presente nelle Externsteine, il complesso megalitico situato nella foresta di Teutoburgo; proprio qui, infatti, il Reichsführer Heinrich Himmler (1900-1945) stabilì il suo centro di occulto nel castello di Wewelsburg, dando origine alle iniziazioni nordiche delle SS (Schutzstaffel – Guardie di protezione) e creando, successivamente, la Ahnenerbe (La Società di ricerca dell’eredità ancestrale). Alcuni studiosi sono convinti che il gigantesco complesso megalitico delle Externsteine possa essere un santuario legato alla cultura pagana e, soprattutto, al culto del sole – per i Nazisti sarà infatti di particolare rilievo il giorno del Solstizio. Le SS celebravano le loro iniziazioni durante i giorni del solstizio, trascorrendo tutta la notte in una tomba-sarcofago; questo rituale rappresentava simbolicamente la morte e la resurrezione dell’uomo nuovo. Il rituale magico-alchemico delle SS trasmetteva al singolo individuo la forza spirituale dell’Elite del Reich e al tempo stesso donava la ricchezza ancestrale tantrica ed esoterica ai “monaci guerrieri” - le SS (Schutzstaffel).

Nota – in moltissime religioni possiamo riscontrare l’importanza dell’albero della vita e dell’albero della conoscenza – nella Kabbalah troviamo l’albero sefirotico, mentre in altre culture troviamo invece altri simboli legati all’albero – tutto questo rappresenta simbolicamente i mondi superiori ed interiori che ci ricordano le nostre radici situate nei piani spirituali. L’eterno messaggio che ci ricorda che il mondo materiale è creato da mondi superiori. Il seme della creazione si trova quindi nel regno divino e non nel piano materiale, di cui però il piano materiale stesso ne è il riflesso – come in cielo, così in terra – in alto come in basso.

Il piede di Cristo piega l’Irminsul

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LA SOCIETA’ THULE

La Thule-Gesellschaft o semplicemente Thule, fondata, c’è chi dice, da Felix Niednere nel 1910, chi invece sostiene che fu creata nel 1918 da Adam Alfred Rudolf Glauer (alias Erwin Torre), che prenderà poi il nome di Barone Rudolf Von Sebottendorff, è stata una società segreta da cui scaturì tutta l’ideologia sia esoterica che politica del Nazionalsocialismo. L’ideologia mistica della Thule era racchiusa da una sorta di sincretismo dove confluivano ideologie teologiche e filosofiche, sia di natura Neopagana che di natura Teosofica – inoltre erano presenti, Wotanismo, lo studio delle Rune e, soprattutto, si curava l’aspetto dell’antisemitismo. Il Giudaismo era infatti visto come la nemesi della spiritualità del popolo germanico e doveva essere combattuto in tutti i modi. Tale lotta contro il popolo ebraico veniva intesa come guerra santa, dove l’eterna razza pura degli ariani doveva a tutti i costi primeggiare contro le forze del male incarnate dal popolo ebraico. Anche le ideologie di Lanz Von Liebenfels furono riprese dalla Thule e poi fuse, insieme ad altre credenze esoteriche, che, con l’aiuto di un acceso ultra-nazionalismo ed uno scatenato antisemitismo, fecero di questa società un incredibile miscela di fascino e potenza occulta, per poi divenire concretezza filosofica nel super stato magico-esoterico: Il Terzo Reich. Citiamo solo alcuni dei suoi più famosi membri : * Rudolf Freiherr von Sebottendorff – Occultista e membro e fondatore di Società Segrete * Dietrich Ekart – Occultista e politco del Terzo Reich * Rudolf Hess – Futuro Vice Führer * Alfred Rosenberg – Filosofo del Terzo Reich * Hans Frank – Avvocato del Partito Nazionalsocialista * Adolf Hitler - Futuro Führer (Guida/Messia della Germania)

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La Notte dei lunghi coltelli altro non fu che una netta sostituzione, bagnata nel sangue, del vecchio ordine politico a favore del Nuovo Ordine Occulto delle SS, per una rinascita spirituale della Razza ariana, e per la consacrazione di un più rigido rinnovamento stesso del partito Nazionalsocialista. Iniziò così l’alba di una nuova era “magica” della Germania Nazista e del suo archetipo di Messia germanico o Mago/Sciamano nero e guida: il Fuhrer Adolf Hitler.

La Notte dei lunghi coltelli fu l'epurazione che ebbe luogo in Germania per ordine di Adolf Hitler fra il 30 giugno e il 2 luglio 1934, che coinvolse i vertici delle SA – i reparti paramilitari del partito nazista. “Faccio davanti a Dio sacro giuramento di assoluta obbedienza al capo del Reich e del popolo tedesco Adolf Hitler, capo supremo della Wehrmacht. Giuro di comportarmi da bravo soldato e di essere sempre pronto a sacrificare la vita piuttosto che infrangere questo giuramento”. (Giuramento ad Adolf Hitler – Führer della Germania) “Sieg Heil – Viktoria!”. (Saluto alla Vittoria)

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LA SOCIETA’ VRIL & LA STELLA ALDEBARAN

Oltre che la Società Thule, un'altra misteriosa società segreta è particolarmente legata al Nazionalsocialismo e al Nazismo esoterico: La Loggia Luminosa o Società Vril. Nel 1921 la Società Vril nacque dalla fusione di pensiero di due grandi iniziati: Rudolf Freiherr Von Sebottendorff, ideatore della Thule, e Karl Hausofer. Il nome Vril nasce da un libro esoterico/fantascientifico del 1870 di Edward Bulwer-Lytton, noto massone e uomo vicino agli ambienti teosofici: Vril: The Power of the Coming Race. L’energia Vril è essenzialmente una forza sottile che deriva dal Sole Nero, essa, oltre a rappresentare la potenza interiore di ogni essere, incarna l’archetipo della potenza infinita della terra cava e di tutti i suoi abitanti dotati di poteri divini chiamati i Vril-Ya. Tale energia sottile sarebbe analoga alla forza energetica dello spirito del Prana o dell’anima; si crede che essa sia la fonte di energia primaria per l’utilizzo degli U.F.O. del terzo Reich. (Nota - anche nel Ramayana (testo Induista) si fa riferimento ai Vimana “carri degli dei” come mezzi di energia sottile dei Deva stessi (esseri celesti). Tale potenza ed energia si otterrebbe anche attraverso un rituale tantrico magico/sessuale.

Non a caso molti maghi, tra cui il famigerato Aleister Crowley (1875-1947), ricorrevano a tali pratiche magico-sessuali per entrare in contatto con entità e/o forze non di questo mondo. Si dice infatti che molti affiliati delle società segrete britanniche e tedesche si scambiavano le informazioni ed i risultati delle loro ricerche nel campo occulto con il fine di ottenere maggiori riscontri. Inoltre si vocifera che intorno alla fine del 1899 molti discepoli della Isis-Urania e di Amon-Ra, ansiosi di prendere contatto con gli Antichi Maestri o Capi Segreti, incastrati nel centro della terra, si ribellarono e si separarono dalla società segreta Golden Dawn (Alba dorata) dove erano affiliati. Anche Aleister Crowley lasciò la Golden Dawn e, nel 1918, mentre risiedeva a New York, celebrò il suo famosissimo rituale di Amalantrah, dove, tramite rituali di natura magica-sessuale e, con l’aiuto di canti Enochiani, aprì un portale dove entrò in contatto con un entità extradimensionale e/o extraterrestre – tutto questo lo vedremo più avanti.

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Lo scrittore H.P. Lovercraft (1890-1937) sostiene invece nei suoi scritti che il Necronomicon, un presunto testo arcano, scritto da un arabo ritenuto pazzo, Abdul Alhazred, sia in realtà il testo per eccellenza per il richiamo delle entità che risiedono “di Fuori” (fuori da questa dimensione?). Il discepolo di Crowley Kenneth Grant si distaccherà successivamente dall’insegnamento del suo maestro e dalla legge del Thelema per plasmare tale insegnamento (Thelema) con le ricerche e gli studi di Lovercraft ritenuti veritieri. Il frutto di questa fusione sarà la Tradizione Typhoniana. Anche Elena Petrovna Blavastky (1831-1891), conosciuta come Madame Blavatsky, sosteneva di essere in contatto telepatico con gli Antichi Maestri o Capi segreti, fuggiti dopo un cataclisma e rifugiati nelle viscere della terra nel regno di Agharthi o Aghartha. Oggi, come allora, molte tradizioni occulte e moltissime società segrete concordano ed agiscono in armonia con le concezioni archetipiche di matrice luciferina e New Age; tale pensiero mira ad instaurare, nella vicina Era dell’Acquario, l’alba di un Nuovo Ordine Mondiale e di una nuova religione sincretista. Tale sincretismo è riscontrabile nel Nazismo esoterico, nella magia di Aleister Crowley, nei racconti di H.P. Lovercraft, nel Luciferismo gnostico e nel pensiero filosofico della Società Teosofica di Madame Blavatsky. L’esoterista Renè guenon nel 1949, in una lettera al filosofo italiano Julius Evola, scrive: “Crowley nel 1931 era andato a Berlino per ricoprirvi il ruolo di consigliere segreto presso Hitler”. (Quaderni di Avalon - Numero10) Oggi sappiamo che Aleister Crowley lavorò come spia britannica al servizio della Regina, motivo questo che ci porta a pensare che il Vice Fuhrer, Rudolf Hess, possa aver stretto, visto l’appartenenza a circoli occulti di entrambi i personaggi, accordi segreti per una pace tra Germania ed Inghilterra; motivo che diede origine all’ormai famigerato strano viaggio aereo di Hess in terra nemica, dove fu abbattuto e successivamente arrestato e rinchiuso. Dopo aver sognato la pace ed aver consultato gli astri, si dice contro la volontà del Fuhrer stesso, Rudolf Hess decollò con un Messerschmitt 110 tedesco per dirigersi in Scozia dal Duca di Hamilton per stringere un patto segreto per una lunga pace tra i due popoli – il sogno di Hess non si realizzò mai! Rinchiuso nel carere di Spandau, torturato, anche con il frantumamento dei testicoli, Hess trovò la morte per “suicidio”, all’età di 93 anni – La sua morte è, ancora oggi,ricca di circostanze misteriose. Tornando alla Società Vril, è doveroso menzionare le sacerdotesse sacre e medium di tale ordine, tra esse spicca l’importante e affascinante figura di Maria Orsic, la medium croata della Società segreta Thule Gesellschaft. Maria Orsic sosteneva di essere in contatto e di ricevere messaggi da esseri Ariani di Alpha Tauri del sistema di Aldebaran, nella costellazione del Toro, distante dalla terra 65/66 anni luce.

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Secondo Maria Orsic tali entità vennero sulla terra per stabilirsi in Sumeria, come ci ricorda la ormai famosa traduzione delle tavolette sumere, tradotte da Zecheria Sitchin, e come riporta il fantastico libro di Bulver-Lytton, da cui la società segreta ha ripreso il nome: Vril: The Power of the Coming Race; dove si narra che tali entità superiori discesero sulla terra e che si rifugiarono successivamente nelle viscere del mondo, per far ritorno un giorno in superficie per dominare i deboli. La Società Vril fondava il suo ideale nella fusione del misticismo Indù, della Kabbalah ebraica e dalla Teosofia – si pensa che fu il primo circolo esoterico ad utilizzare il simbolo dello Swastika, inteso come Sole Nero, e che, tale simbolo, non sia altro che il prodotto di un sincretismo occulto di credenze orientali e occidentali per il perfezionamento dell’individuo. Si pensa inoltre che tutto il sistema di credenza Nazionalsocialista sul Nazismo Esoterico avesse una qualche analogia con il pensiero dello Gnostico Marcione, il quale riteneva il Dio degli ebrei, Yahwè (YHWH) – Jahwew o Geova, il Dio dell’Antico Testamento, un Demiurgo Malvagio, un Dio minore, in antitesi con il Cristo Soter (il vero Dio Salvatore). In quest’ottica Marcionita sarà assai più facile comprendere l’eterna lotta che sfocia nel dualismo tra Nazismo e Giudaismo. Non è campata in aria, nell’ottica dualista, l’idea di uno gnosticismo nazionalsocialista che vedeva nella figura di Gesù, l’Eone (l’Eterno/Dio) giusto e divino in contrapposizione all’arconte di questo mondo, il Demiurgo malvagio, Dio degli ebrei. La credenza principale della Società Vril resta tuttavia la seguente: antichi Dei ariani, discesi da un altro mondo e/o dalla stella Aldebaran, si stabilirono sulla terra in Atlantide, un antico continente che fu poi sommerso dalle acque; essi saranno i Capi segreti ariani rifugiati nella terra cava e discendenti degli Iperborei. La medium Maria Orsic riteneva che gli Dei alieni ariani, provenienti da Aldebaran, si dividevano in due categorie: “Il Divino Popolo della Luce” e le altre Razze degenerate e impure. Anche qui possiamo riscontrare un analogia con il mondo gnostico che mette sempre in evidenza il dualismo tra i Figli della Luce, i Pneumatici o gli esseri umani spirituali, e i Figli delle tenebre, gli ilici, uomini dominati dalla materia – stesso concetto lo ritroviamo nel Vaishnavismo, il culto di Krishna o Vishnu, dove, nella Bhagavad Gita, ritenuto dai Vaisnava, il libro sacro per eccellenza, viene descritto lo scontro tra gli uomini di natura divina e gli uomini di natura demoniaca per l’ordine del cosmo, durante la battaglia di Kurukshetra, prima dell’inizio del Kali Yuga – l’era oscura attuale. I poteri medianici della Orsic erano simili agli esercizi spirituali di Ignazio Di Loyola (1491-1556), colui che creò e istituì l’ordine dei Gesuiti, e che l’uso di tali tecniche avrebbero permesso il funzionamento dell’energia Vril; tale risveglio, se fosse riuscito in maniera globale da tutti i nazisti, avrebbe permesso ai Capi segreti di fuoriuscire finalmente dalla terra cava e di dominare la terra, schiavizzando il popolo dormiente non puro (non degno e non di discendenza ariana). L’esperto missilistico e dottore Willy Ley affermò che i membri della Società Vril erano convinti di poter mutare forma, rendendosi simili a Semi-Dei – di trasformarsi nel Super Uomo–Übermensch? Lo scrittore inglese David Icke, nel suo libro Il segreto più nascosto, cita alcuni gerarchi Nazisti descrivendoli come Alieni muta-forma di natura Rettiliana. In particolar modo Icke menzionerà il medico nazista Josef Mengele (1911-1979), “l’Angelo della Morte”.

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Troviamo tracce del Vril in chiave simbolica anche nell’opera di Richard Wagner (1813-1883), colui che ha detta di molti ispirò l’ideologia nazista, nella Die Walküre – La Valchiria – dove si narra che la Razza Superiore ritornerà un giorno a cavalcare vittoriosa sulla terra. Molte culture sostengono che, durante la Nuova Era, quando il sole sarà centrale alla via lattea, sarà possibile vedere il ritorno di queste “divinità” provenienti da altre dimensioni. Questo portale cosmico, che il Sole Nero spesso rappresenta e incarna, sarà varcato dalle arcane entità che Hitler stesso definiva spaventose – Adolf Hitler si svegliava spesso nel cuore della notte e in preda ad urli affermava di aver visto e conosciuto la “Razza Nuova” o l’Uomo che Verrà. I maya attendevano il ritorno del Dio Kukulkan, mentre altri popoli del mesoamerica aspettano il ritorno di Quetzacoatl, il Serpente Piumato. Ci dobbiamo aspettare davvero un ritorno di queste entità nel senso letterale?

E’ ormai accertato che i Nazisti riuscirono ad elaborare dischi volanti ed altre armi segrete: UFO Nazisti - il progetto Vril - di particolare interesse è il “Die Glocke” (la Campana – “The Bell” – UFO o Macchina del Tempo). Lo scienziato e missilista nazista Wernher von Braun sarà colui che manderà il primo uomo sulla luna attraverso la N.A.S.A., grazie alle conoscenze spaziali segrete naziste – anche Von Braun sosterrà di aver collaborato con entità non di questo mondo (vedere The Disclosure Project).

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Molti complottisti sostengono con convinzione che la N.A.S.A. in realtà sia una società segreta di tipo massonico e che essa sia in contatto con esseri alieni non di questo mondo - addirittura si sostiene che la N.A.S.A. abbia inoltre basi segrete sulla luna di natura extraterrestre. Non sappiamo con esattezza quando e come queste società segrete, come la Società Vril e la Thule, cessarono di esistere in maniera ufficiale, sappiamo però che esse non sono mai morte realmente; pare infatti che alcuni gruppi si siano trasformati in altri circoli esoterici attualmente ancora attivi. Questo perchè nel 1941 Adolf Hitler, per non far divulgare la conoscenza segreta derivante da certi circoli esoterici, fece sciogliere le società segrete Thule e la Società Vril - quest’utlima continuò ad esistere autonomamente grazie alla sperimentazione di una nuova tipologia di motore Antriebstechnischen Werkstätten Vril, che permise inoltre l’attività degli U.F.O. del terzo Reich.

Vi è una stretta analogia tra l’ufologia e l’esoterismo – come scrissi nel lavoro - Illuminati Dalla luce di Lucifero alla Consacrazione del Drago: “In moltissime mie ricerche ho sempre voluto specificare che per me esistono due tipologie di esseri ULTRADIMENSIONALI e/o EXTRATERRESTRI, quelli con il corpo vengono comunemente chiamati Alieni, mentre quelli privi di copro grossolano sono i Demoni menzionati in molte culture. L’unione di questi due gruppi, che viene indicata come una simbiosi mutualistica, altro non sarebbe che una sorta di possessione demoniaca aliena. Da sempre l’umanità è soggetta agli attacchi di queste due fazioni (vedere Abduction e Possessioni diaboliche). Ma presto saremo costretti ad affrontare queste due forze alleate l’une con l’altre.

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Il Drago che darà potere alla Bestia. Prendere coscienza dei corpi sottili e dell’esistenza della quarta dimensione esoterica è un passo molto importante per comprendere le infinite potenzialità che vi sono nell’universo, nelle dimensioni e nell’interiorità umana. Non riusciremo mai a comprendere a pieno il fenomeno U.F.O., Alieni e Demoni se non prendiamo coscienza su chi realmente noi siamo. L’aumento della spiritualità è la chiave verso i mondi superiori.

La Società Vril continuò il suo lavoro di ricerca anche nel campo esoterico, dove diede vita alla “Catena” – Die Kette, indicando di fatto un iniziazione medianica di unione delle menti, tramandata fino ai giorni nostri. La Società Vril progettò inoltre il trasferimento di tutto il materiale tecnologico avanzato in Antartide – Verso la fine della guerra iniziarono a circolare leggende che narravano di ufficiali nazisti che fuggirono in Antartide per nascondersi nelle segreti basi naziste, addirittura si raccontava che, grazie alla loro conoscenza occulta e al contatto con i Capi segreti, essi poterono raggiungere i cunicoli che conducevano al cuore della Terra Cava. Vi sono inoltre leggende che menzionano il viaggio di fuga delle Medium della Società Vril, le quali, attraverso un progetto segreto alieno chiamato Andromeda Gerät, riuscirono a fuggire verso Aldebaran. Da quel momento in poi delle sacerdotesse e medium della Società Vril non si seppe più niente. Svanirono nel nulla e divennero leggenda.

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GLI IPERBOREI – MADAME BLAVATSKY, MIGUEL SERRANO & JULIUS EVOLA Gli antichi storici e filosofi greci narravano e discutevano sull’esistenza di Iperborea, una terra leggendaria dell’antico e mitico popolo degli Iperborei, situata ai confini dell’estremo Nord – Il nome Thule riprenderà dall’antica terra di Tile/Tule (Thule), la leggendaria isola nordica analoga ad Iperborea. In tempi più recenti gli Iperborei divennero per alcuni filosofi e occultisti gli antichi progenitori del genere umano. Madame Blavatsky nella sua Dottrina Segreta dichiara che gli Iperborei erano situati nell’antico continente polare, che si estendeva dalla Groenlandia fino all’estremo oriente della Russia, nella terra di Kamčatka. In Iperborea, sempre secondo la Blavatsky, vivevano esseri androgini e giganteschi, analoghi ai Nefilim biblici che si unirono con le figlie degli uomini (Genesi 6). Lo scrittore ed esoterista cileno Miguel Serrano (1917-2009) afferma, invece, che Iperborea fu la terra scelta come prima casa dagli Ariani dopo lo sbarco sul pianeta terra dalla “Dimensione del raggio verde”. Questo viaggio cosmico-interdimensionale sarebbe stato possibile grazie ad una apertura di un sigillo o varco cosmico (analogo al moderno Stargate) aperto sul pianeta Venere. Gli Ariani si unirono con gli Uomini-bestia, gia presenti sulla terra, e diedero origine all’attuale umanità ibrida. Come per la leggenda degli Atlantidei, anche gli Ariani iperborei persero la loro grazia originale e sprofondarono nell’abisso. La loro terra sprofondò con la loro civiltà nella Terra cava, dove, nelle famigerate città sotterranee di Agartha/Agarthi e Shambhala, si troverebbero ancora. Queste entità semi-divine di discendenza ariana sopravvissero così al disastro. Serrano racconta inoltre che il filosofo Indiano Tilak, nel suo libro Le origini polari dei Veda, dimostra come tutta la tradizione Indù provenisse da una civilizzazione del Polo Nord, e, che essa, era figlia degli antichi Iperborei. Per Miguel Serrano, fautore del Hitlerismo esoterico, Adolf Hitler era l’archetipo incarnato della coscienza ariana, identificato da Serrano stesso come l’ultimo Avatara, un incarnazione divina. Questo Avatara (dal sanscrito “colui che discende”) avrà il compito ciclico di combattere la forza demiurgica dell’Arconte di questo mondo: il Dio degli ebrei Jehova o Yahwè (YHWH - Tetragramma del Dio dell’Antico Testamento), fino alla battaglia finale, dove verrà instaurato il Quarto Reich. L’archetipo del Führer Adolf Hitler, conservato nel ghiaccio artico, ritornerà alla fine dei tempi, per spazzare via il male, e con esso l’eterno nemico, incarnando Kalki Avatara, l’ultimo Avatara. L’esoterista cileno amava fondere le filosofie orientali con quelle occidentali in una sorta di sincretismo con aspetti nazionalsocialisti, riprendeva inoltre le credenze dei Catari, i quali credevano che il Dio dell’Antico Testamento altri non fosse che un Dio malvagio, il Demiurgo, che niente aveva a che fare con il Cristo, il vero Logos mandato da Dio. Per Miguel Serrano i Giudei altri non erano che gli adoratori del Diavolo.

Miguel Serrano

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Il filosofo italiano Julius Evola (1898-1974) scrive sugli Iperborei nel suo libro – Sintesi della dottrina della razza: Il limite che si può dare alla nostra dottrina della razza in fatto di esplorazione delle origini cade nel punto, in cui la razza iperborea dovette abbandonare, ad ondate successive, seguenti itinerari diversi, la sede artica, per via del congelamento che la rese inabitabile – nelle opere già citate si è già accennato a quel che rende fondata l’idea, che la regione artica sia diventata quella dei ghiacci eterni solo a partire da un determinato periodo: i ricordi di quella sede, conservati nelle tradizioni di tutti i popoli nella forma di miti varii, ove essa appare sempre come una “terra del sole”, come un continente insulare dello splendore, come la terra sacra del Dio della luce, e così via, sono già, nel riguardo, abbastanza eloquenti. Ora, nel punto in cui si iniziarono le emigrazioni iperboree perisotiche, la razza iperborea poteva considerarsi, fra tutte, quella superiore, la superrazza, la razza olimpica riflettente nella sua estrema purità la razza stessa dello spirito. Tutti gli altri ceppi umani esistenti sulla terra in quel periodo, nel complesso, sembra che si presentassero o come “razze di natura”, cioè razze animalesche, o come razze divenute, per involuzione di cicli razziali precedenti, “razze di natura”. Gli insegnamenti tradizionali parlano in realtà di una civiltà o di una razza antartica già decaduta al periodo delle prime emigrazioni e colonizzazioni iperboree, i cui residui lemurici erano rappresentati da importanti gruppi di razze negridi e malesiche. Un altro ceppo razziale, distinto sia da quello iperboreo che da quello antartico-lemurico, era quello che come razza bruno-gialla occupò originariamente il continente eurasiatico (razza finnico-mongoloide) e che come razza rosso-bruna ed anche, nuovamente, bruno-gialla occupò sia una parte delle Americhe che terre atlantiche oggi scomparse. Inoltre Evola ci spiega che cosa voleva dire “ario” ed aggiunge: Secondo la concezione oggi divenuta corrente, ha diritto di dirsi “ario” chiunque non sia ebreo o di razza di colore, né abbia avi di tali razze – in Germania, fino alla terza generazione. Per gli scopi più immediati della politica razziale, questa veduta può avere una certa giustificazione, nel senso di punto di riferimento per una prima discriminazione. Su di un piano più alto, ed anche in sede storica, essa appare invece insufficiente, già per il fatto, che essa si esaurisce in una definizione negativa, indicante quel che non si deve essere, non ciò che si deve essere; per cui, soddisfatta la condizione generica di non essere né negro, né Ebreo, né di colore, egual diritto a dirsi ario avrebbe sia il più “iperboreo” degli Svedesi che un tipo seminegroide delle regioni meridionali. D’altra parte, se si confronta questo significato ridotto dell’arianità con quello che la parola ebbe originariamente, vien quasi da pensare ad una profanazione, perché la qualità aria, in origine, coincideva essenzialmente con quella che, come si è accennato, la ricerca di terzo grado può attribuire a schiere della razza restauratrice, della “razza eroica”. Quindi il termine “ario” nella sua concezione corrente odierna non può accettarsi che ai fini della circoscrizione e separazione di una zona generale, all’interno della quale dovrebbe però aver luogo tutta una serie di ulteriori differenziazioni, qualora ci si voglia avvicinare, sia pure approssimativamente, al livello spirituale corrispondente al significato autentico e originario del termine in questione.

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Il razzismo – è vero – nelle sue propaggini filologiche si è dato ad una ricerca comparativa di parole, che nell’insieme delle lingue indoeuropee contengono la radice *ar di “ario” ed esprimono più o meno qualità di un tipo umano superiore. Herus in latino e Herr in tedesco significano “signore”, in greco aristos vuol dire eccellente e areté virtù; in irlandese air significa onorare e nell’antico tedesco la parola era vuol dire gloria – come in quello moderno Ehre vuol dire onore, ecc., e tutte queste espressioni, come varie altre, sembrano appunto trarsi dalla radice *ar di ario. Inoltre questa stessa radice il razzismo ha creduto di ritrovarla anche in Eran, antico nome per la Persia, in Erin e Erenn, antichi nomi dell’Irlanda, oltre che in molti nomi propri che ricorrono frequentissimi nelle antiche stirpi germaniche. Tuttavia, da un punto di vista rigoroso, il termine “ario” – da arya – con certezza può solo esser riferito alla civiltà dei conquistatori preistorici dell’India e dell’Iran. Nello Zend-Avesta, testo dell’antica tradizione iranica, la patria originaria delle stirpi, a cui tale tradizione fu propria, è chiamata airyanem-vaejo, significante “seme della gente aria” e dalle descrizioni che se ne danno risulta chiaramente, che essa fa tutt’uno con la sede artica iperborea. Nella inscrizione di Behistun (520 a.C.) il gran Re Dario parla così di sé stesso: “Io, re dei re, di razza aria” e gli “arii”, a loro volta, nei testi s’identificano alla milizia terrestre del “Dio di Luce”: cosa che ci fa già apparire la razza aria in un significato metafisico, come quella che, senza tregua, in uno dei varii piani della realtà cosmica, lotta incessantemente contro le forze oscure dell’anti-dio, di Arimane. Questo concetto spirituale dell’arianità si precisa nella civiltà indù. Nella lingua sanscrita ar significa “superiore, nobile, ben fatto” ed evoca anche l’idea di muovere come ascendere, portarsi in alto.

Julius Evola

Helena Petrovna Blavatsky – Madame Blavatsky

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IL LIBRO PERDUTO DEL DIO ENKI Molti teologi al giorno d’oggi sono convinti che i racconti biblici della Genesi siano in realtà resoconti di antiche civiltà che furono successivamente riportate nella Bibbia dagli stessi ebrei. Questi testi, che narrano la creazione dell’uomo, il diluvio, ed altre storie, raccontate anche nella Genesi, derivano dalla Mesopotamia, e furono scritti dai Sumeri. Una tradizione afferma che alcuni di questi racconti furono addirittura stati indicati dagli “Dei” stessi ad alcuni scribi. Tra essi vi è un particolare “libro perduto” che ci ricorda in qualche maniera la storia che abbiamo visto poc’anzi nei racconti degli Iperborei e degli Atlantidei. Il Libro perduto del Dio Enki è un testo mancante, o meglio, tra quelli considerati perduti, anche se citato in alcuni ritrovamenti di antichi testi. Il libro in questione completa in qualche modo la storia delle ormai famigerate tavolette sumere; il libro fu ritrovato in tempi recenti ed è stato tradotto dallo scrittore ebreo Zecharia Sitchin. Il testo narra le vicende degli Anunnaki (coloro che dal cielo scesero sulla Terra) e di come questi giganteschi esseri giunsero sulla terra dal pianeta Nibiru per prelevare dell’oro. L’oro serviva a costoro per salvaguardare, come scudo, l’atmosfera del pianeta Nibiru; una quantità massiccia di oro doveva venire sgretolata e lanciata come polvere nell’atmosfera del pianeta Nibiru per salvaguardare la loro esistenza, messa in grave pericolo dall’orbita stessa del pianeta che si avvicinava al Sole. Questi esseri, che successivamente verranno indicati dall’essere umano come Dei, dopo mille peripezie riescono a trovare l’oro sulla terra e decisero quindi di estrarlo. Alcuni di essi però si stancarono di svolgere quel lavoro e decisero di opporsi con resistenza. Enki, un figlio di un antico Re di Nibiru, decise allora di utilizzare come forza lavoro, un essere simile a loro che già risiedeva sul pianeta terra – un ominide. Enki convinse suo fratello Enlil (indicato come Yahwè) nel modificare il Dna dell’ominide e fonderlo con il loro per ottenere un essere ibrido capace di comprendere e di lavorare per loro. Nel Libro perduto del Dio Enki vengono raccontate, oltre la storia della creazione, anche il diluvio, la storia che ricorda la torre di Babele ed altri racconti che oggi noi conosciamo attraverso la Bibbia. Di particolare interesse restano il “Diluvio universale”, dovuto all’unione di alcuni figli degli “dei” con le figlie degli uomini (gli Igigi), e la guerra degli “dei”, che ci ricorda per altro la distruzione di Sodoma e Gomorra, attraverso armi nucleari (concetti inerenti alla Teoria degli Antichi astronauti). Nella traduzione fatta da Sitchin il testo ci indica come tutte le antiche credenze sugli dei, passano dagli Anunnaki, all’Antico Egitto, per poi passare da Babilonia, fino ad arrivare alle religioni orientali. Le divinità delle religioni sarebbero il frutto degli Anunnaki – Dio Creatore del cosmo a parte. Lo stesso Marduk, figlio di Enki, si proclamerà Ra, il dio supremo degli Egizi e divinità protettrice di Babilonia – eterno acerrimo nemico del popolo ebraico. Il libro perduto del Dio Enki inizia con un “prelievo” di un essere umano da parte degli Anunnaki, egli verrà portato al cospetto di Enki per fungere da scriba; Endubsar, maestro scriba, scriverà le memorie del Dio Enki da Nibiru, passando dalla creazione dell’uomo sulla terra, fino alla guerra tra gli “dei”. La storia del “prelievo” ricorda vagamente, se pur in modo diverso, la storia di Enoch, menzionata nell’apocrifo Libro di Enoch.

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IL SOLE NERO A mio avviso nessuno sa con esattezza cosa in realtà sia o rappresenti il Sole Nero. Molte sono le leggende legate a questo arcano e antico simbolo. Il Sole Nero (Schwarze Sonne) incarna sostanzialmente la maestosa spirale cosmica della Galassia.

C’è chi crede, visto le antiche vicende che narrano di esseri provenienti da altri mondi, che il Sole Nero sia un monito per un loro imminente ritorno; un buco nero o addirittura un accesso o portale che, grazie all’energia solare, in qualche modo causerà una connessione che farà da ponte a queste entità non di questo mondo. Il mago occultista Aleister Crowley condusse nel 1918 a New York una serie di rituali magici chiamati La formula di Alihm. Lo scopo di tali rituali era quello di creare un portale telepatico con entità situate in diversi piani astrali di esistenza. Il rituale condotto da Crowley portò alla connessione telepatica con un essere alieno non di questo mondo, analogo alle creature menzionate dalla Blavatsky come gli Antichi Maestri o Capi segreti. Aleister Crowley disegnò l’entità con cui ebbe la visione e la comunicazione telepatica e la chiamò Lam – (nome che indica la “via” tibetana che porta al risveglio).

Lam

Il mago Crowley era ossessionato dal ritorno in questo mondo dell’antico Eone che porterà all’umanità “l’Uovo”, il prodotto nuovo di una nuova legge. Si crede che questa legge altro non è che il ritorno alla schiavitù dell’umanità, soggiogata dalle entità non di questo mondo che ritorneranno a dominare sul nostro pianeta.

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Aleister Crowley, che in passato entrò in contatto con i circoli esoterici nazisti, era al tempo stesso prudente, per non dire terrorizzato, da queste potenti entità; Crowley dichiarò più volte di aver provveduto personalmente alla chiusura del portale – tuttavia alcuni dei suoi discepoli dichiararono successivamente di aver riaperto il portale, raccontando inoltre che le Abuction (rapimenti alieni) odierne siano dovute proprio grazie all’accesso di questo varco cosmico-interdimensionale ancora aperto.

Aleister Crowley

Il simbolo del Sole Nero fu posto sul pavimento della sala esoterica del castello di Wewelsburg, il quartier generale dell’Anhenerbe e delle SS.

Il sole Nero – Grande vortice energetico e accesso per altri mondi

Alcuni studi sul Nazismo esoterico indicano che Heinrich Himmler era convinto che chiunque possedesse la tecnologia e la magia del Sole nero, e, riuscisse inoltre a stringere alleanze con le entità rinchiuse nelle viscere della terra, sarebbe stato in grado di dominare il mondo. Molti furono i tentativi dei Nazisti di trovare l’ingresso per la città sotterranea di Shambala; gli uomini di Himmler tentarono l’impresa durante una spedizione presso il deserto di Gobi, situato tra la Cina e la Mongolia.

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Il vano tentativo di entrare in contatto con il “Re del mondo” fallì. L’esoterista Renè guenon scrive nel suo Il Re del mondo, che, in realtà l’Agartha sotterranea e Shambala, altro non sarebbero che metafore, o per meglio dire, mondi interiori che l’anima o l’Io deve conoscere attraverso un percorso spirituale che lo condurrà al Re del mondo: Melchisedech/Melchisedek, l’eterno sacerdote, inteso come nostra parte divina/spirituale più profonda. I nazisti e molti altri, tra cui teosofi e ricercatori vari, riprendevano invece tutti i testi sacri alla lettera e davano poco peso, o molta meno importanza, alla chiave di lettura esoterica/introspettiva. Prendendo queste tematiche letteralmente si darà origine alla credenza che le guerre cosmiche degli “Dei” furono realmente accadute sul piano fisico di questa realtà. Heinrich Himmler, che amava gironzolare con in tasca una copia de La Bhagavad Gita, credeva fermamente in quello scontro epico che avvenne in India, sul campo di Kuruksetra, più di 5.000 anni fa. Un articolo pubblicato su un giornale Russo, che riprendeva informazioni di documenti riservati dell’Ahnenerbe, dichiarava che, la Spedizione antartica della Germania nazista era stata indicata dai Capi Segreti di Shambala. Adolf Hitler, Heinrich Himmler, Rudolf Hess, ed altri uomini vicini al Führer, prestarono giuramento ed obbedienza assoluta al popolo della Terra Cava e dovevano custodire armi segrete nell’Antartide per prepararsi ad una guerra contro altre forze Extraterrestri. Nell’articolo si fa riferimento inoltre a rituali di “reincarnazione retroattiva” di anime di eroi Ariani dell’Antica India, gli stessi eroi che avevano combattuto nella guerra descritta nel Mahabharata, dove vi è anche La Bhagavad Gita. Per i Nazisti era chiaro che questo dualismo e questa lotta tra le forze del bene e le forze del male si sarebbe ripetuto ciclicamente. Miguel Serrano chiama Siddha, qualsiasi “Essere Divino”, che si è immortalato, abitante di Agarthi e Shamballah, e che si è costituito un Corpo di Luce (Uomo Stella o Uomo sole – Sonnenmensch).

Inoltre Il Sole Nero rappresenta in chiave esoterica il “Lato Oscuro” che tutti quanti noi siamo chiamati ad affrontare; la “Selva oscura” che Dante incontra nel Primo Canto dell’Inferno. L’Opus Alchimicum – La grande opera di iniaziazione che, passando da Nigredo,il momento

oscuro, passa dall’Albedo per poi arrivare al Rubedo, l’ultima fase - quando l’officiante ha creato l’oro ed immortalato il suo corpo, rivestendolo di materia incorruttibile rossa, il Vrajra (anche la Bandiera Nazista riprenderà questi colori iniziatici: Nero,Bianco e Rosso).

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WAGNER, IL PARSIFAL & LA RICERCA DEL SANTO GRAAL

Come abbiamo già visto in precedenza molti credono che Richard Wagner abbia in qualche modo ispirato la filosofia e la dottrina Nazista. Nato a Lipsia nel 1813, Wagner, fu un compositore, direttore d’orchestra e saggista tedesco. Riconosciuto oggi come tra i più grandi musicisti di tutti i tempi, Richard Wagner, scrisse un opera che, agli occhi di un giovane Adolf Hitler, ispirò la nobile e cavalleresca ricerca del santo Graal: Il Parsifal. Il Parsifal, considerato tutt’oggi il capolavoro di Wagner, è un dramma sacro e mistico in tre atti, che narra le vicende di Parsifal, un popolare personaggio del Ciclo Arturiano, appartenente ai Cavalieri della Tavola Rotonda. Parsifal incarna l’idea dell’iniziato con il cuore puro, il solo capace di custodire il Graal (il sacro calice in cui Cristo bevve durante l’ultima cena e che raccolse il sangue di Cristo durante la sua crocifissione). Anche se le vicende di Parsifal narrano del sacro calice, il racconto non è mai accostato alla teologia o alla religione cristiana, ma bensì ad una più profonda filosofia esoterica, che illustra il mistero del sacro situato dentro di noi, nel cuore di ogni puro devoto. Il Parsifal, ricco di simboli esoterici e di nobile visione del coraggio, incarnato dallo stesso protagonista, ispirò in Hitler la voglia di conquista del mondo; cosa che lo portò inoltre ad ottenere la famigerata Lancia del Destino di Longino. La Leggenda sulla Lancia del Destino narra che chiunque possedesse la Sacra Lancia di Longino sarebbe stato in grado di conquistare il mondo. La lancia si trova oggi nel complesso dell’Hofburg di Vienna. Può risultare strano ma i Nazisti realmente cercarono invano il Santo Graal e l’Arca dell’Alleanza, come viene raccontato nei films di Indiana Jones, girati dal regista ebreo Steven Spielberg. Adolf Hitler si dovette però accontentare di possedere solo la Lancia del Destino. Possiamo vedere anche da queste informazioni come per i Nazisti era essenziale la concretezza e, come essi, ritenevano le sacre scritture veritiere sino al punto di prenderle alla lettera e di investire moltissimo denaro per la ricerca di tali “talismani”.

Parsifal Visione del Graal.

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Il Parsifal di Wagner diede origine alle ormai famigerate escursioni dell’Ahnenerbe, comandate da Himmler, per la ricerca del Graal – compito che fu per altro dato allo storico, ricercatore specializzato della storia medievale, e militare tedesco, Otto Rahn (1904-1939), misteriosamente scomparso. Su Otto Rahn vi sono legate molte leggende – La storia ufficiale dichiara che Rahn morì congelato in una montagna sul Tirolo austriaco. Una leggenda legata al Nazismo esoterico lo vede invece fuggito in Antartide in una base Nazista.

Otto Rahn

La Musica di Richard Wagner è tutt’oggi proibita in Israele perché ritenuta antisemita. Si dice che Adolf hitler abbia avuto una relazione con Winifred, la vedova del figlio di Wagner (1897-1980). Tra loro pare che vi fosse un profondo legame. Winifred Wagner era particolarmente presa ed affascinata dal Messia germanico Adolf Hitler. Sia Richard Wagner, sia il Parsifal, con i suoi simbolismi legati alla Lancia del Destino e al Santo Graal, rimarranno legati ai misteri del Nazionalsocialismo e all’onore dei Cavalieri Teutonici per sempre.

L’ordine Teutonico fu un ordine monastico-militare ed aveva il compito di preservare e custodire

la sacralità e i pellegrini tedeschi recati in terra santa.

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LE SS & WEWELSBURG – LE INIZIAZIONI DELL’ORDINE OCCULTO

Le Schutzstaffel o SS (abbreviazione) erano le squadre di protezione e guardie del corpo del Führer. Nate come un unità paramilitare d’elite, presto divennero uno strumento di terrore e, al tempo stesso, discepoli di un ordine occulto, comandato dal Reichsführer Heinrich Himmler. Il loro quartier generale e centro di ordine mistico era nel castello di Wewelsburg.

Furono le SS a sostituire le SA, uccise nella Notte dei lunghi coltelli; il cambio di potere fu per Hitler una sorta di patto con la magia, che da quel momento in poi, non fu altro che un perenne crescendo di misteri e di arcani poteri, che si rilegarono alla nazione germanica e alla figura del loro stesso Messia: il Führer. Alcuni membri delle SA anche in punto di morte gridarono: “ Heil Hitler ” . La figura del Messia germanico che Hitler stesso incarnò era, ed è per certi versi tutt’oggi, così potente da far intendere che non poteva essere solo di natura umana. La figura del Führer veniva considerata dai tedeschi stessi come semi-divina, o dai non simpatizzanti addirittura come diabolica. E’ risaputo infatti che negli anni di ascesa al potere di Hitler il Pontefice Pio XII tentò invano di esorcizzare il Führer attraverso un esorcismo a distanza. L’esorcismo fallì. Heinrich Himmler si convinse che le SS dovevano divenire i superuomini della religione del sangue di Adolf Hitler; tali iniziati dovevano incarnare la nuova aristocrazia della germania ed il nuovo ordine Nazista. Ad ogni livello le SS dovevano ricordarsi di appartenere ad un ordine più elevato, dettato dalla provvidenza, dovevano inoltre onorarlo anche con la vita stessa, visto che erano considerati i nuovi custodi della sopravvivenza della Razza Ariana. Himmler, anche se nasce come Cattolico, divenne presto un arcano fautore della magia e dell’occultismo, ciò nonostante istituì le gerarchie delle SS con l’identico sistema dell’ordine dei Gesuiti (Compagnia di Gesù). Il Reichsführer era convinto di essere la reincarnazione di Re Enrico I di Sassonia, detto l’Uccellatore, un Re medievale che respinse le forze nemiche slave che volevano invadere la Germania.

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Come abbiamo visto in precedenza, Heinrich Himmler, oltre all’occultismo, era affascinato anche dall’Induismo, in particolar modo era interessato a La Bhagavad Gita; Himmler amava il sistema rigido delle caste Indù, credeva fermamente nella reincarnazione, ed era convinto sulla ciclicità dell’eterna lotta tra bene e male attraverso un destino Karmico predestinato – una sorta di eterna guerra santa e dualistica ciclicamente in contrapposizione.

Tra i tanti rituali che Himmler fece nel castello di Wewelsburg, di particolare rilievo fu l’elogio funebre che onorò il ricordo dell’uomo che Himmler stesso credeva di essere stato in passato (Re Enrico I). Himmler durante quel rituale giurò di conquistare tutte le terre situate ad est della Germania. Le SS vennero create anche sul modello dei Cavalieri Teutonici. Himmler instaurò il sistema feudale dei tempi dei Cavalieri Teutonici, dove in ogni terra conquistata, ogni ufficiale SS ne doveva prendere possesso in quanto proprietario feudale. Le reclute SS venivano iniziate come “sacerdoti guerrieri” e venivano preparati ad un insegnamento esoterico che spaziava dalla lettura delle Rune allo studio intenso dell’occultismo, della Geomanzia e del Tantrismo.

Il castello di Wewelsburg, costruito a forma triangolare, ricorda la Lancia del Destino, ed è a tutti gli effetti il centro di comando delle SS. Il castello ricorda vagamente anche il Vaticano. La sala dei “Capi supremi delle SS” era frequentata solo da 12 iniziati più il Maestro (Himmler) – questo sistema era presente nei racconti dei Cavalieri della Tavola rotonda - 12 cavalieri più Re Artù – è doveroso ricordare che questa numerologia sacra è presente anche nel Vangelo: 12 sono gli apostoli più il loro maestro, il Cristo (13 – è anche un numero cabalistico-magico). Wewelsburg fu a tutti gli effetti la cripta ed il fulcro del Nazismo esoterico.

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LE TESTE DI MORTO, LE TOTENKOPF & LA GESTAPO

Il simbolo Totenkopf (Testa di morto) era un teschio posto su due ossa. Esso rappresentava l’occulto ordine delle SS e ricordava gli Ussari della morte prussiani, un corpo militare del Regno di Prussia.

Il Totenkopf incuteva terrore e venne utilizzato nel vestiario delle uniformi SS e in altre divisioni: Totenkopfverbände e SS -Totenkopf-Division. Curiosamente questo simbolo verrà accostato in tempi recenti alla società segreta americana Skull and Bones (Teschio ed ossa). Molti presidenti degli stati uniti d’america ne furono membri – quasi sicuramente anche tuttora.

Simbolo della Skull and Bones

Il potere occulto non cesserà mai di esistere – le società segrete sono sempre attive e sono coloro che hanno il pieno controllo del pianeta.

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Un altro organo del Reich era temibile ed incuteva terrore come le SS: la Geheime Staatspolizei o Gestapo, la Polizia segreta di Stato. La Gestapo aveva il principale compito di salvaguardare il Reich e preservarlo da ogni possibile tendenza sovversiva; fu un organo di polizia specializzato nell’estrapolare informazioni attraverso interrogatori con sofisticati mezzi di tortura. Nell’aprile del 1934 la Gestapo passò sotto il comando delle SS. La Gestapo era infiltrata in moltissimi ambienti, era presente in uffici, fabbriche, scuole, e sempre pronta ad intervenire nella salvaguardia dell’integrità del Nazionalsocialismo. Nel febbraio del 1936 la Gestapo, dopo il Decreto Goring, poteva agire su vasta scala. La Gestapo beneficiava di un potere assoluto ed era immune dal giudizio dei tribunali. Divenne uno strumento di terrore per molti nemici del Reich.

Scudo Gestapo

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AHNENERBE & LA SPEDIZIONE IN TIBET

Himalaya, Tibet, il Tetto del Mondo, negli anni trenta i Nazisti esplorarono il territorio alla ricerca degli antenati dell’antica Razza Ariana. Nel 1938, sotto ordine di Heinrich Himmler, Ernst Schäfer si recò in Tibet per ricercare in quella spedizione l’eredità ancestrale della razza. l’Ahnenerbe, “Società di ricerca dell'eredità ancestrale”, fu un istituzione scientifica di ricerca, creata da Himmler, che aveva il compito di studiare e ricercare a livello scientifico le radici perdute del popolo germanico.

Attraverso la lettura delle Rune (le stesse SS simboleggiano il doppio Sig runico a forma di fulmine) e con un più approfondito studio sull’esoterismo dello Swastika, Heinrich Himmler, era convinto di ritrovare il passato del popolo ariano, forgiato, e al tempo stesso mantenuto, nel ghiaccio eterno; gli eredi degli iperborei discesi dal Nord fino alla catena dell’Himalaya, e che, attraverso il Gautama Buddah, indicavano l’eredità ariana e la discendenza della Razza pura in Tibet. L’antropologo tedesco Hans F.K. Günther (1891-1968) sosteneva che gli antichi Ariani scesero dal Nord fino in India per conquistarla. Il Buddismo tibetano viene indicato da Günther come una dottrina influenzata dai “Guardiani” dei mondi sotterranei – I Capi segreti. Himmler diede ordine di misurare i crani ai tibetani e di fare dei calchi facciali per vedere se c’era la seria possibilità di riscontrare quello che loro stessi chiamavano i “tratti Ariani”. La spedizione Schäfer aveva come priorità di raggiungere il proibito Tibet, ma soprattutto di cercare e di scoprire più informazioni possibili inerenti al regno sotterraneo del Re del Mondo. Tale spedizione rappresentava la fusione stessa di scienza e magia, dove l’esteriorità completa l’interiorità. In quegli anni, oltre alla credenza della Razza ariana, il Tibet era visto, sia dagli esoteristi, che dai teosofi della Società Segreta di Madame Blavatsky, come la fonte di tutte le energie dei Capi segreti incastrati nel regno di Agarthi. La Blavatsky ha sempre sostenuto di essere stata in contatto telepatico con quelle entità superiori, e, che il Tibet in qualche modo era una sede originaria di tale energia psichica – fonte di quegli arcani poteri. Il monte Kailash, situato in Tibet, dietro la catena principale dell’Himalaya, è la montagna sacra dell’Induismo e del Buddismo, luogo sacro dove si dice che risieda il Dio Shiva e la sua consorte Parvati. Kailash viene considerato inoltre dall’antico culto Bön, l’antica religione del tibet e del Nepal, il centro dell’universo di arcane forze e sede del Re del Mondo.

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Anche Ferdinand Antoni Ossendowski (1876-1945) nel suo libro Bestie, uomini e dei, scrive che alcuni Lama tibetani gli parlarono dell’esistenza di una terra sotterranea nella città di Agarthi/Agartha, sede del Re del Mondo, colui che controlla da secoli il destino dell’umanità.

La connessione tra Nazionalsocialismo e Tibet divenne sempre più frequente; addirittura nel Bunker di Hitler si vocifera che vi furono trovati cadaveri di alcuni Lama Tibetani. Che il Buddismo Tibetano abbia realmente una convergenza con l’esoterismo dello Swastika e con il Sole Nero? Quali arcane verità si nascondono inoltre nell’antica religione Bön ?

Il Dalai Lama con Miguel Serrano

(Nota -Il Dalai Lama è considerato la reincarnazione del Bodhisattva (illuminazione) della compassione o avalokitesvara del Buddha – ancora oggi l’oracolo del Tibet, un'altra importante figura tibetana, comunica con esseri non di questo mondo, per garantire alla nazione una maggiore forza, similmente allo sciamano dell’antica religione Bön, che veicolava con il proprio corpo i demoni di altre dimensioni).

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IL SUPER UOMO DI NIETZSCHE & IL CRISTO GNOSTICO

Il superuomo è un concetto filosofico introdotto da Nietzsche che invita l’essere umano alla sopportazione di un mondo privo di Dio (“la morte di Dio”), a resistere alla durezza della vita e, di conseguenza, di accettarla così com’è, inoltre deve essere in grado di sopportare “la dimensione dionisiaca dell’esistenza”, oltre che il superamento del nichilismo passivo (l’assenza di una finalità ultima o meta). Questo spirito del superuomo, o meglio dell’oltre-uomo, lo porterà in una nuova era e gli fornirà una presa di coscienza libera dalle catene di ogni falsa dottrina. I Nazisti fecero dello Übermensch (Superuomo) di Nietzche un simbolo archetipico, strumentalizzandolo a modo loro, esaltandolo sia in chiave estetica che in chiave spiritualista. Lo Übermensch divenne l’Uomo sole (Sonnenmensch), analogo al Cristo gnostico, ovvero un modello o archetipo spirituale da considerare come via per il ritorno alla grandezza, analogo alla Gnosi (conoscenza salvifica) che conduce al ritorno dell’anima individuale al Pleroma (il regno spirituale). Lo psichiatra ed antropologo Carl Gustav Jung (1875-1961) paragonava Hitler ad uno sciamano, ad una sorta di mago, capace di canalizzare l’inconscio collettivo dell’intero popolo Ariano; in quest’ottica il Führer risulterà posseduto dall’archetipo collettivo del popolo ariano, o meglio, dal Dio Wotan (Odino), che prenderà vita in Adolf Hitler, possedendolo come fosse l’incarnazione della forza collettiva dell’ antico spirito – analogo alla personificazione del Karma stesso dell’ antico popolo Ariano. Vi è una straordinaria analogia tra il simbolismo dell’uomo sole, il superuomo, ed il concetto di Gnosi e del simbolismo del Cristo gnostico. Ogni Tedesco sarà chiamato a questa sorta di risveglio spirituale o gnosi pagana. La Gnosi si presenta come una meravigliosa conoscenza di prestigio, ma più che un antico sapere, sembrerebbe una rivelazione misteriosa o di natura celeste. La gnosi è un sistema complesso in cui confluiscono le più variegate tradizioni religiose, inclini a dimostrare un unico pensiero: la discesa dell’anima nella materia corporea che trova la salvezza solo con il risveglio della scintilla divina interiore, tramite la conoscenza. Nella maggior parte della gnosi, la creazione dell’uomo di carne non è considerata opera divina: quando il Dio superiore interviene, lo fa per correggere l’opera maldestra e perversa di entità malvagie (Demiurgo e Arconti). Nello gnosticismo cristiano si incontra spesso l’idea di una “Razza Eletta”, il “seme di Seth”; questo patriarca era nato da Eva e da Adamo ma, secondo quanto si riteneva, in modo non carnale, e pertanto i suoi discendenti non potevano essere altro che la razza dei “Perfetti”, degli “Spirituali Lucenti” – una sorta di Razza pura - Uomini Sole (Sonnenmensch). Lo gnostico prova un profondo senso di solitudine, si sente gettato ed abbandonato in un mondo che non gli appartiene, la natura in cui si rispecchia è totalmente differente e lo porta continuamente a pensare alla sua origine e pienezza, in un altro mondo fatto esclusivamente di pura luce. Lo gnostico si accorge ogni giorno di non appartenere a questo mondo, e non si meraviglia affatto nel sapere d’essere originario di un aldilà divino. Similmente i Nazisti si identificavano con popoli scomparsi provenienti dal Sole Nero o da mondi superiori; la Razza superiore che, a causa dell’imbastardimento della Razza (l’accoppiamento con razze inferiori non pure) e di un cataclisma, persero la loro grandezza e forza; solo il ritorno alla consapevolezza di appartenere alla Razza Superiore porterà il popolo germanico al ritorno alla grandezza – L’archetipo del superuomo/l’Uomo-Dio (l’Uomo Nuovo/Novello Adamo – Cristo gnostico o Messia Germanico - il Führer).

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GUIDO VON LIST, SAVITRI DEVI & L’ARIOSOFIA

L’esoterista Guido Von List (1848-1919) diede origine ad un gruppo di dieci persone che chiamò Hoher Armanen-Orden (Alto Ordine Armanico), queste persone avevano il compito di ricercare in Germania le impronte del Dio Wotan (Odino), e, con loro, anche la manifestazione della sapienza Aria occulta; si dice che spesso Von List cadeva in trance mentre toccava oggetti o mentre focalizzava un antico luogo, dove riceveva dallo “spirito” visioni arcane del mondo ariano.

Von list si ispirava agli insegnamenti di Madame Blavatsky e dalle antiche credenze dei Rosacroce. Il credo di Von list fu un elaborato sincretismo di credenze teosofiche ed esoteriche estremamente settarie e razziste; tale filosofia era un invito all’abbandono del cristianesimo per ottenere come fine ultimo il ritorno ad un paganesimo indoeuropeo ario-germanico. Tale filosofia era chiamata Armanismo, essa aveva lo scopo di divenire una delle dottrine principali del misticismo nazista. L’ariosofia, indicata da molti anche come Gnosticismo Iperboreo, era in realtà un movimento filosofico religioso, dove confluivano gli insegnamenti di Guido Von list ed di altri “mostri sacri” del misticismo nazista, dell’esoterismo e della teosofia del tempo. I devoti di questa filosofia sostenevano che gli Ariani erano discendenti degli Uomini-Dio Iperborei e vittime di una cospirazione cosmica, contro le forze malefiche del Kali Yuga (l’era oscura), comandate dal Demiurgo, il Dio degli Ebrei, Yahwè/Geova, creatore della materia. L’ariosofia sintetizza gran parte delle correnti teologiche Induiste e critica le religioni Abramitiche, definendole serve di un falso Dio. Oltre a Von list in questa filosofia spiccava il pensiero di Savitri Devi (1905-1982), scrittrice di origine greca e agente dell’intelligence Nazionalsocialista in India nel periodo della seconda guerra mondiale. Savitri Devi, ovvero, Maximiani Portas, nata a Lione, da padre greco e madre inglese, amava unire gran parte del pensiero induista con il Nazismo; come nel pensiero di Miguel Serrano, anche Savitri Devi credeva che Adolf Hitler venne mandato dalla provvidenza del Dio Vishnu, e, che, il Führer in realtà fosse un Avatara, un incarnazione divina. Fu Savitri Devi, la “Sacerdotessa di Hitler”, ad influenzare lo scrittore cileno Miguel Serrano.

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Tra i pensieri fondamentali di Savitri Devi vi era la credenza di classificare l’umanità in tre categorie: Uomini al di sopra del tempo, Uomini nel tempo, Uomini contro il tempo. Savitri Devi rifiutava le idee teologiche giudeo-cristiane e credeva in una forma di monismo panteistico, dove il cosmo e la natura confluivano in un tutt’uno con l’energia materiale e spirituale causata da una fonte divina.

Savitri Devi

Savitri Devi viene oggi ricordata come un attivista per la difesa degli animali, fervente vegetariana e ambientalista convinta – molti movimenti New Age odierni si ispirano a lei e alle sue credenze.

“Adolf Hitler è il più eroico degli eroi odhinici: quello che sempre ritorna, nel disperato tentativo di salvare il salvabile, prima che sia troppo tardi. Egli è il tipico Uomo Contro il Tempo, che incarna la Saggezza della Natura: la sola che meriti il nome di Vera Saggezza Divina. Egli non oppone delle argomentazioni umane, alla scienza illusoria, alla falsa religione, alla moralità contraffatta, ed alle erronee concezioni politiche dell' Età decadente, ma fa della battaglia della Germania per la propria libertà, l'occasione di una lotta allargata e sistematica, tesa alla liberazione della più alta umanità dalle catene dell' Età Oscura. Hitler fa del Simbolo del Sole Polare: sigillo della Salute Cosmica, il segno della rigenerazione : sia Ariana che Germanica, e fa, della Germania, la Sacra Terra dell'Occidente: la Roccaforte del Lignaggio e del destino Ariano rigenerato”. (Folgore & Sole – Savitri Devi)

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ADOLF LANZ & IL MEIN KAMPF

Adolf Lanz (1874-1954) fu un ex monaco e scrittore austriaco, che trasformò il suo pensiero spirituale da cristiano ad occultista neo pagano. Fondò la confraternita di estrema destra e antisemita Ostara. Adolf Lanz si può considerare a tutti gli effetti come uno tra le più importarti figure ispiratrici del pensiero neopagano del terzo Reich.

Adolf Lanz o Lanz Von Liebenfels, come amava farsi chiamare, sin da giovane era affascinato dai rituali esoterici e dalle dottrine orientali, specie quelle provenienti dall’India. Tale fascino lo portò a discostarsi presto dalla fede cristiana fino al punto di entrare in contrasto con i suoi docenti di teologia. Tra i suoi viaggi in India viene spesso ricordato l’acquisto di un anello con sopra inciso il simbolo della svastica, simbolo di vita eterna e felicità. La confraternita Ostara o Osthara era stata condannata da Papa Pio X già nel 1911 poiché tramandava un messaggio di Cristo diverso e/o eretico dalla comune visione canonica. Nel 1921 Von Liebenfels si recò a Monaco di baviera per diffondere il proprio pensiero e le sue dottrine. Nel 1923 fu fondato il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori Tedeschi da alcuni reduci della Prima guerra mondiale - tra essi: Hermann Göring, Rudolf Hess e Adolf Hitler. Von Liebenfels entrò in contatto con alcuni uomini del Partito, i quali adottarono sin da subito il simbolo della Svastica. Oggi c’è chi afferma che ad elaborare e a scrivere il Mein Kamph (la mia battaglia), il famigerato libro di Hitler, il “Vangelo” dei Nazisti, in realtà sarebbe stato proprio Adolf Lanz.

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Il Mein Kamph è il saggio e il Summum bonum per eccellenza del pensiero politico Nazionalsocialista. Il testo, che fu anche definito come la Catechesi della Gioventù Hitleriana, illustra il programma politico del partito, l’antisemitismo e l’autobiografia di Adolf Hitler. Il libro si divide in due parti, fu realizzato per metà nel 1924, mentre Hitler si trovava in prigione a Landsberg am Lech, per il tentato di colpo di stato a Monaco, l’altra parte fu completata dopo la sua liberazione, avvenuta l’anno successivo. La prima parte fu pubblicata per la prima volta il 18 luglio 1925, la seconda nel 1926. Nel Mein Kampf Hilter si paragona ad una sorta di Cristo che combatte l’ebraismo, il vero male assoluto. Oltre all’odio per gli ebrei, Hitler descrive il proprio disprezzo per il Marxismo, Comunismo, e rifiuta a priori l’idea del Bolscevismo. L’ideologia Hitleriana si ispira alla filosofia di Nietzsche e al mito del Superuomo, come abbiamo già visto in precedenza. Il Mein Kamph aiuta a comprendere le basi di un ideologia che prese corpo in quegli anni, in un particolare momento storico, e che portò da lì a poco ad un nuovo conflitto mondiale con risultati catastrofici.

"Esistono razze elette e superiori, destinate a comandare, e razze spregevoli e inferiori, destinate a servire. Non si può parlare né di uguaglianza né di fraternità tra gli uomini; tali idee sono inaccettabili perché contro natura. E' giusto invece che certi individui e certe razze - quelli superiori - si impongano sugli altri e li costringano a obbedire. E poiché i tedeschi eccellono su tutte le razze, essi hanno il dovere e il diritto di guidare il mondo". (Mein Kamph – Adolf Hitler ) "A dominare sarà una razza superiore, una razza di padroni, che disporrà dei mezzi e delle possibilità di tutto il globo." (Mein Kamph – Adolf Hitler )

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RUDOLF HESS & L’ASTROLOGIA

Rudolf Hess, il “Delfino” di Hitler, nasce ad Alessandria D’Egitto nel 1894. Si arruolò volontario nell’esercito durante la Prima Guerra Mondiale. Hess, che era stregato dall’astrologia fin da ragazzo, come per incanto, seguì il suo destino sin dall’inizio: doveva divenire il Vice Führer, riconoscere il Messia Germanico, ed indicarlo alla folla. Fervente esoterista, astrologo ed occultista, Rudolf Hess, frequentò i circoli iniziatici misterici dove strinse amicizie con alcuni uomini chiave, che diverranno da lì a poco i pilastri del Nazismo. Hess conobbe Hitler durante la Prima Guerra Mondiale. Nel 1920 fu convinto dal Führer ad entrare in politica, partecipò non più tardi al tentato Golpe di Monaco. Il Golpe fallì ed Hesse venne arrestato, finì in cella con Adolf Hitler, dove lo aiutò a scrivere il Mein Kampf. Nel 1937 viene nominato numero tre del Partito Nazista dopo il Führer ed Hermann Göring (1893-1946).

Nel Maggio del 1941, Rudolf Hess, intraprese il famigerato viaggio aereo per la Scozia. Dopo aver consultato gli astri, Hess, si convinse di ottenere la pace con gli Inglesi attraverso il Duca di Hamilton – si sostiene che a favorire questa strana “alleanza” fosse il fatto che anche il Duca, o chi per lui, era un affiliato di società segrete di matrice occulta. L’aereo fu abbattuto in Inghilterra, il piano fallì ed Hess fu arrestato.

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Nel processo di Norimberga sarà condannato all’ergastolo. Muore a 93 anni nel carcere di Spandau, a Berlino Est, nel 1987. Durante la prigionia Hess venne torturato più volte. Nel processo di Norimberga Rudolf Hess sembrerà del tutto disconnesso e totalmente assente, tanto da far irritare più volte il Marshall Reich Hermann Göring.

Göring & Hess – Processo di Norimberga

Indelebile sarà la sua fedeltà per Adolf Hitler, e, memorabile il suo discorso che tenne al raduno del Partito Nazista del 1934, filmato dalla mitica regista Leni Riefenstahl nel suo Film: Il Trionfo della Volontà (Triumph des Willens).

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ALFRED ROSENBERG & IL MANICHEISMO Anticristiano convinto, Alfred Rosenberg (1893-1946), fu il filosofo del Terzo Reich, politico e membro del Partito Nazionalsocialista. Rosenberg dichiarava che gli Ebrei e le razze semitiche erano al pari degli Africani e che erano razze inferiori. Il filosofo del Reich era inoltre convinto che in atto vi era una gigantesca cospirazione Giudeo-Massonica-Bolscevica, descritta nei Protocolli dei Savi di Sion. Nel suo libro Il Mito del XX secolo Rosenberg esamina e propone Il Cristianesimo Positivo, una dottrina nazista che riforma in maniera netta il Cristianesimo – tra i suoi punti chiave: * L'appartenenza di Gesù alla razza ariana. * L'eliminazione dell'Antico Testamento. * Il rifiuto di atteggiamenti passivi e di debolezza. * la formazione di una chiesa nazionale. Alfred Rosenberg riteneva Gesù un superuomo (Übermensch), simbolo della razza ariana. In particolare ne esaltava gli aspetti della vita nei quali, secondo i Vangeli, aveva manifestato opposizione nei confronti delle istituzioni ebraiche. Rosenberg tuttavia non riteneva Gesù figlio di Dio e non credeva nella Resurrezione di Cristo. Dogmi visti dal filosofo stesso come leggende o superstizioni.

Alfred Rosenberg amava il Manicheismo, la dottrina fondata da Mani, un antico profeta. Il Manicheismo è una religione dualista che contrappone radicalmente i principi di luce e tenebre (bene e male). Secondo Mani l’atto virtuoso dell’essere stesso sarebbe quello di custodire la luce intrappolata nella materia del corpo di ogni essere vivente. La salvezza viene completata durante il trapasso, dove finalmente la luce si libera dalla prigione della carne (questo concetto ricora il Vangelo di Giuda, un Vangelo gnostico del II secolo). Solo gli “Eletti” o i “perfetti” saranno meritevoli della salvezza, costoro dovranno osservare rigide regole spirituali nel corso della loro esistenza. Questa dottrina di matrice gnostica era considerata da Rosenberg stesso una perfetta via per combattere il Giudaismo e tutti i nemici del Terzo Reich. Rosenberg venne condannato a morte per crimini di guerra contro l’umanità nel 1946. Fu impiccato il 16 ottobre del 1946. Il suo libro Il Mito del XX secolo è tutt’oggi bandito dal Vaticano e ritenuto un “Libro proibito”.

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DIETRICH ECKART

Dietrich Eckart (1868-1923) fu un politico tedesco, uno dei primi membri del Partito Nazionalsocialista e mentore di un giovane Adolf Hitler. Partecipò al Putsch di Monaco del 1923, il fallito colpo di stato dove venne arrestato insieme ad Adolf Hitler. Quando Hitler incominciò la sua carriera politica Eckart affermò ai sostenitori ammirati: “Lui ballerà, ma la musica l’ho scritta io…”

Il 26 dicembre del 1923 Eckart moriva all'età di 55 anni, lasciando incompleto il suo ultimo lavoro, Dialoghi tra Hitler e me: Il Bolscevismo da Mosè a Lenin. Venne seppellito il 30 dicembre nel cimitero della montagna a Berchtesgaden. Nel Mein Kampf Dietrich Eckart venne definito letteralmente un martire, e a lui, Hitler dedicò la frase finale: “Ed in mezzo a loro potei anche riconoscere quell'uomo”.

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HORST WESSEL – IL RITO DELLE BANDIERE & L’INNO NAZIONALSOCIALISTA

Famoso per l’inno ufficiale del Partito Nazista, il quale riprende il suo nome, Horst Wessel, fu un militante del Partito Nazionalsocialista (NSDAP). Noto per aver composto il testo della canzone Die Fahne Hoch (In alto la bandiera), che diverrà poi, l’inno del partito, che però si chiamerà - Horst-Wessel-Lied (La Canzone di Horst Wessel). Horst Wessel venne assassinato da un militante comunista nel 1930. Quando i Nazisti salirono al potere l’inno del partito divenne una sorta di inno nazionale e Horst Wessel divenne il martire per eccellenza.

La traduzione del testo di Horst-Wessel-Lied (La Canzone di Horst Wessel): In alto la bandiera, i ranghi ben serrati! Le S.A. marciano con passo calmo e sicuro. I camerati uccisi dai Rossi e dalla Reazione marciano nello spirito dei nostri ranghi. Le strade libere per le Camicie Brune! Le strade libere per gli uomini delle squadre d’assalto! Già milioni guardano con speranza alla croce uncinata, il giorno della libertà e del pane è arrivato. Per l’ultima volta sarà fatto l’appello! Per la lotta siamo tutti già pronti. Presto le bandiere di Hitler Sventoleranno su tutte le strade, la schiavitù durerà ancora per poco tempo. In alto la bandiera, i ranghi ben serrati! Le S. A. marciano con passo calmo e sicuro. I camerati uccisi dai Rossi e dalla Reazione marciano nello spirito dei nostri ranghi. I Nazisti usavano i loro martiri per farne una nuova religione pagana, dove il rituale della bandiera bagnata del sangue dei loro morti li doveva condurre verso una più stretta fedeltà. Questa “liturgia” Nazista ebbe il suo picco a Norimberga tra il 1935 e il 1937, dove gli stendardi bagnati del sangue dei martiri venivano celebrati dal nuovo Messia Germanico Adolf Hitler e consacrati alla nazione.

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GOEBBELS & L’ESTETICA NAZIONAL SOCIALISTA

Tutto si può dire sul Nazismo, ma non possiamo non affermare che l’estetica Nazionalsocialista e la sua propaganda non siano state potenti e allo stesso tempo affascinanti. Questo abile prodotto è stato pensato ed elaborato dal ministro della Propaganda Joseph Goebbels (1897-1945), uno dei più importante esponenti del Partito Nazista. Fedelissimo alla causa, morirà nel Bunker di Hitler, insieme a tutta la sua famiglia, moglie e figli (sei bambini); i figli di Goebbels vennero addormentati con un sonnifero ed uccisi con capsule al cianuro donate da Himmler.

A causa di una malattia del midollo osseo Goebbels aveva una gamba più corta; questa sorta di piede caprino non fece che alimentare la leggenda che molti dei gerarchi nazisti altri non fossero che demoni incarnati. Goebbels sarà colui che promuoverà, oltre la propaganda della carta stampata, tutta l’industria cinematografica del Reich.

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HITLER - MESSIA GERMANICO O ANTICRISTO ?

Adolf Hitler (1889-1945) nasce a Braunau, città impregnata di spiritismo, in austria, il 20 aprile del 1889. La sua vita è ricca di colpi di scena ed è colma di mistero; famigerata sarà la trasformazione che vedrà Hitler, da mendicante che girovagava per la città in cerca di un impiego a Führer di Germania.

Amante dell’arte, mediocre studente e disoccupato, per quattro anni della sua vita Hitler conobbe l’umiliazione di mangiare nelle mense per poveri e di vivere in ospizi. Adolf Hitler trovò la sua “dimensione” nel momento in cui scoppiò la Prima Guerra mondiale. Famigerata sarà la frase che Hitler esclama nel momento in cui udì la dichiarazione ufficiale che dichiarava la Germania in guerra: “caddi in gionocchio e ringrazia il cielo ”. La guerra rappresentò per Hitler la fuga da anni di frustrazione e fu una sorta di morte e resurrezione per la sua anima. Molti sono i misteri legati alla sua figura:

• Alcuni complottisti lo identificano come un nipote di Salomon Rotschild, messo al potere per far sì che il complotto Giudeo-Massonico dei Protocolli dei Savi di Sion fosse completato nella costruzione dello stato sionista d’Israele, dopo una lunga persecuzione del “popolo eletto” per causa stessa del “burattino degli ebrei” Adolf Hitler.

• C’è invece chi sostiene che Adolf Hitler era posseduto da Satana in persona (il Papa Pio XII tentò di esorcizzarlo a distanza – come abbiamo già potuto vedere)

• Molti lo credevano uno sciamano mandato dalla provvidenza (si dice che Hitler usò il Peyote ed altre erbe magiche tibetane e che entrò in contatto con entità non di questo mondo)

• C’è chi lo crede il “Prescelto” da una Razza Superiore Extraterrestre • Alcuni lo identificano come un Dio incarnato o Avatara e che ritornerà alla fine dei tempi

per ristabilire giustizia

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Inoltre ci sono persone che lo catalogano, con banalità, solo come un pazzo furioso che ebbe la fortuna di salire al potere. Ancora oggi ci sono pareri discordanti sulla sua figura. Messia germanico, capace di combattere il popolo ebraico, ritenuto incarnazione del male, o Anticristo?

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Adolf Hitler, amante dell’arte, fu stregato da un quadro in particolare del pittore Boecklin: L’isola dei morti.

L’isola dei morti – Quadro preferito di Hitler

Tratto da Il Nazismo esoterico di Marco Dolcetta: Sul quadro di Boecklin: Da un punto di vista psicologico, l'Isola dei Morti di Boecklin, è un quadro particolarmente interessante, sappiamo infatti che questo quadro è stato dipinto deliberatamente perchè si potesse sognare guardandolo, infatti così gli era stato chiesto dalla committente. Ma che rapporto ci può essere tra i sogni e questo quadro di Boecklin? Il commediografo svedese Strindberg scrisse una piece teatrale sull'Isola dei Morti, ispirandosi ad una teoria dell'occultista Svedenborg che anche Hitler conosceva bene: Tenga, ecco uno scritto su questo argomento: «la vita è un sogno» - Veramente, e che dice? – Che la vita non può essere un sogno, che sarebbe un non senso – Perchè, un sogno non può essere pieno di insegnamenti? Non hai mai fatto un sogno che ti abbia insegnato delle cose? – Si, quando ci penso, si – Raccontamelo, abbiamo tutto il tempo – Ebbene eccolo: Ho ricevuto un giorno una lunga lettera anonima, l'ho trovata piena di cattiverie e indiscreta, l'ho strappata e l'ho buttata nel cestino, ma la notte seguente ho sognato un uomo erudito e saggio che era morto e che mi mostrava un testo scritto, «prendilo e leggilo» mi diceva, l'ho letto ma non vi ho trovato niente di straordinario, così l'uomo erudito e saggio ha preso il testo e l'ha alzato verso la luce e come in filigrana ho visto apparire un'altra scrittura, così mi sono alzata e sono andata verso il cestino e con molta fatica ho ricostruito la lettera che avevo strappato. Ho ritrovato delle parole sagge che hanno esercitato un'influenza salutare sulla mia evoluzione personale. – Era quindi un sogno pieno di insegnamenti, e se lo stesso è per la vita, la vita non sarebbe un non senso, è proprio questo? – E' proprio questo.

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Ci sono, in questo quadro, degli elementi essenziali che vengono utilizzati dal pittore per alludere a qualche altra cosa. Ci sono il mare, le rocce, i cipressi, la barca: questi sono gli elementi reali, ma Boecklin con questi vuole farci sentire il silenzio, vuole farci sentire l'immobilità della Morte e anche, forse a suo modo, la sua bellezza, perchè questo era il modo di sentire di Boecklin, così ognuno di noi può proiettare su questo quadro gli elementi inconsci della propria psiche relativi al problema della Morte, ciascuno a modo suo ma in un modo che è compreso da tutti.

Hitler e L’isola dei morti di Boecklin

Molto probabilmente quel dipinto trasmetteva ad Adolf Hitler la mitica terra di Avalon e la terra di Tule (Thule), patria degli Iperborei. Come abbiamo già potuto vedere in precedenza Hitler si credeva un eletto, un cavaliere del sacro ordine ariano, un vero Parsifal.

Ufficialmente Hitler muore nel bunker, insieme ad Eva Braun, appena sposata, il 30 Aprile del 1945. Intorno alla sua figura non manca la leggenda che lo vedrà fuggire in Antartide su un U-Boat (Sommergibile Tedesco) sano e salvo.

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L’IMPERO DELL’AQUILA CONTRO IL POPOLO DEL SERPENTE – L’ETERNO DUALISMO COSMICO

In moltissime culture è presente l’eterna lotta o il dualismo tra bene e male, Angeli e Demoni, Deva e Asura, tra Extraterrestri buoni e Alieni cattivi etc. etc. I Nazisti credevano fermamente di appartenere ad un Karma collettivo di un antico popolo, che era in perenne antitesi con il Karma del popolo ebraico, ritenuto dai Nazisti il popolo del Demiurgo malvagio - da qui nasce l’eterno simbolismo di lotta tra l’aquila ed il serpente. In differenti dottrine misteriche sia l’aquila che il serpente vengono identificati come simboli e animali sacri, capaci di donare all’umanità la forza e la conoscenza dei misteri del mondo.

I Nazisti adottarono la maestosa aquila reale per farne la diretta continuazione dell’impero o Reich della Germania. Il popolo ebraico veniva visto come un popolo strisciante e figlio del diavolo, si presume quindi che, anche per questo motivo, gli fu affibbiato il simbolo del serpente. In realtà il serpente apparteneva al popolo ebraico proprio perché da sempre simboleggiava l’antico sapere egizio, che lo stresso Mosè riuscì a cogliere e a trasmettere al “popolo eletto” attraverso la nuova alleanza con il Dio YHWH sul monte Sinai, come è raccontato nel libro dell’Esodo.

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Questa eterna lotta tra l’aquila ed il serpente in realtà si completa, a mio avviso, esotericamente con il divenire Serpente Piumato, o meglio, con la capacità di fondere e trascendere il dualismo nell’armonia degli opposti: tutte le religioni mistiche e dottrine esoteriche daranno infatti questa chiave di lettura per vincere il cosiddetto mondo dualista e trascenderlo. Lo stesso concetto lo possiamo leggere in chiave esoterica, se pur in modo differente, anche nel Vangelo di Matteo – Gesù insegna: “ Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. (MATTEO 10:16) Il versetto ci invita a comprendere entrambe le visioni ed entrambe le polarità per riuscire a superarle attraverso il Cadueco o Kundalini? - il serpente di fuoco che “vola” all’interno del nostro corpo e ci congiunge alle dimensioni più alte, permettendo all’anima di ingannare le leggi del mondo fisico, attivando tutti i Chakras (ruote energetiche).

Caduceo

In sostanza dovremmo riuscire a cogliere da ogni cultura e da ogni dottrina sia la parte buona, sia la parte malvagia - la parte esteriore e la parte interiore, per farla nostra nel nostro intimo, per poi trascenderla. Il Cristo ci invitava forse a trascendere il popolo di Satana e il popolo del Demiurgo per un ritorno al Padre (Dio), nel Regno Divino, con una perfetta realizzazione spirituale? “Quando farete dei due uno, e quando farete l'interno come l'esterno e l'esterno come l'interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l'uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.” (Vangelo di Tommaso – Vangelo Gnostico)

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In un mio precedente lavoro Illuminati Dalla luce di Lucifero alla consacrazione del Drago scrissi sul concetto della Razza e dalla ciclicità karmica dei due popoli in eterna lotta: L’importanza della Razza non deve esclusivamente venire intesa come una forma di razzismo societario ma deve essere compresa a pieno all’origine. I Nazisti, come gli aristocratici britannici e gli Ebrei, erano, e sono tutt’oggi, ossessionati dalla purezza della razza, questo non perché sono semplicemente dei razzisti ma perché le loro linee di sangue devono essere custodite e non mischiate con altre. La loro “discendenza divina” legata al dna gli permette di esercitare un potere superiore ed in certi casi di avere un costante contatto con le forze demoniache su differenti piani astrali. Negli antichi e moderni rituali satanici si dice che la vittima sacrificale perfetta sia una bambina vergine, bionda e con occhi azzurri (struttura del DNA simile alla razza aliena Nordica – Iperborea?) o un bambino che non ha ancora raggiunto la maturazione di pubertà, questo perché il sangue di queste vittime è più puro e vicino alla struttura genetica degli “dei” e di fatto lo rende più pregiato. Anche il “sangue blu” degli aristocratici ha una perfetta analogia con tutto ciò, infatti esso gli permette di regnare di generazione in generazione e di gestire una determinata nazione o titoli nobiliari anche nei giorni nostri. Le due fazioni che si scontrarono ai tempi di Atlantide si sono ciclicamente fatte guerra tra loro, si dice che tutto questo abbia anche influito a livello Karmico; questa lotta è continuata in molti popoli e in differenti culture che tendevano primeggiare sulla veridicità religiosa più vicina a Dio. Le anime reincarnate, dunque ritornate in vita, hanno continuamente fatto di questa guerra il loro unico scopo, e tutte queste battaglie sembrerebbero, ancora oggi, la causa della divisione dell’umanità. DIVIDE ET IMPERA. Curiosamente questa frase ci spiega come è assai più facile raggiungere il proprio obiettivo se dividiamo il nostro nemico; questo è stato e continuerà ad essere lo strumento del Diavolo di cui il significato del termine è “COLUI CHE DIVIDE”.

S.A.

La notte dei lunghi coltelli rende benissimo l’idea del potere diabolico Divide Et Impera.

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CONCLUSIONE Questo lavoro non è altro che una breve sintesi sul Nazismo esoterico, dove abbiamo potuto conoscere mille sfaccettature che questa arcana ed occulta filosofia detiene in sé. Abbiamo inoltre conosciuto meglio alcuni uomini, pensieri e credenze naziste. Il Nazionalsocialismo resta tutt’oggi un mistero impregnato di sangue e magia. La figura stessa del Führer è, ancora oggi, un simbolo del male e, al tempo stesso, una figura che affascina e seduce lo spirito della gioventù odierna. Oggi Adolf Hitler è, dopo Gesù Cristo, il personaggio storico più letto e con più biografie. Forse nello spirito dell’essere umano esiste ancora una arcana forza che lo identifica nel simbolismo della Croce e dello Swastika. Forse siamo tutti chiamati alla comprensione di questa eterna lotta tra l’Aquila e il Serpente. Forse la ciclicità dello Swastika non cesserà mai di esistere, proprio perché, nel mondo materiale tutto è vibrazione, e noi, siamo ancora sotto la maestosa potenza centrifuga del Sole Nero e dello Swastika!

“Il mio onore si chiama fedeltà” - Meine Ehre heiß -

fine

Michele Perrotta Settembre 2012