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Citizen journalism in TVTerzo caso di studio: Current TV
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Giornalismo e ipertelevisione. Il caso italiano (Paolo Costa)
13a lezione, 28 marzo 2011Citizen journalism in TV
Terzo caso di studio: Current TV
Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale A - a.a. 2010-2011
Agenda
• Mohammed Nabbous e il citizen journalism arabo
– Il ruolo di Twitter
– Global Voices: la comunità dei blogger
– Il videogiornalismo grassroot
• Il crowdsourcing dei grandi network
– CNN iReport
– Al Jazeera
– Current TV
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19 marzo 2011: citizen journalism in lutto
• La fine di Mohammed Nabbous
– Ventotto anni, un background
professionale da informatico
– Due mesi fa aveva lanciato Libya
Alhurra TV, la prima emittente
televisiva privata di Bengazi
– È morto mentre riprendeva con la
sua videocamera, ucciso da un
cecchino
– Il messaggio della moglie: “Please
keep videos, post videos. Don't let
what Mo started go for nothing,
people. Make it worth it”
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#Libya, la guerra vista da Twitter
• Gli hashtag (marcatori di argomenti o di parole chiave,
da utilizzare come filtri di ricerca)
– #Feb17, #Libya, #Tripoli, #Benghazi
• Le liste (raggruppamenti di utenti i cui messaggi
vengono resi visibili all‟interno di un unico flusso)
– Libya Unrest 2011, a cura di Global Voices
– Libya, creata dall‟attivista egiziano Mohamed ElGohary
(@ircpresident)
– Libya #Feb17, curata dalla giornalista Dima Khatib
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I dati di Trendistic
• Il volume di tweet contenenti il termine „libya‟
– Dall‟11 al 16 marzo ha pesato intorno allo 0,1% del totale
– Il giorno dell‟attacco ONU – 17 marzo – ha sfiorato l‟1%
– Il 17 marzo „libya‟ è risultato più popolare anche del topic
„tsunami‟ (che l‟11 marzo aveva raggiunto l‟11,62%)
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I dati di Trendsmap
• Popolarità dello hashtag #libya
– Il topic genera i volumi più importanti nelle città arabe a
vocazione globale (Il Cairo, Dubai) e nelle capitali europee con
forte densità islamica (Londra, Parigi)
– Di grande rilievo la popolarità dello hashtag nelle capitali di due
regimi islamici radicali: Teheran e Riyad
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I contributori più attivi e seguiti
– Libyan Youth Movement (@ShababLibya, 33.800 follower, 6.700
tweet, FB: http://www.facebook.com/LibyanYouthMovement)
– Feb17Libya (@feb17libya, 4.000 follower, 2.200 tweet, web:
http://feb17.info/)
– LibyaFeb17.com (@LibyaFeb17_com, 3.000 follower, 2.600
tweet)
– تباً لكم ياطواغيت (@ArabRevolution, web: 12.900 follower , 7850
tweet, web: http://arabrevolution.posterous.com/)
– Dima Khatib (@Dima_Khatib, 35.000 follower, 24.000 tweet, web:
http://www.dimakhatib.com/)
– LibyaNewMedia (@LibyaNewMedia, 1.500 follower, 10.000 tweet)
– Mhalwes (@ChangeInLibya, 8.400 follower, 19.300 tweet)
– Libyan (@Tripolitanian, 7.800 follower, 4.800 tweet)
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I “followers”
• Un pubblico globale, più che locale
– I post in inglese superano nettamente quelli in arabo
– Prevalgono gli utenti occidentali o comunque basati in
Occidente, che comunicano in inglese o spagnolo
– Numerosi i giornalisti free lance e gli attivisti
– Pochissimi gli utenti italiani
• La stessa audience di Global Voices, la comunità
internazionale dei blog dell‟attivismo politico
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Le rivolte arabe nei video grassroot
• Il ruolo di YouTube
– Egypt 2011: 235 mila risultati
– Libya 2011: 137 mila risultati (si veda il post di Global Voices
Libya: Citizen Reporting form the Battlefield, 27 03 2011)
– Syria protest feb 2011: 544 risultati (si veda il post di Global
Voices Syria: Citizen Videos Show Horror in Daraa, 23 03 2011)
• Il canale Citizentube
– Blog di videogiornalismo prodotto dal basso, lanciato da
YouTube nel 2007 sull‟onda dello slogan “Watching video
change our world”
– Nel 2007 lanciò You Choose ‟08, aggregatore di canali politici
progettati per informare gli elettori americani e connetterli ai
candidati presidenziali attraverso la pratica del videosharing
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Egitto, il caso di Wael Ghonim
• Citizen journalist o attivista?
– Responsabile Marketing di Google Medio Oriente e Nord Africa
– Protagonista delle proteste di piazza Tahir al Cairo e
amministratore della pagina di Facebook “We are all Khaled
Said” (oltre 100 mila simpatizzanti)
– Detenuto per 11 giorni dalla polizia egiziana
– 128 mila follower su Twitter (@Ghonim)
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La blogosfera araba
• Aggregazione
per paesi
• Bilinguismo
• Focus su temi
domestici e critica
ai governi locali
• Sottocluster di
argomento religioso
• Prevalenza di
giovani maschi
Bruce Etling, John Kelly, Rob Faris, Mapping the Arabic Blogosphere: Politics, Culture and Dissent (2009)
UGC: Mito o realtà?
• Solo il 17% dei video consumati su YouTube è generato
dagli utenti (fonte: Tubemogul, gennaio 2010)
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Crowdsourcing: CNN iReport (1/2)
• Modello e obiettivi
– “iReport invites you to take part in the news with CNN. Your
voice, together with other iReporters, can help shape what CNN
covers and how.”
– iReport funziona attraverso il meccanismo degli “assignments”,
temi scelti da CNN sui quali gli utenti sono invitati a contribuire
– L‟obiettivo è l‟integrazione fra il lavoro della redazione
professionale e il contributo dell‟iReporter: nei casi migliori,
infatti, i contenuti vengono utilizzati anche sul circuito televisivo
principale
– 715 mila utenti registrati, di cui 238 mila nel 2010
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Crowdsourcing: CNN iReport (2/2)
• Un caso d‟uso: il servizio via Skype di Ryan McDonald
da Fukushima l‟11 marzo scorso
(http://us.cnn.com/video/#/video/bestoftv/2011/03/11/exp.
irpt.mcdonald.skype.quake.cnn)
Simon Owens, How CNN’s iReport enhanced the network’s coverage of the Japan earthquake
and its aftermath (2011)
Crowdsourcing: Al Jazeera Your Media
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Crowdsourcing: Current
• Piattaforma crossmediale nata per valorizzare i contenuti
televisivi generati dagli utenti (“viewer created content”, o
VC2)
• Fondata nel 2005 da Joel Hyatt e Al Gore, vice
presidente degli Stati Uniti dal 1993 al 2000, Current
raggiunge quasi 60 milioni di case (agosto 2009)
• Il contenitore Current Vanguard ospita reportage
realizzati da giovani reporter, detti “vanguard
correspondents”
• Current distribuisce i propri contenuti attraverso due
canali: network televisivi e web
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Current Italia
• Nel nostro paese la società è presente dal maggio 2008
• L‟offerta include in larghissima parte contenuti prodotti in
Italia, o dagli stessi utenti o dalla redazione locale
• Nel febbraio 2011 Current ha generato oltre 365 mila
contatti medi e un ascolto medio di 3.413 individui (fonte:
Auditel)
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