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1 INFORMAZIONI SULLA TURCHIA
Per cercare di ridurre il deficit delle partite correnti che viaggia al 10%
del Pil, il Governo islamico moderato di Recep Tayyip Erdogan ha spinto
l’acceleratore sul decreto in materia di incentivi agli investimenti stranieri,
entrato in vigore lo scorso 19 giugno.
Il piano di rilancio punta a ridurre la forte disparità nello sviluppo tra le
varie aree del Paese, promuovere la creazione di distretti industriali sullo stile
di quelli italiani e la produzione locale di beni ad alto contenuto tecnologico.
Inoltre punta su una nuova combinazione di sgravi e sussidi che sono definiti in
base allo sviluppo socioeconomico delle zone del Paese (raggruppate in sei
distinte regioni) dove l’investimento è diretto, alla natura dell’investimento
stesso (classificato secondo quattro categorie: generale, regionale, strategico,
a grande scala) e al settore d’attività in esame (con alcuni comparti considerati
prioritari e quindi destinatari di maggiori incentivi).
Gli aiuti si articolano declinando tassi d’imposta sulle società tra il 2 e il 10%,
riduzione sui contributi previdenziali per i datori di lavoro fino a 10 anni,
facilitazioni sugli interessi e assegnazione di terreni statali.
La Turchia è un paese molto giovane, attualmente il più effervescente
d’Europa, dove il senso del dinamismo si respira appena si atterra a Istanbul o
a Smirne .
E’ un mercato di eccezionale rilevanza per l’export italiano, il più importante
nell’area mediterranea, un enorme mercato di sbocco per le imprese dei Paesi
dell’Ue e extra Ue. E’ un luogo molto attraente per investirvi, un paese che tra
l’altro è ponte culturale ed economico verso le repubbliche dell’Asia Centrale.
Per l’Italia e per l’Europa la Turchia rappresenta uno sbocco e un passaggio
privilegiato per i flussi commerciali e produttivi da e verso i Paesi del
Mediterraneo, i Paesi del sud Est Europa, la Russia, i Paesi del Medio Oriente e
quelli dell’Asia Centrale.
Sono oltre 900 le aziende italiane presenti in Turchia, non solo grandi
contractor ma anche Pmi che forniscono un significativo contributo produttivo e
tecnologico alla crescita del Paese. Questo spirito imprenditoriale e
manageriale, che poggia sul modello socio-economico delle Pmi, ci accomuna e
ci spinge a consolidare il percorso di crescita complementare delle nostre
economie.
2
La modernizzazione del paese prosegue a tappe forzate anche in campo
legislativo societario dove la Turchia ha varato un nuovo Codice commerciale.
Con i suoi 1.535 articoli, il nuovo corpus economicus diventa la norma
fondamentale del diritto societario del paese.
Le principali novità riguardano: la disciplina societaria, dove si introduce la
possibilità di costruire Gruppi di interesse economico; vengono disciplinate e
semplificate le operazioni straordinarie, come fusioni e scissioni delle società; i
diritti degli azionisti di minoranza sono rafforzati; nuove norme sono introdotte
per i consigli di amministrazione e viene introdotta la società individuale.
3
Ottenere un permesso di lavoro in Turchia
Ottenere un permesso di lavoro in Turchia
La domanda di permesso di lavoro può essere presentata sia in Turchia sia all'estero:
Gli stranieri con residenza all'estero devono presentare la domanda
presso il Consolato turco del proprio paese di residenza o del proprio paese di
cittadinanza. Gli stranieri con un permesso di soggiorno valido (validità pari a un
minimo di 6 mesi, tranne che per i permessi di soggiorno a scopo di istruzione) possono presentare la domanda direttamente al Ministero del
Lavoro e della Previdenza Sociale.
Stranieri che presentano la domanda di permesso di lavoro nel proprio paese di residenza
Persona fisica
richiedente
Passaporto
Domanda per il visto di lavoro
Una fotografia Una copia del
contratto di lavoro
Ambasciata turca/ Consolato
Azienda richiedente
La domanda online deve essere presentata
entro 6 giorni. La domanda diretta al
Ministero deve essere presentata entro 10 giorni
Ministero Turco del Lavoro e della
Previdenza Sociale
Se i documenti presentati sono tutti in regola e completi, la concessione
del permesso richiederà circa 30 giorni.
4
Una volta ricevuta l'approvazione, il richiedente viene avvisato telefonicamente o via e-mail.
Per la gestione di una domanda elettronica, i cittadini stranieri devono conferire procura a un cittadino turco, perché la procedura richiede un
numero di identificazione nazionale turco.
Una volta rilasciato il permesso di lavoro e approvata la domanda di visto di lavoro da parte del Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale, si verificano le seguenti condizioni:
Persona fisica richiedente
Ambasciata turca/ Consolato
Le spese di gestione del visto di lavoro non rimborsabili
Le spese di gestione del permesso di lavoro non rimborsabili Per ottenere il permesso di soggiorno, il visto e il permesso di lavoro, i
titolari devono presentare la domanda alla sezione estera del Dipartimento di Polizia Locale (Emniyet Müdürlüğü Yabancılar Şubesi) entro i 30 giorni
successivi al proprio arrivo in Turchia.
Stranieri che presentano la domanda di permesso di lavoro in Turchia
Gli stranieri con un permesso di soggiorno valido, con validità pari a un minimo
di 6 mesi, tranne che per i permessi di soggiorno a scopo di istruzione, possono presentare la domanda direttamente al Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale.
Presentazione del richiedente
Ministero Turco del Lavoro e della
Previdenza Sociale
5
Avviare un'attività in Turchia
Il nuovo Codice Commerciale Turco n. 6102 (“Nuovo CCT”) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2011. Come previsto dal nuovo CCT e
dalla legge sull’efficacia e l’implementazione del Codice Commerciale Turco n. 6103 ("Codice sull’efficacia del nuovo CCT”), il nuovo codice è entrato in vigore
il primo luglio 2012.
L’obiettivo principale del nuovo CCT è sviluppare un approccio di governo
d’impresa che sia conforme agli standard internazionali; incentivare equità e attività di offerta pubblica; creare trasparenza nella gestione delle operazioni e
allineare l'ambiente delle attività economiche turche alla legislazione UE, nonché per il processo di adesione.
Le modifiche principali al nuovo CCT possono essere delineate così:
Assetto azionario
Il nuovo CCT consente la costituzione di società per azioni (A.Ş.) o società a
responsabilità limitata (Ltd. Şti.) con solo un singolo azionista.
Ai sensi del codice precedente, le società per azioni potevano essere costituite
con almeno cinque azionisti, laddove le società a responsabilità limitata potevano essere formate con almeno due soci.
Il nuovo CCT, pertanto, rimuove l’obbligo per le aziende straniere di assicurare un numero obbligatorio di azionisti di minoranza in conformità ai requisiti di
numero mimino di azionisti previsto dal precedente CCT. Le azioni di società costituite in precedenza ora possono essere detenute da una parte singola.
6
Consiglio di amministrazione*
Ai sensi del nuovo CCT, in conformità con la legislazione UE, il consiglio di
amministrazione può ora essere formato da una singola persona, invece che da almeno tre membri. Questo offre agli investitori stranieri l’opportunità di fare
affari con maggiore facilità, poiché le riunioni del consiglio potrebbero essere ostacolate se un gran numero di azionisti deve viaggiare spesso tra i Paesi.
Il nuovo CCT non richiede la presenza fisica dei membri del consiglio; consente di tenere le riunioni del consiglio in ambiente elettronico e anche le risoluzioni
del consiglio possono essere approvate mediante firma elettronica. Grazie a queste modifiche, il nuovo CCT consente alle società straniere di evitare spese
di viaggio non necessarie.
Le persone giuridiche, inoltre, possono essere designate quali membri del
consiglio. Questo vuol dire che gli azionisti stranieri non devono più confrontarsi con lungaggini burocratiche quali documenti legali eccessivi o
tenere riunioni di azionisti per sostituire membri del consiglio. Possono essere designati rappresentanti diversi come membri del consiglio in ciascuna
occasione se tali rappresentanti sono autorizzati dalla persona giuridica.
Anche l’obbligo secondo cui i membri del consiglio devono anche essere
azionisti è stato abolito. Ai sensi del nuovo CCT, qualsiasi persona indipendente può essere un membro del consiglio. Questo assicura un consiglio di
amministrazione formato da professionisti, che può agire in modo separato dagli azionisti e, a sua volta, incentivare un governo d’impresa.
*secondo quanto previsto dalle società per azioni (A.Ş.)
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Capitale sociale
Il nuovo CCT offre a società non pubbliche l’opportunità di adottare un sistema
di capitale sociale, così le società per azioni non pubbliche possono trarre vantaggio dall’opportunità di incrementi flessibili di capitale, introdotti dal
sistema di capitale sociale. Questo viene considerato un grande vantaggio per le società straniere al fine di accrescere il capitale riducendo, allo stesso
tempo, burocrazia e/o spese di viaggio.
Diritti di proprietà intellettuale
I diritti di proprietà intellettuale possono essere corrisposti come capitale in natura. Per corrispondere tali diritti come capitale in natura, essi devono
essere trasferibili e devono diventare idonei per una valutazione in contanti.
Ultra-Vires
La dottrina del precedente CCT affermava che “se una società accede a un contratto che va oltre l’ambito dei suoi poteri societari, il contratto è illegale”.
Questo è stato abolito il primo giugno 2012, pertanto le transazioni di società che operano al di fuori delle aree di attività specificate negli articoli di
costituzione saranno valide.
Creazione di un’azienda in Turchia
L’ambiente normativo turco è estremamente favorevole agli affari. È possibile creare un’azienda in Turchia a prescindere da nazionalità o luogo di residenza.
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Creazione di un’azienda in un giorno
È possibile creare un’azienda in un solo giorno facendo domanda all’ufficio del
registro delle imprese pertinente con i documenti necessari. L’azienda viene fondata dopo la dichiarazione da parte dei fondatori del loro intento di fondare
una società per azioni negli articoli di costituzione, che deve essere emessa secondo la leggi e per cui essi legalizzano le firme, riconoscono
incondizionatamente e accettano di pagare l’intero capitale. L'azienda riceve lo stato di “persona giuridica” al momento della registrazione nel registro delle
imprese.
Tipi di azienda
Aziende registrate quali:
Società per azioni (A.Ş.)
Società a responsabilità limitata (Ltd. Şti.) Società in accomandita semplice
Società in nome collettivo Società cooperative
Società per azioni
Il capitale della società per azioni è diviso in azioni e la responsabilità degli
azionisti è limitata al capitale sottoscritto e corrisposto dall’azionista. Sono obbligatori almeno un azionista (persona fisica o persona giuridica) e un
capitale minimo di 50.000 lire turche. La società obbligatoriamente deve includere un’assemblea generale, un comitato di vigilanza e un consiglio di
amministrazione.
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Società a responsabilità limitata
È una società costituita con almeno un azionista (persona fisica o persona
giuridica) e la responsabilità degli azionisti è limitata al capitale sottoscritto e corrisposto dall’azionista. È obbligatorio un capitale minimo di 10.000 lire
turche.
Società in accomandita
È una società costituita per gestire un'impresa commerciale sotto una denominazione commerciale. Sebbene la responsabilità di alcuni soci si limiti al
capitale sottoscritto e versato (accomandanti), per alcuni soci non vi è limitazione di responsabilità. Le persone giuridiche possono essere solo
accomandanti. Non è richiesto alcun capitale minimo. I diritti e gli obblighi dei soci sono determinati dallo statuto societario.
Società collettiva
È una società costituita per gestire un'impresa commerciale sotto una
denominazione commerciale e per nessun socio la responsabilità si limita solo al capitale sottoscritto e versato. Non è richiesto alcun capitale minimo. Tutti i
soci devono obbligatoriamente essere persone fisiche. I diritti e gli obblighi dei soci sono determinati dallo statuto societario.
Procedura per l'avvio di una società
Devono essere preparate tre copie dello statuto societario (una delle quali
originale) autenticate da un notaio. Entro i 15 giorni successivi all'autenticazione dello statuto societario è necessario presentare domanda al
registro delle imprese competente, corredandola della documentazione descritta di seguito.
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Documentazione per l'avvio di una società
1- Un'istanza per l'avvio di una società e un modulo di notifica debitamente
compilati e sottoscritti da soggetti autorizzati a rappresentare la società: per scaricare l'elenco dei documenti da presentare e i moduli da compilare, visitare
le pagine www.sanayi.gov.tr e www.hazine.gov.tr
2- Statuto dell’associazione comprendente le firme autenticate dei fondatori e certificazione autenticata che dimostri che tutte le azioni che costituiscono il
capitale sociale sono state sottoscritte dai fondatori nello statuto dell’associazione
3- Dichiarazione dei fondatori firmata dai fondatori
4- Dichiarazione bancaria che provi che il capitale azionario è stato depositato
5- Una ricevuta bancaria a indicare che lo 0,04 % del capitale della società è
stato versato sul conto dell'Autorità Garante della Concorrenza
6- Lettera di autorizzazione o lettera di conformità per le aziende la cui società per azioni è soggetta ad autorizzazione o lettera di conformità rilasciata dal
ministero pertinente o altra istituzione ufficiale
7- Copia delle firme autenticate dei soggetti con autorità a rappresentare e
vincolare la società
8- Numero della richiesta che indica che il nome commerciale da usare è stato verificato e confermato dal Registro delle Imprese
9- Modulo di registrazione dell’azienda (3 copie originali)
10- Certificato di residenza dei soci fondatori
11- Traduzione autenticata del passaporto se l’azionista straniero è una persona fisica; traduzione con apostilla e legalizzazione del documento di
registrazione emesso d
11
Trasferimento attività
Il trasferimento di beni è descritto come trasferimento di proprietà da una persona giuridica a un'altra. Sebbene la materia del trasferimento di beni non
sia regolata in modo specifico dal sistema legale turco, varie leggi contengono provvedimenti direttamente o indirettamente collegati a questa materia. Tra i
provvedimenti che riguardano il trasferimento di beni vi sono gli articoli 202 e 203 del Codice delle Obbligazioni in vigore in Turchia n. 6098 relativi al
trasferimenti di beni e ai diritti operanti, e gli articoli da 134 a 158 del Codice Commerciale Turco n. 6102, che riguardano le fusioni. Ai sensi dell'articolo 202
del Codice delle Obbligazioni: "il rilevatario che rileva un bene o un'impresa con le relative attività e passività sarà responsabile rispetto ai creditori dei
debiti di quel bene e quell'impresa, a partire dalla data di notifica di tale trasferimento da parte del rilevatario ai creditori o quando tale trasferimento è
annunciato mediante pubblicazione sulla Gazzetta del registro delle imprese per le imprese commerciali, e per altri, in una delle riviste in circolazione in
Turchia. Nonostante ciò, il debitore precedente resta responsabile come
debitore congiunto assieme al rilevatario per un periodo di due anni. Il suddetto periodo ha inizio a partire dalla data di notifica o annuncio per i debiti
scaduti, e per i debiti dovuti successivamente, dalla data in cui questi debiti scadono. Le conseguenze del rilevamento dei debiti in tal modo sono identiche
alle conseguenze che derivano da un accordo esterno di acquisizione. A meno che l'obbligo di notifica o comunicazione mediante annuncio non sia adempiuto
dal rilevatario, il periodo di due anni previsto ai sensi del secondo paragrafo non avrà inizio". Allo stesso modo, ai sensi dell'articolo 203 della stessa legge:
"In caso di fusione di un'impresa con un'altra impresa mediante acquisizione reciproca di attività e passività o mediante partecipazione dell'una all'altra, i
creditori di entrambe le imprese godranno dei diritti derivanti dal trasferimento di un bene e potranno ricevere e recuperare tutte le passività dalla nuova
impresa". Il trasferimento di un'impresa è ri-regolato specificamente ai sensi dell'articolo 11 del Codice Commerciale Turco, l'ambito e la forma del
trasferimento nel caso di trasferimento di un'impresa sono regolati ai sensi di
un provvedimento e le fusioni sono regolate specificamente ai sensi degli articoli 134-158.
Per avere i risultati desiderati da un'attività di tipo M&A, innanzitutto, è
necessario rivedere Codice Commerciale, Codice delle Obbligazioni e, in modo
specifico, provvedimenti della legislazione che governa le aziende per assicurare la fusione.
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Sulla base dei summenzionati articoli, quando una persona giuridica acquisisce
un'impresa (azienda) assieme ad attività e passività della stessa, tale persona giuridica sarà anche responsabile di debiti e crediti di tale azienda. Come
dedotto dagli articoli 202 e 203 del Codice delle Obbligazioni turco, il cedente e
il rilevatario saranno responsabili in modo congiunto del pagamento dei debiti per un periodo di due anni da notifica ai creditori o annuncio.
La relazione tra cedente e rilevatario sarà soggetta all'accordo attuato per il
trasferimento di attività e passività di un'impresa. L'approvazione legale del
trasferimento deve essere annunciata dai mezzi di comunicazione secondo quanto previsto dalla legge.
Il trasferimento dei beni è soggetto a tassazione poiché il trasferimento può
essere considerato come il reddito dell'azienda che vende/che viene trasferita,
pertanto ne deriva un debito d'imposta aziendale. Il trasferimento di beni di solito è soggetto a IVA sulla base del valore di vendita dei beni. Sebbene
l'ammontare dell'IVA vari per i diversi beni (1%, 8% e 18%), il tasso generale per l'IVA è 18%. L'imposta dell'IVA può essere ridotta con vari metodi, come i
certificati di incentivo agli investimenti.
Articoli chiave relativi al trasferimenti di beni:
a) Codice delle Obbligazioni in vigore in Turchia: Articolo 202 e articolo 203
b) Codice Commerciale Turco: Articoli 134-158
c) Legge sull'esecuzione e sui fallimenti: Articolo 280
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Il costo di un'attività in Turchia
Salario minimo mensile (lordo e netto)
USD
Salario minimo netto 389,90
Salario minimo lordo 493,50
Premio previdenza sociale (14 %) 69
Fondo Assicurativo per la Disoccupazione (1 %) 4,9
Imposta sul reddito (15 %) 25
Indennità di contingenza minima* -37
Tassa di bollo (0,66 %) 3,7
Totale detrazioni 103,60
Costo per il datore di lavoro
Salario minimo lordo 493,50
Contributi di previdenza sociale a carico del datore di lavoro (15,5 %)** 76,5
Fondo Assicurativo per la Disoccupazione a carico del datore di lavoro (2 %) 9,8
Costo totale per il datore di lavoro 579,90
* Per persone sole senza figli è passibile di variazioni in base allo stato civile e al numero di figli.
** Per quanto riguarda i premi corrisposti entro la scadenza, come incentivo viene applicata una riduzione di cinque punti (da 19,5% a 15,5%).
Fonte: Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Dati validi per il primo semestre del 2014
1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014
Costo della fornitura di energia elettrica
Energia attiva
Giorno Notte
USD/kWh USD/kWh
Tariffa a doppio termine
Voltaggio medio industriale 0,101 0,054
14
Connessione diretta alla centrale elettrica locale con linea privata (industriale)
0,101 0,054
Tariffa a termine singolo
Voltaggio medio industriale 0,104 0,056
Connessione diretta alla centrale elettrica locale con linea privata (industriale)
0,104 0,056
Fonte: Società di distribuzione dell'energia elettrica turca (TEDAS)
1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014
Costo dell'acqua per uso industriale
Prezzo di riferimento USD/m³
Tipologia del cliente Acqua Acque di scarico IVA acqua (%)
Settore 1,7 0,85 8
Prezzo di riferimento USD/m³
Zone industriali organizzate
(OIZ, Organized Industrial Zones)
Acqua IVA acqua (%) Acque
di scarico
IVA acque di scarico
(%)
Zona industriale organizzata Osmaniye
0,65 8 0,75 8
Zona industriale organizzata Eskisehir
0,49 8 0,46 8
Fonte: ISKI (İstanbul Su ve Kanalizasyon İdaresi), Amministrazione dell'acqua e delle fognature di Istanbul
Zone industriali organizzate di Osmaniye e Eskisehir
1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014
Costo del gas naturale *
Prezzo del gas per clienti
che hanno sottoscritto un contratto di vendita con BOTAS
USD/kWh USD/Sm³
Meno di 300.000 Sm³ 0,033 0,358
OIZ 0,030 0,329
Oltre 300.001 Sm³ 0,031 0,330
Fonte: società petrolifera (BOTAS)
* IVA e SCT escluse
USD 1 = 2,17 TRY a gennaio 2014
Costo delle chiamate telefoniche per clienti aziendali
Piani tariffari aziendali Prezzo del pacchetto
(USD/mese)
Chiamate gratuite comprese nel pacchetto
(minuti)
Oltre i minuti previsti dal pacchetto:
costo/min (centesimi di dollaro)
15
Work Advantage
All Directions 100
11,38 100 11,52
Work Advantage
All Directions 200
14,52 200 11,52
Work Advantage
All Directions 300
17,65 300 11,52
Work Advantage
All Directions 600
26,59 600 11,52
Work Advantage
All Directions 1.000
37,28 1.000 11,52
Work Advantage
All Directions 1.500
50,65 1.500 11,52
Work Advantage
All Directions 2.000
63,27 2.000 11,52
Work Advantage
All Directions 5.000
145,16 5.000 11,52
Work Advantage
3 Directions 100
10,55 100 8,75
Work Advantage
3 Directions 200
12,86 200 8,75
Work Advantage
3 Directions 300
15,16 300 8,75
Work Advantage
3 Directions 600
21,61 600 8,75
Work Advantage
3 Directions 1.000
28,99 1.000 8,75
Work Advantage
3 Directions 1.500
38,20 1.500 8,75
Work Advantage
3 Directions 2.000
46,68 2.000 8,75
* I minuti gratuiti offerti con il pacchetto Work Advantage 3 Directions comprendono chiamate a linee locali, interurbane, internazionali; RTG di primo livello e verso numeri speciali 444.
* I minuti gratuiti offerti con il pacchetto Work Advantage All Directions comprendono chiamate a linee locali, interurbane, GSM (Turkcell – 053, Vodafone – 054, Avea – 050, 055), internazionali; RTG di primo livello e verso numeri speciali 444.
* I prezzi suddetti includono IVA 18 % e SCT 15 %.
16
* Le tariffe non incluse nel pacchetto includono chiamate offerte come parte del pacchetto.
* Per linee digitali multiple (ISDN PA), i costi mensili del pacchetto e i minuti gratuiti offerti come parte del pacchetto sono moltiplicati per 30.
* Per linee digitali doppie (ISDN PA), i costi mensili del pacchetto e i minuti gratuiti offerti come parte del pacchetto sono moltiplicati per 2.
* I clienti aziendali possono approfittare delle tariffe suddette.
Fonte: Turk Telekom
1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014
Costo dei servizi a banda larga
ADSL (USD/mese)
Velocità di scaricamento (Mbps) - tariffe illimitate Tariffe
Fino a 8 30,8
Fino a 16 33,1
Fibernet e Hypernet (USD/mese)
Velocità di scaricamento (Mbps) - tariffe illimitate Tariffe
Fino a 20 33,64
Fino a 35 38,25
Fino a 50 47,47
Fino a 100 56,68
Metro Ethernet e G.SHDSL Requisito specifico
Tasse incluse.
Fonte: TTNET
1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014
17
Finanziamento alle aziende
Gli investitori possono trovare facilmente risposte alle esigenze di finanziamento dei loro progetti nel mercato del credito turco. Il mercato del
credito comprende banche, factoring, leasing e compagnie di assicurazione. Ci sono tre tipi di banche in Turchia: banche per i depositi, banche di
sviluppo/investimento e banche a partecipazione.
Oggi il sistema bancario turco rappresenta un buon esempio per il sistema
bancario globale in termini di funzionamento, garantendo finanziamenti per tutti i tipi di progetti o sostenendoli.
Un’altra pratica relativa alle attività è chiamata factoring. I cosiddetti “factor” acquistano obbligazioni e si assumono il rischio del pagamento. L’altro metodo
di finanziamento è il leasing, che è un prodotto finanziario introdotto dalla legge sul leasing n. 3226 del 1985. Il leasing in Turchia può essere applicato
sotto forma di leasing nazionale, transfrontaliero, vendita e lease back e leasing di aiuto alle vendite.
Oltre a quelle con sede in Turchia, anche banche internazionali di sviluppo, come la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (European Bank for
Reconstruction and Development, EBRD), la Banca europea per gli investimenti (European Investment Bank, EIB) e la Corporazione finanziaria internazionale
(International Finance Corporation, IFC), garantiscono finanziamenti per molti progetti in Turchia.
Regolamento bancario e agenzia per la supervisione: www.bddk.org.tr
Associazione delle banche in Turchia: www.tbb.org.tr
EIB: www.eib.org
IFC: www.ifc.org
18
Incentivi
Sistema di incentivi agli investimenti della Turchia
Il nuovo programma di incentivi agli investimenti è specificamente concepito
per incoraggiare gli investimenti ai fini della riduzione della dipendenza dalle importazioni su prodotti semilavorati vitali per settori strategici del Paese.
Tra gli obiettivi primari del nuovo programma di incentivi agli investimenti ci sono: ridurre il disavanzo di parte corrente, accrescere gli investimenti per
sostenere le regioni meno sviluppate, aumentare il livello degli strumenti di sostegno, promuovere attività di aggregazione e sostenere investimenti che
creino il trasferimento di tecnologie.
Per accelerare ulteriormente le decisioni sugli investimenti, il nuovo sistema di
incentivi agli investimenti garantisce sostegni più vantaggiosi agli investimenti, a partire dalla fine del 2013. Spendere almeno il 10% dell’ammontare
dell’investimento sarà sufficiente a far considerare l’investimento come avviato.
In vigore dal primo gennaio 2012, il nuovo sistema di incentivi agli investimenti comprende quattro diversi programmi. Investitori locali e stranieri
hanno accesso uguale a:
1- Programma generale di incentivi agli investimenti
2- Programma regionale di incentivi agli investimenti
3- Programma di incentivi agli investimenti su larga scala
4- Programma strategico di incentivi agli investimenti
19
Strumenti di supporto Programma generale
di incentivi agli investimenti
Programma regionale di incentivi agli
investimenti
Programma di incentivi agli
investimenti su larga scala
Programma strategico di incentivi agli
investimenti
Esenzione dall’IVA + + + +
Esenzione dai dazi doganali
+ + + +
Riduzione delle imposte
+ + +
Contributi previdenziali
(Parte a carico del datore di lavoro)
+ + +
Esenzione della ritenuta d’acconto *
+ + +
Contributi previdenziali
(Parte a carico dei dipendenti)
+ + +
Sostegno al tasso di interesse **
+ +
Assegnazione di terreni
+ + +
Rimborso IVA*** +
*Purché l’investimento sia fatto nella regione 6.
**Purché l’investimento sia fatto nelle regioni 3, 4, 5 o 6 nel quadro del
programma regionale di incentivi agli investimenti.
*** Per investimenti strategici con un ammontare minimo fisso pari a 500
milioni di lire turche.
20
21
Regione 1
Regione 2
Regione 3
Regione 4
Regione 5
Regione 6
Ankara Adana Balikesir Afyonkarahisar Adiyaman Agri
Antalya Aydin Bilecik Amasya Aksaray Ardahan
Bursa Bolu Burdur Artvin Bayburt Batman
Eskisehir
Canakkale
(tranne Bozcaada e Gokceada)
Gaziantep Bartin Cankiri Bingol
Istanbul Denizli Karabuk Corum Erzurum Bitlis
Smirne Edirne Karaman Duzce Giresun Diyarbakir
Kocaeli Isparta Manisa Elazig Gumushane Hakkari
Mugla Kayseri Mersin Erzincan Kahramanmaras Igdir
Kirklareli Samsun Hatay Kilis Kars
Konya Trabzon Kastamonu Nigde Mardin
Sakarya Usak Kirikkale Ordu Mus
Tekirdag Zonguldak Kırsehir Osmaniye Siirt
Yalova Kutahya Sinop Sanliurfa
Malatya Tokat Sirnak
Nevsehir Tunceli Van
Rize Yozgat Bozcaada e Gokceada
Sivas
1- Programma generale di incentivi agli investimenti
Indipendentemente dalla regione in cui ha luogo l’investimento, tutti i progetti che soddisfano sia le specifiche condizioni di capacità che l’ammontare fisso
minimo dell’investimento sono sostenuti nel quadro del sistema generale di incentivi agli investimenti. Alcuni tipi di investimenti sono esclusi dal
programma di incentivi e non beneficerebbero di questo programma.
L’ammontare fisso minimo dell’investimento è di un milione di lire turche nelle
regioni 1 e 2 e di 500.000 lire turche nelle regioni 3, 4, 5 e 6.
I principali strumenti di incentivazione sono:
22
1) Esenzione dai dazi doganali:
Esenzione dai dazi doganali per l'importazione di attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione.
2) Esenzione dall’IVA:
Esenzione dall’IVA per l'importazione o l'acquisto in loco di attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione.
2- Programma regionale di incentivi agli investimenti
I settori da sostenere in ciascuna regione sono definiti in base al potenziale
regionale e alla scala dell'economia locale mentre l’intensità dei supporti varia a seconda del livello di sviluppo delle regioni.
L’ammontare fisso minimo dell’investimento è definito separatamente per ciascun settore e per ciascuna regione con l’ammontare minimo fissato in 1
milione di lire turche nelle regioni 1 e 2 e di 500.000 lire turche nelle restanti regioni.
I termini e i tassi dei contributi forniti nell’ambito del programma regionale di incentivi agli investimenti sono riportati nella tabella che segue.
23
Strumenti dello schema di incentivazione agli investimenti regionali
Strumenti di incentivazione Regione
I II III IV V VI
Esenzione dall’IVA SÌ
Esenzione dai dazi doganali SÌ
Riduzione delle imposte
Tasso di riduzione delle imposte (%)
50 55 60 70 80 90
Tasso imposta ridotta (%)
10 9 8 6 4 2
Tasso di contributo all’investimento (%) Fuori da OIZ* 15 20 25 30 40 50
Entro OIZ* 20 25 30 40 50 55
Contributi previdenziali (parte a carico del datore di
lavoro)
Periodo del sostegno
Fuori da OIZ* 2
anni 3
anni 5
anni 6
anni 7 anni 10 anni
Entro OIZ* 3
anni 5
anni 6
anni 7
anni 10 anni 12 anni
Limite superiore per il sostegno (%)
Fuori da
OIZ* 10 15 20 25 35
Nessun limite
Entro OIZ*
15 20 25 35 Nessun limite
Nessun limite
Assegnazione di terreni SÌ
Facilitazioni sugli interessi
Prestiti designati in lire turche (punti) N/A N/A
3 punti 4 punti 5 punti 7 punti
Prestiti a valore FX (punti)
1 punto 1 punto 2 punti 2 punti
Contributi previdenziali (parte a carico del lavoratore)
N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni
Esenzione della ritenuta d’acconto N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni
*OIZ: Zone Industriali Organizzate
24
Tasso di sostegno agli investimenti applicabili durante l’investimento / periodi operativi ai sensi dello schema di incentivazione agli investimenti regionali
Regioni Periodo di investimento Periodo operativo
I 0 % 100%
II 10 % 90 %
III 20 % 80 %
IV 30 % 70 %
V 50 % 50 %
VI 80 % 20 %
Il nuovo sistema di incentivi agli investimenti definisce determinate aree come “prioritarie” e offre a queste aree i sostegni previsti per la
Regione 5 secondo lo schema di incentivazione agli investimenti regionali a prescindere dalla regione di investimento. Se gli
investimenti prioritari sono effettuati nella Regione 6, saranno applicati gli incentivi regionali disponibili per questa particolare
regione.
Aree di investimento con specifiche priorità da supportare attraverso
gli strumenti della regione 5 indipendentemente dalla regione di investimento sono:
Investimenti nelle strutture di accoglienza turistica da effettuare nelle regioni Culture and Tourism Conservation and Development definite dal
Consiglio dei ministri. Investimenti nel settore dell’estrazione/della lavorazione mineriarie.
Investimenti nel trasporto ferroviario e relativi al trasporto di merci o di passeggeri via mare.
Specifici investimenti nel settore farmaceutico, della difesa e dell’industria aerospaziale con un ammontare fisso minimo dell’investimento
di 20 milioni di lire turche. Strutture per test, tunnel del vento e investimenti simili fatti per il
settore automobilistico, aerospaziale e della difesa.
Investimenti per la scuola materna, la scuola primaria, secondaria e superiore fatti dal settore privato.
Investimenti per fiere internazionali con un’area coperta minima di 50.000 metri quadri.
Investimenti fatti per realizzare prodotti sviluppati da un progetto R&S sostenuto da Ministero della scienza, industria e tecnologia, TUBITAK e
KOSGEB. Investimenti nel settore principale dei veicoli a motore per un
ammontare pari a 300 milioni di lire turche, investimenti nel settore dei
25
motori per un ammontare minimo pari a 75 milioni di lire turche e
investimenti per parti di motore, componenti/parti della trasmissione e elettronica per il settore automobilistico per un importo minimo pari a 20
milioni di lire turche
Investimenti per la generazione di energia per i metalli appartenenti al gruppo 4-b dell’Articolo 2 dell’attuale Legge sulle attività minerarie N. 3213
sempre che siano utilizzati come supporti una licenza mineraria valida e un permesso emessi dal Ministero per l’energia e le risorse naturali
3- Programma di incentivi agli investimenti su larga scala
Dodici soggetti di investimento, che potenzialmente promuoveranno
tecnologia, capacità di R&S e competitività in Turchia, sono sostenuti dagli strumenti del programma di incentivi agli investimenti su larga scala.
Investimenti su larga scala
Soggetto dell’investimento
Ammontare fisso minimo dell’investimento
(milioni di lire turche)
1 Produzione di prodotti dalla raffinazione del petrolio 1000
2 Produzione di prodotti chimici 200
3 Porti e servizi portuali 200
4
a) OEM automobilistico
b) Settori della fornitura automobilistica
200
50
5 Produzione di locomotive ferroviarie e di tram e/o di carrozze ferroviarie e di tram
50
6 Servizi relativi a gasdotti di transito
7 Settore elettronico
8 Produzione di apparecchiature mediche, di alta precisione e ottiche
9 Produzione di prodotti farmaceutici
10 Produzione di aerei e veicoli spaziali e/o relativi componenti
11 Produzione di macchinari (inclusi macchinari e apparecchiature elettrici)
12 Settore minerario (inclusa la produzione di metalli)
I termini e i tassi dei contributi forniti nell’ambito del programma di incentivi agli investimenti su larga scala sono riportati nella tabella che segue.
26
Strumenti dello schema di incentivazione agli investimenti su larga scala
Strumenti di incentivazione Regione
I II III IV V VI
Esenzione dall’IVA SÌ
Esenzione dai dazi doganali SÌ
Riduzione delle imposte
Tasso di riduzione delle imposte (%)
50 55 60 70 80 90
Tasso imposta ridotta (%) 10 9 8 6 4 2
Tasso di contributo all’investimento (%) Fuori da OIZ* 25 30 35 40 50 60
Entro OIZ* 30 35 40 50 60 65
Contributi previdenziali (parte a carico del datore di lavoro)
Periodo del
sostegno
Fuori da OIZ* 2
anni 3
anni 5
anni 6
anni 7 anni 10 anni
Entro OIZ* 3
anni 5
anni 6
anni 7
anni 10 anni 12 anni
Limite superiore per il sostegno
(%)
Fuori da
OIZ* 3 5 8 10 11
Nessun limite
Entro OIZ*
5 8 10 11 Nessun limite
Nessun limite
Assegnazione di terreni SÌ
Contributi previdenziali (parte a carico del lavoratore)
N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni
Esenzione della ritenuta d’acconto N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni
*OIZ: Zone Industriali Organizzate
27
Tasso di sostegno agli investimenti applicabili durante l’investimento / periodi operativi ai sensi dello schema di incentivazione agli investimenti su larga scala
Regioni Periodo di investimento Periodo operativo
I 0 % 100%
II 10 % 90 %
III 20 % 80 %
IV 30 % 70 %
V 50 % 50 %
VI 80 % 20 %
Le seguenti categorie di investimenti nell’ambito dei Programmi di incentivi agli investimenti su larga scala possono beneficiare di contributi concessi ad una
regione valutata di grado superiore in termini di riduzione delle imposte e di supporto a premi per la sicurezza sociale (parte a carico del datore di lavoro).
Investimenti in Zone industriali organizzate (Organized Industrial Zones, OIZ)
Investimenti congiunti da parte di almeno cinque società che operano nello stesso settore ai fini di una maggiore integrazione
Per es.: Un investimento a livello della regione 3 in una OIZ può avvantaggiarsi del livello di riduzione delle imposte della regione 4. Similmente un
investimento a livello della regione 6 può beneficiare di un ulteriore contributo all’investimento del 5%.
28
4- Programma strategico di incentivi agli investimenti
Gli investimenti che soddisfano i criteri che seguono sono sostenuti nel quadro del Programma strategico di incentivi agli investimenti:
La capacità di produzione interna per il prodotto da realizzare con l’investimento deve essere inferiore all’importazione del prodotto.
L’investimento deve avere un ammontare minimo di 50 milioni di lire turche
L’investimento deve creare un valore aggiunto minimo del 40% (questa condizione non è applicabile a investimenti su raffinerie e petrolchimici)
Il valore totale del prodotto da realizzare con l’investimento deve essere
minimo 50 milioni di dollari durante l'ultimo anno (non è applicabile a merci senza produzione interna)
I termini e i tassi dei contributi forniti nell’ambito del programma strategico di
incentivi agli investimenti sono riportati nella tabella che segue.
29
Strumenti dello schema di incentivazione agli investimenti strategici
Strumenti di incentivazione Regione
I II III IV V VI
Esenzione dall’IVA SÌ
Esenzione dai dazi doganali SÌ
Riduzione delle imposte
Tasso di riduzione
delle imposte (%)
90
Tasso imposta
ridotta (%) 2
Tasso di contributo all’investimento (%) 50
Contributi previdenziali (parte a carico del datore di lavoro)
Periodo del sostegno
7 anni
(10 anni per la Regione 6)
Limite superiore
per il sostegno
(%) )
15 (Nessun limite per la Regione 6)
Assegnazione di terreni SÌ
Facilitazioni sugli interessi
Prestiti designati in lire turche (punti) 5 5
Prestiti a valore FX (punti) 2 2
Ammontare minimo del sostegno (*) 50.000 50.000
Contributi previdenziali (parte a carico del lavoratore) 10 anni (per investimenti
nella Regione 6)
Esenzione della ritenuta d’acconto 10 anni (per investimenti
nella Regione 6)
Rimborso IVA
SÌ (per spese di costruzione degli investimenti strategici superiori a 500 milioni di lire
turche)
* 5% dell’ammontare dell’investimento e massimo 50 milioni di lire turche.
Tasso di sostegno agli investimenti applicabili durante l’investimento / periodi operativi ai sensi dello schema di incentivazione agli investimenti strategici
Regioni Periodo di investimento Periodo operativo
I, II, III, IV, V 50 % 50 %
VI 80 % 20 %
30
Strumenti di supporto
Esenzione dall’IVA:
L’IVA è esente per l'importazione e/o la distribuzione in loco di attrezzature e
macchinari entro l’ambito del certificato di incentivazione all’investimento.
Esenzione dai dazi doganali:
I dazi doganali sono esenti per l'importazione di attrezzature e macchinari
entro l’ambito del certificato di incentivazione all’investimento.
Riduzione delle imposte:
L’imposta sul reddito o l'imposta sulla società è calcolata sulla base di tassi
ridotti fino a quando l’ammontare totale delle imposte ridotte non raggiunge l’ammontare del contributo all’investimento. Il tasso di contributo si riferisce al
tasso dell’investimento fisso soggetto a riduzione delle imposte.
Contributi previdenziali (Parte a carico dei dipendenti):
Per la creazione di posti di lavoro aggiuntivi attraverso l’investimento, la parte
a carico del dipendente dei contribuiti previdenziali calcolata sulla base del
salario minimo legale sarà coperta dal governo. Lo strumento è applicabile solo a investimenti fatti nella regione 6 entro l’ambito del certificato di
incentivazione all’investimento. Non c’è limite massimo per i contributi previdenziale e tale incentivo è applicabile per 10 anni.
Contributi previdenziali (Parte a carico del datore di lavoro):
Per la creazione di posti di lavoro aggiuntivi attraverso l’investimento, la parte a carico del datore di lavoro dei contribuiti previdenziali calcolata sulla base del
salario minimo legale sarà coperta dal governo. Una determinata parte dell’ammontare totale dell’investimento è impostata come limite massimo per
questo sostegno. Per lo schema di incentivazione agli investimenti regionali, i tetti sono 10 % per la Regione 1; 15 % per la Regione 2; 20 % per la Regione
3; 25 % per la Regione 4 e 35 % per la Regione 5. Per lo schema di incentivazione agli investimenti su larga scala, i tetti sono 3 % per la Regione
1; 5 % per la Regione 2; 8 % per la Regione 3; 10 % per la Regione 4 e 11 %
31
per la Regione 5. Per lo schema di incentivazione agli investimenti strategici, i
tetti sono 15 % per tutte le regioni. Non c’è limite massimo per la Regione 6.
Esenzione della ritenuta d’acconto:
L'imposta sul reddito in relazione a nuovi posti di lavoro creati dall’investimento, entro l’ambito del certificato di incentivazione
all’investimento, non sarà soggetta a ritenute d’acconto. Lo strumento è applicabile solo a investimenti fatti nella regione 6 entro l’ambito del certificato
di incentivazione all’investimento. Non c’è limite massimo per la riduzione della ritenuta d’acconto e tale incentivo è applicabile per 10 anni.
Tasso di facilitazione sugli interessi:
Il tasso di facilitazione sugli interessi è uno strumento di sostegno finanziario fornito per prestiti per investimento con un termine di almeno un anno
ottenuto entro l’ambito del certificato di incentivazione all’investimento. Una porzione della quota di interesse/profitto riguardante l'equivalente del prestito,
al massimo il 70 percento dell'ammontare fisso dell'investimento registrato nel certificato di incentivazione all’investimento, sarà coperta dal governo.
Assegnazione di terreni:
Per gli investimenti possono essere assegnati terreni, con un certificato di
incentivazione all’investimento, secondo le regole e i principi fissati dal Ministero delle finanze, a seconda della disponibilità di tale terreno.
Rimborso IVA:
L’IVA raccolta su spese di costruzione fatte entro l’ambito di investimenti strategici con un ammontare fisso minimo dell’investimento di 500 milioni di
lire turche sarà restituita.
32
Sostegno R&S
1) Legge ricerca e sviluppo (R&S)
La legge in materia di ricerca e sviluppo prevede incentivi speciali per progetti
di investimento in attività di R&S condotti in Turchia, a condizione che comportino l'impiego di almeno 50 dipendenti in un centro di ricerca e
sviluppo. Gli incentivi previsti dalla nuova legge sono validi fino al 2024 e includono:
Deduzione integrale degli importi investiti in attività di ricerca e sviluppo dalla base imponibile se il numero dei ricercatori è superiore a 500; verrà
inoltre dedotta la metà delle spese aggiuntive comprese nell'arco dell'anno operativo rispetto all'anno precedente.
Esenzione dalla ritenuta d'acconto per i dipendenti (questa disposizione avrà valore fino al 31 dicembre 2023).
Riduzione del 50 % dei contributi per i datori di lavoro per un periodo di 5 anni.
Esenzione dall'imposta di bollo per i documenti applicabili.
Capitale per iniziative tecniche condotte da nuovi scienziati fino a 100.000 lire turche.
Deduzione dalla base imponibile di alcuni fondi concessi da organi pubblici e organizzazioni internazionali.
2) Supporto delle Zone per lo Sviluppo Tecnologico (TDZ)
I vantaggi delle Zone per lo Sviluppo Tecnologico sono i seguenti:
Uffici pronti per essere affittati e disponibilità di infrastrutture.
I profitti derivanti dallo sviluppo di software e da attività di R&S sono esenti dalle imposte sul reddito e sulle società fino al 31 dicembre 2023.
Le vendite di applicazioni software prodotte esclusivamente nelle TDZ sono esenti dall'IVA fino al 31 dicembre 2023.
Le retribuzioni di ricercatori e dipendenti impegnati nel comparto
software o in attività di ricerca e sviluppo sono esenti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche fino al 31 dicembre 2023.
33
Il 50 % dei contributi a carico del datore di lavoro verranno versati dal
governo per 5 anni fino al 31 dicembre 2024.
3) Sia il Consiglio per la Ricerca Tecnologica e Scientifica della Turchia
(TUBITAK, Türkiye Bilimsel ve Teknolojik Araştırma Kurumu) sia la Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico (TTGV, Türkiye Teknoloji Geliştirme Vakfı)
rimborsano e/o finanziano le spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo ed erogano prestiti di capitale per progetti di ricerca e sviluppo.
Progetti che possono usufruire degli incentivi del TUBITAK:
Sviluppo di concept
Ricerca tecnologica e di fattibilità tecnologica Studi di laboratorio per la trasformazione di un concept in un progetto
Studi progettazione e bozze Produzione di prototipi
Costruzione di strutture pilota Produzione di prova
Studi brevettuali e di licenza
Attività collegate alla risoluzione dei problemi post-vendita derivanti dalla progettazione del prodotto
Supporto per le PMI
Le PMI sono aziende con meno di 250 dipendenti e con un ricavo o fatturato inferiore ai 25 milioni di lire turche l'anno.
Gli incentivi per le PMI comprendono:
1. Esenzione dai dazi doganali
2. Esenzione dall'IVA per attrezzature e macchinari importati e acquistati in
loco
3. Assegnazione di credito a seconda del budget
34
4. Sostegno alla garanzia di credito
Per rispondere alle esigenze finanziarie delle PMI, un fondo da 1 miliardo di lire turche verrà trasferito al Fondo di Garanzia di Credito (KGF, Kredi Garanti
Fonu) per creare capacità di credito per 10 miliardi di lire turche. Il limite della garanzia corrisponde a 1 milione di lire turche per PMI e 1,5 milioni di lire
turche per il gruppo di rischio associato alle PMI. Il KGF copre fino all'80 % del prestito.
5. Sostegno della KOSGEB alle PMI (www.kosgeb.gov.tr)
L'Organizzazione per lo Sviluppo della Piccola e Media Impresa (KOSGEB,
Küçük ve Orta Ölçekli Sanayi Geliştirme ve Destekleme İdaresi Başkanlığı) contribuisce significativamente al rafforzamento delle PMI offrendo diversi
strumenti di sostegno per finanziamenti, ricerca e sviluppo, strutture comuni, ricerche di mercato, siti di investimento, marketing, esportazione e
formazione.
Programma Industrial Thesis (SANTEZ)
Sostegno finanziario diretto per l'adattamento alle nuove tecnologie, lo sviluppo di processi, progetti di miglioramento della qualità e di modifiche
ambientali da realizzarsi in collaborazione con le università:
Fino al 75 % del budget del progetto potrebbe essere versato come
concessione diretta. La durata del progetto è di 3 anni con una possibile estensione di 6 mesi.
Vengono supportati i materiali per test, le analisi di laboratorio e le attrezzature.
La richiesta potrebbe essere approvata in 4 mesi e il comitato di supervisione del progetto è indipendente.
Prestiti per progetti di sviluppo tecnologico
35
La Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico (TTGV, Türkiye Teknoloji
Geliþtirme Vakfý) offre prestiti a lungo termine esenti da interessi per progetti di sviluppo tecnologico, la produzione di energie rinnovabili, il miglioramento
dell'efficienza energetica e la riduzione dell'impatto ambientale.
Supporto esemplare per progetti di tutela ambientale:
La percentuale massima di contributo è pari al 50 % a progetto. Il budget massimo è di 1 milione di dollari a progetto.
Il periodo di restituzione del denaro è in totale pari a 4 anni a partire dall'esecuzione del progetto più un periodo di tolleranza di 1 anno.
Supporto alla formazione
L'agenzia nazionale di collocamento (İŞ-KUR, Türkiye iş Kurumu) potrebbe
sostenere progetti di formazione professionale per un periodo massimo di 6 mesi.
Sostegno salariale diretto per stagisti e candidati disoccupati registrati presso l'İŞ-KUR (salario parziale = 20 lire turche al giorno) durante il periodo
di formazione precedente all'assunzione Le spese per il versamento dei contributi (incidenti sul lavoro e malattie
professionali) vengono coperte dall'İŞ-KUR. Alcune spese del programma, come il salario dei formatori, le bollette
dell'acqua e dell'elettricità, vengono in parte versate al datore di lavoro dall'İŞ-KUR. L'importo totale viene calcolato in base al costo di ciascun
apprendista e il datore di lavoro deve consegnare all'İŞ-KUR le fatture dei servizi forniti.
In questo programma di formazione l'İŞ-KUR considera il datore di lavoro
(l'azienda) come persona giuridica. Alla conclusione del programma deve essere assunto un certo numero
(una percentuale) di apprendisti.
Il Ministero Turco della Pubblica Istruzione (MEB, Milli Eðitim Bakanlýðý)
coopera nelle aree seguenti:
36
Apertura di scuole professionali con i programmi desiderati in base alle
decisioni del Ministero. Supporto da parte del Ministero dei costi generali di un gruppo di
apprendisti per l'adattamento dei programmi richiesti nelle attuali scuole
professionali.
Aiuti statali per l'esportazione
L'obiettivo principale di questo programma è di incoraggiare le esportazioni e
aumentare la competitività delle aziende sui mercati internazionali. Questo pacchetto specifico riguarda principalmente le attività di ricerca e sviluppo, le
ricerche di mercato, la partecipazione a mostre e fiere internazionali, i costi sostenuti per brevetti, marchi di fabbrica e progetti industriali.
Condizioni di impiego
Le condizioni di impiego in Turchia sono in gran parte regolate da Labor Law e
Trade Union Law (diritto del lavoro).
In conformità con il Labor Law, ci sono vari tipi di contratti di lavoro:
a) Contratti di lavoro per lavoro “temporaneo” e “permanente” b) Contratti di lavoro a “tempo determinato” o a “tempo indeterminato”
c) Contratti di lavoro per lavoro “part-time” e “a tempo pieno” d) Contratti di lavoro per “lavoro a chiamata”
e) Contratti di lavoro con un periodo di prova f) Contratti di lavoro costituiti come “contratti gang”
I contratti di lavoro sono esenti da tassa di bollo e da ogni altro tipo di tassa e imposta.
Qualsiasi tipo di discriminazione tra dipendenti rispetto a lingua, razza, genere, credo politico, approccio filosofico, religione o altro criterio analogo è proibito
dalla legge. La discriminazione sulla base del genere di un dipendente è proibita se influenza l'ammontare del salario per dipendenti che svolgono lo
stesso lavoro o lavori equivalenti.
37
Orari di lavoro e straordinario
Ai sensi del Labor Law, l’orario lavorativo deve prevedere un massimo di 45
ore di lavoro alla settimana. In linea di principio, le 45 ore di lavoro devono essere equamente suddivise tra i giorni lavorativi. Secondo il Labor Law,
comunque, le ore di lavoro possono essere organizzate dal datore di lavoro entro limiti legali.
Di norma, le ore che superano il limite di 45 ore a settimana devono essere retribuite come “ore di straordinario”. La paga/il salario per ogni singola ora di
straordinario sono corrisposti aumentando la retribuzione oraria del salario di lavoro regolare del cinquanta percento. Invece che il pagamento dello
straordinario, i dipendenti possono ricevere 1,5 ore di permesso per ogni ora di lavoro straordinario. Le ore di straordinario che cadono nei fine settimana o nei
giorni di festa vengono corrisposte come salario per un giorno di festa e retribuzione straordinaria. Queste retribuzioni possono essere aumentate sulla
base di contratti di lavoro collettivi e personali tra dipendenti e datori di lavoro. Il numero totale delle ore di straordinario in un anno non può superare le 270
ore.
Ferie annuali pagate
Ci sono sei festività pubbliche retribuite all’anno (primo gennaio, 23 aprile,
primo maggio, 19 maggio, 30 agosto, 29 ottobre), in più due periodi retribuiti di festività religiose, per un totale di otto giorni. I dipendenti hanno diritto a
ferie annuali pagate per i periodi indicati di seguito, sempre che abbiano lavorato per almeno un anno, compreso il periodo di prova:
Anni di lavoro Periodo minimo di ferie pagate
1 - 5 anni (completi) 14 giorni lavorativi
5 - 15 anni 20 giorni lavorativi
15 anni (completi) o più 26 giorni lavorativi
Questi benefit sono i livelli minimi previsti dalla legge e possono essere aumentati sulla base di contratti di lavoro collettivi e personali.
38
Ai sensi del Labor Law, i salari e ogni forma di retribuzione possono essere corrisposti in lire turche (TRY) sul conto bancario dei dipendenti o nella sede di
lavoro. Se stipendio e salario non sono corrisposti sul conto bancario dei dipendenti, al datore di lavoro viene inflitta una sanzione amministrativa. È
possibile stabilire paga/salario in termini di valuta straniera. In questo caso, paga/salario saranno corrisposti in lire turche calcolate sulla base del tasso di
cambio della valuta straniera pertinente in vigore nella data di pagamento
Cessazione del rapporto di lavoro
Secondo quanto previsto in materia dal Labor Law (diritto del lavoro), datori di
lavoro e dipendenti devono rispettare periodi specifici di notifica prima di rescindere un contratto di lavoro, come presentato nella tabella che segue.
Periodi minimi di notifica richiesti a datori di lavoro e dipendenti
Durata del servizio Durata del periodo di notifica
0 - 6 mesi 2 settimane
6 - 18 mesi 4 settimane
18 - 36 mesi 6 settimane
oltre 36 mesi 8 settimane
Ci sono due tipi di rescissione del contratto di lavoro:
1) Rescissione con notifica
Sia il dipendente che il datore di lavoro possono rescindere un contratto di
lavoro concluso per un periodo indeterminato sulla base dei periodi di notifica indicati nella tabella sopra. La parte che non si attiene alla regola di rispettare
il preavviso deve pagare la retribuzione che copre il salario corrispondente al
periodo di notifica al fine di rescindere il contratto di lavoro.
2) Rescissione di un contratto di lavoro prima della fine del periodo previsto dal contratto o prima dei periodi di notifica specificati sopra,
sulla base di causa giusta e giustificabile ai sensi del Labor Law
39
Sia il datore di lavoro che il dipendente hanno il diritto di rescindere un contratto di lavoro prima della scadenza o senza doversi conformare ai periodi
di notifica prescritti, nei casi che seguono:
Motivi di salute
Casi provocati da condotta immorale, disonorevole o dolosa o altro comportamento simile
Eventi di “forza maggiore” che impediscono al dipendente di lavorare nella sede di lavoro per un periodo superiore a una settimana.
Assenza dal lavoro che supera il periodo di notifica indicato nell’Articolo 17 del Labor Law se il dipendente è tenuto in custodia o è agli arresti
Indennità di fine rapporto
Un dipendente che lascia il lavoro rispettando le condizioni indicate nel Labor
Law o il cui contratto di lavoro viene rescisso dal datore di lavoro deve ricevere una indennità di fine rapporto da calcolare sulla base dell’anzianità del
dipendente in quella posizione di lavoro. Questa indennità è calcolata sulla base del salario lordo degli ultimi trenta giorni per gli anni del contratto di
lavoro, dalla data di inizio del servizio. L’indennità dei trenta giorni per anno di lavoro non deve eccedere il limite superiore stabilito ogni sei mesi. Si può
accettare che l’indennità di fine rapporto, comunque, possa essere corrisposta ad un ammontare superiore al limite indicato sopra nel caso ciò sia previsto dal
contratto di lavoro.
I motivi sulla base dei quali i dipendenti hanno diritto a ricevere l’indennità di
fine rapporto sono i seguenti:
a) Abbandono del lavoro a causa del servizio militare obbligatorio (per gli
uomini) b) Pensione (per ricevere la pensione di vecchiaia, di anzianità o di invalidità
dagli istituti assicurativi pertinenti) c) Dimissione del dipendente dopo aver completato 3600 giorni premium e 15
anni di periodo di assicurazione (nel caso di completamento delle condizioni per la pensione, tranne limite d'età e dimissione con l'invio del documento da
parte dell’istituto nazionale della previdenza sociale che indica il
completamento delle condizioni per la pensione, escluso il limite d'età, al
40
datore di lavoro)
ç) Rescissione volontaria di dipendenti donne entro un anno dopo la data del matrimonio
d) Morte del dipendente
e) Rescissione del contratto di lavoro non
Sistema di sicurezza sociale turco
Il sistema di Previdenza Sociale turco ha subito una trasformazione radicale nel 2007, che ha portato a un sistema di funzionamento più veloce ed efficiente,
basato sulla centralizzazione del controllo di diversi fondi previdenziali in un unico istituto.
Nel campo d'azione del programma:
i tre fondi assicurativi, ossia SSK, Emekli Sandığı e Bağ-Kur, sono stati fusi in un unico ente denominato Istituto di Previdenza Sociale (SSI) nel 2007. I tre
fondi assicurativi coprono circa l'81 % della popolazione dal 2008. Il sistema è diventato completamente operativo all'inizio del 2008.
Pagamento dei contributi
I contributi (come percentuale dei redditi lordi dei dipendenti) vengono pagati
sia dai datori di lavoro sia dai dipendenti. La tabella sottostante mostra i tassi
applicati nei casi di dipendenti d'ufficio nel settore privato. I tassi per i dipendenti operanti in settori specifici (settore minerario, esplorazioni di
petrolio/gas naturale) variano a seconda della categoria di rischio del lavoro svolto.
Contributi (dipendenti d'ufficio)
Categoria di rischio Parte a carico del
datore di lavoro (%) Parte a carico dei
dipendenti (%) Totale (%)
Rischi a breve termine 1-6,5* - 1-6,5*
Rischi a lungo termine 11 9 20
Assicurazione sanitaria generale 7,5 5 12,5
Contributi all'assicurazione contro la disoccupazione
2 1 3
Totale 21,5* 15 36,5*
*I tassi cambiano a seconda delle categorie di rischio dell'impiego. A seconda della categoria di rischio, i contributi a car ico del datore di lavoro variano tra l'1 e il 6,5 %.
41
Gli stranieri che versano i contributi nel proprio paese d'origine non devono pagare i contributi sociali turchi se esistono accordi reciproci tra tale paese e la
Turchia.
Pagamento dei contributi di disoccupazione
I dipendenti, i datori di lavoro e lo stato sono tenuti a garantire un contributo
immediato al piano di assicurazione contro la disoccupazione, rispettivamente a tassi pari all'1 %, al 2 % e al 1 % in relazione al salario lordo del dipendente.
Come i pagamenti dei premi per la sicurezza sociale, anche quelli per l'assicurazione contro la disoccupazione sono organizzati su base mensile. I
datori di lavoro hanno la possibilità di dedurre tali contributi dal loro reddito imponibile; d'altra parte, i contributi di un lavoratore dipendente sono
deducibili dal suo reddito base imponibile.
Una persona fisica estera coperta dal sistema previdenziale obbligatorio del proprio paese d'origine, con il quale la Turchia intrattiene un accordo sulla
previdenza sociale, non è tenuta a pagare i contributi alla Turchia. La prova della copertura estera deve essere presentata all'ufficio di previdenza sociale
locale. Se il dipendente non è soggetto alla previdenza sociale estera, sarà sottoposto al pagamento di tutti i contributi. I contributi di disoccupazione
devono essere dichiarati e pagati
Tasse e imposte
In Turchia l'imposta sulle imprese è una delle più competitive tra quelle dei
paesi dell'OCSE. La legge relativa all'imposta sulle imprese, n. 5520, entrata in vigore il 21 giugno 2006, ha apportato alcune modifiche importanti alle
modalità correnti di applicazione e ha introdotto anche nuovi concetti nella legislazione fiscale. Con la nuova legge relativa all'imposta sulle imprese,
l'odierna legislazione fiscale turca contiene disposizioni molto più chiare, oggettive e armonizzate, in linea con i principi e le normative internazionali.
È possibile classificare il regime fiscale turco sotto tre intestazioni principali:
Imposte sul reddito
42
In Turchia le imposte sul reddito vengono prelevate sul reddito di tutte le
persone fisiche e giuridiche nazionali ed estere residenti nel Paese. I non residenti che generano reddito in Turchia tramite rapporto di lavoro
dipendente, possesso di proprietà, operazioni commerciali o altra attività sono
anch'essi soggetti al prelievo fiscale, ma solo per quanto attiene al reddito generato in Turchia.
Imposta sul reddito delle società
In Turchia l'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20 %.
Vengono inoltre applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società
residenti:
I dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15 %.
Gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota del 0 %.
Gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0 %, mentre il prelievo sugli interessi
generati dai depositi bancari va dal 10% al 18% (per i depositi bancari aperti dopo il 2 gennaio 2013).
Gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti di partecipazione sono soggetti a un'aliquota che va dal 10% al 18% (per i
conti di partecipazioni aperti dopo il 2 gennaio 2013).
Gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15 %.
Vengono inoltre applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società non residenti:
I dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15 %. Gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da
società non residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0 %. Gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società non
residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0 %, mentre il prelievo sugli
interessi generati dai depositi bancari va dal 10% al 18% (per i depositi bancari aperti dopo il 2 gennaio 2013).
43
Gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti
di partecipazione sono soggetti a un'aliquota che va dal 10% al 18% (per i conti di partecipazioni aperti dopo il 2 gennaio 2013).
Gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15 %.
Imposta sul reddito delle persone fisiche
L'aliquota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche varia tra il 15 % e il 35
%.
Le aliquote fiscali relative all'imposta sul reddito per i redditi lordi relativi
all'anno 2013 sono le seguenti:
Scaglione (TRY) Tasso (%)
Fino a 10.700 15
10.701 – 26.000 20
26.001 – 60.000 27
Oltre 60.001 35
. Prelievo fiscale sulla spesa
Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)
Le aliquote IVA generalmente applicate variano tra l'1 %, l'8 % e il 18 %. L'IVA viene applicata ai beni e servizi commerciali, industriali e agricoli, ai beni
e servizi offerti dai liberi professionisti, ai beni e servizi d'importazione e alla fornitura di beni e servizi attraverso altre attività.
44
Imposta speciale sui consumi
Vi sono quattro gruppi di prodotti principali soggetti all'imposta sui consumi sulla base di aliquote diverse:
Prodotti petroliferi, gas naturale, lubrificanti, solventi e derivati degli stessi
Automobili e altri autoveicoli, motocicli, aeroplani, elicotteri e yacht Tabacco e prodotti derivati, bevande alcoliche
Prodotti di lusso
Diversamente dall'IVA, che viene applicata a ogni operazione commerciale,
l'imposta sui consumi viene applicata un'unica volta.
Tassa sulle transazioni bancarie e assicurative
Le transazioni bancarie e assicurative sono esenti da IVA esenti, ma sono soggette a una tassa speciale. Questa imposta viene applicata al reddito
incamerato dagli istituti bancari, come ad esempio quello generato dagli interessi sui prestiti. L'aliquota generale è pari al 5 %, mentre l'interesse sulle
transazioni di deposito interbancarie viene tassato all'1 % e nessuna tassa è imposta sulle transazioni di compravendita di valuta.
Imposta di bollo
L'imposta di bollo viene applicata a un'ampia gamma di documenti, ivi
compresi i contratti, gli accordi, le cambiali, i conferimenti di capitale, le lettere di credito, le lettere di garanzia, i bilanci e i libri paga. L'imposta di bollo
corrisponde a una percentuale del valore del documento e le aliquote applicate variano tra lo 0,189 % e lo 0,948 e vengono raccolte come spesa fissa (a un
prezzo prestabilito) per alcuni documenti.
Imposta patrimoniale
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Esistono tre tipi di imposta patrimoniale: tassa di successione e imposta sulle donazioni, imposta sul patrimoni e tassa di circolazione.
Il possesso di edifici, appartamenti e terreni in Turchia è soggetto all'imposta sugli immobili che ha il seguente range: 0,1% e 0,06%, mentre il contributo
per la conservazione degli immobili di valore culturale è pari al 10% di questa tassa sugli immobili. Le tasse sui motoveicoli sono raccolte sulla base di
importi fissi che variano ogni anno secondo l’età e la cilindrata del motore. Allo stesso tempo le imposte su eredità e donazioni sono tassate a 1-30 %.
AGEVOLAZIONI FISCALI
Zone di sviluppo prioritarie
Zone di sviluppo tecnologiche Zone industriali organizzate
Zone franche
Ricerca e sviluppo Istituti di istruzione
Investimenti e imprese culturali Assegnazione prestiti
Incentivi al settore marittimo internazionale turco
ESENZIONI E DETRAZIONI FISCALI
Le seguenti operazioni commerciali (elencate a titolo esemplificativo e non limitativo) sono IVA esenti:
Esportazione di beni e servizi. Servizi di roaming forniti in Turchia a clienti che si trovano fuori della
Turchia (cioè clienti non residenti), conformemente ad accordi internazionali di roaming, laddove sussista una condizione di reciprocità.
Attività esplorative per la ricerca di petrolio.
Trasporti internazionali. Consegne a rappresentanze diplomatiche, consolati e organizzazioni
internazionali esenti da imposizione fiscale e relativi dipendenti.
46
Fornitura di macchinari e attrezzature, ivi compresa la fornitura a
soggetti o società soggette a IVA e in possesso di un certificato di investimento rilasciato dall'autorità competente.
Servizi resi presso porti e aeroporti a navi e aerei.
Esenzioni di carattere sociale e di altro tipo si applicano alle consegne che hanno per destinatario la pubblica amministrazione e altre organizzazioni
collegate, a fini culturali, istruttivi, sanitari e simili. Le operazioni bancarie e assicurative sono IVA esenti, essendo soggette
a una Tassa sulle transazioni bancarie e assicurative con aliquota del 5 %. Gli utili generati dalle società presso le filiali estere e nell'ambito di
iniziative commerciali nazionali ed estere sono esenti da prelievo fiscale se soddisfano determinati requisiti.
Detrazioni per attività di ricerca e sviluppo. Riduzione dell'imponibile per le imprese a fronte di alcuni tipi di
donazione, assistenza o sponsorizzazione di attività sportive.
Zone speciali di investimento
In Turchia le zone speciali di investimento sono tre:
1. ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO (TDZ) - TECNOPARCHI
Le Zone di Sviluppo Tecnologico (TDZ, Technology Development Zones) sono aree designate per sostenere le attività di ricerca e sviluppo e attirare
investimenti in campi a elevato contenuto tecnologico. Le TDZ istituite sono 50, di cui 34 operative e 16 approvate e
attualmente in costruzione. Ankara dispone di sei TDZ, Istanbul ne ha cinque, Kocaeli quattro, Smirne tre, mentre le altre province mostrate nella mappa
che segue dispongono ognuna di una TDZ.
47
Vantaggi offerti dalle TDZ
Esenzione dalle imposte sul reddito e sulle società per i ricavi derivanti
dallo sviluppo di software e da attività di R&S fino al 31 dicembre 2023.
Esenzione da IVA per le vendite di applicazioni software prodotte
esclusivamente nelle TDZ fino al 31 dicembre 2023. Esempi di applicazioni
esenti: software per la gestione di sistemi, gestione dei dati, applicazioni
aziendali, settori aziendali diversi, Internet, telefonia mobile e applicazioni di
controllo militare.
Esenzione totale fino al 31 dicembre 2023 da qualsiasi imposizione
fiscale sulle retribuzioni del personale di supporto e di quello impegnato in
attività di R&S. Il personale di supporto coperto da esenzione non può
superare il 10 % del personale impegnato in attività di R&S.
Se ritenuto opportuno dalla società operativa e autorizzato dal Ministero,
le imprese possono effettuare nelle TDZ gli investimenti necessari per la
fabbricazione del prodotto tecnologico derivante dai progetti di R&S condotti
nella zona.
Il 50 % dei contributi a carico del datore di lavoro verranno versati dal
governo per 5 anni fino al 31 dicembre 2024.
ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE
48
Le Zone Industriali Organizzate (OIZ, Organized Industrial Zones) sono zone
appositamente studiate per consentire alle aziende operare in un ambiente
adeguato all'investitore con infrastrutture e infrastrutture sociali pronte per
l'uso.
Le infrastrutture offerte in queste zone includono strade, acqua, gas
naturale, elettricità, comunicazioni, smaltimento dei rifiuti e altri servizi.
Vi sono 276 Zone Industriali Organizzate in 80 province, 181 delle quali
sono attualmente operative, mentre le restanti 95 sono in corso di
realizzazione su tutto il territorio nazionale turco.
Vantaggi offerti dalle OIZ
Oltre allo schema di incentivi per gli investimenti in Turchia (incentivi per
investimenti generici, incentivi per investimenti su larga scala, incentivi basati
su settore e regione, incentivi sull'impiego, sostegno R&S ecc.), gli investitori
che operano nelle OIZ possono beneficiare dei seguenti vantaggi:
49
Esenzione IVA per le acquisizioni di terreni
Esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla
conclusione della costruzione dello stabilimento.
Costi ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioniNessuna tassa
per l'unificazione e/o la separazione di lotti
Esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello
stabilimento
Esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti solidi se la OIZ non beneficia
dei servizi comunali
. ZONE FRANCHE
Le zone franche sono siti speciali considerati fuori del territorio soggetto
a dazi doganali, pur restando ubicate all'interno dei confini politici del paese.
Queste zone hanno lo scopo di aumentare gli investimenti finalizzati
all'esportazione.
Le norme legali e amministrative che regolamentano le attività
commerciali, finanziarie ed economiche all'interno dell'area soggetta a dazi
doganali non valgono all'interno delle zone franche oppure valgono solo in
parte.
In Turchia sono presenti 20 zone franche (di cui 19 attive) che operano
in stretta collaborazione con i mercati dell'UE e con quelli mediorientali.
Grazie alla vicinanza ai principali porti turchi sul Mar Mediterraneo, sul Mar
Egeo e sul Mar Nero, forniscono un facile accesso alle rotte commerciali
internazionali.
50
Vantaggi offerti dalle zone franche
Esenzione integrale dai dazi doganali e da altre imposizioni diverse.
Esenzione integrale dall'imposta sulle imprese per società di produzione.
Esenzione integrale dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla speciale
imposta sui consumi.
Esenzione integrale dall'imposta sul reddito dei dipendenti (per aziende
che esportano almeno l'85 % del valore FOB dei beni prodotti nelle zone
franche
Demografia e forza lavoro
1. DEMOGRAFIA
La Turchia si trova nel fuso orario GMT+2 il che le consente di comunicare sia
con Paesi orientali che occidentali entro lo stesso giorno lavorativo.
51
Area
La Turchia ha un’area di 783.562,38 km2 ed è divisa in sette regioni geografiche: Marmara, Egeo, Mediterraneo, Anatolia sudorientale, Anatolia
orientale, Anatolia centrale e Mar Nero. È circondata da quattro mari: Mar
Mediterraneo, Mar Egeo, Mar di Marmara e Mar Nero.
Popolazione
La Turchia ha una popolazione totale di 76 milioni di abitanti la metà dei quali
al di sotto di 30 anni di età.
Piramide della popolazione per gruppi di età (2012)
Fonte: Istituto statistico turco (TurkStat)
52
FORZA LAVORO
La popolazione della Turchia di 76 milioni di abitanti ha una forza lavoro di
oltre 27 milioni di persone. La Turchia è la quarta maggiore forza lavoro in relazione ai Paesi della UE.
Forza lavoro (in milioni) - 2012
Fonte: IMD, maggio 2013
La popolazione giovane della Turchia è un contributo importante alla crescita
della forza lavoro ed ha contribuito a far valutare la Turchia al di sopra dei suoi concorrenti.
La distribuzione della forza lavoro tra i molti diversi settori riflette la ricchezza di opportunità offerta agli investitori. La Turchia è altamente competitiva in
53
termini di costo del lavoro e produttività. È stata testimone di una costante
crescita nella produttività del lavoro assieme a un trend decrescente dei reali salari per unità.
Produttività e indice reale di salari per unità nell’industria
(Per lavoratore; 2005=100)
Fonte: Istituto statistico turco (TurkStat)
Il mercato del lavoro turco è uno dei migliori del mondo grazie a qualificazioni,
competenze, dedizione e motivazione che offre.
54
Punteggi di disponibilità di forza lavoro qualificata 2013
Manodopera
qualificata
Ingegneri
qualificati
Alti dirigenti
competenti
Competenze
IT
Punteggio
medio
Polonia 6,62 7,00 6,69 8,58 7,22
Turchia 6,39 7,43 6,50 7,21 6,88
Rep. Ceca 6,10 6,82 6,00 6,92 6,46
Cina 5,05 6,22 5,51 7,54 6,08
Romania 5,33 6,00 4,17 6,36 5,47
Ungheria 4,24 6,07 3,33 6,77 5,10
Bulgaria 3,49 5,49 2,90 6,94 4,71
Fonte: IMD World Competitiveness Yearbook 2013
Punteggi (0: Non disponibile; 10: Disponibile)
La Turchia ha una forza lavoro giovane e dinamica e la sua forte etica del
lavoro è una parte importante della cultura del lavoro della Turchia. Il posto di lavoro, come istituzione, è prezioso in Turchia il che consente alle persone di
utilizzare le proprie competenze e per auto-avanzamento. La dedizione al
lavoro della forza lavoro viene mostrata attraverso l’alta produttività, il basso assenteismo della Turchia e il suo status come uno dei Paesi con i più alti tassi
di ore lavorate all'anno.
55
ISTRUZIONE
Oltre 3,8 milioni di studenti nell’istruzione terziaria
Circa 600.000 laureati dalle università per anno Istruzione ingegneristica di classe mondiale
Numero di studenti iscritti nell’istruzione terziaria – 2011
Fonte: Eurostat
Numero di studenti iscritti nel campo di ingegneria, produzione e costruzione (istruzione terziaria) – 2011
56
Fonte: Eurostat
Numero di laureati nel campo di ingegneria, produzione e costruzione (Istruzione terziaria) – 2011
57
Fonte: Eurostat
Infrastruttura e logistica
INFRASTRUTTURA ENERGETICA
La Turchia ha accresciuto la sua capacità installata per la generazione di elettricità a 52.911 MW nel 2011, partendo da 31.846 MW nel 2002, mentre il
governo ha previsto un obiettivo specifico per aumentare la capacità installata fino a 125.000 MW entro il 2023, anno in cui si festeggia il centenario della
Repubblica di Turchia.
58
Generazione di elettricità in Turchia: Capacità installata (MW)
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
31.846 35.587 36.824 38.820 40.565 40.836 41.817 44.761 49.524 52.911
Fonte: Società turca di fornitura dell'energia elettrica (TEIAS)
Efficienza e adeguatezza dell’infrastruttura energetica (0: Inefficiente e inadeguata – 10: Efficiente e adeguata)
Fonte: Annuario della competitività mondiale 2012 IMD
59
INFRASTRUTTURA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Infrastruttura delle telecomunicazioni - 2011
Abbonati ai servizi di telefonia mobile 65,3 milioni
Abbonati a rete fissa 15,2 milioni
Utenti Internet 50 milioni
Abbonati alla banda larga 14 milioni
Fonte: Information and Communication Technologies Authority (ICTA)
Le tecnologie di comunicazione (voce e dati) (0: Non soddisfano i requisiti di utilizzo aziendale - 10: soddisfano i requisiti di utilizzo
aziendale)
Fonte: Annuario della competitività mondiale 2012 IMD
60
INFRASTRUTTURA DEI TRASPORTI
Infrastruttura dei trasporti 2011
Passeggeri aerei 118 milioni
Aeroporti 47 (13 internazionali)
Autostrade 64.319 km
Rete ferroviaria 12.000 km
Trasporto marittimo 363 milioni di tonnellate/anno
Trasporto aereo merci 1,8 milioni di tonnellate/anno
Fonte: Ministero dei trasporti e delle comunicazioni
Aeroporti in Turchia
Uno dei vantaggi offerti dalla Turchia è la presenza di un settore logistico che ha conosciuto un notevole sviluppo in seguito all'ingresso del paese nell'Unione
Doganale Europea. L'infrastruttura geografica, fisica e aziendale costituisce una delle principali attrattive per i potenziali investitori, per i motivi elencati di
seguito:
La vicinanza della Turchia a mercati importanti, come ad esempio la CSI,
il Medio Oriente e il Nord Africa, le consente di raggiungere senza difficoltà un bacino di consumatori pari a circa 1,5 miliardi di persone.
La Turchia svolge un ruolo chiave nel collegare le rotte di trasporto paneuropee con quelle dell'Asia centrale. Inoltre, il bacino del Mediterraneo,
nel quale la Turchia si inserisce naturalmente come tratto di giunzione, sta diventando sempre più importante nei collegamenti est-ovest e nord-sud.
La rete stradale e quella ferroviaria sono totalmente integrate
nell'infrastruttura eurasiatica. Il progetto ferroviario della Via della Seta garantirà un collegamento uniforme tra l'Europa, il Medio Oriente, le
repubbliche altaiche e l'Estremo Oriente attraverso la Turchia. La regolarità dei servizi di autotrasporto e delle rotte dei traghetti Ro-Ro continuano ad
incrementare la capacità dei servizi logistici.
La Turchia soddisfa i requisiti per spedizioni di prodotti efficienti e a costi ridotti
grazie alle infrastrutture ad alte prestazioni, ai servizi di trasporto affidabili e alla collocazione geografica strategica.
61
Efficienza nell'infrastruttura di distribuzione di prodotti e servizi (0: Inefficiente – 10: Efficiente)
Fonte: Annuario della competitività
62
Indicatori macroeconomici
La disciplina fiscale e la rigida politica fiscale continuano a essere le due colonne portanti del programma economico della Turchia e non solo hanno
contribuito considerevolmente al calo dell'inflazione, ma hanno favorito anche la forte crescita economica del paese. Oltre ad avere adottato valide politiche
macroeconomiche, la Turchia ha attuato anche un programma di riforme strutturali completo e di vasta portata. Rispetto alle esperienze di altri paesi, il
successo della Turchia risulta degno di nota principalmente alla luce della rapidità con cui le riforme strutturali e istituzionali sono state portate a
termine. Invero, la Turchia ha fatto grandi passi avanti nella ristrutturazione del proprio settore finanziario e nell'irrigidimento della governance pubblica e
aziendale.
Le riforme strutturali sono state messe in atto allo scopo di:
incrementare il ruolo del settore privato nell'economia turca migliorare l'efficienza e la ripresa del settore finanziario
strutturare il sistema previdenziale su una base più solida
63
Tali riforme hanno rafforzato le fondamenta macroeconomiche del paese.
Crescita economica
Politiche economiche valide, accompagnate da importanti riforme economiche,
hanno prodotto risultati positivi e durante gli ultimi otto anni l'economia ha registrato una crescita notevole. Grazie all'introduzione di importanti riforme
strutturali e di politiche macroeconomiche di successo, la Turchia è diventata una delle economie dalla crescita più rapida di tutta la regione.
Stabilità e prestazioni economiche elevate
Tra il 2002 e il 2011:
il PIL è cresciuto del 234 %, raggiungendo 772 miliardi di dollari il tasso di crescita media annua del PIL reale è stato pari al 5,2 %
il debito pubblico è sceso dal 74 % al 39,4 % del PIL
il deficit di bilancio è sceso dal 10 % a meno de 3 % del PIL
Tasso di crescita annuale composto (CAGR) del PIL (%), prezzi costanti
64
Fonte: istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)
Negli ultimi otto anni, l'economia turca ha rappresentato una delle economie
emergenti dalla crescita più rapida.
Crescita effettiva annuale media del PIL (%) 2002-2011
65
Fonti: FMI (World Economic Outlook, aprile 2012), Istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)
Nel 2010 e nel 2011, la Turchia è stata l'economia a più rapida crescita in Europa e una delle economie a più rapida crescita nel mondo.
Crescita effettiva del PIL (%)
66
Fonti: FMI World Economic Outlook, aprile 2011, Istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)
Con la crescita costante dell'economia turca, anche gli standard di vita sono cresciuti in modo significativo. Il livello del PIL pro capite è passato da 3.492
dollari nel 2002 a 10.444 nel 2011.
67
PIL pro capite - Prezzi correnti (USD)
Fonte: istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)
PIL 2011 - Prezzi correnti (espressi in miliardi di dollari)
68
Fonte: FMI (World Economic Outlook, aprile 2011)
Politica fiscale prudente
La disciplina fiscale continua a essere la colonna portante dei risultati
macroeconomici dell'economia turca.
Grazie a tale politica, la Turchia ha ridotto il proprio debito pubblico,
diventando in relazione a ciò, una delle migliori economie in Europa. Dal 2004, il rapporto relativo al debito pubblico generale soddisfa i criteri di Maastricht
dell'UE, che lo limitano al 60 %.
69
Debito pubblico generale definito dall'UE
(espresso in termini percentuali rispetto al PIL)
Fonte: Sottosegretariato del Tesoro
70
Debito pubblico generale definito nel 2011
(espresso in termini percentuali rispetto al PIL)
Fonte: Sottosegretariato del Tesoro ed Eurostat
71
Saldo di bilancio pubblico generale definito dall'UE (% del PIL)
Fonte: Direzione generale Affari economici e finanziari (ECFIN), Commissione
europea
72
Saldo di bilancio statale generale 2011
(espresso in termini percentuali rispetto al PIL)
73
IDE in Turchia
Afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia (in miliardi di dollari)
Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia
Afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia per anno
Milioni di dollari
2008 2009 2010 2011 2012
74
Totale investimenti diretti esteri (netto) 19.760 8.663 9.038 16.047 13.018
Investimenti di partecipazione (netti) 14.712 6.170 6.203 14.064 9.928
Afflussi 14.747 6.252 6.238 16.055 10.561
Deflussi liquidazioni -35 -82 -35 -1.991 -633
Prestiti interaziendali* 2.111 711 339 -30 454
Immobiliare (netto) 2.937 1.782 2.494 2.013 2.636
*Prestiti che le aziende con capitale estero ricevono da partner stranieri
Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia
Afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia per settore
Negli ultimi sei anni i settori di intermediazione e produzione hanno attratto la maggior parte degli investimenti diretti esteri.
Milioni di dollari
Settori 2008 2009 2010 2011 2012*
Agricoltura 41 48 80 32 43
Agricoltura, selvicoltura e pesca 41 48 80 32 43
Settori industriali 5.186 3.889 2.884 7.965 5.420
Settore minerario ed estrazione 145 89 135 146 213
Produzione 3.971 1.642 923 3.573 4.283
Produzione di prodotti alimentari, bevande e tabacco 1.252 221 123 648 2.201
Produzione di tessuti e prodotti tessili 187 78 94 148 376
Produzione di pelle e prodotti in pelle 15 11 0 0 0
Produzione di legno e prodotti in legno 6 0 1 0 84
Produzione di polpa, carta e prodotti di carta; editoria e stampa 64 89 18 74 12
Produzione di carbone, prodotti petroliferi raffinati e carburante nucleare 28 61 3 1.255 179
75
Produzione di sostanze chimiche, prodotti chimici, prodotti e materiali farmaceutici di base 199 337 120 348 520
Produzione di prodotti in gomma e plastica 162 34 7 128 485
Produzione di altri prodotti minerali non metallici 195 238 54 37 10
Produzione di prodotti in metalli di base e metalli lavorati 1.250 31 213 292 101
Produzione di macchinari ed apparecchiature n.e.c. 226 219 64 76 32
Produzione di computer, apparecchiature elettroniche-elettriche e ottiche 237 59 177 442 143
Produzione di apparecchiature per il trasporto 71 224 38 93 121
Produzione n.e.c. 79 40 11 32 19
Elettricità, gas, vapore e aria condizionata 1.055 2.153 1.823 4.244 924
Fornitura idrica, rete fognaria, gestione rifiuti e risanamento
15 5 3 2 0
Servizi 9.520 2.315 3.274 8058 5.096
Edilizia 337 209 314 301 1.431
Commercio all'ingrosso e al dettaglio 2.088 390 435 709 221
Trasporti e stoccaggio 96 230 182 223 130
Attività relative ai servizi alimentari e di alloggio 25 54 113 122 16
Servizi di informazione e comunicazione 97 173 36 36 133
Attività finanziarie e assicurative 6.136 817 1.620 5.882 1.940
Attività relative ai servizi finanziari (banche) 4.111 473 835 4.745 1.356
Assicurazioni, riassicurazione e fondi pensione (tranne contributi previdenziali obbligatori)
1.895 174 765 881 348
Attività delle società di partecipazione 68 154 10 170 176
Altre attività ausiliarie ai servizi finanziari 62 16 10 86 60
Attività immobiliari 453 210 241 300 174
Attività professionali, scientifiche e tecniche 52 81 94 103 78
Attività amministrative e servizi di supporto 25 6 0 47 233
Amministrazione pubblica e difesa, contributi previdenziali obbligatori
0 0 0 0 0
Istruzione 0 1 17 68 60
Salute personale e attività di lavoro sociale 147 105 112 231 546
Arti, tempo libero e attività ricreative 40 25 51 13 81
Altri servizi 24 14 59 23 53
Attività delle famiglie in qualità di datori di lavoro; 0 0 0 0 0
76
beni e servizi non differenziati; attività di produzione domestica per uso personale
Attività di organizzazioni ed enti extra-territoriali 0 0 0 0 0
Totale 14.747 6.252 6.238 16.055 10.559
(*) Provvisorio
Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia
Suddivisione geografica dell'afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia
La maggior parte dell'afflusso di investimenti diretti esteri proviene da Europa, Nord America e Paesi del Golfo.
2008 2009 2010 2011 2012
Europa 11.367 5.234 4.920 12.549 7.725
Paesi AELS 202 281 196 323 592
Altri Paesi europei 89 25 5 770 30
Africa 82 2 0 0 0
Nord Africa 82 1 0 0 0
Altri Paesi africani 0 1 0 0 0
America 951 331 385 1.484 491
Nord America 891 312 378 1,422 471
America centrale 8 12 0 57 16
Sud America 52 7 7 5 4
Asia 2.345 673 928 2.013 2.337
Paesi del Vicino e Medio Oriente 2.184 361 473 1.516 1.593
Paesi del Golfo Arabo 1.963 209 388 195 940
Altri Paesi del Vicino e Medio Oriente 96 78 45 1.317 653
Altri Paesi asiatici 161 312 455 497 744
Oceania e regioni polari 2 12 5 9 6
Non classificato 0 0 0 0 0
Totale 14.747 6.252 6.238 16.055 10.559
Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia
77
Numero di aziende con capitale internazionale
Nel 2012 oltre 33.000 aziende con capitale straniero operavano in Turchia.
Numero di aziende con capitale internazionale
(cumulativo, in migliaia)
Fonte: Ministero dell'economia
78
Commercio estero
Nel 2012 le esportazioni turche hanno raggiunto una cifra elevata mai vista, raggiungendo i 152,50 miliardi di dollari statunitensi, con un aumento del
13%.
Statistiche del commercio estero
Milioni di dollari
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Esportazioni (FOB)
85.535 107.272 132.002 102.143 113.883 134.969 152.462
Importazioni (CIF)
139.576 170.063 201.961 140.929 185.544 240.838 236.545
Volume degli scambi
225.111 277.334 333.963 243.072 299.428 375.807 389.007
Saldo degli scambi
-54.041 -62.791 -69.959 -38.786 -71.661 -105.869 -84.083
Fonte: TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu
Grazie all'attuazione del processo di liberalizzazione, iniziato negli anni '80,
l'economia turca ha conosciuto un periodo di forte crescita. Il commercio estero è cresciuto rapidamente sia nelle esportazioni che nelle importazioni,
denotando notevoli cambiamenti nella struttura delle esportazioni. Sotto questo aspetto, i prodotti industriali sono diventati preponderanti rispetto a
quelli agricoli.
Nel 1995, inoltre, la Turchia è divenuta membro dell'Organizzazione Mondiale
per il Commercio (OMC). In seguito a tale passo, ha concluso un accordo con l'UE che le ha permesso di aderire all'Unione doganale il 1° gennaio 1996.
79
Esportazioni
In linea con le politiche attuate nell'ambito del modello di sviluppo basato
sull'esportazione e applicato sin dal 1980, le esportazioni sono divenute estremamente importanti per la Turchia, sia in termini qualitativi che
quantitativi.
Nella fattispecie, partendo dal 1980 fino alla metà degli anni '90, sono stati
rilevati sviluppi significativi nei settori di mercato che richiedono molta manodopera quali il settore tessile e dell'abbigliamento, il settore del ferro e
dell'acciaio e il settore alimentare.
Nel 1996, con l'istituzione dell'Unione doganale con l'Unione Europea, le esportazioni della Turchia sono entrate in un nuovo processo di trasformazione
strutturale. Gli sviluppi degli ultimi anni mostrano che la produzione e le esportazioni sono aumentate in maniera significativa nei settori ad alta
tecnologia, inclusi macchinari e attrezzature elettriche ed elettroniche, come pure nel settore automobilistico. A tale proposito, si è osservato un aumento
nell'esportazione dei prodotti dell'industria manifatturiera.
80
I principali 10 gruppi di prodotti per esportazioni nel 2012
Gruppi di prodotti Gruppi di
prodotti Gruppi di
prodotti
1 Pietre preziose, metalli preziosi, perle e articoli realizzati con gli stessi 16,3 10,7
2 Veicoli diversi da materiale per strade ferrate o simili e loro parti 15,2 10,0
3 Caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici e loro parti 12,0 7,8
4 Ferro e acciaio 11,3 7,4
5 Macchine ed apparecchi elettrici e loro parti 9,4 6,2
6 Articoli e indumenti a maglia e loro parti 8,4 5,5
7 Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione 7,7 5,0
8 Articoli di ferro e acciaio 6,1 4,0
9 Articoli e indumenti diversi da quelli a maglia e loro parti 5,4 3,5
10 Articoli e prodotti di plastica e loro parti 5,0 3,2
Fonte: TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu
Principali mercati di esportazione nel 2012
Mercati Milioni di dollari Quota (%)
A - 28 Paesi dell'UE 59.399 38,9
B - Zone franche della Turchia 2.295 1,5
C – Altri Paesi 90.769 59,5
1- Altri Paesi europei 14.167 9,2
2- Paesi nordafricani 9.444 6,1
3- Altri Paesi africani 3.913 2,6
4- Paesi nordamericani 6.663 4,4
5- Paesi centroamericani e Caraibi 770 0,5
6- Paesi sudamericani 2.191 1,4
7- Paesi del Vicino e Medio Oriente 42.452 27,8
8- Altri Paesi asiatici 10.575 6,9
9- Australia e Nuova Zelanda 490 0,3
10- Altri Paesi 105 0,0
Fonte: TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu
81
Importazioni
Il regime turco delle importazioni mette in evidenza una liberalizzazione delle
importazioni, allineata agli impegni assunti dal paese per completare l'Unione doganale con l'UE, ai rapporti con l'EFTA e agli obblighi derivanti dalla
partecipazione all'Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC). La Turchia ha dato particolare risalto all'impegno di ridurre i dazi doganali al fine di
allinearsi con la tariffa doganale comune. Ha inoltre effettuato le modifiche necessarie al proprio regime di importazioni e dal 1° gennaio 1996 l'Unione
doganale con l'UE è divenuta effettiva.
Gli scopi principali della politica di importazioni turca dall'inizio del 1980
possono essere riassunti come segue:
Riduzione delle misure protezioniste in conformità con le nuove norme
GATT Riduzione delle procedure burocratiche
Fornitura a prezzi equi di materie prime e prodotti intermedi di livello qualitativo definito
La Turchia e la sua adesione alle organizzazioni internazionali per il commercio
La Turchia è membro dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC) sin dal 1995. Nell'ottica dell'integrazione tra commercio regionale e internazionale,
la Turchia è divenuta membro di varie organizzazioni quali l'Organizzazione per la Cooperazione Economica (OCE), la Conferenza delle Nazioni Unite sul
Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD, United Nations Conference on Trade and
Development), l'Organizzazione della Cooperazione Economica del Mar Nero (BSEC, Black Sea Economic Cooperation), l'Organizzazione Mondiale delle
Dogane (WCO, World Customs Organization), la Camera di Commercio Internazionale (CCI), il D-8 e altre ancora.
Oltre all'Unione doganale con l'Unione Europea, la Turchia ha firmato accordi di libero scambio con Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, Georgia,
82
Israele, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Croazia, Bosnia-Erzegovina,
Tunisia, Marocco
Legislazione in materia di investimenti
La Turchia presenta una legislazione in materia in investimenti semplice e
conforme agli standard internazionali in grado di garantire un trattamento equo a tutti gli investitori. Il pilastro della legislazione in materia di
investimenti è rappresentato dalla Encouragement of Investments and Employment Law N. 5084, dalla Foreign Direct Investments Law N. 4875, da
trattati internazionali e varie leggi e sotto-regolamenti collegati sulla promozione degli investimenti.
I recenti emendamenti apportati permetteranno al paese di progredire ulteriormente nell'ambito degli investimenti.
1. Normativa giuridica sugli investimenti diretti esteri
Gli obiettivi della legislazione sugli investimenti diretti esteri (IDE), Legge n.
4875 sono:
favorire gli IDE nel paese;
tutelare i diritti degli investitori; allineare investitori e investimenti agli standard internazionali;
istituire un sistema per gli IDE basato sulle notifiche invece che sulle
approvazioni; incrementare il volume degli IDE migliorando politiche e procedure.
Il quadro giuridico per gli IDE fornisce una definizione di investitore estero e di
investimento diretto estero. Fornisce inoltre una spiegazione dei principi
fondamentali degli IDE quali la libertà di investimento, il trattamento nazionale, l'espropriazione e la nazionalizzazione, il trasferimento, l'accesso
alle proprietà immobiliari, la risoluzione delle controversie, la valutazione dei capitali non liquidi, l'impiego di immigrati e gli uffici di collegamento.
Il regolamento per l'attuazione della legislazione sugli IDE consiste nella:
83
specificazione delle procedure e dei principi di quanto stabilito nella legislazione sugli IDE.
L'obiettivo della legislazione sugli IDE in materia di rilascio dei permessi di lavoro agli stranieri è:
regolare il lavoro effettuato dagli stranieri;
stipulare norme sul rilascio dei permessi di lavoro agli stranieri.
2. Accordi bilaterali
2. a. Accordi bilaterali per la promozione e la tutela degli investimenti
Sin dal 1962 sono stati stipulati accordi bilaterali per la promozione e la tutela
degli investimenti con paesi in cui è presente un forte potenziale di miglioramento delle relazioni bilaterali sugli investimenti. Lo scopo
fondamentale di tali accordi consiste nel creare un clima favorevole per la
cooperazione economica tra le parti, stabilendo gli standard di trattamento per investitori e investimenti entro i confini dei paesi coinvolti. L'obiettivo di tali
accordi è quello di incrementare il flusso di capitali tra le parti, garantendo al contempo un ambiente stabile per gli investimenti. Grazie alle disposizioni
sull'arbitrato internazionale, gli accordi stabiliranno inoltre varie procedure per risolvere con successo eventuali controversie tra gli investitori e lo stato
ospitante. La Turchia ha firmato Accordi Bilaterali di Investimento con 75 paesi.
Afghanistan, Albania, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Austria, Azerbaijan,
Bangladesh, Belgio, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cina, Corea del Sud,
Croazia, Cuba, Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Etiopia, Federazione
Russa, Filippine, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Giordania,
Grecia, India, Indonesia, Iran, Israele, Italia, Kazakistan, Kirghizistan, Kuwait,
84
Lettonia, Libano, Libia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malesia, Malta,
Marocco, Moldavia, Mongolia, Oman, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Portogallo,
Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Singapore, Siria,
Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Tailandia,
Tajikistan, Tunisia, Turkmenistan, Ucraina, Ungheria, Uzbekistan, Yemen.
2. b. Convenzioni per la prevenzione della doppia tassazione
La Turchia ha firmato le convenzioni per la prevenzione della doppia tassazione con 77 paesi. Ciò permette l'abolizione delle tasse imponibili in uno dei due
paesi, evitando così la doppia tassazione.
Albania, Algeria, Arabia Saudita, Austria, Azerbaijan, Bahrain, Bangladesh, Belgio,
Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Canada, Cina, Corea del Sud, Croazia,
Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Etiopia, Federazione Russa,
Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Giordania, Grecia, India,
Indonesia, Iran, Irlanda, Israele, Italia, Kazakistan, Kuwait, Kyrghizistan, Lettonia,
Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malesia, Marocco, Moldavia, Mongolia,
Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia,
Portogallo, Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica turca di Cipro Nord,
Romania, Serbia, Singapore, Siria, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti
d'America, Sudafrica, Sudan, Svezia, Tailandia, Tajikistan, Tunisia, Turkmenistan,
Ucraina, Ungheria, Uzbekistan, Yemen.
La Turchia continua a espandere l'area in cui vige la prevenzione della doppia tassazione aggiungendo costantemente ulteriori paesi.
85
2. c. Accordi sulla Previdenza Sociale
La Turchia ha firmato Accordi sulla Previdenza Sociale con 22 paesi.Tali
Accordi hanno reso più facile la mobilità degli immigrati tra i vari paesi. Il numero di paesi aumenterà in linea con l'aumento delle fonti di IDE.
3. Unione Doganale e Accordi di Libero Scambio (FTA)
Un Accordo di Unione Doganale tra Turchia e Unione Europea è in vigore sin
dal 1996. Tale accordo consente i rapporti commerciali tra Turchia e paesi dell'UE senza restrizioni doganali. L'Unione Doganale tra UE e Turchia è uno dei
passi verso la piena adesione della Turchia all'Unione Europea.
La Turchia ha stipulato Accordi di Libero Scambio con 22 paesi, creando
un'area di libero scambio nella quale i paesi si accordano per l'eliminazione di tariffe, quote e preferenze sulla maggior parte dei beni e dei servizi scambiati.
Ciò spiega il motivo per cui molte aziende globali utilizzano oggi la Turchia come una fonte secondaria e base di produzione, non solo per il traffico con
l'UE e il crescente mercato turco, ma anche per i mercati del Medio Oriente, del Mar Nero e del Nord Africa, con in più il vantaggio di usufruire di una forza
lavoro qualificata a costo ridotto e di una rete di trasporti efficiente. Gli Accordi
di Libero Scambio contrassegnati con un asterisco (*) indicati nell'elenco seguente sono in fase di ratifica.
Albania, Bosnia-Erzegovina, Cile, Corea del Sud, Croazia, Egitto, Georgia,
Giordania, Islanda, Israele, Libano*, Liechtenstein, Macedonia, Marocco,
Mauritius*, Montenegro, Norvegia, Palestina, Serbia, Siria, Svizzera, Tunisia. (* in
corso di ratifica)
86
La Turchia cresce costantemente da diversi anni con tassi nettamente superiori alla
media europea; è un Paese che conta su importanti fattori di attrattività, quali la
posizione geografica strategica, l’ampia dimensione, la vocazione imprenditoriale e la
progressiva liberalizzazione dell’economia. La felice conformazione geografica e
l’ampiezza del territorio fanno della Turchia mercato di sbocco e snodo logistico e
manifatturiero capace di mettere in contatto Europa e Asia.
Inoltre la forte urbanizzazione e i cambiamenti socio-economici in atto attestano la
crescente modernizzazione della società e la graduale apertura nei confronti del
mondo occidentale. In particolare l’ampia presenza di giovani sta già contribuendo a
una straordinaria trasformazione della società, come attesta l’elevata adozione delle
tecnologie di e-commerce, social media e mobile payment.
La Turchia cresce costantemente da diversi anni con tassi nettamente superiori alla
media europea; è un Paese che conta su importanti fattori di attrattività, quali la
posizione geografica strategica, l’ampia dimensione, la vocazione imprenditoriale e la
progressiva liberalizzazione dell’economia. La felice conformazione geografica e
l’ampiezza del territorio fanno della Turchia mercato di sbocco e snodo logistico e
manifatturiero capace di mettere in contatto Europa e Asia.
Inoltre la forte urbanizzazione e i cambiamenti socio-economici in atto attestano la
crescente modernizzazione della società e la graduale apertura nei confronti del
mondo occidentale. In particolare l’ampia presenza di giovani sta già contribuendo a
una straordinaria trasformazione della società, come attesta l’elevata adozione delle
tecnologie di e-commerce, social media e mobile payment.
caratterizzano il Paese; ha individuato e studiato i settori di mercato più promettenti e
significativi, per crescita prevista e impatto sul PIL; ha interrogato le aziende italiane
che hanno esplorato il Paese con successo. Ne è emerso un vademecum strategico,
una “ricetta” che non pretende di essere esaustiva ma vuole porsi come elemento di
guida per le aziende italiane che cercano e realizzano valore.
AGILITÁ E RITMO
Scegliere il ritmo giusto per muoversi con agilità: le aziende italiane che decidono di
investire in Turchia devono porsi in un atteggiamento di ascolto nei confronti della
cultura del Paese, comprendere le tradizioni locali e rispettare una gestione di tempi e
delle relazioni diversa rispetto alla cultura nostrana.
Questo processo di adattamento avviene in modo graduale, cosi come regolare e
ritmata deve essere la strategia di ingresso: avviare dapprima una presenza
commerciale, cercando magari alleanze con player locali e individuando con cura le
strategie di distribuzione. Solo in seguito, eventualmente, avviare la produzione locale. La rapidità,
invece, deve caratterizzare le scelte di investimento, perché bisogna stare al passo con i ritmi sostenuti ai
quali cresce il Paese; questo consente di cogliere al volo le nuove opportunità che il Governo della Zone
franche.
87
CENTRALITÁ DEL CLIENTE
Quando si entra nel mercato turco, occorre porre particolare attenzione a come si presenta il proprio prodotto e alle strategia di posizionamento del brand. I consumatori turchi sono evoluti ed esigenti, hanno accesso alle informazioni relative ai prodotti grazie a un’alta penetrazione del web, esigono qualità e vogliono riconoscersi nei brand che scelgono. Gli investimenti devono dunque indirizzarsi verso un accurato studio dei consumi, in particolare quelli dei giovani, attratti da brand internazionali e fortemente sensibili alla comunicazione di prodotto. In questo contesto la formazione della forza vendita costituisce un plus che potrebbe offrire ulteriore valore al proprio prodotto, cosi come l’eccellenza del customer care e una corretta individuazione della fascia di prezzo. Una scelta vincente è quella di costruire nel tempo una rete commerciale che renda il prodotto accessibile a tutti e ben distribuito nelle varie regioni del Paese in base alle sue specifiche caratteristiche.
Sono dunque ritmo e centralità nei confronti dei clienti turchi le due parole chiave alle quali gli imprenditori italiani possono fare riferimento quando decidono di avviare strategie di espansione in questo straordinario Paese. Ricordando che accompagnare la Turchia nella crescita significa offrire al Made in Italy una nuova strada per lo sviluppo.
MODELLO PER IL RE SOLE
Nella nostra precedente relazione avevamo evidenziato come il modello proposto era
quello di partire con una struttura di vendita senza una collocazione fissa essendo il
territorio della Turchia molto interessante in diverse zone per le promozione
dell'attività del Re Sole.
Fatte le debito verifiche sul mercato, e dopo averne avuto le attese conferme
positive, poi si tratterà di strutturare una società che dovrà vedere prima di nasce
l'adozione di un apposito piano industriale.
Quello che segue é quindi un modello al quale seguire per una corretta valutazione un
Business Plan.
Un piano industriale (business plan) è uno strumento operativo che, in maniera
organica e sistematica, esplicita tutti gli elementi che compongono qualunque
progetto, al fine di pianificarli, analizzarli, individuarne eventuali punti critici e
valutarne le possibili ricadute, sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di
vista qualitativo.
88
Si tratta di uno strumento non solo di pianificazione, ma anche di
comprensione, controllo e comunicazione, che se correttamente utilizzato, rappresenta un’opportunità unica per analizzare tutte le fasi della vita di
un’organizzazione, dalla nascita al suo successivo sviluppo.
Esso consente inoltre di valutare tutte le possibili conseguenze che derivano
dalla realizzazione di diverse strategie organizzative, commerciali, finanziarie,
produttive.
Non esiste un modello “preconfezionato” di piano industriale, in esso possono
tranquillamente essere inseriti tutti gli elementi che si riterranno utili alla
valutazione e alla rappresentazione del progetto oggetto del piano e alle sue
finalità.
Nel piano dobbiamo spiegare cosa intendiamo fare, perché è opportuno farlo,
qual è l’ambiente competitivo esterno nel quale ci muoviamo, come pensiamo
di riuscire ad essere competitivi , cosa ci aspettiamo dagli aspetti economici e
finanziari.
Redigere un piano industriale (Business plan) serve in primo luogo agli
amministratori e ai responsabili per valutare la fattibilità di una qualunque
iniziativa, per capire se le opportunità a essa correlate siano superiori ai rischi
cui si andrà inevitabilmente incontro, per individuare un’adeguata copertura
finanziaria e così via.
Ovviamente quando l'iniziativa é definita e definitiva.
Il piano industriale é altresì lo strumento per potersi avvalere di eventuali
strumenti finanziari agevolati che il nostro Paese mette a disposizione e non
concorrenziali con analoghi Turchi.
CHI FA I FINANZIAMENTI ?
ENTI NAZIONALI
Sace
Mediocredito Centrale
Consorzi Fidi
Simest
ORGANISMI INTERNAZIONALI
89
UE
CDE
BEI
FEI
CHE COSA FINANZIANO?
gestione del credito export
garanzie operazioni con l'estero
studi di fattibilità
inserimento su nuovi mercati
nuove società all'estero
progetti per gruppi d'imprese all’estero
PERCHE'FINANZIANO ?
Le aziende per crescere hanno bisogno di
aprire nuovi mercati
trovare nuovi canali distributivi
stabilire filiali
creare siti produttivi
e per riuscire a realizzare tutto ciò con successo hanno bisogno di mezzi
finanziari
CREDITO EXPORT
assicurazione crediti export
factoring
lettera di credito
forfaiting
ASSICURAZIONE CREDITI EXPORT
- copertura fino al 85% del credito assicurato
90
- copertura rischio commerciale e politico
FACTORING
cessione del credito
beni di consumo
crediti a breve termine
LETTERA DI CREDITO
credito documentario
pagamento a vista o differito
doppia garanzia bancaria
FORFAITING
sconto dei crediti
beni strumentali
crediti a medio-lungo termine
LE GARANZIE
Credit Enhancement
Fondo di Garanzia
FONDO DI GARANZIA
- garanzia a copertura finanziamenti bancari per PMI
- disponibilità: 1,5M€ per azienda
- copertura: 80%
- progetti di sviluppo, non solo di internazionalizzazione
- va richiesta tramite la banca finanziatrice
- processo di valutazione di azienda e progetto
91
- tempi di risposta rapidi (entro 2 mese dalla richiesta)
- erogazione rapida (entro 6 mesi dalla delibera)
- procedura semplice
CONTROGARANZIE UE
fondi di fonte comunitaria per controgarantire gli organismi finanziari
nazionali
controgaranzia a fronte di finanziamenti bancari
controgaranzie a fronte di partecipazioni in venture capital
SIMEST
STUDI DI FATTIBILITA’
Finanziamenti Agevolati
Tasso: 0,50%
Max: € 100.000 investimenti commerciali , € 200.000
investimenti produttivi, € 300.000 assistenza tecnica
Copertura Finanziamento 100% spese ammissibili
Anticipo: 70% totale finanziamento Garanzia: 50%
Durata: 2 anni preammortamento + 3 anni ammortamento
Contributi a Fondo Perduto
Max: € 50.000
Garanzia : nessuna
INSERIMENTO SU NUOVI MERCATI
92
Paesi Eleggibili:
paesi Extra Ue
Finanziamento Agevolato:
Tasso: 0,50%
Max: € 4.000.000
Copertura Finanziamento: 85% Spese Ammissibili
Anticipo: 30% totale finanziamento
Garanzia: 50% - 100% capitale finanziato
Durata: 2 anni preammortamento + 5 ammortamento
NUOVE SOCIETA' ESTERE
Partecipazione al Capitale d’Impresa
Partecipazione Finanziaria
Max: 49% capitale sociale nuova impresa
Garanzia: valore riacquisto quote
Durata: max 8 anni
Contributo in c/interesse alla quota partecipativa di capitale
italiano
Copertura finanziamento : 90% del valore max del 51%
quota partecipazione italiana
Max: € 10.000.000
Tasso di contribuzione: 2,14%
93
FONDO START UP
Tra gli strumenti agevolativi a sostegno dei processi di internazionalizzazione
delle PMI italiane, una posizione di rilievo la occupa il Fondo start up per
l'internazionalizzazione introdotto dalla legge 99/2009.
Si tratta di un fondo venture capital di natura rotativa, istituito presso la
Tesoreria dello Stato, con una dotazione iniziale di 4 milioni, derivante
dall'assegnazione degli utili spettanti al ministero dello Sviluppo economico in
qualità di socio della Simest Spa (la società finanziaria a partecipazione
pubblica creata per sostenere lo sviluppo delle imprese italiane all'estero).
Allo stesso, inoltre, affluiscono, di volta in volta, i proventi conseguenti agli
interventi partecipativi attuati nelle imprese beneficiarie.
Le condizioni di accesso allo strumento e le relative modalità operative sono
state definite dal decreto Mise n. 102 del 4 marzo 2011, mentre l'attuazione in
concreto della misura è stata sancita con l'emanazione della delibera n. 1 del
24 ottobre 2012 del Comitato di indirizzo e controllo del ministero, che ha
adottato le disposizioni operative, dando il via libera alla presentazione delle
domande.
I soggetti beneficiari sono rappresentati dalle imprese di piccola e media
dimensione di nuova costituzione o già costituite da meno di 18 mesi alla data
di presentazione dell'istanza.
Le stesse devono avere sede sociale in Italia o in altro Paese Ue ed essere
appositamente create, nella forma di società di capitali, da raggruppamenti di
piccole e medie imprese o da singole Pmi operanti in Italia per la realizzazione
di progetti in Paesi extra Ue. Il Fondo interviene attraverso l'acquisizione, da
parte del soggetto gestore (Simest spa), in nome proprio e per conto del
ministero dello Sviluppo economico, di una quota di minoranza e temporanea
del capitale sociale della società destinataria.
La partecipazione nella nuova società non può superare il 49% del capitale
sociale della stessa, per un importo complessivo non maggiore di 200mila
euro.
Una limitazione è prevista per i destinatari la cui compagine societaria
comprende società finanziarie o altri soggetti che svolgono attività di
intermediazione finanziaria o investitori istituzionali. In questo caso, la quota di
partecipazione del Fondo non potrà superare quella dei soci proponenti che non
svolgono attività finanziaria.
94
Il Comitato può, tuttavia, modulare l'importo della partecipazione in base alle
particolari caratteristiche del progetto di internazionalizzazione presentato. La
durata dell'intervento è fissata, in via ordinaria, dai 2 ai 4 anni, fino a un
massimo di 6 anni. Alla scadenza, il way out si realizza attraverso il riacquisto
della quota del Fondo da parte del gruppo imprenditoriale promotore
dell'iniziativa (o di terzi se i promotori non vi provvedano). Il prezzo di acquisto
verrà determinato in accordo con il partner con riferimento al maggior valore
tra: - costo storico per l'acquisizione della partecipazione; patrimonio netto
rettificato secondo i principi Ias; eventuale quotazione in borsa.
Sono agevolabili i soli progetti di internazionalizzazione da attuare al di fuori
della Ue.
I programmi di spesa possono riguardare anche la realizzazione di strutture
stabili per programmi promozionali e commerciali e di commesse
internazionali, nonché opportune innovazioni di processo e di prodotto.
Requisito indispensabile è la previsione di una redditività ragionevole del
progetto proposto (con riferimento a un arco temporale medio lungo) e la
capacità dello stesso di gestire i processi anche in seguito all'uscita della
società pubblica dalla compagine. Le domande vanno presentate alla Simest
Spa. I tempi di attesa sono piuttosto brevi. La modulistica, con l'elenco della
documentazione da presentare, è disponibile sul sito della Simest
(www.simest.it).
L'operatività
Pmi nazionali in forma singola o associata
Per poter accedere all'agevolazione, le Pmi che promuovono il progetto di
internazionalizzazione dovranno dar vita a una nuova società di capitali
(costituita da meno di 18 mesi), alla quale sarà affidata la realizzazione del
progetto e nell'ambito della quale interviene la partecipazione diretta del
Fondo, in affiancamento a quella delle Pmi partecipanti all'iniziativa
Soggetti e progetti agevolabili
I SOGGETTI BENEFICIARI
Le agevolazioni in campo
Programmi di internazionalizzazione extra-Ue inerenti anche la realizzazione di
strutture stabili per programmi promozionali e/o commerciali e di commesse
internazionali ma anche le innovazioni di processo e di prodotto. Requisito: la
previsione di redditività
95
I PROGRAMMI AGEVOLABILI
Come entra il socio
8partecipazione di minoranza e temporanea (dai 2 ai 4 anni elevabile a 6 anni)
nel capitale sociale della società destinataria
8importo massimo 49% del capitale sociale, per un valore complessivo non
maggiore di 200.000 euro
LA NATURA DELLA PARTECIPAZIONE
Cosa ci guadagna il Fondo
La remunerazione per il Fondo è rappresentata dai dividendi sugli utili che
risultano maturati durante il periodo di partecipazione e dall'eventuale maggior
valore derivante dalla cessione della quota di partecipazione al termine del
periodo di permanenza nella società.
È, comunque, prevista una remunerazione minima annua non inferiore al tasso
base fissato dalla Commissione europea, maggiorato di almeno 400 punti base
IL CORRISPETTIVO PER IL FONDO
La remunerazione per il Fondo é rappresentata dai dividendi sugli utili che
risultano maturati durante il periodo di partecipazione e dalla plusvalenza della
cessione della quota di partecipazione al termine del periodo di permanenza
nella società
E' comunque prevista una remunerazione minima annuale non inferiore al
tasso base fissato dalla Commissione Europea , maggiorato di almeno 400
punti.
BEI
NUOVE SOCIETA ESTERE
finanziamenti a tasso agevolato per costituzione e sviluppo di piccole e
medie imprese principalmente nei paesi della UE
finanziamenti concessi tramite banche fino a max € 25.000.000
finanziamenti concessi direttamente alle imprese progetti ci valore
superiore a € 25.000.000
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durata finanziamento fino a 20 anni
FEI
NUOVE SOCIETA ESTERE
piccole e medie imprese della UE, Croazia, Turchia, Islanda,
Liechtenstein, Norvegia
finanziamenti indiretti
partecipazioni in venture capital
finanziamento costituzione o sviluppo nuove imprese
aziende operanti in nuovi settori tecnologici
FONDI STRUTTURALI
NUOVE SOCIETA ESTERE
Tipologia degli investimenti:
Creazione e Sviluppo delle PMI
Innovazione tecnologica
Investimenti produttivi:
- incremento occupazione
- sviluppo sistemi di produzione evoluti
- realizzazione prodotti competitivi / esportabili
Beneficiari:
nuove aziende produttive in aree svantaggiate della UE
di proprietà locale o mista
Strumenti: fondo perduto fino al 50% di investimento
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PROGETTI PER GRUPPI DI IMPRESE
- ATI
- Consorzi
- Reti d'impresa
insieme per sviluppare progetti di che abbiano una valenza internazionale e
sviluppino i temi rilevanti e globali sono finanziati sia a livello locale che
comunitario con fondi diretti ed indiretti
RER PER LE RETI D'MPRESA
Rete di almeno 3 imprese
Progetto di internazionalizzazione
Contributi a fondo perduto fino al 50% spese
Contributo Max €150.000 per progetto
Spese promozionali, consulenze per l'export e partecipazione a fiere o a
eventi b2b
FINANZIAMENTI UE
• FONDI DIRETTI a gruppi di imprese ed organizzazioni di diversi paesi
europei che sviluppano progetti con obiettivi specifici, come ambiente,
ricerca formazione, ecc.
• FONDI INDIRETTI a gruppi di imprese ed organizzazioni di diversi paesi
europei attraverso intermediari finanziari che sviluppano progetti di
rilevanza europea
FINANZIAMENTI EUROPEI
QUALI SONO LE CONDIZIONI?
• FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE
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NO 100%
• PROGETTI ANCORA DA REALIZZARE
• DEVONO RIGUARDARE ARGOMENTI DI RILEVANZA EUROPEA
• RICHIEDONO LA CREAZIONE DI PARTNERSHIP A CARATTERE
TRANSNAZIONALE
• VIENE CONCESSA UNA SOLA SOVVENZIONE PER UNO STESSO
PROGETTO
PROGRAMMAZIONE 2014-2020
• HORIZON 2020
• COSME
• EUROPA CREATIVA
• POLITICA AGRICOLA COMUNE
• ERASMUS
HORIZON 2020
PROGRAMMA PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE IN EUROPA
FONDI: 70 mlrdi di Euro
BANDI: 11/12/2013
SETTORI FONDAMENTALI PROGRAMMA:
EXCELLENT SCIENCE dedicato alla ricerca 32%
INDUSTRIAL TECHNOLOGIES dedicato all’innovazione tecnologica nelle
aziende 22%
SOCIAL CHALLANGES priorità sociali 39%
PROGRAMMI ORRIZZONTALI 7%
COSME
PROGRAMMA PER LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE E DELLE PMI
• FONDI: 2,3 mlrdi di Euro
• BANDI: gennaio 2014
• OBIETTIVI PROGRAMMA:
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• accesso ai FINANZIAMENTI per le PMI 60%
• maggiore INTERNAZIONALIZZAZIONE 40%