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1 INFORMAZIONI SULLA TURCHIA Per cercare di ridurre il deficit delle partite correnti che viaggia al 10% del Pil, il Governo islamico moderato di Recep Tayyip Erdogan ha spinto l’acceleratore sul decreto in materia di incentivi agli investimenti stranieri, entrato in vigore lo scorso 19 giugno. Il piano di rilancio punta a ridurre la forte disparità nello sviluppo tra le varie aree del Paese, promuovere la creazione di distretti industriali sullo stile di quelli italiani e la produzione locale di beni ad alto contenuto tecnologico. Inoltre punta su una nuova combinazione di sgravi e sussidi che sono definiti in base allo sviluppo socioeconomico delle zone del Paese (raggruppate in sei distinte regioni) dove l’investimento è diretto, alla natura dell’investimento stesso (classificato secondo quattro categorie: generale, regionale, strategico, a grande scala) e al settore d’attività in esame (con alcuni comparti considerati prioritari e quindi destinatari di maggiori incentivi). Gli aiuti si articolano declinando tassi d’imposta sulle società tra il 2 e il 10%, riduzione sui contributi previdenziali per i datori di lavoro fino a 10 anni, facilitazioni sugli interessi e assegnazione di terreni statali. La Turchia è un paese molto giovane, attualmente il più effervescente d’Europa, dove il senso del dinamismo si respira appena si atterra a Istanbul o a Smirne . E’ un mercato di eccezionale rilevanza per l’export italiano, il più importante nell’area mediterranea, un enorme mercato di sbocco per le imprese dei Paesi dell’Ue e extra Ue. E’ un luogo molto attraente per investirvi, un paese che tra l’altro è ponte culturale ed economico verso le repubbliche dell’Asia Centrale. Per l’Italia e per l’Europa la Turchia rappresenta uno sbocco e un passaggio privilegiato per i flussi commerciali e produttivi da e verso i Paesi del Mediterraneo, i Paesi del sud Est Europa, la Russia, i Paesi del Medio Oriente e quelli dell’Asia Centrale. Sono oltre 900 le aziende italiane presenti in Turchia, non solo grandi contractor ma anche Pmi che forniscono un significativo contributo produttivo e tecnologico alla crescita del Paese. Questo spirito imprenditoriale e manageriale, che poggia sul modello socio-economico delle Pmi, ci accomuna e ci spinge a consolidare il percorso di crescita complementare delle nostre economie.

INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Page 1: INVESTIRE IN TURCHIA doc

1 INFORMAZIONI SULLA TURCHIA

Per cercare di ridurre il deficit delle partite correnti che viaggia al 10%

del Pil, il Governo islamico moderato di Recep Tayyip Erdogan ha spinto

l’acceleratore sul decreto in materia di incentivi agli investimenti stranieri,

entrato in vigore lo scorso 19 giugno.

Il piano di rilancio punta a ridurre la forte disparità nello sviluppo tra le

varie aree del Paese, promuovere la creazione di distretti industriali sullo stile

di quelli italiani e la produzione locale di beni ad alto contenuto tecnologico.

Inoltre punta su una nuova combinazione di sgravi e sussidi che sono definiti in

base allo sviluppo socioeconomico delle zone del Paese (raggruppate in sei

distinte regioni) dove l’investimento è diretto, alla natura dell’investimento

stesso (classificato secondo quattro categorie: generale, regionale, strategico,

a grande scala) e al settore d’attività in esame (con alcuni comparti considerati

prioritari e quindi destinatari di maggiori incentivi).

Gli aiuti si articolano declinando tassi d’imposta sulle società tra il 2 e il 10%,

riduzione sui contributi previdenziali per i datori di lavoro fino a 10 anni,

facilitazioni sugli interessi e assegnazione di terreni statali.

La Turchia è un paese molto giovane, attualmente il più effervescente

d’Europa, dove il senso del dinamismo si respira appena si atterra a Istanbul o

a Smirne .

E’ un mercato di eccezionale rilevanza per l’export italiano, il più importante

nell’area mediterranea, un enorme mercato di sbocco per le imprese dei Paesi

dell’Ue e extra Ue. E’ un luogo molto attraente per investirvi, un paese che tra

l’altro è ponte culturale ed economico verso le repubbliche dell’Asia Centrale.

Per l’Italia e per l’Europa la Turchia rappresenta uno sbocco e un passaggio

privilegiato per i flussi commerciali e produttivi da e verso i Paesi del

Mediterraneo, i Paesi del sud Est Europa, la Russia, i Paesi del Medio Oriente e

quelli dell’Asia Centrale.

Sono oltre 900 le aziende italiane presenti in Turchia, non solo grandi

contractor ma anche Pmi che forniscono un significativo contributo produttivo e

tecnologico alla crescita del Paese. Questo spirito imprenditoriale e

manageriale, che poggia sul modello socio-economico delle Pmi, ci accomuna e

ci spinge a consolidare il percorso di crescita complementare delle nostre

economie.

Page 2: INVESTIRE IN TURCHIA doc

2

La modernizzazione del paese prosegue a tappe forzate anche in campo

legislativo societario dove la Turchia ha varato un nuovo Codice commerciale.

Con i suoi 1.535 articoli, il nuovo corpus economicus diventa la norma

fondamentale del diritto societario del paese.

Le principali novità riguardano: la disciplina societaria, dove si introduce la

possibilità di costruire Gruppi di interesse economico; vengono disciplinate e

semplificate le operazioni straordinarie, come fusioni e scissioni delle società; i

diritti degli azionisti di minoranza sono rafforzati; nuove norme sono introdotte

per i consigli di amministrazione e viene introdotta la società individuale.

Page 3: INVESTIRE IN TURCHIA doc

3

Ottenere un permesso di lavoro in Turchia

Ottenere un permesso di lavoro in Turchia

La domanda di permesso di lavoro può essere presentata sia in Turchia sia all'estero:

Gli stranieri con residenza all'estero devono presentare la domanda

presso il Consolato turco del proprio paese di residenza o del proprio paese di

cittadinanza. Gli stranieri con un permesso di soggiorno valido (validità pari a un

minimo di 6 mesi, tranne che per i permessi di soggiorno a scopo di istruzione) possono presentare la domanda direttamente al Ministero del

Lavoro e della Previdenza Sociale.

Stranieri che presentano la domanda di permesso di lavoro nel proprio paese di residenza

Persona fisica

richiedente

Passaporto

Domanda per il visto di lavoro

Una fotografia Una copia del

contratto di lavoro

Ambasciata turca/ Consolato

Azienda richiedente

La domanda online deve essere presentata

entro 6 giorni. La domanda diretta al

Ministero deve essere presentata entro 10 giorni

Ministero Turco del Lavoro e della

Previdenza Sociale

Se i documenti presentati sono tutti in regola e completi, la concessione

del permesso richiederà circa 30 giorni.

Page 4: INVESTIRE IN TURCHIA doc

4

Una volta ricevuta l'approvazione, il richiedente viene avvisato telefonicamente o via e-mail.

Per la gestione di una domanda elettronica, i cittadini stranieri devono conferire procura a un cittadino turco, perché la procedura richiede un

numero di identificazione nazionale turco.

Una volta rilasciato il permesso di lavoro e approvata la domanda di visto di lavoro da parte del Ministero del Lavoro e della Previdenza

Sociale, si verificano le seguenti condizioni:

Persona fisica richiedente

Ambasciata turca/ Consolato

Le spese di gestione del visto di lavoro non rimborsabili

Le spese di gestione del permesso di lavoro non rimborsabili Per ottenere il permesso di soggiorno, il visto e il permesso di lavoro, i

titolari devono presentare la domanda alla sezione estera del Dipartimento di Polizia Locale (Emniyet Müdürlüğü Yabancılar Şubesi) entro i 30 giorni

successivi al proprio arrivo in Turchia.

Stranieri che presentano la domanda di permesso di lavoro in Turchia

Gli stranieri con un permesso di soggiorno valido, con validità pari a un minimo

di 6 mesi, tranne che per i permessi di soggiorno a scopo di istruzione, possono presentare la domanda direttamente al Ministero del Lavoro e della

Previdenza Sociale.

Presentazione del richiedente

Ministero Turco del Lavoro e della

Previdenza Sociale

Page 5: INVESTIRE IN TURCHIA doc

5

Avviare un'attività in Turchia

Il nuovo Codice Commerciale Turco n. 6102 (“Nuovo CCT”) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2011. Come previsto dal nuovo CCT e

dalla legge sull’efficacia e l’implementazione del Codice Commerciale Turco n. 6103 ("Codice sull’efficacia del nuovo CCT”), il nuovo codice è entrato in vigore

il primo luglio 2012.

L’obiettivo principale del nuovo CCT è sviluppare un approccio di governo

d’impresa che sia conforme agli standard internazionali; incentivare equità e attività di offerta pubblica; creare trasparenza nella gestione delle operazioni e

allineare l'ambiente delle attività economiche turche alla legislazione UE, nonché per il processo di adesione.

Le modifiche principali al nuovo CCT possono essere delineate così:

Assetto azionario

Il nuovo CCT consente la costituzione di società per azioni (A.Ş.) o società a

responsabilità limitata (Ltd. Şti.) con solo un singolo azionista.

Ai sensi del codice precedente, le società per azioni potevano essere costituite

con almeno cinque azionisti, laddove le società a responsabilità limitata potevano essere formate con almeno due soci.

Il nuovo CCT, pertanto, rimuove l’obbligo per le aziende straniere di assicurare un numero obbligatorio di azionisti di minoranza in conformità ai requisiti di

numero mimino di azionisti previsto dal precedente CCT. Le azioni di società costituite in precedenza ora possono essere detenute da una parte singola.

Page 6: INVESTIRE IN TURCHIA doc

6

Consiglio di amministrazione*

Ai sensi del nuovo CCT, in conformità con la legislazione UE, il consiglio di

amministrazione può ora essere formato da una singola persona, invece che da almeno tre membri. Questo offre agli investitori stranieri l’opportunità di fare

affari con maggiore facilità, poiché le riunioni del consiglio potrebbero essere ostacolate se un gran numero di azionisti deve viaggiare spesso tra i Paesi.

Il nuovo CCT non richiede la presenza fisica dei membri del consiglio; consente di tenere le riunioni del consiglio in ambiente elettronico e anche le risoluzioni

del consiglio possono essere approvate mediante firma elettronica. Grazie a queste modifiche, il nuovo CCT consente alle società straniere di evitare spese

di viaggio non necessarie.

Le persone giuridiche, inoltre, possono essere designate quali membri del

consiglio. Questo vuol dire che gli azionisti stranieri non devono più confrontarsi con lungaggini burocratiche quali documenti legali eccessivi o

tenere riunioni di azionisti per sostituire membri del consiglio. Possono essere designati rappresentanti diversi come membri del consiglio in ciascuna

occasione se tali rappresentanti sono autorizzati dalla persona giuridica.

Anche l’obbligo secondo cui i membri del consiglio devono anche essere

azionisti è stato abolito. Ai sensi del nuovo CCT, qualsiasi persona indipendente può essere un membro del consiglio. Questo assicura un consiglio di

amministrazione formato da professionisti, che può agire in modo separato dagli azionisti e, a sua volta, incentivare un governo d’impresa.

*secondo quanto previsto dalle società per azioni (A.Ş.)

Page 7: INVESTIRE IN TURCHIA doc

7

Capitale sociale

Il nuovo CCT offre a società non pubbliche l’opportunità di adottare un sistema

di capitale sociale, così le società per azioni non pubbliche possono trarre vantaggio dall’opportunità di incrementi flessibili di capitale, introdotti dal

sistema di capitale sociale. Questo viene considerato un grande vantaggio per le società straniere al fine di accrescere il capitale riducendo, allo stesso

tempo, burocrazia e/o spese di viaggio.

Diritti di proprietà intellettuale

I diritti di proprietà intellettuale possono essere corrisposti come capitale in natura. Per corrispondere tali diritti come capitale in natura, essi devono

essere trasferibili e devono diventare idonei per una valutazione in contanti.

Ultra-Vires

La dottrina del precedente CCT affermava che “se una società accede a un contratto che va oltre l’ambito dei suoi poteri societari, il contratto è illegale”.

Questo è stato abolito il primo giugno 2012, pertanto le transazioni di società che operano al di fuori delle aree di attività specificate negli articoli di

costituzione saranno valide.

Creazione di un’azienda in Turchia

L’ambiente normativo turco è estremamente favorevole agli affari. È possibile creare un’azienda in Turchia a prescindere da nazionalità o luogo di residenza.

Page 8: INVESTIRE IN TURCHIA doc

8

Creazione di un’azienda in un giorno

È possibile creare un’azienda in un solo giorno facendo domanda all’ufficio del

registro delle imprese pertinente con i documenti necessari. L’azienda viene fondata dopo la dichiarazione da parte dei fondatori del loro intento di fondare

una società per azioni negli articoli di costituzione, che deve essere emessa secondo la leggi e per cui essi legalizzano le firme, riconoscono

incondizionatamente e accettano di pagare l’intero capitale. L'azienda riceve lo stato di “persona giuridica” al momento della registrazione nel registro delle

imprese.

Tipi di azienda

Aziende registrate quali:

Società per azioni (A.Ş.)

Società a responsabilità limitata (Ltd. Şti.) Società in accomandita semplice

Società in nome collettivo Società cooperative

Società per azioni

Il capitale della società per azioni è diviso in azioni e la responsabilità degli

azionisti è limitata al capitale sottoscritto e corrisposto dall’azionista. Sono obbligatori almeno un azionista (persona fisica o persona giuridica) e un

capitale minimo di 50.000 lire turche. La società obbligatoriamente deve includere un’assemblea generale, un comitato di vigilanza e un consiglio di

amministrazione.

Page 9: INVESTIRE IN TURCHIA doc

9

Società a responsabilità limitata

È una società costituita con almeno un azionista (persona fisica o persona

giuridica) e la responsabilità degli azionisti è limitata al capitale sottoscritto e corrisposto dall’azionista. È obbligatorio un capitale minimo di 10.000 lire

turche.

Società in accomandita

È una società costituita per gestire un'impresa commerciale sotto una denominazione commerciale. Sebbene la responsabilità di alcuni soci si limiti al

capitale sottoscritto e versato (accomandanti), per alcuni soci non vi è limitazione di responsabilità. Le persone giuridiche possono essere solo

accomandanti. Non è richiesto alcun capitale minimo. I diritti e gli obblighi dei soci sono determinati dallo statuto societario.

Società collettiva

È una società costituita per gestire un'impresa commerciale sotto una

denominazione commerciale e per nessun socio la responsabilità si limita solo al capitale sottoscritto e versato. Non è richiesto alcun capitale minimo. Tutti i

soci devono obbligatoriamente essere persone fisiche. I diritti e gli obblighi dei soci sono determinati dallo statuto societario.

Procedura per l'avvio di una società

Devono essere preparate tre copie dello statuto societario (una delle quali

originale) autenticate da un notaio. Entro i 15 giorni successivi all'autenticazione dello statuto societario è necessario presentare domanda al

registro delle imprese competente, corredandola della documentazione descritta di seguito.

Page 10: INVESTIRE IN TURCHIA doc

10

Documentazione per l'avvio di una società

1- Un'istanza per l'avvio di una società e un modulo di notifica debitamente

compilati e sottoscritti da soggetti autorizzati a rappresentare la società: per scaricare l'elenco dei documenti da presentare e i moduli da compilare, visitare

le pagine www.sanayi.gov.tr e www.hazine.gov.tr

2- Statuto dell’associazione comprendente le firme autenticate dei fondatori e certificazione autenticata che dimostri che tutte le azioni che costituiscono il

capitale sociale sono state sottoscritte dai fondatori nello statuto dell’associazione

3- Dichiarazione dei fondatori firmata dai fondatori

4- Dichiarazione bancaria che provi che il capitale azionario è stato depositato

5- Una ricevuta bancaria a indicare che lo 0,04 % del capitale della società è

stato versato sul conto dell'Autorità Garante della Concorrenza

6- Lettera di autorizzazione o lettera di conformità per le aziende la cui società per azioni è soggetta ad autorizzazione o lettera di conformità rilasciata dal

ministero pertinente o altra istituzione ufficiale

7- Copia delle firme autenticate dei soggetti con autorità a rappresentare e

vincolare la società

8- Numero della richiesta che indica che il nome commerciale da usare è stato verificato e confermato dal Registro delle Imprese

9- Modulo di registrazione dell’azienda (3 copie originali)

10- Certificato di residenza dei soci fondatori

11- Traduzione autenticata del passaporto se l’azionista straniero è una persona fisica; traduzione con apostilla e legalizzazione del documento di

registrazione emesso d

Page 11: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Trasferimento attività

Il trasferimento di beni è descritto come trasferimento di proprietà da una persona giuridica a un'altra. Sebbene la materia del trasferimento di beni non

sia regolata in modo specifico dal sistema legale turco, varie leggi contengono provvedimenti direttamente o indirettamente collegati a questa materia. Tra i

provvedimenti che riguardano il trasferimento di beni vi sono gli articoli 202 e 203 del Codice delle Obbligazioni in vigore in Turchia n. 6098 relativi al

trasferimenti di beni e ai diritti operanti, e gli articoli da 134 a 158 del Codice Commerciale Turco n. 6102, che riguardano le fusioni. Ai sensi dell'articolo 202

del Codice delle Obbligazioni: "il rilevatario che rileva un bene o un'impresa con le relative attività e passività sarà responsabile rispetto ai creditori dei

debiti di quel bene e quell'impresa, a partire dalla data di notifica di tale trasferimento da parte del rilevatario ai creditori o quando tale trasferimento è

annunciato mediante pubblicazione sulla Gazzetta del registro delle imprese per le imprese commerciali, e per altri, in una delle riviste in circolazione in

Turchia. Nonostante ciò, il debitore precedente resta responsabile come

debitore congiunto assieme al rilevatario per un periodo di due anni. Il suddetto periodo ha inizio a partire dalla data di notifica o annuncio per i debiti

scaduti, e per i debiti dovuti successivamente, dalla data in cui questi debiti scadono. Le conseguenze del rilevamento dei debiti in tal modo sono identiche

alle conseguenze che derivano da un accordo esterno di acquisizione. A meno che l'obbligo di notifica o comunicazione mediante annuncio non sia adempiuto

dal rilevatario, il periodo di due anni previsto ai sensi del secondo paragrafo non avrà inizio". Allo stesso modo, ai sensi dell'articolo 203 della stessa legge:

"In caso di fusione di un'impresa con un'altra impresa mediante acquisizione reciproca di attività e passività o mediante partecipazione dell'una all'altra, i

creditori di entrambe le imprese godranno dei diritti derivanti dal trasferimento di un bene e potranno ricevere e recuperare tutte le passività dalla nuova

impresa". Il trasferimento di un'impresa è ri-regolato specificamente ai sensi dell'articolo 11 del Codice Commerciale Turco, l'ambito e la forma del

trasferimento nel caso di trasferimento di un'impresa sono regolati ai sensi di

un provvedimento e le fusioni sono regolate specificamente ai sensi degli articoli 134-158.

Per avere i risultati desiderati da un'attività di tipo M&A, innanzitutto, è

necessario rivedere Codice Commerciale, Codice delle Obbligazioni e, in modo

specifico, provvedimenti della legislazione che governa le aziende per assicurare la fusione.

Page 12: INVESTIRE IN TURCHIA doc

12

Sulla base dei summenzionati articoli, quando una persona giuridica acquisisce

un'impresa (azienda) assieme ad attività e passività della stessa, tale persona giuridica sarà anche responsabile di debiti e crediti di tale azienda. Come

dedotto dagli articoli 202 e 203 del Codice delle Obbligazioni turco, il cedente e

il rilevatario saranno responsabili in modo congiunto del pagamento dei debiti per un periodo di due anni da notifica ai creditori o annuncio.

La relazione tra cedente e rilevatario sarà soggetta all'accordo attuato per il

trasferimento di attività e passività di un'impresa. L'approvazione legale del

trasferimento deve essere annunciata dai mezzi di comunicazione secondo quanto previsto dalla legge.

Il trasferimento dei beni è soggetto a tassazione poiché il trasferimento può

essere considerato come il reddito dell'azienda che vende/che viene trasferita,

pertanto ne deriva un debito d'imposta aziendale. Il trasferimento di beni di solito è soggetto a IVA sulla base del valore di vendita dei beni. Sebbene

l'ammontare dell'IVA vari per i diversi beni (1%, 8% e 18%), il tasso generale per l'IVA è 18%. L'imposta dell'IVA può essere ridotta con vari metodi, come i

certificati di incentivo agli investimenti.

Articoli chiave relativi al trasferimenti di beni:

a) Codice delle Obbligazioni in vigore in Turchia: Articolo 202 e articolo 203

b) Codice Commerciale Turco: Articoli 134-158

c) Legge sull'esecuzione e sui fallimenti: Articolo 280

Page 13: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Il costo di un'attività in Turchia

Salario minimo mensile (lordo e netto)

USD

Salario minimo netto 389,90

Salario minimo lordo 493,50

Premio previdenza sociale (14 %) 69

Fondo Assicurativo per la Disoccupazione (1 %) 4,9

Imposta sul reddito (15 %) 25

Indennità di contingenza minima* -37

Tassa di bollo (0,66 %) 3,7

Totale detrazioni 103,60

Costo per il datore di lavoro

Salario minimo lordo 493,50

Contributi di previdenza sociale a carico del datore di lavoro (15,5 %)** 76,5

Fondo Assicurativo per la Disoccupazione a carico del datore di lavoro (2 %) 9,8

Costo totale per il datore di lavoro 579,90

* Per persone sole senza figli è passibile di variazioni in base allo stato civile e al numero di figli.

** Per quanto riguarda i premi corrisposti entro la scadenza, come incentivo viene applicata una riduzione di cinque punti (da 19,5% a 15,5%).

Fonte: Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

Dati validi per il primo semestre del 2014

1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014

Costo della fornitura di energia elettrica

Energia attiva

Giorno Notte

USD/kWh USD/kWh

Tariffa a doppio termine

Voltaggio medio industriale 0,101 0,054

Page 14: INVESTIRE IN TURCHIA doc

14

Connessione diretta alla centrale elettrica locale con linea privata (industriale)

0,101 0,054

Tariffa a termine singolo

Voltaggio medio industriale 0,104 0,056

Connessione diretta alla centrale elettrica locale con linea privata (industriale)

0,104 0,056

Fonte: Società di distribuzione dell'energia elettrica turca (TEDAS)

1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014

Costo dell'acqua per uso industriale

Prezzo di riferimento USD/m³

Tipologia del cliente Acqua Acque di scarico IVA acqua (%)

Settore 1,7 0,85 8

Prezzo di riferimento USD/m³

Zone industriali organizzate

(OIZ, Organized Industrial Zones)

Acqua IVA acqua (%) Acque

di scarico

IVA acque di scarico

(%)

Zona industriale organizzata Osmaniye

0,65 8 0,75 8

Zona industriale organizzata Eskisehir

0,49 8 0,46 8

Fonte: ISKI (İstanbul Su ve Kanalizasyon İdaresi), Amministrazione dell'acqua e delle fognature di Istanbul

Zone industriali organizzate di Osmaniye e Eskisehir

1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014

Costo del gas naturale *

Prezzo del gas per clienti

che hanno sottoscritto un contratto di vendita con BOTAS

USD/kWh USD/Sm³

Meno di 300.000 Sm³ 0,033 0,358

OIZ 0,030 0,329

Oltre 300.001 Sm³ 0,031 0,330

Fonte: società petrolifera (BOTAS)

* IVA e SCT escluse

USD 1 = 2,17 TRY a gennaio 2014

Costo delle chiamate telefoniche per clienti aziendali

Piani tariffari aziendali Prezzo del pacchetto

(USD/mese)

Chiamate gratuite comprese nel pacchetto

(minuti)

Oltre i minuti previsti dal pacchetto:

costo/min (centesimi di dollaro)

Page 15: INVESTIRE IN TURCHIA doc

15

Work Advantage

All Directions 100

11,38 100 11,52

Work Advantage

All Directions 200

14,52 200 11,52

Work Advantage

All Directions 300

17,65 300 11,52

Work Advantage

All Directions 600

26,59 600 11,52

Work Advantage

All Directions 1.000

37,28 1.000 11,52

Work Advantage

All Directions 1.500

50,65 1.500 11,52

Work Advantage

All Directions 2.000

63,27 2.000 11,52

Work Advantage

All Directions 5.000

145,16 5.000 11,52

Work Advantage

3 Directions 100

10,55 100 8,75

Work Advantage

3 Directions 200

12,86 200 8,75

Work Advantage

3 Directions 300

15,16 300 8,75

Work Advantage

3 Directions 600

21,61 600 8,75

Work Advantage

3 Directions 1.000

28,99 1.000 8,75

Work Advantage

3 Directions 1.500

38,20 1.500 8,75

Work Advantage

3 Directions 2.000

46,68 2.000 8,75

* I minuti gratuiti offerti con il pacchetto Work Advantage 3 Directions comprendono chiamate a linee locali, interurbane, internazionali; RTG di primo livello e verso numeri speciali 444.

* I minuti gratuiti offerti con il pacchetto Work Advantage All Directions comprendono chiamate a linee locali, interurbane, GSM (Turkcell – 053, Vodafone – 054, Avea – 050, 055), internazionali; RTG di primo livello e verso numeri speciali 444.

* I prezzi suddetti includono IVA 18 % e SCT 15 %.

Page 16: INVESTIRE IN TURCHIA doc

16

* Le tariffe non incluse nel pacchetto includono chiamate offerte come parte del pacchetto.

* Per linee digitali multiple (ISDN PA), i costi mensili del pacchetto e i minuti gratuiti offerti come parte del pacchetto sono moltiplicati per 30.

* Per linee digitali doppie (ISDN PA), i costi mensili del pacchetto e i minuti gratuiti offerti come parte del pacchetto sono moltiplicati per 2.

* I clienti aziendali possono approfittare delle tariffe suddette.

Fonte: Turk Telekom

1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014

Costo dei servizi a banda larga

ADSL (USD/mese)

Velocità di scaricamento (Mbps) - tariffe illimitate Tariffe

Fino a 8 30,8

Fino a 16 33,1

Fibernet e Hypernet (USD/mese)

Velocità di scaricamento (Mbps) - tariffe illimitate Tariffe

Fino a 20 33,64

Fino a 35 38,25

Fino a 50 47,47

Fino a 100 56,68

Metro Ethernet e G.SHDSL Requisito specifico

Tasse incluse.

Fonte: TTNET

1 USD = 2,17 TRY a gennaio 2014

Page 17: INVESTIRE IN TURCHIA doc

17

Finanziamento alle aziende

Gli investitori possono trovare facilmente risposte alle esigenze di finanziamento dei loro progetti nel mercato del credito turco. Il mercato del

credito comprende banche, factoring, leasing e compagnie di assicurazione. Ci sono tre tipi di banche in Turchia: banche per i depositi, banche di

sviluppo/investimento e banche a partecipazione.

Oggi il sistema bancario turco rappresenta un buon esempio per il sistema

bancario globale in termini di funzionamento, garantendo finanziamenti per tutti i tipi di progetti o sostenendoli.

Un’altra pratica relativa alle attività è chiamata factoring. I cosiddetti “factor” acquistano obbligazioni e si assumono il rischio del pagamento. L’altro metodo

di finanziamento è il leasing, che è un prodotto finanziario introdotto dalla legge sul leasing n. 3226 del 1985. Il leasing in Turchia può essere applicato

sotto forma di leasing nazionale, transfrontaliero, vendita e lease back e leasing di aiuto alle vendite.

Oltre a quelle con sede in Turchia, anche banche internazionali di sviluppo, come la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (European Bank for

Reconstruction and Development, EBRD), la Banca europea per gli investimenti (European Investment Bank, EIB) e la Corporazione finanziaria internazionale

(International Finance Corporation, IFC), garantiscono finanziamenti per molti progetti in Turchia.

Regolamento bancario e agenzia per la supervisione: www.bddk.org.tr

Associazione delle banche in Turchia: www.tbb.org.tr

EIB: www.eib.org

IFC: www.ifc.org

Page 18: INVESTIRE IN TURCHIA doc

18

Incentivi

Sistema di incentivi agli investimenti della Turchia

Il nuovo programma di incentivi agli investimenti è specificamente concepito

per incoraggiare gli investimenti ai fini della riduzione della dipendenza dalle importazioni su prodotti semilavorati vitali per settori strategici del Paese.

Tra gli obiettivi primari del nuovo programma di incentivi agli investimenti ci sono: ridurre il disavanzo di parte corrente, accrescere gli investimenti per

sostenere le regioni meno sviluppate, aumentare il livello degli strumenti di sostegno, promuovere attività di aggregazione e sostenere investimenti che

creino il trasferimento di tecnologie.

Per accelerare ulteriormente le decisioni sugli investimenti, il nuovo sistema di

incentivi agli investimenti garantisce sostegni più vantaggiosi agli investimenti, a partire dalla fine del 2013. Spendere almeno il 10% dell’ammontare

dell’investimento sarà sufficiente a far considerare l’investimento come avviato.

In vigore dal primo gennaio 2012, il nuovo sistema di incentivi agli investimenti comprende quattro diversi programmi. Investitori locali e stranieri

hanno accesso uguale a:

1- Programma generale di incentivi agli investimenti

2- Programma regionale di incentivi agli investimenti

3- Programma di incentivi agli investimenti su larga scala

4- Programma strategico di incentivi agli investimenti

Page 19: INVESTIRE IN TURCHIA doc

19

Strumenti di supporto Programma generale

di incentivi agli investimenti

Programma regionale di incentivi agli

investimenti

Programma di incentivi agli

investimenti su larga scala

Programma strategico di incentivi agli

investimenti

Esenzione dall’IVA + + + +

Esenzione dai dazi doganali

+ + + +

Riduzione delle imposte

+ + +

Contributi previdenziali

(Parte a carico del datore di lavoro)

+ + +

Esenzione della ritenuta d’acconto *

+ + +

Contributi previdenziali

(Parte a carico dei dipendenti)

+ + +

Sostegno al tasso di interesse **

+ +

Assegnazione di terreni

+ + +

Rimborso IVA*** +

*Purché l’investimento sia fatto nella regione 6.

**Purché l’investimento sia fatto nelle regioni 3, 4, 5 o 6 nel quadro del

programma regionale di incentivi agli investimenti.

*** Per investimenti strategici con un ammontare minimo fisso pari a 500

milioni di lire turche.

Page 20: INVESTIRE IN TURCHIA doc

20

Page 21: INVESTIRE IN TURCHIA doc

21

Regione 1

Regione 2

Regione 3

Regione 4

Regione 5

Regione 6

Ankara Adana Balikesir Afyonkarahisar Adiyaman Agri

Antalya Aydin Bilecik Amasya Aksaray Ardahan

Bursa Bolu Burdur Artvin Bayburt Batman

Eskisehir

Canakkale

(tranne Bozcaada e Gokceada)

Gaziantep Bartin Cankiri Bingol

Istanbul Denizli Karabuk Corum Erzurum Bitlis

Smirne Edirne Karaman Duzce Giresun Diyarbakir

Kocaeli Isparta Manisa Elazig Gumushane Hakkari

Mugla Kayseri Mersin Erzincan Kahramanmaras Igdir

Kirklareli Samsun Hatay Kilis Kars

Konya Trabzon Kastamonu Nigde Mardin

Sakarya Usak Kirikkale Ordu Mus

Tekirdag Zonguldak Kırsehir Osmaniye Siirt

Yalova Kutahya Sinop Sanliurfa

Malatya Tokat Sirnak

Nevsehir Tunceli Van

Rize Yozgat Bozcaada e Gokceada

Sivas

1- Programma generale di incentivi agli investimenti

Indipendentemente dalla regione in cui ha luogo l’investimento, tutti i progetti che soddisfano sia le specifiche condizioni di capacità che l’ammontare fisso

minimo dell’investimento sono sostenuti nel quadro del sistema generale di incentivi agli investimenti. Alcuni tipi di investimenti sono esclusi dal

programma di incentivi e non beneficerebbero di questo programma.

L’ammontare fisso minimo dell’investimento è di un milione di lire turche nelle

regioni 1 e 2 e di 500.000 lire turche nelle regioni 3, 4, 5 e 6.

I principali strumenti di incentivazione sono:

Page 22: INVESTIRE IN TURCHIA doc

22

1) Esenzione dai dazi doganali:

Esenzione dai dazi doganali per l'importazione di attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione.

2) Esenzione dall’IVA:

Esenzione dall’IVA per l'importazione o l'acquisto in loco di attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione.

2- Programma regionale di incentivi agli investimenti

I settori da sostenere in ciascuna regione sono definiti in base al potenziale

regionale e alla scala dell'economia locale mentre l’intensità dei supporti varia a seconda del livello di sviluppo delle regioni.

L’ammontare fisso minimo dell’investimento è definito separatamente per ciascun settore e per ciascuna regione con l’ammontare minimo fissato in 1

milione di lire turche nelle regioni 1 e 2 e di 500.000 lire turche nelle restanti regioni.

I termini e i tassi dei contributi forniti nell’ambito del programma regionale di incentivi agli investimenti sono riportati nella tabella che segue.

Page 23: INVESTIRE IN TURCHIA doc

23

Strumenti dello schema di incentivazione agli investimenti regionali

Strumenti di incentivazione Regione

I II III IV V VI

Esenzione dall’IVA SÌ

Esenzione dai dazi doganali SÌ

Riduzione delle imposte

Tasso di riduzione delle imposte (%)

50 55 60 70 80 90

Tasso imposta ridotta (%)

10 9 8 6 4 2

Tasso di contributo all’investimento (%) Fuori da OIZ* 15 20 25 30 40 50

Entro OIZ* 20 25 30 40 50 55

Contributi previdenziali (parte a carico del datore di

lavoro)

Periodo del sostegno

Fuori da OIZ* 2

anni 3

anni 5

anni 6

anni 7 anni 10 anni

Entro OIZ* 3

anni 5

anni 6

anni 7

anni 10 anni 12 anni

Limite superiore per il sostegno (%)

Fuori da

OIZ* 10 15 20 25 35

Nessun limite

Entro OIZ*

15 20 25 35 Nessun limite

Nessun limite

Assegnazione di terreni SÌ

Facilitazioni sugli interessi

Prestiti designati in lire turche (punti) N/A N/A

3 punti 4 punti 5 punti 7 punti

Prestiti a valore FX (punti)

1 punto 1 punto 2 punti 2 punti

Contributi previdenziali (parte a carico del lavoratore)

N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni

Esenzione della ritenuta d’acconto N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni

*OIZ: Zone Industriali Organizzate

Page 24: INVESTIRE IN TURCHIA doc

24

Tasso di sostegno agli investimenti applicabili durante l’investimento / periodi operativi ai sensi dello schema di incentivazione agli investimenti regionali

Regioni Periodo di investimento Periodo operativo

I 0 % 100%

II 10 % 90 %

III 20 % 80 %

IV 30 % 70 %

V 50 % 50 %

VI 80 % 20 %

Il nuovo sistema di incentivi agli investimenti definisce determinate aree come “prioritarie” e offre a queste aree i sostegni previsti per la

Regione 5 secondo lo schema di incentivazione agli investimenti regionali a prescindere dalla regione di investimento. Se gli

investimenti prioritari sono effettuati nella Regione 6, saranno applicati gli incentivi regionali disponibili per questa particolare

regione.

Aree di investimento con specifiche priorità da supportare attraverso

gli strumenti della regione 5 indipendentemente dalla regione di investimento sono:

Investimenti nelle strutture di accoglienza turistica da effettuare nelle regioni Culture and Tourism Conservation and Development definite dal

Consiglio dei ministri. Investimenti nel settore dell’estrazione/della lavorazione mineriarie.

Investimenti nel trasporto ferroviario e relativi al trasporto di merci o di passeggeri via mare.

Specifici investimenti nel settore farmaceutico, della difesa e dell’industria aerospaziale con un ammontare fisso minimo dell’investimento

di 20 milioni di lire turche. Strutture per test, tunnel del vento e investimenti simili fatti per il

settore automobilistico, aerospaziale e della difesa.

Investimenti per la scuola materna, la scuola primaria, secondaria e superiore fatti dal settore privato.

Investimenti per fiere internazionali con un’area coperta minima di 50.000 metri quadri.

Investimenti fatti per realizzare prodotti sviluppati da un progetto R&S sostenuto da Ministero della scienza, industria e tecnologia, TUBITAK e

KOSGEB. Investimenti nel settore principale dei veicoli a motore per un

ammontare pari a 300 milioni di lire turche, investimenti nel settore dei

Page 25: INVESTIRE IN TURCHIA doc

25

motori per un ammontare minimo pari a 75 milioni di lire turche e

investimenti per parti di motore, componenti/parti della trasmissione e elettronica per il settore automobilistico per un importo minimo pari a 20

milioni di lire turche

Investimenti per la generazione di energia per i metalli appartenenti al gruppo 4-b dell’Articolo 2 dell’attuale Legge sulle attività minerarie N. 3213

sempre che siano utilizzati come supporti una licenza mineraria valida e un permesso emessi dal Ministero per l’energia e le risorse naturali

3- Programma di incentivi agli investimenti su larga scala

Dodici soggetti di investimento, che potenzialmente promuoveranno

tecnologia, capacità di R&S e competitività in Turchia, sono sostenuti dagli strumenti del programma di incentivi agli investimenti su larga scala.

Investimenti su larga scala

Soggetto dell’investimento

Ammontare fisso minimo dell’investimento

(milioni di lire turche)

1 Produzione di prodotti dalla raffinazione del petrolio 1000

2 Produzione di prodotti chimici 200

3 Porti e servizi portuali 200

4

a) OEM automobilistico

b) Settori della fornitura automobilistica

200

50

5 Produzione di locomotive ferroviarie e di tram e/o di carrozze ferroviarie e di tram

50

6 Servizi relativi a gasdotti di transito

7 Settore elettronico

8 Produzione di apparecchiature mediche, di alta precisione e ottiche

9 Produzione di prodotti farmaceutici

10 Produzione di aerei e veicoli spaziali e/o relativi componenti

11 Produzione di macchinari (inclusi macchinari e apparecchiature elettrici)

12 Settore minerario (inclusa la produzione di metalli)

I termini e i tassi dei contributi forniti nell’ambito del programma di incentivi agli investimenti su larga scala sono riportati nella tabella che segue.

Page 26: INVESTIRE IN TURCHIA doc

26

Strumenti dello schema di incentivazione agli investimenti su larga scala

Strumenti di incentivazione Regione

I II III IV V VI

Esenzione dall’IVA SÌ

Esenzione dai dazi doganali SÌ

Riduzione delle imposte

Tasso di riduzione delle imposte (%)

50 55 60 70 80 90

Tasso imposta ridotta (%) 10 9 8 6 4 2

Tasso di contributo all’investimento (%) Fuori da OIZ* 25 30 35 40 50 60

Entro OIZ* 30 35 40 50 60 65

Contributi previdenziali (parte a carico del datore di lavoro)

Periodo del

sostegno

Fuori da OIZ* 2

anni 3

anni 5

anni 6

anni 7 anni 10 anni

Entro OIZ* 3

anni 5

anni 6

anni 7

anni 10 anni 12 anni

Limite superiore per il sostegno

(%)

Fuori da

OIZ* 3 5 8 10 11

Nessun limite

Entro OIZ*

5 8 10 11 Nessun limite

Nessun limite

Assegnazione di terreni SÌ

Contributi previdenziali (parte a carico del lavoratore)

N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni

Esenzione della ritenuta d’acconto N/A N/A N/A N/A N/A 10 anni

*OIZ: Zone Industriali Organizzate

Page 27: INVESTIRE IN TURCHIA doc

27

Tasso di sostegno agli investimenti applicabili durante l’investimento / periodi operativi ai sensi dello schema di incentivazione agli investimenti su larga scala

Regioni Periodo di investimento Periodo operativo

I 0 % 100%

II 10 % 90 %

III 20 % 80 %

IV 30 % 70 %

V 50 % 50 %

VI 80 % 20 %

Le seguenti categorie di investimenti nell’ambito dei Programmi di incentivi agli investimenti su larga scala possono beneficiare di contributi concessi ad una

regione valutata di grado superiore in termini di riduzione delle imposte e di supporto a premi per la sicurezza sociale (parte a carico del datore di lavoro).

Investimenti in Zone industriali organizzate (Organized Industrial Zones, OIZ)

Investimenti congiunti da parte di almeno cinque società che operano nello stesso settore ai fini di una maggiore integrazione

Per es.: Un investimento a livello della regione 3 in una OIZ può avvantaggiarsi del livello di riduzione delle imposte della regione 4. Similmente un

investimento a livello della regione 6 può beneficiare di un ulteriore contributo all’investimento del 5%.

Page 28: INVESTIRE IN TURCHIA doc

28

4- Programma strategico di incentivi agli investimenti

Gli investimenti che soddisfano i criteri che seguono sono sostenuti nel quadro del Programma strategico di incentivi agli investimenti:

La capacità di produzione interna per il prodotto da realizzare con l’investimento deve essere inferiore all’importazione del prodotto.

L’investimento deve avere un ammontare minimo di 50 milioni di lire turche

L’investimento deve creare un valore aggiunto minimo del 40% (questa condizione non è applicabile a investimenti su raffinerie e petrolchimici)

Il valore totale del prodotto da realizzare con l’investimento deve essere

minimo 50 milioni di dollari durante l'ultimo anno (non è applicabile a merci senza produzione interna)

I termini e i tassi dei contributi forniti nell’ambito del programma strategico di

incentivi agli investimenti sono riportati nella tabella che segue.

Page 29: INVESTIRE IN TURCHIA doc

29

Strumenti dello schema di incentivazione agli investimenti strategici

Strumenti di incentivazione Regione

I II III IV V VI

Esenzione dall’IVA SÌ

Esenzione dai dazi doganali SÌ

Riduzione delle imposte

Tasso di riduzione

delle imposte (%)

90

Tasso imposta

ridotta (%) 2

Tasso di contributo all’investimento (%) 50

Contributi previdenziali (parte a carico del datore di lavoro)

Periodo del sostegno

7 anni

(10 anni per la Regione 6)

Limite superiore

per il sostegno

(%) )

15 (Nessun limite per la Regione 6)

Assegnazione di terreni SÌ

Facilitazioni sugli interessi

Prestiti designati in lire turche (punti) 5 5

Prestiti a valore FX (punti) 2 2

Ammontare minimo del sostegno (*) 50.000 50.000

Contributi previdenziali (parte a carico del lavoratore) 10 anni (per investimenti

nella Regione 6)

Esenzione della ritenuta d’acconto 10 anni (per investimenti

nella Regione 6)

Rimborso IVA

SÌ (per spese di costruzione degli investimenti strategici superiori a 500 milioni di lire

turche)

* 5% dell’ammontare dell’investimento e massimo 50 milioni di lire turche.

Tasso di sostegno agli investimenti applicabili durante l’investimento / periodi operativi ai sensi dello schema di incentivazione agli investimenti strategici

Regioni Periodo di investimento Periodo operativo

I, II, III, IV, V 50 % 50 %

VI 80 % 20 %

Page 30: INVESTIRE IN TURCHIA doc

30

Strumenti di supporto

Esenzione dall’IVA:

L’IVA è esente per l'importazione e/o la distribuzione in loco di attrezzature e

macchinari entro l’ambito del certificato di incentivazione all’investimento.

Esenzione dai dazi doganali:

I dazi doganali sono esenti per l'importazione di attrezzature e macchinari

entro l’ambito del certificato di incentivazione all’investimento.

Riduzione delle imposte:

L’imposta sul reddito o l'imposta sulla società è calcolata sulla base di tassi

ridotti fino a quando l’ammontare totale delle imposte ridotte non raggiunge l’ammontare del contributo all’investimento. Il tasso di contributo si riferisce al

tasso dell’investimento fisso soggetto a riduzione delle imposte.

Contributi previdenziali (Parte a carico dei dipendenti):

Per la creazione di posti di lavoro aggiuntivi attraverso l’investimento, la parte

a carico del dipendente dei contribuiti previdenziali calcolata sulla base del

salario minimo legale sarà coperta dal governo. Lo strumento è applicabile solo a investimenti fatti nella regione 6 entro l’ambito del certificato di

incentivazione all’investimento. Non c’è limite massimo per i contributi previdenziale e tale incentivo è applicabile per 10 anni.

Contributi previdenziali (Parte a carico del datore di lavoro):

Per la creazione di posti di lavoro aggiuntivi attraverso l’investimento, la parte a carico del datore di lavoro dei contribuiti previdenziali calcolata sulla base del

salario minimo legale sarà coperta dal governo. Una determinata parte dell’ammontare totale dell’investimento è impostata come limite massimo per

questo sostegno. Per lo schema di incentivazione agli investimenti regionali, i tetti sono 10 % per la Regione 1; 15 % per la Regione 2; 20 % per la Regione

3; 25 % per la Regione 4 e 35 % per la Regione 5. Per lo schema di incentivazione agli investimenti su larga scala, i tetti sono 3 % per la Regione

1; 5 % per la Regione 2; 8 % per la Regione 3; 10 % per la Regione 4 e 11 %

Page 31: INVESTIRE IN TURCHIA doc

31

per la Regione 5. Per lo schema di incentivazione agli investimenti strategici, i

tetti sono 15 % per tutte le regioni. Non c’è limite massimo per la Regione 6.

Esenzione della ritenuta d’acconto:

L'imposta sul reddito in relazione a nuovi posti di lavoro creati dall’investimento, entro l’ambito del certificato di incentivazione

all’investimento, non sarà soggetta a ritenute d’acconto. Lo strumento è applicabile solo a investimenti fatti nella regione 6 entro l’ambito del certificato

di incentivazione all’investimento. Non c’è limite massimo per la riduzione della ritenuta d’acconto e tale incentivo è applicabile per 10 anni.

Tasso di facilitazione sugli interessi:

Il tasso di facilitazione sugli interessi è uno strumento di sostegno finanziario fornito per prestiti per investimento con un termine di almeno un anno

ottenuto entro l’ambito del certificato di incentivazione all’investimento. Una porzione della quota di interesse/profitto riguardante l'equivalente del prestito,

al massimo il 70 percento dell'ammontare fisso dell'investimento registrato nel certificato di incentivazione all’investimento, sarà coperta dal governo.

Assegnazione di terreni:

Per gli investimenti possono essere assegnati terreni, con un certificato di

incentivazione all’investimento, secondo le regole e i principi fissati dal Ministero delle finanze, a seconda della disponibilità di tale terreno.

Rimborso IVA:

L’IVA raccolta su spese di costruzione fatte entro l’ambito di investimenti strategici con un ammontare fisso minimo dell’investimento di 500 milioni di

lire turche sarà restituita.

Page 32: INVESTIRE IN TURCHIA doc

32

Sostegno R&S

1) Legge ricerca e sviluppo (R&S)

La legge in materia di ricerca e sviluppo prevede incentivi speciali per progetti

di investimento in attività di R&S condotti in Turchia, a condizione che comportino l'impiego di almeno 50 dipendenti in un centro di ricerca e

sviluppo. Gli incentivi previsti dalla nuova legge sono validi fino al 2024 e includono:

Deduzione integrale degli importi investiti in attività di ricerca e sviluppo dalla base imponibile se il numero dei ricercatori è superiore a 500; verrà

inoltre dedotta la metà delle spese aggiuntive comprese nell'arco dell'anno operativo rispetto all'anno precedente.

Esenzione dalla ritenuta d'acconto per i dipendenti (questa disposizione avrà valore fino al 31 dicembre 2023).

Riduzione del 50 % dei contributi per i datori di lavoro per un periodo di 5 anni.

Esenzione dall'imposta di bollo per i documenti applicabili.

Capitale per iniziative tecniche condotte da nuovi scienziati fino a 100.000 lire turche.

Deduzione dalla base imponibile di alcuni fondi concessi da organi pubblici e organizzazioni internazionali.

2) Supporto delle Zone per lo Sviluppo Tecnologico (TDZ)

I vantaggi delle Zone per lo Sviluppo Tecnologico sono i seguenti:

Uffici pronti per essere affittati e disponibilità di infrastrutture.

I profitti derivanti dallo sviluppo di software e da attività di R&S sono esenti dalle imposte sul reddito e sulle società fino al 31 dicembre 2023.

Le vendite di applicazioni software prodotte esclusivamente nelle TDZ sono esenti dall'IVA fino al 31 dicembre 2023.

Le retribuzioni di ricercatori e dipendenti impegnati nel comparto

software o in attività di ricerca e sviluppo sono esenti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche fino al 31 dicembre 2023.

Page 33: INVESTIRE IN TURCHIA doc

33

Il 50 % dei contributi a carico del datore di lavoro verranno versati dal

governo per 5 anni fino al 31 dicembre 2024.

3) Sia il Consiglio per la Ricerca Tecnologica e Scientifica della Turchia

(TUBITAK, Türkiye Bilimsel ve Teknolojik Araştırma Kurumu) sia la Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico (TTGV, Türkiye Teknoloji Geliştirme Vakfı)

rimborsano e/o finanziano le spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo ed erogano prestiti di capitale per progetti di ricerca e sviluppo.

Progetti che possono usufruire degli incentivi del TUBITAK:

Sviluppo di concept

Ricerca tecnologica e di fattibilità tecnologica Studi di laboratorio per la trasformazione di un concept in un progetto

Studi progettazione e bozze Produzione di prototipi

Costruzione di strutture pilota Produzione di prova

Studi brevettuali e di licenza

Attività collegate alla risoluzione dei problemi post-vendita derivanti dalla progettazione del prodotto

Supporto per le PMI

Le PMI sono aziende con meno di 250 dipendenti e con un ricavo o fatturato inferiore ai 25 milioni di lire turche l'anno.

Gli incentivi per le PMI comprendono:

1. Esenzione dai dazi doganali

2. Esenzione dall'IVA per attrezzature e macchinari importati e acquistati in

loco

3. Assegnazione di credito a seconda del budget

Page 34: INVESTIRE IN TURCHIA doc

34

4. Sostegno alla garanzia di credito

Per rispondere alle esigenze finanziarie delle PMI, un fondo da 1 miliardo di lire turche verrà trasferito al Fondo di Garanzia di Credito (KGF, Kredi Garanti

Fonu) per creare capacità di credito per 10 miliardi di lire turche. Il limite della garanzia corrisponde a 1 milione di lire turche per PMI e 1,5 milioni di lire

turche per il gruppo di rischio associato alle PMI. Il KGF copre fino all'80 % del prestito.

5. Sostegno della KOSGEB alle PMI (www.kosgeb.gov.tr)

L'Organizzazione per lo Sviluppo della Piccola e Media Impresa (KOSGEB,

Küçük ve Orta Ölçekli Sanayi Geliştirme ve Destekleme İdaresi Başkanlığı) contribuisce significativamente al rafforzamento delle PMI offrendo diversi

strumenti di sostegno per finanziamenti, ricerca e sviluppo, strutture comuni, ricerche di mercato, siti di investimento, marketing, esportazione e

formazione.

Programma Industrial Thesis (SANTEZ)

Sostegno finanziario diretto per l'adattamento alle nuove tecnologie, lo sviluppo di processi, progetti di miglioramento della qualità e di modifiche

ambientali da realizzarsi in collaborazione con le università:

Fino al 75 % del budget del progetto potrebbe essere versato come

concessione diretta. La durata del progetto è di 3 anni con una possibile estensione di 6 mesi.

Vengono supportati i materiali per test, le analisi di laboratorio e le attrezzature.

La richiesta potrebbe essere approvata in 4 mesi e il comitato di supervisione del progetto è indipendente.

Prestiti per progetti di sviluppo tecnologico

Page 35: INVESTIRE IN TURCHIA doc

35

La Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico (TTGV, Türkiye Teknoloji

Geliþtirme Vakfý) offre prestiti a lungo termine esenti da interessi per progetti di sviluppo tecnologico, la produzione di energie rinnovabili, il miglioramento

dell'efficienza energetica e la riduzione dell'impatto ambientale.

Supporto esemplare per progetti di tutela ambientale:

La percentuale massima di contributo è pari al 50 % a progetto. Il budget massimo è di 1 milione di dollari a progetto.

Il periodo di restituzione del denaro è in totale pari a 4 anni a partire dall'esecuzione del progetto più un periodo di tolleranza di 1 anno.

Supporto alla formazione

L'agenzia nazionale di collocamento (İŞ-KUR, Türkiye iş Kurumu) potrebbe

sostenere progetti di formazione professionale per un periodo massimo di 6 mesi.

Sostegno salariale diretto per stagisti e candidati disoccupati registrati presso l'İŞ-KUR (salario parziale = 20 lire turche al giorno) durante il periodo

di formazione precedente all'assunzione Le spese per il versamento dei contributi (incidenti sul lavoro e malattie

professionali) vengono coperte dall'İŞ-KUR. Alcune spese del programma, come il salario dei formatori, le bollette

dell'acqua e dell'elettricità, vengono in parte versate al datore di lavoro dall'İŞ-KUR. L'importo totale viene calcolato in base al costo di ciascun

apprendista e il datore di lavoro deve consegnare all'İŞ-KUR le fatture dei servizi forniti.

In questo programma di formazione l'İŞ-KUR considera il datore di lavoro

(l'azienda) come persona giuridica. Alla conclusione del programma deve essere assunto un certo numero

(una percentuale) di apprendisti.

Il Ministero Turco della Pubblica Istruzione (MEB, Milli Eðitim Bakanlýðý)

coopera nelle aree seguenti:

Page 36: INVESTIRE IN TURCHIA doc

36

Apertura di scuole professionali con i programmi desiderati in base alle

decisioni del Ministero. Supporto da parte del Ministero dei costi generali di un gruppo di

apprendisti per l'adattamento dei programmi richiesti nelle attuali scuole

professionali.

Aiuti statali per l'esportazione

L'obiettivo principale di questo programma è di incoraggiare le esportazioni e

aumentare la competitività delle aziende sui mercati internazionali. Questo pacchetto specifico riguarda principalmente le attività di ricerca e sviluppo, le

ricerche di mercato, la partecipazione a mostre e fiere internazionali, i costi sostenuti per brevetti, marchi di fabbrica e progetti industriali.

Condizioni di impiego

Le condizioni di impiego in Turchia sono in gran parte regolate da Labor Law e

Trade Union Law (diritto del lavoro).

In conformità con il Labor Law, ci sono vari tipi di contratti di lavoro:

a) Contratti di lavoro per lavoro “temporaneo” e “permanente” b) Contratti di lavoro a “tempo determinato” o a “tempo indeterminato”

c) Contratti di lavoro per lavoro “part-time” e “a tempo pieno” d) Contratti di lavoro per “lavoro a chiamata”

e) Contratti di lavoro con un periodo di prova f) Contratti di lavoro costituiti come “contratti gang”

I contratti di lavoro sono esenti da tassa di bollo e da ogni altro tipo di tassa e imposta.

Qualsiasi tipo di discriminazione tra dipendenti rispetto a lingua, razza, genere, credo politico, approccio filosofico, religione o altro criterio analogo è proibito

dalla legge. La discriminazione sulla base del genere di un dipendente è proibita se influenza l'ammontare del salario per dipendenti che svolgono lo

stesso lavoro o lavori equivalenti.

Page 37: INVESTIRE IN TURCHIA doc

37

Orari di lavoro e straordinario

Ai sensi del Labor Law, l’orario lavorativo deve prevedere un massimo di 45

ore di lavoro alla settimana. In linea di principio, le 45 ore di lavoro devono essere equamente suddivise tra i giorni lavorativi. Secondo il Labor Law,

comunque, le ore di lavoro possono essere organizzate dal datore di lavoro entro limiti legali.

Di norma, le ore che superano il limite di 45 ore a settimana devono essere retribuite come “ore di straordinario”. La paga/il salario per ogni singola ora di

straordinario sono corrisposti aumentando la retribuzione oraria del salario di lavoro regolare del cinquanta percento. Invece che il pagamento dello

straordinario, i dipendenti possono ricevere 1,5 ore di permesso per ogni ora di lavoro straordinario. Le ore di straordinario che cadono nei fine settimana o nei

giorni di festa vengono corrisposte come salario per un giorno di festa e retribuzione straordinaria. Queste retribuzioni possono essere aumentate sulla

base di contratti di lavoro collettivi e personali tra dipendenti e datori di lavoro. Il numero totale delle ore di straordinario in un anno non può superare le 270

ore.

Ferie annuali pagate

Ci sono sei festività pubbliche retribuite all’anno (primo gennaio, 23 aprile,

primo maggio, 19 maggio, 30 agosto, 29 ottobre), in più due periodi retribuiti di festività religiose, per un totale di otto giorni. I dipendenti hanno diritto a

ferie annuali pagate per i periodi indicati di seguito, sempre che abbiano lavorato per almeno un anno, compreso il periodo di prova:

Anni di lavoro Periodo minimo di ferie pagate

1 - 5 anni (completi) 14 giorni lavorativi

5 - 15 anni 20 giorni lavorativi

15 anni (completi) o più 26 giorni lavorativi

Questi benefit sono i livelli minimi previsti dalla legge e possono essere aumentati sulla base di contratti di lavoro collettivi e personali.

Page 38: INVESTIRE IN TURCHIA doc

38

Ai sensi del Labor Law, i salari e ogni forma di retribuzione possono essere corrisposti in lire turche (TRY) sul conto bancario dei dipendenti o nella sede di

lavoro. Se stipendio e salario non sono corrisposti sul conto bancario dei dipendenti, al datore di lavoro viene inflitta una sanzione amministrativa. È

possibile stabilire paga/salario in termini di valuta straniera. In questo caso, paga/salario saranno corrisposti in lire turche calcolate sulla base del tasso di

cambio della valuta straniera pertinente in vigore nella data di pagamento

Cessazione del rapporto di lavoro

Secondo quanto previsto in materia dal Labor Law (diritto del lavoro), datori di

lavoro e dipendenti devono rispettare periodi specifici di notifica prima di rescindere un contratto di lavoro, come presentato nella tabella che segue.

Periodi minimi di notifica richiesti a datori di lavoro e dipendenti

Durata del servizio Durata del periodo di notifica

0 - 6 mesi 2 settimane

6 - 18 mesi 4 settimane

18 - 36 mesi 6 settimane

oltre 36 mesi 8 settimane

Ci sono due tipi di rescissione del contratto di lavoro:

1) Rescissione con notifica

Sia il dipendente che il datore di lavoro possono rescindere un contratto di

lavoro concluso per un periodo indeterminato sulla base dei periodi di notifica indicati nella tabella sopra. La parte che non si attiene alla regola di rispettare

il preavviso deve pagare la retribuzione che copre il salario corrispondente al

periodo di notifica al fine di rescindere il contratto di lavoro.

2) Rescissione di un contratto di lavoro prima della fine del periodo previsto dal contratto o prima dei periodi di notifica specificati sopra,

sulla base di causa giusta e giustificabile ai sensi del Labor Law

Page 39: INVESTIRE IN TURCHIA doc

39

Sia il datore di lavoro che il dipendente hanno il diritto di rescindere un contratto di lavoro prima della scadenza o senza doversi conformare ai periodi

di notifica prescritti, nei casi che seguono:

Motivi di salute

Casi provocati da condotta immorale, disonorevole o dolosa o altro comportamento simile

Eventi di “forza maggiore” che impediscono al dipendente di lavorare nella sede di lavoro per un periodo superiore a una settimana.

Assenza dal lavoro che supera il periodo di notifica indicato nell’Articolo 17 del Labor Law se il dipendente è tenuto in custodia o è agli arresti

Indennità di fine rapporto

Un dipendente che lascia il lavoro rispettando le condizioni indicate nel Labor

Law o il cui contratto di lavoro viene rescisso dal datore di lavoro deve ricevere una indennità di fine rapporto da calcolare sulla base dell’anzianità del

dipendente in quella posizione di lavoro. Questa indennità è calcolata sulla base del salario lordo degli ultimi trenta giorni per gli anni del contratto di

lavoro, dalla data di inizio del servizio. L’indennità dei trenta giorni per anno di lavoro non deve eccedere il limite superiore stabilito ogni sei mesi. Si può

accettare che l’indennità di fine rapporto, comunque, possa essere corrisposta ad un ammontare superiore al limite indicato sopra nel caso ciò sia previsto dal

contratto di lavoro.

I motivi sulla base dei quali i dipendenti hanno diritto a ricevere l’indennità di

fine rapporto sono i seguenti:

a) Abbandono del lavoro a causa del servizio militare obbligatorio (per gli

uomini) b) Pensione (per ricevere la pensione di vecchiaia, di anzianità o di invalidità

dagli istituti assicurativi pertinenti) c) Dimissione del dipendente dopo aver completato 3600 giorni premium e 15

anni di periodo di assicurazione (nel caso di completamento delle condizioni per la pensione, tranne limite d'età e dimissione con l'invio del documento da

parte dell’istituto nazionale della previdenza sociale che indica il

completamento delle condizioni per la pensione, escluso il limite d'età, al

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40

datore di lavoro)

ç) Rescissione volontaria di dipendenti donne entro un anno dopo la data del matrimonio

d) Morte del dipendente

e) Rescissione del contratto di lavoro non

Sistema di sicurezza sociale turco

Il sistema di Previdenza Sociale turco ha subito una trasformazione radicale nel 2007, che ha portato a un sistema di funzionamento più veloce ed efficiente,

basato sulla centralizzazione del controllo di diversi fondi previdenziali in un unico istituto.

Nel campo d'azione del programma:

i tre fondi assicurativi, ossia SSK, Emekli Sandığı e Bağ-Kur, sono stati fusi in un unico ente denominato Istituto di Previdenza Sociale (SSI) nel 2007. I tre

fondi assicurativi coprono circa l'81 % della popolazione dal 2008. Il sistema è diventato completamente operativo all'inizio del 2008.

Pagamento dei contributi

I contributi (come percentuale dei redditi lordi dei dipendenti) vengono pagati

sia dai datori di lavoro sia dai dipendenti. La tabella sottostante mostra i tassi

applicati nei casi di dipendenti d'ufficio nel settore privato. I tassi per i dipendenti operanti in settori specifici (settore minerario, esplorazioni di

petrolio/gas naturale) variano a seconda della categoria di rischio del lavoro svolto.

Contributi (dipendenti d'ufficio)

Categoria di rischio Parte a carico del

datore di lavoro (%) Parte a carico dei

dipendenti (%) Totale (%)

Rischi a breve termine 1-6,5* - 1-6,5*

Rischi a lungo termine 11 9 20

Assicurazione sanitaria generale 7,5 5 12,5

Contributi all'assicurazione contro la disoccupazione

2 1 3

Totale 21,5* 15 36,5*

*I tassi cambiano a seconda delle categorie di rischio dell'impiego. A seconda della categoria di rischio, i contributi a car ico del datore di lavoro variano tra l'1 e il 6,5 %.

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Gli stranieri che versano i contributi nel proprio paese d'origine non devono pagare i contributi sociali turchi se esistono accordi reciproci tra tale paese e la

Turchia.

Pagamento dei contributi di disoccupazione

I dipendenti, i datori di lavoro e lo stato sono tenuti a garantire un contributo

immediato al piano di assicurazione contro la disoccupazione, rispettivamente a tassi pari all'1 %, al 2 % e al 1 % in relazione al salario lordo del dipendente.

Come i pagamenti dei premi per la sicurezza sociale, anche quelli per l'assicurazione contro la disoccupazione sono organizzati su base mensile. I

datori di lavoro hanno la possibilità di dedurre tali contributi dal loro reddito imponibile; d'altra parte, i contributi di un lavoratore dipendente sono

deducibili dal suo reddito base imponibile.

Una persona fisica estera coperta dal sistema previdenziale obbligatorio del proprio paese d'origine, con il quale la Turchia intrattiene un accordo sulla

previdenza sociale, non è tenuta a pagare i contributi alla Turchia. La prova della copertura estera deve essere presentata all'ufficio di previdenza sociale

locale. Se il dipendente non è soggetto alla previdenza sociale estera, sarà sottoposto al pagamento di tutti i contributi. I contributi di disoccupazione

devono essere dichiarati e pagati

Tasse e imposte

In Turchia l'imposta sulle imprese è una delle più competitive tra quelle dei

paesi dell'OCSE. La legge relativa all'imposta sulle imprese, n. 5520, entrata in vigore il 21 giugno 2006, ha apportato alcune modifiche importanti alle

modalità correnti di applicazione e ha introdotto anche nuovi concetti nella legislazione fiscale. Con la nuova legge relativa all'imposta sulle imprese,

l'odierna legislazione fiscale turca contiene disposizioni molto più chiare, oggettive e armonizzate, in linea con i principi e le normative internazionali.

È possibile classificare il regime fiscale turco sotto tre intestazioni principali:

Imposte sul reddito

Page 42: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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In Turchia le imposte sul reddito vengono prelevate sul reddito di tutte le

persone fisiche e giuridiche nazionali ed estere residenti nel Paese. I non residenti che generano reddito in Turchia tramite rapporto di lavoro

dipendente, possesso di proprietà, operazioni commerciali o altra attività sono

anch'essi soggetti al prelievo fiscale, ma solo per quanto attiene al reddito generato in Turchia.

Imposta sul reddito delle società

In Turchia l'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20 %.

Vengono inoltre applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società

residenti:

I dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15 %.

Gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota del 0 %.

Gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0 %, mentre il prelievo sugli interessi

generati dai depositi bancari va dal 10% al 18% (per i depositi bancari aperti dopo il 2 gennaio 2013).

Gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti di partecipazione sono soggetti a un'aliquota che va dal 10% al 18% (per i

conti di partecipazioni aperti dopo il 2 gennaio 2013).

Gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15 %.

Vengono inoltre applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società non residenti:

I dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15 %. Gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da

società non residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0 %. Gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società non

residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0 %, mentre il prelievo sugli

interessi generati dai depositi bancari va dal 10% al 18% (per i depositi bancari aperti dopo il 2 gennaio 2013).

Page 43: INVESTIRE IN TURCHIA doc

43

Gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti

di partecipazione sono soggetti a un'aliquota che va dal 10% al 18% (per i conti di partecipazioni aperti dopo il 2 gennaio 2013).

Gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15 %.

Imposta sul reddito delle persone fisiche

L'aliquota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche varia tra il 15 % e il 35

%.

Le aliquote fiscali relative all'imposta sul reddito per i redditi lordi relativi

all'anno 2013 sono le seguenti:

Scaglione (TRY) Tasso (%)

Fino a 10.700 15

10.701 – 26.000 20

26.001 – 60.000 27

Oltre 60.001 35

. Prelievo fiscale sulla spesa

Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

Le aliquote IVA generalmente applicate variano tra l'1 %, l'8 % e il 18 %. L'IVA viene applicata ai beni e servizi commerciali, industriali e agricoli, ai beni

e servizi offerti dai liberi professionisti, ai beni e servizi d'importazione e alla fornitura di beni e servizi attraverso altre attività.

Page 44: INVESTIRE IN TURCHIA doc

44

Imposta speciale sui consumi

Vi sono quattro gruppi di prodotti principali soggetti all'imposta sui consumi sulla base di aliquote diverse:

Prodotti petroliferi, gas naturale, lubrificanti, solventi e derivati degli stessi

Automobili e altri autoveicoli, motocicli, aeroplani, elicotteri e yacht Tabacco e prodotti derivati, bevande alcoliche

Prodotti di lusso

Diversamente dall'IVA, che viene applicata a ogni operazione commerciale,

l'imposta sui consumi viene applicata un'unica volta.

Tassa sulle transazioni bancarie e assicurative

Le transazioni bancarie e assicurative sono esenti da IVA esenti, ma sono soggette a una tassa speciale. Questa imposta viene applicata al reddito

incamerato dagli istituti bancari, come ad esempio quello generato dagli interessi sui prestiti. L'aliquota generale è pari al 5 %, mentre l'interesse sulle

transazioni di deposito interbancarie viene tassato all'1 % e nessuna tassa è imposta sulle transazioni di compravendita di valuta.

Imposta di bollo

L'imposta di bollo viene applicata a un'ampia gamma di documenti, ivi

compresi i contratti, gli accordi, le cambiali, i conferimenti di capitale, le lettere di credito, le lettere di garanzia, i bilanci e i libri paga. L'imposta di bollo

corrisponde a una percentuale del valore del documento e le aliquote applicate variano tra lo 0,189 % e lo 0,948 e vengono raccolte come spesa fissa (a un

prezzo prestabilito) per alcuni documenti.

Imposta patrimoniale

Page 45: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Esistono tre tipi di imposta patrimoniale: tassa di successione e imposta sulle donazioni, imposta sul patrimoni e tassa di circolazione.

Il possesso di edifici, appartamenti e terreni in Turchia è soggetto all'imposta sugli immobili che ha il seguente range: 0,1% e 0,06%, mentre il contributo

per la conservazione degli immobili di valore culturale è pari al 10% di questa tassa sugli immobili. Le tasse sui motoveicoli sono raccolte sulla base di

importi fissi che variano ogni anno secondo l’età e la cilindrata del motore. Allo stesso tempo le imposte su eredità e donazioni sono tassate a 1-30 %.

AGEVOLAZIONI FISCALI

Zone di sviluppo prioritarie

Zone di sviluppo tecnologiche Zone industriali organizzate

Zone franche

Ricerca e sviluppo Istituti di istruzione

Investimenti e imprese culturali Assegnazione prestiti

Incentivi al settore marittimo internazionale turco

ESENZIONI E DETRAZIONI FISCALI

Le seguenti operazioni commerciali (elencate a titolo esemplificativo e non limitativo) sono IVA esenti:

Esportazione di beni e servizi. Servizi di roaming forniti in Turchia a clienti che si trovano fuori della

Turchia (cioè clienti non residenti), conformemente ad accordi internazionali di roaming, laddove sussista una condizione di reciprocità.

Attività esplorative per la ricerca di petrolio.

Trasporti internazionali. Consegne a rappresentanze diplomatiche, consolati e organizzazioni

internazionali esenti da imposizione fiscale e relativi dipendenti.

Page 46: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Fornitura di macchinari e attrezzature, ivi compresa la fornitura a

soggetti o società soggette a IVA e in possesso di un certificato di investimento rilasciato dall'autorità competente.

Servizi resi presso porti e aeroporti a navi e aerei.

Esenzioni di carattere sociale e di altro tipo si applicano alle consegne che hanno per destinatario la pubblica amministrazione e altre organizzazioni

collegate, a fini culturali, istruttivi, sanitari e simili. Le operazioni bancarie e assicurative sono IVA esenti, essendo soggette

a una Tassa sulle transazioni bancarie e assicurative con aliquota del 5 %. Gli utili generati dalle società presso le filiali estere e nell'ambito di

iniziative commerciali nazionali ed estere sono esenti da prelievo fiscale se soddisfano determinati requisiti.

Detrazioni per attività di ricerca e sviluppo. Riduzione dell'imponibile per le imprese a fronte di alcuni tipi di

donazione, assistenza o sponsorizzazione di attività sportive.

Zone speciali di investimento

In Turchia le zone speciali di investimento sono tre:

1. ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO (TDZ) - TECNOPARCHI

Le Zone di Sviluppo Tecnologico (TDZ, Technology Development Zones) sono aree designate per sostenere le attività di ricerca e sviluppo e attirare

investimenti in campi a elevato contenuto tecnologico. Le TDZ istituite sono 50, di cui 34 operative e 16 approvate e

attualmente in costruzione. Ankara dispone di sei TDZ, Istanbul ne ha cinque, Kocaeli quattro, Smirne tre, mentre le altre province mostrate nella mappa

che segue dispongono ognuna di una TDZ.

Page 47: INVESTIRE IN TURCHIA doc

47

Vantaggi offerti dalle TDZ

Esenzione dalle imposte sul reddito e sulle società per i ricavi derivanti

dallo sviluppo di software e da attività di R&S fino al 31 dicembre 2023.

Esenzione da IVA per le vendite di applicazioni software prodotte

esclusivamente nelle TDZ fino al 31 dicembre 2023. Esempi di applicazioni

esenti: software per la gestione di sistemi, gestione dei dati, applicazioni

aziendali, settori aziendali diversi, Internet, telefonia mobile e applicazioni di

controllo militare.

Esenzione totale fino al 31 dicembre 2023 da qualsiasi imposizione

fiscale sulle retribuzioni del personale di supporto e di quello impegnato in

attività di R&S. Il personale di supporto coperto da esenzione non può

superare il 10 % del personale impegnato in attività di R&S.

Se ritenuto opportuno dalla società operativa e autorizzato dal Ministero,

le imprese possono effettuare nelle TDZ gli investimenti necessari per la

fabbricazione del prodotto tecnologico derivante dai progetti di R&S condotti

nella zona.

Il 50 % dei contributi a carico del datore di lavoro verranno versati dal

governo per 5 anni fino al 31 dicembre 2024.

ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE

Page 48: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Le Zone Industriali Organizzate (OIZ, Organized Industrial Zones) sono zone

appositamente studiate per consentire alle aziende operare in un ambiente

adeguato all'investitore con infrastrutture e infrastrutture sociali pronte per

l'uso.

Le infrastrutture offerte in queste zone includono strade, acqua, gas

naturale, elettricità, comunicazioni, smaltimento dei rifiuti e altri servizi.

Vi sono 276 Zone Industriali Organizzate in 80 province, 181 delle quali

sono attualmente operative, mentre le restanti 95 sono in corso di

realizzazione su tutto il territorio nazionale turco.

Vantaggi offerti dalle OIZ

Oltre allo schema di incentivi per gli investimenti in Turchia (incentivi per

investimenti generici, incentivi per investimenti su larga scala, incentivi basati

su settore e regione, incentivi sull'impiego, sostegno R&S ecc.), gli investitori

che operano nelle OIZ possono beneficiare dei seguenti vantaggi:

Page 49: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Esenzione IVA per le acquisizioni di terreni

Esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla

conclusione della costruzione dello stabilimento.

Costi ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioniNessuna tassa

per l'unificazione e/o la separazione di lotti

Esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello

stabilimento

Esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti solidi se la OIZ non beneficia

dei servizi comunali

. ZONE FRANCHE

Le zone franche sono siti speciali considerati fuori del territorio soggetto

a dazi doganali, pur restando ubicate all'interno dei confini politici del paese.

Queste zone hanno lo scopo di aumentare gli investimenti finalizzati

all'esportazione.

Le norme legali e amministrative che regolamentano le attività

commerciali, finanziarie ed economiche all'interno dell'area soggetta a dazi

doganali non valgono all'interno delle zone franche oppure valgono solo in

parte.

In Turchia sono presenti 20 zone franche (di cui 19 attive) che operano

in stretta collaborazione con i mercati dell'UE e con quelli mediorientali.

Grazie alla vicinanza ai principali porti turchi sul Mar Mediterraneo, sul Mar

Egeo e sul Mar Nero, forniscono un facile accesso alle rotte commerciali

internazionali.

Page 50: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Vantaggi offerti dalle zone franche

Esenzione integrale dai dazi doganali e da altre imposizioni diverse.

Esenzione integrale dall'imposta sulle imprese per società di produzione.

Esenzione integrale dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla speciale

imposta sui consumi.

Esenzione integrale dall'imposta sul reddito dei dipendenti (per aziende

che esportano almeno l'85 % del valore FOB dei beni prodotti nelle zone

franche

Demografia e forza lavoro

1. DEMOGRAFIA

La Turchia si trova nel fuso orario GMT+2 il che le consente di comunicare sia

con Paesi orientali che occidentali entro lo stesso giorno lavorativo.

Page 51: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Area

La Turchia ha un’area di 783.562,38 km2 ed è divisa in sette regioni geografiche: Marmara, Egeo, Mediterraneo, Anatolia sudorientale, Anatolia

orientale, Anatolia centrale e Mar Nero. È circondata da quattro mari: Mar

Mediterraneo, Mar Egeo, Mar di Marmara e Mar Nero.

Popolazione

La Turchia ha una popolazione totale di 76 milioni di abitanti la metà dei quali

al di sotto di 30 anni di età.

Piramide della popolazione per gruppi di età (2012)

Fonte: Istituto statistico turco (TurkStat)

Page 52: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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FORZA LAVORO

La popolazione della Turchia di 76 milioni di abitanti ha una forza lavoro di

oltre 27 milioni di persone. La Turchia è la quarta maggiore forza lavoro in relazione ai Paesi della UE.

Forza lavoro (in milioni) - 2012

Fonte: IMD, maggio 2013

La popolazione giovane della Turchia è un contributo importante alla crescita

della forza lavoro ed ha contribuito a far valutare la Turchia al di sopra dei suoi concorrenti.

La distribuzione della forza lavoro tra i molti diversi settori riflette la ricchezza di opportunità offerta agli investitori. La Turchia è altamente competitiva in

Page 53: INVESTIRE IN TURCHIA doc

53

termini di costo del lavoro e produttività. È stata testimone di una costante

crescita nella produttività del lavoro assieme a un trend decrescente dei reali salari per unità.

Produttività e indice reale di salari per unità nell’industria

(Per lavoratore; 2005=100)

Fonte: Istituto statistico turco (TurkStat)

Il mercato del lavoro turco è uno dei migliori del mondo grazie a qualificazioni,

competenze, dedizione e motivazione che offre.

Page 54: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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Punteggi di disponibilità di forza lavoro qualificata 2013

Manodopera

qualificata

Ingegneri

qualificati

Alti dirigenti

competenti

Competenze

IT

Punteggio

medio

Polonia 6,62 7,00 6,69 8,58 7,22

Turchia 6,39 7,43 6,50 7,21 6,88

Rep. Ceca 6,10 6,82 6,00 6,92 6,46

Cina 5,05 6,22 5,51 7,54 6,08

Romania 5,33 6,00 4,17 6,36 5,47

Ungheria 4,24 6,07 3,33 6,77 5,10

Bulgaria 3,49 5,49 2,90 6,94 4,71

Fonte: IMD World Competitiveness Yearbook 2013

Punteggi (0: Non disponibile; 10: Disponibile)

La Turchia ha una forza lavoro giovane e dinamica e la sua forte etica del

lavoro è una parte importante della cultura del lavoro della Turchia. Il posto di lavoro, come istituzione, è prezioso in Turchia il che consente alle persone di

utilizzare le proprie competenze e per auto-avanzamento. La dedizione al

lavoro della forza lavoro viene mostrata attraverso l’alta produttività, il basso assenteismo della Turchia e il suo status come uno dei Paesi con i più alti tassi

di ore lavorate all'anno.

Page 55: INVESTIRE IN TURCHIA doc

55

ISTRUZIONE

Oltre 3,8 milioni di studenti nell’istruzione terziaria

Circa 600.000 laureati dalle università per anno Istruzione ingegneristica di classe mondiale

Numero di studenti iscritti nell’istruzione terziaria – 2011

Fonte: Eurostat

Numero di studenti iscritti nel campo di ingegneria, produzione e costruzione (istruzione terziaria) – 2011

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56

Fonte: Eurostat

Numero di laureati nel campo di ingegneria, produzione e costruzione (Istruzione terziaria) – 2011

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57

Fonte: Eurostat

Infrastruttura e logistica

INFRASTRUTTURA ENERGETICA

La Turchia ha accresciuto la sua capacità installata per la generazione di elettricità a 52.911 MW nel 2011, partendo da 31.846 MW nel 2002, mentre il

governo ha previsto un obiettivo specifico per aumentare la capacità installata fino a 125.000 MW entro il 2023, anno in cui si festeggia il centenario della

Repubblica di Turchia.

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Generazione di elettricità in Turchia: Capacità installata (MW)

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

31.846 35.587 36.824 38.820 40.565 40.836 41.817 44.761 49.524 52.911

Fonte: Società turca di fornitura dell'energia elettrica (TEIAS)

Efficienza e adeguatezza dell’infrastruttura energetica (0: Inefficiente e inadeguata – 10: Efficiente e adeguata)

Fonte: Annuario della competitività mondiale 2012 IMD

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INFRASTRUTTURA DELLE TELECOMUNICAZIONI

Infrastruttura delle telecomunicazioni - 2011

Abbonati ai servizi di telefonia mobile 65,3 milioni

Abbonati a rete fissa 15,2 milioni

Utenti Internet 50 milioni

Abbonati alla banda larga 14 milioni

Fonte: Information and Communication Technologies Authority (ICTA)

Le tecnologie di comunicazione (voce e dati) (0: Non soddisfano i requisiti di utilizzo aziendale - 10: soddisfano i requisiti di utilizzo

aziendale)

Fonte: Annuario della competitività mondiale 2012 IMD

Page 60: INVESTIRE IN TURCHIA doc

60

INFRASTRUTTURA DEI TRASPORTI

Infrastruttura dei trasporti 2011

Passeggeri aerei 118 milioni

Aeroporti 47 (13 internazionali)

Autostrade 64.319 km

Rete ferroviaria 12.000 km

Trasporto marittimo 363 milioni di tonnellate/anno

Trasporto aereo merci 1,8 milioni di tonnellate/anno

Fonte: Ministero dei trasporti e delle comunicazioni

Aeroporti in Turchia

Uno dei vantaggi offerti dalla Turchia è la presenza di un settore logistico che ha conosciuto un notevole sviluppo in seguito all'ingresso del paese nell'Unione

Doganale Europea. L'infrastruttura geografica, fisica e aziendale costituisce una delle principali attrattive per i potenziali investitori, per i motivi elencati di

seguito:

La vicinanza della Turchia a mercati importanti, come ad esempio la CSI,

il Medio Oriente e il Nord Africa, le consente di raggiungere senza difficoltà un bacino di consumatori pari a circa 1,5 miliardi di persone.

La Turchia svolge un ruolo chiave nel collegare le rotte di trasporto paneuropee con quelle dell'Asia centrale. Inoltre, il bacino del Mediterraneo,

nel quale la Turchia si inserisce naturalmente come tratto di giunzione, sta diventando sempre più importante nei collegamenti est-ovest e nord-sud.

La rete stradale e quella ferroviaria sono totalmente integrate

nell'infrastruttura eurasiatica. Il progetto ferroviario della Via della Seta garantirà un collegamento uniforme tra l'Europa, il Medio Oriente, le

repubbliche altaiche e l'Estremo Oriente attraverso la Turchia. La regolarità dei servizi di autotrasporto e delle rotte dei traghetti Ro-Ro continuano ad

incrementare la capacità dei servizi logistici.

La Turchia soddisfa i requisiti per spedizioni di prodotti efficienti e a costi ridotti

grazie alle infrastrutture ad alte prestazioni, ai servizi di trasporto affidabili e alla collocazione geografica strategica.

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Efficienza nell'infrastruttura di distribuzione di prodotti e servizi (0: Inefficiente – 10: Efficiente)

Fonte: Annuario della competitività

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Indicatori macroeconomici

La disciplina fiscale e la rigida politica fiscale continuano a essere le due colonne portanti del programma economico della Turchia e non solo hanno

contribuito considerevolmente al calo dell'inflazione, ma hanno favorito anche la forte crescita economica del paese. Oltre ad avere adottato valide politiche

macroeconomiche, la Turchia ha attuato anche un programma di riforme strutturali completo e di vasta portata. Rispetto alle esperienze di altri paesi, il

successo della Turchia risulta degno di nota principalmente alla luce della rapidità con cui le riforme strutturali e istituzionali sono state portate a

termine. Invero, la Turchia ha fatto grandi passi avanti nella ristrutturazione del proprio settore finanziario e nell'irrigidimento della governance pubblica e

aziendale.

Le riforme strutturali sono state messe in atto allo scopo di:

incrementare il ruolo del settore privato nell'economia turca migliorare l'efficienza e la ripresa del settore finanziario

strutturare il sistema previdenziale su una base più solida

Page 63: INVESTIRE IN TURCHIA doc

63

Tali riforme hanno rafforzato le fondamenta macroeconomiche del paese.

Crescita economica

Politiche economiche valide, accompagnate da importanti riforme economiche,

hanno prodotto risultati positivi e durante gli ultimi otto anni l'economia ha registrato una crescita notevole. Grazie all'introduzione di importanti riforme

strutturali e di politiche macroeconomiche di successo, la Turchia è diventata una delle economie dalla crescita più rapida di tutta la regione.

Stabilità e prestazioni economiche elevate

Tra il 2002 e il 2011:

il PIL è cresciuto del 234 %, raggiungendo 772 miliardi di dollari il tasso di crescita media annua del PIL reale è stato pari al 5,2 %

il debito pubblico è sceso dal 74 % al 39,4 % del PIL

il deficit di bilancio è sceso dal 10 % a meno de 3 % del PIL

Tasso di crescita annuale composto (CAGR) del PIL (%), prezzi costanti

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64

Fonte: istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)

Negli ultimi otto anni, l'economia turca ha rappresentato una delle economie

emergenti dalla crescita più rapida.

Crescita effettiva annuale media del PIL (%) 2002-2011

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65

Fonti: FMI (World Economic Outlook, aprile 2012), Istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)

Nel 2010 e nel 2011, la Turchia è stata l'economia a più rapida crescita in Europa e una delle economie a più rapida crescita nel mondo.

Crescita effettiva del PIL (%)

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66

Fonti: FMI World Economic Outlook, aprile 2011, Istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)

Con la crescita costante dell'economia turca, anche gli standard di vita sono cresciuti in modo significativo. Il livello del PIL pro capite è passato da 3.492

dollari nel 2002 a 10.444 nel 2011.

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67

PIL pro capite - Prezzi correnti (USD)

Fonte: istituto di statistica turco (TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu)

PIL 2011 - Prezzi correnti (espressi in miliardi di dollari)

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68

Fonte: FMI (World Economic Outlook, aprile 2011)

Politica fiscale prudente

La disciplina fiscale continua a essere la colonna portante dei risultati

macroeconomici dell'economia turca.

Grazie a tale politica, la Turchia ha ridotto il proprio debito pubblico,

diventando in relazione a ciò, una delle migliori economie in Europa. Dal 2004, il rapporto relativo al debito pubblico generale soddisfa i criteri di Maastricht

dell'UE, che lo limitano al 60 %.

Page 69: INVESTIRE IN TURCHIA doc

69

Debito pubblico generale definito dall'UE

(espresso in termini percentuali rispetto al PIL)

Fonte: Sottosegretariato del Tesoro

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70

Debito pubblico generale definito nel 2011

(espresso in termini percentuali rispetto al PIL)

Fonte: Sottosegretariato del Tesoro ed Eurostat

Page 71: INVESTIRE IN TURCHIA doc

71

Saldo di bilancio pubblico generale definito dall'UE (% del PIL)

Fonte: Direzione generale Affari economici e finanziari (ECFIN), Commissione

europea

Page 72: INVESTIRE IN TURCHIA doc

72

Saldo di bilancio statale generale 2011

(espresso in termini percentuali rispetto al PIL)

Page 73: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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IDE in Turchia

Afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia (in miliardi di dollari)

Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia

Afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia per anno

Milioni di dollari

2008 2009 2010 2011 2012

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74

Totale investimenti diretti esteri (netto) 19.760 8.663 9.038 16.047 13.018

Investimenti di partecipazione (netti) 14.712 6.170 6.203 14.064 9.928

Afflussi 14.747 6.252 6.238 16.055 10.561

Deflussi liquidazioni -35 -82 -35 -1.991 -633

Prestiti interaziendali* 2.111 711 339 -30 454

Immobiliare (netto) 2.937 1.782 2.494 2.013 2.636

*Prestiti che le aziende con capitale estero ricevono da partner stranieri

Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia

Afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia per settore

Negli ultimi sei anni i settori di intermediazione e produzione hanno attratto la maggior parte degli investimenti diretti esteri.

Milioni di dollari

Settori 2008 2009 2010 2011 2012*

Agricoltura 41 48 80 32 43

Agricoltura, selvicoltura e pesca 41 48 80 32 43

Settori industriali 5.186 3.889 2.884 7.965 5.420

Settore minerario ed estrazione 145 89 135 146 213

Produzione 3.971 1.642 923 3.573 4.283

Produzione di prodotti alimentari, bevande e tabacco 1.252 221 123 648 2.201

Produzione di tessuti e prodotti tessili 187 78 94 148 376

Produzione di pelle e prodotti in pelle 15 11 0 0 0

Produzione di legno e prodotti in legno 6 0 1 0 84

Produzione di polpa, carta e prodotti di carta; editoria e stampa 64 89 18 74 12

Produzione di carbone, prodotti petroliferi raffinati e carburante nucleare 28 61 3 1.255 179

Page 75: INVESTIRE IN TURCHIA doc

75

Produzione di sostanze chimiche, prodotti chimici, prodotti e materiali farmaceutici di base 199 337 120 348 520

Produzione di prodotti in gomma e plastica 162 34 7 128 485

Produzione di altri prodotti minerali non metallici 195 238 54 37 10

Produzione di prodotti in metalli di base e metalli lavorati 1.250 31 213 292 101

Produzione di macchinari ed apparecchiature n.e.c. 226 219 64 76 32

Produzione di computer, apparecchiature elettroniche-elettriche e ottiche 237 59 177 442 143

Produzione di apparecchiature per il trasporto 71 224 38 93 121

Produzione n.e.c. 79 40 11 32 19

Elettricità, gas, vapore e aria condizionata 1.055 2.153 1.823 4.244 924

Fornitura idrica, rete fognaria, gestione rifiuti e risanamento

15 5 3 2 0

Servizi 9.520 2.315 3.274 8058 5.096

Edilizia 337 209 314 301 1.431

Commercio all'ingrosso e al dettaglio 2.088 390 435 709 221

Trasporti e stoccaggio 96 230 182 223 130

Attività relative ai servizi alimentari e di alloggio 25 54 113 122 16

Servizi di informazione e comunicazione 97 173 36 36 133

Attività finanziarie e assicurative 6.136 817 1.620 5.882 1.940

Attività relative ai servizi finanziari (banche) 4.111 473 835 4.745 1.356

Assicurazioni, riassicurazione e fondi pensione (tranne contributi previdenziali obbligatori)

1.895 174 765 881 348

Attività delle società di partecipazione 68 154 10 170 176

Altre attività ausiliarie ai servizi finanziari 62 16 10 86 60

Attività immobiliari 453 210 241 300 174

Attività professionali, scientifiche e tecniche 52 81 94 103 78

Attività amministrative e servizi di supporto 25 6 0 47 233

Amministrazione pubblica e difesa, contributi previdenziali obbligatori

0 0 0 0 0

Istruzione 0 1 17 68 60

Salute personale e attività di lavoro sociale 147 105 112 231 546

Arti, tempo libero e attività ricreative 40 25 51 13 81

Altri servizi 24 14 59 23 53

Attività delle famiglie in qualità di datori di lavoro; 0 0 0 0 0

Page 76: INVESTIRE IN TURCHIA doc

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beni e servizi non differenziati; attività di produzione domestica per uso personale

Attività di organizzazioni ed enti extra-territoriali 0 0 0 0 0

Totale 14.747 6.252 6.238 16.055 10.559

(*) Provvisorio

Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia

Suddivisione geografica dell'afflusso di investimenti diretti esteri in Turchia

La maggior parte dell'afflusso di investimenti diretti esteri proviene da Europa, Nord America e Paesi del Golfo.

2008 2009 2010 2011 2012

Europa 11.367 5.234 4.920 12.549 7.725

Paesi AELS 202 281 196 323 592

Altri Paesi europei 89 25 5 770 30

Africa 82 2 0 0 0

Nord Africa 82 1 0 0 0

Altri Paesi africani 0 1 0 0 0

America 951 331 385 1.484 491

Nord America 891 312 378 1,422 471

America centrale 8 12 0 57 16

Sud America 52 7 7 5 4

Asia 2.345 673 928 2.013 2.337

Paesi del Vicino e Medio Oriente 2.184 361 473 1.516 1.593

Paesi del Golfo Arabo 1.963 209 388 195 940

Altri Paesi del Vicino e Medio Oriente 96 78 45 1.317 653

Altri Paesi asiatici 161 312 455 497 744

Oceania e regioni polari 2 12 5 9 6

Non classificato 0 0 0 0 0

Totale 14.747 6.252 6.238 16.055 10.559

Fonte: Banca Centrale della Repubblica di Turchia

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Numero di aziende con capitale internazionale

Nel 2012 oltre 33.000 aziende con capitale straniero operavano in Turchia.

Numero di aziende con capitale internazionale

(cumulativo, in migliaia)

Fonte: Ministero dell'economia

Page 78: INVESTIRE IN TURCHIA doc

78

Commercio estero

Nel 2012 le esportazioni turche hanno raggiunto una cifra elevata mai vista, raggiungendo i 152,50 miliardi di dollari statunitensi, con un aumento del

13%.

Statistiche del commercio estero

Milioni di dollari

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Esportazioni (FOB)

85.535 107.272 132.002 102.143 113.883 134.969 152.462

Importazioni (CIF)

139.576 170.063 201.961 140.929 185.544 240.838 236.545

Volume degli scambi

225.111 277.334 333.963 243.072 299.428 375.807 389.007

Saldo degli scambi

-54.041 -62.791 -69.959 -38.786 -71.661 -105.869 -84.083

Fonte: TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu

Grazie all'attuazione del processo di liberalizzazione, iniziato negli anni '80,

l'economia turca ha conosciuto un periodo di forte crescita. Il commercio estero è cresciuto rapidamente sia nelle esportazioni che nelle importazioni,

denotando notevoli cambiamenti nella struttura delle esportazioni. Sotto questo aspetto, i prodotti industriali sono diventati preponderanti rispetto a

quelli agricoli.

Nel 1995, inoltre, la Turchia è divenuta membro dell'Organizzazione Mondiale

per il Commercio (OMC). In seguito a tale passo, ha concluso un accordo con l'UE che le ha permesso di aderire all'Unione doganale il 1° gennaio 1996.

Page 79: INVESTIRE IN TURCHIA doc

79

Esportazioni

In linea con le politiche attuate nell'ambito del modello di sviluppo basato

sull'esportazione e applicato sin dal 1980, le esportazioni sono divenute estremamente importanti per la Turchia, sia in termini qualitativi che

quantitativi.

Nella fattispecie, partendo dal 1980 fino alla metà degli anni '90, sono stati

rilevati sviluppi significativi nei settori di mercato che richiedono molta manodopera quali il settore tessile e dell'abbigliamento, il settore del ferro e

dell'acciaio e il settore alimentare.

Nel 1996, con l'istituzione dell'Unione doganale con l'Unione Europea, le esportazioni della Turchia sono entrate in un nuovo processo di trasformazione

strutturale. Gli sviluppi degli ultimi anni mostrano che la produzione e le esportazioni sono aumentate in maniera significativa nei settori ad alta

tecnologia, inclusi macchinari e attrezzature elettriche ed elettroniche, come pure nel settore automobilistico. A tale proposito, si è osservato un aumento

nell'esportazione dei prodotti dell'industria manifatturiera.

Page 80: INVESTIRE IN TURCHIA doc

80

I principali 10 gruppi di prodotti per esportazioni nel 2012

Gruppi di prodotti Gruppi di

prodotti Gruppi di

prodotti

1 Pietre preziose, metalli preziosi, perle e articoli realizzati con gli stessi 16,3 10,7

2 Veicoli diversi da materiale per strade ferrate o simili e loro parti 15,2 10,0

3 Caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici e loro parti 12,0 7,8

4 Ferro e acciaio 11,3 7,4

5 Macchine ed apparecchi elettrici e loro parti 9,4 6,2

6 Articoli e indumenti a maglia e loro parti 8,4 5,5

7 Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione 7,7 5,0

8 Articoli di ferro e acciaio 6,1 4,0

9 Articoli e indumenti diversi da quelli a maglia e loro parti 5,4 3,5

10 Articoli e prodotti di plastica e loro parti 5,0 3,2

Fonte: TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu

Principali mercati di esportazione nel 2012

Mercati Milioni di dollari Quota (%)

A - 28 Paesi dell'UE 59.399 38,9

B - Zone franche della Turchia 2.295 1,5

C – Altri Paesi 90.769 59,5

1- Altri Paesi europei 14.167 9,2

2- Paesi nordafricani 9.444 6,1

3- Altri Paesi africani 3.913 2,6

4- Paesi nordamericani 6.663 4,4

5- Paesi centroamericani e Caraibi 770 0,5

6- Paesi sudamericani 2.191 1,4

7- Paesi del Vicino e Medio Oriente 42.452 27,8

8- Altri Paesi asiatici 10.575 6,9

9- Australia e Nuova Zelanda 490 0,3

10- Altri Paesi 105 0,0

Fonte: TÜİK, Türkiye İstatistik Kurumu

Page 81: INVESTIRE IN TURCHIA doc

81

Importazioni

Il regime turco delle importazioni mette in evidenza una liberalizzazione delle

importazioni, allineata agli impegni assunti dal paese per completare l'Unione doganale con l'UE, ai rapporti con l'EFTA e agli obblighi derivanti dalla

partecipazione all'Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC). La Turchia ha dato particolare risalto all'impegno di ridurre i dazi doganali al fine di

allinearsi con la tariffa doganale comune. Ha inoltre effettuato le modifiche necessarie al proprio regime di importazioni e dal 1° gennaio 1996 l'Unione

doganale con l'UE è divenuta effettiva.

Gli scopi principali della politica di importazioni turca dall'inizio del 1980

possono essere riassunti come segue:

Riduzione delle misure protezioniste in conformità con le nuove norme

GATT Riduzione delle procedure burocratiche

Fornitura a prezzi equi di materie prime e prodotti intermedi di livello qualitativo definito

La Turchia e la sua adesione alle organizzazioni internazionali per il commercio

La Turchia è membro dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC) sin dal 1995. Nell'ottica dell'integrazione tra commercio regionale e internazionale,

la Turchia è divenuta membro di varie organizzazioni quali l'Organizzazione per la Cooperazione Economica (OCE), la Conferenza delle Nazioni Unite sul

Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD, United Nations Conference on Trade and

Development), l'Organizzazione della Cooperazione Economica del Mar Nero (BSEC, Black Sea Economic Cooperation), l'Organizzazione Mondiale delle

Dogane (WCO, World Customs Organization), la Camera di Commercio Internazionale (CCI), il D-8 e altre ancora.

Oltre all'Unione doganale con l'Unione Europea, la Turchia ha firmato accordi di libero scambio con Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein, Georgia,

Page 82: INVESTIRE IN TURCHIA doc

82

Israele, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Croazia, Bosnia-Erzegovina,

Tunisia, Marocco

Legislazione in materia di investimenti

La Turchia presenta una legislazione in materia in investimenti semplice e

conforme agli standard internazionali in grado di garantire un trattamento equo a tutti gli investitori. Il pilastro della legislazione in materia di

investimenti è rappresentato dalla Encouragement of Investments and Employment Law N. 5084, dalla Foreign Direct Investments Law N. 4875, da

trattati internazionali e varie leggi e sotto-regolamenti collegati sulla promozione degli investimenti.

I recenti emendamenti apportati permetteranno al paese di progredire ulteriormente nell'ambito degli investimenti.

1. Normativa giuridica sugli investimenti diretti esteri

Gli obiettivi della legislazione sugli investimenti diretti esteri (IDE), Legge n.

4875 sono:

favorire gli IDE nel paese;

tutelare i diritti degli investitori; allineare investitori e investimenti agli standard internazionali;

istituire un sistema per gli IDE basato sulle notifiche invece che sulle

approvazioni; incrementare il volume degli IDE migliorando politiche e procedure.

Il quadro giuridico per gli IDE fornisce una definizione di investitore estero e di

investimento diretto estero. Fornisce inoltre una spiegazione dei principi

fondamentali degli IDE quali la libertà di investimento, il trattamento nazionale, l'espropriazione e la nazionalizzazione, il trasferimento, l'accesso

alle proprietà immobiliari, la risoluzione delle controversie, la valutazione dei capitali non liquidi, l'impiego di immigrati e gli uffici di collegamento.

Il regolamento per l'attuazione della legislazione sugli IDE consiste nella:

Page 83: INVESTIRE IN TURCHIA doc

83

specificazione delle procedure e dei principi di quanto stabilito nella legislazione sugli IDE.

L'obiettivo della legislazione sugli IDE in materia di rilascio dei permessi di lavoro agli stranieri è:

regolare il lavoro effettuato dagli stranieri;

stipulare norme sul rilascio dei permessi di lavoro agli stranieri.

2. Accordi bilaterali

2. a. Accordi bilaterali per la promozione e la tutela degli investimenti

Sin dal 1962 sono stati stipulati accordi bilaterali per la promozione e la tutela

degli investimenti con paesi in cui è presente un forte potenziale di miglioramento delle relazioni bilaterali sugli investimenti. Lo scopo

fondamentale di tali accordi consiste nel creare un clima favorevole per la

cooperazione economica tra le parti, stabilendo gli standard di trattamento per investitori e investimenti entro i confini dei paesi coinvolti. L'obiettivo di tali

accordi è quello di incrementare il flusso di capitali tra le parti, garantendo al contempo un ambiente stabile per gli investimenti. Grazie alle disposizioni

sull'arbitrato internazionale, gli accordi stabiliranno inoltre varie procedure per risolvere con successo eventuali controversie tra gli investitori e lo stato

ospitante. La Turchia ha firmato Accordi Bilaterali di Investimento con 75 paesi.

Afghanistan, Albania, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Austria, Azerbaijan,

Bangladesh, Belgio, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cina, Corea del Sud,

Croazia, Cuba, Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Etiopia, Federazione

Russa, Filippine, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Giordania,

Grecia, India, Indonesia, Iran, Israele, Italia, Kazakistan, Kirghizistan, Kuwait,

Page 84: INVESTIRE IN TURCHIA doc

84

Lettonia, Libano, Libia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malesia, Malta,

Marocco, Moldavia, Mongolia, Oman, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Portogallo,

Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Singapore, Siria,

Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Tailandia,

Tajikistan, Tunisia, Turkmenistan, Ucraina, Ungheria, Uzbekistan, Yemen.

2. b. Convenzioni per la prevenzione della doppia tassazione

La Turchia ha firmato le convenzioni per la prevenzione della doppia tassazione con 77 paesi. Ciò permette l'abolizione delle tasse imponibili in uno dei due

paesi, evitando così la doppia tassazione.

Albania, Algeria, Arabia Saudita, Austria, Azerbaijan, Bahrain, Bangladesh, Belgio,

Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Canada, Cina, Corea del Sud, Croazia,

Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Etiopia, Federazione Russa,

Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Giordania, Grecia, India,

Indonesia, Iran, Irlanda, Israele, Italia, Kazakistan, Kuwait, Kyrghizistan, Lettonia,

Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malesia, Marocco, Moldavia, Mongolia,

Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia,

Portogallo, Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica turca di Cipro Nord,

Romania, Serbia, Singapore, Siria, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti

d'America, Sudafrica, Sudan, Svezia, Tailandia, Tajikistan, Tunisia, Turkmenistan,

Ucraina, Ungheria, Uzbekistan, Yemen.

La Turchia continua a espandere l'area in cui vige la prevenzione della doppia tassazione aggiungendo costantemente ulteriori paesi.

Page 85: INVESTIRE IN TURCHIA doc

85

2. c. Accordi sulla Previdenza Sociale

La Turchia ha firmato Accordi sulla Previdenza Sociale con 22 paesi.Tali

Accordi hanno reso più facile la mobilità degli immigrati tra i vari paesi. Il numero di paesi aumenterà in linea con l'aumento delle fonti di IDE.

3. Unione Doganale e Accordi di Libero Scambio (FTA)

Un Accordo di Unione Doganale tra Turchia e Unione Europea è in vigore sin

dal 1996. Tale accordo consente i rapporti commerciali tra Turchia e paesi dell'UE senza restrizioni doganali. L'Unione Doganale tra UE e Turchia è uno dei

passi verso la piena adesione della Turchia all'Unione Europea.

La Turchia ha stipulato Accordi di Libero Scambio con 22 paesi, creando

un'area di libero scambio nella quale i paesi si accordano per l'eliminazione di tariffe, quote e preferenze sulla maggior parte dei beni e dei servizi scambiati.

Ciò spiega il motivo per cui molte aziende globali utilizzano oggi la Turchia come una fonte secondaria e base di produzione, non solo per il traffico con

l'UE e il crescente mercato turco, ma anche per i mercati del Medio Oriente, del Mar Nero e del Nord Africa, con in più il vantaggio di usufruire di una forza

lavoro qualificata a costo ridotto e di una rete di trasporti efficiente. Gli Accordi

di Libero Scambio contrassegnati con un asterisco (*) indicati nell'elenco seguente sono in fase di ratifica.

Albania, Bosnia-Erzegovina, Cile, Corea del Sud, Croazia, Egitto, Georgia,

Giordania, Islanda, Israele, Libano*, Liechtenstein, Macedonia, Marocco,

Mauritius*, Montenegro, Norvegia, Palestina, Serbia, Siria, Svizzera, Tunisia. (* in

corso di ratifica)

Page 86: INVESTIRE IN TURCHIA doc

86

La Turchia cresce costantemente da diversi anni con tassi nettamente superiori alla

media europea; è un Paese che conta su importanti fattori di attrattività, quali la

posizione geografica strategica, l’ampia dimensione, la vocazione imprenditoriale e la

progressiva liberalizzazione dell’economia. La felice conformazione geografica e

l’ampiezza del territorio fanno della Turchia mercato di sbocco e snodo logistico e

manifatturiero capace di mettere in contatto Europa e Asia.

Inoltre la forte urbanizzazione e i cambiamenti socio-economici in atto attestano la

crescente modernizzazione della società e la graduale apertura nei confronti del

mondo occidentale. In particolare l’ampia presenza di giovani sta già contribuendo a

una straordinaria trasformazione della società, come attesta l’elevata adozione delle

tecnologie di e-commerce, social media e mobile payment.

La Turchia cresce costantemente da diversi anni con tassi nettamente superiori alla

media europea; è un Paese che conta su importanti fattori di attrattività, quali la

posizione geografica strategica, l’ampia dimensione, la vocazione imprenditoriale e la

progressiva liberalizzazione dell’economia. La felice conformazione geografica e

l’ampiezza del territorio fanno della Turchia mercato di sbocco e snodo logistico e

manifatturiero capace di mettere in contatto Europa e Asia.

Inoltre la forte urbanizzazione e i cambiamenti socio-economici in atto attestano la

crescente modernizzazione della società e la graduale apertura nei confronti del

mondo occidentale. In particolare l’ampia presenza di giovani sta già contribuendo a

una straordinaria trasformazione della società, come attesta l’elevata adozione delle

tecnologie di e-commerce, social media e mobile payment.

caratterizzano il Paese; ha individuato e studiato i settori di mercato più promettenti e

significativi, per crescita prevista e impatto sul PIL; ha interrogato le aziende italiane

che hanno esplorato il Paese con successo. Ne è emerso un vademecum strategico,

una “ricetta” che non pretende di essere esaustiva ma vuole porsi come elemento di

guida per le aziende italiane che cercano e realizzano valore.

AGILITÁ E RITMO

Scegliere il ritmo giusto per muoversi con agilità: le aziende italiane che decidono di

investire in Turchia devono porsi in un atteggiamento di ascolto nei confronti della

cultura del Paese, comprendere le tradizioni locali e rispettare una gestione di tempi e

delle relazioni diversa rispetto alla cultura nostrana.

Questo processo di adattamento avviene in modo graduale, cosi come regolare e

ritmata deve essere la strategia di ingresso: avviare dapprima una presenza

commerciale, cercando magari alleanze con player locali e individuando con cura le

strategie di distribuzione. Solo in seguito, eventualmente, avviare la produzione locale. La rapidità,

invece, deve caratterizzare le scelte di investimento, perché bisogna stare al passo con i ritmi sostenuti ai

quali cresce il Paese; questo consente di cogliere al volo le nuove opportunità che il Governo della Zone

franche.

Page 87: INVESTIRE IN TURCHIA doc

87

CENTRALITÁ DEL CLIENTE

Quando si entra nel mercato turco, occorre porre particolare attenzione a come si presenta il proprio prodotto e alle strategia di posizionamento del brand. I consumatori turchi sono evoluti ed esigenti, hanno accesso alle informazioni relative ai prodotti grazie a un’alta penetrazione del web, esigono qualità e vogliono riconoscersi nei brand che scelgono. Gli investimenti devono dunque indirizzarsi verso un accurato studio dei consumi, in particolare quelli dei giovani, attratti da brand internazionali e fortemente sensibili alla comunicazione di prodotto. In questo contesto la formazione della forza vendita costituisce un plus che potrebbe offrire ulteriore valore al proprio prodotto, cosi come l’eccellenza del customer care e una corretta individuazione della fascia di prezzo. Una scelta vincente è quella di costruire nel tempo una rete commerciale che renda il prodotto accessibile a tutti e ben distribuito nelle varie regioni del Paese in base alle sue specifiche caratteristiche.

Sono dunque ritmo e centralità nei confronti dei clienti turchi le due parole chiave alle quali gli imprenditori italiani possono fare riferimento quando decidono di avviare strategie di espansione in questo straordinario Paese. Ricordando che accompagnare la Turchia nella crescita significa offrire al Made in Italy una nuova strada per lo sviluppo.

MODELLO PER IL RE SOLE

Nella nostra precedente relazione avevamo evidenziato come il modello proposto era

quello di partire con una struttura di vendita senza una collocazione fissa essendo il

territorio della Turchia molto interessante in diverse zone per le promozione

dell'attività del Re Sole.

Fatte le debito verifiche sul mercato, e dopo averne avuto le attese conferme

positive, poi si tratterà di strutturare una società che dovrà vedere prima di nasce

l'adozione di un apposito piano industriale.

Quello che segue é quindi un modello al quale seguire per una corretta valutazione un

Business Plan.

Un piano industriale (business plan) è uno strumento operativo che, in maniera

organica e sistematica, esplicita tutti gli elementi che compongono qualunque

progetto, al fine di pianificarli, analizzarli, individuarne eventuali punti critici e

valutarne le possibili ricadute, sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di

vista qualitativo.

Page 88: INVESTIRE IN TURCHIA doc

88

Si tratta di uno strumento non solo di pianificazione, ma anche di

comprensione, controllo e comunicazione, che se correttamente utilizzato, rappresenta un’opportunità unica per analizzare tutte le fasi della vita di

un’organizzazione, dalla nascita al suo successivo sviluppo.

Esso consente inoltre di valutare tutte le possibili conseguenze che derivano

dalla realizzazione di diverse strategie organizzative, commerciali, finanziarie,

produttive.

Non esiste un modello “preconfezionato” di piano industriale, in esso possono

tranquillamente essere inseriti tutti gli elementi che si riterranno utili alla

valutazione e alla rappresentazione del progetto oggetto del piano e alle sue

finalità.

Nel piano dobbiamo spiegare cosa intendiamo fare, perché è opportuno farlo,

qual è l’ambiente competitivo esterno nel quale ci muoviamo, come pensiamo

di riuscire ad essere competitivi , cosa ci aspettiamo dagli aspetti economici e

finanziari.

Redigere un piano industriale (Business plan) serve in primo luogo agli

amministratori e ai responsabili per valutare la fattibilità di una qualunque

iniziativa, per capire se le opportunità a essa correlate siano superiori ai rischi

cui si andrà inevitabilmente incontro, per individuare un’adeguata copertura

finanziaria e così via.

Ovviamente quando l'iniziativa é definita e definitiva.

Il piano industriale é altresì lo strumento per potersi avvalere di eventuali

strumenti finanziari agevolati che il nostro Paese mette a disposizione e non

concorrenziali con analoghi Turchi.

CHI FA I FINANZIAMENTI ?

ENTI NAZIONALI

Sace

Mediocredito Centrale

Consorzi Fidi

Simest

ORGANISMI INTERNAZIONALI

Page 89: INVESTIRE IN TURCHIA doc

89

UE

CDE

BEI

FEI

CHE COSA FINANZIANO?

gestione del credito export

garanzie operazioni con l'estero

studi di fattibilità

inserimento su nuovi mercati

nuove società all'estero

progetti per gruppi d'imprese all’estero

PERCHE'FINANZIANO ?

Le aziende per crescere hanno bisogno di

aprire nuovi mercati

trovare nuovi canali distributivi

stabilire filiali

creare siti produttivi

e per riuscire a realizzare tutto ciò con successo hanno bisogno di mezzi

finanziari

CREDITO EXPORT

assicurazione crediti export

factoring

lettera di credito

forfaiting

ASSICURAZIONE CREDITI EXPORT

- copertura fino al 85% del credito assicurato

Page 90: INVESTIRE IN TURCHIA doc

90

- copertura rischio commerciale e politico

FACTORING

cessione del credito

beni di consumo

crediti a breve termine

LETTERA DI CREDITO

credito documentario

pagamento a vista o differito

doppia garanzia bancaria

FORFAITING

sconto dei crediti

beni strumentali

crediti a medio-lungo termine

LE GARANZIE

Credit Enhancement

Fondo di Garanzia

FONDO DI GARANZIA

- garanzia a copertura finanziamenti bancari per PMI

- disponibilità: 1,5M€ per azienda

- copertura: 80%

- progetti di sviluppo, non solo di internazionalizzazione

- va richiesta tramite la banca finanziatrice

- processo di valutazione di azienda e progetto

Page 91: INVESTIRE IN TURCHIA doc

91

- tempi di risposta rapidi (entro 2 mese dalla richiesta)

- erogazione rapida (entro 6 mesi dalla delibera)

- procedura semplice

CONTROGARANZIE UE

fondi di fonte comunitaria per controgarantire gli organismi finanziari

nazionali

controgaranzia a fronte di finanziamenti bancari

controgaranzie a fronte di partecipazioni in venture capital

SIMEST

STUDI DI FATTIBILITA’

Finanziamenti Agevolati

Tasso: 0,50%

Max: € 100.000 investimenti commerciali , € 200.000

investimenti produttivi, € 300.000 assistenza tecnica

Copertura Finanziamento 100% spese ammissibili

Anticipo: 70% totale finanziamento Garanzia: 50%

Durata: 2 anni preammortamento + 3 anni ammortamento

Contributi a Fondo Perduto

Max: € 50.000

Garanzia : nessuna

INSERIMENTO SU NUOVI MERCATI

Page 92: INVESTIRE IN TURCHIA doc

92

Paesi Eleggibili:

paesi Extra Ue

Finanziamento Agevolato:

Tasso: 0,50%

Max: € 4.000.000

Copertura Finanziamento: 85% Spese Ammissibili

Anticipo: 30% totale finanziamento

Garanzia: 50% - 100% capitale finanziato

Durata: 2 anni preammortamento + 5 ammortamento

NUOVE SOCIETA' ESTERE

Partecipazione al Capitale d’Impresa

Partecipazione Finanziaria

Max: 49% capitale sociale nuova impresa

Garanzia: valore riacquisto quote

Durata: max 8 anni

Contributo in c/interesse alla quota partecipativa di capitale

italiano

Copertura finanziamento : 90% del valore max del 51%

quota partecipazione italiana

Max: € 10.000.000

Tasso di contribuzione: 2,14%

Page 93: INVESTIRE IN TURCHIA doc

93

FONDO START UP

Tra gli strumenti agevolativi a sostegno dei processi di internazionalizzazione

delle PMI italiane, una posizione di rilievo la occupa il Fondo start up per

l'internazionalizzazione introdotto dalla legge 99/2009.

Si tratta di un fondo venture capital di natura rotativa, istituito presso la

Tesoreria dello Stato, con una dotazione iniziale di 4 milioni, derivante

dall'assegnazione degli utili spettanti al ministero dello Sviluppo economico in

qualità di socio della Simest Spa (la società finanziaria a partecipazione

pubblica creata per sostenere lo sviluppo delle imprese italiane all'estero).

Allo stesso, inoltre, affluiscono, di volta in volta, i proventi conseguenti agli

interventi partecipativi attuati nelle imprese beneficiarie.

Le condizioni di accesso allo strumento e le relative modalità operative sono

state definite dal decreto Mise n. 102 del 4 marzo 2011, mentre l'attuazione in

concreto della misura è stata sancita con l'emanazione della delibera n. 1 del

24 ottobre 2012 del Comitato di indirizzo e controllo del ministero, che ha

adottato le disposizioni operative, dando il via libera alla presentazione delle

domande.

I soggetti beneficiari sono rappresentati dalle imprese di piccola e media

dimensione di nuova costituzione o già costituite da meno di 18 mesi alla data

di presentazione dell'istanza.

Le stesse devono avere sede sociale in Italia o in altro Paese Ue ed essere

appositamente create, nella forma di società di capitali, da raggruppamenti di

piccole e medie imprese o da singole Pmi operanti in Italia per la realizzazione

di progetti in Paesi extra Ue. Il Fondo interviene attraverso l'acquisizione, da

parte del soggetto gestore (Simest spa), in nome proprio e per conto del

ministero dello Sviluppo economico, di una quota di minoranza e temporanea

del capitale sociale della società destinataria.

La partecipazione nella nuova società non può superare il 49% del capitale

sociale della stessa, per un importo complessivo non maggiore di 200mila

euro.

Una limitazione è prevista per i destinatari la cui compagine societaria

comprende società finanziarie o altri soggetti che svolgono attività di

intermediazione finanziaria o investitori istituzionali. In questo caso, la quota di

partecipazione del Fondo non potrà superare quella dei soci proponenti che non

svolgono attività finanziaria.

Page 94: INVESTIRE IN TURCHIA doc

94

Il Comitato può, tuttavia, modulare l'importo della partecipazione in base alle

particolari caratteristiche del progetto di internazionalizzazione presentato. La

durata dell'intervento è fissata, in via ordinaria, dai 2 ai 4 anni, fino a un

massimo di 6 anni. Alla scadenza, il way out si realizza attraverso il riacquisto

della quota del Fondo da parte del gruppo imprenditoriale promotore

dell'iniziativa (o di terzi se i promotori non vi provvedano). Il prezzo di acquisto

verrà determinato in accordo con il partner con riferimento al maggior valore

tra: - costo storico per l'acquisizione della partecipazione; patrimonio netto

rettificato secondo i principi Ias; eventuale quotazione in borsa.

Sono agevolabili i soli progetti di internazionalizzazione da attuare al di fuori

della Ue.

I programmi di spesa possono riguardare anche la realizzazione di strutture

stabili per programmi promozionali e commerciali e di commesse

internazionali, nonché opportune innovazioni di processo e di prodotto.

Requisito indispensabile è la previsione di una redditività ragionevole del

progetto proposto (con riferimento a un arco temporale medio lungo) e la

capacità dello stesso di gestire i processi anche in seguito all'uscita della

società pubblica dalla compagine. Le domande vanno presentate alla Simest

Spa. I tempi di attesa sono piuttosto brevi. La modulistica, con l'elenco della

documentazione da presentare, è disponibile sul sito della Simest

(www.simest.it).

L'operatività

Pmi nazionali in forma singola o associata

Per poter accedere all'agevolazione, le Pmi che promuovono il progetto di

internazionalizzazione dovranno dar vita a una nuova società di capitali

(costituita da meno di 18 mesi), alla quale sarà affidata la realizzazione del

progetto e nell'ambito della quale interviene la partecipazione diretta del

Fondo, in affiancamento a quella delle Pmi partecipanti all'iniziativa

Soggetti e progetti agevolabili

I SOGGETTI BENEFICIARI

Le agevolazioni in campo

Programmi di internazionalizzazione extra-Ue inerenti anche la realizzazione di

strutture stabili per programmi promozionali e/o commerciali e di commesse

internazionali ma anche le innovazioni di processo e di prodotto. Requisito: la

previsione di redditività

Page 95: INVESTIRE IN TURCHIA doc

95

I PROGRAMMI AGEVOLABILI

Come entra il socio

8partecipazione di minoranza e temporanea (dai 2 ai 4 anni elevabile a 6 anni)

nel capitale sociale della società destinataria

8importo massimo 49% del capitale sociale, per un valore complessivo non

maggiore di 200.000 euro

LA NATURA DELLA PARTECIPAZIONE

Cosa ci guadagna il Fondo

La remunerazione per il Fondo è rappresentata dai dividendi sugli utili che

risultano maturati durante il periodo di partecipazione e dall'eventuale maggior

valore derivante dalla cessione della quota di partecipazione al termine del

periodo di permanenza nella società.

È, comunque, prevista una remunerazione minima annua non inferiore al tasso

base fissato dalla Commissione europea, maggiorato di almeno 400 punti base

IL CORRISPETTIVO PER IL FONDO

La remunerazione per il Fondo é rappresentata dai dividendi sugli utili che

risultano maturati durante il periodo di partecipazione e dalla plusvalenza della

cessione della quota di partecipazione al termine del periodo di permanenza

nella società

E' comunque prevista una remunerazione minima annuale non inferiore al

tasso base fissato dalla Commissione Europea , maggiorato di almeno 400

punti.

BEI

NUOVE SOCIETA ESTERE

finanziamenti a tasso agevolato per costituzione e sviluppo di piccole e

medie imprese principalmente nei paesi della UE

finanziamenti concessi tramite banche fino a max € 25.000.000

finanziamenti concessi direttamente alle imprese progetti ci valore

superiore a € 25.000.000

Page 96: INVESTIRE IN TURCHIA doc

96

durata finanziamento fino a 20 anni

FEI

NUOVE SOCIETA ESTERE

piccole e medie imprese della UE, Croazia, Turchia, Islanda,

Liechtenstein, Norvegia

finanziamenti indiretti

partecipazioni in venture capital

finanziamento costituzione o sviluppo nuove imprese

aziende operanti in nuovi settori tecnologici

FONDI STRUTTURALI

NUOVE SOCIETA ESTERE

Tipologia degli investimenti:

Creazione e Sviluppo delle PMI

Innovazione tecnologica

Investimenti produttivi:

- incremento occupazione

- sviluppo sistemi di produzione evoluti

- realizzazione prodotti competitivi / esportabili

Beneficiari:

nuove aziende produttive in aree svantaggiate della UE

di proprietà locale o mista

Strumenti: fondo perduto fino al 50% di investimento

Page 97: INVESTIRE IN TURCHIA doc

97

PROGETTI PER GRUPPI DI IMPRESE

- ATI

- Consorzi

- Reti d'impresa

insieme per sviluppare progetti di che abbiano una valenza internazionale e

sviluppino i temi rilevanti e globali sono finanziati sia a livello locale che

comunitario con fondi diretti ed indiretti

RER PER LE RETI D'MPRESA

Rete di almeno 3 imprese

Progetto di internazionalizzazione

Contributi a fondo perduto fino al 50% spese

Contributo Max €150.000 per progetto

Spese promozionali, consulenze per l'export e partecipazione a fiere o a

eventi b2b

FINANZIAMENTI UE

• FONDI DIRETTI a gruppi di imprese ed organizzazioni di diversi paesi

europei che sviluppano progetti con obiettivi specifici, come ambiente,

ricerca formazione, ecc.

• FONDI INDIRETTI a gruppi di imprese ed organizzazioni di diversi paesi

europei attraverso intermediari finanziari che sviluppano progetti di

rilevanza europea

FINANZIAMENTI EUROPEI

QUALI SONO LE CONDIZIONI?

• FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE

Page 98: INVESTIRE IN TURCHIA doc

98

NO 100%

• PROGETTI ANCORA DA REALIZZARE

• DEVONO RIGUARDARE ARGOMENTI DI RILEVANZA EUROPEA

• RICHIEDONO LA CREAZIONE DI PARTNERSHIP A CARATTERE

TRANSNAZIONALE

• VIENE CONCESSA UNA SOLA SOVVENZIONE PER UNO STESSO

PROGETTO

PROGRAMMAZIONE 2014-2020

• HORIZON 2020

• COSME

• EUROPA CREATIVA

• POLITICA AGRICOLA COMUNE

• ERASMUS

HORIZON 2020

PROGRAMMA PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE IN EUROPA

FONDI: 70 mlrdi di Euro

BANDI: 11/12/2013

SETTORI FONDAMENTALI PROGRAMMA:

EXCELLENT SCIENCE dedicato alla ricerca 32%

INDUSTRIAL TECHNOLOGIES dedicato all’innovazione tecnologica nelle

aziende 22%

SOCIAL CHALLANGES priorità sociali 39%

PROGRAMMI ORRIZZONTALI 7%

COSME

PROGRAMMA PER LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE E DELLE PMI

• FONDI: 2,3 mlrdi di Euro

• BANDI: gennaio 2014

• OBIETTIVI PROGRAMMA:

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• accesso ai FINANZIAMENTI per le PMI 60%

• maggiore INTERNAZIONALIZZAZIONE 40%